il piccolo 16 del 25-04-2020 .pdf

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PICCOLO

IL PUNTO, LA VIRGOLA E ANCHE I DUE PUNTI.

IL

CREMONA

www.issuu.com/ilpiccolocremona Anno 4 • n. 16 • SABATO 25 APRILE 2020

Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it

CORONAVIRUS • Multata a Cremona una donna mentre porta la figlia dal marito separato

Raineri alle pagine 4-5

LA MESSA E’ FINITA, ANDATE IN CARCERE LE SANZIONI CHE FANNO DISCUTERE LIBERAZIONE

25 APRILE: PIAZZE VUOTE MA POLEMICHE ACCESE

Articoli alle pagine 10-12

IN ARRIVO

“IMMUNI” E’ L’APP CHE TRACCIA IL VIRUS

Articolo a pagina 6

DE LORENZI

AUTO: SI RISCHIA IL TRACOLLO

Articolo a pagina 8

FATEMI CAPIRE...

di Vanni Raineri

Ciao Marina, ti scrivo da qui perché è l’unico modo per raggiungerti. So che tuo marito ti controlla la posta e il telefono, e nessuno di noi può muoversi. Da due mesi non ti vedo ma ti voglio sempre tanto bene, mi spiace che sei costretta a rimanere in casa con quell’idiota accanto. Abbi coraggio, tornerà il tempo dei nostri romantici incontri, quando mia moglie partirà per i suoi week end a Marinella di Sarzana. Che posto stupido per fare una vacanza. D’altronde so che piace anche a tuo marito, che sceglie pure lui Marinella di Sarzana per i suoi week end, il che conferma che è un idiota.

A T T U A L I T A ’

CONTAGI IN CALO E IL GOVERNO APPROVA IL DEF

Articolo a pagina 3

C A L C I O

DODICI ANNI SENZA IL MITICO ERMINIO FAVALLI, CUORE GRIGIOROSSO Varesi a pagina 16

C U L T U R A

SCORCI CREMONESI E DI ALTRE CITTA’ IN UNA MOSTRA

inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del giornale

Articolo a pagina 14

B O C C E

PICCIONI PIANGE I TANTI GIOCATORI CHE SONO MORTI PER IL COVID-19

Malfatto a pagina 18



CRONACa

Sabato 25 Aprile 2020

3

CORONAVIRUS • Continuano a calare i pazienti in terapia intensiva e i nuovi contagi. A Cremona +10,43% in una settimana

Il Governo approva il Def, pronti alla fase 2 VANNI RAINERI

DATI ATTUALI ITALIA

Mentre il governo proprio ieri ha approvato il Def (Documento di Economia e Finanza), la curva dei ricoveri continua a scendere, e l’incremento dei contagi rafforza la volontà di preparare, pur con tutte le precauzioni, la fase 2. La curva epidemica che rileva l’incremento dei contagi totali giorno su giorno segna, a ieri, +1,5% a livello nazionale, sempre all’interno di un trend discendente. Sono stati elaborati 62.447 tamponi. Il numero dei contagiati totali è di 192.994, con 106.527 infezioni in corso, 60.498 guarigioni e 25.969 deceduti. In calo per il 21° giorno consecutivo i pazienti in terapia intensiva che sono 2.173 (-96 rispetto a giovedì). In Lombardia la curva epidemica cresce dell’1,5% confermando il dato del giorno precedente. Si riducono sia il numero dei ricoverati (-401) sia i Sopra Giuseppe Conte firma il Def. Sotto mascherine anticontagio pazienti in terapia intensiva (-34). sulla piazza Rossa di Mosca: in Russia il Covid-19 continua a fare vittime Passando ai dati settimanali, per la prima volta, questa settimana assimo, che aumenta solo del 3,89% in pante è quello della Russia, che anstiamo a un calo dei positivi attuali. una settimana, potendo tirare il fiache questa settimana ha più che Inizia ad essere più contenuto (ma to. raddoppiato i contagi, attestandosi sempre alto) il numero dei morti, Passiamo ai dati provenienti dai vaalle immediate spalle dei 5 grandi mentre sale enormemente quelri paesi europei. L’11,92% di crepaesi della Comunità Europea. Si lo dei guariti: +41,59% solo scita dell’Italia si attesta sui candidano ad entrare in questa triste nell’ultima settimana. livelli della Germania (dove classifica, stante i recenti incremenPer quanto riguarda i dati però l’incidenza dei morti ti, Romania e Polonia. delle province lombarde, sui contagiati è molto inDicevamo del Def, che è stato apCremona si attesta con un La percentuale di feriore), e anche la Spagna provato ieri da un Consiglio dei Mi+10,43% poco al di sotto incremento in 7 arresta la sua impennata nistri durato tre ore. E’ seguita la redella media lombarda. I risalendo “solo” del 15,18%. lazione al Parlamento che ha congiorni in Italia sultati peggiori sono di Como Continua a cavalcare la Gran cesso l’autorizzazione allo scostae Sondrio (oltre il 25% di increBretagna, che in una settimana mento di bilancio pari a 55 miliardi mento), seguono Varese, Milano e di euro, il che significa uno sforaaumenta i suoi casi di un terzo, così Pavia, tutte sopra il 15%. Sempre più mento del deficit al 10,4% del Pil. come Svezia e Irlanda, mentre l’inconfortante la situazione di BergaQuesto in attesa del decreto di apricremento nettamente più preoccule legato all’emergenza Coronavirus. Riccardo Fraccaro, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, ha parlato del Def come di “una delle più grandi manovre di sempre, necessaria per realizzare la cura schock che serve ad affrontare questa fase di difficoltà che il Paese sta attraversando”. Il Def prevede per il 2020 un calo dei consumi del 7,2%, e degli investimenti lordi del 12,3%. Le esportazioni caleranno del 14,4%, le importazioni del 13,5%, il che ci riporta alla crisi finanziaria del 2008. I redditi dei lavoratori italiani diminuiranno del 5,7%, anche per il massiccio ricorso alla cassa integrazione. Il Documento annuncia un nuovo decreto contenente un pacchetto di misure per una drastica semplificazione nei settori appalti, edilizia, commercio e controlli, e 3 miliardi di euro di entrate provenienti da privatizzazioni da realizzare nei prossimi due anni.

11,92

P R OPOSTA LE GA

In Lombardia rinviate le limitazioni sui diesel Euro4 Via libera dal Consiglio Regionale della Lombardia all’emendamento presentato dal consigliere della Lega Alessandro Corbetta alla Risoluzione sulle misure di sostegno per l’emergenza Covid-19. La proposta del consigliere leghista, approvata dall’aula, impegna la Giunta a sospendere e rinviare a data da destinarsi le limitazioni sull’utilizzo dei veicoli Diesel Euro4, la cui entrata in vigore è prevista dal 1 ottobre 2020. «Dal Pirellone arriva un segnale chiaro: le limitazioni previste sui veicoli Diesel Euro4 previste dal prossimo 1 ottobre saranno sospese e rinviate». E’ quanto dichiarano il consigliere leghista Alessandro Corbetta e il presidente della commissione ambiente Riccardo Pase. «In questa fase – spiegano i consiglieri leghisti - caricare sulle spalle dei lombardi

costi ingenti per la sostituzione dei Diesel Euro4 sarebbe un’assurdità. I cittadini, i lavoratori e le imprese sono infatti messi a dura prova dalla crisi sanitaria e dall’emergenza economica che ne consegue e le istituzioni devono fare tutto il possibile per non aggravare la situazione economica di famiglie e attività imprenditoriali». «La strada da percorrere verso l’obiettivo condiviso del miglioramento della qualità dell’aria – continuano Corbetta e Pase passa necessariamente attraverso importanti incentivi per coloro che intendono sostituire la propria auto o il proprio mezzo di lavoro, ma finché non ci saranno certezze sulle risorse che lo stato metterà in campo per la sostituzione dei mezzi noi lavoreremo affinché non siano previste nuove misure di limitazioni ai veicoli».

17 aprile

24 aprile

differenza % 17/24 aprile

Positivi Attuali

106962

106527

-0,41%

Morti

22745

25969

14,17%

Guariti

42727

60498

41,59%

Casi Totali

172434

192994

11,92%

ITALIA: INCREMENTI GIORNALIERI 17 aprile

24 aprile

differenza % 17/24 aprile

Nuovi Positivi

355

-321

-190,42%

Morti

575

420

-26,96%

Guariti

2563

2922

14,01%

Casi Totali

3493

3021

-13,51%

LOMBARDIA: NUMERO DI CONTAGI PER PROVINCIA 17 aprile

24 aprile

differenza % 17/24 aprile

MILANO

15277

17689

15,79%

BRESCIA

11567

12475

7,85%

BERGAMO

10590

11002

3,89%

CREMONA

5313

5867

10,43%

MONZA

3975

4372

9,99%

PAVIA

3448

3991

15,75%

LODI

2678

2836

5,90%

MANTOVA

2748

3057

11,24%

LECCO

2005

2149

7,18%

COMO

2285

2871

25,65%

VARESE

2021

2376

17,57%

SONDRIO

866

1088

25,64%

TOTALE

62773

69773

11,15%

EUROPA: NUMERO DI CONTAGI PER NAZIONE 17 aprile

24 aprile

differenza % 17/24 aprile

SPAGNA

184948

213024

15,18%

ITALIA

172434

192994

11,92%

GERMANIA

137698

153129

11,21%

FRANCIA

147091

159460

8,41%

REGNO UNITO

104145

139246

33,70%

BELGIO

34809

42797

22,95%

SVIZZERA

26732

28496

6,60%

OLANDA

29383

35921

22,25%

PORTOGALLO

18841

22353

18,64%

AUSTRIA

14476

15002

3,63%

RUSSIA

27938

62773

124,69%

SVEZIA

12540

16755

33,61%

IRLANDA

13271

17607

32,67%

NORVEGIA

6896

7401

7,32%

DANIMARCA

7074

8271

16,92%

O P E R A T O R E DE LLA C A R I T A S

Solidarietà ad Alessio Antonioli, aggredito Martedì sera un operatore della Caritas diocesana in strada, nei pressi della sede di via Sant’Antonio del Fuoco, è stato vittima di una violenta aggressione. In merito al gravissimo episodio Caritas Cremonese e la Diocesi di Cremona esprimono la propria solidarietà ad Alessio Antonioli, confermando la vicinanza a lui e alla sua famiglia in questo momento di comprensibile apprensione. “Fortunatamente - afferma la nota della Diocesi - le condizioni fisiche di Antonioli non sono gravi (frattura del setto nasale), resta tuttavia la crescente preoccupazione per la sicurezza di chi con impegno e professionalità, come Alessio, presta ogni giorno, da anni, il proprio servizio a sostegno delle tante fragilità che attraversano il tessuto sociale”. Una preoccupazione condivisa anche don Pierluigi Codazzi, direttore della Caritas diocesana: «Stiamo assistendo in questi mesi a episodi di tensione e, come in questo caso, di violenza. Siamo allarmati, ma intendiamo confermare e continuare il nostro importante impegno per garantire in tutte le nostre strutture la sicurezza di operatori e ospiti». «Alessio – spiega ancora il direttore della Caritas – da sempre si dedica in particolare al Centro di ascolto, all’incontro con le persone e alla formazione sul territorio diocesano. Ha sempre dimostrato una disponibilità e una mitezza fuori dal comune: anche per questo trovo ancora più inspiegabile e assurdo questo gravissimo episodio di violenza».


