Il popolo 27 luglio 2013

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GREST. Tortona (S. Matteo), Broni, Castelnuovo Scrivia

ALLE PAGINE 12 E 13

Fornitori del Vaticano

Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

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Fondazione CRTortona: 9 miliardi di risorse A pagina 15

NOVESE

Eventi novesi lungo le strade e nelle piazze

OLTREPO’

Tre presidenti per difendere il nostro vino

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IL COMMENTO

OFTAL Domenica 28 luglio parte il pellegrinaggio diocesano. In pullman

Europa: i politici alla prova

Lourdes: la porta della fede ITINERARIO 6

di FRANK TURNER I cinque anni di crisi economica che abbiamo già attraversato hanno attirato l’attenzione su due questioni su due diversi versanti, che sono alla base di complessi, interminabili e spesso urgenti dibattiti sulle politiche specifiche da adottare. Anche se le domande sembrano semplici, le risposte sono ben lontane dall’esserlo. Come il settore finanziario e il settore bancario si mettono in relazione con la “economia reale”? Come dovrebbero farlo? Come questa economia reale si relaziona a sua volta col bene comune? Come dovrebbe farlo? Queste domande sulla giusta relazione tra il settore della finanza, l’insieme dell’economia e le responsabilità politiche continueranno a riecheggiare negli anni a venire. I commentatori parlano di un cerchio infernale, nella misura in cui i governi si indebitano soprattutto per salvare il sistema bancario, ritrovandosi spesso ad affrontare tassi d’interesse vertiginosi. Le politiche “ortodosse” in materia di crescita si appoggiano sulle finanze pubbliche e nuovi debiti non possono riassestare l’indebitamento: ciò vuol dire che non esiste un modo facile e veloce di risolvere la crisi. Secondo la Banca dei regolamenti internazionali (Bri), le Banche centrali hanno adottato delle misure eccezionali per evitare il tracollo finanziario. La Bri continua facendo giustamente osservare che le Banche centrali non possono assicurare una crescita economica duratura facendo appello unicamente alla politica monetaria. Potremmo aggiungere quello che la Bri non dice, ovvero che le Banche centrali sono ancor meno capaci di raggiungere la crescita là dove essa è più necessaria. I politici non possono delegare ai banchieri ciò che è di loro propria competenza. Tuttavia di recente i politici hanno davvero dato prova di energia elaborando due risposte fondamentali alla crisi. A giugno il Consiglio dell’Ue ha deciso di fare dell’insieme delle norme internazionali, conosciute sotto il nome di Basilea III, una legislazione dell’Unione europea. Così facendo, l’Unione adotta le misure appoggiate nel 2010 dai leader CONTINUA A PAGINA 20

Il cuore della Val Curone Stavolta siamo andati a San Sebastiano Curone (e nei paraggi), un paese che è quasi Liguria. SALA A PAGINA 11

GAVAZZANA

La sagra del pesce e del Cortese Ormai è diventato un appuntamento che richiama migliaia di turisti. PIERPAOLO BOFFI A PAGINA 3

GMG RIO 2013/CON FRANCESCO

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ESTATE ALL’ITALIANA

Nessuno escluso dal suo affetto Muore Pompei. Che fare? Letteralmente un bagno di folla, gioioso, potente. Una grande festa come solo Rio de Janeiro e i giovani di tutto il mondo potevano realizzare. Papa Bergoglio è stato accolto in una esplosione di gioia lunedì sera al suo arrivo da Roma. Tifo da stadio, bandiere al vento, entusiasmo incontenibile. Persone di tutte le età si sono dispiegate lungo il percorso della papa mobile mentre migliaia di ragazzi volontari, in maglietta gialla, mano nella mano, presidiavano sulla sicurezza delle transenne e il passaggio papale. I primi gesti di Francesco, i primi incontri sono stati carichi di significato. E noi continuiamo a seguirlo lungo tutte le tappe della GMG.

Alcune settimane fa sono stato in uno dei luoghi più belli del nostro Paese: la Costiera Amalfitana. Il programma del viaggio prevedeva la visita a Pompei e alla Reggia di Caserta, due “simboli” dell’Italia nel mondo, meta di milioni di turisti provenienti da ogni angolo della Terra. Due siti che nei giorni scorsi sono balzati agli onori della cronaca per segnalare disservizi, incurie, ritardi, scioperi, code di turisti ignari e sconsolati davanti ai cancelli chiusi di Pompei…

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REZZANI A PAGINA 2


IL POPOLO

PRIMO PIANO

Come e quando visitare la città distrutta Info utili DAL 1*° NOVEMBRE AL 31 MARZO APERTURA 8.30 CHIUSURA BIGLIETTERIA 15.30 CHIUSURA SCAVI 17.00 DAL 1° APRILE AL 31 OTTOBRE APERTURA 8.30 CHIUSURA BIGLIETTERIA 18.00 CHIUSURA SCAVI 19.30

Accessi Porta Marina - Piazza Anfiteatro Accesso scuole Per le scuole in visita è obbligatoria la prenotazione. L’ingresso è consentito esclusivamente da Piazza Anfiteatro. N.B. Si invitano i visitatori ad organizzare la loro visita in modo da non introdurre bagagli ingombranti nell’area archeologica

Orari dal 1° novembre al 31 marzo: tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 17.00 (ultimo ingresso ore 15.30) dal 1° aprile al 31 ottobre: tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 18.00) Giorni di chiusura:1° gennaio, 1° maggio, 25 dicembre

Principali collegamenti In treno Ingresso Porta Marina: Circumvesuviana Napoli-Sorrento (fermata Pompei Villa dei Misteri) Ingresso Piazza Anfiteatro: Circumvesuviana Napoli-Poggiomarino (fermata Pompei Santuario) FS Napoli-Salerno (fermata Pompei) In bus Ingresso Porta Marina SITA da Napoli e da Salerno CSTP n.4 da Salerno CSTP celere da Salerno (via autostrada) In auto Autostrada A3 Napoli-Salerno (uscita Pompei)

Biglietti (prezzi in vigore dal 1.07.2006) Singolo (validità 1 giorno) Intero Euro 11,00 Ridotto Euro 5,50 Con accesso a 5 siti (Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia, Boscoreale) – (validità 3 giorni) Intero: Euro 20,00 Ridotto: Euro 10,00 (*) Gratuito: per i cittadini dell’Unione Europea minori di 18 anni o maggiori di 65 anni (*) Ridotto: per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra 18 e 25 anni non compiuti e per i docenti delle scuole statali dell’Unione Europea, con incarico a tempo indeterminato. I biglietti gratuiti e ridotti possono essere rilasciati solo previa presentazione di un valido documento di identità.

...estate all’italiana

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Giovedì 25 luglio 2013

Degrado L’Italia ha abbandonato il suo patrimonio artistico?

Muore Pompei Alcune settimane fa sono stato in uno dei luoghi più belli del nostro Paese: la Costiera Amalfitana. Il programma del viaggio prevedeva tra l’altro la visita a Pompei e alla Reggia di Caserta, due “simboli” dell’Italia nel mondo, meta di milioni di turisti provenienti da ogni angolo della Terra. Due siti che nei giorni scorsi sono balzati agli onori della cronaca, ahimé non per mettere in luce situazioni positive o importanti traguardi raggiunti, ma al contrario per segnalare disservizi, incurie, ritardi, scioperi, code di turisti ignari e sconsolati davanti ai cancelli chiusi di Pompei… Assolutamente una brutta pagina per il nostro “Bel (ancora?) Paese”. Dicevo della mia visita a Pompei. Certo rimani affascinato da questo sito archeologico – il più importante al mondo – dalla precisione geometrica con cui i Romani lo avevano pensato e costruito, dalla bellezza delle “domus” pompeiane, dall’ampiezza delle vie con il colore “rosso pompeiano” sui resti delle abitazioni, dai due teatri, dai templi, dalla grande piazza e da tanto, tanto altro ancora. Vi confesso, però, che accanto all’emozione e al fascino, mentre percorrevo le strade di Pompei, si faceva

strada in me anche una certa dose di sconforto e… di arrabbiatura. Un sito archeologico della portata di Pompei avrebbe bisogno – dicevo tra me e me – di una cura ben maggiore. Alcune case avvolte da ponteggi che probabilmente sono lì da anni, erbacce, tantissime anfore e suppellettili varie buttate alla rinfusa sotto una grande tettoia chiusa da inferriate arrugginite, un rubinetto fissato con tanto di cemento ad una fontana… Terminata la visita mi è rimasto un non so che di amaro in bocca, mitigato solamente dalla bravura e dalla simpatia della guida che ci ha fatto da cicerone. Mi sono venute alla mente le parole di Johann Wolfgang Goethe, nel suo “Viaggio in Italia” del 1816: “Domenica andammo a Pompei. - Molte sciagure sono accadute nel mondo, ma poche hanno procurato altrettanta gioia alla posterità. Credo sia difficile vedere qualcosa di più interessante. Le case sono piccole e anguste, ma tutte contengono all’interno elegantissime pitture. Notevole la porta cittadina, con l’attiguo sepolcreto; la tomba di una sacerdotessa è a forma di panca circolare, con una spalliera di pietra dov’è incisa un’iscrizione in lettere capitali. Guardando oltre la spalliera si vede il mare e il sole al tramonto. Un posto mirabile, degno di sereni pensieri”. Come sono vere e al contempo come stridono con la situazione attuale! Due giorni dopo a Caserta. Anche qui le stesse sensazioni, di stupore di fronte a quanto aveva progettato Vanvitelli e di rabbia nel vedere lo stato in cui versa la “Versailles italiana”: polvere ovunque, mozziconi di sigarette, erbacce, nel grande parco

SOCIETAʼ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

auto che sfrecciavano per i viali, gente che bivaccava sul prato e così via. E nelle scorse settimane non è andata meglio alla Pinacoteca di Brera, agli Uffizi a Firenze, per non parlare del Colosseo dove centinaia di turisti sono stati bloccati da scioperi e assemblee sindacali. Ma che Paese è mai il nostro? Che Paese è mai quello che ha il più grande patrimonio artistico e culturale di tutto il mondo (con più di 3400 musei, 2100 parchi archeologici e 43 siti Unesco) e che non riesce a sfruttare le potenzialità di questa immensa risorsa, anche da un punto di vista economico e di rilancio del sistema Paese e per di più in un contesto di crisi? L’Italia dovrebbe vivere praticamente solo di turismo. Paesi con un patrimonio ben più limitato del nostro riescono a ricavare ben maggiori risultati in termini di economia e di immagine. Solo per restare in Europa, nel 2011 la percentuale di spesa pubblica del Belpaese destinata alla cultura è stata dell’1,1 per cento: in grazia di questo dato siamo il fanalino di coda, dietro non solo l’Islanda, che “investe” il 7,4 ed è quella che fa di più, ma dietro Grecia, Cipro, Polonia, Slovenia, Bulgaria. E – sia ben chiaro – non è questione di colore politico di questo o quel Governo, di questo o quel ministro. Ormai da troppi anni la questione della tutela e della valorizzazione del patrimonio è considerata questione di serie B. Se non peggio. L’attuale Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray ha promesso interventi, anche dopo il richiamo (i giornali hanno parlato di ultimatum) dell’Unesco all’Italia sulla situazione di Pompei. Intanto, però, nelle linee guida del Mibac (il Ministero per i beni artistici e culturali) è il segno meno a farla da padrone. Ovvero riduzione del bilancio e riduzione degli investimenti, un po’ in

tutti i comparti. E la situazione si farà ancora più critica nel 2014. In una nota del Sir si fa notare come “In congiunture economiche sfavorevoli come quella attuale, si tira subito fuori il problema delle priorità. Benissimo: i beni culturali sono una priorità, non per il solluchero estetico delle anime belle, ma per l’economia italiana. Sono un investimento dalle possibilità gigantesche, che però bisogna saper fare: non attiri visitatori se il “prodotto” è chiuso, cade a pezzi, come sta accadendo a Pompei, o è minacciato da lottizzazioni, come Villa Adriana: tutte e due i siti, unici al mondo, sono sotto osservazione da parte dell’Unesco, che stabilirà in un prossimo futuro se mantenerli o no nella sua prestigiosa lista di siti patrimonio dell’umanità. Insomma, senza nessun investimento, nessun guadagno”. Problemi di investimento, certo, ma anche di una diversa politica di gestione dei Beni, della necessità di un approccio manageriale, di una più efficace politica di assunzione del personale e di un utilizzo razionale di quest’ultimo, di una matura politica scolastica che miri alla formazione di guide ed operatori turistici. Di un attento controllo che miri ad isolare i casi di sprechi, di clientele, di soldi usati male… Scelte che finalmente mettano in condizione questo nostro Paese di valorizzare in pieno le sue ricchezze, la sua storia, il genio mirabile di tanti artisti che hanno fatto della Penisola uno scrigno. Siamo nel pieno dell’estate… milioni di turisti provenienti dall’estero arriveranno anche quest’anno in Italia… Come sarebbe bello se, una volta tornati nei loro Paesi, potessero far proprie le parole di Goethe a ricordo di quel viaggio in Italia di inizio Ottocento. Marco Rezzani

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175

Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze


VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 25 luglio 2013

OFTAL Domenica parte il pellegrinaggio diocesano. In pullman

Lourdes: la porta della fede

Domenica prossima, 28 luglio, partirà dalla nostra Diocesi il tradizionale pellegrinaggio a Lourdes organizzato dalla sezione dell’OFTAL di Tortona alla presenza del S. E. Mons. Martino Canessa. Ispirandosi all’Anno della Fede, il Santuario di Lourdes ha scelto come tema pastorale per questo 2013: “Lourdes: una porta della fede”. Se Lourdes è una porta per entrare nella fede, il pellegrinaggio OFTAL con gli ammalati ne è sicuramente una chiave, che permette di comprenderne il significato più vero e profondo. I giorni del pellegrinaggio saranno così scanditi dai momenti distintivi del tema pastorale, per sottolineare gli aspetti che rendono il viaggio OFTAL una esperienza unica e speciale. Oltre alle consuete celebrazioni quali la S. Messa internazionale, la S. Messa alla Grotta, la processione eucaristica e la suggestiva processione mariana “au flambeaux”, i partecipanti al pellegrinaggio avranno l’opportunità di vivere momenti particolari studiati ad

hoc, come per esempio la S. Messa di apertura del pellegrinaggio stesso presso la chiesa parrocchiale di Lourdes e la Via Crucis recitata dal gruppo storico di Romagnano Sesia. Nonostante la terribile inondazione che ha colpito la cittadina francese nelle scorse settimane, la situazione è ormai completamente ristabilita e tutti i luoghi del Santuario saranno pronti ad accogliere il pellegrinaggio

OFTAL, che quest’anno vivrà una grande novità. Il trasporto si svolgerà infatti per la prima volta in pullman e non in treno, per l’indisponibilità da parte di Trenitalia delle vetture necessarie per il viaggio. Il pellegrinaggio OFTAL rimarrà caratterizzato da quell’attenzione particolare verso i malati e le persone più sofferenti, che lo ha sempre contraddistinto da decenni, attraverso l’uso di pull-

man modernissimi adibiti al trasporto dei disabili in barella e carrozzina, dotati di barelle e di poltrone completamente reclinabili. Inoltre, approfittando della concomitanza del pellegrinaggio diocesano con la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, un gruppo di giovani volontari dell’OFTAL raggiungerà Lourdes già sabato per vivere la GMG di Rio nel santuario mariano, insieme a migliaia di ragazzi provenienti da tutta Europa. Infine, martedì 30 luglio, alle ore 18 (in replica alle ore 20) il canale televisivo TV2000 trasmetterà in diretta dalla Grotta delle Apparizioni la recita del S. Rosario, presieduta dal nostro Vescovo, alla presenza dei pellegrini e dei religiosi dell’OFTAL. Sarà l’occasione per tutta la Diocesi di unirsi in preghiera al nostro Vescovo in questo luogo unico che è Lourdes, capace davvero di portarci e di ricondurci alle radici della fede. Pierpaolo Boffi

Notizie diocesane

GENNAIO - GIUGNO 2013

Le vostre offerte al nostro Seminario OFFERTE CRESIMATI Parrocchia di Bastida Pancarana Parrocchia di Broni Parrocchia di Cappelletta Parrocchia di Casei Gerola Parrocchia di Casella Parrocchia di Cassano Parrocchia di S. Pietro in Casteggio Parrocchia di Castelletto di Branduzzo Parrocchia di Corvino San Quirico Parrocchia di Fresonara Parrocchia di Godiasco Parrocchia di Molino dei Torti Parrocchia di Montebello della Battaglia Parrocchia di S. Nicolò in Novi Ligure Parrocchia di S. Andrea in Collegiata in Novi Ligure Parrocchia di Pietra de’ Giorgi Parrocchia di S. Martino in Pozzolo Formigaro Parrocchie di Pontecurone Parrocchia di Rovescala Parrocchia di Salice Terme Parrocchia di Sarissola Scrivia Parrocchia di Savignone Parrocchia di Scorzoletta Parrocchie di Silvano d’Orba Parrocchia di Torrazza Coste Parrocchia di Val di Nizza Parrocchia di Varzi Parrocchia di Zenevredo

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OFFERTE PRO SEMINARIO Domenico Bellingeri Suore Benedettine Voghera Mons. Giovanni Captini Casa di Accoglienza Tortona Parrocchia di Castana Santuario della Cavallosa Manuela Giglio Legio Mariae Parrocchia Passalacqua Coniugi Rovati Oratorio S. Rocco in Tortona Parrocchia di Villaromagnano

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LA NOMINA - Proviene dalla Diocesi di Bergamo e ha 59 anni

Mons. Gervasoni Vescovo di Vigevano VIGEVANO - Sabato 20 luglio, dal palazzo vescovile di Vigevano, in contemporanea con la Sala Stampa vaticana e con la Diocesi di Bergamo, è stato dato l’annuncio ufficiale della nomina del nuovo vescovo di Vigevano: si tratta di Monsignor Maurizio Gervasoni, 59 anni, proveniente dalla Diocesi di Bergamo. L’annuncio è stato dato dall’amministratore apostolico di Vigevano, cardinal Dionigi Tettamanzi. S.E. Mons. Maurizio Gervasoni è nato a Sarnico (BG), il 20 dicembre 1953. Nel 1964 è entrato nel Seminario “S. Gregorio Barbarigo” di Clusone (BG) dove ha frequentato le medie. Nel 1967 è passato al seminario “Giovanni XXIII” di Bergamo, dove ha frequentato il liceo e la teologia.

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IL POPOLO

E’ stato ordinato presbitero l’11 giugno 1977 e incardinato nel clero di Bergamo. Ha poi continuato gli studi al Pontificio Seminario Lombardo di Roma, frequentando la Pontificia Università Gregoriana e conseguendo nel 1982 il dottorato in Sacra Teolo-

gia. Va rilevato poi un suo triplice impegno, di cui il primo è legato al seminario, specie teologico, dove è stato vicerettore e docente di Antropologia Teologica e di Spiritualità del Presbiterio Diocesano. Il secondo impegno è stato il suo ministero di direttore di alcuni Uffici di Curia, come quelli per la Pastorale della Cultura e per la Pastorale Sociale, del Lavoro e dell’Economia, e successivamente per diversi altri ambiti organizzativi della Diocesi, in particolare nel lungo periodo dal 1993 al 2012 come Presidente della Caritas diocesana. L’ultimo è l’impegno direttamente pastorale, dal 2012 ad oggi, come Prevosto della Parrocchia di Santa Lucia in Bergamo e come Vicario Episcopale per la Città di Bergamo.

