Il popolo 11 giugno 2015

Page 1

UN LUOGO La Sindone: storia ed enigmi

Maurizio Ceriani a pagina 19

Fornitori del Vaticano

Broni Stradella Gas s.r.l.

IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI

16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45%

E-MAIL: info@bronistradellagas.it

periodico

Una copia EURO 1,20 Giovedì 11 giugno 2015 Anno XVII n. 22

Omologato

Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427

ilpopolo@libero.it TORTONESE

Il “Grosso d’oro” è andato alla Croce Rossa

a pagina 11

MAFIA CAPITALE

Corruzione pubblica: curati solo i sintomi

NOVESE

Una tre-giorni tutta dedicata al volontariato

a pagina 13

Anche Slow Food contro l’impianto di pirolisi

a pagina 7

Il Papa a Sarajevo: “Costruite ponti” CELEBRATA DA MONS. MARTINO CANESSA

Messa di suffragio per Canestri L

T

roppo grossa la vicenda “mafia capitale” per non cercare di ragionare in prospettiva, mentre le indagini fanno il loro corso, per cercare di ripulire e di incidere in profondità. Con esiti imprevedibili, perché siamo alla seconda puntata e il quadro potrebbe ulteriormente arricchirsi di particolari e di protagonisti. Certo, ci sono le leggi, sempre più severe, ci sono gli assessori alla legalità e le autorità anticorruzione. Possiamo rafforzare gli uni e le altre, provvederli di poteri sempre più estesi, ma per questa strada difficilmente si potrà cambiare registro, voltare pagina. Possono, le (residue) autorità morali, dal capo dello Stato a papa Francesco, moltiplicare, come fanno, gli appelli, sempre più pressanti e sempre più allarmati. Ma la medicina è efficace se gli anticorpi inoculati nel sistema possono operare e guarire gli organismi malati, che si chiamano partiti e amministrazione. C’erano una volta i partiti. Con le loro strutture, con le gerarchie e le regole interne per la selezione dei vertici e dunque con i loro equilibri e con i sistemi di relazioni con gli interessi organizzati. C’erano una volta le burocrazie, con i loro concorsi, controlli. Poi è venuta la leaderizzazione dei partiti, tutti, nessuno escluso, e la privatizzazione dei sistemi amministrativi. A tutti i livelli e soprattutto al livello regionale e locale. I partiti sono ormai aggregati di portatori di voti che si coagulano intorno a leader sempre più mediatizzati. L’elezione diretta a tutti i livelli – ormai di fatto anche del presidente del consiglio – ha accentuato e certificato questa struttura. La verticalizzazione crescente dovrebbe ovviare alla frammentazione, che però è anch’essa crescente: due processi che si alimentano reciprocamente, in un gioco che così risulta a somma zero. Parallelamente si è mutato il sistema dell’amministrazione: ormai i dirigenti sono scelti dai responsabili politici, per assicurare il risultato. Ne consegue la delegittimazione della

O LT R E P Ò

Sabato 6 giugno Intensa giornata di incontri con le realtà della Bosnia Erzegovina

di FRANCESCO BONINI

continua a pagina 4

VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632

del mondo religioso sociale e politico Papa Francesco Ahai rappresentanti rivolto un accorato appello: “Mai più la guerra”. Michela Mosconi a pag. 4

IL MANDATO DEL VESCOVO AGLI EDUCATORI DIOCESANI

A Garbagna: “Uniti per dare frutto in Gesù”

S

abato 6 giugno una carovana di pullman ha risalito la val Grue alla volta di Garbagna per raggiungere il Santuario della Madonna del Lago. Gli educatori e animatori dei centri estivi parrocchiali hanno ricevuto il mandato vescovile alla vigilia dei Grest. Marzia Calvi e Pietro Zeme pagina 20

FELICI & TAGGATI

di MATTEO COLOMBO

E così un altro anno scolastico se ne è andato portandosi via il mio rimpianto per non aver fatto il mestiere più bello del mondo (dopo il giornalista): cioè il prof. Ma regalando un tag agli studenti vittime di quegli insegnanti, di quei presidi, di quegli assistenti universitari nevrotici e irrealizzati, pieni di sé e del loro finto potere, che hanno guadagnato uno stipendio fregandosene di loro, evitando di ascoltarli, di guardarli negli occhi, di entusiasmarli. Sto parlando di quei cattivi maestri che hanno seguito freddamente i programmi ministeriali e non si sono mai emozionati leggendo l’Odissea o commentando un dipinto di Renoir. Quei “Mortillaro” (il prof. di francese del film “La scuola” di Daniele Luchetti, 1995) che ripetono ai colleghi: “In 30 anni di carriera perché non ho incontrato nemmeno un membro della classe dirigente che è venuto a studiare da me? Ma che ci ho fatto io alla classe dirigente?”. I ragazzi sono capaci di cose impreviste: sanno essere secchioni e poi falliti nella vita o asini tra i banchi e dirigenti d’azienda da grandi. Una regola vale sempre però: hanno bisogno di adulti che gli insegnino ad essere vivi, onesti e belli. Eroi del nostro tempo: come solo la cultura greca e l’umanesimo possono renderli tali. @MatteoColomboqb

a Chiesa tortonese, lunedì 8 giugno, si è raccolta in preghiera per il Card. Giovanni Canestri. A un mese dalla sua morte, il Vescovo emerito Mons. Martino Canessa (già Vicario Generale e Vescovo ausiliare di Canestri) ha presieduto la Messa di suffragio concelebrata da Mons. Vittorio Viola e da numerosi sacerdoti.

Claudio Baldi a pagina 4

IL RAPPORTO CARITAS E MIGRANTES

“I migranti sviluppano l’Italia” R ibaltare la prospettiva per vedere i migranti come “attori di sviluppo”. È quanto invitano a fare, nell’introduzione del nuovo “Rapporto immigrazione Caritas e Migrantes”, monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes e monsignor Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana: la presentazione del 24° rapporto è avvenuta a Milano il 4 giugno al Conference Center di Expo.

Gianni Borsa a pagina 2

SULLA PANCHINA DELL’OLTREPOVOGHERA

Alexandro Dossena nuovo c.t. A lexandro Dossena, 39 anni, è il nuovo tecnico dell’OltrepoVoghera: lo ha annunciato ufficialmente la società rossonera. Mentre l’ex capitano Andrea Balestra, appese le scarpe al chiodo, diventa il vice. L’OltrepoVoghera svolgerà la preparazione estiva allo stadio comunale “Gaetano Scirea” di Stradella.

a pagina 23


IL POPOLO

PRIMO PIANO

2

Giovedì 11 giugno 2015

Presentato a Milano presso il Conference Center di Expo da mons. Gian Carlo Perego e mons. Francesco Soddu

RAPPORTO CARITAS E MIGRANTES Ottica rovesciata: “Sono i migranti a sviluppare l’Italia”

Ribaltare la prospettiva per vedere i migranti come “attori di sviluppo”. È quanto invitano a fare nell’introduzione del nuovo “Rapporto immigrazione Caritas e Migrantes”, monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, e monsignor Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana: la presentazione del 24° rapporto è avvenuta a Milano giovedì 4 giugno, presso il Conference Center di Expo, nell’ambito di un convegno intitolato “I migranti e il cibo. Dallo sfruttamento lavorativo all’imprenditoria etnica”. Vi prendono parte, fra gli altri, il neo presidente di Caritas Italiana, cardinale Francesco Montenegro, e il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino. Persone attive e propositive L’ampio documento muove da una riflessione di Perego e Soddu sul profilo e il ruolo dei migranti che giungono in Europa partendo da Paesi lontani e per le più svariate ragioni: dalla ricerca di un lavoro alla prospettiva di fuggire da guerre e povertà assoluta. Delinea poi una panoramica dei flussi migratori nel contesto internazionale ed europeo, per focalizzarsi subito dopo sulla realtà italiana, certamente quella più esposta agli arrivi da Africa e Medio Oriente segnati da fame, sottosviluppo, instabilità politica, conflitti (leggasi Isis), persecuzioni etniche e religiose. Il Rapporto, specificano gli stessi Perego e Soddu, guarda però il migrante come a una “persona attiva e propositiva” in grado di “contribuire allo sviluppo del Paese” di approdo. “Il più delle volte si sente parlare e si descrivono i migranti come ‘quelli che chiedono’, ‘gente a cui dare’, poiché ‘in stato di bisogno’. Dall’esperienza maturata in tanti anni di servizio”, Caritas e Migrantes hanno invece “voluto invertire la prospettiva e raccontare quanto l’Italia e gli italiani ricevono dai migranti che hanno scelto o continuano a scegliere il territorio italiano come meta di emigrazione”. Dalla storia all’oggi È chiaro che la chiave di lettura offerta dai direttori di Caritas e Migrantes non piacerà – o addirittura dispiacerà – a molti: soprattutto politici, ma anche giornalisti e tantissimi comuni cittadini che hanno fatto della presenza straniera un’ossessione, una fobia che si autoalimenta, oppure una scusa per scaricare su

Mons. Gian Carlo Perego, direttore Fondaz. Migrantes

altri le proprie, anche legittime, rivendicazioni (a partire dalla mancanza di lavoro). Perego e Soddu infatti riconoscono: “La storia dell’immigrazione italiana è caratterizzata da una continua e costante interpretazione negativa ed emergenziale del fenomeno, come a rifiutare gli ultimi qua-

rant’anni di storia nazionale che è stata scritta inevitabilmente insieme ai migranti, divenuti ormai parte integrante e strutturale dei territori, demograficamente attiva, economicamente produttiva, culturalmente vivace e religiosamente significativa, indispensabile al futuro di un Paese altrimenti destinato a spegnersi ineso-

Mons. Francesco Soddu, direttore Caritas Italiana

rabilmente”. Inutile peraltro negare che i fenomeni migratori, siano essi “in entrata” come “in uscita”, generino problemi o novità non sempre positive, spalancando semmai la doppia prospettiva del rifiuto-chiusura nel Paese di destinazione, oppure la linea diametralmente opposta dell’integrazione, benché complessa e

mai scevra da ostacoli, da parte della società che accoglie. Del resto è questo il leitmotiv degli attuali, non di rado incoerenti tentativi di costruire una politica migratoria comune a livello di Unione europea. I numeri Ma quante sono le persone che, nel mondo, vivono in

MAFIA CAPITALE Mons. Galantino a TG2000: “Lucrare sugli immigrati è 50mila volte più peccato”

Roma

“Questa gente vede negli immigrati solo povera gente da sfruttare, numeri su cui lucrare e con cui fare i propri comodi, e questo non è solo peccato, è 50mila volte più peccato, ma è anche un gesto d’inciviltà, anzi, questa è prima di tutto inciviltà”. È quanto ha dichiarato monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, al Tg2000, commentando gli sviluppi dell’inchiesta “Mondo di mezzo” che giovedì mattina ha portato a nuovi arresti per associazione mafiosa nella gestione dei centri per gli immigrati. Il segretario Cei ha sottolineato la necessità di adoperare nei confronti dei malavitosi “massima fermezza”. “Ciò – ha spiegato – non significa metterci contro qualcuno, ma scegliere di metterci accanto a storie, persone, sogni e desideri veri, purtroppo sporcati dall’egoismo delle nazioni e da gente che, anche qui in Italia, parla solo alla pancia”.

Milano

La presentazione del Rapporto immigrazione realizzato da Migrantes e Caritas, promossa nell’ambito di Expo, “è un’occasione per ribadire principi e obiettivi della missione della Chiesa in relazione al fenomeno migratorio”: mons. Nunzio Galantino, segretario generale Cei, è intervenuto al convegno di Milano, osservando che in questo campo “è necessario ribadire la di-

gnità e la grandezza di ogni uomo”. Secondo mons. Galantino “i massicci flussi migratori suscitano due reazioni” principali: “C’è chi le considera un’opportunità da cogliere”, e “c’è chi mette in moto la pancia, con reazioni che non possiamo condividere”. Galantino ha parlato dei migranti come di “persone che intraprendono i viaggi della speranza”, “poveri cristi” spinti dalle necessità e dalla ricerca di una vita dignitosa. Il relatore ha quindi osservato che “ogni soluzione” anche nel campo della migrazione deve “avere due riferimenti: deve essere conforme alla realtà e deve rispondere alla dignità della persona”. Per questo occorre “confrontarsi con i dati concreti”, così “da superare il gap tra percezione del problema e realtà del fenomeno”. Il segretario Cei ha suggerito: “Se la soluzione è fondata sull’uomo deve andare nella linea dell’accoglienza e della dignità”.

un Paese diverso da quello d’origine? Nel Rapporto, steso utilizzando dati nazionali, europei e provenienti dall’Onu, si chiarisce che a fine 2013 erano ben 232 milioni, mentre nel 1990 la cifra si assestava a 154 milioni. Questo considerando solo le migrazioni per così dire “regolari”, ovvero omettendo i migranti “senza documenti”, che dovrebbero essere non meno del 10-15% sul totale dei flussi internazionali. Una parte significativa della popolazione del pianeta è dunque in movimento, soprattutto con una direttrice Sud-Nord. I 10 Paesi che accolgono il maggior numero di migranti sono – con qualche sorpresa – Stati Uniti, Federazione russa, Germania, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Regno Unito, Francia, Canada, Australia, Spagna. L’Italia si assesta all’11° posto, con i suoi 5 milioni di “ospiti”, pari all’8% della popolazione complessiva. L’Ue nel suo insieme accoglie invece 35 milioni di migranti su 500 milioni di cittadini. Nel Belpaese Il Rapporto Caritas-Migrantes mette quindi in luce il contesto italiano, soffermandosi ad analizzare le nazionalità estere maggiormente presenti nella penisola (Romania, Albania, Marocco, Cina, Ucraina…), le famiglie straniere, i matrimoni fra immigrati e quelli “misti” (in netta crescita), la realtà anagrafica degli immigrati, che sono per lo più giovani (con migliaia di minori non accompagnati) e per metà donne. Puntuale anche l’analisi delle attività professionali svolte dagli immigrati (almeno di quei 2,5 milioni che un lavoro lo hanno trovato): dai servizi personali – con in testa le “badanti” – agli alberghi-ristorazione, fino all’edilizia e all’agricoltura. Un ulteriore capitolo sarebbe in questo caso da aprire rispetto allo sfruttamento e al lavoro nero in cui molto spesso cadono gli immigrati, un male endemico dell’economia tricolore. Altri focus si concentrano sulla “scuola multietnica”, sui “nuovi cittadini”, su “reati e carcere”, forse uno dei settori in cui stereotipi e pregiudizi si moltiplicano con maggiore facilità. Ulteriori capitoli del Rapporto, infine, sono dedicati al quadro geopolitico “tra crisi e migranti”, al “cibo come occasione di sviluppo” con curiosi approfondimenti sulle città italiane “tra kebab e bietole cinesi”, all’intercultura alimentare e alle “buone maniere religiose di stare a tavola”. Gianni Borsa

MAC. SOCIETA’ CATTOLICA di Caldirola Paolo CAL. Simone e Macciò Alfonso S.n.c DI ASSICURAZIONE Agenzia Generale di Tortona - Novi Largo Carabinieri d’Italia DAL 1896 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175

Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze


IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

Tortona La Diocesi raccolta in preghiera nella Messa di suffragio

Mons. Canessa ricorda il Card. Canestri

TORTONA - “Ricordatevi dei vostri capi i quali vi hanno annunziato la Parola di Dio”; con questo passaggio della lettera agli Ebrei, inizia l’omelia del Vescovo emerito di Tortona, Mons. Martino Canessa, durante la celebrazione eucaristica di suffragio del Card. Giovanni Canestri, tenuta la sera di lunedì 8 giugno nella Cattedrale di Tortona. Mons. Canestri era deceduto in Roma il 29 aprile 2015 e dopo le esequie, celebrate nella Basilica di San Pietro il 2 maggio, il 4 maggio le sue spoglie sono state tumulate in Cattedrale a Genova, dopo una solenne celebrazione presieduta dal card. Angelo Bagnasco. È proprio Mons. Canessa a presiedere la Santa Messa; accanto a lui il Vescovo Diocesano Mons. Vittorio Viola, il Vicario generale e molti sacerdoti, tra cui si distinguono alcuni tra gli ordinati da Mons. Canestri durante il suo ministero tortonese; in Cattedrale, assieme

ai fedeli, è presente l’affezionato nipote e alcuni parenti del compianto Cardinale. Mons. Canessa durante l’omelia traccia una breve profilo del defunto, delineando le linee essenziali del suo ministero a Tortona prima (dal 1971 al 1975) e poi a Genova (dal 1987 al 1995) dove, nel novembre del 1988, lo sceglie come suo Vicario generale e l’anno successivo, nel luglio del 1989, lo ordina Vescovo ausiliare. Mons. Canessa esprime viva gratitudine a Mons. Viola per averlo invitato a presiedere questa Eucarestia, dato lo stretto legame che intercorreva fra il Cardinale defunto e lui stesso, lasciando spazio a numerosi ricordi: “Ripensando agli anni trascorsi con lui ascoltiamo le sue raccomandazioni affinché riscaldino ancora i nostri cuori e continuino ad ispirare il nostro cammino di cristiani e di sacerdoti. Ricordiamo il suo amore incondizionato alla Chiesa, al papa e la cura per i suoi sa-

Domenica scorsa la festa degli incontri

L’ACR tutta da scoprire

cerdoti e seminaristi. Non si stancava di raccomandarci la devozione all’Eucarestia e la fiducia piena nella Madonna. Quanto ha insistito sull’aggiornamento e sullo zelo per le vocazioni sacerdotali e di speciale consacrazione! Risentiamo ancora il tono della sua voce, suadente e a volte implorante perché le sue indicazioni mettessero radici profonde nel nostro cuore”. Accenna quindi al lavoro tortonese espresso con in-

contri, viaggi, esercizi spirituali e colloqui, dove ha messo a servizio la sua lunga esperienza di maestro di anime. Ha avuto a cuore anche le missioni: Muray (missione tortonese) e Santo Domingo (Missione genovese) traggono ispirazione da lui. Il suo testamento spirituale è stato un’umile confessione di fede. Mons. Canessa ne legge alcuni passaggi: “Mi presento al tribunale di Dio giudice, umiliato perché ho molto peccato in pensieri, parole, opere, nonostante i tanti doni ricevuti. Professo la mia fermissima fede nella bontà misericordiosa del nostro Dio che è sempre pronto a perdonare nel sacramento della riconciliazione”. Si svolge così un semplice e sentito momento di ricordi e di gratitudine. Anche Mons. Viola all’inizio della Celebrazione definisce questo momento di preghiera una memoria grata del ministero episcopale del Card. Canestri e invita ad affidarsi alla misericordia di Dio, in attesa di contemplare tutti il volto del Padre, del quale Mons. Canestri, nel suo ministero, è stato per noi visibilità. Claudio Baldi

L’Agenda del Vescovo Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti. 15 giugno ore 21.00, Ufficio Catechistico Diocesano 16 giugno Conferenza Episcopale Ligure ore 21.00, Seminario, Tortona: Azione Cattolica 17 giugno ore 16.00, Udienze per Sacerdoti e Diaconi della Diocesi 18 giugno ore 9.30, Casei Gerola: Vicariato Padano e Bassa Valle Scrivia ore 16.30, Udienze 19 giugno ore 10.00, Consiglio di Amministrazione Casa S. Cuore ore 16.00, Udienze ore 21.00, Concerto Museo Diocesano 20 giugno ore 16.00, Mezzana Bigli, Cresima ore 18.00, Cervesina, Cresima 21 giugno ore 11.00, Montù Beccaria, Cresima ore 17.00, Torricella Verzate, Cresima ore 20.30, Zavattarello, Processione e Messa a S. Rocco per l’arrivo della Madonna di Fatima

Per le udienze con il Vescovo si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635).

Notizie diocesane

VENERDI’ 12 GIUGNO/SANTUARIO DI STAZZANO

La Giornata di santificazione sacerdotale della Diocesi

DAL 3 AL 7 AGOSTO/BRUSSON, CASA ALPINA

Il Campo Giovanissimi

L’Azione Cattolica della Diocesi di Tortona organizza dal 3 al 7 agosto in Casa Alpina a Brusson il Campo Giovanissimi dal titolo “Questa è la mia scuola – La casa dove posso stare bene con te”. Il campo è rivolto a ragazzi e ragazze dai 14 ai 19 anni. La quota di partecipazione è di 160 euro (150 euro per gli aderenti all’AC). Per iscriversi telefonare ai numeri 0131 861868 oppure 348 0571705.

DAL 21 AL 23 AGOSTO/BRUSSON, CASA ALPINA

La 3 giorni Giovani

TORTONA - “Tutto da scoprire!” è stato il tema che ha caratterizzato la festa ACR degli incontri di domenica 7 giugno. In questa giornata l’Azione Cattolica diocesana ha accolto, presso il Parco del Castello di Tortona, adulti e bambini che si sono cimentati in varie attività. Dopo una breve accoglienza di balli, presentazioni e preghiera, presso i locali dello Chalet, i ragazzi hanno “vestito i panni” di piccoli inventori e hanno sperimentato, attraverso alcuni giochi, cosa vuol dire provare emozioni, avere fiducia, fare scelte e avere priorità. Il saluto del nostro Vescovo Vittorio, dopo il pranzo, è stata un’occasione in cui i ragazzi hanno potuto confrontarsi e ricevere consigli su come sfruttare al meglio le “scoperte” fatte durante la mattinata, seguendo l’esempio di Gesù. La giornata si è conclusa con la S. Messa celebrata dall’assistente diocesano don Claudio Baldi, presso la cappella del seminario. L’equipe ACR

3

Giovedì 11 giugno 2015

“Stai al passo” è lo slogan scelto dall’AC per la “3 giorni Giovani” dal 21 al 23 agosto. Per prendervi parte bisogna avere dai 19 ai 30 anni e versare la quota di partecipazione che è di 80 euro (70 euro per gli aderenti all’AC). Info: 348 0571705 - 334 8725305.

