Il popolo 22 ottobre 2015

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TORNANO LE VOSTRE FOTO Le Cresime nelle parrocchie

a pagina 19

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TORTONESE

O LT R E P Ò

Al via la stagione di prosa al teatro Giacometti di Novi

"Quale mission per le nostre Case di Riposo?"

La Croce Rossa offre più servizi ai paesi collinari

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I Martin: una famiglia di santi

LEGGE DI STABILITA' Durante il Sinodo Papa Francesco ha canonizzato i genitori di santa Teresa di Lisieux E RIFORMA DEL SENATO

Ma il Sig. Rossi cosa ci ha capito?

LA SOLIDARIETA' DELLA DIOCESI

7 migranti ospiti in seminario M

di MATTEO COLOMBO

M

entre stavamo ancora cercando di imparare le innovazioni introdotte dalla riforma del Senato, il Governo di Matteo Renzi ha varato la legge di stabilità. Un pacchetto chiavi in mano, per ora alla prima bozza, che renderà l’autunno comunque “caldo” perché da sempre questa stagione politicamente deve essere tale. Ma il “cittadino comune” come si raccapezza in mezzo a tante novità? Cosa si aspetta? E, soprattutto, avvertiva l’esigenza di simili cambiamenti? In attesa che passi sotto le forche caudine dell’Europa, la manovra ha incassato il consenso di Confindustria e le critiche, talvolta aspre, dei sindacati e delle opposizioni. Permane lo sconcerto del Signor Rossi, l’uomo qualunque, che: a, vorrebbe capire se veramente le tasse diminuiscono; b, è stanco delle promesse ad effetto e dei proclami televisivi del premier; c, pensa che, nonostante tutto, questo esecutivo sia l’unico che sia riuscito a combinare qualcosa. La manovra 2016 ammonterà a una cifra compresa tra i 27 e i 30 miliardi. In generale, sono previsti molti provvedimenti in materia di fisco e di spesa pubblica, a cominciare dall’abolizione delle tasse sulla prima casa. Tra le misure ci sono anche il part time per i lavoratori che hanno più di 63 anni (al posto dell’uscita anticipata dal lavoro) e un intervento fiscale in due tempi per le imprese: prima attraverso i cosiddetti “super ammortamenti” e poi con il taglio dell’Ires, l’imposta sul reddito delle società. Sarà cancellata la Tasi e l’Imu, che già non si pagava sulla prima casa, sparirà anche per quelle prime case cosiddette “immobili di lusso”. Lo sgravio totale dell’Imu riguarderà anche i terreni agricoli e i macchinari “imbullonati” al suolo nelle grandi fabbriche. La riduzione delle imposte sulla casa costerà nel complesso quasi 5 miliardi di euro, che verranno integralmente rimborsati dallo stato ai comuni, in modo che non siano più costretti a compensare il mancato gettito con l’aumento di altre imposte, come quelle sulle seconde o sulle terze case. continua a pagina 4

apa Francesco domenica 18 ottobre ha canonizzato Louis Martin e la moglie Marie-Azélie Guérin in Martin. Ebbero nove figli, quattro dei quali morirono in giovane età. Le cinque ragazze superstiti entrarono tutte a pagina 2 in convento, tra di loro c’era santa Teresa di Lisieux.

ercoledì 14 ottobre sono arrivati i 7 migranti che sono ospitati a Tortona presso un appartamento in seminario, messo a disposizione, e ristrutturato, dalla Diocesi. Si tratta di ragazzi molto giovani, che prima erano dislocati presso un hotel del novese e, dopo il trasferimento voluto dalla Prefettura, oggi sono in attesa che la Commissione decida sul loro futuro.

LA RIFLESSIONE CONDOTTA DA MONS. GABRIELE MANA

AL MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA

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Il primo ritiro spirituale per sacerdoti e diaconi

S

i è tenuto nella mattinata di giovedì 15 ottobre presso il seminario di Tortona, il primo ritiro spirituale di sacerdoti e diaconi, in programma per l’anno pastorale in corso. Invitato dal nostro vescovo Mons. Vittorio Viola, la riflessione è stata condotta da Mons. Gabriele Mana (nella foto), vescovo della Diocesi di Biella. Baldi a pagina 10

Le nazionalità sono diverse: nigeriana, malliana, ivoriana e gambiana. Zattoni a pagina 15

La mostra su Lorenzo Perosi F ino al 15 novembre, al Museo Diocesano di Arte Sacra, in via Seminario, sarà possibile visitare la mostra “In Perosi memoriam” dedicata al compositore tortonese Lorenzo Perosi: un “percorso” che racconta la storia del genio musicale la cui morte è stata ricordata lunedì 12 ottobre con il concerto in episcopio. La mostra sarà aperta sabato e domenica dalle ore 15.30 alle 18.30. Per informazioni contattare l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi (tel. 0131 816609, mail: beniculturali@diocesitortona.it).

FELICI & TAGGATI

La casalinga di Voghera la ritiriamo noi

L’hanno messa in soffitta, anzi, in garage: la casalinga di Voghera, comunque, l’hanno tolta dalla circolazione. Sto parlando della statua che era stata donata all’associazione vogherese dal programma Rai “Il treno dei desideri”; poi regalata al Comune che prima l’ha esposta in qualche angolo buio della città e adesso l’ha ricoverata in un deposito. Finita. Dimenticata. Raffigura una massaia in grembiule che brandisce un piumino antipolvere. Brutta, inguardabile, ma per me bellissima, un vero capolavoro pop art in vetroresina. E con tutti gli “attributi” per diventare un monumento a quell’archetipo sociale la cui paternità se la contendono Alberto Arbasino e Beniamino Placido. La presidente delle Casalinghe, Paola Zanin, preferisce non tornare sull’argomento e glissare. Ma una casalinga, tuttalpiù, glassa. Per esempio la cipolla, come quella dello chef Davide Oldani che ha voluto le casalinghe all’Expo in una giuria culinaria. Davvero il fenomeno è roba da anni ’90? A me la statua piace. E se non sapete che farvene, la prendiamo noi, qui al “Popolo”. Lancio un appello al Comune: regalatecela! Sapremo valorizzarla! Perché per noi è un onore scrivere per le casalinghe; raccontare ciò che fanno; riabilitarle. E non desideriamo altro che un pubblico di lettori formato dalla parte buona e sana della società: un pubblico di casalinghe in carne ed ossa che compri il giornale per leggerlo e non per arrotolarci le uova. Spolvereremo la statua. La metteremo sul piedistallo. E ogni giorno la omaggeremo recandole in sacrificio i nostri articoli, @MatteoColomboqb fumanti e gustosi come un bel piatto di lasagne.

di MATTEO COLOMBO


IL POPOLO

PRIMO PIANO

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Giovedì 22 ottobre 2015

SINODO SULLA FAMIGLIA: il Papa ha proclamato santi i coniugi Martin

La prima canonizzazione di una coppia di sposi. Erano i genitori di Santa Teresa di Lisieux CITTA’ DEL VATICANO Papa Francesco domenica 18 ottobre ha canonizzato Louis Martin (1823-1894) e la moglie MarieAzélie Guérin in Martin (18311877). Ebbero nove figli, quattro dei quali morirono in giovane età. Le cinque ragazze superstiti entrarono tutte in convento, tra le quali la più giovane, nota come Teresa di Lisieux, santa, dottore della Chiesa e copatrona di Francia con Giovanna d’Arco. I coniugi avevano educato i figli a condividere con i poveri: li invitavano a casa e con loro pranzavano regalando vestiti e scarpe. Nello stesso rito, il Papa ha proclamato santi anche don Vincenzo Grossi, figlio di un mugnaio, ordinato sacerdote nel 1869, che operò nella diocesi di Cremona e fondò l’Istituto delle Figlie dell’Oratorio; e Maria Isabel Salvat Romer. Nata nel 1926 a Madrid, nel quartiere di Salamanca, a 18 anni lasciò tutto per entrare nella Congregazione delle Sorelle della Compagnia della Croce, un istituto fondato a Siviglia nel 1875 da Angela de la Cruz e dedito alla cura dei bisognosi e all’educazione delle bambine più povere, oggi presente anche in Italia ed Argentina. Nota come suor Maria dell’Immacolata Concezione, la religiosa spagnola è morta nel 1998. “Coloro che oggi sono stati proclamati Santi, – ha sottolineato il Pontefice – hanno costantemente servito con umiltà e carità straordinarie i fratelli, imitando così il divino Maestro”. Ha quindi ricordato che già il profeta Isaia profetizzava la figura del Servo di Jahvé e la sua missione di salvezza, come di un

personaggio che non vanta genealogie illustri, è disprezzato, evitato da tutti, esperto del soffrire. “Uno – ha precisato – a cui non attribuiscono imprese grandiose, né celebri discorsi, ma che porta a compimento il piano di Dio attraverso una presenza umile e silenziosa e attraverso il proprio patire”. Secondo Papa Francesco, “Gesù è il Servo del Signore”: la sua vita e la sua morte, interamente nella forma del servizio sono alla base “della nostra salvezza e della riconciliazione dell’umanità con Dio”. In tal contesto si comprende la missione del Figlio di Dio, che si realizza mediante la sofferenza e la comprensione dei sofferenti, con la capacità cioè di “portare il fardello delle colpe altrui e di espiarle”. Per questo motivo l’emarginazione, la

sofferenza e la morte di Gesù si rivelano feconde, al punto tale da “riscattare e salvare le moltitudini”. Il messaggio più rivoluzionario ma anche più difficile da comprendere e da seguire è quello che Cristo indica come la via della salvezza e cioè il servizio e l’amore al posto della “tentazione mondana di voler primeggiare e comandare sugli altri”. “Di fronte a gente che briga per ottenere il potere e il successo – ha sottolineato il Santo Padre – i discepoli sono chiamati a fare il contrario” e “chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore”. Perché il servizio è lo stile che caratterizza l’autorità nella comunità cristiana. “Chi serve gli altri ed è realmente senza prestigio – ha detto il Papa – esercita la vera autorità nella Chiesa”.

Per Francesco, è Gesù che ci invita a cambiare mentalità e passare “dalla bramosia del potere alla gioia di scomparire e servire; a sradicare l’istinto del dominio sugli altri ed esercitare la virtù dell’umiltà”, perché come è scritto nel Vangelo “il Figlio dell’uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”. Anche se nella tradizione biblica il Figlio dell’uomo è colui che riceve da Dio “potere, gloria e regno”, il Vangelo precisa che “egli ha il potere in quanto servo, la gloria in quanto capace di abbassamento, l’autorità regale in quanto disponibile al totale dono della vita”. “La gloria del Crocefisso – ha affermato il Pontefice – non è quella dell’ambizione o della sete di do-

minio, ma è la gloria di amare gli uomini, assumere e condividere la loro debolezza e offrire loro la grazia che risana, accompagnare gli uomini con tenerezza infinita, accompagnare gli uomini nel loro tribolato cammino”. Grazie a Gesù, – ha aggiunto – “tutti possiamo ricevere la carità che promana dal suo Cuore aperto, sia per noi stessi sia per gli altri: diventiamo canali del suo amore, della sua compassione, specialmente verso quanti sono nel dolore, nell’angoscia, nello scoraggiamento e nella solitudine”. “Per tutti questi motivi – ha detto Francesco – San Vincenzo Grossi fu parroco zelante, sempre attento ai bisogni della sua gente, specialmente alle fragilità dei giovani. Per tutti spezzò con ardore il pane della Parola e divenne buon samaritano per i più bisognosi. Santa Maria dell’Immacolata Concezione, attingendo dalla preghiera e dalla contemplazione, visse in prima persona con grande umiltà il servizio agli ultimi, con una attenzione particolare ai figli dei poveri e agli ammalati. I Santi coniugi Louis Martin e Marie-Azélie Guérin hanno vissuto il servizio cristiano nella famiglia, costruendo giorno per giorno un ambiente pieno di fede e di amore; e in questo clima sono germogliate le vocazioni delle figlie, tra cui santa Teresa di Gesù Bambino. I nuovi Santi ci offrono una testimonianza luminosa e ci spronano a perseverare sulla strada del servizio gioioso ai fratelli, confidando nell’aiuto di Dio e nella materna protezione di Maria. Dal cielo ora veglino su di noi e ci sostengano con la loro potente intercessione”.

CAL. MAC. di Caldirola Paolo Simone e Macciò Alfonso S.n.c Agenzia Generale di Tortona - Novi Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175

Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze


Giovedì 22 ottobre 2015

VITA DELLA DIOCESI

Tortona Venerdì scorso la Veglia Missionaria con il Vescovo

“Cristo non è amato se non è conosciuto”: perciò servono tanti missionari TORTONA - In preparazione alla giornata missionaria mondiale, la nostra Chiesa diocesana, venerdì sera 16 ottobre, si è radunata in cattedrale a Tortona per la veglia missionaria. Un appuntamento che viene celebrato nella fede e nella preghiera ormai da molti anni. Presieduta dal vescovo Vittorio, la veglia inizia con una semplice ma suggestiva processione effettuata da un bel gruppo di suore del Madagascar, Piccole Suore del Sacro Cuore di Gesù, nostra cara congregazione di origine diocesana sgorgata dal santo cuore del fondatore mons. Amilcare Boccio. Cantando e danzando, portano all’altare, processionalmente, un’artistica statua della Madonna e cinque ciotole illuminate dei colori dei cinque continenti, depositate ai piedi della statua stessa, ben addobbata e incensata dal vescovo. Inizia la recita del santo rosario meditando i misteri gaudiosi. Ogni decina è preceduta dall’annuncio di un passo del Vangelo e di un’intenzione particolare per ogni continente. Segue poi la bellissima meditazione del nostro vescovo che non finisce mai di commuoverci e di edificarci con la profondità

dei suoi pensieri spirituali. Propone una visione di Chiesa missionaria piuttosto alta, profondamente teologica, cattolica ed ecumenica. “La Chiesa è missionaria – dice incisivamente il vescovo – perché mandata nel mondo a diffondere e testimoniare l’amore di Dio che è amore trinitario. L’amore del Padre è un amore incarnato, universale, eterno, diffusivo. Questo amore è un movimento missionario perché scende dall’alto al basso per inondare ogni uomo in ogni angolo del mondo e per spingerlo alla piena comunione”. “Stare dalla parte dei poveri”, come suggerito dal tema della giornata missionaria di quest’anno, significa soprattutto non privarli dell’annuncio di questo immenso amore trinitario. Siamo stati raggiunti per grazia di Dio dal suo amore diffusivo e ci ha affidato il desiderio che tutti gli uomini (in Lui nostri fratelli) conoscano questo grande amore. Ecco la missione per ciascun cristiano e per la Chiesa. Per questo Dio ha bisogno – e ne avrà sempre – di missionari, di uomini e donne che gli offrano totale disponibilità a diffondere e vivere questo suo amore infinito, missionario, anche se fosse

necessario, come realmente si verifica, versare il sangue e dare la vita. Per amore di Dio, sull’esempio di Gesù, oggi come ieri siamo in compagnia di tanti missionari anche martiri. Celebrare la giornata missionaria mondiale significa prendere coscienza di questa dinamica d’amore e di salvezza per tutti gli uomini. La veglia, a questo punto, si arricchisce di un breve ma significativo rito di mandato missionario e consegna del crocifisso da parte del vescovo a sr. Nadia, piccola figlia del Sacro Cuore di Gesù, in partenza per la missione in Perù. Alcune invocazioni dei fedeli ad ampio respiro missionario e la benedizione solenne del vescovo concludono l’ampia ora della veglia. Il primo e più grande aiuto a chi si fa missionario per aiutare i poveri è sicuramente la preghiera, accompagnata dalle opere di carità. Nel lasciare la cattedrale viene alla mente una frase letta tanto tempo fa: “Cristo non è amato perché non è conosciuto”. Perciò servono dappertutto – quindi anche tra noi – tanti missionari; l’amore infinito e misericordioso del Padre non ce li lascerà mancare. Dino Savio

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L’Agenda del Vescovo

Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti. 27 ottobre Vicariato di Tortona 28 ottobre ore 10, Voghera, Opera Don Guanella ore 16.30, Consiglio Affari Economici ore 21, Ufficio Catechistico 29 ottobre ore 9.30, Consiglio Episcopale ore 20.30, Ova, S. Messa 30 ottobre Genova, Incontro Regionale Missionario 31 ottobre ore 10, Brallo, Cresima ore 15, Incontro di formazione dei Diaconi Permanenti 1 novembre ore 10.30, Tortona, S. Messa in Cattedrale per la Solennità di Tutti i Santi ore 17, Santa Maria della Versa, S. Messa

IL POPOLO

Per le udienze con il Vescovo si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635). Il calendario degli impegni può subire variazioni.

Notizie diocesane

SABATO 24 OTTOBRE/TORRICELLA VERZATE

Messa per le vittime della strada

Sabato 24 ottobre, alle ore 16, nel Santuario della Passione di Torricella Verzate, il vescovo emerito Mons. Martino Canessa celebrerà la S. Messa in memoria delle vittime della strada. Animerà la funzione il Coro Maria Immacolata di Broni diretto da Vanni Zunardi. Saranno accese dai parenti le candeline votive che verranno poi deposte nella “Cappella delle Vittime della Strada”. Seguirà un incontro con i componenti del Gruppo Familiari per illustrare le prossime attività del Gruppo Familiari Vittime della Strada.

SABATO 24 OTTOBRE/TORTONA, ALLO CHALET

“Oktoberfest” con il movimento studenti di Azione Cattolica

Da qualche mese alcuni studenti provenienti da diverse scuole del territorio hanno dato vita al movimento studenti di Azione Cattolica della Diocesi di Tortona. Perché? Perché credono fortemente nel motto di don Lorenzo Milani “I Care”: interessa loro vivere gli anni della scuola come protagonisti e non come semplici spettatori! Interessa loro vivere la scuola non come un semplice luogo di passaggio, ma come luogo di incontro e formazione autentica. Come? Il movimento è innanzitutto un’esperienza di gruppo: insieme è meno difficile raggiungere gli obiettivi comuni! Quando? Primo appuntamento in programma: l’Oktoberfest. Ci si confronterà sul senso e le finalità degli organi collegiali, riflettendo su alcuni punti della Buona Scuola che riguardano tutti da vicino, ma non mancherà il divertimento! E allora, se sei uno studente delle scuole superiori, non prendere impegni per sabato 24 ottobre. Ti aspettiamo, a partire dalle ore 18, allo Chalet di Tortona. Noi ci siamo messi in Movimento… e tu? Cosa aspetti?

FINO AL 15 NOVEMBRE/TORTONA, MUSEO DIOCESANO

La mostra su Lorenzo Perosi

Fino al 15 novembre, al Museo Diocesano di Arte Sacra, in via Seminario, sarà possibile visitare la mostra “In Perosi memoriam” dedicata al compositore tortonese Lorenzo Perosi. Sarà aperta sabato e domenica dalle ore 15.30 alle 18.30 e per informazioni si può contattare l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi (tel. 0131 816609, mail: beniculturali@diocesitortona.it).

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CAMPANE


IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

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La commemorazione del 50° anniversario dell’istituzione del Sinodo dei vescovi

UNA CHIESA IN CAMMINO COL SERVO DEI SERVI DI DIO CITTA’ DEL VATICANO - Nel discorso di commemorazione del 50° anniversario dell’istituzione del Sinodo dei vescovi, pronunciato sabato scorso in Aula Paolo VI davanti ai 270 padri sinodali riuniti in Vaticano per il Sinodo ordinario sulla famiglia, Papa Francesco ha tracciato l’identikit della Chiesa del terzo millennio, chiamata a servire il mondo “anche nelle sue contraddizioni”. La Chiesa è “tutta sinodale”: è una piramide capovolta dove al vertice c’è il Papa, che “non sta da solo, al di sopra della Chiesa”, ma dentro di essa come “battezzato tra i battezzati”. Facendo sue le parole di Giovanni Paolo II e rinnovando l’invito contenuto nell’Evangelii Gaudium, Francesco ha ribadito la necessità e l’urgenza di una “conversione del papato” e ha auspicato una valorizzazione delle Chiese particolari, verso una “salutare decentralizzazione”. Perché “una Chiesa sinodale è una Chiesa dell’ascolto”, in primo luogo del santo popolo di Dio. Non è mancato un invito, rivolto ai padri sinodali e ai vescovi in genere, a “saper attentamente distinguere dai flussi spesso mutevoli dell’opinione pubblica”. “Il popolo di Dio è santo”, perché “il gregge possiede un proprio fiuto per discernere le nuove strade che il Signore dischiude alla Chiesa”. Ne è convinto il Papa che ha ricordato che “il sensus fidei impedisce di separare rigidamente tra Ecclesia docens ed Ecclesia discens”. “È stata questa convinzione a guidarmi quando ho auspicato che il popolo di Dio venisse consultato nella prepa-

Una famiglia al Sinodo con il più piccolo partecipante

razione del duplice appuntamento sulla famiglia”, ha rivelato Francesco. “Come sarebbe possibile parlare della famiglia senza interpellare le famiglie, ascoltando le loro gioie e le loro speranze, i loro dolori e le loro angosce?”, ha detto riferendosi ai due questionari inviati alle Chiese particolari nel percorso intersinodale. “Valorizzare” le Chiese particolari per procedere a una “salutare decentralizzazione”. Citando gli “organismi di comunione” delle chiese locali, il Papa ha spiegato che “il primo livello di sinodalità si realizza nelle Chiese particolari”, da valorizzare “come momenti di ascolto e condivisione”: “Soltanto nella misura in cui questi organismi rimangono connessi col ‘basso’ e partano dalla gente, dai problemi di ogni giorno, può incominciare a prendere forma una Chiesa sinodale”. Il secondo livello di sinodalità è quello delle Province e delle Regioni ecclesiastiche, dei Concili particolari e “in modo speciale” delle Conferenze episcopali: “Dobbiamo riflettere per realizzare

Tre parole-chiave del cammino insieme

ancor più le istanze intermedie della collegialità, magari integrando e aggiornando alcuni aspetti dell’antico ordinamento ecclesiastico”, la proposta del Papa, secondo il quale “l’auspicio del Concilio che tali organismi possano contribuire ad accrescere lo spirito della collegialità episcopale non si è ancora pienamente realizzato”. “Procedere in una salutare decentralizzazione”, la direzione tracciata da Francesco: “Non è opportuno che il Papa sostituisca gli episcopati locali nel discernimento di tutte le problematiche che si prospettano nei loro territori”. “In una Chiesa sinodale, anche l’esercizio del primato petrino potrà ricevere maggiore luce”. “Il Papa non sta, da solo, al di sopra della Chiesa; ma dentro di essa come battezzato tra i battezzati e dentro il Collegio episcopale come vescovo tra i vescovi, chiamato al contempo – come successore dell’apostolo Pietro – a guidare la Chiesa di Roma che presiede nell’amore tutte le Chiese”. “La sinodalità, come dimen-

sione costitutiva della Chiesa, ci offre la cornice interpretativa più adeguata per comprendere lo stesso ministero gerarchico”. Il cammino sinodale, infatti, “culmina nell’ascolto del vescovo di Roma, chiamato a pronunciarsi come ‘Pastore e Dottore di tutti i cristiani’: non a partire dalle sue personali convinzioni, ma come supremo testimone della fides totius ecclesiae, garante dell’ubbidienza e della conformità della Chiesa alla volontà di Dio, al Vangelo di Cristo e alla Tradizione della Chiesa. Il fatto che il Sinodo agisca sempre cum Petro et sub Petro – dunque non solo cum Petro, ma anche sub Petro – non è una limitazione della libertà, ma una garanzia dell’unità”. Alla fine lo “sguardo” del Papa si è allargato “all’umanità”: “Una Chiesa sinodale – le sue parole – è come vessillo innalzato tra le nazioni in un mondo che, pur evocando partecipazione, solidarietà e trasparenza nell’amministrazione della cosa pubblica, consegna spesso il destino di intere popolazioni nelle mani avide di ristretti gruppi di potere”. “Come Chiesa che ‘cammina insieme agli uomini, partecipe dei travagli della storia – ha concluso Francesco – coltiviamo il sogno che la riscoperta della dignità inviolabile dei popoli e della funzione di servizio dell’autorità potranno aiutare anche la società civile a edificarsi nella giustizia e nella fraternità generando un mondo più bello e più degno dell’uomo per le generazioni che verranno dopo di noi”. M. Michela Nicolais

Ascolto, anzitutto. “Una Chiesa sinodale – ha ricordato il Papa – è una Chiesa dell’ascolto, nella consapevolezza che ascoltare ‘è più che sentire’. È un ascolto reciproco in cui ciascuno ha qualcosa da imparare”. C’è, poi, il servizio. Su questo punto Papa Francesco è stato chiaro: “Per i discepoli di Gesù, ieri oggi e sempre, l’unica autorità è l’autorità del servizio, l’unico potere è il potere della croce, secondo le parole del Maestro: voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore”. Infine, la comunione. “Il Sinodo dei vescovi – ha sottolineato Papa Francesco – è solo la più evidente manifestazione di un dinamismo di comunione che ispira tutte le decisioni ecclesiali”.

