Gennaio 2013 by Mario Picuti

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Anno 3 - n°1 GENNAIO 2013

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MISS PENDOLINO regolamento e scheda a

pag. 22 e 23

All’interno intervista a Yurj Buzzi

Ogg ggii Sposi Noleggio auto con autista - Sosta dal fiorista scelto dagli sposi per addobbo dell'autovettura - Arrivo presso l'abitazione della sposa all'orario concordato - Spostamento da casa della sposa al luogo dove avverrĂ la cerimonia nuziale - Spostamenti per il servizio video e fotografico nelle varie location - Aperitivo con visione premati-

moniale durante il traggitto al ristorante

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Sommario

il Pendolino n° 01/Gennaio 2013 Aut. Trib. Rieti n°3/2011 del 19/08/2011 Redazione Via S. Pertini,11 Rieti Editore Mario Picuti mario.picuti@alice.it Direttore Responsabile Tania Belli taniabelli75@yahoo.es pubblicità 3939157380 Responsabile Redazione Katia Costantini Direzione Grafica di Mario Picuti Realizzazione Grafica

4 L’intervista............a.............Yurj Buzzi 6 Si Viaggiare....................Amsterdam...... 7 E Io Pago...........................Cara Salaria 8 Salute......................Allarme Otturazione 9 Cucchiaio & Forchetta...Pennette Broccoli e... 10 Il Grillo Parlante.............Alitalia in Declino 11 Economia....................................Krisis 12 Casa e Designer............L’Arte di Arredare 13 Musica........................Terapia A Bisogno 15 Amici a 4 Zampe.....................Il Furetto 20 Bambini...................Lavoretti per Bambini 21 La cucina dei Vip..........Agnolotti al Tartufo 22 Modulo D’iscrizione............ “Miss Pendolino” 24 Hi Tech........................App per Android 25 Agri-Cultura ...................Le Coccinelle... 26 Magia Verde..............Curarsi con le piante 27 Paradisi terrestri......................Plymouth 28/29.............Annunci Gratuiti e Foto Annunci 30..........................................Oroscopo IL PENDOLINO SU FACEBOOK PENDOLINONLINE SU TWITTER ILPENDOLINONLINE SU YOU TUBE Email: il.pendolino@libero.it il.pendolinonline@gmail.com

L’intervista

By Martini

di Joanna Longawa

er Yurj Buzzi, un giovane e modesto attore emergente lombardo-pugliese conosciuto dalle pubblicità Tim o Telecom, lo scorso anno è stato pieno di sorprese. Vincendo il casting internazionale di Martini Royale (non se lo aspettava!) è diventato il suo testimonial – un’esperienza che gli ha permesso di girare tutto il mondo, conoscere meglio il suo lavoro di attore, conoscere se stesso e sicuramente sorridere di più. Come quel Martini Year ha cambiato Yurj e quali sono le sue prossime metà lavorative, private? Cosa il grande e famosissimo brand italiano prepara per l’Anno Nuovo, come ci vuole sedurci? Di questo e l’altro, direttamente da Londra con Yurj Buzzi ha parlato Joanna Longawa. Cosa vuol dire per te essere attore? “Viverlo, senza definirlo ‘l’essere attore’!! ... Si fa un lavoro da attore e poi si torna a vivere senza la necessita’ di ‘definirsi sempre’”. Yurj, sei stato scelto. Raccontaci in che consisteva il concorso? Perché hai vinto tu e nessun’altro? “Il concorso era internazionale “Martini kisser casting”, il brand era alla ricerca del nuovo testimonial mondiale che rappresentasse al meglio lo spirito “luck is an attitude”. Il primo step era uploadare un video di sessanta secondi presentandosi (io ho scritto e filmato con un mio amico regista esordiente, la mia presentazione come fosse un piccolo spot in BN); questo biglietto da visita mi ha permesso di arrivare alla fase finale che consisteva in un casting direttamente con il regista dello spot Peter Thwaites e tra 35 finalisti provenienti da tutte le parti del mondo ho vinto io !! Perche’!?? (sorride) Semplicemente perche’ altre volte ho perso e ho sempre avuto il coraggio di provarci ancora, poi e’ arrivato il mio momento !!”. Hai mai conosciuto il tuo predecessore, George Clooney? Sicuramente sei stato paragonato a lui mille volte… “Sono stati fatti molti paragoni con Clooney, che non ho mai incontrato. Questa e’ una storia differente, che non perde il gusto della sensualita’, anzi, il tutto e’ amplificato dall’attitudine, che ognuno puo’ riscoprire in se stesso e condividere con gli altri “. Come riassumeresti quest’anno con Martini? Cosa ti ha dato quest’ esperienza? “E’ stato un anno di viaggi, colori, sapori, emozioni differenti, questa esperienza mi ha fatto crescere a livello professionale (confrontandomi con professionisti internazionali) e anche a livello personale (incontrando le diverse culture impari a conoscere meglio anche te stesso)... Poi, certo, anche a livello economico mi sento piu’ sicuro e non preoccupato come in passato della rata dell’affitto incombente (sorride)”. Il nuovo concorso per la testimonianza Martini ha vinto Barbara Gonzalez. Chi è? ‘’Io era nella giuria di questo nuovo concorso Martini Royale casting, ho avuto modo di conoscere la maggior parte delle

ragazze che hanno partecipato al concorso, tra le quali Barbara Gonzalez una ragazza Spagnola, ex ginnasta, che a Milano ha vinto il concorso Martini Royale Casting aggiudicandosi il ruolo di testimonial femminile per il brand’’. Penso che dopo un anno della tua impegnativa testimonianza per Martini ti sei stufato di rispondere a tutte queste domande al riguardo. Parliamo ora SOLO di te… Ho visto sul tuo sito che stai lavorando su un progetto teatrale intitolato “Da qui non scendo”. Ci racconti di più su quei “attimi del silenzio interiore” ? ‘’‘Da qui non scendo’ un monologo teatrale che ho scritto nel 2008 e fa parte del mio libro “la mia vita su di un cactus”. Il monologo in questi anni ha subito molte trasformazioni/evoluzioni: partendo dal “bambino che alberga in noi” che spesso si sente trascurato e non riesce piu’ a divertirsi come un tempo, quindi il silenzio che ci rigenera ma nello stesso tempo ci imprigiona, la paura di vivere la felicita’, gli amori le delusioni, la ribellione nei confronti di tutto e tutti ... poi la rinascita oppure la voglia di farla finita ... “buttare fuori” tutto questo, per poi forse vivere o ri/vivere sicuramente non da soli, condividendo il piu’ possibile per sentirsi almeno una volta vicini alla felicita’”. In questo momento vivi a Londra. Descrivicela. Come mai questa scelta? “Londra e’ la stessa da sempre da quando ci ho messo piede per la prima volta circa 11 anni fa ... coinvolgente e nello stesso tempo distaccata, “punzecchia” i tuoi sogni stimolandoli e nello stesso tempo e’ li a chiederti sempre il resoconto a fine