DAL 10 AL 16 AGOSTO/CON IL VESCOVO

I giovani in Terra Santa

Dal 10 al 16 agosto si svolgerà il Pellegrinaggio in Terra Santa dei giovani con il Vescovo Monsignor Vittorio Viola, organizzato dalla Pastorale Giovanile diocesana. Il costo è di 890 euro. Le iscrizioni vanno effettuate entro il 29 giugno con acconto di 500 euro. Il numero massimo di posti è 25. Per informazioni e prenotazioni si può contattare il numero 339.7572958 (o inviare una mail all’indirizzo oresi@libero.it).

Venerdì 12 giugno, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, in Diocesi si celebra la Giornata di santificazione sacerdotale. Il programma sarà il seguente: - ore 9.45, al Santuario Sacro Cuore di Stazzano incontro sul tema “Verso il Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze”. Relatore sarà P. Giulio Michelini ofm, Membro della Giunta del Comitato Preparatorio del V Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze; - ore 11.30, Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Vittorio Viola; - ore 13, agape fraterna (offerta dalla Diocesi) presso il Ristorante “Il Mulino” a Borghetto Borbera.

VENERDI’ 12 GIUGNO/COLLEGIATA DI NOVI

Apostolato della Preghiera

Venerdì 12 giugno l’Apostolato della Preghiera nella solennità del Sacro Cuore di Gesù incontra il Vescovo alle ore 17 in Collegiata a Novi Ligure. Sarà celebrata la S. Messa seguita dall’Adorazione Eucaristica.

DOMENICA 14 GIUGNO/RIVALTA E VOLPEDO

“Chiese Aperte” in Abbazia e alla Pieve romanica

Domenica 14 giugno il progetto “Chiese Aperte”, organizzato dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Tortona, si sposterà a Rivalta Scrivia e a Volpedo. I volontari aderenti all’Associazione Italiana per la Protezione dei Beni Culturali insieme agli Amici dell’Abbazia, offriranno ai visitatori un servizio di accoglienza negli splendidi ambienti della chiesa abbaziale e nei locali al primo piano dell’ex monastero. Qui è allestita la mostra “Alla ricerca... dell’Eterno”, divisa in due sezioni. Gli orari di visita sono dalle 15 alle 19. Sempre domenica, dalle 16 alle 19, sarà possibile visitare la Pieve romanica di Volpedo.

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

CAMPANE


IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

4

Giovedì 11 giugno 2015

IL PAPA A SARAJEVO: “Costruite ponti” Sabato 6 giugno un’intensa giornata di incontri con le molte realtà religiose sociali e politiche della Bosnia Erzegovina

Un incontro che si è trasformato in un dialogo. Un colloquio amichevole, con la voglia di scoprirsi reciprocamente. Ha sentito l’amore dei giovani di Bosnia Erzegovina verso la sua persona, Papa Francesco, che si è aperto loro come un padre che dona consigli ai propri figli e che risponde alla loro sete di verità e vita. Hanno ereditato un passato di guerra e distruzione le cui ferite sono ancora vive e stentano a rimarginarsi. Ma il tempo sta cambiando: “Le nuvole nere della tempesta – aveva detto al suo arrivo Francesco – si sono finalmente allontanate e dopo il gelido inverno fiorisce la primavera”. Un’immagine riproposta anche ai giovani radunati nel centro diocesano giovanile “Giovanni Paolo II” di Sarajevo. “Voi avete una singolarità. Siete la prima generazione del dopoguerra, siete fiori di una primavera che vuol andare avanti e non tornare alla distruzione, alle cose che ci rendono nemici. Trovo in voi questa voglia, questo entusiasmo e questo è nuovo per me”.

Disoccupazione, povertà materiali, difficoltà relazionali, mancanze spirituali. E un contesto politico economico e sociale problematico che ne limita le scelte e le possibilità di crescita. Non è facile, oggi, essere giovani in Bosnia Erzegovina dove,

vedo che non volete farvi nemici, stare gli uni contro gli altri, ma volete camminare insieme e questo è una cosa grande”.

secondo la Banca Mondiale, il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto, nel 2014, il 60,4%. Un dato brutale e drammatico che, come evidenzia il dossier di Caritas italiana distribuito a Sarajevo alla vigilia della visita papale, “non fa che incrementare nuove forme di marginalizzazione tra i giovani e dove trovano terreno fertile la retorica nazionalista e la chiusura nei confronti delle altre comunità”. Una generazione, insomma, senza pace ma a cui il Santo Padre ha affidato la speranza della Bosnia Erzegovina. Papa Francesco li ha presi per mano, uno ad uno, ha voluto incontrarli, li ha incoraggiati ad essere protagoni-

sti nella costruzione del proprio futuro e di quello del loro Paese, un futuro di dialogo e convivenza pacifica. “Lavorate per la pace tutti insieme. – è stato il suo monito – Che questo sia un Paese di pace. Una pace che ci porterà gioia. La pace si costruisce insieme: musulmani, ebrei, ortodossi e cattolici. Tutti siamo fratelli e adoriamo un unico Dio”. In duemila avevano vegliato, venerdì sera, per prepararsi all’incontro dell’indomani. Organizzata presso la parrocchia di Stup, sede del centro giovanile, ha lasciato più d’un segno di speranza. Un giovane popolo gioioso e colorato, ha pregato per tutta la serata. Ha cantato, chitarre in mano, ha vegliato, si è messo in fila per la confessione. Ha acceso candele in ricordo di tutti i cristiani vittime della violenza nel Medio Oriente e nel mondo. Con lo stesso entusiasmo, ottocento di loro (ma più di tremila erano quelli all’esterno) lo hanno accolto sabato pomeriggio nel centro giovanile con gli strumenti che gli appartengono: gli smartphone ben puntati in alto ad immortalare un attimo, la sciarpa bianca al collo con lo slo-

gan della visita “Mir Vama”, Pace a Voi, t-shirt colorate, sorrisi, canti e balli. Una festa contagiosa anche per il Santo Padre che ha strappato il sorriso, ma anche suggerito riflessioni, a molti quando, invitando ad un corretto uso della tv e dei social, ha detto: “Io sono antico, dell’età della pietra”. Nel Paese dai fiumi color smeraldo e dei ponti che li attraversano – il pensiero corre a quello di Visegrad caro allo scrittore Ivo Andric, a quello distrutto e ricostruito di Mostar, come a quello Latino sul fiume Miljacka, luogo di innesco della Prima Guerra Mondiale – l’invito di Francesco ai giovani è di “costruire ponti, mai muri lasciando che si possa andare da una parte e dall’altra”. “Questa è la vostra vocazione. – ha detto loro – Il ponte unisce sempre, ma quando non si usa per andare l’uno verso l’altro, ma è vietato, diventa la rovina di una città, la rovina di una esistenza. Fate in modo che si possa andare da una parte all’altra. Questa è fratellanza”. Vivere insieme è possibile, dunque, specialmente se a

dettare le scelte di vita è la fede, qualunque essa sia. Le storie di Darko Majstorovic, cattolico, e Nadezda Mojsilovic, ortodossa, davanti al Santo Padre, hanno testimoniato un impegno concreto che abbatte paure e pregiudizi. “Voi non volete distruzione – sono le sue parole –

Durante la messa davanti a 65mila persone, tra cui moltissimi ragazzi, si era alzato il suo grido, “mai più la guerra”. Un appello “sempre attuale, che vale per ogni generazione”. “Tutti sono capaci di proclamare la pace, anche in maniera ipocrita o addirittura menzognera” aveva detto il Papa nell’omelia di sabato. “Fare la pace è un lavoro artigianale: richiede passione, pazienza, esperienza, tenacia. Beati sono coloro che seminano pace con le loro azioni quotidiane, con atteggiamenti e gesti di servizio, di fraternità, di dialogo, di misericordia”. Come i giovani conosciuti a Sarajevo. Il Papa con loro è anche esigente: “Da voi io mi aspetto onestà fra ciò che pensate, sentite e fate. Il contrario si chiama ipocrisia”. Michela Mosconi

Mafia capitale

Corruzione pubblica. Curati solo i sintomi continua da pagina 1

carriera e la moltiplicazione delle procedure dirette e sbrigative per assegnare incarichi e soprattutto per gestire le politiche pubbliche: per grumi di interessi. Saltano così, nell’una e nell’altra filiera, i controlli, ormai affidati all’iniziativa della magistratura, che però non può che intervenire a cose fatte. Ben venga la repressione, sia la più radicale, per applicare finalmente la legge dove si procedeva per agglutinazione malavitosa di interessi. Ma sappiamo che non basta, che da una rappresentanza politica e da apparati amministrativi efficienti non si può fare a meno. È questa la vera, grande riforma. Sembra però che nessuno se ne stia attivamente preoccupando. Ma cercando solo di curare i sintomi, ovvero guardando all’immediato, ci si limita a sopravvivere, e la spirale continua ad avvitarsi. Rischiando di travolgere non solo piccoli e grandi protagonisti, ma soprattutto ulteriormente deprimendo il nostro tenore di vita, ovvero i nostri interessi concreti e quotidiani. Francesco Bonini

Il Vescovo ai ministri straordinari dell’Eucaristia: “Abbiate famigliarità con il Signore” VOGHERA - “Tutta l’umanità trepidi, l’universo intero tremi e il cielo esulti, quando sull’altare, nella mano del sacerdote, si rende presente Cristo, il Figlio del Dio vivo. O ammirabile altezza e degnazione stupenda! O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, così si umili da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di pane! Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, ed aprite davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati. Nulla, dunque, di voi trattenete per voi, affinché totalmente vi accolga colui che totalmente a voi si offre” (Fonti Francescane 221). Con queste parole di San Francesco, Mons. Vittorio Viola inizia la sua catechesi, nel pomeriggio di martedì 2 giugno, aprendo il primo incontro Diocesano dei mini-

stri straordinari della Comunione Eucaristica. Organizzato dall’Ufficio Liturgico, questo primo incontro ha voluto riunire coloro che nella Diocesi svolgono questo significativo ministero per una giornata di riflessione, di preghiera e di adorazione. Accolti da mons. Giovanni Captini e da don Enrico Bernuzzi nella parrocchia di San Lorenzo in Voghera (Duomo), inizia puntuale alle 16.30 la catechesi di Mons. Vittorio Viola. Il Vescovo sale all’ambone e tiene una catechesi sentita e coinvolgente sul sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo, da Lui offerti nella sua ultima cena. La preghiera di san Francesco offre lo spunto per spiegare l’importanza e la necessità di lasciarsi portare dall’Eucarestia e il significato di questo ministero nella Chiesa: servizio reso per la comunione.

Non si tratta solo di portare la comunione a chi non può partecipare alle celebrazioni liturgiche: è necessario infatti che un servitore dell’Eucarestia mantenga prima di tutto una viva familiarità con il Signore, presente nel Santo Sacramento. Il Vescovo invita quindi a diventare costruttori di comunione e a favorirla all’interno della comunità, diventando promotori dell’unità in ogni realtà. Invita i presenti poi a continuare la formazione attraverso la partecipazione ad un corso specifico di aggiornamento, previsto per il prossimo anno pastorale. Terminata la catechesi rimane qualche minuto di silenzio e di riflessione personale prima di iniziare l’Adorazione. Posto nell’altare al centro del Duomo, l’ostensorio si fa luce vera e viva per ognuno.

Vengono alternate alcune riflessioni con opportuni canti mentre nei lunghi momenti di silenzio c’è la possibilità di essere veramente accolti da Colui che a noi si dona. Verso le 19, mentre il sole che tramonta illumina l’aula ecclesiale, dando a tutto una calda tonalità di riflessi dorati, inizia il canto dei Vespri, accompagnati all’organo e animati da Maria Pattarelli, organista della Parrocchia, che assieme al sottoscritto si è fatta carico di gestire i momenti liturgici. La preghiera dell’Anima Christi e il seguente Tantum Ergo introducono la solenne benedizione Eucaristica a conclusione della celebrazione. Per chi lo ha desiderato la serata è continuata con una serena e piacevole condivisione, preparata dal Santachiara, presso l’Oratorio in via Bellocchio. Claudio Baldi

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

CAMPANE


IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 11 giugno 2015

IL COMMENTO AL VANGELO (Mc 4,26-34)

14 giugno - XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

“Il regno di Dio è come un granello di senape” LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Ez 17,22-24 Salmo Responsoriale Sal 91 Seconda Lettura 2 Cor 5,6-10 Vangelo Mc 4,26-34 In quel tempo, Gesù diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo

descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

LA MEDITAZIONE DEL VESCOVO MONS. VITTORIO VIOLA trascrizione dell’omelia sul Vangelo di domenica scorsa, trasmessa dal sito www.radiopnr.it

Il corpo di Cristo diventa pane per noi Domenica 7 giugno - Domenica del Corpus Domini (Mc 14,12-16.22-26) Carissimi la liturgia ci invita, in questa domenica, a fissare lo sguardo del cuore sul corpo e sul sangue di nostro Signore Gesù Cristo. Facciamo festa per un corpo, per il corpo di Cristo è il punto estremo dell’incarnazione. La SS. Trinità, il Padre, il Figlio e lo Spirito che, abbiamo contemplato domenica scorsa volendo farci entrare dentro la loro comunione, dentro la comunione che è Dio stesso, ha aperto a noi una via la carne di Gesù. Modo con il quale Dio ha scelto di colmare la distanza che il nostro peccato aveva messo tra noi e lui, scegliendo di starci accanto, con il suo vero corpo, quello partorito dalla Vergine. Ma il desiderio di comunione di Dio arriva fino a questo estremo, fino a voler diventare cibo per noi. Abbiamo ascoltato questa parola del vangelo: “Prendete questo è il mio corpo, questo è il mio sangue per l’alleanza”, mangiare il corpo, bere il sangue. Purtroppo l’abitudine che rende impermeabile il nostro cuore, non ci permette di sorprenderci, o forse dovremmo quasi scandalizzarci. di fronte ad un linguaggio così estremo. Dio che chiede di essere mangiato da noi, se non fosse un fatto, se non stesse dinanzi a noi come un accadimento, anche solo un pensiero del genere ci sembrerebbe sproporzionato,

scandaloso. Se potessimo liberarci dall’abitudine e cogliere la forza di amore, contenuta in questa parola, davvero per noi ci sarebbe la possibilità di una vita nuova, nella comunione con lui. Intanto questo desiderio da parte suo, che precede il nostro desiderio di comunione con lui, pur sempre essendo nostro, segnato dalla fragilità. Dio che desidera fare comunione con noi, che vuole farci entrare in quella comunione che è lui stesso, il corpo di Cristo diventato pane per noi, che ci garantisce questa comunione già qui sulla terra, come caparra di quella comunione piena che ci attende nel cielo, per la sua misericordia. Questo essere pensati nel cuore della SS. Trinità, oggetto di desiderio, perché Dio desidera la comunione con noi, questo è il primo pensiero che dobbiamo sempre custodire nel cuore. Il come questo desiderio è stato realizzato, questo estremo di amore che è il farsi cibo, è per noi concretamente la possibilità di poter incontrare, di poter impastare la nostra vita con la sua, perché a questo tende l’offerta del corpo di Gesù, questo desidera. Si offre in cibo per noi, non certo per scomparire dentro la nostra umanità senza lasciare traccia della sua presenza, vin offerto in cibo per noi perché la nostra umanità possa

5

essere assortita dalla sua. Di lui che è l’uomo nuovo, il vero Dio e il vero uomo. Quella carica di amore che è l’offerta del suo corpo contiene possa diventare il senso ultimo profondo di ogni istante della nostra vita. Noi mangiamo un boccone dell’amore di Dio, che è il vero corpo di Gesù offerto per noi. Il punto più estremo dell’amore di Dio mostrato per noi che è l’offerta del suo Figlio, e noi coinvolti da questa offerta Noi che mangiando di lui, diventiamo sempre di più lui, il suo corpo, vivendo la stessa forza di amore forza trasformante. Ogni nostra comunione, ogni nostro “amen” al corpo di Gesù, dice la nostra disponibilità all’azione dello Spirito in noi, che ci raggiunge attraverso il dono del suo corpo. Accade qualcosa di simile a quanto è accaduto nel momento dell’annunciazione, il “Sì” della Vergine Maria, lo Spirito Santo che agisce in lei, il Verbo che si fa carne in lei. Il nostro amen al corpo di Cristo, il pane Eucaristico, il suo vero corpo dentro di noi, perché tutta la nostra vita possa essere trasformata nella sua perché tutta la nostra vita possa essere Eucarestia unita all’offerta di Gesù. E’ questo noi celebriamo, celebriamo il mistero della Pasqua che ci viene incontro nel pane eucaristico. Le conseguenze

della presenza di Gesù delle specie Eucaristiche, la consolazione della sua presenza, della sua compagnia, ma anche il che cosa lui vuol fare diventando nostro cibo e come la sapienza dell’Eucarestia possa far nuove tutte le realtà umane, a cominciare dalla vita di ciascuno di noi, e poi in tutte le nostre attività e poi nel nostro stare insieme, nel nostro organizzarci come città. Tutto fatto nuovo dall’amore di Dio che diventa cibo per noi. Non un concetto al quale avvicinarci con una rappresentazione della nostra mente, non una norma morale altissima, ma pane da mangiare, il suo corpo, dato in cibo per noi al quale arrenderci, permettendo che lo Spirito possa fare di noi ciò che fa con il pane e con il vino, possa cioè trasformarci totalmente, pienamente e sempre di più nel corpo di Cristo. Il Signore ce lo conceda.

In questa domenica Gesù ci dona due parabole dove in entrambe il protagonista è un seme che, con la sua forza cresce, porta frutto e diventa un grande albero! Potremmo dire che una delle caratteristiche di queste parabole è la sproporzione! Nella prima parabola infatti abbiamo una sproporzione di azioni tra quelle dell’agricoltore, che semina e compie la mietitura, a fronte delle tante azioni che invece il seme compie: germina - cresce - produce lo stelo - produce la spiga - produce il grano! Nella seconda parabola abbiamo invece una sproporzione di misura tra la condizione iniziale del granello di senape (il più piccolo!) che diventa un albero (il più grande!). Gesù così ci incoraggia ad accogliere e continuare a vivere il vangelo nella nostra vita nonostante le nostre debolezze e i nostri scoraggiamenti, a cercare di far fruttificare la verità della sua Parola nella nostra storia. “Così è il regno di Dio, come un uomo che getta il seme sul terreno...”. Troppo spesso ci imbattiamo in analisi frustranti e depressive della vita. Vorremmo vedere risultati basati sui nostri parametri di successo, vorremmo vedere frutti immediati e invece ci ritroviamo spesso avvitati su noi stessi in letture della realtà troppo umane La parabola del seme che cresce spontaneamente ci ricorda invece che il nostro ruolo deve concentrarsi sul “continuare a seminare”, continuare ad annunciare il vangelo, la Parola di Dio, aprirsi a continui tentativi ed iniziative ma poi ricordarsi, ed è qui il grande messaggio di fiducia e speranza, che non siamo soli, che la Parola che tentiamo di annunciare non è la nostra e che la buona riuscita dell’annuncio non dipende solo da noi ma soprattutto dalla potenza di Dio: “dorma o vegli l’agricoltore, il seme germoglia e cresce”. Non dobbiamo certamente per questo cadere in atteggiamenti di pigrizia o superficialità ma credere che noi siamo portatori di una Parola e di un messaggio che è Potenza di Dio. E’ questa la nostra forza, la forza delle nostre comunità: la Parola che è Potenza di Dio! Ogni volta che non mettiamo al centro l’annuncio di questa Parola nelle nostre comunità rischiamo di annunciare tante cose, anche belle e buone, ma probabilmente stiamo perdendo il fulcro della nostra missione: l’annuncio del Vangelo! La parabola del granello di senape ci mette di fronte alla grande occasione e responsabilità che ci offrono i nostri gesti: ci sono piccoli gesti di bene che dobbiamo continuare a fare con fiducia, continuare a seminare con pazienza e perseveranza sapendo che possono diventare un domani grandi alberi per la nostra vita o per quella degli altri, ma nello stesso tempo dobbiamo anche stare attenti a non lasciare che piccoli semi di male vengano seminati nella nostra vita, nella società, nelle nostre abitudini: all’inizio sembrano insignificanti e gestibili ma poi anche loro possono diventare grandi alberi. IL SANTO DELLA SETTIMANA a cura di Daniela Catalano

Santa Ludgarda

La Chiesa il 16 giugno fa memoria di Santa Lutgarda nata a Tongres, tra Bruxelles e Maastricht, nel 1182. A 12 anni entrò nel convento delle benedettine a SaintTroud, non per vocazione, ma perché suo padre aveva perduto, in una speculazione commerciale, il capitale della sua dote matrimoniale. Nei primi anni si dimostrò molto infantile e poco propensa alla vita religiosa, ma all’improvviso subì un radicale cambiamento. Un giorno mentre era da sola in parlatorio ed era assorta nei suoi pensieri, ebbe una visita speciale, quella di Gesù, con il volto trasfigurato dalla passione e con il suo corpo segnato dalle terribili sofferenze che aveva passato. Cristo si rivolse a lei con grande dolcezza spiegando la serietà della fede e il suo bisogno di trovare conforto nelle preghiere delle spose terrene. In quel momento Ludgarda si promise a Cristo come sposa fedele. Dopo qualche anno di studio fu nominata priora. Poiché la sua aspirazione era servire il Signore nell’ombra, con umiltà e devozione decise di partire, e passando per altri conventi del Belgio, giunse nella comunità cistercense di lingua francese di Aywières. Devota al Sacro Cuore, ne fu ricompensata con i doni mistici. Ebbe diverse apparizioni, e operò guarigioni e conversioni.

