Il bullone 25

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Il Bullone 1

IL BULLONE

Maggio 2018

Redazione: Via dei Pellegrini 1, Milano ilbullone@fondazionenear.org www.ilbullone.org

ESSERE, CREDERE, VIVERE IN UN MONDO MIGLIORE

Maggio 2018 ANNO 3 - N.25

La rivoluzione del possibile. Questo giornale è progettato e scritto dai B.Livers, ragazzi con gravi patologie croniche, studenti e volontari Leggi le nostre storie anche su www.ilbullone.org

I B.Livers a Casale Monferrato dove l’amianto ha ucciso più di duemila persone. Come la popolazione ha reagito al dolore e all’ingiustizia. I casi di Taranto e Cogoleto

Mai svendere la salute Città spaccate: la scelta tra il lavoro sicuro e non morire di polveri maledette

IL COMMENTO

Ambiente da tutelare

I

l viaggio del Bullone per capire il rapporto tra lavoro, salute e ambiente. Abbiamo scelto Casale Monferrato per i suoi morti di amianto. Poi Taranto e Cogoleto. All’interno l’intervista a un’oncologa Daniela Degiovanni e un esperto di sicurezza aziendale Marco Malaspina.

A. Nebbia, A. Prato, N. Pondrano, R. Ciapponi, G. De Marchi, C. Malinverno, A. Parrino, E. Plasmati, C. Farina, M. Fagnani, F. C. Invernizzi e M. Morellini da pag. 4 a 13 Infografica di Susanna Celeste Castelli pag. 11 Graphic Novel di Max Ramezzana pag. 6 e 7

TORINO

Faccia a faccia dei B.Livers con 6 scrittori

L’ILLUSTRAZIONE È DI MIRCO TANGHERLINI

Dacia Maraini, Alessandro D’Avenia, Fabio Genovesi, Silvio Muccino, Guido Catalano e Zerocalcare intervistati dai B.Livers insieme a Smemoranda al Salone Internazionale del Libro di Torino. C. Baroni, F. C. Invernizzi, A. Baldovin, C. Moradei e O. Gullone da pag. 19 a 21

LE LETTERE

Tra fede e malattia

Cristina Messa «Giovani e saperi Milano è sempre più aperta»

Cristina Messa, rettore Università degli Studi di Milano Bicocca intervento a pag. 2

La malattia mi ha insegnato a non mollare

Arianna Morelli a pag. 15

L’INTERVISTA IMPOSSIBILE

Rolly Marchi: idee e desideri progetto ancora

Alice Marchi a pag. 16

LA COSTITUZIONE

I poteri di Mattarella

A

mbiente, salute e occupazione cosa scegliere non è scontato, ma alcune vicende italiane possono aiutare a riflettere. Ne sono esempi tanto duri quanto drammatici l’Ilva di Taranto, ma anche Casale con la sua fabbrica assassina che continua a seminare morti da amianto. Un mio caro amico, che in passato aveva ricoperto importanti incarichi istituzionali nel campo della Sanità, era solito canzonarmi per le mie battaglie per l’ambiente, affermando nelle nostre discussioni che era meglio essere vivi, sebbene un po’ acciaccati a causa dell’inquinamento, che sani e forti ma disoccupati. segue a pagina 3

Ero lì, li ho visti morire di Marco Imarisio, volontario B.LIVE

«P

apà perché fai questa strada?» La domanda non aveva mai avuto risposta. Ci vollero anni per capire che non era una scorciatoia. Ai vecchi tempi la Giulia color amaranto non era un reperto da film poliziesco, qualcosa che ormai si può vedere su Rete4 quando smaltiscono gli scarti di magazzino. Era una dignitosa macchina da famiglia dignitosa. Due bambini dietro, papà al volante, la mamma vestita bene e avvolta in una nuvola di profumo. Ogni domenica andavamo a trovare la nonna materna e le zie, che vivevano in un paese sul Po. Noi stavamo a Roncaglia, che era l’ultima frazione di Casale. Loro erano dall’altra parte. In mezzo c’era la città, e le colline. Sapevamo qual era la strada giusta. D’estate prendevamo la bicicletta e insieme agli amici facevamo il rettilineo che portava verso la collina e poi si saliva. segue a pagina 3

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B.LIVE STORY

2030

IL DIBATTITO

a pag. 17

di Maurizio Giannattasio, volontario B.LIVE

Articolo

di Alessandra Parrino, ragazza B.LIVE

di Sergio Harari, Associazione Peripato

Leggere, poi parlare di Emanuele Bignardi, ragazzo B.LIVE

articoli a pag. 23


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