Parrocchia S. Andrea in Collegiata in Novi Ligure

€ 300,00

Diario del Vescovo Da lunedì 29 luglio a giovedì 1° agosto il Vescovo parteciperà al Pellegrinaggio diocesano dell’OFTAL a Lourdes. Il Vescovo riceve in udienza venerdì 2 agosto e sabato 3 dalle 8.30 alle 12.30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637), via mail: vescovo@diocesitortona.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

CAMPANE


IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

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Giovedì 25 luglio 2013

“Ho imparato che, per avere accesso al popolo brasiliano, bisogna entrare dal portale del suo immenso cuore; mi sia quindi permesso in questo momento di bussare delicatamente a questa porta. Chiedo permesso per entrare e trascorrere questa settimana con voi. Io non ho nè oro nè argento, ma porto ciò che di più prezioso mi è stato dato: Gesù Cristo! Vengo nel Suo nome per alimentare la fiamma di amore fraterno che arde in ogni cuore; e desidero che a tutti e ciascuno giunga il mio saluto: la pace di Cristo sia con voi”

Seguiamo le orme di Papa Francesco lungo tutta questa settimana Lei comunque ci sarà

Nessuno si senta escluso dall’affetto del Papa

Papa Francesco apre “l’immenso cuore del popolo brasiliano’’ Letteralmente un bagno di folla, gioioso, potente. Una grande festa come solo Rio de Janeiro e i giovani di tutto il mondo potevano realizzare. Papa Bergoglio è stato accolto in una esplosione di gioia lunedì sera al suo arrivo da Roma. Tifo da stadio, bandiere dispiegate a festa, entusiasmo incontenibile. Persone di tutte le età si sono dispiegate lungo tutto il percorso della papa mobile mentre migliaia di ragazzi volontari, in maglietta gialla, mano nella mano presidiavano sulla sicurezza delle transenne e il passaggio papale. La festa di Rio Il Papa che non smette di stupire il mondo, ha deciso di non usare la “Papamobile” super-corazzata, bensì un’utilitaria (Fiat Idea) per dirigersi verso il palazzo del Governo. Ma prima di salire sulla papa mobile scoperta, la macchina su cui era a bordo ha rallentato trovandosi inspiegabilmente bloccata nel traffico ed è stata letteralmente “assediata” dalla folla che voleva salutarlo. Una decina di minuti in cui

guardie vaticane e addetti alla sicurezza brasiliani hanno faticato a riportare in sicurezza la situazione. Una decina di minuti in cui il Papa non ha mai alzato il finestrino continuando a salutare con il suo sorriso la gente. Eccolo Papa Francesco per le strade di Rio: migliaia di fogli bianchi sono stati lanciati dai palazzi in segno di saluto. Gente arrampicata sugli alberi, affacciata alla finestra. Commossa fino alla lacrime. E quando il Papa è scivolato via lungo la strada, la folla ha cominciato a seguirlo correndo. Nessuno voleva più andarsene e così la festa è continuata sulla piazza del Theatro Mucipal, in Avenida rua Branco. “Ah, eu vi o Papa”, ho visto il Papa: gridavano tutti in coro. E ancora in spagnolo: “Esa es la juventutd del Papa”. La lotta contro la povertà “Il Brasile e i suoi più di 50 milioni di giovani sono con le braccia aperte”: gli ha detto la presidente, Dilma Rousseff, aprendo il suo discorso di benvenuto. E non poteva trovare parole migliori per accogliere Bergoglio. Arriva in un Brasile forte-

mente scosso dalle recenti manifestazioni che hanno visto scendere in piazza migliaia di persone per una maggiore democrazia, giustizia e trasparenza. Non è un caso se nel suo saluto, la presidente abbia fatto riferimento al “comune” impegno per “dignità degli uomini”, parlando di chi soffre, di quanti non hanno lavoro, della violenza diffusa e della lotta alla povertà. “Soprattutto - ha detto - lo facciamo insieme alla Chiesa cattolica che cerca di fare il più possibile nei confronti dei più poveri, di quanti stanno per strada e nelle carceri”. Ha poi invocato una “alleanza di cooperazione” tra Brasile e Chiesa cattolica per assicurare a tutto il popolo, specie ai più poveri, migliori condizioni di vita. “Nessuno si senta escluso dall’affetto del Papa” “Sono venuto a incontrare giovani arrivati da ogni parte del mondo, attratti dalle braccia aperte del Cristo Redentore”, ha detto papa Francesco. Che ha aggiunto: “Essi vogliono trovare un rifugio nel suo abbraccio, proprio vicino al suo Cuore, ascoltare di nuovo la sua chiara e

potente chiamata: andate e fate discepoli tutti i popoli”. E mentre parlava le sue parole si diffondevano per tutta Rio lungo la immensa spianata di Copacabana dove sono stati allestiti i maxi-schermi e il mega palco per la Messa di apertura, la cerimonia di accoglienza del Papa e la Via Crucis. Poi le parole più belle per questa terra così lontana da Roma: “Dall’Amazzonia fino alla pampa, dalle regioni aride fino al Pantanal, dai piccoli paesi fino alle metropoli, nessuno si senta escluso dall’affetto del Papa”. Accoglienza straordinaria Un affetto che si era fatto visibile e tangibile poco prima, durante il tragitto che dall’aeroporto Galeao lo aveva portato verso la Cattedrale metropolitana, nel centro della città. A bordo di un’utilitaria Papa Francesco, con i finestrini abbassati, ha salutato la folla assiepata ai bordi della strada fino a rimanerne bloccato. “L’esperienza di un’accoglienza straordinaria” l’ha definita più tardi padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, in conferenza stampa, “da comprendere anche nei suoi errori. Non dobbiamo drammatizzare ma bisogna imparare a moderare un poco l’entusiasmo”. “Il Papa voleva avere un contatto diretto con le persone. È stata un’esperienza di un’accoglienza straordinaria” ha ribadito padre Lombardi che ha rivelato che “Papa Francesco sorrideva e non si è mai sentito in pericolo” al contrario “del suo segretario”.

NUOVI MEDIA - Alla GMG si può ottenere il perdono plenario con le piattaforme social vaticane

Santa Sede, indulgenza cinguettante Alla Giornata Mondiale della Gioventù si può ottenere il perdono plenario attraverso un’intensa e sentita frequentazione delle principali piattaforme social vaticane. Diramato dalla Penitenzieria Apostolica, il nuovo decreto relativo alle indulgenze ha previsto un’inedita possibilità di remissione dei peccati attraverso i potenti strumenti della Rete, definiti “nuovi mezzi della comunicazione sociale”. Tutti quei fedeli che non possono parte-

cipare fisicamente al raduno brasiliano hanno le stesse possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria, purché seguano riti e pii esercizi attraverso i canali Twitter @Pontifex e @wyd (o @gmg in lingua italiana). Per l’edizione di quest’anno, il Vaticano ha messo a disposizione un vero e proprio arsenale digitale, dal portale Pope2You.net alla condivisione di immagini su Pinterest. Come spiega sul Corriere Don Paolo Padrini, soprannominato iPriest: “Voi

immaginate il mio computer come una bella tavola imbandita su cui troverò il tweet di papa Francesco, il filmato su YouTube, le pillole-video di Corriere.it, le frasi su Facebook di un mio amico in Brasile. Ecco, quello sarà il pranzo che nutrirà il mio spirito. La condivisione, l’atto corale, pur impedito dalla distanza. Sarà però comunque vera partecipazione ed ecco perché otterrò l’indulgenza. Perché, soprattutto, avrò cliccato col cuore”.

Carlotta e il suo violino

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essuno la vedrà ma ci sarà anche una ragazza bionda e con il suo violino a sorridere con i giovani che vivono con Papa Francesco la 28a Giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro. I media hanno parlato nei giorni scorsi di lei, Carlotta Nobile, violinista e direttore dell’orchestra da camera dell’Accademia di Santa Sofia, morta di cancro a 24 anni. Una ragazza del nostro Sud che, stimata a livello mondiale per la sua eccellenza artistica, è improvvisamente apparsa nella cronaca italiana con la sua morte e ha così portato l’opinione pubblica ad accorgersi di una gioventù sorprendente, di una gioventù capace di impegni, progetti, sacrifici e ideali grandi. Carlotta avrebbe tanto desiderato incontrare Papa Francesco. Per un motivo che non si può spiegare, neppure consultando i migliori vocabolari, questo suo desiderio non rimarrà inascoltato anche se forse nessuno a Rio vedrà quella ragazza bionda, nessuno udrà il suono di quel suo violino. Nessun media potrà raccontare l’incrociarsi del sorriso di un Papa con il sorriso di una ragazza che non sarà fisicamente con i giovani della 28a Gmg. L’incontro ci sarà e, anche se invisibile, non sarà un sogno. La storia di Carlotta richiama questa certezza: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco hanno pensato la Gmg sì come un abbraccio tra i giovani visibili, ma anche come un abbraccio tra questi e i giovani non visibili. In ventotto appuntamenti la memoria ha sempre preso parola e volto ed è sempre risuonato il messaggio della speranza che fin dall’inizio della storia unisce una generazione all’altra. Ecco perché la “presenza-assenza” di Carlotta Nobile, come quelle di altri giovani, sarà un ponte tra il finito e l’infinito, tra il tempo e l’eterno. Questo dialogo orante e oltre il tempo tra uomini e donne

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

è anche nel dna della Gmg: si chiama “comunione dei santi”. Un’espressione non più di facile comprensione ma che dice di un’esperienza umana di eternità che cresce sotto lo sguardo di Dio. Bisogna aver vissuto anche solo alcune Gmg, magari con il sole cocente e con la pioggia battente, per avvertire la bellezza di questo sguardo che i media non sono riusciti e non riusciranno a raccontare. Non per difetto, ma perché il loro compito è di accompagnare con onestà professionale fino alla soglia del mistero e lasciare poi ad altri la scelta di attraversarla. C’è in questa sorta di arresto mediatico non una resa ma la presa d’atto che in una Gmg non ci sono effetti speciali, ma c’è lo stupore per un incontro che, vissuto con un intenso dialogo tra fede e ragione, cambia davvero la vita. Anche Carlotta Nobile, come altri giovani, ha provato questo stupore mentre la malattia la distruggeva fisicamente. “Io - ha lasciato scritto - non so più neanche quanti centimetri di cicatrici chirurgiche ho. Ma li amo tutti, uno per uno, ogni centimetro di pelle incisa che non sarà mai più risanata. Sono questi i punti di innesto delle mie ali”. È la consapevolezza di una ragazza che ha visto la propria vita lanciata verso il successo prendere un’altra direzione e si è affidata agli angeli nel volo verso l’alto. Nella storia, antica e recente, ci sono stati molti giovani che hanno vissuto esperienze come quella di Carlotta: sarà bellissimo “vederli” con i giovani di oggi e con Papa Francesco a Rio de Janeiro. La Terra e il Cielo saranno ancora una volta protagonisti di uno spettacolo di speranza, sempre nuovo e sempre senza fine. Chissà se in quello spettacolo si sentirà in sottofondo anche il suono di un violino accarezzato da una ragazza bionda, di 24 anni, del nostro Sud. Paolo Bustaffa

CAMPANE


IL POPOLO Giovedì 25 luglio 2013

IL VANGELO DELLA DOMENICA

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28 Luglio - XVII Domenica del Tempo Ordinario

IL COMMENTO AL VANGELO

“Quando pregate, dite: Padre, venga il tuo regno”

Pregare significa parlare a Dio. Ma come può l’uomo, con tutti i suoi limiti, rivolgersi correttamente a Colui che in ogni senso lo sovrasta, al Creatore e Signore dell’universo, a Colui che è la sapienza, la potenza, la perfezione assoluta? Ogni nostra parola rischierebbe di essere inadeguata, o addirittura sbagliata, se lui stesso, attraverso il suo Figlio, non ci avesse illuminato su come formularla. Il vangelo di questa diciassettesima domenica del Tempo Ordinario narra come questo è avvenuto: la frequente visione di Gesù tutto assorto nella preghiera doveva colpire tanto i suoi discepoli, da indurre un giorno uno di loro a chiedergli: “Signore, insegna anche a noi a pregare”. Egli non lasciò inascoltata la richiesta, e fu così che noi possiamo rivolgerci a Dio nel modo migliore, con il “Padre nostro”. Insegnata dal Figlio stesso di Dio, questa è la preghiera giusta, con la quale tutte le altre devono cercare di essere coerenti; in altri termini, ogni nostra preghiera sarà appropriata se non sarà in contraddizione con questa.

James Tissot (1836 - 1902), “La preghiera del Signore, il Pater Noster”, (1886-1896), Brooklyn Museum, New York

Lc 11,1-13 Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: “Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli”. Ed egli disse loro: “Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione”. Poi aggiunse: “Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già

chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza. Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!”.

IL SANTO DELLA SETTIMANA - a cura di Daniela Catalano

San Giustino De Jacobis Il 31 luglio la Chiesa ricorda San Giustino De Jacobis. Fu canonizzato nel 1975 da papa Paolo VI, che disse di lui: “volle accostare i Copti etiopici, e anche i fedeli musulmani, pur se per questo andò incontro a gravi ostilità e incomprensioni, mirando all’unità e all’integrità della fede”. Nacque in Basilicata, a San Fele, in provincia di Potenza, il 9 ottobre 1800 settimo di quattordici figli da Giovanni Battista e Giuseppina Muccia. Intorno al 1812, la famiglia, per motivi economici, si trasferì a Napoli. Nel 1818, intuita la sua vocazione, il giovane santo

Sacerdote lucano, della Congregazione della Missione, fu inviato in Etiopia dove pose le fondamenta della Chiesa cattolica locale fu indirizzato verso la Congregazione della Missione di san Vincenzo de’ Paoli (Padri Lazzaristi). Entrato in noviziato si distinse per la sua umiltà e obbedienza. Nonostante le difficoltà che aveva nell’apprendimento si impegnò nella preparazione al sacerdozio che fece nella casa di Oria (Lecce). Dopo l’ordinazione sacerdotale, che ricevette il 18 giugno 1824, a Brindisi, nella cattedrale, passò i suoi primi anni di sacerdozio in Puglia. Dal 1824 al 1836 visse tra Monopoli e Lecce. Nel 1834 fu eletto superiore della casa di Lecce. A tavola mangiava appena il necessario per non morire, di notte dormiva pochissimo per dedicarsi alla preghiera, di giorno faceva uso di cilici e di altri strumenti di penitenza.

Nel 1836 da Lecce il santo fu trasferito a Napoli perché assumesse la direzione del noviziato. In quell’anno a Napoli scoppiò il colera ed egli si prodigò per confortare i morenti. Cessata l’epidemia il santo fu eletto superiore della provincia napoletana. Nel 1838, il padre vincenziano Giuseppe Sapeto avviò una missione a Massaua. Il cardinale Franzoni, prefetto della Congregazione Romana, dopo aver conosciuto casualmente a Napoli Giustino e dopo averne apprezzato le sue eccezionali virtù, propose al Procuratore generale dei Vincenziani di inviarlo in Etiopia. Il santo accettò l’invito e il 24 maggio 1839 iniziò il viaggio verso l’Etiopia. Il 13 ottobre giunse ad Adua dove incontrò Padre Sapeto. Nella missione il santo fu chiamato Abuna (Padre) Jacob e vestiva di bianco come i monaci del paese, dormiva per terra e mangiava riso, polenta e legumi. Il santo estese il suo apostolato al nord est del Tigre, popolato da tribù selvagge. Dopo Adua, Giustino e il suo folto seguito di indigeni, fonda-

rono altri centri missionari a Gondar, Enticciò, Guala, Alitiena, Halai, Hebo, Cheren. Nel 1845 si stabilì a Guala, presso l’Addigrat, dove fondò il Collegio dell’Immacolata per la formazione del clero indigeno, al fine di garantire un luogo dove formare al credo cattolico i sacerdoti nativi del posto. Tra il popolo ottenne molte conversioni propagando la devozione del Rosario. Il territorio dove si trovò ad operare era già cristiano (con una presenza di islamici): c’era la Chiesa copta, la cui dottrina monofisita non ammette in Cristo una natura umana insieme a quella divina. Giustino De Jacobis avvicinò i copti con rispetto e amicizia e ne portò alcuni con sé in un viaggio a Roma e in Terrasanta. Uno di essi, Ghebré Michael, divenne cattolico e sacerdote. Nella regione crebbe la popolarità di Abuna Jacob. La comunità cattolica entrò in conflitto col vescovo copto Abuna Salama, quando il santo fu nominato vescovo e vicario apostolico dell’Abissinia l’8 gennaio 1849. Benché vescovo, il santo continuò a condurre una vita del tutto simile a quella degli abissini. Nel luglio del 1854, il contrasto divenne persecuzione. Fu emanato un editto che obbligava il popolo ad aderire alla fede scismatica, altrimenti i missionari avrebbero dovuto immediatamente lasciare l’Etiopia. I missionari ignorarono l’imposizione e furono arrestati. Giustino trascorse quattro mesi in carcere. Nel 1854 fu rilasciato, tornato a Gondar si prodigò, nell’assistenza ai malati di colera, scoppiato nel 1858. Morì il 31 luglio 1860 nella valle di Alghedien, lungo il sentiero che da Massaua porta all’altopiano di Halai, nell’attuale Eritrea. Le sue spoglie sono venerate nella città di Hebo.

Brevi parole, quelle del “Padre nostro”, ma tanto dense che per cercare di chiarirne tutte le implicanze sono stati scritti libri interi. Ma basta la prima parola a suggerirne la straordinaria novità, la consolante bellezza. Mentre tutte le altre religioni guardano alle rispettive divinità con timore e tremore, cercando di placarle con offerte e sacrifici, il Dio rivelatoci da Gesù Cristo è appunto un padre, ed essendo Dio è il padre perfetto: non è lontano né indifferente, non fa parzialità, non è un ragioniere che tiene il conto dei nostri meriti e demeriti, non è un giudice pronto a punire le trasgressioni; è invece colmo di premure, di affetto e tenerezza. Lo spiegano gli esempi che seguono la preghiera, con i quali Gesù invita a rivolgersi a Dio con perseveranza, con fiduciosa insistenza, “perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà invece una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo...” La preghiera deve essere perciò caratterizzata da perseveranza e da fiducia, la stessa con cui i fanciulli di questo mondo si rivolgono ai loro genitori. Lo suggerisce anche l’appellativo con cui Gesù ci invita a rivolgerci a Dio: la traduzione abituale è “padre”; ma, nella lingua aramaica in cui egli l’ha detta, la parola è “abbà”, che significa padre nella sfumatura confidente usata dai bambini: babbo, papà. Dio è dunque il nostro papà, il quale “sa di che cosa abbiamo bisogno ancora prima che gliela chiediamo”, ma si aspetta che gliela chiediamo perché così gli esprimiamo la nostra fiducia. Può apparire imbarazzante, l’invito a rivolgerci a lui come può fare un bambino (“se non saprete farvi come bambini, non entrerete nel regno dei cieli”), ma non lo è, perché non significa rinunciare all’intelligenza dell’adulto, il quale comprende che quel Padre premuroso ma sapiente non dà automaticamente tutto quello che il figlio chiede: gli dà quello che lui - e solo lui - sa essere per il suo bene. La frase riportata sopra e lasciata in sospeso si conclude così: “Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!” A chi si rivolge a Dio con fiducia, egli garantisce lo Spirito Santo: come dire, il vero bene, la somma dei beni, anche i beni che - a cominciare da quelli spirituali dovessimo dimenticare di chiedere. Il “Padre Nostro” è la preghiera di coloro che stanno alla scuola del Signore e che con Lui vogliono fare un cammino di fede. Concludendo si può dire che: “Questo è il segreto che la preghiera di Gesù ci rivela. Gesù prega come uomo, come ciascuno di noi; ma nello stesso tempo la sua voce risuona come da un altro mondo, perché egli viene dall’alto, dal Padre” (I. de la Potterie). LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Gen 18,20-32 Salmo Responsoriale Sal 137 Seconda Lettura Col 2,12-14


IL POPOLO

ATTUALITA’

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Riforme Presentato dal Governo un disegno di legge costituzionale

Le Province vanno abolite? ROMA - Si riparla dell’abolizione delle Province. Questione complessa, che presenta (almeno) due aspetti, tra loro collegati, ma anche contraddittori. Da un lato c’è la necessità di tagliare costi e apparati della politica, su cui molto si è detto, ma poco si è fatto. Dall’altro c’è il tema, non meno importante ed in prospettiva ancora più strategico, dell’articolazione delle forme di rappresentanza e dei livelli amministrativi, in sintesi degli “orizzonti di cittadinanza” e dell’organizzazione del territorio. L’idea di abolire le

L’accorpamento è al centro di un dibattito e potrebbe essere anche una risorsa per il futuro del Paese Province, come enti locali, dotati di rappresentanza elettiva, era stata nientemeno che dei costituenti. La prima stesura della nostra Carta, formalizzata nel maggio 1947, non ne faceva menzione. Istituire le Regioni comportava - si disse abolire le Province. Di fronte alle tante proteste l’assemblea costituente tornò sulla decisione nel testo finale, approvato nel dicembre 1947. Da allora il numero delle Province aumenta progressivamente, anche per ragioni identitarie. Per questo è molto difficile razionalizzarne numero e dimensioni, come provò senza successo il governo Monti. Forse più facile abolirle tout court, come si è impegnato a fare il governo Letta, che ha appena approvato “uno schema di disegno di

legge costituzionale per l’abolizione delle Province, che sarà sottoposto al parere della Conferenza unificata”. Di conseguenza “sulla base di criteri e requisiti definiti con legge dello Stato sono individuate dallo Stato e dalle Regioni le forme e le modalità di esercizio delle relative funzioni”. I tempi non saranno brevi e è difficile fare previsioni. In ogni caso, al di là del dibattito Province sì - Province no, la posta in gioco, che è nell’agenda Europa 2020, cioè rappresenta uno dei grandi temi strutturali su cui è impegnata anche l’Unione Europea, è la definizione dei livelli di aggregazione territoriale. Si tratta di una posta tanto più importante in quanto ormai la visione non è più quella di una gerarchia di enti, ma di una governabilità multi-livello, attraverso l’interazione tra i diversi piani, comunale, sovra-comunale, ovvero di “area vasta” e regionale, oltre che evidentemente statale e comunitario. E’ ormai del tutto anacronistico

vedere la gestione territoriale come dualistica, il locale e il centrale. Eppure prima o poi bisognerà trovare il coraggio di attuare un ridisegno funzionale, superando vecchie incrostazioni e condizionamenti: non fosse altro appunto per le sempre più impellenti ragioni di economia e di efficienza. Questo però comporta creare una vera occasione costituente, fare esprimere il territorio, gli interessi, le esigenze, le risorse, i giacimenti culturali e identitari, connettendoli con i livelli nazionale e comunitario. Guardando al futuro e non solo al passato. E decidere. Intervenire sulle Province perciò necessariamente significa intervenire sulle Regioni e sui Comuni, sulla loro taglia, sulle loro competenze, ragionare insomma sul territorio, la sua articolazione e la sua rappresentanza: una grande risorsa dell’Italia, da maneggiare con cura, ma anche con coraggio e creatività. Francesco Bonini

Giovedì 25 luglio 2013 Amministratore dell’omonima dolciaria novese

Luigi Serra è il vicepresidente della Luiss “Guido Carli” di Roma ROMA - Un nuovo prestigioso incarico per Luigi Serra (nella foto) a Roma. Dal 15 luglio scorso e per i prossimi tre anni Luigi Serra è il nuovo Vice Presidente Esecutivo della Luiss “Guido Carli” la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali di Confindustria. Presidente della Luiss è stata riconfermata per il secondo triennio consecutivo Emma Marcegaglia, Vice Presidente è Barbara Poggiali, Rettore è Massimo Egidi, Direttore Generale è Giovanni Lo Storto, che con Luigi Serra compongono il nuovo Comitato Esecutivo della Luiss. Luigi Serra, Amministratore Delegato insieme alla sorella Alessandra della società di famiglia, la “Serra Industria Dolciaria” di Novi Ligure, già Vice Presidente Luiss, vanta una lunga esperienza confindustriale, prima nei Giovani Imprenditori, e in Confindustria Alessandria, nella quale ha ricoperto l’incarico di Vice Presidente negli anni scorsi, e infine a Roma: attualmente è Presidente di Sfc - Sistemi Formativi Confindustria, la società di Confindustria che si occupa, a livello nazionale, anche della formazione degli imprenditori, ed è Vice Presidente Esecutivo di Aluiss. Sono, inoltre, entrati a far parte del Consiglio di Am-

ministrazione della Luiss: Gian Maria GrosPietro, Alberto Meomartini, Angelos Papadimitriu, Giuseppe Zigliotto. Sono stati confermati nel board: Luigi Abete, Francesco Gaetano Caltagirone, Giorgio Fossa, Alessandro Laterza, Giampiero Massolo, Raffaele Ranucci, Giuseppe Di Taranto, Federico Ronca, Ruggero Parrotto. Crescita e internazionalizzazione dell’Ateneo sono tra le priorità che Luiss intende perseguire. La “Luiss Guido Carli” è, insieme alla Bocconi di Milano, la più importante Università privata d’Italia, è interamente di proprietà di Confindustria, e ne rappresenta uno dei suoi “asset” anche culturali di maggior valore.