Nel 1216 le apparve Papa Innocenzo III subito dopo la sua morte, tutto avvolto dalle fiamme: il pontefice le spiegò che era in Purgatorio e vi sarebbe stato fino alla fine del mondo, per le sue colpe. Perse la vista nel 1235 e passò gli ultimi undici anni della sua vita parlando per pregare o praticare conversioni. Morì il 16 giugno 1246 e fu sepolta ad Aywières, vicino Liegi. Nel 1796 la comunità, per sfuggire alle conseguenze della Rivoluzione francese, si rifugiò a Ittre con le reliquie della santa. Nel 1870 le spoglie divennero proprietà della chiesa parrocchiale per passare, sette anni dopo, a Bas-Ittre dove sono custodite. È patrona dei fiamminghi che la considerano simbolo del nazionalismo fiammingo per la sua irriducibilità all’uso del francese. Il domenicano Tommaso di Cantimpré, ne scrisse la vita dopo la sua morte, tra il 1246 e il 1248. Lutgarda non fu mai canonizzata ufficialmente.


Concessionaria

VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

O

IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15-17,30 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 17). Resurrezione (tel. 44674) ore 11 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,309,30-11,30-17,30 (sabato 17.30). Medassino (tel. 640395) ore 1117,30 (sabato 17,30). Torremenapace (tel. 646108) ore 11.

Campoferro ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore 11. Carmine festivo 11,15. Farmacie di turno aperte dall’11 al 17 giugno 2015 Giovedì 11: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Venerdì 12: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Sabato 13: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Domenica 14: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Lunedì 15: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Martedì 16: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428)

Retorbido “Quante persone rinunceranno a passeggiare sulla Greenway?”

Slow Food si schiera contro la pirolisi

RETORBIDO - In questi ultimi tempi si è parlato spesso e in vari contesti del rilancio turistico e produttivo dell’Oltrepò Pavese. L’Amministrazione Provinciale ha lavorato molto in tal senso (basti pensare alle nuove guide turistiche, al Paniere Pavese dei prodotti tipici, alla Greenway da poco inaugurata) e vari Comuni dei territori collinari e montani si sono avventurati in progetti e iniziative con l’intento di valorizzare un territorio che può ancora dare molto in termini di reddito e di lavoro. Domenica 17 maggio si è tenuto all’Istituto Agrario Carlo Gallini di Voghera, organizzato dalla scuola stessa, dal GAL Oltrepò Pavese, dalla condotta Slow Food “Oltrepò Pavese” con il patrocinio del Comune di Voghera, un importante convegno su “Salvaguardia della biodiversità per la valorizzazione e tutela del territorio”. Tra i relatori presenti i professori Giuseppe Bogliani, Graziano Rossi, Alberto Vercesi, Daniele Vigo e Lo-

renzo Berlendis, che hanno dato vita a un’interessante e colta esposizione del tema trattato, offrendo ai numerosi presenti spunti di riflessione sulla situazione oltrepadana. I presenti hanno capito che il nostro territorio ha una ricchezza in biodiversità ineguagliabile, in alcuni casi a rischio di estinzione, in altri ancora ben presente e unica nel suo genere: essa rappresenta un tesoro da tutelare e salvaguardare. La conservazione della biodiversità comporta tutela del paesaggio, ambiente sano e pulito, agricoltura famigliare in zone ove è fondamentale la presenza dell’uomo. Anche la biodiversità agricola è importante: le antiche varietà di frutta (mele e pere), le razze animali autoctone (Razza varzese), il salame di Varzi, i formaggi, i vini, rappresentano potenzialità produttive e di mercato per coloro che ancora oggi persistono con passione nel lavoro dei campi, ma, ancor più, potrebbero rappresentare posti di lavoro per tanti giovani che volessero cimentarsi nella produ-

zione di un cibo buono e pulito (carne, pollame, uova, formaggi, frutta, salumi, vino, ortaggi, erbe officinali e tanto altro). “Tanto terreno fertile che potrebbe fornire prodotti che sono oggi, insieme alla nostra offerta enogastronomica, un richiamo turistico di non poca rilevanza e pertanto una possibilità di lavoro in alberghi, ristoranti, agriturismi e posti di ristoro in genere. – spiega Teresio Nardi fiduciario di Slow Food per l’Oltrepò – La presenza dell’uomo nelle zone collinari permette di andare in questa direzione mentre l’abbandono porta a degrado ambientale collinare e montano nonché danni inestimabili nelle zone di pianura. Tutto questo ci induce ad esprimerci sfavorevolmente nei confronti del nuovo impianto di pirolisi per lo smaltimento di pneumatici che dovrebbe sorgere, sulla riva destra del torrente Staffora, a Retorbido, all’ingresso della valle Staffora, a pochi metri da una Greenway appena costruita con un notevole inve-

stimento di risorse pubbliche. Riteniamo paradossale pensare a un impianto di tale portata in una zona prettamente agricola e vitivinicola di qualità, all’imbocco di una valle ricca di ambiente sano, sulle cui potenzialità si sta investendo, in una zona collinare unica in Lombardia che può ospitare turismo in tutte le stagioni, vicina a due centri di turismo termale quali Salice Terme e Rivanazzano Terme. Non ci esprimiamo sul problema dell’inquinamento chimico, ma ci soffermiamo su altri danni importanti che potrebbe subire tutta la valle sotto l’aspetto turistico, produttivo, patrimoniale, ponendoci domande su alcuni degli effetti negativi prevedibili: quante persone rinunceranno a passeggiare sulla Greenway, a un weekend o a una domenica sulle nostre colline, ad abbronzarsi sulle rive del torrente Staffora, a una vacanza in valle Staffora? Quali saranno i danni alla proprietà privata derivanti dal deprezzamento dei terreni della valle, delle uve e dei vini, di tutte le abitazioni dei Comuni limitrofi all’impianto? Quanti clienti in meno per gli impianti termali, quanti posti di lavoro in meno nei ristoranti e negli alberghi, quante perdite per le aziende agrituristiche? Quante delle potenzialità produttive della valle andranno perse?”.

VOGHERA - Domani, venerdì 12 giugno, si terrà nella consueta cornice del Duomo di Voghera il secondo Concerto della Sta-

gione organistica 2015. Sarà di scena il giovane Thomas Gelain di Rovigo, attivo come organista e direttore di coro a Legnago, il quale presenterà un programma dedicato agli allievi di Cesar Franck, che aveva costituito il tema del primo Concerto. I brani saranno di D. Indy, Pierné, Vierne, Tournemire e Repartz, per un programma vario e accattivante. I vogheresi avranno così ancora l’occasione di trascorrere una serata nel clima artistico e spirituale che attraverso le sonorità del sontuoso organo, favorirà senza dubbio un grande arricchimento interiore.

Thomas Gelain di scena in Duomo

LTREPO’

Giovedì 11 giugno 2015

STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 17: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429)

Edicole aperte domenica 14 giugno 2015 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 14 giugno 2015 (Turno B): TOTALERG, via Tortona 66; Q8, p.le Quarleri 5.

VOGHERA - Raccolta di racconti del Lions Club

All’Ubik “Il gusto di scrivere”

VOGHERA - Il Lions Club Voghera Host, nota associazione sempre attiva nel sociale, e CulturAma, giovane associazione culturale, hanno unito le loro forze nel pubblicare la raccolta di racconti “Il gusto di scrivere, l’appetito vien leggendo”, edizioni Guardamagna in Varzi. Il libro, i cui proventi saranno devoluti quale Service Lions all’associazione di volontariato “Scôl Vèg” dell’Istituto Comprensivo Dante di Voghera, verrà presentato alla libreria Ubik di Voghera oggi, giovedì 11 giugno, alle ore 21. Il titolo evoca il tema dei racconti: un viaggio nel piacere della cucina e della scrittura. Gli autori, alcuni principianti altri già noti per avere pubblicato poesie o scritti personali, si sono cimentati nella creazione di storie legate al mondo del cibo. Scopriamo ad esempio come sono nate le leggende del panettone, della pasta alla carbonara e del tiramisù, cosa lega le colli-

ne dell’Oltrepò alle campagne giapponesi, quali reazioni può provocare un innocuo risotto allo zafferano, quanto struggimento può nascondersi in un piatto di cous cous e in quante declinazioni si può trasformare una semplice insalata. I racconti, corredati in calce dalla ricetta protagonista, parlano una lingua diversa pur avendo tutti un unico filo conduttore: il piacere della buona tavola e dei sapori genuini, e la passione per la parola scritta e la creatività, in tutte le sue forme. Il libro, già presentato in anteprima nella sempre suggestiva cornice del Castello Visconteo di Voghera, con un evento inserito nel programma dell’Iria Castle Festival 2015 il 26 maggio scorso, alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Voghera Marina Azzaretti e di un pubblico particolarmente numeroso, prosegue così il suo tour promozionale nella sede più consona, in libreria. c.c.


Broni Al “Faravelli” la cerimonia alla presenza del dirigente Piera Capitelli

E’ stato consegnato il premio Gallopin

BRONI - Si è svolta venerdì 5 giugno nell’aula magna del Liceo “Faravelli” di Broni la cerimonia di consegna del “Premio Gallopin” per l’anno scolastico 2014-2015. Il Premio è stato istituito lo scorso anno per volontà dei genitori di Giuseppe – scomparso prematuramente nell’aprile del 2002 – e consiste in quattro borse di studio del valore di 500 euro ciascuna, con le finalità del sostegno al diritto allo studio e della valorizzazione della creatività. Alla cerimonia di consegna del Premio erano presenti il Dirigente scolastico Piera

IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

8

Capitelli, Emilio Gallopin, gli studenti del Liceo, tanti amici tra cui il parroco di Varzi don Gianluca Vernetti che in quegli anni era vice parroco a Broni ed è stato testimone delle qualità di Giuseppe ed ha condiviso il dolore della sua famiglia e di un’intera comunità. La commissione giudicatrice era costituita, oltre che da Piera Capitelli ed Emilio Gallopin, da una rappresentanza del corpo docente del liceo. Il suo lavoro non è stato facile, in quanto gli elaborati prodotti dagli studenti erano tutti di qualità e spiccavano per completezza ed originalità.

Per il triennio il primo premio è andato a Emanuel Vaetisi per il lavoro “Piazze d’Italia”, il secondo a Mattia Rovati con il testo “Oltre la vita”. Per il biennio si sono aggiudicati il podio “Domenico Napolitano, Dajana Preci e Giacomo Filighera con il lavoro “Italia 2.0”, mentre a Giacomo Guidotti, Silvia Anna Marchiselli Dell’Innocenti e Matilde Pasquini è andato il secondo premio per l’elaborato “Le bellezze del nostro Oltrepò (Broni e Cigognola)”. La commissione ha altresì deciso di riconoscere due menzioni d’onore a Beatri-

ce Nevelli e Veronica Guarneri per il lavoro relativo allo Smartbox e al testo “Qualcosa di classico”, per gli spunti originalissimi presenti nella progettazione e nella realizzazione dei due progetti. In una calda e afosa serata di giugno, in un clima di gioia, Giuseppe Gallopin è “tornato” così nel “suo” liceo, tra quei corridoi e quelle aule che lo videro brillante studente, fino a quell’aprile del 2002 quando, ormai alle soglie dell’esame di maturità, un incidente stradale lo sottrasse dall’affetto dei suoi cari e dei suo in tantissimi amici. Da allora Giuseppe è continuato a vivere nel ricordo dei molti che gli hanno voluto bene, come pure nell’autentico fiume di bene, gran parte del quale silenzioso, che per iniziativa di mamma Wilma e di papà Emilio è stato seminato in questi anni nel suo nome. L’altra sera al Liceo Giuseppe c’era, nell’impegno e nella vitalità di tanti giovani come lui, testimoni di futuro e di speranza. Come è stato – e continua ad essere – Giuseppe. Marco Rezzani

Elena Simoni, presidente della onlus – abbiamo dato vita a un incontro sulla strada del bene, una riflessione guidata sul tema dell’accoglienza e della missionarietà, a cui hanno preso parte la presidente della consulta del volontariato vo-

gherese Paola Fossati e don Francesco Giorgi, che da anni ci segue lungo il nostro percorso. Lo stesso don Francesco, insieme a don Alfredo Ferrari, ha poi celebrato la Messa, quindi il raduno è proseguito con la cena conviviale, che ha chiuso il bel pomeriggio di Fortunago. I volontari di S.O.S. Ospedale Bukavu continuano ad organizzare mercatini ed eventi in ogni periodo dell’anno e i fondi raccolti vengono devoluti mensilmente alla pediatria e al centro nutrizionale di Bukavu, dove operano suor Elena e suor Patrizia, dell’Ordine delle Suore Dorotee, sempre in contatto con

la onlus. E un centro di cui andiamo particolarmente orgogliosi, visto che abbiamo contribuito a costruirlo oltre dieci anni fa e dove inviamo una quota mensile per sfamare e curare tante piccole vite. Ma c’è anche un modo molto semplice per aiutare la Onlus in questa meritevole opera, e non costa nulla: basta devolvere il 5 per mille ad S.O.S. Ospedale Bukavu e la donazione è fiscalmente deducibile dalla dichiarazione dei redditi. Infine, in periodo di Prime Comunioni e di Cresime, ci sono molte famiglie che acquistano le bomboniere solidali, come pure per matrimoni e altre cerimonie”.

Giovedì 11 giugno 2015 PAVIA - Presidente per altri cinque anni

Poli confermato alla guida dell’Ascom PAVIA - Aldo Poli è stato confermato alla guida dell’Associazione Commercianti della Provincia di Pavia per i prossimi cinque anni. L’assemblea elettiva che si è tenuta il 4 giugno scorso presso la sede di Ascom a Pavia lo ha riconfermato per acclamazione alla guida dell’Associazione per il quinquennio 2015-2019. Tra i suoi incarichi, la Presidenza della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, il consiglio di amministrazione della Scala di Milano e della Società Cattolica di Assicurazione. “Sono grato della fiducia – commenta il Presidente – e ringrazio tutti coloro che, insieme a me, contribuiscono a sostenere e guidare il mondo del commercio, del terziario e dei servizi che rappresentano un settore così importante del tessuto economico della nostra Provincia”. Compongono la Giunta Provinciale di AscomConfcommercio: Giovanni Merlino (Vice Presidente),

Lorella Soldati, Davide Bisi, Pietro Ferretti, Walter Lodola, Enrico Maria Bocchio e Pietro Grecchi (in rappresentanza dell’area pavese), Luigi Lombardi e Angelo Moroni (Oltrepò), Enrico Rissotti e Giuseppe Gioja (Voghera), Angelo Belloni (Mede), Renato Scarano e Carlo Sprocatti (Vigevano), Edoardo Rossi e Fabrizio Giannelli (Mortara), Carla Barbieri (rappresentante Panificatori), Giuseppe Nicolaio (rappresentante settore Servizi), Mauro Loguercio (rappresentante settore Turismo). Del Comitato di Controllo fanno parte Angelo Caserio, Gianluigi Metti e Fabrizio Bovina.

STRADELLA - Accompagnati da mons. Lanati

La parrocchia in visita alla Sindone

Si è svolto il raduno “S.O.S. Ospedale Bukavu”

FORTUNAGO - Il borgo di Fortunago ha ospitato l’annuale raduno della onlus S.O.S. Ospedale Bukavu: un pomeriggio di riflessione e spiritualità, seguiti da una cena comunitaria presso il ristorante “La Pineta”. “Quest’anno – spiega

Ponte di Salice, i lavori per la prossima apertura SALICE TERME - Sono cominciati mercoledì 3 giugno, dopo l’assegnazione e la verifica di legge dei requisiti della ditta risultata aggiudicataria, i lavori per il rifacimento della pila 1 del ponte di Salice; intervento che porterà, una volta ultimato, alla riapertura al traffico leggero della struttura. Il traffico pedonale resterà sospeso solo nei momenti di maggiore criticità delle lavorazioni. L’impresa lavorerà anche il

sabato e la domenica. A fine intervento si procederà immediatamente al collaudo e alle prove di carico nonché alla rimozione delle travi a suo tempo posizionate per mettere in sicurezza l’impalcato e poter poi aprire, con esito positivo delle prove di collaudo, il transito ai mezzi leggeri. Se tali prove daranno esito positivo verranno infine posizionati dei new jersey al fine di evitare il transito della carreggiata al passaggio dei mezzi pesanti.

Il costo dell’intervento alla pila 1 è stimato in euro 140.000,00. Ogni operazione è concordata con lo Ster, competen-

te e titolare dei lavori in alveo, al fine di razionalizzare al meglio e procedere il più celermente possibile nell’intervento.

Res Antiqua

di Andrea Rivoira Negozio via G. Plana n. 81 Laboratorio via Pozzoni, 11 (area artigianale) 27058 Voghera (PV) - Cell. 3389702852

STRADELLA - La Parrocchia di Stradella in collaborazione con l’Azione Cattolica ha promosso la visita alla Sindone, che viene esposta ai fedeli nel bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco. L’iniziativa ha raccolto subito l’adesione dei parrocchiani e il pullman era completo. Durante il viaggio di andata il parroco don Pietro Lanati ha letto la lettera di Papa Francesco per l’ostensione della sindone e la Presidente

dell’A.C. Patrizia Petronio ha fornito alcuni dati storici. La visita era fissata per le 14.30 per cui il mattino è stato dedicato al tour guidato nel centro di Torino, la Mole Antonelliana, piazza Castella, Palazzo Madama e la chiesa della Consolata. La mostra del Beato Pier Giorgio Frassati era chiusa per cui non è stato possibile visitarla. L’incontro più suggestivo è stato con la Sindone, il lenzuolo che è venerato dai fedeli cristiani.

GOLFERENZO - Sabato 13 giugno

SaXbere nel centro storico GOLFERENZO - Con lo scopo di valorizzare e tramandare alle nuove generazioni l’importanza dei prodotti gastronomici dell’Oltrepò Pavese, l’associazione Golferenzo SaXbere (che nel 2014 ha ottenuto il riconoscimento di patronato della Regione Lombardia, assessorato dell’Agricoltura) organizza ogni anno eventi e manifestazioni con protagonisti i vini dell’Oltrepò. Con SaXbere 2015 si apre la stagione estiva del comune di Golferenzo.

Restauri, antichità, perizie e catalogazioni. Concessionari di zona per la ditta Puccini, costruttori e restauratori di organi a trasmissione meccanica. Preventivi gratuiti.

Quest’anno prenderanno parte all’iniziativa 35 aziende vitivinicole e diversi venditori di prodotti tipici del territorio. Sabato 13 giugno, alle ore 19.30 si inizia con una camminata nel centro storico, da via Roma alla chiesa. Durante il percorso sarà possibile acquistare calici dei migliori vini che le aziende hanno da offrire, in presenza di sommelier, mentre dalle ore 21 saranno serviti i primi piatti cucinati dall’azienda Campo dell’Oste.


VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 11 giugno 2015

Bagnaria Durante la giornata degustazioni ed escursioni nel centro storico

Domenica arriva la Sagra della Ciliegia

BAGNARIA - Torna domenica 14 giugno a Bagnaria la tradizionale Sagra della Ciliegia organizzata da Comune e Pro Loco. Nata da un’intuizione del compianto don Dario Sforzini e giunta alla 41^ edizione, la Sagra verrà inaugurata alle ore 10.50 dal sindaco Mattia Franza e, dopo la benedizione del parroco don Gianluca Vernetti, inizierà ufficialmente la vendita promozionale

delle ciliegie. La manifestazione si svolgerà nel capoluogo, in piazza Aldo Moro dove saranno presenti gli stand di produttori del settore agricolo e nelle zone adiacenti al mercato ortofrutticolo coperto, dove gli agricoltori locali esporranno e venderanno le ciliegie di loro produzione. Il Comune di Bagnaria, da anni legato all’associazione nazionale Città delle Ciliegie, ha nella cerasicoltura una

tradizione che si protrae da secoli e che ha reso il nome del Comune famoso anche in ambito extraprovinciale. Le qualità più diffuse nel territorio sono il Durone Ferrovia Canada, il Durone tradizionale, il Durone di Spagna, il Durone di Moglie, il Durone di Vignola, la Bigarreau e il Napoleon, reperibili nel mercato coperto comunale. Quest’anno la manifestazione prevede, per il terzo anno consecutivo, oltre al consueto mercato di prodotti tipici locali, anche la preparazione e distribuzione, a partire dalle 12, di risotto con le ciliegie, accompagnato da vino rosso dell’Oltrepò Pavese in collaborazione con l’Azienda Vinicola “La Costanza”, l’Azienda Risicola Boscati Mario, l’attività commerciale “La Bottega che…

Vale” e la Pro Loco. Sarà possibile degustare il piatto alla cifra di 5 euro dalle ore 12 alle ore 14. In mattinata sarà organizzata, alle 10, dall’associazione Clayx la “passeggiata al castelliere ligure di Guardamonte”. La stessa associazione accompagnerà i turisti in una escursione guidata nel centro storico, alle ore 14.30 e alle ore 15.30, con la possibilità di visitare la piazza San Bartolomeo recentemente riqualificata ed il Palazzo Malaspina. Gli appassionati della natura potranno prendere visione della proiezione “Bagnaria e le sue orchidee spontanee” nel mercato coperto, a cura di Sandra Frattini. Durante la giornata le strutture ricettive del Comune proporanno menu a base di ciliegie. Mattia Tanzi

un’attività nata, come locanda, alla fine dell’Ottocento prendendo il nome dal punto di arrivo e partenza della

corrispondenza. Infatti, una carrozza trainata da cavalli era il mezzo che si utilizzava alla fine di quel secolo e nei primi decenni del Novecento per quel servizio. I proprietari dell’albergo, Rosangela e Tino Cent-naro, hanno deciso di dare seguito a questo “mestiere” di albergatore-ristoratore portando un’importante rimodulazione dell’immobile con l’aggiornamento alla struttura che oggi vede un bar - ristorante con dei locali destinati a camere e suite per il periodo della villeggiatura. L’inaugurazione si terrà il prossimo 13 giugno alla pre-

senza dell’amministrazione comunale di Varzi. Secondo molti amministratori e sindaci della Comunità Montana questi piccoli centri andrebbero aiutati a livello istituzionale con agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche affinché possano continuare ad esistere. “Un esercizio pubblico oggi inserito nei piccoli centri montani è un presidio e un servizio a tutta la comunità e va apprezzata l’iniziativa di coloro che ci mettono l’impegno d’ investimento in un momento certamente poco favorevole”. Ugo Celasco

A Pietragavina riapre lo storico Albergo Posta

VARZI - Dopo un decennio a Pietragavina, frazione montana di Varzi, riapre l’Albergo Posta. Si tratta di

Oltre 200 alunni hanno riempito il Pala Brera per la festa di fine anno

BRONI - Mercoledì 3 giugno, nel pomeriggio, i duecento alunni della scuola primaria del plesso di via Emilia hanno dato appuntamento ai genitori per la festa di fine anno presso il Pala Brera di Broni. Gli spalti della grande struttura erano gremiti di mamme e papà, di nonni e nonne, di amici. Tutti convenuti per assistere allo spettacolo messo in scena dai piccoli studenti a chiusura del progetto di musica “Scuola e musica, una grande unione” che ha coinvolto tutte le classi, dalla prima alla quinta, sotto la guida del maestro di musica Maicol Troni. Il progetto è stato finanziato dal Comune di Broni che era rappresentato dal vice sindaco Antonio Riviezzi e dall’assessore alla cultura Ernesto Bongiorni che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale. Nel corso dell’anno la scuola, parallelamente

all’attività didattica, ha proposto una serie di attività e di progetti culturali. Il Dirigente scolastico Paolo Della Porta era assente perché impegnato in una sessione di scrutini, ma non ha mancato di far sentire tutta la sua vicinanza ed il suo sostegno ai bambini, agli insegnati e alle famiglie e si è detto particolarmente felice della buona riuscita dell’evento. Per l’occasione era rappresentato dalla Dirigente dei servizi generali amministrativi Tiziana Giorgi ed erano presenti gli insegnanti del plesso e il personale non docente. Una festa di famiglia, dunque, in cui gli assoluti protagonisti sono stati i bambini che con la loro bravura e le loro voci hanno entusiasmato il pubblico presente, proponendo alcuni tra i brani più noti della tradizione musicale italiana ed internazionale. Una festa resa

possibile dall’indispensabile collaborazione dei genitori che hanno contribuito tra l’altro alla realizzazione della bellissima scenografia che comprendeva anche un grande cartellone realizzato a mano da Elena Rumis. Particolarmente commovente il momento in cui quattro alunni delle classi quinte, ormai giunti alla fine del loro primo ciclo di studi, hanno ringraziato gli insegnati, tutto il personale della scuola ed i loro “colleghi” delle altre classi. Tra le tante, l’immagine più bella del pomeriggio rimarrà quella del finale, quando sul “prato” del PalaBrera, duecento bambini hanno eseguito tutti insieme la canzone “Azzurro” ed hanno chiuso così non solo il loro spettacolo, ma anche l’anno scolastico 2014-2015. Ora le aule chiudono i battenti. Rimarranno “mute” per le prossime settimane. Pronte a ri-

prendere vita a settembre quando un’altra straordinaria avventura prenderà il via. m.r.

IL POPOLO

9

In Breve

VOGHERA/VITA PARROCCHIALE

Il Corpus Domini con Mons. Viola

Il Vescovo Mons. Vittorio Viola ha presieduto, venerdì scorso, la celebrazione cittadina del Corpus Domini, alla quale hanno preso parte tutte le parrocchie e le associazioni vogheresi. La celebrazione è iniziata con la Messa alle 20.45. Alle 21.30 è seguita la tradizionale processione che si è snodata per piazza Duomo, via Gabetta, via del Castello, piazza Castello, via Cavour fino a tornare in piazza Duomo.Venerdì, sabato e domenica sempre in Duomo si sono tenute le Sante Quarantore con l’esposizione solenne del Santissimo Sacramento per l’adorazione dei fedeli. BRONI/ONORIFICENZE

Lucchini cavaliere della Repubblica

Lo scorso 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, in Prefettura a Pavia Giancarlo Lucchini di Broni ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “al merito della Repubblica Italiana”. Lucchini è noto in città soprattutto per la sua infaticabile opera di sensibilizzazione del tema della donazione del sangue. È stato Presidente dell’Avis cittadina dal 2005 al 2012 ed ha rilanciato la benemerita associazione portandola ad essere uno dei fiori all’occhiello di Broni. Attualmente ne è consigliere e vice presidente vicario. La cerimonia è stata presieduta dal Prefetto di Pavia Peg Strano Materia. Era presente il sindaco di Broni Luigi Paroni. RETORBIDO/EVENTI

“Corri la Greenway”

Si è tenuta a Retorbido, nella Tenuta Marchese Adorno, la conferenza stampa di presentazione della “Corri la Greenway Half Marathon Rivanazzano Terme – Voghera – Rivanazzano Terme”. Dopo il successo dell’edizione zero del 2014, concomitante all’inaugurazione del tratto finale della pista ciclabile, l’Atletica Iriense Voghera, con il patrocinio della Provincia di Pavia, organizza l’edizione 2015 della manifestazione podistica che si terrà domenica 14 giugno. Presenti alla conferenza stampa Paolo Gramigna, assessore provinciale con delega alla mobilità, Isabella Cebrelli, sindaco di Retorbido, Lorenzo Somenzini, presidente dell’Atletica Iriense, Claudio Baschiera, presidente provinciale Fidal, Carlo Barbieri, sindaco di Voghera, Romano Ferrari, sindaco di Rivanazzano Terme, Roberto Pastormerlo, sindaco di Codevilla, Mattia Franza, sindaco di Bagnaria e gli assessori allo sport di Voghera, Graziano Percivalle e di Rivanazzano Terme Marco Poggi.

ACAOP S.p.A. Via Nazionale, 53 - STRADELLA

GESTORE DEL SERVIZIO D’ACQUEDOTTO IN 49 COMUNI DELLA PROVINCIA DI PAVIA Tel.0385.249311/Fax 0385.43978 E-mail: acaop.spa@acaop.it Segnalazione guasti: tel. 0385.49993 (orario d’ufficio) n°verde 800.413238 (fuori orario d’ufficio e giorni festivi) Sportello Telefonico ACAOP al n° 0385.49290 dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì l’utente può effettuare le normali pratiche contrattuali senza recarsi presso gli uffici


SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

CAL. MAC. di Caldirola Paolo Simone e Macciò Alfonso S.n.c. Agenzia Generale di Tortona - Novi Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

IL POPOLO

D

CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

ERTONINO

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dall’11 al 17 giugno 2015 Giovedì 11: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Venerdì 12: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Sabato 13: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939); 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 14: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939)

Tortona Al secondo raduno erano presenti anche 13 consiglieri tortonesi

I Consigli Comunali dei Ragazzi piemontesi

TORTONA - Sabato 30 maggio a Castelnuovo Don Bosco, nell’astigiano, si è svolto il secondo raduno dei Consigli Comunali dei Ragazzi del Piemonte, organizzato dal Consiglio Regionale del Piemonte. Oltre 900 i ragazzi-consiglieri provenienti da circa 60 Comuni del Piemonte, tra cui anche una delegazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) di Tortona, formata da 13 consiglieri che erano Andrea Brugnadelli, Mesfin Nocenti, Matilde Farano, Nicolò Gadaleta, Pietro Bassani, Allegra Torti, Mario Tudor, Andrea Ciparelli, Matteo Mogliazza, Sofia Gastaldi Giacobone, Ludovica Cassano (Vice Sindaco del CCR), Elena Massobrio, Francesca Ronchetti e due accompagnatori, GianCarla Guerra (Servizio Istruzione Comune di Tortona) e l’insegnante

Anna Ambroggi del Comprensivo Tortona B, insieme ad alcuni genitori dei Consiglieri. Dopo i saluti del Sindaco di Castelnuovo Don Bosco Giorgio Musso, del presidente del Consiglio comunale dell’Unione Comuni Alto Astigiano Giulia Samaia e del rettore della Basilica don Egidio Deiana, il presidente del Corecom, Comitato regionale per le comunicazioni, Bruno Geraci ha illustrato il tema della giornata “#NutriLaMente”, per sensibilizzare i giovani e le famiglie sul buon utilizzo dei nuovi media. Il programma della mattinata ha visto l’iscrizione di ulteriori 17 Comuni del Registro dei CCR e l’approvazione all’unanimità del documento finale del 1° raduno dei CCR regionale svoltosi a Vicoforte lo scorso anno. Ad ogni CCR è stata consegnata una copia di tale do-

cumento con l’invito a consegnarlo al Sindaco della propria città. Per quanto riguarda il CCR di Tortona, la consegna avverrà nel corso del prossimo Consiglio Comunale. La mattinata è proseguita con lo spettacolo “Piccoli gusti” di Lorenzo Branchetti, il Milo Cotogno de “La Melevisione” e la compilazione di un questionario, proposto dal Corecom, sulle abitudini digitali dei ragazzi che verrà tabulato da un’apposita società demoscopica. Nel pomeriggio, seguiti da animatori professionisti del Gruppo Animando, gli oltre 900 ragazzi, suddivisi a squadre, si sono impegnati e “divertiti, in giochi ed attività di animazione, con momenti conclusivi di riflessione sull’utilizzo delle nuove tecnologie e sul modo di comunicare: ogni gruppo ha elaborato una serie di regole che verranno raccolte in un nuovo documento che sarà presentato il prossimo anno in occasione del terzo raduno regionale dei CCR. Gli adulti accompagnatori e genitori hanno potuto partecipare ad un momento di formazione gestito dal Corecom Piemonte dal titolo “La dieta digitale dei nostri ragazzi”. Il raduno, cui hanno partecipato circa 60 Comuni del Piemonte, ha permesso di capire come lavorano altri CCR e soprattutto ampliare la rete di contatti ed idee con altri ragazzi delle scuole piemontesi. Un ringraziamento va ai consiglieri del CCR tortonese, alle famiglie che hanno sostenuto l’iniziativa, alle scuole cittadine del primo ciclo e naturalmente al Consiglio Regionale del Piemonte, che ha sostenuto le spese di trasporto e vitto, al Comune di Castelnuovo Don Bosco e all’Istituto Salesiano di Colle Don Bosco per l’organizzazione.

CERRETO GRUE - Luigina Cella Rovelli, 100 anni portati in modo invidiabile, è stata festeggiata domenica scorsa a Cerreto Grue. Gran festa per lei: un grande concerto di canti sacri seguito da un generosissimo rinfresco. Animatore della giornata il figlio don Giovanni Rovelli con la sorella Maria Natalina. Don Luigi Bernini ha diretto la corale del Duomo di Tortona con l’esecuzione, molto applaudita, di canti religiosi appartenenti sia alla tradizione popolare sia a quella colta. Erano presenti i sindaci di Cerreto Grue (che ha rivolto un caloroso saluto da parte della popolazione del paese), di Montegioco e di Pozzol Groppo, dove don Giovanni Rovelli svolge il ministero pastorale. Un saluto beneaugurante è stato rivolto anche da don Luigi Massari, presente con i parroci di Cerreto, Montegioco, Viguzzolo e San Sebastiano Curone. Era presente anche un folta rappresentanza delle

Confraternite della Diocesi, di cui don Giovanni è delegato vescovile. La lettura del testo della benedizione papale e la benedizione eucaristica hanno concluso la cerimonia in chiesa. La festa è continuata con il rinfresco nell’accogliente piazza del paese con la partecipazioni della popolazione e di

numerosi amici provenienti sia Viguzzolo, sia da Pozzol Groppo, dove don Giovanni Rovelli esercita il ministero pastorale. La festeggiata, partecipe e compiaciuta, ha presenziato a tutta la manifestazione, circondata dall’affetto dei presenti. a.b.

Cerreto Grue ha festeggiato i 100 anni di Luigina Cella Rovelli

Giovedì 11 giugno 2015

VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 15: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Martedì 16: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Mercoledì 17: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Edicole aperte domenica 14 giugno 2015 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala. TORTONA - La cerimonia si è svolta il 9 giugno

Consegnato alla Croce Rossa il premio “Grosso d’oro 2015”

TORTONA - La Giunta Comunale ha assegnato al locale comitato della Croce Rossa Italiana il “Grosso d’oro” per l’anno 2015. Il riconoscimento, promosso dal Comune di Tortona, è andato alla CRI per l’impegno da essa profuso in campo sociale, assistenziale ed educativo. La consegna del premio è avvenuta nell’ambito di una serata di gala, tenutasi martedì 9 giugno al Teatro Civico. Con questo “Concerto del Centenario”, diretto dal maestro Andrea Alberini, si sono conclusi i festeggiamenti per la ricorrenza del centenario della fondazione del Comitato di Tortona della CRI. Il Sindaco, Gianluca Bardone, ha consegnato il “Grosso d’oro” alla presidente della Croce Rossa tortonese, Anna Maria

Gatti Castagnello. Il premio consiste in una riproduzione in scala 1:1 in oro del denaro “grosso” di Tortona, moneta comunale coniata in argento dalla zecca medievale di Terdona, nel XIII secolo, grazie al privilegio concesso alla Città dall’imperatore Federico II di Svevia nel 1248. Il riconoscimento, istituito una ventina d’anni fa, in origine voleva premiare l’attività di concittadini ed enti distintisi in particolare nelle attività economiche, culturali, sportive, assistenziali. Nel corso degli anni ha finito per assumere la caratteristica di strumento di promozione della cittadinanza attiva e della coesione sociale nella comunità locale ed è diventato occasione per proporre modelli esemplari di impegno civile.

GARBAGNA - Dal 12 giugno tre serate di letture

“Galeotto fu il libro” di Dante

GARBAGNA - Il Comune e la Pro Loco di Garbagna hanno pensato di dedicare a Dante il mese di giugno, dal momento che il poeta, che dice di essere del segno dei Gemelli, probabilmente è nato proprio nel mese di giugno (del 1265, cioè 750 anni fa). Ecco allora l’iniziativa “Galeotto fu il libro”, curata da Manuela Bonadeo e patrocinata dalla Biblioteca di Tortona, dal Comitato di Tortona e di Alessandria della Società “Dante Alighieri”, dal Circolo del Cinema di Tortona e dall’associazione Ex allievi del Liceo “Peano” di Tortona. Il programma prevede la lettura commentata di tre canti fondamentali dell’Inferno: il V canto (Paolo e Francesca) sarà letto il 12 giugno alle 21; il XXVI canto (l’ultimo viaggio di Ulisse) il 27 giugno alle 21 e il XXXIII canto (il Conte Ugolino) il 4 luglio alle 21. Nella suggestiva chiesa secentesca di San Giovanni Battista a Garbagna, tre interpreti proporranno un’introduzione a ciascun canto, che sarà poi letto integralmente da Gino Bartalena. Le serate saranno introdotte e chiuse dall’organo della chiesa parrocchiale, il più antico della Diocesi di Tortona: Laura Balduzzi e Mariangela Verri proporranno alcuni brani collegati al canto letto nella serata. Sabato 20 giugno alle ore 15 è la volta della staffetta dantesca Dante tra i ciliegi, un’occasione per riascoltare la lettura continuata dei primi diciassette canti dell’Inferno a cura di appassionati lettori della Divina Commedia. La lettura si svolgerà nelle vie del paese con la panoramica ascesa alla Torre del Castello e si concluderà nella parrocchiale, dove i bambini della V elementare di Garbagna leggeranno in coro “Vergine madre, figlia del tuo figlio”, la straordinaria preghiera che apre il canto XXXIII del Paradiso.


Casalnoceto Concluso il ciclo di incontri organizzati dal Centro Paolo VI

La formazione dei nuovi volontari guato ai ragazzi autistici e come potersi relazionare con loro a piccoli passi, a seconda della tipicità e dell’intensità del disturbo comportamentale del singolo. Inoltre, la dottoressa ha evidenziato le caratteristiche delle attività che si svolgono verso l’utente del Centro presentando le varie figure operative sul campo: dagli educatori, agli operatori socio-sanitari, al personale medico e terapistico. Molti dei volontari presenti ne hanno approfittato per porgere alcune domande animati da spirito di curiosità. Don Cesare De Paoli, direttore generale, ringraziando Simona Torrielli per il suo intervento, ha ribadito le parole di don Remotti che invitava ad “avvicinarsi a questo mondo in punta di piedi” per far comprendere ancor meglio cosa significhi fare il volontario CASALNOCETO - Nel pomeriggio tocolli di intervento che il “Paolo VI” al Centro e la gradualità dell’inseridi venerdì 5 giugno, presso il Centro offre verso gli utenti che presentano di- mento dei volontari nei vari gruppi di “Paolo VI”, si è svolto il quarto e ulti- sturbi dello spettro Autistico e ha riba- ragazzi. Infine, si è poi discusso della mo degli incontri preparatori all’attività dito gli obiettivi e le modalità dei tratta- possibilità di creare, attraverso un’orgadi volontariato che un gruppo di circa menti. È stata un’ottima occasione per nizzazione giuridica ben formata, una una ventina di persone, in continua cre- imparare a muoversi in un mondo, struttura permanente del volontariato al scita, si appresterà a svolgere in via ef- quello rappresentato dall’autismo, forse Centro “Paolo VI”. Con l’elaborazione fettiva all’interno della struttura nei poco conosciuto e raccontato, sovente di un atto costitutivo ed uno statuto, si prossimi giorni. La relatrice era la dot- attorniato da diverse “credenze” da sfa- andrà verso la realizzazione di un orgatoressa Simona Torrielli, neuropsichia- tare, come le erronee convinzioni che no di coordinamento del volontariato tra infantile, che ha illustrato ai presenti costituiscano certamente cause dell’au- stabile nel tempo. Aderire a “Progetle peculiarità dei gruppi che segue al tismo determinate abitudini alimentari tiamo insieme il volontariato”, espeCentro. In particolare si tratta di comu- o l’eccessiva freddezza affettiva di un rienza edificante e decisamente positinità di ragazzi affetti da autismo e altri genitore durante l’età infantile. Simona va, è ancora possibile contattando il disturbi comportamentali. La dottores- Torrielli ha anche indicato ai volontari Centro o visitando il sito della struttura. Matteo Coggiola sa Torrielli ha presentato i diversi pro- come approcciarsi nel modo più adeSALE - Sabato 30 maggio ha impartito il sacramento della cresima a 28 ragazzi

La comunità accoglie per la prima volta il Vescovo

SALE - Sabato 30 maggio in occasione della cresima di 28 ragazzi e ragazze della comunità parrocchiale a Sale, per la prima volta dallla sua nomina, è giunto il nuovo Vescovo di Tortona Mons. Vittorio Francesco Viola. Dopo la breve processione di ingresso nella chiesa di San Calocero, il Vescovo è stato accolto dagli occhi curiosi e ansiosi dei numerosi presenti. C’era attesa per la cresima e l’arrivo del nuovo Pastore diocesano. C’erano curiosità, attesa, timore, speranza, soggezione. Poi Mons. Viola ha cominciato a salutare e a parlare e il suo aspetto, il suo tono di voce, le sue parole hanno rilassato l’assemblea. Era come se fosse sempre stato in mezzo a loro. La sua immagine autorevole ma amabile, sorridente e profonda ha subito messo a proprio agio l’assemblea.

