Il Mondo del Latte- Settembre 2021

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Organo uffi f ciale di ASSOLATTE e del Comitato Italiano FIL - IDF EDITORIALE IL MONDO DEL LATTE s.r.l. P.I. e C.F. 07208200159 www.assolatte.it Direzione, redazione, pubblicità: Via Adige, 20 - 20135 Milano tel. 02-72021817 e-mail: mondolatte@assolatte.it Via Boncompagni, 16 - 00187 Roma tel. 06-42885648 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 337 del 23-4-1987

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uando si affrontano i delicati temi della sostenibilità, si naviga in acque agitate, tra idee e fatti più o meno concreti, tra concetti concreti e pregiudizi, tra posizioni razionali ed L’OPINIONE estremismi incomprensibili. Pac più attenta alle crisi Purtroppo, perfi r no il vocabolario che abbiamo a disposizione di Paolo De Castro non aiuta a fare chiarezza e confonde le idee. Prendiamo, ad esempio, il concetto di “sicurezza alimentare”. Per le ATTUALITÀ economie occidentali, la sicurezza è strettamente associata Ue: la ripresa cinese traina al concetto della salubrità: il cibo che il mercato del latte mangio deve essere sicuro. Per l’altra parte IL MONDO DEL Eda: latte vs bevande del mondo, la sicurezza alimentare va intesa vegetali, domande e risposte come garanzia di cibo per tutti. N. 9 News Eda flash E che dire di “impatto ambientale”? Fil: sana e sostenibile, Sappiamo tutti che la produzione – la dieta con i latticini qualunque produzione! – ha un suo News specifico effetto sull’ambiente. Ma come si Libri possono accettare le tesi degli estremisti, che si ostinano a confrontare cento grammi PROTAGONISTI di latte o formaggio con un’uguale quantità Antonio Auricchio: di insalata? Come se il valore nutritivo dei presidente di Afi A dop prodotti fosse anche solo lontanamente paragonabile! ECONOMIA E “sostenibilità”? Ha senso parlarne senza Tutto il potenziale considerare che sul nostro pianeta circa della “dolce vita” 800 milioni di persone vivono – spesso sopravvivono - grazie all’allevamento? Chi propone tesi vegane e si infervora gridando contro le diete MERCATI radicate nella cultura delle varie regioni del mondo finge di non Usa, avanti tutta Meno latte in polvere sapere che la sostenibilità è sensata solo se si valuta anche il e più formaggi suo impatto economico e sociale; che abbandonare la zootecnia Esportazioni italiane di latte ridurrebbe alla fame milioni di persone. Borsa prezzi In conclusione, è evidente che affrontare con superfi r cialità temi Dop, export da sballo complessi non porterà da nessuna parte. Così come è senza uscita la strada che propone di superare le diete IGIENE E SICUREZZA tradizionali, come la nostra, quella mediterranea, con la formula La nuova normativa cinese sulle importazioni semplicistica della dieta ideale, uguale per tutti. di prodotti alimentari Le nostre imprese questi temi li conoscono molto bene, li hanno analizzati, li hanno approfonditi, hanno investito per garantire prodotti sicuri, buoni e sostenibili. E continueranno a farlo, NORMATIVE nell’interesse dei consumatori. L’esperto risponde Motore del made in Italy

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Direttore responsabile: Adriano Hribal Coordinamento editoriale: Manuela Soressi Progetto grafico e impaginazione: Tina Liati Immagini: Fotolia Stampa: Miligraf srl s- Formello (RM) Poste Italiane SPAA - Spedizione in abbonamento postale 70% Roma – aut mp-at/c/rm

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MOTORE DEL MADE IN ITALY

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giugno 1961. In occasione dell’Assemblea generale dei soci, il presidente di Assolatte, Ercole Locatelli, fa il punto sulla situazione produttiva lattierocasearia italiana. Quando “l’Italia, settima nella graduatoria mondiale della produzione lattiera e terza in quella comunitaria, denuncia il più alto indice di espansione quantitativa nel quindicennio postbellico”. Locatelli ricorda la preoccupazione “più volte manifestata, di veder ridotto, di anno in anno, il margine di sicurezza tra domanda e offerta di latte alimentare e di prodotti lattieri sul mercato nazionale dal quale dipende, per il 95% circa, il collocamento di tali derrate. Non è nelle previsioni della nostra politica agricola qualsiasi azione di remora allo sviluppo degli allevamenti” afferma Locatelli e ricorda ancora che “il fenomeno mondiale di sovrabbondanza di latte ha già provocato, in molte nazioni, la rottura dell’equilibrio

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tra domanda e offerta e la necessità di collocare le eccedenze lattiere, trasformate in prodotti più o meno serbevoli” con la conseguenza, sempre più frequente, di recuperi solo parziali dei costi di produzione e il necessario intervento finanziario dei diversi Stati nel tentativo di pareggiare i conti. “Dobbiamo confidare – prosegue Locatelli – sulle potenziali possibilità di assorbimento del nostro mercato per respingere nel tempo futuro quel brutto giorno in cui il mantenimento dell’equilibrio economico del settore esorbiterà dalle possibilità degli imprenditori agricoli, industriali e commerciali e dovrà essere affidato alla responsabilità disciplinare e finanziaria dello Stato”. Locatelli richiama le soluzioni proposte dal mondo industriale alle Organizzazioni di categoria dell’agricoltura, gli ostacoli e i preconcetti dell’epoca, ma anche il fatto che “le imprese agricole, quelle industriali e le aziende commerciali sono legate ad unico destino economico tanto nella buona, quanto nella cattiva sorte”. Molto è cambiato da allora, come molte sono state le politiche adottate nel tempo per il settore. Solo a titolo di esempio, si ricordano l’istituzione, un quarto di secolo dopo, delle quote latte o le mutate abitudini di consumo degli italiani, che hanno influito sui consumi e

sulla destinazione del latte. “Pur non essendo nel nostro costume insistere sui risultati del lavoro industriale e commerciale ai fini della valorizzazione della materia prima – affermava ancora Locatelli – sentiamo il dovere e la necessità di dichiarare, in forma di incontrovertibili elementi tratti dalla storia dell’industria lattiera italiana, che l’enorme sviluppo degli allevamenti nei comprensori agricoli più idonei a tale attività, è stato reso possibile dalle forze propulsive industriali, in quanto le stesse hanno assicurato, in ogni tempo e sotto tutte le congiunture, l’integrale ritiro del latte […] dove esistono floridi allevamenti, si riscontrano moderne attrezzature industriali costantemente rinnovate nelle strutture di fabbrica e nelle attrezzature commerciali di vendita […] la strada aperta dall’industria per la valorizzazione interna ed esterna delle più pregiate fabbricazioni formaggere può essere seguita da tutte le imprese che abbiano tale intenzione, ma è indispensabile […] poter prevedere un presente e un avvenire industriale che consenta l’evolversi del lavoro su un piano di perfetta parità di diritti e di doveri tra le aziende”. Se c’è qualcosa che era valido, allora come oggi, è che l’industria lattiero-casearia italiana è colonna portante e propulsiva del settore. Le sue aziende sono attrici attive e fattive senza le quali i grandi vanti del made in Italy caseario nazionale non sarebbero oggi decantabili.


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L’OPINIONE

PAC PIÙ ATTENTA ALLE CRISI di Paolo De Castro

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opo tre anni di negoziati, a fine giugno le istituzioni europee hanno raggiunto un accordo di principio sui tre regolamenti (Piani strategici, Orizzontale e Organizzazione comune dei mercati) che compongono la futura Pac e saranno in vigore dal 2023 al 2027. I testi dell’accordo politico saranno tradotti in testi legislativi per essere sottoposti, in autunno, prima al voto della Commissione agricoltura, poi della Plenaria del Parlamento europeo e, infine, all’ok finale da parte del Consiglio. Prima di descrivere in linee generali la riforma, vorrei sottolineare alcuni elementi. In primo luogo, la nuova Pac fa sua la lezione della crisi del latte 2014-16, di cui abbiamo parlato il mese scorso. La riserva di crisi viene sganciata dal taglio degli aiuti diretti agli agricoltori, diventando di più facile e immediato utilizzo.

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rappresenta il 31,95% del budget totale dell’Unione per poi, le procedure per attivare il periodo 2021-2027, con una le misure anticrisi saranno più dotazione di 386,6 miliardi rapide. In secondo luogo, per di euro a supporto dei quasi effetto della Brexit, sale dal sette milioni di aziende agricole 3,5 al 4% della produzione Ue europee. Per l’Italia si parla il tetto dimensionale massimo di 38 miliardi dal bilancio Ue, delle Organizzazioni dei che diventano 50 se si conta produttori del settore lattiero. il cofinanziamento nazionale In terzo luogo, ci sono misure previsto per alcuni programmi per rafforzare la partecipazione settoriali e per lo sviluppo delle Op nelle organizzazioni rurale. interprofessionali Non è stata una e per evitare che riforma semplice. le vendite del LE PROCEDURE La prima bozza è latte in polvere PER ATTIVARE stata presentata ammassato LE MISURE nel 2018, prima possano essere ANTICRISI delle ultime elezioni utilizzate come SARANNO europee, dalla sovvenzioni PIÙ RAPIDE Commissione nascoste presieduta da Jean all’esportazione. Claude Juncker, nata Infine, è prevista con la priorità della ripresa la possibilità per gli Stati economica. Il fulcro della membri di creare indicatori sui costi di produzione per facilitare riforma erano i piani strategici nazionali, per un’applicazione i negoziati sui prezzi del latte. più effi f ciente della Pac. In generale, la futura Pac


Una “nazionalizzazione” che nel corso del negoziato l’Europarlamento ha parzialmente corretto, per salvaguardare l’equa concorrenza all’interno dell’Unione. Il negoziato è stato poi complicato dal fatto che la nuova Commissione – quella presieduta da Ursula von der Leyen – ha legittimamente indicato nuove priorità, cioè quelle del clima e dell’ambiente. Ha quindi invitato Europarlamento e Consiglio a introdurre modifiche di rilievo per allineare la Pac al Green Deal. I target non vincolanti della Strategia Farm to Fork e la questione del loro grado di integrazione nella riforma non hanno contribuito a rendere più agevole il dialogo tra le istituzioni. Non è stato facile soprattutto per gli Stati, chiamati a cercare un punto di equilibrio tra alcuni nuovi vincoli “verdi” arrivati dopo il 2019

e i piani strategici, sinonimo per tutti gli Stati membri dal 1° di una maggiore autonomia gennaio 2025. Le attuali regole, che nell’applicazione delle misure Pac, ma anche dell’aumento consentono di regolamentare l’offerta di formaggi, salumi e degli oneri di gestione per le vini protetti da un’indicazione amministrazioni nazionali. d’origine, verranno estese a tutti Nella Pac 2023-27, per la prima volta da quando esiste i prodotti Dop e Igp. In aggiunta, la politica agricola, la normativa che al si introduce momento permette POSSIBILE al solo settore una dimensione sociale, che lattiero-caseario VALUTARE potremmo di introdurre I COSTI DI chiamare “antischemi volontari PRODUZIONE caporalato”. di riduzione DEL LATTE CON dell’offerta in Nel caso in cui INDICATORI nell’ambito dei situazioni di gravi PRECISI normali controlli squilibri di mercato, verrà estesa a tutti. venga accertato Infine, in che un agricoltore non rispetta le norme in materia caso di accordi e pratiche concordate tra produttori, di diritti dei lavoratori, l’autorità volte a introdurre standard di competente dovrà trasferire sostenibilità (ambientale, di l’informazione all’organismo salute e benessere animale), pagatore Pac dello Stato membro, che provvederà a più ambiziosi rispetto a ridurre i diritti all’aiuto. Tale quelli previsti dalle normative meccanismo entrerà in vigore nazionali e dell’Unione, non saranno applicabili le norme Ue volontariamente già a partire in materia di concorrenza. dal 2023, e sarà obbligatorio


ATTUALITÀ_UE

di Katia Bellantone

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a seconda edizione del report 2021 sulle prospettive a breve termine dei mercati agricoli dell’Ue, pubblicato dalla Commissione europea, sottolinea che i progressi della campagna di vaccinazione Covid-19, consentendo la riapertura del food service e l’allentamento delle restrizioni di viaggio, dovrebbero avere un impatto positivo sulla stagione turistica estiva e sui consumi alimentari. Secondo il rapporto, nella primavera del 2021 la diminuzione della raccolta di latte sarebbe dipesa dal freddo, che ha ritardato il picco stagionale. I prezzi delle commodity e dei prodotti continuano ad aumentare per la forte domanda cinese. La produzione di burro e polvere di latte, quindi, potrebbe mostrare segnali di recupero nei prossimi mesi, dopo il calo registrato a inizio anno, quando il formaggio ha mostrato interessanti tassi di crescita produttiva.

LA RACCOLTA DI LATTE MENSILE UE (milioni di t) 14

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IL CONSUMO DI GRASSI DEL LATTE UE PER PRODOTTI LATTIERO-CASEARI SELEZIONATI E IL CAMBIO ANNUALE

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Fonte: Dg Agricoltura e sviluppo rurale su dati Eurostat

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ALTRO

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SIERO DI LATTE IN POLVERE

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LATTI FERMENTATI

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Trend positivo anche per il siero di latte, per il quale la domanda di esportazione rimane forte. Nonostante le previsioni sui consumi non siano positive, la produzione di latte alimentare potrebbe rimanere stabile e assorbita dalla crescente domanda cinese. Come detto, nel primo quarto dell’anno le consegne sono diminuite (-1%) e i principali Paesi produttori, Germania e Francia, hanno mostrato tassi doppi alla media europea, compensati in parte dalla crescita della raccolta in Irlanda (8,6%) e da livelli stabili in Polonia e Italia. Secondo il report, le quotazioni si manterranno elevate, per la domanda che è sostenuta e per un’offerta insufficiente o comunque limitata, come nel caso del burro. Tra gennaio e aprile la produzione di formaggio dell’Ue è aumentata del 3% assorbendo la maggior parte del latte prodotto. Secondo le stime, la crescita della produzione di latte nell’Ue potrebbe incidere ancora sulla crescita del burro (+1% di crescita annuale), mentre il formaggio potrebbe rallentare (+0,8% di crescita annuale).