a giornata, non ti lascia in pace questo suo essere impertinente (sorride). Tutto questo pero’ ti permette di esprimerti nel miglior modo possibile, poiche’ tutto si puo’ ottenere, basta rischiare e credere fortemente in te stesso. Ho scelto di trasferirmi a Londra dopo un lungo periodo di riflessione in questo anno, nel quale ho ‘soﬀerto’ piu’ del solito ‘la cattiva energia’ che ci contamina in Italia in tutti i campi (teatro, cinema, musica, commercio, ricerca, etc etc etc...). Mi disturba ‘il pressapochismo dei professionisti’ o presunti tali che non concedono le oppotunita’ ai giovani lavoratori che desiderano esprimersi, senza questo primo fondamentale step che e’ la liberta’ di espressione ed un lavoro quindi che ti permetta di vivere decentemente, tutto il resto e’ pregiudicato e’ ‘morte interiore’... ecco non volevo questo e sono partito ... !! Auguro a tutti la miglior strada possibile, alla ricerca della liberta’ di espressione ....”. Non ti manca Roma, dove hai vissuto 10 anni, o Puglia, dove hai studiato, cresciuto? Cambi ancora la città o Londra è la tua scelta finale? “Per citare una persona che stimo, Carmelo Bene ... ‘Noi siamo in quello che ci manca’ ... !!! In quella Malinconia (dell’essere mancato) troviamo la forza di vivere in posti diversi, ora e’ Londra, per dieci anni e’ stata Roma, e poi !??! Poi forse mancheremo ancora ... !?”. Nessuno lo sa ma hai scritto un libro. Edito nel 2008 da G. Laterza e intitolato “La mia vita su di un cactus” contiene 32 poesie ed un monologo teatrale. Che vuol dire il titolo e da quanto tempo scrivi le poesie? Ci puoi citare una di loro? “Io ho iniziato a scrivere circa 10 anni fa per necessita’ ... Voglia di estrinsecare sensazioni che precedentemente esponevo ad ‘alta voce solo a me stesso’ ... !!! E’ stato risolutivo, scoprire una terapia che risana i miei stati d’animo spesso instabili. E’ una raccolta di pensieri in ‘questa cactus di vita’, nella quale ogni giorno ci conficchiamo e ci

Yurj Buzzi

estirpiamo spine, oppure ci conficcano e ci estirpano spine ... (quelle spine di amori, delusioni, amicizie, rapporto genitori figli, incomprensioni, vittorie o semplicemente ‘scoperte/consigli’, come in questa poesia: ‘Si possono possedere molte chiavi, ma nessuna serratura da aprire, in quel caso gettatele, sono solo un peso’. YB “. Hai detto che la scrittura è il tuo hobby terapeutico. Cosa scrivi in questo momento? O cosa ti piacerebbe scrivere nel futuro? “Ho scritto, ma non e’ pubblicato “Il libro che scrivero” ... un unico flusso di pensieri senza titolo e senza indice ... poiche’ l’indice e’ nelle vostre mani (sorride) come un libro, come la vita !!!”. Se dovessi ricominciare da capo, cosa vorresti fare da grande? Oppure chi vorresti diventare oltre a quello che sei ora? Ci sveli qualche tuo sogno nel cassetto, se ce ne hai uno? “In questa intervista ho gia ricominciato da capo (sorride). Ho ricordato le mie origini e ora rileggendomi, ritrovo ‘l’eterno bimbo’ che non sa cosa realmente vuole fare, ‘forse tutto quando ride’; ‘forse nulla quando e’ capriccioso’ ... oppure semplicemente sognare ancora un po’, che aprendo quel cassetto ci sia ancora tanto spazio ... !!?”.

Si Viaggiare

di Maria Luisa Lafiandra

Amsterdam, il fascino dei canali

msterdam è la più grande città dei Paesi Bassi con i suoi 750.000 abitanti. Città storicamente rilevante soprattutto per il ruolo che svolse nel 1600 per merito della Compagnia delle Indie e delle prime banche che qui trovarono vita, è oggi meta di turismo continuo. Amsterdam ha sempre avuto una ricchezza nell’accettare la diversità e quelle persone che cercavano un rifugio dopo esser state cacciate dai paesi di origine per cause religiose o politiche. L’aver quindi accolto esiliati, rifugiati e genti di ogni tipo, ha permesso ad Amsterdam di avere un carattere con un grande rispetto della diversità. Con oltre 170 nazionalità presenti è una città in cui convive il rispetto per ogni religione e per ogni aspetto del vivere. Nella città trovano spazio i coﬀee shop in cui è possibile fumare marijuana o hashish, ma è anche possibile andare nel red light district e trascorrere del tempo con una prostituta. Queste ultime sono tutelate da un sindacato e pagano regolarmente le tasse nel rispetto di una tradizione, quella olandese, che ne ha riconosciuto l’esistenza, legalizzandone l’attività. Ma Amsterdam è anche arte, qui trova spazio il più importante museo dedicato a Vincent Van Gogh, uno dei musei più visitati (e organizzati) al mondo, con un flusso turistico continuo, paragonabile soltanto al continuo flusso che attrae la storia della Casa di Anna Frank, nello Jordaan, il quartiere storico sui canali,

che merita una passeggiata in qualsiasi stagione, per assaporare i negozietti olandesi pieni di tutto e per assistere alle numerose mostre d’arte che qui trovano spazio. Il centro della città, con i suoi storici canali risalenti al XII secolo è considerato patrimonio dell’Unesco e se avete modo di prendere una bicicletta per assaporarne il carattere deciso e unico al mondo, ne capirete le ragioni. Per scoprire meglio il ruolo di Amsterdam nella storia dei tempi, merita una visita anche il Museo di Storia della città di Amsterdam, poco dietro piazza Dam, centro nevralgico della città, scoprendo in modo interattivo la bellezza di una città costruita su travi di legno, milioni di travi che reggono case ed edifici evitando che sprofondino nell’acqua. A causa di queste travi è possibile vedere “case storte”, che nei secoli hanno ceduto e si sono adagiate, ma che rimangono sicure per i lavori interni che gli operosissimi olandesi continuamente svolgono per mantenere sicura la città. Amsterdam è una città unica, in cui bisogna lasciarsi andare al gioco e al divertimento, cosi come fanno gli olandesi stessi, che la vivono e la amano, rispettando da sempre la diversità di chiunque sia giunto in questo luogo. In particolare visitatela durante la festa della Regina, il koninginnedag, 30 aprile, quando la città festeggia sui canali oﬀrendo uno spettacolo unico al mondo.

Se ti piace scrivere e vorresti vedere pubblicati i tuoi testi, invia i tuoi articoli a: il.pendolinonline@gmail.com e se saranno giudicati interessanti li vedrai all’interno del free press 6

di Anonimo Italiano

E Io pago

Cara Salaria

ercorrendoli, spesse volte, mi sono aﬃorati alla mente pensieri lontani; pensieri che proiettano i ricordi in altri scenari, in altri luoghi; cioè in quelle realtà in cui le strade sono reduci da eventi traumatici, oppure da particolari situazioni che le hanno rese complicate da utilizzare. Mi riferisco alla manciata di chilometri che funge da raccordo del casello Roma Nord dell’A1, provenendo in direzione di Firenze, con la strada statale n°4; cioè, quei chilometri in cui bisogna avventurarsi, una volta usciti dal casello di Fiano Romano, per raggiungere la Salaria, la sola via di comunicazione che conduce a Rieti, e la principale per recarsi nelle molte località sparse nella verde Sabina. Chilometri che mettono alla prova destrezza, attenzione e nervi degli automobilisti che ci si debbono, necessariamente, confrontare. Infatti, tutti coloro che, almeno una volta nella loro “carriera” automobilistica, li hanno dovuti aﬀrontare, poiché unica soluzione possibile per lasciare l’Autostrada del Sole, venendo dal nord, ed entrare nella provincia reatina, hanno dovuto fare i conti con una arteria viaria che lascia molto a desiderare. Un’arteria viaria che pone diversi interrogativi sul perché nessuno, da anni ed anni, non interviene per sistemarla, rendendola degna di ciò per cui è stata realizzata ed all’altezza del contesto in cui si inserisce. Perché, dunque, continua a presentare buche, dossi e fondo stradale dissestato, sottoponendo le vetture a notevole stress ed i relativi conducenti a manovre complesse di gimcana e tenuta di sterzo? Perché, inoltre, è carente in quanto ad illuminazione, ciò soprattutto in prossimità di alcuni incroci che la intersecano, creando problemi alla sicurezza veicolare? Ed ancora, perché, in diversi tratti che la riguardano,

