IFDM Design Issue 2020 | Italian texts

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Design Issue

June 2020 - Year XIV - www.ifdm.design








ARGO quay halo



Palo Alto walk-in closet _ ph. Michele Poli _ MisuraEmme® studio_ misuraemme.it



trasparenzeadv.it


We respect food, down to the very essence of its flavor. Fresh foods have finally found a place in which to be protected. With this philosophy, Signature Kitchen Suite has created a range of excellent appliances with modular design: columns for the conservation and freezing of foods, wine cellars. Because for us, the sense of taste comes first.

SHOWROOM MILANO PIAZZA CAVOUR, MILANO

signaturekitchensuite.it Follow us @SKSapplianceitaly



#CRU ISETEAKCOLLECTION DESIGN BY LUDOVICA+ R OBER TO PALOMBA cu stomerserv ice@talen tisrl.com www.talen tisrl.com


Let’s keep in touch!

features

     ifdmdesign

29 PEOPLE&PROJECTS GamFratesi

YEAR XIV

DESIGN ISSUE TREND 32 Color Stories PEOPLE &OPINIONS 40 VENINI Intervista a Silvia Damiani GOOD LIKES 20 Affinare il dialogo Design Issue

June 2020 - Year XIV - www.ifdm.design

SIX NEWS FROM IFDM.DESIGN

22 Una selezione dal web ECONOMY &MARKETS

PEOPLE &PROJECTS 43 Intervista a David Lopez Quincoces 24HOURS IN MILAN 46 La città che non dorme mai

RISING TALENTS 86 Astri nascenti

PUBLISHING COORDINATOR

Matteo De Bartolomeis matteo@ifdm.it

ARCH &INTERIOR

MANAGING EDITOR

90 Lusso estremo

Veronica Orsi | orsi@ifdm.it

PEOPLE &PROJECTS

EDITORS

Alessandra Bergamini, Valentina Costa, Manuela Di Mari, Cristina Ferrari, Rachele Frigerio, Francisco Marea, Cinzia Meoni

97 Intervista a Studio Klass

INTERNATIONAL CONTRIBUTORS

EVOLVED RETAIL

London | Francesca Gugliotta

100 Il trade internazionale riparte

UPGRADE D’AUTORE

Boffi

PEOPLE &OPINIONS

Illustrazione di Mathieu Persan

Paolo Bleve bleve@ifdm.it

66 FOCUS ON

24 Il design nell’era post Covid-19

in copertina: the design comedy

EDITOR-IN-CHIEF

Los Angeles Jessica Ritz | lax@ifdm.it WEB DEPARTMENT

redazione@ifdm.it

DIGITAL DEPARTMENT

Federica Riccardi | web@ifdm.it PR & MARKETING MANAGER

Marta Ballabio | marketing@ifdm.it

26 CASSINA Intervista a Luca Fuso & Patricia Urquiola

BRAND RELATIONS

Camilla Guffanti Annalisa Invernizzi camilla@ifdm.it, annalisa@ifdm.it GRAPHIC DEPARTMENT

PEOPLE &PROJECTS 29 Intervista a GamFratesi

New York Anna Casotti | nyc@ifdm.it

Sara Battistutta, Marco Parisi grafica@ifdm.it TRANSLATIONS

FOCUS ON

56 Una panoramica delle maggiori aziende internazionali PEOPLE &OPINIONS 80 BAXTER Intervista a Paolo Bestetti PEOPLE &PROJECTS 83 Intervista a Draga&Aurel

PRIMA FILA 104 Design on screen DESIGN DISTRICTS 106 Virtuale&reale: le fiere cambiano così

Stephen Piccolo ADVERTISING

Marble/ADV Tel. +39 0362 551455 - info@ifdm.it CLOSED BY THE EDITORIAL STAFF

17th Giugno 2020

OWNER & PUBLISHER

Marble srl

HEAD OFFICE & ADMINISTRATION

Via Milano, 39 - 20821 - Meda, Italy Tel. +39 0362 551455 www.ifdm.design PRINTED BY

Elcograf Spa - Verona, Italy IFDM | Il Foglio Del Mobile Authorization of the Court of Monza n. 212 of January 16th 2018

90 ARCH&INTERIOR

All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system or transmitted in any form or by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, without the prior written permission of the copyright owner. A record and picture file is available at Marble’s.

Lusso estremo IFDM 14 Giugno 2020


GIORGETTI.EU • PH. TIZIANO SARTORIO

SKYLINE SOFA AND LOW TABLES MOVE ROCKING ARMCHAIR CORALLO LOW TABLES GRADIENT REFLEX RUG KENDAMA LAMP


VERSACE.COM


editorial

PAOLO BLEVE | Editor-in-chief

Riprogettare il presente

M

i approprio di questa espressione, forse un po’ abusata, ma il momento lo richiede. Quanto più in tempi recenti, il mondo – mi riferisco all’intero globo e non solo metaforicamente al mondo del progetto che ci tocca da vicino – ha sperimentato una profonda instabilità, un senso di smarrimento nell’affrontare non solo il domani, ma a più stretto giro, il presente. Si è navigato a vista per molto tempo. Volendo cogliere il lato positivo, con uno spirito di forte ottimismo che non deve venire meno, questa condizione ha obbligato chiunque a rivalutare se stesso, i propri valori e priorità, approcci e, proseguendo, modi di vivere e ancor più metodi di lavoro. In altre parole a riprogettarsi. “Uscire dalla propria comfort zone” come unico metodo per abbracciare il futuro e creare opportunità. Una “comfort zone” che poteva essere anche solo il Salone del Mobile, il cui annullamento di questa edizione ha portato necessariamente le aziende a trovare vetrine differenti e metodi di comunicazione alternativi. Ne è derivato un fibrillare di eventi sui differenti strumenti digitali (ad oggi poco sfruttati dal mondo del

design); strumenti e servizi attivati anche dalla stessa rete retail per garantire vicinanza ai clienti; sono nate iniziative collaborative per creare sistema (si pensi ai numerosi Manifesti e White paper); sono perfino sorti nuovi prodotti d’arredo per aiutare a rendere la quotidianità più ‘vivibile’. Nel nostro piccolo, ha significato una nuova identità (grafica e distributiva) per garantire - con continuità ma anche con accresciuta innovazione - la mission che IFDM da 13 anni persegue. Si è così assistito alla forma più ampia e profonda del significato di ‘design’: riflettere, mettere in discussione, analizzare, creare, innovare, superare confini, guardare oltre. Tutto in un’unica parola. È questa la sfida e la grande opportunità di oggi.

IFDM 17 Giugno 2020



Modular sofa PENELOPE Bookcase MINERVA

via Indipendenza, 194 20821 | MEDA (MB) | ITALY

www.elleduearredamenti.com


good LIKES

AFFINARE IL DIALOGO A VOLTE PARTICOLARI CIRCOSTANZE ESTERNE AIUTANO A DARE L’AVVIO A UN MOTO DI ACCELERAZIONE PER PROCESSI CHE POSSONO APPARIRE COMPLICATI E LUNGHI, MA CHE IN REALTÀ HANNO BISOGNO SOLO DI ATTIVARSI. CONSULENZE DIGITALI, PODCAST, NUOVI SITI, APP, INNOVATIVE CAMPAGNE DIGITALI: OGNI STRUMENTO HA L’OBIETTIVO DI AVVICINARSI AL CLIENTE, MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE, ACCORCIARE LE DISTANZE E OFFRIRE ESPERIENZE IMMERSIVE CON I PIÙ NUOVI STRUMENTI DIGITALI.

WWW.BEBITALIA.COM

THE COUCH, il nuovo podcast ufficiale di B&B Italia, curato dal giornalista David Plaisant, ha come obiettivo raccontare agli appassionati di design il pensiero dell’azienda, le curiosità e i fatti inediti riguardanti uno dei brand simbolo del Made in Italy. Un appuntamento programmato fino a settembre, che prevede anche approfondimenti legati alla cultura del design, attraverso le parole di personaggi internazionali. Le informazioni di THE COUCH si trovano sulle pagine social di B&B Italia e sono disponibili sul sito Apple Podcast, Spotify e Google Podcasts.

WWW.MOLTENI.IT

Al passo con il mercato statunitense, Molteni&C|Dada annuncia il lancio di un nuovo servizio di consulenza digitale di interior design. Molteni@Home favorisce la connessione tra i punti vendita e gli utenti finali, architetti, interior e clienti, facilitando il raggiungimento di obiettivi comuni, con un servizio di consulenza diretta. Inoltre, da settembre negli Stati Uniti, al via un esclusivo progetto pilota di e-commerce per aumentare la vicinanza al cliente, attraverso i diversi touch point digitali. Altra novità a cui l’azienda ha deciso di aderire è la piattaforma 1stDibs, player chiave nel mercato statunitense per le vendite online.

WWW.GLAMORA.IT

Da non perdere la nuova piattaforma online per conoscere tutte le collezioni di carte da parati e rivestimenti realizzati da Glamora. Nuova grafica e nuovi contenuti con più funzionalità e con un’area di design dedicata. Tra le nuove sezioni appena create, incuriosisce Glamora Diary, un viaggio inedito alla scoperta delle fonti di ispirazioni e dell’estetica del marchio con notizie, approfondimenti, tecniche di elaborazione e lavori aggiornati mensilmente.

WWW.SNAIDERO.IT

#TheKitchenIsThePlace è il claim su cui si incentra la nuova campagna di comunicazione digitale del brand Snaidero, ideata da Fabrizio Vagliasindi di Eupragma. Il desiderio è quello di andare oltre il prodotto per regalare al consumatore finale un’esperienza su ciò che rappresenta la cucina nella vita di una persona. Si tratta di un viaggio in una realtà virtuale che unisce il prodotto fisico al digitale, attraverso la APP Snaidero, il mini-sito https://thekitchenistheplace.snaidero.com, il nuovo catalogo interattivo e una campagna digitale che coinvolge i canali Instagram e Facebook. IFDM 20 Giugno 2020

WWW.MAISON-OBJET.COM

Un anno importante il 2020 per la fiera Maison&Objet che festeggia il 25° anniversario con un cambio di look anche nel sito web. (RE)GENERATION è il tema scelto per questa edizione con l’idea di guardare al futuro, analizzare atteggiamenti, desideri e aspettative dei nativi digitali della generazione Y e Z. Il sito, al passo con le nuove campagne e con il cambio di immagine, diventa più contemporaneo e pratico, adatto ai consumatori che stanno rivoluzionando il loro comportamento sia nel settore casa che nello stile di vita.


www.flexform.it


six news FROM IFDM.DESIGN EVERYDAY

live on IFDM.design  5,673 |  01:27 min |  2,381

INTERIOR

 2,807 |  01.16 min |  1,880

DESIGN

 4,242 |  01:58 min |  1,110

RESTAURANT

Le due anime di Paolo Castelli nelle novità 2020

Lost in lockdown. L’altro volto di New York

Iyo Aalto, corrispondenze materiche e progettuali

Paolo Castelli presenta Inspiration e GREENKISS, i due nuovi Cataloghi 2020 che raccontano, rispettivamente, l’allure più raffinato e l’approccio contemporary green del brand.

Immagini che narrano una Manhattan surreale e sospesa, tra negozi serrati e vetrine protette da imponenti pannelli. Impressa nello sguardo dell’Architectural Photographer Marco Petrini.

Nel recente lavoro di Maurizio Lai forte è la complicità fra forma e materia, indispensabile l’intesa fra Poliform Contract e architetto.

 3,693 |  01:28 min |  1,306

DESIGN

Superfici outdoor: materia viva Resistente, ingeliva, antiscivolo, intaccabile da muffe e muschi. Pura o “tecnologizzata”, è la materia la forza indiscussa delle superfici in esterno, pronta ad affrontare qualsiasi condizione climatica… e di fruizione.

 5,685 |  02:04 min |  953

ECONOMY

 4,754 |  01:44 min |  1,147

INTERIOR

Luxury Living Group verso l’acquisizione da parte di Haworth LLG entrerà a far parte della divisione Lifestyle Design del gruppo Haworth. L’obiettivo, il rafforzamento e la stabilità finanziaria del gruppo luxury, dove resta confermato il management guidato da Roberto Spada.

IFDM 22 Giugno 2020

Flou in divenire Attinge dalla natura e dal suo costante mutamento la Collezione 2020 by Flou. Materia e Spazio, Movimento e Forma diventano i valori attorno ai quali si modellano non solo i nuovi prodotti, ma una vera e propria filosofia “in divenire”.



economy&MARKETS

IL DESIGN NELL’ERA POST COVID-19 LA PANDEMIA PUÒ COSTARE FINO A 8 MILIARDI DI FATTURATO SECONDO FEDERLEGNO. MA, OLTRE ALLE SFIDE, NON MANCANO LE OPPORTUNITÀ PER UNO DEGLI EMBLEMI DEL MADE IN ITALY NEL MONDO CHE VALE 42,5 MILIARDI. RIPARTIRE SI PUÒ testo di Cinzia Meoni

LEMA, ambiente living con il sistema Selecta, la panca contenitiva Faroe, la poltrona Taiki

I

l design italiano è pronto alla Fase 3. Lo scenario è complesso, ma ripartire si può, forti della qualità della materia prima, della capacità di innovazione, di un solido sistema di filiere e della notorietà dei brand che hanno messo le ali al nostro alto di gamma nel mondo (pari al 10,4% del mercato per uno studio di qualche mese fa di Intesa Sanpaolo). Le sfide non mancano, ma neppure le opportunità di crescita cogliendo i trend che il Covid-19 ha portato alla ribalta.

Minotti headquarters

I NUMERI “Il Covid-19 ha inciso in modo importante sul design. Il mercato dell’alto di gamma è atteso in contrazione a doppia cifra nel 2020, sia per i blocchi produttivi nei diversi Paesi, sia per dinamiche di contrazione dei consumi”, sostiene Claudia D’Arpizio, partner Bain & Company Italia e global head del vertical moda e lusso. In Italia l’intero sistema di filiere comprende 74.800 imprese, prevalentemente pmi, occupa 314mila addetti e vanta ricavi per 42,5 miliardi. Più in dettaglio il macrosistema arredamento vale 27,59 miliardi (di cui 14,48 miliardi generati dall’export), mentre il macrosistema legno edilizia arredo vale 12,2 miliardi (di cui 1,9 derivanti dall’export). “Gli impatti economici del Covid-19 sono evidentemente negativi. Il rischio, secondo le simulazioni, è di perdere circa il 20% del fatturato, cioè circa 8 miliardi. E per ogni miliardo perso svaniscono 8mila posti di lavoro”, sostiene FederlegnoArredo.

IFDM 24 Giugno 2020

EXPORT Per il rilancio post Covid-19 sarà essenziale per le imprese intercettare nuovi mercati generazionali e geografici facendo leva sull’attrattiva del Made in Italy nel mondo. Tant’è che lo studio di Intesa Sanpaolo calcolava in 700 milioni il potenziale aumento dell’export tra il 2017 e il 2022 nel solo alto di gamma. Tra le realtà già votate all’export si distingue Visionnaire, azienda bolognese fondata sessant’anni fa dalla famiglia Cavalli che produce gli articoli a catalogo in Italia, ma genera la quasi totalità delle vendite oltre confine con un focus su Cina, Russia e Medio Oriente. Si segnalano inoltre Poliform (l’export sfiora l’80%), Minotti (84%), Flexform (79%), Gruppo Calligaris (68%), iGuzzini Illuminazione (83%) e Lifestyle Design, a cui fanno riferimento tra l’altro i brand Poltrona Frau, Cassina e Cappellini (74%). DIREZIONE CINA Più in dettaglio, a giudizio di D’Arpizio, “la Cina può essere un motore di crescita importante per i prossimi anni, così come lo è stato per i beni personali di lusso a valle della crisi del 2009, grazie al fervente mercato immobiliare e a una svolta verso gusti più contemporanei del mercato finora sottopenetrato dai brand di design alto di gamma”. Tra chi punta su Pechino si segnalano Natuzzi (con oltre 200 negozi nel Paese), il Gruppo Calligaris che ha appena aperto uno spazio a Guangzhou e Idb-Italian Design Brands (a cui fanno capo, tra l’altro, Gruppo Gervasoni e Meridiani) che ha recentemente inaugurato una filiale nei pressi di Shanghai.


74,800 LE IMPRESE DELL’INTERO SISTEMA DI FILIERE IN ITALIA

€ 14.48b

IL VALORE TOTALE DELLA FILIERA DELL’INDUSTRIA ITALIANA DELL’ARREDO

VOLUME TOTALE GENERATO DALL’EXPORT

Claudia D’Arpizio

AREA LIVING

ACCESSORI

CUCINE

ARREDO BAGNO

CAMERE DA LETTO

SOLUZIONI NOTTE**

UCCIFI

ILLUMINAZIONE

PAVIMENTAZIONE

EXPORT PER CATEGORIA (%)*

SEDIE

QUESTO TREND PORTA CON SÉ UNA RIORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E DELL’ARREDO IN UN’OTTICA PIÙ FLESSIBILE E MODULARE CHE PRESENTA DELLE OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE CHE SAPRANNO INTERPRETARE LE NUOVE ESIGENZE DEI CONSUMATORI.

IMBOTTITI

SOSTENIBILITÀ Consolidare il legame con i clienti e intercettare le nuove generazioni passa anche dallo sviluppo dei temi legati alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. “Il Covid-19 porterà una maggiore risonanza alla sostenibilità”, commenta D’Arpizio. Si alza quindi l’attenzione su sicurezza, uso dei materiali di riciclo e risparmio energetico come stanno facendo tra gli altri Boffi, che unisce la tecnica alla salvaguardia degli aspetti sociali e ambientali; Minotti, che sta investendo nella produzione ecosostenibili; Starpool, che punta sul riciclo delle casse, Listone Giordano e Terratinta nell’ambito finiture, che oltre al prodotto hanno una struttura corporate

€ 42.5b

58%

70%

38%

56%

36%

47%

27%

19%

41%

76%

23%

* Report preliminare per il 2019. Fonte Centro Studi FederlegnoArredo ** Materassi, reti, cuscini, etc

Partner of Bain & Company Italia

total green; e Salvatori, per cui la sfida consiste nell’applicazione di tecniche innovative alla produzione della pietra naturale.

in modalità “smart”. In questa direzione stanno andando, tra gli altri, Artemide, Martinelli Luce, Luceplan e Penta Light Group.

CASA COCOON Quanto alle linee di prodotto, la pandemia, come nota D’Arpizio, ha cambiato il baricentro della vita quotidiana delle persone spostandolo all’interno delle mura domestiche che, nel corso del lockdown, hanno saputo trasformarsi in luogo di lavoro, palestra, scuola, bar per aperitivi social e finestra sul mondo. E non si tornerà indietro, non almeno su tutto il fronte. Proprio a questo tema Scavolini ha dedicato una apposita campagna di comunicazione. “Questo trend porta con sé una riorganizzazione degli spazi e dell’arredo in un’ottica più flessibile e modulare che presenta delle opportunità per le aziende che sapranno interpretare le nuove esigenze dei consumatori”, sostiene l’esperta di Bain & Company che sottolinea poi come “la crescente adozione dello smart working richieda prodotti capaci di coniugare design, comfort e tecnologia”. Come per l’illuminazione che sta evolvendosi

DOMOTICA Con la casa sempre più centrale nella vita delle persone, si rafforzerà l’ambito domotica. “Con l’introduzione dell’internet of things, dei big data e dell’intelligenza artificiale, la tecnologia accompagnerà sempre più l’evoluzione dei prodotti e degli ambienti per garantire una qualità della vita migliore”, nota D’Arpizio. Tra le aziende più attive in questo ambito si distinguono BTicino, Gewiss, EasyDom, Ave, Ke Outdoor Design e Plexiform. NUOVE FROTIERE DIGITALI Quanto alla distribuzione, “il Covid-19 ha accelerato la digitalizzazione e ha visto nascere una serie di iniziative che fino a poco tempo fa non sembravano essere nelle corde del settore: presentazione dei prodotti su piattaforme digitali, training online per partner e architetti, webinar per clienti finali”, commenta D’Arpizio secondo cui

GRUPPO CALLIGARIS

FLEXFORM

iGUZZINI ILLUMINAZIONE

LIFESTYLE DESIGN

MINOTTI

POLIFORM

BRAND ITALIANI LEADER PER EXPORT

68%

79%

83%

74%

84%

80%

L’INDUSTRIA ITALIANA DELL’ARREDO IN CIFRE (miliardi di euro)

Volume

27,594

Esportazioni

14,483

Esportazioni (%) Vendite in Italy Importazioni Consumo domestico

queste nuove abitudini sono destinate a durare. Lago, ad esempio, ha ideato una serie di servizi online aumentando così dell’80% le visite al sito rispetto a un anno fa; Martinelli Luce e Scavolini hanno lanciato la consulenza a distanza e Visionnaire ha proposto il suo primo live show per presentare la nuova collezione.

IFDM 25 Giugno 2020

52% 13,111 4,505 17,616


people&OPINIONS

Luca Fuso & Patricia Urquiola CEO & ART DIRECTOR of CASSINA

testo di Veronica Orsi

Dalla Ferrari - senza dimenticare Safilo e Diesel - a Cassina: intravede un fil rouge che unisce queste sue esperienze? Sicuramente, dopo esperienze in grandi società multinazionali, ho avuto l’opportunità di lavorare per alcuni grandi marchi italiani. Ferrari e Cassina, ad esempio, sono due eccellenze produttive di grande tradizione che, in campi diversi, rappresentano la creatività e il saper fare del nostro Paese con una grande attenzione verso il design dove la forma non è mai soltanto fine a se stessa. Cassina si avvia ai 100 anni di storia, come vede – anche in funzione della situazione attuale e delle sue conseguenze – il percorso nel breve, medio e lungo termine? Cassina ha un enorme patrimonio che va attentamente rispettato. La nostra strategia consiste nel valorizzare il passato mantenendo l’approccio pioneristico che l’azienda ha sempre dimostrato per proporre ambienti accoglienti e completi per tutta la casa. In questa situazione abbiamo tutti capito più a fondo l’importanza della nostra casa. È stata capace di prendersi cura di noi e noi dobbiamo fare altrettanto, lasciandola evolvere in base alle nuove esigenze, come lo smart working per esempio, o curando le aree esterne, che sono una vera e propria estensione della casa, sia in termini di stile che di spazio.

The Cassina Perspective ha dato avvio a un nuovo percorso aziendale: qual è stato il punto di partenza e come il progetto sta evolvendo? Il punto di partenza è stato il vantaggio di avere la storia del design raccolta in un’unica collezione. Cassina è un marchio molto eclettico e grazie alla sua collezione così ricca, è possibile arredare gli spazi più diversi accostando le icone del modernismo con i prodotti ideati più recentemente da architetti e designer contemporanei. ‘The Cassina Perspective’ esprime questo concetto creando ambienti accoglienti che sono completati anche da tappeti, illuminazione, accessori. Dopo aver presentato questo approccio olistico per le aree living e dining della casa, quest’anno abbiamo trasferito lo stesso esatto concetto all’esterno con ‘The Cassina Perspective Goes Outdoor.’ Le icone di Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand si affiancano alle nuove proposte di Patricia Urquiola, Rodolfo Dordoni e Philippe Starck. Questo è un progetto che continua a evolversi in tutta la casa e, con la Collezione 2020, proponiamo anche ‘The Cassina Perspective at Night’, una collezione completa per la zona notte.

Come avverrà il lancio delle novità 2020 e la relativa distribuzione e promozione? Sempre in un’ottica digitale, abbiamo deciso di fare un primo lancio digitale. La Collezione 2020 sarà quindi presentata sul nostro sito web da metà giugno. Qui sarà possibile scoprire i nuovi progetti attraverso lo storytelling, le foto e i video. A seguire, conoscendo l’importanza dell’approccio touch and feel in questo settore, allestiremo lo showroom Cassina Milano con un progetto di Patricia Urquiola che rimarrà fino a fine anno. Questo permetterà un approccio più personale nel presentare le novità attraverso una serie di appuntamenti con i nostri stakeholder. È giunto il momento per il settore arredo di abbracciare appieno il digitale e le sue potenzialità? E, perché no, l’e-commerce (favorendo magari la distribuzione in una fase attuale ‘rallentata’)? Sicuramente questo periodo ci ha convinto ancora di più del potenziale del digitale, pur rimanendo consapevoli dell’importanza del contatto fisico. L’e-commerce è un tema che stiamo affrontando e che gestiremo insieme alla nostra rete commerciale. Credo che sia uno strumento importante e aiuterà soprattutto nel processo di scelta di un prodotto. Avete lanciato a Gennaio la collezione Outdoor, precedentemente avete acquisito il brand Karakter: Cassina sta diventando sempre più un player a 360gradi. Come l’azienda si rapporta al mondo del progetto? Il mondo del progetto a livello residenziale è importante e sicuramente la strategia che abbiamo implementato in questo anno e mezzo ci permette di proporre meglio ambienti completi. La Divisione Cassina Custom Interiors è specializzata invece nella gestione ‘chiavi in mano’ di spazi contract, da alberghi di lusso a boutique di moda. Espandendoci quindi in nuovi settori come l’outdoor, abbiamo la possibilità di offrire soluzioni per tutte le aree di progetto.

Sedie CAPITOL COMPLEX

Chaise longue LC4

Poltrona BLACK RED AND BLUE

Divano MARALUNGA MAXI

IFDM 26 Giugno 2020

photo products © DePasquale+Maffini

DUE PERSONALITÀ, DUE ANIME DELLA STESSA AZIENDA. LUI, LUCA FUSO, ABBRACCIA L’ASPETTO CORPORATE; LEI, PATRICIA URQUIOLA, RAPPRESENTA LA VISIONE CREATIVA. INSIEME IL RISULTATO È ESPLOSIVO: LO SI PERCEPISCE ATTRAVERSO LE NUOVE COLLEZIONI, È TANGIBILE NEL CONCEPT, THE CASSINA PERSPECTIVE, UNA FILOSOFIA CHE PERMEA IL RACCONTO DELL’AZIENDA NEL MONDO E CHE NE SANCISCE LA VISIONE LUNGIMIRANTE E TOTALIZZANTE, IN GRADO DI FAR DIALOGARE ARMONIOSAMENTE LA PROGETTUALITÀ PIÙ INNOVATIVA E LE ICONE DEL MODERNO. VI PRESENTIAMO QUESTA ESCLUSIVA INTERVISTA DOPPIA PER SCOPRIRE QUALE SIA LA ‘PROSPETTIVA’ DI CASSINA ATTRAVERSO I SUOI FAUTORI

La situazione attuale ha portato o comunque porterà obbligatoriamente a un ripensamento di strategie e rapporti commerciali. In cosa consiste a vostro parare questa riprogrammazione? Quali gli asset su cui puntare? Chiaramente in questo periodo abbiamo puntato sugli asset digitali per mantenere i rapporti commerciali e creare un maggiore legame con la distribuzione, soprattutto in assenza della Design Week. In questo momento topico, è fondamentale dare supporto alla rete e confrontarsi frequentemente con la distribuzione, in particolare con i partner che credono di più in Cassina, per poter intraprendere insieme un percorso caratterizzato dalla condivisione dei valori chiave.


Come avete tradotto il concept The Cassina Perspective in un’immagine coordinata completa? Cercando di offrire un altro punto di vista. Non un’immagine precostituita, ma la possibilità di giocare con le diverse anime di Cassina: i Maestri, i Contemporanei e i nuovi designer. Non in un’unicità di ambiente, ma plausibile in ogni spazio, secondo la personalità di chi lo vive. Con suggestioni, per dimostrare come si può spaziare. In questa direzione si aggiunge il progetto di outdoor e della zona notte. Alla base, la qualità di Cassina, la ricerca, la voglia di sperimentazione.

Il progetto ha introdotto un arcobaleno di colori, texture e materiali. Quali le fonti di ispirazione? Quali le sensazioni e il linguaggio espressivo che intendete trasmettere? Il colore e la materia sono due elementi che si uniscono e mi interessano proprio nel loro incontro. È il rapporto della materia con la luce a determinare la magia del colore, perché al buio i tutti i colori sono uguali. Il colore molte volte sfugge, altre volte mette in discussione e aggredisce la forma, in ogni caso, è importante per me studiare il modo in cui la luce interagisce con l’architettura, con lo spazio e con gli oggetti. Abbiamo reintrodotto ad esempio, i colori originali della ricerca di Le Corbusier, Jeanneret, Perriand, sia nei prodotti che negli ambienti. Quando abbiamo ripreso i temi dei grandi Maestri, il progetto ha coinvolto ancora una volta la rilettura del colore, per renderla fresca e attuale. La difficoltà sta nel coniugare tradizione e contemporaneità con una visione rivolta anche al futuro. Ma è straordinario constatare come una nuance possa notevolmente trasformare uno stesso oggetto. Per quanto riguarda il lavoro di ricerca, penso che sia interessante capire quanto la cromia potrà influenzare positivamente l’uso di materiali upcycling per dare nuova vita a materiali di scarto e arrivare a riutilizzare l’inutilizzabile. Le icone e le collezioni dei grandi Maestri sono parte integrante del DNA Cassina. Come si rapporta e si bilancia con le proposte contemporanee? Come riuscite a valorizzarle di volta in volta, iniziativa dopo iniziativa, in modo differente? È un processo naturale, abbiamo la grandissima fortuna di poter attingere a un archivio esteso assai con più di 600 pezzi d’autore. In occasione della mostra di Charlotte Perriand alla Fondazione Louis Vuitton di Parigi, Cassina ha contribuito con più di una trentina di pezzi tra quelli in collezione, riedizioni e pezzi del museo. È incredibile l’attualità di moltissimi progetti. Il rapporto con le fondazioni, gli storici e i critici del design è fondamentale in questo percorso. Penso alle rivisitazioni per l’outdoor di alcuni pezzi di Charlotte Perriand. Nel rispetto del design originale la celebre poltrona Doron Hotel e il Table à Plateau Interchangeable sono stati adattati all’uso esterno. Allo stesso tempo lavoriamo con dei designer coerenti con lo spirito di Cassina, come i fratelli Bouroullec, Konstantin Grcic, Philippe Starck, Rodolfo Dordoni, Michael Anastassiades, che rendono naturale e non forzata l’integrazione.

Divano SAIL OUT

Quest’anno avete lanciato la prima collezione Outdoor, non una semplice proposta per esterni, ma un progetto a tutto tondo per gli ambienti en plain air. Qual è l’aspetto più caratterizzante la collezione? Con ‘The Cassina Perspective Goes Outdoor’ ci siamo spinti oltre la concezione classica di arredi da esterno, è stata una scelta spontanea e condivisa. Abbiamo voluto proporre pezzi progettati come una naturale continuazione delle proposte per interni, cercando di ricreare la stessa atmosfera di intimità. Credo molto in uno spazio intermedio tra indoor e outdoor. Per ‘The Cassina Perspective Goes Outdoor’ ho progettato il love bed Trampoline, ispirato da un viaggio in Groenlandia e dai trampolini che vedevo nei giardini delle case. Il fil rouge con gli ambienti interni è rappresentato dalla scelta di grafiche e pattern dalle geometrie definite e semplici, che si discostano dai temi decorativi tipici dell’outdoor. Come crede che cambierà (se cambierà) la relazione con l’ambiente casa e con gli oggetti al suo interno? Dobbiamo ripensare gli spazi domestici, spingendo sulla flessibilità. Come usare ogni metro quadrato in modo efficace. Come cambiano gli spazi nell’arco della giornata, nelle stagioni e nei diversi momenti della vita. Il rapporto con la luce, naturale e artificiale. Il rapporto con il verde, all’interno e all’esterno della casa. Il rapporto con il tempo, i suoni e gli odori. La casa diventerà tante cose, una piccola spa, una piccola palestra, un luogo per incontrare gli amici. Dovremmo capire di quali oggetti abbiamo veramente bisogno, a quali possiamo rinunciare. Tra quelli fondamentali ci saranno degli oggetti empatici, che avranno un valore emotivo e non solo funzionale. Quali novità accompagnano le collezioni 2020? Approfondiamo il tema della zona living e notte con progetti pensati come ambienti e non solo come insieme di prodotti. Ci sarà una nuova collaborazione accanto alle collezioni di Rodolfo Dordoni, Neri & Hu e alla mia, oltre a una riedizione del Mex Cube di Piero Lissoni, il Mex-Hi. Continua anche il fondamentale percorso di ricerca che stiamo portando avanti con Cassina LAB. Abbiamo utilizzato nuovi materiali ecosostenibili per icone come la LC3 e in tutti in nuovi prodotti, compreso il divano Sengu Sofa che ho disegnato. Si amplia anche il lavoro costante sui Maestri. Quest’anno introduciamo un nuovo autore, Ico Parisi, e celebriamo il centenario della nascita di Vico Magistretti. Per me è un grande onore e un’emozione forte, ha un significato particolare visto che è stato mio mentore.

