il piccolo 17 del 01/05/2020

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PICCOLO

IL PUNTO, LA VIRGOLA E ANCHE I DUE PUNTI.

IL

CREMONA

www.issuu.com/ilpiccolocremona Anno 4 • n. 17 • VENERDÌ 1 MAGGIO 2020

Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it

CORONAVIRUS • Doccia fredda per chi ha versato i soldi ma non ha potuto partire: sceglie l’operatore

Raineri a pagina 6

NIENTE RIMBORSO PER I VIAGGI PAGATI: SOLO UN VOUCHER PER RIPRENOTARE ATTUALITA’

CONTE-RENZI AI FERRI CORTI INTANTO IL CONTAGIO FRENA

Raineri a pagina 3

ECONOMIA

AL VIA LA FASE 2 COSA NON VA?

Articoli a pagina 4

L’ALLARME

“IO STO A CASA” DONNE VITTIME

Articolo a pagina 8

FATEMI CAPIRE...

di Vanni Raineri

Tra il 7 e il 9 marzo ci sono stati tre giorni di fuoco nelle carceri, con rivolte in ogni parte d’Italia. Poi il silenzio, più nulla. Il 21 marzo il Dap (Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria) invita tutti i direttori delle carceri a comunicare all’autorità giudiziaria i nomi dei detenuti anziani con gravi patologie, nel timore del contagio. Diversi boss mafiosi condannati al 41 bis (quindi totalmente isolati) fanno le visite mediche e inoltrano il certificato al Tribunale di Sorveglianza, che chiede al Dap in quale struttura trasferire il detenuto. Dal Dap nessuna risposta, fino alla scarcerazione. Un iter che è ben esemplificato da quello di Pasquale Zagaria: certificato medico presentato il 25 marzo, verifica sanitaria il 31 marzo, richiesta al Dap il 9 aprile, e il 23 aprile, in assenza di risposta, la scarcerazione. Ora Zagaria, uno dei capi del potente clan camorrista di Casal di Principe, è a casa della moglie a pochi chilometri da Cremona. Con lui sono stati liberate decine di boss. Nelle carceri italiane calma piatta.

B A S K E T

C U L T U R A

CITTA’ DESERTE RAPPRESENTATE DA PEZZINI

inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del giornale

Articolo a pagina 16

C A L C I O

COACH SACCHETTI: «IL PROSSIMO ANNO SARA’ ALL’INSEGNA DI TANTI SACRIFICI»

SERIE B IN CAMPO ANCHE AD AGOSTO PUR DI SALVARE IL CAMPIONATO

Varesi a pagina 18

Volpi a pagina 18



CRONACa

Venerdì 1 Maggio 2020

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ATTUALITA’ • Il leader di Italia Viva è sembrato lanciare un ultimatum al premier. Il quadro dei contagi è confortante

Conte-Renzi, un affetto instabile VANNI RAINERI

Dal punto di vista politico la giornata di ieri è stata molto importante, con l’informativa del premier Giuseppe Conte al Parlamento: in mattinata alla Camera, il pomeriggio al Senato. Conte ha motivato il contenuto del decreto che consentirà dal 4 maggio maggiore libertà di movimento ma con grande cautela. Come atteso, molto polemici gli interventi delle minoranze. La Lega, che già mercoledì aveva “occupato” il Parlamento per protesta, ha parlato ovviamente con la voce di Matteo Salvini, che ha minacciato di rimanere in aula sino a che non arriveranno risposte concrete e non più chiacchiere e promesse. Più incisiva Giorgia Meloni, che ha ricordato al premier le critiche sui pieni poteri chiesti in passato da Salvini che chiedeva di averli col voto popolare: «Ora è lei a chiedere pieni poteri - ha affermato - ma non ha mai chiesto le elezioni». Insomma, tutto come da pronostico. L’intervento più importante è stato certamente quello di Matteo Renzi, non fosse altro che per la circostanza che la sua Italia Viva sostiene il governo. Il suo è sembrato un ultimo appello a Conte: «Gli italiani - ha detto tra l’altro Renzi - sono come agli arresti domiciliari. Non abbiamo negato i pieni poteri a Salvini per darli ad altri. Se sceglierà il populismo non ci avrà al suo fianco».

DATI ATTUALI ITALIA 24 aprile

30 aprile

differenza % 24-30 aprile

Positivi Attuali

106527

101551

-4,67%

Morti

25969

27967

7,69%

Guariti

60498

75945

25,53%

Casi Totali

192994

205463

6,46%

LOMBARDIA: NUMERO DI CONTAGI PER PROVINCIA

Sopra Giuseppe Conte firma il Def. Sotto mascherine anticontagio sulla piazza Rossa di Mosca: in Russia il Covid-19 continua a fare vittime Si addensano dunque le nubi sul futuro della maggioranza di Conte, che mercoledì sera, dopo le tappe di Lodi e Piacenza, è stato anche a Cremona, per una visita in Prefettura e un breve incontro coi giornalisti. «Sono molto soddisfatto dell’incontro con il Premier Giuseppe Conte ha precisato il presidente della Provincia di Cremona Paolo Mirko Signoroni -. Abbiamo trattato diversi

temi insieme al Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli e della ripresa economica che dovrà passare attraverso differenti stadi nelle varie fasi. Il Presidente Conte ha assicurato vicinanza particolare ai territori dove la pandemia è stata più forte». All’incontro, oltre al Prefetto Gagliardi, hanno partecipato anche i Sindaci di Cremona Galimberti, di Crema Bonaldi e di Casalmaggiore Bongiovanni. Intanto continua a rallentare la curva epidemica, in particolare in Lombardia. Ieri numero record di tamponi (68.456) e contagi in crescita in Italia dello 0,9%. Calano ancora sensibilmente i pazienti in terapia intensiva. Nei nostri confronti settimanali, consideriamo che il confronto stavolta è su 6 giorni invece che 7. A Cremona l’aumento settimanale dei contagi è inferiore al 3%, in Lombardia poco oltre il 6%. In Europa frenano Francia e Germania, continua a crescere (+20%) la Gran Bretagna. Continuano a salire i contagi in Russia (+58%), ma a far peggio sono i “cugini” della Bielorussia (+64%), dove il governo continua a parlare di forte influenza. Salgono di oltre il 20% Svezia (altro paese a maglie larghe) e Polonia.

24 aprile

30 aprile

differenza % 24-30 aprile

MILANO

17689

19337

9,32%

BRESCIA

12475

12861

3,09%

BERGAMO

11002

11313

2,83%

CREMONA

5867

6037

2,90%

MONZA

4372

4704

7,59%

PAVIA

3991

4349

8,97%

MANTOVA

3057

3175

3,86%

COMO

2871

3244

12,99%

LODI

2836

2966

4,58%

VARESE

2376

2667

12,25%

LECCO

2149

2274

5,82%

SONDRIO

1088

1180

8,46%

TOTALE

69773

74107

6,21%

EUROPA: NUMERO DI CONTAGI PER NAZIONE 24 aprile

30 aprile

differenza % 24-30 aprile

SPAGNA

213024

236899

11,21%

ITALIA

192994

205463

6,46%

FRANCIA

159460

166543

4,44%

GERMANIA

153129

161539

5,49%

REGNO UNITO

139246

166441

19,53%

BELGIO

42797

47859

11,83%

RUSSIA

62773

99399

58,35%

OLANDA

35921

38998

8,57%

SVIZZERA

28496

29407

3,20%

PORTOGALLO

22353

24505

9,63%

IRLANDA

17607

20253

15,03%

SVEZIA

16755

20302

21,17%

AUSTRIA

15002

15402

2,67%

BIELORUSSIA

8022

13181

64,31%

POLONIA

10511

12640

20,25%

IMPIANTI SPORTIVI • La reazione del Comune di Cremona: “Prendiamo atto, ma continueremo a vigilare»

Piscine: il Consiglio di Stato dà ragione a Sport Management Doccia gelata sul Comune di Cremona, che dopo il successo davanti al Tar di Brescia ha dovuto registrare il parere negativo del Consiglio di Stato nella vicenda piscine. E’ di quasi un anno fa l’origine del contenzioso con Sport Management, cui era stata affidata la gestione delle piscine comunali fino al 2042. Il Consiglio di Stato, a seguito dell’udienza a distanza (causa Coronavirus) di una decina di giorni fa, ha deciso di dare ragione alla società veronese, che dunque è legittimata a proseguire la convenzione fino alla data fissata. Questo il comunicato del Comune di Cremona dopo la decisione. L’Amministrazione Comunale prende atto della sentenza del Consiglio di Stato che ha deciso in senso favorevole alla Società Sport Management l’appello da questa promosso. La precedente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale di Brescia era invece di senso contrario. In sintesi, il Consiglio di Stato non mette in discussione i reiterati inadempimenti perpetrati dal concessionario, ma ha considerato gli stessi di gravità non tale da giustificare l’interruzione del rapporto contrattuale, a differenza di quanto invece sancito

dal giudice di primo grado. A tale proposito si cita testualmente quanto riportato nella sentenza al punto 5.4 “Allo stato, perciò, i pur significativi inadempimenti della concessionaria (tali cioè che, se ripetuti in futuro con analoga frequenza, potrebbero effettivamente condurre alla risoluzione del contratto), così come accertati e contestati nel procedimento e nel provvedimento impugnato, non assurgono al livello di gravità richiesto dalla prima parte della riportata clausola dell’art. 15 della convenzione, né sono idonei al corretto utilizzo della clausola risolutiva espressa come congegnata nella seconda parte”. Riconfermiamo la convinzione di aver adottato le determinazioni più consone e adeguate alla situazione a suo tempo determinatasi presso l’impianto natatorio comunale. Pertanto, dopo questo periodo di incertezza dettata dalla diffusione della pandemia e della ben nota conseguente emergenza sanitaria che obbliga a gestire una necessaria fase di transizione, nei mesi successivi l’Amministrazione è rafforzata nell’idea di continuare con il consueto lavoro, rigoroso e attento, di vigilanza per garantire il puntuale rispetto degli obblighi contrattuali a carico al gestore, Sport Management”.


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Cronaca

Venerdì 1 Maggio 2020

FASE DUE • Il 4 maggio riprendono le attività produttive, il 18 il commercio al dettaglio, ultimo step il 1 giugno

La fase due in tre scaglioni Il calendario della ripartenza L’ultimo decreto del premier Conte ha fatto luce sulle riaperture, che saranno il vero elemento fondante della fase due dell’emergenza coronavirus. Le attività rialzeranno le serrande in tre tranches temporali: il 4, il 18 maggio e il 1 giugno, ricordando che il 27 aprile scorso era rientrato al lavoro un piccolo gruppo di lavoratori: i dipendenti di fabbriche di macchine industriali per l’agricoltura e la silvicoltura. A proposito di riaperture, il governo va verso la diffida dell’ordinanza della Regione Calabria che ha disposto l’apertura di bar, ristoranti e pasticcerie in tutta la regione già a par-

tire da ieri. L’ordinanza, che va in direzione contraria al Dpcm sul lockdown in vigore fino al 3 maggio, è stata oggetto di dibattito nel corso del Consiglio dei Ministri di mercoledì sera. Vediamo allora i prossimi step ufficiali delle riaperture su scala nazionale, quelli cioè previsti dal decreto emanato dal premier Conte. 4 MAGGIO Dal 4 maggio, cioè da lunedì, riprenderanno le attività produttive: nel dettaglio, il comparto manifatturiero, l’edilizia privata e il commercio all’ingrosso. Anche per bar e ristoranti ci sarà un picco-

lo allentamento delle misure restrittive, ma per la riapertura al pubblico siamo ancora lontani. A partire da lunedì però bar e ristoranti potranno fare attività di ristorazione da asporto, ma i clienti dovranno fare attenzione a non creare assembramenti all’esterno dei locali e i pasti potranno essere consumati esclusivamente a casa, in ufficio o nei luoghi dove è consentito. Sempre lunedì arriva l’ok all’attività motoria e sportiva, così come per le cerimonie funebri che saranno limitate ad un numero limitato (15) di persone. Riapriranno infine parchi e giardini privati.

18 MAGGIO Il 18 maggio sarà la data di riapertura del commercio al dettaglio. A partire da questa data tutti i negozi potranno riaprire. Sempre dal 18 maggio arriverà il via libera anche agli allenamenti di gruppo e verranno riaperti i musei, le mostre e le biblioteche. 1 GIUGNO L’ultimo step delle riaperture è quello del 1 giugno 2020, data che coinciderà con la riapertura al pubblico dei bar e dei ristoranti, già attivi dal 4 maggio (come segnalato sopra) per l’attività d’asporto. Sempre il 1 giugno dovrebbero riaprire centri estetici, barbieri e parrucchieri.