ATTUALITÀ_EDA

di Katia Bellantone

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l di d ba battttit ito su ulllla la d diiet eta ta si si fa se semp emp mpre re piiù ù rad a ic ical ale e.. Ad as Ad sc col oltar tarre ta e le p pa aro role ole e di a allc cu un nii eu urode rode ro epu putta attii e fu un nziionar on nar a i de delllla Comm Co m issi is ssi sion ne e eu uro ope ea a,, sembr em mb brra ch c he il il pas assa ssa sag sagg gg gio o a un re eg giime m alim al men ntare ta are re veg eg gan ano pr an prrev even even ev enga enga ga o add ad diirriitt ttu urra g gu ua arris sc ca a da ta ant nte ma m ala ala attttie ie, o c ch he s sa alv lvi p piian ia an ne etta dall da d alll’i ’inquinamento. inq nqu uiin na am me en ntto o.. N Non on o n si si sa o si fi finge nge di non sapere che il cibo non cura, tant’è vero che è assolutamente vietato promuovere un alimento come se fosse una medicina. E si finge di non sapere che qualunque attività dell’uomo inquina. Per cercare di sgombrare il campo da un’insopportabile retorica avulsa dalla realtà, Eda ha deciso di divulgare un breve documento destinato al consumatore, che mette a confronto il latte con le bevande vegetali in termini di valore nutrizionale e di impatto ambientale, con tre semplici domande, ma fondamentali.

crrea eare rre e prro odo d tt tti bi biol o og ol ogic ici un unic nic ici. i. I pr pro od do dot ottti ti a bas bas se ve ege getale e no n on co cont nte en ng go ono no cal a ci cio o e allttrri nutr nu utrie trient tr ie enti nti na nt attu ura rali li che devo li, de evo vono o es e sse serre e aggiu gg giu iun ntti. i Si tratta ta a qui u nd di dii be d ev van and de e forr ttiifi fic cate cate ca e, form rm mul ulat ae per im pe imit itare are la com ar ompo posi sizi z on zi one e nu uttrriizzzio io onale nale na le de de ell llat atttte a e. Ne N ss sun una b va be van nd da vege ve eg ge etta ale e pu uò ò ess sse erre co c ons nsid derratta n nu utr triz izio ion iona na alm lme en ntte e equivalente al latte latte. Le proteine del latte, per esempio, hanno un valore biologico superiore del 10-30% rispetto a quelle di origine vegetale. Le proteine del latte, cioè, forniscono tutti gli amminoacidi essenziali che il corpo umano richiede e non è in grado di sintetizzare. Al contrario, le proteine vegetali non contengono le giuste proporzioni amminoacidiche e mancano di alcuni aminoacidi essenziali. Mentre esistono numerosi studi che dimostrano i tanti benefici che il latte ha per la salute, sono pochi gli studi a sostegno delle bevande vegetali.

Le bevande vegetali sono alternative al latte? Il latte è un alimento naturalmente ricco di sostanze nutritive. Ad esempio, il calcio ne è parte integrante e interagisce con altri nutrienti per

Le bevande vegetali fanno bene alla salute? L’aggiunta di sostanze nutritive presenti nel latte ai prodotti vegetali non garantisce gli stessi benefici. Molte bevande vegetali

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co c on ntte en ng go on no o var ari ti ari t pii di zzu uc cc che herrii, me m ent ntre e il la atte tte c tt co ont ntiie ene ene e sol olo la att tttos os osio sio o, ch che he è un n disac is sac cc ca arriide de con sp co pec cifi fich che ch he fu funz nzio oni ni nu n utr triz izio ona nali nal li. L Le e due e cat ategor egor eg orie e n ns no so ono o con con onffrron onta nta abi bilii ne ea anc ch he e da al p pu un ntto d dii viis sta a prro ote eico, ic co o,, con n la a so olla ecce ecce ec cezziio on ne de dell elle llle be bevand beva vand va nde de a ba base se soiia, a, che h son ono si sim miili li all lat a atte tte e ne ell te en norre e,, ma no no on n nella qualità proteica proteica. Quindi Quindi, le bevande vegetali non sono nutrizionalmente equivalenti al latte. I prodotti vegetali sono più sostenibili? L’impatto ambientale delle bevande vegetali può forse sembrare migliore se espresso per chilo di prodotto. Ma il latte ha un valore nutritivo di gran lunga superiore a quello delle bevande vegetali. A parità di valore nutritivo, il latte ha un impatto sull’ambiente inferiore. Gli articoli scientifici che misurano gli effetti sull’ambiente della produzione di prodotti vegan sono davvero modesti. Senza dimenticare che questi alimenti generano grandi quantità di sottoprodotti e di rifiuti, mentre la valorizzazione dei sottoprodotti del latte ha una storia importante.



ATTUALITÀ_EDA FLASH Desta qualche preoccupazione la pubblicazione del progetto di relazione "Strengthening Europe in the fight against cancer – towards a comprehensive and coordinated strategy" del Parlamento europeo nell’ambito dei lavori della Commissione speciale sulla lotta contro il cancro (Beca). La bozza cita espressamente l’etichettatura nutrizionale fronte pacco (Fop), quale efficace strumento di prevenzione per i tumori. L’industria alimentare insiste: l’etichetta può aiutare il consumatore a comprendere meglio le caratteristiche nutrizionali dei prodotti, ma scarica su altri il problema. Senza adeguate campagne di educazione alimentare istituzionali, queste iniziative rischiano di fallire.

Pubblicato "Fit for 55", il pacchetto di proposte con cui la Commissione rivede i Regolamenti esistenti e definisce nuove norme, con lo scopo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 50% entro il 2030. "Fit for 55" fissa precisi target in tema di idrogeno, confermando quanto già previsto nella Hydrogen strategy europea dell’anno scorso: 40 GW di capacità di elettrolisi installata e un output di 10 milioni di tonnellate annue di idrogeno rinnovabile entro il 2030.

Il settore alimentare spagnolo lancia #somosNutrisensatos, un movimento che nasce per promuovere e difendere il modello di alimentazione razionale, basato su un'alimentazione varia, equilibrata e su sane abitudini di vita, oltre a contrastare le bufale e la disinformazione sull'alimentazione. Il movimento sottolinea l'importanza dei valori, della qualità e della sicurezza della catena alimentare spagnola e dei suoi prodotti, che insieme ad altri fattori rendono la Spagna il Paese con l'aspettativa di vita più lunga al mondo.

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Eda ha organizzato un seminario per approfondire il tema delle emissioni di metano del settore dell’allevamento. Il contesto europeo in cui si svolge la discussione è quello del lancio della Methan strategy e della revisione del regolamento sugli additivi nei mangimi. Nonostante le emissioni del comparto siano diminuite radicalmente e il settore caseario europeo sia quello a minore impatto rispetto al resto del mondo, l’industria va avanti nel suo impegno per limitare la propria impronta ambientale.

La presidenza slovena ha presentato una serie di modifiche alle conclusioni del Consiglio Ue sul piano d'azione per lo sviluppo della produzione biologica, sottolineando la natura volontaria dei Piani d'azione nazionali e ricordando che “l'organizzazione delle filiere alimentari deve essere conforme al funzionamento del mercato unico”. La bozza di testo riflette i commenti e le preoccupazioni degli Stati membri.


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ATTUALITÀ_FIL/IDF

SANA E SOSTENIBILE: LA DIETA CON I LATTICINI di Chiara Fabrizi

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iconoscere l’importanza del latte è vitale” - ha affermato il presidente della Fil/Idf Piercristiano Brazzale, al pre-summit del vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari, tenutosi a Roma a fine luglio. Durante l’incontro, Brazzale ha sottolineato che il latte è una parte importante delle diete sane ed equilibrate e che il settore lattierocaseario sostiene gli sforzi per migliorare i sistemi alimentari per nutrire la crescente popolazione mondiale, con diete sane prodotte in modo sostenibile. L’approccio deve essere basato sulla scienza, deve essere inclusivo, equilibrato e produttivo, e non può che riconoscere l’importante

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ruolo degli alimenti di origine animale nelle diete. “Per soddisfare il fabbisogno di nutrienti e proteine di una popolazione globale in crescita senza sopraffare il pianeta – ha sostenuto il presidente della Federazione internazionale del latte – animali e piante non dovrebbero essere pensati come entità concorrenti, ma come fonti alimentari simbiotiche, che forniscono diversi benefici nutrizionali e ambientali”. Del resto, i prodotti lattierocaseari sono vantaggiosi dal punto di vista nutrizionale e sono al tempo stesso sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Il pre-vertice di Roma ha

offerto l’opportunità di focalizzare l’attenzione sul latte e di aumentare la consapevolezza del ruolo dei latticini nelle diete sane, nella produzione alimentare responsabile e nel sostegno ai mezzi di sussistenza e alle comunità. Non bisognerebbe mai dimenticare che secondo la Fao i mezzi di sussistenza di più di un miliardo di persone sono sostenuti dal settore lattiero-caseario e il latte è consumato da più di sei miliardi di persone nel mondo.


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Iffco, multinazionale specializzata nella produzione di creme vegetali da cucina, spray e da montare, destinate sia ai professionisti di settore (come cuochi e pasticcieri) sia al consumo domestico, ha installato un nuovo cogeneratore di Centrica Business Solutions. Lo stabilimento di Iffco è estremamente energivoro, in quanto opera a ciclo continuo in un impianto di circa 40.000 metri quadri, dove lavorano 140 persone su tre turni e sfrutta la produzione e l’utilizzo del vapore a 14 bar per la sterilizzazione dei propri prodotti. La produzione alimentare dell’impianto avviene in ambienti che operano in regime asettico. Proprio per la necessità di utilizzare il vapore, senza gravare eccessivamente sui costi energetici, Iffco già 15 anni fa, aveva provveduto a installare un primo cogeneratore, giunto però a fine vita. Il nuovo impianto, è composto da un’unità di cogenerazione E1165 motorizzata Rolls Royce, dalla potenza elettrica nominale di 1.250 kWe, in grado di coprire circa il 70% del fabbisogno elettrico del sito. Grazie al nuovo impianto, la decarbonizzazione di Iffco supera le mille tonnellate l’anno di CO2 risparmiate.

Iffco ha valutato in un 30% la riduzione dei costi per l'energia (che ammontavano a 1,3 milioni di euro l'anno) e un ritorno dell’investimento in circa 24 mesi.

Christian Stella, managing drector di Centrica Business Solutions Italia

Salvo restrizioni che dovessero rendersi necessarie per arginare la pandemia da Coronavirus, il salone tematico Anuga Dairy si svolgerà dal 9 al 13 ottobre prossimo alla fiera di Colonia in contemporanea con Anuga. Anuga Dairy è l’expo internazionale di riferimento per il settore lattiero-caseario. Per la prossima edizione di Anuga, si delinea già ora un buon livello di iscrizioni. Il settore guarda con ottimismo alla stagione fieristica autunnale e confida nella ripartenza. Si accoglie con favore soprattutto l'ampia partecipazione delle aziende lattiero-casearie che saranno ospitate nel padiglione 10.1 del comprensorio fieristico. Oltre all'esposizione fisica dei prodotti, le aziende che

20 IL MONDO DEL LATTE

parteciperanno ad Anuga Dairy si presenteranno anche nei rispettivi showroom sulla piattaforma digitale Anuga @ home. Con riferimento al filone "Transform", quest'anno Anuga dedicherà un'attenzione particolare alle "Dairy alternative", le cosiddette alternative al latte. Da alcuni anni i surrogati vegetali attraversano

sul mercato una fase di crescita repentina. Secondo le previsioni di Statista, entro il 2029 il mercato mondiale dei latticini alternativi dovrebbe raggiungere un volume di circa 34,6 miliardi di dollari americani. I consumatori prediligono soprattutto i prodotti lattiero-caseari a base vegetale di soia, avena, mandorle e altra frutta secca. Oltre a latte, yogurt e pudding avanzano senza sosta anche i surrogati vegetali del formaggio. L'industria lattierocasearia tradizionale sfrutta le opportunità offerte da questo mercato, che vede nascere nuovi marchi di alta qualità e nuovi player. Negli ultimi anni sempre più alternative al latte e nuovi marchi si sono conquistati un posto fisso nel banco frigo.