Love bed TRAMPOLINE

IFDM 27 Giugno 2020



people&PROJECTS

INTERVISTA A

GAMFRATESI testo di Alessandra Bergamini

Il lungo lavoro di Stine Gam ed Enrico Fratesi, con uno studio fondato a Copenhagen nel 2006 e collaborazioni consolidate con numerosi marchi del design italiano e nordico, mostra quanto sia

importante valorizzare le diversità e i punti di contatto fra storie del design, esperienze e approcci personali, percorsi creativi, sistemi di produzione. Per giungere a nuovi equilibri.

IFDM 29 Giugno 2020


people&PROJECTS

Il vostro lavoro “riflette una continua esplorazione della zona di confine tra armonia e disarmonia”. Potete spiegarci questo concetto? S.G, E.F. L’equilibrio è un tema che ci ha sempre affascinato. Domande comuni ma complesse che continuamente ci ripetiamo, nella vita privata e lavorativa di ogni giorno. Un solo fattore può improvvisamente sbilanciare l’intera situazione. Ripensiamo con attenzione alle conseguenze e siamo consapevoli della sottile fragilità di questo equilibrio, intendiamo perciò enfatizzare e indagare questa tematica. Lavoriamo attentamente cercando una definizione nella forma e nei dettagli. Sono molti i parametri, come nella vita, ma talvolta basta semplicemente cambiare un elemento, la sue proporzioni e significati, modificare il suo equilibrio appunto, per dare una nuova connotazione all’oggetto. Serve solo un piccolo dettaglio per ottenere o al contrario rompere un’espressione , e questo ci incuriosisce molto. Lavoriamo intensamente sull’equilibrio tra armonia e disarmonia di tutti gli elementi di un progetto perché crediamo che da qualche parte nel mezzo ne derivi il riflesso. E’ come se potessimo conoscere un oggetto, ma qualcosa di differente lo contraddistingue. Non è una rivoluzione, ma piccoli passi in uno spazio sottile e delicato alla ricerca di nuovi equilibri. Lavorate perfino in una zona di confine tra la storia e i tratti distintivi del design scandinavo e italiano. Quali sono i punti di connessione tra queste due aree e quali quelli di divergenza? Certamente entrambe le culture hanno storie rilevanti e caratterizzate da un grande numero di prodotti tra i più interessanti al mondo. E ci sentiamo quindi molto fortunati di stare tra questi due universi. Qualità e tradizione sono componenti molto forti in entrambi i Paesi, che li connettono anche se il risultato è differente. La tradizione infatti in entrambi i casi è il punto di partenza e un importante riferimento da tenere in considerazione. Tuttavia nei Paesi scandinavi, la connessione tra il laboratorio e la selezione dei materiali – tradizionalmente naturali – ha guidato il processo attraverso la storia e perfino oggi questo collegamento è molto evidente; creare qualcosa di modesto con semplicità è sempre stato il valore progettuale da seguire e rispettare. Al contrario, nel design italiano l’industria ha un ruolo importante e l’innovazione nelle possibilità produttive ha sempre generato nuovi linguaggi, portato a sviluppare inesplorati territori, allo stesso modo è sempre stata molto aperta nel sostenere collaborazioni tra imprenditori italiani e designer internazionali.

1. Il design compatto della poltrona Shelley, disegnata per Minotti, gioca sulla percezione di differenti materiali e morbidezze. La struttura in metallo, connessa dalla scocca in cuoio, da forma a un ampio nido che accoglie la cuscinatura. Frontalmente, si apre generosamente invitando alla seduta, mentre la parte posteriore accoglie il corpo creando intimità e comfort.

2. Nel divano Étiquette per DePadova, la struttura ispirata allo stile scandinavo dialoga con la manifattura tipicamente Made in Italy. La scocca in acciaio nero opaco è completata da cinghie in cuoio e una barra in frassino tinta in tonalità carbone. La costruzione atipica ne fa un’ottima soluzione per scandire gli spazi, anche grazie all’ottima retrospettiva.

Fare una distinzione tra le due tradizioni progettuali ha ancora senso oggigiorno? Siamo soliti pensare che ogni cosa sia profondamente globalizzata e ciò in parte è vero, ma mentre lavoriamo ci rendiamo conto di quanto le nostre origini e tradizioni siano radicate nel nostro spirito e nel modo in cui riescono a far emergere la nostra specificità e diversità. Abbiamo avuto esperienze molto diverse, sia in termini familiari che di educazione, e perfino come architetti abbiamo metodi opposto, le nostre culture quindi ci hanno modellato differentemente. Le generazioni future probabilmente saranno più aperte e influenzate da uno spirito maggiormente globale, ma nel nostro caso siamo contenti di riscoprire continuamente le nostre diversità, che spesso sono il punto di partenza di nuovi progetti. E’ solo conoscendo le basi della nostra storia che è possibile evolverci. In fondo raggiungiamo una sincera fusione di due culture, un processo lavorativo che conduce a un ibrido quanto interessante risultato. Quando vi commissionano nuovi prodotti, gli obiettivi e gli approcci dei brand sono differenti nei vari Paesi? Per esempio se ‘made in Italy’ o ‘made in Denmark’? In realtà c’è una stimolante diversità, per questo motivo ci è sempre piaciuto lavorare in entrambi i Paesi e in particolare con le aziende italiane e danesi del settore arredo. Le aziende italiane sono molto legate a un approccio concettuale, in parte rivolto verso la comunicazione, il linguaggio o il dettaglio tecnico. L’innovazione diventa l’elemento che guida il processo e che attiva una catena di incredibili fornitori che gravitano attorno all’azienda, in grado di creare in breve tempo, con passione e dedizione, progetti veramente unici. Per i brand nordici il processo è differente: ricercano la semplicità formale, una strategia di produzione molto targettizzata per creare un prodotto altamente competitivo sul mercato, mantenendo contemporaneamente un livello di alta qualità. La storia ci ha mostrato come i progetti sono stati rispettivamente comunicati: per Hans Wegner e Poul Kjærholm si trattava di un semplice numero, quasi per registrare un nuovo traguardo e un sviluppo estetico comunque in modo discreto; per Magistretti e Castiglioni, è sufficiente il nome per poter immaginare il progetto, quasi fosse una traduzione metaforica che prendeva forma con l’expertise dell’azienda. Dove risiedono quindi i punti di connessione del vostro approccio al design? Lavoriamo a stretto contatto in tutti i differenti passaggi del processo e sviluppo creativo. Condividiamo molte delle medesime competenze e interessi, e apprezziamo molto questa capacità di lavorare in così stretta collaborazione. Possiamo dire che abbiamo gli stessi obiettivi e intenzioni, ma differenti metodi e sensibilità per affrontarli. Tutto questo porta a intavolare una discussione stimolante, interessante e vitale, ma spesso mossa da comuni principi e valori.

3. L’interiors dell’Harlan+Holden Glasshouse Café, a Makati City (Filippine), è arricchito da una rigogliosa vegetazione, nonché dai divani Targa disegnati per Gebrüder Thonet Vienna. La collezione reinterpreta la tradizione del legno curvato e della paglia intrecciata attraverso un’estetica e proporzioni contemporanee.

4. “La poltroncina Romby, recentemente disegnata per Porro, è composta da due differenti elementi, in equilibrio tra loro: la seduta, realizzata con uno stampo ad iniezione e rivestita in tessuto o pelle, e la base inferiore in legno massello. Abbiamo studiato con cura l’effetto geometrico di queste due parti insieme”.

Il vostro product design integra storie: potete raccontarci l’ultima? Ogni cosa prende forma dalle parole. Adoriamo avere intime e lunghe conversazioni per comprendere il progetto e come possiamo tradurre la storia in un design fisico. Talvolta è una questione più astratta, considerando i comportamenti delle persone e come impreviste tipologie possono interagire tra loro. Altre volte invece è tutto più diretto: materiali, dettagli possono suggerire una nuova direzione. L’importante è non avere pregiudizi, restare liberi nel raccontare una storia, dal momento che il processo sarà difficile, magari frustrante o ricco di soddisfazioni. Nel corso di questo viaggio dobbiamo preservare la storia che vogliamo trasmettere. Nei nostri progetti recenti ci siamo molto focalizzati su un comfort intimo grazie ai contrasti creati con differenti materiali; la pelle e il cuoio sono stati i protagonisti per raccontare storie di artigianalità e autenticità della materia. Riguardo i nuovi prodotti che dovevano essere presentati a Milano in Aprile, come racconterete tali storie e le promuoverete insieme ai brand? Eravamo praticamente pronti per l’evento di Milano, alle prese con gli ultimi dettagli e finiture dei prodotti. Ci piace essere coinvolti nel processo insieme alle aziende fino all’ultimo momento della selezione dei materiali e delle immagini. Alcuni prodotti sono stati in cantiere quasi per due anni ed eravamo perciò verso la fase finale del progetto. In altri casi abbiamo preferito posporre il lancio, in particolare per quei prodotti che non erano del tutto pronti per il mercato o dove era necessaria un’esperienza diretta. Una volta che i prodotti sono quasi ultimati, collaboriamo per creare contenuti digitali aggiuntivi così che il prodotto possa essere comunicato e presentato al suo meglio. Con alcuni dei vostri clienti la collaborazione è lunga e duratura: come ci riuscite? Quando diamo avvio a una nuova collaborazione, la speranza è sempre di non affacciarci semplicemente a un progetto e e spedire un prodotto, ma creare una relazione. Lavorare con gli stessi brand per un lungo periodo ci aiuta molto nel processo. nel conoscerci reciprocamente; Ci facciamo forza gli uni con gli altri e ci sproniamo ogni momento per creare un prodotto sempre migliore. E’ un vero piacere da un punto di vista personale e professionale: alla fine è importante lavorare con persone con cui sei in sintonia e condividere con loro i risultati ottenuti.

5. La forma minimale deal lampada Soffi per Poltrona Frau, cattura il momento esatto in cui la soffiatura dà forma al vetro ad opera maestri vetrai di Murano. Globi delicati e irregolari sembrano fuoriuscire da un sottile bracciale di cuoio, sospesi nello spazio per la forza di gravità.

IFDM 30 Giugno 2020

6. Dalle lounge chair ai divani, fino a un comodo day bed con copertura: l’ampio range di prodotti che compone la collezione Rilly per Dedon si connota per gli intrecci paralleli verticali di corda marittima, una nuova Fibra “Touch” Il risultato è una collezione “trasparente” dalle forme conviviali, con un aspetto distintivo e qualità grafica.

7. La vetrina dello showroom Hermès Japan per l’Apple Watch Hermès trae ispirazione dalla Natura, come lo stesso tema di Hermès. Una composizione di fili metallici reinterpreta i disegni di animali di Robert Dallet, artista e naturalista che vanta una lunga collaborazione con la Maison.


Photo © Courtesy of Hermès Japon - Ph. Nacása & Partners

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trend

Color Stories DALL’ESCLUSIVA COLLABORAZIONE CON COLORWORKS® SCOPRIAMO LE TENDENZE COLORE 2020. LO STUDIO CONDOTTO DAL CENTRO DESIGN & TECHNOLOGY DELLA BUSINESS UNIT MASTERBATCHES DI CLARIANT PARTE DALLE MACROTENDENZE COMPORTAMENTALI E SOCIALI, ORIENTAMENTI DELLA SOCIETÀ, MOVIMENTI EMERGENTI A LIVELLO GLOBALE PER DELINEARE QUATTRO ‘STORIE’ A CUI CORRISPONDE UNA PALETTE DI 5 CROMIE. ABBIAMO RINTRACCIATO LE SFUMATURE DI QUESTO ARCOBALENO ALL’INTERNO DELLE PROPOSTE DI ARREDO TRA LE NOVITÀ 2020. UN UNIVERSO DI COLORE DA CUI LASCIARSI ISPIRARE!

CARE-LESS

testo di Cristina Ferrari

C’è l’uomo al centro del tema care-LESS, una storia che punta l’attenzione sulla capacità empatica ed emotiva dell’uomo messa alla prova di fronte a fenomeni e informazioni negative dell’attualità. Se il timore è che tale capacità si stia affievolendo, la soluzione è nelle relazioni e negli affetti, e ancor più nel riscoprire (o imparare) come vivere felicemente. La palette cromatica che rispecchia questa tendenza è connotata da accenti forti: un verde intenso bilanciato dal verde menta soft, un giallo luminoso affiancato un rosso tenue, fino a un intenso azzurro ghiaccio.

Sensorial gate

Full.Stop.

Aesthetics

Unshockable

SQUIRREL!

Hug me not

1. INKIOSTRO BIANCO | GOLDENWALL

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Si amplia la collezione Goldenwall - dedicata ai supporti dorati in gold leaf e oro rosa - con le nuove carte da parati 2020. Ben rappresentativo è il modello Brave, che mantiene il carattere distintivo della linea, volta all’esplorazione del colore sui supporti a effetto metallico che, a seconda delle tinte e delle combinazioni, miscelati alla lucentezza dei metalli preziosi, illuminano di riflessi e sfumature inaspettate. 2. KETTAL | BAND Patricia Urquiola ha disegnato la collezione Band sfidando volutamente le linee classiche per dar vita a un progeto concettuale: alla base c’è infatti l’idea di una seduta intesa come assemblaggio di pezzi, con una struttura formata da ripetitive geometrie angolari. La collezione, composta da dining chair e club armchair, può essere realizzata interamente in alluminio o legno di tek, o in Terrain Fabrics. 3. DECASTELLI | FORMA Forma si declina in 7 formati, dal rettangolare al quadrato, fino all’esagono. La grande varietà di formati e di finiture è il tratto distintivo di una linea di moduli compositivi adatti sia a piccoli che grandi spazi. Curati in ogni dettaglio, i moduli sono tagliati e rifiniti a mano, per conferire a ogni pezzo un’inconsueta morbidezza ai bordi e agli angoli.

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4. GERVASONI | JEKO Tra le 12 collezioni della nuova linea Gervasoni Outdoor, inedita è la collezione Jeko, composta da sedute, divani – anche a baldacchino – tavoli e tavolini con struttura in ECOTeak. La sua allure esotica è accentuata dalla componente materica: il teak è infatti proveniente dalla demolizione controllata e autorizzata delle tradizionali case in legno dell’isola di Java. Design Paola Navone. 5. LISTONE GIORDANO | PERIGAL Dalla collaborazione tra l’azienda e Paola Lenti, brand di riferimento per l’outoor, nascono le nuove varianti della collezione Perigal, nelle accese tonalità Acqua, Grafite, Olio e Ottanio che creano sulla superfice pennellate di colore sorprendenti. Ispirandosi a un teorema matematico ottocentesco, Perigal si compone di moduli geometrici che ora possono essere anche montati a parete, come boiserie, oltre che naturalmente a pavimento.

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6. MUTAFORMA | ANTHEMION Anthemion è la prima collezione concepita dal floral designer Dylan Tripp per Mutaforma, un progetto che omaggia il fascino aristocratico delle visioni planimetriche dei fiori, trasmutandone la bellezza su superfici in micro mosaico in vetro (le picotessere TILLA® ) grazie al know-how e alle tecnologie dell’azienda. 7. AGAPE | IN-OUT Si inserisce nella gamma di vasche del programma InOut (design Benedini Associati) una nuova soluzione realizzata in marmo. Spicca il modello in verde Alpi, ma sono altresì disponibili le versioni in marmo bianco di Carrara, nero Marquina ed Emperador dark. I profili di acciaio che funzionalmente consentono di unire più pezzi per realizzare singoli prodotti di notevoli dimensioni, assumono contestualmente un ruolo decorativo. 8. ANDREU WORLD | DADO CURVE

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Dado Curve è il risultato di una profonda evoluzione di una serie di sofa disegnata da Alfredo Häberli. Connotato da una grande modularità, grazie ai nuovi elementi che ampliano la possibilità compositiva curvati, angolari, pouf – Dado diventa un sistema completo in grado di inserirsi in spazi privati o collettivi, per offrire momenti di relax.

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trend

GENEVOLUTION La dimensione personale è invece stravolta in Genevolution, un focus che fa emergere il tema della biochimica e delle mutazioni genetiche permesse dalle nuove tecnologie scientifiche, sempre più di primissimo piano. Se da sempre l’umanità ha studiato, modificato, replicato qualunque materiale e processo chimico a livello elementare, ora la medesima passione è applicata allo studio degli organismi viventi. La biochimica guida quindi i progressi a livello molecolare e genetico, alla scoperta di ciò che definisce il codice della vita, ovvero il DNA. Ecco allora i colori che identificano questo trend emergente: un ‘bug green’ poco naturale, un viola acceso, un grigio cemento, rosso dalle scure tonalità e un rosa ‘sporcato’ con del nero.

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Morph it

Aesthetics

Breathing Matter

Chez in vitro

Pick and choose

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1. TRUSSARDI CASA | OVAL Una collezione ricca e sofisticata per interpretare il living nel perfetto stile della Maison. La famiglia Oval (disegnata da Carlo Colombo) si compone di poltrona, pouf, sedia, coffee e side table, contraddistinti da un segno grafico unitario, l’ovale in metallo, nonché profilo del logo Trussardi, presentato in una nuova finitura galvanica. 2. MOLTENI&C | OCTAVE Progettato da Vincent Van Duysen, Octave è un sistema di sedute modulari dalle forme rigorose. Il progetto rimanda direttamente al distintivo design anni ’60 “Made in USA”, ossia firmato da architetti e designer di primo piano come Mies van der Rohe, George Nelson, Charles e Ray Eames. Un approccio connotato da linee geometriche, basato sul “mix and match” di elementi modulari che si uniscono in composizioni lineari o angolari, con l’aggiunta di pezzi trapezoidali o rettangolari.

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3. GALLOTTI&RADICE | LIVRE Pensata per gli spazi di attesa e conversazione, Livre è un esempio di alta artigianalità italiana, completamente realizzata in legno massello di frassino. La sua sezione ovoidale dona un tocco aggraziato al basamento che acquisisce un aspetto poetico e disegnato con una grafica dall’ispirazione giapponese. Un importante cuscino si adagia al basamento donando alla seduta una delicata sensazione avvolgente. Design Federica Biasi. 4. FAST | RIA New entry nella grande famiglia di sedute del brand, Ria nasce dalla creatività di Alberto Lievore. Leggera, impilabile, disponibile in 14 colori, è ideale per gli spazi outdoor: è infatti realizzata in pressofusione di alluminio (accessoriata con cuscini in tessuto o ecopelle) che garantisce massima resistenza nel tempo.

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5. ANTONIOLUPI | RAINDROP Progettato dallo studio Calvi Brambilla, Raindrop è un soffione integrato a soffitto (realizzato in Flumood) che riproduce l’immagine dell’effetto generato da una goccia di pioggia che colpisce la superficie dell’acqua. I delicati cerchi concentrici che si sviluppano con un’intensità sempre minore allontanandosi dal centro, descrivono un segno sofisticato sul soffitto, un decoro naturale che avvolge e protegge il soffione da incasso. L’integrazione si sviluppa anche dal punto di vista cromatico. 6. TACCHINI | FIVE TO NINE

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Si ispira agli arredi che tradizionalmente componevano gli atelier degli artisti del primo ‘900, la dormeuse nello specifico. Il daybed Five to Nine, firmato dal duo creativo milanese Studiopepe, reinterpreta questo classico attraverso la contemporaneità dei cuscini a rullo lungo tutta la sua longitudine (con rivestimento in pelle o velluto mohair); la struttura è in in legno naturale o verniciato, arricchita da cuscini a rullo, bracciolo o tavolino tondo.

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7. RIMADESIO | SELF BOLD La collezione Self Bold si arricchisce nel 2020 con una versione caratterizzata da una finitura platino per la struttura in alluminio, combinata con vetro platino lucido e top in marmo Calacatta. Disegnata da Giuseppe Bavuso, la madia Self Bold è pura geometria. Il suo design è basato su differenti livelli ortogonali e dettagli complanari. 8. WALLPEPPER® | MACRO MIAMI Natura, colore, arte, design: è un connubio di ispirazioni e suggestioni la nuova collezione di WallPepper® Group. Appartiene a questa dimensione anche la proposta Macro Miami, dagli evidenti richiami floreali, quanto più variopinti. Prodotte su misura e personalizzabili, le carte da parati della collezione sono realizzate solo con materiali naturali, eco-compatibili e privi di PVC. 9. PROMEMORIA | CHELSEA È un concentrato di moderno comfort, la poltroncina Chelsea disegnata da Romeo Sozzi. A partire dalla struttura, rivestita di velluto nero con dettagli in bronzo. Distintivo il rivestimento della seduta in seta agugliata con cachemire della collezione “Botanica e la Notte”, un progetto di upcycling ispirato alla botanica, sviluppato da Promemoria in collaborazione con Sergio Perrero, designer e artista del tessuto.

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trend

Aesthetics

In Heather we trust

Shèhuì xìnyòng tǐxì (社会信用体系)

Catch me if you can

Eye in the sky

Yes, Sir!

EYE AM WATCHED Digital addicted! Questo l’atteggiamento predominante nella quotidianità, fino a diventare invasivo e condizionante nei sistemi di rating comportamentali (come già in Cina sta accadendo e come perfino una puntata della serie tv Black Mirror aveva sorprendentemente anticipato). L’affidabilità delle persone passa quindi attraverso i social e le valutazioni digitali. La storia punta l’attenzione su questa tendenza e ne identifica le cromie in una palette equilibrata, che mira alla trasparenza (metaforicamente e concretamente): un lilla chiaro, una trasparenza che rivela i toni dell’arcobaleno, un rosso acceso quasi fluorescente, azzurro cielo e verde militare. 1. NOVACOLOR | FLORENZIA

2. FIAM ITALIA | ECHO

Photo © G. Cisternino

Si chiama Joy Revolution il nuovo concept di cromie 2020 che accompagna le finiture decorative e pitture del brand, e di cui il modello Florenzia qui presentato è testimone. Un approccio green attraverso prodotti performanti e salubri. L’applicazione di Florenzia (stucco minerale per interni, a base di puro grassello di calce stagionata) permette di realizzare decorazioni di grande pregio, effetto lucido, dai toni morbidi e vibranti. 1

Echo prende forma dall’idea di creare una superficie in grado di estendersi fisicamente verso l’osservatore coinvolgendolo e sorprendendolo. Per creare questa vetrina, Marcel Wanders approfondisce nuove tecniche di modellazione del vetro, nelle quali artigianato e tecnologia si incontrano: la superficie è infatti composta da forme geometriche tridimensionali, triangoli, quadrati e rettangoli, e ottenuta grazie all’iconica tecnica di piegatura del vetro del brand. 3. SLAMP | HUGO FLOOR Solida eppure fluida: una magia data dall’utilizzo di un’ossatura invisibile in acciaio avvolta da una muscolatura in Lentiflex®, l’innovativo materiale di Slamp che fluidifica l’illuminazione a LED rendendo la luce morbida e uniforme, al punto che i moduli sembrano galleggiare nello spazio. Vi presentiamo Hugo Floor, la versione da terra dell’omonima famiglia di lampade, novità 2020.

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4. CASSINA | SENGU SOFA Un design delicato con volumi generosi, declinato in composizioni diverse. È Sengu Sofa, l’ultima proposta di Patricia Urquiola per la Collezione Cassina I Contemporanei. La sua base rimanda a un immaginario nipponico, ma l’aspetto più innovativo sta nei materiali impiegati: una fibra riciclata al 100% è introdotta nell’imbottitura dei cuscini, frutto di una collaborazione con Poli.design del Politecnico di Milano. 5. FERMOB | BEBOP Cresce la famiglia Bebop! Per una lounge in terrazza o un soggiorno indoor, questo tavolino minimale si adatta perfettamente a ogni contesto, variando la sua funzione di tavolino di supporto, di poggiapiedi o comodino. Accanto alle molteplici performance, la sua cifra distintiva è nella leggerezza: è realizzato in alluminio 100% ultraleggero. Design Tristan Lohner. 6. ARPER | ASTON CLUB 5

Si evolve il design di Aston per offrire ancora più comfort. Nasce così Aston Club con la firma di Jean-Marie Massaud, una seduta dalla straordinaria, al contempo discreta, eleganza. Un occhio di riguardo è dato alla sostenibilità: i componenti interni della seduta sono realizzati in plastica riciclata post-industriale; a fine vita Aston Club – prodotta senza l’utilizzo di colle – può essere completamente disassemblata e tutti i materiali di cui è composta possono essere riciclati o riutilizzati.

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7. STELLAR WORKS | KITE Tre collezioni segnano il debutto della collaborazione del brand con Nendo. Accanto agli sgabelli Blend, alla linea di complementi in acciaio Frame, da segnalare è la linea di sedute Kite: una poltrona compatta pensata per gli spazi commerciali e di ospitalità grazie alla sua struttura ridotta e compatta. Caratteristico è infatti lo schienale (a due altezze) che abbraccia l’intera poltrona creando un guscio protettivo di grande privacy.

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trend

Aesthetics

Find your Karman

The junky Zone

Blastoff

Paradise this

The swooossh commuter

BE RIGHT THERE

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Riflettori puntati sulle grandi scoperte tecnologiche e scientifiche che rivoluzioneranno (già sta accadendo) la conquista dello spazio, con il supporto dei grandi tycoon internazionali, da Elon Musk a Jeff Bezos e Richard Branson. Questa Storia racconta il desiderio connaturato nell’uomo di varcare i limiti conosciuti, quelli di spazio e velocità in primis; desiderio che stiamo vedendo realizzarsi grazie alle visioni futuristiche di grandi visionari, riflesso in intensi blu e toni energetici, a evocare l’astratto e l’immaginario allo stesso tempo. Ecco quindi nella palette l’arancio in una sfumatura ‘vibrante’, un blu scuro e il grigio antracite, un verde sintetico e infine un lilla argenteo. 1. PAOLA LENTI | TELAR Appartiene ad Aqua Collection, la serie Telar, disegnata da Lina Obregón. Composta da sedia (con e senza braccioli), poltroncina, chaise longue e pouf, si connota per una leggera struttura in acciaio inox verniciato lucido e rivestita a mano intrecciando cinghie elastiche di diverse dimensioni rivestite in Rope, un filato esclusivo studiato e prodotto da Paola Lenti per l’arredamento outdoor. 2. CC-TAPIS | SUPER FAKE HOT Perfettamente rappresentativa della Storia, Super Fake Hot è la nuova combinazione di colori creata da Bethan Laura Wood per la sua già nota collezione Super Fake. Una palette di colori dai toni caldi e vibranti per i tappeti Super Rock e Super Round lanciati lo scorso giugno.

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3. GEBRÜDER THONET VIENNA | NYNY Dall’animo totemico, NYNY si definisce nella sovrapposizione asimmetrica di volumi geometrici sospesi grazie al sostegno della struttura in metallo a parete. Ad ogni volume corrisponde una funzione specifica: sotto, due cassetti, uno alto e uno basso; sopra, due vani con ante, quello inferiore utilizzabile anche come desk. Distintivo del brand. l’accostamento con la paglia di Vienna. Un progetto firmato Storagemilano, dalla personalità poliedrica espressa in un’interdipendenza di design, architettura, arte, e dichiarata anche nel nome NYNY, come New York, New York. 4. IRIS CERAMICA WITH DIESEL LIVING CEMENT MEXICAN In Cement Mexican la purezza e la solidità del cemento sposano la potenza cromatica del paesaggio messicano. Le tinte delle tierras calientes, il sole, i colori vivaci delle case, le mille sfumature dell’oceano e il verde degli ulivi: ogni colore è amplificato, pieno, vissuto. Un mondo che entra e colora lo spazio, donando personalità e vita.

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4. JANUS ET CIE | ANATRA L’iconico design di Patricia Urquiola introduce una seduta modulare alla premiata collezione Anatra accanto alle due nuove lounge chair. I nuovi elementi sono connotati dalla medesima lavorazione intrecciata e soft della linea, che abbraccia la struttura per creare un’armoniosa onda. 5. LAPALMA | AARON Due prodotti in uno: sgabello e tavolino. Questa la quintessenza di Aaron. Pio&Tito Toso hanno indagato gesti e necessità quotidiane, fino all’oggetto sgabello e ai suoi differenti utilizzi: è derivato un prodotto che fonde due elementi (nella sua anima in metallo) dando vita a una nuova tipologia progettuale: da un lato un confortevole sedile imbottito, dall’altro un piano girevole utile come appoggio.

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6. ETHIMO | KNIT Knit, la collezione nata dalla collaborazione con Patrick Norguet nel 2015, si arricchisce di due nuovi elementi: un comodo divano e un’avvolgente poltrona. Le due nuove creazioni outdoor rispettano la caratteristica ‘matrice genetica’ della più ampia collezione, definita dall’unione tra il teak, naturale o decapato, della struttura con la corda intrecciata della seduta. 7. LUALDI | COMPASS 55 Appartenente alla sezione Rasomuro 55 System – evoluzione dello storico Rasomuro dell’azienda – il modello della porta a bilico Compass 55 rappresenta un avanzato sistema mobile integrato alla parete. Compass 55 è infatti dotata di anta pivotante e autochiusura controllata; perfettamente allineata ha l’aspetto di una quinta silenziosa. La sua ampiezza accentua l’aspetto scenico di divisorio spaziale integrato alla struttura architettonica. 8. TXXNTY BRAND DESIGN | CRYROCK

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Insieme a un filamento LED che illumina ed esalta il cristallo, CryRock è un pezzo unico creato dalla designer Nunzia Acquaviva dello Studio Inproject (lo studio di design di Euroluce - Light of Italy a cui il brand appartiene). CryRock è un sasso in cristallo Made in Toscana, racchiuso da un gabbia in metallo.

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people&OPINIONS

Silvia Damiani PRESIDENTE di VENINI

testo di Veronica Orsi

IL RISPETTO DELL’HERITAGE È CIÒ CHE DENOTA VENINI DA BEN UN SECOLO; RISPETTO DI UNA TRADIZIONE, DI UN’ARTE, DI UN MESTIERE CHE SI TRAMANDA SEGRETAMENTE NELL’ISOLA DI MURANO E CHE DÀ VITA A OPERE SEMPRE NUOVE, GRAZIE ALLA VISIONE AVANGUARDISTICA DI CHI, DALLE ORIGINI A OGGI, GUIDA IL BRAND. E OGGI, IL MERITO VA ALLA FAMIGLIA DAMIANI E ALLA SUA TERZA GENERAZIONE, CHE ATTRAVERSO UNA STRATEGIA DI FORTE INTERNAZIONALIZZAZIONE E VALORIZZAZIONE PRODUTTIVA STA RIDANDO LINFA VITALE A VENINI, “PERCHÉ IL NOSTRO COMPITO È MIGLIORARE, IMPLEMENTARE, AUMENTARE, TRAMANDARE IL PRESTIGIO DEL BRAND CHE ABBIAMO EREDITATO E LASCIARE QUANTO DI MEGLIO PER IL FUTURO”. PAROLA DEL PRESIDENTE VENINI, SILVIA DAMIANI

Damiani sta alla gioielleria come Venini all’arte del vetro. Qual è il risultato questo rapporto? C’è una profonda sinergia tra questi due marchi. Per entrambi si parla di eccellenza artigianale (l’una nel vetro, l’altra nella gioielleria), si parla di maestri - orafi e vetrai – che ne tramandano l’arte, parliamo di due aziende della medesima storicità, fondate a pochi anni di distanza (nel 1924 Damiani, nel 1921 Venini). Ci sono numerosi punti di contatto quindi tra le due aziende, in termini di filosofia di prodotto, di italianità, di altissima qualità, ma perfino nel target, perché chi ricerca la bellezza per la propria casa, allo stesso modo la desidera per la propria persona indossando gioielli e pietre preziose. Questo ci ha dato la possibilità di presentare, all’interno dei negozi, i prodotti Venini ai clienti Damiani e viceversa. Ne è risultato quindi che anche dal punto di vista commerciale i due brand si supportano, ampliando reciprocamente il loro giro d’affari.