Paolo VI, il Pontefice che nel 1965 istituì il Sinodo dei vescovi come “un’immagine del Concilio Ecumenico Vaticano II”

Giovedì 22 ottobre 2015

Legge di stabilità e riforma del Senato

Ma il Signor Rossi cosa ci ha capito? continua da pagina 1

L’Ires, la tassa sui profitti delle imprese, sarà ridotta dal 27,5 per cento al 24 per cento, ma solo a partire dal 2017. L’intervento potrebbe essere anticipato al 2016, se le istituzioni europee dovessero approvare la clausola per gli eventi eccezionali – in questo caso la crisi dei migranti – che consentirà una maggiore flessibilità agli obiettivi di bilancio pari allo 0,2 per cento del pil. Se Bruxelles dirà di sì, le misure previste per il 2017 saranno anticipate al 2016. Il canone Rai è stata abbassato da 113 a 100 euro e arriverà con la bolletta dell’energia elettrica, per abbattere l’evasione. Dal 2017 il canone scenderà a 95 euro. Ci sono poi in programma gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie e saranno sbloccati i soldi dei comuni che erano stati congelati dal patto di stabilità, per un totale di 675 milioni di euro. Sarà innalzato da mille a 3 mila euro il limite all’utilizzo dei contanti, approvato negli anni scorsi dal governo Monti per combattere l’evasione e molto contestato dagli operatori economici. Per il fondo sanitario nazionale è stata confermata per il 2016 una dotazione di 111 miliardi, rispetto ai 113 attesi e agli attuali 110. Nel 2016 ci saranno 600 milioni di nuove risorse per il Fondo povertà: una cifra che sommata alle risorse già stanziate porterà il totale a 1,4 miliardi. Il governo lavorerà con comuni, terzo settore e fondazioni per interventi mirati soprattutto ai minori. Infine, le pensioni. Non ci sarà l’abbassamento dell’età pensionabile a 63 anni per tutti, prospettato da Renzi nei mesi scorsi. Sarà prorogata la cosiddetta “opzione donna”, che permette alle lavoratrici di mettersi a riposo con molto anticipo (oggi il requisito è 35 anni di contributi e 57 anni di età), ma con forti penalizzazioni sull’assegno (che è calcolato con il metodo contributivo). Sarà consentito a chi ha almeno 63 anni e 7 mesi di età di lavorare part time nell’ultima parte della carriera, ma con una retribuzione vicina a quella ordinaria. E veniamo al Senato. Con il voto di martedì 13 ottobre (179 sì, 16 no, 7 astenuti), che introduce un nuovo sistema di elezione dei senatori e abolisce il cosiddetto “bicameralismo perfetto” o “paritario”, oltre ad eliminare Cnel (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) e Province, l’assetto istituzionale e costituzionale dell’Italia cambia piuttosto radicalmente. Il potere legislativo, compresa la prerogativa di dare o negare la fiducia al Governo, si trasferisce definitivamente e unicamente alla Camera dei deputati, concludendo l’esperienza storica del “bicameralismo perfetto”. Col voto del ddl “Boschi”, oltre al sistema di elezione dei nuovi “senatori” (100 e non più 315 come finora è stato), che verranno votati dai cittadini al rinnovo dei Consigli regionali, scompaiono i “senatori a vita” (al loro posto il presidente della Repubblica potrà nominarne cinque senatori scelti tra eminenti personalità del Paese, non più “a vita” ma solo per 7 anni). È criticabile, però, il permanere dell’immunità parlamentare, seppure limitata, per i futuri eletti a Palazzo Madama. Cambia anche la legge elettorale. Modifiche profonde si erano già avute nel maggio scorso, con l’approvazione del sistema detto “Italicum” per l’elezione della Camera dei deputati, che ha mandato in soffitta il “Porcellum”. La formula scelta era stata un sistema proporzionale a doppio turno, con soglia di sbarramento e 100 collegi plurinominali con capilista bloccati. L’“Italicum” diverrà pienamente operativo, in vista delle future votazioni per scegliere i deputati, a partire dal 1 luglio 2016. Sistemata la Camera, fase-uno delle riforme, ora con l’approvazione del nuovo Senato si compie la fase-due. Anche in questo caso, prima dell’entrata in vigore delle nuove norme, ci vorranno un paio di passaggi parlamentari e un referendum popolare confermativo chiesto dal presidente Renzi per l’autunno 2016. Ma tutto dovrebbe andare liscio, per la schiacciante maggioranza del partito di governo e per i nuovi alleati nella maggioranza che hanno votato a favore e che probabilmente lo faranno anche più in là (Verdini e compagni). Che cosa sta pensando, adesso, il signor Rossi? In Italia non siamo abituati a manifestare grande interesse, partecipazione e consenso per queste “questioni” che giudichiamo sempre troppo distanti dalle cose del vivere. Invece, sono di fondamentale importanza. Eppure da noi prima viene il tifo per uno schieramento, poi la sostanza dei fatti. Difficile riformare la faziosità degli italiani. Anzi, dura a morire. E pensare che non è stata nemmeno una passeggiata convincere i senatori: è stato come chiedere alle formiche di votare l’abolizione delle briciole di pane. E che briciole! Inoltre, per i dissidenti del PD ogni occasione ormai è buona per giocare brutti scherzi a Renzi. D’altro canto è auspicabile che ogni modifica della Costituzione e delle istituzioni avvenga con la più larga maggioranza possibile. Giungere a questi risultati con la promozione di una classe dirigente regionale che ha dato finora il pessimo esempio, senza una forma di investitura popolare, è cosa che non tutti vedono di buon occhio. Il rischio più grande è che il signor Rossi, alle prossime elezioni, decida di entrare a far parte del cosiddetto “partito degli astensionisti”. Che è sempre più numeroso e sempre più formato da cittadini che si sentono traditi o lontani dalla politica. Matteo Colombo

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CAMPANE


IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 22 ottobre 2015

IL COMMENTO AL VANGELO (Mc 10,46-52)

25 ottobre - XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

“Figlio di Davide, abbi pietà di me” LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Ger 31,7-9

Salmo Responsoriale Sal 125 Seconda Lettura Eb 5,1-6 Vangelo Mc 10,46-52 In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio

di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

LA MEDITAZIONE DEL VESCOVO MONS. VITTORIO VIOLA trascrizione dell’omelia sul Vangelo di domenica scorsa, trasmessa dal sito www.radiopnr.it

“Il servizio è l’offerta della vita” Domenica 18 ottobre - XXIX Domenica del Tempo Ordinario (Mc 10,35-45)

Carissimi continua la nostra lettura liturgica del capitolo decimo del vangelo secondo Marco. Dopo il racconto evangelico, dell’incontro con quell’uomo ricco, che pur desiderando al vita eterna rimane chiuso, incatenato dalle sue ricchezze, Marco descrive Gesù che sale verso Gerusalemme, lui avanti, i suoi dietro sbigottiti confusi e in questa situazione Gesù annuncia per la terza volta la sua passione. E questi sono i versetti che precedono, immediatamente, il brano evangelico di questa domenica. L’annuncio della passione, il terzo annuncio della passione, contrasta in maniera evidente, con i pensieri di Giacomo Giovanni e anche degli altri. Quasi ci sorprende questo modo con il quale Giacomo e Giovanni subito dopo l’annuncio della passione, chiedono i primi posti nel regno del Messia glorioso. Evidentemente non hanno compreso le parole di Gesù. Questa loro spavalderia, il loro soprannome figli del tuono, sembra appropriato, anche in questo episodio, la loro spavalderia è chiaro evidentemente che non hanno compreso ciò che Gesù ha appena annunciato, la sua passione, morte, in Gerusalemme. Il luogo verso cui Gesù sta camminando con questo gruppo di discepoli che, quasi inconsapevoli, lo seguono. Gesù risponde a questa loro richiesta, i primi posti accanto a lui nel regno, doamnda loro se sono disposti a bere il cali-

ce, ad affrontare lo stesso battesimo, espressioni che dicono la partecipazione alla sua morte. Bere il calice nella scrittura indica questo destino di morte, il calice della collera di Dio, cioè del giudizio di Dio, che Gesù berrà fino in fondo, fino alla feccia lo berrà, in questa sua piena partecipazione alla condizione di una umanità ebbra violenza, di peccato. Sulla croce avverrà questo. Anche il battesimo è un immagine che indica la morte, questo essere immersi dentro le acque. Ancora una volta la spavalderia di Giacomo e di Giovanni ci sorprende, si dichiarano disposti a partecipare a questo destino di morte. Quanto avessero compreso di quelle parole di Gesù, non lo sappiamo, o forse sembra evidente che abbiano compreso poco, di come Gesù è chiamato ad essere Messia. I posti nel regno non spettano a Gesù, Gesù è il servo obbediente, obbediente alla volontà del Padre e al Padre rimanda. Ma evidentemente chiede a loro di comprendere di entrare dentro la comprensione di come lui è venuto per servire e non per essere servito. Non che gli altri del gruppo dei dodici avessero un’altra comprensione, anzi la loro reazione di fastidio, di irritazione per questo essere stati quasi anticipati nella richiesta da Giacomo e Giovanni e li mette ella condizione di rivelare la loro stessa confusione, rispetto a come Gesù sarà

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Messia. Loro parteciperanno al calice, e avranno lo stesso battesimo, gli stessi di Giacomo e di Giovanni. Giacomo morirà martire nel 44 nella prima persecuzione di Erode Agrippa I e Giovanni avrà una lunga esistenza, ma segnata da tribolazioni, da prove, tutti gli altri anche parteciperanno a questo calice Ma nella risposta che Gesù da a questa irritazione di tutto il gruppo, per le richieste di Giacomo e di Giovanni troviamo il senso profondo dell’insegnamento di Gesù. Appunto il suo offrire se stesso come Messia che compie in se la figura del servo sofferente, venuto per servire e non per essere servito e dare la vita. Dove questa espressione dice il contenuto del servizio, non è venuto per essere servito, ma per servire, cioè dare la vita. Il servizio è l’offerta della vita che è la rivelazione di ciò che è l’amore. A loro viene offerta questa possibilità, come a tutti noi, come a tutti i discepoli di Cristo, entrare dentro questa logica rovesciata, dove i primi sono gli ultimi gli ultimi sono i primi, dove il farsi piccoli è la sapienza del regno. Entrare dentro questa sapienza rovesciata che è la sapienza della croce che è la pasqua per noi, vivere la stessa logica di servizio, che è il dono di se, l’offerta della propria vita, contenuto essenziale di ciò che è l’amore, che viene offerto a noi si come precetto, ma più che come precetto come do-

no, come possibilità di vita nell’amore che Gesù Cristo ha riversato nei nostri cuori. Non è che noi siamo più facilmente sintonizzati su come Gesù ha portato a compimento la sua missione, perché queste resistenze, incomprensione, da parte dei suoi, che sembrano quasi scandalizzarci, in realtà spesso sono le nostre resistenze, ad entrare dentro questa sapienza rovesciata che è quella della pasqua. Dove anche noi abbiamo la stessa fatica nel comprendere, la stessa fatica nel metterci alla sequela, ma è la strada che ci viene indicata, è la sapienza nuova di cui noi sentiamo il bisogno per poter soddisfare quel desiderio di vita eterna, per essere salvati, per entrare dentro il regno, il compimento del regno per la vita di ciascuno di noi. Anche noi, un po’ arrancando, alla sequela di Gesù, nel volere imparare a vivere la sua offerta, il suo servizio, che è l’offerta della vita, vogliamo accogliere con fiducia questa parola, sentendoci raggiunti da una parola che vuole operare in noi ciò per cui è stata mandata. Questa partecipazione piena all’offerta di Gesù è il segreto della vita cristiana.

Siamo in presenza oggi di una crisi di fede che è anche crisi della ragione. Abbiamo bisogno di vedere per credere. Per questo i cristiani, come è stato detto in tante occasioni, devono essere oggi testimoni della speranza nel Cristo risorto. A Gerico un cieco che stava per la strada a mendicare, viene informato che sta passando Gesù Nazareno. Inizia, allora, a gridare: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me”. Nessuno poteva sospettare tanta conoscenza biblica nel povero cieco, che si appella a Gesù come “Figlio di Davide”. Con questo nome i profeti avevano annunciato la venuta del Messia, colui il quale avrebbe ricevuto da Dio l’unzione (il Cristo) come sacerdote, re e profeta, il salvatore del suo popolo Israele. Il cieco si riferisce a questa prerogativa di Gesù per chiedere la guarigione. E in realtà il Figlio di Dio era atteso come salvatore. Lo chiamerai Gesù, aveva detto l’angelo in sogno a Giuseppe, poiché salverà il popolo dai suoi peccati. È questa la missione che “il figlio di Davide” doveva compiere secondo la volontà del Padre, la stessa missione che Gesù ha affidato alla sua Chiesa, chiamata a essere nel tempo e nella storia portatrice di salvezza, continuando proprio a salvare il mondo dai suoi non pochi peccati. Coraggio, alzati. Dopo tanto gridare, nonostante la folla contraria, Gesù fece chiamare il cieco: “Coraggio, alzati”. Avrebbe anche potuto guarirlo lasciandolo seduto, ma il cieco “buttato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù”. È il primo passo verso la guarigione. È stato detto che Dio è sceso da noi facendo tutti i gradini della scala, ma ci chiede di fare noi almeno un gradino per incontrarci con lui. È necessaria la nostra risposta libera per giungere alla fede. Dio non ci costringe, nessuna religione può essere violenta e costringere qualcuno a credere. Deve essere prima rispettata la ragione, senza la quale non si può neppure giungere alla fede. Quando si parla di “fede cieca”, si usa una definizione molto discutibile, poiché nulla è più luminoso e illuminato della fede, che completa e non annulla le conquiste della ragione. Per questo motivo, il Signore anche per la fede chiede la nostra collaborazione. Ci chiede di accettare il suo dono liberamente, come scelta della nostra volontà. La supplica accorata del cieco consegue due effetti: la guarigione e la sequela. La prima di ordine fisico. La seconda spirituale. Non si è limitato, però, a ricevere un dono inestimabile, ha voluto anche lui restituire qualcosa, prendendo a seguire Gesù per la strada. La sequela, infatti, è la prerogativa del discepolo che vuol seguire l’insegnamento del maestro e fare la sua stessa strada, il cammino che porterà Gesù sino al Calvario, un cammino di contrasti e di sofferenza. Il discepolo non può illudersi di avere una sorte diversa. “Chi vuol venire dietro di me, prenda la sua croce e mi segua”. Gesù non ha fatto sconti, né possiamo chiederne, se vogliamo essere suoi veri discepoli. IL SANTO DELLA SETTIMANA a cura di Daniela Catalano

San Francesco Diaz

La Chiesa il 28 ottobre fa memoria di San Francesco Diaz del Rincòn, domenicano morto martire in Cina nel 1748 e appartenente al gruppo di martiri domenicani che furono beatificati il 6 gennaio 1893 da papa Leone XIII e canonizzati da papa Giovanni Paolo II il 1° ottobre del 2000. La ricorrenza liturgica per questo gruppo è il 9 luglio, oltre al giorno del proprio martirio. La presenza del cristianesimo cominciò ad affacciarsi in Cina nel XII secolo, ma con l’avvento al potere della dinastia dei Ming nel 1370, ci fu una battuta d’arresto fino alla fine del secolo XVI. La ripresa dell’evangelizzazione si ebbe soprattutto con il gesuita Matteo Ricci arrivato in Cina nel 1583, Le condizioni politiche continuarono ad essere favorevoli al cristianesimo, anche al tempo della dinastia Manciù (1644) e fino quasi alla morte dell’imperatore Kang-Hi, anche se nel 1648, in una isolata esplosione di violenza perse la vita il missionario domenicano san Francesco Fernandez de Capilla, protomartire della Cina. A seguito della questione dei riti cinesi e delle disposizioni provenienti dalla Santa Sede, l’imperatore KangHi si inasprì, cominciando ad avversare i missionari cattolici. Nel 1736-37 con Kien-Lung si proibì la predicazione della religione cristiana. All’opera di

evangelizzazione della Cina cooperarono, i Domenicani dal 1587, i Francescani dal 1590, gli Agostiniani dal 1680 e i Lazzaristi dal 1711. Nel 1747-48 si ebbero cinque martiri domenicani tra cui Francesco Diaz, nato a Ecíja nell’Andalusia, il 2 ottobre 1713 ed entrato a 17 fra i domenicani. Fece la sua professione il 12 settembre 1731. Nel 1735, spinto dalla sua fervente vocazione missionaria andò nelle Filippine e poi raggiunse la regione del Fukien in Cina. A causa della persecuzione contro i missionari cristiani, fu arrestato, processato e condannato a morte insieme ai quattro confratelli conterranei. La sentenza mediante strangolamento, fu eseguita la sera del 28 ottobre 1748 dopo circa due anni di carcere, aveva 35 anni e era il più giovane del gruppo dei domenicani martiri. Le reliquie di tutti e cinque i martiri, furono raccolte dai fedeli e portate a Manila nelle Filippine, dove si venerano nella chiesa di S. Domenico.


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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 18). Resurrezione (tel. 44674) ore 10 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18). Medassino (tel. 640395) ore 11-17,30 (sabato 17,30). Torremenapa-ce (tel. 646108) ore 11. Campoferro ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore 11. Carmine festi-

vo 11,15. Ospedale ore 17. Gerlina ore 9. San Sebastiano (rito bizantino ucraino) ore 14. San Giovanni (rito ortodosso rumeno) ore 10. Farmacie di turno aperte dal 22 al 28 ottobre 2015 Giovedì 22: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Venerdì 23: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Sabato 24: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Domenica 25: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Lunedì 26: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Martedì 27: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429)

Varzi Sabato l’inaugurazione nel piazzale del municipio alla presenza dei sindaci

La nuova ambulanza della Croce Rossa

VARZI - E’ stata inaugurata sabato a Varzi la nuova ambulanza H24 che presterà servizio lungo il vasto territorio della Valle Staffora. Hanno partecipato numerosi sindaci della Comunità Montana, accanto al presidente Gianfranco Alberti, primo cittadino di Varzi. Una giornata da ricordare per la C.R.I., anche per gli esami del corso base sostenuti da 14 ragazzi che entrano così a far parte dell’associazione benemerita. “Mia nonna materna era di Menconico e mio nonno di Varzi. Quindi sono molto legata a questi territori. – ha dichiarato il presidente del Comitato Locale C.R.I. di Voghera e della Delegazione di Varzi Ondina Torti – Siamo a Varzi dal 1974, sono 41 anni di collaborazione con questa comunità. Vogliamo incrementare ancor più questo rapporto con la gente potenziando i mezzi, formando nuovi volonta-

ri, come i ragazzi che hanno appena superato il corso base che abbiamo organizzato presso i locali della Comunità Montana”. Dopo la benedizione al nuovo mezzo impartita dal parroco, don Gianluca Vernetti, si è passati al taglio del nastro tricolore, da parte di Gianfranco Alberti. Poi la conclusione degli esami, che hanno visto 14 nuove leve in forza alla Delegazione C.R.I. di Varzi, pronta a prendersi cura del prossimo 24 ore su 24 presso la sede all’interno del complesso ospedaliero. “E’ una buona notizia il finanziamento che arriva in questi giorni dalla Regione a favore del nostro ospedale, e la è altrettanto l’attenzione che Croce Rossa dedica alla Comunità Montana, non solo con i servizi di emergenza e urgenza con il 118, ma anche con il telesoccorso e tutte le attività socio-assistenziali che i volontari svolgono

già periodicamente presso la Fondazione San Germano e la Casa degli Amici, dai ragazzi diversamente abili” – ha concluso Alberti. Ora la Croce Rossa di Voghera si prepara all’inaugurazione di un nuovo mezzo, un Doblò per il trasporto delle persone diversamente abili, acquistato con il contributo di diversi sponsor della zona: appuntamento a sabato 24 ottobre alle ore 11 presso la piazzetta di fronte alla chiesa di San Rocco in via Emilia. Poi, a novembre, arriverà anche il taglio del nastro per il nuovo Centro Mobile di Rianimazione a disposizione degli ospedali di Voghera e di Varzi. Il Comitato Locale C.R.I. oltrepadano è tra i più attivi in Italia per numero di servizi e chilometri macinati tutto l’anno, senza dimenticare i comuni e l’estensione territoriale garantita Nel 2014 i km totali percorsi

dal Comitato di Voghera (compresi quelli dei mezzi di Protezione Civile) ammontano a 495.067, quelli di Varzi a 95.197. I servizi garantiti dal Comitato di Voghera lo scorso anno sono stati 18.626, di cui 1.651 solo dalla Delegazione di Varzi. Per quanto riguarda i mezzi, con il Centro Mobile inaugurato a Varzi, sono 13 le ambulanze, 9 le vetture (uno Scudo per invalidi), due pullmini (uno per invalidi), la ex automedica utilizzata come vettura, un pullman da 50 posti. Mentre la Protezione Civile può contare su tre camion (di cui uno per recupero mobili), un fuoristrada, un furgone, cucina, bagni, un rimorchio, una motopompa, un generatore, un autocarro. Tutto questo lavoro viene svolto con l’ausilio di una trentina di dipendenti e circa 300 volontari. Mattia Tanzi

Alla Pezzani premiati i medici volontari

VOGHERA - Cinque medici odontoiatri e sette odontotecnici oltrepadani premiati dall’Ordine di Malta con l’onorificenza della Medaglia di Bronzo al Merito Melitense perché impegnati nell’ambulatorio realizzato dai Cavalieri di Malta all’interno della casa di riposo Pezzani di Voghera. Il valore complessivo di mercato degli interventi compiuti dal 2010 a oggi è di oltre 100 mila euro. I medici oltrepadani premiati sono Luigi Aramini, Ettore Rossi, Alberto Montini Colombani, Gian Maria Deprati Stroppa e Omar Bonin. Con loro gli odontotecnici Marco Gandolfi, Roberto De Paoli, Michele Saviotti, Maurizio Civini, Fabrizio Passoni, Andrea Gatti e Gian Piero Dabusti (alla memoria).

