Il popolo 19 novembre 2015

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La Giornata del Ringraziamento a Castelnuovo

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NOVESE

O LT R E P Ò

A Serravalle la festa delle famiglie

Un nuovo patto per il rilancio dell’industria

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La guerra a Parigi Venerdì 13 novembre. Attentati nel cuore della città rivendicati dall’Isis

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apa Francesco: Utilizzare P il nome di Dio per giustificare la violenza è una bestemmia. Al presidente della Repubblica francese e a tutti i cittadini porgo l’espressione del mio fraterno cordoglio. Sono vicino in particolare ai familiari di quanti hanno perso la vita e ai feriti.

anta barbarie ci lascia sgoT menti. Non si può non condannare

Un commando di kamikaze ha colpito sei volte in 33 minuti, sparando all’impazzata sulla folla, in strada e nei locali, soprattutto fra i giovani che stavano trascorrendo il venerdì sera fuori casa. Un attacco di terroristi senza precedenti in Francia: 129 i morti e oltre 300 feriti, alcuni in gravissime condizioni. a pagina 5 “Aux armes, citoyens. Formez vos bataillons. Marchons, marchons! Qu’un sang impur abreuve nos sillons!”. Mentre defluiscono dallo Stade de France, dove si erano recati per assistere a una partita amichevole con la Germania, i tifosi dei “Bleus” intonano la Marsigliese. I parigini nella tarda serata di venerdì si sono subito accorti del clima di terrore diffusosi in città, e in tutta la Francia, per gli attentati al Bataclan e ad altri luoghi di divertimento e di socializzazione nel centro della capitale. Così l’inno nazionale cantato a squarciagola è una sorta di antidoto collettivo alla paura, più che la chiamata alle armi suggerita dal canto della Rivoluzione. Ma è anche un segnale forte: siamo uniti, contro il male, contro gli assassini, contro chi viola la democrazia, attaccando cittadini inermi assieme ai valori di un popolo, di un continente. L’Europa è sotto attacco, commentano oggi politici e giornali di ogni Paese. In realtà sotto la minaccia del fanatismo e della violenza fine a se stessi è il mondo intero. E mentre la memoria torna all’11 settembre americano – col quale il parallelismo appare evidente – sfila il lungo elenco di attentati con i quali l’Europa nel suo insieme è stata profondamente ferita: Madrid 2004, Londra 2005, fino ai più recenti Bruxelles (2014), ancora Parigi (Charlie Hebdo, 7 gennaio 2015), Copenaghen (14 febbraio). Il presidente francese François Hollande dichiara lo stato d’emergenza e blocca i confini del Paese per proteggere i suoi continua a pagina 5

IL PAPA AL CONVEGNO ECCLESIALE DI FIRENZE

l’inqualificabile affronto alla dignità della persona umana. Voglio riaffermare con vigore che la strada della violenza e dell’odio non risolve i problemi dell’umanità. Tutti insieme preghiamo in silenzio e recitiamo l’Ave Maria.

ERA PRO-VICARIO A CHIAVARI

"Una Chiesa al servizio dei poveri" Sanguineti Vescovo di Pavia M onsignor Corrado Sanguineti, pro-vicario della diocesi di Chiavari, è il nuovo Vescovo di Pavia. Lo ha nominato lunedì 14 novembre Papa Francesco, accettando così la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Mons. Giovanni Giudici.

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apa Francesco è intervenuto al Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze al quale era presente una delegazione tortonese. alle pagine 3 e 4

FELICI & TAGGATI

Parigi val bene una Messa

di MATTEO COLOMBO

Adesso, per favore, non ditemi che dobbiamo scendere in piazza a manifestare. Non organizzate cortei né fiaccolate né marce per la pace. Non fotografatevi con la bandiera a strisce blu bianca e rossa e non andate in giro con magliette con scritto “je suis Paris”. Niente di tutto questo, per favore. L’abbiamo già fatto in passato e non è servito a nulla. Ricordate i morti di Parigi in silenzio, nel solo modo che ci è rimasto, cioè con una preghiera. “L’inferno dei viventi è già qui”. E, facendo finta del contrario, abbiate un po’ più di paura. Non per darla vinta al terrorismo, ma per essere realisti. Questi folli hanno colpito l’Europa intera e continueranno a colpire dove e come vorranno. Solo un’azione militare congiunta, guidata da USA e Russia, può fermarli. Purché l’obiettivo da combattere sia chiaro. Una cosa, però, non fate mai: non pensate che tutti gli stranieri siano delinquenti e che tutto l’Islam sia l’Isis. Se siamo davvero in guerra, sappiate che si può vincerla solo conservando capacità di giudizio e coscienza critica. Stavolta, @MatteoColomboqb davvero, Parigi val bene una messa.

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UNA RAGAZZA DI TORTONA A PARIGI DURANTE LE ORE DEGLI ATTENTATI

La testimonianza di Marzia A Parigi, durante le tragiche ore degli attentati di venerdì, c’era anche una giovane tortonese, Marzia Calvi, che ai microfoni di Radio PNR ha raccontato come ha vissuto i momenti successivi alla carneficina. “Venerdì sera stavo arrivando a Parigi dall’aeroporto per incontrare delle amiche dell’Erasmus che avevo fatto lì. Appena scesi dall’aereo sono iniziati ad arrivarci messaggi chie-

dendoci come stavamo. Non avevamo capito bene. Ma quando siamo giunti in prossimità della città, abbiamo visto moltissima polizia”. a pagina 15


IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 19 novembre 2015

FIRENZE

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9-13 NOVEMBRE 2015

Convegno Ecclesiale Nazionale

“Il nuovo umanesimo è vivere la gioia dell’annuncio” Mentre il Convegno Ecclesiale era in pieno svolgimento, Radio PNR ha intervistato il nostro Vescovo per avere da lui alcune impressioni sui lavori in corso. Ecco un sunto delle dichiarazioni di Mons. Viola ai microfoni della Radio Diocesana.

Eccellenza, quali sono le sue prime impressioni?

Ci sono alcune cose che fanno parte dell’esperienza del Convegno, prima di tutto il convenire. È stato un bel momento, dove avvertivi questa dimensione ecclesiale, una convocazione attorno al Signore, alla sua Parola, in ascolto di cosa lo Spirito suggerisce alle Chiese. Questa esperienza dell’incontrarsi ha già una sua forza, che è poi stata rilanciata dalla visita del Santo Padre, un momento veramente intenso. Le parole che il Papa ha voluto consegnare alla Chiesa italiana, sono parole che illuminano, come sempre. Il Papa ci ha invitato ad essere una Chiesa che rilancia i sentimenti di Cristo, della sua umanità, che ci sono stati consegnati come un modello, e anche come possibilità per il dono dello Spirito, quali l’umiltà, il disinteresse, la beatitudine. Sono certamente un motivo di riflessione profonda, mettendoci in guardia da quelle che sono le tentazioni che il Papa ha chiamato pelagianesimo e gnosticismo, in fondo richiamando quello che ci aveva consegnato

te chiara, oppure semplicemente lamentarci per le difficoltà e le cose che non vanno, dobbiamo dare concretezza al nostro agire; vedere in Gesù Cristo il nuovo umanesimo. Dobbiamo chiederci come possiamo tradurlo: una Chiesa umile, disinteressata e beata, che vive la beatitudine che è la gioia dell’annuncio. Quali sono i concetti chiave del lavoro che si sta facendo durante il convegno?

nella Evangelii Gaudium, che ancora una volta ci ha proposto come indicazione di un cammino. Attorno a questi temi ora si tratta di cercare una risposta. Penso che più che approfondire una analisi che abbiamo già sufficientemen-

La delegazione della Diocesi di Tortona

È bello il desiderio, nei lavori di gruppo, che tutti possano esprimersi, partendo da piccoli gruppi appunto, dove tutti possano ragionare su questi temi. Il percorso tracciato dalle 5 vie pare essere interessante: si tratta ora di vedere come i delegati lo porteranno avanti. Perché queste 5 vie in fondo sono i modi con i quali noi possiamo incontrare Gesù Cristo, e partendo da questo incontro, più che pensare o teorizzare un nuovo umanesimo, possiamo vivere delle scelte di un nuovo umanesimo, radicato in Gesù Cristo. Paolo Padrini

L’Agenda del Vescovo

Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti. Dal 23 al 27 novembre Conferenza Episcopale Ligure - Esercizi spirituali 29 novembre ore 11, Castana, parrocchia Sant’Andrea, S. Messa ore 16, Novi Ligure, parrocchia Sant’Antonio, Cresima Per le udienze con il Vescovo si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635).

L’intervista a caldo Le impressioni del Vescovo durante i lavori

Il calendario degli impegni può subire variazioni.

Notizie diocesane

DOMENICA 22 NOVEMBRE/SEMINARIO, TORTONA

L’educazione dell’affettività

Domenica 22 novembre si terrà il secondo appuntamento del corso “Percorsi sull’educazione dell’affettività e della sessualità”, organizzato dalla Commissione per la Pastorale Familiare della diocesi e guidato da Raffaello Rossi, direttore del Centro di consulenza familiare, psicopedagogica e relazionale di Bologna. L’incontro si svolgerà presso il Seminario Vescovile di Tortona, dalle ore 14.30 alle 18.30. Il corso, gratuito, è rivolto a operatori di pastorale familiare e giovanile, diaconi, insegnanti di religione, catechisti e genitori. Per informazioni e iscrizioni si può scrivere o telefonare (pastfam@tiscali,it; 335.6700463). È assicurato anche il servizio di babysitter. DOMENICA 29 NOVEMBRE/SEMINARIO, TORTONA

Una domenica con le famiglie

I partecipanti appartenenti alle Diocesi liguri con il Card. Bagnasco

L’Ufficio per la Pastorale Familiare della Diocesi di Tortona organizza domenica 29 novembre “Una domenica con le famiglie” presso il Seminario vescovile sul tema “Maschio e femmina li creò. Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere… L’avevamo già sentita questa?”. Il programma della giornata è il seguente: ore 9 accoglienza, ore 9.30 preghiera d’inizio, ore 9.45 breve presentazione e sviluppo del tema della giornata, ore 10 laboratori, ore 10.45 “Marte e Venere due mondi”, ore 12 Santa Messa, ore 13 pranzo, ore 14 dialogo di coppia, ore 15.45 condivisione, ore 17 saluti. Per il lavoro da svolgere è indispensabile la partecipazione di entrambi i coniugi. Per i bambini è assicurato un servizio di animazione. Per il pranzo si richiede un’offerta libera. La prenotazione è necessaria entro il 24 novembre e può essere fatta tramite mail (pastfam@tiscali.it) o per telefono (Arquata Scrivia 0143.635954; Castelnuovo Scrivia 338.3862693, Novi Ligure 0143.7436662, Santa Giuletta 339.6074895, Tortona 0131.811047, 0131.866742, Voghera 0383.45396, 0383.46938, 335.6700463, 0383.74059, 0383.212144, 0383.1931123).

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CAMPANE


IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

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Giovedì 19 novembre 2015

Il vento di libertà dei figli di Dio

Firenze 2015 La visita di Papa Francesco al Convegno Ecclesiale

”Una Chiesa inquieta sempre vicina ai poveri” Dalla cattedrale di Santa Maria del Fiore il Papa lancia otto affondi ed esorta i vescovi a essere “pastori” e a “non rinchiudersi nelle strutture”. Il sogno di una Chiesa italiana sempre accanto “agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti”. “Umiltà, disinteresse, beatitudine” l’identikit; pelagianesimo e gnosticismo le tentazioni da evitare. Ai giovani: “Superate l’apatia”. L’avvio di un percorso sulla “Evangelii Gaudium”

FIRENZE - L’immagine della cupola di Santa Maria del Fiore, con la raffigurazione all’interno del Giudizio Universale. Il Peppone e il don Camillo di Guareschi che si fronteggiano con rispetto da fronti opposti, senza paura di litigare. Un vescovo che in una metropolitana affollata non sa dove reggersi e allora conta sul sostegno della sua gente. Tre immagini che raccontano, in sintesi, il discorso di Papa Francesco ai 2.200 rappresentanti della Chiesa italiana, riuniti a Firenze per il loro quinto Convegno ecclesiale nazionale. Poco prima, Francesco aveva avuto l’occasione di ammirare la “Crocifissione bianca” di Marc Chagall, uno dei suoi quadri preferiti. Il decimo viaggio pastorale di Papa Francesco in Italia martedì 10 novembre era iniziato prestissimo, a Prato, dove incontrando il mondo del lavoro aveva chiesto “patti di prossimità”. “Mi piace una Chiesa italiana inquieta, sempre più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti”, il sogno del Papa da Santa Maria del Fiore, in cui ha chiesto ai cattolici di essere “creativi” e di credere “al genio del cristianesimo italiano”. Nella Messa allo stadio Artemio Franchi, momento

conclusivo del viaggio, Francesco ha ricordato che l’umanesimo, a partire da Firenze che ne è stata la culla, “ha sempre avuto il volto della carità” e ha auspicato “che questa eredità sia feconda di un nuovo umanesimo per questa città e per l’Italia intera”. L’iscrizione alla base dell’affresco recita “Ecce Homo”. Il Papa la guarda, all’esordio del suo discorso a Santa Maria del Fiore, e dice che “possiamo parlare di umanesimo solamente a partire dalla centralità di Gesù, scoprendo in Lui i tratti del volto autentico dell’uomo”. “Non dobbiamo addomesticare la potenza del volto di Gesù, è il misericordiae vultus”, simile a quello “di tanti nostri fratelli umiliati, resi schiavi, svuotati”. Il primo affondo: “Non capiremo nulla dell’umanesimo cristiano e le nostre parole saranno belle, colte, raffinate, ma non saranno parole di fede. Saranno parole che risuonano a vuoto”. “Umiltà, disinteresse, beatitudine”. Tre parole che per il Papa dicono molto dell’identità della Chiesa italiana. “Disinteresse” significa “cercare la felicità di chi ci sta accanto”, perché “l’umanità del cristiano è sempre in uscita, non è narcisistica, au-

toreferenziale. Quando il nostro cuore è ricco ed è tanto soddisfatto di se stesso, allora non ha più posto per Dio”. Il secondo affondo: “Evitiamo, per favore, di rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione, nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli”. “Per i grandi santi la beatitudine ha a che fare con umiliazione e povertà. Ma anche nella parte più umile della nostra gente c’è molto di questa beatitudine”. Il terzo affondo: “Non dobbiamo essere ossessionati dal potere. Una Chiesa che pensa a se stessa e ai propri interessi sarebbe triste”. Poi uno dei temi chiave di questo pontificato: “Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze”. Le tentazioni da evitare. Il quarto affondo arriva dal no alle “pianificazioni perfette perché astratte”, ad “uno stile di controllo, di durezza, di normatività”: “Davanti ai mali o ai problemi della Chiesa è inutile cercare soluzioni in conservatorismi e fondamentalismi, nella restaurazione di condotte e forme superate che neppure

culturalmente hanno capacità di essere significative”. Oltre a quella del pelagianesimo, l’altra tentazione da cui guardarsi è lo gnosticismo, che “porta a confidare nel ragionamento logico e chiaro, il quale però perde la tenerezza del fratello”. “Non mettere in pratica, non condurre la Parola alla realtà, significa costruire sulla sabbia, rimanere nella pura idea e generare intimismi che non danno frutto, che rendono sterile il suo dinamismo”, il quinto affondo. Bisogna imparare da “grandi santi” come Francesco d’Assisi e Filippo Neri, ma anche da personaggi come don Camillo “che fa coppia con Peppone”: “Vicinanza alla gente e preghiera sono la chiave per vivere un umanesimo cristiano popolare, umile, generoso, lieto. Se perdiamo questo contatto con il popolo fedele di Dio perdiamo in umanità e non andiamo da nessuna parte”. Prima i poveri. “Popoli e pastori insieme”, il sesto affondo del Papa: “Ai vescovi chiedo di essere pastori: sarà la gente, il vostro gregge, a sostenerci”. Come il vescovo che, in metro all’ora di punta, “si appoggiava alle persone per non cadere”. Perché “quello che fa stare in piedi un vescovo è la sua gente”. Settimo affondo sotto forma di preghiera: “Che Dio protegga la Chiesa italiana da ogni surrogato di potere, d’immagine, di denaro”. Prima i poveri: la Chiesa “ha l’altra metà della medaglia di tutti e riconosce tutti i suoi figli abbandonati, oppressi, affaticati”. “Dialogare non è negoziare”, avverte Francesco esortando alla cultura dell’incontro: “Il modo migliore di dialogare è quello di fare qualcosa insieme, non da soli, tra cattolici, ma insieme agli uomini di buona volontà”, l’ottavo affondo, perché “il fratello conta più delle posizioni che giudichiamo lontane dalle nostre pur autentiche certezze”. “La nazione non è un museo”, la Chiesa ha titolo per intervenire nel dibattito pubblico. Ai giovani, Francesco ha chiesto di “superare l’apatia” e di non guardare la vita dal balcone. Per tutta la Chiesa italiana, a ogni livello, un’indicazione: un percorso sinodale centrato sulla “Evangelii Gaudium”.

L

di DOMENICO DELLE FOGLIE

’inquietudine cristiana è il lascito di questa visita fiorentina di Papa Francesco che segnerà il cammino della Chiesa italiana negli anni a venire. Una Chiesa che non ha ricette preconfezionate, che si mette in ascolto e dialoga con tutti e costruisce con quanti ci stanno. Anche rischiando di ferirsi, di incorrere in qualche incidente di percorso e persino di sporcarsi. Perché se ti pieghi sui poveri, sarà inevitabile che ti sporchi. Come si parla a “una Chiesa adulta, antichissima nella fede, solida nelle radici e ampia nei frutti”? Con rispetto e parresia, con semplicità e profondità, con amore e prossimità, con fedeltà e serenità, con severità caritatevole e slancio creativo, con la forza del dialogo e il trasporto di chi sa amare, senza imporre scelte ma suggerendo itinerari, senza giudicare ma lasciandosi valutare. E soprattutto lasciandosi svuotare… Svuotare dalle ambizioni e dalla ricerca di potere, dal desiderio di occupare lo spazio ecclesiale come quello civile, dalla voglia di preservare tutti i nostri piccoli e grandi spazi di controllo sugli altri, dall’abitudine a fare sempre le stesse cose e a non allontanarci dalla strada collaudata, dalle strutture che abbiamo costruito nel tempo e che rischiano di diventare la nostra ragione di vita. E infine svuotarsi di sé per abbassarsi sul volto del povero nel quale possiamo riconoscere ogni uomo e ogni donna che ha calpestato e calpesta questa terra. Senza “addomesticare la potenza del volto di Gesù” in cui ciascuno può riconoscere tutta l’umanità e da cui lasciarsi inquietare. L’umanesimo che Francesco ha indicato ai pastori e a tutti i cattolici italiani ha le sue radici in Gesù Cristo, anzi, per non lasciare dubbi ha scandito: “La dottrina è Gesù”. Da qui la certezza che non ci sarà chiesto di essere perfetti, di adeguarci perennemente alla norma e di servircene come metro di giudizio. Piuttosto ci sarà chiesta creatività e ci sarà chiesto di cercare strade nuove, con coraggio e anche un pizzico di incoscienza. Insomma, i cattolici italiani possono cominciare a osare, sia nella vita di Chiesa sia nella piazza civile. Il Papa chiede ai Pastori di mettersi in ascolto dei fedeli e di condividere con loro il cammino. A tutti offre con delicatezza, quasi a non voler interferire, “un’indicazione per i prossimi anni: in ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in ogni diocesi e circoscrizione, cercate di avviare, in modo sinodale un approfondimento della Evangelii Gaudium, per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni”. Questa è l’unica indicazione stringente che Francesco ha voluto dare alla Chiesa italiana, spingendosi addirittura ad affermare: “Ma allora che cosa dobbiamo fare? – direte voi. Che cosa ci sta chiedendo il Papa? Spetta a voi decidere: popolo e pastori insieme. Io oggi semplicemente vi invito ad alzare il capo e a contemplare ancora una volta l’Ecce Homo”. Nella cattedrale di Firenze ha soffiato forte il vento della libertà dei figli di Dio. Grazie a Francesco, il Papa “preso quasi dalla fine del mondo” che, a giudicare dal crescendo degli applausi che hanno scandito il suo discorso, ha conquistato i cuori e le menti degli italiani. Italiani brava gente? No, italiani gente brava. Che capisce bene chi parla per amore e ne accetta anche un rimbrotto, perché non è mai senza carità. Gente brava che non aspetta altro che incamminarsi, insieme con il proprio vescovo, sulle vie del mondo. Gente brava che in molti casi già si è messa in discussione e per strada, superando pregiudizi e chiusure, alterità e preconcetti, mettendosi in gioco senza aspettarsi nulla qui e ora. Il Papa dà fiducia a questa gente, al punto da chiedere loro di aiutare il vescovo a stare in piedi, accanto a loro. Vescovo e popolo. Popolo e vescovo. Sì questa Chiesa libera, umile, disinteressata, lieta, col volto di mamma, popolare e forse anche popolana, capace di soffrire e di sorridere… Questa Chiesa immagine dell’Ecce Homo… ci piace. Sì che ci piace. Chi siamo noi per dirlo? Solo un frammento minuscolo di quel popolo.

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PRIMO PIANO

Giovedì 19 novembre 2015

Attentati a Parigi “Perché i nostri giovani hanno scelto la Jihad?”

