Galletto 1277 del 29 ottobre 2016

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Nodo Alta Velocita’ Tante preoccupazioni per il Mugello

Barberino Un paese da vivere e… visitare!

Massimo Rossi a pag. 2

Personaggi mugellani Roberta, io sono il mio violino A pag. 4

Rufina Tutti in derapage con il Drift Trikes

Serena Pinzani a pag. 8

A pag. 18

Da Borgo Migliore al PD Terremoto politico a Borgo San Lorenzo: in tredici passano da Borgo Migliore al PD, Sindaco compreso. Inalterato il gruppo consiliare Massimo Rossi Paolo Omoboni, con un drappello di dodici seguaci, cambia partito e passa al PD. Tanto se ne era parlato negli scorsi mesi che oggi, a carte in tavola, si resta quasi delusi dalla consistenza dell’operazione. Dall’Assemblea di Borgo Migliore, che martedì scorso ha votato a maggioranza un documento che nell’intento degli omoboniani dovrebbe porre fine all’esperienza di questa lista-movimento po-

litico, i numeri che escono sono questi: su 29 iscritti e 22 presenti, 13 votano sì al passaggio nel PD, 6 si dicono contrari, 3 si astengono.

Non aderiscono al PD Enzo Squilloni, Patrizio Baggiani e Sandra Cerbai, i tre che alle elezioni raccolsero il numero maggiore di voti ed eletti in Consiglio Comunale dettero vita al Gruppo Borgo Migliore. In definitiva: 13 soggetti passeranno al PD, ma il gruppo consiliare di Borgo Migliore rimarrà intatto e con lo stesso nome in

100 anni di Giro d’Italia

La 12 tappa passerà dal Mugello

Consiglio Comunale. Niente sappiamo di cosa intenderanno fare i 16 iscritti a Borgo Migliore che o non hanno partecipato al voto o hanno votato contro o si sono astenuti. Ma a dire il vero niente sappiamo di cosa sia avvenuto durante un’Assemblea blindata, svoltasi rigorosamente a porte chiuse (il nostro giornale aveva richiesto un accredito per seguire i lavori ma se lo è visto negare) e dalla quale di ufficiale è uscito solo un documento e il numero di coloro che

lo hanno votato. I nomi dei partecipanti e la loro espressione di voto non sono stati resi noti dal gruppo dirigente, nonostante le richieste che il nostro giornale ha inoltrato ricevendo come risposta: “saranno divulgati al momento opportuno”.

Certo, per una lista politica che durante le Primarie e le Elezioni aveva distribuito volantini, manifesti e documenti inneggianti allo slogan “Meno stanze e più piazze”, per...

Segue a pag. 2

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La favola del giardino o ...?

La Foto della Settimana

Panicaglia e il porcino da record Giovedì 18 Maggio 2017. Segnatevi la data, e già che ci siete anche alcuni numeri. Sì perché quel giorno sarà un giorno importante per il Mugello che torna a vedere il passaggio del Giro d’Italia. La gara ciclistica nazionale popolare compie 100 anni e il Mugello avrà l’occasione di partecipare alla grande festa per il raggiungimento...

Serena Pinzani segue a pag. 4

C’era una volta a Borgo San Lorenzo

Mercoledì 19 ottobre. Guido Pacini, 22 anni, passeggia per i boschi e… si imbatte in questo esemplare di porcino dal peso record di 1,9 kg per un diametro di 33 cm. “Un fungo di questo genere capito una sola volta nella vita” gli hanno detto i fungaioli esperti di Panicaglia e Borgo. E così ecco la nostra foto della settimana, un trofeo da condividere con tutti i nostri lettori

Invia le tue foto a pinzani.galletto@timenet.it

C’era una volta un giardino che aveva nella parte iniziale bellissimi alberi e dall’ altra panchine, gazebo e molto altro per far stare insieme le persone. Quel giardino era la meta preferita di tante persone che, chi sotto le fronde degli alberi, chi sopra le panchine, passavano lì molto del loro tempo libero. Con il passare degli anni, però, come è naturale, le panchine, i gazebo, i giochi per bambini cominciavano ad avere qualche acciacco. Si pensò a come poter aggiustare e/o sostituire ciò che necessitava di un intervento, creando un gruppo di lavoro, ma non si riuscì a trovare un accordo. Passarono un’altra estate, un altro inverno e le panchine utilizzabili dalle persone si dimezzarono. Anche i bambini avevano meno giochi per poter giocare. I bellissimi alberi, invece, continuavano...

Riccardo Benvenuti segue a pag. 3

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In primo piano

Sabato 29 Ottobre 2016 Il Galletto

Segue dalla prima

Da Borgo Migliore al PD .... distinguersi dai partiti tradizionali che, a loro avviso, avrebbero fatto politica al chiuso delle “segrete stanze”, non sarà facile giustificare tanta segretezza, con la partecipazione negata non solo agli organi di informazione ma anche ai cosiddetti simpatizzanti non tesserati.

Non ci si aspettava la diretta streaming, ma almeno una discussione alla luce del sole sì. Così non è stato, e l’unico argomento su cui poter concentrare la nostra attenzione e riflettere è dunque il documento portato in Assemblea.

Un documento che da ora, per semplificare, chiameremo dei tredici, e che inizia ponendo i propri cardini sul

contraddire quanto era stato proposto in campagna elettorale. L’incipit, il primo rigo contiene già il senso del cambiamento di rotta, definendo Borgo Migliore una “lista civica” e non una “lista politica” come, invece, decine di note avevano spiegato poco più di due anni fa agli elettori. Non è un cambiamento da poco, perché è su questa base che si sciorina il ragionamento che giustifica il passaggio al PD. Si legge infatti: “Crediamo che sia giusto, utile e funzionale superare la positiva esperienza civica per provare a migrare il nostro bagaglio di idee, di persone e di capacità verso un approdo più strutturato qua-

Opinioni A Confronto Perché no. Riflessioni personali su Borgo Migliore

Matteo Lucii, candidato a suo tempo nella lista di Borgo Migliore, è una delle voci in disaccordo con la decisione presa dall’assemblea degli iscritti di aderire al PD. In questa lettera spiega le sue motivazioni.

Cari amici, non voglio rubarvi molto tempo per mettervi a conoscenza della mia scelta a proposito di entrare nel Partito Democratico. Il mio è un no, chiaro e deciso.In nome del cammino politico fatto insieme fino a qui, sento di dover condividere con voi anche le motivazioni.

E quindi, perché no. Perché non ho mai avuto nessuna tessera di partito e mai l’avrò. L’appartenenza ad una politica astratta, fatta di ideologie anziché di idee non mi interessa. Perché nelle ultime due campagne elettorali ho sempre avuto una posizione antitetica al PD. Nella prima di forte opposizione, nella seconda di importante discontinuità nonostante la forzata alleanza. Perché i metodi fintamente democratici del PD, soprattutto di quello borghigiano, mi irritano. Perché quando ho speso parole, provato a convincere persone, portato qualche voto a Paolo, ci ho sempre messo la mia faccia e la mia credibilità. Potrebbe non essere molta in assoluto, ma per me è importante mantenermi coerente nei confronti di queste persone. Perché non ho intenzione di intraprendere nessun tipo di carriera politica, né di rivestire cariche più o meno importanti, per le quali l’applicazione di strategie come quella paventata capisco siano assolutamente necessarie. Perché credo che possiamo essere migliori, continuando a seguire la nostra strada, nella convinzione che siano spesi meglio cinque anni vissuti da leoni piuttosto che trovarci a confluire in un branco di pecore. Se le nostre strade si divideranno, sarà solo nell’ambito politico. Ognuno di voi lo ringrazierò sempre per la bella esperienza vissuta.

Fate a modino Matteo Lucii

le quello del Partito Democratico, superata la fase dialettica per ritrovare una comunione di intenti e di obiettivi”. Che dire poi del passaggio dove si legge: “Lo scopo di Borgo Migliore era chiaro e preciso: aprire le porte della vita politica borghigiana a tutte quelle persone vogliose di discutere e di partecipare, ma che non trovavano nessun interlocutore politico capace di ascoltare, recepire istanze, mediare”? L’assemblea a porte chiuse dimostra che, spesso, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e che, quando le decisioni da prendere sono quelle davvero importanti, la partecipazione può tornare nell’angolo e le stanze si possono aprire ma anche richiudere .

Ma andiamo avanti. Rimanendo ancora nella premessa, il documento dei tredici non esprime giudizi lusinghieri sulla passata Amministrazione di centrosinistra, quella del sindaco Bettarini (“La netta vittoria al primo turno del sindaco Omoboni, il più votato nella storia di Borgo ed il brillante risultato della lista, 16,6% di voti e tre consiglieri eletti, due assessori nella nuova giunta, hanno contribuito insieme al Pd e Sel a rafforzare il centro sinistra borghigiano, portando nuova linfa a questa proposta politica uscita non proprio brillantemente dalla precedente esperienza amministrativa”), e l’autoelogio per questi primi due anni di partecipazione al governo è forte: “In due anni e mezzo circa gli amministratori di Borgo Migliore hanno contribuito in maniera costante ed efficace a rendere Borgo San Lorenzo davvero un luogo migliore Il percorso sembra tracciato e prosegue, ma a circa metà mandato è già possibile fare alcune valutazioni sulla qualità di questo

nuovo corso amministrativo.

Siamo di parte, ma non possiamo non rimarcare il clima nuovo che si è instaurato, il diverso rapporto con i cittadini e la capacità d’ascolto rispetto ai problemi che questi sollevano.”.

Sarà interessante nei prossimi giorni capire come certe affermazioni saranno valutare dal PD e dal centrosinistra tutto. Per ora torniamo al testo del Documento, nella parte che parla dei nuovi obiettivi che i tredici vorrebbero raggiungere: “Crediamo sia necessaria una ridefinizione del ruolo del sindaco nell’ambito dei rapporti sovracomunali, con una più forte connotazione politica. Riconoscendoci convintamente nel centro sinistra e guardando al nostro futuro come forza di governo vogliosa e determinata a proseguire l’azione già intrapresa, crediamo che sia giusto, utile e funzionale superare la positiva esperienza civica per provare a migrare il nostro bagaglio di idee, di persone e di capacità verso un approdo più strutturato quale quello del PD, superata la fase dialettica per ritrovare una comunione di intenti e di obiettivi. L’attuale fase politica caratterizzata dalla volontà riformista del gruppo dirigente nazionale del PD esplicata in particolare dalla proposta di riforma della Costituzione, ci impone questa riflessione e ci indica la strada di una nuova fase partecipativa più organizzata e da intraprendere all’interno del PD entrandovi dalla porta principale e portando al suo interno tutte le nostre capacità, il nostro entusiasmo, la nostra libertà di pensiero. La nostra è la volontà di costruire, quella di realizzare ponti e non muri, sostenuti dal coraggio e dall’autorevolezza che ci contraddistingue.

Tutte le forze e le culture politiche presenti all’interno di Borgo Migliore potranno dare un contributo a questa nuova fase, mantenendo fede alla volontà di includere e non di escludere”. Infine, sono gli stessi estensori del documento a raccomandare a chi legge di soffermarsi su quella che indicano come la parte fondamentale del ragionamento: “La nostra proposta è quindi quella di approdare all’interno del Partito Democratico come Borgo Migliore, pur nella logica del dialogo e dello stretto rapporto con chi vorrà comunque continuare a sostenere questo progetto dall’esterno nel rispetto del pluralismo delle storie personali, trasformando B.M. in un soggetto diverso e aperto al quale tutti possono fare riferimento per proseguire il cammino sin qui condiviso, sempre nella logica del superiore interesse generale, nell’interesse dei cittadini di Borgo San Lorenzo”.

La palla passa nel campo del PD, perché i tredici ex Borgo Migliore sembrano chiedere, neanche tanto velatamente, di entrare nel PD come gruppo costituito, come componente organizzata e riconosciuta dal partito di approdo.

Una possibilità, questa, già scartata ufficialmente qualche mese fa dal segretario e dalla capogruppo dei PD borghigiano, Timpanelli e Spacchini, che in una nota avevano risposto negativamente a tale richiesta. Ma i tempi cambiano e sappiamo che in politica tutto è sempre possibile. Staremo a vedere che piega prenderà un’operazione che, invece di illuminarsi, col tempo si è fatta più nebulosa.

Terminiamo riportando due commenti. Il primo è, a questo punto, dell’ex coordinatore di Borgo Migliore Giacomo Bagni, uno dei tredi-

ci che passerà al PD: “L’esito dell’assemblea di ieri sera segna un passaggio decisivo per il futuro politico di BM e del sindaco Omoboni. Credo che la decisa maggioranza che ha condiviso e approvato il documento politico che di fatto ci da mandato a considerare il nostro possibile ingresso nel PD, conferma come questo percorso politico, iniziato con le primarie del 2014 possa avere un giusto compimento nel portare il nostro contributo di novità all’interno del partito di maggioranza. Rimane invariata la volontà di collaborazione e di condivisione anche con coloro che, pur non aderendo al PD, si riconoscono nella maggioranza di centrosinistra uscita dalle elezioni ed hanno fin qui lavorato seriamente e lealmente in consiglio comunale”. Il secondo, invece, è di chi rimane, del consigliere comunale di Borgo Migliore, Patrizio Baggiani, che spiega: “Entrerà nel PD una parte di Borgo Migliore. Il sottoscritto non aderisce e rimane fermo al mandato elettorale. Mandato che prevedeva la collaborazione di maggioranza nata dalle primarie vinte dal sindaco. L’adesione è personale e, non aderendo al PD, mantengo l’impegno nel gruppo”.

