Dalla frammentazione al nuovo effetto città.Riorganizzazione e ridisegno dell'Hansaviertel di Berlin

Uni ve r s i t àde gl is t udidiNa pol iFe de r i c oI I Sc uol apol i t e c ni c aede l l es c i e nz ediba s e Di Ar c _Di pa r t i me nt odi Ar c hi t e t t ur a Cor s odiLa ur e aMa gi s t r a l ei nAr c hi t e t t ur a5UE

Da l l af a mme nt a z i o nea lnuo v oe f f e t t oc i t t à .

Ri o r g a ni z z a z i o neer i d i s e g no d e l l ’ Ha ns a v i e r t e ld iBe r l i no

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20132014 St ude nt e s s a : I l a r i aAma t oma t r .N14/ 28

Re l a t or e : Pr of .Lor e t oCol ombo Cor r e l a t or e : Pr of .Pa s qua l eMi a no

Indice 1 LE ANALISI CONOSCITIVE 1.1 Hansaviertel: dalla fondazione alla distruzione 1.2 Le distruzioni belliche della capitale tedesca: Berlino devastata 1.3 La ricostruzione della città PREVISIONI Il concorso Hauptstadt Berlin ESEMPI REALI EST: Stalinalle OVEST: Hansaviertel 1.4 La pianificazione a Berlino: il concetto di regione-metropolitana 1.5 La condizione attuale del quartiere Lo stato di diritto Lo stato di fatto

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LA PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI

2.1 Il concetto progettuale e la sua genesi 2.2 Il plastico di studio 2.3 I riferimenti progettuali 2.4 Gli elaborati di progetto per la macroarea di studio 2.5 Il superamento della barriera ferroviaria 2.6 La fruibilità del verde

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LA PROGETTAZIONE DELL’AREA DI CONNESSIONE A NORD DEL CAVALCAVIA 3.1 La morfologia dell‟isolato residenziale 3.2 Il plastico di studio 3.3 Il riferimento progettuale 3.4 Gli elaborati di progetto

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1 LE ANALISI CONOSCITIVE

1.1 Hansaviertel: dalla fondazione alla distruzione

L’atto fondativo Il decreto Imperiale del 21 Marzo del 1874 deliberava la costituzione di un quartiere residenziale nella parte Nord – Orientale di Berlino, dove prima sorgevano campi sterminati utilizzati a Pascoli. Il piano di lottizzazione del nuovo quartiere fu affidato alla compagnia immobiliare Berlin-Hamburg. In esso erano citate determinate restrizioni da seguire per la nuova edificazione: 

le abitazioni non dovevano avere più di due piani



dovevano avere l‟affaccio sulla strada e una parte di giardino retrostante



nella parte Sud del Quartiere si doveva formare una piazza a forma di stella



i nomi delle strade dovevano ricordare l‟origine anseatica



non erano permesse costruzioni commerciali ed industriali nell‟intero quartiere.

Nonostante tali rigidi limiti, vi era in questo periodo un forte speculazione edilizia, quindi, nelle testimonianze fotografiche si ritrovano spesso abitazioni fino a tre piani, con basamento ed attico oltre al piano principale. La tipologia era quella tipica della Berlino di fine „800, per la maggior parte case a blocco con corti interne e giardini posti nella parte anteriore del lotto. L‟antico Hansaviertel è oggi quasi del tutto dimenticato, poiché illeggibile dall‟attuale organizzazione del quartiere. Esso è stato formato a partire dalla metà degli anni „70 del XIX secolo.

Figura 1. Stralcio della planimetria generale di Berlino di Julius Straube.1910

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Era posizionato tra il Tiergarten, confine Sud ed Ovest , in cui si trovava anche la parte del parco del Castello Bellevue, e la riva del Fiume Sprea che lo avvolgeva nella parte Nord ed Est. Esso è stato pianificato come un quartiere residenziale aristocratico ed era contrassegnato da un carattere signorile esplicabile tramite le sue architetture: ville di periferia inserite in un tranquillo quartiere di città. Molti famosi architetti dell‟epoca, come Ende, Böckmann, Griesebach e Messel, presero parte alle costruzioni. Il castello Bellevue come residenza estiva della famiglia del Kaiser ed la chiesa del KaiserFriederich-Gedächtnischirche in memoria del defunto “Kaiser dei 99 giorni”, diedero al nuovo quartiere un aspetto più dinastico. Essendo l‟Hansa viertel un evento del Tardo XIX secolo, si immerge appieno nelle fase del Gründerzeit, caratterizzato dell‟Istorismo: pluralismo di espressioni distinto nei cosiddetti Neostili (neormanico, neogotico, neorinascimento, neobarocco). Le origini dell´Istorismo risiedono sia nel Romanticismo, che ha risvegliato la coscienza storica nazionale e l´interesse per il Medio Evo, sia nel Classicismo, che ha adottato motivi ripresi dall´antichità. Gli stili storici riscoperti vengono adottati l´uno accanto a l´altro e anche strumentalizzati a seconda di determinate tipologie: per case di abitazione si scelgono spesso elementi gotici, per banche, teatri e musei ci si rifà al Rinascimento, mentre la classe agiata preferisce le forme del Barocco per le proprie dimore. Il Gründerzeit in Germania è considerato, secondo alcuni, il lasso di tempo dal Trattato di pace tra Germania e Francia, 10 Maggio 1871, fino alla crisi della borsa nell‟Autunno 1873, che è stato caratterizzato da una straordinaria ripresa economica. Altri, invece, vedono l‟inizio del periodo prospero già a partire della meta‟ del 1860, con il re Wilhelms I, la creazione della federazione del Nord della Germania e il periodo di una forte e crescente immigrazione di uomini nelle grandi città, in particolare verso Berlino. La sua fine all‟incirca con la conclusione dell‟Era di Bismarck, circa 1890. Lo sviluppo industriale e il contemporaneo l‟incremento demografico giocarono in questo periodo un ruolo maestro. Un immenso fabbisogno edile, di chiese e di costruzioni residenziali iniziò a mettere radici tra la popolazione soprattutto in Germania, a causa di un forte afflusso, in particolare nella nuova capitale del Reich, di persone e di capitali provenienti anche dagli indennizzi di guerra da parte dei Francesi che ammontavano a circa 5 miliardi di marchi d‟oro. Il nuovo diritto d‟azione privilegiava l‟istituzione delle imprese e della costituzione di una più ampia classe borghese. Nuovi metodi esecutivi incrementarono le capacità imprenditoriali dei partecipanti per l‟intero quartiere. Il Grunderzeit ebbe 3

come conseguenza un‟emancipazione economica per una più ampia cerchia di cittadini.

In questo clima di velocissimo sviluppo, i partecipanti attivi assorbirono gli atteggiamenti e le maniere delle vecchie Elites. Dunque, i valori e gli ideali Grunderzeit si esplicano in questo caso nella consapevolezza aristocratica, nella rappresentanza e nella mondanità. Il rango, il titolo ed il patrimonio giocano un ruolo di primo piano nelle compagnie, nei rapporti e nei comportamenti. Tali principi dovevano evincersi, dunque, anche nella qualità e nell‟architettura delle nuove costruzioni. Un numero di giovani architetti di ricca generazione si credettero capaci ed osarono accettare tali nuove sfide. Per tutte le edificazioni furono istituti degli standard da rispettare, tanto nelle ville quanto nelle case d‟affitto, in materia tecnica, di arredamento, ma soprattutto nell‟aspetto esterno. La facciata, come elemento riconoscibile dell‟ abitazione ed in particolar modo di chi vi abitava, ricevette un‟eccezionale significato. La tendenza alla pomposità era orami elemento incalcolabile anche in numerose costruzioni private del tempo. Si istituì un ritorno al classicismo, in particolare per le costruzioni pubbliche, si fissarono colossali ordini di colonne e pilastri ad esempio. Benestanti cittadini e numerosi artisti presero qui il proprio appartamento, tra cui anche una gran parte ebrei.

Con la discriminazione dei cittadini ebrei negli anni ‟30 e la loro deportazione e sterminio nei primi anni „40 iniziò la distruzione del quartiere Hansa. E‟ stato estinto nel 1943 per mezzo di una bomba da guerra. Le poche e barcollanti costruzioni, che la seconda guerra mondiale aveva lasciato, furono abbattute come immolazione per i preparativi per la costruzione del Nuovo Hansaviertel, cornice della mostra internazionale nell‟anno 1957.

L’Origine del nome L‟imposizione del nome del Quartiere è stata fatta sia con riferimento alla vicinanza di Hamburger bahnhof, la ferrovia che collegava la capitale ad Amburgo, sia per quanto l'impegno finanziario degli investitori provenienti dall‟area Anseatica nella società immobiliare a cui era stata affidato l‟incarico del piano di lottizzazione e di costruzione.

L‟ AltonaerStrasse è stata chiamata così

in onore alla città anseatica vicino ad

Amburgo. Nel settembre 1879 è stato annunciato nel "Communalblatt" che è stato costituito un nuovo quartiere cittadino con il nome di "quartiere Hansa-Platz no. 211".

E‟ stata fatta menzione del Quartiere con il nome "Hansa-Viertel" nel 1896 nell'opera 4

standard "Berlin und seine Bauten","Berlino ed i suoi edifici", dunque si era già stabilito. Non è mai esistita una cerimonia ufficiale di questo nome.1 Le tipologie edilizie La vicinanza al Tiergarten e alle 2 stazioni ferroviarie (S-bahn), ma anche il regolamento che le abitazioni possono avere solo 2 piani , rende esplicito che gli appartamenti dell‟antico Hansaviertel potevano essere abitati solo da persone che disponevano di una certa ricchezza. L‟Antico Hansaviertel mostrava un aspetto del tutto signorile/aristocratico, sebbene la maggior parte delle case siano state costruite da imprese edili come case d‟affitto ed in gran parte con intonaco e stucco. Per l‟arredamento interno, persino nelle piccole abitazioni si trovano soffitti stuccati, pannellature lignee, pitture, dorature. Data la quasi totale distruzione del vecchio quartiere, non è semplice ricercare materiali omogenei e completi sulla sua storia. Per ricostruire il suo aspetto architettonico ci si affida, dunque alle raccolte fotografiche delle vie principali, ai materiali illustrativi delle riviste periodiche o da qualche vecchio atto edile. La visione che ne deriva si riferisce, dunque, in particolare alle abitazioni nella strade principali, in Bruckenstrasse, in Handelalle,

in Klopstockstrasse, in

Lessingstrasse, in Flensburgerstrasse, ma anche in Hansaplatz.

Molte delle 343 case del quartiere Hansa sono stati progettate da architetti di formazione accademica in cui si incontra il progetto delle “Mietwohnhaus” , case d‟affitto, con la rivendicazione artistica delle costruzione. Alfred Messel e Hans Griesebach, sono alcuni nomi nella storia architettonica di Berlino, conosciuti come rappresentanti di costruzioni commerciali, si parla dei primi grandi centri commerciali ,e ville, sono stati attivi nel quartiere Hansa. il quadro complessivo delle facciate delle case storiciste deve essere stato particolarmente curato. Un riflesso di questo superbo spettacolo oggi lo si ritrova nei pochi sopravvissuti vecchi edifici in Claudiusstraße, Flensburgstrasse e al Holsteiner Ufer nel nord Hansaviertel. I beni con il loro aspetto pressoché mantenuto ricordano dettagli rinascimentali della Germania del Nord, che permettono di visualizzare l'origine anseatica della società fondatrice.

I fase costruttiva (dalle origini alla fine anni ‟70)

Bertram Janiszewski. Das Alte Hansaviertel Berlin, Haude & Spenersche Verlagsbuchhandlung GmbH, Berlin, 20001

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Facciate tipiche del Grunderzeit: collonne e pilastri di ordine gigante. Forte richiamo al classicismo II fase costruttiva (inizia a metà degli anni ‟80) Facciate colorate intonacate III fase costruttiva (inizio „900) Mostrano elementi dello Judendstil L‟abitazione tipo dell‟ antico Hansaviertel era la casa unifamialere o villa di città.

Queste prevedevano 2 oppure 3 appartamenti con un atelier o spazi commerciali al piano terra. L‟antico Hansaviertel era costituito prevalentemente da case d’affitto che è fino ad oggi a Berlino il principale ed usuale forma di mantenimento con i locali di abitazione .Famiglie anche molto benestanti preferivano allora decisamente l‟affitto, all‟acquisto

di un appartamento. Fortemente presenti erano in Bruckenallee,

Handelstrasse, Kloptstockstrasse e Lessingstrasse, dunque soprattutto nella parte sud del quartiere. (evidenziate fuxia) . Le case d‟affitto nel quartiere Hansa erano solitamente composte da successive piante dell‟edifico ripetute, poiché presentavano più appartamenti nella stessa unità d‟abitazione. L‟organizzazione variava in base alla porzione di terreno assegnata. La lottizzazione che si può leggere nell‟antico quartiere è tipica del fondi ricchi, forma rettangolare tendenzialmente allungata, ma ciascuno con accesso diretto alla strada e parte retrostante a giardino. In soli pochi casi c‟erano esclusive soluzioni per la parte anteriore della casa senza aggiunte posteriori, esempi di questo tipo si ritrovano soprattutto in Lessingstrasse ed in Klopstockstrasse.

