Il popolo 19 settembre 2013

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LUNGAVILLA. Restaurato il dipinto dell’Assunta

A PAGINA 20

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Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

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Tortona, al via i lavori in via Emilia Nord A pagina 15

NOVESE

OLTREPO’

Parte il progetto “InNOVIamo l’ambiente”

Giulia Lazzarini al FestiVOL di Voghera

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NOTA POLITICA

Venerdì scorso il Vescovo in Cattedrale ha consegnato la sua “Lettera” alla Diocesi

Raddrizzare il Paese

Aperto l’Anno Pastorale 2013-2014

di MATTEO COLOMBO Ci hanno messo 1 anno e 8 mesi prima di raddrizzarla. Un tempo lunghissimo in cui quell’enorme mostro è rimasto spiaggiato davanti all’isola del Giglio, triste monumento funebre a 32 morti durante una crociera. Eppure, soltanto lunedì scorso hanno preso il via le operazioni di recupero (terminate con successo) della Costa Concordia che aveva smesso per sempre di solcare i mari la notte del 13 gennaio 2012. La vicenda, se non fosse una disgrazia, assumerebbe i contorni della commedia all’italiana. Un Paese, il nostro, in cui a raddrizzare le cose ci vuole il suo tempo. Checché ne dica Enrico Mentana sulla sua pagina FB (sempre lunedì, ore 13), smentito poi da Roberto Saviano (botta e risposta in rete: “Dietro la morbosità dei media nell’osservare le operazioni all’isola del Giglio, forse, c’è qualcosa di più profondo della speculazione sul disastro celebre. Sembra muoversi un impronunciabile sogno da subcosciente: se si raddrizza la nave, simbolo di un paese alla deriva che lentamente affonda, c’è speranza magari che si raddrizzi l’Italia e che torni a galleggiare”), a me la metafora piace. E vorrei sapere, stando sul parapetto insieme a tanti italiani che cercano risposte, che cosa si aspetta a raddrizzare le cose. Primo: Che cosa aspettano Letta e il suo Governo e quanti sostengono la coalizione “delle larghe intese” a fare le riforme? Quelle vere, sostanziali, urgenti. Serve una legge elettorale nuova, una riforma della Giustizia, serve mettere mano agli sprechi, servono decisioni chiare sull’organizzazione di Comuni, Province e Regioni. Che si smetta di guardare indietro, con il rischio di trasformare l’affaire Berlusconi in un alibi. Una grande coalizione deve andare avanti nonostante tutto. Secondo: i cattolici. Cosa aspettano a farsi largo tra le cose del mondo come ha detto Papa Francesco, tre giorni fa, durante la Messa in Santa Marta (“Un buon cattolico si immischia in politica, offrendo il meglio di sé”)? Si “dia scandalo” con schiettezza e coerenza, senza eludere dubbi e scomode domande. Un modello di dialogo serio e costruttivo è venuto dalla Settimana Sociale di Torino dove si è giunti, insieme, a delineare prospettive concrete sul ruolo della famiglia. Terzo: cosa aspettano certi intellettuali ad uscire dai salotti e dalle caste della cultura per raccontare la realtà com’è, per stare in mezzo alla gente e ai suoi problemi, per prendere atto che siamo ancora lontani dalla soluzione della crisi? Per cambiare le cose c’è da lavorare molto, su più fronti e su tanti temi, fino a spingersi a riformulare i concetti di accoglienza e di carità. Non è questione di raddrizzare la gambe ai cani, né un relitto in mezzo al mare (che comunque è diventato metafora di riscatto), ma di ripensare al nostro futuro, in vari ambiti, con sano pragmatismo e tanto buon senso.

CHIESA

Settimana Sociale: le conclusioni Il reportage del nostro inviato a Torino. ROLANDI A PAGINA 4

PRIMO PIANO

Sei idee per la scuola E la pubblicazione di una “Carta della laicità” a scuola voluta dalla Francia. La Croce al centro del momento di preghiera che si è svolto venerdì scorso in Cattedrale

BALDI A PAGINA 3

CAMPOLEONI E BONINI A PAGINA 6

SPECIALE/UNA STORICA PRESENZA DESIGNER OUTLET

Le Confraternite diocesane Una “notte di moda”

“Confraternite, la Chiesa ha ancora bisogno di voi” aveva detto Papa Benedetto XVI nel corso dell’udienza in Piazza San Pietro il 10 novembre 2007. Sostenute da questo stimolo, le Confraternite diocesane hanno continuato con sempre maggiore impegno nella loro attività di sostegno alle Parrocchie e di testimonianza nelle pratiche di culto. CETTA A PAGINA 13

SERRAVALLE SCRIVIA Dopo la notte milanese, la Vogue Fashion’s Night Out (VFNO) prosegue al Serravalle Designer Outlet. Il Centro McArthurGlen, inaugurato a settembre del 2000, in occasione del suo 13° compleanno si regala due esclusive notti bianche dedicate allo shopping firmate Vogue Italia. Il Centro festeggerà venerdì 20 e sabato 21 settembre, ospitando un’edizione speciale delle VFNO 2013, organizzata naturalmente in collaborazione con Vogue Italia: come a Milano, Londra, New York e Parigi anche a Serravalle i 184 negozi resteranno eccezionalmente aperti fino alle 22. A PAGINA 20


IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 19 settembre 2013

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Tortona Venerdì 13 settembre in Cattedrale il Vescovo ha consegnato la sua “Lettera” alla Diocesi

Aperto l’Anno Pastorale 2013-2014

TORTONA - Come è ormai tradizione intorno alla metà del mese di settembre la nostra diocesi ricomincia ufficialmente il cammino pastorale. Così è stato venerdì 13 alle ore 21 in Cattedrale, dove si è tenuta la preghiera in occasione della presentazione della Lettera del Vescovo alla Diocesi. Sacerdoti, religiosi e religiose e tanti fedeli laici non hanno voluto mancare all’appuntamento di forte spiritualità e di riflessione,

segno eloquente della comunione fra il Vescovo e la Diocesi. Mons. Martino Canessa, infatti, ha presieduto la celebrazione e durante l’omelia ha illustrato le priorità di questo anno che si apre. La felice coincidenza liturgica della Vigilia della Festa dell’Esaltazione della Santa Croce ha suggerito, come già lo scorso anno, di impostare tutta la celebrazione sul segno della croce gloriosa, ci cui la Cattedrale conserva una preziosa reliquia.

Attraverso i simboli siamo ritornati spiritualmente al giorno del Battesimo in cui per la prima volta siamo stati immersi nella morte di Cristo per risorgere con Lui a vita nuova; mentre una famiglia ha proclamato l’Inno ai Filippesi di San Paolo, la Croce riceveva la venerazione dei presenti, mentre il Vescovo la indicava al popolo con l’antica invocazione liturgica “Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi”.

Dopo aver ascoltato la lettura del Vangelo, Mons. Canessa dalla cattedra teneva la sua omelia. Con cuore di padre esortava e incoraggiava tutti davanti alla croce di Cristo a lasciarsi accompagnare dall’esempio di Gesù, a fissare gli occhi su Lui per essere capaci di annunciarlo al mondo, animati da profonda umiltà e da spirito di autentico e gratuito servizio: “Fondamentale nella vita nostra di cristiani, l’adesione a Gesù Cristo”, quindi citando papa Francesco nella sua recente lettera a Eugenio Scalfari, apparsa su “Repubblica” ha ricordato: “La Fede per me è nata dall’incontro con Gesù Cristo: un incontro personale che ha toccato il mio cuore, e ha dato un indirizzo e un senso nuovo alla mia esistenza. Questo incontro è stato reso possibile dalla comunità di fede in cui ho vissuto. Senza la fede non avrei mai potuto incontrare Gesù, pur nella consapevolezza che quell’immenso dono che è la fede, è custodita in fragili vasi di argilla, dalla nostra umanità”. Ha quindi dato alcuni suggerimenti concreti: primo fra tutti l’Adorazione eucaristica. “L’eucarestia sia

al centro del nostro cammino religioso. Raccomando ai confratelli la ripresa dell’adorazione con più frequenza possibile nelle loro comunità. Ai singoli fedeli dico che oltre alla presenza della Messa domenicale, è necessario qualche segno di affetto verso l’Eucarestia anche lungo la settimana”. Ha poi proseguito sottolineando l’importanza dell’ascolto della Parola di Dio: “Invito tutti a cercarsi momenti di ascolto e di preghiera intensi, possibil-

mente in gruppo”, e dopo aver ricordato la possibilità degli incontri con don Claudio Doglio, che quest’anno aiuterà a riflettere sul tema: “Figure bibliche di speranza e carità”, ha aggiunto: “A chi appartiene ad associazioni o movimenti, chiedo di seguire il cammino proposto con intensità”. Quindi gli ultimi due ambiti, oggetto di particolare attenzione pastorale: i giovani, dei quali si è già parlato in occasione dell’incontro con i sacerdoti di recente ordinazione avvenuto nei giorni scorsi a Brusson, e le famiglie, per le quali veniva auspicato in intensificazione dei corsi in preparazione al matrimonio, con l’aiuto dei coppie, preparate a questo scopo. Seguiva un silenzio carico di attese e di speranza sfociato nella professione di fede, finché a nome di tutti il Vescovo recitava la solenne preghiera del mandato per “far risplendere la luce del Signore sulla nostra Chiesa locale e portare a compimento l’opera che ha iniziato”. Al termine della preghiera il Vescovo consegnava copia della Lettera pastorale e salutava affettuosamente i presenti. Claudio Baldi

TORTONA - Da lunedì 30 settembre al Mater Dei. Il tema: “Figure bibliche di speranza e carità”

Diario del Vescovo

Riprendono gli incontri con don Doglio Anche quest’anno Don Claudio Doglio, insegnante alla Facoltà Teologica di Milano, terrà per l’intera Diocesi di Tortona un corso biblico di approfondimento sulla Sacra Scrittura. Il tema scelto è: “Figure bibliche di speranza e carità (uomini e donne che hanno camminato con il Signore)”. Gli incontri si svolgeranno presso il salone del Centro Mater Dei di Tortona, alle ore 21, secondo il seguente programma:

Lunedì 25 novembre: Rut, un Abramo al femminile che sa amare (Dalla carestia al raccolto: il frutto del grembo).

Lunedì 30 settembre: Mosè, uomo anziano pieno di speranza (Il condottiero mite che parlava al Signore come amico).

Martedì 1° aprile: Giuditta, la donna che fece perdere la testa a un generale (Chi ama la propria vita la perde).

Lunedì 28 ottobre: Giona, il profeta bisognoso di conversione (C’è speranza per tutte le genti).

Martedì 6 maggio: Maria di Magdala, testimone del Cristo Risorto (“Ho visto il Signore”).

Martedì 18 febbraio 2014: Ester, come Dio capovolge le sorti (L’amor per il proprio popolo cambia la vita). Martedì 11 marzo: Tobia, molte sono le prove dei giusti ma il Signor le guarisce (Trasformazione nella speranza).

Il Vescovo dal 23 al 28 settembre parteciperà al Pellegrinaggio diocesano a Fatima. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637), via mail: vescovo@diocesitortona.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

CAMPANE


IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

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Giovedì 19 settembre 2013

Se cresce la famiglia, cresce l’Italia La 47^ Settimana Sociale ha riunito a Torino 1.400 delegati di 220 diocesi e 165 movimenti e sigle associative. Il reportage di Luca Rolandi ci racconta ciò che è accaduto dal 12 al 15 settembre

La famiglia cuore della società umana di LUCA ROLANDI TORINO - Nessun tema le è estraneo, la famiglia rappresenta una sfida in campo educativo, religioso, sociale, economico, politico. Anche in quello urbanistico, a ben vedere, perchè le famiglie abitano le città, hanno bisogno di un tetto, di trasporti, di luoghi dove incontrarsi. La famiglia è tanto, per un Paese, il cuore della società. Se cresce lei, cresce tutta la comunità. È questa la sintesi più vera della 47esima Settimana sociale che ha riunito a Torino i 1.400 delegati di 220 diocesi e 165 movimenti e sigle associative, rappresentanti di un ricco e variegato panorama che affonda la sue radici in una storia ultracentenaria. I cattolici ci sono, le proposte anche, ma il problema è che spesso le loro idee, i loro progetti, che sono a servizio della comunità, restano inascoltati o disattesi, in una sorta di rapporto asfittico e troppo sporadico con istituzioni, amministrazioni, politici e sindacati. Il Messaggio del Papa «La famiglia è ben più che “tema”: è vita, è tessuto quotidiano, è cammino di generazioni che si trasmettono la fede insieme con l’amore e con i valori morali fondamentali, è solidarietà concreta, fatica, pazienza, e anche progetto, speranza, futuro. Tutto questo, che la comunità cristiana vive nella luce della fede, della speranza e della carità, non è mai tenuto per sé, ma diventa ogni giorno lievito nella pasta dell’intera società, per il suo maggior bene comune». Papa Francesco si rivolge ai partecipanti della 47a Settimana sociale. Il messaggio esordisce ricordando chi, tra altri e più di altri, volle dar vita a questa esperienza, ovvero Giuseppe Toniolo: questa edizione, sottolinea il Pontefice, è la prima che si tiene dopo la sua beatificazione, avvenuta il 28 aprile 2012. Poi, l'analisi. A partire dall’approfondimento suggerito dal titolo: “Famiglia, speranza e futuro per la società italiana”. «Speranza e

futuro presuppongono memoria», osserva papa Francesco. «La memoria dei nostri anziani è il sostegno per andare avanti nel cammino. Il futuro della società, e in concreto della società italiana, è radicato negli anziani e nei giovani: questi, perché hanno la forza e l’età per portare avanti la storia; quelli, perché sono la memoria viva. Un popolo che non si prende cura degli anziani e dei bambini e dei giovani non ha futuro, perché maltratta la memoria e la promessa». La prolusione di Bagnasco È stata prima di tutto una “settimana” di ascolto. Introdotta dal cardinale Angelo Bagnasco, che ha posto l’accento soprattutto sulla necessità di «provare ad ascoltare l’uomo e la donna di oggi, senza pregiudizi o filtri ideologici, ma assecondando la vocazione della Chiesa che ha come suo primo compito quello di ascoltare Dio e inseparabilmente il mondo, soprattutto le sue sofferenze, i suoi disagi e fatiche, le sue paure». Le parole del presidente della Cei sono parole calde che la platea ascolta attenta. Da oggi e fino a domenica, gli stati maggiori del cattolicesimo italiano proveranno a dire questa fatica e questa sofferenza, insieme con la creatività, la gioia, le proposte per far sì che il Paese riprenda il

suo cammino di sviluppo. In questo quadro la famiglia diventa il luogo dove l’individuo stempera la sua esasperazione e dove ritrova la spinta per uscire dall’egoismo e da «un’autonomia rivelatasi ben presto ingenua e cinica allo stesso tempo». Famiglia come risorsa e non come ostacolo alla modernizzazione, allora, come speranza per il futuro, come recita lo stesso tema delle Settimane. Perché oggi la vera domanda è non solo quale mondo lasceremo ai nostri figli, spiega il cardinale Bagnasco, ma anche, in modo più inquietante, «a quali figli lasceremo il mondo». Il cardinale affronta innanzitutto il problema di genere e pone la domanda di chi ha paura della differenza e poi, come secondo tema forte, parla della caduta del dialogo tra le generazioni «che porta al congedo della possibilità stessa di educare». Studio, confronto, analisi e proposte concrete «Riconoscere la differenza, tra i sessi e tra le generazioni, ma anche il contributo sociale delle famiglie, impegnate nell’adozione e nell’affido»: queste le richieste delle famiglie cattoliche alla politica, anche «individuando momenti pubblici di valorizzazione delle famiglie», con un’apposita Giornata la cui celebrazione dovrebbe

rimettere ogni anno il tema della famiglia al centro del dibattito pubblico. A elencare le richieste – a conclusione – è stato il presidente dell'Azione Cattolica, Franco Miano, coordinatore di uno dei gruppi di studio. Dal confronto, ha affermato Miano, è emersa in particolare la «valenza pubblica» della missione educativa della famiglia, che fa della genitorialità non solo una generatività biologica, ma anche una «generatività sociale», che «si assume un compito di cura che va al di là delle cure domestiche». Molte dunque le proposte concrete. A cominciare da quelle economiche e in particolare fiscali come il Fattore Famiglia, da reinserire nel piano nazionale famiglia, basato sull’introduzione di un’area non tassabile proporzionale al carico familiare reale. Il costo del Fattore Famiglia, che consentirebbe di far uscire dalla soglia di povertà un milione di nuclei familiari, viene valutato in 14 miliardi e sarebbe finanziabile con una rimodulazione delle aliquote Irpef per i redditi alti e molto alti, allineandosi all’Ue. Viene anche considerata necessaria la rivalutazione del minimo reddito personale per essere considerati familiari a carico, dagli attuali 2.840 euro ad almeno 6.500 euro. E poi sostegno sulle tariffe, revisione dell’Isee (indicatore di

situazione economica equivalente) e un appello a non alzare l’Iva. Sul fronte scolastico la parità deve divenire effettiva a garanzia dell’esercizio del diritto alla libertà di scelta educativa della famiglia, come riconosciuto dalla Costituzione, sottolineando che “una libertà a pagamento non è vera libertà”. Sul welfare occorre poi fare un salto dalla logica assistenzialistica parcellizzata sulla famiglia a una logica “abilitante”, in grado di dare attuazione al dettato costituzionale e rendere la famiglia un soggetto attivo a pieno titolo, un interlocutore istituzionale riconosciuto. E quindi si pone il problema della sua rappresentanza: secondo i relatori si può cominciare in ambito regionale. Qui si potrebbero attivare le proposte ad esempio, della “Valutazione d’impatto familiare” (Vif), sulla falsariga della Valutazione di impatto ambientale per le opere infrastrutturali (Via): vincolante per rendere operative determinate norme (in materia fiscale, assistenziale, educativa), per bloccarle o modificarle. Viene anche suggerito di riequilibrare la spesa sui ticket sanitari in base ai redditi, liberando risorse. Le conclusioni che sono un punto di partenza “Partiamo da questa 47ª Settimana Sociale con una missione. Ci siamo impe-

gnati a guardare avanti, verso il futuro e dunque non possiamo restare fermi”: lo ha detto, nel discorso conclusivo al Teatro Regio di Torino, monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente del Comitato organizzatore delle Settimane Sociali, tracciando un bilancio dei lavori sul tema della famiglia. “Possiamo dire – ha affermato – che riceviamo la missione dal vissuto delle tantissime famiglie che ci aiutano a capire che la famiglia, per dirla con Papa Francesco, è ben più che un tema, è vita, tessuto quotidiano, è cammino di generazioni che si trasmettono la fede insieme con l’amore e con i valori fondamentali, è solidarietà concreta, fatica, pazienza, e anche progetto, speranza, futuro”. Monsignor Miglio ha parlato poi del “bisogno di unità: per noi stessi, per i nostri pensieri”, per “non essere noi le prime vittime della frammentazione”. “La società ha bisogno di amore – ha proseguito – ne ha bisogno anche per uscire dalle sue crisi. Lo scenario odierno è quello di un mondo dove la luce dell’amore si sta affievolendo sempre più. La speranza guarda verso l’alba, gli scenari che abbiamo esaminato parlano invece di tramonto”. I giorni di Torino dimostrano che il tempo è giunto. «La famiglia non è un affare privato», ha sottolineato Luca Diotallevi, vicepresidente del Comitato scientifico delle Settimane Sociali. È questo l’«elemento politicamente scorretto» che si vuole introdurre nel dibattito pubblico. Una constatazione a cui corrisponde una tesi, mutuata dalla prolusione del cardinale Bagnasco: «L’architettura della famiglia è una parte essenziale, ineliminabile nell’architettura della civitas». Questo comporta che «non ogni civitas è compatibile con un’architettura della famiglia». Da qui, ha proseguito Diotallevi, nasce l’esigenza che «la famiglia venga pubblicamente riconosciuta».

le richieste della Settimana Personalità giuridica per la famiglia Indice di compatibilità familiare per le nuove leggi Fisco a misura di famiglia con una “no tax area” Attuazione del Piano Famiglia (approvato il 7 giugno 2012)

Don Claudio Baldi e don Paolo Padrini hanno rappresentato la Diocesi di Tortona

Certificazione di “organizzazione familiarmente responsabile” per i servizi di welfare resi alla famiglia

L’apertura dei lavori della Settimana Sociale con Mons. Miglio, il card. Bagnasco e Mons. Nosiglia

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IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 19 settembre 2013

22 Settembre - XXV Domenica del Tempo Ordinario

IL COMMENTO AL VANGELO

“Non potete servire Dio e la ricchezza”

La scaltrezza evangelica non è la capacità di raggirare l’altro, ma l’intelligenza di saper condividere e non accumulare per sé. Una lettura un po’ superficiale del Vangelo dell’odierna domenica può portare il lettore ad una rapida conclusione sbagliata: conviene essere disonesti fregando il prossimo, per di più quando è lo stesso Vangelo a sottolinearlo! Niente di tutto ciò. Disonesto, ma scaltro: chiamato a rispondere al padrone delle sue malefatte, prevedendo di perdere il posto, l’amministratore di un’azienda agricola pensa bene di cautelarsi. “So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e chiese al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?” Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi chiese a un altro: “Tu quanto devi?” Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.

