

Coldiretti e le buone abitudini a scuola
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Scende lo spread, ma è merito nostro?
Alessandro Polcri ci parla di Montale
Pani a pagina 16
capire...
Ieri, 23 maggio, le tartarughe hanno celebrato la loro giornata mondiale. Almeno le poche che sono arrivate in tempo. Vanni Raineri
L’inchiesta tris sul delitto di Garlasco è al centro di un caso mediatico che scuote l’opinione pubblica italiana. A distanza di quasi 18 anni dall’omicidio dell’allora ventiseienne Chiara Poggi , la Procura di Pavia, su input della difesa di Alberto Stasi l’ex fidanzato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere e a un risarcimento di un milione di euro alla famiglia Poggi, ha deciso di riaprire le indagini. Questa vicenda, caratterizzata da molte ombre e poche luci, mette sotto la lente di ingrandimento l’operato della magistratura: la sentenza di assoluzione in primo e secondo grado è stata annullata dalla Corte Suprema di Cassazione il 12 dicembre 2015. Stasi, che si è sempre dichiarato innocente, da due anni gode della semilibertà e, a breve, potrà richiedere l’affidamento in prova. La nuova indagine ha un nuovo sospettato: Andrea Sempio , amico del fratello di Chiara e frequentatore della casa Poggi. Secondo una nuova perizia, l’impronta del palmo di una mano rinvenuta sulle scale della villetta di via Pascoli, vicino al corpo senza vita della vittima, e al tempo giudicata irrilevante, è risultata appartenere a Sempio, la cui posizione ora si complica. Celeste Bruno , già commissario della sezione Omicidi di Milano, conosciuto per aver condotto le indagini sui noti delitti di Marina Scrigna Bob Caselli Graziella Girgenti e sul triplice omicidio commesso dal primo serial killer certificato in Italia, offre il suo parere investigativo riguardo a questo controverso caso di cronaca nera, che assume sempre più i contorni di un cold case. Partiamo dai fatti: perché è stata riaperta l’indagine?
«Ci sono due elementi fondamentali: da un lato, l’astuzia e la competenza dei legali di Stasi che hanno riletto il fascicolo delle indagini, rilevando lacune e imperizie; dall’altro, la volontà della magistratura di fare chiarezza e accertare la verità oltre ogni ragionevole dubbio. Partiamo da un assunto: secondo la legge, abbiamo un colpevole ed è Alberto Stasi. In questi anni, però, la sua famiglia, tramite gli avvocati incaricati, ha condotto una costante indagine difensiva che ha portato all’acquisizione legale delle impronte di Andrea Sempio. Queste tracce, ottenute da un investigatore privato, sono risultate compatibili con quelle rinvenute sotto le unghie della vittima. Motivo per cui Sempio, a seguito dell’esposto alla Procura da parte degli avvocati di Stasi, risulta essere l’unico indagato per
Intervista all’ex commissario della sezione Omicidi di Milano Celeste Bruno, che ci spiega i motivi della riapertura dell’indagine, le gravi carenze investigative e le possibili soluzioni
Un’ispezione nella casa della famiglia Poggi dopo la riapertura delle indagini. Sotto l’ex commissario Celeste Bruno
concorso in omicidio».
Facciamo un passo indietro per comprendere meglio in quale situazione ci troviamo. Cos’è accaduto nelle precedenti indagini?
«All’epoca dei fatti, l’indagine non è stata condotta a regola d’arte e sono stati commessi errori gravi. Sono stati raccolti molti indizi, ma poche prove, alcune delle quali risultate “inquinate”. L’indagine è stata viziata dalla disorganizzazione e dall’incompetenza degli inquirenti. Non è mai stata rinvenuta l’arma del delitto, la prova regina, e anche il movente dell’omicidio risulta debole o, comunque, non del tutto chiaro. Il racconto contraddittorio di Stasi, associato all’unica prova certa, cioè l’impronta di scarpa, modello Frau da uomo numero 42, hanno portato alla sua condanna, ma senza ulteriori prove schiaccianti, o quantomeno certe, a suo carico». Come stanno lavorando gli inquirenti?
«L’indagine è ripar tita da zero e viene svolta a 360 gradi. La Procura è scesa in campo perché in possesso di elementi evidenti. Sono stati acquisiti reperti mai analizzati e raccolte nuove prove. Tuttavia, è importante chiarire
che la nuova inchiesta non deve essere interpretata a favore di Stasi. La Procura non lavora per scagionare Stasi né, attualmente, vi sono evidenze della sua innocenza. Al momento, come è giusto che sia in questi casi, vige il
LA BIOGRAFIA
massimo riserbo e tutte le car te sono secretate; pertanto, possiamo solo azzardare delle ipotesi». Come valuta l’impianto accusatorio ai danni di Sempio? «Contro di lui ci sono, per ora, due prove che devono essere contestualizzate dagli esperti della scientifica e dai genetisti. A mio parere, oltre a riascoltare Marco Poggi , sarebbe stato utile aggiornare le dichiarazioni dei genitori di Chiara riguardo ai movimenti di Sempio all’interno della loro abitazione. Non deve essere Sempio a dichiarare se andava o meno in cantina o quali stanze frequentava; è importante determinare se l’impronta palmare sulla scala sia anomala o meno. Un elemento che, se vagliato nel 2007, avrebbe probabilmente cambiato la direzione delle indagini». Un commento sul ritrovamento nel canale di Tromello di tre attrezzi compatibili con l’arma del delitto e sull’eventuale coinvolgimento di altre persone. «Sono molto scettico riguardo a questo strano rinvenimento. Se fosse avvenuto prima che la stampa fornisse indicazioni in merito all’ipotetica arma del de-
litto, sarebbe stato credibile; ma ora penso piuttosto all’azione di un mitomane, a qualcosa di costruito a tavolino. Non credo all’ipotesi di depistaggio, né mi sembra attendibile il “super testimone” che, intervistato, parla sulla scorta di confidenze ricevute 18 anni fa da una donna, nel frattempo deceduta, che avrebbe visto una delle sorelle Cappa , cugine della vittima, con una grande borsa per poi gettare nella roggia un oggetto pesante. Perché questo testimone non ha raccontato tutto agli inquirenti all’epoca dei fatti? Non si può escludere nulla, ma sarei molto prudente prima di coinvolgere altre persone nelle indagini. Penso che in questa storia ci siano molte bugie e che molte persone parlino a ruota libera».
Secondo la su a esperienza e il suo intuito investigativo, cosa sarà determinante in questa indagine?
«Le indagini scientifiche daranno risultati sicuramente importanti, ma dovranno essere affiancate e sostenute dalle cosiddette indagini tradizionali, che restano fondamentali nei casi di omicidio. Si tratta di indagini parallele che devono andare nella stessa direzione».
Come può concludersi l’inchiesta tris?
«Ci sono due possibilità: un colpo di scena che por terà a individuare un nuovo assassino oppure l’indagine non porterà a nulla di nuovo, ma gli avvocati di Stasi potranno comunque richiedere la revisione del processo sulla base delle risultanze di questo ultimo procedimento. In quest’ultimo caso, ci vorranno diversi anni».
Commissario di Polizia, dopo la formazione, a Milano, prima come poliziotto di frontiera aeroportuale, poi alla Squadra Volante e per oltre un ventennio alla Squadra Mobile. Celeste Bruno ha investigato su omicidi, sequestri di persona, prostituzione, tratta di esseri umani e crimine organizzato, nazionale e internazionale. Brillanti operazioni svolte in tutta Italia e all’estero, attestate da onorificenze ed encomi. È ritenuto uno stratega, con risoluzione della quasi totalità dei casi indagati. Tra questi i più noti delitti quelli di Marina Scrigna, Bob Caselli, Graziella Girgenti e il triplice omicidio compiuto dal primo serial killer certificato in Italia. Centinaia i sequestri di immobili tra appartamenti, esercizi commerciali, centri estetici e club privé, derivati dalla sua attività investigativa. Tante le donne liberate dai loro aguzzini. Le operazioni “Meeting Stop”; “Silva”;
“Ponte Lambro”; “Faenza Commandos” e quelle condotte tra Libia, Crotone e Milano denominate “Kafila” e “Al Matba”, le sue più note indagini; oltre all’arresto di un bancarottiere israeliano e la disarticolazione di clan criminali di stampo mafioso e di spessore internazionale. Detto il “Mastino” e “Miami Vice” con accostamento ai detective di quella serie americana, per la sua eleganza nel vestire e nel portamento ma soprattutto per le modalità di azione. Opinionista televisivo, scrive per “Noi cittadini per la Sicurezza” organo di informazione ufficiale dell’Associazione Poliziotti Italiani; vari blog e diverse testate edite on line.
Nel 2004 ha pubblicato con Michele Focarete cronista del Corriere della Sera “Milano a ogni ora” (Biblioteca dell’Immagine) ed è autore di diverse pubblicazioni per WE Edizioni.
Domani la camminata “100 passi” con MEDeA
Torna domani, domenica 25 maggio, la Camminata “100 passi insieme”, organizzata da MEDeA OdV e giunta alla 19ª edizione. Il programma prevede il ritrovo in piazza Roma alle ore 10.30, con i saluti del presidente di MEDeA OdV Rodolfo Passalacqua . Seguirà la presentazione del nuovo Consiglio Direttivo e l’intrattenimento musicale a cura dell’Ensemble A. Ponchielli. Alle 11.30 la partenza della camminata, alla quale parteciperà anche Sansebasket; l’arrivo a Casa MEDeA è previsto per le ore 13, e qui si potrà pranzare in compagnia. A metà camminata (in piazza Libertà) sarà disponibile un servizio di trasporto gratuito verso Casa MEDeA. Per informazioni contattare la segreteria di MEDeA (370-3222747 o 03721966350).
Consorzio Provolone
Valpadana: i 50 anni
Lunedì 26 maggio il Consorzio di Tutela del Provolone Valpadana celebrerà i suoi 50 anni di vita presso il Museo del Violino. A condurre l'evento il giornalista di Rtl 102.5, e nostro collaboratore, Enrico Galletti. Dopo il saluto da parte del Presidente del Consorzio Giovanni Guarneri, ci sarà un intermezzo musicale con Lena Yokohama eseguito col Cremonese 1715. Quindi un talk con Antonio Auricchio, Cesare Baldrighi e lo scrittore Vincenzo Bozzetti, assaggiatore ufficiale di formaggi. Dopo le premiazioni, inter vento dell’astronauta Paolo Nespoli e intermezzo comico di Ale e Franz.
La sala eventi di Spazio Comune ha ospitato giovedì un incontro sul tema delle “Disposizioni anticipate di trattamento, testamento biologico e biotestamento: tre diverse definizioni per una stessa scelta”. Ad aprire i lavori è stata la presidente di So.Crem. Cremona Aps (che ha organizzato l’evento col patrocinio del Comune di Cremona) Rosangela Locatelli . «Questo incontro - ha affermato - è frutto della proposta di alcuni soci fatta durante la nostra Assemblea associativa nel marzo scorso. Si è deciso all’unanimità di organizzare un evento destinato alla popolazione, con lo scopo di divulgare informazioni sulla legge istitutiva delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, meglio note come Testamento Biologico o Biotestamento. In tal modo abbiamo anche messo in pratica uno dei fondamentali compiti statutari della nostra Associazione. Sempre l’Assemblea ha dato mandato alla Presidenza di procedere al coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale e alla verifica della disponibilità della sala di Spazio Comune in cui siamo già stati nel 2023 per promuovere la costruzione del Giardino delle rimembranze».
Dopo i saluti da parte della vice sindaca di Cremona Francesca Romagnoli , ha preso la parola il dottor Mario Riccio , componente della Consulta di Bioetica, nella qual veste ha seguito il caso di Eluana Englaro . Come noto, Riccio è stato anche il medico che ha assistito Piergiorgio Welby nella sua decisione di rinunciare ai trattamenti sanitari. Dal 2007 è stato
più volte audito dalle Commissioni parlamentari di Camera e Senato impegnate nella stesura della legge sulle Dat (legge 219/17), e nel 2022 è stato il medico che ha gestito il primo caso in Italia ( Federico Carboni , conosciuto come “Mario”) di assistenza alla mor te volontaria ai sensi della sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale sul caso DjFabo / Cappato Il tema trattato dal dottor Riccio è stato “Le direttive anticipate, un nuovo strumento nel rapporto medico-paziente”. Le direttive anticipate sono documenti legali che estendono il controllo di una persona sulle decisioni di assistenza sanitaria nel caso in cui questa diventi incapace. Sono chiamate direttive anticipate perché riguardano preferenze di trattamento comunicate prima che si presenti l’incapacità. Questi documenti di solito riguardano le decisioni inerenti l’assistenza nel fine vita ma possono anche rivolgersi a qualsiasi aspetto dell’assistenza. Per
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esempio, sempre più, gli individui completano specifiche direttive psichiatriche avanzate focalizzate sui trattamenti di salute mentale. Ci sono due tipologie principali di direttive anticipate: il testamento biologico, che esprime preferenze per il trattamento medico e i trattamenti di fine vita, e la procura permanente per l’assistenza sanitaria, che designa un decisore surrogato in genere indicato come agente sanitario o procuratore. A seguire, il presidente della Federazione Italiana Cremazione Franco Benini ha parlato della “Legge 219/2017, stato di applicazione, ruolo delle associazioni prima e dopo la legge”. Ha iniziato con gli antefatti, ovvero i casi più noti, da Luca Coscioni a Piergiorgio Welby, da Eluana Englaro a Dj Fabo. «Questi fatti e molti altri ancoraha affermato - hanno fatto sì che tanti soggetti e associazioni portassero avanti iniziative di sensibilizzazione pubblica sul Consenso informato e le Dichiarazione Anti-
cipate di Trattamento. Il dibattito pubblico e politico era ampio soprattutto a causa dei fatti narrati e la cittadinanza ne fu coinvolta. Tante furono le Dat raccolte e presentate alla politica al punto che la politica stessa fu obbligata ad occuparsi della materia fino a giungere alla Legge 219. In previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi la Legge prevede la possibilità per ogni persona di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari». Quindi la sua conclusione: «Serve urgentemente un’iniziativa coordinata e sinergica tra istituzioni politiche, sanitarie e locali. La creazione di campagne informative, incontri pubblici e materiali divulgativi accessibili e comprensibili potrebbe aumentare significativamente la consapevolezza dei cittadini lombardi. In sostanza, il testamento biologico rappresenta un diritto fondamentale. Promuovere il testamento biologico significa, infatti, tutelare la libertà e la dignità individuale, valori che ogni cittadino lombardo dovrebbe essere messo in condizione di esercitare pienamente».