è inesistente la segnaletica orizzontale (mentre quella verticale andrebbe rivista e migliorata), causando gravi disagi in caso di nebbia o cattiva visibilità? Infine, cosa dire degli attraversamenti a raso, mal gestiti, e delle protezioni laterali, presenti solo in alcuni punti, oppure del suo tracciato, che compie delle curve a gomito e passa attraverso pericolose strettoie? Insomma, perché tale segmento stradale appare come una utile ed indispensabile incompiuta? Quindi, chi ne è responsabile, provveda. Come pure, sempre parlando di A1, e del casello di Fiano Romano, qualcuno dovrà provvedere e darci una spiegazione plausibile sul perché è stata interdetta, a chi giunge da Roma ed esce a Rieti, la fruibilità dei servizi del vicino autogrill, con annessa area di rifornimento; difatti, accedendovi si è obbligati a proseguire per Firenze, con l’impossibilità di riprendere la marcia per Rieti. Ciò, con l’aggravante che, guardandosi bene intorno, si scorge una via che potrebbe risolvere tale inconveniente; un inconveniente che, purtroppo, è costato caro a molti, ignari dell’anomala circostanza. Questa rubrica è dedicata al senso civico di ogni singolo Italiano e non tiene conto del ceto sociale appartenente, il suo scopo è di migliorare la vita di tutti i giorni nel rispetto del prossimo, pertanto, chiunque volesse denunciare, una mancanza nei confronti di tutta la comunità, potrà inviarci una email corredata di foto

visita il nostro sito: www.ilpendolinonline.it. Dove potrai leggerci da qualsiasi città, vedere i nostri video e partecipare alle varie iniziative da noi promosse, prenotare il tuo spazio pubblicitario o il tuo banner pagandolo direttamente sul sito e se vuoi sostenere il pendolino e le sue attività, potrai fare una donazione direttamente online. OFFERTA SPECIALE: Per chiunque prenoterà uno spazio pubblicitàrio annuale entro il 31 MARZO 2013, riceverà 2 pubblicità interamente gratuite. Renditi visibile con solo €35 + iva al mese. 7

Salute

di Katia Costantini

Allarme Otturazione

l mercurio molto spesso viene ben tollerato dal nostro organismo ma in soggetti sensibili si potrebbe manifestare una vera e propria allergia. Da studi statistici eﬀettuati in Svezia circa 400.000 persone manifestano questa intossicazione al mercurio, e la causa principale è rappresentata nelle otturazioni dentarie in amalgama, il rischio di tossicità vi è quando il riempitivo grigio delle otturazione viene rimosso dal dentista, ed il mercurio contenuto nell'impasto potrebbe essere pericoloso per il sistema nervoso e per i reni del paziente, è bene quindi che il paziente sia protetto dal dentista con la cosiddetta diga in lattica tenuta bagnata per meglio catturare polveri di amalgama e una volta tolta dalla bocca del paziente gettata negli appositi contenitori per rifiuti speciali! Ogni otturazione dentale contiene circa un grammo di mercurio che a sua volta costituisce il 52% del composto (insieme a argento, rame, stagno, zinco, palladio e indio), metalli che sono indagati per essere la concausa di malattie che colpiscono il sistema nervoso come: insonnia, danni alla vista, ritardo nello sviluppo, sclerosi multipla, alzheimer e parkinson. Per questi motivi secondo il decreto di legge 3510 il mercurio andrebbe abolito mentre invece secondo l'Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) le otturazioni in amalgama non possono essere considerate dannose perchè quando il mercurio si lega ad altri metalli è praticamente stabile e non si disperde. La ditriba sull'amalgama in ambiente scientifico va avanti dal

1826 da quando fu usata per la prima volta in una bocca, non c'e' ancora una legge che ne vieti l'uso, l'Europa nel maggio del 2011 ha approvato un piano per la proibizione, di solito queste delibere riescono ad essere convertite in legge votata al Parlamento Europeo entro 5 anni, Norvegia Danimarca e Svezia già dal 2008 hanno approvato il divieto di tale sostanza nelle cure dentali e in Italia? Nonostante sia notoriamente il mercurio una sostanza inquinante e pericolosa per la salute, viene ancora utilizzata in odontoiatria comportando rischi sia per il personale sanitario sia per l'ambiente ma soprattutto per “il paziente”!

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di Mario Picuti

Forchetta Cucchiaio &

ennaio è il mese del freddo e dei primi malanni, meglio quindi tenere la salute sotto controllo mangiando frutta e verdura di stagione, primo perchè fa bene all'organismo e secondo perchè meno costosa a quella fuori periodo. Nella frutta troviamo: arance, mandarini e kiwi nella verdura: cavoli, verza, scarola, rape, cicoria e broccoli. Anche il pesce ha la sua stagione e al momento è quello azzurro: alici, sardine e sgombri che andrebbero mangiati almeno 3 volte la settimana.

PENNETTE CON BROCCOLI E SALMONE INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 300 gr. di pennette; 300 gr. di broccolo siciliano o cavolfiore; 100 gr. di salmone; 2 spicchi d'aglio; 6 cucchiai di olio extra vergine di oliva; pecorino q.b. Sale q.b.

PREPARAZIONE: Capate il broccolo tagliandolo in cime non tanto piccole e fatelo bollire per circa 8 minuti in acqua salata bollente, dopo di che tiratelo su con un mestolo senza gettare l'acqua in quanto vi verseremo all'interno la pasta, nel frattempo a parte in una padella fate rosolare l'aglio ( senza privarlo della camicia ) con l'olio e trasferite i broccoli cotti, schiacciate con una forchetta qualche cimetta di broccolo per dare più sapore. Tagliate a listarelle il salmone e quando la pasta risulterà cotta (si raccomanda al dente), saltatela nella padella con i broccoli insieme al salmone, spolverate di pecorino o ricotta salata e buon appetito.

Il Grillo Parlante

di Adriano D. C.

IN DECLINO

ipercorrere la storia dell’Alitalia è entrare nel vivo delle vicende italiane. Capirne i meccanismi che hanno portato una delle compagnie aeree migliori del mondo al suo declino equivale ad avere conoscenza del malandato SISTEMA ITALIA. Scuola di pilotaggio ai massimi livelli (molti i piloti di provenienza militare , alcuni ex “frecce tricolori), manutenzione aerei ai primi posti per gli standard qualitativi, ottimo addestramento per Steward ed Hostess, immagine ad alti livelli in continua competizione con le grandi compagnie, (facevano a gara gli stilisti più quotati per disegnare le uniformi), il tutto per trasportare milioni di passeggeri in tutto il mondo , con essi la storia , l’ identità di una (fu) grande Nazione. La compagnia odierna smantellata e fusa con la decotta Air One ne mantiene solo il simbolo. Nonostante piani industriali che hanno mandato a casa migliaia di lavoratori , nonostante la suddivisione in “buona compagnia “ affidata a venti imprenditori e la bad company ,con relativi debiti, affidata allo Stato (ossia a noi) ,solo nei primi sei mesi dell’anno ha accumulato una ingente perdita. “Siete dei patrioti , Vi ringrazio per aver corrisposto con il cuore e vedrete che sarà un buon investimento” Silvio Berlusconi 5 dicembre 2008 , agli imprenditori ai quali l’allora Presidente del Consiglio aveva affidato le sorti della Compagnia dopo averla sottratta all’ Air France “ per mantenere l’Italianità”. “Con i francesi l’Alitalia non sarà più un’azienda indipendente, si continuerà a volare sui vecchi Md 80 Malpensa perderà definitivamente la possibilità di divenire un grande aeroporto.” 2008 - Corrado Passera attuale Ministro del governo Monti. I vecchi Md 80 sino a mesi fa volavano ancora

