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29 dicembre 2017 ANNO I n. 28 - Copia Omaggio

BRINDISI MARCO LEOZAPPA Medico oculista Autore del primo trapianto di cornea a Brindisi

IL BRINDISINO DELL’ANNO 2017 Numero Verde ritiro rifiuti ingombranti

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EDITORIALE

del direttore

Ma per Ettorino gli invisibili eravamo noi Gianmarco Di napoli o, Ettorino non era un clochard. I barboni sono quelli che annaspano nei cartoni spalmati sulle panchine, che rullano le nocche al portoncino di legno della Caritas, che raccattano monetine color rame per comprarsi la scatoletta di tonno all’Eurospin. Gli homeless sono così invisibili che ti passano accanto per una vita e non ti accorgi neanche che esistono, che vivono senza lasciare alcun segno e quando muoiono servono solo a risvegliare il sincopato senso di colpa dei solidali last minute, quelli del “rip” timbrato su Facebook con la lacrimuccia.

Ma Ettorino Epicoco, morto la notte di Natale nella stazione ferroviaria, non era un invisibile né un uomo abbandonato al suo amaro destino di solitudine. Era seguito, gli avevano assegnato persino un “amministratore di sostegno”, un avvocato che gestiva la sua pensione di 289 euro al mese cercando di evitare che la spendesse tutta in bottiglie di vino. Poteva pranzare alla Caritas e utilizzare il dormitorio, era seguito da amici e da volontari che si preoccupavano per la sua salute.

Aveva vestiti puliti e a volte persino eleganti. Recentemente avevano trovato posto per lui in una comunità di Irsina, in provincia di Matera, per disintossicarlo dalla sua cronica dipendenza dall’alcol. Ma, come racconta il suo stesso tutor, appena sembrava rinato lasciava la struttura e tornava a Brindisi per ubriacarsi e ricominciare.

La stessa scelta l’aveva fatta pochi mesi fa quando, ricoverato in una Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica di Brindisi, quasi subito, aveva spalancato la porta e se n’era tornato per strada, riprendendo posto sulla panchina all’incrocio fra i corsi, con l’immancabile vino in tetrapak. Sembrava quasi che lo stare bene lo facesse sentire male.

Quattro anni fa, quando si era sparsa la voce che fosse morto, il web si era scatenato per cercarlo, attraverso la sua pagina Facebook. Sì, perché qualcuno aveva creato per lui una pagina “fan” con oltre 2.500 follower. Esiste ancora, con una raccolta di foto e di video, realizzati persino nel corso di una manifestazione studentesca durante la quale, al microfono, Ettorino cercò di spiegare - a modo suo - che bisognava protestare.

In realtà quella volta non era morto, ma lo si scoprì qualche settimana dopo, quando ricomparve a Brindisi dopo un lungo ricovero in una casa di cura a Racale. Sempre per lo stesso motivo. L’alcol.

Nella sfortuna di essere completamente solo, Ettorino è stato amato e coccolato da tanti, forse come nessuno mai a Brindisi tra i disperati che scelgono la strada come casa e che vengono dimenticati dalla famiglia. Nonostante le ubriacature perenni, le frasi sconce, gli atti ai limiti della decenza. Non è stato un “eroe” positivo, come lo era il mimo York, ma per una volta la morte di un poveraccio non è stata figlia dell’indifferenza.

“Sono nato per strada e voglio morire per strada”, diceva. E così è stato. Gli invisibili, per lui, eravamo noi.

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MAGAZINE SETTIMANALE DI BRINDISI E PROVINCIA www.il7.it Direttore responsabile Gianmarco Di Napoli Redazione Corso Roma, 27 - Brindisi redazione@il7.it Editore Salento News srl Corso Roma, 27 - Brindisi Stampa Locopress srl Via A. Montagna Zona Industriale 72023 Mesagne Pubblicità Tel. 348 603 5144 info@creastampa.it Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati È vietato copiare, distribuire, riprodurre, pubblicare, concedere in licenza, trasferire o vendere qualsiasi contenuto Pubblicazione settimanale registrata al Tribunale di Brindisi il 27/06/2017 n. 2 ANNO I n. 28 29 dicembre 2017

PERSONAGGI

per ridare la vista Il dottor Marco Leozappa, giovane medico autore del primo trapianto di cornea in questa provincia, scelto come Brindisino del 2017. Per ripartire

Ci è piaciuta l’immagine di un giovane medico brindisino che inverte la rotta: non più viaggi al nord, ma la consapevolezza che anche qui si possono effettuare interventi chirurgici importanti. Ci è piaciuta l’idea che nonostante la disponibilità economica limitata e le difficoltà a restare al passo con la tecnologia più all’avanguardia (perché qui non ce la possiamo permettere) si ha il coraggio di surrogarla con le proprie qualità professionali e umane. Ci affascina l’immagine di un chirurgo che per la prima volta effettua un trapianto a Brindisi e non lascia ad altri (che operano altrove) la responsabilità di restituire la vista a un malato.

Ecco, scegliendo Marco Leozappa come brindisino dell’anno 2017, non solo intendiamo premiare le qualità di un medico dal grande presente e dall’ancora più roseo futuro, ma è come se, attraverso di lui, invitassimo tutti a contribuire, ognuno a seconda delle proprie capacità e competenze, a restituire la vista a questa città che sembra non riuscire a intravedere neanche la luce.