Miriam Barbara Lena , responsabile Servizi Demografici e Statistica, è intervenuta su invito della vice sindaca per fornire indicazioni circa la possibilità di depositare le Dat nei giorni di mercoledì pomeriggio e venerdì mattina presso l’ufficio di via Ala Ponzone 32 a Cremona, prendendo appuntamento telefonico o con mail o sull’agenda online del Comune di Cremona. Le Dat vanno depositate nel Comune di residenza.
Alle Colonie Padane si è tenuta giovedì la festa finale con oltre 500 studenti dei 2.500 impegnati nel progetto. Diverse le istituzioni presenti
Grandissimo finale a Cremona per “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”, il progetto didattico di Coldiretti Cremona rivolto alle Scuole primarie e dell’Infanzia della provincia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e Padania Acque, con Coldiretti Donne e le fattorie didattiche in prima linea nell’impegno di promuovere sani stili di vita coniugati alla sostenibilità ambientale. Confidando nel sole, che in effetti ha premiato il coraggio e non si è fatto attendere, oltre cinquecento alunni, in arrivo da tutte le scuole della provincia, si sono presentati alle Colonie Padane, con cappello giallo d’ordinanza e tanta voglia di condividere una giornata bella e densa di proposte. La mattinata di festa ha preso il via proponendo una serie di laboratori e attività alla scoperta di tutto “il bello e il buono” che nascono dalla nostra agricoltura. C’erano i laboratori a cura delle fattorie didattiche (“Se fossi un’ape”, “Naturalmente argilla”, “Ci vuole un seme”, “Di ogni erba un sale”, “Dal latte al formaggio”), i giochi di una volta, i momenti di teatro e musica (“Sogna nella natura” e “Il seme: lettura e canzone”), l’agri-hip-hop e il punto “Acqua Vita”, dedicato a Padania Acque. Il tutto per ripercorrere, anche nella giornata finale, i temi proposti ad alunne e alunni nel corso dell’anno scolastico.
Alle ore 11.30, coordinata dal Direttore di Coldiretti Cremona Giovanni Roncalli e da Luca Riva di Radio Bruno, ha preso il via la cerimonia di premiazione dei migliori lavori prodotti dalle classi nel corso del progetto.
Davvero significativa la presenza dei rappresentanti delle Istituzioni e del territorio. C’erano il Prefetto di Cremona Antonio Giannelli , l’assessore regionale Simona Tironi ,
il consigliere regionale Riccardo Vitari , il presidente di Coldiretti Lombardia Gianfranco Comincioli e il direttore Giovanni Benedetti , l’assessore all’Ambiente di Cremona Simona Pasquali , il professor Riccardo Trioni in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Territoriale, il consigliere delegato per la Provincia Graziella Locci
Sul palco, per la premiazione, anche una bella rappresentanza di Coldiretti Donne e Giovani Impresa. Padania Acque, partner del progetto Coldiretti nel percorso dedicato all’acqua, era presente con il presidente Cristian Chizzoli e l’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi
Tra gli applausi e in uno sventolare di cappellini gialli, ha preso avvio la proclamazione dei vincitori. Ecco i campioni dell’edizione 2024-25: Istituto di Malagnino, Premio per-
corso Km Zero; Istituto Capra Plasio, Premio percorso Gli Animali della fattoria; Istituto di Rivolta d’Adda, Premio speciale per la partecipazione più numerosa; Istituto di Bordolano, Premio per il percorso Acqua; Istituto Sacra Famiglia, Premio per percorso Acqua; Istituto Miglioli, Premio percorso Latte; Istituto di Cavatigozzi, premio per il percorso dedicato al mercato di Campagna Amica; Istituto Mazzolari, Premio percorso Miele; Istituto scolastico di Pescarolo, Premio speciale assegnato da Coldiretti Donne.
A tutti i vincitori, Coldiretti ha consegnato un buono-spesa, in collaborazione con MyO SpA, per l’acquisto di materiale utile alle scuole per la didattica. Per il percorso Acqua le classi hanno ricevuto anche la targa consegnata da Padania Acque.
«È stata una bellissima chiusura per il nostro progetto scuola. Nel corso dell’anno scolastico le imprenditrici agricole e fattorie didattiche hanno incontrato oltre 2500 alunne e alunni, per scoprire insieme i prodotti dell’agricoltura, sottolineare il valore del cibo buono e sano, rafforzare l’impegno a prendersi cura dell’ambiente, del territorio. Un ringraziamento speciale a tutti i protagonisti del progetto. E ai rappresentanti delle Istituzioni, che con la loro presenza testimoniano quanto sia importante dialogare con i più piccoli su temi che sono importantissimi, vitali, per il futuro di tutti» ha detto il direttore Roncalli.
Rispetto a questo ulteriore momento del nostro progetto, che condivideremo con le Scuole, non mancheremo di dare ulteriore comunicazione».
«L’impegno educativo di Padania Acque a favore delle giovani generazioni è un investimento per il futuro della nostra società. Ringraziamo i quasi 500 bambini e gli insegnanti che, con il percorso AcquaVita, in questo anno scolastico hanno scelto di dedicare particolare attenzione alla risorsa idrica e alla sostenibilità ambientale. Siamo rimasti particolarmente colpiti dall’interesse dimostrato soprattutto durante le visite agli impianti. Un’esperienza formativa che i bambini hanno raccontato anche attraverso messaggi e disegni che abbiamo voluto esporre nel corso della festa», ha dichiarato il presidente di Padania Acque Cristian Chizzoli.
Anche l’ad Alessandro Lanfranchi ha espresso parole di ringraziamento per tutti i protagonisti dell’iniziativa: «Il progetto AcquaVita sottolinea che l’acqua, sia quella presente in natura che quella potabile, è un bene comune, prezioso ed essenziale per la vita. Ringraziamo l’Ufficio Scolastico Territoriale e Coldiretti Cremona per la disponibilità e per il fondamentale contributo a diffondere il valore della risorsa idrica. La presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali e regionali dimostra quanto sia importante attivare sinergie territoriali per promuovere iniziative di educazione ambientale».
«A tutte le classi sono state consegnate delle borse per la spesa - ha aggiunto - perché fossero personalizzate, a partire dai temi vissuti nell’ambito del progetto. Ne sono usciti dei veri capolavori. Poiché sono tantissime e bellissime, è nostra intenzione proporle presso i mercati di Campagna Amica, in cambio di un’offerta simbolica, che sarà destinata a un’associazione del territorio che si occupa di bambini.
«Voi sapete che non ho mai ritenuto lo spread un totem della reale forza economica di una nazione; però fotografa una valutazione dei mercati» ha detto qualche giorno fa Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati. «Lo spread oggi è sotto i 100 punti base: significa – ha proseguito la Presidente – che i titoli di Stato italiani vengono considerati più sicuri dei titoli di Stato tedeschi».
Nel video si vede come, a queste parole, segua lo scuotimento del capo, un po’ perplesso un po’ sarcastico, da parte del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti , seduto a fianco della Premier. Già: a voler essere precisi, infatti, i titoli di Stato tedeschi offrono interessi inferiori rispetto agli omologhi italiani; e, dunque, i mercati valutano i titoli della Germania più sicuri. Ma come funziona e che cosa indica lo spread?
CHE COS’È LO SPREAD?
Spread è una parola inglese che – tra le varie accezioni – significa “differenziale”, “scarto”. In finanza, viene usata per indicare la differenza di rendimento di due prodotti finanziari, uno dei quali è preso come indice di riferimento. Ad esempio, ogni portafoglio azionario deve avere un indice di mercato di riferimento: ecco, lo spread misura proprio la divergenza dei risultati del portafoglio e dell’indice. Nel dibattito pubblico italiano, lo spread è però per antonomasia un differenziale specifico, ossia quello tra il rendimento dei titoli di Stato tedeschi a 10 anni (se ne parla spesso come “Bund”, accorciamento di “Bundesanleihe”) e i titoli di Stato italiani a 10 anni (i Btp): stesso tipo di titolo di debito e stessa scadenza, ma a fron-
La Premier ha celebrato la discesa sotto quota 100 con la frase: «I nostri titoli di Stato sono più sicuri di quelli tedeschi». La situazione è migliore, ma è la Germania in affanno
te di due Paesi garanti diversi. Proprio in ragione della diversa affidabilità dell’emittente, per l’acquisto di un titolo sarà richiesto un diverso premio di rischio: l’interesse, appunto. In buona sostanza: più cresce il rischio di mancata restituzione dei soldi, più l’acquirente chiede interessi maggiori come garanzia.
LA GERMANIA TRA LA CRISI DELL’ENERGIA E DELL’EXPORT, E LA GUERRA IN UCRAINA
Sinora, la Germania è stata considerata una creditrice affidabilissima: conti in regola, economia forte (è la terza economia al
mondo per Pil) e, pertanto, con ottime probabilità – praticamente certe – di ripagare i suoi debiti. Da qualche anno, però, la Germania si è trovata stretta in una morsa: da un lato, il prezzo crescente dell’energia; dall’altro, la messa in discussione della sua forza commerciale, in ragione dei dazi e del trionfo dell’industria dell’auto elettrica cinese. A ciò si è aggiunto il disimpegno militare Usa, con la conseguente questione della difesa militare europea. Si sono dunque determinate le condizioni per un cambio di rotta storico nella politica fiscale di Berlino: dal periodo dell’austerità
e dei conti pubblici in ordine, cari ad Angela Merkel (e ancora di più all’ex ministro Wolfgang Schäuble ), si è passati a un dibattito sull’aumento della spesa pubblica che, di fatto, ha provocato la fine del governo guidato da Olaf Scholz , del partito di centrosinistra Spd.
SALGO NO LE PREVISIONI DI SPESA DELLA GERMANIA E IL COSTO DEL DEBITO TEDESCO Nelle ultime elezioni in Germania è stato eletto il cancelliere Friedrich Mertz , del partito di centrodestra Csu. Grazie alla sua maggioranza parlamentare, il cancelliere è riuscito a varare un piano di spesa che supera i rigidi vincoli di bilancio e – si ipotizza – potrebbe andare dai 1.000 ai 1.500 miliardi di euro (il Pil italiano, per dire, è intorno ai 2.300 miliardi di euro). Le voci di spesa maggiori interessano due settori: la difesa e le infrastrutture. Come ha calcolato il think tank “bruegel”, se d’ora in poi la Germania arrivasse a spendere tra il 2,5 e il 3,5% del Pil nella difesa – usando cioè il margine massimo a
disposizione – il debito pubblico crescerebbe “nel lungo termine” sino a superare il 100% del Pil. A fronte di una simile prospettiva, l’interesse sul debito tedesco è cresciuto, così da ridurre la distanza dall’interesse sul debito italiano, pur senza superarlo: grazie all’invidiabile rapporto debito/ Pil intorno al 62% (stando alla Bce), la Germania può comunque permettersi di spendere cifre nemmeno immaginabili in Italia, dove il debito è pari al 135% del Pil.
SPREAD E INTERESSI
SUL DEBITO OGGI
IL SIGNIFICATO
Spread è una parola inglese che significa “differenziale”. In finanza è usata per indicare la differenza di rendimento di due prodotti finanziari
Lo spread, in questi giorni, è intorno ai 100 punti base, nel senso che la differenza del rendimento tra i titoli italiani e quelli tedeschi è dell’1% circa. Ora, questo non significa che l’interesse sul debito italiano sia diminuito. Semplicemente, nella sottrazione da cui si ricava il valore dello spread (interesse sul debito italiano - quelli sul debito tedesco), il secondo dei due termini è cresciuto. Più nel dettaglio, l’interesse dei titoli tedeschi federali a 10 anni è cresciuto intorno al 2,5%; l’interesse sui corrispettivi italiani è intorno al 3,5%. Il record toccato dallo spread fu nel 2011, quando raggiunse il record di 575 punti, quando l’interesse richiesto sui titoli italiani sfiorava il 7,5%. Seguirono le dimissioni del governo guidato da Silvio Berlusconi e l’arrivo a Palazzo Chigi di Mario Monti . Forse davvero lo spread non spaventa più di tanto Giorgia Meloni; e però gli spettri che evoca, forse, continuano a fare tremare le vene e i polsi a molti.
ENRICO GALLETTI
In mezzo a dati che, in molti casi, restituiscono speranza, c’è un dato negativo che spicca: tra i giovani italiani, a vacillare è soprattutto la speranza: un sentimento non molto diffuso, in un periodo storico segnato da conflitti, crisi economica, incertezza sul lavoro. In particolare, le donne sperano meno degli uomini e il Nord Est spera meno del Sud, in generale esprimono sentimenti di speranza nel futuro meno di un giovane italiano su due. È solo uno dei dati contenuti nella nuova edizione del Rapporto Giovani (ricerca realizzata da Ipsos, è promossa dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e il sostegno di Fondazione Cariplo), presentata questa settimana al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella . Quattro gli aspetti cardine del Rapporto di quest’anno: la formazione, il lavoro, la partecipazione politica, le relazioni sociali.