ZYMIL, TANTO BENESSERE SENZA LATTOSIO Zymil Benefit è la gamma di latte, senza lattosio*, per chi ricerca un prodotto buono con benefici utili per prendersi cura del proprio benessere ogni giorno. Zymil Benefit Calcio, che è necessario per il mantenimento di ossa e denti normali. Zymil Benefit Fibre, per favorire l’equilibrio della flora intestinale. È anche fonte di Vitamina D che contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario. Zymil Benefit Vitamine B12 e D, che contribuiscono alla normale funzione del sistema Immunitario. Zymil Benefit Fermenti Vivi, con 1 miliardo di fermenti probiotici** , che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, e fonte di vitamina D che contribuisce alla n ormale funzione del sistema immunitario. Lo trovi in banco frigo. *Lattosio meno dello 0,1% **per tazza da 250ml di latte Scopri di più su www.zymil.it

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ATTUALITÀ _NEWS

Un corso di degustazione aperto a chef, consumatori e operatori del settore per conoscere meglio il formaggio Dop più amato dagli italiani secondo la classifica Lovebrands 2021 di Talkwalker. È “Parmelier”, organizzato dal Consorzio Parmigiano Reggiano. Partirà a settembre e prevede un ciclo di lezioni in presenza che includeranno momenti di degustazione e lezioni di analisi sensoriale dedicate agli aspetti di assaggio. Sul sito del consorzio sarà online la pagina dedicata all’iniziativa, con la possibilità di conoscere date, protagonisti e luoghi. I primi eventi in calendario si terranno a Milano, Roma, Bologna e Torino. “Parmelier è un progetto di divulgazione e formazione che permetterà alle persone

di scoprire i nostri valori – ha commentato Carlo Mangini, direttore marketing, comunicazione e sviluppo commerciale del Consorzio Parmigiano Reggiano – ma soprattutto di conoscere meglio, gustare e apprezzare il Parmigiano Reggiano”. A settembre prenderà il via anche “Identità di Formaggio”, il nuovo ciclo di iniziative a carattere divulgativo e didattico dedicate alla cultura del formaggio – e del Parmigiano Reggiano in particolare – che saranno ospitate negli spazi dell’hub internazionale della gastronomia, a due passi da Piazza della Scala a Milano. “Il mercato 2021 deve essere tracciato su base 2019 perché il 2020 è stato un anno assolutamente eccezionale – ha concluso Mangini – in Italia la crescita dei consumi

di Parmigiano Reggiano è di oltre il 14% a volume nel primo quadrimestre”.

Affrontare la stagione di rilancio del “fuori casa” dando vita ad un percorso di collaborazione capace d’offrire risposte alle mutate esigenze di consumo ed esprimere il valore unico dei prodotti d’origine e di provenienza certa. Questo l’obiettivo dell’articolato piano che vede insieme il Consorzio Tutela Formaggio Asiago, Jre – Jeunes Restaurateurs, Confcommercio Vicenza e Gambero Rosso. L’iniziativa vuole garantire la trasparenza e la sicurezza delle materie prime impiegate nella ristorazione e raccontare l’importanza dell’alimentazione naturale creando reti di relazioni basate sul confronto e la reciproca conoscenza tra produttori di Asiago Dop, ristoratori e clienti. Il percorso verrà sostenuto anche attraverso l’hashtag #siasiagodop, dove quel

22 IL MONDO DEL LATTE

“sì” sta a indicare la volontà del Consorzio di Tutela di esprimere e testimoniare un atteggiamento positivo e proattivo che comprende azioni concrete a fianco del mondo della ristorazione, una presenza costante e un supporto che coinvolgerà oltre 600 ristoranti su tutto il territorio nazionale, con 80 serate a tema e degustazioni e un’intensa attività formativa di più di 300 ore dedicate ad oltre 1.200 persone. “Questi divulgatori del gusto sono i primi diffusori della cultura distintiva del nostro prodotto – ha detto il direttore del Consorzio tutela Formaggio Asiago, Flavio Innocenzi –. Contiamo di fare squadra per lanciare un messaggio capace di diventare vero motore di sviluppo economico e veicolo di valorizzazione della qualità che Asiago Dop racchiude ed esprime come promotore di socialità e benessere”.



ATTUALITÀ _NEWS

Il Pecorino Romano Dop vola alla conquista di Italia e Germania con il progetto “La qualità europea nella sua forma migliore”, messo a punto dal Consorzio di tutela presieduto da Gianni Maoddi e cofinanziato dall’Unione europea. Rivolto ai mercati italiano e tedesco, il progetto partito lo scorso 1 aprile si protrarrà per tre anni, fino al 31 marzo 2024 e ha come destinatari operatori del settore e consumatori. Ambiziosi gli obiettivi: rafforzare la riconoscibilità e la notorietà dei prodotti agroalimentari europei di qualità a marchio Dop, aumentare la consapevolezza verso le Dop europee del formaggio e potenziare la conoscenza e la competitività di un’eccellenza europea: il Pecorino Romano Dop. Il progetto presentato dal Consorzio ha conquistato il podio in Europa con il terzo

posto fra i migliori progetti presentati da 27 Paesi: un risultato importante, che premia il percorso di innovazione e internazionalizzazione messo in atto. “La qualità europea nella sua forma migliore” è il messaggio che accompagnerà la campagna nel corso dei tre anni, proprio per ribadire l’importanza dei marchi europei che garantiscono al consumatore prodotti d’eccellenza e di alta qualità. Alcune delle attività previste saranno comuni ai due Paesi interessati, altre saranno declinate solo sull’Italia o solo sulla Germania. Ma il filo conduttore sarà un unico concept creativo e una forte identità condivisa, con un sito web interamente dedicato alla campagna

nelle due lingue e una costante animazione sui social, in particolare Facebook e Instagram. Il mercato tedesco, con 17mila quintali all’anno, e quello italiano con 100mila, assorbono il 41% della produzione totale di Pecorino Romano.


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ATTUALITÀ _NEWS La Casatella Trevigiana Dop ha compiuto 13 anni con un brindisi sotto la Loggia dei Cavalieri a Treviso, alla presenza del presidente del Consorzio di Tutela Lorenzo Brugnera, dell’assessore al Turismo e all’Agricoltura della Regione Veneto Federico Caner, del presidente di Aprolav Terenzio Borga e del sindaco di Treviso Mario Conte. Oggi sono 650mila le forme prodotte, ma l’obiettivo è arrivare presto a 1 milione, di Casatelle, ottenute dalla caseificazione di latte intero esclusivamente di origine vaccina e proveniente dalle razze Frisona, Pezzata Rossa e Bruna, Burlina e loro incroci. Il percorso per arrivare al riconoscimento della Dop è stato lungo e impegnativo, ma ora le soddisfazioni per

i produttori non mancano. La rete di vendita per ora è concentrata sul Nordest, ma le prospettive di crescita sono interessanti. Nata nelle case di campagna venete nel Seicento, la Casatella era l’alimento ideale delle famiglie contadine di un tempo, perché riusciva ad

accontentare bambini, anziani e chi tornava a casa dopo una giornata di faticoso lavoro nei campi. Un prodotto che fin dall'origine è nutrizionalmente ricco, bilanciato, semplice e gustoso e che oggi, grazie alla valorizzazione di chef e ristoratori, è diventato un ingrediente gourmet.


ATTUALITÀ _NEWS

Per valorizzare e promuovere eccellenze casearie come il Murazzano e il Roccaverano Dop, è nata l’associazione Alte Terre Dop, che raggruppa quattro consorzi di tutela: tre dei formaggi Dop Murazzano, Robiola di Roccaverano e dell’Ossolano, più quello del Riso di Baraggia Biellese e Vercellese Dop. Ne fanno parte un centinaio di aziende. La sede è a Bossolasco, all’Unione montana Alta Langa. Presidente è il tecnico Natalino Giordano, che già seguiva il Consorzio del

Murazzano Dop, vicepresidente è Fabrizio Garbarino del Consorzio del Roccaverano. “L’associazione Alte Terre Dop nasce come forma aggregativa tra consorzi di tutela di piccole dimensioni sia in termini di quantitativi prodotti dalle denominazioni tutelate, sia di personale addetto – spiega Giordano –. L’esigenza è fare rete tra piccole produzioni di montagna del settore lattiero-caseario a marchio Dop per conquistare i mercati, comunicando le caratteristiche

specifiche dei prodotti come qualità, tracciabilità, genuinità, esclusività, la loro eredità culturale e la sostenibilità. La dimensione delle produzioni non è infatti tale da consentire a ognuna ingenti investimenti promozionali per aumentare la visibilità dei prodotti, così come non permette la creazione di strutture organizzative ampie e consolidate. Altro obiettivo è educare il consumatore ad un gusto più genuino, ottenuto senza processi industriali e conservanti”. Alte Terre ha iniziato le prime attività promozionali per far conoscere e apprezzare in Italia e all'estero i piccoli tesori Dop del Piemonte.



ATTUALITÀ _NEWS Il Consorzio Tutela Provolone Valpadana in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, grazie al contributo del ministero dell’Ambiente, a partire da aprile 2020 ha condotto un progetto di ricerca, raccogliendo, attraverso un campione rappresentativo delle aziende associate, i dati necessari per la realizzazione dello studio relativo al prodotto, partendo dall’azienda agricola, passando per il caseificio, per arrivare alla fase finale di stagionatura, confezionamento e successivo inserimento sul mercato. Lo studio ha confermato che la fase del ciclo di vita più impattante è la produzione del latte. Per questo motivo, future azioni per la riduzione degli impatti ambientali nel ciclo di vita del prodotto si concentreranno su questa fase. In misura inferiore,

le azioni dovrebbero focalizzarsi sulle fasi direttamente gestite dai caseifici, con un focus particolare sui consumi. Il Consorzio ha quindi redatto la bozza di Regole di categoria di prodotto (Rcp). Ogni produttore di Provolone Valpadana Dop che le seguirà otterrà

il marchio “Made Green in Italy”, sottoponendo il proprio processo aziendale a una verifica da parte di enti terzi accreditati per la certificazione, secondo quanto prevede il regolamento dello schema “Made Green in Italy”.

“Stiamo lavorando a favore del benessere animale con grande partecipazione di tutto il nostro sistema e, laddove si evidenzino comportamenti anomali, avremmo piacere che ci venisse segnalato per poter intervenire al fine di bloccare attività difformi dalle regole e velocizzare pertanto il nuovo percorso dedicato al benessere animale.” Con queste parole il direttore generale del Consorzio Tutela Grana Padano, Stefano Berni, ha risposto alle segnalazioni apparse sul web. Il Consorzio di Tutela definirà l’adozione di un sistema, che presto diverrà obbligatorio, per misurare il benessere animale in modo oggettivo e definito, individuando criteri finalizzati alla cura, allo stato di salute, alla libertà di movimento, all’accesso al cibo e all’acqua. Il protocollo finalizzato al benessere animale e all’aumento della sostenibilità, preliminarmente, prevede l'introduzione della valutazione

30 IL MONDO DEL LATTE

periodica, almeno annuale, di tutti gli allevamenti anche con sistema Classyfarm, con possibilità di certificazione dei caseifici per ottenere il claim “Benessere animale in allevamento” sul Grana Padano Dop; l'individuazione delle azioni di miglioramento per le stalle che non raggiungeranno il punteggio minimo previsto; la valutazione positiva quale obbligatorio requisito del Disciplinare di Produzione del Grana Padano; l'esclusione dal sistema delle stalle non conformi a queste regole. Tutte le stalle sono e saranno periodicamente valutate sul benessere animale, per fare in modo che tutto il latte conferito per diventare Grana Padano Dop provenga da allevamenti sottoposti ai risultati positivi della valutazione e, di conseguenza, per eliminare dal circuito Grana Padano il latte proveniente da stalle che non rispetteranno i requisiti necessari.


Nella creazione di una pizza, la scelta della mozzarella è fondamentale: dev’essere di alta qualità, dall’aroma dolce e delicato e deve rimanere morbida e filante dopo la cottura in forno. La mozzarella fiordilatte di Caseificio Ghidetti è la scelta perfetta, preparata giornalmente con il 100% di latte fresco italiano è fatta solo con ingredienti naturali ed è senza conservanti. Un prodotto d’eccellenza con l’italianità nel cuore. Pronti a sfornare deliziose pizze gourmet?

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ATTUALITÀ _NEWS

La Burrata Nonno Nanni ha vinto uno dei premi New Entry 2021 del Brand Awards per la categoria Formaggi e Latticini. La freschezza della Burrata Nonno Nanni ha convinto tutti. Con il suo latte 100% italiano e il suo cuore morbido

32 IL MONDO DEL LATTE

e cremoso, si è aggiudicata i voti di manager dell’industria, della distribuzione e delle agenzie, che hanno espresso la loro preferenza sui prodotti in gara attraverso un sondaggio web. La categoria New Entry, giunta

alla 13esima edizione, vuole dare visibilità ai nuovi prodotti lanciati nei punti vendita della distribuzione organizzata nel 2021. Il contest fa parte del Brand Awards, il premio che viene conferito alle migliori marche del largo consumo, promosso da Gdoweek e Mark Up. Questo riconoscimento non è nuovo per Nonno Nanni: l’azienda veneta, infatti, in passato aveva già vinto il Brand Awards 2015, aggiudicandosi il terzo premio grazie al Fresco Spalmabile Nonno Nanni. “Ricevere questo riconoscimento ci riempie di orgoglio – ha commentato Edgardo D’Alessandro di Nonno Nanni – è un’ulteriore conferma che l’impegno di Nonno Nanni di offrire prodotti innovativi e di qualità ai consumatori viene sempre di più apprezzato”.



