Giornale Dei Veronesi Ottobre

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R e g i s t r a z i o n e a l Tr i b u n a l e d i Ve ro n a n . 2 9 8 4 / 1 2

OT TO B R E 2 0 1 4 - A N N O I I

Quando pace e religione sono in conflitto Gli scontri tra l’Occidente e il mondo dell’Islam: violenza e confronto tra culture diverse. Interviene il Procuratore Militare Enrico Buttitta con una riflessione sulla situazione geo-politica, sulla tolleranza religiosa e sulla pace che sembra essere a serio rischio…

L’ E D I TO R I A L E di Diego Cordioli

Dove va il mondo?

La modernità spinge sempre più verso cambiamenti repentini e grandi rinnovamenti; tuttavia anche il mondo delle tradizioni che sembrano immutabili, quello dell’autorità incontestata, che si oppone alla nostra idea occidentale di libertà, si rafforza andando spesso in direzione contraria rispetto a quella intrapresa da noi occidentali.

Quando valori, intenti, vite sono così radicalmente differenti, il conflitto può apparire inevitabile: e così parte del mondo islamico, fondato su un sistema che a tratti pare inconciliabile con il nostro, a volte ci sgomenta, altre ancora ci risulta inspiegabile.

Spesso medio oriente e occidente si trovano su due fronti opposti, sopratutto quando si sceglie la via della violenza e della crudeltà, in una battaglia che non coinvolge solo la religione, ma rappresenta un vero e proprio scontro culturale. A parlarcene è il Procuratore Militare Enrico Buttitta.

Ritorna poi la rubrica inaugurata lo scorso numero, Veneto Salute, con un’intervista all’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, che ci illustra il sistema della rete ospedaliera territoriale: dove al centro del sistema sanitario non è più la struttura ospedaliera, ma il cittadino e il suo territorio.

Anche in Veneto il cambiamento non manca: e a livello di organi istituzionali, la novità più importante è rappresentata dal cambio di presidenza in Provincia, con Antonio Pastorello che succede all’ex Presidente Giovanni Miozzi.

Sul territorio italiano, invece, dilaga la Renzite: una malattia o una possibile cura allo stato di salute precario del nostro Paese? Le considerazioni in merito sono quelle dell’avv. Aventino Frau.

Il Procuratore Militare Enrico Buttitta

PRIMO PIANO

VENETO SALUTE

PRIMO PIANO

Pastorello è il nuovo Presidente

Siamo malati di Renzite?

articolo a pag. 4

SCUOLA & ISTRUZIONE

Iniziative delle scuole venete articolo a pag. 12

La rete ospedaliera territoriale articolo a pag. 6

articolo a pag. 5

VERONA FIERE

CULTURA

FieraCavalli di nuovo a Verona articolo a pag. 16

Il 5°"Premio Terrasanta" foto a pag. 18

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Primo Piano

A cura di Diego Cordioli

Minaccia ISIS: la nera ombra del Califfo Di quanta religione è per meato il mondo? Gli or ror i e i massacr i che si stanno per petr ando nel vicino Or iente ad oper a dell’ISIS (Stato Islamico dell’Ir aq e della Sir ia) mi sugger iscono la r iflessione che nel mondo esista troppo poca religione perché gli uomini possano vivere in pace e al tempo stesso abbastanza per far sì che gli uomini si odino e si combattano…

Del dott.Enrico Buttitta Anche e soprattutto in nome di principi religiosi è indetta l’offensiva armata che si sta realizzando nel vicino Oriente ad opera dell’ISIS, che nelle sue intenzioni dovrebbe issare la sua bandiera nera anche a Roma in Piazza San Pietro.

L’Isis è un gruppo terroristico di natura jihadista, nato da Al Qaeda e guidato da Abu Bakr Al Baghdadi. Al Baghdadi è succeduto alla guida di Al Qaeda ed è divenuto capo dell’ISIS dopo la morte di Osama Bin Laden (2 maggio 2011) succedendo ad Abu Musab al Zarqawi.

Lo scopo dell’ISIS è la creazione di un “Califfato” nei territori conquistati dai suoi militanti. Inarrestabile è stata la sua avanzata in Siria e Iraq, dove i miliziani jihadisti impongono la Sharia (“strada battuta”) ovvero la legge islamica o “Legge di Dio”.

In alcuni paesi a maggioranza islamica quali Iran e Arabia Saudita e nei territori occupati dall’ISIS, la sharia è imposta ai sudditi come codice di vere e proprie norme di diritto positivo, obbligatorie per tutti. La stessa sharia peraltro, in quanto scienza giurisprudenziale islamica tesa ad identificare la Legge di Dio, distingue le norme riguardanti il culto e gli obblighi rituali da quelle di natura più squisitamente giuridica. Fonti della legge islamica sono generalmente considerate il Corano, la Sunna (cioè gli hadith del Profeta), il consenso dei dotti e l'analogia giuridica. La sharia accetta solo le prime due fonti, in quanto direttamente prodotte da Dio o da questi ispirate. Ma l’esistenza di diverse raccolte "ufficiali" di hadith accanto ad un solo Corano, comporta la impossibilità teorica di pervenire univocamente alla Sharia. Sebbene in alcuni stati a maggioranza musulmana la Sharia venga considerata come una fonte di diritto positivo e la sua inosservanza sia penalmente sanzionata, nell'Islam delle origini e per molti studiosi attuali (tra i quali Tariq Ramadan) essa è più propriamente un codice di norme morali che dovrebbe essere privo di potere coercitivo. Secondo gli Ulama (teologi musulmani) la Sharia consentirebbe la pena di

morte in quattro casi: omicidio ingiusto di un musulmano, adulterio, bestemmia contro Allah (da parte di persone di qualunque fede) e apostasia. Tutte le altre sentenze di morte, quali ad esempio le condanne capitali per omosessualità in stati come Iran, Nigeria o Arabia Saudita, sono quindi la conseguenza dell’applicazione di norme di diritto positivo estranee alla Sharia.

Abu Bakr al Baghdadi ha annunciato la nascita del Califfato, autoproclamandosi Califfo, nel giugno 2014, ma le basi della forza militare dell’Isis sono iniziate nel 2012, quando al Baghdadi ha sostenuto la nascita in Siria di Jabat al Nusra, una falange qaedista avente lo scopo di rinnovare la strategia di al Qaeda sfruttando l’esperienza degli errori commessi in Iraq.

Fondando l’ISIS, che in Iraq ha sostituito Al Qaeda, al Baghdadi ha trasformato Jabat al Nusra in una sua branca.

Intanto, sono almeno tremila gli occidentali “reclutati” grazie al web e convinti a unirsi alla guerra dell’ISIS. Ritengo che alla base della loro scelta vi sia fondamentalmente la incapacità di riconoscersi nei principi morali e giuridici vigenti nei Paesi occidentali, di adeguarsi al sistema sociale occidentale e obiettive difficoltà di inserimento nel tessuto sociale determinate dalla crisi economica attuale.

Abu Bakr al-Baghdad è dunque il nuovo califfo dei territori che si estendono dalla siriana Aleppo fino all’irachena Dyala, a nord est di Baghdad. Il Califfato proclamato dal leader dell’ISIS è un’entità politica che non solo pone la sharia come unica legge ai popoli amministrati (o dominati), ma rimuove anche i confini che hanno diviso gli Stati arabi fin dall’epoca coloniale dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Dopo avere rinominato la sua organizzazione non più Stato Islamico dell’Iraq e del Levante ma solo e semplicemente “Stato Islamico” (IS), alBaghdad chiede adesso al Fronte al-Nusra e ai movimenti salafiti attivi in Siria (sostenuti da Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait) di unirsi ai miliziani dell’IS per allargare il Califfato ad altri territori, inclusa la Giordania. Tale ipotesi preoccupa Israele, che ha

già offerto ad Amman la massima collaborazione per controllare con droni e satelliti il confine con la provincia occidentale irachena di al-Anbar in mano ai jihadisti.

Per bilanciare la proclamazione del Califfato sarebbe utile un aperto schieramento da parte dei governi israeliano e turco a favore della proclamazione dello Stato indipendente Curdo. Ricordiamo che i curdi stanno combattendo una impari ed eroica battaglia contro l’aggressione dell’esercito dell’IS. Ciò sarebbe certamente utile, ma non sufficiente, essendo auspicabile un aperto e diretto intervento militare da parte della Turchia, considerato anche che i miliziani dell’IS sono ormai vicini al confine turco. Ormai consolidato è invece il tracollo dell’Iraq, declassato come Stato a un’entità territoriale sciita con la sua capitale Baghdad direttamente minacciata dall’esercito Jihadista.

Il portavoce dell’IS, Abu Mohammad al-Adnaninella, in una registrazione audio diffusa su internet, ha sottolineato come il califfato rappresenti “il sogno di tutti i musulmani” e “il desiderio di ogni jihadista” invitando i musulmani a

“respingere la democrazia, la laicità, il nazionalismo e le altre lordure dell’Occidente”.

Ritengo utile ricordare che il termine Califfato deriva da Califfo (khalifah), attributo che designa il sommo monarca dell'islamismo, concependo l'insieme di tutti i paesi abitati da musulmani come una unità politica sottomessa a unico sovrano musulmano. Non bisogna cadere nell’errore di ritenere che il califfo sia per i musulmani una somma autorità religiosa corrispondente a quello che è il Papa per il cattolicesimo; il concetto di Califfo, invece, è assai vicino a quello dell'imperatore medievale, che veniva considerato sommo monarca di tutti i paesi cristiani.

L'istituzione del califfato è immediatamente consecutiva alla morte di Maometto (8 giugno 632), il quale non aveva provveduto in alcun modo a indicare un suo successore nello Stato da lui fondato, che allora non usciva dai confini dell'Arabia e che aveva come base la comunanza di fede religiosa. In tale realtà politica e religiosa, i pagani o politeisti non erano tollerati e gli ebrei e cristiani (piccolissima minoranza) erano posti in

condizione giuridica assai inferiore a quella dei musulmani venendo anche esclusi da tutti i pubblici uffici. Siccome per parecchi secoli (almeno per i primi quattro dopo Maometto) la diffusione della religione musulmana fuori d'Arabia si identificò con l'espansione territoriale dello stato musulmano, si comprende che il diritto pubblico dell'islamismo abbia concepito le terre conquistate come formanti un blocco unico contro tutti i paesi d'altra religione, e non abbia neppure preveduto il caso di musulmani soggetti a sistemi di governo non islamici.

Diversa dal Califfo è la figura dell’ Emiro, letteralmente "comandante", persona cioè che detiene l'autorità per emettere ordini (amr) e per vederli eseguiti. Il termine, che di per sé non avrebbe alcuna valenza spirituale, acquista un significato del tutto particolare quando si faccia riferimento all'espressione araba Amir al-mu'minin, cioè "Comandante dei credenti" che, dall'epoca del secondo Califfo, 'Umar ibn alKhattab, divenne il perfetto sinonimo di "Califfo". In età più tarda il termine ha acquisito un significato

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Primo Piano A cura di Diego Cordioli caratterizzato dalle sole valenze militari o politiche e quindi servì a indicare regnanti anche di grandi entità statali, ma teoricamente sempre posti su un gradino inferiore rispetto al Califfo. Il termine “Emiro” è tuttora utilizzato come titolo reale per i monarchi arabi in alcuni Stati islamici, ed è la forma di governo che garantì l’unità politica dei musulmani dopo la morte del Profeta Maometto, nel 632.

Il termine indica quindi il successore del Profeta Maometto come leader politico. Maometto non aveva figli maschi e non designò un erede. Per questo il suo successore, Abu Bakr, fu scelto tra i suoi compagni.

I primi quattro califfi, chiamati rashidun, cioè “ben guidati”, governarono la comunità musulmana (umma) dal 632 al 661. A questi successe, dal 661 al 750, la dinastia omayyade, con sede a Damasco.

La capitale si trasferì poi a Baghdad con la dinastia abbasside, che regnò fino al 1258, quando l’invasione dei mongoli segnò la fine del loro potere.

Successivamente altre dinastie rivendicarono il potere califfale, come gli omayyadi in Andalusia e i fatimiti in Egitto. Nel XVI secolo furono invece i turchi ottomani a reclamare il califfato, e fu solo nel 1924 che, in seguito alla sconfitta ottomana nella prima guerra mondiale e all’ascesa al potere del laico Mustafa Kemal detto Ataturk, il califfato fu formalmente abolito dall’assemblea nazionale turca. Da allora, il progetto di ricostituzione del califfato è sempre stato uno dei principali obiettivi dei movimenti politici sunniti e della organizzazione dei “Fratelli Musulmani” in particolare. Per gli islamisti, il Califfato rappresenta il modello perfetto di organizzazione sociale. La proclamazione del Califfato e l’invito a tutte le forze islamiste

ad unirsi allo Stato Islamico, punta anche a reclutare rinforzi su scala regionale e globale con i quali lanciare l’attacco a Baghdad, città la cui conquista avrebbe un enorme significato simbolico.

Per questo il governo iracheno ha lanciato un appello alla comunità internazionale accusando l’Arabia Saudita e le monarchie del Golfo di aver favorito l’alleanza islamista in Siria e in Iraq e definendo l’IS “una minaccia” non solo per l’Iraq o la Siria ma “per la regione e il mondo”.

Sul fronte militare, l’avanzata dell’ISIS sembra quasi inarrestabile, dal nord Africa all’Iraq, passando per Algeria, Libia, penisola del Sinai, Siria etc. Drammatica è la situazione nella città curda di Kobane, al confine siriano con la Turchia, che resiste eroicamente alla avanzata ben sapendo che ai suoi cittadini non sarebbe dato scampo qualora conquistata.

Non è però detto che il Califfato riesca ad accomunare tutta l’internazionale islamista. Recentemente si sono avuti intensi combattimenti tra l’IS e le brigate islamiste del Fronte al-Nusra, che pure avevano proclamato un’alleanza solo poco tempo prima.

La battaglia infuria anche nella località siriana di al-Bukamal, alla frontiera con l’Iraq.

Sul piano sociale e dei diritti umani il Califfato significherà senza dubbio persecuzioni, vessazioni e imposizioni di tasse a sciiti e cristiani (in fuga dalle aree occupate dai jihadisti) e soprattutto tanta crudeltà e barbarie. All’inizio di questo mese di ottobre ad Aleppo, secondo l’Osservatorio Siriano dei Diritti Umani, gli uomini dell’IS hanno crocifisso 8 uomini accusati di essere “fantocci dell’Occidente” perché si erano battuti “tanto contro il presidente Bashar al-Assad che contro gli

jihadisti”.

Secondo la missione dell’ONU in Iraq in settembre sono state uccise più di 1.110 persone e migliaia sono i feriti. Ed assistiamo nei media alle immagini di giornalisti e cooperanti decapitati e di soldati iracheni ammazzati e gettati nelle fosse comuni, di conversioni forzate, di teste mozzate e appese ai cancelli per redarguire la popolazione.

Nei territori conquistati i miliziani dell’IS riducono in schiavitù donne e bambine, vendendole o usandole come oggetti sessuali per i miliziani. Queste prigioniere vengono tenute nude da quando alcune di loro hanno provato a togliersi la vita impiccandosi con i loro stessi indumenti.

A violenze particolari sono soggette in Siria le ragazze yazide (di una religione monoteista adoratrice dei Sette Angeli emanazione del Dio primordiale), violentate sistematicamente, picchiate e intimidite. Secondo testimonianze dirette i loro aguzzini non risparmiano neanche quelle che hanno

un figlio piccolo con loro. Secondo la testimonianza di Mayat, rapita durante l'offensiva jihadista contro Sinjar e tenuta prigioniera in un villaggio della piana di Ninive, i miliziani non risparmiano le bambine. "Ce ne sono alcune che hanno smesso di parlare – racconta Mayat - una s'è strappata i capelli e l'hanno portata via". Abusano di loro in quelle che sono state soprannominate "le stanze degli orrori". E lasciano loro raccontare in giro quello che fanno: "Per ferirci ulteriormente ci dicono di raccontare ai nostri genitori quello che ci fanno".

Il Vertice NATO riunito in Galles recentemente ha creato un’altra Coalizione per contrastare il Califfato di Abu Bakr al Baghdadi.

Il 5 settembre dieci Paesi sono confluiti nel nuovo organismo di guerra: Australia, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Stati Uniti e Turchia. L’ambiziosa missione prevede raid aerei contro postazioni di IS, cessione di armamenti ai peshmerga Curdi ed all’Esercito iracheno. Ma al momento nessun intervento a terra è previsto.

Sembra prossimo invece l’ allargamento del conflitto alla vicina Siria – dove IS avanza fra Aleppo e la roccaforte Raqqa – ma senza coordinarsi con Damasco. Rimangono le perplessità per la difficoltà della missione, specie dopo che in ottobre il Congresso statunitense approverà l’invio di 500 milioni di dollari alle “opposizioni moderate siriane” di cui fa parte anche il Fronte al Nusra, formazione non proprio “moderata” atteso il suo ruolo di leader di Al Qaeda in Siria. Inoltre, sotto il profilo del diritto internazionale, il mancato coordinamento tra le forze della coalizione e la Siria è stato criticato da Russia, Cina e Iran e viene considerato dalla Siria una dichiarazione di guerra, in aggiunta ai frequenti bombardamenti da parte di Israele lungo il confine sulle

alture del Golan.

Inoltre, in Iraq, accanto ai peshmerga, sono già attivi combattenti di Hezb’Allah libanese e irachena, mentre il Leader Iraniano Alì Khamenei ha dato il placet per la campagna contro IS ai corpi scelti iraniani guidati dal Capo di Al Quds, Qassam Suleimani. Si tratta di una decisione storica di Khamenei, tenuto conto anche della posizione statunitense, contraria a ogni possibile coordinazione con Teheran.

Il rapido cambiamento delle dinamiche mediorientali favorisce estemporanee alleanze pragmatiche, come quella fra Arabia Saudita con Israele, ed il consolidamento di trattati di pace fra Israele, Giordania ed Egitto.

Con l’IS, dunque, il terrorismo più feroce si è trasformato in esercito diretto alla conquista territoriale di tutti i luoghi in cui vi siano persone musulmane.

L’atteggiamento dei combattenti dell’ISIS nei confronti di chiunque (musulmano o meno) non abbracci radicalmente la loro guerra e la loro specifica “fede” è al di là della più bieca ferocia. Si pensi alle donne delle zone occupate, sistematicamente decapitate dopo essere state stuprate dalla generalità dei miliziani, senza tenere conto della loro età.

La guerra aerea mossa dalle forze della coalizione contro gli eserciti dell’IS è certamente un elemento importante di contrasto, ma sembra necessario ed inevitabile estendere l’intervento militare alla guerra terrestre.

Assolutamente necessario è poi il sostegno materiale e soprattutto morale degli Stati moderati islamici, ai quali chiedere e da cui ottenere il ripudio dell’oltraggio e della seria minaccia ai valori di civiltà ed umanità compiuti dagli uomini del Califfato, rinnegando la loro pretesa di essere gli unici e soli depositari di una verità assoluta fatta di odio e distruzione.

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Primo Piano

A cura di Diego Cordioli

Pastorello è il nuovo Presidente della Provincia Antonio

Pastorello,

Verona. totale

con di

587

79

sindaco voti

candidati,

dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona La tornata elettorale ha visto affluire alla urne 1.171 elettori su 1.259 aventi diritto tra sindaci e consiglieri comunali di 97 Comuni della provincia veronese (non ha votato il Comune di Albaredo d’Adige in quanto commissariato). I voti validi sono stati 1.155 con 14 schede bianche, 7 nulle e 1 voto annullato per il candidato Peretti. L'affluenza alla chiusu-

di

e

il

sono

Roveredo 51,5% stati

delle eletti

ra dei seggi, è stata del 93%. I nuovi Consiglieri provinciali sono: Carradori Mauro consigliere comunale di San Pietro In Cariano, Gambaretto Lino sindaco di Soave, Zerman Fabrizio consigliere comunale di San Giovanni Lupatoto; Sardelli Andrea consigliere comunale di Verona, Ferrari Claudio consigliere comunale di Tregnago, Febi Davide consigliere comunale di Cologna Veneta, Zamperini Luca consigliere comunale di Villafranca, Nicoli Gaetano consigliere comunale di Vero-

di

Guà,

è

il

nuovo

preferenze. Tra anche

i

16

presidente

le

sei

liste,

membri

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Dichiarazione dell'ex Presidente Miozzi stata

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significativa,

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orgoglioso. Seppur felice di ciò che sono riuscito a compiere, lascio la carica di

Presidente

con

un

"Giunge al termine il mio mandato alla guida della Provincia di Verona. E' stata un'esperienza amministrativa per me significativa, di cui sono orgoglioso.

Seppur felice di ciò che sono riuscito a compiere, lascio la carica di presidente con un po' d'amarezza per il futuro che riguarda l'ente…

Le Province sono realtà territoriali importanti che stanno per avviarsi ad una nuova stagione tutta da scrivere e per certi versi non indicata dalla legge Delrio di riforma. Al mio successore si prospetta, infatti, uno scenario incerto, pieno di punti di domanda di cui per ora non si intravede risposta. A pochi giorni dall'inizio di questa nuova epoca politica, si ignorano ad esempio le sorti della Protezione Civile e della Polizia Provinciale. Non sarà facile assicurare i servizi essenziali ai cittadini, basti pensare alle prossime necessità di sgombero neve nelle strade provinciali del nostro terri-

po'

d'amarezza

Provincia

di

presentavano

un

Consiglio

provinciale.

na, Mazzi Gualtiero consigliere comunale di Sona. I Consiglieri di minoranza invece sono: Stefano consigliere comunale di Bussolengo, Allegri Giandomenico consigliere comunale di Sommacampagna, Segattini Fabio consigliere comunale di Verona, Martari Paolo consigliere comunale di Villafranca, Cubico Serena consigliere comunale di Ferrara di Monte Baldo, Corrà Mirko sindaco di Salizzole e Malaspina Giorgio sindaco di San Pietro di Morubio.

Il nuovo Presidente, Antonio Pastorello, oltre ad incarichi prestigiosi in diversi Enti del territorio, ha ricoperto per quattro mandati la carica di sindaco di Roveredo di Guà: dal 1980 al 1985, dal 1985 al 1990, dal 2004 al 2009 e dal 25 maggio 2014 ad oggi. Dal 1988 al 1992 è stato presidente della Comunità Adige Guà e dal 1989 è presidente del CISIAG (Consorzio Intercomunale Servizi Idrici Adige Guà). La sua esperienza in Provincia è inizia-

"E'

della

per

il

futuro

torio. Tutto questo non solo comporterà un disagio, ma una grave compromissione del turismo invernale. Una situazione di indeterminatezza che non può che ricadere, ingiustamente, sulla vita dei cittadini.

Colui che esce vincitore dalle elezioni si trova a fare i conti con un bilancio ridotto all'osso per via dei sempre più scarsi trasferimenti statali. Voglio sottolineare che la situazione di ristrettezza economica non è assolutamente causata dal lavoro della mia Amministrazione, che, al contrario, si è dimostrata virtuosa. Siamo stata, infatti, l'unica Provincia italiana ad abbattere del 65% il nostro debito. E la nostra gestione oculata ci ha permesso di avere 20 milioni da investire in infrastrutture, manutenzioni stradali e di edifici pubblici, che tuttavia non abbiamo potuto utilizzare per via del Patto di stabilità. Inoltre, con un patrimonio del valore stimato di circa un miliardo, avremo potuto richiedere prestiti considerevoli.

che

riguarda

l'ente…"

Rimarranno di competenza della Provincia l'istruzione secondaria di secondo grado, la formazione, l'ambiente e il coordinamento della viabilità. Tuttavia, ancora non ci è stato dato modo di sapere come e dove trovare i fondi per gestirle e, soprattutto, non ci sono stati specificati i confini di ciò di cui la Provincia dovrebbe effettivamente occuparsi. Nonostante tutto, effettuando un bilancio generale del mio mandato, voglio condividere l'orgoglio per quanto compiuto in questi cinque anni.