IL SENSO DELLA SCUOLA
La scuola è il luogo dove i giovani iniziano a immaginare e costruire il proprio futuro come soggetti attivi nel mondo, è importante quindi che siano messi nelle condizioni di sentirsi al proprio posto in tale luogo e percepire oggettivamente la sua funzione positiva. I dati evidenziano come non si possa dare per scontato che i giovani, soprattutto quelli in contesti socio-culturali più svantaggiati, vedano la scuola come opportunità e risorsa per la loro vita. Il rischio è che si inaspriscano le diseguaglianze, con meno motivazione a formarsi bene proprio tra i giovani che più avrebbero vantaggio in termini di mobilità sociale da una solida formazione. È inefficace aumentare gli stru-
menti di aiuto a chi è in difficoltà, se non si parte dal senso che le persone attribuiscono alla scuola.
NON UN LAVORO QUALUNQUE Il lavoro mantiene una posizione centrale nel progetto di vita delle nuove generazioni, ma non inteso come una occupazione qualunque: l’aspetto soggettivo del senso e quello oggettivo della qualità del lavoro sono parte di un circuito virtuoso che porta a rafforzamento reciproco. In larga parte i giovani rifiutano l’idea
di lavoro solo come necessità e responsabilità. Deve poter abbinare passione e realizzazione personale.
Ma chiedono anche un lavoro ben remunerato e che offra stabilità, associato a strumenti che sostengano la possibilità di conquistare una autonomia abitativa e mettano nelle condizioni di formare una propria famiglia. Insomma, più che perdere rilevanza il lavoro allarga i suoi confini rispetto alle dimensioni del benessere che sempre più si associano al ben-lavorare.
Presentato al Capo dello Stato Mattarella il rapporto di Ipsos e Istituto Toniolo. L’occupazione?
Non solo necessità, ma anche realizzazione personale. Voglia di superare gli stereotipi e attenzione al bene comune
POLI TICA S Ì , MA LOCALE
L’indagine registra la difficoltà dei giovani nel riconoscersi nell’offerta politica attuale, percepita come poco coerente e poco in grado di attrarli e coinvolgerli. La crisi di rappresentanza e la polarizzazione del dibattito pubblico accentuano la sensazione che il bene comune sia trascurato, mentre prevalgono interessi di parte. Tuttavia, i giovani trovano sintonia con temi locali, per il miglioramento concreto delle loro comunità, e globali, legati ai diritti e alla sostenibilità. Pur
prevalendo disaffezione e disillusione, non mancano elementi di speranza: la grande maggioranza degli intervistati crede sia ancora possibile contribuire al miglioramento del Paese. Ancor più alta è la percentuale di chi afferma che una politica più inclusiva, capace di offrire veri spazi di partecipazione per le nuove generazioni, migliorerebbe la loro percezione della democrazia e li avvicinerebbe all’impegno politico.
SUPERARE GLI STEREOTIPI
Le narrazioni dominanti su adolescenti e giovani li descrivono come privi di valori o addirittura portatori di disvalori. I dati del Rapporto giovani 2025 forniscono un ritratto meno stereotipato mostrando, in par ticolare, come i giovani siano tendenzialmente più aperti e con una attenzione sia a se stessi che agli altri ad avere la maggiore percezione di emozioni positive come la gioia, l’ottimismo, la speranza. Costruire relazioni basate sul confronto sincero, sul rispetto reciproco e sulla valorizzazione dell’altro come persona autonoma è fondamentale per una società più giusta e armoniosa. Dalle interviste emerge l’aspettativa e il desiderio delle nuove generazioni di superare gli stereotipi di genere nella formazione delle proprie (nuove) famiglie e nella trasmissione di modelli educativi nei confronti dei figli.
VANNI RAINERI
Una ricerca presentata nei giorni scorsi dalla Fondazione Foresta di Padova ha evidenziato una crescita preoccupante dell’obesità tra gli adolescenti italiani, in particolare maschi. Questo comporta rischi in particolare di sviluppare patologie cardiovascolari già prima dell’età adulta. Da qui la necessità di contemplare forme di prevenzione e uno screening precoce. Partiamo dai dati mondiali, forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ebbene, il numero di bambini e adolescenti obesi tra i 5 e 19 anni nel mondo è aumentato di ben 10 volte negli ultimi 40 anni. Attualmente in Europa il 59% degli adulti e quasi 1 bambino su 3 è in sovrappeso od obeso, e in Italia la situazione non è molto migliore: il 43% degli adulti ha un eccesso ponderale, con punte del 49% in Puglia. E non va certamente meglio nella popolazione infantile: secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre il 22% degli adolescenti italiani presenta un eccesso di peso. Tra i maschi di 17 anni, la quota sale a quasi il 24%, con un 3,9% classificato come obeso.
E pensare che fino a pochi anni fa la tendenza sembrava in calo, ora invece ha ripreso forza soprattutto nella fascia di età 1114 anni. Complessivamente, sempre secondo l’Oms, l’obesità infantile e adolescenziale in Italia ha raggiunto livelli circa quattro volte superiori rispetto al 1990. All’interno del nostro Paese ci sono
forti differenze: è il Sud a presentare le punte più elevate di obesità adolescenziale: regioni meridionali come la Campania presentano tassi di adolescenti sovrappeso/obesi superiori al 25-30%, con la Puglia al 27%, mentre in alcune regioni del Nord (ad esempio il Trentino Alto Adige) tali valori scendono sotto il 15%. Tornando alla ricerca della Fondazione Foresta, che ha coinvolto quasi seimila studenti delle scuole superiori, i giovani maschi sono più
frequentemente obesi rispetto alle coetanee (18% contro 12%). Un elemento chiave emerso è la diffusa carenza di vitamina D: il 92% dei ragazzi obesi e il 76% dei normopeso risultavano avere livelli insufficienti. Tale carenza si è rivelata essere un indicatore indipendente di accumulo di fattori di rischio cardiovascolare. Le conseguenze sulla salute non sono trascurabili e includono certamente le disfunzioni sessuali. Sul tema dei disturbi alimentari il Rotary Club Piadena Oglio Chiese ha organizzato un incontro
A fianco il presidente del Rotary Club Piadena Oglio Chiese Maurizio Turrini, la psicologa e psicoterapeuta Emanuela Spotti e lo specialista in Scienza dell’Alimentazione
Antonio La Russa presso Palazzo Quaranta a Isola Dovarese
che si è tenuto presso Palazzo Quaranta a Isola Dovarese, che ha avuto come relatori il dottor Antonio La Russa , Specialista in Medicina Interna, Scienza dell'Alimentazione e Nefrologia, e la dottoressa Emanuela Spotti , psicologa e psicoterapeuta specializzata in disturbi alimentari, i quali hanno presentato un quadro allarmante dai rispettivi punti di vista. La dottoressa Spotti ha illustrato i campanelli d’allarme cui fare attenzione, affermando che dopo il lockdown i disturbi alimentari sono aumentati del
37%, tanto che oggi l’anoressia è la seconda causa di morte tra le ragazze. Nel 2021 nell’Ats Val Padana erano 451 i soggetti affetti da disturbi alimentari, di cui il 53% nel Mantovano, il 18% nel Cremonese e il 29% nel Cremasco. «Sono brave bambine - ha affermato -, vanno bene a scuola, non rompono le regole, fanno sport poi ci si accorge che non mangiano. Sono disturbi psichiatrici: non è la volontà che aiuta a guarire, ma lo psicologo. La diagnosi arriva in media a due anni dai primi sintomi, quando il problema è ormai mentale. Sono ragazze che si sentono inadeguate e l’eccessiva esposizione ai social rappresenta uno dei rischi. Sarebbe importante parlare dei problemi dei disturbi alimentari a scuola».
Il dottor La Russa ha offerto uno sguardo sull’obesità nel mondo: gli adulti obesi sono molti negli Stati Uniti, in Africa e nel Medio Oriente, e l’obesità è causa di tante malattie. In Europa i numeri elevati nel Nord si giustificano con l’assunzione di molti grassi, mentre da noi il danno è provocato più dai carboidrati. Fortunatamente la ricerca ha fatto passi da gigante, limitando la chirurgia invasiva. Insomma, se è vero che le cause dell’obesità sono molteplici, la perdita di peso porta a benefici enormi: oltre ai farmaci, dieta ed esercizio fisico sono fondamentali. Tra i farmaci straordinari ha segnalato il tirzepatide, nato come antidiabetico ma rivelatosi eccellente per combattere l’obesità. Purtroppo il suo costo è elevato, ed è rimborsabile solo per i pazienti con diabete di tipo 2.
24 Maggio 1915: l’Italia entra in guerra, ma da un anno Mussolini è in
Quando, il 24 maggio 1915, l’Italia entra nella prima guerra mondiale, in realtà nella penisola un conflitto è già in corso: lo scontro tra neutralisti e interventisti. Questa guerra, cominciata nel 1914, determina un’asprezza di sentimenti più tipica di una guerra civile che di una crociata patriottica.
Nascita del fascismo, dicembre 1914
A Milano il gruppo dei sindacalisti rivoluzionari è il più estremista, un loro capo è Filippo Corridoni . Dalla galera della città in cui è detenuto politico dai tempi della “settimana rossa”, Corridoni avvisa: “la neutralità è dei castrati”. Mentre nelle sezioni del partito socialista la febbre interventista cresce, la dirigenza è ferma all’idea della “rivoluzione proletaria internazionale”, e rimane neutralista. I sindacalisti rivoluzionari di Corridoni danno vita insieme ai futuristi a rumorose minoranze che lanciano appelli in favore della guerra. In dicembre questi gruppi si fondono con Benito Mussolini (che dopo un’iniziale ostilità alla guerra si è dimesso dalla direzione dell’“Avanti!”, organo del partito socialista), ed i suoi seguaci, per i quali egli è già il duce. La cellula germinale del fascismo vede
Con questa illustrazione la Domenica del Corriere annunciava l’entrata in guerra dell’Italia
la luce sotto questo nome di Fascio rivoluzionario d’Azione Interventista fondato da Mussolini in dicembre. Il duce è per la Francia (alleata dei serbi, il cui nazionalismo si era intrecciato con quello italiano durante tutto il secolo precedente), patria dei principi giacobini. Un giornale giacobino Dunque il fascismo sorge nel dicembre 1914. Con capitali dei massoni; dei francesi; degli industriali (speranzosi di fare affari con la guerra); e di sindacati e giornali interventisti di sinistra, il duce fonda a Milano il suo nuovo quotidiano: “Il Popolo d’Italia”. Questo nome è qualcosa di più di un espediente retorico: “L’Ami du Peuple” fu il giornale
Lo scatto della settimana
Katharina Zeller, nuovo sindaco di Merano, non ha gradito troppo la fascia tricolore consegnatole dal predecessore. Poi si è scusata. La indossava con orgoglio il sindaco di Sorrento, arrestato per corruzione
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radicale, violentemente demagogico, di Marat , il noto giacobino della rivoluzione francese. Al fondo dell’interventismo di Mussolini è la convinzione che la guerra porrà le premesse per la rivoluzione: il bagno di sangue determinerà condizioni di disordine, esasperazione e violenza rivoluzionaria tra le masse. Non è innaturale che ora il duce si schieri con chi urla a squarciagola (questo è il tono che più apprezza), che è ora di abbattere gli “imperi germanici”. Non può quindi stupire che “Il Popolo d’Italia” avesse il sottotitolo “Quotidiano socialista”, e che recasse due motti di testata: quello di Blanqui “Chi ha del ferro ha del pane”, e quello di Napoleone “La rivoluzione è un’idea che ha trovato le sue baionette”.
Alberto Stasi
Sono trascorsi quasi 18 anni dal delitto di Chiara Poggi a Garlasco. Lui fu da subito indicato come colpevole, poi assolto in primo grado nel 2009 e in appello nel 2011, quindi condannato al processo d’appello di rinvio nel 2014 a 22 anni, infine condannato in Cassazione nel 2015 a 16 anni per omicidio volontario. Alberto aveva 24 anni all’epoca del delitto, oggi ne ha 41 ed è in carcere dal 2008. L’idea che abbia trascorso in questa maniera gli anni migliori da innocente è inquietante.
Farinacci e Bissolati, novembre 1914 “La Squilla” è il nome di un altro giornale socialista che nasce a Cremona (esce dal 18 novembre), per difendere le ragioni dell’interventismo, e per dar voce alle idee (“patria e lavoro”) di Leonida Bissolati , un socialista cresciuto nel clima del Risorgimento radicale e rivoluzionario. Bissolati è tra i fondatori del partito socialista ed è stato direttore dell’“Avanti!” fin dalla sua fondazione (Natale 1896), ma è stato espulso dal Psi nel 1912. È il più importante uomo politico di Cremona, dove fiorisce una potente loggia massonica di spirito risorgimentale e anticlericale: qui la lotta è anche tra cattolici e patrioti anticlericali. Bissolati nei suoi discorsi pubblici difende l’aborto, le guerre del Risorgimento, Garibaldi e l’aggressione coloniale alla Libia, temi delicatissimi, buoni per la rissa di piazza.