Un altro traguardo che taglierete insieme a Venini sarà il suo centenario, il prossimo anno. Qual è il suo segreto di ‘eterna giovinezza’? Innovare nella tradizione. Io e i miei fratelli rappresentiamo una terza generazione, quindi per forma mentis sposiamo questo concetto. Abbiamo sempre ritenuto che i diktat di Paolo Venini dovessero essere un caposaldo, così come chiaramente la tecnica che costituisce un patrimonio italiano che deve mantenere la sua unicità; è poi nel design che cerchiamo di portare elementi di innovazione continua. Un percorso poi non così difficile perché è sempre stato nel DNA del brand. Venini è infatti nata in un momento in cui le forme pulitissime che proponeva (come quelle disegnate da Carlo Scarpa) erano fuori dall’ordinario. I festeggiamenti del centenario si svilupperanno tra il 2021 e 2022, puntando certamente anche sul digitale a cui perfino un’azienda storica come Venini sta guardando con interesse; e l’apertura del canale e-commerce ne è un esempio. Innovarsi significa anche questo. Photo © courtesy of Bvlgari

Da febbraio il Gruppo Damiani è diventato proprietario unico di Venini: quali progetti avete in serbo per il brand? Io e i miei fratelli abbiamo creduto fin da subito in Venini. Dopo l’acquisizione nel 2016 della maggioranza, di recente abbiamo rilevato il 100% delle quote, scommettendo sulla forte intesa del brand con il Gruppo. Intesa che stiamo cercando di sviluppare nelle filiali estere del Gruppo Damiani: a partire dal mercato US che è, ed è sempre stato, importante per Venini; abbiamo fatto recenti investimenti in Corea e Giappone, dove abbiamo filiali dirette, e in Cina. Il fatto di avere delle filiali Damiani già avviate offre la possibilità a Venini di garantire un supporto diretto agli acquirenti di quei Paesi.

La crescita del brand passa anche per uno sviluppo in campo contract e progetto? Assolutamente. Il contract rappresenta per noi un settore molto importante, in particolare riguardante la produzione di oggetti artistici per l’illuminazione che hanno la possibilità di entrare in grandi opere, anche architettoniche. Stanno per avviarsi diversi progetti e collaborazioni interessanti, riprendendo proprio la storicità del brand che già negli anni ‘60 e ‘70 aveva avviato una grande produzione rivolta al contract. Ci dedichiamo all’ospitalità a 360gradi, con clienti prestigiosi come Bulgari e Louis Vuitton che scelgono Venini per i loro store nel mondo. Vorremmo su questo tema essere sempre più propositivi: oltre ai pezzi unici e alle personalizzazioni a cui già ci dedichiamo, stiamo progettando elementi modulari che possono essere facilmente rivisitati o cambiati a seconda dell’esigenza, ma che trasmettano un’immediata riconoscibilità di Venini.

Chi è oggi l’acquirente Venini? Negli anni Venini ha acquisito nuovi affezionati tra i giovani. Ma in generale Venini ha due tipi di consumatori: chi ama il brand per la decorazione della casa e che vede i suoi prodotti anche come prezioso regalo per occasioni importanti; e, dall’altra parte, il collezionista Venini, dal momento che negli anni abbiamo introdotto nella nostra produzione collezioni di designer o artisti italiani e internazionali in edizioni limitate. Abbiamo sempre lavorato per dare un valore al design quale espressione dell’oggi, che resta anche per il domani. Venini è il marchio che alle aste ha battuto prodotti dal valore più alto: appartiene a Venini, infatti, l’opera in vetro di Murano tra le più pagate della storia: “La Sentinella di Venezia” firmata da Thomas Stearns nel 1962 ha raggiunto ben 737mila dollari. La collaborazione con Peter Marino è invece tra le più recenti, ma ha fornito esiti sorprendenti... Tutto è nato quando Peter Marino ha scelto Venini per arredare i negozi di Louis Vuitton che stava progettando. Così gli abbiamo proposto di disegnarli lui stesso e noi li avremmo realizzati. È così seguita la collezione di vasi Black Belt, dove al suo stile creativo ha aggiunto anche un fattore che secondo lui mancava, ossia la funzione d’uso: non voleva che fossero solo oggetti da mostrare, ma vasi dove i fiori dovessero esserci sempre! Le forme sono semplici, ma di grande eleganza, connotate dall’elemento a lui così caro, la cintura, ricavata dalla tecnica antica del “sommerso”. Proseguiremo certamente la collaborazione con lui, già dalle novità 2020.

BVLGARI, Roma

Collezione ART GLASS

Collezione BLACK BELT

IFDM 40 Giugno 2020




people&PROJECTS

INTERVISTA A

DAVID LOPEZ QUINCOCES testo di Francesca Gugliotta

Da Madrid a Milano, dove consegue un master al Politecnico e inizia a lavorare con Piero Lissoni, per poi aprire il suo studio. A tu per tu con lo spagnolo David Lopez Quincoces, uno dei

giovani talenti che sta contribuendo a plasmare l’immagine di Living Divani (e di tanti altri marchi) con uno stile puro ed essenziale, ma mai scontato.

IFDM 43 Giugno 2020


people&PROJECTS

È sempre al telefono, parla con i suoi collaboratori, attento al dettaglio e al millimetro. David Lopez Quincoces, il designer spagnolo classe 1980 – dall’italiano perfetto – è un vulcano di idee. Ma il suo lavoro più riuscito è sicuramente uno, ed è datato maggio 2019, “quando sono diventato papà, il mio progetto più bello”. Ama dire che disegna in purezza, “mi piace arrivare a un punto in cui all’oggetto non puoi né togliere né aggiungere, è quell’equilibro tra essere sintetici, puri, essenziali, e allo stesso tempo avere la capacità di arrivare a un prodotto valido, finito e atemporale, non legato alle mode, durevole, che va bene adesso ma anche fra trent’anni”. Con il suo stile minimale e delicato, ma mai scontato, e la passione per la ricerca e per i materiali, sta contribuendo a plasmare l’immagine contemporanea di Living Divani e di tanti altri marchi, ed è molto richiesto per la realizzazione di interni residenziali privati, negozi e hotel, “con progetti personalizzati in base ai desideri dei clienti, con un profondo rispetto e valorizzazione del luogo e sempre in coerenza con il nostro stile”. Partiamo dall’inizio: da Madrid, dove si laurea nel 2004 in arte all’università Complutense, a Milano, capitale del design. Sono arrivato a Milano per fare un master in Interior Design al Politecnico. Affascinato dallo stile di Piero Lissoni, mi candido per fare pratica nel suo studio. La sua risposta è stata: “Sì, cominci la settimana prossima”. Pensavo di fare un’esperienza breve di un anno al massimo, e invece è finita che ho lavorato per Piero per 13 anni, di cui gli ultimi 6 anni come socio della divisione Lissoni Architettura e responsabile insieme a Miguel Casal Ribeiro della parte di interior e architettura. In parallelo, nel 2008, ho aperto il mio studio, prima singolarmente, poi, quando ho conosciuto la mia partner, è diventato un “affare” di coppia. Il suo studio, Quincoces-Dragò&Partners, ha sede a Madrid e a Milano, si occupa di architettura, grafica, interni, disegno industriale. Ma anche della curatela di una galleria. Sì, la Six Gallery di Milano, uno spazio nato in modo organico e naturale. Era un progetto che stavamo seguendo per un nostro cliente, che aveva preso questo spazio in via Scaldasole 7, con uffici, bistrot e fiorista. Poi, man mano l’idea è diventa sempre più bella e completa e così abbiamo pensato di fare questa galleria, che è per noi un laboratorio dove facciamo ricerca e sperimentiamo. Per la galleria selezioniamo prodotti storici del design e parallelamente proponiamo anche nostri pezzi su richiesta, un po’ più artigianali e fuori dal mondo industriale.

1. Dall’omonima famiglia lanciata nel 2017 ed ampliata l’anno successivo, lo scrittoio Era per Living Divani presenta linee grafiche e scrupolose combinazioni di materiali e colori: il top in legno, i lati colorati, i cassetti frontali, la struttura in acciaio verniciato cane di fucile e piedini in ottone a contrasto.

2. Il sistema giorno modulare LT40 progettato da David Lopez Quincoces per Lema, personalizzabile per dimensioni, colori e accessori, disponibile con cornice LT Frame da appendere a parete, in due misure e sei configurazioni predefinite, e luce interna a led che ne esalta il perimetro.

Quali sono le sue fonti di ispirazione? Nella parte del design mi faccio guidare dal brief e dal DNA dell’azienda, nel rispetto della tradizione e dell’anima della realtà manifatturiera con cui lavoro, pur sempre in modo coerente con il mio stile. Cerco di essere molto mirato per rispondere alle richieste dei brand: studio la loro storia, i valori, l’estetica, le collezioni, per poter proporre delle soluzioni specifiche per completare e arricchire le loro linee e soddisfare le richieste del mercato. È importante proporre progetti non solo belli e funzionali, ma anche commercialmente validi e realizzabili a costi ragionevoli; si deve spingere sull’innovazione e sulla bellezza, ma cercare di accontentare anche la parte commerciale, e non è sempre facile. Ama affermare che disegna in purezza. Mi piace arrivare a un punto in cui all’oggetto non puoi né togliere né aggiungere, per cui il pezzo nella sua essenza è bilanciato in modo tale che se aggiungi non porti un valore in più, mentre se togli vai a ridurne la sua bellezza. È quell’equilibro tra essere sintetici, puri, essenziali, e allo stesso tempo avere la capacità di arrivare a un prodotto valido, finito e atemporale, non legato alle mode, durevole, che va bene adesso ma anche tra trent’anni. O almeno ci proviamo. Ne sono esempio i prodotti realizzati per Living Divani. Come e quando l’hanno scoperta? Mi hanno conosciuto all’inizio nell’ambito contract, durante la mia esperienza da Piero Lissoni nella parte interior e architettura. Poi, nel 2013, abbiamo realizzato la panca Track, il mio primo progetto per Living Divani, essenziale nel disegno, una struttura in ferro di 8 millimetri con tre lame e una cuscinatura sottile ma super confortevole. Sono arrivato in azienda con un mio prototipo, che poi abbiamo sviluppato e migliorato insieme, fino a giungere al prodotto definitivo. Ci racconta il suo processo creativo? Di solito disegno a mano, produco tanti schizzi durante l’anno, poi verso luglio-agosto li raccolgo, faccio una pre-selezione e porto avanti le idee che mi piacciono. A volte ricevo dei brief dalle aziende, altre volte invece propongo ai marchi dei progetti già finiti, dei render molto specifici. Quali progetti ha in serbo quest’anno? Il 2019 è stato un anno un po’ speciale perché sono diventato papà a maggio, il mio più bel progetto, quindi i tempi si sono contratti. Nonostante ciò, presento una serie di proposte interessanti per Living Divani, come l’evoluzione della libreria Sailor, implementata con dei contenitori di diverse misure, singoli e doppi, e con nuove finiture. Introduciamo nella famiglia Era un nuovo scrittoio, molto compatto, trasversale, leggero e pulito, che riprende i dettagli e gli snodi dell’omonima linea.

3/4. L’area living dello showroom Spotti a Milano. Lo studio Quincoces-Drago ha collaborato con i fondatori di Spotti per il rinnovamento dei locali del loro storico negozio di via Piave 27, a due passi da Porta Venezia e dal quadrilatero della moda.

5. Appartamento privato a Milano, curato dallo studio Quincoces-Drago. Affacciato sul Bosco Verticale e sul quartiere Isola, è caratterizzato da una zona living con paravento in noce e paglia di Vienna di Six Gallery, e dalla libreria Sailor di David Lopez Quincoces per Living Divani.

E per gli altri marchi? Con Francesco Meda, un mio caro amico, sto lavorando a quattro mani a un’intera collezione outdoor per Gandia Blasco. Per Zucchetti presento una linea di rubinetti minimal pensata per l’architettura e il contract, la prima avventura tutta in acciaio del brand; è la mia prima collaborazione nel settore bagno: è stato molto entusiasmante lavorare con una realtà così competente. Vi occupate molto anche di interior. Di recente abbiamo ultimato lo showroom di Spotti a Milano, per il quale prevediamo di realizzare anche il piano basso e porteremo delle novità sull’allestimento. Stiamo lavorando tanto nel settore residenziale privato, con in cantiere 6 appartamenti a Milano, uno a Londra in zona Chelsea, una casa grandissima di circa 2mila metri quadrati a Merano, una villa in Marocco, a Casablanca, due abitazioni importanti a Venezia, una dimora a Ginevra, una proprietà a Miami che ha battuto il record di vendita per quanto è costata al metro quadrato. Nel settore hospitality, stiamo facendo un albergo speciale sopra Como, sembra una farm ricavata in un ex convento di monaci, in una posizione unica a 1300 metri di altezza con una veduta mozzafiato su Milano e sul lago, sulla pianura Padana e sulla Svizzera, con un edificio centrale e delle singole unità immerse nel bosco. Quando si lavora nell’interior si dialoga molto con il privato per capire le esigenze, la personalità, i gusti e lo stile. L’approccio per gli interni è più complesso rispetto al singolo prodotto: si pensa tridimensionalmente, con gli spazi, le funzioni, gli oggetti, ci occupiamo di tutto, offriamo un pacchetto all-inclusive, dalle fondamenta alle finiture fino all’arredamento total look, includendo diversi brand, e alle opere d’arte. L’aspetto interessante nell’interior è che si realizzano molte forniture custom-made, con progetti personalizzati in base ai desideri dei clienti e agli spazi. Per noi è molto importante il rispetto di chi abiterà la casa, ma anche del luogo in cui si trova l’edificio e della sua storia, un patrimonio da valorizzare e ripristinare nella sua intera bellezza. E, ovviamente, sempre in modo coerente con il nostro stile. Infine, un sogno nel cassetto? Sono sempre aperto a ricevere nuove proposte, mi piacerebbe fare un po’ di tutto, da un museo a una cucina, ai sistemi di porte. Bisogna avere lo spirito avventuriero per affrontare ogni sfida e imparare. L’aspetto che in assoluto mi appassiona è il processo, non il risultato. Mi piace guardare avanti, con un occhio verso il passato, per crescere e percorrere nuove ed entusiasmanti strade.

6. Un altro residenziale privato a Milano. Tra gli arredi, il divano Agra di David Lopez Quincoces per Living Divani; al centro della stanza, una Superleggera di Gio Ponti per Cassina. Sulla terrazza, stuoia di Altai del primo 1900 e tavolino in noce massello di Six Gallery.

IFDM 44 Giugno 2020

7. Lo studio Quincoces-Dragò&Partners, con sede a Milano e Madrid, si occupa di architettura, grafica, interni, disegno industriale, ma anche della curatela della galleria Six Gallery di Milano. In foto, un allestimento realizzato in occasione del Salone del Mobile 2019.

8. “La Six Gallery è per noi un laboratorio dove facciamo ricerca e sperimentiamo”, racconta il designer. “Per la galleria selezioniamo prodotti storici del design e proponiamo anche nostri pezzi su richiesta, più artigianali e non di serie”. Qui l’allestimento per il Salone del Mobile 2018.


Photo 3,4,5,6,7,8 © Alberto Strada

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IFDM 46 Giugno 2020


24 hours in

MILAN La città che non dorme mai IN UNA COMBINAZIONE TRA VIRTUALE E REALE, MILANO SI RIMETTE IN MOTO, SOSTENUTA DAL MONDO DEL PROGETTO CHE NON PERDE TEMPO A PROMUOVERE INIZIATIVE PER MANTENERNE VIVA L’ENERGIA text by Cristina Ferrari

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Photo © Sun God

o, non parliamo di New York, anche se l’appellativo è solitamente accostato alla metropoli americana. L’abbiamo preso in prestito per associarlo alla capitale del design, perché la città meneghina non smette mai di stupire e di far parlare di sè. Anche dopo le turbolenze causate dal lockdown, anche dopo l’annullamento dell’edizione annuale del Salone del Mobile e della Milano Design Week. Nonostante i tentennamenti dei mesi primaverili, attività, progetti, manifestazioni si sono ritrovati in un accorato scalpitare in attesa della ripartenza. Con giugno si è dato il ‘la’ a un nuovo capitolo, un avvio discreto e a bassa voce, ma non meno carico di energia e voglia di fare. Ecco quindi le prime aperture di nuovi showroom nel centro città, i cantieri dei grandi progetti che si sono rimessi in moto, mostre ed eventi che hanno definito un nuovo palinsesto, attività di ricerca condivise nel mondo dell’architettura e del progetto per ripensare un’era post-Covid e come il design può essere d’aiuto.

Un contesto, questo, che si è lasciato supportare dal digitale, diventato un canale parallelo e complementare all’esperienza fisica - si pensi agli opening che spesso hanno optato per inaugurazioni in streaming, alla presentazione delle nuove collezioni da parte dei brand dell’arredo avvenute in anteprima con iniziative online e che attendono settembre e l’autunno per l’ufficializzazione condivisa nei loro spazi milanesi. Emblematica è la proposta di Fuorisalone.it, che ha creato nuovi format di comunicazione online e una programmazione tra giugno e settembre, per dare continuità al loro progetto: sarà poi la cornice della Fall Design Week e i Brera Design Days a fare da contraltare fisico a questo inedito panel di iniziative virtuali. Milano riparte e con essa il mondo del progetto che ne è parte integrante e imprescindibile. Molte le destinazioni e gli appuntamenti da tenere d’occhio, in attesa di rivedere la città in tutta la sua forma splendente nella Design Week 2021 e il contestuale Salone del Mobile, che festeggerà i 60 anni di attività.

UNA CURVA NEL CIELO Le Residenze Zaha Hadid, creati dall’archistar irachena insieme a Patrik Schumacher, spiccano nel la cornice di City Life a Milano. Il complesso consta di sette edifici a pianta curva per un totale di 230 appartamenti di lusso. Il design della facciata genera continuità e fluidità seguendo il movimento curvilineo dei balconi e il profilo dei tetti. In linea con l’approccio ecologico del distretto di City Life, il complesso utilizza energie unicamente da fonti rinnovabili.

IFDM 47 Giugno 2020


Photo © Gianluca Di Ioia

24 hours in MILAN

TRIENNALE

Viale Emilio Alemagna, 6 La Triennale si reinventa a propone un palinsesto di iniziative e manifestazioni che vi terrà compagnia fino al 30 settembre, sotto il titolo di “Triennale Estate”: quattro mesi di programmazione, un ricco calendario di incontri, proiezioni, lecture, cabaret, eventi live, festival, laboratori. Da non perdere, i cicli di incontri a cura di Joseph Grima The Unveiled Collection (alcuni grandi designer italiani “svelano” gli oggetti da loro scelti tra i 1.600 della collezione di design di Triennale Milano); e Domino Design, appuntamenti dedicati ai designer emergenti e alle loro ricerche.

DESIGNTECH HUB

Photo © Chiara Venegoni

MIND Milano Innovation District Pensare al futuro del design attraverso l’innovazione tecnologica, rilanciandone l’economia. L’iniziativa parte da Milano con il progetto DesignTech, primo Hub che sorgerà nell’ambito di MIND Milano Innovation District, in fase di sviluppo nell’ex area Expo dal developer Lendlease. Un grande Living Lab integrato con spazi di co-working, co-living e co-factory sarà l’humus in cui sviluppare la prototipazione rapida di nuovi prodotti, favorire lo sviluppo di programmi di innovazione aperta, stimolare la diffusione di tecnologie digitali nel settore del mobile, ma anche creare un ecosistema sostenibile in grado di far emergere una nuova comunità. Con un’inaugurazione prevista per ottobre 2020, nella prima fase l’hub sarà ospitato all’interno del MIND Village, nel padiglione Intesa Sanpaolo progettato da Michele De Lucchi.

 BRERA DESIGN DISTRICT

Riflettori puntati nuovamente su Brera e sul distretto del design meneghino per eccellenza. L’occasione è quella della Fall Design Week, a fine settembre, momento in cui (situazione sanitaria permettendo) si vivrà il quartiere e i suoi innumerevoli showroom attraverso un palinsesto di eventi dedicato. Sarà l’occasione per scoprire i prodotti novità 2020 dei brand che popolano il distretto, ricreando una relazione con gli addetti ai lavori e il pubblico della Design Week legato al brand Brera Design District e Fuorisalone.it. Nel frattempo, sarà possibile averne già un assaggio sul digitale (nel sito di Brera Design District) con il progetto Brera Experience.

PALERMOUNO

Via Palermo 1 “L’idea è nata dall’appartamento! Abitavo e lavoravo in via Palermo 1, a Milano, in uno spazio molto bello dal punto di vista architettonico e mi venne l’idea di organizzarlo in modo che ogni singolo pezzo di arredo fosse acquistabile”, ci racconta Sophie Wannenes, fondatrice e Art Director di PalermoUno: un appartamento, una galleria e un negozio in costante evoluzione. Situato in via Santa Maria alla Porta, PalermoUno nasce con la finalità di creare una design community attraverso un luogo eclettico, capace di accogliere professionisti del settore, appassionati e curiosi. “L’obiettivo era quello di creare un contenitore dove complementi d’arredo di diversi designers, nazionali e internazionali, fossero collocati nel posto giusto, seguendo una mia personale selezione estetica volta, nel concreto, a trasformare lo spazio in una scenografia armoniosa”. Photo © Andrea Pedretti

NOI SIAMO ABITUATI A VEDERE E A VIVERE UNA MILANO SEMPRE AL TOP DELLE SUE PRESTAZIONI, SFAVILLANTE NEI GRATTACIELI DI PORTA NUOVA E CITY LIFE, MAESTOSA NELLE ARCHITETTURE DEL SUO CENTRO STORICO, UNA MILANO SEMPRE PRONTA AD ACCOGLIERE NUOVE SFIDE E A PORTARLE A TERMINE, CON SUCCESSO. IL LOCKDOWN È STATO UN MOMENTO DI PAUSA, MA ADESSO SIAMO PRONTI A SCHIACCIARE DI NUOVO IL TASTO ‘PLAY’ E A FAR RIPARTIRE IL RITMO INCALZANTE, DIROMPENTE, ROCK DELLA NOSTRA CITTÀ: MILANO È UN CROCEVIA DI PENSIERI, CULTURE, PERSONE, EVENTI, È UN LUOGO DI SPERIMENTAZIONE ARCHITETTONICA E DI DESIGN, E NON VEDIAMO L’ORA CHE TORNI A PULSARE ED EMOZIONARE!

Massimo Roj

fondatore Progetto CMR

IFDM 48 Giugno 2020



24 hours in MILAN

ADI DESIGN MUSEUM

Via Ceresio, 7 Sorgerà negli spazi ex area Enel di Porta Volta, al centro dell’area ristrutturata tra le vie Ceresio e Procaccini, su una superficie espositiva di 2.400 metri quadrati (oltre agli spazi per magazzini, uffici e gli uffici ADI). È il nuovo ADI design Museum – Compasso d’Oro (opening previsto per giugno/settembre 2020). “Sarà un museo empatico. Un luogo dinamico dove avere voglia di tornare, essere coinvolti e poter toccare quello che si vede. Il futuro del design è la condivisione”, parola di Ico Migliore, autore insieme a Mara Servetto (Migliore+Servetto Architects) dell’allestimento. L’obiettivo del polo culturale è proprio quello di presentare il design al grande pubblico mettendo in luce gli oggetti premiati con il Compasso d’Oro, ma contemporaneamente lo spazio vuole fortemente essere punto di incontro e scambio con mostre a tema.

POLIFORM

Piazza Cavour 2 Nuovo layout, nuovo allure. Lo spazio Poliform nel cuore della città è stato completamente riprogettato per offrire una nuova esperienza, stimolante e ispirazionale, della Casa Poliform nella sua completezza. Ospitato al piano terra del Palazzo dell’Informazione, lo showroom è suddiviso in due aree, una è dedicata alle cucine, l’altra agli ambienti giorno e notte, in un susseguirsi fluido e omogeneo di concept abitativi.

Conference of presentation

SHERATON MILAN SAN SIRO

 Via Caldera, 3

Si lascia contaminare dall’area verde che lo incornicia, ma anche dall’appeal della città e dai suoi colori. Parliamo dell’hotel Sheraton Milan San Siro progettato dallo studio CaberlonCaroppi Italian Touch a seguito di una ristrutturazione di 60 milioni di euro del preesistente Grand Hotel Brun. Un’architettura modernista curva caratterizza la struttura principale dell’edificio, riflessa negli spazi interni pubblici e privati che sono stati trasformati (per un totale di 310 camere distribuite su 6 piani, tra cui 24 suite e una suite presidenziale). Protagonisti dell’interior design brand testimonial del Made in Italy come Pedrali, Ethimo, Fornasarig.

ALL AROUND WORK

6/8 Ottobre 2020 | Megawatt Court Rinviato da Maggio a Ottobre, il debutto di questo inedito evento espositivo organizzato da Events Factory, branch del Gruppo BolognaFiere. All Around Work si configura come manifestazione biennale della durata di soli tre giorni e ospitata sorprendentemente in centro città, nello spazio Megawatt Court (zona Naviglio Grande).Focus tematico sugli spazi di lavoro e tutto ciò che vi ruota attorno, compresi i più vari operatori della filiera e le professionalità che contribuiscono alla sua evoluzione: studi di architettura e ingegneria, general contractor, produttori di arredamento per uffici e high tech che coinvolgeranno addetti ai lavori e pubblico nel processo conoscitivo di un mercato in continua trasformazione.

WEWORK Se ne parlava da tempo, ora è realtà. WeWork è sbarcato a Milano con un full di aperture: in via San Marco 21 e in via Turati 4 (appena inaugurata), a cui seguiranno in via Pisani 15, in Piazza San Fedele 4, in via Mazzini 9 (da ultimo in via Meravigli 2 prevista per maggio 2021). Milano come prima destinazione italiana del colosso del ‘lavoro collaborativo’: spazi e uffici condivisi, creazione di una community partecipativa e interelazionale. E proprio dalla sede di Milano è promossa l’iniziativa 4hours4ours che permette ad aziende e professionisti di scambiarsi competenze e conoscenze in modo volontario per rilanciare le realtà italiane. IFDM 50 Giugno 2020


Pho to ©

D id av na oro eC

“ Photo © Andrea Martiradonna

MILANO È IL LUOGO PER ECCELLENZA, È UNA FORTUNA VIVERCI, CONTIENE TUTTO: STORIA, CULTURA, INNOVAZIONE, RELAZIONI INTERNAZIONALI, LIFE STYLE. MILANO È LA MIA INESAURIBILE FONTE DI ISPIRAZIONE. MILANO HA SAPUTO FERMARSI, SEPPUR SOLO “FISICAMENTE”, TRAENDO DALL’EMERGENZA INSEGNAMENTI E STIMOLI PER RINASCERE PIÙ DINAMICA DI PRIMA. QUI C’È VOGLIA DI FARE TANTO E BENE PER TUTTI, DI REINVENTARE OGNI GIORNO LA VITA.

Marco Piva Architetto

TOURING CLUB

Corso Italia 10 La storica sede del Touring Club Italiano a Palazzo Bertarelli è oggetto di un’importante opera di restyling in termini di interior design ad opera dello Studio Marco Piva. Pur restando patrimonio esclusivo dell’Associazione, diventerà un hotel di prestigio con la gestione di Radisson Hotel Group. “Abbiamo assunto come riferimenti le spazialità interne originali dei piani più nobili dell’edificio ed elementi di grande importanza storica e culturale – racconta l’architetto – tra i quali la Biblioteca del Touring, con la ricchissima collezione di guide e libri inerenti la storia del turismo e del viaggio, che potrà ancora essere visitata da tutti”.

ARMANI/CASA Armani/Casa compie 20 anni e celebra l’anniversario con tutti gli onori. Il brand, nato dall’idea e dalla creatività di Giorgio Armani, si regala quest’anno una nuova collezione che riflette la purezza vibrante dell’estetica del suo autore; un delicato equilibrio di design essenziale e preziosità della materia esaltato dall’attento lavoro artigianale. Rappresentativa è la dormeuse di tessuto imbottito Pretty, che richiama le rarefatte atmosfere del cinema d’epoca. Le forme arrotondate sono enfatizzate dalla lacca platino che decora la base d’appoggio.

CASA MUTINA

Via Cernaia 1 Nel cuore di Brera apre i battenti Casa Mutina, una vera e propria abitazione che non solo è vetrina espositiva per le collezioni del brand, ma si prefigura come spazio vivo, animato da un programma di incontri, eventi speciali e talk, nonché location per la consulenza ai professionisti grazie a un team dedicato. Riflesso dello spirito del brand, lo spazio di Casa Mutina è stato progettato dallo Studio Urquiola. L’inaugurazione ufficiale avverrà con un lancio virtuale a luglio, seguito in autunno da un programma di incontri ed eventi dedicati.

Photo © Matteo Guidetti

AJI RESTAURANT

Via Piero della Francesca 17 Si confronta e risponde perfettamente ai nuovi scenari e abitudini di consumo: è AJI, il marchio di asporto e consegna di cibo asiatico ideato da Claudio Liu, a cui Maurizio Lai ha dato forma nel cuore della città. La luce diventa elemento chiave del progetto: sul soffitto (creando una tela tridimensionale), sulla parete (allestita a tutta altezza, composta da ripiani e superfici in tessuto metallico retroilluminato), riflessa sull’unico grande tavolo. Ulteriore chicca, l’ampia ed elegante cucina su strada. IFDM 51 Giugno 2020


24 hours in MILAN

SIGNATURE KITCHEN SUITE

Piazza Cavour Si attende con fervore l’apertura – prevista per settembre – del primo showroom milanese nonché europeo di SKS, brand di elettrodomestici di alta gamma di LG. Nel cuore della città, tra via Manzoni e Piazza Cavour, lo store non passa inosservato con le sue 15 vetrine su strada, sviluppato su una superficie di 110mq su tre livelli. Il duo Calvi Brambilla ha incluso nel progetto di interior un vero omaggio alla città di Milano, ponendo un forte accento sul design, costellando lo spazio di icone della progettualità che dialogano con le collezioni SKS, enfatizzandole. Performance professionali di altissimo livello, design sofisticato, tecnologia all’avanguardia, ma soprattutto grande rispetto per il cibo e per tutta la filiera: questi i valori del brand che lo spazio intende evocare, racchiusi nella filosofia True to Food. Ne sono concreti tesimoni il frigorifero a incasso French Door con cassetto centrale convertibile in frigorifero, freezer o 0°, e la Vino Cantina dotata di tecnologia Knock Door che consente di attivare l’illuminazione interna bussando sul vetro.