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Giovedì 22 ottobre 2015

STRADELLA - VALLE STAFFORA

Mercoledì 28: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Edicole aperte domenica 25 ottobre 2015 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 25 ottobre 2015 (Turno F): AGIP/ENI, via Lomellina 50; TOTALERG, via Bobbio 21.

CERVESINA - Organizzato dal Lions la Collegiata

Meeting in castello sul “Made in Italy”

CERVESINA - Il Lions Club Voghera la Collegiata, presieduto da Raffaella Fiori, venerdì 9 ottobre presso il castello di San Gaudenzio, ha aperto l’anno sociale con un meeting dal titolo “Made in Italy, creatività ed imprenditoria all’avanguardia nel mondo”. Relatore è stato Massimo Torti, Segretario Nazionale della Federazione Moda Italia. Ospiti sono stati: il presidente di Zona Roberto Berti; i presidenti dei Lions Clubs Voghera Castello Visconteo e Ultrapadum Ticinum, Graziella Zelaschi e Marco Pampanin; il sindaco di Voghera, Carlo Barbieri; l’assessore alla Cultura e al Commercio, Marina Azzaretti; il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Pavia, Marco Salva-

deo. Feder Moda è la più importante organizzazione di rappresentanza del dettaglio e dell’ingrosso nei settori abbigliamento, arredamento, pelletteria, articoli sportivi, con circa 35.000 imprese commerciali associate. Questa federazione tutela gli interessi dei soggetti imprenditoriali e professionali, utilizza progetti che si pongono l’obiettivo di dare visibilità alle eccellenze del made in Italy, mette in risalto il valore della manifattura del nostro Paese. La serata, a scopo benefico, ha contribuito alla raccolta fondi per attuare services che quest’anno saranno indirizzati alla prevenzione delle malattie della vista e all’aiuto ai non vedenti. Evelina Fabiani

CODEVILLA - Sono tanti i progetti e le iniziative in atto per l’Ecomuseo Prima Collina, che intende occuparsi di un particolare angolo di Oltrepò pavese, comprendente Montebello della Battaglia, Torrazza Coste, Codevilla e Retorbido. Il progetto ha coinvolto, nel corso degli anni,

i cittadini residenti, raccogliendo le adesioni delle principali associazioni, di istituti scolastici e del Fai. La sede dell’Ecomuseo ospiterà un altro incontro questa sera, alle ore 20.30. Il titolo sarà “Piccoli luoghi, grandi opportunità”, con il moderatore Gian Battista Ricci.

Stasera il nuovo incontro all’Ecomuseo


Casteggio Nell’area Truffi si terrà la 31^ fiera dedicata al pregiato tubero

L’Oltrepò punta a valorizzare i tartufi

CASTEGGIO - Domenica 29 novembre, a Casteggio, presso l’area fieristica OltrExpo si svolgerà la 31^ Fiera del Tartufo e del Miele. Divenuta ormai un appuntamento classico per tutti coloro che sono alla ricerca del pregiato tubero, ma anche di tutti quei prodotti tipici di nicchia, commercializzati direttamente dai produttori locali. Anche se pochi lo sanno il tartufo è un’eccellenza dell’Oltrepò Pavese, sia nella

varietà “nero” sia in quella più pregiata “bianco”, non per niente l’Oltrepò viene definito anche “Territorio Vittadiniano” dal professor Carlo Vittadini dell’Università di Pavia, che nell’800 classificò per la prima volta i funghi apogei, i tartufi appunto, studiando e analizzando i tartufi dell’Oltrepò Pavese, ecco perché uno degli obbiettivi della fiera è di affermare il territorio per la sua tradizione legata ai tartufi, tradizione e storia poco conosciuta, poiché

nell’800, quando Carlo Vittadini studiò e classificò i funghi apogei, l’Oltrepò Pavese era annesso al Piemonte. Ma i padiglioni della fiera non ospiteranno solo i tartufai, ma anche diverse tipologie di prodotti tipici di tutto il nord Italia come salumi ed insaccati, formaggi, farine e cereali, cioccolato, olio, frutta secca e l’immancabile miele, prodotto ricco di elementi nutritivi anche adatto a particolari terapie curative.

Fondamentale anche in questa edizione la collaborazione con l’associazione “Ricercatori tartufi Oltrepò Pavese”, per la realizzazione della gara dei cani da tartufo e il concorso fra tartufai che premierà il miglior tartufo bianco. Per il pubblico, sempre all’interno della fiera, sarà allestita un’isola con tavoli e sedie dove si potrà, comprando direttamente dagli espositori, consumare prodotti tipici caldi e freddi. Sarà presente anche l’Istituto Alberghiero Enaip di Voghera. Gli alunni cucineranno in uno show cooking, coinvolgendo il pubblico, diversi tipi di risotto che poi metteranno in degustazione per i presenti. Per chi invece volesse integrare la visita alla Fiera del Tartufo e del Miele con il pranzo in un ristorante o agriturismo del casteggiano, troverà l’elenco sul sito internet (www.tartufoemiele.it). Mattia Tanzi

BRESSANA BOTTARONE - Domenica scorsa Alberto Morini e Alessandro Bottazzi hanno tenuto una lezione di arte

La chiesa parrocchiale di Argine è uno scrigno barocco

BRESSANA BOTTARONE - “Nella lettura di un’opera d’arte ciascuno vi trova quello che vi porta. E anche questo è collaborazione d’arte”: con queste parole di Cesare Angelini si è conclusa la “lezione” tenuta dell’architetto Alberto Morini e dell’ingegnere Alessandro Bottazzi nel pomeriggio di domenica 18 ottobre nella chiesa parrocchiale di Argine, frazione di Bressana Bottarone. L’argomento affrontato è stato “Il Barocco e la sua declinazione nell’edificio sacro costruito dall’Andreazzi nel 1754”. La proiezione di diapositive ha consentito ai numerosi presenti di confrontare le caratteristiche di diversi capolavori e di ritrovarle espresse nell’architettura del luogo in cui essi si trovavano, nei suoi fregi e nelle sue

decorazioni. Sono stati comparati particolari costruttivi fotografati da vicino prima e dopo i recenti lavori di restauro. Il discorso ha approfondito anche gli aspetti più propriamente geometrici della pianta, soffermandosi sulla sua forma ellittica che avvolge i fedeli che entrano in chiesa invitandoli a volgere lo sguardo verso l’altare, e sulla proporzione aurea che si può rinvenire in questa costruzione particolarmente armoniosa, luminosa e bella. Il parroco, don Giuseppe Bruniera, nel salutare i presenti, ha fatto proprie le parole del suo collega scrittore Angelini, dandone una lettura “pastorale”: anche nella parrocchia ognuno trova ciò che vi porta, e ha invitato tutti a partecipare alla vita della chiesa, ciascuno con i propri doni. Paola Bottazzi

A Riccagioia il primo simposio internazionale sui sottoprodotti del vino TORRAZZA COSTE - Si è tenuto a Riccagioia il primo simposio internazionale sul riutilizzo a livello alimentare degli scarti della lavorazione dell’uva. Organizzato dal Gal – Fondazione per lo sviluppo dell’Oltrepò Pavese il 2 ottobre, l’incontro ha fatto il punto sulle nuove tecniche che aprono prospettive interessanti: gli esperti di caratura internazionale si sono alternati per tutta la giornata portando studi ed esempi di grande valore scientifico. L’industria enologica e le distillerie generano infatti diversi milioni di tonnellate di sottoprodotti all’anno a livello mondiale. I sottoprodotti, pur non essendo pericolosi, pongono seri problemi di inquinamento a livel-

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lo ambientale nel caso di rilascio diretto in suolo o acque, a causa dell’elevato contenuto in sostanza organica e della produzione concentrata in pochi mesi dell’anno. Ecco perché è necessario disporne in maniera adeguata. Considerando la totalità dei sottoprodotti di cantina, mediamente le vinacce rappresentano la parte princi-

pale (sino al 60% in peso), seguite dalle fecce (25%) e dai raspi (14%). Siccome vinacce e fecce possono essere ulteriormente distillate, considerando una filiera allargata che comprenda la distillazione, le vinacce distillate rappresentano il sottoprodotto finale. Tutti gli impieghi attuali, prevedono un utilizzo diretto dei residui che, proprio per questo,

possono essere correttamente classificati come sottoprodotti. La produzione agroalimentare, che potrebbe anche intendersi come la stessa filiera enologica, appare però ancora vincolata da alcuni aspetti legislativi. Inoltre, non si può pensare di volere indirizzare a produzioni agroalimentari tutti i sottoprodotti generati. È opportuno valutare quali sottoprodotti possano avere i requisiti qualitativi necessari e quali siano le effettive potenzialità del mercato. Di sicuro questo incontro ha svelato una interessante strategia per la riduzione dell’impatto ambientale e la contemporanea valorizzazione dei residui di vinificazione.

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Giovedì 22 ottobre 2015 BRONI - Gigi Moncalvo ha dato il via alla stagione

Parte il nuovo anno dell’Unitre

BRONI - Con la presenza di Gigi Moncalvo si è aperto ufficialmente domenica 18 ottobre il nuovo anno accademico dell’Unitre di Broni. Il noto giornalista ha presentato al folto pubblico intervenuto nell’aula civica del centro polifunzionale il suo libro “Agnelli Segreti. Peccati, passioni e verità nascoste dell’ultima Famiglia reale italiana”. L’amministrazione comunale di Broni era rappresentata dal vice sindaco Antonio Riviezzi, dall’assessore alla cultura Ernesto Bongiorni e da quello ai servizi sociali Cristina Varesi. Prima dell’intervento di Moncalvo, la presidente Graziella Moroni ha fatto gli onori di casa. Subito ha avuto parole di ringraziamento: per l’amministrazione comunale, per tutti i collaboratori, per gli “studenti”, la vera ricchezza dell’Unitre. Anche quest’anno la presidente ha sottolineato il fatto che tutte le attività dell’associazione sono caratterizzate dal volontariato. Ha quindi presentato il nuovo anno accademico. Un anno che sarà ancor più ricco di proposte, di corsi, di laboratori. Un’ottantina i corsi nelle aree storico-umanistica, artistica, linguistica e scientifica, accanto ad una decina di laboratori, tra cui il coro dell’Unitre, il laboratorio di pittura, quello di teatro, di computer, di fotografia, di maglia e di cucito, senza dimenticare il bridge. Non mancheranno le gite (per quella in Normandia dal 12 al 15 maggio 2016 si raccolgono già le adesioni), gli eventi (il concerto natalizio il 18 dicembre, la festa finale l’8 maggio) e le presentazioni di libri in alcu-

ne domeniche al pomeriggio. I docenti che si alterneranno da ottobre a maggio sono oltre ottanta. Numeri significativi quelli di questa particolarissima università, un’università delle tre età come correttamente la si deve chiamare, a sfatare il luogo comune che all’Unitre debbano andare solo gli anziani. L’Unitre è aperta a tutte le fasce di età, proprio perché il servizio che offre è per tutti. Compito primario di questa benemerita associazione che a Broni è attiva dal 2000 (vi nacque grazie alla felice intuizione della sua prima presidente, la mai dimenticata Tiziana Dellavalle) è certamente quello di fare cultura, ma anche e soprattutto di offrire spazi di socializzazione, di incontro, di promozione umana. “In questi anni – osserva Graziella Moroni – abbiamo lavorato prima di tutto su questo fronte e in molti mi hanno confidato che grazie all’Unitre sono riusciti a vincere la solitudine, hanno trovato nuove amicizie e questa è la cosa che più mi commuove e che più mi riempie di orgoglio, oltre a spronarmi ad impegnarmi sempre di più in quello che io considero un bellissimo servizio a favore dei nostri soci che provengono non solo da Broni, ma anche dai comuni vicini”. Una vera e propria “agenzia di cultura e di socialità” è dunque l’Unitre che, dopo l’inaugurazione ufficiale, ha dato il via all’anno accademico per il 2015-2016 nella giornata di lunedì 19 ottobre. I primi ad entrare in aula i partecipanti ai corsi di letteratura, di cucito, di inglese e di approfondimento dei “Promessi Sposi”. Marco Rezzani

VARZI - L’asilo è stato accreditato al Comune

Sconti del 30% sulla retta mensile VARZI - L’asilo nido “Zuccherino” di Varzi è stato accreditato in questi giorni al Comune. L’accreditamento consentirà alle famiglie di poter accedere al nido usufruendo di contributi dai Piani di Zona, riducendo la retta mensile del 30%. L’asilo nido comunale, aperto dal mese di gennaio e gestito da L.m.a Snc di Monica Figheti, Alessia Grisi e Linda Sala, ospita attualmente dieci bambini di età

Restauri, antichità, perizie e catalogazioni. Concessionari di zona per la ditta Puccini, costruttori e restauratori di organi a trasmissione meccanica. Preventivi gratuiti.

compresa tra i tre mesi ed i tre anni provenienti da Varzi, Val di Nizza, Trebbiano, Ponte Nizza e Santa Margherita di Staffora. “Per chi si iscrive entro la fine di novembre – spiega Linda Sala – la quota di iscrizione sarà gratuita”. Gli spazi sono stati concessi gratuitamente per un anno dall’amministrazione comunale che ha così completato l’offerta scolastica del capoluogo montano.


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Giovedì 22 ottobre 2015

Salice Terme Dopo 12 anni di servizio pastorale nella località termale

Don Culacciati ha lasciato la parrocchia

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In Breve

IL POPOLO

S. MARIA DELLA VERSA/INAUGURAZIONE

La nuova sede degli Autieri

SALICE TERME - Sabato 17 ottobre alle ore 11 la Comunità di Salice Terme si è stretta intorno a mons. Valentino Culacciati che dopo quasi 12 anni ha lasciato la parrocchia. Una cerimonia commovente, dove lacrime di gioia miste a tanta malinconia hanno preso il sopravvento. Mons. Culacciati era entrato in questa parrocchia il 6 dicembre 2003 come successore del compianto ed indimenticabile don Angelo Chiapponi. Al suo ingresso l’allora sindaco Elio Berogno, in rappresentanza dell’intera cittadinanza, lo aveva accolto con gioia e speranza, certo che il suo operato avrebbe portato grandi risultati, come così è stato. “Sono certo di interpretare i sentimenti della popolazione tutta nel porgere a don

Valentino Culacciati il più cordiale benvenuto fra noi. – così dichiarava letteralmente in quel giorno Berogno – La figura del parroco per i nostri paesi è sempre stata di estrema importanza ed è nella parrocchia che si creano le condizioni spirituali per favorire le vocazioni, la frequenza all’oratorio e la partecipazione”. Lo scorso sabato, con la presenza di Mons. Vittorio Viola, vescovo di Tortona, e delle autorità locali, tra cui Gabriele Barbieri, sindaco di Godiasco Salice Terme, Romano Ferrari, sindaco di Rivanazzano Terme e Celestino Pernigotti, sindaco di Ponte Nizza, si è voluto rendere omaggio alla devozione, al sacrificio e all’impegno che don Valentino ha profuso in questi anni di missione sa-

cerdotale. La parola chiave è stata “grazie”, grazie da parte dei cittadini, dei bambini, delle famiglie e di tutte quelle persone che hanno vissuto con mons. Culacciati una tappa importante della loro vita: nascite, matrimoni, feste in oratorio, momenti di educazione nelle scuole e tanto altro. “Non andrà in pensione, – ha detto Mons. Viola – ma cambierà solo volto alla sua funzione di Ministro”. “Quando la vita ci impone una fase di cambiamento noi non dobbiamo né possiamo sottrarci, – ha aggiunto mons. Culacciati – e come accade nelle famiglie, da padre diventerò il nonno della parrocchia senza mai venir meno al mio spirito di sacrificio e di amore”. Al termine della cerimonia è stato allestito un buffet a

base di tipicità locali per concludere in festa questo saluto. Durante il rinfresco Gabriele Barbieri ha personalmente consegnato a mons. Valentino una targa di onorificenza. A seguire Romano Ferrari ed altri presenti hanno omaggiato l’amato “Don” di importanti riconoscimenti. Pur abbandonando il suo ruolo, a mons. Culacciati è stato chiesto di continuare, nel limite del possibile, a garantire i principali servizi di funzione liturgica, almeno nell’immediato. Mons. Viola ha concluso: “Stiamo già valutando possibili soluzioni, preparatevi al cambiamento, il cambiamento è vivacità e va vissuto come un di più e non come un di meno”. Stefania Bertonazzi

Sono iniziati i lavori sulla frana di Costa Cavalieri

FORTUNAGO - Il Dipartimento di Protezione Civile ha finanziato il comune di Fortunago messo in ginocchio da frane e smottamenti stanziando un contributo di 300 mila euro. Grazie a questi fondi l’amministrazione guidata dal sindaco Pier Achille Lanfranchi riuscirà a far fronte alle spese di ripristino e sistemazione del versante di Costa Cavalieri, danneggia-

to da movimenti franosi che minacciano addirittura alcune abitazioni. La prima richiesta alla Regione Lombardia era stata inoltrata dopo gli eventi calamitosi di novembre 2014 mentre un secondo sollecito era stato fatto nel mese di aprile. Successivamente il sindaco aveva incontrato l’assessore regionale alla Protezione Civile Simona Bordonali con lo scopo di accelerare

le procedure. “E’ il primo intervento diretto a risanare e prevenire danni al territorio, che grazie al finanziamento dello Stato tramite la Regione Lombardia potrà essere tempestivamente risanato, mettendo in sicurezza le case, metanodotto, elettrodotto, strada e acquedotto comunale. – dichiara il primo cittadino Lanfranchi – Siamo soddisfatti del Piano adottato a Roma dalla

Presidenza del Consiglio dei Ministri, poiché ci viene in aiuto con un adeguato fabbisogno finanziario che consentirà di sistemare l’area interessata dagli eventi calamitosi, con conseguente opera di prevenzione, salvaguardia e tutela delle nostre colline”. Il progetto esecutivo è stato immediatamente approvato dal Comune e i lavori sono iniziati in quesit giorni.

Da qui intraprendo un itinerario che mi porta a consegnare il pane nelle cittadine di Travo, Rivergaro, Quarto e Gossolengo per poi ripercorrere la strada al contrario. Questo viaggio obbligato permette a me e alla mia famiglia di evitare la chiusura dell’attività”. Nel panificio, che si trova vicino alla farmacia del

paese, lavorano oltre a Fabio, il padre Francesco Vergagni detto “Franco”, 60 anni e la mamma Silvana Buscaglia, 53 anni. “Il panificio è stato rilevato da mio padre nel 1988. – continua a raccontarci Fabio mentre serve un cliente giunto dalla lontana frazione di Lama – Per diversi anni le cose sono andate bene, grazie alla presenza di tanti residenti e soprattutto dei turisti che in estate affollavano le località montane. Poi, a causa della chiusura delle discoteche, delle tante attività presenti e dello spopolamento, abbiamo iniziato a soffrire. Mio padre si alza alle 2 per fare il pane e mia madre dà una mano in negozio. E’ durissima ma cerchiamo di resistere alla crisi allargando il giro del pane”.