Soddisfazione che deriva dalla consapevolezza di poter annoverare una decorosa serie di successi. Importanti e molteplici sono, infatti, i progetti che, attraverso un impiego efficace ed efficiente dei fondi pubblici, abbiamo realizzato in questi anni, non solo nei settori del lavoro e del turismo, ma anche in quelli dell'edilizia scolastica e della cultura."

ta nel 1990 con diverse cariche: assessore ai Lavori Pubblici, Beni Ambientali e Urbanistica; assessore al Bilancio e ai Servizi Sociali, assessore al Turismo, Sport e Volontariato; vicepresidente per tre mandati dal 1994 al 1995, dal 1999 al 2004 e dal 2004 al 2009. Nel 2009 è stato eletto presidente del Consiglio della Provincia di Verona.

Presidente Antonio Pastorello: “Adesso la campagna elettorale è finita, si volta pagina e come prima cosa si comincia a lavorare sodo. Per me questo vuol dire confrontarsi con tutti, maggioranza e minoranza. I problemi ci sono, non pochi e vanno risolti. Ho convocato una full immersion con i dirigenti della Provincia per mettere sul tavolo la situazione attuale, cercare di trovare soluzioni e dare risposte ai tanti problemi della gente. In secondo luogo, programmerò un incontro con gli altri presidenti delle Province venete perché credo che non porti a nulla la stagione delle Repubbliche indipendenti.

Dobbiamo piuttosto procedere insieme per fare proposte chiare e portare avanti, anche con il Governo, le istanze delle Province venete. Mi confronterò con i nuovi consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, e sono certo che sono senz'altro motivati a lavorare e a darsi da fare per la comunità. A tutti proporrò di fare squadra perché penso che dispetti e faide non portino a nulla di costruttivo, sono sicuro che da parte loro ci sia la disponibilità a condividere questo spirito. Non abbiamo più tempo da perdere, è l'ora di impegnarsi con determinazione e responsabilità”.

5

Primo Piano A cura di Diego Cordioli

Deleghe ai 9 Consiglieri di maggioranza Il

Presidente

Antonio

deleghe

ai

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via

9

Pa s t o r e l l o

Consiglieri in

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decreto

di

maggioranza.

ve n g a

a p p r ov a t o

Le il

per

l'assegnazione

deleghe, nu ovo

statuto

dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona Nel documento verranno recepite le novità introdotte dalla legge Delrio (n.

56/2014), che ha previsto l'elezione di secondo grado, di nuovi organi (Presidente, Consiglio provinciale e Assemblea dei sindaci) e nuove funzioni. Al momento, queste deleghe sono esclusivamente di natura politica: ogni consigliere sovraintenderà ai programmi della sua materia di competenza come referente e in funzione di aiuto alle scelte che per il presidente dovrà prendere.

Queste le deleghe assegnate: Carradori Mauro (consigliere comunale di Bussolengo), Attività produttive (commercio, industria e ar-

tigianato) e Servizi sociali; Zerman Fabio (consigliere comunale di San Giovanni Lupatoto), Politiche per il lavoro, Formazione professionale, Politiche per le risorse umane; Gambaretto Lino (sindaco di Soave), Protezione civile, Politiche per l'istruzione, Edilizia scolastica; Mazzi Gualtiero (consigliere

comunale di Sona), Trasporti, Mobilità, Traffico, Politiche della sicurezza e dei flussi migratori; Zamperini Luca (consigliere comunale di Villafranca), Cultura, Identità veneta, Manifestazioni per il tempo libero, Beni ambientali; Nicoli Gaetano (consigliere comunale di Verona), Politiche per la gestione del

sono

patrimonio, Edilizia; Sardelli Andrea (consigliere comunale di Verona), Politiche del settore faunistico (caccia e pesca) e Ambiente, Rapporti con aziende ed enti partecipanti, Sport; Febi Davide (consigliere comunale di Cologna Veneta), Politiche di bilancio, Politiche per l'agricoltura; Ferrari Claudio

per

di ora

p r ov i n c i a l e .

(consigliere comunale di Tregnago), Politiche per la manutenzione e progettazione viabilistica. Presidente - Pastorello: “Ho firmato le deleghe ai 9 consiglieri di maggioranza per avere supporto operativo nel seguire i vari settori di competenza della Provincia. Abbiamo bisogno di persone disposte ad impegnarsi sui tanti temi da affrontare, per questo c'è l'opportunità di conferire ulteriori deleghe agli altri consiglieri. L'ho già detto ieri nella prima seduta di Consiglio, perché vedo che tutti i 16 eletti hanno disponibilità a collaborare nell'interesse generale di tutti i veronesi e dei Comuni che rappresentano. Saremo aperti a tutte le proposte e alle idee che verranno da ognuno di loro”.

Lasciatemi dire: siamo malati di Renzite?

Pur nelle difficoltà della situazione del Paese il presidente Renzi ha proposto al Par lamento una manovr a d a o l t r e 3 0 m i l i a r d i , s e n z a u l t e r i o r i i m p o s t e s u i c i t t a d i n i , c o n e n t r a t e p r ove n i e n t i d a i n c r e m e n t i fi s c a l i , sulle fondazioni bancar ie , sulle assicur azioni vita e con r iduzione delle spese dello Stato e delle Regioni...

dell'avv.Aventino Frau Il premier ha proposto questa manovra sostenendo la necessità, in un breve futuro, dell’autonomia finanziaria delle stesse e degli enti locali, il che significa soprattutto responsabilità nella spesa. Come in una orchestra, governata da un abile direttore, si è alzato il coro wagneriano della stampa alla quale, non certo innovando, lo stesso Renzi ha mantenuto gli ingenti contributi statali, a carico anche dei cittadini che non comprano i giornali. Il coro ha subito intonato, con gli alti e con i bassi, l’ormai tradizionale canto: sono solo annunci, sono balle, dove sono le coperture, gli ottanta euro mensili alle mamme che fanno figli sono pochi, sono demagogici. Il ritornello

del coro sembra dire solo “non fidatevi” è un ragazzo che sa fare l’attore, imita Berlusconi e le sue promesse. Dai tenori del Fatto quotidiano, ormai organo dei Grillini, alla Padania, fino alla Stampa, organo importante di una Fiat non più italiana. La Stampa, evocando Berlusconi, titola "Da mamma Rosa a nonna Maria”, Rosa la mamma di Silvio e Maria nonna di Renzi. Gran parte della stampa anche sembra colpita dallo stesso morbo e la cosa, in tempi di Ebola, è decisamente preoccupante. In anni in cui soprattutto l’economia ha bisogno di fiducia, di investimenti, di assunzioni, il messaggio che giunge sembra essere un forte “non abbiate fiducia”. Ce lo dicono in tutti i modi, con il garbato sistema del Corrierone, con gli editoriali della scalfariana Repubblica, con gli pseudo spettacoli televisivi, del mattino e della sera, dove normali cronisti, divenuti, forse con la continua lettura delle agenzie, esperti politici, esprimono una sufficienza ironica, che tutti li caratterizza da Santoro in giù. E intorno a loro subalterni parlamentari e personaggi scelti ad libitum.

La malattia è appunto contagiosa, un vero morbo, che riduce la sensibilità, il senso di fiducia ed aumenta varie forme di aggressività, crea confusione e non consente

una valutazione politica serena. È la renzite, forma allergica di tipo psichico, che si potrebbe risolvere con una ennesima crisi di governo, con ulteriore debolezza della politica nei riguardi della finanza e degli organi di stampa che possiede e determina. Non ho particolare simpatia per Renzi, lo trovo spesso troppo “popolare”, esageratamente semplificatore, non circondato da grandi ed esperti ministri. Del resto l’esperienza di Monti come politico e leader è peraltro tutta da studiare, quanto al prodotto di grandi personaggi. Renzi ha molti difetti ma, anche qualche notevole virtù: quella di essersi fatto da solo, di avere democraticamente conquistato il partito democratico di D’Alema e Bersani, di avere il coraggio, forse troppo manifestato, di non inchinarsi ai vecchi totem di fronte ai quali si inginocchiavano i suoi predecessori: la ultrasinistra Vendoliana, la Cgil Camussiana che sciopera non essendo più la padrona delle decisioni di governo, la grande burocrazia che deve abituarsi a gestire al meglio le decisioni della democrazia parlamentare, e ridurre il suo immenso potere. Nel Renzi che lo dice, sembra di rivedere il ragazzino della favola di Andersen, che di fronte alla folla plaudente per i vestiti dell’imperatore,

gridò “ma il re è nudo”.Vorremmo chiedere a tutti malati di renzite: voi che siete così bravi, chi ci proponete come leader? Grillo, Salvini, Berlusconi, Travaglio, la Meloni?

Qual è la vostra proposta alternativa? Non per i vostri interessi politici ed elettorali, ma per il Paese. Oppure volete qualche industrialone pieno di soldi e di esperienza in società svizzere? O qualche banchiere che parla bene la lingua dei londinesi? Certo le cose da fare sono molte, troppe, perché sono il risultato di oltre trenta anni, di cat-

tivo o travagliato governo. Forse neppure Renzi ce la farà a dare un efficace governo a questo nostro popolo, così difficile, diviso, particolaristico, vittima ed amante di tante demagogie. L’interesse del paese però non è l’instabilità, non sono i governi semestrali, non il governo di populisti o di giornalisti.

Rispetto a questo giovane premier, del quale vedremo, come Obama, imbiancarsi presto i capelli per la fatica e le preoccupazioni, vogliamo gratificare noi stessi con un po’ di speranza e di fiducia?

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Veneto Salute

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A cura di Diego Cordioli

La nuova rete ospedaliera territoriale Il Piano Socio sanitario approvato dalla Regione Veneto prospetta un nuovo rapporto tra cittadino e sanità. Il territorio torna finalmente ad essere centrale nella catena della salute. La scelta del ricorso alle cure ospedaliere ed ai servizi di cui dispone il territorio troverà un fondamentale supporto nelle strutture del Distretto Socio Sanitario. di Diego Cordioli Assessore Coletto, qual è l'iter legislativo dell'attuale programmazione socio sanitaria?

La programmazione socio sanitaria è stata approvata con la legge regionale n. 23 del giugno 2012 ed è stata completata con l’approvazione, nel novembre 2013, delle schede che individuano la dotazione, attribuita a ciascuna delle aziende del servizio sanitario, sia delle funzioni ospedaliere che di quelle territoriali. In particolare, definisce il nuovo ruolo ed i compiti della rete ospedaliera, dividendola in ospedali definiti “Hub” e “Spoke”.

Cosa distingue la rete Hub dalla rete Spoke?

Le modifiche riguardanti l’assegnazione delle funzioni ospedaliere da parte della programmazione regionale hanno inteso realizzare una rete più organica e funzionale per la cura nella fase acuta della malattia, sia sotto gli aspetti della sicurezza assistenziale con ospedali definiti Hub, che in quella della migliore accessibilità ai cittadini con quelli definiti Spoke.

La distinzione prevede per i primi un più ampio bacino territoriale di almeno un milione di abitanti, unitamente alla attribuzione di elevata specializzazione; per i secondi ospedali “Spoke”, l’assegnazione di specialità generali, idonee a garantire una risposta qualitativamente elevata alle esigenze più generali nella fase acuta della malattia.

Che compito ha la medicina del territorio?

Il ruolo che la programmazione regionale assegna ai servizi territoriali è fondamentale per rendere attuale la trasformazione voluta per il Servizio Sanitario regionale.

Ricordo che attualmente il medico di Medicina Generale opera quasi esclusivamente da solo, nel proprio ambulatorio, con limitati orari di accesso; situazione questa che facilita l’improprio ricorso da parte dei cittadini direttamente ai pronti soccorso ospedalieri.

Vi sono anche poche esperienze di associazione di Medici di Medicina Generale (UTAP) che consentono un più ampio ventaglio di servizi sanitari forniti al cittadino.

La normativa nazionale ed il PSSR prevedono invece la creazione di raggruppamenti territorialmente da identificarsi da parte delle singole Aziende Sanitarie, sia di MMG che di Pediatri e di specialisti ambulatoriali, denominate AFT – Aggregazioni Funzionali Territoriali-, che assieme saranno in grado di migliorare i servizi.

La nostra Regione intende attuare tale programmazione realizzando tale previsione con le Medicine di Gruppo Integrate, dotate anche di personale infermieristi-

co ed amministrativo.

Tale modalità organizzativa consente l’apertura per almeno 8 ore giornaliere, oltre alla garanzia della continuità assistenziale nelle ore notturne.

In sostanza, tale modello, creerà nel territorio una rete di servizi che potrà consentire una riposta certa ed appropriata alle esigenze sanitarie del cittadino.

Dunque la Medicina di Gruppo Integrata sostituirà il Pronto Soccorso?

Le due funzioni ovviamente debbono coesistere, fornendo ciascuna risposte a diverse esigenze del cittadino. Ad esempio, un paziente con esigenze assistenziali non acute (come quelle a cui vengono attributi i codici bianchi) troverà adeguata risposta rivolgendosi alla Medicina di Gruppo Integrata anche nelle ore notturne, evitando così l’inappropriato accesso al pronto soccorso e senza dover corrispondere alcun ticket, né aggravare il lavoro dei medici impegnati con casi che necessitano cure immediate ed urgenti.

E questa rete, che vantaggi darà al Pronto Soccorso e al sistema sanitario?

Come già evidenziato in precedenza, il Pronto Soccorso è attualmente oberato di lavoro, fornisce spesso prestazioni non appropriate in quanto non rivestono effettivamente il carattere di emergenza ed urgenza. Questo nuovo assetto garantirà la rapidità delle risposte necessarie alle sue esigenze sanitarie, eviterà inutili e lunghe attese ai cittadini al Pronto Soccorso ed eviterà ai medesimi il pagamento del ticket.

Cosa cambia rispetto a prima?

Prima l'Ospedale era l'unica struttura sanitaria di riferimento certo per il cittadino; ora invece saranno disponibili servizi efficienti ed accessibili distribuiti in modo razionale su tutto il territorio regionale. La struttura di riferimento sarà quella fornita dai servizi organizzati sul territorio.

Ciò ha consentito di rivedere anche la dotazione dei posti letti agli ospedali per acuti, nel rispetto delle indicazioni fissate dalla normativa nazionale.

Quali sono le strutture della rete ospedaliera territoriale?

La rete ospedaliera territoriale ha tre strutture sostanziali: l'ospedale di comunità, l’unità riabilitativa territoriale e l'Hospice, per l’area dei malati terminali, dei pazienti oncologici. Le tre strutture territoriali sono governate dal distretto e rappresentano strumenti attraverso i quali la medicina di gruppo interviene per evitare che i pazienti con patologie non acute debbano impropriamente accedere alle strutture ospedaliere. La fase non acuta della malattia e le patologie croniche potranno, pertanto, trovare sul territorio tutte le risposte adeguate senza ricorrere alle strutture ospedaliere.

Come saranno gestiti i posti letto territoriali?

I posti letto saranno gestiti dal Distretto socio-sanitario in collaborazione con il Medico di Medicina Generale. Il Distretto avrà il compito di dare unità operativa a tutte le funzioni assegnate dalla programmazione al territorio. Lo standard sarà di 25 posti letto per l’ospedale di comunità, che sarà seguito, in via generale, dal medico di famiglia. Questo crea una fidelizzazione al territorio e al medico di base che conosce bene l'ambiente; a beneficio soprattutto dei pazienti fragili, gli anziani, il 20% della popolazione che assorbe l'80% delle risorse. Un letto di ospedale costa in media 600-800 euro al giorno, a seconda del tipo di patologie; uno territoriale 150-200 euro al giorno. È evidente che in caso di riacutizzazione si ritorna in Ospedale. Quindi nessun pericolo per la salute dei cittadini.

Qual è il bacino di queste medicine di gruppo?

Il bacino di queste medicine di gruppo è previsto mediamente per 20 mila abitanti.

Tale modello di organizzazione va poi adeguato in funzione della conformazione del territorio, adattato ad ogni zona, di città in città, a seconda dell’antropizzazione, della densità di popolazione. Questa indicazione è affidata alla Conferenza dei Sindaci che saprà essere attenta alle reali esigenze delle proprie popolazioni. Questo tipo di organizzazione, poi, troverà un insostituibile aiuto nella informatizzazione anche dei dati sanitari dei cittadini.

Immagino si riferisca anche al fascicolo sanitario. Cosa comporta l'informatizzazione del fascicolo sanitario?

Il fascicolo sanitario, è il grande contenitore che raccoglie tutti i dati riguardanti la salute del cittadino. Esso diventerà una finestra sulla sanità, favorendo le decisioni sulle domande del cittadino alle quali dovrà rispondere il medico di medicina generale o quello delle strutture distrettuali. La programmazione regionale ha previsto la realizzazione di una Centrale Operativa alla quale saranno fatti affluire tutti i dati dei cittadini e delle strutture assegnate alla gestione di quel territorio. La Centrale Operativa diventerà anche uno strumento di informazione che renderà possibile la gestione ed il coordinamento dei

dati più complessivi della popolazione, una sorta di mappa in continuo cambiamento della salute della popolazione. Attraverso la Centrale Operativa, infine, si renderà più agevole la individuazione dei servizi più appropriati, la possibilità di prenotazione degli esami. La nostra intenzione è quella di diffondere anche la possibilità di avere le risposte degli esami effettuati anche dal domicilio attraverso un codice individuale.

Si potrà realizzare un modello di assistenza interattiva che oggi è già iniziata in molte realtà. Non dimentichiamo la recente introduzione della ricetta elettronica che cambierà radicalmente il rapporto fra cittadino, medico e farmacista.

E per quanto riguarda gli esami medici?

L’informatizzazione renderà certamente agevole anche una attenta valutazione della prescrizione sino a giungere ad un programma che analizzerà se gli esami sono appropriati. Il server rimanderà indietro le prescrizioni inappropriate. Il medico potrà comunque decidere diversamente e risponderne. Certamente sono modalità che richiederanno profondi cambiamenti nella cultura dei cittadini oltre a quelle dei medici del servizio sanitario.

In cosa consiste il servizio serale?

Ogni azienda sanitaria ha predisposto una modalità di accesso individuando quali esami sono eseguibili, la priorità indicata ed in che orari. Il cittadino avrà il compito di prenotarsi scegliendo le proposte che sono più adatte alle proprie esigenze, recandosi in ospedale o negli ambulatori indicati con comodità, la sera, dopo il lavoro. Questa è la Nuova Sanità che abbiamo innanzi e che, come si vede, sta cambiando con una rapidità che sorprenderà tutti i cittadini. Certo si deve tenere conto di quella fascia di popolazione che non ha familiarità con gli strumenti informatici, ma per questo resta un valido ed insostituibile supporto: il medico di medicina generale o di famiglia, che saprà aiutarci ed orientarci in questo nuovo modello organizzativo.

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Salute & Territorio A cura di Diego Cordioli

Lo stato confusionale acuto: il delirio nell’anziano Lo stato confusionale acuto è un evento abbastanza comune nell’anziano. Questa condizione viene anche definita “Delir io”. La par ticolare “fr agilità” che contr addistingue l’anziano fa si che la stato confusionale acuto sia un modo comune di manifestar si di molte malattie .

del Dott. Paolo Garzotti, Dirigente 1° livello; 1^ Geriatria AOUI Verona; Responsabile di Struttura Semplice di malattie reumatiche dell'anziano.

Emal: paolo.garzotti@email.it.

E’ in genere una condizione che colpisce i pazienti istituzionalizzati, ma non è infrequente anche a domicilio. E’ fonte di forte preoccupazione e turbamento per i parenti, che assistono all’evento, e di grave rischio per l’ammalato. E’ molto importante riconoscerlo e soprattutto prevenirlo perché, come gia detto, spesso rappresenta un epifenomeno di una malattia sottostante o, più spesso, di più patologie che assieme possono generare una con-

dizione di delirio. La diagnosi è soprattutto clinica (legata ai sintomi), anche se naturalmente è necessario sottoporre l’ammalato a test di laboratorio ed esami strumentali per chiarire la causa della malattia ed instaurare una idonea terapia causale.

Generalmente il delirio insorge nelle ore serali e notturne, l’andamento è fluttuante e la durata variabile (ore, giorni, settimane). L’associazione con alcune malattie quali: l’ipertensione arteriosa, diabete mellito e bronchite cronica e l’assunzione di più farmaci( es. diuretici, psicofarmaci, antidolorifici, ecc) sono tutte condizioni favorenti la comparsa di confusione mentale e agitazione notturna. Di seguito ricordo brevemente i sintomi e situazioni che caratterizzano lo stato confusionale acuto: 1) disturbo della coscienza con ridotta consapevolezza dell’ambiente, riduzione della capacità di attenzione e fissazione delle informazioni; 2) alterazione della sfera cognitiva quali il deficit della memoria, disorientamento temporo-spaziale, disturbi del linguaggio; 3) sintomatologia che si presenta con una temporalità molto variabile, e caratteristiche diverse nell’arco della giornata; 4) la positività dell’esame clinico e della storia del paziente per polipatologia

e politerapia, dipendenza da alcool o altro. Senza entrare troppo nello specifico mi sembra che possa essere utile considerare le possibili motivazioni di delirio che raggrupperei in cause: 1)cardio-vascolari; 2)infettive; 3)nutrizionali; 4)farmacologiche; 5)da dolore o trauma; 6)respiratorie; 8)metaboliche (diabete mellito) ed altre meno frequenti. Sottolineo che prima di trattare il sintomo è necessario capire le motivazioni che hanno portato a questa condizione.

E’ perciò importante considerare un attento controllo della glicemia, dello stato di idratazione (valutando la secchezza della pelle e mucose), della pressione arteriosa, della funzionalità cardio- respiratoria(frequenza cardiaca, numero di atti respiratori, affanno, labbra cianotiche), perché un’alterazione di queste condizioni può causare il delirio. Vorrei indicare alcuni consigli pratici ambientali che possono essere facilmente messi in atto anche a casa e che hanno lo scopo di prevenire le complicanze legate ai momenti di agitazione psico-motoria. L’ambiente dovrebbe essere tranquillo, ben illuminato, conservando il normale ritmo giornaliero, senza però arrivare al silenzio. E’ importante evitare i rumori improvvisi e molesti, favorire

l’orientamento temporale, con calendari e orologi ben visibili, circondare la persona di oggetti e foto familiari e persone care.

Bisognerebbe evitare, nelle fasi acute, il trasferimento in luoghi non noti, o la presenza di persone non conosciute. Sulla terapia si potrebbero segnalare molte cose, ma credo che ogni paziente necessiti di un particolare trattamento medico in relazione alla sua personale causa di delirio. Vi sono delle precise “Linee Guida” a questo riguardo. Vorrei però spendere ancora alcune parole in relazione alla prevenzione.

L’obiettivo principale deve rimanere sempre l’identificazione dei fattori di rischio e di causa che possono portare ad uno stato confusionale acuto. Talvolta il semplice controllo di idratazione, funzioni vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, respirazione, regolarità dell’alvo(intestino) e diuresi(urine) e la correzione di deficit visivi e uditivi, con occhiali o protesi acustiche, assieme ad un idoneo ambiente, possono evitare l’istaurarsi di una condizione che può avere per la persona anziana ripercussioni molto negative.