Ai terreni più lunghi, ma anche stretti fu aggiunta per lo più un‟ ala laterale nella parte anteriore della casa. Questo tipo offriva, così, ad ogni piano spazio per un‟abitazione d‟affitto. Per tale ragione sono state aggiunte le ali laterali in maniera regolare ai terreni confinanti. Alle ali laterali, spesso si aggiungeva anche in una costruzione trasversale oppure verande-giardino. I corpi ai lati creavano, quasi sempre, una continuazione del corrispettivo appartamento anteriore, dove però erano stati sistemati per lo più camera da letto, cucina e bagno ed altre camere attigue , per il personale di servizio. Una scala speciale collegava questa parte dell‟abitazione con la corte oppure con il giardino.

L‟edifico di traverso era formato solitamente dal giardino coperto e

più piccoli

appartamenti (fino a 4 o 5 vaste stanze ed un locale attrezzato per il personale di servizio). Spesso si trattava di ben attrezzate abitazioni con giardino, che ,pero‟, presentavano prospetti completamente diversi sul fronte strada e sul retro, per la cura 6

degli spazi, le attrezzature e i materiali adoperati. Nelle case del lato Sud di Bruckenalle, invece, la situazione era completamente diversa perché‟ qui le abitazioni con giardino confinavano con il parco di Bellvue. Dunque entrambi le facciate erano considerate dello stesso ordine e valore e le attrezzature erano le medesime su entrambi i lati. Si trattava di abitazioni padronali che dovevano essere state molto ambite. Le facciate dal lato del parco dovevano essere in conformità con la parte anteriore della casa ed erano soggette ad autorizzazione del Kaiser. Per quanto concerne la disposizione interne in generale nel quartiere si seguiva questo criterio: dal lato della strada erano disposte quasi sempre tre camere dell‟appartamento , per lo piu si trattava di salone, camera delle donne, e camera degli uomini. Tutte le altre camere interposte nella parte di dietro della casa nelle ali laterali di solito vi era la dispensa nella stanza di passaggio, che conduceva da un corridoio alle stanza delle ali laterali. Gli appartamenti molto ampi arrivavano a volte fino alla parte dell‟edificio trasversale e finivano lì in un giardino coperto, o stanza per la colazione con un sorprendente panorama . Qui potevano allora avere un ulteriore spazio per un piccolo appartamento. Le parti anteriori della casa contenevano spesso un passaggio nella corte , dove allora erano state considerate anche le stalle ed il ricovero per i cocchieri al piano terra

La popolazione

Hansaviertel era qualificato come un quartiere residenziale perbene. I rilevamenti del registro degli abitanti del tempo a cavallo tra il XIX E XX secolo e quello del periodo 1930-1938 lasciano riconoscere che per un lungo periodo furono presenti particolarmente due gruppi forti di abitanti : 

20% (di cui il 50% ebrei) Commercianti, banchieri, fabbricanti e anche qualche proprietario terriero. Abitavano sulle strade Bruckenallee, Flensburgerstrasse.

Klopstockstrasse, Siegmund hof.



18% (di cui il 38% ebrei) Chi viveva di rendita , dunque proprietari di privati, coloro che affittavano appartamenti e proprietari di case. Vivevano soprattutto a Sud del quartiere.

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2% Giuristi, tra cui giudici, camera giudiziaria, sindaci, notai.



2% Medici



5% Ufficiali abitavano principalmente in Bruckenallee e Siegmund hof.

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

10% piccoli liberi professionisti, mettevano il necessario per la popolazione nella loro attività prestazionale di vendita o assistenza. I loro locali commerciali era solitamente ai piani terra delle abitazioni, dietro i loro locali abitavano i titolari del negozio, spesso anche con le proprio famiglie. In numerosi posti si faceva in modo che il giardino davanti casa fosse libero per mantenere il raffinato decoro del quartiere.



Alta percentuale di artisti ed artigiani: pittori, grafici, scultori, scrittori , cantanti ed attore. Vivevano e lavoravano in Claudiusstrasse, in Klopstockstrasse, in Lessingstrasse e Bruckenallee. Il quartiere negli anni ‟20 era dotato di un atelier Haus, Sigmund hof 11, punto di incontro di tutti gli artisti del quartiere, erano registrati sotto questo indirizzo 25 artisti ed artiste in più c‟erano coloro che non vivevano li‟ ma si recavano per le proprie attività.

Nell‟anno 1925 vivevano nella grande Berlino 172.672 ebrei. Questo numero corrisponde ad una parte della somma della popolazione del 4.3%. Soprattuto il quartire Wilmersdorf ( con 13%) e Charlottemburg ( 8.9%) contavano molti cittadini ebrei tra i loro abitanti. Nel quartiere Tiergarten la loro parte ammontava al 5.6 % della popolazione. Di questa una grossa parte viveva in Hansaviertel. Nonostante ciò, non esiste una statistica esatta degli abitanti ebrei in Hansaviertel e la loro parte di abitazioni tra la Sprea ed il confine del Tiergarten. Il tentativo, dal registro degli abitanti, o da altre fonti per precisare le parti della popolazione ebraica, può riallacciarsi ai nomi tipici delle famiglie ebraiche. Talvolta, però, gli ebrei portavano anche il nome che non rendeva riconoscibile la sua discendenza, dunque devono essere valutate con riserva le seguenti dichiarazioni. Circa il 10 % delle case del vecchio Hnasaviertel appartenevano a cittadini ebraici, come si evince dal registro/elenco dei proprietari per il vario periodo tra il 1890 ed il 1911. Si Considerando tali dati, anche se non perfettamente esatti numericamente, molto validi per avere un idea della consistenza della popolazione ebraica nel quartiere in esame. Per tale ragione, infatti, Hansaviertel subisce una prima distruzione sociale come descritta nel paragrafo successivo, a cui seguirà la devastazione dovuta ai bombardamenti della seconda guerra Mondiale. 2

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Bertram Janiszewski. Das Alte Hansaviertel Berlin, Haude & Spenersche Verlagsbuchhandlung GmbH, Berlin, 2000

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La distruzione L‟Hansaviertel,situato al confine Nord occidentale del Tiergarten, è stata uno dei quartieri maggiormente distrutto dai bombardamenti bellici. Si parla fondamentalmente di Due Grandi distruzioni subite: La Prima risale al periodo iniziale della presa del potere da parte dei nazisti. Già dal 1 ° aprile 1933, quando il regime nazista richiese il boicottaggio delle imprese ebraiche, studi medici e uffici legali. Divenne chiaro che la popolazione ebraica doveva essere rigorosamente repressa. Le molestie aumentavano di anno in anno. La scuola ebrea di Adass Yisroel, sita in Siegmunds Hof 11 sulla Sprea fu riempita oltre la sua capacità, poiché gli studenti ebrei non era più autorizzati a frequentare le scuole pubbliche.

Durante La Notte dei cristalli del Reich; 9-10 Novembre 1938 la sinagoga nel Levetzowstrasse fu crudelmente bruciata. Il numero delle vittime decedute per assassinio o in conseguenza di maltrattamenti, di atti terroristici o di disperazione ammontava a varie centinaia, senza contare i suicidi. I pogrom continuarono fino alla mattina del 10 novembre. Nei giorni seguenti una parte degli uomini di religione ebraica del quartiere furono arrestati dalla Gestapo e dalle SS e deportati nei campi di concentramento. Altri furono costretti a lasciare le loro case per vivere costipati con la forza in case cosiddette „Judenhäuser“, ossia case degli Ebrei. In uno spazi vitale pe una singola famiglia , convivevano in centinaia. La maggior parte di loro fu rilasciata solo quando si "dichiararono" disposti all'esilio. I gruppi di professionisti non ebrei (insegnanti, impiegati di banca , ingegneri , impiegati , operai ) si trasferirono così negli appartamenti lasciati liberi dai concittadini giudaici, e si può presumere che questi erano soprattutto leali membri del partito nazista .Una Mappa generale delle costruzioni della capitale (probabilmente del 1941) mostra la parte a Sud della linea ferroviaria del quartiere Hansa come un area „judenreines Gebiet“, ossia" libera da Ebrei".Il quartiere Hansa è stato, in definitiva, colpito da tutte le misure adoperate dai Nazisti nel corso degli anni ed è cambiato in profondità nel suo quotidiano modo di vivere ed aspetto.

Oggigiorno sono 1.030 gli ebrei noti per essere stati trasportati dal Hansaviertel ed assassinati nei campi di concentramento. Anche se tali dati sicuramente non risultano completi ed esaustivi. Insegne ricordano, ancora oggi, residenti dell‟Hansaviertel deportati e uccisi, ci sono targhe commemorative anche presso la sinagoga distrutta dall‟incendio doloso.

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La seconda e più massiccia per quanto riguarda i danni alla costruzioni ed al tessuto presente, invece risale all‟anno 1943. A causa di continui attacchi aerei sulla zona nei mesi di Gennaio, Marzo e Novembre del 1943, il quartiere Hansa fu quasi totalmente distrutto.

16.01.1943 Colpite costruzioni in Altonaer strasse 01-02.03.1943 Bruciarono numerose case in Bachstrasse e Siegmund Hof. 22-23.11.1943 Bombardamento a tappeto, uno dei più violenti scatenati su Berlino.

Più del 75% distrutto. Dopo questo bombardamento del Novembre del 1943: di 343 abitazioni dell‟antico Hansaviertel ne restano in piedi solo 70. Dopo la fine della guerra, nel 1945: circa 40 abitazioni sopravvissero, ma pesantemente danneggiate. Come in altri posti colpiti pesantemente dalla guerra, anche qui,

la distruzione fu atroce.

Nonostante le facciate distrutte dal fuoco e fortemente trasformate, la fisionomia delle strade e dei luoghi ancora esistevano, si poteva, dunque, ancora riconoscere parte della storia del luogo e dire: “l’Hansaviertel esiste”. L'enorme grado di distruzione significava non solo vivere la perdita degli spazi edificati, ma soprattutto la perdita, questa purtroppo definitiva e irrecuperabile, della loro identità storicamente cresciuta.

1.2 Le distruzioni belliche della capitale tedesca: Berlino devastata I danni e le distruzioni che ha subito la capitale tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale evidenziano una situazione è davvero disastrosa, e si comprende l‟esigenza di ripartire da subito ed ad un ampia scala territoriale, affinché tale stato di provvisorietà non durasse troppo a lungo.

I dati che si evincono alla data del 2 Maggio 1945 sono : 

75 Milioni di metri cubi di macerie ,



1.5 milioni di abitazioni, circa 1/3 del patrimonio abitativo della città, danneggiate di cui 500.000 totalmente rase al suolo.



La capacità industriale diminuita di ¾.

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

Popolazione ridotta a 2.700 000 abitanti, rispetto a 4 500 000 del 19333

1.3 La ricostruzione della città Negli anni successivi alla Guerra, lo sviluppo della città di Berlino attraversa periodi diversi, ma accomunati tutti dall‟idea di voler ripartire ricostruendo il centro di Berlino, area che ricadeva, per motivi politici, in gran parte sotto la direzione sovietica. Se si adotta una divisione cronologica, il periodo della Ricostruzione può essere suddiviso in 2 fasi.

I FASE: 1945-1949 Fase contrassegnata dagli enormi effetti distruttivi della guerra, infatti gli interventi edilizi sono caratterizzati soprattutto dai 2 fattori: crisi economica in cui versa la Germania che è uscita sconfitta dalla Guerra, e un‟esigenza abitativa pressante di tutti coloro che avevano perso le proprio case. Questi pochi anni sono di poca importanza per quanto riguarda la costruzione della città nel suo insieme, quindi la sua struttura, ma dal punto di vista della storia della pianificazione sono di interesse particolare , perché ci si trova ad operare in una città rasa al suolo. Le principali parti del centro erano praticamente distrutte e nessuno era indotto a riprendere in considerazione, per le ipotesi di ricostruzione , i precedenti piani della città “Bauordnung für die stadt Berlin” del 29.11.1929, formalmente ancora validi. Emergono così, nel 1946, due modi di rapportarsi al problema della ricostruzione, esplicati tramite il Kollektiv Plan ed Zehlendorf Plan

II FASE : 1949-1961 Tale secondo periodo simboleggia un‟ulteriore e definitiva scissione per lo sviluppo urbanistico, non più solo politica-amministrativa, ma anche spaziale. E‟ del 1957 il Piano generale per l‟intera area territoriale. Invece per l‟area centrale della città ci si riferisce alle idee progettuali emerse nel concorso “Hauptstadt Berlin” del 1958.