La benedizione ai cresimandi, il tocco diretto con ciascuno di loro, le parole scambiate con loro non sono solo state un rito, ma la testimonianza della vo-

lontà di dialogo, di interazione cercata e disponibile. Le sue parole all’omelia hanno testimoniato la sua profondità spirituale e l’argomento della Trinità non era facile. Pur nella complessità teologica ha trasmesso quell’autorevolezza e quella semplicità che i fedeli hanno compreso e conservato come messaggio nella mente e nel cuore. L’augurio è quello di avere altre occasioni per avere il Vescovo di nuovo a Sale. Padre Viola sembra aver conquistato la comunità: la sua affabilità ha convinto, ha entusiasmato i fedeli, ha confermato quanto già giunto dalle voci scambiate con altre comunità della diocesi. E’ un buon Vescovo, e porterà una nuova ventata spirituale, risvegliando tutti a una impegnata attività nella parrocchia e nella comunità locale. Gianfranco Vistarini

In Casa Alpina tre giorni di festa della parrocchia di San Giacomo di Tortona

arriva martedì ed è già ora di tornare, ognuno con un ricco bagaglio di bei ricordi, tra i quali il braccialetto colorato che porta impressa l’esortazione di Papa Giovanni Paolo II “prendi in mano la tua vita e fanne un capolavoro”. Ecco, la tre giorni è finita, ma non avrà mai fine la festa della vita! Patrizia Govi

TORTONA - F di felicità, E di entusiasmo, S di sorpresa, T di tenerezza, A di amicizia: questi i preziosi ingredienti della parola “festa” variamente “mescolati” dalla comunità parrocchiale di San Giacomo nella Casa Alpina “La Montanara” a Vollon di Brusson, dal 30 maggio al 2 giugno. Bambini e ragazzi festeggiano la fine dell’anno catechistico con il parroco, don Alberto Ros-

sella, gli educatori, i catechisti, alcuni genitori e dei nonni: una bella famiglia che condivide tre giorni di festa nel clima sempre magico della Casa Alpina. Viviamo insieme “la gioia di far festa in amicizia come Gesù ci ha insegnato” e sono molte le iniziative pensate dallo staff dei catechisti: giochi di squadra in pineta, passeggiate nel verde, serate di canti e giochi… il tutto condito dal-

le risate dei bambini e dei ragazzi, sempre puntuali agli appuntamenti e capaci di vivere con bella partecipazione sia i momenti di gioco, sia i quotidiani momenti di preghiera, animando con la gioia del canto la S. Messa di domenica 31 maggio. Ben sostenuti anche dal tempo (un solo acquazzone notturno e di breve durata) sperimentiamo come è bello stare insieme e poi, in un attimo,

TORTONA E TORTONESE

12

IL POPOLO

Giovedì 11 giugno 2015

In Breve

TORTONA/VITA PARROCCHIALE

La solennità del Corpus Domini Nella serata di giovedì 4 giugno, in Cattedrale, il Vescovo ha presieduto la celebrazione cittadina del Corpus Domini alla quale hanno partecipato tutti i parroci. Nell’omelia Mons. Viola ha sottolineato che “Il pane Eucaristico, il pane consacrato che noi mangiamo è un boccone dell’amore di Dio e entrando dentro di noi non scompare in noi. Vorremmo essere noi a scomparire in lui perché tutta la nostra vita possa diventare una manifestazione dell’amore di Gesù”. Ha poi aggiunto che “Portare la presenza reale del

corpo di Cristo nelle vie della nostra città vuole dire davvero contagiarla di amore”. Al termine della funzione, alla quale erano presenti i bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione, si è svolta la processione con la S.S. Eucaristia per le vie del centro storico.

GUAZZORA/PARROCCHIA

La gita parrocchiale a Rovereto

Domenica 24 maggio la parrocchia di Guazzora, con il diacono Ernesto Stramesi, si è recata in gita a Rovereto in occasione del centenario dell’inizio per l’Italia della prima guerra mondiale. Dopo la visita alla campana “Maria Dolens” e al Museo storico della Grande Guerra è stata la volta della casa natale del Beato Antonio Rosmini. Al termine di un succulento pranzo di “alta” cucina a San Sebastiano di Folgaria è seguita la visita del Forte Belvedere di Lavarone, unica struttura di questo tipo sopravvissuta al conflitto. Un ringraziamento a Sergio Brugnerotto, organizzatore della gita e della tradizionale merenda con prodotti prelibati portati dai partecipanti. t.b. TORTONA/SCUOLA

“Speaking in lingua inglese”

Anche quest’anno all’Istituto Comprensivo “Tortona A” si è svolto il corso “Speaking in Lingua Inglese”, che ha coinvolto gli studenti delle quinte della Primaria delle sedi di Corso Romita, Carbonara e Rivalta. Grazie al finanziamento ricevuto dalla Fondazione CRTortona, due insegnanti di madre lingua inglese, David e Tom di British Institutes di Tortona, hanno svolto gli incontri previsti dal progetto da novembre a maggio, rispettivamente in corso Romita e a Carbonara. A Rivalta, invece, la professoressa Rosella Bonelli, conosciuta in città per la lunga esperienza di insegnamento della lingua Inglese al liceo Peano, ha svolto a titolo gratuito le lezioni con gli alunni di classe quarta e quinta. Questa iniziativa continua a riscuotere apprezzamento da parte di insegnanti e genitori e successo tra i diretti protagonisti, che si sentono stimolati a superare i propri limiti e a mettere in pratica, in una situazione di comunicazione reale, quanto appreso nell’intero percorso della scuola Primaria. Un sentito “grazie” è stato rivolto a coloro che hanno reso possibile la realizzazione del progetto che si spera di estendere anche alla sede “G. Rodari” dal prossimo anno scolastico.


N

IL POPOLO di

di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dall’11 al 17 giugno 2015 Giovedì 11: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Venerdì 12: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Sabato 13: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Domenica 14: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310)

Novi Ligure Nell’ultimo consiglio comunale con 11 voti favorevoli

Approvato il rendiconto finanziario

L’assessore Simone Tedeschi

NOVI LIGURE - L’approvazione del rendiconto finanziario 2014 è stato l’argomento principale della seduta consiliare svoltasi mercoledì 3 giugno. La prima parte della riunione è servita ad approfondire alcuni temi emersi nel corso delle tre Commissioni svoltesi in queste ultime settimane. In particolare, i Consiglieri di opposizione hanno chiesto chiarimenti su diverse voci di spesa; tra queste, alcuni costi di gestione (ad esempio, utenze, canoni e manutenzioni), e le spese relative a eventi e manifestazioni culturali. L’assessore al Bilancio, Simone Tedeschi, ha precisato che le spese per il funzionamento della macchina comunale si sono ridotte sensibilmente nel corso degli ultimi anni e attualmente si

sta ragionando con gli uffici comunali per predisporre ulteriori tagli in questo ambito. Per il settore culturale ha risposto l’assessore Cecilia Bergaglio, prima ricordando l’implementazione dei servizi offerti dalla Biblioteca Civica, che recentemente ha ampliato l’orario di apertura al pubblico, e poi sottolineando come quasi tutti i servizi culturali siano realizzati grazie a sponsorizzazioni da parte di Enti pubblici e aziende private. “Per il Festival Marenco – ha precisato l’Assessore – la scelta è stata quella di concentrare gli eventi nel periodo estivo, spostandoli nel centro storico anche per contribuire a rivitalizzare la rete commerciale”. Tedeschi ha definito molto produttiva la discussione che ha permesso di approfondire la composizione di diverse voci di spesa e ha ricordato gli obiettivi principali centrati dal Conto Consuntivo: “Innanzitutto abbiamo rispettato il patto di stabilità che ci consente di evitare pesanti sanzioni. Questo grazie alla scelta coraggiosa e per niente scontata fatta l’anno scorso in occasione del riequilibrio di bilancio, con l’accantonamento di 1.950.000 euro. Tutti gli indicatori principali (avanzo di gestione, residui, anticipazioni di cassa) segnano un trend positivo. Insomma – ha concluso Tedeschi – nell’anno del passaggio dalla vecchia alla nuova contabilità degli enti locali consegniamo alla città un bilancio equilibrato e stabile. A questo proposito ringrazio l’Ufficio Ragioneria per il lavoro svolto in questi mesi e tutti i Dirigenti ed il personale comunale per la collaborazione prestata”. Al termine è intervenuto il Sindaco, Rocchino Muliere: “Avere i conti in

ordine è di per sé un valore per il nostro Comune. Questo ci consentirà di affrontare gli ulteriori tagli previsti dallo Stato, per quest’anno circa 900.000 euro, in una situazione diversa rispetto ad altre realtà. Nel mese di luglio affronteremo il Bilancio di Previsione e dovremo cercare di mantenere i livelli dei servizi nonostante le poche risorse a disposizione. Per quanto riguarda le aziende partecipate – ha aggiunto il Sindaco – stiamo affrontando la situazione del pagamento degli stipendi dei dipendenti del Cit. Per quanto ci riguarda, vorrei ribadire che nei confronti del Consorzio trasporti il nostro Comune ha sempre fatto la propria parte fino in fondo. Infine, è stato raggiunto l’accordo con la Rsu per il pagamento degli straordinari del personale comunale, in particolare per quanto riguarda gli eventi alluvionali, e per la ripartizione del fondo del salario accessorio 2014. Sempre con la RSU abbiamo già aperto il confronto per il fondo 2015 e per la riorganizzazione della macchina comunale”. Nelle dichiarazioni di voto, i consiglieri di maggioranza hanno sottolineato lo sforzo compiuto dall’Ufficio Ragioneria e da tutti i settori comunali, che ha portato all’ottimo risultato di gestione. I consiglieri di opposizione, pur confermando il voto contrario al provvedimento, hanno riconosciuto il lavoro svolto, soprattutto per quanto riguarda la pulizia dei residui. La seduta è terminata con la votazione sul Conto Consuntivo 2014, che è stato approvato con undici voti favorevoli (i gruppi di maggioranza) e sei contrari (gruppi di opposizione). Davide Daghino

Fissata la scadenza del pagamento della prima rata di Tasi e Imu

NOVI LIGURE - È fissata al 16 giugno 2015 la scadenza per il versamento della prima rata di Tasi e Imu, le imposte sugli immobili. Per agevolare il pagamento, quest’anno il Comune di Novi Ligure ha predisposto l’invio dei modelli F24 precompilati direttamente a casa dei contribuenti che l’anno scorso hanno effettuato il calcolo di Tasi e Imu presso l’Ufficio Tributi del Comune. La distribuzione, tramite servizio postale, si sta concludendo in questi giorni. Chi non l’avesse ricevuto può rivolgersi all’Ufficio Tributi per il calcolo dell’imposta. Si ricorda che il servizio è gratui-

to e viene svolto solo per gli immobili situati nel territorio comunale; per usufruirne basta fissare un appuntamento presso lo Sportello del Cittadino di via Giacometti 22 (anche telefonicamente al numero 0143.772277 – numero verde 800.702.811). In caso di variazioni intervenute nel corso degli ultimi mesi, è necessario che i contribuenti forniscano i dati catastali corretti degli immobili per cui viene richiesto il calcolo. Le aliquote di entrambe le imposte sono rimaste invariate rispetto al 2014. La scadenza per il versamento del saldo è fissata al 16 dicembre 2015.

Ottimi risultati delle squadre di tennis del Circolo Ilva NOVI LIGURE - Weekend trionfale per le formazioni del Nuovo Circolo Ilva (nella foto la sede) partecipanti ai Campionati FIT a Squadre. In Serie D2 Martino Milanese e compagni hanno conquistato un’altra vittoria mettendo, salvo sorprese l’ultima giornata, una robusta ipoteca sul passaggio del turno. Domenica la sfida casalinga contro i torinesi dello Sport Village Bertolla non ha avuto storia e si è chiusa con un sonoro cappotto; Edoardo Giacobbe, Alberto Simonassi, Nicolò Guido e Martino Milanese hanno vinto i rispettivi singolari ed anche i match di doppio, con il solito contributo di Fulvio Giacobbe, senza concedere neppure un set agli avversari. Vittoria netta anche per la squadra A della D3, impegnata in trasferta sui campi del Circolo ASD di Terzo d’Acqui. Alberto Parodi, pur non in perfette condizioni fisiche, ha stretto i denti e sconfitto in 3 set un avversario ostico; negli altri incontri di singolare perentori successi per Marco Morgavi e Marcello Parodi, che hanno completato

l’en plein aggiudicandosi anche il doppio conclusivo. Trasferta sfortunata invece per i ragazzi della squadra B, impegnati a Ovada sui campi del Tennis Park; Federico Bruzzone, Lorenzo Frisone, Luca Giuliano ed Edoardo Longo nulla hanno potuto contro i forti avversari locali, sia nei match di singolo sia in quello di doppio. d.d.

OVI

Giovedì 11 giugno 2015

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 15: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Martedì 16: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Mercoledì 17: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Edicole aperte domenica 14 giugno 2015 Bava, corso Marengo 91; Fanin Via Papa Giovanni 2, Fossati via Garibaldi 26, Ferrarese Roberto Via Verdi 69, Arecco via Amendola 20, Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone 48; Scarsi, Viale Chichero, Semino, Via Pavese ang. Piazza del Mercato. NOVI LIGURE - Il ricco programma del prossimo weekend

“Liberamente” la festa di tutte le associazioni di volontariato

I “Beoni”, i comici di Zelig che si esibiranno il 13 giugno

NOVI LIGURE - Le associazioni novesi di volontariato di tipo sociale e sportivo, si ritroveranno in una tre giorni, che si terrà dal 12 al 14 giugno a Novi Ligure, nella Piazza intitolata al Gruppo Alpini (zona stadio comunale), in una manifestazione intitolata “Liberamente”, con un programma estremamente ricco all’interno del quale vi saranno una serie di spettacoli, eventi e dimostrazioni sportive, dibattiti, stand, musica, cucina e tanto altro. L’iniziativa, organizzata dal Comune di Novi e curata in particolare dall’Assessorato allo Sport, Volontariato e Politiche Giovanili, vede la collaborazione di diversi soggetti: innanzitutto il Presidio di Novi Ligure di Libera, l’associazione contro le mafie fondata da Don Luigi Ciotti che quest’anno compie vent’anni, poi il Comitato Sport in Novi, il Gruppo Alpini di Novi, la Consulta Comunale del Volontariato, il servizio Punto Giovani e con il supporto del Centro Servizi Volontariato Asti e Alessandria (CSVAA). La tre giorni del volontariato, inoltre, è inserita nel pro-

gramma della Festa dell’Acqua, Ambiente e della Solidarietà, organizzata dal Gruppo Acos. “Il nostro intento – ha spiegato l’assessore Stefano Gabriele – è quello di riunire in una grande festa tutto il volontariato di genere che opera sul territorio per conoscerci meglio e condividere le proprie esperienze. L’obiettivo è quello di divulgare, soprattutto alle giovani generazioni, i principi che stanno alla base della solidarietà, dell’impegno e della convivenza civile”. La Piazza che ospita la manifestazione, aperta nei tre giorni dalle ore 16 alle ore 24, sarà suddivisa in diverse aree riservate allo sport, alle esibizioni, agli spettacoli, al ristorante e ai dibattiti. Questi ultimi, curati dal Presidio novese di Libera, affronteranno diversi temi di attualità; vedranno la partecipazione di illustri ospiti del mondo dell’associazionismo e della cultura e saranno moderati da giornalisti novesi. Tutte le sere sarà presente il “Truccabimbi”, a cura di Pazzanimazione. Lo speaker ufficiale delle tre giornate sarà Davide Sannia. Vittorio Daghino


Novi Ligure Il 6 giugno si è svolta la grande festa di fine anno

“Ascolta l’Africa”, la gioia della solidarietà

Cartellone dell’associazione posizionato il 6 giugno in piazza Dellepiane

NOVI LIGURE - Sabato 6 giugno in piazza Dellepiane si è svolta la consueta festa annuale conclusiva dell’associazione Ascolta l’Africa, impegnata nel sostegno alla missione di Murayi in Burundi. Dalle 16 la piazza si è animata con i giochi gonfiabili e la giocoleria per bambini a cura degli animatori del Don Bosco, mentre su un lato della piazza sono stati disposti gli stand delle associazioni di volontariato, quali Iris, Equosolidale, Suore Salesiane con il Vides – Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo, il CICAP, il Gruppo Acos, oltre al banchetto di Ascolta l’Africa per il tesseramento. “Il Banco” ha poi distribuito la merenda a base di farinata per tutti. Il pomeriggio si è concluso con la recita alle 19.30 della preghiera interreligiosa da parte della comunità cattolica e musulmana di Novi. A presentare il ricco programma della serata, come da tradi-

zione, sono stati don Massimo Bianchi, parroco di Cassano Spinola, e Maria Pina Saulino, anima di Ascolta di Ascolta l’Africa che, nel ringraziare il numeroso pubblico intervenuto alla festa, hanno subito presentato i bambini della scuola di musica della Scuola dell’Infanzia di Don Bosco che hanno cantato due canzoni africane. A seguire, il Sindaco Rocchino Muliere è salito sul palco e ha sottolineato come la città di Novi sia molto sensibile al volontariato, perchè molte sono le associazioni di volontariato presenti in città, che come Ascolta l’Africa la quale si impegna al massimo per la missione di Murayi, danno pieno significato alla parola solidarietà con azioni concrete. Al Sindaco è stato fatto dono di un oggetto d’artigianato realizzato dai ragazzi della missione di Murayi. Suor Vittoria, da 43 anni in Burundi, e Suor Monica, da dieci anni nel paese

africano, hanno ringraziato i volontari dell’associazione che si recano sul posto ogni anno e lavorano assieme alle suore per dare una speranza a bambini, donne e uomini che vivono in una situazione terribile a causa della guerra e dell’estrema povertà. Suor Vittoria che dà una mano a circa ottocento persone che si recano a Murayi dalle colline attorno, ha concluso il suo intervento spiegando che “l’amore dei fratelli Barundi” la trattiene ancora a Murayi. Il Premio Africa D’Oro 2015 è stato assegnato a Lorenzo Robbiano, già Sindaco di Novi, con questa motivazione: “Per riprendere un discorso mai interrotto, perchè ci sei, perchè l’Africa ha ancora bisogno e può contare su di te”. A ritirare il premio a nome di Lorenzo Robbiano che non è potuto intervenire durante la serata, è stato l’attuale Sindaco Muliere. La serata è entrata nella sua seconda parte con l’esibizione dei Dab, il gruppo di animatori del Don Bosco, ragazzi dai 12 ai 20 anni che hanno eseguito dei brani con la tecnica del boomwhackers, ossia con tubi sonori e bicchieri di plastica, e con le performance, direttamente da Zelig, in collaborazione con il Caffè Teatro di Verghera di Samarate, di Ale Bellotto, Michael Timaco e Andrea Tinè che hanno fatto emozionare il pubblico con le loro magie, e degli esilaranti Bruce Ketta e Daniel Raco. Le Unio, duo artistico formato da Francesca Parrotta e da Natalia Carpenco, voce e violino, introdotto da Ale Bellotto e Michael Timaco, ha intrattenuto il pubblico interpretando musiche degli anni Cinquanta e il brano “Il circo dell’amore”, realizzato dalle due artiste. Il ricavato delle offerte sarà devoluto per i campi di lavoro a sostegno di progetti a favore dell’istruzione nella missione di Murayi in Burundi. Michela Ferrando

ARQUATA SCRIVIA - Venerdì 12 giugno lo spettacolo di canti e danze popolari della BandaBrisca

Musica occitana per la fine dell’anno accademico dell’Unitre

ARQUATA SCRIVIA - Si chiuderà il 12 giugno, alle ore 21, presso la Sala Juta di Arquata Scrivia l’anno accademico 2014/2015 dell’Unitre di Arquata e Grondona, con un concerto di musica occitana. Questa scelta è legata all’argomento trattato nel corso di cucina, in cui i corsisti hanno avuto modo di conoscere i piatti tipici delle popolazioni etniche dell’intero arco alpino e, insieme, anche la cultura di quella gente. L’argomento, dibattuto al corso, lega i presenti, quasi invisibile filo rosso, in un convivio, dove anche la musica è da gustare. All’interno della sala conferenze troverà spazio l’esposizione dei lavori realizzati nei corsi con taglio “laboratorio”. Si potrano ammirare i manufatti di cucito arredamento e cucito taglio, ricamo, maglia, disegno e pittura, ceramica e fotografia. Un riconoscimento e un sincero “grazie” è stato rivolto ai docenti dei 44 corsi, iniziati ai primi di ottobre e terminati alla fine di maggio, omaggio dovuto non solo perché hanno operato a titolo gratuito, ma anche perché le competenze dimostrate

hanno qualificato l’Unitre, suscitando interesse e notevoli consensi. Chiuderanno la serata i canti occitani proposti dalla BandaBrisca. La voce è di Bernardo Beisso, Raffaele Antoniotti all’organetto diatonico. Altri strumenti saranno chitarra, basso e cajun. Seguirà il rinfresco. Tramandata per lo più in modo orale, la musica popolare è sopravvissuta e ha permesso ai ricercatori di riscoprirla e, riproponendola, ha innescato un processo di propagazione, un nuovo interesse che spinge molte persone a cimentarsi in quelle danze antiche, in melodie che hanno i colori delle stagio-

ni ed il ritmo del lavoro nei campi. L’associazione Danza e Musica BandaBrisca continua, da oltre 25 anni, il lavoro di ricerca e divulgazione. Un lavoro di grande interesse che ha portato la Banda ad un numero considerevole di concerti. BandaBrisca si è esibita oltre che in Italia, in Francia, Irlanda, Germania, Scozia, Paesi Baschi, Belgio, Portogallo e Svizzera. L’associazione ha anche organizzato festival di musica e danze della tradizione ne citiamo alcuni: a Silvano d’Orba per sette anni “Bal d’la pieve”; da quindici anni partecipa con altre associazioni al coordinamento e all’organizzazione del “Gran Bal Trad” a Vialfrè (TO) una delle più importanti manifestazioni folk in Europa; organizza da nove anni a Castelletto d’Orba, il festival “Terra e Vino” e collabora con l’associazione “Le strade del sale” all’organizzazione del “Festival dell’Appennino”. Fa parte integrante della “BandaBrisca” il trio chiamato “Statale 45” che ripropone il repertorio di tradizione dell’Appennino.