L’UGL incontra il Ministro della Sanità L’Ugl ha incontrato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Al centro della riunione, a cui ha partecipato anche il Ministro, le varie criticità del sistema sanitario e, in particolare, i contenuti del Patto della Salute.

Lo riferisce l’Ugl in una nota, spiegando che: “Alla riunione erano presenti il segretario confederale dell’Ugl, Luca Malcotti, il segretario nazionale Ugl Sanità, Paolo Capone, e i dirigenti nazionali: Domenico Amato, Giovanna De Amicis, Rosa Roccatani, Giorgio Strano, Stefano Tabarelli. Si è trattata di un’importante occasione di confronto – si legge nella nota -, in cui abbiamo espresso al Ministro apprezzamento per molte delle scelte strategiche contenute nel Patto della Salute ma, allo stesso tempo, forte preoccupazione sui fondi da destinare al Sistema sanitario nazionale che in questo momento non potrebbe sopportare altri tagli lineari. Inoltre, abbiamo

ribadito la necessità di un serio progetto di integrazione sociosanitario, viste le tante criticità esistenti sul territorio. Da parte sua, il Ministro ha confermato la volontà di portare avanti un confronto permanente e la nostra organizzazione è pronta a dare il massimo contributo”.

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Verona Salute

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A cura di Diego Cordioli

Screening per la malattia celiaca nei bambini La malattia celiaca o celiachia è una patologia che, nei soggetti geneticamente predisposti, colpisce primariamente l’intestino ed è causata dal glutine, principale frazione proteica del frumento e di altri cereali.

della Dr.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale ULSS 20 di Verona La malattia celiaca o celiachia è una patologia che, nei soggetti geneticamente predisposti, colpisce primariamente l’intestino ed è causata dal glutine, principale frazione proteica del frumento e di altri cereali.

La malattia celiaca (MC) è una delle patologie croniche più frequenti in assoluto, colpisce circa l’1% della popolazione generale in Italia e la sua frequenza appare essere in aumento nel corso delle ultime decadi. Per quanto riguarda i sintomi, la celiachia presenta un’espressione clinica molto variabile: nei casi tipici si manifesta precocemente con sintomi intestinali, quali, diarrea cronica, inappetenza, addome globoso e calo di peso. Più spesso tuttavia predominano sintomi extra-intestinali sfumati quali, anemia ferro-carenziale, stanchezza cronica, ritardo puberale, aumento delle transaminasi (forme atipiche), oppure la sintomatologia è del tutto assente (forme silenti). La cura della malattia celiaca consiste esclusivamente nell’eliminazione del glutine dalla dieta, cui consegue normalizzazione della mucosa intestinale, scomparsa dei sintomi e degli anticorpi ematici, generalmente entro alcuni mesi dall’avvio della terapia dietetica.

A causa della variabilità del quadro clinico, la maggior parte dei casi di celiachia sfuggono per molto tempo alla diagnosi e rimangono pertanto esposti al rischio di complicanze tardive quali infertilità, osteoporosi, turbe neurologiche o tumori intestinali.

motivazioni. A tal fine l’Azienda ULSS 20 di Verona, in collaborazione con la Società Italiana di Gastroenterologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP) e con il supporto in cofinanziamento della Fondazione Cariverona, ha approntato un Progetto di screening della popolazione nell’età evolutiva che mira essenzialmente all’individuazione di casi misconosciuti di malattia celiaca, reclutati nella popolazione scolastica dei primi anni della Scuola Primaria. Responsabile del Progetto è il Dott. Mauro Cinquetti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria dell’Azienda ULSS 20 e Segretario Regionale Veneto della Società Italiana di Gastroenterologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP). QuePertanto, dato che solo una piccola par- sto Progetto più, ampiamente, prevede te (20-25%) dei casi di celiachia presenti molteplici obiettivi primari che, oltre nella popolazione sono adeguatamente alla individuazione di casi di celiachia riconosciuti e curati prima che si instau- “sommersa”, comprendono anche la rino nell’organismo complicanze anche valutazione attualizzata della frequenza gravi, tutti gli esperti del settore sotto- di celiachia nella popolazione italiana in lineano l’importanza di un intervento di età scolare, in due aree del territorio prevenzione secondaria mirato ad una nazionale (quella dell’Est Veronese ed diagnosi tempestiva di malattia celiaca. un’altra nel Centro Italia, ad Ancona). Il L’approccio più corretto per l’individua- Disegno dello studio, definito insieme zione dei casi “sommersi” di celiachia al Prof. Catassi, Professore di Pediatria è considerato lo screening della popo- dell’Università Politecnica delle Marlazione nell’età evolutiva, senza dubbio che, prevede che tutti i casi arruolati in più efficace, seppur complesso per varie questa indagine siano sottoposti ad uno

screening di primo livello mediante ricerca di tipo genetico su goccia di sangue prelevato da micropuntura sul dito. I bambini negativi a tale test, percentuale attesa del 60-70%, non saranno ulteriormente esaminati e per loro non ci sarà più alcuna necessità futura di effettuare indagini inerenti alla celiachia, non essendo predisposti a tale malattia. I positivi (30-40%) saranno richiamati per eseguire prelievo venoso per la determinazione di anticorpi antiglutine. Nei casi con celiachia sospetta sulla base degli esami del sangue, sarà proposto un completamento diagnostico in accordo ai recenti criteri diagnostici della Società Europea di Gastroenterologia (ESPGHAN 2012). E’ previsto l’arruolamento complessivo di circa 5.000 bambini nei due Centri partecipanti, ovvero 2.500 bambini a Verona e altrettanti ad Ancona. Ci si attende che questo studio possa fornire la stima attuale della frequenza di celiachia in età scolare in Italia, su campione ampio e rappresentativo della realtà nazionale. L’indagine permetterà inoltre di sensibilizzare la popolazione sul problema della celiachia, patologia tra le più comuni nel nostro Paese, ma spesso non diagnosticata.

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Verona Salute A cura di Diego Cordioli

La Settimana per la promozione della salute mentale Una settimana per la promozione della salute mentale a Verona: convegni, conferenze , incontr i con la cittadinanza ed eventi, si sono tenuti dal 4 al 10 ottobre a Verona. della Salute Mentale, una ricorrenza che vede iniziative culturali, divulgative e artistiche di sensibilizzazione andare in scena nelle principali città del mondo. La Scuola Veronese è da I disturbi mentali costituiscono decenni un’eccellenza nella ricerca a un importante problema di sanità livello europeo e mondiale nel campubblica. Oggi si conta che circa il po della salute mentale e attraverso 20% delle persone soffrano di un il Dipartimento Interaziendale per la disturbo mentale almeno una vol- Salute Mentale di Verona (Dism) forta nel corso della loro vita ed è nisce - nei 4 Servizi di Salute Mentale stato stimato che ciò riguarda al- da cui è costituito - assistenza, cure meno 450 milioni di persone nel e riabilitazione ad una popolazione mondo. Secondo l’Organizzazione di circa 500.000 abitanti residenti a Mondiale della Sanità questi sono i Verona e nei comuni limitrofi della disturbi che, diffusi in tutte le clas- Ulss 20, prendendo in carico più di si di età, interferiscono maggior- 6.500 persone ogni anno, per un tomente con il benessere persona- tale di oltre 70.000 contatti, inclusivi le, possono essere associati a una di visite specialistiche, visite domiciriduzione del funzionamento so- liari e colloqui nei Centri di Salute ciale causando difficoltà nella vita Mentale e nei Centri Diurni, a cui si quotidiana, nel lavoro, nei rapporti aggiunge una presa in carico ospedainterpersonali e familiari, e sono liera e residenziale nei casi in cui ciò all’origine di elevati costi sia so- è necessario. ciali sia economici per le persone Nella settimana dal 4 al 10 ottobre colpite e per le loro famiglie. il Dipartimento Interaziendale per la Le evidenze scientifiche dimo- Salute Mentale di Verona, unitamente strano che sono disponibili cure all’università di Verona, alla Ulss 20, efficaci e che intervenire preco- all’Azienda Ospedaliera Universitacemente migliora notevolmente ria Integrata di Verona, ha organizPresentazione “Una Mondiale Settimana la Promol’esito. Tuttavia, le persone con di-2014zato In occasione del 10 ottobre - Giornata dellaper Salute sturbo mentale oltre che zione della Salute Mentalesoffrono - il Dipartimento Interaziendale per la SaluteMentale Mentale adiVerona”, Verona, unitamente all’Università di Verona, alla ULSS 20, all’Aziendainiziative del problema da cui sono colpiti con convegni, conferenze, Ospedaliera Universitaria Integrata Verona, organizza Convegni, Confe- su cui oggi molto si può fare gradi carattere divulgativo renze, iniziative di carattere divulgativo sui temi della promozionesui dellatemi delsalute mentale, della prevenzione, interventi innovativi e dellementale, zie ai progressi della ricerca scien- la degli promozione della salute azioni mirate ad abbattere il pregiudizio e lo stigma di cui i disturbi tifica - anche (esono a volte in misura della prevenzione, degli interventi inmentali oggetto. novativi e delle azioni mirate maggiore)Ladelle re-decenni Scuolaconseguenze Veronese è da vari una eccellenza nella ricerca a ad abeuropeo nel campo della ricerca sulla salute mentale lazionali elivello sociali chee mondiale il disturbo battere il pregiudizio e lo stigma di e durante la Settimana sarà possibile conoscere il team di ricerca e comporta,approfondire in terminitematiche, di emarginacui i disturbi mentali evidenze scientifiche e cure efficaci.sono oggetto. zione, esclusione, vergogna, diffiIl programma che è stato presendenza da parte degli altri. Si tratta tato si basava su tre parole chiave: a tutti gliCOORDINAMENTO: effetti di una “seconda promozione della salute, prevenzioMirella Ruggeri, Eva Baldassarri, Donatella Castiglioni, Katia De Santi, nePiazza, e azioni contro il pregiudizio e lo malattia” Giuseppe che vaImperadore, ad aggiungersi a Carlo Vanda Orlandi, Tecla Pozzan, Marco Stegagno, con il contributo di tutto lo Staff dei 4 Servizi di quella di base e che di questa rap- stigma.

Salute Mentale che afferiscono al DISM, e degli Enti con esso presenta una grave “complicanza”.

Un ruolo fondamentale nell’orgaconvenzionati Stigma, pregiudizio e discrimina- nizzazione delle attività della Settizione hanno conseguenze concre- mana è stato svolto dalle AssociaLa “Settimana per la Promozione della Salute te molto Mentale” pesantiha sulla vita delle zioni degli Utenti e dei Familiari, e ricevuto il Patrocinio di: persone che soffrono - Comune di Verona di un di- in particolare dall’Aitsam (Associa- Provveditorato agli Studi dellaun Provincia di Verona sturbo mentale: rappresentano zione italiana salute mentale), e dalle Federfarma Verona ostacolo nel cercare e mantenere Associazioni del privato sociale con- Associazione Italiana Salute Mentale (AITSAM) un lavoro -eConfCommercio nel trovaredicasa, Veronafavo- venzionate con il Dism. riscono l’abuso di Medici alcool e di soLa di settimana di appuntamenti si è - Ordine dei Chirurghi e Odontoiatri Verona stanze, favoriscono l’insorgenza di conclusa in concomitanza con la LEGENDA: sintomi depressivi; rappresentano, Giornata Mondiale della Salute MenConferenze e Giornate a porte aperte per visitare le strutture della salute mentale. infine, una delle principali barriere tale, con un Congresso InternazioVERSO UN FUTURO BEN - ESSERE; informativa con il sul tema “Pronale attività al Polo Zanotto al trattamento, rendendo più DI difficoinvolgimento di giovani studenti e della popolazione. cile chiedere aiuto e ricevere una motion, Prevention and Anti - Stigma TUTTI PAZZI PER...; iniziative teatrali, culturali, artistiche e di in cui pazienti, e cittadini terapia adeguata.intrattenimento Il 10 ottobre si familiari Actions in trascorrono Mental Health. A most assieme momenti di arricchimento reciproco e di condivisione. è celebrata la Giornata Mondiale valuable asset in a time of econodi Bruna Fraccaroli, Uff.Stampa Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

mic crisis” che ha visto interventi di vari esperti nazionali e internazionali ed è stato centrato sull’efficacia dei trattamenti di prevenzione e cura per i principali disturbi psichici, sul rapporto fra crisi economica e disagio psichico e sulle modalità ottimali di organizzazione dei servizi di salute mentale e della loro interazione con gli enti del territorio per far fronte a tali sfide.

Nel contesto di queste iniziative, si sono tenuti anche spettacoli nei teatri cittadini - ad accesso gratuito in cui sono salite sul palco persone affette da disturbi psichici, assieme a operatori della salute mentale e ad artisti che hanno aderito dando una concreta testimonianza di solidarietà e condivisione.

Nonostante gli innegabili progressi che la comunità scientifica ha compiuto nel campo della salute mentale, la società continua purtroppo a nutrire diffusi pregiudizi verso le persone con disturbi psichici. Quello della lotta allo stigma rappresenta un campo d’interesse di grande valore

etico, umano e sociale. La lotta allo stigma ha bisogno di concretezza, qualità quest’ultima che può derivare soltanto dall’adozione di un approccio che sia in grado di valorizzare le esperienze alla luce delle evidenze provenienti dalla ricerca. Ma, ancora più importante, la lotta allo stigma, al pregiudizio e alla discriminazione è una battaglia culturale e di civiltà che va affrontata da tutti e a diversi livelli. Le iniziative promosse a Verona durante la “Settimana per la Promozione della Salute Mentale a Verona”hanno voluto essere un passo importante in questa direzione.

La settimana di appuntamenti è stata realizzata con il patrocinio di: Comune di Verona, Provveditorato agli Studi della Provincia di Verona, Federfarma Verona, Associazione Italiana Salute Mentale (Aitsam), Confcommercio di Verona, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona.

Università di Verona

Azienda ULSS 20

Dipartimento Interaziendale per la Salute Mentale di Verona

Settimana per la Promozione della Salute Mentale www.psychiatry.univr.it

4 - 10 ottobre 2014 Verona

Succede a Verona

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A cura di Diego Cordioli

Il“Patto dei Sindaci”: di cosa si tratta?

Il “Patto dei Sindaci”è il pr incipale movimento europeo che vede coinvolte le autor ità locali e regionali per aumentare l'efficienza ener getica e l'utilizzo di fonti ener getiche r innovabili re all'iniziativa. Molti sono i risultati finora ottenuti, ma sono certo che il futuro ne riserva tanti altri. Tutti i PAES completati presentati da alcuni Comuni alla Comunità Europea sono stati approvati.

Sicuramente questo è il meritato risultato del forte impegno investito nel progetto dalle Amministrazioni locali, ma è anche prova tangibile della fortunata collaborazione tra Provincia e Strutture di Supporto che hanno saputo seguire e sostenere i Comuni nelle difficoltà emerse durante il percorso. Ora inizia la parte più operativa del progetto, fra le difficoltà ricordo quella relativa all'accesso ai contributi europei. Per questo motivo, la Provincia si sta impegnando molto per coordinare le eventuali azioni da realizzare in tutti i PAES dei Comuni in un un'unica proposta, in modo che sia più facile superare le soglie d'accesso ai fondi europei”.

dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona L'adesione al patto prevede la stesura da parte di ogni ente partecipante di un Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) che delinei le misure e le politiche che si intendono adottare per raggiungere i propri obiettivi. La Provincia di Verona è stata riconosciuta dall'Unione Europea Struttura di Supporto ai Comuni aderenti e per questo si è impegnata a promuovere l'adesione e a ricercare sostegni finanziari. Si è resa, inoltre, disponibile ad aiutare i Comuni in difficoltà nella realizzazione del PAES. Aderire al Patto, per un Comune, significa non solo perseguire una politica di risparmio energetico che garantisce a tutti i cittadini un ambiente e una qualità della vita più sani, ma soprattutto significa creare posti di lavoro stabili e qualificati, accrescere la propria competitività economica e ottenere una mag-

giore indipendenza energetica. In seguito all'incontro tra Provincia di Verona e le altre Strutture di Supporto del “Patto dei Sindaci” del territorio scaligero (Unione dei tre Comuni e Aggregazione dei Comuni dell'est verone-

se), altri dieci Comuni hanno espresso, la volontà di aderire all'iniziativa. L'incontro è quindi servito per instaurare un dialogo con gli enti aderenti al patto, promuovere la partecipazione delle Amministrazioni che non rientravano

nell'iniziativa e per monitorare l'evoluzione del progetto.

Ivan Castelletti: “Sono molto soddisfatto di come il progetto stia continuando a crescere. Anche in queste settimane, diversi Comuni hanno espresso la volontà di aderi-

Tavolo Tecnico Zonale. Azioni per l'inverno 2014-2015 L'Ex

assessore

( Tavo l o p r ov i n c i a

Te c n i c o

all'Ambiente

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dell'aria

ve r o n e s e :

dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona La seduta del Tavolo Tecnico Zonale – prevista dal Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera – è stata convocata al fine di approvare azioni di contenimento dell'inquinamento atmosferico per l'inverno 2014/2015. Le misure passate in rassegna hanno riguardato, come di consueto, il blocco della circolazione dei veicoli non catalizzati e l'omogeneizzazione delle giornate ecologiche. Quest'anno vi sono state, inoltre, alcune novità normative riguardanti gli ultra sessantacinquenni e le modifiche del Codice dell'Ambiente in merito agli abbruciamenti agricoli.

Sono state approvate le misure relative alla circolazione dei veicoli non catalitici, confermando l'impianto dell'anno scorso.

Resteranno ferme le macchine

bu o n a

Castelletti

qualità

Euro 0 benzina; i ciclomotori antecedenti il 1° gennaio 2000 Euro 0; i veicoli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2. Per tutti il blocco è dal 20/10/14 al 05/12/14 e dal 07/01/15 al 15/05/15. Il blocco vale nei giorni feriali dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.30.

Si confermano anche le limitazioni alle temperature negli ambienti chiusi dal 20 ottobre 2014 al 15 maggio 2015: massimo 19° C negli edifici residenziali, uffici, attività commerciali e sportive; massimo 17 ° C negli edifici per attività industriali e artigianali.

Le novità 2014-2015: tre giornate ecologiche, di cui una con il blocco totale della circolazione in tutta la provincia veronese, le altre due senza blocco del traffico ma con iniziative ambientali. La prima giornata sarà il 15 febbraio 2015 in occasione della half marathon di Verona con blocco del traffico (dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30

ha

illustrato

sessione per

alle 17.30). Seguiranno altre due giornate ecologiche, da tenersi nei mesi di marzo e aprile, in date a discrezione dei sindaci; la possibilità di circolare anche con veicoli toccati dal blocco

gli

plenaria la

prima

esiti

con

i

vo l t a

per gli ultrasessantacinquenni a bassa fascia di reddito (ISEE inferiore ai 25.000 €), che cioè non abbiano la possibilità di acquistare una nuova vettura; resta il divieto delle combustioni all'a-

del

T.

T.

Z.

C o mu n i

della

in

anni.

dieci

perto delle sterpaglie: i sindaci avranno, tuttavia, la possibilità di stabilire eventuali deroghe, a seconda delle esigenze del territorio, in seguito alle recenti modifiche del Codice dell'Ambiente.

Succede a Verona

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A cura di Diego Cordioli

Inviata una lettera ai parlamentari veronesi Pa s t o r e l l o :

“La

tagli

il

per

legge 31%

dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona E' stata spedita una lettera che il presidente Antonio Pastorello ha indirizzato a tutti i parlamentari veronesi per chiedere aiuto sulla “gravissima situazione finanziaria” in cui versano le Province italiane, Verona inclusa.

Si tratta di una dettagliata descrizione delle difficoltà in cui la Provincia si trova ad operare, dovendo garantire servizi all'utenza in presenza di tagli pesanti: 1 miliardo nel 2015, 2 nel 2016 e 3 nel 2017.Tagli che non sono in alcun modo paragonabili a quelli previsti per Comuni e Regioni.

Lo dimostrano i dati percentuali: le Regioni avranno tagli per il 3,33% delle spese, i Comuni per l'1,40%, mentre le Province subiranno una decurtazione del 31%. Presidente Pastorello: “Ho deciso di lanciare questo appello ai parlamentari veronesi perché i contenuti della legge di Stabilità 2015 si configurano come una vera e propria strategia di eutanasia delle Province,

di

mentre

Stabilità la

disattendendo persino l'articolo 1 della legge Delrio che stabilisce l'individuazione delle risorse necessarie affinché possiamo esercitare le funzioni attribuite.

Chiedo ai nostri deputati e senatori di farsi parte attiva nel dialogo con il Governo perché ci ascolti e possa rivedere questo disastroso percorso, probabilmente orientato a 'disfare' la pubblica amministrazione territoriale in Italia. La situazione in prospettiva è gravissima anche perché la legge Delrio ci impone la gestione delle Province fino al completo passaggio ad altri soggetti. Ci sono molti miliardi che mi impediscono l'equilibrio di bilancio fra entrate e uscite, al punto da mettere in pericolo la programmazione 2015-2017.

Amministro da decenni il territorio veronese e conosco le necessità in termini di manutenzioni stradali, scolastiche, servizi per l'impiego, controlli ambientali e formazione professionale. I cittadini si aspettano livelli dignitosi di servizi e io farò di tutto per riuscire a garantirli”.

legge

contiene Delrio

l'eutanasia ci

impone

delle di

P r ov i n c e . garantire

i

Av r e m o ser vizi”.

Scatta l'obbligo di pneumatici invernali Dal 15 novembre 2014 al 15 aprile 2015 i veicoli a motore - esclusi ciclomotori a due ruote e motocicli - dovranno essere muniti di pneumatici invernali o avere a bordo le catene lungo le strade provinciali di tutti i comuni veronesi.

In questo periodo i ciclomotori a due ruote e motocicli potranno circolare solo in assenza di neve o ghiaccio sulla strada e di fenomeni nevosi in atto. I pneumatici invernali che possono essere impiegati sono quelli omologati secondo la Direttiva del Consiglio della Comunità Europea e devono essere muniti del previsto marchio di omologazione. Le catene dovranno essere utilizzate in caso di precipitazioni nevose o in caso di presenza di ghiaccio sulla sede stradale. La decisione ha il fine di prevenire eventuali incidenti stradali, migliorare la viabilità e pertanto evitare eventuali disagi che potrebbero rallentare i

servizi pubblici. Assessore De Beni: “Quest'anno il provvedimento è stato esteso alle strade provinciali di tutti i comuni veronesi. Una regola chiara e uguale per tutti è garanzia di sicurezza e circolazione agevole.

L'estensione dell'obbligo su tutto il territorio scaligero serve a ridurre considerevolmente il rischio, per il cittadino, di confondere le strade provinciali soggette all'obbligo con quelle non soggette. È, quindi, un grande risultato che semplifica e chiarisce alla comunità le regole da osservare nel periodo invernale.

Si prevengono così non solo gli incidenti stradali ma anche intoppi e situazioni che possono generare pericolose criticità: un'auto, una serie

di veicoli o, peggio, un mezzo pesante bloccati lungo una strada, potrebbero ostacolare lo svolgimento dei servizi di emergenza o di pubblica utilità. Spesso infatti le strade provinciali costituiscono il collegamento ad importanti poli come per esempio gli ospedali. Un blocco stradale, quindi, comporterebbe ripercussioni gravi per i servizi essenziali dei cittadini”.