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Loreto Colombo. Urbanistica e Pianificazione in Germania 1945-1970. Istituto di Architettura ed Urbanistica Facoltà di Ingegneria . Napoli. 1973

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Il concorso Hauptstadt Berlin1958 Un‟occasione per chiarire i problemi urbanistici viene offerta dal concorso Hauptstadt Berlin, bandito dal Senato di Berlino, con il sostegno seppur solo formale, in quanto di fatto non partecipò alla stesura del regolamento del concocrso, del Governo della Repubblica Federale nel 1958. La zona d‟interesse del Concorso comprendeva l‟area del centro storico berlinese, per la maggior parte amministrato dal Governo Russo, per un totale di 1.000 ettari. Essendo essa proprio a cavallo del confine tra le 2 parti era dunque, per una larga area “terra di nessuno”. Inoltre c‟è da considerare il diverso approccio alla ricostruzione per i due lati: l‟area occidentale era troppo vicina a quella orientale perché l‟iniziativa privata potesse essere incoraggiata ad investire per la ricostruzione, mentre nell‟area orientale al momento non si ricostruiva affatto. L‟area si estendeva dal Grosser Stern ad Ovest ad Alexander Platz ad Est, dalla Brandenburger Tor a Nord alla Mehringplatz a Sud. Il terreno era in buona parte libero o comprendente isolati semidistrutti . Solo per qualche edificio importante e di maggiore interesse era prevista la conservazione come elemento emergente. L‟intera area indicata dal Bando era leggermente defilata rispetto al rettangolo formato formato dalle “tangenziali” definite nel Piano della Viabilità del 1957. Il grande parco del Tiergarten si trovava quasi totalmente inserito nella zona, attraversato dalla Strasse des 17 Juni prolungata al di là della porta di Brandeburgo dalla famosa Unter den Linden . Perpendicolare a questa strada, con direzione Nord- Sud, era la Friederichstrasse , asse tradizionale di commercio e affari. Strada fiancheggiata , nei pressi dell‟attraversamento della Sprea , dalla stazione cardine

Friederichstrasse bahnhof e terminava a Sud in una piazza

circolare Mehringplatz. Più ad Ovest, ma sempre nel quartiere Kreuzberg, vi era la stazione Anhalter Bahnhof, principale per i collegamenti con il resto della Germania: Lipsia, Francoforte e Monaco, facente parti delle sole preesistenze da conservare. Le dichiarazioni contenute nel bando, ovviamente tenevano in considerazione la divisione politica ed economica della città, ma giustificavano la scelta dell‟area poiché era quella in cui risiedeva un tempo l‟importanza mondiale di Berlino e la sua funzione in quanto capitale. Le richieste del Bando comportavano tre categorie da sistemare nell‟area preposta: quelle politiche, quelle culturali e quelle economiche.

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Diversi furono i progetti presentati in questa sede, anche se in realtà la parte del centro restò comunque incompiuta per molti anni a seguire date le vicende politicoamministrative che si abbatterono su Berlino. Primo premio vinto degli architetti tedeschi Spengelin, Eggeling e Pempelfort. Proposte progettuali interessanti furono presentate da Hans Sharoun in collaborazione con Wils Ebert, da Le Corbusier e dai coniugi Smithson, nonostante nessuno di questi abbia vinto il Primo premio.

La prima seria espressione di nuova entità cittadina è delineata nel disegno di Scharoun ed Ebert, ai quali è stato attribuito il secondo premio. Esso rivela una conoscenza profonda della città, anche se proponeva interventi massicci di rinnovamento più che di ricostruzione. Essi riconobbero e mitigarono brillantemente sia i diritti degli autoveicoli che quelli dei pedoni. “La rappresentatività della Unter den Linden ed il trambusto di vita commerciale della Leipzigerstrasse”, collegata al cuore della Friederichstrasse,, hanno sottolineato che il centro ammnistrativo deve essere monumentale anche se le distruzioni lo hanno reso “informale”, ed il centro antico deve conservare la sua funzionalità nonostante il carattere “romantico”.

Anche il progetto di Le Corbusier era ispirato ad un profondo rinnovamento di strutture, che mostra una buona sistemazione nel centro, famoso per l‟interesse formale del grattacielo ad y , per il museo a spirale, per l‟unità cilindrica e per gli isolati sghembi.

Attenzione è stata posta al sistema viario, in cui si nota una mescolanza di strade e sentieri.

Il progetto di Peter ed Alison Smithson, invece, prevedeva un reticolato di percorsi sopraelevati che permesse la fruibilità pedonale del centro oltre che quella carrabile necessaria e già esistente.

Situazione politica postbellica Per analizzare il periodo della ricostruzione di Berlino non si può assolutamente prescindere dalla situazione politica che vive la città negli anni immediatamente successivi al conflitto mondiale. Secondo gli accordi stipulati nella “Conferenza di Jalta” nel Febbraio 1945 e “La conferenza di Potsdam” nell‟Agosto 1945, a conflitto terminato, il governo della città era costituito dai quattro capi militari delle potenze vincitrici, ciascuno dei quali ne governava un settore: Stai Uniti, Inghilterra, Francia e Russia. Dal 1948 il settore russo si scindeva dagli altri tre: le divergenze portarono al 13

blocco stradale e ferroviario di Berlino Ovest, conseguenza dei disaccordi circa il passaggio dei poteri dalle autorità militari a quelle civili. Divisione che raggiunge il suo culmine con l‟edificazione del Muro nel 1961. Quindi, anche se la città fino al 1961 poteva essere considerata ancora unitaria come entità spaziale , dal punto di vista amministrativo la divisione avveniva già dal 1949. La linea di separazione tra il settore russo e i settori occidentali passava proprio per il centro di Berlino troncando la Strasse des 17 Juni proprio poco prima della porta di Brandeburgo. Da questo momento le 2 parti di città crescono separatamente, l‟assetto urbano si sviluppa dunque, come diretta conseguenza di due realtà politico-economiche differenti, o meglio del tutto contrapposte.

Nell‟area di Berlino Est ricade gran parte del vero centro storico della città e il modus operandi del Mondo orientale, concentrato soprattutto sui principi di collettivizzazione dei beni urbani, agisce su di esso con ricostruzioni necessarie e ristrutturazioni del piano del traffico con imponenti tagli. Né è un esempio la prosecuzione della Stalinallee fino ad Alexander Platz. Progettata nel 1950, si impone come architettura del potere socialista. Altamente rappresentativo il lungo e largo asse sia per il suo impianto urbano che per le architetture che vi si affacciano.

A Berlino Ovest lo sviluppo urbano è contrassegnato dalle contraddizioni che instaurano la ricerca di un centro ancora da definire. Da un lato persiste una progettazione sempre orientata al vecchio centro e, dunque, da questo dipendente, dall‟altro la realtà quotidiana determina la formazione di un nuovo centro di commercio a Kürfusterdamm ed a Bahnhof Zoo. Dunque, nonostante, l‟idea prevista di far ripartire Berlino dal centro, esempi reali di ricostruzioni si trovano, invece, nelle zone limitrofe, o addirittura separate dal centro. E‟ il caso dell‟Hansaviertel per la Berlino Ovest e della Staliinallee, oggi Karl-Marx-Alle, per la Berlino Est Esempio di ricostruzione nella Berlino Ovest: HANSAVIERTEL Il “Kollektivplan” come modello schematico per il futuro sviluppo di Berlino non fu mai approvato, dunque, il sogno degli “architetti del libero” che intendevano l‟urbanistica come rimodellamento artistico delle zone residenziali del centro città vi rimase incompiuto, ma influenzò fortemente la fantasia della generazione successivi. I 14

principi a cui esso si ispirava trovano nel modello dell‟INTERBAU 1957, nella parte Sud del quartiere Hansa, una realizzazione sintetica, anche se in miniatura , e sarebbero stati riproposti fino agli anni Settanta: “sole, aria e verde per tutti”, idilliaci paesaggi urbani ed autostrade futuristiche , abitazioni igieniche per famiglie sane, e tutto ciò come simbolo e contemporaneamente realizzazione della riconquistata libertà e della nuova democrazia. 4Il quartiere Hansa situato nella parte Nord-Ovest del Tiergarten dal 1882 è stato diviso dal viadotto della S-bhan, ferrovia sopraelevata cittadina.

La linea ferroviaria (S-bahn) di dodici miglia risale a riflessioni progettuali dell'architetto August Orth ed è stata costruita dal 1878 sotto la direzione del responsabile della costruzione Ernst Dirksen. Doveva essere il legame tra le varie parti, sviluppata dalle stazioni terminali del Ring-bahn per migliorare i collegamenti con il centro città. La linea ferroviaria (S-bahn) è il più antico tratto di viadotto ferroviario nel centro città in Europa, che ha permesso operazioni ferroviarie senza problemi e senza influire sul traffico. Con la costruzione del viadotto e della stazione, la linea ferroviaria leggera appartiene ad una delle straordinarie conquiste delle costruzioni ferroviarie nel 19 ° secolo. Gli archi in mattoni del viadotto ferroviario modellano lo spazio urbano di oggi. Qui sono usati soprattutto come magazzini e laboratori. Il viadotto ferroviario all‟interno del Quartiere ha due fermate con rispettive stazioni: Tiergarten bahnhof e Bellvue Bahnof.

La stazione della S-Bahn Bellevue è stata costruita nel 1878-80 in Bartningallee rappresenta un esempio del tipo di edificio della stazione-viadotto a due piani, la cui costruzione malgrado modelli di Londra era in gran parte inedita per quel tempo. Le stazioni Bellevue e Hackescher Markt sono le ultime rappresentanti superstiti delle vecchie stazioni ferroviarie della città di Berlino. Esse, architettonicamente sofisticate sono state costruite in collaborazione tra Johannes Vollmer e Johann Eduard Jacobsthal, mentre Ernst Dirksen ha diretto la costruzione della linea ferroviaria. In una ristrutturazione completa nel 1995-1997, sono state recuperate le qualità architettoniche e funzionali della stazione della S-Bahn Bellevue.

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Berlino Ovest tra continuità e rifondazione. Testo di Vittorio Magnago Lampugnani Un vuoto pieno di progetti . I disegni per il centro, tutt’ora irrealizzato, della Grande Berlino (1839-1985).

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Tale separatrice, dunque sia per il vecchio quartiere che per quello che sarebbe stato il nuovo è sempre stati un limite fisico difficilmente valicabile, che nel periodo della ricostruzione si è ancor di più marcato come confine concettuale tra due realtà che avrebbero avuto due sviluppi urbani diversi, pur avendo una storia comune e facendo parte dello stesso quartiere.

La parte a Sud-Est dell‟arco ferroviario è il sito che ha ospitato l‟INTERBAU del 1957 che è diventato un simbolo per la ricostruzione di Berlino Ovest. Si è operato facendo piazza pulita dell‟intera area meridionale procedendo con ulteriori demolizioni anche successive alla guerra. Si è deciso, dunque di non tentare di ripristinare il suo aspetto storico, ma piuttosto adoperare questa parte di città come

nuova sperimentazione

urbana a partire da un terreno completamente raso al suolo. I modelli abitativi innovativi del gruppo di architetti internazionali che vi ha operato sono stati discussi in tutto il mondo. Quest‟area si estende con un allentato, sviluppo attraverso il verde, che apre al Tiergarten, non più considerato come un'isola chiusa nell'area urbana, ma come spazio aperto paesaggistico che si apre ai quartieri circostanti. La rete stradale presente non corrisponde al tracciato delle strade storiche, l'unica conservata è Altonaerstrasse che porta al Grosser Stern, ma che oggi è raddoppiata in larghezza.

La parte a Nord-Ovest della ferrovia che non apparteneva all‟INTERBAU, mostra un quadro un po‟ diverso e non presenta alcun piano unitario per la ricostruzione. La vecchia rete stradale è rimasta intatta, solo la Lessingstraße è stata estesa. Qui ci sono ancora costruzioni del vecchio quartiere Hansa e le facciate riccamente decorate testimoniano il carattere distinto del quartiere residenziale che è andato perduto. In tutti gli altri siti dell‟area Nord è scomparso totalmente l‟impianto urbano preesistente. E‟ stato eretto nel 1958-1963 l‟insediamento residenziale tra Claudiusstrasse e Lessingstraße costruito da diversi edifici a blocchi ed in linea, che sono disposti in un paesaggio verde. Sul lato del lungofiume tra Lessingstraße e la Sprea si propagano le scuole e gli impianti sportivi. Al confine Sud, sono stati eretti nel 1958-1961 le residenze per studenti Siegmund Hof che con un disegno di edifici immersi nel verde seguono il modello urbano del dopoguerra.

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PARTE SUD - INTERBAU 1957

Il nuovo Hansaviertel venne pensato sia come moderna alternativa alla città delle grandi caserme d‟affitto del XIX secolo, sia come “libera” concezione urbana e di vita in contrapposizione alla prima strada socialista di Berlino Est, la Stalinallee.

