Il popolo 18 luglio 2013

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BORGHI&VALLI. Le tappe del festival musicale

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Fornitori del Vaticano

Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896

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Nuovi fondi per il Piano strade di Tortona A pagina 19

NOVESE

Se ne va anche la Pernigotti. In Turchia.

OLTREPO’

Val di Nizza: alla scoperta del meteorite

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NOTA POLITICA

La prima GMG di Papa Francesco dal 23 al 28 luglio. Ecco come la vivremo in Diocesi

Parlamento fermo

I giovani del mondo in Brasile

di FRANCESCO BONINI Nella confusione istituzionale italiana continuano a succedere cose inedite. L’ultima è una sorta di auto-Aventino simbolico. Un Aventino freddo, si potrebbe dire. Nulla, se non il nome per assonanza, ha in comune con quello drammatico di quasi un secolo fa, organizzato dall’opposizione. È stata piuttosto un’inedita serrata del Parlamento, proposta da una parte rilevante della maggioranza. Il Pdl l’ha presentato come una forma di protesta per l’accelerazione del processo dei diritti Mediaset presso la Corte di Cassazione, che ha come imputato Silvio Berlusconi. In prima battuta era stata proposta addirittura la sospensione delle attività parlamentari per tre giorni. Si è arrivati ad un giorno al Senato e ad un rinvio alla Camera. Non sono mancate furibonde polemiche e ci sarà spazio per valutare il significato di questi passaggi senza precedenti. Ma la maggioranza ha dimostrato, sull’orlo del baratro, una considerevole tenuta. Nervi a fior di pelle dunque da ogni parte, ma ancora piuttosto saldi. Quindi mosse e contromosse, in un guazzabuglio di cui è vano rincorrere il filo logico. E su cui è impossibile fare previsioni, tanti sono gli interessi in gioco e in conflitto, le logiche a confronto, i piani che si intrecciano. Insomma, senza fare moralismo a spanne, che è sempre inutile e ora lo è più che mai, l’unico dato certo è il cattivo stato di salute sistemico delle nostre istituzioni. E questo non vuol dire solo sistema politico, ma sistema dei rapporti tra i poteri, in conflitto ormai da lustri. Così ancora si torna a guardare al Colle, all’inquilino del Quirinale come riferimento di moderazione, come bussola in una nebbia fitta. Giorgio Napolitano ritorna in servizio permanente effettivo, come oramai ci ha abituato ed è stato richiesto di fare. Ennio Flaiano aveva sintetizzato, in un celebre e citatissimo aforisma, lo spirito pubblico, per cui sempre “la situazione politica in Italia è grave ma non è seria”. Dove questo aggettivo significa forse soprattutto che non bisogna prenderla mai troppo sul serio. Se questo può valere per la politica e per CONTINUA A PAGINA 4

PRIMO PIANO

La Chiesa fa risparmiare lo Stato Lo rivela l’indagine di Giuseppe Rusconi. REZZANI A PAGINA 2

GREST

Oratorio: siamo aperti per ferie Rio de Janeiro e l’intero Brasile si stanno preparando ad ospitare la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG, 23-28 luglio), la seconda in terra sudamericana dopo quella, per alcuni profili ancora pionieristica, che si svolse a Buenos Aires nel 1987. Sono attesi oltre due milioni di giovani pellegrini. Di questi, settemila saranno italiani.

“Tutti i colori dei Grest” di Casteggio (Pistornile), Sale, Redavalle e Santa Giuletta.

MATTEO COLOMBO A PAGINA 3

ALLE PAGINE 10 e 11

SCOPERTE dESTATE/ITINERARIO 5

SERRAVALLE/ALL’OUTLET

Seguendo il corso del Borbera Il Summer Nights Jazz La quinta puntata delle nostre “Scoperte dEstate” è dedicata all’Alta Val Borbera. Siamo andati a svelare un itinerario che parte da Daglio e si conclude a Dova Superiore. Tra chiese che custodiscono tesori d’arte, feste in piazza, ristoranti e hotel per le vacanze le attrattive turistiche davvero non mancano. E poi si può percorrere un suggestivo sentiero, nella natura incontaminata, che collega una serie di “paesi fantasma”. Valgono una sosta anche i palazzi storici di Rocchetta Ligure e di Cabella. Tra le eccellenze del territorio il Montebore, le Fagiolane e il Timorasso.

Dal 24 al 28 luglio, presso il Serravalle Designer Outlet, torna la rassegna musicale Serravalle Summer Nights Jazz, il festival jazz di livello nazionale organizzato dal Serravalle Designer Outlet, giunto alla sua ottava edizione. Come ogni anno, nel contesto della grande piazza al centro dell’Outlet, sarà di scena il meglio della musica jazz con protagonisti i più importanti musicisti del panorama italiano e internazionale. Tra gli altri anche Richard Galliano (nella foto).

COGGIOLA A PAGINA 15

CATALANO A PAGINA 21


IL POPOLO

PRIMO PIANO

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Giovedì 18 luglio 2013

Il libro Basta fare due conti. Le interessanti “rivelazioni” nell’indagine condotta da Giuseppe Rusconi

Ecco quanto la Chiesa fa risparmiare allo STATO N

elle parrocchie le attività estive per i ragazzi sono ormai terminate. Anche sulle pagine del nostro giornale in queste settimane stiamo raccontando dei Grest organizzati dagli oratori della Diocesi. Avete mai provato ad attribuire a questo servizio – svolto da centinaia e centinaia di volontari – un valore economico? Come agli altri settori in cui la Chiesa – direttamente oppure tramite istituti religiosi, associazioni, movimenti, realtà organizzative – è presente ed eroga servizi, soprattutto nel campo del sociale e dell’assistenza? Vi siete mai chiesti quanto la Chiesa fa “risparmiare” allo Stato? Ci ha provato Giuseppe Rusconi, giornalista e scrittore del Canton Ticino, nel suo libro “L’impegno” edito da Rubbettino. Già nella copertina il senso del suo lavoro: chiarire “come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno”. La ricerca di Rusconi ha preso forma partendo dai dati degli organismi della Cei, di parrocchie, enti caritativi, case di cura e altro. E i risultati sono per certi versi sorprendenti, anche per chi ben conosce il lavoro che la Chiesa fa sul territorio. Le principali “voci” dell’intervento della Chiesa nel sociale che produrrebbero un equivalente “risparmio” per lo Stato, sono: sanità (1,2 miliardi),

mense dei poveri (27 milioni), fondi di solidarietà diocesani (50 milioni), scuola paritaria cattolica (4,5 miliardi di euro, è la voce principale), lotta

alla droga (800 milioni), migranti (2 milioni), “Prestito della speranza” (a famiglie in crisi, 30 mi-

lioni), post-terremoto Aquila (35 milioni) e Italia del Nord (13 milioni), oratori (210 milioni), Caritas parroc-

chiali (260 milioni), Banco alimentare (650 milioni), formazione professionale (370 milioni), lotta all’usura (1,2 milioni), volontariato (2,8 mi-

liardi), beni culturali (140 milioni), “Progetto Policoro” (1 milione). Sommando tutti questi capitoli si arriva alla cifra di 11 miliardi di euro. Una somma approssimata per difetto, in quanto molte opere sono difficili da censire. Nel libro di Rusconi per ogni settore di intervento viene proposta una premessa, un esempio tra gli innumerevoli ed una conclusione in cui viene riportato anche il dato economico. Si parte con gli oratori per proseguire con la carità (Caritas, mense parrocchiali, case di carità, fondazioni, ecc.), con i capitoli dedicati ai Fondi di solidarietà a favore delle famiglie in difficoltà, con il microcredito, con il Banco Alimentare, con le comunità di recupero per i tossicodipendenti, con la lotta all’usura, l’assistenza ai migranti, i beni culturali, il progetto Policoro per il lavoro. Un capitolo a parte è dedicato alle scuole paritarie cattoliche che rappresentano i due terzi del totale delle paritarie. Anche l’Ocse si è recentemente “accorto” del fatto che le paritarie sono un risparmio per lo Stato. E, fatti i conti, l’ammontare di tale ri-

SOCIETAʼ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

sparmio supera i sei miliardi di euro. A dire il vero il rapporto dell’organismo internazionale fissa per la prima volta – come soggetto terzo – il costo medio di uno studente delle scuole statali italiane: 6.882,78 euro l’anno. Se si pensa che mediamente per uno studente di scuola paritaria lo stesso Stato spende 500 euro l’anno, il conto è presto fatto: per ogni studente delle paritarie lo Stato non spende 6.382,78 euro che, moltiplicato per il milione e 41mila iscritti, porta alla cifra complessiva degli oltre 6 miliardi. Di questi, quattro e mezzo sono da ascrivere alle paritarie cattoliche. Eppure, nonostante l’oggettivo risparmio, le scuole paritarie non hanno vita facile: per il prossimo triennio sono previsti tagli del capitolo di bilancio e parte dei fondi recuperati dal taglio 2013 risulta al momento congelata. L’analisi di Giuseppe Rusconi è comunque sempre “pro”, mai “contro”, parte dall’evidenza dei fatti e arriva all’evidenza dei numeri. “La Chiesa in Italia non è un ‘corpo estraneo’ alle dinamiche civili e sociali – afferma lo stesso Rusconi – anzi, è profondamente presente a vari livelli, e offre un contributo considerevole, in termini sia spirituali, sia materiali; contributo che va ben al di là di quanto, spesso, si conosce”. Rusconi sottolinea di avere raccolto nel volume “opere ecclesiali e numeri della presenza in ambito sociale, mostrando come siano parte integrante di un unico grande mosaico”. Non ha inteso “polemizzare con chi, anche in tempi recenti, ha suggerito con i suoi scritti l’idea di una Chiesa parassita dello Stato”. “Intento del libro – sottolinea ancora l’autore – è evidenziare quanto sia estesa, diversificata e inci-

siva la fantasia delle opere concrete che il mondo cattolico offre alla comunità civile italiana e questo mi sembra un fatto tanto più rimarchevole in tempi come i nostri di palese sfiducia e scollamento tra cittadini e ‘istituzioni’, in cui nessun altro ente è in grado di assolvere con continuità ed efficacia a compiti assistenziali”. Quanto ai “risparmi” per lo Stato grazie alla presenza delle opere sociali cattoliche, sottolinea che “tali opere integrano ampiamente il ‘welfare statale’, per una cifra stimata di ‘almeno’ 11 miliardi di euro”. Dall’indagine di Rusconi emerge il volto di una Chiesa che “è vicina più di ogni altra istituzione a persone e situazioni: dunque riesce a vedere prima degli altri l’approssimarsi della tempesta”, ovvero la sempre più crescente povertà materiale e spirituale che contraddistingue questi nostri tempi. Una Chiesa che “incontra e offre la mano a tutti”, una Chiesa protagonista di una lunga storia di amicizia, di ascolto, di vicinanza. Una Chiesa che non fa notizia, una Chiesa della quale i grandi media non parlano. O non vogliono parlare, preferendo scandali – peraltro assolutamente deprecabili quando veri – e presunte trame di potere. Una Chiesa che quotidianamente fa proprie le parole di Papa Francesco: “Per incontrare il Dio vivo è necessario baciare con tenerezza le piaghe di Gesù nei nostri fratelli affamati, poveri, malati, carcerati”. Una Chiesa impegnata a contrastare quella “globalizzazione dell’indifferenza” di cui lo stesso Pontefice ha parlato a Lampedusa. Una terra – una “periferia del mondo” – dove il volto solidale della Chiesa e dei suoi uomini è quotidiana realtà. Marco Rezzani

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175

Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze


IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 18 luglio 2013

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La GMG dal 23 al 28 luglio Arriveranno oltre 2 milioni di pellegrini, 7 mila saranno italiani

I giovani del mondo in Brasile. Grande attesa per Papa Francesco pagina a cura di MATTEO COLOMBO

Rio de Janeiro e l’intero Brasile si stanno preparando ad ospitare la Giornata mondiale della gioventù (GMG, 23-28 luglio), la seconda in terra sudamericana dopo quella, per alcuni profili ancora pionieristica, che si svolse a Buenos Aires nel 1987. Sono attesi oltre due milioni di giovani pellegrini. Di questi, settemila saranno italiani. La spiaggia di Copacabana, che farà da sfondo ai principali eventi del programma papale, attende con ansia Papa Francesco, in un raduno che avrà una maggiore capacità di convocazione rispetto ai Mondiali di calcio del 2014 e ai Giochi Olimpici del 2016. A confermarlo all’agenzia SIR è lo stesso cardinale brasiliano Joao Braz De Aviz, prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica: “La GMG avrà una eco profonda in Brasile e in tutta l’America latina dove è forte la presenza di giovani aperti alla ricerca spirituale e al senso della vita. La visita di Francesco, che è una figura signiCASA ALPINA - Una due-giorni organizzata dalla Diocesi

ficativa per il nostro Continente, è una opportunità splendida per rafforzare questa identità che non è solo della Chiesa di Rio ma di tutta l’America Latina. So di grandi preparativi della gioventù latinoamericana per essere presente a Rio nei giorni della GMG”. Ogni edizione della GMG è concepita come un pellegrinaggio che mira a mettere i giovani in relazione con Cristo e ad aiutarli a vivere un incontro personale con Lui. In questo cammino, le catechesi hanno un ruolo centrale e sono sempre più frequentate dai giovani che attraverso di esse vengono aiutati a non fermarsi alla superficie dell’evento. Il tempo di catechesi offre loro l’occasione di ascoltare una parola di fede, nella loro lingua, invitandoli a entrare in una relazione personale con Cristo, in comunione con altri. Oltre alla predicazione del vescovo, sono molto importanti le testimonianze e i momenti di scambio. Anche a Rio, le catechesi si

concentreranno in 3 mattinate – mercoledì 24, giovedì 25, venerdì 26 luglio – dalle 9.30 alle 13. Ogni giorno un tema diverso, collegato al tema generale della GMG, viene illustrato tramite le testimonianze, la catechesi del vescovo, lo scambio (domande e risposte) e l’omelia della messa. Il Campus Fidei a Guaratiba sarà la sede che ospiterà i giovani e Papa Francesco per la Veglia e la Messa di Invio il 27 e il 28 luglio. La struttura, divisa in 22 lotti, avrà a disposizione 32 aree di servizio. Ciascun lotto comprende bagni, acqua potabile, bar, punti di vendita e tende per l’Adorazione Eucaristica. Nell’intera area saranno distribuiti punti di assistenza medica e spazi riservati a disabili. Previsti 4.673 bagni per i pellegrini, dei quali 270 destinati ai disabili. Vi saranno 615 lavandini, 4.920 fontanelle di acqua potabile e 2.016 vespasiani. Inoltre, saranno disponibili 33 maxischermi per il pubblico.

Saranno garantiti 12 milioni di litri d’acqua che saranno distribuiti in 177 serbatoi. Vi saranno anche un servizio di depurazione e riutilizzo dell’acqua e 115 serbatoi per lo stoccaggio. A due passi da Copacabana, nel cuore degli eventi della GMG, ospitata della parrocchia di San Paolo dei Padri Barnabiti, Casa Italia sarà già aperta e operativa quando i giovani italiani arriveranno a Rio. Un gruppo di volontari sarà a disposizione per i servizi necessari e per offrire informazioni; la segreteria sarà aperta per supportare gli accompagnatori e i responsabili dei gruppi. Nel cortile di Casa Italia, accessibile a tutti i pellegrini italiani, sarà disponibile gratuitamente il wi-fi che permetterà ai giovani italiani di comunicare con parenti e amici. Accanto al cortile di Casa Italia, la chiesa dei Barnabiti, uno dei luoghi di catechesi per gli italiani e a dieci minuti a piedi l’alloggio dei Vescovi italiani.

COINCIDENZA - In concomitanza con il pellegrinaggio diocesano

E noi la seguiamo da Brusson ...O da Lourdes insieme all’OFTAL “Andate e fate discepoli tutti i popoli! (cfr Mt 28,19). Guardo con gioia al prossimo luglio, a Rio de Janeiro! Vi do appuntamento in quella grande città del Brasile! Preparatevi bene, soprattutto spiritualmente nelle vostre comunità, perché quell’incontro sia un segno di fede per il mondo intero. I giovani devono dire al mondo: è buono seguire Gesù; è buono andare con Gesù; è buono il messaggio di Gesù (Papa Francesco – Domenica delle Palme, 24 Marzo 2013)”. Con queste parole Francesco ha invitato a celebrare la GMG 2013. Anche la nostra diocesi offre un momento di riflessione e di incontro per i giovani nel fine settimana del 27 e 28 luglio a Brusson, in Casa Alpina. Le giornate saranno vissute in prefetto stile GMG. Questo il programma di massima.

Sabato 27 luglio: ore 15: partenza da Tortona con pullman ore 18: accoglienza e riflessione sul messaggio del Papa ore 21: celebrazione della Messa con il Vescovo pernottamento in Casa Alpina in sacco a pelo. Domenica 28 luglio: al mattino: riflessione e lavori di gruppo nel pomeriggio: collegamento con Rio per la Messa del Papa. Partenza da Brusson nel tardo pomeriggio (indicativamente alle 18.00) Viene richiesto un contributo di Euro 10. Le iscrizioni si ricevono entro e non oltre il 22 luglio presso le proprie parrocchie o al numero 349 5454335.

Come da tradizione, nelle occasioni in cui la Giornata Mondiale della Gioventù si svolge fuori dall’Europa, il Santuario di Lourdes propone ai giovani europei di riunirsi a Lourdes per condividere questa esperienza unica e seguire la GMG di Rio a distanza. Approfittando della concomitanza straordinaria delle date della GMG e del pellegrinaggio diocesano, l’OFTAL di Tortona ha proposto ai giovani della Diocesi di vivere la prossima GMG di Rio a Lourdes, seguendo le iniziative organizzate dal Santuario e, successivamente, di sperimentare come cammino di catechesi il pellegrinaggio OFTAL con gli ammalati in qualità di

dame e barellerei. Questo il programma. Venerdì 26 luglio: partenza da Voghera e Tortona in pullman e viaggio notturno per Lourdes Sabato 27 luglio: arrivo a Lourdes in mattinata ore 11: S. Messa alla Grotta animata dai giovani e passaggio alla Grotta ore 14.30: incontro di catechesi ore 16: possibilità di recarsi alle piscine ore 18: adorazione animata dai giovani ore 21: veglia liturgica presso la chiesa di St. Bernadette ore 1.30: trasmissione TV in diretta da Rio Domenica 28 luglio ore 9.30: S. Messa Internazionale animata

dai giovani e trasmissione da Rio ore 11: invio in missione ore 15: visita dei luoghi di Lourdes sui passi di Bernadette ore 19: congiungimento con il Pellegrinaggio Diocesano OFTAL Da domenica 28 fino a giovedì 1 agosto: partecipazione a tutte le attività del pellegrinaggio diocesano OFTAL come volontari al servizio degli ammalati Giovedì 1 agosto: ritorno da Lourdes in pullman Il gruppo di giovani che ha aderito a questa iniziativa sarà accompagnato e seguito a Lourdes dai giovani sacerdoti don Cristiano Orezzi e don Luca Ghiacci.