Al momento, dunque, tanti sono ancora i punti da chiarire. Anche, come diretta conseguenza sul governo di Borgo, se la Giunta attuale diventerà, come parrebbe, un monocolore PD, oppure ci sarà da attendersi un rimpasto. Abbiamo ricevuto assicurazione dal sindaco di Borgo Paolo Omoboni che, in un’intervista al nostro giornale, cercherà di rispondere ai dubbi oggi insoluti. L’appuntamento per saperne di più è al prossimo sabato.

Nodo fiorentino Alta Velocita’

Le preoccupazioni del portavoce del Comitato per la Faentina e del Sindaco di Borgo Il tunnel Tav sotto Firenze resta ma la stazione sotterranea per i treni ad Alta Velocità disegnata dall’architetto Norman Foster non si fa più: questa, in sintesi, la proposta di modifica presentata da Ferrovie nel corso di un incontro sul progetto di realizzazione del nodo fiorentino dell’alta velocità che si è svolto lo scorso 18 ottobre a Roma. Regione Toscana e Comune di Firenze hanno chiesto 30 giorni di tempo per valutare in maniera approfondita la proposta. Al tavolo tecnico istituzionale erano presenti Riccardo Nencini vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Ennio Cascetta coordinatore della struttura di missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Rossi presidente Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli assessore ai Trasporti della Regione Toscana, Dario Nardella sindaco di Firenze, Stefano Giorgetti assessore al TPL del Comune di Firenze e per il Gruppo FS Italiane Renato Mazzoncini (AD FS Italiane), Maurizio Gentile (AD Rete Ferroviaria Italiana). Paolo

Omoboni, sindaco di Borgo San Lorenzo, preoccupato per la piega che sta prendendo la vicenda, ricorda che la Faentina è “l’unica strada utile per 3 mila pendolari del Mugello”, che “da anni si aspettano 31 milioni di euro per l’elettrificazione promessa” e che l’obiettivo da raggiungere è quello di “un treno ogni mezz’ora invece che ogni ora”. Poi sbotta: “Altra metropolitana di superficie non potremo avere mai. Il traffico ferroviario aumenterà e non è pensabile che quello regionale venga penalizzato”. FS sembra confermare gli interventi tecnologici e infrastrutturali già presentati a luglio (e in parte già indicati nell’Accordo Quadro) che consentirebbero l’aumento della capacità sulle diverse direttrici secondo la massima previsione (con ulteriori margini di sviluppo, essendoci capacità residua, più marcata proprio per la stazione elementare che riguarda Aretina e Faentina) e la risoluzione dei punti di conflitto noti, ma Omoboni rimane giustamente dubbioso: “La tecnica farà anche miracoli ma noi re-

stiamo preoccupati”. Forte preoccupazione viene espressa anche dal Comitato dei Pendolari per la Faentina “Mugello attaccati al treno”. Per questo ho ritenuto opportuno porre alcune domante in merito al portavoce del Comitato Maurizio Izzo.

Continua l’Odissea dell’approdo a Firenze dell’Alta Velocità: Stazione Foster sì, Stazione Foster no, tunnel sì, tunnel no…. Passami la battuta: tutti i giorni un treno! Voi pendolari siete spesso tirati in ballo. Che idea vi siete fatti?

Francamente non è facile in questa situazione farsi un’idea.

In questi giorni in tanti ci chiedono cosa ne pensiamo della vicenda TAV e stazione Foster, ma è difficile dare una risposta, primo tavolo romano si è preso un mese per leggere le carte che possiamo dire noi che le carte non le abbiamo nemmeno viste?

La vicenda investe da vicino il traffico dei treni regionali dei pendolari, e in particolar modo la Faentina….

Certamente, infatti siamo molto interessati allo sviluppo dello situazione e non poco preoccupati. L’occasione è probabilmente irripetibile, nell’arco di qualche mese, magari meno, si deciderà l’assetto del polo ferroviario fiorentino che poi vuol dire del sistema ferroviario regionale. Noi siamo rimasti a quello che per anni Trenitalia prima e la Regione poi ci hanno sempre detto, “se non si liberano binari in superficie, non c’è posto per incrementare il traffico regionale.

Quindi senza stazione sotterranea, utile a dividere i treni dell’Alta Velocità da quelli regionali, non si liberano i binari di superficie e addio sviluppo della Faentina?

La soluzione che avevano trovato era il sottoattraversamento e la stazione Foster. Non sta a noi dire se quella era la soluzione migliore, a un mugellano non puoi chiedere di vedere di buon occhio la nascita di un tunnel (il riferimento è allo scempio idrogeologico provocato dalle gal-

lerie dell’Alta Velocità nel nostro territorio, n.d.r.), anche se questa volta è lontano da casa sua. Ma tant’è, quella era la soluzione che ci avrebbe garantito l’accesso a Santa Maria Novella senza inchino, l’abbandono del famigerato binario 17, il potenziamento della linea.

E ora?

Non si fa più, contrordine. La domanda la poniamo noi: bene e allora? In attesa delle carte, o almeno che il presidente Rossi le legga e ce le racconti possiamo solo ripetere cosa secondo noi fa la differenza tra la Faentina attuale e un trasporto metropolitano: cadenza (un treno ogni mezzora), affidabilità (treni che partono e arrivano, possibilmente in orario), confort (condizionamento e posti a sedere). Nella specificità della Faentina aggiungerei l’arrivo a Santa Maria Novella e non nel deserto del binario 17 e almeno un treno serale.

Nel tempo il comitato pendolari si è più volte lamentato del mancato appoggio alle proprie rivendicazio-

ni da parte della Regione e degli altri enti locali. Oggi qualcosa è cambiato?

Sulle proposte da noi formulate per una linea ferroviaria Faentina al passo coi tempi e rispondente ai bisogni dei tanti pendolari che ogni giorno dal Mugello si muovono dal Mugello verso Firenze per studio o per lavoro, abbiamo visto l’interesse dell’Amministrazione Comunale di Borgo San Lorenzo. Dopo anni di silenzio, la rivendicazione dei 31 milioni di euro promessi per l’elettrificazione della linea nell’ambito degli accordi per il passaggio dell’Alta Velocità nel nostro territorio è un importante passo avanti. Ma se gli enti locali del Mugello hanno fatto sentire la propria voce, tace invece la metafisica realtà della Città Metropolitana su cui però si riversano ogni giorno migliaia di mugellani con le loro auto, perché, evidentemente, non ritengono il servizio ferroviario all’altezza della situazione e dei tempi.

Massimo Rossi

In primo piano

Sabato 29 Ottobre 2016 Il Galletto

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In Consiglio Regionale

Marradi-Castelnaudary: dopo 25 anni si rinnova il patto di amicizia Nella sala del Consiglio la cerimonia con le due delegazioni. Il presidente Giani: “Rapporti speciali tra Toscana e Francia”. Il sindaco Triberti: “Occasioni di crescita per i nostri giovani”

Un’amicizia che dura da 25 anni e che stamattina, nella sala del Consiglio regionale, è stata rinnovata tra i due sindaci di Marradi e Castelnaudary (Francia, regione della Linguadoca-Rossiglione), Tommaso Triberti e Patrick Maugard. Presenti anche i protagonisti di ieri, cioè gli amministratori (sin-

daci e assessori) marradesi che, tra il 1990 e il 1991, firmarono quel patto di amicizia e gemellaggio tra le due cittadine. Oltre sessanta persone, tra delegazione francese e italiana, si sono così ritrovate in Consiglio regionale per la cerimonia ufficiale del rinnovo del patto, accompagna-

ta dagli inni nazionali italiano e francese, e dall’Inno d’Europa, eseguiti dalla banda di Popolano. Ad aprire la cerimonia il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, che ha esordito con un riconoscimento al sindaco Triberti, “davvero persona di grande sensibilità nella proiezione esterna

del capoluogo dell’alto Mugello, Marradi, con un paese importante quale Castelnaudary”. Una proiezione che si innesta nel rapporto tra Toscana e Francia, che ha radici antiche e illustri: “Il 28 ottobre del 1534 – ha ricordato il presidente - Caterina dei Medici iniziava il suo viaggio verso Lione, dove sarebbe andata in sposa a Enrico II e dove sarebbe diventata colei che per 55 anni determinò i destini di Francia”. Giani ha ricordato il “rapporto speciale tra Toscana e Francia”; oggi questo gemellaggio lo rinnova e lo rinsalda “a livello di popolazione della nostra regione; era giusto che questa cerimonia avesse una sede formale e degna della situazione, come il palazzo del Consiglio regionale”.

Il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti ha ribadito la volontà “che questo patto di amicizia prosegua e si rafforzi”, per creare “occasioni reciproche di crescita sociale e culturale, promuovendo progetti e collaborazioni tra i nostri comuni perché le nuove generazioni possano vivere e crescere in un’Europa che apre le porte e offre opportunità, che sia più generosa e soli-

dale, che guardi al futuro con coraggio e speranza”.: ”Siamo onorati di essere ricevuti in Consiglio regionale – ha affermato il sindaco della cittadina francese, Patrick Maugard -, questa è una giornata memorabile che concretizza l’unione tra le nostre comunità, ben

rappresentate dalle loro tradizioni culturali, sportive e gastronomiche, come le nostre cucine tipiche”.

Alla manifestazione hanno preso parte anche la consigliera regionale Fiammetta Capirossi e la rappresentante regionale della Languedoc Hélène Giral.

Segue dalla prima La favola del giardino o ...? .... a crescere imperturbabili ed a fornire una grande ombra ed un bel refrigerio. Loro avevano ben attecchito, erano utili ed indispensabili, cosicchè nessuno pensò mai di intervenire. Ancora l’estate ed un altro inverno passarono e poi altre estati ed altri inverni. Le panchine ed i gazebo diventano sempre meno e questo non era certo un bene per le persone. Si costituì una commissione di esperti per predisporre soluzioni necessarie per risolvere il problema. Bisognava far presto, però, era passato così tanto tempo che ogni mese di ritardo sarebbe stato deleterio. Quando si arrivò al momento più atteso da tutti, quello della scelta, questa fu rinviata perché la commissione si era dimenticata di quale fosse il problema originario. D’altronde era così passato tanto tempo ….

L’estate di quell’anno fu meno calda del solito ed anche l’inverno fu più mite, ma ciò non bastò a salvare l’ultima panchina e l’ultimo gazebo disponibile.

Adesso mentre gli alberi della parte iniziale del giardino continuano a proteggere le persone, dall’altra parte gazebo, giochi per bambini e panchine sono ancora lì, in solitaria malinconia, ad attendere un intervento, non importa il migliore in assoluto, ma il migliore possibile in questo preciso momento.

Riccardo Benvenuti

Borgo San Lorenzo

Nuova postazione con defibrillatore alla scuola secondaria di primo grado Omoboni: contributo importante per far sentire cardioprotetta la nostra comunità

Aumenta la cardioprotezione nelle strutture scolastiche di Borgo San Lorenzo, Sabato scorso è stata inaugurata, alla presenza del sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, dell’assessore all’Istruzione Cristina Becchi, del presidente dell’Associazione Italiana Celichia Toscana Giuseppe Giura, della dirigente dell’Istituto Prof. ssa Meri Nanni e di alcuni studenti e professori, quella posizionata all’interno

dell’atrio della Scuola Secondaria di Primo Grado “Giovanni della Casa”, una scelta effettuata affinché il defibrillatore possa essere in qualche modo a servizio anche delle classi della Scuola Primaria che occupano l’ala a fianco e con cui l’atrio è confinante.

L’apparecchiatura DAE è stata donata dai volontari della Onlus Associazione Italiana Celiachia Toscana, grazie ai fondi raccolti dall’iniziativa organizza-

ta dai genitori in occasione dell’edizione 2016 di ViviloSport quando hanno dato vita allo stand “Senza Glutine … ma buono per tutti”, dove oltre ad offrire assaggi di cibi per celiaci è stata promossa una campagna informativa sulla celiachia per sensibilizzare il Mugello su questo tema.

“Ringrazio l’Associazione Italiana Celiachia Toscana e i genitori di Borgo San Lorenzo – ha affermato il sindaco Paolo Omoboni –

per aver donato questo apparecchio che contribuisce a far sentire cardioprotetta la nostra comunità. Un tassello che va ad aggiungersi alle altre numerose postazioni presenti sia all’interno degli edifici scolastici che degli impianti sportivi, fino a quella che è stato installata fuori dalla sede del Palazzo Comunale”.