MI TORNANO IN MENTE LE PAROLE DI ROBERTO VECCHIONI LETTE IN UN’INTERVISTA DI QUALCHE GIORNO FA (SOLE 24ORE) DOVE DICEVA CHE MILANO NON PUÒ FARE A MENO DELLA SUA VITA SOCIALE, DELLA SUA RETE DI RELAZIONI E DEL LAVORO, CHE È LA SUA CAPACITÀ ERGONOMICA, LA SUA CAPACITÀ DI CONFRONTO DAL VIVO. ED È QUESTO QUELLO CHE NONOSTANTE TUTTO NON HA FERMATO LA NOSTRA PROGETTUALITÀ E LA VOGLIA DI RISCHIARE, DI ANDARE AVANTI INVESTENDO IN UN NUOVO PROGETTO PER TENERE IN VITA IL FORMAT DEL FUORISALONE, CHE È UNA DELLE ANIME DELLA CITTÀ. DIMOSTRANDO COME LA FORZA DI MILANO STA NELLA VOLONTÀ DELLE PERSONE CHE LA VIVONO, DOVE PUOI FERMARE LE RELAZIONI FISICHE MA NON L’ENERGIA E LA FORZA CREATIVA E IMPRENDITORIALE CHE CI CONTRADDISTINGUE.” Paolo Casati

fondatore di Fuorisalone.it

SICIS

Via Fatebenefratelli 8 Brera è contesto ideale per Sicis che proprio qui apre il suo nuovo showroom, contribuendo ad accrescerne la nomea di distretto del design meneghino per eccellenza. Il nuovo spazio espositivo è un tributo all’universo merceologico del brand: in un susseguirsi di ambienti immersivi, tra i due piani dello store, si dispongono le collezioni Mosaico e Vetrite, arredi, luci, elementi tridimensionali e decorativi che intendono trasmettere tutto il savoir-faire Sicis.

EUROMOBIL

Corso Monforte 30/3 Ha inaugurato a giugno (con un evento in streaming) il primo flagshipstore italiano Euromobil. Il concept del progetto, che porta la firma del celebre studio Matteo Thun & Antonio Rodriguez, si sviluppa intorno all’ambiente da sempre considerato il cuore pulsante di ogni casa: la cucina. Quattro le ampie vetrine che catturano immediatamente l’attenzione dall’esterno. Dentro, un mood all’insegna della convivialità e del calore: due piani di 300 metri quadrati in totale ospitano una selezione delle migliori cucine del brand, ma si prestano a trasformarsi in luogo dinamico per proposte culturali, incontri e showcooking. IFDM 52 Giugno 2020




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Color Revolution

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Poltrona VANITY FAIR XC

90 anni di Vanity

Novant’anni e non sentirli. Risale infatti al lontano 1930 la messa in produzione del “modello 904”, conosciuto dal 1984 con il nome Vanity Fair. Con il passare degli anni, Vanity Fair è diventata una delle icone universalmente riconosciute del design italiano, emblema dell’azienda. Una storia che, arrivati al novantesimo anno, Poltrona Frau ha deciso di festeggiare lanciando la Vanity Fair XC. L’azienda ha chiesto al designer Roberto Lazzeroni di rivisitare Vanity Fair, adattandone le proporzioni agli stili di vita di oggi (con un’ampia seduta di 55x63 cm, una base di 100x100cm e un’altezza di 97cm).

nizia una nuova era per Poltrona Frau. Un’epoca luminosa e variegata, intensa e variopinta. Addio uniformità monotòno, benvenuto universo di sfumature! Si chiama ColorSphere® questo inedito progetto dedicato al colore che definisce il rinnovato DNA di Poltrona Frau; un progetto trasversale tanto nella sua concezione quanto nella finalità. ColorSphere® è infatti un viaggio nel tempo e nello spazio: attinge dalla storia e dall’heritage del brand per proiettarsi nel contemporaneo, altresì raggruppa latitudini cromatiche differenti, ispirazioni personali e uniformemente globali, traguardi abitativi e progettuali sempre più contaminati ed eclettici. Con ColorSphere® nasce una nuova interpretazione del colore valutato seguendo un percorso percettivo-emotivo più semplice e immediato. Se il punto di partenza è stata la gamma dei 96 colori dell’azienda, attualizzata e adattata alle nuove esigenze di interior, il punto di arrivo è una mappa cromatica che individua e riunisce sette gruppi di colore affini (73 tinte in totale), più facili da scegliere e accostare. Dalla considerazione che l’esigenza di oggigiorno è avere ambienti più trasversali e integrati, dove anche arredi e oggetti si completano e dialogano tra loro e con lo spazio in cui sono immersi, ne deriva che anche il sistema di catalogazione cromatico debba riflettere tali cambiamenti, così da esprime-

re l’esperienza contemporanea dell’abitare. ColorSphere® è quindi un sistema che – come il nome stesso suggerisce – è in grado di unire colori e atmosfere. L’innovazione sul tema del colore ha sempre accompagnato il percorso di crescita di Poltrona Frau. Nel 1912 l’azienda affiancò al tono naturale della pelle tinte come il rosso (emblematico nell’iconica poltrona Vanity Fair, che proprio quest’anno festeggia il suo 90esimo anniversario), il verde muschio e il blu oltremare; ampliando negli anni la varietà cromatica e innovando i processi di produzione e lavorazione delle pelli, l’azienda giunse nel 1986 a creare insieme al cromatologo Paolo Minoli il Color System Frau®, sistema (inizialmente di 73 colori ed esteso nel tempo a 96) che codifica l’universo materico e cromatico del brand. Nel 2020 ColorSphere® – creato in collaborazione con il cromatologo e textile designer Giulio Ridolfo – rivoluziona la tavolozza a disposizione concentrandosi sulla naturalezza e sulla radianza della pelle, ovvero la luminosità e l’intensità del colore, ma estende la sua influenza anche sulla materia stessa, divenendo parte integrante della pelle in accordo con la sua tonalità naturale: il risultato è la nuova Pelle Frau® SC. Sette famiglie principali compongono il nuovo sistema, ordinate secondo una logica cromatica digradante di toni e sotto-toni: Into the Black (grigi e

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neri), Milky Way (bianchi), Foundation (cipria e beige), Tierras (marroni), Red Memories (rossi), Winter Garden (blu e verdi), o seguendo un’ispirazione cromatica metropolitana e internazionale (Back in Town). Dei 73 colori finali, 26 sono le tonalità storiche ereditate dal catalogo Poltrona Frau, affiancate poi da 47 nuove tinte. Sono state le anime di Poltrona Frau – le divisioni Residenziale, Contract e Interiors in Motion – a fornire l’ispirazione per le new entries: come il mondo dell’hospitality ha suggerito la gamma di tortora, naturali e bruni, così l’ambito office ha fornito spunti per sfumature di grigi e di neri; fino all’automotive che ha contribuito a implementare la gamma dei beige, del cuoio, del blu avio e dei verdi. Per la sua natura e il concept che lo accompagna, ColorSphere® diventa uno strumento di progettazione funzionale e rivoluzionario. “Abbiamo voluto creare non una semplice cartella colori per uso interno – riflette Nicola Coropulis, AD Poltrona Frau – ma uno strumento che sia di supporto e di semplificazione per tutti i professionisti che operano nel settore dell’architettura e dell’interior design, come pure di aiuto per chi, semplicemente, vuole scegliere i propri arredi del colore giusto». www.poltronafrau.com


Le forme dell’acqua LA COLLEZIONE DEEP PER NATUZZI ITALIA, NATA DALLA COLLABORAZIONE CON LA DESIGNER NIKA ZUPANC, SI ISPIRA AL CONCEPT THE CIRCLE OF HARMONY, LEITMOTIV DI TUTTE LE NOVITÀ 2020 DELL’AZIENDA

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a richiesta di Natuzzi a otto designer differenti era quella di approfondire, nelle loro creazioni, il legame con la Puglia. Proprio il cerchio diventa la forma dell’Armonia, simbolo dell’equilibrio e della perfezione, ma anche un luogo di incontro per l’azienda Natuzzi. Deep, la proposta di Nika Zupanc (prima

collaborazione con l’azienda), è una collezione pensata per la zona living e dining: divani, poltrone, pouf/portariviste, libreria, tavolo e sedie insieme ad accessori come lampade, specchi e tappeti. Prende ispirazione dalla bellezza del Mare Adriatico che dalla Slovenia arriva fino alla Puglia. La collezione comprende, tra i vari prota-

Pouf WAVE

Divano WAVE

gonisti, il divano Wave che con la sua sinuosità evoca il movimento delle onde del mare e regala una seduta intima e raccolta. Disponibile nelle versioni due, tre posti e poltroncina, il divano si solleva da terra grazie a piedini in metallo satinato in finitura light gold. A corredo, il pouf composto da due elementi a mezzaluna che possono essere uniti da un accessorio centrale portariviste, nella stessa finitura dei piedini. Tra gli elementi della collezione, la poltroncina Adore, una seduta monoscocca

sorretta da un monopiede che le permette di girare su se stessa, la libreria Tide con mensole che ricordano l’andamento delle maree, il tavolo sinuoso Voyage, gli specchi ovali Mermaid e Sailor, i tappeti Vortex con la grafica optical e la lampada Joy, disponibile nella versione da terra, da tavolo e a sospensione, realizzata in vetro soffiato che emana una luce soffusa a ricordare quella delle serate in riva al mare. www.natuzzi.it

Quello che conta DUE LIBRERIE, 30MM E LAGOLINEA, SONO PIENA ESPRESSIONE DELLA PROGETTUALITÀ DINAMICA DI DANIELE LAGO E DELLA SUA AZIENDA. ANCORA UNA VOLTA, CREATIVITÀ E FUNZIONALITÀ PARLANO DI CENTRALITÀ DELL’INDIVIDUO.

“I

l design sei tu, noi formiamo l’alfabeto”. È uno degli undici punti racchiusi in un manifesto che tratteggia gli elementi chiave del pensiero Lago. Del resto Daniele Lago, che guida l’azienda, ha sempre creduto nel design come strumento di trasformazione sociale,

utile per indagare e rispondere alle esigenze del vivere contemporaneo. Sia 30mm che Lagolinea, librerie disegnate entrambe dall’imprenditore, ne sono l’incarnazione, “libere” e personalizzabili per indole. È elevata da terra, 30mm, grazie alla sospensione dei fianchi e può essere scompo-

Libreria LAGOLINEA

sta e ridisegnata in infinite configurazioni. La griglia originaria non ha più vincoli strutturali permettendo così di comporre e alternare a piacere volumi pieni e vuoti. Le pareti attrezzate di Lagolinea, invece, offrono varianti di forma, colore e materiali. La sua struttura, snella e flessibile, dialoga con il sistema 36e8 e permette di creare un gioco di dedali e nicchie che ne definisce i tratti stilistici. Connotano ulteriormente le due librerie un sistema di illuminazione Libreria 30MM

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integrato e dettagli in XGlass: la tecnologia digitale applicata al design che consente di trasferire immagini su vetro, reinterpretando i diversi materiali, dal marmo al legno, fino ai metalli e ai tessuti. Frutto questo, tra i più recenti, del percorso di ricerca materica che Lago è solito sperimentare orientato all’innovazione. “Mai fermi” è di fatto l’11esimo punto del manifesto. www.lago.it


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Getting stronger TANTE LE INIZIATIVE MESSE IN CAMPO DA MISURAEMME PER CONSOLIDARE LE BASI AZIENDALI IN VISTA DELLA PIENA RIPARTENZA DI SETTEMBRE: DALLA COMUNICAZIONE AL RETAIL, PASSANDO PER LE COLLEZIONI, TRAINATE DALL’INNOVATIVO SISTEMA PALO ALTO I-BOX

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otremmo definirla una scossa di assestamento, quella causata dallo spostamento al 2021 del Salone del Mobile di Milano. Ciò che inizialmente era valutata come ipotesi inimmaginabile, si è necessariamente tramutata in un’opportunità per ripensare a dinamiche interne, metodi alternativi di comunicazione, differenti strategie retail. È esattamente quanto ha fatto MisuraEmme in questo contesto. Se il debutto delle no-

Sistema PALO ALTO I-BOX

vità di prodotto è lasciato al 2021, gli sforzi maggiori da parte dell’azienda sono ora rivolti a una valorizzazione estrema dei prodotti di punta della sua collezione. In primis, il programma Palo Alto I-Box, giunto lo scorso anno a compimento e via via aggiornato nelle innovazioni tecniche ed estetiche, che trasforma la zona notte in una quinta teatrale dedicata al sistema armadi in tutta la sua interezza e varietà. Nato dall’unificazione di due sistemi MisuraEmme (Palo Alto e I-Box), grazie alla creazione di un’esclusiva

cerniera che permette l’inserimento dell’anta sia nella spalla legno che nella spalla telaio (con possibilità di apertura a 180°), permette di integrare armadiature e cabina armadio: una vera novità nel panorama progettuale. “È un valore, questo, di grande innovazione e originalità che intendiamo trasmettere e far percepire il più possibile – spiega Ottaviano Borgonovo, Co-owner dell’azienda – Le attività messe in campo in questo momento sono pertanto rivolte a tale obiettivo a lungo termine e sviluppate attraverso differenti

ambiti: a partire dal restyling completo dello showroom aziendale che mira a creare una cornice ideale e innovativa per dare maggiore enfasi e forza ai nostri prodotti in vista di settembre, quando ripartiranno a pieno regime anche le attività commerciali e retail; così le attività e i servizi di comunicazione”. Parallele e complementari, infatti, sono le campagne pubblicitarie promozionali dedicate al sistema Palo Alto I-box, geolocalizzate in tutta Italia e realizzate in collaborazione con i partner nazionali che – dati i risultati già ottimali – proseguiranno fino a questo autunno. Sulla stessa scia, il rinnovamento sul piano della comunicazione digitale, B2B e B2C. A breve infatti sarà online il nuovo sito web dell’azienda, arricchito dalla nuova, importante funzionalità del configuratore 3D per le armadiature in collezione. “Questa situazione ha fatto emergere l’essenzialità del digitale e le sue potenzialità. Al configuratore affiancheremo presto un approccio e-commerce per la Collezione Atelier; mentre per i nostri partner nel mondo la piattaforma diventerà un valido strumento di formazione oltre che di informazione. Mai come oggi infatti abbiamo sentito la vicinanza dei nostri clienti da tutto il mondo, che si è tradotta in una grande voglia di fare e di partecipare attivamente alla vita aziendale, anche con sessioni traing e webinar”. Forte di questo atteggiamento proattivo e lungimirante, volto a consolidare le basi della struttura aziendale, MisuraEmme non si tira indietro neppure sul tema prodotto, lasciandosi stuzzicare dai nuovi interior trend che proprio il lockdown ha portato con sé: “Siamo stati partecipi di un vero ritorno al valore della casa, luogo dove sempre più sarà necessario conciliare intimità e lavoro. È un tema che stiamo affrontando in vista delle nuove collezioni e che, chissà, magari esploreremo concretamente con prodotti dedicati”. www.misuraemme.it

Sistema PALO ALTO I-BOX

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Leggera come l’aria SI CHIAMA ÉTHER (ETERE) LA NUOVA COLLEZIONE TABLEWARE DI RICHARD GINORI E PORTA LA FIRMA POETICA QUANTO ECLETTICA DELLA DESIGNER FRANCESE CONSTANCE GUISSET

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Collezione ÉTHER

uell’atmosfera nebulosa, flusso d’aria invisibile di cui si può solo avvertire la parcellizzazione ora è tangibile. È Éther, la texture creata da Constance Guisset per la nuova collezione tableware – ispirata dalla linea Aria – di Richard Ginori. Un concetto sviluppato con poetica levità dalla designer francese attraverso una sfumatura che varia dal nero al blu, facilmente abbinabile a tutte le tonalità, lavorata su forme non regolari con vuoti e pieni, che dona profondità al piatto per accogliere le diverse creazioni gourmet. Il movimento figurativo accompagna quello formale: tutti gli elementi infat-

ti, estremamente versatili, possono essere capovolti, impilati o uniti tra loro per creare diverse combinazioni adattabili a più funzioni e impiattamenti. Non solo esteticamente raffinata, Éther, interamente decorata a mano, sfoggia a pieno titolo il know-how dell’azienda fiorentina che dopo oltre due anni di studio ha realizzato nei suoi laboratori Hyper*P: porcellana di nuova formulazione altamente performante e resistente agli urti che, allo stesso tempo, conserva tutte le caratteristiche di pregio tipiche della materia. www.richardginori1735.com

Esigenze di convivialità MAGGIOR VERSATILITÀ, COMPOSIZIONI FUNZIONALI E SOLUZIONI PER AMPLIARE LO SPAZIO SONO I PLUS CHE CARATTERIZZANO LA RIVISITAZIONE DEL MODELLO DI CUCINA ONE, FIRMATO ERNESTOMEDA

L THE NEW ONE

a cucina è vista come un luogo di incontro, da vivere con la famiglia, e proprio in quest’ottica nasce The New One che prevede composizioni diversificate, dove le varie soluzioni materiche creano numerosi gradi di percezione tattile. Il nuovo modello si compone di elementi a giorno attrezzati e di armadi monolitici capienti, con basi e schiena degli elementi a giorno effetto noce, piano di lavoro in granito con vasca integrata e possibilità di inserire mensole con luce led ed elementi a giorno. La dispensa, con ante in vetro riflettente

PRODOTTI RECENTI E BEST SELLER VIVONO NUOVA VITA CON LA FINITURA MATT MESSA A PUNTO DA KARTELL, CHE NON SMETTE DI SORPRENDERE E SORPRENDERSI.

È

Sedia VENICE

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www.ernestomeda.com

office e trova posto in tutti gli ambienti della casa. Anche Componibili, tra i prodotti più identitari dell’azienda, il più abituato a variazioni nel corso del tempo, è stato toccato dalla nuova superficie, scelta solo in due varianti: bianco e nero. È in esclusiva per la rete retail VIP la lampada simbolo di Ferruccio Laviani, in serie limitata nero opaco. Ma non è solo una questione di anni, perché il cambiamento coglie anche la “giovane” seduta Venice, omaggio di Philippe Starck alla città più amata nel mondo, e Aledin, lampada da tavolo di Alberto e Francesco Meda, che nella versione Tec alla tradizionale trasparenza affianca ora il pieno colore bianco e nero.

Questione di finitura setosa al tatto e opaca alla vista. Attraente e glamour come Kartell sa essere. Con la finitura matt l’azienda mette in atto la sua proverbiale arte trasformista giocando irriverente con pezzi storici ed elementi più recenti. Una bacchetta magica dall’elegante effetto antiriflesso posata su Gastone e Battista, carrelli “servitori muti” nati 30 anni fa da una geniale intuizione che li ha voluti pieghevoli e allungabili, ora più belli che mai in bianco, panna, bordeaux. Su Mobil, la cassettiera su ruote Compasso d’Oro 1994 che, così interamente rivestita, esce dall’uso

fumè, ha ripiani attrezzati per portabottiglie. Per il massimo della convivialità, la struttura a isola crea un vero luogo di incontro per la famiglia, un ambiente ricercato anche grazie allo studio di cromatismi e di finiture di pregio, con il tavolo Woodset e le ampie colonne In Space. Per ampliare lo spazio R&D Ernestomeda ha pensato anche a una penisola con il piano Snack Twist con l’intento di creare un ambiente cucina che comunichi con la zona living.

www.kartell.com

Lampada da tavolo ALEDIN


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Collezione GENTLEMAN

Un mondo di comfort SISTEMI DI SEDUTE E DIVANI MODULARI DIVENTANO ANGOLI CONVIVIALI E ISOLE DI ASSOLUTO RIPOSO. COSÌ LE PROPOSTE POLIFORM AMPLIANO IL CONCETTO DI IMBOTTITO A ELEMENTO CENTRALE DEL BENESSERE ABITATIVO

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a parola d’ordine è relax! Oggi più che mai, all’interior è richiesto un benessere abitativo che nel comfort vede la sua prerogativa primaria. A dare forma a un semplice vocabolo e alla sua gamma di sfumature ci pensa quindi Poliform. Se le maggiori novità di prodotto saranno svelate questo autunno, l’azienda nel frattempo punta i riflettori sulle sue ultime collezioni che raccontano il concept di Casa Poliform sintetizzandone filosofia e tratto stilistico. A partire dalla collezione Gentleman, risultato della collaborazione tra Poliform

e Marcel Wanders che si ritrovano nuovamente fianco a fianco dopo l’innegabile successo della linea Mad con tutte le sue variegate declinazioni. In Gentleman il comfort si traduce in un nuovo senso di ospitalità e accoglienza, attraverso un sistema di sedute dall’appeal sofisticato, evocativo del nome stesso: i volumi sono leggiadri, le linee delicatamente sinuose; la base sollevata (in metallo verniciato brown nickel opaco o lucido) crea un accentuato senso di leggerezza e adattabilità, in grado di dialogare con i più vari elementi di arredo e contesti di interior. La collezione Gentleman è composta da diverse proposte, ognuna con la propria peculiarità, ma profondamente legate tra di loro tanto da trovare la perfetta armonia attraverso la combinazione di tutti gli elementi: Gentleman Relax, Gentleman Single, Gentleman Reserved e Gentleman’s Friends. Evoca una comodità e una vivibilità dell’area living completamente differente, il sistema Westside: Jean-Marie Massaud (che si conferma così una firma costante e imprescindibile del portfolio aziendale) ha racchiuso l’essenza della morbidezza in una composizione modulare che, tramite un agile gioco di combinazioni, si propone come piccola isola riservata, classica configurazione angolare o ampio divano modulare destrutturato. I cuscini della seduta adagiati su un sottile basamento in legno massello toulipier, l’alternanza tra schienali e braccioli in tessuto, cuoio e metallo, i complementi dai tratti fortemente distintivi e che arricchiscono gli imbottiti con un tocco di funzionalità, fanno di questo ampio sistema un emblema della sapiente alchimia tra Poliform e Massaud: un connubio infallibile tra comfort, eleganza e atemporalità. www.poliform.it

Sistema WESTSIDE

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Divano ABACUS

2020 reloaded

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on si è risparmiata Porada in vista del lancio della nuova collezione. Tutt’altro. Le difficoltà che che il 2020 ha presentato sono state spunto per dare maggior vigore a una proposta d’arredo che vuole essere più di una scenografia abitativa, bensì un mezzo per vivere in modo ancor più profondo l’ambiente casa, dove riscoprire emozioni autentiche e valori duraturi. Con questo spirito Porada presenta la Collezione Twenty, amplificata nel concept ma perfettamente in continuità – in termini stilistici – con le linee precedenti. Focus centrale è, non a caso, l’ambiente living, cuore della casa Porada, spazio in cui si richiede – oggigiorno

Coffee table BAYUS

più che mai – una giusta combinazione di comfort e multifunzionalità, un carattere che sappia essere intimo e accogliente e contestualmente aperto alla condivisione. La risposta Porada è data immediatamente dal divano Abacus, che porta la firma di Gabriele e Oscar Buratti: un divano componibile dove tradizione ed eleganza sono interpretati in chiave contemporanea; ampie e profonde cuscinature sono magistralmente sorrette da una leggera base in noce canaletta, materiale distintivo del brand. Chiave di volta del progetto è una grande flessibilità compositiva garantita dagli elementi di seduta esagonali che possono essere utilizzati come terminali, angoli o chaise-longue. L’area living non può fare a

LA NUOVA COLLEZIONE TWENTY CREA UN AMBIENTE LIVING ANCOR PIÙ ACCOGLIENTE, FUNZIONALE E CONVIVIALE. IN TOTALE STILE PORADA

meno della zona pranzo, rappresentata in collezione dalla famiglia di tavoli Alan, del duo Buratti. Elemento distintivo è la gamba dalla particolare sezione curva, che può essere composta accoppiata, a tre o quattro elementi, per formare basi centrali di tavoli rettangolari e tondi (in legno, marmo e in vetro trasparente); un tema, questo, che crea effetti di chiaroscuro e forme geometriche in continuo movimento. La combinazione tra ricerca materica e formale si ritrova a più scale. Spazio quindi ai complementi!

a sospensione dell’azienda: Astra, disegnata da David Dolcini, una reinterpretazione del tradizionale chandelier attraverso l’utilizzo del legno massello, giocata sul contrasto tra leggerezza della luce e solidità del legno. Da questa panoramica deriva una prerogativa imprescindibile dell’azienda: la ricerca e la lavorazione dei materiali. Se il legno massello, noce canaletta e frassino, fanno da padrone, non meno importante il corollario materico che ne enfatizza le qualità e la maestria che lo modella: il mar-

Tavolo ALAN

Marconato&Zappa firmano Smile, inedito pouf maneggevole dall’anima informale e raffinata, con una struttura di base in legno massello e una pratica impugnatura protesa a formare un appiglio che diventa un piccolo schienale per la seduta imbottita. E ancora, il coffee table Bayus, che arricchisce l’omonima collezione dei fratelli Buratti sempre connotata dalla delicata combinazione materica (noce canaletta, ottone e cuoio). Da annotare, a completamento della proposta, il primo lampadario

Pouf SMILE

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mo, sempre più presente nelle recenti proposte, arricchito quest’anno dal nuovissimo grigio carnico; il vetro, che si tinge di due nuove tonalità, ruggine e blu inchiostro; i tessuti, selezionati con pattern a microgeometrie, affiancati dai velluti di ispirazione anni ’50 e ’60 e da un inedito bouclé; per finire con tre nuove linee di tappeti, che accrescono il senso di calore e raffinato lifestyle dell’intera casa Porada. www.porada.it


NEW CLASSIC INTERIORS

ANGELO CAPPELLINI & C. s.r.l. SHOWROOM via Turati, 4 22060 - CABIATE (CO) - ITALY tel. +39 031 769 2811 www.angelocappellini.com

Interior LA BELLE VIE


focus on

Come un’opera d’arte SI AFFERMA L’ART DESIGN DI VISIONNAIRE, CELEBRATO DALLA NUOVA COLLEZIONE BEAUTY 2020 CHE NE DICHIARA L’UNICITÀ TIPICA DELLE OPERE ARTISTICHE

L’

eccentrica capsule collection Il Pavone di Marc Ange, presentata in anteprima lo scorso dicembre in occasione di Miami Art Basel, ha inaugurato la nuova strada intrapresa da Visionnaire, il metaluxury lifestyle brand dai pezzi sempre ‘one of a kind’. La via è quella dell’Art Design, concept sviluppato seguendo appunto l’attitudine aziendale a realizzare progetti e oggetti di straordinaria singolarità, riuscendo a ottenere elementi d’arredo di forte identità, unici e irripetibili – seppur riproducibili – proprio come un’opera d’arte. Alle spalle c’è naturalmente una costante ricerca tecnologica, la sperimentazione sui materiali, la mano di artigiani a testare e perfezionare soluzioni che danno origine a mobili gioiello. “Presenze coerenti tra loro e in riferimento agli spazi che li ospitano – racconta Eleonore Cavalli, Art Director di Visionnaire – mai concepiti come pezzi isolati, piuttosto intesi come parte di un insieme, perché ogni singolo elemento è connotato da una notevole capacità di inserimento nel contesto, senza

rinunciare a esprimere la propria precisa e decisa personalità”. Come quella della nuova Collezione Beauty, dal carattere scultoreo, che amplia la proposta Art Design cercando di contestualizzarla in un’ottica retail, e che coinvolge designer dall’eccezionale talento artistico. Primo fra tutti il duo Draga&Aurel, nuova ed esclusiva collaborazione, che combina materiali mettendoli a contrasto: il

Lampada SPUTNIK

Coffee table ADMETO

tavolo Amos è composto da due bracciali metallici lavorati mediante fusione in sabbia che si chiudono in un abbraccio intorno al basamento in cemento, versato in uno stampo armato e lavorato con un esclusivo trattamento di erosione; due anime trattate con finiture diverse, oro lucido del metallo e nero opaco del cemento, danno forma a consolle e

tavolo basso Lego; e gli origami romboidali in metallo delle illuminazioni Sputnik disegnano un motivo frattale che rifrange la luce. C’è poi Alessandro La Spada, sodalizio consolidato, che sceglie per il sottopiano del tavolo Arkady la lastra di pietra Crema Marfil lavorata a mano in bassorilievo, con bordi irregolari e posa di resine artistiche e sale dell’Himalaya: il tutto poggia sulle gambe in metallo lavorato con colata in sabbia, che crea una trama tridimensionale. E poi utilizza anche il nuovo velluto Bansky dall’effetto “pelouche” per rivestire la poltroncina imbottita semicircolare Petra che vede innesti metallici verticali. Mauro Lipparini disegna invece una suggestiva madia, Desmond, in cui una parte centrale in Eucalipto Frisè funge da pilastro ai volumi laterali in vetro sospesi. E l’architetto Marco Piva integra vetro fumè per il piano e marmo lavorato a “stripes” per le gambe del coffee table Admeto, dall’aspetto monumentale. www.visionnaire-home.com

Tavolo ARKADY

Poltrona PETRA

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Esperienza dell’abitare NON PUÒ ESISTERE UNA COLLABORAZIONE TRA AZIENDA E DESIGNER SENZA CHE ALLA BASE CI SIANO DELLE AFFINITÀ ELETTIVE, COME NEL CASO DI CARLO COLOMBO E SETSU & SHINOBU ITO CHE PROGETTANO PER GIORGETTI IL TAVOLO AGO E IL MOBILE CONTENITORE KIRI

I Mobile contenitore KIRI

valori del Made in Italy, un pensiero progettuale condiviso e la capacità di realizzare sistemi di arredo senza tempo, questi sono solo alcuni temi cari ai diversi designer che progettano per Giorgetti. L’azienda riconferma per il 2020 collaborazioni già consolidate da tempo, come quella con Carlo Colombo, e ne avvia di nuove, come nel caso di Setsu & Shinobu Ito. Carlo Colombo arricchisce la collezione

Ago con un tavolo che può definirsi una vera opera d’arte, per la cura dei dettagli e il design di grande eleganza. Guardando le gambe si comprende anche il significato del nome: richiamano infatti la forma dell’ago da cucito. La struttura in metallo è arricchita dalla placcatura con quattro coppie di masselli di noce canaletto. Per permettere la stabilità del tavolo, ogni massello ha un disegno e una lavorazione diversi,

a seconda della posizione e dell’inclinazione. Per il piano ovale si può scegliere il legno (suddividendo la superficie in quattro parti, posizionate in modo che le venature restituiscano un effetto speculare) o il marmo, in una lastra unica. I designer Setsu & Shinobu Ito raccontano invece, tramite il loro progetto, di un’antica tradizione. In Oriente, alla nascita di ogni figlia femmina, veniva piantato un albero di Kiri, che dopo essere cresciuto, in occasione del matrimonio della figlia, veniva trasformato in una madia che avrebbe accompagnato la sposa nella nuova vita. Il bar cabinet Kiri, rivestito esternamente da listelli verticali in noce canaletto sagomati ad arte uno per uno, è un vero scrigno, con due ante attrezzate con vani portabottiglie e porta bicchieri e con led che illuminano una serie di cassetti e ripiani interni, rifiniti artigianalmente in pelle. Il piano superiore è realizzato in marmo scavato, mentre le maniglie sono in fusione di bronzo. www.giorgettimeda.com

Tavolo AGO

La ricerca della bellezza

lavorata a capitonné – quanto nei complementi Lumière: entrambe le versioni consolle e low table (rispettivamente composte da due e tre elementi componibili) si inseriscono con leggerezza nello spazio grazie alla base quasi aerea in metallo che sostiene un sottile top in acero frisè. www.jumbo.it

LE NUOVE COLLEZIONI DI JUMBO GROUP PERSEGUONO LA FILOSOFIA PROMOSSA DAL GRUPPO “OUR DREAM NEVER STOPS” CHE DIVENTA UN MANIFESTO DI VALORI E DI INTENTI, NEL SEGNO DELLA BELLEZZA

L

a ricerca stilistica del Jumbo Group ha preso la forma di una vera e propria filosofia, un mood espressivo che si identifica nel payoff “Our Dream Never Stops”. Con questo manifesto il Gruppo ha rilanciato i propri valori come motore essenziale per affrontare questo insolito 2020, attingendo ispirazione dal patrimonio artistico italiano di ogni epoca, trait d’union, la bellezza che “è nel nostro passato, nel nostro presente e nel

Consolle LUMIÈRE

nostro futuro, nonché ingrediente primario della visione di Jumbo Group”, citando l’Art Director Livio Ballabio. È da questa linfa vitale che prendono vita le nuove collezioni 2020 che nel brand Jumbo Collection si declinano in una scenografia living scaturita

proprio dal più raffinato heritage artigianale. Eleganza e comfort, ricercatezza e matericità: un perfetto equilibrio di percezioni sensoriali connotano tanto la nuova poltrona Tulipe – avvolgente e scultorea nella sua base intagliata con finitura foglia oro e un’ampia imbottitura

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Poltrona TULIPE


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Combine Evolution Boffi: upgrade d’autore PIERO LISSONI METTE IN LINEA LA “TRASFORMISTA” COMBINE INTEGRANDO ALLA SUA GEOMETRIA COMPATTA NUOVI ELEMENTI COMPOSITIVI. UNA “EVOLUZIONE” CHE CONFERISCE DINAMICITÀ ALL’INTERO PROGETTO

Cucina COMBINE EVOLUTION

C

ombine Evolution è la nuova interprete dell’eleganza asciutta del suo disegnatore e l’evoluzione di un modello che, pur mantenendo la natura di sistema componibile basato sull’accostamento di monoblocchi con funzioni specifiche separate, si arricchisce di nuove soluzioni. La proposta di Piero Lissoni combina all’architettura lineare dei due blocchi monolitici – rigorosi nella loro nota espressione purista – la leggerezza estetica di vuoti funzionali descritti dai nuovi elementi metallici a giorno. Quelli della struttura completa di pratici cassettini in legno che collega le due stazioni compatte e accoglie il grande tavolo in legno massello di rovere a doghe, unendo la zona pranzo con la par-

te operativa della cucina a isola. Ma anche quelli della grande doppia mensola sospesa a soffitto verniciati di nero opaco, abbinati a comodi ripiani in legno massello; e l’asta sottostante appendi mestoli con barra LED integrata a illuminare tutta la zona di lavoro. Segni grafici forti che intervengono nella definizione di un progetto dinamico, da interpretare in modo vivo perché evocativi di una gestualità rituale legata alla preparazione del cibo. E l’operatività trova in questa cucina grandi vantaggi. Con le sue dimensioni Combine Evolution tiene infatti conto anche dei gesti di chi la utilizza quotidianamente. I due monoblocchi sono stazioni in sequenza: uno tecnico con lavaggio e cottura, l’altro complementare di

preparazione. Il marmo Bianco Carrara utilizzato per le ante viene abbinato alla soluzione molto tecnica del piano di lavoro che prevede l’introduzione della nuova finitura Durinox nero, innovativo acciaio in un look opaco estremamente resistente ai graffi e meno ricettivo alle impronte. Le funzioni di grande stoccaggio, di refrigerazione e cottura (forno) sono completate con una elegante parete di colonne attrezzate, il cui schema compositivo restituisce un movimento arioso grazie al ritmico alternarsi dei volumi pieni e dei vani in trasparenza con ante in vetro. www.boffi.com

Glo si fa Maxi SI ARRICCHISCE LA STORICA COLLEZIONE GLO NATA DALLA COLLABORAZIONE TRA PENTA E CARLO COLOMBO: ORA CON LA NUOVA SOSPENSIONE MAXI GLI AMBITI ARREDATIVI NON HANNO PIÙ CONFINI

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na bolla di sapone che fluttua eterea. Questa la suggestione ricreata da Carlo Colombo con il progetto di Glo per Penta, lampada diventata nel tempo un’icona aziendale. Alla collezione, già interpretata nelle versioni da terra, a sospensione e applique, si aggiunge ora l’opzione a sospensione Maxi, pronta a enfatizzare quell’atmosfera magica e rarefatta con i suoi 55 cm di diametro, continuando a dosare luce e riverbero. Risulta sempre di gran impatto il doppio diffusore in vetro borosilicato composto dall’elemento interno squadrato Lampada a sospensione GLO MAXI

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traslucido che racchiude la fonte luminosa, e da quello esterno sferico trasparente e colorato che prosegue avvolgendo parte del filo elettrico, il tutto completato dalla struttura in metallo cromato lucido. Per Glo Maxi resta la ricca palette di colori e finiture: trasparente, oro, argento, oro rosa, nero, iridescente, ‘4ever’ e ‘total white’, blu, verde e viola. Sono particolarmente scenografiche, per gli effetti cromatici cangianti, le varianti iridescenti e ambrate. www.pentalight.com


Upgrade di carattere

Si lavora sui dettagli e sulle finiture per il restyling della cucina Carattere di Scavolini che si arricchisce di nuova gamma di laccati lucidi. L’anta impiallacciata propone inoltre quattro nuove nuance, mentre per il profilo più classico è stata introdotta la cornice cappello, insieme ai vetri piombati all’inglese. Si punta soprattutto sulla personalizzazione, come la rinnovata gamma di maniglie e lo schienale magnetico in laminato stratificato che può essere abbinato alla nuova collezione di accessori Magneto.