L’allievo di Bissolati è Roberto Farinacci , che dirige la “Squilla” e che, in quel novembre, diventa corrispondente da Cremona del “Popolo d’Italia”, entrando in contatto per la prima volta con Mussolini. Occorre ripeterlo: quando, il 24 maggio 1915, il gruppo Mussolini-Corridoni-Bissolati-Farinacci avrà vinto la sua battaglia portando l’Italia in guerra, un’altro conflitto era già in corso all’interno del paese.
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«Secondo te è la volta buona perché Russia e Ucraina facciano la pace?»
Magari, Pericle, fosse così
«E poi Trump si prenderebbe i meriti»
Ma che si prenda quel che vuole, l’importante è che laggiù si smetta di sparare e bombardare
«Putin ha detto che è pronto a fare la pace»
Purtroppo, una cosa sono le parole, altra cosa i fatti, e i fatti dicono che dopo l’invasione del 2022 le armi russe continuano a sparare, in barba agli annunci di tregua fatti dallo stesso Putin. Per il leader russo pace significa solo veder riconosciuta l’annessione dei territori occupati «E quali sono?»
Sono cinque. Uno è la Crimea, occupata già nel 2014, gli altri sono Donetsk e Luhansk, il motivo formale dell’invasione del 2022, e infine Zaporizhia (dove è presente una grande centrale nucleare) e Kherson, parzialmente occupata «E perché non gliele danno e la facciamo finita?» Per tanti motivi. Uno è che le mire di Putin non è detto che si esauriscano qui (la storia insegna, e mi riferisco a Hitler), un altro è che non è possibile darla vinta a chi usa la forza per conquistare territori come avveniva nei secoli scorsi, anche perché ciò rappresenterebbe un pessimo esempio per i dittatori futuri. Inoltre va detto che Putin chiede anche ai mediatori americani che l’Ucraina non entri nell’Unione europea e nemmeno nella Nato «Vabbè, possiamo prometterglielo, no?»
A parte il fatto che ogni nazione deve essere sovrana, quindi poter decidere le proprie alleanze, ma ricordiamoci cosa accadde il 9 marzo 2022: i carri armati russi non furono diretti solo nelle regioni contese, ma marciarono sulla capitale Kiev. Putin vuole un’Ucraina isolata per potervi insediare un governo fantoccio come accaduto in Bielorussia. Non vuole conquistare l’Ucraina intera, ma controllarla, cosa che non potrebbe fare se cadesse nell’orbita nella Nato
«Però Putin ha qualche ragione se teme che la Nato sia così vicina ai suoi confini»
Certo, e qui sta il lavoro di mediazione. È vero che storicamente la Russia non ha mai invaso l’Europa occidentale, mentre spesso Paesi europei occidentali hanno invaso la Russia (sempre con pessimi risultati, tra l’altro), e da qui nasce il timore costante dei russi di essere attaccati da ovest. In questo dovremo essere bravi a rassicurarli fornendo loro garanzie, e ovviamente sono gli americani quelli che più di ogni altro hanno la possibilità di farlo. Speriamo bene. Buonanotte, Pericle «Buonanotte»
L’Interact Club Casalmaggiore Oglio Po, gruppo formato da giovani del Rotary di età compresa tra i 15 ed i 18 anni, quest’anno ha deciso di fornire un aiuto alle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna. L’idea si è concretizzata prendendo contatto con i Club Interact e Rotary del territorio romagnolo. Il Club referente è stato individuato nel Forlì Tre Valli appartenente al Distretto 2072. Quest’ultimo, insieme al Distretto 2060 del Triveneto, ha istituito un crowdfunding chiamato “Aiutiamo chi aiuta” per ottenere i fondi da destinare all’acquisto di una insacchettatrice da donare alla Protezione Civile di Forlinpopoli, del costo di 10.000 euro. Questo importante strumento permette in maniera rapida il riempimento di sacchetti di sabbia da posizionare in caso di alluvioni. I ragazzi dell’Interact Casalmaggiore Oglio Po hanno offerto la somma di 500 euro contribuendo in maniera significativa alla realizzazione del progetto. E così, venerdì 9 maggio si è concluso il service con la cerimonia di consegna della macchina insacchettatrice alla presenza delle autorità civili e rotariane. Il Governatore del Distretto 2072 ha ringraziato pubblicamente i ragazzi dell’Interact di Casalmaggiore, presenti con collegamento a distanza. Grande è stata la soddisfazione dei ragazzi, pronti ad organizzare una gita a Forlì per visitare con i loro coetanei i luoghi colpiti dall’alluvione e la macchina acquistata: sarà l’occasione per formalizzare il gemellaggio con l’Interact Forlì Tre Valli ed il Rotary di riferimento.
Domani la “River Art Handmade”
Domani, dalle 9 al tramonto, si svolgerà a Casalmaggiore la 3ª edizione di “River Art Handmade”, “Casalmaggiore fra artigianato e creatività”. Gli stand saranno allestiti nell’area antistante gli Amici del Po, a ridosso del locale “La Baia” e all’ingresso del “Parco Golena del Po”.
Tra i tanti appassionati che giovedì hanno assistito alle fasi finali della tappa del Giro d’Italia che si è conclusa a Viadana c’era anche una decina di ospiti della Fondazione Busi di Casalmaggiore. Questi sono stati ospitati della famiglia Manfredi di Roncadello per
poter vedere da vicino il gruppo di ciclisti. Un momento da ricordare per tutti loro, in particolare per uno che non casualmente porta il nome di uno dei più grandi atleti italiani della storia: Fausto Coppi. La Fondazione Busi ringrazia chi ha reso possibile l’iniziativa.
Partirà dal territorio casalasco domani la seconda edizione del “Raduno Rotary Classiche”, l’iniziativa del Gruppo Rotary Terre Padane (formato dai 7 Rotary Club e dai Rotaract del Cremonese e del Casalasco) che intende contribuire alla campagna End Polio Now, che vede il Rotary International impegnato da decenni per eradicare la poliomielite nel mondo. Sono circa 50 le auto iscritte, e un centinaio i partecipanti. Ci saranno veri e propri pezzi da collezione: una Lincoln Continental del 1963 (la stessa auto che trasportava John Kennedy nell’attentato di Dallas), una Ford cabriolet del 1931, una Cadillac del 1961, una Giulietta Spider dello stesso anno, una Citroen 11B del 1955, una Porsche 356 A1600 del 1956, una Fiat 520 Torpedo del 1928, una Pilgrim Cobra del 1976 e tante altre.
Vediamo gli orari previsti: la registrazione dei partecipanti
alle 9.30 circa. In piazza Garibaldi le auto rimarranno per una sosta di mezz’ora circa, quindi partenza verso Cremona sulla Provinciale Bassa (Gussola, San Daniele Po, Bonemerse). Poco dopo le 11 le auto saranno posizionate in piazza Marconi, da dove ripartiranno alle 11.30 alla volta di Soresina, dove l’arrivo è previsto per le 12.30.
La manifestazione è stata presentata giovedì mattina presso la sede cremonese di Autotorino, uno degli sponsor assieme
a Tecnoindustrie Keropetrol, Steel Cover, Seriart, Fieschi, Latteria Soresinese, Pomì, Comensoli e Olivari, Cavec e Club Nino Previ. Gode anche del patrocinio dei Comuni di Cremona, Soresina, Casalmaggiore e San Giovanni in Croce. In particolare i presidenti dei club presenti, accompagnati dall’assistente del governatore Domenico Maschi , che ha sottolineato il grande lavoro svolto da Fabio Bosio , hanno rimarcato il fine benefico. Quest’anno la campagna End Polio Now
compie 40 anni: è quella che ha maggiormente coinvolto il Rotary a livello mondiale nonché la più massiccia campagna di vaccinazione della storia, avendo coinvolto finora oltre 2 miliardi e mezzo di bambini. Va sottolineato come l’idea nacque proprio dalle nostre parti, nel 1970 all’interno del Rotary Club Salò-Desenzano. I casi si sono drasticamente ridotti, ma restano alcune zone che per diversi motivi non è facile raggiungere, in Afghanistan e in Pakistan.
Centri estivi: iscrizioni aperte al Grest, Eridanea e Amici del Po
(g.m.) Sono già aperte le iscrizioni ai centri estivi del capoluogo casalasco. Il Grest dell’unità pastorale “Città di Casalmaggiore” si svolgerà dal 9 al 27 giugno, dalle 9 alle 17 (pre-ingresso alle 7.30 e post-uscita alle 18.30) presso l’oratorio Maffei. Per venerdì 27 giugno alle 21 è in programma la serata finale. La quota d’iscrizione è di 15 euro mentre la quota settimanale è di 50 euro (30 euro per i fratelli). Tale quota include gli ingressi in piscina e la merenda quotidiana. Informazioni e iscrizioni presso il bar dell’oratorio (don Arrigo Duranti / 333-2236471 e Piero / 320-3092489).
Alla Canottieri Eridanea torna l’Erisport per i bambini delle scuole elementari e i ragazzi delle scuole medie. “Si tratta di un campus a vocazione sportiva – spiegano gli organizzatori – in un luogo sicuro e professionale che nasce dalla volontà di offrire un’esperienza educativa a contatto con persone preparate e motivate”. I partecipanti potranno divertirsi in piscina e praticare tennis, padel, basket e canottaggio. In calendario otto settimane dal 9 giugno al 1° agosto. Sono disponibili le
seguenti opzioni: solo mattino (80-95 euro), mattino e pranzo (115-135 euro), intera giornata (140-160 euro), con pre-ingresso (5 euro). Orario: dalle 8.30 alle 17.30. L’iniziativa è aperta anche ai non soci. Sconto del 20% per i fratelli. Informazioni e prenotazioni: segreteria@canottierieridanea.it e 0375200221). Inoltre l’Eridanea ha organizzato anche quest’anno il Babysport per i bimbi della scuola materna. Il centro sarà attivo dal 30 giugno al 1° agosto, a beneficio anche dei non soci. Le opzioni e le quote previste sono in linea con quelle dell’Erisport. Presso la polisportiva Amici del Po il tradizionale centro estivo sarà attivo dal 9 giugno, proseguirà fino alla riapertura delle scuole e sarà aperto anche ai non soci. I posti disponibili verranno assegnati fino a esaurimento sulla base della data d’iscrizione. Informazioni e prenotazioni: info@amicidelpo.org e 0375-43502). Condizioni climatiche permettendo, all’Eridanea la riaper tura delle piscine è prevista per oggi mentre agli Amici del Po le piscine saranno fruibili dal 2 giugno.
Vignali: «Ponte sul Po, il progetto doveva essere pronto un anno fa»
«Una nuova interruzione totale del traffico stradale tra Colorno e Casalmaggiore sarebbe drammatica per le popolazioni rivierasche e non solo. La Regione Emilia-Romagna si attivi per accelerare l’iter per la costruzione del nuovo ponte, innanzitutto sollecitando la presentazione del progetto di fattibilità». Lo ha dichiarato, Pietro Vignali , presidente del Gruppo Forza Italia nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, commentando i ritardi nella progettazione per la realizzazione del nuovo ponte sul Po in sostituzione dell’esistente, argomento sul quale ha anche depositato un’interrogazione alla Giunta regionale.
«La Provincia di Parma aveva promesso il progetto di fattibilità per il giugno 2024 ma ancora non si sa quando sarà pronto. Senza di quello non si possono nemmeno cercare i finanziamenti necessari e la prevista scadenza di vita dell’attuale ponte è già molto vicina, giugno 2029 – ha proseguito Vignali –. Va assolutamente evitato il ripetersi delle gravi ripercussioni sociali ed economiche che si sono avute tra il 2017 e il 2019 quando l’attuale ponte fu sottoposto ad un intervento urgente di ristrutturazione».
Si conclude questo weekend la settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione, che vede coinvolto anche quest’anno il Consorzio di Bonifica del Navarolo per la tutela e lo sviluppo dell’ambiente. Il titolo dell’evento è “Il cerchio dell’acqua. Risorse idriche e multifunzionalità per la sostenibilità”. In questi giorni, da domenica 17 sino a domani, è stato possibile fare visite guidate nel Centro di documentazione dell’Ecomuseo presso l’ex centrale
NAVAROLO, VISITE A SAN MATTEO
idroelettrica di San Matteo delle Chiaviche e dell’impianto idrovoro, previa prenotazione da richiedere presso gli uffici del Navarolo a Casalmaggiore (0375-80213 o 42109).
Domani apertura straordinaria (senza prenotazione) del Centro con ingresso da via Trieste 111 dalle 9 alle 12.30 e dalle
14 alle 19 per visite guidate alla documentazione storica e dell’impianto idrovoro: saranno visitabili la sede dell’Ecomuseo, in cui verrà introdotto il territorio e una panoramica sul funzionamento delle opere di bonifica, l’interno dell’impianto idrovoro e il mandracchio. Oggi, alle ore 17, verrà inaugu-
rata la mostra “Una nuova linea d’arrivo. Visioni e progetti per l’Ecomuseo Terre d’Acqua fra Oglio e Po”, in collaborazione con gli studenti del Politecnico di Milano.
Martedì 27 maggio alle ore 20.45 gli alunni della scuola primaria di San Matteo delle Chiaviche proporranno il musical “Ades e Allora”, in cui verranno proposte e recitate, in dialetto, canzoni degli artisti “Pedar” ed Evrardo Malagola, e molto altro.