Marinus van Reymerswaele (1490 -1567), Parabola dell’amministratore infedele (1540 ca.), Museo di storia dell’arte, Vienna

Lc 16,1-13 In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa

sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché,

quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».

IL SANTO DELLA SETTIMANA - a cura di Daniela Catalano

Sant’Emilia Maria Guglielma de Rodat Santa Emilia Maria Guglielma de Rodat è una santa francese che la Chiesa ricorda il 19 settembre, fondatrice delle suore della Sacra Famiglia (Soeurs de la Sainte Famille de Villefranche). Nacque il 6 settembre 1787 nel castello di Druelle, vicino a Rodez, nel sud della Francia, figlia primogenita di una famiglia appartenente all’antica nobiltà del Rouergue. Quando aveva solo due anni scoppiò la Rivoluzione Francese e la bimba fu affidata alle cure della nonna materna che viveva nell’appartato castello di Ginals, nei pressi di Villefranche de Rouer-

Nobildonna francese fondò le Suore della Sacra Famiglia per l’educazione dei giovani e l’assistenza dei poveri gue, lontana dagli sconvolgimenti politici e culturali di quel momento storico. Dalla nonna la santa ricevette un’attenta educazione religiosa, grazie anche ad una zia monaca visitandina, che era dovuta tornare a casa, a causa delle soppressioni religiose. Crebbe in un ambiente agiato e con un carattere vivace e ben presto capì di voler dedicare la propria vita al Signore. A undici anni fece la prima comunione, in modo semiclandestino visto il periodo di terrore. Nel 1802, quando la santa aveva 15 anni, tutte le chiese di Francia furono riaperte al culto e cominciò un nuovo periodo di apostolato. Gli Ordini e le Congregazioni ricominciarono il loro cammino ed Emilia a 17 anni, nella festa del Corpus Domini del 1804, decise di farsi suora. Compiuti i diciotto anni, iniziò a collaborare con le suore di Saint Cyr di Villefranche, presso

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cui aveva studiato. Quell’istituto, però, era gestito da religiose di differenti congregazioni, soppresse durante la Rivoluzione, che si erano ritrovate insieme e che quindi non seguivano un’unica Regola ed erano già in età avanzata. In quel periodo conobbe l’abate Antonio Marty, cappellano della scuola, che per le suggerì di realizzare la propria vocazione altrove. Andò dalle Dame di Nevers a Figeac, poi a Cahor da quelle dell’Adorazione perpetua e infine dalle Suore della Carità di Moissac, ma non riuscì a decidersi tra tanti modelli di vita e tornò ogni volta a Villefranche. Nella primavera del 1815, andando a visitare le case degli ammalati privi di assistenza e dei poveri, si rese conto di quali fossero le condizioni di vita dei loro figli condannati all’ignoranza e alla povertà e decise di fare qualcosa per loro. Aprì una scuola nella sua camera dell’Istituto St. Cyr dove ben presto ci furono più di quaranta allievi. Tre giovani donne, seguendo il suo esempio, costituirono il nucleo della futura

Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia, dette di Villefranche. L’iniziativa suscitò molta ammirazione, ma anche i malumori del clero locale. La santa, con l’aiuto dell’abate Marty, l’anno successivo aprì una scuola gratuita in un locale preso in affitto. In seguito le anziane religiose di St. Cyr lasciarono i locali della casa a lei e alle compagne che nel frattempo erano diventate otto e avevano pronunciato pubblicamente i voti religiosi. Nel 1819 Madre Rodat acquistò anche un monastero abbandonato. La morte prematura di alcune suore e di alcune orfanelle, a causa di un’epidemia, provocò un grande scandalo intorno alla sua opera e la santa si sentì indegna di portare avanti il suo progetto e pensò di confluire nell’Ordine delle Figlie di Maria, da poco fondato. Le sue compagne però la convinsero a proseguire nel suo cammino educativo, nonostante per lei iniziassero anche seri problemi di salute dovuti ad un tumore al naso e ad un ronzio permanente all’udito. Il suo Istituto fu chiamato a lavorare anche negli ospedali e tra i detenuti e alle sue consorelle fu sempre richiesto l’impegno della preghiera e del silenzio. L’attività fu sempre unita alla contemplazione. Madre Emilia ebbe anche l’ispirazione di fondare alcune comunità di claustrali che divennero il motore silenzioso di tutta l’opera. La santa, dal carattere forte e a tratti austero, era per tutti un punto di riferimento e con cortesia e arguzia trovava la soluzione a ogni problema. Nell’aprile del 1852, quando il tumore al naso attaccò l’occhio sinistro, lei lasciò l’incarico di Superiora Generale. La salute peggiorò fino alla morte avvenuta il 19 settembre 1852. Il suo corpo è custodito nella Casa Madre a Villefranche. Fu canonizzata nel 1950 da Pio XII.

Di imbroglioni è pieno il mondo, e non solo di quelli noti perché le loro trame arrivano ai giornali e telegiornali. Nulla di straordinario, dunque, in questa parabola di Gesù, se non fosse, a sorpresa, che egli continua lodando quell’amministratore disonesto, “perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne”. E’ forse superfluo precisare che di quell’amministratore Gesù loda non la disonestà, ma la furbizia, di cui invece gli onesti sembrano scarseggiare. Come i “figli di questo mondo” (cioè quanti sono presi solo da cose terrene) sono scaltri nel male, non meno scaltri nel bene devono essere i “figli della luce”, cioè quanti intendono orientare i propri comportamenti alla luce della fede. A loro il Maestro dice di farsi amici con la ricchezza disonesta, quegli amici che un giorno apriranno loro le porte del Cielo. Ma come si fa? Concretamente, come muoversi? La risposta emerge leggendo le tante altre pagine del vangelo dedicate a questo argomento. Anzitutto il cristiano non deve attaccarsi ossessivamente al danaro, ai beni materiali, come se da essi dipendesse la sua vita. Nulla abbiamo portato entrando nel mondo, e nulla ne porteremo via; non possiamo poi dimenticare che delle ricchezze di cui veniamo in possesso non siamo padroni dispotici, ma amministratori, che un giorno dovranno presentare i conti. Circa le ricchezze acquisite in modo disonesto, giustizia vuole che anzitutto si restituisca il maltolto, e quando non fosse possibile vanno usate per beneficare i poveri. Qualcuno dirà: io non ho imbrogliato nessuno; i miei guadagni sono onesti. In realtà, senza volerlo esplicitamente siamo tutti partecipi di una colossale ingiustizia: se il mondo è diviso in paesi e persone ricchi e poveri, è anche perché il mondo è basato su strutture ingiuste, che ammettono più o meno scoperte forme di sfruttamento e di oppressione. Un caso esemplare: è noto che buona parte delle ricchezze di alcuni stati derivano dallo sfruttamento delle risorse di altri. Qualche tempo fa l’opulento mondo occidentale ebbe un sussulto di coscienza, implicitamente lo ammise, e fece un gran parlare del debito pubblico che affligge i paesi del terzo mondo; riconobbe l’opportunità di condonarlo; ma dopo le chiacchiere tutto rimase come prima. Il lettore potrà obiettare: che c’entro io? Non l’ho voluto io, quello sfruttamento, né posso io rimettere i debiti degli stati. Obiezione fondata, da parte di chi non detiene il potere politico; ma resta il fatto che di quelle ingiustizie molti di noi godono i frutti. E dunque, anche per questa ragione un cristiano deve farsi sensibile verso gli indigenti, siano essi tra noi o dall’altra parte del mondo: quello che diamo loro, a ben guardare è soltanto una parziale restituzione. Anche così si apriranno per noi “le dimore eterne”. LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Am 8,4-7 Salmo Responsoriale Sal 112 Seconda Lettura 1Tm 2,1-8


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Giovedì 19 settembre 2013

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ei idee per rilanciare la scuola. È il titolo di un dossier proposto dall’autorevole rivista “Tuttoscuola” proprio alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico. Un dossier che, nelle intenzioni dei promotori, “mette a disposizione di tutti coloro che sono interessati al presente e al futuro della nostra scuola considerazioni e proposte, in alcuni casi vere e proprie linee guida, per dare un nuovo volto alla scuola, per farla percepire come un soggetto vitale nel corpo della società”. Il rilancio della scuola passerebbe, secondo gli esperti, anzitutto da un’ottimizzazione delle risorse a disposizione, che vuol dire anche apertura allargata degli istituti italiani: più tempo e attività a disposizione di famiglie e allievi. La seconda idea è incentrata sulla necessità di “abbattere la dispersione”, cioè la piaga dell’abbandono scolastico. Sono 120mila ogni anno gli studenti che lasciano qualsiasi percorso educativo e si capisce con facilità quale sconfitta anzitutto - questo rappresenti per l’istituzione scolastica e quale perdita per il sistema Paese. Servirebbe, per “Tuttoscuola”, ridurre le bocciature, elaborare percorsi flessibili e studiare appositi percorsi di recupero. La scuola avrebbe poi bisogno di “liberare e premiare le energie degli insegnanti” con, tra l’altro, aggiornamento obbligatorio e meccanismi di carriera che premino chi vuole dare di più. Insegnanti, naturalmente, da valutare e “liberati” da tanti adempimenti burocratici che rubano tempo ed energie all’attività didattica. Autonomia, controlli e valutazione di sistema sono poi un’altra strada da percorrere, che aiuta anche a considerare pienamente l’orizzonte complessivo formato da scuole statali e paritarie. Reclutamento del personale, rendicontazione, qualità, sistema di valutazione: tutti elementi da considerare. Naturalmente bisognerebbe anche eliminare sprechi e diseconomie che tuttora affliggono il sistema scolastico, a cominciare dalle microscuole e investire, invece, in strutture: edilizia,

banda larga, palestre, biblioteche... Infine, il percorso dovrebbe puntare alla digitalizzazione delle scuole, evitando però di creare istituti di serie A e di serie B, allargando di fatto un divario che in Italia già esiste. La scuola digitale, con mezzi e personale formato appositamente, potrebbe diventare un elemento di traino decisivo verso il futuro. Naturalmente il dossier avanza considerazioni ben più approfondite del poco che si può riprendere in questa sede. Considerazioni e proposte che meritano di essere dibattute per verificarne tenuta e prospettive, così come auspica la rivista. Sperando che il dibattito possa davvero avviarsi e magari trovare sbocchi operativi, l’iniziativa del dossier sembra intanto un segnale di come la scuola italiana sia arrivata quasi a un punto di non ritorno, consapevole una volta di più delle difficoltà che la soffocano e convinta della necessità di un ripensamento e di scelte finalmente efficaci per ridare forza all’impegno educativo, decisivo per lo sviluppo del Paese. Un segnale e una richiesta forte di attenzioni, risorse (soprattutto), ma anche di uno sforzo d’inventiva creativa, che la scuola merita e che non è più differibile. Alberto Campoleoni

La Francia insegna morale laica

Sei idee per la scuola che verrà

La campanella è di nuovo suonata. Si ritorna a respirare aria di scuola. È di alcuni giorni fa il decreto del Governo Letta che “mette mano” alla scuola italiana. I punti principali del provvedimento riguardano l’eliminazione del bonus maturità, la riduzione del costo dei libri a carico di famiglie e studenti, con lo stanziamento di fondi per il welfare scolastico e la possibilità di usare testi vecchi, l’estensione del permesso di soggiorno per studenti stranieri, le assunzioni per il personale Ata e la stabilizzazione di 27mila insegnanti di sostegno. La scuola è ripartita… certo con i suoi molti problemi, ma soprattutto con le tante energie positive di insegnanti, studenti e famiglie che ancora fanno della nostra scuola un presidio di sviluppo e di futuro importanti per il Paese. Una scuola, quella italiana, che ha bisogno di essere costantemente rilanciata. In questa pagina Alberto Campoleoni riflette su sei idee per la scuola contenute in un approfondito dossier dell’autorevole rivista “Tuttoscuola”. La scuola è ripartita a casa nostra, ma anche in tutta Europa. In particolare la Francia in questi ultimi giorni ha fatto parlare di sé e del suo sistema scolastico. Il ministro dell’Istruzione d’Oltralpe Vincent Peillon ha infatti elaborato una “Carta della laicità a scuola” che verrà affissa in tutti gli istituti pubblici della Répubblique. Ne parla qui Francesco Bonini, editorialista del Sir.

SOCIETAʼ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

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ientro a scuola con sorpresa. Accade in Francia, ma, in questa Europa unita, la questione riguarda anche noi, che pure siamo alle prese con problemi molto più concreti. La novità francese è la decisione del ministro dell’Educazione Nazionale, Vincent Peillon, di pubblicare in tutte le scuole, con l’obbligo per docenti e studenti di illustrarla e applicarla, una “Carta della laicità”, su cui ha attirato l’attenzione il quotidiano “La Croix”. Nulla di nuovo, per carità, nei 17 punti pubblicati anche in Italia, che non fanno che ribadire la definizione di laicità nata con la rivoluzione e passata attraverso due secoli di rivendicazioni, per cui, al fine di assicurare l’adesione ai valori della Repubblica (e del progresso) è necessario fare tabula rasa di tutto ciò che è struttura tradizionale. A partire dalle religioni è il sottinteso: un tempo riferito in modo esclusivo alla religione cattolica, oggi aggiornato alla società globalizzata. Ma non basta. Siccome i francesi hanno uno spirito geometrico, dopo questa prima “Carta” di impianto generale, dal 2015 sarà impartito, in tutti gli ordini di scuole, un nuovo insegnamento, la “morale laica”, oggetto di un rapporto presentato lo scorso aprile: “Lo scopo della morale laica è permettere ad ogni allievo di emanciparsi, poiché il punto di partenza della laicità è il rispetto assoluto della libertà di coscienza. Per dare la libertà di scelta, bisogna liberare l’allievo da ogni determinismo, familiare, etnico, sociale, intellettuale”. È questo il passaggio chiave, avatar sempre seducente di una vecchia e già sconfitta utopia. In realtà per il ministro-filosofo, che aveva dedicato un paio d’anni fa un corposo volume alla “fede laica”, la laicità “è un principio di tolleranza, certo, ma più ancora di filosofia positiva”, cioè attiva, di attacco. È ovvio allora che in questo processo la scuola gioca ovviamente un ruolo-chiave perché bisogna “appoggiarsi sui giovani per cambiare le mentalità”. Si chiedeva, recensendo il libro sulla “fede laica”, l’autorevole rivista

“Etudes” se questo non fosse semplicemente una “regressione verso una religione civile impraticabile e pericolosa per le libertà”. Già clamorosamente fallita. La realtà è che le istituzioni, che oggi sono sotto pressione di una crisi strutturale, ovviamente non solo economica, non possono cercare nuove risposte in vecchie ricette, ma fare finalmente i conti con la realtà. Le certezze della laicità sette-ottocentesca insomma non persuadono più nemmeno in Francia, anche se sono affermate per decreto ministeriale e si alleano con i principi di “non-discriminazione” che vanno per la maggiore. Questo vale anche per l’applicazione di leggi, come quella sul matrimonio omosessuale, che dovrebbero portare con sé, in nome di un principio di eguaglianza e a pena di sanzioni, la riscrittura dei manuali e dell’insegnamento. È una fatica di Sisifo, inutile e fuorviante. Ma bisogna stare molto, molto attenti. Francesco Bonini

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Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze


Giovedì 19 settembre 2013

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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-21 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 1118 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,3018 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore

11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 19 al 25 settembre 2013 Giovedì 19: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Venerdì 20: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Sabato 21: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Domenica 22: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Lunedì 23: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Martedì 24: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Mercoledì 25: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383

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STRADELLA - VALLE STAFFORA 642135) Edicole aperte domenica 22 settembre 2013 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 22 settembre 2013 (Turno D): ESSO, via Amendola 80; IP, via F. Parri 2/4.

Voghera La manifestazione prenderà il via giovedì 26 settembre

FILM/IL 24 SETTEMBRE

Torna il Festival del Volontariato

La rassegna cinematografica nel castello visconteo di Voghera

VOGHERA - Ritorna da giovedì 26 settembre a Voghera il Festival del Volontariato, organizzato dalla Consulta per i Problemi Sociali del Comune, in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato della provincia, Fondazione Adolescere e altri soggetti operanti sul territorio. L’edizione 2013 di “FestiVOL” avrà come tema “La salute mentale” e si concluderà il 5 ottobre. In uno studio recente dell’OMS si evidenzia che i disturbi relativi alle malattie mentali rivestono un’importanza crescente in tutti i Paesi industrializzati. Sono, infatti, circa 450 milioni le

persone che in tutto il mondo soffrono di disturbi neurologici, mentali e comportamentali. In Italia, studi recenti condotti a livello nazionale e locale, hanno mostrato che la prevalenza annuale dei disturbi mentali nella popolazione generale è dell’8% circa. Anche da noi, come in altri Paesi industrializzati, i disturbi mentali si presentano in tutte le classi d’età, sono associati a difficoltà nelle attività quotidiane, nel lavoro, nei rapporti interpersonali e familiari e alimentano spesso forme di indifferenza, di emarginazione e di esclusione sociale. L’obiettivo della Consulta è quello di fare un primo passo nell’abbattere i “muri” che ancora si ergono intorno a questa problematica, per lavorare nel contrasto allo stigma. Inoltre, la promozione di una conoscenza intorno alla salute mentale e di una consapevolezza rispetto al disagio psichico è finalizzata all’accoglienza nei confronti di chi ne soffre, e alla possibilità che, di fronte all’esordio della malattia, le persone siano spinte a chiedere aiuto. Scopo del FestiVOL, infatti, è anche quello di far conoscere le strutture di ricovero e cura, pubbliche e private, previste dal Dipartimento di Salute Mentale sul nostro territorio. Appuntamento clou di “FestiVOL” sarà giovedì 26 settembre, al teatro di Adolescere, dove alle ore 21 andrà in scena “Muri. Prima e dopo Basaglia”, spettacolo teatrale con Giulia Lazzarini; testo e regia di Renato Sarti (ingresso ad offerta). “In occasione del trentennale dell’entrata in vigore della legge Basaglia - ha detto Sarti - raccolsi delle testimonianze con l’intento di farne un testo che partisse però dal-

l’altra parte della barricata, quella degli infermieri dei manicomi. E l’aspetto più significativo della ricerca è stato quello di scoprire che l’esperienza di Basaglia non ha rivoluzionato soltanto la professione dell’infermiere: ha scardinato le ipocrisie e le arretratezze della società italiana, ha sbriciolato convinzioni che riguardavano la sfera più nascosta dell’intimo e del personale perché - come diceva Saba - il dolore è eterno, ha una voce e non varia. L’infermiera del testo rivive la sua esperienza di tre decenni, riflette su quello che ha visto e vissuto in ospedale e lo fa con una nostalgia particolare (ma quela del poeta, quela che te sa tropo ben che non pol tornar), ma soprattutto con la lucidità estrema, quasi spietata, di chi si rende conto che la spinta di quegli anni si è affievolita, e rischia di finire inghiottita dall’indifferenza che - in un brusio continuo di antenne e motori - sempre di più ci avvolge e ottunde”. Tra gli altri appuntamenti della rassegna, “Camminiamo con la CRI” (sabato 28 settembre, camminata da Ponte Nizza a Sant’Alberto, ore 8); la finale del Torneo di Calcetto della Casa Circondariale di Voghera (sempre il 28 settembre, ore 9-12); le attività per le scuole secondarie presso l’ex ospedale psichiatrico (sabato 28 settembre, ore 8.30-13); il convegno “Salute mentale – Attualità e prospettive” (ancora sabato 28, alle 15, nella sala rossa dell’ex psichiatrico); la mostra fotografica sulla salute mentale (che si inaugura il 28 alle 17.30 sempre presso l’ex ospedale); visite guidate alla struttura in disuso (il 29 settembre e il 5 ottobre) e poi momenti musicali, incontri altri eventi. Matteo Colombo

VOGHERA - Aperte le iscrizioni ai corsi

Un 2013 con l’Unitre VOGHERA - Sta per riaprire i battenti l’Unitre di Voghera, forte dei suoi dieci anni di presenza sul territorio. L’anno accademico inizierà il 1° ottobre con i corsi di attività fisica per proseguire poi, dal 14 ottobre con le “lezioni” vere e proprie, i laboratori, le conferenze e le prime proposte di gite e spettacoli. Come per il passato, i corsi saranno strutturati secondo differenti aree, cioè Umanistica, Scientifica, Artistica, Linguistica, Prevenzione e Salute, Laboratori,

Conferenze e Incontri a Tema. Per chi vorrà approfondire i contenuti dei diversi corsi, la segreteria Unitre, in piazza Duomo 70, sarà aperta tutti i giorni, dal martedì al venerdì, dalle 10.30 alle 12.00 e il mercoledì pomeriggio, dalle 16.00 alle 18.00. Questo, dal 24 settembre al 25 ottobre. Successivamente, la segreteria sarà aperta il martedì e il venerdì mattina e il mercoledì pomeriggio, negli orari già indicati.