Il video-diario di 4 ragazzi a Rio: l’iniziativa di don Paolo Padrini con il Corriere.it Accanto a Francesco anche sulla spiaggia di Copacabana: Monsignor Claudio Maria Celli, dal 2007 presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha già pronta l’ultima novità: per la GMG di quest’anno, all’ombra del Cristo del Corcovado, in Brasile, una squadra di quattro ragazzi di Pope2you (il portale Internet voluto fortemente da monsignor Celli “per il desiderio di avvicinare il Papa ai giovani e i giovani al Papa...”) lavorerà in sinergia con Corriere.it per la realizzazione di un “videodiario” quotidiano. Sul sito del Corriere della Sera, perciò, ogni giorno compariranno quattro brevi filmati di duetre minuti ciascuno (e un quinto clip, riassuntivo, a fine giornata) girati dai ragazzi di Pope2you.net in mezzo ai loro coetanei in attesa del Papa: “Grazie a questi preziosi contributi – spiega

monsignor Celli – tutti coloro che non potranno partire per Rio avranno lo stesso la possibilità di vedere quello che accade laggiù con gli occhi di altri giovani cristiani e vivere così da vicino, malgrado la distanza, le grandi emozioni di quelle intense giornate”. PAPA BOYS 2.0 Senza dubbio, negli ultimi anni, il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha saputo stare al passo con i tempi: Benedetto XVI è stato il primo pontefice della storia a sbarcare su Twitter, Papa Francesco è già andato in streaming diverse volte, il Vaticano insomma ha imparato a dialogare con i social network. Ormai Pope2you lo puoi trovare ovunque, da Facebook a Youtube (e da quest’anno su Pinterest per l’e-

sclusiva condivisione di foto). Il merito va dato anche a un giovane prete, di cui monsignor Celli si accorse all’istante: il nostro don Paolo Padrini, 40 anni, parroco di Stazzano, che nel 2008 s’inventò il “breviario sull’iPhone”, la prima applicazione di preghiere al mondo, convinto com’era che fede e nuove tecnologie non dovessero guardarsi in cagnesco. COME FARE Già da ora attraverso il sito www.pope2you.net è possibile inviare le fotografie, che saranno raccolte ed offerte al Papa, insieme a tutto il materiale video e fotografico che sarà prodotto dallo Staff di Pope2You durante le Giornate. È un bellissimo modo per dire che ci stiamo preparando a questo importantissimo evento spiri-

tuale. Le fotografie vengono inviate attraverso questa pagina: www.pope2you.net Pope2You, in occasione della Giornata mondiale della Gioventù ha inoltre aperto un nuovo canale social su Pinterest. Alla pagina pinterest.com/pope2you sarà possibile vedere tutte le immagini che il Team di Pope2You raccoglierà, accanto al Santo Padre, durante la GMG. Le foto potranno essere condivise con i propri amici e saranno affidate a Papa Francesco, come segno di presenza e partecipazione. Questo il link per collegarsi alla pagina Facebook: www.facebook.com/popetoyou.pccsvatican Il sito Pope2You: www.pope2you.net Il nuovo Canale Pinterest: pinterest.com/pope2you

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CAMPANE


L’Angelus Dinanzi al portone della residenza: ”Misericordia non condanna”

Il Papa a Castelgandolfo in visita ufficiale

Due uomini si incontrano lungo la strada che attraversa il deserto della Giudea, e da Gerusalemme porta a Gerico. Il primo ha passato un brutto quarto d’ora: assalito dai briganti viene derubato di tutto, percosso a sangue e abbandonato mezzo morto in terra. Il secondo è uno straniero, che una inimicizia, si potrebbe dire storica, con gli israeliti lo rende non bene accetto – “i samaritani erano disprezzati dai giudei a causa di diverse tradizioni religiose”, ricorda Papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa – eppure non ha dubbi e soccorre l’uomo: “passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione”, scrive Luca nel Vangelo. Lungo quella stessa strada sono passati altri due uomini, un sacerdote e un levita, cioè due persone addette al culto nel Tempio del Signore, ma nessuno dei due si è fermato: “vedono quel

poveretto, ma passano oltre senza fermarsi. Invece il samaritano, quando vide quell’uomo, ne ebbe compassione dice il Vangelo. Si avvicinò, gli fasciò le ferite, versandovi sopra un po’ di olio e di vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e pagò l’alloggio per lui”. Il samaritano “si prese cura di lui: è l’esempio dell’amore per il prossimo”, dice Papa Francesco, nel suo primo Angelus da Castelgandolfo, recitato dal portone del Palazzo pontificio, tradizionale residenza estiva dei Papi, anche se Francesco l’estate la passerà a Santa Marta e tornerà nella cittadina dei Castelli romani solo a ferragosto. Vedere la sofferenza di una persona, anche di un ‘nemico’, e farsi prossimo: “è questo il gesto che compie il samaritano; anche agli altri due uomini è data la possibilità di obbedire al comandamento di Dio: amerai

il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il tuo prossimo come te stesso”. Luca fa dire allo scriba – un maestro della legge di Dio – un comandamento che si richiama al Deuteronomio e al Levitico, due dei cinque libri del Pentateuco che, nella tradizione ebraica, costituisce la Torah cioè la legge, e rappresenta il cuore della Bibbia ebraica e della rivelazione di Dio al suo popolo. Nella risposta che Gesù fa dire allo scriba, a proposito della domanda cosa devo fare per ereditare la vita eterna, emerge da un lato il rispetto per la legge, ma, ancor più, il calare questa legge nella pratica quotidiana: amare Dio e amare il prossimo. Così Gesù gli dice: “hai risposto bene; fa questo e vivrai”. Il samaritano insegna semplicemente ad amare senza

altre preoccupazioni se non quella di aprirci all’altro, di essergli accanto. E se lo scriba chiede chi è il mio prossimo, Gesù, narrando la parabola del buon samaritano, e ricordando i due che non si sono fermati a soccorrerlo, chiede “chi è stato prossimo”. Una prospettiva diversa, che fa dire al Papa: “Gesù fa vedere che il cuore di quel samaritano è buono e generoso e che – a differenza del sacerdote e del levita – lui mette in pratica la volontà di Dio, che vuole la misericordia più che i sacrifici. Dio sempre vuole la misericordia e non la condanna verso tutti. Vuole la misericordia del cuore, perché lui è misericordioso e sa capire bene le nostre miserie, le nostre difficoltà e anche i nostri peccati. Dà a tutti noi questo cuore misericordioso. Il samaritano fa proprio questo: imita proprio la misericordia di Dio, la misericordia verso chi ha bisogno”. La domanda che la parabola ci chiede di farci ogni volta che troviamo una persona, un uomo sulla nostra strada non è tanto “chi è l’altro per me”, ma, piuttosto, “chi sono io per l’altro”. Il samaritano è una persona che non conosce la legge come lo scriba, il levita, il sacerdote del tempio, ma Luca ci dice che semplicemente la vive e di fronte all’uomo sofferente che gli chiede aiuto non si pone domande ma agisce con compassione; si fa prossimo, si china sull’umanità sofferente. Luca in sostanza ci dice che il samaritano è Gesù che si china su ciascuno di noi, fascia le nostre ferite e ci affida alla comunità, alla chiesa, per essere curati e guariti. Fabio Zavattaro

TERRA SANTA - Il francescano ha ottenuto l’incarico per un nuovo triennio

Padre Pizzaballa riconfermato Custode ROMA - Padre Pierbattista Pizzaballa è stato riconfermato Custode di Terra Santa per un altro triennio. A comunicare la notizia il visitatore di Terra Santa fra Renato Beretta. “Il Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori, fra Michael Perry – scrive fra Beretta nella sua lettera inviata a tutti i religiosi della Custodia di Terra Santa – mi ha comunicato che, dopo avere ottenuto l’approvazione della Sede Apostolica, il Definitorio Generale ha eletto a Custode di Terra Santa per i prossimi tre anni fra Pierbattista Pizzabal-

IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

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la”. Nato a Cologno al Se-

rio, in diocesi e provincia di Bergamo, il 21 aprile 1965, padre Pizzaballa ha intrapreso il percorso di formazione tra i frati della Provincia francescana dell’Emilia Romagna, a cui giuridicamente ancora appartiene. È sacerdote dal 15 settembre 1990 ed è entrato a servizio effettivo della Custodia di Terra Santa nel 1999. Dopo il primo ciclo di studi filosofico-teologici ha conseguito il baccellierato in Teologia il 19 giugno 1990 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma. In seguito, ha compiuto gli

studi di specializzazione presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, ottenendo la licenza in Teologia Biblica il 21 giugno 1993 e successivamente ha conseguito il Master presso l’Università ebraica di Gerusalemme; successivamente ha svolto il compito di docente di ebraico moderno alla Facoltà francescana di Scienze Bibliche e Archeologiche di Gerusalemme e nell’ambito della comunità del Patriarcato Latino di Gerusalemme ha lavorato nella Pastorale per i fedeli di espressione ebraica.

Giovedì 18 luglio 2013

Parlamento fermo CONTINUA DA PAGINA 1

i suoi protagonisti, vecchi e nuovi, purtroppo non vale per i dati strutturali della crisi. Anzi, proprio la crisi impone alla politica nuovi compiti e nuove responsabilità. Dal febbraio scorso, dall’apertura delle urne, abbiamo visto che in tanti tentennano dinanzi alle responsabilità, ma, sull’orlo del baratro, hanno un sussulto, ci riescono, sia pure con tante, forse troppe fibrillazioni e retropensieri. In termini burocratici giudiziari abbiamo imparato che si chiama “periodo feriale”. Altro che ferie. Ora tocca aspettare pazientemente la data fatidica del 30 luglio e le decisioni della Cassazione sul caso Mediaset. A conferma di un Paese avvolto in una complicata spirale politico-giudiziaria. E poi settembre verrà… Francesco Bonini

Il Vaticano ospite del Salone del Libro

Sarà lo Stato della Città del Vaticano il Paese ospite del Salone Internazionale del Libro di Torino dall’8 al 12 maggio 2014. A presiedere la delegazione della Santa Sede è stato chiamato il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, mentre come responsabile operativo è stato scelto il direttore della Libreria Editrice Vaticana don Giuseppe Costa. L’annuncio è stato dato venerdì mattina a Torino dal Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato a margine di una sua visita privata al Museo Egizio. Ora Vaticano e Salone del Libro inizieranno un lavoro congiunto per definire le modalità della partecipazione. Il Segretario di Stato ha riferito che le iniziative culturali promosse dal cardinal Ravasi, testimoniate dal grande successo riscontrato dal padiglione vaticano alla Biennale di Venezia e dagli incontri del “Cortile dei Gentili”, sono state lanciate sotto il pontificato di Benedetto e sicuramente aumenteranno con la creatività di Papa Francesco. “Non ne ho ancora parlato esplicitamente con lui nei nostri frequenti confronti –

ha riferito – ma credo che, con tutti questi elementi, una visita alle sue terre d’origine si possa prevedere. Vorrà dire che gli prepareremo la bagna caoda e costruiremo tutti gli eventi al meglio”. Mons. Nosiglia, commenta con soddisfazione e gioia le parole del card. Bertone e la possibilità che il Papa venga effettivamente a Torino e in Piemonte in un prossimo futuro: “Per noi vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta questa è un gran bella notizia. Avevamo invitato il Santo Padre nel maggio scorso, in occasione della visita ad limina, e ora arriva questa ulteriore conferma della possibilità di una visita di Papa Francesco nella nostra terra che è anche la sua terra, quella in cui ha avuto origine la sua famiglia”. Mons. Nosiglia ricorda che anche parlando con il Rettor Maggiore dei Salesiani Chávez, Papa Francesco aveva accennato alla possibilità di una visita. Le occasioni certo non mancano, nel 2014 e tanto più nel 2015, quando si celebrerà il giubileo salesiano nei 200 anni dalla nascita di don Bosco: un evento che avrà il suo centro naturale a Valdocco e a Castelnuovo Don Bosco.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza martedì 23 luglio, mercoledì 24 e giovedì 25 dalle 8.30 alle 12.30 e sabato 27 dalle 8.30 alle 11. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637), via mail: vescovo@diocesitortona.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it

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IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 18 luglio 2013

21 luglio - XVI Domenica del Tempo Ordinario

IL COMMENTO AL VANGELO In una grande esperienza di amicizia, come ci è raccontato dai brani biblici, c’è l’ascolto profondo di Dio che parla. C’è amicizia nella casa di Abramo che ospita i tre pellegrini, c’è amicizia in casa di Marta e Maria. E’ nella familiarità con la persona di Gesù che si comprende oggi l’importanza dell’ascolto della sua Parola. Perché si realizzi l’ascolto c’è bisogno di stare insieme a colui che parla, di sostare con gioia nell’intimità del dialogo, trovare pace e silenzio nel cuore perché trovi spazio l’amico, l’ospite. Accanto a questo atteggiamento, incarnato da Maria che siede ai piedi del maestro, c’è quello di Marta, indaffarata e presa da mille cose da fare. Pur riconoscendo il primato dell’ascolto, la meditazione di questo brano di vangelo deve portarci a non considerare in opposizione vita contemplativa e vita attiva, piuttosto a considerarle espressioni ambedue importanti della vita di fede.

“Marta si è scelta la parte migliore”

Gesù si recava spesso a Betania: la casa di Lazzaro e delle sue due sorelle Marta e Maria era sempre aperta per lui. L’evangelista Luca ricorda che una volta vi arrivò all’improvviso. Marta gradì moltissimo quella visita, e si mise a preparare la stanza dove Gesù avrebbe riposato e la mensa. Nel suo veloce darsi da fare, Marta s’innervosì nel vedere sua sorella Maria che invece se ne stava “seduta ai piedi di Gesù e ascoltava la sua parola”. “Ma insomma, Signore con tutto quello che c’è da fare... dì a mia sorella di darmi una mano!”. E invece Gesù non è di quel parere: “Marta, tu ti preoccupi per molte cose”. Gesù sembra voler dire che a lui non importa se la stanza non è tirata a lucido, se la cena non sarà abbondante. Come segno di amicizia, tutte queste cose sono importanti, ma fino a un certo punto. La cosa più importante, l’unica cui Gesù tiene veramente, è accoglierlo interiormente, cioè cercare di conoscerlo e di capirlo sempre meglio, accettare con la mente e con il cuore i suoi insegnamenti. E questo si fa precisamente stando ad ascoltare la sua parola. Tutto il resto è secondario.

Jan Vermeer (1632 - 1675), Cristo in casa di Marta e Maria (1655), National Gallery of Scotland di Edimburgo

Lc 10,38-42 In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti,

disse: “Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta”.

IL SANTO DELLA SETTIMANA - a cura di Daniela Catalano

Sant’Alberico Crescitelli Sant’Alberico Crescitelli, che la Chiesa ricorda il 21 luglio, è un martire missionario, canonizzato il 1° ottobre 2000, da Giovanni Paolo II, nel gruppo dei 120 martiri in Cina e Vietnam. Nacque 150 anni fa, ad Altavilla Irpina, in provincia di Avellino, il 30 giugno 1863, quarto di undici figli, nella famiglia di un farmacista. Da ragazzo il padre lo incaricò di controllare dei fondi agricoli di loro proprietà. Fu mandato a scuola da un prete e grazie alla guida di quest’uomo maturò la vocazione sacerdotale. L’8 novembre 1880 a 17 anni entrò nel semi-

Sacerdote missionario del PIME, partì per la Cina dove, durante la persecuzione dei Boxers, subì un cruento martirio nario dei S.S. Apostoli Pietro e Paolo, nato a Roma nel 1871 e incorporato nel 1926 al Pontificio Istituto delle Missioni Estere (PIME). Fu ordinato sacerdote nella basilica lateranense il 4 giugno 1887. I suoi superiori ritenendolo preparato per l’apostolato missionario, ne disposero la partenza per l’autunno, concedendogli prima un periodo di riposo nel paese natio, dove il 12 settembre scoppiò una terribile epidemia di colera. Alberico, con il permesso dei superiori, prestò una grande opera di assistenza. Il 31 ottobre partì per Roma, dove gli fu assegnata la meta della sua missione in Cina. L’8 aprile 1888, insieme a p. Vincenzo Colli partì da Marsiglia sul piroscafo Sindh. Durante il viaggio,

che si protrasse per trentasei giorni, scrisse molte lettere ai familiari e ai superiori. Appena giunto in Cina, cercò di adattarsi al modo di vestire e di vivere del popolo. Per raggiungere la missione dello Shensi dovette affrontare un altro lungo e difficile viaggio di circa 2.000 chilometri sul fiume Han, sopra una barca, che durò 81 giorni e finì il 18 agosto 1888. Il Vicariato dello Shensi meridionale abbracciava un’estensione di 89.000 Km. con una popolazione di 5.000.000 di abitanti. I fedeli ammontavano a ottomila ed erano distribuiti in cinquantadue cristianità. Alberico trascorse alcuni mesi ad Hachung, per addestrarsi nella lingua. Poi intraprese la sua attività missionaria visitando le comunità cristiane disseminate lungo il fiume Han. Notevole era il suo spirito di sacrificio e di distacco dal mondo. Nel gennaio 1900 gli furono affidati i distretti di Mienhsien, Lioyang. Il santo era considerato un vero modello del fervente missionario. Notevole era il suo spirito di sacrificio e il suo grande senso di adattamento. Per tutti i dodici anni di vita missionaria godette sempre di un’ottima salute, che lo spingeva a moltiplicare le iniziative per la con-

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versione dei cinesi. Poco tempo prima del martirio, nei distretti affidatigli, riuscì a convertire 560 persone. Purtroppo, però, in quel periodo ci fu la rivoluzione dei Boxers, una società segreta cinese, sorta nello Shantung per opporsi ad ogni infiltrazione politica e culturale europea. L’ultimo distretto che gli fu affidato fu quello di Ningqiang, un posto selvaggio tra i monti e quando vi giunse vi era anche una terribile carestia. Il governo cinese per sopperire alle necessità del popolo, aveva fatto delle elargizioni, dalle quali però furono esclusi i cristiani. Il santo protestò contro quella ingiustizia, ma i suoi nemici giurarono di ucciderlo, forti del decreto imperiale del 1° luglio 1900 che autorizzava lo sterminio degli europei e dei cristiani. Nel pomeriggio del 20 luglio 1900, in seguito alle suppliche dei suoi fedeli, decise di fuggire. Lungo il cammino si fermò davanti all’edificio della dogana, dove il doganiere lo convinse a rimanere al sicuro. Verso le undici di notte l’edificio isolato fu accerchiato da un gruppo di uomini che volevano ucciderlo e il doganiere, ingannandolo, gli indicò come unica possibile via di fuga la porta sul retro, dalla quale lo fece uscire, richiudendola alle sue spalle. Appena fuori il missionario fu circondato e colpito da vari fendenti, tra cui uno gli staccò quasi un braccio e un altro lo ferì al naso e alle labbra. Lo presero poi come una bestia, attaccato con le mani e i piedi ad una grossa canna e a spalle lo portarono su un banco del mercato, dove proseguirono i tormenti sul suo corpo. Mentre era ormai moribondo, all’alba del 21 luglio, gli legarono le caviglie con una corda e lo trascinarono vicino al fiume, dove usarono una lunga sega per decapitarlo. Il suo corpo, fatto a pezzi, fu gettato nel fiume.

Marta con sollecitudine va incontro alle necessità del suo ospite e si preoccupa della sua persona. Non è estranea al vangelo la premura per il fratello. Gesù stesso ha cura di sfamare la folla e dona a tutti il pane. C’è una necessità nell’amore per il fratello, che chiede anche beni concreti, ciò di cui ha bisogno. Marta esprime tutto il suo amore per Gesù e domanda le sue attenzioni, quasi avanzando la pretesa di essere gratificata per quanto sta facendo. La pretesa che Dio ci ascolti condiziona anche la nostra preghiera: guarda Signore che cosa sto facendo, considera il mio lavoro, il mio impegno! Come Marta, facciamo esperienza dei nostri limiti, e spesso ci sentiamo affaticati; Marta si rivolge a Cristo e a lui affida il suo sfogo, va a depositare nel Signore la sua debolezza: “Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire?”. Marta affida la sua fatica al Signore certa che lui saprà accoglierla e questo è segno di fiducia in lui, ma la preghiera non è solo rivolgersi a Gesù per affidargli i nostri guai, ma saper dire, come Samuele: “Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”. Maria non ha altra preoccupazione, se non quella di ascoltare Gesù. II fatto di stare seduta ai piedi del Maestro indica in lei accoglienza, ricettività, disponibilità. E’ difficile saper ricevere, perché presuppone la capacità di uscire dalla logica del sentirsi in debito per quanto si è avuto. II Signore ci ama gratuitamente e chiede solo di essere accolto. Che cosa potremmo dare a Dio in cambio del suo amore, della creazione, della salvezza? Maria sa di non aver nulla di più importante da offrire a Gesù di quello che potrà ricevere mettendosi in ascolto della sua parola. E’ da lei che impariamo a entrare nella giusta relazione con Gesù, il senso autentico dell’ascolto. Possiamo pregare: Signore donaci un cuore umile e mite, per ascoltare la parola del tuo Figlio e per accoglierlo e servirlo come ospite nella persona dei nostri fratelli. LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Gen 18,1-10a Salmo Responsoriale Sal 1a Seconda Lettura Col 1,24-28


IL POPOLO

ATTUALITA’

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Giovedì 18 luglio 2013

Settimana della speranza L’economista Stefano Zamagni ha formulato un’ipotesi per vincere la crisi

“Ridiamo spazio all’impresa civile” Come ridare fiato all’economia dei Paesi che sono obbligati dall’Europa a rimettere in ordine i conti? “Il punto è un altro: e, cioè, che in Italia, come pure in Spagna, per non parlare di Grecia e Portogallo, abbiamo avuto nell’ultimo decennio una classe politica che non ha fatto tesoro del noto aforisma che Platone enuncia nel Fedro: ‘Il solco sarà dritto e il raccolto abbondante se i due cavalli che trainano l’aratro procedono alla stessa velocità’. Perché se un cavallo corre più veloce dell’altro, il solco piega a destra o a sinistra e il raccolto non c’è. Questa metafora di Platone si applica al nostro caso. I due cavalli sono, da un lato, l’austerità che vuol dire mettere a posto i conti, ma l’altro cavallo è lo sviluppo. Negli ultimi anni i nostri governi hanno fatto andare avanti solo il cavallo dell’austerità e non hanno fatto marciare l’altro cavallo”.

In alto Stefano Zamagni; in basso il card. Reinhard Marx, presidente della Comece

BRUXELLES - Europa tradita dal miraggio della moneta unica che ha appannato lo scopo di unità politica per cui era nata. Europa a due velocità, con una Germania che detta le agende politiche e finanziarie e un’area mediterranea che non ha saputo adeguatamente conciliare sviluppo e austerità. In tempi di crisi, si cercano ricette e capri espiatori ma uscire dallo stallo è difficile e un’intera generazione ne sta duramente pagando le conseguenze. L’economista Stefano Zamagni, a margine della Settimana della speranza, promossa dai vescovi della Comunità europea (Come-

ce), che si è svolta dal 24 al 27 giugno, alla quale ha partecipato presentando a un folto pubblico la figura di san Bernardino da Siena e il suo pensiero economico, ha provato a tracciare una “ricetta anticrisi”. Che cosa è andato male in Europa? “Non ha funzionato il fatto che il pensiero e l’opera dei fondatori del grande progetto europeo - De Gasperi, Adenauer e Schumann - non sono stati più segu ti a partire dagli ultimi 20 anni. L’Unione europea doveva essere il punto di arrivo di un processo che, partendo dalla realtà

economica, avrebbe dovuto condurre all’unificazione politica. È accaduto invece che, a partire dagli anni Novanta, per tutta una serie di ragioni la nuova classe dirigente europea dei diversi Paesi ha dimenticato il fine e si è andati avanti con i mezzi e, cioè, la moneta unica e, in generale, la dimensione monetaria, senza avere riguardo alcuno nei confronti dell’unificazione politica. L’arrivo, quindi, nel 2008 della crisi economica e finanziaria dagli Stati Uniti si è abbattuto come una tempesta su un corpo già debilitato, producendo gli effetti che stiamo vivendo”.