“Ringrazio in modo particolare Benedetta, Matteo, Marco, Olga, Sandra, Cinzia, Eliana, Daniela, Tizia-

na, Luca, Alberto e tutti i genitori, soci e volontari attivi nella nostra associazione, - ha dichiarato il presidente dell’Associazione Italiana Celiachia Onlus Toscana Giuseppe Giura – che hanno permesso con la loro iniziativa presso la manifestazione ViviloSport dello scorso Maggio, di creare un punto ristoro per i celiaci e di promuovere una raccolta fondi finalizzata all’acquisto del defibrillatore, che è stato

consegnato alla scuola di Borgo San Lorenzo”.

In occasione dell’inaugurazione il presidente dell’Associazione Italiana Celiachia Onlus Toscana, ha presentato anche il progetto “Celiachia e salute a tavola” predisposto per le scuole secondarie, con cui si vuole sensibilizzare i ragazzi sia verso l’accoglienza del compagno celiaco, sia nella comprendere della necessità di praticare una sana alimentazione.

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Attualità

Sabato 29 Ottobre 2016 Il Galletto

Due importanti riconoscimenti internazionali

Barberino, un paese da vivere e… visitare!

A pochi giorni di distanza l’una dall’altra, arrivano due positive notizie legate all’offerta turistica del nostro territorio.

TripAdvisor, il sito per la pianificazione e prenotazione dei viaggi, ha infatti annunciato qualche giorno fa i vincitori dei TripAdvisor Travellers’ Choice Restaurants 2016. Quest’anno TripAdvisor ha premiato i migliori ristoranti di lusso e i migliori ristoranti di fascia economica. Ed è proprio da questa seconda fascia che arriva il riconoscimento ad una struttura che conosciamo molto da vicino. “Cibo strepitoso. Prezzo introvabile altrove e grande cortesia e gentilezza” - con queste parole un viaggiatore di TripAdvisor descrive la sua esperienza al ristorante Antica Osteria di Montecarelli a Barberino, che ha conquistato la prima posizione nella Top 10 dei

ristoranti economici più apprezzati del Belpaese.

Un bel riconoscimento che ripaga l’impegno dei gestori nel mantenere viva la tradizione culinaria del nostro territorio. Sono dati di oggi, invece, quelli riguardanti le richieste di prenotazioni per i mesi autunnali negli agriturismi italiani. Dati in netta ascesa con due comuni del nostro territorio tra le mete più gettonate: Barberino e Pontassieve.

“Sempre più turisti scelgono il mese di ottobre per una fuga dalla città, per concedersi una pausa in uno dei tanti agriturismi del nostro Paese, dice la nota di un’agenzia di stampa, l’autunno 2016 ha evidenziato un aumento del 21% di richieste di disponibilità rispet-

Segue dalla Prima

La 12 tappa passerà dal Mugello .... di questo importante traguardo. Sulle nostre strade passeranno i ciclisti impegnati della 12ª tappa, la Forlì-Reggio Emilia, per un totale di 237 km. La carovana arriverà da Marradi, passerà dai 913 metri del Passo della Colla, scenderà a Borgo San Lorenzo raggiungerà San Piero e da lì Barberino fin davanti al Castello di Cafaggiolo per poi arrivare a Barberino dove imboccherà la carreggiata dell’autostrada in direzione nord per Roncobilaccio salendo fino al Valico Appenninico con i suoi 731 metri. Un evento che sarà seguito in tutto il mondo e che, proprio in occasione del centenario, renderà omaggio ai campioni del passato, da Bartali a Coppi fino a Pantani. E mentre già i primi commenti alla notizia auspicano un rifacimento del manto stradale delle nostre strade, c’è già chi pensa al 2017 come ad un anno di grande visibilità e vetrina. Ovviamente da cercare di sfruttare al massimo.

Serena Pinzani

to ad ottobre 2015”. Considerando le 20 province più gettonate, le regioni che dominano la classifica sono Toscana, Sicilia e Piemonte. La Toscana vanta la presenza di ben sei delle sue province. Siena e Firenze concorrono

alla pole position, con evidenziati come luoghi più richiesti proprio Barberino e Pontassieve, insieme a Pienza, San Gimignano, Montepulciano e Siena. “Due notizie che ci riempiono di soddisfazione, ha commentato il Sindaco di Barbe-

rino Giampiero Mongatti, questa è un’ulteriore dimostrazione che il nostro territorio ha molto da offrire e che il turismo è sicuramente un’opportunità su cui investire e lavorare in stretta collaborazione con gli operatori del settore. E’ un

impegno che ci siamo presi ed in cui crediamo fermamente; prova tangibile di questo impegno sono progetti come la cartografia digitale ed il continuo investimento nel supporto all’organizzazione degli eventi”.

I prodotti tipici del Mugello A cura di Pietro Mercatali

Coltellerie Berti Lame di Scarperia a misura di bistecca All’inizio del 1300 la Repubblica fiorentina caccia dal Mugello gli Ubaldini, per secoli signori della vallata. Fonda poco dopo, lungo la strada del Passo del Giogo, Castel San Barnaba, che diventerà Scarperia, capoluogo di un Vicariato della Repubblica e poi del Granducato.

Probabilmente la presenza di armaioli necessari alla difesa del Castello o semplicemente le esigenze di un vasto territorio vocato all’agricoltura e alla caccia fa sì che a Scarperia prenda piede la produzione dei coltelli.

La posizione lungo una via di comunicazione ’importante per i commerci verso tutto il nord Europa, favorisce lo sviluppo di un artigianato locale dedito alla lavorazione di lame per ogni uso. Già nel 1500 i coltelli di Scarperia sono famosi e apprezzati non solo a Firenze.

La famiglia Berti inizia a produrre coltelli nel 1895 grazie a David che da garzone diventa maestro coltellinaio. Oggi Andrea continua la tradizione.

Lame forgiate e lavorate da un solo artigiano che inizia e finisce il lavoro fino a mettere le proprie iniziali su ogni singolo pezzo. Andrea ha saputo però anche innovare, indirizzando la produzione verso una coltelleria che abbina qualità e praticità al servizio della ristorazione e di quanti amano mangiare con utensili che si confanno alle caratteristiche dei cibi. Ne sono esempio i coltelli “Convivio nuovo” che all’Osteria del Galletto accompagnano la bistecca alla fiorentina. Convivio nuovo ha lama in acciaio inox ad alto tenore di carbonio per garantire una lunga durata al

taglio. E’ un coltello a filo liscio per conservare a ogni boccone, specie delle carni rosse, il pieno sapore con un taglio dolce e preciso; infatti non sfibra la carne e non ne spreme il gusto, come accade con lame seghettate.

Coltellerie Berti Scarperia Tel 055 8469903 www.coltellerieberti.it

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Attualità

Sabato 29 Ottobre 2016 Il Galletto

Barberino

E’ tempo di tartufi Anche questo anno, il 29 e 30 Ottobre si svolgerà in Barberino di Mugello la XII edizione della Mostra mercato del Tartufo Bianco e Nero, una manifestazione che nasce e si incentra sulla promozione e celebrazione del tartufo, preziosa eccellenza del nostro territorio, ma che ci ha dato, negli anni, l’opportunità di essere la vetrina anche di prodotti di qualità della filiera enogastronomica sia mugellana che nazionale.

Per le vie del Centro storico del Paese (Piazza Cavour e Corso Corsini), oltre alla presenza dello Stand dell’Associazione Tartufai Barberinesi, promotrice di questa iniziativa, saranno presenti operatori del commercio specializzati nella vendita di prodotti alimentari tipici toscani e nazionali, produttori agricoli locali che presenteranno i prodotti di stagione e non solo, artigiani e artisti con prodotti di qualità e pregio sempre locali e toscani.

Per il 2016, quindi, la Mostra mercato del tartufo si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico dei prodotti di eccellenza dall’artigianato più pregiato, al

mondo del cibo la cui star indiscussa rimane il tartufo.

“Quest’anno avremo una Mostra mercato del tartufo rinnovata, che punta ancor di più alla qualità dell’enogastronomia e che per la prima volta ospiterà l’artigianato artistico - Commenta il Vicesindaco ed Assessore

allo sviluppo economico e turistico di Barberino Sara Di Maio - Questa manifestazione è per questa amministrazione un momento importante, una delle iniziative su cui puntiamo non solo per la rivitalizzazione del centro storico. Il nostro obiettivo è anche quello di promuovere

gata all’artigianato, a Confesercenti per il supporto, oltre alle associazioni presenti sul territorio e agli operatori del settore per l’impegno nell’organizzazione della manifestazione”.

“Per noi si tratta di un’occasione molto importante per mettere in mostra le eccellenze delle nostre imprese artigiane del settore manifatturiero e artistico, che si distinguono sempre per le produzioni Made in Italy e di qualità - ha commentato Danilo

il territorio con le sue eccellenze e contribuire allo sviluppo turistico dell’intero Mugello. Il ringraziamento dell’Amministrazione comunale va all’Associazione Tartufai Barberinese, alla Pro Loco, alla CNA per la proficua collaborazione nell’organizzazione della parte le-

Paoli , Coordinatore Territoriale Area Mugello -. Durante i due giorni dell’evento ci saranno tante varietà artigiane, a partire dalle opere di bronzisti a quelle dei falegnami, dall’ oggettistica in ceramica ai gioielli e bijoux, dalla pelletteria e agli accessori moda, fino ai complementi d’arredo”.

Come per gli anni passati sará presente il servizio navetta da e per l’Outlet di Barberino, offerto da Barberino Designer Outlet.

San Godenzo

Che bella la Ballottata di Castagno!

Saranno visitabili: il Museo Virtuale con le opere di Andrea del Castagno, gli affre-

schi di Pietro Annigoni ed i suoi allievi nella Chiesa di San Martino e l’Oratorio

CRS

CENTRO RADIO SOCCORSO BORGO SAN LORENZO

in collaborazione con

Seconda domenica dedicata ai marroni e ai prodotti del bosco. Domenica 30 ottobre a Castagno D’Andrea va in scena la seconda domenica della 47^ Ballottata, la ormai celebre sagra del marrone, che nasce e cresce nei boschi del comune di San Godenzo. Come consuetu-

dine saranno molte le occasioni per conoscere i gustare questo particolare prodotto autunnale; infatti, sarà aperto fin dalla prima mattina il mercato dei Marroni del Mugello I.G.P e prodotti tipici. E per le vie del paese si potranno fare assaggi di bruciate, ballotte, brucia-

Barberino Bianco d’autore in esposizione all’Outlet

E’ un’esposizione di grande fascino quella che Barberino Designer Outlet ospiterà dal 1 novembre al 31 dicembre.

Si tratta di “A tribute to White shirt” ed è un vero e proprio evento, una mostra-omaggio di fotografia realizzata in collaborazione con «Vogue Italia» che esalta un “must have” del guardaroba di ogni donna, la camicia bianca. 24 gli scatti di grande formato, attentamente selezionati tra i migliaia contenuti in quel grande compendio di stile che è Vogue Archive e realizzati dai grandi fotografi internazionali che da sempre collaborano con la testata nel tessere la trama di un sofisticato e puntuale mondo estetico: da Peter Lindbergh a Steven Meisel, da Paolo Roversi a Bruce Weber, da Mario Sorrenti a Patrick Demarchelier, da Walter China Fabrizio Ferri, da Michel Comte a Ellen Von Unwerth, Craig McDean,Wayne Maser, Satoshi Saikusa. Immagini diverse però concordi nel testimoniare e interpretare il fascino e la versatilità di un capo, la camicia bianca, che non conosce limiti e schemi, che può essere formale e blasé, libero inno all’anarchia profondamente romantico.

Gianfranco Ferré la chiamava “Amore”: per lui la camicia bianca era “dotata di mille identità, capace di infinite modulazioni” e la definiva “un must della femminilità di oggi”.

Ora, a McArthurGlen Barberino Designer Outlet, la mostra ci permette un viaggio nel segno della seduzione e dell’eleganza grazie ad un capo in grado di andare ed essere oltre il tempo.

te briache, vin brulè, castagnaccio ed altre specialità di marroni.

Oltre a questo si potrà conoscere da vicino i boschi e le marronete con un percorso guidato ad una marroneta con seccatoio acceso, che partirà alle 11 con ritrovo al bar Falterona.

Da non perdere le prove di tiro con l’arco a cura della “Compagnia della Ballottata” in collaborazione con la “Compagnia 09 Wolf” I Lupi dell’ARPA. Domenica 30 ottobre, a partire dalle 10, oltre all’apertura degli stand, è prevista un’escursione guidata sul “Sentiero Natura” a cura del Centro Visita del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi con ritrovo al centro visita (info e prenotazioni 3487375663). Nel pomeriggio alle 14 ci sarà l’esibizione di canti popolari per le vie del paese.

Durante la manifestazione si potranno ammirare al centro visita la mostra fotografica “Paesaggi e geometrie naturali si Sandra Giachi e Sergio Cipriani” e l’esposizione di cartoline d’epoca “Castagno com’era” alla Chiesa di San Martino collegata al libro “San Godenzo a piè dell’Alpe” sarà presente l’autore Lorenzo Pieri.

di Santa Maria delle Grazie con le opere di Antonio Ciccone.