VOGHERA - Martedì 24 settembre alle ore 21 nell’ambito delle manifestazioni organizzate per l’Iria Castle Festival presso il Castello Visconteo di Voghera, l’associazione Iria Cultura presenta il “Voghera Film Festival Revival”: visto il grande successo riscosso dalla prima edizione del Voghera Film Festival, svoltasi lo scorso giugno, Iria Cultura presenta una selezione di cortometraggi in attesa dell’apertura del bando per le iscrizioni all’edizione 2014 della kermesse. Nella splendida cornice del cortile del castello visconteo, verranno proposti alcuni fra i migliori cortometraggi in gara al Film Festival, come il vincitore del premio per il Miglior Corto, il bellissimo “La Mirada Perdida” dell’argentino Damian Dionisio, incentrato sul dramma dei desaparecidos; gli italiani “L’ultimo scatto” di Serena Del Prete, che affronta in maniera ironica il problema della disoccupazione giovanile, strizzando

l’occhio al cinema anglossassone, e “Fulgenzio” di Aldo Iuliano, commedia brillante in concorso anche allo scorso festival di Cannes nella sezione cortometraggi, che narra lo svolgimento di un matrimonio a dir poco rocambolesco. Ci sarà inoltre la possibilità di rivedere una commedia grottesca argentina, vincitrice di più di cento premi in vari festival italiani e internazionali: “Porque hay cosas que nunca se olvidan” di Lucas Figueroa, in cui si può ammirare, tra l’altro, un cammeo dei calciatori Fabio Cannavaro e Amedeo Carboni; sempre il calcio – o meglio, il fanatismo dei tifosi – è il tema di “Peluquero futbolero” dello spagnolo Juan Manuel Aragon, una commedia in bianco e nero giocata sul tono del noir e ambientata nella bottega di un barbiere. Non mancheranno, infine, novità e “chicche” inedite al Film Festival. L’ingresso è a offerta.


IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

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Varzi Dalla Regione 500 mila euro. Sorgerà una stazione di posta

Sarà bonificato il cantiere di Carro

VARZI - La Regione Lombardia ha stanziato 500 mila euro per la bonifica dell’ex cantiere situato nella frazione Carro di Varzi vicino al centro abitato e ai torrenti Staffora e Aronchio. I lavori di risanamento dovrebbero partire entro la prossima primavera. La notizia è stata accolta favorevolmente dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianfranco Alberti ed in particolare dal comitato “La Nostra Staffora”. “Con grande soddisfazione abbiamo accolto la notizia della bonifica dell’area ex

cantiere ValleStaffora da parte della Regione Lombardia che ha stanziato la cifra necessaria al ripristino dello stato dei luoghi. – spiega la presidentessa del comitato Maria Teresa Dalavecuras – Questa è la dimostrazione che quando i cittadini si mettono in gioco con le azioni, l’impegno ed il lavoro, si può incidere in modo determinante per il bene comune. Il comitato, con i risultati ottenuti, ha inoltre dimostrato che il rispetto della legalità vince. Noi abbiamo dato il via a questa battaglia che ha consentito di va-

lutare una situazione particolare caratterizzata dalla presenza di un’impresa che operava senza alcuna autorizzazione e produceva catrame causando disagi tra i residenti. Vorrei ringraziare l’avvocato Lucia Decesaris, esperta in diritto ambientale e ora vice sindaco di Milano che ci ha seguito e portato fino al Consiglio di Stato. Noi siamo vicini alle istituzioni ed in particolare al comune di Varzi che ha contribuito a questo risultato”. Ora il Comune sta valutando una futura destinazione da dare a quell’area che si trova immersa nella natura e a pochi metri dal fiume Staffora. “Questo importante risultato ottenuto ha premiato i nostri sforzi. – spiega il sindaco di Varzi Gianfranco Alberti – Voglio ringraziare la Regione Lombardia ed in particolare la dirigenza ambiente per aver trovato i fondi necessari per la bonifica nonostante il momento di crisi. In questa area potrebbe essere realizzata una stazione di posta per i cavalli. Proprio da qui parte la Via del Sale”. Mattia Tanzi

PAVIA - La Provincia ha stanziato 40 mila euro per la formazione. Ne parla l’assessore Marchiafava

Arrivano nuove risorse per l’apprendistato

PAVIA - L’assessorato alle Politiche per lo sviluppo economico, Formazione professionale, Turismo e Semplificazione Amministrativa, diretto da Emanuela Marchiafava, ha integrato la dotazione finanziaria programmata per il “Catalogo Provinciale dell’offerta pubblica dei servizi integrati per l’apprendistato 2012-2013” con un importo pari a 40.000 euro.

“Abbiamo preso atto – dichiara l’assessore Marchiafava – della notevole domanda di formazione, pervenuta presso le strutture formative da parte delle aziende, dalle prescrizioni presenti sul nostro portale ed abbiamo quindi ritenuto necessario integrare la dotazione finanziaria andata esaurita, mediante l’utilizzo di una quota di risorse disponibili pari a 40.000 eu-

ro, per garantire un’adeguata offerta formativa per i restanti mesi di validità del Cata-logo 2012/2013”. Infatti, nell’Atto Negoziale tra Regione Lombardia e Provincia di Pavia, sottoscritto nel luglio del 2012, è stata confermata la possibilità di trasferire le risorse destinate alla azioni di sistema e di accompagnamento a favore delle azioni di formazione degli apprendisti nel caso si fosse verificata un’insufficienza di risorse per le attività formative. Perché un contratto di apprendistato risulta utile per un’azienda? “Per l’impresa il contratto di apprendistato costituisce uno strumento di cui può disporre per formare le professionalità di cui ha bisogno. – spiega l’assessore – Le aziende che assumono con questa tipologia di rapporto di lavoro usufruiscono di agevolazioni relative

agli oneri contributivi per l’intera durata del contratto di apprendistato, oltre all’anno successivo alla conferma in servizio dell’apprendista, fermo restando l’obbligo di erogare la formazione prevista senza alcuna trattenuta sulla retribuzione”. Cosa rappresenta l’apprendistato per un giovane lavoratore? “Per l’apprendista il contratto di apprendistato rappresenta lo strumento più importante di ingresso nel mondo del lavoro – conclude Emanuela Marchiafava – perché consente al giovane lavoratore di acquisire la qualifica professionale ai fini contrattuali alla quale il contratto è preordinato, o il titolo di studio, attraverso un percorso formativo guidato e garantito che vede nella formazione in azienda il proprio momento più qualificante”. a.b.

STRADELLA - La cerimonia si svolgerà sabato 28 settembre alle 10.30

Lo stadio di S. Zeno intitolato a Luca Sabatelli STRADELLA - Si terrà sabato 28 settembre la cerimonia di intitolazione dello stadio comunale in località San Zeno a Luca Sabatelli. L’iniziativa è promossa dall’assessorato al welfare della città di Stradella, in collaborazione con la società A.P.O.S. Il program-

ma prevede alle ore 10.30 l’intitolazione del centro sportivo alla presenza delle autorità, alle ore 11 la benedizione impartita da don Cristiano Orezzi e alle ore 11.30 la presentazione di tutte le squadre dell’associazione A.P.O.S. che disputeranno il campionato 2013-2014. Luca era il

giovane capitano della squadra juniores ed è tragicamente scomparso lo scorso mese di marzo in un incidente stradale. L’Assessore al Welfare di Stradella Piergiorgio Maggi ricorda così il giovane calciatore: “In un percorso di vita tanto breve Luca ha saputo essere un esempio

ed ha lasciato insegnamenti meritevoli e degni di essere ricordati non solo da chi lo ha conosciuto e frequentato, ma anche dalla comunità locale e particolarmente tra le giovani generazioni”. Alla cerimonia parteciperanno i tanti amici di Luca Sabatelli.

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Giovedì 19 settembre 2013 VOGHERA/SPORT E SOLIDARIETA’

Il torneo di calcio in carcere

VOGHERA - È ripreso il 14 settembre, dopo la pausa estiva, il Torneo di Calcio a Cinque all’interno della Casa Circondariale di Voghera, proposto dall’Atletica Pavese e dall’UISP territoriale di Pavia, con il contributo del Comitato Soci Coop Voghera. Questa volta hanno preso parte alla manifestazione due squadre di detenuti comuni, due compagini della Consulta del Volontariato di Voghera, ed una dell’Associazione Dimbalente (la comunità senegalese di Voghera). E nello spirito del tutto amichevole e sportivo, si sono così disputate, nell’arco della mattinata, cinque partite che hanno

portato a decretare le squadre che si giocheranno la finale. Per il primo e secondo posto si affronteranno la squadra A dei detenuti e la squadra B della Consulta del volontariato. Mentre per il terzo e quarto posto giocheranno la squadra di Dimbalente e la Consulta del Volontariato squadra A. L’appuntamento per il gran finale è per sabato 28 settembre alle 9. La premiazione delle squadre che hanno disputato tutti i tornei, avverrà invece nel pomeriggio, alle 18, all’interno della Festa Senegal, che si terrà presso l’Auser di Voghera. g.t.

ZAVATTARELLO/OPERE PUBBLICHE

Torrenti e fossi in sicurezza

ZAVATTARELLO Sono numerosi i lavori pubblici realizzati nel territorio comunale di Zavattarello. Si tratta di opere che riguardano risanamenti di frane, sistemazioni di alvei e interventi di riqualificazione. “Ripartiranno a breve i lavori di rifacimento del ponte sul torrente Morcione in località Rovere. – spiega il sindaco di Zavattarello Simone Tiglio – Per quest’opera abbiamo ottenuto un finanziamento di 30 mila euro dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. Sono invece stati conclusi i lavori di pronto intervento finanziati per 150 mila euro dalla Regione Lombardia sui danni provocati dall’alluvione”. Grazie a questi fondi sono stati rifatti due ponti in località Ossinisio, riaperti e risagomati diversi fossi di scolo, ripristinati alcuni tratti fognari che erano sta-

Restauri, antichità, perizie e catalogazioni. Concessionari di zona per la ditta Puccini, costruttori e restauratori di organi a trasmissione meccanica. Preventivi gratuiti.

ti divelti dall’alluvione ed è stato risistemato completamente un muro di sostegno in via Zanotti a Zavattarello che rischiava di crollare. Sono giunti a metà dell’opera i lavori di riqualificazione del borgo medievale. Si tratta di un intervento da 230 mila Euro totali che prevede il totale rifacimento delle reti e dei sottoservizi, della pavimentazione in pietra locale e il rifacimento della pubblica illuminazione col posizionamento di lanterne in ferro battuto. Sarà riqualificata tutta la vecchia strada di accesso al borgo, quella che conduce al castello. “Saranno appaltati gli interventi di asfaltatura di diversi tratti di strade comunali per un importo di 140 mila euro. – conclude Tiglio – In quattro anni di amministrazione abbiamo asfaltato otto chilometri di strade comunali”.


VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 19 settembre 2013

Pinarolo Po Sindaco e assessore illustrano interventi e programmi

Scuola migliore grazie ai volontari

Piera Cazzola e Cinzia Gazzaniga

PINAROLO PO - Il Comune di Pinarolo Po anche quest’anno ha deciso di puntare sulle scuole considerate da sempre una priorità. Per questo motivo grazie alla buona collaborazione tra amministrazione, corpo docenti e volontari, sulle scuole materna, elementare e media sono stati raggiunti degli obiettivi importanti in tempo di crisi per mantenere efficienti i servizi agli scolari. “Ogni anno cerchiamo di impegnarci per garantire ai nostri

alunni condizioni sempre migliori dal punto di vista strutturale e didattico al di là delle risorse che abbiamo a diposizione. – spiega l’assessore all’istruzione del comune di Pinarolo Po Piera Cazzola – Grazie al contributo di tanti volontari siamo riusciti a sistemare la palestra, i gradini della parte esterna della materna e a mantenere inalterate le tariffe del servizio di trasporto e della mensa scolastica. Dal punto vista organizzativo anche quest’anno co-

involgeremo gli alunni in diverse iniziative quali ad esempio: la giornata del Verde Pulito, la Giornata della Memoria, il 25 Aprile (molto sentita dai ragazzi), il saggio finale e i diversi appuntamenti natalizi. Nelle nostre scuole si vive un clima sereno”. A Pinarolo Po sono state numerose le iscrizioni da parte di alunni che provengono anche dai comuni limitrofi (Barbianello, Robecco Pavese). “Infatti nelle elementari – spiega il sindaco Cinzia Gazzaniga – si registra la presenza di una classe in più rispetto al precedente anno scolastico con un totale di 120 bambini. Nelle medie gli iscritti sono 90 mentre nelle due sezioni delle materna sono 58. La nostra scuola può essere tranquillamente considerata un fiore all’occhiello. Ringrazio per questi traguardi raggiunti l’Auser che contribuisce la servizio di trasporto, i tanti volontari del paese, l’assessore Cazzola e tutto il corpo docenti”. Infine, il Comune è riuscito ad utilizzare tutti gli spazi della materna destinando il primo piano ai corsi Asa e Oss. Mattia Tanzi

MONTESEGALE - La manifestazione avrà inizio domenica alle ore 10 con l’inaugurazione

Fiera di San Damiano tra cultura e tradizioni MONTESEGALE - Domenica prenderà il via la XIX edizione della Fiera di San Damiano a Montesegale. L’evento, organizzato da Comune, Pro Loco e dalla ASD Arcieri Ardivestra nell’ambito Estival 2013 (incontri di stile, arte e gusto), sarà patrocinato da Regione Lombardia, dalla Provincia di Pavia, dalla Camera di commercio di Pavia, dalla Comunità Montana Oltrepò Pavese, dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, dal Consorzio di tutela del salame DOP di Varzi e dall’Associazione Borghi Autentici d’Italia. A partire dalle ore 10 i battenti apriranno per tutti coloro che vorranno immergersi nelle atmosfere del commercio e della tradizione agricola e artigianale, guidati dai produttori locali che coi loro banchetti mostreranno le loro prelibatezze, coinvolgendo il pubblico in prima persona. Anche quest’anno gli

arcieri più abili dell’ASD Arcieri Ardivestra si sfideranno nel cuore del Feudo di Montesegale per la 2° Edizione della Disfida di tiro con l’arco. Durante la rievocazione storica, passeggiando per le vie del borgo si potranno, infatti, visitare il mercato medioevale, incrociare dame, cavalieri e soldati che passeggiano, osservare gli sbandieratori, i cantastorie

e soprattutto ammirare gli arcieri che si esibiranno in una spettacolare gara di tiro con l’arco. Per tutta la domenica sarà possibile immergersi, come per magia, in uno scorcio di storia affascinante e indimenticabile... e allora squilli di tromba, rullo di tamburi... le bandiere volteggiano già nel cielo. La manifestazione si aprirà con l’ inaugurazione e il

conferimento del marchio De.C.O. (Denominazione Comunale) alla Torta di mandorle di Montesegale di Alberto Bertelegni, prodotto De.C.O. che va ad aggiungersi al Pansegale, alla Mundiöla, al Salàam da cöta ed alla Trêsa. Al termine della cerimonia ci sarà un aperitivo con degustazione dei prodotti De.Co. dove certamente però la Torta di mandorle di Montesegale sarà il protagonista indiscusso. Dalle ore 11 alle ore 18 si terranno sedute di degustazione del Salame di Varzi DOP, dei prodotti De.Co. di Montesegale e dei vini DOC e DOCG dell'Oltrepò Pavese. Dalle ore 11 saranno attivi i laboratori teatrali gratuiti per ragazzi e bambini curati dalla Compagnia teatrale Oltreunpo. Dalle ore 15.30 si volgerà la sfilata del corteo storico mentre dalle 16.15 prenderà il via la disfida con l’arco e successiva assegnazione del Premio. Ugo Celasco

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In Breve

IL POPOLO

CIGOGNOLA/ISTRUZIONE

Inaugurazione della scuola Saranno ufficialmente inaugurati venerdì 20 settembre i lavori di ristrutturazione ed ammodernamento della scuola per l’infanzia “Arcobaleno” in località Vallescuropasso, nel Comune di Cigognola. Tali opere sono state fortemente volute dall’amministrazione comunale del Comune oltre padano, guidata dal sindaco Rosanna Rovati. Il programma della cerimonia prevede alle ore 15.15 il ritrovo presso il giardino della scuola; alle ore 15.30 il taglio del nastro con gli interventi delle autorità. Sarà presente il Vescovo Mons. Martino Canessa.

SALICE/TERME PRESIDENT

Riapre il centro benessere Dal 20 di settembre ritornerà a pieno regime l’accogliente centro benessere dotato di percorso idrovascolare in acqua sulfurea con idromassaggi multipli e cascata cervicale, sauna, bagno turco, stanza delle tisane e riprenderanno i corsi di Acquagym, Pilates e Yoga. All’interno del centro si praticano massaggi rilassanti, anti stress e tonificanti. Le Terme President sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale A.S.L. e I.N.P.S . Si può usufruire delle cure termali dal mese di marzo al mese di novembre. Le proprietà delle loro acque termali salsobromojodiche e sulfuree sono note e sfruttate sin dai tempi degli antichi Romani. MONTU’ BECCARIA/CONCERTI

“Musica sacra e riforma” Venerdì 27 settembre, alle ore 21, a Montù Beccaria, presso la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, in occasione della festa patronale, si terrà la serata sul tema “Musica sacra e riforma - A cinquant’anni dalla conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II” che vedrà l’esibizione del Coro “Schola Regina Pacis” diretto dal M° Enrico Vercesi e accompagnato all’organo dal M° Simone Pietro Quaroni. BRONI/TEATRO CARBONETTI

Spettacolo di burattini Continuano a Broni gli eventi inaugurali del Teatro Carbonetti, di recente “restituito” alla città e al territorio. Domenica 22 settembre, alle ore 16, sarà la volta di “Pirù, demoni e denari”, uno spettacolo di burattini a cura della Compagnia Walter Broggini e dell’Associazione Sarina. Sarà un omaggio al bronese Peppino Sarina. Gli eventi inaugurali si protrarranno fino al 5 ottobre e daranno l’opportunità ai cittadini bronesi di riappropriarsi del teatro Carbonetti che, dopo l’inaugurazione del 7 settembre, ha riaperto i battenti dopo 28 anni di silenzio. CASTEGGIO/VINO

Corsi di enologia con l’Ais Sabato 14 settembre ha preso il via il primo di quattro incontri del Corso di enologia promosso dall’AIS di Pavia, per scoprire le tecniche di vinificazione e come si produce un vino, passando anche dagli affinamenti in barrique e in acciaio fino ad arrivare all’imbottigliamento. I primi due incontri (il secondo è il 28 settembre) si svolgono all’Azienda Agricola Picchi di Casteggio, il terzo incontro, il 19 ottobre, sarà dedicato all’importanza dell’affinamento e si terrà presso la Tenuta Mazzolino a Corvino San Quirico. Il corso terminerà il 15 marzo presso l’Azienda Prime Alture di Casteggio. L’appuntamento è per il sabato mattina, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e il costo è di 80 euro.

