Asta Arredi e Dipinti Antichi | 12, 13, 14 aprile 2022 | Il Ponte Casa d'Aste

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ARREDI E DIPINTI ANTICHI Milano, 12, 13, 14 aprile 2022


In copertina particolare del lotto 114 In questa pagina lotto 113 In terza di copertina particolare del lotto 64 In quarta di copertina lotto 79



Lotto 69


0

12, 13, 14 aprile 2022 I Tornata

martedì 12 aprile 2022 ore 15.00 dal lotto 1 al lotto 151

II Tornata

mercoledì 13 aprile 2022 ore 15.00 dal lotto 152 al lotto 359

III Tornata giovedì 14 aprile 2022 ore 15.00 dal lotto 360 al lotto 574

0 0 1 Visitabile solo con super green pass e mascherina FFP2 8, 9, 10 aprile 2022 (ore 10-13 /14-18)

Mobili e Dipinti Antichi, Argenti Sculture, Pendole, Tappeti e Tessuti Strumenti Musicali, Disegni e Incisioni di Antichi Maestri Arredi provenienti da una nobile dimora veneta

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1° TORNATA Martedì 12 aprile 2022 ore 15.00 dal lotto 1 al lotto 151

Retro lotto 40


IL PONTE CASA D’ASTE

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1 Candelabro tripode a sette fiamme in bronzo dorato cesellato a volute fogliate, ghirlande e teste di ariete. Secolo XIX (h. cm 162) (restauri) € 1.000/1.200

2 Tagliolini Filippo (Fogliano 1745 Napoli 1809) Real Fabbrica Ferdinandea, Napoli 1790 - 1800, "Platone" busto in biscuit (h. cm 13) su colonna poggiante su base quadrata in ceramica smaltata (h. tot. cm 23) (restauri) € 500/600

3 Coppia di vasi Medicei in marmo con baccellature, coperchio decorato a volute fogliate e presa a guisa di pigna (h. cm 84) uniti a una coppia di basi a plinto in legno. Secolo XIX (restauri) € 1.300/1.400 3


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4 Coppia di candelieri in argento con fusto liscio e portacandela sorretto da delfini a tutto tondo su teste di meduse. Base sbalzata a perlinature e foglie di alloro. Roma, inizio secolo XIX. Argentiere Antonio Cappelletti (h. cm 30) (g 700) In custodia moderna Provenienza: Gioielleria Petochi, Roma € 1.200/1.400

5 Specchiera in legno intagliato e dorato. Fregi a volute e fiori. Cimasa traforata centrata da cartella con specchio. Secolo XVIII (cm 122x164) (difetti e restauri) € 2.800/3.000

6 Tappeto Sileh, Caucaso, fine secolo XIX. Decoro geometrico a riquadri contenenti le S tipiche della provenienza, decorate alternativamente a fondo bianco e blu. Il motivo include internamente altre S stilizzate. Interessante bordura Medacyl. Tessuto a mano con la tecnica Sumak in lana in due teli uniti con una cucitura visibile (cm 263x202) (difetti e vecchi restauri) € 1.300/1.500 6


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7 Coppia di comodini a inginocchiatoio lastronati in noce e legni vari. Uno a quattro cassetti e pianetto estraibile, l'altro modificato a mobile bar. Veneto, secolo XVIII (cm 86x43x69) (difetti e restauri) € 2.800/3.000

8 Scultore romano, secolo XVII “Profilo di religioso” scultura in marmo (cm 45x70, busto: cm 45x38) (difetti, la testa è staccata) Raffigurato con il colletto all'antica, la bottoniera composta da trentatrè bottoncini come gli anni di Cristo e il mantello con cappuccio detto "pellegrina" € 2.200/2.400

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9 Tappeto Seichur, Caucaso, fine secolo XIX. Decoro a fondo giallo con file di medaglioni stellari, alternati a motivi geometrici e volatili nei toni del rosso, verde, blu e rosa. Doppia bordura "cane che corre" a fondo bianco (cm 167x102) (difetti e vecchi restauri) € 1.100/1.200

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10 Antonio Bonfigli (Macerata 1806 1865) “Ritratto di gentiluomo”miniatura su avorio (cm 6x7) firmata a destra. In custodia in pelle Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 800/1.000

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11 Vassoio polilobato in argento con bordo cordonato e inciso con stemma araldico di baronetto inglese. Londra, 1766. Argentiere Thomas Haming (cm 52x42) (g 2200 ca.) (difetti) € 700/800

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12 Scuola del nord Europa Paesaggio con San Girolamo Olio su rame, cm 26x33 In cornice (difetti) € 2.000/2.500

13 Caffettiera in argento a corpo liscio con presa del coperchio a pigna. Base sbalzata a volute fogliate. Presa in legno ebanizzato. Milano, prima metà secolo XIX. Argentiere Francesco Liverti (h cm 32) (difetti al manico ligneo) € 1.800/2.000

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14 Coppia di antichi leoni in argento dorato con zampa poggiante su sfera (cm 46x29) su basi in plexiglass (difetti) € 2.200/2.400

15 Coppia di grandi torciere tripodi di forma triangolare in legno laccato azzurro con profili dorati. Portacero a corona in rame dorato, traforato e sbalzato a foglia. Secolo XVIII (h. cm 195) (difetti e mancanze) € 2.200/2.400

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16 Scultore della fine del secolo XVIII "Profili di gentiluomo e gentildonna" coppia di rilievi in cera (cm 8,5x5 ) in cornici ebanizzate con porta anelli in metallo a ghianda e foglie € 1.600/1.800

17 Antonio Pacifico, Napoli, secolo XVIII. Calice da messa con coppa e piattino in vermeille base in argento riccamente sbalzato e inciso a volute e teste di cherubini in rilievo. Iscritto alla base "Antonio Pacifico fecit bene fattore"(h. cm 24) (g 620) (difetti e rotture) € 1.200/1.400

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18 Coppia di gueridon in legno intagliato, laccato e dorato decorato da protomi leonine. Base tripode con zampe ferine. Secolo XIX (cm 70x180x70) (difetti) € 2.400/2.600 19 Tappeto Sileh, Caucaso, fine secolo XIX. Decoro geometrico a riquadri contenenti le S tipiche della provenienza, decorate alternativamente a fondo giallo e blu. Il motivo include internamente altre S stilizzate. Interessante bordura Medacyl. Tessuto a mano con la tecnica Sumak in lana in due teli uniti con una cucitura visibile (cm 249x207) (difetti e vecchi restauri) € 1.300/1.500 20 Parte di servizio da tavola in argento composto da caffettiera e lattiera a corpi costolati. Beccuccio antropomorfo e prese in legno ebanizzato decorate all'attacco da teste femminili. Basi cesellate a foglie d'acanto e perlinature. Belgio, inizio secolo XIX. Argentiere Hendrickx (?) (h. max cm 34) (g lordi 1400) In custodia moderna. Accompagnato da certificato di autenticità, Dabbene, Milano € 1.200/1.400

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21 Giovanni Agostino Cassana (Venezia 1658 Genova 1720) Composizione con anatra e i suoi anatroccoli Olio su tela, cm 61,5x75 In cornice € 3.500/4.000

22 Scultore romano, fine secolo XVIII “Profilo di papa Pio VI Braschi” altorilievo in marmo (cm 71x75) (difetti e rotture) € 1.100/1.200

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23 Scultore romano, secolo XVII “Figura distesa” scultura in marmo (cm 113x52) (difetti e mancanze) € 2.200/2.400

24 Scultore romano, secolo XVII “Madonna Immacolata poggiante su globo” scultura in marmo (cm 131x76) (difetti) € 2.200/2.400

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25 Scultore romano, secolo XVII “Maddalena penitente” figura in marmo (cm 163x70) (difetti e rotture) € 2.200/2.400

26 Scultore romano, secolo XVII “Madonna con Bambino” gruppo in marmo (cm 139x83) (difetti e mancanze) € 1.400/1.600

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27 Calamaio in argento di forma mossa sbalzato a volute e valve di conchiglia. Contenitori a corpo costolato, prese a volute e campanello con putto a tutto tondo. Milano, seconda metà del secolo XIX, argentiere Francesco Ceppi, all'insegna della capra (g 546) € 650/750

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28 * Gruppo di quattro rare sedie in ferro laccato a finto tendaggio, trasformabili in sgabelli, schienali e sedute traforate in finto cannetté (difetti) € 850/900

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29 Coppia di candelabri in argento a tre fiamme. Basi circolari sbalzate e decorate a motivi fogliacei, bracci a girali e foglie. Secolo XIX (h. cm 51) (g 2366) (difetti) € 1.100/1.200

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30 Credenza lastronata e scantonata a quattro ante pannellate sotto quattro cassetti. Piedi a mensola. Veneto, secolo XVIII (cm 226x104x46,5) (restauri) € 2.200/2.400

31 Jacques Laudun II (1663 1729) "Madonna con Bambino" placca in smalti montata su tabernacolo dell'epoca in legno ebanizzato, fregi in metallo dorato e sbalzato decorato a volute e figure alate e pietre dure (cm 48,5x23,5x8,5) (difetti e mancanze) € 1.200/1.400

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32 Incensiere in argento di forma sferica con presa del coperchio a fiore a tutto tondo, corpo con parte superiore traforata e decorata a volute fogliate, parte inferiore incisa a motivi stilizzati, piedi a cipolla (h. cm 26x32) (g 3100) € 1.200/1.400 33 Tavolo da parete di forma sagomata in legno laccato, fasce intagliate e traforate. Piano in scagliola decorata in policromia a volatili e volute. Secolo XVIII (cm 110x84x70) (difetti e restauri; rifacimenti alla lacca) € 4.500/4.800 34 Domenico Garbi (Perugia, ?) “Ritratto di Cavaliere dell’Ordine di Santo Stefano d'Ungheria” miniatura su avorio (d. cm 5,5) firmata lungo il bordo, a sinistra: "Garbi f." Figlio dell’artista umbro Antonio Maria Garbi, Domenico fu pittore e miniatore. Realizzò nel 1797 una tela con la Comunione degli Apostoli, S. Michele Arcangelo e S. Giuseppe nella chiesa di S. Matteo a Cannara; delle sue capacità di ritrattista testimoniano il ritratto della contessa V. Narboni del 1796 (proprietà privata), e quello di Annibale Mariotti, nell'omonimo liceo classico di Perugia, di poco successivo. A lui si devono anche una copia della pala dei Decemviri del Perugino (Perugia, Galleria nazionale dell'Umbria, depositi), collocabile al 1797 e una tela, del 1800 circa, con S. Michele che schiaccia Satana e gloria della Vergine (Perugia, S. Angelo in Porta Eburnea). Nel 1812 succedette a B. Orsini (morto nel 1810) sulla cattedra di pittura nella locale Accademia (Schidlof, La miniature en Europe, Graz 1964, I, p. 291). Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE 34

€ 1.100/1.200


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35 Coppia di poltrone in noce intagliato, braccioli e gambe di forma mossa terminanti ad artiglio su sfera, schienale traforato, fascia decorata a valva di conchiglia. Veneto, secolo XVIII (difetti) € 2.200/2.400

36 * Lampadario a nove luci in ferro e metallo dipinto in policromia, decorato a foglie e rami fioriti a tutto tondo. Liguria, secolo XVIII (h. cm 103) (rotture e mancanze) € 1.200/1.400

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37 Tavolo da centro in legno intagliato e dorato, fascia decorata a volute e fiori, gambe mosse riunite da traverse sagomate centrate da vaso con fiori decorate a volute fogliate all'attacco e terminanti a ricciolo. Piano in broccatello di Siena. Italia centrale, fine secolo XVII (cm 120x81,5x76) (difetti e restauri) € 2.200/2.400

38 Tappeto Kilim Senneh, Persia, seconda metà del secolo XIX. Decoro a motivo Herati in policromia su fondo nero. Bordura principale a fondo giallo (cm 201x126) € 900/1.000

39 Vassoio in argento con bordo sagomato e costolato decorato a valve di conchiglia e inciso nella tesa con monogramma "EG". Olanda (?), inizio secolo XX, argentiere "LXS"(cm 45x31) (g 1160) € 550/600

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40 G.B. Gigola (Brescia, 1767 Milano, 1841) “Gentiluomo in giacca blu (recto), Coppia di colombe con motto amoroso (verso)” 1785 1790, miniatura su avorio (d. cm 5,1) Bibliografia: C. Parisio, G.B.Gigola 1767 1841, 2001, pp. 59 (colore), 94 95 Il ritratto è inserito in un medaglione d'oro, da portare sul petto. Una seconda lastra d'avorio contrapposta alla prima reca due colombe con la scritta: "Mira del nostro /amor /questa è l'imago", a conferma della destinazione amorosa della doppia miniatura. Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 1.900/2.000

41 Coppia di candelabri tripodi in argento a quattro fiamme con base, fusto e braccia sbalzati a volute, ghirlande, foglie e fiori. Piedi a valva di conchiglia (h. cm 70) (g lordi 9549) (difetti e restauri) € 4.000/4.200

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42 Ribalta impiallacciata e intarsiata in palissandro, radica di noce, radica d'ulivo e bois de rose, decorata da cartelle filettate. Parte superiore con tre tiretti, la calatoia rivela piano in pelle, sei tiretti, vano e segreto. Parte inferiore a tre cassetti sul fronte centrati da cartiglio iscritto col motto nobiliare della famiglia Rospigliosi "OMNIA A DEO" sopra corona principesca. Piedi a mensola. Roma, secolo XVIII (cm 94x122x66) (difetti e restauri) € 10.000/12.000

Cassettone a ribalta Impiallacciato e intarsiato di legni vari Il corpo inferiore ha tre cassetti, è bombato sulla fronte e poggia su bassi sostegni a mensola; i fianchi si incurvano leggermente verso la facciata. Il vano centrale ha un piano scorrevole che cela uno spazio segreto foderato di metallo; ai lati sono due file di tre cassetti, quelli più bassi aggettanti con un andamento ondulato. Sulla sommità e sulla parte alta si dispongono altri tre bassi tiretti. Le superfici si ornano di fasce e cornici di diversi legni -palissandro, radica di noce, radica di ulivo e legno rosa- con altre scorniciature tinte di verde. Roma secondo quarto del XVIII secolo A giudicare dai caratteri stilistici di questo inconsueto ed elegante mobile a ribalta lo si dovrebbe considerare opera romana attorno al 1740 o, per essere meno tassativi, riferirlo attorno alla metà del XVIII secolo. Sulla parte inferiore si vedono le quattro losanghe che costituiscono lo stemma della famiglia Rospigliosi: l'arme è “inquartata d'oro e d'azzurro a quattro losanghe dell'uno all'altro”. In alto al centro, in un lungo cartiglio è intarsiato il motto famigliare OMNIA A DEO. Sotto di esso compare una corona principesca nella sua forma generica, spettante al capo famiglia Rospigliosi. Giovanni Battista Rospigliosi, nipote di papa Clemente IX sposò nel 1670 Maria Camilla Pallavicini, erede del potente e ricco cardinale genovese Lazzaro Pallavicini che fece costituire un doppio casato coi discendenti della propria nipote e del nipote del papa. Il primo figlio della coppia fu Domenico Clemente Rospigliosi (1674-1752) che ebbe da Giustina Borromeo due figli maschi. Il primo, Camillo Rospigliosi (1714-1769) fu con molta probabilità il committente del mobile qui esaminato. Esistono alcuni arredi a Palazzo Pallavicini a Roma che sono stati considerati come appartenenti a Don Camillo. Alcune voci di un'inventario dello stesso personaggio descrivono oggetti che ricordano il mobile qui in esame: “un canterano rabescato, e filettato di legno bianco con tre tiratori e tiratorino” o “un cantarano impellicciato di fico d'India rabescato bianco, e scantonato con cornici negre, tre tiratori e tiratorino... nei mezzanini abitati dalle donne della Principessa Rospigliosi”. E' bene qui ricordare un ebanista romano attivo a Roma ma probabilmente tedesco, Joseph Palms, che è noto anche in relazione a commissioni per la corte portoghese. Ma la sua opera resta ancora troppo misteriosa per poter avanzare attribuzioni vere e proprie sebbene le descrizioni di opere da lui fatte possono ricordare il gusto inconsueto a cui si ispira il mobile qui esaminato.1 Alvar González-Palacios (1) Su questo argomento vedi A. González-Palacios, Il Gusto dei Principi, Milano, 1993, p. 108; D. Di Castro in D. Di Castro, A.M. Pedrocchi, P. Waddy, Il Palazzo Pallavicini Rospigliosi, Torino, 1999, p. 340.


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43 Baldassarre De Caro (Napoli 1689 1750) Composizione di frutta con vaso di fiori e pappagallo Olio su tela, cm 62x75,5 Firmato "BD Caro" (difetti e restauri) L'opera è presente con questa attribuzione nell'archivio della Fototeca Zeri (scheda n. 87247, Foto INVN 162626) € 5.000/6.000

Pittore napoletano specializzato nelle scene di cacciagione ben gradite dalla borghesia emergente, da diversi esponenti dell'aristocrazia e soprattutto dalla Corte borbonica, Baldassarre De Caro fu attivo - come ricorda il suo primo biografo, Bernardo de Dominici1 - presso la feconda bottega del fiorante Andrea Belvedere2. Dopo le prime realizzazioni, modellate sullo stile pittorico del suo maestro, dipingendo prevalentemente trionfi di fiori vibranti e dai colori vivaci, De Caro mutò il proprio linguaggio avvicinandosi alla corrente della pittura napoletana degli anni '20 e '30 del 1700 ed allineandosi con le tendenze dominanti che si ispiravano alla produzione della cerchia di Francesco Solimena (1657 - 1747)3. In questo stile più greve, caricato di ombre dense e colori scuri De Caro realizza le sue più note scene di cacciagione, alle quali si ispirò spesso Giacomo Nani (1698 - 1755) anch’esso allievo del Belvedere. In questa tela il pittore dimostra tutta la sua abilità mimetica nella resa della composizione in primo piano mentre a lato, un accenno di paesaggio, funge da punto di luce dando profondità. Si tratta di un dipinto dalla innata eleganza compositiva, resa attraverso un cromatismo fantasioso dove l’artista fa emergere dallo sfondo cupo e profondo veritieri dettagli. Questo suo luminismo fatto di atmosfere crepuscolari e ombre dense alternate a squarci di luce lo renderà famoso e caro alla nobiltà partenopea del suo tempo. A testimonianza della prolificità del pittore troviamo diversi suoi dipinti nei musei napoletani di Capodimonte e di S. Martino, nel Museo Correale di Sorrento, alla Pinacoteca provinciale di Salerno, nella collezione Cavestany di Madrid e nella reggia di Caserta oltre che in varie raccolte private, come quella del Marchese Capomazza e della principessa di Fondi e del Galante 4 5. (1) Bernardo De Dominici, Vite de pittori, scultori ed architetti napoletani, Forni, Bologna 1979 (2) R. Middione, Baldassarre de Caro, scheda in La natura morta in Italia, a cura di F. Porzio e F. Zeri, Milano 1989, II, p. 957 (3) Idem (4) R. Causa, in La natura morta italiana : catalogo della mostra Napoli, Zurigo, Rotterdam, ottobre 1964 - marzo 1965 ; Napoli, Palazzo Reale, ottobre - novembre 1964, Alfieri & Lacroix, Milano 1964, p. 64 (5) U.Thieme, 'Becker, Kunster Lexicon', VI, Lipsia 1933, p. 23


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44 Tavolo da centro con piano a decoro geometrico lastronato in tartaruga, intarsiato in ebano e filettato in osso. Gambe rastremate, traversa tornita centrata da elemento architettonico. Secolo XIX (cm 126x80x62) (difetti) Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 1.800/2.000

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45 Lettino a una piazza in ferro e bronzo dorato con fregi Carlo X. Montanti decorati da foglie di quercia attorcigliate, terminali con vasi sormontati da ghiande, piedi muniti di rotelle. Secolo XIX (difetti) € 1.200/1.400

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46 Mario Buccellati, scatola portasigarette in argento con coperchio inciso con scorcio di Roma, Prati di Castello da una stampa antica. Titolo 925 (g 530) (cm17x13) Firmato all'interno nella fascia € 2.000/2.200

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47 Grande tavolo tondo con piano in marmo rosso levanto, montante in marmo cipollino decorato con stemma. Poggiante su base in pietra e marmo giallo (d. cm 145 x h. cm 85) (difetti) € 4.500/5.000

48 Scuola di Justus Sustermans Ritratto di Carlo di Lorena IV, Duca di Guisa Olio su tela, cm 66x50,5 In cornice antica ridorata € 4.500/5.000

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49 Servizio da tè in argento composto da teiera, lattiera e zuccheriera con bordi sbalzati a volute fogliate. Teiera con presa in avorio, prese dei coperchi a corone di alloro. Interni in vermeille. San Pietroburgo, 1825. Argentiere Samuel Eberlein, assaggiatore A. Ilitsch Jaschinov (g lordi 1558) Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 2.500/3.000

50 COURVOISIER & COMP. Orologio del tipo "marescialla" con cassa in bronzo dorato con guarniture a festoni. Quadrante in smalto bianco a cifre arabe. Movimento con scappamento a verga e bilanciere. Suoneria "grande et petite" su campanelli con richiamo e sveglia. Svizzera, inizio XIX secolo (cm 24x14x10) (difetti) € 2.800/3.000

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51 Jean Robert Gambier "Caduta di Cristo sulla via del calvario" rilievo in rame (cm 30x40) firmato in alto a destra. In cornice dorata (lievi difetti) € 1.200/1.400


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52 Scuola lombarda del secolo XVII Venere, amorino e satiro sul rogo Olio su lavagna, cm 24x32 Al retro cartiglio: "Proprietà/ di / Ugo Albergoni/...Albergoni In cornice (restauri) € 6.500/7.000

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53 Scuola dell'inizio del secolo XVII Ninfa e Satiro Olio su lavagna, cm 25,5x33,5 Al recto cartiglio: "Proprietà/Ugo/Alberg.../187... In cornice (difetti) € 5.000/6.000

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54 Orologio solare ad anello equinoziale universale in ottone. Struttura formata da due anelli concentrici di cui quello esterno "del meridiano" con sospensione ad anello interno "delle ore". Barra con scala di declinazione, segni dello zodiaco e mesi. Parte superiore con monogramma "M V 1757". Probabile Germania, XVIII secolo (d. cm 18) € 3.000/3.500

55 Cesare Lapini (Firenze 1848 dopo il 1893) "Fanciulla" busto in marmo (h. cm 75) Firmato, locato Firenze e datato 1884 al retro (difetti) € 2.800/3.000

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56 GIUSEPPE ORIGO ROMA Barometro a mercurio a stelo con cassa impiallacciata e decori in bronzo dorato. Parte inferiore con ampolla in vetro incorniciata in bronzo dorato riccamente decorato a festoni. Parte centrale con termometro ad alcool montato in bronzo dorato al cui interno la scala graduata è dipinta e dorata su vetro. In alto è presente la scala graduata barometrica con il suo nonio, stemma del Pontefice Pio VII (Barnaba Niccolò Maria Luigi Chiaramonti 1742 1823). 1815/1825 circa (h cm 120,5) (lievi difetti) Il Marchese Giuseppe Origo (1782 1833) già istitutore e comandante del Corpo dei Pompieri di Roma, compì gli studi presso il Collegio Romano e si occupò di chimica, fisica e meccanica. Tra i molti suoi progetti è da annoverare l’invenzione e l’applicazione (per il Corpo dei Pompieri) di una tuta ignifuga in amianto. Le sue abilità lo portarono a costituire una produzione di barometri di cui vi è una dettagliata spiegazione in "Miscellanea di utili produzioni in belle arti ed in scienze compilata da Gio Batta Cipriani senese. Roma 1808". In questa pubblicazione viene descritto un modello di "barometro portatile" la cui costruzione tecnica è molto simile all’esemplare qui proposto. È importante notare che il barometro portatile indicato nel 1808, per le sue caratteristiche, serviva più ad un utilizzo scientifico che decorativo e la cassa descritta era priva di decori superflui. L’esemplare proposto, invece rappresenta un raffinato esempio di ottima sintesi tra tecnica ed arte applicata. Lo stemma papale può lasciare intendere un’importante committenza per questo oggetto. Va ricordato che il Marchese Origo durante la sua carriera fu nominato Cameriere Segreto di Sua Santità nel 1816 proprio da Pio VII. € 2.500/3.000

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57 Artista romano, seconda metà del secolo XVII "Testa di Diana" terracotta (h. cm 35) su rocchio in marmo nero (h. totale cm 47) (difetti e mancanze) € 1.200/1.400


58 Giovanni Agostino Cassana (Venezia 1658 Genova 1720) Composizione con pollo e pulcini Olio su tela, cm 61,5x75 In cornice € 3.500/4.000

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59 Manifattura di Herend. Servizio da tavola in porcellana decorata in policromia a volatili su rami e farfalle composto da: ventiquattro piatti piani, dodici piatti fondi, ventiquattro piattini da frutta, dodici tazzine trembleuse, dodici tazzine da caffè con piattino, due zuppiere con coperchio di misure diverse più una piccola con coperchio probabilmente non pertinente, sei vassoi di misure diverse, una salsiera con mestolo, un'insalatiera, un'antipastiera, due raviere e tre posaceneri (difetti) € 5.500/6.000

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60 Scuola napoletana del secolo XVIII Cristo e l'adultera Olio su tela, cm 113,5x141,8 (difetti) € 4.500/5.000

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61 Trumeau in noce, lastronato in radica e filettato. Parte inferiore con fronte mosso a tre cassetti e anta ribaltabile celante cassettini, vani e segreti. Parte superiore di struttura architettonica, due ante cuspidate a specchio, cimasa a timpano spezzato decorata con fregi intagliati e dorati. Lombardo Veneto, secolo XVIII (cm 110x250x54) (difetti e restauri) € 4.500/5.000


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62 Coppia di ribalte lastronate in noce e radica, filettate in legno chiaro a volute. Fronte mosso a tre cassetti sotto uno a mezza altezza, anta ribaltabile celante cassettini. Profili ebanizzati, scomparto nel piano superiore. Lombardia, secolo XVIII (cm 113x118x56) (difetti) € 6.500/7.000

63 Coppia di grandi vasi in lacca decorata a scene di genere con cavalieri, regnanti e prelati. Basi in vermeille sbalzato a fiori e volute. Germania, secolo XIX. Punzoni di difficile lettura (h. cm 52) (lievi difetti) € 4.200/4.400

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64 Carlo Antonio Raineri (1765 - 1826) "Volatili esotici in un paesaggio" coppia di dipinti su seta (cm 53x69) in cornice (difetti) € 5.000/6.000


65 Manifattura di Locrè, Parigi, fine del secolo XVIII. "Trionfo di Leda" gruppo in biscuit raffigurante Zeus con l'aquila e la saetta nella mano destra, Artemide con il cane a lei sacro, Ermes con il petaso alato e Afrodite, sormontati da Leda e il cigno poggianti su roccia (cm 22x48x22) (difetti e piccole mancanze) € 4.200/4.500


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66 Scuola toscana del secolo XV Madonna con Bambino e santi Olio su tavola, cm 70,5x40,5 In cornice (difetti) € 4.500/5.000


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67 Scuola lombarda della fine del secolo XVII Scena bambocciante Olio su tela, cm 149x239 In cornice (difetti) € 5.000/6.000

68 Monetiere "bargueño" in legno con calatoia celante cassettiera architettonica con intarsi e colonnine in avorio. Prese laterali ad anelli in ferro. Parte inferiore con montanti scolpiti a figure, volute fogliate e fiori. Spagna, secolo XVII (cm 120x150x58) (difetti, mancanze e restauri) Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 5.500/6.000

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69 Manifattura di Samson, secolo XIX. Coppia di vasche biansate in porcellana decorata in policromia a volatili e fiori. Anse a mascheroni (d. cm 58 x h. cm 41) Per confronto si veda il lotto 514, asta 2868 "The Decorative Arts Sale", Christie's, 5 ottobre 2011 € 6.500/7.000


70 Luigi Avolio "Centauri" coppia di sculture in argento a tutto tondo. Titolo 800 (h. cm 32) (g 3800) Poggianti su base in marmo (difetti) € 6.500/7.000

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71 Grande alzata centrotavola in argento con bordura di forma sagomata. Anse a volute fogliate e riccioli. Marcato alla base Buccellati. Titolo 925 (L. cm 67) (g 5800) (lievi difetti) € 7.500/8.000

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72 Gruppo di dieci poltroncine in legno intagliato, laccato e dorato a motivi vegetali e fregi. Schienale curvilineo, braccioli mossi terminanti a ricciolo, gambe anteriori rastremate e scanalate. Veneto, secolo XVIII (difetti, mancanze e rotture) € 7.000/8.000

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73 Trittico centrotavola in argento composto da alzata e due candelieri. Vasca biansata con fascia traforata decorata a mascheroni e rami fioriti, sorretta da due putti a tutto tondo con al centro dei volatili. Base ovale con volute fogliate e monogramma inciso. Candelieri a una fiamma con putti assisi che sorreggono una cornucopia. Secolo XIX. Apparentemente privo di punzoni (cm 48x68) (g 6600) € 10.000/11.000

74 Trumeau lastronato e filettato in legni vari. Parte superiore a due ante celanti vani a giorno, montanti intagliati all'attacco con motivi stilizzati. Parte inferiore di forma mossa sui fianchi a tre cassetti e anta ribaltabile con vani, cassettini e segreti. Fianchi a due ante, piedi a mensola sagomati. Centro Italia, secolo XVIII (cm140x 250x80) (difetti) € 5.500/6.000 74


75 Carlo Bonavia (Documentato a Napoli dal 1755 al 1788) Erminia tra i pastori Olio su tela, cm 39x54 Siglato "C.B" in basso a sinistra Etichetta al verso € 9.000/10.000


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76 Gruppo di tre rare poltroncine in noce con gambe e braccioli mossi e schienale sagomato e traforato. Veneto, secolo XVIII (difetti e restauri) € 6.500/7.000


77 Pendola da appoggio in bronzo dorato e porcellana con cassa di forma arcuata. Mostra composta da una placca in porcellana policroma raffigurante un ritratto di S.A.R Maria Carolina Duchessa di Berry (1798 1870) immersa in un paesaggio collinare e sormontata da una danza di amorini che sorreggono ghirlande di rose su cui è apposto un foro per la lettura delle ore su quadranti girevoli. Movimento a due treni a platine tonde con retrocarica, scappamento a doppia ruota (illustrato a pag. 68 de "Échappenets d’horloges et de montres" Charles Gros 1913), pendolo laterale, suoneria delle ore e dei quarti su due campanelli tramite ruota partiore a cicli di camme alternate e martelli traslanti con apparato di scorrimento dei quadranti diviso rispettivamente in: disco delle ore con sistema a "salterello" e disco dei minuti a ciclo costante. La regolazione dell’orario avviene tramite una rotella situata sulla platina posteriore del movimento. Quadranti argentati a disco con cifre arabe divisi in quadrante superiore per le ore ed inferiore per i minuti. Francia 1825/1830 (cm 59x30x13,5) (difetti e lievi sostituzioni) € 6.000/8.000

Molto probabilmente l’orologio qui presentato proviene dalla Sala della Musica del Palazzo Reale di Napoli. Nell’ASN (Archivio di Stato di Napoli) Casa Reale Amministrativa, III inv. busta 88, vengono elencati una serie di oggetti che la Regina Madre (Maria Isabella di Borbone Spagna (1789 1848) ritira da Palazzo Reale e dalle regge di Portici e Capodimonte per arredare la sua nuova dimora (Casino della Regina sito nel parco di Capodimonte) tra cui "un orologio da tavolino in bronzo dorato con musica sotto, a quattro arie, situata nel piedistallo, nel davanti di detto orologio sopra porcellana smaltata è il ritratto di S.A.R. la Duchessa di Berry". Lo stesso orologio viene descritto nell’ inventario del 1848 come orologio da tavolino in bronzo dorato con figura in porcellana al davanti, con l’indicazione dell’ora a "scappatoio", campana di cristallo e musica nella base. Nei due inventari si cita il fatto che l’orologio possedesse un apparato musicale ora non più esistente. È importante notare che in molti esempi di orologeria, le macchine musicali potevano essere posizionate in un piedistallo separato dalla cassa e solo in alcuni casi i due sistemi erano collegati da rinvii meccanici. Nel meccanismo dell’orologio qui presentato (ed in particolare sulla platina anteriore) è presente una chiocciola che compie una rivoluzione all’ora ma che non è più collegata a nulla. Tale componente avvalla la verosimile teoria sul fatto che l’orologio originariamente fosse appoggiato su di un piedistallo musicale proprio come quello descritto negli inventari della Real Casa di Borbone. Il meccanismo, sicuramente originale e di grande qualità, è applicato alla cassa tramite tre staffe di ottone che probabilmente sono state sostituite in un passato non recente. In tale occasione, i nuovi supporti hanno causato un allontanamento dei quadranti girevoli dal foro di lettura sulla mostra rendendo più difficoltosa la lettura delle ore. Tale modifica, così come alcune altre piccole modifiche di certo reversibili, non compromettono a nostro avviso l’integrità del pezzo nel suo insieme. Bibliografia: Charles Gros. Échappenets d’horloges et de montres 1913 Napoli 1836, le stanze della Regina Madre a cura di Patrizia Rosazza Ferraris. Roma Museo Mario Praz 2008 2009.


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Un orologio francese con il ritratto della Duchessa di Berry Alvar Gonzalez-Palacios Lo Style Restauration, ciò che prosegue in maniera delicata lo stile Impero, ha un simbolo piccolo e grazioso nella Duchessa di Berry, principessa nata a Caserta nel 1898 dall'erede al trono di Napoli (futuro Francesco I) e dall'Arciduchessa Maria Clementina d'Austria. Nel 1816 andò sposa ad un suo cugino, il Duca di Berry, nipote dell'ultimo dei Luigi di Francia. La famiglia reale era allora composta da Luigi XVIII, da suo fratello il Duca d'Artois e dai figli di questi: Angouléme e Berry. Il re, uomo prudente e lentissimo, morì nel suo letto nel 1824, ma Artois, divenuto Carlo X, venne detronizzato da suo cugino Luigi Filippo d'Orléans nella Rivoluzione del luglio 1830. La Duchessa di Berry, rimasta vedova nel 1820 quando il consorte era stato assassinato, aveva dato alla luce un maschio -il cosiddetto 'figlio del miracolo' -a pochi mesi dalla morte del marito. Al piccolo venne dato il titolo di Duca di Bordeaux. Con la Rivoluzione di Luglio, come si è detto, i Borbone furono delegittimati e salì al trono Luigi Filippo sposato da molti anni con la zia della Duchessa di Berry, Maria Amalia di Borbone Due Sicilie, sorella di Francesco I. La successione al trono del figlio della Duchessa fu esclusa e per loro iniziarono anni difficili vissuti in esilio. Dal 1816 fino alla Rivoluzione di Luglio la giovane Maria Carolina di Berry era stata l'incarnazione vivente della moda a Parigi. Ma fu veramente lei a stingere il mogano cupo degli arredi napoleonici e a farli diventare biondi come la sua crinata acconciatura? L'autografia nel campo dell'arredamento ha poca importanza: né Luigi XV né Maria Antonietta disegnarono mobili o oggetti, nemmeno i propri abiti, eppure lo stile dei loro regni è totalmente permeato dalla loro impronta. Fatto sta che gli ambienti napoleonici, di una pompa più ricca che elegante, che avevano accolto i Borbone nel 1814 alle Tuileries, mantennero lo stesso eccesso di fasto accentuando solo il dominio delle curve e il predominio degli ori. Fu questa l'impostazione ufficiale, da parata, mentre le vere novità si vedono nelle stanze private ma non in quelle dell'altra principessa del sangue, la Duchessa di Angouléme (figlia di Luigi XVI e moglie del proprio cugino, figlio del futuro Carlo X). E come avrebbe potuto essere altrimenti? Non va dimenticato che la Duchessa di Angouleme era stata definita «l'unico uomo della famiglia». Fu dunque la cognata Berry, madre dell'erede al trono, - l' Angouleme era sterile -a raccogliere l'eterno femminino dell'epoca e a dare tono e colore alla decorazione che è oggi tipica della dinastia restaurata. Queste inclinazioni principesche, non facilmente accontentabili, causavano spesso molti imbarazzi all'amministrazione di palazzo: Sua Altezza Reale non aveva solo gusti decisamente eccentrici (una stanza tappezzata color ciliegia e un'altra con una processione di costose fioriere erano apparse sconvenienti) ma voleva tutto e subito. Eccola dunque pretendere per i suoi appartamenti la radica d'olmo e i più bizzarri contrasti cromatici, ninnoli di foggia gotica, un tripudio di piante in vaso e di fiori recisi, un senso dell'intimità che sta anche alla base della sensibilità del pieno Ottocento (o, se si vuole, di ciò che gli inglesi chiamano cosyness). Quel che la principessa napoletana impone a Parigi è quanto di più gradevole si possa immaginare in un'epoca decisamente compassata quando non sciocca: il suo gusto (dico il suo gusto non il suo spirito) appare talvolta in sintonia con quello delle regine prussiane che avevano, però, alle loro dipendenze non solo dei decoratori alla moda ma anche un architetto veramente geniale come Karl Friederich Schinkel, in grado di disegnare arredi che sembrano all'avanguardia dell'epoca e ambienti straordinari. Qui è là la Duchessa apprezza il vezzoso Biedermeier favorito dai cugini di Vienna: è comunque al suo meglio nel futile assoluto e si resta incantati dinnanzi alla sua toletta in cristallo e bronzo dorato che è uno dei tour de force dell'artigianato europeo dell'Ottocento. Mobili fragili, quasi inutilizzabili, costosissimi e proprio per questo irresistibili. Di questo inconfondibile mondo di lusso e di un'inarrestabile inclinazione per materie inusuali e care, è un ottimo esempio l'orologio che qui presentiamo. Una cornice in bronzo cesellato e dorato a motivi fogliacei chiude come un grande arco la cassa e la mostra che è costituita da una placca in porcellana miniata. Questa raffigura la nostra protagonista, Maria Carolina di Borbone, Duchessa di Berry, su una terrazza prospiciente una vallata con un edificio in lontananza; al di sopra vola un gruppo 1di putti con serti di rose. Un alto zoccolo liscio sostiene la pendola. L'effigie della Duchessa compare sovente su alcuni oggetti che le appartennero o che furono da lei donati. Uno di questi, ad esempio, è il cofanetto per gioielli eseguito nel 1829 nella Manifattura di2 Sèvres con un ritratto della Duchessa a mezzo busto sulla fronte. Più insolita appare la soluzione di porre la sua figura su un orologio, come qui accade. La forma e la decorazione di questo oggetto, piuttosto sobria, punta più al pretto stile neoclassico dell'Impero piuttosto che a quello fiorito della Restaurazione come denota la sagoma stessa dell'opera, a mo' di pietra miliare (en borne, si definisce in francese). I bronzi si contentano di un parco uso di motivi fitomorfi su uno zoccolo liscio. Sulla lastra di porcellana Maria Carolina appare ancora molto giovane, abbigliata in rosso con un vestito simile a quello che3 indossa in una miniatura conservata nel Musee Dobrée di Nantes. Quest'opera è contenuta in una cornice di bronzo dorato con l'arme

reale di Francia e la scritta Donné par S.A.R. Monseigneur Le Due de Bordeaux à Monsieur le Comte de Mesnard le 15 octobre 1826. La miniatura è opera ( così si scrive nel testo di Patrick Guibal) di Dalila Labarchède e a noi sembra molto vicina alla lastra di porcellana dipinta sul nostro orologio. Pressoché ignota ai lessici la Labarchède4 risulta comunque documentata nel Thieme Becker Kunstlerlexicon come attiva nel primo quarto del XIX secolo, allieva di L.F. Aubry e operosa per la Duchessa di Berry; autrice di miniature da Gerard; nel 1826 attiva a Sèvres. La stessa pubblicazione assicura che nel Museo di Nancy esiste una miniatura su avorio di una dama d'onore della Duchessa di Berry. Il 1826, data della miniatura a Nantes e della presenza della pittrice a Sèvres, è un anno che si adegua bene sia all'aspetto della Duchessa sia al vestito che indossa nella placca sull'orologio.5 Sappiamo che Mademoiselle Labarchède funse da maestra di pittura per la Duchessa che si dilettò essa stessa di decorazione su porcellana: ordinava piatti parzialmente decorati a Sèvres e li completava sotto la guida della Labarchède.6 Mi chiedo, ma non vorrei qui portare oltre misura la mia supposizione, se la miniatura sul nostro orologio possa essere stata parzialmente dipinta dalla Duchessa stessa. E' stato già ipotizzato da Patrizia Rosazza che il nostro orologio dati al 1829: questo solo perché in quell'anno il padre della Duchessa, Francesco I di Borbone, passò per Parigi sulla via di Madrid per accompagnare un'altra sua figlia, Maria Cristina che andava sposa al Re di Spagna Ferdinando VII. Come in occasioni del genere vi fu uno scambio cospicuo di doni. Nel Palazzo di Capodimonte a Napoli si conserva una coppia di orologi di sagoma simile a quella del nostro esemplare; le misure sono lievemente inferiori ( cm. 53 x 28 x 14); sulla facciata compare una mostra circolare e i ritratti, rispettivamente, di Francesco I e della sua seconda consorte, Maria Isabella di Spagna. Le due effigi, diversamente dalla nostra, sono dipinte su rame e la qualità dell'insieme appare leggermente inferiore, più tarda di quella del nostro. Ambedue i quadranti sono firmati Breguet à Paris e gli orologi7 compaiono in un inventario del Palazzo Reale di Napoli nel 1831. Nonostante il movimento della nostra pendola non sia firmato esso è certamente opera di Breguet e di miglior qualità rispetto ai due 8esemplari di Capodimonte nei quali anche la pittura è meno sottile. L'8 novembre 1830, poco dopo il suo rientro dalla Spagna e da Parigi, Francesco I morì. La sua vedova, la Regina Maria Isabella, chiese al nuovo re Ferdinando II, suo figlio, il permesso di ritirare vari oggetti dai palazzi reali di Napoli, di Portici e di Capodimonte. Dalla Stanza della Musica del primo ottenne "un orologio da tavolino in bronzo dorato con musica sotto a quattro arie, situata nel piedistallo, nel davanti di detto orologio sopra porcellana smaltata è il ritratto di S.A.R. la Duchessa di Berry''9. Nel 1848 , alla morte di Maria Isabella, nella Galleria al piano terreno della Villa della Regina si descrive "un orologio da tavolino in bronzo dorato con figura in porcellana al davanti, con indicazione dell'ora a scappatoio, campana di cristallo e musica nella base duc.60". Questi due documenti, uno del 1830 e uno del 1848, non indicano la data di arrivo dell'orologio a Napoli né quella di esecuzione che a mio avviso non può essere posteriore al 1826. Per via ereditaria, attraverso i discendenti di Maria Isabella, l'orologio è pervenuto ai giorni nostri. (1) Cm. 59 x 30 x 13,5. (2) Un age d'or des arts décoratifs 1814-1848, catalogo,della mostra Parigi, 1991, cat 82, p. 197 (P. Ennès). (3) Entre cour etjardin. Marie-Caroline, duchesse de Berry, catalogo della mostra, Musée de l' Ile-de-France, Sceaux, 2007, p. 48. (4) Thieme-Becker, Kunstlerilexicon, vol. XXII Lipsia, 1928. (5) Si veda la serie di stampe di Alexandre-Jean-Dubois Drahonet, databile in quello stesso 1826, riprodotte nel catalogo citato a nota 2, p.56. (6) R Valeriani, "Sèvres e l'Italia", in Sèvres: l'utile e l'incantevole, catalogo della mostra, Roma, Musei Capitolini, 2001, p. 70. (7) Civiltà dell'Ottocento a Napoli, catalogo della mostra, Napoli, 1997, I, cat6.52 e 6.53 (D. Di Castro) (8) L'orologio è dotato di un movimento francese di grande complessità meccanica. Il tipo di scappamento è a doppia ruota, mentre la suoneria è caratterizzata da un tipo di sparti-ora che consente lo scandire dei quarti e del numero delle ore piene. Inoltre sulla ruota dei minuti è montata una chiocciola, la quale accoppiata ad una camma, presume la funzione dell'azionamento di un carillon, che probabilmente all'origine, doveva essere posto in una base di legno. L'insieme di questi complessi meccanismi, caratterizzati da una raffinatezza raramente riscontrabile in orologi simili permette di attribuire l'esecuzione della meccanica alla casa orologiera Breguet (relazione tecnica di Diego Serventino che qui ringraziamo). (9) Napoli 1836. Le stanze della Regina Madre, catalogo della mostra a cura di P. Rosazza, Roma, Museo Praz, 2008, pp. 54-55. Il documento a cui rimanda l'autrice è in Archivio di Stato, Napoli, Casa Reale Amministrativa, III, b.88. Alvar González-Palacios


