Il Rotary a livello mondiale è da tempo impegnato nell’eradicazione della poliomielite: operazione fatta da medici attraverso la vaccinazione. Circa vent’anni fa mi fu raccontato come i casi fossero rimasti pochi, e limitati ad Afghanistan e Pakistan, dove l’ostacolo non erano tanto le guerre e la posizione remota dei villaggi, bensì il timore da parte degli abitanti di questi villaggi che il vero intento dei medici occidentali fosse non tanto debellare la malattia, ma ucciderli iniettando loro veleno. Era vent’anni fa, e pensavamo che solo dei selvaggi potevano pensare che si vaccinassero le persone per fare loro danno. Pensavamo.
Vanni Raineri
Articolo
ANZIANI E GIOVANI: CREMONA PROMOSSA MA BOCCIATA SUI BAMBINI
Raineri alle pagina 4-5
fatemi capire...
Fornasari a pagina 8
IMPOSTE
Acconto Imu, il termine scade il 16 giugno
Il 16 giugno prossimo scade il termine per il versamento dell’acconto Imu 2025. Il versamento è pari all’imposta dovuta per il primo semestre. Il saldo dovrà essere corrisposto entro il 16 dicembre 2025. Per facilitare questo adempimento il Comune di Cremona ha da tempo reso disponibile un servizio online che consente di effettuare il conteggio dell’imposta dovuta
EVENTI
SOLIDARIETÀ
“Dona una spesa”, Cremona fa il record
Anche quest’anno, l’iniziativa solidale “Dona una Spesa”, promossa da Conad Centro Nord in collaborazione con Csv Lombardia Sud Ets e le associazioni locali, ha visto una straordinaria partecipazione dei cittadini nelle province di Cremona, Lodi, Mantova e Pavia. La provincia di Cremona ha contribuito con oltre 5 tonnellate di generi alimentari, la metà dell’intera raccolta.
SERVIZI
Poste riaperte a Olmeneta, due nuovi Postamat
Sono terminati nella sede di Olmeneta gli interventi di ammodernamento e ristrutturazione finalizzati ad accogliere anche tutti i principali servizi. L’ufficio postale di Olmeneta, è a disposizione dei cittadini con il consueto orario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.45. Poste Italiane ha anche attivato due nuovi Atm Postamat presso gli uffici postali di Calvatone e Corte de’ Frati.
Nell’Auditorium del Museo del Violino personalità di rilievo quali l’astronauta Paolo Nespoli e il duo comico Ale & Franz
I 50 anni del Consorzio Provolone Valpadana
Il Consorzio Tutela Provolone Valpadana ha celebrato in grande stile il suo 50° anniversario lunedì scorso con un evento ricco di ospiti presso l’Auditorium del Museo del Violino. Nell’occasione il presidente Giovanni Guarneri ha anche svelato il nuovo nuovo logo del Consorzio.
L’evento è stato presentato dal giornalista di Rtl 102.5 (nonché nostro collaboratore) Enrico Galletti , e ha visto salire sul palco personalità quali l’astronauta e scienziato Paolo Nespoli , come sempre capace di coinvolgere tutti gli spettatori con un linguaggio semplice ma efficace. Nespoli ha raccontato i suoi tre viaggi nello spazio, quando soggiornò nella Stazione Spaziale Internazionale: le difficoltà, le immagini meravigliose del nostro pianeta, i rapporti con gli altri occupanti di quello spazio angusto privo di forza di gravità.
Conclusi i lavori all’ex Manfredini Nasce il Campus
SOLIDARIETÀ
A chiudere la serata è stato il duo comico Ale & Franz , che ha portato sul palco tre gustose situazioni che spesso li vedono protagonisti in tv e negli spettacoli teatrali: il dialogo surreale di un cliente col call center, la coppia di improbabili gangster e gli anziani sulla panchina. La stessa panchina sulla
In occasione della fine dei lavori di ristrutturazione e rifunzionalizzazione della ex Caserma Manfredini, oggi nuovo Campus “Città di Cremona” del Politecnico di Milano, si sono ritrovati per un primo
quale al termine della serata ha seduto in mezzo a loro il presidente Guarneri con un grosso provolone tra le mani. Nota di merito: i due comici milanesi hanno proposto battute sul provolone evidentemente pensate per l’occasione. In precedenza spazio alla celebrazione di questo prodotto di
sopralluogo i soggetti firmatari del protocollo d’intesa che ha reso possibile l’intervento di riqualificazione dell’intero complesso. Si tratta della Fondazione Arvedi Buschini, che ha realizzato i lavori di ristrutturazione,
Il club di servizio ha celebrato i suoi primi 69 anni nel nome dei contributi a 4 associazioni
I service del Lions Cremona Host
“Charter night”, sessantanove anni sono trascorsi dalla fondazione del Lions Club Cremona Host.
Sessantanove anni che il presidente Alberto Chiarvetto ha voluto festeggiare con i soci nella serata dedicata ai “services”, ovvero ai contributi economici che tutti gli anni il Cremona Host devolve ad alcune associazioni che operano sul territorio.
Sono così inter venuti i rappresentanti delle quattro associazioni scelte per il 2025. Gianfranco Bonazzoli , presidente dei Donatori del Tempo Libero, che da 57 anni, con 40 fra soci e volontari, offre un servizio completamente gratuito fornendo in modo tempestivo circa 7.000 ausili all’anno alle famiglie (carrozzine, letti, stampelle), ha raccontato come si è umanamente arricchito in questi 25 anni di volontariato.
Gioppina e Svalvolina , i due nomi d’arte delle due rappresentanti del consiglio direttivo dell’associazione dal Naso al Cuore che opera negli ospedali per allievare le sofferenze psicologiche dei bambini, ma anche dei genitori, per donare loro un sorriso, un pensiero positivo
che arrechi anche soli 5 minuti di sollievo, di positività. Riccardo Panada , presidente dell’associazione Alpini, ha ricordato che gli alpini sono al servizio delle persone, che dove c’è un bisogno gli alpini sono presenti, che da 96 anni la sezione di Cremona/Mantova interviene nelle emergenze idrogeologiche e che il service del Cremona Host è utilizzato per gli interventi sul nostro territorio.
Infine Renata Patria , presidente dell’Università della Terza Età, ha chiuso gli interventi ricordando che fu un socio del Lions Cremona Host, il giudice Luigi Grande , a fondare l’Università, la cui finalità non è solo didattica ma anche e soprattutto
eccellenza del territorio, grazie agli interventi in video del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida , del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e dell’assessore regionale Alessandro Beduschi , del citato Guarneri, del sindaco Andrea Virgilio dell’esperto del settore caseario nonché scrittore Vincenzo Bozzetti , del presidente Consorzio Tutela Gorgonzola e Afidop Antonio Auricchio e del presidente di Origin Italia Cesare Baldrighi . Tra i presenti anche il Prefetto Antonio Giannelli e il presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani
Da sottolineare la suggestiva apertura della serata, affidata ai virtuosismi della violinista Lena Yokoyama che si è esibita in tre brani imbracciando il celebre “Cremonese” 1715. Di grande pregio i premi realizzati dallo scultore Giovanni Parm a, andati ad undici aziende associate al Consorzio.
l’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile, il Politecnico di Milano, la Fondazione Politecnico e poi il Ministero dell’Interno, la Prefettura di Cremona, il Comune di Cremona e la Provincia.
RINNOVABILI
Diocesi di Cremona: Cresce il progetto Cer
Sono 72 gli enti sino a oggi coinvolti con il progetto Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) promosso dalla Diocesi di Cremona grazie alla costituzione, a fine dell’anno 2024, di 6 Cer sul territorio diocesano in 27 comuni delle province di Cremona, Bergamo e Mantova. Realtà già operative e pronte a raccogliere l’adesione dei privati cittadini e delle piccole e medie imprese. A queste Cer si aggiungerà presto una settima comunità per la città di Cremona, sul medesimo modello organizzativo delle altre già costituite. L’avvio del progetto di costituzione della Cer “Città di Cremona”, insieme a un bilancio del progetto diocesano in essere, è stato presentato giovedì pomeriggio presso la Curia vescovile di Cremona alla presenza delle diverse realtà coinvolte: parrocchie, Comuni, enti del Terzo settore e Fondazioni. All’evento ha preso parte anche il vescovo di Cremona, monsignor Antonio Napolioni , che ha sottolineato «lo stile di partecipazione ecclesiale ai movimenti di cambiamento sociale ispirati alla ricerca del bene comune.
quella di essere un aggregatore di persone sole che possono ritrovare stimoli e amicizie. Ospite della serata Lucia Scaltriti , volontaria cremonese della Lilt, la Lega Italiana Lotta contro i Tumori, ha presentato ai soci una impellente necessità economica per poter attivare due nuove iniziative per le campagne di prevenzione tumori sul territorio. E il Lions Cremona Host ha risposto prontamente anche a questo appello. La serata si è conclusa con un sincero applauso a tutti i rappresentanti delle associazioni per le attività e lo spirito di servizio svolti. Anche per loro, come per i Lions, è valido il motto “Dove c’è un bisogno il Lions c’è”.
ERICA CASSANO SANDRONE DAZIERI MANUELE FIOR
MAURO PAGANI MARCO BELPOLITI MICHELA PONZANI
EDOARDO ALBINATI LUCA GORLANI ANDREA DE CARLO
MICHELA CESCON FRANCESCO BONANNO MATTIA FAES
KEIKO ICHIGUCHI e ANDREA ACCARDI ROBERTO ANDÒ MATTEO SAUDINO ALESSIO TORINO ANITA LIKMETA
EMILIANO PAGANI VINCENZO BIZZARRI e BOBAN PESOV
RACHELE FERRARIO FRANCESCO SICILIANO ZUZU
ANDREA NEGRONI ANNARITA BRIGANTI SIMONE ALLIVA
FABIO GEDA e ALBERTO RIGOLLI NICOLA H. COSENTINO
GIANNI MAROCCOLO ANDREA CHIMENTI FRANCESCO MAGNELLI
GINEVRA DI MARCO, MUR ROUGE e ANDREA SALVI
MARIO CAPELLO ALAE AL SAID KOOMARI LAEO
MICHELE PETRUCCI e GIOVANNI LINDO FERRETTI
ALESSANDRO LOCATI e MARIA SARA MIGNOLLI MATTIA e GIULIA CABRINI e GIANLUCA GALIMBERTI GLOMARÌ
CHRISTIAN GIOVE e DARIO DORDONI BARBARA GALLAVOTTI
BEATRICE TASSONE MARCO MADOGLIO e SILVIA AMODIO
FRANCESCA CECI e SHANNICE ALOGAGA SERGIO BOLOGNA e FAUSTO CACCIATORI GIOVANNI ZUCCA SILVIA COSIMINI
GIOVANNA SCOCCHERA CLAUDIA ZONGHETTI e GIULIA DE FLORIO
VANNI RAINERI
Da sinistra Bonazzoli, Scaltriti, Patria, Chiarvetto, Panada, Vallori e Ghilardi
Il presentatore della serata Enrico Galletti e l'astronauta Paolo Nespoli
» l,intervista
«Pronto Claudio Bodini? Avremmo pensato a lei come prossimo ospite in redazione»
La risposta è affannata: «Ma non lo merito»
«Scusi, ma dove si trova?»
«Sono in giro in bici»
Il “giro in bici” di cui parla Bodini è la Tuscany Trail, ovviamente il percorso lungo: 440 chilometri con 5.900 metri di dislivello tra le colline più belle della Toscana. Anche in questo caso la sua partecipazione non è passiva, come racconterà poi in redazione: «All’arrivo ho incontrato l’organizzatore che ha ricordato di avermi conosciuto nel 2020, e mi ha ringraziato poiché fui io a consigliarlo di abbandonate le Mountain bike per aprire alle Gravel, il che gli ha consentito di passare dai 500 iscritti di allora ai 6000 di quest’anno».
Parlare con Claudio Bodini significa attraversare ambiti di ogni tipo, dal professionale al sociale, dagli hobby alla solidarietà.
Par tiamo da Padania Acque: lei da presidente ha voluto la delega alla comunicazione.
«Ritengo che per un’azienda pubblica sia fondamentale comunicare per poter valorizzare ciò che fa, e l’acqua è una risorsa estremamente importante: a parte il valore della depurazione e della fognatura, ciò che non viene considerato è il valore dell’acqua che scorre nei nostri rubinetti. Da qui il progetto di comunicazione che è partito dalle scuole materne. In seguito abbiamo creato prodotti comunicativi fatti per le scuole di ogni ordine, e abbiamo creato la mascotte Glu-Glu per catturare l’ascolto dei ragazzi: cercavo qualcosa che rappresentasse l’acqua potabile, e sono partito dall’idea
L’ULTIMA PROVA AGONISTICA LA SCORSA SETTIMANA ALLA TUSCANY TRAIL: 440 KM IN BICI SULLE COLLINE TOSCANE CON UN DISLIVELLO DI 5900 METRI
Claudio Bodini, le tante facce del
di un rubinetto. La prima versione non mi ha soddisfatto, poi ho dato un disegno fatto da un disegnatore della Walt Disney a un’azienda di Cesena che crea maschere teatrali ed è nata la mascotte che regala le borracce».