VAL DI NIZZA - Interviene il vice sindaco Paolo Culacciati

Lavori su smottamenti e strade VAL DI NIZZA - Frane, strade e centro sportivo sono tra le priorità dell’amministrazione comunale di Val di Nizza. Proprio in questi giorni sono stati terminati i lavori di asfaltatura di diversi tratti di viabilità comunale. “Per questi importanti interventi abbiamo ottenuto un finanziamento di circa 50 mila euro dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. – spiega il vice sindaco Paolo Culacciati – I lavori, ultimati celermente grazie al bel tempo e alla serietà della ditta, hanno interessato i tratti

da Molino a Poggio Ferrato, Sant’Albano e da Legra a Marnago”. Nei prossimi giorni il Comune provvederà al posizionamento di due teloni da copertura (30 mila euro il costo) nel centro sportivo di Casa Ponte. “Serviranno a coprire il campo polifunzionale e quello che viene utilizzato per le feste. – continua Paolo Culacciati – Il centro sportivo di Casa Ponte, che ha ospitato oltre 100 bambini nel grest estivo, è stato dotato di un’area ristorazione realizzata grazie al contributo di tanti

volontari tra cui il sindaco Franco Campetti”. Infine, sono in corso i lavori di messa in sicurezza della frana di Poggio Ferrato che si trova a ridosso del centro abitato. L’intervento che ammonta a 300 mila euro, finanziato dal Ministero per l’Ambiente, sarà terminato entro l’autunno. I lavori una volta conclusi, consentiranno di favorire il deflusso delle acque in un’area critica interessata dagli smottamenti che si trova a 500 metri dalle case. Giovanna Cavanna

ACAOP S.p.A. Via Nazionale, 53 - STRADELLA GESTORE DEL SERVIZIO D’ACQUEDOTTO IN 49 COMUNI DELLA PROVINCIA DI PAVIA Tel.0385.249311/Fax 0385.43978 E-mail: acaop.spa@acaop.it Segnalazione guasti: tel. 0385.49993 (orario d’ufficio) n°verde 800.413238 (fuori orario d’ufficio e giorni festivi) Sportello Telefonico ACAOP al n° 0385.49290 dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì l’utente può effettuare le normali pratiche contrattuali senza recarsi presso gli uffici


IL POPOLO Giovedì 19 settembre 2013

UN LUOGO, UNA STORIA

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Canneto Pavese Chiara Dianin e Gianfilippo Antoninetti sono arrivati in Norvegia in auto

Dall’Oltrepò a Capo Nord... “on the road” La coppia di fidanzati ha raggiunto il punto più “in alto” d’Europa percorrendo 11.000 km in tre settimane di viaggio CANNETO PAVESE - Ci sono volute tre settimane di viaggio e 11.000 km, percorsi con la loro Renault Clio Station Wagon, perchè Gianfilippo Antoninetti, 28 anni, di Voghera, e la sua fidanzata Chiara Dianin, 26 anni, di Canneto Pavese, potessero raggiungere il punto più a nord d’Europa e, ovviamente, fare ritorno a casa. Attraversando 7 paesi, hanno sconfinato dapprima in Austria, proseguendo poi in Germania, dove, prendendo il traghetto da Puttgarden a Rødby, sono giunti in Danimarca, arrivando poi a Copenhagen. I due giovani si sono presi un giorno di pausa per visitare la capitale danese, in particolare la famosa “Sirenetta” dell’omonima fiaba di Andersen, ed erano pronti per ripartire e attraversare il famoso ponte sull’Oresund, che collega Danimarca e Svezia. La tappa successiva prevedeva la visita di Stoccolma, dove, oltre ad ammirare la famosa piazza di Gamla Stan, hanno potuto visitare il museo Nobel, sede ogni anno della consegna del premio omonimo. Lasciata la capitale svedese, Chiara e Gianfilippo si sono diretti fino a Umea, a 650 km a nord, a metà strada da Rovaniemi, nel cuore della Lapponia, in Finlandia, attraversata dalla linea immaginaria del Circolo Polare Artico e meglio conosciuta per essere il villaggio di Babbo Natale, dove, oltre a fare con lui una foto ricordo, hanno anche spedito una cartolina alle rispettive famiglie con

I due giovani partiti a bordo della loro station wagon hanno attraversato 7 Paesi e hanno anche visitato il villaggio di Babbo Natale il timbro speciale della città. L’ultima tappa, prima di raggiungere Capo Nord, è stata la cittadina di Inari, quasi sul confine con la Norvegia, dove vedere le renne libere era diventata praticamente una consuetudine, anzi, sembrava quasi fossero i due fidanzati a disturbarle quando questi docili animali attraversavano la strada. Erano ormai vicinissimi alla meta tanto sognata, raggiunta circa una settimana dopo la loro partenza: Nordkapp, questo il nome in norvegese. Il luogo è qualcosa di unico nel suo genere, il sole non tramonta mai, anzi, vederlo alto nell’orizzonte anche a mezzanotte ti lascia davvero senza parole, non essendo i due giovani abituati ad un simile scenario. Fare la foto vicino al globo, vero simbo-

lo di Capo Nord, è stato anche l’apice del loro viaggio, che non dimenticheranno mai nella loro vita. L’avventura non era finita qua, perchè dovevano ancora percorrere un sentiero a piedi di 18 km, andata e ritorno, fino a Knivskjelodden, il “vero” punto più a nord d’Europa. Proprio così! Posto ad una latitudine nord di 71°11’08” supera di poco il promontorio di Capo Nord posto a 71°10’21” e dopo aver raggiunto anche questo traguardo, li aspettavano i tanto meritati riconoscimenti, entrando di diritto nel Royal North Cape Club, con diploma, tessera e spilla a suggellare l’evento. Lasciato quel fantastico luogo con grande dispiacere, il viaggio è proseguito prima ad Alta, conosciuta soprattutto per le sue incisioni rupestri, inserite nel 1985 nella lista dei luoghi patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO, e in seguito a Tromsø e alle Lofoten, precisamente in quella che è considerata la “capitale” di queste isole, Svolvaer, cittadina portuale dedita alla pesca del salmo-

ne. Dopo una tappa a Mosjøen, sono arrivati a Trondheim e poi a Oslo, la capitale norvegese, dove, attraversando la via principale, Karl Johans gate, hanno potuto ammirare il Parlamento, la Residenza Reale e la National Gallery. Si sono spostati in seguito a Bergen, per visitare l’antico mercato ittico, vecchio più di 700 anni, e i famosi Bryggen, il quartiere della città, patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO dal 1979, rinomato per le tipiche case colorate con i tetti spioventi. Il viaggio è proseguito fino a Preikestolen, per compiere una camminata di 8 km, andata e ritorno, e ammirare uno dei panorami migliori di tutta la Norvegia, sul Lysefjord, uno dei tanti fiordi di cui è composta la

Norvegia, con scenari davvero da favola, caratterizzati dalle tantissime cascate che si vedevano in lontananza e tutta la vegetazione che si specchiava in un’acqua a dir poco cristallina. Göteborg, la seconda città della Svezia per numero di abitanti, è stata anche l’ultima tappa in Scandinavia che Chiara e Gianfilippo hanno fatto durante tutti questi giorni, rientrando quindi in Germania tramite il traghetto da Trelleborg a Rostock, e facendo poi l’ultima sosta in Italia, a Vipiteno, giungendo, un po’ a malincuore, a casa, il 16 agosto, dopo tanti giorni passati lontani dai loro familiari e amici, ma con la gioia di aver potuto condividere insieme quanto di più bello la Scandinavia aveva da offrire.


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

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Borghi&Valli Il 20 settembre anche il gemellaggio tra due bande

Musica classica e... non solo

CASTEGGIO - Borghi&Valli, la prestigiosa rassegna diretta dal maestro Ennio Poggi, con la consulenza artistica di Laura Beltrametti, si prepara a tornare in provincia di Pavia con una serie di serate. Venerdì 20 settembre, nell’ambito di Iria Castle Festival, ovvero un mese di eventi organizzati dall’assessorato alla Cultura del Comune di Voghera presso il Castello di Voghera, si ufficializzerà in musica un importante gemellaggio tra il Corpo Musicale “Città di Voghera” e la “Società Filarmonica Novese” di Novi di Modena, paese gravemente danneggiato dal terremoto in Emilia di due anni fa. Questo centro ospitava la sede della Società Filarmonica Novese e il Coro delle Mondine. Si è deciso dunque di dare vita a “Note di solidarietà”, un concerto in Castello a Voghera per racco-

gliere fondi da destinare alla ricostruzione della scuola “Musica Maestro” di Novi di Modena. C’è anche un importante evento al Teatro Carbonetti di Broni, che viene inaugurato in questo mese di settembre con una serie di serate gratuite, offerte dall’amministrazione comunale. Tra queste, sabato 21 Settembre alle 21.15, figura “I miei anni con Frédéric” raccontati da Elisabetta Pozzi con l’accompagnamento di Ennio Poggi. Si tratta di una serata in cui si racconta l’amicizia sfociata in amore tra Frédéric Chopin e George Sand a Parigi nel 1838. Si torna domenica 22 settembre alla Certosa Cantù di Casteggio con “Il viaggio e la nostalgia”, serata che vedrà sul palcoscenico il soprano Ilaria Iaquinta accompagnata al pianoforte da Giacomo Serra (nella foto), con musiche di

CAREZZANO - Sabato 21 settembre alla Soms

Arriva “Operetta che passione” CAREZZANO - Concerto di fascino “Belle Epoque” quello scelto dall’amministrazione comunale di Carezzano per il tradizionale concerto di fine estate. Sabato 21 settembre alle ore 21, con ingresso libero, presso la sede della locale Società Operaia di Mutuo Soccorso sarà di scena “Operetta che passione”. Questo è l’accattivante titolo del concerto-spettacolo che vedrà protagonisti il comico-cantante Umberto Scida, la soubrette-soprano Elena D’angelo e il tenore Giorgio Trucco. Proprio la figura del comico sarà il punto di partenza per questo genere musicale nato nella seconda metà dell’Ottocento in Francia e in Austria. L’operetta in parte è assimilabile all’opera lirica ma differisce da questa per l’alternanza sistematica di brani musicali e parti dialogate. L’operetta rispetto all’opera lirica è più frizzante, snella, rapida, forse più consona alle atmosfere non solo musicali, ma anche politiche ed economiche di quegli anni. I capostipiti di questo genere furono l’ebreo tedesco (naturalizzato francese) Jacques Offenbach, mentre in Austria il genere fu portato alla massima espressione da Johann Strauss figlio e, in pieno ’900, da Franz Lehár. Anche l’Ita-

lia ebbe i suoi rappresentanti, come Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato. Importante è sottolineare che la vivacità musicale, l’immediata godibilità, la freschezza dell’operetta è data anche dall’aspetto coreografico: infatti sono proprio le danze a costituire il nucleo fondamentale dello spettacolo e ad esercitare sugli spettatori di quell’epoca un interesse quasi ossessivo. Czarda, valzer, polka erano le danze in voga all’epoca e l’operetta ne fa largo uso. Sabato questo aspetto sarà esplicitato al pubblico anche grazie alla presenza della virtuosa violinista Livia Hagiu che eseguirà alcune di quelle danze intrise di magiche atmosfere. La parte direzione musicale dello spettacolo sarà del M° Andrea Albertini, che siederà al pianoforte. Il concerto sarà unito alla degustazione di prodotti tipici dei Colli Tortonesi che ci sarà al termine dello spettacolo.

Schubert, Wolf, Liszt, Di CapuaRusso e Tosti-Di Giacomo. Domenica 29 settembre si arriva a Porana di Pizzale, tra i Borghi più belli d’Italia, per “Borghi&Bande in allegria” in occasione della festa patronale di S. Crispino. A partire dalle 16, dopo la processione nel Parco di Villa Meroni (aperto per l’occasione), si esibirà la “Fanfara Città dei Mille” di Bergamo, nata nel 1971 e formata da circa 40 elementi, con concerti ed esibizioni sia in Italia sia all’estero. La sera, invece, di nuovo in Certosa Cantù a Casteggio con “Un flauto magico”: Andjela Bratic, una delle flautiste più interessanti della giovane generazione, laureata presso la Facoltà delle Arti presso il Conservatorio di Musica di Belgrado, sarà accompagnata al pianoforte da Laura Nocchiero, che vanta collaborazioni con molte orchestre europee e americane, con brani di Poulenc, Schubert, Verdi, Briccialdi, Debussy e Borne. Ad ottobre gli ultimi due concerti dell’edizione estiva: sabato 5 alle 21.15 in Auditorium a Lungavilla con “Midnight Saxophone Quartet”, un quartetto di sassofoni formato da strumentisti pavesi che si esibisce per una serata di solidarietà a favore dell’associazione S.O.S. Ospedale Bukavu, con raccolta fondi da destinare ai bimbi del Centro Nutrizionale S. Giuseppe di Bukavu, in Congo, terra di guerre, miserie e carestie. Da annotarsi domenica 6 ottobre alle 16,30 “Due pianoforti a colori”, il gran finale presso il Centro Riccagioia di Torrazza Coste con i due pianoforti di Ennio Poggi e Laura Beltrametti, in arte il Duo Bechstein.

Giovedì 19 settembre 2013 ULTRAPADUM - Concerto a Chignolo Po

Domenica il “Viaggio italiano” CHIGNOLO PO Conto alla rovescia per l’edizione 2013 del Festival Ultrapadum: mancano infatti tre appuntamenti per chiudere la kermesse musicale che ha portato musicisti e appassionati di musica in lungo ed in largo per Oltrepò e Lomellina. Un’edizione, quella di quest’anno, che ha voluto ispirarsi alla Via Francigena e alla sua riscoperta: il pellegrinaggio come ricerca spirituale e viaggio dentro se stessi con la complicità della musica in tutte le sue declinazioni. Domenica 22 settembre, alle ore 21.15, il Festival diretto da Angiolina Sensale fa scalo a Chignolo Po, piccolo comune tra le province di Pavia, Lodi e Piacenza, tra i 5 comuni sulla Via Francigena inseriti nell’itinerario musicale di quest’anno. Il pellegrinaggio musicale proposto per questa serata, con ingresso libero, si intitola “Viaggio Italiano” e a condurre il pubblico sulle sette note in giro per i ritmi e i suoni della penisola saranno la cantante Sabrina Gasparini, il violinista Gentjan Llukaci e il fisarmonicista Claudio Ughetti. Un viaggio che si snoda tra gli stornelli romaneschi e le

canzoni siciliane passando per la tradizione melodica napoletana e gli indiavolati ritmi salentini fino ai rondò veneziani e alle canzoni della mala milanese (Vitti ‘na Crozza, Sciuri Sciuri, O’ Surdato ‘nnamurato, Ma mi): questi alcuni dei brani del catalogo musicale che il Trio Gasparini-Ughetti-Llukaci proporranno al pubblico che vorrà partire con loro. Quanto a Chignolo Po, si snoda tra i fiumi Lambro e Po che in passato lambivano il maestoso Castello duecentesco (www.castelloprocaccini.it) che merita di essere visitato. Vi si accede attraverso l’elegante scalone ricurvo in stile settecentesco ed è caratterizzato da torri merlate ai lati della pianta circolare e da una grande torre centrale a pianta quadrata. Riedificato tra il sedicesimo ed il diciassettesimo secolo, nella ristrutturazione vennero portati alcuni cambiamenti tra cui il giardino italiano all’esterno del castello. Come di consuetudine al termine dello spettacolo, pubblico e artisti potranno incontrarsi e degustare vino, salumi, formaggi e dolci tipici del territorio offerti da produttori locali.

RETORBIDO - L’associazione “Costa del Rile” dedica tre appuntamenti all’artista veronese

“Dietro la maschera” di Giuseppe Flangini RETORBIDO - Tre gli appuntamenti che l’associazione culturale “Costa del Rile” di Retorbido, presieduta da Paola Cortese, propone in chiusura della sua attività estiva e autunnale per il 2013 (www.costadelrile.it). Il primo sarà sabato 21 settembre, alle ore 21, presso la sede dell’associazione in via Roccasusella, 6/8 e prevede l’inaugurazione della mostra “Dietro la maschera” dedicata a disegni di Giuseppe Flangini, a cura di Silvia Rossi. Flangini (Verona, 1898 - 1961), fu “maestro elementare fino al periodo immediatamente successivo al trasferimento a Milano - come scrive Silvia Rossi - e fu sempre maestro in senso lato: intese pascolianamente l’arte come strumento privilegiato di educazione alla Bellezza, bellezza come “splendor del Vero”, direbbe San Tommaso, come testimonianza di un Umanesimo integrale, ribatterebbe l’artista, che si era contestualmente dedicato, con lo stesso scopo formativo e con la stessa passione, al teatro, in qualità di autore, regista, scenografo, costumista, ottenendo importanti riconoscimenti e coltivando un’amicizia densa di scambi con diversi attori, mentre da tempo disegnava anche manifesti, copertine e interni di riviste e quotidiani. Poi la scelta esclusiva della pittura, influenzata anche dai numerosi viaggi in Francia, Germania, Olanda, ma soprattutto Belgio - dove si era trasferita la famiglia antifascista della moglie, la pittrice Gina Zandavalli - alla scoperta dei grandi maestri del passato, ma, soprattutto, di se stesso: disegni (pastelli, inchiostri, carboncini, biro, matita, tecniche miste…) oli, tempere, acquarelli, e persino ceramiche… tutte opere accomunate dallo stesso fattore, la centralità dell’uomo, presente

G. Flangini, Minatori a Wasmes, 1955, matite colorate e tempera

anche quando è fisicamente assente dalla rappresentazione iconica, come accade in molti paesaggi, segnati ovunque dalla sua impronta”. Presente con le sue opere nelle più importanti esposizioni italiane del suo periodo di attività, Flangini amò in particolare il tema della maschera, tema portante anche della mostra di Retorbido a lui dedicata (www.giuseppeflangini.com). In occasione dell’inaugurazione della mostra, si svolgerà la cerimonia di gemellaggio fra la Costa del Rile e l’associazione “Giuseppe e Gina Flangini” di Saronno, con la partecipazione della presidente, Cristina Renso (www.associazioneflangini.eu). A seguire, proiezione del video “Il teatro della pittura” di Francesco Pireddu con musiche originali di Stefano Gueresi. Il video è dedicato alla figura e all’o-

pera di Giuseppe Flangini. Per approfondimenti sul tema, la Costa del Rile organizza domenica 6 ottobre una visita guidata ai luoghi di Flangini a Milano (info@costadelrile.it). La mostra, inaugurata il 21 settembre, sarà aperta al pubblico anche il weekend successivo, dal venerdì pomeriggio, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. Sabato 28 settembre, in concomitanza con la seconda settimana di apertura della mostra, alle ore 17, sarà presentato il libro “Poeti e aforisti in Finlandia” (introduzione di Paula Loikala - Edizioni del Foglio Clandestino). Interverrà l’editore Gilberto Gavioli. Gli eventi saranno accompagnati da piccole degustazioni a cura di Genuitaly con vini selezionati della cantina Marchese Adorno di Retorbido. c.m.


IL POPOLO

SPECIALE

Giovedì 19 settembre 2013

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L’ultimo raduno il 25 agosto a Variana Festeggiato Don Giovanni Rovelli per i 50 anni di Messa

Attualità delle Confraternite diocesane

2010, Torino. Pellegrinaggio alla Sacra Sindone. Un gruppo di Confratelli tortonesi

“Confraternite, la Chiesa ha ancora bisogno di voi” aveva detto Papa Benedetto XVI nel corso dell’udienza in Piazza San Pietro il 10 novembre 2007. Sostenute da questo stimolo, le Confraternite diocesane hanno continuato con sempre maggior impegno nella loro attività di sostegno alle Parrocchie e di testimonianza nelle pratiche di culto, di fatto istituzionalizzando un programma estivo di manifestazioni cui hanno sempre partecipato oltre metà delle 46 Confraternite ancora vive nella nostra diocesi. Sono stati regolarmente organizzati i raduni diocesani, nel 2008 a Cassano Spinola, nel 2009 ad Arquata Scrivia, nel 2010 a Pontecurone in occasione della benedizione della statua di San Luigi Orione, nel 2011 a Garbagna, nel 2012 a Vargo di Stazzano

e quest’anno a Variana di Grondona. In quella occasione, il 25 agosto scorso, è stata offerta a Don Giovanni Rovelli, nella ricorrenza del suo cinquantesimo anno di Messa, una medaglia d’oro in riconoscenza della sua ventennale attività di guida come Delegato vescovile. Le iniziative del Priorato Regionale Ligure hanno visto la costante presenza di Tortona, nel 2008 a Lavagna e, negli anni seguenti, in ordine, a Garlenda, sotto un memorabile diluvio, a Masone, a Massa, a Riva Ligure e quest’anno a Roma da Papa Francesco in occasione dell’anno della Fede. Il 17 aprile 2010 oltre 70 Confratelli e Consorelle, in rappresentanza di 9 Confraternite, hanno partecipato al pellegrinaggio di fronte alla Santa Sindone in occasione dell’ostensio-

ne straordinaria e nello stesso anno alcuni componenti del Priorato diocesano che avevano partecipato all’organizzazione del FOGC (Forum Omnium Gentium Confraternitatum), che raggruppa le Confraternite dell’Europa e dell’America Latina, hanno partecipato al pellegrinaggio a Lourdes delle Confraternite liguri. Non sono stati trascurati gli incontri in campo nazionale. Memorabile nel 2009 il Cammino di Orvieto che si concluse con la celebrazione, davanti al Sacro Corporale in un duomo stracolmo, da parte del Vescovo Mons. Armando Brambilla, Delegato del Papa per le Confraternite, del Vescovo diocesano e di Don Rovelli in rappresentanza dei Delegati vescovili, e quello di Roma del 2011.