Quarantadue anni, sanvitese, il 24 novembre scorso, Leozappa ha effettuato all’ospedale Perrino il primo trapianto di cornea mai avvenuto a Brindisi. Il giovane medico era coadiuvato dal primario di Oculistica Domenico Cassano e dall’equipe infermieristica e di anestesisti della sala operatoria. Il paziente, che rischiava di perdere l’occhio, ha ricevuto la cornea dalla banca degli organi del Veneto. L’intervento, che è storico per l’ospedale di Brindisi e per la sua provincia, è perfettamente riuscito.

Erano dodici i personaggi brindisini selezionati dalla redazione de IL7 Magazine per rappresentare l’anno che si sta concludendo: l’arbitro Marco

Marco Leozappa

Di Bello, il teologo don Luigi Epicoco, l’attrice Francesca Epifani, lo scultore Giuseppe Gabellone, il medico Marco Leozappa, il bagnino Marco Mazzotta, il ballerino Vincenzo Mingolla, la scrittrice Clara Nubile, il fisico Antimo Palano, la regista Valentina Pedicini, la cestista Marzia Tagliamento, il mimo Jorg Hermann “York”.

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di GIANMARCO DI NAPOLI

a mia gratificazione più grande è il paziente che ti ringrazia guardandoti negli occhi”. Esiste sempre un prima e un dopo nel rapporto tra medico e malato, ma lo sguardo carico di gratitu-

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dine di chi torna a vedere dopo il buio è probabilmente una delle emozioni più forti. Il dottor Leozappa, classe 1975, moglie due figli e una chitarra che gli serve da tappeto volante, questo sguardo che è più sgargiante di un sorriso lo ha incrociato ormai tante volte.

L’ultima, qualche ora dopo il trapianto che ha voluto affrontare a tutti i costi nella sala operatoria dell’ospedale Perrino, per cancellare la consuetudine di assegnare un biglietto al paziente, da indirizzare ogni volta come un pacco verso una “struttura specializzata” del nord Italia. Dimostrando che anche Brindisi è all’altezza. E prima di entrare in sala operatoria ha dovuto superare le trappole della pastoie burocratiche, quasi più impegnative di un trapianto.

“Sono stato abituato così dal mio vecchio primario: a non mandare via nessuno, a meno che non hai la sicurezza di trasferire il paziente in un centro super specialistico in cui sai che potranno fare meglio di quanto sai fare tu.

Però se hai le capacità e la possibilità di organizzarti, un malato che mandi via è come se lo stai allontanando da casa.

E’ una cosa che umanamente ho dentro”.

Restituire la vista non è solo una specializzazione medica, ma sembra una specie di missione. Si sente un po’ privilegiato a poterla esercitare?

“Ci sono dei momenti di grande emozione. Ricordo il caso di una paziente che era completamente cieca, diabetica, aveva un gravissimo problema di retina e praticamente non riusciva più a muoversi da sola, aveva bisogno del marito che l’accompagnasse ovunque.

Poi l’ho operata ed è stato uno dei miei primi interventi importanti. Ed è stata una delle più grandi emozioni della mia vita vederla dopo un mese che entrava nell’ambulatorio da sola, senza l’aiuto di nessuno, e sorrideva guardandomi.

Quelle sono le sensazioni che rendono

a un’intera città speciali il mio lavoro”.

Il fatto che lei sia arrivato da poco e che abbia dimostrato di essere capace e intraprendente le ha creato qualche inimicizia nell’ambiente di lavoro?

“Devo dire che il nostro reparto è molto compatto, esiste un grande spirito di collaborazione e abbiamo un primario, Domenico Cassano, che lascia spazio alle nostre iniziative. Io di idee ne ho tante per mia formazione, sono portato a cercare di creare cose nuove. Ho proposto, ad esempio, di far nascere un centro di riabilitazione visiva per gli ipovedenti gravi, per coloro i quali hanno una patologia così radicata e irreversibile che non possono essere più sottoposti a terapie. Ma che hanno bisogno comunque di una riabilitazione per imparare a utilizzare gli ausili. Il problema è che ci vogliono persone, perché non si può fare tutto da soli: si perderebbe di qualità”.

E’ utopistico pensare che quello di Brindisi possa diventare un reparto all’avanguardia nell’oculistica?

“Stiamo aspettando da qualche tempo l’arrivo di una apparecchiatura di ultima generazione per il trattamento chirurgico delle patologie della retina. L’oculistica è un campo in cui la tecnologica è continuamente aggiornata e per le strutture pubbliche è difficile mantenere il passo, anche rispetto a quelle private o alle grosse aziende del nord. Un microscopio può costare milioni di euro. Noi ovviamente cerchiamo di avere a disposizione il meglio ma non sempre possiamo permettercelo. Se nei congressi le nuove linee guida ti dicono che quando fai un intervento hai bisogni di vedere l’occhio in una certa maniera, hai la necessità di avere la strumentazione adeguata”.

Si può pensare di invertire la rotta?

Ossia che qualcuno dal nord comincia a venire al sud per farsi curare meglio?