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Retro


78 Scuola emiliana del secolo XVII Giuditta e Oloferne Olio su tela, cm 118x102 In cornice (lievi difetti) € 10.000/15.000


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79 Algardi Alessandro (Bologna 1598 Roma 1654) "Madonna con Bambino" gruppo in bronzo poggiante su base coeva in legno ebanizzato di forma sagomata (h. cm 48) (difetti alla base) € 12.000/14.000


80 Michelangelo Pace (Roma 1610 1670) Composizione con uva, anguria, melone e zucche all'aperto Olio su tela, cm 97x134 In cornice (difetti) Expertise Ferdinando Bologna, 2 febbraio 1972 (con attribuzione a Michelangelo Pace) € 10.000/12.000


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81 Scuola dell'Italia Settentrionale del secolo XVI Natività con San Girolamo e angeli musicanti cm 65x36 Al recto quattro timbri a ceralacca (difetti e restauri) € 7.000/8.000


82 * Tavolo scrivania "diplomatica" di epoca Luigi XV lastronato in palissandro con filettature in bois de rose, un cassetto su ognuno dei quattro lati, i lati lunghi disegnati a simulare tre cassetti affiancati nella fascia, bocchette e scarpette in bronzo cesellato e dorato, piano in pelle, struttura del mobile in pino, interno dei cassetti in pioppo. Genova, 1750 60 circa (cm 173x99x78,5) (difetti) Provenienza: Novi Ligure, collezione privata Asta Christie’s Roma, 27 novembre 1990, lotto 269 (Lire 262.500.000) Milano, collezione privata € 12.000/14.000

Il mobile è un interessante esempio di alta qualità, raro per le grandi dimensioni, dell’ebanisteria genovese della metà del ‘700, chiaramente derivato dai bureau plat parigini di ebanisti come BVRB o Jacques Dubois che avevano aggiornato il modello di scrivania ideato alcuni decenni prima da André Charles Boulle. Gli esemplari genovesi spesso si distinguono solo per la maggiore sobrietà della decorazione bronzea e per i legni utilizzati per la struttura e gli interni dei cassetti, diversi da quelli francesi. La sagoma della cintura e lo stile delle gambe di questa scrivania permettono di datarla in un momento piuttosto precoce rispetto a altri esemplari simili, come confermano le bocchette delle serrature e la scarpette in bronzo dotato di un modello non più in uso dopo la metà del secolo. Peculiarità genovese è la soluzione dei cassetti sui quattro lati, non comune ma presente su altre “diplomatiche” note, evidentemente destinate a un uso contemporaneo di più persone. Ben documentata è l’influenza sull’ebanisteria genovese settecentesca della Francia, a cui il patriziato era politicamente e culturalmente legato, sempre attento a vivere secondo la moda di Parigi. Nelle lettere ai propri rappresentanti commerciali è costante la richiesta di invio di mobili e oggetti, che furono poi fonti d’ispirazione per i migliori artigiani locali. Un esempio di un bureau plat parigino di simile modello presente fin dall’epoca in una dimora genovese è tuttora conservato nella collezione Durazzo Pallavicini (Edy Baccheschi, Il Palazzo Durazzo Pallavicini, 1995, n. 198, pagg. 348 349) Lodovico Caumont Caimi


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83 Pier Francesco Piola (Genova 1565 1600) La Madonna allatta il Bambino alla presenza di San Giuseppe, Santa Elisabetta e San Giovannino Olio su tela, cm 122x99 Siglato "P. F. P." e datato "1589" o "1599" In cornice (difetti e restauri) Bibliografia A. Orlando, La "dolce maniera" del cambiasesco Pier Francesco Piola, in "Paragone", n.639, maggio 2003, p. 34, fig. 24 D. Sanguineti, Domenico Piola e i pittori della sua "casa", edizioni dei Soncino, Soncino 2004, vol.1, pp 19,34 fig.2 € 10.000/12.000

L’attribuzione a Pier Francesco Piola è stata proposta per la prima volta da Mary Newcome Schleier all’asta londinese di Sotheby’s del 19991. Il dipinto venne poi pubblicato da Anna Orlando sulla rivista Paragone2, in un articolo dedicato interamente all’artista e alla sua discendenza, essendo Pier Francesco il più antico rappresentante della famiglia Piola. Zio paterno del più celebre e fortunato Domenico (1628 - 1703), Pier Francesco svolse la prima formazione da autodidatta, concentrandosi soprattutto nello studio degli affreschi di Perin del Vaga a Palazzo del Principe (Fassolo), prima di essere preso sotto l’ala di Sofonisba Anguissola. La “miracolosa3” pittrice cremonese, la quale si trovava a Genova negli anni ’80 del Cinquecento4, recandosi un giorno nelle sale del palazzo del suddetto principe “fermò principalmente lo sguardo in quello di Pietro Francesco: e riflettendo alla dolce maniera sulla quale s’industriava d’andar imitando col solo lapis quelle stupende pitture lo persuase a seguitar l’impresa. Anzi notando in lui un non so che di meritevole determinò di volerlo aiutare5”. Sofonisba oltre a rappresentare il maggiore ascendente per Pier Francesco Piola, ebbe il merito di avvicinare l’artista all’opera del maestro genovese Luca Cambiaso, del quale divenne un fedele copista. Una direzione artistica che non stupisce considerato che la stessa Sofonisba aveva realizzato dipinti modellati su quelli del famoso pittore genovese, prima della partenza di quest’ultimo per la Spagna6 al servizio di Carlo V (1583). Pier Francesco ebbe quindi modo di frequentare la casa di Sofonisba e egli “si potè dar vanto d’esser stato discepolo della più illustre: Pittrice d’Europa7”. Secondo Anna Orlando, quest’opera raffigurante La Madonna allatta il bambino alla presenza di San Giuseppe, Sant’Elisabetta e San Giovannino si colloca nel periodo della maturità dell’artista, dove “il senso plastico e al contempo morbido delle forme, e i panneggi ben costruiti e cadenzati, dal segno tondo e colorati a campire compatte8” aderiscono in toto alla rilettura che Sofonisba conduce sull’opera di Luca Cambiaso. La pittrice infatti si distingue dal genovese per la “dolcezza sfumata e correggesca, fedele agli orientamenti parmensi del suo maestro Bernardino Gatti9”.

(1) Sotheby’s, Londra, 8 luglio 1999, lotto 181 (2) A. Orlando, La “dolce maniera” del cambiasesco Pier Francesco Piola, in “Paragone”, n. 639, maggio 2003, pp. 33 - 41 (3) R. Soprani, Le Vite De Pittori Scoltori, Et Architetti Genovesi, E de’ Forastieri, che in Genoua operarono Con alcuni Ritratti de gli stessi, Bottaro, Genova 1674, p. 78 (4) M. Gregori, in I Campi e la cultura artistica cremonese del Cinquecento, catalogo della mostra (Cremona), Electa, Milano 1985, p. 171 (5) R. Soprani, 1674, p. 78 (6) L. Magnani, Luca Cambiaso da Genova all’Escorial, Sagep Editrice, Genova 1995, p. 253 (7) R. Soprani, 1674, p. 78 (8) A. Orlando, 2003, p. 38 (9) M. Gregori, 1985, p. 173


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84 Commode con fronte e fianchi mossi a due cassetti piccoli e due grandi in radica di noce e noce. Fasce e grembiale intagliati a volute, gambe mosse. Veneto, secolo XVIII (cm 137x92x70) (difetti) € 6.000/8.000

85 Maestro lombardo-ligure del secolo XV La predica Olio su tavola, cm 50x35 In cornice (difetti) € 10.000/12.000

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86 Coppia di console a mezzaluna con piani in marmo e specchiera in legno intagliato, laccato e dorato, decorato a volute fogliate, gambe rastremate. Napoli, secolo XVIII (console: cm 85x103x52; specchiere: cm 105x175) (difetti e restauri) € 12.000/14.000


87 Michel de Bouillon (attivo tra il 1638 e il 1674) Composizione di frutta su tavola ricoperta da drappo rosso, basamento con conchiglie; in primo piano limoni e arancia Olio su tela, cm 113,5x215 (difetti e restauri) Provenienza Sotheby's Monaco 18/06/1992 (segnalata in catalogo come firmata e datata 1651) € 10.000/15.000

Pittore francese del XVII secolo, Michel de Bouillon nasce in una famiglia di artisti nel nord della Francia, a Ere vicino a Tournai e suo padre sembra essere stato Jean Bouillon, il primo insegnante di Philippe de Champaigne1. Entrato a far parte della Gilda di San Luca della sua città natale nel 1638, il suo corpus di opere è composto interamente da nature morte che mostrano la forte influenza dei maestri fiamminghi dell'inizio del XVII secolo. La pittura francese del XVII, soprattutto quella parigina di inizio secolo, era profondamente legata agli esempi nordici, lavorando a stretto contatto con la colonia olandese del quartiere di Saint-Germain-des-Prés2. Successivamente lo stile di de Bouillon evolverà verso tonalità più libere e leggere. Suo figlio, Charles, sarà anche lui un pittore di nature morte il cui lavoro seguirà lo stile decorativo del XVIII secolo3. Questa raffinata composizione di mano di Michel de Bouillon esprime il senso del rapporto armonico delle forme nello spazio, unendo il senso di intimità e la qualità della pittura nordica, come dimostra il brano delle conchiglie in primo piano, o i bicchieri e le caraffe che luccicano tra le tende rosso scarlatto, alla semplicità di uno spettacolo ordinario. (1) U.Thieme, 'Becker, Kunster Lexicon', IV, Lipsia 1933, pp. 444 445 (2) P. Rosenberg, La pittura francese, in La pittura in Europa, a cura di P. Rosenberg, R. Temperini, J.P. Caillet, Electa, Milano 1990, p. 312 (3) U.Thieme, 'Becker, Kunster Lexicon', IV, Lipsia 1933, pp. 444 445


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88 Specchiera in legno intagliato e dorato a volute, foglie e fiori. Cimasa traforata sormontata da vaso fiorito. Lombardo Veneto, secolo XVIII (cm 200x140) (difetti allo specchio e restauri) € 6.000/7.000


89 Paolo Gerolamo Piola (Genova 1666 1724) Gesù in casa di Marta e Maria Olio su tela, cm 77,5x61 L'opera costituisce il bozzetto per l'affresco nella chiesa di Santa Marta (per l'affresco si veda: La Pittura in Liguria. Il secondo Seicento, Sagep, Genova 1990, p. 373) Bibliografia Alessandra Toncini Cabella, Paolo Gerolamo Piola e la sua grande Casa genovese, Sagep, Genova, 2002, fig. 145, pag. 102 € 9.000/10.000

Pubblicata per la prima volta nella monografia dedicata all’artista1, quest’opera che la studiosa data 1722 - 23, è il bozzetto preparatorio dell’omonimo affresco realizzato da Paolo Gerolamo Piola per la decorazione della Chiesa benedettina di Santa Marta a Genova2. Paolo Gerolamo, figlio di Domenico, si forma nella casa del padre affinando le sue indiscusse doti di pittore con una vita di intensa pratica artistica e un continuo studio dei grandi maestri. Infatti dal 1690 al 1694 il giovane Piola è a Roma e opera nella bottega dell’anconetano Carlo Maratta con la raccomandazione del Marchese Niccolò Maria Pallavicini. Nella capitale ha modo di studiare direttamente le fonti e le opere di pittori del calibro dei Carracci e di Domenichino3 giungendo ad uno stile che nella maturità sarà una sintesi tra una chiara componente marattesca e una forte suggestione di piolesca4. Nonostante Paolo Gerolamo fosse più piccolo del fratello Anton Maria, anch’esso nell’impresa di famiglia sotto il padre, e nonostante fosse una figura meno di spicco di Gregorio de Ferrari, marito di Margherita dal 1674 (figlia di Domenico e sorella dei sopracitati) e di Domenico allievo e collaboratore, Paolo Gerolamo fin dalla sua prima giovinezza, fu scelto dal padre come erede della bottega famigliare alla sua morte (1703)5. Questa raffinata tela, dalla composizione teatrale e narrativa dove la gestualità è magniloquente, non si discosta, se non per qualche dettaglio, dall’opera finale. Il soggetto in questione è l'episodio evangelico che narra la visita di Gesù nell'abitazione delle sorelle Marta e Maria a Betania. Nel Vangelo secondo Luca (10,38-42) si narra di come le due sorelle si comportino diversamente nell’accogliere Gesù in casa; poiché mentre Marta si occupa delle faccende domestiche, Maria si siede ad ascoltare la parola del Signore e quando Marta se ne lamenta: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti» questi le risponde: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta». Gesù appare seduto sulla sinistra, mentre si volge per parlare a Marta che, indicando la sorella, è colta nel momento della sua lamentela. Maria ascolta seduta in basso a destra, con aria remissiva e un dolcissimo cagnolino accocolato nei suoi drappi. I volumi torniti dei personaggi, le eleganti anatomie piolesche e gli inamidati panneggi compongono la scena che si svolge in un interno di palazzo che da su architetture. L’interesse di Paolo Girolamo per la scultura e il suo stringente rapporto con essa si dimostra con la collocazione di un finto antico busto romano a monocromo nella nicchia sopra la porta. La sua consolidata collaborazione con Bernardo Schiaffino e altri scultori è a livello progettuale, fornendo a loro i disegni, tanto da considerare “le sue decorazioni come un fluire della medesima idea tra scalpello e

pennello: la traduzione di una vocazione che è passione, che è poetica ben oltre il mezzo espressivo”6 (1) A. Toncini Cabella, Paolo Gerolamo Piola e la sua grande casa genovese, Sagep, Genova 2002, p. 105 (2) L. Magnani, Cultura laica e scelte religiose: artisti, committenti e tematiche del sacro, in E. Gavazza, F. Lamera, L. Magnani, La Pittura in Liguria. Il Secondo Seicento, Sagep Editrice, Genova 1990, pp. 373, 375 n. 453 (3) A. Toncini Cabella, 2002, pp. 42 - 48 (4) Ivi, p. 84 (5) A. Toncini Cabella, Il ruolo di Paolo Gerolamo Piola, in Domenico Piola e la sua bottega, a cura di D. Sanguineti, Genova 2019, p. 375 (6) A. Toncini Cabella, 2002, p. 99


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90 Giuseppe Nuvolone (San Gimignano 1619 Milano 1703) Santa Cecilia con angeli musicanti Olio su tela, cm 194x259,5 (difetti e restauri) € 13.000/15.000


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91 Specchiera in legno intagliato e dorato decorata con cornice interna a boccioli e fregi a volute e fiori, sormontata da cimasa a foglie accartocciate. Secolo XVIII (cm 205x160) (difetti e restauri) € 10.000/12.000


92 Mario Buccellati, coppia di tavolini in argento con piani circolari lastronati in malachite. Basi a colonne tortili terminanti con piedi sagomati e decorati da cabochon in malachite. Titolo 800 (g lordi 13000 ca.) (h. cm 75) € 22.000/24.000 Dettaglio


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93 Gian Cristoforo Storer (Costanza 1620 1671) Il ratto d'Europa Olio su lavagna, cm 45x54,5 In cornice dipinta a finto marmo con fregi intagliati e dorati a motivi floreali (difetti) € 10.000/12.000


94 Scrivania da centro lastronata in radica di noce e radica d'ulivo, filettata in legno chiaro. Piano di forma mossa. Tre cassetti nella fascia sotto tre tiretti estraibili. Due ante rivelano due cassetti. Gambe mosse. Veneto, secolo XVIII (cm. 113x73x64) (restauri) € 18.000/20.000


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95 Giuseppe Recco (Napoli 1634 Napoli 1695) Composizione con pesci e seppia su un paesaggio di roccia all'aperto Olio su tela, cm 71x96 In cornice € 14.000/15.000


96 Vincent Malò (Cambrai, 1602/1606 c. Roma 1649) Presepe Olio su tela, cm 134x139 Siglato in basso al centro "VM" Timbri al verso In cornice intagliata e dorata (difetti) Provenienza Collezione Elisa Patri Pagano Bibliografia Anna Orlando, scheda in E. Gavazza e G. Rotondi Terminiello, Genova nell'età barocca, catalogo della mostra [Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Galleria di Palazzo Reale, dal 2 maggio al 26 luglio 1992], Nuova Alfa Editoriale, 1992, n. 123, pp. 224 225; A. Orlando, Trenta dipinti a Genova tra il XVI e il XVIII secolo, catalogo della mostra, Galleria Rubinacci, Genova, 1987, n. 14. € 10.000/12.000 Quella dei pittori fiamminghi a Genova fu, nella prima metà del Seicento, una comunità attiva e coesa che ebbe un rilievo e un ruolo notevole nella trasformazione della cultura artistica locale. Questa vivace “colonia” congiungeva la Superba con le Fiandre attraverso forti legami di parentela. Lo dimostrano i casi di Pieter Boel, che sposò al suo ritorno in patria la nipote dei fratelli De Wael o quello di Andries van Eertvelt che fu padrino ad Anversa di Catherine, la figlia di Vincenzo Malò1. Se di tanti artisti siamo a conoscenza del loro corpus pittorico grazie anche alle fonti dell’epoca, di Vincenzo Malò, dalla onomastica ancora incerta poiché conosciuto solo con il nome italianizzato, non sappiamo ancora granché. Il Soprani (1612 - 1672) - fonte più che attendibile essendo lui stesso contemporaneo ai pittori da lui descritti - gli dedica una biografia e riporta il suo luogo di nascita in Francia, a Cambray2, mentre non riesce a ricostruire una precisa datazione sull’anno, per via dei documenti ritrovati che si contraddicono a vicenda, facendola spaziare tra il 1602 e il 16063. Vincenzo si trasferisce ad Anversa4 ancora “giovinetto5” per apprendere l’arte della pittura dal suo primo maestro: David Teniers il vecchio e “invaghitosi poscia della maniera del Rubens passò alla colui scuola6”. Per quanto riguarda il suo prolungato soggiorno genovese, l’ipotesi più plausibile è che si sia fermato dal 1634 (quando non risulta più iscritto alla gilda di Anversa) fino al 16407. A Genova divenne allievo di Cornelis de Wael e, successivamente, aprì una propria bottega attiva tra la metà degli anni ’30 e la metà degli anni ’40, dove accolse pittori come Antonio Maria Vassallo e “dalla quale uscirono alcune grandi tele per la committenza pubblica e religiosa8” oltre che “tavoline assai graziose e pregevoli, nelle quali acquistossi credito non ordinario9”. Il dipinto presentato in questa vendita all’incanto è siglato al centro con il monogramma “V M” ed è stato pubblicato per la prima volta da Anna Orlando10 ed esposto successivamente anche alla mostra Genova nell’età Barocca11 del 1992. La tela, che rappresenta una movimentata adorazione dei pastori in un paesaggio dal gusto ancora fiammingheggiante, è stilisticamente insolita rispetto alle opere del periodo genovese dell’artista12, essendo Malò uno dei grandi divulgatori del linguaggio rubensiano.

Infatti, a differenza delle altre opere, qui il paesaggio è parte integrante della scena, insieme a tutto il contesto che circonda le figure. Lo scalpitante corteo dei pastori si dirige verso la sacra famiglia che, raccolta dentro una capanna dalle fattezze nordiche, è in adorazione del bambino. A sinistra un verdeggiante paesaggio composto da fronde arboree e da bastioni di una lontana città fa da sfondo ad un piccolo episodio di quotidianità, mentre a destra, in lontananza, si scorgono i re Magi con al seguito il corteo. Ad incoronare la natività due volteggianti cherubini appaiono in alto, vicino al soffitto della capanna, mentre l’arcangelo Gabriele si inginocchia davanti alla Beata Vergine al Bambin Gesù. Viene spontaneo avvicinare quest’opera “all’eco della lezione fiamminga del maestro David Teniers13” oltre che a quella dei fratelli De Wael, che conferma in Vincenzo Malò un’anima eclettica e sempre pronta a soddisfare le esigenze di una variegata committenza. (1) A. Stoesser, Lucas and Cornelis de Wael: Flemish artists and dealers in Antwerp, Genoa, and Rome in the seventeenth century, Brepols 2012, pp. 232 - 233 e nota 42 p. 238; A. Marengo, Genova per loro. Pittori fiamminghi nella prima metà del Seicento tra brevi soste e lunghe permanenze, in A. Orlando, Van Dyck e i suoi amici: Fiamminghi a Genova 1600 - 1640, Sagep Editrice, Genova 2018, p.129 (2) R. Soprani, Le Vite De Pittori Scoltori, Et Architetti Genovesi, E de’ Forastieri, che in Genoua operarono Con alcuni Ritratti de gli stessi, Bottaro, Genova 1674, p. 468 (3) A. Marengo, 2018, p.140 (4) Malò è iscritto alla gilda di Anversa nel 1623 - 1624 (5) R. Soprani, 1674, p. 468 (6) Ibidem (7) A. Marengo, 2018, p. 140 (8) A. Orlando, scheda in Genova nell'Età Barocca, catalogo della mostra a cura di E. Gavazza e G. Rotondi Terminiello, Nuova Alfa Editoriale, Bologna 1992, p. 223 (9) R. Soprani, 1674, p. 468 (10) A. Orlando, 30 Dipinti a Genova tra il XVI e XVIII secolo, catalogo della mostra, Galleria Rubinacci, Genova, 1987, n. 14 (11) A. Orlando, 1992, p. 223 (12) Eadem (13) Ivi, p. 225


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97 Gruppo di otto poltrone in noce con braccioli mossi, schienale traforato, gambe decorate a volute fogliate all'attacco e terminanti ad artiglio su sfera. Veneto, secolo XVIII (difetti) € 10.000/12.000

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98 Coppia di commode lastronate in palissandro e filettate in bois de rose, di forma mossa e bombata, fronte a tre cassetti, fascia sagomata, gambe munite di scarpette. Piano lastronato in onice giallo, ciglio in marmo rosso di Verona. Italia meridionale, secolo XVIII (cm 99x83x53) (difetti e restauri) € 6.500/7.000


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99 Cratere biansato in argento con corpo interamente inciso, la fascia superiore con lottatori, bordura a palmette, corpo centrato da due cartelle, una raffigurante Ercole e il leone di Nemea con Minerva che sorregge lo scudo con la civetta, l'altra cavalieri con Euristeo e Admeta. Anse squadrate con elementi stilizzati. Ilario Pradella per Buccellati. Titolo 925 (h. cm 36) (g 3100) € 12.000/13.000


100 Benedetto Gennari (Cento 1633 Bologna 1715) David e Michol Olio su tela, cm 70x130 L'opera è stata sottoposta a notifica dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova in data 25.06.2021. In cornice € 12.000/15.000


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101 Maestro nordico del secolo XVII attivo a in Italia Meridionale Il trasporto dell'Arca dell'Alleanza in Gerusalemme Olio su tela, cm 78x139 (difetti e restauri) € 10.000/12.000


102 Gruppo di undici pattone a schienale alto con cartella sagomata in legno laccato a chinoiserie. Gambe, traverse e braccioli mossi, sedili impagliati. Veneto, secolo XVIII (difetti) € 17.000/18.000


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103 Giuseppe Nuvolone (San Gimignano 1619 Milano 1703) Allegoria Olio su tela, cm 194x244,5 In cornice (difetti e restauri) € 16.000/18.000


104 Marco Ricci (Belluno 1676 Venezia 1730) Paesaggio con boscaioli e viandanti Tempera su carta, cm 31x46 Al recto timbro a ceralacca In cornice (difetti) € 10.000/12.000

La straordinaria vivacità cromatica di Marco Ricci, pittore del quotidiano e della verità, si esprime nella eccezionale immediatezza di questa inedita tempera. Databile ai primi anni ’20 del Settecento, il tema dei boscaioli in un paesaggio popolato da viandanti rappresenta un episodio ripetutamente affrontato dall’artista nelle tempere veneziane realizzate al rientro definitivo da Londra (1716). Fù proprio nel secondo viaggio in Inghilterra (1712 - 1716), intrapreso con lo zio Sebastiano, suo maestro e già famoso pittore, che Marco “approfondì la ricerca paesistica, accogliendo la suggestione delle gouaches inglesi1” e di questa tecnica si avvalse in maniera costante solo dopo il suo ritorno. Come testimonia lo storico Pietro Guarienti2: “Dovendo il Zio ritornare in Italia per dar compimento a molte sue opere già cominciate, Marco il nipote si unì con lui ed a Venezia fece ritorno, dove lavorò a tempra sopra una quantità di paesi, di grandezza di due palmi, che a gara dai Signori di Europa erano ricercati”. Presa da un punto di vista rialzato, che permette l’affondo dello sguardo ad ampio respiro spaziale, questa magnifica tempera affronta la tematica riccesca della quotidianità. In primo piano fronde arboree pervadono la scena, mentre tronchi argentei scintillano al sole nel nitore dell’atmosfera cristallina, dove natura ed esseri umani si fondono in una unità rara e armoniosa. Il motivo degli alberi dai tronchi incrociati, ripreso con frequenza dal pittore, soprattutto nelle tempere, deriva dalla lezione olandese, in particolare dal Paesaggio con alberi e viandanti3 di Wilhelm de Heusch, come precisa Dario Succi4. Pittore, disegnatore e incisore, al crocevia tra la lezione del primo Tiziano e le novità luministiche degli olandesi italianizzati come Pieter Mulier, detto “il Cavalier Tempesta" o Jan Both, Marco Ricci è un artista completo; faranno tesoro della sua lezione pittori del calibro di Canaletto, Guardi, Zuccarelli e Zais5.

(1) D. Succi e A. Delneri, Marco Ricci? Un protagonista, in Marco Ricci e il paesaggio veneto del Settecento, catalogo della mostra, a cura di D. Succi e A. Delneri, Electa, Milano 1993, p. 21 (2) P. A. Orlandi, P. Guarienti, Abecedario pittorico contenente le notizie de’ professori di pittura, scoltura, ed architettura del M. R. P. Pellegrino Antonio Orlandi, Pasquali, Venezia 1753, p. 363 (3) L. Salerno, Pittori di Paesaggio del Seicento a Roma, Bozzi, Roma 1977 - 1980, vol. II, p. 787 (4) D. Succi, scheda in: Marco Ricci e il paesaggio veneto del Settecento, catalogo della mostra a cura di D. Succi e A. Delneri, Electa, Milano 1993, p. 255, n. 72 (5) A. Scarpa Sonino, Marco Ricci, Berenice, Milano 1991, p. 45


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105 Pittori tardo manieristi attivi in Italia centrale Al recto Ritratto di dama e al verso Maddalena penitente Olio su rame, cm 23,5x19,8 (difetti) € 8.000/10.000

particolare (verso)


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particolare


106 Carlo Saraceni (Venezia 1585 1625) La predica del Battista Olio su tela, cm 54,5x70 In cornice (difetti) Bibliografia A. Ottani Cavina, On the Theme of Landscape: Addition to Saraceni, in "The Burlington Magazine", febbraio 1976, vol. 118, n. 875, pp. 83 e 84, figg. 28, 30, 32, 35. € 18.000/20.000

Pur di nascita veneziana, Carlo Saraceni iniziò a Roma la sua formazione artistica, che lo portò durante l’arco della sua breve carriera a sviluppare uno stile pittorico autonomo e originale. E’ in particolare l’assimilazione delle maggiori correnti artistiche del tempo, che vide Saraceni coniugare l’influenza del naturalismo con la vivace cromia della pittura veneziana, con elementi manieristi romani, con la suggestione nordica di Elsheimer e con quella classicista dei bolognesi, a rendere complicata la ricostruzione cronologica della prima attività romana del pittore1. Sono proprio le prime opere del maestro Veneziano a darci delle indicazioni sull’evoluzione del suo linguaggio pittorico, non limitabile nella fase iniziale esclusivamente alla sua mirabile capacità come pittore paesaggista, ma ponendolo in risalto come iniziatore di un nuovo genere che sarà cruciale per i primi anni del Seicento2. La predica del Battista è infatti un esempio di come Saraceni riuscì a riformulare la rigidità strutturale del classicismo di matrice bolognese nelle scene di paesaggio, contrapponendo ad essa una visione più personale e contemplativa, dove la figura umana guadagna un rinnovato ruolo da protagonista. Seppur il rimando all’organizzazione dello spazio sia ancora di matrice carraccesca, il paesaggio circostante non è più idealizzato e idilliaco, possiede infatti un nuovo senso di vitalità e di naturalismo dato proprio dalle pose dei personaggi, i quali a differenza di quanto imponeva il diktat bolognese, sembrano indaffarati e quasi sorpresi dalla scena a cui stanno assistendo3. Il dipinto proposto alla vendita mostra sulla destra un giovane San Giovanni Battista, che salito su una roccia sopraelevata, recita la predica attirando l’attenzione dei personaggi che lo circondano e di quelli in lontananza. Una barca con tre passeggeri si avvicina alla riva, mentre nella parte in ombra in primo piano, un pastore sembra porre delle domande ad un uomo a cavallo. Tutti i personaggi fanno parte della scena di genere ideata dal Saraceni, dove il paesaggio idealizzato in secondo piano diventa teatro di una narrazione dove il San Giovanni Battista è indiscutibilmente protagonista. (1) Laura Testa, Novità su Carlo Saraceni, la committenza Aldobrandini e la prima attività romana, in Dialoghi di storia dell’arte, Pozzuoli, Napoli 1998 pp.130-137 (2) Anna Ottani Cavina, On the Theme of Landscape-I: Additions to Saraceni, “The Burlington Magazine”, 1976, Vol.118, No. 875, pp.8287 (3) Ibidem


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107 Maestro del Tondo Campana (Attivo a Firenze all'inizio del secolo XVI) Sacra Famiglia con San Giovannino Olio su tavola, diametro cm 87 In cornice (difetti e restauri) € 30.000/40.000

La pittura centro italiana della fine del Quattrocento vide nella città di Perugia un fulcro dalla fervente attività culturale dove, grazie a continui scambi intellettuali e artistici con la vicina Firenze, si affermò uno stile pittorico che per oltre un ventennio rappresentò uno dei fiori all’occhiello della produzione italiana. Fu in particolare la figura di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino (1446-1523), che, grazie al suo apprendistato nella bottega del Verrocchio (1435-1488), riuscì a coniugare le innovazioni pittoriche dell’ormai maturo Rinascimento fiorentino con i canoni della pittura umbra ancora legati ad una tradizione tardo medievale. Nella fiorente bottega del Perugino ebbero la possibilità di lavorare e di apprendere gli insegnamenti del maestro un vastissimo numero di allievi, così attenti ad assimilare i tratti della pittura peruginesca, da essere ancora oggi difficili da identificare e distinguere con certezza. Tra questi spicca il cosiddetto “Maestro del Tondo Campana”, attivo a Firenze nel primo decennio del Cinquecento, il quale, nelle rare opere ad oggi attribuitegli, traduce il pacato e armonioso linguaggio figurativo studiato nella bottega del Perugino in uno stile compositivo elegante ed emozionale. Nella tavola proposta in vendita è apprezzabile la ricercatezza dei dettagli negli orli e nei panneggi delle vesti di San Giuseppe e Maria, capaci di rievocare echi pinturicchieschi, ai quali si aggiunge un chiaro richiamo alla tradizione umbra, ravvisabile nella piccola figura dell’angelo annunciante e del santo penitente sullo sfondo. Mentre la figura della Vergine, di Gesù bambino e del San Giovannino mostrano ancora un forte legame con gli schemi compositivi della bottega del maestro, il San Giuseppe possiede una libertà stilistica ed emozionale che dimostra la maturità di un pittore pienamente inserito nel linguaggio artistico del primo Cinquecento fiorentino1. La scelta di utilizzare il tondo per l’opera non era assolutamente casuale; solitamente questa tipologia di supporto veniva utilizzata per commemorare un evento importante come una nascita o un matrimonio. Ne consegue una scelta iconografica tradizionale come quella della Sacra Famiglia con San Giovannino, più volte riproposta dal maestro Perugino e dai pittori fiorentini, che si sposava perfettamente con l’intento celebrativo del pittore. (1) F. Todini, La pittura umbra. Dal Duecento al primo Cinquecento, Longanesi, Milano 1989, p.195


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108 Tagliolini Filippo (Fogliano 1745 Napoli 1809) “Altare a Bacco” gruppo in biscuit della Real Fabbrica Ferdinandea, Napoli, 1785-1795 (cm 33x43x26) (difetti) € 28.000/30.000

Il complesso modello, lavoro di Filippo Tagliolini per la manifattura napoletana di Ferdinando IV di Borbone, è composto da un’ara centrale sormontata da una mezza colonna su cui svetta la riproduzione del noto bronzo ercolanese, il ‘Dioniso ebro’, rinvenuto nella Villa dei Papiri durante gli scavi effettuati ancora ai tempi di Carlo di Borbone nel luglio del 1754. Ai lati dell’ara accesa dalla quale fuoriescono alte fiamme, sono posizionate due figure dal significato emblematico: sulla destra la riproduzione di un’altra famosissima scultura ercolanese, il ‘Mercurio seduto’, ritrovato anch’esso nella Villa dei Papiri durante la campagna di scavo del 1758, mentre sulla sinistra abbiamo un ‘Guerriero in fuga’ che sembra voler mettere in salvo due grandi volumi che strige a se con il braccio destro, il capo volto in alto in atteggiamento di paura come a temere l’ira degli Dei. La composizione è ricca di dettagli allegorici convergenti sul personaggio Bacco: nella parte bassa dell’ara frontalmente è inserito un medaglione che ripropone con minime varianti la scena dell’infanzia di Dioniso ritrovata sempre a Ercolano nel 1747 mentre sul retro, in un altro medaglione sempre in bassorilievo, compare il ritratto di Ercole, l’eroe spesso associato al culto di Bacco. Al suolo sono state inserite due placche entrambe spezzate istoriate in rilievo con scene funebri: in una dal lato di Mercurio si vedono due figure a cavallo precedute da due donne piangenti, mentre sull’altra alle spalle del Guerriero in fuga, due uomini sorreggono un sudario con un’urna cineraria seguiti da un altro personaggio che porta sulle spalle una coppa sacrificale. Come interpretare la scena? Una prima lettura - convincente a metà - potrebbe alludere al dramma dell’eruzione del 79 dopo Cristo. Le due statue provenienti dalla Villa dei Papiri alluderebbero al dramma umano legato al tragico avvenimento, e l’altare a Bacco e a Ercole, che fu il primo a dare alle fiamme la città di Troia, potrebbe riferirsi al fuoco che allo stesso modo distrusse Pompei. Il Guerriero in fuga in questo caso guardando in alto starebbe tentando di salvarsi dall’avanzare della nube infuocata dell’eruzione e con i suoi libri simboleggiare la civiltà che rimarrà sepolta sotto le ceneri per tanti secoli. In questo caso potremmo chiamare il nostro gruppo ‘Pompei Anno Domini 79 d. C.’. Un’altra interpretazione che mi è stata suggerita dall’amico Riccardo Lattuada, grande esperto di iconologia, è più interessante anche se incompleta perché non giustifica la presenza del Guerriero. Bacco, anche se a conoscenza di pochi, era rimasto profondamente colpito dalla morte prematura del giovane Ampeo al quale lo legava una profonda amicizia sentimentale. Secondo questa interpretazione Filippo Tagliolini per riprodurre l’immagine della gioventù e della bellezza di Ampeo avrebbe fatto ricorso all’avvenente modello del Mercurio di Ercolano accortamente privato delle ali ai calzari, mentre le funzioni funebri riportate sulle due placche si riferirebbero al dolore di Bacco per la sua morte. In primo piano altri piccoli frammenti marmorei e una ghirlanda spezzata accentuano il senso di malinconico rimpianto insito nella composizione.

Indubbiamente il fascino del nostro modello risulta fortemente potenziato dalla ermeticità del soggetto come accade quando non riusciamo a interpretare le complesse allegorie tanto care e abituali per gli antichi basate su riferimenti andati purtroppo dimenticati o perduti durante il secolo XIX. Il Guerriero ritratto con tanto verismo nella sua corsa – sembrerebbe una partenza frettolosa in preda al panico dopo aver raccolto poche cose nella bisaccia infilata a tracolla - è certamente il fulcro della composizione, figura solimenesca, bellissima e inedita, che potrebbe avere il suo prototipo in qualche dipinto seicentesco riletto e adattato da Tagliolini alla grecità1. Bacco e Mercurio, come anche l’ara e i vari simboli, rientrano invece in quella produzione neoclassica che caratterizza maggiormente la produzione dell’artista, quei biscuit che la tradizione orale semplificando ha da tempi lontani battezzato ‘i Tagliolini’. Tralasciando di soffermarci sulla delicata decorazione di superfice articolata in tradizionali ghirlande, medaglioni circondati da eleganti nastri annodati e motivi ricorrenti di rosoni all’antica, la vera bellezza della composizione resta nella sua intrigante ermeticità, un oggetto che fa pensare, misterioso esempio di equilibrio fra forma e contenuto. Angela Caròla-Perrotti (1) Nelle composizioni più antiche di Filippo Tagliolini databili ante 1790 richiami a composizioni ancora barocche sono rare ma non uniche. A parte il grandioso gruppo de ‘La Caduta dei Giganti’ del museo e Real Bosco di Capodimonte ricordiamo in particolare ‘Il Trionfo di Nettuno’ (cfr. Asta Il Ponte, aprile 2016, lotto 86) palesemente ispirato alla Fontana di Trevi e la figura di Athena (cfr. Asta Cambi, novembre 2020, lotto 269), ritratta secondo gli schemi solimeneschi ma più precisamente molto simile a come appare nel dipinto di Domenico Antonio Vaccaro ‘Perseo uccide la Medusa’ (cfr. Settecento Napoletano: Sulle ali dell’aquila imperiale 1707-1734, p.410, Electa Napoli 2000).


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Ritratto di giovane Olio su tela, cm 63x48,5 In cornice antica (difetti)

Ghislandi in quegli anni fosse quasi quarantenne, la notizia del suo discepolato appare nella sostanza affidabile e induce a pensare alla possibilità che, proprio la conoscenza del pittore Polacco, poté incentivare il Ghislandi a dedicarsi al genere delle teste di carattere, genere che costituirà una parte significativa della sua produzione negli anni bergamaschi. Per di più, il rapporto tra i due artisti sembra trovare conferma nel presunto Ritratto di Salomone Adler di mano del Galgario conservato in collezione privata bergamasca8.

Provenienza Bergamo, collezione Arno Rota; Milano, Finarte (1965); Milano, collezione privata; Roma, collezione privata, Milano, Antiquario Orsi; Milano collezione privata

Sicuramente stimolante dovette essere il rapporto con l’ambiente bolognese; durante il soggiorno del 1717- 18, Fra’ Galgario venne nominato Accademico d’onore dell’Accademia Clementina e ebbe modo di conoscere oltre a Carlo Cignani e Donato Creti, anche Giuseppe Maria Crespi. Di quest’ultimo apprezzò la “verità”.