Lei ha insistito molto nel convincere della bontà dell’acqua che scorre nei nostri rubinetti, e i risultati le hanno dato ragione. «Abbiamo spiegato da dove viene e i trattamenti cui è sottoposta, alla fine le mamme mi dicevano che non riuscivano più a comprare le acque minerali poiché i figli preferivano l’acqua del rubinetto. Un progetto di cui sono fiero è il “Drinking water report”, un progetto di formazione che proposi ai tempi in cui ero in Acqua Pubblica Europea, di cui ero uno dei due coordinatori della comunicazione. Un progetto che formava i ragazzi sul tema dell’acqua che è stato poi ripreso in forma più vasta nell’ambiente dal 2024 dai Rotary Club del territorio: i ragazzi si dividono in coppie e vanno nelle classi a sottoporre questionari agli studenti. Negli anni abbiamo registrato un aumento costante del consumo di acqua dal rubinetto, il che serve a scoperchiare una situazione di inconsapevolezza: le aziende di acque minerali investono centinaia di milioni di euro in pubblicità e vendono di fatto la stessa acqua che però da noi ha protocolli di controllo più frequenti. Ricordo che abbiamo fatto progetti e spettacoli che furono un investimento. Oggi quello che mi manca di quel periodo sono gli occhi dei bambini quando arrivava
CHI È CLAUDIO BODINI
Commercialista, dirigente e grande sportivo
Claudio Bodini, conseguito il diploma di ragioniere, si è laureato in Economia Aziendale, e dal 1976 è titolare di uno studio professionale di commercialista. È revisore contabile, è stato consulente tecnico del giudice, consulente del Ministero delle Finanze e dell’Agenzia delle Entrate. È stato presidente di Padania Acque Spa dal 2015 al 2021, oltre che membro di diversi enti regionali e nazionali sul servizio idrico. È membro della Fondazione Sospiro Onlus e vicepresidente dell’Automobile Club Italia. Ha fondato 12 anni fa ed è da allora presidente della onlus “Siamo Noi”, che si occupa di volontariato in ambito sanitario. È attivo nei club di servizio, sia nel Trait d’Union che nel Rotary Club Cremona, e in entrambi i casi ha promosso iniziative di solidarietà. È appassionato di diversi sport, dal paracadutismo (di cui è stato istruttore nazionale) agli sport alpini, dal trekking al ciclismo, dal motociclismo turistico al nuoto alle arti marziali.
Glu-Glu».
Lei fu eletto presidente poco dopo la fusione delle società consortili che diede vita a Padania Acque spa, ge store idrico unico provinciale.
«Importante fu anche la coesione dei dipendenti. D’estate affittammo una cascina invitando i familiari dei dipendenti con uno spettacolo di burattini per i più piccoli, e molti che si conoscevano non sapevano di lavorare per la stessa azienda. Anche chi andava in pensione rimaneva “nella famiglia”».
Lei è stato eletto pochi giorni fa per il 5° mandato alla guida di Siamo Noi onlus.
«Il volontariato nasce per rispondere ad urgenze che i cittadini fanno emergere. Mi resi conto di una situazione complessa nei pronto soccorso: molti anziani rimangono
soli nelle attese, quindi serviva qualcuno che orientasse e fosse d’aiuto, un modo di relazionarsi che ovviamente gli operatori sanitari, oberati dalle emergenze, non sono in grado di fare. Lì siamo intervenuti. Poi durante il Covid il direttore sanitario dottor Canino mi chiese una mano per le vaccinazioni, che allora erano al sesto piano dell’ospedale, dove si vaccinarono per primi i fragili e gli operatori sanitari. L’8 marzo aprì l’area vaccinazione in Fiera; abbiamo dovuto reclutare persone e rispose tutta la città, tanto che radunammo 600 volontari. Fu una soddisfazione quando si riuscì ad organizzare i flussi delle migliaia di persone, ricevemmo perfino i complimenti dell’assessore regionale Bertolaso. Successivamente Cremona Solidale e la Fondazione Redentore di Castelverde chiesero
IL PASTO
una mano per gestire gli accessi controllati. Abbiamo garantito nel periodo del Covid le videochiamate degli ospiti con le famiglie (il distacco fu un problema psicologico importante in quel periodo), poi gli accessi guidati, con misurazione della temperatura, turni eccetera. L’impegno è proseguito. Infine l’Asst ci ha chiesto di presidiare gli accessi al reparto di Medicina Legale dove ci ha chiesto un supporto nella gestione dell’accoglienza, che presenta aspetti complessi. Il servizio fornito dai nostri volontari è apprezzato, e ora abbiamo anche una app per gestire l’organizzazione e la gestione dei turni. Anche in questo caso è emerso il valore del vero volontariato. Direi che in Siamo Noi convivono tre forme di volontariato: a Medicina Legale di tipo gestionale, nei pronto soccorso subentra anche il rappor -
VANNI RAINERI
SOSPESO
«Un service che ho copiato dal RC Monza. Anche il vescovo Trevisi lo ha realizzato a Trieste»
del volontariato a Cremona
to coi pazienti, mentre nelle case di riposo il rapporto si consolida». Veniamo al suo ruolo in Fondazione Sospiro, che è alle prese con la re alizzazione del primo centro nazionale per il trattamento dell’autismo.
«Fondazione Sospiro è un’eccellenza da quando ha capito che le persone con disabilità devono essere curate con un approccio molto personale e umano: si è passati da un suppor to medico psichiatrico ad un forte apporto della psicologia del paziente, un salto di qualità abissale. Ar tefice di questo cambio di approccio è stato Serafino Corti, ormai diventato grande esperto dello spettro autistico in Italia: il suo rappor to con la John Hopkins University di Baltimora ha favorito la creazione di questo centro che sarà una delle eccellenze europee. Dob-
biamo esserne orgogliosi». E la vice presidenza dell’Aci? «Fu grazie ad Orsetto De Carolis. Io ero appassionato di rally, e gli attuali amministratori dell’Aci vengono da quel mondo. Eravamo nella Scuderia Torrazzo, correvamo con le gomme ricoperte e perdevamo i pezzi. Trasformammo la Coppa Feraboli da una gara notturna ad un percorso da correre interamente di giorno sugli sterrati delle campagne cremonesi e casalasche e fu un successo: venivano perfino a Cremona gli equipaggi ufficiali per provare in anticipo le vetture che avrebbero partecipato al Rally di Montecarlo. Quel gruppo di giovani proposero il cambiamento e sono con loro da oltre 20 anni, ma ormai le manifestazioni sportive non ci sono più, restano solo gli ufficiali di gara».
Entrato nel Rotary Club Cremona, si è fatto subito promotore di due campagne solidali: del progetto ERA (Educazione Rispetto Ambiente) abbiamo detto, poi il pasto sospe so. «ERA nasce dalla volontà di creare consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale nelle scuole, mutuando il progetto di Padania Acque e vestendolo sotto diversa forma. Mentre nel vecchio progetto le lezioni erano de visu, qui produciamo video che carichiamo su una piattaforma pubblica, sono ben 18, e ogni Rotar y Club segue una scuola partner. Quanto al pasto sospeso, nasce dalla mia intenzione di fare qualcosa per i senzatetto: la gente si deve rendere conto che anche da noi ci sono situazioni difficili. Vidi il progetto fatto dal Rotary Club Monza Villa Reale e decisi di copiarlo: si crea una rete con negozi e ristoranti per una raccolta fondi finalizzata a dare supporto alle cucine benefiche per l’acquisto dei pasti. A loro servono 300 euro al giorno per garantire 60 pasti: la San Vincenzo non ha risorse, ed è in difficoltà. Siamo riusciti a raccogliere la cifra di 50mila euro in meno di due anni. Credo sia necessario consapevolizzare le persone del bisogno. Ora da diverse parti mi chiamano per imitare il service: tra questi anche il vescovo cremonese di Trieste monsignor Enrico Trevisi». Un altro impegno solidale è quello del Club Trait d’Union. «La cosa di cui vado orgoglioso è la Santa Lucia che facciamo con le case famiglia. Era un’iniziativa
che in passato veniva fatta a favore dell’infanzia abbandonata, poi si fermò. Quando divenni presidente decisi di ripristinarla: ricordo chi mi rispose che di bambini poveri non ce n’erano. Ebbi dal vescovo l’elenco delle case famiglia e alla fine risultarono 80 bambini. All’inizio gli facemmo scrivere le letterine destinate a Santa Lucia, ma era evidente che non saremmo stati in grado di esaudire richieste tanto impegnative. E così decidemmo per pacchi sorpresa. Ogni anno al Filo facciamo uno spettacolo a cui invitiamo i bambini, li facciamo sedere sul palco con al centro i regali poi li distribuiamo e loro li scartano perplessi di essere proprio loro i destinatari dei regali. Il tutto grazie a chi ci fa offerte o ci fornisce i regali». E veniamo alla passione sportiva: lo spettro è decisamente ampio (leggi biografia).
«Alcuni di questi sport li pratico ancora. Quanto al paracadutismo, oltre alle enormi soddisfazioni mi ha devastato un ginocchio».
In mezzo a tutto ciò, la sua attività di commercialista.
«Io e mia moglie siamo titolari dello studio, oggi formalmente sono in pensione ma esercito ancora la professione». Cos’è per lei il volontariato? Due risposte le ha già date: rispondere alle esigenze che si manifestano e sensibilizzare i cittadini sulle situazioni di bisogno. Altro?
«Aggiungerei la soddisfazione personale: è vero che si riceve molto più di ciò che si dà». Come risponde Cre mona alla chiamata di solidarietà? Ed è vero che i giovani sono meno disponibili di un tempo?
«Ogni anno con Siamo Noi organizziamo un convegno e quest’anno era sui giovani. Abbiamo ascoltato
04/09/2021 Carlo Stassano
13/11/2021 Giovanni Bozzini
25/11/2021 Anna Maramotti Politi
04/12/2021 Maurilio Segalini
22/01/2022 don Pier Codazzi
12/02/2022 Agostino Melega
26/02/2022 Gabriele Cervi
19/03/2022 Paolo Bodini
16/04/2022 Massimo Rivoltini
30/04/2022 Luciano Cesini
21/05/2022 Walter Montini
04/06/2022 Mariella Morandi
25/06/2022 Guido Lombardi
30/07/2022 Giorgio Barbieri
10/09/2022 Alessandra Bruschi
24/09/2022 Andrea Devicenzi
22/10/2022 Paolo Mezzadri
10/12/2022 Riccardo Groppali
23/03/2023 Marcello Ventura
15/04/2023 Matteo Piloni
22/04/2023 Gian Carlo Corada
16/09/2023 Luigi Borghesi
11/11/2023 Antonio Pugliano
20/01/2024 Massimo Bondioli
05/10/2024 Giorgio Brugnoli
08/03/2025 Stefano Ottolini
tante esperienze fatte dai ragazzi in giro per il mondo. Il tema giovani è importante, servirebbe il tempo per interessarli con progetti nelle scuole. Ho avuto l’esempio di un ragazzo del Burkina Faso che ha chiesto di poter essere di aiuto agli anziani come volontario. Ripeto, si dovrebbero coinvolgere di più le scuole magari con progetti di alternanza scuola-lavoro, e la risposta ci sarebbe. Quanto a Cremona, ha dato prova di essere molto sensibile nel periodo della pandemia, quando tutti si resero disponibili a fare volontariato. È necessario creare eventi e pubblicizzarli: il prossimo che faremo sarà sul volontariato da parte delle persone anziane».
Paolo Spotti
EVENTI
Piazza Stradivari, torna “Le strade del gusto”
Cremona si prepara ad accogliere la seconda tappa 2025 della manifestazione “Le Strade del Gusto, della Bellezza e del Gioco”, che si terrà domenica 1 giugno in Piazza Stradivari, dalle 9 alle 19. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Cremona e inserita nel Bando “Le 4 Stagioni di Cremona 2025”, rappresenta un’occasione per scoprire tradizioni eno-gastronomiche, artigianali e artistiche di qualità. Durante la giornata, i visitatori potranno esplorare e acquistare una selezione di prodotti tipici italiani di alta qualità e di artigianato artistico. Non mancheranno inoltre spazi dedicati alla promozione turistica del territorio. Il programma dell’evento prevede attività per grandi e piccoli. Le Strade del Gusto: degustazioni e vendita di prodotti tipici italiani; Le Strade della Bellezza: idee regalo creative e arte; Le Strade del Gioco: divertimento assicurato con la corsa dei grilli vintage; Le Strade della Solidarietà: Psycho Racing Team, simulatori di macchine da corsa, pensati per stupire grandi e piccini e sfidare gli amici. L’incasso dell’iniziativa è devoluto all’Associazione Sara Angela Boffi (promuove importanti progetti destinati ai piccoli pazienti oncologici e alle loro famiglie) per acquistare 14 postazioni di gioco agli ospedali pediatrici.
ECONOMIA
Potrebbe rispondere ai dazi Usa colpendo i colossi tecnologici d’oltre Oceano, ma a pagarne le conseguenze sarebbero i cittadini Ue
Contromisure ai dazi? Europa inerme
FEDERICO PANI
Dazi ancora rinviati: come ha fatto sapere la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen , in seguito a una telefonata intercorsa tra lei e Donald Trump , la scadenza per l’introduzione delle misure protezionistiche statunitensi è slittata: dal 1° giugno al 9 luglio prossimo. “L’Ue e gli Stati Uniti – ha scritto su X von der Leyen – condividono le più importanti e strette relazioni commerciali del mondo. L’Europa è pronta a portare avanti i colloqui in modo rapido e deciso. Per raggiungere un buon accordo, abbiamo bisogno del tempo necessario fino al 9 luglio”. Alla situazione già caotica si è aggiunta la sentenza della Corte federale per il commercio internazionale che ha bocciato i dazi decisi da Trump, che poi ha ottenuto una sospensiva.
UNO STRUMENTO (POCO NOTO)
PER PROTEGGERE L’UE DAI DAZI
Ora però facciamo un passo indietro. Nel dicembre del 2023, la Commissione europea ha varato il cosiddetto “Strumento anti-coercizione”, un quadro normativo in materia di protezione economica. Queste misure di protezione servono a prevenire e a rispondere ai tentativi di ingerenze esterne sulle economie dei Paesi membri; in altre parole, lo strumento serve da deterrente, o da ritorsione, nei confronti dei Paesi che – con minacce o azioni concrete – tentano di inter ferire nella politica economica dei Paesi membri. Una volta ricevuta una segnalazione di intenzio-
ni intrusive, la Commissione deve attivarsi, valutando quella segnalazione e – se lo ritiene opportuno – sottoponendola al Consiglio Europeo. Se il Consiglio riconosce la minaccia e dà un mandato alla Commissione, questa può avviare una trattativa tra i due o più Paesi. Se la trattativa si arena, la Commissione può infine adottare delle contromisure.