“Non so quando questo potrà succedere. Ma bisogna considerare che, a parte la popolazione locale, c’è quella che arriva d’estate. Il pronto soccorso

Tutti i dodici candidati al titolo di Brindisino dell’anno 2017

d’estate esplode. E’ bello che se arrivano pazienti del nord e offri oltre al ristorante, anche un servizio di assistenza sanitaria di qualità ed efficiente, non torneranno a casa dicendo sì la Puglia è bella però ho avuto una pessima esperienza in ospedale. E’ un aspetto non da poco perché la qualità della sanità qualifica un territorio”.

Qual è il suo rifugio quando non pensa alla vista dei pazienti?

“La musica. Ho sempre suonato la chitarra, ma mi piace molto sperimentare

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nuovi strumenti. Suonavo in un gruppo, gli Ordinaria follia, abbiamo inciso alcuni brani che sono stati trasmessi anche da Ciccio Riccio”.

Che tipo di musica?

“Facevamo rock italiano psichedelico, sul genere del Litfiba. Ora non suono più nel gruppo ma continuo a studiare per conto mio”.

E suonare le serve?

“E’ un modo di viaggiare con la mente.

Ecco, quando si suona la vista diventa solo un accessorio”.

REPORTAGE

Oltre al fuoco La splendida oasi di Torre Guaceto segnata da incendi sospetti e da interessi economici. L’ombra della faida dei parcheggi dietro gli ultimi atti intimidatori di lucia portolano

tto chilometri di costa tra calette incontaminate, lunghe distese di sabbia, e tratti di falesia argillosa.

Al centro la torre saracena che dall’alto permette di tenere sotto controllo tutta la riserva naturale di Torre Guaceto, sia quella marina che terrestre. Un’oasi naturale protetta lungo il litorale tra Brindisi e Carovigno. Da qualche anno è stato attrezzato anche un lido nella zona di Penna Grossa, ma viene smontato a fine stagione, e in autunno all’orizzonte si vede solo una lunghissima lingua di arenile bianco che fa contrasto con il mare celeste cristallino.

Una bellezza di questo territorio troppe volte macchiata da attentati incendiari e atti intimidatori che hanno colpito non solo la riserva, ma anche coloro che gravitano intorno al consorzio che la gestisce. Da maggio ad ottobre Torre Guaceto è stata minacciata da almeno sei incendi.

Da meno di un mese è stato nominato presidente del consorzio Pietro Tafaro. Il sindaco di Carovigno, Carmine Brandi, a cui spetta la nomina del presidente, ha puntato su un prefetto.

Tafaro è stato anche prefetto della provincia di Brindisi, andato da qualche anno in pensione.

Dopo le dimissioni a settembre dell’ex presidente Giovanni Epifani, l’assemblea dei soci della quale fanno parte Comune di Carovigno, Comune di Brindisi e Wwf ha dovuto eleggere una nuova guida. L’amministrazione di Carovigno ha indetto un bando pubblico per la nomina, sono state presentate quattro candidature,

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Una delle zone interessate dagli incendi agli alberi. Nella pagina accanto i resti di alcuni lecci bruciati e al centro l’imprenditore agricolo Mario Di Latte

una fuori tempo massimo, ma la scelta è caduta sull’ex rappresentate di governo. Una nomina esterna e istituzionale.

E’ dicembre, c’è ancora qualche turista da queste parti. Scattano delle foto, qualcuno è sdra-

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iato su un telo a godere il sole. Un uomo con un binocolo guarda tra i canneti e la palude, spera di catturare con lo sguardo qualche volatile raro. Una coppia è in bicicletta.

Prima di arrivare alla torre, cuore e simbolo della riserva naturale, si percorre una strada che costeggia la statale, qui possono passare solo i mezzi autorizzati. Proprio dove inizia il boschetto dei lecci ci sono i segni dell’ultimo incendio, quello del 22 ottobre, che ha bruciato ettari di macchia mediterranea. E’ tutto nero, il fuoco ha devastato alberi e piante. Questa è la zona A della riserva, quella in cui l’accesso è previsto solo a piedi e in bicicletta, dall’alba al tramonto. Una settimana prima altre fiamme hanno rotto il silenzio della riserva. Quello che resta sono tronchi carbonizzati, chiome scure, e terra nera. Il fuoco è divampato all’al di là della statale, in un canneto che si trova nel sito di importanza comunitaria nella zona agricola.

tanto fumo Da queste parti sono in molti a credere che dietro il fuoco ci sia la mano di qualcuno. Interessi privati che girano intorno alla riserva. La natura qui è stata troppe volte minacciata dalle fiamme, vittima degli interessi economici.

“Non abbiamo dubbi che gli ultimi due roghi siano dolosi – afferma Alessandro Ciccolella, direttore del consorzio di gestione di Torre Guaceto – qualcuno ha raggiunto la riserva con il chiaro scopo di creare un danno. Non credo si tratti però della mano di un piromane. E’ qualcuno che ha altri scopi”.

Passeggiando nella riserva si notano ancora i residui dell’incendio di agosto. Macchie nere e aride che stroncano le distese di verde. Pian piano la vegetazione sta ricrescendo. “Ci voglio mesi prima che rispuntino le piante verdi”, spiega uno degli operatori.

In estate ci sono stati altri incendi ma hanno interessato per la maggior parte aree private e terreni agricoli, l’origine di questi potrebbe essere addebitata ad altro. Secondo le ipotesi avanzate dal direttore, molto spesso potrebbero scaturire dalla gestione agricola.