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» MULTA O NON MULTA VANNI RAINERI

Alla fine di questa emergenza conserveremo tante immagini. Solo per restare a Cremona, l’infermiera con i segni sul volto della mascherina indossata per ore, il 18enne Mattia felice che riabbraccia la mamma all’uscita dall’ospedale dopo settimane di terapia intensiva, l’infermiera stremata che si addormenta sulla tastiera di un computer, Lena Yokoyama che suona il violino sui tetti dell’ospedale. Personalmente però l’immagine che mi porterò dietro sarà quella del prete interrotto da un carabiniere nel momento più alto della Messa, la celebrazione dell’Eucarestia, in cui si rinnova il sacrificio di Cristo per il mondo. Sarà il retaggio personale, che porta a ritenere intoccabile il sacerdote mentre dice messa, ma anche la ragionevolezza suggerisce che le cose avrebbero potuto andare diversamente. In sintesi: giusto multare i fedeli presenti in chiesa, molto meno il prete, ingiusto interrompere la celebrazione. I fatti sono noti. In chiesa a Gallignano, come afferma il parroco don Lino Viola nel video divenuto virale su YouTube, ci sono 14 persone, tra cui il celebrante, i suoi aiutanti e chierichetti, l’organista, l’addetto alla telecamera, e 7 fedeli, parenti di defunti per cui si celebrava la messa. Un carabiniere in un primo momento interrompe il prete dicendo che, in base alle norme, non è consentita la presenza di persone tra i banchi. Il prete risponde che sono 7, in uno spazio di 300 metri quadrati, tutti con indosso la mascherina, e quindi non corrono alcun pericolo. Lo dice con buonsenso e grande dignità, in reazione a quella che ritiene una sopraffazione («Questo è un abuso di potere» afferma subito). La sanzione, dicevamo, appare giustificata, poiché pur non trattandosi di assembramento la norma vieta ai cittadini di assistere alla messa. Anche Papa Francesco

, quel carabiniere sull altare GIUSTO SANZIONARE I 7 FEDELI, MA NON IL PARROCO, LEGITTIMATO A CELEBRARE. MA SENZA PERICOLO IMMEDIATO PERCHE’ INTERROMPERE L’EUCARESTIA?

La messa è finita, andate in ca

Nella foto sopra il momento dell'intervento del Carabiniere durante la messa, a lato due immagini della folla presente a Saviano durante il funerale del Sindaco ha celebrato senza fedeli in piazza San Pietro. Ma perché la multa al parroco, che era legittimamente al suo posto? Avrebbe un senso solo se fosse stato lui a convocare i fedeli. Ma a stonare è il comportamento del carabiniere che sale sull’altare armato, senza togliersi il cappello, per porgere il telefono

al prete chiedendogli di parlare col sindaco, cosa che don Lino rifiuta di fare. Ora, senza valutare se in punta di diritto (anche canonico) fosse legittimo interrompere la celebrazione (o se, come dice don Lino, il decreto sventolatogli davanti fosse giusto o sbagliato), la ragione-

volezza porta a pensare che l’interruzione della Messa avrebbe potuto avere luogo in caso di pericolo imminente, cosa che non era data la posizione delle persone. Logica suggerisce che la multa avrebbe potuto essere fatta (ai fedeli) alla fine della messa. E’ quel che è accaduto ad Acqua-

fredda, vicino ad Asola, dove gli 8 fedeli presenti sono stati multati salatamente, senza fermare la messa, che il parroco era legittimato a celebrare. Purtroppo il caso ha creato una frattura nella chiesa cremonese: il vescovo infatti con una nota ufficiale ha biasimato “il com-

LETTERA APERTA DI NOVE GIUDICI

Il diritto costituzionale a circolare su Ci sono state altre sanzioni che hanno di montagna o di aree golenali delle fatto discutere: c’è il caso dell’infernostre terre? Ci sono vaste aree nelle miere sanzionato al rientro dalla visiquali mai si verificano assembramenta a una paziente a Napoli, quello ti: pensiamo a un sentiero di Po. multato mentre rientrava dai funeraLa norma è appositamente generica li della madre a Sassari e altri. E poi ci (200 metri da casa) poiché sarebbe sono le multe affibbiate a persone stato arduo differenziare le diverse siche, solitarie, hanno deciso di fare tuazioni. Resta il fatto che in un picjogging o passeggiate in luoghi colo paese è più periisolati. Qui il caso è controvercoloso rimanere nel so. Ovvio che c’è chi ci marcia: centro abitato che è il caso di un ingegnere che a uscirne recandosi in Rimini è stato multato per 9 IN VAL D’AOSTA zone isolate. volte in 12 giorni perché si Un gruppo di 9 Sul tema è molto inteostinava a camminare da solo ressante quanto accagiudici scrive una in spiaggia. duto ad Aosta, dove 9 lettera aperta in cui giudici (tra cui il presiMa sulla pericolosità di camminare da solo in luoghi ap- si contesta la caccia dente del tribunale e partati si è aperta un’ampia a chi passeggia due pm) hanno firmadiscussione. In linea di princi- in solitudine to una lettera aperta in pio, la norma è nata dal fatto cui affermano: “In un che se si consente a qualcuno territorio - scrivono di occupare uno spazio verde o una qual è quello valdostano, ma anche spiaggia, si crea un’ingiustizia nei altrove, in zone di campagna o colliconfronti di chi non può farlo. Per fanari su tutto il territorio italiano, ove re un esempio: se io vado in spiaggia molti comuni hanno una densità di da solo, non creo pericolo, ma a quel popolazione assai limitata a fronte di punto ognuno si sentirebbe in diritto un territorio in gran parte esteso in di fare lo stesso e la spiaggia si riemzona rurale, che pericolosità rivestono pirebbe. Lo stesso dicasi per un parco le condotte di chi, per sopravvivere cittadino. Il concetto base è che stiaalla situazione pesante in cui tutti vimo in casa per solidarietà con gli altri, viamo, avendo la fortuna di abitare in nel mondo. Ma se parliamo di stradine comune montano, o comunque in zo-


Sabato 25 Aprile 2020

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la chiesa cremonese divisa IL VESCOVO NAPOLIONI HA BIASIMATO DON LINO, CHE E’ STATO DIFESO DA ALCUNI PRETI, E ANCHE DAL CARDINALE ANGELO BECCIU INTERVENUTO DAL VATICANO

arcere

IL NUOVO CASO

Porta la figlia dal padre separato: 533 euro La multa dalla polizia stradale al casello autostradale di Cremona

portamento del parroco in contraddizione con le norme civili e le indicazioni canoniche”, senza un cenno sull’azione dei militari. Qualche parroco si è schierato apertamente in difesa di don Lino, ma sono certamente molti coloro che lo appoggiano pur senza annunciarlo ampliando la frattura.

Il cardinale Angelo Becciu (Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi) è intervenuto sulla vicenda difendendo il principio che a nessuna autorità è consentito interrompere la messa: l’eventuale sanzione andava fatta successivamente. Certo, tutto questo stride con le immagini che nelle stesse ore arriva-

vano da un’altra parte d’Italia, dove ai funerali dell’ex sindaco erano presenti sindaci con tanto di fascia tricolore, un consigliere regionale (che fa un elogio funebre senza mascherina) e centinaia di persone, quelle sì assembrate, in un corteo preceduto da un’autovettura della polizia municipale.

upera il decreto, se non ci sono veri motivi sanitari

ne isolate faccia una passeggiata nei boschi ’osando’ allontanarsi anche per qualche chilometro dalla propria abitazione, laddove superate le ’quattro case’ del paese, proprio nel raggio delle poche centinaia di metri di spostamento consentito od almeno tollerato, si spinga fino alle zone solitarie di montagna dove, se ha fortuna, potrà incontrare forse qualche marmotta, o capriolo o volpe, transi-

tando al più in prossimità di qualche alpeggio, al momento anche chiuso. Fermo restando che è compito delle Forze di Polizia, e prima ancora dell’autorità politica che ne dirige l’operare, decidere come e dove concentrare i controlli sull’osservanza delle disposizioni emanate dal Governo, è difficile non chiedersi se davvero non si sappia immaginare un modo più utile per spendere il danaro pubblico, in

settori ove ce n’è ben più bisogno per le tante necessità urgenti delle strutture sanitarie o per più seri interventi di prevenzione e protezione degli anziani in strutture di accoglienza”. Nel mirino dunque la caccia ai passeggiatori solitari. Sentiamo che ne pensa un avvocato cremonese. «Sono d’accordo col contenuto della lettera - afferma Mauro Nicoli -. L’articolo 16 della Costituzione afferma che “ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza”. Quindi una legge toglie il diritto costituzionale a circolare solo se serve a tutelare la salute. Per questo la multa data in un bosco è illegittima». Il decreto legge però è chiaro e parla di 200 metri da casa. «Ma il decreto legge ha forza inferiore rispetto alla Costituzione, che è fonte di grado superiore. Il senso sembra essere del divieto per il divieto, così capita che in città neanche ti controllano mentre nel bosco ti inseguono».

Parlando di multe contestasello autostradale di Cremote, c’è un caso cremonese na, l’auto viene fermata da ancora non uscito alle luci dei una squadra della polizia riflettori, e riguarda una stradale, che chiede alla donna multata alcuni giorni donna i motivi del suo spofa. La donna, sposata e sepastamento. La donna ripete la rata da un uomo di Cremona, situazione, ma non basta per vive oggi con la propria figlia gli agenti, e non basterà in una località distante un nemmeno dopo aver parlato centinaio di chilometri dalla al telefono con l’avvocato, nostra città. Da là che è Walter non si è mai spoVentura. Non c’è stata durante l’everso: alla donna mergenza Coroviene comminata navirus, così come LA SENTENZA una sanzione di non lo ha fatto il L'avvocato Walter 533,33 euro per marito, che quindi Ventura ha aver violato le non vede sua figlia annunciato ricorso: prescrizioni atte da un paio di mesi. al contenimento il diritto alla bigeMa il diritto perdel rischio epidemane anche ai nitorialità superiore miologico latempi dell’emer- a quello alla salute sciando il proprio genza. Lo ha stadomicilio senza bilito tra l’altro nei giustificato mogiorni scorsi il tribunale per i tivo, considerando non giuminorenni di Roma: i giudici stificato il motivo di portare romani hanno ritenuto che il la figlia dal padre. L’importo diritto alla bigenitorialità del è ridotto a 373,34 euro se il minore sia prevalente su pagamento avviene entro 30 quello alla salute invocato giorni (sarebbero 5, ma in dalla madre, che negava le tempo di emergenza il tervisite al papà del bambino. mine slitta). Ma la donna non Secondo la sentenza, le reha intenzione di pagare, tanstrizioni dovute al Coronavito che l’avvocato ha già prerus non inficiano tale diritto, annunciato che farà ricorso che rimane sacrosanto. contro la sanzione. E’ così che l’uomo cremonese Fortunatamente, non è più in ha fatto presente alla moglie vigore il decreto che punisce più volte l’esigenza di vedere ai sensi dell’art. 650 del cola figlia, minacciando anche dice penale: la denuncia è azioni legali. Ed è così che la solo amministrativa, il fatto donna, consigliata dal suo non è più previsto dalla legge avvocato, decide di salire in come reato, ma la multa reauto per raggiungere Cresta salata. mona e portare la figlia da Si può discutere sul fatto che suo padre. Già alla partenza potesse essere il padre a ragla donna viene fermata dai giungere la figlia al domicilio Carabinieri, che parlano al della madre, evitandole il telefono con l’avvocato il viaggio ma è sul diritto che quale chiarisce i motivi dello potesse essere la madre a portare la figlia al padre che spostamento, e consentono si dovrà discutere. il transito. All’uscita del ca-


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Cronaca

Sabato 25 Aprile 2020

TECNOLOGIA • Ecco come funziona la piattaforma sviluppata da Bending Spoons, cruciale per la fase due

App Immuni, così i contagi in Italia saranno tracciati La tecnologia per affrontare la fase due dell’emergenza coronavirus, quando cioè le misure restrittive subiranno un primo allentamento e, gradualmente, attività e negozi riprenderanno il loro lavoro. In settimana il commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, ha firmato l’ordinanza che spiega la volontà dell’Italia di scegliere l’app Immuni per il tracciamento dei contatti. La piattaforma, che sarà utilizzata a livello nazionale, è stata sviluppata gratuitamente da Bending Spoons. LA SOCIETA’ PRODUTTRICE Non una startup, ma una solida azienda con più di 140 dipendenti assunti, oltre milioni di fatturato nel 2019 e il primo posto come sviluppatore di app per iOS (il sistema operativo di iPhone e iPad) in Europa. «Sono molto orgoglioso della passione, abnegazione e competenza dei nostri ingegneri, scienziati e di tutto il team Immuni. Abbiamo fatto, e faremo, del nostro meglio», dice Luca Ferrari, amministratore delegato del gruppo e uno dei cinque fondatori dell'azienda che – lo ricordiamo – lavora «gratuitamente, finanziando autonomamente i propri costi e non ricevendo alcun corrispettivo per il suo impegno». COME E’ “IMMUNI” Alla base del funzionamento di questa applicazione (stando a quanto sappiamo ad oggi) ci sono

quattro principi, in linea con le linee guida sulla tutela dei dati personali adottate a livello europeo. L’app garantirà l’anonimato degli utenti, non utilizzerà la geolocalizzazione dei dispositivi personali, sfrutterà unicamente la connettività Bluetooth e, dettaglio non da poco, non sarà obbligatoria.

tuali farmaci assunti abitualmente… Sarà compito degli utilizzatori aggiornare ogni giorno il quadro clinico con eventuali sintomi o variazioni rispetto alle informazioni immesse al primo accesso.