Giovedì 25 luglio 2013

Concessionaria

VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

O

IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-21 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 811-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11;

Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 25 al 31 luglio 2013 Giovedì 25: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Venerdì 26: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Sabato 27: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Domenica 28: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Lunedì 29: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135)

LTREPO’

STRADELLA - VALLE STAFFORA Martedì 30: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Mercoledì 31: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Edicole aperte domenica 28 luglio 2013 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 28 luglio 2013 (Turno C): SHELL, strada prov. Bressana-Salice km 11.

Torrazza Coste Maroni, Cota e Zaia all’incontro di Riccagioia

CODEVILLA/ASSOCIAZIONI

Macroregione in difesa del vino

E intanto si è siglato l’accordo sulla vendemmia 2013

Al centro i presidenti Cota, Zaia e Maroni e i relatori a Riccagioia

TORRAZZA COSTE - La prima applicazione concreta della Macroregione vede i governatori di Lombardia, Piemonte e Veneto uniti per difendere il vino. L’annuncio ufficiale è arrivato venerdì pomeriggio a Riccagioia, dove il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, quello del Veneto, Luca Zaia, e quello del Piemonte, Roberto Cota, si sono dati appuntamento con i rispettivi assessori regionali all’agricoltura, Gianni Fava, Franco Manzato e Claudio Sacchetto. “Se il nostro Stato non fa nulla, saremo noi dalle nostre regioni a farci sentire in Europa per far valere i nostri diritti” - ha garantito Roberto Maroni durante il suo intervento nella Sala Gallini di Riccagioia. Le procedure burocratiche introdotte dal governo cinese contro le importazioni dei vini rappresentano un danno consistente per la nostra economia agricola: “Facciamo vini eccellenti che ci invidia tutto il mondo e poi dob-

biamo sottostare ai ricatti della Cina, con la complicità dell’Europa che non fa nulla per opporsi” ha aggiunto Zaia. Il Governatore della Lombardia ha assicurato un impegno concreto, con un fronte compatto che vede le tre regioni “verdi” del Nord in prima linea a difendere gli interessi del Made in Italy: “Questa è una grande alleanza tra le regioni del Nord, assieme vogliamo mettere sotto pressione le istituzioni euro-

pee: manderemo una lettera congiunta al presidente Barroso per far presente la gravità del problema. Non possiamo lasciare questa questione solo nelle mani dei burocrati”. Parole che hanno trovato la piena condivisione degli altri due governatori e hanno enfatizzato il ruolo che le tre regioni, unite, potranno giocare anche nelle questioni di politica internazionale. “Questo sforzo comune ora difende il vino, per far sì che chi produce abbia altro cui pensare che doversi preoccupare di questioni burocratiche. Ma il nostro impegno potrà essere allargato a tutta l’agricoltura e anche ad altri settori”. La visita ha visto anche i tre governatori passeggiare amabilmente fra le strutture e l’azienda agricola di Riccagioia, accompagnati dal direttore, Carlo Alberto Panont, e dal presidente, Diego Cioccarelli. Maroni ha detto di essere rimasto colpito favorevolmente dall’Oltrepò Pavese e in particolare da Riccagioia: “È la prima volta che ci vengo, ma mi sa che qui faremo la sede estiva della Giunta regionale” - ha scherzato alla fine del suo intervento, dopo il brindisi con il Cruasé.

Successo per “Voghera ballando sotto le stelle”

Città a ritmo di musica VOGHERA - L’edizione 2013 di “Voghera ballando sotto le stelle” è terminata giovedì notte riscuotendo grande successo. L’ultima serata ha visto centinaia e centinaia di iriensi e residenti dei comuni limitrofi affollare il centro storico di Voghera. Numerose le attrazioni portate in città dall’assessorato alla cultura guidato da Marina Azzaretti. In piazza Duomo si è esibita l’orchestra “Massimo Dellabianca” insieme ad Ezio Grey e successivamente si è tenuta un’esibi-

zione di ballo a cura di Asd Passione Danza. Dalle 24 alle 2 i più giovani hanno potuto danzare con la “Discoteca sotto le Stelle” animata da d.j. Carletto. Mostre ed esposizioni con vernissage degli artisti locali hanno caratterizzato piazza Provenzal mentre sempre in piazza Duomo è stato allestito un parco giochi con gonfiabili per i bambini. Negozi e bar aperti con diversi punti musicali hanno acceso un centro storico affollato di famiglie e giovani.

CODEVILLA - Siglato nei giorni scorsi a Codevilla un importante accordo con le associazioni di categoria e i sindacati per l’assunzione di lavoratori stagionali attraverso il Centro per l’Impiego. Una procedura, questa, che intende facilitare le persone senza lavoro alla ricerca anche di un impiego temporaneo. I lavori stagionali in agricoltura possono offrire un’occasione, transitoria ma significativa, di impiego e di reddito ad un numero consistente di lavoratori soprattutto in un territorio, come il nostro, che conta un notevole numero di persone in condizioni di precarietà occupazionale. Negli anni scorsi l’assunzione di personale per la vendemmia e per i lavori autunnali nelle cantine si è svolta in parte in maniera disordinata e senza la necessaria programmazione. Per la vendemmia 2013 i firmatari dell’accordo intendono procedere in modo da facilitare l’attività dei soggetti coinvolti, privilegiando la richiesta di impiego (temporaneo) dei lavoratori maggiormente toccati dal dramma della disoccupazione e dell’incertezza sul futuro delle proprie famiglie. “Anche la Provincia di Pavia ha una percentuale di rischio di caporalato e, quindi, di possibili fenomeni di criminalità organizzata. Attraverso questo accordo le istituzioni fanno

rete per arginare tale fenomeno e dare una mano ai lavoratori del territorio”: sono le parole del Presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bosone. Ma come si costruirà concretamente questa rete? Le imprese vitivinicole, direttamente o per il tramite delle associazioni di categoria, valuteranno tempestivamente le proprie esigenze di manodopera per il periodo della vendemmia. Tali valutazioni saranno comunicate e organizzate dal Centro per l’Impiego della Provincia di Pavia che ha sede a Voghera. Le organizzazioni sindacali si impegneranno a divulgare presso i lavoratori le caratteristiche del lavoro agricolo (in particolare, la parziale imprevedibilità del numero dei giorni di occupazione, i tipi di contratto e le remunerazioni contrattuali), mentre il Centro per l’Impiego della Provincia si impegnerà a facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta del lavoro privilegiando le situazioni di maggiore difficoltà famigliare e professionale dei lavoratori interessati. L’impegno delle parti sociali per il rispetto della legalità e lo sforzo delle istituzioni per la valorizzazione dei prodotti del territorio sono alla base di questo accordo che è stato sottoscritto da: Coldiretti, Confagricoltura, C.I.A., C.G.I.L., Cisl, Uil, Provincia di Pavia.


IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

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Voghera E’ nata l’Associazione “Chiara”. Con una marcia silenziosa

Scarpe rosse contro la violenza

VOGHERA - Décolleté, ballerine, da ginnastica e pantofole rosse sono state posate sulla scalinata del castello di Voghera per ricordare tutte le donne che hanno subito una violenza. Dal 2009 l’artista messicana Elina Chauvet raccoglie scarpe viaggiando per il mondo. L’importante è che siano rosse e che raccontino qualcosa della donna che le ha indossate. Giovedì scorso alle ore 19, anche la Piazza Castello di Voghera si è popolata di donne, e scarpe rosse, di passi fatti e ancora da fare. Una “marcia silenziosa” di scarpe rosse per ricordare stupri, maltrattamenti e uccisioni in Italia e nel mondo e per dare volto e voce all’associazione Chiara (Chi Ha Invano Atteso Riceverà Aiuto) che è appena nata a Voghera e che vuole muovere così i suoi primi passi. Rossi. L’associazione Chiara, organizzazione senza fini di lucro, attraverso il presidente Cristina Boffelli, i 12 soci fondatori, i soci onorari, i consulenti specialisti in materia, intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale proponendo di fornire sostegno alle donne vittime di maltrattamento e di ogni

forma di violenza. “La nostra non è stata solo un’azione dimostrativa, ma il prologo della nascita di un’associazione in grado di dare un aiuto concreto alle donne che ne hanno bisogno. – spiega Simona Virgilio, Capogruppo Consiliare del comune di Voghera e avvocato – Vogliamo diventare un punto di riferimento per tutto il territorio perché nulla può dare più gratificazione che aiutare chi, quell’aiuto, troppe volte lo ha aspettato invano…”.

Purtroppo la violenza contro le donne continua ad essere un fardello che colpisce tutto il pianeta. La dimostrazione sta nei dati pubblicati di recente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il 13% degli omicidi nel mondo, pari a 1 su 7, è commesso tra le mura di casa, da parte del partner della vittima. Il partner è responsabile di una quota che va da un terzo alla metà di tutti i femminicidi. Il 42% di coloro che hanno subito violenze fisiche o sessuali da uomini con cui avevano avuto una relazione intima ha riportato danni alla salute. Nella classifica dei Paesi in cui le donne sono più a rischio, troviamo al primo posto il Sud-Est asiatico (il 58,8% dei femminicidi avviene per mano del partner), poi i Paesi a reddito elevato in Europa (il 41,2%, tra questi anche l’Italia), poi le Americhe (40,5%) e l’Africa (40,1%). Nei Paesi a medio e basso reddito europei e del Pacifico occidentale i femminicidi ad opera del partner sono molto meno frequenti, circa 1 caso su 5, e nelle regioni del Mediterraneo orientale ancora meno (14,4%). Mattia Tanzi

“Notte di Note” con la Pro Loco VARZI - Arriva venerdì 26 luglio a Varzi la prima edizione di “Notte di Note” una manifestazione incentrata sulla musica dal vivo. L’evento organizzato dalla Pro Loco di Varzi con il patrocinio e la collaborazione di Comune e Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese prenderà il via alle ore 20.30. Musica e brani saranno suonati ed interpretati da cantanti locali che si esibiranno in diversi punti del borgo. “Quattro punti musicali saranno collocati nella Piazza della Fiera nei pressi di bar, pizzerie e gelaterie - spiega il presidente della Pro Loco di Varzi Michele Versace - e uno nella piazza del Municipio. La manifestazione, che ha lo scopo di attirare turisti, consentirà di ammirare il fascino del nostro borgo anche nelle ore serali e notturne”. In occasione della festa saranno aperti i negozi del centro storico e la stessa Pro Loco offrirà l’anguria a tutti i partecipanti. La manifestazione vedrà nel finale uno spettacolo a sorpresa e terminerà nella notte. m.t.

VARZI - In 33 hanno festeggiato i 18 anni

VAL DI NIZZA - Sabato 27 luglio a Oramala

Giovedì 25 luglio 2013 ROMAGNESE/FONDAZIONE ADOLESCERE

Due giorni culturali alla Penicina

ROMAGNESE - Sabato 27 e domenica 28 luglio la Fondazione Adolescere aprirà al territorio il complesso denominato Penicina proponendolo come occasione di incontro, di scambio di cultura letteraria, musicale e gastronomica, tra i prati e i boschi estivi, per sostare, ascoltare e gustare le libertà, condividendo saperi. Sabato 27 luglio alle ore 11 ci sarà la presentazione del volume “Appennino delle Quattro Province: monti, laghi, valichi tra Pavia, Piacenza, Alessandria e Genova” di Fabrizio Capecchi, mentre alle ore 13 sarà organizzato un buffet di prodotti tipici dell’Oltrepò con l’accompagnamento musicale dei docenti della Civica scuola di musica di Voghera: Maribel Fracchia, Mario Zara e Giacomo Lampugnani. Alle ore 16, invece, ci sarà l’esibizione del coro Comolpa (della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese), con “Comolpa in osteria” e la musica delle Quattro Province di “Statale 45” (Gabriele

Dametti, Franco Guglielmetti, Bernardo Beisso). La manifestazione proseguirà domenica 28 luglio alle ore 11 con la presentazione del libro “Mangià ad campagna” di Alida Bazzini e alle 13 sarà offerto un buffet di assaggi di prodotti oltrepadani con l’accompagnamento musicale di docenti della civica scuola di musica di Voghera ovvero Lorenzo Repossi e Fabrizio Fanari. Alle ore 17 il concerto delle Blue Dolls (Viviana Dragani, Angelica Dottori, Flavia Barbacetto accompagnate da Marco Parodi, Paolo Volante, Riccardo Vigore, Luca Rigazio). La due giorni è organizzata da Fondazione Adolescere, associazione culturale Progetto Voghera, Comune di Romagnese, Comune di Bobbio e Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. Tutti gli incontri, ad ingresso libero, si terranno presso la tenuta Penicina nel comune di Romagnese e sarà presente durante le due giornate la libreria Ubik di Voghera.

OLIVA GESSI - Tutto pronto per la Patronale

“W i coscritti del ’95” Commedia al castello “Serata fuori” e Verdi

VARZI - Festa di tre giorni a Varzi per 33 giovani de ’95 che hanno raggiunto la maggiore età. Una festa che ha visto la partecipazione di genitori, parenti, amici e rappresentanti delle istituzioni. I diciottenni dopo aver incontrato il sindaco di Varzi Gianfranco Alberti nella sede del municipio, hanno partecipato alla Santa Messa officiata nella chiesa parrocchiale dall’arciprete don Gianluca Vernetti che negli anni di sacerdozio vissuti a Varzi ha coinvolto i ragazzi nelle attività dell’oratorio. La tre giorni si è conclusa con la cena organizzata nell’agriturismo la “Sorgente” e la sfilata avvenuta nella discoteca “Rive Gauche”. Questi i nomi dei 33 coscritti: Isabella Merli, Anna Lanni, Carlotta Girelli, Natalia Catenacci, Fabiana Isola, Beatrice Rapa, Gaia Tagliani, Jessica Scianni, Barbara Draghi, Alice Risi, Laura Crimella, Maria Tambornini, Anna Mitruccio, Valentina Mozzi, Giulia Bianchi, Vittoria Buscane, Ornella Lombardi, Matteo Pullega, Mattia Girelli, Fabio Tarditi, Vittorio Rossi, Andrea Cifaratti, Manuela Dorati, Nicolò Lugano, Gabriele Zerba, Simone Draghi, Simone Saggi, Gianluca Rosina, Thomas Oreglio, Andrea Ferrari, Federico Rattini, Alberto Tarditi e Nicolò Peress.

VAL DI NIZZA - Sabato 27 luglio alle ore 21, nella corte del castello malaspiniano di Oramala, gentilmente concesso dal proprietario senatore Luigi Panigazzi, andrà in scena la commedia dialettale “Ra nöt ed l’Imaculòta – Operazione strudel”, rappresentata, con successo di pubblico, il 5 maggio scorso, a Varzi dall’Associazione culturale “Varzi Viva”. Per gli appassionati della tradizione dialettale è un’occasione per assistere ad uno spettacolo divertente, in una cornice incantevole, suggestiva e di alto valore storico e culturale. La vicenda della commedia si adatta al contesto scenografico reale, perché ambientata nel castello di una contessa, durante la seconda guerra mondiale, nell’inverno del 1944. Molteplici sono le situazioni comiche, d’intrattenimento musicale e i colpi di scena, che paradossalmente descrivono un periodo tragico della nostra storia. I numerosi interpreti

formano un gruppo ben affiatato, organizzato e soprattutto intenzionato a non deludere il pubblico. Eccoli: Gigi Terulla, Ermanna Boniolo, Carla Mottini, Giuliana Stafforini; Giuseppe Campeggi, Fiorenzo Debattisti, Antonio Guidi, Franco Stafforini, Marco Gallasco, Stefano Ginelli, Luigino Ginelli, Marinella Valla, Marianna Tagliani, Riccardo Celasco, Fiorenza Lanfranchi, Massimiliano Lazzati, Marco Rossi, Angelina Delucchi e i ballerini Remo Brusoni, Giulia Baratelli, Laura Daglia, Santino Russo, Noemi Pollini, Fabrizio Campi. Testo e regia di Fiorenza Lanfranchi. u.c.

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OLIVA GESSI - Il prossimo fine settimana si terrà la festa patronale di Oliva Gessi e gli olivesi hanno preparato un ricco calendario di appuntamenti. Si comincia domani, venerdì 26 luglio, con la “Serata… Fuori” organizzata dai ragazzi del G74 che offrono specialità alla griglia e tanta musica con il Dj Claude. Sabato 27 luglio, alle ore 21, andrà in scena il “Teatro sotto le stelle” che vedrà protagonista la Compagnia G74 con la divertente commedia “Flambò e brasadè”. Domenica 28 luglio al pomeriggio, ci sarà l’esposizione di moto d’epoca e alla sera il tradizionale concerto al “Cò da Dlà” con un omaggio a Giuseppe Verdi all’in-

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terno del Festival “Ultrapadum”. Sul palco l’Orchestra Accademica Sinfonica della Chernivtsi Philharmonic Society (Ucraina) con la partecipazione della Corale “Gavina” di Voghera diretta da Aldo Niccolai. Lunedì 29 luglio serata di ballo liscio e gastronomia in piazza con l’orchestra dei Lord, a favore della Croce Rossa di Casteggio. Durante le sere della festa si svolgerà il torneo di bocce. Il gran finale sarà venerdì 2 agosto con il concerto vocale nell’antico borgo dei Gessi. Sarà allestita anche la pesca di beneficenza e tutto il ricavato sarà devoluto per il rifacimento del tetto del Circolo parrocchiale.


VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 25 luglio 2013

Colline appenniniche Il maggiore afflusso tra il 4 e il 25 agosto

La crisi colpisce anche il turismo

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In Breve

IL POPOLO

PIETRA DE’ GIORGI/MADONNA DEL CARMINE

Celebrazione a Pecorara

OLTREPO’ - Sarà un’altra estate di flessione, di perdite di giro d’affari e contrazione dei posti di lavoro con un Italia “avvitata” su se stessa, diffidente, decisa a risparmiare, a ridurre il budget di spesa, a contrarre le giornata di vacanza e a tagliare le spese. Questo è lo scenario previsto dall’Osservatorio Turistico della Montagna per la stagione estiva 2013 che è tardata ad arrivare a causa del maltempo. Il mese di giugno se ne è andato tra pioggia e tasse sempre più elevate. Un mese che gli operatori del settore non potranno di certo recuperare. Per la prima volta gli italiani ammettono di non riuscire a fare le vacanze come vorrebbero. Nel 2013 andranno così in vacanza meno connazionali rispetto al passato e si assisterà a un vistoso calo di partenze. Il prezzo è ormai la pri-

maria componente di scelta della vacanza per buona parte dei turisti e l’abilità degli operatori sta nell’apparire generosi e nel far sembrare che si stia regalando qualche cosa. Operazione difficile. Molti turisti, infatti, faranno le vacanze in un periodo concentrato: dal 4 al 25 agosto. In una simile situazione, però, si aprono le strade della montagna estiva. Le mete alpine e appenniniche continuano ad attrarre turisti sensibili all’ambiente e ostili alla vita di spiaggia. In questo scenario entra in gioco l’Oltrepò Pavese appenninico che può offrire paesaggi incontaminati, buona gastronomia, centri termali, borghi antichi, castelli, pievi e la possibilità di poter affrontare escursioni a piedi e a cavallo e strade panoramiche per gli amanti delle due ruote. Da Brallo di Pregola a Val di Niz-

za, da Santa Margherita di Staffora a Zavattarello gli operatori si preparano ad accogliere turisti lombardi, emiliani e anche liguri (soprattutto genovesi) con offerte sia sul pernottamento sia su pranzi e cene. Qui si punta sulla qualità a basso costo e su di un territorio ricco di tradizioni facilmente raggiungibile dalle grandi metropoli del nord. Naturalmente, anche quest’anno, protagonisti saranno i week end del mese di agosto. In quel periodo le valli Staffora, Tidone, Ardivestra e Coppa ospiteranno numerose manifestazioni e sagre che metteranno in vetrina salumi, formaggi, carni d’alpeggio, vino, dolci fatti in casa, musica tradizionale delle 4 Province con piffero e fisarmonica e ancora mostre di pittura e di artigianato locale. Mattia Tanzi

Il “no” alla centralina sul torrente Staffora

Riaperta la piscina delle Terme SALICE TERME - Da venerdì 12 luglio è tornato a battere il cuore delle Terme di Salice, la piscina termale. “Abbiamo scelto il tema del cuore – spiega il Patron di Terme di Salice S.p.A. Elio Rosada – per due motivi fondamentali: la piscina è, per un centro termale d’eccellenza come il nostro, una necessità e una richiesta per i clienti che desiderano lasciarsi coccolare e rilassare nella tiepide acque. Ma è anche la posizione della piscina che è centrale a tutti gli altri servizi ad averci ispirato il tema del cuore come motore pulsante di tutta l’atti-

vità”. La novità che attende storici e nuovi clienti è la cromoterapia, medicina secondo cui i colori aiuterebbero il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio. Alle Terme di Salice la cromoterapia fa rima con design e tecnologia di ultimissima generazione, senza

però dimenticare che la stessa piscina termale sfrutta le proprietà terapeutiche di due acque termali regine nel panorama nazionale, la sulfurea e la salsobromojodica. Postazioni idromassaggio, camminamenti contro corrente per la circolazione, cascate per la cura dei disturbi cervicali e soffioni d’acqua per il massaggio dorsale regaleranno salute, benessere e relax. Numerosi percorsi benessere sapranno coniugare la piacevolezza della piscina alle sapienti manualità dell’area benessere, della rémise en forme, della zona dei vapori e stanza del sale.

BOSMENSO/PAESE IN FESTA

Canti tradizionali e balli Sarà organizzata questa sera (giovedì 25 luglio) a Bosmenso, frazione montana del comune di Varzi, una serata dedicata ai balli e canti tradizionali delle Quattro Province. Dopo la cena a base di prodotti tipici prevista alle 20.30, si esibiranno nel centro del paese gli “Statale 45” e i “Domo emigrantes”. CASTANA/MUSICA

SANTA MARGHERITA STAFFORA - La Regione Lombardia ha espresso parere negativo

SANTA MARGHERITA DI STAFFORA - La Regione Lombardia con un decreto emesso alcuni giorni fa ha espresso parere negativo sulla centralina elettrica che doveva essere realizzata sul torrente Staffora all’altezza della frazione Casanova Staffora. Il progetto denominato “Impianto Idroelettrico Casanova” che prevedeva una preservato. Secondo il decreto, tale potenza di 350 kilowatt era “Lo Staffora nel territorio progetto avrebbe provocato stato proposto da una ditta di Casanova Staffora è sal- problematiche di natura di Novi Ligure. vo. – dice Anna Buscaglia, geologica ed idromorfoloGioiscono molti residenti residente a Varzi e compo- gica alla tutela di qualità ed del territorio montano e nente del comitato – Abbia- usi delle acque superficiali, gioiscono soprattutto i mo seguito tutto il percorso al complessivo impatto nacomponenti del comitato facendo le nostre osserva- tural-paesaggistico, al cu“La Nostra Staffora” che da zioni e partecipando ad un mulo degli impatti. anni combattono contro contraddittorio che si era “Valutazione di Impatto progetti ed opere che po- tenuto in regione. Questa è Ambientale Negativa per trebbero minacciare l’inte- una bella notizia. Purtroppo l’idroelettrico di Casanova grità di un ambiente, quello dobbiamo rincorrere sem- Staffora. montano, che deve essere pre gli eventi”. Regione Lombardia, per SALICE TERME - “Apriamo il nostro cuore al benessere”

Il 16 luglio, da più di trent’anni, è una data importante per la piccola frazione di Pecorara, nel comune di Pietra de’ Giorgi. Alla sera di questo giorno in cui la Chiesa venera la Beata Vergine del Monte Carmelo, gli abitanti e tutti coloro che giungono dai paesi vicini, si riuniscono davanti a una piccola cappella dedicata alla Madonna per la recita del S. Rosario. A presiedere la funzione c’era il parroco don Tonino Moroni che ha ringraziato quanti si impegnano per mantenere viva questa bella tradizione e a onorare il nome di Maria. Anche il parroco di Santa Giuletta e Redavalle, don Francesco Favaretto, ha portato il suo saluto e quello della sua comunità. Al termine della funzione la festa è proseguita in un vicino cortile con splendida vista sulle colline, dove è stato preparato un ricco rinfresco. A concludere la serata è stata l’estrazione dei premi della lotteria a favore della parrocchia, simpaticamente condotta da Matteo Arpesella.

decreto, riconosce l’insostenibilità ambientale del progetto. – scrivono su facebook i componenti del comitato ‘La nostra Staffora’ – Quattro anni di osservazioni e impegno del Comitato Staffora per un bel finale”. Il Comune di Santa Margherita di Staffora, che era favorevole alla realizzazione di questo impianto, ha dovuto accettare il parere negativo della Regione Lombardia. “Abbiamo ricevuto in municipio il decreto che esprime contrarietà al progetto. – spiega il primo cittadino di Santa Margherita di Staffora Piero Brignoli – La realizzazione dell’impianto avrebbe causato problemi per quanto riguarda la stabilità del versante”. m.g.

Omaggio a Pino Calvi Sabato 27 luglio alle ore 21,15, presso il Parco comunale di Castana, Giovanni Lavorerio e Paolo Marconi renderanno omaggio a Pino Calvi, il grande pianista, compositore e direttore d’orchestra che ebbe i natali a Voghera nel 1930, ma a Castana, patria dei suoi avi, trascorse buona parte della sua vita e vi morì nel 1989. Giovanni Lavorerio e Paolo Marconi intendono cogliere un piccolo, ma forse, grande momento della vita musicale che Calvi visse insieme al padre Cesare suonando, con le orchestre, musica da ballo. Negli anni ’50 e parte dei ’60 le musiche eseguite nelle sale da ballo, molto numerose nella nostra zona, seguivano un certo schema nelle esecuzioni, schema che si riferiva a quei ritmi che il pubblico

sapeva ballare e che formavano il famoso “Giro di Ballo” ovvero l’attuale “Liscio”. La maggior parte delle musiche in programma sono state eseguite dal giovane Pino Calvi, assieme al padre Cesare, e sono talmente famose che anche oggi vengono suonate da orchestre nazionali ed internazionali. Nella serata non mancheranno le composizioni delle colonne sonore di trasmissioni televisive che fecero conoscere al grande pubblico il talento e la bravura di Calvi anche come compositore di musica leggera.

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IL POPOLO Giovedì 25 luglio 2013

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scoperte

dEstate

ITINERARIO 6

paesaggi chiese castelli specialità gastronomiche a due passi da casa nostra

Il cuore della Val Curone SENTIERI PER ESCURSIONI

di VALERIA SALA

“Le discese ardite e le risalite”

San Sebastiano Curone Vicoli, carruggi e case multicolori

Per gli amanti delle camminate all’aria aperta San Sebastiano Curone offre numerosi sentieri che si dispiegano intorno al paese. Salendo all’Oratorio dei Bianchi in piazza Solferino, dopo una visita alla chiesa dell’Assunta aperta il sabato pomeriggio per la messa vespertina, si può proseguire lungo la sterrata che conduce a Mastricco per riscendere nel paese passando dalla località Bandiera con i suoi vigneti e arrivare alla Trinità, ossia l’Oratorio dei Rossi. Alla domenica si può seguire la messa alle 18 e osservare la bellezze architettoniche e scultoree dell’interno. Passando invece dalla piazza del Mercato si giunge alla Casa Nera, la strada è in salita, ma ben percorribile e asfaltata. Da lì si può proseguire tra il verde, il canto delle cicale e una incantevole veduta del paese e arrivare perfino nei boschi del comune di Dernice. Se invece si costeggia il torrente Curone vicino al Villaggio si arriva alle Vignasse e si può avanzare sulla strada sterrata, godendo di una passeggiata ombreggiata, fresca e davvero rigenerante. Per gli amanti delle belle visuali basta percorrere la Comunale per Telecco e tornare indietro: San Sebastiano appare nella sua pienezza con una veduta che raccoglie anche il monte Giarolo. Marguata, posta in collina su due piani, è facilmente raggiungibile, in buona posizione e nello stesso tempo lontana dal traffico della strada provinciale.

Un paese che è quasi Liguria

San Sebastiano: piazza Roma con la parrocchiale

Il cuore della Val Curone, che prende il nome dal martire patrono San Sebastiano, non può non risvegliare nel pensiero del visitatore le fattezze dei caratteristici borghi liguri. I vicoli e i carruggi del centro storico con le case multicolori tipiche dell’architettura genovese rivelano il contatto che i Sansebastianesi da sempre intrattennero con l’esterno. Un borgo di commercianti posizionato sulla Via del Sale (o del Cereale) che collegava i traffici da Genova alla pianura e che rivestì una posizione ancor più strategica sotto il dominio spagnolo. Fu quello il periodo in cui il paese si dotò di ampi depositi di merci, di osterie e locande, di maniscalchi e sensali, al fine di favorire un commercio che aveva assunto caratteri assai più vivaci per la necessità di comunicazione tra lo Stato di Milano, il porto ligure e la Spagna. Lo spirito di scambio e di comunicazione non è andato perduto nei secoli. Fate un salto a S. Sebastiano nei fine settimana e vi ritroverete nel mondo di ArtinBorgo, una manifestazione estiva volta a ricollocare gli artigiani nelle antiche botteghe.

Il castello di San Sebastiano Curone

Basta un click al sito internet www.facebook.com/artinbor go per scoprire in anticipo l’esclusiva varietà di oggetti che vi aspettano tra i freschi vicoli del paese. L’accoglienza è assicurata anche dai seminari che gli artigiani terranno per i visitatori e dagli spettacoli degli artisti di strada in piazza Roma, abbracciata dai bellissimi palazzi storici decorati con motivi floreali e dalla chiesa parrocchiale ricca di sculture e affreschi. Mentre passeggiate per la piazza non dimenticatevi di fare un salto alla Sala Mostre dove fino al 31 agosto sono esposte le fo-

tografie del concorso fotografico “Dettagli per le vie del borgo”: potrete votare il vostro scatto preferito! Salendo in piazza Solferino non può mancare una tappa alla Casa del Principe, palazzo dei Doria ora adibito a centro polifunzionale con la Biblioteca Civica che offre libri per grandi e bambini. Da non perdere, poi, una visita esterna al Castello in via Piacentina; risalente ai Visconti tortonesi, conserva intatti i possenti muri di epoca medievale. Per completare il tour del paese una tappa gastronomica è d’obbligo. San Seba-

Gli appuntamenti di ArtinBorgo “ArtinBorgo 2013 – il luogo del saper fare” sta accompagnando l’estate sansebastianese dal mese di giugno e si concluderà con la decima edizione di ArtinFiera (1314-15 settembre), manifestazione di Arti Applicate dedicata all’artigianato artistico, tradizionale e del gusto. Accanto alle esposizioni nelle botteghe, ecco i laboratori che arricchiranno i fine settimana. Sabato 27 e domenica 28 luglio dalle 14 alle 17.30: “Lucciole di vetro”, corso per la realizzazione di lanterne da giardino in vetro con la tecnica Tiffany a cura di Maria Scarognina (ControOccorrente). L’incontro sarà replicato anche sabato 24 e domenica 25 agosto con gli stessi orari. Sabato 27 dalle 15.30 alle 17.30: “Reiki Master”, incontro di presentazione del Seminario di Reiki di Primo Livello che si terrà nel mese di agosto in un weekend ancora da concordare. Durante la presentazione ci sarà la possibilità di provare un trattamento. A San Sebastiano anche gli spettacoli musicali sono i benvenuti. In collaborazione con Artinborgo, il Bar Statuto propone alcune serate di buona musica: domenica 28 luglio Apericena in musica dalle 18.30 con Chemako acoustic trio. Mercoledì 31 luglio dalle 21.30 “Sognando un tango”: Tatiana Donis ed Elia Vigolo, duo arpa e violino. Domenica 11 agosto dalle 18.30 Apericena in musica con Joe Fascella acoustic duo.

E altri appuntamenti Giovedì 15 agosto: tradizionale processione pomeridiana della Madonna Assunta partendo dalla chiesa in piazza Solferino. Venerdì 23 - sabato 24 agosto: 5° Rally “Valli del Giarolo”: verifiche tecniche e sportive, partenza e arrivo con premiazione. Possono partecipare le auto storiche. Domenica 25 agosto alle ore 21: premiazione del Concorso fotografico “Dettagli per le vie del borgo”.

stiano offre una vasta scelta: per un breve break o un aperitivo il Bar “Statuto” in piazza Roma dove non si può non assaggiare il gelato artigianale di Laura e il Bar Gelateria “Neri per Caso” in Largo Manzoni, ritrovo della gioventù locale. Se non avete fretta potete fermarvi al Ristorante “Corona” che da trecento anni propone specialità e raffinatezze del luogo. Ancora in piazza Roma, l’Osteria “Lascia che sia da Ciccio” cucina piatti romani e del centro Italia… e non dimenticatevi di richiedere una “schitarrata improvvisata” al padrone di casa! Se volete che la vostra passeggiata a S. Sebastiano si trasformi in un piacevole mix di relax, natura, sport e buon cibo, volgetevi in direzione delle scuole: il Centro Sportivo “Il Boschetto” con ristorante e pizzeria vi aspetta anche per un tuffo nelle “piscine di Sanse” e una partita a tennis. Sulla strada per Telecco, in bellissima posizione panoramica, c’è l’Agriturismo “Cascina Battignana” dove trascorrere piacevoli giornate tra il verde e i piatti tipici locali, con la possibilità di pernottamento in camere confortevoli. Se invece siete amanti della cucina fai-da-te, tutte le domeniche mattina troverete i negozi aperti e in largo Manzoni vi aspettano bancarelle di pesce, frutta e verdura freschi.


IL POPOLO

TUTTI I COLORI DEL GREST

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Giovedì 25 luglio 2013

Castelnuovo Scrivia Il Grest è stata un’avventura intensa e divertente, davvero “indimenticabile”

“Tutti insieme” all’ombra del campanile

Gli animatori del Grest di Castelnuovo con il parroco don Costantino Marostegan

CASTELNUOVO SCRIVIA In questo tempo di vacanze cosa c’è di più bello che passare delle splendide giornate tutti insieme tra un gelato e un calcio al pallone? È proprio “Everybody” (tutti insieme) il tema che ha caratterizzato il nostro oratorio estivo di quest’anno. Lo stare insieme e usare ogni parte del corpo per se stessi e per gli altri è ciò che abbiamo imparato trascorrendo giorni davvero indimenticabili. La nostra avventura è partita sabato 15 giugno con un pomeriggio di giochi seguito dalla Santa Messa insieme ad animatori e

catechisti per concludere nel migliore dei modi l’anno catechistico appena trascorso e iniziare questo nuovo Grest. Il lunedì successivo sono partite tre settimane di grande divertimento. La mattina, dopo il nostro inno, una preghiera e qual-

che bans, bambini e ragazzi erano impegnati in laboratori diversi. Ce n’erano davvero per tutti i gusti: chitarra, canto, cucina, giocoleria, compiti, ballo, recitazione, creatività e da quest’anno persino giornalismo. In ognuno di questi laboratori, grazie all’aiuto degli animatori, i giovani protagonisti hanno potuto sperimentare e imparare cose nuove ad esempio diventare giocolieri o realizzare ogni settimana un giornalino “speciale” dedicato all’oratorio. All’ombra del campanile abbiamo condiviso anche il momento

del pranzo: tante buone pietanze cucinate dalle assistenti, che, nei panni di cuoche hanno saputo “placare” la fame di grandi e piccini. Dopo aver mangiato, c’era il tempo per qualche gioco libero e poi si ricominciava con tanti momenti importanti che

scandivano i pomeriggi. L’ascolto della storia, ogni giorno un pezzettino diverso che conteneva una parola chiave, filo conduttore di ogni giornata; ad essa seguiva la consueta partita a calcio per i maschi e i classici balli di gruppo per le ragazze. Alle quattro non mancava mai la sosta per una buona merenda e qualche chiacchera con gli amici... poi ancora giochi, magari anche con l’acqua per rinfrescarsi un po’ quando il caldo si faceva davvero sentire. Nel lungo pomeriggio di svago, tra risate e divertimenti c’era sempre posto per fermarsi tutti in cerchio, togliersi il cappellino e ascoltare le parole del sacerdote. Ogni giorno infatti, prima dell’ultimo gioco della giornata e di un buon ghiacciolo rinfrescante vi era il momento della preghiera. La lettura e la riflessione su un brano del Vangelo ci permettevano di trovare ogni giorno una parte del corpo diversa sulla quale soffermarci a pensare. Abbiamo imparato che la bocca, le mani, le gambe, il cuore, la testa… sono fondamentali e fanno parte di noi stessi e che dobbiamo usarli al meglio per vivere così come Gesù ci ha insegnato. In un baleno la giornata volgeva al termine e arrivava così l’ora dell’inno finale. La stanchezza a fine giornata si vedeva negli occhi dei bimbi e degli animatori, ma il loro sorriso lasciava trasparire quanta gioia aveva regalato ogni singola giornata passata “tutti insieme”. Non sono mancate poi le gite a fare ancora più bello l’Oratorio Estivo: Colle Don Bosco, Mon-

doratori a Stradella e il parco acquatico Bolle Blu di Borghetto Borbera sono state le mete di quest’anno. Giornate favolose a contatto con ragazzi di altri ora-

spettacoli “copiati” dai programmi tv che hanno visto protagonisti bambini, ragazzi e animatori con balletti, canzoni, scenette comiche e cimentarsi persino in un piccolo TG. Nonostante qualche zanzara e un po’ di caldo tutto è andato alla grande e anche questo Grest 2013 è già tra i ricordi più belli di questa estate ancora tutta da vivere. Ognuno porterà con sè momenti belli, speciali e particolari che hanno segnato questo cammino fatto insieme; grandi e piccini, ognuno a modo suo saprà sorridere ripensando a quanto vissuto in queste prime settimane d’estate. Sapremo portare con noi tante immagini che rimarranno impresse nella nostra memoria e saremo capaci di trasmettere la gioia che abbiamo provato mettendoci a servizio degli altri, facendo del nostro corpo un vero strumento a servizio di Dio. Ancora un grandissimo grazie a chi ha fatto in modo che questa esperienza si concretizzasse. Grazie a don Costantino Maro-

tori che con noi hanno condiviso magnifici momenti. Si sa, purtroppo le cose belle finiscono sempre troppo in fretta e così sabato 6 luglio con un grande spettacolo finale abbiamo concluso questo nostro percorso facendo vedere a genitori, amici e parenti quanto abbiamo imparato. Sono stati messi in scena diversi

stegan, a don Giovanni Battista, al Vescovo che anche quest’anno ci ha onorato della sua presenza, alle assistenti, ai tecnici delle luci e del suono, ai genitori, agli animatori e a tutti i bambini e ragazzi che sono stati la “materia prima” dell’Oratorio. Alla prossima… avventura! Elisa Basiglio

(Foto Controluce)


IL POPOLO Giovedì 25 luglio 2013

TUTTI I COLORI DEL GREST

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Tortona - San Matteo Tre settimane di Estate Ragazzi guidati dalla parola di Gesù

Alla scoperta del mondo delle emozioni

TORTONA - La parola e le emozioni, temi centrali dell’estate ragazzi 2013 del San Matteo, ci portano a riflettere su quanto sia difficile in un mondo sempre più veloce e frenetico fermarsi e valutare che cosa davvero significhino per noi. Nel corso delle tre settimane il nutrito e gioioso gruppo di ragazzi delle elementari e delle medie ha esplorato, mediante il momento formativo e le attività ludiche, il mondo delle emozioni, tanto affascinante quanto misterioso. Ecco che stati d’animo quali la rabbia, la tristezza, la noia, la paura e la colpa, universalmente sentiti come negativi, da nascondere e da reprimere, alla luce del Vangelo, la Parola con la “P” maiuscola, divengono trampolini di lancio per la gioia e la compassione, ovvero segni particolari e distintivi del cristiano che vive nel mondo e sa scoprire le meraviglie dell’amore di Dio nelle piccole azioni quoti-

diane, nella ferialità. La Parola, viva e vivificante, delimita e definisce le emozioni, ci insegna a vederle come belle e

buone se usate bene, se incanalate al servizio del prossimo. Si sono alternati, secondo la consueta e vincente formula, momenti di preghiera e meditazione del tema del giorno a momenti di gioco, svago e sano divertimento. I laboratori di calcio, creatività e danza hanno permesso ai partecipanti di esprimere i loro talenti in molteplici forme. Non sono mancate anche quest’anno le uscite fuori porta; particolarmente significativo per noi è stato il pellegrinaggio presso il santuario della Madonna del Lago a Garbagna, dove è stata celebrata l’Eucaristia al mattino e sono stati organizzati giochi e danze per il pomeriggio. A tal proposito un ringraziamento particolare va reso al parroco don Fulvio Berti: l’ospitalità e il calore coi quali ci ha accolti e la disponibilità accordataci per l’utilizzo dei locali della chiesa e quelli antistanti hanno contribuito a rendere indimenticabile e stupenda questa

giornata trascorsa in un luogo purtroppo poco noto. Sull’onda dei ringraziamenti non possiamo esimerci dal ringraziare il parroco don Romeo Gardella e il presidente dell’ora-

torio per la fiducia, gli educatori, la cucina e tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno contribuito a rendere queste giornate ricche di grazia. Stefano Giuliano

Broni Dal 10 al 28 giugno all’Oratorio “De Tommasi” è stato realizzato il Grest con amicizia e impegno

“Everybody” con l’anima e... con il corpo

BRONI - Ci abbiamo messo non solo tutta l’anima ma anche… tutto il corpo per la preparazione e la riuscita ottimale del Grest di quest’anno, organizzato dall’oratorio “Alessandro De

Tommasi” di Broni! Sì, perché lo slogan “Everybody”, il tema che ha fatto da filo conduttore alle attività di quest’edizione, è una parola che descrive l’individualità e nello stesso tempo la

comunità. Siamo corpi chiamati a vivere gli uni accanto agli altri, a esprimere la propria storia, ma nello stesso tempo a fare comunità.

