Il Grillo Parlante - Giugno 2024

Page 1


Il“grillo” parlante

Lascuolachecipiace di Luisa Cascione

Carissimi amici, siamo giunti ai titoli di coda di un intenso anno scolastico Le giornate sono passate rapide, sempre allietate da voci vitali, in aule, palestre, corridoi, cortili, … animati dal fare tipico delle “botteghe” di un tempo è questa la scuola che ci piace! Attività legate a momenti significativi, a ricorrenze, (continua a pag. 3)

Periodicodiinformazionedell’IstitutoComprensivoPolo1diGalatina Giugno2024 Ilcieloèsemprepiùblu:tuttiunitiperl’inclusione! a cura di tutte le sezioni e classi dei vari plessi del Polo1

#inviaggiocolopolo1

BUON VIAGGIO A TUTTI I NOSTRI STUDENTI DI TERZA

Aspassoperl’Italia degli alunni della 5D

Siete stanchi della qu State già iniziando a p prossime vacanze? Ecco i consigli di alcuni “esperti viaggiatori” sulle principali mete italiane da visitare e i luoghi da scoprire nel Nord Italia

Buongiorno a tutti, per i periodi invernali io vi consiglio la Valle d’Aosta, è la regione più piccola d’Italia, ma è caratterizzata dalle stupende montagne delle Alpi, perfette per gli sci e gli sport invernali. (continua a pag. 31)

CaroGrillo... di Monica Margiotta

Caro Grillo Parlante, eccomi a qua a scriverti dopo 36 anni, sono passati così tanti, quando scrivevo sulle tue pagine, a chi ai tempi ti leggeva su quelle pagine piene d’inchiostro, ma ancora oggi smuovi le coscienze in formato digitale Che emozione entrare negli uffici dell’attuale presidenza, là dove tutto è cominciato.

Sento ancora il profumo d’inchiostro, il rumore meccanico della vecchia stampante donata al primo circolo (oggi polo1) e fatta funzionare dalle sapienti mani della Maestra Congedo

Tutto era sotto la sua supervisione, dal clichè alla (continua a pag. 3)

Unaltronumerospeciale

Anche in questo numero tutti i contributi sono stati pubblicati Ci scusiamo se fosse sfuggito qualche articolo che sarà ripreso e pubblicato successivamente. Grazie agli studenti, ai docenti ed al comitato di redazione

Occhioall’icona

di Redazione

Troverete in alcuni articoli i simboli del video o del podcast. Sarà sufficiente cliccare sull’icona per accedere al contenuto multimediale corrispondente

CacciaalNumerodelGrillo

Sono passati molti anni dal quel 1 agosto del 1979 Nella nostra scuola c’è un archivio di numeri ma ne mancano alcuni. Chi possiede un numero del grillo parlante può inviare una email

Il“grillo”parlante

ENEAINDRACCOLOPROTAGONISTADELFILMNETLIX“INFUGACONBABBONATALE”

Intervista dei compagni della classe 3^ A Scuola Primaria “Michele Montinari”

Quando hai saputo che eri stato scelto per girare il film, cosa hai provato? Ricordo che ero al mare e, mentre giocavo a calcio con degli amici, mia sorella Aria corse da me per dirmi che ero stato scelto Così lasciai subito la partita e andai dai miei genitori per chiederli se fosse vero: ero felicissimo!

Come ti sei trovato con gli altri attori del cast? Tutti gli attori mi hanno trattato benissimo, ero come una mascotte sul set ed ho fatto amicizia con tutti; soprattutto con Ilaria Spada, che interpretava la mia mamma, mi sono trovato benissimo Quando hai dovuto interpretare nel film il personaggio di Antonio, ti sei immedesimato tanto da dimenticare di essere Enea? No, dimenticato di Enea no, anche perché Antonio mi assomiglia molto.

Perché ti sei lasciato convincere a fare il ladro dal falso Babbo Natale? Perché il finto Babbo Natale mi diceva che era a fin di bene, che tutte quelle persone che andavamo a derubare avevano fatto del male a qualcuno Era come dare una punizione ai cattivi, anche se io sapevo che non è giusto così, ma il desiderio di volare sulla slitta con Babbo Natale e di andare sulla stella dove era volato il mio papà era così tanta che alla fine l’ho fatto.

Quali sono state le scene in cui ti sei divertito di più? Ce ne sono tante, ma quelle che mi sono piaciute di più sono state quando abbiamo rovinato tutto nella cucina, quando ho scritto

sui muri e quando ho rotto la teca del pallone dei mondiali (che alla fine del film mi hanno regalato) Mi è piaciuto anche quando abbiamo rotto l’acquario, dove mi sono anche un po' spaventato, perché quando è caduta tutta l’acqua si sono spostati i mobili e stavo per cadere

Eri proprio tu a girare le scene di acrobazie e di parkour sui palazzi? Prima di iniziare le riprese del film, ho frequentato una palestra dove ho imparato ad arrampicare e fare i primi passi di parkour, quindi la maggior parte delle scene le ho girate io. La mia controfigura, invece, ha girato quella dove faccio una capriola al volo dal divano ed anche dove faccio la ruota sul cornicione del palazzo. Erano delle case vere quelle che avete scassinato nelle scene dei furti? Il bottino era vero? No, le case che abbiamo scassinato erano tutte riprodotte negli Studios, quindi erano finte; solo la casa dove ero con la mamma “Ilaria Spada” era un vero appartamento Nel bottino vi erano tutti oggetti veri, ma non di valore.

Fino a che ora hai dovuto girare le scene? Ci sono stati giorni in cui hai lavorato di più? Di solito lavoravo di giorno fino alle 1900, ma quando si girava di sera si finiva tardi; una volta sono tornato a casa alle 2.00 di notte. Il numero di ore sul set era quasi sempre lo stesso, alcuni giorni ne facevo poche e quindi avevo molto tempo libero

Quando eri a Roma per girare il film, hai mai pensato ai tuoi compagni e alle maestre? Si, li ho pensati spesso e mi sono mancati sia i compagni che le maestre Infatti mi sarebbe piaciuto molto che il film si fosse girato vicino casa, così avrei potuto condividere il mio tempo libero con loro e con i miei amici

La cosa più bella di tutte in questa esperienza è stata rivedere il film tutti insieme durante la scuola

Gireresti un altro film in futuro? Si, mi piacerebbe molto! Sono iscritto ad una agenzia di attori a Roma. Parteciperò sicuramente ad altri provini.

Da grande vuoi fare l'attore o altro? Il mio sogno è quello di diventare un Tennista, ma anche fare l’attore mi è piaciuto molto.

Il“grillo”parlante

(segue da pag 1) festività: il il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”; la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, per tenere viva la memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie, del terrorismo e del dovere; in Giugno2024 Lascuolachecipiace

CaroGrillo...

(segue da pag 1) stampa, dalla redazione degli articoli, all’impaginazione, alla rilegatura. Ogni copia era UNICA e originale, frutto della combinazione millimetrica; inserire un foglio che attraversava un rullo e poi stampa e via asciugatura, e poi pronti ad inserire il foglio successivo, un processo continuo senza interruzione Mi sono sporcata le mani con il tuo inchiostro Caro amico e direi oggi indelebile e fermo nella mia memoria.Compagno di viaggio di un intero anno scolastico, che ancora oggi smuovi le coscienze, che annidi il seme della curiosità, continua ad incuriosire, ad appassionare, alla scrittura, alla lettura, allo spirito critico, anche alle nuove generazioni, continua a fare ciò per il quale sei destinato a parlare alla coscienza, al cuore della generazione Alpha. Bentornato caro Amico e compagno di viaggio

E poi tutte le manifestazioni che hanno concluso percorsi formativi avvincenti ed entusiasmanti. Teatro, coreografie, concerti, musiche, i linguaggi universali, sino all’emozionante concerto dei nostri giovani musicisti dell’orchestra dell’indirizzo musicale, la sera del 29 giugno, in una piazza San Pietro illuminata e festante Molte attività le ritroviamo in questo secondo numero, raccolte e custodite gelosamente per gli anni e gli amici a venire Storie narrate, come attorno ad un focolare, per organizzare le esperienze, condividere sensi e significati. Del resto il noto psicologo Jerome Bruner definiva la narrazione come la “modalità di organizzare l'esperienza”,

Tipresentol’apettaBeeBot

Cara nonna,

modalità che permette ai bambini di sviluppare l'intelligenza emotiva, l'empatia, il linguaggio, la comunicazione, le cosiddette “soft skills”. Mettiamoci comodi, dunque, a sfogliare queste pagine, a leggere ed ascoltare storie e vissuti, magari all’ombra di una folta chioma d’albero, di un colorato ombrello, in compagnia del frinire delle cicale, dello sciabordio delle onde

Buona estate, cari amici. Riposiamoci, godiamoci il tempo libero, i giochi, la famiglia e gli amici

Il Grillo Parlante rimane qui ad aspettarvi, le antenne sempre tese per cogliere spunti utili per future proposte formative che possano interessarvi, coinvolgervi, farvi crescere

Arrivederci a settembre!

oggi a scuola abbiamo ripetuto

italiano e inglese con il Coding. Ai tuoi tempi lo hai mai fatto?