DOVE E QUANDO SI COMINCIA A USARLA Il commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, ha dato il via libera perché Bending COME FUNZIONA L’APP Spoons completi gli sviL’applicazione che sarà luppi informatici necesdisponibile su smartphosari alla messa in esercizio ne (Apple e Android) è del servizio. L’effettivo sviluppata in due diverse impiego dell’app su vasta componenti. La prima è scala dipende da quando quella del tracciamento tutte le attività verranno dei contatti via Bluetooth. effettivamente aperte. Questa particolare (e Quindi non è detto non nuova) tecnoche l’app entri in logia permette di funzione già dal rilevare la prosprossimo 4 simità di due o maggio. Si atpiù smartphone la popolazione tende poi l'ultenel raggio di un che dovrebbe riore via libera metro. Questo fa scaricare l’app della task force in modo che gli per l'emergenza utenti sappiano, e COVID-19, un tavolo vengano informati, se socomposto da 74 esperti. Il no venuti in contatto con commissario Arcuri ha già una persona positiva al confermato alcuni dettaCovid-19. Sarà inoltre gli sulla fase operativa: si possibile ripercorrere tutpartirà da alcune regioni ti gli incontri fatti da una pilota - ancora in via di persona positiva per tracdefinizione - per poi ciare e isolare i potenziali contagiati: l’app conserva estendere il servizio ad infatti un registro con i un'area più vasta. Seconcodici identificativi anodo i piani, l’applicazione nimi di tutti gli altri sarà fondamentale nella smartphone in prossimità seconda fase di questa dei quali si è stati vicino emergenza sanitaria. Sarà nell’ultimo periodo. La utile se la piattaforma seconda componente di verrà scaricata dal 60% questa piattaforma è (almeno) della popolazioquella di un diario clinico ne. Un primo nodo, in personale. Quest’ultimo questo senso, riguarda la ha al suo interno tutte le volontarietà dell'adesioinformazioni personali ne: dipenderà dal senso di dell’utente: sesso, malatresponsabilità dei singoli tie pregresse, età, evendeterminare l'efficacia

60%

dello strumento di tracciamento. Basterà? IMMUNI E ALLERTALOM Immuni sarà, come detto, un’app su scala nazionale. Quindi andrà a sostituire (o comunque ad affiancare, questo non è ancora chiaro) eventuali altre piattaforme messe a punto dalle singole regioni. Un esempio è quella di Regione Lombardia, AllertaLOM. ALLERTALOM: COME FUNZIONA? Quest’ultima non è una novità, ma un’app già usata per le allerte della Protezione Civile, che dall’inizio di questa emergenza permette a più di un milione di utenti di ri-

cevere notifiche e informazioni sulla pandemia. Con il nuovo aggiornamento del sistema, gli utenti possono compilare un questionario integrato all’interno dell’app che rende possibile raccogliere dati, in forma anonimizzata, e mettere a disposizione dell’Unità di Crisi regionale e degli specialisti informazioni complete e strutturate sulla diffusione del contagio sul territorio lombardo. Sono stati raccolti oltre 2 milioni di questionari. Ogni utente è infatti invitato a compilare il questionario più volte. L’obiettivo, in questo caso, è quello di incrociare l’analisi dei dati raccolti con altri dati a disposizio-

La utilizzeranno i volontari dell’associazione “La città dell’uomo” per i servizi a domicilio

ne di Regione Lombardia e, partendo delle evidenze cliniche fornite dalle strutture sanitarie e dai presidi sul territorio regionale, calcolare il grado di rischio di contagio, rafforzando così le tutele per tutti i cittadini, sintomatici e asintomatici. Insomma, le due app sono ben diverse: Immuni sarà uno strumento su scala nazionale che permetterà di tracciare il contagio in tempo reale e con la tecnologia Bluetooth, l’app della Lombardia invece raccoglie informazioni per calcolare il rischio di contagio nelle singole zone, ma non prevede un intervento in tempo reale per proteggere gli utenti dal virus.

IMPRESE

Da E-Vai un’auto per le consegne a casa

CONFRONTO ANCE-REGIONE SULLA RIPRESA

E-Vai, la società di car sharing elettrico del Gruppo FNM, ha deciso mettere a disposizione, a titolo gratuito, della comunità cremonese, una propria auto in questo momento di emergenza sanitaria da Covid-19, così da supportare tutte le realtà che possono trarre beneficio, anche in queste settimane, dei servizi di mobilità sostenibile forniti. Il Comune di Cremona, che ha già usufruito del servizio di E-Vai per le attività di controllo svolto dalle Guardie Ecologiche Volontarie, ha accettato di buon grado la proposta della società che, in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo, può contribuire alla gestione delle tante di criticità alle quali l'Ente e le Associazioni del territorio devono far

ll Presidente di ANCE Lombardia, Luca Guffanti, ha chiamato il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, per esprimere l’apprezzamento degli imprenditori edili per la consistente ed articolata iniziativa, recentemente approvata dalla Giunta Regionale, per favorire la ripresa economica. Il Presidente Guffanti ha inoltre illustrato lo sforzo fatto in queste settimane dalle imprese. Il Presidente Fontana ha presentato il Progetto di Legge che la Giunta ha approvato, che prevede di stanziare 3 miliardi di euro in investimenti sul territorio regionale per la ripresa economica.

fronte. A partire da oggi, per la durata di un mese, l'auto sarà a disposizione dei Servizi So-

ciali, in particolare nell'ambito delle attività avviate grazie alla rete di realtà associative e vo-

lontari di CremonAiuta. Saranno i volontari dell'associazione "La Città dell'Uomo" ad utilizzare il mezzo elettrico per le consegne a domicilio. La vettura ha una autonomia di circa 300 km, la ricarica è gratuita in tutte le infrastrutture convenzionate con E-Vai. E' avvenuta la sanificazione prima della consegna e a bordo vi è la relativa certificazione. «Esprimiamo la nostra soddisfazione per questa sinergia tra il Settore Ambiente e il Settore Politiche Sociali, un'attenzione al benessere delle persone in tutti i sensi», commentano l'Assessore alle Politiche Sociali e della Fragilità Rosita Viola e l'Assessore alla Mobilità Sostenibile e Ambiente Simona Pasquali a cui il mezzo è stato simbolicamente consegnato.



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Cronaca

Sabato 25 Aprile 2020

CORONAVIRUS • Intervista a Cesare De Lorenzi, europresidente dei concessionari Citroen e Ds e vicepresidente di Federauto

«Riapriamo, ma quando la gente potrà uscire» VANNI RAINERI

Non si può dire che le occasioni per mettersi alla prova si siano fatte attendere per Cesare De Lorenzi. Il titolare della storica concessionaria cremonese di via Mantova non ha nemmeno fatto in tempo ad accogliere la prestigiosa nomina a presidente europeo dell’associazione concessionari Citroen e Ds che di lì a pochi giorni è scoppiata la pandemia Coronavirus, che ha messo in ginocchio l’intera economia planetaria, compreso ovviamente il settore automobilistico. I dati sulle immatricolazioni relativi a marzo 2020 sono catastrofici, ma non poteva essere altrimenti: tutti i mercati europei hanno registrato cali superiori al 50% rispetto allo stesso mese dello scorso anno; l’Italia ha addirittura fatto registrare un -85% dovuto al fatto che qui il lockdown si è avuto prima che altrove. Non abbiamo ancora i dati di aprile, ma è facile prevedere che le immatricolazioni si avvicinino a quota zero. Vi state preparando alla riapertura, gli chiediamo? In fondo si presume che nelle concessionarie sia più agevole garantire le distanze di sicurezza. «Nelle scorse settimane abbiamo potuto garantire solo le emergenze legate

all’officina, ma è evidente che se si bloccano tutte le attività impedendo alla gente di uscire di casa anche questa non ha clienti. Chi si rivolge a noi in questo periodo deve dimostrare che si tratta di un intervento di emergenza (non ad esempio il cambio gomme, che tanti ci chiedono già). Sulla riapertura, la verità è che il via libera deve essere complessivo, altrimenti l’unica cosa che cambia è lo stop agli ammortizzatori sociali. Noi siamo l’anello tra chi produce e il cliente, la rete di vendita: discorso diverso per le case costruttrici la cui possibilità di consegnare i veicoli incide sul titolo in borsa. Per quanto ci riguarda, la riapertura è importante se coincide con la possibilità per le persone di uscire di casa. Quanto alle distanze, è vero: non siamo comparabili ai supermercati, in quanto abbiamo a disposizione tanti metri quadrati con un afflusso proporzionato. Non siamo quindi una categoria a rischio, inoltre abbiamo pronti disinfettanti, mascherine, guanti e quant’altro. Noi vendiamo prodotti di costo elevato con afflusso limitato: teoricamente avremmo anche potuto non chiudere». Oltre al ruolo europeo, lei è anche vicepresidente di Federauto, che recentemente ha prodotto

Cesare De Lorenzi e il fratello Massimo in febbraio sul palco del Teatro Ponchielli per lanciare il nuovo brand Peugeot della loro concessionaria alcuni spot in cui si afferma con orgoglio che i concessionari sono “il motore italiano”. «Avevamo manifestato un certo ottimismo perché nei confronti con i ministeri ci era sembrato avessero la percezione di aiutare il comparto. Ciò può avvenire a costo zero per lo Stato, in quanto ha il 22% di riporto sul fatturato, il che comporta il rientro totale dell’aiuto prestato. Poi è vero che ogni governo ha una diversa

sensibilità nei confronti delle partite Iva. Resta il fatto che noi contribuiamo col 3% del pil, il 6% considerando l’indotto, e sono svariati miliardi che generano gettito Iva. Aiutarci non costa nulla e genera un enorme rimbalzo». All’inizio ha usato il condizionale. Quell’ottimismo rimane oggi? «Il silenzio degli ultimi giorni fa sì che tocchiamo ferro. Ci rendiamo conto che a chi governa importa solo la conservazione del

potere, come dimostrano anche i conflitti con le regioni». Secondo alcune interpretazioni, il mercato delle auto sarebbe uno dei meno colpiti per il fatto che l’auto è un bene che con una certa regolarità va sostituito, e chi non l’ha fatto in marzo avrà tempo di farlo in maggio. «Non è così. La previsione di mercato sul 2020 era di quasi 2 milioni di auto vendute, ora con gli in-

centivi è stimato in 1,3 milioni, senza un milione, il che porterebbe al tracollo. Il mercato aveva già dato segnali negativi: nel nostro paese il canale privato (che è quello che fa veramente testo) era sceso del 13% in gennaio, del 19% in febbraio». Ha parlato di incentivi, ma stante il lockdown l’emergenza delle polveri sottili sembra accantonata, e anche l’inquinamento diminuito. Rimarranno all’ordine del giorno? «La rottamazione spinge la gente all’acquisto, sa creare sempre un impatto mediatico positivo. Ma oggi è meglio non parlarne perché non vi è alcuna certezza. Quanto alle polveri sottili, si è dimostrato che non sono diminuite. La salute del fiume Po è migliorata di molto perché si sono chiuse le fabbriche, ma all’auto è dovuto il 17% dell’inquinamento delle città, nulla rispetto ai danni provocati dal riscaldamento. Un altro aspetto da considerare: in caso di riapertura torneremo indietro, a quando l’auto era una cellula di sicurezza. Tornerà ad esserlo». Per i timori verso l’uso dei mezzi pubblici, immagino intenda. «Certo, l’auto tornerà centrale, ma accadrà con i problemi di carenza delle infrastrutture che conosciamo».