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Dal Mugello al fianco dei più grandi nomi della musica classica e leggera

Roberta, io sono il mio violino Al ritorno dal Tour con Gianna Nannini due chiacchiere con la violinista mugellana Roberta Malavolti

Serena Pinzani Roberta Malavolti, professione violinista. Che rapporto hai con il tuo strumento? Quando è scoppiato l’amore?

L’amore per il violino nasce molti anni fa, ormai nel lontano 1990. Gli insegnanti della Scuola comunale di Musica di S. Piero a Sieve, aperta in quegli anni grazie alla volontà del Sindaco Enrico Ricci, volevano che suonassi il flauto traverso perché mi ritenevano fisicamente predisposta e dotata per quello strumento ma non ne volli sapere. Dissi a mia mamma che se avessero continuato a propormi quello strumento, avrei smesso di frequentare i corsi di musica.

Così scelsi, finalmente, lo strumento che preferivo: il violino.

Gli inizi degli studi furono, forse, per chi mi circondava, quelli più drammatici; uno strumento, di primo approccio, assai infame ed ostile, per niente scontato, automatico e naturale. Poi, piano piano, nei lunghi anni, con lo studio quotidiano l’ho conosciuto e ho potuto esaltarne le molteplici sfaccettature sonore, tecniche ed espressive. Oggi, posso dire di essere il mio violino, una perfetta ed unica fusione di me con il mio strumento.

Il diploma al Conservatorio, la Laurea al Dams e una serie di partecipazioni a tournées con grandi nomi della musica italiana da Renato Zero ai Moda’,

passando per il Maggio Musicale Fiorentino e ora Gianna Nannini. Niente male per una giovane musicista che parte dal Mugello. Sono più i sacrifici o le soddisfazioni?

Parlando del mio lavoro sostituirei la parola sacrificio con lungo e costante impegno.

Chiaramente per raggiungere il Diploma, le Lauree, entrare a far parte dello staff artistico di certi cantanti pop/rock e degli organici orchestrali di Fondazioni Lirico Sinfoniche di livello internazionale i sacrifici, come li chiami tu, sono stati tantissimi ma non sono mai stati un peso, una fatica, perchè erano tappe necessarie per raggiungere certi traguardi e quindi grandi soddisfazioni.

Dopo la Laurea in violino, conseguita al Mascagni di Livorno, la Laurea Triennale in Storia della Musica e la Laurea Specialistica in Estetica Musicale, entrambe conseguite all’Università degli Studi di Firenze, ho iniziato, ottenendo l’idoneità in audizioni e concorsi, a lavorare con Operafestival, la Camerata strumentale Città di Prato, I Cameristi del Maggio, fino ad arrivare all’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, suonando sotto la direzione di prestigiose bacchette, prima tra tutte quella di Zubin Mehta.

Contemporaneamente alla parte classica ho iniziato a collaborare con i più noti artisti della musica leggera italiana, da Claudio Baglioni, ad Amedeo Minghi, ad Andrera Bocelli, a Renato Zero per lo Ze-

ronove Tour (2009) e per Amo Tour – capitolo 1,2,3 (201314), ai Moda’ per la registrazione dell’album Passione Maledetta (2015), fino a Gianna Nannini con HitStory Tour (2016).

Ad oggi, posso dire che l’ago della bilancia penda totalmente a favore del piatto delle soddisfazioni. Partendo dal Mugello direi che è, a maggior ragione, ancora più gratificante salire sui palcoscenici degli Arcimboldi di Milano, dell’Arena di Verona, dell’Opera di Firenze, del Parco della Musica di Roma, dell’Ariston di Sanremo, del Teatro Greco Romano di Taormina, solo per citarne alcuni, così come essere trasmessi sulle reti nazionali di Rai 1, Rai 3, Rai 5 e Canale 5.

Gianna Nannini e il suo HitStory Tour. Raccontaci di lei, cosa si prova ad essere sul palco con la Regina Rock della canzone italiana?

Ho conosciuto per la prima volta Gianna in occasione del concerto Andrea Bocelli & Friends al Teatro del Silenzio di Lajatico, nel 2015, suonando con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, diretta da Zubin Mehta.

Il primo impatto è stato assolutamente positivo: una persona genuina, schietta, amichevole e cordiale, qualità che, raramente, si trovano in artisti del suo calibro.

Dopo pochi mesi ho ricevuto, inaspettatamente, la convocazione per il suo HitStory Tour 2016 e sono entrata a far parte del suo ensemble di archi, i sei Red Rock Strings.

Fin dal primo giorno di pro-

ve Gianna è stata una di noi, sia sul palcoscenico sia fuori, nella routine artistica e sociale quotidiana.

Ogni concerto è un evento unico; è una vera e propria forza della natura, un terremoto di energia che riesce a scuotere ogni animo, anche quello più spento. La tensione, intesa come forza di attrazione, non cala mai, dalla prima all’ultima canzone, dalla prima all’ultima nota. È un crescendo di emozioni.

Con Gianna non si può stare mai tranquilli! Un attimo prima la vedi cantare al centro della scena e subito dopo te la ritrovi in braccio che canta insieme a te per poi, con una corsa sfrenata, lanciarsi tra le braccia dei suoi fans, nelle infinite platee di teatri, arene e palazzetti.

Ogni serata è una pura scarica di adrenalina, non sei mai cornice dello show ma sempre protagonista al suo fianco.

Qual è stato il momento più difficile della tua carriera? E quale quello che ricordi con maggiore soddisfazione?

Il ricordo più negativo della mia vita musicale non si lega tanto alla carriera quanto al periodo di studi, durante il quale spesse volte ho incrociato degli insegnanti non in grado di trasmettere questa professione che hanno danneggiato e ostacolato la mia crescita professionale. È grazie al supporto costante e alla tenacia di mia mamma Domenica che ho superato certi momenti, non per-

mettendogli di far morire la mia passione.

Il momento più bello della mia, seppur ancor breve carriera, è ben vivo nella mia mente e nel mio cuore e risale al 2010. Si tratta della prima produzione lirico sinfonica con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino per il Requiem di Giuseppe Verdi, eseguito nel magnifico scenario del Duomo di Orvieto, sotto la bacchetta del più grande direttore vivente, il nostro Zubin Mehta; una produzione Rai, andata in onda spesse volte su Rai 1 e Rai 5.

Il tour con la Nannini è terminato con il grande successo dell’ultima tappa del 15 ottobre a Milano, ma la Roberta, di sicuro, non si ferma. Cosa ha in programma per il prossimo futuro?

Tanti nuovi ed interessanti progetti... Te ne racconto solo alcuni. A novembre, con la nostra Associazione culturale Camerata de’ Bardi, inauguriamo la 4a Stagione Liri-

co Sinfonica al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo. Un lavoro immenso, nel quale io, mia sorella Sabrina e Andrea Sardi mettiamo anima e corpo da ormai 4 anni. Mi piace considerarla come la nostra scommessa dell’anno che, da 3 anni a questa parte, continuiamo a vincere. Spero che anche questa edizione possa riscuotere il successo delle altre emi auguro di poter continuare a scommettere per ancora molti anni. Un impegno civile e sociale per la cultura del Mugello, terra di grandi artisti passati e presenti, alla quale tengo molto.

Nel 2017 ci sarà una nuova uscita discografica che abbiamo registrato recentemente ma della quale non posso ancora svelare i dettagli, così come un nuovo tour, probabilmente europeo, a fianco di un grande nome della musica leggera.

Roberta Malavolti con Zubin Mehta e con Gianna Nannini

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Quattordicesima edizione del Concorso letterario mugellano

Scrittoio, è l’ora della premiazione

Alcune immagini della passata edizione

Serena Pinzani Dunque ci siamo.

Anche la quattordicesima edizione del Concorso letterario nazionale “Lo Scrittoio” sta per volgere al termine con il momento più atteso, quella della premiazione.

Proprio in questi giorni l’omonima associazione che da 14 anni lo organizza con passione e dedizione, ha reso noti i nomi dei finalisti.

Eccoli, assolutamente in ordine casuale.

SEZIONE POESIA: Tiziana Monari, Roberto Ragazzi, Gennaro De Falco, Margherita Flore, Giulia Lotti.

SEZIONE NARRATIVA: Coppini Sara, Gabriele Andreani, Sabrina Sezzani, Manuela Caracciolo.

SEZIONE NARRATIVA PER RAGAZZI: Cristina Berti, Lapo Giorgetti, Daniela Natalini, Francesca Berti, Susanna Vadarjan. Purtroppo, non avendo ricevuto suf-

ficienti adesioni, la sezione giornalismo è stata annullata.

Rimane comunque il premio offerto dal nostro giornale, nell’ambito dei festeggiamenti per i 30 dalla nascita. Verrà consegnato al vincitore del premio speciale decretato da Carlo Ducci, caporedattore di Vogue.

Sabato 12 e domenica 13, dunque, la premiazione divisa, come ormai tradizione, in due giornate distinte. Sabato sarà la volta della sezione racconti per ragazzi che quest’anno vede una grande partecipazione delle scuole; in particolari saranno presenti i bambini delle classi quinte delle scuole primarie di San Godenzo, Scarperia e San Piero che hanno lavorato sui testi finalisti decretando il loro vincitore.

Per loro e per il pubblico è previsto la lettura delle cinque opere finaliste, a cura dell’attrice Michela Stellabotte, intervalla-

te da giochi e poi merenda per tutti e premiazione dei bambini in collaborazione con la Pro Loco di San Piero e con una sorpresa speciale a cura del giornale “Il galletto”.

Il tutto si svolgerà nei locali dell’oratorio della Compagnia di San Piero.

La premiazione delle sezioni narrativa e poesia a tema libero avverrà, invece, domenica 13 novembre alle ore 15,30 sempre nei locali della Compagnia e sempre grazie alla preziosa collaborazione della Pro Loco di San Piero.

Verranno premiate quattro opere per sezione e assegnati premi speciali dai giurati esterni: Jacopo Ninni per la sezione poesia, Marcoo Pinelli per la sezione narrativa e Carlo Ducci premio speciale “Il Galletto”.

Non mancherà anche il premio speciale della giuria popolare espresso dal pubblico dopo la lettura a cura di Michela Stellabotte e Matteo Timori.

Mugello Si festeggiano 50 anni di sacerdozio di Fr. Fosco Ceccherini

Si festeggia con una S. Messa il 50° anniversario di sacerdozio di Fr. Fosco Ceccherini al Villaggio San Francesco di Scarperia, sabato 5 novembre alle ore 17.00. Conosciuto in tutto il Mugello per la sua fervente attività pastorale. Padre Assistente della locale Fraternità Francescana Secolare di Borgo San Lorenzo e Cappellano del Villaggio San Francesco di Scarperia dal settembre 1986, fino all’ottobre del 1998. P. Fosco è stato anche Parroco della Chiesa di S. Giovanni Battista a Senni.

Oggi Fr. Fosco Ceccherini, presta il suo servizio nella comunità francescana di Careggi e la sua attività pastorale si svolge all’interno del policlinico fiorentino.

La Fraternità Francescana dell’Ordine Francescano Secolare di San Carlo, vuole festeggiare questo importante anniversario con una celebrazione religiosa.

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In scena la raccolta punti più divertente del teatro moderno

Il Teatro Giotto di Vicchio inaugura la stagione con “Le cognate” Massimiliano Miniati Inizia venerdì 11 novembre la nuova entusiasmante stagione del Teatro Comunale Giotto di Vicchio con un titolo di grande richiamo, un classico del teatro brillante dal 1995 in avanti:” Le cognate” di Michel Tremblay con la regia di Barbara Nativi ( ripresa da Dimitri Milopulos) con quindici attrici in scena: Virginia Martini, Ludovica Fazio, Vania Rotondi, Luisa Cattaneo, Silvia Frasson, Diletta Oculisti, Silvia Guidi, Monica Bauco, Annamaria Guerrini, Marcella Ermini, Elisa Volpi, Te-

resa Fallai, Rossella Chirulli, Giada Secchi, Greta Milopulos e Gabriele Ughi nel ruolo di Johnny (alcune come la Bauco già nel cast del debutto) Quindici donne ammaliate dal simbolo del consumismo: la raccolta dei punti-premio!

Lo strumento subdolo del marketing che, solleticando la vocazione del collezionista con il gusto infantile del gioco, vuole convincerci che tutto è facile e tutto è regalato (sono 80 milioni le carte fedeltà oggi in Italia). Ma cosa succederebbe se una donna avesse un milione di punti da attaccare sugli al-

bum e chiamasse parenti e vicine ad aiutarla nella titanica impresa?

Uno spettacolo divertente racconta sempre una grande tragedia umana. Le cognate è molto divertente proprio perchè mette in scena un vero museo degli orrori.