Bagno JUNO

L’eleganza del dettaglio DA UNA PARTE LA RIGOROSITÀ DELLE FORME, DALL’ALTRA L’AMPIA POSSIBILITÀ DI PERSONALIZZAZIONE: JUNO È LA COLLEZIONE DI SCAVOLINI BAGNO CAPACE DI DIALOGARE CON OGNI SPAZIO A DISPOSIZIONE

S Cucina CARATTERE

ono tanti i pregi del bagno Juno, ma se dovessimo pensare ai principali parleremmo dell’alta qualità estetica, della grande modularità e dell’attenta cura del dettaglio, come la presa maniglia a “J” che diventa cifra stilistica dell’intera collezione e che assicura ergonomia e semplicità. Grazie a un grande assortimento è possibile creare il proprio arredo bagno, scegliendo tra finiture laccate (lucide oppure opache) e decorativi, disponibili in

diverse cromie. La libertà compositiva trova la sua espressione con il nuovo sistema di specchi e accessori Magneto tra cui pensili a giorno, mensole, porta sapone, bicchiere e portasalviette magnetici posizionabili a piacere sulla superficie della specchiera. A seconda delle proprie esigenze è possibile inoltre abbinare lavabi in appoggio o

integrati, inserire sanitari sospesi o a terra, rubinetterie, piatti e box doccia, vasche, specchiere, accessori e un’ampia linea di sistemi di illuminazione oltre all’integrazione dei moduli bagno del Sistema Parete Fluida per un maggior spazio contenitivo. www.scavolini.com

Sintonie naturali FLOU RICHIAMA A SÉ LA FORZA DELLA NATURA PER DISEGNARE LE NUOVE E INEDITE PROPOSTE DI INTERIOR, IN UNA CONNESSIONE ARMONIOSA FATTA DI FORMA E MATERIA, MOVIMENTO E SPAZIO

È

Letto GAUDÍ

un omaggio alla natura la collezione 2020 firmata Flou. Valori, sensazioni, materiali attingono da questo mondo per essere poi declinati in prodotti d’arredo per la zona notte e la zona giorno, in grado di trasmettere la medesima armonia, autenticità, energia vitale e quindi permettere di vivere in completa sintonia con l’ambiente. Questo il concept – sintetizzato nel payoff “Come natura insegna” – da cui scaturiscono i nuovi prodotti, a partire dal letto matrimoniale Gaudí, firmato Matteo Nunziati. La calda matericità del legno massello sembra essere plasmata IFDM 67 Giugno 2020

dalla forza modellante del vento: le sinuose forme della struttura emergono dall’avvolgente abbraccio del rivestimento tessile che culmina nella morbida imbottitura della testata. Purezza e leggerezza connotano il progetto, insieme alla ricercata attenzione per i dettagli: dalle cuciture a vista, alla disposizione del tessuto che appare semplicemente appoggiato ma è frutto di un complesso studio progettuale, dalla sagomatura del legno fino alla scelta delle finiture in rovere caffè o rovere tinto nero. www.flou.it


focus on

Tavolo DEGAS

Un nuovo Rinascimento SEPPUR SI STIA AVVICINANDO AI 135 ANNI DI FONDAZIONE, ANGELO CAPPELLINI MOSTRA UNO SPIRITO SEMPRE PIÙ RINVIGORITO: ANCORA FEDELE AL SUO DNA, ABBRACCIA UN AMMODERNAMENTO INTERNO E DI STILE PER UNO SLANCIO VERSO IL FUTURO

“S

ono entrato in questo settore due anni fa e me ne sono innamorato”. Da questo rapporto di profonda intesa e desiderio di crescere insieme, prende avvio il nuovo corso di Angelo Cappellini: a darne forma, il Direttore Generale Fabio Merli che in poco tempo ha messo in atto una vera e propria ristrutturazione aziendale, dalle fondamenta organizzative alla cornice prettamente creativa e progettuale. “Per l’azienda abbiamo in mente grandi obiettivi: abbiamo integrato tutte le professionalità più importanti, dal marketing alla direzione artistica, perché il progetto

Poltroncina DEGAS

deve obbligatoriamente essere ambizioso e di rilancio, non solo nei numeri, sebbene nel 2019 siano stati molti buoni – racconta Fabio Merli – L’azienda sta transitando da una dimensione familiare a una manageriale, con la volontà di continuare a crescere”. In quest’ottica l’introduzione dello studio Bestetti Associati nella Direzione Artistica segna di per sé un profondo rinnovamento: con l’obiettivo di “consolidare la storicità dell’azienda, puntando sulle sue specifiche capacità sartoriali e di customizzazione”, lo studio sta dando nuova linfa vitale alla filosofia stilistica denominata “New Classic Interiors” di Angelo Cappellini. Filosofia che coniuga l’antico savoir faire artigianale dell’azienda con un’allure più fresco e moderno. Un esempio è dato dalla collezione Degas, una proposta per la zona dining che annovera un maestoso tavolo con piano intarsiato abbinato a eleganti sedute dai toni naturali, i profili delicatamente intagliati e gli schienali in paglia di Vienna. Altresì il tavolo Tassella (che vanta una nuova versione con piano rotondo e diametro 180cm), sintetizza la rinnovata visione estetica del brand, perfetto compendio di moderna eleganza e alta ebanisteria (data dal pattern geometrico con differenti essenze lignee). Il restyling dei prodotti in collezione è pertanto il tema 2020, in attesa delle grandi novità che faranno capolino il prossimo anno, quando Angelo Cappellini taglierà il traguardo dei 135 anni di fondazione. “Sarà un anno veramente importante per noi, pertanto le maggiori novità saranno svelate in concomitanza di tale anniversario – spiega il Direttore Generale – Nel frattempo abbiamo ripensato il 2020, anche a fronte dello spostamento del Salone del Mobile, puntando sulla riorganizzazione interna dell’azienda, sulla formazione attraverso webinar per clienti e agenti, e infine sulla comunicazione, per far sentire

Tavolo TESSELLA

non solo la vicinanza ai nostri partner, ma per far percepire il cammino evolutivo che stiamo compiendo e che intende essere sempre più consistente”. (Quasi) 135 anni e ancora tanta voglia di fare, e dimostrare che il settore luxury non solo è ancora profondamente radicato e

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vivo, ma che è in grado di stare al passo con i tempi e modellarsi sulle più varie attitudini abitative grazie alle sue peculiarità altamente artigianali e di eccellenza qualitativa. www.angelocappellini.com


La casa è glamour UNO STILE DI VITA QUELLO DELLA MAISON DI MODA CHE CONTAGIA L’AMBIENTE DOMESTICO CON SEGNO RICONOSCIBILE E ABILITÀ NEL COMBINARE CLASSICO E CONTEMPORANEO

U

na scalata di successo a tutto tondo. Non solo nell’Olimpo della moda, inconfutabile icona di stile nel mondo. Ma anche nella scena dell’interior design. Versace Home parte nel ’92 con una collezione tessile per la casa e poi inizia a volare. La partnership con Rosenthal, con cui nascono collezioni tableware impresse nella memoria, l’approdo ai primi elementi d’arredo distinti dai temi decorativi neoclassici stilema della maison (The Vanitas Chair), il succedersi sempre di nuove collezioni rappresentative di un’abilità che sa combinare amore per antichità e modernità. Oggi quello di Versace Home è un universo creativo sempre in continua evoluzione trasmesso attraverso un’estetica unica e inconfondibile, fatto non solo di materiali preziosi, attenzione per i dettagli, forme avvolgenti, combinazioni cromatiche senza tempo, ma anche di un servizio di interior design grazie al team esperto di architetti e designer di interni diretto da Donatella Versace. Il suo mondo domestico abbraccia mobili, tessuti, porcellane, carte da parati, rivestimenti murali,

piastrelle in ceramica e accessori per il bagno. Tra le novità, si rinnova la linea per la tavola Versace Jungle Animalier per Rosenthal meets Versace, collezione in porcellana finissima che mescola l’iconica stampa Jungle con motivi animalier e con elementi ispirati alla Medusa. Una selezione di piatti, servizi da thè e caffè, vasi e piccoli elementi decorativi realizzata in una palette dai colori vivaci attraverso alcune tra le più sofisticate tecniche di lavorazione della porcellana. E poi ancora, la linea Versace Wallpaper Versace IV si arricchisce delle collezioni: La Scala del Palazzo, che trae ispirazione dalle scenografiche scale di marmo

Collezione LA SCALA DEL PALAZZO by Versace Wallpaper

dello storico Palazzo Versace di Via Gesù a Milano mixando elementi architettonici a colori sofisticati; Barocco Metallics contraddistinta dall’iconica stampa della collezione Autunno-Inverno 1991; Heritage, caratterizzata da motivi floreali barocchi e delicate tonalità; Découpage, serie di tecniche simil-decoupage con un eclettico mix di stampa d’archivio; Barocco Birds, fantasia tropicale raffigurante uccelli abbinati a elementi dorati Barocco; Eterno, che richiama la texture a spina pesce di legno e parquet. Infine, la collezione Textiles & Accessories 2020 include la linea Virtus, caratterizzata dalla stessa lettera ‘V’ barocca delle iconiche bag di Versace.

VERSACE JUNGLE ANIMALIER by Rosenthal meets Versace

www.versace.com

Vietato alzarsi BILANCIARE PERFETTAMENTE RIGIDITÀ ED ELASTICITÀ DI UNO SCHIENALE È LA SFIDA VINTA DALLA POLTRONA PER OUTDOOR FOLIO, NATA DALLA MATITA DEL DESIGNER RAFFAELLO GALIOTTO PER NARDI

I Sedia a dondolo FOLIO

l nome deriva proprio dal processo di produzione che vede la scocca della poltrona, costituita da un unico foglio in resina fiberglass, traforato e decorato a quadri. Folio, adatta per l’outdoor, ha uno schienale collegato senza soluzione di continuità alla seduta ribassata e si presenta o su base fissa o nella versione a dondolo, per un relax davvero completo. Con un semplice click è possibile reclinare lo schienale senza scatto, questo grazie a braccioli cavi all’interno dei quali un meccanismo manuale è in grado di azionare lo scorrimento dei tiranti per

permettere i due cambi di posizione. I cuscini, disponibili in quattro diversi tessuti e varie nuance aderiscono alla scocca grazie a un doppio fissaggio con larghe fettucce. Non può mancare il poggiapiedi/sgabello Poggio progettato con gli stessi materiali di Folio. Grazie alla capacità di Nardi di sfruttare la flessibilità e l’elasticità della resina, Folio si presenta come un progetto innovativo, facile da igienizzare, resistente agli agenti atmosferici, impilabile e completamente riciclabile.

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www.nardioutdoor.com

Poltrona FOLIO


focus on

Poltrone BLUME

Diversi, ma uniti Sedia BLUME

D

ue approcci creativi distinti per indole quelli di Robin Rizzini e Sebastian Herkner, i nuovi sodalizi artistici e progettuali stretti dall’azienda Pedrali, vigile sulla scelta dei designer con cui collaborare e incline a valorizzarne le personalità a favore di una produzione ricca e diversificata. L’universo di Sebastian Herker – eletto “Designer of the year 2019” da Maison&Objet, “Guest of Honour” a imm Cologne 2016,

CONDENSANO LINGUAGGIO TECNICO-INDUSTRIALE L’UNO, AMORE PER L’ARTIGIANATO L’ALTRO: ROBIN RIZZINI E SEBASTIAN HERKNER SONO LE NUOVE E TALENTUOSE PARTNERSHIP CHE COSTELLANO LA STRADA CREATIVA DI PEDRALI

Tavolo TOA

e vincitore di numerosi premi – è guidato dalla passione per la realtà artigiana. Un’attrazione per il mondo della tradizione che dialoga però con le nuove tecnologie di produzione per ottenere pezzi di qualità che sappiano invecchiare bene. Il suo lavoro, guidato da una sensibilità e un’identità che esaltano dettagli e funzione, si è fuso perfettamente con l’entusiasmo e la concretezza di Monica e Giuseppe Pedrali, management aziendale, dando vita alla collezione Blume. Un omaggio alle origini tedesche del desi-

gner – Blume significa fiore, dato il rimando decorativo –, ma soprattutto un’espressione raffinata di momenti conviviali. La serie abbraccia sedia e poltrona lounge, e anche un set di tavolini in tre altezze e dimensioni, in cui il telaio sottile e l’imbottitura in schiumato poliuretanico si uniscono armoniosamente rendendo la seduta estremamente confortevole e soffice. Un elemento strutturale realizzato in acciaio e posto sotto il sedile dona resistenza e fissa le gambe, rendendo possibile il disassemblaggio e il corretto

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smaltimento dei componenti del prodotto a fine vita. Rivestimenti e finiture studiati con cura donano una versatilità eccezionale: l’alluminio anodizzato si esprime nelle nuance argento, nero, ottone o bronzo, il Marmo Breccia Aurora nelle tonalità fior di pesco o rosso levanto, il fenix nero negli effetti marmo arabescato bianco o marmo nero oppure stratificato. Agli antipodi Robin Rizzini, genovese e con una lunga esperienza nello studio di Antonio Citterio a Milano. Materiali innovativi e processi produttivi sono un chiodo fisso. Il suo obiettivo è ottenere oggetti il più possibile coerenti e pensati, rifiutando l’idea di un design ridondante, così come l’uso di materiali non necessari in termini di qualità, ma anche di quantità. Il risultato deve essere, per Rizzini, essenziale, funzionale, espressivo. «Ho sempre guardato Pedrali con molto interesse e atteso l’occasione di poter disegnare per loro – racconta – L’azienda possiede tutto ciò che caratterizza le grandi realtà italiane: creatività, umanità, organizzazione e precisione esecutiva. Sono molto soddisfatto di questo nostro primo passo insieme». Il “passo” si chama Toa, ed è un tavolo che anche questo rende omaggio alla città natale con la traduzione dialettale dell’oggetto. Esteticamente leggero, ha una struttura robusta in alluminio capace di sostenere anche ripiani di grandi dimensioni. Le gambe a ponte in pressofusione di alluminio, anche in colori a contrasto rispetto al piano, una modularità in larghezza e profondità e l’ampia gamma di finiture lo rendono adatto a destinazioni d’uso differenti: dal residenziale al contract, fino all’ufficio. www.pedrali.it


Taba: precisione in forma libera UN DIGITAL LAUNCH E UN DESTINO DI OPPORTUNITÀ PER TABA, LA FAMIGLIA DI SEDUTE DISEGNATA DA ALFREDO HÄBERLI PER MOROSO. PENSATA PER SPAZI PUBBLICI E PRIVATI IN UN INTRECCIO DI FORME, ERGONOMIA E POESIA

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aba gioca di precisione per vivere molte opportunità: di sedute, di incastri e di interazione. È formata da otto pezzi: un divano, due poltrone, cinque pouf, pensati dal designer svizzero-

argentino Alfredo Häberli per adattarsi, grazie alla sovrapposizione di diverse linee organiche, a una multifunzionalità esistenziale. Come sedersi, conversare o lavorare. Il rigore della geometria si fonde con la poesia

Collezione TABA

Collezione TABA

delle forme naturali disegnando elementi asimmetrici, morbidi, che alternano superfici piane a zone curve rispondendo agli svariati usi quotidiani. «Il gioco che mi interessava sviluppare con Taba» precisa Häberli «è l’intreccio tra forma e poesia. Tra ciò che è lineare e ciò che sfugge». E «in un’azienda come Moroso coltivare lo spunto dell’idea che sfugge alla regola mi viene facile». Così nasce questa liaison fortunata con l’azienda italiana che – in tempo di pandemia – ha lanciato online e sui social la collezione raccontando il proces-

so creativo attraverso un documentario di quasi tre minuti. Nella presentazione non manca la giustificazione di un nome che trova origine e ispirazione nella biografia del designer. Si chiamava così un vecchio gioco di abilità diffuso tra i campesinos argentini: Taba era l’osso di mucca da lanciare in modo che cadesse sul terreno umido con la parte vincente rivolta verso l’alto. Un ricordo d’infanzia di cui il progetto trattiene sicuramente anche la parte più emozionale. www.moroso.it

Sinergie tra materiali CRUISE ALU collection

U

n’azienda, Talenti, capace di creare con la materia puntando, anche grazie alla collaborazione di designer di fama internazionale, sulla ricerca di forme e di combinazioni materiche differenti e polivalenti. Cruise Collection, con le sue infinite combinazioni, crea una vera zona living dalle linee sofisticate ed eleganti grazie a divani fissi o modulari, tavoli, pouf, panche, poltrone living e poltroncine da pranzo. L’ispirazione al mondo nautico è enfatizzata dall’utilizzo di materiali pregiati come il legno in Cruise Teak e l’alluminio in Cruise Alu per le strutture, oltre a corde intrecciate e rivestimenti d’ultima generazione (con una selezione di tessuti dai colori sobri e luminosi per le sedie). L’idea è quella di combinare una lega come l’alluminio, inattaccabile dalla

ruggine, o il legno teak, estremamente resistente ai cambiamenti di temperatura, all’acqua, all’umidità e alla salsedine con l’imbottito e con la corda, impermeabile e resistente ai raggi UV. Per la collezione Cruise Alu, il divano modulare ha una struttura in alluminio, realizzata secondo la tecnica della pressofusione e si abbina alle comode e ampie sedute realizzate in quick dry foam (materiale che garantisce lo scivolamento dell’acqua e un’asciugatura molto veloce) e al rivestimento in tessuto resistente agli agenti atmosferici. Impossibile non notare il piede che, realizzato grazie alla tecnica della pressofusione, diventa un elemento distintivo della collezione con grande impatto estetico. www.talentisrl.com

CRUISE TEAK collection

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CRUISE COLLECTION, LA NUOVA COLLEZIONE 2020 DISEGNATA DA PALOMBA SERAFINI ASSOCIATI, PRENDE ISPIRAZIONE DAL MONDO DELLA NAUTICA E ABBINA LA CORDA CON IL TEAK E L’ALLUMINIO


focus on

All’altezza dell’eccellenza COMFORT, ELEGANZA E RICERCATEZZA SONO SOLO ALCUNE DELLE QUALITÀ CHE IL DIVANO GREGORY, DISEGNATO DA ANTONIO CITTERIO PER FLEXFORM, REGALA MENTRE SI CHIACCHIERA, CI SI RILASSA O SI ASSAPORA UN LIBRO, CIRCONDATI DAI SUOI SOFFICI CUSCINI Divano GREGORY

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uando si fa scorrere lo sguardo su questo divano, è inevitabile che ci si soffermi sui numerosi dettagli che lo rendono assoluto protagonista dello spazio in cui viene collocato. Ovviamente la linea elegante del disegno, la forma, la dimensione perfetta sono tutti elementi che trasmettono armonia a chi lo osserva, ma c’è di più. Ci sono particolari, come l’elegante piede in alluminio, le cinghie elastiche che sembrano una vera decorazione per la base, i profili ricercati in gros grain dei cuscini, che sanno trasformare Gregory in un oggetto

dalla personalità spiccata, oltre a dimostrare il saper fare che è proprio del patrimonio genetico dell’azienda. Progettato da Antonio Citterio per la collezione Flexform Indoor 2020, è un divano che alterna materiali più freddi e rigorosi (come il metallo della base) ad altri più caldi e raffinati (come il cuoio con il quale sono fatte le parti a vista delle cinghie elastiche sulle quali appoggiano i cuscini di seduta). La personalizzazione è un altro aspetto di questo divano che permette di soddisfare tutte le esigenze: infatti la struttura in metallo e i piedi in alluminio

pressofuso sono disponibili in una grande varietà di finiture per permettere sofisticati abbinamenti con il cuoio delle cinghie proposto nei colori tabacco, testa di moro e nero. L’attenzione non è pero solo rivolta all’estetica. I cuscini dello schienale con rullo, imbottiti in piuma d’oca sono pensati per una postura corretta e per offrire un alto livello di comfort. Gregory consente inoltre di realizzare innumerevoli configurazioni grazie alla sua ampia componibilità.

C

La luce in un soffio

ome quando si alzano gli occhi al cielo, cercando di trovare disegni e immagini nella forma irregolare e mutevole delle nuvole, con i raggi del sole che vi filtrano attraverso, lo stesso si può fare accendendo una delle lampade della serie Nubola. Sono composte da sfere irregolari dai colori metallici (rame, cromo nero e oro) che ricordano la morbidezza e la consistenza delle nubi. La stessa magia la troviamo nel procedimento di produzione realizzato dagli artigiani che soffiando nella canna, portano aria nella massa vitrea incandescente. In seguito, usando la canna come asse di rotazione, la fanno rotolare su una lastra di ferro e con l’aiuto di utensili le danno la forma desiderata, ritoccandola e creando dettagli che fanno di ogni pezzo un elemento unico, irrepetibile, come un’opera d’arte. La collezione Nubola comprende lampade da terra e da tavolo, mentre si sta lavorando per le versioni applique e chandelier che verranno presentate prossimamente. La versione da tavolo è composta da una base che ricorda una bottiglia che sostiene il corpo illuminante vero e proprio, somigliante appunto a una nuvola. La piantana è invece strutturata con una base circolare da cui partono tre aste metalliche verticali alle quail vengono agganciate le tre sfere in vetro soffiato, di dimensioni differenti. Per le finiture delle sfere si può scegliere tra rame, cromo nero e oro, mentre la struttura di base di piantane e lampade da tavolo sono disponibili in grafite o in altre finiture. Serie NUBOLA

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www.riflessi.it

www.flexform.it

UN NOME PERFETTAMENTE CALZANTE, QUELLO DI NUBOLA, PER LA SERIE DI LAMPADE PRESENTATE DA RIFLESSI. LE FORME IRREGOLARI, IN VETRO SOFFIATO, SONO SAPIENTEMENTE CREATE DALLE MANI DI ARTIGIANI


Noi? Mai fermi FOURMORE, design Gordon Guillaumier

È LA SETE DI SCOPERTA A MUOVERE IL PROCESSO PRODUTTIVO E CREATIVO DEL BRAND, FATTO DI CURIOSITÀ PER LE TECNOLOGIE E DI COLLABORAZIONI CON DESIGNER SEMPRE NUOVI. IN UN MOTO IN CONTINUO DIVENIRE

“V

ersatili come la materia, in continuo c a m b i a m e n t o” . Si raccontano così in Desalto, l’azienda che da 30 anni incarna perfettamente i valori del Made in Italy unendo conduzione familiare e territorio. La curiosità è di casa, di conseguenza la costante ricerca tecnologica e creativa si muove istintivamente, specie negli ultimi anni, verso collaborazioni con volti sempre nuovi del progetto. Una freschezza di pensiero capace di legare insieme giovani talenti diversi tra loro con una flessibilità produttiva sartoriale e artigianale. Nelle recenti novità di prodotto, specchio di questa rara linfa, c’è dunque una grande capacità di lavorazione ad alto contenuto tecnico e innovativo miscelata indissolubilmente a nuove idee. Quella del designer Gordon Guillaumier – Art Director dell’azienda – è davvero una sfida progettuale (vinta) che lavora sul difficile equilibrio tra funzionamento tecnico e aspetto formale del tavolo allungabile. Obiettivo raggiunto grazie a un gesto semplice del meccanismo che mantiene la proporzione del tavolo sia nella versione chiusa che allungata, ed ecco che, come suggerisce il nome, in Fourmore l’allunga consente di aggiungere quattro posti a tavola per entrambe le misure del prodotto.

