il ponte 1975 n. 06 settembre

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RIUSCIRANNO l NOSTRI EROI A RITROVARE GLI AMICI ? SCOMPARSI NELLA FORESTA •


dal comune

Il PONTE Period co del Codroi~

Mensile - Anno Il - N. 6 Settembre 1975 Spediz. in obb. postale - Gr. 111 PubbllcitA Inferiore al 70%

Dlreuore responsabile Flavio Vldoni

Direzione Redazione Amministrazione - Pubblici!~ 33033 CODROIPO Via dello Stel la 8 - tel. 91423

Editr.: Soc. coop. editoria le c Il Ponte " a r .l. C/ c Postale n. 24 / 6420

Autorizz. del Trib. di Udine n. 336 del 3-6-1974

Tipografia G. Sertor s.a ..s. Via Nuova d i Corva - Pordenone

c Il Ponte .,. esce In 4.000 copie ogni mese ed ~ inviato gl'l!ltuitamente 11 tutte le famiglie del Comune di Codroipo.

La collaborazione è aperta a tutti. c Il Ponte » si riserva in ogni caso Il diritto d i rifiutare qualsiasi scritto o Inserzione.

Copertino dì Pierino Gorl

ZOPPI MOBILI - CONFEZIONI ARREDAMENTI

NUOVI ARRIVI AUTUNNALI

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Codroipo

Lunedl 18 agosto il n~o~letto Consiglio comunale ha confermato il prof. Luigino T~mpo, demoCTistiano, nella carica di Sindaco c ha consentito la formazione di una Giunta Dc-PsdiPri com posta dal dott. Lorenzo Savonilto ~ dal dott. Annibale Schin~lla (Dc), dal dott. Mario Ganzitli (Psdt} e da Erasmo Moroso (Pri) in qualità di ass~ssori ~ffettivi e da Renzo Calligaris (Dc) c lAuro Turcati (Psdt} in qualità di assmori supplenti. Il dibattito sul docum~llto programmatico predisposto dalfa n~o-costituita maggioranza ? stato ap~rto dal capo gruppo comuni.<ta Giusepp~ De Paulis, il quale h,z dato un giudizio negativo mlla maggioranza perchè, ucondo la sua tesi, "allargando a socialiJti e comunisti le intese programmatiche non sarebbe venuta meno l'opposizione, si sarebbero abbattuti schierammtr preconcetti sarebbero ca-dut~ pregiudizio/i, non certo il confronto". Qui11di il dott. Egidio D~ Mezzo, nuovo capo gruppo demoCTistiano: "Nonostant~ l~ risultarrze elettorali del 15 giugno, eh~ l'hanno vista p~rden­ te anche a Codroipo, la Dc ha detto - rimane pur sempre il partito di maggioranza relativa, cui spetta il compito di costituire una amministrazione sta-bile ed efficiente". Illustrati i mo&ivi del mar1cato accordo con il Psi e del conseguente accordo tripartito, De Mezzo ha sostenuto che la Dc dovrà essere giudicata sul contenuto del programma e sulla serietà con cui lo realzzz~rà. "lA Dc- ha proseguito - non può rinunciare alla propria identità, né accettare il compromesso storico, mentre coglierà i suggerimenti delle opposizioni e accoglierà il Psi t1ella maggioranza se cadranno le pregiudizio/i della loro apertura ai comunisti". Dopo aver dato lettura del docume11to programmatico della maggiOranza, De M~zzo ha concluso chiedendo che la coalizione sia giudicata "non in base alle etichette che potranno esserle appiccicate, ma in base a

~ La nuova Giunta municipale. Da sinistra, gli assessori Calllgarls, Ganzlnl,

Turcatl, Il sindaco Tempo, Moroso, Savonltto e Schinella.

quanto saprà fare". Questo, prendendo aTto della dtchiarazione jiMle del capogruppo comunista ctrca l'opposizione " non preconcetta" d;' quel partito. Per i'/ Msi-Dn ha preso la parola il consigliere Giatipaolo Massimo, il quale si ~ dichiarato "disponibile per collaborare in modo aperto e chiaro sui problemi che la Giunta vorrà proporre".

Il repubblicano Erasmo Moroso, dopo essersi rammaricato per l'abbandono, da parte del Psi, della vecchia linea che vide il successo della precedente amministrazione, ha dichiarato che l'ass~nso del suo partito alfa nuova coalizione ? frutto di "realùtico senso dd dovere, contribut'ndo esso oltre che alla formazione di una maggioranza numerica, alla realizzazione di un programma valido e avanzato" e ha aggiunto che "la preferem:a non ? andata alle formule, ma ai contenuti". Anche Moroso ha auspicato un rip~n­ samento dei socialisti e il loro ritomo nella maggioranza. Il dott. Mario Ganzirli, socialdemocraticq, ha poi afferma-

(Mìchelotro)

to che l'ingresso del Psdi nella

maggioranza tripartita ~ stato deciso soltanto dopo aver esperito ogni possibilità di collaborazione anche con il Psi, la cui richiesta di apertura ai comunisti non era conform~ alle linee programmatiche del suo partito. "Il Psdi - ha pros~guito -ha preso tale decisione per non provocare una situazione di vuoto politico, deteriore per l'interesse della comunità locale".

E' quindi intervenuto il socialista Sergio Paron. "Se già nel 1970 chiari motivi politici portarono il mio partito a rifiutare la collaborazione con il Psdi, al superamento quindi del centt·osinistra organico, dopo il voto del 15 giugno la situaziont: - ha detto - non avrebbe dovuto che t:volversi inserendo il Pci, pur nell'autonomia di ciascun gruppo, nella responsabilità dir~a o indiretta dell'ammitiistrazione, in considerazione del grave momento economico che stiamo vivendo". Paron ha negato l'esistenza di ogni frontismo, "esperienza - ha detto - lontl!na, inattuale e oggi controproducente".

COSI ' LE CARICHE prof. luigino Tempo - sindaco: ~niziative culturali, gestione urba.nistia., personale, orgaruzzazione ser.•izi; Erasmo Moroso - assessore delegato: servizi socio-assistenziali (emigrazione), vigilanza urbana e annonaria; dott. Lorenzo Savonitto: bilancio e lavori pubblici; dott. Mario Ganxini: agricoltura e commercio; dott. Annibale Schinella: igiene e sanità, lavoro; Renzo Calligaris: pubblica istruzione, attività sportive c ricr~arivc, problemi <lcUa giovontìi; Lauro Turcati : industria e artigianato. Il sindaco Tempo e gli assessori Moroso e Ga.n.zini cureranno in triarchia le attività comprensoriali, la partecipazione democratica, la programmazione, i problemi deU'cconomia e dci lavoro.