L'Hansaviertel è situato tra la Sprea e l'arteria di Strasse des 17 Juni prolungamento della Unter den Linden, in una delle zone che subirono le maggiori distruzioni. Quando Berlino poteva considerarsi una struttura ad anelli concentrici, l'Hansa faceva parte della seconda fascia, attorno al Mitte, la City di Berlino, a quel tempo appartenente a Berlino Est. Fu proprio la vicinanza dei centri amministrativi e commerciali, unitamente al forte bisogno di abitazioni che impose per l'Hansaviertel una funzione prevalentemente residenziale: l'idea del concorso era nata nel 1951. La commissione di Berlino Ovest istituisce il bando nel 1953 formulando un concorso di idee per la ricostruzione del quartiere. La commissione giudicatrice, presieduta dal Senatsdirektor Lemmer, assegna il primo premio al progetto di Willy Kreuer e Gerhard Jobst, con collaboratore Wilhelm Schliesser, che viene apprezzato come “una soluzione particolarmente positiva, sia negli aspetti generali che nei particolari”. Nella loro relazione di progetto si legge: “La ricostruzione al Tiergarten deve corrispondere alla scala di una città metropoli. Il fatto di poter guardare lontano, al di fuori delle abitazioni, e le notevoli distanze fra gli edifici portano a costruzioni con un numero consistente di piani. Gli edifici alti progettati sono posti nello spazio libero interno nelle due parti del Tiergarten, con questa mancanza di costrizioni, si pongono in netto contrasto con i vicini edifici allineati costruiti in epoca dittatoriale.” In esso sono evidenziate le due grandi linee di traffico che tagliano il quartiere, cioè il viadotto ferroviario della S-bahn e la Altonaerstrasse, ed i quattro quadranti che ne risultano sono raccolti ciascuno verso il proprio interno, "voltando le spalle" al movimento delle masse dei veicoli il cui attraversamento veloce ha poco a che vedere con la vita del quartiere». Gli edifici, alti e bassi che siano, sono tutti della stessa tipologia: casa in linea. Il loro ripetersi realizza una composizione d‟insieme con spazi variamente articolati. Particolarmente riuscito sembra il raggruppamento degli edifici bassi, a lotti individuali, tra loro in una successione di ambienti esterni raccolti, ma non

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opprimenti, dimensionati dalle facciate che li determinano, arricchiti dalla prospettiva del fiume.5[ La situazione reale con cui ci si trovava fare il conti la ricostruzione dell‟Hansaviertel sembra, però, del tutto essere trascurata dal Concorso. Degli edifici distrutti, infatti, erano ancora presenti le fondamenta e le cantine, l‟assetto stradale era stato poco intaccato dalle distruzioni e soprattutto le condutture sotterranea erano ancora quasi intatte. Anche per quanto riguarda l‟aspetto economico e di parcellizzazione del territorio bisognava fare i conti ancora con piccoli e numerosi lotti ben marcati della città del XIX secolo. I terreni erano quasi tutti di proprietà privata di singoli. All‟interno del Bando di Concorso del 1953 gli aspetti sopracitati non rivestono un ruolo fondamentale, tanto che un progetto come quello premiato aveva come obiettivo principale quello di modificare radicalmente l‟assetto urbano e l‟aspetto architettonico dell‟area in questione. Successivamente l‟idea di un‟ Esposizione Internazionale per l‟anno 1956 assume contorni più precisi e quindi tutto doveva essere subordinato unicamente al principio concorrenziale che doveva avere il quartiere nei confronti del mondo dell‟Est. L‟esplicito intendimento di “mostrare un‟architettura che manifesti la sua appartenenza al mondo Occidentale. Essa- come aggiunge il consigliere comunale all‟Edilizia di allora Karl Mahler nel discorso tenutosi per l‟Internationale Bauaustellung- deve rappresentare chiaramente cosa intendiamo per urbanistica moderna e per edilizia residenziale dignitosa, in antitesi allo sfarzo vuoto della Stalinallee”6 Secondo questi principi fu abbandonato il progetto di Keuer e Jobst, che ebbe, tra le altre critiche, quella fondamentale di aver trascurato la funzione di mostra che il quartiere doveva svolgere secondo gli intenti degli organizzatori del concorso, per cui furono proposte varie modifiche. Di seguito se ne cita qualcuna: Variante di Jobst. La prima variante del piano fu studiata da Jobst nell‟Aprile del 1954.Egli si preoccupa di inserire nel piano tipi diversi di abitazione per accogliere meglio l‟idea di un quartiere per l‟Esibizione permanente, pur rimanendo coerente alle linee della prima stesura, la relazione spaziale tra gli elementi è meno chiara ed immediata.

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Gabriele Scimeni. La Ricostruzione di Berlino e il Quartiere Hansa.. Casabella continuità 218. 1958 Discorso ufficiale Internationale Bauaustellung 1956

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Variante concordata in Plenaria. Nel dicembre del 1954 si riunì la seduta plenaria di tutti gli architetti

e si decise un cert‟ordine a discapito della validità dell‟intera

concezione originale. Si inserì una relazione ortogonale tra gli edifici e le case allineate parallelamente alla linea della ferrovia, che facevano parte di un discorso continuato al di là della linea stessa, vengono divelte e ruotate. Le corone di edifici centrali più importante vengono adattate in uno schema a pale di mulino, creando un effetto a quinte di teatro , per chi percorre Altonaerstrasse da Nord-Ovest a Sud-Est per la presenza di 4 edifici prospettivamente a coppie verso il la colonna Vittoria.

Variante proposta dal gruppo “Der Ring”. La proposta del gruppo si basa fondamentalmente sull‟idea di studiare certi percorsi pedonali tra gli edifici e quella di allineare lungo il nastro della ferrovia una serie di case a torre caratterizzate da una pianta a tre pale. Questo particolare sicuramente non era un punto favorevole per le intenzioni del Concorso

in quanto non lasciava molta libertà espressiva ai futuri

architetti. Il piano del concorso doveva solo limitarsi a decidere il tipo edilizi ed il numero di piani. L‟idea premiata del progetto del concorso fu definitivamente abbandonata per lasciare il posto ad un progetto-guida realizzato da un collettivo predisposto a tal fine presieduto da Otto Bartning. A causa della mancanza di un dettagliato programma edilizio non poteva esser redatto nessun piano particolareggiato, perciò vennero dettate solo delle linee guida.

Nel complesso venne previsto: 

Di ricreare un ambiente sano con una riduzione della densità edilizia ed abitativa della metà rispetto al vecchio Hansaviertel e con l‟introduzione in ciascun appartamento di servizi igienici personali, acqua calda e riscaldamento. Gli abitanti stimati nel 1958 dovevano essere 3500 in confronto ai 7000 degli anni ‟40.



Il contatto diretto con il verde, infatti il rapporto spazio edificato-spazio libero venne portato da 1:1,5 a 1:5,5.



Il Tiergarten venne ampliato di circa 6500 mq.



L‟accostamento degli edifici, apparentemente casuale, deciso secondo le tipologie edilizie, l‟altezza, la larghezza e la lunghezza, senza presentare un impianto particolarmente rigido. In realtà gli edifici si disponevano in maniera varia, aspetto che venne ulteriormente rafforzato dalle diverse forme architettoniche presenti.

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Figura 2 Progetto-guida deciso dal collettivo guidato da Otto Bartning. 1956

Con la costruzione della Società per azioni per la ricostruzione dell‟Hansaviertel (Hansa AG) furono chiarite le modalità di finanziamento e di esecuzione del riordino del suolo.

Nel 1954 Hansa AG era una società privata costituita da tre grosse imprese di costruzione che si suddivise la proprietà dei terreni dell‟intero Hansaviertel. Il riordinamento del suolo era finalizzato al sovvertimento delle piccole proprietà private, prevedendone la concentrazione: dalle 159 originarie proprietà, mediante acquisizioni ed espropri , dovevano essere costituite 20 grandi e 60 piccole particelle di terreno. Dai risultati si può osservare come la dichiarata politica “non collettivista”, che prevedeva il mantenimento dei precedenti proprietari attraverso offerte di azioni preferenziali, di quote sociali, di riacquisto dopo la nuova suddivisione , sia quasi completamente fallita.

Come motivazioni al fallimento di questa politica vennero addotti “ una certa diffidenza contro questa azione”, la sfavorevole articolazione sociale e la composizione sociale dei precedenti proprietari. Ancora una volta è difficile parlare di vero e proprio recupero urbano, in quanto anche dal punto di vista sociale non vi fu il rispetto delle precedenze, ma piuttosto un capovolgimento rispetto a quest‟ultime. Il fatto che i vecchi abitanti si siano allontanati dall‟Hansaviertel, viene poco considerato e non sembra costituire alcun problema per la Socialdemocrazia , il partito reggente. La considerazione dei problemi sociali degli abitanti esistenti, così come il rispetto per la storica struttura urbana non rientrano tra i temi previsti per l‟esposizione. Il problema dei finanziamenti è l‟aspetto 20

principale dell‟impresa. Solamente con un enorme impiego di mezzi pubblici poteva essere realizzata la visione di una nuova Berlino: l‟eliminazione della città del XIX secolo, lo smantellamento delle vecchie fondazioni, i lavori per la sistemazione delle strade, i collegamenti delle condutture, l‟allontanamento degli inquilini, la rimozione delle macerie comportavano l‟intervento pubblico. Dei 177.000 mq di estensione del quartiere, 22.000 furono acquistati dalla città per la realizzazione di strade e servizi. 7 Il riordino del suolo venne dichiarato pubblicamente come uno dei doveri finanziari. Il partito Socialdemocratico finanziò la ricostruzione perché era visto come un modo per esaltare la nuova concezione di vita Occidentale.

Quando l‟INTERBAU venne finalmente aperto il 6 Giugno del 1957, di fronte ai progetti presentati dal cospicuo gruppo di architetti di fama internazionale, le condizioni della produzione rimasero in ombra. La mostra si qualificava come efficace propaganda per la moderna edilizia abitativa sociale. Effettivamente, 1208 abitazioni delle 1256 progettate erano abitazioni sociali, con un canone base di 1.43 Marchi/mq. Di fronte agli abituali affitti di 1.10 Marchi/mq, vengono considerati un po‟ alti oppure ancora sopportabili. Dunque, la “città di domani”, per il costo degli affitti, per la forma e per l‟organizzazione, sembra non essere una costruzione per i più poveri strati della popolazione. Dunque, il modo alternativo di costruzione di una parte di città si esplica qui attraverso l‟abbondante impiego di finanziamenti pubblici, che assicuri alla società imprenditoriale la preparazione generale e la realizzazione del nuovo complesso riducendone i rischi economici.8 I modi dell‟edificazione dell‟ Hansaviertel, “vetrina dell‟Urbanistica Berlinese degli anni 50” offrono l‟occasione a 54 architetti proveniente da 13 paesi diversi, ma tutti di chiara fama internazionale, di sperimentare un‟ampia gamma di tipi edilizi per un complesso di 1.235 alloggi: case alte “a torre” ed “a lama” dagli 8 ai 17 piani, case medie “in linea” di 3 -4 piani; case unifamiliari a gruppi e “a tappeto” di 1-2 piani. Hanno partecipato architetti come Walter Gropius, Vasily Luckhardt, Max Taut, Pierre Vago, Arne Jacob-sen, Sep Ruf, Hans Schwippert, Oscar Niemeyer, Egon Eiermann e Alvar Aalto. La qualità degli alloggi, assieme agli straordinari caratteri del sito, la sua centralità la sua prossimità al Tiergarten, conferiscono all‟Hansaviertel una

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Loreto Colombo. Urbanistica e Pianificazione in Germania 1945-1970. Istituto di Architettura ed Urbanistica Facoltà di Ingegneria . Napoli. 1973 8 Mara Pinardi. Berlino 1945-1961: Analisi della formazione di una nuova struttura urbana. Tecnische Universität, Istitut für Stadt- und Regionalplannung. Roma, Consiglio nazionale di ricerca, 1985.

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perdurante attrattività residenziale. Anche se l‟usuale tecnica del diradamento con edifici monofunzionali–in questo caso adoperata in sostituzione alla struttura urbana dei blocchi costruiti negli ultimi decenni del secolo XIX e distrutti quasi completamente dalla guerra- non può soddisfare pienamente le emergenti aspirazioni di più complesse e singolari spazialità urbane. 9 Anche se 1'Hansaviertel riesce a rappresentare una campionatura delle potenzialità dell'architettura moderna non costituisce certamente un esempio di concezione urbanistica organica e rigorosa; si è arrivati perciò a giudizi simili: «La costruzione dell'Hansavier tel, "quartiere sperimentale", in cui hanno cimentato le proprie capacità architettoniche e tipologiche molti dei più celebri nomi dell'architettura contemporanea, non va oltre la proposizione di una campionatura variata ed esibizionistica di tipi residenziali differenti; esperienza praticamente inutilizzabile a livello urbanistico » 10 Non vanno comunque sottovalutate le difficoltà che dovette comportare la collaborazione di ben 60 architetti, difficoltà che certo non si limitarono a quelle organizzative; Lewis Mumford ha rilevato che a svantaggio dell'organicità della realizzazione dovette giocare anche il contrasto culturale tra formalisti e organicisti Il ruolo di Presidente dell‟INTERBAU fu assunto dal presidente federale allora in carica Theodor Heuss, che aveva buone conoscenze di architettura e di urbanistica. Egli approvava l‟Hansaviertel, non senza criticare l‟aggressiva politica delle demolizioni.