L’aspetto esterno di questo coro al femminile racconta di solitudini ed incertezze. Donne tenute su con chili di lacca, fondotinta e smalto rosso, sempre in corsa dietro maschi-veri-maschi, traditori e puttanieri; oppure sfatte e maritate, affamate di centrini, col terrore di

un dovere coniugale notturno che porta meno piacere di una rigovernatura; o ancora zitelle velenose ed asessuate, aggrappate alle loro ca-

mere a gas portatili: piccole borse dalle forme impossibili, puzzolenti di profumi dolciastri. Quindici “maschere” che raccontano la storia

del Quebec fine anni ’60, ma parlano benissimo di miserie ancora attuali.

Da non perdere neppure se lo aveste già visto.

Domenica 6 novembre alle 16.30 l’ultimo spettacolo di Rombi

Al Corsini tornano le 8 sfumature di Giulietta Dopo il grande successo ottenuto nella passata stagione, Catalyst torna al Teatro Corsini, domenica 6 novembre alle 16.30 con l’ultima produzione firmata da Ricardo Rombi e ispirata alla più celebre e rappresentata delle tragedie.

Quelli che scorrono davanti agli occhi dello spettatore sono quadri. rapidi, che passano e raccontano.

Raccontano tante e differenti storie d’amore. Anzi, per meglio dire, la stessa, tormentata, storia d’amore.

Quella di Romeo e Giulietta.

Lo spunto dello spettacolo è infatti la famosa scena del balcone, nella quale Giulietta, mentre apre il suo cuore alla luna, scopre il suo amante e lo trascina in un

Martedì 8 Novembre il primo degli spettacoli in cartellone

Maria Cassi: l’eccellenza della risata inaugura la stagione del Giotto di Borgo Massimiliano Miniati Ormai siamo al taglio del nastro per l’inizio della stagione 2016-17 del Teatro Giotto do Borgo San Lorenzo che martedì 8 novembre apre il cartellone con l’eccellenza toscana della risata. È attrice, cantante, musicista e soprattutto è un vero e proprio clown e negli anni è diventata l’immagine della comicità toscana al femminile.

Maria Cassi ha già rischiato di far esplodere il Teatro Giotto di Borgo con i suoi precedenti spettacoli “La mia vita con gli uomini ed altri animali” e con “Attente al lupo” esaurendo i biglietti per le sue performances nella prima mattinata di vendita e se, come dicono “L’assassino torna sempre sul luogo del delitto” anche l’artista che ha incassato ovazioni da stadio torna volentieri nei teatri come il Giotto che le hanno regalato due “Tutto esaurito” eccezionali.

Maria Cassi torna sulle tavole del teatro Giotto di Borgo con il suo nuovo divertentis-

simo spettacolo “Schegge” e come di consueto la straordinaria comica fiorentina offrirà al pubblico un eccezionale cocktail di ironia, di musica e divertimento in salsa underground.

Celebre per la sua mimi-

ca facciale, per la gestualità quasi irriverente, e per la sua costante presa in giro dei modi di fare e soprattutto dei modi di dire dei fiorentini, l’ex Aringa e Verdurini ha portato i suoi spettacoli in giro per tutto

il mondo, da Parigi dove è stata acclamata con “Crepapelle” a New York dove ha presentato a Broadway “My life with man ad other animals “.

Da vedere assolutamente… biglietti permettendo!

appassionata schermaglia amorosa.

Da qui una serie di scene, otto, riscritte sulla falsariga di altrettanti grandi autori teatrali, cercando di immaginare come avrebbero scritto quella scena se ne fossero stati loro gli artefici. Ecco quindi Goldoni con i suoi cavalieri misogini e appassionati. Pirandello, con i suoi personaggi tormentati sino alla follia. Molière con i suoi caratteri burberi e farseschi o Feydeau con i suoi vaude-

ville comici e irriverenti. La sagacia crudele dei londinesi di Pinter oppure la psicotica maniacalità dei newyorkesi creati da Woody Allen, fino ai relitti esistenziali di Beckett. All’interno di una cornice di suoni e coreografie gli attori ricreano atmosfere, di volta in volta nuove e varie, attorno ad uno dei grandi temi dell’esistenza umana.

Sfumature, appunto, dello stesso grande tema.

Massimiliano Miniati

Teatro Ragazzi a Barberino Con tutta la famiglia a vedere “Jack e il Fagiolo Magico”

Torna domenica 30 novembre alle 16.30 il Teatro dei Piccoli, la “favolosa” rassegna di spettacoli per le famiglie che Catalyst organizza attraverso il Mugello, in collaborazione con i Comuni di Barberino, Borgo e Vicchio. Prima tappa al teatro Corsini con una delle storiche compagnie di Teatro Ragazzi del panorama nazionale, Accademia Perduta, e una storia piena di sorprese e di trovate meravigliose create dal genio di Marcello Chiarenza: Jack e il Fagiolo Magico con Mariolina Coppola e Maurizio Casali uno spettacolo di Marcello Chiarenza musiche originali Carlo Cialdo Capelli realizzazione scene Maurizio Casali regia Claudio Casadio. “Le storie, se non vengono raccontate, si dimenticano...” In una soffitta abbandonata, nascosti sotto la polvere, dormono da anni degli oggetti, povere cose che parlano di povertà e che rimandano ad una antica fiaba popolare inglese, Jack ed il fagiolo magico, che parla di un ragazzino povero, della madre vedova, di una mucca generosa di latte, di uno strano vecchio, di una enorme pianta di fagiolo e naturalmente di un orco cattivo a cui piacciono tanto i bambini ... ma al forno, con le patate! Tra gli oggetti abbandonati c’è anche un libro. Un soffio sulla polvere del libro ... Ed inizia la storia. Una mattina Bianca, la mucca, unico sostentamento della famiglia, smette di fare il latte, e Jack è mandato dalla mamma a venderla al mercato, ma sulla strada incontra un vecchio che gli regala 5 fagioli in cambio della sua mucca. Dai fagioli nascerà una pianta alta fino al cielo.

Lassù, fra le nuvole ed il fumo di un gran pentolone, c’è la casa dell’orco. Curiosità, coraggio, astuzia spingono Jack ad arrampicarsi per ben tre volte sulla pianta fino alla casa dell’orco ed ogni volta a uscirne indenne con qualche piccolo tesoro: monete d’argento, uova d’oro, che serviranno a lui ed alla mamma a tirare avanti per un po’. Ma, come gli ha detto il vecchio, “prima o poi i soldi finiranno” Come due investigatori, gli attori, diretti da Claudio Casadio, si muovono fra quegli oggetti magici, ideati da Marcello Chiarenza e realizzati da Maurizio Casali, e ridanno vita ai personaggi in un gioco di entrare ed uscire dalla storia. Un po’ personaggi, un po’ narratori.

M.M.

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Sabato 29 Ottobre 2016 Il Galletto

Piccolo Teatro Rufina

“Non c’è tre senza quattro”: in scena La Divina Toscana Sabato 29 e domenica 30 ottobre torna il vernacolo fiorentino Saverio Nepi Secondo appuntamento della Rassegna Rufinateatro.

Sabato 29 ottobre alle ore 21.15 e domenica 30 alle ore 16.30 al Piccolo Teatro di Rufina la Compagnia Teatrale La Divina Toscana presenta “Non c’è tre senza quattro”, una commedia comica in vernacolo fiorentino di Gianluigi Ciolli. I protagonisti della vicenda sono Marcello e Corrado, due amici e colleghi di lavoro che devono escogitare un piano per raggiungere una promozione, superando un test in cui è richiesta necessariamente la presenza della moglie. Es-

sendo entrambi scapoli dovranno trovare una moglie nel più breve tempo possibile, cioè entro il giorno stesso. Ci riusciranno? Oppure troveranno un travestimento ed uno dei due fingerà di essere la moglie? E se alla fine sarà tutto uno scherzo?... anzi uno scherzo dopo l’altro, perchè dopo il secondo scherzo ci sarà anche il terzo e alla fine non c’è tre senza quattro! Equivoci e colpi di scena inaspettati caratterizzeranno il divertimento di questa commedia moderna ambientata ai giorni nostri.

Un’esilarante rappresentazione che farà da apripista al gruppo teatrale “padro-

ne di casa”, il quale sarà in scena nel 3° spettacolo della rassegna. Nei sabati 12, 19 e 26 novembre alle ore 21.15 e domenica 20 novembre alle ore 16.30 il Gruppo del Teatro di Rufina presenterà “La strana coppia” di Neil Simon in versione femminile con la traduzione di Luigi Lunari. Eventi assolutamente da non perdere! Si ricorda, inoltre, che il musical “Gran Varietà” di Rodolfo Banchelli (previsto per lo scorso sabato 22 ottobre) è stato rinviato a data da destinarsi.

Per ulteriori informazioni e per prenotare i biglietti degli spettacoli, telefonare al numero 055/8396177.

A Vicchio un appuntamento da non perdere

Don Pasquale, l’opera buffa di Donizetti al Giotto ne che è adirato con il nipote Ernesto, futuro erede delle sue fortune, perché questi rifiuta di sposare una ricca e nobile zitella come lo zio vorrebbe.

In questa edizione vicchiese ,del tutto originale, artisti di fama internazionale, a cominciare dal protagonista principale, Alessandro Ca-

Massimiliano Miniati E’ classificata come”Opera buffa”quella che apre la stagione teatrale al Giotto di Vicchio e che andrà in scena sabato 29 ottobre alle ore 21:15.

Raggiunge così la settima edizione,una stagione lirica che ogni anno aumenta il numero degli spettatori e degli appassionati.

Fortemente voluta oltre che dal Comune di Vicchio e la Corale San Martino,che ne sono i patrocinanti, anche dal lavoro e la dedizione del collaudatissimo team di Alessandro Petruccelli, baritono fiorentino (ma da già molti anni vicchiese di adozione) e la cantante e regista Edy Bonaiuti Rossomandi.

Donizetti , alla prima rappresentazione che andò in scena nel gennaio del 1843, mai avrebbe presagito che anche più di un secolo successivo questa storia sarebbe stata così straordinariamente attuale per le sue tematiche e per i sentimenti che in essa si esprimono. È la storia di Don Pasquale, anziano e ricco settanten-

lamai (anche co-regista assieme ad Edy Bonaiuti Rossomandi) Alessandro Petruccelli nel ruolo del Dottor Malatesta, ed ancora Claudia Ciabattini g ià nota al pubblico Vicchiese nella Rosina di Barbiere di Siviglia e Carlo Giacchetta, tenore anconetano, senza tralasciare Tiziano Zazzeri, tenore bar-

berinese e l’affezionatissima Corale di Santa Lucia a Tavarnelle V.Pesa del Maestro Francioli.

Direttore e Concertatore il giovane e bravo Maestro Claudio Bianchi. Per info prenotazioni e prevendite rivolgersi al numero 055/844017 Rocci Abbigliamento di Vicchio.

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Sabato 29 Ottobre 2016 Il Galletto

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La nuova stagione dell’associazione barberinese

A Livorno con “Gli amici di Vangi”

Riccarda Mengoni Il 2 di Ottobre è stata l’ultima Domenica “estiva” e il clima così benevolo ha segnato piacevolmente la ripresa dell’attività dell’Associazione “Gli Amici di Vangi”, rendendola speciale, un piccolo quadretto di azzurro luccicante da appendere nella memoria

a ricordare il sole fra le brume suggestive o deprimenti dell’autunno.

Stamani, mentre scrivo, c’è nebbia e mi piace rivedere con il pensiero il riflesso del sole sull’acqua tagliato dal battello che ci portava lungo i canali a visitare la città, fino all’approdo alla Fortezza Vecchia ai margini del

Porto.

Fortezza guardata di solito un po’ distrattamente, in questo luogo di imbarchi con l’attenzione alla fila da fare e la mente già rivolta alla meta, in questa Domenica apprezzata, invece, grazie alle notizie della guida, vivace già dal battello, e alla salita dalla scala angusta su fino in cima, con la bella panoramica della città dell’ “Ovo Sodo”.

Pranzo con cacciucco in un

buon ristorante e in tempi ragionevoli, l’organizzazione non si smentisce, poi una lunga, bella e calda camminata fino alla Terrazza Mascagni, godendoci fino all’ultimo quel sole minacciato dalle previsioni per i giorni successivi.

A seguire, con un pizzico di rimpianto per non potersi sdraiare un po’ sul mare, anche perché la nuova guida era un po’ più monocorde e meno adatta alle ore postprandiali, visita a Villa Mimbelli – Mu-

seo Civico Giovanni Fattori e da lì un salto, letteralmente parlando, a Montenero, da dove, in compenso, siamo venuti via in quel momento struggente quando il cielo azzurro comincia appena a scurirsi e mantiene un bordo fra il rosa e il dorato che ammorbidisce tutto e richiama le luci accese da poco alle finestre.

Prima, però, c’è stato anche il tempo per un pizzico di campanilismo nella ricerca dello

stemma del proprio paese nella “Galleria degli Stemmi dei Comuni”, realizzata dopo la proclamazione della Madonna di Montenero “Patrona Principale della Toscana”.