LE MINACCE USA
E L’INAZIONE EUROPEA
Sul Corriere della Sera Federico Fubini ha giustamente sollevato la questione: a fronte dei dazi minacciati da Trump, come mai l’Ue non ha gettato sul tavolo il ricorso allo “Strumento anti-coercizione”? Che quella statunitense sia un’azione “coercitiva” pare evidente: come scrive Fubini, “Bruxelles puntava a dazi “zero-per-zero” – libero scambio bilaterale – offrendosi di comprare più armi e gas dall’America. Washington invece vuole tenere i dazi al 10%, ma chiede impegni europei ad alzare barriere sulla Cina, eliminare le web tax e le re-
gole antitrust sui colossi digitali di Silicon Valley, oltre a eliminare l’Iva per i prodotti statunitensi”. In altre parole, usando i dazi, l’amministrazione Trump vuole ottenere dall’Europa delle concessioni senza offrire, di fatto, nulla in cambio. Questa ingiunzione da oltre Oceano è però giustificata da dei vantaggi sostanziali goduti dagli Usa.
IL RISCHIO DI COLPIRE
GLI UTENTI EUROPEI
Difesa a parte (aspetto non da poco), la posizione economica di forza americana è lampante: quando si tratta di servizi informatici e altamente tecnologici, gli europei dipendono il larga misura dagli Stati Uniti; dai social network all’intrattenimento streaming, ai sistemi di pagamento, all’intelligenza artificiale, i migliori alleati degli statunitensi – si fa per dire – sono proprio gli utenti europei. Difatti, l’idea di fare a meno di quelle tecnologie è impensabile; così come fantascientifica è anche l’ipotesi che l’Europa riesca nel breve o medio termine a sostituire i fornitori
statunitensi. Parliamo nientemeno che dei grandi colossi tecnologici: Apple, Google, Amazon, Netflix, PayPal, Microsoft, OpenAI (gli sviluppatori di ChatGPT), ecc. Detto ciò: che cosa accadrebbe se la Commissione attivasse delle contromisure volte a colpire proprio i colossi tecnologici Usa? For ti di una primazia sui mercati, le big tech alzerebbero i prezzi, scaricando il costo sugli utenti europei. Non stupisce che questa prospettiva possa preoccupare, e dunque frenare, i funzionari comunitari.
STRADA IN SALITA PER I NEGOZIATORI EUROPEI
Il fatto che Trump abbia concesso di procrastinare i dazi sulle merci importate dall’Europa è una buona notizia. Ma le difficoltà che si prospettano per i negoziatori europei paiono quasi insormontabili. In primo luogo, Trump persiste in un pregiudizio di fondo: se l’Europa ha un surplus commerciale nei confronti degli Usa, ciò deve essere a causa di una relazione commerciale sleale (“unfair”); pertanto, è giusto applicare dei dazi per porvi rimedio. Per la verità, sinora, le cosiddette barriere doganali applicate dall’Ue agli Stati Uniti erano dell’1,35%, mentre quelle statunitensi dell’1,47%. Ma se anche si superasse il pregiudizio di cui sopra, bisognerebbe fare cambiare opinione a Trump su un altro punto, ossia che i dazi siano il modo migliore per fare tornare la manifattura negli Usa e, così, “rendere di nuovo grande l’America”. Così facendo, invece, il rischio è rendere tutti quanti più poveri.
ENRICO GALLETTI
Urne aperte l’8 e 9 giugno, con più di un’incognita, a cominciare dall’affluenza. Il referendum in materia di lavoro e cittadinanza, secondo alcuni, sta passando in sordina, non fosse altro che per la linea adottata dalla maggioranza: l’astensionismo. C’è poi il tema dell’interesse dei media (l’impressione, ad ora, è di non sentir parlare tanto di questo appuntamento elettorale), ma anche il tema della difficoltà di alcuni quesiti, non esattamente su tematiche di immediata comprensione. Si potrà votare domenica 8 giugno (7-23) e lunedì 9 (7-15), i quesiti sono di tipo abrogativo: votando sì si sceglierà quindi di cancellare parte dei testi di legge interessati modificandone nei fatti i contenuti, mentre votando no si sceglierà di lasciare le cose come stanno. Per rendere valido l’esito referendario è necessario che si rechino alle urne metà degli aventi diritto al voto più uno. Ma su cosa saremo chiamati ad esprimerci?
JOBS ACT (SCHEDA VERDE)
Il primo quesito riguarda l'abolizione del contratto di lavoro a tutele crescenti del Jobs Act, che impedisce al lavoratore licenziato illegittimamente di essere reintegrato al proprio posto. Attualmente, il dipendente a tempo indeterminato di un'impresa con più di 15 lavoratori, non può essere reintegrato se licenziato illegittimamente. Questa norma è valida solo se si è stati assunti dopo il 7 marzo del 2015. Per chi è entrato in azienda prima di quella data, dunque è rimasto valido l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che permette di tornare al proprio posto se il Giudice dichiara infondato e ingiusto il licenziamento.
LICENZIAMENTI PICCOLE IMPRESE
(SCHEDA ARANCIONE)
Il secondo quesito è quello della cancellazione del tetto all’indennità nei
Lavoro e cittadinanza, incognita quorum Referendum: tutto ciò che c’è da sapere
Per la validità dei referendum abrogativi è necessario raggiungere il 50% + 1 degli aventi diritto al voto.
La maggioranza punta sull’astensionismo.
I quesiti su licenziamenti, precariato e sicurezza
licenziamenti nelle piccole imprese, per garantire - dicono i promotori del referendum - più tutele a lavoratrici e lavoratori. Oggi, chi lavora in una piccola impresa e viene licenziato in modo ingiustificato può ottenere un indennizzo fino a un massimo di sei mesi di stipendio. Il quesito chiede che venga eliminato questo limite, per cui se vincesse il sì, chi ha perso il lavoro in un'azienda con meno di 16 dipendenti, potrebbe ottenere un risarcimento più consistente. Si parla di piccole aziende, come officine, negozi, botteghe, dove valgono norme meno rigide rispetto alle imprese con più impiegati.
PRECARIATO SUL LAVORO (SCHEDA GRIGIA)
Siamo al terzo quesito. Quest’ultimo chiede di abrogare le norme che hanno reso più facile optare per assunzioni a tempo determinato, ora possibili per i primi 12 mesi senza doverne giustificare il motivo. Le famose “causali”, oggi, sono obbligatorie solo se si va
oltre un anno. Se passasse questo referendum, dunque, l’azienda avrebbe l’obbligo di esplicitare il motivo che la porta ad assumere a tempo determinato, anche per un periodo di tempo molto breve.
SICUREZZA SUL LAVORO (SCHEDA ROSA)
Quarto quesito: sicurezza sul lavoro. Qui si chiede l’abrogazione della norma che non permette al lavoratore in subappalto che ha un incidente di chiedere il risarcimento anche all’impresa che ha commissionato l'opera. Facciamo un esempio. Un operaio di una ditta in subappalto si infortuna: oggi può chiedere il risarcimento solo all’impresa dalla quale era assunto, ma non a quella titolare del cantiere che aveva commissionato l’opera. Questo quesito chiede di cancellare questa norma che limita la responsabilità dell'azienda che delega la realizzazione di una o più attività. L’obiettivo è che il lavoratore possa rivolgersi per
un indennizzo non solo a chi l’ha direttamente ingaggiato ma anche al committente, a cui fanno capo complessivamente i lavori.
CITTADINANZA ITALIANA (SCHEDA GIALLA)
Il quinto quesito propone di dimezzare (da 10 a 5 anni) il tempo di residenza legale nel nostro Paese per la richiesta della cittadinanza italiana da parte degli stranieri extracomunitari maggiorenni. Nello specifico, si richiede di modificare l’articolo 9 della legge 91/1992 con cui si innalzò il termine di soggiorno ininterrotto in Italia per la presentazione della domanda di cittadinanza. Va detto che anche in questo caso il referendum interviene solo sui tempi, non cambia gli altri requisiti richiesti per ottenere la cittadinanza, tra cui: la conoscenza della lingua italiana, il possesso di un reddito, non avere precedenti penali, aver pagato le tasse e non rappresentare una minaccia per la sicurezza della Repubblica.
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A CREMA
3° Gravel Valpadana il prossimo weekend
Enercom, società del Gruppo Enercom, una delle maggiori realtà private italiane del settore Energy & Utilities, rinnova il proprio impegno a favore della promozione del territorio e del benessere collettivo diventando main sponsor della 3ª edizione di Gravel Valpadana, in programma il 7 e 8 giugno a Crema. L’evento cicloturistico non competitivo, atteso da appassionati e famiglie, rappresenta un appuntamento che unisce sport, natura, cultura locale e partecipazione. Con Enercom 100, l’azienda ha deciso di sostenere il tracciato più lungo e impegnativo della manifestazione, ideato per ciclisti esperti e amanti del gravel. La manifestazione prenderà il via già sabato 7 giugno con un momento conviviale presso il Velodromo Pierino Baffi di Crema. Dalle 15 alle 18, in occasione del ritiro pacchi, è previsto un aperitivo con musica per tutti i partecipanti, in un clima di festa e accoglienza. Domenica 8 giugno sarà la giornata della pedalata: il ritrovo è fissato alle ore 8.30 in Piazza Garibaldi a Crema, con partenza, alle ore 9. L’arrivo è invece previsto al Velodromo Pierino Baffi. Tre i percorsi previsti: il primo di circa 10-12 chilometri, il secondo, denominato “La 60 del Torrone Rivoltini”, propone un itinerario di 60 km, il terzo, Enercom 100, è pensato per chi desidera mettersi alla prova su un percorso di 100 chilometri con 140 metri di dislivello. Le iscrizioni sono aperte e tutte le informazioni utili sono disponibili sul sito ufficiale della manifestazione: www.gravelvalpadana.it.
LAVORI PUBBLICI
Ostiano:
via
ai lavori al ponte sull’Oglio
SOCIETÀ
La Provincia di Cremona informa che a partire da martedì 3 giugno prenderanno il via i lavori di risanamento sul ponte sull’Oglio a Ostiano. Per l’esecuzione degli interventI previsti sulle parti strutturali del ponte, verrà istituito un senso unico alternato regolato da impianto semaforico,
fino al completamento degli stessi, previsto entro la fine del mese di agosto. Il cantiere prevede inizialmente il risanamento della parte inferiore dell’impalcato. L’importo complessivo dell’intervento è pari a 700.000 euro. La durata complessiva dei lavori è fissata in 90 giorni.
L’indagine del Sole 24 Ore la indica tra le province migliori anche per i giovani. Male invece con i più piccoli
Cremona attenta agli anziani, meno ai baby
BENEDETTA FORNASARI
Secondo un’indagine condotta da Il Sole 24 Ore, il Nord-Est Italia e l’Emilia Romagna si confermano come le regioni in cui si vive meglio. Questi territori si distinguono per la qualità della vita offer ta a tutte le fasce d’età, inclusi anziani, giovani e bambini, ottenendo 17 posizioni nelle prime dieci delle diverse graduatorie generazionali. Il report, che giunge alla sua quinta edizione, analizza 107 province suddivise in tre gruppi anagrafici, valutando le opportunità e le risposte alle esigenze della popolazione.
La classifica si basa su 15 indicatori volti a delineare le specificità delle generazioni più vulnerabili e strategiche del Paese. In particolare, si evidenziano le problematiche legate alla denatalità, al progressivo invecchiamento della popolazione e a un welfare insufficiente, che penalizzano gravemente le condizioni di vita e di salute nel Sud Italia, creando un divario significativo con il settentrione, soprattutto per chi ha oltre 65 anni.
Tra le province che brillano, Cremona si distingue ottenendo il quinto posto per gli anziani (over 65) e il sesto per i giovani (15-35 anni), mentre per i più piccoli (014) si posiziona solo al 57° posto,
evidenziando un campo da migliorare.
I RI SULTATI
Bolzano emerge come la città ideale per la popolazione anziana. La provincia altoatesina presenta dati favorevoli riguardo alla speranza di vita, caratterizzati da un basso consumo di farmaci per malattie croniche, una spesa sociale elevata per gli anziani e una buona disponibilità di biblioteche. Segue Treviso e, al terzo posto, Trento. Per il secondo anno consecutivo, Gorizia si afferma come la città più adatta ai giovani. Questa città di frontiera, con la sua vivace vita universitaria, si distingue per l’alto numero di locali e eventi Siae in
relazione al numero di residenti. Gorizia, quest’anno Capitale europea della Cultura Transfrontaliera, si contraddistingue anche per una solida stabilità lavorativa, evidenziata da una significativa percentuale di trasformazione dei contratti in tempo indeterminato, e per una delle età medie più basse di maternità (31,6 anni, rispetto alla media nazionale di 32,6). Le province di Bolzano e Cuneo completano il podio, rispettivamente al secondo e terzo posto. Per quanto riguarda la fascia di età 0-14 anni, tre piccole province si posizionano ai vertici della classifica: Lecco, seguita da Siena e Aosta. Questi territori eccellono
in sport e istruzione, mostrando le migliori competenze numeriche e alfabetiche degli alunni nei test Invalsi. Inoltre, registrano una bassa incidenza di reati contro i minori. I principali parametri considerati comprendono il tasso di fecondità, la disponibilità di spazi verdi attrezzati, le rette per le mense scolastiche, la presenza di palestre nelle scuole, le condizioni abitative, il numero di pediatri e i progetti Pnrr dedicati all’istruzione.
DIVARIO NORD-SUD E CITTÀ METROPOLITANE
L’indagine mette in luce un significativo divario territoriale tra Nord e Sud. Le ultime 20 posizioni nelle classifiche generazionali sono occupate principalmente da province del Mezzogiorno: 10 su 20 per i bambini, 15 su 20 per gli anziani e 10 su 20 per i giovani. Tra le città che faticano di più, Palermo, Napoli e Caltanissetta si trovano in fondo alla graduatoria per i bambini; Taranto, il sud della Sardegna e Roma hanno meno opportunità per i giovani; mentre Reggio Calabria, Agrigento e Trapani mostrano condizioni di vita sfavorevoli per gli over 65.
Le grandi città, tra cui Roma, Napoli, Milano e Torino, sono gravate da canoni d’affitto che pesano oltre il 35% del reddito medio dei residenti.