ATTUALITÀ _NEWS

Per i suoi 50 anni in Italia, Philadelphia - noto brand del gruppo Mondelez International - rende protagoniste le famiglie che da mezzo secolo accompagnano i loro momenti speciali con questo formaggio spalmabile. In occasione dell'anniversario, il brand festeggia la sua vicinanza alle famiglie italiane con un’iniziativa

di valorizzazione urbana, un progetto di natura sociale, un concorso dedicato ai “momenti di famiglia” e ripercorrendo sui suoi canali digitali i momenti iconici della storia italiana attraverso scatti con ambientazioni d’epoca e una serie di ricette vintage rivisitate in chiave moderna. Con la prima iniziativa, Philadelphia omaggia Milano, Roma e Catania, scelte in rappresentanza di tutto il nostro Paese, con tre coloratissimi murales, uno per città, ispirati alle famiglie del posto. Un regalo a regola d’arte dedicato alla vita del quartiere e alla sua storia. Una storia di famiglia allargata, con i visi delle famiglie che l’hanno vissuta, gli immaginari che ne hanno caratterizzato il paesaggio e le icone degli anni passati e presenti. Le tre opere sono state realizzate da street artist locali, tre delle firme italiane di muralismo più note nell’ambito dell’arte urbana con opere presenti in tutto il mondo. Il messaggio dell’anniversario viene declinato anche sui canali digitali del brand con un viaggio dagli anni ‘70 a oggi, con lo spot tv “Di famiglia in famiglia, dal 1971” che ripercorre gli anni in cui il brand ha tenuto compagnia agli italiani e con una raccolta delle ricette più iconiche degli ultimi 50 anni reinterpretate.


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Noi di bufala siamo fatti così, buoni dentro.

FORMAGGI D’AUTORE A Caravaggio, terra di formaggi Dop, l’arte è una vocazione. Noi del Caseificio Defendi da oltre 150 anni siamo maestri nell’arte di fare formaggi come Gorgonzola e Taleggio… ma non ci siamo fermati lì. Oggi siamo orgogliosi di firmare i nostri , un’autentica armonia di sapori: dal pluripremiato Baffalo Blu, pregiata specialità dal gusto unico, al burroso e aromatico Bufaletto, al fresco Dolceluna senza lattosio.

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ATTUALITÀ _NEWS DalterFood Group, in un anno complicato come il 2020, è riuscita a continuare nel suo percorso di crescita, mettendo a segno un aumento annuo del 2,8% del fatturato consolidato, che ha superato la boa dei 111 milioni di euro. Da sempre export-oriented, lo scorso anno l’azienda emiliana ha realizzato il 76% del suo fatturato all’estero, in particolare in Germania, Gran Bretagna, Francia e Spagna, mercati prioritari per l’azienda e in cui ha ottenuto buone performance. Buone notizie sono arrivate anche dagli Stati Uniti: il 2020 ha visto l'ingresso in questo grande mercato, grazie ad un nuovo contratto di fornitura con buone prospettive di crescita anche nel corso del 2021. L’azienda ha anche ottenuto le certificazioni Fda e Fsma, fondamentali per le esportazioni nel mercato americano. A queste si sono aggiunte anche la certificazione etica Smeta 4Pillars (che verifica gli impegni etici in quattro aree: salute e sicurezza, lavoro, ambiente ed etica), quella per il benessere animale e quella per la rintracciabilità nelle filiere agroalimentari. “Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2020 e di come siamo stati capaci di reagire a un contesto globale tanto inaspettato e

complesso – commenta il presidente Stefano Ricotti – DalterFood Group non si è fatta fermare dalla pandemia e, grazie alla nostra già consolidata presenza su diversi canali e alla proposta di formati innovativi, come ad esempio le monodosi, siamo riusciti ad affrontare nel migliore dei modi un periodo ricco di incognite, riuscendo a compensare l’atteso calo del canale Horeca con buone performance in altri circuiti di vendita. Al contempo, abbiamo continuato a portare avanti i tanti progetti avviati già nel 2019, ottenendo importanti risultati sul fronte dell’internazionalizzazione, delle certificazioni, della sostenibilità e della digitalizzazione”. La digitalizzazione ha garantito numerosi benefici, come l'eliminazione dei documenti cartacei, la gestione e il monitoraggio del sistema fabbrica tramite un quadro sinottico completo e il miglioramento dell’efficienza in diverse fasi della lavorazione. Altri investimenti sono quelli destinati alla filiera del Parmigiano Reggiano Dop di alta qualità, nel quadro di un progetto di lungo periodo, avviato da oltre dieci anni e che ha portato ad investire oltre 3 milioni di euro nel caseificio di Selvapiana e oltre 2 milioni in quello del Cigarello.



ATTUALITÀ _NEWS

Con una campagna di influencer marketing, Galbani fa scoprire le ricette che si possono preparare con la gamma “i Leggeri”. I prodotti pensati per chi vuole tenere sotto controllo la forma fisica senza rinunciare ai buoni sapori della cucina sono i protagonisti dei profili social di Elena Santarelli, Valentina Ferragni e Luca Vezil, che si cimentano nella preparazione di ricette gustose ma leggere. Le referenze della gamma “i Leggeri”, infatti, sono a ridotto contenuto di grassi saturi e ricche in calcio e mantengono tutto il gusto tipico dei prodotti Galbani. Tra i prodotti della gamma protagonisti della campagna ci sono la Mozzarella la Leggera Santa Lucia che, con il 50% di grassi e grassi saturi in meno e il ridotto contenuto calorico è ideale per ricette fresche grazie

alla sua versatilità e al latte fresco 100% italiano. Galbanino il Leggero, grazie al 30% di grassi saturi in meno rispetto all’originale, è l’ideale per insalatone e piatti filanti con un occhio alla linea. Per chi cerca un formaggio

cremoso e leggero che arricchisca di gusto i piatti, gli ingredienti perfetti sono Ricotta la Leggera Santa Lucia (-45% di grassi saturi rispetto alla classica) e Certosa la Leggera, prodotta con il 50% di grassi saturi in meno.

Nell’anno della pandemia che cosa hanno fatto gli italiani per stare bene? Questa la domanda posta in una ricerca demoscopica commissionata da Müller alla piattaforma di consumer insight Toluna e mirata a esplorare le tematiche del benessere e del piacere, e la relazione intercorrente tra i due concetti nell’opinione degli italiani, nonché a inquadrare il ruolo svolto dall’alimentazione in questo contesto. Condotta tra il 27 aprile e il 6 maggio

38 IL MONDO DEL LATTE

2021, la survey ha coinvolto un campione di 2.020 individui, rappresentativo della popolazione italiana adulta per genere, età e distribuzione geografica. La ricerca conferma le più note strategie di distrazione viste durante il lockdown del 2020 e nella prima parte del 2021. Al primo posto figura il passare del tempo con la famiglia, strategia praticata dal 49% del campione, a pari merito con guardare serie tv. Nelle posizioni di rincalzo figurano leggere (45%), navigare online (41%), dedicarsi alla cucina (39%) o al perseguimento di uno stile di vita sano (28%). In generale, emerge una crescente attenzione per le scelte salutari, vissute in modo positivo e valorizzante e non come restrizione e deprivazione. È possibile

rilevare, inoltre, una maggiore volontà delle persone di essere attive e informate. La scelta su come orientare la propria alimentazione sembra essere uno dei punti di giunzione tra questi due sfere: difatti, si presta sempre più attenzione a cosa si mangia. Il 66% degli intervistati si informa su filiera, salubrità e genuinità degli ingredienti e benefici apportati rispetto a cinque anni fa. Il 28% s’informa maggiormente sulle proprietà delle materie prime (antiossidanti, depurative, a basso contenuto calorico ecc.). Durante il processo di acquisto, la scelta ricade su prodotti freschi (63%), realizzati con ingredienti naturali (48%), che abbiano un valido rapporto qualità/prezzo (61%) siano tracciabili (50%) e abbiano un buon sapore (41 per cento).



ATTUALITÀ _LIBRI

L’economia del mangiare e del bere è il nostro petrolio. L’industria agroalimentare italiana è un formidabile asset per il nostro Paese, un settore che come pochi contribuisce alla diffusione dell’identità italiana nel mondo. In “Fuori menu. Gli imprenditori che hanno rivoluzionato il gusto made in Italy” (Luiss University Press 2021, 208 pp.), la giornalista Fernanda Roggero ha selezionato e raccolto undici storie che, dalle Dolomiti a Pantelleria, raccontano di una varietà di gusti e sapori che nessun altro Paese al mondo può vantare. Prodotti di nicchia per cultori dell’eccellenza accanto a una produzione industriale di grande qualità, sempre più attenta ai temi della sostenibilità e al sostegno delle realtà territoriali. Fuori menu è la storia della passione, lungimiranza e coraggio di undici aziende che hanno rivoluzionato il gusto made in Italy e un sorprendente viaggio in Italia alla scoperta di successi. Come le super premiate bollicine Ferrari, la red valley del pomodoro Mutti, il caffè Illy, il miele artigiano Thun, gli spaghetti gourmet Felicetti, i cru di Parmigiano Gennari e, ancora, il panettone “digitale” Loison, le chiocciole Metodo Cherasco, la grappa Nonino, l’apertura al mondo del vino siciliano di Donnafugata e il riso gastronomico Acquerello. Il libro è anche il racconto di come aziende diverse per grandezza, strategie e prodotti possano essere accomunate da un’unica missione: proiettare nel futuro il gusto made in Italy.

In “A tavola. Gli italiani e il cibo tra il 1945 e i lunghi anni Ottanta” (Palombi Editori 2021, 144 pp.), Francesco D’Ausilio narra le trasformazioni della cultura gastronomica e della dieta italiana dal 1945 agli anni Ottanta, tempo in cui l’Italia diventa un Paese industriale e gli italiani un popolo di consumatori. Una narrazione attraverso i principali eventi storici e fenomeni di costume della seconda metà del Novecento. Il saggio analizza le forme e le strutture della comunicazione gastronomica, soffermando l’attenzione su due periodici di cucina (La Cucina Italiana e La Gola) sia nei contenuti editoriali, sia nell’audience delle due riviste. Sono stati anni di forte cambiamento nella struttura sociale, economica e gastronomica del Paese. La varietà di prodotti alimentari, l’industrializzazione del cibo legata a forme di consumo nuove per l’epoca (gli snack, la fine del pasto di mezzogiorno, i prodotti surgelati), la sensibilità alle tematiche medico-nutrizionali, contribuiscono a modificare radicalmente la cultura alimentare. Il cibo acquisisce una forte carica identitaria e inizia a essere concepito come tema di interesse per il grande pubblico.

Dalla bottarga dei Faraoni alle pere amate dal re Luigi XIV, dalle polpette del Manzoni al ragù di Eduardo De Filippo, fino al tiramisù di Casanova. In “Dizionario irresistibile di storie in cucina” (Cairo editore 2021, 228 pp.), Paola Trifirò Siniramed propone una passeggiata ghiotta e divertente fra storia, curiosità e ricette. Dalla A alla Z. Questo non è un libro di ricette. O meglio, lo è ma non solo. È soprattutto un dizionario storico dei cibi più comuni, trattati nei modi più sorprendenti e geniali nel corso dei secoli. Dietro ogni piatto c’è un’avventura umana, una sapienza antica (a partire da Marco Gavio Apicio o Plinio il Vecchio), si incrociano personaggi regali con fami ataviche e plebei dotati di un acume principesco nel preparare le pietanze e scoprirne le varietà. 40 IL MONDO DEL LATTE

Per molti osservatori, l’Unione europea si è arenata in una profonda crisi. Una crescita lenta, l’inquietudine politica dopo un decennio di austerità, l’incertezza in cui è avvolto il suo futuro dopo la Brexit e l’ascesa dell’influenza asiatica fanno apparire l’Ue una potenza in declino sul palcoscenico del mondo. In “Effetto Bruxelles. Come l’Unione europea regola il mondo” (Franco Angeli editore 2021, 475 pp.), la giurista Anu Bradford sostiene l’opposto. L’Unione europea resta un’autorevole superpotenza che plasma il mondo a sua immagine. Promulgando normative che trasformano l’ambiente economico internazionale, innalzando gli standard in tutto il mondo, inducendo una rimarchevole europeizzazione di molti aspetti importanti del commercio globale, l’Europa a 27 è riuscita a esercitare la sua influenza in ambiti quali la politica competitiva, la privacy dei dati, la violenza verbale online, la sicurezza e la salute dei consumatori e, non ultimo, la tutela dell’ambiente.





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E’ una battaglia lunga e difficile quella contro le contraffazioni e l’italian sounding, perché da sempre dobbiamo combattere chi vuole imitarci per poi vendere un prodotto che nulla ha a che fare con il nostro Pecorino Romano DOP.

Noi non ci arrendiamo, e i risultati lo dimostrano. Proteggere il nostro formaggio è una missione: perché significa difendere la nostra economia e perché solo la DOP è garanzia di qualità e unicità, quelle che i nostri clienti cercano ogni giorno scegliendoci.


