IL CAMPIDOGLIO

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>a cura DI>gianfranco Brugiotti

Torna Ligabue

Dalla­e­De­Gregori

2010 Work In Progress >a cura DI>luca ponziani

M

a come fanno i marinai? L’interrogativo rimane aperto a 31 anni dalla pubblicazione di “Banana Republic”, l’epocale album del 1979 a firma DallaDe Gregori. In questo 2010 i due totem della musica “leggera” italiana hanno deciso di intrecciare ancora i loro destini e stanno riscuotendo un successo strepitoso nelle date del loro nuovo tour “Duemiladieci Work In Progress”. La strana coppia funziona ancora e in oltre due ore di concerto propone una selezione di successi da brivido, nella quale i due si cimentano anche nella rivisitazione dei brani dell’altro. E via allora con “Anna e Marco”, “l’Agnello di Dio”, “I muscoli del capitano”, “L’anno che verrà”, “Com’è profondo il mare”, “Come fanno i marinai”, “4 marzo 1943”, “Santa Lucia”, “Buonanotte Fiorellino”, “Viva l'Italia” e “Piazza Grande”: più di 30 canzoni, tra classici radicalmente riarrangiati e cover divertenti come Just a gigolo, già tormentone radiofonico. Spazio anche per un brano inedito, “Non basta sa-

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per cantare”, scritto a quattro mani proprio nell’occasione della reunion e chissà, antipasto per un progetto di nuovo disco, un Banana Republic 2. A sostenere i due protagonisti una super band composta dai musicisti che con loro collaborano da anni, alla quale si aggiunge il NuOrk Quartet, quartetto d’archi diretto dal maestro Beppe D’Onghia. Il nome del tour lo denuncia, quello di Dalla e De Gregori è un work in progress, tante date ancora in programma e la possibilità di trovare nuove sintonie: gli artisti hanno preso l’impegno seriamente, rimescolando le carte hanno dato nuovo smalto al loro imprescindibile repertorio. Non male per i due signori sessantenni la scelta di trasformare le loro canzoni; chissà se la ritrovata intesa ci farà gridare al miracolo anche per qualche nuova gemma che canteremo ancora per i decenni a venire.

C

ompie 50 anni e 20 di fortunata attività artistica Luciano Ligabue da Correggio che festeggia il duplice anniversario con l’uscita del suo nuovo album, Arrivederci mostro. Per l’occasione il rocker emiliano lascia il ruolo di produttore al chitarrista Corrado Rustici che apporta al disco un notevole verve rock; tra i solchi del cd abbondano più che in passato i chitarrismi aggressivi ad accompagnare i ritornelli delle canzoni del Liga nazionale.

Max Gazzé

Q

uindi? è l’amletico titolo del nuovo disco di Max Gazzè, tra i più estrosi e talentuosi autori italiani. Un lavoro pervaso di dolcezza, una scrittura lieve e brani arrangiati con la consueta maestria dal cantante e polistrumentista romano. La sua musica è inconfondibile, nel miscelare carezze pop e energiche virate rock che tanto guardano alla stagione del prog anni 70 e non si negano ariose orchestrazioni. Melodia e sperimentazione, con un approccio da artigiano della canzone che fa di “Quindi?” un disco interessante da ascoltare con attenzione, nei dettagli.

Erykah Budu

E

rykah Badu è indubbiamente l’incontrastata regina del nu-soul statunitense. Con il nuovo New Amerykah Part Two la Badu conferma il suo carisma e la capacità di spaziare nell’universo della musica afroamericana, rinnovandone la sensuale energia. Affascinante e sofisticata, la regina domina con la sua voce calda e flessuosa i brani di un lavoro nel quale abbondano le parti strumentali con un uso ridotto rispetto al passato dell’elettronica e dei campionamenti. Un flusso sonoro affascinante quello che si sprigiona da New Amerykah Pt.2, un avventuroso viaggio tra i diversi stili della musica black, alla ricerca di nuove evoluzioni di quel patrimonio sonoro ed emozionale.


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