Penso proprio di no

Bisogna dare dei comandi ad una piccola ape robot chiamata

BeeBot perché raggiunga la parola o il termine di cui un compagno ci dà la definizione

Ci siamo divertiti molto e nello stesso tempo abbiamo ripetuto i verbi e le parti del discorso in italiano ed i nomi dei negozi in inglese

Spero di rifarlo al più prestoOra ti saluto

Ti voglio bene

Tuo Diego

Il“grillo”parlante

Giugno2024

PasquaconilPOLO1

IlconigliettoBingeleuovadicioccolato di Sezione Infanzia Collemeto

Nella Scuola dell'Infanzia di Collemeto, una delle tante attività legate al tempo pasquale è stata il confronto tra le tradizioni italiane e quelle inglesi conclusosi con la caccia alle uova di cartoncino nel cortile della scuola e con la distribuzione ai bambini, da parte del coniglietto BING, di uova di cioccolato! E’ stato bellissimo vedere negli occhi dei piccoli tanto stupore e felicità insieme!!!

EasterBunny

EasterBunny
di classe 3 C
Primaria Collemeto
di classe 1 D Primaria Collemeto

Il“grillo”parlante

Giugno2024

PasquaconilPOLO1

PASQUAEBRAICAEPASQUACRISTIANAACONFRONTO di Benedetta e Martina P. Classe 1E Secondaria

La Pasqua ebraica celebra la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù d’Egitto e il termine ebraico “Pesah” cioè “Passaggio” ricorda l’attraversamento del Mar Rosso per raggiungere la Terra Promessa Questa festività dura sette giorni e, per tutta la sua durata, si consuma Pane Azzimo (Matzà) non lievitato e scondito, simbolo della durezza della schiavitù Altri alimenti simbolici sono

l’agnello arrostito intero, le erbe amare, l’uovo, la salsa Charoseth La Pasqua cristiana celebra la risurrezione di Cristo che ha sconfitto la Morte e salvato l’umanità dal Peccato Originale È preceduta dal Tempo di Quaresima, quaranta giorni in cui i Cristiani si preparano a questa ricorrenza con preghiere e atti di penitenza, tra cui il digiuno La Domenica delle Palme segna la Fine della Quaresima e l’Inizio della Settimana Santa;

quest’ultima è caratterizzata da riti liturgici molto importanti: la Messa in Cena Domini del Giovedì Santo, la Via Crucis del Venerdì Santo e la Veglia Pasquale, nella Notte tra Sabato e Domenica. I rintocchi festosi delle campane e il Cero Pasquale, simbolo di Gesù, Luce del Mondo, annunciano la “Nuova Vita” dei Cristiani. Nel 2024 la Pasqua cristiana si celebra il 31 marzo e la Pasqua ebraica cade dal 22 al 30 aprile

La Pasqua

Siamo pronti a festeggiare il giorno più importante da celebrare Gesù muore ma non nei nostri cuori e poi risorge per renderci tutti migliori. Lui ci insegna la pace ci esorta ad amare ad essere accoglienti e mai giudicare Ci ricorda di vivere in serenità e di comportarci con tanta umiltà Pertanto cerchiamo di non dimenticare e in pratica i suoi consigli applicare Marta De Riccardis 1^C Secondaria

Il“grillo”parlante

in classe

Carri

allegoricisfilano, riempionolepiazze neipaesienellecittà,con entusiasmo volteggiano allegramente liberi,ed euforicifralagente

LudovicaPalanzio1^Asecondaria

Alunni scuola infanzia Piazza Cesari

Il“grillo”parlante

in classe

Spremuta Day

Alunni scuola infanzia Collemeto
Immersi nei profumi e nei sapori degli agrumi

Il“grillo”parlante Giugno2024

in classe

di alunni classe 4C

Artisti come gli Egizi

Abbiamo lasciato asciugare i papiri per tutto il weekend, poi il lunedì seguente abbiamo continuato a lavorare

Per riportare i disegni abbiamo usato la vecchia carta carbone, che è stata una vera sorpresa per noi bambini!

el mese di febbraio, noi, alunni di classe arta, ci siamo divertiti a riprodurre i papiri gli antichi Egizi

Abbiamo letto i vari suggerimenti trovati nel web e abbiamo scelto il procedimento che ci permetteva di utilizzare alcune mascherine chirurgiche rimaste inutilizzate nella nostra scuola, tagliate e aperte in vari rettangoli

Per proteggere il banco abbiamo usato dei fogli di vecchi quotidiani, la garza delle mascherine è stata incollata su fogli A4 di cartoncino bianco utilizzando colla vinavil diluita con caffè freddo

Successivamente abbiamo ripassato i contorni con il pennarello nero e colorato usando le matite colorate

Una volta colorato per bene, abbiamo usato un pennarello dorato per definire alcuni particolari delle decorazioni. Infine abbiamo scritto il nostro nome seguendo l’alfabeto geroglifico

Il“grillo”parlante

nostri papiri ci NTASTICI!!!

Il“grillo”parlante

in classe

di alunni classe 1C - Primaria

Calzini spaiati

Calzini spaiati… da realizzare! In occasione della Giornata dei calzini spaiati, dedicata alla valorizzazione delle diversità, nella classe 1C tempo pieno primaria del polo 1 di Galatina, gomitoli di lana ed uncinetti hanno avuto la meglio su quaderni e matite: dopo aver discusso sul tema (di fondamentale importanza nell’ottica di una promozione dell’inclusione scolastica), gli allievi hanno preso in mano uncinetto e filo, apprendendo i primi passi della procedura per la realizzazione dei calzini di lana. Graziose catenelle sono state realizzate dai bambini con diversi colori, conservate dagli stessi come ricordo della bella esperienza laboratoriale vissuta, finalizzata anche allo sviluppo della motricità fine e della socializzazione nel contesto classe.

Il“grillo”parlante

in classe

di Giacomo Colazzo 1E Secondaria

in classe

Le regole di classe

della classe 1C Secondaria

Il“grillo”parlante

SULLEORMEDELLADIVERSITA’

di Mattia Beccarisi e Raffaele Margiotta classe 3B - Sec.

Il 2 febbraio si festeggia la giornata dei calzini spaiati, con lo scopo di sensibilizzare sull’importanza dell'accettazione delle differenze.

La giornata è stata istituita dalla maestra Sabrina di una scuola friulana la quale ha pensato di dedicarla al rispetto reciproco, alla solidarietà, promuovendo l’inclusione, combattendo le discriminazioni e valorizzando le caratteristiche uniche e speciali di ogni individuo, semplicemente facendo indossare dei calzini spaiati che rappresentano l’unicità di ognuno di noi: è un modo semplice e divertente per far conoscere ai ragazzi due valori fondamentali, la diversità e l’inclusione.

Un arcobaleno di calzini dai colori sgargianti, con disegni divertenti, è stato l’outfit di tutti gli alunni e di tutti i professori della nostra scuola che hanno voluto celebrare la giornata

Tutte le classi dell’Istituto, venerdì mattina alla prima ora, hanno ripreso e fotografato i loro calzini spaiati, per promuovere la diversità come valore fondamentale

La diversità è ricchezza: questo è l'insegnamento che si vuol trasmettere.

CALZINISPAIATI della classe 5C

Il“grillo”parlante

LAMAGIADELLAGIORNATADEICALZINISPAIATI

di Mariafrancesca Salvati classe 1A - Secondaria

Ciao a tutti! Sono Maria, una alunna della 1 A del I polo di Galatina e oggi voglio raccontarvi di una giornata davvero speciale che abbiamo vissuto insieme a scuola e che mi ha emozionata: la Giornata dei Calzini Spaiati!

Forse vi starete chiedendo: ma che cos’è questa giornata? E perché sei stata così felice di festeggiarla? Be’, lasciate che vi racconti un po’ di questa iniziativa che porta con sé un messaggio di fratellanza e celebrazione delle nostre unicità La Giornata dei Calzini Spaiati è una giornata durante la quale tutti indossiamo calzini che non si abbinano. Sì, avete capito bene! Quel paio di calzini che avete perso e di cui avete solo uno, o quei calzini che non si abbinano per colore o per disegno, trovano finalmente il loro giorno di gloria. Ma non è solo una questione di stile o di moda, c’è molto di più Indossare calzini spaiati è un simbolo, un modo per dire al mondo che va bene essere diversi, va bene non essere perfetti e va bene esprimere la propria unicità senza paura È un gesto semplice, ma profondo, che ci insegna a conoscere e amare le differenze, non solo nei calzini, ma anche nelle persone Durante questa giornata, ho visto i corridoi della nostra scuola trasformarsi in un arcobaleno di colori, con ogni studente e insegnante che sfoggiava orgogliosamente i propri calzini spaiati. C’era chi aveva scelto calzini di colori vivaci, chi aveva

optato per fantasie divertenti, e chi addirittura aveva personalizzato i propri calzini.

Ogni paio di calzini raccontava una storia, l’unicità di chi li indossava

Ci sentivamo tutti unici Ma diversi

Ma la magia non si è fermata qui. Abbiamo anche avuto l’opportunità di parlare e riflettere insieme su cosa significa conoscere e riconoscere le diversità e come possiamo imparare ad apprezzare le unicità di ciascuno Abbiamo capito che, proprio come i calzini spaiati, ognuno di noi ha qualcosa di speciale da offrire, e che il mondo sarebbe un posto molto noioso se fossimo tutti uguali

La Giornata dei Calzini Spaiati è stata un’esperienza indimenticabile che mi ha insegnato una lezione preziosa: celebrare le nostre differenze ci rende più forti e arricchisce la nostra vita

Spero che tutti possano avere la possibilità di vivere un giorno così speciale e di scoprire la bellezza nascosta nelle nostre unicità

Ricordate che ogni calzino, proprio come ogni persona, ha la sua storia, la sua bellezza e il suo valore Indossiamo fieramente i nostri calzini spaiati e camminiamo insieme verso un mondo dove le diversità sono celebrate e l’unicità di ognuno è la vera protagonista!