Sembrava il gioco della cmorra• . l.nvece, a leggere i comunicati pubblicati daHa stampa locale, erano le proposte che i partiti facevano in merito alla politica della composizione Giunta comunale coclroipese. Quattro (partiti), proponevano gli uni. Cinque, riprendevano gli altri. Chi ripiegava sul tre, si sentiva ribattere: quattro. Ma le mani, ad agitarsi, erano solo e sempre due. Perchè, in fondo, semplificando al massimo problema, due sono state le concezioni sul tipo di coalizione di governo da attuare a livello comunale. Per un verso c'era la teoria dei democristiani. Da che mondo è mondo, essi sostenevano, in democrazia il cittadino che vota sceglie un programma e dà un mandato a dw:rmi nate persone perchè lo atruino. Quando uno o più partiti, che insieme rappresentino la maggioranza degli elettori, si trovano a concordare su un programma, hanno anche il diritto e il dovere ili atruarlo. Agli altri parùti - citiamo il documcmo programmatico della nuova\ Giunta - il compito di "dissentire, consenti re, stimolare e controllare". A que-sta considerazione se ne contrapponeva un'altra, yuella portata avanti, pur con diverse sfumature, da comunisti e socialisti. U risultato del 15 g iugno, .essi aJffermavano, e i nuovi compiti dell'E nte locale di fronte ai problemi del Paese in un periodo estremamente delicato presuppongono una "iotesa delle forze ·democratiche basata sull'unità delle grandi componenti popolari comuniste, socialiste e catwliche". Le due ccncezioni sul modo di costimire la Giunta si sono

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riusciranno i nostri eroi a rit_ rovare l'amico scomparso nella foresta? scontrate per due mesi. Poi. al-la fine, i due socialdemocratici ed il repubblicano si sono affiancati ai quattordici democristiani e con una maggioranza di diciassette consiglieri su trenta si è costituita la nuova Giunta ( DC, PSDI, PRI). Restano all'opposizione comunisti e sociatlisti. E il missino, che in ògni caso era sempre considerato fuori gioco. A sentire i tre partiLi che form ano la maggioranza, si è trattato di 4 un·a convergenza su programmi avanzati che fossero anche la continuaz!one della paiSsata amministrazione,,. Tut to q uesto senza il minimo imbaJrazzo per i socialdemocratici che nelloa passata amministrazione si trovavano all'opposizione e che tra l'altro, a quan-

amaro savonitti

to ci consta, non aveva111o presentato, almeno per iscritto, un programma "codroipese" alle ultime elezioni. l tre partiti hanno però avvertito un certo sen· so di disagio perchè nella loro coalizione mancavano i socialisti. I quali potevano ben essere interessati sia é11Ì « programmi ava,nzati ~ (che sono la loro specialità\ sia alla «continuazione di una passata amministrazione •, di cui erano stati parte interessata c: diligente. Da qui il tono un po' sulla difensiva con cui la Giunta è stata presentata. Da qui la dichiarata « attesa dinamica di una positiva evoluzione politica che consenta al PSI di far parte della responsabi lità amministrativa di Codroipo:.. Come dire: d'accordo, sarebbe stato bello essere in quat-

LA

tro, al completo. ma i socialisti per ora la pensano diversamente. D 'altra parte non si può mica aspettare con ·le mani in mano. Quindi attendiamo, ma muovendoci, attuando cioè un programma tale da allargare la convergenza od modo auspicato. « Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente 'SCOmparso nella foresta? :., come diceva il titolo di un film. Scherzi a parte, qua:li possibilità ha la nuova Giunta di raggiungere questi nobili intenti? Certamente il programma su cui basa la propria azione (essenzialmente ricalca quello con cui la Uemocra.zia Cristiana si è presentata alle elezioni) è degno di considerazione sia per il « qua-nto 2> che per il « come ». E in fondo è un programma difficilmente contestabile anche dalle opposizioni. Molti, invece, hanno trovato strana la composizione della Giunta che vede nel ruolo di assessori tutti e due i rappresenta111ti del Psdi ih consiglio comunale. Ed è inevitabile il raffronto con ii Psi che nel '70, pur avendo quattro consiglieri aveva chiesto un solo assessore. Ma i:l fatto potrebbe riuscire comprensibile pensando che forse j socialdemocratici hanno chiesw ed ottenuto questa volta anche gli arretrati. Per il resto i nuovi amministr:~~tori sembrano tranquilli e non hanno dubbi sui risultati. I dubbi, semmai, sono le oppOsizioni ad a. verli. Ma per fugare ogni perplessità basta che la Giunta attui il programma che si è proposta. E ' quanto tutti ci aspettiamo. Allora~, veramente, saremo in g~ado di giudicare i fatti e non solo i buoni propositi. Questo ci sembra più giusto.

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il mondo deUa scuola ~ ~'

il Comune sceglie l'lps Nella seduta dd 17 settembre il Consiglio comunale ha negato l'uso ddla Casermetta Moro, ron il voto favorevole della Dc, del Pri, del Psdi e dd Msi, astenuti Pci e Psi, al Cencro di · addestramento professionale, decidendo così, di conseguenza, la soppressione di quel tipo di scuola. A volgere in tal senso la decis:one ddla maggioranza sono srati tre fattori: l) la decisione dd Consorzio provinciale per la istruzione tecnica (gestore delle abbinate scuole serali) di scindere ogni rapporto col Cap; 2) la concorrenzialità dd <'..entro nei confronti ddl'lstituto professionale di Stato, che rischiava di costringere quest'u~timo alla chiusura ; 3) la mancanza eli un ente od org:mo gestore ufficiale del Cap, che ne rendeva comunque precaria l'esistenza e

insicura la prosecuzione ddl'atrività. Con parole più o meno chiare tutte le parti politiche si sono dichiarate favorevoli alla chiusura del Centro, pur riconoscendone la indubbia utilità della funzione svoha negli oltre vent'm.ni di vita. Di fronte però 3!1 pericolo di chiusura dell' IstitutO sratale la preferenza è andata a quest'ultimo. L'astensione del voto dei socialisti e dei comunisti ha voluto essere una dimostrazione di solidarietà nei confronti dd personale del Centro, per il quale è srato chiesto i,l completo pagamento degli stipendi pregressi, J.a liquidazione spettante in base all'anzianità di servizio e l'assicurazione di un nuovo posto di lavoro. La Giunta e la maggioranza, dal canto loro, si sono impegnate a risolvere mel migliore dei modi lo scottante problema.

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loco~

chiesta la gestione degli spettacoli in Villa La Pro loco Villa Manin di Codroipo, quale espressione degli interessi e delle esigenze del Codroipese nel campo dell' utilizzo culturale e ricreativo del tempo libero, ha chiuto con un documento inviato agli assessorati regionali delle Finanze, (lei Beni ambientali e culturali, del Turumo, dei Lavori pubblici t: per conoscenza alla presidenza regionale e '11 Sindaco di Codroipo, che il complesso mo1lttmentale della villa Manin di Passariano venga utilizzato te11endo conto anche delle necessità della comunità locale. In particolare ha chiesto agli assessori regionali competenti la gestiotle continuativa degli spettacoli all'aperto e di essere messa in condizione di patu/i organizzare digm'tosamente. A tal fine, il sodalizio codroi-

di questo bene pubblico, si deve portare avanti nei fatti a11che il settore riguardante la parte degli spettacoli all'aperto, che sino tid ora la Pro loco Villa Manin-Codroipo ha dovuto realizzare con le sole sue forze". "Pur tenendo nel debito conto ogni opportuno criterio di priorità nello spentfere i pubbfìci denari - d1ce ancora il documento - no11 ci pare che il ge11ere di attività proposto dalla Pro loco debba essere posposto a tutte le altre svolte o da svolgere. E', q14indi, giunto il momento di operare anche a favore di questa grossa possibilità d'uso del complesso monumento/e, che fra l'altro appare quella che più armonicamente ricompone l'unità del parco con la sua vilta. U 11ità ,-he ci sembra piuttosto