Oltre al mare, le spiagge e i boschi, ci sono i campi di ortaggi e di pomodori, ma anche uliveti. Ben quattro aziende agricole hanno aderito al marchio di Torre Guaceto per i loro prodotti. Qui si produce il pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto, ma anche l’olio. Oltre alle aziende più grandi ci sono anche decine di agricoltori che gestiscono i loro campi. Il tutto ricade nella gestione del consorzio. “Ci siamo ritrovati con i terreni nella riserva – dice Mario Di Latte, un imprenditore agricolo – ma questa rappresenta una grande occasione per noi. I nostri prodotti possono usufruire del nome di Torre Guaceto ormai famoso anche all’estero ”.

L’azienda di Di Latte ha una produzione biologica, la passata del pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto e il suo olio ormai viaggiano per l’Europa. Ma anche gli agricoltori hanno un’idea ben precisa sugli incendi. “Io vivo qui da anni – aggiunge Di Latte – non c’è niente di nuovo. Non sono i primi episodi. Per molti la riserva viene vista come una fonte di guadagno con il lido attrezzato ed altre attività. Una cosa è certa non sono gli agricoltori ad avere interessi di questi tipo”.

Nelle politiche di gestione del consorzio è previsto l’ampliamento della riserva sia a nord che a sud con l’inclusione di nuove aree agricole.

Allargando però i confini si prevedono due nuovi accessi con due nuove aree parcheggio, differenti dalle precedenti. E il tema dei parcheggi a Torre Guaceto è questione molta calda, dopo la chiusura del vecchio parcheggio privato al quale non è stata più rinnovata l’autorizzazione perché ricadente in zona agricola. Tra proprietario e Comune di Carovigno c’è un contenzioso giudiziario.

Lo stesso Comune nella primavera scorsa ha indetto un bando pubblico per la gestione dei parcheggi. I privati vincitori hanno individuato delle aree e pagato un fitto.

“Gli unici interessi che possono girare intorno alla riserva – spiega l’ex presidente del consorzio Giovanni Epifani – sono i parcheggi. Il resto delle attività è gestito direttamente dall’ente”.

Epifani ha dato le dimissioni da presidente del consorzio il 27 settembre scorso: “troppe pressioni mediatiche”, ha riferito. Nel frattempo è stato nominato assessore alla Polizia municipale del Comune di Carovigno.

Ma gli incendi nel tempo non hanno interessato solo canneti e macchia mediterranea. C’è altro fuoco sospetto che non è escluso sia legato alla riserva.

Prima della lunga scia estiva, il 29 aprile scorso furono bruciate le auto di un ingegnere dell’uf-

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ficio tecnico del Comune di Carovigno Leonardo Scatigna. Le due auto era parcheggiate nel cortile della sua villetta a Torre Santa Sabina.

Scatigna è il dirigente del Suap (sportello unico attività produttive), l’ufficio che rilascia le autorizzazioni ai privati per l’esercizio delle attività. In quei giorni erano passate dalle sue mani alcune richieste che riguardavano proprio Torre Guaceto. Non è detto che ci sia un collegamento.

Tra gli atti intimidatori negli ultimi tempi se ne aggiunge un altro: qualcuno il 22 dicembre scorso ha tentato di dare fuoco all’auto della moglie del sindaco di Carovigno. La vettura, una Citroen C3, era parcheggiata sotto la casa del primo cittadino. Non si hanno dubbi sull’origine dolosa del rogo.

Non si esclude nulla, e le vicende legate a Torre Guaceto finiscono nell’inchiesta condotta dai carabinieri.

Proprio qualche settimana fa il sindaco Brandi ha autorizzato una nuova area di accesso alla riserva, in merito ad una vecchia proposta fatta dall’ex presidente Epifani. Si tratta di una porta d’accesso dove saranno realizzati un parcheggio e una postazione di front office, nell’area vicino al Meditur.

“Ho accetto di buon grado questo incarico – afferma il neo presidente Tafaro- dobbiamo valorizzare questa ricchezza del nostro territorio. Il mio primo atto sarà quello di cercare di affrontare la problematica delle porte d’accesso alla riserva. Di recente il sindaco di Carovigno ha dato il via libera ad un’area. Questo è un passo importante, si è messo un punto fermo. Ma ci sono tanti altri progetti”.

«Mi sono ammalato di gioco a 21 anni» LUDOPATIA/1

Il racconto di un ex giocatore che con la moglie supporta i brindisini che vogliono uscire dalla schiavitù delle scommesse di lucia pezzuto

vevo 21 anni quando ho cominciato a scommettere, per 15 lunghi anni sono rimasto intrappolato nella rete del gioco.

Poi in un attimo di lucidità ho raccontato tutto a mia moglie che mi ha preso per mano e mi ha aiutato. Da nove anni non mi avvicino più a nessun tipo di gioco, neppure alla tombola” è questa la storia di Michele (il nome è di fantasia) che oggi dopo essere uscito dal tunnel della ludopatia aiuta gli altri che combattono la febbre del gioco. Michele ha 46 anni, vive a Brindisi, e con la moglie gestisce un’associazione di giocatori anonimi, in pratica assieme all’aiuto di altri volontari che hanno il suo stesso trascorso mettono a disposizione la loro esperienza organizzando dei percorsi di recupero per la gente affetta da ludopatia.