All’interno del panificio c’è anche un mini market con prodotti di prima necessità che servono a soddisfare il fabbisogno locale e soprattutto le esigenze delle tante persone anziane che abitano nei paesi e nelle frazioni di montagna. Fabio svolge anche una funzione sociale. “Infatti, il giro del pane continua anche all’interno del vasto territorio del Brallo che arriva a toccare Ponte Organasco sul fiume Trebbia. – conclude Fabio – Soprattutto in inverno, quando c’è la neve, mi sposto armato di pala, con il mio furgoncino per consegnare 50 grammi di pane, una bottiglia d’acqua e un pezzo di formaggio agli anziani. Il tutto per un incasso quotidiano che si aggira attorno ai 150 euro”. Mattia Tanzi

Il panettiere che percorre 150 chilometri al giorno

BRALLO DI PREGOLA - Tutte le mattine si alza alle 5.30, beve un caffè, carica il pane sul furgoncino, saluta i genitori e percorre 150 chilometri su strade impervie di montagna per consegnare il pane in tante località che si trovano tra le province di Pavia e Piacenza. Questo è il viaggio della “sopravvivenza” che Fabio Vergagni, 35 anni, titolare della panetteria del Brallo, deve compiere per resistere ad una crisi che da queste parti si fa sentire ancora di più rispetto ai grandi centri cittadini. “Dal centro del Brallo (anche in inverno e con la neve), salgo a Pregola per poi scendere su quella strada stretta e piena di tornanti che da Ceci porta al centro di Bobbio in provincia di Piacenza. – racconta Fabio Vergagni –

Gli Autieri oltrepadani hanno una nuova sede. Da Barbianello si sono “trasferiti” a Santa Maria della Versa nell’area del campo da tennis parrocchiale in disuso da parecchi anni e concessa in comodato d’uso dalla locale parrocchia. Grazie all’impegno di alcuni soci volonterosi, il locale che fungeva da spogliatoio è stato bonificato e rimesso a nuovo, così come l’area dove insisteva il campo da tennis. La sede è operativa da circa un mese, dallo scorso 12 settembre quando si è svolta l’inaugurazione ufficiale. VOGHERA/ASSOCIAZIONI

La Croce Rossa cerca volontari

“Fare di più, fare meglio, ottenere un maggiore impatto”: questo è il motto che la Croce Rossa di Voghera lancia per il nuovo corso per volontari. Il corso ha avuto inizio ieri, mercoledì 21 ottobre, con la serata di presentazione e si svolgerà nei locali della sede amministrativa di via Carlo Emanuele. Le lezioni avranno cadenza bisettimanale, il martedì e giovedì dalle 21 alle 23.

BRONI/LIBRI

I luoghi del ricordo dell’Oltrepò

Sabato 24 ottobre si terrà alle ore 16.30 a Broni nel polo culturale di via Matteotti la presentazione del libro “I luoghi del ricordo dell’Oltrepò Pavese” di Giovanni Giorgi. Durante l’incontro sul volume che parla della Resistenza, avverrà la proiezione di immagini e racconti. Interverranno Ernesto Bongiorni, presidente della sezione Anpi di Broni, Antonio Armano, giornalista de “Il Fatto Quotidiano” e Tullio Montagna, presidente regionle dell’Anpi. L’incontro terminerà con le conlusioni di Alberto Merlini, segretario della sezione Anpi di Broni.

RIVANAZZANO TERME/SERVIZI

Certificati anagrafici online

I cittadini di Rivanazzano Terme potranno richiedere i certificati anagrafici online mediante la tecnologia del timbro digitale. Basta disporre di un PC, di una connessione internet, di un indirizzo di posta elettronica ordinaria e di una stampante, per richiedere e ottenere certificati in tempo reale, per sé e per i componenti del proprio nucleo famigliare, 24 ore su 24, senza recarsi agli sportelli comunali. Ecco uno dei risultati del progetto “Comuni in Tempo”, finanziato da Regione Lombardia, di cui è capofila Rivanazzano Terme, che vede anche la partecipazione dei Comuni di Codevilla, Godiasco Salice Terme, Retorbido e Torrazza Coste.

CASANOVA STAFFORA/LAVORI

Sarà illuminato il parco giochi

Grazie ad un contributo solidale dell’Unione Sportiva l’Amministrazione comunale di Santa Margherita di Staffora riuscirà ad illuminare il parco giochi per bambini e l’area riqualificata lungo la provinciale nella frazione di Casanova Staffora. “Per l’installazione dei due nuovi punti luce sosterremo una spesa di circa 2500 euro. -– spiega il primo cittadino Andrea Gandolfi – Si tratta di un intervento che va a completare la riqualificazione di quell’area lungo il torrente Staffora. Devo ringraziare i volontari dell’Unione Sportiva che hanno contribuito all’intervento stanziando 1000 euro”. Inoltre, l’amministrazione comunale ha deciso di partecipare al bando sull’efficienza energetica di Regione Lombardia per poter posizionare dei pannelli fotovoltaici sul municipio e sul centro polifunzionale.

Dott. Massimo Fontana

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IL POPOLO

ATTUALITA’ RELIGIOSA

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Giovedì 22 ottobre 2015

Tortona Giovedì 15 ottobre in seminario. La riflessione condotta da Mons. Gabriele Mana vescovo di Biella

Il primo ritiro spirituale per i sacerdoti e i diaconi

TORTONA - Si è tenuto nella mattinata di giovedì 15 ottobre presso il Seminario di Tortona, il primo Ritiro Spirituale di sacerdoti e diaconi, in programma per l’anno pastorale in corso. Alle ore 9.30 è stata celebrata nella cappella la preghiera dell’Ora terza. La Liturgia delle ore, presieduta da Mons. Vittorio Viola, ha dato così avvio al momento di spiritualità. Mons. Vescovo ha quindi espresso, in una breve riflessione, il significato profondo del nostro trovarsi insieme: “Non è tempo sottratto all’azione pastorale, quello di concedere alcune ore al silenzio e alla riflessione”. Poi ha illustrato l’importanza di ritrovarci in questi spazi per lo spirito, nei quali, in un’azione pastorale vera e propria, possiamo ascoltare la Sua voce, rigenerare il cuore e vivere momenti di autentica comunione con i confratelli. Ha invitato dunque a custodire il clima di ascolto, creando il

silenzio non solo esteriormente, ma soprattutto interiormente, lasciando da parte le nostre confusioni, preoccupazioni e parole. Scesi nel salone, Mons. Gabriele Mana, vescovo di Biella dal 2001, ha tenuto la meditazione; prima di affrontare il tema della misericordia ha speso alcune parole per delineare l’identità presbiterale: essa è mortificata se non viene inserita in un corpo ontologicamente soprannaturale: il presbiterio. La nostra identità non può essere solitaria; è essenzialmente comunionale. Con parola pacata ed efficace ha passato in rassegna alcuni aspetti molto concreti della vita ministeriale del sacerdote in chiave di misericordia: prima di essere buoni confessori occorre essere sinceri penitenti; la fede non è ideologia, essa è autentica non solo quando non si hanno dubbi sulle verità di fede, ma quando si vive secondo verità e si cerca, alla luce della Parola di Dio, l’incontro personale con Lui. Allo stesso modo

la misericordia non è astrazione, ha un volto e un nome: Gesù che fa vivere la nostra parte mortale con Lui, risorto e vivente. Da ciò nasce la gioia del presbitero: non frutto di congiunture positive o segno di semplice buona educazione, ma espressione visibile dell’incontro con Lui che mi fa lieto. Solo così

saremo consumati dal desiderio di essere ministri di misericordia. Ha accennato quindi alla figura della Vergine di Loreto, in pellegrinaggio in questi giorni nelle Diocesi italiane. Essa è ricoperta del mantello e si presenta agli occhi del fedele sempre vestita. Questo manto ricopre sia lei sia il Figlio, tanto da

farlo apparire quasi una continuazione della madre, inseparabile e inscindibile da lei. Solo così comprendiamo Gesù come unito a noi, tanto da vivere di Lui e far diventare il nostro respiro una cosa sola con il suo; utile a ciò è la ripetizione continua del suo nome. Mons. Mana ha continuato con un accenno anche al Crocifisso di san Damiano. Esso andrebbe prima di tutto adagiato per terra, accorgendosi che Gesù non appare sofferente, ma come adagiato nel suo letto. È il luogo dove trova riposo, un letto dove sta bene. Guardandolo sdraiato noi vediamo, al di là della sofferenza, il dono della vita che ci dà la salvezza; è l’Amore più grande che supera l’odio e la violenza della croce che ci dà pace. In questa immedesimazione con Gesù troviamo nel presbiterio il nostro luogo di riposo, perché è solo qui, in questa comunione, che offro a vita, per amore e nell’amore. Ha quindi commentato il brano del vange-

lo di Matteo sul perdono (18,21-35): “Quante volte devo perdonare il mio fratello?”. La vita ministeriale è come un “duplicatore”: se ricevo, dono; se ricevo amore, trasmetto amore; se ricevo misericordia, trasmetto misericordia. Terminata la meditazione, Mons. Viola ha esposto l’Eucarestia nella cappella. Un’ora di silenzio davanti a Lui, dove la grazia dell’ascolto che abbiamo vissuto nella meditazione è stata portata alla sua Presenza. Erano disponibili anche alcuni confessori per la Riconciliazione. Terminato il momento liturgico, dopo aver impartito solennemente la Benedizione Eucaristica, Mons. Viola ha ricordato i principali appuntamenti della vita diocesana, informando i presenti anche dell’accoglienza in un’ala del Seminario di un gruppo di profughi e ha invitato al pranzo per chiudere in fraternità la densa mattinata. Claudio Baldi

nare a parlare al cuore della gente, rendendo presente in mezzo a tutti l’Eternamente presente. Ha quindi toccato molte tematiche, dove oggi è urgente una testimonianza di prossimità cristiana: politica, vita civile, poveri, giovani, vita famigliare ed economia. La serata e il convegno si sono chiusi con la parola

del vescovo di Alessandria Mons. Guido Gallese, il quale ha espresso riconoscenza per le quattro serate di questo convegno e ha richiamato alla responsabilità tutti e ciascuno per essere veramente cristiani che sanno perdonare, che hanno misericordia, per portare davvero Dio ai fratelli. E questo è l’anno della mi-

sericordia: un cammino concreto di misericordia attuata, perché Dio sia tra noi attraverso la nostra testimonianza. Questo è stato anche il contenuto più autentico delle quattro serate: la testimonianza nel mondo occidentale, perché in tutti si risvegli il desiderio di Dio. c.b.

Convegno Teologico del SIT. Tra gli ospiti Martinez, presidente di Rinnovamento nello Spirito

ALESSANDRIA - Si è tenuta mercoledì 14 ottobre, presso l’Auditorium della Parrocchia di San Baudo-lino in Alessandria, l’ultima serata del Convegno teologico dal tema: la testimonianza cristiana nel mondo contemporaneo, organizzato dal SIT (Studio Interdiocesano di Teologia), dall’ISSR (Istituto Superiore di Scienze Religiose) e dall’Ufficio catechistico della Diocesi di Alessandria. Iniziato lunedì 5 ottobre con la prolusione accademica di apertura dell’anno scolastico di Mons. Josè Rodríguez Carballo, OFM Segretario della Congregazione degli istituti di vita consacrata e società di vita apostolica, di cui si è data già notizia, è continuato mercoledì 7 ottobre, quando, aiutati da don Secondo Barberis, docente di sociologia ISSR e SIT e da mons. Paolo Sartor, direttore dell’ufficio catechistico CEI, si è riflettuto sulla Chiesa e il mondo occidentale, cercando di delineare i tratti di una testimonianza oggi efficace. Il moderatore è stato don Vittorio Gatti, direttore del Servizio per la catechesi della Diocesi di Alessandria e Vicario generale. Don Barberis ha delineato i confini della secolarizzazione, ripercorrendone le principali tappe storiche e cercando di evidenziarne i continenti e le motivazioni, mentre don Sartor si è maggiormente soffermato sull’Annuncio, necessariamen-

te da “pensare” in termini nuovi e consapevoli per recuperare il calore del Vangelo come esperienza umanizzante poiché “può essere missionario solo colui che si sente bene nel cercare il bene del prossimo (EG 272)”. Lunedì 12, invece, si è affrontato il tema di una particolare forma di testimonianza, quella del martirio. È toccato al preside dello Studio Interdiocesano presentare don Matteo Crimella, docente di Sacra Scrittura alla facoltà teologica dell’Italia Settentrionale di Milano e Matteo Spicuglia, giornalista e redattore di TG Rai Piemonte. L’attualità del martirio è stata presentata dai due “Matteo” con precisione e passione; stimolati dalla preparazione di don Crimella, che ha ripercorso i contenuti profondi e la storia del martirio cristiano, abbiamo richiamato le grandi figure dei martiri del tempo antico dando il contenuto “teologico” alla serata, mentre dai reportage di Spicuglia, che come ogni buon giornalista fotografa la realtà e la racconta, abbiamo incontrato l’antico popolo degli Aramei con le sue ferite e le sue speranze. Siamo stati così messi a contatto con le storie, i volti e le testimonianze di chi oggi – il martirio non è venuto meno nella Chiesa – è straniero in patria e vede morire i propri cari semplicemente perché cristiani. Mercoledì 14 invece Ange-

lo Teruzzi, direttore dell’Ufficio per la pastorale scolastica della Diocesi di Alessandria, ha presentato mons. Massimo Marasini, docente di diritto canonico SIT e direttore della Caritas di Alessandria e Salvatore Martinez, presidente di Rinnovamento nello Spirito. Il tema loro affidato guardava invece alla Comunità credente, testimone di misericordia. Don Massimo ha portato la testimonianza peculiare della sua parrocchia (San Rocco in Alessandria), la quale, volendo vivere a pieno la dimensione caritativa che urge dal Vangelo, offre, con coraggio e disponibilità, ospitalità agli indigenti nelle strutte parrocchiali. Tale servizio non è solo del parroco o del singolo, ma è di tutta quanta la comunità, che risponde all’invito del Signore di condividere il proprio tetto con chi è nel bisogno. Quindi Martinez, con passione e carisma, ha affrontato il tema della misericordia, quale esperienza essenziale per l’annuncio oggi, facendo dei cristiani gli uomini della misericordia per definizione. Ha esordito dicendo di essere venuto a scuola di misericordia non per imparare qualcosa, ma per imparare Qualcuno, invitando i presenti ad interrogarsi tutti insieme se oggi, noi cristiani siamo davvero il volto della misericordia. Nelle comunità e dentro la Chiesa è fondamentale tor-


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ore 8.30 (sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 22 al 28 ottobre 2015 Giovedì 22: Destefanis, Via Emilia, 39 (tel. 0131 862008) Venerdì 23: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Sabato 24: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939); 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 25: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939)

Tortona Domani il convegno con protagoniste le tre strutture tortonesi

“Quale mission per le Case di Riposo?”

Il Centro Mater Dei di Tortona, sede del convegno

TORTONA - Venerdì 23 ottobre, alle ore 9 presso l’Auditorium del Centro Mater Dei di Tortona, si svolgerà un importante convegno dal titolo “Anno 2015: i diversamente ospedali - Quale Mission per le Case di Riposo?” che vede protagoniste le tre principali strutture! per anziani del tortonese: la residenza Leandro Lisino, il Cora Kennedy Sada e il Centro Mater Dei. Sarà un importante momento di incontro e confronto, un’occasione di formazione e al tempo stesso di approfondimento che vede coinvolti molti “addetti” ai lavori. Ognuno apporterà la propria esperienza per mettere a fuoco lo stato attuale del gestire e vivere la Casa di Riposo oggi. Un’opportunità per chi opera, risiede o per chi semplicemente è interessato al concetto vero di “abitare” in una struttura.! Silvio Roldi, medico di famiglia e responsabile del convegno, aprirà i lavori trattando di qualità di vita dell’Anziano in casa di riposo. Seguiranno Pia Camagna la quale relazionerà sul suo impegno presso il re-

parto di Cure Intermedie alla residenza Lisino, Luigi Prati che aggiornerà sullo stato delle cure domiciliari, Francesca Boveri, direttrice di Struttura del Centro Mater Dei a proposito del responsabile della residenza come garante per il benessere delle persone anziane, mentre Cristina Caldelara, direttrice sanitaria della Residenza Lisino, parlerà su cosa significa svolgere questa professione all’interno di una struttura così importante. Sarà poi la volta dei responsabili delle cooperative sociali che operano in queste tre strutture, Marì Chiappuzzo (Bios) e Daniele Raina (Amica Assistenza) sul ruolo e sulle responsabilità delle cooperative sociali nella gestione di una RSA nell’ambito dell’attuale emergenza sanitaria. Poi, a cascata, tutti gli altri operatori e professionisti che si avvicendano quotidianamente nell’importante lavoro di governo nelle case di riposo: dal presidente della Commissione di Vigilanza Asl Al, Giuseppe Pollarolo, all’infermiera Tosca Vendramin membro della

Commissione di Vigilanza della ASL AL, da Anca Neculau di Amica Assistenza, responsabile infermieristica del Centro Mater Dei, agli specialisti, l’ortopedico Maria Cristina Ottonee il chirurgo, Rino Feltri, ambedue del Distretto di Tortona, dallo psicologo Davide Milanese del Cora Kennedy, all’Operatrice Socio Sanitaria, Tiziana Viscilia del Centro Mater Dei. Nel pomeriggio la tavola rotonda vedrà interagire gli intervenuti sulla Mission delle Case di Riposo e sul loro futuro. Interverranno, tra gli altri, il Direttore dell’Azienda ASL AL Gilberto Gentili, Vittorio De Micheli, epidemiologo e Luciana Negri del Cisa. Moderatori della giornata saranno l’infermiera Anca Pavel, Fabio Mogni e Luisa Iotti. Coordineranno e delineeranno il bilancio della giornata il presidente dell’IPASVI, Salvatore Bellinceri e il dottor Silvio Roldi. La Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) della Provincia di Alessandria si propone con questo convegno, tramite una fotografia della realtà, di valutare lo stato dell’arte dell’assistenza fornita all’anziano nelle strutture a lui dedicate a Tortona e vuole mettere in luce l’opportunità di un maggior coordinamento! tra le strutture stesse, oltre alla già consolidata collaborazione con la Medicina Generale, in modo tale da offrire un ventaglio di proposte diversificate in grado di soddisfare realmente i bisogni l’individuo fragile. Questo nuovo modo di lavorare “in Rete” potrebbe!permettere alle Case di Riposo di non essere più considerate piccoli satelliti che vagano individualmente nell’universo della Sanità locale, ma una unica entità, che trova una sua nuova e forse migliore identità se inserita all’interno del sistema delle cure.

TORTONA - Grazie all’iniziativa di Caritas e Fondazione CRT apre alla Lisino un ambulatorio dentistico

Presentato il progetto di “Odontoiatria sociale”

TORTONA - Giovedì 15 ottobre, con una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il Vescovo di Tortona, Mons. Vittorio Viola, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, Dante Davio e il direttore della Caritas diocesana don Michele Chiapuzzi, è stato presentato l’ambulatorio dentistico per persone diversamente abili promosso da Caritas diocesana in collaborazione con la Fondazione CRT. L’ambulatorio ha sede presso la residenza sanitaria assistenziale “Lisino” di Tortona e dispone di un’attrezzatura adatta per erogare gratuitamente le cu-

Davio presidente Fondazione CRT, Mons. Viola e don Chiapuzzi Direttore della Caritas

re odontoiatriche più comuni. Un medico dentista sarà presente ogni martedì al mattino per 4 ore durante le quali potrà visitare e curare 4-5 pazienti; il medico sarà reperibile per un’ora anche il

venerdì mattina per urgenze e visite di controllo. La Fondazione si farà carico dell’onorario del medico e delle spese per i materiali consumabili. L’iniziativa consentirà un miglior utilizzo del-

l’ambulatorio dentistico esistente presso la “Lisino” e garantirà le cure odontoiatriche, solo in parte erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, a persone con problemi fisici e sociali.

Giovedì 22 ottobre 2015

VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 26: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Martedì 27: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Mercoledì 28: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Edicole aperte domenica 25 ottobre 2015 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. TORTONA - Realizzati da Comune con FEDUF e BRE

Tre programmi per le scuole per educare i giovani al risparmio

TORTONA - Grazie alla fattiva collaborazione di FEDUF (Fondazione per l’Educazione Finanziaria) e con il prezioso contributo di Banca Regionale Europea (BRE), la banca locale tutor, l’amministrazione comunale di Tortona potrà portare nelle scuole cittadine i progetti didattico formativi proposti dalla FEDUF. I progetti educativi FEDUF, la cui valenza didattico-educativa è stata riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, sono differenziati a seconda delle scuole: “Kids” per la scuola primaria, “Junior” per la secondaria di 1° grado e “Teens” per la secondaria di secondo grado e per le Agenzie Formative. Il programma Kids, che mira a stimolare nei bambini una prima riflessione in materia di risparmio, sviluppa i temi quali il valore e l’utilizzo consapevole del denaro, il lavoro e il guadagno, le tasse, il risparmio, la banca e i sistemi di pagamento. L’obiettivo del programma Junior è quello di stimolare i ragazzi a riflettere sull’incidenza della finanza nella vita quotidiana. Il programma Teens, infine, introduce i ragazzi alle tematiche economico finanziarie in relazione alla realtà sociale, professionale ed economica che li circonda e approfondirà le problematiche relative al

processo lavoro-redditoconsumo, al risparmio, agli investimenti e ai relativi rischi, ai mercati finanziari, alla banca e alla gestione del denaro, allo sviluppo di un progetto imprenditoriale. Obiettivo comune di tutti i progetti è quello di responsabilizzare le giovani generazioni tortonesi al risparmio e alla gestione oculata del denaro. La giunta comunale ha approvato anche la realizzazione del progetto “Remigini/e a Tortona”, in base al quale la BRE, che gestisce la tesoreria comunale, elargirà un contributo di 50 euro a ogni bambino che, nell’anno scolastico 2015 2016, accede al primo anno della scuola primaria presso le scuole cittadine statali e paritarie, dando, nel contempo, l’opportunità di aprire un libretto al risparmio totalmente gratuito presso i propri sportelli. La giunta comunale ha inoltre condiviso e approvato la partecipazione alla Giornata Mondiale del Risparmio attraverso la realizzazione di un evento in città, rivolto alle scuole e alle famiglie, che avrà luogo il 30 ottobre, presso il Teatro Civico, con inizio alle ore 10, nel quale saranno dettagliatamente illustrati i progetti educativi FEDUF e l’iniziativa “Remigini/e a Tortona”.

