Poetessa e scrittrice di largo consenso, Ada Negri ebbe rapporti epistolari con numerose figure di spicco della cultura italiana del primo Novecento. Le missive che qui si pubblicano per la prima volta, indirizzate al poeta, critico e poligrafo torinese Francesco Meriano, si collocano in un giro d’anni cruciale: dal 1917, data della prima cartolina, la corrispondenza si protrae sino al 1923, attraversando una stagione – tra la fase finale della Grande Guerra e l’affermarsi del fascismo – caratterizzata da un notevole fervore intellettuale. Sono gli stessi anni in cui, in un periodo di intenso dinamismo creativo, l’autrice lodigiana pubblica con sollecita scadenza, presso Treves e Mondadori, due raccolte di novelle, le prose di Orazioni, un romanzo autobiografico e la silloge lirica Il libro di Mara, definito nella cartolina postale del 27 maggio 1919 il più suo di tutti i volumi.