- · ·~ · tribuna aperta

ex prigioni, ex gil: che ·n e facciamo? Prigioni e Casa ex Gil: ecco come vedo, quale uomo ddla strada, questi due fabbricati . n primo, opera muraria da anni abbandonata, mostra solo il volto per cui era destinata. Per rendc:rla funzionale con ·le attuali disposizioni su rali istituti eli pena, ci vorrebbero parecchi e svariati milioni. Non sarebbe quind i più opportuno con tali denari rra.sformarla in .sedi per enti culturali, d'a~, sportive? 11 secondo, passato di proprietà da parte di diversi enti, ora è di proprietà ddla Regione. Quest'ultima sembrerebbe intenzionata a restituirla alle attività per cui era stata creata, ma poi, come al solito, la pratica sonnecchia per non dire dorme. E' notoria, a Codroipo, 4

l'insufficienza di palestre. Quella di via 4 Novembre non può servire per tutti i giovani che vogliono svolgere attività mote>ria, esercizi, ecc., e allora ridiamo all'ex Gil l'uso per cui era stata costruita. Certamente la salute pubblica varrà di più ddl'affittO, anche se devato, che ora l'ente propr:ietario percepi-

sce. Lettera firmata

NELIJE EDICOLE

Ricordiamo al Lettori che desiderassero avere oltre a quella gratui ta altre copie del nostro giornale, che •eli Ponte» è in vendita presso le edicole di Codroipo.

Un.a Immagine dell'ultimo sp41ttacolo organinato dalla Pro loco nel parco di Villa Mani n: la serata del folk lore spagnolo. ( Mlchelotto)

pese ha sottolineato le necessità di avere destmati ir. permanenza alcum locali, atic.~e minori, della villa, quale indt: pensabile supporto logistico per tali attività. Ha, altresì, fatto pr~­ sente la necessità di dotare l'a vi/hz di una attrezzatura di ba~ se per l'allestimento degli spettacoli stessi. "La vocazione del parco quale luogo ideale per manifestazioni artistiche - prosegue il documento - è stata più volte riconosciuta; ora tali riconoscimenti debbono trovare un seguito coerente a livello operativo. Come si sono o si stam10 concretando idee e progetti riguartfo ad altri tipi di utilizzazione

trascurata dagli attuali programmi d'intervento e che anche recenti provvidenze regionali pare continuino ad ignorare". Per ovviare una buona volta a tali inconvenienti, la Pro loco Villa Mànin ha chiesto alle Amm[;istrazioni interessate di travare finalmente l'accordo per redigere un piano generale di utilizzo, che coordini tra loro tutte le iniziative e le attività ritenute compatibili con la salvaguardia ambientale e la dignità del monumento. A tal fine il sodalizio codroipese si impegna, ne1 limiti delle proprie possibilità ed entro i termini statutari, a collaborare fattivamente per la redazione di un simile progtamma.


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Cbc: minibasket e serie D L'attività giovanile, nonostante la presenza della società nel ca m pio nato nazionale italiano di serie D, rima"à alla base dei programmi del Codroipo Basket club. Lo ha confermato il presidellte rag. Renato Tamagnini nel corso della recente assemblea del sodalizio. E' stata quella del presidente, una relazione stringata ma sufficiente per far comprendere l'importanza che la associazione astistica riveste nell'ambito sportivo, ricreativo, ma soprattutto educativo dd Codroipese. Quest'ultimo aspetto si concretizza nell'attività del mi11ibasket, i cui. corsi saram1o quest'anno gratuiti e avranno u11 carattere non selettivo, come ~ nei programmi della federazione. "Tenteremo di fare di Codroipo - ha affermato il presidente Tamagnini - un centro pilota regionale di mini basket, con qualche ambizione a11che fuori dell'ambito regionale". Le premesse ci sono per raggiungere in pieno tale scopo: l'indiscutibile serietà, la preparazione e la passione dt'i responsabili, la disponibilità di divusi giovani istruttori abilitati e l' entusiasmo dei ragazzi che, caduta anche la remora dell'iscrizione a pagamento (che per altro era rapprest'ntata da una cifra molto modesta), si autorecluteranno prevedibilmente in massa, terwto conto anche che nel minibasket non ci si fermerà all'attività con la palla, ma si darà vita a iniziative extracestistiche a livello educativo e culturale, unza peraltro invadere, come ha

tenuto a precisare il presidt'nte, il campo di nessuno, pur allacciando rapporti sempre più stretti con la scuola e con gli altri enti interessati ai problemi della gioventù. Passando ad illustrart' l'attività sportiva della passata stagione, Tamagnini ha ricordato le notevoli mete raggiunte recentemente da alcuni atleti nati t' cresciuti sportivamente nelle file del sodalizio codroipere: Giorgio Morewzzo, confermato fra i trtolari del Forlì che grocherà quest'anno nel massimo campionato nazionale, Sandra Maggiotto (Mobilquattro), naZIOnale cadetti al torneo europeo in Grecia, Francesco Vignando che ha militato nella

IL CONSIGLIO DELL'AGE

E' stata ufficialmente costituita J'Associazione dei genitori (Age). L 'assemblea, approvato lo statuto, ha eletto il consiglio direttivo. Ne fanno parte: Giuseppe Balda\!isi, Luigino Bozzoli, Guglielmo Cordovado, Gina Bortolaso, Germano Cantarutri, Anna De Tina, Carmine Diodati, Luigi Mion, Daniela Uccellatori, Luigi Sambucco, Silvano Soramd, Edda Zoratto BUI\J.ina, . Franco Zorzi, Luigi Comisso, Anna Maria Callìgaris, Luciano De Tina, Raimondo Benvenuto, Gustavo Zanin, Regina Melosso Schindla, Dino Campanotti e Jamil Youssef.

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serie B con una formazione ddle forze armate e Isabella Tamagnini, confermata tra le titolari della Despar-Parma nella rerie A femm inile. Il presidente ha sottolineato inoltre ia presenza di dirigemi del Cbc in seno a organismi federali: un dirigente nazionale minibasket, un preparatore tecnico nazionale r1e/fo stesso settore, tm rappresemante 11el consiglio della zona Fip 11. 32 u11 viapresiùnte nella Fip provinciale e un membro nella lega interzonale di Sene D. Nell'annata sportiva 1974-75 il Codmipo club ha partecipato con gli oltre duecento suoi tesserati a tmmerosi campionati e tornei. sull'attività Soffermandosi nella serie D, Tamagnini ha sov tolineato l'importante esperienza acquisita sotto il profilo tecnico e organizzatrvo, annunciando che nella stagione che sta per avere inizio la società parteciperà oltre che a quel campionato, anche al torneo di prima divisione, che servirà da parcheggio attivo pt>r glz atletr cht' aspirano alla prima squadra, permettendo 11el contempo la contint4azione dell'attività ai titolari della serie D, che, per esigenze tecm'che, non potessero prendere parte a qualche gara. Sempre tn campo maschile il Cbc parteciperà ai campionati ;uniores, cadetti, primavera, allievi, ragazzi, propaganda e at grochi della gioventù; in campo femminile prenderà parte ai campirmati promozione, ;uniores, allievi, ragazze, propaganda e ai giochi della gioventì'i.