31 Maggio 1879: viene inaugurato il primo edificio. Nel terzo le imprese di Carnera e Benvenuti
Le 4 vite del Madison Square Garden
Il Madison Square Garden è una storica struttura della zona di Midtown Manhattan, New York, Stati Uniti. Originariamente concepito come un velodromo, l’impianto polifunzionale si è poi trasformato in una arena per ospitare eventi sportivi (come la Nba e la Nhl) e altri spettacoli come concerti. Ed è proprio per la musica e lo sport che il Madison Square Garden è noto con l’acronimo di Msg (“The World’s Most Famous Arena”, ovvero “l’arena più famosa del mondo”).
L’Msg è denominato dal quarto presidente degli Stati Uniti d’America, James Madison , ed è il quarto impianto, all’interno del perimetro di New York, a portare questo nome.
Il primo Madison Square Garden L’Enciclopedia di New York (“The Encyclopedia of New York City”, Yale University Press, 2010) ci informa infatti che nella Grande Mela ci sono state ben quattro diverse strutture con questo nome, tutte votate a ospitare eventi sportivi e di intrattenimento. Il primo di questi diversi centri fu “una struttura sporca, chiusa e piena di spifferi, aperta da William Vanderbilt il 31 maggio 1879 sulla 26ª Strada e Madison Avenue”. L’edificio, continua l’Enciclopedia di New York, sorse in un luogo che era “usato fin dal 1874 dagli impresari P. T. Barnum a Patrick S. Gilmore . Vanderbilt diede notevole rilievo allo sport e la sua più popolare attrazione atletica era il campione di boxe John L. Sullivan ”; ma la struttura fu demolita nel 1889 “perché stava perdendo soldi” e anche a causa di difficoltà nel riscaldamento di uno spazio “così cavernoso”. Il se condo Madison Square Garden e l’omicidio del suo costruttore Disegnato dal noto architetto Stanford White , il secondo Msg apre presso la stessa ubicazione del primo il 16 giugno 1890, rimanendo in funzione fino al
Lo scatto della settimana
1925, quando se ne decide la demolizione. Questa struttura, che poteva ospitare fino a 8000 spettatori, è tuttavia rimasta famosa a causa di un drammatico fatto di sangue: il suo “roof garden” (giardino pensile) è infatti il luogo del sensazionale omicidio di Stanford White . Questi, il 25 giugno 1906, è assassinato con un’arma da fuoco da Henry Kendall “Harry” Thaw , marito della showgirl Evelyn Nesbit , amante dell’architetto. Uno degli ultimi e più noti eventi del secondo Msg è la Convention nazionale democratica del 1924, poco dopo la quale l’edificio viene demolito. Il terzo Madison Square Garden ospita il campione di Mussolini Il terzo Msg apre nel dicembre del 1925, all’angolo tra l’Ottava Avenue e la 49ª Strada, ed entra nella storia del pugilato per aver ospitato gli incontri di boxe del gigantesco Primo Carnera , il campione friulano di Benito Mussolini. Il primo incontro di pugilato di Carnera sul suolo americano si tiene esattamente al Madison Square Garden, il 25 gennaio 1925, contro Clayton “Big Boy” Peterson . Il 4 aprile 1933 sarà assegnato a Carnera il
Una marea di maglie azzurre ha festeggiato lunedì il quarto scudetto di calcio del Napoli, applaudendo il pullman dei giocatori che ha attraversato le vie della città
Brigitte Trogneux
titolo onorario di campione italiano dei pesi massimi. Il 29 giugno 1933, sempre allo Msg, Carnera batte il potentissimo Jack Sharkey , ottenendo il titolo mondiale. Scrive in quell’occasione il Corriere della Sera : “Questa vittoria solleva enormemente il nostro prestigio sportivo e riafferma la virtù della razza…L’ampia mano del pugilatore ha raccolto il ramoscello di alloro e lo ha umilmente deposto ai piedi di Benito Mussolini”. Nel 1967 ospitò anche il primo dei tre incontri tra Nino Benvenuti (recentemente scomparso) ed Emile Griffith , vinto dall’italiano che si laureò campione del mondo.
Il quarto Madison Square Garden Infine, l’attuate Madison Square Garden è inaugurato il 14 febbraio del 1968 sulla Settima Avenue tra la 31ª e la 33ª Strada. L’attuale struttura ha ospitato gli eventi, i personaggi e i team sportivi più noti: da Papa Francesco (che vi ha tenuto una messa nel settembre del 2015) ai cantanti più celebri ( E lvis Presley e John Lennon ) alle squadre più famose (ospita il team di basket degli New York Knicks e quello di hockey dei New York Rangers).
Ha fatto il giro del mondo l’immagine del suo braccio mentre sembra mollare una manata sul viso del marito, il premier francese Emmanuel Macron, mentre si apre lo sportellone dell’aereo atterrato in Vietnam. Immediatamente Macron, vistosi inquadrato dalle telecamere, si è ricomposto, offrendo la mano alla consorte, che l’ha gentilmente respinta. Dopo i goffi quanto inutili tentativi dell’entourage di negare l’evidenza, si sono moltiplicate le fantasiose interpretazioni.
«Che ne dici, continuiamo a parlare della Costituzione?» Ok. L’ultima volta siamo arrivati all’articolo 20, quindi direi di affrontare il 21, che è molto importante «Più degli altri?»
Beh, non stiamo a fare classifiche, ma certamente è un pilastro fondamentale della libertà di espressione, in quanto stabilisce il diritto di ognuno di esprimere le proprie opinioni, sempre nel rispetto dei diritti altrui. Un articolo particolarmente importante per chi fa il giornalista
«Prova a leggerlo»
È lungo. Senti qui: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre 24 ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle 24 ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni” «Anche stavolta immagino che si tratti di una legge fatta in reazione alle restrizioni del fascismo» Bravo Pericle, nel periodo fascista i controlli sulla comunicazione erano pressanti, e in quei primi anni del dopoguerra c’era tanta sete di libertà e democrazia, e la libera manifestazione del pensiero è una condizione imprescindibile per garantire un regime democratico «Quin di ognuno può dire quello che vuole?»
Eh no, come ti ho detto ci sono dei limiti. Ad esempio non si può offendere il comune senso del pudore, si deve rispettare l’onorabilità delle persone, e poi va rispettato il segreto di Stato ove previsto, e pure il segreto giudiziario «E tu, puoi scrivere quello che vuoi?»
Il diritto di cronaca deve rispettare tre principi: la verità, la pertinenza (cioé l’interesse pubblico a conoscere la notizia) e la continenza (esporre i fatti in modo corretto, in modi pacati e non offensivi). Buon anotte Pericle «Buonanotte»
Vanni Raineri
Un’illustrazione del terzo Madison Square Garden, attivo dal 1925 al 1968
PAOLO A. DOSSENA
CASALMAGGIORE
Workshop fotografico in Villa
Sarà una giornata gradita a tutti gli appassionati di fotografia e a chi è alla ricerca dell’inquadratura perfetta: domenica 1 giugno si terrà un workshop fotografico nel parco di Villa Medici del Vascello alla scoperta delle tecniche e dei trucchi per immortalare la natura e realizzare suggestive fotografie. Guidati da Carlo Balestreri , fotografo professionista e socio del Gruppo Fotonaturalistico Emiliano “Obbiettivo Natura”, i partecipanti potranno apprendere sul campo l’ar te della fotografia naturalistica. Il corso durerà l’intera giornata, con una pausa per il pranzo. Il ritrovo è alle ore 10 per la prima parte teorica del workshop, mentre la seconda parte pratica inizierà alle ore 14.30. Per maggiori informazioni e prenotazioni: segreteria@villamedicidelvascello.it o 370-3379804.
Recruiting Days al “Casalasco”
Gruppo Casalasco si prepara a una nuova campagna di trasformazione del pomodoro. In vista dell’attività, prevista da luglio a ottobre, l’azienda organizza anche quest’anno i Recruiting Days, un calendario di appuntamenti in presenza dedicati alla selezione del personale che entrerà a far parte dei team di Casalasco ed Emiliana Conserve per l'intera durata della stagione. Le giornate si terranno in tutti gli stabilimenti del Gruppo: a Busseto, Fontanellato, Gariga di Podenzano, Rivarolo del Re e San Polo di Podenzano. Si possono consultare gli aggiornamenti sulle pagine social Facebook e LinkedIn di Casalasco ed Emiliana Conserve.
Visita a Villa Fadigati La Bastia
Tra le gite fuori porta organizzate da Target Turismo, visite guidate a tesori di arte e di storia, da segnalare la tappa casalasca: sabato 7 giugno si potrà visitare Villa Fadigati La Bastia di Mar tignana di Po, aperta straordinariamente. Info, orari e prenotazioni al 379-1165691 o prenotazioni@targetturismo.com.
Bottega del Gelato in semifinale
Gabriele Franco , della Bottega del Gelato-Caffé Centrale di Piadena, è tra i 12 gelatieri che si sono qualificati alle semifinali italiane di Gelato Festival World Masters. Ad Anzola dell’Emilia il gelatiere piadenese ha presentato il gusto “Tramonto Baglioni”, un gelato al cioccolato fondente monorigine 70% Venezuela su base bianca, con zabajone artigianale e scaglie croccanti di cioccolato fondente.
Il Marconi a spasso con le note
“Al passo con le note” è il titolo del saggio di fine anno allestito dall’istituto comprensivo “G. Marconi”. L’appuntamento è per mercoledì 4 giugno alle 20.30 in piazza Garibaldi.
In questa terza edizione ai ragazzi è stato chiesto di proporre progetti ai Comuni contro
Il premio nel solco civico di Carlo Gardani
È stata consegnata nella mattinata di martedì al Polo Romani la borsa di studio in memoria di Carlo Sante Gardani , istituita dalla famiglia e dalla lista civica Il Listone, che lo stesso Gardani aveva fondato nel 2008. Si tratta del terzo anno per questa borsa di studio, che ha visto quattro vincitori. Al primo posto Elena Galli con 66 punti (su 75 totali), al secondo Martina Miceli con 64 punti, al terzo ex-aequo Giorgia Anselmi e Filippo Cantini con 62 punti.
«Quest’anno si è deciso di cambiare la traccia della prova rispetto agli altri due anni – hanno spiegato Daniela Romoli , dirigente scolastica del Romani, e Giovanni Gardani , figlio di Carlo Sante – in quanto abbiamo chiesto agli studenti di immaginare un progetto per il proprio Comune che potesse migliorare e magari risolvere una determinata criticità. In buona sostanza è stato chiesto ai giovani del Romani di agire
#DOMENICALMUSEO
Domani ingresso gratuito ai musei
Diotti e del Bijou
PROTAGONISTI
con concretezza sulla realtà in cui vivono, provando a suggerire anche al mondo politico un progetto realizzabile, e non iperbolico, per il futuro». «Non escludiamo – ha detto Giovanni Gardani – di portare alcuni di questi progetti alle amministrazioni, sperando che non rimangano solo su carta. È chiaro che non si potrà realizzare tutto, ma ci sono spunti molto interessanti».
La borsa di studio ha visto l’assegnazione di 500 euro per
il primo premio, 300 per il secondo e 200 a testa per i due terzi posti. A premiare, oltre a Romoli e Giovanni Gardani, anche Nadia Archenti e Carolina Gardani , rispettivamente moglie e sorella di Carlo. Presenti anche alcuni amici di Carlo Sante, sostenitori del Listone come Barbara Ghezzi , Enrica Campanini Patrizia Sartori Pierluigi Ghezzi e Alberto Bernini , oltre a tutti gli studenti che hanno preso parte alla borsa di studio, anche coloro che non
hanno vinto. A valutare le prove la dirigente Daniela Romoli e i due figli di Carlo Sante, Giovanni e Francesco «Il grazie va a tutti voi – è stato detto – perché valutare non è mai facile, ma al di là di chi ha conquistato la borsa di studio, ci sono belle idee e soprattutto c’è la volontà di mettersi in gioco da parte vostra, dato che la partecipazione alla borsa di studio non era obbligatoria ma volontaria».
In chiosa un commosso Giuseppe Boles ha voluto ricordare Carlo Sante Gardani: «Per ragioni anagrafiche non avete avuto l’opportunità di conoscere Carlo – ha detto -. Io sì e sono stato fortunato: ho avuto tanti professori ma pochi maestri. Carlo Sante è stato un maestro: mi ha fatto conoscere il mondo della politica, del civismo e del volontariato. E mi ha cambiato. Se qualcosa di buono ho fatto anche per il paese, lo devo a lui».
Il primo giorno di giugno è… #domenicalmuseo, ovvero ingresso gratuito nei due musei di Casalmaggiore che propongono altrettante mostre di grande interesse. Al Museo Diotti è stata da poco inaugurata la mostra "Apocalisse con figure", che affronta la complessa trama di simboli e allegorie che caratterizzano il libro profetico dell’Apocalisse; al Museo del Bijou la Sala Zaffanella ospita la giocosa mostra “Gioielli di Gusto”, un viaggio “saporito” fra ornamenti ispirati al cibo.
Gli orari di apertura gratuita per domenica 1° giugno sono i seguenti: Museo del Bijou dalle 15 alle 19, Museo Diotti dalle 15.30 alle 18.30. Ulteriori informazioni sui rispettivi siti web: www. museodiotti.it e www.museodelbijou.it.