e l’aeroporto di Malpensa risulta ridimensionato. “Abbiamo aderito perché un grande paese come l’Italia non può non avere una compagnia di bandiera” Emilio Riva , imprenditore siderurgico (ILVA di Taranto ). Augusto Fantozzzi , nominato dal governo come commissario liquidatore, riguardo il suo incarico tenne a precisare “Non sono mai stato povero , ma neanche diventerò ricco con questo lavoro. Lo faccio per l’Italia” settembre 2008 “il mio stipendio? Ho ricevuto due acconti da tre milioni di euro l’uno per i primi due anni” 13 gennaio 2011. “Standard &Poor cita tra i motivi del declassamento dell’Italia il pasticcio(sottile eufemia del giornalista)politico sindacale sulla compagnia aerea. L’azienda ha perso 201 milioni in sei mesi , i passeggeri crollano,ma nel bilancio risultano “bonus” per diversi milioni di euro per i dirigenti…. Nel prossimo numero del pendolino ne scopriremo di più sulla grande “sfortunata” compagnia aerea e su i i venti cavalieri che hanno privatizzato l’Alitalia e aﬀondato il Paese..

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Economia

di Perla Tozzi

Krisis

n un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, le domande sulla nostra condizione sociale si accrescono in maniera esponenziale, soprattutto quelle concernenti l'entità della nostra porzione di libertà d'agire per migliorare le cose. Ma in cosa consiste il libero arbitrio per un ragazzo adolescente che si ritrova involontariamente catapultato in una plumbea situazione socio/politica, da una parte adirato con una classe dirigente troppo intenta a preservare i propri privilegi invece di salvaguardare le menti del futuro e con la generazione antecedente, poco lungimirante, convinta che le risorse di cui disponeva fossero ineusauribili? Le concezioni di modalità di attuazione di libertà, in momenti di incertezza, diventano altrettanto discordanti e tutte comprensibili, se non proprio condivisibili, se viste da un determinato punto di vista: è avere la possibilità di protestare per ottenere una scuola ed un conseguente percorso lavorativo a propria misura, senza essere considerati choosy oppure è attendere di finire gli studi per volare all'estero in cerca di guadagni che nel nostro Paese sono solo fantascienza? E' portare avanti un ideale a costo di inimicarsi genitori ed insegnanti o è entrare a scuola nono-

stante i termosifoni spenti, i tagli e le altre ingiustizie, convinti che la protesta non migliori nulla o che ''tanto viviamo a Rieti, non ci calcola nessuno''? La ricerca della libertà non è un fine ma una costante di un percorso nel quale, paradossalmente eppure inevitabilmente, si deve combattere aﬃnchè anche chi la pensa in modo opposto al nostro possa continuare a farlo, perchè dal momento in cui azzittissimo il nostro interlocutore per divergenze ideologiche, andremmo contro ai nostri stessi principi, a meno che non si sia ostacolata l'enunciazione di una discriminazione. Libertà è prendersi la responsabilità di una propria scelta ed accettarne le conseguenze dal momento che, come ci insegna la fisica, ad ogni azione corrisponde una forza uguale e contraria; di fatto la libertà e quella forza che permette di vincere un attrito, senza un ostacolo probabilmente non ne avremmo percezione. Rimane dunque la provocazione lanciata dal titolo di quest'articolo, in quanto in greco krisis significhi opportunità e l'ideogramma cinese per la parola crisi, come ci ha illustrato la presidente di Confartigianato Enza Bufacchi in assemblea, stia a dire ''pericolo possibilità'': la scelta in ogni caso è nelle nostre mani. Vogliamo essere liberi, ovverosia figli di un desiderio di cambiamento attivo di cui renderci fautori, o legati, ambasciatori, portatori della cispa, la scintilla italica decantata dall'assessore di Paolo durante la cogestione, all'estero, senza nemmeno accostarla a quelle dei nostri concittadini per cercare di vincere quest'oscurità?

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ota d'orgoglio la Chaise Longue una vera e propria poltrona relax a dondolo 100% riciclabile, composta da una struttura di cartone compatta , rivestita da due manti di feltro piu' spesso nei punti di contatto con il corpo, ed elastici sui fianchi che possono ospitare riviste ed oggetti, puo' sostenere fino a 150 kg. di peso. Arte del senza scarto, che sta a dimostrare come il ciclo di vita di un prodotto non deve necessariamente essere considerato “UN RIFIUTO” e che ogni materiale puo' avere diverse vite se gli si attribuisce una nuova forma. Spazio alla fantasia quindi, per accessori e arredi che tra ironia designer e innovazione trovano facilmente spazio nelle nostre abitazioni.

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nteprima al salone di di Milano la nuova lampada da tavolo “CURL” disegnata da Sebastian Bergne, tecnologia a LED con luce bianca regolabile, contenuta in una scocca a ricciolo che protegge e diﬀonde l'emissione luminosa. Base in alluminio sagomata con dei piedini che la sostengono, CURL è senza interruttori nel diﬀusore in tecnopolimero, con un puntale da cui si regola la temperatura ed il colore della luce dei LED.

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Terapia A Bisogno

’ nell’inverno del 2009 che Sandro Besana (Chitarra) e Bruno Segalini (Voce), avendo già registrato i brani di “Monodose”, coinvolsero i due vecchi compagni di merende Enzo Locatelli (Batteria) e Nicola Troiani (Basso) per riarrangiare i brani, in vista di future esibizioni live. E’ così che questi moschettieri del rock orobico intrapresero la nuova ed entusiasmante avventura creativa dei T.A.B., proponendo nuovi pezzi e scandagliando anche gli abissi poetici di Fabrizio De Andrè. Tutti gli elementi della band sono tenuti insieme da un sodalizio umano ed artistico nato negli anni’80, grazie alla militanza in gruppi seminali della scena “indie” bergamasca e milanese ma anche alla frequentazione del CSOA Leonkavallo e di locali come Blaster e Motion, punti di ritrovo della scena rock di allora. Sandro ed Enzo sono stati, dall’ 87 al ‘90, membri dei “Bad Hombre”. Dall’ 88 al ‘92, Nicola e lo stesso Enzo, hanno militato nei “Garden”, editando un demo dal titolo “Flipe”(1989), prodotto da Sandro e registrato nella cantina di Enzo. In quel periodo, Sandro aveva iniziato anche una collaborazione con i “Pila Weston”, i precursori del rock cantato in italiano. Nel 1992, i “Pila Weston”, band in cui militava Bruno, pubblicarono con la torinese Toast, l’LP “Interno Rosso”. Parallelamente, Sandro e Nicola fondarono i primitivi “Bug”, uscendo con il demo “Nothing of Sick Love”. Nonostante l’abbandono di Sandro, la band editò nel ’95 il CD “Vibe” (Orange Records). Da qui ebbe inizio un processo di tra-