DA S E M P R E S O L O 1 00% L ATTE DEL


PROTAGONISTI

ANTONIO AURICCHIO: DALLA PARTE DEI FORMAGGI DOP

IL PRESIDENTE DI AFIDOP RIBADISCE LA NECESSITÀ DI PROTEGGERE LA REPUTAZIONE DELLE ECCELLENZE CASEARIE ITALIANE E DI FARLE CONOSCERE SEMPRE DI PIÙ NEL MONDO di Chiara Fabrizi

I

n occasione della sua recente assemblea, Afidop, l’Associazione formaggi italiani Dop e Igp ha rinnovato i vertici nominando Antonio Auricchio presidente per il triennio 2021-2023. Ad affiancare Auricchio in questo mandato saranno il vicepresidente Gianni Maoddi (Pecorino Romano), Nicola Bertinelli (Parmigiano

48 IL MONDO DEL LATTE

Reggiano), Domenico Raimondo (Mozzarella di Bufala Campana), Renato Zaghini (Grana Padano), Massimo Forino (Assolatte) e Giovanni Guarneri (Confcooperative – Fedagripesca). Il mondo dei formaggi per Antonio Auricchio non ha segreti. Alle spalle ha un’attività di famiglia che affonda le sue radici nel 1877,


Con il tempo stanno imparando a conoscerne di quando il bisnonno dà il via a un’azienda oggi nuovi, ma molti sono ancora quelli che bisogna portabandiera del made in Italy. Formaggi, promuovere fuori dai confini italiani. Così come viaggi, fotografie e volontariato. Tutte cose nelle molti sono ancora i mercati da espandere o quali Auricchio (nella foto) mette grandissima passione. Auricchio è vicepresidente di Assolatte quelli nuovi sui quali puntare. In quest’ottica, Afidop continuerà a supportare la promozione e dallo scorso anno presidente del Consorzio e la valorizzazione dei formaggi italiani a di tutela del Gorgonzola. Il suo cognome è per denominazione, favorendo la partecipazione antonomasia sinonimo di Provolone. L’azienda collettiva dei Consorzi di tutela alle più importanti produce Quartirolo, Taleggio, Salva Cremasco, fiere internazionali di settore e Parmigiano Reggiano, Pecorino aderendo alle attività di promozione Romano e molto altro. Insomma, che meglio risaltano l’eccellenza delle produttore e conoscitore di I CASEIFICI nostre eccellenze. formaggi Dop e non. ITALIANI È poi evidente che formaggi Dop più SONO COME grandi hanno alle spalle Consorzi Una nomina importante, se strutturati e attivi che hanno un OREFICERIE: ruolo e un peso nella promozione portata a confrontarsi con le PRODUCONO e nella difesa degli interessi delle realtà di così tante produzioni di GIOIELLI proprie denominazioni. Non tutti origine. i formaggi, però, hanno le stesse Nella vita ho avuto la fortuna, in possibilità. Come presidente di parte per lavoro e in parte per Afidop, intendo mantenere una posizione passione personale, di entrare a contatto con super partes, ascoltando le istanze di tutti per tanti imprenditori e molte delle eccellenze portare avanti posizioni che siano nell’interesse casearie nazionali. Ciò mi ha portato a essere dell’intero comparto caseario Dop e Igp. Per fare presente in vari consorzi di tutela e conosco tutto questo c’è molto da lavorare, ma io sono tantissimi formaggi Dop o Igp, quasi tutti. E pronto. Come più volte ho detto, le sfide non mi proprio perché ne conosco le caratteristiche, la spaventano, anzi. bontà, i pregi e la storia,

li difendo tutti. Indistintamente. Sono un acceso ! "

sostenitore e difensore di queste produzioni che #

– secondo me – non hanno eguali al mondo. $ &

Le nostre produzioni Dop e Igp non sono solo formaggi, sono gioielli e come tali vanno trattati e

## ' Sebbene sia un convinto sostenitore delle considerati. Da quello più famoso a quello meno cucine locali e del fatto che ci siano ancora molti noto. Le imprese italiane sono come bravissimi margini di manovra nella promozione nazionale, orefici, che con la loro sapiente opera producono bisogna insistere sulla promozione e conoscenza preziosi ineguagliabili. dei nostri prodotti all’estero, ma anche sulla Rappresentare il mondo delle produzioni tutela e sul corretto riconoscimento dei formaggi casearie Dop e Igp italiane, con le sue molteplici realtà e peculiarità, è indubbiamente Dop e Igp. A livello comunitario, dove il terreno di gioco è comune e condiviso, è necessaria un incarico importante. Con i suoi 55 formaggi, una maggiore integrazione e cooperazione tra quella dei prodotti caseari è la principale i sistemi di controllo e di vigilanza. Una tutela categoria di prodotti Dop e Igp in termini di certa ed estesa delle denominazioni d’origine

non può che rafforzare l’intero sistema dei prodotti Dop e Igp a livello europeo e – a del 60% sul totale del comparto food cascata – anche nei Paesi extraeuropei.

Serve un sistema riconosciuto come garanzia di

prodotti buoni, di qualità, sicuri e autentici. Un La priorità numero uno è diffondere il più sistema utile sia nella lotta all’italian sounding e possibile nel mondo la conoscenza dei nostri alle imitazioni delle nostre eccellenze che come formaggi Dop e Igp. strumento di valorizzazione dei prodotti stessi e Il mercato italiano da solo non può assorbire dei loro territori di provenienza. i volumi prodotti. I dati sono incontrovertibili: Le attuali strategie comunitarie puntano a un stiamo parlando di un vero e proprio patrimonio. aggiornamento anche delle politiche sui regimi Dobbiamo quindi fare di tutto per spiegare al di qualità. Su quali aspetti ritiene sarebbe mondo di che cosa è costituita questa nostra ricchezza. Dobbiamo far conoscere tutti i La convenzione di Stresa è per i prodotti a nostri prodotti a indicazione di origine, le loro denominazione d’origine come la Bibbia. Il caratteristiche e peculiarità, la loro tradizione, la mondo, però, nel frattempo è cambiato, si è loro storia, i loro utilizzi, le loro produzioni. evoluto. Senza abbandonare la strada maestra x All’estero conoscono solo i formaggi più famosi.

IL MONDO DEL LATTE 49


PROTAGONISTI

tracciata dalla convenzione, è importante fare Chiediamo che le produzioni Dop e Igp – un passo avanti e mettere in luce quali sono parte integrante delle diete e delle culture gli elementi di forza dei nostri prodotti. Bisogna locali in cui si sono sviluppati – non vengano puntare su salubrità e distintività. inutilmente penalizzate da sistemi Oggi l’unico modo per rafforzare di etichettatura nutrizionale fronte pacco discriminatori e semplicistici, il sistema dei prodotti Dop e Igp BISOGNA ma valorizzati per il loro reale è puntare sugli elementi distintivi PUNTARE SUGLI valore nutrizionale. Il tema delle che li caratterizzano. I nostri prodotti devono valere il prezzo diete sostenibili non può essere ELEMENTI ridotto a un bollino o a un semaforo che chiediamo a chi sceglie di DISTINTIVI: rosso. Anche questo è parte di consumarli. In ogni nostro formaggio SALUBRITÀ E c’è una tradizione che altri non un tema complesso, quello della SOSTENIBILITÀ sostenibilità, in cui gli elementi hanno, un saper fare che ci invidiano ovunque, una grande attenzione in gioco – ambiente, benessere al benessere animale e a tutti gli animale, apporto nutrizionale, aspetti della sostenibilità ambientale. ricadute sociali ed economiche, ecc. – sono Parliamo di un sistema di certificazione tanti e interconnessi tra loro. I formaggi Dop e altamente controllato. I prodotti Dop e Igp sono Igp hanno tutte le carte in regola per rientrare un caposaldo sociale ed economico del nostro a pieno titolo tra i sistemi alimentari sostenibili e la revisione delle politiche in corso deve Paese. È dunque necessario che i regimi di qualità aiutarci a dimostrarlo. siano rafforzati per darci tutti gli strumenti utili a mettere in luce questi nostri valori e il lavoro che c’è alla loro base. Siamo pronti a lavorare per condividere quali siano gli strumenti migliori per misurare e rivendicare i risultati raggiunti e a individuare obiettivi chiari e realizzabili nel medio periodo. Chiediamo interventi in grado di assecondare l’adattamento dei sistemi Ig alle evoluzioni del mercato attraverso lo snellimento delle procedure burocratiche necessarie alla modifica dei disciplinari.

50 IL MONDO DEL LATTE


Le sfide globali più importanti dei prossimi 20 anni saranno quelle legate alla sostenibilità alimentare ed ambientale. E ognuno di noi può fare la sua parte compiendo scelte informate e consapevoli, soprattutto a tavola, partendo dagli ingredienti giusti. E’ per questo che per il burro Bio Prealpi scegliamo solo le migliori panne provenienti esclusivamente dda allevamenti ll ti di agricoltura i lt biologica, bi l i che h rispettano i tt i criteri it i di sostenibilità e soprattutto, l’ambiente che ci circonda.

Ottima scelta.



ECONOMIA

TUTTO IL POTENZIALE DELLA “DOLCE VITA” di Samuele Ferrigato

L

e eccellenze italiane racchiudibili nella formula del “Bello e ben fatto”, tra cui anche i prodotti lattierocaseari, valgono 135 miliardi di euro e rappresentano una parte consistente delle nostre esportazioni. Ma hanno anche un potenziale di incremento pari a 82 miliardi di euro. È quanto emerge dall'analisi condotta dal rapporto “Esportare la Dolce Vita”, realizzato dal Centro Studi Confindustria, in collaborazione con Unicredit e con il contributo di Sace, Netcomm e Fondazione Manlio Masi. Resilienza Gli effetti della pandemia non hanno risparmiato il Bbf, che ha subito pesanti ripercussioni. I settori legati alla moda sono stati tra i più colpiti, ma nonostante tutto alcune eccellenze del made in Italy hanno continuato a crescere anche nel 2020 e si sono mostrate particolarmente resilienti.

x

IL MONDO DEL LATTE 53


ECONOMIA L’anno scorso, comunque, l'emergenza Coronavirus ha avuto un impatto significativo sul commercio internazionale. L'effetto della crisi è stato generalizzato e asimmetrico al tempo stesso. A partire da marzo 2020 le esportazioni Bbf dell'Italia sono state significativamente inferiori rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (85% dei valori del 2019), toccando un minimo in aprile (59%) e maggio (69 per cento). Da luglio le spedizioni oltreconfine hanno ripreso a crescere a un ritmo comparabile e leggermente superiore allo stesso periodo del 2019 (con un rallentamento in ottobre). Inoltre, l’indagine rileva come nel corso del 2020 le esportazioni di prodotti Bbf dell'Italia abbiano tenuto rispetto alle esportazioni di altri grandi Paesi manifatturieri europei. Conferme e opportunità Il documento evidenzia come il “Bello e ben fatto” sia trasversale a tutti i principali comparti dal made in Italy, seppure in maniera più marcata nei settori afferenti alle tre “F” di fashion, food e furniture. Le eccellenze italiane si dirigono prevalentemente verso

54 IL MONDO DEL LATTE

Nel dettaglio, a fronte di un ne assorbono un valore pari a potenziale totale di 8,6 miliardi, circa 114 miliardi di euro. l'export già realizzato è il 60% circa (4,7 miliardi), mentre è Ammonta, invece, a oltre ancora sfruttabile il 40% del 20 miliardi il quantitativo di margine di crescita del Bbf. eccellenze esportato verso i Tra i Paesi emergenti, la Paesi emergenti, che, per il loro dinamismo, offrono margini Cina offre maggiori margini di crescita maggiori, a fronte di miglioramento anche nel comunque di rischi più elevati. medio-lungo periodo. Le stime sullo stock attuale della Quanto al potenziale di crescita di mercato dell'Italia nell'ambito classe media benestante e sull'aumento dei nuovi ricchi al del Bbf, si ripartisce per oltre tre quarti nei Paesi avanzati (62 2025 e 2030 mostrano che i mercati asiatici sono gli assoluti miliardi) e per la restante parte protagonisti tra quelli in via di negli emergenti (20 miliardi). sviluppo. La Cina si colloca al Le economie mature primo posto sia per dimensione rappresentano mercati attuale della classe benestante più grandi e chiedono con (265,6 milioni maggiore intensità di persone), sia i beni del Bbf. Gli LA CINA per la crescita Stati Uniti sono il nel prossimo mercato con il più OFFRE PIÙ quinquennio (70,2 alto potenziale in OPPORTUNITÀ milioni). Pechino termini assoluti: MA È si conferma 15,5 miliardi di ANCHE UN osservato speciale possibile export COMPETITOR per l'Italia. aggiuntivo. Come Paese Potenziale elevato emergente ad anche per Francia, alto potenziale di export, ma Germania e Regno Unito, che anche principale competitor. complessivamente valgono Insieme a Germania, Usa, 13,7 miliardi di ipotetico Francia e Spagna, è infatti tra incremento delle vendite. i principali concorrenti nelle emergenti più dinamiche, il categorie merceologiche del primo Paese per potenziale è Bbf. Le eccellenze italiane restano abbastanza protette, la Cina con 3,9 miliardi di euro di export aggiuntivo possibile. ma l'upgrading dei prodotti cinesi è sempre più pressante. Nel 2020, la Cina è stato uno dei pochi Paesi al mondo a registrare una crescita (oltre il 2%) e, secondo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale, nel 2021 il Pil di Pechino farà un balzo in avanti superiore all’8 per cento. Un ulteriore segnale forte in favore del libero scambio è la conclusione del Regional Comprehensive Economic Partnership (Rcep), il più grande accordo commerciale di libero scambio che comprende i dieci Paesi del gruppo Asean più Australia, Cina, Corea del Sud, Giappone e Nuova Zelanda. Il Rcep – si osserva nel rapporto – ha il merito di x



ECONOMIA LA CLASSIFICA DEI MERCATI PER OPPORTUNITÀ DI EXPORT OPPORTUNITÀ DI EXPORT INDICI NORMALIZZATI Potenziale sfruttabile (mln euro)

Potenziale sfruttabile (1)

Compatibilità domanda-offerta (2)

Espansione mercato (3)

USA

15.496

76

85

76

79

CINA

3.892

70

51

100

71

INDIA

286

76

47

34

50

GIAPPONE

3.320

77

65

14

42

REGNO UNITO

4.025

56

93

13

41

CANADA

1.796

75

91

8

38

GERMANIA

5.197

45

96

13

38

FRANCIA

4.432

41

99

12

37

SPAGNA

3.136

71

88

8

37

AUSTRALIA

1.561

83

83

6

35

Indice composto ExPanD (sintesi 1,2,3)

Nota: (1), (2) e (3) sono indici relativi normalizzati a 100 per il Paese con il valore maggiore. L’indice composito è ottenuto come media geometrica delle tre componenti. La tabella riporta i primi 10 mercati per opportunità di export. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria e Fondazione Manlio Masi su dati UN-Comtrade e FMI.

essere la prima intesa che vede Qualche consiglio la presenza contemporanea L’indagine propone alcuni di Cina, Giappone e Corea del consigli per le aziende italiane Sud, i principali beneficiari che vogliono mantenere e dell’accordo. aumentare la loro presenza sui Si tratta di un’area che cresce mercati internazionali. In primis, in importanza per il made in rafforzare i canali di vendita Italy e che ha tenuto durante la digitale, sia che questo implichi pandemia. promuovere una maggiore Ma per il nostro export ci presenza del made in Italy sulle sono sia benefici che rischi: da piattaforme esistenti, sia che una parte, infatti, significhi istituirne è stato creato di nuove, dove uno spazio ampio necessario anche PER LE AZIENDE e uniforme per di nicchia. ITALIANE gli investimenti Inoltre, serve È STRATEGICO diretti. Dall’altra, imprimere c’è il rischio che il RAFFORZARE un’accelerazione made in Italy venga dell’utilizzo dei LE VENDITE soppiantato da canali e-commerce SUL DIGITALE produzioni interne da parte dei all’area di scambio. consumatori, in In ogni caso, modo da rendere l’aumento di ricchezza previsto il mercato italiano più ricettivo nei Paesi firmatari rappresenta per la creazione di nuove uno stimolo concreto per piattaforme. È strategicamente l'export italiano del Bbf, e le fondamentale continuare imprese italiane a vocazione a coltivare lo sviluppo di internazionale non possono competenze in ambito digitale che guardare all’accordo con per tenere il passo con i rapidi interesse. cambiamenti in atto.