DIVERSIMAUNICI

di Margherita Solombrino 1A - Sec.

Venerdì 2 Febbraio abbiamo celebrato la giornata dei “calzini spaiati”.

Ci siamo recati a scuola indossando i calzini, uno diverso dall’ altro tanti colori e tante fantasie! Li abbiamo messi in bella mostra, uno accanto all’altro e abbiamo ottenuto una bellissima immagine raffigurante un quadro ricco di sfumature

A questo gesto abbiamo voluto associare un significato importante e profondo: chi è diverso dagli altri merita rispetto, perché la diversità deve essere intesa come un valore Abbracciare la diversità ed accettare le differenze altrui è il principale messaggio che questa ricorrenza vuole comunicare a tutti, sia fanciulli che adulti Nessuno ha il diritto di giudicare qualcuno perché diverso dagli altri…anche solo per il modo di vestire. Ognuno di noi è libero di essere se stesso: essere diversi non vuol dire essere “sbagliati”, ma vuol dire essere UNICI! Indossare un calzino spaiato può allora essere un modo per sottolineare la specialità di ogni persona e può incoraggiare a superare la solitudine e quella sensazione di smarrimento causate dall’ignoranza di chi, con gesti, parole e commenti offensivi, spesso esclude il diverso Abbiamo tutti uguali diritti, uguale dignità e meritiamo uguale rispetto!

Siamo unici e irripetibili e non dobbiamo mai sentirci fuori posto; la nostra unicità deve essere considerata ricchezza da esaltare e valorizzare!

Il“grillo”parlante

LADIVERSITA’NEIPICCOLIDETTAGLI

di Cecilia Serafini 1A - Secondaria

i calzini spaiati sono come le storie senza un finale, ognuno di essi porta con sé un mistero.

Possono essere il risultato di un lavaggio disordinato o di un dispettoso giro della lavatrice! Indossarli può diventare un’opportunità per esprimere creatività ed originalità… Ogni anno si celebra la Giornata del Calzino Spaiato Questo singolare evento invita le persone a mettere da parte la perfezione e abbracciare la bellezza della diversità, anche nei piccoli dettagli

Non si tratta solo di una giornata per mettere insieme calzini

casuali, ma di un’opportunità per riflettere sull’unicità che ognuno di noi porta con sé. Indossare calzini spaiati può sembrare un gesto semplice, ma il suo significato va oltre: rappresenta la libertà di esprimere la propria individualità, in un mondo che spesso ci chiede di conformarci. Ci ricorda che la perfezione non è sempre necessaria, e che le differenze possono essere motivo di gioia anziché di divisione. Questa giornata è anche un momento per riflettere sull’importanza dell’accettazione e dell’inclusione, in un’epoca in

LAGIORNATADEICALZINISPAIATI

di Camilla Largo 1A - Secondaria

L’ iniziativa della giornata dei calzini spaiati nasce con lo scopo di sensibilizzare i più piccoli sull'autismo e su altre diversità e successivamente diventa anche un messaggio per chi si sente solo proprio come un calzino spaiato

Anche quest’anno la finalità di questa giornata rimane quella di incentivare l’accettazione della diversità insegnando a tutti noi che “diverso è bello” e facendoci capire che tutti siamo diversi e allo stesso modo necessari, utili e speciali. Il messaggio all’origine della ricorrenza è un invito a celebrare la diversità, così che nessuno, già dalla tenera età, possa mai sentirsi escluso. Si tratta, infatti, di un modo semplice e colorato per far capire ai più piccoli che le differenze di etnia, lingua o la disabilità rappresentano soltanto

una ricchezza La Giornata dei calzini spaiati va vissuta ovviamente come un gioco perché chiunque può indossare ai piedi quello che desidera. Ma quello che conta è che i piccoli capiscano il significato di questo gesto: i calzini sono sempre calzini, non perdono la loro identità anche se sono diversi. Ed essere spaiati sta ha rappresentare che per loro non vuol dire essere tristi per aver perso un compagno uguale a loro, ma felici per averne trovato uno diverso, così succede anche per le persone che non perdono la loro dignità e il loro valore se sono diverse Perché la diversità serve a rafforzare la loro unicità. Dunque la giornata dei calzini spaiati è soltanto un modo per spiegare concetti difficili, come il valore fondamentale dell’inclusività nonostante le

Giugno2024

cui la discriminazione è ancora presente

Anche la nostra scuola ha celebrato questa giornata e tutti, alunni e docenti, hanno indossato per un giorno calzini colorati E’ stato un giorno divertente e positivo, e ci ha insegnato a guardare al di là delle apparenze, a rompere le regole, aggiungendo un tocco di colore IL calzino spaiato è molto di più di un semplice accessorio; ci fa capire che la bellezza può essere trovata anche nell’imprevedibilità della vita quotidiana

diversità Quest’anno, il cinque di febbraio, anche noi alunni della scuola Giovanni Pascoli abbiamo partecipato a questa iniziativa andando a scuola con i calzini di due colori differenti, comprese le professoresse, e abbiamo fatto tutti insieme una foto per ricordarci di quanto siamo importante l’inclusione e che anche se alcune volte ci sentiamo come i calzini spaiati, un po’ soli, proprio come loro non dobbiamo mai perdere la speranza di ritrovarci.

Il“grillo”parlante

QUESTANONE’AMICIZIA

Giugno2024

di Isabella De Micheli, Ginevra Romano, Anastasia Basile e Giorgia Francavilla Classe 2A - Secondaria

Caro Grillo Parlante, in questa lettera ti volevamo parlare di uno dei sentimenti che, a nostro avviso, è il più importante che l’uomo possa mai avere, l’AMICIZIA

Molte volte, però, questo rapporto nei nostri coetanei è un’arma letale, che spesso sfocia nel bullismo. L’invidia e la gelosia sono sentimenti che negli ultimi tempi si stanno diffondendo a macchia d’olio poiché non ci si accontenta mai, spesso si tramutano in bullismo e coloro che prima erano “amici per la pelle”, con i quali si condividevano tutti i segreti, iniziano ad esercitare violenza psicologica e fisica, creando dei danni alle vittime e molto spesso mettendo in pratica dei veri atti persecutori

Questa notizia ha suscitato meraviglia e sgomento in molti

genitori e in molti ragazzi della nostra età, preoccupazione e sdegno.

Il sindaco ha esternato tutta la sua impotenza di fronte a tali atteggiamenti ed ha detto di essere molto dispiaciuto perché aveva riposto il futuro della sua città nelle mani di questi ragazzi. Inoltre ha raccomandato a tutti i genitori di porre più attenzione sui loro figli, di ascoltarli e eventualmente aiutarli nella speranza di creare un mondo più vivibile. Purtroppo molti ragazzi si macchiano di “atteggiamenti passivi di bullismo” poiché guardano scene violente e ingiuste e non intervengono per paura di diventare anche loro vittime. Molti topi da tastiera (nostri coetanei) praticano il cyberbullismo, sono i più subdoli, i più cattivi, poiché dal loro

CULTURADELLALEGALITÀESICUREZZAONLINE

di Kevin Paglialonga Classe 2C - Secondaria

Contro i pericoli della rete e le insidie generate da un mondo iper connesso la polizia di stato ha scelto un nuovo format, capace di puntare al cuore dei giovani per raggiungerne la testa Infatti lunedì 22 gennaio 2024 abbiamo assistito in diretta streaming a una conferenza teatralizzata, tenutasi presso il "Cavallino Bianco" di Galatina. Essa è stata scritta, rappresentata e interpretata da un poliziotto e da giovani attori Il poliziotto–scrittore, proveniente dalla polizia si stato di Brescia, ha parlato delle nuove generazioni, cioè di noi ragazzi di oggi che non riusciamo a fare a meno

dello smartphone, addirittura pranziamo con esso sulla tavola e la sera, dopo esserci a lungo intrattenuti a chattare con i nostri amici, andiamo a letto tardi, senza magari neppure aver scambiato qualche parola con i nostri genitori Sono tante le email spedite ogni giorno, tante le immagini postate su instagram e tantissimi i messaggi scambiati su whatsapp. In questo grande mare è facile smarrirsi, se non addirittura affogare, per cui la migliore ricetta, la più antica e infallibile, è il buon rapporto genitori-figli. Infatti bisogna capire, ascoltare e guidare i propri figli al corretto utilizzodella

computer esercitano ogni tipo di violenza: criticano, offendono e feriscono mentalmente ragazzi come loro, che subiscono senza poter far nulla. A nostro avviso per costruire un mondo migliore tutti i ragazzi dovrebbero mettere in pratica delle regole per non diventare complici di questi 200 ragazzi:

Bisogna parlare con il bullo fargli capire che sta sbagliando; non assecondare i suoi comportamenti sbagliati, perché lo si teme e se questo non basta parlare con un adulto e farsi aiutare

A nostro avviso se tutti i ragazzi facessero proprie queste regole si potrebbero prevenire molti comportamenti ingiusti che portano a creare una società cattiva e indisponibile…

rete; fare soltanto i controlli o evitare del tutto l'uso dei social non serve, è necessario invece essere buoni educatori e vigilare sui prodotti online e sui videogiochi perché possono nascondere incitamenti alla discriminazione o alla violenza Altrettanto importante è il tema del cyberbullismo: le parole possono essere armi in grado di ferire e persino di uccidere, perché internet le propaga e le amplificaInfine il poliziottoscrittore ci invita a studiare, a leggere, a viaggiare e a non rimanere intrappolati nella rete, a coltivare correttezza, autostima, silenzio e conoscenza

STEMCHEPASSIONE!