Musica

sformazione che portò i “Bug” a mutarsi in “Gea” (1999) con i quali Nicola editò i primi 2 CD, “Ruggine” (2001) e “Shh…blahm!” (2002), per Audioglobe/Santeria. Anche lui, nel 2003 lasciò la formazione. Sandro e Bruno, chiusa la parentesi “Pila Weston”, continuarono a collaborare dando vita a varie band, “Paolino e gli Anziani” (2003) su tutte. Enzo, nel frattempo, iniziò un vero e proprio percorso “transgender” verso il mondo dei tamburi, inteso in tutte le sue sfumature rock, blues, funky, jazz ma soprattutto etnofolk. Nel ‘97, con il gruppo “Eccoquintet” partecipò alla realizzazione del Cd “Cigana” (edito Aria). Successivamente approdò al gruppo “Terre Miste” partecipando a “Sconfinando” (Etnoworld – 2006) e “La Dona del Zoch” (Autoprodotto – 2010). Attualmente divide il suo impegno di percussionista con i T.A.B. Quella di Terapia Al Bisogno è una vera storia rock e nonostante i membri della band calchino gli italici palchi da oltre un ventennio, è ancora possibile vederli sputare l’anima in performance ricche di pathos, sudore e alchimie sonore..Se dovessero suonare dalle vostre parti, non lasciatevi scappare l’occasione di ascoltarli dal vivo.

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di Mario Picuti

il furetto

l furetto porta lo stesso nome latino della puzzola (mustela furo o mustela putorios furo) ma non è assolutamente lo stesso animale in quanto la Puzzola è selvatica ed il Furetto è un animale domestico come un gatto, e amichevole e giocherellone come un cane, ha dimensioni che variano dai 40 ai 60 cm. coda compresa. In passato nel Regno Unito venivano utilizzati per la caccia ai conigli per farli uscire dai cunicoli, gli veniva messa o una museruola o un guinzaglio in modo tale che non potessero danneggiare il coniglio che invece poi veniva afferrato dal proprietario del furetto. Oggi sono tenerissimi animali da compagnia che si presentano con un aspetto allungato e longilineo proprio per entrare nelle tane, hanno il corpo ricoperto da pelliccia, una coda lunga e folta, denti affilati e zampette corte munite di cinque dita ciascuna. E' molto socievole e di grande compagnia per l'uomo e proprio per questo non va mai lasciato solo in casa perche' soffrirebbe di solitudine. Adottare un furetto è come tenere in casa un gatto in quanto sporca nella sua sabbietta, dorme nelle ceste ricoperte di caldi panni, gioca con batuffoli di lana proprio come un gatto e nel tempo arriva a riconoscere il suo nome correndo dal padrone non appena lo chiama. Da una recente scoperta è emerso che è un ottima

compagnia per le persone affette dal virus HIV-positivo in quanto a differenza degli altri animali domestici che potrebbero portare infezioni al proprietario, il furetto non è portatore di malattie pericolose e quindi non nocivi per persone positive al virus. Accudire un furetto è semplice intanto è importante la pulizia, va lavato almeno ogni due mesi ( se tanto sporco anche una volta al mese) e spazzolato nel periodo in cui cambia il pelo, ogni due settimane vanno tagliate le unghie con forbicine o tronchesine, pulite le orecchie con un cotton fioc la pulizia dei denti va fatta con uno spazzolino da denti per gatti, si raccomanda di fare tutte queste cose rendendo sempre il tutto un gioco. Scegliere un furetto come animale da compagnia mette buonumore, anche quando adulto mantiene sempre le movenze ed il carattere di un cucciolo, si affeziona facilmente esce volentieri a passeggio se abituato da piccolo e la caratteristica più bella è: che non annoia mai!

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di Tania Belli

Paradisi Terrestri

Plymouth L

Pertanto, chi ha il piacere di recarsi oggi a Plymouth può ammirare, con tanto di possibilità di visita guidata, il Mayflower II, replica della nave con cui i Padri Pellegrini sfidarono l’Atlantico, fuggendo dall’Inghilterra in preda alla rivoluzione. A ciò si può abbinare un emozionate salto nel tempo, immergendosi nelle atmosfere di un villaggio del 1627, fedelmente ricostruito con tanto di wampanoag, le abitazioni grazie alle quali i primi coloni riuscirono a superare i rigori dell’inverno nel nuovo mondo.

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a California, con San Francisco ed Hollywood; New York, Broadway e la statua della libertà; le luci di Las Vegas; Chicago ed i grandi laghi; le magiche note di New Orleans ed il fascino del Mississipi; le spiagge della Florida, sospese tra Miami ed Orlando; le atmosfere da far west del Texas. Gli Stati Uniti, nell’immaginario comune, sono soprattutto questo; tuttavia, in pochi sanno che, tutto questo, ha un origine ben definita; un’origine sconosciuta ai più; un’origine che ha nome e coordinate geografiche precise, vale a dire la cittadina costiera di Plymouth, che aﬀaccia sulla coste atlantiche del Massachusetts, cardine dell’incantevole regione del New England. Infatti, fu proprio sulle sponde in cui sorge il nucleo abitato di Plymouth (o meglio sullo sperone di granito che si sporge dinanzi al suo porto), che, nel lontano 1620, sbarcarono i Padri Pellegrini, ossia i primi abitanti europei degli Stati Uniti. Un approdo fortuito, quanto storico, che è valso, per Plymouth, attualmente abitata da circa 56.000 anime, la definizione di “città dove è nata l’America”, cioè, città dove si è costituito il primo insediamento urbano organizzato e permanente degli “States”.

ABBIGLIAMENTO DONNA BIGIOTTERIA E ACCESSORI

Bambini

di Tata Katia

LAVORETTI PER I BAMBINI

nizia il freddo e portarli fuori all'aperto diventa piu' diﬃcile, allora perche' non impegnarli con lavoretti con la pasta di sale che è uno dei passatempi piu' preferiti dai bambini e per prepararla è semplicissimo.

Impasto per la pasta di sale: 1 tazza di sale 2 tazze di farina acqua: q.b. Per ottenere un impasto malleabile, l'importante è che non si deve attaccare alle dita quando la lavorate

ersate tutti gli ingredienti in una ciotola (l'acqua un po' per volta fino a raggiungere la consistenza desiderata), mescolate con un cucchiaio di legno e una volta dura continuate con le mani per circa 20 minuti.

Ingredienti:

FARINA: si puo' usare qualsiasi farina o la zero o la doppio zero (la OO renderà la pasta + bianca) SALE: fino e meglio se polverizzato con il macina caﬀe' ACQUA: quella del rubinetto va benissimo a temperatura ambiente

Asciugatura: nel forno di casa a temperatura bassissima x 10 ore o ancora meglio e piu' economico sul termosifone di casa (ci vorra' un pochino di piu') Per la colorazione usate tempere o acquarelli dopo che si sono asciugati. Verniciate poi tutto il lavoro con 2/3 mani di vernice trasparente per preservarlo dall'umidita'.

PORTA CANDELE Ingredienti: 200 gr. di farina; 300 gr. Di sale fino; 110 ml. Di acqua, 1 coltello, 1 cannuccia per i fori, 1 stampino x biscotti a piacere, 1 mattarello, lacci di rafia naturale o di cuoio.

na volta fatto l'impasto come descritto sopra, lasciatelo riposare x qualche minuto, con il mattarello stendete la pasta fino ad ottenere mezzo cm di spessore, ritagliare con il coltello 4 quadrati da 9 cm per lato, fare dei fori su due lati opposti con la cannuccia, forare anche il centro e con lo stampino piccolo dei biscotti riprodurre il disegno del porta candela desiderato. Cuocete in forno x 2 ore a 100° e una volta cotti passate una pennellata di olio di oliva, lasciate assorbire e infine legate tra di loro le quattro mattonelle con i lacci di rafia.