Grande partecipazione dei soci
Gal Oglio Po per l'Assemblea che ha portato al rinnovo delle cariche sociali con la riconferma all'unanimità del presidente Domenico Maschi in rappresentanza della Fondazione Sospiro e del vice Stefano Alquati in rappresentanza della Bcc di Rivarolo Mantovano. Quasi riconfermato in toto anche il CdA, con l’ingresso di Paolo Arienti in rappresentanza del Distretto florovivaistico
LETTERATURA
Planta Regina al posto di Giuseppe Goi Davide Rocca in rappresentanza del Consorzio Casalasco del Pomodoro, Fabio Mussi per Coldiretti Cremona e Mantova, Andrea Schiroli per la Camera di Commercio di Cremona Pavia e Mantova, Mario Bislenghi per la Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, Andrea Tolomini in rappresentanza di Confcooperative Cremona e Dario Domaneschi per la Provincia di
(g.m.) C’è tempo fino al 31 maggio per aderire al premio letterario “Senghor” promosso dall’omonima comunità per minori di Vicoboneghisio in collaborazione con enti e associazioni locali. Quest’anno il tema del concorso è “Coltivare le proprie passioni per diventare adulti” e sono previste due sezioni: una per le opere letterarie (racconti e poesie) e una per altre opere, sia individuali che collettive. Caratteristica distintiva
del “Senghor” è quella di rivolgersi esclusivamente ai giovani che, per le opere letterarie, vengono suddivisi in tre fasce d’età: dai 13 ai 16 anni, dai 17 ai 19 anni e dai 20 ai 22 anni. La partecipazione al concorso è gratuita e i premi sono i seguenti: 200 euro per i primi classificati, una targaricordo per i primi tre e la pubblicazione delle prime dieci opere. Come nelle scorse edizioni, l’iniziativa è stata presentata nelle
scuole locali, fra cui l’istituto comprensivo Diotti, il polo scolastico Romani e l’istituto di formazione professionale Santa Chiara. «Proprio a “Santa Chiara” - ci dice Paolo Segalla , ideatore del premio - gli studenti si sono incontrati col pianista Riccardo Ronda e l’attore Stefano Donzelli che hanno parlato delle proprie passioni. È stato un incontro molto bello e stimolante». Info: 3312800183 e concorsosenghor@gmail.com.
AMBIENTE
Domani, domenica 25 maggio, a Villa Medici del Vascello si terrà un evento dedicato agli scienziati in erba e a tutti gli appassionati e curiosi del mondo naturale desiderosi di scoprirne i più piccoli dettagli. Accom pagnati da una guida naturalistica, i partecipanti esploreranno l’ampio e verdeggiante bosco che si estende di fianco alla villa, soffermandosi su quei par ticolari che normalmente sfuggono allo sguardo e raccogliendo re perti naturali quali penne di uccelli, insetti, fiori, bacche, pezzi di corteccia, licheni e tutto ciò che cattura l’attenzione e che merita un approfondimento. Al ter mine dell’escursione, la seconda parte dell’attività si svolgerà nel “Leonardo Science Lab”, spazio della villa attrezzato con strumentazione scientifica e dedicato al genio toscano che tanta parte della sua vita dedicò allo studio del mondo naturale. Qui i campioni raccolti nel bosco potranno essere analizzati al microscopio per individuarne le specificità e i dettagli strutturali non visibili a occhio nudo, scoprendo anche quanto sia differente l’osservazione diretta dell’ambiente e l’esame degli elementi naturali attraverso l’uso di un dispositivo scientifico.
L'attività, dedicata a famiglie e bambini, avrà inizio alle ore 16 e avrà una durata di 90 minuti. I posti sono limitati, pertanto è richiesta la prenotazione. Per maggiori informazioni e prenotazioni: segreteria@villamedicidelvascello. it, 370-3379804.
Nel panorama dei contratti di locazione ad uso abitativo, il ruolo del garante assume un'impor tanza fondamentale per tutelare il locatore dal rischio di inadempimento da parte del conduttore. La figura del garante, spesso confusa con quella del coobbligato o del fideiussore, merita un’analisi approfondita alla luce delle disposizioni codicistiche e della prassi contrattuale. Questo articolo si propone di esaminare la natura giuridica, le caratteristiche e le implicazioni pratiche del garante nel contratto di locazione ad uso abitativo.
NORME: LA FIDEIUSSIONE
NEL CODICE CIVILE
Ai sensi dell’art. 1936 c.c., la fideiussione è un contratto con il quale un soggetto (fideiussore) si obbliga personalmente verso il creditore garantendo l’adempimento di un’obbligazione altrui.
APPLICAZIONE AL CONTRATTO
Nel contratto di locazione ad uso abitativo, il fideiussore si impegna a garantire il pagamento dei canoni e delle altre obbligazioni del conduttore (quali spese accessorie, danni all’immobile, restituzione del bene).
La fideiussione è per sua natura un'obbligazione accessoria: segue le sorti dell’obbligazione principale. L’estinzione dell'obbligazione del conduttore comporta l’estinzione dell'obbligazione del garante.
Sebbene accessoria, la fideiussione mantiene una relativa autonomia: il garante può essere escusso direttamente dal locatore, senza necessità di preventiva escussione del conduttore, salvo patto contrario (beneficio di escussione, ex art. 1944 c.c.). Il beneficio di escussione è derogabile per volontà delle parti. Nel contesto locatizio, solitamente si prevede che il garante rinunci espressamente a tale beneficio, consentendo al locatore di agire direttamente
tore di agire direttamente nei suoi confronti in caso di inadempimento. La fideiussione deve essere provata per iscritto, anche se non è soggetta a forma solenne. La sottoscrizione di un’apposita clausola di garanzia all’interno del contratto di locazione o in un atto separato è prassi consolidata.
Il documento deve indicare chiaramente: - le obbligazioni garantite;
- il soggetto garantito (conduttore); - il soggetto garante.
- la durata dell'impegno
Il garante può impegnarsi per l'intera dura ta del contratto di locazione, anche per eventuali rinnovi o limitatamente a un de terminato periodo o importo. È fondamen tale chiarire tali limiti nell’atto di fideiussio ne per evitare interpretazioni estensive non volute. Spesso si prevede che l’obbli gazione del garante permanga anche do po la cessazione del rapporto di locazione, per garantire eventuali danni accertati so lo successivamente. Nella prassi si inseri scono clausole che estendono la garanzia oltre il semplice pagamento del canone, ricomprendendo spese condominiali, utenze non pagate, danni materiali all’im mobile, spese legali per il recupero dei cre diti.
Se la fideiussione si inserisce in un conte sto di condizioni generali predisposte dal locatore, le clausole più gravose per il ga rante devono essere approvate specifica mente per iscritto (art. 1341 c.c.). La disci plina dell’art. 1957 c.c. impone al creditore di agire entro sei mesi dalla scadenza dell’obbligazione principale, pena l’estin zione della fideiussione.
Consiglio di inserire sempre nei contratti di locazione il garante che costituisce una figura importante nei contratti di locazio ne ad uso abitativo, fornendo al locatore una maggiore tutela contro i rischi d’ina dempimento. Una corretta redazione della clausola di fideiussione, la chiarezza degli obblighi assunti e il rispetto delle disposi zioni codicistiche sono indispensabili per la validità e l'efficacia della garanzia. Avv. Giulio Franzini
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Nel cuore della rivoluzione digitale che sta trasformando le nostre abitudini quotidiane, la domotica rappresenta una delle frontiere più promettenti, soprattutto quando si parla di comfort domestico. In questo contesto, la gestione intelligente della climatizzazione attraverso sistemi domotici sta guadagnando terreno come soluzione efficiente, sostenibile e personalizzabile. Non si tratta più solo di accendere o spegnere un condizionatore da remoto: oggi è possibile creare un ecosistema che risponde alle esigenze dell’utente in modo automatico, ottimizzando consumi e garantendo il massimo benessere.
CLIMATIZZATORI SMART
COME FUNZIONANO
I climatizzatori moderni, integrati in un sistema domotico, sono in grado di dialogare con altri dispositivi domestici e con app dedicate, che permettono di monitorare e controllare la temperatura, l’umidità e persino la qualità dell’aria in ogni ambiente della casa. Grazie alla connessione Wi-Fi e a software basati su algoritmi predittivi, questi apparecchi possono adattarsi alle abitudini dell’utente, anticipando le sue preferenze in base agli orari, alla posizione (geolocalizzazione tramite smartphone) o alle condizioni meteorologiche esterne. Per esempio, è possibile impostare una “scena” mattutina che, poco prima del risveglio, attiva il climatizzatore per portare la stanza a una temperatura ottimale, alza le tapparelle e accende le luci con intensità graduale. Un comfort che va ben oltre la semplice regolazione termica, abbracciando il concetto di benessere ambientale.
VAN TAGGI IN TERMINI DI RISPARMIO ENERGETICO Uno dei principali punti di forza della climatizzazione domotica è l’efficienza energetica. I sistemi intelligenti consentono un uso più razionale dell’energia, evitando sprechi e ottimizzando l’utilizzo degli impianti. Alcuni dispositivi, ad
esempio, regolano automaticamente la potenza in base alla presenza o assenza di persone nella stanza, oppure abbassano la temperatura quando l’irraggiamento solare è più intenso. Molti climatizzatori smart sono inoltre compatibili con impianti fotovoltaici, creando un circo-
lo virtuoso che permette di sfruttare l’energia solare per raffrescare la casa durante le ore più calde. L’integrazione con sensori di apertura porte e finestre, poi, consente di disattivare il climatizzatore nel caso in cui vengano rilevate dispersioni, contribuendo
ulteriormente al contenimento dei consumi.
DOMOTICA E SOSTENIBILITÀ
La crescente attenzione verso l’impatto ambientale delle nostre abitudini di vita spinge sempre più famiglie e aziende a investire in soluzioni tecnologiche sostenibili.
In questo scenario, la domotica applicata alla climatizzazione gioca un ruolo strategico. Non solo riduce l’utilizzo di energia elettrica, ma favorisce anche la manutenzione predittiva degli impianti, segnalando tempestivamente eventuali malfunzionamenti o necessità di interventi, prolungando così la vita utile degli apparecchi.
Inoltre, l’utilizzo consapevole e intelligente dell’energia contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2, rendendo ogni abitazione un piccolo nodo attivo nella rete della sostenibilità urbana.
IL FUTURO: IA E INTEROPERABILITÀ
Le evoluzioni più interessanti nel campo della domotica vedono l’integrazione sempre più spinta dell’intelligenza artificiale. I sistemi di climatizzazione stanno diventando capaci di apprendere dalle interazioni quotidiane e di prevedere i bisogni dell’utente. L’obiettivo? Offrire un comfort sempre più personalizzato e reattivo, senza richiedere interventi manuali. Allo stesso tempo, si lavora sull’interoperabilità tra dispositivi di marche diverse, per permettere all’utente di costruire un sistema domotico su misura, senza vincoli di compatibilità. Il protocollo Matter, sviluppato da colossi come Apple, Google e Amazon, è uno degli standard emergenti che promettono di rendere la smart home accessibile, sicura e universale.
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...PER MAURO ACQUARONI
Questa volta parliamo di…
“ CENA TRA AMICI ”
Che nome dare al figlio che sta arrivando? I tradizionalisti attingeranno agli avi, i creativi inventeranno qualcosa di fastidiosamente inedito, i cittadini del mondo qualcosa di esotico, gli sprezzanti del pericolo abuseranno della lettera “h”, alcuni ci perderanno il sonno temendo il brocardo latino “nomen omen”. Vincent, nel film “Cena tra amici” (titolo originale “Le Prénom”) ottimamente diretto da Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, è un inguaribile buontempone e annuncia agli amici che intende imporre al nascituro un nome (un programma?): Adolf. Nella storia dell’umanità diversi sono gli Adolf, ma, inevitabilmente, il pensiero corre a quell’uomo lì, come del resto se in Italia qualcuno decidesse di imbarazzare l’impiegato dell’anagrafe facendogli compilare i moduli con il nome Benito. Ne nasce una commedia dai dialoghi intelligenti e irresistibili, che affrontano situazioni, pregiudizi, luoghi comuni e rappor ti insospettabili e si traducono in una bonaria satira alla nuova borghesia intellettuale radical chic di Parigi. Non svelo il finale, solo ci tengo ad anticipare che tutto sarà bene quel che finirà bene. Il film è tratto da una pièce teatrale, i tempi e i contesti sono tipici del teatro, nessun effetto speciale, nessun inseguimento per le vie di Parigi, solo dialoghi che si sviluppano quasi esclusivamente in una stanza, ma riescono a non annoiare pur in una quasi totale assenza di azione. Un film che pur non avendo fatto sfracelli al botteghino, è talmente piaciuto che ne hanno girato un paio di versioni in Germania e una in Italia nel 2015, regia di Francesca Archibugi, ma non è la stessa cosa, forse perché Gassman e Papaleo non sono credibili quanto Patrik Bruel e Valérie Benguigui, forse perché sono un imperdonabile francofilo. Ps: ho cercato di vederlo in lingua originale ma anche con i sottotitoli è stato un dramma. Se non siete una pippa come me, provateci voi.
Dopo le anticipazione delle scorse settimane, nella Sala Eventi di SpazioComune si è alzato il sipario sulla 10ª edizione del Porte Aperte Festival, che animerà la città dal 5 all’8 giugno. Una grande novità del Paf 2025 è che Regione Lombardia ha premiato il festival con un contributo di sostegno, riconoscendone il valore della proposta artistica e la coerenza del percorso intrapreso. “Gener-Azioni” sarà il tema portante del festival e accompagnerà le numerose iniziative della manifesta-
zione: gli appuntamenti compresi tra le 13 e le 18 saranno ospitati nel Cortile di Palazzo Roncadelli Manna in via Colletta, mentre i restanti avranno luogo la mattina nel Cortile di Palazzo Affaitati e dalle 18 a mezzanotte in Cor tile Federico II. Inoltre, il giovedì pomeriggio sarà dedicato anche quest’anno a “Alter: le stanze della traduzione”, una serie di incontri con traduttori e traduttrici da lingue diver-
se, che si svolgerà nel Cortile di Palazzo Roncadelli Manna. Insomma, musica, scrittura e fumetto sono come sempre i linguaggi espressivi che caratterizzano l’offerta culturale del Paf ( il programma completo è diisponibile sul sito htt ps://www.porteapertefestival.it ).