TORTONA - L’alunna ha vinto il concorso della Regione

Il viaggio di Sara Mutti a Bruxelles

TORTONA - La vincitrice dell’ultima edizione del concorso “Diventiamo cittadini europei” è stata Sara Mutti (classe 2 BS) dell’Istituto Marconi di Tortona che si è aggiudicata un viaggio a Bruxelles compiuto lo scorso settembre. Sara ha raccontato di aver partecipato per curiosità, senza prefiggersi grandi obiettivi. Tra le proposte dei titoli degli elaborati da scrivere suddivise tra biennio e triennio, lei ha scelto quella relativa alla cittadinanza europea. Una volta spedito l’elaborato, non ci ha più pensato. Quando una mattina di fine aprile in segreteria è arrivata la notizia della vincita del viaggio a Bruxelles è rimasta basita. Come ricordo del viaggio Sara ha portato a casa una maglietta che per lei rappresenta il Belgio e racchiude il significato di questa esperienza e... tanto cioccolato. Ha conosciuto altri studenti del Piemonte e durante i tre giorni l’attività che più l’ha sorpresa è stato il gioco “Parlamentarium”, all’interno del parlamento europeo. I partecipanti hanno simulato il difficile compito dei parlamentari impegnati in difficili mediazioni e risoluzioni di problemi complessi. Positiva e istruttiva l’esperienza per mettersi in gioco e confrontarsi con realtà che appaiono lontane e inaccessibili. Mariagrazia Rolando


TORTONA E TORTONESE

S. Sebastiano Il Vescovo ha visitato la mostra dedicata alla razza bovina

Omaggio alla civiltà contadina

Sono intervenuti, oltre a Mons. Viola e a Maurizio Marone, anche Vincenzo Caprile, Sindaco di San Sebastiano Curone, don Claudio Baldi, parroco del paese, Bruno Tagliani, rappresentante della Comunità Montana della Valle Staffora, lo scrittore Gianni Repetto, il prof. Daniele Vigo, Lorenzo Leddi, Presidente dell’Archivio Piero Leddi, l’allevatore Lino Verard e don Massimiliano Bergomi, parroco di Brallo di Pregola. Monsignor Viola ha manifestato grande apprezzamento per la trasfigurazione pittorica dell’animale, simbolo del territorio, realizzata da Piero Leddi e ha posto l’accento sul senso più profondo della conversione interiore dell’uomo, nel rapporto con il creato secondo la visione di San Francesco, citando anche l’enciclica di Papa Bergoglio “Laudato si’”. Prima del convegno Mons. Viola ha salutato i presenti tra cui il maestro Piero Leddi che gli ha fatto dono di due monografie illustrate dedicate all’attività Un momento dell’incontro con il Vescovo presso l’archivio “Piero Leddi” dell’artista stesso. SAN SEBASTIANO CURONE - torio Viola, ci si è soffermati a riflettere Al termine invece, nella piazzetta antiVenerdì 16 ottobre l’Archivio “Piero sul significato del recupero di questa stante la Casa del Principe, gli invitati Leddi” ha promosso un’apertura straor- nostra bovina. La riunione, svoltasi nel hanno ammirato una coppia di buoi dinaria della mostra dedicata alla pomeriggio, è stata organizzata da della razza montagnina messi a disposi“Bionda Tortonese-Varzese” presso la Maurizio Marone, medico veterinario, zione dall’allevamento di Lino Verardo Casa del Principe a San Sebastiano Cu- in collaborazione con l’Archivio Piero di San Ponzo e hanno potuto gradire rone. Con lo storico incontro tra alleva- Leddi e ha riscontrato un’ampia parte- una stuzzicante degustazione di prodottori e veterinari omaggiati dalla presen- cipazione da parte degli addetti ai lavo- ti locali delle Valli Curone e Staffora. za del Vescovo di Tortona Mons. Vit- ri e delle autorità locali. Valeria Sala TORTONA - In collaborazione con le scuole cittadine TORTONA - La scultura lignea è di Bartolomeo Carrera

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IL POPOLO

Giovedì 22 ottobre 2015

In Breve

TORTONA/ASSOCIAZIONI

Il Fai ad Alba e nelle Langhe

Domenica 4 ottobre la Delegazione FAI, Fondo Ambiente Italiano, di Tortona ha visitato Alba e le Langhe. In mattinata i numerosi iscritti al FAI hanno potuto ammirare le magnifiche sale del Municipio di Alba e le bellezze architettoniche e artistiche della città. Dopo il pranzo presso la tenuta di Fontanafredda, si sono potute visitare le maestose cantine ottocentesche che si propongono come uno scrigno ricco di testimonianze del loro nobile passato. In conclusione della giornata, si è potuto visitare Pollenzo, città romana oggi legata a Slow Food e alla sua Università del Gusto. Domenica 18 ottobre la Delegazione tortonese ha partecipato al concerto straordinario per il FAI al Teatro alla Scala di Milano. Domenica 15 novembre alle ore 16 sarà presente a un evento dedicato ai più piccoli presso il Museo Diocesano di Tortona. TORTONA/PARROCCHIA DI SAN MICHELE

L’ingresso di don Gianni Castignoli

Restaurata la statua dell’Assunta Nuovo progetto di cultura cinofila conservata nell’Abbazia di Rivalta proposto da “Animal’s Angels”

RIVALTA SCRIVIA Dopo un accurato restauro la scultura lignea laccata e dorata dell’Assunta è tornata nella suggestiva cornice dell’Abbazia cistercense di Rivalta e nella serata di giovedì 24 settembre alla presenza del Vescovo di Tortona, Mons. Vittorio Viola, i restauratori di Gabbantichità hanno presentato l’opera restaurata, illustrando le fasi che hanno caratterizzato il recupero dell’importante scultura processionale, opera dello scultore gaviese Bartolomeo Carrea, attivo a Genova e nel basso Piemonte tra la fine del Settecento e i primi decenni del XIX secolo. Intervallati dai canti della Corale “Francesco e Chiara” di Voghera si sono susseguiti gli interventi del parroco don Giuseppe Massone, di Fausto Miotti, che ha elencato le sue ricerche archivistiche legate alla storia dell’Abbazia e all’Assunta, e del Vescovo Mons. Viola che ha fatto riflettere sul legame tra icone (immagini), significato simbolico-devozionale e arte: un’immagine di alto livello artistico destinata a tutti per illustrare l’assunzione di Maria mentre è

nell’atto di essere riavvicinata al proprio figlio. La serata è stata anche una preziosa occasione per rivedere l’interno della bella architettura cistercense che, pur essendo stata oggetto nel corso degli ultimi anni di numerosi interventi di restauro, avrebbe la necessità come ha sottolineato il parroco - di vedere il recupero di tutte le opere custodite al suo interno in modo da ridonare al nostro territorio un tesoro artistico finalmente fruibile e degnamente valorizzato.

TORTONA - Animal’s Angels è l’associazione che collabora con il Comune di Tortona per la gestione del canile. Quest’anno ha proposto un nuovo progetto di cultura cinofila per le scuole, a cui l’amministrazione comunale ha aderito. L’assessore ai lavori pubblici, patrimonio, territorio e ambiente Davide Fara ha dichiarato: “Abbiamo accolto volentieri questo interessante progetto educativo per i bambini proposto dall’Associazione Animal’s Angels… La giunta comunale ha dato mandato ai settori Lavori Pubblici e Servizi alla Persona di procedere di concerto ad organizzare l’iniziativa, auspicando che tutte le scuole cittadine vi aderiscano in quest’anno scolastico 20152016”. Il progetto, completamente gratuito, è rivolto alla scuola dell’infanzia, alla primaria e alla secondaria di primo grado. I volontari dell’associazione, in possesso di specifica formazione cinofila certificata, terranno due incontri presso le Scuole che aderiranno, sul tema cane o gatto, allo scopo di avvicinare i bambini al mondo degli animali insegnando lo-

Sesta edizione della Castagnata d’Autunno ad Alzano Scrivia ALZANO SCRIVIA - Domenica 18 ottobre si è svolta la sesta edizione della Castagnata d’Autunno. Nella piazza del paese, la Pro Loco ha distribuito caldarroste, cucinate dai volontari e anche polenta con salciccia e gorgonzola e un’ottima trippa. La giornata particolarmente uggiosa ha fatto apprezzare ai numerosi intervenuti anche il vin brulé e la cioccolata calda. Anche questa iniziativa proposta dalla Pro Loco con la presidente Mariella Guagnini ha riscosso un notevole succes-

so dimostrato dall’apprezzamento delle numerose persone intervenute. L’importanza di avere una Pro Loco in un piccolo paese si coglie

proprio nell’organizzazione di queste feste che servono ad aggregare le persone e a far conoscere il paese a chi lo visita in queste occasioni.

ro a comportarsi nel modo corretto con gli stessi. L’incontro sul tema “cane” prevede una parte teorica, in cui verranno spiegati i comportamenti da adottare con il cane di casa e con un cane sconosciuto, in particolare quelli per evitare di scatenare un’aggressione, e i metodi di comunicazione dei cani. Potrà inoltre essere effettuata una dimostrazione pratica in classe, a discrezione delle scuole, con cani che seguono un regolare protocollo di vaccinazioni certificate e che hanno svolto un programma di formazione specifico per le attività assistite degli animali e Pet therapy e traggono piacere dal lavoro con il proprio conduttore. Sarà possibile organizzare un’uscita presso il canile di Tortona. L’incontro sul tema “gatto” riguarderà l’illustrazione della realtà del gattile e delle colonie feline e verrà affrontato l’argomento delle sterilizzazioni. Al termine si svolgerà un’attività pratica consistente nella realizzazione di un gioco per il gatto di casa realizzato attraverso l’utilizzo di materiale riciclato di facile reperimento. Silvia Gilardenghi

Sabato 17 ottobre nella chiesa di San Michele Arcangelo in Tortona il Vescovo Mons. Vittorio Viola ha presieduto la S. Messa di ingresso del nuovo parroco don Gianni Castignoli Figlio della Divina Provvidenza dell’Opera Don Orione. “La parola che abbiamo ascoltato – ha detto il vescovo nell’omelia – ci richiama subito all’essenziale, ci porta al cuore. Il tuo ministero don Gianni, è servizio perché tutti noi possiamo crescere nella sequela di Cristo povero e crocifisso. Il tuo e nostro Don Orione ce lo ricorda continuamente: tu sei qui per servire questa comunità e il servizio è dare la vita partecipando all’offerta di Gesù e questo è il segreto per tutti noi da quando siamo stati immersi nell’acqua del battesimo”. Al termine della celebrazione don Gianni ha rivolto il saluto alla sua comunità, ringraziando il Signore per il dono del ministero sacerdotale, il vescovo e tutti i presenti per questo momento così importante del suo apostolato e ha sottolineato l’importanza di uscire e stare in mezzo alla sua gente. L’augurio della comunità al suo nuovo parroco è quello di essere sempre luce, forza, esempio e incoraggiamento per la parrocchia che gli è stata affidata. f.m. SALE/PERSONAGGI

Il libro su don Amilcare Boccio

Sabato 24 ottobre alle ore 15, nel teatro dell’Istituto Sacro Cuore, l’alpino Massimo Peloia di Saronno presenterà il suo libro “Cuore di soldato e fede d’apostolo - Don Amilcare Boccio Cappellano degli Alpini nella Grande Guerra”. Il libro è il frutto di appassionate e puntigliose ricerche che l’autore ha compiuto non solo in archivi, biblioteche, repertori fotografici, ma spesso recandosi di persona nei luoghi di guerra citati per verificarne la situazione attuale e gli eventuali collegamenti con quella di cento anni fa.


di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella:

VAL

prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 22 al 28 ottobre 2015 Giovedì 22: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Venerdì 23: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Sabato 24: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Domenica 25: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Lunedì 26: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017)

Novi Ligure Da oggi sono in vendita gli abbonamenti agli spettacoli

La stagione teatrale al Giacometti

Una scena di “L’Avaro” che aprirà la stagione teatrale al Giacometti

NOVI LIGURE - Prenderà il via a novembre e si concluderà ad aprile del prossimo anno la nuova stagione teatrale al “Giacometti” di Novi Ligure, che vede ben sette spettacoli in cartellone. Giovedì 12 novembre un classico di Molière, “L’Avaro”, una produzione del Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale con la regia di Jurij Ferrini. La traduzione e l’adattamento sono di Sara Prencipe. Mercoledì 2 dicembre la Compagnia Corrado Abbati propone “My Fair Lady”, celebre commedia musicale di Frederick Loewe con testi e liriche di Lan Jay Lerner. Lo spettacolo va in scena su licenza esclusiva per l’Italia di Tams-Witmark di New York. Il nuovo anno si aprirà con “La Scuola”, commedia scritta da Domenico

Starnone, in programma giovedì 14 gennaio. Il regista, Daniele Luchetti, dirige un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e Marina Massironi. A distanza di vent’anni, Orlando riporta in scena quello che è stato lo spettacolo più importante della sua carriera e da cui, nel 1995, lo stesso Luchetti ne trasse il film omonimo. Domenica 31 gennaio torna Claudio Bisio con “Father and Son”, performance teatrale ispirata ai romanzi di Michele Serra “Gli sdraiati” e “Breviario comico”. Con Laura Masotto (violino) e Marco Bianchi (chitarra). Le musiche sono di Paolo Silvestri, la regia di Giorgio Gallione. La produzione è del Teatro dell’Archivolto. Il cartellone continua con la commedia di Carlo Goldoni “Il

Bugiardo”, con Maurizio Lastrico, in programma giovedì 18 febbraio. La regia è affidata a Valerio Binasco, che ha già firmato due fortunati allestimenti shakespeariani: La Tempesta nel 2012 e Il Mercante di Venezia nel 2013 con protagonista Silvio Orlando. Lunedì 7 marzo va in scena “Ecce Homo”, monologo dell’attrice fiorentina Lucilla Giagnoni. Il testo, scritto con la collaborazione di Maria Rosa Pantè, indaga su ciò che ci rende uomini, partendo dalla grande letteratura e passando per la scienza; musiche di Paolo Pizzimenti, produzione della Fondazione Teatro Piemonte Europa. L’ultimo spettacolo in cartellone è in programma per giovedì 7 aprile con “I Vicini”, pièce scritta e diretta da Fausto Paravidino, con Iris Fusetti, Davide Lorino, Sara Putignano, Monica Samassa e lo stesso autore. “I Vicini” è uno spettacolo sulle nostre paure immaginarie e reali. Sulle nostre paure reali che spesso sono le nostre paure immaginarie. La produzione è del Teatro Stabile di Bolzano. Realizzata in collaborazione con la Fondazione Live Piemonte dal vivo e con Acos SpA in qualità di sponsor ufficiale, la stagione prevede condizioni favorevoli per scegliere tra due tipi di abbonamento, uno da tre e l’altro da sette spettacoli. I nuovi abbonamenti saranno in vendita da oggi, giovedì 22 ottobre, alle ore 15. I biglietti per i singoli spettacoli saranno in vendita a partire dal 31 ottobre, alle ore 10, anche on line sul sito del Comune di Novi. Per altre informazioni e prevendita è possibile rivolgersi alla biblioteca civica (0143.76246 oppure 0143.78194). Vittorio Daghino

NOVI LIGURE - Oggi e sabato 24 ottobre saranno allestite delle postazioni per incontrare i cittadini

“Avanti Novi” e “Alfare” affrontano il problema parcheggi

NOVI LIGURE - Una città che vuole essere vivibile e attrattiva per nuove imprese non può fare a meno di un’adeguata disponibilità di parcheggio per residenti, operatori e clienti delle attività economiche cittadine, in tutto il suo territorio e non solo in alcune zone (come Euronovi e Museo del Ciclismo). A Novi Ligure, da anni, i parcheggi sono pochi e diventano sempre meno. Per affrontare concretamente e da subito questo problema, il “Comitato Liberale Alfare” e l’associazione civica “Avanti Novi” sono a disposizione di tutti i novesi nei gazebi che saranno aperti in via Roma, angolo piazza XX Settembre, oggi giovedì 22 ottobre, dalle ore 9 alle ore 13 e in viale Saffi, presso la stazione ferroviaria, sabato 24 ottobre dalle 9 alle 18. Ecco in sintesi le principali proposte: pianificare il ripristino periodico della segnaletica, a terra e non, di parcheggi e strade (pubblicato permanentemente sul sito internet del Comune), perché

parcheggiare in modo “sbagliato” (quando le strisce bianche sono quasi scomparse) può far perdere fino al 25% dei parcheggi disponibili; cambiare la disposizione dei parcheggi lungo Corso Marenco, tra Piazza XX Settembre ed i Portici, dove le auto, per parcheggiare, devono passare in mezzo ai pedoni; sostituire metà dei parcheggi a pagamento adesso presenti (escluso Movicentro) con zona disco gratuita (1 ora) dalle 8 alle 19, e senza limite di tempo domenica e festivi, a cominciare da centro storico e din-

torni; per le zone più congestionate dal punto di vista urbanistico (via Cavallotti, Corso Italia, via Verdi, via Garibaldi, via Ovada e altre aree che i cittadini ci segnaleranno), annullare, e vietare in futuro, disposizioni di viabilità, concessioni edilizie e cambi di destinazione che in qualche modo facciano diminuire i posti auto, a meno di soluzioni alternative che mantengano il numero di parcheggi in zona; mettere all’asta la cubatura della palazzina Zucca di via Verdi (vecchia e degradata, di proprietà comunale): dopo la sua demolizione, realizzare sull’area giardini e parcheggi per la scuola e chi la utilizza (insegnanti, studenti, genitori) agevolando così la viabilità nelle ore più critiche; mettere all’asta la cubatura dell’ex-centro anziani di via Concordia, del fabbricato di via Cavallotti 69, dell’ex-macello di via Pietro Isola e dei fabbricati adiacenti all’ex-Cavallerizza non vincolati come Beni Culturali (tutti edifici vecchi e de-

gradati, di proprietà comunale), con il ricavato, successivamente alla loro demolizione, realizzare nuovi parcheggi gratuiti e verde pubblico a vantaggio di tutti. v.d.

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Giovedì 22 ottobre 2015

BORBERA - OLTREGIOGO

Martedì 27: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166) Mercoledì 28: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Edicole aperte domenica 25 ottobre 2015 Bava, corso Marengo 91; Fanin Via Papa Giovanni 2, Fossati via Garibaldi 26, Ferrarese Roberto Via Verdi 69, Arecco via Amendola 20, Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone 48; Scarsi, Viale Chichero, Semino, Via Pavese ang. Piazza del Mercato. NOVI LIGURE - Iniziano sabato 7 novembre

Aperte le iscrizioni ai Laboratori d’Arte

NOVI LIGURE - Sabato 24 ottobre, dalle ore 16 alle 18, presso il centro “Incontro” di Novi Ligure, si apriranno le iscrizioni ai laboratori di disegno, pittura e ceramica. I laboratori inizieranno sabato 7 novembre, presso il “Centro Incontro” con disegno, incisione, acquerello, pittura ad olio, ceramica e tecniche miste, organizzati dall’associazione “Laboratori d’arte”. Il disegno e la pittura possono essere coltivati ad ogni età, non è necessario essere capaci, basta la passione ed un po’ di creatività. Viene stimolata la creatività degli allievi, attraverso tutte le tecniche artistiche: dal bianco e nero della matita, del carboncino e dell’incisione calcografica, al colore dell’acquerello, della pittura ad olio e della ceramica. “Scoprire nuovi materiali e nuovi modi d’espressione

per fare emergere l’arte che si nasconde in ognuno di noi”: è quanto vogliono fare i maestri Anna Cesura, ceramista, Walter Marchese, affermato pittore alessandrino, Roberto Pochettini, artista eclettico e Giancarlo Provendola, valido insegnante e illustratore raffinato. L’attività dell’associazione, presieduta da Vilma Borra, è da sempre sostenuta da pittori molto conosciuti come Roberto Bonafè, Patrizia Borromeo e Federica Limongelli. “Percorsi d’arte” è un’iniziativa patrocinata dal Comune di Novi, dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria e dalla biblioteca civica di Novi. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a Vilma Borra (tel. 338.7423226) e Luisa Murtas (tel. 347.0523115). Davide Daghino

NOVI LIGURE - Il 24 ottobre in ricordo di don Zanolli

Il concerto “Traditio Fidei” in Collegiata

NOVI LIGURE - “Traditio Fidei” è il titolo del libro scritto dal compianto don Franco Zanolli, parroco e rettore di Sant’Andrea in Collegiata a Novi. La Consulta del Volontariato, insieme al Comune di Novi Ligure, hanno deciso di organizzare un concerto con questo titolo e in sua memoria con il Coro Novincanto, di cui Don Franco era Socio Onorario e Sostenitore. Il concerto si terrà sabato 24 ottobre, alle ore 21, presso la Collegiata novese. Il coro sarà diretto da Cecilia Lee Hyo In. Suoneranno i solisti Virginia Fracassi e Alessandro Bertuccini al pianoforte e Gianmauro Porceddu al flauto traverso. Sarà una

serata nel ricordo di una persona amata da tutti i novesi con la musica che lui amava, con lo scopo di sostenere il restauro della splendida Collegiata continuando l’opera certosina e preziosa di don Franco che negli anni ha conservato e restituito alla città l’opera d’arte che oggi tutti possono ammirare.