Nelle tre settimane che si sono susseguite dal 10 al 28 giugno (con 120 bambini seguiti da don Luca Zambianchi e da una ventina di animatori, con le attività giornaliere e con le uscite allo

Zoo Safari di Pombia, al Parco Acquatico di Rivergaro e a Vescovera di Broni) noi animatori abbiamo voluto educare i nostri bambini a riconoscere in ciascun corpo l’immagine e il dono del Padre, e non è stato semplice! Soprattutto in un momento in cui l’apparenza sembra essere l’unico valore della società! Quale modo migliore per far comprendere l’importanza dei gesti, espressioni, atteggiamenti e movimenti se non attraverso momenti di preghiera e riflessione alternati a momenti di gioco e svago? Ebbene si, come ogni anno i nostri ragazzi non son stati “con le mani in mano” ma si son divertiti e hanno messo in scena un fantastico spettacolo conclusivo dove han mostrato, divisi nei laboratori di bans, ballo, teatro e sport, il frutto delle loro fatiche. E’ sempre una gioia per noi educatori stare accanto ai bambini, usciamo sempre più arricchiti da queste settimane, si impegnative e a volte stancanti, ma piene d’amore ed amicizia. Siamo quindi carichi per affrontare anche il Ri-Grest, che si svolgerà la prima settimana di settembre, e il GrInv nelle vacanze di Natale. Gli animatori dell’Oratorio di Broni


EVENTI E CULTURA

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IL POPOLO Giovedì 25 luglio 2013

Borghi&Valli Dalla musica classica a quella moderna nei tre concerti a Casteggio, Santa Giuletta e Varzi

Sherrita Duran chiude il festival S. Colombano

La cantante Sherrita Duran

CASTEGGIO - Dopo la suggestiva serata di musica realizzata nella splendida cornice del Borgo della Rocca di Rocca de Ghislanzoni, nel comune di Rocca Susella, di ieri sera, il Festival Borghi&Valli, diretto da Ennio Poggi e Laura Beltrametti, è già pronto per proporre un nuovo appuntamento musicale che si terrà sabato 27 luglio, alle 21.15, al parco della Villa Pegazzera a Casteggio. Ad esibirsi sarà l’Orchestra Musicale di Venezia - Quartetto Barocco” che eseguirà musiche di Haendel, Bach, Vivaldi e Tartini. L’Orchestra musicale di Venezia è stata fondata dal maestro Riccardo Parravicini, ed è a pieno titolo l’ente musicale cameristico della città lagunare. L’ingresso costa 10 euro e il

concerto si terrà anche in caso di maltempo. Al termine brindisi offerto dall’azienda agricola Pegazzera. Nel frattempo è giunta al traguardo anche l’edizione 2013 del Festival Musicale San Colombano, patrocinato dalla Provincia di Pavia dal comune e dalla parrocchia di Santa Giuletta e da USCI Pavia. La serata conclusiva, inserita nel programma del Festival “Borghi&Valli”, si terrà domenica 28 luglio alle ore 21,30 presso l’Oratorio San Colombano di Santa Giuletta. Il concerto “Musicando… sotto le stelle” avrà come protagonista Sherrita Duran. Questo evento è organizzato dall’associazione Polifonica “San Colombano” a favore del-

la sezione locale Avis, nell’ambito del programma di AVIS in Festa 2013. L’ingresso è a offerta e la presentatrice è Sara Gabba. La vocalist Sherrita Duran dalla voce calda come la sua California, ha un timbro morbido e vellutato, del tutto particolare, un’estensione senza confini e un’ottima tecnica che le permette grande versatilità in ogni stile musicale. Sherrita è davvero un’artista a tutto tondo. Nata e cresciuta a Fresno (California) Sherrita si trasferisce molto presto a Los Angeles dove nel 1992, quando la sua carriera artistica è già avviata, si laurea in Opera Lirica e Musica e Art Vocali presso l’Università del Sud della California. Il suo talento non tarda a farsi scoprire e sin dagli esordi della sua carriera Sherrita si misura con un repertorio vastissimo: dalla lirica al pop, dal gospel al jazz, dalla musica Soul alla musica dance e hip hop, dal rhythmand blues al musical. Dopo 9 anni nella frenetica New York, Sherrita decide di trasferirsi in Italia. Da subito apprezzata e richiesta percorre il paese in lungo e in largo portando il messaggio della musica gospel fino all’incontro a Pavia con il suo attuale marito Antonio Puccio ora anche suo manager. Anche in Italia Sherrita partecipa a diversi concorsi per canzoni inedite piazzandosi sempre tra i finalisti. Compare sulle reti Rai nella trasmissione “I Raccomandati”

ULTRAPADUM - L’ultimo week end di luglio a Volpara e Corvino S. Quirico

I Fiati di Milano e il Trio Alkemie VOLPARA - Ultimo weekend di luglio in compagnia della musica sotto le stelle che il Festival Ultrapadum porta in giro per l’Oltrepò, il Pavese e la Lomellina ormai da ventuno edizioni. Le tappe di venerdì 26 e sabato 27 luglio sono rispettivamente in quel di Volpara e Corvino San Quirico. Protagonisti del concerto, con ingresso libero, di Volpara i musicisti dell’Orchestra di Fiati dei Pomeriggi Musicali di Milano (nella foto) diretta da Paolo Volta. In programma le ouverture più suggestive di opere quali Semiramide (Rossini), La forza del destino (Verdi), Don Pasquale (Donizetti), Le Nozze di Figaro (Mozart) e Parsifal (Wagner). In scaletta anche una novità assoluta firmata dall’eclettico compositore di musica contemporanea Andrea Portera e l’“Ouverture a tutto… fiato” composta in collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole. Sabato 27 luglio il Festival si sposterà poi al Castello di Corvino San Quirico con i

Trio Alkemie in concerto. Sul palco allestito in quella che è ormai una dimora privata e che viene aperta al pubblico solo occasionalmente) Andrea Candeli alla chitarra e Matteo Ferrari al flauto accompagneranno la soprano Susie Georgiadis, tra le protagoniste del Festival diretto da Angiolina Sensale. Il programma della serata sarà un vero e proprio emozionante viaggio tra le più suggestive melodie popolari del XX secolo: da Greensleeves a Santa Lucia, da Moonriver a Libertango e al Ra-

gazzo di Ipanema passando per alcune tra le canzoni più famose firmate dal grande Totò (Non ti scordar di me), la Marcia Turca di Mozart, la Danza Ungherese n. 5 di Brahms e alcuni classici della canzone napoletana. L’ingresso è a offerta ed è previsto un servizio navetta in partenza dal Municipio Magnifica e suggestiva la location: il Castello di Corvino San Quirico, infatti, si trova in una magnifica posizione panoramica, a 250 metri sul livello del mare, consentendo una magnifica vista su vigneti e boschi.

Gli appuntamenti culturali di Spino Fiorito VARZI - Sabato 27 luglio nell’ambito del progetto “Nelle Terre dei Malaspina”, a Varzi, si terrà il laboratorio di fotografia, “I viaggi, varcare i confini” con Alessandro Gandolfi dalle ore 9,30 alle 13,30 (euro 20). Nel pomeriggio l’associazione “Spino Fiorito” presenta, dalle 14,30 alle 17, un laboratorio gratuito per le famiglie dedicato alla creazione di uno spettacolo di burattini dal titolo “Il viaggio della strega” e alle ore 17 sarà proposta “Draghi, filtri d’amore e pietre magiche”, una lettura poetica in costume che permetterà di conoscere le proprietà magiche

di bestiari, erbari e lapidari. Alle ore 18 si terrà la visita guidata al borgo medioevale di Varzi. Giovedì 1° agosto, alle ore 21, all’Osservatorio astronomico di Cà del Monte a Cecima, si terrà uno stage di danza e musica tradizionale delle Quattro Province con Maddalena Scagnelli al termine del quale si potrà fare l’osservazione astronomica notturna della volta celeste. Sabato 3 agosto, dalle 11 alle 19, a Valverde, si svolgerà la prima edizione di CelticVerde, Festival di arte, cultura e musica celtica con conferenze sugli usi e le abitudini di vita dei celti.

accompagnata dall’amica Carol Alt. Nel 2009 le manifestazioni importanti che la vedono ospite sono la finale di Miss Padania e il Milano Gospel festival. Nel febbraio 2012 il festival di Sanremo chiama e Sharrita accompagna Adriano Celentano in entrambe le sue apparizioni sotto la direzione di Fio Zanotti. Sharrita è attualmente impegnata in diversi progetti paralleli alla sua professione di docente di canto. Sostenuta da una non comune versatilità, Sherrita esprime il suo canto interiore con passione e originalità, accompagnata dagli arrangiamenti del suo produttore musicale Gianmaria Scattolin. Con la sua voce trasmette pace, gioia e amore di Dio… sarà accompagnata al pianoforte dal Maestro Enrico Salvato. Il Presidente dell’associazione Polifonica San Colombano, Fabio Chiesa, insieme al suo staff si dice soddisfatto del successo di questa edizione 2013 e ci tiene a sottolineare che seppure il momento, per colpa della crisi, non è tra i migliori in quanto le varie istituzioni non hanno partecipato con i soliti contributi, la qualità del Festival è stata notevole a testomonianza che i progetti e le idee che nascono dal cuore e dalla passione per la musica trinfano sempre. L’arrivederci è per l’edizione 2014. Martedì 30 luglio il Festival “Borghi&Valli” torna a Casteggio, al Wine Resort Prime

Alture, in strada Madonna 109, per una serata che viaggia dall’operetta alla canzone napoletana: “Quando la voce s’accende di passione” vede la partecipazione del soprano Tiziana Scaciga Della Silva, del tenore Ennio Bellani, di Marco Paderni al pianoforte. Si cantano arie tratte da Scugnizza, Primarosa, Al Cavallino Bianco, Frasquita, La Périchole di Offenbach, L’Acqua cheta, ma anche brani napoletani come “I’ te vurria vasà, Malafemmena e Santa Lucia”. Ingresso a 10 euro, il concerto si terrà anche in caso di maltempo. Prime Alture mette a disposizione la propria cucina per una cena prima dell’evento (prenotazioni allo 0383.83214 o 348.7702271). Il mese di luglio si chiude con il concerto di premiazione del concorso organistico internazionale “Camillo Guglielmo Bianchi” presso la chiesa di San Germano a Varzi mercoledì 31 luglio, alle ore 21, con ingresso libero. I vincitori si esibiranno suonando il grande Organo del 1860, raro esempio dell’operato di Camillo Guglielmo Bianchi in provincia di Pavia. La rassegna organistica varzese prosegue poi il 17 agosto con Enrico Bellotti e si conclude il 21 settembre con Jacopo Brusa e il soprano Anna Valdetarra per un concerto dedicato al bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi.


Giovedì 25 luglio 2013

IL POPOLO

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VAL CURONE - VALLE OSSONA

Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30 (sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 25 al 31 luglio 2013 Giovedì 25 luglio: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Venerdì 26: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264) Sabato 27: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008)

Tortona Quasi 9 miliardi di euro saranno erogati nei prossimi tre anni

Le risorse della Fondazione CRTortona TORTONA - La Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona erogherà, nel triennio 2014 - 2016, da un minimo di 8,4 a un massimo di 8,7 milioni di euro, pari a 2,8 - 2,9 milioni di euro all’anno. Il dato emerge dal Documento programmatico pluriennale per il triennio 2014-2016 approvato definitivamente dell’Organo di indirizzo della Fondazione riunitosi ieri, mercoledì 24 luglio, dopo che l’assemblea dei soci, nella riunione dello scorso 13 luglio, aveva espresso il

Approvato il Documento programmatico che prevede un incremento per lo sviluppo locale e l’edilizia popolare proprio parere (obbligatorio ma non vincolante) favorevole. Le risorse a disposizione nel triennio per l’attività istituzionale sono la risultante della redditività del patrimonio al netto degli accantonamenti al fondo per il mantenimento dell’integrità del patrimonio, al fondo per il volontariato, al fondo stabilizzazione erogazioni e delle spese di gestione e amministrazione pari a circa 1,3 milioni di euro all’anno. Il Documento programmatico ricalca, a grandi linee, le precedenti versioni, ma presenta alcune importanti novità. Da un lato conferma, quali settori rilevanti di intervento, assistenza agli anziani; arte, attività e beni culturali; educazione, istruzione e formazione; salute pubblica, medicina riabilitativa e preventiva; sviluppo locale ed edilizia popolare; dall’altro aumenta sensibilmente - dall’11 al 14% del totale - l’ammontare delle risorse a disposizione complessivamente del settore sviluppo locale ed edilizia popolare. Tale incremento viene giustificato in presenza di un “quadro congiunturale fortemente nega-

Il Palazzetto medievale sede della Fondazione CRTortona

tivo” con la necessità “di implementare gli interventi in questo settore sia per evitare ulteriori e più gravi lacerazioni del tessuto sociale, sia per riequilibrare il peso del comparto (oggi pari all’11 per cento) rispetto agli altri settori di intervento”. Da qui la proposta di contribuire a potenziare il ruolo della Fondazione San Martino Onlus “come strumento di supporto a piccole iniziative imprenditoriali”, la proposta di “sostegno al progetto ArtinBorgo, promosso da Artinfiera: associazione nazionale degli artisti artigiani, con sede a San Sebastiano Curone”. E ancora “il finanziamento di tirocini formativi per persone inoccupate/disoccupate, giovani diplomati e soggetti in situazione di fragilità, prevedendo anche forme di incentivo per le imprese che si impegnano ad assumere, dopo il tirocinio, per un periodo più o meno lungo il tirocinante”, “la promozione di una agenzia sociale per la locazione, che agendo per facilitare l’incontro tra offerta e domanda di alloggi privati a canoni protetti, porterebbe con sé anche un maggior dinamismo del settore immobi-

liare”. Il Documento conferma, poi, i tradizionali interventi a sostegno dell’attività della residenza sanitaria “Leandro Lisino”, del progetto “Il Divisionismo - Pinacoteca Fondazione CRTortona”, della crescita e valorizzazione del “capitale culturale” del territorio, la promozione e la diffusione dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione negli istituti scolastici, l’erogazione di borse di studio annuali a favore di giovani che intendono accedere all’istruzione universitaria, l’organizzazione ed il sostegno di programmi di formazione extra scolastica, il potenziamento e la qualificazione dei servizi sanitari esistenti sul territorio. Spetterà, ora, al consiglio di amministrazione della Fondazione, sulla base dei programmi, degli strumenti e delle linee operative contenuti nel Documento programmatico pluriennale, compiere le scelte operative per tradurre in iniziative concrete il quadro di interventi delineato dall’Organo di indirizzo e approvato, all’unanimità, dall’assemblea dei soci della Fondazione. c.r.

Gremiasco e “I castelli della Val Curone” GREMIASCO - In occasione della festa patronale di San Giacomo, la biblioteca comunale-parrocchiale, venerdì 26 luglio, organizza “Storia e musica della Val Curone”. Alle ore 17,30, si terrà la presentazione del libro “I Castelli della Val Curone” a cura di Maria Grazia Milani (edizioni Litocoop - Tortona). Il volume nella prima parte, propone la copia anastatica del libro che, oltre cinquant’anni fa, Riccardo Giani dedicò agli antichi manieri della Val Curone, con l’intento di evidenziare l’importante ruolo esercitato dalla Valle negli

eventi che si sono succeduti nei secoli. Nella seconda, offre una rivisitazione degli stessi luoghi descritti dal Giani e amplia l’offerta culturale con la descrizione di altri siti di interesse storico

presenti in valle. La pubblicazione, oltre a cogliere e sottolineare i mutamenti che gli anni e il progresso hanno operato sull’ambiente e sui monumenti, vuole essere un invito per i frequentatori della Val Curone a soffermarsi su un patrimonio paesaggistico, storico e culturale che nulla ha da invidiare a luoghi ameni più conosciuti di altre regioni d’ Italia. Dalle ore 21, presso il centro sportivo comunale di Gremiasco si terrà la “Festa a ballo” con Daniele Barbieri “il biondo” (fisarmonica) e Roberto Ferrari (piffero).

Domenica 28: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Lunedì 29: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Martedì 30: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Mercoledì 31: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Edicole aperte domenica 28 luglio 2013 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala. TORTONA/GRUPPO GAVIO

Beniamino Gavio alla guida di Aurelia e Argo Finanziaria TORTONA - Cambiamento radicale di governance per le due holding del gruppo Gavio, Aurelia Srl e Argo Finanziaria SpA. Con denuncia in data 15 e 16 luglio scorsi, infatti, sono state depositate al Registro Imprese, tenuto ai sensi di legge dalla Camera di Commercio di Alessandria, le nuove cariche con i relativi poteri nelle due società. Dal 1° luglio esce dal consiglio di amministrazione di Aurelia, che controlla l’Autostrada Torino - Milano e SIAS, sub holding del settore autostradale, entrambe quotate in Borsa, Bruno Binasco, già presidente della Società e manager storico del gruppo Gavio. La carica di presidente è stata assunta da Beniamino Gavio (nella foto), figlio del fondatore del Gruppo, Marcellino, al quale sono stati attribuiti, in via disgiunta, i più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della società, ad eccezione di quelli relativi agli immobili (vendita, locazione, ecc...), al trasferimento di partecipazioni e alla costituzione di garanzie, riservati al consiglio. Vice presidente è stato nominato il cugino Marcello (figlio del fratello di Marcellino, Pietro), con gli stessi poteri del presidente. Il consiglio di amministrazione di Aurelia è completato dalle cugine Daniela e Raffaella Gavio, sorelle rispettivamente di Beniamino e Marcello, in qualità di consiglieri. Analogo avvicendamento ai vertici di Argo Finanziaria, di cui Aurelia è socio unico; dal consiglio di amministrazione escono Bruno Binasco, già amministratore delegato, ed Enrico Arona (consigliere), altro manager storico del gruppo Gavio. Anche in questo caso la carica di presidente è stata assunta da Beniamino Gavio, il quale ha, in via disgiunta, tutti i poteri spettanti al consiglio di amministrazione ad esclusione di quelli relativi al trasferimento di azioni della controllata ASTM SpA (autostrada Torino Milano) tali da ridurre la partecipazione detenuta al

di sotto dell’attuale 50,45 per cento, alla costituzione di garanzie sulle azioni della stessa ASMT, alla vendita e alla locazione (per più di nove anni) di beni immobili, che restano di competenza del consiglio. Vice presidente è stato nominato Marcello Gavio, con gli stessi poteri del presidente. Il consiglio di amministrazione di Argo Finanziaria è completato, in qualità di consiglieri, da Daniela e Raffaella Gavio, e dai manager Alberto Sacchi e Paolo Pierantoni (amministratori delegati delle due società quotate), Alberto Rubegni (ex amministratore delegato di Impregilo), Stefano Viviano (direttore finanziario). Il maggior ruolo che la famiglia Gavio sembra decisa ad esercitare all’interno delle finanziarie, evidenziato dall’ingresso dei quattro esponenti della famiglia nei consigli di amministrazione, e soprattutto dai poteri attribuiti a presidente e vice presidente delle due Società, potrebbe non solo costituire un normale avvicendamento nelle cariche sociali, ma preannunciare anche un radicale cambiamento nella politica industriale di Aurelia che, lo scorso 7 maggio, ha deliberato la fusione per incorporazione di Argo Finanziaria. Questa assunzione diretta di responsabilità gestionali da parte della proprietà è un tipico modello dell’imprenditoria italiana, che quasi sempre lo preferisce a quello manageriale di matrice anglosassone; evidentemente anche la seconda generazione Gavio si sta orientando in questa direzione. c.r.