Per molti dormitina finale in pullman, non senza aver prima ascoltato il presidente Luchi che ci presentava i programmi per il futuro prossimo e anche qualche accenno a quelli ancora in fase di studio: molto interessanti…

(Foto Lenzi e Mascagni)

A Borgo pendolari in mostra

Disegni d’autore in sala d’aspetto alla Stazione E’ una location insolita per una mostra d’arte e per questo più intrigante. L’ha voluta e ottenuta non senza difficoltà Caterina Pecorini per esporre i suoi disegni realizzati in anni di viaggi da pendolare sui treni tra Borgo e Firenze, verso Bologna, verso Pistoia e altre località.

La mostra è aperta da domenica scorsa e lo resterà fino a martedì 1 novembre. In contemporanea anche le stazioni di Faenza e di Campo Marte a Firenze ospitano altri disegni di Caterina. Ritratti, istantanee di pendolari fermati in pose e atteggiamenti tipici del viaggio. Il ragazzo che lavora al computer, la ragazza che gioca con il telefonino, l’anziana signora che dorme, l’uomo che guarda il paesaggio o semplicemente pensa, perso nello sguardo del passeggero davanti.

Volti distratti, assorti nella lettura, nei sogni o catturati dalla fantasia suggerita dalle luci del paesaggio. Volti familiari a tutti

i pendolari perché sono o sembrano gli stessi che ti trovi nella poltrona davanti. Molti dei visitatori della mostra hanno creduto di riconoscere amici e compagni di viaggio in un gioco che rende i disegni di Caterina ancor più accattivanti. Disegni tracciati con pochi tratti, ma nitidi e sicuri che danno l’idea della forza e del talento della giovane artista

borghigiana che merita di vedere valorizzate le sue opere in ben altro modo.

Idee e proposte artistiche, musicali o culturali come quella di Caterina dovrebbero trovar spazio con maggior frequenza per ravvivare e rendere piacevoli luoghi anonimi e spogli come le sale d’aspetto delle stazioni.

Le Ferrovie potrebbero mette-

re a disposizione degli artisti semplici materiali (pannelli, cavalletti, pedane, ecc.) per un allestimento più consono e godibile anziché limitarsi a consentire di attaccare alle pareti con il nastro adesivo quadri o disegni. Sarebbe un modo per rendere più gradevole il viaggio e attirare più persone a servirsi dei treni.

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Sabato 29 Ottobre 2016 Il Galletto

Storia mugellana

Alle pendici del Falterona Un nuovo interessante appuntamento con la microstoria del nostro territorio e di San Godenzo in particolare Laura Passerini Terminato, si fa per dire, di parlare di DON MILANI, eccoci pronti ad esporre un nuovo lavoro che è il retaggio di un’attività da me svolta tanto tempo fa come componente del GAD, Gruppo Archeologico Dicomanese.

Infatti, durante un’estate fu deciso dagli esponenti del GAD di dare rilievo alle chiese e alle opere in esse conservate delle zone riguardanti San Godenzo, San Bavello, Castagno d’Andrea e fu così che io ebbi l’incarico, in svariate domeniche, di fare la guida a chi avesse voluto conoscere o “conoscere di nuovo”questi splendidi luoghi situati nell’ALTA VAL DI SIEVE. Anche per me fu una“riscoperta”nel momento in cui cercai documentazioni approfondite che permettessero, successivamente, un’esposizione chiara e completa alle persone interessate a tali conoscenze.

Così ebbi modo di leggere con estremo piacere il libro di ALFREDO ALTIERI “SAN GODENZO, UN POPOLO, UN ‘ABBAZIA NELL’ALTA VAL DI SIEVE”, nonché il“profilo”di colui che fu uno dei sacerdoti più amati dalla gente sangodenzina e non, Mons. Ermindo Melani.

Altri furono i documenti da me presi in esame e ritengo importante “riportare” queste

mie conoscenze in un giornale che prevalentemente si interessa del Mugello.

Mi è sembrato valido iniziare con l’analisi che il professor Paolucci fece nella prefazione del libro suindicato.

“La comunità di San Godenzo fa parte di un vasto territorio al confine con la Romagna, disteso, in gran parte, sulle pendici del Falterona, il monte che era sacro alle genti italiche ben prima dell’inizio dell’era cristiana.

La terra di San Godenzo ha avuto la sorte, (in molti casi la sventura) di essere teatro di eventi cruciali. Fra il VI e l’VIII secolo per queste valli e lungo la linea di questi crinali, dove ancora oggi si confrontano e mutano le tradizioni e i dialetti, passava il confine fra Longobardia e Romania, fra l’Occidente latino o latinizzato e l’Esarcato dei Greci. Il Monachesimo benedettino ebbe in San Godenzo uno dei suoi caposaldi. La grande abbazia sopravvissuta a mille anni e più di storia è ancora lì a testimoniarlo. In questa parte dell’Appennino toscano si giocò fra DUECENTO e TRECENTO l’affrontamento decisivo fra il feudalesimo rappresentato dalle potenti famiglie degli Ubaldini e soprattutto dei Guidi arroccati nei loro imprendibili castelli e il nuovo potere democratico e borghese della Signoria

fiorentina. Una città governata da mercanti di panno e da fabbri ferrai, da avvocati, da tessitori e da cambiavalute (la“gente nova” e “i subiti guadagni” di cui parla Dante) osò sfidare e riuscì a vincere e ad umiliare i signori della spada e del sangue, i grandi baroni dell’impero.

Il famoso convegno del 1302 che vide radunati nell’abbazia di San Godenzo - e Dante era con loro - i ghibellini e i fuorusciti fiorentini per ten-

tare un’improbabile riscossa armata in alleanza con i feudatari dell’Appennino non fu che un episodio di quel conflitto grandioso. Per le pendici del Falterona e per la terra di San Godenzo è passata in più occasioni la grande storia. E’ passata con le milizie dei Visconti che tentarono di prendere Firenze e verranno sconfitte dai contadini e dai pastori dell’Alpe, con l’Armata francese che alzò in piazza l’albero della

Libertà, con la nuova rotabile del Muraglione che aprì ai commerci di Toscana la porta della Romagna. E’ passata infine, con i rastrellamenti di Kesserling,con la guerriglia partigiana che trovò nei boschi del Falterona e nelle valli casentinesi uno dei suoi ridotti più importanti.”

Dunque questo territorio che comprende il Mugello e la Val di Sieve, verrà in qualche modo preso in esame “con più attenzione” e di

esso saranno ulteriormente conosciuti i vari “tesori” di ordine archeologico e naturalistico.

Del resto da molto tempo io mi sono occupata di “microstorie locali”, non per questo meno importanti di quelle di grande respiro anche perché queste, al di là della loro maggiore risonanza, sono la somma delle tante quotidianità di ogni aspetto della vita sociale e “politica” della popolazione.

LA RUBRICA DEGLI INFERMIERI DEDICATA AI CITTADINI Oggi rispondiamo alla lettera ricevuta dalla signora Sabrina di Firenze che ci chiede perchè la terminologia medica sia così complessa da comprendere e se talvolta alcune parole possano essere fraintese o mal interpretate non solo per la loro natura ma anche per l'incapacità comunicativa di chi le pronuncia.

L'argomento della comunicazione in ambito sanitario è delicato ma merita alcune riflessioni.

Il dialogo tra i pazienti ed i propri medici assume sempre più un ruolo di primo piano, tanto per i primi quanto per i secondi. Una comunicazione chiara, limpida, onesta è la chiave del successo del rapporto terapeutico tra le due parti e oggigiorno sembra un requisito considerato fondamentale.

Lo stesso dicasi per la comunicazione tra infermieri e pazienti e tutti coloro che a vario titolo entrano nel sistema assistenziale delle cure.

Lo stesso codice deontologico sia medico che infermieristico afferma che il tempo della comunicazione corrisponde al tempo della cura e proprio per questo è assolutamente indispensabile che i sanitari non sottovalutino l'importanza che l'empatia e la relazione hanno.

Non tutti riescono, chi perché poco sensibile, chi perché non vi dedica abbastanza tempo, chi perché non ha le competenze e le tecniche necessarie per farlo; le motivazioni sono svariate ma non giustificano l'assenza di una buona comunicazione.

Creare un rapporto di fiducia, difatti, risulta importantissimo per guidare i propri pazienti durante il percorso di guarigione; questo perché l'individuo sarà portato a fidarsi maggiormente del proprio curante e seguirà con minore esitazione le istruzioni e le indicazioni che gli vengono date.

Si dice che «In medicina molti discorsi sono un labirinto lastricato di parole sulle quali si scivola come su bucce di banana».

Il linguaggio scientifico è infatti un linguaggio che ha raggiunto ormai una circolazione molto intensa, ma ciò è accaduto nel momento in cui esso è diventato sempre più incomprensibile non solo per i non addetti ai lavori, ma anche per gli stessi uomini di scienza.

Una comunicazione efficace tra pazienti ed operatori sanitari deve essere basata inizialmente dall'ascolto senza il quale è impensabile costruire poi un dialogo comprensibile ed efficace tra gli interlocutori.

Spesso i pazienti escono da visite mediche con la convinzione di aver capito poco di quel che hanno sentito ma portano addosso la sensazione di aver colto parole “pericolose” che generano ansia e frustrazione.

Ecco che diventa fondamentale la chiarezza e la semplicità delle informazioni e solo chi ha doti e competenze relazionali può condurre una comunicazione efficace e chiara anche senza l'utilizzo di terminologie scientifiche.

L'infermiere in alcune situazioni di complessità delle comunicazioni può fungere da interprete del messaggio se questo arriva distorto o, peggio, opposto.

La natura stessa delle relazioni tra medico e paziente ed infermiere e paziente mettono la persona assistita nella condizione favorevole di ascoltare con interesse quello che gli viene comunicato da chi ha a cuore la sua salute.

Quindi cara Sabrina c'è certamente bisogno di un’opera di pulizia linguistica che i sanitari tutti devono compiere se vogliono raggiungere quel grado di chiarezza che altre discipline scientifiche posseggono. Tale opera di chiarificazione passa attraverso la costituzione di una terminologia composta da parole ben definite , chiare e pronunciate anche con garbo e nel rispetto delle comprensioni altrui e degli stati d'animo.

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Se avete storie di malattia o di guarigione, storie di vita e di coraggio da raccontare potete farlo scrivendo a: laura.binello@studioauxilium.it Sarà mia cura rispondervi.

Dott.sa Laura Binello Studio Auxilium - Infermieri e Professionisti Sanitari Associati

Pubbliredazionale

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Sabato 29 Ottobre 2016 Il Galletto

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Personaggi storici mugellani

Jacopus Turini, quando l’armatura era di gran moda Fabrizio Scheggi Tutto cominciò all’inizio del Trecento, quando Firenze, appena uscita dalle sanguinose guerre in Mugello contro gli Ubaldini e altri feudatari, pensò alla fondazione delle cosiddette Terre Nuove. Questi luoghi fortificati dovevano rappresentare la rampa di lancio per l’espansione comunale verso nord e una formidabile “base militare” per la difesa dei territori fiorentini. Ma c’era un motivo ben più importante dietro la loro nascita, vale a dire la necessità di costituire un polo di aggregazione sociale ed economica; questo polo doveva diventare il fulcro per lo sviluppo fiorentino nelle campagne, indebolendo di riflesso il potere dei castelli feudali.

Quell’invenzione costituì un punto di partenza importante e, in quest’ambito, assunse rilevanza la costruzione di quello che per i fiorentini era Castel San Barnaba, vale a dire Scarperia.

La distrutta roccaforte ubaldina di Montaccianico non era poi cosa lontana e la potenza di quei signori, fin nei territori dell’Alto Mugello, incuteva ancora timore. Pochi sanno che un’altra criticità per Firenze in questa parte del Mugello fu determinata dalla scomparsa del castrum di Ascianello (distrutto dai ghibellini appena quarant’anni prima) e la scarsa difendibilità del sito di Galliano, ormai divenuto villaggio.

Ci voleva dunque una Terra proprio lì, a ridosso dei possedimenti ubaldini più rissosi. Doveva essere un presidio capace di provocare pure lo spostamento del flusso di viaggiatori e mercanti sulla nuova strada del Giogo, asfissiando l’economia feudale (già da qualche tempo in crisi).

Dominus Matteus, giudice e ufficiale, ne iniziò la fondazione nel settembre 1306 “ad salutem quietem et tranquillitatem” degli abitanti della zona: “..

E feciono fare i fiorentini

guiso al piano del Mugello nel luogo detto la Scarperia, una terra per fare battifolle agli Ubaldini ….. E cominciossi la detta terra a edificare a dì 7 di settembre, gli anni di Cristo 1306, e puosolle nome Santo Barnaba.…” (Villani- libro IX cap.XXXVI).

Fu innalzata una prima muraglia e una torre centrale di circa 10 metri riadattata su una precedente, forse in origine ubaldina.

Intorno, per il momento c’erano soprattutto fossati e staccionate. Per favorire la migrazione di abitanti nella Terra Nuova, il Comune fece varie promesse di benefici, come l’esonero dalle tasse per dieci anni.

Furono invitati ad abitare il sito diversi popoli, ma fu soprattutto il popolo di San Michele a Ferrone a trasferirsi in massa a Scarperia.