L’innesto di materiali arricchisce poi la sua estetica: il top in rovere chiaro o scuro di legno impiallacciato fresato a controllo numerico contrasta con il telaio in lamiera di acciaio 10 mm tagliata al laser, sottolineando leggerezza ed eleganza della forma. Ancora un tavolo dall’estro questa volta di Guglielmo Poletti, che racchiude in un unico dettaglio lo sviluppo di L45. Il giunto tra la gamba e il top è ottenuto tramite la combinazione di due profili a L tagliati a 45° per essere uniti a 90°, formando così la gamba e il relativo traverso. Quest’ultimo, a sua volta ruotato di 45° rispetto alla superficie piana che lo sormonta, delinea uno spicchio di vuoto che sottolinea la relazione tra il top e gli spigoli posizionati in corrispondenza. Cambia tipologia invece Giacomo Moor, che si dedica alla famiglia di contenitori Stac dotata di funzioni diverse grazie alla sovrapposizione di elementi modulari impilabili. Quasi un gioco di costruzioni che vede volumi monolitici in legno sorretti da una sottile lamiera in metallo di 3 mm, piegata in folding, quale

STAC, design Giacomo Moor

congiunzione a incastro e senza saldature. Un escamotage che genera contemporaneamente vani a giorno. Previste le variabili a sviluppo orizzontale e verticale, ciascuna delle quali con moduli di due altezze diverse. Minimizzare il più possibile il segno e uniformare i componenti per ottimizzare

i processi è stato l’obiettivo produttivo insieme alla volontà di dotare di autonomia i vari moduli in modo da permettere al mobile di essere spedito montato, senza occupare molto volume. In tutti si legge chiaramente una profonda cultura del progetto affinata nel tempo da Desalto. www.desalto.it

L45, design Guglielmo Poletti

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focus on

Contemporary revolution FESTEGGIA DIECI ANNI OPERA CONTEMPORARY, E LO FA CON I MASSIMI ONORI: UNA NUOVA DIREZIONE ARTISTICA, UNA PIÙ AMPIA STRATEGIA MARKETING E RETAIL, MA SOPRATTUTTO LA DECISA VOLONTÀ DI DIVENIRE UN MARCHIO SOLIDO E STRUTTURATO DALL’APPEAL INTERNAZIONALE Divano COSMO

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ieci anni e non sentirli. Sono passati in un soffio da quando Opera Contemporary fece la sua apparizione sulla scena progettuale, nel 2010, grazie alla dedizione di una famiglia visionaria legata alla storia dell’artigianalità e lavorazione del legno fin dal 1886. Sebbene ispirata da questo heritage tradizionale, il nuovo brand ha sviluppato una propria identità nel lusso contemporaneo. Un carattere e un’ambizione che il nuovo management alla guida dell’azienda intende cavalcare e sviluppare con grande energia, “affinché Opera Contemporary possa vivere di vita propria e affermare il suo posizionamento nel mercato”. Queste le parole del Direttore Generale Fabio Merli, che sintetizzano un lungimirante obiettivo avviato fin dal suo ingresso in azienda, due anni fa. Importante passo di questa evoluzione, la nomina dello studio Bestetti Associati per la Direzione Artistica. “Per Opera Contemporary stiamo costruendo un inedito linguaggio stilistico in grado di far dialogare prodotto e architettura – rac-

contano dallo studio – Un modo di vivere elegante e discreto esaltato da dettagli materici essenziali”. Le proposte presentate quest’anno si muovono pertanto sul filo di questa rinnovata espressione formale. Ne è un esempio calzante il divano Cosmo firmato dallo studio Castello Lagravinese, tra i più apprezzati prodotti del catalogo Opera Contemporary: nel nuovo restyling mostra una fascia strutturale in legno massello (dal profilo a sezione triangolare) che non solo funge da marcato tratto estetico, ma al contempo enfatizza la maestria del brand nella lavorazione del materiale. Medesima vocazione per il letto Sheila (design Castello Lagravinese), rivisitato nella testata che perde l’imbottitura per mostrare l’anima lignea arricchita nella sua leggerezza da cordini in cuoio distesi verticalmente. L’affinità interior-spazio architettonico ricercata dallo studio Bestetti emerge evidente da un nuovo prodotto in collezione, la libreria Taylor (disegnata da DL studio): caratterizzata da una struttura metallica che accoglie ripiani in legno, marmo e pelle rappresenta agilmente l’anima del brand

Libreria TAYLOR

fatta di raffinata eleganza e accostamenti materici arditi quanto armoniosi. Se il rinnovamento stilistico e di immagine è già in corso d’opera, simultaneamente si lavora sul riposizionamento del brand sul mercato; processo che vedrà il suo culmine nell’apertura di uno showroom monomarca a Milano questo autunno (e il prossimo anno nei mercati esteri a partire da USA e Middle East). L’inaugurazione del flagship sarà parte dei festeggiamenti per i dieci anni del brand: “Quest’anno

Letto SHEILA

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avevamo in programma numerose attività per celebrare il decennale di Opera Contemporary durante tutto l’anno – spiega Fabio Merli – Nonostante il lockdown e lo spostamento del Salone del Mobile, abbiamo intenzione di mantenere fede alle iniziative previste. C’è molto da fare, ma credo che il brand sia pronto per affermarsi e continuare a crescere nei prossimi anni”. www.operacontemporary.com


Superare la perfezione

A 50 ANNI DI DISTANZA, MARIO BELLINI E B&B ITALIA COLLABORANO ALLA RIEDIZIONE DI CAMALEONDA, IL DIVANO MODULARE, PERFETTA SINTESI TRA DESIGN E ARCHITETTURA, CHE OGGI FA UN PASSO AVANTI DIVENTANDO ANCHE SOSTENIBILE

za diversificate, protette da un rivestimento removibile in dacron, tessuto sintetico ottenuto da PET riciclato. Camaleonda si completa con Gli Scacchi, la serie di tavolini o sedute extra disegnate da Bellini nel 1971, i cui pezzi sono ispirati al gioco degli scacchi, precisamente alla Regina, Cavallo e Torre. Nella versione originale del 1971 l’innovazione di Scacchi era il rivestimento in poliuretano autopellante, una soluzione utilizzata soltanto per l’industria automobilistica; oggi sono proposti con morbidi rivestimenti in cuoio e cavallino con cuciture a vista. www.bebitalia.com

Divano CAMALEONDA

S

i può migliorare ciò che è già perfetto? La risposta affermativa nasce dal lavoro portato avanti dal Centro Ricerche & Sviluppo di B&B Italia e dall’architetto Mario Bellini che nel 1970 ha disegnato il divano Camaleonda. L’arredo conserva – identici – estetica, dimensioni, proporzioni e sistema d’uso, con il modulo di seduta di 90x90 cm, con lo stesso schienale e bracciolo del progetto passato, del quale sono state recuperate le dime originali per il taglio del rivestimento. Una delle

caratteristiche fondamentali di Camaleonda è la sua modularità: agganciando e sganciando infatti sedute, schienali e braccioli si possono creare configurazioni infinite. Se nulla nella forma è stato cambiato – è stato mantenuto perfino lo stesso capitonnè –, l’innovazione riguarda i materiali. La struttura a sandwich si compone di materiali riciclati o riciclabili, la base è costituita da pannelli lignei e i piedini sferici sono in legno di faggio certificato FSC. Le imbottiture sono realizzate in poliuretano a densità e portan-

Serie GLI SCACCHI

In&Out GIOCA SUL FILO DELL’EQUILIBRIO TRA DENTRO E FUORI, LA COLLEZIONE OPEN AIR 2020 DISEGNATA DA ANDREA PARISIO PER MERIDIANI. NATA PER ESTERNI, ORA ANCHE INDOOR

Divano indoor CLAUD

C Poltrona indoor ZOE

ambiare angolo d’osservazione permette di vedere lo stesso oggetto con occhi nuovi, si sa. Magari scoprendo anche particolari che in precedenza sfuggivano. È quanto ha fatto Meridiani con la collezione Open Air 2020, il living all’aria aperta sintesi di bellezza e funzionalità d’uso, proposta ora anche in versione per interni. La scelta di Andrea Parisio, designer e Art Director, è quella di mantenere un’idea di arredo coerente e riconoscibile, di riflettere una visione del design di interni rassicurante attraverso pezzi dalle linee minimali, dettagli sinuosi

e volumi morbidi che fanno dell’abitare la casa un vero piacere. Non solo, l’azione di Meridiani conferma anche la versatilità della propria produzione, 100% Made in Italy, senza tempo e lontana da mode e tendenze. Stesso design, dunque, ma finiture diverse. Si fa grigio chiaro il cemento Ductal®, di altissima qualità e tecnologia, formato da finissimi componenti minerali naturali e fibre organiche che lo rendono resistente e flessibile; diventa laccato lucido oppure opaco, in diverse colorazioni, il legno massello di Iroko; il cuoio, sapientemente lavorato a mano, è protagonista con cuciture

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sartoriali o intrecci; e l’alluminio verniciato prevede quattro colorazioni – Chalk, Petrol, Elephant e Black – per abbinamenti creativi. Tra i vari pezzi della collezione, si fanno notare: Claud, divano modulare, poltrona e lettino realizzati in legno laccato opaco in diverse varianti di colore, dotati di imbottiture soft per un’oasi di relax; e Zoe, serie di poltrone dall’ampia seduta imbottita che accosta elegantemente alluminio e cuoio intrecciato, mettendo a disposizione due cuscini di schienale opzionali. www.meridiani.it


focus on

L’armonia è tutto CRESCONO DI PARI PASSO LIVING DIVANI E LE SUE COLLEZIONI, INSIEME A IDEE CHE SI ESPANDONO E A UNA VISIONE DI BELLEZZA SEMPRE PIÙ RAFFINATA. TRA GLI ULTIMI NATI, FLOYD-HI 2 SUGGELLA LA FELICE COLLABORAZIONE TRA PIERO LISSONI E L’AZIENDA

Divano FLOYD-HI 2

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inquant’anni dalla fondazione, 30 anni di forte sinergia con Piero Lissoni alla direzione artistica. Un libro, una grande mostra, la seconda generazione al comando quale riferimento per un talent scouting che contraddistingue il brand. L’espansione di Living Divani non è separata dalle sue collezioni, che, partendo dagli imbottiti, abbracciano ora in modo omogeneo tutto l’ambiente living. Creazioni rigorosamente essenziali ma impeccabili nell’esecuzione, che hanno saputo

conquistare il pubblico mondiale più sofisticato. Non fa eccezione Floyd-Hi 2, sistema di imbottiti firmato ancora una volta da Piero Lissoni, che, nella nuova versione con piedino metallico, diventa componibile per svilupparsi nello spazio con le sue forme fluide e rassicuranti. Il segno distintivo dato dal bracciolo incastonato tra schienale e seduta, estremamente generosa, personalizza gli interni sia di case contemporanee che di dimore storiche, ma anche di spazi contract. I tessuti pregiati abbinati a lavorazioni

sartoriali fanno la loro parte insieme ai materiali d’alta qualità, come i multistrati di pioppo e abete tamburato che compongono la struttura di schienali e braccioli, l’acciaio verniciato con polveri epossidiche del telaio del sedile, la piuma d’oca lavata e sterilizzata racchiusa in settori separati con inserto di poliuretano espanso, la lamiera in acciaio tagliata al laser del piedino, molleggi a nastri elastici in caucciù. Perché l’armonia è tutto. www.livingdivani.it

Visioni cosmiche CATTURA LO SGUARDO LA FANTASIA IPNOTICA DEL TAPPETO DISTORTION, DELLA LINEA LIMITED EDITION, DISEGNATO DA MARCO PIVA PER ILLULIAN. INTERAMENTE REALIZZATO A MANO, LA SUA TRAMA È FATTA DI GEOMETRIA ORA SINUOSE, ORA PIÙ RETICOLARI CHE ORIGINANO FORME INASPETTATE

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Tappeto DISTORTION

fili della trama e quelli dell’ordito si incrociano per formare un tessuto che origina man mano un disegno, in un processo che ricorda quello dell’universo che tesse vite e destini. Ogni tappeto della linea Limited Edition rappresenta una storia che narra la personalità e la vita del suo autore e nasce con l’idea di porre domande, cercare risposte o interpretazioni tra le geometrie. Distortion, realizzato a mano con lana himalayana, pura seta e colori a base vegetale che conferiscono a ogni pezzo un particolare fascino cromatico, è caratterizzato da motivi sinuosi. Si crea una sorta di architettura immaginaria, che si riesce a percepire, ma non a concretizzare in forme elementari, con colori che sfumano in varie gradazioni. Tutti i tappeti della Limited Edition sono annodati e cardati a mano e sono disponibili in due qualità, Platinum 120 e Gold 100. La prima è la linea più esclusiva, caratterizzata dall’uso di lana e seta di altissima qualità, filate a mano e da un processo di fabbricazione estremamente complesso. Gold 100 propone tappeti realizzati in lana e seta, sempre di grande fascino, ma con una densità nodi al metro

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quadrato inferiore. Illulian, grazie al servizio Custom Made, offre la possibilità di creare un tappeto su misura scegliendo colori, disegni e dimensioni. In questo modo si ottiene il modello perfetto, adatto a spazi residenziali o ambienti contract come musei, showroom, hotel, ristoranti o per il settore nautico. www.illulian.com


Vivere open air COME IN UNA BOLLA PROTETTA, L’OASI OUTDOOR MINOTTI ACCOGLIE E CREA UN LIVING PERFETTO, TRA IL RASSICURANTE AMBIENTE DOMESTICO E LA LIBERTÀ DEL MONDO ESTERNO. NUOVE FINITURE 2020 PER LE SEDUTE TAPE CORD OUTDOOR DI NENDO DESIGN

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ape Cord Outdoor, la versione da esterno della famiglia Tape di Nendo si presenta con nuove finiture e cromie che possono essere scelte in una tavolozza di colori caldi che vanno dal grigio al ruggine, abbinati con i rivestimenti dell’esclusiva collezione tessile. Il sistema, composto da numerosi elementi, si adatta a ogni tipo di spazio all’aperto: le poltrone, il divano, la Paolina, il divano open aperto sul retro, le sedie, i tavolini e gli sgabelli in due altezze (102 e 115 cm) sono capaci di arredare anche ambienti dalle dimensioni contenute o terrazze di attici metropolitani. Le sedute con una profondità generosa sanno regalare relax e un senso di protezione che nasce dallo schienale compo-

Collezione NEW TAPE CORD OUTDOOR

sto da una struttura più rigida fatta di corde che come uno schermo avvolge e abbraccia. Con forme e volumi impeccabili, la collezione si distingue per un dettaglio sartoriale: il nastro che trattiene il piede, realizzato attraverso una piattina di metallo. Quest’ultimo, come le strutture in metallo delle sedute, è proposto nei colori Ruggine e Warm Grey. Le corde effetto midollino possono essere scelte anche nel Grigio Tortora, oltre alle tonalità già esistenti. Il nastro, leitmotiv della collezione, è il protagonista anche dei tavolini in metallo e collega la gamba alla corona, dove è inserito il piano in pietra o in Corian®. www.minotti.com

Vestire il design

Tavolo MATRIX FIL ROUGE DEI NUOVI PRODOTTI FRANKLIN, MATRIX E PHOENIX DI GIANFRANCO FERRÉ HOME SONO SICURAMENTE I DETTAGLI SARTORIALI CHE, RICHIAMANDO LO STILE DELLA MAISON DI MODA, TRASFORMANO GLI ARREDI IN CREAZIONI DI DESIGN ELEGANTI ED ESCLUSIVE

Collezione TAPE CORD OUTDOOR

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iascuno dei nuovi arredi è dotato di una forte personalità, capace di creare solo, o accompagnato agli altri, un ambiente sofisticato ed eclettico. La ricercatezza dei materiali e il prestigio delle lavorazioni artigianali rendono ogni

prodotto del marchio ben riconoscibile. La palette cromatica di tutte le ultime creazioni, nate dalla matita del design team Gianfranco Ferré Home, va dal grigio fumo, al bronzo, dal colore cuoio naturale al marrone o nero e crea atmosfere calde e accoglienti, dove il minimalismo moderno si alterna al patrimonio creativo di Gianfranco Ferré. Il mondo della moda si mescola a quello del design, proponendo geometrie e tessuti maschili, come quello che riveste la poltrona Franklin, un pied de poule color bronzo che ben si abbina alla struttura in legno di faggio, tinto grigio fumo di Londra. L’altra poltrona Phoenix, con vistosi braccioli cilindrici, si veste in tessuto Principe di Galles marrone e nero e bilancia un corpo imponente a piedini snelli, con una base in metallo. Stesse linee per il divano che si distingue però per il rivestimento in cuoio naturale con impunture sui bordi. Forme pulite e design minimale per i tavolini

Poltrona PHOENIX

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Poltrona FRANKLIN

Matrix che sono composti da ripiani movibili in legno, rivestiti in cuoio naturale in entrambi le due versioni centrale e laterale. Gli ultimi nati confermano l’evoluzione del marchio verso uno stile essenziale e meno decorativo, capace di creare soluzioni abitative ambiziose dallo stile esclusivo. www.gianfrancoferrehome.it


NEW COSMO sofa CALLAS armchair CYRANO small tables PELLEAS small tables TAYLOR library designer Castello Lagravinese www.operacontemporary.com



people&OPINIONS

Paolo Bestetti CEO di BAXTER

testo di Rachele Frigerio

VANTA UNA CASE HISTORY ESEMPLARE, CHE AFFONDA LE RADICI NELLO STILE CLASSICO PER POI TROVARE ESPRESSIONE COMPIUTA IN UN DESIGN SOFISTICATO, VICINO AL CONCETTO CHE IL LUXURY SUGGERISCE OGGI. NON MENO IMPORTANTE QUELLA RICERCA DELL’UNICITÀ RISERVATA A OGNI PRODOTTO, CHE STRIZZA L’OCCHIO AL MONDO DELL’ARTE. INSOMMA, BAXTER SFUGGE DA OGNI CLASSIFICAZIONE E CATEGORIZZAZIONE, PER AFFERMARE UN’IDENTITÀ FORTE E AUTONOMA FRUTTO DI UN EQUILIBRIO MISURATO E SOPRATTUTTO, DI UN’ATTENZIONE MANIACALE PER LA MATERIA NATURALE. NE ABBIAMO PARLATO CON PAOLO BESTETTI, CEO DI BAXTER

Dal classico al contemporaneo, una storia tutto sommato non lunga, ma una migrazione coraggiosa e lungimirante. Quando è avvenuto questo cambiamento e perché? La storia di Baxter nasce nel 1990 da un grande sogno imprenditoriale. Trent’anni fa, all’inizio della sua avventura, Baxter si presentava con imbottiti classici dal mood tipicamente inglese, ma con dettagli di un’eleganza studiata con attenzione che ha contribuito a distinguere la qualità e l’affidabilità del marchio. Uno dei simboli del cambiamento decisivo che ha segnato la nostra storia è senza dubbio il divano Alfred soprattutto nella sua versione vintage, dove la speciale tecnica di anticatura contraddistingue il suo aspetto per la sua unicità. Non si pensava più all’imbottito in maniera canonica, ma a un progetto con un’anima e con un vissuto da raccontare. Ed è proprio grazie a questo divano che si è passati dal classico al vintage. Un altro pezzo molto importante per la nostra storia è il divano Budapest, divenuto una sorta di icona: esprime l’impostazione formale del design, mantenendo comunque la materialità tipica di Baxter. Così siamo passati dal vintage al design.

In tempi altrettanto non sospetti avete lanciato le special edition, tra texture serigrafate a mano e complementi con finiture altrettanto hand made, trasformando prodotti di design in pezzi di volta in volta unici. C’è affinità con il mondo dell’arte? È proprio questa la direzione delle Special Edition che abbiamo lanciato. Ci piaceva l’idea di raccontare una casa che fosse anche espressione di quello che piace a noi, mostrando quindi una vicinanza con il mondo dell’arte. Non siamo degli artisti, ma vogliamo raccontare case che esprimono il piacere nel collezionare oggetti unici e proprio Baxter, che ha un’anima industriale, ma fortemente legata all’unicità del prodotto, in cui le logiche della serialità a volte sono marginali rispetto alla voglia di fare prodotti nuovi, poteva percorrere questa strada. All’interno delle nostre collezioni le pelli stesse sono esasperatamente naturali tanto che per noi “ogni divano è sempre un po’ diverso dall’altro”. Anche i nostri clienti sono entrati in questo spirito, per cui avere un pezzo unico è sicuramente un valore aggiunto, perché ogni cliente lo sente proprio. Il vostro stile è assolutamente ricercato, ma leggero e delicato… Possiamo dire in equilibrio tra luxury e design contemporaneo? Negli ultimi anni c’è stata una trasformazione fondamentale nel concetto di “luxury” e forse possiamo dire anche di design. Il luxury si è mutato in valori sulla qualità dei materiali, un lusso rigoroso e mai sfacciato. Così come il design contemporaneo ha riscoperto le proprie radici. In questo lavoro di rilettura questi due mondi ci appartengono da sempre; per noi i materiali devono essere naturali e rappresentano un valore fondamentale. Altrettanto importante è come vengono trattati: un diktat di Baxter è che i materiali devono essere veritieri; non ci deve essere mai qualcosa che simula qualcos’altro. Secondo noi la materia, la capacità di lavorare la materia naturale e di portare alla luce i difetti, sono parte del valore del progetto ed è anche ciò che conferisce unicità. In questa direzione c’è un concetto di lusso, più sofisticato, un lusso che deve essere colto da occhi attenti.

Progetti come il Baxter Bar a Milano (e il temporary di Parigi a Gennaio), o il Baxter Cinema (che lo scorso Salone è diventato un vero e proprio jazz club) trasmettono un identificavo modo di vivere e di intendere la filosofia Baxter. Siete fautori di un design esperienziale? Certo, il design è anche esperienza. Noi la chiamiamo Baxter Experience, che può essere una visita in azienda, una visita nel nostro showroom, un evento che noi facciamo… Un’esperienza che deve suscitare delle emozioni. L’esperienza che vivi è fatta di volumi, materie, profumi, sensazioni e riteniamo che chi si avvicina al mondo di Baxter o chi fa parte di questo club di Baxter, abbia questa grande voglia di vivere esperienze non in forma asettica. Non è un’autocelebrazione di se stessi, ma riguarda la capacità e lo scopo di poter creare dei momenti e di vivere delle esperienze che possono essere ricordate dalle persone con cui vieni a contatto. Ci interessa l’empatia che creiamo nel nostro club. A quali modalità invece affiderete il racconto delle novità 2020, in un momento in cui il contatto diretto è limitato? Abbiamo cambiato le regole del gioco: abbiamo fatto delle presentazioni private, mentre la presentazione worldwide sarà il 25 di settembre. Abbiamo coinvolto in questo progetto i nostri migliori partner e quindi abbiamo duplicato il progetto di Milano nel mondo. È stato difficile coniugare quelle che sono le nuove tecnologie con quella che noi chiamiamo l’“Esperienza di Baxter”. Questa è stata la vera sfida, ma i nostri partner ci conoscono e si sono affidati a questo “projet blind”: non possono oggi toccare i prodotti, ma hanno visto digitalmente la nuova collezione e hanno capito anche il progetto, che non è soltanto un progetto di ricerca, ma anche di presentazione, di comunicazione, di collaborazione con loro proprio perché gli sforzi che facevamo solitamente durante il Salone, li abbiamo trasferiti sul mercato. Ci siamo quindi affidati ai nostri 11 top dealers che costruiscono l’asse della struttura dei vari eventi che diventano itineranti. Non ci sono novità in termini di collaborazioni con nuovi designers, queste sono state spostate al 2021, mentre a fine anno sarà svelato il progetto Outdoor. Però abbiamo lavorato molto su quelli che sentivamo come concetti importanti: comodità, comfort, morbidezza.

BAXTER BAR, Milano

Divano PIAF

Divano ALFRED

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Oak


first season | every thursday from june, 25th 2020 an original series


Photo © FabrizioCicconi

people&PROJECTS

INTERVISTA A

D R A G A & A U R E L testo di Veronica Orsi

Artisti, designer, editori: sono tutto questo e oltre. Draga Obradovic e Aurel K. Basedow sconfinano dai limiti della rigida classificazione lasciandosi guidare solo dalla libera creatività, che per loro significa emozione e visione. La loro anima poliglotta si riflette in uno studio altrettanto multidisciplinare che spazia dal design product all’interior, a laboratorio artistico. Il loro modo di vedere

“out of the box” li ha condotti, in tempi ancora non sospetti, verso quell’ambito miscellaneo etichettato come art design; da lì ha preso avvio la loro carriera, costellata da importanti collaborazioni come Baxter, Anthropologie, Wall&decò, Visionnaire (che debutta quest’anno), per poi riassumere il loro pensiero nella personale collezione Transparency Matters.

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people&PROJECTS

Come si sviluppa e si compensa il vostro lavoro a quattro mani? Draga: Caratterialmente siamo diversi, lui da germanico e da artista non riesce a stare entro troppi paletti, ha una visione più “asciutta” delle cose; io sono invece esuberante, irrefrenabile, anche quando creo. Attingiamo da una stessa sorgente, ma poi ognuno ha le sue passioni. Così anche professionalmente ci esprimiamo in maniere diverse, io nel design, lui nell’arte. Ma quando rivediamo insieme un pezzo che abbiamo realizzato, che sia un’opera o un arredo c’è un interscambio di visioni. Altre volte, ognuno di noi ha le proprie intuizioni e questo non si può né frenare né cambiare. Il vostro percorso inizia con il vintage. Come si è evoluto verso un concetto di art design? Draga: Nella nostra storia ogni due anni c’è un ciclo che si chiude e uno che si apre. La nostra creatività è quindi estremamente dinamica, facciamo continuamente nuove cose, capitano nuove collaborazioni e dobbiamo inevitabilmente strutturarci anche internamente. Inizialmente lavoravamo insieme, eravamo conosciuti per mobili vintage e di recupero, pezzi unici che io realizzavo con sperimentazioni sul colore e tessuti dipinti a mano, mentre Aurel lavorava soprattutto con la resina. Il nostro primo atelier era quindi un vero laboratorio. Poi sono arrivate le prime collaborazioni con Baxter (ma anche Anthropologie) che ha visto in noi qualcosa di diverso; quando abbiamo iniziato ad avere richieste di pezzi in serie è subentrata una nuova sfida: come potevamo commercializzare l’unicità che proponevamo? Ne sono derivati i primi pensieri di progettazione, cercando soluzioni per mantenere il nostro tratto artistico, ma ora inserito in un contesto aziendale come quello di Baxter. Aurel: La finitura a mano è stata la risposta. Se inizialmente realizzavamo pezzo per pezzo una volta sola, dovendoci adeguare a produzioni più grosse abbiamo deciso di mantenere sempre un’ultima finitura a mano: ogni arredo cosiddetto riproducibile sarà comunque sempre diverso da un altro. Draga: Quando poi siamo cresciuti, Aurel ha passato molto tempo alla ricerca e alla scoperta delle professionalità artigianali della zona (tornitori, falegnami, fabbri…), un lavoro che oggi fa il nostro reparto di produzione. Ma si stava lentamente “spegnendo”, quindi dopo un anno sabbatico, ha deciso di dedicarsi solo alla pittura, e di nuovo

1. La consolle Maree della collezione Transparency Matters si connota per la base in ottone con top in resina, studiata per ottenere un effetto “liquido” sulla superficie. È rifinita con ulteriori pennellate di resina più consistenti, applicate con movimento fluido – come le onde, l’acqua, la marea. Realizzata a mano nell’Atelier di Draga & Aurel a Como.

2. Vertigo crea onde di trasparenza ed effetti ottici. Parte della collezione Transparency Matters, Vertigo è composto da barre modulari in acrilico solido. Ogni modulo può essere giustapposto a uno speciale tessuto dipinto a mano, all’interno dell’Atelier di Como del duo creativo, e personalizzato in dimensioni e background.

Baxter nella figura di Paolo Bestetti ha visto il potenziale delle sue opere. Abbiamo così preso due indirizzi specifici, io nel design di prodotto, lui nell’arte. Quale significato sottendono le sue opere? Aurel: Sono sempre un’espressione intima di ciò che sto vivendo nel momento in cui dipingo; sono discorsi, dialoghi con me stesso mentre lavoro, in un certo senso occasioni di meditazione: questo è il massimo della felicità a cui potevo aspirare, perché non è più un lavoro. Non ho un’idea di un significato a priori che poi traduco sulla tela: ci sono intuizioni e visioni, emozioni che mi portano a esprimermi in una direzione. Sicuramente caratteristico della mia pittura è attingere da tanti stili e approcci diversi: talvolta più dall’astrattismo puro e meditativo, altre volte più legato all’action piainting. Un’atra caratteristica costante è la finitura lucida: lavorando per molti anni con la resina conosco bene questo materiale che oggi fa parte del mio bagaglio; non solo: esso si rifà alla sacralità della pittura, cosa che mi ha sempre interessato. Come i quadri antichi erano coperti con un vetro, per me la resina ha la medesima finalità, oltre a creare un gioco di riflessi che diventa un invito all’autoriflessione: quello che lo spettatore vede in realtà sono i suoi occhi, non i miei; il quadro creato inizialmente per me, diventa un po’ anche suo. Non tutti poi si saranno accorti che nei miei quadri c’è una base realizzata con un tappeto: sottende un’idea filosofica, in cui il tappeto simboleggia l’antichità, la memoria, senza la quale non ci sarebbe il presente. La resina è il vostro marchio di fabbrica. Ci sono altre costanti? Draga: Non abbiamo mai fatto nulla seguendo le mode, ma solo per passione; è il nostro modo di esprimere la creatività. Così come il vintage, di cui siamo stati precursori, poi è diventato un boom. Noi siamo prima di tutto artisti per formazione, avendo studiato pittura; non sapevamo di poter essere designer, lo siamo diventati. Abbiamo quindi le nostre visioni che ci guidano. Come nella collezione Transparency Matters, dal carattere molto sperimentale, che trasmette liberamente il nostro modo di vedere gli oggetti e il risultato delle nostre ricerche: vediamo le potenzialità in qualsiasi oggetto. Abbiamo poi per fortuna il nostro team che riesce a tramutare le nostre idee in progetti. Infine, siamo anche editori: ci oc-

3. Colorati e divertenti! Sono i tavolini Agatha, disponibili con top singolo oppure in composizione di tre o cinque top. Questi raffinati coffee tables della collezione Transpar­ency Matters nascono dalla fusione di resina e bronzo. Il processo di creazione dei top, trasparenti e colorati, richiede una speciale tecnica di fusione della resina all’interno della forma in tre strati di resina colorata. L’opera artistica AKB_19_21 firmata da Aurel domina il background.

4. Googie è una lampada da parete con illuminazione a LED derivante da un processo di termoformatura del metacrilato. La lampada mostra un’ottima performance tanto come elemento singolo quanto in composizione di unità multiple, diventando un’installazione emozionale per ampi spazi. Il setting è qui completato dal tavolo Woke (entrambi appartenenti alla Transparency Matters), caratterizzato da motivi geometrici astratti sulla superficie (in legno ricoperto da resina).

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cupiamo della progettazione e realizzazione, quindi il fatto di essere sempre nel territorio, interagire con i fornitori, imparare da loro, ci ha permesso di creare uno studio dove non solo si disegna, ma si può creare un progetto di interior completo. Transparency Matters esprime la vostra creatività sperimentale. Quali gli elementi che la definiscono? Draga: Mi piace battezzare i nostri progetti e prodotti. “Transparency” perché il materiale che definisce la collezione declinata in tavolini, illuminazione (che per noi è una novità) e complementi sono appunto in resina a spessore, quindi completamente trasparente. Questo materiale diventa anche uno statement per sostenere che la trasparenza conta: è il nostro essere noi stessi, saperci definire, come a dire “siamo quello che vedete”. C’è poi l’elemento del colore; nella creazione delle colorazioni mi sento un po’ alchimista: è come la musica, i colori sono le note che esprimono l’umore del momento. C’è infine, la forza dell’artigianalità e la ricerca della forma, dell’eleganza, che non vogliamo abbandonare. Non vogliamo ricercare l’eccesso, “gridare” il design, come va di moda ora nel collectible design: i prodotti per noi devono essere intriganti con un tocco sofisticato, deve esserci una ricerca di bellezza, nuova o recuperata attraverso la nostra interpretazione. Art Design, Collectible design: c’è una grande contaminazione di settori. Cosa ne pensate? Draga: Facciamo spesso discussioni sull’arte e sul design, dove sono i confini? La funzionalità non declassifica una creazione a “non-artistica”. Così un quadro non deve essere solo un oggetto museale, l’arte va vissuta! In realtà è più un problema di mercato: le gallerie mantengono forte questa distinzione tra arte pura e art design. In un momento dove si sfidano limiti e confini, noi a nostro modo portiamo avanti un progetto in cui ci rispecchiamo, ma senza categorizzazioni: a noi la definizione sta stretta! L’importante è mantenere una narrazione forte alla base di ogni progetto ed è quello che facciamo. Magari in futuro saremo riconosciuti come coloro che hanno anticipato questo movimento, che hanno tolto queste barriere tra settori, e hanno avvantaggiato la possibilità di trovare contesti dove le nostre opere vivono contemporaneamente con i nostri pezzi di arredo.

5. Jud arricchisce lo spazio con la sua luce e un ampio range di vibranti variazioni cromatiche. Testimone della collezione Transparency Mat­ters, Jud è una lampada realizzata in vetro semitrasparente con struttura in ottone, illuminazione LED, filtri in resina colorata. Qui è il background perfetto per le sedute Marshmallow, isole di comfort e morbidezza.

6. Qui sono soliti creare e progettare. È il centro del loro “fare poetico” dove arte e artigianalità si incontrano. Questo è l’Atelier di Draga & Aurel a Como.


Photo 1,2,3,4,5 © Riccardo Gasperoni - Photo 6 © Fabrizio Cicconi

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rising TALENTS

Astri nascenti

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n design fresco, spesso sperimentale e tanto creativo da essere fuori dagli schemi. I talenti emergenti dimostrano quanto i confini della progettualità possano espandersi senza implodere, quanto l’omologazione non appartenga a questo settore e a chi ne è fautore, e quanto l’esplorazione di materiali e tecnologie possa far approdare a esiti inattesi e arricchenti. Chiamati a testimoniare nel mondo questo design thinking, le nuove

generazioni di designer diventano protagonisti di eventi e manifestazioni di settore che non mancano di puntare i riflettori sui questi astri nascenti attraverso esposizioni e collettive dedicate, alla ricerca delle future archistar. Dal SaloneSatellite del Salone del Mobile. Milano ai Rising Talents di Maison&Objet, dai Pure Talents di imm Cologne a WantedDesign Launch Pad della NYCxDesign: vi facciamo incontrare i talenti emergenti che si sono distinti sulla scena internazionale.

FRANCIA

Adrien Garcia Si definisce “un selvaggio socievole”, mentre per il membro della giuria Pierre Yovanovitch, che lo ha inserito tra i Rising Talents 2020 della kermesse parigina, è semplicemente un sognatore. Adrien Garcia divide il suo tempo tra Parigi e una grande dimora del XVII secolo nei pressi di Nantes, nell’ovest della Francia, da cui trae grande ispirazione. Non a caso molti degli arredi da lui progettati sono realizzati con legno di querce cadute nella sua proprietà. Questa affinità architetturale si rispecchia nella proposta d’arredo presentata a M&O: una sala da pranzo in abete dove le sedute “scompaiono” nel tavolo quando non utilizzate, creando un solido geometrico coerente, dalle linee semplici ma rigorose, come la sua filosofia vuole. Questo progetto racchiude poi un altro tema caldo per il giovane designer, ovvero la necessità di collaborare con gli artigiani francesi per produrre oggetti che possano essere tramandati alle generazioni future. Photo portrait © Champoussin Photo product © Aethion

GERMANIA

Peter Otto Vosding Giovane, ma già sulla cresta dell’onda. Classe 1990, nel 2017 fonda il suo studio VOSDING Industrial Design a Colonia dedicandosi all’arredo, lighting e consumer products. Peter Otto Vossding è stato tra i protagonisti della rassegna Pure Talents di imm cologne, dove ha presentato SoftShelf, un sistema di scaffalature caratterizzate da una struttura imbottita, dettaglio che non solo contribuisce a creare un’atmosfera avvolgente, ma diventa un pratico escamotage per la fonoassorbenza.