È il nodo su cui si è impantanata l’Italia. Cosa dà allora fiato allo sviluppo? “Danno fiato allo sviluppo tre cose: l’abbattimento dei costi della burocrazia, della politica e, più in generale, della rendita. La seconda azione è la lotta all’evasione fiscale. L’evasione fiscale in Italia è di 120 miliardi di euro all’anno. Pensiamo a quante cose si possono fare con quei soldi. Non è un caso se la Cei non perde occasione per denunciare l’evasione fiscale. Anche l’ultimo discorso del cardinale Bagnasco va in questa direzione: l’evasione fiscale contraddice il settimo comandamento. È una forma di furto perché è una violazione della giustizia contributiva. Il terzo provvedimento è la pluralizzazione delle imprese che operano nel mercato. Non possiamo pensare che basti potenziare l’impresa di tipo capitalistico

per uscire dalle secche attuali. A fianco delle imprese capitalistiche deve poter operare a parità di condizioni l’impresa sociale, l’impresa civile, cioè tutte quelle forme d’imprese che corrispondono a quelle che noi chiamiamo organizzazioni a movente ideale”. La crisi mette, però, paura e la paura frena le iniziative. Come superare il pessimismo economico? “La società civile è il primo generatore di economia, è il primo generatore di posti di lavoro, di possibilità di sviluppo. Anche nella storia, ha sempre svolto un compito di produzione di beni, servizi e ricchezze. Il sistema di leggi ha poi umiliato la società civile mettendola in sagrestia. Questo è stato il grande tradimento. E adesso ne stiamo pagando le conseguenze”. La speranza? “La mia grande speranza risiede oggi nella Scuola di economia civile che, dal prossimo settembre, partirà a Loppiano, aggregando un gruppo di 50 accademici italiani di diverse università, economisti, giuristi, aziendalisti, sociologi. La nostra idea è che l’Italia potrà uscire da questa situazione soltanto se rimette in moto e al lavoro la società civile organizzata e chiederemo lobby al Parlamento per modificare tutte quelle leggi, lacci e lacciuoli che fino ad ora hanno strangolato letteralmente la dimensione economica delle società civile. Anche perché questo tipo d’imprese hanno una caratteristica, sono generatori di posti di lavoro: non sono ad alta intensità di capitali. Sono imprese ad alta intensità di lavoro e, quindi, potrebbero facilmente reimmettere nel circuito produttivo almeno 600mila persone che oggi sono disoccupate”. Maria Chiara Biagioni

La Settimana della speranza

La Settimana della speranza (Week for Hope) è stata un’iniziativa voluta dalla Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), nell’Anno della cittadinanza europea e in occasione del decimo anniversario dell’Ecclesia in Europa”. Dieci anni fa, il 28 giugno 2003, Giovanni Paolo II pubblicò l’Enciclica che voleva essere un’esortazione apostolica per i popoli europei. In essa insisteva sul fatto che la Chiesa in Europa doveva essere una “Chiesa per l’Europa”. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco-Frisinga e presidente della Comece in un appello rivolto ai cittadini europei, li ha invitati “a essere europei con speranza, incoraggiando nell’Anno della cittadinanza europea, a trasmettere speranze attraverso il lavoro e il personale impegno come cittadini europei”. I temi dibattuti durante la settimana hanno rappresentato i grandi temi di attualità che i vescovi europei cercano di portare nell’agenda politica dell’Unione europea, quali l’educazione dei giovani, il servizio alle persone povere ed emarginate, il riferimento etico nell’economia e nella finanza, la lotta al crimine, le migrazioni. Ognuno di questi aspetti è stato introdotto dalla presentazione di figure di Santi e Beati come il polacco padre Jerzy Popieluszko (per giustizia, pace e libertà), il Beato John Henry Newman (educazione), padre Pino Puglisi (lotta alla mafia) e frère Christian de Chergé, ucciso con sei confratelli a Tibhirine, in Algeria (comunione e dialogo). LE NOSTRE SEDI:

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Giovedì 18 luglio 2013

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VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-21 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 1118 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,3018 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11;

Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 18 al 24 luglio 2013 Giovedì 18: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Venerdì 19: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Sabato 20: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Domenica 21: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Lunedì 22: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Martedì 23: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Mercoledì 24: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063)

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STRADELLA - VALLE STAFFORA Edicole aperte domenica 21 luglio 2013 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 21 luglio 2013 (Turno B): ERG, via Tortona 66; SHELL, p.le Quarleri 5; SHELL, via Zanardi 106.

Val di Nizza 110 anni fa cadde dal cielo un corpo celeste

VARZI/NATIONAL GEOGRAPHIC

Alla scoperta del meteorite

Corsi con Alessandro Gandolfi

Una veduta di Val di Nizza

VAL DI NIZZA - A caccia di un meteorite caduto 110 anni fa a Val di Nizza. Il sindaco Franco Campetti, Simona Guioli, presidentessa della locale biblioteca e alcuni residenti andranno alla ricerca dei resti di quella parte di stella che piovve dal cielo oltre un secolo fa. Inoltre, l’amministrazione comunale e la biblioteca intendono organizzare nel mese di settembre

Il sindaco Franco Campetti e la presidente della biblioteca Simona Guioli a “caccia” del meteorite caduto un evento per i 110 anni del meteorite. “Vogliamo ricordare un fatto, all’epoca quasi prodigioso, almeno per la popolazione locale, avvenuto nell’estate del 1903 a Val di Nizza, e di cui ad oltre un secolo di distanza si è persa pressoché completamente la memoria storica

Frammento del meteorite nel museo di storia naturale di Milano

nella zona della caduta, ad eccezione di alcuni rari racconti che ancora tramandano gli anziani del luogo. – spiega Simona Guioli – Erano da poco passate le 10 di mattina della domenica 12 luglio 1903 e, nonostante la giornata festiva, alcuni contadini si trovavano nei campi. Secondo le relazioni dell’epoca si stava avvicinando un temporale: gli astanti raccontarono che nel cielo era visibile una piccola nube nera da cui partì, all’improvviso, un forte scoppio, a seguito del quale parve loro che pezzi di pietra cadessero sulla terra”. In particolare le cronache riportano che “alcuni paesani, prossimi al punto della caduta di uno dei frammenti, seguendo la striscia luminosa, ne fecero subito ricerca e lo trovarono” in prossimità della frazione Nizza. “L’esemplare fu portato ad Alfonso Muzio, – continua Simona Guioli – all’epoca farmacista di Varzi, la persona probabilmente più colta e rispettata

della zona, che diede il reperto al professor Felice Mazza, Ordinario di Storia Naturale al Regio Istituto Tecnico di Roma, ma originario del Pavese. Il pezzo di meteorite è conservato oggi al Museo di Storia Naturale di Milano. Questo esemplare, un frammento di forma quasi cubica, misura 4,5 x 5 cm e pesa 131,55 grammi. Nell’immaginario collettivo quando si parla di meteoriti ci si riferisce a strane rocce metalliche dal colore grigio scuro e dalla superficie butterata. La realtà della natura è ben più varia e complessa: spesso riconoscere un meteorite è assai più complicato di quanto non si immagini, anche per i più esperti. In molti casi, infatti, questi materiali possono presentarsi all’apparenza molto simili alle rocce terrestri e rivelare la loro natura solo dopo una lunga serie di analisi di laboratorio. Mattia Tanzi

Sono state fatte brillare 13 bombe da mortaio

Artificieri a Bagnaria BAGNARIA - Sono state fatte esplodere a Bagnaria dagli artificieri di Cremona 13 bombe da mortaio della Seconda Guerra Mondiale. Venerdì mattina quattro artificieri di Cremona sono giunti a Casa Galeotti, piccola frazione di Bagnaria, dove erano stati trovati un mese fa alcuni ordigni. Sul posto anche i carabinieri di Varzi, i volontari della Croce Rossa di Voghera con un’ambulanza, il medico della Protezione Civile, gli agenti della polizia locale, il sindaco di Bagnaria Gianluigi Bedini e l’asses-

sore Dino Tambornini. La zona era stata messa in sicurezza con il divieto di accesso. “Le bombe sono state fatte brillare intorno alle 12 in due buche di 2 metri per 1 che erano state preparate dal comune. – spiega il sindaco Gianluigi Bedini – Gli ordigni sono stati coperti dalla sabbia”. Durante l’esplosione si è sentito un forte rumore e si è alzata una colonna di fumo alta cinque metri e visibile dall’ex statale del Penice. Gli ordigni erano venuti alla luce il 9 giugno durante la pulizia del Rio Grande.

VARZI - Secondo appuntamento con il progetto “Nelle Terre dei Malaspina”. Dopo il successo del laboratorio con il pittore Stefano Faravelli, questa volta tocca ad Alessandro Gandolfi (nella foto), fotografo del National Geographic, insegnare a raccontare l’Oltrepò attraverso il suo obiettivo. Sabato 27 luglio, si comincia la mattina alle 9.30 alla biblioteca di Varzi, con il laboratorio di fotografia, le cui iscrizioni sono ancora aperte. Una mattina per imparare a guardare le cose e a fermarle con un click: dal borgo medievale di Varzi ai volti delle persone al mercato, dai panorami dell’alta collina fino ai dettagli che solo un occhio esperto può cogliere. Sarà questo l’insegnamento di Gandolfi ad esperti e principianti, senza esclusione per nessuno. Una mattina per raccontare e spiegare come si fotografa in viaggio, come si può raccontare un luogo mai

visto, come afferrare un particolare al volo. Gandolfi ha fotografato per le più grandi riviste italiane e internazionali i luoghi più remoti della terra, scenari di guerra, paesaggi incantati e storie inusuali. Un vero maestro del genere. E al pomeriggio, le attività didattiche per le famiglie e le visite guidate gratuite, per chi vuole godersi un week end di relax nelle Terre dei Malaspina. I prossimi appuntamenti in programma sono con l’attore-musicista David Riondino (31 agosto) e lo scrittore-attore Giuseppe Cederna (28 settembre). Il progetto “Nelle Terre dei Malaspina” è coordinato dal Gal Fondazione per lo sviluppo dell’Oltrepò, in partenariato con la Provincia di Pavia, vincitori di un Bando Cariplo che ha per oggetto “Avvicinare nuovo pubblico ai luoghi della cultura”. La giornata del 27 luglio è patrocinata dal comune di Varzi. Ugo Celasco


IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

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Stradella L’organista Enrico Vercesi spiega il restauro dello strumento

Primo concerto per l’organo Serassi

STRADELLA - Grande successo, venerdì 12 luglio scorso, per il primo appuntamento con gli “Incontri con l’organo Serassi”, organizzato nell’ambito della festa patronale dei santi Nabore e Felice. All’organo il giovane Simone Quaroni, che ha eseguito musiche di padre Davide da Bergamo, Knecht, Verdi, Quaroni. Prima del concerto, il parroco don Pietro Lanati ha scoperto e benedetto la lapide commemorativa, posta in ricordo dei lavori di restauro dello strumento. All’iniziativa erano presenti anche il sindaco Pierangelo Lombardi, che ha ricordato l’importanza del recupero dell’organo, come patrimonio non solo della comunità religiosa, ma anche di quella civile, Sergio Castegnaro, titolare dell’omonima Fabbrica Artigiana Organi da Chiesa di Tortona, che ha realizzato i lavori, Alessandro Vercesi, che si è impegnato nel recupero dei fondi per finanziare l’opera, e il maestro Enrico Vercesi. “Dato l’investimento non indifferente che la parrocchia ha effettuato per il restauro – afferma Enrico Vercesi, organista titolare del-

la parrocchia di Stradella – mi sono subito attivato affinché l’organo Serassi op. 544 fosse suonato non soltanto durante le celebrazioni liturgiche, ma anche in contesti differenti, quali concerti o momenti di elevazione musicale, in modo che il ritorno alla piena attività di questo strumento possa essere esteso e fruito da un considerevole numero di persone. Del resto, l’opera di avvenuto restauro non concede esclusivamente l’opportunità di solennizzare al meglio le nostre liturgie, ma contestualmente ha anche una conseguenza diretta sulla vita e sul patrimonio culturale della città e dell’intero territorio circostante; per questo, la moltiplicazione dei momenti di ascolto del Serassi op. 544 deve essere promossa e accolta con responsabilità e soddisfazione”. Dopo il concerto inaugurale, avvenuto lo scorso aprile, e il primo appuntamento della scorsa settimana, saranno ancora due i momenti offerti nel corso di quest’anno e dilazionati nel tempo, dal titolo “Incontri con l’organo Serassi, opus 544”, tutti programmati nella chiesa parrocchiale di

FORTUNAGO - Tanti volontari sono milanesi

Stradella. Il secondo appuntamento è in programma per sabato 14 settembre, alle ore 21.15, intitolato “Musica Sacra al tempo dei Serassi”, e rappresenterà anche l’inedito momento di simbiosi tra lo strumento e le voci, con il coro Schola Regina Pacis del Santuario di Scorzoletta, diretta da Enrico Vercesi ed accompagnata all’organo da Simone Quaroni. La serata è inoltre inserita nel cartellone del Festival Ultrapadum di quest’anno. Infine, per il 2013, si terrà un terzo appuntamento, in dicembre, presumibilmente il 20 o il 21 con un altro organista che farà ascoltare pagine di matrice natalizia. Anche per il 2014 l’idea è di creare tre o quattro momenti di incontro con l’organo Serassi. Ma gli organizzatori di questi eventi hanno, tuttavia, un sogno nel cassetto, da realizzare certamente in futuro: “L’idea – spiega ancora Vercesi – è di un Concorso Organistico Nazionale “Serassi opus. 544 in Stradella”, con modalità ancora tutte da studiare, valutare e definire, e che possa diventare un riferimento importante per i giovani organisti che si apprestano ad iniziare a vivere la loro carriera musicale. Per organizzare tutto ciò saranno evidentemente necessari fondi e sponsor in grado, almeno, di coprire le spese per l’organizzazione e per la strutturazione di un appuntamento di così grande rilevanza. Tutto questo nella speranza di integrare e interagire con le altre realtà artistiche della città quali il Teatro Sociale e l’Accademia Musicale “Città di Stradella”, confidando nel sostegno e nella approvazione dell’Amministrazione Comunale e dell’Assessorato alla Cultura”. Oliviero Maggi

BRALLO DI PREGOLA - Con la Protezione Civile

Estate con la Pro Loco Successo per il Campus FORTUNAGO - Il volontariato nei paesi collinari e montani è sicuramente un valore aggiunto sia per quanto riguarda il sociale sia per la promozione del territorio. A Fortunago esiste una Pro Loco composta da una sessantina di questi volontari, molti dei quali sono milanesi proprietari di seconde case. Loro, che adorano queste vallate, non vedono l’ora di raggiungere il borgo oltrepadano alla ricerca di aria buona, paesaggi incantevoli, tradizioni e di una gastronomia genuina. Questa passione per Fortunago li ha portati ad indossare la maglietta della Pro Loco e lavorare sodo in occasione di feste e sagre. “Ho 69 anni e sono presidente della Pro Loco da 11 anni. – racconta Paolo Ammadeo – Sono un milanese che dopo tanti week end passati tra queste meravigliose colline ha deciso di venire ad abitare definitiva-

mente a Fortunago. Le nostre feste e sagre, che partono da maggio e terminano ad ottobre, servono a promuovere il borgo, le frazioni e le poche aziende che sono rimaste in vita. Proprio lunedì è terminata la quattro giorni denominata “Fortunago Enjoy” che ha portato a Fortunago oltre 500 turisti a sera”. In occasione della manifestazione, caratterizzata da musica, birra, gastronomia e sfilate hanno contribuito cucinando, spadellando e servendo ai tavoli 35 volontari provenienti anche dai vicini paesi della Val Schizzola. Le prossime manifestazioni in calendario sono: la festa della schita il 27 luglio, la festa della paciada (Malfatti) il 14 agosto, la festa patronale di Gravanago il 15 settembre e la patronale di Fortunago che si svolge la terza domenica di settembre. u.c.

BRALLO DI PREGOLA - Si è concluso sabato con successo al Brallo di Pregola il primo campo scuola lombardo della Protezione Civile. Sono stati 22 i ragazzi di seconda e terza media degli Istituti scolastici della Provincia di Pavia che hanno partecipato a questo progetto organizzato dalla Provincia in collaborazione con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Il campo scuola si è svolto nel campo sportivo della frazione Colleri dal 7 al 13 luglio. Hanno partecipato i ragazzi delle scuole di Santa Maria della Versa, Varzi, Cava Manara, San Martino Siccomario, Voghera e Zinasco seguiti da 75 volontari di Protezione Civile. “I ragazzi hanno vissuto con entusiasmo questa esperienza imparando a conoscere da vicino il mondo della Protezione

Civile. – spiega il vice sindaco del Brallo di Pregola Christos Chlapanidas – I ragazzi hanno imparato ad andare a cavallo, hanno seguito corsi di orientamento, di primo soccorso. Ci sono state poi lezioni con i sommozzatori, con i vigili del fuoco che hanno simulato un incendio e con il gruppo dei cinofili. Gli studenti hanno chiesto di ripetere questa esperienza”. Alla giornata conclusiva del campus coordinato da Giuseppe Faè hanno partecipato il presidente della Provincia Daniele Bosone, l’assessore Francesco Brendolise, il consigliere provinciale Claudia Montagna con delega alla Protezione Civile, il vice sindaco di Pavia Matteo Mognaschi, Bruno Chiapparoli vice sindaco di Cecima e il rappresentante della Protezione Civile e gli amministratori del Brallo.

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Giovedì 18 luglio 2013 SOCIALE/FONDAZIONE COMUNITARIA

Sono stati stanziati 55 mila euro per le mense dei poveri

PAVIA - In tempo di crisi c’è chi fa fatica anche a trovare il cibo per mangiare: un problema che, fino a poco tempo fa, sembrava riguardare solo i “senza fissa dimora” ma che, ultimamente, coinvolge una fascia ben più consistente di popolazione. Le persone rimaste senza lavoro, ma anche quelle che rischiano di perderlo e vivono una fase di precarietà, frequentano sempre di più le mense allestite dalle parrocchie. È un servizio garantito grazie all’impegno della Chiesa, che da sempre è a fianco degli uomini e delle donne in difficoltà. Proprio per sostenere la realtà delle mense, oggi una presenza più che mai indispensabile, la Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia ha deciso di promuovere uno sforzo significativo. La Fondazione, guidata dal presidente Giancarlo Vitali e dal segretario generale Pier Giorgio Villani, ha infatti scelto di stanziare la somma di 55mila euro per aiutare

le mense presenti in provincia (tutte inserite in realtà parrocchiali), che ogni giorno garantiscono un pasto caldo ai poveri e alle persone bisognose. I fondi sono stati assegnati: a Pavia alla parrocchia di Santa Maria di Canepanova (che ospita la Mensa del Povero), alla parrocchia del Ss. Salvatore (sede della Mensa del Fratello), alla parrocchia di San Lanfranco e alla parrocchia di Santa Maria di Caravaggio; a Vigevano alla parrocchia del Cuore Immacolato di Maria (La Pellegrina) e al Convento dei Frati Cappuccini; a Voghera all’Opera Pia del Pane - Asilo Notturno Zanaboni, alla parrocchia di San Lorenzo Casa Fraterna e alla Caritas Don Orione parrocchia di San Pietro. L’iniziativa conferma come l’attenzione per i problemi sociali e le difficoltà economiche vissute da tante famiglie sia al centro delle iniziative intraprese dalla Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia. a.r.

VAL DI NIZZA/OPERE PUBBLICHE

Viabilità: lavori sulle strade VAL DI NIZZA - In questi giorni sono iniziati a Val di Nizza i lavori sulla strada che collega la frazione di Molino Cassano alla località di Poggio Ferrato. “Si tratta di un intervento finanziato dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese che ammonta a 100 mila euro. – spiega il primo cittadino di Val di Nizza Franco Campetti – I lavori consistono nella realizzazione di un muro di contenimento del terreno e nel successivo ripristino del manto stradale. L’intervento sarà ultimato entro la fine dell’estate”. PIZZALE/DANZA

Podio per la Cicala Dance PIZZALE - Ancora un successo per Cicala Dance, la scuola di ballo di Pizzale diretta da Roberta e Alessandro Motta. Agli Alassio Open 2013, Campionato South Europeo, i gemelli oltrepadani Lucrezia e Simone Esposito si sono classificati al secondo posto, con un’ottima performance anche nella Under 21 e nel Youth Standard. A stilare le varie classifiche, in un week-end che ha visto la cittadina ligure capitale della danza, sono stati i migliori giudici del panorama internazionale. Molti gli addetti ai lavori presenti e gli appassionati, che hanno seguito l’evolversi delle gare, per le quali sono state approntate scenografie ad hoc. “La passione è stata più forte di qualsiasi ostacolo e difficoltà. – spiegano i direttori artistici di Cicala Dance Roberta e Alessandro Motta – Il livello raggiunto da Lucrezia e Simone, che si sono confrontati con ballerini di grido provenienti da diversi paesi, ripaga il nostro affiatato team di tutti gli sforzi”.

Restauri, antichità, perizie e catalogazioni. Concessionari di zona per la ditta Puccini, costruttori e restauratori di organi a trasmissione meccanica. Preventivi gratuiti.


Giovedì 18 luglio 2013

VOGHERA E OLTREPO’

Rivanazzano Terme Parcheggi, asfaltature, bike shering e batbox

Progetti e iniziative del Comune

RIVANAZZANO TERME Sono tante le iniziative estive realizzate dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Romano Ferrari. E’ partito, primo nel suo genere nella zona, il progetto sperimentale, per combattere in modo del tutto naturale le zanzare. Infatti, nel centro di Rivanazzano Terme sono state posizionate 24 batbox, cassettine per pipistrelli al fine di ridurre trattamenti che, seppur biologici, sono costosi ed hanno ridotti effetti temporali. “I pipistrelli, al contrario delle dicerie popolari, sono animali innocui alle persone e riescono a mangiare fino a 2.500 zanzare adulte per notte”. – afferma l’assessore Francesco Di Giovanni con delega

all’arredo urbano, parchi e giardini. Ai giardini Mezzacane, al parco Brugnatelli, al plesso scolastico, all’asilo, nella zona delle terme e del teatro, al centro sportivo e al Boccio sono state posizionate cassettine con una particolare zigrinatura che arrivano ad ospitare fino a 12 coppie di pipistrelli e che permettono loro di stare a testa in giu. “Abbiamo ricevuto un forte interessamento da parte di molti nostri concittadini che sono interessati all’acquisto di batbox per uso privato: – continua Di Giovanni – questo ci rende particolarmente orgogliosi e legittima di fatto la riuscita dell’iniziativa intrapresa dall’amministrazione comunale di

Rivanazano Terme”. Nello stesso comune termale è inoltre partito il servizio di bike shering. Quattro biciclette a pedalata assistita sono disponibili per cicloturisti che vogliano godere delle bellezze del luogo spostandosi in maniera ecologica. Il servizio è gratuito per le prime tre ore di utilizzo, basta una semplice registrazione, il tutto viene gestito dalla locale Pro Loco. “Voglio ringraziare il presidente della Pro Loco ed i suoi collaboratori – parla il sindaco Romano Ferrari – perché ancora una volta hanno permesso la concreta realizzazione di una iniziativa che avrà risvolti positivi per il paese”. Iniziativa che avrà ancora maggior riscontro nel momento in cui verrà realizzata la pista ciclabile. Inoltre, sono da poco terminati i lavori di asfaltatura di due piazze situate, una dietro al centro sportivo e alla piscina e l’altra adiacente al bar del circolo Acli. Erano parcheggi già disponibili ma non asfaltati. Questo fatto li rendeva poco praticabili in caso di maltempo. Ora l’asfaltatura di queste due piazze porterà disponibilità di circa cento posti auto, in una zona adiacente il centro paese. Mattia Tanzi

BRONI - Lo strumento donato dal Lions Club Stradella Broni Host

E’ stato inaugurato il nuovo organo

BRONI - Sabato 8 giugno, nella basilica di Broni, è stato ufficialmente inaugurato il nuovo organo donato dal Lions Club Stradella Broni Host. L’arciprete don Mario

Bonati ha celebrato la Santa Messa, animata dai canti della corale parrocchiale diretta dal maestro vanni Zunardi. Al termine della celebrazione una speciale benedizione per le persone presenti ed anche per lo strumento musicale che accompagnerà la Corale “Cappella Maria Immacolata” nel suo prezioso servizio liturgico. Sentiti ringraziamenti al Lions Club Stradella Broni Host sono stati espressi dal parroco sia a nome suo personale sia a nome dei parrocchiani mettendo in evidenza il nobile gesto. È seguito poi l’intervento dell’attuale presidente del Lions Club Stradella Broni Host Maurizio Cignoli che ha voluto sottolineare la vicinanza di questa associazione ai bisogni del territorio fornendo, attraverso i suoi services, un aiuto concreto alla comunità.