“I nostri incontri si svolgono ogni mercoledì dalle 18 alle 20- spiega Michele- E’ possibile scegliere se frequentare il gruppo che si riunisce presso la chiesa di Iaddico o presso la parrocchia Giustino de Jacobis a Sant’Elia, qui c’è anche la possibilità di andare il sabato, stesso orario”.

Attualmente le persone che frequentano questi due gruppi di ascolto sono circa una ventina e la loro età oscilla tra i 40 e i 50 anni . Sono prevalentemente uomini ma nella realtà le statistiche raccontano che a giocare e scommettere ci sono anche tante donne.

“Il dato che abbiamo noi non è del tutto veritiero- dice Michele- ebbene che si sappia, la realtà è molto più preoccupante. Questo perché molta gente non è disponibile a farsi aiutare, ad ammettere di avere un problema. Il ludopatico, lo dico per esperienza personale, vive due vite parallele. Una è quella che mostra alla famiglia, una vita normale, fatta della routine quotidiana, casa, lavoro, amici. L’altra è quella del gioco, un’ossessione sfrenata che distorce le cose”. Spesso una moglie, o un padre non si rende conto di avere in casa un ludopatico sino a quando questa patologia non comincia a minare i rapporti e mette in difficoltà economica anche il resto della famiglia. Anche in quel caso, raccontano gli esperti, non tutti sono disposti ad ammettere di avere accanto un ludopatico. “Gli incontri di gruppo che organizziamo non coinvolgono solo la persona affetta da ludopatia ma anche la famiglia- dice Michele- ci si riunisce in due stanze separate: da un lato il ludopatico, dall’altro la sua famiglia. E’ un percorso complesso e lungo dal quale non si esce facilmente.

Il ludopatico non guarisce mai del tutto ma può tenere sotto controllo la sua patologia e conviverci imparando a controllarsi. Lo faccio anch’io a distanza di nove anni. Io non gioco neppure a tombola”.

La ludopatia è stata riconosciuta quale disturbo patologico solo da qualche anno, dal maggio 2013 è stata inquadrata nella categoria delle cosiddette “dipendenze comportamentali”.

“Il ludopatico è furbo, sa nascondere bene le proprie

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magagne- dice Michele- sa come raggirare la gente per ottenere ciò che vuole. Il ludopatico ama il brivido del gioco e non immagina di avere un problema. In questi ultimi cinque anni di attività dell’associazione abbiamo incontrato circa centocinquanta ludopatici, in gran parte dei casi frequentano il gruppo di ascolto e poi interrompono le sedute dicendo di essere guariti, di non averne più bisogno. Ma la ludopatia è una dipendenza e come tutte le dipendenze è facile ricascarci”.

Dal gruppo dei GA, Giocatori Anonimi, emerge un altro aspetto sconcertante legato alla ludopatia, ossia chi gioca non sempre lo fa perché aspira a vincere o a cambiare la propria vita. Il ludopatico gioca anche per solitudine, per riempire un vuoto emotivo, sentimentale. Molte donne, spesso quelle di una certa età, pensionate, che magari vivono sole, hanno bisogno di giocare per colmare un vuoto, perché si sentono sole. Ma quello che inizialmente pensa possa essere un passatempo con il trascorrere dei giorni e con una frequentazione assidua si trasforma in un’ossessione. Alla fine ci si ritrova a giocare per dare sfogo alla compulsione che non si riesce a controllare.

“Il gioco è perverso e subdolo- dice Michele- cadere nella trappola della ludopatia è facile, uscirne, invece, è molto più difficile”. Oggi il gioco ha distrutto un gran numero di persone e soprattutto di famiglie, lo Stato invita al gioco consapevole, perché il gioco crea dipendenza, ma basta guardarsi intorno per accorgersi che siamo circondati dalle tentazioni, centri scommesse, slot machine sono le trappole di una malattia che ogni anno miete milioni di vittime in tutto il paese. E’ troppo semplice parlare delle persone affette da ludopatia come quelle che non riescono a controllare i propri impulsi, che sono pronte a dilapidare un patrimonio pur di dare sfogo alla propria dipendenza. Il gioco è un business ma è anche la malattia del secolo.

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La città di Brindisi è al quinto posto in Italia per dipendenza dal gioco «L’età media si aggira intorno ai 40 anni: in molti hanno perso lavoro e famiglia»

Novanta pazienti seguiti dal Sert per disintossicarsi

a città di Brindisi è al quinto posto in Italia per dipendenza dal gioco d’azzardo, lo raccontano le statistiche, qui si gioca molto di più che in tante altre città di Italia.

Non sarà quindi un caso se il nostro Comune è stato scelto quale Comune campione per uno studio sulla ludopatia e gli effetti del gioco d’azzardo. Brindisi tra i 218 Comuni nei quali l’Istituto Superiore della Sanità sta conducendo un’indagine conoscitiva per disegnare la dimensione del fenomeno e stimarne l’impatto sulla salute pubblica. Il paradosso, da un lato lo Stato sostiene il gioco del Lotto, le lotterie istantanee ed autorizza la presenza delle slot machine all’interno degli esercizi commerciali, dall’altro si preoccupa di conoscere lo stato di salute dei cittadini che spesso e volentieri si lasciano trascinare dalla febbre del gioco.