Ammesse in Veneto 8 varietà di “vitigni resistenti” L a P r ov i n c i a d i Ve r o n a è t r a i p r i m i a t e s t a r n e l e c a r a t t e r i s t i c h e : i n Ve n e t o p e r l a p r i m a vo l t a s o n o s t a t e a m m e s s e a l l a c o l t u r a 8 t i p o l o g i e d i v i t i d a i n c r o c i o i n t e r s p e c i fi c o, c o n o s c i u t e c o m e “ v a r i e t à r e s i s t e n t i ” i n q u a n t o n a t u r a l m e n t e i m mu n i a p a t o g e n i f u n g i n i q u a l i o i d i o e p e r o n o s p o r a . dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona Le varietà incluse nel nuovo gruppo sono Bronner, Cabernet Carbon, Cabernet Cortis, Helios, Johanniter, Prior, Regent e Solaris. Tali tipologie erano già state inserite nel Registro Nazionale delle varietà di viti per uva da vino mediante il Decreto Ministeriale del 10 luglio 2013 e sono attualmente in coltivazione nelle province di Trento e Bolzano, le cui rispettive istituzioni ed organizzazioni tecniche hanno già provveduto ad effettuare le verifiche attitudinali previste per legge. L'esito positivo di queste sperimentazioni è stato confermato anche da quelle effettuate dalla Provincia di Verona, Veneto Agricoltura e il Cra-Vit di Conegliano, che hanno condotto, in diversi ambienti viticoli della regione, inda-

gini e operazioni di impianto al fine di testare le caratteristiche delle varietà in questione. Inoltre enti, organismi e singoli operatori hanno più volte segnalato l'opportunità di autorizzarne la coltivazione anche in Veneto. Infatti, in occasione della riunione tenutasi presso la Sezione competitività sistemi agroalimentari

il 9 giugno scorso, i rappresentanti della filiera vitivinicola veneta si sono espressi per l'inserimento delle suddette varietà nell'elenco regionale. Assessore Frigotto: “Sono orgoglioso di concludere la mia esperienza all'assessorato all'Agricoltura con un'importante conquista per il settore vitivinicolo, non

solo veronese, ma più in generale veneto. Mi sono battuto a lungo affinché la coltivazione delle varietà di viti da uva da vino, conosciute come “resistenti”, venisse consentita anche nella nostra regione. La vite europea, Vitis vinifera, è purtroppo predisposta all'attacco da parte dei parassiti fungini. Quindi, la sperimenta-

zione di colture, naturalmente resistenti agli agenti patogeni, può rivelarsi utile nella tutela dell'ambiente e della nostra salute. Ovviamente, la buona qualità dei vigneti resta la caratteristica determinante per la produzione di vini di pregio e pertanto le nuove varietà saranno controllate e testate a dovere”.

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Scuola & Istruzione

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A cura della dott.ssa Anna Lisa Tiberio

Expo 2015: Iniziative delle scuole venete D u r a n t e i l p r o s s i m o a n n o s c o l a s t i c o, s t u d e n t i e d o c e n t i d e l l e s c u o l e i t a l i a n e e s t r a n i e r e s a r a n n o i m p e g n a t i n e i v a r i p r o g e t t i p r o m o s s i i n o c c a s i o n e d e l l ’ E s p o s i z i o n e U n i ve r s a l e . gionale vuol dare rilievo alle iniziative delle scuole. Un settore del sito raccoglierà tutte le attività collegate a Expo: verranno automaticamente aggiornate le notizie relative alle scuole che partecipano al concorso “La scuola per EXPO 2015”; ai progetti che hanno ottenuto il logo expo scuola saranno inoltre pubblicate su segnalazione la partecipazione ad altri concorsi e tutte le iniziative della dott.ssa Anna Lisa Tiberio, (giornate, didattica, eventi) colResponsabile Ufficio Interventi legate ai temi di expo “Nutrire Educativi UST XII Verona Contingente del Ministero il Pianeta, Energia per la Vita”. dell'Istruzione, dell'Università La pagina intende dare visie della Ricerca bilità a tutte le segnalazioni in A seguito delle richieste del- tema e le scuole sono invitate le Istituzioni scolastiche, il Miur ad inviare solo un breve sunto ha fornito alcune indicazio- della attività proposta o della ni per la partecipazione alle notizia che si intende far pubiniziative collegate all’evento. blicare all’indirizzo: iniziativeAnche L’Ufficio Scolastico Re- scuole@istruzioneveneto.it

Concorso di Disegno “Il Fornaio Artigianale”

L’Associazione Panificator i, in collabor azione con l’Ufficio Scolastico di Verona – Settore Inter venti Educativi, or ganizza la 2° Edizione del Concor so di Disegno “Il Fornaio Ar tigianale”.

L’intento è quello di far parlare del prodotto pane tramite un progetto che possibilmente parta dalle origini (semina del grano) alle realtà economiche coinvolte, in primis le aziende di panificazione artigianali, anche in collegamento con la nuova legge regionale veneta sul pane fresco. Si cercherà di coinvolgere più realtà, dal mondo agricolo, a quello artigianale, a quello commerciale. Come valore aggiunto ai premi previsti dal concorso, le aziende associate all’Aspan di Verona avranno la possibilità di utilizzare dei sacchetti per la distribuzione personalizzati con il disegno vincitore del concorso unitamente ad uno slogan che inviti ad utilizzare i prodotti lo-

cali freschi, consigliati anche dagli esperti della corretta alimentazione. Infine, le classi partecipanti saranno invitate a visitare il panificio ubicato nella loro zona, e nei negozi degli associati coinvolti saranno esposti gli elaborati prodotti dagli alunni. Tramite questo progetto si vuole riportare all’attenzione dei consumatori quanto sia importante e salutare acquistare e consumare i prodotti che il territorio e le aziende veronesi offrono in abbondanza, evidenziare le potenzialità dell’economia veronese ed il servizio di qualità offerto. Ottima occasione sarà la premiazione finale del concorso, dove alunni, famiglie e cittadinanza potranno conoscere, vedere e si spera assaggiare delle ottime merende preparate con alimenti semplici

e sani. L’iniziativa servirà inoltre a consolidare la collaborazione tra il mondo economico e quello dell’istruzione, e, attraverso le visite nei panifici, a rinnovare l’interesse per i negozi di vicinato e per il fornaio, anche in una prospettiva futura di formazione/lavoro.

L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Verona – Assessorato all’Istruzione, della Provincia di Verona e della Regione Veneto.

Alla conferenza stampa era presente anche l’alunno vincitore della prima edizione del concorso, Filippo Pizzini, della Scuola Primaria “G.B. Angelini” – I.C. “A. Montini!” di Castelnuovo del Garda VR. Per informazioni: aspan@aspanverona.it

Un incontro con gli alunni delle classi di Legnago I l Te a t r o S a l u s d i L e g n a g o h a o s p i t a t o u n i n t e r e s s a n t e i n c o n t r o, r i s e r v a t o a g l i a l u n n i d e i q u a t t r o I s t i t u t i S u p e r i o r i c i t t a d i n i , o r g a n i z z a t o d a U N U C I ( U n i o n e N a z i o n a l e U f fi c i a l i i n C o n g e d o ) d i Ve r o n a e L e g n a g o, n e l l ’ a m b i t o d e l l a m a n i fe s t a z i o n e s p o r t i vo - m i l i t a r e “ Ve n e t o 2 0 1 4 ” .

Una gara di marcia, orientamento e tiro, che ha visto impegnati militari in servizio ed in congedo, con lo scopo di addestrare i reparti, ma di creare anche un fattivo e costruttivo collegamento tra il mondo militare e quello civile.

La sala dello storico teatro legnaghese si è riempita, lo scorso sabato 26 settembre con 450 alunne ed alunni, in odore di maturità, che hanno seguito con grande interesse e partecipazione i vari interventi.

La giornata era stata proposta, nei giorni scorsi, ai quattro Dirigenti Scolastici, Silvio Gandini (Cotta), Stefano Minozzi (Medici), Paolo Beltrame (Minghetti) e Antonio Marchiori (Silva-Ricci), dai rappresentati UNUCI di Legnago, Danilo Vaccarella e di Verona, Claudio Toninel ed è

stata subito accolta con entusiasmo e disponibilità, in quanto gli argomenti trattati sono di grande interesse ed alcuni di essi, fanno anche parte dei programmi scolastici delle classi interessate.

Da ricordare poi, che quest’anno ricorre il centesimo anniversario dell’inizio del 1° conflitto mondiale, anche se l’Italia è entrata in guerra nel 1915 e per noi, la ricorrenza slitta al prossimo anno.

Maurizio Mazzocco, capogruppo della Sezione ANA (Associazione Nazionale Alpini) di Legnago, ha fatto gli onori di casa ed ha aperto l’incontro, presentando il programma della mattinata.

La parola è poi passata a Claudio Toninel, docente di educazione fisica e maggiore laguna-

re-paracadutista in congedo, che ha presentato le caratteristiche associative di UNUCI, ha illustrato le fasi operative di “Veneto 2014” ed ha introdotto l’argomento principale della giornata, la Prima Guerra Mondiale, descrivendone brevemente la dolorosa sequenza storica.

Lo stesso ha anche portato i saluti del gen. Antonio Leoci, delegato UNUCI del Veneto e Trentino Alto Adige, del dirigente scolastico provinciale Stefano Quaglia e della sua collaboratrice Annalisa Tiberio, per la consolidata disponibilità ad organizzare ed ospitare nell’ambito scolastico, iniziative come questa, per informare i giovani e non far loro dimenticare le radici storiche, purtroppo spesso tragiche e drammatiche, della nostra attuale felice

situazione di pace e di democrazia.

E’ poi intervenuto il col. Domenico D’Ortenzi, comandante dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore di Legnago, coadiuvato dal cap.

Giuseppe Laianca, che ha illustrato la realtà e le caratteristiche dell’Esercito Italiano, come “Una risorsa per il Paese”, con la sua presenza territoriale, l’impegno nelle missioni umanitarie all’estero e le possibili ed interessanti esperienze e di impiego aperte agli studenti, femmine e maschi, al termine del loro percorso scolastico.

Ne è uscito un quadro che descrive il nostro glorioso Esercito Italiano, non come una forza a favore della guerra, ma come un complesso di persone, di mezzi e di strutture organizza-

tive a difesa del territorio nazionale, nelle emergenze e nelle calamità ed a sostegno della pace, all’interno del nostro paese e se necessario anche all’estero, in base agli accordi internazionali.

E’ seguito poi un interessantissimo filmato-documentario, sulla Prima Guerra Mondiale, realizzato dall’alpino Francesco Tumicelli, del Circolo Culturale “Mario Balestrieri” della Sezione ANA di Verona, che ha analiticamente descritto tutte le drammatiche fasi del conflitto, dai presupposti politici, all’entrata in guerra, al drammatico svolgimento della stessa, all’epilogo finale, con vincitori e vinti, ma con conseguenze drammatiche ed enormi perdite umane, militari e civili, da entrambe le parti.

Scuola & Istruzione

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A cura della dott.ssa Anna Lisa Tiberio

Concorso: Segni, parole, immagini per la legalità È s t a t o p r o m o s s o a n c h e q u e s t ’ a n n o, i l c o n c o r s o l e t t e r a r i o, g r a fi c o, p i t t o r i c o e fo t o g r a fi c o, denominato: “Segni, parole, immagini per la legalità”, giunto alla sua settima edizione. della dott.ssa Anna Lisa Tiberio, Responsabile Ufficio Interventi Educativi UST XII Verona Contingente del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Il concorso, indetto dall’Ufficio Interventi Educativi dell’UST XII di Verona in collaborazione con la Consulta Provinciale degli Studenti di Verona, è riservato agli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado di Verona e provincia. La partecipazione al concorso è gratuita e l’invio degli elaborati scritti, grafici, pittorici, fotografici e video dovrà avvenire entro il giorno 1 febbraio 2015. Ogni alunno o gruppo di studenti potrà

partecipare con un numero massimo di 3 elaborati che dovranno essere inviati, con allegata scheda di partecipazione compilata, all’Ufficio Interventi Educativi, UST XII di Verona, in Viale Caduti del Lavoro n. 3 o via fax al n. 045.8349485 o all’indirizzo di posta elettronica annalisa.tiberio@istruzioneverona.it, all’attenzione della dott.ssa Anna Lisa Tiberio e della Consulta Provinciale degli Studenti, ideatori e coordinatori del Concorso, che avranno il compito di valutare i lavori presentati con Esperti del settore, della Scuola, delle istituzioni, Enti ed Associazioni. La premiazione avverrà in occasione della giornata provinciale della legalità.

Non troppo piccoli per parlare di alcool Un progetto promosso da A . N . A . S . Ve n e t o ( A . P. S . N o p r o fi t ) , i n c o l l a b o r a z i o n e c o n l ’ U f fi c i o I n t e r ve n t i e d u c a t i v i d e l l ’ U S T X I I d i Ve r o n a .

Della prof.ssa Silvia Guarino

L’iniziativa, promossa presso le scuole secondarie di primo e secondo grado di Verona e della provincia, è rivolta ad informare i ragazzi sui danni dell'abuso di alcool in giovane età.

Questo progetto già si è svolto presso alcune scuole durante lo scorso anno scolastico. In collaborazione con gli alcolisti anonimi, si presenta il problema dell’abuso dell’alcool, partendo da una presentazione dei possibili danni che causa.

Le informazioni medi-

che sono fornite dal dottor Brunetto, che si occupa delle dipendenze presso l'ospedale di Marzana. Segue poi una testimonianza di una persona che ha avuto problemi di dipendenza, e concludono l’intervento, le domande dei ragazzi e un aperitivo analcolico.

L'incontro è della durata di due ore circa. A.N.A.S. Veneto è una associazione di volontari, che si occupa

principalmente della distribuzione delle derrate alimentari alle famiglie che necessitano di aiuto, nelle zone di: Verona, Villafranca, Mozzecane e Vigasio e Bonavigo. Il progetto “Non troppo piccoli per parlare di alcool” è co-finanziato dalla regione Veneto. Per maggiori informazioni: http://www.anasveneto.it/ progetti/

“Rock loves Chopin”: la musica parla polacco La

mu s i c a

di

d a l l ’ a n fi t e a t r o liber tà.

La

Chopin, di

Ve r o n a

mu s i c a

della prof.ssa Silvia Guarino

Durante la conferenza stampa relativa all’evento “Rock loves Chopin”, in sala Arazzi del Comune di Verona, erano presenti: il sindaco Flavio Tosi, il produttore Michele Calì, la Direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo Malgorzata Furdal, la dott.ssa Anna Lisa Tiberio (in rappresentanza del Dirigente Dott. Stefano Quaglia). L’evento dello scorso 11 ottobre è stato aperto dal giovane pianista Niccolò Spolettini, studente del quarto anno presso il Liceo Scientifico Tradizionale “Medi” di Villafranca. Niccolò studia pianoforte da sette anni e ha suonato due brani

conosciuta per

d i ve n t a

tutto

por tare

così

di Chopin, il Valzer Opera 64 n.2 e la “FantasiaImprovvisa”Op. 66. Niccolò Spolettini è stato già valorizzato lo scorso anno presso il Circolo Ufficiali di Castelvecchio nella Giornata della Legalità e nella serata “Hope”. Lo spettacolo è stato innovativo in quanto ha provato a coniugare il classico con il moderno, facendo conoscere la musica di Chopin in modo diverso con Rock –Chopin e Jazz-Chopin.

Questo concerto ha aiutato a mettere in contatto la cultura italiana con quella polacca e ha gettato le basi per una collaborazione in futuro. Hanno partecipato 60 artisti polacchi ma anche artisti di Verona.

in un

il

m o n d o,

messaggi ponte

tra

è

vo l a t a

di

pace,

le

culture

nell’aria

di

speranza e

le

uscendo e

di

generazioni.

L’arma Azzurra

14

10 14

A cura del Colonello Massimo Cicerone

Terzo Stormo: la speranza e il volo N o n v i è o m b r a d i d u bb i o c h e d i t u t t e l e v i r t ù c h e i l l u m i n a n o l a v i t a d e l l ’ u o m o e c o s t i t u i s c o n o i l fo n d a m e n t o d e l l a S o c i e t à , l a p i ù i m p o r t a n t e s i a l a s p e r a n z a .

Senza di essa penso che nessuno oserebbe avviare qualsiasi progetto, iniziativa o impresa. Senza il motore della Speranza nessuno avrebbe il coraggio di affrontare un futuro incerto, imprevedibile e, in questo particolare momento storico, per certi verso oscuro.

Ma la mente umana può e deve avere Speranza perché è grazie ad essa che l'evoluzione della Società ha potuto sviluppare le invenzioni, l'arte, il bello, ma, soprattutto, la Speranza è il faro che sin dalla notte dei tempi illumina la strada davanti all'uomo portando i suoi frutti più belli e nobili: l'amicizia e

l'amore.

La Speranza dunque è il coraggio di pensare con fiducia al domani che altrimenti ci apparirebbe solo come un luogo d’inquietudine e di pericolo. La speranza, è un atto indispensabile ad ogni essere umano per non sentirsi nudo davanti al mondo e davanti ai suoi simili.

Invece grazie al fuoco che quotidianamente viene alimentato dalla Speranza il mondo diventa il regno delle infinite possibilità, dove i desideri diventano realtà ed i sogni si materializzazione per tutti, senza barriere concettuali o

sociali.

Già i desideri e la Speranza sono le chiavi di lettura per il sogno più temerario che l'uomo ha mai concepito: il volo.

Il volo, come metafora della nostra vita; quando sembra fermarsi, poi riprende a salire sempre più in alto, portando tra le nubi la Speranza di ognuno, le nuove aspettative ed i nuovi progetti di vita. L'essere liberi di superare ostacoli naturali, di raggiungere mete in tempi brevi, di poter guardare il mondo dall'alto, distaccando le menti dalle "terrene" preoccupazione, questo rende il volo l’essenza materiale e tangibile della Speranza. Questo filo conduttore trova fondamento anche in una parte della missione dell'Aeronautica Militare, da sempre vicina alla gente, da sempre con i voli umanitari, quelli sanitari, con le missioni di pace internazionali, con il soccorso alle popolazioni in difficoltà e/o in aree di crisi. Con il nostro lavoro quotidiano nei cieli e nelle basi cerchiamo di rendere la vita di tutti noi serena e senza ombre oscure, di aiutare popoli a uscire dalle conflittualità

che li dilaniano, dando alla Speranza la possibilità di dilagare e di trasformare i sogni di tutto noi in realtà.

Come il volo, la vera Speranza non è un semplice entusiasmo ingenuo e generico, ma è saldamente ancorata nella forza morale, nel coraggio, nella intelligenza, nella fede, nella capacità di vivere e in antiche virtù, troppo spesso dimenticate. La Speranza scaturisce

dalle forze positive del nostro essere, dalla nostra anima, dell'anima di una famiglia, di un'impresa, di una nazione. È la ricerca di quel principio unificante che, come nel volo in cui si uniscono ciò che vive in terra con il cielo, dà senso alle nostre azioni e alla nostra presenza nel mondo per conquistare una vita migliore.

Foto di Renato Begnoni

Esercito Italiano A cura del Capitano Pierluigi Signor

85° Reggimento: Il cambio di Comandante 8 5 ° Regg i me nto addes tr amen t o vol on t a r i “Ve r on a ”: l o s cor so 2 4 o t t o b r e s i è t e nu t a la c e r im o n ia de l c a mb i o de l Comandante C ol . Gi a n f r a n co Gi u s e ppe F r a n ce s c o n e il g iu r a m e n t o d e i nu ov i vo lo n t a r i.

La cerimonia si è tenuta alla Caserma “Duca” in occasione del giuramento dei nuovi volontari. Il Colonnello Gianfranco Giuseppe Francescon, dopo oltre due anni, ha ceduto il Comando al Colonnello Marco Simonini, proveniente dal Comando delle Forze Operative Terrestri di Verona.

Contestualmente trecentoquarantaquattro Volontari in Ferma Prefissata di un anno (VFP1), del 3° Blocco 2014, hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana al cospetto della Bandiera di Guerra del 85° “Verona”. Il giuramento ha sancito l’ingresso ufficiale nell’Esercito Italiano e l’ac-

quisizione formale dello status di VFP1.

Il 3° Blocco 2014 è intitolato al Colonnello Luigi Beretta, Medaglia d’Oro al Valor Militare per i fatti d’arme della battaglia di S. Martino

del 24 giugno 1859. I volontari, dopo le previste dieci settimane di addestramento basico, verranno assegnati alle unità operative della Forza Armata per il proseguimento del periodo di ferma.

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Verona Fiere

A cura di Diego Cordioli

Fieracavalli: a Verona con la valigia in sella F i e r a c av a l l i 2 0 1 4 : d a g i ove d ì 6 a d o m e n i c a 9 n ove m b r e 2 0 1 4 , n e g l i s p a z i d i Ve r o n a F i e r e , l a 1 1 6 ^ e d i z i o n e d e l l a m a n i fe s t a z i o n e c h e p o r t a a Ve r o n a g l i a m a n t i d e l m o n d o d e i c av a l l i . dell' Ufficio Stampa Fieracavalli Da oltre un secolo Fieracavalli accende i riflettori sul mondo equestre, riunendo a Verona più di 158 mila visitatori che, in soli quattro giorni, rivivono le tradizioni più nobili ed antiche legate al cavallo, scoprendone al tempo stesso gli aspetti più innovativi: dall’ippoterapia fino all’equiturismo. E proprio su questo aspetto punta la 116^ edizione della manifestazione veronese con un padiglione, il 4, a disposizione di appassionati e curiosi per scoprire, in sella all’animale che da sempre accompagna l’uomo, le bellezze del nostro Paese e non solo. Fieracavalli, ogni anno, riunisce a Verona più di 3.000 cavalli, 35 associazioni allevatoriali, 650 espositori mostrando - con più di 180 iniziative tra gare, mostre e spettacoli - il mondo equestre in tutti i suoi aspetti.

Per la 116^ edizione decide di puntare tutto sull’affinità naturale che lega l’uomo, il cavallo e il territorio per far scoprire, ad appassionati e curiosi, le bellezze di ciascun luogo, insieme ai suoi prodotti tipici, restando in sella al cavallo!

Il padiglione 4, sviluppato in collaborazione con E.A.R.T.H. Academy, è la piazza principale dove conoscere il meglio delle proposte ippo-turistiche nazionali ed internazionali, con la presenza di tutte le strutture (alberghi, maneggi, agriturismi e ippovie) messe a sistema, in grado di parlare tra loro e di offrire una rete di servizi dedicati per chi va a cavallo o per chi desidera vivere questa esperienza per la prima volta. Non solo le principali regioni italiane con i loro prodotti tipici e i percorsi più belli della nostra penisola, quindi, ma anche Paesi al di fuori dell’Europa – come l’Oman – in cui il cavallo è considerato un compagno di avventure per scoprire paesaggi, solitamente lontani dagli occhi dei turisti chiusi nei resort.

Lo sport, protagonista indiscusso della passata edizione, resta la punta di diamante della manifestazione veronese soprattutto grazie al Jumping Verona, unica tappa italiana della Longines FEI World CupTM che chiama a raccolta a Verona, da più di 13 anni, il Gotha del Salto Ostacoli internazionale.

Non solo i grandi nomi della Coppa del Mondo, ma spazio ai cavalieri di domani con le competizioni del Progetto Giovani, del 27° Campionato Nazionale Pony (pad.