Non è ancora finita

PARIGI - Per 15 lunghissimi minuti le campane della cattedrale di Notre-Dame hanno suonato a morto domenica pomeriggio a Parigi. Ma non è ancora finita. Continua la caccia all’uomo per catturare i terroristi e i loro fiancheggiatori, mentre la polizia diffonde via twitter il ritratto di un ricercato dal nome di Abdeslam Salah. La tensione è ancora altissima. Gli allarmi sono ripetuti. Si susseguono scene di panico. La Francia è ancora alle prese con l’identificazione dei corpi. Un lavoro “inedito” – spiega il ministro della Giustizia Christiane Taubira – che richiederà ancora tempo, per il numero eccezionale delle vittime e per la rigorosità che richiede il lavoro. Tra le vittime c’è anche la nostra connazionale Valeria Soresin. Ma domenica è stata anche la giornata del lutto nazionale e della preghiera. Ci vorrà tempo o forse il tempo non ci sarà mai per elaborare uno choc così grande. Nonostante il divieto di manifestazione, in migliaia hanno sfilato lungo i luoghi del terrore, portando fiori, messaggi e lumini accesi. In tutte le parrocchie e diocesi del Paese si è pregato per le vit-

time e le campane hanno suonato a morto. Anche musulmani ed ebrei si sono raccolti in preghiera. Alle 20 domenica sera alla Grande Sinagoga de la Victoire si è svolta una cerimonia con il Gran Rabbino di Francia Haïm Korsia e il Gran Rabbino di Parigi Michel Gugenheim. È il cardinale André VingtTrois, arcivescovo di Parigi, a presiedere una Messa nella cattedrale di Parigi. Le misure di sicurezza sono pesantissime in linea con lo stato di emergenza decretato in città e nell’intero Paese. L’entrata in cattedrale è avvenuta da un accesso laterale e i fedeli erano stati invitati a non portare borse per favori-

re i controlli ai metal detector. Non tutti però sono potuti entrare e una folla di gente è rimasta fuori sul sagrato, rigorosamente al di là delle transenne. Alla cerimonia hanno partecipato i presidenti del Senato e dell’Assemblea nazionale, il sindaco di Parigi Anne Hidalgo, l’ex presidente della Repubblica Valéry Giscard d’Estaing, rappresentanti delle diverse religioni. “Sono passate 48 ore. Parigi ha vissuto uno dei periodi più critici della sua storia, uno degli episodi più drammatici”. Esordisce all’inizio il cardinale dando il benvenuto ai fedeli e alle autorità politiche e religiose presenti.

IL QUOTIDIANO “LA CROIX” Non dobbiamo smettere di vivere, agire, e amare

Ensemble

Pubblichiamo il testo integrale della nota del direttore de “La Croix” apparso sull’edizione di lunedì 16 novembre del quotidiano cattolico francese

di Guillaume Goubert Da venerdì, la minaccia terroristica in Francia ha completamente cambiato dimensione. Quello che gli esperti annunciavano da lungo tempo si è verificato. Gli assassini hanno dato prova della loro capacità di colpire ovunque e chiunque. Qualcosa che rientrava nell’ordine delle ipotesi è diventata una terribile realtà che potrebbe, domani o dopodomani, ripetersi. Dobbiamo quindi imparare a convivere con questa minaccia. La parola importante qui non è “minaccia” ma “vivere”. Non dobbiamo smettere di vivere. Non dobbiamo smettere di agire, di impegnarci, di gioire, di amare. Questa sarà la forma della nostra resistenza alla barbarie dei terroristi islamici. In questa resistenza, i cittadini non devono essere lasciati soli. In virtù dell’alto sentimento dell’impegno po-

litico, è importante che tutti gli eletti mettano da parte i loro piccoli calcoli a breve termine. Di fronte a un avversario che vuole distruggere la nostra capacità di vivere insieme nella diversità, la sfida principale è quella dell’unità nazionale. Questo desiderio di unità prevale ampiamente nella popolazione. Gli uomini e donne politici che si assumessero la responsabilità, in queste circostanze, di attaccare tale desiderio di unità, ne ricaverebbero una responsabilità molto pesante nei confronti della storia. Tale questione investe anche l’intero continente europeo. La compassione che da venerdì scorso i nostri vicini ci hanno espresso, ci tocca profondamente. Ma occorre anche agire. Da mesi, la strategia dell’ognuno per sé impedisce qualsiasi reale progresso nella crisi dei rifugiati. La Francia è stata lasciata sola nel suo impegno militare contro il jihadismo nel Sahel e nel Medio Oriente. Succederà lo stesso di fronte alla crescita della minaccia terroristica, ognuno sperando che il colpo cada sul vicino? È ora che l’Unione europea affermi la sua solidarietà in termini di prevenzione degli attentati. Un bel gesto simbolico sarebbe che la Francia beneficiasse di rinforzi provenienti dai suoi partner per garantire la sicurezza della Cop21 che si apre fra poche settimane a Parigi.

Nell’omelia, l’arcivescovo dà voce ad interrogativi che in queste ore di paura e terrore serpeggiano nel Paese. “Come è possibile che giovani formati nelle nostre scuole e nelle nostre città possono conoscere un disagio tale che possa condurre ad aderire al fantasma del Califfato e la sua violenza morale e sociale possa rappresentare un ideale per cui dare la vita?”. E ancora: “In che cosa il nostro stile di vita ha potuto provocare un’aggressione così barbara?”. Finito il panico, finita l’emergenza, non solo la Francia ma l’Europa intera dovranno dare una risposta a questi interrogativi perché se il Califfato riesce a colpire le nostre città è perché ha fatto presa sui cuori e le menti dei nostri figli. Ai credenti cattolici l’arcivescovo lancia la sfida ad “essere con le nostre parole e con le nostre azioni messaggeri di speranza nel cuore della sofferenza umana”. Il Giubileo della misericordia, che si aprirà anche qui in questa terra segnata dal sangue innocente, sarà una occasione per guardarsi dentro e capire come cambiare rotta. M. Chiara Biagioni

Valeria non ce l’ha fatta

Mons. Moraglia: “Simbolo di impegno civile e morale”

VENEZIA - “La tragedia che, con grande dignità e compostezza, state vivendo la sentiamo nostra. Valeria, veramente, appartiene a tutti noi. La sua vicenda ha toccato profondamente tutta la comunità veneziana”. Lo scrive il patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, in una lettera di condoglianze che è stata recapitata a casa dei genitori di Valeria Solesin, la giovane morta nell’attentato al teatro Bataclan di Parigi, venerdì scorso. Lo ricorda il settimanale diocesano “Gente Veneta”. “L’assurdo e irrazionale fatto di sangue in cui la vostra amatissima figlia ha perso la vita ci ha colpito molto – aggiunge il presule – come ci ha edificato la testimonianza di dignità e fortezza d’animo da voi data nel momento in cui una mamma e un papà vivono l’esperienza più lacerante: la perdita di una figlia”. Monsignor Moraglia evidenzia: “Il mio dolore si unisce a quello dell’intera Chiesa di Venezia e di tutti gli uomini e donne di buona volontà che vedono in Valeria un simbolo di grande impegno civile e morale oltre che una validissima studiosa impegnata nella ricerca universitaria”.

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La guerra nella capitale francese

L’obbligo di dare una risposta ferma continua da pagina 1

concittadini. Una decisione comprensibile, anche se rischia di essere il preludio di ulteriori chiusure da parte di altri Stati, dopo quelle già decise da alcune capitali in relazione ai flussi di rifugiati in fuga dalla fame e dalle guerre in Africa e Medio Oriente. In realtà il mondo non ha più confini: è una caratteristica dell’era globale, della quale sperimentiamo benefici incalcolabili ma anche novità ancora ingestibili, che spaventano le persone comuni, le opinioni pubbliche, i governi. Come reagire? Anzitutto confermando l’unità di chi crede alla libertà, alla democrazia, al valore assoluto e primario – mai negabile, mai barattabile – della vita umana. In secondo luogo rafforzando i legami virtuosi tra i popoli e le rispettive autorità liberamente scelte mediante processi democratici. Terzo, esprimendo incondizionata, e se occorre, concreta solidarietà a chi oggi – la Francia – è nel mirino di assassini senza scrupoli. Quindi – quarto elemento – disponendo solide contromisure per prevenire, per quanto possibile, nuovi attentati e fatti di sangue, pur considerando questa un’operazione assai complessa, perché appare veramente arduo proteggere ogni angolo d’Europa e del mondo (dalle istituzioni pubbliche alle piazze, dalle stazioni ferroviarie agli aerei, dalle chiese alle moschee, dalle scuole ai parchi giochi, dai bar agli stadi), dove i terroristi possono colpire senza alcun prevedibile disegno. Restano sul tappeto impegni comuni per la civiltà e interrogativi cui occorrerà imbastire presto una risposta convincente. Occorre infatti una reazione forte e decisa alla violenza: necessaria tanto nelle città europee quanto nelle regioni in cui imperversa l’Isis, sia in Medio Oriente sia in Libia e in ogni altro angolo del pianeta in cui forze organizzate e ben armate mettono in pericolo l’esistenza umana e la convivenza pacifica. Condizioni basilari, queste, per lo sviluppo, la promozione della giustizia, i diritti fondamentali di ogni persona, sia essa europea o asiatica, africana o americana, di qualunque etnia, fede, cultura… È ugualmente necessario far chiarezza attorno agli attentati di Parigi, così pure sulle responsabilità di chi alimenta l’odio in Siria come in Terra Santa, a Tunisi come in Ucraina: perché ogni barbarie va condannata, senza creare, però, confusione nell’animo delle persone. I morti di Parigi pesano infatti sulla coscienza di terroristi inumani, che nulla hanno a che spartire con una matrice politica o con un credo religioso. Fanatismo, fondamentalismo e omicidi non fanno parte delle culture moderne e democratiche né sono inscritte in alcuna grande religione. E chi già oggi urla sguaiatamente contro l’islam o contro i migranti fa solo il gioco dei violenti e ad essi si associa colpevolmente nella strumentalizzazione dell’odio. La risposta ai morti di Parigi, a quelli di New York, di Damasco o di Gerusalemme, non può che giungere da una condivisa, motivata, ferma reazione comune, che metta insieme le autorità nazionali con le istituzioni sovranazionali; rimotivando al contempo i popoli al valore della pace, alla cultura democratica, al rispetto reciproco, alla solidarietà, alla tutela dei più indifesi, alla promozione della libertà. Di certo le comunità religiose del mondo intero – e tra esse in prima fila la Chiesa cattolica con Papa Francesco – faranno la loro insostituibile parte. Gianni Borsa

CAL. MAC. di Caldirola Paolo Simone e Macciò Alfonso S.n.c Agenzia Generale di Tortona - Novi Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175


IL VANGELO DELLA DOMENICA

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“Il mio regno non è di quaggiù” LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Dn 7,13-14

Salmo Responsoriale Sal 92 Seconda Lettura Ap 1,5-8 Vangelo Gv 18,33-37 i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

LA MEDITAZIONE DEL VESCOVO MONS. VITTORIO VIOLA trascrizione dell’omelia sul Vangelo di domenica scorsa, trasmessa dal sito www.radiopnr.it

La certezza del ritorno di Gesù dà spessore di eternità ai nostri giorni

Domenica 15 novembre - XXXIII Domenica del Tempo Ordinario (Mc 13,24-32)

Carissimi ci avviciniamo alla conclusione dell’anno liturgico e, come sempre, la liturgia ci mostra la fine ultima, il punto di arrivo della storia, che per noi è salutare perché mentre siamo immersi dentro lo scorrere del tempo e spesso quasi soffocati dagli eventi, dalle cose, dal nostro fare, alzare lo sguardo verso quello che è il punto di arrivo della storia a noi fa bene, perché ci fa sentire che la nostra vita è in una direzione. Ci aiuta questa pagina del vangelo di Marco. La luna che si oscura, il sole che perde la sua capacità di illuminare, le stelle del cielo che precipitano, il Figlio dell’uomo che, con la sua gloria e la sua potenza, torna sulle nubi del cielo. In uno scenario apocalittico dove tutto perde il suo posto e la sua funzione: luna, sole, stelle. C’è solo una cosa che rimane stabile, più stabile del sole, della luna e della terra stessa, la sua Parola che non passa, punto forte, saldo, che viene in-

dicato come qualcosa che rimane. Non è un’indicazione catastrofica che serve per spaventare l’umanità, al contrario, serve per consolarla, appunto per ricordarci che andiamo verso un compimento, che andiamo verso il suo ritorno che è certo ed essendo certo ogni giorno che passa accorcia le distanze tra noi e il suo ritorno. E sarà un incontro di verità dell’umanità intera a tu per tu con la gloria del Risorto che nel mattino di Pasqua è stata data ai pochi che hanno voluto accoglierla, ma che nel giorno ultimo verrà data per tutti e tutti dovranno confrontarsi con la gloria e la potenza del ritorno del Signore. Non per farci paura, ma per aiutarci a vivere, in pienezza, ogni istante della nostra vita. E, infatti, cosa ci dice l’evangelista: avete la capacità di saper leggere i segni delle cose, della natura, perché non avete la stessa attenzione verso questo giorno, il giorno

del ritorno del Signore? Per potersi preparare, non perché il Signore voglia darci delle indicazioni per individuare questo giorno: nessuno sa quando sarà questo giorno che appartiene a Dio. Ma per dirci che la certezza del suo ritorno fa in modo che ogni giorno sia la possibilità di incontrarlo e il primo incontro è poggiando la nostra vita su ciò che resta, per sempre, stabile che è appunto la sua Parola. Ogni giorno la possibilità di incontrarLo nella parola e nei sacramenti. Quindi l’atteggiamento che ci viene chiesto è quello della vigilanza, essere pronti e vigilanti che non vuol dire vivere nella paura, vuol dire vivere ben fondati nella roccia salda della sua Parola che per noi è una persona Gesù Cristo, il suo amore per noi. Poter poggiare la nostra vita sul fondamento della sua Parola è ciò che non ci fa temere il suo ritorno, ma ci fa desiderare il suo ritorno. Questa prospettiva ulti-

Giovedì 19 novembre 2015

IL COMMENTO AL VANGELO (Gv 18,33-37)

22 novembre - XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - CRISTO RE

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo,

IL POPOLO

ma, che poi si compie nella vita di ciascuno di noi, è ciò che da spessore di eternità allo scorrere dei nostri giorni. Vogliamo quindi disporci a vivere la conclusione dell’anno liturgico e poi l’inizio di un nuovo tempo che la misericordia di Dio vorrà darci con questo desiderio di cielo che illumina il nostro cammino sulla terra.

Gesù si dichiara Re, Re della nostra vita, Re della nostra storia personale e umana. Un Re che non ci tiene sottomessi, ma ci libera. Ci libera da tutte le tentazioni e schiavitù mondane che ci fanno male, che fanno male a tutti. Lui è il liberatore, il Salvatore. Noi siamo felici di essere suoi, di essere figli di Dio, perché Lui è il Figlio. Il Vangelo di oggi ci mostra una regalità speciale, una regalità contro corrente, una regalità alternativa. Gesù si proclama Re, non nel momento di massimo trionfo (dopo aver compiuto uno strepitoso miracolo, come la moltiplicazione dei pani, la risurrezione di Lazzaro...), ma proprio nel momento del suo massimo fallimento. Non è seduto su di un trono, ma in piedi, con le braccia spalancate per abbracciare l’umanità intera che tutta gli appartiene; non porta vesti regali e preziose, è spogliato delle sue vesti, spogliato del suo mantello di porpora, è rivestito del suo sangue versato per la salvezza dell’umanità. Ha anche lui una corona, ma la sua corona è di spine, le pietre preziose sono sostituite da rivoli di sangue sul volto, per lavare ogni volto deturpato dalle brutalità umane. Non ha lo scettro: la sua forza è l’umiltà, l’abbandono fiducioso nelle mani del Padre; il suo potere gli viene dalla sua unità alla volontà del Padre. La regalità di Gesù può sembrare un po’ scomoda, non per nulla i discepoli lo abbandonano, non si credono capaci di accogliere una tale umile regalità; non desiderano essere sudditi di un Re fallito in partenza. Si attendevano il trionfo, vedono invece il massimo fallimento di colui al quale hanno consegnato la loro vita. Credere alle parole di Gesù, “io sono Re”, può sembrare difficile. Gesù dice ancora: “Il mio Regno non è di questo mondo.” Il suo infatti, è un Regno che non ha confini, non ha fine, è eterno; non ha bisogno della luce del sole, né della luna, perché la gloria di Dio lo illumina. In esso non vi sarà morte, né lutto, né lamento, né affanno... Nessuno nel suo Regno avrà fame e sete... Nel suo Regno regnerà la Pace, perché Lui è il Principe della Pace. Per far parte del suo Regno non servono passaporti speciali o domande di cittadinanza particolari. La regalità di Gesù si identifica con la sua missione rivelatrice e salvifica. Lui è Re perché comunica la vita divina all’umanità, la vita di amore del Padre. Ogni volta che facciamo un gesto di Amore, di Pace, di Giustizia, stiamo proclamando la Verità, perché Gesù è amore, pace e giustizia. Riconoscere Gesù Re, significa usare lo stesso scettro di perdono di fronte alla tentazione del potere e della vendetta; essere disposti a farci mettere la stessa corona quando qualcuno ci insulta o ci prende in giro senza motivo; cingerci della stessa veste, qualora fosse necessario testimoniare la nostra fede negli ambienti più difficili dove, come cristiani, siamo chiamati a vivere. IL SANTO DELLA SETTIMANA a cura di Daniela Catalano

S. Pedro Esqueda Ramirez

La Chiesa il 22 novembre fa memoria di San Pedro Esqueda Ramirez, sacerdote e martire, appartenente al gruppo di 25 martiri messicani canonizzati il 21 maggio del 2000 da Giovanni Paolo II, vittime della persecuzione religiosa scoppiata in Messico nel 1917 quando fu promulgata una nuova Costituzione, ispirata a principi anticlericali. Il popolo per difendere la propria libertà religiosa insorse contro il governo anticlericale, senza il diretto intervento del clero, per mezzo delle armi. Ebbe così inizio la guerra civile, conosciuta come Movimiento cristero. La rivolta dei Cristeros, chiamata anche guerra Cristera o Cristiada, proseguì fino al 1929. Il nome Cristeros, contrazione di “Cristos Reyes”, fu dato spregiativamente dai governativi ai ribelli, a motivo del loro grido di battaglia: Viva Cristo Rey (Viva Cristo Re). Pedro Esqueda Ramírez nacque a San Juan de los Lagos, Jalisco il 29 aprile 1887. Dopo l’ordinazione diaconale il seminario di Guadalajara, dove studiava, fu occupato dai rivoluzionari e Pedro dovette così tornare nella sua parrocchia di origine, dove si adoperò nella pastorale fino al 1916, quando fu ordinato sacerdote. Il santo fu sempre convinto che la catechesi fosse l’unico strumento per formare cristiani convinti e fondò vari centri

di studio ed una scuola per la formazione catechistica. La persecuzione religiosa si fece più crudele nel 1926 con la chiusura delle chiese e l’uccisione dei sacerdoti. Anche don Pedro dovette abbandonare la parrocchia, ma lui dal territorio parrocchiale non si allontanò mai. Ospitato, a rischio della vita, dai parrocchiani, cambiò spesso nascondiglio e riuscì a continuare clandestinamente il suo ministero, nascondendosi in un rifugio creato da una famiglia per lui. Il 18 novembre 1927 celebrò la sua ultima messa e subito dopo fu arrestato dalla polizia e trascinato via. Fu insultato e pestato a sangue, con il viso tumefatto, una larga ferita aperta su una guancia, il braccio destro fratturato in più punti, riuscì a dire al suo aguzzino che era sereno perchè gli mancava poco per andare in cielo. Il 22 novembre fu portato al luogo dell’esecuzione e ucciso con tre colpi di pistola, prima però raccomandò a un bambino che gli si era avvicinato l’assidua frequenza al catechismo e lo studio della dottrina.


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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 18). Resurrezione (tel. 44674) ore 10 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18). Medassino (tel. 640395) ore 11-17,30 (sabato 17,30). Torremenapa-ce (tel.