Nel suo discorso introduttivo all‟esposizione afferma tra l‟altro: “L‟insensatezza politica ha continuato ad eliminare anche dopo la guerra testimonianze della storia di Berlino, fenomeno verificatosi solo in questa città ed originato da stupidità e cattiva coscienza.

Ai margini del Tiergarten, però, ha preso corpo una costruzione che documenta la metà del XX secolo e si sente proiettata verso le esigenze e le leggi del secolo futuro” 11 Le esigenze che corrispondono agli obiettivi del Nuovo Hansaviertel e quelli proposti nella mostra “Stadt von Morgen” tenuta durante l‟INTERBAU,

possono essere

raggruppate in tre grandi temi: 1. Ambiente sano: raggiunto grazie alla densità abitativa molto minore rispetto ai blocchi ottocenteschi, ciascun appartamento aveva servizi igienici personali, acqua calda e riscaldamento 9

Berlino Ovest tra continuità e rifondazione. Testo di Franco Stella. La Metamorfosi del quartiere nel dopoguerra (dalla piccola città alle grandi fome) 10 D. Checchini, voce Berlino, nel « Dizionario enciclopedico di Architettura e Urbanistica », I.E.R., Roma, 1968 11 Interbau Berlin 1957, catagolo ufficiale.]

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2. Contatto riposante con il verde. c‟è presenza di verde, ma molti spazi verdi e giardinetti sono desertificati e quindi mancanza di reali attività che conducono a vivere tali spazi. Anche la scelta di realizzare edifici isolati immersi nel verde presenta oggi vari difetti: il carattere dell‟insediamento, pur situato in zona centrale, appare quasi suburbano; il solo verde pubblico non è stato sufficiente a creare lo sperato effetto urbano e il senso di appartenenza; infine, le strade si riducono alla funzione veicolare, perdendo ogni funzione sociale o commerciale.

3. L‟educazione attraverso la facilitazione di rapporti umani : negli anni ‟60 doveva essere raggiunto con il centro commerciale e la biblioteca in Hansaplatz, ma oggi il centro commerciale è un luogo buio e solo di passaggio, ma non di sosta o aggregazione reale, la biblioteca è abbastanza utilizzata dalla media della popolazione.

Il collegamento con Weissenhofsiedlung di Stoccarda Al tempo della sua realizzazione, dunque, L‟Hansaviertel era considerato come un modello per la sperimentazione di nuove forme abitative come avvenne già qualche anno prima a Stoccarda con il Weissenhofsiedlung quartiere costruito nel 1927, in occasione dell'esposizione organizzata dal Deutscher Werkbund. È stato una sorta di "vetrina" internazionale, per mostrare le innovazioni (architettoniche e sociali) proposte dal Movimento moderno. Il comprensorio includeva ventun edifici, per un totale di sessanta abitazioni, progettate da sedici architetti europei, la maggior parte dei quali tedeschi. Mies van der Rohe era stato incaricato della gestione del progetto, in qualità di direttore architettonico del Werkbund, e fu lui a scegliere gli architetti, a distribuire i lotti e i fondi, e a supervisionare l'intero progetto. Gli edifici non variano molto nella forma, presentando una grande coerenza progettuale, ma presentano una varietà di tipi edilizi che spaziano da case a schiera, a villette, a blocchi di appartamenti. Le caratteristiche comuni agli edifici sono le facciate essenziali, i tetti piani, adibiti a terrazza, le finestre a nastro, la cosiddetta "pianta libera" e l'elevato livello di prefabbricazione, che permise l'edificazione del complesso in soli cinque mesi. Tra i nomi degli architetti troviamo: Peter Behrens, Le Corbusier e Pierre Jeanneret ,Walter Gropius, Ludwig Mies van der Rohe, Hans Poelzig, Hans Scharoun, Mart Stam, Bruno Taut, Max Taut. “La pluratilità di tipi che emerge” dal Weissenhof di Stoccarda è “per 23

esemplificare con ciò le alternative che si offrono in una città moderna ; ma allora agli architetti spettava la libertà di sottolineare l‟unanimità nel linguaggio della forma , e di trasmettere un quadro convincente della città futura , mentre L‟INTERBAU rispecchia una situazione molto confusa …chiari presupposti negli aspetti particolari , confusi nel generale, precisione del mezzo, confusione nelle finalità” 12

PARTE NORD

La parte di quartiere che si trova a Nord dell'arco ferroviario, che non apparteneva all‟INTERBAU del 1957, è stata ricostruita negli anni a seguire. L‟approccio alla riprogettazione in quest‟area è tendenzialmente diverso: si preserva il concetto di tessuto urbano, mantenendo il perimetro dell‟isolato laddove si riconosce la struttura preesistente, facendo trapelare una maggiore attenzione alla preesistenza e reputando pleonastica la demolizione e ricostruzione. Anche se comunque vi sono aree progettate secondo il modello urbano del dopoguerra.

La zona residenziale di Claudiusstrasse è stato costruita dal 1958 al 63 su progetto di Peter Poelzig in collaborazione con Gerd Hanska e Hans-Heinrich Moldenschardt, e presenta un mix, più simile alla parte Sud del quartiere, di diversi tipi di casa in un design aperto, in esso si perde totalmente la storica rete stradale. In un terreno alberato si trovano casa plurifamiliari di quattro piani, in blocco o in linea, invece sfalsati grattacieli a undici piani ampiamente diversificati conducono a Lessingstraße.

Il gruppo di case d‟affitto in Flensburgstrasse, 5-13 comprende quattro palazzi signorili del vecchio quartiere Hansa. Gli edifici occupano una striscia di terra trapezoidale a ridosso del viadotto ferroviario. I quattro palazzi del tardo 19 ° secolo testimoniano il distinto carattere borghese del vecchio quartiere Hansa. Il regolamento edilizio consentiva edifici di tre piani, vincolo che è stato seguito, anche se è stato aggiunto un piano interrato basso, che di solito oggi contiene negozi. La linea di ingresso all‟ edificio è arretrata rispetto alla strada e quindi si creano piccoli giardini davanti alle case. Dalla parte anteriore degli edifici partono da piccole ali laterali che si intestano direttamente sul viadotto ferroviario. Su ogni piano sono disposte una o due unità abitative, che si possono estendere fino all'ala posteriore. Il soggiorno e gli ingressi si

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Mara Pinardi. Berlino 1945-1961: Analisi della formazione di una nuova struttura urbana. Tecnische Universität, Istitut für Stadt- und Regionalplannung. Roma, Consiglio nazionale di ricerca, 1985.

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affacciano su Flensburgstrasse, mentre le camere cucina e di servizio si affacciano sul cortile e sulla linea ferroviaria. Non solo la disposizione interna degli appartamenti, ma anche le facciate esprimono chiaramente l‟aspetto borghese. Le facciate fronte strada sono riccamente articolate con aggettanti bow-windows e balconi, con cui si è prodotta un‟immagine della strada variegata. Sono tutte costruite tra il 1886 ed il 1893.

Lungo Claudiusstraße e Holsteiner Ufer vi è una fila di case addensate lungo il perimetro del vecchio isolato prospicienti la strada che richiamano l‟antico sviluppo del quartiere Hansa. La costruzione chiusa di tali cortine edilizi con parti di giardino davanti danno l‟impressione delle strade originali della zona residenziale, anche se un certo numero di edifici hanno perso le loro decorazioni originarie.

Anche lungo il fiume Sprea, in Holsteiner Ufer 14/24, è conservato una fila chiusa di case del vecchio quartiere Hansa . Le tre case doppie del tardo 19 ° secolo, sono in contatto con facciate riccamente decorate e giardini alle rive della Sprea. Per approfittare della posizione residenziale preferita sul fiume Sprea, imponenti edifici sono stati costruiti con quattro piani principali ed un seminterrato e anche se non era in realtà consentito nel codice delle costruzioni, solo una costruzione sul Holsteiner Ufer è a tre piani.

A Holsteiner Ufer 14/16, ad angolo con Claudiusstraße 9, Hugo Maass ha costruito nel 1892 un potente angolo, che pone un accento colorato nel paesaggio urbano con il suo rivestimento in mattoni rossi, pareti intonacate e le decorazione architettoniche di stucco e pietra arenaria. Gli ingressi sono ricchi di stucchi in stile neo-barocco. L'edificio è stato utilizzato in parte come una casa d'artista. I monolocali al terzo e quarto piano ricordano che nel vecchio quartiere Hansa avevo vissuto artisti e scrittori. Al piano superiore dell'ala nord sono situati studios vetrati. La casa conteneva anche spaziosi appartamenti standard borghesi. Mentre la casa d'angolo è decorata nello stile del nord Rinascimento tedesco, il doppio caseggiato adiacente Holsteiner Ufer 18/20, che è stato costruito nel 1897-1898, è dominato da disegni di architettura barocca.

Nell‟area tra il lungofiume Sprea, al confine Nord- Ovest del Quartiere, e Lessingstrasse sono insediati gli edifici scolastici ed impianti sportivi. Dell‟originale sviluppo urbano si ricorda il vecchio edificio scolastico statale in Altonaer strasse 26, che oggi si trova in un ambiente totalmente cambiato. La strada carrabile lungo il fiume è abrogata, le case vicine mancano, invece si unisce ad una nuova costruzione a blocco. Sul lato della Sprea si affacciava

in origine la facciata principale, mentre la facciata posteriore 25

affacciava sul cortile, oggi Lessingstrasse. La 13° Scuola reale per giovani è stata costruita nel 1901-1902 dal consigliere delle costruzioni della città Ludwig Hoffmann con la collaborazione di Vincenzo di Dylewski. Ludwig Hoffmann ha preso a modello la Germania Settentrionale ed il Rinascimento Olandese, perché voleva raccontare il quartiere Hansa sul modo di vivere delle città anseatiche. Delle case di città settentrionali tedesche ricordano la finestra a croce, il portale principale e frontoni a gradoni potenti. Le rappresentazioni simboliche di Ingegneria Meccanica, Fisica, Chimica e Geografia illustrano il profilo tecnicamente e scientificamente orientato alla istituzioni scolastiche secondarie. L'ingresso con lo stemma della città di Berlino, è coronato da un frontone triangolare e da obelischi di accompagnamento. Dietro l'ala delle aule, si trovavano originariamente l‟aula degli insegnanti e la palestra. Questi ultimi edifici sono stati demoliti nel 1970.

La scuola Hansa è stata costruita nel 1956-1958 sulla Lessingstraße 5, adiacente il lungofiume. Esso rappresentava il moderno edificio scolastico del dopoguerra al Salone Internazionale dell'Edilizia nel 1957. Bruno Grimmek seguì le idee architettoniche comuni dei primi anni „50. I bambini dovevano stare il più possibile al piano terra, avere aule ariose e soleggiate, circondate da grandi spazi aperti, per giocare ed imparare.

Bruno Grimmek dispone nel lotto diversi parti costruite. Ha combinato il tipo di scuola a padiglione con il tipo a più piani. L'ala delle aule a due piani a Est è collegata da un corpo centrale con l'ala delle aule a Ovest a tre piani. L'ampio auditorium al piano terra dell'ala centrale, con pareti laterali vetrate, è stato inteso come un parco giochi coperto.

La scuola Hansa mostra i materiali tipici degli anni 1950. Lo scheletro in cemento armato è stato lasciato esposto con la sua struttura in cemento a forma di scatola. Si vedono superfici di vetro trasparente, finestre con profili sottili in acciaio e diverse piastrelle di ceramica colorate. Le superfici del parapetto rosso e blu offrono un'atmosfera divertente.

Un altro gruppo di edifici che riveste un ruolo importante nella parte Nord del quartiere sono le residenze per studenti su entrambi i lati della strada di Siegmund Hof. L'insediamento appartiene ad uno delle quattro aree studenti che sono stati costruiti alla fine del 1950 a Berlino Ovest, con l'aiuto di donazioni americane. Qui si sono perseguiti obiettivi politici chiari. Da un lato, gli studenti

provenienti dalla DDR dovevano

ottenere delle case a buon mercato, d'altra parte con gli studentati si è voluto forgiare una nuova forma di vita comunitaria degli studenti ed educare la nuova generazione, 26

alla quale si dava grandi speranze di proprietà e di democrazia. Pertanto, il progetto spaziale comprende non solo letti, bagni e cucine, ma anche una varietà di strutture comunitarie. Si compone di edifici singoli e gruppi di edifici, che sono incorporati in un giardino attrezzato con vegetazione. Le distruzioni delle guerra dell‟Hansaviertel lo hanno offerto per l‟ottima posizione poiché la Technische Universität non è lontano.

Alla costruzione dello studentato Siegmund Hof sono stati coinvolti due architetti, che hanno sviluppato autonomamente diverse soluzioni.

Nella zona più ampia ad Est della strada Klaus H. Ernst ha costruito un edificio alto di 12 piani, in modo da far notare lo studentato dal Spreebrücke, e tre edifici di quattro piani, tutti con una particolare forma di pianta caratterizzata da un angolo ottuso centrale. I lati longitudinali sono scalettati a dente di sega. Al secondo piano dell‟edificio alto sono disposte le sale comuni in regime duplex. Klaus H. Ernst lasciato che i suoi edifici si vestano con un brillante rivestimento in cemento armato ondulato.