ECONOMIA - Le Pmi lombarde perdono 25 miliardi. «Le nostre imprese hanno coraggio e fiducia, ma serve il sostegno adeguato per ripartire»

Rivoltini: «Per l’artigianato un grave calo del fatturato» L’Osservatorio di Confartigianato Lombardia ha lanciato la seconda edizione del sondaggio (su quasi 4.000 micro e piccole imprese lombarde intervistate) nato per fotografare gli effetti dell’emergenza Covid-19: a un mese di distanza dal primo, molte cose sono cambiate. La più eclatante, purtroppo, è il calo del fatturato, che ha superato di molto la previsione del -33% nel mese di marzo emersa dalla prima indagine. A marzo le MPI lombarde non commerciali hanno infatti visto un calo del 63,5%. Per il mese di aprile, in cui si estende il lockdown avviato a marzo, le imprese stimano un calo dei ricavi del 72,3%. Il calo del fatturato nel bimestre marzo-aprile equivale ad una riduzione dell’11% del fatturato dell’intero anno, per una riduzione complessiva nel bimestre di 25 miliardi di euro. Preoccupato, ma ottimista il commento di Massimo Rivoltini, Presidente di Confartigianato Cremona: «Dall’indagine emerge che 1 impresa su 4 è impegnata nel dare i servizi indispensabili in questo periodo di lockdown, 4 su 5 sono fiduciose di recuperare nell’arco di un anno. Ma per ottenere dei risultati occorre immediata liquidità reale, non quella “in prestito” che grava ancora sulle imprese». Le imprese artigiane e micro-piccole attualmente chiuse sono il 75,1%. Il restante 24,9% continua completamente o parzialmente l’attività. La crisi Covid-19 ha determinato una crescita dell’utilizzo di canali alternativi di vendita: una micro-piccola impresa su 5 ha modificato il suo sistema di vendita per proseguire l’attività. Sono salite del 35% le imprese che fanno consegne a domicilio, del 43% le imprese che fanno e-commerce e del 34% le imprese

che utilizzano altri canali (televendite e/o intermediari pubblici o privati per vendita e consegna della merce). Lo shock della crisi da coronavirus ha determinato sulla gestione finanziaria d’impresa nel 92,3% dei casi mancati incassi per caduta del fatturato, nel 77,5% dei casi criticità relativamente al cash flow aziendale e nel 54,7% dei casi ritardi dei pagamenti di privati. Poco meno di 9 imprese su 10 necessità di un sostegno alla liquidità aziendale e l’importo medio indicato per farne fronte è di 62mila euro. Nell’arco di 6-12 mesi 5 piccole imprese su 10 prevedono un recupero della normalità aziendale graduale ma completo mentre per 4 su 10 il recupero rimane parziale.

«Ma perchè questo accada – prosegue Rivoltini – abbiamo bisogno adesso, non tra mesi, di una concreta sburocratizzazione che fin’ora ci ha tagliato le gambe. Non ci sarà ripartenza con il medesimo carico di burocrazia. Occorre anche far ripartire gli appalti pubblici, soprattutto nell’edilizia, ed utilizzare finalmente il made in Italy, la filiera corta e il nostro grande prodotto interno». La provincia di Cremona si colloca in linea con il trend lombardo, con una tendenza migliore di qualche punto e una prospettiva sul futuro più ottimista. «Non possiamo però più aspettare i ritardi della macchina statale – conclude Rivoltini –. Siamo consapevoli che ci attende un lungo periodo nel quale sarà tutto diverso. Noi Artigiani abbiamo rispettato il rigore dei decreti, ora chiediamo rispetto per le nostre attività. Siamo pronti ad aprire con regole chiare e nell’osservanza dei protocolli. Altrettanto ci aspettiamo da una ragionevole “Fase 2”». Per quanto più specificamente riguarda la situazione registrata sul territorio provinciale, attualmente è chiuso il 68,6% delle attività artigiane, mentre rimane aperto (completamente od in modo parziale) il 31,4%. Il 51,8% si è affidato a canali di vendita alternativi. Dal punto di vista del fatturato, la media ponderata per settore del trend di marzo indica un calo del 60,4%, mentre quella prevista ad aprile scende del 68,1%. Ulteriori conseguenze per le imprese nell’attuale fase di emergenza sanitaria sono principalmente la crisi di liquidità (nel 58,1% di casi), la perdita di commesse ed ordini (51,2%) e l’attivazione di integrazioni salariali (22,9%).

CONFARTIGIANATO E RADIOTAXI: L'ACCORDO

LE CONSEGNE A DOMICILIO ORA VIAGGIANO IN TAXI Confartigianato Cremona, vista la grande difficoltà in cui versano molti settori nel nostro tessuto territoriale, anche non artigiano, ha proposto una sinergia, in particolare, fra quelle attività che devono effettuare consegne a domicilio (ristoranti, pasticcerie, gastronomie, negozi alimentari) ed il servizio taxi. Il servizio è esteso anche a quelle attività che possono operare secondo il decreto, ma che hanno difficoltà nel consegnare la merce. Tutti gli esercenti interessati ad aderire a questa iniziativa possono, quindi, contattare il Radiotaxi Consorzio Cremona al numero 0372 807808 oppure scrivendo direttamente alla mail taxiconsorziocremona@gmail.com.



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Cronaca

Sabato 25 Aprile 2020

I N BREVE

LA PROPOSTA: TRICOLORE E BELLA CIAO La presidenza e la segreteria nazionali Anpi hanno lanciato la proposta: alle 15 tricolore alle finestre e Bella ciao. Ecco il comunicato: L’Italia ha bisogno, oggi più che mai, di speranza, di unità, di radici che sappiano offrire la forza e la tenacia per poter scorgere un orizzonte di liberazione. Il 25 aprile arriva con una preziosa puntualità. Arrivano le partigiane e i partigiani, il valore altissimo della loro memoria. L’Anpi chiama il Paese intero a celebrarlo come una risorsa di rinascita. Di sana e robusta rinascita. Quest’ anno non potremo scendere in piazza ma non ci fermeremo. Il 25 aprile alle ore 15, l’ora in cui ogni anno parte a Milano il grande corteo nazionale, invitiamo tutti caldamente ad esporre dalle finestre, dai balconi il tricolore e ad intonare Bella ciao. In un momento intenso saremo insieme, con la Liberazione nel cuore. Con la sua bella e unitaria energia. Chiediamo alle associazioni, ai sindacati, a partiti, ai movimenti che si riconoscono nei valori e principi della Resistenza, dunque della democrazia e della Costituzione, di aderire al flash mob inviando un messaggio a ufficiostampa@anpi.it. All’appello aderiscono, tra gli altri: Arci, Cgil, Cisl, Le Sardine, Pd, Confederazione italiana tra le Associazioni combattentistiche e partigiane, Unione degli Universitari, Rete degli studenti medi, Rete della Conoscenza, Istituto nazionale Ferruccio Parri, Comune di Firenze, Anppia, Articolo Uno, Aned, Fiap, Articolo 21, Rete #NOBAVAGLIO, Libertà e Giustizia.

STASERA IN TV “PARTIGIANE 2.0” SU SKY ARTE Anche la Cgil Lombardia ha contribuito alla realizzazione di “Partigiane 2.0. La libertà ha sempre vent’anni”, documentario prodotto da Associazione Chiamale Storie e Sky Arte. Proviene dall’archivio video della Cgil Lombardia l’intervista a Tina Anselmi, realizzata insieme a Teatro della Cooperativa nel 2005, in occasione della Giornata internazionale della donna e del 60° anniversario della Liberazione. Tina Anselmi, nome di battaglia Gabriella, racconta la sua esperienza come staffetta partigiana. L’intervista integrale è disponibile qui: http://iptv. cgil.lombardia.it/web/CanaleTematico. “Partigiane 2.0” andrà in onda oggi alle 21,15 su Sky Arte e in streaming su arte.sky.it/diretta (http://arte.sky.it/diretta). Sarà anche questa un’occasione per celebrare la festa della Liberazione.

LA RICORRENZA • In occasione della Festa della Liberazione raccontiamo una vicenda singolare

La storia di Nice Tomassetti Non banditi, erano Liberatori VANNI RAINERI

Quando, 40 anni fa, il Comune di Ivrea decise di intitolare le scuole elementari della piccola frazione di Renco a Cleonice Tomassetti, il suo nome era praticamente sconosciuto al mondo, e le poche note di accompagnamento si rivelarono poi errate. A quel punto, anche l’ex partigiano trasformatosi in ricercatore storico Nino Chiovini decide di far luce sulla faccenda, chiarendo i contorni di quella figura misteriosa. Ma chi era questa Cleonice detta Nice che tra l’altro morì nella sua terra di provenienza? Il rastrellamento della Val Grande culminato con la fucilazione di 43 partigiani a Fondotoce, dopo giorni di torture e umiliazioni (tra cui finte impiccagioni e fucilazioni) è vicenda ben nota nel Verbano, ma fino a quel giorno pochi sapevano chi era la donna che marciava davanti a quei 43, e li spronava, quando i nazisti li fecero marciare sul lungolago Maggiore per sbeffeggiarli. “Sono questi i liberatori d’Italia oppure sono i banditi?” stava scritto sul cartello sostenuto da due prigionieri sulla testa di Nice, che indossava forse per la prima volta nella sua vita abiti di una certa eleganza, offertile dalle mogli dei compagni di onore e

Nice a capo del corteo dei partigiani prima della loro fucilazione. Sopra un suo bel ritratto sventura. La foto fu scattata ovviamente dai tedeschi. Liberatori o banditi? Oggi sappiamo che furono i Liberatori. Cleonice Tomassetti era laziale di origine, penultima di 6 fratelli di una famiglia contadina di un piccolo centro del Reatino. Il carattere forte si forgiò nella malasorte che la accompagnò: a 16

anni fu abusata dal padre e, rimasta incinta, fuggì a Roma dalla sorella. Il figlio nacque morto, lei si guadagnò da vivere facendo la domestica presso famiglie agiate. Era molto attraente, il che le creò parecchi ulteriori fastidi. A 22 anni, nel 1933, si trasferisce a Milano, dove trova lavoretti e inizia a frequentare un

gruppo antifascista. Parte per la montagna a metà giugno del 1944 seguendo un amico renitente alla leva, che inutilmente cerca di scoraggiarla dicendole che quello in cui sta andando “non è un luogo per donne”. Viene subito catturata nel corso dei rastrellamenti, iniziati qualche giorno prima. Era il 20

giugno quando il corteo percorse le rive del lago fino ad arrivare in località Fondotoce, dove i partigiani furono fucilati tre alla volta. La carriera partigiana di Nice (che prima della fine fu violentata anche dai nazisti) fu brevissima ma intensa, poiché fu lei a fare coraggio ai compagni: erano più giovani di lei, e cercò di assumersi tutte le colpe anche nei duri interrogatori. La riscoperta della sua vicenda (a lungo si era scritto che fu una staffetta partigiana, maestra di scuola, moglie di un partigiano, ma si scoprì che nulla di ciò era vero) si deve anche al giornalista Aldo Cazzullo, che le ha dedicato un capitolo del libro del 2015 “Possa il mio sangue servire. Uomini e donne della Resistenza”. Lo stesso Cazzullo sul Corriere della Sera di giovedì ha ricordato le sue ultime parole, sotto le torture naziste: «Se percuotendomi volete mortificare il mio corpo, è superfluo farlo; esso è già annientato. Se invece volete uccidere il mio spirito, vi avverto che è inutile; quello non lo domerete mai». Nice, le cui spoglie riposano nell’area dedicata ai Martiri della Resistenza nel Cimitero Monumentale di Milano, è stata violata, torturata, sbeffeggiata dagli umani e dalla vita, ma fu donna libera, fino alla fine.