5) e della 39° edizione della Cop-

pa delle Regioni Under 21 che, quest’anno, si svolge sul terreno di gara della Longines FEI World CupTM (pad.8). Adrenalina pura anche per gli Speed Events del WesternShow (pad. 11 e 12) che con i suoi 20.000 mq ospita le spettacolari competizioni di Team Penning, Barrel Racing, Pole Banding e Gimkana Western oltre al Campionato Europeo Pony Western a cura della WSGA (Western Speed Game Association Pony). La morfologia resta la disciplina principe della rassegna veronese che ha in calendario numerosi concorsi internazionali – come il Campionato Europeo di Morfologia e il IV Gran Premio Fieracavalli – per i migliori esemplari di cavalli Arabi, Spagnoli, Criolli, Frisoni, Paint, Quarter, Appaloosa. Le aree commerciali della manifestazione si confermano uno dei punti di maggiore attrazione non solo per il pubblico specializzato, ma anche per chi cerca le tendenze più innovative e la merceologia più all’avanguar-

dia. La grande vetrina internazionale – che riunisce i marchi più importanti del comparto – offre così ai visitatori l’opportunità di acquistare abbigliamento, articoli per l’equitazione, attrezzature tecniche, veterinaria e complementi per maneggi e scuderie in soli quattro giorni.

L’intrattenimento per tutta la fa-

miglia, infine, parte dal Villaggio del Bambino (pad.1), che offre ai più piccoli spettacoli, percorsi e dimostrazioni su come avvicinarsi e interagire con il cavallo. Le esibizioni degli artisti di Talenti&Cavalli – il talent show made in Fieracavalli arrivato alla sua quarta edizione – e le animazioni folkloristiche del saloon sono poi la compagnia

perfetta per tutta la famiglia e, una volta tramontato il sole, si alza il sipario sul Gala d’Oro 2014, “Visions” – diretto da Antonio Giarola – e sulle notti di Fieracavalli con animazione, gare di line dance e balli country.

L’appuntamento è a Verona da giovedì 6 a domenica 9 novembre 2014. www.fieracavalli.it

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Economia & Imprenditoria A cura di Diego Cordioli

Turisti cinesi: sono esigenti, ma di corsa Questo il profilo del cliente asiatico emerso negli incontri con tour operator organizzati in Camera di Commercio. di Maddalena Faedo Ogni anno 2 milioni di cinesi visitano il Bel Paese, mentre 250 mila sono i turisti italiani in Cina.

Il 70% dei cinesi che va in Europa visita l'Italia. Arrivano dalla Francia e trascorrono in Italia meno di due giorni. Tappe obbligate: Venezia e Roma, oppure Firenze e Roma. Il tour in Europa dura in genere 11-12 giorni e in questo tempo visitano almeno 3-4 paesi. A Verona ne arrivano 44mila e si fermano per una notte (1,3 giorni, dato 2013). Simili per gusti e destinazioni, i coreani che, grazie ad internet, quest’anno sono arrivati anche ai campeggi del lago Maggiore. L’anno prossimo potrebbe essere la volta del

Garda. Il Sudafrica, paese Brics che nonostante la crisi, mantiene il proprio trend di sviluppo è un’altra fonte potenziale di turisti.

Quelli rappresentati dai tour operator ricevuti lo scorso 25 settembre in Camera di Commercio a Verona, turisti provenienti da Cina, Sudafrica e Corea del Sud, sono turisti esigenti, alla ricerca di un’accoglienza proporzionale alle loro capacità di spesa. “Verona offre loro un livello di accoglienza medio alta – ha commentato Gianni Dalla Bernardina, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona - in una cornice artistica, architettonica e naturale che ha pochi eguali.

Bisogna intercettare i flussi turistici dai cosiddetti mercati start up (Russia, Asia e Americhe): per

questo la Camera di Commercio organizza gli incontri con i tour operatori”. Non è semplice entrare in contatto con Paesi lontani.

Per questo continua la collaborazione con PromoFirenze, le Camere di Commercio estere e la rete Enterprise Europe Network. Gli incontri di incoming turistico hanno coinvolto centinaia di aziende e sono state messe in contatto con gli operatori turistici di questi Paesi (Cina; Corea; Sud Africa), che vanno ad aggiungersi a quelli che già nelle scorse edizioni sono stati invitati a visitare il nostro territorio, nell’ordine: Stati Uniti, Canada, Brasile, Messico, Argentina, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Russia, Emirati Arabi e Qatar. Tutte nuove frontiere per l’Italia, a parte il Regno Unito. Una volta stabilito

il contatto e ricevuti i turisti, poi, però, bisogna saperli trattenere e farli tornare a Verona. “I cinesi apprezzano sempre di più il Made in Italy - continua Dalla Bernardina , ma sono anche molto legati alle loro tradizioni e vogliono bersi il tè in hotel. Amano lo shopping, di grandi marche ma anche di vino e prodotti agroalimentari. Apprezzano l’opera e il teatro. Dobbiamo essere in grado di garantire loro il comfort che richiedono e dobbiamo essere visibili su internet: il 52% di essi ottiene informazioni sulle destinazioni da visitare via internet (fonte China Tourism Academy).Anche e soprattutto in vista di Expo. Non ho dubbi che il sistema di accoglienza turistica scaligero sarà in grado di far fronte anche a queste sfide”. Lo scorso

25 settembre nove tour operator cinesi, coreani e sudafricani hanno incontrato 95 operatori scaligeri, non solo le figure di settore tradizionali: hotel, bus operator, agriturismi, agenzie di viaggio, ma anche realtà specializzate nel turismo sportivo (rafting sull’Adige), wedding agency, persino una scuola di cucina, produttori di olio e un centro commerciale. Segno che l’offerta turistica si va strutturando e stratificando per rispondere alle più svariate esigenze, valorizzando sempre più le nostre eccellenze: dal contesto naturale e architettonico al Made in Italy. Agli incontri bilaterali sono seguiti: una visita guidata della città, di alcune strutture ricettive e tour enogastronomici sul territorio provinciale.

Single Market Forum 2014 La Co mmis s ione UE e i l D i pa r t i me n t o de l l e Pol i t i ch e E u r o p e e in c o n t r a n o le im p r e s e e d i p ro fe s s ionis ti di ed i l i zi a e s e r v i zi a l l e a zi e n de , p e r m ig lio r a r e la D ir e t t iv a S e r v iz i. di Maddalena Faedo Che tipo di difficoltà incontrano le imprese italiane di costruzioni e di servizi alle aziende nel fare business negli altri stati dell’Unione Europea? Quali le barriere che frenano lo sviluppo del settore dei servizi, rallentando la crescita e la competitività del mercato unico? Nell’unica tappa italiana del Forum del mercato unico europeo, la Commissione europea e il Dipartimento Politiche Europee - Presidenza del Consiglio dei Ministri- nell’ambito del Semestre

di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, ascoltano le voci degli stakeholder, le imprese e i professionisti. Per il Dipartimento Politiche Europee, la scelta di Verona come sede della tappa italiana risponde a diverse ragioni. E’ una città-simbolo per la capillare presenza di imprese e operatori che guardano all'Europa come opportunità di sviluppo e iniziativa, ma anche una città fortemente interessata a processi di mobilità professionale e di impresa dall'Italia verso altri Paesi UE e viceversa. Nell’evento odierno, si è data la parola a imprenditori e professionisti, per ascoltare le

loro storie, i problemi che incontrano. Da qui si deve ripartire per migliorare la legislazione esistente e fare dell'Europa un vero mercato unico.

Il Single Market Forum di Verona ha incontrato imprenditori e professionisti (italiani e non) che lavorano nel campo dell’edilizia e dei servizi alle imprese. Obiettivo di questi incontri, nove complessivamente è migliorare la Direttiva Servizi che disciplina i business “trasfrontalieri”.“Verona è stata scelta per la sua vocazione secolare ad essere città di frontiera – spiega Giuseppe Riello, Presidente della Camera di Commercio di Ve-

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rona – all’incrocio tra le due grandi direttrici europee: il corridoio 1 e il corridoio 5. Abbiamo quindi tanto da dire su come funzioni il mercato unico realmente, tanto più che tradizionalmente, il nostro primo partner commerciale straniero è rappresentato dagli Stati dell’Unione Europea e i settori delle costruzioni e dei servizi non fanno eccezione”. Prendiamo il settore delle Costruzioni: Tra il 2004 e il 2012, il fatturato prodotto oltreconfine è quasi triplicato (+ 196,2%) e ha quasi raggiunto i 9 (8,7) miliardi con un tasso di crescita medio annuo del 14,5%. In questi otto anni, inve-

ce, il fatturato nazionale dell’industria delle costruzioni è calato del 3,4% e si attesta sui 6,3 miliardi di euro.“Dati che dimostrano quanto l’operare all’estero possa fare la differenza in questo momento. Le nostre imprese però si scontrano con norme, prassi e professionalità diverse, che variano da Stato a Stato” conclude Riello. Tra i problemi rilevati dalle imprese, la difficoltà di certificazione dei requisiti tecnici dell'impresa italiana per la partecipazione a gare per l'affidamento di lavori pubblici in paesi in ambito comunitario.

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Cultura

A cura di Diego Cordioli

Il 5° "Premio Terrasanta" di poesia Il

salone

cornice, concor so

dei

ve s c ov i

sabato

27

nazionale

Il Comitato era presieduto dal cavaliere del lavoro Silvano Pedrollo, l’industriale di San Bonifacio, grande benefattore, che lo scorso maggio ha festeggiato il quarantesimo di fondazione della sua azienda che produce pompe idrauliche esportate in tutto il modo. L’iniziativa aveva il preciso intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della Terra Santa e di raccogliere fondi per le urgenti necessità del Patriarcato Latino di Gerusalemme impegnato nel mantenimento di scuole, istituti e strutture di accoglienza indispensabili ad evitare lo spopolamento della terra del Signore.

Una prestigiosa manifestazione, alla quale hanno preso parte centinaia di concorrenti di quasi tutte le regioni italiane, strutturata nelle sezioni lingua italiana, dialetto del Triveneto e sul tema “La pace”.

Qualificatissima la commissione giudicatrice che ha esaminato le liriche, presieduta dal prof. Giuseppe Chiecchi ordinario di letteratura italiana all’università di Verona e composta tutta da docenti universitari: prof.Arnaldo Soldani, prof. Paolo Pellegrini, prof. Lorenzo Carpanè con segretario il giornalista Carlo Rigoni, presidente del Circolo artistico culturale “La Carica” che ha curato gli aspetti organizzativi.

L’iniziativa godeva del patrocinio della Regione Veneto e della collaborazione dell’ateneo veronese.

Per la sezione lingua italiana, il primo premio assoluto è stato assegnato a Renza Marchi di Treviso con la lirica “Bambola ferita”.

“La poesia”, scrive il prof. Pellegrini nella motivazione, “affronta con delicatezza allusiva il tema della violenza sulle donne. Il testo adombra un incontro con una giovane oggetto di sfruttamento, accenna a riti di quotidiana crudeltà e incita a un gesto di autoliberazione. Sostanza dall’attualità cronachistica, si armonizza con una artigiana e sapiente lavorazione dei versi”.

Secondo premio a Giovanni Zavattaro di Ozzano Monferrato (Alessandria), terzo a Tullio Mariani di Pisa, quarto a Sergio Balestra di Sant’Orsola (Trento), quinto a Roberto Ragazzi di Trecenta (Rovigo), medaglia del Capo dello Stato a Andrea Venzi di Bologna, medaglia della Città di Verona a Ernesto Severino di Benevento, medaglie d’oro del Museo Nicolis di Villafranca a Fabiano Braccini di Milano, medaglia d’oro del Rotary Club di Peschiera e Garda veronese a Stefania Paron di

in

e p i s c o p i o,

settembre, di

poesia

Rovigo, premi speciali del Banco Popolare a Giacomo Grigoli di Breonio e delle Acciaierie Valbruna di Vicenza a Lorenzo Ratti di Prato. Tra i finalisti il veronese Luigi Franchi.

Nella sezione dialetto del Triveneto massimo riconoscimento a Gianluca Dal Rì di Campodenno (Trento) con la lirica “Guerra”.

“Nel pieno della guerra cosa succede?” scrive il prof. Carpanè. “Questa è la domanda a cui l’autore qui cerca di rispondere. Un messaggio doloroso, ma che suggerisce anche la via di uscita, la via che ci porta, anche nella guerra, a trovare nella natura il segno della pace e della speranza”.

Seconda classificata, Donatella Nardin di Cavallino Treporti (Venezia), terzo Daniele Lotti di Codroipo (Udine), quarto Leda Ceresara Rossi di Sarcedo (Vicenza), quinto Guido Leonelli di Calceranica (Trento), premio della Regione Veneto a Andrea Aldrighetti di S.Pietro in Cariano e della Fondazione Cattolica a Massimo Dorigoni di Pergine Valsugana.

Nella sezione a tema “La pace”, molto partecipata, si è imposto Bruno Piccinini di Parma con la poesia “L’Eneade”.

“La vicenda di un profugo yazita, che porta sulle spalle il vecchio padre,”scrive il prof. Soldani “viene associata all’immagine di Enea che sorregge Anchise in fuga da Troia.

Ma il richiamo al mito si concreta poi in una rappresentazione di crudo espressionismo, messo continuamente in contrasto con l’attesa di un mondo di pace, sempre negato della storia”.

Secondo premio: Umberto Vicaretti di Roma, terzo Oscar Lunardon di Bassano del Grappa, medaglia del Pontefice a Roberto Velardita di Venezia-Lido, premio della Fondazione Cariverona a Giuseppe Segalla di Lugo vicentino. Due i finalisti veronesi: Nadia Zanini di Bovolone e Carlo Rossi di Castelnuovo.

La viva soddisfazione per la riuscita di questa iniziativa è così espressa dal presidente del Comitato promotore, il cavaliere del Lavoro Silvano Pedrollo: “Devo manifestare un sentito ringraziamento agli enti e a quanti hanno contribuito a rendere possibile e sostenere concretamente questo nostro impegno, sotto l’aspetto tecnico ed economico pienamente riuscito, per dare un segno di speranza ai fratelli che vivono nei martoriati territori palestinesi”.

alla

detto

anche

conclusione

promosso

dal

del del

Comitato

Morone, “Premio ve n e t o

ha

fatto

degna

Te r r a s a n t a ” , Pro

Te r r a s a n t a .

Il salone dei Vescovi gremito durante la cerimona

La cerimonia di Premiazione Festosa e assai partecipata la cerimonia di premiazione; presenti tra gli altri il Vescovo monsignor Zenti e il vicario episcopale per la cultura mons. Giancarlo Grandi, il Prefetto Perla Stancari, il Questore dott. Gagliardi, il magnifico Rettore dell’Università prof. Sartor, il consigliere comunale dott. Spangaro in rappresentanza del sindaco Tosi, il generale Scala del Comfoter, il colonnello Bianchi comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Scocchi del Terzo Stormo, il presidente della commissione tributaria provinciale dott. Bertezzolo, il commissario della Polizia Locale Renzo Ren, l’arciprete di Santa Anastasuia mons. Silvano Mantovani, il dott. Tullio Smizzer della direzione del Banco Popolare, una qualificata rappresentanza della Confraternita del Sovrano e Nobilissimo Ordine dell’Amarone della Valpolicella risalente al 1300, all’epoca di Federico della Scala, guidata dal gran maestro Arnaldo Semprebon. Presente anche una classe dell’istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia con il preside prof,Volpi e la docente di lettere suor Monica Belussi.

Dopo la presentazione del vice presidente del Comitato, Carlo Rigoni che ha portato il saluto del presidente Pedrollo forzatamente assente, ha preso la parola il vescovo Zenti che ha sottolineato il valore e il significato dell’iniziativa nel “pensare di porre attenzione ad un fenomeno di una grande gravità, come la situazione di molti cristiani e non che stanno subendo persecuzioni inaudite” e ha aggiunto “Io sono convinto che tutto ciò che il

mondo cattolico fa perchè i cristiani rimangano nel loro territorio e non siano costretti ad abbandonare le loro terre, la loro Patria, è un atto di civiltà”.

Per il consigliere Spangaro l’iniziativa “permette a una istituzione, quella del Comune di Verona, di essere presente a testimoniare e sottolineare un sistema di valori come quello della pace ma che potremo estendere alla libertà, alla dignità dell’uomo, alla promozione di valori che devono permeare la vita delle istituzioni qui largamente rappresentate”.

Il Rettore Sartor nel portare l’adesione dell’Università degli Studi di Verona ha detto che se da un lato l’iniziativa “che si è svolta anche negli anni passati, quest’anno assume un significato ancor più generale rispetto al problema specifico della terra santa” dall’altro “è un momento di valorizzazione di una forma d’arte di antica memoria che deve essere

il

sottolineata”.

Per il Prefetto Perla Stancari “La poesia è un momento particolare della vita di noi tutti e ci consente di fermarci un attimo per riflettere e per ascoltare il pensiero. È per questa città sinonimo di cultura ma anche di vita cittadina”.

E ancora: “abbiamo bisogno di commozione in questo momento, soprattutto dobbiamo saperci commuovere per la vita che altri stanno vivendo in grande difficoltà e con tanti pericoli”. È seguita la consegna dei riconoscimenti per mano delle autorità presenti con il supporto della valletta Silvia, dopo la relazione del presidente della commissione, le motivazioni sono state lette dal commissario estensore e la declamazione magistrale delle liriche è stata a cura dell’attore Tiziano Gelmetti accompagnato dal fisarmonicista Giuseppe Zambon.

Il Vescovo consegna il primo premio del dialetto a Gianluca Dal Rì

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Cultura A cura di Diego Cordioli

“Spettacoli di mistero”: il Veneto si tinge di noir La

sesta

edizione

del

Festival

dedicato

a

storie, leggende

e

luoghi

di

mistero

del

Ve n e t o, i n p r o g r a m m a d a l 1 8 o t t o b r e a l 7 d i c e m b r e , è s t a t a p r e s e n t a t a n e l l a s e d e d e l l a R e g i o n e Ve n e t o. I l nu ovo t e s t i m o n i a l d e l F e s t i v a l , è

l o s c r i t t o r e G i a n c a r l o D e C a t a l d o.

«Avventura e mistero sono termini praticamente sinonimi. Il mistero è un segreto, una soglia impenetrabile che tutti noi siamo spinti a varcare, ma da cui allo stesso tempo ci teniamo a distanza per un sano istinto di prudenza. In questa tensione giace tutto il fascino naturale dei misteri, molti dei quali è bene che non vengano mai svelati, mentre altri hanno solo l’apparenza del mistero. È soprattutto a quest’ultimo caso ci dedichiamo noi scrittori di cose criminali».

Con queste parole registrate in un video-messaggio Giancarlo De Ca-

complessivamente in settanta località, che ospiteranno spettacoli teatrali, visite guidate, serate di racconto e di lettura, film, rievocazioni in costume: il tutto all’insegna della rivisitazione delle antiche leggende del territorio, spesso provenienti direttamente dalla tradizione orale. Anche questa sesta edizione del Festival trova nell’UNPLI regionale (che di anno in anno riesce a mettere in campo un esercito di cinquemila volontari) la sua componente operativa ideale, con una organizzazione capillare (50 Pro Loco coinvolte) che consente di conoscere davvero tutto il Veneto, dalle piccole località alle grandi città d’arte.

Tante le novità di questa sesta edi-

rio Franco Pezzin, ottantenne originario di Conco, comune vicentino dell’Altopiano di Asiago, e residente a Melbourne, si è aggiudicato il primo premio con il racconto “La storia di Odone”: la vittoria gli è stata comunicata durante la conferenza stampa dal direttore artistico Alberto Toso Fei in un emozionante collegamento in video-conferenza con l’Australia, durante il quale il signor Pezzin ha ringraziato commosso il comitato organizzatore del Festival e ha dialogato in dialetto veneto con l’assessore regionale Daniele Stival e con il presidente di UNPLI Veneto, Giovanni Follador.

«Per il sesto anno consecutivo le Pro Loco, grazie al sostegno dell’As-

dato a “Spettacoli di Mistero”, che regala a tutti una testimonianza di ciò che siamo stati e che sempre, in qualche modo, saremo. Il Festival dà spazio a orchi, diavoli, fantasmi e streghe, elementi che hanno fatto parte della cultura e della storia di un Veneto rurale, nel quale si viveva a stretto contatto con la Natura. Invito tutti a partecipare ai tanti eventi del Festival, che faranno rivivere testimonianze e leggende provenienti da racconti ascoltati attraverso la viva voce dei nostri nonni e bisnonni.

Riscoprire e ricordare le proprie radici con intelligenza e amore, anche questo è il Festival dei Misteri».

Questa edizione di “Spettacoli di Mistero” svelerà anche alcuni sugge-

O a Marostica dove saranno rievocati antichi misteri, scoprendo passaggi segreti del castello e la leggenda della damigella contesa che si concluse con la celebre partita a scacchi. I centri di Asolo, Padova, Vittorio Veneto, saranno percorsi con gruppi guidati di trekking urbano alla ricerca di segni mistici, esoterici, massonici, presenti ancora fra le pietre. Nei magici castelli di Bevilacqua e San Pelagio si andrà a caccia di fantasmi in piena notte. Si attraverseranno i boschi del bellunese alla ricerca delle tracce lasciate dai riti sabbatici di streghe leggendarie. Novità di quest’anno, sabato 25 ottobre nei sette capoluoghi di provincia del Veneto verranno organizzati contemporaneamente

taldo, celebre autore di “Romanzo Criminale”, è intervenuto lo scorso 10 ottobre alla conferenza stampa di presentazione di “Veneto: Spettacoli di Mistero”, Festival diffuso interamente dedicato ai luoghi leggendari e misteriosi del Veneto, organizzato dal comitato regionale delle Pro Loco UNPLI con il sostegno della Regione Veneto – Assessorato all’Identità Veneta. Lo scrittore tarantino, che sarà il testimonial di questa sesta edizione del Festival, ha così preannunciato uno dei temi dell’appuntamento che lo vedrà protagonista, venerdì 14 novembre a Venezia, dedicato in particolare ai legami tra la Banda della Magliana e la malavita veneta. Quello con De Cataldo sarà uno degli eventi di punta di un programma di oltre 200 eventi che dal 18 ottobre al 7 dicembre si susseguiranno in tutto il Veneto. Dai boschi delle Dolomiti alle isole della Laguna, dalle pietre dei borghi antichi ai marmi sontuosi delle città d’arte, dai castelli secolari alle celebri Ville venete, “Spettacoli di Mistero” è una rassegna che si svolge

zione, che come di consueto si avvale della direzione artistica di Alberto Toso Fei: «Mai come quest’anno siamo felici di confermare un cartellone così ricco di appuntamenti. Il Festival – dichiara il direttore artistico, celebre scrittore che di mistero in Veneto si occupa da anni - è continuato a crescere e oggi, all’interno della cornice insostituibile dell’UNPLI, riesce a catalizzare le proposte di innumerevoli realtà culturali che hanno colto la grande sfida di Spettacoli di Mistero».

La conferenza stampa di presentazione è stata anche l’occasione per annunciare il vincitore ufficiale del concorso letterario internazionale “Racconta le storie dei nonni”, realizzato nella scorsa edizione del Festival dall’Assessorato regionale all’Identità Veneta, in collaborazione con l’Associazione Veneti nel Mondo e l’Unpli Veneto, con l’obiettivo di riscoprire storie e leggende della tradizione locale sopravvissute tra le comunità di veneti sparse tra i cinque continenti. Il vincitore, Save-

sessorato regionale all’Identità Veneta, daranno vita a questa straordinaria rassegna, che sa aprire i luoghi del Veneto con una chiave diversa – afferma Giovanni Follador, presidente di UNPLI Veneto – Attraverso il piacere dello spettacolo e il fascino naturale del mistero, in questi anni abbiamo attirato nel nostro territorio migliaia di visitatori da tutta Italia, facendo riscoprire borghi, castelli e paesaggi tra i più suggestivi del Veneto.