646108) ore 11. Campoferro ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore 11. Carmine festivo 11,15. Ospedale ore 17. Gerlina ore 9. San Sebastiano (rito bizantino ucraino) ore 14. San Giovanni (rito ortodosso rumeno) ore 10. Farmacie di turno aperte dal 19 al 25 novembre 2015 Giovedì 19: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Venerdì 20: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Sabato 21: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Domenica 22: Garafarma, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Lunedì 23: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286)

Voghera Tra gli obiettivi la riduzione delle tasse alle nuove aziende

Un patto per il rilancio dell’Industria

C. Barbieri (sindaco)

F. Caracciolo (Confindustria)

C. Barbieri (Uil)

Elena Maga (Cisl)

VOGHERA - Patto per una politica industriale locale e un territorio attrattivo. Questo è l’obiettivo dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi a Voghera nella sede di Confindustria Pavia alla presenza del primo cittadino Carlo Barbieri, dei rappresentati di Confindustria Francesco Caracciolo, Andrea Viola e Pietro Ferrari e dei rappresentanti delle associazioni sindacali Carlo Barbieri (Uil), Lorena Bini (Cgil) ed Elena Maga (Cisl). Durante la seduta si è assistito ad un proseguimento del confronto tra mondo imprenditoriale, sindacati e istituzioni locali per condividere le linee guida di sviluppo del territorio. “E’ importante procedere in modo sinergico sul territorio con lo scopo di migliorare il brand al fine di attrarre investimenti esterni e di potenziare lo sviluppo di imprese esistenti. – ha dichiarato il direttore di Confindustria della Provincia di Pavia Francesco

Caracciolo, nella sua veste di padrone di casa. – Fondamentale per poter procedere in questa direzione è operare insieme con le istituzioni al fine di garantire lo sviluppo di infrastrutture materiali ed immateriali sempre più efficienti. Con il sindaco Barbieri si è condiviso l’importanza di tale rafforzamento e ci siamo impegnati ad operare insieme per colmare le lacune esistenti, in primis il completamento della tangenziale di Voghera. Assume importanza basilare lo sviluppo dell’industria sul territorio, nonché lavorare per recuperare la competitività dell’industria medesima. Al fine di procedere in questa direzione intendiamo pertanto promuovere un protocollo di intesa sulla competitività”. Dello stesso avviso i rappresentanti sindacali che hanno sottolineato l’importanza di “fare massa critica sul territorio, trovando forme di incentivazioni volte

ad attrarre grandi investimenti e investendo sull’occupazione auspicando anche che tali misure possano sfociare in un consolidamento delle realtà esistenti”. “L’incontro rappresenta il primo importante tassello per la creazione di un patto per l’attrattività e l’occupazione, non solo a Voghera, ma in tutto il territorio dell’Oltrepò Pavese. – ha detto il sindaco di Voghera Carlo Barbieri – Nella mia agenda politica l’occupazione e l’attenzione verso il mondo industriale e produttivo sono una priorità a cui riservo una grande attenzione e credo che il miglior modo affinché si realizzino gli obiettivi sia la sinergia tra i principali attori. Ringrazio Confindustria per l’organizzazione di questo tavolo, le organizzazioni sindacali e i lavoratori che ho trovato molto attenti e propositivi. Il prossimo anno, quindi in tempi piuttosto brevi, passando dalle riunioni ai fatti

verrà predisposto il patto per l’attrattività industriale di Voghera e del territorio in sinergia con gli altri enti locali”. Saranno infatti coinvolti i sindaci degli altri comuni come Stradella, Casteggio, Broni e Varzi e la Comunità Montana dell’Oltrepò pavese. Tra gli obiettivi la riduzione delle tasse alle nuove aziende sorte sul territorio senza penalizzare le realtà industriali già esistenti. Per quanto riguarda la tangenziale si cercherà di completare il tratto che porta fino all’aeroporto di Rivanazzano Terme. Per questa importante opera l’amministrazione comunale di Voghera sta attendendo che venga sbloccato un finanziamento regionale. Inoltre, il comune si sta impegnando ad aggiungere un tratto di tangenziale che sfoci sulla Bressana-Salice con la realizzazione di un altro ponte sul torrente. Mattia Tanzi

Studenti indisciplinati fanno volontariato

VOGHERA - Rinnovata la convenzione tra l’istituto di Istruzione Superiore “A. Maserati-Baratta”, la Caritas Diocesana, l’Agape Cooperativa Sociale Onlus e l’Opera Pia Casa del Pane asilo notturno pensionato Zanaboni onlus per lo svolgimento di attività di volontariato per gli studenti destinatari di provvedimenti disciplinari. La convenzione, infatti, ha come finalità quella di promuovere interventi di formazione ed attività didattiche tese a sensibilizzare gli alunni, a realizzare azioni di solidarietà nei confronti di persone in situazioni di disagio e difficoltà, promuovendo inoltre interventi di formazione ed attività didattiche finalizzate a far acquisire ai propri studenti un elevato senso civico. Lo studente, identificato dal dirigente scolastico quale destinatario di provvedimento disciplinare secondo quanto stabilito dal regolamento d’istituto, previa autorizzazione dei genitori, presterà opera di volontariato presso la Casa del Pane presso l’Istituto Zanaboni Onlusdi Voghera per la mensa e il Centro Betel presso la Casa della Carità di Voghera per il dormitorio maschile/femminile. Ci sarà la possibilità, da parte dello studente, dopo un incontro conoscitivo con il personale del Centro di Ascolto Caritas, di operare in altre associazioni di volontariato.

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Giovedì 19 novembre 2015

STRADELLA - VALLE STAFFORA

Martedì 24: Garafarma, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Mercoledì 25: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Edicole aperte domenica 22 novembre 2015 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 22 novembre 2015 (Turno B): TOTALERG, via Tortona 66; Q8, p.le Quarleri 5.

PAVIA - Proviene dalla Diocesi di Chiavari

Monsignor Corrado Sanguineti è il nuovo Vescovo di Pavia

PAVIA - Monsignor Corrado Sanguineti, della diocesi di Chiavari, finora pro-vicario generale della diocesi, è il nuovo vescovo di Pavia. Lo ha nominato lunedì 14 novembre Papa Francesco, accettando così la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Pavia, presentata da monsignor Giovanni Giudici, in conformità al Codice di diritto canonico. Mons. Sanguineti è nato a Milano il 7 novembre 1964. Nel 1983 è entrato nel Seminario vescovile seguendo i corsi alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale (Sezione parallela di Genova), dove ha conseguito il baccellierato in teologia. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 30 ottobre 1988 per la diocesi di Chiavari. Da sacerdote ha frequentato il Pontificio Istituto Biblico di Roma, conseguendo la licenza in scienze bibliche e laureandosi in teologia alla Pon-

tificia Università della Santa Croce. Ha svolto diversi incarichi pastorali nella diocesi di Chiavari. Dal 2013 a oggi è parroco delle parrocchie di San Colombano in Vignale e di san Martino del Monte in San Colombano Certenoli, e prevosto della cattedrale di N.S. dell’Orto. Dal 2005 ad oggi è direttore e docente dell’Istituto di scienze religiose “Mater Ecclesiae” di Chiavari, pro-vicario generale, membro del Consiglio presbiterale diocesano, del Collegio dei consultori e del Consiglio pastorale diocesano. Inoltre, è docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Sezione di Genova; incaricato diocesano per la formazione del clero; presidente della consulta per la cultura; referente diocesano del “Progetto Culturale” della Cei e prefetto degli studi del Seminario diocesano.


Casteggio L’evento finanziato dalla Fondazione Comunitaria si terrà nel 2016

Alla Certosa Cantù il Festival Letterario

CASTEGGIO - Un Festival Letterario sarà organizzato per la prima volta a Casteggio. La Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia Onlus, guidata dal presidente Giancarlo Vitali, ha stanziato un finanziamento di 10 mila euro per l’organizzazione di questo evento culturale che si svolgerà nel 2016 nella Certosa Cantù. “Si tratta di un progetto a cui sto lavorando da anni. – spiega il vice sindaco e assessore alla cultura di Ca-

IL POPOLO

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steggio Lorenzo Vigo – La nostra enogastronomia di grande qualità ha anche bisogno di un contesto culturale per un rilancio del territorio che deve passare attraverso iniziative di questo tipo, che vadano al di là del semplice sedersi a tavola. Per questo motivo ci stiamo impegnando per realizzare a Casteggio un festival che sia non solo letterario, ma culturale”. L’evento prevede la presenza di ospiti e scrittori di livello nazionale che ver-

ranno svelati più avanti. L’iniziativa che si svolgerà nel mese di maggio alla Certosa Cantù vedrà il coinvolgimento di alcune partnership quali ad esempio la casa editrice Feltrinelli. “L’idea è quella di sviluppare il festival su tre giorni, dal venerdì alla domenica, ma tutto dipenderà comunque dal tipo e dal numero di eventi che si andrà a proporre. All’interno della manifestazione culturale sarà indetto un concorso letterario.

Nelle prossime settimane saranno comunicati i riferimenti per le iscrizioni e i premi ed uno spazio sarà dedicato ai giovani delle scuole”. Casteggio con questa e tante altre iniziative vuole puntare sulla cultura. Anche per questo motivo si parte dalle scuole e quindi dai giovani. Nell’istituto comprensivo casteggiano è stato confermato il progetto di educazione musicale, che grazie al sostegno del Comune, proseguirà anche nel 2016. Si tratta di un corso di 18 ore, dedicato alla scuola di Casteggio e a quella di Borgo Priolo, attraverso il quale sensibilizzare i bambini alle tematiche musicali. Allo stesso modo, in tutti i plessi che fanno riferimento all’istituto comprensivo di Casteggio sarà avviato il progetto “A. B. Cibo”, che avrà l’obiettivo d’insegnare i principi di una sana abitudine alimentare, in raccordo con quella che è l’offerta gastronomica del territorio. Mattia Tanzi

Giovedì 19 novembre 2015 BRESSANA - Domenica nelle due parrocchie

“Un ciclamino per la vita”

BRESSANA - Domenica 15 novembre le parrocchie di S. Giovanni di Bressana Bottarone e di Santa Maria Nascente della frazione Argine, proseguendo una tradizione avviata da alcuni anni, hanno sostenuto il Centro di Aiuto alla Vita di Pavia e Belgioioso offrendo un ciclamino ai fedeli al termine delle Messe domenicali. Il ricavato della vendita ha lo scopo di aiutare le mamme che, di fronte ad una gravidanza imprevista, sono tentate di rinunciare al figlio che hanno in grembo a causa di povertà o disagi. I fiori finanziano il Progetto Gemma, che dà a ogni

mamma o famiglia in difficoltà economica 160 euro per diciotto mesi (gli ultimi sei della gravidanza e tutto il primo anno del bambino). È un piccolo aiuto per dire alla mamma che non è sola e che il suo bambino, avvertito forse come un peso troppo gravoso, in realtà è un dono grandissimo di Dio. Nel 2014 il C.A.V. di Pavia ha aiutato a nascere 50 bambini. I fedeli hanno accolto l’invito con generosità e con il loro sostegno hanno aderito anche all’invito del Papa che chiede di costruire la civiltà dell’accoglienza e dell’amore, e non dello scarto. Paola Bottazzi

CIGOGNOLA - Organizzata da Coldiretti

La Festa del Ringraziamento

VOGHERA - Il 22 novembre la presentazione dei lavori di restauro e la Messa celebrata da don Franco Tassone

Inaugurazione della Cappella del Sacro Cuore

VOGHERA - Domenica 22 novembre, al termine dei lavori di restauro, sarà riaperta alla devozione dei fedeli la Cappella del Sacro Cuore e di Santa Teresa del Bambin Gesù che si trova nel Duomo di Voghera. Alle ore 17 Gianvittorio Pontiroli, che ha guidato l’equipe dei restauratori, illustra le opere eseguite, alle ore 17.30 don Franco Tassone celebrerà la Santa Messa e al termine ci sarà il trasferimento del Santissimo Sacramento nella Cappella. L’arciprete mons. Giovanni Biscaldi nel 1924 affidò all’architetto Annoni di Milano la progettazione di una nuova cappella esternamente al tempio, sull’area già occupata da quella dedicata alla Sacra Spina.

La sua realizzazione fu ultimata nel 1927. È un’opera armonica e originale nella struttura architettonica, di forma ottagonale, alta, sorretta dal quadrato

smussato inferiore che ne slancia la forma geometrica posta in massimo risalto dalle terre cotte color rosa-bianco, dotate di efficace graffito, abbellita da motivi geo-

metrici ed ornamentali eseguiti da Archimede Albertazzi nel 1929. La cappella, oggi, viste le sue dimensioni raccolte, viene utilizzata per le celebrazioni quotidiane. La presenza nel tabernacolo dell’Eucaristia ne fa il cuore del Duomo. Questo luogo di preghiera è molto amato dai vogheresi e frequentato per la preghiera individuale. La devozione al Sacro Cuore, alla Madonna Immacolata e a Santa Teresa di Gesù Bambino suggeriscono una spiritualità rigorosamente centrata sull’essenziale, ma anche aperta al sentimento, propria dei primi decenni del Novecento. A destra dell’altare è collocata la tomba di mons. Biscaldi, artefice della rinascita novecentesca del Duomo di Voghera.

Il “Festival del Sorriso” alla Fondazione “San Germano” di Varzi

VARZI - E’ Luisa, dell’Opera Don Guanella di Campoferro, la vincitrice del Festival del Sorriso 2015 della Fondazione S. Germano di Varzi con il brano “Montagne verdi” di Marcella Bella. Al secondo posto, a pari merito, Sandro, della Fondazione S. Germano di Varzi, che ha ballato “Oltrepò” e Silvia, dell’Opera Don Guanella, con la canzone “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri. “E’ stata una bella festa che rende protagonisti questi ragazzi diversamente abili, li integra al meglio con gli anziani della S. Germano e uti-

lizza la musica come strumento terapeutico per superare tanti ostacoli” – hanno spiegato gli animatori del

gruppo “La gioia di un sorriso”, formato da volontari C.R.I. di Voghera e di Porana Eventi. Il Festival del

Sorriso è la versione autunnale di “Abile e Arruolato”, il Festival per diversamente abili in ricordo di Maria Elisa Fontana Bianchi, anima del volontariato pavese, scomparsa nel 2007, e che raduna i ragazzi delle strutture per diversamente abili della provincia di Pavia presso la Fondazione San Germano di Varzi. Un pomeriggio che si è sviluppato tra canzoni, balli e folklore che ha visto sul palcoscenico i ragazzi, supportati dai volontari della “Gioia di un sorriso”, oltre che dagli educatori delle strutture partecipanti.

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CIGOGNOLA - Domenica 8 novembre la comunità di Cigognola ha celebrato l’annuale Festa del Ringraziamento. Organizzata dalla locale sezione della Coldiretti guidata da Cristiano Maggi, la giornata è iniziata con il raggruppamento dei mezzi agricoli nelle vicinanze della chiesa parrocchiale di San Bernardo abate, dove il parroco don Tonino Moroni ha celebrato la Santa Messa. Il celebrante, durante l’o-

melia, ha ricordato il tema della Giornata, scelto dai Vescovi italiani: “Il suolo, bene comune”, sottolineando la grande importanza del lavoro nei campi e nell’agricoltura. Prima del termine della Messa, lo stesso Maggi ha letto la preghiera del coltivatore. Subito dopo, i presenti alla giornata si sono portati fuori dalla chiesa per la benedizione ai mezzi agricoli impartita da don Tonino in una splendida e calda giornata di inizio novembre.

RIVANAZZANO - Inaugurata sabato 14 novembre

Le fotografie di Mutti in mostra

RIVANAZZANO - Il Circolo Fotoamatori Rivanazzanese, presieduto da Laura Disperati, sabato 14 novembre, presso l’ex stazione Ferroviaria di Salice Terme (nel territorio comunale di Rivanazzano Terme), ha inaugurato la mostra fotografica di Luigi Mutti intitolata “Luoghi senza tempo”, che sarà visitabile fino al 9 gennaio 2016. Luigi Mutti è un fotoamatore che da molti anni si dedica prevalentemente alla fotografia di paesaggio e

Restauri, antichità, perizie e catalogazioni. Concessionari di zona per la ditta Puccini, costruttori e restauratori di organi a trasmissione meccanica. Preventivi gratuiti.

naturalistica, privilegiando luoghi impervi e solitari dove la natura scandisce un tempo senza data. Unisce la passione per le escursioni alla realizzazione di immagini. Ha al suo attivo parecchie proiezioni di diapositive effettuate presso fotoclub, biblioteche e associazioni culturali in Piemonte e Lombardia. Le sue immagini sono state esposte in numerose mostre collettive e personali. Inoltre, ha partecipato a concorsi nazionali, ottenendo premi e riconoscimenti.


VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 19 novembre 2015

Fortunago A Fortunago e a Zavattarello il riconoscimento alla Camera dei Deputati

Premiati i borghi American Friendly

I sindaci di Fortunago e Zavattarello Lanfranchi e Tiglio alla premiazione

FORTUNAGO - Fortunago e Zavattarello sono diventati ufficialmente borghi “American Friendly” grazie alla loro promozione rivolta ai turisti statunitensi . Una delegazione pavese nei giorni scorsi ha partecipato alla cerimonia di consegna degli attestati di merito rivolti ai piccoli comuni italiani “amici degli Usa”, appartenenti al club dei Borghi più Belli d’Italia. Zavattarello e Fortunago, due dei tre Borghi pavesi (il terzo è Porana) hanno infatti ricevuto alla Camera dei Deputati, direttamente dalle mani della nota attrice americana Klarissa Burt, madrina della Fondazione Italia-Usa, una pergamena che attesta il merito di aver prestato particolare attenzione nel modulare la propria offerta turistica, al pubblico americano ed anglofono in generale. Siti internet totalmente accessibili in lingua inglese, pannelli informativi bilingue, possibilità di visite guidate in inglese ed altre

iniziative specifiche, come l’organizzazione di corsi di inglese rivolti soprattutto agli esercenti dei rispettivi paesi (come ha fatto Zavattarello), sono state le iniziative ed i servizi premiati dalla Fondazione Italia-Usa, in accordo con la Camera dei Deputati e con il Club dei Borghi più Belli d’Italia, in occasione della cerimonia. In tutto sono stati insigniti di questa particolare “medaglia di merito” all’incirca 100 borghi italiani, da Ostana in provincia di Cuneo a Montalbano Elicona, in provincia di Messina, passando per Zavattarello e Fortunago, rappresentanti dei borghi lombardi. Nel corso della stessa cerimonia sono state premiate anche venti aziende dei borghi aderenti al Consorzio dei produttori italiani di eccellenza “Ecce Italia”, tra cui la ditta Cascina Mirani di Zavattarello, attiva da diversi anni nella produzione di biscotti, conserve e miele

di alta gamma. Pier Achille Lanfranchi, sindaco di Fortunago e vice-presidente nazionale del Club dei Borghi più Belli, commenta positivamente l’iniziativa: “L’eccellenza italiana risiede nelle piccole realtà. Proporrò di aumentare il numero dei borghi, perchè esistono tantissime altre realtà meritevoli e perché con un numero maggiore di comuni potremmo tutti insieme contare di più nelle scelte politiche in tema di cultura e turismo a livello nazionale”. Molto soddisfatto il sindaco di Zavattarello, Simone Tiglio che, oltre a ricevere l’attestato American Firendly, ha partecipato assieme a Lanfranchi ai lavori dell’Assemblea Straordinaria del Club, che si è svolta il giorno successivo sempre a Roma, nella sala convegni del Pio Sodalizio dei Piceni, in piazza San Salvatore in Lauro: “Si tratta di un riconoscimento importante all’impegno profuso negli ultimi anni per cercare di aprire i nostri borghi ad una platea di turisti internazionale. Esprimo anche i miei personali complimenti a Cascina Mirani, che ha creduto in Ecce Italia ed ha partecipato, dopo aver superato una scrupolosa selezione, ad Expo, esponendo i propri prodotti, i quali hanno riscosso un tale successo da meritare l’assegnazione dell’attestato. Si tratta di un traguardo che solo 20 aziende in tutta Italia hanno saputo raggiungere. Ora dobbiamo lavorare insieme, comune, esercenti e produttori locali, per crescere ulteriormente e fare del turismo di qualità ed ecosostenibile una delle vie maestre del nostro sviluppo”. Mattia Tanzi

Sette imprenditrici promuovono territorio e iniziative sociali

SANTA GIULETTA - La rete di impresa tutta al femminile “Tra le Terre, Custodi di Emozioni” ha festeggiato il successo espositivo ottenuto a Expo 2015 grazie alla presentazione del progetto “IFE - il vino delle donne per le donne”. Si tratta di un’azione sociale che ha visto per tutta la durata dell’EXPO la raccolta di fondi totalmente destinata alle donne africane meno fortunate tramite le onlus Esclamativo Donna e Kinabuti. La chef Anna Brambilla ha costruito sul vino delle donne un ricettario dedicato ad IFE provvedendo ad insegnare ricette ad hoc per organizzare la preparazione e la vendita di street food in Nigeria. Grazie alle moderne tecnologie è stato propo-

sto loro un corso di formazione a distanza e le ricette sono state insegnate alle vedove nigeriane di Lagos, organizzate nella cooperativa di Kinabuti. Un’azione socialmente importante portata avanti dalle imprenditrici pavesi, Angelmina Tornari della Sorgente di

Varzi, Cristiana Sartori della Tenuta San Giovanni di Olevano di Lomellina, le sorelle Simona e Marcella Canegallo dell’Agriturismo Cella di Montalto Pavese, Paola Daffunchio di Il Biancospino di Casteggio, Cristina Galati delle Cantine Castelfelice-Montini di

Santa Giuletta, Ludmilla Wolf del bioagriturismo olistico Valtidone Verde di Zavattarello riunite in rete per promuovere le capacità del territorio e utilizzarle a favore di donne bisognose del terzo mondo. Il nome IFE significa amore. Per questo motivo queste donne che amano il loro territorio si impegnano nel promuoverlo a 360 gradi. Le sette imprenditrici nel 2016 lanceranno sul mercato nuovi prodotti biologici a marchio rete tra i quali l’aceto e il condimento alle erbe aromatiche di alta collina. Concluderà l’offerta il riso alle rose tradotto in prodotto moderno pronto e semplice, che unisce l’esigenza di un piatto raffinato al tempo limitato che le donne hanno in cucina.

MENCONICO - Una frana di vaste dimensioni si è riattivata in questi giorni nella frazione Ca’ del Bosco di Menconico mettendo a serio rischio la sicurezza e la stabilità della case. Nonostante l’estate calda e secca e un autunno caratterizzato da scarse precipitazioni lo smottamento (150 metri di lunghezza e 90 di larghezza) si è rimesso in movimento

non facendo più dormire sonni tranquilli ai circa 30 abitanti che si erano già uniti in un comitato presentando nei mesi scorsi alla Regione Lombardia, alla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese e al comune di Menconico una richiesta di intervento immediato. Ora gli stessi abitanti, che non ne possono più di una situazione in continuo peggioramento, hanno

dato il via ad una raccolta firme con l’obiettivo di ottenere il risanamento di una frana che sta creando danni e pericoli. Preoccupato anche il sindaco di Menconico Paolo Donato Bertorelli che da mesi sta “bussando” a tutte le porte nella speranza di farsi sentire. “La frana si continua a muovere con conseguenze strutturali e in alcuni casi i proprietari non riesco-

no più ad entrare nei garage. – dichiara preoccupato il sindaco Bertorelli. – Da tempo abbiamo portato a conoscenza della pericolosa situazione sia la Prefettura, sia la Regione”. Intanto l’intero versante rischia di mettere in serio pericolo case e cascine con un enorme spostamento di terra che ha creato una voragine. m.t.