IL PROGRA MMA

LE CELEBRAZIONI PREDISPOSTE DAL COMUNE DI CREMONA Cremona si accinge a celebrare il 25 Aprile. Ricorre oggi infatti il 75° anniversario della Liberazione. A causa delle misure restrittive legate all’emergenza da Covid-19, la celebrazione si svolgerà tenendo conto di quanto previsto dalla normativa vigente, evitando assembramenti e nel rispetto delle distanze di sicurezza. Per questo il Comune di Cremona, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, l’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Cremona, l’Associazione Nazionale Divisione Acqui – Sezione di Cremona, ha previsto di celebrare la ricorrenza in modo conforme alle disposizioni in vigore, predisponendo il programma come di seguito riportato. Alle 10, al Civico Cimitero, il Sindaco Gianluca Galimberti, il Presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti, e un rappresentante delle Associazioni partigiane, presente il Gonfalone del Comune, sosteranno dapprima davanti alla Cappella dei Partigiani Caduti dove è posta una corona d’alloro. Si recheranno poi, per un momento di raccoglimento, all’altare della Madonnina del Grappa per rendere così omaggio a quanti hanno dato la propria vita per la difesa della libertà. Sarà presente il parroco di Borgo Loreto e S. Bernardo, don Pietro Samarini, che impartirà la benedizione. Alle 10.30, Galimberti, Carletti, l’Assessore con delega ai Percorsi sulla Costituzione e Liberazione Rodolfo Bona, e un rappresentan-

te delle Associazioni partigiane, si ritroveranno per un momento di raccoglimento dapprima davanti alla lapide dei Caduti per la Libertà e poi davanti alla lapide dedicata alle Donne cremonesi della Resistenza, poste sotto i portici del Comune e ornate di corone d’alloro. Anche in questo caso sarà presente il Gonfalone del Comune. Il Palazzo Comunale sarà imbandierato con il Tricolore. Il pomeriggio, alle 15, da una finestra del Palazzo Comunale, aderendo alla proposta dell’Anpi nazionale, verranno diffuse le note della canzone Bella Ciao grazie al violino suonato da Lee Heesun. Per la Festa della Liberazione corone di alloro verranno poste, come ogni anno, in varie zone della città: in via Ghinaglia (torrione dell’ex castello di S. Croce), al tempietto del Cristo Risorto, posto a fianco della chiesa di San Luca, in via Manini, tra via della Colomba e via Ettore Sacchi sotto la lapide che ricorda Giuseppe Robolotti. Infine, il 27 aprile, al Centro Anziani di Bagnara sarà collocata una corona d’alloro alla lapide che ricorda l’eccidio di quattro vigili del fuoco e di due civili compiuto 75 anni fa da un contingente delle truppe tedesche di occupazione in ritirata nelle vicinanze dell’ex scuola. Come già annunciato, non si terrà la cerimonia per la consegna delle borse di studio destinate a premiare ragazze e ragazzi che si sono distinti nel loro percorso scolastico, cerimonia che solitamente conclude le celebra-

La celebrazione del 2018 in piazza del Comune zioni istituzionali per la Festa della Liberazione. Si procederà comunque al regolare versamento dell’ammontare dei premi e lo stesso avverrà anche per la borsa di studio intitolata al Prof. Giuseppe Ceraso, conferita anch’essa il 25 aprile, oltre alla pubblicazione dei nomi dei vincitori che prima verranno informati dal Settore Politiche Educative. Proprio per evitare assembramenti la cerimonia al Civico Cimitero e quella in Cortile Federico II non saranno pubbliche e saranno contenute nei tempi e nelle modalità. L’auspicio, afferma la nota del Comune, è che i cittadini cremonesi, anche se distanti fisicamente, saranno comunque uniti nei valori e negli ideali connessi a questa importante ricorrenza che segna un momento cruciale della storia d’Italia ed è legata alla Resistenza, ai valori di libertà, uguaglianza ed alla lotta per la dignità ed i diritti dell’uomo, per la liberazione dal nazifascismo.



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7GIORNI

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L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «Una mattina, mi son svegliato…» Altro che svegliarti, devi dormire Pericle. Il 25 aprile è domattina «Perché ce l’hanno tutti con questa canzone? E’ bella» Certo che è bella, e anche profonda. Ci riporta ai giorni della Liberazione, quando l’arrivo delle forze alleate ci consentì di cacciare gli occupanti nazisti, quando sui monti si nascondevano i partigiani che lottavano in contrapposizione con i repubblichini di Salò, che invece appoggiavano i tedeschi «La cantavano quei partigiani, vero?» In realtà no. La canzone venne scritta prima della Resistenza e conobbe diverse versioni, ma fu celebre dopo, però non importa. E’ il significato che conta, ed è condiviso nel mondo, simboleggiando ovunque la lotta per la liberazione dal nazifascismo «Ma se è così, perché viene disprezzata?» E’ una storia lunga, e raccontarla un’impresa irta di ostacoli. Diciamo

che la lotta partigiana coinvolse diverse componenti: della Resistenza facevano parte movimenti politici che poi diedero vita all’Assemblea Costituente, che scrisse la Costituzione. La Resistenza comprendeva socialisti, comunisti, democristiani, liberali, repubblicani, azionisti (del Partito d’Azione, che ebbe vita breve ma fulgida), anche anarchici e monarchici. Col tempo, la manifestazione del 25 aprile, data che rievoca la Liberazione, si è contrassegnata sempre più come un evento di sinistra «Ma perché?» Fai domande difficili stasera. La colpa è sia di una parte della sinistra che a distanza di un secolo si ostina a bollare come “fascisti” avversari politici di ogni tipo sia di tutte quelle forze di diversa collocazione che sembra vivano oggi con fastidio una festa che dovrebbe essere invece di tutti gli italiani. Vedi, vorrei raccontarti di Omobono Maglia, uno degli ultimi sopravvissuti di quella lotta. E’ morto circa 15 giorni fa

a 93 anni, e alla fine della guerra ricevette l’attestato di patriota dal comando alleato. Un vero partigiano, ma da decenni ormai si rifiutava di partecipare alle celebrazioni, nonostante gli inviti: questo proprio perché riteneva che il 25 aprile dovesse essere una festa universale. «Non mi piacciono - mi disse 5 anni fa - le speculazioni politiche su quegli avvenimenti, come non ho sopportato quei saluti fascisti al cimitero di Cremona: sono intollerabili. Io sono sempre stato uno spirito libero, e mi sento di gridare ancora oggi “viva la libertà e la pace”» «Comunque credo che non sia giusto rifiutare di cantare “Bella ciao”» E’ la strumentalizzazione che frena. E’ come se 10 anni fa si fosse chiesto a qualche avversario politico di unirsi al coro del “Va pensiero” intonato dai leghisti. Non l’avrebbe fatto, ma non certo perché non gli piacesse Verdi «Buonanotte» Buonanotte Pericle Vanni Raineri

LO SCATTO DELLA SETTIMANA

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA DONALD TRUMP

di Banksy, a Bristol, è stata «La ragazza con il timpano trafitto» ta una mascherina modificata: al graffito è stata aggiun

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha suggerito che per uccidere il coronavirus si potrebbe testare l’esposizione a raggi ultravioletti, oppure iniezioni di disinfettanti e di candeggina. Trump ha proposto l’esposizione continua al sole per contrastare il coronavirus, visto che il virus sulle superfici sparisce più in fretta con temperature più alte. Poi ha aggiunto: visto che il disinfettante cancella il virus dalle superfici, bisognerebbe sperimentare anche iniezioni di disinfettante. «Non sono un dottore», ha spiegato. Decine di medici ed esperti hanno immediatamente definito le parole di Trump irresponsabili e pericolose, chiedendo ai cittadini di non procedere in quel modo.

LA RICORRENZA • Ventura contesta la scelta di Galimberti

La Festa continua a dividere Sul tema della Festa della Liberazione, le polemiche non si placano nemmeno a piazze chiuse. Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Marcello Ventura, membro dell’Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia. Apro il sito Istituzionale del Comune di Cremona e trovo il programma delle celebrazioni per il 25 aprile. E fin qui niente di male, ci sta, la storia va ricordata : tutta però. Poi trovo testuali parole: “il pomeriggio, alle 15.00, da una finestra del Palazzo Comunale, aderendo alla proposta dell’Anpi nazionale, verranno diffuse le note della can-

zone Bella Ciao”. Penso di essermi sbagliato e rileggo. Non ho sbagliato. Ora mi chiedo un po’ di cose. Innanzi tutto il Palazzo Comunale è la casa di tutti i cittadini, e quando dico tutti mi riferisco a tutti inteso come etnie, colore politico, religione... Quindi considerando ciò e considerando che il Sindaco è stato eletto con circa il 55% non può IMPORRE all’altro 45% di ascoltare qualcosa che si riferisce solo ed esclusivamente ad una parte politica. E questo è il primo errore Istituzionale gravissimo. Ma lo stesso errore lo compie il Presidente del Consiglio che in modo imparziale e

super partes rappresenta o meglio deve rappresentare tutti i consiglieri comunali di qualsiasi parte politica. Evidentemente non ha consigliato bene o per niente il Sindaco. In secondo luogo mi chiedo che Valore Istituzionale abbia una associazione come l’Anpi. Non lo ha mai avuto , ma almeno fino a qualche anno fa rappresentava chi aveva fatto ed era stato partigiano. Ma ora non c’è un solo partigiano vivo che dia senso a questa associazione pure finanziata dallo stato. Ha solo valore politico ormai svilito. Non è con una associazione che si ricordano i crimini di guerra, ma studiando la storia quella vera.

P ARTI TO DEM OCRAT ICO

VITTORE SOLDO: “IL SENSO DEL 25 APRILE SI RINNOVA CONTINUAMENTE” Di tutt’altro tenore ovviamente la lunga nota (di cui riportiamo alcuni cenni) inviata da Vittore Soldo, segretario provinciale Pd. Care democratiche e cari democratici, vi scrivo per ricordare a tutti noi le passioni, gli ideali e le sofferenze che il 25 aprile di 75 anni fa, portarono alla liberazione dell’Italia dalla soffocante morsa dal nazifascismo. Il 25 aprile del 1945 l’Italia si liberò dall’oppressione di un potere ormai decadente che aveva tolto dignità e inflitto sofferenze al proprio popolo, portandolo alla povertà e alla guerra civile. Obbligandolo alla fame e al tradimento di amici e compagni e all’avvallo di quelle leggi razziali che assecondarono e favorirono il brutale disegno sotteso ai campi di sterminio e alle persecuzio-

ni di ebrei, dissidenti politici, zingari, omosessuali e di tutti coloro che non rientravano nel disumano progetto di società contenuto nel disegno nazionalsocialista a cui il fascismo italiano ha fatto da comprimario... Il senso del 25 aprile 1945 si rinnova continuamente perché le società vivono in un equilibrio dinamico che non può farci bastare quanto conquistato settantacinque anni fa: si deve lottare continuamente per rigenerare quegli ideali e la ricerca di una piena e rinnovata libertà, oggi, dovrà riguardare necessariamente i temi di ambiente, istruzione e sanità pubblica. Un mondo migliore è ancora possibile e rappresenta una sfida che non possiamo permetterci di non raccogliere e scaricare irresponsabilmente sulle prossime generazioni.

Di questo passo allora possiamo riaprire con i parenti ed i sostenitori o simpatizzanti anche l’Associazione dei Cavalieri di Vittorio Veneto che almeno la guerra per salvare e difendere l’Italia dagli stranieri l’hanno fatta davvero. Mi chiedo poi se il Sindaco abbia anche pensato di togliere il tricolore che l’Anpi ha sempre rifiutato fino a qualche anno fa per mettere la bandiera rossa che l’Anpi ha sempre amato ed ama ancora. Lo dice la storia, quella vera. Siamo alla follia, questa non è democrazia, questa imposizione a chi non ha le stesse idee è dittatura stalinista, in linea con il governo ed il Presidente Conte. Si festeggia cantando e dividendo in un momento terribile per Cremona. Che voglia si può avere di cantare mancando di rispetto ai caduti della guerra che stiamo vivendo e combattendo, e che ha colpito anche il Sindaco (Covid 19) ancora positivo almeno fino a giovedì, contro un nemico invisibile e tanto spietato? Neanche in tempi normali sarebbe stato corretto far suonare una

canzone tanto divisiva da una finestra di Palazzo Comunale che è la casa di TUTTI i cittadini. Figuriamoci oggi. E che le piaccia o no, lei Signor Sindaco rappresenta loro malgrado, anche i cittadini che non l’hanno votata. Allora se proprio eseguirà quanto ha enunciato nel programma alle ore 15.00, chiedo che il 24 maggio in memoria dei caduti di TUTTE le guerre, si sentano partire dalla stessa finestra di Palazzo Comunale le note della canzone del Piave, perché lì sì, che tutti gli italiani combatterono contro lo straniero. Quindi Signor Sindaco, ci pensi. E capisca che questo che sta commettendo è un errore Istituzionale terribile ed imperdonabile. In caso contrario vincerebbe l’idea bolscevica che appartiene a lei, alla sua giunta ed ai suoi consiglieri, che sarebbe ancora più forte anche del dolore che lei dovrebbe avere nel vedere una strage di suoi concittadini che i parenti non possono neanche accompagnare per l’ultimo saluto. Rabbrividisco.



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LA

CULTURA

lettereilpiccolo@gmail.com

A C REMON A

PROSEGUE E SI RAFFORZA LA CONDIVISIONE DEI SERVIZI BIBLIOTECARI IN FORMA DIGITALE trasferirà alla Provincia di Brescia 63.900 euro per l’assistenza informatica, l’implementazione del servizio di biblioteca digitale, nonché per l’attività catalografica e gestionale necessaria. «Si tratta di uno

Prosegue e si rafforza la condivisione dei servizi bibliotecari in forma digitale. La Giunta ha approvato, infatti, lo schema di accordo tra la Provincia di Brescia e il Comune di Cremona, che per l’anno in corso

strumento importante per continuare a fornire un servizio fondamentale che riguarda la cultura e la promozione della lettura nel nostro territorio», ha affermato l’assessore Luca Burgazzi.