2010, Torino. Pellegrinaggio alla Sacra Sindone. Celebrazione del Vescovo di Montecarlo

2009, Orvieto. Conclusione in duomo del Cammino delle Confraternite

2009, Arquata Scrivia. Un momento della processione per il raduno diocesano

Appare significativo, alla fine di questa sommaria relazione sull’attività delle Confraternite diocesane, sottolineare le tre consegne affidate da Papa Francesco durante l’omelia pronunciata in occasione della celebrazione della Santa Messa da lui presieduta in piazza San Pietro il 5 maggio scorso, sotto una pioggia scrosciante, davanti a 70.000 Confratelli e Consorelle per la Giornata Mondiale delle Confraternite. Erano circa 1.440 i rappresentanti della Regione Episcopale Ligure con 20 grandi croci processionali, 65 i Tortonesi con il crocefisso di San Carlo di Arquata. Evangelicità, ecclesialità e missionarietà, i tre messaggi che il Santo Padre ha voluto indicare. Oltre all’invito a condurre una vita improntata agli

autentici valori cristiani nell’ambito di una fattiva collaborazione con le strutture ecclesiastiche, in particolare, precisando l’aspetto della missionarietà, ha sottolineato: “Quando ad esempio, voi portate in processione il Crocefisso con tanta venerazione e tanto amore al Signore, non fate un semplice atto esteriore. Voi indicate la centralità del Mistero Pasquale del Signore, della sua Passione, Morte e Resurrezione, che ci ha redenti ed indicate a voi stessi, per primi, ed alla comunità che bisogna seguire Cristo nel cammino concreto della vita perché ci trasformi…”. Un insegnamento e un aspetto che molti dovrebbero tenere in considerazione e che non va dimenticato. Giuseppe Cetta

2011, Garbagna. Un momento di relax dopo il raduno diocesano e la lunga processione

2013, Roma. Il Crocefisso di Arquata pronto per la processione alla Giornata Mondiale delle Confraternite


Giovedì 19 settembre 2013

IL POPOLO

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VAL CURONE - VALLE OSSONA

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 19 al 25 settembre 2013 Giovedì 19 settembre: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Venerdì 20: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Sabato 21: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403); Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 22: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403)

Tortona Viabilità provvisoria in centro fino al termine degli interventi

Al via i lavori in Via Emilia nord

TORTONA - Nel pomeriggio di giovedì 12 settembre, presso Palazzo Guidobono, il sindaco, Massimo Berutti, l’assessore al Commercio, Giorgio Musiari, il dirigente dei Lavori Pubblici, Francesco Gilardone, il Comandante del Corpo di Polizia Municipale, Flaviano Crocco e i funzionari dei due settori hanno incontrato cittadini e commercianti per illustrare e i lavori e la viabilità che sarà adottata nella fase di ripristino di via Emilia nord. L’inizio dei lavori è previsto per lunedì 23 settembre. Saranno anche collocate delle transenne che consentiranno ai pedoni di transitare senza problemi. L’intervento prevede la realizzazione di una pavimentazione della via a unico livello in cubetti di porfido. Ciò consente l’ampliamento degli spazi pedonali, la regolamentazione del traffico, l’eliminazione delle barriere architettoniche. Attualmente il piano strada è composto da due marciapiedi in asfalto posti ai margini (ad una quota più elevata) e una pavimentazione in porfido della parte carrabile, per ovvi motivi tecnici le-

gati alla presenza della roggia Cadè sottostante tutto il marciapiede di sinistra, l’abbattimento delle barriere architettoniche potrà avvenire esclusivamente effettuando il solo rialzo della carreggiata stradale. La nuova sezione stradale prevede la creazione di un’unica pavimentazione in porfido con i “vecchi marciapiedi” segnati dalla presenza dei cordoli in granito esistenti, escluso il marciapiede sovrastante il manufatto della roggia Cadè che sarà realizzato con un tappeto di malta bituminosa. Il progetto è finanziato per 135.000 euro, mediante contributo in conto capitale della Regione Piemonte e per 30.000 euro, mediante proventi da dismissioni immobiliari. “Il contributo regionale è specifico per gli interventi stradali hanno spiegato il dirigente e il funzionario del Settore Lavori Pubblici - vedremo se potremo usare lo sconto avuto per potenziare l’illuminazione pubblica”. L’obiettivo dell’amministrazione è di terminare i lavori entro la fine di novembre. Per quanto concerne la viabilità provvisoria della zona per la durata

dei lavori, sarà creato un passante per tutti (esclusi i veicoli oltre 3,5 tonnellate) con ingresso da via San Marziano all’intersezione semaforica con corso Romita. Sarà invertito il senso di marcia e sarà a senso unico. Da via San Marziano all’intersezione con via Massa Saluzzo sarà possibile svoltare a sinistra per raggiungere via Pelizza da Volpedo oppure svoltare a destra in via Perosi per raggiungere, svoltando a sinistra, via Passalacqua. Questa via, a cui sarà invertito l’attuale senso di marcia, consentirà di raggiungere l’Istituto Santachiara e il parcheggio adiacente oltre a raggiungere piazza Arzano, via Mirabello per arrivare in piazzetta Leardi e il parcheggio del Lavello. Il senso di marcia sarà cambiato anche per via Massa Saluzzo fino all’incrocio con via Calderai e per via San Marziano fino all’incrocio con via Massa Saluzzo. Via Perosi sarà chiusa al transito veicolare nel tratto tra via Calvino e via Passalacqua per evitare che possano verificarsi degli incidenti. Via Calderai, via Schiavi, via Varese saranno percorribili dai residenti, commercianti e coloro che devono raggiungere il luogo di lavoro, per tutti coloro che frequentano la Scuola di Musica, il Centro Anziani e l’Archivio. Si potrà transitare in entrambi i sensi di marcia. Doppio senso di marcia e riservato solo ai residenti, a tutti coloro che hanno l’attività nella zona interessata dai lavori, anche in via San Marziano nel tratto tra via Perosi e via Emilia. Ci sarà una pedana che consentirà di congiungere vicolo Commenda con via Varese. Gli stalli riservati allo scarico merci saranno collocati uno all’intersezione fra via Pelizza da Volpedo e via Emilia; uno all’intersezione fra via San Marziano e via Emilia e uno in piazza Marconi. Terminati i lavori verrà ripristinata la viabilità attuale.

Il Gambrinus comprato dalla Fondazione CRT TORTONA - Nei giorni scorsi, presso il notaio Pilotti si è proceduto alla stipula dell’atto di compravendita tra il Comune di Tortona e la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona per la cessione del Fabbricato in Piazza Milano sede del Giudice di Pace e del bar Gambrinus e del dormitorio senza fissa dimora. La Fondazione aveva presentato la propria offerta di acquisto lo scorso 29 aprile, sottoscrivendo contestualmente l’impegno a destinarlo “alle finalità di assistenza sociale e di pubblica utilità definite nel protocollo di intesa, con la precisazione che, per quanto concerne i

locali sede del Bar Gambrinus, la suddetta destinazione sarà resa effettiva a seguito della liberazione dei locali medesimi, attualmente occupati in forza di contratto di locazione in prima scadenza al 31 dicembre 2014”. Offerta che la Giunta comunale ha accolto lo scorso 1° agosto disponendo l’alienazione del fabbricato in favore della Fondazione per un importo pari a 440.000 euro. Questo edificio è stato scelto come sede principale dei servizi previsti dal protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto “TortonaSolidale la rete della cittadinanza solidale per interventi

e servizi sociali a bassa soglia” sottoscritto da Comune, Diocesi, Fondazione CRTortona e Famiglia Orionina. “Abbiamo compiuto un altro passo importante nel percorso che porterà alla nascita della Cittadella frutto del protocollo d’intesa che abbiamo sottoscritto nel mese di aprile con la Diocesi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e la Famiglia Orionina - ha dichiarato il sindaco, Massimo Berutti - inoltre si riqualificherà un’altra parte della Città e, nello stesso tempo, questa vendita dà l’opportunità all’amministrazione di attuare investimenti e manutenzioni di opere necessarie per Tortona”.

Lunedì 23: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Martedì 24: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Mercoledì 25: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Edicole aperte domenica 22 settembre 2013 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. TORTONA/GUINNESS DEI PRIMATI

Giuliano Calore conquista un nuovo record di ciclismo

Giuliano Calore al termine della gara

TORTONA - Sabato 14 settembre alle ore 16.30 presso il Palazzetto dello Sport “Marcellino Codevilla” di Tortona Giuliano Calore, pluriprimatista di ciclismo estremo e già detentore ufficiale di 12 record assoluti, ha effettuato un tentativo di record per entrare per la 13^ volta nel Guinness dei Primati. L’atleta settantacinquenne doveva superare, nel tempo di 30 minuti, un arduo percorso che consisteva nel passare attraverso 10 porte a una distanza di 1 metro e 20 centimetri per una larghezza di 50 centimetri tra base e base e un’altezza delle porte di 1 metro e 52 centimetri. L’alto grado di difficoltà della performance era dato non solo dalle condizioni di instabilità del mezzo, ma anche dalle caratteristiche del tracciato che richiedevano all’atleta un grandissimo sforzo per restare in equilibrio, una precisione millimetrica e un perfetto sincronismo nei movimenti. Per ottenere il record, comprese le penalità, bisognava superare le 400 porte in 30 minuti.

Giuliano Calore nel tempo di mezz’ora con una bici senza manubrio, senza freni, senza pignone fisso e pedalando con la sola gamba destra superava in 30 minuti 920 porte abbattendo così il record precedente. Tra lo stupore del numeroso pubblico accorso al Palazzetto dello Sport di Tortona per assistere all’impresa, visto che Giuliano Calore ha 75 anni, ha realizzato questo record su una bicicletta ritenuta sia dagli spettatori sia dai tecnici praticamente inguidabile. Ad ulteriore conferma della straordinaria prova ci sono le immagini televisive di Rai Tre Piemonte, di Telecity, del DVD girato da un operatore, delle foto scattate da diversi operatori, gli articoli scritti dai corrispondenti di alcune tra le più importanti testate giornalistiche. L’evento è organizzato dall’ASD Veloce Club Tortonese 1887 “Serse Coppi” con il patrocinio del Comune di Tortona. Il tentativo di Calore è avvenuto alla presenza di giudici del Guinness dei Primati e di vari giornalisti sportivi.

SAREZZANO/FESTA MEDIEVALE

Visite guidate alla chiesa dei Santi Ruffino e Venanzio SAREZZANO - Il Comune di Sarezzano, grazie alla collaborazione della Compagnia Storica “Flos et Leo” di Tortona e della Delegazione di Tortona dell’associazione “SIPBC Onlus” ovvero la Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali, organizza la prima festa medievale, che si svolgerà il 21 e il 22 settembre. Sabato 21 settembre e domenica 22 dalle 14 alle 17 saranno organizzate visite guidate alla chiesa dei Santi Ruffino e Venanzio, curate dai volontari SIPBC. Domenica 22, a partire dalle ore 15, in Piazza Marconi si aprirà il campo storico con duelli, dimostrazioni di tiro con l’arco, di torture medievali e con i banchi dei mestieri. Alle ore 20 di sabato e di domenica sarà proposta la cena medievale (costo 26 euro). Per info: sipbc.ddt@gmail.com.

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IL POPOLO

Volpedo La mostra “Suggestioni fiorentine” curata da Aurora Scotti

Il legame tra Pellizza e Firenze TORTONA - La mostra “Suggestioni fiorentine. Pellizza da Volpedo 1888-1897” che è in corso allo Studio Pellizza (fino al 13 ottobre, sabato 15-19, domenica 10-12 e 15-19, visite infrasettimanali su appuntamento: www.pellizza.it) rilegge attraverso un prezioso percorso il legame del pittore con la città di Firenze e con il suo vivace clima intellettuale e artistico. Ideale seguito di quella della scorsa Biennale, che aveva focalizzato l’attenzione sugli anni della formazione di Pellizza, la rassegna nasce anche a corrollario degli studi condotti di recente da Aurora Scotti e raccolti nel saggio “Pellizza e le amicizie fio-

L’esposizione, che rimane aperta fino al 13 ottobre, propone opere e documenti del decennio 1888-1897

Aurora Scotti, direttore scientifico dei Musei di Pellizza, Romilda Tafuri, prefetto di Alessandria, Giancarlo Caldone, sindaco di Volpedo e Angelo Gandini, assessore al Bilancio del Comune di Volpedo, in visita allo Studio di Pellizza, a Volpedo

La festa dell’Addolorata a San Giacomo

in primo luogo la riflessione è stata centrata sulla Madre Addolorata, figura significativa per la nostra vita di credenti, perché da Maria possiamo imparare a non smarrire la fede e la speranza anche quando tutto sembra perduto. La riflessione di Mons. Quaglini, poi, ha assunto un tono più emozionale e denso di ricordi personali nel fare memoria di Mons. Angelo Colombi, che è stato parroco a San Giacomo tra il 1971 e il 1983 ed è

mancato esattamente dieci anni fa, il 14 agosto 2003. Intanto, fuori chiesa, il tempo atmosferico volgeva al brutto e, nel primissimo pomeriggio, l’apertura della pesca di beneficenza ha coinciso con un acquazzone che non lasciava presagire nulla di buono… Invece è andata bene: molto partecipata anche la Santa Messa delle ore 17.30 celebrata dal novello sacerdote don Emanuele Tizzoni che ha guidato la processione per le vie adiacenti la chiesa parrocchiale: lo stendardo apriva la strada ed era seguito da una duplice fila di credenti in preghiera e dal bel gruppo dei fanciulli comunicati quest’anno che camminavano davanti la statua di Maria portata a braccia da alcuni giovani. Tornati, poi, tutti in chiesa, l’icona della Madonna è stata accolta con un applauso e Don Emanuele ha impartito la benedizione finale, restando ancora un po’ con noi, nel cortile dell’oratorio, per il tradizionale rinfresco che ogni anno chiude la nostra festa. Patrizia Govi

Il Museo “Orsi” si è arricchito di nuovi cimeli della storia industriale tortonese TORTONA - All’inizio di settembre la Giunta comunale di Tortona ha accettato la donazione di telai produttivi storici e materiale vario fotografico e di una pigiatrice, destinando le attrezzature storiche e il materiale dato in dono all’arricchimento del patrimonio storico cittadino e all’esposizione nel Museo “Orsi”. Questo museo è finalizzato alla valorizzazione della raccolta di macchinari - in particolare trattrici - documenti, oggetti, strumenti, immagini, della storica ditta “Orsi Pietro & figlio” Macchine Agricole, leader del settore a livello nazionale nella prima metà del ’900, ma, al contempo, rappresenta un elemento di estrema rilevanza nel panorama dei beni storico culturali della città e di particolare esclusività in ambito na-

Giovedì 19 settembre 2013

In Breve

TORTONA/VIAGGI

Il FAI visita il teatro di Vetriano

laborazione con gli intellettuali vi- zioni pellizziane e non è un episocini alla rivista Il Marzocco. dio di divulgazione fine a se stesso, Ciascuna di queste tappe, fonda- quanto piuttosto l’esito di una serie mentali all’interno della ricerca pel- di studi e di approfondimenti intorlizziana, è raccontata da opere e do- no alla figura del pittore che contricumenti che attestano le complesse buiscono alla conoscenza della sua rentine negli anni del primo Mar- relazioni intessute da Pellizza prima complessa dimensione artistica ed zocco”, pubblicato nel 2012 sotto con i maestri e i compagni d’Acca- umana. l’egida della Fondazione CRTorto- demia, Nomellini soprattutto, e poi L’esperienza fiorentina, inoltre, inna. Curata dalla stessa Scotti in col- con gli intellettuali legati all’am- tensa e duratura lungo l’arco della laborazione con Pierluigi Pernigotti, biente simbolista come Domenico biografia pellizziana, chiude signifil’esposizione “Giuseppe Pellizza da Tumiati. cativamente il ciclo dei luoghi della Volpedo 1888-1897. Suggestioni Tra le opere esposte alcune sono formazione dell’artista attraverso il fiorentine” propone opere e docu- inedite o distanti da molto dai cir- filo conduttore del premio riservato menti relativi a questo decennio cuiti espositivi: un grande ritratto di agli allievi meritevoli che frequenparticolarmente intenso e fertile per profilo, “L’attesa” del 1888, la pri- tano le medesime scuole in cui Pell’artista. missima prova divisionista, “Il pon- lizza aveva studiato: dopo Milano, Sono stati individuati tre momenti te”, del 1892 e il disegno dell’“Iris Bergamo, Genova, Roma e Torino, forti: il 1888, l’anno dell’alunnato Florentina”, commissionato da Tu- il “Premio dalle Accademie a Volpresso l’Accademia guidata da Gio- miati nel 1895 per la copertina del pedo” verrà conferito quest’anno ad vanni Fattori, il 1892, l’anno dell’a- proprio libro. un alunno dell’Accademia delle desione al Divisionismo e il periodo Come sempre la mostra presso l’a- Belle Arti di Firenze al termine di che va dal 1893 al 1897, che corri- telier del pittore, aperta fino al pros- una mostra che verrà inaugurata alsponde alla frequenza del Regio simo 13 ottobre, è il nucleo attorno la Soms il prossimo 29 settembre. Istituto di Studi Superiori e alla col- cui vengono pensate le manifestaManuela Bonadeo TORTONA - Domenica scorsa la parrocchia cittadina ha celebrato la sua patrona

TORTONA - Il culto di Maria, Madre Addolorata, inizia a diffondersi nella Christianitas del XII secolo, soprattutto dopo la preghiera dello Stabat Mater, attribuita a Jacopone da Todi, però occorre attendere il 1600 perché questa festività mariana abbia una precisa collocazione nell’anno liturgico e sia stabilita nella terza domenica del mese di settembre. Domenica 15 settembre, dunque, la comunità parrocchiale di San Giacomo Maggiore Apostolo in Tortona ha vissuto la propria festa patronale, dedicata a Maria Addolorata: è stato, come sempre, un appuntamento ben partecipato che per noi coincide con l’inizio di ogni nuovo anno pastorale. Due momenti hanno maggiormente evidenziato il clima di festa: la celebrazione eucaristica delle ore 11 e quella delle ore 17,30, entrambe rese più solenni dai canti mariani eseguiti dalla corale parrocchiale. Al mattino era con noi Mons. Luigi Quaglini che ha proposto ai molti convenuti una ricca omelia divisa in due momenti:

TORTONA E TORTONESE

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zionale ed internazionale, con uno spazio espositivo di macchinari e attrezzature che documentano storiche attività di primaria importanza nell’area del tortonese. che l’inserimento espositivo di macchinari storici provenienti da attività produttive tortonesi. I telai produttivi storici e il materiale fotografico, donati da Massimo Gazzaniga, sono appartenuti alla Ditta Nigacalze, storico calzificio tortonese, mentre pigiatrice meccanica, primo esemplare di tale mezzo, è stata donata da Carlo Battegazzore, il cui padre la acquistò nella prima metà del secolo scorso, perchè venga esposta al Museo Orsi per la sua funzione strettamente legata all’agricoltura e, in ultima analisi, ai trattori già presenti nello spazio espositivo.

Sabato 14 settembre, in una splendida giornata di fine estate, la Delegazione FAI, Fondo Ambiente Italiano, di Tortona si è recata alla scoperta di luoghi inusuali nella cornice affascinante della campagna lucchese e della Garfagnana. I numerosi iscritti hanno potuto ammirare la bellezza del Teatrino di Vetriano, incluso nel Guinnes dei Primati del 1997 come il più piccolo teatro storico pubblico del mondo: il Teatrino di Vetriano misura 70 metri quadrati e ha 90 posti a sedere, ma è completo di tutto quanto si richieda a una sala teatrale in piena regola. E’ poi seguita la visita alla casa natale della famiglia di Giacomo Puccini, oggi Museo a Celle dei Puccini. E’ stata, inoltre, l’occasione per una visita al Mercato Anti-

quario di Lucca, uno dei più importanti d’Italia, allestito in tre piazze della città. I prossimi appuntamenti della Delegazione FAI Tortona saranno per domenica 29 settembre per una giornata inconsueta nel Verbano e per domenica 20 ottobre con un concerto straordinario a favore del FAI al Teatro alla Scala di Milano. Le prenotazioni possono essere effettuate presso il Punto FAI di Tortona (agenzia Viaggi Maxerre).