- Secondaria

La nostra è una società sempre più connessa, in cui scienza e tecnologia sono determinanti per il futuro, per cui la passione per le discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica) deve essere coltivata fin dai primi anni di formazione.

È necessario alimentare la curiosità di noi studenti, sensibilizzando e stimolando il nostro interesse per queste discipline.

A tale scopo il nostro istituto ha organizzato la V edizione di "STEM, che passione!", che ha avuto come ospiti due responsabili del centro ECOM di Galatina, specialisti nello smaltimento di rifiuti speciali Si è parlato di buone pratiche a tutela del nostro pianeta, per farci comprendere che grazie alla tecnologia è possibile una

CHISAA-MAREPROTEGGE delle classi terze scuola primaria

Martedì 25 giugno 2024 le classi terze della Scuola Primaria hanno ricevuto l'attestato di partecipazione al concorso "AMARE IL MARE" indetto dall'associazione Fidapa con elaborati di vario genere dal titolo "CHI SA A-MARE PROTEGGE"

La classe 3^ A ha ricevuto un premio speciale per l'elaborato

gestione più responsabile e ottimizzata dei rifiuti

Abbiamo appreso che, durante le demolizioni industriali, vengono prodotti una varietà di rifiuti, tra cui materiali pericolosi come l'amianto

ECOM, grazie alla tecnologia, è in grado di fornire soluzioni di smaltimento sicure, efficienti e rispettose dell'ambiente e della salute pubblica I rifiuti speciali, se non gestiti correttamente, possono avere un impatto negativo su acqua, aria e suolo. Inoltre un corretto smaltimento permette il recupero di materiali che possono essere riutilizzati o riciclati, contribuendo alla sostenibilità ambientale. Si è parlato anche della salute visiva e dell'importanza di avere cura della vista fin da piccoli

Attraverso una serie di immagini si è approfondito

artistico bidimensionale che rappresenta un grande cuore all'interno del quale è raffigurato un mare pulito, amato e protetto in cui tutti i suoi abitanti, come i delfini, vivono felici.

Al di fuori del cuore, tutto è nero, dimenticato e trascurato: un mondo quasi invisibile rappresentato da abitanti del mare trasparenti.

scientificamente il tema del benessere visivo, dei buoni comportamenti da assumere e della prevenzione che oggi è sempre più possibile grazie alle innovazioni scientifiche e tecnologiche

La tecnologia ha fatto e sta facendo davvero passi da gigante, basti pensare che fino a pochi anni fa, per ascoltare musica si accendeva la radio, per fare foto si utilizzava la macchina fotografica, per telefonare si usava l'apparecchio fisso di casa, ecc ecc oggi invece possiamo fare tutto questo grazie ad un piccolo apparecchio portatile, da cui non ci separiamo mai: lo smartphone.

Concludendo, diciamo che noi studenti potremmo unire la passione per l'ambiente alle competenze tecnologiche e riflettere sull'importanza di sviluppare competenze STEM, per immaginare un’attività lavorativa in un settore in rapida ascesa, come quello della ricerca scientifica a supporto della sostenibilità ambientale.

Il“grillo”parlante

STEMCHEPASSIONE!

Venerdì 8 marzo presso l'aula magna della nostra scuola abbiamo svolto il secondo dei tre incontri sulle materie scientifiche (STEM) per approfondire il tema Hanno condiviso con noi la loro esperienza due esperti: l'ingegnere informatico Stefano Santosabato, in collegamento dalla Silicon Valley, in California e il dottore Massimo Toma, agroecologo Il primo esperto, , Stefano Santosabato ci ha parlato della sua esperienza da ingegnere che l'ha portato a trasferirsi in un altro Stato, in California negli Stati Uniti.

Questo appunto è un concetto molto importante perché per inseguire il proprio sogno, si è proiettato verso una grande sfida, avendo una direzione chiara di quello che voleva fare. Parlando dell'Intelligenza Artificiale, mi ha colpito il modo in cui possa aiutare e risolvere tanti problemi e trovare una soluzione, per mezzo di alcuni algoritmi e statistiche precise presenti al loro interno; uno dei tanti esempi che ci sono stati fatti mi è rimasto impresso nella memoria: l’IA è utilizzata per aiutare specifiche funzioni svolte dal cuore o per diagnosticarne alcuni problemi due giorni prima che essi si presentino; ciò avviene grazie dunque grazie all'uso dell’intelligenza artificiale, ed è una cosa sorprendente!

La creazione di questi strumenti è possibile “grazie al gruppo e alla diversità, che ci arricchisce e ci permette di guardare ad un problema da tanti e diversi punti

di vista”, di conseguenza ci consente di avere una visione complessiva del problema e risolverlo con più semplicità e, soprattutto, trovare sempre nuove soluzioni Ovviamente, tra qualche anno, l'Intelligenza Artificiale sostituirà alcuni lavori manuali, come sta accadendo anche oggi, però ci sarà sempre qualcuno che dovrà produrre e controllare queste macchine L'intelligenza artificiale non è in grado di pensare perciò utilizza ipotesi e informazioni, però questi strumenti vanno usati con cautela e si può riscontrarne anche un uso scorretto e pericoloso. Queste le parole molto importanti che l’ingegnere Santosabato ha voluto indirizzare a noi ragazzi che stiamo guardando al futuro, un futuro fatto di studio e di lavoro, ma supportato da vere competenze. Il secondo esperto, il dott Massimo Toma, ci ha parlato del suo lavoro, l'agroecologo che si occupa di verificare la condizione e lo stato di salute del terreno e delle persone che lo lavorano

Ha parlato molto dell'importanza di salvaguardare gli ambienti naturali che, con il passare del tempo stanno perdendo la loro biodiversità a causa dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento. Quindi, insieme ad alcune associazioni si occupano di salvaguardare alcune specie animali del nostro territorio, come i lupi, che stanno tornando nel loro habitat originario o

stanno migrando da altre zone in cerca di condizioni migliori e per necessità.

Ha inoltre spiegato che il suo lavoro riguarda una delle tante branche della biologia; un biologo studia la vita nei diversi ambienti, quindi la biologia è la scienza della vita, della nostra vita . Dalla biologia derivano tre sottogruppi principali relativi a: nutrizione, biosanitario, ecologia; rispettivamente ciascuno di essi studia:

cura ed educazione alimentare; analisi, tramite prelievi del sangue e per lo studio della genetica di batteri presenti ogni giorno nelle nostre vite; studio dei rapporti tra gli esseri viventi e gli ambienti in cui essi si sono sviluppati e vivono.

Infine ha esposto alcuni problemi derivanti da alcuni tipi e metodi di pesca, come quella che utilizza le nasse, usate dai pescatori professionisti. Si tratta di vere trappole per catturare animali come il polpo, il calamaro e l'aragosta, i quali vengono attirati dalle esche presenti in queste reti , che però non vengono più recuperate, rimanendo così nel fondale marino e continuando a catturare altre forme di vita marina (Ghost Fishing) Quindi è molto importante essere accorti nell'utilizzo di alcuni strumenti, e soprattutto nelle azioni quotidiane di ogni giorno per salvaguardare anche un piccolo ambiente.

Il“grillo”parlante

CULTURADELLALEGALITÀ

di Kevin Francesco Paglialonga Classe 2C - Secondaria

L'insegnamento alla legalità deve cominciare in tenera età, con iniziative che partono dalla scuola, in quanto luogo di tutti. Nell’ambito infatti del progetto legalità noi alunni di seconda media abbiamo incontrato il 5 marzo, nell'aula Magna del nostro istituto, Osvaldo Leo, luogotenente della stazione dei carabinieri di Galatina Con lui abbiamo dialogato e riflettuto sull'importanza della legalità come strumento di prevenzione a comportamenti antisociali.

Tra le varie problematiche di cui abbiamo discusso, abbiamo preso in considerazione quella relativa al reato di femminicidio.

Nella società italiana ancora oggi persistono pregiudizi di genere, che portano a considerare la donna meno forte e capace dell'uomo, se non addirittura uno strumento nelle mani di quest’ultimo. Bisogna voltare pagina con questi stereotipi anacronistici e giudicare secondo i criteri di eguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione!

Abbiamo parlato di bullismo, di aumento della violenza giovanile, di alcol, droga e fumo.

Da un punto di vista legale in Italia il minore di 18 anni che fuma una sigaretta o beve alcolici non viene sanzionato, viene invece sanzionato chi gli ha venduto sigarette o alcolici.

Se il minore ha però meno di 14 anni entrano in gioco i servizi sociali

Alcol e fumo sono molto nocivi per la salute di noi adolescenti, essi infatti sono causa di gravi malattie, quali il tumore

E’ dunque logico chiedersi a questo punto: “Perché le sigarette non vengono proibite, se causano danni alla salute?”

La risposta è facile!

Le sigarette sono monopolio di Stato!

Sta a noi dunque, persone intelligenti, prenderci cura della nostra salute.