E S P O SIZ IO NE D I “IMMAG INI SP A Z I O A R T E ”

ONLINE L’INTENSITA’ E IL FASCINO DEI VOLTI FEMMINILI DI ORNELLA DE ROSA Anche la galleria “Immagini Spazio Arte” propone una mostra online. Protagoniste fino al 13 maggio le opere di Ornella De Rosa, in una personale dal titolo “The soft side of beauty” (disponibile al link: https://www.artsy.net/show/ secret-art-ltd-the-soft-side-of-beauty-ornella-de-rosa). Si possono ammirare eleganti volti di donne, di notevole intensità esecutiva, che descrivono, nella perfezione dei particolari, le profondità emotive della sfera femminile. «Le cangianti e impetuose tonalità - scrive il prof. Gianluigi Guarneri - accentuano la solidità del-

L’opera “Silence and listen”

la composizione sospesa tra una sensibilissima interpretazione della femminilità e una perfetta visione iperrealista della composizione. Frammenti di tempo, accadimenti, apparentemente casuali, raccontano all’ estremo del sentire, le dinamiche emozionali della contemporaneità. Bagliori effimeri di irrevocabili attimi generano un’inedita vibrazione cromatica descritta dall’artista negli sguardi inquieti delle sue “Dee”. I colori accendono la tela, segmentano ritmicamente gli spazi, parlano di indimenticabili istanti, amori perduti, libertà con-

quistate. Ombre e luci danno vita a piacevoli contrasti nell’irrevocabile dissolvenza di intimità evocate. Le atmosfere, esteriormente felici, nascondono trasognanti fragilità, memorie perdute, irrevocabili fluidi di misteriose evanescenze dal profumo intenso e inebriante. La geniale sintesi pittorica di Ornella De Rosa, sottesa tra tentazioni Iperrealiste e variazioni Pop Art, esalta l’estetica femminile diventando icona di nuovi canoni percettivi, dove la figurazione diviene testimonianza percettiva di una sofferta contemporaneità».

L’acquerello, fra le tecniche artistiche più raffinate, è protagonista di una nuova mostra virtuale di VirArt

Affascinanti scorci delle città grazie a “Lux” L’acquerello, fra le tecniche artistiche più raffinate, è al centro della nuova mostra virtuale del progetto cremonese VirArt. Nelle pagine del Blog Art is Life (fappanni.altervista.org/) e su YouTube dopo un vernissage, rigorosamente online, si possono ammirare gli scorci di Cremona e di altre città. «L’idea di fondo – spiega il curatore Simone Fappanni, autore di libri e studi sull’argomento – è quella di osservare l’estro e la creatività di pittori che hanno immortalato angoli e scorci con velature sottile e delicate, che rendono l’insieme davvero suggestivo, ma anche volti, composizioni, fiori e tanti altri soggetti. Ed è per queste ragioni che il titolo della rassegna è “Lux”, sia perché la luce è sinonimo di speranza in un futuro migliore rispetto al presente che stiamo vivendo, sia perché le fonti luminose sono un elemento chiave degli acquerelli». Ne sono protagonisti sia artisti cremonesi, specialisti di questa tecnica, come Riccardo Bozuffi, Enrica Borghesi, Mara Conserva, Sabrina Ravani, Anna Piva, Giorgio Armelloni e Gio-

Angolo di Piazza del Duomo di Riccardo Bozuffi

Campagna cremonese di Giovanni Conti

vanni Conti, ma anche autori di diverse parti d’Italia, fra cui Luigi Zucchero, Giovanni Marco Sassu, Luigi Onofri, Marcella Delicati, Annalisa Gasparotto, Daniela Boscolo, Patrizia Puleio, Isabella Ditaranto, Nicoletta Reianch Astori, Tiziano Cavaletto, Isa Scaccabarozzi, Mara Corfini, Fran-

co Mattanza, Maria Luisa Stefanini, Anna Bucchi, Marco De Marzi, Silvana Marelli, Elda Gavelli, Caterina Mariani, Laura Ciccarese, Rossella Squillace, Michelangelo Canzi, Giuseppina Montopoli, Lorenza Aldrighetti, Tiziana Mazzucato, Maria Cristina Maccagno e Mariangela Fonzeca.

La città del Torrazzo è immortalata sia in vedute classiche, come quella di piazza del Duomo, ma anche in scorci più intimi, come la Casa nuziale di Antonio Stradivari, il sommo liutaio. Ampio spazio è dato alla rigogliosa campagna, ritratta nell’alternarsi ciclico delle stagioni. «L’ac-

querello - scrive Fappanni - deve essere assolutamente considerato un genere artistico di primaria importanza, sicuramente non inferiore per qualità e difficoltà, come sino a qualche anno fa non pochi hanno sostenuto, rispetto all’olio o ad altre tecniche. Infatti, se non c’è alcun

dubbio sul fatto che l’acquerello richieda una certa rapidità d’esecuzione, questa componente implica una notevole chiarezza ideativa, una padronanza tecnica sicura, un pronunciato senso della composizione e, non di meno, una disinvolta capacità di disegnare». Info: 338 7475657.

Lettere & Opinioni Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com CONSIDERAZIONE

Forse questo malefico coronavirus ci aiuterà a comprendere meglio i patimenti dei nostri avi in guerra Signor direttore, chissà se questo malefico coronavirus ci aiuterà a comprendere meglio i feroci patimenti d’animo e le sofferenze subìte dai nostri avi, strappati e allontanati dalle loro famiglie per spedirli a combattere in terre lontane, in guerre volute da dei mostri statisti psicopatici, che servivano solo per imporre la loro egemonia di potere. Ciò aiuterebbe a sopportare con più dignità le nostre limitazioni di libertà nel muoverci per le strade del mondo e anche a insegnare a chi pilota il nostro

destino a non ripetersi, a non servirsi della pelle del popolo, con la ignobile scusa di aiutare la Patria, per inseguire le loro nefande ambizioni, applicando la teoria del Macchiavelli per giustficarsi. Pietro Ferrari Cremona ••• AMBIENTE

Lasciare il canale Vacchelli per sei mesi con soli 50 centimetri di acqua è molto rischioso per la sua biodiversità Egregio direttore, lasciare il canale Vacchelli per sei mesi con soli 50 cm di acqua è molto rischioso, perché oltre ad esporlo a facili azioni di bracconaggio, si mette a rischio la sua

preziosa biodiversità. E’ ovviamente comprensibile la necessità di alimentare il fiume Adda, dati grandi problemi di siccità che conosciamo, ma ho voluto sottoporre alla Regione tutti i rischi ambientali che questa operazione comporta e che forse sono ben più gravi della motivazione che li ha spinti a prendere tale decisione. Mi riferisco a una specie che nel fiume Adda è ormai in via di estinzione e che invece ha trovato proprio in questo canale la sua culla ideale, si tratta della trota Marmorata dell’Adda, una specie autoctona e unica al mondo che con l’abbassamento dell’acqua andrebbe sicuramente a estinguersi. Ho chiesto, infine, a che punto sia il confronto con i gestori degli impianti idroelettrici per

ottenere una deroga al deflusso minimo vitale e poter attingere a una maggiore quantità d’acqua nei nostri territori, al fine di affrontare i gravi problemi di siccità di cui stiamo già vedendo i primi effetti e che si aggiungono alla nota emergenza sanitaria in corso che coinvolge anche il settore agroalimentare. Matteo Piloni, Consigliere regionale del Pd ••• COMMERCIO

Il Tar della Lombardia ha accolto l’istanza dei sindacati sullo stop delle attività di e-commerce Egregio direttore, da poco il Tar della Lombardia ha comunicato di aver accolto

l’istanza con la quale nei giorni scorsi Filt Cgil Fit Cisl Uilt Uil hanno chiesto l’immediata interruzione delle attività di e-commerce (le vendite online) che le ordinanze di Regione Lombardia avevano nei fatti deregolamentato e reso libere in contrasto con i Decreti del Governo, con i quali si sono limitate una serie di attività produttive per contenere la diffusione del coronavirus. Il Decreto del Tar raccoglie quanto avevamo denunciato per settimane e quanto aggravato dalle Delibere di Regione Lombardia, un risultato a tutela dei lavoratori che dimostra che quando il sindacato confederale segnala un problema e fa una proposta, non è mai pretestuosa. Cgil Lombardia



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lo

Responsabile Fabio Varesi • lettereilpiccolo@gmail.com

SPORT

SERIE A

LA STAGIONE PUO’ TERMINARE IL 2 AGOSTO

Il calcio che conta le sta provando tutte per cercare una ripartenza comunque complicata. Dalla Figc è arrivato il via libera per l’estensione della chiusura della stagione al 2 agosto, anche se la Uefa conferma le incertezze di una ripresa, visto che ha messo le mani avanti: in caso di mancata conclusione dei vari campionati, i meriti sportivi saranno la discriminante per

assegnare i posti per le prossime coppe europee. Classifica (26ª giornata): Juventus 63; Lazio 62; Inter* 54; Atalanta* 48; Roma 45; Napoli 39; Milan* 36; Verona*, Parma* 35; Bologna 34; Sassuolo*, Cagliari* 32; Fiorentina 30; Udinese 28; Torino* 27; Sampdoria* 23; Genoa, Lecce 25; Spal 18; Brescia 16. *Una partita in meno.

CALCIO • Con lui dietro la scrivania la Cremo ha vissuto i momenti più belli della sua storia. Se n’è andato il 18 aprile 2008

Dodici anni senza il mitico Erminio Favalli FABIO VARESI

SERIE C

Dodici anni senza Erminio Favalli. Uno degli eroi grigiorossi, se ne è andato il 18 aprile del 2008, a 64 anni, in una piovosa giornata di primavera. La notizia, di prima mattina, mi è arrivata telefonicamente dal valente collaboratore Matteo Volpi e dopo lo sgomento, la mia mente ha subito ripercorso i tanti anni di amicizia e spero stima reciproca con il popolare Erminio, più volte compagno di doppio su campi da tennis della Bissolati. Nel tempo libero parlavamo poco di calcio, perché non si vive solo di sport, ma quando lo facevamo per motivi di lavoro, non mancavano gli scontri dialettici, sempre però nel rispetto dei propri ruoli. Dopo questo doveroso preambolo, per i pochi (forse solo i più giovani e non appassionati di calcio) che non conoscessero Erminio Favalli, ricordo che è stato un buon giocatore, sbocciato nella Cremonese, affermatosi nel Foggia (dove ha indossato la maglia del fratello Armanno, prematuramente scomparso in un incidente stradale) e arrivato all’apice della sua carriera giocando quattro stagioni con la Juventus, impreziosite dallo scudetto conquistato nel 1967, grazie al famoso sorpasso all’Inter di Herrera, che l’aveva bocciato due anni prima (zero presenze nella stagione 1964-65). Poi un anno a Mantova, con tanto di promozione in serie A e quindi la lunga militanza nel Palermo, prima in campo e successivamente dietro la scrivania. Un lombardo doc come lui, è diventato un sim-

MARINELLI E GHIRELLI IN SINTONIA SUI DUBBI SE TORNARE A GIOCARE

Erminio Favalli in campo allo Zini durante una partita della Cremo bolo dei rosaneo, che lo hanno visto partire nell’estate del 1984 per tornare da dove tutto era partito. Con il presidente Luzzara ha formato un binomio straordinario, che non senza ironia molti addetti ai lavori hanno definito “pane e salame”, ma che dietro un atteggiamento forse rustico, ma sincero e familiare, c’era tanta competenza. Poco dopo essere tornato a Cremona, ha subito centrato la promozione in serie A, attesa sotto il Torrazzo da 54 anni. Un risultato tutto cremonese, visto che in panchina c’era Emiliano Mondonico, altro eroe calcistico della nostra provincia e anche lui scomparso troppo presto. Con Favalli, la Cremo ha giocato sei campionati di serie A e vinto lo storico Torneo Anglo-

Italiano, poco prestigioso per i grandi club, ma prezioso per i colori grigiorossi, oltretutto conquistato il 27 marzo 1993 nel tempio di Wembley. Dal 1996 è iniziato il declino, non certo per colpa di Erminio, costretto ad operare sempre con meno mezzi economici in un calcio sempre più ricco. E con i costi lievitati, è stato più difficile mantenere un vivaio di valore, che per decenni è stato il fiore all’occhiello della società e dal quale sono usciti talenti come Cabrini e Vialli, solo per citare i più famosi. Lasciata la Cremo, dopo la cessione della società da parte di Luzzara, Erminio ha continuato a fare lo “Sterminio” nel calcio dilettanti, portando il piccolo Pizzighettone dalla serie D alla C1, con tanto di derby

(foto @ Ivano Frittoli)

con la Cremo. Un altro capolavoro dirigenziale, che ha convinto Giovanni Arvedi ad affidarsi a lui poco dopo aver acquisito la società grigiorossa. E subito la Cremo è risorta, duellando con il Sassuolo di Allegri per la promozione diretta in serie B. E non è un caso che dopo la sua tragica scomparsa, la squadra si sia persa, fallendo il ritorno tra i cadetti nella “drammatica” finale playoff con il Cittadella. Non ho le prove, ma sono sicuro che con Favalli dietro la scrivania, la Cremo avrebbe ottenuto la promozione tra i cadetti molto prima e mi piace pensare che sarebbe addirittura tornata in serie A, perché a volte i miracoli nello sport, come nella vita, si ripetano. Ciao indimenticato Erminio.

