ANNO XXXI - N° 16 - 16/30 SETTEMBRE 2016
Cronaca di Pomezia
28 maggio 2002 - Summit Nato-Russia all’aeroporto di Pratica di Mare
31 marzo 2005 - Inaugurato il Museo Lavinium
no e il secondo è che agli occhi della città Capriotti e i candidati delle sue liste erano quasi tutti volti nuovi che si cimentavano per la prima volta in una competizione elettorale. In quella tornata elettorale vengono eletti i seguenti consiglieri di maggioranza: Flavio Leonori, Claudio Armenia del Patto Segni; Luigi Celori, Omero Schiumarini, Pietro Bisesti, Rodolfo Serafini Vincenzo Spadaro, Simone Fazio, Antonio Garritani, Enrico Cimadon di An; Antonio Maniscalco di Città Nuova; Gianni Valentini, Pietro Toce di Terza Via; Francesco Lamanna, Vincen-
zo Mauro, Luigi Martucci Pietro Angellotto di Rinnovamento Italiano; Cesare Cecchini di Pomezia che Vogliamo. Per l’opposizione vengono eletti: Corrado Ceglie di Sinistra Democratica; Luca Santini di Rif. Comunista; Fiorenzo D’Alessandri e Renzo Antonini del Pds; Roberto Mambelli dei Socialisti; Ezio Penna, Saverio Lori del Ccd; Walter Fedele del Cdu; Paolo Ruffini del Ppi; Massimo Ciccolini, Massimiliano Cruciani, Giangranco Carletti di F.I.. Per sottolineare una forte discontinuità con il passato Capriotti nominò tutti assessori tecnici non
di Pomezia con un curriculum professionale di tutto rispetto: Anna Maria Pitzolu, Leonardo Mascolo, Antonello Carotenuto, Maurizio Pica, Stefano Nannerini, Lanfranco Patrucco. L’esperienza di Capriotti Sindaco dura poco infatti l’8 agosto del 1998 si dimisero 16 consiglieri comunali. Il 9 agosto 1998 arriva il commissario prefettizio dottor Manlio Francica che resta in carica fino alle elezioni del 29 ottobre 1998. Si vota il 29 novembre del 1998 e diventa sindaco l’avvocato Maurizio Aureli, libero professionista. In quella occasione si candidano a
Luigi Celori in occasione dei 30 anni del Pontino Nuovo ci ha inviato il seguente messaggio di auguri: “Per una città giovane di forte immigrazione che fa ancora fatica a trovare coesione e senso di appartenenza il Pontino Nuovo da 30 anni svolge una puntuale azione di informazione su tutto ciò che avviene sul territorio dando voce a chiunque abbia qualcosa da dire. Molti ricordi personali mi legano a questo giornale ed alla sua redazione, composta da persone sempre disponibili. Ricordo i primi anni che festeggiavamo tutti insieme gli anniversari del giornale ed era un periodo in cui la città cresceva ed il suo litorale era ancora un importante punto di riferimento balneare. Anche dopo che sono entrato in politica, sia come consigliere comunale, poi regionale ed ora comunale, ho sempre considerato il Pontino un punto di riferimento per esporre le mie idee ed i miei progetti. Festeggiamo questo anniversario del Pontino in un momento di grave crisi economica del nostro territorio. Auguro al giornale che possa continuare per tanti anni ancora ad aiutare la città a crescere e dare una speranza ai nostri giovani”. A.S.
IL PONTINO NUOVO Pag.