Riguardo al problema dell’uso di droghe, il maresciallo ci faceva notare che è sufficiente che un giovane usi piccole quantità di

stupefacenti perché, col tempo, finisca per esserne dipendente. Solitamente si inizia con sostanze leggere come la cannabis, per poi passare a quelle pesanti come cocaina e l'eroina.

Il consumo di droghe porta con il tempo a gravi danni alla salute fisica e mentale di colui che la assume

La situazione si aggrava ulteriormente se si unisce l’assunzione di droga a quella di sostanze alcoliche Se il minore viene trovato dalle forze dell’ordine in possesso di piccole quantità di droga, viene solo segnalato al prefetto, che decide la sanzione amministrativa da comminare Essa in alcuni casi può coincidere con il divieto di ottenere il rilascio della patente. Se invece la quantità supera il quantitativo minimo previsto, si aprono per il giovane le porte del carcere minorile

Concludendo, diciamo che nessuno di noi può rimanere indifferente di fronte ad atti illegali, è necessario denunciare!

Il“grillo”parlante

IRENASENDLEREL’ALBERODELLEMEL

degli alunni classe 5D

Nel nostro calendario ci sono giornate che ci fanno riflettere sull’ importanza degli affetti, delle relazioni e dell'ambiente. Ci sono anche giornate però che ci invitano a ricordare eventi della storia che vorremmo non fossero mai accaduti La Giornata internazionale della Memoria viene celebrata in tutto il mondo il 27 gennaio per ricordare quando alla fine della seconda guerra mondiale, vennero aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia All'inizio del 1900 in Germania, come nel resto dell'Europa, gli Ebrei erano normali cittadini, lavoravano, vivevano nelle loro abitazioni bambine e bambini studiavano e giocavano; poi il governo tedesco scrisse delle leggi che dichiaravano alcuni gruppi di persone inferiori privandoli dei loro diritti. Uomini e donne, bambini e bambine ebrei vennero catturati e rinchiusi prima nei ghetti, zone in cui dovevano vivere isolati dal resto della città, e successivamente portati nei campi di concentramento dove erano tenuti prigionieri con altri gruppi di persone, anche loro considerati inferiori. Purtroppo anche in Italia furono scritte le leggi razziali contro gli Ebrei, queste leggi dicevano, ad esempio, che le bambine e i bambini ebrei non potevano più frequentare la scuola pubblica. Fortunatamente molte persone non erano d'accordo e cercarono in ogni modo di aiutare le persone perseguitate,

offrendo riparo e cibo.

Alla fine della guerra tutti i paesi decisero di esprimere il loro rifiuto per ogni forma di persecuzione scrivendo nuove leggi.

In Italia furono abolite le leggi razziali e nel 1948 con la nuova Costituzione venne detto un forte No ad ogni forma di discriminazione.

Oggi si preferisce non parlare più di razza perché sappiamo che tutti gli uomini e tutte le donne appartengono alla razza umana Ma la nostra bella Costituzione è stata scritta molti decenni fa e allora si parlava ancora di razze. D'altra parte questo termine è la radice della parola razzismo che ci serve per definire un comportamento molto sbagliato. Il 27 gennaio è anche l'occasione per ricordare tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre

Giugno2024

vite e protetto i perseguitati, tra questi ricordiamo Irena Sendler. Nel 1940 lavorava nel ghetto ebreo di Varsavia ma era contraria alle leggi razziale e in accordo con i genitori decise di liberare le bambine e i bambini del ghetto, così iniziò a portarli fuori Usò vari stratagemmi, come nasconderli in valigia oppure inventando malattie contagiosissime. I piccoli venivano poi affidata ad altre famiglie in attesa che le loro mamme o i loro papà fossero liberi; per permettere ai genitori di ritrovarli scriveva i nomi su liste di carta inserite in vasi di marmellata che venivano sotterranei sotto un albero di mele in giardino. Quando la guerra finì, grazie a lei molti bambini riabbracciarono i loro genitori Irena fu nominata Giusta fra le nazioni e nel Giardino dei Giusti di Padova è stato piantato un albero di mele per ricordarla.

Il“grillo”parlante

L’INVERNO

di Sofia Forletti classe 3D Prim.

L’inverno è una stagione che inizia il 21 dicembre e finisce il 20 marzo.

L’inverno è freddo e dispettoso; piove spesso e il vento è molto pungente In montagna, la neve copre con il suo mantello bianco tutto quello che la circonda.

In natura, gli alberi sono spogli, i loro rami sono secchi e la brina ricopre tutti i prati

Gli animali vanno in letargo nelle loro tane e dormono tutto l’inverno come dei bambini nelle loro culle

Le nostre abitudini in inverno sono molto diverse da quelle delle altre stagioni. Spesso stiamo in casa vicino al camino,

L’INVERNO

di Marco Vergine classe 3D Prim.

L’inverno è una stagione fredda che inizia a dicembre e finisce a marzo.

In inverno, il vento è freddo e soffia più forte che mai, tanto che a volte sembra una persona molto grande che ci spinge In montagna cade la neve e copre il terreno con i suoi fiocchi bianchi e piccoli che formano una copertina soffice Gli alberi sono spogli per il freddo e il vento

In questa stagione gli animali vanno in letargo, mentre i passeri si rifugiano sotto le tegole, dove esce il calore e il fumo

Anche le persone spesso stanno a casa per il freddo e indossano abiti più pesanti.

Giugno2024

in classe

sentiamo il calore del fuoco che accarezza il nostro viso.

In questa stagione, si mangiano gli agrumi, come i mandarini e le arance Appena li sbucciamo emanano un profumo buonissimo che si sparge nell’aria.

In inverno ci sono molte feste come Natale, Capodanno, Epifania e Carnevale Ma la mia festa preferita è Carnevale, perché ci possiamo travestire come i nostri personaggi preferiti

L’inverno è una stagione che mi piace perché stiamo spesso in casa in famiglia. Quello che non mi piace è che fa troppo freddo.

Nella stagione invernale, si mangiano gli agrumi, come i mandarini e le arance che sono molto buoni e riempiono l’aria di un profumo invitante

Le festività di questo periodo dell’anno sono: Natale,

Capodanno, Epifania e Carnevale La festa che mi piace di più è Natale.

La cosa che mi piace di più dell’inverno è la possibilità di giocare alla battaglia di palle di neve quando vado in montagna

Il“grillo”parlante in classe

POETAANCH’IO

DOPOAVERLETTO ILTESTOPOETICO"IDONI"DIA.NOVAROSULLESTAGIONIGLI STUDENTIHANNOCREATODEIVERSIINIMABACIATAOALTERNATA

"E l'inverno viene tremando, il freddo e il gelo stanno arrivando.

Prima di uscire sciarpe e cappellini per i grandi e i più piccini

Dentro casa si sta bene, ci scaldiamo tutti insieme.

Fuori i merli ed i fringuelli si riposan sui ramoscelli".

“E l'inverno vien tremando, vien tremando alla tua porta.

Sai tu dirmi che ti porta?

Un fastel d'aridi ciocchi, un fringuello irrigidito;

e poi neve neve a fiocchi

e ghiacciuoli grossi un dito”.

Diletta Lucia Colazzo 3^A - Scuola Primaria

E l'inverno vien tremando il freddo ci sta gelando.

Gli animali dormono e le persone si coprono

E l'inverno vien tremando le feste stanno arrivando.

Porta neve in montagna e la maestra scrive alla lavagna

3^D - Scuola Primaria

E l'inverno vien tremando tanto freddo sta portando

Ma noi aspettiamo il sole e il mare per poterci finalmente rilassare.

Amanda Jimenez Suarez 3^D - Scuola Primaria

"Quando piove a dirotto ci copriamo col cappotto, sulla testa mettiamo il cappello ed in mano abbiamo l'ombrello

Ai nostri piedi per non bagnarci gli stivaletti dobbiamo infilarci

Dei temporali si sente il rumore, ma alla fine esce sempre il sole".

Caterina Rossini 3^A - Scuola Primaria

E l'inverno vien tremando e tutti noi stiamo gelando.

A Carnevale ci vestiamo e con i coriandoli ci divertiamo

Chiara Filieri 3^D - Scuola Primaria

E l'inverno vien tremando e alla porta ci sta bussando.

Di neve ne cade abbondante e ci raffreddiamo ogni istante

Sofia Forletti 3^D - Scuola Primaria

E l’inverno vien tremando e il naso ci si sta ghiacciando Ci riscaldiamo con il camino mentre la neve rende difficile il cammino.

Franc Teodori 3^D - Scuola Primaria

Il“grillo”parlante

PAESAGGIO MAGICO

Luna di ghiaccio bianco

della tua bellezza mai mi stanco, cielo di tulle variopinto sfumato come in un dipinto, cime aguzze come denti taglienti come venti, lago specchiato di un incanto fatato.

Caterina Grato 3^B - Scuola Primaria

SUGGESTIONI D’INVERNO

Bello il lago

pare uno specchio e riflette parecchio…

La luna sembra una palla tonda tonda e gialla, il monte imbiancato come zucchero filato, il cielo tutto stellato un campo di fiori profumato.

Laura Notaro 3^B - Scuola Primaria

LA MONTAGNA INNEVATA

La vetta tutta innevata tocca il cielo blu, una coperta incantata

Nel cielo risplende la bianca luna che porta fortuna

Chiara Baldari 3^B - Scuola Primaria

FIOCCO DI NEVE

Fiocchi di neve scendono giù dal cielo come fossero zucchero a velo

Guardo su e vedo la luna, buona e carina come una dolce merendina

Nicole Filieri 3^B - Scuola Primaria

IN INVERNO

Nell’acqua che pare uno specchio le montagne fanno il riflesso.