Confartigianato stima per le imprese di acconciatura ed estetica una perdita di 1.078 milioni di euro, il 18,1% del fatturato

«Il settore benessere demolito da lockdown e concorrenza sleale» Il mix letale di lockdown e concorrenza sleale sta generando ampie perdite per il settore dell’acconciatura ed estetica che, in Lombardia, opera con 26 mila imprese, di cui l’84% artigiane, che danno lavoro a 53 mila addetti. Confartigianato Cremona, dopo aver più volte denunciato il grave fenomeno nelle sedi competenti, richiama le istituzioni al fatto che la prolungata chiusura di parrucchieri e istituti estetici sta determinando forti perdite di fatturato delle imprese regolari. Inoltre nel settore si sommano, appunto, gli effetti della concorrenza sleale del sommerso. Confartigianato ha calcolato che l’effetto combinato di mancati ricavi a causa della chiusura e della concorrenza sleale degli abusivi nei mesi di marzo, aprile e maggio causerà alle imprese di acconciatura e di estetica una perdita economica

di 1.078 milioni di euro, pari al 18,1% del fatturato annuo. Sarà molto difficile evitare ripercus-

sioni sull’occupazione: i mancati ricavi mettono a rischio il lavoro di 49mila addetti del

settore in Italia. In Lombardia a rischio sono 11mila addetti del settore, comprese le aziende del cremonese composto da 993 aziende e 1.750 addetti. «La situazione per il settore è pesantissima – denuncia con rammarico Angelo Biazzi, Presidente Gruppo Benessere di Confartigianato Cremona – e sono tante le attività che rischiano di non avere la forza per riaprire o che purtroppo dovranno lasciare a casa il personale. Tutto questo è ingiusto e non possiamo permetterlo. Inoltre c'è il proliferare dell'abusivismo». «Noi siamo pronti per la riapertura – continua Biazzi –. Io e moltissimi altri colleghi abbiamo già tutti gli strumenti necessari per riprendere il lavoro in sicurezza: mantelline da taglio, guanti e salviette monouso, igienizzanti per le mani a disposizione dei clienti, de-

tergenti per le poltrone e visiere in plexiglass, identiche a quelle che usano i medici e i farmacisti. Abbiamo anche discusso, insieme con il direttivo di categoria, il tipo di turnazione e gli orari dei dipendenti». Confartigianato Cremona ritiene quindi che non sia ulteriormente rinviabile la riapertura dei saloni e ribadisce le proposte già fatte in tutte le sedi possibili. Tra queste: lo svolgimento delle attività esclusivamente su appuntamento (telefonico, tramite app o mail), presenza di un solo cliente per volta in area reception, spogliatoi, servizi igienici; permanenza dei clienti all'interno dei locali limitatamente al tempo strettamente indispensabile all'erogazione del servizio/trattamento; adozione, per le imprese maggiormente strutturate, di orari di apertura flessibili con turnazione dei dipendenti.

D A LU N E DI ’

CON FC OMMER CIO

FE D E R MO D A

Decreti calati dall’alto, ignorano le vere esigenze

Delusi e preoccupati, la merce resterà invenduta

Ogni nuova comunicazione del Governo sembra aggiungere un capitolo ad una cronaca di una morte annunciata, quella delle imprese. Le misure messe in campo dal premier e dai quattrocentocinquanta esperti producono, come unico effetto, danni gravissimi al sistema economico e al terziario in particolare. Merito di decreti calati dall’alto, senza minimamente considerare le esigenze delle Associazioni di categoria e di quelle partite Iva che, da sempre, lavorano per creare sviluppo e futuro all’Italia. Da tutte le categorie sono arrivate pesantissime critiche ad un provvedimento che dimentica che ogni giorno di chiusura in più mette a rischio la ripartenza di moltissime imprese e di tutti coloro che vi lavorano. Ci sono esclusivamente certezze solo su quello che non si può fare (senza riuscire a trovare una logica coerente). Vincolare le ripartenze all’analisi dei

Quello della moda è un settore che vive sulla stagionalità Per questo abbiamo bisogno di ripartire il prima possibile, Se non riusciremo a far fronte alle necessità di cassa molte imprese rischiano la chiusura definitiva. Federmoda nazionale ha stimato che questo ulteriore slittamento creerà un danno irreparabile: un prevedibile calo di consumi per il 2020 di oltre 15 miliardi di euro che porterà almeno 17mila punti vendita ad arrendersi, con una perdita di occupazione di oltre 35mila persone. Oggi tutta la merce della stagione primavera estate è ancora imballata in magazzino ed è destinata a rimanere in gran parte invenduta. Nel frattempo i proprietari immobiliari e i fornitori esigeranno da parte nostra il rispetto delle

dati sui contagi non può che preoccuparci ulteriormente. E’ come se le date del 18 maggio e del 1° giugno fossero state ipotizzate più per evitare tensioni sociali che per effettiva convinzione. E, nel frattempo, manca ogni rassicurazione (...). Anche per questo, come Confcommercio nazionale, è già stato chiesto al Presidente Conte un incontro urgente per discutere di due punti: riaprire prima e in sicurezza; mettere in campo indennizzi e contributi a fondo perduto a favore delle imprese. E non bastano la ritualità sterile messa in campo con il “cura Italia” o con il “dl liquidità”. Perché nessuno ha saputo portare nulla (se non i 600 euro) a chi gestisce un’azienda. Ci sono tanti (troppi) proclami e una realtà di totale abbandono che rischia di devastare un Paese e il suo sistema economico (...). Vittorio Principe Presidente Confcommercio Cremona

scadenze, come se fossero stati mesi normali. Se aggiungiamo l’inconsistenza del dl liquidità capiamo come tutta la filiera sia a rischio. Non comprendiamo questa inaspettata e inspiegabile decisione di rinviare ulteriormente l'apertura di altre tre settimane dei negozi, visto che l'Inail ha classificato il nostro settore a basso rischio e che è già operativo il protocollo del 24 aprile per la riapertura in sicurezza. Delusi e preoccupati, chiediamo con forza al Governo di ritornare su questa decisione. Ora urgono liquidità vera attraverso contributi a fondo perduto, zero burocrazia e una moratoria fiscale e contributiva al 30 settembre. Marco Stanga Pres. Federmoda Confcommercio

FIORI AL CIMITERO, LI CONSEGNANO GLI ESERCENTI L’Amministrazione comunale ha pensato ad una modalità per rispondere, almeno in parte, al desiderio di rendere omaggio ai propri cari defunti in questo periodo, ricordandoli con un gesto di affetto. Chi lo desidera, da lunedì potrà rivolgersi al proprio rivenditore di fiducia che provvederà a recapitare i fiori al Civico Cimitero dove gli addetti li deporranno nel luogo indicato. La consegna da parte dei fioristi dovrà essere concordata con prenotazione telefonica.


Cronaca

Venerdì 1 Maggio 2020

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VACANZE • Tante prenotazioni annullate, dai voli agli hotel, ma niente risarcimenti: solo buoni per nuove prenotazioni VANNI RAINERI

Non sono pochi i nostri connazionali che hanno dovuto rinunciare alla vacanza o al weekend prenotato in anticipo, e diventa un sogno all’esplosione dell’emergenza Covid-19. Almeno avranno diritto al rimborso della quota versate, si può legittimamente pensare, ma non sarà così. La conversione in legge del decreto Cura Italia ha infatti consentito al settore turistico di trattenere le somme incassate, riconoscendo in cambio un diritto alle prenotazioni future. Ciò è avvenuto anche in assenza di un dibattito parlamentare. Di fatto, per gli operatori turistici gli unici benefici economici non arrivano da fondi nazionali o europei, ma bensì dai cittadini italiani, che hanno in pratica sottoscritto un prestito annuale senza interessi, con l’ipotesi di trasformarlo in finanziamento a fondo perduto qualora nell’arco di un anno non provvedano a una nuova prenotazione. In pratica il decreto lascia la possibilità agli operatori che hanno incassato i soldi della prenotazione di

Rimborsi? No, solo voucher La manovra salva-turismo scegliere fra la restituzione nella stessa forma (se ho fatto un bonifico riceverò su quel conto un bonifico di pari importo) oppure la concessione di un voucher, che dà diritto al cliente di utilizzare i soldi anticipati per una nuova prenotazione, che ovviamente sarà fatta con lo stesso operatore. Questa norma riguarda le prenotazioni di voli aerei, crociere, pacchetti turistici, anche alberghi, che avrebbero dovuto essere utilizzati nel periodo di blocco imposto dal governo. Se quindi, per fare un esempio, abbiamo prenotato da tempo un soggiorno al mare della Sicilia prenotando l’hotel e il volo, sia l’albergatore sia la compagnia aerea hanno la possibilità di scegliere se restituirci l’importo oppure trattenerlo in cambio

di un voucher dello stesso importo da utilizzare entro un anno. Dopo di che, addio soldi. Lo stesso accadrà in futuro: chi si appresta a prenotare sappia che in caso di nuovo stop relativo al periodo interessato non avrà diritto a un rimborso automatico. In pratica, una manovra salva-turismo con le tasche dei cittadini. Ma non manca chi osserva che proprio questa soluzione scoraggerà i cittadini a prenotare vacanze in vista dell’estate, prima di avere la sicurezza di poter partire. Intanto si registrano le prime polemiche con le compagnie aeree. In particolare Ryanair, da anni la prima compagnia aerea in Italia per numero di passeggeri (circa 38 milioni nel 2018, il 25% del totale). Il suo proprietario, l’irlandese David O’Leary, ha contestato pesantemente l’ipotesi di lasciare posti vuoti. Nella migliore di queste ipotesi, si presume che siano lasciati senza passeggero i posti centrali, il che taglierebbe di un terzo il numero di viaggiatori. Altre ipotesi sono ancora più restrittive. O’Leary in un’intervista al Financial Times ha minacciato di non riprendere i voli, definendo idiota l’idea dei posti liberi, a meno che sia il governo di Dublino a pagare. Non solo: c’è un messag-

gio preciso al mercato italiano. La minaccia in questo caso è di dare priorità agli scali che tra maggio e ottobre taglieranno drasticamente le tasse. In pratica, privilegerà gli aeroporti che garantiranno le condizioni economiche migliori. Una sorta di ricatto frutto del vantaggio competitivo acquisito, e che rende l’idea dell’importanza di un vettore nazionale. Il cremonese Dario Balotta, presidente dell’Osservatorio Nazionale su Liberalizzazioni e Trasporti, chiede l’intervento del Ministero dei Trasporti per imporre il rispetto

delle regole. Le regole da rispettare quando si riaprirà non sono ancora certe, ma si profila, oltre al taglio dei posti, anche l’obbligo di guanti e mascherina durante la durata del volo e negli aeroporti la misurazione della temperatura corporea con il termoscanner. Tornando al caso voucher, curioso anche qui il comportamento di Ryanair. In un primo momento aveva annunciato la restituzione dell’importo pagato, poi ha inviato a chi ha chiesto il rimborso una mail poco chiara in cui chiedeva di cliccare per chiedere il

IL CASO Sia l’albergatore sia

la compagnia aerea con cui abbiamo prenotato hanno la possibilità di scegliere se restituirci l’importo oppure trattenerlo in cambio di un voucher

voucher. Solo più sotto era specificato che questo dava diritto a una futura prenotazione, e l’opzione rimborso era successiva, e indicata in modo confuso. Tantissimi clienti hanno cliccato pensando di facilitare il rimborso, e si sono trovati subito nell’impossibilità di procedere diversamente. Avranno la possibilità di spendere quella cifra entro un anno: se il nuovo viaggio costerà di più dovranno pagare la differenza, se costerà meno recupereranno la cifra rimanente con un nuovo viaggio, sempre nell’arco dei prossimi 12 mesi.

CRONACA • «Un’analisi dimostra l’entità e la diffusione delle contaminazioni di matrice ambientale»

Caso Tamoil, i legali della Bissolati illustrano le prossime tappe Sul caso Tamoil, è di queste ore una nota degli avvocati della Bissolati che illustra gli ultimi aggiornamenti. «Per quanto attiene alla domanda risarcitoria avanzata della Società Canottieri Bissolati - si legge - il lavoro preparatorio in vista di un possibile contenzioso si sviluppa, da un lato, attraverso l’analisi dei risultati della campagna di

monitoraggio effettuata a partire dal mese di maggio 2019 sul sito della Canottieri. Il lavoro è, come ovvio, particolarmente complesso, attesta la specificità e la diffusione delle contaminazioni delle matrici ambientali. Dall’altro, si e provveduto ad acquisire la documentazione necessaria a documentare gli esborsi sostenuti dalla Società Ca-

nottieri per eliminare le conseguenze provocate dai danni». I legali continuano: «In relazione alle domande risarcitorie proposte dai singoli Soci, non appena l’attività giudiziaria sarà ripresa e si potrà accedere alla Cancelleria della Suprema Corte di Cassazione, verrà estratta copia autentica della pronuncia emessa in data 25/09/2018 a conclusione

del processo “Tamoil”. Una volta ottenuto tale documento, munito del sigillo dell’autenticità, sarà cura degli Avvocati incaricati dai singoli Soci di formalizzare un’ultimativa intimazione risarcitoria ai responsabili del danno significando che, in mancanza di un riscontro positivo alle richieste risarcitorie, si adirà le vie giudiziali».