SERIE B • Le squadre del Centro-Sud sarebbero pronte a ripartire. Ma verrebbero tranquillamente a giocare a Cremona? MATTEO VOLPI

Ognuno dice la sua, ma nessuno sa che cosa accadrà. Nelle ultime ore su alcuni siti internet le società di serie B hanno detto la loro sulla attuale situazione di stallo. Se da un lato le squadre delle zone più colpite (Nord e in modo particolare quelle di Veneto e Lombardia) rimangono molto guardinghe, dichiarando di voler ripartire solo in presenza di determinate garanzia, le squadre del Centro e del Sud Italia, al contrario, sembrano essere pronte a ripartire. Finirla così significherebbe dover fronteggiare perdite ingenti e tanta instabilità a livello di promozioni e retrocessioni. Ripartire, al contrario, vorrebbe dire andare incontro a rischi sanitari altrettanto gravosi. Prima il business o la salute? Ognuno si faccia la propria idea. La Figc, nel frattempo, ha emesso

Il ritorno in campo resta un rebus spetto”. Staremo dunque a vedere, nel frattempo, emergono sempre di più i non sensi di un sistema calcio capace di spingersi oltre ogni logica. A rischiare di rimetterci, anche in questo caso, saranno soprattutto i tifosi…oltre che, sulla carta, i diretti addetti al lavoro. A Cremona, ad esempio, chi verrà a giocare con tranquillità, quando nemmeno ci rendiamo conto di quale situazione troveremo alla fine del tunnel?

Una partita di campionato allo Zini (foto © Ivano Frittoli)

una delibera che estende al 2 agosto i termini per la conclusione della stagione sportiva 2019-2020, fino ad ora previsti per il 30 giugno. “Tale determinazione - si legge nella nota diramata dalla Federcalcio nei giorni scorsi - verrà assunta nel

pieno rispetto delle raccomandazioni ricevute dalla Fifa e dalla Uefa, nelle more delle decisioni del Governo e del necessario approfondimento che Leghe e Aic faranno in tempi brevi per la definizione del prolungamento dei contratti in scadenza

al 30 giugno”. Al termine della riunione con le componenti del calcio, il presidente federale, Gabriele Gravina, ha inoltre puntato il dito contro “polemiche destituite di qualunque fondamento” e affermato che “Il mondo del calcio merita ri-

Classifica (28ª giornata): Benevento 69; Crotone 49; Frosinone 47; Pordenone 45; Spezia 44; Cittadella 43; Salernitana 42; Chievo 41; Empoli 40; Virtus Entella 38; Pisa, Perugia, Juve Stabia 36; Pescara 35; Ascoli*, Venezia 32; Cremonese* 30; Trapani 25; Cosenza 24; Livorno 18. *Una partita in meno.

Mentre in serie A si scalpita per tonare in campo, nelle serie inferiori regna invece molta preoccupazione sull’eventuale ripresa dell’attività. La conferma arriva da Massimiliano Marinelli, presidente della Pergolettese, che ha rilasciato queste dichiarazioni al sito ufficiale della società: «Siamo in una situazione surreale e pazzesca. Oggi penso che parlare di calcio non sia possibile. Se qualcuno vuole rendersi conto di quello che viviamo in Lombardia, deve solo capire che non ci sono le condizioni, ne ora, ne fra un mese, per tornare a giocare. In serie C non è possibile seguire i protocolli sanitari previsti per la serie A e che sarebbero obbligatori anche per la nostra categoria. Per quanto riguarda gli stipendi dei calciatori, siamo in attesa di alcune disposizioni dalla Legapro, ma sono sicuro che il buon senso da parte di tutti prevarrà e che troveremo tutti insieme un accordo. Ad oggi io non so e non riesco ad immaginare come si possa pensare di finire questo campionato, ma inviterei tutti a una profonda riflessione. Oggi abbiamo una grossa opportunità, non siamo capaci di sfruttarla, ma ci perdiamo nel solito sindacalismo, quando in giro c’è molto di più. Moralità, appartenenza, gratitudine, speranza e futuro per il nostro Paese: se i valori esistono davvero, è ora di tirarli fuori tutti insieme». Sulla stessa lunghezza d’onda di Marinelli è Francesco Ghirelli, presidente della Legapro: «Per giocare ci vuole un protocollo sanitario, ma chi non ha strutture adeguate e centri sportivi, ha bisogno di spostare tutto più avanti quando tutto sarà migliorato. Ad oggi quel protocollo mi sembra un macigno, tra 2 mesi magari riesco a governarlo e ad applicarlo». Intanto, è stata sospesa definitivamente la stagione del campionato Berretti e di quello Primavera, dopo lo stop di tutti gli altri campionati giovanili. La speranza è che i vivai possano tornate in campo il prossimo settembre. Classifica (27ª giornata): Monza 61; Carrarese 45; Renate 43; Pontedera 42; Robur Siena, Alessandria 40; AlbinoLeffe 39; Novara* 38; Arezzo 37; Juventus Under 23 36; Pistoiese 33; Pro Patria*, Como* 32; Pro Vercelli* 31; Lecco* 28; Pergolettese 27; Giana Erminio* 26; Olbia 25; Pianese 24; Gozzano 22. *Una partita in meno.


Sport

Sabato 25 Aprile 2020

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BASKET SERIE A • La società biancoblu ripartirà da alcune certezze come coach Sacchetti A differenza del calcio, il basket si è messo il cuore in pace e invece di inseguire un problematico ritorno all’attività agonistica per salvare la stagione, pensa già al futuro. La pandemia ha sicuramente gettato nello sconforto molte società, alle prese con gravi problemi economici, ma per ora nessuno ha gettato la spugna ed anzi regna la volontà di ripartire con grande entusiasmo, anche se con budget decisamente ridotti. Durante l’ultima riunione dei club di Lega A, rigorosamente in videoconferenza, si è parlato della prossima

Vanoli, esserci sarà già una vittoria stagione, che sicuramente sarà con un numero pari di squadre, difficilmente 20. Pare sia stata bocciata la proposta di una serie A divisa in due gironi, mentre prende piede l’ipotesi di stabilire il diritto di partecipare alle prossime coppe europee in base al piazzamento al termine del girone d’andata. Con Milano certa di giocare l’Eurolega, le altre quadre che hanno il pass continentale, potranno scegliere se partecipare o meno

alle coppe. Tra queste c’è la Vanoli, che ha terminato l’andata al 5º posto, anche se nel recente passato la società biancoblu ha sempre rinunciato al palcoscenico europeo. Di sicuro Aldo Vanoli continuerà l’avventura al timone della società biancoblu e ripartirà da alcune certezze come coach Sacchetti (nella foto con il presidente) e i giocatori sotto contratto. Per quanto riguarda la campagna di rafforzamento, molto di-

penderà da quanto denaro arriverà dagli sponsor e l’ipotesi prospettata da più parti è di puntare soprattutto sui giocatori italiani, scelta imposta da motivi economici, che può però risultare utile nelle crescita dei giocatori di interesse nazionale, proprio nella stagione che poterà al torneo preolimpico. Una cosa è certa: poter infiammare ancora il PalaRadi sarà già una grande vittoria. Per il resto, si vedrà più avanti.

Classifica al termine del girone d’andata: Virtus Bologna 28; Sassari 26; Brescia 22; Milano 20; Cremona, Fortituso Bologna,

Brindisi 18; Venezia, Varese, Cantù 16; Trento, Reggio Emilia, Roma 14; Treviso 12; Pistoia, Trieste 10; Pesaro 0. Fabio Varesi

CICLISMO • Le due ruote cercano disperatamente di salvare una stagione compromessa riorganizzando il calendario

Si intravede la luce in fondo al tunnel FORTUNATO CHIODO

Un’immagine del Giro d’Italia

In questo oceano di dolore che chiamiamo pandemia, affiorano tra le onde altissime piccole zattere di speranza. La stagione è in stallo: la crisi ha cancellato oltre 700 corse, l’Uci (la federazione mondiale), ha messo in congedo parziale oltre 130 dipendenti in servizio ad Aigle, oltre a ridurre emolumenti del senior management. Circa un terzo delle squadre di World Tour hanno effettuato dei tagli allo stipendio, visto che gli introiti dei team dipendono dagli sponsor al 94%. Ciclisti in cassa integrazione, calendario mondiale 2020 compresso, che condensa in poco più di tre mesi l’attività di nove, ma sta comunque nascendo con grandissime difficoltà. Il ciclismo non si può correre a porte chiuse. Stop allungato al primo luglio. Sono cominciate le discussioni sul nuovo calendario con il braccio di ferro tra l’Uci e i grandi organizzatori: Aso, cioè Tour e Vuelta, e Rcs Sport, che oltre al Giro d’Italia, ha Sanremo, Lombardia e poi Tirreno-Adriatico, etc. L’Uci ha diramato il proprio calendario, che al momento è ovviamente da prendere con le pinze, ma può sicuramente dare i primi riscontri in chiave di preparazione e riprese degli allenamenti in questa stagione ciclistica devastata (come tutti gli sport) dal coronavirus. L’attesa nel Bel

Parallelamente al calendario internazionale, si sta ipotizzando anche l’attività nel nostro Paese. Sabato 22 e domenica 23 agosto sono stati collocati i Campionati nazionali, con partenza da Bassano del Grappa, sul circuito della Rosina e gran finale a Cittadella, in provincia di Padova con un tratto di pavè per dare un sapore da classica del Nord. Dovrebbero andare in scena anche le prove Under 23 e la prova dei professionisti. Organizza il team guidato da Pippo Pozzato e Johnny Moletta. Le nuove direttive dell’Uci, permettono di vedere un po’ di luce a partire dal 1º agosto e non dal 1º luglio, restringendo ulteriormente il calendario. Le corse di luglio che sperano di salvarsi, come il Giro di Polonia 2020, devono ora cercare

round per stilare il calendario Paese è tutta per il 103ª edizione 2020. Probabile che il Tour de del Giro d’Italia: la corsa rosa, che France scatti dopo i campionati originalmente sarebbe dovuta nazionali il 29 agosto e si conpartire il 9 maggio dall’Ungheria cluda sui Campi Elisi a Pariper concludersi il 31 maggio gi, domenica 20 settema Milano, è stata spostata bre, con grande soddisfapiù avanti. Nessuna corsa ottobre potrebbe zione di Froome («Un po’ o attività organizzata essere recuperato di luce in fondo al tunall’aperto in Belgio fino il il Giro d‘Italia nel», il tweet del britan1° luglio, che dovrebbe esnico che cercherà il quinto sere il mese del ritorno in successo alla Grande Boucle). sella (a parole, perché la battaConfermata anche la collocazione glia non è per niente finita), gli dei Mondiali su strada, in Svizzeorganizzatori dovranno rivedersi ra il 27 settembre. Europei senza e definire tutto, con un secondo

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far cenno a date (ora previsti a Trento dal 9 al 13 settembre, potrebbero slittare a fine novembre o essere rinviati al 2021). Superato lo scoglio sulla riduzione del Giro d’Italia, tra l’Uci e gli organizzatori di Rcs Sport, si è deciso di mantenere il format classico delle tre settimane: 21 tappe e quattro weekend, con due riposi (al momento si parla dal 3-25 ottobre). Tutto da scoprire il percorso: difficilmente si riuscirà ad utilizzare in toto quello previsto. Bisognerà cambiare molto, a par-

tire dalle grandi montagne: appare impossibile scavalcare vette oltre i 2000 metri d’altitudine in autunno, con la neve che quasi sicuramente potrebbe insidiare il passaggio dei corridori (problemi ce ne sono stati anche a maggio negli scorsi anni). Da capire anche le temperature. Il freddo sarà un fattore rilevante. Se il Giro delle Fiandre è stato collocato l’11 ottobre, la Vuelta potrebbe partire il 24 ottobre dai Paesi Baschi (dalla città di Irun), per poi concludersi ad Arrate, mentre la partenza dai Paesi Bassi resterebbe rinviata al 2022. E’ probabile che ad inizio agosto si correranno due classiche Monumento: la Milano-Sanremo, inserita in una striscia italiana con Strade Bianche, Milano-Torino e Gran Piemonte e la Parigi-Roubaix forse il 16 agosto. E poi il Giro di Lombardia il 31 ottobre e la Liegi-Bastogne-Liegi l’8 novembre. Il circuito mondiale inizierà dal 1° agosto e non tutte le corse saranno recuperate, ma durante il Tour de France si potrebbero correre parecchie gare italiane come la Tirreno-Adriatico e alcune corse a tappe come Delfinato, ma anche giro di Polonia o Catalogna. Intanto le squadre riflettono tantissimo su come ripartire. Uno dei fronti più caldi è quello sanitario: quali misure dovranno o potranno essere prese per muoversi in sicurezza?