Una frana di vaste dimensioni si muove a Ca’ del Bosco

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In Breve

CASEI GEROLA/TRADIZIONI

La benedizione dei trattori

IL POPOLO

Domenica 14 novembre è stata celebrata a Casei Gerola la Giornata del Ringraziamento con la tradizionale benedizione dei trattori. In occasione della festa è stata organizzata la vendita di torte a favore della missione di Matany in Uganda PORTALBERA/DOMENICA 22 NOVEMBRE

Un libro sulla “parlata locale”...

Domenica 22 novembre, alle ore 16, nella sala consiliare del Comune di Portalbera, si terrà la presentazione del volume di Luigi Heilmann “La parlata di Portalbera e la terminologia vinicola dell’Oltrepò Pavese”. La pubblicazione riveste una particolare importanza per il territorio e per la linguistica italiana. All’incontro, organizzato dalla biblioteca di Portalbera, diretta da Maurizio Gramegna, parteciperanno Gianfranca Lavezzi e Mirko Volpi dell’Università di Pavia e rispettivamente presidente e segretario del Comitato pavese della Società Dante Alighieri. Seguirà un ricco rinfresco per gli intervenuti.

VOGHERA/CARABINIERI

Informazione “porta a porta”

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Pavia ha disposto e coordinato un servizio volto a contrastare il fenomeno delle truffe, ai danni soprattutto delle persone anziane. Nei giorni scorsi è stato realizzato un controllo nella città di Voghera, unito ad un servizio di informazione “porta a porta” per sensibilizzare la categoria in questione. L’attività rientra in un più ampio contesto avviato dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione con Amministrazioni Comunali, responsabili di Banche, Uffici postali e parroci, al fine di prevenire i furti verificatisi nelle stesse abitazioni delle vittime, dove i truffatori riescono ad introdursi fingendo di essere impiegati di servizi pubblici, per poi asportare gioielli e denaro.

VOGHERA/ASSOCIAZIONI

Contributi per lo sport

Il Comune ha aperto il bando per l’erogazione di contributi a favore di enti, società, associazioni, fondazioni e comitati che svolgono e promuovono attività sportive riconosciute dal Coni a Voghera. Le domande vanno presentate entro il 30 novembre all’Ufficio sport di corso Rosselli (ex caserma), dal lunedì al venerdì dalle ore 9 a mezzogiorno; lo stanziamento complessivo ammonta a 25 mila euro.

VOGHERA/TEATRO

I G74 di Oliva Gessi ai Barnabiti

Sabato 21 novembre ritorna la rassegna del teatro amatoriale, organizzata dall’associazione “Pro familia” Maria Teresa Spinelli in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Voghera. Con inizio alle ore 21, al Teatro dei Padri Barnabiti, la Compagnia Teatrale G74 di Oliva Gessi presenterà la commedia “Non puoi contare il primo…”, liberamente tratta dal film “Arsenico e vecchi merletti”. Tre atti di puro divertimento con la tradizionale comicità del gruppo di Oliva Gessi, che ha raggiunto una notevole notorietà. Saranno in scena Davide Calvi, Sara Ottobrini, Laura Albace, Andrea Defilippi, Emanuele Bonadeo, Erica Ottobrini, Edoardo Bonadeo e Riccardo Bonavida. Con la regia di Claudia Buzzi, le luci e le scenografie sono a cura di Pietro Mascherpa, Claudio Pagani, Luigi Defilippi, Andrea Gandini, Marco Saleri, Paolo Lavezzo, Matteo Limoncini, Riccardo Bonavida, mentre Valentina Mazzocchi, Cristina Torti e Giulia Risi hanno il ruolo di rammentatrici. L’ingresso è a offerta e il ricavato sarà destinato alle opere missionarie in Africa.

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IL POPOLO

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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 19 al 25 novembre 2015 Giovedì 19: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Venerdì 20: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Sabato 21: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067); 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264)

Castelnuovo Il 15 novembre la cerimonia provinciale di Coldiretti

La Giornata del Ringraziamento

Un momento della celebrazione in chiesa a Castelnuovo

CASTELNUOVO SCRIVIA - Domenica 15 novembre la Coldiretti provinciale di Alessandria ha organizzato la Giornata provinciale del Ringraziamento a Castelnuovo. Don Costantino Marostegan all’inizio della S. Messa ha espresso un pensiero di profondo cordoglio per le vittime dell’incomprensibile strage di Parigi. Il “Grazie dei campi” si è svolto nella parrocchia dei “SS. Pietro e Paolo” ed è stato un momento di aggregazione che ha visto centinaia di imprenditori agricoli provenienti da ogni parte della provincia ritrovarsi per ringraziare il Signore per il raccolto ricevuto e per quello auspicato nei mesi futuri. Presenti autorità civili e militari e i vertici della Coldiretti alessandrina, il presidente Roberto Paravidino e il direttore Simone Moroni accompagnati dai componenti della Giunta e il presidente regionale Coldiretti Piemonte Delia Revelli che ha condiviso quest’importante occasione di riflessione sui problemi che il mondo rurale sta affrontando con determinazione e fermezza. Quest’anno il tema che unisce tutte le feste del Ringraziamento a livello nazionale, deciso dalla Commissione Episcopale, è “Il suolo, bene comune”. E proprio da queste considerazioni è partito mons. Ivo Piccinini, consigliere ecclesiastico provinciale Coldiretti, durante l’omelia, in cui ha sottolienato che “dobbiamo avere cura del suolo perché tutti beviamo la stessa acqua e abitiamo lo stesso luogo. Dobbiamo essere degli ospiti riconoscenti, garantire la biodiversità”. Custodire la fertilità del suolo, prestare attenzione alle destinazioni d’uso della terra, arginare il fenomeno del land grabbing, ossia l’accaparramento di terra da parte dei soggetti con maggior disponibilità economica, garantire il diritto di accesso alla terra e alle risorse ittiche e forestali: sono le sfide in atto per favorire un ritorno alla terra, in particolare dei giovani.

(foto: Bloise)

“Coldiretti ha una progettualità ben precisa, una traiettoria per il futuro, il nostro impegno a difesa del vero Made in Italy, per garantire redditività alle aziende mettendo al centro la persona” è quanto ha affermato il presidente regionale Delia Revelli che ha sottolineato come “l’agricoltura può offrire molto in questo contesto economico non facile, tutti quanti insieme dobbiamo però continuare a ricercare con il sistema aziendale artigianale, commerciale e industriale contratti di filiera dove ciascuno abbia un ruolo normato e remunerato con il giusto beneficio, garantendo sicura rintracciabilità e valore al prodotto che ne deriva”. “La Giornata del Ringraziamento è un momento importante di riflessione e preghiera. Un momento che è nostro, profondamente di Coldiretti, sentito dalla nostra gente, dai nostri imprenditori che ogni anno aspettano questa ricorrenza con rinnovato spirito di riconoscenza – ha dichiarato il presidente della Coldiretti di Alessandria Roberto Paravidino - Il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto di-

retto e assiduo con la terra, è una reciprocità nella quale si rivela e si compie un disegno finalizzato alla vita, all’essere e al benessere dell’umanità, allo sviluppo di tutti e di ciascuno”. Come ha aggiunto il direttore della Coldiretti provinciale Simone Moroni “è fondamentale che anche il lavoro agricolo e rurale si caratterizzi per una rinnovata e chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide sempre più complesse del tempo presente”. Perché, come ricorda Papa Francesco, “chi non vive per servire non serve per vivere” . Consapevoli che nelle situazioni di stallo i problemi non si risolvono vivendo la nostalgia del passato, quanto, piuttosto, proiettandosi, con l’audacia dei “sognatori” biblici in una sorta di nostalgia del futuro, la sfida storica in quest’era di globalizzazione, consisterà allora nel fare in modo che si possa ritrovare un luogo di identità dove la persona riacquisti i propri diritti, ritrovi unità familiare e solidarietà in campo economico, sociale e rurale. A partire dalla cosiddetta sovranità alimentare e dal primario diritto al cibo, rafforzando il ruolo dei coltivatori, incoraggiando i mercati locali e regionali, denunciando le politiche monopolistiche delle grandi industrie agro-alimentari e promuovendo il benessere della famiglia rurale. Suggestivo il momento dell’offertorio e la benedizione dei mezzi agricoli che, come ha ricordato mons. Ivo Piccinini, consigliere ecclesiastico della federazione alessandrina, “servono per la fatica quotidiana, per lavorare la terra e per donare alla comunità il bisogno al proprio sostentamento”. La giornata è proseguita a Casalnoceto a “Cascina Cabella”, con un momento conviviale durante il quale è stata consegnata a Vanda Borreani, imprenditrice nel settore zootecnico della zona di Acqui Terme, l’“Agripremio”: una targa, simbolo di riconoscenza e gratitudine per il suo impegno come custode del territorio.

Giovedì 19 novembre 2015

VAL CURONE - VALLE OSSONA

Domenica 22: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Lunedì 23: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Martedì 24: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Mercoledì 25: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264) Edicole aperte domenica 22 novembre 2015 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. TORTONA - L’aumento di capitale per le tecnologie green

Il fondo Usa TPG ha investito nella Mossi&Ghisolfi Chemicals

TORTONA - I fondi di investimento esteri guardano con sempre maggiore interesse ai colossi della chimica italiana, fra i quali figura anche Mossi&Ghisolfi, terzo produttore mondiale di Pet. Secondo voci che circolano con insistenza negli ambienti finanziari milanesi, infatti, nei mesi scorsi, il fondo Usa Texas Pacific Group ha fatto il suo ingresso nel business del Pet, sottoscrivendo un aumento di capitale da 300 milioni di M&G Chemicals, portando così la propria partecipazione al 27 per cento della Società, che fa capo al gruppo tortonese. L’aumento di capitale servirà a potenziare le tecnologie “green” nelle plastiche per bottiglie e a sostenere l’investimento da 1,2 miliardi per la costruzione, a Corpus Christi, in Texas, del più grande stabilimento al mondo per la produzione di PET. M&G Chemicals e le società da essa controllate dispongono di una capacità installata di quasi 1.6 milioni di tonnellate annue, largamente superiore a quella dei concorrenti, con impianti in Brasile, Messico e USA che si avvalgono di una tecnologia propria. La collaborazione di M&G con il fondo americano non rappresenta una novità: data almeno dal 2011, quando, proprio da una joint venture tra Biochemtex, società del Gruppo Mossi Ghisolfi, e Texas Pacific Group, nacque (con un investimento complessivo di 250 milioni di euro), Beta Renewables,

oggi leader nel settore delle biomasse non alimentari per la produzione di biocarburanti avanzati (bioetanolo di seconda generazione o biofuel) ottenuti da scarti agricoli no food e composti biochimici a costi competitivi. Al capitale di Beta Renewables partecipa anche Novozymes, colosso danese dell’industria degli enzimi che, alla fine del 2012, acquisì il 10 per cento delle quote, pari a 115 milioni di euro. Beta Renewables è proprietaria della tecnologia Proesa applicata al settore dei biocarburanti e degli intermedi chimici. Attualmente, sono attivi un impianto a Crescentino, il primo al mondo per la produzione di etanolo di seconda generazione, e uno in Brasile, mentre sono allo studio progetti per la realizzazione di altri impianti a Modugno in Puglia, a Portovesme in Sardegna, in Cina e in Slovacchia. La Mossi&Ghisolfi, che opera negli USA, in America Latina, in Asia e in Europa, nel 2014, ha realizzato un fatturato di oltre 2.4 miliardi di dollari, con 1.700 collaboratori. Il Gruppo tortonese è una delle poche, se non l’unica, azienda del settore a disporre di tutte le conoscenze e delle risorse necessarie all’ideazione, progettazione e realizzazione dell’intero ciclo produttivo di una sostanza chimica: ricerca e sviluppo, ingegneria ed impiantistica, produzione industriale su ampia scala. Cesare Raviolo

TORTONA - Domani il taglio del nastro con il Vescovo

Inaugurazione della tangenziale

TORTONA - Sarà inaugurata domani, venerdì 20 novembre, la nuova tangenziale. L’opera, costata 43 milioni e 717 mila euro, ha comportato circa due anni di lavoro. E’ stata realizzata da Co.ge.fa. di Torino, assegnataria del lavoro da parte di Scr, la società di committenza regionale. Ha una lunghezza di 4 km e 400 metri, inizia all’altezza del viadotto autostradale, supera il torrente Scrivia, si congiunge con la strada per Castelnuovo, dove è stata costruita una rotonda, e termina sulla provinciale per Voghera in località Villoria. Il programma della cerimonia prevede, alle 10.30 il ritrovo in Municipio, dove parleranno il sindaco Gian Luca Bardone, il presidente della Provincia Rita Rossa e l’assessore regionale ai trasporti, Francesco Balocco. Seguirà la presentazione dell’opera da parte di Scr. Poi, presso la rotonda vicino allo svincolo autostradale, il Vescovo, Mons. Vittorio Viola, benedirà l’opera e ci sarà il taglio del nastro.


TORTONA E TORTONESE

San Sebastiano Domenica 15 novembre è stato benedetto dal parroco

Restaurato il crocefisso ligneo scultore e della sua cerchia: si veda il Crocifisso nella Sacristia Nuova alla Certosa di Pavia e il Crocifisso a Vigevano nella Chiesa di Santa Maria del Popolo. Tutti derivano, come la scultura di San Sebastiano, dall’imprinting di Giovanangelo Del Maino. Durante il restauro si è evidenziata da subito la necessità di individuare scientificamente quali e quanti erano i livelli di gessatura e di policromia sovrapposti. La scultura è un’importante scoperta dal punto di vista artistico, sia per l’epoca del manufatto, che per le caratteristiche stilistiche che sono apparse, al termine dei restauri, di alta qualità. Numerose erano le spaccature a seguito delle dilatazioni e ritiri del legno per gli sbalzi termoigrometrici ed erano visibili alcune micro-spaccature e fessurazioni più importanti in corrispondenza delle parti che già in origine erano state applicate al tronco principale. Le fasi del restauro, seguite passo passo dal Funzionario di zona della Soprintendenza di Torino Giorgia Corso, sono state realizzate dallo Studio Gabbantichità di Tortona. Il trattamento finale a cera microcristallina e lucidatura con “olio di gomito” ha ridato tridimensioSAN SEBASTIANO CURONE - La pregevole scultura è un ulteriore ca- nalità alla scultura, ponendo in evidenDomenica 15 novembre, durante la polavoro che va ad arricchire il patri- za le indubbie qualità dell’opera d’arte. Messa delle ore 11, nella parrocchiale monio artistico di San Sebastiano Cu- Il restauro, dimostrando anche un prodi San Sebastiano, il parroco don Clau- rone. Sul piano della ricerca storico-ar- fondo attaccamento al paese con questo dio Baldi ha benedetto un pregevole tistica i cantieri noti sono ancora da in- atto munifico, è stato voluto da Antocrocefisso sottoposto a un accurato re- dagare al fine di recuperare dati su con- nio e Maria Bonamino in ricordo del fistauro e dedicato alla memoria di Mar- tatti e influenze, scambi di modelli ed glio Marco, permettendo con questa co Bonamino, deceduto lo scorso anno eventuali rapporti tra scultori attivi in azione di recuperare un finanziamento in un tragico incidente stradale, che terra lombarda e piemontese tra XVI e dalla Fondazione CRT finalizzato al reproprio il 15 novembre avrebbe festeg- XVII secolo. I confronti stilistici con- stauro del dipinto di Sant’Antonio del fermano la larga diffusione di questo pittore ligure Fiasella. giato il suo compleanno. SALE - Dal 5 all’8 novembre la comunità ha riflettuto sull’essere “Chiesa in uscita” TORTONA

I missionari di Villaregia in parrocchia

SALE - La comunità interparrocchiale di Sale, dal 5 all’8 novembre scorso, ha avuto la gioia di poter continuare il percorso di evangelizzazione iniziato lo scorso anno con i missionari di Villaregia. Dopo la straordinaria esperienza vissuta in precedenza, il cammino prosegue con un itinerario che accompagnerà il nuovo anno pastorale arti-

colandosi su tre temi portanti: la Chiesa, la famiglia e la misericordia. All’insegna dell’avvincente slogan “Ha posto la sua tenda tra noi” i missionari continueranno a essere guide, con la consueta fraterna disponibilità, perchè la comunità diventi “Chiesa in uscita” e per offrire a tutti la Parola che apre orizzonti di senso e di vita. Il tema di questi tre giorni

era la Chiesa: si sono organizzati incontri per illustrare l’importanza e il significato del Consiglio Pastorale parrocchiale da attivare nella comunità e anche celebrazioni eucaristiche, adorazione personale e comunitaria guidata. Attraverso un’attività ludica i ragazzi del catechismo hanno costruito con semplici scatole un originale modellino di chiesa, simbolo di quella vera. Non è mancato il coinvolgimento di adolescenti, giovani e famiglie che i missionari hanno invitato per momenti di incontro e cene di condivisione, facendo “Famiglia insieme”. In attesa di ritrovarsi per le prossime tappe, i salesi ringraziano di cuore i missionari e si affidano alla preghiera affinché lo Spirito Santo li guidi a realizzare una comunità più matura, radicata su principi di corresponsabilità e collaborazione vissuti in uno spirito di servizio alla parrocchia e di attenzione alla vita del paese. a.g.

Tre incontri interparrocchiali di formazione a cura dell’Azione Cattolica di Tortona, Sale e Viguzzolo e del MEIC TORTONA - Le belle iniziative vanno conservate: con questa condivisa consapevolezza, anche per quest’anno i presidenti parrocchiali dell’Azione Cattolica delle parrocchie di Tortona, Sale e Viguzzolo con la partecipazione del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC) propongono un ciclo di tre incontri interassociativi nella convinzione che le occasioni comuni di formazione costituiscano una grande ricchezza.

Gli incontri si svolgeranno presso il Seminario con inizio alle ore 15.30 e saranno tre. Il primo domenica 29 novembre avrà come tema “Andare per le strade”: preghiera; riflessione di suor Isa Maiolo, salesiana, sulla figura di Maria che “si alzò e andò in fretta”. Interverrà Maria Virginia Ghiglione, vicepresidente diocesano adulti di AC, per presentare il testo per gli adulti e illustrare le modalità con cui utilizzarlo nei gruppi parroc-

chiali. Il secondo si terrà a febbraio sul tema “Una fede fatta di abitudini e paura”: preghiera con la riflessione di don Pietro Sacchi. Infine domenica 10 aprile 2016 si parlerà di “Un testimone: Davide Fiammengo”, preghiera e riflessione a due voci di Mauro Rossi e Pinuccia Barbieri. Gli incontri, promossi dai Presidenti parrocchiali di Azione Cattolica, sono aperti a tutti coloro che sono interessati a un’ulteriore occasione formativa.

Gestione Ambiente migliori la raccolta di fogliame

TORTONA - Vista la situazione in cui riversa la città, con strade e marciapiedi invasi dal fogliame, l’amministrazione comunale ha sollecitato la società che gestisce il servizio di pulizia, Gestione Ambiente. In particolare in questo periodo autunnale è fondamentale che il servizio sia efficace per assicurare la sicurezza dei cittadini. La società, secondo le parole del Sindaco Bardone, ha comunicato l’intenzione di intensificare il servizio. La riduzione dello stesso non è riconducibile alla razionalizzazione, concordata con l’attuale mministrazione. Il Sindaco è convinto che il problema sia invece legato alla posizione del Comune, che è diventato cliente del servizio con la decisione dell’amministrazione precedente di vendere la partecipazione di ASMT, e di Gestione Ambiente. Silvia Gilardenghi

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IL POPOLO

Giovedì 19 novembre 2015

In Breve

SAREZZANO/TRADIZIONI

La festa del Ringraziamento nella comunità di San Ruffino

Proseguendo una tradizione viva da molti anni, la piccola comunità di San Ruffino della parrocchia di Sarezzano, sabato scorso ha celebrato la festa del Ringraziamento. Erano presenti numerose persone provenienti anche da altre località e oriundi residenti altrove. Ha celebrato la messa don Pinuccio Volpara con l’assistenza del parroco don Gianni Delpero. In chiusura della funzione sono stati benedetti i tipici prodotti della campagna offerti all’altare. Al termine si è svolto un festoso incontro conviviale nel salone sottostante la chiesa, con le ricette della tradizione locale. TORTONA/CONVEGNO

“100 anni di Relatività generale”

Il 25 novembre del 1915 Albert Einstein annotava sul proprio taccuino la formula che racchiude il destino dell’universo: è un anniversario troppo importante per lasciarlo passare sotto silenzio. Il Liceo G. Peano, con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, venerdì 27 novembre, alle ore 18, organizza presso la Sala Convegni di via Puricelli, la conferenza “100 anni di Relatività generale”. Saranno ospiti il professore Adalberto Piazzoli (INFN - Università di Pavia) e il professore Andrea Negri (INFN - Università di Pavia). Sarà moderatore del dibattito Matteo Torre, docente presso il Peano. TORTONA/AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

Attivato lo Sportello del Cittadino

I cittadini che desiderano segnalare criticità di tipo tecnicomanutentivo del territorio comunale possono rivolgersi all’apposito sportello attivato, in via sperimentale, dall’Amministrazione Comunale. Lo sportello, al quale ci si potrà rivolgere anche per monitorare la risoluzione del problema segnalato, é ubicato presso il Settore Lavori Pubblici, al secondo piano del Palazzo Comunale; sarà attivo tutti i giovedì del mese di novembre (in concomitanza con la Giornata del Cittadino), dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30. A breve sarà attivato anche il servizio di segnalazione tramite altri canali, quali Telegram e WhatsApp, che consentiranno al cittadino di inviare segnalazioni e immagini in tempo reale. TORTONA/ASSOCIAZIONI

I bambini a lezione di arte con il FAI

Domenica 15 novembre la Delegazione FAI, Fondo Ambiente Italiano, di Tortona in collaborazione con il Museo Diocesano di Arte Sacra ha proposto un evento dedicato ai più piccoli, che li ha resi protagonisti di un pomeriggio di gioco e di conoscenza attraverso la loro naturale curiosità e il loro spirito creativo, seguiti da Michela Ricco dell’Ufficio Beni Culturali diocesano.