A Cremona domani riapre in forma sperimentale il mercato del sabato Domani riaprirà, in forma sperimentale e limitatamente ai generi alimentari, del mercato nell’area compresa tra piazza del Comune e piazza S. Antonio Maria Zaccaria, area che, per l’occasione, sarà recintata con transenne a nastro. La riapertura, resa possibile grazie anche alla fattiva collaborazione delle associazioni di categoria, avverrà con nuove regole individuate sulla scorta delle disposizioni contenute nell’ordinanza del Presidente della Regione Lombardia del 24 aprile e dell’ordinanza sindacale per salvaguardare le esigenze di pre-

venzione sanitaria e di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda il distanziamento fisico. All’area mercatale si potrà accedere da un unico ingresso, collocato in piazza del Comune, mentre l’uscita sarà da piazza S. A. M. Zaccaria direzione via Platina. I banchi saranno posizionati ad una distanza di tre metri l’uno dall’altro con la presenza di non più di due operatori per ogni postazione. All’ingresso sarà presente personale di sorveglianza che controllerà il rispetto del distanziamento e vigilerà per evitare che si formino assembramenti.

A fronte dei 16 operatori che torneranno a svolgere la loro attività, la capienza massima dell’area, presidiata dal Covid manager, sarà limitata a 32 persone contemporaneamente: sono esclusi dal computo i venditori, gli uomini delle Forze dell’Ordine e il personale preposto al controllo. Per limitare al massimo la concentrazione di persone, l’accesso al mercato sarà consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per chi si trova nelle condizioni di portare con sé minori di 14 anni, disabili o anziani.




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Cronaca

Venerdì 1 Maggio 2020

D A L C OMU N E

NELL’INCERTEZZA LE ATTIVITA’ SCOLASTICHE Ormai è un dato certo: la riapertura delle scuole, in presenza di alunni e insegnanti, è rinviata a settembre, mentre continuano, grazie alla diponibilità dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, ai quali va il ringraziamento dell’Amministrazione comunale, le attività didattiche a distanza. Tuttavia, ancora non ci sono indicazioni circa la modalità della ripresa dell’anno scolastico e neppure riguardo alle modalità per l’organizzazione di attività estive, per bambini ed adolescenti. Per cui, se da un lato vi è il sacrosanto diritto di bambini ed adolescenti di poter avere opportunità di partecipare ad attività educative e ricreative fuori dal perimetro domestico, all’aria aperta e con i loro coetanei, nonché l’esigenza dei genitori che torneranno al lavoro e di poter inserire i figli in servizi estivi, dall’altra vi sono i necessari vincoli delle prescrizioni anticontagio per la garanzia della salute di tutti che rendono davvero complesso attivare questi servizi. «Non possiamo ipotizzare di muoverci senza indicazioni da parte ministeriale e regionale, anche se questo non significa che siamo inattivi ma, al pari di altri Comuni, stiamo considerando come progettare alcuni interventi estivi e, a tale proposito, abbiamo aperto un tavolo con i rappresentanti del terzo settore che a Cremona gestisce doposcuola e centri estivi», dichiara al riguardo l’Assessore all’Istruzione Maura Ruggeri. «Nei giorni scorsi come Anci Lombardia - prosegue l’Assessore Ruggeri abbiamo scritto al Ministero e alla Regione, rispettivamente per quanto di loro competenza, perché vengano al più presto diramate linee guida sulla ripresa delle attività scolastiche ed educative che precisino anche il perimetro delle variabili da lasciare ai decisori locali. Come si può immaginare infatti, a seconda di come cambierà l’organizzazione scolastica e di quando riprenderà, avremo un impatto oltre che sull’organizzazione dei tempi di vita delle famiglie, sui tempi e orari della città, basti pensare, ad esempio al tema del trasporto casa-scuola». La necessità del distanziamento degli alunni porrà il problema di una diversa organizzazione della giornata scolastica, della riduzione delle ore, dell’introduzione di turni, si dovrà ripensare ed ampliare gli spazi a disposizione per la didattica: non sono aspetti che si possono improvvisare in breve tempo o all’ultimo momento.

CORONAVIRUS • Tante le forme di sostegno: dai numeri 1522 e 112 alla app della Polizia YouPol

La convivenza forzata peggiora la condizione delle vittime di violenza Reati in calo ai tempi del Coronavirus? Certamente è così, ma ce ne sono alcuni, particolarmente odiosi, che trovano proprio nuova linfa dal lockdown. Parliamo dei reati che si consumano tra le mura domestiche, che in certi casi diventano mura invalicabili per chi si sente minacciato dal partner. Particolarmente prese di mira sono le donne: in alcuni casi le tensioni, come è anche normale che sia, si moltiplicano quando si condivide poco spazio e tanto tempo assieme; in altri, e sono i più preoccupanti, ci sono donne che sono costrette a rimanere in casa proprio con la persona che in quel momento vorrebbero il più distante possibile, e che percepiscono come una minaccia. I femminicidi non sono mancati nelle scorse settimane, ma quel che preoccupa di più è che sono diminuiti drasticamente gli appelli diretti alle associazioni e alle forze dell’ordine da parte di chi si sente in pericolo. Al contrario, aumentano sensibilmente le chiamate da casa al numero nazionale antiviolenza 1522, che in aprile sono triplicate. E’ una prigionia vera e propria quella che percepiscono le vittime, che nei pochi casi in cui sono riuscite a denunciare (telefono a parte) hanno dovuto farlo con sotterfugi, dalla finestra o approfittando dell’uscita per la spesa. La Polizia di Stato Questura di Cremona è intervenuta in questi giorni a sostegno di questa silenziosa emergenza con il progetto “Tu non sei sola… noi ci siamo”. Nel periodo di emergenza Covid-19 - afferma la nota introduttiva - la maggior parte dei cittadini resta a casa, in ottemperanza alle indicazioni governative. Tali restrizioni hanno determinato una convivenza forzata e

prolungata dei nuclei familiari, che potrebbero incidere negativamente sui contesti familiari più problematici, potendo portare, in casi estremi, alla possibile commissione di atti di violenza di genere e domestica. A ciò si aggiunge la difficoltà per le vittime di potersi rivolgere agevolmente alle Forze di Polizia ed ai Centri Antiviolenza, al fine di denunciare le situazioni di disagio o di violenza o, più semplicemente, di chiedere indicazioni sulle iniziative da intraprendere per reagire alle criticità sopravvenute. Pur nella complessità operativa del periodo emergenziale, la Polizia di Stato, con il personale della Divisione Anticrimine, della Squadra Mobile e dell’Ufficio Provinciale Sanitario, sempre in costante contatto con i Centri Antiviolenza, continua ad assicurare quotidianamente tutti gli interventi necessari per tutelare le

persone che subiscono violenza domestica. La Questura ricorda che come misura a sostegno delle vittime di violenza di genere è attivo il numero di pubblica utilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità “1522” che può veicolare una richiesta di intervento alla sala operativa delle Forze di Polizia oppure si può contattare direttamente il numero di emergenza “112 Numero Unico di Emergenza”, ove ci sarà sempre un operatore disponibile ad ascoltare e a percepire i segnali di un disagio la cui manifestazione da parte della vittima potrebbe non essere del tutto libera e piena. Sempre per garantire la massima accessibilità al pronto intervento della Polizia di Stato, si segnala l’app per smartphone “YouPol”, caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messag-

gi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato. Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di segnalare in forma anonima. Anche chi è stato testimone diretto o indiretto, per esempio i vicini di casa, può ovviamente denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video. L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile nella vita democratica del Paese, è facilmente installabile su tutti gli smartphone e tablet accedendo alle piattaforme per i sistemi operativi IOS e Android. Si ricorda, anche, dell’esistenza di un efficace strumento di prevenzione che può essere adottato dal Questore: l’ammonimento, provvedimento che ha la finalità di scoraggiare atteggiamenti violenti o inopportuni che potrebbero degenerare in illeciti penali.

L’APPELLO

SIGNORONI: «RICORRENZA DEL 1° MAGGIO: SERVONO INTERVENTI URGENTI E CONCRETI» In occasione della festività del Primo Maggio il presidente della Provincia di Cremona Mirko Signoroni ha inviato un comunicato stampa. «La ricorrenza del 1 maggio - ha scritto Signoroni - cade in un momento drammatico per tutta la nostra società in questo contesto emergenziale. Desidero, innanzitutto, come già ho fatto, ricordare i defunti causa Covid, gli ammalati, quanti stanno soffrendo e quanti hanno sofferto, tra cui coloro che non sono riusciti a dare l’ultimo saluto ai propri cari ed amici. Detto questo, come premesso, la “Festa dei lavoratori” richiede non parole ma azioni: interventi concreti ed urgenti, da subito, ovvero sostegno economico a imprese, lavoratori autonomi, professionisti e dipendenti. Come già ribadito sia tramite UPl ed UPL, sia nei contatti istituzionali anche con lo stesso Presidente del Consiglio Conte nella sua visita a Cremona, occorre garantire il lavoro in sicurezza, occorre garantire gli ammortizzatori sociali a tutti in ogni comparto produttivo-merceologico (tra questi anche il comparto del Terzo Settore, delle Cooperative, dei lavoratori in subappalto, etc.). Inoltre va verificato che quanto “promesso” in tempi rapidi giunga nelle tasche dei richiedenti e sia realmente erogato, dalla CIG alla FIS (fondi di integrazione salariale) sino ai bonus per le famiglie in tutto il Paese, e

che nel breve periodo vi sia una maggior valorizzazione del lavoro dipendente, ad iniziare dai contratti di lavoro del comparto sanitario e socio-sanitario fino ad estendersi a tutte le altre categorie del lavoro, con particolare attenzione alle Province più colpite, tra cui la nostra. Attraverso i nostri Centri per l’impiego che, come tutta l’Amministrazione Provinciale, hanno riorganizzato la loro attività in modo pienamente funzionale all’attuale situazione, abbiamo continuato ad erogare servizi a centinaia di lavoratori e aziende che ne hanno fatto richiesta. Inoltre, diversi nostri dipendenti sono entrati a far parte del gruppo di lavoro costituto dalla Regione per la verifica delle richieste di Cassa in deroga e diverse centinaia di richieste sono già state accolte e liquidate. Ma la Provincia e i suoi Centri per l’impiego sono chiamati ad un altro impegno importante: organizzarsi per fronteggiare le necessità future del mondo del lavoro che, purtroppo, è facile prevedere non saranno lievi. La vera ripresa si fa con gli investimenti e con lo snellimento della burocrazia, supportando il tutto con adeguate riforme, tra cui quella della PA. All’interno di tale contesto per le imprese e per tutti gli esercizi e realtà produttive le nostre richieste al Governo e Regione le abbiamo già formulate in relazione alla ripresa nella fase due, tra cui il tema fondamentale

Il presidente della Provincia Mirko Signoroni della liquidità così come quello della sicurezza: occorre lo snellimento negli iter burocratici, predisposti dal Governo, di richiesta di finanziamento, sia sotto i 25.000 euro che, in particolar modo, sopra tale soglia così come urgono risorse di sostegno a fondo perduto. Contestualmente a ciò la ripresa deve avvenire in totale sicurezza, sia nei protocolli, nella disponibilità di DPI così come nella mobilità. Questa è una calamità immane e non una crisi e da tale va trattata».



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Cronaca

Venerdì 1 Maggio 2020

LA RICORRENZA • Nel 1867 una grande manifestazione di lavoratori, nel 1886 gli scontri, poi divenne data fissa

A Chicago le radici del Primo Maggio VANNI RAINERI

Come avvenuto in occasione del 25 aprile, anche per la ricorrenza del Primo maggio non sarà possibile ritrovarsi in piazza a festeggiare. Rispetto alla festività di sabato scorso, quella odierna coinvolge molti paesi del mondo, e trae origine da un tragico episodio non a tutti conosciuto, accaduto 134 anni fa al di là dell’oceano. Per il 1° maggio del 1886 i sindacati organizzarono a Chicago uno sciopero per rivendicare la giornata lavorativa di 8 ore: una rivoluzione stante le precarie condizioni lavorative degli operai di allora. Due giorni dopo ci furono scontri con la polizia, che provocarono due morti e molti feriti. Ai lavoratori il giorno successivo, 4 maggio, in piazza Haymarket si unirono gli anarchici, e la situazione degenerò. Difficile stabilire le reali responsabilità, di certo alla base c’erano i rapporti molto conflittuali tra gli imprenditori e gli operai. Capitò che una persona non identificata lanciò una bomba su alcuni agenti di polizia. Uno di questi morì, e nel caos che si generò perirono altri 6 poliziotti e un buon numero di civili. Otto lavoratori anarchici furono processati e condannati a morte, ma successivamente si scoprì che erano innocenti. Cinque di loro effettivamente morirono, tra questi August Spies, che prima di essere giustiziato urlò verso la folla: «Verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che strangolate oggi». La proposta delle 8 ore lavorative era stata lanciata 20 anni prima, nel 1866 a Ginevra, in occa-