Categoria Under 23 allungata di un anno Under 23 in azione

una nuova collocazione in un periodo temporale ridottissimo. La corsa polacca diretta da patron

Czeslaw Lang, avrà la riduzione del percorso da 7 a 5 giorni, che dovrebbe facilitare un incastro nel mol-

to probabilmente fittissimo calendario agostano. Ufficiale la cancellazione del Giro d’Austria (fissata

dal 27 giugno al 3 luglio), che dà appuntamento al prossimo anno. Stesso discorso per l’attività in pista: la 23ª Sei Giorni Internazionale delle Rose di classe 1, programmata al velodromo Pavesi di Fiorenzuola d’Arda (Pc), non si disputerà nella data originalmente fissata (4-9 giugno), ma bensì da giovedì 30 luglio a martedì 4 agosto. Tutto dipenderà anche dalle evoluzioni dello scenario italiano ed internazionale legato alla pandemia del covid-19. Intanto, con lo stop fino al 1° luglio, sono “saltati” il Giro d’Italia Under 23 (414 giugno) e il Giro donne (26 giugno-5 luglio). «Massimo impegno per garantire lo svolgimento

più avanti», assicura Renato Di Rocco, presidente Fci. Per tutelare i giovani, la categoria Under 23 sarà prolungata di un anno. Per quanto riguarda i nostri campioni, con le Olimpiadi saltate (erano forse l’appuntamento più importante dell’anno per Vicenzo Nibali), il capitano della Trek-Segafredo dovrebbe puntare alla manifestazione iridata in terra svizzera, con un percorso favorevole e alla Corsa Rosa, come previsto in principio. Questo nuovo calendario però impone delle scelte: resta praticamente impossibile dedicarsi alle classiche (la Liegi-Bastogne-Liegi poteva essere alla sua portata) e per prepararsi al meglio a Mondiale e Giro d’Italia, Nibali potrebbe virare verso la Grande Boucle, senza però far classifica.


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Sport

Sabato 25 Aprile 2020

BOCCE • Intervista al delegato Fib di Cremona, che esprime grande cordoglio per i lutti patiti dal proprio Comitato

Piccioni ricorda i tanti giocatori scomparsi della società Madignanese di Crema, Angelo Montini ventenL’epidemia di Coronavirus ha nale segretario della società bocstravolto le nostre vite e tra chi è ciofila Baronio Scavi di Casalpucostretto a restare ai domiciliari sterlengo e Renato Bonetti che ci c’è Giovanni Piccioni, delegato Fib ha lasciato pochi giorni fa. A loro di Cremona e di parte della proe a tutti gli altri dirigenti e giocavincia di Lodi. «Il notori che ci hanno lastro sport, che per la sciato, va il mio ricorsua caratteristica di do e la riconoscenza essere praticabile da per il loro impegno nel tutte le fasce di età, LA PROPOSTA nostro sport». conta un elevato nu- «Sfumato il “Martiri” Ferma la stagione mero di anziani, è tra perché non immaginare boccistica? «Naturalmente, anquelli più colpiti. Qua- per il futuro una gara si ogni giorno nell’ulti- che ricordi la liberazione che su indicazione della Federazione abmo mese ho saputo di dal covid-19? biamo sospeso tutta amici e tesserati del l’attività. Ci troviamo Comitato di Cremona così in una situazione di gare non che non ce l’hanno fatta a supecompletate (vedasi il Memorial rare questo maledetto virus. Fra Papà Angelo della bocciofila soquesti alcuni nomi conosciuti da resinese Tranquillo), di gare non quasi tutti i nostri giocatori come iniziate pur avendo raccolto le Carmelo Cerioli, Luigi Comolli, iscrizioni (il campionato provinPietro Fanfoni, Vittorio Guerra, ciale a terne) e gare anche a caAngelo Lussignoli, “Giolo” Parrattere nazionale annullate come magnani, Pietro Righetti, Lorenil trofeo Martiri della Libertà. Apzo Renzi, Santo Scaglia e Alfredo pena possibile verificheremo se e Visioli. Tra i decessi non posso quando aggiornare il calendario scordare Benito Scazzoli, figura agonistico del nostro Comitato, storica del boccismo cremonese e che ad oggi conta già la decurtaper oltre cinquant’anni segretario zione di una quindicina di manidel comitato di Cremona, Eugefestazioni». nio Barbieri, arbitro e dirigente MASSIMO MALFATTO

Giovanni Piccioni durante una premiazione

In tempi difficili come questi diventa quasi superfluo parlare del futuro del bocciodromo di Cremona, vero? «Dopo aver faticosamente raggiunto un accordo con il Comune di Cremona e con l’attuale gestore per una proroga della convenzione in essere fino alla fine di maggio e per un eventuale futu-

ro della stessa, purtroppo è arrivato questo tsunami che tenta di sconvolgere tutti i piani. Naturalmente la speranza è che non ci riesca e che presto si possa tornare alla normalità e riaprire i battenti di questo importante impianto». Oggi si sarebbe dovuto svolgere il tradizionale “Trofeo Martiri”.

«E’ proprio così e tra le molte gare che non si disputeranno, c’è anche la gara nazionale, una delle manifestazioni di punta del calendario sportivo del comitato di Cremona che si svolgeva solitamente in occasione dell’anniversario della Liberazione. Doveva essere la 75ª edizione e probabilmente sarebbe stata l’ultima che avrei avuto l’onore di organizzare, quest’anno in collaborazione con la bocciofila Coop Castelvetro. Per questo ci apprestavamo ad allestire qualcosa di straordinario, ma purtroppo non sarà possibile. In questi giorni ho pensato molto come si potesse fare e mi è frullata in testa un’idea. Questa gara era stata istituita con lo scopo di onorare i Caduti per la Libertà nel giorno della Liberazione e allora perché non immaginare anche una liberazione dal covid-19? Così, se ne avrò la possibilità, mi impegno fin d’ora a iniziare l’anno prossimo un nuovo ciclo, magari proprio il prossimo 25 aprile per ricordare i tanti bocciofili caduti della guerra che oggi stiamo combattendo con la speranza che nel frattempo questo conflitto sia stato vinto».

C ANO T T A G G IO

I remi provano a ricollocare i vari appuntamenti

Giacomo Gentili, copovoga del quattro di coppia, argento agli Europei 2019 (foto canottaggio.org)

Anche il canottaggio, come tante altre discipline, è alle prese con lo stravolgimento del calendario e con il complicato compito di tentare la ricollocazione dei vari appuntamenti internazionali, ancor più difficile per l’incertezza di una data certa della ripresa dell’attività sportiva. Dopo il rinvio dei Campionati Europei Junior, in programma a Belgrado e dei Campionati Europei Assoluti, assegnati a Poznan in Polonia a seguito della pandemia globale di covid-19, è proseguita da parte dell’European Rowing Board e dei Comitati organizzatori la revisione delle operazioni di rinvio disponibili per lo svolgimento di questi eventi. «Stanno facendo del proprio meglio per offrire

opportunità di competizioni agli atleti europei - fa sapere la Federazione italiana - monitorando da vicino la situazione sanitaria generale per la sicurezza e la salute dei partecipanti. Quanto sopra, dopo aver consultato le principali parti interessate, tra cui le Federazioni nazionali attraverso un questionario, si evidenziano di seguito le nuove date per gli eventi europei del 2020: l’European Rowing Under 23 a Duisburg (Germania) rimane programmato nelle date originariamente scelte e quindi dal 5 al 6 settembre, poiché non è possibile effettuare nessun cambiamento. L’Erb e l’Oc di Duisburg hanno comunque fissato per il prossimo 30 maggio il termine per una decisione definitiva

sullo svolgimento dell’evento e questo dopo aver valutato l’evoluzione sanitaria della pandemia. Per quanto riguarda l’European Rowing Junior si svolgerà a Belgrado dal 26 al 27 settembre. L’Erb e l’Oc di Belgrado hanno fissato per il prossimo 24 giugno il termine per una decisione definitiva sullo svolgimento dell’evento, mentre l’atteso European Rowing Championships, programmato dal 9 all’11 ottobre a Poznan, gli organizzatori hanno fissato per il prossimo 31 luglio il termine per una decisione definitiva». Insomma, dopo lo slittamento delle Olimpiadi, i remi non hanno alcuna certezza, anche se la volontà di tutto il movimento è di tornare a competere al più presto.

V O LLEY

Vbc, Bracci al posto di Gaspari? Anche se manca l’ufficialità, è ormai certo il divorzio tra Marco Gaspari e la Vbc Casalmaggiore, dopo due stagioni tra alti e bassi. Salutate Caterina Bosetti e Danielle Cuttino, la società rosa ripartirà con una nuova guida tecnica, anche se la pandemia renderà molto difficile la programmazione di tante società di serie A1. Pare che Gaspari sia vicino a Monza, società ambiziosa, che da alcuni anni tenta il salto di qualità, anche se dalla Brianza per ora arrivano solo voci di mercato e poche certezze. Naturalmente si parla anche del possibile nuovo arrivo a Casalmaggiore e il nome più accreditato al momento è quello di Marco Bracci, protagonista della squadra di fenomeni del volley azzurro (tre Mondiali, quattro Europei, un argento e un bronzo olimpici con la Nazionale e

Marco Bracci

tanti trofei con le squadre di club), da alcuni anni impegnato come tecnico nel volley femminile e reduce dal ruolo di vice a Scandicci. Casalmaggiore potrebbe essere la piazza giusta per tentare il salto di qualità nel ruolo di allenatore. Intanto, dopo le recenti polemiche tra Fi-

Offanengo aiuta l’ospedale

La Chromavis Abo Offanengo 2019-2020 (foto Alessandro Soragna)

pav e Lega sulla chiusura anticipata della stagione, con conseguenti dimissioni del presidente Mauro Fabris, che ha così risposto alla Federazione: «Azione legittima. Nessuna ingerenza, ma rappresentatività, autorevolezza e prestigio non si impongono».

Una “schiacciata” dal cuore grande. E’ il bel gesto delle giocatrici e dello staff tecnico della Chromavis Abo Offanengo, che in questo momento di stop forzato a causa del Coronavirus (campionati decretati terminati senza verdetti dalla Fipav) ha voluto dare il proprio contributo a chi questa partita ben più importante, quella della salute della popolazione, la gioca ogni giorno in prima linea. Così, le pallavoliste della formazione offanen-

ghese (militante quest’anno in B1 femminile) hanno deciso di loro spontanea volontà di raccogliere l’intero ammontare delle multe dello spogliatoio (derivanti da ritardi e altre piccole mancanze) e di devolverlo tramite bonifico bancario all’ospedale di Crema. Un gesto simbolico, ma denso di altruismo, per aiutare concretamente chi si occupa della nostra salute in un periodo così delicato come questo.



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