Il tutto grazie al lavoro del comitato organizzatore, coordinato dalla preziosa direzione artistica di Alberto Toso Fei, e ovviamente grazie all’impegno dei volontari delle Pro Loco, che sanno tradurre i programmi in azione mettendoci sempre passione e amore per la propria terra».

«Il Veneto è ancor oggi terra profondamente consapevole delle proprie radici e tradizioni culturali perché non si può vivere pienamente il proprio presente se si prescinde dal passato – spiega l’assessore regionale all’Identità Veneta, Daniele Stival - In ciò sta la ragione del sostegno

stivi misteri d’oltreoceano, scoperti nella scorsa edizione del Festival attraverso il concorso letterario “Racconta le storie dei nonni”. Realizzato dall’Assessorato regionale all’Identità Veneta, con l’Associazione Veneti nel Mondo e l’Unpli Veneto con l’obiettivo di tenere vivo il legame con le comunità di veneti nel mondo coinvolgendo le nuove generazioni, costituite da nipoti di emigrati, il concorso ha permesso di recuperare leggende, misteri e racconti del filò derivanti dalla tradizione orale. Le migliori storie pervenute dai cinque continenti, selezionate dalla giuria del concorso, saranno al centro di uno speciale evento, che si terrà giovedì 13 novembre al Centro Candiani a Mestre, e sono state pubblicate in un e-book a cura di UNPLI Veneto.

Il mistero sarà dipanato attraverso oltre 200 eventi, con appuntamenti di successo ormai immancabili come quello di Chioggia, dove una grande imbarcazione salperà per raggiungere quella zona della Laguna che ancora oggi si chiama “Valle dei Sette Morti”.

sette eventi: a Belluno, uno spettacolo sulle “leggende d’acqua”, legate a ruscelli, letti di fiume, laghi; a Padova, si andrà alla scoperta dei significati reconditi delle opere d’arte della Basilica del Santo; Rovigo rievocherà il primo processo alla strega ad opera dell’Inquisizione; per le vie del centro storico di Treviso si andrà caccia di tesori nascosti; a Venezia si navigherà nelle acque del bacino dell’Arsenale con lo spettacolo “Veleni e Mannaie”; a Verona verranno svelati i misteri della cinquecentesca Porta Palio e infine a Vicenza sarà presentato il saggio “L’eroe bandito 1570 – 1585”, che illustra storie di delitti e fatti di cronaca nera risalenti al XVI secolo.

Per il terzo anno consecutivo il Festival sarà l’occasione per tutti gli appassionati di fotografia di cimentarsi nel concorso “Scatta… l’ora del mistero”. Ai vincitori, che sapranno fissare in un’immagine l’atmosfera della leggenda, andranno premi in denaro e prestigiosi soggiorni vacanza.

Per maggiori informazioni: www. spettacolidimistero.it

dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona

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Sociale & Eventi

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A cura di Diego Cordioli

Il villaggio dei bambini, speranza per il Togo N e l l ’ e s t a t e 2 0 1 4 l a c o p p i a ve r o n e s e fo n d a t r i c e d e l l ’ A s s o c i a z i o n e A m i c i d e l To g o O N LUS ha visitato il Villaggio della Gioia, realtà di cui si sta occupando dal 2009. di Riccardo Castellani & Silvia Todeschini Da cinque anni l’Associazione veronese Amici del Togo ONLUS sta sostenendo Suor Elisabetta Scaglioni, missionaria originaria di Mantova, nel realizzare il suo progetto, il Villaggio della Gioia, una grande famiglia che accoglie bambini orfani e abbandonati nella cittadina di Atakpamé.

Luigi e Silvana, coniugi veronesi fondatori della ONLUS, si sono recati in Togo ad Agosto per visitare il Villaggio: appena cominciano a raccontare le ultime novità, nei loro occhi appare un velo di nostalgia, segno inequivocabile del loro sincero attaccamento a quei 57 bambini.

Non è la prima volta che la coppia compie questo viaggio, eppure ad ogni visita si presentano problematiche e necessità nuove, difficoltà e progressi.

In Togo le condizioni igienicosanitarie sono molto scadenti.

Secondo il rapporto UNICEF 2013 il 39% delle persone non ha accesso all'acqua pulita, la speranza di vita alla nascita è di soli 57 anni, il tasso di mortalità infantile è di 110 su 1000 nati vivi, mentre tra i bambini al di sotto dei 5 anni il 21% è sottopeso.

L’AIDS, la malaria e altre malattie tropicali uccidono troppe persone, senza contare il fatto che il Paese non si trova lontano dagli Stati recentemente colpiti dall'epidemia di ebola.

Inoltre la vita è difficile anche perché numerosi sono i problemi sociali: basti pensare che nella capitale Lomé è largamente praticata la prostituzione minorile (bambine di 9 anni vengono vendute per due o tre dollari) e il 28% dei bambini tra i 5 e i 14 anni lavora.

Come spiega Luigi, “in un contesto simile il Villaggio della Gioia è senza dubbio un’oasi di speranza, dove si insegnano ai cittadini togolesi di domani le norme igieniche e si trasmettono i valori della convivenza, della collaborazione e della responsabilità. E, non meno importante, al Villaggio si dona affetto a tanti bambini che non hanno una famiglia e non sanno cosa significhi sentirsi amati”.

Oltre 30 sono i piccoli che non superano un anno di età, altri ospiti invece sono in età preadolescenziale; tra questi, alcuni provengono dalla strada, si tratta cioè di ragazzi abbandonati a se stessi, abituati a vivere di furti ed espedienti.

Quest’ultima è una delle grandi difficoltà che i volontari hanno riscontrato; ovviamente, da parte di Suor Elisabetta il desiderio di accoglierli è forte, ma la questione non è così semplice: “questi ragazzi non sono abituati ad avere delle regole, non perdono l’abitudine di compiere dei piccoli furti e a volte scappano per poi ritornare. Per i più piccoli, che hanno anch’essi già alle spalle un vissuto difficile, questi comportamenti non sono facilmente

comprensibili e creano instabilità.

Sarebbe necessaria una struttura a parte per questi ragazzi, con la presenza di personale competente nell’affrontare problematiche gravi in età preadolescenziale e adolescenziale”.

Proprio durante la permanenza dei due volontari in loco, Thierry, di circa 12 anni, è stato sorpreso mentre tentava di rubare. E' subito scappato ma dopo pochi giorni si è ripresentato al Villaggio, complice la fame. Suor Elisabetta ha saputo gestire in maniera ineguagliabile la situazione, parlando a lungo con i bambini più piccoli, che erano rimasti visibilmente scossi per l'accaduto, e chiedendo loro, per alzata di mano, se volessero riaccogliere il loro compagno. A voce bassa ci dice Silva-

na: “E' stato commovente vedere alzarsi un po' per volta le mani di tutti gli ospiti... quella sera sono stati proprio i più piccoli a insegnare a noi adulti i valori della convivenza e del perdono”.

Del resto, il Villaggio della Gioia non si arrende davanti alle difficoltà, anzi, si sta ingrandendo sempre più e il numero degli ospiti è destinato ad aumentare (altri 8 bambini arriveranno tra non molto). C'è però bisogno di un aiuto continuo perché la responsabilità sulle spalle di Suor Elisabetta è enorme. Chi volesse contribuire può sostenere l'iniziativa.

Per saperne di più: www.amicideltogo.it, oppure su Facebook: Associazione Amici del Togo Onlus.

Gli eventi di Ottobre e Novembre Pe r i m e s i d i o t t o b r e e n ove m b r e , l a P r ov i n c i a d i Ve r o n a h a p r e d i s p o s t o u n c a r t e l l o n e r i c c o d i i n i z i a t i ve e m a n i fe s t a z i o n i s i g n i fi c a t i ve , c h e i n t e r e s s a n o c i t t à e p r ov i n c i a . dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona Assessore al Turismo Ruggero Pozzani: “Ricordo la Festa dell'Uva e del Vino a Bardolino, che unisce la promozione e la valorizzazione del vino locale al divertimento della festa paesana. La città di Lazise presenta, invece, l'iniziativa Piatti&Sapori, con un’importante mostra-mercato di prodotti tipici dal vino alle grappe, dal formaggio ai salumi, alla frutta e ai dolci.

Appuntamento imperdibile per gli appassionati delle tradizioni antiche sarà la Fiera del Derlo a Selva di Progno, una manifestazione de-

dicata all'antica usanza di intreccio del derlo, tipico cesto conico che veniva utilizzato nei secoli passati per trasportare a spalla materiali da lavoro. A Soave si svolgerà la Giornata delle Bandiere Arancioni: il borgo medievale è premiato dal Touring Club Italiano con il marchio di qualità assegnato a comuni con meno di 15 mila abitanti e non inseriti nei percorsi turistici tradizionali. Il capoluogo scaligero, invece, proporrà il consueto appuntamento con Librar Verona, quattro giorni per diffondere la cultura del libro e della lettura. A Vigasio ci sarà la Festa della Polenta, mentre gli sportivi avranno la Adigemarathon con atleti

di canoa, kayak e rafting. A Breonio di Fiumarie, infine, si terrà la 17^ edizione della Fiera del Rosario: tra le vie del paese verrà riproposta la antica realtà contadina”.

In programma per il mese di Novembre, si ricordano: la Festa del Marrone di San Zeno, 1 e 2 novembre; la Festa del Torbolin, a Monteforte d’Alpone, l’8 novembre; la Festa de le Fae, a San Giorgio di Valpolicella, l’8 e 9 novembre; la Stagione teatrale del Teatro Salieri di Legnago e quella del Grande Teatro a Verona ; il Revival Rally Club della Valpantena, dal 13 al 15 novembre.

Per maggiori informazioni: www. tourism.verona.it

Arte & Architettura

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A cura di Diego Cordioli

Paolo Veronese: “La mostra della vita” I l 5 o t t o b r e 2 0 1 4 s i è c h i u s a a l l a G r a n G u a r d i a d i Ve r o n a l a m o s t r a : “ Pa o l o Ve r o n e s e , l ’ I l l u s i o n e d e l l a r e a l t à ” , p r o s e c u z i o n e d e l l ’ e s p o s i z i o n e : “ L a M a g n i fi c e n z a n e l l a Ve n e z i a d e l R i n a s c i m e n t o ” d e l l a N a t i o n a l G a l l e r y d i L o n d r a , d e fi n i t a d a i g i o r n a l i b r i t a n n i c i “ L a m o s t r a d e l l a v i t a ” .

Del Prof. Gianluigi Guarneri L’iniziativa è stata integrata da un itinerario colto ed affascinate sul territorio Veneto, pensato per guidare il visitatore alla scoperta dei dipinti e degli affreschi del maestro veronese nelle chiese e nei musei di Verona, Vicenza, Padova, Castefranco Veneto, Venezia. Curato da Paola Marini e Bernard Aikema, il progetto ha coinvolto Università, Musei, Sovrintendenza, CNR, Laboratori di Restauro che hanno restituito alla fruizione alcune opere tra cui lo splendido Martirio di San Giorgio, della chiesa di San Giorgio in Braida a Verona, e la grandiosa “Cena a casa di Levi”, opera che concludeva, maestosa, l’esposizione, costata all’artista, nel 1573, un processo dal temibile Tribunale della Santa Inquisizione, a causa della ardita licenza artistica espressa. Paolo Caliari detto il Veronese (Verona 1528 – Venezia 1588), viene inizialmente attratto dalle tematiche figurative di Mantegna, Giulio Romano, Correggio, Parmigianino e successivamente, dopo il trasferimento a Venezia, influenzato dalla pittura tonale di Tiziano. Il positivo giudizio dell’anziano pittore lo accredita presso le ricche famiglie veneziane, gli enti religiosi e la Serenissima Repubblica, mostrando la sua abilità nella giustapposizione dei co-

lori complementari in maniera esaltante, netta e vivace. Il segreto della strepitosa luminosità dei dipinti di Paolo Veronese affiora dall’equilibrio tra le tonalità, dall’armonia prospettica delle architetture raffigurate, dal fluido e appena accennato utilizzo del chiaroscuro, dal rapporto tra spazio dipinto e spazio reale. L’itinerario espositivo è stato strutturato lungo un percorso cronologico suddiviso in sei sezioni: “La Giovinezza”,

“Architettura e decorazione”, “La Committenza”, “Mito e sensualità”, “La Religiosità”, “il Disegno e l’officina”. Un percorso meraviglioso alla riscoperta delle profondità e degli ideali del Rinascimento con un giovane Paolo, studioso delle antichità, che guarda inizialmente a Roma e Mantova come entità culturali di riferimento. Di questa prima fase sono esposte opere quali il ”Marco Curzio” (Vienna, Kunsthistorisches Mu-

ni del suo tempo, influenzando, successivamente, pittori quali Van Dyck, Rubens, Watteau, Tiepolo, Delacroix.

L’esposizione ha avuto la caratteristica predominante di far dialogare in stretta contiguità disegni preparatori e opere dipinte, seguendo una logica evocatrice di raffinata ed elegante bellezza. La “Bella Nani” del Louvre, il ”Ratto di Europa” le quattro magnifiche “Allegorie dell’Amore” della National Gallery, ritornate in Italia dopo quattro secoli, hanno instaurato un fantastico colloquio con “Venere, Marte, Cupido”, “Perseo ed Andromeda” insieme alle iconografie religiose come, ad esempio, la “Conversione della Maddalena”, il “Matrimonio mistico di Santa Caterina”, “ La Vergine e il Bambino con sei angeli musicanti”, “L’Adorazione dei Magi”,“L’orazione nell’Orto”, “La Resurrezione di Cristo” . Oltre 100 opere tra dipinti e disegni, provenienti dai maggiori musei del monseum) e le “Tentazioni di San Antodo, ci hanno parlano della profondità nio” ( Caen, Mùsèe des Beaux Arts). ideatrice ed esecutrice di Paolo VeTra il 1555 e il 1557 avviene il definironese, inserito profondamente nel tivo trasferimento a Venezia entrandibattito artistico e religioso della do in contatto con Tiziano e TintoControriforma, meraviglioso interretto, le architetture del Sanmicheli e prete di innovatrici iconografie, dove Sansovino, le Ville del Palladio, tra cui la felicità inventiva e la tecnica illuVilla Barbaro a Maser, dove affresca sionistica hanno superano i concetti un incantato Olimpo nel quale uomidi pura espressività per sconfinare ni e divinità pagane sono immerse in verso un’inedita libertà figurativa. un’unica scintillante atmosfera. L’opera dell’artista ha superato i confi-

Palazzo Scaligero: conclusi i lavori di restauro L ' a s s e s s o r e a l Pa t r i m o n i o S t e f a n o M a r c o l i n i h a p r e s e n t a t o g l i i n t e r ve n t i d i m a nu t e n z i o n e , m e s s a a n o r m a e r e s t a u r o d e l Pa l a z zo S c a l i g e r o, r e s o s i n e c e s s a r i p e r l ' a d e g u a m e n t o n o r m a t i vo d e l l ' i m m o b i l e . R i p r i s t i n a t i i m e r l i s u p i a z z a S i g n o r i e i d i p i n t i d e l ve r o n e s e A l t i c h i e r o. dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona I lavori, iniziati il 3 ottobre 2011, avevano come obiettivo specifico il restauro e la manutenzione straordinaria del Palazzo Scaligero, soprattutto nel corpo dove ha sede la Prefettura.

Grazie all'intervento è stata ripristinata la merlatura sul fronte di piazza dei Signori ed è stato riportato alla luce e restaurato l'affresco attribuito al pittore veronese Altichiero da Zevio, rinvenuto nel sottotetto del Palazzo della Prefettura (Loggia di Cansignorio).

L'intervento ha avuto un costo complessivo di circa tre milioni di euro. Per proteggere i dipinti, che appartengono ad un ciclo pittorico già menzionato

dal Vasari nel 1.500, la zona è stata opportunamente isolata mediante la posa di materassini in lana di vetro.

Prima del restauro, gli affreschi non erano raggiungibili e solo parzialmente visibili, per cui è stato necessario allestire un sistema di illuminazione a led ed è stata realizzata una passerella metallica per garantirne l'accesso. Il recupero degli affreschi è stato effettuato sul principio del minimo intervento che privilegia, fra le diverse alternative, quella che altera il meno possibile le caratteristiche e la consistenza della materia originale.

Il restauro dei dipinti murali ha reso nota l'esistenza di strati pittorici sottostanti risalenti ad un periodo compreso tra il XIV e la fine del XIX secolo. Grazie a questa scoperta è stato

possibile approfondire la conoscenza delle trasformazioni subite dalla Loggia di Cansignorio nel corso del tempo.

L'intervento ha riportato alla luce fra le lunette delle finestre del sottotetto un medaglione con figura di profilo raffigurante un Imperatore. Si presume che alle medaglie con i ritratti dei Cesari ne seguissero altre con i volti dei monarchi che regnarono su Verona dopo l'Impero Romano. Era, infatti, nella volontà degli Scaligeri quella di legittimare il dominio sulla città affermando una continuità fra la loro dinastia e i grandi re del passato. Il dipinto rinvenuto mostra molta affinità con quelli strappati durante la “campagna degli stacchi” effettuata nel 1997 per la Sovrintendenza ai Monumenti di Verona, conservati oggi al Museo degli

Affreschi G.B. Cavalcaselle.

Le merlature - per la maggior parte deformate, fuori piombo e particolarmente vulnerabili in caso di sisma– sono state consolidate grazie all'inserimento di barre di armatura in acciaio inox. Sono poi state ricostruite con malta di calce opportunamente tonalizzata in modo da riprodurre il colore originario. Tenendo conto dell'interesse culturale del Palazzo, l'intervento si è mosso in un’ottica di “riqualificazione conservativa” del monumento, salvaguardandone, ovunque possibile, i caratteri tipologici, costruttivi e formali, escludendo, quindi, provvedimenti invasivi. È stata inoltre effettuata la riparazione dei tetti in grave stato di deperimento con relativa sostituzione

dei lucernari. Si è proceduto con l'adeguamento del sistema di raccolta e deflusso delle acque meteoriche ed è stata eseguita la posa di dissuasori antivolatili. Il progetto, grazie agli interventi strutturali effettuati, ha portato ad un generale miglioramento sismico dell'edificio. A causa della limitatezza delle somme in bilancio, l'Amministrazione ha potuto finanziare solamente le opere prioritarie dal punto di vista della sicurezza.

I lavori sono stati compiuti in tre tranches al fine di non interrompere l'attività degli uffici del Palazzo. La prima ha riguardato il Palazzo della Prefettura, la seconda il suo cortile interno e la terza, mirata agli interventi necessari all'ottenimento del CPI, l'intero complesso.

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Cucina d'Autore

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A cura di Gianfranco Diego Cordioli Iovino

Il personaggio in Gioco: Arnoldo Mondadori Per la rubrica Cucina d’autore, che associa i personaggi che hanno frequentato il prestigioso ristorante Dodici Apostoli di Verona alle ricette che lo chef Giorgio Gioco ha loro dedicato, è il momento di ricordare Arnoldo Mondadori...

Arnoldo Mondadori

di Giorgio Gioco

Crema fritta 200 g di farina bianca, 4 uova intere, un litro di latte, 10 cucchiai di zucchero, la scorza di un limone, pane grattugiato, un pizzico di sale, olio per friggere. n una terrina sbatti le uova con lo zucchero, poi versa poco alla volta la farina e il latte freddo stemperando ben bene i grumi. Aggiungi la scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale. Metti il composto sul fuoco, quando inizia a sobbollire spegni e continua a mescolare per rendere la crema omogenea, poi versala in una pirofila di vetro precedentemente bagnata di acqua. Quando la crema è fredda, disponila su una superficie piana, tagliala e forma dei pezzetti che poi impanerai e friggerai nell’olio bollente.

Vino:Vendemmia Tardiva.

Tratto da: Luisa Pachera, Una vita in Gioco. Territorio, cucina e cultura nella storia del “Dodici Apostoli” di Verona.

Editore (Poggio Rusco, Mantova 1889 – Milano 1971) Era una persona molto simpatica, era sensibile, ma anche un po’burlone. Una sera mio padre lo ha avvicinato per chiedergli consiglio, voleva acquistare il ristorante Dodici Apostoli, ma non aveva il denaro sufficiente. Arnoldo Mondadori lo ha ascoltato in silenzio, poi è uscito dall’Albergo Colomba d’Oro ed è salito sull’omnibus che doveva portarlo alla stazione ferroviaria. Lì si è seduto e si è sporto verso mio padre per dirgli che gli spiaceva, ma il suo affare era ormai sfumato, perché lui stesso aveva comprato il ristorante per farne una mensa per i suoi impiegati. Mio padre ci è rimasto male e per qualche istante non si è mosso, poi ha fatto un balzo e si è messo a rincorrere l’omnibus ormai lontano. Quando è arrivato alla Stazione Porta Nuova aveva il fiatone, è salito sul treno per Milano e lo ha percorso tutto finché ha trovato l’editore che lo stava aspettando con il sorriso sulle labbra. “Non ti preoccupare Antonio - gli ha detto a quel punto Mondadori – poco fa scherzavo, il Dodici Apostoli è ancora in vendita e io posso prestarti il denaro che ti manca per comprarlo. Solo a quel tempo poteva succedere una cosa simile. Allora c'erano mecenati che credevano negli uomini, che erano pronti a dare loro fiducia.

Moda & Bellezza

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A cura di Gianfranco Diego Cordioli Iovino

La

bellezza,

questa

sconosciuta…

L a b e l l e z z a , e d i n q u e s t o a r t i c o l o p r e n d i a m o i n e s a m e i n p a r t i c o l a r e q u e l l a fe m m i n i l e , è s o l i t a m e n t e legata ai periodi storici ed alle situazioni sociali. I canoni sono molto cambiati nei secoli… di bellezza si evincono dalle forme d’arte: le donne ritratte nei quadri e nelle sculture rimandano molto spesso agli standard in auge in quel tempo. Negli ultimi anni, nei quali una certa avanguardia anche per quanto riguarda il senso del pudore ha fatto sì che i fisici femminili siano spesso visibili in ogni dove, si avverte una palese dicotomia tra la bellezza delle modelle (e per modelle si intendono qui le ragazze che vestono capi di vestiario per mostrare questi ultimi) e la bellezza delle donne (intendendo qui la femmina dell’uomo nel suo senso più allargato e sensuadi Cristiana Bertasi le del termine).

Così assistiamo a sfilate con moNei tempi di crisi solitamente si delle al limite dell’anoressia (malattia legava la bellezza alla salute e alla che porta alla riduzione dell’appepossibilità di mettere al mondo figli, tito fino a raggiungere una magrezquindi erano molto apprezzati: linee za sconsiderata che, passando per morbide, profili rotondi, seni e pance problemi psicologici, può anche piacevolmente riempiti di nuove vite provocare la morte) utilizzate quae di latte materno, visi paffuti colmi si come fossero stampelle per capi di sorrisi alla vita. Un esempio su d’abbigliamento che, nella discutibile tutti è la donna rinascimentale, vista mentalità di alcuni stilisti, dovrebbecome soggetto positivo, che appare ro “calzare a pennello”. Di contro florida e portatrice di gioia. Un altro assistiamo invece ad un fiorire di esempio potrebbe essere la donna seni rotondeggianti più o meno veri, del dopoguerra, dopo che miseria, distruzione e morte avevano dilagato. Ritornava un ideale di donna barocca estremamente femminile, con forme procaci evidenziate da generose scollature, divenute poi famose come Pin up. A questo periodo appartengono per esempio tre donne stupende, Sofia Loren, Marilyn Monroe e Brigitte Bardot, entrate tutte nella leggenda. Di contro, verso la fine degli anni ‘60, in un periodo di grande crescita economica, spopolò Twiggy, una indossatrice famosa per la sua magrezza ed il volto scavato quasi da bambina.