Novi Ligure Il maestro ha diretto i Solisti dell’Orchestra di Alessandria

Fabio Frizzi al Festival Lavagnino

lonne sonore di film horror come “Zombi 2”, “Paura nella città dei morti viventi”, “E tu vivrai nel terrore! L’aldilà”, “I quattro dell’apocalisse”. Nel 2003 Quentin Tarantino ha inserito nella colonna sonora del suo film “Kill Bill vol. 1” un brano scritto da Frizzi presente in “Sette note in nero”, diretto da Fulci nel 1977. Nello stesso anno compone “Febbre da cavallo”, commedia divenuta cult diretta da Steno, e le musiche de “Il secondo tragico Fantozzi”. Nel 2002, Frizzi torna a collaborare con Bixio e Tempera in occasione della colonna sonora di “Febbre da cavallo - La mandrakata”, sequel di Febbre da cavallo diretto dal figlio di Steno, Carlo Vanzina. Nel 2012 Frizzi Il maestro Fabio Frizzi che ha diretto il concerto di sabato 17 ottobre mette in scena il progetto musicale NOVI LIGURE - Coinvolgente serata Tersilli primario della clinica Villa “F2F - Frizzi To Fulci”, un’orchestra musicale quella dedicata al Festival Celeste convenzionata con le mutue”. rock formata da otto elementi diretta Lavagnino che si è svolta al Museo dei Anche per questi due film sono stati dal Maestro in cui vengono riproposte Campionissimi sabato 17 ottobre, con proiettati degli spezzoni. Per celebrare i le colonne sonore che Frizzi ha compoprotagonisti l’autore e compositore cento anni dalla nascita di Mario Mo- sto per i film horror diretti dal regista Fabio Frizzi e i Solisti dell’Orchestra nicelli, l’Orchestra ha eseguito la co- Lucio Fulci. Lo spettacolo ha proposto Classica di Alessandria. Dopo i saluti e lonna sonora di “Amici Miei”, film cul- le suite riarrangiate ed eseguite dal vivo i ringraziamenti del Sindaco Rocchino to per gli appassionati della commedia durante la proiezione degli spezzoni dei Muliere, la serata è entrata subito nel italiana con un cast di prim’ordine, più importanti film del celebre regista. vivo con la presentazione di Fabrizio scritto da Pietro Germi, che morto pre- L’orchestra ha eseguito brani tratti da Frizzi, artista a tutto tonto, bolognese di maturamente, non riuscì a vederlo rea- “Zombi 2”, “I Quattro dell’Apocalisnascita, trasferitosi con la famiglia a lizzato, e diretto poi da Monicelli. se”, “Sette note in nero”, “Manahattan Roma quando aveva tre anni, a quattor- Nel 1968 Fabio Frizzi debutta al cine- Baby”, “L’Aldila”, “Febbre da Ca-valma con la composizione della colonna lo”, e “Vieni Avanti Cretino”. dici comincia a suonare la chitarra. Il Maestro ha quindi diretto i Solisti sonora del film spaghetti - western “Ed Artista eclettico, Frizzi si è cimentato dell’Orchestra Classica di Alessandria ora... raccomanda l’anima a Dio”, ma il anche con le sigle dei programmi telenell’esecuzione di due colonne sonore successo giunge pochi anni dopo nel visivi, come “I Fatti Vostri” e le fiction composte dal Maestro Lavagnino per 1975 con la composizione de “La Rai come “Butta la Luna” e “Le ragazdue film di Alberto Sordi, “Un ameri- Ballata di Fantozzi”, colonna sonora ze di San Frediano”, di cui sono stati cano a Roma” e “Bravissimo”. Sordi è per il film “Fantozzi”, primo film della eseguiti dei brani. stato uno dei pochi attori della comme- saga dedicata al Ragionier Ugo Fan- Al termine della serata, la figlia del dia italiana che ha saputo unire, con i tozzi (Fantozzi è il collega di scrivania Maestro Lavagnino, Iudica, ha consesuoi personaggi, l’intero paese di cui ha di Paolo Villagio nel periodo in cui ha gnato a Fabio Frizzi il “Lavagnino raccontato vizi e virtù. Durante l’esecu- lavorato all’ILVA). La colonna sonora Composer Award 2015” per la sua perzione dei brani, alle spalle degli orche- di Fantozzi è stata composta insieme a sonale scrittura musicale e la sua poliestrali scorrevano spezzoni delle due Franco Bixio e Vince Tempera, con i dricità artistica. commedie. L’orchestra ha anche ese- quali l’artista formerà un trio artistico Il ricavato della serata, organizzata dai guito la “Samba fortuna” di Piero Pic- che ha realizzato diverse colonne sono- membri del Rotary Club di Gavi Licioni, colonna sonora de “Il medico re di successo. Sempre nel 1975, Frizzi barna, è stato devoluto per l’acquisto di della mutua”, ripresa e resa più incal- incontra per la prima volta Lucio Fulci, tecnologie a favore delle persone disazante con la “Marcia di Esculapio” nel di cui è diventato dei collaboratori sto- bili. seguito del film “Il Dott. Prof. Guido rici: per lui ha composto infatti le coMichela Ferrando SERRAVALLE - Ha visitato il suo temporary store BORGHETTO BORBERA - Dopo l’alluvione di un anno fa

Angelo Caroli al Designer Outlet

SERRAVALLE SCRIVIA - Lunedì 19 ottobre un ospite speciale ha fatto visita al Designer Outlet di Serravalle. Si tratta di Angelo Caroli, uno dei principali “protagonisti” del vintage in Italia e ideatore del brand A.N.G.E.L.O. Dal 26 settembre, infatti, Serravalle Designer Outlet ospita il temporary store A.N.G.E.L.O. con intramontabili capi vintage come i Levi’s 505 anni’60, la borsa Chanel 2.55 degli anni ’80 e tanti altri. All’interno del temporary store, che resterà aperto fino al 1° novembre, inoltre è stata allestita “The Wonders of Autumn”, una speciale mostra che permette ai visitatori di ammirare 11 capi must-have, ovvero abiti e accessori diventati vere e proprie icone di stile intramontabili, essenziali basi per un guardaroba perfetto. E’ anche attiva una Swap Area, in cui i visitatori possono portare abiti e accessori vintage Chanel, Hermès,

Dior, Yves Saint Laurent, Céline o Sartoria Italiana tra gli anni ’20 e ’80 e ricevere una valutazione dei loro capi, così da scegliere se scambiarli con articoli A.N.G.E.L.O. per lo stesso valore, consegnarli in conto vendita o venderli nel temporary store. Caroli ha cominciato a interessarsi di vintage a 17 anni, nel 1978 quando conduceva una trasmissione di moda in radio dove forniva consigli di stile. Per un’intervista ha avuto l’occasione di visitare un negozio di usato. Da quel momento ha iniziato ad appassionarsi al settore e, successivamente, ha aperto il suo negozio a Lugo di Romagna, per il quale acquistava capi e accessori da rivendere. Poi il suo progetto è diventato anche etico, di recupero e di conservazione e col passare del tempo si è arricchito e definito, parallelamente alla sua conoscenza del mondo della moda. d.c.

Messa in sicurezza delle frazioni

BORGHETTO BORBE- i lavori alle imprese che RA - A un anno dall’allu- hanno partecipato al bando. vione dell’ottobre 2014, la Attualmente le famiglie, ad giunta comunale di Bor- ogni allerta, devono lasciare ghetto Borbera, uno dei cen- la propria abitazione. Con i tri colpiti dal maltempo, ha soldi che sono stati stanziati approvato anche il terzo pro- si provvederà alla messa in getto definitivo ed esecutivo sicurezza delle frane in tre per la messa in sicurezza frazioni e della relativa regidelle frazioni. Trecentomila mentazione delle acque a euro l’importo dei lavori fi- San Martino di Sorli (impornanziati. La Regione Pie- to 300 mila euro); Sabbione monte attraverso il decreto (80 mila euro) e Castel Ratti dello stato di emergenza ri- (300 mila euro). L’ordinanconosciuto dalla presidenza za di sgombero delle famidel Consiglio dei Ministri ha glie sarà revocata solo a colstanziato 300 mila euro per laudo delle opere ultimate. dei lavori che interessano la Bussalino ha spiegato che i frazione San Martino di Sor- lavori che poteva fare diretli, dove è ancora in vigore tamente, come Comune, sol’ordinanza di sgombero no stati fatti, e tra questi vi è delle case a ridosso della la pulitura dei fossi. Gli incollina in caso di allerta del- terventi di maggiore rilievo, la Protezione Civile. come che hanno richiesto una proha spiegato il sindaco Enrico gettazione complessa, hanno Bussalino entro fine mese fatto allungare i tempi deldovrebbero essere assegnati l’emergenza. NOVI LIGURE - La storia della sua vita è stata “recitata”

IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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Giovedì 22 ottobre 2015

In Breve

SERRAVALLE SCRIVIA/LIBRI

“Il bacio del vento” di Giovanardi

Venerdì 23 ottobre, alle ore 21, presso la sala conferenze della biblioteca “Roberto Allegri” di Serravalle, sarà presentato il romanzo storico “Il bacio del vento” di Claudio Giovanardi. Introdurrà Silvana Rebora. “Il bacio del vento” è un avvincente romanzo storico con una doppia ambientazione: l’epoca contemporanea e l’antichità del quinto secolo dopo Cristo. Una narrazione coinvolgente che sa trascinare il lettore con il ritmo incalzante di una trama densa di mistero. Claudio Giovanardi vive a Novara, oltre a essere progettista software e a trovarsi spesso all’estero per lavoro, per passione scrive.

Ha pubblicato due racconti e un libro di poesia, ottenendo vari riconoscimenti in concorsi letterari.

SERRAVALLE SCRIVIA/EVENTI

“Le Dolci Terre” aperto fino a dicembre

Il temporary store “Le Dolci Terre” che è stato aperto lo scorso maggio presso il Serravalle Designer Outlet, in occasione dell’inizio di Expo e che avrebbe dovuto chiudere con il 31 ottobre giorno finale della kermesse milanese, resterà aperto fino al 31 dicembre. Questo prolungamento dell’apertura è stato annunciato in conferenza stampa lunedì scorso dal direttore del Centro MacArthurGlen Daniela Bricola e dal presidente del “Consorzio Turistico Terre di Fausto Coppi” Massimo Merlano. Il punto vendita era nato con la volontà di presentare ai visitatori italiani e stranieri del Centro una vetrina delle eccellenze dei vini e delle specialità gastronomiche del territorio di Serravalle e della regione del Gavi. Sono stati oltre 108 mila i visitatori che in meno di cinque mesi hannno visitato il temporary store “Le Dolci Terre” nel quale hanno esposto finora 36 produttori di eccellenze. Questo progetto di promozione del territorio e delle sue eccellenze in un contesto di innegabile afflusso turistico ha ottenuto un notevole successo e per questo è stato deciso di continuare l’attività fino alla fine dell’anno, permettendo così a chi si recherà a Serravalle per lo shopping natalizio di conoscere da vicino e apprezzare il meglio dell’enogastronomia locale. POZZOLO FORMIGARO/SPORT

La “Pozzolese Volley” si presenta

“Lezione Antonicelli” all’Amaldi

NOVI LIGURE - Lunedì scorso al Liceo Amaldi è stata presentata la “Lezione Antonicelli”, un testo di Leonardo Casalino recitato da Marco Gobetti. La Lezione Antonicelli si iscrive all’interno del progetto Lezioni Recitate, realizzato dall’associazione culturale Compagnia Marco Gobetti e dal Centro Studi Piero Gobetti e racconta la vita di Franco Antonicelli. Si tratta di una biografia esemplare, ispirata ai valori della Resistenza, della democrazia e del rispetto dei principi costituzionali, ripercorrendo la quale è possibile affrontare le principali tappe della storia del ’900 italiano. La “Lezione” è organizzata dall’Unione Culturale Antonicelli, con il contributo del Consiglio Regionale del Piemonte - Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e i principi della Costituzione Repubblicana.

E’ stata presentata lunedì scorso la nuova annata sportiva dell’Associazione Sportiva Pozzolese Volley che si cimenterà per l’anno 2015-2016 nelle categorie femminili Under 13, Under 14, Under 16 e per quanto riguarda i bambini nel Mini Volley. La prima squadra disputerà il campionato di Prima Divisione femminile. Ha fatto gli onori di casa il presidente Ennio Radio e sono intervenuti anche alcuni amministratori locali tra cui il sindaco Domenico Miloscio.


IL POPOLO Giovedì 22 ottobre 2015

TORTONESE E NOVESE

Tortona La Diocesi ha accolto e ospitato sette giovani migranti

“La solidarietà non conosce confini”

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TORTONA - Il famoso architetto invitato in santuario

Mario Botta in visita alla Guardia

Mario Botta con don Renzo Vanoi nello studio di Gabba

Due camere da letto dell’appartamento messo a disposizione dalla Diocesi per ospitare i sette migranti

TORTONA - Mercoledì 14 ottobre sono arrivati i 7 migranti che sono ospitati a Tortona presso un appartamento in seminario messo a disposizione, e ristrutturato, dalla Diocesi. Si tratta di ragazzi molto giovani, che prima erano dislocati presso un hotel del novese e, dopo il trasferimento voluto dalla Prefettura, ora sono in attesa che la Commissione decida sul loro futuro. Le nazionalità sono diverse: nigeriana, malliana, ivoriana e gambiana. I ragazzi si sono subito dimostrati collaborativi con tutto il personale della Agape e della Diocesi. Presto inizieranno il corso di italiano, che già frequentavano a Novi Ligure e, una volta ottenuto il primo permesso, saranno iscritti ad alcune associazioni, come già avvenuto in altri comuni diocesani (Godiasco e Varzi tra gli altri) per effettuare ore di volontariato per lavori socialmente utili. Quotidianamente saranno seguiti da

due operatori sociali, per attività culturali e sportive, e da un custode della Agape, mentre per le pratiche burocratiche ed amministrative è stato siglato un accordo con la cooperativa “Finis Terrae” di Pavia che si occuperà di mediazione culturale e dell’accompagnamento istituzionale dei migranti. Inoltre, è da sottolineare che la Caritas di Tortona si è resa disponibile a una collaborazione con Caritas Italiana per l’attuazione del Progetto “Rifugiato a casa mia” che prevede l’accoglienza dei migranti in alcuni locali della parrocchia o in un appartamento in affitto o in uso gratuito, presso alcune famiglie, in una casa religiosa o monastero, negli spazi legati a un santuario, che spesso tradizionalmente hanno un hospitium o luogo di accoglienza dei pellegrini, acquisite le autorizzazioni canoniche dove prescritte. Leggiamo nel vademecum della CEI, appena firmato:

“Si tratta di un gesto concreto e gratuito, un servizio, segno di accoglienza che si affianca ai molti altri a favore dei poveri (disoccupati, famiglie in difficoltà, anziani soli, minori non accompagnati, diversamente abili, vittime di tratta, senza dimora…) presenti nelle nostre chiese: un supplemento di umanità, anche per vincere la paura e i pregiudizi”. Presto saranno fornite le indicazioni necessarie. Molte famiglie si sono già rese disponibili al progetto e questo non può che essere motivo d’orgoglio per la Diocesi e per Tortona, che, non dimenticando la sua grande storia di accoglienza, vuole ancora una volta avere un ruolo importante, dimostrando quella solidarietà e carità che sempre di più sentiamo pronunciare da Papa Francesco, ma che purtroppo molto spesso non vengono seguite. Marco Zattoni Agape Cooperativa Sociale Onlus

TORTONA - Per il Santuario della Madonna della Guardia e per Tortona sabato 10 ottobre è stata una giornata da ricordare: dopo un lungo “corteggiamento” da parte del rettore don Renzo Vanoi e grazie alla collaborazione del restauratore bergamasco Lino Reduzzi, l’architetto Mario Botta, una delle più importanti firme dell’architettura contemporanea, un “archistar”, come oggi sono definiti questi personaggi, è arrivato in visita alla Santuario orionino. Botta oltre ad aver progettato e costruito in ogni parte del mondo nel 2014 ha inaugurato il monastero dei santi apostoli Pietro e Andrea dell’Opera Don Orione, a Lviv (Leopoli) in Ucraina. Durante la visita al Santuario tortonese l’architetto si è mostrato interessato all’ardita costruzione fermamente voluta da San Luigi Orione, che ha dato inizio ai lavori nel 1926. In particolare Botta ha apprezzato tutte le finiture e i fregi che rendono la chiesa un unicum nel suo legare una reinterpretazione decò alla struttura neo-neo-

gotica. Le finiture, i marmi e i bronzi lo hanno incuriosito al punto di sottolineare più volte che sarebbe necessario fare una pubblicazione che analizzi il valore architettonico e l’alta qualità espressa dagli artigiani che vi hanno lavorato. Al termine della visita ha più volte ribadito di aver ricevuto stimoli interessanti e che gli stanno “frullando nel cervello idee da concretizzare”. Nella tarda mattinata ha poi fatto visita al laboratorio di restauro Gabbantichità per seguire l’andamento dei restauri di uno splendido dipinto del Moncalvo che sarà collocato all’interno del Santuario. L’architetto si è soffermato sulle opere in restauro in laboratorio chiedendo notizie sia sulle tecniche di recupero, sia sulle opere stesse e, da personaggio straordinario qual è, ha scherzato e colloquiato con i restauratori come se fosse l’ultimo cliente. La speranza è che Tortona possa “usufruire della sua arte”, per deliziare i contemporanei e trasmetterla ai posteri.


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

Giovedì 22 ottobre 2015

17 BRALLO - Venerdì 23 ottobre al Castello Malaspina

Raduno diocesano delle Confraternite

Foto di gruppo delle Confraternite con il Vescovo davanti alla Cattedrale di Tortona

TORTONA - Si è tenuto domenica 4 ottobre a Tortona nella Cattedrale il primo incontro delle Confraternite diocesane con il Vescovo Mons. Vittorio Viola. E’ stato organizzato dalla Confraternita di Misericordia e San Giovanni Decollato di Tortona supportata dall’altra Confraternita tortonese del Gonfalone e ha sostituito il raduno diocesano che tradizionalmente si tiene ogni anno. Erano state invitate tutte le Confraternite e i loro assistenti ecclesiastici. Al luogo di incontro, presso la chiesa di San Rocco, sede della Confraternita della Misericordia, si sono ritrovati ventuno sodalizi accompagnati, però, da pochi parroci, per via della coincidenza con la festa della Madonna del Rosario, che però non ha impedito ad alcune lodevoli delegazioni di essere presenti, pur in concomitanza con le cerimonie nelle loro parrocchie. Ancora una volta si sono mostrate disponibili quelle Confraternite che normal-

mente non si limitano a operare solo nei loro ambiti territoriali, ma sono propensi a un’azione comune di coordinamento con le altre formazioni simili presenti in Diocesi. Piacevole novità quest’anno la presenza del Vescovo che ha reso più solenne la processione che si è snodata tra le vie cittadine suscitando la curiosità e l’ammirazione dei passanti per la varietà degli abiti dei partecipanti e l’abbondanza delle insegne, tra cui i Cristi processionali delle due Confraternite di Serravalle Scrivia. Accanto a Mons. Vescovo i sacerdoti presenti e i membri del Priorato diocesano. Animatore della processione il Delegato vescovile don Gianni Rovelli che ha predisposto anche la musica e i canti per la Santa Messa. Dopo l’ingresso in Cattedrale e il canto “Christus vincit”, don Rovelli ha rivolto un saluto al Vescovo e un augurio per il suo cinquantesimo genetliaco, leggendo poi il Cantico delle Creature

di San Francesco di cui ricorreva la festa. Non ha poi mancato di sottolineare come le nostre Confraternite debbano essere sollecitate ad operare per quanto possibile nello spirito indicato della Lettera pastorale del nostro Vescovo diocesano e a partecipare alle iniziative del Giubileo straordinario della Misericordia. Un grande applauso ha confermato la generale approvazione. Il canto della “Missa de Angelis”, cui hanno partecipato buona parte dei presenti in un’atmosfera veramente suggestiva, ha solennizzato la celebrazione di Mons. Viola. Presenti all’altare anche i Parroci Digilio, Ferretti e Piccoli che hanno concelebrato. Mons.Vescovo all’omelia, dopo una profonda riflessione sul vangelo della domenica, ha esortato le Consorelle e i Confratelli a farsi missionari nel proprio ambito di azione, nelle rispettive famiglie e nelle parrocchie, con spirito di servizio soprattutto a favore dei più bisognosi. Alla fine ha

(Foto: Controluce)

annunciato che si sta riformulando lo statuto del Priorato diocesano come strumento di guida all’azione delle Confraternite e di collegamento con la diocesi per avere indirizzi comuni di comportamento. Le offerte raccolte durante la celebrazione sono state devolute a favore di opere di carità per i poveri e consegnate al Vescovo. Dopo la foto ricordo sul sagrato del Duomo, la conclusione con una ricca agape fraterna, curata dalle Confraternite di Tortona nel cortile del Seminario, a cui Mons. Viola ha partecipato soffermandosi e donando ancora momenti di piacevole conversazione ai presenti. La cronaca della giornata non può omettere un particolare ringraziamento alla Confraternita di Misericordia di Tortona e al suo Priore, Roberto Sala, all’organista, Silvia Semini di Viguzzolo e da ultimo, ma non ultimo, a mons. Mario Balladore per l’impeccabile regia della celebrazione. Giuseppe Cetta

TORTONA - Gli istituti cittadini hanno aderito al progetto promosso dal Comune, dal Liceo Peano e dal Marconi

Conferenze scientifiche per l’anno internazionale della Luce

TORTONA - Per l’anno internazionale della Luce, sabato 10 ottobre, dalle ore 9.45 alle 13, nelle sedi scolastiche degli Istituti Marconi e Peano di Tortona, si è tenuta la conferenza scientifica dal titolo “Dal microscopio alle stelle, viaggio attraverso la luce” di Piero Bianucci, scrittore e giornalista scientifico, prima in una scuola e poi nell’altra. I due incontri, organizzati dal Comune di Tortona in collaborazione con il Liceo Peano e il Marconi, hanno riscosso grande interesse da parte degli allievi partecipanti, sia per i contenuti di alto livello scientifico sia per le competenze di divulgazione e di comunicazione del relatore. Le conferenze di sabato 10 ottobre di Piero Bianucci e quella di sabato 3 ottobre dell’astronomo Walter Ferreri sono state inserite nel progetto “Settimana della Scienza” promosso dal Liceo Peano di Tortona e avviato con l’iniziativa delle “Bancarelle scientifiche”, cui hanno aderito gli Istituti

La conferenza di Piero Bianucci che si è svolta il 10 ottobre all’Istituto Marconi

Comprensivi Tortona A Tortona B - Val Curone, Grue, Istituto San Giuseppe e Marconi. Piero Bianucci, scrittore e giornalista scientifico, fondatore del settimanale Tuttoscienze, inserto scientifico del quotidiano La Stampa e autore del libro “Vedere, guardare”, ha affrontato diversi argomenti, coinvolgendo ogni volta possibile i ragazzi che seguivano interessati e affascinati dalle tematiche affrontate, quali per

esempio le radiazioni, la fotosintesi, l’occhio umano, fino ad arrivare a trattare il microscopio, soffermandosi sul premio Nobel 2014 per la chimica ricevuto dagli ideatori del nanomicroscopio. Sabato 17 ottobre alle ore 11, presso la sala convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, Monica Lorenzon, dottoranda in Scienze e Nanotecnologie dei materiali presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha presen-

tato la conferenza “Cromofori e Nanotecnologie La sfida del riassorbimento della luce solare”; Sabato 7 novembre alle ore 11, sempre presso la Sala Convegni della Fondazione CRTortona, il professor Alberto Pavese, professore associato del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia, terrà la Conferenza “I terremoti - Dalla genesi alle tecniche per ridurre gli effetti sulle costruzioni”.