PAVIA - Il “Progetto Volontariato Sido” previsto in Provincia

Cure gratis per i bambini poveri PAVIA - Garantire ad ogni bambino meno fortunato, residente nella provincia di Pavia, l’accesso gratuito a cure specialistiche ortodontiche di qualità. È questo, in sintesi, l’obiettivo del “Progetto Volontariato SIDO”, che verrà attivato nella provincia di Pavia, grazie ad un protocollo d’intesa firmato dalla Provincia e dalla SIDO (Società Italiana Di Ortodonzia). Si tratta di un progetto che la Società di Ortodonzia ha già attivato con successo in altre realtà italiane, come Roma, Napoli, Milano, Firenze e Palermo (solo per citarne alcune) e che si rivolge ai ragazzi di età compresa tra i 6 ed i 18 anni, che si trovano in una situazione svantaggiata. Nello specifico, l’intesa coinvolgerà gli 11 enti gestori delle comunità educative per minori della provincia di Pavia, che avranno il compito di individuare i minori beneficiari, sulla base di criteri concordati con la SIDO.

FOTONOTIZIA

Pellegrinaggio a Roma e udienza dal Papa

CIGOGNOLA

Comune e Pro Loco per l’estate

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In Breve

IL POPOLO

SALICE TERME/PERSONAGGI

Daniele Piombi alle Terme President

Il noto presentatore e personaggio della tv Daniele Piombi ha soggiornato al President Hotel di Salice Terme prima di festeggiare gli 80 anni il 14 di luglio. Daniele Piombi, che ha esordito giovanissimo nel programma televisivo “Viaggiare”, trasmesso dalla Rai, è famoso per la trasmissione “Premio Regia Televisiva”, nota come Oscar TV, da lui ideata nel 1961. Negli ultimi anni viene trasmessa in diretta da Sanremo. Daniele Piombi ha lavorato in provincia di Pavia a Telemontepenice e conosce molto bene l’Oltrepò Pavese. Per questo motivo ha deciso di trascorrere qualche giorno di relax insieme alla moglie alle Terme President di Alessandro Moro. Nella foto Daniele Piombi è con Michela Rossi e Daniela Moro del centro termale. ZENEVREDO/MONS ACUTUS

Spettacolo di varietà L’associazione di volontariato “Mons Acutus onlus” organizza venerdì 19 luglio, alle ore 21.30, presso il centro sportivo di Zenevredo, lo spettacolo di varietà “Café chantant”. Sarà protagonista il gruppo “L’aura lirica” composto dai soprani Graziella Brega, Claudia Cagnoni, Camilla De Martini e Lorena Valle; dai mezzosoprani Savina Morandotti e Simona Vercesi; dai contralti Angela Albanesi e Claudia Boselli; dal tenore Michele Brega e dai bassi Michele Carra e Paolo Cobianchi. Al pianoforte Romina Vavassori. CASTEGGIO/SAGRE

Risottata con il circolo Anspi

CIGOGNOLA - Continuano con successo le manifestazioni organizzate dalla Pro Loco e dal comune di Cigognola per l’estate 2013. I prossimi appuntamenti, sempre al parco delle feste, saranno per venerdì 19 e sabato 20 luglio. La serata di venerdì sarà dedicata al country con Anchise Bolchi, mentre sabato sarà la volta di “festa per un amico” con il tributo ai nomadi di Utopia band. Questa serata avrà una valenza benefica e il ricavato sarà devoluto in ricordo del compianto Alessio Bonavida. Dalle ore 20 sarà attivo un accurato servizio bar e ristorante.

Domenica 21 luglio il Circolo ANSPI dell’Oratorio San Pietro di Casteggio organizza la “Risottata sotto le stelle”, a partire dalle ore 20.30. Il costo è di 20 euro per gli adulti e di 10 euro per i bambini. La prenotazione è obbligatoria (n° 329.1680994 o 338.2899613). MONTECALVO/FESTE

Notti d’Estate al centro sportivo Proseguono con successo al centro sportivo di Montecalvo Versiggia (in frazione Crocetta) le “Notti d’estate”, serate danzanti che hanno preso il via domenica scorsa. I prossimi due appuntamenti si terranno domenica 21 luglio con l’orchestra “Daisy Luna” e domenica 28 luglio con “Lory e Renè” e l’esibizione di ballo liscio della scuola “Feeling Dance”. L’ingresso è a offerta; previsto il servizio bar con ristoro. Per info. Signora Paola, n° 348 2618290. BRALLO/CULTURA

Mostra di Laura Ferrario Dal 24 al 28 luglio si svolgerà nel comune di Brallo di Pregola la mostra di Laura Ferrario intitolata “Fantasia nell’arte”. I dipinti ad olio, le sculture in sasso e legno dell’artista saranno esposti nell’ex scuola.

ACAOP S.p.A. Via Nazionale, 53 - STRADELLA GESTORE DEL SERVIZIO D’ACQUEDOTTO IN 49 COMUNI DELLA PROVINCIA DI PAVIA Tel.0385.249311/Fax 0385.43978 E-mail: acaop.spa@acaop.it Segnalazione guasti: tel. 0385.49993 (orario d’ufficio) n°verde 800.413238 (fuori orario d’ufficio e giorni festivi)

CERVESINA - Mercoledì 19 giugno le parrocchie di Cervesina e Pancarana, durante il pellegrinaggio di tre giorni a Chianciano e a Roma, hanno partecipato all’udienza generale di Papa Francesco in piazza San Pietro. La comitiva era guidata dal parroco don Stefano Tanggun.

Sportello Telefonico ACAOP al n° 0385.49290 dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì l’utente può effettuare le normali pratiche contrattuali senza recarsi presso gli uffici


IL POPOLO

TUTTI I COLORI DEL GREST

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Giovedì 18 luglio 2013

Casteggio La parrocchia di San Pietro ha ospitato anche il campione olimpico Mauro Nespoli

“Parole di luce”... nel Grest del Pistornile

CASTEGGIO - Dal 17 giugno al 5 luglio, l’oratorio del Pistornile è stato preso d’assalto dai bambini del Grest “Parole di luce”. Ogni mattina arrivavano alla spicciolata, qualcuno all’alba sal-

teressanti, il primo alla sede CRI di Casteggio, il secondo in loco in compagnia di Carabinieri e Polizia e il terzo con il campione olimpico di tiro con l’arco Mauro Nespoli, ragazzo disponibile,

ustionati o incorsi in pericolo di vita quindi tutto bene, mercoledì di nuovo in oratorio e al pomeriggio lavoretti in pasta di mais, idea accettata con entusiasmo e in grado di liberare la creatività dei par-

tellando come un capriolo, qualcuno un po’ in ritardo con i capelli per aria e lo sbadiglio pronto; la mattinata se ne andava così, tra il canto iniziale, il momento di preghiera, i giochi organizzati dagli animatori e un centinaio di the freddi. Settimane organizzate con giornate sempre un po’ diverse: lunedì in oratorio con incontri in-

gentile e educato, che armato di smisurata pazienza, ha aiutato i bambini nella prova di tiro, ha firmato autografi per tutti e si è reso oggetto di un vero e proprio book fotografico! A tutti loro vanno doverosi ringraziamenti. Ma torniamo all’organizzazione: martedì giornata in piscina, non ci risultano bambini

goli (risultano all’attivo meravigliosi portachiavi e simpatici animaletti risultati di strani incroci e dai colori improbabili). Giovedì gita fuori porta: Magicavalle, Movieland e lo Zoo safari. Attesissime e divertenti, anche qui tutto bene, sono tornati interi alle loro case e non c’è stato nessuno scambio di bambini in giro

per i parchi, presumibilmente grazie ai cappellini colorati che erano costretti a indossare. Venerdì, giornate diverse: la prima al parco dei Ronchi di Verretto (i pesci gatto hanno avuto il loro momento di celebrità), la seconda al campo sportivo comunale di Casteggio in cui si sono svolti giochi d’acqua e la terza ha visto la preparazione dello spettacolo finale. Tutto ciò mentre il bar dell’oratorio era preso d’assalto senza sosta e chi lo gestiva è tornato spesso a casa ripetendo come in un incubo “…naturale o frizzante?”, “…al limone o alla pesca?”. Già, perché i bambini danno per scontato che si debba ricordare tutto ciò che preferiscono…beata ingenuità! Ma tutto ha una fine, così la sera del 5 luglio, animatori, bambini, genitori, gruppo oratorio, nonni, zii e un paio di animali domestici, si sono ritrovati in oratorio per la festa e i saluti. Tra balli, canti e scenette divertenti, c’è stato posto per qualche lacrima, per un lauto rinfresco, per gli abbracci di rito e per il silenzio: quello che segue i bei momenti, che ti fa rendere conto che qualcosa se n’è andato ma che molto è rimasto. Perché l’oratorio non chiude mai e anche quando la porta è chiusa e non c’è più nessuno, rimangono le risate, le battute che si ripeteranno per diversi mesi con la classica frase “…ti ricordi quando…?”, rimane la gioia e anche la discussione antipatica fatta in un momento di stanchezza, tutto fra quattro mura. Diventa allora doveroso un ringraziamento a chi ha reso possibile tutto ciò, don Luigi Guarnaschelli, che ha lasciato massima libertà di orga-

nizzazione , che da quando è arrivato si è occupato di rimettere a nuovo un Oratorio prima inagibile e ha accettato ogni componente del gruppo come se fosse una parte dell’oratorio, quello che era e quello che verrà. In attesa di ripetere l’esperienza l’anno venturo, si ringraziano tutti coloro che l’hanno resa possibile, partendo ovviamente dalle famiglie e dai bambini, arrivando a chi ha messo il cuore e il tempo a disposizione del prossimo, magari solo per dieci minuti, ma dieci minuti spesi bene. Katia Dellagiovanna


IL POPOLO Giovedì 18 luglio 2013

TUTTI I COLORI DEL GREST

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Sale Animatori e ragazzi hanno vissuto una straordinaria esperienza e hanno ricevuto la lettera del Papa

L’Oratorio d’estate rimane aperto per ferie

SALE - A partire dal 10 giugno scorso, nonostante il clima ancora freddo, all’Oratorio di Sale si è aperta la stagione estiva. Anche se gli ultimi giorni di scuola erano ancora in corso l’avventura del Grest è partita a gonfie vele capitanata da una trentina di animatori entusiasti e pieni di buona volontà. Il tema “Every-body, un corpo mi hai preparato” è stato il filo conduttore delle tre settimane di attività estiva, durante le quali abbiamo cercato di scoprire il valore del nostro corpo come dono attraverso cui stringere relazioni di amicizia con gli altri e imparare ad amare come Gesù ci ha insegnato. Gli animatori hanno intrattenuto i ragazzi attraverso attività e laboratori tra i quali ha avuto particolarmente successo quello dedicato alla cucina: abbiamo scoperto veri e propri talenti che hanno saputo cimentarsi in piccole opere d’arte culinarie dal sapore davvero squisito! La serata finale, a cui ha partecipato con tanto entusiasmo il nostro Vescovo Martino, è stato il momento per valorizzare il lavoro svolto durante il Grest: ciascuno ha trovato il suo posto e il suo modo per esprimersi e presentare i suoi talenti attraverso la danza, il mimo coi corpi, i lavoretti, il canto e le acrobazie da giocoliere.

Possiamo dire che queste tre settimane ci hanno fatto diventare “un corpo solo e un’anima sola”, a partire dal gruppo animatori che, benché formato da molti giovanissimi, è stato un vero e proprio laboratorio di amicizia, collaborazione, allenamento alla fatica! E poi siamo stati un solo corpo con i nostri ragazzi che a volte ci fanno “impazzire” con la loro vivacità, ma che davvero ci riempiono il cuore di gioia quando sappiamo condurli nella meravigliosa avventura della vita! Ma l’estate non è finita qui. Il nostro oratorio rimarrà aperto per i prossimi mesi accogliendo i ragazzi che vogliono trascorrere i loro pomeriggi tra giochi e divertimento. Un bel gruppo di ragazzi parteciperà ai campi organizzati dalle Piccole Figlie e dalla Diocesi nella Casa Alpina di Brusson: delle belle occasioni per vivere qualche giorno di vacanza che riempia il cuore di ciò che vale davvero. E nel cuore dell’estate ci arriva anche una bellissima lettera dalla Segreteria di Stato del Vaticano come risposta alla nostra lettera inviata dopo lo spettacolo “Morte e vita a duello” dell’aprile scorso. Ecco il testo: “Carissimi, con stimata lettera del 12 maggio scorso avete voluto illustrare a Sua San-

tità Papa Francesco la gioiosa esperienza comunitaria nata da una particolare iniziativa teatrale che ha rappresentato la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù, in occasione dell’Anno della Fede, allegando nel contempo due fotografie. Il Sommo Pontefice, che ha accolto il premuroso gesto e i sentimenti che lo hanno suggerito, esprime a quanti si sono impegnati nella lodevole attività la Sua gratitudine, unitamente al vivo incoraggiamento a portare ovunque, attraverso una chiara testimonianza di fede, i perenni valori della tradizione cristiana, per contribuire alla costruzione di un mondo più giusto e fraterno. Mentre chiede di pregare per Lui e per il Suo servizio alla Chiesa, invoca la celeste protezione della Vergine Maria ed imparte di cuore a ciascuno una speciale benedizione apostolica, estendendola all’intera comunità parrocchiale a tutte le persone care. Con sensi di distinto ossequio mi confermo” (Mons. Peter B. Wells). Il cammino dunque va avanti con fiducia e perseveranza perché la nostra comunità cristiana possa essere sempre più famiglia di famiglie in cui sperimentare la bellezza del Vangelo! j.g.

Redavalle - Santa Giuletta Il parroco racconta i momenti più belli del Gr.Est. che ha coinvolto 80 fanciulli

L’Oratorio attraverso gli occhi di un prete

REDAVALLE - S. GIULETTA - A un prete in oratorio è dato di poter scattare qualche istantanea significativa: un abbraccio di incoraggiamento fra ragazzi; una richiesta di perdono che apre un

cammino nuovo, quasi splendore di sole mattutino; il volo di un passero sul soffitto del salone, dopo aver pregato con il Salmo 144 che “il Signore è buono verso tutti” e che “la sua tenerezza si e-

spande su tutte le creature”; il ritirarsi di pregiudizi su qualche compagno e l’affermarsi di una conoscenza vicendevole più obiettiva, che apre a una collaborazione fruttuosa; l’emergere del-

le capacità e dei doni di ciascuno; l’impegno disinteressato e serio di alcuni adulti (un po’ pochi, per la verità), che avrebbero già tante cose da fare, ma che decidono tranquillamente di dedicare tre settimane a un gruppo di ragazzi in oratorio, facendo da mangiare, o pulendo gli ambienti, non mancando di rimproverare o di incoraggiare; la gioia di stare insieme e di sorridere della vita, in un tempo di facce preoccupate, diffidenti o talvolta indifferenti. Il bilancio di questo Gr.Est. ormai giunto al termine è molto positivo. Il clima generale appena accennato ha fatto passare in secondo piano qualche stonatura o delusione, che rimangono tali, ma che forse possono capitare, quando si ritrovano insieme circa ottanta ragazzi - tanti sono stati gli iscritti di elementari e medie nell’arco delle tre settimane, con una media di frequenza di circa cinquanta al giorno - insieme con ventidue animatori di età compresa fra i quindici e i diciotto anni, nel complesso ben motivati e affiatati. Tra i momenti più significativi vissuti vanno annoverati le passeggiate lungo antichi sentieri sulle nostre colline, la partecipazione al MondOratori di Stradella, che ha fatto percepire a bambini e animatori di appartenere a

una realtà più grande di quella che vedono abitualmente, infine lo spettacolo finale del Grest, con una recita che gli animatori hanno tratto dalla storia proposta dal sussidio “EveryBody” della Federazione degli Oratori Milanesi e con il canto di classici della canzone italiana e straniera, che ancora oggi sorprendentemente aggregano piccoli e grandi. Il Gr.Est., per sua natura, è un’esperienza circoscritta in un tempo limitato, e subito dopo tutti sembrano tornare un po’ al chiuso del proprio guscio. Certamente il ritmo di vita del Gr.Est. non potrebbe essere sostenuto troppo a lungo: al presente resta a tutti qualche ora di sonno arretrato da recuperare. Ma sarebbe bello che la gioia gustata in questi giorni e di cui sentiamo avvicinarsi la nostalgia, potesse essere vissuta durante l’apertura settimanale dell’oratorio, sia d’estate che d’inverno. Sia a Redavalle sia a Santa Giuletta, grazie alla disponibilità di alcune famiglie, ci sono già iniziative in questa direzione, già premiate da una discreta partecipazione dei bambini e dei ragazzi: è la strada da percorrere, con le forze a disposizione, magari con qualche persona di buona volontà in più. Francesco Favaretto


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

Giovedì 18 luglio 2013

San Damiano Domani sera nuovo appuntamento con Ultrapadum

Musiche tra sacro e profano

Il soprano Susie Georgiadis e il tenore Mauro Pagano

SAN DAMIANO DEL COLLE Venerdì 19 luglio il Festival Ultrapadum approda a San Damiano del Colle, piccolo comune di quasi 800 abitanti inserito nel circuito enoturistico delle Città del Vino. Questa settimana la rassegna di musica sotto le stelle, diretta da Angiolina Sensale, porterà a San Damiano alcune tra le più belle voci del panorama lirico italiano, più volte protagoniste delle varie edizioni di Ultrapadum. Nella suggestiva cornice della chiesa dei Santi Cosma e Damiano il tenore Mauro Pagano, la soprano Susie Georgiadis e la mezzosoprano Candida Spinelli interpreteranno le arie delle migliori pagine del melodramma italiano scritte da Puccini, Verdi e Rossini, ma anche la musica sacra di Franz Schubert e di César Franck, l’operetta

di Franz Lehar. In programma anche brani di Grieg, Gastaldon, Sorozabal, Brahms, Chopin e dal passato più recente arie dai musical di Andrew Lloyd Weber. Un viaggio tra le pagine musicali più belle e famose dell’Ottocento e del Novecento. Pagano, Georgiadis e Spinelli saranno accompagnati al violino da Eugenio Sacchetti jr e al pianoforte da Angiolina Sensale. Eugenio Sacchetti, nato a Gattinara (VC) nel 1992, è il figlio di Arturo, celebre artista di fama mondiale e di Natalia Kotsioubinskaia, nota pianista russa. Ha iniziato lo studio del violino all’età di 3 anni presso la Scuola Suzuki di Torino con Lee Robert Mosca, mentre in adolescenza ha intrapreso lo studio del pianoforte, dell’organo e della composizione. Nel 2002 ha partecipato con l’Or-

chestra Suzuki di Torino alla tournée in Thailandia organizzata dall’ONU, con una serie di concerti intenti a combattere lo sfruttamento del lavoro minorile. Appena dodicenne ha assunto il ruolo di organista all’organo storico Fratelli Serassi 1861 della collegiata di Sant’Agata e Giorgio in Santhià. Nel gennaio 2012 ha partecipato, in veste di maestro sostituto, alla prima esecuzione assoluta dell’oratorio “Il Natale del Redentore” di Lorenzo Perosi, a Mosca. Ha tenuto inoltre un concerto sul grande organo di Thomas Kuhn (1955) della Cattedrale cattolica moscovita, ottenendo numerosi apprezzamenti da parte del panorama musicale locale. Tra le sorprese che San Damiano del Colle riserva ai suoi visitatori ci sono la vista sui vigneti, la chiesa cinquecentesca dei Santi Cosma e Damiano e il Castello risalente al tardo Settecento. L’edificio, di proprietà di privati e visibile solo dall’esterno, è sormontato sul prospetto principale da una torre di foggia medioevale costruita nel 1910 dalla famiglia Bianchi-Mina allora proprietaria. La torre merlata presenta i tipici decori che indicavano l’appartenenza allo schieramento dei Ghibellini. Dal giardino si può raggiungere direttamente una vigna sottostante mediante un antico passaggio in galleria. Domenica 21 luglio nuovo appuntamento musicale con l’Orchestra d’Archi dei Pomeriggi Musicali e Fatlinda Thaci, violino concertatore nella suggestiva piazza del Castello di Sartirana Lomellina.