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UN ANNO DEl SJLOS MAIS

Il centro cooperativo cerealicolo di Rivolto ha compiuto il primo anno. Promosso dall'fusa in -collaborazione con le organizzazioni agricole ddJa provincia, ha per scopo la gestione degli impianti realizzati a Rivolto in esecuzione al programma di sviluppo agricolo regionale. La cooperativa è nata nell'aprile dello scorso anno fra 15 soci i quali hanno provveduto alla raccolta, essiccazione c vendita dei prodotti cereaUcoli. La campagna maidicola ha visto conferimenti per complessivi 62.800,77 quintali di mais verde di -cui 643,48 di perrin('nza della società derivatj daJia coltivazione dei fondi attigui agli impianti e ottenuti anche essi in c comodaito > dall'Ersa. Per quanto riguarda l'orzo, la raccolta è stata di quintali 968,14. Il prodotto, tutto venduto, è Stato di 979,38 quintalj, La campagna relativa al frumento ha messo in evidenza un ccnferimemo di 4.691!84 quintruli dei quali 321,06 di pertinenza della società. Questa è riuscita nonostante La pesantezza creditizia, a corrispondere fino dal dicembre scorso un consi·stente acconto. Per l'orzo e per il frumento si procederà alla liquidazione quanto prima. Nonostante le buone rese, gli impianti presentano ancora delle lacune e per superarle l'Ersa ha promesso il suo interessamento. L'assemblea riurutasi sotto la presidenza di Attilio Brancolini, ha approvato la relazione e il bilancio del centro cooperativo cerealicolo.

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i consigli di quartiere e di frazione per una partecipazione democratica La Costituzion~ italiana divide il territorio nazional~ itl R~gioni, Provincie ~ Comuni. La popolazione, ~leggendo i suoi rappreur.tanti in st>no a tali organismi ne demanda la sovraniuì.. Per eurcitare però talr soz,ranità ne/ modo più democratico i rappresen~anti del popolo ne devono conosc,er~ profondamente e, se possibile, nei minimi dettagli esig~nze e aspettativ~. Da ciò la istituzione dei Consigli di quartiere ~ di fra zione, organi formati dalla base con il compito di conmlenti primari dell'Am ministrazione comunale. Entro j[ prossimo 18 novembre il Consiglio comunale eleggerà, in base alle norme previste dal Regolamento, che qui di seguito pubblichiamo, i Consigli delle dieci zone m cui è stato diviso ii territorio comunale. Ma questo Regolammto, approvato dal Consiglio comunale lo scorso 23 aprile. soddisfa le aspettative della popolazione e in spccial modo dt>i giovani, futura classe dirigente? << Il Ponte » invita i suoi lettori a rispondere in piena libertà e coscienza a questa domanda. Sul prossimo numero

pubbliclleremo le risposte che ci saranno pervenute. RE G O L AMENTO Art. 1 ISTITUZ IONE DEl CONSIGLI DI Q UARTIERE E DI FRAZIONE - In applicazione dei principi del decentramento e della partecipazione popolare al governo delia comunltA, per favorire lo sviluppo della società secondo i deuami della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, nonchè per arricchire i contenu t i fondamentali delle autonomie locali sono lsti tultl nel capol..:ogo l consigli di quartiere e nelle frezionl l consigli di frazione. Le zone, al f ini dell'app licazione del presente regolamen to, sono delimitate In conform ità all'a llegato c A ». Tale delimitazione potrè essere variata con semplice del iberazione del Consiglio co-nunale, sentito Il parere del consigli di quartiere o di fraz.l on! interessati. Art . 2 SEDE Il Consiglio di quartiere e frazione ha sede nei luoghi e locali da esso appositamente reperiti, In accordo con la Commissione per Il decentramento e la Giunta Comunale. Art. 3 COMPOSIZIONE Il Consiglio di q uartiere o fraiione si compone di non meno di undici e non più di quindici consiglieri, come dall 'al legato • A». · Essi vengono nominati, con elezione di secondo grado, dal Consiglio comunale, fra le persone residenti nell a zona, su Indicazione autonoma d ei singoli gruppi consiliari, In proporzione alla rappresentanza dei vari gruppi in seno a l Consiglio, contemperata ai voti conseguiH In ogni sin· golo quart iere o frazione. Art . 4 Sono eleggibil i a Consiglieri di q uartiere o frazione tutti i cittadini che abbiano compiu to Il 18. anno di età. Non possono essere elett i consiglier i: a) i Consigli eri comunali; b l l consiglieri provinciali e regionali; c l l dlpend!!'ltl comunali; d) coloro che, a prescindere dall'età, non abbiano i requisiti per la elezione a Consigliere comunale. La perdita dei requ isiti richi esti compor ta la decadenza dalla ca rica. Art. 5 NOMINA Il Consig lio d i quartiere o frazione è nominato entro 90 giorni dall"lnsediamento del Consigl•io comu nale e dalla nomina del Sindaco e della Giunta. Art. 6 DURATA Il Consiglio di quartiere o frazione dura in carica fino alla scadenza del quinquennio ammin istra tivo; in caso di scioglimento del Consiglio Com~;nale, fino al la elezione del nuovo Consiglio. Il Consiglio stesso esercita le sue funzioni fino al la nomina dei nuovo Cons iglio ed è r innovato parzia lmente In ca so di d imi ssioni o decadenza dalla carica o morte di uno o più dei suoi componenti, con l& stessa procedura di nomina. Il Consiglio comunale prende atto della decadenza del Consigl io di quartiere o di frazione e la dichiara formalmente nel caso venga a man· care la maggioranza dei componenti. Il Consiglio comunale procede nella stessa seduta alla nomina del nuovo Consiglio di quartiere o frazione. Art. 7 RI UNIONE Il Consiglio di q uartiere o frazione si riunisce di regola a lmeno una volta ogni due mes i. Pub riunirsi In via straordinarie per determinazione del Pres iden te o su richiesta scritta d i un terzo del Cons iglier i con indicazione delle questioni da porre all"ordine del giorno. E' facoltà del Sindaco o deii"Assessore preposto al decentramento di convocare il Consiglio di quartiere o frazione per particolari problemi, sentito il Presidente. Art. 8 CONVOCAZION E - Il Consiglio di quartiere o frazione è convocato dal Presidente nel modi f issati dal Consiglio. Ogni convocazione deve essere comun icata per conoscenza al Si ndaco e all'Assessore preposto al decent ra mento.

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L'elenco degli argomenti da trattare è d isposto dal Presidente; ogni Consigliere di quartiere o frazione potrà fare in~erire proprie proposte . Art. 9 SEDUTE - Le sedute del Consiglio di quartiere o frazione sono pubbli che, falla eccezione per le questioni r iguardanti persone o In teressi privati. Lo stesso Consigl io stabil irà le forme onde consentire al ci ttadini di potervi assistere Pe r la val idi tà delle sedute è necessaria almeno la presenza della metà dei consiglieri. La riunione è presied uta dal Presidente e, in caso di sua assenza, dal Consigliere più anziano d1 età. Nessuna proposta, atto o richiesta potra essere considerata approvata se non avra oilenuto la maggioranza dei voti dei Consiglieri presenti. Art. IO INVITI Il Consiglio di quartiere e di frazione pub invita re alle proprie sedute ammtnistratori , tecnici ed espert i ed ascoltare Il loro pa· rere o relazlonl In ordine a determ inat i p ro blemi. Gli Invitati non hanno d iritto al voto. Una parte della sduta sarà dedicata alla discussione pubblica ; chiunque, fra i cittadini della zona present i potrà intervenire. Art. Il SEGRETARI O Il Consiglio di quartiere o frazione procede alla nomina nel proprio seno di un Segretario, li quale provvede alla compilaz ione di un verbale riassuntivo delle decisioni prese, dell'esito della votazJone e di ogni altra utile indicazione. Copia del verbale, fi rmata dal Presidente e da l Segretario, viene inviata, entro 5 giorni, al Sindaco ed a li 'Assessore al decentramento. Il Sindaco dispone affinchè tutti l verbali siano raccolti dalla Segreteria comunale e tenuti a disposizione di chiunque abbia interesse a conoscere l contenut i, purchè non si tratti di argomenti discussi in sedute segrete. Art. 12 COMPITI Il Consigl io di quartiere e frazione è uno strumento democratico che garantisr:e la partecipazione dei cittadini al la vlta pub . blìca. Discute l problemi locali in rapporto organico con la s ituazione del Comune e del Comprensorio e partecipa con indicazion i, proposte, sollecitazioni, sia al processo di programmazione che alla soluzione dei problemi specific;. Dibatte l problemi della comunità e si esprime in piena autonomia. In particolare·