“MilanoBabilonia”: racconti in musica con Folco Orselli

BRALLO DI PREGOLA - Quarto appuntamento con “Musici, poeti e giullari” al Castello Malaspina di Pregola dove continua (come ogni venerdì sera) la kermesse teatrale all’insegna della comicità, della musica e della prosa diretta da Flavio Oreglio, anima del “Circolo dei Poeti Catartici”. Venerdì 23 ottobre, alle ore 21.30, prenderà il via uno show tutto musicale, che riecheggia la tradizione del “teatrocanzone”: “Storie e canzoni blues da MilanoBabilonia” con protagonista Folco Orselli. Compositore e cantautore, artista poliedrico ed eclettico, nel 1995, con il duo “Caligola”, Orselli partecipa a Sanremo Giovani ed esce il suo primo album “Il sole che respira”. Fa da apertura al Golden Eye Tour di Tina Turner (1996) e alla tournée di Zucchero Fornaciari, Voodoo Tour (1997). Intorno al 1997 nasce il progetto musicale “Folco Orselli e La Compagnia dei Cani Scossi” di cui crea musica e testi inseriti nell’album “La stirpe di Caino”. Nel 2001 dà vita, insieme ad altri artisti, a un autentico e originale movimento musicale milanese, il “Caravanserraglio”. L’attività discografica prosegue con gli album “La spina” (2004) e “Milano Babilonia” (2007) e lo porta nel 2008 a vincere con il brano “L’amore ci sorprende” tre importanti premi contemporaneamente nell’edizione Musicultura (già Premio Recanati) di quell’anno (unico artista a riuscire nell’impresa). Nel 2011 esce il suo ultimo album “Generi di conforto” e parallelamente forma una nuova band di rock psichedelico (gli Arm On Stage) animando poi l’esperienza “Scuola Mila-

Folco Orselli

nese”, insieme a Carlo Fava e Claudio Sanfilippo. Una serata con la musica di Orselli è una magia tutta da gustare per le influenze musicali internazionali che vanno dal blues, al funky e al jazz. Una poetica che rievoca antiche reminiscenze passate o descrive con stile potente fotografie contemporanee della società dei nostri giorni. “Credo – dice Folco – che bisogna sempre cercare la chiave più profonda per poter comunicare con la gente”. E lui ci prova… e ci riesce benissimo. In ogni serata, oltre allo spettacolo, si potrà partecipare alla cena (inizio cena alle ore 19.30; inizio spettacolo alle ore 21.30). Cena più spettacolo 30 euro, 2 portate e menu diversi ogni settimana, 1 bottiglia di vino ogni 2 persone oppure 1 birra a testa e caffè. Consigliata la prenotazione. Solo spettacolo 10 euro con ingresso e consumazione fino a esaurimento posti: in questo caso non occorre la prenotazione. Per info si può telefonare o inviare una mail (telefono: 347 0426767; e-mail: info@castellomalaspina.it). m.c.

SARDIGLIANO - Il 25 ottobre la mostra - mercato

La XV fiera del tartufo bianco

SARDIGLIANO - Domenica 25 ottobre, a partire dalle ore 10, si terrà la XV fiera provinciale del Tartufo, patrocinata dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Alessandria, è organizzata dal Comune di Sardigliano, dal Consorzio Tartufai Sardigliano e Sant’Agata Fossili, dalla Pro Loco di Sardigliano e dalla Società di Mutuo Soccorso. La fiera aprirà i battenti alle 10 in piazza Rinaldo Carretta e proseguirà fino alle 19. Cuore della manifestazione è la Mostra - Mercato del Tartufo Bianco, nei locali della Società di Mutuo Soccorso, che raggiungerà il suo momento clou con la premiazione del Tuber Magnatum Pico Fiera 2015. Seguirà l’estrazione della lotteria: primo e secondo premio tartufi bianchi, terzo premio tartufi neri. La Mostra-Mercato sarà affiancata dal suggestivo mercatino dei prodotti enogastronomici e artigianali del Basso Piemonte. Per l’ora di pranzo, sarà servita una speciale zuppa di ceci e grazie alla partecipazione

della Pro Loco di Sardigliano una gustosa trippa in umido con le fagiolane. Sarà allestita inoltre “La piazzetta del gusto” con degustazione di fonduta e tartufo. A partire dalle 15.30 nei locali della Società di Mutuo Soccorso tutti i visitatori riceveranno un caldo benvenuto enogastronomico con risotto e tartufi e i classici vini doc dei Colli tortonesi. Infine a partire dalle 15 in piazza Carretta canti e musiche coinvolgeranno i visitatori. La fiera si caratterizza come una giornata di svago e divertimento con la possibilità di gustare i mitici tartufi senza dover spendere una cifra.


IL POPOLO

ATTUALITA’

GiovedĂŹ 22 ottobre 2015

ida t s a B ana r a c Pan tto e l l e Cast nduzzo a di Br villa a g n Lu

Villa roma gnan o

Arqu ata

Prime Comunioni e Cresime nei nostri paesi

Cresima a Bastida Pancarana, 3 ottobre 2015 (Foto Rezzani - Casteggio)

Cresima a Castelletto di Branduzzo, 3 ottobre 2015 (Foto Rezzani - Casteggio)

Cresima a Lungavilla, 6 settembre 2015 (Foto Rezzani - Casteggio)

Cresima a Villaromagnano, 19 settembre 2015 (Foto Maggi - Tortona)

Cresima ad Arquata Scrivia, 17 ottobre 2015 (Foto Sintesi di Matteo Malspina - Arquata Scrivia)

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Antola al Po

IL POPOLO

Giovedì 22 ottobre 2015

Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

Borgo Priolo Il convegno della fondazione Don Niso Dallavalle a Torrazzetta

“Non di solo pane vive l’uomo”

Il pubblico presente all’Oasi Rosa Mistica di Torrazzetta

BORGO PRIOLO - L’Expo di Mila- Torrazzetta, villa-castello nel comune no ha riportato prepotentemente l’atten- pavese di Borgo Priolo, dove don Niso zione sul problema della fame nel mon- incentrò la sua opera, fondando la do, dello squilibrio fra una parte del Comunità Rosa Mistica, che continua globo che si ammala a causa dall’ec- la sua opera sopravvivendo al suo foncesso di cibo e l’altra, afflitta dalla sua datore, tragicamente morto in un incimancanza. Si tratta di un tema impor- dente stradale nel 1973. La fondazione, tante che merita ogni attenzione, ma la nata il 31 luglio 2014 e dunque ancora fondazione “Don Niso Dallavalle” si è giovanissima, è il miglior mezzo per fatta promotrice a Torrazzetta di un continuare l’opera avviata da don Niso, meeting interregionale per discutere un e sicuramente, da insegnante e educatoaltro tipo di fame, non meno rilevante, re, Niso avrebbe apprezzato lo scopo del convegno “di offrire validi spunti di che è quella del cuore. “Non di solo pane vive l’uomo” è an- riflessione a chi vuole leggere in modo che lo slogan del padiglione dello Stato meno convenzionale il grande tema del del Vaticano all’Expo, ed è un monito cibo nel mondo”, ha spiegato Erasmo. che la Chiesa lancia dall’alto della sua Grazie all’intervento di relatori di ecceesperienza nel lavorare per soddisfare i zione, moderati dal giornalista del TG5 Alan Patarga, la riflessione si è svilupbisogni sia del corpo che dell’anima. Nelle parole dell’arcivescovo Angelo pata attraverso cinque momenti. Mons. Scola, la cui lettera ha aperto il conve- Gianfranco Meana, penitenziere maggno, tenutosi nel pomeriggio di sabato giore del Duomo di Milano, ha definito 26 settembre, il messaggio che l’uomo la nostra fame spirituale, che è bisogno “non può preoccuparsi solo della colti- di riscoprire la logica del dono e la vazione dei campi, ma deve anche pen- gioia della festa domenicale. sare ad accudire le terre dell’anima”, “L’Eucarestia introduce la logica del per comprendere il senso della vita e dono e implica una profonda revisione nel nostro stile di vita. – ha spiegato trovare la giusta strada. I lavori, patrocinati anche da Expo mons. Meana – Per costruire una vita Milano 2015, e dalle Regioni Lombar- buona, il solo pane non basta: dobbiadia ed Emilia Romagna, sono stati a- mo ritrovare la gioia della festa domeperti da Erasmo Dallavalle, fratello del nicale, che è pasto che educa, un pane compianto don Niso, che proprio a che rende Dio presente nel mondo”. Piacenza, nel secondo dopoguerra, C’è forte il bisogno di riscoprire che “la esercitò il suo apostolato come sacer- Terra è un giardino che dobbiamo cudote e insegnante, guida ed esempio stodire. Nostro compito è rendere un per giovani studenti. La sede del con- Eden il posto in cui viviamo: con la novegno non poteva però essere che stra opera dobbiamo realizzare il proSALE - Il riconoscimento dell’A.I.C. è stato assegnato sabato 17 ottobre

getto di Dio”, che prevede un mondo che sostiene tutti, e in cui tutti trovano la strada del Padre. Il professor Antonio Giuseppe Chizzoniti, direttore del dipartimento di scienze giuridiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, ha guidato i presenti in un’analisi dei profondi e antichi legami che esistono fra tutte le religioni e il cibo, e come questi dettami si riflettono anche nel Diritto civile, andando a volte a corrispondere con le leggi dello stato, o comunque ad influenzarle. Luca Bruschi ha spiegato l’esperienza unica rappresentata dalla Via Francigena, riconosciuta Itinerario Culturale Europeo fin dal 1994 e che tutt’oggi, lungo 1800 km e 79 tappe da Canterbury a Roma, rappresenta un cammino che sazia la fame dell’anima e anche quella del corpo, portando i moderni “tu-rigrini”, turisti alla ricerca di risposte nel profondo, a sperimentare i piatti e le tradizioni culinarie di tanti angoli d’Europa. “Il cibo è un modo autentico e genuino di raccontare i nostri territori, ed anche uno dei più efficaci: la maggior parte dei commenti che osserviamo da parte dei tu-rigrini, soprattutto stranieri, è legata alla gastronomia”. Ogni pellegrinaggio, poi, ha per scopo la sazietà dell’anima e la scoperta di noi stessi e degli altri: “la Via Francigena in questo senso è molto inclusiva: ad essa si ricollegano un’infinità di altri cammini, e il sogno è quello di farla essere sempre più ponte di culture, guardando anche verso Santiago di Compostela da una parte, e Istanbul e Gerusalemme dall’altra”. Si sono guadagnati lunghi applausi gli interventi di don Ivo Ortolina, cappellano dell’ospedale San Raffaele di Milano, che ha condiviso con la platea la sua esperienza di fame del cuore, che si manifesta con la massima forza proprio in chi è malato, anziano, vulnerabile e la relazione del professor Alberto Pellai, psicologo dell’Università degli studi di Milano, che ha evidenziato il problema dell’eccesso di cibo e delle incorrette, distorte abitudini alimentari che nel nord del mondo sta portando sempre più bambini a soffrire di obesità e di diabete. Gabriele Molinelli TORTONA - Viabilità

Consegnata all’AVIS la Ruota d’Argento

SALE - L’Associazione di Interesse Culturale (A.I.C.) salese ha consegnato anche quast’anno il premio “La Ruota d’Argento”, ma con una novità: il Consiglio direttivo e la Commissione appositamente costituita hanno deciso di attribuire il premio non a una singola persona come in passato, ma a una associazione. A ricevere il riconoscimento è stata l’A.V.I.S., che svolge la sua benemerita attività da ben 45 anni in paese. Nel nome dell’A.V.I.S. si sono volute premiare le centinaia di persone che in modo anonimo (chi volesse conoscere i nomi dei donatori dovrebbe prendersi la briga di andare a sfogliare gli infiniti verbali di prelievo), magari per decine di volte, hanno compiuto il gesto generoso della donazione del sangue. La cerimonia di consegna ha avuto luogo sabato 17 ottobre nella sala consiliare del municipio, al termine di un convegno promosso dalla Sezione A.V.I.S. di Sale in

occasione del 45° di fondazione. Dopo il saluto delle Autorità, Piero Merlo, presidente dell’A.V.I.S. provinciale di Alessandria, ha parlato del tema “Il calo dei donatori a fronte di un fabbisogno sempre crescente di sangue”, è poi intervenuto il Giuseppe Semino, che ha parlato de “La donazione di sangue: benefici per la società e per il donatore”, infine, il Cav. Franco Arzani, presidente della locale sezione, ha tracciato una breve sintesi di nove lustri di vita che hanno visto l’associazio-

ne protagonista, oltre che nella raccolta di sangue, in numerose iniziative a favore del paese. Il presidente dell’A.I.C. onlus Pietro Baldi ha consegnato al Cav. Arzani la targa “La ruota d’Argento 2015”, leggendone il breve testo che ha cercato di sintetizzare le benemerenze dei primi 45 anni di vita AVIS salese. A lui e al sindaco Arzani ha offerto il guidoncino della Sezione AVIS salese. Il rinfresco offerto dalle due associazioni ha concluso serenamente il pomeriggio.

TERRITORIO

VOGHERA - Venerdì 23 ottobre alle 18.30 al Castello

“Poe-Tango” a Iria Castle Festival: un viaggio tra musica e letteratura VOGHERA - “Iria Castle Festival”, importante manifestazione organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Voghera, che si sta svolgendo nel Castello, si avvia verso la sua conclusione con alcuni interessanti eventi. Venerdì 23 ottobre, alle ore 18.30, sarà protagonista la scrittrice Stefania Convalle che presenta lo spettacolo “Poe-Tango” ovvero un viaggio tra parole e tango argentino, con letture tratte dal suo ultimo romanzo “Una calda tazza di caffè americano” (Rapsodia edizioni), ma anche dalla raccolta di racconti “Dentro l’amore” e dalla silloge di poesie “Storie in verticale”. Stefania Convalle è autrice di racconti, poesie e romanzi e questo libro è la sua quarta pubblicazione. Ama interagire con gli amanti della letteratura e a tale scopo ha creato il premio letterario “Dentro l’amore”. Nel 2010 è stata premiata al concorso “Il Poeta e il Narratore”. Organizza e guida laboratori di scrittura creativa e originali presentazioni dei suoi libri portando in giro lo spettacolo “Poe-Tango”. In “Una calda tazza di caffè americano” interroga le sue inquietudini, sfida il destino, viaggia in America. Si muove in un mondo percorso da ricordi, misteri, intrecci inaspettati, trovando l’amore, la maternità, la disperazione, la capacità di rialzarsi. Questo romanzo non segue un disegno preordinato, ma nasce di

“dieci minuti” in “dieci minuti”, il tempo di prendere la tazza di caffé e di dedicarsi alla scrittura, fino a trovare un approdo nel colpo di scena finale, quando i frammenti vengono finalmente saldati in una sorprendente chiave di lettura. Insieme a Stefania Convalle sul palco ci saranno anche Cinzia Zerba e Simona Saglimbeni che interpreteranno con passione estratti del romanzo, due racconti scelti dalla raccolta “Dentro l’amore” e anche alcune poesie della silloge “Storie in verticale”. I ballerini di tango Renata Vismara e Giuseppe Murru, balleranno per il pubblico e saranno accompagnati dalla voce di Carola Nadal, cantante argentina, famosa interprete di tango, con una grande versatilità vocale che le permette di interpretare molti generi musicali. In serata alle ore 21 si terrà il concerto “Dal Tango al Jazz” a cura di “Iria Acoustic Ensamble”. Daniela Catalano

TORINO - Nel gruppo Giovani un tortonese e un novese

Ferrari e Gualco nell’Anci Piemonte

La variante esterna aprirà al più presto

TORTONA - Il 26 ottobre si terrà una Conferenza dei Servizi per quanto riguarda la viabilità complementare alla Variante Esterna di Tortona. Questa è necessaria a seguito di un’osservazione presentata alla soluzione progettuale pubblicata ai sensi della normativa vigente. In questo modo si potrà decidere definitivamente e chiudere nei 30 giorni successivi il procedimento da parte della Provincia, con determinazione che dovrà essere ratificata dal Consiglio Comunale di Tortona. Tutte le opere inerenti l’infrastruttura sono ultimate e risultano funzionali e agibili, secondo il direttore dei lavori per conto di SCR: pertanto si potrà procedere con il trasferimento anticipato delle stesse agli Enti proprietari e Gestori. La presa in consegna anticipata dell’opera è necessaria per l’apertura alla circolazione della variante esterna. Silvia Gilardenghi

Giovanni Ferrari Cuniolo e Daniele Gualco

TORTONA - Nei giorni scorsi si è svolta a Torino l’Assemblea congressuale dell’Anci Giovani Piemonte (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che sarà coordinata per i prossimi 5 anni da Francesco Di Salvo, 24 anni, consigliere comunale di Alessandria, membro anche del Consiglio nazionale. Anci Giovani Piemonte raccoglie gli amministratori under 35 e valorizza il loro apporto, svolto in sinergia e coordinamento con le politiche di Anci Piemonte. Con Francesco Di Salvo lavoreranno in Segreteria Elena Boggio Casero, come vice coordinatrice, Silvia Ala, Nicola Chionetti, Gianluca Colletti, Daniele Gualco (capogruppo di maggioranza a Novi Ligu-

re, Alessandria), Michele Lia, Michele Pianetta e Riccardo Tassone. L’Assemblea ha nominato poi il Coordinamento regionale, composto da 40 giovani amministratori in rappresentanza delle province di Torino, Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Vercelli, Verbano Cusio Ossola e di questo gruppo fa parte anche il tortonese Giovanni Ferrari Cuniolo, consigliere comunale di minoranza della giunta di Bardone. Anci Giovani è chiamata a pensare a un nuovo modello di Comune, capace di rispondere ai cambiamenti in corso e di saper coniugare efficienza dei servizi ed equilibrio finanziario, sviluppo urbano e sostenibilità ambientale.


IL POPOLO Giovedì 22 ottobre 2015

Opinioni a confronto La Val Curone non riesce a vedere i canali RAI

Egr. Direttore, il fatto che porzioni del nostro territorio non siano coperte dal segnale Rai sembra una situazione paradossale. Da alcuni mesi nella Val Curone c’è un blackout sui canali Rai, infatti, senza che la Regione abbia mosso un dito al riguardo se non una semplice raccolta di informazioni, come ho spiegato nella mia interrogazione nell’assise piemontese. La risposta dell’assessore Valmaggia è del tutto insufficiente. La Regione ha sì approfondito la problematica con i soggetti titolati ma questi colloqui hanno permesso di ricostruire solo le ragioni della problematica, note da tempo, cioè che esistono delle sovrapposizioni di segnale causate da nuovi canali tv legati al digitale terrestre. La necessità di una ricanalizzazione - già calendarizzata per tutto il 2016 - porterà via tutto l’anno ma senza alcuna data precisa per Val Curone. Francamente di fronte a dei cittadini che pagano regolarmente l’abbonamento Rai mi sarei aspettato almeno che la Rai e la Regione ci comunicassero il cronoprogramma per comprendere per quanto tempo ancora durerà il disservizio. E’ peculiare poi che la Regione non abbia chiesto neppure uno sconto alla Rai per il disservizio subito: la solita politica dei due forni dove Renzi da un lato si fa pubblicità con futuri mini sconti sull’abbonamento e poi dall’altra a livello locale il suo stesso partito non si preoccupa che centinaia di suoi cittadini sono colpiti dalle lentezze negli interventi di manutenzione della rete Rai. Massimo Berutti Consigliere di FI della Regione Piemonte

La bilancia pesapersone ha 400 anni ed è tutta italiana

Egr. Direttore, ho scoperto casualmente che quest’anno ricorre il compleanno di un oggetto molto diffuso e altrettanto odiato... soprattutto da noi donne che spesso ne siamo vittime. Sto parlando della bilancia pesapersona che fu inventata da un italiano (l’ingegno patrio è sempre un orgoglio), un padovano che si chiamava Santorio Santorio (1561 1636), ed era medico e fisiologo. Egli presentò alla comunità scientifica il suo congegno nell’opera “Ars de statica medicina”, scritta nel 1615 e considerata uno dei libri più importanti del secolo. E non si fermò lì il buon Santorio, ma mise a punto anche un altro strumento medico essenziale, il termometro clinico, in grado di tradurre in cifre la temperatura corporea cioé di misurare la febbre. Realizzò anche altre utili invenzioni tra cui il “termometro lunare”, con lo scopo di tradurre in numeri e determinare con esattezza matematica i parametri vitali umani. La bilancia, che quest’anno compie ben 400 anni ha saputo sfidare i secoli e arrivare ad oggi “tradotta” in versioni super smart e ipertecnologiche. Il marchingegno di Santorio era molto diverso: una sedia inserita in uno scranno di legno, sospeso ad una fune legata a un gigantesco bilanciere graduato, lungo quanto un’intera stanza. Pare che Santorio per perfezionarne il funzionamento passasse molte ore della sua giornata seduto su di essa, perfino durante lo studio o la consumazione dei pasti, durante i quali controllava la variazione del suo peso. Da allora la bilancia che tutti possediamo è diventata la migliore... o peggiore “confidente” dei nostri timori e ogni volta che vi saliamo sopra speriamo sempre che il responso sia “misericordioso”. In caso contrario, noi donne soprattutto, accusiamo lei, la bilancia, di non funzionare bene o di non essere tarata bene e la riponiamo nel cassetto fino alla volta successiva, quando, forse, sarà un pò più “gentile” con noi... Comunque grazie al nostro compatriota Santorio abbiamo la possibilità di tenere sotto controllo il nostro peso e quindi anche la nostra salute. Ivana Zollandi - via mail

Giornata nazionale dell’uovo

Egr. Direttore, lo scorso 9 ottobre si è svolta la giornata mondiale dedicata all’uovo che a livello nazionale sono oltre 12 miliardi di pezzi all’anno. Grazie alla produzione nazionale l’Italia è praticamente autosufficiente per il consumo di uova che è risultato pari in media a 13,8 chili a persona. Le uova di gallina - sottolinea la Coldiretti - sono anche all’avanguardia nel sistema di etichettatura obbligatorio a livello europeo che consente di distinguere tra l’altro la provenienza e il metodo di allevamento. Particolarmente esaltante è stato l’aumento degli acquisti di uova biologiche che assorbono circa il 9 per cento della spesa bio dagli italiani. Complessivamente il fatturato delle vendite di uova in Italia è pari a 1,5 miliardi di euro con circa il 45% del prodotto che è utilizzato nell’industria alimentare per la preparazione di pasta, dolci e altri prodotti. La produzione nazionale è garantita dalla presenza di oltre 49 milioni di galline. Coldiretti - via mail La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Bacheca a cura della Redazione

A.A.V.V. Luigi e Zelia Martin genitori degni del cielo

Luigi Ciotti Nello Scavo Daniele Zappalà

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Da leggere Franco Cardini

Non tacerò

Un uomo di nome Francesco

Shalom

Piemme

Mondadori

Pp. 320

Pp. 168

Pp. 193

Euro 5,00

Euro 17,00

Euro 20,00

Questo libro permette di entrare nella piccola Chiesa domestica che Luigi e Zelia Martin, abbandonandosi con fiducia alla volontà di Dio, seppero costruire e nella quale crebbero loro figli. Si potrà così scoprire il loro segreto: vissero il loro amore di sposi e la loro quotidianità, fatta di gioie e di dolori, guardando sempre al cielo e offrendo tutto a Gesù. Ebbero nove figli, ma solo cinque femmine sopravvissero. Tutte divennero religiose: la più nota di loro è suor Teresa di Gesù Bambino, santa e Dottore della Chiesa. I Martin vissero una vita coniugale durata 19 anni, fino a che Louis perse la moglie per un tumore al seno ed è rimasto vedovo. Oggi, in un mondo in cui il valore del matrimonio e della famiglia è minacciato, questi due sposi sono un esempio di come, facendo entrare Gesù nella nostra vita, anche l’ordinario diventa straordinario ed è capace di portare frutti di luce vera che non muoiono. I coniugi Martin sono un esempio da seguire nelle famiglie. Sono anche la prima coppia in assoluto nella storia della Chiesa a salire insieme agli onori degli altari. La loro canonizzazione che è avvenuta in pieno Sinodo sulla famiglia, domenica 18 ottobre, testimonia che la santità impregna tutte le fasi della vita e che non ci sono difficoltà che non possono essere superate.