Per celebrare la ricorrenza è stato organizzato un incontro con il professor Alessandro Polcri
FEDERICO PANI
Cento anni di “Ossi di seppia”: per celebrare l’occasione, la Biblioteca Statale di Cremona ospiterà, martedì 27 maggio alle 16,30 nella sala Conferenze “Virginia Carini Dainotti”, un incontro dedicato alla raccolta poetica e a “Eugenio Montale e la musica”. I relatori saranno Alessandro Polcri, docente alla Fordham University di New York e Marco Targa, docente dell’Università della Calabria. Sono previsti anche degli intermezzi musicali, al pianofor te, di Linda Prato, nonché delle letture, con la voce recitante di Eleonora Pace. Al professor Polcri abbiamo chiesto di anticiparci alcuni punti della sua conferenza. «Il mio intervento non riguarderà le menzioni dirette o indirette della musica (ad esempio, quelle nella sezione “Movimenti”): tratterò il par ticolare uso che Montale fa della lingua per creare sinestesie speciali, nelle quali spesso si associano parole astratte ad aggettivi che riguardano azioni fisiche. È il caso, per esempio, del verso “Ansante più del pelago la nostra/ speranza” (“I Morti”), dove una
“ansante speranza” suscita nell’“orecchio mentale” del lettore il suono di una speranza che ha il respiro trafelato: un effetto sonoro, simile a una scossa. Ecco, quando penso all’ansante speranza, forse non riesco a visualizzarla, ma certamente riesco a sentirla». Ci potrebbe fare altri esempi? «In un passo da “I limoni” l’apparire del giallo dei frutti genera nella mente di Montale un cortocircuito sonoro che ci fa sentire la gioia quasi come un suono: “E in petto ci scrosciano/ le loro canzoni/ le trombe sonore della solarità”.
A parte “trombe d’oro” – in cui lo strumento e il colore sono associati in un effetto sonoro-cromatico notevole – la perla di questi tre versi sono i due “E in petto ci scrosciano/ le loro canzoni”: in questi versi sento sia il suono-rumore dello scrosciare acquoreo nel petto – cioè nel cuore, organo percettivo non sonoro, ma della sensibilità emotiva; sia il suono prodotto dalle canzoni cromatiche del giallo sole dei limoni (“ci si mostrano i gialli dei limoni”). Tutto il movimento ruota attorno al rapporto creato dalle parole “scrosciano” e “canzoni”, che percepisco come un rumore che, dalle orecchie, scende nel petto su un fondale giallo. Ora, per quanto si provi a descrivere questo passo, si fallisce. Resta però in testa quel suono; un effetto che, credo, fosse proprio quello cercato da Montale”. Queste sonorità vanno oltre il mero scopo ornamentale, giusto? «Credo che il ricorso a queste sonorità, per Montale, abbia lo scopo di allenare il lettore a percepire la presenza di un “oltre”, il vero oggetto della sua poesia. Nel corso della conferenza, cercherò di
provare come Montale usi questa tecnica musicale per segnalare al lettore o creare in lui dei momenti di autenticità; momenti in cui la poesia riesce a toccare qualcosa che è al di là della vita-caos (“lo scialo di triti fatti” come lo chiamava lui in un’altra celebre lirica degli “Ossi di seppia”) che tutti viviamo e che è un miracolo inattingibile senza la poesia”. Che influenza ha avuto questa poetica del suono nella poesia che è seguita?
“La domanda è complessa. Montale è sì l’autore che più di tutti ha procurato nei poeti una forte ansia dell’influenza, tuttavia, non sono molti i poeti che hanno sentito in modo altrettanto radicale e consapevole la finalità metafisica della “sinestesia sonora”. L’espressione “finalità metafisica” va qui intesa in senso non religioso: Montale non lo era, benché mirasse a un “oltre” di autenticità, raggiungibile proprio grazie alla lingua e in grado di superare il “qui” della vita quotidiana. La questione, insomma, è da studiare. Ma non sarei sorpreso di trovare qualcosa di simile anche in Mario Luzi e Andrea Zanzotto».
RASSEGNA
La presentazione del libro di Leonardo Lugaresi
Continuano gli eventi organizzati dall’Associazione Culturale Diogneto. Sabato 31 maggio alle 17.30 il dottor Claudio Maffini (medico) e il professor Sante Maletta (filosofo), presenteranno presso la Libreria Logos in Corso Garibaldi 92 il libro di Leonardo Lugaresi dal titolo “Vivere da cristiani in un mondo non cristiano. L’esempio dei primi secoli” (edito da Lindau). Appuntamento inserito all’interno della rubrica “Dentro il libro”. EVENTO
CONSIGLI IN LIBRERIA
Ripetizione. Chissà quanti sono gli studenti incappati in correzioni del genere. A quel punto, tocca ricorrere a dei sinonimi. Maponiamo - se un “ragazzo” diventa un “giovinetto”, il testo fa inopinatamente un salto nel passato; e poi, chi se la sente di appellare Dante, per l’ennesima volta, “Sommo Poeta”? O ancora: forse solo chi si trova in uno stato di trance sinonimica chiamereb-
“Cremona Contemporanea | Art Week” nei Musei
I Musei Civici partecipano a “Cremona Contemporanea | Art Week”, che inizia oggi. La mostra “Nĕmŏrālis” di Antonio Massarutto è allestita nella sala delle Colonne del Museo Ala Ponzone fino al 3 agosto, mentre il 29 maggio alle 16 in sala Manfredini sarà presentato il libro di Uliana Zanetti, “La performance a Bologna negli anni ’70”. Nel Museo Archeologico San Lorenzo, infine, saranno esposte le opere di Arianna Carossa.
be il mare “pelago”, “ponto”, “specchio equoreo”, “regno di Nettuno”, e così via. Finché è un gioco, nulla di male; il problema è che questa refrattarietà alla ripetizione spesso mina l’efficacia comunicativa dei testi, che è la loro ragion d’essere. Ad analizzare il rapporto tra la storia dell’italiano
scritto e la ripetizione si incarica ora un libro del maggiore esperto di linguistica testuale in Italia, Massimo Palermo. Il libro, “Tanto per cambiare. La coazione a variare nella storia dell’italiano” (Il Mulino), pur superando di poco le 200 pagine, attraversa l’intero arco della storia dell’italiano scritto
nel suo rapporto con la variazione/ripetizione. Tra queste polarità si evince un rapporto altalenante, contraddistinto da una sensibilità che talora predilige l’eleganza stilistica, talaltra le esigenze comunicative. Torniamo ora alle correzioni che invitano alla variazione: col passare del tempo, nei
di Federico Pani
confronti di questa “norma sommersa” (Luca Serianni), la linguistica ha maturato una posizione chiara, già sostenuta da Erasmo da Rotterdam e da Giacomo Leopardi: la variazione sinonimica va usata se fa guadagnare al testo chiarezza e precisione, oppure espressività; sicché, meglio ripetersi se il rischio è risultare involontariamente goffi o retorici.
Gastone Breccia (nella foto) esperto di storia militare, lavora a Cremona come insegnante universitario ed è un vecchio amico di questo giornale, al quale ha rilasciato più di un’intervista. Recentemente, il 24 marzo scorso, il professore ha scritto un articolo (“All’armi?”) per la prestigiosa rivista “Il Mulino” su un argomento di grande attualità: il riarmo europeo. Breccia ha gentilmente accettato di rispondere alle domande che seguono su un tema così dibattuto e divisivo.
Nell’articolo lei parla d’un parziale disimpegno Usa dalla difesa atlantica.
«Una mossa in risposta alla quale l’Europa ha elaborato “ReArm Europe”, poi ribattezzato “Readiness 2030”. La mia conclusione è che l’Europa ha bisogno di mettersi in grado di difendersi, c’è poco da fare. Non è per attaccare, bensì per formare una forza di dissuasione che al momento non abbiamo».
Non sarebbe meglio elaborare invece un progetto di reale Unione Europea, con un vero governo centrale e un unico esercito europeo? Sarebbe un risparmio?
«Sicuramente sì, sarebbe certamente meglio, ma è un obiettivo che non è raggiungibile nel bre -
SEGNALAZIONE
Sarebbe opportuno fare degli interventi per migliorare l’esterno del Museo Civico
Ho recentemente accompagnato amici turisti a visitare il Museo Civico a Palazzo Affaitati in via Ugolani Dati a Cremona, rimasti ammirati per le opere conservate, ma colpiti
ve periodo. Purtroppo, sottolineo purtroppo. La soluzione ideale sarebbe un esercito europeo con un comando unico e un’unica vera guida politica. Ma siamo lontanissimi dal raggiungerla e comunque privi di una forza militare credibile. Ognuno dei singoli eserciti nazionali, che non sono nemmeno coordinati, può mettere in campo una o due brigate per operazioni fuori dai confini nazionali. Prendiamo per esempio il Regno Unito, che in caso di emergenza potrebbe inviare all’estero al massimo 6mila o 7mila uomini. L’Italia, poi, potrebbe impiegare solo una trentina di
carri armati Ariete, che in caso di impiego in un contesto operativo simile a quello ucraino, durerebbero non più di qualche giorno. Dunque non possediamo, noi europei, un deterrente credibile. Ci siamo sempre fidati degli Usa, ma le condizioni sono cambiate. Gli Usa hanno detto chiaramente che dobbiamo assumerci nuove responsabilità e che non sono più disposti a fare la chioccia per tutti i pulcini. L’alleanza Europa-Usa è ancora solida, ma gli americani vogliono ridiscutere il peso specifico dei vari membri di questa alleanza. Stanno pensando ormai da alcuni anni al confronto con la Cina e quindi si sganceranno un po’ dall’Europa per concentrarsi su Pechino. Le spese degli Stati Uniti riguarderanno soprattutto la marina e l’aviazione per rafforzarsi nel Pacifico». L’Urss crolla nel 1991. Il presidente Usa Bush s’accorda col presidente russo Gorbacëv: la Nato non s’allargherà a Est della Germania riunificata. Nel 1994 il presidente Usa Clinton parla d’allargare la Nato, che dal 1999 inizia a inglobare i paesi dell’ex Patto di Varsavia e perfino pezzi dell’ex Urss. Il bubbone scoppia quando anche Kiev vuole entrare nella Nato. La reazione del presidente russo
dal degrado del palazzo (nelle foto)
Mi permetto di fare una riflessione: non sarebbe opportuno adeguare l’aspetto del Palazzo, sede del Museo, alla sua importante funzione culturale e turistica, per renderlo attrattivo anche dall’esterno? Il confronto con i siti museali di altre città comparabili a Cremona, non mi riferisco a grandi città d'arte, ci pe-
Putin è brutale e prevedibile: nel 2022 invade l’Ucraina. Per questa catastrofe possiamo parlare, oltre che della principale responsabilità di Putin, anche di un provocatorio atteggiamento Nato? «Domanda ragionevole che circola da tempo. Premetto che “Readiness 2030” non ha un significato anti-russo. Serve solo a impedire che a Mosca vengano strane idee, a impedire che una “operazione speciale russa” come quella in Ucraina sia lanciata per esempio in Lituania o Estonia. Detto questo, si può certamente parlare di storia e dell’opportunità di allargare la Nato a Polonia e Paesi baltici. Ma consideri anche che questi paesi chiesero d’essere ammessi nella Nato perché si sentivano minacciati. Molti, anche negli Usa, erano contrari a questo allargamento perché era chiaro a tutti che avrebbe costituito un rischio, che avrebbe messo Mosca in difficoltà. Ma è anche vero che questi paesi chiedevano di farsi difendere per evitare la minaccia di una nuova invasione russa. Dopotutto l’Alleanza Atlantica è nata proprio per questo: difendere l’Europa da aggressioni esterne. Ma insisto che su questo problema da lei segnalato esistono posizioni diverse che io rispetto».
nalizza con conseguenze anche sul turismo. Si tratta di piccoli inter venti dal costo contenuto: togliere le scritte sui muri, rimuovere le erbacce, sistemare intonaci e pezzetti mancanti dei marmi, restaurare il portone in legno. In un anno la situazione è peggiorata e non si conosce la tempistica degli interventi.
Matteo Tomasoni
ALLE ORE 17
Doppia presentazione oggi alle 17 all’Adafa in via Palestro con il critico Claudio Ardigò. Eliso Paolo Subacchi, pittore cremonese, da sempre appassionato di viaggi e di letture di libri d’avventura, presenta il libro dal titolo “Il risveglio del coraggio”. Il titolo suggerisce che il coraggio non è qualcosa da acquisire, ma qualcosa da risvegliare. Questo fa pensare che ogni persona abbia già dentro di sé una forza latente, spesso soffocata dalla paura, dall'abitudine o da ferite del passato.
Antonella Zaglio, da sempre appassionata alla lettura di romanzi gialli e polizieschi, presenta il suo libro dal titolo “Segreti tra le ombre”, che nasce da una necessità più che da un’ispirazione. Ci sono avvenimenti che ha vissuto realmente ed altri solo immaginati, ma il dolore, il peso di essere ascoltata sono veri. Scrittrice anche di poesie che sono ricordi d’infanzia, presenterà anche un suo volumetto di poesie dal titolo “Sussurri d’anima” dove è come se aprisse una porta in cui vi è dentro tutto, i volti di chi non c’è più, le parole mai dette, i piccoli traumi che ancora vivono nella scrittrice. Seguirà rinfresco offerto dagli autori.