Filippo Ghizzardi conquista da protagonista la serie D a Correggio
Il capoluogo casalasco era ben rappresentato sia in campo che in tribuna in occasione dello spareggio che ha consentito alla Correggese di ottenere la promozione in serie
D. A Fiorenzuola, nello stadio Borelli, la formazione reggiana ha superato per 2-1 il Nibbiano/Valtidone al termine di un campionato emozionante e incerto sino alla fine. In maglia biancorossa c’era pure Filippo Gh izzardi , ventottenne di Casalmaggiore nonchè terzino destro di grandi qualità che in carriera si è già regalato parecchie soddisfazioni. Cresciuto calcisticamente nel Parma, Ghizzardi ha vinto proprio con la squadra ducale il titolo di campione d’Italia nella categoria Allievi e ha potuto
vestire la maglia azzurra nelle rappresentative under 15, 16 e 18. Da Parma, dove ha trascorso otto stagioni, l’approdo a Sassuolo che gli ha consentito di prendere parte anche agli allenamenti della prima squadra. E poi la Correggese, il Carpi, la Bagnolese e ancora la compagine di Correggio che
quest’anno è stata allenata da Ivano Rossi e si è aggiudicata pure la Supercoppa d’Eccellenza dell’Emilia Romagna. Nella formazione biancorossa il calciatore casalasco ha disputato complessivamente sei stagioni e in quella da poco conclusa ha ricoper to il ruolo di vice-capitano (sostituendo in molte gare il capitano designato). Giustamente soddisfatto della vittoria in Eccellenza e del salto di categoria, Ghizzardi ha archiviato il campionato con una rete e nove assist: un buon bottino per un difensore. In D Filippo ha già collezionato 165 presenze e finora si è dedicato al calcio a tempo pieno. D’altra parte già quello di Eccellenza è diventato un torneo semi-professionistico per
via dei numerosi allenamenti e ancora di più lo sarà quello in D. Negli anni scorsi il calciatore casalasco ha avuto più di una possibilità di trasferirsi in società di categoria superiore, ma alla fine ha preferito restare vicino a casa. «La mia è stata una scelta di vita. Ho voluto terminare gli studi – ci dice – e poi prepararmi a entrare nell’autoscuola della mia famiglia (papà Franco è titolare di una nota autoscuola di Casalmaggiore, ndr)». Lavoro a parte, Filippo conta di giocare ancora per alcuni anni e nelle prossime settimane s’incontrerà coi dirigenti della Correggese per discutere (e probabilmente sottoscrivere) il rinnovo del contratto.
Guido Moreschi
Tariffa Tari: multe pesanti alle aziende
Una pioggia di salatissime cartelle esattoriali piovute su diverse attività di Gussola ha creato momenti di rabbia e sgomento da parte degli imprenditori chiamati a saldare arretrati della tariffa Tari che non sapevano di avere.
È accaduto nei giorni scorsi che alcuni titolari di queste attività si sono visti recapitare un saldo da pagare di diverse decine di migliaia di euro, per Tari non corrisposta a partire dal 2021, da parte di Casalasca Servizi Spa. La richiesta non riguarda l’intero importo, ma solo la parte riguardante le aree scoper te: i metri quadri coperti sono sempre stati denunciati regolarmente col pagamento conseguente.
Abbiamo chiesto ad alcuni di questi imprenditori delucidazioni: sin dall’inizio avevano denunciato gli spazi coperti (i capannoni, in pratica) perché convinti che tanto bastasse, poiché è qui che si svolge l’attività. E da tanti anni nessuno aveva mai fatto loro alcun appunto.
Poi i Comuni hanno affidato a Casalasca
Spa la riscossione dei tributi Tari, e qui è nato tutto. L’azienda ha compiuto i rilievi (forse con immagini aeree) e verificato che l’area totale, comprensiva dei cortili scoperti, adibiti a parcheggio e quant’altro, era superiore rispetto a quanto denunciato. Da qui la decisione di andare indietro nel tempo (fino a 5 anni, oltre non è consentito) chiedendo il pagamento di quanto non saldato più ovviamente sanzioni e interessi. Il tutto, come detto, per toccare somme che in certi casi sono molto elevate, arrivando a superare i 50mila euro. “In quell’area non ci lavoro, e perché il Comune non mi aveva mai chiesto di inserirle? E poi perché ci avvisano solo ora e non lo hanno fatto già nel 2021?”. Sono solo alcune delle domande che si sentono.
Ma se la legge questo stabilisce, non resta che pagare, e se i Comuni non avevano mai chiesto prima l’aumento non è colpa della società chiamata ora a gestire le riscossioni anche riferite a irregolarità nelle denunce e insoluti. Il fatto che siano soprattuto aziende di
Gussola ad essere state raggiunte in questi giorni dalle multe fa pensare che si sia partiti da questa zona. Noi abbiamo provato ad esempio a sentire alcuni imprenditori di altre zone del Casalasco che ci hanno detto che le loro aree scoperte non le hanno mai denunciate ai fini della Tari, convinti di essere nel giusto. Che sia in arrivo una raffica di multe salatissime? E magari dopo le aziende toccherà ai privati? Va precisato che non l’intera area esterna è soggetta al pagamento della Tari: da escludere le aree di movimentazione, che sono quelle in genere che si trovano fronte strada.
Alcuni imprenditori si sono rivolti a legali, ricevendo la risposta che la legge effettivamente obbliga loro a pagare, magari si potrebbe aprire uno spazio per concordare. Il fatto è che già nella denuncia di inizio attività andava segnalata l’intera area occupata, ma sino a che i faldoni non sono stati trasferiti dai Comuni agli uffici della sede di San Giovanni in Croce, con l’avvio della cosiddetta tariffa puntuale, nessuno aveva avuto alcunché da segnalare.
Gussola ha presentato le attività estive destinate ai ragazzi
Nella sala del Consiglio comunale di Gussola è avvenuta la presentazione delle attività proposte a bambini e ragazzi in vista dell’estate 2025. Erano presenti il sindaco Stefano Belli Franzini , amministratori, dirigenti sportivi e il parroco don Roberto Rota Il primo cittadino ha spiegato come anche quest’anno sia il Comune a coordinare il programma dei centri estivi, che comprendono sia quelli
organizzati dal Comune che il Grest parrocchiale e il Camp sportivo della Tazio Magni, e si
è detto soddisfatto per le tariffe del camp, che avrà inizio l’8 agosto, che restano inalterate.
AMBIENTE
Anche i ragazzi Interact attivi nel Bosco Rotary
Don Roberto ha spiegato che il Grest, che sarà aperto ai ragazzi di tutte le confessioni religiose, durerà dal 9 al 27 giugno.
Per la Tazio Magni è stato l’allenatore Alessio Carboni a presentare il Gussola Sport Village, che durerà tre settimane dal 30 giugno al 18 luglio e consentirà ai partecipanti, ragazzi delle scuole elementari e medie, di misurarsi in diverse discipline sportive.
L’Interact Casalmaggiore Oglio Po ha attivamente collaborato con il Rotary alla creazione del Bosco Rotar y nella certezza che la sostenibilità ambientale sia una fondamentale area di intervento per la realizzazione di aree verdi, la sensibilizzazione ambientale e la promozione di progetti di ripristino ecologico. Il progetto, che ha preso avvio nel 2021 grazie alla collaborazione tra i Rotary Club, ha l’obiettivo di realizzare un bosco nella zona della golena del Po, ne l Comune di Martignana Po, in località Colombaia, con la piantumazione di alberi autoctoni. Il professor Riccardo Groppali , rotariano e conosciuto naturalista, ha selezionato i tipi di piante adeguate alla nostra zona. La piantumazione di alberi ed essenze è stata effettuata grazie all’opera dei soci Rotary e Rotaract ai quali da quest’anno si è aggiunto l’Interact Casalmaggiore Oglio Po. Le piante sono state donate dall’Ersaf, Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e Foreste, che fornisce 50 piante gratuitamente ad ogni ente pubblico, istituto scolastico o onlus che ne faccia formale richiesta. Quindi, sabato 10 maggio, alcuni Soci, insieme a Rotariani e Rotaractiani, hanno collocato le 300 piantine complessive messe a disposizione per rinfoltire la porzione del Bosco Rotary già esistente. Gli alberi sono aceri campestri, biancospini, farnie, sanguinelli e ciliegi selvatici. L’operazione Bosco Rotary vuole essere un int ervento alternativo per biciclette e pedoni alla ciclovia VenTo, con la finalità di creare punti di interesse naturalistico in cui la natura, riappropriandosi del suo spazio, accoglie i visitatori in armonia ed equilibrio per una mobilità sostenibile.
Rotore composto da 15 coltelli ssi con larghezza di taglio da 38 cm.
SISTEMA DI REGOLAZIONE Pratica leva di regolazione profondità di lavoro. Posta a lato del manubrio accelera e facilita le regolazioni.
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L’acqua è una risorsa fondamentale per la vita, l’agricoltura e l’ambiente.
In un contesto climatico sempre più instabile, la gestione efficiente e sostenibile del ciclo idrico – dalla depurazione alla distribuzione per usi agricoli – è diventata una priorità strategica per garantire sicurezza idrica e tutela ambientale.
RISORSA SEMPRE PIÙ PREZIOSA
L’acqua dolce rappresenta solo il 2,5% dell’intera disponibilità idrica del pianeta.
Di questa percentuale, soltanto una minima parte è direttamente accessibile all’uomo per usi civili, industriali e agricoli. In Italia, l’utilizzo di acqua per l’agricoltura copre circa il 60% del consumo totale. Tuttavia, i cambiamenti climatici, con l’aumento di periodi di siccità e l’intensificarsi di eventi estremi, stanno rendendo questa risorsa sempre più scarsa e difficile da gestire. Secondo i dati ISPRA, nel nostro Paese ogni anno vengono prelevati più di 30 miliardi di metri cubi d’acqua, ma una parte significativa di questi si perde nelle reti idriche obsolete. Allo stesso tempo, cresce l’esigenza di tutelare i bacini idrici e di investire in infrastrutture moderne ed efficienti.
IL RUO LO DELLA DEPURAZIONE
Un elemento chiave nella gestione dell’acqua è la depurazione.
Gli impianti di trattamento delle acque reflue permettono di restituire all’ambiente acqua pulita e, sempre più spesso, di recuperarla per usi secondari, in particolare per l’irrigazione agricola.
La direttiva europea sul trattamento delle acque reflue urbane (91/271/CEE), recepita dall’Italia, impone standard stringenti sulla qualità degli scarichi, ma persistono criticità in alcune aree del Paese, soprattutto al Sud, dove mancano ancora impianti adeguati.
Il riutilizzo delle acque reflue depurate rappresenta un’opportunità concreta: consente di ridurre i prelievi da falde e corsi d’acqua, garantendo al contempo una risorsa alternativa stabile per l’irrigazione, specialmente in periodi di scarsità idrica.
Acqua, depurazione, La sfida di una
IRRIGAZIONE: INNOVARE PER RISPARMIARE
L’irrigazione
è il settore che più di tutti incide sul consumo idrico. Le tecniche tradizionali, come l’irrigazione a scorrimento, comportano elevate perdite per evaporazione e infiltrazione. Per questo motivo, si
Grazie ai sistemi di filtrazione e trattamento acque di Veneziani Depuratori potrai avere acqua buona da bere e per cucinare direttamente dal rubinetto della tua casa o dall’erogatore della tua attività.
I prodotti forniti da Veneziani, rimuovono i sali di durezza che causano macchie sulle stoviglie e riducono il consumo di detersivi, estendendo così la durata delle tue attrezzature grazie alla prevenzione dell’accumulo di incrostazioni.
Non solo soluzioni per il trattamento acque di casa! Veneziani offre anche soluzioni avanzate per le attività del settore horeca. Acqua buona da bere a basso costo per la tua attività! Un enorme risparmio e un aiuto all’ambiente.
stanno diffondendo metodi più efficienti come la microirrigazione e l’irrigazione a goccia, che consentono di ridurre gli sprechi idrici e migliorare la resa agricola. Anche la digitalizzazione offre strumenti utili: sistemi di monitoraggio, sensori nei campi e centraline meteo permettono agli
agricoltori di ottimizzare l’uso dell’acqua in funzione delle reali esigenze delle colture. Secondo Coldiretti, l’adozione di tecnologie irrigue innovative può ridurre fino al 50% i consumi idrici rispetto ai sistemi tradizionali.
INFRASTRUTTURE E INVESTIMENTI:
LE SFIDE DEL PRESENTE
La modernizzazione delle reti idriche e degli impianti di depurazione è una sfida che richiede investimenti significativi.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destinato oltre 4 miliardi di euro al settore idrico, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza delle reti, ridurre le perdite e aumentare la resilienza del sistema. Tuttavia, la frammentazione della gestione idrica e le lentezze burocratiche spesso rallentano l’attuazione dei progetti.
Un altro fronte cruciale è quello dei bacini di raccolta: piccoli invasi e sistemi di accumulo delle acque piovane possono rappresentare soluzioni strategiche per fronteggiare la siccità e garantire continuità nell’approvvigionamento agricolo.
LA CULTURA DELL’ACQUA
Infine, una gestione sostenibile dell’acqua non può prescindere dal coinvolgimento dei cittadini e degli operatori economici. Promuovere la cultura del risparmio idrico, informare sulle buone pratiche e incentivare comportamenti virtuosi sono azioni indispensabili per preservare una risorsa vitale. Le campagne educative, soprattutto nelle scuole, possono contribuire a formare una nuova generazione consapevole del valore dell’acqua.
Perforazione e posa di pozzi civili, industriali ed agricoli
Fornitura e installazione di pompe sommerse, autoclavi e impianti ad inverter
Realizzazione impianti d’irrigazione e scavi con macchina catenaria
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Con la prima settimana di giugno si avvicina la chiusura ufficiale dell’anno scolastico per oltre un milione di studenti lombardi. Dalle scuole primarie fino ai licei e agli istituti tecnici e professionali, la fine delle lezioni rappresenta un momento spartiacque, atteso con trepidazione da studenti, insegnanti e famiglie. Ma oltre all’euforia per la libertà ritrovata, l’ultima campanella porta con sé riflessioni, bilanci e, per molti, anche nuove sfide.
IL PESO (E IL VALORE)
DI UN ANNO DI SCUOLA
L’anno scolastico che si chiude è stato, per tanti, faticoso ma ricco di traguardi. Dopo il progressivo ritorno alla normalità post-pandemica, il 2025 ha visto una scuola più stabile, ma anche più esigente. Non sono mancati momenti di difficoltà: classi sovraffollate, carenza di docenti, problemi logistici in alcune scuole di provincia.
Tuttavia, in questo contesto non sempre semplice, migliaia di insegnanti hanno continuato a garantire qualità e passione nel proprio lavoro, accompagnando gli studenti in un percorso non solo di apprendimento, ma anche di crescita umana.
ESAMI IN VISTA PER MIGLIAIA DI STUDENTI
Se per i più piccoli l’ultima campanella significa inizio delle vacanze, per molti studenti lombardi l’estate inizia sotto il segno degli esami. Sono oltre 90.000 gli alunni di terza media attesi dalle prove scritte e dai colloqui orali che chiudono il primo ciclo di istruzione. Un momento carico di emozione, spesso il primo vero esame della vita, che segna il passaggio verso le scuole superiori. Ancor più intensa è l’attesa per gli esami di maturità.