Sopra una riproduzione dello scoppio della bomba il 4 maggio 1866 in piazza Haymarket a Chicago Più in alto, a destra del titolo, quelli che furono chiamati i martiri di Haymarket sione della Prima Internazionale dei lavoratori. Negli Usa quell’anno fu l’Illinois (la cui capitale è appunto Chicago) ad introdurla per legge, ma con vincoli tali che la rendevano di fatto inapplicabile. L’entrata in vigore era prevista per l’anno successivo, proprio il 1° maggio 1867, quando ci fu una grande manifestazione di lavoratori: si racconta che fu il più grande corteo mai visto a Chicago prima di allora. Dopo anni di inutile attesa, venne indicato il 1° maggio 1886 come data limite per l’applicazione effettiva della legge di 8 ore. Fu qualche anno più tardi però che si stabilì il Primo

maggio come data in cui i lavoratori di tutto il mondo avrebbero chiesto l’applicazione delle 8 ore. L’idea venne nel luglio 1889 a Parigi, in occasione della festa del Centenario della Rivoluzione: qualche mese prima era stata inaugurata la Tour Eiffel. Di conseguenza, la prima volta che si celebrò nel mondo la Festa dei Lavoratori (in realtà un’astensione dal lavoro) fu il 1° maggio 1890. La mobilitazione riguardò anche l’Italia. Così recitava uno dei manifesti affissi in quel 1890: “Lavoratori, ricordatevi il 1 maggio di far festa. In quel giorno gli operai di tutto il mondo, coscienti dei loro diritti, lasceranno

il lavoro per provare ai padroni che, malgrado la distanza e la differenza di nazionalità, di razza e di linguaggio, i proletari sono tutti concordi nel voler migliorare la propria sorte e conquistare di fronte agli oziosi il posto che è dovuto a chi lavora. Viva la rivoluzione sociale! Viva l’Internazionale!”. I governi di allora naturalmente non furono morbidi coi lavoratori che incrociavano le braccia. Come in Italia, dove il primo ministro Francesco Crispi usò la mano pesante, proibendo qualsiasi manifestazione. Mancava un partito di riferimento che si preoccupasse di organizzare la mobilitazione, ma sorpren-

dentemente la manifestazione anche in Italia ebbe successo, tanto da decidere di replicarla ogni anno lo stesso giorno, il Primo Maggio. Si può dire che scattò allora una nuova consapevolezza nei lavoratori, e una condivisione che travalicava i confini nazionali. Un esito che influì moltissimo sulle vicende politiche dei decenni successivi. Naturalmente l’obiettivo col tempo non furono tanto le 8 ore (vennero introdotte solo alla vigilia del fascismo), ma in generale le condizioni di lavoro e anche rivendicazioni politiche e sociali: gli anni di fine Ottocento furono durissimi per le fasce più povere della popola-

zione. E così si protestò per rivendicare il suffragio universale, per protestare contro l’impresa libica, per opporsi all’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. La festa del 1° maggio è sospesa dal fascismo, che sposta la festa del lavoro al 21 aprile, il cosiddetto Natale di Roma. Ma per i lavoratori la vera festa è quella di 10 giorni più tardi: non possono celebrarla se non con simboli e in gruppetti limitati, un’espressione di opposizione al regime di Mussolini. Si dovrà attendere 25 anni per tornare a fare festa sotto il sole: accadrà già il 1° maggio 1945, pochi giorni dopo la Liberazione. Ma i lavoratori sono divisi, e per anni quella data riflette le profonde spaccature tra loro. Nel 1947 11 lavoratori che assistono al comizio nel Palermitano sono uccisi dagli uomini del bandito Salvatore Giuliano in quella che è nota come la strage di Portella della Ginestra. Altri, feriti, moriranno più tardi. A quell’episodio, primo in cui si denunciarono collusioni tra stato e mafia (secondo un’altra ricostruzione la colpa fu scaricata su Giuliano per screditarlo), seguirono attentati soprattutto contro le sedi del Pci da parte di Giuliano, che verrà ucciso nel 1950, prima di poter essere condannato per l’eccidio. Solo negli anni ’70 la Festa tornerà ad unire tutti i lavoratori, superando le divisioni politiche. Chissà che un giorno non possa accadere lo stesso per il 25 aprile.

SANITA’ • Un percorso di follow-up, progetto innovativo dell’Asst di Cremona. Il dg Giuseppe Rossi: «Li contatteranno i nostri operatori»

Una “presa in carico” per i pazienti Covid-19 dimessi Progetto innovativo per l’Asst di Cremona. I “pazienti Covid -19” dimessi dagli ospedali di Cremona e Oglio Po - e residenti in provincia - continueranno ad essere seguiti secondo il principio di “presa in carico” dalle strutture dell’Asst. La modalità sarà multidisciplinare. Questo avverrà attraverso gli operatori del Centro Servizi che contatteranno i pazienti dimessi per proporre una serie di controlli (Folow-up) funzionali alla fase post-acuta. Si tratta di persone colpite da infezione da coronavirus e ricoverate in ospedale in condizioni critiche. La presa in carico, infatti, rispetterà il criterio di gravità. Ad essere contattati saranno anzitutto i pazienti che, durante la degenza, hanno avuto bisogno di supporto ventilatorio e di ossigeno terapia ad alti flussi, a causa dell’importante compromissione polmonare. Il percorso di Follow up per “pazienti Covid-19” dimessi dalle strutture dell’Asst di Cremona e residenti in pro-

vincia, sarà attivo dall’11 maggio e si propone di programmare e prenotare tutti i controlli necessari, possibilmente, in un’unica giornata. Il progetto ha essenzialmente una valenza clinica. Lo scopo è anzitutto quello di individuare eventuali bisogni per offrire ai pazienti risposte socio-assistenziali integrate e multidimensionali. «Abbiamo pensato all’istituzione di un percorso di presa in carico dei “pazienti Covid -19”, dimessi dai nostri ospedali, per sostenere al meglio delle possibilità

clinico-assistenziali queste persone che hanno già dovuto affrontare una situazione complessa e imprevista – spiega il Direttore Generale dell’Asst di Cremona Giuseppe Rossi -. Un aspetto a cui tengo moltissimo è che saranno i nostri operatori a contattare i pazienti». L’innovazione sta proprio nel non delegare al paziente la gestione del suo percorso di cura, ma aiutarlo e sostenerlo in modo concreto sul lungo periodo e in ogni fase della malattia, vicino a casa. «Il principio di presa in carico – continua Rossi – vale per tutti pazienti cronici con una o più patologie. A maggior ragione vale per queste persone che si trovano in una condizione nuova. Per questo ci è sembrato importante avviare immediatamente un percorso a loro dedicato. La ragione essenziale è quella di individuare e rispondere ad eventuali esigenze di salute della persona colpita da Covid-19». «Il nostro progetto rappresenta un approccio di cura teso alla persona per la

persona – aggiunge Rossi. Una semplificazione dell’accesso ai servizi attraverso un percorso preordinato: questi pazienti non dovranno preoccuparsi di nulla, pensiamo a tutto noi. Saranno gli operatori del Centro servizi - esperti in materia di presa in carico, orientamento e sostegno – a programmare e prenotare esami e visite per loro. I Medici di famiglia sono parte integrante del percorso e saranno in costante contatto con i nostri operatori. Accoglieremo anche pazienti segnalati direttamente dagli stessi medici di base». «L’evoluzione della situazione epidemiologica causata dall’epidemia Covid-19 . conclude il Direttore Generale - ci porta inevitabilmente ad un ripensamento organizzativo teso a sviluppare modelli di cura flessibili e innovativi, traducibili in un unico percorso multi specialistico che, in questo caso, coinvolge ad esempio pneumologo, medico internista, cardiologo, infettivologo, nefrologo».



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Venerdì 1 Maggio 2020 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com

casalmaggIore

PATRIMONIO ARCHITETTONICO • Fondi a Cella Dati, Isola Dovarese, Ostiano, Piadena, Voltido, Gussola

Oltre 800 milioni di euro di contributi dal Gal Oglio Po Ammontano a più di €800.000 i contributi assegnati dal GAL Oglio Po per servizi essenziali alla popolazione e per il recupero del patrimonio architettonico. I bandi assegnati nei giorni scorsi andranno a sostenere importanti progetti sociali, tra cui un asilo nido, un centro per ragazzi in difficoltà, un ambulatorio sanitario e molte iniziative culturali e di valorizzazione del territorio. Tredici progetti distribuiti tra le province di Cremona e Mantova per un totale di oltre €800.000 di contributi che sosterranno servizi essenziali, culturali e di recupero storico-paesaggistico. Sono i numeri che il GAL Oglio Po mette in campo in questo momento difficile. I contributi, assegnati proprio in questi giorni, rappresentano il compimento di due bandi. Il primo (Bando 7.4.1) era destinato ai Servizi essenziali alla popolazione e, con una dotazione complessiva di €810.000, apriva le candidature a progetti con investimenti da €15.000 a €100.000. Le domande presentate sono state undici, tutte finanziate al 90%. In particolare, con circa €83.000 si sosterrà la realizzazione di un asilo nido nel Comune di Cella Dati, sfruttando la magnifica Villa Ugolani Dati e le sue architetture accessorie. Lo spazio adibito ad asilo nido occuperà una superficie di 250 metri quadrati e potrà ospitare fino a 40 bambini. Come spiega il Sindaco Fabrizio

Lodigiani, «È volontà dell’Amministrazione Comunale promuovere l’utilizzo di Villa Ugolani Dati e dei suoi apparati architettonici accessori, implementando l'offerta dei servizi non solo in ambito culturale ma anche sociale, a servizio della popolazione residente e dell’intero territorio. Nel difficile contesto dei piccoli Comuni avere la possibilità di attivare progetti rapportati alle proprie capacità economiche è un grande contributo, in quanto consente di non perdere definitivamente le nostre eccellenze artistiche, architettoniche e sociali» Sempre per lo sviluppo di servizi essenziali, il Comune di Isola Dovarese riceverà circa €20.000 per il risanamento conservativo e il recupero dell’ambulatorio medico comunale. Saranno restaurati i locali in uso, eliminate le barriere architettoniche per la realizzazione di un servizio igienico a norma disabili e saranno recuperati alcuni ambienti inutilizzati. «Posso solo ringraziare il GAL Oglio Po per i fondi ricevuti da Isola Dovarese», ha dichiarato il Sindaco Gianpaolo Gansi. «Con questo contributo aumenteremo la qualità del servizio per la cittadinanza, riqualificando gli ambienti del nostro ambulatorio comunale. Era un progetto a cui stavamo pensando da tempo, era un’esigenza molto sentita soprattutto dopo il potenziamento medico e infermieristico. I lavori partiranno non appena la situazione lo

consentirà. Siamo in attesa dell’ultimo via libera dalla soprintendenza». Anche il progetto candidato dal Comune di Ostiano riguarda il recupero di una struttura importante per la cittadinanza: si tratta della ristrutturazione del piano superiore del Centro Civico Cittadino per la creazione di due nuovi percorsi museali. Come ha illustrato il Sindaco Canzio Posio: «Al piano inferiore ospita già la biblioteca con sale di lettura differenziate, sale riunioni e reception. Si è posto il problema di completare la parte superiore per adibirla a museo con due diversi percorsi espositivi: il primo sarà dedicato a un’imponente collezione ornitologica; il secondo, realizzabile in un ulteriore step, riguarderà preziosi arredi sacri di grande raffinatezza, per lo più di scuola bresciana, già oggetto di studio e attualmente in altra sede non visitabile. Grazie a questa assegnazione, con un investimento molto contenuto, siamo in grado di completare in vari step il recupero di un edificio che ben si staglia nella cornice culturale di questo paese». Tra i progetti beneficiari dei contributi del GAL Oglio Po molti riguardano la cultura locale: è il caso del Comune di Piadena Drizzona, che con il Progetto “MAA Museo – Archeologia – Ambiente, La preistoria per educare al futuro”, riceverà poco più di €80.000 per la realizzazione di un sito palafitticolo nell’area adiacente al Monumento Naturale Lagazzi, già dichiarato Patrimonio Unesco nel 2002. Il Comune di Bozzolo utilizzerà, invece, i € 40.000 ricevuti per migliorare e incentivare la fruizione della biblioteca e dell’archivio storico tra le fasce più deboli della popolazione e per creare un unico centro di consultazione digitale dei suoi importanti documenti storici. Preservare il territorio significa anche conservare i rapporti umani e sociali al suo interno. Così il progetto del Comune di Voltido per la creazione di una sala polivalente con internet point ha ottenuto un contributo