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a l si e$p trii! ne la 'ase d i elaborazione del bilancio comunale, di quello del Compreruor o . del a Provincia, del la Regione. b ) Partecipe con proprie proposte ed iniziative alle formazione di piani e prog ra mmi a nnuali e polienn11i, urbani stici e d i svllvppo nei var! senorl, siano essi comunali, comprensoriali, p rovinciali o regionali. c ) Si pronuncia sulle proposte di legge regionali, su atti amministrativi di ent i locali territoriali e non, ch'! siano d 'I nteresse locale o che comunque abbiano relazione con la situazione del quartiere o della frazione. d) propone e promuove studi, convegni ed Indagini su problemi particolari. e) Promuove ogni forma di partecipazione e riguardo al servizi di Interesse collettivo, Sanità, Scuola, Viablllt~. ecc. Art. 13 RAPPORTI CON GLI ALTRI ENTI - Il Consiglio di quartiere o frazione pub: a ) Far giungere ordini del giorno, petizioni o proposte ad ogni ente od organismo su qualsiasi argomento. b ) Presentare interrogazioni, petizioni e proposte al Comune, al Comprensorio, alla Provincia e alla Regione. c) Invitare elle sue sedute rappresentanti del Comune, del Comprensorio, della Provincie e di altri Enti perchè riferiscano su determinati problemi. d) Chiedere di confe ri re direttamente con gli organi comprensoriali, Provinciali, Regionali e Nazional i. e) Servirsi degli organi d 'informazione del vari enti per pubbli care proposte, osservaz ioni e documenti. Art. 14 ASSEMBLEA Il Consiglio di quartiere o frazione è tenuto a convocare, almeno une volte all'anno, l'Assemblee della popolazione, per riferire sulla sue attività, per ottenere pareri sulle sue proposte e per recepire le aspirazion i degli abitanti. Terrà rapporti permanenti con tutti l rappresentanti di enti, organizzazioni ed essociezioni esistenti nel territorio. Art. 15 PETIZIONI - Ogni cittadino, senza esclusione alcuna, purchè abi· tante nel la zona, ha il diritto d i presentare petizioni, richieste e proposte, sia per iscritto che verba lmen te ~l Presidente ed al Consig lier i di quartiere o frazione. Al le petizioni, richieste e proposte, il Consiglio darà una risposta, nel modi ritenuti più opportuni entro 10 giorni decorrenti dalla data della 1. !eduta ove Sllranno trattate.

Art. 16 NOMINA DEL PRESIDENTE Il Presidente è eletto dal Consiglio di quartiere o frazione fra 1 suoi membri, nella sua seduta di lnsedia· mento, a maggioranza di voti.

a) b) c) d) e)

f)

Art. 17 COMPITI DEL PRESIDENTE - Il Presidente: Rappresenta il Consiglio di zona a tutti gli effetti. Convoca e presiede il Consiglio di zona e le assemblee generali. Predispone l'ordine del giorno del Consigl io, tenendo conto delle proposte e richie$te ricevute, come Indicato negli articoli precedenti. Da corso a tutte le decisioni del Consig lio. Riferisce al Sindaco, all'Assessore preposto al decentramento ed agli al trl rappresentanti d i Enti pubblici ci rca la situazione della zona e le sue esigenze. Pub richiedere di essere Invitato da lla Commissione per Il r.lecentra· merito, dalla Giunta, dal Consiglio e da altri consessi elettivi per riferire sui problemi delle zona.

Art. 18 COMMISSIONE CONSILIARE COMUNALE PER IL DECENTRAMENTO - La Commissione consiliare per il decentramento è composta di Consiglieri comunali in modo da assicurare la proporzionalltà fra le forze presenti in Consiglio. • Alla nomina dei suoi componenti Il competente il Consiglio Comunale. La Commissione è presieduta dal l'Assessore preposto al decentramento che ne fa parte d i dlrilto. Art. 19 FUNZIONI DELLA COMMISSIONE CONSILIARE COMUNALE PER IL DECENTRAMENTO Le funzioni della Commissione sono consultive. Essa formula proposte al Consiglio comuna le per il buon funzionamento dei Consigh di quartiere e frazione, assicura il collegamento con gli organi democratici decentrati; promuove iniziative e proposte ed assolve ai compiti fissati dal presente Regolamento. Art. 20 SPESE - Alle eventua li spese per il funzionamento del Consigli di zona provvede il Consiglio Com unale, mediante l' iscrizione di un apposito articolo di bilancio e l'assunzione delle necessarie deliberazioni. Art. 21 NORMA TRANSITORIA - Entro Il 15 giugno 1976 si riunirà Il Co· mltato di coordinamento formato del presidenti del singoli quartieri, Il qua le, sentite le rispettive auemblee, proporrà al Consiglio comunale le eventuali modifiche da apportare al sistema di elezione dei consigli di quartiere e frazione, e alle altre disposizioni del• presente regolamento.

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dal canada a zompicchia: per il 90. compleanno

Maria Zulieni, Il giorno del 90, compleanno, attorniata dai parenti.

( Mlche!otto)

NUOVO DIRETTIV O DELL'U.S. BIAUZZO

Rìnnovato a Biauzzo il consigllo direttivo dell'Unione sportiv~, il quale risulta ora cosl composto: Poesidente: Roberto Ca&sin; Vice Presidente : Carlo Olerni; Sindaci: Adelio Chiarcossi, Guglielmo Chiarcos, Alfredo Tonelli; Probiviri: Pierino Bertoia, Angelo Prataviera; Consiglieri: Angelo Bertoia, Renato Bragagnolo, Lidiano Frappa, Luigino Furlanerto, Renzo Guglielmo, Alfredo Locatelli, Mario Mattiello, Ignazio Merlina, Giorgio Nudese, Dario Oleroi, Mdo Ottogalli, Dorino Ottogalli, Silvio Ottogalli, Luciano Fagotto, Angelo Pio, Giuseppe Scaini, Lidiano Tassile, Rinaldo Tonelli, Gianpietro Valoppi; Segretario: Luciano Rebd!ato.

]vfinuta, ma con uno sguardo e un'espreuione che dimostt·ano la sua grande vitalità, i capelli argentei freschi di permanente, un' ot·chidea appuntata su un vestiti no sobrio, ma elegante, Maria Zuliani, vedova Baldassi, ha festeggiato a Zompicchia il suo

lina e a rivedere la sagra di San Pietro. Estremamente ferma nelle sue decisioni, ha tmvato nella nuora Erminia Baldassi, rimasta vedova del figlio Domenico, l'accondisce1lfiente accompagnatrice.