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La Cucina dei Vip

di Paolo Celli

iventare chef, probabilmente, era già scritto nel mio DNA. Una genetica che, tra un cromosoma e l’altro, intreccia la passione per pentole e padelle e l’intuito per le alchimie di sapori. Tanto è vero che, appena tredicenne, ho fatto il mio debutto uﬃciale sulla ribalta di una vera cucina. La cucina di un famoso ristorante torinese, dove, a soli 12 anni, mi ritrovai catapultato in cerca di un avvenire migliore. Di quel futuro che, i miei genitori, costretti ogni giorno ad arrampicarsi sugli specchi pur di garantirci il minimo indispensabile per vivere, erano consapevoli di non potermi assicurare. Dunque, quando giunse l’oﬀerta della nostra ex vicina di casa, che mi porgeva su di un piatto d’argento un’occupazione nel ristornate con cui aveva fatto fortuna a Torino, non poterono dire di no, malgrado io fossi ancora un “cucciolo”. Per un intero anno mi consumai schiena e mani come lavapiatti ed aiuto cucina, finché, d’improvviso, arrivò la mia occasione d’oro. Infatti, il locale in cui lavoravo si era guadagnato un posto di tutto rilievo nel gradimento di importanti personaggi del mondo dello spettacolo che transitavano per il capoluogo piemontese; tra l’altro, si trovava proprio a due passi dai luoghi maggiormente frequentati dalla Torino bene. Torino che, allora, calamitava i più gettonati eventi teatrali e culturali in cartellone in Italia. Tra questi, in quel periodo, ce n’era uno assai famoso portato in scena dalla compagnia del compianto Macario, del quale come protagonista figurava la fascinosa Wanda Osiris. Scontato dire che, l’intera compagnia teatrale scelse come suo punto di ritrovo il nostro locale, che nel frattempo si era ingrandito, annettendo anche un albergo. Però, proprio in quella fatidica circostanza accadde l’inconveniente che poteva vanificare tutto: il cuoco si ammalò, lasciando senza guida le pecorelle smarrite della cucina. Occorreva sostituirlo in tutto fretta, ma come fare. Io, a quel punto, decisi di rompere gli indugi e, con il coraggio dell’incoscienza, che soltanto un bambino può avere, mi proposi quale rimpiazzo,

Wanda o s i r i s

avendo rubato con gli occhi i trucchi del desiderato assente. Non avendo alternative, il proprietario del ristorante, tale Bianco, acconsentì, e, quindi, dopo una mattinata di prove, mi piazzò davanti ai fornelli. Tutto mi riuscì alla meraviglia, e gli illustri commensali, per una settimana, si leccarono i baﬃ davanti ai miei piatti, la Osiris compresa. Anzi, al momento di congedarsi, lei chiese vivamente di conoscere il cuoco, per complimentarsi personalmente con lui. Ovviamente il signor Bianco temporeggiò per un po’, poi, dinanzi all’insistenza della nota soubrette, a cui non poteva dirsi di no, cedette, chiamandomi al cospetto di cotante celebrità. Il loro stupore fu grande quando videro comparire un adolescente di tredici anni, che la Osiris non poté trattenere una sonora esclamazione: “ma è un bambino!”. Comunque, l’imbarazzo durò poco, in quanto la Osiris, da donna intelligente quale era, capendo la circostanza, mi tirò a sé e mi si mise sulle gambe, pronunciando una frase che per me rappresento la lettura del mio destino: “bravissimo Paolo, tu un giorno diventerai un grande chef, vedrai”.

AGNOLOTTI al TARTUFO INGREDIENTI 150 gr. di carne di maiale magra; 150 gr. di prosciutto crudo; 100 gr. di carne di vitella; 50 gr. di burro; mezzo tartufo bianco o nero; 1 uovo; parmigiano reggiano grattugiato; vino bianco secco; sale e pepe q.b. PREPARAZIONE Sciogliere il burro in un pentolino, mantecandovi la carne di maiale, il prosciutto ed il vitello, precedentemente tritati; successivamente aggiungere varie fette di tartufo, tagliate sottili, l’uovo ed una manciata di parmigiano; salare e pepare, facendo cuocere il tutto a fuoco basso, ed irrorandolo , di tanto in tanto, con il vino per insaporire gli ingredienti e farli amalgamare. A cottura ultimata, disponete il composto sulla sfoglia tirata sottile, ricavandovi, secondo la forma desiderata, gli agnolotti, che poi dovranno essere adagiati su di un canovaccio e lasciati riposare per circa mezz’ora. Trascorso tale lasso di tempo, potranno essere buttati nell’acqua in ebollizione e ripescati, con una paletta bucata, appena risaliti a galla. Scolateli bene e versateli in una padella per condirli con burro fuso, una spolverata di parmigiano e scaglie di tartufo non utilizzate per il ripieno.

Modulo d’iscrizione

Partecipa anche tu

* Allegare due foto form. JPEG risol. 300 dpi, un primo piano e una intera in costume * Trattamento dei dati personali. Ai sensi dell’ Art. 23 legge n°196/2003 ACCETTO

NON ACCETTO

* Nome........................................................................................................................................................... * Cognome..................................................................................................................................................... * Indirizzo....................................................................................................................................................... * CAP............................................................................................................................................................... * Città.............................................................................................................................................................. * Provincia...................................................................................................................................................... * Luogo di Nascita......................................................................................................................................... * Data di Nascita............................................................................................................................................ ( per le minorenni serve il consenso scritto dai genitori ) * e-Mail........................................................................ * Telefono.................................................................... * Cellulare.................................................................... * Peso kg..................... * Altezza cm............... * Seno cm................... * Vita cm..................... * Fianchi cm............... * Parlaci di te.................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................. ........................................................................................................................................... ........................................................................................................................................... * Sogno nel cassetto..................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................

* Perchè Vuoi partecipare a “Miss Pendolino”............................................................................ ...........................................................................................................................................

Miss Pendolino REGOLAMENTO: Per partecipare al concorso le concorrenti dovranno avere un età compresa tra i 16 e i 28 anni compiuti. Il modulo d’iscrizione potrà essere richiesto via email a : il.pendolinonline@gmail.com, dovrà essere compilato ed rinviato allo stesso indirizzo, per le minorenni serve il consenso scritto dei genitori esercenti la potestà genitoriale ai sensi della quale gli stessi autorizzino la propria figlia a partecipare al concorso, esonerando l’organizzazione dell’evento da ogni responsabilità diretta o indiretta, per tutto il periodo in corso. Inoltre chiunque inviasse dati o foto false verrà automaticamente squalificata dal concorso La commissione dopo aver esaminato e valutato con scrupolusa attenzione tutte le partecipanti, selezionerà 30 candidate che prenderanno parte all’evento di Miss Pendolino. Le prescelte dovranno sfilare sia vestite che in costume da bagno, inoltre dovranno esi-

L’evento sarà svolto nel meraviglioso

birsi in una performance da loro scelta. La competizione prevede due serate, una semifinale dove verranno prescelte per la finale solo 15 concorrenti ed una finale dove verranno premiate tre ragazze, prima, seconda e terza classificata. L’intero evento sarà fotografato e filmato, pertanto le concorrenti con la loro partecipazione autorizzano automaticamente concedendo agli organizzatori, a titolo gratuito ed a tempo indeterminato: i diritti di pubblicazione delle stesse nell’ambito di ogni utilizzazione non commerciale connessa all’iniziativa ed alle esigenze de Il Pendolino; il diritto di riprodurre l’evento, con qualsiasi mezzo consentito dalla tecnologia e secondo le modalità che gli organizzatori ritengono più opportune, in eventi ed iniziative promosse da Il Pendolino a scopo di beneficenza. Comunque, resta fermo ed imprescrittibile il diritto degli autori alla citazione del proprio nome in occasione di tutte le forme di utilizzo. Si precisa che nessun contributo di qualsiasi genere o natura può essere richiesto dalle canditate all’ organizzazione di Miss Pendolino. L’0rganizzazione declina ogni responsabilità di qualsiasi genere derivante da incidenti di diversa natura e genere sia diretti che indiretti relativi alla partecipazione al concorso.