109 Vittore Ghislandi detto “Fra Galgario” (Bergamo 1655 1743)

Esposizioni Fra Galgario e il settecento : catalogo della mostra tenuta in Bergamo luglio settembre 1955, a cura di Franco Mazzini, Silvana, Milano 1955, p.31, n.16, tav.16; R. Pallucchini, Fra Galgario (1655-1743) nelle collezioni private Bergamasche, Galleria Lorenzelli, Bergamo 1967, n.23, tav.23 Bibliografia N. Zucchelli, Capolavori d'arte in Bergamo, Edizioni della Rotonda, Bergamo 1954, tav.XLIII; F. Mazzini, Mostra di Fra Galgario e del Settecento in Bergamo, Silvana, Milano 1955, p.31, n.16, tav.16; G. Fiocco, La mostra di Fra Galgario a Bergamo e l'Accademia Carraro, in "Arte Veneta", 1955, IX. p.269; R. Pallucchini, Fra Galgario (1655-1743) nelle collezioni private Bergamasche, Galleria Lorenzelli, Bergamo 1967, n.23, tav.23; G. Testori, Fra Galgario, ERI, Torino 1970, p. 31, fig.11 (part.); M.C. Gozzoli, Vittore Ghislandi detto Fra' Galgario, Poligrafiche Bolis, Bergamo 1981, p.125 n.161 e p.172 n.1; M. Bona Castellotti, La Pittura lombarda del '700, Longanesi & C., Milano 1986, tav. 313; F. Frangi, scheda in Settecento lombardo a cura di R. Bossaglia, V. Torraroli, Electa, Milano 1991, p. 78 n.i25 € 20.000/30.000 Noto a ai più come Fra’ Galgario, il pittore di origini bergamasche venne battezzato il 4 marzo del 1655 con il nome di Giuseppe Ghislandi. Successivamente al suo ingresso nell'Ordine dei frati minimi, o paolotti come frate laico nel locale convento di S. Francesco di Paola nel 1675 cambiò il suo nome in Vittore. Fra’ Galgario deriva dal nome del convento (del Galgario) dove egli risiedette nella città lombarda1. Secondo la biografia redatta dal Tassi, Fra’ Galgario si formò come pittore a Bergamo, inizialmente frequentando la bottega del pittore e incisore Giacomo Cotta, e poi quella del fiorentino Bartolomeo Bianchini e in quest’ultima si distinse per una cospicua produzione ritrattistica oggi non più reperibile2. Il primo soggiorno veneziano, spinto da una forte volontà di emancipazione dall’ambiente bergamasco avvenne dal 1675 al 1688. La scelta della Serenissima era facilmente spiegabile dal clima innovativo promosso dai forestieri dei primi decenni del secolo, come Strozzi, Fetti e Lyss e dal prestigio storico della città3. In questo periodo il Tassi ci informa che “Quivi dieresi a fare grandissimi studj da per sè stesso sulle opere di Tiziano, e di Paolo Veronese, che lo fece poi a quel gran posto d’eccellenza arrivare, che a tutti è noto4”. Il ritorno a Bergamo di Ghislandi nel 1688 è molto breve, poichè ad esso segue un secondo soggiorno in laguna “tratto dal grido di Sebastiano Bombelli, che allora in Venezia gran fama di sè spargea, e ne’ritratti teneva il primato5” presso la cui bottega avrebbe lavorato come discepolo6 per i successivi dodici anni. All'aprirsi del Settecento, in seguito all'alterarsi dei suoi rapporti col Bombelli, il Ghislandi decise di ritornare definitivamente a Bergamo riscuotendo il favore immediato della committenza locale, che a quanto pare - dalle lettere indirizzate da Galgario a Pietro Paolo Tassis - non aveva mai smesso, nemmeno durante il soggiorno veneziano, di richiedergli ritratti7. Prima del 1709 le fonti raccontano che Fra’ Galgario si fosse recato a Milano per frequentare la bottega di Salomon Adler. Nonostante

Reso noto da Zucchelli9 questo splendido Ritratto di giovane viene collocato dalla maggior parte degli studiosi nel pieno del quarto decennio del Settecento10. “I toni ombrosi, quasi autunnali, e la sprezzante condotta pittorica fanno infatti di questo ritratto uno degli esempi migliori della produzione tarda di Fra’ Galgario11”. L’effetto di grande immediatezza, reso dalla semplicità compositiva l’assenza di apparati decorativi - e l’inquadratura ravvicinata fanno si che l’attenzione si concentri sul volto; definito dalle pennellate mosse e dense con una straordinaria intensità espressiva e una sensibilità naturalistica. Vittore Ghislandi fu ricercato da intellettuali e artisti non solo bergamaschi, del calibro di Sebastiano Ricci, che in una lettera del 1731 al conte Giacomo Tassis, chiede di intercedere per avere “una libbra di quella lacca fina che il detto Padre sa comporre12” e Tiepolo “il quale in occasione che faceva le bellissime e non mai abbastanza lodate pitture nella cappella del famoso Capitano Bartolomeo Colleoni, portavasi frequentemente nella sua stanza per vederlo a dipingere13” La grande fortuna della ritrattistica ghislandiana presso i contemporanei è riconosciuta dalle commissioni nazionali come quelle da parte dei governatori di Milano14: Massimiliano Carlo Principe di Löwenstein (1717-1718), Conte Gerolamo di Colloredo (1719-1725), Conte Wirico Filippo Lorenzo di Daun (1725-1733) e internazionali come il maresciallo Johann Mattias Schulenburg15. La fortuna del pittore continua anche dopo la sua morte, soprattutto in ambito locale, quando “l’esponente di maggior statura collezionistica e culturale del Settecento bergamasco, il conte Giacomo Carrara, acquista nel 1759 e nel 1760 dipinti ghislandiani, tra cui quelli della galleria dei conti Bettami, e invia più volte “teste” del Ghislandi come omaggi a personaggi culturalmente o politicamente prestigiosi, quali Giovanni Bottari (1767), il conte di Firmian, ministro plenipotenziario austriaco a Milano (1772), Carlo Bianconi, segretario dell’Accademia di Brera (1794)16. La ritrattistica ghislandiana soddisfa pienamente la domanda delle classi dominanti e stimola un interesse più ampio, come dimostrano le varie commissioni. Fra’ Galgario seppe dare vita a opere di splendente virtuosismo pittorico che lo renderà secondo Roberto Longhi “il maggior ritrattista del Settecento, non in tutta Bergamo, ma in tutta Europa17”. (1) F. M. Tassi, Vite de' pittori scultori e architetti bergamaschi, II, Bergamo 1793, p. 58 (2) M. C. Gozzoli, Vittore Ghislandi detto Fra’ Galgario, Poligrafiche Bolis, Bergamo 1981, p. 3 (3) Ivi, p. 4 (4) F. M. Tassi, 1793, p. 59 (5) Idem (6) P.A. Orlandi, Abcedario pittorico, Bologna 1719, p. 160 (7) M. C. Gozzoli, 1981, p. 6 (8) Ivi, p. 111, n. 66 (9) N. Zucchelli, Capolavori d’arte in Bergamo, Edizioni della Rotonda, Bergamo 1954, tav. XLIII (10) F. Frangi, scheda in Settecento lombardo, a cura di R. Bossaglia, V. Torraroli, Electa, Milano 1991, p.78 (11) Idem (12) G. Bottari, Raccolta di lettere sulla Pittura, Scultura e Architettura, Roma 1754 - 1773, vol. 7, p. 384 (13) F. M. Tassi, 1793, p. 62 (14) Ivi, pp. 63-64 (15) A. Binion, From Schulenburg’s Gallery and Records, in “The Burlington Magazine”, CXII, n. 806, maggio, p. 298 (16) M. C. Gozzoli, 1981, p. 16 (17) F. Mazzini, Mostra di Fra Galgario e del Settecento in Bergamo, Silvana, Milano 1955, p. 29


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110 Giovanni Francesco da Rimini (Rimini 1415 1420 ca. Bologna entro il 1470)

V. Mosso, Giovanni Francesco da Rimini. Un percorso fra tradizione e rinnovamento nella pittura italiana di metà Quattrocento, Università di Bologna, 2012).

Madonna dell'Umiltà e angeli Tempera e oro su tavola, cm 70,5x53,5 Iscritto al retro della tavola: "Lippo dal Masi" (difetti e restauri) € 35.000/40.000

La tavola, squisita testimonianza del periodo tardo di Giovanni Francesco da Rimini, proviene dagli eredi Bernasconi ed è già nota agli studi grazie a un ristretto numero di segnalazioni risalenti soprattutto ai primi decenni del Novecento, quando il pittore romagnolo ebbe una considerevole fortuna. A tre anni dalla riscoperta critica del maestro da parte di Corrado Ricci (Giovanni Francesco da Rimini, in “Rassegna d’arte”, II, 9, 1902, pp. 134135), il quadro fu pubblicato da Guido Cagnola (Una nuova opera di Giovanni Francesco da Rimini, in “Rassegna d’arte”, V, 8, 1905, p. 127), che lo vide a Milano presso il banchiere e collezionista Achille Cantoni. È interessante notare che nel 1902 lo stesso Cantoni possedeva un’altra opera di Giovanni Francesco, la Madonna firmata e datata 1461 che fu acquistata da George Salting nel 1905, dopo rapidi passaggi di proprietà, e presto ceduta alla National Gallery di Londra (inv. NG 2118; V. Mosso, in La fortuna dei primitivi. Tesori d’arte dalle collezioni italiane fra Sette e Ottocento, catalogo della mostra a cura di A. Tartuferi e G. Tormen, Firenze 2014, pp. 204-205). Procedendo lungo il secolo scorso, la tavola in esame comparve in un importante volume di Rezio Buscaroli (La pittura romagnola del Quattrocento, Faenza 1931, p. 57) e, subito dopo, nei fortunatissimi elenchi di Bernard Berenson (Italian pictures of the Renaissances, Oxford, 1932, p. 243), dove si rendeva nota la collocazione nel Castello di Milano (così nell’ed. italiana del 1936, p. 209); la stessa sede museale è indicata in un poco noto articolo di Luigi Centanni (Le rapine di opere d’arte fatte alle Romagne sotto il primo regno italico, in “Melozzo da Forlì”, 6, 1939, pp. 319) e su una fotografia appartenuta a Federico Zeri conservata nella fondazione che porta il suo nome (scheda 28045). Il dipinto fu ricordato anche da Raimond van Marle (The development of the Italian schools of painting, XV: The Renaissance painters of Central and Southern Italy, L’Aia 1934, pp. 42-44, 46 nota 2), con qualche confuso sballottamento fra Milano e la collezione Johnson di Filadelfia; di questo passaggio americano, assai dubbio, è fatta menzione nel fondamentale articolo monografico di Serena Padovani (Un contributo alla cultura padovana del primo Rinascimento: Giovanni Francesco da Rimini, in “Paragone”, XXII, 259, 1971, p. 30 nota 46), quando già la tavola era indicata come homeless nelle nuove liste di Berenson (Italian pictures of the Renaissance. Central Italian and North Italian schools, 3 voll., Londra 1968, vol. 1, p. 184; vol. 2, tav. 635). Se la più recente segnalazione - in collezione privata a Milano - si deve a Eliot W. Rowlands (New additions and proposals for the work of Giovanni Francesco da Rimini, in “Paragone”, XLVII, 5-7, 1996, p. 61), va ricordata l’esistenza, presso gli ultimi proprietari, di un’expertise di Carlo Volpe, il quale possedeva una bella riproduzione fotografica con l’indicazione delle misure corrette (ora all’Università di Bologna, nel fondo fotografico Volpe). Per comprendere un po’ meglio la storia del dipinto ci viene in soccorso ancora una volta Berenson: nella fototeca della Villa ai Tatti, sul retro di una riproduzione, è puntualizzato che nel 1926 la Madonna si trovava nel castello milanese, in prestito. Questo da un lato ci conferma la permanenza nell’importante sede, dall’altro chiarisce che si trattò effettivamente di un deposito temporaneo; non sappiamo se lo spostamento avvenne ancora dalla collezione di Cantoni, ma possiamo almeno supporre, stando alle suddette informazioni, che tale deposito ebbe inizio in un periodo compreso fra il 1905 e il 1926, terminando fra il 1939 e il 1968. Giovanni Francesco da Rimini, pittore girovago, lavorò nei decenni centrali del Quattrocento in alcuni dei principali centri artistici della penisola, da Padova a Perugia, da Firenze a Bologna, incrociando i percorsi di personalità ben più note: Jacopo Bellini, Antonio Vivarini e Giovanni d’Alemagna, Donatello, Piero della Francesca, Filippo Lippi, Marco Zoppo, per citare solo una selezione di colleghi che in qualche modo lasciarono il segno sulla sua arte. Eppure quello del romagnolo fu in sostanza un percorso solitario e defilato, in cui la costante attenzione ai grandi fatti figurativi del tempo, anche i più moderni, dovette venire a patti col forte attaccamento a vari elementi tipici del Gotico al suo crepuscolo. Se un conoscitore sensibile come Roberto Longhi (Officina Ferrarese, Roma 1934, ried. Firenze 1956, p. 16) lo definì “gentilissimo pittore provinciale”, deve essere proprio per questo suo mantenersi con cautela ai margini delle novità; e infatti il nome di Giovanni Francesco compare sia fra i pittori riuniti dallo stesso Longhi sotto l’etichetta di “Rinascimento umbratile”, sia fra i rappresentanti di quello che Zeri chiamò “Pseudo-Rinascimento”. Nel corso dei suoi vari spostamenti il maestro romagnolo seppe comunque mantenere un linguaggio coerente e personale, trovando finalmente una certa stabilità a Bologna, dove infatti, fra il sesto e il settimo decennio del secolo, ottenne diversi incarichi rilevanti e nacquero i suoi figli (all’opera complessiva del pittore è stata dedicata la tesi di dottorato realizzata dallo scrivente sotto la guida del prof. Daniele Benati:

Nella città dei Bentivoglio dovette vedere la luce anche questa preziosa Madonna dell’Umiltà, unico esempio, nella produzione nota del pittore, di tale soggetto giunto ormai all’apice della sua fortuna. Che si tratti di un’opera proveniente da Bologna è suggerito dalla scritta antica “Lippo dal Masi” sul retro della tavola, evidente riferimento a Lippo di Dalmasio, protagonista della pittura felsinea fra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento. A Lippo, detto anche “delle Madonne”, spettano in effetti alcune Madonne dell’umiltà, cosa che può aver contribuito a riferirgli questo dipinto, ma l’analisi stilistica ci orienta immediatamente verso una stagione figurativa posteriore, senza lasciare alcun dubbio sulla sua paternità. I confronti spendibili sono numerosi, soprattutto quando si considerano le opere bolognesi, a partire dalle due firmate e datate: la pregevole Madonna in trono col Bambino e angeli musicanti del 1459 nel Museo di San Domenico (ritagliata dallo scomparto centrale di un importante polittico realizzato con tutta probabilità per la stessa chiesa domenicana) e la citata Madonna col Bambino e angeli del 1461 a Londra, già in collezione Hercolani. Della prima è ripreso il volto della Vergine, con inclinazione e tratti somatici quasi sovrapponibili, mentre gli angeli che fanno capolino nella seconda sono ora impegnati a reggere la preziosa cortina, richiamando esempi particolarmente diffusi in ambito fiorentino. Altri confronti analoghi sono poi possibili, per fare qualche esempio, con le Madonne della Walker Art Gallery di Liverpool, del Walters Art Museum di Baltimora, della Narodna Galerija di Lubiana e con quella già in collezione Brancadoro e recentemente passata presso Altomani, dove ritroviamo, ancora più accentuato, l’atteggiamento curiosamente capriccioso del Bambino con le braccia conserte; in accordo con l’indizio offerto dall’antica scritta sul retro della tavola in esame, sono tutti frutti dell’attività più matura del maestro riminese, sostanzialmente spesa a Bologna. Vale ancora la pena mettere in evidenza la palmare corrispondenza fra la vegetazione che si intravede nell’aiuola tardogotica e quella del prato fiorito calpestato dai due Santi già all’Art Center di Zanesville (passati in asta da Sotheby’s a New York il 27 gennaio 2006); ancor più significativa appare poi la derivazione della mano di Maria da quella del Padre Eterno nel raffinato tondo del Brooklyn Museum. In entrambi i casi si tratta verosimilmente di pezzi provenienti dal citato polittico del 1459, che doveva costituire l’esito più impegnato e raffinato, oltre che influente, della prima fase bolognese del pittore. Sulla scorta delle precedenti osservazioni la Madonna dell’Umiltà andrà considerata un lavoro del settimo decennio, in cui l’artista conferma la propria posizione in bilico fra vecchio e nuovo. È sintomatico di tale atteggiamento il modo in cui sono realizzate le aureole: questi dischi tridimensionali e scorciati rivelano una competenza prospettica tutt’altro che scontata, in grado di convivere serenamente con una tecnica preziosa fatta di graniture e incisioni sulla doratura a guazzo; ed è interessante scoprire, soprattutto nel nimbo della Vergine, che la stessa granitura è distribuita irregolarmente concentrandosi in grappoli, con l’intento di creare effetti luminosi tali da amplificare la reale concretezza del disco dorato facendolo emergere dal fondo oro del drappo d’onore. Tutta la cortina è poi granita simulando i motivi decorativi di un broccato vegetale che al contempo ricrea un hortus conclusus aureo, cosparso di fiori e frutti – basti pensare alla melagrana che compare qua e là - pregni di simbologia. Come spesso accade nei dipinti di analogo soggetto, l’umiltà della Vergine è accompagnata da alcune allusioni alla sua regalità, e così il drappo dorato, richiudendosi a protezione del gruppo sacro, mette in mostra la fodera di ermellino (che è anche un ulteriore rimando alla verginità di Maria), mentre nel basamento in pietra della recinzione si intravedono specchiature di porfido rosso antico, materiale lapideo d’eccellenza inserito da Giovanni Francesco anche nella Madonna londinese del 1461. È evidente che rispetto alla Madonna del 1461 – dalla materialità assai più sobria, ma densa di soluzioni moderne e di un certo gusto archeologico l’arte del riminese è qui giocata soprattutto sulla ricchezza materica e simbolica. Se oggi questa capacità di cambiare registro non dovrebbe stupire, certo doveva apparire del tutto normale agli occhi dei colleghi di Giovanni Francesco a Bologna, primo fra tutti Cristoforo di Benedetto; lo si comprende in particolare dai pezzi che fecero parte del polittico del 1467 già in San Prospero, dove è chiaro il tentativo di adeguarsi a certe soluzioni spaziali e plastiche del romagnolo, mentre il fondo oro è operato a ramages con effetti simili a quelli che abbiamo appena considerato. Al di là di qualche differenza tecnica, esiti analoghi si ritrovano, ancora nel capoluogo emiliano, nel più noto Crocifisso del Museo di San Giuseppe, dipinto pochi anni prima da Marco Zoppo, altro inevitabile (e più alto) punto di riferimento per il meno dotato Cristoforo (su queste relazioni, che nella Bologna fra sesto e settimo decennio del Quattrocento coinvolgono anche Tommaso Garelli, si veda ora G. A. Calogero, Marco Zoppo ingegno sottile. Pittura e Umanesimo tra Padova, Venezia e Bologna, Bologna 2020, pp. 163-179). In conclusione, l’accattivante Madonna dell’Umiltà, collocabile nella prima metà degli anni sessanta del secolo, è testimone di un momento particolarmente intenso nel percorso di Giovanni Francesco; un momento durante il quale la “Felsina pittrice” si preparava a uscire dalla stagione tardogotica che tanto l’aveva segnata, potendo contare anche sull’apporto raffinato e moderatamente moderno di questo “pittore assai attraente tanto per la sua arte ingenua e sincera quanto per la sua spiccata individualità” (F. Mason Perkins, Una tavola di Giovanni Francesco da Rimini, in “Rassegna d’arte umbra”, III, 4, 1921, p. 99). Valerio Mosso


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111 Sano di Pietro (Siena 1405 - 1481) Madonna con Bambino, santi e angeli Tempera e oro su tavola, cm 57,2x42,1 Al retro cartiglio numerato (difetti) € 50.000/55.000

Sano di Pietro fu indiscutibilmente una delle figure fondamentali nel panorama artistico del Quattrocento Senese, insieme a Giovanni di Paolo (1403-1482) e al loro maestro Sassetta (1392 ca.- 1450). Proprio nella bottega di quest’ultimo, Sano studiò le componenti caratteristiche del gotico internazionale, contrapponendo all’esuberante lirismo del maestro, una vena tradizionalista devozionale legata ai diktat dell’ultimo gotico senese e colma di un rinnovato sentimento empatico religioso. Uno stile pittorico che, facendo tesoro degli insegnamenti del Sassetta e delle novità provenienti dal coevo rinascimento fiorentino, permise a Sano di Pietro di elaborare una tipologia standard di immagine devozionale della Madonna con bambino e santi che divenne un punto di riferimento assoluto fino alla fine del XV secolo1. La dolcissima tavola a fondo oro presente in questa vendita fa certamente parte della seconda parte della carriera del pittore, come dimostrano le ricercate e preziose gamme cromatiche, tipiche della maturità del maestro e l’interesse quasi intimistico nei volti delle figure a discapito di una mimesis appena accennata. Né è ulteriore prova la semplicità della scena, una scelta iconografica dove la Madonna con Bambino, circondata da San Francesco, San Domenico e angeli, non ha più bisogno di orpelli gotici o moltitudine di personaggi per infondere il proprio messaggio devozionale. Per un esempio simile si guardi la “Madonna con bambino” della collezione Salini di Asciano, vicina per periodo di esecuzione e stile pittorico. La veste del bambino, con gli eleganti orli dorati e i fiori delicatamente tratteggiati, è l’ultimo rimando alla tradizione senese, quasi in contrapposizione con l'austerità degli abiti degli altri personaggi. Di grande effetto è la minuziosa ed innovativa attenzione con la quale Sano di Pietro interpreta la resa emozionale della Madonna, in cui lo sguardo, non più imperturbabile, altresì assorto, pensieroso, sembra presagire il destino del figlio. (1) AA.VV., La pittura senese nel Rinascimento, 1420-1500, Silvana, Milano1989, pp. 152-154


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112 Bottega di Giuseppe Maggiolini, fine secolo XVIII. Scrivania a cilindro in legno di pioppo impiallacciato in radica di noce e intarsiato in palissandro, pero e bosso (cm 128x113x65) (difetti) Etichetta cartacea galleria "E. Imbert S. Spirito 3" € 25.000/30.000 Il mobile rientra in quella tipologia di scrivanie dette da centro poiché dovevano essere collocate in modo tale da essere viste da tutti e quattro i lati. Proprio per questo la nostra scrivania presenta una raffinata decorazione ad intarsio disposta su una superfice interamente impiallacciata di radica di noce e riquadrata con fasce in palissandro e cornicette geometriche in legno di bosso al cui interno sono disposti ornati a candelabra e degli ovali raffiguranti divinità antiche. Al centro del cilindro si può infatti vedere la raffigurazione della dea Teti, ripresa in una posa che richiama l’analoga scultura presente nella fontana del Nettuno a Firenze, mentre sui tre lati del mobile, procedendo da destra, si trovano gli ovali con le figure di Andromeda, di Venere con Cupido e di una probabile allegoria dell’Architettura. La struttura del presente arredo, la cui parte superiore a forma di cilindro aprendosi lascia vedere un vano con cassetti e divisori per documenti, deriva da modelli francesi in auge a partire dall’ultimo quarto del Settecento ed è ripresa, sul finire del secolo, da diversi ebanisti europei. In Italia furono realizzate alcune varianti di questo tipo di scrivanie a partire dalla fine del XVIII secolo e per parte dell’Ottocento: in particolare il nostro esemplare presenta alcune caratteristiche tipiche della mobilia intarsiata lombarda come ad esempio l’uso di rivestire le superfici di pioppo con impiallacciature in radica di noce e la ricchezza dell’apparato decorativo ad intarsio disposto, in maniera assai sobria, ad abbellire la sagoma del mobile. Questi caratteri, insieme a due progetti per una scrivania con alzata del Fondo Maggiolini (fig. 1-2) conservato presso il Castello Sforzesco di Milano, inducono a pensare che lo scrittoio qui esaminato possa essere uscito dal fiorente laboratorio di Giuseppe Maggiolini dove, proprio sul finire del Settecento, erano all’opera diversi allievi che nel giro di pochi anni divennero degli abili intarsiatori e i cui arredi furono assai richiesti dalla committenza internazionale. Di alcuni di questi – come ad esempio il figlio Carlo Francesco oppure Giuseppe Colombo detto il Mortarino, Giuseppe Abbiati o Giovan Battista Maroni - si è riusciti a ricostruire in parte il corpus delle opere che nulla hanno da invidiare a quelle del maestro (E. Colle, Il mobile neoclassico in Italia. Arredi e decorazioni d’interni dal 1775 al 1800, Milano 2005). Convinto che la scrivania fosse un’opera autografa di Maggiolini, Giuseppe Morazzoni pubblicò questo scrittoio nella monografia dedicata al maestro (G. Morazzoni, Il mobile intarsiato di Giuseppe Maggiolini, Milano 1953, tavv. LV - LVI), mentre nel suo volume sul mobile neoclassico italiano illustrò un altro esemplare analogo (fig. 3) genericamente assegnato ad un “imitatore di Giuseppe Maggiolini” (G. Morazzoni, Il mobile neoclassico italiano, Milano 1955, tav. CCCXXIII); recentemente Giuseppe Beretti (G. Beretti, A. Gonzàlez – Palacios, Giuseppe Maggiolini. Catalogo ragionato dei disegni, Milano 2014, pp. 146 -147), commentando i due citati disegni, menzionava il nostro mobile e, sebbene ne ravvisasse alcune somiglianze con i progetti del Fondo maggioliniano, ne escludeva l’attribuzione al celebre intarsiatore. Pur tuttavia alcuni particolari della scrivania ci inducono a pensare che essa sia stata concepita e realizzata da un ebanista bene informato su quanto si produceva nel laboratorio di Maggiolini: si vedano ad esempio la forma delle gambe con quel particolare raccordo a voluta che ritroviamo in alcuni disegni per commodes (fig. 4), i motivi a candelabra assai utilizzati nei mobili maggioliniani, ed infine le stesse figure all’antica intarsiate entro gli ovali le quali potrebbero avere dei precedenti in analoghi soggetti presenti nei fogli già appartenuti all’intarsiatore. Si potrebbe quindi supporre con una certa ragionevolezza che l’originale scrittoio possa rientrare in quella produzione della bottega di Maggiolini dove, sotto la guida del maestro, gli allievi più abili portavano a termine le numerose commissioni d’arredi provenienti dalla corte e dalle aristocratiche famiglie lombarde. Enrico Colle

Fig.1 – Progetto per una scrivania con alzata, Fondo Maggiolini, Milano, Castello Sforzesco

Fig. 2 – Progetto per una scrivania con alzata, ubicazione sconosciuta

Fig. 3 - Particolare di un disegno raffigurante un progetto per cassettone, Fondo Maggiolini, Milano, Castello Sforzesco

Fig. 4 – Manifattura milanese, scrivania con alzata, già collezione Anna Piatti


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113 Tagliolini Filippo (Fogliano 1745 Napoli 1809) ‘Gladiatori Etruschi in lotta’, gruppo in biscuit della Real Fabbrica Ferdinandea, 1785 1790 (cm 51x34x36) su base in legno intagliato e dorato (difetti, mancante di un dito) € 75.000/80.000


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Il raro gruppo modellato da Filippo Tagliolini – a tutt’oggi non se ne conoscono altri esemplari - raffigura due guerrieri nudi a cavallo, uno dei due apparentemente ferito è riverso al suolo sul proprio cavallo, il braccio sinistro levato a parare il colpo di lancia con cui il suo avversario minaccia di colpirlo. Riteniamo che il nostro modello costituisca un elemento della grandiosa composizione concepita da Domenico Venuti – il Direttore della fabbrica borbonica - e realizzata da Tagliolini a complemento del Servizio Etrusco, il prestigioso dono inviato nel 1787 da Ferdinando IV di Borbone a re Giorgio III d’Inghilterra, ossia il Dessert a tema in sintonia con il decoro dei piatti, raffigurante ‘Tarchonte Roi des Hétruriens, qui préside aux Spectacles des Gladiateurs’, quindi parte di una grande scena di giochi gladiatori. Il gruppo sembra coincidere con il modello che compare per primo sulla sinistra nella tavola pubblicata in calce al volume che Venuti fece stampare a commento del servito e che con falsa modestia egli stesso così presenta: [… Sire, L’Ouvrage que j’ai l’honneur de consacrerà votre Majesté Britannique n’estqu’une simple description des peitures, suivant le stile Etrusque, tirées des plus rare Monuments qui existent dans le Royal Musaeum de Mes Augustes Souverains …]1. I ‘Monuments’ a cui si allude sono i vasi antichi della collezione reale riprodotti con precisione sul vasellame completi di descrizione tecnica scritta in rosso e che, con accorte modifiche, troviamo anche trasformati in pezzi funzionali: i crateri in rinfrescatoi, le lucerne in saliere, le lékanè con coperchio in zuppiere2. Il Gladiatore, che nella tavola del libro è ritratto in atto di colpire con la lancia, nel nostro biscuit è riprodotto con notevole fedeltà mentre l’avversario vinto, nell’incisione ripreso un attimo prima di cadere ancora sospeso in aria in una situazione splendida per un disegno ma forse difficile da trasporre in modellato, nella versione in biscuit compare a caduta avvenuta (f. 1). Si tratta di congetture dato che non è possibile effettuare un confronto con l’esemplare inviato in Inghilterra poiché dell’intero Dessert centro-tavola al Castello di Windsor non ne esiste alcun elemento - benché vi sia conservato nella sua quasi interezza il servito - ma era prassi abituale modificare per questioni di stabilità i modelli originali nel passaggio dal disegno o dalla incisione alla porcellana. La scena doveva apparire straordinaria, di una complessità notevole non solo per il numero dei gladiatori ma anche per l’articolata disposizione dei personaggi inseriti nel gruppo centrale costruito a gradoni dove alla sommità il re Tarconte, circondato da figure allegoriche come la Fama, la Guerra, la Pietà, la Saggezza, seduto in trono assiste ai Giochi. Va precisato che il Dessert del Servizio Etrusco non costituiva un lavoro eccezionale per la Real Fabbrica Ferdinandea. Durante tutto l’ultimo quarto del Settecento a Napoli ne vennero sfornati altri legati a serviti da tavola di particolare importanza. Solo ‘per la tavola del re’ – come riportato nei documenti di archivio - ci risulta che Tagliolini abbia riprodotto in porcellana policroma il ‘Dessert della Villa Reale’, un altro non ben identificato ‘Dessert per la tavola del re’ che sulla base di modelli conosciuti riteniamo rappresentasse una scena di caccia, e infine l’unico giunto fino a noi ‘l’Elogio del Regno delle due Sicilie’, ricostruito di recente sulla base di un documento ritrovato da chi scrive comprendente 114 biscuit, nei documenti detto ‘Dessert per Sessanta Coverti’3. A questi ne vanno aggiunti ancora alcuni certamente portati a compimento e inviati in dono alle corti europee legate da legami familiari alla casa Borbone: il Dessert consegnato in Spagna nel 1783 a re Carlo III insieme al Servizio Ercolanese, il ‘Dessert del Tempio di Paestum’ spedito nel 1790 via mare alla Duchessa di Parma4 – Maria Amalia d’Asburgo la sorella di Maria Carolina- e ci risulta anche che nel 1791 Maria Carolina abbia ordinato attraverso la marchesa di San Marco [ … una scelta di porcellane dipinte (ossia un servizio di piatti), di statue e vasi di biscotto, per formare un dessert da spedire a Vienna …]. Ritornando al nostro biscuit riteniamo utile riportare che nell’inventario redatto nel 1807 al momento della cessione della manifattura ai concessionari Privati rappresentati da Poulard Prad5,

nella parte più interessante dell’elenco quello che si riferisce alle ‘Forme esistenti nell’Ufficina de’ Forni della Real Fabbrica della Porcellana, e che si consegnano a Sig. Prad, e Compagnia’ sono elencati: n. 3539, Forme di ottantaquattro pezzi dispari di gladiatori n. 3540, Ventiquattro figure compite di gladiatori n. 3541, Forme di cinque cavalli compiti di gladiatori In altri punti dell’elenco senza precisazioni vengono inventariati vari manufatti in biscuit, cavalli, bighe ed elementi decorativi minori ben individuabili nella tavola del libro sebbene utilizzati in fabbrica anche in altre composizioni. Il modello qui commentato è stato pubblicato da Alvar GonzalezPalacios in Il gusto dei Principi6. Condizioni: Separato in due parti ben combacianti, non completato in fabbrica palesemente rimasto nella fase precedente l’assemblaggio che avveniva come ultimo passaggio. Angela Caròla-Perrotti (1) Cfr. Interpretation des Peintures dessinées sur un service de table Travaillé d’apres la bosse dans la Royale Fabrique de Porcelaine par ordre de Sa Majesté le Roi des Deux Siciles. A’ Naples ce 10 Mai 1787 dans la Royale Imprimerie. (2) Sul Servizio Etrusco cfr. A. Caròla-Perrotti, Le Porcellane dei Borbone di Napoli: Capodimonte e Real fabbrica Ferdinandea 17431806, pp. 346-375, Guida ed. 1986. (3) Cfr. A. Caròla-Perrotti, L’Arte di imbandire la tavola e il “Dessert per 60 Coverti”dei Borbone di Napoli, Grimaldi ed. 2017. (4) Cfr. A. Caròla-Perrotti, Il Servizio della Duchessa di Parma e il suo Dessert, in: Le Porcellane dei Duchi di Parma. Capolavori delle grandi manifatture del ‘700 europeo, catalogo della mostra, pp. 63-79 e 189-195, Parma 2021 (5) V. De Martini, A. Gonzalez- Palacios, La vendita della Real Fabbrica della Porcellana di Napoli nel 1807, in: Antologia di Belle Arti, dicembre 1980, pp. 214-245 (6) Cfr. Longanesi 1993, v. II, pp. 166-167


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Fig.1) Due Gladiatori in lotta. Particolare della tavola pubblicata in calce al volume descrittivo del Servizio Etrusco riproducente la grande composizione del dessert in biscuit creata da Filippo Tagliolini.


114 Cristoforo Munari (Reggio Emilia 1667 Pisa 1720) Brucia incenso, bauletto, vassoio con frutta, teiera e porcellana in stile cinese, su tavolo coperto da tappeto Ushak Olio su tela, cm 114,5x123,5 In cornice (difetti e restauri) Si ringrazia la professoressa Francesca Baldassari per la conferma dell'attribuzione € 80.000/100.000 Le scarne indicazioni su Cristoforo Munari, straordinario pittore di nature morte, giungono a noi tramite i suoi più antichi biografi1 mentre la sua formazione e il suo apprendistato rimangono ancora avvolte nell’ombra; per ricostruire gli esordi dell’artista è possibile solo fare congetture. Nato il 21 luglio del 1667 a Reggio Emilia2, l’ipotesi del pittore autodidatta, che sviluppa la propria vocazione per il genere della natura morta nell’emiliana terra di origine, traendo spunti compositivi e tematici dai maggiori artisti attivi nel ducato estense, senza un vero e proprio discepolato da uno di essi, non è contradetta dall’analisi del suo corpus pittorico3. Vissuto e attivo nel ducato fino alla metà degli anni novanta del Seicento, è possibile affermare che i suoi punti di partenza, per la formulazione del proprio stile pittorico, siano stati i dipinti di Evaristo Baschenis (la fama dell’artista lombardo, ritenuto uno dei massimi pittori italiani di natura morta, oltrepassò i confini bergamaschi molto presto) e di Pier Francesco Cittadini (attivo sotto gli Este a partire dal 1634 1635)4. Ma “Baschenis e Cittadini non esauriscono la complessità del linguaggio sperimentato del giovane Munari”5. La sua produzione degli anni ottanta - novanta del Seicento, prima che parta per Roma, trova legami nell’ambito della pittura emiliana, in particolare con quella del “Pittore di Rodolfo di Lodi” (maestro attivo nella regione verso la metà degli anni ottanta)6 dal quale sembra prendere spunto per le intime e rustiche cucine. Abbandonato il luogo natale intorno al 1695 alla volta della capitale, conclusi i rapporti con la corte estense (il rapporto con il principe cardinale Rinaldo, salito al potere nel 1694, non pare essere dei migliori) il biografo Gaburri riferisce che Cristoforo “servì l’Eminentissimo Cardinale Imperiali e altri principi e signori”7. Dal 1699 infatti, risulta residente e sposato con la moglie Giovanna nella parrocchia di San Lorenzo in Lucina8 e parteciperà regolarmente dal 1703 al 1707 alle congregazioni dell’Accademia del Phanteon9. Dei committenti romani le fonti di archivio non rivelano molte notizie, oltre al cardinale Giuseppe Romano Imperiale, legato di Ferrara dal 1690 al 1696 e poi prefetto della congregazione del Buon Governo, prestigioso mecenate e grande estimatore del genere del paesaggio e della natura morta, Cristoforo eseguì probabilmente opere per Paciollo Malli e anche i principi Colonna. In piazza Ss. Apostoli a Roma, nell’appartamento privato di palazzo Colonna, vi è una natura morta con Cavolo, brocca con finocchi e cesto di cipolle, con ogni probabilità di mano del Munari, probabilmente richiesta da Filippo II Colonna10. Sempre da questa collezione è possibile provenga anche la tela ora a Berlino (Staatliche Museen, Gemäldegalerie)11. È a Roma che Munari sviluppa la sua poetica arricchendola di raffinati motivi iconografici e complesse soluzioni compositive. Cristoforo ha significativi contatti con i pittori stranieri di stanza a Roma, tra questi si annoverano: Christian Berentz, i francesi Jacques Hupin e Meiffren Conte e soprattutto l’olandese Willem van Aelst12. Lo stile nordico, dal naturalismo “ottico” di questi artisti stranieri appare però personalizzato dal Munari, mutuato secondo il proprio stile personale; la sua pittura infatti è caratterizzata da una patina meno lucida di realtà, da una disposizione più realistica degli oggetti e da una luce ancora seicentesca13. Alcuni brani ricorrenti nella sua pittura dimostrano poi la conoscenza diretta delle tele di Pietro Navarra (si pensi ai suoi tappeti colorati che, perfettamente descritti, sono elevati quasi al ruolo di protagonisti)14 e di Giovan Paolo Castelli detto lo Spadino, attivi entrambi nella capitale dalla seconda metà del Seicento15. “Se in terra padana Munari aveva ricevuto l'impulso a praticare il genere della natura morta e aveva mosso i primi passi, se Roma appariva il centro formativo della sua poetica..” “Firenze risulta la sede dove il suo ingegno versatile trova pieno sfogo e la sua vena di pittore, raggiunta la libera e definitiva espressione, tocca vertici disegnativi e pittorici ineguagliabili16” Documentato a Firenze dal 1706 al 1715, Munari era giunto nella città medicea sotto la protezione del Gran Principe Ferdinando de Medici, grande collezionista appassionato di nature morte. Molti dipinti di Munari sono destinati alle predilette residenze toscane del Principe, frequentate da artisti, letterati, filosofi e scienziati17. In toscana ebbe svariati notevoli committenti: il cardinale Francesco Maria de’ Medici, zio di Ferdinando, Francesco Riccardi, il marchese

Donato Maria Guadagni, il marchese Giovanni Gualberto Guicciardini e il pittore collezionista inglese Enrico Ignazio Hugford. Nel corso del suo soggiorno a Firenze l’artista lavorò anche per i Masetti da Bagnano18. Questo spettacolare dipinto si inserisce con autorevolezza nel catalogo delle opere di Cristoforo Munari: lo racconta il quadro stesso e tutte le caratteristiche che ritornano puntuali nei dipinti del primo periodo fiorentino. Costruita con una calibratura perfetta di tutti gli elementi, la potente ma intima composizione risente ancora degli elementi appresi Roma. Lo dimostrano il tappeto Ushak del XVI/XVII secolo, talmente sottile e morbido, annodato in lana su ordito e trama di lana, da essere floscio e utilizzato, nella sua parte finale, come copri tavola, i piatti luccicanti e la naturalezza dei brani di frutta in primo piano, esaltati da una luce che ne fa percepire i profumi, sigla inconfondibile del pittore. Per non parlare del meraviglioso e sbuffante brucia incenso in metallo di manifattura nordica, posto sul baule per conferire profondità alla scena. Mai come nella Firenze di fine Seicento subirono il fascino dei profumi d’oriente: “fu fondata l’Accademia degli Odorati Cavalieri, dove ogni adepto si preparava un aroma particolare. Il cardinale Francesco Maria de’ Medici, uno dei principali protettori fiorentini di Munari, spese cifre folli per mantenere una distilleria privata nel suo palazzo”19. Il dipinto proposto in questa vendita all’incanto trova molte similitudini con le opere realizzate tra il 1707 e il 1710 (il momento più felice della carriera dell’artista) per i Masetti da Bagnano nel castello di Uzzano a Greve in Chianti, oggi alla Fondazione Manodori di Reggio Emilia.20 Il baule blu borchiato d’oro, la disposizione della frutta sul piatto d’argento in primo piano, la solita porcellana in stile cinese e la sua disposizione sul piano per dare profondità insieme al piatto d’argento appoggiato verticalmente, sono tutti elementi che ritroviamo nei dipinti sopracitati. La presenza di questi oggetti lega indicibilmente questa tela alla frequentazione di particolari ambienti aristocratici, mentre la materia pittorica che agli esordi era nitida e asciutta, qui mostra tutta la sua densità e pastosità. L’evoluzione dello stile di Cristoforo Munari è chiara; con il passare del tempo i suoi dipinti aumentano il numero degli oggetti e la loro disposizione diviene sempre più complessa, arricchendosi di motivi legati strettamente alle nuove esperienze, mentre la materia acquista spessore nel tempo. La presenza di numerosi suoi dipinti nei maggiori musei europei e extraeuropei documenta la qualità pittorica e la fama raggiunta da uno dei più formidabili pittori di nature morte che operarono a cavallo tra Seicento e Settecento. Solo per citarne alcuni : Il Museo degli Uffizi, il Corridoio vasariano, le Gallerie dell’Accademia di Firenze, il Museo Stefano Bardini, la Galleria Palatina di Firenze, la reale Galleria Estense di Modena, la Galleria Nazionale di Parma, il Museo Pushkin a Mosca, l’Osterreichische Galerie di Vienna, The Nasher Museum of Art, Duke University, Durham (North Carolina, Stati Uniti d’America), The Museum of Fine Arts, Houston (TX) (Texas, Stati Uniti d’America), oltre che in molte altre collezioni private. (1) F.M.N. Gabburri, Vite di pittori (1730-41 circa), II, p. 618; O. Marrini, Serie di ritratti di celebri pittori…, I, 2, Firenze 1766, p. XXXII (2) Ibidem (3) F. Baldassari, Cristoforo Munari, Federico Motta Editore, Milano 1999, p. 107 (4) Ivi, p. 110 (5) F. Baldassari, Percorso di Cristoforo Munari, in Cristoforo Munari (1667-1720) Un maestro della natura morta, a cura di F. Baldassarri, D. Benati, Federico Motta Editore, Milano 1999, p. 19 (6) Ivi, p. 19 nota 16 (7) F.M.N. Gabburri, (1730-41 circa), p. 618 (8) F. Baldassari, Cristoforo Munari, Federico Motta Editore, Milano 1999, p. 14 (9) Ivi, p. 23 (10) E.A. Safarik, Palazzo Colonna, Roma 1999, p. 252, n. 450 (11) Baldassari, Cristoforo Munari, Federico Motta Editore, Milano 1999, n. 118 (12) F. Baldassari, Percorso di Cristoforo Munari, in Cristoforo Munari (1667-1720) Un maestro della natura morta, a cura di F. Baldassarri, D. Benati, Federico Motta Editore, Milano 1999, p. 24 (13) G. Briganti, Cristofano Monari, in “Paragone”, V (1954), 55, pp. 40-42 (14) F. Baldassari, Cristoforo Munari, Federico Motta Editore, Milano 1999, p. 120 (15) G. Michel, Notes biographiques sur Giovanni Paolo Spadino, in “Colloqui del Sodalizio tra studiosi dell’arte”, s. 2, VI (1980), pp. 30, 34 (16) F. Baldassari, Cristoforo Munari, Federico Motta Editore, Milano 1999, p. 123 (17) F. Baldassari, Percorso di Cristoforo Munari, in Cristoforo Munari (1667-1720) Un maestro della natura morta, a cura di F. Baldassarri, D. Benati, Federico Motta Editore, Milano 1999, p. 24 (18) Ivi, p. 27 (19) F. Baldassari, Cristoforo Munari, Federico Motta Editore, Milano 1999, p. 105 (20) F. Baldassari, Percorso di Cristoforo Munari, in Cristoforo Munari (1667-1720) Un maestro della natura morta, a cura di F. Baldassarri, D. Benati, Federico Motta Editore, Milano 1999, p. 27