1:ovantesimo complean/Zo. No-

restaurato l'organ.o nella chiesa di rivolto .

nostante la rispettabile età, ciò interesserebbe fino (l un certo punto la cronaca. fatto che va invece sottolineato è che Maria Zuliani è tornata a festeggiare i novant'anni a Zompicchia rientmndo dal Canada, dove si è stabilita nel 1952. Rim~ sta vedova giovanissima, con nove figli, Maria Zuliani ha trascorso la sua lunga esistenza lavorando sempre accanitamente per poter crescere la sua numerosa prole. Alla fine della guerra i figli più grandi hanno cercato fortuna nel Canada. Nel 1952, Maria Zuliani è andata a raggiunger/i a CooksviL!e ( Ontario), dove si è Jtabilita co11 il figlio Domenico. N onostante l'età già avanzata (aveva già 67 anni), no11 ha voluto assolutamente essere di peso ai figli e tl01l potendo natrtralmente trovarsi un lavoro esterno ha accudito a un orto vastissimo e a diverse centinaia di animali da cortile che i figli allevavano. La nostalgia del proprio paese è stata per lei l'unica goccia amara ù~ un calice di gr·ande serenità. N d/a primavera di quest'anno ha deciso di cancellare dal cuore quelt'angolo triJte ritornando à Zompicchia a spegnere la novantesima cande-

n

Con un concerto eseguito dal maestro don Valentino Miserachs, organista della BaiSilica di San Pietro a Roma, è stato inaugurato il restaurato e ampliato organo ·della chiesa parrocchiale di Rivolto. L 'ottimo ,rifacimento dello strumento preesistente (un organo Zanin della fine '800) eseguito dagli eredi della famiglia organara di Camino, ha consentito di ripristinare l'organo meccanico, su uno manuale, sistemato sulla bussola d'ingresso dehla chiesa, esaltando le caratteristiche tipiche della trasmissione meccaJlica, mentre l'ag-

giunta di alcuni registri reali ha completato il <luadro fonico ce11r dendolo ottimale per l'esecuzione di musiche antiche del 6-700, che solo in tali strumenti tra. vano una loro ideale valorizzazione. A questo primo lavoro, con la solerte cura che lo distingue e au1che con nmevole impegno finam;iarìo, il parroco don Alfredo Bassi, ha voluto far seguire l'amplian1ento dello strumento con l'aggiunta del secondo organo «.positivo» e la collocazione della consolle con i due manuali oiuniti nella navata « in cornu epistulae » della chiesa. Lo strumento, così restaurato, ha risuonato quindi per la prima volta nella pienezza classica dei suoi impasti timbrici, durante i1 concerto dd maestro Miserachs, organista spagnolo di eccezionale · valore. POZZO: AFFRESCHI NELLA CHIESA DI S. ROCCO

Interessante ritrovamento artistico nella chiesetta di S. Rocco a Pozzo di Codroipo: durante i lavori di restauro è venuto alla !uve un pregevole af· fresco a forma di rosone, raffigurante «L'Annunciazione». L'affresco che era nascosto da uno strato dì i.ntonaco, ùa stato dip1nto sul muro interno dd pronao. La scoperta è sta.t a fatrta per caso da un gruppo di giovani, guid21ti da un appassionato- restauratore, Fausto Piccini, originario di Venezia, ma da tempo residente a Pozzo, che si erano assunti l'incarico di sistemare la chiesetta, in occasione dei festeggiamenti di S. Rocco. La chiesetta di San Rocco risale al 1200. Si trova alla periferia di Pozzo e soltanto raramente vi vengono celebrate funzioni religiose. Nell'aprile di due am.ni fa era stata presa di mira dai ladri che avevano rubato le statue !ignee !faffiguranti i 12 apostoli, successivamente rièrovate. La scoperta ddl'affresco poa-ebbe preludc:re ad altri ritrovamenti. Anche all'interno della chiesa, infatti, man maino che J'1n,tonaco veniva scrostato si delineavano macchie di pintura. l dipinti, secondo una prima e sommaria valutazione, risalirebbero al 1500.


sport

bocce: tre attivissime società per il tempo libero Esistono nel capoluogo del medio Friuli ben tre sodalizi che curano l'attività nel settore delle bocce. Sono centinaio gli appassionati locali di ogni età che spendono il loro tempo lihet'O ÙJ questo salutare e popolarissimo sport, che a Codroipo è più vivo e vitale che mai. I n questa rapida rauegno delle società delle bocce locali è giusto e doveroso iniziare con la decana.

dretta Domini ~ Gigante - Onogalli - De Ti.na nel 1971 e la quadretta Calligaro - Paron - De , La socie/4 bocciofila "La terTina - Gigante nel 1973. Un brillantissimo secondo po- razza", sorta nel 1967 ~ l'ultisto fu conquistato, nel 1968, ai ma delle società in ordine di campionati nazionali di Trevi- tempo nate a Codroipo, ma vanso, dalla terna Scoddlaro - Ot- ta un patrimonio di succusi davtogalli - Calligaro. Risultati an- vero i'nvidiahile. In questi 8 mlche in campo giovanile. Il pic- ni tre sono stati i presidenti che colo Daniele Gigante, o.no an- si sono succeduti alia guida dd ni, ha. vinto l'anno scorso la se- .odalizio: Lionello Pigat, Gulezione provinciale di mini-boe- glielmo Cordovado e Lauro Tur-

«LA TERRAZZA»

«CODROIPESE» Domenica 3l agosto, in concomitanza con la disputa dd 20. Gran premio Città di Codroipo, gara a carattere nazionale da essa organizzata, la Sb. c Codroipese :. ha celebrato iJ ventennale di fondazione. Nel 1956 un gruppo di

«2 + 2»

appassionati bocciofili, trainati da Martia Savonitti e Livio Clerici, decise di costituirsi in società allo scopo di creare una vera famiglia fira gli amatori del punto e volo e per poter partecipare, con i migliori, alle van..e gare che si cominciaiVa allora ad organizzare. Il 2 febbraio di qudl'3!111lo fu la data ufficiale della fondazione. La presidenza· fu affidata dagli allora cinquanta soci a Mattia Savonitti, che la resse fino alla sua immatura scomparsa, nel 1968. La Sb. Codroipese fu la prima a costituirsi nel capoluogo del Medio Friul~ e nell'intero circondario, contribuendo con la sua attività alla costruzione di diversi altri campi di gioco e, di conseguenza, alla nascita di altri sodalizi. La prima gara che vide vittoriosi i suoi colori sociali (ma· glietta grigia con scudetto raffigurante l'emblema del Comune) fu una c provinciale , disputata a San Martino di Codroipo. Il primo trofeo lo conquistò la cop-· pia Doimo-Chiandotto. A quel primo premio seguì una pioggia di coppe e medaglie nelle innumerevoli gare disputate dai soci giocatori, diversi dei quali si sono fregiati dd titolo di campione provinciale e precisamente la <rana Domini - Vit - Calligaro nel 1967 e nel 1968, la qua-

to alla quarta edizione. Ne/1975 ha poi organizzato il quarto torneo di bocce per società, che ~ un autentico campionato del settore, con ·la partecip,aziont: di sei società della zona: La Codroipese, la 2+ 2, La Terrazza, Lo Pantianicco, Il Virco, la "Del v'armo". Terminata la stagione estiva, dopo una breve sosta, la società sarà impegnata in quella invernale. Ogni 'domenica, nel bellissimo bocciodromo coperto (uno dei migliori dell'intera Regione). dotato di tre corsie e di riscaldamento, si svolget'anno delle gare libere di bocce. Anche "La T mazza" annualmente fa disputare il campionato sociale: l'albo d'oro registra per la stagione 1974-75 il nome di Gianni Cordovado, che ne/1973 ( glorÙl e vanto dello sport delle bocce locali) ha conquistato il titolo di campione italiano aflievi.