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IL POPOLO

Montacuto La quarta edizione si svolgerà domenica 28 luglio

Fiera delle Valli Unite del Giarolo

MONTACUTO - Domenica 28 luglio a Giarolo, frazione di Montacuto, si terrà la quarta edizione della Fiera Valli Unite del Giarolo, organizzata dalla Pro Loco del paese. Anche quest’anno sarà proposta una giornata dedicata ai prodotti delle nostre valli e alle possibilità che il territorio può offrire. Si tratta di un’iniziativa nata per creare occasioni di riscoperta, studio e riflessione sul passato delle valli attraverso il coinvolgimento delle giovani generazioni in un

dialogo continuo con i depositari degli antichi mestieri e delle tradizioni. Saranno presenti rappresentanti dei produttori locali con i frutti del loro lavoro: vini del Consorzio Obertengo, salame Nobile del Giarolo, formaggio Montebore, miele, prodotti ortofrutticoli del Consorzio della Quarantina, gelato artigianale di S. Sebastiano Curone, ciliege di Garbagna, pesche di Volpedo, fragoline di Tortona, piante officinali, pane casalingo, mobili e articoli di restauro.

La manifestazione si terrà nel borgo di Giarolo dalle 10 alle 20; nell’arco della giornata saranno organizzati diversi eventi che hanno riscontrato particolare successo nelle edizioni precedenti. In un’arnia didattica gli apicoltori forniranno spiegazioni riguardo la rilevante utilità delle api nel nostro ecosistema e la loro organizzazione per la produzione del miele. Tra le altre opportunità da conoscere spiccano il Museo dell’agricoltura nelle valli Curone e Borbera, il Museo della fotografia, la fattoria con gli animali che venivano allevati nei tempi passati, il Museo degli attrezzi musicali antichi, pareti da scalare e passeggiate a cavallo. Il maniscalco mostrerà come si creavano i ferri per i cavalli. Sarà presente anche il Soccorso Alpino con la “teleferica”: chi vuole potrà farsi trasportare da un punto all’altro attaccati ad un cavo. Saranno presenti anche artisti di strada e musicisti che proporranno musiche e canti tradizionali; dalle 14 intrattenimento con “Le nostre Valli” e alle 18 lotteria con ricchi premi. La Fiera Valli Unite del Giarolo è l’unica manifestazione nel basso alessandrino che espone esclusivamente i prodotti enogastronomici della zona dando ampio spazio ad agricoltori, allevatori e artigiani locali. Valeria Sala

Omaggio a Pavarotti sulle colline tortonesi SPINETO SCRIVIA L’amministrazione comunale di Spineto Scrivia organizza domenica 28 luglio alle ore 21, nella suggestiva cornice della piazza comunale, un accattivante spettacolo dal titolo “Tre tenori in concerto: omaggio a Luciano Pavarotti. E’ facilmente intuibile come sabato sera si assisterà ad una vera e propria Hit Parade delle immortali melodie scritte per questa chiave vocale che da sempre affascina compositori e pubblico. Certamente alla voce del tenore sono da sempre affidati i momenti, gli stati d’animo, le situazione più coinvolgenti della storia operistica italiana e non solo. Il personaggio del tenore è l’eroe amoroso, è il paladino dei buoni principi morali, dei valori di patria, il conquistatore di donne… Ecco perché spesso a lui sono dedicate le pagine musicali più trascinanti. Proprio queste saranno proposte, attraverso le melodie che sono state cavallo di battaglia dell’indimenticato Big Luciano, voce davvero

TORTONA E TORTONESE

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Giovedì 25 luglio 2013

In Breve

TORTONA/SCUOLA

Il Comune consegna gli attestati

L’assessore alla Pubblica Istruzione, Laura Castellano, ha consegnato i diplomi di scuola secondaria di 1° grado (ex Licenza Media) e gli attestati dei corsi di Italiano base, medio e avanzato conseguiti da 68 allievi dei corsi organizzati dall’amministrazione comunale, in collaborazione e convenzione con il Centro Territoriale Permanente di Acqui. 35 corsisti hanno sostenuto l’esame di Stato per conseguire la “licenza” di scuola secondaria di 1° grado (ex scuola media) e 48 i corsisti l’esame per il conseguimento dell’Attestato di frequenza ai corsi di Italiano (base, medio e avanzato). FABBRICA CURONE/TRADIZIONI

Ravioli e Barbera a Selvapiana Sabato 27 luglio a Selvapiana nel tendone della Pro loco si terrà la “Festa dei Ravioli e Barbera”. La sagra prenderà il via alle 19.30 con la cena e proseguirà dalle 21.30 con le musiche delle Quattro Province suonate da Stefano Faravelli (piffero e voce) e Matteo Burrone (fisarmonica e voce). SAN SEBASTIANO CURONE/EVENTI

Balli con piffero e fisarmonica Martedì 30 luglio al bar Statuto di San Sebastiano Curone sarà organizzata una festa da ballo, durante la serata si esibiranno con le musiche tradizionali delle valli appenniniche Stefano Valla al piffero e Daniele Scurati alla fisarmonica. Nel corso della serata i partecipanti potranno degustazione famoso gelato di Laura. SALE/MOSTRA

Il Salese e la Fraschetta in foto

La violinista Livia Hagiu che accompagnerà l’esibizione dei tre tenori a Spineto

unica e forse il più grande di tutti i tempi. Proprio lui aveva dato inizio, un po’ di anni or sono alle Terme di Caracalla davanti a migliaia di appassionati, alla tradizione di eseguire questa tipologia di concerti, insieme agli amici Placido Domingo e Josè Carreras. Questo concerto che dimostrò anche ai maligni che a certi livelli la rivalità non esiste, ma esiste l’unico scopo di diffondere la buona musica, di renderla fruibile a tutti, anche ai non

addetti ai lavori. E’ con questo spirito che tre grandi voci della lirica internazionale, Giorgio Trucco, Carlo Nicolini e il venezuelano Miguel Sanchez Moreno daranno vita ad uno spettacolo dove le arie più celebri si alterneranno a melodie eseguite in forma di duetto o terzetto, creando suggestioni particolari. Puccini, Verdi, Mascagni, Leoncavallo, ma anche celebri autori di romanze da camera e di melodie napoleta-

La rassegna “Baracche di Luglio” arriva a Vho

TORTONA - Prosegue con grande successo di pubblico la rassegna di teatro di figura “Baracche di Luglio”. Voluta e organizzata dall’associazione “Peppino Sarina”, la rassegna, da esattamente 20 anni, regala, ogni estate, serate di poesia e divertimento, grazie alle compagnie che mettono in scena spettacoli capaci di incantare grandi e piccoli. Gli ultimi due appuntamenti hanno visto prota-

gonisti il “Teatro dei burattini di Como” che lo scorso 5 luglio ha messo in scena “La fiaba di Bacca Rossa” presso il cortile del Piccolo Cottolengo di Tortona e la Compagnia di Alberto De Bastiani di Vittorio Veneto che venerdì 19 luglio ha presentato “Il segreto di Arlecchino e Pulcinella” prima nel Cortile del plesso Scolastico di Pontecurone, alle ore 10,30 e poi nel Cortile del Centro Anziani di Tortona, alle ore 19,30. Domani, venerdì 26 luglio, nel cortile della SOMS di Vho, la Compagnia umbra “Il Laborincolo”, presenta lo spettacolo “Torsolo”, prima, però, alle ore 19, l’associazione “Tate fidate” di Tortona organizza un laboratorio di costruzione di piccoli pupazzi per tutti i bambini ai quali la SOMS offre anche la cena a base di pizza. L’ingresso è gratuito. d.c.

ne la faranno da protagonisti. Condurrà la serata il maestro Andrea Albertini (che siederà anche al pianoforte). A ingentilire questo androceo vi sarà la brava e bella violonista Livia Hagiu, che eseguirà alcuni virtuosistici brani, anche per dar modo ai tre tenori di “respirare” un poco tra un brano e l’altro. In caso di maltempo, lo spettacolo avrà luogo nei locali della Soms. L’ingresso è libero.

È stata inaugurata nel pomeriggio di sabato 20 luglio, nella sala consiliare del municipio di Sale, l’interessante mostra fotografica “Il Salese e la Fraschetta - Il fascino discreto delle nostre terre”, organizzata dall’A.I.C. in collaborazione con il Comune, l’associazione Amici zione Fotografica Alesdella Biblioteca della Fra- sandrina). La mostra rimaschetta di Spinetta Ma- ne aperta fino a martedì 30 rengo e l’AFA (Associa- luglio. TORTONA/NUOVA RADIO PIEVE

Roberto Rossi a Caleidoscopio La musica americana sarà la protagonista dell’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM e in diretta su Live Streaming Multimedia sul sito www.radiopnr.it. Nel Caleidoscopio che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 28 luglio il conduttore Andrea Bobbio proporrà “Two of a kind”, un programma ideato e presentato dal disc jockey Roberto Rossi, che introdurrà famose canzoni americane cantate a due voci. L’appuntamento è quindi fissato per domenica sera oppure, in alternativa, martedì 30 luglio, sempre alle ore 20,30.

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IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

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(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 25 al 31 luglio 2013 Giovedì 25 luglio: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Venerdì 26: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Sabato 27: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Domenica 28: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017)

Novi Ligure Il Comune spiega cosa cambia con la nuova tassa sui rifiuti

Ecco come si applica la Tares

NOVI LIGURE - La “Tares” ovvero la “Tassa Rifiuti E Servizi”, o anche RES, più propriamente “Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi” è un tributo in tema di gestione dei rifiuti introdotta dal Decreto Legge del 2011, in sostituzione della Tariffa di igiene ambientale (TIA) e Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU). Il nuovo tributo è in vigore dal 1° gennaio 2013 e consiste in un’imposta basata sulla superficie dell’immobile di riferimento, il numero dei residenti, l’uso, la produzione media dei rifiuti ed altri parametri ed ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del comune. La “Tares” interessa chiunque possieda o detenga locali suscettibili di produrre rifiuti, ma peserà in modo particolare sulle famiglie numerose e sulle imprese. Il pagamento delle quattro rate annuali, che doveva iniziare a gennaio 2013, è slittato, secondo un emendamento alle legge di stabilità, prima ad aprile ed in seguito a luglio 2013 ex art. 1 bis del D.L. 1/2013. La “Tares” rispetterà due nuovi parametri che ne aggraveranno il peso sulle tasche dei contribuenti. In primis la “Tares” dovrà coprire il 100% del costo del servizio sostenuto dai comuni, che oggi si ferma in media al 79% con picchi massimi che toccano il 91%. A questo si aggiunge il fatto che la “Tares” dovrà finanziare anche i “servizi indivisibili” forniti dall’ente locale come l’il-

luminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la polizia locale, le aree verdi. Le risorse necessarie per coprire tali spese verranno dall’aumento di 30-40 centesimi al metro quadro. In sostanza, il corrispettivo per i servizi indivisibili porterà un incremento stimato di circa il 14%, per una famiglia di tre componenti, ma in caso d’adozione dell’aliquota massima può arrivare anche al 19%, in pratica se nel 2012 fra acque reflue e rifiuti si spendeva in media 43,53 euro, nel 2013 la “Tares” farà spendere 59,77 euro, con un aumento di 16,24 euro. Con riferimento alle recenti notizie di stampa relative all’applicazione del nuovo tributo “Tares” e alle relative scadenze di pagamento, l’Amministrazione Comunale ha ritenuto necessario fornire alcune precisazioni utili a cittadini ed imprese. Innanzitutto bisogna dire che le scadenze del nuovo tributo sono fissate dalla legge, la quale prevede quattro rate da pagare nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre dell’anno di competenza. Le difficoltà interpretative e i dubbi relativi ad un possibile spostamento al 2014 dell’entrata in vigore del nuovo tributo (auspicato e richiesto dal Comune) hanno causato un ritardo, non dipendente dalla volontà dei Comuni, tale da portare all’accorpamento delle prime tre scadenze in una sorta di maxi-rata da pagare entro il 31 luglio. Le facoltà di deroga avrebbero consentito soltanto una qualche modulazione dei pagamenti, ferma re-

stando la liquidazione entro il mese di ottobre. In pratica, si sarebbero potute prevedere più rate concentrate nei mesi di luglio, agosto e settembre. Considerato il periodo estivo e tenuto conto degli aggravi burocratici a carico di cittadini e imprese, il Comune ha ritenuto di non derogare alla norma generale. In ogni caso, non sarebbe stato possibile applicare le norme introdotte lo scorso anno per la vecchia “Tarsu”, con un maggiore numero di scadenze frazionate tra la fine dell’anno e i primi mesi dell’anno successivo. Anche per questa ragione, l’Amministrazione ha a lungo sperato e si è schierata perché l’entrata in vigore della “Tares” venisse rinviata al 2014. Da molto tempo è stato segnalato che l’anticipo delle scadenze di pagamento, il loro accorpamento rispetto alla vecchia normativa, oltre alla sovrattassa, obbligatoria e non eliminabile dal Comune, di 30 centesimi a mq, rappresentano elementi di forte criticità nella normativa che regola la “Tares”. La teorica e limitata possibilità di modulazione delle scadenze, inoltre, si scontra con una situazione di cassa resa critica da altre decisioni dello Stato, come ad esempio, l’Imu sulle abitazioni principali, il cui pagamento è stato sospeso senza che ai Comuni venissero corrisposte le risorse che la prima rata avrebbe garantito a giugno. Nell’interesse di famiglie e imprese, l’Amministrazione comunale novese ha tenuto a precisare, in un comunicato stampa, che nessuna sanzione o azione di recupero coattivo sarà intrapresa automaticamente in caso di ritardato pagamento della prima rata “Tares”. In sede di approvazione del bilancio di previsione 2013, nel prossimo mese di settembre, in base alle criticità da più parti segnalate ed all’andamento dei flussi di cassa, la Giunta valuterà le azioni più opportune per venire incontro ai contribuenti, partendo dalla necessità di evitare ogni gravame a carico di chi abbia incontrato comprensibili difficoltà nel rispettare la prima scadenza di pagamento. Vittorio Daghino

Sagra del pesce e del Cortese a Gavazzana GAVAZZANA - La Società di Mutuo Soccorso di Gavazzana propone questo fine settimana la “Sagra del Pesce e del Cortese”, atteso appuntamento della buona cucina ligure-piemontese in questa bella località collinare, organizzato dai volontari per raccogliere fondi per attività assistenziali. La manifestazione incomincia sabato 27 luglio e continua nella serata di domenica con un allettante menù a base di pesce. Tra le proposte culinarie, però, anche ravioli al sugo e grigliata di carne, accompagnati da ottimo cortese dei colli tortonesi e sangria. Poi, nel fresco della se-

ra, musica dal vivo, balli e tanto divertimento sino a notte fonda. Molto efficiente nella struttura e curato ed accattivante nell’allestimento, il posto in cui si svolge la manifestazione è l’incantevole Belvedere San Martino: sulla piazza e tra i giardini contigui alla chiesa parrocchiale sono allineati tavoli e

panche in legno con vista sui colli sottostanti. Un trenino funzionerà da “navetta” per trasportare gratuitamente gli ospiti dal parcheggio al Belvedere, con giro panoramico per le vie del paese. A “Casa Sterpi” saranno attivi i laboratori di pittura e fotografia, mentre per le vie del centro storico pittori dipingeranno ed esporranno le loro opere. Nella piazzetta del blues si svolgerà la prima edizione del festival “Manouche”, un genere musicale, il “gipsy jazz”, che fonde la musica dei gitani con un swing americano tipico degli anni trenta. La sagra si ripropone sabato 3 e domenica 4 agosto.

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Lunedì 29: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Martedì 30: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Mercoledì 31: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331)

Edicole aperte domenica 28 luglio 2013 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi. NOVI LIGURE/EVENTI

Prosegue “In Novi d’estate” NOVI LIGURE - Presso la Biblioteca Civica, continuano gli eventi settimanali di “In Chiostro”. Giovedì 25 luglio alle ore 21 è in programma “Poesia in Rock”; il tema della serata sarà il legame tra musica e poesia: i gruppi musicali che si alterneranno sul palco leggeranno i testi delle canzoni prima di eseguirle, per far conoscere la poesia presente all’interno di brani, soprattutto stranieri, che spesso si conoscono solamente dal punto di vista musicale. L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione Fantomatica e il Punto Giovani. Per shopping sotto le stelle (rassegna di spettacoli abbinata all’apertura serale dei negozi, ristoranti, bar, vinerie), venerdì 26 luglio torna la grande musica di qualità. La serata, dal titolo “Swing Jazz Friday”, vedrà la presenza di diverse formazioni, specializzate nella musica jazz e blues, che animeranno i dehor del centro storico. Tre sono le postazioni principali. In via Girardengo, nei pressi della chiesa di San Nicolò, suonerà il trio di Claudio Capurro, sassofonista genovese che vanta un curriculum ricco di concerti, riconoscimenti e collaborazioni a livello internazionale. Capurro (nella foto) sarà accompagnato da Gianluca Tagliazucchi al pianoforte e da Luciano Milanese al contrabbasso. In via Roma si potrà ascoltare il quartetto di Alice Lenaz, cantante jazz dal timbro suadente e graffiante, che ha iniziato la carriera musicale vincendo a 7 anni lo Zecchino d’Oro. Infine, in piazza Dellepiane, i classici della musi-

ca swing americana proposti dalla B.B. Orchestra, ensemble di venti elementi diretti dal maestro Franco Crotti. Per la rassegna teatrale al femminile “Donne Dirette”, sabato 27 luglio (ore 21,30) nell’androne di Palazzo Dellepiane va in scena “Rame”, spettacolo dedicato a Franca Rame, recentemente scomparsa. I brani sono selezionati fra quelli di maggior successo e fra i più divertenti e pungenti della grande interprete del teatro milanese, compagna fino all’ultimo di Dario Fo di cui è stata anche mentore, drammaturga, partner sulla scena. L’idea dello spettacolo è di Francesco Parise, che cura anche la regia. L’interpretazione è affidata alla coraggiosa e giovane attrice novese Francesca Bilotta che ha iniziato a far teatro nella compagnia teatrale del Liceo Amaldi di Novi Ligure. Poi è stata anche regista della Compagnia “I fuori di testo”. Il programma di “In Novi d’Estate” è frutto della collaborazione tra l’amministrazione comunale, l’Ascom novese, il consorzio di operatori commerciali “Il Cuore di Novi” e la Banca Popolare di Sondrio. Le manifestazioni sono organizzate anche grazie alla collaborazione di Regione Piemonte, Alexala, e delle aziende Iper Dì, Acos, Forest e Panzera.