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115 Maestro leonardesco attivo nella prima parte del secolo XVI San Giovanni Battista Olio su tavola, cm 68x50,5 Iscritto al recto: "42/B/237/E.M"; timbro a ceralacca In cornice (restauri) € 60.000/80.000

(retro)

(con cornice)


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116 Giampaolo Panini (Attr.) (Piacenza 1691 Roma 1765) Benedetto XIV Celebra il ritiro dell'offertorio inchiostro e acquerello su carta (difetti) mm 178x512 il foglio, in cornice Con scheda critica di Caterina Volpi, dell'Università Sapienza € 2.000/2.200

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117 Giampaolo Panini (Attr.) (Piacenza 1691 Roma 1765) Benedetto XIV apre la Porta Santa per il Giubileo del 1750 inchiostro e acquerello su carta (difetti) mm 182x584 il foglio, in cornice Con scheda critica di Caterina Volpi, dell'Università Sapienza € 2.200/2.400


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118 Abraham Louis Rodolphe Ducros (Moudon 1748 Losanna 1810) La basilica di Massenzio con il Colosseo e la chiesa di Santa Francesca Romana sullo sfondo Penna, inchiostro bruno, acquerello e tempera bianca su carta vergellata mm. 670x1000, in cornice (difetti) Del soggetto, derivato da una celebre stampa di Piranesi, esistono una versione eseguita con le stesse tecniche al museo Cantonale de Beaux Arts di Losanna, e un'altra versione incisa da Volpato, e colorata da Ducros, al British Museum di Londra € 2.500/3.000

119 Albrecht Durer (Norimberga 1471 1528) The four angels staying the winds della serie dell’Apocalisse xilografia nella tiratura con testo latino edizione coeva mm 396x289 (lievi difetti) € 3.000/4.000

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120 Pierre Auguste Renoir (Limoges 1841 Cagnes Sur Mer 1919)

123 Giovanni Fattori (Livorno 1825 Firenze 1908)

125 Grasset Eugène Samuel (Losanna 1841 - Sceaux 1917)

Le due bagnanti acquaforte, esemplare fuori edizione stampata in inchiostro rosso, per periodico francese L'Estampe originale (1893 1895), mm 260x238 all'impronta (difetti) € 6.000/8.000

Carica di Cavalleria II edizione del 1889 Tiratura coeva acquaforte mm 335x561 ca all'impronta In cornice (difetti) € 600/700

Lotto composto da una litografia e tre prove di colore della stessa, di diverse dimensioni:

121 Domenico Montagu (attivo tra il 1750 e il 1775 ca.) Veduta di Piazza Colonna acquaforte mm 380,5x530 all'impronta In cornice (lievi difetti) € 180/200 122 Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720 Roma 1778) Veduta della piazza di Monte cavallo Tiratura coeva Hind 15, III o IV stato di VI acquaforte mm 385x542 all'impronta In cornice (difetti) € 300/400

124 Giandomenico Tiepolo (Zianigo 1727 Venezia 1804) Giuseppe annuncia a Maria la partenza della serie Idee pittoresche per la Fuga in Egitto acquaforte mm 185x242 all'impronta In cornice (difetti) € 700/800

La Vitrioleuse Litografia a colori su carta vergata, il foglio mm 590x435 Firmato a matita in basso a destra: Grasset n.29 In basso a sinistra presente timbro a secco dell'Estampe Originale Dal periodico francese L'Estampe originale (1893-1895), Album VI; (difetti) € 1.000/1.500


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126 Felix Vallotton (Losanna 1865 Parigi 1925) Le Bain xilografia Numerata e firmata a matita blu in basso a destra 29 Vallotton; Incollato agli angoli al supporto originale che reca timbro a secco dell'Estampe originale Dal periodico francese L'Estampe originale (1893 1895), Album VIII mm 214x254 all'immagine (lievi difetti) € 10.000/12.000 127 Rachou Henry (1855 - Tolosa 1944) Lotto composto da una litografia e sei prove di colore della stessa, di diverse dimensioni: Les Tortues (Panneau decoratif) litografia a sei colori su carta, il foglio mm 580x412 Firmata e numerata Rachou Henry 29 a matita in basso a sinistra In basso a destra presente timbro a secco dell'Estampe Originale Dal periodico francese L'Estampe originale (1893-1895), Album II; (difetti) € 400/500 128 Maurice Denis (Granville 1870 - SaintGermain-en-Laye 1943) Lotto composto da una litografia e due prove di colore della stessa, di diverse dimensioni: Tendresse ou Madeleine Litografia a quattro colori, il foglio mm 300x249 Firmata e numerata a penna M.Denis n.29 Iscritto al verso Maurice Denise 66 In basso a destra presente timbro Estampe Originale Dal periodico francese L'Estampe originale (1893-1895), Album I; (difetti) € 500/600

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129 Carl Ludwig Hackert (1740 Morges 1796)

132 Pierre François Léonard Fontaine (Pontoise 1762 Parigi 1853)

Paesaggi svizzeri Quattro incisioni all'acquaforte con bella coloritura coeva, mm 205x340 circa Una firmata in basso "Carl Hackert fait 1781" In cornici (difetti) € 440/480

Lotto composto da due disegni:

130 Giovanni Bettati (Roma 1700 1777) "Disegno da un album di studi" matita, penna e inchiostro bruno; numerato in alto a destra con inchiostro bruno mm 207x260. L'opera è accompagnata da expertise di Carlo Orsi € 330/350 131 Francesco Guardi (attr.) (Venezia, 1712 1793) Portale con lo sfondo di un campiello, disegno a penna e inchiostro bruno, acquarellato con carta ingiallita mm 155x100 nell'angolo in alto a sinistra il n. 21; carta vergella e filigrana con lettere AA entro un cerchio, al verso tracce di incollaggi antichi e recenti € 1.000/1.200

Porta del Popolo (recto) Inchiostro grigio e acquerello su carta, mm 145x215 Iscritto in alto a sinistra "porte du peuple a Rome", I Dioscuri di piazza del Quirinale (verso) Inchiostro grigio e acquerello su carta, mm 145x215; Lungo il Tevere (recto) Inchiostro grigio e acquerello su carta, mm 145x215 Iscritto in alto a sinistra "Bords du Tibre a Rome" L'arco di Germanico a Saintes (verso) Inchiostro grigio e acquerello su carta, mm 145x215 Reca trascritta la lunga iscrizione che campeggia sull'attico dell'arco In cornice € 500/600


133 Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720 Roma 1778) Tempio di Saturno con l'Arco di Settimio Severo Acquaforte nel I stato di 3, mm 473x708 all'impronta In cornice (difetti) Bibliografia Hind, 110

€ 400/450

134 Giuseppe Lorenzo Gatteri (Trieste 1829 1884) Lotto di due disegni a china su carta: una Battaglia romana con inscrizioni "G. Gatteri Figlio inv. e dis. nell'età d'anni 8 e mesi 9", locata e datata Trieste 28 febbraio 1839 (mm 240x180); e uno Studio di figure datato 1868 (mm 180x260,5 ca.) (difetti) € 250/300 135 Pierre François Léonard Fontaine (Pontoise 1762 Parigi 1853)

138 Peter Ritting (Attr.) (Coblenza 1789 Roma 1840) Bambino romano matita su carta (mm 220,5x180) In cornice. Iscritto e datato in basso a sinistra "De [...] Seraresi / 18 julio" Roma 1818 (difetti) € 700/800 139 Coppia di stampe lombarde all'acquaforte e acquatinta della prima metà del secolo XIX raffiguranti Le occupazioni rurali e La sera, edite a Milano da Ranieri Fanfani, incise da L. D. Scotti, da invenzioni di G. Galliari (mm 408x468 all'impronta). In cornici € 380/400 140 Lepere Auguste Louis (Francia 1849- Domme 1918)

Lotto composto da sette disegni: Ara circolare con bucrani e festoni, Inchiostro bruno e acquerello, mm 140x128; Maschera scenica, Inchiostro bruno e acquerello, mm 80x59; La messa di san Martino, Inchiostro bruno e acquerello su carta, mm 91x87; Figura femminile che abbraccia un giovinetto, Inchiostro bruno e acquerello su carta, mm 140x78; Tre figure in abiti seicenteschi, Inchiostro bruno e acquerello su carta, mm 140x78; La Minerva Giustiniani e una Vittoria alata su nave, Inchiostro bruno e acquerello su carta, mm 126x90 Iscritto in basso a destra: "pierres gravées"; Scena di genere in una locanda, Inchiostro bruno e acquerello su carta, mm 150x114 In cornice (difetti)

una veduta della villa Pliniana incisa dai Lose; otto disegni e stampe di autori, epoche e dimensioni differenti Misure diverse (difetti) € 250/300

€ 450/500

136 Peter Ritting (Attr.) (Coblenza 1789 Roma 1840) Ritratto di Nana Rattagrandi matita su carta (mm 200,5x150,5) In cornice. Iscritto e datato in basso a sinistra "Nana Rattagrandi / Roma 10 julio 1818" (difetti) € 700/800 137 Lotto composto da: due litografie dell'Elena con vedute lombarde; tre prove xilografiche di Benvenuto Disertori, firmate;

Lotto composto da un'acquaforte e tre prove di colore della stessa, di diverse dimensioni: Lavandaie Acquaforte acquatinta stampata a tre colori mm 390x250 Firmata e numerata a matita blu Lepere 65 In basso a destra presente timbro Estampe Originale Dal periodico francese L'Estampe originale (1893-1895), Album III (gravi difetti, tagliata nella parte superiore); € 180/200 141 Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720 Roma 1778) Arco di Giano Acquaforte nel II stato di 4, mm 477x715 all'impronta In cornice (difetti) Bibliografia Hind, 96

€ 400/450

142 Castellucci Ezio (Castiglion Fiorentino 1849 ?) Ritratto virile sanguigna e matita nera, controfondata, mm 421x340 firmato in basso a destra € 120/150

144 Copia da Lucas Von Leyden Resurrezione di Lazzaro bulino, mm 272x197 all'impronta In cornice (difetti)

€ 120/150

145 Philippe Lebas (Parigi 1707-1783), da un'invenzione di Rembrandt, Gesù Cristo davanti a Ponzio Pilato acquaforte mm 255x205 all'impronta In cornice (difetti) € 120/150 146 Lucien Pissarro (Parigi 1863 Londra 1944) Ronde d'enfants xilografia stampata in giallo su carta vergata giapponese, il foglio mm 394x239 Firmata e datata nella matrice Lucien Pissarro 1893 Numerata e monogrammata a matita 29 Lucien Pissarro In basso a destra presente timbro a secco dell'Estampe Original Dal periodico francese L'Estampe originale (1893 1895), Album V (difetti) € 120/150 147 Jean Renard (Parigi 1744-1807), da un'invenzione di Giovanni Battista Piazzetta Scena di genere incisione mm 450x320 In cornice del secolo XVIII (difetti) 148 Copia da Albercht Durer Melencolia bulino mm 239x190 all'impronta In cornice (difetti)

€ 120/150

€ 220/240

149 Felix Bracquemond (Parigi 1833 Sèvres 1914) Autoritratto di Baudelaire acquaforte da un disegno di Baudelaire mm 115x93 € 150/180 150 Anselmo Bucci (Fossombrone 1887 Monza 1955) L'uscita dall'arca incisione a puntasecca mm 351x360 all'impronta firmata e titolata a matita In cornice (difetti)

€ 180/200

143 Anselmo Bucci (Fossombrone 1887 Monza 1955)

151 Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720 Roma 1778)

Lotto composto da due incisioni a puntasecca:

The Smoking fire dalla serie Carceri d'invenzione, Robison 32 stato finale, VI o VII tiratura postuma acquaforte mm 563x393 all'impronta In cornice (difetti) € 250/300

Mendicante sarda mm 295x298 all'impronta firmata, datata e titolata a matita; Les luttes de Scaël mm 140x235 all'impronta firmata, numerata e titolata a penna e matita: 11/30, Bretagne, Les Luttes de Scaël; In cornici (difetti) € 250/300


2° TORNATA Mercoledì 13 aprile 2022 ore 15.00 dal lotto 152 al lotto 359

Particolare lotto 253


152 Scuola francese, secolo XVIII "Interni con figure femminili" coppia di verre peint (cm 29x38) In cornici in legno laccato e dorato (difetti) € 450/500 153 Marabù in argento a tutto tondo con piume e zampe cesellate e testa apribile. Titolo 800 (h. cm 27) (g 560) € 300/320 154 Coppia di poltrone in legno intagliato e dorato con schienale decorato a fiori in rilievo, braccioli mossi, gambe rastremate. Secolo XVIII (difetti) € 450/500 155 Gallina a tutto tondo in argento sbalzato con piume e zampe cesellate, occhi in vetro. Titolo 800 (h. cm 21,5) (g lordi 700) € 380/400 156 Paul Dewime (attr.) "Ritratto di Gentiluomo" miniatura su avorio ovale (cm 3,8x3) Per le caratteristiche stilistiche l'opera, databile al 1775, è riconducibile a Paul Dewime, artista svedese Per confronto si veda: L. Schidlof, La miniature en Europe, 1964, I, p. 211. Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione Cites di alcuni Paesi extra UE € 650/700 157 Scuola del secolo XVIII "Fiori" gruppo di quattro verre peint (cm 21x12) In cornici del secolo XVII in legno intagliato e dorato a volute (difetti) € 650/700 158 Lampadario in bronzo brunito e dorato a dieci luci, braccia con decori a mascheroni. Le due estremità a rosoni con finali a forma di pigna. Secolo XVIII (h. cm 60, d. cm 45) (difetti) € 450/500

159 Comoda con anta e cassetto nella fascia lastronata in bois de rose, bois de violette e palissandro, filettata e intarsiata in legni chiari. Fronte centrato da cartella con Giove e Giunone entro cornice a volute, cassetto con grifoni affrontati tra girali d'acanto. Piedi a obelisco rovesciato. Piano incassato in mamo grigio. Lombardia, fine secolo XVIII (cm 59x88x46) (difetti e restauri) € 250/300 160 Porta essenze in argento cesellato a guisa di airone con occhi in vetro color rubino. Base circolare decorata con rane e rami. Marchi di importazione dell'argenteria Barnet. Fine secolo XIX (h. cm 39) (g lordi 590) (difetti e rotture) € 450/500 161 Scuola del secolo XVII "Nereide su mostro marino" e "Satiressa" coppia di verre peint (cm 12x14,5) In cornici dorate (lievi difetti) € 450/500 162 * Coppia di poltroncine in mogano con braccioli curvati, gambe a sciabola, rivestite in velluto controtagliato. Francia, inizio secolo XIX (lievi difetti) € 550/600 163 Boccale con coperchio in argento a corpo liscio. Recante punzoni inglesi (h. cm 17) (g 600 ca.) (difetti) € 300/350 164 Scuola del secolo XVII, dai Bassano L'Estate Olio su tavola, cm 19x27,5 (difetti) € 900/1.000

166 Artista attivo a Roma nel secolo XVIII Lotto composto da due dipinti ad olio su tavola: La veduta del Pantheon; Veduta della fontana dell'Acqua Felice cm 20,5x26,5 Iscritti al retro "Fontanone entro le/ Sisto V..." e "...Roma 29...1752" "Pantheon/..." e ".../ 17 sett. 1782" In cornice (lievi difetti) € 1.000/1.200 167 Versatoio in maiolica decorata in monocromia blu e iscrizione, secolo XVII (h. cm 20) (difetti) € 550/600 168 Scuola del secolo XVIII/XIX "Velieri" due tecniche miste (cm 8x18; cm 8x16,5) In cornici in legno ebanizzato con profili dorati (lievi difetti) € 550/600 169 Scuola del secolo XVIII Ritratto virile pastelli su carta applicata su tela, cm 57x44 In cornice (difetti e restauri) € 900/1.000 170 Artista del secolo XVIII Lotto composto da due miniature: Ritratto virile olio su rame cm 10x8 (difetti) Ritratto di giovane olio su tavola cm 10x8 (difetti) In cornice

165 Scuola del secolo XVIII “Allegoria dell'Africa” e “Allegoria dell'America” coppia di verre peint (cm 26x20) In cornici in legno laccato e dorato (difetti) € 450/500

€ 350/400


110 111

IL PONTE CASA D’ASTE

171 MENANT A PARIS Orologio solare tascabile con bussola in ottone di forma ottagonale del tipo "Butterfield". Quadrante finemente inciso con gnomone in foggia di pennuto. Nella parte posteriore sono indicate le latitudini di varie città europee. Francia, seconda metà secolo XVIII. In custodia in pelle (cm 7x6,5) € 400/500 172 Piatto in argento con bordo mistilineo recante nella falda stemma con incisione "est mon plaisir" (d. cm 28,5) (g 770 ca.) € 250/300 173 JAEGER LECOULTRE Orologio da appoggio modello Atmos in ottone e vetri. Quadrante a fascia argentata a indici e numeri arabi applicati. Anni '70 del secolo XX (22x23,3x14,5) (lievi difetti) In scatola originale in legno € 500/600 174 Coppia di lampade da tavolo a tre luci, fusti in bronzo con bassorilievi a soggetti naturalistici e basamenti in marmo rosso, marcate Barbedienne (h. cm 49) (difetti) € 350/400 175 Coppia di candelieri in bronzo a tre fiamme sormontati da figure plastiche dall'antico, piede tripode zoomorfo. Base in marmo nero. Napoli, seconda metà del secolo XIX (h. cm 70) (difetti) € 350/400 176 Boccale con coperchio in argento a corpo liscio. Punzoni inglesi abrasi, inizio secolo XIX (h. cm 18,5) (g 800 ca.) € 350/380 177 Scultore del secolo XV "Volto femminile" testa in marmo bianco (h. cm 16) (difetti) € 500/600

178 * Rinfrescatoio in mogano con vasca in zinco, fasce in metallo con anelli sorretti da teste leonine. Gambe traforate all'attacco munite di rotelle. Inghilterra, secolo XIX (cm 65x51x44) (difetti) € 450/500

185 Monetiere da viaggio con fronte a sei cassetti decorati a scene galanti dipinte in policromia su vetro Austria, secolo XIX (cm 21x21x15) (difetti e mancanze)

179 Maestro veneto del secolo XVIII

186 Maestro del secolo XIX “Fanciullo in giacca blu” miniatura ovale su avorio (cm 4x5) in cornice in metallo dorato

Ritratto di gentiluomo con orologio da tavolo Olio su tela ovale, cm 127,5x98 In cornice (difetti) € 1.300/1.400 180 Scuola del secolo XIX "Fiori" gruppo di quattro verre peint (cm 23x22,5) In cornici in legno decorato negli angoli a motivi floreali (lievi difetti) € 650/700 181 Maestro del secolo XIX "Ritratto di gentiluomo" miniatura in avorio (cm 4x7) montata a ciondolo in oro. Al retro piccola miniatura raffigurante gentildonna (cm 1,4x1,9) Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 450/500 182 Porta nécessaire in pelle e oro decorato da fregi con scena orientale e fiere. Francia, secolo XVIII (difetti) € 420/440 183 Vassoio decorativo in argento sbalzato a fiori e volute nella falda, ornato da scena di genere nel cavetto. Punzoni non decifrati (cm 65x40) (g 866) (lievi difetti)

€ 550/600

Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 450/500 187 Gabriele Parente (1875 1899) "Acquaiolo" scultura in argento a tutto tondo. Titolo 800. Firmata alla base (h. cm 28) (g 600) (difetti) € 550/600 188 Tavolino da gioco lastronato e filettato in legni vari, cassetto nella fascia, con piano apribile di forma sagomata, gambe mosse a cancelletto intagliate all'attacco e nei piedi a motivi stilizzati. Veneto, secolo XVIII (cm 83x74x38) (restauri) € 450/500 189 Scuola del secolo XIX "Scene pastorali" coppia di verre peint (cm 23x32) In cornici in legno laccato. Iscritti al retro (difetti) € 450/500 190 Coppia di candelieri in argento con fusto a colonna sbalzato e cesellato a foglie d'acanto e fiori. Secolo XIX (h. cm 32) (g 850) (difetti) € 650/700

€ 550/600 184 Scuola del secolo XIX "Composizione con cacciagione, faretra e frecce" verre peint (cm 21,5x26,5) in cornice in legno dorato (lievi difetti) € 350/400

191 Scuola francese, fine secolo XVIII "Ritratti di dama" coppia di verre peint (cm 38x28) In cornici dorate (difetti) Provenienza: Gallerie d'Arte Geri, Corso Venezia 10, Milano, etichetta cartacea al retro di uno dei due € 550/600


192 Coppia di mensole ad angolo in legno intagliato e dorato a volute, fiori e valva di conchiglia. Piani lastronati in marmo rosso africano bordato in marmo giallo Siena. Secolo XVIII (h cm 90) (difetti e restauri) € 850/900 193 Gaspare Betoldi (Como, 1778 Milano, 1824) “Nobildonna di Casa Serbelloni”, miniatura su avorio (d. cm 6) in cornice La miniatura, probabilmente non finita, mostra i modi di Gaspare Betoldi, pittore nato a Como nel 1778, poi trasferitosi a Milano. La produzione conosciuta dell’artista è costituita per ora da poche miniature firmate; quella in oggetto mostra una gentildonna dalla fisionomia simile ad alcune nobili (fra le quali la Contessa Serbelloni) già ritratte da Betoldi. Per confronto si veda: C. Parisio, Ritratti in miniatura nella Milano neoclassica, 2010, pp. 39 40

Bicoli fu un miniatore attivo sul finire del Settecento e all’inizio dell’Ottocento in Toscana. Sono note pochissime opere da lui eseguite, fra le quali un ritratto di Ufficiale delle Reali Guardie del Corpo del Regno d’Etruria (Lonato, Brescia, Fondazione Da Como) e un ritratto di Ferdinando III, Granduca di Toscana (Vienna, Osterreichische Nationalbibliothek).

204 Scatola porta cucito con fronte e coperchio intarsiati in metallo e madreperla a fiori e volute. Interno a scompartimenti rivestiti in raso con oggetti vari in argento, madreperla e metallo. Secolo XIX (cm 27x11x20) (difetti) € 600/700

Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 550/600

205 Scuola francese, secolo XVIII "Scena galante" verre peint (cm 19,5x26) In cornice in legno dorato (difetti) Iscritto al retro "ST" € 220/240

198 Arte inglese, secolo XIX. Coppia di composizioni in stoffa e conchiglie colorate simulanti cesto fiorito entro teca (h. max cm 44) (difetti e mancanze) € 900/1.000

206 Coppia di antichi candelieri in lamina d'argento appesantiti. Elettrificati in epoca posteriore (g. 1600 lordi) (h. cm 33) (difetti) € 330/350

199 Scuola veneta del secolo XVIII

207 Artista del secolo XVIII

Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE

Ritratto di capitano di guardie Olio su tela, cm 93x76 Al retro della tela iscritto: "1706..." (difetti e restauri) € 1.000/1.300

Lotto composto da due miniature: Ritratto virile olio su rame (cm 10x8) (difetti)

€ 450/500

200 * Tavolino scrittoio lastronato in mogano, un cassetto sottopiano con leggio e vani. Gambe a colonna con capitelli in bronzo dorato riunite da traverse sagomate, piedi muniti di rotelle. Secolo XIX (cm 86x75x48) (difetti e rotture) € 850/900

194 Coppia di candelieri in argento con fusto a colonna, capitello scanalato e base circolare. Amsterdam, secolo XIX. Argentiere Diederik Lodewijk Bennewitz (h. cm 26,5) (g lordi 936) (difetti) € 650/700 195 Scuola toscana dell'inizio del secolo XVII

201 Scuola inglese, secolo XVIII "Guardia scozzese" verre peint (cm 20x17) In cornice in legno (lievi difetti) € 180/200

Ritratto di dama con fermaglio rosso olio su carta (cm 10x8) (difetti) In cornice € 450/500 208 Scuola francese, secolo XVIII "Lo scherzo" verre peint (cm 27,5x21,5) In cornice in legno intagliato e dorato (difetti) Provenienza: A.G.G. Subert; A. Orsi Antichità, Milano, etichette cartacee al retro € 330/350

Madonna con Bambino Olio su tela, cm 65x50 Al recto etichetta ex libris In cornice (difetti) € 1.000/1.200 196 Manifattura di Herend. Vaso in porcellana decorata a finto vimini e in policromia a farfalle e insetti, riserve con volatili su rami. Marchio di fabbrica in blu alla base e numerale 1565150 (h. cm 45,5) € 850/900 197 Bicoli, “Gentiluomo dai capelli incipriati” miniatura su avorio (cm 6x5,5) firmata a destra Bicoli, in cornice dorata

202 Alzata centrotavola con manico in argento, bordo mosso e scanalato inciso a foglie. Interno con cifre e stemma entro cornici vegetali. Londra, 1875. Argentiere non identificato (cm 37x10x24) (g 700) € 650/700 203 Artista del secolo XVIII, "Cristo crocifisso" scultura in bosso (h. cm 30) in cornice del secolo XVIII in legno traforato a volute (cm 50x37) (difetti e restauri) Etichetta attributiva ad Andrea Brustolon al retro € 550/600

209 Arazzo da preghiera islamica, fascia mediterranea dell'Impero Ottomano, fine secolo XIX. Lavorato con applicazioni in tessuto ricamato in seta e broccature di fili d'argento su fondo di raso rosso. Mirab con quattro colonne, due lampade votive, all'interno un albero fiorito. Nella parte sovrastante rami fioriti e due grandi melograni (cm 266x179) (difetti) € 550/600 210 Scuola nordica, secolo XVIII "Paesaggio fluviale con viandante" verre peint (cm 19,5x15) In cornice in legno laccato (difetti) € 180/200


IL PONTE CASA D’ASTE

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211 Scuola della fine del secolo XVII

212 Scuola della fine del secolo XVII

213 Scuola della fine del secolo XVII

214 Scuola della fine del secolo XVII

Allegoria dell'architettura (dipinto ridotto) Olio su tela, cm 190x64,7 (difetti) € 1.100/1.200

Allegoria raffigurante una vestale (dipinto ridotto) Olio su tela, cm 190x64,5 (difetti) € 650/700

Allegoria raffigurante un guerriero (dipinto ridotto) Olio su tela, cm 192x76,5 (difetti) € 1.300/1.400

Allegoria della vanità (dipinto ridotto) Olio su tela, cm 190x64,6 (difetti) € 1.100/1.200


114 115

IL PONTE CASA D’ASTE

215

215 Scuola dell'Italia Settentrionale del secolo XVIII Coppia di dipinti raffiguranti ceste di fiori Olio su tela, cm 95x71,5 In cornici dorate (difetti) € 4.000/4.500

216 Scuola veneta del secolo XVII Sacra Famiglia con San Giovannino e Santa Caterina Olio su tela, cm 76x61 (difetti e restauri) € 2.200/2.400

216


217 Centrotavola in argento traforato a finto cestello, bordo decorato in rilievo a tralci di vite, piedini sagomati. Titolo 925. Milano, argentiere De Vecchi (cm 37x30) (g 1700 ca.) € 600/650

218 Orologio Officier di forma ellittica con cassa in ottone e vetri. Quadrante in smalto bianco a cifre romane. Movimento a bilanciere con sveglia su campanello. Francia, fine secolo XIX - inizio secolo XX (h. cm 15) (lievi difetti) € 300/350

223 Servizio da tè e caffè in argento a corpo liscio composto da teiera, caffettiera, lattiera e zuccheriera. Prese dei coperchi a riccioli e anse ebanizzate. Titolo 800. Alessandria. Argentiere Ricci e C. (g lordi 1500) (difetti) € 850/900

224 Coppia di panche in legno intagliato con fascia a motivi floreali e gambe mosse riunite da traverse sagomate piedi a zoccolo. Veneto, secolo XVIII (cm 160x60x50) (restauri) € 850/900

219 Stoppiniera in argento con base circolare e struttura in barra trafilata con rocchetto di filo cerato a vista. Corredata da spegni moccolo. Fine secolo XIX (h. cm 13) (g lordi 130) € 180/200

225 Scuola del secolo XVII "Accampamento militare" verre peint (cm 23x28) In cornice in legno laccato e decorato da specchiature in vetro dipinto a putti entro valve di conchiglia, armature e figure allegoriche (cm 39x44,5x5) (difetti) € 900/1.000

220 Bartolomeo Terzano, Campobasso, secolo XIX. Set d'arrosto con prese rivestite in osso e lame incise e decorate a volute e figure, composto da forchettone, coltello grande e dodici coltellini (difetti) € 320/340

221 Scuola del secolo XVIII “Mosé difende le figlie di Jetro” e “L'incontro tra Salomone e la regina di Saba" coppia di verre peint (cm 43x55,5) In cornici in legno dorato (lievi difetti) € 650/700

222 Coppia di rilievi in rame raffiguranti cammei dall’antico. Roma, fine secolo XVIII (cm 16x13) In cornici in mogano (cm 20x17) (difetti) L’uno è la riproduzione in rame del Cammeo Gonzaga conservato oggi nel Museo dell'Ermitage a San Pietroburgo. L’altro raffigura Augusto capite velato con la moglie Livia, da due antichi cammei nella Collezione Medicea al Museo Archeologico di Firenze € 850/900

226 Tappeto Heritz, Persia, inizio secolo XX. Decoro con medaglione a fondo blu notte decorato con motivi stilizzati nei toni del rosa, blu, azzurro, giallo e rosso. Campo di colore rosso cosparso di rami fioriti stilizzati. Bordura principale Herati su fondo blu notte (cm 305x207) (difetti e rapature) € 600/700

227 Piccolo divano a due posti in legno intagliato e dorato, schienale squadrato decorato a foglie, braccioli a ricciolo centrati da rosone e profilati con perlinature, piedi scanalati. Secolo XIX (cm 127x83x54) (difetti) € 650/700

228 Gruppo di quattro poltrone in noce con braccioli terminanti a ricciolo, gambe mosse riunite da traverse, schienale traforato. Seduta in paglia. Veneto, secolo XVIII (difetti) € 850/900

229 Pianella di Papa Clemente XIII, nato Carlo della Torre di Rezzonico (Venezia, 7 marzo 1693 Roma, 2 febbraio 1769) Pantofola in raso di seta porpora con tacco probabilmente in sughero e suola di cuoio decorata con applicazioni di passamaneria in seta gialla e fili di argento dorato e un decoro a volute applicato, realizzato in fili d'argento e argento dorato. All'interno una sagoma dell'avampiede in cuoio dipinto in rosso e dorato raffigurante fiori fantastici del periodo "Bizzarre" (difetti) Il bene è accompagnato da un foglio manoscritto al recto e al verso che racconta della donazione della pianella papale avvenuta all'anonimo scrittore o più probabilmente scrittrice a Roma nel 1759. Il documento potrebbe essere infatti ricondotto alla mano di una suora nel cui convento era conservata la pianella, oggetto devozionale che veniva baciato dai credenti per ottenere l'indulgenza e testimoniare la propria fede. € 600/800

230 Manifattura Minghetti, Bologna. Parte di servizio da tavola in maiolica decorata in policromia a mascheroni fantastici, figure di fauni e animali tra girali fogliati. Composto da dodici piattini, un'alzata, due salsiere a valva di conchiglia e una fioriera monogrammati (difetti e restauri) € 800/1.000 231 Lotto composto da una lattiera e un vassoio biansato con bordo sagomato. Titolo 800, recante punzoni veneti (g 1260) € 900/1.000

232 Centrotavola con vassoio in argento con bordi e fasce incisi e decorati a volute fogliate e fiori. Iran, argentiere "Rabie (Primavera) 84" (ciotola d. cm 19,5xh. cm 7; vassoio d. cm 25,5) (g 936) (difetti) € 550/650 233 Set da thè e caffè in argento a corpo liscio di forma sfaccettata. Anse in legno ebanizzato e prese dei coperchi a stemmi nobiliari. Titolo 800, 1940 ca. (g lordi 1200) (difetti) € 900/1.000


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234 Scuola romana della fine del secolo XVII inizio XVIII Paesaggi fluviali con figure e rovine Coppia di dipinti ad olio su tela, cm 48,5x94 In cornici (lievi difetti) € 3.200/3.400

235 Collezione di otto maioliche ispanomoresche del XVI/XVII secolo. Montate su pannello ligneo. Al retro etichette cartacee (cm 55x56,5) (difetti e rotture) Provenienza: collezione dell'Ambasciatore Quiñones de Leone (Parigi, inizio secolo XX) € 650/750

236 Zuccheriera in argento di forma bombata con coperchio decorato da presa a tutto tondo a fiore e foglie d'acanto nella bordura. Corpo a bugnature sorretto da quattro piedi mossi. Genova, 1790, punzoni della Torretta (g 250) € 700/800


237 Antico bacile biansato in bronzo con anse a ricciolo decorato, a volute in rilievo (d. cm 78) (difetti) € 850/900

238 Gruppo di quattro piatti ottagonali in argento liscio con bordo scanalato. Titolo 800. Milano, Argentiere Cusi (cm 27x27) (g 2290) € 1.000/1.200

239 Scuola lombarda del secolo XVII Ritratto di madre con figlia in un interno Olio su tela, cm 101x82,5 Reca iscrizione in alto a sinistra: "EX VITA MIGRAVIT ANO DNI. MDCXL SVAEQ, AETATIS XXXII" In cornice (difetti e restauri) € 1.200/1.300

240 Servizio da tè e caffè in argento composto da: teiera, caffettiera, lattiera, zuccheriera e vassoio, manici in legno. Verona. Argentiere Tapparini (g lordi 2900 ca.) (lievi difetti e mancanze) € 1.000/1.200

243 Scuola lombarda dell'inizio del secolo XVII

249 Scuola lombarda dell'inizio del secolo XVII

Ritratto di gentildonna con rosa e ventaglio Olio su tela, cm 114x88 In cornice (difetti) € 1.300/1.400

Ritratto di gentildonna con guanti e ventaglio Olio su tela, cm 114x88 In cornice (difetti) € 1.600/1.700

244 Coppia di piccoli versatoi in argento con corpi decorati a bugnature e incisioni floreali. Anse a riccioli. Medio Oriente, secolo XVIII/XIX (h. max cm 17) (g.570) (difetti) € 750/800

250 Vassoio polilobato in argento con bordo decorato a motivo cordonato e stemma araldico coronato inciso. Recante punzoni inglesi (d. cm 54) (g 3700 ca.) (difetti)

245 Tappeto Sumak, Caucaso, fine secolo XIX. Decoro con tre medaglioni romboidali a fondo blu decorati internamente con Gül a fondo rosso. Campo rosso decorato con simboli stilizzati delle forbici e Gül a fondo giallo. Bordura a meandro e bordura esterna "cane che corre" (cm 248x202) (difetti e vecchi restauri)

251 Scuola del secolo XVIII "Scene agresti" gruppo di tre verre peint (cm 45x35) In cornici in legno (difetti) € 1.300/1.500

€ 800/900

246 Scuola del secolo XVIII "Figure allegoriche" coppia di verre peint (cm 30x23,5) In cornici in legno laccato e dorato (difetti) € 850/950

241 Scuola lombarda dell'inizio del secolo XVII Maria Maddalena Olio su tavola, cm 47x35 Tavola iscritta al recto: "Del Leonardo Vinci" In cornice (difetti e restauri) € 1.100/1.200

247 Divano a tre posti in noce intagliato a foglie e fiori con schienale, braccioli e gambe di forma mossa. Rivestito in velluto rosso. Veneto, secolo XVIII (cm 172,5x107x67) (difetti) € 650/700

242 Comò a tre cassetti in legno laccato e decorato a volute fogliate nei toni del verde. Piano sagomato a finto marmo. Liguria, secolo XVIII (cm 124x99x56) (difetti e restauri)

248 Fornitura da salotto composta da quattro sedie e due poltrone di forma mossa in noce intagliato a fiori e foglie. Seduta e schienale imbottiti e rivestiti in velluto rosso. Veneto, secolo XVIII (difetti)

€ 1.200/1.400

€ 850/900

€ 1.200/1.300

252 Piccola caffettiera in argento con decoro torchon e beccuccio zoomorfo. Secolo XIX. Punzone non decifrato, assaggiatore Francesco di Bartolomeo Pagliani (?) (h. cm 16) (g. 400) (difetti) € 450/500

253 Airone a tutto tondo con piume e zampe cesellate e lavorazione a pelo in fili d'argento. Occhi in vetro. Titolo 800 (h. cm 52) (g lordi 1295) (difetti) € 650/700

254 Zuppiera biansata con coperchio in argento sfaccettato con base e bordo polilobato. Anse e presa del coperchio sbalzate a valve di conchiglia tra volute. Titolo 800. Alessandria, 1940 argentiere Ricci & Co. (cm 42x18x26) (g 1980) € 1.000/1.200

255 Manifattura di Delf, secolo XIX. Coppia di vasi a tromba in maiolica decorata a chinoiserie nei toni del blu, rosso e oro. Marcati alla base "L.F." (h. cm 52) (difetti e restauri) € 650/750


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256 Scuola della fine del secolo XVIII "Pan e Siringa" verre peint ottagonale (cm 16,5x16) In cornice in legno intagliato e dorato (lievi difetti) € 600/650

262 Scuola lombarda del secolo XVII Madonna del latte Olio su tavola, cm 61x47 In cornice (difetti e restauri)

268 Piantana in legno intagliato e laccato con decoro a torciglione e base esagonale (h. cm 195) (difetti e mancanze) € 900/1.000

€ 1.600/1.800 257 Calamaio in argento con vaschette con coperchi a forma di vasi. Porta pennino a volute e cifre con colonnine sagomate sormontate da pavoni. Base di forma ovale sbalzata a fiori e decorata a motivi fogliacei, piedi a volute. Punzoni di difficile lettura (Persia?) secolo XIX (L. cm 25,5; h. cm 13) (g 490) € 1.200/1.400

258 Lotto composto da due caffettiere in argento liscio con anse in legno sagomato e presa a trottola. Punzoni inglesi (h. max cm 29) (g. 1700 lordi) (difetti) € 650/700

259 Scultore Romano, secolo XIX. “Busto di papa Alessandro VII Chigi”, altorilievo (cm 56x65) in marmo policromo di forma circolare (difetti) € 1.600/1.800

260 Coppia di candelieri in bronzo a forma di vasi con prese a pigna. Montanti terminanti a zampa ferina su basi circolari decorati all'attacco da mascheroni. Secolo XIX (h. cm 24) € 1.400/1.600

261 Scultore Romano, secolo XIX. “Busto di cardinale”, altorilievo in marmo policromo (cm 64x54) (difetti)

269 *Scuola del secolo XVIII 263 Grande caffettiera in argento con presa e coperchio cesellati a foglie d'acanto. Versatoio a guisa di testa d'anatra decorata all'attacco a volute e fiori. Ansa in legno ebanizzato, corpo liscio poggiante su tre piedi a zampa ferina. Genova, prima metà secolo XIX. Argentiere F.B (h. cm 38) (g lordi 1900) (lievi difetti) € 3.000/3.200

264 Scuola di Gerrit Battem, secolo XVII Paesaggio fluviale con cavaliere Olio su tela, cm 83,5x69 Siglato in basso a sinistra "H.D" € 2.000/2.500

265 Specchio da tavolo di forma circolare in argento inciso a fiori e volute con John C. Moore, monogramma "RBS". Titolo 925. Tiffany & Co., inizio secolo XX. Marcato con numerale 17394 9901 (d. cm 37) € 650/700

266 Scuola francese, secolo XVIII "Scene galanti" gruppo di quattro verre peint (cm 29x20) In cornici in legno intagliato e dorato (difetti) € 1.400/1.500

Ritratto di dama Olio su tela, cm 133,5x114,5 In cornice (difetti e restauri) € 1.800/2.000

270 * Lampadario a otto luci in legno e ferro battuto dipinto in policromia, fusto tornito, bracci sagomati, decorato a fiori e foglie. Piemonte, secolo XVIII (h. cm 84) (difetti) € 1.300/1.400

271 *Scuola del secolo XVIII Ritratto virile Olio su tela, cm 133,5x114,5 In cornice (difetti e restauri) € 1.800/2.000

272 Gruppo di dodici piattini in argento con bordi mossi e scanalati decorati da stemma nobiliare in rilievo. Titolo 800 (d. cm 21) (g 3500) € 1.800/2.000

273 Coppia di applique a cinque fiamme applicate su pannello sagomato e dipinto a finti tendaggi. Reggicandele intagliati a volute fogliate all'attacco. Veneto, secolo XVIII (cm 93x62) (difetti) € 1.200/1.500

Rappresentato con la mozzetta di pelliccia d'ermellino messa sopra la cappa magna, indossata nelle cerimonie liturgiche più solenni dagli alti prelati. € 1.600/1.800

267 Scuola lombarda dell'inizio del secolo XVII Ritratto di gentildonna con fiori e perle Olio su tela, cm 98x74 In cornice (difetti) € 1.300/1.400

274 Parte di servizio da tavola in argento a bordo mosso e scanalato decorato da stemma nobiliare in rilievo. Composto da due vassoi ovali e due circolari. Titolo 800 (g 6500 ca.) (difetti) € 3.400/3.600