Sindaco Gaetano Ferro (Amici per la Città, Forza Italia, Fiamma Tricolore, Alleanza Nazionale, Cristiano Democratici); Flavio Leonori (Unione Democratica per Pomezia, Alleanza per Pomezia); Claudio Caponetti (DC); Maurizio Aureli (Ppi, Sdi, Lista Dini, Pc, Unione dei Democratici, Verdi Sinistra Democratica, Democratici di Sinistra). Maurizio Aureli sbaraglia tutti al primo turno ottenendo la maggioranza del 52,7% e 14.337 voti, seguono Gaetano Ferro 8.975, Flavio Leonori 2.170 e Claudio Caponetti 1.765. Entrano in consiglio comunale per la maggioranza: Antonini Renzo, Calzetta Ubaldo, D’Alessandri Fiorenzo, De Lorenzi Fabrizio, Iacuaniello Caterina, Nobili Italo, Toce Pietro dei Ds; Boscherini Armando, Busti Sergio, Di Giulio Enio, Mambelli Roberto dello Sdi; Frisicaro Rosario, Manzi Roberto, Ruffini Paolo, Valentini Paolo del Ppi; Mauro Vincenzo di Rinnovamento Italiano; Capelli Loredana dei Verdi – Sinistra Democratica; Santini Muratori di Rif. Comunista. I consiglieri dell’opposizione sono: Celori Luigi, Chiarello Francesco, Del Fiume Alberto di An; Ciccolini Massimo, Ferro Gaetano, Lamanna Francesco, Schiumarini Omero di Fi; Carletti Gianfranco, Penna Gaetano del Centro Cristiano Democratico; Leonori Flavio di Unione Democratica per Pomezia; Caponetti Claudio di Dc; Nardi Amedeo di Fiamma Tricolore. Aureli nomina poi i suoi assessori che sono: Antonio Di Carlo, Stefano Marchetti, Maurizio Sbaraglia, Corrado Ceglie, Michele Conte, Egidio Furgani. L’amministrazione parte bene con tante iniziative amministrative positive poi vota l’arrivo dell’Aser e da li incomincia una parabola discendente che sfocerà nelle dimissioni di Aureli l’8 maggio del 2001 coinvolto nella famosa tangentopoli pometina che porterà arresti e azioni giudiziarie lo stesso Sindaco, la sua maggioranza e pezzi dell’opposizione. Arriva il commissario prefettizio dottor Antonio D’Acunto in carica per un lungo periodo, dal 9 maggio 2001 al 29 maggio 2002. Si torna alle urne il 29 maggio 2002 e diventa sindaco l’ingegnere Stefano Zappalà parlamentare europeo e libero professionista. In questa elezione con la ferita ancora aperta delle inchieste giudiziarie sull’amministrazione Aureli. I partiti romani di Fi e dei Ds decidono di dare un taglio netto con le vicende passate candidando a Sindaco due personalità esterne di profilo: Stefano Zappala europarlamentare che guida una coalizione di centro-destra formata da (Fi, An, Udc, Fiamma Tricolore, Nuovo Psi, Pri) e Angelo Guglielmi ex direttore di Rai Tre che guida una coalizione di centro-sinistra formata da (Ds, Margherita, Rif. Comunista, Sdi-Udeur, PciVerdi,). Altri candidati a Sindaco sono Elvezio Belardi (Citta Nostra); Marco Baroni (Rinnoviamo Pomezia), Alessandro Giacomelli (Punto a Capo). Vince nettamente al primo turno Stefano Zappala con 14.553 voti ed una percentuale del 53,33%, su Angelo Guglielmi con 9.217, Elvezio Belardi 2.628, Marco Baroni 485 voti, Alessandro Giacomelli 408 voti. Entrano in consiglio comunale per la maggioranza: Antonio Maniscalco, Giorgio Puggioni, Romano Errico, Francesco Spano, Giovanni Piro, Riccardo Albanesi di An; Massimiliano Cruciani, Sandro Paloni, Dominique Polzella, Maria Rotonda Russo, Walter Valentini, Sergio Busti di Fi; Giovanni Mugnaini, Angelo D’Avino, Walter Fedele, Alberto Montesi (Udc); Amedeo Nardi