A piedi “Sul passo dell’aquila” da Valverde a Oramala con la Pietra Verde

I castelli dei Malaspina di notte VAL DI NIZZA - Sabato 20 luglio l’associazione naturalistica “La Pietra Verde” (338.5291405; assopietraverde@yahoo.it) organizza la passeggiata notturna “Sul passo dell’aquila”, dal castello di Verde al castello di Oramala nel comune di Val di Nizza. L’escursione è realizzata in collaborazione con i Comuni di Valverde e Val di Nizza, con le Guardie Ecologiche Volontarie della Comunità Montana Oltrepò Pavese e con la Comunità Montana Oltrepò Pavese. La lunghezza è di km 8,5, con difficoltà E, il dislivello è di 455 m. e il tempo di percorrenza è di circa 2,30 h con sosta rinfresco. Un itinerario meraviglioso che attraversa boschi ricchi di fascino e bellezza, dove il tempo sembra essersi fermato, il tragitto collega i tre castelli Malaspiniani: il castello di Verde, il castello di Monfalcone, ora distruttoo, e il castello di Oramala (nella foto). Il Monte Verde (m 785 s.l.m.) è vincolato a Parco Locale di Interesse Sovracomunale, la cui estensione iniziale era di ettari 33 è stato ampliato a ettari 330. L’Università di Pavia ha ritenuto salvaguardare alcune specie di farfalle mediante la creazione di un apposito Giardino delle Farfalle. La strada discende tra le stazioni della Via Crucis, poste ai suoi lati, fino a raggiungere l’incrocio situato sulla sella di valico denominata Croce di Verde da

cui si diramano strade e sentieri per otto direzioni. L’itinerario prosegue in direzione Sud con una strada a fondo naturale da cui si vede il paesaggio di Valverde caratterizzato dalla presenza di prati e boschi interrotti da alcuni calanchi con torrioni e guglie scolpiti dall’erosione nell’arenaria, dove nidificano rapaci di varie specie. Dopo aver percorso alcune centinaia di metri, si giunge a un bivio con una strada che si stacca a sinistra e porta in direzione della spianata sulla quale sorgeva il castello di Monfalcone, del quale rimangono ora soltanto alcune parti di muri che fuoriescono dal terreno rimboschito. L’itinerario procede con la strada di destra che sale, tra muri a secco, fino ad arrivare nei pressi della sommità di monte Bruno (m 865 s.l.m.). In direzione Ovest è possibile vedere in lontananza l’imponente ca-

stello di Oramala che si erge sui contrafforti della media valle Staffora. Procedendo su un tratto pianeggiante che attraversa una pineta si giunge nel punto di confine dei comuni di Valverde, Val di Nizza e Varzi chiamato dei “Tre Termini”. Tre Termini è il sito contraddistinto da tre pietre naturali, poco sporgenti dal terreno e quasi insignificanti, ma che indicavano oltre ai tre confini comunali, anche il termine delle faticose salite, di andata e ritorno, percorse settimanalmente dagli abitanti delle vallate, carichi di merci e bestiami da vendere al mercato di Varzi o carichi di beni acquistati per le necessità familiari. Un tempo, nel cavo di un grosso tronco di castagno secolare, veniva allestito, nel periodo estivo, una dispensa di bevande per gli assetati viandanti. Dopo un buon tratto di sentiero quasi pianeggiante, una breve salita porta al punto più alto del percorso sul monte Cucco per poi proseguire lungo il crinale tra le valli Staffora e Nizza. Nei pressi dei ruderi della casa Ariassa si incontra la strada provinciale Casa Ponte - Varzi da percorrere fino al paese di Oramala dominato dall’omonimo castello (m 758). Il ritrovo è previsto alle ore 19 presso il castello di Oramala, oppure verso le 19,45 presso la croce di Verde nei pressi del castello di Valverde. r.r.

13 RETORBIDO/COSTA DEL RILE

Stefano Gueresi in concerto RETORBIDO - Sabato 20 luglio, alle ore 21, la Costa del Rile, associazione culturale retorbidese (www.costadelrile.it), attende i visitatori per un doppio appuntamento: l’inaugurazione della mostra “Buffalo Bill e gli indiani d’America in Oltrepò” e il concerto “The future and the past”. La mostra è dedicata alle immagini e ai reperti della collezione di Daniele Cazzola e resterà aperta al pubblico anche domenica 21 luglio e il week end successivo, a partire dal venerdì. Il concerto ha come sottotitolo una sintesi dei suoi contenuti: “7 cantanti, 15 canzoni, 1 autore: Stefano Gueresi”. Per Gueresi si tratta di un concerto decisamente particolare, che evidenzia la ricerca svolta riguardo alla canzone, genere più disimpegnato rispetto alla produzione classico-contemporanea del compositore e che ha portato Gueresi all’affermazione come uno dei maggiori autori e pianisti attuali. “The future and the past” è il nome del concerto in programma sabato 20 luglio a Retorbido, ma anche del Cd da poco pubblicato, con il coinvolgimento di 8 cantanti: Nicoletta Borgna, Luisa Malaspina, Gilda Reghenzi, Maria Vittoria Armanini, Selly, Giulia Perbellini, Silvana Vergazzini, Mary Gaeta.

Stefano Gueresi

Tranne Maria Vittoria Armanini, assente per altri impegni, tutte le cantanti si esibiranno sabato 20 luglio e sarà aggiunto un tocco inedito alle loro esibizioni. Le artiste indosseranno, infatti, i gioielli artistici della collezione “Sculture da indossare” di Franca Franchi. Sabato 27 luglio, il tema degli Indiani d’America sarà ripreso e sviluppato nella Conferenza prevista alle ore 21 con Daniele Cazzola. Durante gli appuntamenti sarà allestita una bancarella di libri tematici a cura della Libreria Ticinum di Voghera. In conclusione del concerto del 20 luglio, brindisi con i vini dell’azienda agricola Montelio di Codevilla.


IL POPOLO Giovedì 18 luglio 2013

scoperte

dEstate

ITINERARIO 5

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paesaggi chiese castelli specialità gastronomiche a due passi da casa nostra

Seguendo il corso del BORBERA DA VISITARE...

di MATTEO COGGIOLA

I palazzi di Rocchetta e Cabella Posti incontaminati e hotel per le vacanze Benvenuti in alta Val Borbera Il Palazzo Spinola di Rocchetta Ligure fu costruito come residenza estiva degli Spinola tra il 1666 e il 1678 da Napoleone IV Spinola, signore del feudo di Roccaforte Ligure. Con l'arrivo di Napoleone nel 1797 e l’annessione alla Repubblica Ligure rimase disabitato e in abbandono. Oggi il palazzo ospita gli uffici comunali e il “Museo della Resistenza e della vita sociale in Val Borbera”, fondato nel 1990 per iniziativa dell’Amministrazione Comunale e con il sostegno della Regione Piemonte, con l’intento di proporre un percorso informativo e didattico a quanti desiderino conoscere meglio e rivivere un periodo fondamentale del passato recente della Val Borbera. Immagini fotografiche, armi e proiettili, divise partigiane e americane, elmetti, oggetti (radio da campo, borracce, borse, zaini e altri utensili) appartenute ai partigiani della zona, tutto è esposto nelle sue sale. Vi è altresì un percorso didattico costituito da pannelli a fumetti che, in ordine cronologico, illustrano con testi e disegni le varie fasi della Guerra di Liberazione nazionale, dal 1943 al 1945, con un interessante approfondimento sulla difficile vita quotidiana del partigiano. Dopo essere stato a lungo esposto al piano nobile, oggi il Museo è in corso di riallestimento. A Palazzo Spinola è conservata anche la mappa catastale del territorio (datata 1810), testimonianza del progetto voluto da Napoleone Bonaparte che con un suo editto del 1807 ordinò che si costituisse un catasto per poter censire e tassare tutto il territorio italiano, sotto la direzione del ministero delle finanze francesi. Per informazioni e visite, telefonare al n. 0143 90004. Palazzo Doria (già Spinola Pallavicino) domina il borgo di Cabella con un’imponente pianta quadrangolare con contrafforti angolari sporgenti. Di origine medievale, fu totalmente rimaneggiato nel XVII secolo dalla famiglia Doria. Oggi è di proprietà privata. Per possibilità di visite contattare il comune di Cabella.

Palazzo Spinola e Palazzo Doria (le facciate)

Paesi “fantasma”... e paesi pieni di vita

Il sentiero dei paesi “fantasma”

Suggestioni I loro abitanti, nel dopoguerra, sono andati a vivere nelle città. Oggi si presentano totalmente disabitati e stregano i visitatori con il fascino tra passato perduto e senso del mistero. L’atmosfera che si respira è tardo romantica e decadente, una buon motivo per “tornare indietro nel tempo”. Sono raggiungibili a piedi cogliendo così l’occasione per attraversare una natura incontaminata e quasi impenetrabile. Avi, frazione di Roccaforte Ligure, Camere Nuove, frazione di Mongiardino Ligure, Connio (vecchio), Chiapparo, Ferrazza (recuperata negli anni ’90) e Reneuzzi, frazioni di Carrega Ligure e Piani di Celio, nel comune di Rocchetta Ligure. Per approfondire la loro conoscenza si consiglia il libro di Giovanni Meriana “Sono partiti tutti – ultimi giorni di Reneusi e altre storie”. Gli altri paesini, tra storia e attualità Alcune località dell’alta val Borbera da

segnalare per un interessante itinerario. Partiamo con Daglio, situato alle falde del monte Porreio ad una altezza di 944 metri. Arrivando prima del paese si nota la chiesetta dedicata alla Madonna della Guardia fondata nel 1954 e dove tutti gli anni viene celebrata la Santa Messa il 29 agosto. La parrocchiale è dedicata a San Michele Arcangelo e vi si celebrano due feste: una la seconda domenica di agosto, la Madonna delle Grazie, l’altra l’ultimo sabato di settembre, il patrono San Michele. La parrocchia era già presente nel 1523 nella visita apostolica di Mons. Gerolamo Ragazzoni vescovo di Famagosta. Fu poi unita a quella vicina di Cartasegna e dal 1623 è nuovamente parrocchia. Il paese risulta quasi disabitato durante l'inverno. Il ristorante “Il Frutteto” vi aspetta per offrirvi piatti della trazione locale e ligure e diverse specialità a base di prodotti del territorio. Cosola è situata alle pendici del Monte Chiappo, del monte Ebro, e del monte Cavalmurone ad una altitudine di 894 m, nel suggestivo “confine delle quattro regioni” e sulla “via del sale”. A poche centinaia di metri si trova il crinale che è punto d’incontro di Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Lombardia. Grande meta di turisti, ospita una piscina e tre alberghi: “Cacciatori”, “Ponte” e “Alpino” che offrono ristoro e pernottamento durante tutto l’anno. La fondazione della chiesa di Sant’Antonio, localmente chiamata “Chiesa vecchia”, è documentata verso la metà del XIV secolo, mentre la parrocchia attuale, dedicata a Santa Maria Assunta, risale al 1560. Cartasegna, invece, è un ridente paesino a 935 metri che si popola d’estate, mentre sono solo 7 gli

abitanti fissi in tutto l’anno. Pregevole la piccola cappelletta di San Rocco e possibili numerose escursioni. Attiva la Pro Loco che propone tornei di bocce e di carte e molto altro ancora. Dova Superiore si trova a 932 metri. Da fonti molto attendibili si è giunti a conoscenza del fatto che Dova Superiore esisteva già nel IX secolo. Un documento del 25 maggio 869 ci rivela che l’allora imperatore del Sacro Romano Impero, Ludovico II, donò alla moglie Angelberga la Corte di Dova come luogo di caccia e svago. A luglio si celebra la festa di Sant’Anna. A fine agosto la “Festa della nostra montagna” con la Messa nella chiesa parrocchiale di San Martino. Da queste località sono possibili itinerari escursionistici sulle montagne e rimane la certezza della tranquillità offerta dalla pace della zona e dalla genuinità della gente. Motivo in più per trascorrere le vacanze tra questi paesaggi.

L’abitato di Dova Superiore

3 PRODOTTI TIPICI: LE ECCELLENZE DI UN TERRITORIO 1

Montebore

Formaggio di storia antichissima. Prodotto con latte misto crudo (3/4 vaccino e 1/4 ovino) e caglio naturale, si presenta con una pasta leggermente occhiata di colore bianco con crosta ruvida di colore giallo paglierino. Il nome deriva da Montebore, frazione del comune di Dernice. La produzione è concentrata in particolare nel comune di Mongiardino Ligure. Il Montebore è Presidio Slow Food.

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Fagiolane

Fagioli rampicanti a semi bianchi della varietà “Bianco di Spagna”. Hanno colore bianco avorio più o meno lucente o opaco. Nella maggior parte dei casi, la superficie del seme è liscia. Alcuni fagioli sono allungati, reniformi e piatti; altri tondeggianti e appiattiti e altri ancora tondeggianti e pieni. Ideali in insalate o in minestre.

3

Timorasso

Vitigno originario della Val Borbera. Il vino che ne deriva è un bianco pregiato corposo dal colore giallo paglierino e dal profumo intenso con sentore di agrumi e spezie. Un ottimo aperitivo, si abbina perfettamente agli antipasti a base di verdure o a salumi poco stagionati; ideale anche con piatti a base di tartufo, formaggi freschi, carni bianche e pesce. La produzione, molto limitata, ne fa un vino pregiato per veri intenditori.


IL POPOLO

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Giovedì 18 luglio 2013

TRADIZIONI

Antola al Po

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

Svizzera Domenica 30 giugno la celebrazione eucaristica in onore del santo nella chiesa di Rorschach

Il Columban’s Day nel cuore dell’Europa RORSCHACH (SVIZZERA) Si è conclusa domenica 30 giugno la sedicesima edizione del Columban’s Day svoltasi per la prima volta in Svizzera nella cittadina di Rorschach, nella St Kolumban Kirche e che ha visto la partecipazione di centinaia di pellegrini svizzeri, irlandesi, francesi, tedeschi, austriaci e italiani convenuti nel nome di san Colombano. Insieme ai parroci delle varie realtà colombaniane erano presenti i Vescovi di Piacenza Bobbio, Mons. Gianni Ambrosio, di

Ricordata l’opera di evangelizzazione che fu iniziata dall’abate irlandese e proseguita da San Gallo Down and Connor (Irlanda) Mons. Donal McKeown, di Besançon (Francia) Mons. André Lacrampe, l’Abate benedettino di Disentis e i Vescovi di St Gallen Mons. Markus Buchel e Mons. Ivo Furer. Il folto gruppo di Santa Giuletta era guidato dal parroco don Francesco Favaretto e dal ViceSindaco Maurizio Mo-

Un momento della celebrazione nella chiesa di Rorschach

dena insieme al Sindaco di Canevino Gigi Chiesa. Il grazie è stato espresso pubblicamente a tutti i Vescovi e parroci che hanno accompagnato i passi di queste loro parrocchie “non chiuse”, uscite dai loro confini, e che si sono ritrovate a Rorschach nel cuore dell’Europa. E’ questo un movimento che è e vuole rimanere movimento di parrocchie, pur nelle tante difficoltà riscontrate quotidianamente, aperte alle sollecitazioni e alle provocazioni del Papa ad essere

pellegrine e missionarie. Dopo aver fatto tappa l’anno scorso nella città di Milano, la famiglia colombaniana si è portata a conoscere e fraternizzare con i fratelli svizzeri, rifacendo a ritroso l’ultimo tratto del cammino compiuto dall’abate Colombano 1400 anni fa, dopo che in queste terre sono state ricordate negli anni scorsi importanti ricorrenze giubilari legate all’evangelizzazione da parte dei monaci irlandesi. Erano circa 350 i pellegrini che

si sono radunati a testimoniare con la loro vita di credenti la fede, a riscoprire le sue radici, a riflettere sui suoi contenuti e a pregare affinché cresca nella sua credibilità. Nella solenne concelebrazione Eucaristica, animata da un magnifico coro e dall’orchestra, come è uso fare nelle grandi occasioni in quelle regioni, ci si è sentiti incoraggiati da Papa Francesco quando fin dalla sua prima Udienza Generale del mercoledì ha esortato ad “aprire le porte del nostro cuore, della nostra vita, delle nostre parrocchie, dei movimenti, delle associazioni, ed uscire incontro agli altri, farci vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede. Uscire sempre! E questo con l’amore e la tenerezza di Dio, nel rispetto e nella pazienza, sapendo che noi mettiamo le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma poi è Dio che li guida e rende feconda ogni nostra azione”. I temi dell’anno della fede si sono intrecciati con quelli dei 10 anni dell’esortazione post-sinodale di Giovanni Paolo II Ecclesia in Europa. In questa occasione a san Gallo è stato associato per la prima volta in modo così singolare il nome di Colombano. La santità del maestro illumina

quella del discepolo e in queste terre la santità dei due monaci si è fusa in una mirabile sintesi per poi irradiarsi come due fari di carità cristiana, cultura e civiltà in tutta Europa e di questa luce ancora oggi noi tutti ne siamo rischiarati. Il meeting si è aperto sabato sera nel Zentrum St Kolumban con i saluti del Vescovo Diocesano, il benvenuto delle autorità civili locali e con il musical “Il Re Leone” realizzato dalle famiglie di immigrati italiani operanti presso la Missione Cattolica. Dopo giornate di pioggia il giorno di San Colombano è stato riscaldato da un sole tanto atteso che ha consentito di consumare il pranzo del pellegrino lungo le rive del lago in un clima di festa e di grande soddisfazione per la riuscita della manifestazione. Il viaggio ha compreso la tappa a san Gallo con le visite alla famosa Biblioteca, che conserva centinaia di migliaia di volumi e manoscritti e alla pittoresca cittadina capitale del cantone dei grigioni con le sue caratteristiche costruzioni. E così simbolicamente è stato compiuto un tratto di una delle più antiche vie di pellegrinaggio dell’Europa cristiana. Mauro Steffenini

I concerti di “Borghi&Valli”

CIGOGNOLA - Il Festival musicale “Borghi&Valli”, dopo la serata tutta verdiana di ieri, mercoledì 17 luglio, presso la Torre Vinaria di Torrevilla con gli Amici della Lirica dell’Oltrepò e dei finalisti del concorso internazionale Porana Lirica, accompagnati al pianoforte da Paola Barbieri e al violino da Guido Torciani, al termine della quale è stato offerto a tutto il pubblico la degustazione del risotto al Cruasè preparato dai Volontari della Croce Rossa di Voghera, questa sera, giovedì 18 luglio, fa tappa in Piazza Castello a Cigognola con la Monday Orchestra Big Band diretta da Luca Missiti, con Paolo Tomelleri al clarinet-

to. In questo nuovo progetto della Monday Orchestra viene affrontato un repertorio formato da alcune tra le più importanti canzoni del repertorio italiano, spaziando dagli anni ’30 in avanti, riarrangiate da Luca Missiti e cantate dalla voce di Elena Ruscitto (nella foto). Si chiama “Jeu d’eau e d’amour” la serata in programma, invece, venerdì 19 luglio alle 21.15 presso il Castello di Bressana Argine. Una splendida cornice per un concerto di musica classica per flauto e arpa. Protagonisti sono Giuseppe Nova al flauto e Marta Facchera all’arpa. Al termine della serata sarà offerto un rinfresco dalla Tenuta Mazzolino di Corvino San

Quirico. L’ingresso è a offerta, in caso di pioggia il concerto si terrà nella chiesa parrocchiale di Bressana Argine. Sabato 20 luglio il Festival arriva nel cuore di Pavia, in piazza della Vittoria, grazie all’Orchestra provinciale pavese diretta dal maestro Carlo Prato. “Andar per musica” è il titolo della serata con inizio alle 21,30, realizzata in collaborazione con il Comune di Pavia in occasione della Festa del Ticino. In caso di maltempo il concerto verrà annullato. Domenica 21 luglio, infine, c’è “Luca Missiti Quintet” a Palazzo Bellisomi (Libarna gas) di Montebello della Battaglia. Una serata di grande soul con Elena Ruscitto (voce, pianoforte), Alex Sabina (sax), Luca Missiti (chitarra), Giuseppe Lapalorcia (contrabbasso) e Francesco Meles (batteria). Il Luca Missiti Quintet è nato recentemente e ha già partecipato a numerosi concerti e a importanti rassegne internazionali. L’ingresso è a offerta e il concerto si terrà anche in caso di maltempo. d.b.

Al martedì si ride con “Newcastle cabaret” CASTELNUOVO SCRIVIA - Martedì 9 luglio è iniziata la tradizionale rassegna “New castle cabaret”, che prosegue tutti i martedì di luglio, nel cortile del Collegio dei Gesuiti, saranno animate da spettacoli di cabaret di diversi comici con improvvisazioni e coinvolgendo il pubblico. Inoltre i giovani che volessero avvicinarsi al mondo del cabaret possono partecipare al corso base di scrittura comica e creativa, che si terrà ogni martedì pomeriggio (info 333.3855943). L’ingresso alle serate è libero e il ricavato delle offerte sarà devoluto all’associazione Franca Cassola Pasquali, impegnata nella lotta contro i tumori. Il New Castle Cabaret presenta comici più o meno affermati, volti già noti al grande pubblico televisivo insieme ad altri che cercano di ritagliarsi un posto al sole nel mondo della risata italiana. Il laboratorio è un’officina di idee dove i comici provano le loro battute, una sorta di palestra dove allenarsi al contatto con il pubblico.

...il meglio della nostra Arte a servizio della nostra Chiesa... Ripristino dell’Organo della chiesa parrocchiale di Brignano Frascata (AL)


Giovedì 18 luglio 2013

IL POPOLO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

D

ERTONINO

CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-10-11-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18);

VAL CURONE - VALLE OSSONA

Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30 (sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 18 al 24 luglio 2013 Giovedì 18 luglio: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Venerdì 19: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Sabato 20: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Domenica 21: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067)

Tortona La Giunta ha stanziato altri 285.000 euro per i lavori del 2013

Ecco il “piano strade” cittadino TORTONA - Sarà pari a 285.000 euro la somma che il Comune destinerà agli interventi straordinari su alcune strade, vie e marciapiedi della città, che vanno ad aggiungersi ai 300.000 euro dei lavori del piano strade inserito nell’elenco dei lavori per il 2013. Lo ha stabilito la Giunta Comunale nella seduta del 9 luglio. Le strade cittadine e frazionali, come ha detto il sindaco Berutti, hanno bisogno di interventi di manutenzione consistenti. I lavori di manutenzione straordinaria saranno finanziati at-

La Commissione comunale Lavori Pubblici ha analizzato il piano triennale degli investimenti per gli interventi da realizzare traverso un diverso utilizzo del residuo di un mutuo erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti. Nel corso della Commissione Lavori Pubblici è stato anche analizzato tutto il piano triennale degli investimenti per il 2013, 2014 e 2015. Un piano da 5.915.169,20 euro che punta al miglioramento e all’incremento dei servizi, alla conservazione del patrimonio immobiliare, particolarmente all’edilizia scolastica, alla manutenzione della rete stradale comunale che oramai versa in pessime condizioni e alla necessità di attuare in-

terventi e investimenti per incrementare ulteriormente la sicurezza dei cittadini, sia stradale che pedonale. Per l’anno 2013 sono previsti interventi di consolidamento per la sicurezza delle strade e della circolazione veicolare, pedonale e ciclistica, riqualificazione di via Emilia Nord, con un costo di 165.000 euro, i lavori di consolidamento della scarpata a valle di via Luigi Magrassi in frazione Mombisaggio, a seguito della frana verificatasi qualche anno fa, per 150.000 euro. Il totale degli investimenti per il 2013 ammonta a 1.745.000 euro. Di questi 300.000 euro saranno destinati al piano strade e marciapiedi e sarà finanziato usando i proventi da dismissioni immobiliari. Per il 2014 l’ammontare degli investimenti è pari a 1.815.169,20 euro.