Sulle cime delle montagne si vede la neve bianca come la panna

Francesco Bidetti 3^B - Scuola Primaria

Giugno2024

in classe

SU IN CIMA

La montagna la mattina sembra un mantello bianco pieno di brina. Il cielo è una stoffa sfumata come una rosa profumata Il fiume è una lastra azzurra dove si ascolta il vento che sussurra

La luna sembra un palloncino e incanta ogni bambino.

Diego Pignatelli 3^B - Scuola Primaria

IN INVERNO

Il lago sembra uno specchio che riflette il viso di un vecchio

La neve come la panna è dolce come la ninna nanna.

Francesco Masciullo 3^B - Scuola Primaria

L’INVERNO

Il bosco si è assopito nel suo candido vestito, nessun rumore distrugge la quiete e la tranquillità sentirete. Anche l’albero si è addormentato nella sua coperta bianca si è riparato, ormai rimasto fermo come un soldatino che sta facendo un pisolino

Gli animali si son presto addormentati ben nascosti e rintanati e dal cielo scendono i fiocchi di neve che hanno forme inaspettate, sembrano stelline incantate

Invece noi rimaniamo nel nostro lettino riscaldati dal fuoco del camino e con un sogno sotto al cuscino: esser simili ai fiocchi di neve, diversi ma uniti, che riflettono i dolci sentimenti, senza preoccuparsi di vincitori e perdenti. Mattia Riccardi 1^a - Secondaria

Il“grillo”parlante

LETTERADIALCUNISTUDENTIDELLATERZAMEDIA

Alberto Palumbo, Giovanni De Pascalis e Lorenzo Cioffi 3B Scuola Secondaria*

Caro grillo parlante, ti scriviamo mentre ci pre a lasciare questa scuola, tanti anni è stata la seconda casa. Abbiamo avuto l’occas conoscerti solo quest’a sappiamo bene che per scuola tu sei un gra ritorno. I nostri gen conoscono dai tempi avevano più o meno l età

Siamo quasi giunti alla nostro percorso qui nell Media Giovanni Pascoli; un percorso molto bello progetti, uscite didat viaggi d’istruzione tanto amati.

Giugno2024

Quello che proviamo mentre ti scriviamo è un mix di emozioni intense, gioia per il futuro che ci attende nel nostro percorso di studi alle Scuole Superiori, malinconia nel salutare questo luogo che ha segnato così tanti momenti importanti della nostra vita, tristezza nel salutare tutti i prof e tutti i compagni. Ogni aula, corridoio e angolo di questo edificio raccontano una storia, la nostra storia e quella dei nostri compagni

Ricorderemo tante cose di questi tre anni: il viaggio d’istruzione a Roma dello scorso anno scolastico, dove abbiamo avuto modo di vedere monumenti importanti come il Colosseo, il Pantheon, Fontana di Trevi, Villa D’Este e i Palazzi istituzionali; tutti i progetti che la nostra scuola ha attivato per l’ampliamento dell’Offerta Formativa come il teatro o gli incontri con

l’associazione MABASTA (movimento anti bullismo animato da studenti adolescenti), per citarne solo alcuni. Per non parlare della partecipazione a tutte le manifestazioni sul territorio come la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, quella dei calzini spaiati, della Memoria, l’Earth Day e tanto ancora. Porteremo sempre nel nostro cuore le lezioni stimolanti e divertenti dei nostri prof, come le ansie e i silenzi profondi prima di un’interrogazione.

Le esperienze vissute qui ci hanno insegnato tanto, non solo sul piano scolastico ma anche su quello umano.

Non abbiamo dimenticato il periodo della pandemia che ci ha fatto sperimentare la didattica a distanza, inizialmente sorprendente novità, ma alla lunga triste distacco dalle

relazioni umane Un grazie sincero a tutti i docenti che ci hanno aiutato a superare le difficoltà del momento. Abbiamo imparato l'importanza della perseveranza, della solidarietà e del rispetto reciproco. Siamo grati per ogni momento trascorso qui, perché ci ha reso le persone che siamo oggi Anche se stiamo per scrivere un nuovo capitolo della nostra vita, porteremo sempre con noi i valori e gli insegnamenti che abbiamo imparato in questa scuola

Il bagaglio di esperienze e di emozioni ci accompagnerà nella vita futura. Ora è il momento di guardare avanti con speranza e determinazione, consapevoli che il futuro ci riserverà nuove sfide e opportunità da affrontare Caro Grillo parlante ci sarebbe piaciuto conoscerti prima!

*Lettera scritta nel mese di marzo

Il“grillo”parlante Giugno2024

ALLASCOPERTADINOISTESSI

di Anna Antonelli, Mattia Beccarisi e Vincenzo Margiotta 3B Scuola Secondaria

Durante le giornate del 7,8,9 Febbraio 2024 tutte le classi di Scuola Secondaria del nostro Istituto sono state coinvolte in alcune attività di orientamento. La riflessione su noi stessi, sul nostro vissuto, sui nostri punti fermi, sulle questioni ancora aperte e sulla proiezione nel futuro, ha sviluppato le nostre competenze orientative: molti di noi, adesso, hanno maggiore consapevolezza delle scelte, dei progetti futuri e sapranno affrontare meglio le difficoltà. La lettura di un racconto di Marco Erba, La promessa, ha dato il via ad una serie di considerazioni su ciò che ci appassiona, sui nostri

desideri, sul nostro futuro più prossimo e su quello più lontanoI questionari sulle abilità e competenze che ognuno di noi ritiene di avere e sugli interessi professionali ci hanno permesso di conoscere meglio noi stessi, i nostri punti di forza e quelli da migliorare.

L’attività è stata arricchita da un momento di incontro con alcuni esperti del Cpi (Centro per l’impiego) di Galatina Abbiamo imparato la differenza tra hard skills e soft skills e grazie ad un’attività laboratoriale abbiamo appreso il cosiddetto “percorso nascosto”, vale a dire tutto quello che è necessario fare e sapere

UNFILMPERNONDIMENTICARE

per svolgere una professione Riteniamo l’orientamento scolastico un’attività molto importante e utile, in particolare per noi ragazzi di terza media: soffermarsi sulla realtà del nostro territorio ci ha agevolato nella scelta della Scuola Superiore Essere più consapevoli delle nostre capacità, dei nostri interessi e desideri ci hanno permesso di capire meglio l’ambito lavorativo più affine alle nostre preferenze. L’esperienza ci ha molto arricchito ed ha sicuramente aiutato chi non aveva ancora pienamente definito il proprio progetto formativo.

di Samuele Colaci, Giulia Coluccia e Sebastiano Masciullo 3B Scuola Secondaria

Il 25 gennaio, la nostra scuola ha organizzato la visione del film “Wonder: White Bird” per celebrare la Giornata della memoria.

Diretto da Marc Forster, è lo spin-off del film Wonder ed è l’arrangiamento cinematografico del romanzo “A Wonder Story: il Libro di Julian” di R.J.Palacio. Il protagonista Julian è costretto a frequentare una nuova scuola a New York perché è stato espulso dalla precedente per atti di bullismo. Un giorno riceve la visita di sua nonna Sara, interpretata da Helen Mirren. Lei gli racconta, attraverso un lungo flashback, la storia delle persecuzioni antisemite da parte dei Nazisti e di come sia riuscita a sfuggire alla morte durante le deportazioni

Un ruolo fondamentale lo gioca

Julien, un ragazzo malato di polio, bullizzato da tutti, il quale nasconde Sara nel suo fienile e la salva. Ciò dimostra che anche le persone all’apparenza deboli sono in grado di compiere azioni molto importanti e significative Il film ha suscitato nei nostri animi molta commozione per la dedizione di Julien nel salvare a tutti i costi la vita di Sara a costo di perdere la sua.

Alla fine del film eravamo tutti un po’ scossi perché ci sono stati dei momenti intensi che in alcuni di noi hanno fatto versare delle lacrime.

Il film ci ha fatto riflettere molto anche su temi come la gentilezza e la crudeltà umana Insegna l’importanza del sacrificio, del coraggio, ma anche e soprattutto dell’altruismo

Il“grillo”parlante

LABORATORIODICARTAPESTA

Classe 5D Scuola Primaria

Il“grillo”parlante

Alice the Musical

Same place, same pupils, same passion.

On 1st March eighth graders of Primo Polo went to Don Bosco theatre, Lecce -once again, after last year’s “Le Petit Prince”, in French- to watch the play “Alice: The Musical”. This experience was strongly desired by the Foreign Languages Department, driven by the wish to familiarise the students with the English Language, without using dated, conventional methods The choice of “Alice in Wonderland” was not a random decision at all Indeed, the play proved itself to be essential, because, in Carroll’s style, it showed how imagination can make us do unimaginable things All the students enjoyed the play, the acting and, above all, the songs and the way the stage was arranged. Thanks to the English teachers’ initiative spirit which has made it possible for that to happen.

Pierpaolo Congedo 3A Second.