CASTELNUOVO SCRIVIA/ARTE

“Parole tra i fiori” a favore della Senologia di Tortona La mostra “Parole tra i fiori”, allestita nel Palazzo Podestarile di Castelnuovo Scrivia dal 31 agosto all’8 settembre, finalizzata alla raccolta fondi per il Reparto di Senologia dell’ospedale di Tortona diretto dalla dottoressa Maria Grazia Pacquola, ha permesso di raccogliere la cifra di 2.000 euro. Le espositrici Silvana Maccarini e Carla Mutti ringraziano tutti i visitatori che hanno apprezzato le opere esposte e il nobile scopo dell’iniziativa contribuendo con generosità. GREMIASCO/ASSOCIAZIONE MUSA

Il libro di Paolo Ferrari Sabato 21 settembre, alle ore 17.30, presso la Biblioteca comunale-parrocchiale di Gremiasco avrà luogo la presentazione del libro “Lassù in montagna non si poteva stare” di Paolo Ferrari. Il volume, edito per i tipi della collana “Menüssie de gea” dall’associazione “Musa (Musiche, Canti e Danze tradizionali delle Quattro Province) analizza il fenomeno dell’emigrazione dalle valli alessandrine delle Quattro Province attraverso una serie di testimonianze orali e contributi fotografici. La serata si concluderà con un aperitivo offerto ai presenti. MONLEALE/EVENTI

Nuova piazza del paese Domenica 22 settembre, alle ore 15.30, a Monleale, in piazza Capsoni, ci sarà il ritrovo per l’escursione sui luoghi del “Sole” pellizziano. L’iniziativa è promossa da Comune di Monleale, Società Operaia di Monleale e Associazione Pietra Verde, nell’ambito della Biennale Pellizza 2013. L’itinerario ad anello si snoda su 7 km sulle Colline di Monleale e di Berzano di Tortona tra luoghi e suggestioni pellizziane. Dalle ore 16, e fino a sera, in piazza Capsoni, ci sarà un intrattenimento danzante e canoro, a ingresso libero, con i “Balli delle quattro province” (suonatori Danilo Carniglia e Cesare Campanini). Alla sera, sempre in piazza Capsoni, la cerimonia di inaugurazione del nuovo allestimento della piazza alle ore 19.30 e alle ore 20 l’esibizione dei “Canterini della Val Curone”.

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IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella:

VAL

prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 19 al 25 settembre 2013 Giovedì 19 settembre: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Venerdì 20: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Sabato 21: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321)

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BORBERA - OLTREGIOGO

Domenica 22: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Lunedì 23: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Martedì 24: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Mercoledì 25: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Edicole aperte domenica 22 settembre 2013 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.

In Germania C’erano studenti di Vignole, Serravalle, Stazzano e Arquata

NOVI LIGURE/AMMINISTRAZIONE

Viaggio dentro i lager nazisti

Parte “InNOVIamo l’ambiente”

Un gruppo di ragazzi che hanno partecipato al viaggio organizzato dall’Aned

ALESSANDRIA - Dal 3 al 7 settembre, l’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) piemontese ha organizzato la visita ai lager nazisti in Germania alla quale ha partecipato anche il consigliere regionale Tullio Ponso, membro dell’Ufficio di presidenza. A rappresentare l’associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti e a fare da guida è stata Rosanna Sarbonaria, coadiuvata dal giornalista Giovanni Traverso. Nel gruppo anche una dozzina di giovanissimi studenti di Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Stazzano e Arquata Scrivia, distintisi con profitto a scuola. I ragazzi, dimostrando un grande interesse ed una notevole maturità, sono stati tra i protagonisti di questo viaggio. L’itinerario è iniziato con la visita del campo di concentramento di Buchenwald, a circa otto chilometri da Weimar, in Turingia, regione della Germania centrale che, tra il 1937 e il 1945, è stato uno dei più importanti campi di prigionia e di sterminio nazisti situato sul suolo tedesco. In questo campo, costruito sulla boscosa collina dell’Ettersberg (Buchenwald significa letteralmente bosco di faggi) furono internati circa 250.000 uomini provenienti da tutti i

paesi europei. Un quinto di loro vi lasciarono la vita. Tra questi anche la principessa Mafalda di Savoia. Gli alleati liberarono Buchenwald l’11 aprile 1945 quando già era in mano degli stessi deportati, dopo la fuga dei nazisti, e un comitato clandestino internazionale ne gestiva democraticamente la vita. Quando i soldati dell’89ª Divisione Fanteria della Terza Armata degli Stati Uniti entrarono nel campo vi trovarono oltre 20.000 persone, tra cui 4.000 Ebrei. Essendo stato il campo liberato dagli stessi deportati, venne impedita la distruzione dei documenti che di solito faceva seguito all’abbandono dei lager da parte dei nazisti. Ed è noto che gran parte dei documenti con i quali venne istruito il processo di Norimberga provenivano dall’archivio salvato di Buchenwald. Dopo la divisione in due della Germania Buchenwald si trovò nella Ddr e fu riaperto tra il 1945 ed il 1950 dal governo sovietico, affidandone l’amministrazione alla polizia segreta dell’Nkvd come campo speciale per oppositori dello stalinismo ed ex-nazisti. La maggior parte del campo fu poi demolito, lasciando intatti il cancello principale, l’ospedale interno, due torri di guardia e il forno crema-

torio, dove è stata deposto un mazzo di fiori dalla delegazione dell’Aned. Dopo la visita di Weimar, il cui nome è associato alla cosiddetta Repubblica di Weimar, termine dato al governo della Germania nel periodo che va dalla fine della prima guerra mondiale alla presa del potere da parte dei nazionalsocialisti (191933), il viaggio dell’Aned ha fatto tappa a Dora Mittelbau, lager nazista presso Nordhausen, in Turingia, a sud dell’Harz, la più settentrionale delle catene montuose tedesche, dove si dice che in una grotta riposi Federico Barbarossa. Il bel nome femminile non deve trarre d’inganno: in realtà si tratta delle iniziali dell’organizzazione del lavoro tedesca (Deutsche Organisation Reichs Arbeit). La sua costruzione, nell’estate del 1943, fu voluta da Hitler allo scopo di produrvi le Wunderwaffen tedesche, le armi segrete del Terzo Reich. Tra la fine dell’agosto 1943 e l’aprile del 1945 transitarono da Dora 60 mila deportati, dei quali circa 20 mila vi persero la vita. Tra di essi vi erano 1.500 italiani, deportati politici e anche militari. Dopo le visite a Würzburg, città bavarese sul fiume Meno, e a quel gioiello dell’arte medievale che è Rothenburg ob der Tauber, il viaggio ha toccato Ulm, la città del Baden-Württemberg che ha dato i natali ad Albert Enstein e ospita la seconda cattedrale gotica in Germa-nia (dopo quella di Colonia), con il campanile più alto del mondo (161,6 m e 768 gradini). Proprio a Ulm, nel novembre del 1933, il regime nazista istituì nel forte Oberer Kuhberg uno dei primi campi di concentramento dove furono detenuti e maltrattati gli oppositori politici ed i preti scomodi al regime. Nel luglio del 1935 i prigionieri vennero trasferiti nel lager di Dachau. Oggi nell’ex campo di concentramento, che fa parte dell’imponente opera di fortificazione della città, avvenuta a metà del 1800, si trova un importante centro di documentazione sul sistema concentrazionario del Terzo Reich.

Riapre il Tempio di Karate novese NOVI LIGURE - Il “Tempio del Karate” di Novi riapre offrendo un periodo gratuito a tutti i nuovi atleti. Benché gli allenamenti, per gli agonistici siano continuati per l’intera estate con gli appuntamenti al Campus di Borgioverezzi, il team novese degli inossidabili maestri Borsoi, Vecchi, Bellora, riapre i corsi di Karate rivolti a bambini/e, ragazzi/e, adulti presso le palestre di Novi, Castellazzo Bormida e Alessandria. La competenza degli insegnanti è garantita dal lungo vissuto esperienziale (da oltre 30 anni sul territorio), dal livello tecnico di prim’ordine e dall’appoggio psicopedagogico sempre individualizzato. Inoltre l’attività agonistica del Tempio del Karate ha raggiunto il top tra i club di livello nazionale con 14 titoli tricolore, 8 Coppe Italia, 1 titolo europeo. La solidità della società è garantita dal Maestro Gimmo Borsoi che è responsabile federale per la Regione Piemonte. In occasione dell’apertura, per l’anno sportivo 2013/2014, l’ADS

Tempio del Karate accoglierà tutti i nuovi atleti con un periodo di prova gratuito, a Novi nella palestra delle Scuole Elementari Martiri (ex campo Collinetta), ogni martedì e giovedì dalle ore 17 alle ore 20 dal 24 settembre, in Alessandria dalle ore 18 alle ore 19.30 nella palestra della Scuola Morbelli (zona Cristo) dal 30 settembre. A Tortona nella Palestra American Club lunedì e giovedì dalle ore 18 alle ore 19. A Castellazzo nella Palestra delle Scuole Elementari dalle ore 18 alle ore 20 dal 25 settembre. Giampiero Montecucco

NOVI LIGURE - Il Comune di Novi Ligure tre mesi fa, aveva sottoscritto il “Patto dei Sindaci”, il principale movimento europeo che vede coinvolti i territori per aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Per sensibilizzare la cittadinanza su questi temi, ha preso il via, proprio in questi giorni, “InNOVIamo l’ambiente”, una campagna di informazione realizzata in collaborazione con la Banca Popolare di Sondrio. La campagna, inserita anche nelle iniziative del “Piano Strategico”, si articola in diversi momenti. Il primo materiale informativo è un dépliant in distribuzione presso tutti gli edifici comunali, comprese le scuole cittadine, per rendere partecipi i cittadini novesi sui passi avanti fatti dall’amministrazione in campo ambientale. Numerosi, infatti, sono stati i risultati raggiunti in questi anni: dalla produzione dall’energia attraverso i rifiuti, all’utilizzo di pannelli fotovoltaici, dalla realizzazione di edifici ecosostenibili, all’utilizzo di energia verde e lampade a basso consumo, senza contare l’adesione al “Patto dei Sindaci” per la riduzione del 20% dell’anidride carbonica entro il 2020, l’adeguamento del regolamento edilizio e la più recente approvazione del “Penco (Piano Energetico Comunale). Per rendere più fruibile il messaggio, racchiuso nello slogan “L’energia pulita migliora la vita”, è stato individuato un curioso “testimonial”; si tratta della “formicucciola” Lucina (nella foto), animale di fantasia metà

formica, che rappresenta laboriosità e risparmio, e metà lucciola simbolo dell’energia naturale. Lo scopo è far breccia tra i bambini e, di conseguenza, sui genitori, per insegnare che ciò che si risparmia o si ottiene da fonti rinnovabili migliora l’ambiente e ci fa vivere in un mondo più sano e pulito. Inoltre, il logo della campagna è stato impresso nella carta intestata per le comunicazioni ufficiali del Comune. Inoltre, nel mese di novembre, presso la Sala dei gruppi consiliari, sarà aperto al pubblico uno “Sportello Ambiente”. L’attività, che si intensificherà nel periodo della “Fiera di Canta Caterina”, comprenderà la proiezioni di diapositive e la distribuzione di un volumetto con tanti consigli utili per risparmiare energia anche nella vita di tutti i giorni. Si stanno organizzando anche delle giornate di formazione-informazione rivolte a tecnici, scuole, cittadini interessati ed un “Energy Day”, che si terrà nei primi mesi del prossimo anno. Il Comune di Novi, grazie al contributo della Regione e dell’associazione nazionale “Città della Terra Cruda”, sta anche per dare alle stampe un importante prodotto editoriale sul tema delle costruzioni in terra cruda. Vittorio Daghino


IL POPOLO

NOVI E NOVESE

Giovedì 19 settembre 2013

Arquata Scrivia Tradizione e cultura nella kermesse del weekend

VII rassegna di Ar.Qua.Tra. ARQUATA SCRIVIA - Sabato 21 e domenica 22 settembre appuntamento con la settima edizione di Ar.Qua.Tra. (www.comune.arquatascrivia.al.it), promossa da Nicoletta Cucinella, assessore alla cultura e al turismo del Comune di Arquata Scrivia. La manifestazione ormai consolidata mirata alla valorizzazione del territorio, a fare conoscere le bellezze storico-artistiche di Arquata, i prodotti dell’artigianato locale, nonché le antiche tradizioni. Arquata sarà vivacizzata da una rassegna che partirà dal Borgo

L’evento dal titolo “Prometeo ravviva la nostra memoria” avrà come protagonista il fuoco e si snoderà nelle vie e nelle piazze del centro storico, con la presenza di artigiani eccellenti nei diversi settori e il mercatino della tipicità. Palazzo Spinola, sede del Comune, ospiterà… il fuoco. La luce sprigionata dal fuoco, elemento caratterizzante la settima edizione di Ar.Qua.Tra., piove come un miracolo, rischiarata da un’architettura di ombre. Il rapporto con la scena è affidato al fuoco, che si fa personaggio e usa oggetti legati alle caratteristiche fisiche dei protagonisti che con il fuoco hanno la loro storia. La luce del fuoco come disegno, come impalcatura scenografica a definire lo spazio. Un progetto molto eterogeneo in cui la cosa importante è tenere presente i rapporti con la storia e far capire che la chiave di lettura del nostro tempo sta proprio nella storia del

passato. E’ questa la tematica di fondo di una rassegna che nel corso dagli anni si è sempre più radicata nel territorio, conferendo alla kermesse 2013 un alto profilo. Arquata sarà dunque teatro di artigianato di eccellenza, di angoli gustosi, di musica, di divertimento, ma anche di quella storia che rispecchia la nostra identità. “Prometeo ravviva la nostra memoria”, questo il titolo dell’evento 2013. Nell’atrio comunale un braciere acceso racconterà come l’uomo ha plasmato la materia, proprio grazie al fuoco. E la materia plasmata rimanda alla sala consiliare, dove gli artigiani del legno, del dolce, dell’oro e della cera apriranno i loro laboratori. Nella piazza antistante i fabbri locali e l’associazione Fabbri d’Eccellenza daranno prova, con i loro bracieri, delle proprie tecniche di lavorazione e forgiatura del ferro legate alle arti genovesi e liguri, con particolare richiamo al suo utilizzo in architettura (www.oltregiogo.eu). E ancora sullo sfondo di Palazzo Spinola sabato pomeriggio esibizione del Gruppo d’archi del Conser-

vatorio di Alessandria, mentre domenica pomeriggio, la Corale Arquatese allieterà la festa con una fantasia di canti popolari. Presso la Casa gotica, l’associazione ARQUA.TOR Presepi (www.arquatorpresepi.eu) presenterà un laboratorio per la costruzione di bassorilievi a cura del maestro Natale Panaro, dimostrazione di scultura e colorazione di forme di polistirolo per la costruzione di grandi bassorilievi a tema natalizio. Inoltre sarà presente un “Laboratorio di arte presepiale” e sarà allestito un Mercatino di artigianato presepistico dove sarà possibile trovare materiale per realizzare presepi. Sarà possibile visitare la mostra permanente di presepi e diorami dell’associazione situata nella “Casa gotica” un palazzo storico risalente al 1300. Nell’antistante Piazza Nuova i pittori esporranno i loro quadri. Nei due giorni della kermesse sarà possibile visitare il centro storico con una guida. Le associazioni locali daranno forza all’evento, arricchendolo con attività di grande risalto. Negli “angoli gustosi”, nella storica zona denominata Lea, degustazione di cibi locali con piatti tipici della tradizione. I Commercianti arquatesi apriranno le loro “botteghe” ai visitatori anche nella giornata di domenica. Alle 17 di domenica 22 si terrà, nello spazio adiacente la locanda “Mascon” il battesimo dell’“Arquapizza”, una particolare e ottima pizza fatta lievitare 48 ore con lievito madre. Sarà distribuita gratuitamente ai visitatori fino a sera. In Piazza Caduti, per i più piccini, giochi gonfiabili e battesimo della sella con asinelli e cavalli.

Serata benefica in ricordo di Luca Cuffari MONTEROTONDO - Sabato 31 agosto a Monterotondo di Gavi, si sono svolte le manifestazioni in ricordo di Luca Cuffari, chiamato prematuramente il 13 settembre 2004 al cospetto di Dio. L’associazione onlus “Amici di Luca” istituita dal padre Lino, da qualche anno si occupa della raccolta fondi per aiutare le persone che hanno bisogno di aiuto. Tutto questo con lo spirito altruista che Luca diffondeva nei cuori di chi gli era vicino. Luca era un volontario della Croce verde di Arquata, della Croce Rossa di Gavi e del circolo Acli di Monterotondo di Gavi, pronto ad aiutare il prossimo. Attualmente un gruppo di amici è impegnato in questa associazione che ha portato avanti numerosi progetti quali: “Un pasto al

Giorno” nello Zambia (2005); la costruzione di un pozzo per l’acqua in Zambia; il sostegno al Piccolo Cottolengo di Tortona dal 2006 al 2009 dove risiedono quaranta bambini in condizioni di gravi handicap abbandonati dai genitori; un “laboratorio analisi” nel Burundi in collaborazione con i Frati minori di San Leonardo di Genova nel 2008/2009; la realizzazione di una “sala operatoria” nel villaggio africano di Kayongozi nel Burundi i cui lavori inizieranno in questi mesi; la realizzazione di una “Scuola di panificazione” in Tanzania. Con l’intento di raccogliere fondi per realizzare soprattutto a favore di queste ultime due opere, Lino (il papà di Luca), caposala degli ambulatori dell’Ospedale San Giacomo di Novi, anche que-

C.I.A.T.

st’anno ha realizzato una mega festa a Monterotondo con una Messa officiata da Padre Massimo Tedoldi dei Frati Minori di Gavi, alcuni spettacoli di intrattenimento con l’orchestra “Beathovens”, una cena in compagnia, bellissimi fuochi di artificio, ma soprattutto con una gigantesca lotteria con premi ricchissimi. I primi tre premi erano una crociera MSC per due persone, un televisore e una lavatrice. Inoltre sono stati estratti altri 33 premi. L’incasso della serata sarà devoluto per la realizzazione della “sala operatoria” in Burundi. Chi fosse interessato a partecipare attivamente a queste iniziative benefiche, può scrivere a info@amicidilucaonlus.it o telefonare ai n. 0143.634910 o 348.2617868. Vittorio Daghino

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In Breve

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NOVI LIGURE/SPORT

Campo di minitennis in piazza Sabato 21 settembre, in piazza della Collegiata a Novi, la scuola tennis Barzi & Ferrando, operante sul territorio novese da più di cinque anni, con la collaborazione e il patrocinio del Nuovo Circolo Ilva di Novi Ligure, allestirà in Piazza della Collegiata, in spazi gentilmente offerti dal Comune, un campo da minitennis. Questo darà l’opportunità a tutti i bambini che ne abbiano desiderio di provare questo meraviglioso sport. Sotto l'attenta supervisione dei direttori della scuola,

Paolo Ferrando e Leopoldo Barzi, i piccoli atleti potranno cimentarsi e mettersi alla prova. Racchette e palline sono messe a disposizione dalla scuola tennis. La prova è completamente gratuita e avrà inizio a partire dalle ore 15.30.

SERRAVALLE SCRIVIA/EVENTI

I vincitori delle gare di golf Giovedì 12 settembre, presso il Serravalle Golf Club, si è disputato il Pro Am di golf “Evergreen Pool Invitational” (18 buche Medal 2 risultati su 4). Nella classifica a squadre il 1° posto netto è andato alla squadra composta da Francesco Milan, Alessandro Pestarino, Mariano Merlano e Giacomo Antonioli (131 colpi), il 1° posto lordo alla squadra di Nicolò Gaggero, Federico Schenone, Giacomo Valente e Nicolò Ricciardi (143 colpi), il 2° posto netto alla squadra di Angelo Calì, Cesare Sabatini, Marino Balbi e Alessandro Fiori (132 colpi). La classifica individuale professionisti vede ai primi tre posti: Benedetto Pastore (68 colpi), Nicolò Gaggero (69 colpi) Giancarlo Ferrero (72 colpi). Sponsor della manifestazione sono stati il Gruppo Praga, ERG, GEP Valves, Tenuta La Bollina, Sutter,

Pernigotti, Fratelli Rossetti, Paglieri e Parhole. Sabato 14 settembre si è svolto il 3° Memorial “Michele Badano” (18 buche Medal - Louisiana a coppie) che ha visto vincitori del 1° premio netto Bruno Bonomi e Walter Coduti e del 1° premio lordo Mario Torre e Federica Torre. Prossimi appuntamenti saranno sabato 21 settembre con “La Bollina Golf Cup” 9 buche Stableford, domenica 22 settembre con il XV Touristolf Visa Cup” 18 buche Stableford e mercoledì 25 settembre con l’“Happy Day Golf Cup” 18 buche Stableford.