56 IL MONDO DEL LATTE

Stabilizzare le relazioni internazionali, anche riportandole sul sentiero degli organi decisionali multilaterali, il più possibile promuovendo nuovi trattati europei e un rinsaldamento dei legami Ue-Usa, anche alla luce della nuova presidenza Biden. Data l’accelerazione nell’integrazione delle filiere asiatiche attraverso il Rcep, si dovrebbe garantire il più possibile che le imprese italiane possano cogliere le opportunità dei nuovi mercati, anche attraverso un’intensificazione delle attività di internazionalizzazione verso l’Asia. E ancora, preservare e, dove possibile, cercare di aumentare la riconoscibilità del made in Italy, promuovendo la creazione di marchi riconosciuti anche per le piccole e medie imprese, predisponendo vetrine dedicate e sfruttando l’omnicanalità tra luoghi fisici e virtuali, incentivando la creazione di reti e consorzi di imprese volti a estrarre maggior valore dalle filiere internazionali.


C’È QUELLO GIUSTO PER OGNI AMANTE DEI FORMAGGI

R

EMME EM MENT NTAL AL A LER R DOP OP CLA LAS SS SIIC C

EM MM ME ENT NTA AL LE ER R DO OP P BIO O

EMMENTALER DOP URTYP®

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Formaggi dalla Svizzera. Svizzera. Naturalmente.

www.formaggisvizzeri.it


MERCATI

di Stefano La Luna

l’export agroalimentare italiano, che non sembra essersi fatto trovare impreparato, in particolare sul fronte dei prodotti caseari. I dati Istat relativi al bimestre marzo-aprile 2021 mostrano infatti una sterzata significativa per quel che concerne le esportazioni di formaggi italiani in Usa, che si sono LE ESPORTAZIONI DEI PRINCIPALI PRODOTTI CASEARI NEGLI STATI UNITI posizionate sul (Variazione 2021 su 2020) +86% rispetto allo stesso 159,5% periodo 2020. Particolarmente 120,5% degni di nota 86% 71,8% risultano gli 65% 53,1% 44% incrementi 38,8% 18,5% 16,3% 8,2%21,3% registrati 12,1% 13,1% 2,0% 0,8% dai freschi (+159%) e da -0,9% -15,8% -16,4% Grana Padano -43,3% e Parmigiano Reggiano (+120%, passando da 1,2 a 2,7 mila tonnellate). x

SPA

Produzione, stagionatura e confezionamento Dop Italiane. Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Provolone, Pecorino Romano, Taleggio, Asiago, Paste filate, Mascarpone, Ricotta.

Via Ottorino Ambrosi,1 25014 Castenedolo (BS) Tel. 030/2134811 Fax 030/2733121 info.export@ambrosi.it www.ambrosi.it

58 IL MONDO DEL LATTE

BERTOZZI Strada Roma, 1/A

SPA

43044 Collecchio (PR) Tel. 0521/333911 Fax 0521/333900 info.export@ambrosi.it www.bertozzi.com

AGRIFORM Via Rezzola, 21

ALTRI

ASIAGO, MONTASIO E CACIOCAVALLO

PROVOLONE

PECORINO

GRANA PADANO E PARMIGIANO REGGIANO

GRATTUGIATI

ALTRI FRESCHI

MOZZARELLA

FORMAGGI

AMBROSI

GORGONZOLA

internazionale, come dimostra la sospensione dei dazi – imposti dall’amministrazione Trump all’Ue nell’ambito del contenzioso sugli aiuti pubblici al gruppo Airbus – per un periodo di cinque anni. In questo quadro, si delineano prospettive allettanti per

economia statunitense è ripartita e sembra essersi messa alle spalle la crisi pandemica. Con la presidenza di Joe Biden, è cambiata l’impostazione della politica economica, meno orientata al protezionismo e più aperta al commercio

GENNARO AURICCHIO

SPA

Provolone piccante, dolce, giovane, affumicato e stravecchio. Pecorino Romano, Gorgonzola, caciotte, pecorini freschi e stagionati, Mozzarella, Ricotte, Grana Padano, Parmigiano Reggiano,Taleggio.

SCA

37066 Sommacampagna (VR) Tel. 045/8971800 Fax 045/ 515974 export@agriform.it www.agriform.it

Via Dante, 27 26100 Cremona Tel. 0372/403311 Fax 0372/403350 info@auricchio.it www.auricchio.it



MERCATI

040620

04064050

1.227 2.632 294 14 111 296 17 151 10.713 3.457 216 222 23 132 273 254 772 704 171 698 1.016 447 242 1.206 336 330 25.954

952 1.086 52 34 71 654 11 112 2.539 6.449 587 260 10 8 76 63 1.143 505 132 256 261 91 91 1.229 1.203 117 17.992

441 960 65 9 73 229 7 88 4.614 5.065 155 125 2 11 46 60 530 238 64 193 267 91 75 833 177 104 14.522

259 334 16 3 26 240 11 3 1.685 2.287 22 16 4 17 9 9 408 305 19 76 167 27 27 492 126 50 6.638

883 3.106 84 20 106 506 58 213 10.293 3.422 178 413 36 47 321 113 663 233 209 140 240 40 251 1.651 1.093 95 24.414

BRAZZALE

SPA

Burro delle Alpi, Burro Superiore Fratelli Brazzale, Gran Moravia, Verena, Asiago, Provolone dolce e piccante, Pasta filata, Grana Padano e Parmigiano Reggiano.

Via Pasubio, 2 36010 Zané (VI) Tel. 0445/313900 Fax 0445/313991 info@brazzale.com www.brazzale.com Stabilimento di via Giovanni XXIII, 2 36030 Monte di Malo (VI) Stabilimento di via Torrerossa, 30 35010 Campodoro (PD)

60 IL MONDO DEL LATTE

04069075 - 04069023 - 04069025 - 04069027 - 04069029 - 04069037 - 04069078 - 04069032 - 04069035 - 04069085 - 04069074 - 04069079 - 04069076 - 04069089

14 11 2 1 3 3 2 33 68 1 1 1 1 5 4 1 4 1 4 3 1 8 15 1 2 190

80 126 2 10 16 1 5 186 1.245 69 9 2 14 21 113 79 38 12 8 41 2 518 137 51 35 2.820

04069099

040630

202 207 31 1 7 46 3 13 1.414 819 17 31 1 9 6 31 260 125 20 5 65 3 21 152 72 6 3.567

40 172 12 3 8 29 4 19 378 551 26 18 1 2 9 14 163 138 4 33 24 9 6 55 46 4 1.768

33 21 31 3 1 27 28 4 268 252 8 10 1

20 113 2

51 163 57 13 24 141 32 18 302 655 132 17 8 5 15 127 435 70 9 155 198 17 167 545 50 22 3.428

FORGRANA CORRADINI

SPA

2 11 15 28 9 8 17 4 157 20 4 962

PROVOLONE

04069073 04069001

10 106 2 2 7 21 1 2 160 583 23 9

5 13 131 12 1

60

73 17 1

1 113 138 1 10 21 9 31 59 17 55 752

TOTALI

04069063

FORMAGGI FUSI

04069069 04069018 04069021 04069050 04069039 9082-9084 04069081 04069092 9093 04069086 04069013 04064010 4090 04069015 04069017

FORMAGGI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE

ALTRI FORMAGGI MOLLI

ALTRI FORMAGGI DURI

ALTRI FORMAGGI SEMIDURI

ASIAGO, CACIOCAVALLO, MONTASIO E RAGUSANO

GORGONZOLA

GRATTUGIATI

04069061

ALTRI FORMAGGI

AUSTRIA BELGIO BULGARIA CIPRO CROAZIA DANIMARCA ESTONIA FINLANDIA FRANCIA GERMANIA GRECIA IRLANDA LETTONIA LITUANIA LUSSEMBURGO MALTA PAESI BASSI POLONIA PORTOGALLO REP. CECA ROMANIA SLOVACCHIA SLOVENIA SPAGNA SVEZIA UNGHERIA TOTALE UE

0406 1030 - 04061050 - 04061080

PECORINO

CODICE DOGANALE

GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO

MOZZARELLA

(IN TONS)

RICOTTA, MASCARPONE E ALTRI FORMAGGI FRESCHI

LE ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI IN EUROPA (1° gennaio - 30 aprile 2021)

1 5 14 71 44 3 18 9 1 12 712 3 10 1.829

SAVIOLA

1 28 1 492 42 21 10 746

SPA

Parmigiano Reggiano, Grana Padano. Confezionamento. Produzione grattugiati freschi disidratati. Produzione shaker. Pecorino Romano,Taleggio, Gorgonzola, pecorini, provoloni, mozzarella.

Produzione, stagionatura e confezionamento Grana Padano e Parmigiano Reggiano.

Via 200 Biolche, 6 42016 Guastalla (RE) Tel. 0522/833818 Fax 0522/833426 forgrana@forgranacorradini.it www.forgranacorradini.it

Via Arini, 42 46012 Bozzolo (MN) Tel. 0375/313411 Fax 0375/310319 info@saviola.it www.saviola.it

4.272 9.037 650 103 452 2.294 175 628 32.733 24.866 1.435 1.131 90 247 788 927 4.706 2.434 663 1.615 2.809 802 1.481 7.222 3.233 789 105.582



CODICE DOGANALE

EUROPA UNIONE EUROPEA REGNO UNITO SVIZZERA C.S.I. ALTRI PAESI EUROPEI AFRICA NORD AMERICA CANADA USA CENTRO E SUD AMERICA BRASILE MESSICO ALTRI PAESI DEL CENTRO SUD ASIA GIAPPONE CINA INDIA HONG KONG SINGAPORE ALTRI PAESI ASIATICI OCEANIA AUSTRALIA NUOVA ZELANDA ALTRO TOTALE MONDO -TONNELLATE di cui extra Ue -MIGLIAIA DI EURO

04061030

04061050 04061080

31.545 24.414 4.451 2.153 174 353 32 186 57 129 44

31.041 25.954 2.881 1.659 387 160 68 876 36 840 79 8

44 1.869 909 117

71 3.946 696 1.620 5 86 74 1.465 212 181 31 9

41 42 760 181 151 30 33.857 9.443 169.629

36.231 10.277 145.210

04069061

040620

04064050

0 04069063

22.312 17.992 2.231 1.670 133 286 128 6.164 1.415 4.749 365 41 137 187 1.601 423 73

17.016 14.522 1.406 865 34 189 7 203 66 137 11 11 531 192 96

7.296 6.638 135 435 64 24 10 128 18 110 10 2 1 7 211 142 3

30 48 1.027 804 769 35 1

31 7 205 98 97 1

3 1 62 114 112 2

2.119 1.768 266 75 5 5 16 3.627 175 3.452 46 21 9 16 183 70 10 1 4 3 95 103 99 4

31.375 17.866 3.344 13.383 345.253 158.593

7.769 1.131 47.953

6.094 4.326 55.111

FORMAGGI FUSI

PROVOLONE

ALTRI FORMAGGI

ALTRI FORMAGGI DURI

PECORINO

GORGONZOLA

GRATTUGIATI

GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO

MOZZARELLA

ESPORTAZIONI ITALIANE DI FORMAGGI NEL MONDO (1°gennaio - 30 aprile 2021)

(IN TONS - DATI PROVVISORI ISTATT)

RICOTTA, MASCARPONE E ALTRI FORMAGGI FRESCHI

MERCATI

04069099

04069073

040630

3.933 3.426 198 118 136 55 170 419 86 333 75 30 4 41 817 58 181 54 23 6 495 199 182 17