Questo studio rientra in un progetto denominato “Il gioco d’azzardo in Italia: ricerca, formazione ed informazione” è commissionato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore della Sanità si occuperà quindi di realizzare una serie di interviste su di un campione, circa 12mila unità, di uomini e donne maggiorenni. Le interviste ad un campione di 68 residenti adulti (18 anni e più) cominciate effettuate indicativamente nel periodo Luglio 2017 e termineranno Gennaio 2018, mentre il termine della ricerca, con la predisposizione del rapporto conclusivo dello studio, è previsto per il mese di Marzo 2018. I cittadini selezionati per l’intervista, hanno ricevuto una lettera di invito a partecipare al progetto, con

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sufficiente anticipo in modo da poter realizzare l’intervista al proprio domicilio da parte di personale accreditato e specificamente formato; al fine di una maggior tutela dei cittadini coinvolti nello studio, il nominativo dell’operatore deputato alla rilevazione è stato comunicato al Comando di Polizia Municipale del Comune stesso.

Ad oggi lo dice anche il Sert, dipartimento per le dipendenze della Asl di Brindisi, sono circa novanta i casi acclarati, ma come dice il direttore responsabile, il dottor Francesco Catalucci: “Questa è solo la punta dell’iceberg”.

I novanta pazienti in cura al Sert di Brindisi, che copre tutta la provincia, sono solo una parte di questo immenso fenomeno. “La ludopadia ha un sommerso incredibile- dice Catalucci- per il quale fare una stima è molto difficile. Di una cosa siamo consapevoli, in questi anni i numeri sono cresciuti in modo esponenziale”.

La ludopatia è un disturbo riconosciuto dal servizio sanitario solo da qualche anno, circa quattro anni per essere precisi, per cui il lavoro svolto dal Sert è relativamente nuovo.

“Siamo solo all’inizio e non siamo i soli ad operare in questo senso. Ci sono le associazioni che ci danno una grossa mano, ad esempio quella dei Giocatori Anonimispiega il dottor Catalucci- so per certo che nei loro gruppi di ascolto ci sono circa una cinquantina di persone. E’ un percorso lungo e difficile che purtroppo non tutti portano a termine”.

Attualmente presso il Sert ci sono persone la cui media di età si aggira intorno ai 40 anni.

Sono persone che per lo più hanno perso il

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lavoro e che hanno tentato disperatamente di cambiare la loro vita affidandola alla fortuna. Persone che hanno dilapidato tutto anche i pochi risparmi che avevano e che nei casi più gravi si sino affidati agli usurai.

Oggi molte attività commerciali hanno rinunciato alle slot machine nei loro locali, emblematico il caso dei gestori del Bar Mary in via Appia che da circa quattro anni hanno deciso di tenere fuori dal loro bar il gioco d’azzardo. La titolare, Maria Greco, raccontò che era stanca di vedere la gente rovinata a causa del gioco d’azzardo, padri di famiglia che piuttosto rinunciavano a fare la spesa ma era li nel bar a chiedere un Gratta e Vinci.

Eppure per molti imprenditori le slot machine sono un business da migliaia di euro, le macchinette infernali si trovano nelle tabaccherie, nei bar, in tutti i locali autorizzati, fanno gola ai ludopatici ma anche ai criminali che sempre più spesso rapinano i commercianti portando via le macchinette cambia soldi o svuotando le slot.

Oggi sono 17 milioni gli italiani che hanno giocato almeno una volta (fonte: Cnr) e 2,5 milioni quelli giocatori abituali e, dunque, a rischio dipendenza (anche se appena 7 mila sono in cura presso le Asl). Per lo Stato italiano si tratta di un giro d’affari da 95miliardi, ultimi dati alla mano, quello del gioco d’azzardo è l’unico settore che non subisce crisi, basti pensare che nel 2016 c’è stato un incremento del 7%, l’equivalente del 4,4% del nostro prodotto interno lordo, a conti fatti un investimento che supera persino quello che l’italiano medio fa per mangiare.