Quest’anno, in Lombardia, saranno oltre 74.000 gli studenti coinvolti. La prima prova scritta è fissata per mercoledì 19 giugno: il tema di italiano. Seguiranno la seconda prova, specifica per ogni indirizzo,
Si avvicina Tempo di esami
e infine il colloquio orale. Per chi affronta la maturità, l’estate inizierà solo dopo un mese di studio concentrato, ansie condivise e speranze riposte in un voto che, per molti, sarà il lasciapassare per l’università o per il mondo del lavoro.
UN’ESTATE DA RIEMPIRE DI SENSO Una volta terminati esami e recuperi, si apre davvero la parentesi estiva. Un tempo sospeso che, se ben vissuto, può trasformarsi in un’occasione preziosa per rigenerarsi, esplorare passioni, leggere per piacere e non per obbligo. Le
la fine della scuola esami e di vacanze
scuole chiudono, ma non si spegne il desiderio di imparare, anzi: è proprio lontano dai banchi che molti ragazzi scoprono nuovi interessi, si mettono alla prova in viaggi, esperienze all’estero, campi scuola o attività di volontariato.
Anche per i docenti, la fine delle lezioni non coincide con un vero e proprio “riposo”: ci sono esami da seguire, consigli di classe da concludere, corsi di aggiornamento, ma anche un tempo finalmente più libero per riflettere su quanto fatto e pensare a nuove strade didattiche per settembre.
TRA LIBERTÀ E RESPONSABILITÀ
Per i ragazzi che hanno compiuto 18 anni, la fine della scuola coincide anche con un passaggio simbolico verso l’età adulta. In questo periodo molti scelgono di dedicarsi allo studio per conseguire la patente di guida, approfittando del tempo libero estivo. Un percorso che, pur non direttamente scolastico, è parte della crescita complessiva di ciascuno: imparare a guidare significa prendere in mano nuove responsabilità, esattamente come affrontare un esame o scegliere che cosa fare dopo il diploma.
CULTURA
...PER MAURO ACQUARONI
Questa volta parliamo di… “ IL MALE ”
Sì lo so, non sta bene, è politicamente scorretto, anzi, inaccettabile, ma ci sono storie che vanno raccontate anche se fatte così. In Francia avevano (ed hanno tuttora) “Le Canard Enchainé” e qui in Italia, siamo nel 1978, una pubblicazione di vera satira non esisteva e allora Pino Zac, come una metastasi, si stacca dal settimanale francese, con cui collaborava e riesce a fondare un quindicinale, che poi diventerà settimanale, di satira sfacciata e demenziale, priva di qualsiasi forma di autocensura: “Il Male”. Una banda di litigiosissimi creativi, sprezzanti del pericolo e delle Procure della Repubblica, inizia a sbeffeggiare tutti, Papi e Presidenti soprattutto, superando ogni limite di buon senso e decenza nonché di volgarità, guadagnando mazzi di querele e condanne, facendo sembrare la stessa redazione del Canard una banda di educande. Come prevedibile una esperienza, quella de “Il Male”, breve, dal 1978 al 1982; litigi, sequestri, denunce, debiti, a pensarci bene un miracolo che fosse durata così tanto. I diversi tentativi di replica, a partire da “Cuore” (inserto dell’Unità) furono veri e propri fallimenti, forse perché in qualche modo addomesticati dal sistema, forse perché anche l’irriverenza alla fine annoia, gli eroici redattori morti o dispersi nell’ambiente o peggio ancora ridotti a patetiche repliche di sé stessi come il tosco-sinistrorso Vauro o lo svitato Jacopo Fo. Che fine hanno fatto Angese, Sparagna, Venezia? Boh! Di Vincino qualche notizia l’abbiamo, ha pubblicato con Rizzoli questo nostalgico flusso di coscienza, che alle nuove generazioni non dirà nulla, ma a noi ex rivoluzionari spolvererà la memoria e ci suggerirà questa domanda: che fine ha fatto, oggi, quella satira cattiva e sfacciata? Risposta: non esiste più, forse perché siamo cambiati noi, forse perché si rivolgeva ad un mondo fintamente serio e che oggi non si preoccupa più nemmeno di sembrarlo, serio?
In provincia di Cremona sono il Museo del Violino, il Museo Civico Ala Ponzone e la Pinacoteca, il Museo del Bijou di Casalmaggiore
Svelati i siti culturali più visitati in Lombardia con l’Abbonamento
Quali sono i siti culturali più visitati dai possessori di “Abbonamento Musei in Lombardia”? In testa ci sono i grandi poli culturali milanesi: la Triennale di Milano, le Gallerie d’Italia in Piazza della Scala, la Pinacoteca Ambrosiana e il Museo del Duomo. A registrare numeri di rilievo sono anche importanti musei delle altre province lombarde, come la Villa Reale di Monza, il Museo di Santa Giulia a Brescia, l’Accademia Carrara e Palazzo del Podestà di Bergamo, Palazzo Ducale e Palazzo Te a Mantova, i Musei Civici del Castello Visconteo a Pavia. Il successo dell’abbonamento si misura anche nella capacità di scoprire preziose realtà culturali
diffuse in tutto il territorio lombardo: da Villa Monastero e Villa Carlotta sul lago di Como a Kosmos e il Museo della Tecnica Elettrica a Pavia passando per Palazzo Besta in Valtellina e il Maga e Volandia in provincia di Varese. Una rete diffusa e capillare che oggi coinvolge, solo in Lombardia, 230 istituzioni culturali. Ricordiamo che l’Abbonamento Musei è un sistema interregionale che consente l’accesso per un anno nei musei convenzionati in Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Nato per valorizzare il patrimonio culturale e favorire la partecipazione dei cittadini, è oggi uno strumento riconosciuto anche a livello europeo
per l’innovazione nella fruizione culturale. Un successo confermato dai dati: in Lombardia, ad oggi, gli abbonamenti attivi sono 56.739, di cui 13.431 con la formula Extra, che consente l’accesso anche ai musei delle altre due regioni. L’offerta è capillarmente distribuita sul territorio: 61 musei a Milano e area metropolitana, 37 a Brescia, 30 a Bergamo, 22 a Varese e a Mantova, 18 a Pavia, 10 a Como, 9 a Cremona, 7 a Monza e Brianza, 6 a Lecco, 5 a Sondrio e 3 a Lodi. A proposito della provincia di Cremona, i più visitati sono: il Museo del Violino, il Museo Civico Ala Ponzone e la Pinacoteca, il Museo del Bijou di Casalmaggiore.
Il docente universitario Marco Targa ci svela la sintonia tra il celebre poeta e il compositore
Montale fu ispirato dalla musica di Debussy
Martedì scorso si sono celebrati anche a Cremona i cento anni degli “Ossi di seppia” di Eugenio Montale. Regista dell’evento, ospitato nella sala Conferenze della Biblioteca Statale, è stato il Conservatorio di Musica “Claudio Monteverdi” di Cremona. L’occasione ha previsto l’esecuzione di pezzi musicali a cura di Linda Pirato al pianoforte e la lettura di brani a cura di Eleonora Pace, come voce recitante. Due, le conferenze che si sono succedute. La prima, del prof. Alessandro Polcri, della Fordham University di New York (la cui intervista è comparsa sul “Piccolo” del 24 maggio); titolo dell’intervento: “Silenzi, rumori ed effetti sonori negli Ossi di seppia”. La seconda, di Marco Targa (nella foto) , professore associato presso l’Università della Calabria a Cosenza, che ha parlato di “Debussy, Montale e la rottura del velo”. A Marco Targa abbiamo chiesto di condividere coi nostri lettori i punti salienti della sua conferenza. «In questo dialogo a due con il prof. Polcri ho illustrato il rapporto tra la poesia di Montale e la
musica di Debussy, a partire da alcune dichiarazioni che si trovano in un diario del poeta (scritti poi raccolti in “Il secondo mestiere”, Mondadori, 1996): Montale dichiara che l’ispirazione della sua prima raccolta poetica, gli “Ossi di seppia” appunto, deve molto alla musica di Debussy; in particolare, si mostra debitore nei confronti dei “Preludi” e, ancora più specificamente, di brani contenuti nella raccolta come “Le colline di Anacapri” e “Minstrels”. Ma è debitore anche di pezzi ispirati alle forze della Natura, come “Dialogo del vento e del mare”, che però fa par-
te degli schizzi sinfonici “La mer”, (“il mare”). Montale parla della musica di Debussy in modo molto più perspicace di molta critica musicale dell’epoca, che non aveva ancora compreso pienamente la novità della musica di Debussy. L’ispirazione che gli proviene da questa musica, lo porta a voler scrivere una poesia che abbia uno stile moderno, in grado di emanciparsi dalla tradizione dannunziana, che dominava la moda letteraria dell’epoca. Si trattava di qualcosa di analogo a quanto Debussy aveva fatto con l’eredità musicale di Richard Wagner».
In che modo si esprime questo desiderio di modernità?
“Direi, innanzitutto, nella necessità di maturare una contro-eloquenza, uno stile antiretorico.
E per farlo, Montale guarda da vicino al modello della poesia simbolista: è una connessione interessante, giacché a sua volta Debussy si era ispirato, per la sua musica, alla poesia simbolista. Viene in mente, a questo punto, il verso di Paul Verlaine “prima di tutto la musica”: anche nella poesia, insomma, è la musica a venire per prima».
Dal punto di vista formale, come si traduce il dialogo tra il poeta e il compositore?
«Lo si vede bene a partire da “Minstrels”, un brano esemplare, anche perché è sia il titolo di un pezzo di Debussy sia di una poesia di Montale. La modernità del poeta si trova soprattutto nella sua sintassi frammentaria: alla perdita di linearità nella musica di Debussy – elemento di grande novità introdotto dal compositore – si può accostare la perdita di linearità sintattica nelle opere di Montale. Un esempio sono le proposizioni relative e parentetiche che si insinuano nel flusso delle immagini poetiche e lo interrompono. Oltre a ciò, c’è l’antiretorica richiamata dal titolo, “Minstrels”, parola inglese che definiva gli spettacolini musicali degli artisti di music hall (nel brano di Debussy si inseriscono delle sonorità “ragtime”, novità di allora provenienti dagli Stati Uniti). Anche in questo caso si può riscontrare una continuità tra i due artisti, dacché Montale preferì sempre delle immagini poetiche quotidiane, piuttosto che ricorrere al repertorio aulico della poesia dannunziana».
CONSIGLI IN LIBRERIA di Federico Pani
Due espressioni: il vocabolo russo “derzhava”, cioè “potenza” e l’espressione inglese “future shock”, due parole chiave per (tentare di) comprendere la Russia di oggi. Dobbiamo essere grati ad Anna Zafesova, storica collaboratrice della “Stampa”, per questo suo ultimo libro: “Russia. L’impero che non sa morire. Il passato di Mosca, il futuro di Kyiv” (Rizzoli).
Comprendere la Russia grazie alla Zafesova
Forte di un’impareggiabile conoscenza sull’argomento, la giornalista ha costruito un saggio sulla Russia e l’Ucraina degli ultimi 30-40 anni, riportando i fatti, i numeri e i personaggi salienti. Zafesova inoltre sa sfoderare – e lo fa volentieri – il miglior stile giornalistico, che individua un par ti-
colare, un personaggio o un episodio, per fare luce sul resto. Ad ogni modo, la Russia di oggi si spiega solo a partire dal trauma degli anni Novanta, dai quali è uscita, per così dire, doppiamente sconfitta: come potenza nella Guerra fredda e – si passi la semplificazione – nella conquista di una
nuova identità, con lo “shock del futuro”, giacché incapace di elaborare la Globalizzazione made in Usa. Di qui, l’idea di rifiutare le libertà di stampo occidentale, pur di restaurare l’universo del passato, che unisce i Romanov e Lenin, Ivan il Terribile e Putin: un mondo dove i russi non sono
liberi, ma sicuri nelle loro certezze e temuti dal resto del mondo. Viene in mente, forse a sproposito, “Il grande inquisitore” di Fëdor Dostoevskij: all’evangelico messaggio di libertà, portato da Gesù in persona, meglio una ser vitù volontaria. Alternative? Sì, come ha mostrato l’Ucraina; anche se sappiamo com’è andata a finire. Ma non ancora come finirà.
FEDERICO PANI
INCONTRO VISITE GUIDATE MOSTRA
Una serata su “Memorie di Platina”
Venerdì 6 giugno, alle ore 21 nel Chiostro dei Gerolamini di Piadena Drizzona si terrà una conversazione a più voci su “Memorie di Platina: scritti, cibi, pratiche sulle tracce di Bartolomeo Sacchi”. Condurrà la serata Michela Bastoni con Tommaso Lucchetti e Francesco Nocco. Organizzano la serata “Il Conviviale” e il Comune.
Alla scoperta di ville a palazzi storici
Domani e lunedì, grazie al programma del circuito Dimore Storiche Cremonesi by Target Turismo, si potrà visitare Villa Calciati Crotti a Persico Dosimo, Palazzo Mina Bolzesi in via Platina a Cremona, Villa Sommi Picenardi a Torre de’ Picenardi e Castello Mina Della Scala a Casteldidone (lunedì). Per informazioni: 379 1165691.