La Società bocdofila 2+2, attivamente diretta da Lu!gi Lenarduzzi, costituitasi nel 1966, è la più sbarazzina fra le società di bocce del Codroipcse. Dopo aver dato il .clu alla costituzione di diversi sodalizi nella zona, nei primi anni la 2 2 ha organizza,ro gare f.ra bancari, &a &azioni, fra ba·r con premi a sorpresa. Da qualche tempo U sodalizio punta tutte lt= sue c chanches , sul settore giovanile; è infarti la società che vanta il più alto numero di allievi praticanti della Regione: e questo è un primato di cui i dirigenti vanno giustamente orgogliosi. Quest'anno il Consiglio direttivo, distintosi come ormai da diverso tempo, noll'organizzazione della fase comunale di bocce per i giochi della gioventù, ha· organizzuo un torneo dei bar di bocce cui hanno preso parte 32 bar della zona, con 64 coppie, e ha organizzato una gara individuale allievi con la presenza di atleti compresi tra gli 8 e i 18 a:nni suddivi6i in due categorie. Fra i risultani più rimarchevoli va sottolineato l'ottavo posto assoluto ottenuto da Luigi Belluz nelle gare nazionali allievi di Trevi5o, il quarto po~to eli Lino Birolo e il terzo posto di Gabiliele Zanchetta nella gara provinciale allievi.

+

In alto: Pnan • Cordovado, portacolorl della Sb. La Terrana, vi ncitori della gara nulonale organizzata, per Il venttnn•l• di fondazione, dall a Sb. Codrol· pese; In buso: l giovani partaclpanti el qu~rto trofeo Walter Propedo, orga· nin•to da lla Sb. 2 + 2. (Mlchelotto)

cati. Quest'anno, continuando ~r i Giochi della gioventù. La bocciofila < Codroipese :t nella serie delle vÌJtorie degli ha inoltre apportato un rilevan- .anni precedenti, la società ha te contributo alla Federazione conseguito il primo posto al italiana gioco bocce, affiliata del- Gran Premio Città di Udine, su I'Enal, dandole numerosi diri- l 28 formazioni, con La terna Pu.genti e arbitri a livello provin- van - Cordovado - Scottà; il priciale, regionale e nazionale. Tut- mo premio a Remanzacco in utora conta, nella persona del se- na gara di 128 coppie corl Pagretario Pa1bio Gigante, il re- von - Cordovado; ii primo presponsabile nazionale del settore mio Città di Rivignano di 61 tecnico arbitrale del sistema pun- coppie con Rossit-Burlon. A queto e volo nazionale. A vent'an- ste prt:stigiose atfermazio11i vanni dalla sua fondazione la c Co- no aggiunti i diversi piozzamendroipese :. annovera fra le sue ti lusinghieri in gare na#onoli, file 135 soci, di cui 45 svolgo- regionali e provinciali. "La Terno attività agonistica. Ne è pre- razza" annualmente organizza sidente il rag. Enrico Savonitti, il Gran Premio d'apertura Trofeo lAmella per 128 terne, giunsucceduto al padre Mattia. ce,


la parroccllia

~~ ~_

...di fronte al concilio a cur• del Gruppo del Sabato sera

Negli ultimi v~1t'anni all'inurna dd/a società in cui viviamo, come all'interno della chiesa, si sono verificati dei cambiamenti profondi che hanno interessato sia le strutture sociali, come anche la cultura, la mentalità e il comportamento della gente. Come si sùua la parrocchia di Codroipo in quu to contesto? Ciò che subito appare evidente ~ lo scossone che non solo le strutture di chiesa, ma anche il modo di pensare e le abitudini dei cristiani hanno subito, a Codroipo come, del resto, in tutte le parrocchie del Friuli e in tutta l'Italia. Se questa è l'evidenza dei fatti, appare chiara l'urgenza di un profondo rinnovamento. Occorre innanzitutto prendere coscienza che la parrocchia non può più essere quella che è stata prima del Concilio, cio~ una parrocchia organizzata in tutto, efficientistica, autosufficiente, con ...-utture associative che copriva' tulta la vita del fedele. Tutti ricordiamo come l'attt·ibuto "parrocchiale" venisse applicato non solo a opere religiose, ma anche ricreative e culturali: c'era il cinema parrocchiale, la squadra di calc1o parrocchiale, la banda parrocchiale, il circolo culturale parro,·chiale ecc.; ancora tutti ricordiamo com'era organizzata l'Azione cattolica: entravi bambino tra le "fiamme bianche" Q tra le "beniamine", passavi l'adolescenza da "aspirante", diventavi "giovane di A.C." e ti ritrovavi infine tra gli "uomini" o le "donne di A.C.". Era una parrocchia che corrispondeva ad una società di tipo prevalentemente rurale e soprattutto ad 1ma precisa teologia, quella della "chiesa-società perfetta" in contrapposizione storica ,·on il mondo. Nel frattempo troppe cose sono cambiate, anche a Codroipo/ Sul piano socio-culturale, ad una società di tipo rurale si va sostituendo una società di tipo urbano. C'è stata soprattutto la "rivoluzione" del Concilio cM ha mutato: a) il modo di pensare la chiesa non più "società perfma" ma "popolo di Dio in cammino"; b) i rapporti all'interno della chiesa, con la risco-

perta del "sacerdozio dei fedeli"; c) i rapporti con il mondo non più imesi sotto il segno dc/. la contrapposizione, ma del dialogo. Un simile capovolgimento nel modo di vedere e di comprendere la chiesa in generale, quali conseguenze comporta pu rma "chiesa locale" come quella di Codroipo? Tutte le persone mature e anziane ricordano senz'altro di quale "autorità" fosse investita un tempo la figura dell'arciprete. Era lui che decideva ciò che si doveva fare in campo eccleSiale (e alle volte anche in campo extra-ecclesiale), era lui il responsabile di tutto ciò che accadeva. Si dava per scontato che tutti i parrocchiani (allora era come dire: tutti i codroipesi) dovessero accettar·e, ubbidit·e ed eseguire quanto veniva deciso al vertice della piramide (la messa era una traduzione evidente in campo liturgico di questo stato di cose: il prete "diceva la sua messa" mll'altare, con la schiena rivolta alla gente, mentre i fedeli assistevano silenziosi, "prendevano messa"). Quando il Conci!to presenta la chiesa come "popolo di Dio i11 cammino" e rimett~ in evidenza il "sacerdozio dei fede/t"", salta per aria quel modo di concepire la parrocchia tipico di un ambiente ancora legato alla vita dei campi. Il sapersi "chiesapopolo di Dio" e il sentirsi inseriti in pieno nel "sacerdozio dei fedeli" fa sì che si svilr1ppi una nuova immagine di comunità parrocchiale, dove i cristia-