Lucia Pezzuto

Un anno in GENNAIO

La nevicata a Brindisi

Gaetano Fiorile

Elisa Salatino

L’attentato incendiario al Pala Melfi

Albano Carrisi

Muore al Perrino per infezione batterica La procura di Brindisi apre un’inchiesta sulla morte di un uomo di 45 anni, Stefano Mazzera, originario di Arezzo e residente a Brindisi, morto l’1 gennaio nell’ospedale “Perrino” per una presunta fascite necrotizzante, una infezione batterica. Il primo ricovero risaliva al 15 dicembre, presso l’ospedale Melli di San Pietro Vernotico. Dopo alcuni giorni il 45enne è stato trasferito a Brindisi dove è morto nel reparto di Rianimazione. (1 gennaio) Una nevicata paralizza Brindisi La macchina della Protezione civile di Brindisi si è messa in moto per una fitta nevicata che ha portato all’imbiancamento delle strade di Brindisi. Le situazioni più critiche sulla strada dei Pittachi e nei quartieri periferici, isolati dal centro cittadino. I mezzi spargisale sono entrati in funzione per evitare gelate. Non ci sono incidenti ma per alcune ore la città è paralizzata. (7 gennaio) Operaio di 24 anni muore schiacciato Incidente sul lavoro a Francavilla Fontana, dove un operaio di 24 anni è morto, mentre era al lavoro vicino ad una pressa, nell'azienda in cui prestava servizio come dipendente, la Fer Metal Sud, una società di smaltimento di rifiuti del posto. La vittima è Francesco Leo, 24enne di Francavilla. Il ragazzo sarebbe rimasto schiacciato da una pressa utilizzata per la compressione dei rifiuti. (16 gennaio) Il maltempo non ferma i banditi Due malviventi fanno irruzione nella tabaccheria di via Signorini, nell'area mercatale del rione Sant'Elia. Per evitare di essere ripresi dalla telecamera a circuito chiuso spruzzano la schiuma di un estintore, e poi si fanno consegnare l'incasso della serata. Sul posto sono la polizia e un'ambulanza che ha soccorso una donna che aveva accusato un malore. (18 gennaio) Rapinatore ucciso dai complici Un 38enne barese, residente a Conversano, muore ucciso per errore dai complici durante una rapina: Gaetano Fiorile viene abbandonato dai complici sulla provinciale che collega Francavilla Fontana a Villa Castelli. Tre banditi avevano rapinato un dipendente della ditta di slot-machine dell’imprenditore francavillese Mino Distante, fuggendo con un bottino di 30mila euro. Subito dopo, la fuga verso Villa Castelli, nel corso della quale hanno abbandonato l’auto e rapinato una donna, sottraendole la sua Peugeot 308. Durante questa seconda rapina, Fiorile è rimasto ferito all’addome da una fucilata, probabilmente in modo accidentale. (23 gennaio) Incidente dell’ambulanza, muore il paziente Un uomo di 72 anni, Cosimo Santoro, di Villa Castelli è morto nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Perrino dov'era ricoverato in seguito a un incidente stradale subito dall'ambulanza su cui era trasportato il 10 gennaio. Il conducente dell'ambulanza perse il controllo del mezzo lungo la strada che da Villa Castelli conduce a Francavilla Fontana e andò a sbat-

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tere contro un albero. Il guidatore non riportò ferite gravi.A bordo del mezzo di soccorso c'erano due dializzati, uno dei quali, Santoro, fu ricoverato inizialmente con prognosi di 30 giorni. Le sue condizioni però sono poi peggiorate, sino alla morte. (23 gennaio) Presi dopo due rapine consecutive Due giovani rapinatori vengono arrestati dopo una prima rapina fallita in centro e un successivo assalto a una tabaccheria. Sono Antonio Mangiulli, 27 anni, ed Emilio Valenti, di 25. I due avevano prima tentato di rapinare il titolare della gioielleria Fischetti in corso Garibaldi, sparando anche una fucilata. Poi, fallito il colpo avevano ripiegato su una tabaccheria del rione Perrino, ma qui erano stati intercettati dai carabinieri. (25 gennaio) Stimolazione cerebrale al Perrino Presso l’Ospedale Perrino” di Brindisi, è stato effettuato con successo un intervento di Stimolazione Cerebrale Profonda (DBS), ad opera delle equipe della Neurochirurgia con la collaborazione, per lo start-up, dei colleghi dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Si tratta del primo intervento in Puglia di questo tipo. (26 gennaio) Il finanziere diventa ostetrico Le doglie all’improvviso, non c’è tempo di andare in ospedale: la bimba ha una gran fretta di nascere, si vede spuntare già la testa. Il papà, Annibale Falcicchia, nato a Oria, sottufficiale della Finanza in servizio a Trieste, chiama il 118. Dall’altra parte si rendono conto di ciò che sta accadendo e gli danno l’unica risposta possibile: “Deve farla nascere lei”. E così succede.

Dopo la testa spunta la spalla e lui accompagna dolcemente l’arrivo al mondo di Allegra, l’avvolge in un asciugamano e la posa sulla pancia della madre.

Attentato incendiario al palasport Danneggiato gravemente da un incendio di natura dolosa il parquet del palazzetto dello Sport “Melfi” di via Ruta, al quartiere Casale a Brindisi utilizzato da diverse società sportive. Sul posto i vigili del fuoco chiamati poco dopo le 20.30 da alcuni cittadini che si sono accorti del rogo. Danni ingenti nella zona centrale del campo e all’interno degli spogliatoi. L’attentato resterà senza movente né colpevole.

FEBBRAIO Detenuto salvato dal suicidio Un detenuto che aveva tentato di impiccarsi all’interno della casa circondariale di Brindisi, viene salvato dopo mezz’ora di massaggio cardiaco dal medico in servizio nel carcere, il dottor Dino Furioso. Ad accorgersi del tentativo di suicidio un compagno di cella. Poi i primi soccorsi degli agenti di polizia penitenziaria e l’arrivo del medico. Il cuore del detenuto, di 47 anni, quando la situazione sembrava ormai disperata, riprende a battere. (2 febbraio) La sindaca ritira le dimissioni Angela Carluccio, sei giorni prima della scadenza utile, ritira le dimissioni e ritorna a tutti gli effetti sindaca di Brindisi. La Carluccio ritiene di dover assumere i pieni poteri per parte-