Anche per il 2015 saranno investiti 300.000 euro per il piano strade e saranno finanziati usando gli oneri di urbanizzazione. La medesima cifra sarà destinata alla riqualificazione all’ingresso sud della città tramite la realizzazione di una nuova rotatoria. Entrate aventi destinazione vincolata per legge, ovvero contributi, saranno usate per realizzare interventi di riqualificazione dei giardini pubblici “Luigi Silvi”, per il risanamento parziale del R.I.S.S. “Cora Kennedy” Sada”, per la ristrutturazione del fabbricato napoleonico (ex carceri) di via Bandello - II lotto e per la manutenzione straordinaria cavalcavia ferroviario Strada Savonesa zona logistica. Infine, 200.000 euro derivanti da proventi di dismissioni immobiliari per i lavori di ristrutturazione Caserma dei Carabinieri. Il totale degli investimenti per il 2015 è pari a 2.355.000 euro. “Nonostante tutte le difficoltà ci sembra di aver predisposto un buon piano degli investimenti, abbastanza equilibrato - commenta il sindaco - che non indebita il Comune e che si basa sull’utilizzo dei proventi da oneri di urbanizzazione e da alienazioni, e sull’erogazione di contributi a dimostrazione del buon lavoro di presentazione di progetti e richiesta di finanziamento dei medesimi presso i vari enti. In questi tre anni ci saranno lavori consistenti, per un totale di 900.000 euro, sulle strade cittadine e frazionali che necessitano di interventi”.

Don Mario Bai da 60 anni sacerdote TORTONA - Domenica 14 luglio presso il Santuario Madonna della Guardia di Tortona la famiglia orionina si è stretta attorno al suo confratello don Mario Bai nella ricorrenza del 60° anniversario di Ordinazione Sacerdotale. Alle ore 18 si è snodata la solenne processione d’ingresso dei sacerdoti che ha dato inizio alla Santa Messa presieduta da don Bai nel sue nozze di diamante. La liturgia è stata animata dalla corale di Gerola dove il sacerdote ha prestato per ben dieci anni il suo servizio pastorale. La riflessione dopo il Vangelo è stata dettata dal Direttore Provinciale don Pierangelo Ondei il quale ha sottolineato come il Vangelo della domenica odierna si addice a don Bai. “Un buon samaritano che nei ruoli ricoperti per il bene della Congregazione ha saputo essere sempre un prete umile verso il prossimo”. Ha concluso leggendo il saluto inviato dal superiore generale don Flavio Peloso nel quale si unisce spiritualmente con tutto l’affetto e la preghiera ed aggiunge nel messag-

gio: “Anch’io ho avuto modo di ricevere bene dalla sua presenza, dal suo esempio e dalla sua attività, sempre belli sono stati i contatti anche brevi a Tortona, per la sua premura e quasi devozione verso la mia persona e tutto quello che è di Congregazione”. Al termine lo stesso festeggiato ha preso la parola ricordando uno dei suoi tanti episodi della sua vita religiosa, nel 1936 quando don Sterpi lo ha scelto tra

altri undici suoi compagni per la vestizione ai piedi dell’altare della Madonna della Guardia. Ha ringraziato inoltre tutti coloro che hanno preso parte alla celebrazione dai sacerdoti, suore ed i fedeli accorsi a questo importante momento spirituale. Il Rettore don Francesco ha poi letto gli auguri giunti dal Vaticano per questa importante tappa della vita di don Bai. Fabio Mogni

Lunedì 22: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Martedì 23: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Mercoledì 24: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Edicole aperte domenica 21 luglio 2013 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. TORTONA/INCIDENTE SUL LAVORO

Muore un giovane operaio TORTONA - Venerdì 12 luglio, nelle prime ore del pomeriggio, un incidente mortale ha funestato i lavori di restauro e manutenzione che in questi giorni interessano le mura perimetrali della Cattedrale di Tortona. La vittima si chiama Ariel German Marecos, di origini argentine, arrivato qualche anno fa nella bassa pavese con la famiglia. Aveva 24 anni e viveva a Chignolo Po con la moglie e un figlio di soli 16 mesi. Lavorava per la ditta Ireal di Portalbera, in provincia di Pavia. Il titolare Vincenzo Ticonosco, sconvolto per la disgrazia, è subito accorso sul cantiere, dal quale pe-

raltro si era appena allontanato. Ariel lavorava per questa ditta da un paio di anni: esperto operaio, dotato di patentino per montare e smontare i ponteggi, generoso e molto attento all’amicizia. La sua caduta sembra sia stata una fatale imprudenza, che gli è costata la vita e per quanti l’hanno conosciuto è motivo di grande dolore. La Diocesi con il Vescovo e la Cattedrale con il Parroco vivono questo lutto come lutto di famiglia e intendono essere presenti per manifestare piena solidarietà umana e cristiana ai parenti.

Le Ferrovie dello Stato intervengono sulla Stazione

TORTONA - Il sindaco, Massimo Berutti, il mese scorso aveva scritto alla direzione delle Ferrovie dello Stato per segnalare alcune lamentele ricevute da parte dei pendolari che, quotidianamente, transitano nella stazione ferroviaria di Tortona. Nella sua lettera il sindaco aveva segnalato “le scarse condizioni igienico sanitarie, l’odore sgradevole del sottopassaggio per arrivare ai binari e la sala d’attesa che, di notte, si trasforma in dormitorio e non solo”. Aveva messo in evidenza anche i disservizi legati al cambiamento di orario della biglietteria, allo spegnimento del monitor degli arrivi e al fatto che spesso le macchinette elettroniche per l’erogazione di biglietti o le obliteratrici sono guaste”. “Anche negli anni passati mi sono pervenute lamentele e segnalazioni per le scarse condizioni igienico sanitarie della stazione ferroviaria di Tortona - ha aggiunto Berutti che, in più occasioni ho portato alla vostra attenzione” scrive ancora il primo

cittadino che ha sollecitato un nuovo intervento. Nei giorni scorsi è pervenuta la risposta. Ferrovie dello Stato ha comunicato che l’emettitrice di biglietti funziona regolarmente; delle tre obliteratrici presenti due sono funzionanti mentre per quella guasta si sta provvedendo. Entro il mese di luglio ne saranno installate tre nuove. Inoltre, il guasto del monitor “arrivi” presso l’atrio della biglietteria è stato riparato e l’apparato è stato ripristinato all’inizio della scorsa settimana. Per quanto riguarda le scarse condizioni igienico sanitaria, hanno sensibilizzato la ditta appaltatrice per una maggiore cura ed hanno aumentato la frequenza delle pulizie passando dagli attuali cinque giorni su sette a sette su sette. Ferrovie, con la sua lettera, ha comunicato che è stata informata la S.O. Protezione aziendale di RFI per un maggior controllo nelle ore notturne, al fine di evitare la sosta di persone estranee nella sala d’attesa. p.s.

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IL POPOLO

S. Sebastiano Domani sera la festa del pregiato insaccato del Giarolo

Il Salame Nobile compie 10 anni

SAN SEBASTIANO CURONE Il tradizionale appuntamento estivo dedicato al Salame Nobile del Giarolo torna a San Sebastiano Curone per festeggiare la decima edizione della fortunata manifestazione ideata per celebrare il pregiato insaccato. Venerdì 19 luglio dalle ore 20 gli sarà dedicata una serata dal titolo “La notte du salam crugu”; saranno presenti oltre cinquanta produttori provenienti dal territorio delle valli Curone, Grue, Ossona, Borbera e Spinti. Il Salame Nobile, il Cucito e i Giarolini saranno accompagnati

nelle botteghe del borgo dai Vini della marca Obertenga, dal formaggio Montebòre e da tutte le eccellenze gastronomiche della zona. Sarà, inoltre, cotta alla piastra la pasta del Salame Nobile. I salami del Giarolo godono di grande fama fin dall’Ottocento: una minuta dell’allora sindaco di Tortona, in risposta a una circolare della Camera di Commercio, riferibile al decennio 1870-1880, informava che la principale specialità gastronomica del comprensorio tortonese erano i salami e altri generi affini. Ciò appare con-

fermato dagli importanti riconoscimenti a livello internazionale: nel 1889, all’esposizione internazionale di Parigi in occasione del centenario della rivoluzione francese, il salame venne premiato con diploma e medaglia d’argento. Anche ad Anversa e a Bruxelles, negli stessi anni, il salame nostrano ottenne riconoscimenti ed onorificenze. Numerosi sono inoltre i riscontri, risalenti ai primi del Novecento, di pranzi ufficiali a cui presenziarono governanti e aristocratici, a base soprattutto di giarolini. Dal gradimento di questo salame sulle tavole dei nobili potrebbe derivare la denominazione di Nobile del Giarolo. Durante la serata di venerdì verranno aperte anche le botteghe di ArtinBorgo e sarà sul luogo un simulatore di auto da rally. L’evento, organizzato dal Comune di San Sebastiano Curone, dalla Comunità montana Terre del Giarolo, dal Consorzio per il salame Nobile del Giarolo e dal Consorzio per la tutela dei Vini dei Colli Tortonesi, anche quest’anno offrirà agli amanti delle pregevolezze del nostro territorio una vetrina invitante con ampia possibilità di scelta. Valeria Sala

Castelnuovo ha ricordato il cardinale Zerba CASTELNUOVO SCRIVIA - Interessante serata quella di giovedì 11 luglio scorso a Castelnuovo Scrivia. Cadeva il quarantesimo anno dalla scomparsa del Cardinale Cesare Zerba. La comunità ha voluto ricordare, come Comune, come Parrocchia e come Biblioteca civica l’avvenimento. Ci si è ritrovati nel punto che rappresenta il passato, il presente e ci auguriamo il futuro della vita del paese, il Palazzo Podestarile. Che vi sia passato Teodorico è più leggenda che storia. Che vi siano passati il Carmagnola, i Bandello, forse Leonardo da Vinci è più storia che leggenda. E così Borso d’Este, i Visconti e gli Sforza, i Marini. Chiudiamo con il Bonaparte. La nostra intenzione è di fare cronaca, non impartire una lezione di storia. Cesare Zerba fu un personaggio del secolo scorso. Umile di origine, prete per vocazione, fu ordinato nel 1915, visse subito in grigioverde come cappellano militare i primi momento della sua missione. Tornata la pace, iniziò una splendida carriera nella chiesa, rimanendo tuttavia sempre prete e castelnovese.

Chi lo ricorda in vita sa che, concedendosi un breve periodo di vacanze estive, veniva al suo paese, viveva nella casa natia, ma lo si trovava al mattino in chiesa per celebrare la messa, sul sagrato ad ogni momento per discutere, come bravo docente, tutti i grandi problemi umani del momento. Parlava con semplicità delle sue grandi esperienze di vita, da castelnovese ai castelnovesi. Il Comune, in suo ricordo, ha iniziato a pubblicare una collana di studi teologici, che sta curando l’attuale presidente della Biblioteca civica Roberto Carlo Delconte. Titolo del volume: “Il nestorianesimo: appunti per un’e-

resia cristologica”. Che si abbia il coraggio, in tempi difficili come quello che stiamo vivendo, di ricordare la nostra storia con un libro è un segnale positivo. Il libro presenta anche un’appendice con altri tre interessanti articoli dell’autore, tra cui quello dedicato al Cardinale Zerba e pubblicato su L’Osservatore Romano” l’11 luglio del 2003. Il parroco don Bruno Bottallo, di cara memoria, sottolineò in uno scritto del 1988 che quando una popolazione permette che in essa fioriscano “i grandi”, in essa c’è qualcosa di buono, di spiritualmente fertile. Ringraziamo, per aver permesso l’incontro, il

Festa patronale di San Biagio a Pontecurone PONTECURONE - L’Amministrazione Comunale in collaborazione con le associazioni, la Pro Loco, il centro sportivo Al Ponte e i locali del paese organizza quattro giorni di festa in occasione della patronale di San Biagio. Venerdì 19 luglio al mattino, alle ore 10,30 l’associazione “Peppino Sarina” presenta lo spettacolo di burattini “Il segreto di Arlecchino e Pulcinella” con la compagnia “Alberto De Bastiani”. Alle ore 20,45 in collaborazione con l’associazione “Strada facendo” si terrà la seconda camminata salutistica. Sabato 20 luglio alle ore 17.30 al Centro Sportivo “Al Ponte” si terrà la maratona notturna di calcetto no stop. Alle ore 18.30 presso Oratorio San Francesco si terrà l’aperitivo letterario con l’Ensemble Dodecacellos che presenta il “Sogno americano”, evergreen letterari e musicali. Alle ore 21.30

in piazza Matteotti si terrà la serata danzante con il Gruppo “Miky Ferrara”. Domenica 21 luglio, alle ore 18, in piazza Marconi, si terrà l’esposizione mezzi di protezione civile e di gestione associata e alle ore 21.30 serata danzante con l’Orchestra “I Panda”. Lunedì 22 luglio, alle ore 21.30 serata danzante con l’orchestra “Al Rangone”. Nei locali della S.O.A.M.S. da sabato 20 a lunedì 22 luglio pesca di beneficenza. Nei locali delle Scuole da sabato 20 a lunedì 22 luglio si svolge la mostra naturalistica “I mille colori del cielo”. Evoluzione, funzione e forma delle penne a cura di Francesco Gatti, Alice Pellegrino e Debora Sala. All’interno della mostra saranno esposti i lavori realizzati dai ragazzi del Centro Estivo di Pontecurone. Ci sarà anche la personale di Carlo Culatina “I colori dei sensi”.

Sindaco Pierangelo Luise, il Vicario generale della Diocesi di Tortona Mons. Pier Giorgio Pruzzi, l’autore e curatore Roberto Carlo Delconte e la lettrice Paola Capelli. Nella commemorazione è apparso, quasi di nascosto, un altro grande sacerdote (e prevosto, nel vero senso della parola), Mons. Ezio Cerutti. Ci guidò con paterna sollecitudine negli anni in cui vivemmo la presenza di un “nostro” Cardinale. Ci fece sentire importanti, senza imposizioni. Riposa oggi nel Cimitero delle Grazie. Noi piccoli, Zerba e Cerutti grandi. Dio ci vuole bene se ce li ha donati. Lino Stella

TORTONA E TORTONESE

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Giovedì 18 luglio 2013

In Breve

TORTONA/ASSOCIAZIONI

Nuovo direttivo del Lions Club Valli Curone e Grue

Lo scorso 29 giugno si è svolto il passaggio di consegne delle cariche del Lions Club Valli Curone e Grue. La serata ha avuto inizio con l’ingresso di un nuovo socio, Fabio Mongiardini; nel corso della stessa il presidente uscente Gianmaria Franzin ha ripercorso gli eventi ed i service svolti dal club durante l’anno a favore della comunità. Il Lions Club Valli Curone e Grue, facente parte del Lions Club International è uno dei quattro club presenti sul territorio, che opera da quasi un decennio nella zona. Al termine è avvenuto l’avvicendamento degli incarichi, ha preso la parola il nuovo Presidente, Elena Repetti, che dopo un breve discorso programmatico ha presentato la nuova “squadra” per il nuovo anno Lionistico. Sarà affiancata dal primo vice Vittorio Boido e dal secondo, Fulvia Preziuso, dalla segretaria Maria Cosentino, dal tesoriere Kennet Mazza, dal cerimoniere Paolo Merlo, dal censore Alberto Timo e dai consiglieri Laura Lucotti, Paola Maggi, Dino Pregnolato ed Enrica Lerta. SAREZZANO/TRADIZIONI

Serata in piazza a San Ruffino San Ruffino (frazione di Sarezzano) sabato scorso ha celebrato solennemente la ricorrenza della festa dedicata ai santi protettori, Ruffino e Venanzio. Come è ormai consuetudine è intervenuto il Vescovo, presente fin dal primo anno del suo arrivo in terra tortonese, che ha celebrato la messa assistito dal parroco don Gianni Delpero e da don Pinuccio Volpara, nella caratteristica piazzetta, a lato della storica cappelletta dedicata a San Ruffino, accompagnata dai conti liturgici eseguiti dalla corale di Sarezzano. Un rinfresco offerto ai presenti dalla Confraternita della frazione, ha concluso la sera-

ta. Il prossimo appuntamento è per sabato 20 luglio, ore 21.15, sempre nella piazzetta, dove i Suroti, nota compagnia nata a Montemarzino anni fa, presentano una serie di scenette comiche, integrate dai canti eseguiti dai Cantur di Montemarzino. L’ingresso è gratuito. a.b.

TORTONA/NUOVA RADIO PIEVE

La fantascienza a Caleidoscopio La narrativa fantascientifica sarà la protagonista dell’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM e in diretta su live streaming multimedia del sito Internet www.radiopnr.it. Nel Caleidoscopio che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 21 luglio, il conduttore Andrea Bobbio proporrà la lettura di tre racconti scritti dai grandi autori della fantascienza: “I nove miliardi di nomi di Dio”, di Arthur Clarke, “Le belle stelline”, di Clifford Simak e “Topi migratori”, di Richard Matheson. Alle letture parteciperà Anna Crollari, della Biblioteca Civica di Novi Ligure. L’appuntamento è fissato per domenica sera oppure, in alternativa, per martedì 23 luglio, sempre alle ore 20,30.

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IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella:

VAL

prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 18 al 24 luglio 2013 Giovedì 18 luglio: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Venerdì 19: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Sabato 20: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Domenica 21: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166)

Novi Ligure L’azienda dolciaria è stata ceduta al gruppo Toksöz

La Pernigotti è diventata turca NOVI LIGURE - Ahmet e Zafer Toksöz, amministratori di Sanset, in uno scarno comunicato alla stampa, si sono così espressi: “manterremo e potenzieremo l’attuale struttura, sviluppando l’attività in nuove e interessanti aree geografiche, sfruttando la forza del marchio Pernigotti. Introdurremo la Pernigotti nel mercato turco così come in altri importanti paesi”. Così un altro “pezzo” della nostra Italia è stato acquisito da una multinazionale straniera, infatti, gio-

Lo scorso 12 luglio il gruppo Averna proprietario dello storico marchio novese ha ceduto il capitale sociale alla holding della Turchia vedì 11 luglio, una delegazione del gruppo “Averna” ha incontrato il Sindaco, Lorenzo Robbiano, per informarlo di aver siglato un accordo con il gruppo “Toksöz”, già attivo in Turchia nella produzione dolciaria e in altri settori, per la cessione dell’intero capitale sociale di Pernigotti S.p.a. I rappresentanti della famiglia “Averna” hanno confermato le intenzioni di sviluppo del gruppo subentrante, rafforzate dalle dichiarazioni contenute nel comunicato stampa delle due società, nel quale il Sindaco, prendendo atto della decisione del gruppo “Averna”, ha chiesto, non appena i tempi tecnici lo permetteranno, di poter incontrare i rappresentanti del gruppo industriale turco allo scopo di approfondire le prospettive e conoscere il futuro piano industriale che interesserà lo stabilimento novese, anche alla luce delle dichiarazioni contenute nel comunicato ufficiale. La storia dell’azienda parte dal 1860, quando Stefano Pernigotti apre nella Piazza del Mercato a

Novi Ligure, una drogheria specializzata in “droghe e coloniali” e già rinomata fin dagli inizi per la produzione di un pregiato torrone. Nel 1868, a seguito di una crescente notorietà dei prodotti del negozio, Stefano decide di fondare assieme al figlio (Francesco, 1843-1936) venticinquenne una società: il 1º giugno del 1868 nasce ufficialmente, con un capitale di seimila lire, la “Stefano Pernigotti & Figlio”, azienda alimentare specializzata in produzione dolciaria. Oggi, nell’azienda novese, lavorano circa 250 persone tra dipendenti a tempo indeterminato e “stagionali” che, speriamo, non dovrebbero rischiare il posto in quanto il nuovo acquirente avrebbe garantito tutti i livelli occupazionali. Nei prossimi giorni sono attese le reazioni ed i comunicati da parte delle organizzazioni sindacali.