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IL POPOLO di

di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16 IN BREVE

“Novi tra le due guerre” in musica NOVI LIGURE - Lunedì 30 novembre, alle ore 21 presso il Teatro Giacometti la B.B. Orchestra - Sound of Swing si esibirà nello spettacolo benefico dal titolo “Novi tra le due guerre... E poi i son rivé i’ americani ‘ncù swèing!” per celebrare i cento anni dall’inizio della Prima Guerra Mondiale e i settanti trascorsi dalla fine Seconda Guerra Mondiale. La serata, che si svolgerà all’insegna di musica swing, genere musicale che approdò in Italia insieme ai soldati americani dopo la seconda guerra mondiale, immagini e parole, è stata organizzata anche grazie al supporto del Comune e della Croce Rossa Italiana che quest’anno ha festeggiato i cento anni di presenza in città. La B.B. Orchestra è una big band novese diretta dal Maestro Franco Crotti. Michela Ferrando

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 19 al 25 novembre 2015 Giovedì 19: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Venerdì 20: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Sabato 21: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Domenica 22: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321)

Al via i lavori per la nuova rotonda

NOVI LIGURE - Proseguiranno fino a Natale i lavori di costruzione della nuova rotonda in località Vosa, lungo la strada per Serravalle Scrivia. Lo ha comunicato la Provincia che ha dato il via libera alla richiesta della ditta Itinera di Tortona, esecutrice dei lavori che sono stati commissionati dalla società Pragasei. In questa fase del cantiere cambierà anche la viabilità temporanea, perché si procederà alla costruzione della seconda metà della rotonda. Chi arriva da Serravalle, potrà procedere sia verso Pozzolo, sia verso Novi e avrà la precedenza. Anche chi arriva da via Raggio avrà la precedenza, ma potrà proseguire solo verso Serravalle. Chi arriva sulla 35 bis da Pozzolo dovrà dare la precedenza sia che vada verso Serravalle, sia verso via Raggio. Per i mezzi pesanti sono previsti percorsi differenti. I lavori prevedono anche la realizzazione di uno spartitraffico e di una “corsia preferenziale” per gli autotreni diretti alla Dkc.

Serravalle Scrivia Il 7 e 8 novembre le celebrazioni in onore del santo

Festa delle famiglie per San Martino

Il gruppo di famiglie nella chiesa di Serravalle Scrivia

SERRAVALLE SCRIVIA - La festa di San Martino a Serravalle, che si è svolta quest’anno il 7 e l’8 novembre, ha una lunga tradizione. Il culto del santo, titolare della Collegiata insieme a Santo Stefano primo martire, arriva dall’antica pieve di Libarna. In parrocchia si cerca di mantenere viva la testimonianza del presule

di Tours e in particolare di continuare a realizzare il classico concerto in suo onore. Anche se dopo la conclusione della splendida parabola della Polifonica Serravallese è stata più dura portare avanti questa tradizione. Ancora più dura sabato 7 novembre, giorno del concerto e del funerale del maestro Gigi Bolchi, ideatore e promotore dell’e-

vento per molti anni e amico della comunità serravallese. Quest’anno un gruppo di giovani musicisti di fisarmoniche provenienti da Villar Pellice, “Les accordeons du villar”, hanno allietato l’uditorio eseguendo arie operistiche, pezzi musicali appartenenti alla tradizione della musica per fisarmoniche e colonne sonore di film. Veramente eccellente l’esecuzione e l’interpretazione dei brani. Domenica 8 novembre è stata caratterizzata dalla celebrazione liturgica nella memoria del santo. Da qualche anno, in questa circostanza, la parrocchia ricorda gli anniversari di matrimonio. Una festa veramente bella e ricca di entusiasmo che porta una ventata di testimonianza di vita familiare e matrimoniale. La presenza delle famiglie vale più di tante parole nel testimoniare che, nonostante tutto, il matrimonio ancora oggi è possibile e bello. Le iniziative si sono concluse mercoledì 11 con una piccola rassegna di disegni fatti dai bambini del catechismo sulla vita di Martino. In questa occasione è stato possibile constatare come i gesti d’amore durino nel tempo. Martino che ha donato la sua vita oltre sedici secoli fa, ha irrigato la Chiesa con tanto amore da costituire una riserva tale che disseta ancora oggi chiunque a lui si avvicina. l.f.

NOVI LIGURE - Il concorso di bellezza promosso dall’associazione novese

L’elezione di “Miss e Mister Fabulae”

NOVI LIGURE - Stefania Lucaci e Cristian Pasquali sono i vincitori dell’undicesima edizione del concorso di bellezza “Miss e Mister Fabulae”, che sabato 7 novembre si è concluso al centro fieristico di Novi Ligure. Durante la serata è stata eletta per la prima volta una piccola miss, la “Principessa di Fabulae”, che è stata scelta tra 16 piccole concorrenti e che è stata Alessia Landolfi. Hanno partecipato al concorso di bellezza, organizzato dall’associazione culturale novese “Fabulae”, una cinquantina di giovani di età compresa tra i 13 e i 22 anni, provenienti sia da Novi sia dai paesi limitrofi. A presentare la serata Antonio Bajardi, affiancato sul palco da Ilaria Traverso e Alessandro Passarella. I momenti di intrattenimento musicale sono stati curati da Fabiana Badiali, Gioele Piccinno e Cristian Cardone. Sono stati assegnati premi anche a Tomas Basili e Giulia Serratore (mister e miss Fo-

togenia), Gianfranco Formiga e Andreea Antal (mister e miss Pathos) mentre altre tre fasce, quella di miss Eleganza, miss Sorriso e miss Teen Ager sono state attribuite a Denise Fiammengo, Veronica Soro e Alessia Orsini. Il prossimo appuntamento organizzato dall’associazione Fabulae sarà con la seconda edizione di “Campanellino d’Oro”, il concorso per cantanti in erba, che si terrà il 29 novembre.

OVI

Giovedì 19 novembre 2015

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 23: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Martedì 24: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Mercoledì 25: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Edicole aperte domenica 22 novembre 2015 Bava, corso Marengo 91; Fanin Via Papa Giovanni 2, Fossati via Garibaldi 26, Ferrarese Roberto Via Verdi 69, Arecco via Amendola 20, Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone 48; Scarsi, Viale Chichero, Semino, Via Pavese ang. Piazza del Mercato.

Cena e gita per l’Asilo di Vignole VIGNOLE BORBERA - Sabato 21 novembre l’associazione “Asilo nel cuore” onlus che sostiene l’asilo parrocchiale ed è formata da genitori, organizza una cena a favore dell’asilo infantile e delle attività che vengono portate avanti con i bambini. Alle 19.30 nel salone parrocchiale si potrà degustare un ricco menù in compagnia. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’oratorio San Giuseppe e il circolo Anspi di Vignole. Sabato 5 dicembre, invece, si farà un tuffo nell’atmosfera natalizia con la gita a Verona, la possibilità di visitare la città, girare per i mercatini e acquistare il vero pandoro artigianale. I bambini potranno incontrare Babbo Natale nella sua casa e consegnargli la letterina. La partenza sarà alle 7.15 da Vignole e il rientro intorno alle 21. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare (tel. 393.9003412). NOVI LIGURE - Premiate le migliori composizioni

I vincitori del XII concorso Marenco

NOVI LIGURE - In questi giorni a Novi Ligure si è concluso il “XIII Concorso Internazionale di Composizione Romualdo Marenco” con la proclamazione dei vincitori. La Giuria internazionale era composta da: Bruce Fraser (Regno Unito) in qualità di Presidente, László Dubrovay (Ungheria), Maurizio Billi (Italia), Axel Ruoff (Germania) e Bert Appermont (Belgio). Nella “Sezione per Banda” erano state ammesse al Concorso composizioni provenienti da Italia, Stati Uniti, Slovacchia, Spagna, Francia e Germania, per un totale di 14 partecipanti. La composizione vincitrice è stata quella intitolata “Beni-Zenim” del compositore Jose Luis Gòmez Aleixandre di Valencia (Spagna), con la seguente motivazione: “Brano con impianto formale solidamente costruito. Eccellente impiego dell’orchestrazione nel mettere in evidenza uno stile compositivo eclettico e ben adeguato alla scelta formale del tema con variazioni. Buon utilizzo delle differenti espressioni e caratteri musicali, ricco di elementi

contrastanti. La scelta della variazione formale crea una soddisfacente struttura completa”. Nella sezione “Per quintetto di ottoni”, invece, erano pervenute 20 composizioni di artisti originari dell’Australia, Francia, Germania, Giappone, Italia, Repubblica Ceca, Spagna e Stati Uniti. La composizione vincitrice è stata “Ta-bleaux” del musicista Patrick Nedellec di Saint Sébastien sur Loire (Francia), con la seguente motivazione: “Il brano è scritto in un linguaggio idiomatico, che ben rappresenta il gruppo strumentale oggetto del bando. L’ar-hitettura del brano, articolata in quattro movimenti, è ampiamente caratterizzata da una scrittura che suggerisce associazioni ed immagini narrative. La Giuria auspica che il brano possa riscontrare il favore del pubblico”. Infine, La Giuria ha ritenuto di assegnare una “Menzione Speciale” alla composizione dal titolo “Time spectrum” del compositore Satoshi Ohmae di Nishinomiyashi (Giappone). Davide Daghino


Novi Ligure Il 22 novembre prosegue la rassegna dedicata a Marenco

Le note della Cavalleria Rusticana i versi tramite cartoline, riuscendo a completare l’opera l’ultimo giorno utile per l’iscrizione al concorso. La storia è ambientata a Vizzini, paese della Sicilia di fine Ottocento. Il giorno di Pasqua il giovane Turiddu Macca, figlio di Nunzia, prima di partire per il servizio militare, giura il suo amore a Lola. Tornato un anno dopo in paese, il giovane scopre che Lola si è fidanzata con compare Alfio, e quando i due ragazzi convolano a nozze, Turiddu inizia a corteggiare Santuzza, vicina di casa di Alfio e Lola. Ben presto, il militare raggiunge il suo obiettivo, poiché Lola, che ogni sera ascolta i discorsi di Santuzza e di Turiddu, si concede al giovane. Santuzza, scoperto il tradiL’Orchestra Classica e il coro Panatero di Alessandria mento, per vendicarsi di Turiddu, rivela NOVI LIGURE - Proseguirà domeni- dei campi”, e spesso è rappresentata as- ad Alfio il tradimento di sua moglie ca 22 novembre, alle ore 21 presso sieme a “Pagliacci” di Ruggero Leon- Lola. Alfio, entrato in osteria dove l’Auditorium Dolci Terre la rassegna cavallo, poiché lo stesso Mascagni di- Turiddu trascorre la maggior parte del dedicata al compositore novese Ro- resse entrambe le opere nel 1926 al tempo, lo invita sullo stradone a parlare mualdo Marenco con l’esibizione del- Teatro alla Scala di Milano. Nel 1888 “di quell’affare”: Turiddu, stringendo l’Orchestra Classica e del Coro Pana- l’editore milanese Edoardo Sonzogno tra i denti l’orecchio del rivale, promettero di Alessandria che si cimenteranno annunciò un concorso aperto a tutti i te di non mancare all’appuntamento. nella “Cavelleria rusticana” di Pietro giovani compositori italiani che non Dopo aver dato l’addio alla madre, Mascagni. Si tratta della prima opera avevano ancora rappresentato una loro Turiddu si incontra con Alfio e i due composta da Mascagni ed è sicuramen- opera: le tre migliori produzioni sareb- danno il via al duello a colpi di pugnale, l’uno deciso ad ammazzare l’altro. te la più nota fra le sedici scritte dal bero state rappresentate a Roma. compositore, anche grazie all’enorme Mascagni, che all’epoca dirigeva la Turiddu ha la meglio su Alfio, ma quesuccesso che raccolse già alla prima banda musicale di Cerignola, apprese sti acceca a tradimento l’avversario e lo rappresentazione al Teatro Costanzi di del concorso solo due mesi prima della finisce con una accoltellata, vendicando Roma il 17 maggio 1890. chiusura delle iscrizioni e chiese al suo sia l’onore che l’amore. Il Direttore del Atto unico e su libretto di Giovanni amico poeta e professore Giovanni Coro sarà il M° Gian Marco Bosio, Targioni - Tozzetti e Guido Menasci, Targioni-Tozzetti di scrivere un libret- mentre Maurizio Billi dirigerà l’Orl’opera è tratta dall’omonima novella di to. Targioni-Tozzetti ed il collega chestra Classica. La biglietteria dell’auGiovanni Verga, appartenente alla pri- Guido Menasci lavorarono per corri- ditorium aprirà alle ore 19.30. ma raccolta di novelle di Verga “Vita spondenza con Mascagni, mandandogli Michela Ferrando ARQUATA SCRIVIA - Il 12 novembre l’Associazione Isolese Ambientalista ha incontrato la cittadinanza

Assemblea pubblica per parlare del biodigestore

ARQUATA SCRIVIA - Giovedì 12 novembre presso il Teatro della Juta di Arquata Scrivia, l’Associazione Isolese Ambientalista (A.I.A) ha indetto un’assemblea pubblica in collaborazione con l’amministrazione arquatese per concudere il giro di incontri che ha interessato Isola del Cantone e alcune frazioni come Pietrabissara, Mereta, Prarolo più vicine al sito di Camposara-gna dove secondo le intenzioni della società Energa dovrebbe sorgere l’impianto per la produzione di energia elettrica da biogas ricavato dal trattamento anaerobico di rifiuti organici urbani e industriali. Erano presenti il Sindaco di Arquata, Spineto, e l’assessore Pezzan, i sindaci di Vignole Borbera, Teti, e di Isola del Cantone, Assale. Secondo il comitato A.I.A, considerate le sue capacità di trattamento di rifiuto organico dichiarate (90 tonnellate giornaliere), e di produzione di energia elettrica dichiarata (intorno al megawatt), l’impianto progettato da Energa si configura più come un sistema di trattamento di rifiuti che di produzione di corrente elettrica da immettere in rete. Un altro dato interessante che è emerso dalla lunga e dettagliata relazione dell’ingegner Fabio Rivara attivista A.I.A è la potenzialità dell’impianto. Secondo i suoi calcoli, infatti, per alimentare il biodigestore di Cam-posaragna occorrerebbe una quantità di rifiuto organico

pari al 60% del totale prodotto in tutta la Liguria. Preoccupazioni sono state espresse dai residui solidi e liquidi che l’impianto produrrebbe durante i cicli di lavorazione. Se la parte solida costituita da compost fertilizzante èda conferire in altro impianto, la parte liquida, secondo il progetto andrebbe solo decantata in una vasca di raccolta priva di controllo batteriologico costante e scaricata nel torrente Scrivia in quantità variabili comprese tra i 9 e i 50 metri cubi giornalieri con evidenti pericoli di inquinamento delle acque. Da questo punto di vista, come ha spiegato l’assessore Pezzan il progetto Energa stride con il protocollo giuridico per la rigenerazione ambientale del corso d’acqua “Contratto di Fiume” in cui è stato inserito la Scrivia. Purtroppo, come ha ricordato il Sindaco Spineto, a volte non basta avere la legge dalla propria parte

e occorre lottare per riaffermare il diritto alla tutela del territorio specialmente quando ci sono interessi economici in gioco. La notizia più importante della serata, prima anticipata dal membro del comitato Cosso e successivamente confermata dal Sindaco di Isola, è che la regione Piemonte ha chiesto e ottenuto di entrare a pieno titolo nella vicenda perché molti comuni del Basso Piemonte utilizzano l’acqua della Scrivia per rifornire i loro acquedotti. La pratica Energa a questo punto seguirà un iter normale affrontando lo scoglio imprevisto di Valutazione di Impatto Ambientale “V.I.A”. prima di arrivare all’ultimo atto della Conferenza di Servizi. Comitato e amministrazioni coinvolte avranno dunque più tempo per prepararsi e valutare iniziative istituzionali e popolari comuni. Renato Piras

In arrivo un Natale di meraviglie al Designer Outlet di Serravalle

SERRAVALLE SCRIVIA - Quest’anno le feste al Serravalle Designer Outlet si preannunciano all’insegna della gioia e del divertimento. Chi desidera fare acquisti ancor più vantaggiosi non può perdersi venerdì 27 novembre il “Black Friday”, l’attività promozionale che permetterà di acquistare i regali di Natale con un ulteriore sconto del 30% sui prezzi outlet, nei negozi aderenti all’iniziativa. Nei weekend di dicembre al Designer Outlet i più piccoli potranno incontrare i personaggi di Masha e

Orso e visitare la loro casa, l’unica presente in Europa, che sarà nel Centro. Sabato 5 dicembre e per ogni weekend di tutto il mese i bambini potranno incon-

trare Babbo Natale. Splendide decorazioni, simpatici Schiaccianoci e la magia delle feste si rifletteranno nel Centro di Serravalle dove tutte le vetrine dei negozi saranno addobbate. Sarà inoltre predisposta una speciale buca delle lettere dove i bambini potranno spedire le loro letterine indirizzate a Babbo Natale. Al termine della campagna, ne sarà estratta una e il piccolo autore riceverà uno speciale voucher da 500 euro da spendere nei negozi di giocattoli e realizzare i propri

desideri. Anche gli adulti avranno modo di divertirsi, approfittando delle tantissime idee regalo proposte dai Centri McArthurGlen, a prezzi scontati fino al 70%. Inoltre i visitatori potranno partecipare a un concorso studiato appositamente per loro: acquistando un prodotto di valore uguale o superiore a 100 euro, riceveranno un gratta e vinci con il quale potranno vincere 100 euro in gift card per lo shopping all’outlet e partecipare all’estrazione finale di un’ulteriore gift card da 1.000 euro.

IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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Giovedì 19 novembre 2015

In Breve

SERRAVALLE SCRIVIA/SPORT

Gara di pesca alla trota a coppia

Domenica 15 novembre si è svolta la “Gara di pesca alla trota, a coppia a sorpresa”, presso il torrente Scrivia, nella pittoresca zona sottostante la parte antica del borgo di Serravalle. Parecchie le società sportive che hanno partecipato all’importante evento, tra cui la Società Pesca Savonese col campione di pesca alla trota al tocco, Torterolo, la società SPAUVS di Busalla, la società ADPS Val Lemme col suo campione Gianfraco Insacco. Circa quaranta i partecipanti, nutrita anche la partecipazione del gentil sesso e dei giovani. La manifestazione si è conclusa con la premiazione alla presenza del presidente della FIPSA della provincia di Alessandria Giuseppe Boscariol, che ha ringraziato gli organizzatori nella figura di Gianfranco Pallavicini ed i presenti, dando loro l’arrivederci all’anno prossimo. NOVI LIGURE/SOCIALE

“Aretè - Assistenza in rete”

Si è concluso con successo il progetto “Aretè - Assistenza in Rete” finanziato dalla Fondazione SociAL di Alessandria e promosso dalla Cooperativa Sociale Azimut di Alessandria. Partito, lo scorso febbraio, è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Novi Ligure e il Consorzio Intercomunale del Novese dei Servizi alla Persona, e si è rivolto a 92 donne disoccupate e/o inoccupate che hanno preso parte ad un!percorso formativo della durata di 30 ore finalizzato allo sviluppo di competenze professionali e riqualifica di quelle acquisite dall’esperienza pratica, relative al profilo dell’assistente familiare e dell’assistente all’infanzia. Il progetto, inoltre, permette di mettere in contatto il personale qualificato (baby sitter, colf, badanti) con le famiglie che hanno l’esigenza di affidare i propri cari o la cura della propria casa in mani sicure e affidabili. Per appuntamenti e informazioni si può telefonare o scrivere (tel. 0143.322503 e.mail: areaprogettiazimut@gmail.com). Tra le 46 partecipanti al Corso di Assistente all’Infanzia c’era anche Arianna Merlo che ha da poco aperto l’asilo nido domiciliare “C’era una volta” a Pozzolo Formigaro. La struttura può ospitare 5 bambini e bambine, di età compresa tra i 3 e i 36 mesi. Il nido domiciliare è situato in una casa al piano terra, con ingresso diretto al giardino e all’orto e rivolge il suo servizio a genitori che scelgono per i loro figli, grazie al ristretto rapporto numerico educatrice bambino, un ambiente familiare dove possono sentirsi coccolati come a “casa”. NOVI LIGURE/TEATRO

Claudio Batta al Giacometti

Sabato 5 dicembre al Teatro Giacometti andrà in scena “Agrodolce” lo spettacolo che l’attore Claudio Batta ha scritto in collaborazione con Riccardo Piferi e Marco Targaste (produzione Officine Falso Movimento s.r.l.), per la regia Riccardo Piferie che sta portando in giro per l’Italia dal 2010. Claudio Batta, nato a Milano il 10 agosto 1968, è noto al grande pubblico nel personaggio di Capocenere “l’enigmista” di Zelig Circus. Ma Capocenere non è che uno dei personaggi di Claudio, così come il cabaret non è che uno dei settori in cui ha espresso il suo talento. Batta nasce dal teatro dove recita in opere di vario genere tra il 1990 e il 1993 con la compagnia Tempi Moderni, da Agata Christie ad Anton Cechov, da Michael Frayn a Georges Feydeau. “Agrodolce” porta lo spettatore a riflettere sulla tematica dell’alimentazione e degli sprechi con ironia e intelligenza, il tutto condito con una buona dose di sane risate. Il biglietto, che costa 5 euro, è già in vendita presso la biblioteca civica (0143.76246; 0143.78194) e si potrà acquistare in Teatro la sera dello spettacolo. Vittorio Daghino


IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

Giovedì 19 novembre 2015

Tortona Il racconto della giovane, in città da venerdì sera, a Radio PNR

Marzia Calvi a Parigi dopo la strage

Marzia Calvi, al centro, con le amiche davanti al Museo del Louvre; a destra: primo piano di Marzia Calvi

TORTONA - Venerdì 13 novembre Parigi è stata sconvolta da un attacco di terroristi che hanno ucciso 129 persone, soprattutto giovani, e ne hanno feriti altri 300 colpevoli solo di essere nei luoghi dove è scoppiata la follia omicida. Nella capitale francese in quelle tragiche ore c’era anche una giovane tortonese, Marzia Calvi, che ai microfoni di Radio PNR, la radio diocesana, ha raccontato come ha vissuto i momenti successivi all’attentato. Queste le sue parole che potranno essere ascoltate in streaming sul sito www.radiopnr.it Dove ti trovavi? Venerdì sera stavo arrivando a Parigi dall’aeroporto per incontrare delle amiche dell’Erasmus che avevo fatto lì. Appena scesi dall’aereo sono iniziati ad arrivarci messaggi chiedendoci come stavamo. Non avevamo capito bene. Ma quando siamo arrivati in prossimità della città, abbiamo visto moltissima

polizia, con messaggi che passavano sui cartelloni invitando a recarsi in luoghi sicuri. La nostra linea di metropolitana (RER) passava dallo Stadio, dove salivano sul treno alcune delle persone che stavano ancora evacuando. Abbiamo visto visi sconvolti. Altre nostre amiche erano già arrivate in appartamento, che il caso ha voluto, fosse proprio nella zona degli attentati. Quali le vostre reazioni… Non capivamo bene neanche noi che cosa stesse succedendo. In realtà la TV francese non aggiornavano molto le notizie, e quello che sapevamo arrivava soprattutto dall’Italia. Possiamo dire che la situazione sembrava quasi fosse meno grave, ascoltata dai media della Francia, rispetto a quanti, emergeva, dall’Italia. In realtà c’era una calma surreale. Sabato poi abbiamo sentito notizie più forti e poi le parole del Presidente Hollande e del Primo ministro che hanno parlato di guerra.