Sopra il Museo Civico di Ostiano, sotto Piazza Matteotti a Isola Dovarese di €45.000. Lo scopo è quello di contrastare la disgregazione sociale e l’auto-emarginazione, creando un luogo di socializzazione (anche con l’uso delle nuove tecnologie) interno al paese. Anche l’Unione dei Comuni Lombarda Terrae Fluminis vuole incrementare la coesione sociale e intergenerazionale. In questo caso il progetto, beneficiario di circa €60.000, prevede il potenziamento degli impianti sportivi di Gussola, eliminando le barriere architettoniche e acquistando nuove attrezzature. L’Associazione Terre d’Acqua metterà a disposizione di sedici Comuni le strutture acquistate con il contributo di €85.000: parliamo di una tensostruttura mobile con cento tavoli e duecento panche, cinquanta pannelli espositivi a griglia ed un impianto multimediale per il videomapping. Questo permetterà ai Comuni Soci di portare avanti attività culturali, ricreative e didattiche potendo contare su un importante supporto logistico-strutturale. Servirà alla divulgazione didattica e della cultura locale anche la sala polivalente che sarà allestita all’interno del Museo Civico di Canneto Sull’Oglio insieme ai nuovi strumenti web e multimediali. I 14.500 euro concessi andranno a migliorare i servizi educativi interni al museo introducendo nuove guide multimediali e strumenti digitali e, nel contempo, miglioreranno la fruizione delle collezioni e degli archivi e la loro diffusione online. La Fondazione I. Gonzaga Onlus ha presentato due distinti progetti dedicati ai ragazzi in difficoltà ottenendo contributi per entrambi. Il primo progetto è risultato assegnatario di €95.000 a fine gennaio 2020 e riguardava la riqualificazione di

un edificio di valore architettonico e culturale con lo scopo di creare una comunità educativa per minori volta a promuovere il benessere psico-fisico-sociale degli ospiti, aiutandoli a raggiungere l’autonomia personale e l’integrazione sociale. In questi giorni la Fondazione ha ottenuto l’assegnazione di un secondo finanziamento di €85.000 per la ristrutturazione di un’altra porzione del fabbricato al fine di creare un centro ricreativo diurno per ragazzi con atteggiamenti problematici. Sempre in questi giorni è stata resa nota l’assegnazione dei contributi di un secondo bando, indirizzato al Recupero del patrimonio architettonico (Bando 7.6.01). A beneficiarne sono stati il Consorzio di Bonifica del Navarolo, che riceverà €45.000 per il recupero strutturale e funzionale della chiavica Squarzanella, e il Comune di Cella Dati che utilizzerà i suoi €64.000 per il restauro del salone d’onore di Villa Ugolani Dati, fulcro della vita amministrativa del piccolo centro e importante testimonianza storica. In entrambi i casi, le costruzioni saranno oggetto di valorizzazione culturale mediante futuri progetti di fruizione pubblica. L’assegnazione di questi contributi è per il GAL Oglio Po una felice conferma del lavoro svolto sul territorio a fianco di Enti e Associazioni. Un supporto che non si ferma e si concretizza in tre nuovi bandi aperti nei giorni scorsi. Sul sito www.galogliopo. it sono presenti tutte le informazioni e le modalità di presentazione dei progetti che potranno portare a Comuni, Associazioni e imprese contributi per più di un milione di euro a sostegno della situazione critica legata alla diffusione del Coronavirus.

S A BB I ON ETA

CO.ME.TE.

La Pro Loco ha deciso: rinviata al 2021 l’Ultramarathon

La pediatra Bertetti in pensione

SABBIONETA - L’Italia si appresta ad affrontare la “Fase 2” dell’emergenza Covid-19, una fase molto delicata che, giustamente , rinvia ancora la possibilità di dare vita ad eventi di qualsiasi natura. Il cda di Pro Loco Sabbioneta, in queste settimane di emergenza, si è molto confrontato sul calendario degli eventi e delle attività dell’associazione mettendo sempre al primo posto nella sua riflessione la sicurezza dei propri addetti, dei volontari, dei turisti e dei partecipanti alle iniziative. Alla luce di quanto pubblicato con il nuovo Dpcm del 26 Aprile 2020, dopo lunga riflessione e seguendo l’esempio di altri eventi simili, a malincuore, è stato deciso di rinviare la seconda edizione della Ultramarathon al 12-13 Giugno 2021. “Agli intrepidi che avevano già provveduto

Ultimo giorno di lavoro ieri della Dr.ssa Barbara Bertetti, pediatra storica di Casalmaggiore che va in pensione dopo 30 anni di onorata carriera svolta quasi esclusivamente a Casalmaggiore. Barbara Bertetti arrivò a Casalmaggiore nel 1989 dove aprì il primo ambulatorio in Piazza Turati. Fu la prima dottoressa ad esercitare l’attività pediatrica a tempo pieno; nel 1990 si trasferì in via XX Settembre dove è rimasta fino al maggio 2014, quando si trasferì nell’attuale sede di Co.Me.Te. in via don Paolo Antonini. La dottoressa ha ricordato come gli esordi siano stati piuttosto difficili in quanto solo a partire dal 1991 i bambini sono diventati competenza dei pediatri; prima di quella data se ne occupavano i medici di famiglia. Bertetti ha esercitato la professione ininterrottamente a Casalmaggiore per 30 anni (ha avuto come pazienti anche bambini di ex pazienti nel frattempo diventati padri o madri) sviluppando un forte legame con il territorio e con i suoi pazienti: si è trattato di una vera e propria scelta professionale. In questi giorni la dottoressa ha ricevuto molte attestazioni di riconoscimento e gratitudine (telefonate anche commoventi) dalle famiglie dei suoi piccoli pazienti. Sono diverse le mamme ad aver manifestato gratitudine per la sua attenzione e la capacità d’ascolto nelle fasi delicate del post-partum.

all’iscrizione - comunica l‘associazione sabbionetana - verrà inviata debita comunicazione della situazione attuale, a tutti gli altri, che come noi speravano in silenzio, l’invito è di pazientare e di sostenere con la propria partecipazione l’edizione del 2021 della Ultramaraton Sabbioneta-Oglio Po quando riapriremo le iscrizioni. Siamo certi che capirete la nostra scelta. Sicuramente quando potremo ritrovarci sarà una grande festa, non solo per lo sport ma anche per le nostre comunità. Un particolare ringraziamento va alle aziende del territorio, Panguaneta, Pomì, Immobiliare Cocchi, Salumificio Gardani, Padania Alimenti, Ortofrutticola, che hanno deciso di sostenere questa importante iniziativa nonostante tutte le difficoltà che il nostro paese sta attraversando”.



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7GIORNI

Venerdì 1 Maggio 2020

L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «Ma uffa, mi aspettavo di poter uscire finalmente, invece non è cambiato nulla» Pericle, siamo ben lontani dalla fine dell’emergenza «Ma allora perché ci avevano fatto sperare nella riapertura?» Da lunedì qualcosa migliora, ma purtroppo il presidente Conte è stato chiaro: non possiamo permetterci il rischio di tornare a un numero di contagi significativo, perché in quel caso l’emergenza diventerebbe ancora più grave «Ma non posso nemmeno andare a scuola, fare le feste con gli amici, andare al centro commerciale, tornare a giocare con i miei compagni di squadra: niente di tutto questo» E’ vero, ma vedrai che tornerai a farlo. Vedi: il governo, dopo aver sentito le previsioni allarmanti degli esperti, ha deciso di non allentare tropo le misure. Credo che si procederà per gradi a seconda di come andrà la curva dei contagi. Se non tornerà a crescere, so-

no certo che ogni due settimane ci sarà qualche novità positiva. Tieni conto che qualora invece la curva risalisse, tornare alle chiusure precedenti sarebbe molto difficile: si dovrebbe costringere gli italiani a rinunciare alla poca libertà riconquistata, e sarebbe davvero un problema «Parli, parli, ma io voglio uscire a giocare» Intanto da lunedì sarà possibile allontanarsi da casa oltre i 200 metri per andare in spazi aperti: parchi pubblici e per chi ha la fortuna di vivere in campagna passeggiate e giri in bicicletta, sempre tenendo ben presente le precauzioni. Certo, ci sono decisioni strane: ad esempio, si è consentito agli atleti professionisti di svolgere attività sportiva sia pur in solitaria, ma non in centri sportivi. Dal 18 maggio ci si potrà allenare con la squadra. In pratica un calciatore della Cremonese potrà allenarsi da solo ai giardini di piazza Roma ma non potrà farlo al centro sportivo Arvedi, che ha

6 campi e che rimarrà completamente chiuso. Non sembra una scelta molto sensata «E la storia dei congiunti?» Un’altra stranezza, soprattutto considerando che poi si è allargato il concetto ai fidanzati e agli “affetti stabili”. Ancor peggio il chiarimento successivo che parla di “amici veri”. Qui si aprono perplessità di vario genere, che vanno dalla libertà personale alla privacy all’intensità del sentimento di amore e di amicizia verso gli altri, difficilmente quantificabile in modo oggettivo «Almeno mi accompagnerai nel nostro solito giretto?» Non possiamo, poiché ci è impedito di attraversare il ponte sul Po. Non possiamo uscire dalla regione, con la conseguenza che è possibile raggiungere Pontedilegno ma non Castelvetro. Un’altra stranezza. Ora dormi, buonanotte Pericle «Buonanotte» Vanni Raineri

LO SCATTO DELLA SETTIMANA

nga, Dodici Ranger del Parco nazionale dei Vulcani Viru in i un nella Repubblica Democratica del Congo, sono mort me. attacco di bracconieri che ha provocato in totale 16 vitti er per Negli ultimi 20 anni, sono morti quasi 200 rangalcuni difendere il parco, che accoglie nei propri confini degli ultimi rarissimi gorilla di montagna. per Lui è uno di loro, un combattente che ha dato la vita. difendere gli animali e la ricchezza del suo territorio

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA ANGELINA FRIEDMAN A 101 anni ha battuto la “Spagnola”, un tumore e ora anche il coronavirus. Parla da solo il sorriso di Angelina Friedman, nello Stato di New York, che mostra un cartello in cui annuncia di essere guarita dal Covid-19, fra l’entusiasmo dello staff della casa di riposo in cui vive. «Ha un Dna superumano», ha commentato la figlia Joanne Merola, festeggiandola. Lo scatto che vi mostriamo a lato, nelle scorse ore, ha fatto il giro del mondo sul web.

AIUTI • Dai buoni spesa ai servizi a domicilio, tante le richieste di sostegno dalle famiglie in difficoltà

Coronavirus, piena emergenza sociale in città Si è conclusa nei giorni scorsi l'erogazione dei buoni spesa previsti dall’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile che prevedeva un sostegno immediato e concreto alle famiglie in difficoltà a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Il Comune di Cremona ha ricevuto un contributo dal Governo di 385.317,68 euro, a questi sono stati aggiunti ulteriori 79.000 euro per far fronte alle numerose richieste pervenute. Nel dettaglio: 2.321 sono le domande presentate, 1.781 quelle inserite nell'apposito sistema di verifica (escluse le 540 risultate doppie o non compilate), 1.529 le domande ritenute valide (escluse le 252 presentate da persone appartenenti allo stesso nucleo o da persone non residenti), 1.218 quelle finanziate in prima istanza, 311 in seconda istanza. I buoni spesa sono stati erogati in quattro formati: da 10 euro – da 20 euro, gift card da 5 euro – gift card da 50 euro da spendere entro il 30 aprile nei 27 esercizi convenzionati, di cui 12 anche per la gift card. Tenendo conto che la maggior parte dei nuclei famigliari era composta da quattro persone, la media dei buoni spesa erogati è di 350 euro. Per la prima fase sono stati or-

ganizzati 11 punti di distribuzione dislocati in città e nelle zone periferiche oltre alla consegna a domicilio per chi risultasse in quarantena o impossibilitato ad uscire. Per la seconda fase, conclusasi lunedì 20 aprile, sono stati due i punti di distribuzione collocati presso la sede del Settore Politiche Sociali, oltre alla possibilità di consegna a domicilio. Per l'organizzazione della raccolta delle domande, la valutazione, il contatto telefonico per il ritiro, il presidio dei punti di erogazione, sono stati coinvolti 31 dipendenti comunali e 20 volontari (questi intervenuti nella fase della distribuzione). A tutti loro un ringraziamento per l'impegno e la velocità di esecuzione considerate le difficoltà operative del contesto. Per la maggior parte i buoni sono stati erogati a famiglie con

quattro componenti (45,7%) per un importo pari a 350 euro. Più della metà delle domande sono pervenute dal quartiere Centro (303), dal quartiere S. Ambrogio-Risorgimento-Incrociatello (156) e dal quartiere San Bernardo-Borgo LoretoNaviglio (156). La stragrande maggioranza delle domande (993) è motivata dall'interruzione lavorativa, a seguire dall'attesa della cassa integrazione, oppure si tratta di partite IVA. Mediamente l'età dei destinatari si attesta tra i 37 e i 55 anni. Le 311 domande finanziate nella seconda fase riguardano 48 persone o nuclei non in carico ai Servizi Sociali, mentre le restanti 263 si riferiscono a persone o nuclei già note. All'attività di erogazione dei buoni spesa si aggiunge da quasi ormai due mesi l'attività

coordinata dai Servizi Sociali con la Protezione Civile, i volontari e le associazioni aderenti all'iniziativa promossa dal Comune CremonAiuta per sostenere le persone a domicilio. Sono 220 le persone segnalate direttamente ai Servizi Sociali. Questo ha permesso di effettuare 201 consegne di spesa, 35 di farmaci e trasporti realizzati dai volontari delle associazioni Gianni e Massimiliano, AVAL e La Città dell'Uomo. Tra queste vi sono 81 singoli (36,65%), 38 nuclei famigliari composti da adulti (17,64%), e 101 nuclei con figli minori (45,70%). Quasi la metà (88) non erano situazioni note ai Servizi Sociali o alle reti di volontariato.