REGNO UNITO

Lewis Power Designer britannico con alle spalle già diverse esposizioni tra Londra e l’Italia, Lewis Power è il vincitore del Rising Star Award alla Stockholm Furniture & Light Fair 2020. Specializzato nel campo illuminazione, ha presentato nella cornice della Greenhouse una collezione (interamente in ghisa) di oggetti e lampade dal carattere deciso e sculturale. La sua direzione creativa esplora infatti l’equilibrio tra gli archetipi tradizionali e il superamento degli stessi, l’esperienza d’uso e la forma estetica. Il tutto giocato attraverso una forte matericità. (In foto: Menaggio Lamp) IFDM 86 Giugno 2020


first season | every thursday from june, 25th 2020 an original series


rising TALENTS

ITALIA

Francesco Forcellini Lo abbiamo conosciuto lo scorso anno al SaloneSatellite di Milano, e ritrovato successivamente tra i designer selezionati dalla Rinascente per esporre (e vendere) i propri prodotti all’esclusivo Design Supermarket del Department Store milanese – nello specifico l’innovativo vaso Trace in porcellana feldspatica realizzata con tecnica mista stampa 3D e stampa artigianale. A pochi mesi di distanza, firma le novità 2020 di De Castelli, mantenendosi fedele all’elemento chiave del progetto, ossia la consistenza materica, esaltata da finiture, texture e geometrie che apportano sensazioni.

USA

A Space Loro sono Anna Aristova e Roza Gazarian, alias A Space, studio newyorkese di design & art. Attive nel settore già dal 2016, hanno partecipato a molteplici esposizioni tra New York, Parigi, Yerevan (Armenia), Londra e Tokyo. Ma nel 2020 il loro nome spicca come Best Emerging Designer nel contest NYCxDesign Awards. Facile intuire la motivazione: il risultato di questo duo creativo è un lifestyle contemporaneo immerso nella bellezza senza tempo della natura, che si tratti di un arredo funzionale o un oggetto puramente decorativo. “Ogni oggetto è una creazione unica che invita a guardare oltre alla mera forma o materiale, e a connettersi alla natura primordiale degli elementi”, spiegano le designer. E così un tocco che sconfina liberamente nell’art design connota il loro tratto, permettendo alle idee, ai pensieri e alle sensazioni di ampliarsi ed evolvere. Novità 2020, la collezione Melt, che fa seguito alla collezione di successo Source (in foto).

Tavolino THE SOURCE

FRANCIA

Julie Richoz Vanta già importanti collaborazioni con prestigiose gallerie francesi e alcuni brand dell’arredo europeo. Ma la designer franco-svizzera Julie Richoz è agli inizi di una lunga parabola ascendente. Ultima vetrina che l’ha vista protagonista, i Rising Talents di M&O Paris. Ha una predilezione per le forme curve e ancor più per il vetro colorato, feeling concretizzato nei suoi vasi Oreilles. Dai pezzi unici alla scala industriale, è affascinata dal saper fare, dalla passione e precisione nel maneggiare e modellare materiali. Photo portrait © ED - Photo product © Aethion

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USA

Erika Cross Fondatrice dell’omonimo studio di design, Erika Cross è tra i progettisti nominati da WantedDesign per la collettiva – dedicata ai talenti emergenti – Launch Pad 2020. Guidata dal desiderio di “elevare oggetti del quotidiano e forme consuete, familiari in piaceri inaspettati”, la sua ricerca indaga la relazione tra oggetti, scala e uso. Un esempio? Il coffee table Step, costituito da due semplici elementi sovrapposti; prodotto nominato ‘Best in Show’ al NYCxDesign Awards 2020. TAIWAN

Hsiang Han Hsu Natura, bionica e tecnologia. Questi i campi di indagine di Hsiang Han Hsu, fondatore dello studio multidisciplinare di Taiwan Hsiang Han Design, distintosi in occasione dello scorso SaloneSatellite di Milano. Combina perfettamente una ricerca innovativa e tecnologica con un’attenzione alla sostenibilità e al riciclo di materiali, “al fine di creare un ciclo positivo fra consumatore, produttore e ambiente”. Noto è il prodotto Undefined Y, un sistema modulare i cui componenti possono essere liberamente assemblati per creare differenti soluzioni, dall’illuminazione ai tavoli. EMIRATI ARABI UNITI

Neda Salmanpour

Collezione TEN TABLES by Binchy and Binchy

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Selezionata come miglior candidata per il programma di internship internazionale IAESTE all’Università di Sharjah, è stata recentemente nominata “Young Talent of the Year” nel contest Design Middle-East Award ed è attualmente nel comitato consultivo dell’Architectural Engineering Department dell’Università di Sharjah. Vanta un curriculum notevole questo giovane talento della scena mediorientale. Neda Salmanpour, Junior Architect presso Binchy and Binchy Architecture (uno dei Top 20 Boutique Design Firms nel Middle East), studio che ha rapidamente raggiunto una popolarità internazionale dopo aver preso parte nel 2019 a Downtown Editions, con il debutto della collezione Ten Tables, alla cui realizzazione anche Neda ha collaborato. Recentemente la giovane designer è stata nominata per partecipare al Tanween Program di Tashkeel – l’organizzazione multidisciplinare di Dubai rivolta all’arte e al design, che annualmente seleziona un gruppo di artisti e designer per essere formati e guidati da rinomati professionisti della industry): il suo ultimo lavoro sarà esposto quest’anno a Downtown Editions unitamente alla classe di Tanween 2020.


arch&INTERIOR

LUSSO ESTREMO testo di Valentina Costa

L’ABITARE COME ESIBIZIONE DI ABBONDANZA: DI VASTI SPAZI, DI MATERIALI PREGIATI, DI PROGETTUALITÀ SOFISTICATA. MA ANCHE E SOPRATTUTTO NEL RAPPORTO STRETTO CON IL PAESAGGIO

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ovunque si trovino, nella campagna italiana, sul lago svizzero, sulle colline di Los Angeles o sulla baia di Miami, queste residenze assorbono energia vitale dagli elementi naturali, luce acqua vegetazione, e dal paesaggio circostante. In esso si immergono permeabili, a volte più ricettive, in altre più introverse. La natura non è semplicemente sfondo, ma parte integrante del progetto, protagonista nelle viste, nelle prospettive interne, nelle terrazze, nelle vetrate panoramiche. Diventa lusso estremo nel rapporto fra interni ed esterni, che nell’abitare perdono le loro tradizionali connotazioni estendendo al massimo le possibilità di personalizzazione e progetto nell’interior design. Anche grazie alla versatilità e raffinatezza di ricche collezioni di arredo e illuminazione.

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Casa Mi Zurigo, Svizzera Progetto by Daluz González Architekten Foto © Valentin Jeck «Abbiamo lavorato su un concept chiaro e semplice, una proposta radicale e coraggiosa, ma che contenesse tutti i comfort e le funzioni di un’abitazione. Volevamo lo stesso colore e la stessa texture all’interno e all’esterno, come se la casa fosse una scultura scolpita da un singolo blocco di pietra». Nel paesaggio naturale sulle rive del lago Zürich, i due blocchi geometrici sovrapposti e sfalsati all’esterno compongono un dinamico volume in cemento chiaro ultra moderno,e all’interno dispongono spazi in continuità su diversi livelli, collegati dalle scale, dalle prospettive e dai flussi di luce naturale che irrompono dalle enormi aperture vetrate. Nel blocco che ospita gli spazi comuni, ingresso, living, biblioteca, cucina e pranzo si susseguono in sequenza, ognuno con un proprio sfondo sullo specchio d’acqua, inquadrature perfette che rendono il lago il vero protagonista del progetto. Estese aperture caratterizzano anche il secondo blocco, in parte ipogeo, che contiene le camere da letto, lo studio e gli spazi di servizio. La luce naturale rende luminosi i toni neutri, grigio-beige, che armonizzano ovunque soffitti, pareti, pavimenti in travertino, gli arredi in legno e i rivestimenti in parquet. A contrasto spiccano negli spazi in comune tre arredi su misura completamente neri: il divano in pelle, il tavolo da pranzo in marmo marquina e il bancone in vetro per la cucina. «Collaborare con un marchio come Poliform in un progetto come questo è stato cruciale. Poliform Contract ha fornito gli arredi e proposto soluzioni e idee per conseguire sia l’estetica desiderata, sia i requisiti funzionali di un ambiente residenziale».

sala da pranzo e cucina, sino alle scenografiche porte scorrevoli in vetro con una lunghezza di 17 metri. Un escamotage per creare la connessione perfetta con la terrazza panoramica all’aperto e la piscina a sfioro. Il dialogo senza soluzione di continuità tra interno ed esterno è il punto focale del progetto. L’ala che comprende le stanze private risulta comunque appartata, culminando con la camera padronale posta a sbalzo sul fianco della collina. Un ampio cortile interno funge da elemento di transizione tra zona giorno e notte. E una scala collega la zona abitativa principale con un seminterrato completamente illuminato, inondando di luce naturale al livello inferiore. «Al fine di garantire privacy è stato implementato un diagramma a L, che ci ha permesso di creare una barriera tra la strada, le proprietà vicine e lo spazio giardino/terrazza della casa. Il rilievo della strada ha aperture molto limitate. Tuttavia, una volta attraversate le grandi porte d’ingresso in legno, lo spazio si apre completamente sulla città vista dall’alto». Tra gli elementi d’arredo scelti da Chimera Interiors, l’eccellenza di molti brand Made in Italy, come Armani/ Casa, Dada, Minotti, Molteni&C., Poliform, Fendi Casa, Gallotti&Radice, Giorgetti, Living Divani, B&B Italia.

RF House Hollywood, USA Architettura by XTEN Architecture Interior Design by Chimera Interiors Autore: Manuela Di Mari Foto © Steve King La residenza sulle colline di Hollywood sorge su una superficie di 2500 metri quadrati alla fine di un vicolo cieco, sviluppata in una serie di volumi e piani interconnessi che, visti dalla strada sembrano fluttuare. Passaggi e varchi la fanno da padrone, a cominciare dall’impressionante coppia di porte in rovere posta all’ingresso, per proseguire, all’interno, in corridoi che si aprono sui soffitti alti oltre quattro metri di IFDM 91 Giugno 2020


arch&INTERIOR

941 North Venetian Drive Miami Beach, USA Progetto by Thirlwall Design Foto © Kris Tamburello

Il lotto acquistato nel 2015 dagli investitori immobiliari Eduardo Otaola, Rodrigo Diaz ed Eduardo Lucca si inserisce nella densa schiera di residenze di lusso su Biscayne

Island, Miami Beach, percorsa dalla North Venetian Drive, con un fronte privato di 30 metri sulla baia. Le forme geometriche e razionali della villa si “insediano” fra l’oceano e una corte privata, punto di riferimento del progetto realizzato da Thirlwall Design. Il tema dell’acqua si riflette dall’esterno, fra i grandiosi specchi naturali e quelli artificiali delle piscine a sfioro su più livelli, verso l’interno, in uno spazio aperto ma nascosto, definito da un invaso illuminato, piante, una parete vetrata con ascensore e una parete verde alta quanto i due piani dell’edificio. Quasi senza soluzione di continuità, la pianta aperta

caratterizza i circa 700 metri quadrati della terrazza, perfetta come zona lounge di intrattenimento, ma anche gli spazi living del piano terra, con due diverse cucine, suddivisi fra interno ed esterno attorno alla piscina. La luce naturale della baia entra dalle ampie vetrate e riverbera sui chiari rivestimenti in marmo e limestone, oltre che sugli arredi scelti dalle collezioni Minotti. Il piano superiore accoglie cinque suite, tutte con terrazze e bagni privati. La residenza, completata a fine 2019 e ora in vendita, accoglie anche una collezione di opere d’arte contemporanea con numerose sculture, come quella posta a benvenuto per gli ospiti nell’accesso principale sul fronte strada.

1300 Beverly Estates Drive Beverly Hills, USA Interior design by Ameen Ayoub e Visionnaire Foto © courtesy of Visionnaire

Per sfruttare al meglio la posizione e la vista straordinariamente panoramica su Beverly Hills, la maestosa villa progettata da Ameen Ayoub estende la superficie abitabile dei tre piani in ampi terrazzamenti esterni, che sembrano una naturale prosecuzione verso una vita lussuosamente vissuta all’aria aperta, verso una veduta a perdita d’occhio. Ampie cortine vetrate, trasparenti e ritraibili, creano solo un sottile diaframma fra gli alti volumi interni e la verticalità delle chiare superfici esterne sovrapposte le une alle altre e arredate riccamente, come il resto dell’abitazione che conta, oltre a smisurati spazi living e svariate amenities, cinque camere da letto e nove bagni. «Beverly Estates è uno dei progetti più rilevanti di interior design personalizzato IFDM 92 Giugno 2020

curati finora da Visionnaire negli Stati Uniti – spiega Lorenzo Cascino, interior designer e brand ambassador di Visionnaire – Con il suo mix di purezza architettonica, massima spazialità e intensa illuminazione naturale negli interni». Moltissimi e di stile contemporaneo gli arredi scelti o realizzati ad hoc per le diverse ambientazioni in abbinamento ai pregiati materiali di rivestimento – marmi, cristallo e legno di mogano – come la configurazione per 12 persone del sofà Lumiere nell’home theatre, gli arredi lounge su misura per gli esterni, il tavolo da biliardo laccato Lancaster, o il total look della master suite con il letto Emotion, il make up desk Rawdon, le poltroncine e panche Blondie coronato dal Melmoth Chandelier.


Casa Burés

Barcellona, Spagna Progetto by Estudio Vilablanch e TDB Arquitectura Foto © Jordi Folch & Jose Hevia Casa Burés, inserita nelle prescrizioni sulla tutela monumentale fin dal1979, fu costruita tra il 1900 e il 1905 dall’architetto catalano Francesc Berenguer i Mestres. Dopo tre anni di minuzioso lavoro di ristrutturazione, Casa Burés ne è emersa come uno degli edifici più rappresentativi dello stile Modernista a Barcellona. Lungo i suoi 7.700 metri quadrati, distribuiti su sei piani, gli elementi originali di architettura e interior sono stati mantenuti e restaurati per ospitare 26 residenze esclusive. Il team ha definito tre differenti concept di interior. Mentre tre loft e le aree comuni del piano interrato hanno ritrovato il loro

carattere industriale originale, al piano terra due maestose residenze sono state attentamente restaurate rispettando l’heritage modernista esistente, inclusi i mosaici e i pavimenti a intarsio, le vetrate decorate, pareti e soffitti affrescati, elementi in legno decorativi, soffitti in rilievo. Ai piani superiori, 16 appartamenti e cinque attici combinano spazi fortemente modernisti con decori maggiormente contemporanei, incorporando nuovi materiali che creano contrasto tra nuovo e antico: colorazioni bianche e legno di quercia sono stati scelti per sottolineare ed enfatizzare tale contrasto con le decorazioni d’origine. Raffinati ma delicati, nuovi materiali e prodotti di arredo si inseriscono negli ambienti, senza eccedere, luminosi grazie alle tonalità scelte, in dialogo silenzioso con lo spazio generale. Numerosi brand del design internazionale spiccano tra i fornitori, come Living Divani, Cassina, Bulthaup, Antoniolupi, Zanotta, Davide Groppi, Molteni&C., Poltrona Frau.

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arch&INTERIOR

vista, ed è suddiviso in una sezione chiusa, punteggiata da piccole aperture quadrate, e da uno spazio ibrido a metà delimitato da una membrana perforata. «Un ideale flusso di energia (un asse cosmico) attraversa la casa, da nord a sud, dalle montagne al mare. La sensazione di sospensione e vertigine è voluta, amplificata dall’assenza di un corrima-

Casa di ConFine Polverigi, Italia Progetto by Simone Subissati Architects Foto © Alessandro Magi Galluzzi

Con l’erba che sfiora il perimetro del lungo corpo compatto, la Casa di Confine nella campagna marchigiana ambisce a diventare una “soglia” fisica e concettuale da oltrepassare, reinterprentando la tipologia della casa rurale della regione, organizzata longitudinalmente con gli spazi per l’abitare disposti in successione nei due livelli. Il piano terra appare come un blocco in continua evoluzione, tagliato a metà da una vasta apertura passante, e lungo l’intero perimetro da una serie di porte finestre a tutta altezza, che creano grande permeabilità visiva e fisica fra interno ed esterno. Il corpo costruito, di colore rosso prime anti ruggine, può essere attraversato in diversi punti, dal patio, dal living e dalla zona bagno con spa. Il primo piano è più intimo e “prudente”, reso leggero sia dal colore bianco sia dalla intelaiatura a IFDM 94 Giugno 2020

no nella passerella che in altezza distribuisce gli spazi per l’intera lunghezza, sostituito da una rete metallica». Voluta anche la scelta di arredi essenziali, senza tempo e bianchi, come la maggior parte delle superfici interne, tutti realizzati su disegno e svincolati dal linguaggio del lusso contemporaneo. L’obiettivo era sottolineare l’idea di autenticità, di lascito e persino nomadismo, come i tavoli di appoggio per cucina e bagno.


first season | every thursday from june, 25th 2020 an original series


from designers around the world

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Photo © Studio Klass

people&PROJECTS

INTERVISTA A

S T U D I O K L A S S testo di Rachele Frigerio

Loro sono Marco Maturo e Alessio Roscini, insieme Studio Klass. Nel 2009 fondano il loro studio a Milano nel solco dell’industrial design, sposando un approccio minimale – in termini di linguaggio formale, in cui dominano linee pure e geometrismi – a servizio dell’esperienza d’uso: è l’attenzione alla funzione, alla relazione utente-prodotto che definisce le loro creazioni. Un rapporto etico e valoriale che ricercano anche nelle collaborazioni con le aziende

partener (Fiam, CC-Tapis, Unifor, Living Divani, FontanaArte, per citarne alcune), al fine di interpretarne le potenzialità e svelarne i punti di forza. In quest’intervista ci hanno raccontato la loro esperienza, le loro considerazioni su innovazione, digitale, progettualità e molto altro. Ne è derivato uno spaccato di una realtà creativa concreta e lungimirante, quanto i prodotti che crea, certamente da non perdere di vista!

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people&PROJECTS

Su cosa si basa la vostra progettualità? Per poter innovare riteniamo indispensabile conoscere prima di tutto le potenzialità di un’azienda, la visione, le intenzioni, le tecnologie di produzione; l’obiettivo che ci poniamo sempre è lavorare su un nuovo progetto pensandolo ad hoc per una certa realtà, considerando quali sono i limiti e le restrizioni, facendo così leva sui punti di forza. L’innovazione che ci interessa è molto spesso trasversale, può essere tipologica, funzionale o produttiva. Ci raccontereste la vostra crescita professionale, dagli albori a oggi, attraverso i più rappresentativi prodotti del vostro portfolio? Abbiamo frequentato la stessa università a Milano per poi, nel 2009, fondare insieme Studio Klass. Tra i primi progetti interessanti ricordiamo la collaborazione con FIAM nata nel 2011, realtà che ha creduto in noi fin dall’inizio, con cui poi è nato un rapporto di stima che ci ha portato a sviluppare molteplici prodotti. Tra i progetti presentati recentemente siamo molto legati a Touch Down Unit per UniFor, un’unità mobile pensata per essere una workstation temporanea per lavoratori e professionisti che non hanno una postazione dedicata all’interno dello spazio ufficio. È un progetto innovativo, pensato oltre che per il mondo ufficio, anche per l’attuale necessità di lavorare da casa in smart working; Touch Down Unit nasce da un’attenta ricerca sull’ufficio che il nostro Studio ha sviluppato per UniFor che fin da subito ha creduto nel progetto e ha deciso di investire tutto il suo storico know-how per poterlo industrializzare e mettere a punto. Quello dell’ufficio è un settore dalle grandi potenzialità, è un ambito in continua mutazione e, insieme a UniFor, stiamo già ragionando su come questo ambito si evolverà nei prossimi anni e quali saranno le nuove esigenze del mercato.

1. In TouchDown Unit per UniFor il focus è concentrato sul singolo utente e le sue esigenze; una workstation nomade e compatta che si trasforma in base al contesto in cui si trova, con la possibilità di diventare una scrivania o un tavolo regolabile in altezza da usare in piedi, fino a poter essere utilizzata davanti a un divano da attesa.

2. Il vetro fuso diviene protagonista assoluto della collezione Lakes, una serie di coffee table e side table disegnati per Fiam Italia, dove la materia viene trattata quasi fosse allo stato liquido, in un’alternarsi di riflessi e trasparenze esaltate dallo spessore del vetro e dai bordi stondati.

Quanto questa relazione diventa vincolate per la creatività? Quanto quindi è possibile ‘giocare’ con il design? È possibile farlo solo ed esclusivamente se si trova il “partner” giusto, ovvero un imprenditore capace di prendersi dei rischi, con la volontà di scommettere su dei prodotti nuovi e innovativi; la storia del Design Italiano è stata scritta da imprenditori illuminati e da progettisti capaci di portare le realtà industriali sui gradini più alti del mercato internazionale. Quale prodotto non avete mai disegnato e vi piacerebbe progettare? Un prodotto che non appartiene a nessuna tipologia esistente e che possa entrare in relazione il più possibile con la quotidianità. Inoltre, il settore dei mezzi di trasporto pubblico ci affascina, sia per il suo aspetto tecnico-funzionale sia per le sfumature etiche che il progetto dovrebbe prevedere. Sul tema interior design, come cambierà a vostro parere il rapporto con l’ambiente domestico e gli arredi al suo interno, dopo la situazione di lockdown che abbiamo vissuto? Lo spazio casa molto probabilmente ne uscirà rafforzato. Le persone si renderanno conto di quanto sia indispensabile avere uno spazio dove potersi ritirare, creare un nido dove poter stare bene da soli e con i propri cari. Si apriranno nuovi scenari, probabilmente nuove tipologie di prodotti da sviluppare, o comunque sfaccettature di prodotti esistenti che fino ad ora non erano state considerate. Il digitale sta rivoluzionando la quotidianità, ma si è rivelato essenziale in questi mesi sia per le aziende quanto per le associazioni di settore nel promuovere attività alternative alla tradizionale Milano Design Week. Quanto (e come) il mondo digitale vi influenza o pensate vi influenzerà nel vostro lavoro? Facciamo entrambi parte di una generazione che fin da subito ha avuto modo di interagire con dispositivi elettronici

3. Il progetto di tavolo Hyde presentato nel 2018 per Fiam Italia diventa ora una collezione più ampia, dando vita a una consolle, a uno scrittoio e a una collezione di coffee table. Il contrasto tra il vetro fuso e la base, interamente in acciaio, viene declinato seguendo nuove proporzioni.

4. Easy Lloyd by Fiam Italia nasce dalla necessità di proporre una soluzione più informale e minimale dell’antecedente Lloyd mantenendo il carattere distintivo dell’innesto in legno che, oltre a essere elemento tecnico e allo esso tempo decorativo, connette la seduta allo schienale, entrambi rivestiti in pelle.

sfruttandone le potenzialità, pertanto siamo i primi a sostenere il digitale in tutti i suoi aspetti, lavorativi e non solo. In questo periodo il digitale si è certamente confermato come alternativa indispensabile alla sopravvivenza di molte aziende, ma nonostante ciò crediamo che il Design sia sinonimo di qualità e di saper fare, due aspetti importanti che non è facile trasmettere via digitale. Un divano, una sedia, un mobile, spesso raccontano decenni di storia e di migliorie, di dettagli e di continue innovazioni che sono passate di generazione in generazione, ed è indispensabile apprezzare questi aspetti dal vivo per poter rendersene conto fino in fondo. Siete una coppia giovane seppur con oltre dieci anni di attività: quale consiglio dareste ai giovani talenti che si affacciano a questo settore? Essere onesti con se stessi, cercando di capire se effettivamente la disciplina che stanno studiando è ciò che vorranno fare per il resto della loro vita. Spesso c’è questa brutta tendenza a dover per forza svolgere il lavoro per cui si ha studiato, considerando un cambio di direzione quasi fosse un fallimento. È importante capire che non è cosi: quello del progettista è un lavoro in cui serve tanto sacrificio e molta pazienza, in quanto le soddisfazioni potrebbero impiegare anni prima di palesarsi. Il mondo del lavoro è sempre più specializzato, ed è basilare per i giovani capire in che tipo di settore vorrebbero operare. Quello che notiamo è che spesso molti giovani designer non hanno idea di cosa possa essere più adatto alle loro capacità e interessi, lasciando quindi al caso eventuale decisioni, per poi pentirsene dopo poco.

5. Nella collezione Flap (disegnata per Living Divani) i piani di appoggio diventano veri protagonisti e, all’occorrenza, scoprono due vani contenitori utili per fare ordine all’interno dell’ambiente. Flap - il cui nome è ispirato ai movimenti delle ali degli aerei - è declinata in versione rettangolare, ovale, circolare e quadrata.

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6. Il tappeto Nastagio appartiene alla collezione Cinquecento di CC-Tapis, che celebra l’uso della prospettiva nei grandi capolavori pittorici del Rinascimento Italiano: le aeree geometriche e di colore sono state selezionate e declinate in soluzioni grafiche composte da linee e forme. È realizzato in lana himalayana e seta, annodato a mano.

7. Ispirato alle tradizionali slitte in legno curvato, Sprint by Cantarutti riconsidera l’archetipo di sgabello a quattro game rivisitandolo con una nuova struttura, combinando le due gambe frontali con un arco anteriore, riducendo la struttura all’essenziale per ottenere solidità e leggerezza simultaneamente.


Photo 2,3,4 © Studio Klass - Photo 6 © Beppe Brancato

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evolved RETAIL

IL RETAIL INTERNAZIONALE RIPARTE DA JOHANNESBURG A MOSCA, I RIVENDITORI RIAPRONO TRA INCERTEZZE E SPERANZE Dopo l’allentamento delle misure di lockdown, i commercianti di tutto il mondo stanno riaprendo, tra incertezze e speranze. Lo scenario da fronteggiare ha riguardato la mancanza di ordini, di clienti e quindi di entrate economiche. Molti di loro hanno ancora dei progetti già approvati, altri sono incerti, dato che diversi grandi contratti sembrano essere stati disdetti o rimandati. In modo realistico, si aspettano che il ritorno alla normalità sia lento e graduale. Grazie ai canali digitali, come newsletter, magazine online, podcast, Instagram, e-commerce e video tour, hanno mantenuto un rapporto solido con i clienti, e la voglia di ripartire è più forte che mai.

1. DDC, NEW YORK | SIAMAK HAKAKIAN, PARTNER DEL GRUPPO DDC “A molti consumatori è venuta meno la voglia di fare grandi acquisti per l’incertezza generale e - anche in conseguenza del fatto che le fabbriche italiane sono state chiuse per la maggior parte del mese di aprile - la tempistica delle consegne rappresentava un punto interrogativo davvero eccessivo. Il lato positivo, però, è che riteniamo che i clienti sceglieranno di investire maggiormente sulle loro case, poiché molti di noi probabilmente useranno le proprie abitazioni come fulcro della propria vita sociale. NY è stato uno dei focolai negli Stati Uniti, e come tale, sarà probabilmente toccato in modo più forte rispetto ad altri mercati. Ma, come la storia ci ha dimostrato più volte, i newyorkesi riescono sempre a riprendersi velocemente: dopo l’11 settembre e dopo l’uragano Sandy, gli abitanti di New York si sono uniti e sono riusciti a superare con determinazione questi periodi difficili più in fretta del previsto. Non è stato necessario sospendere alcun progetto, in realtà, perché crediamo fermamente nella ripresa del nostro settore. Avevamo appena iniziato la crazione del nostro showroom Minotti di Boston nel momento in cui questo evento si è verificato, ma non ci siamo mai chiesti se andare avanti o meno. Credo davvero che usciremo ancora più forti da questa crisi senza precedenti.”

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2. INTERNI, MILANO STEFANO CAZZANIGA, CEO “Il lavoro online ci ha permesso di stare vicini ai nostri clienti nonostante la situazione avversa. Allo stesso tempo però abbiamo sentito la mancanza dello scambio di opinioni faccia a faccia: gli showroom infatti risultano ancora essere un valore aggiunto per l’arredamento. Fortunatamente questo periodo non ci ha trovati impreparati, da sempre la nostra azienda punta sulla comunicazione: il sito e le email sono diventate lo strumento di lavoro primario, tramite campagne di newsletter siamo stati vicini ai clienti tenendoli aggiornati, senza far spegnere mai la loro voglia di innovare e rinnovare i propri ambienti domestici. Quello che ci auspichiamo da parte del Governo è che sia quanto più propositivo nei confronti del futuro: che ci lasci la possibilità e l’opportunità di lavorare al meglio e con sempre maggior determinazione. Che incentivi insomma il futuro delle aziende e le supporti nelle loro attività di sviluppo..”

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3. UDG DESIGN GALLERY, GEDDA | OMAR & VERONICA ABUDAWOOD, PROPRIETARI “UDG Design Gallery è uno showroom di lusso multimarca, in cui il 70% delle nostre vendite è su progetti e dal lockdown la maggior parte dei settori industriali ha optato per la sospensione dei progetti. Di conseguenza, abbiamo visto un calo sostanziale degli ordini in corso e delle nostre vendite al dettaglio. Abbiamo scoperto che alcuni dei nostri clienti hanno rinviato le loro scelte d’acquisto a causa dell’incertezza della congiuntura economica. Il mercato del mobile qui nel Regno è suddiviso essenzialmente in tre segmenti. In primo luogo, abbiamo i prodotti locali che si IFDM 100 Giugno 2020

rivolgono alle famiglie a basso reddito, che rappresentano circa il 35% del valore di mercato. In secondo luogo, abbiamo i prodotti d’importazione da Paesi come Svezia, Turchia e Cina, solo per citarne alcuni. Queste aziende si rivolgono alle famiglie a reddito medio che costituiscono il 60% del valore di mercato. E infine, abbiamo il mercato dei brand di lusso che si aggira tra il 5% e il 7%. Riteniamo che i social media siano fondamentali in questo periodo per tenere aggiornata la nostra base di clienti sulle nuove collezioni e sugli appuntamenti futuri. Abbiamo avuto un aumento delle richieste di preventivo e delle vendite, il che ci porta a credere che il nostro settore si risolleverà da questa crisi.”


4. LUMINAIRE, LOS ANGELES | CHICAGO | MIAMI NASIR KASSAMALI, CEO “Ovviamente c’è stata apprensione riguardo al lancio di nuovi progetti a causa del clima di incertezza. E, con la chiusura dei nostri showroom alle vendite dirette, gli acquisti online si sono spostati su una quota maggiore del giro d’affari. Tuttavia, visto che le restrizioni alla mobilità hanno cominciato a diminuire,

abbiamo notato un incremento tra i nostri clienti del desiderio di iniziare nuovi progetti o di finire quelli in corso. Abbiamo assunto un ruolo attivo nella scelta delle modalità più adatte a proseguire il lavoro a livello virtuale e abbiamo portato avanti la creazione di un percorso verso l’aumento delle nostre capacità digitali future. Abbiamo anche avviato il progetto LuminaireU, che prevedeva ogni giorno un tema per l’approfondimento delle proprie conoscenze di base, mentre abbiamo anche creato un

sistema di appuntamenti che consente di effettuare consulenze di design virtuali. Questa fase di ibernazione temporanea ha spinto diverse persone a rivalutare il proprio spazio e a fare dei cambiamenti che gli consentano di operare come si deve lavorando da casa, di trovare un equilibrio tra vita e lavoro e di avere anche delle zone di relax. Forse prenderà piede un approccio più semplice nei confronti degli oggetti, che dia la priorità alla qualità rispetto al consumo di massa.” 5. SPACE, SYDNEY LEIGHTON CLARKE, GROUP OPERATIONS MANAGER, ASIA PACIFIC “Rispetto alle chiusure globali, abbiamo la fortuna di essere riusciti a rimanere aperti, pur rispettando le esigenze di distanziamento sociale. Abbiamo un ottimo team che non ha avuto timore di andare di fronte alla telecamera, quindi la transizione ai video tour dello showroom è stata rapida, e le riunioni virtuali sono diventate subito la nuova normalità. Abbiamo avuto la fortuna di essere riusciti a rilanciare il nostro nuovo sito web qualche settimana prima che la situazione degenerasse. Il nuovo sito è stato progettato appositamente per offrire ai nostri clienti un’esperienza ricca di contenuti e, per la prima volta, un negozio online in cui si può facilmente acquistare una selezione dei nostri best seller, icone di design e articoli da regalo. Abbiamo una rivista online e inoltre abbiamo lanciato una nuova campagna sui social #hometogether, una serie creata dagli utenti che punta a tenere connessa la nostra community e a fornire supporto ai nostri clienti commerciali la cui attività sta risentendo dell’impatto. La risposta è stata sorprendente, i clienti sono stati entusiasti di condividere i propri spazi domestici e tutti hanno apprezzato il sostegno e la visibilità che questa campagna ha dato.”