Scritto questo, esistono sì dei canoni di bellezza classica, ma è chiaro che sarebbe difficile stabilire quelli di bellezza assoluta: sembrerebbe che le misure perfette del corpo femminile siano 90/60/90, ma il mondo è pieno di donne bellissime con seni molto più piccoli o più abbondanti dei 90 cm ipotizzati. Anche perché alla bellezza “classica” spesso si affiancano la “classe”, il “savoir faire”, l’”eleganza”, e perché no, anche l’intelligenza e lo status sociale.

Inoltre bisogna considerare che la bellezza fisica può essere fine a se stessa, come nel caso delle modelle che vestono capi o che espongono la propria bellezza in foto patinate; oppure può essere un mezzo di conquista dell’altro sesso, e non è detto che le donne belle siano sempre e comunque le più “richieste”…

Solitamente nella storia i canoni

ad un utilizzo della donna Pin up nella pubblicità, nelle fotografia erotica, ma anche e soprattutto nella vita di tutti i giorni. Insomma anche qui ci par di capire che la verità, come dicono i saggi, sta nel mezzo.

Una donna di 30 kg in più del suo peso forma può avere dei problemi fisici, tanto quanto un’altra che è sotto di 30.

Dare canoni di bellezza come quelli presentati da alcuni stilisti è sbagliato, sia perché si impongono standard fuori dalla logica e sia perché si mettono le donne, soprattutto le ragazze giovani, in condizioni di vivere una vita basata su diete continue (con pericoli in agguato come l’anoressia).

Di contro, una donna che non ab-

bia la quinta di seno può benissimo essere attraente anche più di molte altre: un esempio? Audrey Hepburn.

E allora… bellezza femminile questa sconosciuta… E concludiamo in simpatia, con una doppia citazione cinefila/proverbiale: “Gli uomini preferiscono le bionde, ma sposano le more”.Voi cosa mi consigliate, resto mora o mi faccio bionda?

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Musica

a cura di Gianfranco Iovino

Una panoramica sulla musica d'autore italiana Siamo giunti ad un nuovo appuntamento di questa consueta finestr a sulla Musica che gir a intor no a noi, ed è stimolante per chi, come me , intende la musica come esper ienza di condivisione e possibilità di scambio di idee e ideali, iniziare questo ar ticolo par landovi di un r iuscitissimo progetto discogr afico...

di Gianfranco Iovino Questo progetto vede in pista una vera e propria super band di grandi cantautori nostrani, quali sono Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè, dal titolo "Il padrone della festa", che risulta davvero un album originale e intraprendente, frutto dell'esperienza e dei percorsi artistici diversi maturati dal trio che si contraddistingue nel panorama italiano per originalità e assoluta libertà compositiva, che hanno fatto grande la storia musicale dei tre "intrepidi eroi", che si sono rinchiusi in uno studio per confezionare 12 canzoni d'autore, oltre che coinvolgere amici di carriera e ospiti speciali per regalarci un disco davvero variegato da cui traspare grande entusiasmo dettato dalla voglia di creare qualcosa di nuovo e affascinante, come è solito nelle corde vocali dei tre protagonisti, che in questi giorni hanno ricevuto il primo disco

d'oro per le vendite e che ha varcato anche i confini nazionali, risultando un grande successo di vendita in Spagna e Francia.

Non ci resta che immergerci in questa bella musica d'autore, nell'attesa che parta il tour nei Palasport italiani, tra cui quello veneto di Padova al PalaFabris del 22 novembre 2014.

Proseguendo tra le novità discografiche del momento, facciamo un percorso inverso, rispetto a quello di Gazzé, Silvestri e Fabi, in quanto vogliamo menzionare l'album di Red Canzian, da tutti conosciuto come il bassista dei Pooh, che segue l'esperienza di Roby Facchinetti, con il CD "Ma che vita la mia", per proporsi con il suo secondo cd di inediti, che arriva 28 anni dopo "Io e Red". In questa nuova prova da solista, dal titolo "L'istinto e le stelle" troviamo 12 brani scritti da Red Canzian oltre che il gradito regalo di un "docu-film" nel quale Red si racconta e narra la lavorazione del disco. Il DVD contiene, inoltre, tantissimi contenuti speciali e le interviste agli ospiti e ai grandi musicisti che hanno preso parte a questo importante progetto discografico e ben 4 brani non presenti nel CD audio e 2 versioni ri-arrangiate di canzoni orecchiabili e piene di armonia, che tutto il popolo dei figli dei Pooh sapranno apprezzare ed amare fin dal primo ascolto.

Continuando con le novità

musicali d'autore di casa nostra, non può essere esulato da questa carrellata di stimolanti musicisti il genio compositivo di Sergio Cammariere, che fra influenze Jazz e passionali sonorità evocative di stile latinoamericano, torna con il nuovo album "Mano nella mano", un diario musicale che racchiude il fragore geniale dell'artista che lo ha reso una grande "Voce" fin dai tempi del suo debutto con "Dalla pace del mare lontano".

Nel disco si intrecciano atmosfere da sogno e poesia testuale che allarga la visuale delle sonorità su uno spazio temporale infinito, terreno fertilissimo per chi ama la musica raccolta e trasognante, grazie ad accordi complessi ed un tono di voce

che arriva dritto al cuore perché nella musica di Cammariere si fondono, alla perfezione, la tradizione della musica d'autore e i fraseggi del jazz internazionale con un'inconfondibile stile compositivo capace di regalare emozioni intense e uniche ad ogni nuovo ascolto che, inutile sottolinearlo, non stanca mai di farsi apprezzare.

E chiudiamo questo numero d'autore, con un vero e proprio capostipite di questa tendenza musicale, qual è il grande Paolo Conte, che attraverso atmosfere sud-americane, dalla timbrica tipica degli anni '50, echi di chansons da sera accanto al camino e virtuosismi di natura jazz, confezionano “Snob”, un viaggio lungo 15 canzoni che

alternano ritmi avvolgenti e irresistibili ad atmosfere romantiche e delicate, arricchite da testi a tratti giocosi e tante altre volte malinconici e profondi, attraverso parole eleganti e forbite che sono il vero marchio di fabbrica di questo inossidabile mostro sacro della musica d'autore di casa nostra che porta il nome di Paolo Conte.

Con questa ultima novità, non posso che concludere il numero consigliandovi caldamente di ritagliarvi un po' di ore per ascoltare quanto di estroso e impareggiabile riesce a regalarci di nuovo questa bella musica di casa nostra quando a comporla è il talento puro che sa solo confezionare grande musica d'autore!

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Musica a Verona A cura di Diego Cordioli

I

Virtuosi

Italiani:

25

anni

insieme

L’Orchestr a veronese festeggia i suoi 25 anni di attività con 14 appuntamenti a Verona, fino al 29 marzo 2015. Filo conduttore il viaggio tr a le var ie culture e scuole musicali europee , inter pretato da ar tisti di fama inter nazionale . di Anna Barina È tempo di anniversari importanti per I Virtuosi Italiani.

L’orchestra veronese diretta dal violinista Alberto Martini festeggia infatti i 25 anni di attività, e lo fa presentando un calendario ricco di conferme e sorprese per la sua XVI Stagione Concertistica. 14 appuntamenti dal 19 ottobre 2014 al 29 marzo 2015 la domenica mattina alle ore 11 in Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico di Verona.

Tra i musicisti che interverranno, nomi come quelli di: Paolo Fresu, Andrè Bernard, Enrico Bronzi, Pavel Berman, Alvise Casellati, Daniele Di Bonaventura, Federico Mondelci, Ilya Grubert, Corrado Rovaris, Benedetto Lupo, Aldo Sisillo e Cristina Zavalloni. Tre concerti saranno dedicati alla contaminazione tra generi musicali e sono previste due prime assolute di opere del XX e XXI secolo. Sarà un viaggio tra le culture europee, con il coinvolgimento di diversi linguaggi musicali che bene possono interagire tra loro continuando il pensiero artistico che in questi anni ha contraddistinto l’attività inter-

nazionale de I Virtuosi Italiani.

L'attenzione ad un ricco scambio di esperienze tra diversi generi musicali è rappresentata anche in questa stagione da tre progetti che coinvolgono artisti del calibro di Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura e Cristina Zavalloni. Ad impreziosire il cartellone anche alcune novità: la prima esecuzione assoluta di opere del XX e XXI secolo: il Concerto per clarinetto e archi 2014, scritto appositamente da Giorgio Gaslini per I Virtuosi Italiani e Angelo Teora e In segreta solitudine per violoncello e archi di Simone Fontanelli che verrà eseguito da Enrico Bronzi. Inoltre la prima esecuzione italiana del Concerto per violino e orchestra del compositore armeno Alexander Arutunian affidato all’interpretazione diIlya Grubert. «La stagione di quest’anno è stata curata con ancora più impegno del solito», spiega il direttore e presidente dell’orchestra Alberto Martini, «Lo sforzo organizzativo e progettuale che abbiamo voluto sostenere è stato molto impegnativo, ma ci auguriamo di essere ripagati dal gradimento del nostro pubblico affezionato».

Ad inaugurare la rassegna è stato, lo scorso 19 ottobre in Sala Maffeiana a Verona un vero e proprio evento dal titolo “Baroque Reloaded”, con protagonista Paolo Fresu. L’artista, che conferma la sua duratura collaborazione con I Virtuosi Italiani, ha regalato al pubblico la magia delle sue improvvisazioni alla tromba e flicorno. Il programma ha spaziato dal repertorio barocco a pagine contemporanee e ha previsto brani di estrazione puramente jazzistica come Memory per tromba ed archi di Uri Caine e Aria per tromba di Richard Galliano, puntate nel

barocco sulle note di Telemann e Geminiani, brani per tromba e archi ispirati alla tradizione religiosa come Corale Pop di Massimo Colombo e Sanctus di Daniele Di Bonaventura e altri brani inediti per Verona per tromba e archi dello stesso Fresu, tratti dal CD registrato con I Virtuosi Italiani Vino dentro, e di Uri Caine.

Gli altri nomi di spicco che si avvicenderanno sul palco della Sala Maffeiana insieme ai Virtuosi Italiani sono: André Bernard il 2 novembre (già direttore principale della London Chamber Orchestra e dell’Orche-

stra Sinfonica Abruzzese), Enrico Bronzi il 16 novembre (tra i più attivi violoncellisti della sua generazione),Pavel Berman il 30 novembre (virtuoso del violino e solista-direttore ospite de I Virtuosi Italiani da vari anni), Alvise Casellati l’11 gennaio 2015 (direttore residente del Teatro Carlo Felice di Genova), Daniele Di Bonaventura il 25 gennaio (tra i più acclamati bandoneisti e compositori italiani), Federico Mondelci e Ilya Grubert l’8 febbraio (il celebre sassofonista e direttore condurrà il virtuoso del violino), Corrado Rovaris e Benedetto Lupo il 22 febbraio (il direttore musicale della Philadelphia Opera Company dal 2005 e uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione), Aldo Sisillo e Cristina Zavalloni l’8 marzo (il direttore della Fondazione Teatro Comunale di Modena e una delle icone mondiali della musica contemporanea), Pietro Borgonovo il 29 marzo (oboista che ha all’attivo anche una prestigiosa carriera come direttore di produzioni sinfoniche e operistiche).

Per informazioni: http://www. ivirtuosiitaliani.eu

Rassegna concertistica “Autunno Organistico 2014” L'organista

statunitense

Cameron

Carpenter

è

venuto

per

la

prima

volta

in

Italia

in

occasione della 24^ edizione della Rassegna Concertistica itinerante a Verona e provincia “Autunno Organistico”. dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona La rassegna itinerante di concerti d'organo che si svolgerà, da settembre a dicembre, in alcune chiese, santuari ed abbazie del territorio provinciale, ha come finalità di arricchire il panorama musicale veronese e avvicinare il grande pubblico a questa musica.

Offre, inoltre, la possibilità di assistere a concerti di elevata qualità ad ingresso interamente gratuito. L’iniziativa è ideata e promossa dall’associazione “In nomine artis” in collaborazione con l'Associazione Musicale di Vigasio ed è patrocinata dalla Provincia di Verona, dai Comuni di Isola della

Scala e di Vestenanova, con il sostegno e la collaborazione di sponsor privati.

Tra gli appuntamenti musicali spiccava il concerto-evento dello scorso 26 settembre, dell'organista statunitense di fama internazionale, Cameron

Carpenter, che si è esibito in Italia, unicamente in questa data, per la prima volta.

Il programma dell'edizione 2014 prevede sette eventi musicali che si terranno rispettivamente: Abbazia di Isola della Scala: domenica 21

settembre, venerdì 26 settembre, sabato 11 ottobre e sabato 20 dicembre, alle ore 21:00; Chiesa parrocchiale San Leonardo di Vestenanova: domenica 5 ottobre, alle ore 20:30; Santuario della Madonna del

Frassino a Peschiera: venerdì 17 ottobre, alle ore 21:00; Chiesa parrocchiale San Lorenzo di Minerbe: domenica 30 novembre, alle ore 16:00, con il concerto di inaugurazione del nuovo Organo Domenico Farinati del 1923.

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Sport

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A cura di Diego Cordioli

“Verona Rugby Ragazze”: la stagione in corso L’assessore allo Sport Ruggero Pozzani ha presentato la stagione sportiva 2014-2015 della squadra di rugby femminile “Verona Rugby Ragazze”. L'obiettivo è la prossima iscrizione al Campionato di Serie A a XV. dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona I rappresentanti dell'associazione sportiva “Verona Rugby Ragazze” hanno presentato gli obiettivi per la stagione sportiva in corso, volta soprattutto a implementare il parco atlete e a consolidare risultati positivi per consentire l'iscrizione della squadra seniores al Campionato di Serie A a XV 2015-2016. Inoltre, sono stati ricordati i successi ottenuti nella passata stagione. Erano presenti: Claudio Casarotto, presidente e allenatore della squadra; Sara Squassabia, capitano della squadra; Marzio Innocenti, presidente del Comitato Regionale Veneto FIR; Giordano Massalongo, vicepresidente “Rugby Valpollicella”; Antonio Talarico, vicepresidente “Cus Verona”.

Hanno partecipato inoltre alcune giocatrici della squadra. Assessore Pozzani: “Sono lieto di presentare oggi questa realtà sportiva che, per i suoi successi e per gli importanti obiettivi cui aspira, rende onore al territorio veronese. Il rugby, sport meno praticato di altri ma non per questo di minore valenza formativa, sta guadagnando popolarità ottenendo adesioni sempre più numerose. Proprio grazie all'opera di società come il 'Verona Rugby Ragazze' questa disciplina viene diffusa e promossa soprattutto tra un pubblico giovane e femminile consentendone una più ampia conoscenza ”. Presidente allenatore Casarotto: “ La serie A nazionale conta attualmente 15 squadre.

Il nostro obiettivo principale per la stagione sportiva 2015-2016 è quello di poter entrare a farne parte. Per quanto riguarda la Coppa Italia possiamo vantare già

un buon livello – considerato il 3° posto conquistato nella scorsa stagione – ma lo spirito agonistico ci spinge a batterci con tenacia e volontà per arrivare a riportare in Veneto questo trofeo. La società sta investendo molto anche nel settore giovanile, da un lato con attività di interazione con le scuole, dall'altro con progetti di sviluppo e propaganda per le categorie Under 14 e Under 16, al fine di avere i numeri per partecipare al campionato”.

Capitano Squassabia: “Sono felicissima che la nostra squadra possa presentare

oggi, in questa sede, i risultati raggiunti e gli obiettivi futuri. Posso garantire, a nome delle mie compagne, che le prossime stagioni sportive ci vedranno impegnate con sforzo e determinazione al fine di ottenere i risultati prefissati”. Presidente Comitato Veneto FIR Marzio Innocenti: “Il Comitato Veneto della FIR ha lavorato tanto perchè a Verona nascesse la squadra femminile di rugby, settore in forte crescita in tutta Italia. La squadra attuale è il risultato dell'unione di due realtà sportive che contavano un numero troppo esiguo

di giocatrici. Grazie al prezioso contributo dei presidenti di 'Cus Verona' e 'Rugby Valpolicella', è nato il nuovo team che può ora contare su aiuti concreti e perseguire obiettivi, prima impensabili, come la Serie A Nazionale. Il Comitato si sta inoltre impegnando affinché sempre più ragazze si avvicinino a questo sport. Se, infatti, il rugby maschile è ormai prevalentemente focalizzato sulle qualità fisiche dei giocatori a discapito della tecnica, il gioco femminile si fa invece apprezzare proprio per i suoi aspetti tecnici.

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Calcio d’Alta quota A cura di Nicola Di Ciomma

Hellas e Chievo diametralmente opposte Non

c’è

che

dire.

Dopo

la

sesta

giornata

di

campionato

il

cliché

sembra

lo

stesso.

Lo stesso copione insomma (o quasi) dello scorso torneo. Hellas ai piani alti, Chievo a rincorrere sin da subito una classifica che, a lungo andare, potrà rivelarsi a breve estremamente pericolosa.

di Nicola Di Ciomma E’ troppo presto, in ogni caso, poter esprimere per entrambe le veronesi un’opinione chiara e lucida dopo così poco tempo. Certo che se il buongiorno si vede dal mattino (vedi Hellas) il viatico è quello giusto.

I ragazzi di Mandorlini sono sesti a 11 punti con 6 gol fatti in virtù dei 5 subìti alla luce di 3 vittorie (Palermo e Cagliari in casa, Torino fuori), 2 pareggi (Atalanta fuori e Genoa in casa) ed una sola sconfitta (all’Olimpico contro una certa Roma). Addirittura un punto in più dello scorso campionato alla stessa giornata dove era settimo (anche se la differenza reti era pari a zero in virtù di 9 gol fatti ed altrettanti subìti ma alla luce di 3 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte).

Il Verona ha saputo mantenere il giusto

passo pur perdendo per strada pezzi importanti. Se la vittoria col Cagliari arriva in extremis, per merito di un ottimo Tachsidis, non deve ingannare.

I ragazzi ci sono e anche se contro il Palermo sono stati fortunati hanno saputo dimostrare condizione, fluidità di gioco e determinazione assoluta. Un piccolo bilancio del quale Mandorlini farà sicuramente tesoro.

Il merito è di tutti, ma se vogliamo rilanciare qualche nome (a parte lo stesso Tachsidis) non possiamo fare a meno di citare Marquez, Hallfredsson, Ionita e il solito Luca Toni. Sottotono Christodoulopoulos, forse l’unico in vero affanno. Non è da dimenticare nemmeno il giovanissimo Gollini che, in assenza di Rafael, ha egregiamente difeso la porta scaligera con estrema sicurezza. Tutto pronto insomma per la sfida contro il Milan dopo la pausa per la Nazionale.

Meno chiare le cose in casa Chievo.

Relegata al sedicesimo posto, la banda di Mister Corini ha palesato un avvio di campionato difficile in virtù di 4 punti racimolati a fronte di una sola vittoria (anche se fuori casa col Napoli), un pareggio (fra le mura amiche ma contro l’Empoli) e 4 sconfitte

(Juventus e Parma in casa, Sampdoria e Milan fuori) per un totale di 5 gol fatti e 9 subìti. Qui, anche se rispetto allo scorso campionato la situazione era identica in termini di punti (quattro, per una vittoria, un pareggio e 4 sconfitte, ma al diciassettesimo posto) e di gol fatti (cinque), i gol subìti erano 9. Differenza minimale anche se il Mister era ancora Sannino.

Se l’exploit del San Paolo ha rilanciato la squadra, il suicidio interno col Parma, l’incolore prestazione di Genova contro la Sampdoria, e la figuraccia contro l’Empoli, hanno definito i limiti attuali di questa squadra che, nonostante la

buona e sfortunata trasferta di Milano, è ancora priva di un playmaker di rilievo. Rdovanovic e Cofie si arrangiano, ma non c’è una mente. Birsa non si è ancora integrato e, dietro le punte, fatica ancora molto. La difesa spesso va in panico, la condizione non è ancora al top e, a tratti, il Chievo mette in campo spesso e volentieri un “football” scolastico. Discreto l’attacco (non è un caso che 4 delle 5 reti messe a segno dalla squadra siano di attaccanti puri). Se le speranze sono ridotte al minimo per la trasferta contro la Roma, il Chievo non potrà certo sbagliare la successiva gara interna col Genoa.

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Notizie dal Garda

A cura di Diego Cordioli

Arrivano i finanziamenti per: “Lago di Garda è” Soldi freschi per il turismo. La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore al turismo Marino Finozzi, ha deliberato un sostegno finanziario di 673mila e 240 euro a favore del Consorzio “Lago di Garda è”. di Stefano Ioppi

Un contributo sostanzioso che verrà presto raddoppiato grazie all’accordo in itinere tra lo stesso Consorzio, presieduto da Paolo Artelio, e quattordici comuni della Riviera del Garda e dell’immediato entroterra. In questi giorni Affi, Bardolino, Brenzone, Bussolengo, Castelnuovo, Garda, Costermano, Lazise, Malcesine, Peschiera, Rivoli, San Zeno di Montagna, Torri e Valeggio porteranno in approvazione, nei rispettivi consigli comunali, il

Livelli

progetto che tende a riproporre la rete tra i paesi gardesani con l’ottica di superare la frammentazione della promozione e commercializzazione delle offerte turistiche favorendo un circuito virtuoso in grado di collegare tutto l'ambito territoriale Garda Baldo. La linea da seguire è quella avviata con successo nel luglio del 2013 quando a Bardolino, a Villa Carrara Bottagisio, venne firmato il primo accordo che coinvolse dieci Comuni e il Consorzio di promozione Garda Veneto. In quella occasione i centri benacensi decisero di stanziare insieme 450mila euro, in pratica una parte della loro tassa di soggiorno, per finanziare la promozione turistica. A distanza di più di un anno viene riproposto l’accordo ma con alcune importanti novità. Innanzitutto rientrano nel progetto quattro nuovi Comuni (Lazise, Torri, Bussolen-

del

go e Castelnuovo) e in secondo luogo, fatto non secondario, arrivano dal Veneto 673 mila euro per una massiccia promozione integrata del lago di Garda con la valorizzazione dei percorsi turistici, culturali e naturalistici collegati alle eccellenze enogastronomiche della zona. La decisione dell’assessorato regionale di “premiare” il Garda è fondata sul fatto che si è trovata di fronte al primo esempio nel Veneto e in Italia di una collaborazione tra enti pubblici e privati (in questo caso rappresentanti dalle strutture ricettive socie del Consorzio) finalizzati alla promozione turistica. “Si tratta di una grande opportunità per proseguire assieme nel rilancio turistico promozionale del nostro territorio”, afferma il sindaco di Bardolino Ivan De Beni. “Per riuscire a mantenere alto il livello di interesse e quindi di presenze turistiche è

Garda:

però necessario investire sempre di più nella promozione e l’assessore Finozzi, aderendo al progetto proposto dal Consorzio Lago di Garda è... , dimostra fiducia nelle potenzialità turistiche del nostro territorio e della nostra imprenditoria. È chiaro che occorre l'impegno di tutti i Comuni partecipanti al progetto nel ratificare l'accordo nei propri consigli comunali o nelle proprie giunte. Per questo faccio un appello a tutti i miei colleghi a rispettare gli accordi presi e proseguire quindi nello spirito di squadra iniziato lo scorso 2013”. Un appello raccolto dal primo cittadino di Lazise Luca Sebastiano. “È nostra ferma intenzione aderire al progetto. La volontà c’è”. “In un momento di crisi e sempre minori trasferimenti pubblici riuscire a portare avanti un progetto di tale importanza per il sistema Garda è motivo di orgoglio e testimonianza di

abbassiamo

bontà del lavoro svolto dal Consorzio in questi ultimi due anni”, gli fa eco Paolo Artelio, presidente del “Lago di Garda è…”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore regionale al turismo Marino Finozzi: “Negli ultimi anni il Lago di Garda ha saputo ritagliarsi un ruolo di prim’ordine nelle strategie di promozione regionale, grazie al sempre crescente numero di arrivi e presenze che si consolida anno dopo anno. Oltre al consolidato mercato di lingua tedesca, da sempre affezionato alla sponda veneta del Lago, questa prodotto sta facendo breccia nel cuore di molti altri mercati, ed è per questo che il piano integrato di promozione e valorizzazione del Lago di Garda riveste oggi più che mai un ruolo fondamentale, anche grazie alla comunione di intenti dei comuni interessati, che hanno saputo fare squadra e collaborare”.

le

quote

Un incontro tecnico in Provincia per chiedere all'Autorità di Bacino del Po di abbassare le quote. raggiungere un abbassamento delle acque rispetto a quanto previsto dalla legge. Per Nella Sala Cangrande di questo abbiamo stabilito di via Franceschine, l'assessore mandare una lettera all'Auall'Ambiente Ivan Castellet- torità di Bacino del Po, l'enti ha convocato un incontro te fra le 4 regioni del nord sulla regolamentazione dei li- che ha autorità decisionale in materia. Chiederemo che dia velli del lago di Garda.