Per la sezione Ovest della strada era responsabile Pietro Poelzig, che ha sviluppato una composizione più stretta. Il gruppo di edifici si apre con un grattacielo a otto piani che si trova vicino a piccoli padiglioni di tre piani, che vengono combinati per formare una stretta rete di aree edificate e chiuse. Gli edifici a forma di cubo sono collegati da passaggi coperti. I padiglioni si rivelano strutture composte con cura, con le bianche pareti laterali piastrellate, le finestre sdoppiate asimmetricamente, il battiscopa grigio scuro. Al piano terra dell‟alto edificio si estendono, gli spazi comuni, che comprendono una caffetteria.Entrambi gli architetti hanno capito ,che lo studentato doveva appartenere armoniosamente alla parte interna e alla comunità residente, creando l'impressione di privacy, senza che questa zona doveva essere delimitata da recinzione fuori strada13

1.4 La pianificazione a Berlino: il concetto di regione-metropolitana In Germania il sistema di pianificazione territoriale si articola sostanzialmente su due livelli: sovra-locale e locale, ciascuno dei quali esplicabile con 2 tipologie di piani. Il primo si riferisce all‟intero territorio di ciascun Land per quanto concerne la gestione del territorio nel suo complesso, tramite direttive-guida di sviluppo, dettagliate poi in

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Jürgen Tomisch, Denkmale in Berlin. Ortsteile Moabit, Hansaviertel und Tiergarten Berlin Landesdenkmalamt

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ambito regionale. Il concetto di regione in Germania si allontana da quello italiano, in quanto si fonda sull‟idea che essa sia un territorio d‟interesse delimitato, prima che da confini amministrativi, da specifiche caratteristiche fisiche e potenzialità di sviluppo.

Tale attenzione alle specificità del territorio, sia fisiche che socio-economiche, miravano ad uno sviluppo equo e bilanciato, che non sempre poi è stato possibile per gli eventi politici susseguitesi. Il secondo livello di pianificazione ha come oggetto la qualità giuridica del territorio comunale ed le possibilità di sfruttarlo. Si tratta del Piano comunale di utilizzazione delle aree per la zonizzazione e destinazioni d‟uso dei terreni e poi di specifici è piani edilizi alla scala urbana per regolare le singole soluzioni progettuali. Come scrive Bianca Maria Seardo “le condizioni per l‟operatività locale sul paesaggio sono il risultato di più ampie condizioni socio-culturali che vanno dalle tecniche proprie dell‟urbanistica, agli orientamenti teorico-disciplinari via via prevalenti nella pianificazione e agli assetti istituzionali che sottendono il governo del territorio; dalle innovazioni delle ICT per la condivisione delle informazioni, alle tecnologie per l‟elaborazione e lo scambio di dati spaziali; dall‟assunzione del concetto di paesaggio negli ordinamenti costituzionali e giuridici, al più ampio tema dell‟equilibrio dei poteri negli stati. E‟ dunque evidente quanto arduo sarebbe cercare di essere esaurienti in merito. Alcune condizioni che influenzano l‟operatività sul paesaggio alla scala locale nella Repubblica Federale Tedesca possono essere perciò ricercate in aspetti particolari legati alla struttura del sistema di pianificazione, ai contenuti dei piani per il paesaggio, agli strumenti per la comunicazione e alla partecipazione della popolazione nel processo di pianificazione.” Tale approccio, adoperato anche in altri Paesi Nord-Europei, quali Francia ed Inghilterra evita la ridondanza di Piani a più livelli. Tale snellimento dell‟apparato burocratico e la concezione di considerare il territorio d‟interesse non quello delimitato da confini politici, bensì quello che ha caratteristiche fisiche e potenzialità di sviluppo affini, sono state la chiave di svolta che hanno permesso lo sviluppo negli anni della città di Berlino, già a partire dagli anni ‟20 nell‟idea di piano di Martin Mächler. Gli anni a cavallo tra il XIX e XX secolo la speculazione edilizia in un regime di economia totalmente libera, generò la cosiddetta “Berlino di Pietra”, fatta di enormi caserme d‟affitto. In questi anni l‟amministrazione cittadina si limitò a sistemare i pubblici trasporti e vi furono alcuni tentativi di definire le aree edificabili con piani d‟allineamento: in realtà gli allineamenti mal celavano la più ampia libertà di costruire , del resto la tolleranza costituisce la peculiarità dell‟ordinamento edilizio in 28

vigore in questi anni. Tale situazione condusse ad oltrepassare i limiti di densità imposti da esigenze igieniche e sociali. Ne nacque una forte concentrazione di popolazione in zone miste, industriali e residenziali, occupate da grandi blocchi dotati di piccoli cortili interni; si registrarono densità demografiche fondiarie dell‟ordine di 1.200 ab/ha. Questi sono stati i problemi che l‟ente amministrativo della Grande Berlino, con Martin Mächler, si trovò ad affrontare nel 1920: il passaggio dell‟economia cittadina alla fase di sviluppo metropolitano imponeva di affrontare problema di Berlino non più da angolazioni settoriali , ma su scala globale, quindi su scala urbanistica. Carlo Aymonino riconosce che il piano Mächler “ oltre l‟indubbia qualità di affrontare per la prima volta un‟ipotesi di zoning su vaste dimensioni, ha il vantaggio di aver posto , con notevole anticipo rispetto alle altre città europee, il problema di concepire Berlino come un‟unità di progettazione.” Il piano Mächler nasceva dall‟idea che la nuova Grande Berlino dovesse svilupparsi attraverso quattro aree satelliti intorno ad un distretto centrale con raggio di 5 km in cui dovevano svolgersi le attività commerciali, amministrative e artistiche. Delle quattro aree satelliti , due dovevano svilupparsi in zone residenziali e due in zone industriali, queste due inframmezzate da fasce di terreno agricolo e da impianti ricreativi. Nello schema di settori funzionali per il progetto del Piano regolatore di Berlino del 1920 per la prima volta la struttura economica metropolitana assurge a fattore determinante delle previsioni di piano. Il campo della pianificazione è diventato interdisciplinare. L‟idea di regione –metropolitana è stata dunque la chiave di forza della pianificazione tedesca ed è mantenuta fino ad oggi, come si evince anche dal piano regionale di Berlino-Brandeburgo del 2009. Nella relazione di progetto si legge “gli stati di Berlino e Brandeburgo hanno concordato una Politica di Pianificazione ed una Pianificazione dello Sviluppo Nazionale comune per operare sulla superficie totale di entrambi i paesi. La cooperazione nella pianificazione territoriale è indipendente dalla decisione di una unificazione dei due paesi ed è a lungo termine. I Principi importanti, come gli obiettivi tecnici e professionali per lo sviluppo di entrambi i paesi, sono stati abbinati in termini di "Parametri di base per un Programma di Sviluppo Patria Comune" tra due governi nazionali. […]I principi ed obiettivi si prefiggono come spina dorsale dello sviluppo policentrico del paese la visione spaziale della “concentrazione decentrata” Si caratterizza per il rafforzamento di una corona dei centri di sviluppo regionale a distanza spaziale sufficiente. I centri di sviluppo regionale di Städtekranz (Brandenburg, Neuruppin, Eberswalde, Frankfurt 29

(Oder), Luckenwalde / Jiiterbog e Cottbus) devono essere collegati da un trasporto efficiente e infrastrutture di comunicazione con Berlino, ma anche tra di loro e con i paesi vicini. L'obiettivo della “concentrazione decentrata” è presupporre la protezione dello spazio aperto in uno spazio d‟ integrazione più stretto. Un coinvolgimento di livello superiore delle zone della città di Berlino in una cintura verde dovrebbe essere sviluppato con giardini paesaggistici, oltre alla sua funzione ricreativa stabilizza il funzionamento dell'ecosistema e crea condizioni di vita ecologicamente equivalenti.

Dunque, un programma tra città, campagna e sviluppo rurale policentrico attraverso la protezione e lo sviluppo dei grandi spazi aperti. Al fine di raggiungere una buona armonia spaziale, gli stati di Berlino e Brandeburgo dovrebbero accordarsi su una politica di parsimonia del suolo comune, servire da un lato, lo sviluppo attivo di insediamenti, d'altro, la garanzia permanente dello spazio libero istituendo un fondo di compensazione comune. La designazione dei terreni deve essere conforme con l'obiettivo di equilibrio spaziale tra grandi e piccoli spazi. Nel contesto del rinnovamento urbano e dei villaggi limitrofi dovrebbe essere incoraggiato •

l'uso continuo e il rinnovamento del patrimonio edilizio

•

la rivitalizzazione delle aree di sviluppo industriale

•

l'integrazione urbana di questi in insediamenti residenziali.

Inoltre in tale piano sono prefissati degli obiettivi comuni anche per uno spazio economico unico. Qui, la riabilitazione di siti esistenti avrà la priorità su nuove designazioni. La politica economica si basa sui principi di “concentrazione decentrata” di Brandeburgo e Berlino aspirando ad una politica comune di insediamento commerciale. Lo sviluppo di zone industriali congiunte dovrebbe essere esaminato. Il traffico deve essere ridotto attraverso ripartizione equilibrata di abitazioni e luoghi di lavoro. L'infrastruttura è da sviluppare. Qui, con particolare attenzione al traffico pubblico e le vie di circolazione e di trasporto commerciale è seguito tutto un approccio globale, integrato. Percorsi già esistenti si stanno sviluppando o riattivando, parti mancanti devono essere protette da pianificazione obbligatoria e acquisto di terreni. La realizzazione del sistema di trasporto di Berlino e la realizzazione di collegamenti ferroviari veloci tra i centri di sviluppo regionale e Berlino hanno priorità in materia.

Con il livello di pianificazione regionale si tenta così la creazione di un sistema di rete 30

ecologica. E‟ di particolare importanza la protezione delle risorse e degli habitat urbani compositi. La conservazione e lo sviluppo dello spazio aperto è una priorità assoluta, soprattutto a Berlino, nella stretta sfera di influenza e nelle zone circostanti alle grandi città.”14

1.5 La condizione attuale del quartiere Lo stato di diritto La divisone del quartiere di cui si è parlato nei paragrafi precedenti è visibile ancora tutt‟oggi. A livello legislativo essa è evidenziata maggiormente dalle diverse possibilità di intervento che si hanno nell‟area Nord e nell‟area Sud dell‟Hansaviertel. Vige la legge della tutela del monumenti del 1995, “Gesetz zum Schutz von Denkmalen in Berlin” con gli ultimi aggiornamenti del 2010. Nella lista dei monumenti della città di Berlino, Denkmalliste, l‟intera area a Sud della linea ferroviaria di Hansaviertel è classificata come Area Monumento (Denkmalbereich_Gesamtanlage facente parte della Sezione Mitte con codice 09050387). Nel testo legislativo al comma 3, paragrafo 2, della I Sezione si legge la seguente definizione: “Area monumento (Complesso, Insieme di più terreni) è una maggioranza di edifici costruiti, comprese le loro strade associate e le piazze ed anche gli spazi verdi ed aperti (liberi) e gli specchi d‟acqua la cui conservazione è al paragrafo 2 -motivi di interesse generale- e precisamente anche quando se non ogni singola parte dell‟area monumento è un monumento. Anche aree di centri residenziali possono essere aree monumento.”

Nell‟area Nord, invece, sono evidenziati solo alcuni singoli episodi architettonici di rilevanza storica, dunque sottoposti a tutela. Essi sono definiti Monumento (Baudenkmal facente parte della sezione Mitte con codice 09050387), la cui definizione è citata nello stesso testo legislativo al comma 2, paragrafo 2, della I Sezione: “Un Monumento costruito è un edificio o una struttura o una parte di un edificio o di una struttura la cui o la cui conservazione è dovuta all‟ importanza storica, artistica, scientifica o urbanistica di interesse pubblico. Del Monumento fanno parte i suoi accessori e le sue attrezzature, per quanto essi con il monumento formano una unità di valore storico.”

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Cap.1.2.2 Eckwerte für ein gemeinsames Landesentwicklungsprogramm. Relazione di progetto Flächennuntzungplan Berlin 2009

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La linea ferroviaria S-bahn, che rappresenta il confine fisico, tra le due aree sopraccitate è anch‟essa sottoposta a tutela, sono definite monumento anche le 2 stazioni presenti all‟Interno del quartiere: Bellvue e Tiergarten.

Tale legge, inoltre cita anche la tutela degli ambienti circostanti, in quanto, esso, ha un‟importanza formativa per il suo aspetto, non deve essere così tanto trasformato tramite nuove edificazioni oppure modifiche costruttive di edifici, tramite la forma delle aree non edificate pubbliche e private o in altri modi, tali che la particolarità e l‟aspetto del monumento venga profondamente danneggiata L‟ambiente circostante ad un monumento è così definite: “l‟area, all‟interno della quale si ripercuotono l‟uso costruttivo e gli altri usi dei terreni o delle aree pubbliche dell‟influente monumento.”