Con sguardo analitico don Luigi Ciotti racconta cosa sono diventate nel tempo le mafie, in Italia e a livello internazionale, alla luce della conoscenza acquisita sul campo in oltre vent’anni: dalla denuncia delle narcomafie alle prime campagne di sensibilizzazione in Sicilia, dopo le stragi Falcone e Borsellino, fino alla fondazione e diffusione di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Ciotti ha accettato di violare la promessa che aveva fatto a se stesso – di non offrirsi mai a libri dal sapore autobiografico – per parlare soprattutto dei tanti compagni di viaggio che in questi anni lo hanno sostenuto: giovani, uomini e donne di buona volontà, molti di loro parenti delle vittime di mafia. Lungo la narrazione don Luigi si lascia andare a ricordi commoventi e a tante rivelazioni, anche sulle minacce ricevute. Eppure, il suo sguardo è proiettato con speranza sul futuro. Per il sacerdote la mafia non è un destino ineluttabile a cui siamo condannati, c’è possibilità di scegliere. Fare cultura della legalità significa promuovere assunzione di responsabilità da parte di tutti: cittadini e istituzioni. La prima riforma da fare oggi è la “riforma delle coscienze”. Don Luigi Ciotti (Pieve di Cadore, 10 settembre 1945), sacerdote, è ispiratore e fondatore del “Gruppo Abele” e dell’associazione “Libera”.

Jorge Mario Bergoglio è il primo papa che viene dal subcontinente americano. È anche il primo a infrangere la “regola” secondo cui un gesuita non può ascendere al soglio pontificio e a rompere la tradizione che ha visto i papi assumere sempre il nome di un predecessore, scegliendo invece quello di Francesco, il Povero di Assisi. Il paragone fra i due Franceschi quindi s’impone, anche alla luce della recente Laudato si’, “un raggio di sole nella nebbia postmoderna, una rosa sbocciata nel deserto dell’egoismo e dell’ipocrisia nel quale ci sembra ormai di esserci definitivamente sperduti quando leggiamo dei buoni cristiani che desertificano e inquinano il mondo per fame e sete di profitto”. Così scrive Franco Cardini a proposito dell’enciclica che si richiama al fraticello d’Assisi, ricordandoci però che se entrambi hanno scelto la carità e la povertà, il primo, vivendo in una società dura, crudele, ingiusta e tuttavia cristiana, proponeva la sua vita di adesione al Cristo povero e nudo come una delle possibili, mentre Francesco-Bergoglio, che vive in una società non più cristiana e propone la via della povertà e della carità come l’unica percorribile. In questo risiede il nucleo della sua lotta quotidiana contro la “cultura dell’indifferenza” e la “cultura dello scarto”, espressioni della modernità occidentale.

SPAZIO DIOCESI Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet.

siasi cosa da segnalare, potrete farlo inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564.

IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, ed anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, religiosi, associazioni, ecc. Se avete notizie relative alla Parrocchia o qual-

SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. In particolare sarà trasmessa in differita sarà trasmessa la relazione di Mons. Gabriele Mana al Ritiro spirituale per i sacerdoti diocesani che si è tenuto giovedì 15 ottobre. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. Saranno a disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesana realizzata da “Il Popolo” e dalla radio Diocesana, sempre fruibili da

tutti, gratuitamente, sul web. Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564. SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territorio del vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


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CURIOSITA’ - a cura di Daniela Catalano

“Pavia, la battaglia, il futuro”: la mostra al Castello Visconteo

A 490 anni Pavia ricorda la cruciale battaglia, consumata il 24 febbraio 1525 nel parco visconteo, in un’interessante e innovativa mostra allestita fino al 15 novembre al Castello Visconteo, nell’ala sud del secondo piano, restaurata e aperta al pubblico e lo fa esponendo uno straordinario documento d’arte e storia, prestato dal Museo di Capodimonte, ovvero l’ultimo arazzo di un ciclo di sette, un’enorme opera cinquecentesca di quasi 8 metri di lunghezza e 5 di altezza. Sono riproposti “virtualmente” anche gli altri sei arazzi, consentendo al visitatore, grazie a installazioni multimediali e tecnologie innovative, di osservare e indagare ogni singola scena e di rileggere le vicende, scoprire i protagonisti e le loro storie. La mostra che è promossa dal Comune di Pavia con il contributo dell’associazione Pavia Città internazionale dei Saperi e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, organizzata dai Musei Civici di Pavia con Villaggio Globale International, in collaborazione con il Mibact-Museo di Capodimonte e con l’Università degli Studi di Pavia, la Bulgarian Academy of Sciences, Aspen Institute Italia, Associazione Parco Vecchio, è curata da Susanna Zatti direttore dei Musei Civici di Pavia, Luigi Casali esperto di storia militare e Virginio Cantoni dell’Università di Pavia-Computer Vison and Multimedia Laboratory, e nell’ambito di Experienza pavese e si avvale del patrocinio Expo 2015. La Battaglia di Pavia, che si consumò attorno alla città lombarda, durante la guerra d’Italia del 1521-1526, tra l’esercito ispano-imperiale guidato dal vicerè di Napoli e i soldati capeggiati dal Re di Francia Francesco I, decretò la fine di un’epoca politica, militare, culturale e sociale, con la sconfitta drammatica della cavalleria francese e la cattura del Re. Sul piano politico poi, la battaglia segnò il corso della storia europea, consegnando la Lombardia, e quindi l’Italia, alla Spagna. Il grandioso ci-

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

IL POPOLO

Bacheca

Giovedì 22 ottobre 2015

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

“Woman in Gold”, una storia vera clo di 7 arazzi fiamminghi, fu realizzato per essere donato all’imperatore Carlo V in occasione dell’Assemblea degli Stati Generali del 1531. Per realizzare i sette pannelli intessuti in lana, seta e fili d’oro dalle manifatture della città di Bruxelles, ci vollero ben tre anni di lavoro, dal 1528 al 1530. I laboratori belgi erano rinomati nella produzione degli arazzi sia per la resa figurativa affidata a pittori di fama, sia per l’uso di materiali di pregio. Il restauro della serie ha permesso di individuare il monogramma dell’arazziere Willem Dermoyen, lo stesso cui si deve l’altro famoso ciclo di arazzi appartenuto all’imperatore, Le Cacce di Massimiliano. La presenza del monogramma conferma poi che la tessitura dovette iniziare non prima del 1528, anno dell’editto che impose di siglare le produzioni di Bruxelles. Il grande arazzo presente in mostra è l’ultimo della serie ed è collocato a conclusione del percorso espositivo. Prima di giungervi, un innovativo e originale allestimento informatico e interattivo restituisce virtualmente gli altri arazzi, dando modo ai visitatori di interagire con le scene illustrate grazie ad appositi touchscreen e di “entrare”, attraverso grandi retroproiezioni in 3D, nella battaglia. L’arazzo esposto raffigura la “Sortita degli assediati e la rotta degli Svizzeri che annegano in gran numero in Ticino”. Per informazioni si possono visitare i siti o telefonare (www.labattagliadipavia.it e www.vivipavia.it tel.; tel. 0382 399770). Gli orari di apertura sono dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, il lunedì è chiuso. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” oppure Banca BRE - IBAN IT56M0690648677000000077429 Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi. Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione. FIPEG

Associato FISC

USPI

Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.

Il 15 ottobre è uscito “Woman in Gold”. Siamo a Los Angeles nel 1998. Dopo aver preso parte al funerale dell’amata sorella, Maria Altmann capisce che alcuni documenti trovati tra le carte di lei potrebbero essere la conferma che un gruppo di dipinti di grande valore sottratti durante la guerra dai Nazisti sono rimasti senza alcun permesso nelle mani dello Stato austriaco. Affidatasi all’inesperto ma tenace avvocato Randy Schoenberg, Maria comincia una battaglia legale contro quel governo, convinta di aver diritto alla restituzione del maltolto. Dall’euforia alla delusione, arriva fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti che stabilisce la verità dei fatti. Avvenimenti e persone sono autentici. Tornati negli Stati

Uniti, i dipinti sono serviti anche a costruire il Museo dell’Olocausto in California e a lasciare dunque duratura testimonianza di un triste e cupo momento di storia. La didascalia finale ricorda che sono state almeno centomila le opere d’arte che,

rubate dai nazisti, non sono tornate ai legittimi proprietari. Il copione, ispirato al libro scritto anche dalla stessa Maria, è l’occasione per riportare in primo piano avvenimenti ormai poco conosciuti e restituire a quelle

opere d’arte la dignità che meritano. La tenacia di Maria attraversa varie fasi che coinvolgono il ricordo della sorella, la famiglia, il clima buio di quegli anni in un insieme di sentimenti ed emozioni che trascorrono dalla rabbia alla tentazione di rinunciare alla scelta, invece di arrivare in fondo per lasciare una traccia visibile soprattutto a vantaggio delle giovani generazioni. Illuminato da molte buone intenzioni, scandito dal giusto incontro tra passato e presente, circondato da un solido equilibrio tra giustizia e morale, il racconto scorre con estrema linearità. Ne deriva un film di ottimo livello che unisce la grande Storia che tutti ha coinvolto e una storia forse minore ma con effetti dirompenti su tutta l’umanità. Consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Sabato 12 settembre nella parrocchia di San Pietro a Broni si sono uniti in matrimonio Elisa Gufo e Gabriele Vercesi che posano nella foto con i genitori e con i nonni dello sposo, Anna e Carluccio Cagnoni.

La Ricetta

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

Anguilla in umido con funghi

Ingredienti per 4 persone 1 kg di anguille 400 g di salsa di pomodoro 30 g di funghi secchi 2 spicchi d’aglio 1 limone vino bianco secco olio d’oliva extravergine prezzemolo farina q.b. sale pepe

Spellate le anguille e tagliatele a pezzetti di 5/6 centimetri. Infarinateli e friggeteli in una padella con poco olio. Passateli poi in un tegame, magari di terracotta e spruzzateli di vino bianco. Aggiungete quindi i funghi che avrete in precedenza fatto

ammorbidire in acqua tiepida, scolati e tritati con gli spicchi d’aglio, una manciata di prezzemolo e un po’ di scorza di limone. Lasciate insaporire qualche minuto e ricoprite con la salsa di pomodoro. Insaporite con sale e pepe e lasciate cuocere, a fuoco moderato, circa mezz’ora, controllando la consistenza del sugo che non deve asciugare troppo e dell’anguilla che deve risultare morbida. L’enologo consiglia... Oltrepò Pavese Metodo Classico Cruasé La freschezza del Cruasé unita alle stimolanti bollicine ben si addicono a questo piatto smorzandone e ingentilendone le note grasse che lo caratterizzano. Composto al naso, dalla bella intensità e intricante evoluzione, questo Spumante propone un’interessante continuità gusto-olfattiva. TORREVILLA Via Emilia, 4 - Torrazza Coste (PV) Tel. 0383.77003 - info@torrevilla.it


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 22 ottobre 2015

SERIE D Girone A - 9^ Giornata

BASKET A 2 DONNE

L’OltrepoVoghera torna al successo

OLTREPOVOGHERA 2 RAPALLOBOGL. 1 (primo tempo 2-0) MARCATORI: 1’ pt Colombi (OV), 29’ pt Lanzalaco (OV), 27’ st Benga Samba (RB). OLTREPOVOGHERA: Canegallo; Casarini, Iraci, Fedi, Tomat; Coccu, Buglio, Alvitrez, Lanzalaco (43’ st Celori); Bigoni (37’ st Artaria); Colombi. A disp.: Cizza, Bruni, Chiarlo, Sabau, Speranza, Lab-

brino, Dapoto. All. Dossena RAPALLOBOGLIASCO: Molinaro; Labate (41’ st Gallio), Benga Samba, Cammaroto, Giovannelli; Vagge, De Cristofaro (17’ st Barwuah), Leli; Toledo, Simeoni, Costantino. A disp.: Nava, De Feo, Cintoi, Seye Mame, Moresco, Picasso, Gargiulo. All. Coppola ARBITRO: Nube di Mestre.

SERIE D - Girone A - 9^ Giornata

VOGHERA - L’OltrepoVoghera torna a vincere, dopo aver subito due pareggi in rimonta (con Derthona e Novese), dove era avanti 3-2 e 2-1 (sebbene in 9 uomini nel turno infrasettimanale). Aver battuto (2-1) un RapalloBogliasco che a livello di rosa potrebbe avere i migliori giocatori del girone, profuma di orgoglio. E’ stato importante e pesante trovare dopo neppure 8 secondi (forse si tratta del gol più veloce e rapido di sempre) la rete con Matteo Colombi, giovane attaccante entrato in doppia cifra (10 gol) dopo 9 gare. Una rete che ha aperto la strada al successo, ai tre punti e che ha spianato il terreno al raddoppio del giovane Lanzalaco (secondo centro per lui dopo quello al Borgosesia) avvenuto quasi alla mezz’ora del primo tempo. Il RapalloBogliasco ha fatto tanto possesso palla, ha attaccato sempre, ha gestito la sfera in mezzo al campo, ma non è riuscito a costruire molte opportunità, rinviando il momento di rientrare in partito solo nel corso della

ripresa, quando ha trovato il guizzo con il centrale Benga Samba. Ma l’OltrepoVoghera (privo di capitan Di Placido, Bernazzani e Dolcetti e con una panchina formata in pratica da soli giovani) ha stretto i denti, ha cambiato più volte modulo, ha lottato (pur subendo l’iniziativa ligure) senza cedere più nella trappola di subire una rimonta che sarebbe suonata come un campanello d’allarme. Al Parisi sono tornati i tre punti che permettono alla truppa di mister Dossena di mantenere i quartieri alti della classifica (quarto posto, seppur in coabitazione con il Sestri Levante) a -4 dalla vetta occupata da Gozzano e Caronnese. CLASSIFICA: Gozzano, Caronnese 21; Pinerolo 18; Oltrepovoghera, Sestri Levante 17; Lavagnese 16; Argentina 15; Sporting Bellinzago, Chieri, Novese, Borgosesia 14; Derthona 12; Bra 10; Pro Settimo, Ligorna 9; Acqui 7; Rapallobogliasco, Vado, Fezzanese 6; Castellazzo Bormida 5.

SERIE D - Girone A - 9^ Giornata

Stop imprevisto per il Derthona La Novese espugna la Liguria PINEROLO DERTHONA

1 0

LIGORNA NOVESE (primo tempo 0-1)

RETI: 77’ Dalla Costa (rig) PINEROLO: Zaccone, Assisi, Pautassi, Mannai, Grancitelli, Pantaleo (63’ Dalla Costa ), Esposito (63’ Sardo - 81’ Rignanese), Noia, Compagno, Gili, Begolo. All. Nisticò DERTHONA:Ferraroni, Mechetti, Rubin, Procida, Mbodj, Velardi, El Khayari, Dolce(79’Albeggiano), Varela, Draghetti (72’ Noschese), Scienza. All. Calabria (nella foto) ARBITRO: Monaco di Termoli PINEROLO - Al “Luigi Barbieri” un Derthona meno brillante del solito e appesantito dalle “battaglie” con Voghera e vado viene sconfitto 1 a 0 dai padroni di casa. La squadra tortonese schiera dal primo minuto il bomber argentino Varela ma non riesce a mettere in campo la solita brillantezza offensiva. Il primo tempo si gioca su ritmi bassi: al 25’ Gili sfrutta una bella triangolazione ma la sua conclusione termina fuori. Dopo 10 minuti Begolo va in rete ma l’arbitro l’ annulla a causa di un fallo su Procida in area. Al 40’ Varela, ben servito da Draghetti, impegna Zaccone con un colpo di tacco.

Nella ripresa il Pinerolo cambia marcia grazie all’ingresso di Sardo: l’ex attaccante della Cheraschese impegna severamente Ferraroni in 2 occasioni. Al 77’ Sardo guadagna un calcio di rigore per un fallo netto di Procida ai suoi danni. Dal dischetto il bomber Dalla Costa supera Ferraroni portando in vantaggio la squadra di casa. E’ la rete che decide la gara: fino al termine i “leoncelli” provano a centrare il pareggio ma il portiere Zaccone non corre grossi pericoli. Domenica prossima al “Fausto Coppi” andrà in scena il derby contro un Castellazzo rinfrancato dal successo contro la Lavagnese. Negli spogliatoi il tecnico tortonese Carlo Calabria non accampa scuse: “E’ stata una prestazione negativa. Non siamo riusciti ad esprimere il nostro gioco. Dobbiamo ricaricare le batterie per dare nuove soddisfazioni ai nostri tifosi che anche oggi sono stati stupendi”. Domenico Cremonte

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0 2

LIGORNA: Dondero, Romano, Gallotti (75’ Held), Napello, Cilia, Zunino, Gatto, Bavassano, Ghiglia, Balla, Liguori (71’ Cocurullo). A disposizione: Boero, Sugrenti, Costa, Favero, Gatto, Lia, Romei. All. Mango. NOVESE: Otranto Godano, Bisio (62° Marongiu), Meucci, Pollero, Pagano, Illario, Ymeri, Guarco, Migliaccio (53° Sola), Orlando (75° Papi), Trimarco. A disposizione: Masneri, Lucarino, Cardella, Ravera, Del Pellaro, Dell’Ovo. All. Lepore. RETI: 47° Orlando (N), 91° Trimarco (N) ARBITRO: Melillo (Pontedera) GENOVA - Nei minuti di recupero dei due tempi la Novese ottiene tre punti molto importanti per la classifica. La Novese passa nel secondo minuto di recupero della prima frazione: corner di Migliaccio, serie di blocchi a centro area, sul secondo palo sbuca Orlando che insacca al debutto in biancoceleste. Nella ripresa il Ligorna si getta all’attacco, lasciando campo libero alla squadra ospite. Però bisogna aspettare lo scadere per la

L’OMC Broni batte il Milano ma il Castelnuovo è sconfitto

L’OMC Broni in campo contro il Milano (foto: Picozzi)

BRONI MILANO

84 52

OMC CIGNOLI BRONI: Landi 9, Galbiati 16, Pavia 14, Dettori 8, Bratka 17, Vanin 2, Savini 2, Zampieri 12, Bonvecchio 4. Non entrata Soli. All. Roberto Sacchi. PONTE CASA D’ASTE MILANO: Da Silva 13, Pozzecco 11, Rossini, Martelliano 5, Perini, Maffenini 6, Baiardo 5, Giulietti, Albano, Picotti 12, Galiano. Non entrata: Taverna. All. Franz Pinotti. ARBITRI: Venturini e Luporini. NOTE: primo tempo 44-33 (parziali quarti: 18-21, 2612, 22-6, 18-13). BRONI - Come nella prima HOCKEY IN LINE

giornata: Broni vince facile, Castelnuovo affonda. La Omc, di fronte ad un pubblico da categoria superiore, supera al Palabrera il Sanga Milano 84-52, al termine di una partita mai in discussione se non nei minuti iniziali quando le meneghine hanno un minimo vantaggio. Ottima le prove di Bratka, Pavia, Zampieri e Galbiati, ma tutta la squadra gira alla grande. Umore opposto in casa Castelnuovo: le Giraffe affondano (37-73) sul campo del Selargius. In più si fa male l’ala argentina Florencia Palacios che, in uno scontro di gioco, rimedia lo stiramento al tendine della spalla destra: fuori almeno due settimane. E sabato, palla a due ore 18, al Palacamagna di Tortona l’inedito derby tra Basket Club Castelnuovo e Broni.

Il Monleale conquista la finale

rete della sicurezza. Corner di Ymeri e piattone vincente di Trimarco, al sesto gol stagionale. Una curiosità statistica: per la quarta gara consecutiva la Novese realizza una rete oltre il 90°. Prossimo impegno domenica al Girardengo, avversario di turno il Pinerolo terzo in classifica.

MONLEALE - Poker di vittorie per i ragazzi del Monleale questo fine settimana a Verona, dove si è disputato il Girone D dei quarti di finale della nuova Coppa organizzata dalla Federazione Hockey e pattinaggio. Il Monleale accede alla superfinal del 19 e 20 dicembre. Mentre sabato torna il campionato con la sfida al pa-

lahockey di Mon-leale contro il Polet Trieste. Questi i risultati e i marcatori: Monleale - Roma 21 (2 reti di Moro); Milano Monleale 1-6; Monleale Ferrara 4-0 (Moro, Simunek, Faravelli, Pagani); Cus Verona - Monleale 0-4. Accedono alla finale: Monleale; Verona, Asiago, Diavoli Vicenza, Padova e Cittadella.

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