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275 Maestro veneto dell'inizio del secolo XVII Ritratto di gentiluomo in arme con mazza Olio su tela, cm 141x111 In cornice (difetti) € 1.500/1.600

276 Cerchie di Vespasiano Genuino, fine del secolo XVI “Cristo flagellato” scultura in legno dipinto in policromia (h. cm 52) (difetti e mancanze) € 650/700

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277 Specchiera in legno intagliato e dorato. Fregi a volute e fiori. Cimasa traforata centrata da cartella con specchio. Secolo XVIII (cm 89x140) (difetti e restauri) € 1.200/1.400


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278 (uno di quattro)

278 Scuola della prima metà del secolo XIX Quattro stagioni, in grisaille, Olio su tela, cm 68,5x118,5 In cornice (difetti e restauri) € 4.500/5.000

279 Artista dell’Italia centrale, metà del secolo XIV “Madonna con Bambino” scultura in legno dipinto in policromia. (cm 37x83x12) (difetti e mancanze) € 1.200/1.400

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280 Coppia di candelabri a sette fiamme in argento sbalzato a volute e decori fogliacei. Titolo 800. Argentiere Genazzi per Bernasconi, marchi sotto la base (h. cm 60) (g 6100 ca.) (difetti e restauri) € 2.500/2.700 281 Scuola dell'inizio del secolo XVII Ritratto di gentildonna con libro Olio su tela, cm 88,5x72,5 In cornice (difetti) € 1.600/1.800 282 Cestino ovale da pane in argento con presa a torciglione cesellata all'attacco a mascheroni. Corpo traforato e cesellato a finto vimini e decorato nel bordo a volti femminili e volute fiorite. Londra, 1748. Argentiere Elizabeth Godfrey (cm 38x32x30) (g 2400) Provenienza: E.T. Biggs & Sons LTD., 28, 30 & 32 Maidenhead come da fattura di acquisto € 2.800/3.000 283 Cassettone in bois de rose, bois de violette e palissandro, lastronato, filettato e intarsiato in legni chiari. Fronte a due cassetti sotto uno a mezza altezza. Cassetto superiore centrato come i fianchi da cartella con scena classica entro ghirlande di foglie a grifoni affrontati tra girali d'acanto. Piedi a obelisco rovesciato. Piano in marmo grigio. Lombardia, secolo XVIII (cm 124x91x60) (difetti e restauri) € 1.400/1.600 284 Seguace di Hendrick van Steenwijck II La liberazione di San Pietro Olio su rame, cm 10,5x15,3 Tracce di firma in basso a destra In cornice (difetti e restauri) € 2.200/2.400 285 Modello in argento del veliero armato "Victory" con base in legno (cm 55x42) (g lordi 2000 ca.) € 1.300/1.400 286 Lampadario a venti luci su due ordini in ferro battuto decorato a corolle di fiori e foglie a tutto tondo. Tracce di doratura. Secolo XVII (h. cm 95 ca.) (difetti e mancanze)

Provenienza: Asta Sotheby's, Collezione Giovanni e Gabriella Barilla del 14/03/2012

Provenienza: Sotheby's, 20 maggio 2008, lotto 83 € 2.400/2.600

€ 1.200/1.400 287 Scuola del secolo XVIII "Danae e la pioggia d’oro" e "Diana, Bacco e Pan" coppia di verre peint (cm17x28) In cornici in legno ebanizzato e lastronato in tartaruga (difetti) Provenienza: Gallerie d'Arte Geri, Milano, Corso Venezia 10

292 Lampada da terra in ottone con braccio snodabile (h. cm 166) (difetti) € 850/900 293 Nove soldatini in argento raffiguranti militari a cavallo con basi squadrate. Targhette incise con nomi dei reggimenti, parzialmente smaltati (gr 2200 ca) (difetti) € 1.200/1.400

Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 1.200/1.400

294 Coppia di busti in marmi vari raffiguranti satiri, poggianti su basi a plinto (cm 62x44) (difetti e rotture) € 2.200/2.400

288 Piano ottagonale in scagliola monocroma. Bordo esterno a foglie e frutti. Fascia interna con girali di foglie, fiori e mascheroni intervallati da sirene bicaudate. Centrato da stemma araldico della famiglia dei Sassi de' Livizzari circondato da otto cartelle riquadrate con decori alterni di volatili e fiori. Carpi, secolo XVIII. Poggiante su sostegno scanalato in legno dipinto e laccato (restauri e mancanze) € 1.300/1.400

295 Teiera in argento baccellato, sbalzato e cesellato a volute e fiori. Versatoio e ansa mossi con ghiera in osso, quattro piedi a ricciolo. Londra, 1840. Argentiere Joseph Angell I & Joseph Angell II. Unita a una lattiera e una zuccheriera in argento con interni in vermeille, corpo sbalzato a volute, fiori e foglie centrato da cartella con drago alato e motto "For right and reason". Edimburgo, 1835 1836. Argentiere "W R C" non identificato (g 1545) € 1.000/1.200

289 REUGE MUSIC Scatola musicale a cilindro modello "Cartel Sublime Harmonie". Cassa di forma mossa lastronata in radica. Movimento nikelato a doppia serie di risuonatori e 144 denti. È presente il cartiglio con l’indicazione delle quattro arie riprodotte. Fine secolo XX (cm 58x15x30) corredato da libretto di garanzia € 1.200/1.400

296 Gruppo di quattro poltrone in legno intagliato, laccato e dorato. Braccioli mossi, piedi terminanti a ricciolo. Fascia e schienale centrati da valva di conchiglia traforata. Lombardia, secolo XVIII (restauri) € 2.200/2.400

290 Servizio da tè e caffè in argento cesellato e decorato a baccellature, motivi vegetali, fregi e volute in rilievo, composto da: vassoio biansato, teiera, caffettiera, lattiera e zuccheriera (g 5300 ca.) € 2.800/3.000 291 Scuola della fine del secolo XVII Vasi di fiori Coppia di dipinti ad olio su tela, cm 52,5x40,5 In cornice (difetti)

297 Coppia di candelieri a due fiamme in bronzo brunito e dorato a foggia di putti bacchici con cornucopie poggianti su basi circolari. Secolo XIX (h. cm 34) (lievi difetti) € 1.300/1.400 298 Servizio da tè e caffè in argento costolato, sbalzato e cesellato a volute fogliate e fiori, beccucci antropomorfi, prese dei coperchi a fiori e foglie a tutto tondo, anse mosse con ghiere in osso. Composto da samovar con fornelletto, caffettiera, teiera, lattiera e zuccheriera. Titolo 800, Milano. Argentiere Reali Benvenuto di Emilia (g lordi 5500 ca.) (lievi difetti) € 2.800/3.000


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299

299 Elisabetta Marchioni (Rovigo, secolo XVII XVIII) Composizioni con fiori coppia di dipinti ad olio su tela, cm 65x54 In cornici (difetti) € 3.500/4.000

300 Secretaire lastronato, intasiato e filettato in legni vari, fianchi decorati a motivi geometrici. Calatoia celante vani e cassettini, parte inferiore a due ante. Gambe mosse con scarpette in bronzo terminanti a piedi ferini. Piano in marmo. Francia, fine secolo XVIII (cm 87x151,5x43) (difetti e mancanze) € 2.200/2.400

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301 Scuola piemontese del secolo XVIII Scena di villaggio Olio su tela, cm 96x98 In cornice dorata (lievi difetti) € 1.800/2.000

302 Scuola piemontese della fine del secolo XVII Rissa tra giocatori di carte Olio su tela, cm 96x97 In cornice dorata (lievi difetti) € 2.500/3.000

303 Vaso biansato in argento decorato a foglie e ghiande. Titolo 925 Napoli, Argentiere Nappa (g 2800) (h. cm 28) € 1.600/1.800

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304 Scuola veneta dell'inizio del secolo XVIII Giuseppe venduto dai fratelli Olio su tela, cm 98x135 In cornice (difetti) € 1.300/1.400

305 Argentiere del secolo XX "Fauno" scultura in argento a tutto tondo. Apparentemente priva di punzoni (h. cm 32) (g 700) Poggiante su base squadrata in metallo argentato (difetti) € 700/800

306 Maestro fiammingo del secolo XVII Scena di assedio Olio su tela, cm 140,5x177,5 In cornice (difetti e restauri) € 2.500/3.000


311 Maestro veneto dell'inizio del secolo XVII Ritratto di comandante con bastone del comando Olio su tela, cm 140x111 In cornice (difetti) € 2.000/2.500 312 F. Severati. “Ritratto dell'architetto Girolamo Scaccia, accademico di San Luca” miniatura su avorio (cm 8,2x7,4) firmata lungo il bordo destro, in basso: "F. Severati"

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307 LEPAUTE Pendola in bronzo dorato in foggia di vaso di fiori. Quadrante in smalto bianco a cifre romane. Movimento settimanale con suoneria delle ore e mezze su campanello. Sospensione a filo. Francia, 1820 ca. (h. cm 29) sotto campana di vetro non coeva. In questa tipologia di orologi, la parte superiore è costituita da un vassoio metallico unito ad un supporto cilindrico cavo che serviva per guarnire l’oggetto con fiori freschi. € 2.000/3.000 308 Seguace di Luis de Morales del secolo XVII Pietà con San Giovanni Olio su tavola, cm 82x64,5 In cornice (gravi difetti) € 1.200/1.300 309 Pendola cosmografica in ottone e vetri con struttura parallelepipeda. Cassa del tipo "cage" guarnita sui quattro angoli da colonne scanalate e sormontata da un globo terrestre dinamico firmato Delamarche Paris. Quadrante patinato con cifre romane stampate, lancette a giglio e piccolo quadrantino per i giorni della settimana. Movimento a due treni con suoneria delle ore e mezze su gong. Nella parte superiore, collegate meccanicamente al movimento, si trovano una rappresentazione dinamica della

rotazione terrestre ed un calendario annuale. Questo dispositivo, brevettato nel 1865 da Louis Mouret, permette di leggere l’ora solare, l’ora media, la durata e la posizione dell’ombra e della la luce nei vari punti del globo. L’orologio è attribuibile a Louis Mouret o Charles Henard, entrambi noti per questo tipo di orologi. Francia, ultimo quarto del secolo XIX (cm 31x67x23,5) (difetti e mancanze) € 2.500/3.500 310 Marie Thérèse Reboul Vien (Parigi, 1735 1805) “Ritratto di giovinetto” miniatura su avorio (d. cm 7,5) firmata e datata, a destra:"Paris 1804 Reboul" Marie Thérèse Reboul fu allieva dell’Accademia di San Luca, di cui divenne membro onorario. Nel 1757 sposò il celebre pittore di storia Joseph Marie Vien. Dipinse miniature, ma anche volatili e frutta (Schidlof 1964, II, p. 867). Per confronto si veda: N. Lemoine Bouchard, Les Peintres en Miniature 1650 1850, 2008, pp. 523 524. Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 900/1.000

Artista attivo a Roma nel primo quarto del XIX secolo. Databile al 1823 1825 circa, la miniatura raffigura l'architetto ed ingegnere romano Girolamo Scaccia, Presidente dell'Accademia di San Luca dal 1823 al 1825. Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 900/1.000 313 Scuola emiliana del secolo XVII Allegoria della scultura Olio su tela, cm 99x78 (difetti e restauri) € 3.500/4.000 314 Candeliere in argento a cinque bracci a volute con portacandele sagomati. Montante a putto baccante a tutto tondo. Titolo 800. Alessandria, Argentiere Pietrasanta Gianni. (g 4800) (h. cm 51) € 2.500/2.600 315 Artista della fine del secolo XVII/ inizio secolo XVIII, copia da Antonio Zanchi Socrate Olio su tela, cm 114x88 In cornice € 2.200/2.400 316 Ribalta a rullo interamente lastronata e filettata in legni vari a due cassetti sotto uno a mezza altezza, calatoia celante sportello con finti cassetti e piano estraibile. Fine secolo XVIII (cm 116x120x58) (difetti e restauri) € 1.200/1.300


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317 Gaspard Dughet (attr.) (Roma 1615 1675) Paesaggio con cavalieri Olio su tela, cm 88x125,5 In cornice antica (difetti e restauri) Expertise Ferdinando Bologna, 11 febbraio 1968 (con attribuzione a Gaspard Dughet) € 3.000/3.500 318 Cesare Lapini (Firenze 1848 Firenze dopo il 1893) (Attribuito) "Fanciulla" busto in marmo (h. cm 59) (difetti) € 2.200/2.400 319 Valentino Panciera Besarel (1829-1902) (attr.) Poltrona in noce scolpito con braccioli terminanti a ricciolo sorretti da figure orientali a tutto tondo, gambe mosse con piedi ad animali fantastici riunite da traverse centrate da pinnacolo. Ricoperta in raso di seta (difetti) Per confronto si veda: De Grassi (a cura di), Valentino Panciera Besarel (18291902) : storia e arte di una bottega d'intaglio in Veneto, Cierre Grafica, Verona, 2002, p. 167 € 2.200/2.400

320 Valentino Panciera Besarel (1829-1902) (attr.) Poltrona con braccioli intagliati a figure femminili a tutto tondo decorati all'attacco da sculture allegoriche. Fasce intagliate a fiori e volute. Gambe riunite da traversa tornita. Ricoperta in raso di seta (difetti) Per confronto si veda: De Grassi (a cura di), Valentino Panciera Besarel (18291902) : storia e arte di una bottega d'intaglio in Veneto, Cierre Grafica, Verona, 2002, p. 168 € 2.200/2.400 321 Trumeau lastronato in noce, parte superiore con cimasa a specchio e ante celanti vani e cassettini. Parte inferiore con due portacandele, tre cassetti mossi e anta ribaltabile celante tiretti e vano con segreti. Veneto, secolo XVIII (cm 110x230x70) (difetti) Parte superiore non coeva € 2.000/2.200 322 Ambito di Bernardo Strozzi, secolo XVII Assunzione della Vergine Olio su tela (bozzetto), cm 102,5x62,5 In cornice (difetti e restauri) € 5.800/6.200

323 Maestro dell'inizio del secolo XIX "Fanciulle al pianoforte in un interno" olio su tela (cm 110x86) Cornice coeva in legno dorato. Inscritto sullo spartito € 2.000/2.200 324 Scuola dell'inizio del secolo XVIII, copia da Correggio Adorazione dei Pastori Olio su tela, cm 136,5x105,5 Al retro cartiglio con iscritto: "N.248/Natività Copia/ dal Correggio/ ..." In cornice antica (difetti) € 2.800/3.000 325 Scultore del XII-XIII secolo “Leone stiloforo seduto”. in pietra calcarea (cm 35x58x22) (difetti) € 2.200/2.400 326 Giuseppe Antonio Petrini (attr.) (Carona 1677 1759) San Girolamo Olio su tela, cm 74x62,5 (difetti e restauri)

€ 3.000/4.000


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327 Artista attivo nell'Italia Settentrionale nel secolo XVIII L'estate Olio su tela, cm 105x155 In cornice Esposizioni Trionfo Barocco. Capolavori del Museo Nazionale di Varsavia e delle collezioni del Friuli Venezia Giulia, mostra a cura di A. Delneri e K. Murawska, Gorizia, Castello, 30 giugno 14 ottobre 1990; Luca Carlevarijs e la veduta veneziana del Settecento, mostra a cura di I. Reale e D. Succi, Padova, Palazzo della Ragione, 25 settembre 26 dicembre 1994. Bibliografia D. Succi, scheda in Trionfo Barocco. Capolavori del Museo Nazionale di Varsavia e delle collezioni del Friuli Venezia Giulia, catalogo della mostra a cura di A. Delneri e K. Murawska, Edizioni della Laguna, Mariano del Friuli 1990, pp. 244 248, n. 2; A. Delneri, scheda in Luca Carlevarijs e la veduta veneziana del Settecento, catalogo della mostra a cura di I. Reale e D. Succi, Electa, Milano 1994, pp. 178, 182 184, n. 20. € 20.000/25.000

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328 Specchiera in legno intagliato e dorato decorato da fregi a volute e fiori, sormontata da cimasa traforata centrata da specchio. Veneto, secolo XVIII (cm 132x90) (difetti e restauri) € 1.400/1.600


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329 Scuola veneta del secolo XVII La famiglia di Dario davanti ad Alessandro Olio su tela, cm 104x150x5 In cornice antica (difetti e restauri) € 3.500/4.000

330 Coppia di vasi biansati in alabastro finemente scolpito sul corpo a spirali e fiori. Basi, fasce e coperchi decorati a foglie d'acanto. Anse di forma geometrica. Toscana, inizio del secolo XIX (h. cm 93) (difetti e mancanze, supporti moderni in legno laccato) € 4.200/4.400

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331 Scuola genovese della seconda metà del secolo XVII Incontro di David e Abigail Olio su tela, cm 83,5x120 In cornice (difetti e restauri) € 3.500/3.800

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332 Mario Buccellati Alzata centrotavola in argento con bordo sagomato. Piedi mossi. Marcato alla base. Titolo 800 (cm 34x12x28) (g 1200) € 1.200/1.300

333 Parte di servizio di tè e caffè in argento dorato decorato a volute, valva di conchiglia e mascheroni composto da samovar, teiera, lattiera e zuccheriera. Anse e prese nei coperchi in legno ebanizzato. Londra, 1912. Argentiere The Goldmisth & Silversmith Campany (cm 24x10) (g 3200 lordi) (difetti) € 1.300/1.400

334 Marten Rijckaert (1587 1626) Paesaggio boschivo con riposo durante la fuga in Egitto Olio su rame, cm 22x35 Etichetta al verso: "32. Paul Bril" In cornice € 7.000/8.000 334


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335 Manifattura Giustiniani, Napoli, inizi secolo XIX “La battaglia di Isso” placca in maiolica policroma. (cm 20x36,5x1,5) in cornice in legno di ciliegio. (difetti) Il soggetto è ispirato al mosaico romano del 100 a.C. "La Battaglia di Isso" anche detto il "Mosaico di Alessandro" conservato presso il Museo archeologico nazionale di Napoli. La scena ritratta è quella della battaglia di Isso, in Turchia, compiuta da Alessandro Magno contro Dario III di Persia nel 333 a.C. € 1.200/1.300

336 Maestro della metà del secolo XIX "Ritratto di gentildonna in un interno" olio su tela (cm 110x90) In cornice coeva in legno intagliato e dorato a valve di conchiglie e volute € 1.800/2.000

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337 Scuola del secolo XVIII "Scene di genere" gruppo di quattro verre peint (cm 40x31) In cornici in legno laccato (lievi difetti) € 1.700/1.800

338 Scuola fiamminga dell'inizio del secolo XVII Sacra Famiglia con San Giovannino olio su rame, cm 22,5x17 (difetti) € 2.500/3.000 337 (uno di quattro)

339 Ritratto di Giuseppe II d'Asburgo Lorena (Vienna, 13 marzo 1741 Vienna, 20 febbraio 1790) olio su tavoletta (cm 28x22) (difetti) in cornice Figlio di Francesco I di Lorena Toscana e di Maria Teresa d'Asburgo, Giuseppe II fu eletto imperatore del Sacro Romano Impero nel 1764; alla morte del padre (1765) venne associato al trono d'Austria dalla madre, alla quale nel 1780 subentrò come unico sovrano. Viene considerato uno tra i protagonisti del periodo dell'assolutismo illuminato, quella politica adottata nella seconda metà del Settecento dai sovrani europei con l'obiettivo di risanare le finanze, imprimere sviluppo all'economia e rafforzare lo Stato attraverso un ricco programma di riforme. € 900/1.000 339


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340 Scuola genovese della seconda metà del secolo XVII Martirio di Santa Giustina Olio su tela, cm 83,5x120 In cornice (difetti e restauri) € 4.200/4.500

341 Coppia di bulldog in terracotta dipinta in policromia con occhi in vetro. Secolo XIX (cm 23x51x44) (difetti e restauri) € 1.200/1.400

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342 Scuola napoletana del secolo XVII Cerere Olio su tela, cm 74,5x60 (difetti e restauri)

345 Coppia di scatole con coperchi in legno laccato ad “arte povera” a figure orientali. Interni rivestiti in carta impressa e dorata a fiori. Veneto, secolo XVIII (lievi difetti)

€ 5.000/6.000 Provenienza: Antonio Giannetti antichità Milano, giugno 1992 € 2.200/2.400

343 Gualdrappa, coperta da cavallo da parata, di una casata nobiliare. Area iberica, secolo XVII. Confezionata con metraggi di velluto di seta spolinato a mano e tinto in filo di colore blu reale tendente al verde. Decorata con applicazioni di ricami eseguiti con sagome di cartoncino ricoperti di fili d'argento titolo 800, con differenti tessiture, la cui anima di seta gialla prosegue al rovescio per fissare l'applicazione. Alle testate e ai due angolari un decoro a guisa di albero della vita formato da cornucopie, gigli e rami fioriti. Lungo il perimetro una decorazione a meandro di melograni, tulipani e fiori realizzati con la medesima lavorazione (cm 360x280) (difetti, alcuni strappi e rotture) € 1.100/1.200

344 Cassapanca raffigurante cammello assiso in legno dipinto e scolpito, coperchio con ansa in ferro (cm 153x98x73) (difetti)

346 Manifattura tedesca del secolo XX da Johann Joachim Kändler "Sarto a cavallo di una capra" scultura in porcellana policroma (L. cm 37; h. cm 42 ca.) Marcata con due spade in blu alla base (difetti)

€ 1.800/2.000

350 Grande centrotavola in argento titolo 800 martellato con corpo bombato e sagomato. Piedi mossi decorati a volute. (cm 47x18x35) (g 2200) € 1.100/1.200

€ 1.800/2.000

347 Coppia di candelabri in argento a cinque fiamme, basi quadrate, fusti scanalati con capitelli corinzi, braccia sagomate decorate a volute all'attacco, bobeches a motivo fogliato. Titolo 800, Milano. Argentiere Ditta F. lli Di Leone (h. cm 48,5) (g 4100) € 2.200/2.400

Per questo lotto è disponibile l'attestato di libera circolazione Provenienza: Collezione Sandro e Lidia Orsi, Varese € 1.800/2.000

349 Servizio da tè e caffè in argento composto da: teiera, caffettiera, zuccheriera e lattiera decorate a volute con interno in vermeille. Titolo 800. Milano, Argentiere Piero Arioli (g 3000 ca.)

348 Tavolo scrittoio da centro a sei cassetti interamente lastronato e filettato in carrubo e noce, gambe mosse. Veneto, secolo XVIII (cm 170x82x82) (restauri) € 1.300/1.400

351 Tavolo rettangolare in noce con fascia decorata a motivo stilizzato e unghiatura sottopiano, montanti intagliati ad assi di coppe riuniti da traversa a greca e volute fogliate. Secolo XVII (cm 194x87x80) (difetti e restauri) € 1.200/1.400

352 Vassoio biansato in argento con bordo cordonato. Prese decorate a valva di conchiglia. Sheffield, 1915. Argentiere Goldsmith & Silversmith Company (cm 74x48) (g 4200) (difetti) € 2.000/2.200


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353 Scuola del secolo XVII Ritratto di gentiluomo a mezzo busto Olio su tela, cm 86x65,5 Reca iscrizione in alto a sinistra: "CARDELLINUS N.D ET ASSESSOR" In cornice (difetti) € 1.000/1.200

354 Scuola genovese del secolo XVII Crocifissione Olio su tela, cm 81,5x70,5 In cornice (difetti e restauri) € 2.200/2.400

355 Servizio di posate in argento titolo 800 con prese decorate a volute e profilate a palmette composto da ventiquattro forchette e dodici coltelli grandi, dodici forchette e coltelli piccoli, dodici cucchiai grandi (g 2800 ca.) (lievi difetti) € 2.200/2.400 354

357 Servizio da tè e caffè in argento titolo 800 composto da teiera, caffettiera, lattiera e zuccheriera. Presa del coperchio a fiore a tutto tondo (g 3450 lordi) (difetti)

356 Francesco Londonio (attr.) (Milano 1723 1783) Pastore con armenti e cavallo Olio su tela, cm 29,5x39,5 In cornice dorata e intagliata € 3.000/4.000

€ 1.400/1.500

358 Secretaire lastronato e filettato in legni vari. Parte superiore con calatoia celante sei cassettini e vani a giorno sotto un cassetto, parte inferiore a due sportelli. Piano in marmo non coevo. Etichetta cartacea sottopiano dell'ebanista Frimbaud. Francia, fine secolo XVIII (cm 86x144x40) (difetti e mancanze) € 1.800/2.000

359 Tavolo da parete ad un cassetto nella fascia lastronato, filettato e intarsiato a motitivi geometrici, mascheroni con coppe e rami fioriti. Gambe rastremate Fine secolo XVIII (cm 125x82x60) (lievi difetti e restauri) € 1.200/1.300


3° TORNATA Giovedì 14 aprile 2022 ore 15.00 dal lotto 360 al lotto 574

Particolare lotto 461


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360 Arco da violino di transizione di François Bazin, Mirecourt 1850 c. Bacchetta rotonda in legno esotico senza alcun timbro, nasetto aperto in ebano, bottone in osso, in buone condizioni (peso g 61). Accompagnato da un certificato di autenticità di Jean François Raffin, Yannick Le Canu & Sylvain Bigot del 2013. € 1.100/1.300 361 Viola di Rodolfo Slocovich, Zagabria 1993 Fondo in due pezzi con marezzatura morbida ed irregolare, vernice di colore rosso dorato, in ottime condizioni, etichetta «Rodolfo Slocovich / Fatto 1993. Zagabria.» ed una ulteriore etichetta «DIPLOMATO / PRESSO LA SCUOLA INTERNAZIONALE / DI LIUTERIA DI CREMONA», vari timbri a fuoco interni «R. SLOCOVICH» (lunghezza del fondo mm 405). Con una custodia sagomata. € 2.200/3.000

362 Viola di Giorgio Sacchi, Piacenza 1990 Lo strumento mostra una forte influenza del laboratorio di Francesco Bissolotti, fondo in un sol pezzo di acero a taglio tangenziale con marezzatura morbida ed irregolare, vernice di colore rosso dorato, in perfette condizioni, etichetta «Giorgio Sacchi / fece in Piacenza / Nell’Anno 1990» (lunghezza del fondo mm 417). Con una custodia. Accompagnata da un certificato di autenticità di Carlson & Neumann del 2020. € 3.500/4.500 362


363 Violino della scuola di Markneukirchen, 1890 1900 c. Fondo in un sol pezzo con marezzatura molto leggera, vernice di colore marrone dorato, etichette «Gaetano Guadagnini fece / in Torino nell’anno 1884 / in piazza S. Carlo / GGT» e « Joseph Guarnerius fecit / Cremonae anno 1741», in discrete condizioni (lunghezza del fondo mm 358). Con una custodia rigida sagomata ed un arco. € 550/650 364 Violino della scuola di Markneukirchen, 1910 20 c. Modello Stainer, fondo in due pezzi con marezzatura leggera ed irregolare, vernice di colore marrone dorato, in discrete condizioni, etichetta «Jacobus Stainer in Absam / prope Oenipontum 1654», marchiato nella parte superiore del fondo «STAINER» (lunghezza del fondo mm 354). Con una custodia sagomata in legno ed un arco € 450/550 365 Violino della scuola di Mittenwald, 1930 40 ca. Fondo in due pezzi di acero a taglio tangenziale senza marezzatura, testa scolpita di leone a copia di Jacob Stainer databile alla fine del XIX secolo proveniente da un altro strumento, vernice non originale di colore marrone dorato, in discrete condizioni, etichetta «Alexander Gaglianus / me fecit Neapoli 1728» (lunghezza del fondo mm 362) € 250/300 366 Violino della scuola di Markneukirchen, 1910 20 c. Modello Maggini, fondo in un sol pezzo con leggera occhiolinatura, vernice non originale di colore arancio bruno, in ottime condizioni, senza alcuna etichetta (lunghezza del fondo mm 371). Con custodia sagomata € 550/650 367 Violino ¾ della scuola di Markneukirchen, 1920 1930 c. Fondo in due pezzi con marezzatura leggera ed irregolare, vernice di colore rosso dorato, etichetta manoscritta «Azzo Rovescalli / Anno 1912», in buone condizioni (lunghezza del fondo mm 317). Con una custodia sagomata ed un arco per violino piccolo € 400/500

368 Violino di Jérôme Thibouville Lamy, Mirecourt 1910 20 ca. Fondo in un sol pezzo con marezzatura morbida discendente verso destra, vernice di colore marrone dorato, in buone condizioni, etichetta «Franciscus Gobetti / Fecit Venetiis 1710» (lunghezza del fondo mm 356). Con custodia rettangolare

373 Saxofono della ditta Amati, Kraslice 1970 c. Modello Classic de Luxe, in metallo argentato e con interno dorato, in buone condizioni, incisione sulla parte terminale «CLASSIC / DE LUXE / Amati Kraslice» ed incisione del numero di matricola «80474». Con custodia rigida. € 300/400

€ 300/350 369 Violino di Mathias Hornsteiner, Mittenwald 1790 c. Fondo in due pezzi con marezzatura leggera discendente dalla giunta, vernice di colore rosso bruno, necessita di restauro, etichetta «Mathias Hornsteiner ... / ... Mittenwald / ...» (lunghezza del fondo mm 360). Con custodia e due archi € 2.800/3.000 370 Mandolino di scuola catanese, 1910 20 c. Fondo bombato di 23 doghe di palissandro, tavola in abete, palette della meccanica originale destra in osso, la meccanica sinistra è stata sostituita ed ha le palette in plastica, in buone condizioni, etichetta «PREMIATA FABBRICA ISTRUMENTI MUSICALI / BRESCIA / CAV. STANISLAO ROSSETTI» ed inciso sul proteggicorde «Stanislao / Rossetti / Brescia» (lunghezza della corda vibrante mm 332). Con una sacca ed una custodia rigida sagomata € 350/450 371 Mandolino di scuola napoletana, 1920 c. Fondo bombato di 35 doghe in acero marezzato, tavola in abete, in discrete condizioni, etichetta «CASA FONDATA NEL 1870 / Grande Fabbrica di Strumenti Armonici / Salvatore De Falco / Successore della Ditta F.LLI DE FALCO / Strada S. Sebastiano 40 e 43 / NAPOLI / ANNO 1927» (lunghezza della corda vibrante mm 332) € 350/450 372 Violino della scuola di Markneukirchen, 1910 20 ca. Fondo in due pezzi con marezzatura stretta e profonda, vernice di color marrone dorato, in buone condizioni, etichetta «Vincenzo Trusiano / Panormo fecit / Armi di Palermo / Anno 1764» ed una ulteriore etichetta « 2020 / Atelier Cesarini / strumento restaurato / faciebat in Italia Anno MMXVIII» (lunghezza della cassa mm 356). Con custodia sagomata ed una fattura di restauro di Federico Cesarini del 2020 € 280/300

374 Violino della scuola di Markneukirchen 1890 1900 ca. Fondo in un sol pezzo senza marezzatura, vernice di colore marrone rossastro, in buone condizioni, senza etichetta (lunghezza del fondo mm 357). Con custodia, un arco da violino ed un arco da violino ¾ € 100/120 375 Lotto di 21 archi da violino 16 archi da violino e 5 archi da violino ¾, tutti montati in nickel e con nasetti in ebano, molti necessitano di restauri € 100/120 376 Violino di Jérôme Thibouville Lamy, Mirecourt 1910 20 ca. Fondo in due pezzi con marezzatura leggera, vernice di colore rosso bruno, in buone condizioni, etichetta «PREMIATA FABBRICA STRUMENTI MUSICALI / BRESCIA / CAV. STANISLAO ROSSETTI» (lunghezza del fondo mm 360). Con custodia e due archi da violino € 100/120 377 Violino di autore ignoto, 1890 1900 ca. Fondo non filettato in due pezzi con marezzatura leggera discendente dalla giunta, vernice di colore arancio bruno, in buone condizioni, etichetta «Felice Beretta alievo di Giuseppe Guadagnino / fece in Como l’Anno 1771» (lunghezza del fondo mm 359) € 200/250 378 Violino di Neuner & Hornsteiner, Mittenwald 1930 40 ca. Fondo in due pezzi con marezzatura irregolare, vernice di colore marrone dorato, in ottime condizioni, etichetta «VUILLAUME à Paris, / Rue Croix des Petits Camps 46» (lunghezza del fondo mm 360). Con custodia € 60/80


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379 Violino ¾ della scuola di Mirecourt, 1910 20 ca. Fondo in due pezzi con marezzatura media discendente dalla giunta, vernice di colore arancio dorato, in cattive condizioni, etichetta «Lorenzo Carcassi in Borgo San Fridiano / fece l’Anno 1747» (lunghezza del fondo mm 328) € 150/200 380 Mandolino di scuola catanese, 1920 30 c. Fondo bombato di 15 doghe di acero, tavola in abete, palette delle meccaniche in osso, necessita di restauro, etichetta «PREMIATO / all’Esposizione Generale / TORINO 1898 / Fernando del Perugia / fece l’anno 1906 / Deposito generale presso la / FABBRICA E DEPOSITO STRUMENTI ARMONICI / C. SCHMIDL & C. / TRIESTE / Piazza Grande – Palazzo Municipale. / N° 3292 / F. Del Perugia» e targa sul retro della paletta «Stabilimento Musicale / E. Sanzin & C.i / Venezia» (lunghezza della corda vibrante mm 328)

385 Tappeto passatoia Kilim Karabagh, Caucaso, fine secolo XIX. Decoro con rose stilizzate su fondo nero, al centro una linea rossa tinta unita (cm 283x104) (difetti, mancanze e una piccola rottura) € 380/400 386 Manifattura di Sevres, coppia di piatti in porcellana bianca decorata a rilievo, cavetto centrato da mazzo di fiori. Falda decorata dall'aquila bicefala, stemma della Russia Imperiale, intervallato da mazzi di fiori e dal martirio di Sant'Andrea, patrono di Russia. Bordo mistilineo lumeggiato in oro. Uno al retro con etichetta cartacea (d. cm 24) (lievi difetti) € 180/200 387 Scuola fiamminga, fine secolo XVIII "Scena pastorale" verre peint (cm 44x59) In cornice (difetti) € 180/200

€ 110/130 381 Stemma araldico della Famiglia Baciocchi intarsiato in legni vari e osso, filettato, con inserti in avorio e paste vitree. Entro cornice sagomata a vassoio. Secolo XIX (cm 44,5x39,8) (difetti) Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 220/240 382 Scuola fiamminga, fine secolo XVIII "Paesaggio campestre con figure" verre peint (cm 20x26) In cornice in legno (lievi difetti) € 220/240 383 Scialle Kashmir, Lione, Francia, fine secolo XIX. Decoro con alta fascia lungo i bordi e motivi Kashmir. Grande riserva centrale lana e seta color nero tinta unita (cm 209x147) (difetti) € 220/240 384 Scuola del secolo XVIII "Pastori con muli" verre peint (cm 28x38) In cornice in legno dorato (difetti) € 180/200

388 Colonna portavaso in marmo (h. cm 131) (lievi difetti) € 330/350 389 Manifattura di Niederwiller, piatto in porcellana. Cavetto centrato da cartella con figure in un paesaggio. Falda decorata con mazzi di fiori (d. cm 36) (difetti) € 180/200 390 Scuola francese, secolo XIX "Paesaggio fluviale con pastorella e castello" verre peint (cm 9,5x13) In cornice in legno dorato (lievi difetti) € 120/140 391 Caffettiera in argento con corpo inciso a volute fogliate e decorato a fiori. Ansa in legno e versatoio decorato a volute. Impero austro ungarico, 1840, argentiere W (h. cm 25) (g lordi 610) (difetti) € 450/500 392 Scuola francese, secolo XVIII "Il nido di passerotti" verre peint (cm 25,5x19,5) In cornice in legno dorato (lievi difetti) € 220/240

393 Scuola francese, secolo XVIII "Ritratto di gentiluomo" verre peint (cm 28,5x22,5) In cornice in legno laccato e dorato (difetti) € 180/200 394 Caffettiera in argento a corpo piriforme sbalzato a fiori e foglie. Presa del coperchio a mazzi di fiori a tutto tondo, ansa in legno. Impero austro ungarico, 1840 (h. cm 23) (g lordi 670) (difetti) € 450/500 395 Manifatture differenti, lotto composto da un piatto da portata e sei piatti diversi in porcellana dipinta in policromia a motivi floreali. Falda decorata a rilievo e bordo mistilineo (d. max cm 33) (difetti, rotture mancanze) € 280/300 396 Scuola del secolo XVIII "Putti che giocano con la capra Amaltea" verre peint (cm 33x47) In cornice in legno (difetti) € 120/140 397 Zuccheriera in argento con bordo traforato a motivi fogliati. Supporto tripode con teste virili terminanti a piedi ferini poggianti su pianetto sagomato. Presa a trottola. Milano, secolo XIX, argentiere di difficile lettura (h. cm 20) (g 400) Vaschetta in vetro non coeva € 220/240 398 Scuole del secolo XIX "Paesaggi con figure" due verre peint con inserti in madreperla (cm 10x16; cm 20x26) In cornici in legno (lievi difetti) € 330/350 399 Calamaio in argento con base incisa e traforata a foglie, piedi ferini. Ampolle a vasi con presa dei coperchi a galli a tutto tondo, porta pennino biansato con fregi a volute sorretto da delfini. Milano, secolo XIX, argentiere Luca Franceschini (cm 19x15) (g 360) (difetti) € 350/400


400 Scuola del secolo XIX. Lotto composto da due verre peint di forma circolare raffiguranti paesaggio marino e paesaggio fluviale con inserti in madreperla (d. cm 6; d. cm 14,5) In cornici in legno dorato (lievi difetti) € 120/140 401 Cornice in legno intagliato a foglie, frutta e serpente avviluppato. Secolo XVIII (luce cm 15x19,5) (mancanze) € 600/700 402 Scuola francese, secolo XIX "Ritratto di fanciullo" verre peint ovale (cm 22x17) In cornice in legno (lievi difetti) € 220/240 403 Tappeto Samarcanda, Turkestan orientale, inizio secolo XX. Decoro con medaglione ovoidale a fondo camoscio su campo color verde oliva. Ornato con piccoli medaglioni floreali, melograni, volute e cartigli nei toni del rosa, giallo, lilla, beige e bianco (cm 285x149) (lievi difetti) € 280/300 404 István Szilágyi Nagy (1900 1954) per Herend "Cleopatra" scultura in porcellana. Tracce di firma a destra (h. cm 25) (difetti) € 180/200 405 Tabacchiera in tartaruga bionda con coperchio decorato da ghiera in oro e cammeo con profilo classico. Secolo XIX (cm 6) (difetti) Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 220/240 406 Scuola del secolo XVIII "Paesaggio fluviale con pescatori" verre peint (cm 19x25) In cornice in legno dorato (difetti) € 180/200

407 Tabacchiera in avorio e tartaruga dipinta in policromia sul coperchio con scena galante e amorino. Fascia a volute dorate, secolo XIX (d. cm 9)

414 Scuola del secolo XVIII "Armenti in un paesaggio" verre peint (cm 20x26) In cornice in legno (lievi difetti) € 180/200

Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 220/240

415 Gruppo di sei antichi obelischi in marmi, brecce diverse e lapislazzulo. Cinque con basi tornite del secolo XIX (lievi difetti)

408 Scuola della seconda metà del secolo XVIII "Paesaggio fluviale con figure" verre peint (cm 36x46) In cornice laccata e argentata. Al retro incisione firmata e datata 1914 (difetti) € 220/240

416 Tappeto Schirwan, Caucaso, fine secolo XIX. Decoro all over con tre file di piccoli medaglioni uncinati che ricordano i Memling Gül in policromia, su fondo blu notte. Bordura interna Medacyl. Bordura principale a fondo bianco con Boteh legati a meandro (cm 148x119) (difetti, rapature e minimi vecchi restauri)

409 Colonna portavaso in marmo con piano ottagonale (cm 34x108) (lievi difetti) € 180/200 410 Tappeto passatoia Hamadan, Persia, fine secolo XIX. Decoro con due medaglioni esagonali a fondo blu notte decorati con motivo Herati disposti su campo di lana colore bianco naturale cosparsa di motivi geometrici realizzati in lana color cammello su fondo nero a base rossa. Bordura a granchi, bordura esterna a tinta unita cammello (cm 380x100) (difetti e rapature) € 450/500

€ 220/250

€ 550/600 417 Scuola fiamminga, secolo XVIII "Figure in un paesaggio" verre peint (cm 13x18) In cornice in legno laccato e dorato (difetti) € 120/140 418 Coppia di bocce in legno con targhette commemorative in metallo argentato iscritte e datate 1866 (lievi difetti) € 120/140

411 Copertina in tartaruga piqué con bordura in oro basso decorata al centro da cifre "C.Q." entro volute fogliate. Secolo XIX (cm 7x10) (lievi difetti)

419 Scuola del secolo XIX "Caccia al cervo" verre peint (cm 25x32) In cornice in legno. Recante dedica al retro € 180/200

Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 120/140

420 Modello del veliero armato "Revenge" in argento (cm 24x18) con base in legno. In custodia (g lordi 400 ca.) € 220/240

412 Gruppo di dodici cucchiaini in argento con stemmi nobiliari al retro (g 360 ca.) € 180/200 413 Lotto di due tabacchiere con coperchio in argento cesellato, traforato e zigrinato e pietre dure (difetti e mancanze) € 250/300

421 Scuola francese, secolo XIX "Ritratto di dama in un paesaggio architettonico" verre peint ovale (cm 17,5x14) In cornice in legno dorato (difetti) € 220/240


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422 Bottega del Pogliaghi. Cornice da tavolo in legno intarsiato in avorio a figure classiche, paesaggi e animali (cm 32x33, luce d. cm 18) (difetti e mancanze) Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 220/240 423 Scuola del secolo XVIII "Scena allegorica" verre peint (cm 24,5x18) In cornice in legno laccato e dorato (difetti) € 180/200 424 Testa virile raffigurante Caracalla in pietra porosa (h. tot. cm 12) (difetti)

431 Scuola inglese, secolo XIX "York Minster" verre peint con inserti in madreperla. Titolato e iscritto al centro (cm 15x22,5) In cornice in legno laccato e decorato in policromia e dorature a motivi stilizzati e volute fogliate (lievi difetti e restauri) € 180/200 432 Arte russa del secolo XIX "Madonna Gioia degli afflitti" icona ad olio su tavola (cm 31x27) (difetti) € 250/300 433 Ricamo in seta a punto lanciato e fili d’argento e argento dorato su fondo di raso di seta rosso. Decoro con albero della vita. Colonia di Goa, inizio secolo XVIII (cm 200x150) (difetti e mancanze)