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(Fiamma Tricolore) Gianpiero Savastano (Nuovo Psi). Per l’opposizione: Angelo Guglielmi (Ulivo), Giancarlo Gatti, Maurizio Battistelli, Marco Mesturini, Antonio Flore (Ds); Angelo Capriotti, Enrico De Fusco, Attilio Bello (Margherita); Maurizio Sbaraglia (Rif. Com); Riziero Bravaccini (Sdi.Udeur); Elvezio Belardi (Città Nostra). Subito dopo Guglielmi si dimette ed al suo posto entra Antonio Floris (Ds). Zappalà nomina i seguenti assessori tecnici: Giampiero Macale, Donato D’Angelo, Alfredo Manauzzi, Vincenzo Cassoni, Giovanni Tasciotti, Alessandro Novaga, Roberto Migliori, Vittorio Lepori. Il sindaco Zappalà si dimette il 30 agosto del 2005 seguite nello stesso giorno, dopo circa un’ora, da sedici consiglieri comunali, tutti e dieci quelli dell’opposizione e ben sei della maggioranza e cosi termina anzitempo anche questa legislatura. Arriva ancora una volta un commissario prefettizio ed è questa volta il dottor Francesco Avellone che guida la città per un lungo periodo, dal 5 settembre 2005 al 12 giugno 2006. Si vota il 28 e 29 maggio del 2006 e al ballottaggio l’11 e il 12 giugno e diventa sindaco Enrico De Fusco impiegato in una azienda farmaceutica. In questa tornata elettorale si candidano a Sindaco per il centro destra: Massimiliano Cruciani (Fi, An, Udc, Mov. Cuore Tricolore, Destra Tricolore); per il centro sinistra: Enrico De Fusco (La Margherita, Verdi per la Pace, Idv, Nuovo Psi, Ds, Comunisti Italiani, Rif. Com). Tre candidati a Sindaco di liste civiche: Alessandro Tucci (Pomezia Unita); Elvezio Belardi (Città Nostra); Giuseppe Piersanti (Socialdemocrazia). Vanno al ballottaggio Massimiliano Cruciani con 13.642 voti e Enrico De Fusco con 12.221, seguono Alessandro Tucci 2.183 voti, Elvezio Belardi 1.311 voti, Giuseppe Piersanti 902 voti. Al ballottaggio dell’11 e 12 giugno Enrico De Fusco ribalta il risultato del primo turno con 12.444 voti mentre Cruciani si ferma a 10.844 voti. Questo ribaltamento è dovuto al fatto che De Fusco riesce ad aumentare seppure di poco i voti del primo turno grazie anche all’appoggio della lista civica Pomezia Unita e non solo, mentre Cruciani viene tradito dall’elettorato del centro-destra che non ritorna al voto, prendendo cosi molti meno consensi del primo turno. Ecco i consiglieri comunali di maggioranza: Angelo Capriotti, Corrado Capodimonti, Attilio Bello, Marcello Franceschetti, Leonardo Mecca (Margherita); Marco Mesturini, Maurizio Battistelli, Andrea Anzellotti, Antonio Flore, Giancarlo Gatti, Claudio Libertino (Ds); Gianni Mugnaini, Luigi Lupo, Fabrizio De Lorenziv(Idv); Pietro Salfi, Riziero Bravaccini; Giampiero Savastano (Nuovo Psi); Francesco Baoger (Rif. Com.). I consiglieri dell’opposizione: Massimiliano Cruciani, Paolo Ruffini, Omero schiumarini, Walter Valentini di Fi; Giorgio Puggioni, Romano Errico, Antonio Maniscalco, Luigi Celori di An; Maria Rotonda Russo, Alberto Gazzè, Angelo D’Avino dell’Udc; Alessandro Tucci di Pomezia Unita. De Fusco nomina i seguenti assessori: Alba Rosa, Fabio Mirimich, Gaetano Penna, Edgardo Cenacchi, Anna Mirarchi, Eugenio De Cristofaro, Stefano Garzoli, Nicolò Barone. L’amministrazione De Fusco arriva a fine mandato. Si vota il 15 ed il 16 maggio del 2011 e al ballottaggio del 29 e 30 maggio 2011 e ridiventa sindaco Enrico De Fusco. In questa tornate elettorale si candidano a Sinda-