A questo si aggiunge l'attività coordinata con l'AUSER Cremona che in un mese ha effettuato 527 consegne di spesa a domicilio e 107 consegne di farmaci. In collaborazione con la San Vincenzo sono stati distribuiti 194 pacchi alimentari. Dal quadro delineato appare evidente quante sono le famiglie che si trovano in difficoltà e quante nuove famiglie sono coinvolte in questa nuova e difficilissima situazione. Dovranno essere sostenute nei prossimi mesi, in modo che la loro attuale condizione non diventi permanente anche se in presenza di un reddito, ma comunque non sufficiente per vivere in maniera dignitosa.



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CULTURA

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M USI C A

CONCERTO DELLA VIOLINISTA LEE HEESUN PER RICORDARE MARIO COPPETTI Sono trascorsi due anni dalla morte di Mario Coppetti. Il 26 aprile del 2018, all'età di 104 anni, si spegneva infatti quello che è considerato un personaggio simbolo di Cremona, animato da due grandi passioni:

l'arte e la politica. In occasione di questo anniversario, l’amministrazione comunale ha voluto rendergli uno speciale omaggio, a 75 anni dalla Liberazione. Nella sala della Consulta di Palazzo Comunale, la violi-

nista Lee Heesun, allieva dell’Istituto “C. Monterverdi”, ha eseguito dapprima le note di “Bella ciao”, poi l’Adagio dalla Sonata n. 1 in sol minore per violino, BWV 1001, di Johann Sebastian Bach.

S’intitola “Metropolitan secrets” la nuova mostra virtuale di VirArt che propone le opere di Claudio Pezzini

Le città deserte rappresentate su tela Da sempre l’arte è lo specchio della realtà in cui un artista vive. E ciò vale naturalmente anche per i pittori contemporanei che, con le loro opere, raffigurano ciò che li circonda. Non stupisce, quindi, che Claudio Pezzini, pittore che vive a San Martino del Lago, nella sua mostra virtuale “Metropolitan secrets” abbia voluto fissare sulla tela e sulla tavola l’aspetto sinistro delle metropoli che, a causa della diffusione della pandemia, sono diventate spettrali. L’esposizione, che rientra nel progetto, tutto cremonese VirArt, può essere visitata gratuitamente nelle pagine del Blog Art is Life (fappanni.altervista.org/) e su Youtube. In questa rassegna una delle opere più significative è intitolata “Lockdown” e vede raffigurata un’enorme stazione con treni tristemente fermi sui binari. Un’altra opera, altrettanto allusiva, è “Wasted sunset” in cui, come afferma l’autore, «viene descritta l’atmosfera di sacrificio e sofferenza di questo momento ma con il sogno di poter riprendere a vivere insieme in un mondo migliore». Sono

L’opera “Wasted sunset”

dunque, come fa osservare Simone Fappanni, «veri e propri “segreti metropolitani” quelli descritti anzi evocati dalla pittura di Pezzini, segreti che risiedono nel

mistero di agglomerati urbani che a causa della loro immensità generano spesso un senso di spaesamento. Questi dipinti, in cui prevale contrasto fra il bianco e il

nero, richiamano alla mente scenari che diventano visioni: quelle di città in cui la massificazione è tale per cui l’individuo viene fagocitato ed è quasi sopraffatto, ma allo stesso tempo ne è talmente attratto da rimanerne conquistato. Lontano anni luce dal rassicurante paesaggio bucolico, il vedutismo Claudio Pezzini ci porta addirittura su di una altura per contemplare scenari che nella loro vastità incutono un certo timore e allo tempo costituiscono un'attrattiva che si comprende solo in parte e che l’arte del pittore cremonese aiuta a svelare. Ciò avviene sia quando le le strade sono deserte, ma anche quando i lunghi viali vengono attraversati a folle velocità da auto che, paradossalmente, nella loro diversità sembrano tutte uguali perché hanno in comune quel senso di voler sembrare sfuggenti, come lo sono i conducenti che neppure si riescono a intravvedere oltre il parabrezza. La città diventa, ai tempi di Covid 19, un “contenitore vuoto” in attesa di un divenire che oggi appare sospeso».

I NI ZI ATI VA

IL COVID-19 NON FERMA PIEDIBUS, CHE INVITA I BAMBINI A INVIARE I DISEGNI Maggio è il mese da anni dedicato al concorso “Piccoli passi per un comportamento sostenibile”, un periodo in cui bambini, insegnanti ed operatori della scuola, con entusiasmo, mettono in pratica tutte quelle piccole azioni che contribuiscono a salvaguardare il nostro pianeta: fare più movimento, usare il Piedibus per andare e tornare da scuola, effettuare correttamente la raccolta differenziata, non sprecare il cibo e mangiare in modo sano ed equilibrato. Anche a scuole chiuse, il Piedibus di Cremona vuole far sentire la sua voce propo-

nendo una nuova modalità di partecipazione per dare continuità all'esperienza anche in questo momento difficile, stimolando nel contempo una riflessione comune sul prossimo futuro. I bambini del Piedibus, i genitori e gli insegnanti delle scuole primarie in cui è attivo il servizio sono pertanto invitati ad aderire all’iniziativa #torneremoacamminareinsieme un Piedibus di parole. Basterà creare il proprio acrostico della parola piedibus con un disegno per lanciare il proprio messaggio di buon augurio e di speranza e per trasmettere

la propria voglia di ripartire, anche con il Piedibus a scuola. I disegni e gli acrostici raccolti verranno pubblicati sui social e sui canali web del Servizio Politiche Educative del Comune di Cremona come messaggi di speranza di tornare al più presto a camminare insieme. Partecipare è semplice basta: inviare la foto del disegno all’indirizzo mail politiche.educative@comune.cremona.it entro le ore 12 di ogni venerdì del mese di maggio. I disegni più belli e con i messaggi più significativi verranno selezionati e successivamente pubblicati.

LA P O E S I A

PRIMAVERA 2020 Sei arrivata in silenzio con gesti lenti accompagnata da una stagione clemente. Il tuo è stato un cambio di passo dove i germogli degli alberi e le viole ti avevano anticipato. Quando con la solita tua baldanza della prima della classe, bella, tiepida sei arrivata, ti sei sentita spaesata le strade quasi deserte, gli orti incolti, i pochi cittadini che hai trovato sulla tua strada non li conoscevi più. Avevano mascherine e non si avvicinavano mantenevano una distanza che non capivi. Tu che portavi la prima brezza di spontaneità, hai trovato silenzio, preoccupazione e desolazione. Ci hai preso per mano con il tuo tiepido sole ci dici di stare in casa, che ce la faremo. Che ritorneranno i tempi degli abbracci, dei baci delle carezze, dell’affetto. Ci aiuterai a pensare un domani migliore dove amicizia, solidarietà e aiuto verso gli altri prenda il posto dell’individualismo, dell’egoismo dell’arroganza e dell’umiliazione verso i più deboli, verso gli ultimi. Sante Gerelli

Lettere & Opinioni Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com LETTERA A CONTE

Meglio riqualificare l’attuale SP10 con un investimento 10 volte minore di quello previsto per l’autostrada Signor Giuseppe Conte, le abbiamo inviato una lettera e come ha dichiarato, quella che stiamo vivendo è la situazione più grave che abbia interessato il nostro Paese, e non solo, dopo la seconda guerra mondiale. Valutiamo positivamente la prudenza e la gradualità con le quali il suo governo sta connotando l’avvio della “fase 2” in considerazione del valore delle vite umane che vanno salvaguardate il più possibile. Si sta aprendo una fase sicuramente decisiva, da un lato per scongiurare il rischio di un arretramento economico e di un impoverimento sociale e dall’altro per riuscire a traghettare il Paese verso una condizione nuova che, a nostro parere, dovrebbe avere caratteristiche decisamente migliori rispetto a quella precedente e

non replicare i difetti di un passato che ha stravolto ambiente e territori, concause non ultime di una manifestazione più acuta della pandemia in alcune aree della Pianura Padana, tra cui la provincia di Cremona. Per questo auspichiamo che le ingenti risorse economiche, che verranno messe in campo per migliorare in primo luogo il comparto della sanità pubblica e per alimentare la ripresa economica e la tenuta sociale del Paese, diventino l’occasione per avviare quella riconversione ecologica dell’economia e degli stili di vita, indispensabile per rispondere all’altra importante e decisiva sfida in atto rappresentata dalla lotta ai cambiamenti climatici. Abbiamo seguito con grande attenzione i resoconti giornalistici della sua visita a Cremona e, insieme all’apprezzamento per le risorse aggiuntive riservate alle Province più colpite, tra cui Cremona e per il dichiarato impegno a rafforzare il sistema sanitario pubblico, non possiamo esimerci dall’intervenire

sul tema del collegamento veloce (autostrada o superstrada) tra Cremona e Mantova e sulla sollecitazione, che le è stata avanzata, per un impegno del suo governo. Questo argomento è stato oggetto di una nostra proposta alternativa, molto meno onerosa: quella di una efficace riqualificazione della SP10 (ora tornata in carico ad Anas) nel quadro di un miglioramento del collegamento viabilistico tra Cremona e Mantova e tra i loro territori. Certo una proposta che non insegue il mito delle grandi opere, che non si inventa un nuovo tracciato per sacrificare centinaia di aziende e centinaia di ettari di buon terreno agricolo, chiaramente alternativa al progetto dell’autostrada regionale Cremona-Mantova, rispetto a questa sicuramente più sostenibile sia sul piano ambientale che sul piano finanziario. Con la nostra proposta e con i relativi documenti a supporto abbiamo aperto una interlocuzione sia con gli enti locali che con la Regione Lombar-

dia. Nella intensa interlocuzione tra Regione Lombardia e le istituzioni delle Province di Cremona e di Mantova, segnaliamo che la stessa Regione ha scartato l’attuale soluzione autostradale in project financing, mentre ha prefigurato alcuni scenari di riqualificazione della SP10, tra cui quello da noi proposto. In forza di questo riconoscimento abbiamo inviato, nel settembre scorso, una richiesta di incontro alla ministra Paola De Micheli, del cui riscontro siamo ancora in attesa, per meglio illustrare tale proposta nell’ambito del quadro generale delle criticità inerenti la mobilità del nostro territorio, che ha ben altre strozzature in attesa da decenni di uno specifico finanziamento e adeguata soluzione. In un quadro di emergenza sociale, economica, climatica e ambientale, di fronte al livello di grave inquinamento atmosferico cui sembra condannata la Bassa Padana, riteniamo che mobilità sostenibile, salvaguardia del territorio, manutenzio-

ne di ponti e strade, progressiva decarbonizzazione del sistema produttivo e dei trasporti, facciano parte a pieno titolo di quell’umanesimo nuovo a cui spesso lei si è richiamato. Meglio, molto meglio, quindi, potenziare l’efficienza del sistema ferroviario di medio e corto raggio. Meglio, molto meglio riqualificare l’attuale SP10 aumentandone la carreggiata con un investimento 10 volte minore di quello previsto per l’autostrada. Teniamo ben presente infatti che le risorse finanziarie cui dobbiamo ricorrere con fondi italiani ed europei e con prestiti anche internazionali non ci possono spingere a utilizzare una quantità infinita di denaro senza la responsabilità di curarne finalità e qualità di spesa. Come tutti, ci auguriamo che la quiete dopo la tempesta arrivi il prima possibile a cambiare la situazione e restituirci una pienezza di vita. Marco Pezzoni e Cesare Vacchelli Stati Generali Ambiente e Salute Provincia di Cremona



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Responsabile Fabio Varesi • lettereilpiccolo@gmail.com

SPORT

CALCIO SERIE A

GRAVINA (FIGC): «NON FIRMERO’ MAI IL BLOCCO»

Dopo settimane di spasmodica attesa, le squadre di serie A speravano di poter tornare almeno ad allenarsi, in vista di una ripresa del campionato, ma il governo per ora frena e il ritorno in campo diventa sempre più difficile. A questo punto, però, il governo del calcio non ci sta ed inizia a tuonare. «Non firmerò mai per il blocco, sarebbe la morte del calcio italiano», ha

sentenziato Gabriele Gravina, presidente della Figc. Classifica (26ª giornata): Juventus 63; Lazio 62; Inter* 54; Atalanta* 48; Roma 45; Napoli 39; Milan* 36; Verona*, Parma* 35; Bologna 34; Sassuolo*, Cagliari* 32; Fiorentina 30; Udinese 28; Torino* 27; Sampdoria* 23; Genoa, Lecce 25; Spal 18; Brescia 16. *Una partita in meno.