Il gruppo “Toksöz”, con sede a Istanbul, opera in tre settori principali: alimentare-dolciario, farmaceutico ed energetico. Il fatturato annuo è pari a circa 450 milioni di euro. Nel segmento dolciario, “Toksöz”, attraverso una società controllata, detiene i marchi Tadelle, Sarelle e una gamma completa di snack dolci, creme spalmabili e gelati. L’azienda realizza un fatturato annuo pari a circa 80 milioni. La Turchia è anche la prima nazione al mondo per la produzione e l’export di nocciole e il principale stabilimento della “Sanset”, la società di proprietà della “Toksöz Holding” che ha acquistato la fabbrica novese, si trova a Ordu, nella zona dove sorgono le più grandi piantagioni di nocciole al mondo. Molte domande possono così trovare una giustificazione plausibile. Davide Daghino

Gavazzana va a ritmo di “blues” GAVAZZANA - Sabato 13 e domenica 14 luglio si è svolto nella fantastica cornice del Belvedere San Martino a Gavazzana la 3^ edizione del Gavazzana Blues Festival con importanti nomi del cabaret e della musica che si sono esibiti in spettacoli e concerti gratuiti. Il Festival, che trova il suo sostegno nella collaborazione con la Pro Loco e la SOMS, è un appuntamento importante per gli amanti della musica blues: l’associazione culturale “Gavazzana Blues”, con sede nelle prestigiose cantine della casa natale di Don Carlo Sterpi, è nata proprio con lo scopo di tenere viva la cultura della musica blues. Sabato 13 è stata la volta delle “Marchin’ band”, legate alla tradizione di New Orleans, con la “Mobile Dixieland Band” guidata dal noto clarinettista e sassofonista Claudio Capurro, già colonna portante della formazione del cantautore Paolo Conte. Ad animare la serata direttamente dalla scuderia di Zelig è

stato Maurizio Lastrico, il poeta della comicità, che con i suoi endecasillabi, ispirati alla Divina Commedia ha fatto ridere il numeroso pubblico intervenuto, trattando di temi quotidiani in lingua dantesca. Lo show dei cabarettisti di Zelig è continuato sino a mezzanotte con Andrea Di Marco, il comico che abbina in modo straordinario la comicità alla musica, suonando, cantando con i Soggetti Smarriti, Marco Rinaldi e Andrea Possa, esponenti del cabaret a Genova. La kermesse è proseguita con una ricca jam session blues e un prezioso laboratorio teatrale itinerante del “Teatro del Rimbombo” lungo le vie dello splendido borgo. Domenica 14 luglio ha aperto la serata il quintetto jazz di Felice Reggio che ha preceduto, con il suo raffinato swing, il ricercato e altamente qualificato gospel dei “The Joy Singers Choir” che si sono esibiti in formazione completa alle 22. Michela Ferrando

OVI

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 22: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Martedì 23: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Mercoledì 24: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Edicole aperte domenica 21 luglio 2013 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese. SERRAVALLE - Il Festival inizia il 24 luglio

Al via il Summer Nights Jazz SERRAVALLE SCRIVIA - Dal 24 luglio al 28 luglio, presso il Serravalle Designer Outlet, torna la rassegna musicale Serravalle Summer Nights Jazz 2013, festival jazz di livello nazionale organizzato dal Serravalle Designer Outlet, giunto alla sua ottava edizione. Come ogni anno, nel suggestivo contesto della grande piazza al centro dell’Outlet di Serravalle Scrivia, in via della Moda, sarà di scena il meglio della musica jazz con protagonisti i più importanti musicisti del panorama italiano e internazionale, ospiti in esclusivi concerti, in irripetibili sessions e tribute events. Nelle passate edizioni si sono esibiti nomi come Al Jarreau, Luis Bacalov, Dee Dee Bridgewater, Gloria Gaynor, Nina Zilli, Antonella Ruggiero, Enzo Iannacci, Gino Paoli, Enrico Ruggeri, Peppe Servillo Quintet e molti altri, in eventi che hanno visto realizzarsi partnership importanti, come quella con Radio Monte Carlo e Radio Dimensione Suono. Quest’anno si parte mercoledì 24 luglio con Chick Corea. La sera successiva, il 25 luglio, sarà la volta di Richard Galliano, il 26 luglio di Tania Maria, il 27 luglio di Lisa Stansfield. Il Festival si conclude il 28 luglio con Simona Molinari. Richard Galliano è considerato uno dei solisti più acclamati solo nel mondo del Jazz. La sua poliedricità si è allargata fino a divenire “il Solista” per eccellenza, unico degno erede del grande Astor Piazzolla, capace oggi di coniugare il tango e la musica classica con notevole disinvoltura.

Richard Galliano

Galliano riempie puntualmente gli auditorium e le piazze dei festival con un pubblico raffinato e trasversale, attratto dal virtuosismo della sua fisarmonica e dalle note romantiche ma per molti aspetti rivoluzionarie. Sarà una serata speciale, quella al Serravalle Designer Outlet, perchè il grande fisarmonicista incontrerà gli archi dell’Orchestra Classica di Alessandria. I solisti di questo ensemble, noti per aver registrato la colonna sonora del Joan Padan del premio Nobel Dario Fo, sono una vecchia conoscenza del Festival, avendo già accompagnato la pluripremiata Grammy Award, Dionne Warwick (ospitata in tutti i 5 centri, ma solo a Serravalle con l’orchestra Classica) e il Premio Oscar Luis Bacalov. Emozione, sentimento, grande professionalità saranno gli ingredienti del concerto che sarà presentato in chiave esclusiva. Daniela Catalano


IL POPOLO

NOVI E NOVESE

Giovedì 18 luglio 2013

Mongiardino Ligure La proposta arriva dall’agriturismo Vallenostra

Adotta una pecora da Montebore

Le pecore “da Montebore” che si possono adottare

MONGIARDINO LIGURE - Gli amanti dei cibi “sani e giusti” conoscono bene il Montebore presidio Slow Food e, nelle domeniche di luglio, si ritrovano in Val Borbera, per festeggiare la natura e i suoi prodotti rari e preziosi. Chi ha adottato una pecora ha già potuto incontrarla sui pascoli domenica 7 luglio e conoscere il luogo dove questo formaggio nasce e le persone che lo producono. Tutti coloro che ancora non hanno adottato un ovino possono farlo prenotando (tel. 0143.94131) una delle ultime adozioni “last minute” valide per domenica 21 o 28 luglio. Saranno così ospiti a colazione per conoscere il gregge, provare la fattoria didattica “La Stalla dei Ciuchi” con mungitura per i più piccoli, salire con gli asinelli che portano il latte fino all’agriturismo Vallenostra, pranzare all’aperto o nelle sale interne e poi visitare il caseificio. Chi ha aderito alla campagna

“Adotta una Pecora da Monté-bore” ritirerà poi il “cesto qualità”, contenente il raro Montébore, altri formaggi pregiati, vino Timorasso, salumi artigianali e tanti altri prodotti dell’azienda agricola. Coloro che volessero approfittare dell’occasione possono trovare sul sito www.vallenostra.it tutte le indicazioni per aderire e riservarsi una parte dei gustosi prodotti. Da quest’anno la visita alle pecore si arricchisce di un momento di fattoria didattica realizzata insieme alla Stalla dei Ciuchi. Per gli accompagnatori del “genitore adottivi della pecora” il costo è di 35 euro per la colazione e il pranzo, 25 per i bambini fino a 10 anni. Nel pomeriggio, dalle ore 16 sarà possibile ritirare i pacchi qualità, riservati per gli adottanti e visitare il caseificio. Con un breve viaggio, poco lontano dalla città si può riscoprire una tradizione contadina autoctona che ri-

schiava di sparire per sempre. L’aria fresca in alta valle, poi, stimola l’appetito e rasserena lo spirito. Un buon motivo anche questo per evadere dai centri urbani e scoprire il “vero” Montébore realizzato secondo il disciplinare Slow Food, quello con il sigillo di garanzia. In caso di maltempo la festa si svolgerà ugualmente nelle ampie e incantevoli sale dell’agriturismo. Per arrivare basta seguire le indicazioni per il Parco Avventura Val Borbera fino al bivio del ponte di Sisola, poco dopo Rocchetta Ligure, e poi da lì i cartelli Vallenostra. “Proponiamo questa formula dell’adozione da alcuni anni e abbiamo notato poi un interesse crescente e quest’anno ci hanno fatto visita le telecamere della TV di stato giapponese, al seguito di un famoso chef che ha passato qualche giorno fra pascoli e caseificio, e poi la troupe della Rai per il programma Geo&Geo. I buongustai provengono dal Piemonte ma anche dalle regioni limitrofe - spiega Roberto Grattone che con Agata e Alessandra, le cuoche, gestisce l’agriturismo Vallenostra di Mongiardino Ligure - abbiamo avuto anche adozioni dall’estero, soprattutto recentemente, grazie al rilancio dei Presìdi da parte di Slow Food”. La val Borbera, ad un’ora di macchina dai capoluoghi ligure, piemontese e lombardo, offre l’opportunità di una giornata alla scoperta di tesori lontani dal turismo di massa e l’occasione per stare sui prati, a Chi vuole può arrivare anche venerdì e sabato e provare le nuove proposte che uniscono risparmio e qualità: ovvero le degustazioni a partire da 15 euro per scoprire tutti i sapori locali.

Artisti di strada in scena ad Arquata ARQUATA SCRIVIA - Quella degli artisti di strada è un’arte antica che il Comune di Arquata Scrivia vuole valorizzare, oltre a far conoscere il proprio territorio. L’assessore alla Cultura e al Turismo Nicoletta Cucinella presenta la 4^ edizione di “ARQUATtivA”, evento che ha ricevuto un notevole consenso del pubblico. La rassegna, che si si svolge sabato 20 luglio nelle vie del paese, come spiega l’assessore, è accompagnata da svariate attività, ma i veri protagonisti sono gli artisti di strada, gli “Ars Alkemia”, giocolieri con il fuoco, trampolieri, saltimbanchi, equilibristi e poi ancora caricaturisti, cartomanti e tante altre sorprese e novità per l’edizione 2013. La Biblioteca Civica scenderà in piazza con il famoso scrittore e illustratore di libri per ragazzi

Andrea Musso che disegnerà dal vivo presso lo stand in piazzetta S. Rocco. Dalle ore 21, letture ad alta voce tratte dal suo ultimo libro, “Confessioni di un gatto killer”, con disegni eseguiti “in diretta” e l’opportunità di firma dall’autore o personalizzazioni disegnate sulla copia del libro, che sarà possibile acquistare sul posto. Accanto alla Biblioteca la Bottega Teatrale di Piemonte dal vivo con le Compagnie del Barchì, degli Stregatti e Commedia Community presenterà il nuovo progetto. L’associazione ArquaTor Presepi onlus partecipa alla manifestazione allestendo uno stand dove i più piccoli potranno avere a disposizione un loro spazio dove poter esprimere la loro fantasia. In Piazza Bertelli l’Unitre di Arquata Grondona gestirà l’iniziativa “Libri al

C.I.A.T.

volo”, libri a offerta libera. Animazione per i più piccini con giochi gonfiabili, bolle giganti, giocoleria, giochi, trucca bimbi, palloncini e la presenza dei ragazzi di Pazzanimazione che ci rallegreranno con la festa Giochi in piazza. E ancora apericena a cura dei locali arquatesi, demo di cake design, appuntamento con la danza, la musica country, il coro a sole voci delle Arcobalene nella suggestiva Chiesetta di S. Anna. A completare la rassegna in Piazza Caduti ci sarà la sagra della tagliatella, serate gastronomiche realizzate a cura delle associazioni sportive di Arquata che propongono piatti tipici locali nei giorni 19, 20 e 21 luglio. L’invito è rivolto anche a chiunque abbia voglia di esibirsi e fare conoscere la “sua” arte di strada nel borgo.

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In Breve

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VAL CURONE E VAL BORBERA/EVENTI

Le telecamere di Rai 1 nelle valli

“Mixitalia”, la rubrica domenicale di Rai 1, domenica 14 luglio ha riservato la sua attenzione alle valli del Curone e del Borbera. Con i Ricchi&Poveri che facevano da guida assieme ai conduttori della ru- Sebastiano Curone ha brica, Fabrizio Rocca e consentito a Italo CamChiara Giacomelli, sono marata di tracciare alcuni state presentate le pecu- momenti della storia delle liarità della due valli. due valli che nel MedioeAntoniotto Guidobono vo si trovavano lungo la Cavalchini, del castello di strada del sale. La traBorgo Adorno e Roberto smissione, durata circa Grattone di Mongiardino, mezz’ora, è stata un invifamoso produttore del to a scoprire questi paesi Montebòre hanno parlato e questi monti che riserdei formaggi. Una breve veranno inattese e piacepasseggiata tra le pittore- voli sorprese. sche architetture di San a.b. SERRAVALLE SCRIVIA/GOLF

Louisiana Cup a Marco Semino Sabato 13 luglio al Serravalle Golf Club è stata disputata la Bollina Golf Cup (18 buche Stableford 2 categorie) che ha visto vincitori per la prima categoria Massimo Monastra e Andrea Geroldi, per la seconda categoria Luigi Fontana e Gianluca Verpelli. I premi speciali sono stati assegnati a Gilberto Ianniccelli (1° lordo), a Francesca DeHomemChristo (1° ladies) e Alessandro Ghigo (1° Seniores). Il giorno successivo, sempre a Serravalle, è stata la volta della Louisiana d’e-

state (18 buche Medal - a coppie). Il primo premio è stato vinto da Marco Semino e Chiara Barella, il secondo è andato a Mario Fossati e Andrea Poldi. I premi speciali sono stati vinti da Gilberto Ianniccelli e Stefania Gaggero e da Federico Solimena e Monica Mondini.

CANTALUPO/TRADIZIONI

Gara nazionale di “Biroce”

Domenica 14 luglio la frazione di Costa Merlassino, nel Comune di Cantalupo Ligure, ha ospitato la gara di Biroce valida per il campionato di categoria. Il Club la Birocia di Calolziocorte (LC), con la collaborazione del Comune e della Proloco di Cantalupo Ligure, oltre a tanti volontari locali, ha organizzato una crono discesa di macchine gravitazionali, mezzi costruiti soprattutto col legno, assomiglianti al bob con le ruote, che possono in alcuni casi superare gli 80 km. Grande successo della manifestazione sportiva, che si è conclusa nella località Streppassese. La cerimonia della premiazione si è svolta presso il ristorante “la Ciminiera” di Pertuso. g.t.

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IL POPOLO Giovedì 18 luglio 2013

ATTUALITA’

Prime comunioni e cresime nei nostri paesi

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olo z z o P

F. a

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Prima Comunione a Ponte Nizza, 26 maggio 2013 (foto Fotomania - Varzi)

Prima Comunione a Varzi, 5 maggio 2013 (foto Fotomania - Varzi)

Cresima a Bastida Pancarana, 22 giugno 2013, (foto Rezzani - Casteggio)

Cresima a Castelletto di Branduzzo, 22 giugno 2013 (foto Rezzani - Casteggio)

Cresima a Montebello della Battaglia, 30 giugno 2013 (foto Rezzani - Casteggio)

Prima Comunione a Pozzolo F. - S. Nicolò, 1° maggio 2013 (foto Ferrarese - Novi L.)


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Opinioni a confronto La nuova legge piemontese sulla qualità del pane Egr. Direttore, è stata approvata lo scorso 9 luglio la nuova legge regionale che ha come obbiettivo la tutela del pane realizzato in panificio e dei panificatori intesi come artigiani che producano nei loro laboratori il pane. La nuova norma intende garantire i cittadini su di un prodotto di larghissimo consumo, base dell’alimentazione quotidiana di tutti, sulla sua qualità e sul suo processo di realizzazione. Questa legge introduce un concetto importantissimo: la tutela del pane realizzato in panificio e della figura del panificatori stessi, ne consegue la tutela degli acquirenti attraverso la garanzia di igiene e sicurezza di un prodotto che finisce sulla tavola di tutte le famiglie, offrendo una garanzia sia sulla qualità sia sul processo di realizzazione del pane. Oggi andiamo a identificare un prodotto straordinario, vera eccellenza del Piemonte, base della nostra cultura gastronomica. Vorrei sottolineare che questa legge è frutto di una collaborazione con la collega Cerutti che dimostra come su temi concreti si possa arrivare a soluzioni condivise e positive per tutti, in primo luogo per i cittadini, lavorando ed evitando le polemiche. Ringrazio il Presidente Cota che ha appoggiato questa iniziativa e ci ha spronato nella realizzazione della legge. Una normativa che è anche e soprattutto frutto di quel primo incontro con l’associazione regionale dei Pani-ficatori, avvenuto tempo addietro a Cuneo alla presenza anche della Presidente della Provincia Gianna Gancia, dove ci era stata presentata una problematica concreta alla quale abbiamo dato una risposta politica seria. La nuova legge individuerà la figura del panificatore che non sarà più assimilata a quella del generico artigiano. Quindi garantirà i clienti sia sulla produzione del pane, sia sui prodotti che sono stati utilizzati per realizzare il pane. Per questo sarà necessario individuare come panifici solo quelle imprese in cui si svolge per intero il ciclo di produzione del pane. Questo per esaltare il concetto di qualità e di storicità di tale prodotto nella nostra regione e al contempo contrastare i fenomeni di abusivismo, come la vendita di pane in strada o quelle attività che non danno certezze sulla provenienza del prodotto. Federico Gregorio Consigliere regionale del Piemonte

Le politiche agricole europee premiano i coltivatori Egr. Direttore, l’accordo raggiunto sulla Pac è determinante per far crescere in modo intelligente e sostenibile la nostra agricoltura. Una grande soddisfazione deriva dal fatto che siano state accolte le richieste avanzate da Coldiretti per un’intesa che rafforza la posizione dei contadini all’interno della catena alimentare, rendendo la Politica Agricola più efficiente e trasparente. L’accordo premia chi vive e lavora di agricoltura escludendo per la prima volta in una black list i soggetti che non hanno nulla a che fare con l’agricoltura e soprattutto prevedendo la possibilità per l’Italia di destinare risorse ai soli agricoltori attivi. La cosiddetta convergenza interna, ovvero il passaggio dal sistema storico del valore dei titoli ad un nuovo regime che li riassegna su basi più equilibrate, viene attuata con un’adeguata flessibilità nell’arco dell’intero periodo di applicazione della riforma. Per la prima volta viene deciso di applicare, sebbene su base volontaria, il capping (tetto agli aiuti), in due fasce, la prima tra i 150.000 e i 300.000 e la seconda oltre tale importo. Gli Stati membri possono graduarlo in base all’impiego del fattore lavoro comprese le imposte ed i contributi sociali. Gli Stati membri possono, inoltre, decidere di applicare un pagamento ridistributivo ad integrazione del pagamento di base per i primi ettari di ogni azienda. Per quanto riguarda i giovani agricoltori viene prevista l’obbligatorietà per gli Stati membri di concedere un pagamento annuo alle persone fisiche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pagamento di base. Un’intesa che offre risposte positive alle richieste di Coldiretti sulla necessità di un sostegno, nell’ambito dello sviluppo rurale, per le filiere corte ed i mercati locali, nonché alla promozione per il loro sviluppo. Inoltre, è stato confermata la misura sul finanziamento alle assicurazioni contro le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato nelle sue molteplici forme e per le citate avversità atmosferiche. Grazie a questo accordo si può dunque parlare di concretezza degli aiuti europei e burocrazia più leggera. Contributi che saranno assicurati a chi vive e sviluppa la propria attività agricola, al bando invece chi riceve aiuti senza produrre. Roberto Paravidino e Simone Moroni presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

IL POPOLO

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Giovedì 18 luglio 2013

Da leggere

a cura della Redazione

A. Rabino B. Gandolfo

Andrea Corti

Papa Francesco

Il mio Toro La mia missione

Sulle strade di Alex

In Lui solo la speranza

Priuli&Verlucca

Ed. Riuniti

Jaka Book LEV

Pp. 144

Pp. 109

Pp. 126

Euro 14,90

Euro 10,00

Euro 12,00

Don Aldo Rabino, una vita nel Toro, accetta per la prima volta di parlare dei suoi quarant’anni vissuti come padre spirituale della squadra del cuore. Dal racconto con Beppe Gandolfo ne esce un quadro di curiosità, aneddoti, piccoli e grandi segreti, riflessioni su personaggi come Gigi Radice, Paolino Pulici, Fuser, Leo Junior, Emiliano Mondonico, Rolando Bianchi e tanti altri. Calciatori, ma soprattutto uomini, che hanno segnato profondamente la storia del Toro. Emergono anche gli incontri con tanti presidenti e il confronto con la città di Torino: quella strana sensazione che forze oscure aleggino sul Toro per impedirgli, nonostante la sua storia gloriosa e il calore del suo popolo, di uscire da crisi e difficoltà cicliche e di ritornare nella sua casa vera, il Filadelfia. Il libro che è anche una denuncia dei mali del calcio di oggi, dove persino i sogni di un bambino che tira calci a un pallone sono stati divorati dal business. Riflessioni di un sacerdote che oltre a condividere la vita con affermati campioni del pallone, ha scelto di stare dalla parte dei giovani e dei poveri dell’America Latina. La prefazione è a cura di Paolo Pulici.

Da sempre appassionato di motori, tra gli anni ’80 e ’90 Zanardi si impone come uno del più grandi talenti dell'automobilismo mondiale, gareggiando in Formula 1 e vincendo due campionati Cart negli Stati Uniti. Nel 2001 è coinvolto in un gravissimo incidente in pista, nel quale perde entrambe le gambe: ma Alex, come racconta Andrea Corti in questo libro, è un tipo tosto e affronta questo trauma con una forza d'animo fuori dal comune: torna a gareggiare e si accosta progressivamente al mondo dell'handbike, diventandone in pochi anni il principale protagonista a livello mondiale. Oggi l’ex pilota della Williams è un simbolo positivo dell'Italia e la sua storia rappresenta un esemplo per chi è in difficoltà, ma anche per le nuove generazioni, in cerca come non mai di modelli da seguire: ripercorrere le sue strade è un viaggio emozionante che non può lasciare indifferenti. Zanardi rappresenta il più grande esempio di come la passione possa andare oltre l’orizzonte della possibilità umana. Il libro e”un’ottima lettura, un film di 160 pagine che permette di rivivere e conoscere a fondo un personaggio unico, sorprendente e affascinante”.