Giovedì 5 giugno alle ore 18 al Museo Diocesano di Cremona sarà inaugurata la mostra “Other vision” dell’Atelier Ticonzero. L'esposizione è parte delle iniziative promosse dal Polo Museale della Diocesi di Cremona nell’ambito del progetto nazionale “Nel tuo nome. L’arte parla di Comunità”, promosso dalla Cei per il Giubileo 2025. “Other vision” al Museo Diocesano
Anche quest’anno riparte la stagione dell’Arena Giardino, che proietterà grandi film fino a settembre
Da stasera torna il cinema sotto le stelle
Riapre stasera alle 21.40 il cinema all’Arena Giardino (nel Parco Tognazzi a Cremona), che quest’anno celebra le 46 stagioni di attività. Fino a settembre ogni sera sarà una buona occasione per andare al cinema sotto le stelle e dall'8 al 21 giugno l'ingresso per tutti i film sarà solo di 3,50 euro, mentre dal 13 giugno al 20 settembre, lo stesso prezzo si applicherà per i film italiani ed europei. Il Ministero della Cultura, infatti, ha rinnovato anche quest’anno le iniziative “Cinema in festa” e “Cinema revolution”. L'inaugurazione è dedicata alla proiezione di “Generazione romantica” (nella foto) : il racconto di una storia d'amore
LETTERE & OPINIONI
AUSPICIO
ambientata in Cina, che è anche la toccante occasione di riflettere sui cambiamenti del Paese negli ultimi 20 anni. A giugno e luglio, come da tradizione, avranno spazio nel programma
Mi auguro che la riforma della Chiesa prosegua anche con il nuovo Papa A fine anno del 2024 inviai una informativa a Papa Francesco (con riscontro) per sensibilizzarlo su alcuni enti clericali (case di cura, ospedali, scuole accreditate alla Regione Lombardia) presso i quali c’erano e
alcuni dei film premiati nei principali festival cinematografici: da “No other man” (1º giugno), Premio Oscar per il Miglior Documentario, ad “Anora” (2 giugno), Premio Oscar Miglior Film,
ci sono ancora dei contratti lavorativi non rinnovati da 11 anni. Scrissi: “Le sembra giusto Papa Francesco che ci siano questi diritti negati dal clero?”. E feci l’esempio della Città del Vaticano, che credevo immune da queste criticità lavorative. Ora, apprendo che anche i lavoratori del Vaticano chiedono stipendi più alti. I salari sono fermi al 2008. In Vaticano lavorano quasi 5mila persone,
a “Il seme del Fico Sacro” (8 giugno) e “Grand tour” (11 giugno), vincitori al Festival di Cannes rispettivamente dei premi della Giuria e per la Miglior Regia. Il 17 giugno sarà la volta di “Vermiglio”, Premio della Giuria al Festival del Cinema di Venezia, il 25 giugno di “Berlinguer – la grande ambizione”, con Elio Germano, premiato ai David di Donatello come Miglior Attore e il 28 giugno di “Io sono ancora qui”, premio Oscar come Miglior Film Internazionale. Il 20 luglio, invece, sarà proiettato il pluripremiato “Emilia Perez”. Par ticolarmente consigliate alcune perle come “A real pain” (5 giugno), che narra del viaggio in Polonia di due
di cui 2mila assunte nella Curia (il Governo della Chiesa cattolica e il resto dallo Stato del Vaticano). Questa criticità lavorativa è dovuta ad un bilancio in rosso. I lavoratori chiedono se proprio ci devono essere tagli, si cominci a chiedere sacrifici a chi finora non li ha fatti, per esempio ai dirigenti laici che percepiscono generosi compensi e godono anche di innumerevoli benefici. I lavoratori
cugini americani alla scoperta delle proprie radici e alla riscoperta del proprio legame fraterno. Un film che affronta con toni leggeri un tema importante e denso come la memoria storica e familiare. Domenica 10 luglio verrà, infine, proiettato “Here” di Robert Zemeckis, il regista di “Forrest Gump”, che secondo il Corriere della Sera “fa circolare vivacemente l’emozione, come il sangue sotto la pelle, uscendo dal cinema con occhi di meraviglia e di tenerezza”. Il programma completo e ulteriori informazioni sono disponibili su www.arenagiardino.it (oppure scrivendo a cinechaplin.cremona@ gmail.com ).
sono pronti a protestare e forse anche a scioperare anche se quest’ultima ipotesi non è contemplata dal Vaticano. I lavoratori sperano nel neo Papa Leone XIV. Io spero, al di là dei diritti lavorativi, che sono sacrosanti, che la riforma della Chiesa iniziata da Papa Francesco sia portata a termine da Leone XIV. Gabriele Cervi Resp. Centro Studi Don Milani
“Il decimo scriba” scritto da Ventura
“Il decimo scriba” (sottotitolo “L’eterna dannazione”) è il nuovo romanzo, fresco di stampa, di Stefano Ventura. “Soledad e Demian, due archeologi di fama mondiale, dopo i successi ottenuti in Sud America – si legge nel risvolto di copertina – si trasferiscono in Egitto dove affioreranno enigmi sul faraone Pepi II e il suo misterioso decimo scriba”. “Durante il lunghissimo regno di Pepi II, sovrano della VI dinastia dell’Antico Regno – scrive lo scrittore casalasco –pare che si siano succeduti ben dieci scribi. Troppo forte, quindi, la tentazione di inventare una storia dedicata all’ultimo di questi, il decimo, col nome di fantasia di Ipu”. Ancora una volta l’opera dell’autore locale si sviluppa fra presente e passato e offre al lettore un quadro dettagliato della gloriosa civiltà degli antichi egizi. Ventura ci spiega che “Il decimo scriba” (Armando Curcio Editore) non rappresenta la prosecuzione del precedente “Il ciclo compiuto” sebbene la sua impostazione storico-fantastica offra più di un’analogia con gli ultimi lavori. Il romanzo è già in libreria, ma non è ancora stata definita la data della sua presentazione pubblica. Guido Moreschi
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Il pareggio di giovedì allo Zini costringe i grigiorossi a vincere domani a La Spezia in una sfida che si annuncia molto dura. Servirà un guizzo mancato, un anno fa a Venezia
La Cremo si gioca tutto in 90 minuti al Picco
Al Picco per scrivere l’ultimo capitolo. Il pareggio a reti inviolate della finale d’andata non ha sostanzialmente cambiato le gerarchie della vigilia e obbligherà la Cremonese a dover vincere domani sera a La Spezia. Un’impresa assai ardua, ma necessaria per tornare in serie A dopo soli due anni. Giovedì sera, nonostante uno Zini gremito (14.100 spettatori), i grigiorossi non sono riusciti a vincere una sfida che sembrava alla loro por tata e adesso si trovano costretti a giocare la partita della vita in condizioni proibitive. Lo Spezia di mister D’Angelo, dopo essersi raccolto in modo equilibrato all’insegna del pareggio nella gara d’andata, potrà ora solo pensare a non perdere, sfruttando un fattore campo importante. Inutile fasciarsi la testa prima del tempo, ma un po’ di rammarico sicuramente c’è.
Nel tardo pomeriggio di giovedì, vedere per le strade di Cremona tanti appassionati muoversi con ogni mezzo di trasporto, vestiti dei colori grigiorossi, per raggiungere lo stadio e sostenere la Cremo è stato emozionante. Un segnale incoraggiante, che purtroppo, poche ore dopo, si è assopito con uno scialbo 0-0. Episodi poco fortunati, arbitraggio un po’ pasticcione che ha distratto i giocatori in campo e qualche scelta tecnica opinabile, hanno contraddistinto una gara piuttosto anonima. Ora però c’è l’ultimo
atto da giocare. Con la testa, con il cuore e magari anche con quel pizzico di fortuna che pare abbia voltato un po’ le spalle. L’attacco di appendicite che ha messo fuori causa Ravanelli poche ore prima della finale d’andata, ne è
UNDER 20
Giacomo Gabbiani convocato in azzurro
I 28 gol realizzati in 37 gare di Primavera 1 da Giacomo Gabbiani non sono passati inosservati ai tecnici federali. L’attaccante grigiorosso, infatti, è stato convocato nella Nazionale Under 20 per i due test amichevole contro il Paraguay in programma venerdì 6 giugno alle 17 e lunedì 9 giugno alle 11 al Bruno Recchioni di Fermo.
la testimonianza più allarmante. L’infortunio al capo che ha messo fuori causa un leader come Castagnetti, anche.
A fine gara, mister Stroppa è apparso abbastanza sconsolato. Seduto in panchina con lo sguar -
do pensieroso e visibilmente deluso dal risultato finale. Ora ser ve voltare pagina in fretta e caricarsi al meglio senza fare più alcun calcolo. Anche qualsiasi discorso tattico potrebbe venire meno. La vittoria della Cremonese per 3-2 di qualche settimana fa al Picco ebbe connotati senza dubbio differenti, nonostante rimanga un biglietto da visita poco rassicurante per i liguri. Sarà, probabilmente, tutta un’altra storia. È lecito attendersi, infatti, lo stesso ambiente “caldo” che ha accolto la Cremo un anno fa a Venezia, ma rispetto ad allora i grigiorossi sembrano avere qualche arma in più per tornare a casa vincitori. Sarebbe un vero peccato fermarsi un’altra volta sulla porta della serie A, senza entrarci, ma nel calcio nessuno ti regala niente e la promozione la Cremo deve prendersela con coraggio.
Ternana e Pescara si giocano la serie B
In attesa di conoscere le prime mosse di mercato della Pergolettese, la stagione si avvia alla conclusione. Il lungo cammino dei playoff ha decretato le due finaliste, entrambe provenienti dal girone B. Il pronostico tra Ternana e Pescara è incerto. Vinca il migliore.
Stasera a Monaco di Baviera va in scena una finale dal pronostico incerto tra due squadre che si equivalgono
L’Inter sogna la coppa più ambita contro un Psg molto agguerrito
Luis Enrique ci riprova. Nove anni fa è stato uno dei protagonisti del triplete del Barcellona, che con il trio delle meraviglie Messi-Suarez-Neymar battè 3-1 la Juventus nella finale di Berlino, dopo aver conquistato la Liga e la Coppa del Re. Stavolta vuole raggiungere lo storico traguardo con il Psg, mai riuscito malgrado i tantissimi soldi spesi nel recente passato. A impedire il sogno di gloria dei parigini c’è l’inter, che stasera a Monaco di Baviera vuole alzare almeno un trofeo in una stagione di altissimo livello su tutti i fronti, che per ora non ha però portato coppe nella bacheca nerazzurra. Dopo aver eliminato corazzate come Bayern Monaco e Barcellona, la squadra di Inzaghi è chiamata ad un’altra impresa, soprattutto perché la ro-
sa appare un po’ spremuta e non tutti i giocatori più impor tanti sono al meglio. Ma in una finale, può succedere di tutto e gli alibi, almeno al fischio l’inizio, non devono trovare spazio. I rimpianti per aver
perso uno scudetto ampiamente alla portata, ha lasciato molte scorie nella mente dei protagonisti, ma l’occasione è troppo ghiotta per farsela scappare. Lo stesso vale per il Psg, che arriva per la se -
conda volta in finale di Champions e spera finalmente di alzare la coppa più ambita. Pronostico? Inutile farlo. Vincerà chi giocherà meglio e sbaglierà di meno. Fabio Varesi
Gianluigi Donnarumma
Lautaro Martinez
Del Toro controlla bene la corsa e resta in maglia rosa
È iniziato ieri il gran finale del Giro d’Italia, con la Biella-Champoluc di 166 km, vinta dal francese Prodhomme. I corridori hanno scalato il Col Tzecore, il Col de St. Pantaléon, il Col de Joux e sono transitati da Antagnod con pendenze fino all’11%. Il leader Isaac Del Toro della Uae ha controllato bene la corsa, grazie al supporto della squadra. Oggi si corre la Verrès-Sestrière di 205 km e domani l’epilogo a Roma.
» volley femminile
TENNIS
Musetti approda agli ottavi a Parigi. Oggi Sinner e Cobolli
PARIGI - Dopo un avvio poco brillante, Lorenzo Musetti ha iniziato a giocare come sa ed ha piegato in quattro set l’argentino Mariano Navone (4-6, 6-4, 6-3, 6-2). Agli ottavi incontrerà il forte danese Rune, che ha però faticato con il francese Halys, battuto al 5º set. Oggi al terzo turno tocca a Jannik Sinner con il ceco Lehecka (ore 12.30) e a Flavio Cobolli con il tedesco Zverev, finalista nel 2024 (ore 13.30).
La rinuncia della A2 da parte della società gialloblu arriva a un anno dalla cessione del titolo di A1 della Vbc. Restare a certi livelli è sempre più arduo
L’Esperia conferma le difficoltà di fare sport
Il silenzio della società negli ultimi giorni, malgrado le voci non ufficializzate di un possibile salvataggio, in verità non facevano presagire nulla di buono ed infatti nei giorni scorsi l’Esperia Cremona ha gettato la spugna: rinuncia alla serie A2. “Dopo un periodo di attente riflessioni - si legge nel comunicato della società gialloblu - con grande senso di responsabilità l’Us Esperia comunica ufficialmente che non prenderà parte al prossimo campionato di serie A2 femminile. Allo stato attuale, l’impegno risulta troppo oneroso e impegnativo per il sodalizio cremonese. La seconda storica esperienza gialloblu in cadetteria termina dunque dopo tre anni di militanza. L’Us Esperia desidera ringraziare tutte le persone protagoniste di questo triennio in cadetteria, dalle atlete agli staff tecnici, dai dirigenti ai volontari addetti al servizio campo e ai tifosi, che hanno reso indimenticabili i
ATLETICA LEGGERA
Ottimo esordio di Fausto Desalu nei 200 in Belgio
tre anni in serie A2. Un grazie particolare va a tutti gli sponsor che in questi anni ci hanno sostenuto e ci sono stati vicini, per affrontare al meglio questa bellissima avventura. Contestualmente alla rinuncia di una nuova stagione in serie A2, la società comunica che l’attività sportiva proseguirà con totale dedizione al settore giovanile”. Una
nuova rinuncia, che arriva ad un anno dalla cessione del titolo della massima serie da parte della Vbc Casalmaggiore, ripartita tra tante difficoltà in A2. Il sodalizio casalasco, arrivato fino a trionfare in Italia e in Europa, ha raggiunto in modo rocambolesco la salvezza all’ultima giornata e grazie a questo si presenterà ancora ai nastri
Dopo l’importante qualificazione ai Mondiali con la 4x100, Buon esordio di Fausto Desalu sui 200 metri, corsi in 20”27 a Bruxelles. Un tempo di rilievo, che assume ancora più valore se si considera il vento contrario misurato di -1.4. Si tratta del miglior debutto in carriera per il velocista casalasco delle Fiamme Gialle, a meno di due decimi dal personale
di partenza, mentre in caso di retrocessione, anche lei rischiava di gettare la spugna. È la conferma che fare sport ai massimi livelli in certi movimenti privi di grandi sponsor, diventa sempre più problematico. Chi sembra avere grande vitalità è la Trasporti Bressan Offanengo, che ha quasi allestito il roster per la prossima stagione. Nei giorni scorsi, dopo aver confermato il giovane libero Giorgia Tommasini, ha ingaggiato la schiacciatrice Giulia Resmini (classe 2005), proveniente dal Valchiavenna in B1. Infine, Silene Martinelli è stata convocata nella Nazionale Under 21. In serie B1, è per ora sfumata la promozione della Fantini Folcieri, che ha ceduto anche a Villa Cortese (3-1), dopo aver perso al tie break la gara d’andata. Ostiano ha comunque un’ultima chance per approdare in A2, nella doppia sfida con Modena (oggi alle 17.30 in Emilia e il 7 giugno a Ostiano).
di 20”08 stabilito la scorsa estate, secondo italiano di sempre dietro al mitico Pietro Mennea. «Sapevo di essere in condizione - ha racconta a Fidal.it - mi aspettavo un risultato di questo tipo e sono molto contento, anche se mi sono sentito un po’ contratto negli ultimi cinquanta metri, ma c’era da rompere il ghiaccio». Desalu torna in pista domani a Dresda.