1.681 962 92 300 49 278 9 193 2 191 17 3

1.982 1.829 56 88 5 4 10 151 41 110 35 1 2 32 104 10 2

802 752 1 27

6 2 84 238 227 11

110 1 118 0

5.613 2.187 39.073

2.351 1.389 15.159

2.520 691 14.799

1.054 302 3.806

04069069 04069021 04069039 04069081 04069086 04069013 04069015 04069017

14 392 59 32 2 44 19 236 59 58 1

22 11 1 1 3 3 237 8

GLI ESPORTATORI

BERNERI CIRESA

SPA

SRL

Via Vittorio Emanuele, 62 23815 Introbio (LC) Valsassina Tel. 0341/980540 Fax 0341/981294 ciresa@ciresa.it www.ciresa.it

Via delle Industrie, 6 24040 Lallio (BG) Tel. 035/200991 Fax 035/201190 berneri@berneri.it www.berneri.it

GELMINI CARLO SRL

MARIO COSTA SPA

Via Papa Giovanni XXIII, 15 20080 Besate (MI) Tel. 02/90.50.92.4 Fax 02/90.09.80.30 info@caseificio-gelmini.it www.caseificio-gelmini.it

Via dell’Industria, 26 Località Orfengo 28060 Casalino (NO) Tel. 0321/877566 Fax 0321/877578 info@mariocosta.it www.mariocostagorgonzola.it

62 IL MONDO DEL LATTE

CASEIFICIO DEFENDI LUIGI SRL Taleggio, Gorgonzola, Bufaletto, Mozzarella, Baffalo Blu, F. Bio. 24043 Caravaggio (BG) tel. 0363/301022 info@caseificiodefendi.it www.caseificiodefendi.it

F.LLI PINNA

AZIENDA CASEARIA SPA Via F.lli Chighine, 9 07047 Thiesi (SS) Tel. 079/886009 Fax 079/886 724 info@pinnaspa.it www.fratellipinna.com

04 04


1.163 1.033 98 13 7 12 16 6 6 2 2 43 24

1.609 1.311 9 273 16

10 6 4 3 3 59 2 10

3 25 1 1

2 417 411 2

8 56 2 2

1

10 5 1 4 2

3 19 3 2 1

44 1 1

3 16 16

23 1 1

1.293 1.062 117 96 17 1 1 125 125 8

589 502 42 36 1 8 1 76 2 74 3

375 190 4 177 1 3 1 147 32 115 10

161 111 2 47

791 746

1 2 162 15 147 3

2

3 7

1 2

1

7 3 13 5 1

2 1 49 8 1 7

2

2 18 17 1

1 1 5 37 36 1

1.491 429 12.792

690 188 4.929

583 393 4.073

337 226 2.389

3 3

1.578 104 12.004

1.126 230 9.401

2.059 748 10.909

TRENTIN

43

0 1

2

3 2 2

4 1.233 200 7.729

TOTALI

FORMAGGI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE

FONTINA FONTAL

ASIAGO, CACIOCAVALLO, MONTASIO, RAGUSANO

04069018 04069079 04069075 04069076 04069001 04069050 04069082 04069084

1.025 896 63 62 2 2 6 62 16 46 3

1.505 1.474 8 20 2 1

ITALICO TALEGGIO

ALTRI FORMAGGI MOLLI

ALTRI FORMAGGI SEMIDURI

CACIOTTE, SCAMORZE E FORMAGGI SEMIDURI

CRESCENZA, ROBIOLA E SIMILI

ALTRI FORMAGGI ERBORINATI

04064010 04069092 04069089 04069023 04069025 04064090 04069093 04069074 04069029 04069037 04069078 04069032 04069035 04069085

1 1 2 2

128.238 105.582 12.060 8.157 1.033 1.406 466 12.541 1.968 10.573 720 106 160 454 10.516 3.004 2.161 62 387 206 4.696 2.096 1.954 142 14

796 154.623 49.041 50 1.715 1.060.527

Occorre inoltre segnalare come le performance di tutte le principali categorie merceologiche casearie abbiano registrato il segno più. Per quanto concerne i singoli stati, spiccano i numeri relativi alle esportazioni verso il New Jersey, che nell’aprile 2021 sono più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo 2020, attestandosi a quasi 2.500 tonnellate. A livello di variazione percentuale, invece, le crescite più sostanziose sono state messe a segno da Florida (+389%) e Illinois (+266%). I dati rilevati per il bimestre marzo-aprile portano il dato cumulato del primo quadrimestre di quest’anno a +2%, per la prima volta in positivo da un anno e mezzo a questa parte. Se è vero che la strada è ancora lunga per ritornare ai livelli di crescita pre-pandemia e, soprattutto, antecedenti all’introduzaione dei dazi trumpiani, è altrettanto vero che le performance recenti – unite a una riapertura del canale Ho.Re. Ca, che ci si auspica duratura, e a una ritrovata distensione nei rapporti commerciali tra Ue e Usa – fanno ben sperare per il futuro dell’export americano dei nostri formaggi.

SPA

Parmigiano Reggiano Grana Padano Pecorino Romano Gorgonzola Pecorini Toscani/Sardi Provolone/Taleggio Mozzarella di Bufala Mascarpone/Ricotta

ZANETTI

Via Genova, 19(z.i.) 37053 Cerea (VR) Tel. 0442/398111 Fax 0442/398150 commerciale@trentingroup.it www.trentingroup.it

Via Madonna, 1 24040 Lallio (BG) Tel. 035/201511 Fax 035/691515 zanetti@zanetti-spa.it www.zanetti-spa.it

SPA

Produzione, stagionatura, confezionamento e commercio di: Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Provolone, Pecorino, burro, Taleggio, Fontina, Asiago, mozzarelle, mascarpone, ricotta, Gorgonzola.

IL MONDO DEL LATTE 63


MERCATI

MENO LATTE IN POLVERE E PIÙ FORMAGGI I

dati Ue relativi al primo quadrimestre di quest’anno evidenziano una contrazione produttiva di latte in polvere: -11,9% la riduzione registrata dall’intero e -6,3% quella rilevata per lo scremato rispetto allo stesso periodo del 2020. Variazioni che portano la produzione complessiva dell’Unione rispettivamente a 207.300 e 468.900 tonnellate. In particolare, pesano le performance negative messe a segno dai due grandi player del settore lattiero-caseario europeo – cioè Germania (-9,5% per l’intero e -6,1% per lo scremato) e Francia (-2,7% per l’intero e -6,9% per lo scremato) – come conseguenza del calo della disponibilità di latte già registrata nei due Paesi. La produzione di burro sembra seguire la medesima tendenza. Berlino ha infatti registrato una variazione tendenziale negativa del 6,1% (una riduzione pari a circa 12.000 tonnellate), mentre Parigi ha rilevato un calo del 5,9% (corrispondente a 9.000 tonnellate

in meno); -2,3% invece la variazione dei volumi prodotti in Polonia. Degni di nota gli incrementi messi a segno da Olanda (+14%) e Irlanda (+5,8%, un delta più contenuto a livello percentuale ma più sostanzioso in termini di volumi, pari a un aumento di 4.000 tonnellate) che, tuttavia, non sono stati sufficienti a portare il saldo dell’Unione verso il segno più: quest’ultimo si è attestato al -2%, per un totale di 731.500 tonnellate prodotte. Sul fronte dei formaggi, si rileva invece un dato tendenziale pari a un confortante +3%, che porta la produzione Ue del primo quadrimestre 2021 a 3,1 milioni di tonnellate. In termini di variazioni percentuali, spiccano i numeri registrati da Spagna (+8,5%), Romania (+7,9%) e – soprattutto – Italia, passata da 374 a 398mila tonnellate prodotte (+6,2 per cento). A livello di volumi, Germania e Francia si confermano leader del comparto, con una produzione pari a, rispettivamente, 837mila (+1,6%) e 571mila tonnellate (+1,3 per cento).

LA PRODUZIONE DI ALCUNI PRODOTTI CASEARI DEI PRINCIPALI PLAYER EUROPEI FORMAGGI

6,2% 3,8% 1,3% 1,6% 3% 1,6% BURRO

-2,3% -5,9% -6,1% -2%

-7,4% -6,9% -6,1% -6,3%

LATTE IN POLVERE

SCREMATO

-3,4% -2,7%

INTERO -9,5% -11,9% -15,0%

-10,0% ITALIA

64 IL MONDO DEL LATTE

POLONIA

-5,0% FRANCIA

0,0% GERMANIA

UE

5,0%


L’ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONI DI ALCUNI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI BURRO

500

Stabili e su livelli decisamente superiori rispetto a quelle dello scorso anno le quotazioni di latte e siero in polvere; in leggero calo i valori del burro.

450

€/100 KG

400 350 300 250 200 5

10

15

20

25 30 SETTIMANA

35

40

45

50

SIERO IN POLVERE

LATTE SCREMATO IN POLVERE 125

280

100

240 €/100 KG

€/100 KG

220 200 180

75 50

160 140

25

120 100 0

5

10

15

20

25 30 SETTIMANA

35

40

45

50

0

0

5

10

15

20

25 SETTIMANA

30

35

40

45

50

Fonte: Mmo – Reg. Ue n. 2017/1185

260


MERCATI

IL MONDO DEL

L AT T E

N. 9

SETTEMBRE

2021 -

ANNO

IL LATTE NEL MONDO

LXXV -

MENSILE

0401 1090 2019 2099

17 2 6 1 1

737 1 1

PAESI AUSTRIA BELGIO BULGARIA CIPRO CROAZIA DANIMARCA ESTONIA FINLANDIA FRANCIA GERMANIA GRECIA IRLANDA LETTONIA LITUANIA LUSSEMBURGO MALTA PAESI BASSI POLONIA PORTOGALLO REP. CECA ROMANIA SLOVACCHIA SLOVENIA SPAGNA SVEZIA UNGHERIA TOTALE UE

TOTALE PAESI TERZI di cui: ALBANIA LIBIA CINA HONG KONG EMIRATI ARABI

TOTALE GENERALE - TONNELLATE - MIGLIAIA DI EURO

66 IL MONDO DEL LATTE

1

6 37 19 189

7 1.116 20

17 4 1.465 5 1

4 1

0401 1010 2011 2091

ROMA

LATTE SFUSO IN CISTERNA

70%

LATTE IN CONFEZIONI

POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE

TARIFFA DOGANALE

AUT MP-AT/c/RM

(IN TONS - DATI PROVVISORI ISTAT)

ORGANO UFFICIALE DI

ASSOLATTE

E DEL

COMITATO ITALIANO FIL-IDF

ABBONATEVI ALLA RIVISTA MENSILE IL MONDO DEL

L AT T E

Organo ufficiale di ASSOLATTE e del COMITATO ITALIANO FIL-IDF

20 9 150 2 3 7 1.961

1.896

17.315

1.232

1.492 12.459 691 26 436

12 523 356 1 51

19.276 13.918

3.128 2.314

1 2 5

Il costo dell’abbonamento per l’anno 2021 è di: € 118,00 per l’Italia - € 150,00 per l’estero (Una copia € 11,50 - Arretrati € 23,00)

“Editoriale Il Mondo del Latte s.r.l.” 20135 Milano - Via Adige, 20 Tel. 02.72021817 e-mail: mondolatte@assolatte.it Internet: www.assolatte.it


LO STILE


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MERCATI

ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONI DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI ITALIANI DESCRIZIONE MILANO (€/Kg) BURRO PASTORIZZATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA, PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI)

BURRO DI CREMA DI LATTE SOTTOPOSTA A CENTRIFUGAZIONE REG. CE N. 1234/2007 BURRO DI CENTRIFUGA ZANGOLATO (COMPRENSIVO DI ONERI DI RACCOLTA, PREMI QUALI-QUANTITATIVI E PROVVIGIONI) GRANA PADANO STAGIONATURA 16 MESI E OLTRE GRANA PADANO STAGIONATURA 9 MESI GRANA PADANO CON BOLLO PROVVISORIO 60-90 GG. FUORI SALE PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 24 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 18 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA 12 MESI E OLTRE GORGONZOLA MATURO DOLCE GORGONZOLA MATURO PICCANTE ITALICO MATURO TALEGGIO FRESCO FUORI SALE TALEGGIO MATURO PROVOLONE VALPADANA STAGIONATURA FINO A 3 MESI PROVOLONE VALPADANA STAGIONATURA OLTRE 3 MESI LATTE SPOT ITA (€/1000 Kg) PARMIGIANO REGGIANO (BORSA DI RIFERIMENTO COMPRENSORIALE DI PARMA) €/Kg PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA >30 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA >24 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA >18 MESI PARMIGIANO REGGIANO STAGIONATURA >12 MESI

VAR.

2021 LUGLIO MEDIA

2020 LUGLIO MEDIA

VAR.