Il piano fiorentino riuscì solo in parte a causa della ritrosia dei “fidelis” a trasferirsi e per l’instabilità politica in atto. Le lotte con i signori locali proseguirono difatti per tutto il XIV secolo, e Scarperia restò per decenni scarsamente abitata.

Questa era la realtà, almeno fino ai trionfali eventi del 1351.

Ma in tutto ciò, direte voi, che cavolo c’entra il personaggio dell’articolo, questo famigerato Jacopus Turini?

C’entra, c’entra, ve l’assicuro. Perché il nostro Jacopo al tempo se ne stava ben tranquillo nella frazione di Battiloro insieme al padre Bernardo e al fratello Tura. La sua famiglia esercitava con profitto la lavorazione dei metalli, oro compreso, nei pressi di Borgo San Lorenzo.

I Turini probabilmente videro di buon occhio l’opportunità di abitare nella nuova Terra, anche perché già a quel tempo, pur senza esserci Equitalia, le tasse non garbavano a nessuno.

In Scarperia c’erano poi una strada trafficata e locali adatti (e a buon prezzo) per fondare la bottega.

Jacopus allora ebbe un colpo di genio. Convinse

i familiari a iniziare a produrre armature e corazze su misura, piatto forte per i cavalieri di passaggio (e non solo).

Questi articoli erano all’epoca tra i manufatti più preziosi e di artigiani bravi in giro ce ne erano pochi. Immagino che Jacopus ci abbia messo del suo.

Con decorazioni e impreziosimenti, frutto dell’abilità orafa acquisita, rese i prodotti robusti ma ricercati, accaparrandosi le ricche commesse fiorentine. A quel tempo, avere una corazza del Turini era un po’ come avere un vestito di uno stilista famoso, tipo Valentino o Dolce & Gabbana. Posso allora immaginare il dialogo con un nobile cliente venuto in Mugello. Jacopus si rivolge a lui con deferenza: “Vede mio signore, io per lei avevo pensato a un’armatura sgambata con colletto a gigli, impreziosita da una vistosa cintura in piombo!”.

E il signore di turno, di rimando “Va bene, Jacopo, mi fido di te.

Ormai, lo sai bene, senza addosso una corazza del Turini mi sento come nudo, non parteciperei a nessun assedio!

Mi raccomando, che sia ben robusta, non voglio che gli Ubaldini mi portino per bocca dicendo che indosso armature usate!”. Scherzi a parte, gli affari andavano a meraviglia. Nel giro di un decennio, però, con il rarefarsi dei conflitti, anche la richiesta d’armature diminuì. Può darsi che questa crisi, insieme alle divergenze di opinioni con il fratello Tura sugli oggetti da produrre (probabilmente il fratello era più attratto dai lavori orafi e dalla scultura), abbiano convinto quest’ultimo a trasferirsi a Siena verso il 1350. Qui ebbe un enorme successo, partecipando alla fase finale della costruzione del Duomo e ricevendo riconoscimenti e incarichi di prestigio. Si ipotizza che pure Jacopus lo abbia raggiunto (forse nel 1356) per aiutarlo nell’in-

tensa attività. A Siena il nostro imparò i segreti della lavorazione di oro e argento e forse potrebbe aver aperto nel 1360 una nuova bottega a Firenze, pur mantenendo l’attività scarperiese.

Proprio in quegli anni, Firenze emanò un editto in cui rese obbligatoria la registrazione alle corporazioni anche per gli artigiani del contado. Ecco così che il nostro Jacopus, diligentemente, si registrò all’Arte o corporazione dei Corazzai, Chiavaioli e Fabbri Ferrai di Firenze.

Era l’anno 1369, e il marchio di fabbrica scelto fu un mezzo quadrifoglio con sperone.

In realtà, il mezzo quadrifoglio rappresentava la lettera B, in omaggio al nome del padre capostipite, Bernardo.

Una scelta indicativa questa, se pensiamo che la storia del casato è fondata sulla famiglia e sulla tradizione.

Della vita privata e sociale di Jacopo Turini, vissuto probabilmente nel periodo dal 1310 al 1380, non si conosce quasi niente. Pazienza, ci basti sapere che da lui prese avvio una dinastia legata al Mugello, tanto che nel 1500 i Turini, variato il cognome in Torrini, tornarono, per ignote ragioni, nella terra d’origine. In seguito, esportarono ancora l’arte di maestri nella lavorazione di metalli preziosi, pietra, legno. Giovanni Turini, citato dal Vasari, fu protagonista dell’arte orafa senese, Francesco ebbe una bottega sul Ponte Vecchio nel 1703, Giocondo nel 1827 sul Lungarno, Guido un laboratorio in Piazza Santa Trinita (1919). Dopo più di 600 anni, il Signum, l’antico marchio registrato da Jacopus, è tuttora il loro simbolo.

Il nostro mugellano Jacopus può dunque vantare due grandi record mondiali:

aver avviato un’impresa familiare oggi tra le 10 più longeve e il casato orafo in attività più antico al mondo. Nell’Archivio

di Stato di Firenze è ancora conservato il documento con l’antico e affascinante marchio di fabbrica.

Un esempio di armatura italiana trecentesca

Jacopus Turini de la Scharperia facit hoc signum

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Settegiorni

Sabato 29 Ottobre 2016 Il Galletto

Cinema Doctor Strange Borgo San Lorenzo Cinema Don Bosco Da Venerdì 28 a Lunedì 31 Ottobre ore 21.30 – Martedì 1 Novembre, ore 21.30. Domenica e martedì ore 17.30 e 21.30

Inferno Barberino Cinema teatro Corsini Sabato 29 ottobre ore 21.15 - Domenica 30 ottobre ore 21.15 - Lunedì 31 ottobre ore 21.15 Martedì 1 novembre ore 21.15

Pets. Vita da Animali Barberino - Cinema teatro Corsini Sabato 29 ottobre ore 17.00 - Martedì 1 novembre ore 17.00

Piuma Scarperia Cinema Teatro Garibaldi Venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 – lunedì 31 Ottobre – Martedì 1 Novembre, ore 21.30 ore 21.30

Alla ricerca di Dory Scarperia - Cinema Teatro Garibaldi Domenica 3, ore 17.00 – Martedì 1 novembre ore 16.00 e 18.00

In guerra per Amore Borgo San Lorenzo Cinema Teatro Giotto Da Venerdi 28 ottobre ore 21.30 a Lunedì 1 Novembre, ore 21.30 - Domenica e martedì ore 17.30 e 21.30

Pets – Vita da animali Borgo San Lorenzo Cinema Teatro Giotto Orario spettacoli in 2D: Domenica 23 Ottobre, ore 15:30 Orario spettacoli in 3D: domenica 23 Ottobre ora 16.00.

Teatro Passeggiata nel Borgo dei Misteri Borgo San Lorenzo Lunedi 31 Ottobre, ore 21:30 Spettacolo teatrale itinerante a cura del Teatro Idea con la regia di Vieri Chini. Il percorso si snoderà tra le vie più nascoste del centro storico di Borgo San Lorenzo, dove attori interpreteranno racconti di cronaca nera tratti dal “Messaggero del Mugello”. Al termine brindisi nella Piazzetta Romagnoli. L’evento è organizzato dal Comitato per il Restauro dell’Organo Stefanini, col patrocinio del Comune. Info e prenotazioni tel. 3396017119.

Non C’e’ Tre Senza Quattro

Eventi e manifestazioni di queste pagine sono curate e selezionate da Serena Pinzani.

La redazione non risponde di eventuali modifiche ai programmi pubblicati.

Piccolo Teatro Rufina Sabato 29 Ottobre ore 21,15 Domenica 30 OTTOBRE ore 16,30 Commedia brillante in vernacolo fiorentino di Gianluigi Ciolli presentata dalla compagnia La Divina Toscana Info e prenotazioni: 055 8396177

I gatti mezzi in concerto Scarperia - Cinema Teatro Garibaldi Venerdì 4 Novembre, ore 21.30 Una delle band più amate della nuova scena musicale italiana. I Gatti Mezzi nascono nel 2005 dal connubio artistico tra due pisani doc: Tommaso Novi, pianista, compositore, cantante e fischiatore d’eccellenza, e il chitarrista, compositore, cantante e armonicista Francesco Bottai. Il concerto è un omaggio, ironico e struggente, che l’Associazione Culturale Arzach,gestore del “Garibaldi”, propone per il 50° anniversario dell’alluvione di Firenze.

La Strana Coppia Piccolo Teatro Rufina Sabato 12 e 19 Novembre ore 21,15 Domenica 20 ore 16,30 Sabato 26 ore 21,15 Commedia brillante di Neil Simon nella versione femminile di Luigi Lunari presentata dal Gruppo del Teatro di Rufina Info e prenotazioni: 055 8396177

Le Sorelle Materassi Piccolo Teatro Rufina Mercoledi 30 Novembre ore 21,15 Festa della Toscana Commedia di Aldo Palazzeschi

Fiori, Amori E Inganni Piccolo Teatro Rufina Sabato 3 Dicembre ore 21,15 Domenica 4 ore 16,30 Commedia brillante di Sabrina Barducci e Patrizia Ferretti presentata dalla compagnia Sesto Atto di Sesto Fiorentino. Info e prenotazioni: 055 8396177

Nuda Proprieta’ Piccolo Teatro Rufina Domenica 11 Dicembre ore 16,00 Festa dell’anziano a Teatro Commedia brillante in vernacolo fiorentino di Ilaria Filipponi - Ingresso libero

Eventi Scarperia Fest Scarperia - Piazza dei Vicari Il Nuovo Centro Commerciale Naturale “Corte dei Vicari”, in collaborazione con la Proloco di Scarperia, patrocinato dal Comune di Scarperia e San Piero, organizzano la prima edizione di SCARPERIA FEST, manifestazione incentrata sulle birre artigianali mugellane e prodotti a Km0, il tutto accompagnati da grandi esibizioni live. Sarà possibile degustare le molteplici birre artigianali grazie alla collaborazione di vari birrifici Mugellani Inoltre si potrà assaggiare un menù preparato appositamente dai commercianti del Centro Commerciale Naturale “Corte dei Vicari” . Venerdì dalle ore 19:00 alle ore 24:00, Ore 20:00 “Aspronatus” live.

Ore 22:00 “Quei bravi ragazzi” live.

Sabato dalle ore 18:00 alle ore 24:00, con Ore 20:00 “The next tree” live.

Ore 22:00 “Johnny Walker” live.

Domenica dalle ore 18:00 alle ore 24:00, con Ore 19:00 “Il leo” live.

Ore 21:00 “Jurassik bende” live.

Info 055-8468165 informazioni@ prolocoscarperia.it

Piso Pisello Dicomano Associazione Accademia – Piazza della Repubblica Sabato 29 Ottobre, ore 16 Spazio per attività socio-educative rivolte ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie. Presentazione del programma annuale di incontri, laboratori e visite con Animazione, Giochi e Merenda. Bambini, genitori e famiglie sono tutti invitati! Ingresso libero

Fisionomie ProiEzioni di Attesa Borgo San Lorenzo Stazione Ferroviaria – sala d’attesa Mostra pittorica personale di Caterina Pecorini.

Scary Story Halloween!

Borgo San Lorenzo Biblioteca Sabato 29 ottobre Laboratori per bambini (età 3-6 e 7-11) in lingua inglese con i docenti madrelingua del British Institutes. Le storie di Halloween faranno da guida per un primo approccio divertente con la lingua inglese. I bambini d’età 3-6 anni potranno iscriversi al turno delle 16:00 e delle 16:45. Quelli d’età 7-11 a quello delle 17:30. Ingresso gratuito con prenotazione in biblioteca (tel. 055 8457197).

“La Guerra Fascista” di Javier Rodrigo Borgo San Lorenzo Biblioteca Sabato 29 Ottobre, ore 16.30 Presentazione del libro “La guerra fascista: l’Italia nella Guerra Civile spagnola 1936-1939” (Alianza Editorial Madrid, 2016) di Javier Rodrigo, ricercatore in storia presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze. Il volume, il più recente contributo scientifico sull’argomento, sarà presentato dal prof. Ugo Barlozzetti, della Società Italiana di Storia Militare. Ingresso libero.

Settegiorni

Sabato 29 Ottobre 2016 Il Galletto

Molino Faini Grezzano, Borgo S. Lorenzo Le domeniche e festivi 14,30 visita guidata al mulino risalente al 1400 con la macina in funzione e modelli interattivi. Per i gruppi consigliata prenotazione. Info: tel. 055 8492580-331 2111598

Visitando la Torre Palazzo dei Vicari di Scarperia Tutte le domeniche e i festivi dalle ore 10 è possibile intraprendere un viaggio attraverso il Palazzo dei Vicari fra i suoi merli, l’archivio storico e le sale nobili. Percorso guidato per gruppi di un minimo di 4 ad un max di 12 persone, con prenotazione obbligatoria. Info: tel. 055 8468165

Ballottata San Godenzo Castagno d’Andrea Domenica 30 Ottobre

Sagra delle castagne e del Marron buono di Marradi 30 Ottobre 2016 Tel. 05584045170

Ballo Liscio Vicchio Circolo territoriale Vespignano Sabato 29 Ottobre Bravo Band Info: 055 8448539

Corsi e Seminari Acquerello e illustrazione botanica Dicomano Biblioteca comunale Giovedì 3 Novembre

Un’occasione per avvicinarsi al mondo dell’arte e della pittura. Partirà giovedì 3 novembre nella Biblioteca Comunale di Dicomano il corso di Acquerello e illustrazione botanica, organizzato dall’Associazione Peter Pan in collaborazione con il Comune di Dicomano.