€ 250/300

€ 280/300

425 Scuola del secolo XVIII "Paesaggio fluviale con figura e casolare" verre peint (cm 18,5x24) In cornice in legno laccato e dorato (difetti) € 120/140

434 Tavolino "Impero" con piano in marmo di forma circolare. Gambe a sciabola decorate all'interno a mascheroni dorati terminanti a zampa ferina, unite da pianetto con bordo intagliato e dorato. Secolo XIX (d. cm 65, h. cm 75) (lievi difetti e mancanze) € 350/400

426 Tappeto Keshan, Persia, inizio secolo XX. Decoro con medaglione polilobato con puntali a fondo rosso su fondo blu notte cosparso di rami fioriti nei toni dell'azzurro, beige, blu e seppia. Bordura Herati su fondo blu (cm 203x137) (lievi difetti) € 450/500 427 Scuola francese, secolo XIX "Ritratto di nobildonna" verre peint di forma circolare (d. cm 15,3) In cornice in legno (difetti) € 180/200 428 Piccola testa virile in alabastro (h. cm 7,5) poggiante su base in plexiglass (h. tot. cm 11) (difetti) € 250/300 429 Scuola francese, secolo XVIII "Scena galante" verre peint (cm 15x17) In cornice in legno (difetti) € 180/200 430 Vaso portafiori in argento. Titolo 925. Tiffany & Co, marcato alla base con numerale 18287 6719 (h. cm 17) (g lordi 216) (difetti) € 180/200

435 Scuola del secolo XVIII "Paesaggi con figure e architetture classiche" due verre peint (cm 11x15,5) In cornici in legno (difetti) € 120/140 436 OMEGA Orologio da scrivania a cavalletto in metallo dorato di forma quadrata. Mostra in metallo dorato con decoro guilloché e quadrante a fascia con cifre arabe. Lancette fosforescenti. Movimento da otto giorni a bilanciere. Svizzera, anni ’25/30 del secolo XX (cm 15x15) (difetti) € 250/350 437 John Bachman (1814 1896) "New York, Union square" incisione a colori (cm 60x87) In cornice € 200/300 438 Scuola fiamminga, secolo XVIII "Scena di genere" verre peint (cm 11,5x17) In cornice in legno (difetti) € 120/140

439 Arte del secolo XIX "Dama con ventaglio" figura in avorio a tutto tondo poggiante su base tornita (h. cm 15,5) (lievi difetti) Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione Cites di alcuni Paesi extra UE € 350/380 440 Scuola del secolo XVIII "Paesaggio fluviale con pastore e armenti" verre peint (cm 19x25) In cornice in legno (difetti) € 120/140 441 Gruppo di sei segnaposto ottagonali in alabastro con applicazioni in metallo dorato centrati da jasperware con animali (d. cm 4,3) In custodia (difetti) € 250/300 442 Scialle Kashmir, Lione, Francia, seconda metà del secolo XIX. Decoro con lunghi motivi Kashmir che si intrecciano all'interno di volute a fondo bianco. Riserva centrale in lana e seta color nero tinta unita. Interessante bordura a meandro Kashmir lungo i due lati e applicata alle testate (cm 209x147) (difetti) € 220/240 443 Scuola del secolo XVIII "San Giovanni Battista con agnello" verre peint (cm 20x15) In cornice (difetti) € 180/200 444 Coppia di antiche ventole a due luci in legno intagliato e dorato a motivi vegetali, montate a luce elettrica in epoca posteriore (h. cm 70) (difetti) € 650/700 445 Scuola fiamminga, secolo XVIII "Scena agreste" verre peint (cm 18,5x24) In cornice in legno laccato e dorato (difetti) € 180/200 446 Manifattura Ginori del secolo XVIII/XIX. Gruppo di cinque vassoi in porcellana decorata in policromia a mazzi fioriti (cm 33x25) € 350/400


447 Scuola olandese, secolo XVIII "Paesaggio fluviale con figure e mulini a vento" verre peint (cm 13x17) In cornice in legno intagliato (difetti) € 120/140

455 Scatola rivestita in malachite e argento dorato, profili e ghiera cordonati, piedi a sfera, titolo 800 (cm 10x4x6) (difetti e rotture) € 330/350

463 Scuola del secolo XVII "La punizione di Adonibezek" verre peint, iscritto in basso a destra (cm 25x34) In cornice in legno intagliato e dorato (difetti) € 250/300

448 Gabriela Assandry (Secolo XIX) "Ritratti di bambini" due dipinti ad olio su tavola (cm 26x22) cartigli al retro. In cornici (difetti) € 450/500

456 Scuola del secolo XVII "Figure classiche" coppia di verre peint (cm 11x14,5) In cornici guilloché (difetti) € 350/400

464 Candeliere in argento con base circolare e fusto a colonna. Ghiere decorate a motivi geometrici e palmette. Milano, secolo XIX, argentiere Emanuele Caber (h. cm 24) (g lordi 280) (difetti e restauri)

449 Oliera in argento di forma sagomata, porta ampolle con ghiere e tappi decorati da perlinature e festoni con foglie e frutta. Fusto centrale ad obelisco traforato, presa a sfera. Piedi a ricciolo, secolo XVII. Punzoni di Hanau (cm 30x20x15) (g 820 ca.) € 650/700 450 Scuola del secolo XVIII "Scena campestre" verre peint (cm 14,5x18) In cornice in legno dorato € 120/140 451 Lotto composto da due dipinti su vetro del secolo XVIII inerenti la Passione di Gesù: uno raffigurante il compianto su Cristo morto, l'altro le tre Marie ai piedi della Croce (cm 22x16; cm 21x22) In cornici (difetti)

457 CARTIER Orologio da comodino di forma quadrata in ottone e lacca. Quadrante a cifre romane. Anni ’80 del secolo XX (cm 7,5x7,5) (lievi difetti) € 250/280 458 Scuola francese, secolo XIX "Ritratto di dama con copricapo" verre peint ovale (cm 18,5x14) In cornice in legno dorato (difetti) € 180/200 459 Orologio da scrivania in argento e smalti. Quadrante in argento a finitura guilloché. Movimento sostituito (cm 10x7,5x4) € 450/500 460 Scuola del secolo XIX "Paesaggio con figure" due verre peint di forma circolare (d. cm 10) In cornici in legno (difetti)

€ 220/240 € 120/140 452 Scuola del secolo XIX "Ritratto di gentiluomo" verre peint ovale. Titolato al retro "Shakespeare" (cm 12x9) In cornice in legno intagliato e dorato (difetti) € 180/200 453 Coppia di candelabri in metallo argentato a cinque fiamme, fusto sagomato decorato a volute fogliate, braccia scanalate (h. cm 48) (difetti) € 350/400 454 Scuola del secolo XVII "Diana" verre peint (cm 11x19,5) In cornice in legno (difetti) € 250/300

461 Scuola napoletana, secolo XIX "Villa reale" gouache su carta (cm 30x44) In cornice del secolo XIX. Etichetta al retro Provenienza: Matilde Piva, via Turati 3, Milano, Italia € 350/400 462 Maestro del secolo XIX "Ritratto di donna con scialle" olio su carta (cm 14x11,5) In cornice in legno e pastiglia dorata (difetti) € 120/150

€ 120/140 465 Manifattura ligure, secolo XIX. Stagnone da farmacia biansato in maiolica decorata nei toni del blu a figure in paesaggi. Anse a foggia di animali fantastici con mascherone all'attacco (h. cm 38) (difetti) € 350/400 466 Scuola del secolo XIX "La bella fiorentina" verre peint (cm 40x23) In cornice in legno argentato (difetti) € 250/300 467 Scuola del secolo XIX "Figure in un paesaggio fluviale" verre peint (cm 26x34,5) In cornice in legno (lievi difetti) € 120/140 468 Manifattura ligure, secolo XIX. Coppia di stagnoni da farmacia biansati in maiolica decorata nei toni del blu a fiere in paesaggi. Anse a foggia di animali fantastici con mascheroni all'attacco. Inscritti "Aq. Endivie e Aq. Cicorie" (h. cm 46) (difetti) € 600/700 469 Scuola del secolo XIX "Paesaggio con barche" verre peint (cm 36x47) In cornice in legno argentato a guantiera (lievi difetti) € 250/300 470 Tavolino in legno laccato a chinoiserie e dorature, piano decorato a volatili e fiori. Gambe mosse. Inghilterra, secolo XVIII (cm 90x69x54,5) (difetti) € 330/350


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471 Scuola fiamminga, secolo XVIII "Scena campestre con figure" verre peint (cm 28,5x36) In cornice in legno dorato (lievi difetti) € 450/500 472 Coppia di comodini lastronati, radicati e filettati in noce e legni vari con fronte mosso ad un'anta e un cassetto. Veneto, secolo XVIII (cm 43x75x38) (difetti e restauri) € 600/700 473 Coppia di vasi in argento decorato in rilievo a fiori e foglie. Titolo 800 (g 1200 ca.) (h. cm 16,5) € 650/750

480 Scuola del secolo XVII Ritratto di condottiero in armatura Olio su tela ovale, cm 116,5x105 In cornice (difetti e restauri) € 550/600 481 Arazzo Aubusson "Entre Fenetre" Francia, secolo XIX. Decoro con mazzi di fiori e volute su campo bianco entro una base color rosa antico (cm 291x117) (lievi difetti) € 450/500 482 Scuola del secolo XVII "Ritratto di uomo con colletto bianco" olio su rame ovale (cm 7x5) In cornice ebanizzata (restauri) € 350/400

474 Seguace Caravaggesco L'agguato Olio su tela, cm 41x50,5 In cornice (difetti) € 1.500/1.600 475 Samovar in argento con corpo sbalzato e cesellato a fiori, ansa sagomata, titolo 800 (g. 2000) (h. cm 48) € 1.200/1.400 476 Scuola del secolo XIX "Scena galante" verre-peint (cm 23x17,5) In cornice in legno lastronato (difetti) € 70/80 477 Servizio in argento composto da due pesciere, due piatti tondi, un vassoio tondo, dodici piattini, dodici piattini da pane, dodici lavadita con piattini. Titolo 800. Argentiere Nicoletti (g 12000)

483 Scuola del secolo XVIII "Ritratto di dama in veste rossa" miniatura ovale su rame (cm 6x5) In cornice € 350/400 484 REUGE MUSIC Scatola musicale a cilindro. Cassa in legno lastonato filettato guarnita da un orologio sulla parte frontale. Movimento a singola serie di risuonatori con sessanta denti e ricarica elettrica. È presente il cartiglio con l’indicazione delle dodici arie. Svizzera, fine secolo XX (cm 25x12x16) corredato da libretto di garanzia € 400/450 485 Portasigarette in argento con interno in vermeille decorato con lo stemma dell'associazione camionisti finlandesi, iscritta e datata 1962 sul bordo. Finlandia, secolo XX (g 85) € 120/150

€ 2.600/2.800 478 Bottiglia in vetro con ghiera e tappo in argento. Lombardo-veneto, secolo XIX (h. cm 25) (lievi difetti) € 80/100 479 Arazzo Aubusson "Entre Fenetre" Francia, secolo XIX. Decoro con mazzi di fiori e volute su campo bianco entro una base color rosa antico (cm 301x120) (lievi difetti) € 450/500

486 Artista della fine del secolo XVII / inizio secolo XVIII Paesaggio con pastori e armenti presso una fonte Olio su tela, cm 58x73 In cornice (difetti e restauri) € 800/1.000

487 Seggiolone in legno intagliato con braccioli terminanti a ricciolo, gambe tornite riunite da traverse, schienale squadrato decorato da finali a foglia dorata. Secolo XVII (cm 70x126x62) (difetti) € 550/600 488 Specchiera in legno laccato, dipinto e dorato di forma sagomata decorata a chinoiserie. Veneto, inizio secolo XVIII (cm 45x77) (difetti, specchio di epoca posteriore) € 550/600 489 Scuola della fine del secolo XVII, copia da Morazzone, Annunciazione Olio su tela, cm 45,5x38 (difetti e restauri) € 1.100/1.200 490 Manifattura di Este, secolo XIX. Coppia di vasi biansati in terraglia con fascia traforata e corpo decorato a festoni, foglie d'acanto e mascheroni. Anse a teste di animali fantastici (h. cm 34) (difetti) € 350/400 491 Scuola veneta del secolo XVIII Martirio di santa Giustina Olio su tela, cm 37x61,5 (difetti) € 900/1.000 492 Specchiera in legno ebanizzato decorato da fregi a foglie in legno intagliato e dorato. Secolo XVII (cm 124x98; luce cm 84x107) (difetti) € 450/550 493 Coppia di mostardiere con vassoi ovali, anse a foglie, porta ampolle traforati e affiancati dai porta coperchi. Parigi, 1775 ca., Argentiere Joseph Theodore Vancombert (cm 22x12x7) (g lordi 515) € 650/750


494 Artista del secolo XVIII, copia dai Bassano Cena in Emmaus Olio su tela, cm 80x108 In cornice (difetti e restauri) € 1.200/1.400 495 Scuola francese del secolo XVIII Donna con pesche Olio su tela, cm 91x74 Iscritto al retro sul telaio "GRIMOISE" Etichetta al retro "10. La dame aux peches (coll. de la Scillerage)" In cornice € 1.500/1.600 496 Centrotavola in argento sbalzato in forma di conchiglia, su tre piedini. Titolo 800, Milano. Argentiere Giordano Banderali (cm 42,5x44x11) (g 1370) € 650/700 497 Scuola bolognese dell'inizio del secolo XVII Ritratto di fanciulla con libro Olio su tela, cm 65x53,5 Al verso etichetta "J. Cornelisz Verspronck 1597/1661" In cornice (difetti e restauri) € 1.500/1.800 498 Samovar con fornelletto in argento parzialmente martellato, profili a palmette, beccuccio antropomorfo, presa del coperchio a trottola, ansa a doppia voluta e legno sagomato, tre piedi ferini con motivo a foglia all'attacco. Titolo 800, Milano. Marcato Gabrielli, Via del Lauro (h. cm 30) (g lordi 1615) (difetti) € 650/700 499 Scultura in argento sbalzato e cesellato raffigurante gatto. Titolo 800. Punzone abraso (h. cm 16,5) (g 770) € 450/500 500 Scultore romano, secolo XVII “Mezzobusto di religioso con stola sacerdotale decollato”, scultura in marmo (cm 70x44) (difetti e mancanze) € 350/450

501 Scultura in argento sbalzato e cesellato raffigurante asino. Punzoni di difficile lettura (cm 13x16,5) (g 671,5) € 450/500 502 Gruppo di sei calici in argento con base ottagonale. Titolo 925. Milano, argentiere Pradella Ilario per Cusi (h. cm 19) (g 1030) € 450/500 503 Berndorf Krupp. Servizio di posate in metallo dorato con prese a corpo liscio decorate al retro da cifre MP entro cornice a fiocco composto da dodici forchette, cucchiai e coltelli grandi, dodici forchette e coltelli da frutta, dodici forchette e cucchiai da dolce, dodici cucchiaini e un mestolo. In custodia (difetti) € 500/600 504 Salver in argento poggiante su tre piedi a ricciolo. Inciso, decorato a festoni e centrato da monogramma. Bordo a perlinature. Londra, 1875. Argentiere Martin Hall & Co. (d. cm 36) (g 1500) (difetti) € 650/700 505 Tappeto Kilim Karabagh, Caucaso, fine secolo XIX. Decoro con vaso fiorito su campo rosso circondato da ghirlanda di fiori stilizzati. Bordura a meandro su fondo nero (cm 202x166) (lievi difetti) € 550/600 506 Coppia di étagère a tre ripiani lastronate in mogano. Piano superiore con due prese di forma mossa, montanti traforati e intagliati, piedi muniti di rotelle. Inghilterra, secolo XIX (cm 67,5x88,5x38) (difetti) € 450/500 507 Torciera tripode in legno intagliato e dorato decorato a volute, fiori e ghirlande. Secolo XVIII. Montata a luce elettrica in epoca posteriore (h cm 117) (difetti) € 350/400

508 Poltrona a pozzetto in legno intagliato e dorato con fasce decorate a perlinature, gambe scanalate con motivo a foglia all'attacco, braccioli terminanti a ricciolo, schienale sormontato da due finali. Fine secolo XVIII (difetti) € 650/700 509 Coppia di candelieri in bronzo dorato decorato a volute fogliate, perlinature, fiori e valve di conchiglia. Piedi ferini poggianti su basi sagomate. Secolo XIX (h. cm 32,5) (lievi difetti) € 550/600 510 Alzata in argento di forma sagomata, piedi a ricciolo (cm 28x12x26) (g 950) € 450/500 511 Ricamo portoghese in seta policroma e fili metallici del secolo XIX, applicato su raso di seta color crema recente. Decorato con due leoni alla base di tralci di fiori che reggono un’aquila con putto sul dorso, nella parte inferiore centrato da ramo di corallo (cm 215x88) (difetti) € 600/700 512 Candelabro in metallo argentato a sette luci con reggicandele e fusto decorati con putti baccanti e con strumenti musicali a tutto tondo (h. cm 71) (difetti) € 650/700 513 Pendola da appoggio con cassa in legno. Mostra in ottone con decori angolari in bronzo dorato. Quadrante a fascia argentata a cifre romane per le ore e arabe per i minuti. Apertura per il "falso pendolo" e quadrantino per la selezione della suoneria. Movimento a tre treni con suoneria delle ore e quarti su campanelli e scappamento a verga. Germania meridionale o Austria, seconda metà secolo XVIII (h cm 43) (difetti) € 600/700


146 147

IL PONTE CASA D’ASTE

514 Maison Gagneau, Francia, fine secolo XIX. Coppia di vasi in maiolica a fondo bianco decorata nei toni del blu a vasi fioriti tra volute di foglie e fiori. Montati in bronzo dorato e cesellato con base ottagonale poggiante su piedi ferini (h. cm 55) (lievi difetti) € 350/400 515 Manifattura veneta. Gruppo in terraglia smaltata raffigurante figure tra grappoli d'uva e fiori (h. cm 30) con base traforata decorata a volute e mascheroni (h. cm 9) (difetti) € 250/300 516 Scuola francese del secolo XIX "Figure femminili" coppia di verre peint (cm 24x28) In cornici ovali in legno e pastiglia dorata (difetti) € 220/240 517 Manifattura veneta "Scena galante in un paesaggio" gruppo in terraglia smaltata (h. cm 37) con alzata traforata decorata a volute e mascheroni (h. cm 11) (difetti) € 220/240 518 Scuola del secolo XVIII "Scene galanti" coppia di verre peint (cm 19,5x26) In cornici in legno (difetti) Provenienza: Tosi Felice Antiquario, Como, etichetta cartacea al retro € 220/240 519 Manifattura veneta, gruppo in terraglia smaltata raffigurante putti fra tralci di vite, ghirlande e colonne (h. cm 29) con alzata traforata decorata a mascheroni e volute (h. cm 8,5) (difetti) € 220/240 520 Coppia di fiasche in vetro di Murano soffiato con inclusioni in foglia d'oro, tappo e base a finto vimini in argento dorato. Milano, prima metà secolo XX (h. cm 24) € 330/350

521 Scuola del secolo XVIII "Figura allegorica" verre peint (cm 44x27) In cornice in legno laccato e dorato (lievi difetti) € 240/260 522 Scuola del secolo XVIII "Nobiluomo a cavallo e Elemosina di San Martino" coppia di verre peint (cm 26x20) In cornici in legno laccato e dorato (difetti e restauri)

529 Manifattura di Vienna, inizio secolo XX "Dromedario" scultura in rame smaltato a freddo, poggiante su base in marmo giallo scolpito a finta strada (cm 22x18x10) (difetti e mancanze) € 450/500 530 Scuola del secolo XVIII "Diana, Bacco e Pan" verre peint (cm 19x29) In cornice in legno (difetti e restauri)

€ 220/240 € 220/240 523 Scultura in argento e lamina raffigurante vaso inciso a volute con rami fioriti. Punzoni russi di difficile lettura (h. cm 21,5) (g netti 230) € 330/350 524 Manifattura di Napoli, secolo XIX. Busto virile in biscuit su colonna poggiante su base quadrata in ceramica smaltata (h. cm 22) (restauri) € 180/200 525 Scuola del secolo XIX "Fortificazioni in paesaggi" coppia di verre peint (cm 20x30) In cornici in legno laccato e dorato (lievi difetti) € 220/240 526 Manifattura veneta, secolo XIX. Saliera in terraglia raffigurante cavaliere con cavallo a tutto tondo, gerle con prese dei coperchi a frutti (cm 13x19,5x18) (difetti e restauri) € 250/280 527 Scuola del secolo XIX "Paesaggio lacustre con cervi" verre peint (cm 22x32) In cornice in legno laccato e dorato (lievi difetti) € 120/140 528 Scuola del secolo XVIII "Venere e Adone" verre peint (cm 28,5x37,5) In cornice in legno laccato e dorato (difetti e restauri) € 220/240

531 Manifattura della fine del secolo XVIII "Le tre Grazie" gruppo in terracotta (h. cm 29,5) (difetti e restauri) € 350/400 532 Zuppiera in argento liscio con base, corpo e coperchio a bordo sbalzato e cesellato a foglie e ghiande, anse a guisa di cigni. Presa del coperchio a pigna a tutto tondo. Titolo 800. Argentiere non identificato (cm 43x25x20) (g 1970) € 1.000/1.200 533 Scuola francese, secolo XVIII "Susanna e i vecchioni" verre peint di forma ellittica (cm 12x18) In cornice coeva in legno intagliato (difetti) Provenienza: A.G.G. Subert e Ongaro Antichità, Milano, etichetta cartacea al retro € 450/500 534 Scuola del secolo XIX "Composizione con candeliere, libro, bottiglia e vaso di fiori" verre peint (cm 23,5x16,5) In cornice in legno (lievi difetti) € 450/500 535 Manifattura di Vienna, inizio secolo XX. Coppia di vasi biansati con coperchio poggianti su basi squadrate in porcellana decorata in policromia e dorature su fondo rosa, giallo e prugna. Corpi centrati da riquadri con scene classiche (h. tot. cm 30) (difetti) € 320/340


536 Teiera in argento di forma piriforme a corpo costolato. Base circolare, coperchio cesellato a foglie con presa a trottola. Ansa a doppia voluta in legno. Titolo 800, Milano. Argentiere Mangili Eliseo (h. cm 32,5) (g lordi 1100) € 450/480 537 Scuola del secolo XIX "Abbeverata" verre peint (cm 38x39) In cornice in legno (lievi difetti) € 220/240 538 Centrotavola in argento sbalzato e inciso a forma di conchiglia, poggiante su tre piedini terminanti a ricciolo. Bordo decorato a granchi e stelle marine con cabochon in malachite. Titolo 800. Milano, argentiere Fratelli Cacchione (cm 41x10x22) (g lordi 800) € 550/600 539 Scuola del secolo XVIII "Ritratto di gentiluomo" miniatura ovale su rame (cm 6x5,5) In cornice (difetti) € 120/140 540 Centrotavola con fondo a specchio in argento, bordo sagomato.Titolo 800 (cm 60x39) (difetti) € 180/200 541 Scuola del secolo XVIII "San Pietro” e “La Maddalena" coppia di verre peint (cm 18x12) In cornici in legno dorato a doppio ordine (difetti) € 330/350 542 Manifattura di Meissen. Coppia di saliere in porcellana a forma di conchiglia decorate all'interno in policromia a fiori e foglie. Sormontate da amorini che reggono macinino e pentolino, poggianti su basi a rocaille (cm 16x18x8,5) (difetti) € 450/500 543 Scuola del secolo XVIII "Scorcio di città portuale" verre peint (cm 19x26) In cornice in legno laccato e dorato (difetti) € 330/350

544 Coppia di saliere in argento a forma di tritone a tutto tondo che sorregge valva di conchiglia. Titolo 800, argentiere Luigi Avolio (h. cm 9) (g 530) € 330/350

551 Porta sigarette in argento con coperchio smaltato blu, cesellato a fiori negli angoli. Interno in vermeille. Vienna, inizio secolo XX (cm 10x8) (g lordi 140) (lievi difetti) € 140/160

545 Manifattura veneta "Scena galante in un paesaggio" due gruppi in terraglia smaltata con basi traforate e decorate a volute (h. cm 35) (difetti e rotture) € 330/350

552 Scuola fiamminga, secolo XVIII "Contadina” e “Interno di osteria" coppia di verre peint (cm 25,5x20) In cornici in legno dorato (difetti) € 350/400

546 Scuola del secolo XVIII "Scene di genere" coppia di verre peint (cm 25,5x20) In cornici in legno (difetti) € 220/240

553 Antico fregio in legno intagliato e laccato decorato a festone con fiori e frutti (L. cm 116) (difetti e mancanze) € 120/150

547 Maestro lombardo secolo XIX" Gentiluomo e Gentildonna" coppia di miniature ovali su avorio (cm 8x6) In cornici

554 Scuola del secolo XIX "Fuga dalle fiamme" verre peint (cm 25x18) In cornice in legno (lievi difetti) € 250/300

Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 250/300

555 Maestro del secolo XIX “Ritratto di gentildonna con scialle azzurro” miniatura su avorio (cm 7x9) in cornice in legno ebanizzato

548 Ignoto, secolo XX "Vasi con frutta e verdura" due verre peint (cm 64,5x51; cm 66x50) In cornici lastronate in piuma di mogano, intarsiate e filettate (lievi difetti) € 350/400 549 Poltrona a pozzetto in mogano filettata in metallo dorato con seduta incannucciata, braccioli terminanti a ricciolo. Gambe anteriori rastremate e posteriori a sciabola. Fine secolo XIX. Con cuscino in pelle (difetti) € 350/400 550 Maestro lombardo del secolo XIX "Ritratto di dama" miniatura su lamiera (cm 8x6) In cornice € 120/140

Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 450/500 556 Scuola dell'inizio del secolo XIX "Paesaggio portuale con velieri" verre peint (cm 19x25) In cornice (lievi difetti) € 350/400 557 Scuola della fine del secolo XVIII "Cesto con uva e pere in un paesaggio" verre peint (cm 46x46) In cornice in legno laccato e dorato € 250/300 558 Tabacchiera con interno in vermeille e corpo interamente smaltato marrone con al centro un bulldog entro ovale. Vienna, inizio secolo XX (cm 8x5,5) (g 100) (lievi difetti) € 180/200


148 149

IL PONTE CASA D’ASTE

559 Scuola del secolo XIX "La vendemmia" verre peint (cm 36x29,5) In cornice in legno (lievi difetti) € 220/240 560 Scuola del secolo XVIII "Ebe coppiera dell'aquila di Giove" verre peint (cm 30x24,5) In cornice in legno intagliato (difetti) € 220/240 561 Portasigarette in argento con base e coperchio scanalati e decorati nei bordi a fiori. Interno in vermeille. Hermes, Parigi, secolo XX (cm 11x8) (g 130) € 120/140 562 Scuola del secolo XVIII "Allegoria dell'autunno" verre peint (cm 23x18) In cornice (difetti) € 120/140 563 Scuola francese, secolo XIX "Composizione con pere e coltello" verre peint (cm 25x30) In cornice in legno dorato Provenienza: A.G.G. Subert, etichetta cartacea al retro € 220/240 564 Argentiere del secolo XX "David" da Michelangelo. Scultura in argento a tutto tondo. Apparentemente priva di punzoni (h. cm 25) (g 730) Poggiante su base in marmo nero (difetti) € 380/400 565 Scuola del secolo XIX "Scene di battaglia" coppia di verre peint (cm 23,5x30) In cornici dorate (restauri) € 350/400

566 Miniatore neoclassico “Due sorelle” miniatura su avorio (cm 4,5x3,7) Il presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE € 450/500 567 Scuola nordica, secolo XIX "Figure in paesaggi" coppia di verre peint (cm 21x28,5) In cornici in legno dorato € 120/140 568 Lampada in legno laccato e dorato con sostegno a spirale, parte superiore a teste leonine su base circolare con piedi ferini (h. cm 68) (difetti) € 450/500 569 Scuola del secolo XVIII "Pastore con buoi in un paesaggio" verre peint (cm 19x25) In cornice laccata e dorata (difetti) € 220/240 570 Piano di forma sagomata in marmo giallo di Siena con ciglio in marmo verde Alpi (cm 160x4x94) poggiante su base in legno intagliato e dipinto a finto marmo (cm 100x36x52) (difetti) € 650/700 571 Scuola del secolo XIX "Paesaggio con figure" verre peint (cm 24,5x34) In cornice in legno (difetti) € 120/140 572 Scuola del secolo XIX "Abbeverata" fixè (d. cm 17) In cornice in metallo dorato (difetti) € 120/140

573 Scuola della fine del secolo XIX. Gruppo di quattro verre peint di forma circolare raffiguranti vedute (d. cm 6) In cornice in legno (cm 18,5x18,5) (difetti) € 180/200 574 Scuola inglese, secolo XIX "Winter" incisione a colori applicata su vetro (cm 35x26) In cornice (difetti) € 40/50


Indice degli autori Autore A Algardi Alessandro

n. di catalogo 79

M Maestro del Tondo Campana

107

Assandry Gabriela

448

Maggiolini Giuseppe

112

Avolio Luigi

70

Malò Vincent

96

B Bachman John

437

Marchioni Elisabetta

299

Betoldi Gaspare

193

Montagu Domenico

121

Bettati Giovanni

130

Munari Cristoforo

114

Bicoli

197

N Nuvolone Giuseppe

90, 103

Bonavia Carlo

75

O Origo Roma Giuseppe

56

Bonfigli Antonio

10

P Pace Michelangelo

80

Bracquemond Felix

149

Pacifico Antonio

17

de Boullion Michel

87

Panciera Besarel Valentino (attr.)

319, 320

Buccellati Mario

46, 92, 332

Panini Giampaolo (attr.)

116,117

Bucci Anselmo

143, 150

Parente Gabriele

187

43

Petrini Giuseppe Antonio (attr.)

326

Cassana Giovanni Agostino

21, 58

Piola Paolo Gerolamo

89

Castellucci Ezio

142

Piola Pier Francesco

83

128

Piranesi Giovanni Battista

122, 133, 141, 151

Dewime Paul (attr.)

156

Pissarro Lucien

146

Ducros Abraham Louis Rodolphe

118

Rachou Henry

127

Dughet Gaspard (attr.)

317

Dürer Albercht

119

Reboul Vien Marie Thérèse

310

123

Recco Giuseppe

95

132, 135

Renard Jean

147

51

Renoir Pierre-Auguste

120

Garbi Domenico

34

Ricci Marco

104

Gatteri Giuseppe Lorenzo

134

Rijckaert Marten

334

Gennari Benedetto

100

Da Rimini Giovanni Francesco

110

Ghislandi Vittore detto “Fra Galgario”

109

Ritting Peter (attr.)

136, 138

Gigola Giambattista

40

Grasset Eugene Samuel Guardi Francesco (attr.)

C de Caro Baldassare

D Denis Maurice

F Fattori Giovanni

Fontaine Pierre François Léonard G Gambier Jean Robert

R Raineri Carlo Antonio

64

S Sano di Pietro

111

125

Saraceni Carlo

106

131

Severati Filippo

312

H Hackert Carl Ludwig

129

Storer Gian Cristoforo

93

L Lapini Cesare

55

Szilágyi Nagy István

404

T Tagliolini Filippo

2, 108, 113,

Lapini Cesare (attr.)

318

Laudun II Jacques

31

Terzano Bartolomeo

220

Lebas Philippe

145

Tiepolo Giandomenico

124

Lepere Auguste Louis

140

Londonio Francesco (attr.)

356

V Vallotton Felix

126


TERMINOLOGIE Ogni asserzione riguardante autore, attribuzione, origine, data, età, provenienza e condizione dei lotti in catalogo, è da ritenersi un dato d’opinione e non un dato di fatto. Il Ponte si riserva il diritto nell’esprimere la propria opinione, di dare piena fiducia agli esperti ed autorità che ritenga opportuno consultare. 1. GIOVANNI PAOLO PANINI (con luogo e data di nascita o secolo di appartenenza) a nostro parere opera dell’artista. 2. GIOVANNI PAOLO PANINI (ATTR.) è nostra opinione che sia probabilmente opera dell’artista, ma con meno sicurezza della categoria precedente. 3. Ambito di...; cerchia di GIOVANNI PAOLO PANINI A nostro parere opera di un pittore che lavora nello stile dell’artista, contemporaneo o quasi contemporaneo, ma non necessariamente suo allievo. 4. Maniera di...; seguace di GIOVANNI PAOLO PANINI A nostro parere nello stile dell’artista di epoca più tarda. 5. Da GIOVANNI PAOLO PANINI A nostro parere copia di un dipinto conosciuto dell’artista. 6. Il termine firmato e/o datato significa che, a nostro parere la firma e/o la data sono di mano dell’artista. 7. Il termine “firma non coeva” significa che, a nostro parere, questa sembra aggiunta in epoca successiva all’opera. 8. Le dimensioni indicano prima l’altezza e poi la base, senza l’ingombro della cornice. (*). Lotto proveniente da impresa, l’IVA verrà esposta in fattura.

Fotografie: Pietro Scapin Maria Teresa Furnari


Condizioni Generali di Vendita 1. Informazioni importanti per i potenziali acquirenti 1.1. I lotti sono offerti in vendita da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), che agisce in nome e per conto del Venditore in qualità di mandataria con rappresentanza dello stesso, ad eccezione dei casi in cui il Ponte è proprietaria del lotto. Per Venditore si intende la persona fisica o giuridica proprietaria del lotto offerto in vendita in asta da Il Ponte. In ogni caso (anche per le eventuali offerte telefoniche e/o via internet, e/o per le eventuali aste online) la vendita si intende eseguita nell’ambito di una asta pubblica, senza diritto di recesso in favore l’acquirente. 1.2 Le presenti Condizioni Generali di Vendita possono essere modificate mediante un avviso affisso nella sala d’asta o tramite un annuncio fatto dal banditore prima dell’inizio dell’asta. I potenziali acquirenti sono pregati di consultare il sito www.ponteonline.com (Sito) per prendere visione della catalogazione più aggiornata dei lotti presenti in catalogo e delle eventuali diverse condizioni di vendita per la specifica asta. 1.3 La Casa d’Aste agisce in qualità di mandataria del Venditore ed è esente da qualsiasi responsabilità in ordine alla provenienza, stato e descrizione dei lotti nei cataloghi, nelle brochure ed in qualsiasi altro materiale illustrativo; tali descrizioni, così come ogni altra indicazione o illustrazione, devono considerarsi puramente indicative e non possono generare affidamento e/o aspettativa di alcun genere nei potenziali acquirenti. La mancanza di riferimenti espliciti nel catalogo d’asta in merito alle condizioni del lotto non implica che il bene sia senza imperfezioni. Ogni rappresentazione scritta o verbale fornita da Il Ponte, incluse quelle contenute nel catalogo, in relazioni, commenti o valutazioni concernenti qualsiasi caratteristica di un lotto - quale paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, data, età, periodo, origine culturale ovvero fonte, la sua qualità, ivi compreso il prezzo o il valore, la stima - riflettono esclusivamente opinioni non vincolanti e possono essere riesaminate da Il Ponte ed, eventualmente, modificate prima che il lotto sia offerto in vendita. Il Ponte, i suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti, non possono ritenersi responsabili degli errori o delle omissioni contenuti nelle suddette descrizioni e/o rappresentazioni. Le stime pubblicate in catalogo sono espresse in euro: il prezzo base d’asta e il Prezzo di aggiudicazione (vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore) possono essere superiori o inferiori alle valutazioni indicate. 1.4 Ogni potenziale acquirente è tenuto a esaminare preventivamente lo stato di ciascun lotto nella esposizione dei lotti organizzata da Il Ponte prima dell’asta, allo scopo di eseguire (anche con propri esperti) un preventivo esame approfondito circa l’autenticità, lo stato di conservazione e le condizioni, la provenienza, il tipo e la qualità dei lotti, su cui esclusivamente i potenziali acquirenti – e l’acquirente finale - assumono ogni rischio e responsabilità. Durante l’esposizione il personale de Il Ponte sarà a disposizione dei potenziali acquirenti per fornire – su richiesta degli stessi - una illustrazione aggiornata dei beni stessi, ove disponibile. 1.5 Ad integrazione delle descrizioni contenute nel catalogo, Il Ponte rende disponibili, a richiesta, condition report sullo stato di ciascun lotto. 1.6 Tutti i beni di natura elettrica o meccanica sono da considerarsi solamente sulla base del loro valore artistico e decorativo e non sono da considerarsi funzionanti. E’ importante prima dell’uso del lotto oggetto di aggiudicazione che il sistema elettrico eventualmente in esso presente sia certificato da un elettricista qualificato, non assumendo Il Ponte alcuna responsabilità al riguardo. 1.7 Né Il Ponte, né suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti saranno responsabili per atti od omissioni relativi alla preparazione o alla conduzione dell’asta o per qualsiasi altra questione relativa alla vendita del lotto. 1.8 Dopo l’aggiudicazione Il Ponte non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali vizi dei lotti, relativi tra l’altro anche allo stato di conservazione, all’errata attribuzione, all’autenticità, alla provenienza, al peso o alla mancanza di qualità dei lotti. I potenziali acquirenti e l’aggiudicatario rinunciano espressamente alla garanzia di cui agli artt. 1490 e 1497 c.c., liberando Il Ponte da ogni relativa responsabilità; per l’effetto, né Il Ponte né il suo personale potranno rilasciare una qualsiasi valida garanzia in tal senso. 1.9 In ogni caso, l’eventuale diversa responsabilità de Il Ponte nei confronti dell’Acquirente (la persona fisica o giuridica che fa in asta l’offerta più alta accetta dal banditore e si aggiudica il lotto) in relazione all’acquisto di un lotto da parte di quest’ultimo è limitata al Prezzo di aggiudicazione e alla commissione d’acquisto pagata a Il Ponte dall’Acquirente. 1.10 Il colpo di martello del banditore determina l’accettazione dell’offerta più alta ed il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato dal banditore all’Acquirente. Il colpo di martello del banditore determina inoltre la conclusione del contratto di vendita tra il Venditore e l’Acquirente e in particolare dell’obbligo dell’Acquirente di pagare a Il Ponte l’intero ammontare dovuto per l’aggiudicazione del lotto, incluso il prezzo e la commissione; resta espressamente previsto che solo a seguito dell’integrale pagamento a Il Ponte di tutto quanto dovuto dall’Acquirente la compravendita si intenderà perfezionata e la proprietà e il possesso del lotto aggiudicato potranno passare in capo all’Acquirente (salvo le eventuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti condizioni). 2. Offerte per l’asta 2.1 Le offerte per l’acquisto dei lotti possono essere presentate personalmente in sala durante l’asta, mediante un’offerta scritta prima dell’asta, per telefono oppure via internet (in quest’ultimo caso solo se possibile in relazione alla specifica asta). 2.2 L’incremento delle offerte è del 10% rispetto a quella precedente, salvo diversa scelta del banditore comunicata prima dell’inizio (o nel corso) dell’asta. 2.3 Nell’ipotesi di offerte di pari importo e presentate attraverso la stessa modalità (vale a dire presentate in sala, per telefono, per iscritto oppure online), Il Ponte terrà in considerazione solo l’offerta ricevuta per prima. 2.4 Ove sorga contestazione in merito all’aggiudicazione di un lotto, quest’ultimo, ad insindacabile giudizio del banditore, potrà essere ritirato dall’asta oppure rimesso in ven-

dita all’asta nello stesso giorno (in questa ultima ipotesi le offerte aventi ad oggetto il lotto in precedenza formulate non saranno più tenute in considerazione). 2.5 A sua completa discrezione, Il Ponte ha il diritto di rifiutare a chiunque di partecipare alle aste; in particolare, Il Ponte può rifiutare la partecipazione all’asta di potenziali acquirenti che in precedenza non abbiano puntualmente adempiuto alle proprie obbligazioni, anche a titolo risarcitorio, nei confronti de Il Ponte. 2.6 Il banditore conduce l’asta partendo dall’offerta che considera adeguata. Il banditore può fare offerte consecutive o in risposta ad altre offerte nell’interesse del Venditore, fino al raggiungimento del Prezzo di riserva (il prezzo minimo concordato in via riservata tra Il Ponte e il Venditore al di sotto del quale il lotto non verrà venduto). 2.7 In qualsiasi momento Il Ponte ha facoltà di ritirare dall’asta qualsiasi lotto offerto in vendita. Il banditore ha la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di abbinare o separare i lotti e di variarne l’ordine di vendita rispetto a quanto indicato in catalogo, purché il lotto non sia offerto in asta in una giornata anteriore rispetto a quella indicato nel catalogo d’asta. 2.8 Nei confronti di ciascun potenziale acquirente, Il Ponte si riserva il diritto di subordinare la partecipazione all’asta alla esibizione di una lettera di referenze bancarie, oppure al deposito di un somma a garanzia dell’esatto adempimento delle obbligazioni previste dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, la quale verrà restituirà una volta conclusa l’asta. 3 Offerte in sala 3.1 Per partecipare all’asta in sala è necessario munirsi dell’apposita paletta numerata, che viene consegnata al banco di registrazione dal personale de Il Ponte in seguito alla compilazione del modulo di iscrizione all’asta e alla esibizione di un documento di identità del potenziale acquirente. L’offerta per aggiudicarsi il lotto è espressa mediante alzata della paletta numerata. 3.2 Il Ponte invita i potenziali acquirenti a munirsi per tempo della paletta numerata e informa che è possibile effettuare l’iscrizione all’asta anche nei giorni nei quali si svolge l’esposizione che precede l’asta. Lo smarrimento della paletta numerata dovrà essere immediatamente comunicato a Il Ponte, che provvederà ad attribuire al potenziale acquirente una nuova paletta numerata. La paletta numerata dovrà essere restituita a Il Ponte al termine dell’asta. 3.3 Subito dopo l’aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà sottoscrivere un verbale di aggiudicazione. 3.4 Ciascun lotto aggiudicato in sala sarà fatturato in base alle generalità e indirizzo rilasciati al momento dell’assegnazione della paletta numerata. 3.5 E’ possibile partecipare all’asta in qualità di rappresentante di una terza persona. Il rappresentante, in occasione della registrazione all’asta dovrà esibire una delega sottoscritta dal rappresentato con allegati copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato e del rappresentante; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresentante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza. 3.6 In nessun caso verranno accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”. 4. Offerte scritte 4.1 E’ possibile presentare offerte scritte mediante la compilazione del “Modulo offerte scritte e telefoniche” (Modulo) allegato al catalogo d’asta o scaricabile dal sito www. ponteonline.com (Sito). 4.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pontaccio 12) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pitteri 8/10), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (ovvero all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte come risultante dal Sito ovvero dal catalogo dell’asta) in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo; in difetto Il Ponte non garantisce la partecipazione del potenziale acquirente all’asta, né che darà esecuzione alle offerte indicate nel Modulo. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata. 4.3 Le offerte scritte verranno accettate solo se arrotondate alla decina; in caso contrario, Il Ponte considererà l’offerta come fosse arrotondata alla decina per difetto (ad esempio, una offerta scritta pari ad euro 238,00 verrà considerata da Il Ponte come formulata per euro 230,00). 4.4 Il Ponte, nel dare luogo ai rilanci per conto del potenziale acquirente, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudicazione del lotto oggetto della proposta scritta al Prezzo di aggiudicazione più basso. Gli importi indicati nel Modulo verranno intesi come importi massimi. Il Ponte non terrà conto di offerte con importi illimitati ovvero prive di importo. 4.5 Il Ponte non è responsabile di eventuali errori compiuti dal potenziale acquirente nella compilazione del Modulo. Prima di inviare il Modulo a Il Ponte, il potenziale acquirente è tenuto a verificare che la descrizione del lotto indicata nel Modulo corrisponda al bene che si intende acquistare; in particolare il potenziale acquirente è tenuto a verificare che vi sia corrispondenza tra numero di catalogo d’asta dell’opera e descrizione del lotto. In caso di discrepanza tra numero di lotto e descrizione, Il Ponte formulerà l’offerta per conto del potenziale acquirente con esclusivo riferimento al primo. 4.6 Al termine dell’asta, l’Acquirente sarà informato da Il Ponte via email dell’avvenuta aggiudicazione del lotto; in ogni caso, ciascun potenziale acquirente è invitato a contattare Il Ponte ai numeri indicati all’art. 15 per verificare se la propria offerta sia risultata la più alta. 4.7 Nel caso di una offerta scritta e di una offerta in sala, di una offerta telefonica oppure online di pari importo, queste ultime prevarranno rispetto alla offerta scritta.