1,44 3,04 3,19 1,24 8,08 6,15 5,13 9,51 8,71 7,43 5,75 6,75 5,15 4,75 5,60 5,83 6,12 352,00

55,56% 26,32% 25,08% 64,52% 5,45% 15,12% 16,57% 31,44% 34,33% 37,28% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 5,97%

2,11 3,71 3,86 1,91 8,52 7,08 5,98 12,50 11,70 10,20 5,75 6,75 5,15 4,75 5,60 5,83 6,12 398,00

1,59 3,19 3,34 1,39 8,07 6,15 5,12 9,53 8,73 7,46 5,75 6,75 5,15 4,75 5,60 5,83 6,12 352,00

32,70% 16,30% 15,57% 37,41% 5,58% 15,12% 16,80% 31,16% 34,02% 36,73% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 13,07%

10,825 9,775 8,975 7,950

19,29% 24,69% 27,72% 33,96%

12,983 12,258 11,533 10,683

10,865 9,815 9,015 7,990

19,49% 24,89% 27,93% 33,70%

2021 GIUGNO MEDIA

2020 GIUGNO MEDIA

2,24 3,84 3,99 2,04 8,52 7,08 5,98 12,50 11,70 10,20 5,75 6,75 5,15 4,75 5,60 5,83 6,12 373,00 12,913 12,188 11,463 10,65


MERCATI

DOP, EXPORT DA SBALLO

dati Istat relativi alle esportazioni di formaggi italiani Dop nel bimestre marzo-aprile 2021 mostrano segnali incoraggianti per un settore – quello dei prodotti caseari a indicazione geografica – che nei primi due mesi dell’anno avevano accusato un notevole rallentamento delle vendite al di fuori dei confini nazionali. A livello di variazione percentuale, spiccano le performance rilevate per Taleggio e Pecorino (una variazione tendenziale rispettivamente pari a +50% e +46,1%, entrambi in netta ripresa rispetto allo scorso anno, per quanto ancora lontani dai risultati ottenuti nel 2019), la triade Asiago-Montasio-Caciocavallo (+33,2%) e il Provolone (+31 per cento). Dando uno sguardo al dato cumulato, si evince come tutti i formaggi Dop a base di latte vaccino, con l’eccezione della Fontina, abbiano messo a segno risultati positivi, con esportazioni

stabili o superiori rispetto a quelle del primo quadrimestre dello scorso anno: +4,3% la variazione tendenziale del Gorgonzola, +3,9% quella del Pecorino, +13,4% per il Provolone, +7% per Asiago, Montasio e Caciocavallo e +5% per il Taleggio. La rilevanza di questi dati testimonia come l’export dei formaggi a denominazione protetta, grazie al loro alto valore aggiunto e alla loro competitività sul fronte internazionale, rappresenti sempre più un asset strategico per le imprese nostrane. In termini quantitativi, il primato va a Grana Padano e Parmigiano Reggiano: nel periodo gennaio-aprile 2021, ne sono state esportate 31.375 tonnellate. A una maggiore stabilità per quel che concerne le quantità vendute all’estero dei due formaggi Dop più apprezzati a livello internazionale (la variazione tendenziale si è infatti attestata a -0,3%), fa da contraltare un

contestuale incremento in valore (+3% rispetto allo stesso periodo 2020), generando introiti pari a più di 345 milioni di euro. Per quel che riguarda le produzioni, a eccezione del Parmigiano Reggiano, giugno 2021 ha rilevato una generale flessione. La variazione tendenziale si è infatti attestata sul -3,6% per il Grana Padano, -7,5% per il Gorgonzola (una riduzione equivalente a oltre 29mila tonnellate), -15,3% per l’Asiago, -14,4% per il Taleggio e -16,4% per il Quartirolo Lombardo. Sul fronte delle quotazioni, infine, si osserva che i prezzi all’ingrosso dei primi cinque mesi di Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano si sono posizionati su livelli di gran lunga superiori rispetto a quelli medi dello scorso anno. Sono rimasti invece invariati i valori degli altri prodotti.

LE ESPORTAZIONI DEI PRINCIPALI FORMAGGI DOP (gennaio-aprile 2021 e marzo-aprile 2021) FONTINA

-1% 9%

ITALICO, TALEGGIO

5% 50%

ASIAGO, MONTASIO E CACIOCAVALLO

7% 33,2%

PROVOLONE

13,4% 31%

PECORINO

3,9% 46,1%

GRANA PADANO E PARMIGIANO REGGIANO

-0,3% 16,8%

GORGONZOLA

4,3% 21,7%

GENNAIO-APRILE VAR. 21/20

70 IL MONDO DEL LATTE

MARZO-APRILE VAR. 21/20



IGIENE & SICUREZZA LA NUOVA NORMATIVA CINESE SULLE IMPORTAZIONI DI PRODOTTI ALIMENTARI di Ettore Soria

Amministrazione generale delle dogane cinese (GACC) ha emanato il Decreto n. 248/2021 che istituisce l’obbligo di registrazione per tutte le aziende esportatrici di prodotti alimentari oltre la Grande Muraglia; il provvedimento entrerà in vigore il 1° gennaio 2022. Sono interessate tutte le imprese estere impegnate nella produzione, lavorazione e conservazione di alimenti ad esclusione del settore additivi alimentari.

72 IL MONDO DEL LATTE

Sarà il GACC a gestire la registrazione dei produttori esteri in maniera uniforme come è avvenuto per il settore lattiero. Vediamo le condizioni di ammissibilità alle liste: - il GACC deve aver approvato il sistema di gestione della sicurezza alimentare del Paese in cui si trova l’impresa; - l’impresa è soggetta all’approvazione e all’effettivo controllo della competente autorità nazionale (AC); - l’impresa stabilisce un

efficace sistema di gestione e protezione per la sicurezza alimentare sotto il profilo igienico-sanitario e garantisce che l’alimento esportato sia conforme alle normative cinesi e a quelle nazionali, ossia comunitarie; - l’impresa rispetta i pertinenti requisiti di ispezione e quarantena concordati tra il GACC e le AC del Paese in cui si trova. Saranno le rispettive AC nazionali a poter chiedere l’iscrizione in lista su richiesta

x



IGIENE & SICUREZZA del produttore. Il GACC, tenendo conto delle pratiche internazionali, determina i mezzi di registrazione e la documentazione richiesta sulla base dell’analisi delle caratteristiche dell’alimento: ingredienti, tecniche di produzione e lavorazione, dati storici sulla sicurezza alimentare, ecc. In caso di analisi dei rischi o prove che dimostrino un’alterazione del rischio di un determinato tipo di alimento, il GACC potrà richiedere degli adeguamenti agli standard. Le tipologie di prodotti alimentari interessati sono le seguenti: carne e prodotti a base di carne, budello, prodotti acquatici, latticini, miele, uova e prodotti a base di uova, grassi e oli commestibili, pasta ripiena, cereali commestibili, prodotti industriali in polvere di cereali e malto, verdure fresche e disidratate, fagioli secchi, condimenti, noci e semi, frutta secca, chicchi di caffè non tostati e fave di cacao, alimenti per diete speciali e prodotti sanitari. La documentazione da presentare da parte del Paese esportatore è la seguente: - lettera di richiesta dell’AC; - elenco delle imprese raccomandate e delle loro domande di registrazione; - documenti di identificazione dell’impresa, come la licenza commerciale rilasciata dall’AC in cui è situata l’impresa (es: per i prodotti d’origine animale l’assegnazione del marchio di identificazione); - dichiarazione di conformità; - specifico verbale di sopralluogo. Il GACC può, se necessario, richiedere la fornitura di documenti sulla gestione del sistema di sicurezza alimentare ed il diagramma di flusso del processo, comprese le immagini/riprese video dell’impianto nella sua completezza. Per i prodotti alimentari non

74 IL MONDO DEL LATTE

previsti nell’elenco sopracitato (es: vino), il GACC richiede all’AC: - domanda per la registrazione dei produttori esteri di alimenti importati; - documenti di identificazione dell’impresa, come la licenza commerciale; - dichiarazione dell’impresa sulla sua conformità ai requisiti previsti. La domanda di registrazione di un produttore estero deve includere il nome dell’impresa, il paese in cui si trova, l’indirizzo del sito di produzione, il rappresentante legale, persona/e di contatto, le informazioni di contatto, il numero di registrazione approvato dalle autorità competenti nel paese in cui si trova localizzato, il tipo di alimento da registrare, la capacità di produzione (come su Cifer per il lattiero). Tutta la documentazione può essere scritta in cinese o inglese; è stato previsto, però, che possano intervenire mutui accordi sulle procedure di registrazione fra Cina e Paese esportatore. Il GACC si riserva di organizzare autonomamente un gruppo di revisione o affida alle istituzioni competenti la valutazione dei produttori esteri di alimenti importati per le loro domande di registrazione tramite moduli scritti, video, ispezioni in loco; il team di revisione deve essere composto da almeno due ispettori. L’azienda sottoposta a controllo contribuisce ai costi di missione. Si evidenzia un aspetto di etichettatura: il produttore estero registrato deve apporre il numero di registrazione cinese sulla confezione interna ed esterna dell’alimento esportato in Cina. La registrazione è valida per un periodo di cinque anni; per chiedere il rinnovo al GACC - attraverso il canale di applicazione

della registrazione – andrà presentata la domanda entro tre o sei mesi prima della data di scadenza con la seguente documentazione: - domanda di rinnovo della registrazione; e - dichiarazione di impegno di conformità coerente con i requisiti di registrazione. Il GACC estende la registrazione delle imprese che soddisfano i requisiti per un periodo di altri cinque anni. In una delle seguenti circostanze, il GACC può annullare la registrazione del produttore estero: - il verificarsi di gravi incidenti di sicurezza alimentare in relazione all’alimento importato per motivi attribuibile al produttore; - gravi problemi di sicurezza alimentare riscontrati nell’alimento esportato in Cina durante l’ispezione all’ingresso e nel periodo di quarantena; - i principali problemi di sicurezza alimentare e di gestione dell’igiene riscontrati nell’impresa a causa dei quali la sicurezza degli alimenti esportati non sono garantiti; - il mancato soddisfacimento dei requisiti di registrazione dopo la rettifica; - la fornitura di documenti falsi o occultamento di informazioni rilevanti; - il rifiuto di collaborare con il GACC nel riesame e nelle indagini sugli incidenti; o - affittare, prendere in prestito, trasferire, vendere e rivendere o utilizzare falsamente la registrazione numero. Sicuramente vi saranno ulteriori disposizioni attuative da parte del GACC, tenendo conto della mole di dati richiesti. Viste le diverse tipologie di prodotto, in Italia le competenze saranno ripartite fra il Ministero della Salute che ha già esperienza e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.



NORMATIVE_L’ESPERTO RISPONDE a cura di Leonardo Graverini UN NOSTRO CLIENTE DI UN PAESE UE DIVERSO ' ( )*++/1) 22 34 4*7(1*

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7/8 1 ( 8/1 (1/ =*1+ >>

*M 3FH 6& O TQFDJGJDIF P EFSPHBUPSJF Q Per quanto concerne la denominazione di vendita, non USBUUBOEPTJ EJ VO QSPEPUUP DPOUFOFOUF J USF GPSNBHHJ DPNF JOHSFEJFOUJ NB EFMM PGGFSUB BM DPOTVNBUPSF EJ USF EJWFSTF UJQPMPHJF EJ GPSNBHHJP B OPTUSP BWWJTP MF USF SFGFSFO[F dovrebbero essere indicate in etichetta ciascuna col proprio OPNF MFHBMF RVJOEJ OPO DPO FTQSFTTJPOJ HFOFSJDIF UJQP i'PSNBHHJ EVSJ F TFNJ EVSJu Anche perché qualcuno potrebbe ipotizzare l’applicabilità anche a questa fattispecie della norma che sanziona l'immissione al consumo di prodotti privi dell'indicazione 76 IL MONDO DEL LATTE

JPOF EFM TVP OPNF

VNBUPSF TJ QVÖ [P EFM QSPEVUUPSF QVSDIÊ ostitutiva dell’indicazione P QSFDFEFOUF F TJB TB DPO FTTB messo one (bollo sanitario), che

FSUJGJDBUJ DPOGPSNJ tato autorizzato

IF P EFSPHBUPSJF a prudenziale – che nte e specificamente NB[JPOJ PCCMJHBUPSJF HSFEJFOUJ MB UBCFMMB

TJ BQQMJDBOP PSNBJ TFOEP TUBUP BCSPHBUP & O % -HT O JM RVBMF EJTQPOFWB DIF HMJ JNCBMMBHHJ EJ RVBMTJBTJ specie contenenti prodotti preconfezionati e destinati al consumatore, potevano non riportare le indicazioni PCCMJHBUPSJF QFS MF TJOHPMF SFGFSFO[F QVSDIÊ FTTF GJHVSBTTFSP TVMMF DPOGF[JPOJ EFJ QSPEPUUJ BMJNFOUBSJ DPOUFOVUJ e che qualora dette indicazioni non fossero state verificabili, TVMM JNCBMMBHHJP FTUFSOP EPWFWBOP GJHVSBSF BMNFOP MB EFOPNJOB[JPOF EFJ TJOHPMJ QSPEPUUJ DPOUFOVUJ F JM UFSNJOF minimo di conservazione o la data di scadenza del prodotto BWFOUF MB EVSBCJMJUÆ QJÜ CSFWF


E PRIVO D ENT IL LM

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NATU RA

Una fforma di Parmigiano g Reggiano gg è molto di più di una semplice forma di formaggio. Perché Parmigiano Reggiano promuove iniziative ÅÅVITQbbI\M I ZQL]ZZM T¼QVY]QVIUMV\W VITQbbI\M I ZQL]ZZM T¼QVY]QVIUMV\W e a preservare le diversità di un territorio unico.

conservanti e additivi

p mig par migiianore anoreggi ggiiano ggi a .co an ccom Seg Seg guic uici i i sui su uii nos o ttri os rrii so ocia cial i l e nell tuo tuo pu unto ntto n t v ve en endi ndi d diita. ta ta ta. *IIl Parm *Il Parm rmigia rm igia gian no o Reggiano egggiano eggi n è natura urralmen ura lme mente tee pri riv rivo ivo iiv v di llatt a attosio osio: sio l’ la ass asse sse seenza z di za di latto ttosio sio i è co conseg onseg egguenz uenz ue nza an na atura t lee dell tipic i i o prroces ipico ocesssso di otten t iimen me m to del Parmi Parmi r igiano rm rmi gian an no Re Reggia ggii no no. o. Cont Conti ontiene iene ne ggal ga atto to ossio iio iin n quant ua ità à infe inff riorre a 0,,01 01 gg/1 g/ 00 00 g. g.



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