il
Guitto
N° 7 - FEBBRAIO/MAGGIO 2017
Rivista dell’Associazione Culturale Il Guitto
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Le vie dei canti
La storia del campo “Le Fraschette”
Una balia fumonese per una principessa
La Riserva Naturale Regionale
“Lago di Canterno” Tre percorsi per conoscerne i geositi
Foto: Alberto Bevere
EDITORIALE
Natura, cultura e consapevolezza, veicoli di sviluppo del nostro territorio di Elisa Potenziani Tutto il territorio nazionale è costellato di luoghi che varrebbe la pena visitare, tutelare e proteggere. È stato più volte messo in risalto che pochi “macrocontenitori” stanno cedendo il passo a “ecosistemi” in cui le dimensioni non sono più sentite come direttamente proporzionali alla quantità di bellezza in essi contenuti. Bisognerebbe abbandonare l’approccio basato sull’idea di sviluppo culturale che fa leva sui grandi eventi, di una cultura sostanzialmente estranea al tessuto sociale e civile della comunità locale e che trova giustificazione nel ritorno economico immediato (e pertanto limitato) che riesce a generare. - Pag. 2
di Giuseppe Cino
Da alcuni decenni si assiste alla valorizzazione dei luoghi di particolare interesse per la presenza di evidenti testimonianze della natura geologica di un territorio, i cosiddetti geositi. I geositi sono rappresentativi dei fenomeni geologici perché raccontano le trasformazioni che il territorio ha subito e danno indicazioni sulla evoluzione che subirà. La loro principale caratteristica è l’ampia possibilità di fruizione didattica dovuta sia alla loro rappresentatività sia alla disponibilità durante l’intero arco delle stagioni. Ciò ne consente la visita e la conoscenza che sono elementi fondamentali per informare e formare i cittadini e adottare forme di tutela di questo particolare valore ambientale. Essi, inoltre, hanno grandi potenzialità di promozione del processo di sviluppo socio-economico del territorio per attrattiva, durata e sostenibilità. Basti pensare alle ricadute economiche per i residenti dei territori vicini a complessi di grotte o di cascate o di terme. Quando più geositi sono presenti all’interno di un’area protetta, essi costituiscono un vero pilastro per la pianificazione e la gestione. È questo il caso della Riserva Naturale Regionale “Lago di Canterno”. Istituita nel 1997 ed estesa per 1824 ettari, occupa l’ampia conca di Fiuggi, comprendente il lago di Canterno e le depressioni circostanti. Il principale substrato roccioso è costituito dai materiali depositati sul fondo di un antico mare nel periodo compreso dal cretacico (calcari di 130-65 milioni di anni fa) al miocenico (fino a 7 milioni di anni fa). Queste formazioni calcaree (carbonati di calcio con silicati di ferro) sono sia affioranti, sia sepolte da strati più recenti di tipo continentale come depositi fluviali, o alluvionali o vulcanici. - Pag. 2