Castello di Montenero

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Hi Tech

App per Android

nformatica, internet, software: ovvero, roba da americani, giapponesi o forse indiani. Invece no. O meglio, non solo. Infatti, parla italiano una delle applicazioni più cliccate della

di Tania Belli

grande rete. Più precisamene l'app. che consente di scaricare ed utilizzare, sulla piattaforma mobile "android", uno dei programmi leader tra i giovani, e non solo: you tube; i cui ricercatissimi video, quindi, possono essere visti su cellulari, tablet etc. Ad inventarla, infatti, è stato uno studente ventenne della facoltà di informatica dell’università di Catania, tale Andrea Giarrizzo, nome di certo meno noto di quelli dei più altisonanti colleghi del mondo dell’informatica, ma che presenta tutti i presupposti per farsi strada..anzi, per fare ancora tanta strada nella vasta galassia delle moderne tecnologie. Peccato, però, che ha riconoscerne i meriti, ancora una volta, non è stata la sua patria di origine, l’Italia, da cui sicuramente dovrà allontanarsi per guadagnarsi quanto merita, ma il colosso Samsung, che gli ha conferito un premio di 100 mila dollari. Dunque, in Italia è nato un altro genio, un cervello illuminato che sarà costretto alla fuga per trovare fortuna? A proposito di cervelli e di nuove scoperte tecnologiche, l’università di Stanford, negli USA, ha elaborato un algoritmo che consentirà di controllare il cursore del mouse con l’energia prodotta dal cervello, invece che soltanto con la pressione delle dita sul relativo pulsante. Una novità rivoluzionaria, che potrà migliorare la qualità di vita a molte persone disabili, in stato di parziale o totale infermità fisica, aprendo una significativa breccia nell’orizzonte della robotica e degli arti artificiali. Alla faccia dei tagli sulla ricerca e lo sviluppo!

Agri-Cultura

diTania Belli

Le Coccinelle non portano solo fortuna

otoriamente si conosce come coccinella, scientificamente si legge “coccinellidea (Latreille 1807)”, comunemente si rappresenta con puntini neri, su sfondo rosso, ma, almeno a partire da oggi, molti di noi potranno tranquillamente tradurla in pratica come “metodo naturale per coltivare orti e giardini”. Infatti, proprio di questi tempi, su impulso di alcuni Stati dell’Europa del nord (tanto per cambiare, direbbe qualcuno!), si sta riscoprendo, per poterla rivalutare su vasta scala, un’importante potenzialità di questo magico insetto, della grande famiglia dei coleotteri. Ovvero, una peculiare proprietà della coccinella, nota sin dal 1888, quando, in California, se ne dette la prima applicazione per combattere ciò che da oltre 20 anni determinava la progressiva distruzione degli agrumeti della zona. Ovvero, la capacità di fungere da agente di controllo naturale dei litofagi, organismi che si nutrono a spese dei vegetali, creandogli danni più o meno gravi; in poche parole, le coccinelle, in quanto entomofagi predatori, e, quindi, assai golose di afidi, acari e mosche bianche, possono contribuire in maniera determinante a debellare l’insidia dei parassiti delle piante, siano esse da giardino, che da orto. Pertanto, se introdotta in quantità consistente in piantagioni agricole, la coccinella può giocare un ruolo di prim’ordine nella lotta dei parassiti che le infestano, sostituendosi, quale metodo biologico e non invasivo, ai prodotti chimici attualmente in vendita sul mercato, i quali, se da un lato tutelando le coltivazioni dagli attacchi dei litofagi, dall’altro producono eﬀetti indesiderati di

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non poco rilievo (in primis nelle falde acquifere e nell’atmosfera). Ciò, senza trascurare la circostanza per cui alcune specie di coccinelle possono facilmente essere allevate, con discreti risultati in termini di moltiplicazione degli esemplari, tanto che, diverse sono le società che attualmente si sono specializzate nell’allevamento e nella vendita di coccinelle per uso agricolo. Tuttavia, per noi poveri mortali, che disponiamo di piccoli appezzamenti di terreno, o fazzoletti di terra abbelliti da fiori o piante ornamentali, c’è una soluzione assai più semplice di quella di acquistare coccinelle, o, addirittura di allevarle, cioè attirarle dove esse possono essere utili, mediante dei piccoli, ma eﬃcaci accorgimenti: piantando membri della famiglia delle compositae, come margherite, tanaceti o millefogli, di cui esse vanno pazze.

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a natura è maestra di vita e può insegnarci a riequilibrare le nostre energie ed a ricaricarle, purificandoci da tutto ciò che “inquina” il nostro organismo. Dunque, cosa c’è di meglio per ridare smalto al fisico ed alla mente se non conoscere i segreti della natura e delle sue preziose creature? Detto ciò, possiamo inoltrarci nel meraviglioso mondo delle erbe officinali, cominciando con il tarassaco, anche detto dente di leone oppure piscaletto (un nome che è di per sé un programma!), una pianta diffusa in quasi tutto il mondo, molto comune in Italia, dove si può trovare sia in latitudini marine che montane. Il principio attivo (anche detto droga), del tarassaco è costituita dalla radice, che si raccoglie preferibilmente in autunno, e, talvolta, dalle parti aeree; comunque in commercio si trova anche la droga composta da sole foglie. POSOLOGIA Consigliato in particolare nei periodi associati ai cambi di stagione, è ottimo per chi si sente intossicato, ha tossine in eccesso, digerisce con difficoltà, presenta alito pesante, mangia male ed in fretta, beve poco o non a sufficienza. Infatti il tarassaco stimola le funzioni epatiche, aumenta la secrezione biliare e svolge una azione diuretica superiore ad altre simili sostanze ad incidenza epatica, con blando effetto lassativo. Quindi, per la sua eccezionale efficacia depurativa e di drenaggio, bene si adatta ai ritmi della società moderna, in cui tutta va di fretta e si tende a consumare velocemente anche il pasto, sottoponendosi a cibi scorretti e non salutari, il tutto aggravato da scarso movimento fisico; in tali condizioni di vita a risentirne maggiormente saranno gli organi emuntori, quali

fegato, reni ed intestino, come pure la pelle. USO Il tarassaco può essere assunto in foglie, magari mescolandolo fresco all’insalata, oppure in gocce, tramite la tintura madre, da sciogliere in acqua per 3 volte al giorno, lontano dai pasti (30 gocce per somministrazione). Tale cura deve essere seguita per almeno due mesi, tuttavia i benefici si potranno sentire già dopo 15 giorni. “Sentirsi bene ogni giorno con le erbe”