Erano presenti: i sindaci dei attuazione all'accordo sotComuni rivieraschi, Comu- toscritto a settembre 2013 nità del Garda, Aipo, società per una fase sperimentale di Deperazioni benacensi, Ags. 5 anni di abbassamento da Assessore Castelletti: “Ab- 140 a 125 millimetri in alcuni biamo riunito tutte le for- mesi dell'anno. Se l'Autorità ze del territorio sull'annoso farà i provvedimenti attuativi problema dei livelli trop- dell'accordo, potrà partire la po alti del lago di Garda. La fase di osservazione che pordecisione presa è di andare terà all'eventuale soluzione avanti nel difficile compito di del problema”. dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona

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Notizie dal Garda A cura di Diego Cordioli

Peschiera del Garda

Università Popolare: inizia il nuovo anno Il

Comune

di

ha

presentato

Peschiera il

nuovo

del anno

Garda,

in

accademico

collaborazione dell'Università

con

il

Popolare,

Centro

tanti

gli

Culturale

Arilicense,

appuntamenti

proposti.

dell'Ufficio Stampa Provincia di Verona

Il programma prevede 40 incontri, suddivisi in appuntamenti settimanali, che si terranno presso la Sala Civica dal mese di ottobre 2014 ad aprile 2015, sempre alle ore 15.30. I ringraziamenti dell'Amministrazione sono andati al Centro Culturale Arilicense per la piena disponibilità e per la passione con cui viene portata avanti questa iniziativa che cresce e si perfeziona di anno in anno. È un'occasione importante per la comunità Arilicense e per tutti coloro che hanno voglia di intraprendere un cammino proficuo nella ricerca del sapere; avranno modo di riuscirci, assistendo alle numerose conferenze che spazieranno dalla letteratura alla medicina, dalla storia alla psicologia, dalla musica

all'astronomia e molto altro ancora. In occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2014/2015 dell'Università Popolare, che si è svolta lo scorso 1 ottobre presso il Sottotetto della Caserma d'Artiglieria di Porta Verona, è andato in scena lo spettacolo "Modesta proposta per prevenire…”di Giuseppe Berto, sceneggiatore del celebre film "Anonimo Veneziano" di Enrico Maria Salerno. L'incontro teatrale, diretto da

Guido Rebustello, con Toni Andreetta, è stato tratto da alcune riflessioni di strepitosa attualità, espresse da Giuseppe Berto nel 1971 nel suo pamphlet "Modesta proposta per prevenire…". Il libretto ebbe un certo successo di pubblico, ma non fu ben visto dalla critica, con lui mai benevolo, in quanto l'autore trevigiano fu sempre un isolato, lontano dai gruppi letterari e dai salotti intellettuali. La piéce teatrale mette in

scena lo stesso Giuseppe Berto che racconta al pubblico, in una dimensione agile e grottesca, paradossi e anomalie della politica italiana degli anni '70 del secolo scorso, narrando un'Italia incapace di riformarsi e aggiornarsi ai primi segni delle potenti trasformazioni che stavano maturando sul piano globale. Berto, difensore dell'individualità, si avventa contro la burocrazia e contro i partiti, grossi e piccoli,responsabili di aver

guastato la struttura democratica e lancia strali contro l'ipocrisia parlamentare, il sottogoverno, l'affarismo, la corruzione, gli intrallazzi. Il lavoro mette in luce la straordinaria capacità dell'autore veneto di prevedere guasti e difficoltà del modello democratico rappresentativo e la conseguente crisi dei partiti.Tuttavia Berto non lascia spazio al qualunquismo, poiché la democrazia, pur con tutti i suoi difetti, originari e costitutivi, presenti anche nella forma più radicale di democrazia, quella dell'Atene del V secolo A.C., è una forma di governo che non ha alternative se non peggiori, ed è anche il solo modello istituzionale che può garantire all'individuo margini sufficienti di libertà.

La messa in scena ha realizzato una performance che solleva questioni riguardanti temi che anche oggi ci riguardano da vicino in una chiave di irriverente e garbato divertimento.

Bardolino

Il Sindaco incontra gli adolescenti di Stefano Ioppi “Voi siete una stella tra le tante stelle che compongono la nostra Comunità”.

Con queste parole il sindaco di Bardolino (Vr) Ivan De Beni ha accolto in municipio i cinquantaquattro adolescenti e giovani che in estate, in modo totalmente gratuito, hanno affiancato la cooperativa “Il Ponte”, associazione che organizza i Grest estivi comunali a Bardolino e Calmasino. “Il vostro è stato un apporto straordinario, apprezzato dai genitori che hanno iscritto i loro figli alle attività promosse dall’assessorato alle politiche giovanili”, ha continuato il primo cittadino ringraziando di cuore l’assessore di riferimento Fabio Sala, i responsabili della Cooperativa, rappresentati da Stefano Bertoldi, e l’educatrice del Comune Arianna Dalle Vedove. Presente all’incontro anche

I premiati alla Festa del Vino di Bardolino di Stefano Ioppi

il consigliere Stefano Ottolini. Ai ragazzi sono state poi illustrate le varie attività messe in cantiere, dal servizio educativo comunale, per l’autunno e l’inverno. Prima della foto di rito a tutti è stata regalata, come piccolo segno di ringraziamento, una ricarica telefonica di dieci euro.

Lo scorso 5 ottobre, all’85° edizione della Festa dell’Uva e del Vino Bardolino è stato il giorno dell’investitura dei due nuovi confratelli della Confraternita del Vino Bardolino.

Ad essere incoronati dal gran maestro Bonuzzi sono stati: il sindaco di Rednitzembach, paese gemellato a Bardolino, Jurgen Spahl e Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio Tutela Vino Bardolino, insigniti al Parco di Villa Carrara Bottagisio. Subito dopo ci sono state le premiazioni dei migliori vini Bardolino Doc e Docg. Si tratta del quarto concorso promosso dal Comune di Bardolino, riconosciuto dalla Comunità Europea e autorizzato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Nelle settimane scorse è avvenuta,

sotto la direzione del comandante della polizia municipale di Bardolino, la raccolta dei campioni di vino dalle singole aziende, la degustazione da parte di una giuria d’esperti e la votazione dei migliori vini. Una lunga operazione certificata dal responsabile tecnico dell’apposita commissione: l’enologo Giulio Liut.

In tutto hanno partecipato 51 cantine. La Festa dell’Uva ha premiato anche Heros Marai di Calmasino: è sua la foto più bella del concorso “Scatta la Festa”. Come sempre è stato nutrito il calendario degli appuntamenti (spettacoli musicali, giochi per bambini, corsa podistica) che si è concluso con lo spettacolo pirotecnico musicale sull’acqua.

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Notizie dalla Provincia

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A cura di Diego Cordioli

San Giovanni Lupatoto

Il progetto “Qui non si butta via niente” No agli sprechi di cibo: le mense scolastiche aiutano le famiglie in difficoltà. Donati 7.596 pasti alle famiglie indigenti.

Dell' Uff. Stampa Comune di San Giovanni Lupatoto Recuperare gli alimenti avanzati nelle mense delle scuole lupatotine e donarli alle famiglie in difficoltà: con il nuovo anno scolastico riprende anche il progetto “Qui non si butta via niente”, voluto dall’assessorato all’istruzione del Comune di San Giovanni Lupatoto per ridurre gli sprechi alimentari nelle scuole.

Il cibo integro e pulito viene raccolto da Betania onlus, che lo distribuisce alle persone in difficoltà che ogni giorno bussano alle porte dell’associazione alla ricerca di un pasto.

Questo accade sia nella sede principale di Bosco di Zevio, sia in quella lupatotina, situata in zona industriale, per un totale di circa 300 famiglie servite. Il

tutto viene realizzato senza alcuna spesa per il Comune, grazie all’accordo tra l’associazione e Euroristorazione, società a cui il Comune ha affidato il servizio di refezione scolastica. Il cibo avanzato e raccolto dai piatti dei bimbi, invece, è destinato al consumo animale.

Il progetto “Qui non si butta via niente”, avviato in via sperimentale da marzo a giugno 2014, ha coinvolto le scuole Cesari, Ceroni e Cangrande.

In questi mesi l’associazione Betania ha potuto distribuire alle famiglie indigenti 2.532 contenitori da 3 porzioni, per un totale di 7.596 piatti.

Da settembre a dicembre, saranno coivolte le stesse scuole ma, contemporaneamente, si attiverà un monitoraggio sulla quantità di cibo

avanzato nelle scuole dell’infanzia Giovanni XXIII, Garofoli e nella scuola media Marconi. In caso di esito positivo, da gennaio si inizierà a recuperare il cibo anche in questi istituti.

«Confermiamo anche per questo nuovo anno scolastico il progetto, che ha mostrato tutto il suo valore nei primi mesi di sperimentazione – dice il sindaco Federico Vantini –. Vogliamo dire basta agli sprechi di cibo nelle mense scolastiche, contribuendo a promuovere un circolo virtuoso nella gestione dei pasti: l’iniziativa serve a educare i nostri bambini fin dall’infanzia e, al contempo, tende una mano solidale a chi vive un momento di bisogno».

«La grande quantità di cibo distribuito ai poveri nei mesi scorsi evidenzia la bontà del progetto – aggiunge il vicesin-

daco e assessore all’istruzione Daniele Turella –. Da un lato col cibo recuperato si aiutano le famiglie che hanno difficoltà ad avere qualcosa da mangiare; dall’altro, si lancia un insegnamento importante ai nostri ragazzi: il cibo non va sprecato. È profondamente ingiusto che ci siano persone che non hanno da mangiare e vicino ad esse si sprechino grandi quantità di cibo. Ringraziamo l’associazione Betania e Euroristorazione per il contributo a questo grande progetto educativo e sociale».

«Nelle scuole di San Giovanni Lupatoto somministriamo circa 1.200 pasti giornalieri, interamente biologici e di alta qualità – sottolinea Giorgio Gardin, capo area di Euroristorazione –.

Dal 10 marzo al 4 giugno le rimanenze hanno permesso

di consegnare gratuitamente 7.596 pasti, grazie alla sinergia con l’amministrazione comunale e con la onlus che ha messo a disposizione mezzi e volontari per eseguire il servizio».

I responsabili dell’associazione Betania, infatti, si occupano di prelevare il cibo dalle scuole, servendolo a poche ore dalla preparazione. «Attraverso questo progetto non solo si evitano gli sprechi alimentari, ma è possibile aiutare concretamente nel bisogno famiglie e persone singole, che non sanno più come fare ad arrivare a fine mese – riferisce la vicepresidente dell’associazione Betania, Luisa Baldo – È un progetto che è diventato una forma di intervento e sostegno sociale per coloro che sono in difficoltà, oltre ad avere una preziosa funzione educativa per i bambini».

Villafranca di Verona

È stato eletto il nuovo Presidente dell’AIV L’associazione imprenditori comprensorio villafranchese elegge il nuovo Presidente, Gaetano Zoccatelli. La nomina, proposta dai tre saggi incaricati, è stata ratificata nell’Assemblea dei Soci riunitasi lo scorso 22 ottobre all’Hotel Expo a Villafranca.

La scelta di Zoccatelli è stata condivisa all’unanimità per i suoi meriti imprenditoriali, non ultimi gli importanti investimenti a Villafranca (Hotel Expo e Palazzo Vittoria) che dimostrano la volontà precisa di proiettare Villafranca e il suo comprensorio in una dimensione più internazionale e contemporanea, e per la sua vicinanza ad AIV, di cui è stato Vice Presidente per anni e di cui ha anche supportato numerose attività. Si è ritenuto, infatti, che in questo particolare frangente economico, una figura solida ma aperta al rischio d’impresa e alla sfida dell’innovazione, con una vasta esperienza in ambiti

diversi e un’ampia rete di relazioni possa essere il giusto riferimento per gli imprenditori del territorio e il giusto interlocutore per gli amministratori della cosa pubblica, per le altre associazioni e per tutti i maggiori attori del territorio. Zoccatelli raccoglie l’eredità di Mario Serpelloni, ora Past President, che ha guidato l’Associazione in un quadriennio segnato dalla difficile congiuntura economica, che ha toccato anche le imprese del villafranchese. Serpelloni ha proficuamente promosso i rapporti con l’amministrazione pubblica e attuato iniziative per abbattere i costi delle imprese quali i gruppi d’acquisto per l’e-

nergia e la telefonia, sensibilizzato la comunità sui temi della cultura scientifica e tecnologica con “La settimana della Scienza” aperta a tutte le scuole del comprensorio. Il passaggio di consegne fra i Presidenti è stato reso pubblico nell’ambito del Convegno “Efficienza Energetica in azienda, una sfida ma anche un’opportunità. Approcci e benefici nell’esperienza Enea di “Energia su misura”, organizzato per L’Associazione da Global Power S.p.A., nel decennale della sua costituzione. Il convegno si è fregiato della presenza di esperti dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, L’energia e lo Sviluppo Economico

Sostenibile (ENEA), che hanno trattato il tema dell’efficienza energetica quale opportunità concreta per ridurre i costi delle aziende in materia di energia. Dopo il convegno, cui hanno preso parte anche il Sindaco di Villafranca con la giunta, Amministratori dei Comuni del comprensorio e rappresentanti delle Associazioni di categoria, sono state presentate 5 nuove aziende Socie di AIV: Copygraph Srl società di stampa e postalizzazione di Mozzecane, Stefano Farina Promotore Finanziario del Gruppo Azimut a Villafranca, Indivisual Srl società di servizi cross-mediali di Mozzecane, Purple Trasporti Srl azienda di

autotrasporti conto terzi di Mozzecane e VierreCoop Soc. Coop. società di servizi vari alle imprese di Verona. Infine è stata letta la relazione del programma che Zoccatelli intende realizzare nel suo quadriennio.

In conclusione, con i 9 Consiglieri (Margherita Cecco, Denis Faccioli, Rosella Egione, Marco Lonardi, Riccardo Maraia, Giovanni Passarella, Luca Ronca, Mauro Sorio, Stefania Zuccolotto) che si sono resi disponibili a trasmettere conoscenza ed esperienza all’AIV, va il mio e il vostro grazie per l’impegno che garantirà nuovi stimoli, informazione e formazione ai Soci e a tutte le aziende del territorio.

PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE NEL COMUNE di VILLAFRANCA Municipio di Villafranca - corso Garibaldi, 24 Municipio di Dossobuono - Via Europa, 28 Distretto A.S.L.22 - via Ospedale, 5 Casa di Riposo “Morelli-Bugna” - via Rinaldo da Villafranca, 16 Uffici INPS - via Marconi, 18 Elettrodomestici F.lli Castagna - via Mantova, 30 IperFamila di Dossobuono - via Borgobello Stazioni FS di Villafranca di Verona

MBE - Mail Boxes Etc. - via Napoleone III, 6 L'Aquilone - Corso Garibaldi, 19 Ospedale “Magalini” - via Ospedale, 2 Centro Sociale CIRICUPE - via Rinaldo da Villafranca, 9 Supermercati Martinelli - via Don Fumano, 3 / Viale del Lavoro, 1 Piscine Comunali - via Olimpia, 1 Edicole di Villafranca centro Edicole di Dossobuono, Quaderni, Pizzoletta, Rosegaferro, Alpo

NUOVI PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE in PROVINCIA di VERONA Sona Bussolengo

Affi Sommacampagna Castelnuovo

Comune Farmacia Comune Sede ULSS 22 Ospedale Rep. Ortopedia Centro Comm. Ramonda Centro Comm. Auchan Centro Comm. Affi Custoza Via G. Logo - Comune C.tro Sociale Comune Via G. Matteotti - ASL Guardia Medica Comune P.zza Libertà 4 - Biblioteca Comunale

San Giovanni Lupatoto Isola Della Scala Peschiera Caprino Valeggio sul Mincio Malcesine Lugagnano di Sona Bardolino Garda

Comune Comune Ospedale Comune Ospedale Ospedale Comune Ospedale Ospedale Comune La Grande Mela Ufficio Informazioni Ufficio Informazioni

NUOVI PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE a VERONA Ponte Catena Saval Chievo Borgo Nuovo Borgo Milano Stadio San Massimo

Santa Lucia Golosine

Borgo Roma

Porta Vescovo Parona Quinzano

Corte Pancaldo - Galleria Via Marin Faliero 47 - Centro Comm. Farmacia Via Fava 2/B - CEMS - Centro Analisi Via Puglie 24 - Poliambulatori Santa Sofia Via Agrigento, 25 - La Bottega Del Pane Via F.lli Cervi - Banca Via F.lli Cervi - Comune Via Col. Galliano - Piscine Comunali Via Sogare, 3 - 3a Circoscrizione Via Trevisani - Farmacia Via Urbani III - Negozio Cornici Via Urbani III - La Spiga D’oro Via Romagnoli - Centro Profumi Piazza Risorgimento - Supermercato Vivo Via Girardi, 11 - Pasticceria Olmo Via Villafranca - A&O Via Tevere 38 - 4a Circoscrizione Via Tanaro 28 - Centro Sportivo Via Pò, 8 - Cartoleria Martini Via Prina, 2 - Gelateria Oasi Via Prina 23 - Panificio Zampieri Via Prina 11 - Bar Coco Loco Via Golosine, 29 - Tielle Via Murari Bra, 36 a - Tabacchi Ricevitoria Strada Le Grazie, 15 - Università Scienze Matematiche Strada Le Grazie, 3 - Piscine Le Grazie Strada Le Grazie, 15 - Università Informatica Strada Le Grazie, 3a - Università di Medicina e Chirurgia Piazzale Ludovico Scuro - Bar Astor - Ortofrutta Piazza Zara, 24 - Negozio del Buon Gusto Via Bozzini - Galleria Ospedale Via Bozzini, 3 - Bar Giusy Via Bozzini, 11 - La valle degli Orti Via Polidore - Cafè del Sol Via San Giacomo 68 - Tabaccheria Via Benedetti 77 - 5a Circoscrizione Ospedale Ortofrutta Piazzale Ospedale Bar Via Brennero, 10 - Comune Via Nuiva - Comune

Borgo Venezia

Basso Acquar Veronetta Porto S. Pancrazio Cittadella

Porta Nuova Centro Storico Ponte Crencano

Borgo Trento Verona

Via Rosa Morando, Alpigusto Via Zagata, 2 - 6a Circoscrizione Via Zagata - Centro Tommasoli Via Betteloni 51 - Pescheria Via Fincato 34 - Agip Via Fincato 142 - Panificio Via Avesani - Distributore Metano Via Avesani, 31 - AMIA Via S.Francesco, 20 - Biblioteca Frinzi Via S.Francesco, 22 - Università Lettere e Lingue Vicolo Paradiso - Parcheggio Paradiso Lungadige Galtarossa - Acque Veronesi Lungadige Galtarossa - AGSM Via Giberti - Poste Corte Zanconati - Tribunale Corso Porta Nuova 96 - C.C.I.A.A. Piazza Renato Simoni, 4 - Alpigusto Via della Valverde, 46 - SIGMA Via Marconi - Parrucchiere Stazione ITIS Marconi Piazza Bra - Municipio Via Cappello, 43 - Biblioteca Civica Piazza Muro Galieno - 1a Circoscrizione Via Ca Dì Cozzi, 43 - Bar Famila Centro Commerciale Via Fogazzaro, 3 - Biblioteca Via Santini, 5 - Centro Polis. Avesani Via TrentoVia Mameli, 152 - Parafarmacia Viver Bene Via Osoppo - Banca Unicredit Via Trento, Nuova San Pancrazio Piazza Vitt. Veneto, 22 - Farmacia Martari Ospedale Verona Via Galvani, 3 - A.c. ChievoVerona S.r.l.

Via Sansovino, 23/a - Bar Micky Via Paladio, 31 - Bar Palladio Via Palladio, 74 - Corner Caffè Via Palladio, 42 - Edicola Palladio Corso Milano, 78/a - Esso Centro C.P. Via Belgio, 12 - Hellas Verona F.c.

Via Albere, 58/c - Maurizio Acconciature Via Scarsellini, 41 - Stazione di Servizio Agip

Registrazione al Tribunale di Verona n. 1838

Società editrice: Pirite S.r.l.

Editore: Diego Cordioli Direttore responsabile: Elisa Zanola Redazione: via Napoleone III, 6 - Villafranca di Verona Cell. 393.9413610 redazione@pirite.net; direzione@pirite.net redazione@ilgiornaledeiveronesi.it Stampa: Centro Stampa Editoriale S.r.l. Grisignano di Zocco (VI) Grafico: Michele Quiri

Si ringraziano per il contributo gratuito: Dott. Enrico Buttitta, Ass. Luca Coletto Avv.Aventino Frau, Dott.ssa Anna Lisa Tiberio, dott. Paolo Garzotti, Uff. Comunicazione Esterna Azienda Ospedaliera di Verona, Bruna Fraccaroli, Dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Uff. Stampa Provincia di Verona, Maddalena Faedo, Nicola di Ciomma, Stefano Tabarelli, Col. Massimo Cicerone, Cap. Pierluigi Signor, Uff. Stampa Fiera Cavalli Carlo Rigoni, Riccardo Castellani, Silvia Todeschini, Anna Barina, Renato Begnoni, Prof. Gianluigi Guarnieri, Gianfranco Iovino, Stefano Ioppi, Giorgio Gioco, Luisa Pachera, Uff. Stampa Comune Peschiera del Garda,Uff. Stampa Comune San Giovanni Lupatoto, Cristiana Bertasi,

Numero chiuso in redazione il 23/10/2014 SEGUICI SU FACEBOOK: ILGIORNALEDEIVERONESI

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