Il nuovo libro dedicato a Facino Cane, condottiero e signore di Novi Ligure

NOVI LIGURE - Alla figura di Facino Cane, signore di Novi, oltre che di altre importanti località lombarde e piemontesi, è dedicata la presentazione del volume “Facino Cane. Sagacia e astuzia nei travagli d’Italia tra fine Trecento e inizio Quattrocento” che si terrà sabato 13 giugno presso la Casa del Giovane, con inizio alle ore 17. L’iniziativa è organizzata dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”. Il volume edito dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” è stato pubblicato con il patrocinio di Regione Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Consiglio Regionale del Piemonte; Province di Alessandria, Asti, Savona, Torino, Vercelli e con il contributo di: Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Dopo i saluti ufficiali seguiranno gli interventi degli autori: Roberto Maestri, Andrea Scotto e Nadia Ghizzi. “Le pagine del volume - sottolinea Roberto Maestri - aiutano

il lettore a meglio comprendere il disegno del condottiero le cui gesta, proseguite senza soluzione di continuità per un trentennio, interessarono circa 240 località italiane, tra cui Novi, e gli valsero non solo il rispetto dovuto al timore ma anche, e soprattutto, la considerazione dei contemporanei che lo giudicarono come “uomo del suo tempo” ovvero protagonista di atti crudeli ma comuni all’epoca in cui visse; la differenza essenziale fu che Facino Cane, diversamente da altri condottieri, seguì un progetto, magari disordinato, finalizzato alla costruzione di un suo Stato”. La presentazione del volume rappresenta la logica conclusione del progetto che vide, nel maggio 2012 l’organizzazione del Convegno “Facino Cane e Filippo Maria Visconti: l’Oltregiogo Genovese tra Trecento e Quattrocento”. Al termine delle relazioni, accompagnate da proiezioni multimediali, seguiranno il dibattito e il rinfresco. Vittorio Daghino

IL POPOLO

NOVI E NOVESE

14

Giovedì 11 giugno 2015

In Breve

SERRAVALLE SCRIVIA/CULTURA

Secondo workshop di fotografia

Martedì 2 giugno a Serravalle si svolto con successo il secondo workshop fotografico con il professor Ilenio Celoria, docente di fotografia all’Istituto Leardi di Casale Monferrato e professore all’Università di Genova. L’evento, organizzato dall’associazione Amici dell’Arte con la collaborazione del Comune di Serravalle, si è svolto sulle suggestive alture, da cui i partecipanti hanno potuto studiare le diverse vedute panoramiche che interessano non solo il territorio serravallese, ma anche con molta sorpresa degli iscritti, buona parte della pianura padana. NOVI LIGURE/BIBLIOTECA

Ombretta Zaglio legge le fiabe

La Biblioteca Civica di Novi Ligure sta organizzando due incontri speciali in cui l’attrice Ombretta Zaglio leggerà alcune “grandi fiabe” tradizionali. L’appuntamento è fissato per venerdì 12 e martedì 16 giugno prossimi alle ore 17, presso il chiostro della Biblioteca. Ingresso è libero, ma è gradita la prenotazione. L’invito a queste letture ad alta voce e senza tempo è rivolto a tutte le età.

SERRAVALLE SCRIVIA/LIBRI

“Ascolta che ti Leggo”

La Biblioteca Comunale “Roberto Allegri”, nell’ambito del progetto nazionale Nati per Leggere, ospita oggi, giovedì 11 giugno, alle ore 15.30, presso la Sala Conferenze della Biblioteca, la giornata conclusiva dell’iniziativa “Ascolta che ti Leggo” ideata dalla Scuola dell’Infanzia Statale dell’Istituto Comprensivo “Martiri della Benedicta”. La Scuola dell’Infanzia ha condotto il progetto “Ascolta che ti leggo” finalizzato ad avvicinare i bambini e i loro genitori alla lettura. Oggi pomeriggio saranno consegnati ai bambini i diplomi di “buon ascoltatore di fiabe”. Gli incontri sono stati condotti, con la collaborazione di un’insegnante, da un genitore italiano e uno straniero, che si sono avvicendati nella lettura a coppie di storie bilingue. STAZZANO/EVENTI

Le note dei Cameristi di Alessandria

L’associazione stazzanese “Amici della Musica”, in collaborazione con il Comune e la Fondazione CRTortona, nell’ambito della Piccola Stagione Musicale, venerdì 12 giugno, alle ore 21, nel Salone Parrocchiale presenta il concerto dal titolo “Musica da... vedere”. Saranno presentate le più belle colonne sonore della storia del grande schermo accompagnate da alcune proiezioni cinematografiche. A eseguire i brani saranno i Cameristi dell’Orchestra Classica di Alessandria che sono Massimo Barbierato e Matteo Ferrario al violino, Alessandro Buccini alla viola, Luciano Girardengo al violoncello, Alessandro Paolini al contrabbasso, Giuseppe Canone al sax soprano, clarinetto e fisarmonica e Andrea Negruzzo al pianoforte e tastiere.

SARDIGLIANO/ARTE

Estemporanea di pittura a Cuquello in memoria di Sabrina Franco Gli “Amici dell’arte e di Sabrina” si danno appuntamento per domenica prossima, 14 giugno, a Cuquello, frazione del Comune di Sardigliano per una mostra estemporanea di pittura in ricordo di Sabrina Franco, una ragazza originaria di quel paese stroncata il 15 agosto scorso da un male incurabile. Amava l’arte e la pittura e nel tempo libero che le lasciava la sua professione di manager di una ditta multinazionale, si ritirava a Cuquello per rilassarsi dipingendo. Per ricordarla gli amici e i parenti hanno pensato ad una mostra d’arte trovando piena condivisione e sostegno organizzativo nell’associazione Amici dell’arte di Serravalle Scrivia, nelle amministrazioni comunali di Sardigliano e Cassano Spinola e negli insegnanti e studenti delle scuole “Nicola Montemanni” e “Dante Alighieri” di Cassano Spinola che hanno preparato dei disegni. Questi saranno esposti domenica pomeriggio a Cuquello, accanto ai quadri dei pittori più esperti e agli elaborati degli artisti che si cimenteranno a riprodurre su tela gli scorci più caratteristici della frazione. Contemporaneamente i giovani allievi dell’associazione Amici dell’arte di Serravalle completeranno il murales nel muretto nella piazza del municipio.


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

Giovedì 11 giugno 2015

15 RIVANAZZANO - Due eventi il 13 giugno in Biblioteca

Le anteprime di “Borghi&Valli”

Ennio Poggi e Laura Beltrametti, il Duo Bechstein

RIVANAZZANO TERME - Il Duo Bechstein, ovvero Ennio Poggi e Laura Beltrametti, direttori artistici del Festival “Borghi&Valli” quest’anno ha offerto una gustosa anteprima della 22^ edizione della rassegna musicale aderendo a una iniziativa del Rotary Club Valle Staffora con una serata che si è svolta venerdì 5 giugno presso il Teatro Co-munale di Rivanazzano Terme. Poggi e Beltrametti hanno dichiarato di aver partecipato con piacere a questa serata i cui proventi saranno devoluti ad alcune finalità benefiche sul territorio. I due artisti sono reduci da una se-

rie di serate di successo sui più prestigiosi teatri d’Italia e d’Europa. Per loro adesso inizia la fase più delicata, quella che porta alla definizione degli ultimi concerti che andranno a comporre una nuova edizione del Borghi&Valli, quest’anno abbinato ad Expo 2015 e con un mese di anteprima a giugno. Come sempre l’organizzazione e la comunicazione del Festival avvengono in collaborazione con gli Amici della Musica di Casteggio e l’Agenzia CreativaMente. Nell’ambito del mese di anteprima del

Festival ci sono altri tre importanti eventi. Il primo si terrà sabato 13 giugno e vedrà protagonista il coro provinciale USCI Pavia che si esibirà a Vigevano, alle ore 21, presso il Pio Istituto Negrone di Corso Milano, con l’oratorio “Agonia del Redentore” del maestro pavese Franco Vittadini, che tanto successo ha riscosso lo scorso anno. Si prosegue sabato 20 giugno, alle 21.15 con una serata che fa parte del ricco programma del Festival Musicale San Colombano che organizza una manifestazione benefica a favore della parrocchia San Colombano di Santa Giuletta. Il concerto “Variante sul tema” prevede la partecipazione della Corale Polifonica “San Colombano” e del gruppo “Elvira Ober trio” che canteranno presso l’oratorio parrocchiale. Ancora, il Ticinum Gospel Choir sarà a Pavia, presso la Chiesa di S. Pietro in Ciel d’Oro sabato 27 giugno alle 21, con un concerto per sostenere il gruppo di ricerca universitario della sezione di Chirurgia II del Policlinico S. Matteo, guidato dal Prof. Andrea Pietrabissa: obiettivo acquistare macchinari per modelli anatomici stampati in 3D, che permettono di evidenziare strutture di interesse chirurgico, quali vascolarizzazione, posizione ed estensione del tumore del pancreas, del rene, della milza o di eventuali lesioni. Un altro coro, quello degli “Amici della Montagna” di Casteggio aprirà ufficialmente la 22^ edizione del Festival in una serata in programma ad inizio luglio presso il Santuario della Passione di Torricella Verzate. La rassegna, poi, toccherà diversi centri della provincia di Pavia e dintorni lungo l’arco dell’estate, per concludersi a fine ottobre a Riccagioia con il Duo Bechstein.

Il Gruppo di Lettura e il “Viaggio nell’immaginario femminile”

RIVANAZZANO TERME - La Biblioteca Civica “Paolo Migliora”, presieduta da Laura Disperati, continua le attività culturali con un nuovo incontro del gruppo di lettura. L’intenzione è quella di creare, per le persone a cui piace leggere, un’occasione speciale per incontrarsi e scambiare commenti e suggerimenti su libri di ogni tipo. Tutto ciò in un clima allegro e cordiale. La condivisione delle letture preferite di ognuno potrà così trasformarsi in un’opportunità più ampia di socializzare e di “fare” cultura. L’appuntamento è per sabato 13 giugno alle ore 10.30 presso la Biblioteca, per discutere e riflettere insieme sul romanzo di Fedor Dostoevskij “Povera gente”. L’invito è esteso anche a coloro che non hanno letto il testo proposto ma vogliono accogliere o condividere consigli e spunti di lettura. La Biblioteca Civica propone anche un importante appuntamento dedicato agli appassionati d’arte. Sempre sabato 13 giugno alle ore 16.30 sarà inaugurata una mostra collettiva di pittura presso la Sala Manifestazioni della Biblioteca dal titolo “Viaggio nell’immaginario femminile”. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Circolo Vogherese di Pittura e coinvolge sei personalità fra le più interessanti e rappresentative

del panorama artistico del nostro territorio. Gli artisti che esporranno nella collettiva rivanazzanese sono Silvana Bertelegni, Agnese Canopi, Clara Dalmasso, Graziella Michelini e Maurizia Quadrelli. Importante sottolineare la particolarità di una mostra voluta, pensata ed allestita da sei pittrici fortemente motivate ad esprimere, tramite la propria arte, i sentimenti e il modo di cogliere la realtà che rispecchiano il mondo femminile. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 21 giugno dalle ore 17 alle 19 nei giorni feriali; dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 nelle giornate di sabato e domenica. Martedì 16 giugno la mostra sarà aperta fino alle ore 22.

CASTELNUOVO - Iniziativa della ditta Patricola per l’associazione Cassola Pasquali

Concerto con i clarinetti dell’Arena di Verona

Maurizio Trapletti, Bruno Matteucci e Stefano Conzatti

CASTELNUOVO SCRIVIA - L’Italia è fatta di eccellenze che ogni giorno, silenziosamente, si sanno ritagliare uno spazio sempre più importante. E’ il caso dei Fratelli Patricola il cui atelier di clarinetti e oboi artigianali è riconosiuto all’unanimità in tutto il mondo. Negli anni ’30 a Castelnuovo Scrivia vi era una fabbrica di strumenti musicali di ottoni e legni, dove lavoravano vari artigiani maestri liutai nella lavorazione manuale. Dopo la seconda guerra mondiale la fabbrica non riprese la lavorazione ed alcuni artigiani cominciarono a lavorare per altre ditte italiane che nacquero all’epoca. Da uno di questi artigiani, all’inizio degli anni ’60 i fratelli Francesco, Pietro e Biagino Patricola ini-

ziarono ad imparare ad apprendere il mestiere e così nel 1976 fu fondata la ditta. Oggi lo staff si è allargato ed i Patricola producono clarinetti e oboi artigianali che esportano in tutto il mondo. Conoscono e lavorano per i più grandi musicisti e come ci spiegano “il legno viene stagionato nella nostra sede, dove abbiamo l’azienda in via Beltrami, in modo del tutto naturale da undici a tredici anni, senza l’ausilio di alcuna macchina per la stagonatura, poichè riteniamo che tale metodo sia il migliore ed insostituibile”. Oggi gli strumenti dei fratelli Patricola sono suonati e conosciuti in tutto il mondo grazie alla loro qualità. Tanto lavoro, ma anche il desiderio di fare qualcosa di importante per il proprio paese all’insegna della soli-

darietà. Ed ecco allora l’appuntamento per giovedì 11 giugno, alle ore 21, nel cortile di Palazzo Pretorio, all’esterno della Bibioteca in via Solferino, quando i fratelli Patricola offriranno un concerto benefico con protagonisti i primi tre clarinetti dell’Orchestra dell’Arena di Verona. Uno spettacolo unico grazie alla presenza dei maestri Stefano Conzatti, Maurizio Trapletti e Bruno Matteucci. L’ingresso sarà ad offerta ed il ricavato sarà interamente devoluto all’associazione “Franca Cassola Pasquali” per l’Unità di Senologia dell’ospedale di Tortona. Durante il concerto, presentato da Alessandra Dellacà, i tre musicisti offriranno un ampio repertorio che spazierà dai grandi classici a brani molto!vivaci e brillanti.

abiti da cerimonia e camicie su misura


ATTUALITA’

16

ne o r u c Ponte o ebell

Mont B

o

iol r P o org

Garb

agn

a

Sale

IL POPOLO

GiovedĂŹ 11 giugno 2015

Prime comunioni e cresime nei nostri paesi

Cresima a Pontecurone, 30 maggio 2015 (foto Guido Colla - Voghera)

Prima Comunione a Pontecurone, 31 maggio 2015 (Foto Guido Colla - Voghera)

Prima Comunione a Montebello, 17 maggio 2015 (Foto Rezzani - Casteggio)

Cresima a Sale, 30 maggio 2015 (Foto Fantasy - Sale)

Cresima a Garbagna, 15 maggio 2015 (Foto Flash 2000 - Viguzzolo)

Prima Comunione a Cappelletta di Borgo Priolo, 17 maggio 2015 (Foto Rezzani)


IL POPOLO

ATTUALITA’

Giovedì 11 giugno 2015

gn arba

G

a

erm T e c Sali

Sale e

Volp edo Borg o Pr iolo

Prime comunioni e cresime nei nostri paesi

Prima Comunione a Garbagna, 15 maggio 2015 (Foto Flash 2000 - Viguzzolo)

Cresima a Salice Terme, 12 aprile 2015 (Foto Flash 2000 - Viguzzolo)

Prima Comunione a Sale, 31 maggio 2015 (Foto Fantasy - Sale)

Prima Comunione a Volpedo, 3 maggio 2015 (Foto Flash 2000 - Viguzzolo )

Cresima a Cappelletta di Borgo Priolo, 31 maggio 2015 (Foto Rezzani - Casteggio)

Cresima a Volpedo, 31 maggio 2015 (Foto Flash 2000 - Viguzzolo)

17


IL POPOLO

UN LUOGO, UNA STORIA

Giovedì 11 giugno 2015

19

Alcuni passaggi sulle vicende del lenzuolo torinese. Oggi la visita della nostra Diocesi con il Vescovo

LA SINDONE: storia ed enigmi di DON MAURIZIO CERIANI

La storia della Sindone è ben documentata dal 1353 ad oggi. In quell’anno infatti a Lirey in Francia, il cavaliere Goffredo di Charny annuncia di essere in possesso del telo che avvolse il corpo di Gesù nel sepolcro. Da allora le tracce del lenzuolo, inizialmente accolto con sospetto e sottoposto a prove che ne escludessero l’artificiosità e la falsità, sono rintracciabili senza fatica e portano a Torino, passando per Chambery. Dopo un secolo nelle mani dei Charny, il 22 marzo 1453 la Sindone diviene proprietà dei Savoia, poiché Margherita di Charny la vende al duca Ludovico II di Savoia, che la porta a Chambéry, sua capitale. Un altro duca di Savoia, Emanuele Filiberto, in seguito ad una nuova scelta politica che legherà i destini della dinastia all’Italia, il 19 settembre 1578, dopo aver spostato a Torino la capitale del ducato, vi trasferisce anche la Sindone. Nel mese successivo San Carlo Borromeo assolve al proprio voto di recarsi in pellegrinaggio a piedi a venerare la Sindone partendo da Milano. Sono tante le vicissitudini a cui il telo viene sottoposto in questi sette secoli, dagli incendi dei luoghi in cui è custodito, l’ultimo nel 1997, agli assedi e alle guerre, ai tentativi di trafugarlo, ai nascondigli in cui viene celato per sottrarlo a furti e danneggiamenti. Nel 1898, in seguito alla prima fotografia scattata, la Sindone si rivela come un negativo fotografico e inizia il suo studio sistematico, tutt’ora in corso, che dà origine ad una vera e propria

disciplina scientifica che è la sindonologia. Una scienza che ha portano alla luce una serie di scoperte, che collocano il telo sindonico tra gli oggetti più enigmatici della storia e che sollevano interrogativi a cui si riesce a dare ancora una risposta.

I primi secoli La domanda che sorge spontanea è se veramente la Sindone possa essere ritenuta, non solo a livello devozionale, ma con fondatezza storica, il lenzuolo di Gesù. Come si può ricostruire la storia della Sindone da Lirey a Torino, ugualmente è possibile dal secolo IV al 1204 tracciarne la vicenda e seguirne le tracce. La prima notizia, fuori dai Vangeli, del sudario funebre di Cristo è rintracciabile in due testi apocrifi antichi, riconducibili al cristianesimo di matrice ebraica: il Vangelo di Pietro, scritto ad Antiochia di Siria attorno al 130 e il Vangelo degli Ebrei composto in Palestina intorno al 150. In quest’ultimo si afferma che il Risorto abbia consegnato la Sindone al servo del Sommo Sacerdote. Successivamente, ampiamente documentata dal IV secolo e con una sicura provenienza dalla Palestina, troviamo l’immagine “acheropita” del Messia, cioè non fatta da mano d’uomo, venerata ad Edessa. L’immagine edessena ha la forza di imporsi stilisticamente su tutte le altre modalità di raffigurare il Signore Gesù, anche se inizialmente non trova consenso, anzi c’è chi si oppone apertamente alla raffigurazione di Gesù con la barba

folta e i capelli separati a metà della testa per lasciare il volto interamente scoperto, perché troppo simile alle raffigurazioni pagane di Zeus.

Il “Rakos tetradiplon” Molto spesso si indica l’immagine di Edessa col termine “Mandyilion”, tradotto con “fazzoletto”, ma bisogna sapere che il primo che usò l’espressione esatta rimasta poi famosa, “tò àghion mandylion” (il santo mandylion) fu soltanto Giovanni Zonara (morto dopo il 1159), illustre storico, teologo e funzionario alla corte imperiale di Alessio I. La riferì all’immagine di Edessa ormai trasferita a Costantinopoli dove formava la reliquia più importante dell’impero. Ma la tradizione di Edessa parlava in origine di un’altra cosa. Essa nacque nel II secolo, legata all’apostolo Giuda Taddeo e al Re di Edessa Abgar V, che avrebbe scritto una lettera a Gesù, invitandolo nella sua capitale. Il Signore, come dice un testo del IV secolo “la dottrina di Addai”, chiese di lavarsi il volto e gli diedero per asciugarsi un “rakos tetradiplon” (“Rakos” vuol dire “panno logoro, consunto”, “Tetradiplon” è un neologismo che significa “quattro volte doppio”, cioè piegato in otto). Su questo Gesù lasciò l’impronta del suo volto, che l’apostolo Taddeo portò ad Abgar, che guarì al contatto di quell’immagine. Come un panno logoro e consunto si presenta anche oggi la Sindone e se la si ripiega in otto, appare solo il volto, come

era nel “tetradiplon” di Edessa.

Costantinopoli Il “tetradiplon” di Edessa con l’immagine “acheropita” di Cristo fu trasportato a Costantinopoli nel 944. La traslazione fu diretta da Gregorio il Referendario, che in un’omelia affermò che il tetradiplon edesseno era in realtà un lenzuolo funebre. Questo fatto poteva essere appurato soltanto una volta dispiegato il telo in tutta la sua lunghezza. Fintanto che, invece, nei primi secoli della sua permanenza a Edessa il telo era stato conservato ripiegato in modo da mostrare solo il viso, si era creduto che fosse non il lenzuolo sepolcrale di Gesù, ma il suo ritratto (un dipinto o un’acheropita). Come attesta la “Diegesis”, cioè la narrazione della traslazione attribuita all’imperatore Costantino VII Porfirogenito, esso fu disteso in tutta la lunghezza sul trono imperiale a Costantinopoli. La Diegesis insiste che l’immagine non è un dipinto, ma deriva dall’impressione di fluidi, e ne attesta il legame con la Passione: è l’impronta di sudore e sangue di Gesù, portata a Edessa da Taddeo. A Costantinopoli ne avveniva l’ostensione ogni venerdì nella chiesa di Santa Maria Blachernissa, e quivi rimase fino al saccheggio della città nel 1204. Tra i cronisti che narrano gli eventi della quarta crociata, vi è il cavaliere Robert de Clary. Egli nelle sue memorie, descrive i numerosi “tesori” di Costantinopoli: “Tra le meraviglie che sono là

c’era un’altra chiesa chiamata Santa Maria delle Blacherne dove c’era la sindone in cui Nostro Signore era stato deposto e che ogni Venerdì Santo veniva alzata verticalmente affinché si potesse vedere bene la figura di Nostro Signore”. In seguito alla conquista della città, durante la IV crociata, insieme alla caccia alle ricchezze, scatta anche quella alle reliquie. Cosa ne è della Sindone? La risposta, quanto mai oscura, ci è fornita sempre dal de Clary: “Nessuno, né greco né latino, conosce cosa avvenne della Sindone dopo il saccheggio della città.”