IL POPOLO

NOVI E NOVESE

Giovedì 25 luglio 2013

Isola del Cantone Domenica 14 luglio si è disputata la partita finale

Vobbietta vince il trofeo Perri

ISOLA DEL CANTONE - Nel comune di Isola del Cantone, in Valle Scrivia, si è disputata la serata finale del torneo per squadre a 7 giocatori dedicato a Saverio Perri giunto alla sua settima edizione. Per l’occasione sul campo parrocchiale nella collina di Monte Moro che sovrasta Isola, un gruppo di giovani appassionati di calcio tra cui Alessio Repetto, Luca Mignone, Emanuele Tiddia, Riki Pisacane, hanno lavorato duramente per preparare il terreno di gioco in erba naturale con meticolosa cura tanto da renderlo simile a un grande tappeto sintetico, ripulendo da spine e legacci il bosco circostante e organizzando un punto di ristoro per il pubblico con annessa una piccola ed efficiente braceria. Un lavoro ripagato dalla notevole affluenza di pubblico che durante le partite disputate ha invaso ogni spazio disponibile, trattandosi di un campo sprovvisto di gradinate. Nel punto di ristoro le ragazze, capeggiate dal giovanissimo Liverani “Alessandro Pisacane” hanno dovuto correre parecchio per evadere le numerose richieste di bibite e panini. Un centinaio i giocatori iscritti alla competizione di età compresa tra i 15 e i 55 anni hanno permesso ai giovani organizzatori supportati

dall’esperienza di Fabio Mignone e il valido contributo di Stefano Seghezzo di formare le otto squadre che si sono date battaglia nei due gironi paralleli di eliminazione previsti dal regolamento. Due gironi eliminatori che hanno avuto il loro start-up di avvio il 25 giugno. La sera di domenica 14 luglio le squadre di Vobbietta e Montecanne prime classificate nei due gironi di eliminazione si sono affrontate nella partita finale per l’assegnazione del trofeo, mentre Borlasca e Cascine, le due migliori squadre classifificatesi al secondo posto nelle rispettive fasi di eliminazione hanno disputato la finale per il terzo e quarto posto. La finale minore non ha avuto storia, la squadra di Cascine capitanata da Patrizio Barducco ha ampiamente meritato, battendo il Borlasca, di Stefano Ghezzi per quattro a uno, mentre nella partita per il primo e secondo posto le squadre di Vobbietta guidata da Emanuele Tiddia e quella di Montecanne, capitanata dall’inossidabile Fabietto Mignone si sono presentate in campo ben organizzate specialmente nel reparto di difesa e hanno offerto uno spettacolo degno di una finale, con repentini capovolgimenti di fronte e occasioni da gol per entrambe gli

schieramenti, sventate solo dalla bravura dei rispettivi portieri. Una gara, insomma, ad alta tensione combattuta fino all’ultimo respiro traboccante di agonismo, ma giocata nel rispetto delle regole grazie soprattutto a un corretto arbitraggio. Peccato che nessuna delle due squadre sia riuscita ad andare in gol nè durante i tempi regolamentari, nè nei due tempi supplementari. Si è, dunque, dovuto ricorrere ai rigori per decretare la squadra vincitrice del torneo Perri 2013 che ha visto prevalere le casacche arancioni di Vobbietta di Ema Tiddia. Alla premiazione, una sempre sorridente Mara Miraldi, vedova Perri, ha consegnato alla squadra vittoriosa il trofeo 2013 Saverio Perri, mentre il presidente dell’Unione Sportiva Isolese Paolo Bisio ha premiato le squadre di Montecanne e Cascine. Capocannoniere del torneo è risultato il bravo e determinato Lorenzo Firpo autore di ben sei reti. Il premio speciale di miglior portiere del torneo è andato a Daniele Chiesa, che pur giocando nella squadra classificatasi al quarto posto in classifica, è riuscito a distinguersi per le sue prodigiose parate. Meritato premio speciale come miglior giovane esordiente del torneo a Eddi Assale che ha mostrato un mix di tecnica di gioco e velocità inusuali. Quest’anno gli organizzatori hanno voluto istituire un premio speciale da assegnare a uno dei tanti giocatori “non più giovani” che ogni anno partecipano al torneo con passione. A vincerlo è stato Gianfranco Bisio “Gianbisio”. Il prossimo appuntamento nel campo parrocchiale di Monte Moro è per fine luglio quando si affronteranno i giovani contro i “non piu’ giovani” di Isola, in uno “scontro” tra vecchi e indomiti leoni e giovani tigri. Renato Piras

I campioni del XXXV giro podistico arquatese ARQUATA SCRIVIA - Venerdì 5 luglio si è disputata la 35esima edizione del giro podistico del centro storico di Arquata, 8° memorial “Ezio Punta”, dedicato all’ex presidente della società e appassionato podista. Anche quest’anno l’organizzazione della manifestazione è stata un successo per i promotori dell’avvenimento. Il programma della serata ha avuto inizio alle ore 20 con la novità costituita dalla minigara riservata a bambini e bambine di età compresa tra i 5 e gli 11 anni che hanno corso sul percorso cittadino di circa 1 km portando una ventata gioiosa alla serata. E’ stata poi la volta della gara competitiva con 150 atleti seguiti da circa 20

concorrenti non competitivi. Il ritmo di gara si è mostrato elevato sin dalla partenza per opera della folta pattuglia di atleti marocchini e tunisini che sono poi andati ad occupare le prime sei posizioni della classifica generale relegando in settima posizione il ligure Salvatore Concas. Si è aggiudicato la corsa il nord africano, di nazionalità marocchina, Mohamed Rity tesserato per la società Podistica Peralto di Genova davanti al compagno di squadra Nour Eddine Chakouur e al tunisino Medhi Khelifi (Acquaviva Bari). Al nono posto Alex Zulian (Boggeri Arquata). Primo degli atleti residenti ad Arquata ma che gareggia per i Marato-

C.I.A.T.

neti Genovesi un ottimo Diego Picollo undicesimo. In campo femminile terza vittoria consecutiva per Viviana Rudasso del gruppo Città di Genova davanti alla rappresentante dell’Atletica Susa Maura Rinaldo, terza classficata Ilaria Bersaglio (Solvey Solexis), quarta Margherita Grosso e Loredana Ferrara (Boggeri Arquata). La manifestazione è stata possibile grazie all’impegno di dirigenti e atleti del G.P. Boggeri, molti dei quali non hanno corso per fornire supporto nell’organizzazione, al prezioso aiuto di sponsor privati e al sostegno dell’amministrazione di Arquata rappresentata dagli assessori Nicoletta Cucinella e Alberto Basso.

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CASTELLETTO D’ORBA/TEATRO

Omaggio a Gilberto Govi Venerdì 26 luglio alle ore 21.15 nel piazzale della frazione Crebini-Cazzuli di Castelletto d’Orba si inaugura il calendario degli eventi dell’“Estate Castellettese” con il teatro all’aperto dedicato da ormai dieci anni all’indimenticabile Gilberto Govi. La compagnia “In sciu palcu”, diretta da Maurizio Silvestri, quest’anno metterà in scena una commedia meno nota, ma non per questo non meno interessante e godibile, del repertorio comico dell’attore genovese: “Segua a le a moae ma o poae?” ovvero

“Sicura è la mamma, ma il papà?”. L’ingresso alla serata è libero, grazie al contributo di Italia7Gold alle manifestazioni estive organizzate dall’amministrazione comunale.

VOLTAGGIO/EVENTI

“Cracking art” nella Pinacoteca Sabato 27 e domenica 28 saranno le ultime due giornate in cui potrà essere visitata presso il conventoquadreria dei Padri Cappuccini di Voltaggio (nella foto) la mostra “Cracking art regeneration - L’arte rigenera l’arte”, organizzata dall’associazione “L’Arcan-elo”, che da anni cura la gestione della Pinacoteca di Voltaggio, con il sostegno del Comune, del Consiglio della Regione, della Provincia e della Fondazione CRAlessandria. Inaugurata lo scorso fine settimana, l’esposizione è proposta dagli architetti genovesi Giampiero Buffoni e Rosanna Rovegno dello “Studio Buffoni Architettura & Paesaggio” e da Silvia Romagnoli della galleria d’arte contemporanea “Alquindici” di Piacenza. Si tratta di un’installazione di animali in plastica rigenerata a confronto con gli splendidi dipinti a carattere religioso della storica collezione della Quadreria del convento. Con lo Studio Buffoni e la Galleria “Alquindici” hanno collaborato gli artisti del CrackingArtGroup, che sviluppando il tema della “contaminazione”, hanno messo a disposizione le loro gioiose, ludiche e colorate icone per questo particolare evento. Il gruppo Cracking Art ha già al-

AADLER

l’attivo ironiche e spettacolari “contaminazioni”, tra le quali la più nota è quella della installazione, fra le guglie del Duomo di Milano di chiocciole azzurre. Fondato nel 1993, il CrackingArtGroup si propone di intervenire sul patrimonio artistico e monumentale, in modo particolare italiano. Il tema degli animali di plastica rigenerata rinnova le opere d’arte che evidenziano temi nascosti e minori come la fedele presenza di animali a fianco dei santi. Il termine “Cracking Art” deriva dal verbo inglese “to crack” che significa “scricchiolare, spaccarsi: il Cracking Art Group è attualmente composto da sei artisti internazionali. L’ingresso alla mostra, visitabile dalle 15.30 alle 18.30, sarà ad offerta e il ricavato, assieme a quanto ottenuto dalla vendita di 140 rane multicolori autografate dagli artisti del movimento, finanzierà i lavori di manutenzione e restauro del convento dei Padri Cappucini. Michela Ferrando

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IL POPOLO

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Giovedì 25 luglio 2013

TRADIZIONI

Antola al Po

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

Premio “Arte Lunassi” I vincitori sono Federico Rassu e Sergio Fava

La forma e la sua negazione LUNASSI - Sabato 27 luglio presso la sede del Circolo Lunassese si terrà alle ore 18,30 l’inaugurazione del Premio Arte Lunassi 2013 che proseguirà fino al 22 settembre. Il comitato scientifico del Premio Arte Lunassi ha deciso di assegnare, oltre al tradizionale premio ad un’artista storicizzato in attività da molti anni, anche un premio ad un giovane emergente di 14 anni, per segnalarlo all’attenzione degli ad-

Quest’anno, per la prima volta, gli artisti scelti sono due. La giuria ha deciso di premiare un giovane talento tortonese detti ai lavori e agli appassionati. Le premiazioni saranno effettuate in occasione della tradizionale Sagra della Panissa nel mese di settembre. Il Circolo Lunassese, che porta avanti con spirito di abnegazione un premio dedicato all’arte libera, vuole incontrare e aiutare un giovane straordinario che esprime pur con la sua tenera età soluzioni formali ed estetiche di alto profilo. Il tema sviluppato dai due artisti sarà “Alla ricerca della forma e negazione della forma”, due aspetti caratterizzanti l’arte del Novecento che saranno da stimolo per entrambi. Federico Rassu, residente a Tortona, è il vincito-

re del Premio Arte Lunassi Junior 2013; il giovane, allievo di Maria Ronchetti, frequenta la terza media a Tortona all’Istituto Comprensivo Tortona A e ha già fornito prova della sua poliedricità come artista a tutto tondo con esibizioni musicali, di canto e recitazione, oltre che di effettiva padronanza del segno. “Ho scelto il tema dei sette peccati capitali - racconta l’artista - perché con questi personaggi posso rappresentare non solo i loro volti, i loro sguardi, ma anche il loro tormentato mondo interiore. Ho voluto mostrare le loro anime, i loro sentimenti, la tenebra che li corrode fino a mutarli in schiavi. Ho voluto descrivere il loro aspetto più oscuro, utilizzando colori forti e decisi . Le tecniche utilizzate sono due: il dise-

gno a matita e ad acquerello per realizzare lo schizzo preparatorio e la tecnica Photoshop che permette di ottenere un colore più intenso, capace di richiamare l’arte tradizionale. Questa tecnica mi ha permesso inoltre di inserire il mio racconto nel contesto grafico”. Per quanto concerne il premio Arte Lunassi Senior 2013, sarà assegnato all’artista informale novese Sergio Fava, che dipinge dal 1968 come figurativo paesaggista; dal 1999 si è via via accostato all’arte informale ottenendo sempre maggior consenso di pubblico e di critica. Numerose le esposizioni personali e collettive. Sergio Fava dopo aver debuttato come figurativo, passa attraverso l’astrattismo per approdare all’informale ed essere una delle figure più rappresentative della pittura in provincia di Alessandria. Il suo modo di essere informale mette in evidenza un atteggiamento di profonda sfiducia nei valori tradizionali della razionalità e della conoscenza. Nella tecnica di realizzazione delle opere informali, Fava rifiuta l’immagine ottenuta attraverso regole consolidate, nella ricerca di immediatezza e istintività riallacciandosi all’Impressionismo, tanto da essere definibile anche “Impressionista astratto”. Sergio Fava è nato nel 1947 a Novi dove vive, lavora e ha il suo studio. v.b.

IL COMMENTO

Europa: i politici alla prova CONTINUA DA PAGINA 1

del G20. Ma mentre gli accordi di Basilea riguardano circa 120 “banche attive sul piano internazionale”, la legislazione prevista sarà applicata a 8.300 banche europee. L’ambizione di controllare l’irresponsabilità disastrosa del settore finanziario e di correggere le carenze regolamentari precedenti è decisamente ammirevole; ma è lecito domandarsi se la capacità della Banca centrale europea (Bce) può essere rafforzata in tempi utili (prima della fine del 2014) e se essa può sostenere questo fardello regolamentare. Chi controllerà la Bce? Poco prima del summit dell’Unione europea, i 27 ministri dell’economia hanno approvato un insieme di procedure radicalmente revisionate per venire in soccorso delle banche. Le cifre in gioco sono spaventose. Tra il 2008 e il 2011, l’Unione europea ha speso l’e-

quivalente di un terzo di tutta la sua produzione economica per salvare le sue banche. Le nuove regole sui salvataggi, che devono ancora essere dibattute in Parlamento, entreranno in vigore solo nel 2018; abbiamo dunque davanti noi ancora diversi anni di profonda incertezza. A dispetto delle critiche, a volte giustificate, sulla fragilità degli accordi notturni raggiunti da politici esausti e con interessi nazionali divergenti, è impossibile immaginare soluzioni fondamentali di questo tipo - la cui portata supera l’Eurozona per interessare tutti gli Stati membri. Senza la struttura delle istituzioni politiche dell’Unione europea. La crisi economica dell’Europa non sarà facilmente superabile: è una sfida che metterà alla prova i politici irrobustendone la vocazione. Frank Turner (Sir Europa)


IL POPOLO Giovedì 25 luglio 2013

Opinioni a confronto

Bacheca

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Da leggere

No agli OGM in agricoltura Stim.mo Direttore, l’agroalimentare è uno dei settori che resiste meglio alla crisi economica in atto e, in particolare, l'agricoltura italiana registra risultati migliori dell'industria e dell'economia nel suo complesso, in termini sia di contributo alla crescita economica, sia di occupazione; ancora meglio si posiziona l'industria alimentare che presenta indicatori in termini di valore aggiunto che sono costantemente migliori della media dell'industria in generale; l'export si conferma il motore dell'agroalimentare italiano, con un nuovo record di 32 miliardi di euro di fatturato nel 2012 e un avvio di 2013 molto promettente. Per questo motivo ho voluto presentare la mozione avente per oggetto la richiesta al Governo Nazionale di adottare la clausola di salvaguardia di recepimento della direttiva n. 2001/18/CE, al fine di evitare in Italia ogni forma di coltivazione di Ogm autorizzati a livello europeo a tutela della sicurezza del modello economico e sociale di sviluppo dell'agroalimentare italiano. Ad oggi i nodi da sciogliere connessi al settore transgenico sono ancora molti. Una vasta parte della comunità scientifica continua ad esprimere forti e rinnovate perplessità e significative resistenze all'impiego di tecnologie transgeniche in agricoltura, richiamando l'attenzione sull'importanza che sia la comunità dei cittadini a prendere le decisioni di merito sull'uso di tali tecnologie, in considerazione delle ricadute globali ed incontrollabili su salute e ambiente che potrebbero derivare da eventuali errori di valutazione. Un'eventuale introduzione di colture transgeniche avrebbe, inoltre, come diretta conseguenza la messa in discussione di uno dei principali fattori di creazione di valore aggiunto del Paese e, cioè, del modello agricolo italiano, fondato su produzioni di qualità apprezzate sul mercato interno, ma ancor più all'estero, che danno vita a quel made in Italy così stimato da essere costantemente minacciato da imitazioni e falsificazioni. E’ necessario difendere le produzioni nazionali da possibili contaminazioni da colture geneticamente modificate. Per questo chiediamo al Governo di adottare la clausola di salvaguardia al fine di evitare in Italia ogni forma di coltivazione di Ogm autorizzati a livello europeo a tutela della sicurezza del modello economico e sociale di sviluppo dell'agroalimentare italiano. Marco Botta - Consigliere Regionale del Piemonte

Combattere la cecità per aiutare i “bambini guida” Egr. Direttore, nell’Africa sub-sahariana la cecità rappresenta una grossa emergenza non solo sanitaria ma anche sociale. La cecità colpisce circa due milioni di persone che non hanno la possibilità di ricorrere alle cure mediche e chirurgiche. Patologie come la cataratta, il tracoma, il glaucoma, sono molto favorite da carenza alimentare, acqua non potabile, particolari condizioni climatiche e biologiche. In Mali, ad esempio, un intervento chirurgico per cataratta costa 80 euro, quando il reddito medio è di 45 euro al mese. Ciò impedisce quindi alla maggior parte delle persone di recuperare la vista e costringe molti bambini a perdere la loro infanzia perché costretti ad affiancare il non vedente tutti i giorni della sua vita. Mentre in Occidente abbiamo i cani guida, in Africa, e in particolare in paesi quali il Mali e il Togo, sono purtroppo spesso i bambini a essere al servizio delle persone disabili visive soprattutto anziane. I “bambini guida”, così chiamati, rappresentano un aiuto indispensabile per queste persone, sono come la loro ombra, i loro occhi. Bambini che non possono andare a scuola, che non possono giocare, ma la cui funzione è quella di restare accanto ai non vedenti cui sono stati affidati. Non è raro incontrare per le strade anziani ciechi con i loro bambini guida. Per l’Occidente è una forma moderna di schiavitù. Per gli abitanti del Mali piuttosto che del Togo è invece soltanto una consuetudine fondata sulla necessità. A volte si può vendere un figlio o cederlo per alloggio e vitto. Restituire dunque la vista a quanti l’hanno persa a causa di malattie non curate agli occhi può significare anche ridare la libertà ai bambini guida. Purtroppo è però sempre da ricordare come la cecità, nei paesi del continente africano, venga vissuta soprattutto come una maledizione. Secondo la superstizione queste persone spesso sono allontanate dalla famiglia e dalla comunità. È importante quindi sostenere le numerose iniziative a favore del recupero della vista nei paesi dell’Africa subsahariana. Allo scopo di meglio occuparsi di questi ed altri problemi, l’associazione A.P.R.I. onlus (Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti) ha costituito un comitato composto da non vedenti africani residenti in Italia e desiderosi di aiutare i loro fratelli rimasti in Africa. Già sono stati avviati progetti in Congo, Costa d’Avorio e Camerun. Marco Bongi - presidente A.P.R.I. La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

a cura della Redazione

Annamaria Corallo

Anna Spissu

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Creare un capo di abbigliamento comodo e piacevole da indossare non è l’improvvisato affaccendarsi tra stoffe e aghi, ma un’arte che richiede competenze e conoscenze. Ogni bravo sarto lo sa. Allo stesso modo, entrare personalmente e direttamente in dialogo con un testo biblico è il risultato di un percorso di apprendistato, talvolta lento e impegnativo, per imparare a maneggiare strumenti semplici ma efficaci per una lettura competente. Dall’accostamento di queste due arti, nasce l’idea di un Atelier della Bibbia, una sorta di breve corso di “sartoria biblica” strutturato in piccoli passi guidati, arricchiti dall’esempio di lettura di una pagina del Vangelo secondo Matteo. Dietro la leggerezza della metafora, il testo propone un percorso lineare ed efficace per apprendere, da soli o in gruppo, un processo interpretativo, applicato soprattutto ai testi narrativi del Nuovo Testamento. Il libro è rivolto a quanti, affascinati dalla Bibbia, desiderano divenirne lettori consapevoli, perché il “tessuto della Scrittura” possa aprirsi alla possibilità di farsi “Parola da indossare” per la vita di ogni giorno. L’autrice è una Figlia della Carità dal 1995.

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Il Cinquecento è stata un’epoca di guerre sanguinose: il mondo cristiano e quello musulmano combattevano per imporre potere e religione, Lutero aveva diviso l’Europa fra cattolici e protestanti, le rivalità fra l’Imperatore Carlo V e Francesco I di Francia causavano continue guerre, mentre ad oriente l’impero ottomano avanzava minaccioso raggiungendo l’Ungheria e le porte di Vienna. Acque e coste del Mediterraneo erano martoriate dalle feroci incursioni delle bande di pirati barbareschi provenienti dalle coste settentrionali dell’Africa. Quelle acque erano il regno dell’inafferrabile e astuto Dragut. Dragut era un solitario, il pirata lo faceva per sé, per la sua gloria. L’Imperatore Carlo V, preoccupato della stabilità nei suoi immensi, aveva incaricato il suo Ammiraglio, il genovese Andrea Doria, di spazzarlo via dalle acque del mare e quest’ultimo passò buona parte della sua lunga vita a dargli la caccia. In questa guerra che si è combattuta per terra e per mare, sono morti molti uomini senza nome e le pagine di questo libro sono anche per loro. Il libro è stato presentato il 13 luglio presso l’antico Castello di Rapallo.

Salute oggi Abbiamo parlato nel precedente incontro del primo pronto soccorso in casi di piccoli problemi, fastidi e disagi che il periodo estivo porta con sé, e li abbiamo trattati in ambito “mare”. Ora spostiamoci in ambito montagna, dove vi sono altri piccoli problemi con i quali fare i conti, durante una vacanza. L’aria frizzante della montagna agisce benefica sul nostro organismo, migliorando respirazione, metabolismo, forza muscolare, e ridando al nostro corpo nuova energia. Ma anche in questa situazione molti sono gli agguati. Anche per la montagna valgono le regole per difendersi dai raggi solari, quindi è bene usare filtri solari adeguati, ad alta protezione, senza mai dimenticare di munirsi di occhiali con buone lenti (regola che vale sempre e ovunque), poiché proprio in montagna, il sole ferisce la nostra retina con più intensità.