Per lo studio dell‟assetto legislativo vigente sull‟area in esame, oltre all‟aspetto di tutela dei monumenti, si è riferiti anche alla pianificazione vigente in materia degli usi del suolo e di eventuali piani edilizi previsti. Per il primo caso il riferimento è stato il Flächennutzungplan del 2009, ossia il Piano degli Usi del suolo, da cui è possibile leggere la prevalenza di uso abitativo dell‟area, tranne per le poche eccezioni che si concentrano in Hansaplatz come la biblioteca, la chiesa cattolica ed il centro commerciale con il teatro, i poli scolastici in Lessingstrasse e l‟Accademia di belle arti in Hanseatenweg. Per l‟area a Nord del cavalcavia, dove sarà concentrata l‟attenzione del progetto è previsto ancora un uso residenziale.

Nel Planwerk Innenstadt Berlin del 2010, ossia il piano di lavoro per l‟area centrale di Berlino sono espresse delle linee guida di intervento per i singoli progetti nel centro cittadino. Per l‟area di interesse studiata vi è segnata una sagomata orientativa del lotto, che nel mio progetto sarà rispettata come direttiva per quanto concerne il rispetto del bordo, ma per la morfologia architettonica sono stati adoperati altri ragionamenti legati maggiormente allo sviluppo del progetto urbano nel suo complesso, quindi specificazioni che riguardano maggiormente l‟aspetto architettonico.

Lo stato di fatto Allo stato attuale, dunque, Hansaviertel ha perso la coesione e compattezza della vecchia impostazione del quartiere, tipica della fine del XIX secolo, che in quest‟area era stata portata all‟estremo risultando sicuramente troppo fitto e costipato, con tutti i problemi che ne possono derivare: dalla speculazione edilizia alla mancanza di luce ed 32

igiene. Con la ricostruzione postbellica, però si è giunti probabilmente all‟eccesso opposto. Impostato sulla totale libertà dei singoli edifici disposti nel verde, senza un disegno urbano ben definito, è risultato un agglomerato di tipologie differenti, ma senza un disegno urbano d‟insieme. Ciò sicuramente rappresenta un punto di debolezza dell‟area, che spesso non è considerato in quanto si pone maggiore attenzione sui singoli edifici presenti, sull‟importanza dei nomi degli architetti che li hanno costruiti e sull‟innovazione degli anni ‟50 nell‟uso di taluni materiali e tipologie edilizie. A favore dell‟Hansaviertel si può annoverare sicuramente la sua posizione geografia, strategica per la vicinanza al Tiergarten , grande polmone verde della città, ma anche all‟area del Kurfusterdamm, zona commerciale più importante della parte Ovest. Inoltre i collegamenti con il centro ed il resto della città sono ottimi, se si considera la presenza di 2 stazioni della S-bahn, linea sopraelevata che attraversa longitudinalmente tutta la città, e una stazione della U-bahn, linea metropolitana sotterranea. La presenza del cavalcavia ferroviario nel bel mezzo del quartiere, per l‟aspetto connettivo esogeno è del tutto positivi, ma crea non pochi problemi a livello endogeno. Da sempre, infatti, esso crea una barriera sia fisica che psicologica, generando nelle sue immediate vicinanze aree non utilizzate ed abbandonate. Altre zone dell‟Hansaviertel che risultano oggi del tutto o in parte desertificate sono i due nodi stradali, quello di Hansaplatz e quello immediatamente a Nord del Cavalcavia, tra Altonaerstrasse, Bachstrasse e Lesingstrasse. che dovrebbero, invece essere il cuore della vita collettiva, in quanto sede di edifici ad uso pubblico, quali biblioteca, centro commerciale. Da alcune interviste svolte, articoli di giornale e sopralluoghi, invece, si denota un sottoutilizza di tali aree pubbliche sono come passaggio temporaneo per accedere alla metropolitana. Le aree risultano buie e popolate solo da persone di strada e senzatetto dopo un certo orario serale. Gli abitanti del quartiere, nonostante risultano essere molto orgogliosi del luogo dove vivono, ammettono di utilizzare il quartiere sono come luogo tranquillo dove poter dormire e comodo per raggiungere qualsiasi posto di lavoro nella grande Berlino.

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2 LA PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI 2.1 L’idea progettuale e la sua genesi

Da una lettura attenta del sito si evince una graduale densificazione del tessuto costruito a partire dal Tiergarten, area verde a Sud del quartiere, fino alla Sprea, confine Nord. Si parte da un‟assenza totale di costruzioni con presenza solo di zone verdi a parco, per entrare man mano nella città, in cui il rapporto spazio verde - spazio costruito si ribalta totalmente: fitto tessuto tipico delle costruzioni del XIX secolo. L‟Hansaviertel, dunque, potrebbe rappresentare un vero e proprio varco d‟ingresso a tale parte di città. La posizione dei due edifici che affacciano su Altonerstrasse, quello di Oscar Niemeyer e quello degli architetti F.Jaenecke e S.Samuelson, dettano la giacitura per generare un riferimento ortogonale di assi in cui si muoveranno gli elementi del progetto. La strada carrabile Klopstockstrasse, che poi diventa Bartningallee, il cavalcavia ferroviario della S-bahn, ed il fiume Sprea rappresentano dei tagli importanti che attualmente fratturano maggiormente la struttura del quartiere. L‟idea di progetto, dunque, si inserisce in tale situazione iniziale, generando una maglia di assi calibrati in maniera differente se si tratta di assi che materialmente uniscono parti, assi funzionali e assi solo ordinatori, se, invece seguono solo l‟idea di unire e connettere. Dunque, il tutto è inteso come un tessuto che in alcune parti, soprattutto a sud è molto diradato, ed in altre si intensifica sia come numero di filamenti presenti che come tipologia di intervento da operare. Si infittisce in Hansaplatz nei nuovi punti di sosta, nuove postazioni per l‟area del mercato settimanale, nuova area a verde antistante la chiesa, in maniera sobria e adeguata all‟esistente, e in maniera più decisa nel nuovo isolato nella parte Nord che non è sottoposto ad alcun vincolo storico-artistico. Tale maglia, dunque, ha il compito principale di far perdere peso alle fratture esistenti, ovviamente non eliminando tali tagli, poiché si tratta di elementi importanti, quali, la ferrovia, il fiume ed la strada, ma superandoli. Tali connessioni avvengono a diverse quote, generando così un reticolo tridimensionale in cui si inserisce il progetto. Principalmente si sono studiati tre livelli: quello del piano terra, quello sotterraneo e quello aereo a più 8 metri. Per quanto concerne il collegamento sotterraneo si è pensato di adoperare quello della linea della metropolita U-bahn che passa al di sotto della piazza ed ha due uscita su due lati opposti, una nel centro commerciale, l‟altra nei pressi della biblioteca. In questo modo 34

si rende anche più efficiente e concreto il collegamento ed il passaggio che viene maggiormente utilizzato non solo dai passeggeri della metropolitana Dunque, esso rientra nel sistema di percorsi del quartiere per coloro che devono muoversi in sicurezza nell‟area centrale che risulta oggigiorno troppo frammentata ed attraversata da Altonaerstrasse che è una strada principale urbana a tre corsie. I camminamenti aerei a quota 8 metri saranno considerati come dei filamenti sottili e con un basso impatto ambientale, in coerenza con i limiti vincolistici presenti nell‟area a Sud del cavalcavia.

Essi sono intesi sia come passaggi ciclo-pedonali veloci, in quanto connettono parti più private dell‟area ad elementi di interesse pubblico presenti in Hansaplatz, sia come luoghi di sosta. Si è deciso, infatti, di posizionare i raccordi di risalita, siano essi scale, pedane e ascensori nei pressi della biblioteca, della scuola materna, del centro commerciale e della chiesa, luoghi di interesse pubblico già presenti, e nell‟area parcheggio a ridosso della ferrovia, nella nuova area residenziale di progetto come luoghi decisamente più privati A questi se ne aggiunge uno nuovo progettato come punto informazioni del quartiere che oltre a contenere i consueti elementi di collegamento verticale, presenta dei punti di sosta nell‟area di Hansaplatz per facilitare i rapporti umani con nuovi punti di aggregazione sociale, anche per migliorare e trasmettere la conoscenza dell‟Hansaviertel e la sua vicenda storica.

2.2 Il plastico di studio In fase progettuale si è proceduto ad elaborare un plastico di studio per verificare le altezze e la presenza degli elementi sopracitati in rapporto al contesto esistente In giallo sono evidenziati i percorsi aerei a quota 8 metri, in verde quello a quota strada, 0 metri ed in nero quello sotterraneo. I parallelepipedi bianchi sono i raccordi verticali.

Figura 3. Foto dall'alto del plastico di studio

Figura 4 Foto da Est del plastico di studio

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2.3 I riferimenti progettuali Kew Tree Top Walkway & Rhizotron Tree Top Walkway dell‟orto botanico di Kew, è un progetto realizzato dallo studio Marks Barfield Architects inaugurato il 24 maggio 2008. Il progetto si insinua armoniosamente nel contesto dei Kew Gardens di Londra riuscendolo a valorizzare maggiormante. Già il loro nome evoca immagini di bianche e iconiche serre traboccanti di piante tropicali, testimonianza del passato di una grande potenza coloniale, ma anche di una gloriosa e consolidata tradizione botanica e scientifica che si riflette in importanti programmi di conoscenza e conservazione. Il progetto dello studio Marks Barfield consta fondamentalmente di due parti, una passerella sopraelevata ed un nucleo museale sotterraneo. La passerella è intesa come un'esperienza emozionante che porta i visitatori a 18m di altezza tra le chiome degli alberi per una visione a volo d'uccello di Kew, e che fornisce informazioni sul ruolo speciale di alberi nel nostro pianeta, essendo esso un orto botanico. Gli architetti dichiarano che l'ispirazione per la passerella è stata elaborata dall‟ antica sequenza di Fibonacci che si ritrova più volte in natura. In concomitanza con il passaggio pedonale vi è uno spazio espositivo nel sotterraneo, detto 'Rhizotron' che vi è collegato e che esplora i vari temi connessi con la biologia della radice dell'albero, del cambiamento climatico e del rapporto tra le radici degli alberi e i microrganismi. Il suo aspetto è ispirato da un processo di cracking naturale all'interno della terra per rivelare uno spazio buio e dinamico ricco di contenuti interessanti ed educativi. La passerella è stata progettata con l‟idea di essere una presenza discreta, a suo agio nel suo ambiente naturale; mentre allo stesso tempo essere sfrontatamente artificiale. La struttura è integrata con il suo corrimano ed è disegnato sulla sequenza di Fibonacci, che è alla base molti modelli di crescita in natura.

Figura 5 Foto aerea del Tree Top Walkway

Figura 6 Foto della passerella del Tree Top Walkway

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Parc de la Villette Il Parc de la Villette è uno dei parchi più grandi di Parigi. La sua realizzazione venne affidata, nel 1983, all'architetto svizzero Bernard Tschumi. Il progetto rispecchia a pieno le richiesta del concorso che stabiliva un'intenzionalità nel definire il parco urbano come elemento qualitativo, con caratteri di pluralismo ed innovazione, e con l‟esigenza di vivere il parco in tutte le ore del giorno ed in tutte le stagioni.

Figura 7 Schema assonometrico del Parc de la Villette

Figura 8 Passerella nel Parc de la Villette

Il progetto viene a costituirsi attraverso la sovrapposizione di tre sistemi tra loro indipendenti, Il primo sistema, linee, è quello della circolazione ove due assi principali, rettilinei e ortogonali tra loro, sottolineati da pensiline ondulate, si intersecano e congiungono i punti estremi di accesso al parco. Esiste inoltre la Promenade Cinématique, un percorso sinuoso, articolato attraverso numerosi episodi, consecutivi come le sequenze di una pellicola cinematografica. Il secondo sistema , le superfici, è costituito da grandi estensioni, destinate a prato, definite nella loro forma come spazi di risulta ottenuti dall'intersezione dei diversi percorsi. Infine le folies, i punti, un sistema puntiforme di oggetti collocati all'intersezione di un reticolo ortogonale che si sovrappongono in modo indifferente al sito; un'affermazione assoluta della regola imposta attraverso la geometria. Piccoli edifici-scultura che, dal punto di vista del linguaggio, fanno riferimento esplicito all‟architettura costruttivista. Nonostante le affermazioni del progettista sull'assenza di ordine gerarchico tra i sistemi di punti, linee e superfici, considerati nella composizione tra loro equivalenti, appare invece, nella realizzazione, che il sistema delle folies sia, insieme ai percorsi coperti (le linee), elemento essenziale nella definizione spaziale dei luoghi.15

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Il Parco Pubblico - paesaggi 1985-2000, Isotta Cortesi, Federico Motta Editore 2000

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2.4 Gli elaborati di progetto

Il cuore del quartiere risulta ridisegnato secondo gli assi ortogonali sopradescritti che si materializzando in percorsi pedonali che entrano nel verde, lo attraversano e collegano vari punti nodali . Hansaplatz ha coì una nuova unitarietà che non consiste nell‟unione fisica di tutte le sue parti, come è la concezione tradizionale di piazza, ma in un sistema di attraversamenti e collegamenti puntuali posizionati in aree strategiche della piazza, che abbiano un interesse collettivo. All‟interno del reticolo sono presenti gli spazi per i luoghi di aggregazione sociale e le attività culturali, al di fuori di esso, invece le aree a parcheggio che invece tutt‟oggi affollano le parti centrali della piazza, quali quelle antistanti il centro commerciale, la chiesa e la biblioteca frammentando ancora di più l‟area che risulta già decisamente segnata dai grandi assi viari.