I De la Roche La Sindone scompare da Costantinopoli nel periodo di tempo compreso tra il mese di aprile del 1204 e l’agosto del 1205. L’aiuto per limitare all’agosto del 1205 il periodo in questione ci arriva da una lettera, facente parte del Chartularium Culisanense, un documento risalente all’inizio del XIII secolo. In questa lettera è segnalata la presenza del Sacro Lino ad Atene. Si tratta di una lettera a papa Innocenzo IV, in cui Teodoro Angelo Comneno, erede del trono imperiale di Bisanzio, afferma che una venerata sindone è stata rubata proprio da Othon de la Roche e che il duca la detiene in Atene. Il bizantino chiede al papa che lo obblighi a restituirla, tanto più che, a suo tempo, aveva dato il comando di non depredare le reliquie. Benedetto di Santa Susanna e Nicola d’Otranto, due car-

dinali inviati dal Papa ad Atene, confermano la presenza del Lenzuolo nella città ellenica. Non si sa se il pontefice intervenga, certo è che questa sindone non ritorna. Nemmeno però è esposta dai de La Roche, perché il furto di reliquie è punito con la morte e la famiglia ha dunque pieno interesse a celarla e, semmai, a venerarla di nascosto a casa propria. Othon riveste il ruolo di consigliere di Bonifacio del Monferrato, comandante in capo della quarta crociata. Visto l’importante apporto fornito nel corso della spedizione, rispettando pienamente gli accordi intercorsi prima dell’assedio del 1204, Bonifacio nomina Othon Signore d’Atene. Robert de Clary, che si affretta nella sua opera a dire che nessuno sa della sorte della Sindone, è uno dei suoi cavalieri più fidati. Nel 1225 il Signore d’Atene ritorna in Francia, nel suo possedimento di Ray-surSaône. Nella torre del castello di Ray vengono custodite le reliquie che Othon porta da Costantinopoli, tra cui vi è un cofanetto che la tradizione di famiglia indica come la custodia del Sudario di Cristo. Le dimensioni del cofanetto sono tali per cui la Sindone vi dovrebbe essere ripiegata 96 volte. Queste sono le dimensioni del telo ripiegato, quando viene danneggiato nell’incendio di Chambery nel 1532. Infine il marito di Margherita de Charny, colei che vende la Sindone ai Savoia, è Umberto de la Roche, discendente di quell’Othon che fu duca di Atene.

Don Maurizio Ceriani (coadiuvato da Michela Ricco dell’Ufficio Beni Culturali) ha tenuto una conferenza sulla storia della Sindone mercoledì 3 giugno in Seminario a Tortona


Antola al Po

IL POPOLO

20

Giovedì 11 giugno 2015

Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

Garbagna Il 6 giugno il mandato di Mons. Viola agli educatori diocesani

“Uniti per dare frutto in Gesú”

GARBAGNA - Sabato 6 giugno una carovana di pullman ha risalito la val Grue alla volta di Garbagna per raggiungere il Santuario della Madonna del Lago. L’appuntamento è speciale: gli educatori/animatori dei centri estivi parrocchiali devono ricevere il mandato vescovile alla vigilia dell’apertura dei Grest (Gruppi Estivi). Il Servizio di Pastorale Giovanile, sempre più convinto dell’importanza educativa dei centri estivi parrocchiali, ha proposto alle tante realtà della diocesi di riunirsi per porre nelle mani della Vergine Maria le speranze e le attese dei giovani educatori; che, in questi giorni stanno accogliendo i bambini desiderosi di crescere divertendosi e stando insieme seguendo le tracce di un progetto educativo cristiano. Giochi e balli di gruppo hanno dato il benvenuto a quanti hanno aderito all’iniziativa; le varie località hanno proposto, ognuna, il proprio “cavallo di battaglia” utilizzato per conquistare l’allegria dei ragazzi. Un modo per condividere, scambiare ed arricchire il bagaglio delle conoscenze. A seguire un momento di raccoglimento con una preghiera comune, semplice e vera. E’ stato letto il brano del Van-

gelo di Giovanni: “Io sono la vite, voi i tralci”. Il Vescovo ha meditato la Parola sottolineando la scelta che il cristiano è chiamato a compiere, essere tralcio vivo che porta frutto oppure secco, adatto solo ad ardere producendo un fuoco effimero e doloroso. Proprio nel servizio che gli animatori sono chiamati a svolgere può manifestarsi la forza dello Spirito per portare a maturazione il frutto, quello naturale, quello vero. La metafora più corretta per esortare l’educatore a rimanere saldo ai principi del Vangelo. Solo in questo modo il divertimento potrà essere educativo e rimanere indelebile nei ragazzi che si accolgono nei nostri oratori. Vengono portati i simboli tipici del Grest: uno zaino, un pallone, un fischietto e la parola di Dio, ciascuno ricordando ai giovani presenti le caratteristiche e le qualità che verranno messe in gioco in qualità di animatori. A conclusione della preghiera Mons. Vittorio Viola ha pronunciato l’atteso mandato che di seguito riportiamo: “Ricevi il mandato di animatore del centro estivo della tua comunità parrocchiale. Prenditi cura con responsabilità dei ragazzi che ti vengono affidati.

Impara a collaborare con gli altri animatori progettando insieme le attività. Dona il tuo tempo e le tue forze con generosità. Impegnati a testimoniare l’amore di Gesù”. Poche regole, chiare e accessibili a tutti. Il compito dell’educatore è delicato, perché opera con ragazzi e ragazze il cui carattere si sta modellando ed evolvendo. Si diventa punti di riferimento, insieme ai genitori, agli insegnanti e a tutti coloro che fanno parte del “mondo dei grandi”. Non bisogna sbagliare ma essere coerenti e leali e identificandosi come tralci nati da una radice sicura che da spunto e significato alle azioni. Il pomeriggio si è quindi concluso con il ritorno alle proprie comunità nella speranza di poter applicare al meglio quanto ascoltato e promesso così come è scritto nel Vangelo. Doveroso è un ringraziamento a don Fulvio Berti, parroco di Garbagna, per la disponibilità e “pazienza”, al gruppo degli Alpini di Garbagna che hanno arricchito l’iniziativa con una grandiosa merenda e a tutti coloro che hanno dato agli animatori la possibilità di prendere parte all’iniziativa. Marzia Calvi e Pietro Zeme

VOGHERA - A cento anni dall’entrata in guerra dell’Italia, anche a Voghera si è voluta cogliere l’occasione per riscoprire un’altra tessera che compone il puzzle della nostra storia. Con il contributo di diversi soggetti, istituzionali e no, si è dato vita a un progetto per andare alla ricerca delle testimonianze di quei difficili anni, che anche i vogheresi hanno vissuto intensamente e lo dimostrano chiaramente i documenti e le fotografie selezionati ed esposti nella mostra allestita nel Castello Visconteo di Voghera dal 6 al 28 Giugno. I vogheresi potranno ritrovare o scoprire una parte delle proprie radici: un

nonno, un bisnonno arruolato, magari decorato, ferito o che purtroppo ha perso tragicamente la vita in guerra... L’auspicio, come ha dichiarato Marina Azzaretti assessore alla Cultura del Comune di Voghera, “è quello di poter in un prossimo futuro riuscire a proseguire nelle ricerche e nella collaborazione come è stato fatto in questa occasione, per dare un seguito a queste storie con l’obiettivo di coinvolgere soprattutto le giovani e ultime generazioni di vogheresi”. La mostra, che è stata inaugurata sabato 6 giugno, sarà visitabile fino a domenica 28 giugno al Castello Visconteo, sa-

bato e domenica dalle ore 16.30 alle ore 19.30. Nel corso del periodo espositivo ci saranno alcuni interessanti eventi. Giovedì 18 giugno, alle ore 21.30, si terrà la proiezione di documentari sulla Grande Guerra a cura del Fotoclub ImmaginIria. Sabato 20 giugno, alle ore 21, si terrà lo spettacolo dal titolo “La grande guerra e i canti di trincea”. Domenica 28 giugno, alle ore 18, gra finale con il concerto di chiusura del coro degli Alpini “Italo Timallo” di Voghera. Durante l’esposizione sarà proiettato il docu-film “Il Piave mormorava” di Tullio Scolè.

TORTONA - E’ stata presentata nel tardo pomeriggio di lunedì 8 giugno, presso la sala Romita del Municipio, “Bimbi estate 2015”, il servizio di scuola dell’infanzia estiva promosso dal Comune di Tortona e rivolto a bambini e bambine dai 3 ai 5 anni. Il servizio sarà erogato presso la sede unificata della scuola dell’infanzia “Mary Poppins” di viale Kennedy dal 1 luglio al 7 agosto prossimo. I partecipanti dovranno assicurare la frequenza per almeno due settimane, anche non consecutive, nei seguenti periodi: 1^ settimana dal 1 luglio al 3 luglio, 2^ settimana dal 6 al 10 luglio, 3^ settimana dal 13 al 17 luglio, 4^ settimana dal 20 al 24 luglio, 5^ settimana dal 27 al 31 luglio, 6^ settimana dal 3

al 7 agosto. Il servizio prevede l’entrata tra le 7.30 e le 9, la prima uscita dalle 14 e la seconda dalle 16.30 mentre l’ultima uscita è prevista alle 17.30 e interesserà solo gli iscritti al post - Bimbi Estate. Gli utenti di “Bimbi estate” potranno usufruire del servizio di trasporto gratuito per raggiungere la scuola dell’Infanzia “Mary Poppins”, facendo apposita richiesta all’atto della domanda di iscrizione al servizio di Infanzia Estiva. Sono previsti punti di salita e discesa presso la scuola primaria “Gianni Rodari” e l’area verde scuola primaria di corso Romita (lato corso Garibaldi). Funzionerà anche un servizio di “Pre Bimbi Estate” dalle 7,30 presso la scuola dell’infanzia “Mary Poppins” per tutti gli iscritti al servizio

e presso la!Casa dei Bambini, con sede presso la scuola primaria “Gianni Rodari” per coloro che utilizzano il servizio di trasporto. Le iscrizioni sono possibili fino al 23 giugno. Informazioni sul servizio e sulle relative tariffe si possono richiedere all’Ufficio Assistenza scolastica del Comune di Tortona (tel. 0131.864.470, fax 0131.864.276, mail: l.lazzari@comune.tortona.al.it da lunedì a venerdì (8.30-12.30) e giovedì pomeriggio (14.30-17.30). Con il servizio “Bimbi estate” il Comune di Tortona intende offrire, come di consueto, un concreto supporto alle famiglie, spesso in difficoltà nella gestione dei figli per la chiusura dei servizi nei mesi estivi.

TERRITORIO

GUAZZORA - L’incontro si è svolto il 5 giugno

Il Vescovo in visita alla parrocchia

GUAZZORA - Il pomeriggio del 5 giugno, la comunità di Guazzora ha vissuto un momento di gioia e di esultanza: per la prima volta dal suo arrivo in Diocesi, il Vescovo Mons. Vittorio Viola ha incontrato i fedeli, in occasione della conclusione dell’anno catechistico. Accolto all’ingresso della chiesa dal Parroco don Costantino Marostegan e dal Diacono Ernesto Stramesi ha ricevuto l’applauso dei numerosi fedeli che hanno solennizzato il momento con il canto francescano “Laudato sii”, eseguito dal coro dei bambini in alternanza con il coro degli adulti. La catechista Adele ha portato il benvenuto della comunità a Padre Vittorio mentre i bambini, che sono stati i protagonisti della celebrazione, hanno animato con i loro canti e con le letture la Messa, accompagnati alla tastiera da Guido Coscia e al violino da Alessandra Molinari. Mons. Viola all’omelia, ha avuto parole profonde e toccanti e, al termine della celebrazione ha ringraziato per l’accoglienza, ha espresso apprezzamento per

la partecipazione dei bambini, dei genitori e della comunità tutta attiva e vitale. Quindi i presenti si sono trasferiti nel cortile giardino della parrocchiale dove i bambini, introdotti dalla lettura della “preghiera semplice di San Francesco” da parte della catechista Maria Rosa, hanno eseguito canti e letto il programma del loro percorso catechistico, ricordando che il 23 maggio si erano accostati alla prima Confessione. Successivamente Amaranta con il suono del violino e Alessandra, Paolo, Andrea e Fabrizio con il flauto hanno dato dimostrazione della loro preparazione musicale. Nel prato della canonica, al canto finale di “Resta qui con noi” i bambini unitamente a Padre Vittorio Viola hanno lanciato nel cielo terso e azzurro i palloncini colorati. L’incontro si è concluso con un momento di convivialità e amicizia del Vescovo con bambini e adulti, ai quali ha espresso la sua spontanea e socievole vicinanza fraterna che è rimasta nel cuore di tutti. Tea Baraldi

“Voghera e dintorni 1915-18, la guerra lontano dal fronte” in foto

Il Comune di Tortona ha presentato il programma di “Bimbi estate 2015”

TORTONA - Presente anche il gruppo tortonese

Il convegno nazionale dell’A.V.O. TORTONA - Una delegazione dell’A.V.O. di Tortona, formata dal presidente Beatrice Cantelli, dai consiglieri Rizzotti e Ramirez e da alcuni volontari, ha partecipato al XX convegno nazionale FederAVO che si è svolto a Montesilvano Marina in Abruzzo. Il convegno, il più importante evento nazionale per l’A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) quest’anno celebrava il 40° compleanno dell’associazione. Il tema “Il capitale umano linfa dell’A.V.O. e patrimonio del Paese” è stato scelto per ragionare insieme a tutti i volontari sulla “mission” dell’associazione nell’attualità e nel prossimo futuro, per meglio com-

prendere e definire il ruolo dei volontari nel terzo millennio; il focus è stato “la reciprocità “nel servizio. In Italia i volontari A.V.O. sono 25.476 e prestano insieme ben 2.937.042 ore di servizio all’anno in ospedali, case di riposo per anziani e altri strutture. s.e.


IL POPOLO Giovedì 11 giugno 2015

Opinioni a confronto Cosa fare se si trovano cuccioli di capriolo e daino

Egr. Direttore, il Servizio Vigilanza Faunistica della Provincia di Alessandria desidera informare i cittadini che nel periodo primaverile ed estivo sarà frequente rinvenire nelle campagne, nei pressi dei boschi e dei luoghi rurali esemplari cuccioli di capriolo e di daino e al riparo tra l’erba. I cuccioli possono sembrare abbandonati in quanto la madre, allo scopo di non attirare possibili predatori, è solita lasciarli in luoghi tranquilli al riparo della vegetazione ed avvicinarsi esclusivamente per l’allattamento. In caso di avvistamento di cuccioli è bene non avvicinarsi e soprattutto non prelevarli dal luogo e portarli a casa. Qualsiasi intervento operato da non professionisti in materia risulta deleterio per gli animali. Una volta sottratto alle cure della madre il cucciolo avrà poche possibilità di vita e comunque non potrà essere reintrodotto in natura, condannato nel migliore dei casi ad una vita innaturale in un recinto. Per qualsiasi informazione in proposito si prega di contattare il Servizio Vigilanza Faunistica della Provincia di Alessandria (tel. 0131.304556 oppure 0131.304771). Provincia di Alessandria - via mail

Boom di occupazione in agricoltura in Lombardia

Egr. Direttore, in Lombardia è boom del lavoro in agricoltura. Come emerge da un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Istat, il primo trimestre 2015 ha fatto registrare un balzo di quasi il 24% degli occupati, passati dai 67 mila del primo trimestre 2014 agli 83 mila del primo trimestre di quest’anno, con un aumento percentuale maggiore fra i dipendenti con un più 31,6% mentre gli indipendenti sono saliti anche loro ma del 22,9%. Le attività agricole possono offrire opportunità di lavoro sia per chi vuole costruirsi un futuro professionale sia per chi cerca un’occupazione temporanea. In Lombardia gli agricoltori sotto i 40 anni titolari di azienda o che collaborano nella gestione delle imprese agricole sono circa 15 mila e operano in tutti i settori: dall’allevamento alla coltivazione di alberi da frutta e ortaggi. Il 15% dei giovani agricoltori possiede una laurea, mentre il 68% ha un diploma superiore. Le nuove generazioni tornano in campagna spinti dalla passione o per mantenere in vita l’azienda di famiglia. Per il futuro sognano materie prime ed energia meno care, una burocrazia che rubi meno tempo al lavoro e con maggiori possibilità di accesso al credito. Oggi le aziende sono in mano a ragazzi sempre più preparati con titoli specifici in agricoltura, ma anche con studi non agricoli che però hanno scelto il “ritorno alla terra”. I settori dove i giovani sono più impegnati sono: l’allevamento, la coltivazione dei cereali, la coltivazione degli ortaggi, la coltivazione degli alberi da frutto. Un mondo che fino a ottobre viene anche raccontato a Expo, anche attraverso le iniziative del Padiglione Coldiretti, sul cardo, all’ingresso sud. Expo è l’occasione per riflettere non solo sul rapporto fra noi e il cibo, ma anche su tutto il mondo della produzione, sulle filiere dal campo alla tavola, su un nuovo modo di intendere lo sviluppo e anche il commercio internazionale e la difesa delle economie locali. Non dimentichiamo che ogni anno oltre 60 miliardi di euro vengono sottratti al settore e al nostro Paese dal finto Made in Italy. Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia

All’Expo si beve il latte della Centrale di Alessandria

Egr. Direttore mi sembra una notizia di cui essere orgogliosi quella che ho letto in questi giorni in internet. Il latte fresco e i prodotti della Centrale del Latte di Alessandria e Asti sono protagonisti all’Esposizione Universale di Milano 2015 attraverso la partecipazione a “Identità Expo”, un grande evento dedicato all’alta cucina e nato dalla collaborazione tra Identità Golose e San Pellegrino. In un apposito spazio su due piani all’interno di Expo, sul decumano tra i padiglioni di Malaysia e Thailandia, sorge la sede del temporary restaurant in cui cuochi stellati provenienti da tutto il mondo si alternano, proponendo le loro creazioni di eccellenza. Per cinque giorni alla settimana, dal mercoledì alla domenica, a pranzo (12.30-15.30) e a cena (19.30-22.30) è tempo di Italian & International Best Chef, con le più importanti firme della cucina italiana e internazionale ad alternarsi ai fornelli.. Grazie a un’importante partnership con Identità Expo, per tutta la durata dell’esposizione universale, la Centrale del Latte di Alessandria e Asti fornisce il latte, la panna e il burro utile agli chef stellati per cucinare i loro piatti. Elena Rossi - via mail La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Bacheca

21

Da leggere

a cura della Redazione

David Maria Turoldo

Pier Giuseppe Accornero

Antonietta Potente

Povero sant’Antonio!

Testimoni di un amore più grande

E’ vita ed è religiosa

EMP

Mille

Paoline

Pp. 52

Pp. 240

Pp. 176

Euro 5,00

Euro 15,00

Euro 13,00

Il libro contiene le meditazioni antoniane di David Maria Turoldo proclamate nel lontano 1965, nella Basilica del Santo, a Padova, in occasione della tradizionale Tredicina, cioè i giorni precedenti la festa del 13 giugno. Una parola, la sua, integra e tagliente: riascoltata ora, a cinquant’anni di distanza, non ha perso forza e verità. Pensieri sempre nuovi capaci di viaggiare nel tempo con estrema vitalità, poesia e audacia. La festa di Sant’Antonio cade proprio dopodomani. Il santo, venerato in tutto il mondo, nacque a Lisbona in Portogallo nel 1195 e fu battezzato con il nome di Ferdinando. Solo nel 1220 diventò Antonio, quando entrò nell’Ordine di san Francesco, e soltanto alla fine della vita, Antonio di Padova. In questa città morì nel 1231, il 13 giugno. David Maria Turoldo è stato un sacerdote friulano dei Servi di Maria. Trascorre i primi anni del suo ministero a Milano, dove fonda, con padre Camillo De Piaz, la “Corsia dei Servi” un centro culturale aperto al rinnovamento sociale e religioso. Partecipa anche alla resistenza antifascista. Per le sue idee ritenute troppo audaci, viene esiliato a Fi-renze e anche fuori d’Italia. Negli anni ’60 ottiene di risiedere nell’Abbazia di Sant’Egidio a Fontanella di Sotto il Monte. Continua da lassù il suo servizio di “voce profetica” per la chiesa e per il mondo, come riconosce il card. Martini, che gli consegna il premio Lazzati nel novembre 1991. Muore a Milano nel 1992.

In occasione dell’ostensione straordinaria della Sindone, nella Cattedrale di Torino, per il bicentenario della nascita di Giovanni Bosco, anche Papa Francesco diventa pellegrino insieme a migliaia di persone. Nel 2013, Papa Francesco disse che quella della Sindone “non è contemplazione di un uomo morto ma di un uomo vivo”. Un “Amore più grande” (Giovanni 15,13), moto dell’ostensione 2015, è quello di Cristo; la Sindone è il segno visibile e tangibile dell’Amore più grande, che ha intessuto la vita e le opere uno dei più nobili figli della terra subalpina, Giovanni Bosco. Dell’Amore più grande vive Jorge Mario Bergoglio, primo pontefice argentino con solide radici in Piemonte. Il libro lega insieme queste tre espressioni dell’Amore più grande: la Sindone, don Bosco, papa Francesco. Ripercorre la storia secolare della Sindone; racconta i momenti più affascinanti e meno conosciuti di Giovanni Bosco che, mettendo al centro i giovani, portò una benefica rivoluzione nella Torino risorgimentale e nell’Italia ottocentesca, un protagonista collocato nella cornice del tempo e della terra in cui e vissuto; narra del papa argentino-piemontese preso “quasi alla fine del mondo”. L’autore Pier Giuseppe Accornero da quasi cinquantanni si occupa di informazione religiosa. Ha collaborato e collabora con quotidiani e agenzie, radio e televisioni, settimanali, periodici e siti e ha all’attivo vari volumi.