5 Offerte telefoniche 5.1 Mediante la compilazione ed invio del Modulo, un potenziale acquirente può partecipare all’asta formulando offerte telefoniche. 5.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pontaccio 12) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pitteri 8/10), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (o all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte risultante dal Sito o dal catalogo dell’asta), in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo. 5.3 A seguito della ricezione del Modulo e della sua corretta compilazione, Il Ponte provvederà a contattare il potenziale acquirente al numero di telefono indicato nel Modulo prima che il lotto per il quale il potenziale acquirente intende formulare offerte telefoniche sia offerto in vendita all’asta. 5.4 La stima minima indicata in catalogo riferita a ciascun lotto per il quale si intende formulare offerte telefoniche deve essere pari ad almeno euro 100,00; in difetto, Il Ponte non ricontatterà il potenziale acquirente e quest’ultimo non potrà formulare offerte telefoniche ad oggetto il lotto. 5.5 Qualora, per qualsiasi motivo, anche di natura tecnica, Il Ponte non riuscisse a contattare telefonicamente il potenziale acquirente, Il Ponte, in relazione a ciascun lotto indicato nel Modulo, avrà facoltà di effettuare offerte per conto del potenziale acquirente sino ad un Prezzo di aggiudicazione pari alla offerta massima indicata dal potenziale acquirente nel Modulo o, in mancanza di questa offerta massima, alla base d’asta riferita al lotto. 5.6 l Ponte non risponde in alcun modo per il ritardo o mancata esecuzione di ordini telefonici derivanti dal malfunzionamento della linea telefonica. 5.7 I collegamenti telefonici durante l’asta saranno registrati. Il personale de Il Ponte è in grado di effettuare telefonate in italiano, inglese, francese, cinese, spagnolo e portoghese. 6 Offerte online 6.1 Il Ponte comunicherà sul Sito (almeno 24 ore prima l’inizio dell’asta) e/o sul catalogo d’asta se è possibile formulare offerte anche online, tramite il Sito o siti gestiti da terzi. 6.2 Le offerte online sono disciplinate sia dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, sia dalle “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online” disponibili sul Sito o su richiesta. In caso di difformità tra le presenti Condizioni Generali di Vendita e le “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online”, queste ultime prevarranno. 6.3 Per informazioni in merito alla registrazione all’asta e alla presentazione di offerte online si prega di far riferimento al Sito. 6.4 In caso di partecipazione all’asta e offerte formulate attraverso piattaforme e/o siti internet diversi dalla piattaforma Il Ponte Live , sarà applicata e dovuta , ove prevista (si rinvia per ogni altra informazione al sito www.ponteonline.com), una ulteriore commissione pari al 5% sul Prezzo di aggiudicazione oltre le commissioni e spese già esposte nelle Condizioni Generali di Vendita. 7 Pagamento 7.1 In caso di aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alle commissioni di acquisto pari al 25% (qualora l’asta si sia tenuta presso la sede de Il Ponte sita a Milano in via Pontaccio 12) oppure al 35% (qualora l’asta si sia tenuta presso la sede de Il Ponte sita a Milano in via Pitteri 8/10) del Prezzo di aggiudicazione (in entrambi i casi IVA inclusa se dovuta) e oltre al pagamento di qualsiasi altro importo eventualmente dovuto a Il Ponte ai sensi delle presenti Condizioni Generali di Vendita (v. anche § 6.4) e connesso alla aggiudicazione del lotto (Ammontare dovuto). 7.2 L’Acquirente è obbligato a versare l’Ammontare dovuto entro e non oltre dieci giorni, decorrenti dal giorno successivo a quello della aggiudicazione. 7.3 In caso di mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente, in tutto o in parte, dell’Ammontare dovuto entro il predetto termine essenziale, Il Ponte potrà risolvere la vendita ex art. 1456 c.c. mediante semplice comunicazione scritta. In questo caso, Il Ponte avrà comunque diritto al pagamento di una penale pari al doppio delle commissioni di acquisto che l’Acquirente inadempiente avrebbe dovuto pagare, oltre l’eventuale maggior danno, e potrà comunque trattenere gli eventuali acconti versati dall’Acquirente. 7.4 Ciascun lotto può essere pagato a mezzo assegno circolare, carta di credito, bancomat, bonifico e contanti, nel rispetto dei limiti di legge. 7.5 Il pagamento del lotto può essere effettuato a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Pitteri 8/10 (a seconda del luogo in cui si è svolta l’asta) ai seguenti orari di ufficio: Lun.-Ven. 9:00-13:00; 14:00-17:30 (esclusi i giorni di festività nazionale in Italia). 7.6 Le carte di credito accettate sono le seguenti: American Express, Diners, Visa e MasterCard. Il pagamento può essere disposto solo dal titolare della carta di credito. 7.7 Le coordinate bancarie per i bonifici sono le seguenti: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code n. ICRAITRR950; beneficiario Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. Nella causale si prega di indicare il proprio nome, cognome, numero di lotto e asta. 7.8 Il Ponte si riserva la facoltà di controllare la provenienza dei pagamenti ricevuti e di non accettare pagamenti provenienti da persone differenti dall’Acquirente. 7.9 Ai sensi del D.Lgs. n. 231/07 e successive modifiche ed integrazioni e nel pieno rispetto delle disposizioni del D.Lgs. 196/2003 (Codice della Privacy) e del Regolamento UE 2016/679, Il Ponte richiederà a tutti i Clienti i dati necessari ai fini dell’adempimento degli obblighi di adeguata verifica del Cliente e del titolare effettivo. In caso di formale richiesta da parte delle Autorità e della Pubblica Amministrazione, e in ogni altro caso previsto dalla legge, Il Ponte potrà comunicare il nominativo e i recapiti dell’Acquirente. 8 Consegna e ritiro del lotto 8.1 Il lotto sarà consegnato da Il Ponte all’Acquirente solo a seguito dell’intero pagamento dell’Ammontare dovuto (salvo le eventuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti

condizioni). 8.2 Il Ponte non assume l’obbligo di provvedere alla spedizione del lotto oggetto di aggiudicazione, il quale dovrà essere ritirato dall’Acquirente a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Pitteri 8/10 (a seconda del luogo di svolgimento dell’asta), entro dieci giorni successivi al giorno dell’avvenuto pagamento dell’Ammontare dovuto. 8.3 Qualora l’Acquirente non provveda al tempestivo ritiro del lotto saldato entro dieci giorni dall’avvenuto pagamento o dall’ottenimento dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione, Il Ponte avrà facoltà di procedere all’eliminazione del lotto, previa comunicazione via raccomandata a.r. o Pec. L’acquirente riconosce ed accetta che nell’ipotesi di eliminazione del lotto, non avrà titolo per promuovere alcun tipo di azione o reclamo, innanzi a qualsiasi autorità, nei confronti de Il Ponte, il quale è pertanto manlevato da qualsiasi responsabilità. 8.4 Nel caso in cui l’Acquirente incarichi un terzo di ritirare il lotto, quest’ultimo dovrà essere munito di delega scritta rilasciata dall’Acquirente nonché fotocopia del documento del delegante e del delegato. 8.5 Su espressa richiesta dell’Acquirente, Il Ponte potrà organizzare, a spese e a rischio dell’Acquirente, l’imballaggio, il trasporto e l’assicurazione del lotto, previa comunicazione e accettazione scritta da parte dell’Acquirente delle relative spese. La spedizione potrà essere effettuata da un trasportatore incaricato da Il Ponte, su indicazione dell’Acquirente, ovvero incaricato direttamente dall’Acquirente, a seconda degli accordi. 8.6 Nell’ipotesi di morte, interdizione, inabilitazione, estinzione/ cessazione, per qualsiasi motivo, dell’Acquirente, debitamente comunicata a Il Ponte, quest’ultima acconsentirà a riconsegnare il lotto previo accordo di tutti gli aventi causa dell’Acquirente ovvero secondo le modalità stabilite dall’autorità giudiziaria. 9 Passaggio del rischio 9.1 Un lotto acquistato è interamente a rischio dell’Acquirente a partire dalla data più antecedente fra quelle in cui l’Acquirente: (i) prende in consegna il lotto acquistato o (ii) paga l’Ammontare dovuto per il lotto; qualora nessuna di queste ipotesi si realizzi, il passaggio del rischio avverrà in ogni caso dalla data in cui è decorso il termine di dieci (10) giorni dalla avvenuta aggiudicazione del lotto. Con il passaggio del rischio in capo all’Acquirente quest’ultimo esonera espressamente Il Ponte da ogni responsabilità circa la sorte del lotto aggiudicato, anche per eventuali danni, furti, incendio, perimento, smarrimento del lotto stesso (totale o parziale). 9.2 L’Acquirente sarà risarcito per qualsiasi perdita o danno del lotto che si verifichi dopo l’aggiudicazione ma prima del trasferimento del rischio, ma il risarcimento non potrà superare il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alla commissione d’acquisto ricevuta da Il Ponte. In nessun caso Il Ponte si assume la responsabilità per la perdita o danni di cornici/vetro che contengono o coprono stampe, dipinti o altre opere, a meno che la cornice o/e il vetro non costituiscano il lotto venduto all’asta. 9.3 In nessun caso Il Ponte sarà responsabile per la perdita o il danneggiamento (totali o parziali) del lotto aggiudicato: (i) verificatisi a seguito di un qualsiasi intervento (compresi interventi di restauro, interventi sulle cornici e interventi di pulitura) da parte di terzi da chiunque incaricati; (ii) derivanti, direttamente o indirettamente, da: (a) cambiamenti di umidità o temperatura; (b) normale usura o graduale deterioramento derivanti da interventi sul bene e/o da altri eventi (inclusi i tarli e i parassiti del legno); (c) errori di trattamento; (d) guerra, fissione nucleare, contaminazione radioattiva, armi chimiche, biochimiche o elettromagnetiche; (e) atti di terrorismo; (f) casi di lockdown e simili, disposizioni da parte delle Autorità, ogni altra causa di forza maggiore estranea al controllo de Il Ponte. 10 Contraffazione 10.1 Nel caso in cui, dopo l’aggiudicazione, un lotto risulti essere una contraffazione, Il Ponte rimborserà all’Acquirente che abbia fatto richiesta di risoluzione del contratto di vendita - previa restituzione del lotto a Il Ponte - un importo pari al Prezzo di aggiudicazione e alle commissioni di acquisto corrisposte, in entrambi i casi nella valuta in cui questi importi sono stati pagati dall’Acquirente. L’obbligo de Il Ponte è sottoposto alla condizione che, non più tardi di cinque (5) anni dalla data della aggiudicazione, l’Acquirente: (i) comunichi a Il Ponte per iscritto, entro novanta (90) giorni dalla data in cui ha avuto una notizia che lo induca a ritenere che il lotto sia una contraffazione, il numero del lotto, la data dell’asta alla quale il lotto è stato acquistato e i motivi per i quali l’Acquirente ritenga che il lotto sia una contraffazione; (ii) sia in grado di riconsegnare a Il Ponte il lotto, libero da rivendicazioni o da ogni pretesa da parte di terzi sorta dopo la data della vendita e il lotto sia nelle stesse condizioni in cui si trovava alla data della vendita; (iii) fornisca a Il Ponte le relazioni di almeno due studiosi o esperti indipendenti e di riconosciuta competenza a livello internazionale, in cui siano spiegate le ragioni per cui il lotto sia ritenuto una contraffazione. 10.2 Il Ponte non sarà vincolata dai pareri forniti dall’Acquirente e si riserva il diritto di richiedere l’ulteriore parere di altri esperti a proprie spese. 10.3 l Ponte non effettuerà il rimborso se: (i) la descrizione nel catalogo era conforme all’opinione generalmente accettata di studiosi ed esperti alla data della vendita o indicava come controversa l’autenticità o l’attribuzione del lotto; o (ii) alla data della pubblicazione del catalogo la contraffazione del lotto poteva essere accertata soltanto svolgendo analisi generalmente ritenute inadeguate allo scopo o difficilmente praticabili, il cui costo era irragionevole o che avrebbero ragionevolmente potuto danneggiare o altrimenti comportare una diminuzione di valore del lotto. Ai sensi del presente articolo, per contraffazione si intende, secondo la ragionevole opinione de Il Ponte, l’imitazione di un lotto offerto in vendita, non descritta come tale nel catalogo d’asta, creata a scopo di inganno su paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, fonte, data, età, periodo, che alla data delle vendita aveva un valore inferiore a quello che avrebbe avuto se il lotto fosse stato corrispondente alla descrizione del catalogo d’asta. Non costituisce una contraffazione un lotto che sia stato restaurato o sottoposto ad opera di modifica di qualsiasi natura (tra cui la ripitturazione o la sovrapitturazione).


11 Esportazione dal territorio della Repubblica italiana. Dichiarazione di interesse culturale 11.1 L’esportazione dal territorio della Repubblica italiana di un lotto può essere soggetta al rilascio di un attestato di libera circolazione ovvero di una licenza di esportazione, ai sensi di quanto previsto dagli artt. 68 e ss. del D. Lgs 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice Urbani). L’Acquirente sarà tenuto, per i lotti sottoposti al procedimento di dichiarazione di interesse culturale (c.d. “notifica”) ex artt. 13 e ss. D.Lgs. n. 42/2004, all’osservanza di tutte le disposizioni di cui alla legge e di ogni altra normativa speciale applicabile, anche in materia doganale, valutaria, tributaria, e di specie protette. È esclusivo onere dei partecipanti all’asta e dell’Acquirente verificare le eventuali restrizioni alla circolazione e/o esportazione del lotto di proprio interesse e comunque del lotto aggiudicato, ovvero le eventuali licenze o attestati previsti dalla legge, in Italia e nel Paese di destinazione, nonché provvedere alle eventuali formalità e obblighi di legge previsti per la circolazione e/o l’esportazione del lotto aggiudicato, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte. 11.2 Il mancato rilascio o il ritardo nel rilascio dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione non può costituire una causa di risoluzione o di annullamento della vendita, né giustificare il mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente dell’Ammontare dovuto. 11.3 Su richiesta e a spese dell’Acquirente, Il Ponte può accettare di presentare la denuncia per ottenere l’attestato di libera circolazione e/o la licenza di esportazione, a condizione che l’Acquirente abbia già corrisposto l’Ammontare dovuto. L’importo che l’Acquirente deve pagare a Il Ponte per la presentazione della denuncia ammonta ad euro 150,00 (oltre IVA ed eventuali spese di trasporto), per ciascuna opera oggetto della denuncia. In ogni caso Il Ponte non assume alcuna responsabilità, né obbligo, né garanzia, circa il buon esito della relativa pratica e il rilascio di quanto richiesto dall’Acquirente. 11.4 Ciascun lotto offerto in vendita all’asta può essere stato già oggetto di dichiarazione di interesse culturale da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell’art. 13 del Codice Urbani. In tal caso - o nel caso in cui in relazione al lotto sia stato avviato il procedimento di dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 14 del Codice Urbani - Il Ponte ne darà comunicazione in catalogo e/o mediante un annuncio del banditore prima che il lotto sia offerto in vendita. Nel caso in cui il lotto sia stato oggetto di dichiarazione di interesse culturale precedentemente alla aggiudicazione, il Venditore provvederà a denunciare la vendita al Ministero competente ex art. 59 Codice Urbani. La vendita sarà sospensivamente condizionata al mancato esercizio da parte del Ministero competente del diritto di prelazione nel termine di sessanta giorni dalla data di ricezione della denuncia, ovvero nel termine maggiore di centottanta giorni di cui all’art. 61 comma II del Codice Urbani. In pendenza del termine per l’esercizio della prelazione il lotto non potrà essere consegnato all’ Acquirente in base a quanto stabilito dall’art. 61 del Codice Urbani. In ogni caso, resta inteso che l’eventuale dichiarazione di interesse culturale (o anche solo l’avvio del relativo procedimento) che dovesse intervenire successivamente alla aggiudicazione non potrà inficiare o invalidare l’aggiudicazione, né l’obbligo di pagamento dell’Ammontare complessivo e in generale la compravendita del lotto. 11.5 Il lotto contrassegnato con il simbolo “§” è in temporanea importazione doganale. E’ soggetto ad IVA (secondo legge) sul valore di aggiudicazione solo per gli acquirenti residenti nell’U.E. La chiusura della temporanea importazione doganale del costo di euro 300 è a carico dell’Acquirente. Il Ponte non è responsabile per le tempistiche burocratiche. 11.6 Il lotto contrassegnato con il simbolo “#” è in temporanea importazione artistica. 12 Diritto di seguito 12.1 Qualora dovuto, il pagamento del c.d. “diritto di seguito” (introdotto dal Decreto Legislativo 13 febbraio 2006, n. 118, attuativo della Direttiva 2001/84/CE) sarà corrisposto dal Venditore. 13 Specie protette 13.1 Indipendentemente dall’ottenimento di un attestato o di una licenza di esportazione ex art. 68 e ss. del Codice Urbani, tutti i lotti costituiti da o contenenti parti di piante o animali (es.: ossa di balena, coccodrillo, avorio, corallo, tartaruga), a prescindere dall’età e dal valore, potrebbero necessitare di una licenza o un certificato prima dell’esportazione e/o di ulteriori licenze e/o certificati per l’importazione nei paesi Extra UE. L’ottenimento di una licenza o di un certificato di importazione non garantisce l’ottenimento di una licenza o di un certificato per l’esportazione e viceversa. Il Ponte consiglia i potenziali acquirenti di controllare le proprie legislazioni circa i requisiti necessari per le importazioni nel proprio Paese di beni fatti o contenenti specie protette. Prima di effettuare qualsiasi offerta, è responsabilità dell’Acquirente ottenere tali licenze/certificati di importazione o esportazione, così come ogni altro documento richiesto, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte. 14 Garanzia legale di conformità 14.1 Ove previsto per legge, i lotti venduti tramite Il Ponte sono coperti dalla garanzia legale di conformità prevista dagli artt. 128-135 del Codice del Consumo (Garanzia Legale), se applicabili. 14.2 La Garanzia Legale è riservata al consumatore (vale a dire, ai sensi dell’art. 3, I comma, lett. a) del Codice del Consumo, la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta). 14.3 Il Venditore è responsabile nei confronti del consumatore per un difetto di conformità esistente al momento della consegna del prodotto e che si manifesti entro due anni da tale consegna. Il difetto di conformità deve essere denunciato al Venditore, a pena di decadenza dalla garanzia, nel termine di due mesi dalla data in cui è stato scoperto. Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro i sei mesi dalla consegna del prodotto esistessero già a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura del prodotto o con la natura del difetto di conformità. A partire dal settimo mese successivo alla consegna del lotto, sarà invece onere del consumatore provare che il difetto di conformità esisteva già al momento della consegna dello

stesso. Per poter usufruire della Garanzia Legale, il consumatore dovrà quindi fornire innanzitutto prova della data dell’aggiudicazione e della consegna del lotto. E’ opportuno, quindi, che il consumatore, a fini di tale prova, conservi qualsiasi documentazione idonea a dimostrare l’aggiudicazione (ad esempio la fattura di acquisto) e la data di consegna o ritiro del lotto. 14.4 Con riferimento alla definizione di “difetto di conformità”, si rimanda a quanto indicato all’art. 129, comma II, del Codice del Consumo. Sono esclusi dal campo di applicazione della Garanzia Legale eventuali difetti determinati da fatti accidentali o da responsabilità del consumatore ovvero da un uso del lotto difforme rispetto alla sua destinazione d’uso. 14.5 In caso di difetto di conformità debitamente denunciato nei termini, il consumatore ha diritto: (i) in via primaria, alla riparazione o sostituzione gratuita del lotto, a sua scelta, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro; (ii) in via secondaria (nel caso cioè in cui la riparazione o la sostituzione siano impossibili o eccessivamente onerose ovvero la riparazione o la sostituzione non siano state realizzate entro termini congrui ovvero la riparazione o la sostituzione precedentemente effettuate abbiano arrecato notevoli inconvenienti al consumatore) alla riduzione del Prezzo di aggiudicazione o alla risoluzione del contratto, a sua scelta. Il rimedio richiesto è eccessivamente oneroso se impone al Venditore spese irragionevoli in confronto ai rimedi alternativi che possono essere esperiti, tenendo conto: (i) del valore che il bene avrebbe se non vi fosse il difetto di conformità; (ii) dell’entità del difetto di conformità; (iii) dell’eventualità che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti per il consumatore. 14.6 Nel caso in cui il lotto, nel corso del periodo di validità della Garanzia Legale, manifesti un difetto di conformità, il consumatore può comunicare la circostanza a Il Ponte ai contatti indicati all’art. 16. Il Ponte darà tempestivo riscontro alla comunicazione del presunto difetto di conformità e indicherà al consumatore la specifica procedura da seguire. 15 Contatti E’ possibile chiedere informazioni, inviare comunicazioni, richiedere assistenza o inoltrare reclami, contattando Il Ponte con le seguenti modalità: - per email: all’indirizzo info@ponteonline.com; - per posta: scrivendo a Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., Milano, via Pontaccio 12 (20121) oppure via Pitteri 8/10 (20134); - per telefono: al numero +39 02.863141 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.8631472 (sede di via Pitteri 8/10) (numeri di telefono a pagamento, operativi nei seguenti giorni e orari: Lun.-Ven. 9:00-13.00; 14.00-18.00, per la sede di via Pontaccio 12; 9:00-13:30; 14:00-17:30 per la sede di via Pitteri 8/10, in entrambi i casi esclusi i giorni di festività nazionale in Italia); - per fax: al numero +39 02.72022083 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.36633096 (sede di via Pitteri 8/10); Il Ponte risponderà ai reclami presentati entro cinque giorni lavorativi dal ricevimento degli stessi. 16 Foro e legge applicabile 16.1 Il rapporto contrattuale tra Il Ponte e l’Acquirente è regolato dalla legge italiana. In caso di traduzione in altra lingua delle presenti Condizioni Generali di Vendita, prevarranno e resteranno valide e vincolanti le condizioni di vendita nel testo in lingua italiana in caso di conflitto con la traduzione in lingua straniera. 16.2 Nel caso di Acquirente consumatore, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita è competente il foro del luogo in cui il consumatore risiede o ha eletto domicilio. 16.3 Ai sensi dell’art. 141-sexies, comma 3 del Codice del Consumo, ove applicabile, Il Ponte informa l’Acquirente consumatore che, nel caso in cui egli abbia presentato un reclamo direttamente a Il Ponte, a seguito del quale non sia stato tuttavia possibile risolvere la controversia così insorta, Il Ponte fornirà le informazioni in merito all’organismo o agli organismi di Alternative Dispute Resolution per la risoluzione extragiudiziale delle controversie relative ad obbligazioni derivanti da un contratto concluso in base alle presenti Condizioni Generali di Vendita (cc.dd. organismi ADR, come indicati agli artt. 141-bis e ss. Codice del Consumo), precisando se intenda avvalersi o meno di tali organismi per risolvere la controversia stessa. 16.4 IIl Ponte informa inoltre l’Acquirente consumatore che è stata istituita una piattaforma europea per la risoluzione online delle controversie dei consumatori (c.d. piattaforma ODR). La piattaforma ODR è consultabile al seguente indirizzo http://ec.europa.eu/consumers/odr/; attraverso la piattaforma ODR l’Acquirente consumatore potrà consultare l’elenco degli organismi ADR, trovare il link al sito di ciascuno di essi e avviare una procedura di risoluzione online della controversia in cui sia coinvolto. Sono fatti salvi in ogni caso il diritto dell’Acquirente consumatore di adire il giudice ordinario competente della controversia derivante dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, qualunque sia l’esito della procedura di composizione extragiudiziale delle controversie relative ai rapporti di consumo mediante ricorso alle procedure di cui alla Parte V, Titolo II-bis Codice del Consumo. 16.5 L’Acquirente che risiede in uno stato membro dell’Unione Europea diverso dall’Italia, può, inoltre, accedere, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita, al procedimento europeo istituito per le controversie di modesta entità, dal Regolamento (CE) n. 861/2007 del Consiglio, dell’11 luglio 2007, a condizione che il valore della controversia non ecceda, esclusi gli interessi, i diritti e le spese, Euro 2.000,00. Il testo del regolamento è reperibile sul sito www.eur-lex.europa.eu. II. Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online Queste Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online (Condizioni) si applicano alle aste per le quali Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), consenta la for-


mulazione di offerte online tramite il sito www.ponteonline.com (Sito) ovvero siti di terzi (Piattaforme). Ciascun lotto è offerto in vendita da Il Ponte. I contratti di vendita all’asta conclusi online mediante il Sito e/o le Piattaforme sono esclusi dalla disciplina del Capo I, Titolo III del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206.in quanto conclusi in occasione di una vendita all’asta. Queste Condizioni si aggiungono (e non si sostituiscono) alle sopra riportate Condizioni Generali di Vendita, le cui definizioni si intendono qui richiamate. Partecipando all’asta tramite il Sito e/o le Piattaforme, l’offerente accetta di essere vincolato alle Condizioni Generali di Vendita applicabili alla vendita ed a queste ulteriori Condizioni. 1. Istantaneità ed irrevocabilità dell’offerta online. Eccezione al diritto di recesso Per registrarsi all’asta è necessario inviare una copia della propria carta di identità in corso di validità all’indirizzo info@ponteonline.com. In difetto, non sarà possibile registrarsi all’asta. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare la registrazione all’asta a sua esclusiva discrezione. Il procedimento per effettuare un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma è istantaneo; l’offerta è inviata non appena l’offerente clicca il relativo bottone ed è definitiva. Sottoponendo un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma accettate che l’offerta sia finale e che non sia in alcun modo possibile modificarla o revocarla. Inoltre, ai sensi dell’articolo 59, comma 1, lettera m) del Codice del Consumo, qualora il contratto di vendita all’asta sia concluso con un offerente che abbia formulato un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma e possa essere qualificato come consumatore in base all’art. 3, comma 1, lett. a) del Codice del Consumo, l’Acquirente non disporrà del diritto di recesso, in quanto il metodo di vendita utilizzato è un’asta pubblica, come definita dall’art. 45, comma 1 lettera o) del Codice del Consumo. Se l’offerta inviata a Il Ponte è la più alta, l’Acquirente irrevocabilmente accetta di pagare l’intero prezzo di acquisto, incluse le commissioni di acquisto e tutte le tasse applicabili e qualsiasi altro addebito. 2. Modalità di pagamento e di consegna Modalità di pagamento: si rinvia alla clausola 7 delle Condizioni Generali di Vendita. Consegna: si rinvia alla clausola 8 delle Condizioni Generali di Vendita. 3. Offerte incrementali Ogni offerta incrementale comparirà sullo schermo del Sito e/o della Piattaforma. Il banditore ha la facoltà di variare gli incrementi per gli offerenti presenti nella sala d’aste e tramite telefono, ma coloro che formulano un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma potrebbero non essere in grado di fare un’offerta per un importo diverso rispetto a quello di un’intera offerta incrementale. Tutte le offerte all’asta saranno espresse in Euro. 4. Responsabilità dell’offerente Coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma sono responsabili della loro conoscenza di tutte le comunicazioni e gli annunci effettuati durante l’asta. Tutte le comunicazioni effettuate saranno lette dal banditore, all’inizio, se del caso, o durante l’asta, prima che il lotto rilevante sia offerto in vendita. Il Ponte raccomanda che coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma si autentichino tramite log-in almeno dieci minuti prima dell’inizio dell’asta per assicurarsi di ascoltare tutte le comunicazioni effettuate dal banditore all’inizio dell’asta. Tutte le comunicazioni di modifiche relative all’offerta in vendita del lotto (“sale room notices”) e gli annunci in sala eseguiti dal banditore sono parte delle presenti Condizioni e delle Condizioni Generali di Vendita. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare il permesso di fare offerte online attraverso il Sito e/o la Piattaforma, nonché di revocare i privilegi di offerta nel corso di una asta. Gli aggiudicatari dei lotti riceveranno una conferma dell’aggiudicazione e l’estratto conto in relazione al loro acquisto dopo la vendita. 5. Esonero di responsabilità de Il Ponte Il Ponte non sarà responsabile per eventuali errori o malfunzionamenti nella presentazione delle offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, errori o malfunzionamenti causati da: (i) una perdita di connessione a Internet o al software del Sito e/o della Piattaforma da parte de Il Ponte ovvero del cliente; (ii) un malfunzionamento o un problema con il software del Sito e/o della Piattaforma; oppure (iii) un guasto o un problema di connessione internet, rete mobile o computer del cliente. Il Ponte non è dunque responsabile per qualsiasi impossibilità di formulare un’offerta online o per gli eventuali errori o omissioni in relazione ad essa. La partecipazione all’asta tramite il Sito e/o la Piattaforma avviene pertanto a esclusivo rischio degli offerenti e potenziali acquirenti, che assumono ogni rischio e responsabilità sulla ricezione e il buon esito delle offerte formulate e/o da formulare. INFORMATIVA EX ART. 13 del G.D.P.R. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del Nuovo Regolamento sulla Protezione del Dati (GDPR 2016/679), s’ informa il Cliente (c.d. interessato) che: 1. Titolare e altri soggetti designati Il Titolare del trattamento è Il Ponte - Casa D’aste S.r.l. , con sede legale in Milano, Via Pontaccio n. 12, nella persona della direttrice, Dott.ssa Rossella Novarini, mail: direzione. generale@ponteonline.com e che, ai fini del riscontro all’interessato in caso di esercizio dei diritti ad opera di quest’ultimo, è possibile rivolgersi alla Dott.ssa Francesca Conte, mail: francesca.conte@ponteonline.com. Il DPO nominato è Programmastudio Spa, nella persona del Dott. Pasquale Iannone, tel. 02 2829389, mail: privacy@programmastudio.it. 2. Trattamenti effettuati e base giuridica I dati di natura personale, liberamente forniti dal Cliente alla società in ragione dell’attività svolta in virtù di apposita regolamentazione contrattuale saranno trattati in modo

lecito, secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento, per la finalità di: - espletamento del mandato a vendere e/o dell’adesione alla partecipazione alle aste in programma; - per le finalità previste dalla vigente normativa in materia di antiriciclaggio (D.Lgs. 231/07 e successive modifiche). Il conferimento dei dati sopra indicati è obbligatorio affinché il Titolare possa espletare l’incarico affidatogli. In caso di rifiuto a fornire i dati richiesti, il Titolare si troverà nell’impossibilità di eseguire le prestazioni contrattualmente previste, per fatto e colpa del Cliente interessato. I dati di natura personale quali l’indirizzo e-mail, forniti facoltativamente dal Cliente alla società in ragione di apposito consenso rilasciato dallo stesso, saranno trattati in modo lecito e secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento per la finalità d’inoltro di informative, aggiornamenti e novità in merito alle nuove aste e/o eventi futuri. Per tale trattamento la società raccoglierà il consenso con modalità elettroniche e /o cartacee. L’immagine verrà ripresa, mediante sistema di videoregistrazione e come da informativa regolarmente esposta, nell’interesse legittimo del Titolare, ovvero allo scopo di tutelare la sicurezza delle persone e la tutela del patrimonio dell’azienda. 3. Strumenti di trattamento e modalità di conservazione dei dati I dati trattati (che potranno avere natura: comune ed identificativa) sono aggiornati, completi, pertinenti e non eccedenti rispetto alle sopracitate finalità del trattamento. I medesimi dati saranno trattati, nel rispetto della sicurezza e riservatezza necessari attraverso le seguenti modalità: raccolta dei dati presso l’interessato, registrazione e conservazione dei medesimi per gli scopi predeterminati, espliciti e legittimi. Gli stessi dati saranno trattati sia con strumenti cartacei che con mezzi elettronici ed automatizzati. I dati personali saranno trattati dal Titolare del trattamento nonché dai dipendenti e collaboratori autorizzati al trattamento medesimo. I dati potranno essere comunicati, oltre che agli enti pubblici destinatari delle comunicazioni/dichiarazioni oggetto del presente contratto, anche agli organi ispettivi preposti, ove richiesti in seno a fasi di verifiche e controllo, inerenti alla regolarità degli adempimenti. I medesimi dati, oggetto della presente informativa, potranno essere comunicati a professionisti e/o collaboratori del titolare per l’espletamento dell’incarico affidato e per le stesse finalità. Per contro i dati in discorso non saranno oggetto di diffusione, oltre i limiti ivi specificati, salvo diversa indicazione dell’interessato, fornita per iscritto. Non è intenzione del Titolare trasferire i dati oggetto della presente ad un paese terzo o ad una organizzazione internazionale. Si precisa che anche il backup esterno è eseguito da società italiana, quindi tenuta anch’essa al rispetto della normativa privacy in discorso, tramite l’utilizzo di server siti in territorio italiano. Non è presente alcun processo decisionale automatizzato. Infine, si informa l’interessato che Il Titolare ha posto in essere una gran varietà di misure di sicurezza per proteggere i dati contro il rischio di perdita, abuso o alterazione. 4. Periodo di conservazione dei dati I dati, oggetto della presente informativa, saranno conservati: - per 10 anni (dieci anni) dalla conclusione del rapporto contrattuale, per trattamenti aventi base giuridica contrattuale; - 5 anni dalla revoca del consenso per i trattamenti aventi base consensuale - non oltre le 72 ore, relativamente al trattamento delle immagini della videosorveglianza. 5. Diritti dell’interessato L’interessato ha diritto: - di chiedere al Titolare del trattamento la conferma o meno della detenzione di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile, nonché l’accesso ai dati personali, il loro possibile aggiornamento o integrazione, la rettifica o la cancellazione degli stessi, la trasformazione dei medesimi in forma anonima ovvero il blocco di quelli trattati in violazione della normativa, la limitazione del trattamento che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento, oltre al diritto alla portabilità dei dati. Ha altresì il diritto di ottenere l’indicazione dell’origine dei dati personali, la loro finalità e le modalità di trattamento, nonché la logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici; - potrà inoltre opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati che lo riguardano ai fini dell’invio di materiale pubblicitario, vendita diretta o ricerche di mercato o comunicazione commerciale; - ha il diritto di revocare il consenso in qualsiasi momento, senza pregiudizio alcuno per la liceità del trattamento eseguito in ragione del consenso prestato prima della revoca, nonché il diritto di proporre reclamo ad una autorità di controllo.


Terms and Conditions of Sale 1. Important information for potential buyers 1.1. The lots are offered for sale by Il Ponte - Casa d’Aste Srl, a company with registered office in Milan, Via Pontaccio 12 (20121), VAT and Milan Company Register no. 01481220133, fully paid share capital of Euro 34,320.00 (Il Ponte), acting in the name and on behalf of the Seller as agent with representation of the same, except for the cases in which Il Ponte is the owner of the lot. Seller means any individual or company owning the lot offered for sale by auction by Il Ponte. In any event (bids placed by phone and/or internet and/or online auctions included) sales are considered to be carried out within the scope of a public auction, therefore the buyer will not be entitled to any right of withdrawal, 1.2 These Terms and Conditions of Sale may be modified by means of a notice posted in the auction room or via an announcement made by the auctioneer before the auction begins. Potential purchasers should consult the site www.ponteonline.com (Website) to review the most current information on the lots in the catalogue and any possible different condition of sales for the specific auction. 1.3 Il Ponte acts as agent of the Seller and is exempt from any responsibility in regard to origin, condition and description of the lots included in catalogues, brochures and any other illustrative material. The aforementioned descriptions, as any other indication or illustration, is to be considered as purely indicative and shall not under any circumstances induce trust and/or expectation of any sort in the potential buyers. The lack of explicit references concerning the lot conditions in the catalogue shall not imply that the asset is without imperfections. Any written or verbal representation provided by Il Ponte, including the ones in catalogues, reports, comments or evaluations concerning any characteristic of a lot - such as authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, date, cultural origin or source, its quality, including its price or its value or valuation – merely reflect non-binding opinions and can be re-examined by Il Ponte and possibly modified before the lot is offered for sale. Il Ponte, its administrators, employees, collaborators or consultants, shall not be held responsible for mistakes or omissions included in the aforementioned descriptions and/or representations. The estimates published in the catalogue are expressed in Euro: the starting price for the auction and the Hammer Price (i.e. the price at which a lot is sold at an auction by the auctioneer) can be higher or lower than the evaluations indicated. 1.4 All potential buyers are required to examine in advance the conditions of each lot during the exhibition of the lots organized by Il Ponte before the auction in order to carry out (also with their own experts) a prior in-depth examination concerning the authenticity, preservation, condition, provenance, typology and quality of the lots, on which potential buyers – and the final buyer – shall assume any sort of risk and responsibility. During the exhibition, the staff of Il Ponte will be available to potential buyers to provide – at their own request - an updated illustration of the objects in question, if available. 1.5 To supplement the descriptions contained in the catalogue, Il Ponte makes available, upon request, condition reports on the status of each lot. 1.6 All objects of an electrical or mechanical nature are to be considered solely on the basis of their artistic and decorative value and are not to be considered functional. Before using any such object of a sold lot, it is best to have any electrical system therein certified by a qualified electrician, as Il Ponte shall not assume any responsibility in these regards. 1.7 Neither Il Ponte nor its directors, employees, contractors or consultants shall be liable for acts or omissions relating to the preparation or conduct of an auction or for any other matter relating to the sale of the lot. 1.8 Following the adjudication, Il Ponte shall not be held responsible for any fault or defect of the lots, including but not limited to those related to state of preservation, wrong attribution, authenticity, provenance, weight or lack of quality. Potential buyers and successful bidders expressly waive the benefit of all warranties pursuant to Articles 1490 and 1497 of the Italian Civil Code, exempting Il Ponte from any responsibility. Neither Il Ponte or any member of its staff will be able to issue any sort of valid guarantee. 1.9 At all events any different l liability of Il Ponte vis-à-vis the Buyer (the individual or company who makes the highest bid in the auction accepted by the auctioneer and is awarded the lot) in connection with the purchase of a lot is limited to the Hammer Price and the buyer’s premium paid to Il Ponte by the Buyer. 1.10 The fall of the auctioneer’s hammer determines the acceptance of the highest bid and the price at which a lot is sold by the auctioneer to the Buyer. The fall of the auctioneer’s hammer also determines the conclusion of the purchase contract between the Seller and the Buyer and in particular it indicates the obligation of the Buyer to pay to Il Ponte the entire amount due for the purchased lot, including its price and commission. It is expressly provided that the purchase shall be considered finalized, and the ownership of the lot shall be passed to the Buyer, only pursuant to full payment from the Buyer to Il Ponte of the entire amount due (with the exception of different provisions referred to in the Italian Legislative Decree no. 42/04 and also in the matter of the right of pre-emption of the Government; reference shall be also made to § 11.4 of these Terms and Conditions of Sale). 2. Bids 2.1 Bids for the purchase of lots may be submitted in person in the room during the auction, in a written offer before the auction begins, by phone or via the internet (in the latter case only if the specific auction admits this possibility). 2.2 Bids are increased by 10% (compared to the previous bid) unless otherwise determined by the auctioneer and communicated before the auction begins or during its course. 2.3 In the event bids of an equal amount are submitted through the same method (that is presented in the auction room, by telephone, in writing or online), Il Ponte will take into consideration only the bid received first. 2.4 Where a dispute arises concerning the successful bid, the lot may be withdrawn from the auction - at the sole discretion of the auctioneer - or relisted for auction on the same day (in this case, the bids relating to the lot made previously will no longer be taken into account).