Salute oggi Saper cosa fare per lenire i “danni” di una vacanza, contribuisce certamente a renderla più piacevole, anche se essa dura poco. In estate i problemi da combattere sono pochi ma fastidiosi: si va dalla tipica scottatura da raggi solari, alla puntura di insetto; dal morso di vipera, a quello di una medusa; dalle gambe pesanti alle spine di riccio, per non parlare dei torcicollo da aria condizionata. Tutti piccoli problemi che rientrano nella routine estiva e che si possono far rientrare velocemente con facili mosse. Al mare (o in montagna), la scottatura o l’ustione solare è la principale fonte di fastidio, ma prevenirla è facile: esporsi durante le ore meno calde della giornata, meglio il pomeriggio dalle 17 in poi, per le prime volte, e usare una buona crema solare, con alto fattore di protezione. Se compare l’eritema, con bollicine è bene inter-

Il volume contiene un ciclo di esercizi spirituali tenuto nel gennaio del 2006 dall’allora arcivescovo di Buenos Aires Jorge Bergoglio ai vescovi spagnoli. “Uomini radicati e fondati nella Chiesa: così ci vuole Gesù” notava Bergoglio dando avvio alla sua riflessione. “Il ministero è pura grazia” ricordava il cardinale, e non dipende dai “meriti di chi è scelto per la missione”, che anzi è continuamente chiamato alla conversione dal peccato, consapevolezza che deve divenire missione, “desiderio di convertire e guadagnare altri a Colui che ci ha perdonato e ha guadagnato noi stessi”. Pagine analitiche e molto lucide, nelle quali Bergoglio parla con grande candore del rischio che “per la paura cadiamo nel peccato”. Così, ad esempio, “ci sono pastori che non compiono la loro missione perché hanno paura di cadere nell’autoritarismo. Altri, per paura di avere peccatori nella propria comunità, commettono il peccato di non comprendere e di non sperare”. Il testo presenta moltissimi rimandi alla Sacra Scrittura, diversi riferimenti agli Esercizi di Sant’Ignazio di Loyola e al Magistero dei Pontefici e raffinate citazioni letterarie, come quelle dalla Commedia di Dante.

a cura di Laura Notti

Pronto soccorso delle vacanze

rompere le esposizioni e coprire la parte interessata con una maglietta di cotone; rompere le piccole vesciche eventualmente formatesi è da evitare, lasciandole, al contrario, guarire spontaneamente. Le parti arrossate si possono lenire con pomate antistaminiche o a base di zinco. Durante un bagno, è possibile aver a che fare con le meduse, che negli ultimi anni, con l’aumento della temperatura del mare, hanno invaso le coste. Basta un piccolo contatto con i loro tentacoli per liberare la sostanza urticante che provoca strie dolorose sulla pelle, a volte nausea e vomito. In questo caso è bene pulire subito la parte colpita, disinfettandola con acqua ossigenata, alcol o ammoniaca, quindi fare un impacco con acqua di mare calda che ha il potere di neutralizzare le tossine. Se il dolore è forte meglio somministrare un analgesico o un an-

tistaminico. In acqua poi, si possono fare incontri con pesci pericolosi, quali scorfani, razze o altri tipi di pesci che hanno sul dorso aculei velenosi, il cui contatto provoca gonfiore, arrossamento, forte dolore, fino alla nausea, vomito e debolezza. Il rimedio più pratico in questi casi è quello di immergere la parte colpita in acqua calda, lavare la ferita con acqua di mare ed estirpare i frammenti delle spine. Per ciò che riguarda i ricci, i cui aculei provocano molto dolore, malgrado non siano tossici, è bene disinfettare subito la pelle e togliere le spine con una pinzetta o un ago sterilizzato (meglio lasciare il piede in ammollo in acqua calda per qualche minuto); in seguito usare una polvere antibiotica per ridurre il rischio di infezioni. L’estate è la stagione più fastidiosa per chi soffre di problemi di circolazione, vasodilatazione delle vene e vari-

ci. In questi casi, a seconda del grado di sofferenza venosa, è bene non prendere il sole diretto, sdraiati sul lettino o fermi, evitando ovviamente le ore più calde della giornata, anzi, è bene camminare sia sul bagnasciuga che immersi in acqua per stimolare la circolazione, o bagnando spesso le gambe sotto l’ombrellone per lenire il calore. E’ diffusa l’opinione che coprendo le gambe con un asciugamano umido si eviti che le gambe si scaldino ulteriormente; al contrario, in caso di varici, l’asciugamano, coprendo la gamba, aumenta il calore, peggiorando la vasodilatazione, e la sua umidità, macerando la superficie dell’epidermide, favorisce la comparsa di ulcere superficiali. Per alleviare i sintomi di pesantezza e disagio, a fine giornata fare un pediluvio con acqua tiepida o fredda e sale grosso, per stimolare la circolazione. (continua)


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Giovedì 18 luglio 2013 CURIOSITA’ - a cura di Daniela Catalano

Il Teatro dello Spirito in scena a San Miniato

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

La commedia “Italian Movies” La piazza del Duomo di San Miniato che diventa il palcoscenico del “Teatro dello Spirito”

Nel mese di luglio torna l’importante appuntamento con il festival del Teatro dello Spirito proposto dalla Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato,. E' il più antico festival di produzione d'Italia, e rappresenta un unicum nel panorama teatrale italiano ed europeo. I testi che in tutti questi anni sono stati rappresentati, appartengono ad una certa drammaturgia, definita “Teatro dello Spirito”, intendendo con ciò tutti quei lavori che si pongono il problema della ricerca del senso e del significato della vita, anche in maniera conflittuale e non risolta, e che anelano ad una risposta più alta, diversa da quello che il quotidiano può offrire. L’ispirazione cristiana è quindi assorbita e digerita come essenza primordiale e ragione profonda dell'interpretazione della storia, come fonte di interrogativi e di possibili risposte, come radice culturale, sociale e spirituale, come possibilità di nuova vita. Non un teatro confessionale, ma un dramma autenticamente popolare, che, a partire dai punti di riferimento culturali e religiosi del mondo occidentale, ricerca, a volte con fatica, altre volte con immenso dolore e sofferenza, una risposta diversa. Quest’anno è stato anche nominato dalla Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato il nuovo direttore artistico che è monsignor Piero Ciardella, 49 anni, sacerdote dell'Arcidiocesi di Lucca, laureato in teologia e filosofia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, studioso, di grande preparazione culturale, insegna filosofia teoretica allo Studio teologico Interdiocesano di Camaiore e all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Pisa. Lo spettacolo principale della LXVII Festa del Teatro di San Miniato è “L’Ombra di Antigone” che debutta in anteprima assoluta questa sera, giovedì 18 luglio, con repliche fino al 24 in piazza Duomo. “L’Ombra di Antigone”, liberamente tratto da “La tomba di Antigone” di Maria Zambrano, mette in scena un’opera fedele nelle tematiche e nell’atmosfera alla tragedia di Sofocle. Il regista fiorentino Roberto Guicciardini che dirigerà un cast di attori in cui spiccano i nomi di Fiorenza Brogi e Bob Marchese con Alice Spisa, Mattia Mariani, Silvia Nati, Antonio Silvia, Antonio Sposito. A differenza della tragedia però qui Antigone, figlia della colpa, continua a vivere. Vive in un luogo di morte per far sentire la sua voce e raccontarci la sua storia, il suo dramma, per cercare nel suo passato una verità che rimarrà sempre un mistero. Il tempo indefinito che trascorrerà nella tomba le servirà per “vivere” la sua morte, consumare la sua vita non vissuta e insieme ad essa la tragica vicenda della sua famiglia e della sua città. “Nella tomba in cui Antigone è sepolta viva dice il regista Roberto Guicciardini - si potenzia il significato fondamentale della sua figura mediatrice fra amore e conoscenza. Antigone è una figura profetica, “figura dell’aurora della coscienza”, sul crinale fra una visione arcaica dell’uomo e una nuova definizione dell’ esistenza”. “La tomba di Antigone” è un testo filosofico-poetico-teatrale del 1967. Maria Zambrano riprende la figlia di Edipo là dove Sofocle l'abbandona, e discende con lei agli inferi, che sono anche gli inferni dell’anima, Per il programma completo della manifestazione si può visitare:www.drammapopolare.it. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

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Il 4 luglio è uscito “Italian Movies”, commedia diretta da Matteo Pellegrini. Terminato l’orario di lavoro, negli uffici della produzione Studio 61, arriva il gruppo delle pulizie, formato da immigrati di molti Paesi. Una sera alcuni di loro, Dilip, Ben (italiano), Mako scoprono la porta del deposito delle telecamere aperta. A Dilip viene l’idea di regalare a un suo amico il filmino del matrimonio. Mako intuisce alcune opportunità di sviluppo e in poco tempo il gruppo, cui si aggiungono Charlotte e Laloo, mette su un’attività di riprese per cerimonie di ogni tipo e per le varie etnie presenti a Roma. Qualcosa va storto quando, una notte, durante un matrimonio peruviano, scoppia una rissa e il gruppo finisce in commissariato.

Per molti giunge il timore di essere espulsi dall’Italia. Tuttavia Dilip escogita un piano che porterà a inaspettati sviluppi. L’Italia multietnica è una realtà acquisita, ma non lo è altrettanto la capacità di fotografarla negli spazi dell’immagina-

rio, della finzione, del racconto. Il regista riesce nell’impresa di raccontare una vita quotidiana nazionale sempre più difficile da interpretare. Qui alcuni stranieri che abitano in Italia afferrano l’occasione di darsi al cinema, almeno

nella forma contemporanea degli strumenti leggeri e dei formati minimi. Fermare le immagini sia pure sul nastro vuol dire capire di esistere. Siamo di fronte ad una spigliata, simpatica favola moderna nella quale non tutto segue una logica condivisibile. Il bello è appunto credere che sia possibile, che forse non è autentico lo svolgimento ma veri sono ansie, dolori, attese, speranze di chi vive lontano da casa. Amarezza e tenerezza, una malinconia e un sorriso. Una fiaba, appunto, che gioca con la verità. Numerose sono le tematiche affrontate: da amicizia, emigrazione, famiglia, lavoro, a mass-media, nuove tecnologie, rapporto tra culture, solidarietà, amore. La pellicola nel complesso è da valutare come consigliabile, simpatica e brillante.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Lo scorso 27 giugno un lettore ci aveva segnalato il silenzio del TG 1 circa la preziosa attività svolta dagli Oratori durante l’estate. Don Gianni Rovelli, parroco di Pozzol Groppo, a sostegno della tesi della lettera, ci ha inviato una foto significativa che lo ritrae nel 1971, con un gruppo di ragazzi nel campo sportivo di Viguzzolo, dove era viceparroco. Si tratta di uno dei primi esempi di Gruppo Estivo, di Gr.Est. appunto, portato avanti per un mese, gratuitamente, con l’aiuto di Flavio Dellalibera, allora giovane animatore parrocchiale.

La Ricetta

a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”

Insalata di germogli di papavero e cicoria La tradizione alimentare delle campagne tortonesi sino a qualche tempo fa non aveva mai perso il gusto, ora dimenticato, di un’insalata di germogli di papavero e cicoria selvatica. I nostri avi, avvezzi nel preparare insalatine diverse con tutte le erbe commestibili, che trovavano nei boschi, nei prati e lungo le rogge, realizzavano gustosi contorni anche con un’insalata pan di zucchero, conosciuta anche come milanese. Un’insalata tipicamente invernale dalla forma arrotondata, che tuttora coltivata nelle campagne attorno a Guazzora, Castelnuovo e Alzano Scrivia, raggiunge i 30 centimetri di altezza. La milanese è ottima tagliata, condita con aceto di vino, olio extravergine d’oliva e sale a piacere e insaporita con mezzo spicchio d’aglio premura e un’acciughina. Anche il crescione, (nasturtium officinale), un’erba selvatica che cresce sulle rive dei fossi, dove l’acqua scorre limpida, si prestava alla creazione di insalatine. Dal sapore particolare, il crescione si consumava crudo, mescolato ad altre erbe per attenuarne il sapore, se a qual-

cuno pareva troppo pronunciato. Si può fare un’insalatina particolarmente apprezzata pure raccogliendo le tenere foglioline del dente di leone (taraxacum officinale). Ottime se condite con olio extravergine di oliva, sale e aceto, da sole o misure ad altre erbe, ad esempio proprio con il crescione. Ingredienti per 4 porzioni germogli di papavero q.b. qualche foglia di cicoria selvatica 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva l cucchiaio di succo di limone sale e pepe q.b. Preparazione Lavate, mondate e strizzate le insalate miste. Tagliatele sottilissime e mettetele in un’insalatiera. Riunite in una scodella olio, sale, succo di limone e pepe e con una forchetta emulsionate bene gli ingredienti. Condite l’insalata con la salsina.


SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 18 luglio 2013

CICLISMO Il vincitore del 74° Giro dell’Appennino è un livornese

Davide Mucelli al traguardo

La partenza del Giro dell’Appennino da Serravalle Retail Park

PONTEDECIMO - Davide Mucelli è il vincitore della 74ª edizione del Giro dell’Appennino, prima grande classica estiva del ciclismo italiano, organizzata domenica scorsa dalla storica Unione Sportiva Pontede-cimo Ciclismo. Il corridore livornese, portacolori della Ceramica Flaminia-Fondriest, ha superato in volata il compagno di fuga Luca Mazzanti (Vini Fantini Selle Italia). Ad una trentina di secondi dal duo di testa è giunto un gruppetto composto da Ivan Rovny, Alessandro Proni e Federico Rocchetti. E’ stata una gara resa estremamente impegnativa dal percorso, come tradizione, e dal grande caldo: hanno tagliato il traguardo di Pontedecimo solo 33 degli 80 corridori che avevano preso il

via dal Serravalle Retail Park. Anche se in realtà il via ufficiale, o chilometro zero, è stato dato di fronte al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure. L’ennesima occasione per rendere omaggio ai grandissimi Fausto Coppi e Costante Girardengo. Il percorso si è snodato lungo le salite dell’Appennino ligure per complessivi 194 chilometri. Dopo la prima parte in terra alessandrina, la corsa ha affrontato prima il passo della Castagnola, la Crocetta d’Orero, poi il temibile passo della Bocchetta che, posto a 39 chilometri dalla conclusione, è stato ancora una volta il punto chiave della manifestazione, quindi ancora il passo della Castagnola ed il passo dei Giovi, a meno 14 dall’arrivo. Sulla Bocchetta si è in-

(foto Dino Ferretti)

fiammata la corsa con l’azione di Davide Mucelli, Luca Mazzanti, Alessandro Proni (Vini Fantini Selle Italia), Federico Rocchetti (Utensilnord) ed Ivan Rovny (Ceramica Flaminia-Fondriest), che è scollinato per primo: il russo si è aggiudicato ben quattro dei cinque gran premi della montagna previsti. I fuggitivi hanno proseguito di comune accordo fino al passo dei Giovi, quando Mucelli e Mazzanti hanno preso un leggero vantaggio, che li ha permesso di giungere solitari sul traguardo di Pontedecimo. La cittadina tornava ad ospitare l’arrivo del Giro dell’Appennino, che l’anno scorso era terminato nel centro di Genova: “Ci sembrava giusto condividere, con chi ha visto nascere la corsa, il momento

dell’arrivo - aveva ricordato Ivano Carrozzino, presidente dell’US Pontedecimo, durante la presentazione ufficiale - E’ un modo per rendere sempre diverso, anno dopo anno, questa manifestazione, che non tramonta mai”. Alla fine ad avere la meglio è Davide Mucelli, che precede di un soffio Luca Mazzanti. Mucelli, nato nel 1986, è professionista dal 2012. Nella precedente edizione giunse ultimo, adesso ha potuto festeggiare un successo inatteso. “Lo scorso anno non ero in perfette condizioni - commenta a conclusione della corsa il vincitore - e arrivai ultimo. Quest’anno con il cambio di data e il caldo per me erano le condizioni migliori. E’ stata una gara difficile ma vincere qui è sempre emozionante”. Tra i favoriti della vigilia, Fabio Felline, vincitore della passata edizione, ha chiuso al diciottesimo posto, a 9 minuti e 46 secondi da Mucelli. Da segnalare il ritiro dell’azzurro Enrico Battaglin, che tornava a correre dopo la brutta caduta durante la 14ª tappa del Giro d’Italia, in cui si procurò la frattura di tre coste ed un pneumotorace. Ordine di arrivo: 1. Davide Mucelli (Flaminia-Fondriest) km 194 in 4h51’45”; 2. Mazzanti; 3. Rovny (Russia) a 30”; 4. Proni; 5. Rocchetti a 37”; 6. Frapporti a 1’40”; 7. De Negri a 2’25”; 8. Rogina (Croazia) a 3’45”; 9. Rubiano (Colombia); 10. Arredondo (Colombia). Partiti 80, arrivati 33. Franco Scabrosetti

Il Rivanazzano Volley punta sul progetto giovani RIVANAZZANO - Puntare sui propri giovani. E’ il marchio di fabbrica dell’Adolescere e del Rivanazzano Volley. Dopo il brillante quinto posto delle ragazze della serie C regionale, le due società hanno appena ottenuto dalla Federazione Volley Lombardia anche la serie D regionale come progetto giovane. Una notizia che riempie di gioia il dirigente dell’Adolescere Beppe Migliazzi e il presidente del Rivanazzano Volley Giancarlo Franchini (insieme nella foto): “Siamo entusiasti per questo riconoscimento che consideriamo come un piccolo premio della federazione e che ci ripaga dei grossi sacrifici che a Voghera e Rivanazzano stiamo facendo per incentivare il settore giovanile. - dicono i due dirigenti - Una serie D come progetto giovane ci dà la possibilità di inserire le giovani che in questo modo possono crescere in un pano-

rama regionale e confrontarsi con realtà già consolidate”. Che ruolo avrà questa nuova squadra?: “In attesa di definire i gruppi più giovani, puntiamo molto su questa serie D progetto giovane che sarà allenata da Alessandra Beccaria e da Antonio Morabito. - continua Fran-

chini - E’ un gruppo su cui puntiamo molto perché è costituito veramente da ragazze molto giovani. In giro si sente parlare di progetti, ma vedo che le età medie sono abbastanza alte. Noi puntiamo sulle 95, 96, 97 e anche 98. Ritengo che il nostro progetto possa rispecchiare le aspettative della federazione che ha creato questa formula non perchè le giovani vengano mandate allo sbaraglio ma affinché abbiamo una giusta crescita. Noi riteniamo di rispecchiare pienamente questa aspettativa”. La serie D progetto giovane schiera: Delfitto (anno 1995); Magrotti (1998); Depaoli (1997); Villani (1995); Tambussi (1996); Massa (1996); Trasforini (1998); Vistarini (1997); Bisio (1997); Baroscelli (1996); Mazzocca (1998); Tomasi (1996); Gravaghi (1997); Barbieri (1998); Rossignoli (1995). La preparazione comincerà il 25 agosto. f.s.

La Novese si è “scatenata” sul mercato acquisti NOVI LIGURE - Sta prendendo forma la nuova Novese, che si è scatenata sul mercato. Dopo la salvezza in extremis della scorsa stagione, la società biancoceleste sta allestendo una formazione competitiva. Si è creato un vero e proprio ponte di scambio tra Voghera e Novi Ligure. Dal sodalizio rossonero, che ha rinunciato alla serie D, sono arrivati il direttore sportivo Pasquale Gigliotti, l’attaccante Alessandro Zi-

Pasquale Gigliotti e Alessandro Zirilli

rilli, il centrocampista Filippo Catenacci e ora il difensore Roberto Ronchetti,

classe 1982. Quest’ultimo è un giocatore di grande esperienza che

durante lo scorso campionato è stato più volte inserito nella Top 11 del girone B di serie D. La linea di difesa è completata dall’ingaggio di Gianluca Fasano, 35 anni, ex Pavia. Si guarda anche ai giovani, con tre arrivi dalla Beretti del Catanzaro: il difensore Carlo Tassoni (classe 1994) e i centrocampisti Roberto Fulco (classe 1994) e Salvatore Nanci (classe 1995). Il ritiro si terrà a Cavalese, in Val di Fiemme, dal 20 luglio al 9 agosto.

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In Breve

IL POPOLO

CICLISMO E’ il senior Gianmario Rovaletti (Team Chiappucci Varese) il vincitore della 37ª edizione della Mortara – Castellania, classica in linea per cicloamatori organizzata dal G.C. Mortara Jollywear, per ricordare Fausto e Serse Coppi. Rovaletti ha preceduto altri due atleti lombardi: il senior Stefano Salaroni (Carimate Como) e il senior varesino Roberto Faraoni (Equipe Exploit). Il gruppo, giunto con 25 secondi di ritardo, è stato regolato dall’astigiano Luca Save (Ercole Asti), primo nella categoria junior. Mentre il miglior della categoria cadetti è stato il russo Pavel Bokov del Team Riboni Pavia. Buona prestazione anche per il senior Andrea Centenaro (G.C. Varzi), 14° assoluto.

MOUNTAIN BIKE I giovani corridori de “Il Branco Stradella” si sono messi in evidenza nella dodicesima tappa della Zanza Cup di mountain bike, andata in scena alla pista Bike Air di Vigevano. Nella categoria G4 successo per Matteo Colombi; tra i G1 secondo posto per Alessandro Bertaccini; tra i G5 i gemelli Andrea e Stefano Luongo hanno chiuso rispettivamente secondo e terzo. Infine tra i G6 terzo gradino del podio per Matteo Tagliaferri. BRONI BASKET DONNE A 2

Arriva Dyana Accini BRONI - La Pallacanestro femminile Broni 93 ha messo a segno il quarto colpo di mercato. Adesso il quintetto è completo e si preannuncia come uno dei migliori di tutta la serie A2. L’ultimo tassello è la guardia mantovana Dyana Accini, che l’anno scorso giocava alla Virtus La Spezia con Maria Laterza, altro acquisto della società oltrepadana. Nata ad Asola il 9 febbraio 1989, 173 cm, la Accini ha iniziato con la squadra della sua città, per poi passare alla Faiplast Canneto sull’Oglio, in B regionale. Si è affermata definitivamente con l’Alpo Verona (2008/2009) e alla Memar Reggio Emilia (dal 2010 al 2012), in B nazionale. “Ho scelto Broni per il suo bel progetto - spiega Dyana Accini -, la società sta costruendo un’ottima squadra e poi non vedo l’ora di ritrovare Giroldi, l’ho sempre stimato sia come persona che come allenatore”. “Sono una giocatrice che lavora tanto - continua la Accini - e vuole ottenere risultati, penso che a Broni ci siano i giusti presupposti. Spero, infine, di ripetere l’ultima stagione che è stata fantastica”. Soddisfazione viene espressa anche dalla dirigenza bronese: “Sono molto contento perché la Accini era nel mio mirino già da quattro anni. - dice il direttore sportivo Andrea Achilli Al termine di un lungo corteggiamento, siamo riusciti

Dyana Accini

finalmente a convincere la giocatrice ad unirsi alla nostra truppa. Era la prima scelta per il ruolo di guardia. Adesso la squadra è esattamente quella che volevamo. Siamo molto contenti dell’ottimo lavoro svolto: abbiamo allestito una formazione ultra competitiva”. La campagna acquisti dovrebbe essere conclusa e potrebbero arrivare solo un paio di conferme. I tifosi cominciano a sognare una stagione di vertice. Nelle prossime ore la Legabasket dovrebbe ufficializzare la composizione dei quattro mini gironi da sette formazioni ciascuno, in cui sono state suddivise le 28 squadre aventi diritto a prendere parte al campionato di serie A2. f.s.

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