SERRAVALLE SCRIVIA/CULTURA

Riparte “Topini di Biblioteca” Presso la Biblioteca Comunale “Roberto Allegri” di Serravalle ricomincia “Topini di Biblioteca”, l’appuntamento con la lettura ad alta voce dedicato ai più piccoli. Il nuovo calendario autunnale sarà inaugurato venerdì 20 settembre, alle 17 e proseguirà il 27 settembre, l’11 e il 25 ottobre, sempre alle ore 17. Tutti gli incontri si svolgeranno presso la “Sala Bambini” della Biblioteca Comunale. “Topini da Biblioteca è un’iniziativa che la Biblioteca di Serravalle organizza da anni aderendo al progetto nazionale Nati per Leggere (NPL), che ha l’obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.

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IL POPOLO

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Giovedì 19 settembre 2013

TRADIZIONI

Antola al Po

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

Lungavilla Venerdì 13 settembre una serata di musica e di arte per presentare il delicato intervento

Il dipinto dell’Assunta è stato restaurato LUNGAVILLA - Dopo un lungo e meticoloso restauro da parte dello Studio Gabbantichità di Vincenzo Basiglio e Donatella Gabba, il “Dipinto della Madonna Assunta” è tornato nella chiesa parrocchiale di Lungavilla. Per sottolineare l’importanza dell’evento la Parrocchia ha organizzato una serata di presentazione dei restauri venerdì 13 settembre, alle ore 21, presso l’Auditorium alla Casa del Giovane. Attraverso il libro presentato lo scorso anno, “Il dipinto dell’As-

Grazie agli studi di Giusy Guaia la tela è attribuibile a Ercole Procaccini Junior sunta. Un capolavoro inedito a Lungavilla” (Guardamagna editore), l’autrice Giusy Guaia dopo diversi studi e ricerche, ha attribuito definitivamente, ad un anno dalla sua fatica, con l’aiuto del professor Alessandro Morandotti, questa tela a Ercole Procaccini il Giovane (Milano 16051675-80) uno dei principali esponenti della pittura lombarda del seicento. Tale attribuzione è stata confermata anche da Paola Strada Funzionario di Soprintendenza

Foto di gruppo con tutti gli ospiti che hanno partecipato alla serata di presentazione del restauro

che ha diretto i complessi lavori di restauro, esprimendo parole di elogio per lo Studio di restauro tortonese. Il pittore ha presente l’Iconologia di Cesare Ripa: le preoccupazioni devote non attenuano il trionfo di una donna bella e seduttiva, elegante nella veste perlacea, sempre secondo il Ripa: “si fà vestita di bianco, e bella di faccia, perchè come il color bianco ci mostra la similitudine della luce, quale è cosa esistente, e perfetta di sua natura, e il color nero ci mostra le tenebre, che sono solo privatione di essa”. Immagine classica e regale, in una Milano che si è lasciata alle

spalle le angosce della Controriforma e della peste e si compiace di nuove ‘beltà’. In quest’ottica, Ercole Procaccini il Giovane interpreta l’accademia ceranesca, e federiciana, sottolineando la vitalità delle invenzioni dello zio Giulio Cesare. Ercole, figlio di Carlo Antonio, fa parte della famiglia di pittori il cui capostipite Ercole il vecchio si è trasferito a Milano nel 1587 assieme ai figli Camillo, Carlo Antonio e Giulio Cesare. Inizia a disegnare sotto la direzione del padre, e sull’esempio degli zii, per poi divenire, a 16 anni, alunno del Cerano, suo maestro presso l’Accademia Ambrosiana dove risulta iscritto

SERRAVALLE - Il 20 e il 21 settembre due serate di shopping e solidarietà

Notte di moda al Designer Outlet

SERRAVALLE SCRIVIA - Dopo la notte milanese, la Vogue Fashion’s Night Out (VFNO) prosegue al Serravalle Designer Outlet. Il Centro McArthurGlen di Serravalle, inaugurato a settembre del 2000, in occasione del suo 13° compleanno si regala due esclusive notti bianche dedicate allo shopping firmate Vogue Italia. Il centro festeggerà venerdì 20 e sabato 21 settembre, ospitando un’edizione speciale delle VFNO 2013, organizzata naturalmente in collaborazione con Vogue

Italia: come a Milano, Londra, New York e Parigi anche a Serravalle Designer Outlet i 184 negozi resteranno eccezionalmente aperti fino alle 22 per accogliere i visitatori con allestimenti e vetrine dedicate, cocktail e djset a partire dall’orario dell’aperitivo. Sarà un’occasione davvero speciale per scoprire le nuove collezioni autunno - inverno 2013, a prezzi come sempre ridotti dal 30% al 70%, e per dare la caccia ai prodotti in edizione limitata realizzati dai vari marchi per l’evento di

Vogue. Per tutti i fashionaddict, inoltre, solo il 20 e il 21 settembre saranno in vendita le t-shirt da collezione della “VFNO 2013”, che si potranno acquistare a un prezzo speciale in esclusiva nei cinque McArthurGlen Designer Outlet italiani. Come per le iniziative delle VFNO di Milano e Firenze, parte del ricavato delle vendite delle t-shirt sarà devoluto da McAr-thurGlen a supporto dei progetti charity sostenuti da Vogue Italia. Partecipando a una delle più accreditate manifestazioni di respiro internazionale dedicate al mondo della moda e voluta personalmente da Franca Sozzani, una delle maggiori autorità del fashion system a livello mondiale, Serravalle Designer Outlet, con la sua ricchissima offerta di oltre 300 brand di lusso e marchi di tendenza, si conferma ancora una volta come una destinazione imperdibile per tutti gli amanti dello shopping.

VI giornata della cultura americana a Francavilla Bisio FRANCAVILLA BISIO - E’ giunto alla VI edizione il tradizionale appuntamento con la Giornata della Cultura Americana che si terrà domenica 22 settembre a Francavilla Bisio. Lo “Usa Culture Day”, in collaborazione con il Centro Studi “John F. Kennedy”, è inserito nell’ambito della III edizione della manifestazione Oltregioco Letteratura. Quest’anno la Giornata della Cultura Americana è incentrata sulla figura del presidente John Kennedy, in quanto il 22 novembre ricorreranno i cinquant’anni dalla morte. Si inizia dunque alle 15,30 con una tavola rotonda presso il PUB 1340 dal tema “Kennedy visto dall’Europa: eredità e prospettive a cinquant’anni dalla scomparsa”. Si prosegue alle 17,15 presso la Sala Soms “La Società” dove SArà inaugurata la mostra bibliografica e documentaria “JFK. Storia di un Presidente” che è curata dal ricercatore in Storia delle Dottrine politiche presso l’Università di Milano Alberto Giordano. Il ricco programma si concluderà alle 18 presso il PUB 1340 dove si terrà un “aperitivo con l’autore”. Giovanni Borgognone discuterà con Alberto Giordano del libro “Sogno cose che non sono state mai” di Robert Kennedy. Michela Ferrando

dall’11 giugno 1621. L’opera, olio su tela, rappresenta l’assunzione della Vergine: l’imponente figura femminile, che emerge dallo sfondo scuro bagnata da una luce divina, è trasportata in cielo da cinque putti. Nel catalogo delle opere di Ercole Procaccini Jr. sono state riunite fino ad oggi più di trenta opere, tutte lombarde, in grado di coprire un lungo arco di tempo compreso fra il 1623 e il 1670 circa. Questa immagine è databile all’inizio del quinto decennio, per la raffinatezza del panneggio, la dolcezza delle pieghe, la sensualità della donna. Il dipinto, un unicum per stile e iconografia, necessita-

va di un restauro per la patina di sporco che offuscava la lucentezza dei colori originali e per le lacerazioni presenti sulla tela: per questo è stata attivata una raccolta fondi da parte dei volontari della parrocchia ed ora si è arrivati alla conclusione dei lavori. Alla serata, presentata da Diego Bianchi, hanno preso parte il parroco don Cesare De Paoli, l’assessore allo sviluppo economico e turismo della Provincia di Pavia Emanuela Marchiafava, Renata Crotti, vicepresidente e Piergiorgio Villani segretario della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia che ha contribuito al restauro, Giusy Guaia, storico dell’arte e Paola Strada, Funzionario di zona della Soprintendenza BSAE di Milano. I titolari dello Studio d’Arte e Restauro Gabbantichità di Tortona hanno illustrato le fasi dei restauri con proiezioni video-digitali. La serata è stata allietata da una serie di intermezzi musicali con il soprano Sally Kline e Rossana Castaldi, il tenore Giampaolo Guazzotti, il baritono Loris Lapi, che hanno proposto una selezione di brani celebri per pianoforte, violino e voce. Ha partecipato, riscuotendo un grande successo, anche il maestro Guido Torciani, al violino. v.b.


IL POPOLO Giovedì 19 settembre 2013

Opinioni a confronto Il “disastro” del trasporto pubblico piemontese Egr. Direttore, le condizioni del trasporto pubblico piemontese sono divenute ormai intollerabili. I tagli pesantissimi e reiterati di servizi, la completa soppressione di molti collegamenti ferroviari e l’incipiente abbandono delle infrastrutture ad essi collegate, l’obsolescenza del materiale rotabile, connotano le decisioni assunte nell’ultimo anno dalla Regione Piemonte. Devastanti sono state le ultime misure di taglio adottate dopo la pausa estiva. Esse attaccano alla radice: il diritto alla mobilità di migliaia di pendolari, in particolare lavoratori e studenti; la tenuta economica e occupazionale di decine di aziende che operano nel settore; la stessa qualità e vivibilità dell’ambiente, giacché la contrazione e la caduta di qualità dell’offerta rischia di produrre un’ulteriore espansione del trasporto privato. Contemporaneamente, la Regione Piemonte annuncia ulteriori aumenti tariffari a carico degli utenti. Tutto questo accade nonostante la Regione Piemonte, unica in Italia, abbia ottenuto dal Governo, con un provvedimento di fine giugno, la possibilità di utilizzare 150 milioni di euro per pagare parte dei debiti maturati verso le aziende di trasporto pubblico nel triennio 2010-2012. Da questa inaccettabile deriva, che penalizza migliaia di cittadini, famiglie, lavoratori e imprese, è scaturita l’interrogazione urgente al Governo, perché sottoponga a verifica le scelte della Giunta regionale piemontese e intervenga per porre mano ai necessari correttivi. Senatori PD e PSI Piemonte (Daniele Borioli, Enrico Buemi, Vannino Chiti, Nerina Dirindin, Stefano Esposito, Nicoletta Favero, Elena Ferrara, Elena Fissore, Federico Fornaro, Stefano Lepri, Patrizia Manassero, Mauro Marino e Magda Zanoni)

Il matrimonio cristiano è una “cosa seria” Egr. Direttore, solitamente leggendo i giornali non sono attratto dalle notizie di gossip, ma in questi giorni una in particolare mi ha interessato perchè tocca da vicino l’importante sacramento del matrimonio. Riguarda l’imminente matrimonio della showgirl Belen Rodriguez con il ballerino Stefano Di Martino. I riflettori sono tutti puntati su Comignano, piccolo borgo del Novarese, dove domani, 20 settembre, si terranno le nozze. Nozze che la show girl ha voluto secondo il rito cattolico, essendo, a suo dire, molto religiosa. Unico problema il fatto che ben due sacerdoti invitati a celebrare il matrimonio non hanno accettato. Perchè? Il parroco del paese don Roberto Cavazzana ha declinato l’invito e così ha fatto pure il giovane sacerdote don Marco Pozza, cappellano della Casa di Reclusione di Padova, ideatore della “parrocchia virtuale” “Sullastradadiemmaus.it”. Sul suo sito don Marco ha affermato che avrebbe anche accettato di celebrare il matrimonio a condizione che la coppia si fosse resa disponibile ad incontrarlo almeno il giorno prima, per comprendere il percorso di maturazione cristiana dei due. Ma a questa richiesta i futuri sposi non hanno dato risposta. “Sono venute dunque a mancare le condizioni scrive il sacerdote - per fare in modo che un sacramento non venga triturato dal gossip. Capisco i loro impegni, ai quali sarei venuto incontro, ma ritengo anche serio celebrare il matrimonio con uno stile che sia uguale e rispettoso per tutti, soprattutto per quei giovani che in questi anni ho seguito nel loro percorso di fidanzamento e di matrimonio”. Questa risposta mi sembra che sia un ottimo esempio “di una Chiesa credibile, che non regala sacramenti solo per far riempire i rotocalchi di cronaca rosa”. Il matrimonio, infatti, è una cosa seria da vivere senza spettacolarizzazione e con la consapevolezza di essere stati chiamati a compiere il disegno di amore di Dio. Paolina Bonizzetti - via mail

Il Piemonte vola in Cina Egr. Direttore, in tempo di crisi mi sembra una buona notizia il fatto che una delegazione di 8 imprese piemontesi dell’aerospazio sarà in Cina dal 23 al 28 settembre per partecipare ad un programma di incontri bilaterali con le più importanti aziende cinesi del settore. L’iniziativa si inserisce in “Torino Piemonte Aerospace”, il progetto di Ceipiemonte, su incarico di Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino. Gli incontri bilaterali si svolgeranno anche all’Aviation Expo China, evento biennale dell’industria aeronautica, dove uno stand promozionale sarà dedicato alle capacità di offerta e innovazione delle aziende aderenti a Torino Piemonte Aerospace. La missione è anche l’occasione per coinvolgere gli operatori cinesi nel prossimo “Aerospace & Defense Meetings” convention internazionale dell’aerospazio a Torino. Francesca Tessitore - via mail La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Bacheca

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Da leggere

a cura della Redazione

E. Impalà

Silvano Fausti

Vita del cardinal Martini Il bosco e il mendicante

Fabio Tonizzi

Sogni allergie benedizioni

Essere preti

San Paolo

San Paolo

Marcianum

Pp. 264

Pp. 190

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Euro 15,00

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Nel primo anniversario della morte, avvenuta il 31 agosto 2012, questo libro offre un ritratto originale del cardinale Carlo Maria Martini, frutto di un lungo lavoro di ricerca su documenti inediti e attraverso la testimonianza di quanti lo hanno conosciuto. Il titolo riprende un proverbio indiano citato all’inizio dal Cardinale stesso, in cui, raccogliendo la vita umana in quattro stadi, Martini dichiara che nel terzo stadio, “nel bosco, tra gli alberi, si rimettono in ordine le memorie”. Proprio con questa immagine si scandiscono le tappe del cammino del Cardinale. L’autore, che vive e insegna a Pavia, ricostruisce un percorso di vita interiore scandendolo al ritmo di una parabola che Martini stesso indicò, un giorno, come riferimento per la lettura della sua e altrui vicenda personale. Attraverso l’incontro e lo scambio con testimoni della vita del cardinale, viene ricostruito il percorso di vita e di fede di un uomo che fu umano e profetico, che provocò e provoca ancora credenti e non credenti. Di particolare interesse i diari tenuti da don Gregorio Valerio, segretario del Cardinale nei suoi ultimi anni a Milano, per la prima volta ampiamente offerti al lettore.

“Non riferirò quanto ho fatto io. Registrerò quanto altri da me, o il non altro da me e da ogni altro, hanno scritto in me. Farò memoria di un viaggio partito più o meno dalle caverne e sbocciato per tutti nell’avventura del postmoderno. Annoterò, più che i mutamenti noti a tutti, quegli incontri che mi hanno nutrito di gioia e di libertà”: con queste parole Silvano Fausti, gesuita teologo, consegna ai lettori il suo libro più personale e sincero. I sogni di un nuovo Concilio e di una Chiesa meno clericale e meno occidentale, le (non poche) allergie, le benedizioni ricevute e date dimostrano un grande amore per la libertà e per il futuro. Una vita e un’epoca rilette con una profonda sapienza spirituale, facendo tesoro di ogni incontro e di ogni esperienza, qui e in molti paesi del mondo, in particolare nella comunità di gesuiti e famiglie in cui Fausti vive da trentacinque anni a Villapizzone, alla periferia di Milano. La sapienza spirituale del teologo noto a tutti per le sue letture bibliche trova qui la sua dimensione più personale e politica. Fausti è stato docente di teologia. Ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi allo studio e al servizio della Parola.

Salute oggi Anche se per molte famiglie italiane, alle prese con la crisi economica, questa, come le ultime estati, è stata “magra” e corta, la stagione che tutti bramiamo, perché sinonimo di sole, vacanze e riposo, è già un capitolo da mettere fra i ricordi, sì, perché l’estate è finita e l’autunno bussa alle porte dell’anno. Lavoro e scuola hanno già ricominciato il loro corso, i vari impegni come sempre si susseguono, ma cerchiamo di non buttare via in poco tempo il beneficio della bella stagione, con tutti i vantaggi che comunque, anche se per un breve periodo, essa ci ha offerto. L’estate è una stagione dinamica, fatta di mare, sole, aria aperta, dieta e movimento; anche se in modo diverso, ancora nel mese di settembre si può approfittare di queste caratteristiche: mare e sole si possono ancora frequentare nelle giornate

I testi pubblicati in questa raccolta sono l’esatta trascrizione di conferenze, di relazioni al clero e altro materiale di natura pubblica di Monsignor Giuliano Bertoli, per quasi trent’anni (1967-1996) Rettore del Seminario Patriarcale di Venezia. Vengono messi in luce il pensiero e l’azione di Mons. Bertoli nel suo lungo rettorato circa le questioni cruciali della formazione seminaristica, della pastorale vocazionale e del rapporto del Seminario con la vita del Patriarcato. Giuliano Bertoli, nato a Venezia nel 1924 e originario della parrocchia di San Salvador, fu nominato rettore del Seminario nel 1967 e mantenne l’incarico per ben 29 anni. In questa lunga fase di rettorato furono ordinati quasi un centinaio di presbiteri. Nel contempo egli assunse la responsabilita pastorale della Basilica di Santa Maria della Salute. Lasciato tale ufficio nel 1996, si dedico a tempo pieno al Tribunale Ecclesiastico Regionale, di cui era giudice gia dal 1977, fino alla morte nel 1999. Fabio Tonizzi è docente di Storia della Chiesa presso il Marcianum di Venezia e presso la Facolta Teologica di Firenze.

a cura di Laura Notti

L’autunno è alle porte

calde, mentre si può organizzare all’aperto la nostra attività fisica, rimandando l’iscrizione in palestra e approfittando delle belle giornate che fine settembre e prima decade di ottobre ci regalano. L’autunno è la stagione che ci accompagna gradualmente e prepara il nostro organismo alla stagione fredda, quella che una volta si definiva, con la primavera, “mezza stagione”; oggi il cambio fra caldo e freddo e viceversa, è repentino e più traumatico, specie per gli organismi più deboli o predisposti; esistono ormai prolungate stagioni di caldo e altrettante di freddo, che ci costringono ad adattarci giorno per giorno alla situazione atmosferica (a questo proposito, l’autunno è la stagione che dà il via ai vari disturbi parainfluenzali, proprio a causa degli sbalzi di temperatura che si susseguono). Per questo motivo

l’autunno è anche il mese adatto per rinforzare il nostro sistema immunitario e prevenire le malattie invernali. Infatti, proprio in questo periodo è consigliato ai soggetti predisposti a tosse, raffreddamenti o virus parainfluenzali, iniziare una profilassi con farmaci specifici per evitare le recidive di disturbi a carico dell’apparato respiratorio, e/o a base di sostanze naturali per incrementare la risposta immunitaria dell’organismo (esistono in farmacia integratori adatti a questo scopo), e sempre e comunque indirizzare la dieta, obbligatoriamente varia e leggera, verso alimenti utili a questo scopo, aumentando ad esempio l’introito vitaminico (specie di vitamina C) e di sali minerali. Finita l’estate è bene prenderci cura anche del nostro corpo; il sole e il sale hanno disidratato pelle, squamandola e approfondendo le ru-

ghe, ma danneggiato anche capelli e unghie (a cui non pensiamo mai, se non in casi di evidente patologia, quale l’onicomicosi). Si sa che la pelle del viso è più aggredita dai raggi ultravioletti, ed essendo più delicata di altre parti necessita di più attenzione, ma è bene, non solo per la pelle del viso, usare prodotti idonei, idratanti e a pH acido, evitando i tradizionali saponi o detergenti che possono ulteriormente danneggiare la cute. Per la pulizia del corpo, dopo un trattamento esfoliante per rimuovere le cellule morte, sono utili maschere idratanti, e creme specifiche da applicare dopo il bagno o la doccia, che ristabiliscono il film lipidico fisiologico della cute. Maschere nutrienti sono consigliate anche per i capelli, da usarsi dopo ogni shampoo, e oli specifici per le unghie, che rinforzano e ammorbidiscono, evitando rotture e sfaldamento.


