Numero 03 NordSalento

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in tv

La fiction Mediaset “I Cesaroni” www.ilgallo.it

CIAK

23 GENNAIO/5 FEBBRAIO 2010

SI GIRA

UN QUARTA DIETRO LE QUINTE È di CAMPI SALENTINA l’assistente regista sul set della fortunata serie televisiva Tonio Monastero info@ilgallo.it

iccardo Quarta, 27 anni, salentino doc di Campi Salentina, professione assistente regista, aspirante regista, impegnato in questo periodo sul set de “ I Cesaroni”, la fiction Mediaset regina di ascolti. Parliamo con immenso piacere ed un sano orgoglio di e con uno dei tanti giovani talenti salentini sparsi nel resto d'Italia e non solo. Com’è nata questa passione, diventata nel tempo “mestiere”, per il cinema? “Da bambino, all’età di 9 anni, ho avuto la fortuna di vedere un film di Federico Fellini dal titolo ”La strada”. Subito ho cominciato a divorare pellicole su pellicole, da De Sica, Germi, Troisi, Leone, Sordi fino a svariati film dello stesso Fellini. Poi, raggiunti i 13-14 anni, ho iniziato a scrivere dei piccoli soggetti, racconti, fino a quando, intorno ai 17 anni, ho scritto la sceneggiatura del mio primo lungometraggio, “Sarà la vira ed avrà i tuoi occhi”. Credo che sia nato tutto da quel meraviglioso film di Fellini: è stata quella storia a farmi scattare qualcosa dentro, a dare un inizio alla mia carriera di sceneggiatore e aspirante regista”. Qual è stato il percorso che ti ha portato sino ai “Cesaroni”? “In realtà è stato tutto molto naturale, ma per niente semplice: i sacrifici sono stati e sono tutt’ora alla base della mia crescita professionale ed interiore. Prima di tutto l’esperienza maturata sulle altre fic-

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tion mi ha permesso di farmi conoscere dalle altre case di produzione. Sono stati svariati i set su cui ho lavorato come assistente alla regia: le fiction Rai (“e mi riferisco ad “Incantesimo 9”, “Incantesimo 10”, “Capri 2”), film per il cinema come “35 mm” per la regia di Vito Palumbo, “18 anni dopo”, con la regia di Edoardo Leo. Ho lavorato anche su un set americano con Lawrence Bender, il producer di Quentin Tarantino, e poi numerosi cortometraggi e progetti miei personali che ho sempre portato avanti, lavoro ed impegni permettendo. Ecco, tutto questo mi ha permesso di acquisire delle conoscenze tali e di avere un curriculum di tutto rispetto, così da poter continuare a lavorare in altre fiction e film per il cinema. I “Cesaroni” sono ormai diventati per me come una famiglia, avendo già fatto la terza serie; sono stato confermato anche per la quarta, attualmente in lavorazione, con le riprese cominciate a novembre e che continueranno sino ad agosto inoltrato. Ne vedrete delle belle”. Quali le difficoltà per un giovane cineasta del sud Italia? “Lavorare nel cinema e nella televisione non è per tutti. Ci vogliono testa e fisico: per fortuna credo di avere entrambe le cose ed i risultati me lo stanno confermando. Il cinema è una grande famiglia, ci si mette poco ad entrare, ma allo stesso tempo pochissimo ad uscire, per cui ci vuole costanza, dedizione, forza interiore, rispetto per gli altri e... una buona dose di for-

tuna”. Quando il tuo primo lavoro nella tua terra natìa? “Spero il prima possibile. E’ mia ferma volontà esordire alla regia, ovvero girare la mia opera prima in Puglia e nello specifico nel Nord Salento. La sceneggiatura ormai è pronta da tempo. Attualmente sto cercando dei produttori che intendano investire sulla storia, che parla di un tema sociale molto forte e di attualità. Ho già dei contatti con una casa di produzione romana. Comunque non ho fretta, sono convinto che le cose, avendo la giusta pazienza, prima o poi vadano nella direzione giusta”. Quali passi il nostro territorio è chiamato a compiere per consacrarsi definitivamente sulla scena cinematografica nazionale ed internazionale? “Credo che la Puglia in questi ultimi anni abbia fatto dei passi da gigante. Ormai sono sempre più numerosi i registi e le produzioni italiane e straniere, che scelgono i nostri territori come set “naturali” dei propri film. Bisogna rispettare la nostra terra e coloro che vengono a farvi visita, sia per lavoro che a scopo turistico, e sono sicuro che tale consacrazione prima o poi ci sarà”. Cosa ti aspetti per il tuo futuro? “Voglio diventare un regista ed uno sceneggiatore, fare i film che mi piacciono e poter scrivere e parlare di tutto ciò che voglio. Vorrei che il cinema, in quanto arte, restasse un campo libero da qualsiasi censura o pressione esterna. Spero di poter fare il prima possibile qualcosa di importante anche per la mia Puglia”.


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