Figura 9 Pianta del piano terra

Figura 10 Sezione urbana lungo Altonaerstrasse

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2.5 Il superamento della barriera ferroviaria Nella macro area d‟ interesse, per smorzare i tagli esistenti, si è agito in primo luogo per il superamento della barriera fisica e psicologia del cavalcavia ferroviario. Elemento che da sempre ha diviso il quartiere in due zone separate che negli anni hanno avuto, infatti, anche sviluppi urbani differenti Si è deciso di intervenire creando dei punti di filtraggio tra le due parti, aprendo, dunque, dei varchi di passaggio ciclo-pedonali tramite l‟abbattimento delle tamponature esistenti. E‟ stata prevista, innanzitutto una ripulitura della arcate presenti per esaltare le murature ed i rivestimenti in mattoncini, patrimonio di interesse storico- artistico. La costruzione del cavalcavia, infatti risale al 1878 con la costruzione della linea leggera S-bahn che doveva attraversare. longitudinalmente tutta la città di Berlino per 12 miglia. Esso, insieme alla stazione di Bellvue e quella di Hackescher Markt, sono gli unici esempi ottocenteschi superstiti a Berlino. Nella aree sottostanti il cavalcavia, oltre a quelle rese totalmente libere e di passaggio, è stato previsto l‟inserimento di attività di commercio e di servizio, in modo tale da rendere l‟area vissuta in tutte le ore del giorno, in riferimento a ciò che succede a qualche chilometro di distanza ad Hackescher Markt. L‟idea è quella di creare delle aree sicure in cui poter fare shopping, prendersi un caffè oppure leggere un libro in tutta tranquillità negli spazi suggestivi delle arcate. Con l‟inserimento di attività di vario genere e riferiti a vari target della popolazione, si raggiunge anche l‟obbiettivo di maggior integrazione sociale. Gli shop avrebbero una doppia apertura vetrata da entrambi i lati del cavalcavia, in modo tale da permettere appunto osmosi tra le due parti. Ciò permettere anche di esaltare il valore artistico degli archi che al giorno d‟oggi risultano sottoutilizzati e del tutto svalutati dalla presenza di imbratti o tamponamenti posticci.

Figura 11 Foto dello stato di fatto del cavalcavia

Figura 12 Vista di progetto del cavalcavia

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2.6 La fruibilità del verde Nell‟area meridionale del quartiere l‟intervento, nel rispetto della tutela presente, è discreto, costituito principalmente da percorsi pedonali a quota zero ed ad un livello aereo (+8m). Tali elementi si presentano leggeri, a tratti attraversano le aree verdi e le alberature presenti ed in altri punti, come nel superamento di Altonaerstrasse sono dei veri e propri ponti di collegamento. Tale articolazione permette dunque di avere percezioni differenti del quartiere nelle diverse sue parti. Inoltre è stato pensato il posizionamento di un punto informazioni nella parte di Hansaplatz prospiciente gli edifici di Oscar Niemeyer e di Egon Eiermann che risulta essere il culmine di uno spazio espositivi con percorsi a quota zero ed a quota 8 metri. I camminamenti a livello stradale, infatti, sono studiati in funzione degli ingressi degli edifici esistenti ed in funzione di una galleria espositiva già presente al piano terra dell‟edificio residenziale di Egon Eiermann.

La galleria d‟arte presente, il punto informativo/espositivo

progettato e la vicina Accademia di Belle Arti creano un sistema unitario di percorsi culturali, conoscitivi e di promozione dell‟arte. I volumi dell‟area informativa vivibili all‟esterno, ma anche al loro interno, sono veri e propri raccoglitori di conoscenza del quartiere, dove il fruitore può apprendere tramite apposita cartellonistica la vicenda storica dell‟Hansaviertel ed in contemporanea viverne la percezione del presente tramite delle visuali direzionate su poli cardine del quartiere. Essi sono stati progettati in stetto rapporto con l‟esistente anche per quanto riguarda la scelta delle forme e delle proporzioni. I quattro elementi, infatti seguono per il loro disegno di pianta le proporzioni del vicino edificio di Oscar Niemeyer.tale proporzione e rispettata in tutti gli elementi di arredo urbano presenti in quest‟area meridionale del quartiere. I volumi suddetti , si chiudono e si aprono in alcune loro parti, si alzano o si abbassano a seconda se devono coprire piuttosto che esaltare una determinata visuale. In tal modo la conoscenza del quartiere ed il rapporto con esso diventa più concreta dando maggiore coscienza a cui vi abita e valore d‟ interesse culturale a chi vi si reca per visitarlo, e soprattutto essi

sono elementi

versatili

che

possono adeguarsi

a

seconda

dell‟esposizione da fare oltre a quella permanete conoscitiva dell‟ Hansaviertel Il fruitore, dunque, è quasi portato per mano alla conoscenza del quartiere ed incuriosito dal passaggio tra le chiome degli alberi presenti alla scoperta di nuove angolazioni , mai esplorate prima. L‟intero sistema di passeggiate è sorretto da alti piloni di acciaio corten 40

che richiamano la struttura di un tronco ramificato. Scelta effettuata proprio per rafforzare il criterio di armonia tra lâ€&#x;ambiente esistente, la natura e le nuove parti di progetto. I piloni sorreggono le rampe della scala di accesso e gli ascensori, che rendono la passeggiata in quota totalmente accessibile a chiunque, anche a chi volesse godersi la passeggiata in bici oppure ai diversamente abili. La scelta progettuale ha privilegiato forme sinuose e poco appariscenti e materiali come il corten e la rete di acciaio rigida, per i parapetti, che potessero inserirsi nellâ€&#x;ambiente in modo discreto e quasi trasparente, lasciando la scena principale ai veri protagonisti di questa area: gli edifici dei grandi architetti internazionali del Movimento Moderno ed il verde presente.

Figura 13 Vista di progetto sull'ingresso del quartiere

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3 LA PROGETTAZIONE DELL’AREA DI CONNESSIONE A NORD DEL CAVALCAVIA 3.1 La morfologia dell’isolato residenziale Nell‟area a Nord del cavalcavia ferroviario l‟intervento sarà, invece, decisamente più massiccio, non essendo l‟isolato sottoposto a tutela ambientale. Secondo il Flächennutuzungplan del 2009, ossia il Piano comunale degli usi del suolo, il sito individuato tra Altonaerstrasse, Bachstrasse e Cuxhavenerstrasse e confinante a Nord con la sponda della Sprea è destinato ad edilizia residenziale. Esso si trova sicuramente in una posizione strategica in quanto risulta essere la connessione tra il quartiere Hansa e il resto della città, infatti per questo raccoglie tutti gli assi di progetto proveniente dalla parte Sud e li infittisce maggiormente definendo così la morfologia di progetto dell‟intero isolato

Figura 14 Vista d'insieme da Nord-Ovest

Dunque l‟area dalla forma quasi romboidale, è divisa orizzontalmente in 4 aree che seguiranno inclinazioni ed altezze differenti. Quella più a Nord sarà inclinata verso la città con la parte più alta verso il fiume, in modo tale da ospitare al di sotto un parcheggio coperto per gli abitanti ed al di sopra un tappeto verde, che, con l‟altezza raggiunte, ripristina la visuale del fiume, attualmente ostruita. La circolazione 42

nell‟isolato sarà solo ciclo perdonale, ad eccezione della strada d‟ingresso che conduce ad un parcheggio coperto nella parte Nord. Circolazione pedonale che conduce direttamente alla parte Sud tramite un elemento sopraelevato. Anche qui vi è la volontà‟ di mantenere le suggestioni esplicitate per la parte meridionale riguardo il miglioramento della fruibilità del verde. Le due fasce centrali ospiteranno, invece, le vere e proprie residenze. Le unità compositiva base delle residenze sono definite seguendo le proporzioni dell‟edifico di Niemeyer, riferimento adoperato, in proporzione anche per gli elementi di arredo della parte Sud.

3.2 Il plastico di studio La volumetria degli elementi di progetto è stata studiata con diversi plastici per capire la giusta articolazione delle unità base degli alloggi.

Figura 15 Foto del plastico dall'alto

Figura 16 Foto del plastico da Nord-Oves

3.3 Il riferimento progettuale

The natural neighborhood Il progetto del quartiere The Natural Neighborhood è uno studio effettuato dal gruppo di architetti olandesi MVRDV, per lo sviluppo della zona del vecchio aeroporto di Fornebu in un‟area che può essere definita come una zona semi-urbana nei villaggi circostanti la città di Oslo.È un tipico sviluppo urbano moderno nel contesto norvegese: ha un parco centrale con elementi di collegamento al fiordo (diagonali). Le residenze sono sviluppate come volumi a blocco, sviluppati in modo individuale, con un proprio carattere, proprio proprietario e proprie frontiere. E 'fuori dubbio che la stragrande 43

bellezza e la presenza della natura definisce il carattere unico del paese nella sua capacità di vivere con la natura.L‟intero isolato presenta nella zona basamentale le aree di parcheggio e cantine seminterrate in modo tale da lasciare completamente libera la circolazione ciclo-pedonale all‟interno del quartiere. L'accesso pedonale alle cantine è data da nuove scale (in combinazione con ascensori dove necessario), che si collegano allo spazio pubblico per attivare questi settori. Questo dà la possibilità di realizzare un quartiere con un forte e verde carattere naturale. Coprendo così i terrazzamenti con uno strato di terreno e piantando in tutte le aree un‟ intensa vegetazione naturale e locale, il carattere naturale e la qualità della linea di costa lungo il fiordo è estesa in qualche modo verso l‟entroterra giungendo fin al quartiere.Realizzando una serie di bande verdi si crea un forte quadro di spazi pubblici continui. Fasce verdi di spazi pubblici seguono i bordi dei rialzamenti al di sopra delle cantine, la creazione di balconi pubblici con vista sulla zona circostante e la definizione di terrazzamenti come elementi quasi monumentali. I volumi delle case sono realizzate su singoli appezzamenti, incorporando lo spazio per i giardini privati delle case a livello terra.

Figura 17 Sezione longitudinale del quartiere

Figura 18 Planimetria generale del quartiere

3.4 Gli elaborati di progetto Le unità base dell‟isolato residenziale sono blocchi costituiti da due duplex in aderenza che si trovano ad alterezze differenti per permettere a tutte una giusta illuminazioni ed esposizione, e per generare una serie di percorsi pedonali verdi in grado di fare rivivere la sensazione del parco, questa volta bene ordinato ed organizzato. Tutti gli elementi hanno il tetto verde e calpestabile. L‟idea di parco è arricchita dalla presenza di diverse tipologie di verde, scelte in base all‟altezza, verde a prato, arbusti e cespugli di media altezza, e verde alberato. Nel rispetto dell‟idea di progetto che vede l‟area del quartiere Hansaviertel come ingresso alla città con graduale densificazione a partire dal Tiergarten nel confine Sud, l‟intervento in quest‟area è di edilizia densa, ma mantiene 44

l‟idea della presenza del verde che in questo caso entra fin dentro le arterie dell‟isolato e sopra i tetti delle sue abitazioni. Si dona coì , la sensazione di vivere immersi nel verde, come era nei principi dell‟INTERBAU del 1957, ma questa volta si tratta di un tessuto organizzato e non di tipologie edilizie posizionate tra la vegetazione senza un disegno urbano. Le tipologie di vegetazione adoperate saranno di elementi locali, in fase progettuale si è prevista una loro suddivisione a seconda dell‟altezza considerata, dunque, per macrocategorie

Figura 19 Sezione trasversale dell'isolato residenziale

Figura 20 Pianta delle coperture dell'isolato residenziale

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L‟isolato è stato inteso come un microcosmo in cui fosse possibile concentrare lo sviluppo urbano, preservando la qualità di vita sociale ed ambientale. Essendo esso la scala intermedia tra l‟intera città e il singolo edificio, possiede delle potenzialità operative concrete ed interessanti , infatti nella progettazione , oltre alla 19 unità residenziali sono stati previsti spazi di aggregazione per gli abitanti, aree sportive e luoghi di sosta affinché gli spazi non fossero intesi solo come meri passaggi per ritornare nelle proprio case, ma fossero vissuti anche in altre ore del giorno, evitando di trasformare l‟isolato solo in un‟ulteriore area dormitorio.

Figura 21 Prospetto Ovest dell'isolato residenziale

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Link

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