Per le strade cosa stava succedendo? Per le strade c’era estrema compostezza. Sabato non c’era molta gente in giro, perché lo stato aveva detto di evitare di uscire. Noi comunque abbiamo fatto un giro, ed abbiamo deposto un fiore sui luoghi delle stragi. C’era compostezza e si era creato un silenzio naturale, e molta unità, perché in Place de la Republique, autonomamente, le persone si sono organizzate per deporre pensieri, fiori, lumini, ma in modo rispettoso e composto. Vi siete fatta idea di perché hanno colpito proprio Parigi? Sicuramente il luogo: il quartiere degli attentati è la zona dei giovani, della vita e della spensieratezza. Noi stesse saremmo dovute uscire e recarci nei locali che ci sono in questa zona. Secondo me si è voluto inviare il messaggio di voler attentare alla vita quotidiana, soprattutto dei giovani e colpire al cuore la società.

TORTONA - Il concorso per i bambini dai 6 ai 12 anni organizzato della Biblioteca Civica

Aperte le iscrizioni per “Il Mangialibro” TORTONA - Sono aperte, presso la Biblioteca Civica “Tommaso de Ocheda” le iscrizioni per la nuova edizione del concorso a premi “Il Mangialibro”, rivolto ai bambini dai 6 ai 12 anni. L’iscrizione gratuita, ma obbligatoria, deve avvenire compilando apposito modulo, reperibile anche sul sito del Comune di Tortona, entro l’11 dicembre. Come in passato, i partecipanti verranno suddivisi in tre fasce di età: small, medium e large, e avranno accesso ad una selezione di testi adatti alla categoria di appartenenza. Il volume scelto potrà essere tenuto in prestito da un minimo di una settimana ad un massimo di un mese. Alla riconsegna il partecipante dovrà esprimere un voto sul libro letto e rispondere ad una domanda sul contenuto. Il concorso inizierà l’11 gennaio 2016 e si concluderà l’8 aprile. Già iniziati, invece,

gli incontri del Giovedì in Biblioteca, nell’ambito del Progetto “Nati per leggere”, che in quest’edizione affronta il tema “Storie di mostri… solo per bambini coraggiosi”. La conclusione è prevista per il 5 maggio 2016. La Biblioteca, che ha sede nell’ex Palazzo comunale di Tortona, offre anche altre interessanti proposte per le scuole, tra cui le visite guidate, le letture sui miti greci e le letture sul tema “Cibo,

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TORTONA - Operativo dal 17 novembre tutti i martedì

Aperto lo sportello del progetto “Diecidecimi” del Lions Club

TORTONA - E’stato inaugurato martedì 17 novembre, presso il Comune di Tortona, lo sportello del progetto Lions “Diecidecimi”, finalizzato a fornire occhiali da vista alle persone a basso reddito, in difficoltà economica, quando tale spesa risulti indispensabile, soprattutto per bambini e anziani. Il primo martedì di ogni mese, dalle ore 10 alle 12, i volontari Lions saranno presenti presso il Settore Servizi alla Persona e alla Comunità del Comune di Tortona, per accogliere le domande. Esse dovranno essere corredate da DSU ISEE, prescrizione medico-oculistica e documento d’identità del richiedente. Le richieste ver-

ranno successivamente valutate dal Comitato Lions referente per il progetto Diecidecimi, per poter procedere alla donazione degli occhiali. L’inaugurazione si è svolta in Sala Romita, alla presenza delle autorità cittadine e dei Lions, fra cui il Governatore del Distretto, Nino Emilio Rinaldi, i Vice Governatori, Daniela Finollo Linke e Giovanni Castellani, il presidente Lions Tortona Host, Valentina Ciparelli, il presidente Lions Tortona Castello, Marinella Periti Marcianò, il presidente Lions Valli Curone e Grue, Maria Cosentino Pagano e il presidente del Lions Castelnuovo “Matteo Bandello”, Magda Pasquali Guarnone.

PONTECURONE - Il 21 e il 22 novembre due eventi

Nuovo impianto di videosorveglianza e Giornata del Ringraziamento

PONTECURONE - Sabato 21 novembre, alle ore 17, presso l’Oratorio San Francesco l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Ernesto Nobile, organizza un incontro informativo sulla sicurezza per presentare il progetto di integrazione dell’impianto di videosorveglianza cittadino con il sistema di letture delle targhe, a cura della ditta OHB - CGS. Interverranno il Cap. Roberto Ghiorzi, Comandante Compagnia Carabinieri di Tortona, il Mar. Vincenzo De Felice Comandante Stazione Carabinieri di Pontecurone e Paolo Bonissone Comandante della Polizia Municipale. Domenica 22 novembre il Comune, in collaborazione con gli autotrasportatori e gli agricoltori del paese, organizza la tradizionale Festa del Ringraziamento. Alle ore 9 ci sarà il ritrovo dei mezzi agricoli in via Roma e di quelli industriali in via Torino e alle ore 10.30 nella chiesa di Santa Maria Assunta il parroco don Paolo Caorsi celebrerà la Santa Messa. Al termine ci sarà il rinfresco.

L’ARTE DELLA TRADIZIONE NEL TERZO MILLENNIO

natura e gusto nei libri per l’infanzia”. Inoltre vengono proposti alcuni laboratori per la scuola dell’Infanzia e primaria sul tema “I personaggi di Emanuele Luzzati “ e sulla costruzione del libro secondo il metodo Munari. Anche quest’anno, dunque, la Biblioteca Civica di Tortona si pone a servizio anche dei più piccoli e delle loro famiglie, offrendo un ricco programma di attività ludico e culturali.

Relazione dell’ARPA sulle analisi dell’acqua contaminata

TORTONA - In seguito al possibile superamento della soglia di contaminazione delle acque nei Comuni di Tortona e Castelnuovo Scrivia, per la perdita di benzina verde a seguito dell’effrazione dolosa all’oleodotto ENI Sannazzaro-Fegino, l’ARPA si è attivata per eseguire le attività di messa in sicurezza e accertamento ambientale. In particolare, il Dipartimento Territoriale dell’ARPA di Alessandria ha provveduto al controllo della qualità delle acque sotterranee a valle dell’area, prelevando e analizzando in tempi successivi campioni di acqua in pozzi privati. Si evidenziano concentrazioni elevate nei pozzi situati nelle immediate vi-

cinanze del punto di rilascio e l’interessamento di un primo pozzo del Comune di Castelnuovo Scrivia. Successivamente si è deciso di prelevare campioni anche dal torrente Scrivia, le cui analisi non hanno però riportato compromissioni da prodotti idrocarburici. ARPA continuerà a monitorare la situazione, e così farà ENI; per ora è possibile consultare le tabelle con tutti i rilievi in dettaglio: la relazione pervenuta dall’ARPA con gli esiti delle analisi è infatti disponibile sul sito del Comune di Tortona (sezione Amministrazione trasparente, informazioni ambientali). Silvia Gilardenghi

Res Antiqua Restauri, perizie, catalogazioni Via Plana n. 81 - Tel. 338/9702852 27058 VOGHERA (PV)



IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

Giovedì 19 novembre 2015

17 LUNGAVILLA - Il 22 novembre all’Auditorium

“Una fisarmonica da... Oscar”

Una fisarmonica della ditta Dallapé

STRADELLA - Domenica 29 novembre, alle ore 21, il Teatro Sociale di Stradella (TESS) ricorda il maestro e compositore pavese Gianfelice Fugazza ospitando la serata finale della V^ Rassegna Musicale Nazionale “GianFelice Fugazza”, prestigioso evento organizzato dal Nuovo Centro Didattico Musicale Italiano (NCDMI) di Castelfidardo”. La manifestazione vuol essere anche un momento di incontro tra due realtà, Stradella e Castelfidardo, che hanno fatto la storia della fisarmonica mondiale. L’intitolazione della V Rassegna al pavese Gianfelice Fugazza, Oscar della fisarmonica, è un ulteriore motivo di compiacimento. Il pavese GianFelice Fugazza (19222007), figura poliedrica legata al mondo della musica, è considerato a livello internazionale, uno dei più notevoli e versatili esponenti italiani nel settore della letteratura fisarmonicistica. Come compositore, fu aperto a vari linguaggi

e stili musicali, restando fondamentalmente legato alla tradizione, effettuando ricerche e sperimentazioni, più che sulle forme e le strutture musicali, sul suono e sul timbro, attraverso l’elettronica e i nuovi strumenti. Al di là della sua versatilità, l’importante esempio di uomo ed artista che egli ci lascia è almeno duplice: per la capacità di sapersi sempre aggiornare con serietà, impegno ed umiltà, ma anche con la forza dell’intuizione di chi sa seguire con naturalezza e grande apertura mentale il mutare dei tempi. Il Nuovo Nuovo Centro Didattico Musicale Italiano ha lo scopo di aggregare le scuole italiane di musica non statali, in particolare quelle private, promuovendo l’aggiornamento della didattica musicale e la ricerca nell’ambito dell’educazione musicale. La rassegna è rivolta a tutti i musicisti italiani (o stranieri, ma residenti regolarmente in Italia) e specialmente agli studenti delle scuole musicali di ogni

ordine e grado. Gli scopi principali sono quelli di promuovere la cultura (e in particolare la didattica) musicale, specie presso le giovani generazioni e ricordare - annualmente e in modo concreto - quei musicisti la cui attività abbia contemplato, in modo significativo, anche la didattica musicale. L’obiettivo dell’edizione 2015 è stato quello di riconoscere i migliori talenti espressi dalla rassegna e di produrre un CD contenente le migliori esecuzione delle musiche (selezionate) del musicista Gianfelice Fugazza, quale premio e promozione dei più meritevoli e, nel contempo, omaggio e documento tangibile all’arte del musicista inoltre si favorirà la pubblicazione di quei lavori, di “composizione per la didattica” e/o di trascrizione - arrangiamento (su musiche di Fugazza), ritenuti meritevoli. Insieme agli allievi del Corso di fisarmonica del Conservatorio di Milano, quali Ospiti d’onore della serata, si esibiranno i maestri Sergio Scappini, Michele Bracciali, Augusto Comminesi e Massimo Pitzianti. La manifestazione sarà divisa in due parti. Nella prima ci sarà l’esibizione dei migliori talenti selezionati nel concorso e nella seconda parte la presentazione del cd monografico “La musica per fisarmonica” di GianFelice Fugazza a cura del Conservatorio di Milano. L’intermezzo dello spettacolo prevede un momento particolarmente significativo: in anteprima assoluta sarà presentata al pubblico la prestigiosa “Fisarmonica – Organfisa – Liturgica” prodotta in due soli esemplari nei primi anni Quaranta dalla ditta Dallapé e restaurata da Claudio Beltrami. La seconda copia, donata a Papa Pio XII nel 1943, fu in quell’occasione suonata proprio da Gianfelice Fugazza.

BRALLO DI PREGOLA - Il 20 novembre prosegue la rassegna “Musici, poeti e giullari”

“Milano canta e spara” al castello Malaspina

BRALLO DI PREGOLA Canzoni originali, aneddoti, brevi racconti, ironia, tutto ciò che serve per parlare di Milano, e non solo, con l’aiuto di qualche brano dei grandi della canzone d’autore milanese come Gaber, Jannacci, Valdi. Ecco a voi “Milano canta e spara” lo spettacolo con Stefano Covri, scritto con Fabrizio Canciani (insieme nella foto) che andrà in scena al castello Malaspina di Pregola venerdì 20 novembre, alle ore 21.30, all’interno della rassegna “Musici, poeti e giullari”, curata da Flavio Oreglio. Un “city sightseeing” alternativo tra presente e passato, tra storie su cui si può costruire un blues o una ballata e notti fumose piene di mistero che ti ispirano del jazz. Raymond Chandler diceva: “Forse dio ha creato Boston in una domenica piovosa”.

Di sicuro c’era molta nebbia quando ha creato certi quartieri di Milano. Ecco allora un viaggio che diventa parola, poesia, musica; con l’ironia che diventa canzone. Estroso chitarrista, cultore di jazz e fingerpicking e cantautore ironico e intimista, Covri ha ricevuto riconoscimenti importati nell’ambito della canzone d’autore tra cui il “Premio Città di Recanati”. Ha pubblicato l’album “Attimi” presentato al MEI di Faenza e al “Premio Tenco”. Dal 2008 al 2011 è stato in tour con lo spettacolo di teatro canzone “Delitti e Canzoni”, insieme allo scrittore e umorista Fabrizio Canciani con il quale ha pubblicato CD e libro omonimi. A marzo 2013, con il patrocinio della Fondazione Gaber, ha presentato al Piccolo Teatro Studio lo spettacolo “Com’è bella la

città” in duo con l’attore Gianfelice Facchetti, spettacolo che è stato anche rappresentato presso l’Isti-tuto dei Ciechi di Milano per il progetto del “Dialogo al buio”. Dal 2012 suona e collabora stabilmente con Ricky Gianco. In ogni serata della rassegna, oltre allo spettacolo, si potrà partecipare alla cena (inizio cena alle ore 19.30; inizio spettacolo alle ore 21.30). Cena più spettacolo 30 euro, 2 portate e menu diversi ogni settimana, 1 bottiglia di vino ogni 2 persone oppure 1 birra a testa e caffè. Consigliata la prenotazione. Solo spettacolo 10 euro con ingresso e consumazione fino a esaurimento posti: in questo caso non occorre la prenotazione. Per info si può telefonare o inviare una mail (tel. 347.0426767; info@castellomalaspina.it). m.c.

XVII Festival dei cori di Porana

LUNGAVILLA - E’ arrivato alla 17^ edizione il Festival dei cori di Porana diventando un’istituzione per il territorio pavese. Anche quest’anno, presso l’Auditorium di Lungavilla, la rassegna radunerà gruppi di diversi generi, dal gospel allo spiritual, fino al folk e popolare. L’appuntamento è per domenica 22 novembre, alle ore 15, con l’organizzazione curata dall’Associazione Porana Eventi. Il Festival è nato in memoria di don Sandro Magnani (a lungo parroco di Porana) e nel corso degli anni si è affermato per qualità e varietà di corali. Anche quest’anno ha avuto due vetrine ad Ottobre, per aiutare due associazioni che operano in Africa, S.O.S. Ospedale Bukavu e la Maison de Bethanie, in Togo. Il 22 novembre è in programma la manifestazione principale: prevede due sezioni, liturgica (cori che accompagnano le funzioni religiose in chiesa) ed extrali-

turgica (cori gospel, spiritual, lirica, con premi suddivisi per sezione). A giudicare i cori sarà la giuria critica presieduta da don Matteo Zambuto, sacerdote e cantautore pavese. Ci sarà anche un premio della giuria popolare (formata dal pubblico, in base agli applausi in sala) e un riconoscimento al miglior solista della kermesse. Per festeggiare poi il Natale Porana Eventi richiama i cori delle varie edizioni del festival la sera di S. Stefano, il 26 dicembre, per cantare le più belle melodie natalizie alla presenza di affermati personaggi della lirica (Gruppo Amici della Lirica dell’Oltrepò) e dei giovani partecipanti alla rassegna “Il Mulino In…cantato” diretta dal m° Gianfranco Boffelli. In questo caso non si tratta di partecipare a un concorso, ma di proporre gli auguri in musica secondo differenti stili e generi, improvvisando con i cantanti lirici i brani più conosciuti.



IL POPOLO

ATTUALITA’ RELIGIOSA

Giovedì 19 novembre 2015

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Giornata delle offerte per il Sostentamento dei sacerdoti

stinate al sostentamento dei nostri preti diocesani.

ROMA - Domenica 22 novembre, solennità di Cristo Re, la Chiesa celebra la XXVII Giornata Nazionale delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti. Queste Offerte dal nome significativo “Insieme ai sacerdoti” sono in vigore da più di 25 anni, ma sono ancora poco conosciute. Sono destinate non solo al proprio parroco ma a tutti i 36 mila sacerdoti diocesani che in Italia dedicano la propria vita all’annuncio del Vangelo e al servizio del prossimo e vengono raccolte dall’I.C.S.C. ovvero l’Istituto Centrale Sostentamento Clero che ha sede a Roma. Si tratta di un appuntamento importante, di un’opportunità per formare le comunità sul valore perequativo e solidale di questa forma di partecipazione alla vita della Chiesa, scaturita dalla revisione concordataria del 1984. Infatti da

ormai 30 anni i sacerdoti non ricevono più la “congrua” dallo Stato ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento, anche attraverso queste donazioni che sono anche deducibili. La Chiesa attraverso le sue molteplici attività pastorali e sociali, e soprattutto attraverso la presenza dei suoi sacerdoti, è molto importante per il bene del Paese. Nel 2014 sono state raccolte 110.831 offerte, per un totale di 10 milioni e 546 mila euro. L’iniziativa è promossa dal Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica e si avvale del supporto di una rete di 231 incaricati diocesani. Che cosa sono le Offerte per i sacerdoti? Sono offerte diverse da tutte le altre, perché sono espressamente de-

Chi può donare l’Offerta per i sacerdoti? Ognuno di noi. Per sé, per la famiglia o il gruppo parrocchiale. Importante è che il donatore corrisponda ad una persona fisica (ad esempio: Mario Bianchi e non “parrocchiani S. Giorgio”) Come posso donare? Con conto corrente postale n. 57803009 intestato a Istituto Centrale Sostentamento Clero - Erogazioni Libere, in banca (vedi foto in alto), con un contributo diretto all’Istituto Diocesano Sostentamento Clero, con carta di credito chiamando il numero verde CartaSì 800.825000 o sul sito on line (www.insiemeaisacerdoti.it). Dove vanno le Offerte donate? All’Istituto centrale sostentamento Clero, a Roma. Che le distribuisce equamente tra i circa 36 mila preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile decorosa: da 870 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, fino a 1.354 euro per un vescovo ai limiti della

pensione. Le Offerte sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita a servizio del Vangelo e del prossimo. E raggiungono anche 600 missionari nel Terzo mondo. Perché ogni parrocchia non provvede da sola al suo prete? L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e fedeli, e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della “Chiesa-Comunione” delineata dal Concilio Vaticano II. Che differenza c’è tra Offerte per i sacerdoti e l’obolo raccolto durante la Messa? È diversa la destinazione. Ogni parrocchia infatti dà il suo contributo al parroco. Che può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento. È pari a 7 centesimi al mese per abitante. E nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5.000 abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria.