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Charles Leclerc cerca l’impresa sulle strade di casa Al Roland Garros fari puntati su Sinner e Paolini
MONTECARLO - Dopo aver mancato il podio a Imola (4º Hamilton e 6º Leclerc), la Ferrari prova a rifarsi nel Gp di Monaco (domani alle 15).
Per Charles Leclerc sarà dura bissare il successo dello scorso anno sul circuito di casa: «Credo in me stesso. Sulle piste cittadine sono sempre andato bene in passato. La motivazione che ho quando vengo qui è sempre molto alta. Non possiamo permetterci di mollare ora».
PARIGI - Domani scatta il Roland Garros, secondo slam dell’anno. Molto attesi gli italiani: Jannik Sinner, numero 1 del ranking mondiale, debutterà con il francese Arthur Rinderknech, mentre Lorenzo Musetti attende un qualificato, così come Flavio Cobolli. In campo femminile, Jasmine Paolini (numero 4 del mondo e reduce dal triondo di Roma), debutterà con la cinese Yuan Yue.
Aver perso solo di misura all’andata malgrado una brutta prestazione, soprattutto nel primo tempo, permette ai grigiorossi di puntare con buone possibilità alla finale
Lo chiamano “fattore C”. C come cuore. Perché è quello che servirà mettere in campo domani allo Zini nella gara da dentro o fuori contro la Juve Stabia. La sconfitta rimediata nel primo atto della semifinale playoff, sul sintetico di Castellammare, in un ambiente caldo e pronto a fare di tutto per credere al suo miracolo sportivo, è anche stata correlata da un altro fattore “C”. Aver perso 2-1 ed essere ancora pienamente in gioco, dopo la prova a dir poco deprimente dei grigiorossi (specie nel primo tempo…), consente ancora di vedere il bicchiere mezzo pieno. Nonostante la brutta figura generale di mercoledì sera, il gol di Johnsen tiene ancora tutto aperto e consente a questa Cremonese di potersi giocare ancora l’accesso alla finale playoff, ma stavolta con un solo risultato utile disponibile: la vittoria. Non si potrà più fare calcoli. Non si potrà più entrare in campo svogliati ed impacciati come a Castellammare. Non si potrà più guardare il cronometro o prendersela con l’arbitro. Seppur con tutta la difesa titolare in forte dubbio, gli alibi sono davvero finiti. Lo sa bene anche mister Stroppa, che ha predicato calma e tranquillità al termine di una gara, quella d’andata, per lunghi tratti dominata da una Juve Stabia scesa in campo con le idee chiare ed il coltello tra i denti. Domani serviranno testa e soprat-
tutto un grande cuore per regalare al pubblico grigiorosso una finale playoff nel complesso meritata nel corso della stagione. Se in difesa le opzioni per il tecnico sono state fondamentalmente obbligate, soprattutto in attacco certe
Ecco i consigli per la 38ª giornata di serie A (tre nomi per ruolo e tre possibili sorprese).
Portieri - Okoye , l’Udinese non ha obiettivi, ma ci terrà a riscattare le sconfitte contro Juve e Monza. Maignan , dopo una stagione deludente, almeno nell’ultima giornata cercherà di chiudere bene. Mandas , servono 3 punti e 0 rischi alla Lazio per raggiungere l’Europa. Difensori - Gosens , viene da quattro insuffi -
Proprio quando il gioco si fa duro, poter contare su elementi di rango ed esperienza in fase offensiva come Bonazzoli, Vazquez e Valoti (oltre a Johnsen… e forse Nasti) non è cosa da poco.
CAOS AMMINISTRATIVI
scelte hanno destato perplessità. De Luca, spiace dirlo, è stato protagonista di una prova imbarazzante, culminata con un rigore (decretato generosamente…) calciato in modo pessimo, peraltro in un momento cruciale della gara.
cienze di fila, un giocatore come lui non può sbagliare ancora. Cambiaso , stagione con alti e bassi, come per molti altri giocatori della Juve, cercherà di finire in bellezza. Tomori , l’intero blocco Milan è da schierare e l’inglese può riservare belle sorprese anche in chiave bonus. Centrocampisti - Ferguson , stagione difficile per il capitano del Bologna, ha totalizzato solo 1 gol e 1 assist fin qui, ma può chiudere con un guizzo dei bei tempi. Maldini , è a quota 4 gol stagionali e potrebbe trovare altri minuti importanti anche stavolta. Ha voglia di mettersi in mostra. Rovella , partita cruciale per la Lazio e il
Il procuratore federale, a seguito di segnalazioni della Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare le società Brescia (serie B) e Trapani (girone C di serie C), nonché i rispettivi legali rappresentanti e dirigenti per una serie di violazioni di natura amministrativa. Il club di Cellino, in modo particolare, rischia pesanti sanzioni che verranno applicate in parte sulla classifica di quest’anno e in par te sulla prossima stagione, che potrebbero così stravolgere l’esito delle retrocessioni in Lega Pro, dando una speranza alla Sampdoria.
perno del centrocampo non può mancare. Attaccanti - Yildiz , dopo l’espulsione si è fatto perdonare con un doppio assist, deve essere l’eroe bianconero anche domenica. Pedro , consigliarlo a 37 anni è da romantici, ma dopo la prestazione da campione della settimana scorsa si merita un po’ di fiducia. Leao , 8 gol e 8 assist, per un giocatore come lui sono pochi o sono tanti? Nel dubbio, meglio schierarlo. Possibili sorprese - Montipò , in un Verona agguerrito, è l’ultimo a mollare. Anjorin , l’arma in più dell’Empoli per la salvezza, Lucca , perno dell’attacco friulano, può sempre trovare il gol.
Bolis: «La stagione della Pergolettese è positiva, voto 7»
In attesa di programmare il futuro, la Pergolettese ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa con il direttore sportivo Gabriele Bolis, che a Tmw Radio ha affermato: «È stata una stagione difficile, ma il settimo anno consecutivo in serie C è un grande traguardo per noi. Giocare con tanti giovani comporta alti e bassi, ognuno ha un percorso diverso. Alcuni maturano subito, altri hanno bisogno di più tempo. Noi lo sappiamo, fa parte del nostro dna. Concordo con il presidente: 7 è il voto giusto, la stagione è stata positiva».
Quarti di finale
Giana
Atalanta U23-Cerignola
Semifinali (25
Cerignola-Pescara L.R. Vicenza-Ternana
Il silenzio prosegue ed è difficile da interpretare. L’Esperia Cremona, dopo il preoccupante comunicato di qualche settimana fa in cui annunciava “o forze e investimenti nuovi o dovremo rinunciare alla categoria e ripartire dalle giovanili”, non ha più parlato, almeno in sede pubblica. Nei giorni scorsi sono circolate voci in città su un possibile spiraglio positivo, ma al momento non ci sono novità, non è chiaro se per mancanza di vere notizie
o se per tutelare la riservatezza di qualche trattativa avviata. Il tempo però sta passando velocemente e diventa sempre più complesso evitare la perdita di un patrimonio prezioso per lo spor t cittadino. Inoltre, se l’Esperia non farà la serie A2, resta da chiarire se davvero rinuncerà alla prima squadra
o se proverà ad acquisire i diritti di categoria inferiore, anche per dare uno sbocco alle ragazze delle giovanili. Intanto, la Trasporti Bressan Offanengo continua spedita nell’allestimento della squadra per la prossima stagione. Gli ultimi tre innesti sono la centrale Silene Martinelli (reduce dalla stagione ad Altino), Margherita Meoni, ex Rubiera in B1, che affiancherà la Zago nel ruolo di opposto e la schiacciatrice Sara Bellia, arrivata dall’Esperia. La Vbc, invece, ha confermato la schiacciatrice Chiara Costagli. Intanto, in B1 la Fantini Folcieri Ostiano ha ceduto 2-3 in gara 1 al PalaVacchelli e cercherà di ribaltare la situazione oggi alle 18.30 a Villa Cortese per centrare subito la promozione in A2. Alexandro Everet
Il quattro di coppia che per tre quarti ha conquistato l’argento olimpico è tra i favoriti nella rassegna di Plovdiv, al via il 29 maggio. Mattia Mari del Flora in gara agli Europei Under 19
Sono in arrivo importanti verifiche internazionali per il remo azzurro. A livello Assoluto, l’appuntamento è da giovedì 29 maggio a domenica 1º giugno a Plovdiv per gli Europei, con oltre 517 atleti in gara provenienti da 32 nazioni. Per l’Italia del dt Antonio Colamonici, dopo i primi sei raduni collegiali organizzati presso il Centro Tecnico di Preparazione Olimpica di Piediluco, la rassegna continentale in Bulgaria rappresenta il primo test della stagione 2025, seguito due settimane dopo (13-15 giugno) dalla tappa di Coppa del Mondo a Varese e dall’appuntamento clou dei Mondiali a Shanghai in programma dal 21 al 28 settembre. Fari puntati, ovviamente, sul quattro di coppia argento ai Giochi Olimpici del 2024. Presenti tre condottieri di Parigi, il capovoga cremonese Giacomo Gentili, Andrea Panizza e Luca Rambaldi e un nuovo prodiere: Matteo Sartori, anche lui delle Fiamme Gialle. I quattro finanzieri sfideranno ancora una volta l’Olanda, detentrice del titolo olimpico, ma presente in formazione rinnovata. Assente, invece, Valentina Rodini, che sta ancora prendendo confidenza con il suo nuovo ruolo di timoniere e quindi non farà par-
ATLETICA LEGGERA
Un ottimo Orsoni (4º) è oro continentale a squadre di marcia
te dell’otto azzurro femminile, che cerca conferme dopo la storica finale disputata a Parigi. Esordio internazionale anche per i giovani azzurri. Oggi e domani, infatti, il bacino remiero di Kruszwica ospita come lo scorso anno gli Europei Under 19. La squadra affidata in Polonia alla conduzione tecnica dell’head coach di catego-
Azzurri imprendibili agli Europei a squadre di Podebrady in Repubblica Ceca. Clamorosa l’impresa di Massimo Stano, che si è imposto con il primato mondiale dei 35 km di marcia in 2h20’43” (sgretolato di quasi un minuto il precedente record del canadese Evan Dunfee). Gli azzurri hanno conquistato la medaglia d’oro grazie anche al quar-
ria Luigi De Lucia, vede impegnato nell’otto Mattia Mari (Flora), in un equipaggio che è un mix di esordienti e atleti non nuovi all’azzurro, visto che i gemelli Strazzulla, Piscia e Maroni lo scorso anno hanno disputato la Coupe de la Jeunesse. Convocati come riserve Arianna Truzzi (Eridanea), Riccardo Benedusi (Flora) e Andrea Cigala (Bissolati). Infine, non sono mancate le soddisfazioni nel Meeting Allievi e Cadetti a Ravenna sul bacino della Standiana. Cinque gli ori conquistati dalle società cremonesi, oltre a quattro argenti e un bronzo. Successi del quattro di coppia Cadetti femminile misto della Bissolati (con Letizia Bianchi e Micol Bolsi), del doppio Cadetti della Baldesio di Sami Omari e Andrei Lupu Dan e tre dei cadetti dell’Eridanea (Giulia Conti nel singolo 7,20, Sophia Cristiano nel singolo e nell’otto mix della Lombardia).
to posto di un ottimo Riccardo Orsoni (con il personale di 2h26’09”) e al nono di Matteo Giupponi (2h28’57”). «Sono davvero contento della prestazione», ha affermato Orsoni. Oro anche per le donne guidate da Antonella Palmisano, seconda con il record italiano di 2h39’35”, il terzo posto di Nicole Colombi e il quinto di Federica Curiazzi.
Mattia Frau è ai box Rientrerà il 7 giugno
Partenza ad handicap per il promettente pilota Mattia Frau, all’esordio nel Campionato italiano Civ Junior Ohvale 190. A Magione, dopo il buon 7º posto in gara 1, ha poi avuto un incidente e si è procurato la frattura di un gomito e dell’ulna. Costretto a saltare la tappa di Ortona, tolto il gesso conta di rientrare a Misano il 7 giugno e pur non essendo in un team ufficiale, dimostra di essere competitivo.
PALLANUOTO SERIE C
La Bissolati è in vasca stasera alle 21 a Trento
La Bissolati ha combattuto con coraggio, ma alla fine ha ceduto 12-15 alla Rari Nantes Verona. Stasera alle 21 i cremonesi sono impegnati a Trento. CLASSIFICA (16ª giornata): Lodi 43; Como 36; Verona 35; Orobica 32; Bissolati 25; Piacenza, Preganziol 21; Trento 19; Swim Project, Virgiliana 3.