Dopo aver assistito alla rappresentazione in lingua inglese “Alice: the Musical”, gli studenti delle classi terze sezioni

A, E e F hanno realizzato un “One pager”, cioè un documento di una sola pagina con illustrazioni e testo scritto che riassume un libro o, in questo caso, lo spettacolo

Gli alunni hanno inizialmente raccolto delle informazioni, analizzato i personaggi e la sceneggiatura e hanno scritto un breve testo che le riassumesse, aggiungendo citazioni, acrostici, poesie, sensazioni e pareri riguardo l’esibizione degli attori. Successivamente hanno decorato la propria pagina a loro piacimento sempre a tema “Alice in Wonderland”, incorporando il breve testo scritto in precedenza.

Durante questo progetto gli alunni si sono divertiti molto e l’hanno trovato interessante Chiara Cacciuottolo 3E Second.

Alice the Musical

Alice the Musical

Alice the Musical

Il“grillo”parlante

ASPASSOPERL’ITALIA

degli alunni della 5D di Collemeto (segue da pag. 1)

La meta più ricercata è sicuramente Courmayeur Nella regione potete visitare stupendi castelli antichi, come quello di Fenis e il Parco del Gran Paradiso e assaggiare i prodotti tipici come la fonduta. Anche il Trentino-Alto Adige è caratterizzato da un paesaggio interamente montuoso, con le montagne caratteristiche delle Dolomiti e fiumi come il Noce e l’Adige Potete trovare tante attività umane, come allevamenti, agricoltura e lavorazione del legno. Città da visitare sono sicuramente Bolzano e Trento. Da assaggiare sono le mele tipiche del territorio Il TrentinoAlto Adige è una regione affascinante, anche perché è una delle poche regioni a statuto speciale Anche il Friuli - Venezia Giulia è una regione a statuto speciale, con due zone diverse per tradizione: il Friuli e la Venezia Giulia. È una regione ricca di paesaggi, come montagne, zone costiere e la zona del Carso che confina con la Slovenia. Il capoluogo è Trieste, ma se volete visitarla, non fatevi cogliere impreparati: potreste trovare la bora, un vento fortissimo che soffia con raffiche discontinue. Nella regione non potete perdervi il Parco e il Castello di Miramare e assaggiare i salumi tipici Io vi consiglio il Piemonte, una delle regioni più sviluppate in Italia, con le sue numerose industrie. Se vi trovate a Torino non potete perdervi il Museo Egizio il secondo museo al

mondo che racconta il popolo degli Antichi Egizi e la Mole Antonelliana. E se vi trovate nel periodo giusto potreste essere immersi nel magnifico Carnevale di Ivrea, con la battaglia delle arance, che ricorda le rivolte del popolo. Per gli amanti della natura c’è da visitare il Lago Maggiore con le splendide Isole Borromee Se visitate il Piemonte preparatevi a qualche chilo in più: è la regione della Nutella e dei gianduiotti! -Vicino al Piemonte potete trovare la Lombardia, la regione economicamente più sviluppata, famosa per le attività finanziarie, ma anche editoriali. La città più importante è Milano, considerata la capitale economica dell’Italia, ma che conserva anche luoghi stupendi da visitare, come il Duomo e il Castello Sforzesco. Se siete tifosi appassionati non perdete una visita allo Stadio di San Siro! In Lombardia ci sono anche i tre laghi italiani principali: il Lago di Garda, il Lago Maggiore e il Lago di Como. La Lombardia è la regione in cui è ambientata la storia dei Promessi Sposi di Manzoni, ma è anche la regione del buon cibo, tra risotto allo zafferano, cotoletta e panettoni. Io vi consiglio di scoprire il Veneto, suggestivo soprattutto per le sue lagune e per la città di Venezia, con i canali al posto delle strade e le gondole al posto delle auto, ricca di storia, soprattutto nel periodo in cui era una Repubblica marinara Un’altra città famosa del Veneto è Verona, con la sua grande arena e la casa di Giulietta, che ricorda l’opera di Shakespeare Il Veneto è importante per

Giugno2024

per l’agricoltura, il turismo e l’itticoltura, cioè l’allevamento di pesci. Tra i cibi tipici c’è il risotto con il radicchio. Un’altra regione da scoprire è la Liguria Il suo territorio è particolare perché si trova tra le montagne e il mare Proprio in questa regione si trova il Colle di Cadibona, il punto in cui si incontrano le Alpi e gli Appennini Tra le città da visitare c’è sicuramente Genova, famosa per il porto, l’Acquario e la Lanterna, ma merita una visita anche il territorio delle Cinque Terre con i coloratissimi paesi di pescatori E se vi trovate in Liguria durante la prima settimana di febbraio non potete perdervi una visita alla città di Sanremo, durante il Festival della canzone italiana più famoso! -Un’ultima regione che vi consiglio è l’Emilia Romagna perché è economicamente sviluppata, ricca di industrie e di ottime vie di comunicazione, stradali e ferroviarie, grazie soprattutto al vasto territorio della Pianura Padana. Per gli amanti dell’arte ci sono molte città da visitare, come Parma, Mantova o Ravenna, dove si conservano i più bei mosaici bizantini e naturalmente Bologna, con i suoi portici e le sue torri Potete trovare anche posti di mare molto famosi, come quelli Rimini e Riccione. I cibi tipici della regione sono i formaggi, i prosciutti e i tortellini. Non vi resta che scegliere la vostra meta preferita! L’Italia è un Paese di bellezze e di storia, di culture e tradizioni che rendono ogni regione e ogni territorio un tesoro da scoprire e custodire! Buon viaggio!

Il“grillo”parlante

SONOUNADOLESCENTE!!!???

di Pier Paolo Congedo 3A - Second. Non so bene come tutto ciò sia successo, qualche giorno fa la mia voce era più acuta, ero più basso e nessuno mi ripeteva continuamente che stavo crescendo a vista d’ occhio. Forse la nonna aveva ragione, quando disse che mi avrebbe voluto misurare l’altezza ogni due mesi, non più ogni sei, perché diceva che sarei cresciuto esponenzialmente in poco tempo, eppure non la credevo molto; voglio dire, in tredici anni sono cresciuto di 140 centimetri, perché, di punto in bianco, dovrei crescere molto in soli due mesi?

Ebbene, mi sbagliavo, lei la chiamava “pubertà”, diceva che sarei cambiato tantissimo nei prossimi due o tre anni. Questa “pubertà” non mi convinceva molto, perché il mio corpo sarebbe dovuto cambiare? Così mi trovo benissimo

Ho anche un altro pensiero che mi frulla in testa: che cosa farò nel futuro? A brevissimo sarà uno dei miei maggiori problemi, nel senso, stare seduto sul mio letto a riflettere non mi permetterà di vivere. Vogliamo parlare poi del mio aspetto fisico? Una fastidiosissima peluria si è impossessata delle mie gambe e delle mie braccia, ho delle sopracciglia che sembrano cespugli incolti, sul viso un’esplosione di brufoli pruriginosi e punti neri

Credo, comunque, che saranno problemi a cui penserò a tempo debito. La nonna mi diceva anche che, molto probabilmente, mi sarei innamorato di una mia

compagna di classe… detto fatto! Non so come o perché mi sia successo, non l’ho nemmeno mai considerata una persona molto interessante, eppure mi piace tantissimo, però credo che il sentimento non sia ricambiatonon siamo mai stati grandi amici-, ora non so cosa potrei fare, forse la scelta migliore sarebbe lasciar perdere? Non ne sono sicuro, forse sì.

Penso che, come faccio sempre, andrò in giardino, a guardare il nulla Non so come faccia, però, quel pezzo di terra incolta e ricoperta di pietre e rovi, riesce a tirare fuori tutto ciò che sento oppure riesce a non farmi pensare a niente, in questo caso la prima Mi sono messo a riflettere, sulla base del fatto che la nonna dice che sto cambiando, e quindi mi sono chiesto DA e in COSA sto cambiando Nel senso, oltre ad essere uno steso sui sassi sotto il sole cocente di agosto, io chi sono? Ci sarà un modo per identificarmi, oltre ad essere il figlio di Nino il macellaio? Forse è quello, forse sarà il mio mestiere. Però, io non so ADESSO quale esso sarà. Sono confuso, anche perché ho tantissimi altri interessi, e comunque, potrebbero cambiare

rapidamente, come dice la nonna, sempre LEI. Saranno passate due o tre ore da quando mi sono steso sull’ erba, ora non più color oro

La nonna ha detto che anche questo può succedere, potrebbe accadere che io voglia estraniarmi dal mondo senza alcun preavviso o motivo preciso, e concedermi una lunga pausa di riflessione, come se facessi un viaggio interiore.

So per certo che io voglio cercare la mia strada ed essere me stesso, NON QUELLO CHE GLI ALTRI SI ASPETTANO CHE IO SIA. La nonna sembra conoscere perfettamente le sensazioni che provo adesso, e anche quello mi infastidisce ossia essere un libro aperto, io che fino ad ora ho nascosto gelosamente i miei pensieri e i miei sentimenti

Ora mi voglio concentrare sulla grande prova, l’esame di terza media, e poi sulla scuola superiore, scelta autonomamente, contro il parere di tutti Devo concentrarmi per dimostrare a chi mi sta intorno di aver fatto la scelta giusta, anche se ancora vedo il mio futuro avvolto in una nebulosa, in quanto esattamente non so cosa voglio fare da grande

Il“grillo”parlante

VISITADIDATTICAALMUSEODELLAMEMORIAEDELL’ACCOGLIENZADIS.M.ALBAGNO

delle classi quinte sez. A e B Venerdì 02 febbraio 2024, in occasione della “Giornata della memoria” che si celebra il 27 gennaio di ogni anno, noi alunni delle classi quinte dell’IC Polo 1 di Galatina, siamo andati in visita al Museo della Memoria di Santa Maria al Bagno.