ROMA - La Giornata “Pro Orantibus” si terrà sabato 21 novembre nella festa della presentazione di Maria al tempio

La preghiera della Chiesa per le comunità di vita contemplativa

ROMA - Il 21 novembre la Chiesa celebra la “Giornata Pro Orantibus” che fu istituita da Pio XII, proprio il 21 novembre del 1953, nella memoria liturgica della Presentazione di Maria al Tempio. In questa data tutti i fedeli sono invitati a rendere grazie al Signore per il dono della vita claustrale e in particolare per tanti fratelli e sorelle che nei conventi di clausura di tutto il mondo contribuiscono all’edificazione del Regno di Dio elevando al Signore una preghiera incessante e continua. La Giornata invita a rivolgersi verso i monasteri, per sostenerli con l’aiuto spirituale e materiale, e ricorda all’uomo contemporaneo, spesso immerso nei ritmi convulsi e frenetici della vita moderna, l’importanza di porre al centro della propria esistenza Gesù Cristo e la preghiera. “Pro Orantibus”, nata come occasione di aiuto materiale alle Comunità di vita contemplativa claustrale, si è sviluppata negli anni come opportunità per riproporre ai cristiani di tutte le latitudini il “mistero della contemplazione, che è componente essenziale della vita di ogni credente in Cristo a cui, con

La professione solenne di Suor Sara Fedele, monaca clarissa nel monastero di Citta della Pieve

una vocazione di speciale consacrazione, sono chiamati in modo permanente uomini e donne che, donandosi interamente a Dio, nella penitenza, nella preghiera e nella lode, offrono alla Chiesa questo loro servizio per il bene comune”. La finalità di questa ricorrenza è quella di ricordare le sorelle e i fratelli che, con la costante offerta della preghiera e della stessa vita nel più grande nascondimento, costituiscono una “parte molto speciale” del popolo cristiano. I monasteri, sono luoghi nei quali tutti possono beneficiare del sostegno della preghiera, di un consiglio sapiente, di un riposo spirituale, poiché fra le mura antiche o nuove dei chiostri le monache vivono quei valori, che lo spirito umano sente necessari e verso i quali è ri-

volto. La Giornata “Pro Orantibus”, che quest’anno cade all’interno dell’Anno della Vita Consacrata, in programa fino al 2 febbraio 2016, costituisce anche l’occasione per dare un aiuto concreto ai monasteri più poveri. Per esprimere il proprio sostegno è possibile rivolgersi al Segretariato Assistenza Monache che ha sede a Roma (tel. 06.69881472; email: assistenza.monache@ccscrlife.va), presieduto dal Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Questo organismo da più di 60 anni si prende cura delle claustrali. La sua storia affonda le radici nella paterna sollecitudine di Pio XII che, nel novembre del 1950, emanò la Costituzione Apostolica “Sponsa

Christi” come segno di particolare stima verso la vita claustrale. Nell’immediato dopoguerra, infatti, molti monasteri erano ridotti in macerie a causa dei bombardamenti e i danni erano notevoli. Le monache, come tutto il popolo, erano ridotte in grande miseria. L’appello di Pio XII non cadde nel vuoto: l’allora Congregazione per i Religiosi promosse una verifica capillare della situazione. Il 12 gennaio 1953 veniva istituito il Segretariato di Assistenza a favore della Claustrali e a fine anno la Giornata di preghiera. Il Segretariato, in stretto rapporto con la Congregazione per Vita Consacrata, si occupa del sostegno alle monache bisognose di cure e delle Comunità claustrali che non hanno sufficienti mezzi di sostentamento. Tutto ciò attraverso diverse attività tra cui la produzione e la vendita di biglietti augurali, la diffusione della rivista “Pro Orantibus” e l’accoglienza. Le necessità dei monasteri del mondo, che sono più di 500, variano dalla formazione delle novizie ai viveri e ai medicinali per le monache più anziane. d.c.

Perché donare l’Offerta se c’è già l’8xmille? Offerte e 8xmille sono nati insieme. Nel 1984, con l’applicazione degli accordi di revisione del Concordato. L’8xmille oggi è uno strumento ben noto, e non costa nulla in più ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora le Offerte coprono circa il 3% del fabbisogno, e dunque per remunerare i nostri sacerdoti bisogna ancora far riferimento all’8xmille. Ma vale la pena farle conoscere perché questo dono indica una scelta consapevole di vita ecclesiale. E raggiunge anche i sacerdoti di parrocchie piccole e lontane. Perché si chiamano anche offerte deducibili? Perché si possono dedurre dal reddito imponibile nella dichiarazione dei redditi fino a un massimo di 1.032,91 euro l’anno. Se a donare sono famiglie o gruppi parrocchiali, è importante l’Offerta sia a nome di una sola persona, ai fini della deducibilità. (Sovvenire.it)

ROMA - Il 21 e 22 novembre nella Casa Generalizia

Il centenario delle Piccole Suore Missionarie della Carità

ROMA - Le Piccole Suore Missionarie della Carità della Congregazione fondata da San Luigi Orione, in occasione delle celebrazioni del centenario di fondazione, organizzano nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 novembre, presso la Casa Generalizia il Convegno storico-culturale dal titolo “Piccole Suore Missionarie della Carità (PSMC) 100 anni: gratitudine, passione, speranza... per svegliare il mondo!” La moderatrice sarà Emanuela Cafarelli. Sabato 21, alle ore 15.30, dopo i saluti di benvenuto e l’introduzione, ci sarà la relazione sul tema: “100 anni annunciando il Vangelo della Carità. PSMC: un nome, una missione, il Voto di Carità” a cura di Madre Maria Mabel Spagnuolo, Superiora gene-

rale Piccole Suore Missionarie della Carità. Seguirà la proiezione del video storico a cura di Suor Maria Alicjia Kedziora. Poi sarà presentata la relazione “Le PSMC a Montesacro: dalla scuola CIAC ad oggi” con foto e testimonianze per riscoprire la storia della Casa Generalizia delle suore orionine. In conclusione dei lavori, alle ore 19 “Festeggia con noi!” con un ricco rinfresco per celebrare insieme i primi 100 anni della Congregazione. Domenica 22 novembre, alle ore 10 sarà celebrata la S. Messa di ringraziamento. Presiede il sacerdote orionino don Achille Morabito. Nel corso della celebrazione sarà esposta la reliquia del sangue di San Luigi Orione.


Antola al Po

IL POPOLO

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Giovedì 19 novembre 2015

Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

Tortona Sabato scorso in Seminario con l’Azione Cattolica dei Ragazzi

“In-Con-Tra”, la festa delle famiglie

TORTONA - Sabato 14 novembre presso il Seminario di Tortona si è svolta, come ogni anno, la festa delle famiglie organizzata dall’Azione Cattolica Ragazzi. Un incontro in cui i ragazzi hanno potuto ritrovare amici ed educatori conosciuti durante i campi estivi in Casa Alpina a Brusson. Dopo un primo momento di accoglienza e presentazione dell’inno “Viaggiando verso Te” che sarà la sigla dell’anno associativo, i ragazzi insieme ai loro genitori si sono cimentati in diversi giochi di squadra.

Al termine dei quali gli adulti hanno partecipato a un momento di riflessione curato da don Paolo Padrini, mentre gli educatori hanno aiutato i ragazzi a sottolineare gli atteggiamenti di missione, ascolto e fiducia che hanno precedentemente sperimentato durante il gioco. A questo punto tuti i numerosi presenti si sono recati tutti in chiesa per un momento di preghiera guidato dall’assistente don Claudio Baldi e per ascoltare l’intervento del presidente diocesano dell’Azione Cattolica Raffaele Bonaventura. Dopo il momento conviviale della ce-

na, grazie ad alcune famiglie che si sono messe particolarmente in gioco, è stato realizzato un sabato sera alternativo fatto di giochi, scenette, canzoni e tante risate, senza dimenticare un momento di raccoglimento per i tragici avvenimenti di Parigi. Il momento conclusivo del video con le foto dell’estate passata in Casa Alpina è stato un’occasione per rivivere quei momenti e al tempo stesso un ottimo modo per invitare chi ancora non ha fatto questa esperienza a ritrovarsi tutti insieme a Brusson. Veronica Ferrari

VOGHERA - Il 15 novembre la cerimonia per San Martino, patrono della fanteria, e per gli 81 della sezione locale

Anniversario dell’Associazione Nazionale del Fante

VOGHERA - Domenica 15 novembre alle ore 10, presso il Museo storico “Giuseppe Beccari” si è svolta la cerimonia per la ricorrenza di San Martino patrono dell’arma di fanteria che ha coinciso con i festeggiamenti dell’81° anniversario della fondazione della locale sezione dell’Associazione Nazionale del Fante. Sono stati anche ricordati i 19 carabinieri uccisi il 12 novembre 2003 a Nassyria in seguito a un vile attentato. La manifestazione è iniziata fuori dai locali del museo, dove è posto il monumento al Fante, con l’alzabandiera da parte di un cadetto della scuola militare Teulié, fondata a Milano nel 1802 da Napoleone Bonaparte, mentre gli alunni della scuola elementare “Edmon-

do de Amicis” di Voghera hanno intonato con tutti i partecipanti l’inno di Mameli, la bandiera, in segno di lutto per le vittime di Parigi, è stata posta a mezza asta. E’ seguita la deposizione della corona di alloro al monumento. Poi in corteo tutti si sono recati al Museo per la Santa

messa officiata da Padre Guglielmo Bozzo. Erano presenti Sara Morrone Viceprefetto Aggiunto di Pavia, Daniele Bosone Presidente della Provincia di Pavia, gli assessori Gianfranco Geremondia e Alida Battistella, i sindaci di Pietra de’ Giorgi Gianmaria Testori e di Lirio Alessio Ca-

gnoni, i gonfaloni dei comuni di Voghera, Pietra de’ Giorgi e di Lirio, i labari del Nastro Azzurro, dell’ANAI Autieri, del Fante, le bandiere dell’Assodarmi dei Marinai dei Gruppi di Tortona e di Broni-Stradella, della sezione del Fante di Voghera, Torrazza Coste, Casorate Primo e Varzi, dell’Associazione Nazionale carabinieri, della CRI di Voghera, degli Alpini, dei Bersaglieri, dei Finanzieri. C’erano anche due Cadetti della scuola militare Teuliè, le Crocerossine e numerosi cittadini. La cerimonia è stata coordinata da Giorgio Andreoni, presidente della sezione vogherese dell’Associazione Nazionale del Fante. Giuseppe Calore

Con Calyx tra natura e storia alla scoperta del tartufo di San Sebastiano

SAN SEBASTIANO CURONE Domenica 22 novembre in occasione dela fiera nazionale del tartufo per conoscere meglio questo misterioso prodotto, i suoi luoghi e i protagonisti della sua ricerca, l’associazione Calyx organizza un’escursione con visita guidata alla scoperta di San Sebastiano Curone e delle sue campagne. Il ritrovo è previsto per le ore 9.45 all’ingresso del centro storico di San Sebastiano Curone, davanti all’agenzia bancaria Cariparma. Dopo la presentazione dei veri protagonisti del mondo del tartufo ossia i cani, seguirà una dimostrazione di ricerca e

si potrà vedere come avviene l’addestramento di questi prodigiosi “nasi” viventi. Si farà quindi una breve passaggiata nelle campagne che lambiscono il piccolo borgo per conoscere le caratteristiche ambientali essenziali per la crescita dei preziosi frutti ipogei, si proseguirà attraverso i vicoli medievali del borgo, che, pur trovandosi in Piemonte, racconta ancora nei colori e nelle architetture delle case del suo passato ligure quando i signori locali si chiamavano Doria e Fieschi e da qui si passava per andare e venire tra Genova e Milano con carichi di sale e di grano.

Ci sarà poi la visita alla piazza in stile Liberty, che testimonia l’importanza del centro anche in epoca recente. Le attività avranno termine intorno alle 13. Per partecipare alla passeggiata è richiesta la prenotazione entro la mattinata di sabato 21 novembre (tel. 347.5894890 o 349.5567762; calyxturismo@gmail.com) Per il pranzo i partecipanti potranno scegliere se fare degli assaggi alle bancarelle della fiera oppure optare per un menù di degustazione tartufi presso i ristoranti e le strutture agrituristiche di San Sebastiano e delle zone limitrofe aderenti all’evento.

TERRITORIO

TORTONA - Il 21 novembre nella chiesa di S. Maria Canale

Il concerto “I suoni dell’anima” per sostenere i ragazzi del Minifal TORTONA - Sabato 21 novembre alle ore 20.45 presso la chiesa di Santa Maria Canale sarà concerto di beneficenza “I Suoni dell’Anima”, organizzato dall’associazione “Amici della Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus” con il contributo del Lions Club Tortona Host. Si esibiranno il soprano Tomoko Okabe e il maestro Umberto Battegazzorre (nella foto sotto). L’ingresso è a offerta e i proventi saranno devoluti al corso Minifal per ragazzi disabili che ha sede presso la Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus di Tortona. Il Minifal nasce nel 2013 per venire incontro alle esigenze di soggetti disabili adulti e delle loro famiglie. Il raggiungimento della maggiore età, con la conseguente uscita dal circuito scolastico, spesso rappresenta un momento critico per queste persone, che si trovano da un giorno all’altro senza servizi e spazi a

loro specificamente dedicati, e per i genitori che devono farsi totalmente carico della loro gestione sia dal punto di vista del tempo sia delle attività da proporre. Il Minifal rappresenta anzitutto un luogo che i ragazzi possono vivere come proprio, dove stare in compagnia e stringere legami, sentendosi il più possibile come tra amici. Lo spirito che anima questo gruppo è, infatti, quello di facilitare i rapporti umani, creando momenti di socializzazione e incoraggiando il sostegno reciproco tra gli utenti. Grazie alla presenza di due psicologi e un’educatrice professionale, inoltre, vengono proposte attività che mirano a promuovere le autonomie personali, sostenere e potenziare le loro risorse, con particolare attenzione ai bisogni e agli interessi di ognuno. Il gruppo può anche contare sull’aiuto di molti volontari.

CIGOGNOLA - Mostra, spettacolo e mercatino al femminile

“Donna al centro” contro la violenza

CIGOGNOLA - Il prossimo 25 novembre sarà la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999 per puntare i riflettori su un dramma di portata mondiale, che si consuma sempre più spesso all’interno della mura domestiche, senza distinzione di età, ceto sociale e paese d’origine. Anche la civica biblioteca di Cigognola e l’associazione culturale L’Officina delle Buone Idee vogliono donare il proprio contributo perché si mediti su un fenomeno così duro da debellare. La Giornata per combattere la violenza contro le donne sarà celebrata da sabato 21 novembre a domenica 6 dicembre. Il 21 novembre, alle ore 17.30, sarà inaugurata presso il Polo Civico-Culturale di Valle Cima, la mostra fotografica Donna al Centro di Andrea Losio. Andrea Losio, classe 1971, vive e lavora a Stradella. È arredatore, designer, pittore, scultore, fotografo, viaggiatore. Le sue opere, oltre ad essere state esposte in varie mostre, impreziosiscono anche gli ambienti progettati. Sarà, inoltre, presentato il corto “Destino” di Emiliano Denari, con Manuela Malaga, Enzo Aria, Emiliano Denari, Marco Denari e Grazia Chiesa.

Destino è un film della durata di circa quindici minuti che, realizzato senza budget, con mezzi d’emergenza e costruiti per l’occasione, tratta in maniera molto efficace il tema della violenza di genere. La mostra proseguirà sino al 6 dicembre e sarà visitabile il sabato e la domenica dalle ore 16 alle ore 19 o, su appuntamento (tel. 338/7224628). Domenica 22 novembre, nell’ambito della rassegna Guarda un libro - D’autunno, di lettere, di scena”, sempre nella sala conferenze del Polo Civico-Culturale, alle ore 17.30, sarà rappresentata la lettura scenica de Il Dio del massacro, tratta dall’omonima pièce di Yasmina Reza. L’intera rassegna è curata da SideCar Studio e la lettura di domenica sarà interpretata da Zelinda Gasparini, Elisa Califano, Enzo Arìa e Claudio Landolfi. Domenica 6 dicembre, dalle ore 9 alle ore 18, nella Tensostruttura di Strada Vallescuropasso, ci sarà Petali di solidarietà, un mercatino rigorosamente gestito da donne. Sarà presente anche un banchetto con gli oggetti realizzati dalle donne che compongono il consiglio comunale e dalle volontarie del Gruppo Comunale della Protezione Civile di Cigognola e il ricavato sarà destinato a favore del Centro antiviolenza LiberaMente di Pavia.


IL POPOLO Giovedì 19 novembre 2015

Opinioni a confronto La “guerra del latte” in difesa di un settore a rischio

Egr. Direttore, gli allevatori italiani hanno perso in un anno oltre 550 milioni di euro perché il latte viene pagato al di sotto dei costi di produzione, con una riduzione dei compensi di oltre il 20 per cento rispetto allo scorso anno su valori inferiori a quelli di venti anni fa mentre al consumo i prezzi non calano. Per questi motivi la “guerra del latte” si è estesa con decine di migliaia di allevatori dalle industrie ai supermercati delle grandi città da Roma a Torino, da Bologna a Venezia, da Bari a Milano, dove sono state portate anche le mucche a rischio di estinzione perché gli allevatori non riescono più a mantenerle. Nel passaggio dalla stalla allo scaffale i prezzi moltiplicano fino a quattro volte per il latte fresco con i centesimi riconosciuti agli allevatori che si trasformano in euro pagati dai consumatori. L’industria ha deciso unilateralmente di tagliare i compensi per il latte alla stalla di oltre il 20 per cento rispetto allo scorso anno, proponendo accordi capestro che fanno riferimento all’indice medio nazionale della Germania, con una manovra speculativa ingiustificata e quindi inaccettabile. Siamo di fronte, infatti, a una palese violazione delle norme poiché il prezzo corrisposto agli allevatori è inferiore in media di almeno 5 centesimi rispetto ai costi di produzione, che variano dai 38 ai 41 centesimi al litro secondo l’analisi ufficiale effettuata dall’Ismea in attuazione della legge 91 del luglio 2015 che impone che il prezzo del latte alla stalla debba commisurarsi ai costi medi di produzione. Il risultato è che nel 2015 hanno chiuso circa mille stalle, oltre il 60 per cento delle quali si trovava in montagna, con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia, sull’ambiente e sulla qualità dei prodotti. E quelle che sono sopravvissute, circa 35mila, non possono continuare a lavorare in perdita a lungo. A rischio c’è un settore che rappresenta la voce più importante dell’agroalimentare italiano con un valore di 28 miliardi di euro con quasi 180 mila gli occupati nell’intera filiera. In gioco c’è un patrimonio del Made in Italy alimentare che ha garantito all’Italia primati a livello internazionale, ma anche un ambiente e un territorio unico che senza l’allevamento rischia l’abbandono e il degrado. Roberto Moncalvo - presidente della Coldiretti

La professione di accompagnatore di media montagna

Egr. Direttore, L’Assemblea regionale ha approvato la legge che disciplina la professione di accompagnatore di media montagna. Il provvedimento intende migliorare la qualità dell’offerta turistica per coloro che frequentano la montagna e creare nuove opportunità di lavoro in un momento di generale crisi occupazionale. In particolare, stabilisce che a tale figura professionale venga affidato l’accompagnamento in escursioni su terreni montani - con esclusione delle zone rocciose, dei ghiacciai e dei terreni innevati per i quali non è richiesto l’uso di tecniche e attrezzature alpinistiche. La professione di accompagnatore di media montagna -non viene a sovrapporsi a quella di accompagnatore naturalistico o di guida escursionistica ambientale e prevede, tra l’altro, l’iscrizione nell’albo speciale, la frequenza di specifici corsi di aggiornamento e l’assicurazione per la responsabilità civile. Si prevede inoltre che la Giunta regionale, nel definire con il Collegio nazionale delle Guide alpine i criteri per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di accompagnatore di media montagna, individui modalità che tengano conto di abilitazioni ed esperienze tecniche precedentemente acquisite e certificate che consentano anche alle guide escursionistiche ambientali la possibilità di accedere all’esercizio dell’attività di accompagnatore di media montagna previa acquisizione di apposita abilitazione. Gian Luca Vignale - Consiglio Regionale del Piemonte

Regime agevolato per l’acquisto di pellet per il riscaldamento

Egr. Direttore, tra le norme contenute nella legge di stabilità 2016 è stata inserito dal Governo il ripristino dell’aliquota ridotta al 10% per le cessioni di pellet (combustibile ricavato da segatura), che era stata innalzata al 22% con la legge di stabilità 2015. Con il nuovo anno, quindi, si ritorna a un regime agevolato per una modalità di riscaldamento delle case che si era rapidamente diffusa nelle famiglie per la sua praticità e convenienza rispetto ad altre fonti di calore. Una scelta opportuna e giusta, quella compiuta dal Governo, che ridurrà, quindi, di fatto la bolletta energetica di molti nuclei famigliari, a partire dal 1 gennaio 2016. sen. Federico Fornaro Commissione Finanze di Palazzo Madama La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

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Da leggere

a cura della Redazione

Giovannino Guareschi

Claude Rault

Chiara Amirante

L’umorismo

Il deserto è la mia cattedrale

Dialogare con Dio

L’ora d’Oro

EMI

Piemme

Pp. 168

Pp. 192

Pp. 210

Euro 18,00

Euro 13,00

Euro 16,00

Vedere oggi con gli occhi di domani: questa, per Giovannino Guareschi, è la prerogativa dell’umorista Se la comicità è suscitata da ciò che infrange la logica razionale, l’umorismo – inteso come filosofia di vita, non solo come genere letterario – permette di distinguere il buon senso dal senso comune e diventa una formidabile arma di difesa. Un’arma intelligente di cui l’Italia, secondo l’inventore di don Camillo e Peppone, è carente a causa di una pigrizia mentale che apre la strada a distorsioni ideologiche, ad abusi di potere e alla più dannosa retorica: “L’umorismo è il nemico dichiarato della retorica perché, mentre la retorica gonfia e impennacchia ogni vicenda, l’umorismo la sgonfia e la disadorna, riducendola con una critica spietata all’osso”. In questo libro – che raccoglie cinque interventi risalenti a momenti diversi della sua vita – Giovannino Guareschi realizza, a puntate, un gustoso e divertente saggio di umorismo applicato. Guareschi (19081968), scrittore, giornalista e vignettista, è noto soprattutto in quanto “padre” di don Camillo e Peppone. Qui dimostra di essere, come ogni vero umorista, non solo un poeta, ma anche un critico dallo spiccato temperamento; ma, si badi, “un critico sui generis, un critico fantastico” (Pirandello). Il libro ha un’introduzione critica di Andrea Paganini.

