Cavalieri Erranti

I.I.S. "Tartaglia Olivieri" Istituto tecnico e Liceo artistico

Ritrovare la bussola

«Una nave in un porto è al sicuro, ma non è per questo che è fatta una nave».

John A. Shedd

«La felpa è quel capo di abbigliamento che un bambino indossa quando sua madre ha freddo» www.ilcalabrone.org

Leopold Fetchner

Stare dove le realtà sollecita lo sguardo e quindi l’azione con interventi tempestivi e intelligenti che aprano a futuri possibili

Per diventare adulto l’adolescente deve

definire una nuova identità.

Per questo ha anche bisogno di: 

Sentirsi autonomo



Affermars i e sperimentare



Superar e i propri limiti



Esplorar e le sensazioni

www.ilcalabrone.org

Cercano nello sguardo dell’altro l’affermazione di sé.

Sono alla ricerca di nuovi punti di equilibrio.

Per l’OMS l’adolescenza dovrebbe essere la fascia di popolazione più sana.

La pelle è il confine tra esterno e interno, punto di comunicazione tra i due mondi

Come Ulisse, gli adolescenti

sono interessati al viaggio piĂš che alla meta finale.

Il ritorno ad Itaca dona un senso a tutto il viaggio, trasforma in esperienza il lungo errare per il Mediterraneo.

Lo scopo dei riti di passaggio “è quello di fornire un riconoscimento collettivo all’intero complesso di relazioni, nuove o alterate”.

I protagonisti del rito vengono allontanati dalle pratiche quotidiane, percorrono degli stati simbolici o fisici che permettono di mettere fine al loro vecchio stato sociale e infine vengono “solennemente” reintrodotti nella vita normale.

“Se vuoi che tuo figlio diventi adulto, salta la siepe e entra nella comunitĂ degli anziani del villaggioâ€?

Rito di iniziazione aborigeno

La nostra societĂ sta vivendo una crisi che ha alcuni tratti di un cambiamento antropologico.

Contribuiscono a questa cambiamento sia il processo di secolarizzazione e la fine dei modelli ideologici sia l’ipersviluppo dei sistemi digitali e di comunicazione.

Nella «società delle rotonde» la regola non è più esterna ma deve essere interiorizzata. Ciascuno sceglie poi autonomamente come interpretarla.

L’evoluzione di internet 1991: World Wide Web

1996: 10 milioni 2008: 600 milioni

1999: Primo sistema di file sharing 2015: 3,3 miliardi

L’evoluzione della telefonia mobile 1983: 2002: 2005: 2008:

Primo cellulare commercializzato Schermo a colori Internet e WiFi Smartphone

Sempre connessi

IdentitĂ digitale I confini del virtuale

Immediato non mediato

Mezzi troppo potenti per le nostre conoscenze

Multitasking

Una diversa concezione dello spazio e del tempo

Oggi lo sguardo sul futuro è a corto respiro: per secoli abbiamo convissuto con la proiezione della felicità nel futuro, ma questa prospettiva è entrata in crisi.

Concentrati solo sul presente, stiamo vivendo una “stasi frenica”: un continuo correre sempre più forte per rimanere fermi…

I giovani sono sempre piĂš spinti ai margini della societĂ : se non arriva mai il tempo in cui possono sentirsi adulti, li stiamo

condannando nella terra di mezzo‌

Il desiderio è l’unico motore che muove il mondo G. Gaber

Il desiderio vive della mancanza, chiede tempo, abita un’assenza/presenza, va oltre, cerca ciò che è altro…

Lo si scopre nella relazione con qualcuno che è altro (non è solo specchio, mi

mostra altro); chiede spazio di fiducia in cui ci si possa fidare a essere se stessi.

“Lei è all’orizzonte - dice Fernando Birri - Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai.

A cosa serve l’utopia?

Serve proprio a questo: a camminare.”

Eduardo Galeano

«L'unico vero rischio nella vita è non voler correre alcun rischio» Sergio Bambarén

Da genitore, quando mi sento spiazzato?

Cosa mi aiuta ad orientarmi?

Come riesco ad ÂŤalimentare il desiderioÂť?

La nuova regola che ho dato è: gli schiacciatori non parlano dell’alzata in nessun modo, la risolvono.

Io voglio schiacciatori che schiacciano bene i palloni alzati male.

J. Velasco.

«…ma se è così difficile per l’adolescente sapere cosa vuole e cosa vuole diventare, come può un suo interlocutore capirlo?

Non può capirlo, ma può accettare di non capirlo e vivere questa condizione come la naturale conseguenza del suo momento evolutivo. Se l’adulto accetta questa condizione e non si propone di fornire un’identità posticcia o inventata, l’adolescente si sentirà riconosciuto nella sua ancora non raggiunta identità.»

T. Senise, 1990

“Penso di essere sempre stato incompreso non sembravo gradito alle persone…

Penso che le infastidivo, davo sui nervi. Non so perché. Era così e basta.

Forse ero troppo intenso. Forse risultavo troppo forte.

Non so. Non ho veramente idea.

Eh sì, era solitudine [ero solo?], una gran solitudine.

Ma ci si abitua… dopo un po’. E poi, un giorno… tutto è cambiato.

Alla fine qualcuno mi accetta per quel che sono.

Da quando ho imparato questo lavoro la vita è completamente diversa.

Finalmente mi sento utile, buono a qualcosa. Il Vento.”

“Quando il vecchio vasaio capisce che è giunto il momento di ritirarsi, offre il suo capolavoro al vasaio giovane.

Il giovane vasaio non conserva quel vaso perfetto per contemplarlo: lo butta per terra, e ne incorpora i mille pezzi nella sua argilla�

PATCH ADAMS Patch Adams – 4 dita