EMI

Pp. 154

Questa riflessione del card. Bergoglio è il commento ad alcuni scritti di Doroteo di Gaza, un Padre della chiesa del VI secolo, pubblicato a Buenos Aires nel 2005. La traduzione in italiano è arricchita da un intervento del priore del monastero di Bose, Enzo Bianchi. Si tratta di una meditazione teologica che mira all’edificazione dello spirito di comunione nelle comunità religiose e in qualsiasi comunità cristiana. Per essere edificatori dell’unità occorre passare attraverso una profonda capacità di autoesame, fino a sapersi autoaccusare. Accusare sé stessi non è qualcosa di puerile o segnale di debolezza; è invece un atto che “presuppone un coraggio non comune per aprire la porta a dimensioni sconosciute e per lasciare che gli altri vedano al di là della mia apparenza”. L’autore appare particolarmente preoccupato di sradicare la mormorazione e la maldicenza che spesso mina gli ambienti ecclesiali. In questo libro, viene fuori un aspetto del Papa “più severo, che non fa sconti al fine di compiere un percorso di ascesi spirituale”. Il testo lascia intravedere “un papa allenato alla conoscenza delle anime”, la cosiddetta “sapienza dei gesuiti”.

a cura di Laura Notti

Pronto soccorso delle vacanze

Anche in montagna i brutti incontri sono possibili durante una gita; si sa che per spaventare una vipera su un sentiero assolato, basta un piccolo rumore, ma se si viene morsi bisogna “spremere” la ferita per far uscire il veleno; quindi bloccare il flusso del sangue con un bendaggio legato non eccessivamente stretto, circa 5 cm sopra la morsicatura (che verrà spostato di circa 10 cm dopo circa mezz’ora) e praticare un taglietto per far fuoriuscire il sangue infetto. E’ bene evitare di muovere il ferito o l’arto interessato (sarebbe bene steccarlo il prima possibile) e accompagnare l’infortunato al pronto soccorso prima che il veleno abbia conseguenze gravi (entro due ore), invece che iniettare il siero antivipera che, a volte, può causare shock anafilattico (l’ideale sarebbe trasportarlo in una barella, anche di fortuna, o a braccia, per evitargli qualsiasi sfor-

zo). Anche se in montagna, a differenza che in campagna o al mare, le punture di insetti sono meno frequenti data la temperatura più bassa, specie di sera, è bene fare uso di propellenti anti-insetto, in modo da evitare fastidiose punture di zanzare, calabroni, vespe e api. Se le conseguenze delle punture di zanzara sono conosciute, e si risolvono con l’applicazione di prodotti che contengono sostanze astringenti, anestetiche e analgesiche il cui scopo è eliminare prurito, gonfiore e irritazione, quelle di api, vespe e calabroni possono divenire pericolose. Al momento della puntura infatti, questi insetti inoculano il loro veleno che causa una reazione locale, che si manifesta con dolore, gonfiore e arrossamento; ma per i soggetti ipersensibili il rischio è maggiore in quanto si può arrivare allo shock anafilattico, risposta immunitaria violenta tipica, anche se rara,

che dipende sia dalla quantità di punture subite, che dalla qualità del veleno inoculato. Pertanto, se morsi da questi tipi di insetti, anche se soggetti non allergici o ipersensibili, è meglio recarsi in un pronto soccorso per il dovuto trattamento su base cortisonica. Grattare la parte è controproducente, in quanto può provocare piccole lesioni della pelle e conseguente rischio di infezione: in questo caso meglio affidarsi ad una pomata antibiotica. Mentre il mare invita all’ozio, la montagna chiama a passeggiate e escursioni. E’ bene armarsi di un abbigliamento consono, considerando che il tempo atmosferico ha repentini trasformazioni e di scarpe comode e adatte al trekking, cioè con suole ammortizzatrici, tomaia traspirante e alta a protezione delle caviglie, per evitare distorsioni, strappi e inconvenienti, di cui parleremo al prossimo incontro.


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IL POPOLO

Bacheca

L’ANGOLO VERDE - a cura di Alba Algeri

La “pungente” Ortica nasconde mille virtù

Giovedì 25 luglio 2013

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

“The Lone Ranger” e il western La pianta dell’ortica

L’Ortica è una pianta pungente ma benefica, nota da sempre come una delle piante più efficaci in erboristeria, ha un fusto eretto che raggiunge l’altezza di un metro e mezzo. E’ una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Urticacee, diffusa in tutte le parti del mondo, cresce solitamente in zone umide; sia le foglie, di colore verde di forma lanceolata con il margine dentato, sia i fusti contengono una sostanza orticante composta da istamina e altro sostanze che provocano bruciore e prurito in chi le tocca. L’Urtica ha moltissime proprietà. Gli antichi Greci, ad esempio, usavano il succo come rimedio contro diversi veleni tra cui quelli dei serpenti. Nel corso dei secoli gli usi di questa pianta sono stati molto vari. E’ molto ricca di vitamina C, di silicio, ferro, manganese, potassio e calcio, di carotene, acido folico, tannino e istamina. Proprio grazie a queste sue ricche componenti l’ortica possiede molte proprietà curative: depura l’organismo, aiuta la diuresi e facilita l’eliminazione di tossine. E’ consigliata in caso di affezioni reumatiche, di artrite, di gotta, di calcoli renali, di renella, grazie all’alto contenuto di ferro e clorofilla aiuta in molte tipologie di anemie, tonifica e ha proprietà ricostituenti, utile in caso di convalescenza, emostatica e vasocostrittrice, aiuta la digestione e migliora l’assimilazione dei cibi grazie alla creatina, un ormone capace di stimolare il succo pancreatico e il movimento di stomaco e cistifellea, vivifica la flora batterica e aiuta a dimagrire, in caso di dissenteria viene utilizzata per fermare la diarrea. E’ stato dimostrato come le foglie di ortica abbassino i livelli di zucchero nel sangue, aiuta e migliora l’allattamento, grazie alla sua azione emolliente migliora le condizione della pelle, pulendola e rendendola più bella, rinforza cartilagini e unghie fragili. Usata anche contro la gotta e per contrastare lo scorbuto e l’anemia. L’ortica è una pianta perenne che quindi si trova tutto l’anno, ma è consigliabile la raccolta in primavera ed estate e magari dopo una fresca pioggia, ma si possono trovare nuovi getti anche in autunno dopo il taglio del fieno. Essendo una pianta molto orticante è doveroso munirsi di forbici e guanti spessi onde evitare fastidiosi pruriti alle mani. In cucina i getti migliori sono quelli primaverili. L’ortica si deve essiccare in un luogo caldo e buio in modo che perda il suo potere orticante. Questo viene meno già dopo circa 24 ore o dopo bollitura e va poi conservata in scatole ermetiche. Dell’ortica non devono essere consumati o comunque utilizzati i semi; le foglie si possono utilizzare in molti modi, come decotto, succo, infuso, sciroppo o semplicemente cruda. Si può utilizzare il succo fresco per combattere la perdita dei capelli e rinforzare il cuoio capelluto. E’ molto efficace in caso di seborrea e forfora. Previa bollitura viene usata per le minestre, le frittate e i risotti per il suo gusto delicato. La polvere ottenuta dalle foglie essiccate può essere sparsa sul cibo. Si può condirla, una volta cotta, come gli spinaci o l’insalata cotta. Naturalmente, cotta, l’ortica non pizzica più, anzi diventa morbidissima come il velluto per lo stomaco. Da essa si ricavavano anche fibre tessili molto resistenti simili alla canapa. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione

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“The Lone Ranger” è il nuovo film d’avventura targato Disney, intriso di azione e humour, uno dei più visti in questa estate. Qui il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid, uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione. Finalmente, dal 2007 in cantiere, il Verbinski già regista dei fortunati “Pirati dei Caraibi” ci mostra un film che è l’adattamento della serie “Il Cavaliere solitario”, che nel 1933 ha dato vita ad una lunga avventura che l’ha portato sugli schermi dal ’49 al ’57, sul grande schermo negli anni successivi e dunque di nuovo nelle sale ora, ad ottant’anni dalla sua creazio-

ne. Figura onesta, un simbolo, un’icona mascherata che il pubblico ammirava. Ma la società del 2013 è diversa da quella del 1933 e degli anni ’50: lo spettatore è più disincantato, ha conosciuto antieroi affascinanti e tende a provare una irre-

sistibile attrazione per il cattivo di turno. Il lavoro di Depp sul personaggio non è dissimile a quanto fatto ormai dieci anni or sono sul celebre pirata Jack Sparrow: stralunato, ma geniale, sempre al limite eppure in controllo della

situazione. Il Tonto di Depp catalizza in positivo ed in negativo le caratteristiche del film, valorizzandone i pregi ma enfatizzandone i difetti. Se, infatti, è capace di aggiungere un tocco ai momenti più riusciti del film, finisce per risultare ingombrante nei passaggi più farraginosi e prolissi dello script. Tutto è imponente, dalle ambientazioni ai costumi, ai treni ed agli oggetti di scena. Le sequenze sono elaborate e visivamente ricche, l’azione è frenetica e rocambolesca. Purtroppo non soddisfa le aspettative di chi si attendeva uno spettacolo di più superbo coinvolgimento. Anche se nel complesso si poteva fare meglio, va premiato lo sforzo di regalare al pubblico ciò che forse mancava da tempo: un mix di avventura, western e azione.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Foto di gruppo dei coscritti della classe 1995 di Santa Maria della Versa. I diciottenni posano con il parroco don Bruno Scanarotti al termine della Messa. (Foto Prisma Santa Maria della Versa)

La Ricetta

a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”

Ciliegie, albicocche o uva sotto spirito Le ciliegie, le albicocche, l’uva e le susine raccolte nelle medie valli Curone, Grue, Ossona e Magra costituiscono una risorsa economica molto importante. In cucina questi frutti vengono sovente impiegati nella preparazione di profumati e liquorosi dessert, offerti ai commensali a conclusione di un pranzo domenicale. Ingredienti 1 l di alcool etilico a 95° oppure 1 l di grappa 200 gr di zucchero qualche chiodo di garofano un pezzetto di cannella Preparazione Pulite le albicocche o le ciliegie oppure le susine e l’uva con un panno umido. Tagliate i piccioli delle ciliegie, lasciandone un centime-

tro attaccato ai frutti. Disponete i frutti sopra un vassoio coperto da un canovaccio pulito. Proteggeteli con una garza e lasciateli all’aperto, in ombra, per una giornata. Sistemate la frutta a strati in barattoli sterili e asciutti, spolverizzando ogni strato con lo zucchero. Mettete un chiodo di garofano e un pezzetto di cannella in ogni barattolo e riempitelo con l’alcool o la grappa. Chiudete ermeticameme i barattoli e riponeteli in luogo fresco e asciutto per almeno due mesi prima di degustare. Servite in bicchierini da rosolio, accompagnando i frutti con un pochino del loro liquido aromatizzato. Se li preferite meno alcolici, sostituire una parte dell’alcool con sciroppo di zucchero. A piacere, è possibile diluire l’alcool con una parte di alchermes, un liquore composto da alcol puro, zucchero acqua, cocciniglia, scorza di arancia, acqua di rose e numerose spezie, caratterizzato da un colore rosso intenso, dovuto alla cocciniglia.


IL POPOLO Giovedì 25 luglio 2013

SPORT E TEMPO LIBERO

CICLISMO Domenica 21 luglio la 42^ edizione della Freccia dei Vini

L’eritreo Kudus primo al traguardo

I vincitori della Freccia dei Vini 2013 sul podio a Castana

CASTANA - Chris Froome, il keniano bianco, si è aggiudicato il Tour de France; una formazione sudafricana ha preso parte al Giro d’Italia. Insomma il ciclismo sta allargando i suoi orizzonti. Ma in pochi si sarebbero aspettati che nella 42ª edizione della Freccia dei Vini - Memorial Luigi Raffele si imponesse un corridore eritreo. Ghebremedhin Kudus dell’Ecole du Cyclisme dell’Uci (la scuola di ciclismo della Unione ciclistica internazionale), classe 1990, ha tagliato per primo il traguardo di Castana. Ancora una volta, come tradizione, è stata una corsa massacrante. Il gran caldo e l’impegnativo percorso hanno decimato i partecipanti: appena 28 all’arrivo su 153 partenti. Il via è stato dato in corso Novara a Vigevano (non più dalla suggestiva cornice della piazza Ducale: prima grande novità di questa edizione). Poi, dopo un primo tratto pianeggiante sino a Corvino San Quirico, è iniziata la bagarre sui tornati delle colline oltrepadane, con le impegnative salite di Donelasco (punte del 16%), la terribile Martinasca, infine due giri tra Castana, Canneto Pavese e Montesca-

no. Miglior scalatore di giornata Mattia Viganò della Fgm Impianti che è transitato per primo su quattro gran premi della montagna (Oliva Gessi, Mornico Losana, Pietra de’ Giorgi e Martinasca). Tutto si è deciso negli ultimi due giri. Ci hanno provato sedici uomini. Il gruppetto dei fuggitivi è rimasto compatto fino ai piedi della conclusiva salita verso Castana, quando Giacomo Gallio della Delio Gallina ha provato l’allungo, conquistando pochi secondi di vantaggio sugli avversari, ma ad un chilometro dal traguardo è stato raggiunto da Gianfranco Zilioli della Colpack e da Ghebremedhin Kudus. L’eritreo ed il veneto hanno staccato Gallio e si sono giocati il successo allo sprint. L’under 23 africano è stato un fulmine. Da segnalare la buona prestazione del tortonese Alessio Marchetti, che ha provato in più di un’occasione la fuga. L’under 23 Iuri Filosi (16°) e l’elite Marco Visini (20°) si sono laureati campioni provinciali delle loro categorie. “Sono veramente felicissimo”, queste le prime parole del vincitore. “Complimenti al mio avversario - ha

detto il secondo classificato Gianfranco Zilioli - questi ragazzi della scuola della federazione internazionale sono preparati”. Ancora una volta la manifestazione ha richiamato sulle strade tanti curiosi ed appassionati: “Ancora una bellissima giornata, un successo di sport e di gente”, ha detto Giacomo Chiesa, presidente della Orga Sport, la società che organizza l’evento. “La Freccia dei Vini - ha detto Maria Pia Bardoneschi, sindaco di Castana - è l’elemento che collega la terra di Lomellina all’Oltrepò e continua ad essere un elemento di traino per tutta la provincia. Essa gioca un ruolo determinante per la promozione del nostro territorio collinare e dei suoi pregiati vini, sono orgogliosa che una gara ciclistica così importante abbia per la prima volta la sua sede di arrivo a Castana”. E già si pensa alla prossima edizione. Il comune di Canneto Pavese, attraverso il primo cittadino Francesca Panizzari, si è offerta di ospitare l’arrivo della prestigiosa corsa internazionale. Ordine di arrivo della Freccia dei Vini 2013: 1. Ghebremedhin Kudus (Eri, Centre Mondial du Cyclisme Uci) km. 155,880 in 3h48’20”; 2. Gianfranco Zilioli (Team Colpack); 3. Giacomo Gallio (G.S. Delio Gallina) a 6”; 4. Halilaj (Alb) a 14”; 5. Nardin; 6. Chevier (Fra); 7. Marchetti; 8. Senni; 9. Bianchini a 22”; 10. Dribisch (Tur). I corridori iscritti erano 176; alla partenza si sono presentati in 153; classificati al traguardo 28. Gran Premio della Montagna: Oliva Gessi, Mornico Losana, Pietra de’ Giorgi, Martinasca Mattia Viganò (Fgm Mi Impianti); Muro di Donelasco Jacopo Mosca (G.S. Podenzano); Montù Beccaria Paolo Bianchini (Team Named). Vincitore classifica assoluta della Montagna: Mattia Viganò (Fgm Mi Impianti). Trofeo Calzature Vigevano: Jakub Marescko (Viris Maserati Vigevano). Campione provinciale elite: Mauro Vicini (Viris Maserati Vigevano). Campione provinciale under 23: Iuri Filosi (Viris Maserati Vigevano). Franco Scabrosetti

Fabio Visca è il tecnico dell’OltreVoghera VOGHERA - Staffetta sulla panchina dell’OltrepoVoghera. Dopo la rinuncia per motivi personali di Giovanni Fasce, arriva il 44enne Fabio Visca (nella foto). Con la maglia del Voghera cinque stagioni, tra serie C e Cnd, e la fascia di capitano. Fasce e Visca, cresciuti da ragazzi nel Genoa e rimasti tifosi del Grifone, si sono conosciuti come allenatore e giocatore. Quando Fasce allenava il Castellazzo e Visca era stato chiamato a ricoprire il ruolo di regista di centrocampo. Sopra di loro c’era Lino Gaffeo, imprenditore appassionato di calcio, che da questa stagione ha sposato il “Progetto Oltrepo” ed è entrato a far parte dei quadri societari. Visca, che da un po’ di anni abita a Tortona dove possiede anche un’attività, ha iniziato a fare l’allenatore la scorsa stagione, allenando in Promozione piemontese la Gaviese (squadra

di Gavi) e nelle settimane scorse il suo nome era stato affiancato alla panchina del Derthona (serie D). In carriera, da giocatore, Visca (che ha avuto anche un brutto infortunio al ginocchio destro) ha vestito le maglie di Genoa (serie B, dopo aver sostenuto tutta la trafila nelle giovanili), Salernitana, Centese, Prato, Casale,

Voghera, Derthona, Novese e Castellazzo; è stato capitano e pure un simbolo del Voghera da giocatore (stagioni 88-89, e poi dal 95-96 al 98-99 con 22 gol all’attivo), e ora torna a Voghera da allenatore. Conosce piazza e tifosi, sa bene cosa significa indossare una maglia così importante. Inoltre, come detto, conosce anche parte dei giocatori della rosa allestita su indicazione di Fasce, per essere stato loro compagno. Un modo, anzi alcuni vantaggi non di poco conto, per integrarsi da subito alla perfezione nel meccanismo e bruciare le tappe. Sabato 27 luglio presentazione della società e del tecnico al tennis club di Voghera (via Sturla, 8 a partire dalle 11,30), quindi a Stradella (ore 14,30) presso il Comunale “Gaetano Scirea” per foto e interviste ai giocatori della rosa e quindi per il primo allenamento (ale ore 15,30). f.s.

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BASKET DONNE A 2

Broni va nel girone B BRONI - Broni nel gruppo centro-sud, una notizia che è andata di traverso ai dirigenti oltrepadani. La formazione di coach Giroldi è stata inserita nel girone B, che comprende le Conference Centro e Centro-Sud. Fino all’ultimo si è sperato in un ripensamento degli organi competenti, ma la decisione è stata ufficializzata la scorsa settimana dal consiglio federale. “E’ stata una sor- poli, Ariano Irpino, Battipapresa, non ci saremmo mai glia, Salerno, Viterbo, Cataaspettati di finire in questo nia e Brindisi. Ciascuna raggruppamento - ha detto il squadra conserverà i punti direttore sportivo Andrea conquistati con le altre quatAchilli (nella foto) - oltretut- tro che provengono dallo to le avversarie sono decisa- stesso girone ed incontrerà mente più forti rispetto al gi- le altre in partite di andata e rone settentrionale. Dunque ritorno: 8 sfide in tutto. ci aspetta un impegno molto Al termine della seconda fagravoso, ma non ci tiriamo se, le prime quattro formeindietro e ci impegneremo al ranno un mini tabellone massimo perché vogliamo playoff (semifinali e finale) fare bella figura”. Nella pri- per una promozione in A1. ma fase (Conference Centro) In queste ore intanto arriverà Broni si ritroverà quindi con l’ufficializzazione del vice Crema, Vigarano, Ferrara, allenatore che affiancherà Libertas Bologna, Ancona e coach Giroldi. Secondo le Civitanova Marche. Ci sa- indiscrezioni, si tratta di un ranno 12 partite (6 di andata tecnico molto conosciuto nee 6 di ritorno) più due riposi. gli ambienti del basket paveLe prime quattro classificate se, che proviene da un’espedel girone incroceranno le rienza importante nel settore prime quattro della Confe- maschile. f.s. rence Centro - sud: Dike NaCALCIO - SERIE D

Acquisti per la Novese In alto Taverna, Carboni e Gigliotti; in basso Gigliotti, Castello e Traverso

NOVI LIGURE - Continua il mercato della Novese che vuole essere protagonista nel prossimo campionato di serie D, il quarto consecutivo per il club biancoceleste. Nei giorni scorsi è stato sistemato l’ultimo tassello della difesa, con l’ingaggio del portiere Antonio Castelli. Classe 1980, è reduce da un anno difficile a causa di un infortunio che ne ha limitato l’utilizzo, ma adesso è perfettamente recuperato. Nella stagione 2011-2012 ha sfiorato la promozione in serie B con il Trapani. Vanta diverse panchine in serie A con le maglie di Reggina e Cagliari. “Sono sincero, ho sempre giocato nei professionisti e non pensavo sarei passato in Serie D, non così presto almeno. - ha dichiarato Castelli a novesecalcio.it, il nuovo sito della società biancoceleste - Per me era importante ripartire da una

società con due caratteristiche principali: l’ambizione unita a un progetto ben definito, e la possibilità di ricominciare da un ritiro completo per il mio fisico. La proposta della Novese mi ha colpito”. Se la porta è blindata, adesso arriva anche il bomber. Si tratta di Salvatore Carboni, che ha vinto ben sei campionati di categoria superiore: la vecchia C1 e C2 (Catanzaro, Alessandria, Gela e Portogruaro). Classe 1979 ha indossato anche la casacca della Sampdoria, con cui ha disputato due stagioni nella Primavera prima di trasferirsi all’Alessandria in C2. Nel frattempo la formazione, sotto la guida di mister Simone Banchieri, è al lavoro a Cavalese, in Val di Fiemme: il rientro è previsto per il 9 agosto. Tante le novità anche lo staff tecnico: preparatore atletico Davide Losi, preparatore dei portieri Carmelo Roselli, coadiuvati dal fisioterapista Giuseppe Ciclista.

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