Missionario dei Padri Bianchi, francese, 75 anni, nel suo testo Claude Rault racconta decenni di missione in terra islamica nella diocesi più estesa del mondo (2,5 milioni di kmq), dove “una manciata di cristiani sono dispersi tra tre milioni e mezzo di musulmani”. Una minuscola Chiesa diocesana, come la descrive l’autore, impegnata in un dialogo costante con i fratelli musulmani e nella creazione di una cultura dell’incontro. Nel 1979 Rault fonda, insieme al priore di Tibhirine dom Christian de Chergé, il Ribât Essalâm o “Legame della pace”, un gruppo di condivisione spirituale interreligioso le cui riunioni si terranno nel monastero trappista fino al 1996, anno del terribile rapimento e uccisione di padre Chergé e dei suoi confratelli. E proprio nel suo testo Rault rievoca le esperienze di missione con loro condivise e sottolinea il ruolo fondamentale che il monastero nei monti dell’Atlante ricoperse durante i sanguinosi anni della guerra civile algerina. Il presule è inoltre testimone delle rotte di migranti che dall’Africa subsahariana attraversano l’Algeria per raggiungere la Libia e l’Europa. Nel testo la vicenda personale di mons. Rault si intreccia con i grandi eventi storici, insegnandoci come la diffusione del messaggio del Vangelo debba essere portata avanti con umiltà e senza intenzione di proselitismo.

In questo piccolo manuale per imparare l’arte di ascoltare e parlare con Dio, il lettore troverà non solo un trattato di vita interiore, ma anche preziosi esercizi pratici per coltivare la spiritualità. Una lettura ispirata e ispirante, che affascinerà non solo i credenti, ma anche tutti coloro che ambiscono ad affinare la dimensione contemplativa della vita quotidiana. Nel nuovo libro, con prefazione del card. Marc Ouellet, l’autrice si propone come un piccolo manuale per imparare l’arte di ascoltare e parlare con Dio. “Oggi – scrive l’autrice, fondatrice di Nuovi Orizzonti – anche chi si dice cristiano, tende troppo spesso a vedere la preghiera come un dovere, abbiamo dimenticato invece quanto la preghiera sia fondamentale per vivere la nostra vita in pienezza e per custodire la pace nel cuore. Allora, in questo libro ho cercato un pochino di fare sintesi di tutti quei suggerimenti trovati nella Parola di Dio, che ci sono di aiuto anche quando arriviamo da un percorso assolutamente diverso da quello della fede e, passo dopo passo, ho cercato di mettermi in ascolto di Colui che è il grande maestro dell’arte della preghiera, per riuscire a trasmettere la bellezza di quest’arte proprio a ragazzi che non avevano mai pregato in vita loro”. Chiara Amirante, ha fondato la “Comunità Nuovi Orizzonti” a Roma e si dedica ai ragazzi di strada.

SPAZIO DIOCESI Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet. IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, e anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, reli-

giosi, associazioni, ecc. Se avete notizie relative alla Parrocchia o qualsiasi cosa da segnalare, potrete farlo inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564. SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. Saranno a disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesana realizzata da “Il Popolo” e dalla radio Diocesana, sempre fruibili da tutti, gratuitamente, sul web.

Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564. SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territorio del vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


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L’ANGOLO VERDE - a cura di Alba Algeri

Le proprietà della genziana il fiore giallo delle montagne

IL POPOLO

Bacheca

Giovedì 19 novembre 2015

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

Arriva il nuovo “Mr. Holmes” E’ un fiore di montagna facile da trovare sulle Alpi e anche sugli Appennini, dal colore giallo intenso ed esteticamente molto bello. E’ una pianta protetta, perché rischierebbe l’estinzione. Appartiene alla famiglia delle genzianacee. Di questa pianta si conoscono circa 400 diverse varietà, con dimensioni e colori dei fiori totalmente differenti tra loro. La genziana è diffusa in tutto il mondo, dall’Europa, all’Asia, alla Nuova Zelanda. I più la apprezzano come pianta officinale, ma non ne disdegnano nemmeno il valore ornamentale. La genziana si presta, infatti, alla decorazione di giardini rocciosi e bordure e alla coltivazione in vaso e a pieno campo. In Italia cresce su zone umide e boscose e ad altitudini comprese tra 700 e 1200 sul livello del mare. La pianta si presenta con un fusto che varia dai trenta centimetri al metro e mezzo (dipende dalla varietà) e con foglie opposte, grandi e senza picciolo. Il fiore ha la forma di un imbuto con cinque o sette petali (dipende dalla specie) e colori che variano dal bianco, al giallo, al rosa, al blu, al rosso. Le varietà a fiore rosso sono maggiormente diffuse nell’Europa dell’Est. Esistono diverse specie di genziana, circa quattrocento. Tra le varietà perenni ricordiamo la genziana minore (Gentiana asclepiadea) e la genziana maggiore (Gentiana Lutea). Simile alla genziana, ed appartenente alla stessa famiglia, è la genzianella o Genziana Akaulis. La genziana predilige climi umidi e piovosi, ma per crescere ha anche bisogno della diretta luce solare. La sua coltivazione non è molto incentivata per via dei lunghi tempi di germinazione dei

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

semi e dei fiori. La pianta, per germinare, può richiedere anche quattro anni, mentre la fioritura può protrarsi anche per dieci anni. Tuttavia, questa pianta riveste un innegabile valore ornamentale e può essere coltivata sia a terra che in vaso. Il terriccio ideale per la genziana è fertile, morbido, profondo, ben drenato e lievemente acido. Il nome della pianta deriva da Gentius re dell'Illiria che sembra sia stato il primo a far conoscere le sue virtù medicinali nel 160 a .C., ha 3.000 anni di tradizione come Amaro Tonico, si usa per fare il Vermut. E’ un ottimo corroborante dell’organismo nei casi di debolezza. La genzianina stimola la digestione, stimolando gli acidi gastrici. Ha proprietà antibiotiche, e sembra che sia la pianta giusta per l’artrite. Potrebbe essere utile per la comparsa delle mestruazioni, nei disturbi digestivi, nella disappetenza, in presenza di senso di pienezza, nella flatulenza, rientra in molte preparazioni come amaro-tonico, si usa per aumentare l’appetito. Per lo stomaco, la Genziana è tonica, stimolante, antifermentativa. Esplica attività eupeptica, da attribuire ai principi amari, favorisce e aumenta la secrezione dei succhi gastrici, ha una azione ricostituente, utile nelle convalescenze e negli stati di decadimento organico, è dotata di proprietà antipiretiche e antielmintiche, abbinata al ferro è utile nelle anemie sideropeniche, prima dell’avvento della china era usata per curare la malaria, favorisce le difese organiche, è anche una pianta febbrifuga, aumenta la secrezione bronchiale, trova applicazione anche nei casi di anoressia e nelle digestioni lunghe e difficili. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” oppure Banca BRE - IBAN IT56M0690648677000000077429 Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi. Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione. FIPEG

Associato FISC

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Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.

Arriva stasera, 19 novembre, in tutti i cinema “Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisolto”, film diretto da Bill Condon e interpretato da Ian McKellen nel ruolo dell’eterno investigatore Sherlock Holmes. Il film racconta la storia del più famoso detective del mondo sotto una luce nuova e diversa. È il 1947, Sherlock Holmes è un uomo di 93 anni ormai anziano e piuttosto acciaccato che si è ritirato nella sua fattoria sulla costa inglese, nel Sussex, lasciando l’investigazione. Qui trascorre gli ultimi anni della vita allevando api, in compagnia di una governante e del giovane figlio di lei, Roger. Tormentato dal ricordo della sua ultima indagine, il mistero della donna del guanto, Holmes si confida con il ragazzo e ripercorre con lui le

circostanze di quell’unico caso rimasto irrisolto e che lo costrinse anni prima a ritirarsi. Grazie all’aiuto di Roger, Holmes riesce infine a ricordare che la donna si suicidò e che, anche se ebbe occasione di parlarle e di confor-

tarla, valutò il tutto come una questione di logica, senza capire che si sarebbe uccisa. Alla fine Holmes riconosce il valore di una connessione più personale con i propri cari e li commemora con delle pietre cui dedica una

preghiera. Sherlock Holmes è un anziano che lotta con la perdita di memoria e le difficoltà di una vita senile. C’è però ancora qualcosa che deve scoprire, un dettaglio nella sua memoria che non riesce a mettere a fuoco, relativo alla maniera in cui ha chiuso la sua carriera. Lo Sherlock Holmes di Bill Condon viene dal romanzo “A slight trick of the mind” di Mitch Cullin, non è insomma lo Sherlock dei racconti di Watson ma uno più terra terra. Ian McKellen è il centro di tutto e mette in campo un vasto repertorio di anzianità esasperata. I costumi e le scenografie sono da giudicare come eccezionali, di alta qualità anche le riprese e i dialoghi che hanno la forza di catapultare lo spettatore in un passato a cui ormai si guarda con nostalgia. Da valutare come consigliabile.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

La nostra collaboratrice Silvia Gilardenghi, di Tortona, ha conseguito presso l’Università degli Studi di Pavia, la laurea in Amministrazione, Controllo e Finanza Aziendale con un brillante 110 e lode. I suoi familiari, con lei nella foto, l’hanno festeggiata con un momento conviviale. A lei le felicitazioni di tutta la redazione.

La Ricetta

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

Coniglio alla cacciatora con funghi

Ingredienti per 4 persone 1 coniglio intero 40 g di funghi secchi (o 400 g di porcini freschi) 50 g di pancetta 2 cucchiai di concentrato di pomodoro 1 carota, 1 cipolla, 1 canna di sedano 1 bicchiere di vino bianco secco 1 spicchio d’aglio prezzemolo burro q.b., olio d’oliva farina q.b. sale e pepe

Tagliate il coniglio a pezzi, salatelo, pepatelo, infarinatelo e fatelo rosolare bene su ogni lato in una padella con un po’ d’olio. Nel frattempo preparate un trito con le verdure e la pancetta. Togliete il coniglio dalla padella e, nella stessa, mettete il trito preparato con l’aglio e un po’ di burro e fate stufare. Dopo qualche minuto aggiungete i pezzi di coniglio

e lasciate insaporire. Spruzzate con il vino che lascerete evaporare quasi completamente quindi unite il concentrato di pomodoro diluito in mezzo mestolo di acqua calda. Lasciate cuocere una mezz’ora quindi unite i funghi (puliti e tagliati a fettine se freschi, oppure ammollati in una tazza di acqua calda se secchi). Aggiustate di sale e pepe e ultimate la cottura. In ultimo spolverizzate con il prezzemolo tritato. L’enologo consiglia... Oltrepò Pavese Pinot nero Metodo Classico Brut “Riserva del Poeta” Lunga evoluzione e bollicine fini per un’elaborazione complessa: sinfonia di crosta di pane, frutti maturi e composto vegetale. La nobile struttura è supportata dalla grande armonia e dalla lunga continuità. ANTEO Loc. Chiesa - Rocca de’ Giorgi (PV) Tel. 0385.99073; info@anteovini.it


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 19 novembre 2015

SERIE D Girone A - 14^ Giornata

BASKET A 2 DONNE - Girone A

L’OltrepoVoghera lotta ma cade

BELLINZAGO 1 OLTREPOVOGHERA 0 (primo tempo 1-0) RETI: 35’ pt Massaro (SP). SPORTING BELLINZAGO: Fonsato; Coviello, Cacciatore, Emiliano, Gallace; Carriero, Magrin, Vingiano; Rolando (35’ st Xhixha); Montante (28’ st Palazzolo), Massaro (8’ st Ravasi). A disp. Lentini, Rocchi, Carantoni, Saltarelli, Ciana, Barabino. All. Siciliano. OLTREPOVOGHERA: Cizza; Bruni, Di Placido, Fedi, Celori (35’ st Iraci); Buglio, Alvitrez, Dolcetti (15’ st Dapoto); Coccu, Co-

lombi, Lanzalaco (28’ st Bigoni). A disp. Canegallo, Labbrino, Sabau, Tomat, Speranza, Doria. All. Dossena. ARBITRO: Carrione di Castellamare di Stabia BELLINZAGO - Quattro sconfitte nelle ultime cinque gare. Ma quella di Bellinzago sarà la più dura da digerire. Immeritato, visto il secondo tempo e le diverse occasioni create, l’1-0 in terra novarese, subìto dall’OltrepoVoghera. Se nel primo tempo infatti i padroni di casa hanno attaccato di più alzando il ritmo e giocando spesso nella metà campo avversaria e trovando di conse-

SERIE D Girone A - 14^ Giornata

guenza il gol anche grazie però a un mancato rinvio dello sfortunato Bruni in chiusura su Massaro, nella ripresa è stata tutta un’altra musica. L’OltrepoVoghera si è espresso alla grande, rincorrendo il pareggio appena rientrato in campo. Mister Dossena le ha tentate tutte, rimettendo nella mischia anche l’attaccante Bigoni, ancora sulla via del pieno recupero dopo l’infortunio muscolare. I rossoneri hanno ripetutamente cambiando modulo, con gli ingressi di Dapoto, Bigoni e Iraci, cercando in tutte le maniere di trovare le giuste traiettorie per arrivare in area e al tiro. Cosa che è riuscita perfettamente e dai cross dal fondo, sono arrivate anche le 3-4 occasioni nitide a poche spanne dalla riga di porta, per mettere dentro quel pallone che invece non ha voluto mai sapere di entrare. Il comunale di Bellinzago per i colori rossoneri, resta un campo sempre stregato. Classifica: Caronnese 34; Sporting Bellinzago, Chieri 29; Lavagnese, Pinerolo 27; Gozzano 25; Sestri Levante 24; Argentina, Bra 22; Derthona 21; Oltrepovoghera 20; Novese, Borgosesia 17; Pro Settimo 15; Acqui 14; Ligorna 13; Vado 12; RapalloBogliasco, Fezzanese 10; Castellazzo Bormida 6.

2 1

DERTHONA BORGOSESIA

CASTELNUOVO BOLZANO

41 55

BRONI CARUGATE

69 46

BRONI - La Omc Broni rimane in testa alla classifica, dopo la vittoria nel derby regionale contro il Castel Carugate. Una partita dominata dalle ragazze di coach Sacchi, anche quando la formazione milanese si è rifatta sotto non ha mai dato l’impressione di poter rimontare. Ancora un ko per il Castelnuovo Scrivia che al Palacamagna viene superato dal Milano, secondo in classifica. Le Giraffe reggono nel primo tempo, ma cedono nella ripresa, complice un attacco che produce punti con il contagocce. Nel prossimo turno Broni riposa perché ha già giocato la sua partita, mentre il BCC farà visita a Marghera.

HOCKEY IN LINE - 5^ Giornata Serie A 1

MONLEALE PADOVA

(primo tempo 1-1) RETI: 35’ De Martino (F), 40’ Venneri (N), 76’ Baudi (F) su rigore. FEZZANESE: E. Bertagna, Mecherini (66’ Delvigo), Tonelli, Terzoni, Del Nero, A. Bertagna (19’ Andreani), Frateschi, Maccabruni, Konaté (77’ Lazzoni), Baudi, De Martino. All. Ruvo. NOVESE: Otranto Godano, Sola (72’ Bisio), Pagano, Ymeri, Venneri (78’ Guarco), Commitante, Orlando, Meucci, Illario (60’ Marongiu), Trimarco, Cardella. All. Lepore. ARBITRO: De Tommaso di Rieti. SARZANA - Brutto momento per la Novese che rimedia la terza sconfitta in sette giorni. Dopo il capitombolo infrasettimanale col Derthona, i biancocelesti cedono i tre punti anche al “Luperi” di Sarzana. Peccato perché la formazione di Lepore sbaglia anche

un rigore con Trimarco che al 15° del primo tempo centra la traversa dal dischetto. Mentre ad un quarto d’ora dalla fine Baudi non fallisce il penalty che regala i tre punti ai padroni di casa. In mezzo un rapido botta e risposta fra le due squadre fra il 35’ e il 40’: prima il centro di De Martino con una conclusione angolata e poi il pari in tap-in in mischia di capitan Venneri. Poi, partita vera con continui capovolgimenti di fronte e una Fezzanese più incisiva nella ripresa come al 46’ quando Otranto Godano evita il peggio su Konaté, replicando al 55’ su inzuccata ancora di De Martino. La Novese ha gettato alle ortiche parte del vantaggio che si era creata sulla zona calda della classifica, adesso dovrà provare a rialzarsi.

5 2

MONLEALE - Rispettato il pronostico al Palahockey “A. Massa” nella 5^ di andata del Campionato di HIL di serie A1. Una partita bella, molto frizzante e veloce tra due squadre con molti giovani, molto corretta: solo un fallo per parte in tutta la partita. Primo tempo un po’ in sordina per i padroni di casa che vanno in svantaggio, a causa di un errore della difesa. Primo tempo caratterizzato da una grande mole di gioco del Monleale, un po’ sfortunato con alcuni pali di Vezzoli e Meirone. Ci pensa Di Fabio a pareggiare i conti su assist di Moro a 10 minuti dal termine del primo tempo, Di Fabio replica a 3 minuti dal termine segnando la seconda rete, mentre a ruota Crivellari, che ha rubato il disco ad un attaccante del Padova, parte da metà campo e piega l’ottimo Gadioli. Primo tempo che termina sul 3 a 1. Secondo tempo che riparte con un Padova arcigno a cui sta stretto il risultato del primo tempo, Monleale cerca di gestire il vantaggio per alcuni minuti, ma poi

SERIE D Girone A - 14^ Giornata

Il Castelnuovo Il Derthona vince grazie al gol di Varela sconfitto, il Broni si impone

Per la Novese un rigore è stato fatale Il Monleale batte il Padova in casa

FEZZANESE NOVESE

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preferisce attaccare e dopo 10 minuti l’accoppiata vincente dei fratelli Romero segna la 4^ rete: Fausto serve il fratello Martin che spiazza Gadioli. Sul 4 a 1 il Padova cerca sempre il recupero, ma l’accoppiata Moro e Di Fabio va a rete. Padova a 18 secondi dal termine, in una bagarre, riesce a sfruttare un rimbalzo sul gambale di Rivoira e va a rete, incontro terminato per 5 a 2. Sabato prossimo contro il Milano al Quanta Village. Monleale 3° in classifica a 1 punto dal Milano e 2 dal Vicenza ma con una partita in meno.

1 0

DERTHONA: Ferraroni, Mechetti, Rubin, Procida, Mbodj, Gilio (45’ st Dolce), El Khayari, Echimov, Varela, Velardi, Noschese (25’ st Draghetti). 12 Capra, 13 Lejthija, 14 Sinico, 15 Pellegrino, 16 Diallo, 17 Kanina, 19 Albeggiano. All. Calabria. BORGOSESIA: Fiorio, Gusu, Lita, Di Lernia, Bruzzone (37’ st Sansonetti), Colombo, Brancato (16’ st Tomasi), Dassiè (25’ st Romano), Bottone, Casale, Piraccini. All. Dionisi. MARCATORI: 14’ st Varela ARBITRO: Di Graci di Como TORTONA - I Leoni in quattro giorni hanno ottenuto due vittorie e si sono portati in una posizione in classifica più che tranquillizzante. La rete che ha deciso la gara di domenica 15 novembre al “Fausto Coppi” è arrivata al quarto d’ora della ripresa ancora grazie a Varela che ha deviato in rete di testa un corner di Noschese. Al 12’ Bottone da sinistra si libera di Mechetti e tira, respinge Ferraroni, palla a Piraccini che tira fuori. Al 18’ azione di Rubin con palla a Echimov che trova spazio per un bel cross sul palo opposto dove Lita sfiora da due passi l’autorete per anticipare El Khayari. Al 21’ azione da sinistra di Brancato che vince un rimpallo e smarca in area Piraccini su cui piomba Gilio attenuandone la conclusione e permettendo a Ferraroni di parare. Al 27’ corner da destra di Velardi, Rubin di testa anticipa tutti ma mette fuori. Al 37’ scambio tra El Khayari e Noschese con palla al limite per Velardi, tiro al

volo centrale parato da Florio. Al 45’ fallo a sinistra su Brancato che si accentrava, punizione insidiosa vicino al vertice di sinistra, batte bene a girare sul primo palo Di Lernia, vola Ferraroni e mette in corner. Al 55’ bella azione bianconera con Varela che smarca in area Gilio diagonale verso il palo opposto dove El Khayari viene anticipato alla disperata da Colombo in angolo, sfiorando l’autorete, sul corner respinto al limite batte al volo Echimov, conclusione centrale parata. Al 59’ corner da sinistra, batte Velardi, palla diretta nell’area piccola stacco perfetto di Varela e palla in rete per il gol partita. Al 70’ scambio a sinistra Noschese Echimov, palla in area per Varela che tocca indietro per l’accorrente Gilio, conclusione murata, palla ancora a Varela, girata immediata, conclusione centrale parata. Al 73’ lancio lungo per Bottone sul filo del fuorigioco, entra in area, dribbling e tiro a rientrare respinto da Rubin arriva Piraccini che batte secco ma Ferraroni respinge alla grande. Al 77’ Mbodj e Bottone si scontrano appena fuori area, l’arbitro assegna la punizione al Borgosesia, batte Bottone, palla centrale, parata sicura di Ferraroni. All’ 89’ batti e ribatti sulla trequarti bianconera con Di Lernia che batte forte da fuori, Procida intercetta di mano appena fuori area, punizione e ammonizione, batte Bottone sulla barriera, al 92’ affondo da sinistra di Draghetti che smarca al limite opposto El Khayari che stanco non affonda ma serve centralmente Velardi, tiro ribattuto e al 94’ El Khayari recupera palla a destra e tira secco, palla alta di poco. Domenica prossima ancora turno casalingo contro la Lavagnese storicamente ostica ai Leoni.

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