2.5 At its own discretion, Il Ponte has the right to exclude anyone from participating in the auctions; in particular, Il Ponte may refuse to allow any potential buyer who has not previously fulfilled his obligations to Il Ponte, even by way of compensation, to participate in the auction. 2.6 The auctioneer conducts the auction starting from the bid he considers suitable. The auctioneer can put consecutive bids or respond to other bids in the interest of the Seller up to the Reserve Price (the minimum price agreed confidentially between Il Ponte and the Seller, below which the lot will not be sold). 2.7 At any time Il Ponte has the right to withdraw any lot offered for sale. The auctioneer has the right, at his sole discretion, to combine or separate lots and to vary the order of sale from the one indicated in the catalogue, provided that the lot is not offered for sale any day prior to the one indicated in the auction catalogue. 2.8 In regard to each potential buyer, Il Ponte reserves the right to subordinate participation in the auction to the presentation of a letter of bank references or the deposit of a sum that guarantees the proper fulfilment of the obligations laid down in these Terms and Conditions of Sale, which will be returned once the auction has ended. 3 Bids in the auction room 3.1 To participate in the auction in person, it is necessary to have the appropriate numbered paddle, which is issued by the staff of Il Ponte at the registration desk, upon filling in the auction registration form and upon exhibiting the identity document of the potential buyer. Bidders shall place their bids by raising the numbered paddle. 3.2 Il Ponte invites potential buyers to pick up their numbered paddle ahead of time and informs them that they can also register for the auction during the exhibition period held prior to the auction. The loss of a numbered paddle must be reported immediately to Il Ponte, who will give the potential buyer a new numbered paddle. The numbered paddle must be returned to Il Ponte at the end of the auction. 3.3 Immediately after the successful bid, the Buyer shall sign a sale report. 3.4 Each lot sold in the auction room will be invoiced on the basis of the personal information and address provided when the numbered paddle is issued. 3.5 It is possible to participate in the auction on behalf of a third person. The agent, when registering for the auction, must present a proxy signed by the principal with an attached copy of the identity document and tax code of both the principal and the agent; if the principal is a company, the proxy must be signed by the legal representative thereof or by an agent with power of attorney, whose identity document and tax code must be attached to the proxy. In any case, Il Ponte reserves its right to prevent the agent from participating in the auction when, at its sole discretion, it deems that the power of attorney has not been sufficiently demonstrated. 3.6 Under no circumstances shall bids be accepted “without limits” or “upon examination”. 4. Bids submitted in writing 4.1 Written bids may be submitted by filling in the “Written telephone bid” form (Form) annexed to the auction catalogue or available for download from www.ponteonline.com (Website). 4.2 The Form shall be sent to Il Ponte at least 24 hours before the start of the auction: either i) by fax to +39 02.72022083 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pontaccio 12) or ii) to +39 02.36633096 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pitteri 8/10), or iii) by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or the email address of the relevant department of Il Ponte provided on the Website or in the auction catalogue), in all cases the required documentation specified in the Form must be enclosed; in case of failure to provide the required documentation, Il Ponte guarantees neither the participation of the potential Buyer in the auction nor that it will accept the bids indicated in the Form. Il Ponte will accept only bids equal to or higher than 80% of the minimum estimate indicated in the catalogue with respect to the lot for which the bid is submitted. 4.3 Written bids will only be accepted if rounded to a multiple of ten; otherwise, Il Ponte will consider the offer as being rounded down to the nearest multiple of ten (for example, a written offer of € 238.00 will be considered by Il Ponte as a bid of € 230.00). 4.4 Il Ponte, in allowing potential buyers to raise bids, will take into account both the Reserve Price and the other bids, so as to attempt to sell the lot for which a written bid was submitted at the lowest possible Hammer Price. The amounts specified in the Form shall be meant as maximum amounts. Il Ponte will not take into consideration bids for unlimited amounts or bids for an unspecified amount. 4.5 Il Ponte is not responsible for any errors made by the potential buyer in completing the Form. Before sending the Form to Il Ponte, the potential buyer is required to verify that the lot description indicated in the Form corresponds to the good that he intends to buy; in particular, the potential buyer is required to verify that the auction catalogue number and the lot description correspond. In the case of discrepancy between lot number and lot description, Il Ponte will make the bid on behalf of the potential buyer by referring exclusively to the lot number. 4.6 At the end of the auction, the Buyer will be informed by Il Ponte via email that his bid was successful; in any case, each potential buyer is invited to contact Il Ponte at the contact details indicated in Article 15 in order to check if his bid was successful. 4.7 In case a written bid and a bid made in person in the auction room, by telephone or online are placed for the same amount, the latters shall prevail with respect to the written bid. 5 Bids submitted by telephone 5.1 By filling in and submitting the Form, a potential buyer can participate in the auction and make telephone bids. 5.2 The Form must be sent to Il Ponte at least 24 hours before the start of the auction - by fax to +39 02.72022083 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pontaccio 12) or to +39 02.36633096 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pitteri 8/10), or by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or to the


email address of the relevant department of Il Ponte provided on the Website or in the auction catalogue), in all cases enclosing the required documentation specified in the Form. 5.3 Following the receipt of the duly completed Form, Il Ponte will contact the potential buyer at the phone number indicated in the Form before the sale of the lot for which the potential buyer intends to make telephone bids. 5.4 The minimum estimate indicated in the catalogue in reference to each lot for which potential buyers intend to make telephone bids must be at least € 100,00; otherwise, Il Ponte will not contact the potential buyer nor will he be able to make telephone bids for the lot. 5.5 If, for any reason, including technical reasons, Il Ponte is not able to telephone the potential buyer, Il Ponte will have the right to bid on behalf of the potential buyer, in regard to each lot specified in the Form, up to a Hammer Price equal to the maximum bid listed by the potential buyer in the Form, or if that maximum bid is not reached, up to the starting price referred to that lot. 5.6 Il Ponte is not liable in any way for any delay in or failure to make telephone bids arising from the malfunction of the telephone line. 5.7 Telephone conversations during the auction will be recorded. The staff of Il Ponte is able to make phone calls in Italian, English, French, Chinese, Spanish and Portuguese. 6 Bids submitted online 6.1 Il Ponte will give notice on its Website (at least 24 hours before the auction starts) and/or in the auction catalogue if bids can be made online, via the Website or sites operated by third parties. 6.2 Online bids are regulated both by these Terms and Conditions of Sale and by the “Additional conditions for the submission of online bids” available on the Website or on request. In the event of inconsistency between these Terms and Conditions of Sale and the “Additional conditions for the submission of online bids”, the latter shall prevail. 6.3 For information about registering for the auction and submitting online bids, please refer to the Website. 6.4 In case of participation in the auction and bid submissions carried out through platforms and/or websites other than Il Ponte Live platform (for further information please refer to the website www.ponteonline.com) an additional commission corresponding to 5% of the Hammer Price will be added, where it applies, as well as the commissions and expenses provided for by the present Terms and Conditions of Sale. 7 Payment 7.1 In the event of a successful bid, the Buyer shall pay the Hammer Price of the lot to Il Ponte, in addition to a buyer’s premium of 25% (if the auction was held at the saleroom of Il Ponte in Milan, Via Pontaccio 12) or 35% (if the auction was held at the saleroom of Il Ponte in Milan, Via Pitteri 8/10) of the Hammer Price (in both cases VAT shall be included if applicable) in addition, to the payment of any other amount due to Il Ponte under these General Terms and Conditions (see also § 6.4) related to the lot sold (Amount Due). 7.2 The Buyer undertakes to pay the Amount Due no later than ten days from the day following the date of the sale. 7.3 In the event of failure to pay or delay in payment by the Buyer, in whole or in part, of the Amount Due within the aforementioned imperative time-limit Il Ponte has the right to terminate the sale contract pursuant to Article 1456 of the Italian Civil Code, by giving simple written notice. In this event, Il Ponte shall have in any case the right to receive the payment of a penalty corresponding to the double of the purchase commissions that the defaulting Buyer should have paid, as well as to possible further compensation for greater damages. Il Ponte shall be entitled to retain any advanced payment made by the Buyer. 7.4 Each lot can be paid by cashier’s check, credit card, debit card, bank transfer or cash, within the limits of the law. 7.5 Payment of the lot can be made in Milan at the offices of Il Ponte in Via Pontaccio 12 or in Via Pitteri 8/10 (according to where the auction was held) during the following office hours: Mon-Ven. 9 am to 1 pm; 2 pm to 5:30 pm (excluding public holidays in Italy). 7.6 The following credit cards are accepted: American Express, Diners, Visa and MasterCard. Payment can be made exclusively by the owner of the credit card. 7.7 The bank details for wire transfers are the following: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code no. ICRAITRR950; Beneficiary: Il Ponte Casa d’Aste Srl. In the space for “reason for payment” (causale), please provide your full name and the invoice number. 7.8 Il Ponte has the right to control the source of the payments it receives and to refuse payments from people other than the Buyer. 7.9 Pursuant to the Italian Legislative Decree no.231/07 and subsequent amendments and additions and in full compliance with the provisions of the Italian Legislative Decree 196/2003 (Privacy Code) and EU Regulation 2016/679, Il Ponte will require from all customers the data necessary to the fulfilment of the obligations of adequate verification of the Customer and of the beneficial owner. In the event of formal request from Authorities and Public Administration, and in any other circumstances provided for by law, Il Ponte shall be entitled to provide the name and contact details of the Buyer. 8 Delivery and collection of the lot 8.1 The lot will be delivered by Il Ponte to the Buyer only after receiving full payment of the Amount Due (unless otherwise specified as referred to in the Italian Legislative Decree no. 42/04 and also in the matter of the right of pre-emption of the Government; reference shall be also made to § 11.4 of these Terms and Conditions of Sale). 8.2 Il Ponte does not undertake the obligation to arrange for shipment of the lot sold, which must be collected by the Buyer in Milan at the offices of Il Ponte in Via Pontaccio 12 or in Via Pitteri 8/10 (depending on where the auction was held), within 10 days following the day the Amount Due is paid. 8.3 If the buyer does not promptly collect the lot he has paid for within 10 days of payment or the issue of the certificate or the export license, Il Ponte will have the right to proceed to the elimination of the lot, subject to prior notification by registered mail with return receipt. The buyer acknowledges and accepts that in the event of elimination of the

lot, he will not be entitled to proceed to legal actions or promote any complaint before the authorities, against il Ponte, which is therefore free of any liability. 8.4 In the event that the Buyer entrusts the collection of the lot to a third party, said party must be provided with a written authorization of the Buyer as well as a copy of the identity document of both the represented party and his agent. 8.5 At the express request of the Buyer, Il Ponte can arrange, at the Buyer’s expenses and risk, for the packaging, transport and insurance of the lot, subject to prior notice and written acceptance of the Buyer in relation to the relevant expenses. The shipping may be carried out by a carrier hired by Il Ponte, in accordance with the instructions of the Buyer, or hired directly by the Buyer, depending on the agreement between the parties. 8.6 In the event of death, disqualification, incapacitation or termination, for any reason, of the Buyer, duly notified to Il Ponte, it is agreed that Il Ponte will deliver the lot on the basis of an agreement between all the assignees of the Buyer or in compliance with the procedures established by the judicial authority. 9 Transfer of risk 9.1 A purchased lot is entirely at the risk of the Buyer starting on the earliest of the following: (i) the date the Buyer receives the lot purchased, or (ii) the date the Buyer pays the Amount Due for the lot; if none of these events takes place, the transfer of risk will in any case have effect after the ten (10) day-period of the sale has elapsed. The transfer of risk to the Buyer expressly exonerates Il Ponte from any liability regarding the fate of the adjudicated lot as well as in the event of damages, theft, fire, destruction of loss of the lot itself (partial or total). 9.2 The Buyer will be compensated for any loss of or damage to the lot that occurs after the adjudication but before the transfer of risk, but the compensation may not exceed the Hammer Price of the lot plus the buyer’s premium received by Il Ponte. In no event will Il Ponte be responsible for the loss or damage of glass/frames containing or covering prints, paintings or other works unless the frame and/or the glass is part of the auctioned lot. 9.3 In no event will Il Ponte be liable for any loss or damage (partial or total) of the adjudicated lot: (i) that occurs as a result of any action (including restoration or cleaning of the work or the frame) carried out by third parties appointed by anyone; (ii) arising, directly or indirectly, from: (a) changes in humidity or temperature; (b) normal wear and tear or gradual deterioration resulting from interventions on the object and/or other events (including woodworms and wood parasites); (c) errors in treatment; (d) war, nuclear fission, radioactive contamination, chemical, biochemical or electromagnetic weapons; (e) acts of terrorism; (f) in case of lockdowns or similar situations, Authority regulations and any other reason of force majeure outside the control of Il Ponte. 10 Counterfeiting 10.1 If, after the sale, a lot turns out to be a counterfeit, Il Ponte will reimburse any Buyer who has requested termination of the sale contract - upon the return of the lot to Il Ponte - in an amount equal to the Hammer Price and the buyer’s premium paid, in both cases in the currency in which these amounts were paid by the Buyer. The obligation of Il Ponte is subject to the condition that, no later than five (5) years from the date of adjudication, the Buyer: (i) gives Il Ponte written notice, within ninety (90) days from the date on which he received information causing him to believe that the lot is counterfeit, of the lot number, the date of the auction where the lot was purchased and the reasons why the Buyer believes that the lot is counterfeit; (ii) is able to return the lot to Il Ponte free from any demands or claims by third parties made after the date of sale, and the lot is in the same condition as at the date of sale; (iii) provides Il Ponte with the reports of at least two scholars or independent experts of internationally recognized competence, in which they explain the reasons why the lot is to be considered a counterfeit. 10.2 Il Ponte will not be bound by the opinions provided by the Buyer, and reserves the right to request additional expert advice at its own expense. 10.3 Il Ponte will not make a refund if: (i) the description in the catalogue was in accordance with the generally accepted opinion of scholars and experts on the date of the sale or indicated that the authenticity or attribution of the lot was controversial; or (ii) on the date of publication of the catalogue the counterfeit nature of the lot could be ascertained only by carrying out analyses generally considered inadequate for that purpose or otherwise not feasible, whose cost was unreasonable or which might reasonably have damaged or otherwise resulted in a decrease in the value of the lot. Under this Article, counterfeit means, in the reasonable opinion of Il Ponte, the imitation of a lot offered for sale, not described as such in the auction catalogue, created for the purpose of deception in regard to the authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, source, date, age, period of the lot, which on the date of the sale had a value lower than it would have had if the lot had corresponded to the description in the auction catalogue. A lot that has been restored or modified in any way (including repainting or painting over) does not constitute a counterfeit. 11 Export from the territory of the Italian Republic. Declaration of cultural interest 11.1 The export of a lot from the territory of the Italian Republic may be subject to the issuance of a certificate of free circulation or of an export license, in accordance with the requirements of Article 68 et seq. of the Italian Legislative Decree 22 January 2004 no. 42 (Urbani Code). In the event that lots are subjected to the process of declaration of cultural interest (the so-called “notification”) pursuant to article 13 and the following Italian Legislative Decree no. 42/2004, the Buyer shall be responsible for the compliance to all the provision of law and of any other applicable special regulation, including customs matter, tax matters, currency regulations and protected species regulations. The responsibility of verifying possible restrictions on movements and/or on export of the lot of interest or the adjudicated lot, that is any licence or certificate provided for by law in Italy and in the country of destination, shall be borne solely by the participants to the auction and the Buyers, as well as any formality and legal requirements provided for by law in the matters of movement and/or export of the adjudicated lot, and Il Ponte shall be expressly exempted from any obligation and/or responsibility.


11.2 The failure to grant or the delay in issuing the certificate of free circulation and/or the export license shall not give rise to the termination or annulment of the sale, nor shall it justify the non-payment or delay in payment of the Amount Due by the Buyer. 11.3 At the Buyer’s request and expenses, Il Ponte may accept to apply for the issuance of the certificate of free circulation and/or the export license, provided that the Buyer has already paid the Amount Due. Il Ponte charges to the Buyer a fee of € 150.00 (plus VAT - as per law if due - and any transportation cost) for each work for which an application is filed. In any case, Il Ponte shall not be held responsible for any obligation or guarantee regarding the good outcome of the pertaining application. 11.4 Each lot offered for sale at auction could already be the subject of a declaration of cultural interest by the Ministry of Culture and Heritage and Tourism in accordance with Article 13 of the Urbani Code. In that case - or if, in relation to the lot, the proceeding of declaration of its cultural interest pursuant to Article 14 of the Urbani Code has commenced - Il Ponte will communicate as much in the catalogue and/or through an announcement made by the auctioneer before the lot is offered for sale. In the event the lot has been the subject of a declaration of cultural interest prior to its sale, the Seller will report the sale to the competent Ministry pursuant to Article 59 of the Urbani Code. The sale is subject to the condition precedent that the relevant Ministry exercises the right of pre-emption within sixty days of receipt of such report, or within a period greater than one hundred and eighty days, pursuant to Article 61 paragraph II of the Urbani Code. During the period provided for the exercise of the right of pre-emption, the lot cannot be delivered to the Buyer, pursuant to Article 61 of the Urbani Code. In any event, it is understood that any declaration of cultural interest (or even just the commencement of the related procedure) that should occur subsequently to the adjudication of a lot shall not invalidate or nullify neither the adjudication nor the obligation of payment of the total amount due and, in general, the purchase of the lot. 11.5 Please note that the lot marked with“§”symbol has been imported under a temporary customs licence. The hammer price for the lot will be subject to VAT (as per law if due) for EU residents only. The cost of € 300 regarding the final importation will be at the buyer’s expense. Il Ponte will not be responsible for the delays in paperwork procedures 11.6 Please note that the lot marked with “#”symbol has been imported under a temporary artistic importation licence. 12 Resale right 12.1 If due, the payment of the so-called “resale right” (introduced by the Italian Legislative Decree 13 February 2006, no. 118, implementing Directive 2001/84/EC) will be paid by the Seller. 13 Protected species 13.1 Regardless of the issue of a certificate or an export license under Article 68 et seq. of the Urbani Code, all lots consisting of or containing parts of plants or animals (e.g.: whalebone, crocodile, ivory, coral, turtle), regardless of their age or value, may require a permit or certificate before export, and/or additional licenses and/or certificates for importation into non-EU countries. The granting of a license or a certificate for import does not guarantee the issuing of a license or certificate for export, and vice versa. Il Ponte recommends that potential buyers check their own specific national legislation regarding requirements for the imports of goods made of or containing protected species into their country. It is the Buyer’s responsibility to obtain these import or export licenses/certificates, as well as any other required supporting document, before making any bid and Il Ponte shall be expressly exempted from any responsibility and/or obligation. 14 Legal Guarantee of Conformity 14.1 When required by law, lots sold through Il Ponte are covered by the legal guarantee of conformity provided for in Articles 128-135 of the Italian Consumer Code (Legal Guarantee), if applicable. 14.2 The Legal Guarantee is given to the consumer (who, pursuant to Article 3, paragraph I, letter a) of the Consumer Code, is an individual who acts for purposes unrelated to his business, commercial, craft or professional activities). 14.3 The Seller is liable to the consumer for any lack of conformity existing at the time of delivery of the product and that becomes apparent within two years of that delivery. The lack of conformity must be reported to the Seller within two months of the date on which it was discovered, otherwise the guarantee is voided. Unless proved otherwise, it is assumed that any lack of conformity which becomes apparent within six months of delivery of the product already existed on the delivery date, unless this assumption is incompatible with the nature of the product or with the nature of the lack of conformity. From the seventh month following the delivery of the lot, it becomes the consumer’s burden to prove that the defect existed at the time of delivery. In order to avail himself of the Legal Guarantee, therefore, the consumer shall first give proof of the date of the sale and of the delivery of the lot. The consumer, in order to be able to provide this proof, should therefore keep all documentation suitable to demonstrate the sale (for example, the purchase invoice) and the date of delivery or collection of the lot. 14.4 With reference to the definition of “lack of conformity”, please refer to the provisions of Article 129, paragraph II, of the Consumer Code. Excluded from the scope of the Legal Guarantee are defects caused by accidental events or by responsibilities of the consumer, or by any use of the lot that is incompatible to its intended use. In the event of a lack of conformity duly reported in the appropriate terms, the consumer is entitled: (i) first of all, to the repair or replacement of the lot, at his choice, free of charge, unless the solution requested is impossible or excessively expensive compared to the other; (ii) second, (in cases where repair or replacement is impossible or prohibitively expensive or the repair or replacement did not take place within a reasonable time or the repair or replacement made previously caused significant inconvenience to the consumer) to a reduction in the Hammer Price or the termination of the contract, at his choice. The remedy requested is overly burdensome if it imposes unreasonable costs on the Seller with respect to alternative remedies that may be exercised, taking intoaccount: (i) the value the object would have if there were no lack of conformity; (ii) the nature of the

lack of conformity; (iii) the possibility that the alternative remedy could be implemented without significant inconvenience to the consumer.. 14.6 If, during the period of validity of the Legal Guarantee, the lot manifests a lack of conformity, the consumer may inform Il Ponte of this fact at the contacts provided in Article 16. Il Ponte will reply promptly to communications of any alleged lack of conformity and indicate to the consumer the specific procedure to be followed. 15 Contacts It is possible to ask questions, send information, request assistance or file complaints to Il Ponte: - by email: info@ponteonline.com; - by mail: Il Ponte - Casa d’Aste srl, Milan, Via Pontaccio 12 (20121) or Via Pitteri 8/10 (20134); - by phone: +39 02.863141 (offices in Via Pontaccio 12) or +39 02.8631472 (offices in Via Pitteri 8/10) (phone numbers are not free of charge and operate at the following times: Mon-Ven. 9 am to 1 pm; 2 pm to 6 pm, for the offices in Via Pontaccio 12; 9 am to 1 pm; 2 pm to 5:30 pm for the offices in Via Pitteri 8/10, in both cases excluding public holidays in Italy); - by fax: +39 02.72022083 (offices in Via Pontaccio 12) or +39 02.36633096 (offices in Via Pitteri 8/10); Il Ponte will reply to complaints within five working days of their receipt. 16 Jurisdiction and applicable law 16.1 The contractual relationship between Il Ponte and the Buyer is governed by the Italian Law. These Terms and Conditions of Sale may be translated into other languages, should any conflict arise between the Italian original version and any foreign language translation, the conditions of sale included in the Italian version shall prevail and shall remain valid and binding. 16.2 In the case of consumer Buyers, for any dispute concerning the application, implementation and interpretation of these Terms and Conditions of Sale, the jurisdiction shall be the location where the consumer resides or is domiciled. 16.3 Under Article 141-sexies, paragraph 3 of the Consumer Code, when applicable, Il Ponte informs the consumer Buyer that, in the event he has filed a complaint directly with Il Ponte, after which however it has not been possible to resolve the dispute, Il Ponte will provide information about the Alternative Dispute Resolution entity or entities for the extra-judicial settlement of disputes relating to the obligations arising from any contract concluded under these Terms and Conditions of Sale (so-called ADR entities, as specified in Articles 141-bis et seq. of the Consumer Code), specifying whether or not it intends to make use of such entities to resolve such dispute. 16.4 Il Ponte also informs the consumer Buyer that a European platform for online dispute resolution of consumer disputes has been established (the so-called ODR platform). The ODR platform is available at http://ec.europa.eu/consumers/odr/; through the ODR platform, the consumer Buyer may consult the list of ADR entities, find the link to the website of each of them and start an online dispute resolution procedure for the dispute in which he is involved. This is without prejudice of the consumer Buyer’s right to appeal to a competent ordinary court for settlement of the dispute arising from these Terms and Conditions of Sale, regardless the outcome of the out-of-court dispute settlement procedure pursuant to Part V, Title II-bis of the Consumer Code. 16.5 The Buyer who is resident in an EU member state other than Italy may also have access, for any dispute concerning the application, implementation and interpretation of these Terms and Conditions of Sale, to the minor disputes procedure established by Regulation (EC) No. 861/2007 of 11 July 2007, provided that the value of the dispute does not exceed, excluding interest, fees and expenses, Euro 2,000.00. The text of the regulation is available on the website www.eur-lex.europa.eu. II. Additional Terms and Conditions of Sale for Online Bidding The following Additional Terms and Conditions of Sale for Online Bidding (Terms) apply to online auctions where Il Ponte – Casa d’Aste s.r.l., based in Milan, via Pontaccio 12 (20121), VAT no. 01481220133, fully paid-up share capital of Euros 34,320.00 (Il Ponte) allows online bids through the web site www.ponteonline.com (Web Site) and/or web sites of third parties (Platforms). Each lot is offered for sale by Il Ponte. All auction sale contracts concluded via online bidding through the Web Site and/or the Platform are are excluded from the rules of Chapter I, Title III of the Italian Legislative Decree no.206 of 6 September 2005 for the reason that the aforementioned contracts have been concluded at an auction sale. These Terms are in addition to (and do not replace) the above reproduced Terms and Conditions of Sale, whose definitions will be referred to in these Terms. By participating in an auction via the Web Site and/or the Platform, the bidder agrees to be bound by the Terms and Conditions of Sale applicable to the sale and these Terms. 1. One-Step Process and Irrevocability of an Online Bid. Exception to the Right of Withdrawal In order to register for an auction, a copy of a valid ID must be sent to info@ponteonline. com. Failure to do so, will make the registration impossible. Il Ponte reserves the right to refuse or to revoke registration for an auction at its sole discretion. The process for making a bid through the Web Site and/or the Platform is a one-step process; the bid is sent as soon as the bidder clicks the relevant button and it is final. By placing an online bid via the Web Site and/or the Platform, you accept and agree that bids are final and that you are not allowed in any way to amend or revoke it. Moreover, under Article 59, paragraph 1, letter m) of the Consumer Code, if the auction sale contract is concluded with a bidder who made an online bid through the Web Site and/or the Platform and who may be qualified as a consumer pursuant to Article 3, paragraph 1, lett. a) of the Consumer Code, the buyer will not be entitled to a right of withdraw, as the contract is concluded through a public auction, as defined by Article 45, paragraph 1, letter o) of the Consumer Code.


If your bid is a successful bid, the Buyer irrevocably agrees to pay the full purchase price including buyer’s premium and all applicable taxes and other applicable charges. 2. Payment and Delivery Payment: please refer to Clause 7 of the Terms and Conditions of Sale. Delivery: please refer to Clause 8 of the Terms and Conditions of Sale. 3. Competing Bids If you have the leading bid this will be indicated on the Web Site and/or the Platform. The auctioneer has discretion to vary bidding increments for bidders in the auction room and on the telephones, but bidders via the Web Site and/or the Platform may not be able to place a bid in an amount other than a whole bidding increment. All bidding for this sale will be in euros. 4. Bidder’s responsibility Bidders on the Web Site and/or the Platform are responsible for making themselves aware of all sale room notices and announcements. All sale room notices will be read by the auctioneer at the beginning, where appropriate, or during the sale prior to a relevant lot being offered for sale. Il Ponte recommends that bidders on the Web Site and/or the Platform log on at least ten minutes before the scheduled start of the auction to ensure that you have heard all announcements made by the auctioneer at the beginning of the sale. All sale room notices and announcements form part of these Terms and the Terms and Conditions of Sale. Il Ponte reserves the right to refuse or revoke permission to bid online via the Web Site and/or the Platform and to remove bidding privileges during a sale. Successful bidders will be notified about the adjudication and receive the bank statement related to their purchase after the sale. 5. Il Ponte’s responsibility Il Ponte will not be responsible for any errors or failures to execute bids placed via the Web Site and/or the Platform, including, without limitation, errors or failures caused by (i) a loss of connection to the internet or to the Web Site and/or the Platform software by either Il Ponte or the client; (ii) a breakdown or problem with the Web Site and/or the Platform software; or (iii) a breakdown or problem with a client’s internet connection, mobile network or computer. Il Ponte is not responsible for any failure to execute an online bid or for any errors or omissions in connection therewith. When participating to the auction by means of the Website and/or the Platform, bidders and potential buyers exclusively and expressly assume any risk and/or responsibility for the receiving and good outcome of the bids placed and/or to be placed. INFORMATION on ART 13 of the G.D.P.R Pursuant to and for the effects of art. 13 of the New Data Protection Regulation (GDPR 2016/679), we inform the Customer (so-called interested party) that: 1. Owner and other designated persons The data controller is Il Ponte - Casa D’Aste S.r.l. , with registered office in Milan, Via Pontaccio n. 12, in the person of the director, Dr. Rossella Novarini, mail: direzione.generale@ ponteonline.com. For the purpose of replying to the interested party in case of exercise of rights by the latter, it is possible to contact Francesca Conte, mail: francesca.conte@ ponteonline.com. The appointed DPO is Programmastudio Spa, in the person of the Dr. Pasquale Iannone, tel. 02 2829389, mail: privacy@programmastudio.it. 2. Treatment and legal basis Personal data, freely provided by the Customer to the company on the basis of the activity carried out by virtue of specific contractual regulations, will be treated in a lawful manner, according to correctness, and in accordance with the provisions of the Regulations, for the purpose of: - fulfilling the mandate to sell and / or participating in the scheduled auctions; - for the purposes established by the current anti-money laundering legislation (the Italian Legislative Decree 231/07 and subsequent amendments). The provision of the above data is mandatory for the holder to be able to carry out the task assigned to him. In case of refusal to provide the requested data, the holder will find it impossible to perform the contractually provided services, due to fact and fault of the Customer concerned. Personal data such as e-mail address, provided optionally by the Customer to the company on the basis of a specific consent issued by the same, will be processed in a lawful and correct manner, as well as in accordance with the Regulation for the purposes of forwarding information, updates and news regarding new auctions and / or future events. For this purpose the company will collect the consent with electronic and /or written modalities. The image will be recorded, by means of a video recording system and as per reported information, in the legitimate interest of the Owner, or in order to protect the safety of persons and the protection of the company’s assets. 3. Processing tools and data storage methods The data processed (which may be: common and identifying) are updated, complete, rThe data processed (which may be: common and identifying) are updated, complete, relevant and not excessive with respect to the aforementioned purposes of processing. The same data will be processed, in compliance with the security and confidentiality required through the following procedures: collection of data from the interested party, registration and storage of the same for predetermined, explicit and legitimate purposes. The same data will be processed using both paper and electronic and automated means. Personal data will be processed by the Data Controller as well as by employees and

collaborators authorized to process the data. The data may be communicated, to the public bodies recipients of the communications / declarations object of the present contract, as well as to the appointed inspection persons, where required, during the verification and control phases related to the regularity of the fulfilments. The same data, object of this information, can be communicated to professionals and / or collaborators of the holder for the accomplishment of the assigned task and for the same purposes. Moreover, the data in question will not be disseminated beyond the limits specified therein, unless otherwise indicated by the interested party, provided in writing. It is not the intention of the Data Controller to transfer the data object of this letter to a third country or to an international organization. It should be noted that the external backup is also performed by an Italian company, therefore also required to comply with the privacy legislation in question, through the use of server sites on Italian territory. There is no automated decision making process. Finally, the interested party is informed that the Data Controller has set up a great variety of security measures to protect data against the risk of loss, misuse or alteration. 4. Data retention period The data, subject of this information, will be kept: - for 10 years (ten years) from the conclusion of the contractual relationship, for treatment with a contractual legal basis; - 5 years from the withdrawl of consent for treatment with a consensual basis; - no more than 72 hours, relative to the treatment of images of the video surveillance. 5. Rights of the interested party The interested party has the right: - to ask the Data Controller to confirm or not the possession of personal data concerning himself, even if not yet registered, and their communication in an intelligible form, as well as access to personal data, its possible updating or integration, correction or the cancellation of the same, the transformation of the same in anonymous form or the blocking of those treated in violation of the law, the limitation of the processing that concerns himself or to oppose its treatment, in addition to the right to data portability. The interested party also has the right to obtain an indication of the origin of personal data, its purpose and the methods of treatment, as well as the logic applied in case of treatment carried out with the aid of electronic instruments; - he may also object in whole or in part to the processing of data concerning him for the purpose of sending advertising material, direct sales or market research or commercial communications; - he has the right to withdraw the consent at any time, without prejudice to the lawfulness of the processing performed on the basis of the consent given prior to the revocation, as well as the right to place a complaint with a supervisory authority.


MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE Asta n. Asta n. 554

Io sottoscritto/a Nome

Cognome

Residente a

Cap

Via

Cell.

E-mail

Telefono

Fax

Codice fiscale

Nato a

il

ALLEGATI: COPIA DEL DOCUMENTO DI IDENTITA’ O DEL PASSAPORTO con la sottoscrizione del presente modulo dichiaro di aver letto e di accettare incondizionatamente e senza riserve le Condizioni Generali di Vendita ricevute da Il Ponte Casa d’Aste (con la sottoscrizione della presente il sottoscritto ne rilascia ricevuta) e pubblicate sul catalogo d’asta de Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. e riferite all’asta n. __________ del ___________, nonché dichiaro (segnare l’opzione rilevante) (A) che, non potendo essere presente all’asta, desidero formulare le seguenti offerte massime per l’acquisto dei lotti qui sotto elencati. (B) di voler essere contattato da Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. - ai numeri di telefono da me sopraindicati – nel momento in cui i lotti qui di seguito descritti verranno offerti in vendita al fine di poter partecipare con una o più offerte telefoniche e per i quali formulo fin da subito l’offerta scritta sulla base d’asta di cui dichiaro essere stato informato. Qualora, per qualsiasi motivo, anche di natura tecnica, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. non riuscisse a contattarmi telefonicamente, la casa d’aste terrà conto dell’offerta scritta da me formulata sulla base d’asta e/o dell’offerta eventualmente indicata nella colonna specifica. Riconosco e accetto di poter formulare offerte telefoniche solo per lotti per i quali la stima minima indicata in catalogo è pari o superiore ad euro 100,00. Riconosco e accetto che la telefonata sarà registrata da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l.

LOTTO N.

OFFERTA MASSIMA

DESCRIZIONE

(in caso di opzione B – commissione telefonica – si intende implicitamente formulata l’offerta scritta sulla base d’asta)

Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (ovvero all’indirizzo email dipartimentale di riferimento). Qualora il partecipante all’asta intenda formulare una o più offerte scritte in qualità di rappresentante di una terza persona è pregato di allegare al presente modulo una delega sottoscritta dal rappresentato unitamente a copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega deve essere sottoscritta dal legale rappresentate o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresentante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza. In caso di aggiudicazione del lotto, l’acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. il prezzo di aggiudicazione del lotto, vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore, oltre alle commissioni di acquisto pari al 25% (IVA inclusa) del prezzo di aggiudicazione, oltre ogni eventuale ulteriore importo previsto dalle Condizioni Generali di Vendita. In relazione ad offerte scritte, non vengono accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”; oppure con importi illimitati o prive di importo. Le offerte sono accettate solo se arrotondate alla decina. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata. Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., nel dare luogo ai rilanci per conto del partecipante, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudicazione del lotto oggetto della proposta scritta al prezzo di aggiudicazione più basso. Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. non è responsabile di eventuali errori nella compilazione del presente modulo. Prima di inviare il modulo è necessario verificare che la descrizione del lotto ivi indicata corrisponda al bene che si intende acquistare; in particolare, è necessario verificare che vi sia corrispondenza tra numero di catalogo d’asta del bene e descrizione del lotto. In caso di discrepanza tra numero di lotto e descrizione, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. formulerà l’offerta con esclusivo riferimento al primo. Accetto e approvo specificatamente, anche ai sensi dell’art. 1341 e 1342 c.c., le seguenti clausole delle Condizioni Generali di Vendita pubblicate sul catalogo d’asta de Il Ponte: 1.3 (esclusione di responsabilità per errori o omissioni); 1.7 (esclusione di responsabilità per atti o omissioni); 1.8 (esclusione di responsabilità per vizi); 1.9 (limitazione di responsabilità); 2.8 (referenze bancarie e deposito); 5.5 e 5.6 (esonero responsabilità offerte telefoniche); 7.3 (termine essenziale, clausola risolutiva espressa, penale); 8.3 (conseguenze del mancato ritiro del lotto); 9.1 (passaggio del rischio); 9.2 (limitazioni al risarcimento del danno); 9.3 (limitazione di responsabilità); 10.1 (conseguenze nel caso di una contraffazione); 10.3 (limitazioni al rimborso nel caso di contraffazione); 11.1 (esonero responsabilità in materia di esportazione e dichiarazione di interesse culturale); 11.3 (esonero responsabilità per pratiche di libera circolazione e/o esportazione); 11.4 (validità dell’aggiudicazione); 13.1 (esonero responsabilità in materia di specie protette); 16 (legge e foro); II-4 (esonero responsabilità offerte online).

Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del G.D.P.R., Regolamento UE 679/16, il sottoscritto interessato dichiara di aver ricevuto adeguata informativa in merito ai dati forniti che risultano necessari ed indispensabili al fine della corretta esecuzione dell’intesa contrattuale, del loro trattamento, della sua durata, delle indicazioni del Titolare, dell’eventuale Responsabile del Trattamento, del D.P.O., nonché delle modalità concrete di esercizio dei diritti che mi sono riconosciuti dalla normativa in discorso. Dichiaro altresì di avere piena conoscenza della pubblicazione dell’informativa in discorso sul sito http://www.ponteonline.com/ , nella sezione G.D.P.R.

Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... Ai fini e per gli effetti del trattamento dei dati personali per la ulteriore finalità d’inoltro d’ iniziative pubblicitarie e/o informative, mediante mail o mezzi equivalenti, relative esclusivamente alle aste e/o iniziative organizzate da Il Ponte autorizzo □ acconsento

□ non non autorizzo acconsento

coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.

Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L.

PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com

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FORM FOR BIDS SUBMITTED IN WRITING AND BY TELEPHONE I, the undersigned,

Sale n. 554

Name

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Telephone

Fax

Tax code

Birthplace

Identity card/Passport n.

Issued by

Date of issue

ENCLOSED: COPY OF AN IDENTITY DOCUMENT OR PASSPORT by signing this form, I hereby declare that I have read and that I accept unconditionally and unreservedly the Terms and Conditions of Sale received from Il Ponte Casa d’Aste (by signing this form the undersigned acknowledges receipt of the aforementioned Terms and Conditions of Sale) and published in the auction catalogue of Il Ponte – Casa d’Aste s.r.l. and related to auction no. __________ to be held on___________, and I request (mark the relevant option) (A) to place the following maximum bids for the purchase of the lots listed below, as I am unable to be present at the auction (B) I wish to be contacted by Il Ponte Casa d’Aste at the numbers I have provided above - at the moment in which the lots described hereunder will be offered for sale - so that I may participate with one or more telephone bids for which I am hereby placing a written bid for the starting price of which I have been informed. Should Il Ponte for any reason, including technical difficulties, be unable to contact me on the telephone it is understood that Il Ponte will have the faculty to consider my bid as a written bid and therefore confirm on my behalf the aforementioned starting price or if specified, up to the amount equal to the maximum offer indicated in the specific column. I acknowledge and agree to make telephone bids only for lots for which the minimum estimate indicated in the catalogue is greater than or equal to € 100.00. I acknowledge and agree that the telephone call will be recorded by Il Ponte - Casa d’Aste Srl.

LOT NO.N. LOTTO

MAXIMUM BID OFFERTA MASSIMA

DESCRIPTION DESCRIZIONE

(if option B- telephone bid – the reserve price implicitly implies a written bid on the starting price)

Firma ...................................................................................................... Date Data ................................................................................... Signature The Form must be sent to Il Ponte at least 24 hours before the auction starts - by fax to +39 02.72022083 or by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or to the email address of the relevant department). If a bidder wishes to submit one or more bids in writing as the representative of a third party, he must present a proxy signed by the principal with an attached copy of the principal’s identity document and tax code; if the principal is a company, the proxy must be signed by the legal representative thereof or by an agent with signing authority, whose identity document and tax code must be attached to the proxy. In any case, Il Ponte - Casa d’Aste Srl has the right to prevent the representative from participating in the auction when, at its sole discretion, it deems that the power of representation has not sufficiently been demonstrated. In the event a lot is awarded, the Buyer shall pay the Hammer Price of the lot to Il Ponte - Casa d’Aste Srl, which is to say the price at which a lot is awarded at an auction by the auctioneer, in addition to the buyer’s premium of 25% (including VAT) of the Hammer Price and any other additional amount required by the Terms and Conditions of Sale. No written bids will be accepted for an unspecified or unlimited amount for a given lot, nor bids subject “to inspection” as an attached condition, nor bids for unlimited amounts, nor bids without a specified amount. Bids are accepted only in amounts rounded to the nearest ten. Il Ponte - Casa d’Aste Srl will give effect only to bids equal to or greater than 80% of the minimum estimate indicated in the catalogue for the lot being sold. Il Ponte - Casa d’Aste Srl, in allowing participants to raise bids, will take into account both the Reserve Price and the other bids, so as to attempt to award the lot for which a written bid was submitted at the lowest possible Hammer Price. Il Ponte - Casa d’Aste Srl is not responsible for any errors made in filling out this form. Before sending the Form to Il Ponte, it is necessary to verify that the lot description indicated therein corresponds to the object desired for purchase; in particular, it is necessary to verify that the auction catalogue number and the lot description correspond. In the case of discrepancy between lot number and lot description, Il Ponte - Casa d’Aste Srl will make the bid by referring exclusively to the lot number. I specifically accept and approve, also pursuant to Articles 1341 and 1342 of the Italian Civil Code, the following clauses of the General Terms Conditions of Sale published in the auction catalogue of Il Ponte: 1.3 (exclusion of liability for errors or omissions); 1.7(exclusion of liability for acts or omissions); 1.8 (exclusion of liability for faults or defects) 1.9 (limitation of liability); 2.8(bank references and deposit); 5.5and 5.6(exclusion of liability for bids submitted by telephone); 7.3 ) imperative time limit, immediate termination clause, penalty); 8.3 (consequences of failure to collect the lot); 9.1 (transfer of risk); 9.2 (limits to damage compensation); 9.3 (limitation of liability); 10.1 (consequences in the case of a counterfeit); 10.3 (limits to refunds in the case of counterfeiting); 11.1(exclusion of liability for matters related to export and declaration of cultural interest); 11.3(exclusion of liability for free circulation related procedures and documents); 11.4 (validity of the adjudication); 13.1(exclusion of liability for protected species related matters); 16 (Jurisdiction and applicable law); II-4(exclusion of liability for online offers).

Signature Firma ...................................................................................................... Date Data ................................................................................... Pursuant to and for the effects of art. 13 of the G.D.P.R., EU Regulation 679/16, the undersigned declares that he/she has received adequate information regarding the data provided that is necessary and indispensable for the correct execution of the contractual agreement, its duration, the handling of the data, the indications of Il Ponte, where applicable the manager of the handling, of the D.P.O., as well as of the concrete modalities allowing me to exercise my rights as specified by the law in question. I also declare to have full knowledge of the information note specified and printed ,on the website http://www.ponteonline.com/, in the section G.D.P.R.

Firma ...................................................................................................... Date Data ................................................................................... Signature For the purposes and effects of the processing of personal data for the further purpose of sending advertising and / or information initiatives, by email or equivalent means, related exclusively to auctions and / or initiatives organized by Il Ponte consent □ Iacconsento

don’t consent □ Inon acconsento

coscientemente il Titolare trattamento In my full conscience to thealprocessing of in thediscorso. data

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