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Cari lettori, spero vivamente che la nostra mini rivista mensile sia di vostro gradimento e che il nostro impegno nel sociale a favore del cittadino possa aiutare a migliorare la vita di tutti i giorni, inoltre volevamo informarvi che “il pendolino” non usufruisce di alcun contributo statale e che i costi da noi sostenuti: per la realizzazione, la stampa e la distribuzione, al momento non vengono compensati, pertanto chiunque volesse sostenere i nostri sforzi, per migliorare il prodotto ed aumentare pagine e tiratura, lo può fare facendo una piccola donazione anche simbolica entrando nel nostro sito: www.ilpendolinonline.it

di Franco Orlandi

Come Lavarsi Le Mani C ’era una volta”…..si potrebbe iniziare cosi una riflessione sul come e il perché è diventato difficile lavarsi le mani ed averle pulite, pur essendo un’azione quotidiana ed abitudinaria. Infatti, se partiamo dal presupposto che i nostri genitori non ce lo hanno mai insegnato come si deve, e che lo abbiamo appreso come gesto automatico, spesso vedendolo fare agli altri, accade che ci ritroviamo a compiere un atto solo e semplicemente perché lo dobbiamo fare; un must legato sia ad un concetto di igiene personale che ad un retaggio culturale atavico, ma che, sempre più, si tramuta in “un non sapere quello che concretamente si sta facendo”, in una “mancanza di consapevolezza rispetto ad un gesto di estrema importanza”. Quindi, partiamo dall’inizio, cioè dall’elemento chiave del lavarsi le mani: il sapone. Che cosa è realmente il sapone? Di che cosa è composto? Sul mercato abbiamo una moltitudine di saponi, i quali, chi più chi meno, sono ammorbidenti, lenitivi, profumati, sgrassanti, disinfettanti, idratanti…..; comunque, tutti hanno, o dovrebbero avere, la finalità di togliere lo sporco. Nel tempo, però, qualcosa è cambiato rispetto alla consistenza ed alla tipologia dei saponi. O meglio, una volta il sapone era solido; chi non ricorda le vecchie e care saponette, o le famose scaglie di sapone da bucato? In quei casi non ti potevi sbagliare, in quanto, essendo il sapone duro, si doveva prima bagnarlo, per poi poterti insaponare e lavare efficacemente le mani; ai nostri giorni, invece, questa operazione si è modificata, in primis poiché il sapone è divenuto liquido; tanto è vero che, soffermandomi ad osservare le persone che si lavano le mani nei bagni dell’autostrada, piuttosto che nei ristoranti, nelle mense etc, ho notato che il 95 % di esse prima mette il sapone sulle mani, e solo successiva-

Utili Consigli

mente si bagna. Ovvero si sono invertiti i termini dell’azione del lavaggio delle mani. Difatti, se si versa il sapone sulle mani senza averle accuratamente bagnate, si verifica che, quando le poniamo sotto il getto dell’acqua, il sapone si diluisce, facendone andar via un quantitativo abbondante, che rende inefficace l’operazione; cosicché, quando iniziamo a strofinare le mani tra di loro, il risultato non è quello voluto, inducendoci a versare altro sapone. Una seconda prova che, trovando le mani bagnate, produrrà il risultato desiderato, pur se con uno spreco maggiore di sapone. Tutto ciò accade poiché la caratteristica principale del sapone è quella di essere idrorepellente, vale a dire di odiare l’acqua, con cui, dunque, se viene a contatto, si scioglie, scivolando via, e non provocando l’effetto per cui è stato concepito: staccare ed inglobare nelle s u e molecole lo sporco. Pertanto, quando ci dobbiamo lavare le mani, ricordiamo la elementare regola di bagnarle preventivamente, e solo in seguito di irrorarle di sapone. Un regola che, pur nella sua semplicità, appare ancora più significativa nella presente attualità, in cui, come svelano alcuni dati diffusi dall’ONU, ogni giorno, nel mondo, per scarsa igiene e mancanza di servizi sanitari, muoiono 7.500 persone (delle quali 5.000 bimbi sotto i 5 anni).

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OROSCOPO L'anno appena concluso è stato piuttosto deludente, ma state tranquilli il 2013 vi farà capire tante cose e a farvi valutare bene soprattutto in amore se il partner è davvero la persona giusta per voi o se è ora di cambiare aria.... .. Cambiamenti importanti in vista: in amore, nel lavoro ma anche in salute, è arrivato il momento di iniziare a mangiare meno...le feste sono finite e Natale è passato...il compleanno è lontano...cosa state aspettando? Speriamo non la befana!!

Dovrete contare un po' più sui vostri sforzi che sulla fortuna, e comunque cercate sempre di non perdervi d'animo..in amore possibili incontri stimolanti verso la metà del mese, cercate però di non correre troppo e di restare con i piedi per terra. Attenzione..si preannunciano possibili ritorni di fiamma da un passato più o meno lontano (per non chiamarlo” Antico”), pensateci bene prima di prendere qualsiasi decisione e non date nulla per scontato. In famiglia qualche disputa , rivelate sempre il vostro punto di vista!.

Gli astri sono tutti a vs. favore per alcuni c'e' ancora un po' di amaro in bocca per una storia finita male, ma è ora di smetterla di sentirsi giu'! Gennaio sarà un mese speciale e grazie alla vs. spontaneita' sono previsti nuovi incontri tra cui una persona speciale che vi fara' sorridere di nuovo.

Gennaio ricco di opportunità e di soddisfazioni, nei mesi scorsi in amore siete stati un po' stitici ma già dalla seconda settimana basterà uno sguardo per sentire riaccendersi quell'insolita voglia di trasgressione che è dentro di voi, non esitate a tirarla fuori...vi farà solo che bene...

Gennaio sarà un mese dominato dall'amore, riuscirete a fare passi da gigante se avete gia' una relazione, e per chi cosi' non fosse troverete finalmente la persona giusta che vi rendera' felici. Ok anche in ambito lavorativo grazie alla vs. grinta e originalita' farete grandi passi.

Si apriranno davanti a voi possibilità di stabilire nuove amicizie, vere e durature, anche in campo lavorativo finalmente gli affari prenderanno un ottima piega. Attenzione ai rapporti di coppia potrebbero richiedervi + energie rispetto a quelle che siete abituati a dare...

Energia, ancora energia e tanti sforzi, ma ne vale veramente la pena? Non spingetevi troppo ad impegnarvi in + progetti, la disponibilta' va bene, ma senza rischiare carichi eccessivi che potrebbero portarvi a far fatica nel tenere tutto sotto controllo. Consigli: concedetevi una breve vacanza!.

Dopo lunghi periodi di litigi arriva finalmente il sereno, riuscirete a mettere a posto la situazione sentimentale dando al partner qualcosa di concreto. I single invece si fermeranno di girare perche' verso la fine del mese troveranno l'anima gemella .

Buone notizie in campo sentimentale finalmente sarete decisi a manifestare con sincerita' i propri sentimenti al partner, nel settore professionale ancora rallentamenti , la strada è ancora in salita ma pian piano con i vostri continui sforzi riuscirete ad appianarla.

Qualche difficoltà in amore: mai dare nulla per scontato! Cercate di dimostrare se davvero amate il partner che siete disposti a cambiare e se serve anche a darne qualche prova. Forma fisica Ok fate attenzione alla gola, arti e stomaco vs. punti deboli da tenere sotto controllo.

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Froue Weihnåcht'n, und a guad's nei's Joah

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO !

聖誕節快樂

Yeni yılınız kutlu olsun

Geseënde Kersfees en 'n gelukkige nuwe jaar

‫!ةديدجلا ةنسلا لولح و داليملا ةبسانمب يناهتلا لمجأ‬