L’ala grande è indubbiamente il miglior italiano della stagione, Poser ha mostrato margini di miglioramento, mentre Zampini è stato molto negativo nel tiro da tre punti
Dopo aver raggiunto la salvezza e in attesa di programmare il futuro, è tempo di bilanci in casa Vanoli. Stavolta analizzato l’apporto degli italiani in questo tribolato campionato biancoblu. Partiamo dall’ala grande Stefan Nikolic, che dopo tre buone stagioni in A2 a Cantù, ha finalmente avuto la possibilità di essere protagonista nella massima serie, già calcata da comprimario per due stagioni con la Virtus Bologna, la seconda delle quali vincendo anche lo scudetto. Il suo atletismo è stato molto importante, soprattutto negli scontri diretti vinti dalla Vanoli e non è difficile consegnargli la palma di miglior italiano del roster biancoblu. Sì, perché pur essendo nativo di Belgrado, cestisticamente è italiano
PLAYOFF
Quarti di finale
Rimini-Brindisi 3-2 (88-84, 78-67, 57-59, 54-66, 81-74)
Cividale-Forlì 2-3 (90-85, 82-74, 81-91, 72-83, 78-81)
Rieti-Urania Milano 3-0 (65-47, 65-61, 89-81)
Cantù-Fortitudo Bo 3-2 (72-64, 81-67, 68-77, 68-74, 88-63)
Semifinali (24-5/4-6)
Rimini-Forlì
Rieti-Cantù
PLAYOUT
Ferraroni JuVi- Nardò 3-1 (87-80, 90-81, 98-102, 85-73)
Livorno- Vigevano 3-2 (106-100, 105-99, 72-79 79-83, 85-77)
visto che ha giocato nei settori giovanili di Virtus Bologna, Stella Azzurra, Orlandina e Cuore Napoli. Questi i suoi numeri della stagione appena conclusa: 9.3 media punti a partita, con il 59.5 da due e il 41.3 da tre. High in campionato 25 punti contro Treviso al PalaRadi
alla 24ª giornata. Da confermare. Decisamente meno efficaci gli altri italiani. Sostituire il giocatore come Denegri non era facile per il play Federico Zampini, reduce da buone stagioni in A2, ma al primo impatto con la massima serie. Nel corso del campionato è cresciuto,
soprattutto mostrando maggiore coraggio nelle giocate, ma la desolante percentuale da tre punti (10.9 con un 5/46) ha sicuramente penalizzato il giudizio sulla sua stagione. Vedremo se la dirigenza biancoblu deciderà di puntare ancora su di lui, confidando in una
La Ferraroni Juvi Cremona ci è riuscitA! La seconda trasferta pugliese a Lecce contro Nardò ha chiuso in trionfo la stagione oroamaranto con il raggiungimento di una nuova salvezza. Restare stabilmente in serie A2 sta diventando una abitudine per la JuVi e forse fa perdere il valore di un risultato che non è scontato, ma al contrario è una grande conquista, ottenuta con fatica, sgomitando con piazze che hanno mezzi economici superiori a disposizione. Nella prima sfida pugliese, terza della serie, la JuVi ha combattuto ed era avanti al 30’ 7375, ma nell’ultimo quarto Nardò ha piazzato il guizzo vincente, grazie a
Smith (50 punti!). Finale 102-98 per la squadra di casa. In gara 4, però, la musica è cambiata ed è stata una sinfonia oroamaranto. La JuVi ha giocato una grande partita e scavato un ampio vantaggio nel terzo
sabato 7 giugno Esibizione di POLE DANCE
venerdì 13 giugno Saggio della scuola di danza “CENTRO DANZA SPORTING LIFE”
sabato 14 giugno Saggio della scuola di danza “AMORE DELLA DANZA”
mercoledì 18 giugno FESTA del SETTORE NUOTO - DJ + KARAOKE + LIVE
sabato 21 giugno CENA BENEFICA AIDO (su prenotazione) - Live - TRIBUTO a BATTISTI - LUCI DELL’EST
lunedì 23 giugno Saggio della scuola di danza “INFINITY DANCE”
sabato 28 giugno Live - MATIX BAND
sabato 5 luglio Cartoni animati live band - MARMOCCHI DI GATTO
venerdì 18 luglio Live - PIERO GUARAGNI GROUP
sabato 19 luglio
NOTTE BIANCA: Società illuminata e aperta fino alle 2:00
SFILATA DI MODA - DJ SET
domenica 20 luglio AREAS - SPETTACOLO DI DANZA AEREA CON I VELI
venerdì 25 luglio Live - MANUEL COMELLI SHOW
sabato 26 luglio SERATA LATINA
sabato 2 agosto Live - DISKORARIO
sabato 9 agosto DJ SET STRADJVARI
domenica 10 agosto GIORNATA DELLE FAMIGLIE: Dalle ore 10:30 Gonfiabili - GIOCHI BIMBI - In serata Fiaba “Cenerentola”
venerdì 15 agosto GIOCHI ACQUATICI piscina 33 mt - SERATA ZELIG CON CHIODAROLI - DJ SET
sabato 16 agosto GNOCCATA BENEFICA DI SAN ROCCO - LISCIO - MUSIC MOMENT LIVE
venerdì 22 agosto CENA BENEFICA in collaborazione con LIONS CLUB TORRAZZO (su prenotazione)
sabato 23 agosto BALLO LISCIO
sabato 30 agosto DJ SET + LIVE
sua ulteriore crescita o se virerà su altri profili. Più che probabile, invece, la conferma di Federico Poser, che ha mostrato ampi margini di crescita, tanto da esordire in Nazionale, a patto che dimostri maggiore efficacia sotto canestro, dove ha catturato solo 44 rimbalzi (1.9 a partita), un po’ poco per un centro che è rimasto sul parquet quasi 14 minuti a partita. Inutile tessere le lodi di un giocatore di indubbio valore come Christian Burns, che a 40 anni non può essere certamente un prospetto per il futuro, mentre l’esperienza di Luca Conti è stata davvero negativa, tanto che il giocatore ha lasciato Cremona ad inizio aprile per approdare a Rimini in A2, dopo varie settimane di mancato utilizzo. Ciò significa che il gruppo degli italiani dovrà essere rinforzato nella prossima stagione.
Crema centra una salvezza molto sofferta, ma meritata
quar to, poi gestito sapientemente nel finale (73-85). E la grande festa ha potuto cominciare (nella foto) con coach Bechi che ha esultato per tutti: «Grande prova di squadra. Nel match più importante abbiamo alzato il livello, soprattutto in difesa e nella lotta a rimbalzo, conquistando una vittoria frutto del collettivo. Il campionato è stato duro, anzi durissimo e ci ha messo alla prova, siamo caduti tante volte ma ci siamo sempre rialzati, la resilienza ci ha fatto vincere. Siamo ancora qui e un grande grazie va ai nostri tifosi, con la speranza di un futuro ancora migliore per i colori oroamaranto». Alexandro Everet
Missione compiuta. La Logiman Crema ha raggiunto una salvezza soffertissima, ma per questo motivo ancor più appagante, grazie al successo in gara 4 al PalaBorrelli di Scauri contro la Virtus Cassino. Avanti 2-1, la squadra di Pedroni ha colto meritatamente il punto di una permanenza in serie B tutt’altro che scontata. Nell’ultimo match la Logiman ha preso un piccolo margine di vantaggio a fine primo tempo, mantenendolo fino al termine (90-81 il finale). Dopo un meritato riposo, la dirigenza si metterà al lavoro per allestire un roster in grado di centrare la salvezza con meno sofferenze.
domenica 1 giugno
INAUGURAZIONE ESTATE 2025 Dalle ore 16:00 POOL PARTY in piscina 25 mt. Dalle ore 19:30 APERICENA STREET FOOD e DJ SET
domenica 1 giugno Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
domenica 15 giugno Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
venerdì 20 giugno Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
venerdì 27 giugno Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
sabato 5 luglio 12h di PALLANUOTO Piscina 33 mt - Area chiosco
venerdì 11 luglio Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
sabato 19 luglio
NOTTE BIANCA: Dalle ore 16:00 POOL PARTY in piscina 25 mt. Dalle ore 19:30 GRIGLIATA E BIRRA 2x1 e DJ SET - PASTA DI MEZZANOTTE
domenica 27 luglio Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
venerdì 1 agosto Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
venerdì 8 agosto Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
venerdì 15 agosto POOL PARTY in piscina 25 mt DJ SET dalle 19:00 alle 21:00
venerdì 22 agosto Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
venerdì 29 agosto Dalle 19:00 alle 22:30 APERICENA A BUFFET con DJ SET
AL CAMPO DA BASKET
sabato 5 luglio SERATA SOTTO LE STELLE in collaborazione con GRUPPO ASTROFILI CREMONESI (dalle 22:00)
EVENTI SPORTIVI
sab/dom 7/8 giugno XIII “TROFEO BISSOLATI” di NUOTO
sabato 14 giugno BEACH VOLLEY CUP “SANDRA & RAIMONDO”
sabato 28 giugno TORNEO di CALCIO GIOVANILE “CHECCO GENNARI”
sabato 12 luglio “NOTTURNA DI CREMONA” Gara nazionale di bocce
domenica 21 settembre TORNEO “BISSOLATI” di PALLANUOTO
Tutti i sabati BABY DANCE in piazzetta centrale ore 20:45
Il 4° Gran Premio AB, organizzato dalla bocciofila Orceano, si conclude oggi. Tre settimane di batterie, dove ci sono stati i successi di Luca Maccalli, Giovanni Moretti, Luciano Ghisolfi, Claudio Ardoli, Pierluigi Consolandi e Alessandro Lamera nella categoria B, mentre in categoria C in evidenza, tra gli altri, Agostino Tessadori, Luigi Milanesi, Antonio Lorenzetti, Aldo Parmigiani, Andrea Paladini e i beniamini di casa Armando Giacomassi, Virgilio Sbaraini e Vittorio Girelli. Tutta la fase
finale si svolgerà sulle corsie del bocciodromo di Orzinuovi, con inizio alle 14 con i due spareggi. Direttore di gara Antonio Vannucchi. PROMOZIONE
Oggi è in programma la 9ª e penultima giornata di questa manifestazione nazionale che ha visto le nostre formazioni poco competitive e spesso in balia degli avversari. Due le bocciofile della delegazione cremonese iscritte in prima categoria ed
entrambe posizionate in fondo alla classifica. Non aveva molte ambizioni il Flora che ha sfruttato questo campionato soprattutto per far fare
dell’esperienza ai suoi giovani. Il bilancio rivierasco di queste prime otto giornate di campionato parla di due vittorie, tre pareggi ed al-
trettante sconfitte. Oggi al bocciodromo comunale (ore 14.30) arriva la capolista Verdellese: la formazione rivierasca guidata da Massimo Campanini saprà farsi valere? Sarà molto difficile che possa regalare qualche soddisfazione la bocciofila Capergnanica (nella foto) impegnata nell’incontro casalingo con gli orobici di Credaro. In questo campionato Pezzetti e compagni sono riusciti a raccogliere
un pareggio (derby con il Flora) e sette sconfitte, un record poco incoraggiante. Dolenti note anche nel campionato di terza categoria dove la Codognese, vinto il suo girone, è stata poi eliminata dalla bocciofila Bolzano Arancione. Il programma: MinoprieseBasso Verbano, Flora-Verdellese, Capergnanica-Vip Credaro.
Classifica: Verdellese 17; Vip Credaro, Minopriese, Basso Verbano 13; Flora 9; Capergnanica 1. Massimo Malfatto Nel campionato di Promozione penultima giornata per Flora e Capergnanica, che hanno racimolato poche soddisfazioni
Viadana, Sabbioneta, Casalmaggiore e Brescello: il Giro d’Italia ha intersecato la Bassa lombardaemiliana nella sua dodicesima tappa, quella che ha portato i ciclisti da Modena fino a Viadana. Fra palloncini colorati, tifosi lungo le strade e il solito grande agonismo, si è sviluppata la frazione vinta da Olof Kooij davanti a Casper Van Uden e Ben Turner. Il messicano Isaac Del Toro ha conservato la maglia rosa. Una volta spenti i riflettori sulla gara, è stato il Teatro Comunale di Casalmaggiore a ospitare una piacevole appendice della competizione ciclistica nell’ambito del “Grande Giro” (nella foto) , offerto da Conad che è anche sponsor della maglia bianca. Dopo Lecce, Napoli e Pisa e prima di Cormons (di scena stasera) è stato il capoluogo casalasco ad
Interessante serata tra cultura, sport e spettacolo al Teatro Comunale al termine di una giornata che ha visto la carovana del Giro d’Italia transitare nel Casalasco e terminare la tappa a Viadana
accogliere un evento sul tema del benessere. L’appuntamento è stato presentato da Attilio Romita e Veronica Gatto e si è aperto col saluto del sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, che ha fornito ai presenti alcune informazioni storiche sul teatro di via
Cairoli, molto apprezzato dai conduttori. «Devo farle i complimenti – ha aggiunto Romita – perché questa città è un salotto». A seguire l’intervento del rappresentante di Conad Centro Nord, Marzio Ferrari. La serata è proseguita con un talk show a cui hanno partecipa-
to l’autore e divulgatore televisivo Roberto Giacobbo, lo chef (anche se lui non vuole essere chiamato così) Filippo La Mantia, il campione olimpico di karate Luigi Busà (ha vinto la medaglia d’oro ai giochi olimpici di Tokio), l’esploratore Alex Bellini e l’ex tennista e food influencer (pure in questo caso l’appellativo non piace all’interessata) Stella Menna. Molto apprezzate dal pubblico locale le prime parole di Bellini: «Sono legato da lungo tempo a Casalmaggiore e a Gianluca Farina che mi ha insegnato ad andare in barca. Torno qui sempre con molto piacere e domattina andrò a trovare Farina, laddove si pratica il canottaggio». La serata, che avrebbe meritato una maggiore promozione e un pubblico più folto, si è conclusa con l’intervento di Gianni Riotta e l’esibizione, fra musica e parole, di Neri Marcorè.
58º Circuito del Porto allo sloveno Zak Erzen
Il 58º Circuito del Porto Internazionale-Trofeo Arvedi ha incoronato lo sloveno Zak Erzen. Il portacolori della Bahrain Victorius Development Team ha dominato uno sprint affollato ed avvincente (nella foto Rodella) , regolando Christian Fantini (Solme Olmo) e Lorenzo Cataldo (Gragnano Sporting Club). Impeccabile, come sempre, l’orgazzazione del CC Cremonese-Gruppo Arvedi.
SISTEMA DI REGOLAZIONE Pratica leva di regolazione profondità di lavoro. Posta a lato del manubrio accelera e facilita le regolazioni.