Lo scopo di questa visita era di provare a conoscere e comprendere che cosa hanno vissuto gli ebrei, perseguitati dai nazisti, durante il periodo della Seconda guerra mondiale Appena arrivati, le guide ci hanno spiegato che Santa Maria al Bagno fu uno dei tre campi di accoglienza situati in Salento e organizzato dagli Alleati inglesi e americani Nel museo sono esposti dei murales e numerosi oggetti, foto e documenti di tipo diverso: raccontano del passaggio, nel campo di accoglienza di Santa Maria al Bagno, di migliaia di superstiti ebrei che, alla fine del conflitto, furono liberati dai campi di concentramento Le guide ci hanno accompagnati lungo tutto il percorso, spiegandoci come e perché gli ebrei furono deportati dai nazisti e a quali maltrattamenti furono sottoposti. In particolar modo, abbiamo appreso molte notizie riguardo i tre grandi murales esposti in un’ampia sala. Essi furono realizzati nella “Casetta Rossa” da Zivi Miller, profugo ebreo, quando egli giunse a S Maria al Bagno Al centro del primo murales è illustrato uno dei simboli principali del popolo ebraico ossia la Menorah, un candelabro a sette braccia; in

alto, si legge la scritta “Tel Hai”, cioè il nome del primo e antico villaggio ebraico sorto in Palestina. Ai lati del candelabro, ci sono raffigurati due soldati ebrei che proteggono i simboli della futura Israele Sul secondo murales, un filo spinato spezzato simboleggia la liberazione dei prigionieri ebrei, sopravvissuti, dai campi di concentramento e il lungo viaggio da essi compiuto per raggiungere la propria Terra; sopra, c’è scritto “Galut”, cioè esilio.

Nell’ultima rappresentazione, è raffigurata una donna con due bimbi che tenta di entrare nello Stato di Israele, ma è fermata da un soldato inglese mentre lei urla: “Aprite le porte!”

Negli anni ’80, il signor Paolo Pisacane scoprì questi murales e decise di formare l’A.P.M.E. (Associazione pro murales ebraici).Nel 2004 l’amministrazione di Nardò fece collocare i murales nell’attuale museo. I tecnici che eseguirono i lavori, usarono la tecnica “Strappa e attacca”, adoperando garze e colle speciali

tempo trascorso a S Maria al Bagno da chi , in questo luogo, ha finalmente riacquistato la propria identità e una vita normale. Terminata la visita del museo, abbiamo visto il cortometraggio “Il bimbo 1337”, che raccontava la storia vera di Gioele, un bambino ebreo deportato, assieme alla sua famiglia, in un campo di concentramento: lui fu l’unico sopravvissuto della famiglia

Molte altre notizie abbiamo appreso riguardo il periodo di

Possiamo concludere dicendo che la visita didattica è stata molto interessante perché è importante studiare e conoscere per non dimenticare, ma forse lo è ancora di più ascoltare racconti “diretti” di vita, attraverso ciò che è rimasto, per riflettere su quanto è accaduto Visitando il museo, abbiamo cercato di immaginare il dolore, le sofferenze, le paure di tante persone innocenti, tra cui anche bambini, provando tanto dispiacere Certamente le nostre menti vorrebbero cancellare tutto ciò che di terribile è stato fatto, ma secondo noi è importante ricordarlo con la giusta partecipazione per evitare, in futuro, il ripetersi di quegli orrori!

Il“grillo”parlante

ILPOLO1INMOVIMENTO...

tutte le classi terze di scuola primaria Il 3 giugno u.s. le Classi III di Galatina e Collemeto, presso la palestra di Via Orazio in Collemeto, hanno socializzato il percorso programmato all’interno del PROGETTO ATTIVA KIDS, tenuto dall’esperta in Educazione Fisica Aurora Musarò

SALUTIDIFINEANNO

sezioni infanzia di Collemeto Gli alunni della scuola dell’Infanzia di Collemeto, il 14 giugno u.s. presso la Palestra in via Orazio in Collemeto, hanno salutato l’anno scolastico con uno spettacolo liberamente ispirato al libro “ Il piccolo seme” di Eric Carle. È l’avventura di un piccolo semino, diverso dagli altri, che riesce a diventare un fiore bellissimo e grande dopo aver superato le avversità e le intemperie della natura durante il trascorrere del tempo delle stagioni.

Ebbene, i nostri alunni sono proprio come quel semino che, per diventare gli adulti di domani, i cittadini del futuro, dovranno affrontare le varie fasi dell’esistenza umana ed essere capaci di superare le avversità e i problemi che la vita pone davanti. Noi insegnanti auguriamo ai nostri semini di diventare dei bellissimi fiori in grado di raggiungere traguardi di successo, portando con sé un bagaglio di valori, tradizioni e sani principi che la famiglia e la scuola hanno affidato loro e sulle note di “Sogna ragazzo sogna”; noi maestre non potevamo non incoraggiarli a realizzare i loro sogni.

LETANTEFACCEDELL’ACQUA della classe 5D di Collemeto

Il 03 giugno us, alle ore 18:30, presso la palestra di Via Orazio in Collemeto, alla presenza della Dirigente Scolastica Luisa Cascione, dell’assessore Camilla Palombini e il delegato alla frazione Diego Garzia, dei signori genitori e di tutte le maestre del plesso, gli alunni della classe VD di Collemeto hanno salutato la Scuola Primaria mettendo in scena un percorso interdisciplinare curricolare dal titolo “Le tante facce dell’acqua”. L’acqua è stata la regina indiscussa della serata: l’idrografia dell’acqua, l’acqua nella tradizione, cunti e culacchi e l’acqua nel folklore salentino sono stati alcuni degli argomenti trattati Per i saluti finali le maestre, ovviamente, hanno utilizzato la metafora dell’acqua: “Proprio come l’acqua trova sempre il suo cammino, anche voi ragazzi troverete la vostra strada nel vasto oceano della vita” La commozione è stata generale e travolgente.

L’angolo della poesia

Ai futuri musicisti della “Giovanni Pascoli”

Ciao, futuro Musicista, ti scrivo questa lettera per parlarti un po ’ di ciò che ti aspetta in questo nuovo viaggio delle scuole medie che intraprenderai.

Fidati, se ti dico che queste dritte saranno importanti, se vuoi goderti al massimo quest’esperienza. Innanzitutto, vorrei congratularmi per la tua scelta di frequentare il corso musicale, specialmente se hai scelto il violino (scusa, se sono di parte!).

Probabilmente sarai intimorito dalle voci che girano sulle scuole medie, ma ti assicuro che non ho mai visto nessun alunno mangiato da qualche professore, tantomeno ‘esaurito’ per il carico eccessivo di compiti.

Non ti mentirò: sarà un percorso impegnativo, soprattutto se hai scelto il corso musicale

Non farti ingannare però da chi ti promette solo “arcobaleni” e scorciatoie, perché non potrai mai crescere e tirar fuori il meglio di te, se non farai dei sacrifici.

All’inizio, è possibile che farai fatica ad abituarti ai cambiamenti delle scuole medie, ma entro le vacanze di Natale ti assicuro che ti sarai adattato agli orari e al ritmo delle lezioni.

Tu avrai un grandissimo privilegio: partire da zero e scrivere questo capitolo della tua vita.

Ogni tua scelta, ogni tuo sacrificio e ogni tua risata migliorerà ciò che sei.

Ricordati di studiare, non tanto per i voti o per impressionare la tua famiglia, ma per sviluppare la tua curiosità o per metterti alla prova Affronterai sicuramente contrasti e conflitti con i tuoi compagni, e sappi che è normale scontrarsi, ma ricorda che nulla è irrisolvibile e queste esperienze, anche se negative, aiuteranno te e i tuoi compagni a diventare una classe più unita.

Rammenta di far tesoro di tutti i momenti che passerai a ridere con i tuoi compagni, e dei momenti di crescita dopo i conflitti. E, mi raccomando, nei piccoli gesti cerca di portare la pace e il confronto, anche nelle situazioni critiche. Ma, soprattutto, non aver mai timore né rimorso. Mantieni sempre la testa alta e affronta tutte le difficoltà e le gioie della vita con un sorriso, perché quando dovrai lasciare la tua scuola ti pentirai di non esserti goduto tutte le ricreazioni, le gite o le battute fatte in classe

Forse all’inizio sarai sconcertato dall’idea di salire su un palco davanti a tutti, come lo ero io, ma ti assicuro che una volta là sopra, con i tuoi amici accanto e con il tuo strumento, che diventerà il tuo fidato compagno, non proverai che gioia nel partecipare a un concerto con l’orchestra, che diventerà la tua seconda famiglia.

Per ultima cosa, ricorda: mai scoraggiarsi. Non trascurare nessuna materia, ma la musica ricorda di praticarla con passione. Quando suoni, stringi al cuore il tuo strumento e divertiti mentre conquisti il pubblico, senza smettere mai di sognare e di inseguire la passione e l’amore che scoprirai di avere per la musica.

Sveva Massaro

29 giugno 2024

FESTA DEI SANTI PATRONI PIETRO E PAOLO

Un ’importante occasione per dare visibilità alle doti musicali dei nostri studenti e all'impegno che li ha

portati a mettere in scena una performance coinvolgente ed emozionante. Un bellissimo momento di aggregazione per la comunità scolastica e per l’intera Città di Galatina.

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.