Rocche e castelli nel Lazio

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VIA CASSIA

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149. Torre sud-est con sporto merlato su archetti e beccatelli in basalto dalla caratteristica forma a becco di civetta

150. Particolare della muratura in lava basaltica presso il torrione sud

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ROCCHE E CASTELLI - BRACCIANO

do agli Orsini, che progressivamente ne acquisiscono interamente la proprietà frazionata. La realizzazione del palazzo fortificato rinascimentale, reso sicuro dai tagli dei banchi tufacei fino in prossimità delle scarpate, è avviata intorno al 1470 da Napoleone Orsini, potente barone, Capitano Generale della Chiesa, esperto nell’arte militare. I grandi lavori di ampliamento della rocca dei Prefetti, alla morte di Napoleone nel 1480, vengono portati avanti dal figlio Gentil Virginio. Il castello è caratterizzato dalla doppia funzione militare e residenziale. Bascapè e Perogalli attribuiscono il progetto per l’impostazione generale dell’organismo a Napoleone Orsini; invece a Gentil Virginio le aggiunte di carattere militare, come gli sporti continui e le raffinate scelte architettoniche. Nella nuova sontuosa dimora, già abitabile, nel 1481 è ospitato Sisto IV. La nuova costruzione si sviluppa in contiguità con la rocca esistente. Ne risulta una pianta formata dall’unione dei due poligoni: uno relativo alla antica rocca ad est e l’altro alla nuova costruzione ad ovest. Le intersezioni tra le due strutture determinano due angoli ottusi concavi, insolita soluzione che differenzia Bracciano da Castel Nuovo a Napoli cui è in genere stilisticamente accostato. Adattandosi al terreno il castello assume una forma irregolare con una lunga cortina a nord verso il lago e cortine interrotte da torrioni verso la campagna. La muratura è in tufo e lava basaltica, sopra le scarpate vi è il palazzo. Sei torrioni cilindrici, tra cui la torre maggiore o rivellino sul lato nord, affiancano le cortine e al centro della antica rocca permane il mastio quadrato sovrastante l’intero complesso. Nelle cortine si aprono due ordini di finestre crociate tipiche del Quattrocento romano ed un terzo ordine di finestre rettangolari. Il coronamento è uno sporto merlato, con archetti, beccatelli e caditoie. Dal cammino di ronda che raccorda le torri è possibile raggiungere i ballatoi superiori. Il complesso è inoltre protetto da una cinta muraria. L’attenzione verso le funzioni residenziali e di rappresentanza è evidente nel cortile d’onore, di forma quasi triangolare, su cui affacciano gli ambienti. Tale cortile era raggiungibile dall’androne percorrendo una cordonata coperta da una volta con una parete affrescata. Lo scalone esterno consente di raggiungere il piano nobile con le sale affrescate e decorate. Nel lato ovest del cortile il portico con soprastante loggiato è rea-


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