BASKET SERIE A • Intervista a Meo Sacchetti, coach della Vanoli, che prova a ipotizzare la prossima stagione

«Andremo incontro a tanti sacrifici» FABIO VARESI

Non è esagerato definirlo il “re Mida” del nostro basket. Dopo le straordinarie imprese compiute a Sassari, coach Meo Sacchetti si è rimesso in gioco a Cremona e dal suo arrivo, la Vanoli è entrata a pieno titolo nel gotha della palla a spicchi italiana. Reduce dalla dolorosa retrocessione datata 2017, poi cancellata dal ripescaggio, la squadra biancoblu ha centrato sempre l’accesso ai playoff (con l’8º posto nel 2018 e addirittura con il 2º nel 2019) e alla final eight di Coppa Italia, trionfando lo scorso anno a Firenze in finale contro Brindisi. In questa tribolata stagione, conclusa anzitempo per la pandemia, la Vanoli è partita male, ma Sacchetti ha saputo rimettere le cose a posto e la squadra ha scalato la classifica, terminando di fatto al 6º posto. In campionato, Meo ha un invidiabile score con i biancoblu di 47 partite vinte e 33 perse, ma la sua bella favola a Cremona non è finita. Coach, come sta vivendo questo difficile momento? «Chiuso in casa come tutti, ma ho la fortuna di avere un bel giardino, che mi permette di stare all’aria aperta. Per fortuna tutti i miei familiari stanno bene e mi ritengo fortunato». Come si immagina la ripresa? «Non sarà semplice fino a che non avremo a disposizione il vaccino. Temo che dovremo convivere con apprensione e regole ferree per un bel pezzo, ma soprattutto dobbiamo comportarci bene. Per quanto riguarda il basket, naturalmente tutto è legato alla situazione sanitaria. Credo che il movimento professionistico qualcosa troverà, ma quello che preoccupa è l’attività giovanile e al riguardo sarà necessaria una profonda riflessione».

Sopra coach Meo Sacchetti e a lato Ethan Happ, rivelazione della stagione Il presidente Aldo Vanoli ha già ri«Lo ripeto, con quello che sta succebadito che la squadra ripartirà dalla dendo nel mondo, il basket giocato serie A e da lei: credo che le faccia passa in secondo piano. Prima dobpiacere? biamo uscire da questa emergenza e «Con Aldo c’è un buon rappoi quando avremo delle porto, spesso ci confrontiacertezze, riprenderemo a mo, anche se parliamo poco parlare di pallacanestro e di basket. Giocatori e alledelle sua programmazione, natori sappiamo che andre- TRE GRANDI STAGIONI per trovare le soluzioni mimo incontro a molti sacrifi- Da quando Meo è arrivato gliori». ci e che dovremo fare le a Cremona, la Vanoli Parole sagge, che danno il cose al meglio in vista del ha compiuto il salto giusto peso allo sport in prossimo campionato, che di qualità, centrando questo momento drammasarà sicuramente di transi- sempre playoff e final eight tico. Naturalmente, le parzione, perché sin da ora non tite mancano a tutti e per sarà facile la programmagarantire un minimo di zione». svago ai tifosi biancoblu, la Vanoli ha Da coach della Nazionale, la preocdeciso di trasmettere sui propri canacupa lo slittamento di un anno li social ufficiali, le dodici vittorie deldell’attività internazionale? la squadra in questa stagione.

CALCIO SERIE B • Pur di concludere la stagione e salvare i bilanci, i presidenti sono disposti ad allungare il campionato MATTEO VOLPI

La pausa forzata per i campionati potrebbe protrarsi ancora per qualche mese. Nel frattempo, il caos continua. Tra le diverse ipotesi prospettate per il ritorno in campo della serie B, infatti, spunta ora una curiosa idea che porterebbe ad un’inattesa ripresa nel mese di agosto. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport mediante il suo portale, si starebbe facendo sempre più concreta l’ipotesi di un ritorno in campo nel campionato cadetto per il mese di agosto. La proposta è stata elaborata martedì scorso dal direttivo di Lega ed il prossimo 8 maggio la sottoporrà al Consiglio Federale. In tal senso, ovviamente, dipenderà principalmente dalle condizioni di sicurezza, ma in sostanza si è disposti sostanzialmente a tutto pur di terminare la stagione. D’altronde nei giorni scorsi, sono stati diversi i pre-

Pazza idea di giocare tutta estate

Ciofani in azione lo scorso agosto in Coppa Italia (foto © Ivano Frittoli)

sidenti dei club di B che hanno sottolineato come la necessità di concludere

l’attuale stagione abbia una valenza fondamentale sui bilanci (spesso già cri-

tici…) delle società. «Se non si ritornerà in campo - ha dichiarato il presidente dell’Empoli, Corsi al portale Itasportpress.it rischieremo grosso sul piano economico visto che le tv hanno già chiesto uno sconto alle società. L’impatto sarebbe gigantesco dato che gli introiti tv incidono sui conti dei club e poi ci sarebbero anche altri mancati incassi, vedi botteghini, sponsorizzazioni, merchandising, altri proventi, che farebbero salire le perdite». In larga scala, tra i grandi campionati europei, la Ligue 1 (serie A francese) ha seguito il campionato belga dichiarando sospeso l’attuale campionato in corso. Una scelta forte che potrebbe avere ripercussioni anche nelle decisioni della Uefa alle prossime partecipazioni continentali, così come sugli altri campio-

nati. Le poste in gioco, tuttavia, sono molteplici e con tanti zeri, in più o in meno, sul piatto. In primis, ovviamente i diritti tv, visto che le televisioni potrebbero non pagare l’ultima tranche dovuta ai club per la stagione 219-2020 non essendo questa portata a termine. In seconda battuta, ci sarebbe da rivedere le date del calciomercato, altro momento ormai di puro trading che tuttavia gonfia le tasche di tanti addetti ai lavori. Classifica (28ª giornata): Benevento 69; Crotone 49; Frosinone 47; Pordenone 45; Spezia 44; Cittadella 43; Salernitana 42; Chievo 41; Empoli 40; Virtus Entella 38; Pisa, Perugia, Juve Stabia 36; Pescara 35; Ascoli*, Venezia 32; Cremonese* 30; Trapani 25; Cosenza 24; Livorno 18. *Una partita in meno.

SERIE C

I MEDICI DELLE SOCIETA’ SONO MOLTO SCETTICI SUL RITORNO IN CAMPO Si fa sempre più complicato il ritorno in campo delle squadre di serie C. In un incontro tra i vertici della Lega Pro e i medici sociali delle società, è emerso che questi ultimi sarebbero contrari alla ripresa del campionato, perché troppo rischioso, in quanto il protocollo sanitario appare di difficile applicazione per le squadre della terza categoria italiana. Una conferma delle perplessità mostrate da molto presidenti, tra i quali quello della Pergolettese, che la settimana scorsa ha detto che riteneva difficile la ripresa dell’attività. Classifica (27ª giornata): Monza 61; Carrarese 45; Renate 43; Pontedera 42; Robur Siena, Alessandria 40; AlbinoLeffe 39; Novara* 38; Arezzo 37; Juventus Under 23 36; Pistoiese 33; Pro Patria*, Como* 32; Pro Vercelli* 31; Lecco* 28; Pergolettese 27; Giana Erminio* 26; Olbia 25; Pianese 24; Gozzano 22. *Una partita in meno.



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Sport

Venerdì 1 Maggio 2020

INIZIATIVA • Pianengo ricorderà i tanti concittadini morti di covid-19 tra i quali Gian Carlo Ceruti A Pianengo il coronavirus ha colpito numerose famiglie. Per questo motivo l’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Roberto Barbaglio, ha approvato all’unanimità di intitolare una piazza a ricordo delle vittime e lo farà probabilmente a fine giugno. Barbaglio li ricorda tutti e ha un pensiero particolare per il concittadino e amico Gian Carlo Ceruti, ex presidente della federazione nazionale di ciclismo, che aveva 67 anni ed è stato portato via in pochi giorni dal virus lo scorso fine marzo. Forze nuove penalizzate dalla pandemia • Le categorie Elite, Under 23 e Juniores, sono ovviamente

Una piazza intitolata alle vittime ferma per l’emergenza covid-19 e non sappiamo nemmeno se tra il finire dell’estate e l’inizio dell’autunno si riuscirà a disputare qualche gara. Questa situazione, chiaramente un unicum nella storia, rischia di penalizzare molti ragazzi promettenti e ci impedisce di assistere alla crescita di quegli atleti che si erano già messi in mostra nelle annate precedenti. Primo tra tutti, chiaramente, quel Giovanni Aleotti, 20 anni, di Finale Emilia, corre per il Cycling Team Friuli, l’anno scorso era giunto secondo al Tour de

l’Avvenir che era pronto a vivere un 2020 da assoluto protagonista grazie al quale, verosimilmente, avrebbe potuto strappare un contratto con uno dei migliori sodalizi World Tour. Oltre ad Aleotti, a ogni modo, c’erano diversi altri giovani di qualità nella categoria. Come il Campione d’ Italia Marco Frigo, 20 anni, campano della Zalf Euromobil Dèsirèe Fior, che ha vinto il titolo nazionale alla prima stagione tra gli Under 23 ed era pronto a esordire nel 2020 con la formazione Continental olandese Seg Racing Aca-

demy, considerata uno dei migliori vivai del globo. O come quell’Alessandro Fancellu, 20 anni di Binago (Como), che ha corso con la formazione spagnola Kometa Cycling Team, che fa capo ad Alberto Contador e ne farà parte anche nel 2020. Talento che ai Mondiali di Innsbruck ha conquistato la medaglia di bronzo nella gara iridata vinta dal belga Remco Evenepoel. L’attuale stagione ha peraltro visto Alessandro come sicuro protagonista, con il successo in una tappa e nella classifica finale della Vuelta a Leon,

levandosi dai mozzi tutti quanti sul durissimo Puerto de los Ancare. Le sue prestazioni potrebbero anche portarlo a una nuova convocazione per i Mondiali, previsti dal 22 al 29 settembre nel Regno Uni-

to. E poi c’è Samuel Quaranta, figlio di Ivan, promettente sia su strada che e in pista. Anche lui comincerà a pedalare dal 4 maggio, naturalmente in sicurezza, sperando di tornare a correre al più presto.

CICLISMO • Varato un ipotetico calendario per la ripresa dell’attività, con il pericolo della sovrapposizione di molte date

Se si riparte, c’è il rischio di un intasamento FORTUNATO CHIODO

Il nuovo calendario 2020 di ciclismo sta prendendo corpo, ma ci sono ancora tantissimi punti interrogativi. Il Tour de France dovrebbe corrersi dal 29 agosto al 20 settembre, ma il condizionale è d’obbligo, perché il ministro dello Sport transalpino ha evidenziato ancora i rischi che potrebbero nascere in un grande evento e ha paventato la possibilità di una disputa a porte chiuse, ipotesi sempre scartata dagli organizzatori di Aso. Staremo a vedere cosa succederà la prossima settimana. La Grande Boucle è indiscutibilmente la corsa più importante e va disputata a tutti i costi, perché è fondamentale per la sopravvivenza economica della maggior parte delle squadre. Il Giro d’Italia, invece, potrebbe andare in scena dal 3 al 25 ottobre, le date devono essere ancora ufficializzate, ma sembrano le più probabili. La “corsa rosa” potrebbe rappresentare la rinascita del nostro Paese, ma la collocazione autunnale è molto particolare e purtroppo ci sarà il rischio di una concomitanza con diverse classiche: la Liegi-BastogneLiegi il 4 ottobre, il Giro delle Fiandre il 18 ottobre, la Parigi-

La cucciolata della storica formazione bresciana di Sarezzo, l’Aspiratore Otelli Vtfm Carin Loxam Baiocchi Alchem, ha ufficializzato il roster 2020 delle formazioni Allieve e Esordienti, filiera giovanile di maschi provenienti anche dell’ Imbalplast di Soncino, società sportiva che ha chiuso i battenti nel 2019. Una rosa massiccia di Allievi (classe 2004) che comprende velocisti di stazza: Matteo Bicelli, Nicholas Botti, Emanuele Picco, Gabriele Casalini, Manuel Franzoni, Giovanni Foccoli, Daniel Trebbi. Sono arrivati Mirko Coloberti di Romanengo dall’Imbalplast Soncino e Massimo Fusi dal Mazzano, atleti preziosi per tirare le volate, che si aggiungono ai confermati Kevin Canniello, Manuel Franzoni e Luca Mora. Nove “frecce

L’arrivo della Milano-Sanremo 2019. Quest’anno la Classicissima è slittata all’8 agosto

Roubaix il 25 ottobre (tre corse monumento) oltre ad Amstel Gold Race e Gand-Wevelgem (10 e 11 ottobre). Inoltre, la Vuelta di Spagna potrebbe incominciare durante le battute finali del Giro d’ Italia (21 ottobre?). Una serie di contemporaneità e concomitanze dovute alla pandemia, ma che rischiano di spiazzare i ciclisti: gli specialisti delle corse di un

giorno potrebbero disertare il Giro d’Italia, quelli delle corse a tappe potrebbero preferire il Tour de France e poi andare alla Vuelta. Vedremo... Possibile nuovo calendario • 1° agosto Strade Bianche, 8 agosto Milano-Sanremo, 22-23 agosto Campionati nazionali (confermati), 29 agosto-20 settembre Tour de France (confermato),

8-13 settembre Tirreno-Adriatico, 20-28 settembre Mondiali (confermati), 30 settembre Freccia Vallone, 3-25 ottobre Giro d’Italia, 4 ottobre Amstel Gold Race, 10 ottobre Gand-Wevelgem, 18 ottobre Giro delle Fiandre, 25 ottobre Parigi-Roubaix, 21 ottobre-8 novembre Vuelta di Spagna, 31 ottobre Giro di Lombardia.