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CURIOSITA’ - a cura di Daniela Catalano

A Bra arriva “Cheese” il Salone dei formaggi

IL POPOLO

Bacheca

Giovedì 19 settembre 2013

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

Torna Percy Jackson al cinema Dal 20 al 23 settembre la cittadina piemontese di Bra ospita per quattro giorni i più bravi produttori di formaggi di qualità sia italiani sia stranieri nella grande manifestazione di Cheese. Una settantina di bancarelle provenienti da 15 Paesi e speciali Laboratori del Gusto rappresentano le tecniche casearie dei cinque continenti, dall’Australia al Sudamerica, dagli Stati Uniti alle diverse tradizioni a cavallo tra Europa e Asia. Quest’anno a farla da padroni nella Gran Sala di Cheese sono i formaggi delle Isole Britanniche. Ingresso libero, portabicchiere targato Slow Food, una manciata di ticket per le degustazioni e il gioco è fatto. Su 150 specialità casearie proposte sotto le arcate di via Garibaldi, ben 50 sono selezionate da Neal’s Yard Dairy per la Gran Bretagna e da Sheridan’s Cheesemongers per l’Irlanda. Il tutto accompagnato da un bicchiere di vino consigliato dal personale Fisar tra le 800 etichette italiane dell’Enoteca. E per chi non si accontenta dell’assaggio in Gran Sala e vuole portarsi a casa un ricordo di Bra, c’è il Mercato di piazza Roma e il Mercato dei Formaggi di piazza Carlo Alberto: 3000 metri quadri in cui si alternano centinaia di casari italiani e stranieri per proporre i loro prodotti unici, raccontandone storia e tradizioni. Gli acquisti continuano in via Principi di Piemonte e via Marconi, dedicate ai Presìdi Slow Food, in cui spaziare dal latte di cammello dei pastori etiopi karrayu al burro d’alpeggio a latte crudo dell’alto Elvo biellese, passando dal formaggio di malga trentino del Lagorai. Non solo formaggi, comunque: a profumare le bancarelle anche pani, confetture, mieli e molti altri prodotti tutelati dall’associazione Slow Food che organizza l’evento. Ci sarà anche l’area dedicata all’iniziativa “Salva un formaggio!”, lanciata per tutelare il prodotto che rischia l’estinzione. Si potrà depositarlo e chiedere che salga a bordo dell’Arca del Gusto, il progetto della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus che raccoglie i sapori tradizionali in tutto il mondo. Dopo una visita alla Casa della Biodiversità per scoprire le ultime novità e i programmi della Fondazione, si può fare una sosta nel cortile delle Scuole Maschili di via Vittorio Emanuele, in cui sedersi alla Piazza della Pizza con le sue prelibatezze tradizionali campane proposte dai migliori pizzaioli o ai Chioschi Degustazione per assaggiare le specialità regionali più tipiche, dalle olive all’ascolana ai piatti della cucina langarola. Nella parte alta della cittadina piemontese, percorrendo via Mendicità Istruita si giunge presso il Caffè Letterario del cortile di Slow Food Editore, luogo privilegiato di ritrovo per i soci Slow Food, in cui si alternano concorsi di birra fatta in casa, presentazioni di libri e golosi aperitivi. In piazza XX Settembre si potrà curiosare tra le novità dello stand Slow Food, partecipare alle coinvolgenti attività didattiche per grandi e piccini, dagli appuntamenti per le famiglie ai Master of Food, e assistere a stimolanti Laboratori del Latte, le conferenze che approfondiscono il mondo dei formaggi. Si potrà anche visitare la mostra “Omaggio a Francesco Guccini”, dedicata ai quadri che illustrano le canzoni del celebre cantautore. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

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La settimana scorsa è uscito il secondo atto delle avventure narrate in “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo”. Dopo “Il ladro di fulmini” del 2010, ecco “Il mare dei mostri”. Niente male l’idea chiave di questa saga fantasy: trasferire nel cuore di New York tutto l’Olimpo e creare qui le condizioni per uno scontro tra umani, semidei, dei. C’era in agguato una buona dose di banalità in questa operazione (quella che caratterizza tanti monumenti della classicità greco-romana rifatti in terra americana). Qui però il tutto è stato vestito con una fantasia svelta, sbrigliata, incalzante. Così il copione cresce in dinamicità, e, tra le righe del fantasy, passano richiami all’America di oggi: la guerra da evitare, la mamma da difendere, l’amicizia

da salvare e, insieme, una piccola, non pedante ma utile, lezione di storia per il pubblico di adolescenti coinvolto dai protagonisti loro coetanei. Nel primo atto, il giovane Percy Jackson, in visita al reparto di storia greca del

Metropolitan Museum, era stato avvicinato da una strana creatura che lo accusò di aver rubato il fulmine di Zeus profilandosi all’orizzonte una guerra. Percy scoprì di essere un semidio, nato dall’unione di sua madre con Poseidone, dio del

mare. Anche molti suoi amici sono in realtà creature mitologiche. Con loro Percy affrontò tutti gli ostacoli necessari per dimostrare di non aver rubato il fulmine e per evitare la minaccia della guerra. In questo secondo atto Percy Jackson cercherà di rubare ai Ciclopi il Vello d’oro per curare un Pino dalle proprietà straordinarie. Un’impresa epica che costerà un pericoloso viaggio attraverso il Mare dei mostri. Molto buoni gli effetti speciali, mai invadenti ma finalizzati a rendere più credibile la vicenda. Le tematiche spaziano dall’avventura alla mitologia, dalla famiglia al rapporto tra genitori e figli, dalla guerra alla storia. La pellicola é da valutare come consigliabile, nell’insieme semplice e adatta come proposta di qualità per ragazzi.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Domenica 25 agosto, nella chiesa di San Ponzo di Semola, frazione di Varzi, Padre Angelo Colla e Don Gianluca Vernetti, durante la Messa hanno ricordato i 60 anni di matrimonio di Anna e Giuseppe Fregosi e i 50 anni di matrimonio di Pieranna e Ponzio Lanfranchi e di Alba e Italo Nevioni. Dopo la cerimonia, gli sposi, con i parenti, gli amici e tutta la comunità, si sono ritrovati al Circolo Anspi per i “dolci” auguri.

La Ricetta

a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”

Cipolle ripiene al forno Seguendo il calendario liturgico e le giornate in cui la Chiesa prescriveva di mangiare “di magro”, ossia in cui era vietato cibarsi di carne, ci accorgiamo che le cuoche per variare spesso il menù dovevano essere dorate di parecchia fantasia. Talvolta però s’ingegnavano nell’aggiungere o togliere qualche ingrediente all’interno di una medesima ricetta. Queste cipolle ripiene al forno, che preparate insieme agli zucchini ripieni, quando la trebbiatura durava più giorni, contenevano anche prosciutto cotto o carne di maiale, erano un mangiare “di grasso”. Private delle carni divenivano un piatto “di magro”, al punto da essere a Volpedo, Monleale e Montemarzino una portata della cena della Vigilia di Natale. Ingredienti per 4 porzioni 4 cipolle 200 gr prosciutto cotto o carne di maiale 100 gr di mortadella 100 gr di carne tritata pane grattugiato q.b.

grana grattugiato q.b. l uovo l cucchiaio di prezzemolo tritato un poco di maggiorana 1 spicchio d’aglio pepe, olio extravergine d’oliva q.b., sale (facoltativo) Preparazione Tagliate le cipolle a metà e mettetele a cuocere a vapore. Nel frattempo in una terrina amalgamate l’uovo e i gusti con il prosciutto cotto, la mortadella e la carne tritati. Aggiungete al composto pane e grana grattugiati e pepate. Levate le cipolle dal fuoco, fatele asciugare su di un canovaccio pulito e svuotatele al centro. Mettete la polpa asportata nella terrina, unendola agli altri ingredienti. Scaldate il forno a 200°, distribuite la farcia nelle cipolle e adagiatele sulla teglia imburrata. Irroratele con l’olio e fatele gratinare in forno caldo. Seguendo lo stesso procedimento potete preparare anche le zucchine ripiene.


SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 19 settembre 2013

SERIE D Girone A - 3^ giornata

Il Derthona torna a ruggire SESTRI LEVANTE: DERTHONA

0 2

RETI: 36’ e 48’ st Mussi SESTRI LEVANTE: Bartoletti, Perinelli, Lazzerini (1’ st Quintana), Parlato, Anzalone, Cennicola, Bencini, Redomi, Campana (1’ st Tabbiani), Lazzaro, Fonjck (28’ st Orlandini). All. Di Bin. DERTHONA: Lamantia, Zefi, Mazzocca, Dell’Aera, Tignonsini, Tavella, Maggi (24’ st La Caria), Montingelli, Mussi, Chirico (38’ st Serlini), Temperino (16’ st Gilio). All. Scarnecchia. ARBITRO: Lorenzin di Castelfranco Veneto SESTRI LEVANTE - Un

La prima rete di Andrea Mussi (Foto Cappelletti)

Derthona rivitalizzato dalla cura del nuovo tecnico Roberto Scarnecchia vince e convince a Sestri Levante. La squadra tortonese, in netto progresso, disputa una gara attenta mettendo in difficoltà la squadra locale a centrocampo e sulle fasce. I Leoncelli iniziano bene ed al 9’ il giovane Maggi, all’e-

sordio, fa partire u-na conclusione radente che si spegne sul fondo. Al 36’ i bianconeri passano in vantaggio grazie ad una deviazione del bomber Mussi che sfrutta alla perfezione un suggerimento dell’ottimo Zefi e batte con un diagonale preciso il portiere Bartoletti. Nella ripresa il Derthona

controlla la gara non permettendo ai “corsari” di rendersi pericolosi dalle parti di Lamantia. Al 90’ la squadra di casa rimane in dieci uomini per l’espulsione di Cennicola e a tempo scaduto Mussi chiude la gara arrotondando il punteggio. Si tratta di una vittoria molto importante per la classifica e per il morale: il nuovo tecnico Roberto Scarnecchia ha saputo dare una scossa importante ai “leoncelli” che hanno ritrovato gioco e determinazione. Domenica prossima al comunale di Valenza il Derthona affronterà la Lavagnese, compagine molto forte che ha iniziato male la stagione. Servirà un’altra prestazione “super” per portare a casa altri punti preziosi. Domenico Cremonte

ECCELLENZA Girone A - 3^ giornata

Buon pareggio della Novese NOVESE PRO DRONERO (primo tempo 3-1)

4 4

MARCATORI: 19’ e 31’ Zirilli (N), 26’ Malgrati (N), 33’ e 47’ Isoardi (P), 61’ e 65’ De Peralta (P), 84’ Bugatti (N). NOVESE: Capozzi, Catenacci (48’ Ciccomascolo), Muceli, Firriolo, Malgrati (62’ Bugatti), Fasano, Bortolotto, Ulloa, Zirilli, Carboni, Nanci (60’ Ponsat). A disposizione: Di Pierri, Tassoni, Pernice, Begolo, Corso, Lombardi. All.: Banchieri. PRO DRONERO: Rosano, Porcaro, Mancini, Tortone (35’ Pomero), Mandrigrano, Giraudo, Brondino (72’ Bodino), Dutto, De Peralta, Garavelli, Isoardi (72’

Franco). A disp: Provenzano, Nicolino, Franco, Rosso, Vemere, Capellino, Luciano. All.: Caridi. ARBITRO: Sozza Seregno. NOVI LIGURE - Otto reti segnate, due annullate, una traversa e numerose palle gol. Non sono certo mancate le emozioni al “Costante Girardengo” tra Novese e Pro Dronero. Avanti 3-0 dopo 31 minuti, la formazione bianco celeste subisce la rimonta dei cuneesi, poi acciuffa il pareggio nei minuti finali. Una prima frazione praticamente perfetta per i ragazzi di Banchieri. Al 19’ Novese in vantaggio con Zirilli che spedisce in fondo al sacco un preciso cross di Carboni, bravo a mantenere viva la sfera sulla linea di

fondo. Passano sette minuti e arriva il raddoppio: punizione di Firriolo, Malgrati di testa e palla in rete. Al 31’ Bortolotto serve in profondità Carboni, assist per Zirilli che stoppa e fa secco Rosano. 3-0 e partita che sembra in cassaforte. Due minuti dopo Isoardi accorcia le distanze: si va al riposo sul 3-1 per la Novese. Nei primi venti minuti della ripresa la formazione ospite ribalta il risultato. Ancora Isoardi, poi una doppietta di De Peralta fanno correre un brivido lungo la schiena dei tifosi bianco celesti. Da 3-0 la formazione di Banchieri si ritrova sotto 3-4. Una rimonta che abbatterebbe anche un elefante. Ma la Novese ha la forza ed il carattere per rimettere in piedi le sorti della partita. Gli ingressi di Bugatti e

Ponsat cambiano le carte in tavola. Al 72’ Carboni si vede annullare un gol per fuorigioco. Dopo un clamoroso errore (gol sbagliato a tu per tu con Rosano al 75’), Bugatti si riscatta e a 6 minuti dalla fine trova il pareggio con una bella percussione centrale. Al 87’ la Novese potrebbe addirittura passare in vantaggio, ma la rovesciata di Carboni viene vanificata da una dubbia spinta di Zirilli. Finisce 4-4. CLASSIFICA: Borgosesia, Vado e Chiavari Caperana 7; Caronnese, Novese, Rapallo Bogliasco e Asti 5; Sestri Levante e Vallée d’Aoste 4; Giana Erminio, Derthona, Albese e Chieri 3; Pro Dronero, Santhià e Folgore Caratese 2; Lavagnese e Verbania 1. f.s.

BASKET A2 Donne - Amichevole

L’Omc Broni guarda avanti BRONI CREMA

54 62

BRONI: Bergante 0, Zamelli 5, Besagni 3, Accini 0, Carù 0, Borghi 5, Corradini 4, Zampieri 16, Bona 7, Laterza 13, Luppi 1. CREMA: Bertolli 0, Zagni 4, Scarsi 0, Capoferri 16, Giosuè 0, P. Caccialanza 15, Sforza 0, Gibertini 6, S. Caccialanza 0, Rizzi 9, Picotti 12. PARZIALI: 11-9, 15-17; 724, 21-12. BRONI - Nonostante la sconfitta, per la Omc Cignoli Broni è stata una verifica importante quella di sabato scorso nella prima amichevole stagionale contro la Tec-Mar Crema. Al PalaBrera si è giocato con la classica formula di questi test pre campionato: quattro tempi di gioco con punteggio azzerato dopo

ogni quarto. Broni è partita con il probabile quintetto titolare: la capitana Carù, Corradini, Zampieri, Laterza e Accini. Primi due quarti equilibrati con Crema che mostra una discreta circolazione di palla, mentre le biancoverdi sono spesso chiamate da coach Giroldi ad una maggiore rapidità nell’impostare l’azione e più attenzione in difesa. Ampie rotazioni del tecnico reggiano che vuole vedere il livello del roster a disposizione. Terzo quarto di marca cremasca, Broni è parecchio

imballata, complici probabilmente i carichi di lavoro di queste settimane di preparazione. Nell’ultimo periodo si cerca di ordinare le idee e la Omc torna in campo con un altro approccio, attenzione in difesa e buone soluzioni in attacco. Il parziale alla fine premia le biancoverdi. “Stiamo sostenendo dei carichi di lavoro importanti commenta il coach Giroldi e quindi pensavo di fare molto peggio contro una squadra molto più pronta della nostra, in queste settimane cresceremo sicura-

mente sia dal punto di vista fisico che tattico”. In serata ragazze e dirigenti si sono trasferiti in piazza Vittorio Veneto, dove si è tenuta la presentazione ufficiale della squadra (nella foto), nell’ambito dell’Oltrepo Wine Festival. La Omc è, assieme alla Riso Scotti di pallavolo, la massima espressione dello sport di squadra femminile della provincia di Pavia. Un sodalizio animato dalla passione e dalla competenza di un gruppo di giovani bronesi. L’amministrazione comunale ha voluto consegnare un riconoscimento alla Pallacanestro femminile Broni 93. Sul palco è salito l’assessore allo sport e vice sindaco Antonio Riviezzi, che ha rivolto un saluto alle giocatrici e donato una targa ricordo. Tanti applausi per le ragazze, in particolare per Maria Laterza. C’è grande curiosità attorno al pivot di Brooklyn. f.s.

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In Breve

IL POPOLO

CALCIO Eccellenza piemontese: Castellazzo-Villalvernia 2-3. Castellazzo: Basso; Guida (Cimino 37’ st), Robotti, Della Bianchina, Zamburlin; Ferretti (Valmori 30’ st), Cartasegna, Taverna; Merlano, Rosset (Parrinello 37’ st), Piana. All.: Delladonna. Villalvernia: Muriero; Magnè, Mazzarro, Giordano, Cesana; Barcella, Sacchetti; Calogero (Lombardi 31’ st), D’Alessandro, Larganà; Soncini. All.: Casone. Marcatori: Piana (C) al 24’ pt, D’Alessandro (V) al 27’ pt e 25’ st, Merlano (C) al 24’, Soncini (V) al 47’ st. Prima categoria girone H, seconda giornata: Arquatese Quattordio 3-1, Aurora - Felizzano 1-0, Cassine - Cassano 0-1, Fortitudo - Monferrato 2-0, Frugarolo X-Five Boschese 2-0, Silvanese - Savoia 2-2, Villaromagnano - Pro Molare 2-2. Seconda Categoria, girone M, prima giornata: Castelletto Don Bosco 2-1, Fulvius - Pozzolese 1-0, Garbagna - G3 Real Novi 0-1, Montegioco - Mandrogne 0-1, Paderna - Sexadium 0-2, Tassarolo - Luese 1-4, Valminalna Quargnento 2-1. CSI Pavia Amatori a 11 girone A (1a andata): Moggi e Cattaneo, Pantera Rosa e San Pietro 3, Real Casei, CUP Pavia, Ghiaie, Tennis Club, Eni Sannazzaro, Tempo Prezioso, Carpignanese, Sts Rozzano 0. Girone B: Spartak Pinarolo, Mezzanino, Audax Travacò e Lonatese 3; Casanova, Filighera, Penarol e Val Versa 1, Gerenzago, Lungavilla, Cavagnera, Negruzzo, Padus, Rivanazzano e Gropello S. Giorgio 0. Amatori a 7 Girone C: Romagnese, Inverno, Broni, S. Giuseppe, Sbocco e Barbianello 3; Zavaverde, San Zenone, Arnaboldi, Olimpic Torre, Zerbo e Cardinal Maffi 0. Margherita Desando (Branco). G-5: 2. Irene D’Amato (Branco). G.6: 1. Giulia Bertoni (Bike Planet Bressana). Trofeo a squadre: 1. Il Branco Strabella punti 371; Destro Pavia p. 276; Cicli Fiorin p. 99.

CICLISMO Zanza Cup a Zibido San Giacomo (Milano) - G-1: 3. Alessandro Bertaccini (Il Branco Stradella). G-2: 4. Enrico Calantroni (Branco). G-4: 1. Fabio Florian (Bike Planet Bressana), 2. Matteo Colombi (Branco). G-5: 2. Andrea D’Amato (Branco), 3. Stefano Luongo (idem). G-6: 1. Luca Distasi (Branco), 3. Matteo Tagliaferri (idem). Femminile G-3: 3. Erika Bombini (Branco). G-4: 3. VIII Trofeo Wally’s pub e III Memorial Simone Lisino Si è svolta domenica 15 settembre la gara ciclistica VIII Trofeo Wally’s pub e III Memorial Simone Lisino, dedicato al grande appassionato della bicicletta che ci ha lasciato tre anni fa. Per questo motivo il team Finotti ha voluto onorare la sua figura di sportivo dedicandogli questa gara, che sulla lungezza di Km 62 ha avuto una media dei 41 km orari nonostante il vento contrario, non è da segnalare nessuna caduta. La gara era suddivisa nelle seguenti categorie: supergentleman, gentleman, giovani 19, 39 anni e giovani seconda serie e donne. L’ordine d’arrivo è stato il seguente: supergentleman A 1° Luigi Ciffarelli, 2° Pasqualino Talpo, 3° Italo Marchetti; supergentleman B 1° Roberto Gnoatto, 2 Venerino Pavannati, 3° Domenico Bollani; gentleman A 1° Natalino Moracchiato, 2° Renzo Grecchi, 3° Stefano Panepinto; gentleman B 1° Marco Vacchini, 2° Gianfranco Cantarello, 3° Massimo Marchetti; giovani 19/39 anni 1° Stefano Gherardi, 2° Lorenzo Perotti, 3° Andrea Marchesi; Giovani II Serie 1° Luca Dalla Pietà, 2° Luca Famà, 3° Luca Scarpinato e nella categoria donne 1° Monica Pavanati. Valerio Iori TIRO CON L’ARCO Nespoli - Mauro Nespoli (Dlf Voghera) (nella foto) si è aggiudicato i campionati italiani assoluti a Noale. L’arciere vogherese conquista il suo 1° tricolore individuale e coi compagni Massimo Elentri e Massimiliano Mandia sale sul gradino più alto della prova a squadre.

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