Il corso è composto da 6 incontri ogni giovedì dalle 17,30 alle 19,30, docente sarà il pittore Saro Caltabiano.

Per iscrizioni ed informazioni contattare il numero 3772500720, il costo delle 6 lezioni è di 40 euro.

Università dell’età libera Corsi, laboratori e visite guidate Sono aperte in biblioteca le iscrizioni ai corsi organizzati dall’Università dell’Età Libera in Mugello E’ possibile frequentare corsi di lingue (cinese, spagnolo A2, russo A2, francese B1, inglese A1 e A2) e di informatica (base e moduli avanzati). Inoltre si segnala: il corso “Una palestra per la mente”, in cui si propongono percorsi strutturati di ginnastica mentale; il laboratorio corale, per apprendere i primi rudimenti del canto e della pratica corale; il laboratorio di drammatizzazione, un percorso per imparare a leggere con espressività e gusto e sviluppare le proprie capacità interpretative; il corso di cesteria, per realizzare artigianalmente cesti, canestri e panieri. Per info e costi rivolgersi a Auser Udel Barberino di Mugello Tel. 3383707577 - Biblioteca di Borgo San Lorenzo.... Tel. 0558457197 Biblioteca di Firenzuola Tel. 0558199434 - Biblioteca di San Piero a Sieve Tel. 0558486791 - Biblioteca di Scarperia Tel. 0558431603 - Biblioteca di Vaglia Tel. 055409537 - Biblioteca di Vicchio Tel.0558448251. http://udelmugello.myblog.it

Corso di Fotoritocco San Piero a Sieve Il Photo Club Mugello vi invita alla settima edizione del suo corso di fotoritocco strutturato in 6 lezioni comprensive di esercitazioni pratiche. Per

informazioni e iscrizioni è possibile recarsi all’edicola Giovanni Mei, viale Kennedy, Borgo San Lorenzo oppure presentandosi un giovedì sera (anche prima dell’inizio del corso) presso la sede del Photo Club Mugello (via provinciale 17/B, San Piero a Sieve) Ricordiamo che l’iscrizione al Photo Club Mugello permette di partecipare a tutte le iniziative rivolte ai soci e di usufruire di sconti presso negozi convenzionati.

Palestra Funakoshi Scarperia Sono aperte le iscrizioni a tutte le attività: karate, tai chi chuan, yoga, Feldenkrais, fitness, stretching, hip hop, ed altre attività.

Info: 055/846371 333/3200546

Loft Studio Centro Danza Teatro Scarperia – San Piero a Sieve Sono aperte le iscrizioni ai corsi di: danza classica, musical, teatro, tango, yoga, ginnastica danzata, stretching, gioco danza, danza contemporanea, modern jazz, hip hop, zumba. Info: 055/8490774 329/5864047 Sabato 15 Ottobre prova gratuita di Tango dopo esibizione dei Maestri

Mugello Dance Theatre Borgo San Lorenzo Sono aperte le iscrizioni ai corsi di: danza classica, moderna, contemporanea, tip tap, hip hop. Info: 055/8490774 349/3413862 349/4964835

Corsi di Danza Rinascimentale Scarperia Tutti i lunedi, presso la sala parrocchiale (accanto all’MCL). Orario dei corsi ragazzi dalle ore 18.00 alle 19.15, Danze popolari dalle ore

17

20.00 alle 21.15, Danze nobili dalle ore 21.30 alle 22.45. Per info: Angelo cell. 334 5398216

Corsi Scuola di Musica Sono aperte le iscrizioni ai corsi delle scuole comunali di musica Mugello (Barberino, Borgo San Lorenzo, Vicchio, Scarperia e San Piero): corsi di musica ad indirizzo classico e moderno con insegnanti di alto profilo. Prima lezione di prova gratuita. Per info: tel. 055 8331000-328 7816084, www.scmmugello.it, info@scmmugello.it.

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Sport

Sabato 29 Ottobre 2016 Il Galletto

Sport Rufina

Tutti in derapage con il Drift Trikes Successo per la seconda edizione dello Schianti Freeride 81 piloti al nastro di partenza e ben 8 discese. Sono solo alcuni dei numeri della seconda edizione dello Schianti Freeride, la manifestazione sportiva che vede protagonisti i drift trikes, i tricicli artigianali nati per derapare in discesa. Una disciplina nata qualche anno fa e che ha trovato in Mugello e Valdisieve molti estimatori riuniti nello “YKKY GROUP ASD”.

A Rufina si è svolta la seconda edizione che è una vera e propria festa all’insegna dello spettacolo e anche del brivido visto che il percorso, 2300 metri, presentava una pendenza media del 6,5%, che

prevedeva la partenza in località Casi e scendeva a Rufina da via Luciano Celli fino a Piazza Umberto I dove era situato il traguardo. Piloti di casa nostra ma anche provenienti dalla Liguria e dall’Emilia Romagna. Oltre al drift trikes erano presenti anche appassionati di altri sport gravitazionali nati nel mondo dello skatebord tipo i longboard e gli streetluge o la Gravity Bike e gli skeleton derivazione del ciclismo Bmx. In appoggio al gruppo Ykky anche l’Amministrazione Comunale di Rufina che ha concesso il patrocinio, la VAB di Rufina, la Dicomano Bike, l’Associazione “Cavolo a

merenda”, la Misericordia di Rufina e i volontari del Centro

Scienze Naturali di Prato.

S.P.

Borgo San Lorenzo

La Boxe Mugello e il Sindaco festeggiano il “Maestro” Sarti Serata di festa per la Boxe Mugello a Borgo San Lorenzo.

Nel corso di una cena svoltasi alla pizzeria “Du-Ca” il sindaco del comune mugellano,

Paolo Omoboni, e parte del direttivo della società sportiva borghigiana hanno celebrato il tecnico Gabriele Sarti che è stato insignito ufficial-

mente del titolo di “Maestro” dalla Federazione Pugilistica Italiana.

Un riconoscimento federale che arriva a coronamento e riconoscimento di un’intera vita spesa per la boxe, quella di Sarti, prima come pugile e successivamente come allenatore di tanti atleti tra i quali anche suo figlio Leonardo, che proprio l’anno scorso ha regalato al padre la gioia di conquistare il titolo regionale nella qualifica Élite a Dicomano. Una realtà, quella del sodalizio mugellano, ormai consolidatasi grazie all’inarrestabile lavoro tecnico ed organizzativo di Sarti ai massimi vertici nazionali tanto da raggiungere il settimo posto assoluto nella classifica di merito 2015 delle società dilettantistiche di tutta Italia.

Ma il titolo di “Maestro” va ben oltre agli aspetti tecnici e tocca, soprattutto, gli aspetti umani di Gabriele Sarti, un vero vulcano di idee che ha sempre saputo svolgere il ruolo di amico, fratello e spesso anche di padre putativo a decine, se non centinaia, di ragazzi transitati nella palestra mugellana, ragazzi spesso con situazioni personali e familiari difficilissime e che sono stati strappati alla strada e a destini impietosi.

Il sindaco Omoboni, nel corso della serata ha omaggiato il festeggiato con un piccolo riconoscimento del comune che ha ulteriormente emozionato il Maestro.

Sport

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RUNNING & Atletica La maglia è unica!

Grande risultato per Cristina Carli nel Trail della miniera Luca Panichi Penso fortemente al mio concetto di Atletica Leggera e alle società sportive di atletica. Non sbaglio nel dire che abbiamo fatto fortemente un passo indietro, certi valori si sono perse e purtroppo non ci sono i tecnici ma sopratutto i dirigenti di una volta. La società di Atletica era come una grande famiglia, dove esisteva l’amore e l’affetto non solo per questa disciplina; era una scuola di vita, educazione e attaccamento ai valori che ogni società sportiva riusciva a trasmettere. Poi negli anni il movimento atletica è aumentato ma sopratutto le società.

Nella pentola sono cresciuti anche gli enti di promozione e società dove l’attività Fidal perde il suo valore e gli enti di promozioni crescono a vista d’occhio. Giusto?

Sbagliato? Ho la mia idea ma non voglio fare processi a nessuno, credo però che manchi la cultura dell’atletica verso le società sportive e le persone che ci sono hanno grosse difficoltà di gestione e spesso non hanno nemmeno

la competenza giusta nel gestire una società. Ho avuto il piacere e la fortuna di correre per diverse società toscane avendo un unico tesseramento Fidal e qualche volta che correvo per gli enti di promozione correvo per la stessa società di appartenenza..mai avuto il doppio tesseramento, (UNA SOLA MAGLIA). Quella maglia sudata cercata ma sopratutto quella maglia che dava orgoglio L’atletica fatta sul campo, dove la spensieratezza e le persone che ti circondavano trasmettevano competenza e molta educazione e valori umani importanti. Sinceramente è brutto vedere un’atleta che corre Fidal per una squadra e poi con una tessera di un ente di promozione corre con un’altra maglia. Ma la società non interviene? Ci sono regolamenti chiari e limpidi ma purtroppo la Federazione che dovrebbe fare la sua parte spesso chiude un occhio ma forse tutti e due e cerca sempre la via del compromesso e dell’accordo.

E’ un calo di stile e poi gli enti di promozione che dovrebbero fare gli enti di promozione quelli che promuovono l’atti-

vità e invece si casca sempre nell’agonismo e cercando il confronto la Federazione di atletica. Per fortuna nel settore Maschile assoluto questa cosa è fortemente calata e il tesseramento è unico e chi corre Fidal per una società alla fine corre anche per la stessa nell’ente di promozione. Vedo però che questo fenomeno è aumentato sopratutto tra le donne... non è bello e le società stanno alla finestra senza intervenire. Anche nella gara di Domenica 23 Ottobre 2016 al Trofeo Le Panche a Firenze, vedendo la classifica di oggi al femminile, si ripete il doppio tesseramento e questa atleta non è la prima volta, anzi le è stato detto anche di non farlo più di una volta. Non bene, non bello. La maglia è unica e il rispetto per la società di appartenenza ci vuole sempre. Ci vuole educazione etica morale e sportiva.

Questa atleta donna è recidiva ....nel 2016 è la terza volta che commette questo errore. Si perde un po’ di stile...peccato.

Il rispetto prima di tutto verso la MAGLIA e la società.

L’anarchia sportiva nell’at-

Cristina Carli letica non mi piace perché le regole ci sono e vanno rispettate, con principi educativi anche verso i giovani, cercando di dare sempre il buono esempio, che deve venire da una giusta condotta etica e morale e naturalmen-

Una Golf Cup 2016 by Bionike

te di vita. La corsa e l’atletica non è solo passione ma è vera educazione. E intanto l’atleta della ASD Maratona Mugello Crisitina Carli bella vittoria a Rio Marina Isola d’Elba, nel Trail della Miniera in trail gara durissima di

47 km. Bella soddisfazione per Cristina dopo un periodo nero, torna la luce e adesso alla grande, avanti con umiltà e determinazione. BRAVA e COMPLIMENTI!!!!...come dice Lei: La cura Panichi fa bene....

All’UNA Poggio dei Medici Golf Club la finale della 7ª edizione del circuito

Si conclude il 29 ottobre la settima edizione dell’UNA Golf Cup by Bionike, il circuito golfistico organizzato da UNA Hotels & Resorts che, per il terzo anno consecutivo, vede la partecipazione dell’importante azienda di dermocosmesi ICIM International con il suo prestigioso marchio BioNike come main sponsor.

I finalisti si sfideranno sul prestigioso percorso dell’UNA Poggio dei Medici Golf Club, immerso nella verde vallata del Mugello, nelle vicinanze dello storico borgo di Scarperia, con la formula 18 Buche Stableford, Categoria Unica. Il circuito, uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati di golf, si è svolto quest’anno in 7 re-

gioni italiane, 14 golf club e, come grande novità, ha toccato due golf club europei, in Austria e in Francia. Oltre 1500 partecipanti si sono sfidati sui percorsi di alcuni tra i più bei campi da golf di Italia e d’Europa, per un totale di 7800 km percorsi dal team dell’UNA Golf Cup. Tra le tappe del circuito, il Marco Simone Golf & Country Club (Roma), sede della prossima Ryder Cup, il Golf Club Bergamo L’Albenza (Bergamo), il Circolo Golf Roma Acquasanta (Roma), lo stesso UNA Poggio dei Medici Golf Club, il Golf Club Cavaglià (Biella), e i due Golf club europei Old Course Cannes Mandelieu (Cannes) e Golf Club AM Mondsee Salzburg (Salisburgo).

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Sabato 29 Ottobre 2016 Il Galletto