Antonietta Potente, una delle più interessanti voci del mondo teologico femminile contemporaneo, offre una rilettura della vita religiosa oggi alla luce della sapienza umana ed evangelica, in un momento storico che chiamiamo di “crisi”. “Non si può scrivere o parlare della vita religiosa, se non ricordandone e ammettendone la sua precarietà. Il libro si rifà innanzitutto alle origini dell’epoca cristiana per ritrovare ispirazione. Vengono analizzate le metamorfosi della vita religiosa insieme a quelle della società, e “riletti” i voti e i lineamenti principali della vita religiosa. Ciò che chiamiamo vita religiosa e la sua storia, letta in modo sapienziale, oggi potrebbe diventare uno stile alternativo per tutti. Ispirare coloro che hanno desiderio di amare in modo autentico e prendersi cura della realtà, senza i pesanti fardelli della falsità, dell’opportunismo e del formalismo. Scrive l’autrice nell’introduzione: “Questo breve testo che avete tra le vostre mani è pensato per chi non conosce a fondo la vita religiosa» per chi la conosce solo per sentito dire o, addirittura, per chi ha una certa diffidenza verso questo tipo di problematica, ma anche per chi, pur conoscendola, la vuole rileggere ancora. [...] Per questo, penso che sia giusto fare una breve archeologia della vita religiosa. In altre parole vorrei sviscerare questo tema per cercare la sua essenzialità e perché ognuno trovare o ritrovare un pre-testo per continuare a vivere”.

SPAZIO DIOCESI “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet. IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, ed anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, reli-

Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona

giosi, associazioni, ecc. Se avete notizie relative alla Parrocchia o qualsiasi cosa da segnalare, potrete farlo inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564.

tutti, gratuitamente, sul web. Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564.

SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. Sarannoa disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesana realizzata da “Il Popolo” e dalla radio Diocesana, sempre fruibili da

SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territoriodel vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


22

CURIOSITA’ - a cura di Daniela Catalano

Si apre la mostra “Valenza e l’arte del gioiello”

IL POPOLO

Bacheca

Giovedì 11 giugno 2015

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

“Sei vie per Santiago”

Si apre domani, 12 giugno, a Valenza, negli spazi di Villa Scalcabarozzi, la mostra “Valenza e l’arte del gioiello. Damiani e la tradizione orafa. Gioielli d’artista” a cura di Vittorio Sgarbi. Una ricca esposizione divisa in tre parti: la storia dell’oreficeria, con la ricostruzione di un laboratorio orafo dei primi del Novecento e alcune delle migliori creazioni degli artigiani valenzani; una selezione degli splendidi gioielli della Maison Dmiani, accompagnati da alcune rare immagini, per raccontare i 90 anni della prestigiosa azienda valenzana; una raccolta di oltre 50 gioielli realizzati da artisti moderni e contemporanei, alcuni mai esposti, selezionati dal critico Vittorio Sgarbi. La mostra, organizzata dal Comune di Valenza in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, rimarrà aperta fino al 2 agosto dal giovedì alla domenica, con i seguenti orari: giovedì e venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 11 alle 19. Un’occasione, per la città, di aprirsi anche ai visitatori della vicina Expo di Milano. La visita alla mostra è una delle tappe del pacchetto, predisposto con il Comune di Alessandria e l’Agenzia STAT Viaggi di Casale Monferrato, che prevede il trasporto dei turisti da Milano a Valenza e ad Alessandria (e ritorno): sono previsti l’ingresso al Museo del Cappello Borsa-lino di Alessandria, la visita alla scuola orafa del For.Al (dove sarà possibile vedere

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

le diverse fasi della costruzione di un gioiello) e, appunto, quella alla mostra valenzana. “Valenza e l’arte del gioiello” segue il successo di pubblico e critica ottenuto dalle mostre “Tesori d’arte a Valenza” (dicembre 2013) e “Preziosa Opera: capolavori d’arte e tradizione orafa a Valenza” (dicembre 2014), che hanno confermato la capacità attrattiva della città nei confronti di un pubblico curioso e attento alle proposte d’arte. Sarà quindi di sicuro interesse, non solo per i numerosi visitatori di Expo 2015, questa nuova esposizione dedicata all’arte orafa valenzana, ai 90 anni della Damiani (la sua ditta più conosciuta nel mondo) e ai gioielli d’artista scelti da Vittorio Sgarbi. L’ingresso con biglietto intero costa 7 euro, ridotto (under 18, over 70, visitatori Expo) 5 euro. Per informazioni si può visitare il sito (www.museodelgioiellovalenza.it). La mostra è suddivisa su più piani. Il seminterrato è in parte destinato alla storia dell’Oreficeria valenzana e in questo spazio sarà ricostruito un laboratorio di oreficeria di inizio novecento con tutte le attrezzature e le apparecchiature che ne facevano parte. Il piano nobile della Villa sarà dedicato alla storia della Maison Damiani con una selezione di prestigiosi oggetti e rare immagini raccolti in occasione della mostra “90 years of excellence and passion”. Il primo piano sarà dedicato ai gioielli creati da artisti moderni e contemporanei. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” oppure Banca BRE - IBAN IT56M0690648677000000077429 Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi. Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione. FIPEG

Associato FISC

USPI

Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.

La scorsa settimana è uscito il film autobiografico e itinerante “Sei vie per Santiago” che segue da vicino un gruppo di pellegrini che affrontano il viaggio verso Santiago, ognuno con proprie motivazioni e aspettative. Sei persone a confronto, con vite e storie diverse. Misa è una giovane sportiva danese, viaggia da sola per poter essere più in sintonia con se stessa ma l’incontro con un ragazzo di dieci anni più giovane cambia radicalmente la sua prospettiva. Sam è brasiliana, ha 30 anni e soffre di depressione. E’ alla disperata ricerca di quella forza interiore necessaria a trasformare la sua vita. Tatiana è una madre single francese di 26 anni che affronta il Cammino per devozione a Dio. La accompagnano Alexis, suo fratello ateo e il figlio di tre anni. Il suo tentativo di trovare un

rapporto più alto con Dio è messo a dura prova dai continui litigi con il fratello. Tomas, 30 anni, affascinante ed atletico è abituato a ottenere ciò che vuole. Deve imparare la perseveranza specialmente quando il dolore aumenta ad ogni

singolo passo. Annie da Los Angeles è mossa da ragioni spirituali. Jack e Wayne sono due canadesi. Wayne, 65 anni, cammina per onorare la memoria della propria moglie e Jack, 73, è il sacerdote che ha celebrato il funerale della

moglie di Wayne. Tutti affrontano il cammino dotati solo di uno zaino, un paio di stivali e, soprattutto, una mente libera e aperta. Non è un’impresa semplice, eppure sono secoli che uomini di ogni dove lo percorrono. Molti partono con una domanda nel cuore, immersi nella natura e segnati dalla fatica, ma anche dall’emozione. Dal film emerge bene un piccolo paradosso: quello che s’intraprende, anche se non sempre, come un viaggio individuale alla ricerca di sé, della risposta che probabilmente abbiamo già dentro ma dietro una nebbia troppo fitta per riconoscerla, si trasforma quasi sempre in un’esperienza di condivisione e di collettività. Il cammino, sembra dire il film, in un modo, o nell’altro, ti sorprende.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Il 18 maggio scorso Ernesto Sala di Pareto, frazione di Fabbrica Curone, ha festeggiato i suoi 100 anni con la famiglia e gli amici presso il ristorante Belvedere di Gremiasco. Agli auguri si è poi unito don Mario Varni che ha celebrato la S. Messa nella chiesa parrocchiale di Fabbrica Curone. Vicino al festeggiato la figlia Renata e il sindaco di Fabbrica Curone Fabio Sala. La foto ci è stata inviata dalla nipote Manuela Bonadeo, collaboratrice del nostro settimanale.

La Ricetta

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

Risotto ai peperoni di Voghera

Ingredienti per 4 persone

300 g di riso 2 peperoni di Voghera 1/2 cipolla dorata di Voghera vino bianco secco 100 g di Parmigiano grattugiato olio d’oliva brodo di carne 50 gr di burro In un tegame dai bordi alti fate rosolare la cipolla tritata in un po’ d’olio e aggiungete i peperoni puliti e tagliati a pezzetti. Lasciate insaporire circa 10 minuti mescolando ogni tanto. Versate il riso, fatelo tostare pochi minuti, quindi versate un bicchiere di vino bianco e lasciatelo evaporare. Aggiungete poco alla volta il brodo per cuocere il riso.

A cottura ultimata aggiungete il burro e il Parmigiano grattugiato per mantecare, mescolate bene e servite il Risót cuj pùvrón d’Vughérà. L’enologo consiglia... Oltrepò Pavese Pinot Grigio “Lunàrio” Piatto antico e sempre nuovo, in abbinamento un appagante Pinot Grigio dal colore paglierino solcato da lance ambrate. Coinvolgente l’elegante continuità olfattiva di pesche e fiori gialli; equilibrato, carezzevole e profondo in bocca. TRAVAGLINO Loc. Travaglino, 6/A Calvignano Tel. 0383.872222 info@travaglino.it


IL POPOLO Giovedì 11 giugno 2015

SPORT E TEMPO LIBERO

BRONI Grande successo sabato scorso per la seconda edizione della festa

Gli sportivi hanno “invaso” la città

BRONI - Neppure la colonnina di mercurio attestata sui 38 gradi ha fermato gli appassionati di sport, che nello scorso fine settimana hanno affollato il centro cittadino per la terza edizione della Festa dello sport, manifestazione promossa dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’associazione Vivoltrepò. Dopo gli incontri di pugilato del venerdì sera, che hanno visto il debutto vincente tra i professionisti di Andrea Chimichella della Bsa Pavia, il momento centrale della manifestazione si è avuto nella giornata di sabato, quando piazza Vittorio Veneto si è trasformata in una palestra a cielo aperto. Novità di quest’anno è stata la partecipazione degli alunni della scuole medie della città: i 250 studenti si sono dati battaglia nelle quattro batterie della corsa campestre, su un percorso ricavato nel centro città, con partenza e arrivo nel viale della Repubblica, e passaggi in via Togni e nei giardini di villa Nuova Italia. Durante la mattinata, un minibus ha accompagnato i ragazzi che lo desideravano in località Pirocco, dove il Gruppo aeromodellistico sportivo sperimentale (Gass) ha proposto le evoluzioni dei mini aerei a motore. Piazza Vittorio Veneto, per l’occasione, era suddivisa in due parti. Da un lato gli stand “istituzionali” delle società sportive, dove si poteva ritirare materiale informativo sulle varie discipline proposte. L’altra parte della piazza è stata trasformata in una palestra all’aperto, con l’allestimento di campi da tennis, basket, pallavolo, calcio, dove i ragazzi si sono scatenati sotto il sole ro-

vente. Sul palco spazio alle esibizioni di arti marziali e di danza ritmico – sportiva, con la particolare disciplina del kangoo jump, scarpe su molle che riproducono il salto del canguro. Momento centrale del pomeriggio, la premiazione della Pf Broni 93, Pedale Bronese e Running Oltrepo, tre società sportive che si sono particolarmente distinte durante la scorsa stagione sportiva, per i risultati ottenuti sul campo o nella diffusione dello sport tra la popolazione; la festa si è conclusa verso le 19.30. Queste le associazioni sportive partecipanti: Asd Broni Calcio, Polisportiva Gymnasium (pallavolo), Gruppo Podistico, Bushido Judo Broni, Cannisti Bronesi ’87, Oltredanza, Eurobasket, Gruppo Aeromodellistico Sportivo Sperimentale (Gass), H-demia, Pallacanestro femminile Broni 93, Aquaplanet (con la disciplina del ving tsun, un’arte marziale), Tennis club Le colline, Pedale Bronese, Omnia Basket e Fly Angling Club Broni-Stradella (pesca a mosca). Questi i ragazzi delle scuole medie premiati durante la mattinata Torneo di badminton: Iacopo Confortini (2ª C), campione d’istituto, Arianna Mazzocchi (3ª C). Campione d’istituto torneo pallavolo: classe terza C. Nuoto (le gare si sono svolte alla piscina comunale di Broni, nell’ambito del progetto di Acquaticità tra scuola e piscina). 50 dorso uomini: Marco Schintu (3 C) 47”43; Denis Lushaj (2 D) 1’14”; Elvis Lushaj (2 D) 1’21”18. 50 stile libero uomini: Stefano Ventura (3 B)

31”53, Filippo Canzian (3 A) 33”57, Luca Distasi (3 A) 39”36. 25 metri farfalla donne: Gaia Achille (2 B) 20”32, Morena Barzu (2 C) 28”62, Aurora Bonfiglio (1 C) 29”82. 50 metri stile libero donne: Vanessa Ciccone (3 C) 38”49, Gaia Achille (1 C) 38”87, Alessia Corleto (3 B) 39”72. 50 metri dorso donne: Francesca Vercesi (3 A) 47”82, Linda Rivara (3 A) 50”57, Andrea Uccheddu (1 A) 58”76. 50 metri rana donne: Chiara Bertaggia (3 C) 53”66, Alessia Corleto (3 B) 54”84, Vanessa Ciccone (3 C) 56”41. Corri Broni. Categoria ragazze (classi prime): 1. Lanati, 2. Accurso, 3. Muccelli, 4. Maggi, 5. Giorgi, 6. Trespidi. Categoria ragazzi (classi prime): 1. Carrà, 2. Ferrante, 3. Emanuelli, 4. Nsingi, 5. Ricotti. Categoria cadette (classi seconde e terze): 1. Francesca Chiesa, 2. Melissa Vercesi, 3. Chiara Vaga, 4. Ciccone, 5. Bordig. Categoria cadetti: 1. Santo Calì, 2. Raphael Manfredini, 3. Luca Bassani, 4. Suti, 5. Meraldi. Le società premiate (nella foto la premiazione) L’assessore allo sport Antonio Riviezzi ha premiato tre società che si sono distinte durante l’anno sportivo: la Pallacanestro femminile Broni 93, il Pedale Bronese e il Running Oltrepo. La Pf Broni è la punta di diamante della città: da diversi anni è ai vertici della palla a spicchi, partecipa al campionato di serie A2 ed è una delle massime espressioni provinciali negli sport di squadra femminili. Il Pedale Bronese nasce il 25 febbraio 1977 da un gruppo di appassionati ciclo - amatori della zona. Svolge attività a livello amatoriale e arrivò a contare fino a sessanta iscritti della zona Broni - Stradella, adesso sono una ventina, ma continuano con passione a diffondere il ciclismo. Il Running Oltrepò è nata nel novembre 2007. Scopo dell’associazione è la pratica e lo sviluppo di attività di atletica, sia su strada che sulla pista, sul territorio del Pavese. Formata inizialmente da meno di venti amici, è arrivata a una ottantina in poco tempo. E’ composta da appassionati delle province di Pavia, Milano e Alessandria. Franco Scabrosetti

SERIE D - L’ex capitano Balestra sarà il suo vice nella prossima stagione

Alexandro Dossena è il nuovo tecnico dell’OltrepoVoghera

VOGHERA - Alexandro Dossena, 39 anni, è il nuovo tecnico dell’OltrepoVoghera: lo ha annunciato ufficialmente la società rossonera. Mentre l’ex capitano Andrea Balestra, appese le scarpe al chiodo, diventa il vice. Dopo l’addio a tre giornate dal termine della scorsa stagione, conclusasi il 10 maggio scorso, di mister Fabio Visca e la “non conferma” del tecnico della Juniores Nazionale Claudio Lombardo, subentrato alla guida della prima squadra per gli ultimi tre turni di stagione, l’OltrepoVoghera ha deciso per Dossena. Originario di Binasco, dove abita, è un allenatore conosciuto a livello anche provinciale, per aver svolto attività nel settore giovanile del Pavia (Berretti e Giovanissimi) oltre che nel milanese alla Barona (Giovanissimi), è stato poi allenatore in seconda in diverse squadre e primo allenatore al Valle d’Aosta e al RapalloBogliasco in serie D. Per lui, la scorsa annata, un’esperienza terminata però a novembre, alla guida del RapalloBogliasco, proprio nel girone A di

serie D, dove ha militato l’OltrepoVoghera. Dossena ha affrontato i rossoneri in campionato nella gara di andata disputata al Parisi il 22 ottobre 2014 e che ha visto il successo per 2-1 degli oltrepadani. In queste settimane, ha avuto anche contatti con altri club di serie D (Borgosesia, Sporting Bellinzago e Inveruno) ma alla fine ha accettato la proposta dell’OltrepoVoghera, dopo aver incontrato i dirigenti, il direttore generale

Bonfoco, il direttore sportivo Bianchi e in particolare il vice presidente Gaffeo e il presidente Abeli. La società rossonera ha poi deciso, in accordo con l’ormai ex difensore Andrea Balestra di inquadrarlo nei quadri tecnici. Balestra avrà il ruolo di vice allenatore e sarà sempre il punto di riferimento nello spogliatoio. Con Dossena e Balestra, lavorerà il preparatore atletico Valerio Cirelli che per il terzo anno consecutivo si occuperà della parte atletica della squadra, collaborando con i due allenatori e svolgendo quel prezioso ruolo che in queste annate ha sempre esaltato le doti fisiche della squadra. L’OltrepoVoghera svolgerà la preparazione estiva allo stadio comunale “Gaetano Scirea” di Stradella attorno al 20 luglio (data esatta ancora da stabilire), mentre i match ufficiali (Coppa Italia e campionato) si giocheranno come sempre allo stadio “Giovanni Parisi” di Voghera.

23 TORTONA - La prima edizione dal 12 al 14 giugno

Il debutto di “Sport è vita”

TORTONA - L’ammini- Castello e le piazze cittadistrazione comunale di Tor- ne. Inoltre la Festa dello tona organizza la prima Sport sarà allietata da tre edizione della festa dello serate organizzate dal Cosport, che si terrà dal 12 al mune di Tortona che pre14 giugno grazie all’ade- vedono venerdì 12 giugno, sione di importanti sponso- al Civico, alle 21 lo spettacolo teatrale “Campionisrizzazioni. Con questa manifestazione sime” (nella foto i protasi intende riconoscere allo gonisti) dedicato alle donsport il giusto riconosci- ne nello sport, scritto da mento per il ruolo di rile- Giampaolo Ormezzano; vanza sociale che riveste sabato 13 giugno alle ore nel promuovere l’aggrega- 21, la serata musicale con zione sociale ed il benesse- il gruppo Special Guest re psicofisico dei propri Live Band e domenica 14 cittadini, con particolare ri- giugno, sempre alle ore 21, ferimento alle fasce giova- la premiazione di tutte le nili di popolazione che ne associazioni sportive partebeneficiano anche dal pun- cipanti alla presenza di to di vista della funzione Andrea Cas-sarà, medaglia educativa che la pratica d’oro nella scherma. Al sportiva assicura. L’evento termine ci sarà il concerto denominato “Sport è vita”, di Deejay’s in Tour”. che l’amministrazione co- “Con questa prima ediziomunale ha promosso in ne della Festa dello Sport – collaborazione con la gran ha dichiarato l’Assessore parte delle locali associa- Colacino – l’amministrazioni e società sportive, zione comunale di Tortona nonché del Consiglio Co- ha voluto sottolineare l’immunale Ragazzi di Torto- portanza dello sport e della na, vuole celebrare lo sport disciplina per la crescita come pratica di vita sana e sana dei giovani. Inoltre questa festa vuole essere di benessere sociale. Il programma dell’evento è anche l’occasione per onoricco di molteplici attività rare, con una targa celebrasportive che si svolgeranno tiva, i successi conseguiti presso gli impianti sportivi da due atleti Tortonesi nelcomunali e, per quanto la loro carriera sportiva, mi possibile, in luoghi all’a- riferisco a Calia Nicola e perto, come il Parco del Scuro Vincenzo”. MONLEALE - Le atlete ai campionati di pattinaggio

Bassini e Debandi sul podio

NOVI LIGURE - Lo scorso 31 maggio nella struttura del Pattinodromo comunale di Novi si è tenuta la gara di Campionato Regionale UISP Pattinaggio Artistico 2015, nella quale le atlete del Monleale Sportleale Irene Bassini e Eleonora Debandi si sono qualificate ai Campionati nazionali di Categoria che si terranno a

Scanno, in provincia di L’Aquila, dal 30 giugno all’11 luglio prossimi.

ARQUATA - La vittoria di Dino Bellucci e Luca Sestito

L’Usam è campione di karate

ARQUATA SCRIVIA - Due atleti arquatesi dell’USAM Karate, Dino Bellucci e Luca Sestito, si sono recentemente aggiudicati i campionati italiani di Savate Assalto e la cintura WFC di Kick Boxing Light. I due risultati positivi ottenuti dall’intramontabile campione arquatese lo vanno sempre più ad inserire a pieno titolo tra i migliori combattenti della zona. Dino Bellucci oltre ed essere un eccezionale atleta è anche Coach di Luca Sestito. Lo staff USAM Karate ha colto l’occasione per ringraziare il supporting team che ha coadiuvato la preparazione ai match dei campioni: Mauro Boido (Savate Val Borbera), Claudio Filippone (K1 Isola del Cantone) e Andrea Arecco (Fit Gimn Novi Ligure).


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.