Dott.

ni si sentano responsabi!t e siano compartecipi della vtta ecclesiale m tutte le sue manife· stazioni, in tutte le sue scelte e decisioni. Un'altra importante conseguenza deriva dall'essere la chiesa-popolo di Dio "in cam" mino". Se ltJ parrocchia ~ una comunità "in cammino", vale a dire con un profondo senso di provvisorietà ( s1amo pellegnni, di passaggio, come Jotto tma tenda) tutte le sue strutture dovranno rispecchiare questa curatteri.rtica, dovranno essere elastiche, facilmente moaificabilt, dovranno permettere un passo spedito verso il futuro. Ci si dovrà Liberare da certi appesamimenti burocratici della struttura parrocchiale. Nel mutato contesto sociale, non essendoci più ,·oincidenza tra i cittadini che abitano un luogo ~ i cristiani che formano la comunità ecclesiale di quel luogo - vale a dire che i cristiani di Codroipo non si identificano necessariamente con tutti gli abitanti di Codroipo come già l'ultimo Sinodo dei Vescovi faceva rilevare, la parrocchia deve acquisire una dimensione "missionaria", detit: essere una "comunità che annuncia t! Vangelo" soprattuTto. Non deve preoccuparsi quasi unicamente di affibiart: sacramenti ad ogni costo a tutti, quanto invece di garantire ai cristrani una cosciente e responsabile maturazione nella fede. Un ultimo punto della "rivoluzione conciliare" dicevamo essere il nuovo modo di intender~

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i rapporti chiesa-mondo: non più contrapposizione, ma dialogo. In questa prospettiva la parrocchia da "cittadella fortificata" sempre all' et·ta per "preservare la fede e i buoni costumi", deue trasformarsi in comunitrì d, fede aperta al mondo. A Codroipo "apertura al mondo" per la part·occhia, se da una parte potrebbe concretamente significare rinuncia l! quelle frFrme di "supplenza" in .rtn~tture e istituzioni che propriamente competono agli enti cwrli (comune. stato ... ), dall'altra parte esigerà di non compromettersi con il potere polit1co ed economico al fine di ottenere benefici e privi· legi. Questa correttezza di rapporti con la soàetà civile, all'insegna dell'apertura e della povenà evangelica sì rende neces.ral'/a alfinc!J? la comunità cristiana possa sempt·e liberamente pronunciare la sua parola profetica anche qrtando questa significhi critica !! strutture che tetl· dono ~ sfruttare e schiavizzare l'uomo. Perchè per la chiesa la apertura al mondo, la collaborazione corz la società civile, dovrà eJisure umpre e .rolo se a favore dell'uomo concreto. A conclusione ci sembra dover mettere in evidenza la proprietà più importante della comunità cristiana di ogm tempo: la "comunione" . Al d1 là di tutte le trasformaziotli storiche, questo infatti dovrebbe essere il compito ultimo della parrocchia, la meta finale a ct1i tendere: essere nel mondo "segno di comumone". l. continua

CINEMA Programmazione Festiva mese di settembre Cinema Verdi : 26-27-28 Fantozzi Cinemà Vittoria : 27-28 l Santissimi mese di ottobre Cinema Verdi : 3- 4- 5 Profumo di donna l 0-11 -12 L'Inferno di oristalla 24-25-26 Yuppy du Cinema Vittoria: 4- 5 Macchie solari 11-12 Peccati ,in famigli a 18-19 Colpo della metropolitana 25-26 Cugini carnali


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Dr. Mru-io Giacomarra - telefono 91019: 12 ottobre, 9 novembre; Dr. Luigi Fabris - telefono 91072: 19 ottobre, 16 novembre. n servizio medico festivo irùzia alle ore 14 dd sabato mtecedente la domenica indicata e termina alle ore 7 del lunedi seguente. FARMACIE DI TURNO Dr. Gb.i:rardirù - Piazza Garibaldi - teL 91054: dal 28 settembre al 4 or:tobre, dal 12 al 18 ottobre, dal 26 OttObre al l. novembre, dal 9 al 15 novembre: (festivo e nomunol; Dr. Sabatdli - Via Roma tc:l. 91048: dal 5 all' Il e dal 19 al 25 ottobre. dal 2 all'8 novembre (festi,·o e nonurno).

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Trattamenti min'imi - A decorrere dal 1-1-1975 l'importo della pensione mensile erogata nella misura del traJttamento minimo è fissata in L. 55.950. Con pari decorrenza turte.le pensioni che alla data dd 31-U1974 erano in pagamento con un importo compreso fra le 42.950 c: le L 100.000, esclusa la somma derivante dagli assegiÙ familiari, sono aumentate di L. 13.000 mensili. Detto aumento non spetta alle pensioni aventi decorrenza posteriore al 3112-1973, nonchè alle pensiorù

supplementari e a quelle di importo inferiore al trattamento minimo. Nella cifra delle 13 mila lire devono mte.ndersi compresi gli aumenti (già corrisposti) per l'anno 1975, in base alla porequazione automatica delle pensioni (cioè il 13%). Lavoratori autonomi - Con decorrenza 1-1-1975, la pensione mensile corrisposta al trattamento mlnimo, a carico della gestione speciale: per i coltivatori direl'ri, coloni, artigiani e per gli esercenti attività commerciali, è fissata in L. 47.800. Per le suddette pensioni a carico delle gestioni speciali, in attuazione dd disposto art. 3 del D.P.R. 12-5-1972 n. 325, a far tempo dal 1-7-1975; il trattamento sarà pari a quello spettante: ai pensionati dell'assicurazione generale obbligatoria dci lavoratori dipendenti e sarà pertanto anch'esso fissato in L. 55.000 mensili. Pensioni sociali - L'importo della pensione <SOCiale è elevata a L. 38.850 mensili dal l.

gennaio 1975. Detta cifra deve intendersi comprensiva dell'aumento derivante dalla perequazione automatica (13% per l'anno 1975). I limiti <li reddito, personale e complessivo sono aumentati. rispettivamente a L. 505.050 e a L. 1.560.000. Si precisa inoltre che il primo limite non deve essere superato per i ,-edditi dd richiedente: la pensione, mentre il secin<io si riferisce al reddito complessivo derivante dalla somma dei singoli redditi dei coniugi.

Ciechi civili - A decorrere dal t-1-1975 la pensione spettante ai ciechi civili è portata a L. 51.000 per i ciechi assoluti, ed a L. 38.000 per quanti hanno un residuo visivo superiore ad un ventesimo in enr.rambi gli occhi con eventua~i corre:zJJom. Sordomuti L'assegno mensile spettante ai sordomuti è stato portato a L. 38.000 mensili a partire dal 1-1-1975.

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85 .000

• Armadi da 2 a 6 porte, in noce, da L. 54.000 a L. 145.000 • uampada •ad arco per s•alotto, con basamento \i.n marmo L.

41.000

• Camera matrimoniale moderna in noce o paHssandro, composta da armadio stagion•ale a 6 porte, letto con gkoletto, rete, salv·a- · materoasso, toilette, specchio, radio e pouf L. 635 .000

• Piantana a.ppendi.abiti :a toroiglione L.

21.000

• Scarpiera con più ripiani

L.

20.000

• Divano letto similpelle

L.

45.000

• Sa lotto in pel iiccetl'a (divano a L. 220.000 3 posti e 2 poltrone)

• Esecuzione di ordini per lavori su misura

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