Anche nel calendario italiano verrà privilegiata la qualità. Per esempio, ci sarà una sola corsa tra Agostoni, Bernocchi e Tre Valli Varesine, dedicata alla lotta al coronavirus che la Regione Lombardia sta facendo. E gli Europei a Trento? Si va verso il rinvio al 2021. Gli investimenti sono tali che giustamente gli organizzatori volevano una data senza concomitanza col Tour de France (9-13 settembre). Cancellati il Meeting per Giovanissimi e i Tricolori Esordienti e Allievi. Per il 2021 estenderanno di un anno Juniores e Under 23: chi farà 19 e 24 anni potrà quindi ancora correre nelle rispettive categorie Per le società sono stati stanziati 2 milioni di euro, ma li aumenteranno ancora, premiando quelle che fanno attività sino ai 18 anni. Intanto, continuano le decisioni delle squadre riguardo misure per fronteggiare la crisi. Dalle grandi del World Tour a realtà minori. Per le Professional (ma il discorso che vale ovviamente anche per squadre continental e dilettantistiche), il modello economico è sostanzialmente basato esclusivamente sugli sponsor, ma in questo periodo di difficoltà per molte aziende, c’è grande incertezza sulla tenuta di molti.

Team bresciano con il motore soncinese Gli Allievi dell’Aspiratori Otelli Vtfm Carin Loxam Baiocchi Alchem

bresciane” che scalpitano a casa sui rulli, desiderose come tutti gli atleti di tor-

nare in sella all’aria aperta e praticare lo sport del ciclismo. Formazione del

primo anno: Francesco Baruzzi, Ermando Boci, Emanuele Quaresmini, Emanuele Pedretti e Carlo Zanetti, veloci e in grado di dire la loro. Tra gli atleti nel secondo anno, Giuseppe Smecca (cresciuto nelle giovanili dell’Imbalplast), puledrino al quale nel 2019 è mancata solo la vittoria che meritava, può quest’anno far bene in una formazione già affiatata, con l’apporto di Federico Facchini, Alessandro Barbieri e Fouad Rahim che arrivano dal Mazzano. Giro Rosa rinviato a settembre • L’Italia è l’unica nazione al mondo ad avere il Giro d’Italia professionisti, Under 23 e Donne. Sono stati recuperati sia il

Giro Under 23 (tra il 28 agosto e il 6 settembre) sia il Giro Rosa, che ha avuto negli ultimi anni una crescita esponenziale, per qualità e interesse. L’edizione 2020 della corsa femminile più importante e dura al mondo era in calendario dal 26 giugno al 5 luglio, ma è stata rinviata per il coronavirus: le dieci tappe potrebbero svolgersi dal 10 al 19 settembre. La Pessano-Roncola slitta al 2021 • Una tra le classiche più prestigiose in salita del panorama nazionale per Elite e Under 23, dà appuntamento al prossimo anno. L’attesa manifestazione avrebbe dovuto svolgersi domenica 28 giugno. CCC per ora tranquillo • La notizia trapelata di un pos-

sibile abbandono immediato del ciclismo da parte di CCC, squadra polacca di World Tour rischia di scuotere sia l’ambiente maschile che quello femminile. Secondo le notizie che arrivano dalla Polonia, infatti, il gruppo calzaturiero con 400 negozi distribuiti in molti Paesi dell’Est europeo, main sponsor di CCC Team, sarebbe pronto a revocare tutte le sponsorizzazioni dei suoi team nrl 2020 e 2021. Un portavoce ha però spiegato: «Tutti gli sponsor hanno adempiuto ai loro obblighi». Squadra maschile nella quale corrono tra gli altri il campione olimpico Greg Van Avermaet e gli azzurri Matteo Trentin, Fausto Masnada e Jakub Mareczko e quella femminile guidata da Marianne Vos, oltre al team continentale, vivaio del roster maggiore.



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Sport

Venerdì 1 Maggio 2020

BOCCE • Lo conferma Bruno Casarini, presidente della Confederazione Europea Raffa, che ha scritto a tutte le nazioni

L’attività internazionale è un rebus bocce, in primis a tutti i defunti e alle loro famiglie, poi alle soNelle bocce con incarichi federacietà, ai tesserati ma soprattutto li dal 1993, presidente dell’Eba un pensiero particolare lo rivolgo (poi Cer, ovvero Confederazione a tutti quelli in prima linea a Europea Raffa) e della Confedecombattere: medici, infermieri, razione Sport Bowls. Stiamo parvolontari e agli operatori che lando di Bruno Casarispecialmente nel setni che come tutti ortore alimentare conmai sanno, sta rispettinuano nel loro lavotando in isolamento le ro quotidiano, sfidannormative, come que- PRIMA EDIZIONE do per tutti noi questo sta grave emergenza Cancellata l’attesa inferno: grazie, grazie Coronavirus impone: “Bowls Europe tante». «Una vera tragedia Champions League”, Non ha vissuto le quella che stiamo vi- in programma prime avvisaglie di vendo che mai e poi la prossima estate questa emergenza? mai mi sarei aspettato «No, perché il 28 di dover affrontare. febbraio ero partito Troppi amici e particolarmente per una vacanza-crociera nei nelle bocce sono stati colpiti e Caraibi. Pur avendo seguito sul portati via da questa pandemia e web le vicissitudini che questo non riesco a capacitarmi di come, maledetto virus subdolo che è il in così breve tempo, si sia potuCoronavirus stava creando in to assistere quasi impotenti a Italia, mai e poi mai mi sarei questa strage. Ovviamente dobaspettato di dovermi immergere biamo attenerci alle regole, perin questo incubo che tuttora perché sembra che sia l’unica arma mane e ci obbliga a vivere giorno che abbiamo per combattere per giorno. Durante la seconda questo male e la sola medicina settimana di crociera abbiamo valida, oserei dire, per sopravviiniziato a percepire la gravità vere. E stare in casa significa della situazione, in quanto alcun pensare ed è evidente che i miei porto accettava di farci attraccapensieri vanno al mondo delle re e sbarcare. Sulla nave c’erano MASSIMO MALFATTO

Bruno Casarini, presidente della Confederazione Europea Raffa

un paio di infetti (così avevamo saputo) e pertanto tutti eravamo turbati ed in ansia per ciò che avrebbe potuto capitarci. Al rientro (particolarmente burrascoso) abbiamo avuto sia io che mia moglie febbre, tosse ed insomma tutti i sintomi che ci portavano a pensare di avere il virus ed ancora oggi non sappiamo il

nostro effettivo stato in quanto purtroppo non possiamo avere alcun controllo (prelievi o tamponi). Se posso dire di stare meglio dal punto di vista fisico, certamente non lo posso dire altrettanto dal punto di vista mentale, perché particolarmente toccato e affranto per tutti gli amici bocciofili che ci hanno la-

sciato. Concedetemi di inviare a tutte le famiglie colpite da questi lutti le mie condoglianze e la mia vicinanza. Con alcuni di loro avevo un rapporto di amicizia giornaliero e ne cito due per onorare anche tutti gli altri: Benito Scazzoli e Renato Bonetti». Ferma anche l’attività a livello internazionale? «Purtroppo sì e nella mia qualità di presidente della Confederazione Europea mi sono premurato a scrivere a tutte le nazioni per riconsiderare le date della “Bowls Europe Champions League” per club. Era la prima edizione e avrebbe dovuto svolgersi attraverso eliminatorie quest’estate per concludersi il 20 agosto e successivamente la fase finale a Bergamo (proprio una delle città più duramente colpita da questa epidemia) a fine novembre. Sono consapevole di recare problematiche a chi si era posto l’onere della organizzazione delle eliminatorie, ma credo sia un sacrificio minimo. Abbiamo bisogno di pensare alla seconda fase al ritorno alla normalità, ma se l’arma vincente sarà il vaccino, l’arma attuale non può che essere l’unità».

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La nuova stagione potrebbe partire in anticipo

Le rosa di Casalmaggiore durante l’ultima stagione (foto Valentina Breda)

Eppur si muove... Anche se il volley giocato è fermo da tempo e non riprenderà in questa stagione, le società provano a organizzare il ritorno in campo, seppur tra tante difficoltà. Nell’ultima assemblea della Lega di serie A Femminile, rigorosamente in video conferenza, i club hanno dato pieno mandato al presidente e al cda a confrontarsi con tutte le istituzioni pubbliche (Fivb, Cev E Fipav) per ottenere i dovuti sostegni economici in modo da garantire il mantenimento del maggior numero possibile di società nella prossima stagione; chiedere nello specifico al Governo e al Parlamento lo sgravio fiscale attraverso un emendamento al testo in conversione in legge del dpcm per

estendere il beneficio dell’articolo 1 (“misure temporanee per il sostegno alla liquidità delle imprese”) del decreto legge 8 aprile 2020 n. 23 anche alle Federazioni, enti di promozione e associazioni e società dilettantistiche; adoperarsi per avviare un confronto con la Federazione attraverso il quale individuare la definizione immediata e certa degli sgravi economici per mezzo della riduzione, fino all’eventuale cancellazione, dei costi di affiliazione, di tesseramento degli atleti e tecnici e delle tasse gara; sostenere la richiesta sottoposta alla Cev in merito alla partecipazione alle prossime Coppe Europee; chiedere infine alla Fivb che i transfer siano resi disponibili dal 1° luglio

2020 per l’inizio della stagione 2020-21”. L’assemblea ha poi approvato il Regolamento di Ammissione ai campionati ed ha valutato le ipotesi di ripresa dell’attività sportiva, condividendo la necessità di anticipare l’inizio della prossima stagione con formule innovative e d’impatto, che coinvolgano tutte le società di Serie A e precedano di qualche settimana l’avvio del campionato. Intanto, si apprendono le prime manovre di mercato. Nei giorni scorso, Il Bisonte Firenze ha ingaggiato la palleggiatrice Carlotta Cambi, ex Pomì Casalmaggiore, reduce dall’esperienza a Cuneo e argento agli ultimi Mondiali con la Nazionale.

S E RI E B Il primato della Chromavis Abo Offanengo nel girone B di B1 femminile (prima dello stop senza verdetti dei campionati deciso dalla Fipav) era un vero e proprio gioco di squadra a 360 gradi, con le ragazze di Dino Guadalupi sostenute a gran voce dallo storico gruppo di tifosi, gli Aboys. «Ogni domenica al PalaCoim – spiega Matteo Donarini, il “capo-tifoso” – c’erano circa una trentina di ragazzi del nostro gruppo, che in totale ne conta circa 50-60, poi ovviamente tutti non riuscivano a venire sempre. In curva c’era tanto entusiasmo e peccato per lo stop al campionato che la squadra avrebbe potuto vincere; con il prosieguo avremmo come ogni anno potuto coinvolgere ancora più gente e replicare la situazione dell’anno scorso per arrivare al tutto esaurito come nei playoff. Dispiace sia svanita anche la serie A: sono convinto che in A2 ogni domenica il PalaCoim

A Offanengo la passione si rinnova ogni anno sarebbe stato gremito a quei livelli. Anche quest’anno c’era un bel rapporto con la squadra, inoltre con la società c’è sempre un’ottima collaborazione. Come sarebbe finito il campionato? Il destino era nelle nostre mani e credo che la promozione non ci sarebbe sfuggita». Nella pallavolo si sente recitare uno slogan: “è uno sport per famiglie”. Anche a Offanengo non si fa eccezione, come testimonia Claudio Bragonzi, uno del gruppo dei “trasfertisti”, come simpaticamente vengono chiamati i supporters che seguono la Chromavis Abo anche lontano dal PalaCoim. «Siamo due famiglie più un nostro amico - racconta Claudio - e contando anche le due piccole, Emma e Asia, ci muoviamo in otto di solito. Nella scorsa stagione abbiamo seguito

Le ragazze della Chromavis Abo Offanengo salutano i propri tifosi (foto Alessandro Soragna)

quasi tutti i match esterni, mentre quest’anno siamo riusciti a vedere San Donà, Vicenza, Ostiano e Volta

Mantovana, l’ultima partita in assoluto della stagione. Il cambio di girone con trasferte più lunghe e di-

versi match domenicali (più impegnativi per chi il lunedì va a lavorare) ci hanno penalizzato un po’

sotto questo punto di vista, però la passione c’è sempre. Abbiamo iniziato l’anno scorso, abbiamo conosciuto Alice Giampietri (libero della Chromavis Abo) e le nostre piccole partecipano al minivolley (S3). All’inizio della stagione c’è sempre un po’ di delusione fisiologica da tifoso per le persone che non vedi più e con cui avevi stretto legami, ma poi tutto riparte con la stessa passione. Anche quest’anno è bastato poco: abbiamo conosciuto prima Alessandra Guasti, poi altre ragazze nuove: un paio di “mangiate” insieme e l’entusiasmo è tornato al massimo. Ogni partita per noi è un divertimento, al di là di come vada a finire sul campo ed è bello viverle in tribuna anche insieme ai dirigenti. Lo facciamo volentieri anche per le ragazze, che anche quest’anno erano un bel gruppo e hanno instaurato un bel rapporto con noi». Appuntamento, quindi, alla prossima stagione...



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