Autodromo di Monza, Boscaro è nella top 6
Buon piazzamento di Davide Boscaro (Arvedi Cycling) nel 47º Trofeo Schiatti per Elite Under 23, corso all’interno dell’Autodromo di Monza. Boscaro è giunto sesto al termine di una volata di gruppo vinta da Christian Fantini (Solme-Olmo). Sono saliti sul podio anche Francesco Leonardi (Rime Orali) e Riccardo Barbuto (Ciclistica Rostese). Per Boscaro è la conferma del suo valore.
PALLANUOTO SERIE C
Bissolati, ultimo turno stasera a Preganziol
Successo di misura (9-8) della Bissolati nella piscina Pircher di Bolzano contro la Rari Nantes Trento. Oggi alle ore 19 ultimo turno a Preganziol. CLASSIFICA (16ª giornata): Lodi 43; Como 36; Verona 35; Orobica 32; Bissolati 25; Piacenza, Preganziol 21; Trento 19; Swim Project, Virgiliana 3.
CICLISMO
L’Esperia Cremona rinuncia alla serie A2
CICLISMO
» BASKET SERIE A Poser, il rookie cresciuto durante la stagione
N egli Stati Uniti li chiamano rookie, ovvero le matricole, che fanno il loro esordio in un campionato professionistico. Federico Poser, 25 anni da Mareno di Piave (Treviso), dopo due buone stagioni in A2 a Torino, è arrivato a Cremona da rookie nella massima serie ed ha naturalmente faticato ed emergere sotto canestro, ma Gigi Brotto gli ha dato fiducia ed ha mostrato buone qualità e la sua assenza per infortunio nel finale di campionato si è fatta sentire. Sono 88 i punti realizzati (3.8 a partita) dal centro veneto, con il 56.5 da due e il 64.3 ai liberi. Come valuti la tua prima stagione nella massima serie?
«È stata complicata, con tanti alti e bassi. All’inizio forse mi sono dovuto un po’ adattare alla categoria superiore e a un modo di giocare diverso, poi c’è stato anche un cambio di allenatore che ha richiesto ulteriore equilibrio. Purtroppo, la mia stagione si è interrotta in anticipo a causa dell’infortunio al dito. Guardando indietro, non posso dire di essere soddisfatto: mi aspettavo di riuscire ad avere un impatto diverso, più continuo e incisivo».
A obiettivo raggiunto, è il momento di festeggiare.
In questi giorni la Ferraroni JuVi si è ritrovata con i suoi tifosi, la sua grande famiglia, per celebrare la permanenza una volta ancora in serie A2, un grande traguardo. Una serata di brindisi, sorrisi, buon cibo per rinsaldare un rapporto inossidabile fra la squadra e la sua città. Lo sport però viaggia su ritmi veloci ed è già tempo di cominciare a guardare alla nuova
Il centro veneto ripercorre la sua prima avventura nella massima serie, vissuta tra alti e bassi: «Mi aspettavo di riuscire ad avere un impatto diverso, più continuo e incisivo»
La tua miglior partita?
«Direi una tra la partita contro Treviso e quella contro Trieste, entrambe nel girone d’andata, a metà dicembre. Tra l’altro sono arrivate in successione ed è stato forse il momento in cui mi sono sentito un po’ più in fiducia e più dentro al ritmo della squadra e del campionato».
Ti aspettavi un campionato così complicato della Vanoli?
«Sapevo che sarebbe stata una stagione intensa e impegnativa, con l’obiettivo di raggiungere la salvezza il prima possibile.
SERIE A2
Purtroppo, nella prima parte del campionato abbiamo lasciato per strada diverse partite che potevamo portare a casa e questo ha reso il percorso più complicato. Quei passi falsi ci hanno fatto perdere un po’ di fiducia e ci hanno costretto a rincorrere».
Cos’è cambiato con coach Brotto?
«Gigi è riuscito a portare calma e serenità al gruppo in un momento in cui le cose, purtroppo, non stavano andando nel verso giusto. Dal punto di vista tecnico ha concesso un po’ più di liber tà e credo che questo abbia aiutato soprattutto alcuni ragazzi americani a ritrovare fiducia e a esprimersi al meglio».
La tua miglior qualità e un tuo difetto in campo?
«Quest’anno credo di aver fatto un buon lavoro in difesa, sia sul pick and roll che nell’uno contro uno. In attacco credo di muovermi abbastanza bene senza palla, cercando di creare spazi e opportunità. Tra i miei difetti direi che devo sicuramente ampliare un po' il mio range di tiro, essere più deciso e aggressivo in certe situazioni e incidere di più a rimbalzo».
I n cosa devi migliorare?
«In tante cose, ovviamente. Ma in questo momento credo di dover migliorare soprat-
tutto nell’impatto che riesco ad avere sulla partita, facendomi trovare pronto fin dal primo secondo. Devo crescere nella capacità di concludere al meglio contro i contatti, vista la fisicità del campionato, e acquisire più fiducia in attacco, ampliando il mio bagaglio tecnico».
Grazie anche alla Vanoli hai esordito in Nazionale: cosa hai provato?
«Esordire in Nazionale è stata un’emozione incredibile, qualcosa che sogni fin da bambino e che, fino a poco tempo fa, sembrava quasi irraggiungibile. È stata un’esperienza davvero speciale, anche grazie al Pozz (il ct Pozzecco), che ha saputo creare un ambiente positivo, coinvolgente e accogliente, dove anche chi era alle prime esperienze con la maglia azzurra come me si è sentito subito parte del gruppo.
Pensi di rimanere a Cremona?
«È ancora presto per dirlo. In teoria ho un accordo anche per la prossima stagione, ma non ho ancora avuto modo di confrontarmi con la società per capire le loro intenzioni e quale ruolo potrei avere all'interno del progetto per il prossimo anno». Intanto la società ha per fezionato ieri l’iscrizione alla prossima stagione in serie A.
Il primo nodo da sciogliere per la JuVi è il futuro del coach
stagione. La squadra è da ricostruire: sotto contratto c’è, infatti, solo Giombini. La volontà però è di cercare di tenere i pilastri della squadra, obiettivo che dovrebbe essere raggiungibile (ma mai dire gatto se prima non è nel sacco, Trapattoni insegna). Prima però bisogna chiarire bene un aspetto fondamentale: coach Luca Bechi resterà a
Cremona? Il tecnico ha firmato salvezze importanti e a Cremona sta bene, ma ha anche offerte (pare che una sia già stata rifiutata, quella di Bergamo) e occorre capire cosa vorranno fare e il coach e la dirigenza juvina, i matrimoni come tutti sanno si fanno in due. Questa pietra su cui costruire la chiesa della JuVi va posata prima il possibile,
BISSOLATI:
solo una volta sistemata la questione tecnica, si potrà davvero pensare di costruire la nuova squadra. L’ambiente sa già che bisognerà soffrire anche la prossima stagione, ma per la società oromaranto la serie A2 è un privilegio che va conservato ogni anno. Tutti però sono già pronti a combattere, in perfetto stile JuVi! Alexandro Everet
RIETI -Urania Milano 3-0 (65-47, 65-61, 89-81) CANTÙ -Fortitudo Bo 3-2 (72-64, 81-67, 68-77, 68-74, 88-63)
Semifinali Rimini-Forlì 2-0 (75-69, 83-78)
CANTÙ -Rieti 3-0 (83-59, 89-74, 84-77)
2F/2M start manuale
FABIO VARESI
Una spettacolare schiacciata di Federico Poser (foto Passamonti)
Coach Luca Bechi
» canottaggio
Dopo aver vinto con autorità la batteria, il quattro di coppia azzurro ha staccato il pass per l’atto conclusivo con il secondo posto in semifinale, in scioltezza alle spalle della Polonia
Gentili punta al podio europeo domani a Plovdiv
Buon esordio per l’Italremo agli Europei di Plovdiv in Bulgaria. In particolare i fari sono puntati sul quattro di coppia del capovoga Giacomo Gentili, che malgrado non abbia ancora compiuto 28 anni, è ormai il veterano del prestigioso armo azzurro, argento un anno fa alle Olimpiadi. Gentili, Luca Rambaldi, Andrea Panizza e il nuovo prodiere Matteo Sartori hanno iniziato il quadriennio olimpico con la partecipazione alla rassegna continentale, per testare lo stato di forma in un anno che ha il clou nei Mondiali di Shanghai (21-28 settembre). In batteria gli azzurri hanno firmato il miglior tempo: per 1500 metri è stata la Polonia a mantenere la leadership della gara, prima che nella fase finale del percorso venissero fuori il carattere e la compattezza della barca italiana. Vittoria in 5’37”21, con un secondo esatto di margine sui polacchi. «Questa gara è andata bene - ha rivelato Luca Rambaldi a canottaggio.org - con l’esito finale da noi auspicato. Non è stata facilissima da leggere: molto vento a favore, con i nostri avversari subito schizzati avanti. Noi siamo
BOCCE
Lunedì nel Bresciano la
Stasera è in programma la finale del 46º Trofeo Flora-14º Memorial Guido Zanotti, organizzato dalla Canottieri Flora. Dodici le batterie con successi di Sprega-Riva e dei giovani beniamini di casa Massarini-Domaneschi nella categoria A, di Ghisleri-Grazioli, Pedretti-Lupi e VannucchiPodenzana nella categoria B. Nella categoria C note positive per Ferrari-Ghidoni, Vitaloni-Soana, Sarzi Amadè-Assirati, Vitali-Luccini e Politi-Bergamaschi.
gara
d’andata contro
rimasti concentrati sulla nostra velocità media costante. Siamo riusciti così a disputare una batteria di spessore senza guardare gli altri ma pensando alla nostra prestazione». Ieri in semifinale si è rinnovato il duello con la barca polacca, che è partita forte ed ha aumentato il proprio vantaggio
sugli azzurri a ogni riscontro cronometrico. All’arrivo il distacco dell’Italia è stato di 2”28, comunque saldamente seconda e qualificata per la finale insieme alla Spagna. Nell’altra semifinale il successo è andato alla Gran Bretagna su Olanda e Germania. Ricordiamo che gli olandesi, dopo l’oro di Parigi, si sono presentati con un equipaggio rinnovato, ma comunque competitivo. Appuntamento per le medaglie domani mattina alle 11.17 (ora italiana, con diretta su Rai Sport HD). Il bilancio della spedizione azzurra è decisamente positivo: nove delle dieci barche impegnate in Bulgaria si sono qualificate per la finale A, mentre il solo Davide Mumolo nel singolo è relegato nella finale B. Dopo l’appuntamento continentale, la Nazionale azzurra del remo sarà impegnata dal 13 al 15 giugno nella tappa di Coppa del Mondo a Varese.
Tra le 8 medaglie dell’Italia agli Europei Under 19 di Kruszwica (Polonia), c’è l’oro conquistato dall’otto di Mattia Mari (Flora) insieme a Matteo Cecotti, Novak Mitrovic e Pietro Blasig (Saturnia), Roberto Valentino Strazzulla e Roberto Terranova (Sampierdarenesi), Loris Piscia (Monate), Federico Bordo (Rowing Club Genovese), timoniere Morgana Maroni.
l’Arcos e ritorno a Cremona l’8 giugno: in palio le finali nazionali del campionato Juniores
I ragazzi del Flora sono chiamati alla grande impresa
Finale sulle corsie rivierasche con inizio alle 18.30 con quattro spareggi.
ITALIANI JUNIORES È tempo di andata per il Flora (nella foto) che tenta la grande scalata verso il sogno che si chiama finali nazionali del campionato. Dopo aver eliminato gli emiliani della Fontana, i boys rivieraschi tornano in campo lunedì 2 giugno per affrontare l’Arcos Bocce
sulle corsie del bocciodromo di Castel Mella. Match di ritorno in programma domenica 8 giugno al Bocciodromo Comunale.
PROMOZI ONE
Nona giornata e finalmente buone notizie (una vittoria ed un pareggio) per le nostre due formazioni. Non riesce l’impresa del Flora di superare la Verdellese, un pareggio comunque importante contro la formazione prima in classifica. Il match si era aper to con la specialità terna, dove A. Massarini-E. MassariniMinoia si aggiudicavano
il primo set (8-5), ma perdevano il secondo per 3-8. Buona la prestazione del neo diciottenne Luca Domaneschi contro Massimo Adoni: disco rosso nel primo set (6-8), ma si aggiudicava il successivo per 8-7. Molto equilibrio anche negli incontri di coppia: G. Domaneschi-Minoia venivano sconfitti all’esordio, ma erano bravi a vincere il secondo set. Sulla corsia
a fianco, L. Domaneschi-E. Massarini s’imponevano nel primo set, ma cedevano agli orobici nel successivo. Ha fatto festa la bocciofila Capergnanica, vittoriosa (a sorpresa) sulla Vip Credaro. Primo successo in campionato dei cremaschi, che porta la firma di Paolo Lucca nell’individuale e di Marazzi-Comizzoli-Venturelli nella terna. Parità negli incontri di coppia, nei quali erano impegnati VenturelliLucca e Marazzi-Comizzoli. Massimo Malfatto
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