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6. CASA RICCA, MOSCA MARIA SEREBRYANAYA, FONDATRICE

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“Si può definire la situazione attuale del mercato dell’arredamento una stagnazione. Ad ogni modo, dobbiamo distinguere i segmenti di mercato economici, medi e del lusso: i primi due sono i più colpiti a causa del calo della domanda, il segmento premium è più stabile. Naturalmente, abbiamo dovuto fronteggiare la mancanza di molti nuovi clienti che avremmo potuto acquisire negli ultimi due mesi in condizioni normali. Il che comporta che nei prossimi 2-3 mesi i nostri risultati di vendita e i nostri potenziali clienti si saranno ridotti. Fin da subito abbiamo adottato un approccio all’online: abbiamo creato shopping tour digitali personalizzati, abbiamo aumentato il budget per la promozione online dell’azienda, abbiamo tenuto delle presentazioni a distanza mostrando le collezioni e abbiamo fatto dei workshop sempre via online. Vale la pena notare che il volume delle richieste non è praticamente cambiato, tuttavia, i nostri clienti hanno dato la priorità alle posizioni in stock in Russia. Oggi i clienti hanno obiettivamente paura di ordinare qualunque cosa dall’Italia a causa di eventuali interruzioni delle forniture e delle scadenze.”

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7. SALVIONI, MILANO ERCOLE SALVIONI, PRESIDENTE DI SALVIONI DESIGN SOLUTIONS “C’è molta voglia di ripartire, se il contenimento dell’epidemia dovesse funzionare ci sono anche elementi per un cauto ottimismo. Il Salone non è mai stato per noi un momento direttamente commerciale, quanto più un appuntamento dedicato alla promozione in senso lato. Negli anni passati abbiamo registrato un altissimo afflusso di visitatori, però è difficile monitorare con precisione un ritorno di vendite nel corso dell’anno. Più che la mancanza del Salone in sé, ci preoccupa l’inevitabile calo di visitatori internazionali a Milano durante l’anno. Molte aziende quest’anno non presentano novità, questo a nostro giudizio non costituisce un problema, ma un’occasione di ripensare il sistema. È ormai opinione condivisa anche tra i produttori che il ritmo frenetico di presentazione delle novità fosse in realtà un punto di debolezza di tutto il mercato. A differenza della moda, il ciclo di vita dell’arredo non è tarato su una durata annuale, con i ritmi precedenti gli showroom faticavano a seguire il ricambio dei modelli.”

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evolved RETAIL

8. IL LUSSO, JOHANNESBURG PACO PAKDOUST, DIRETTORE “Il nostro rapporto con i clienti è rimasto costante. Uno dei nostri valori aziendali cardine è la customer experience e il nostro team ha mantenuto il contatto personale col cliente, oltre al fatto che i nostri clienti possono rivolgersi direttamente ai nostri direttori. Usiamo anche i canali di comunicazione come i social media per condividere i contenuti del nostro nuovo showroom, i prodotti, le immagini delle nostre boutique monomarca e le ultime novità dei nostri marchi partner. La comunicazione con i nostri brand partner continua attraverso i canali e-mail e le videochiamate periodiche su piattaforme come Zoom. Nello spazio digitale, i clienti saranno presto in grado di sperimentare un percorso virtuale a 360 gradi di tutti e quattro i piani del nostro showroom. Il nostro obiettivo è quello di rappresentare sempre il meglio. Il Lusso si sviluppa su 5000 metri quadrati, il che lo rende uno degli showroom più grandi in Europa e il più grande del continente africano e offre servizi di design completi, che includono cucine, illuminazione, mobili da incasso e arredamento.” 9. SILVERA, PARIGI BRIGITTE SILVERA, GENERAL MANAGER

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“La Francia è passata sia per la protesta dei gilet gialli che per il covid-19: la protesta dei gilet gialli e gli scioperi sono stati un grosso problema per Parigi, ma dato che l’economia stava andando bene e c’erano numerosi progetti in corso, abbiamo potuto reagire e farvi fronte. La pandemia invece è un’altra questione perché, indipendentemente dalla nostra volontà, siamo stati costretti a chiudere i negozi e abbiamo dovuto dar seguito alle transazioni già avviate o in corso ma non abbiamo potuto intervenire se non con alcune richieste sull’e-commerce. Ora abbiamo appena aperto, vediamo che la gente che arriva è molto interessata e attenta. Abbiamo anche un’attività nel contrat molto importante che è però più incerta, in quanto diversi grandi progetti sembrano essere stati annullati o rinviati. Durante questi 2 mesi, abbiamo realizzato diverse comunicazioni digitali per informare i nostri clienti sulla situazione, i processi, le novità, utilizzando anche Instagram, newsletter e aggiornando l’e-commerce. In effetti, i nostri problemi principali consistevano nell’essere rispettosi delle consegne, informare i nostri clienti sulle tempistiche relative e sui ritardi da affrontare, oltre a seguire i nostri progetti in sospeso, alcuni dei quali sono ancora in corso, alcuni sono stati annullati, mentre altri sono emersi ex novo. I negozi sono molto impegnati in questo momento, mentre l’area contract è indebolita. Speriamo comunque di farcela con l’aiuto del governo francese.” 10 10. BREDAQUARANTA, MILANO DAVIDE D’AVICO, PROPRIETARIO “In queste settimane di lockdown abbiamo avuto la necessità di mantenere un contatto con i nostri clienti soprattutto per tranquillizzarli e mantenere la loro fiducia nel nostro sistema Paese. Abbiamo garantito continuità, per quanto possibile lavorando in smartworking, sui progetti aperti e ci siamo organizzati verso i clienti con meeting in videoconferenza per presentare e discutere le nostre proposte progettuali, anche con documenti video che raccontano i IFDM 102 Giugno 2020

progetti nei minimi particolari. Il Salone è slittato, ma in realtà i principali brand presenteranno le loro novità entro il prossimo autunno, sicuramente in modalità virtuale e attraverso supporti innovativi, in ogni caso le collezioni sono talmente ricche che non c’è un limite allo sviluppo di proposte di eccellenza. Nei negozi siamo organizzati per garantire il distanziamento richiesto sia tra le nostre persone che con le persone in visita, tuttavia non riteniamo fattibili momenti social tradizionali quanto piuttosto appuntamenti ad-hoc virtuali.”


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DESIGN ON SCREEN SERIE, FILM, DOCUMENTARI, RASSEGNE: QUESTI I NUOVI SCENARI DELLO STORYTELLING DEDICATO AL DESIGN E ALL’ARCHITETTURA. PER SCOPRIRE E APPASSIONARSI DI UN SETTORE, ANCHE DAL DIVANO DI CASA Se pensate di aver visto tutto, dovrete ricredervi! Abbandonate serie comedy, di animazione, fantasy o distopiche: meglio la realtà! Anche quelle storiche, in costume, di guerra… troppo soporifere; oppure horror, noir, di azione o poliziesche, alla fine si ripetono; western e musical? Non vanno di più di moda. C’è un nuovo genere a cui appassionarsi: è quello delle Design Series. Mai come nei tempi recenti i riflettori sono puntati sul mondo del progetto, messo su grande o piccolo schermo e ancor più sul digitale. Design e architettura diventano oggetto di racconti inediti, tra passato e presente, personaggi e aziende, tradizione e innovazione, veicolati attraverso piattaforme digitali e rassegne cinematografiche. Una forma inedita di espressione per un comparto “elitario”, ma che permette di sviscerarne le sue molteplici sfumature in una modalità più attuale e smart. Con l’occhio che strizza al mondo B2B, al fine di facilitare connessioni, creare rete e supportare i player del settore, ha debuttato (a giugno) INDEHO - INternational DEsign HOuse, la prima community digitale pensata con e per la design industry. Nata da una visione di Paolo Bleve, volto influente da oltre 15 anni nel mondo della comunicazione del design, la piattaforma riserva serie originali interamente dedicate alla progettualità e ai suoi protagonisti, disponibili in streaming e on demand (su indeho.com), e già nella sua seconda fase (a settembre) si amplierà in contenuti e funzionalità. «È una vetrina virtuale per fare sistema», per usare le

parole del Direttore Creativo di INDEHO, Paolo Bleve. Con un approccio più generalista, ma volto a portare il settore alla portata di tutti attraverso il linguaggio universale della cinematografia, Netflix ha arricchito il suo palinsesto con serie, documentari, innumerevoli design show sul progetto e i suoi protagonisti (Abstract: The Art of Design, Grand Designs, Interior Design Masters, Tiny House Nation, The world’s most extraordinary homes, The great interior design challenge, giusto per citarne alcuni). Non distante da questa finalità, un evento che grazie al suo binomio di cultura ed entertainment in pochi anni ha saputo conquistare le maggiori città americane: New York, Los Angeles, Chicago, perfino Toronto e Vancouver. Parliamo dell’Architecture & Design Film Festival: rassegna che abbraccia una curata selezione di film, eventi e panel di discussione sullo spirito creativo che muove design e architettura. Il programma 2020 è stato completamente ricalibrato nella proposta ADFF:ONLINE (adfilmfest.com), in attesa degli sviluppi dell’ADFF Fall programming (che inglude NY, Toronto e Vancouver). Evento parallelo nel Vecchio Continente è il Milano Design Film Festival: costruito su un programma articolato di pellicole recenti e del passato svelando la composita visione del paesaggio del vivere e dell’abitare, in cui tutto è progettato attraverso un approfondimento tematico interdisciplinare. Oltre all’evento clou di Milano (tradizionalmente a ottobre), l’attività di MDFF prosegue tutto l’anno, con MDFF Capsule Around the world, che prevede progetti spot a misura e itineranti (a Milano e all’estero). Se il palinsesto di quest’anno è in pausa, già si pensa alla prossima kermesse e ad ambiziose iniziative per la creazione di una piattaforma digitale con valenza internazionale, perché, come spiega la co-fondatrice Silvia Robertazzi, «Sempre più c’è la voglia di ascoltare storie vere».

IFDM 104 Giugno 2020


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CHARLOTTE PERRIAND, PIONEER IN THE ART OF LIVING Film documentario diretto dalla regista francese Stéphane Ghez, protagonista della rassegna online di giugno di ADFF in collaborazione con NeoCon Chicago. Nella forma di un notebook di memorie, il film offre un ravvicinato e personale sguardo sulla sua vita vissuta con passione e creatività.

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1. THE DESIGN COMEDY | INDEHO

2. ABSTRACT: THE ART OF DESIGN

3. DESIGN DISTRICTS | INDEHO

Spazio alle aziende dell’arredo nel salotto di The Design Comedy! Storie, valori, progetti che coinvolgono le maggiori realtà della scena internazionale diventano oggetto di una piacevole chiacchierata con Paolo Bleve, che cede poi il passo a un viaggio immersivo in esclusiva all’interno delle aziende stesse che aprono le loro porte mostrando i luoghi, i processi e le persone dietro alla creazione delle loro collezioni.

Serie originale Netflix che propone un itinerario oltre i progetti per giungere al cuore di arte, scienza e filosofia del design. Giunta alla seconda stagione, mette in prima linea le menti dei più grandi designer del mondo, i personaggi più innovativi che, con il loro lavoro in diverse discipline, delineano la nostra cultura e il nostro futuro.

Si viaggia con la mente e con la tecnologia. Attraverso la serie Design Districts si farà tappa a Milano, New York, Parigi, Londra, Dubai e oltre, per visitare i maggiori hub del design nel mondo, conoscere così i loro protagonisti attraverso interviste esclusive, capirne l’evoluzione e le novità.

THE HUMAN SHELTER

4. GRAND DESIGNS È una delle serie più longeve e di maggior successo della tv britannica, sbarcata recentemente su Netflix. Kevin McCloud, designer e conduttore, racconta storie di edilizia residenziale, seguendo ogni fase della costruzione, dagli ambiziosi progetti fino alla realizzazione finale.

5. ICED MACCHIATOS INDEHO

6. THE WORLD’S MOST EXTRAORDINARYHOMES

Un incontro vis-à-vis davanti a un caffè con architetti e interior designer, per scoprire da vicino le loro personalità e le loro visioni su progetti di scala internazionale, scambiandosi pensieri sul futuro del settore. La prima stagione includerà nomi rinomati come Piero Lissoni, Roberto Palomba e Ludovica Serafini, Yabu Pushelberg, Ferruccio Laviani e MAD Architects.

Il nome della serie (Netflix) dice tutto. Il premiato architetto Piers Taylor, insieme all’attrice e agente immobiliare Caroline Quentin, girano il mondo alla scoperta di bellissime e insolite abitazioni.

7. THE CREATIVE BRAIN “Creatività non significa creare qualcosa dal nulla. Significa piuttosto rinnovare qualcosa che già esiste”. Esplorando questo concetto, il neuroscienziato David Eagleman si inserisce nel processo creativo di vari innovatori per indagare le complesse, rischiose vie che innescano la creatività.

IFDM 105 Giugno 2020

Spingendosi fino ai confini del mondo, il regista danese Boris Benjamin Bertram ha esplorato i diversi modi di abitare una casa nella nostra società contemporanea: un viaggio antropologico che indaga l’idea di abitazione nella sua forma più estrema. Direttamente consigliato da MDFF.


design DISTRICTS

Virtuale&reale: le fiere cambiano così PER AFFRONTARE LA “NUOVA NORMALITÀ”, LE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE DI TUTTO IL MONDO STANNO IMMAGINANDO NUOVE MODALITÀ DI FRUIZIONE FISICA E DIGITALE. SI APRE UNA NUOVA ERA: LE KERMESSE SARANNO DEGLI APPUNTAMENTI CROSS-MEDIALI, DA SPERIMENTARE SIA DI PERSONA NEGLI IRRINUNCIABILI E VITALI INCONTRI FACCIA A FACCIA, MA ANCHE VIRTUALMENTE, DA LONTANO E IN TEMPI DIVERSI, SU PIATTAFORME ONLINE E SOCIAL

Claudio Luti Presidente

SALONE DEL MOBILE.MILANO

©

Fra n ce

rigid oB sc a

Phil Robinson Show director

ICFF

15-18 Maggio 2021 | Fino al ritorno di ICFF, dal 15 al 18 maggio 2021, la fiera continuerà a riunire buyer e rivenditori del design contemporaneo. Virtualmente abbiamo lanciato gli ICFF Brand Spotlights, dedicati ai nuovi prodotti (e ai progettisti dietro ad essi) che avrebbero debuttato ad ICFF 2020. In aggiunta, organizziamo regolarmente webinar per discutere su come la pandemia ha influenzato

Espace MOM, Gennaio 2020

il design, sia che questo riguardi la produzione e i disagi nella supply chain, o le nuove opportunità e progetti che potrebbero sorgere. Ufficiosamente, se c’è un designer in cerca di una risorsa o un produttore di un particolare distributore o retailer, noi interveniamo per stabilire una connessione. Inoltre continuiamo a cercare consigli e suggerimenti di professionisti affinché ci aiutino a reimmaginare il ruolo della Fiera in questo scenario completamente mutato, così che ciò che accadrà ad ICFF 2021 possa incontrare i bisogni della community e le sue aspettative.

Philippe Brocart Direttore

MAISON&OBJET 4-18 Settembre 2020 (online), 22-26 Gennaio 2021 (exhibition) | L’intero team, come me del resto, era dispiaciuto nell’annunciare che non avremmo potuto mantenere l’edizione di settembre di Maison&Objet Paris: occorre tempo per organizzare una tale manifestazione e non potevamo più attendere le decisioni governative. Maison&Objet si presenterà comunque nella nuova veste di Digital Fair nel mese di settembre, dal 4 al 18. In più, la Paris Design Week potrà avere luogo in città dal 3 al 12 settembre attraverso IFDM 106 Giugno 2020

Photo © Aethion

Phot o

13-18 Aprile 2021 | “L’edizione 2021 del Salone del Mobile.Milano sarà il primo reale incontro dopo mesi di distanziamento sociale e una tappa fondamentale nella storia del Salone. Personalmente, sono ottimista. Stiamo già lavorando con le aziende per delineare un progetto comune che rappresenti un deciso rilancio per il settore”. La sfida non è da poco: “La prossima “nuova normalità” ci spinge a immaginare nuove modalità di fruizione fisica e digitale, ma il Salone ha sempre

dimostrato di sapersi innovare senza rinnegare la sua natura. Il fatto di raccogliere in un’unica edizione tutte le Biennali è già di per sé una grande novità e una prova non indifferente a livello di gestione e coordinamento. Al momento non prevediamo stravolgimenti di format. Daremo seguito alla collaborazione con le istituzioni culturali di Milano e con il Comune, e stiamo già progettando i grandi eventi in città”. A proposito di una piattaforma virtuale dove i brand possono presentare le novità, dice: “Stiamo valutando un percorso che possa essere utile alle tante realtà che devono ripartire”. Per le edizioni di Mosca e Shanghai: “Stiamo monitorando la situazione, abbiamo ancora un po’ di margine per decidere”.

cinque differenti distretti. M&O in versione digitale si svilupperà su due canali: i Digital Showrooms sulla piattaforma MOM, dove le nuove collezioni saranno presentate come in una fiera reale; e i Digital Talks sul sito di Maison&Objet, dove saranno sviluppato contenuti di ispirazione e analisi dei trend. Un paio di settimane fa Maison&Objet ha presentato l’architetto Franklin Azzi come “Designer of the year” per l’edizione di settembre 2020; la sua installazione, un’esposizione di 300mq sul tema del workspace attraverso gli anni, era già pronta per l’evento autunnale, ma sarà presentata alla prossima edizione di M&O Paris, dal 22 al 26 gennaio.


Co-fondatrici

WANTEDDESIGN Maggio 2021 | Sebbene siamo piuttosto rammaricate di non poter accogliere nessuno ai nostri eventi e di perdere l’opportunità di celebrare insieme il nostro decimo anniversario, abbiamo stilato un programma speciale per portare un pizzico di WantedDesign online. Abbiamo dato il via alla prima WantedDesign Manhattan Online Conversation Series in partnership con Design Milk e Clever, circa due settimane fa, disponibile su wanteddesign.com/online e tramite il podcast cleverpodcast.com. Come parte integrante del nostro programma digitale, intendiamo continuare a supportare gli studenti

Matthias Pollmann

Sa

n dr ine Charvet

18-24 Gennaio 2021 | L’edizione 2020 è stata molto positiva, abbiamo registrato un aumento del numero di visitatori: più di 128.000. Imm Cologne e LivingKitchen 2021 si svolgeranno a Gennaio come da programma. Nonostante la difficile situazione dell’economia nel suo complesso, le previsioni per il mercato tedesco sono motivo di rinnovato ottimismo. Da qui il nostro messaggio a tutte le aziende:

©

IMM COLOGNE

Ph ot

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Direttore della divisione legno-arredo di Koelnmesse

“Vieni e partecipa!”. Da qui anche la scelta di estendere i prezzi anticipati per la prenotazione degli stand fino alla fine di Giugno; stiamo poi già offrendo ai nostri espositori la possibilità di caricare sul nostro portale online i nuovi prodotti, creando così un contatto diretto con i clienti e i potenziali partner. La prossima edizione di Imm Cologne sarà molto più che uno show, a partire dalla “Das Haus”: i visitatori possono aspettarsi di entrare in un appartamento che accoglie le più innovative forme di urban living. Inoltre, l’apertura del nuovo padiglione, 1plus, segna un traguardo fondamentale per Koelnmesse e Imm Cologne. Il nuovo mondo dedicato all’interior, Connect, presenterà un’immagine vivida e intersettoriale di come vivremo nel futuro e intende rispondere alla domanda su come le tecnologie digitali non solo cambieranno la nostra quotidianità, ma renderanno anche le nostre vite più semplici.

cinese del design, oltre ad aver rafforzato la posizione della Cina come mercato chiave emergente in questo settore. Sappiamo che i nostri espositori e visitatori non vedono l’ora di incontrarsi nuovamente. Design China Beijing è invece programmato per il 23-26 settembre 2020: l’evento è supportato dal governo di Pechino e si terrà parallelamente alla Beijing design week; siamo

Zhuo Tan Direttore

DESIGN SHANGHAI + DESIGN CHINA BEIJING Beijing, 23-26 Settembre 2020 Shanghai, 26-29 Novembre 2020

Design Shanghai è stato posticipato a novembre, dal 26 al 29. Siamo convinti che porteremo in scena ancora una volta un evento mondiale in grado di supportare la nostra design community, tanto in Asia che a livello globale, e che incoraggerà la crescita all’interno della industry. In soli sei anni Design Shanghai è diventata la manifestazione principale per l’industria IFDM 107 Giugno 2020

Photo © Ikonproductions

di design che si stanno laureando e iniziando così i loro percorsi professionali. Per Wanted Interiors x RIT, ad esempio, agli studenti era stato chiesto di creare un’indimenticabile spazio lounge per l’hub di WantedDesign Manhattan al Javits Center. Con il passaggio all’online, gli studenti hanno creato questi spazi per un lancio digitale. Riteniamo che questo periodo sia direttamente collegato alla solidarietà e alla collaborazione; siamo fortunati ad aver costruito un ampio e solido network che abbraccia partner, eventi in tutto il mondo, organizzazioni di professionisti, scuole, e non abbiamo mai avuto conversazioni così interessanti. Per i prossimi anni, ci stiamo organizzando per WantedDesign Brooklyn e stiamo lavorando a stretto contatto con il team di ICFF per l’evento 2021 e su nuovi concept per WantedDesign Manhattan e ICFF il prossimo Maggio.

Odile Hainaut & Claire Pijoulat

ottimisti nel prevedere che la vita e il business a Pechino torneranno alla normalità. Stiamo poi programmando l’avvio di un programma di talk che rifletterà su come il Covid abbia provocato ripercussioni nella design industry. Queste fiere daranno certamente un segnale positivo dalla Cina, che il mercato dell’arredo si riprenderà al meglio, dando sicurezza all’intero comparto.


design DISTRICTS

Project manager

ORGATEC 27-31 Ottobre 2020 | La situazione attuale avrà un impatto in termini di presentazioni aziendali quanto nell’allineamento dei relativi contenuti. Il business delle fiere di settore non sarà più quello di prima, ma malgrado tutto, continuerà a giocare un ruolo chiave. Produzione, logistica, distribuzione e comunicazione cambieranno e il networking degli stakeholders, con la ripresa delle relazioni economiche e la creazione di nuovi business, sarà importante ora più che mai.

Daremo ai nostri espositori l’opportunità di espandere la loro presenza digitalizzata in loco al fine di raggiungere target group che probabilmente non saranno in grado di prendere parte all’evento a causa delle attuali circostanze. Il settore ufficio dovrà altresì affrontare questa nuova sfida. Le aziende svilupperanno e offriranno con successo nuovi prodotti in grado di assecondare la richiesta di distanziamento sociale. Ma è anche certo che in futuro un’ampia quota di lavoratori dovrà comunque incontrarsi fisicamente. Allo stesso tempo il ritmo aumenterà ulteriormente a causa dell’accresciuta flessibilità dei mondi del lavoro.

Ben Evans Direttore

LONDON DESIGN FESTIVAL 12-20 Settembre 2020 | Il London Design Festival è programmato per avere luogo dal 12 al 20 settembre quest’anno. Sarà annunciato il programma dei progetti e delle attività in una conferenza virtuale a inizio estate. Stiamo realizzando un innovativo programma che può adattarsi alla situazione corrente. Per questa 18esima edizione del Festival, vorremmo

Giovanni Savorani Presidente di Confindustria Ceramica

CERSAIE

9-13 Novembre 2020 | “Cersaie slitta a novembre con il tema La salubrità della ceramica per ripensare l’abitare e l’architettura: “La pandemia ha reso evidenti due trasformazioni: che la dimensione degli spazi deve cambiare, per tenere conto di nuove funzionalità, come lo smart working; che la salubrità, al pari dell’estetica e degli aspetti funzionali, rappresenta una prio-

rità. Lavoreremo affinché Cersaie sia un luogo di relazioni commerciali, ma anche una piattaforma per la diffusione di conoscenza su questi temi”. Altra novità: “Il padiglione 37, il più grande tra quelli di Bologna, ospiterà aziende della ceramica. L’intero layout della fiera verrà rivoluzionato, consentendo la prossimità dei padiglioni dell’arredobagno – ora al centro del quartiere - e la nascita di nuovi contenitori”. Come il Contract Hall al pad 18: “Oggi le lastre ceramiche e la ceramica sanitaria sono protagoniste anche dei grandi progetti non residenziali, dove gli studi di progettazione ideano assieme ceramica e finiture di interni, ambienti wellness e ceramica sanitaria, cucine e outdoor, luci ed altri complementi. Qui organizzeremo convegni, ricerche e incontri”. IFDM 108 Giugno 2020

esplorare nuove idee per ispirare e informare al contempo la nostra audience, pur salvaguardandone la sicurezza. In questi tempi di grandi sfide, stiamo lavorando virtualmente con i nostri partner in città e mettere così in scena una grande celebrazione del design d’avanguardia, che è ricco di speranza. Ci aspettiamo un numero significativamente ridotto di visitatori internazionali, ma abbiamo una grande community creativa e progettuale che vive e lavora a Londra, e sarà quindi il nostro focus di quest’anno. Riteniamo di avere infatti la responsabilità di supportare la nostra design community!

Photo © Ed Reeve

Thomas Postert


04-18 SEPT. 2020

#MAISON ETOBJET

SPECIAL EDITION

DIGITAL FAIR

BRINGING THE MAISON&OBJET EXPERIENCE ONLINE 04-18 SEPT. 2020

DIGITAL SHOWROOMS Sectors & collections... bringing Maison&Objet to life online.

DIGITAL TALKS

New finds, ideas & experts... the post-summer period’s 3 absolute musts.

WWW.MAISON-OBJET.COM


agenda SAVE THE DATE

Segui IFDM ai maggiori eventi trade internazionali

SAN FRANCISCO DESIGN WEEK VIRTUAL EDITION 15-25 Giugno 2020 San Francisco (USA) www.sfdesignweek.org/

SETTEMBRE FURNITURE CHINA 8-12 Settembre 2020 Shanghai (Cina) www.furniture-china.cn/en-us

Confermato l’appuntamento con Furniture China. Al Shanghai New International Expo Centre (SNIEC), dall’8 al 12 Settembre, andrà in scena la fiera dedicata all’universo arredo in tutta la sua varietà: dal living all’area notte, dall’outdoor all’ufficio, inclusi tessuti e molto altro, il tutto completato dalle proposte decorative di Maison Shanghai. Le cifre dello scorso anno indicavano una presenza internazionale di visitatori (in leggera diminuzione) da oltre 30 Paesi, ma largamente compensata dalla presenza nazionale in crescita. Il China Furniture Product Innovation Awards tanto preannunciato promuove la formazione di un’innovativa industria dell’arredo in Cina PROJECT QATAR 28 Settembre - 1 Ottobre 2020 Doha (Qatar) www.projectqatar.com

OTTOBRE NYCXDESIGN Ottobre 2020 New York (USA) www.nycxdesign.com LE MIAMI 5-8 Ottobre 2020 Miami (USA) www.lemiami.com ORGATEC 27-31 Ottobre 2020 Colonia (Germania) www.orgatec.com

SALONE DEL MOBILE.MILANO SHANGHAI 25-27 Novembre 2020 Shanghai (Cina) www.salonemilano.cn/en

NOVEMBRE BDNY 8-9 Novembre 2020 New York (USA) www.bdny.com BRUSSELS FURNITURE FAIR 8-11 Novembre 2020 Bruxelles (Belgio) www.furniturefairbrussels.be

Photo © Noelia Molteni Alonso

GIUGNO

La Brussels Furniture Fair è in programma dall’8 all’11 Novembre. “Un primo passo verso il supporto ai nostri produttori durante questa crisi dovuta al Covid-19”, dichiarano gli organizzatori della fiera, che intendono inoltre garantire il totale rimborso della fee pagata per gli stand in caso di cancellazione dell’evento per via delle misure governative. Nel frattempo, si lavora con ottimismo per assicurare un’edizione valida e dinamica, quanto altrettanto sicura. La destinazione resta il Brussels Expo, mentre variano molto le tematiche, dall’area contemporanea al comfort della zona notte. DUBAI DESIGN WEEK 9-14 Novembre 2020 Dubai (Emirati Arabi) www.dubaidesignweek.ae DOWNTOWN DESIGN 10-13 Novembre 2020 Dubai (Emirati Arabi) www.downtowndesign.com EQUIP HOTEL 15-19 Novembre 2020 Parigi (Francia) www.equiphotel.com SLEEP & EAT 17-18 Novembre 2020 Londra (Regno Unito) www.sleepandeatevent.com HOSTYS CONNECT 22-24 Novembre 2020 www.hostysconnect.com/

L’evento gemello del Salone del Mobile. Milano a Shanghai - in programma dal 25 al 27 Novembre allo Shanghai Exhibition Centre - è diventato una costante essenziale per i brand italiani che mirano a un’espansione nel mercato asiatico. Una selezione di 130 aziende racconta il meglio del Made in Italy per ogni settore dell’universo arredo. Altrettanto imperdibile, l’evento complementare del SaloneSatellite dedicato ai giovani talenti Cinesi e le Master Classes, per un approfondito studio culturale ed formativo insieme ai protagonisti del progetto. DESIGN SHANGHAI 26-29 Novembre 2020 Shanghai (Cina) www.designshowshanghai.com

DICEMBRE MIPIM ASIA 1-2 Dicembre 2020 Hong Kong www.mipim-asia.com WORLD ARCHITECTURE FESTIVAL 2-4 Dicembre 2020 Lisbona (Portogallo) www.worldarchitecturefestival.com/ ART BASEL MIAMI BEACH 3-6 Dicembre 2020 Miami Beach (USA) www.artbasel.com/miami-beach

GENNAIO IMM COLOGNE 18-24 Gennaio 2021 Colonia (Germania) www.imm-cologne.com MAISON&OBJET PARIS 22-26 Gennaio 2021 Parigi (Francia) www.maison-objet.com/en/paris

FEBBRAIO INTERIOR MEBEL Febbraio 2021 Kiev (Ucraina)

IFDM 110 Giugno 2020

www.interior-mebelkiev.com STOCKHOLM FURNITURE AND LIGHT FAIR 9-13 Febbraio 2021 Stoccolma (Svezia) www.stockholmfurniturelightfair.se AMBIENTE 19-23 Febbraio 2021 Francoforte (Germania) www.ambiente.messefrankfurt.com

MARZO IDF OMAN 15-17 Marzo 2021 Mascate (Oman) www.idfoman.com

APRILE COVERINGS 13-16 Aprile 2021 Orlando (USA) www.coverings.com SALONE DEL MOBILE.MILANO 13-18 Aprile 2021 Milano (Italia) www.salonemilano.it

MAGGIO WANTEDDESIGN Maggio 2021 Brooklyn & Manhattan (USA) www.wanteddesignnyc.com HD EXPO 4-6 Maggio 2021 Las Vegas (USA) www.hdexpo.com ICFF 15-18 Maggio 2021 New York (USA) www.icff.com CLERKENWELL DESIGN WEEK 25-27 Maggio 2021 Londra (Regno Unito) www.clerkenwelldesignweek.com HOTEL SHOW DUBAI 31 Maggio - 2 Giugno 2021 Dubai (Emirati Arabi) www.thehotelshow.com

GIUGNO NEOCON 14-16 Giugno 2021 Chicago (USA) www.neocon.com



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