Gennaio-Febbraio-Marzo

centoventi notizie cipare mercoledì 8 febbraio all'incontro di Roma in cui il Comune dovrà esprimere il proprio parere sul rilascio dell'Aia ad Enel per la Centrale "Federico II". (7 febbraio) Indagato consigliere comunale Nell'ambito di un'indagine sulle attività della Multiservizi, in cui vengono contestati alcuni episodi di estorsione e peculato, risultano indagati un consigliere comunale (Pasquale Luperti), il responsabile della gestione del personale (Daniele Pietanza) e due dipendenti (Carlo Zuccaro e Nicola Iacobazzi) della stessa società e un imprenditore (Antonio Sirio). (13 febbraio) Condanne per truffe all’assicurazione Tredici condanne a pene comprese tra un anno e tre mesi e due anni e nove mesi di reclusione sono state decise dal Tribunale di Brindisi al termine di un processo su un giro di truffe seriali in danno delle compagnie assicurative, raggiro commesso nel Brindisino con finti incidenti stradali. Sono stati condannati anche un avvocato, Giuseppe Scuteri, e un medico, Angela Maria Monfregola, in merito alla cui posizione la Asl di Brindisi si è costituita parte civile. Il Tribunale ha deciso anche 38 proscioglimenti per prescrizione e una assoluzione.

(13 febbraio) Errico abbandona la Carluccio Il notaio Michele Errico ha rassegnato questa sera le dimissioni dall’incarico di consigliere politico della sindaca Angela Carluccio: “Informo che in data odierna alle ore 16,30 ho presentato alla sindaca di Brindisi le mie dimissioni irrevocabili con la seguente comunicazione: Le comunico le mie dimissioni irrevocabili dall’incarico affidatomi, ritenendo di non essere utile per le finalità dell’amministrazione da Lei condotta”. (16 febbraio) Prof con la droga in Australia E’ originaria della provincia di Brindisi Elisa Salatino, insegnante di sostegno di 39 anni che lavora in una scuola superiore di Bari e che è stata arrestata domenica scorsa all’aeroporto internazionale di Melbourne, in Australia, con cinque chili di cocaina nascosti in un doppiofondo della valigia. La donna, nata a Montalbano di Fasano, era partita da Roma e avrebbe creato un doppio fondo nella valigia con un pannello di compensato. (16 febbraio) Tenta di risalire sul treno e si massacra Era sceso dal treno per fumare una sigaretta e si è accorto in ritardo che il convoglio stava ripartendo, così ha tentato di salirci in corsa aggrappandosi a una portiera e cadendo tra il treno e il marciapiedi: un cittadino nigeriano di 30 anni ha subito l’amputazione di gamba e braccio destri ed è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Perrino di Brindisi.L’incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte di domenica nella stazione ferroviaria di Brindisi. (20 febbraio) La droga arriva dal mare La Squadra Mobile di Brindisi ha rinvenuto e sequestrato un borsone con all’interno 4 involucri di cellophane contenenti oltre 30 chili di marijuana. Gli investigatori sono stati avvisati da una persona che, passeggiando tra gli sco-

gli della costa nei pressi di Specchiolla, aveva notato un grande borsone da viaggio dal quale fuoriusciva un involucro di cellophane con all’interno qualcosa di scuro. (20 febbraio) Nardelli sindaco dei ragazzi Matteo Nardelli, della lista “Brindisi d’Oriente”, è il nuovo sindaco dei ragazzi. Ha superato al ballottaggio Kassandra De Marco della lista “Coloriamo Brindisi”. (21 febbraio) Carluccio, bocciata mozione di sfiducia Con 17 voti contrati e 15 favorevoli, la mozione di sfiducia presentata dall'opposizione contro la sindaca Angela Carluccio è stata bocciata.

(22 febbraio) MARZO Incidente stradale, muore una donna Una donna di 40 anni, Simona Ciracì, di San Michele Salentino, ha perso la vita in un incidente stradale che si è verificato poco dopo le 13.30 di oggi sulla strada provinciale che collega Ostuni a Francavilla Fontana, entrambi comuni del brindisino. La donna era al volante di una Fiat 500 che si è scontrata con un camion per poi finire la propria corsa vicino a un albero d'ulivo. (1 marzo) Strage con il tir, condannato a 6 anni E’ stato condannato a 6 anni di reclusione, tenuto conto anche dello sconto di un terzo per il rito abbreviato, Francesco De Sario, l’autista 57 enne del tir che il 12 dicembre 2015 si ribaltò lungo la Statale 379 Brindisi – Bari, all’altezza di Torre Spaccata, in territorio di Fasano, provocando cinque vittime, tra cui la piccola Viola Casili, 3 anni, figlia del consigliere regionale dei Cinquestelle, Cristian. Secondo l’accusa l’uomo utilizzò il cellulare mentre era alla guida. (2 marzo) Condannato l’ex sindaco L'ex sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, è stato condannato a un anno e sei mesi per abuso d'ufficio. Assolto dai reati di concussione e truffa. Insieme a Consales è stato condannato anche Alessio Vincitorio, a un anno e un mese di reclusione. A entrambi è stato concesso il beneficio della pena sospesa. Assolti l'ex direttore di Equitalia, Giuseppe Puzzovio e l'ex socio storico di Consales, Sabino Porro. I giudici del Tribunale di Brindisi, hanno ritenuto sussistente solo il reato di abuso d'ufficio in relazione all'affidamento del servizio di rassegna stampa e call center alla News sas. (7 marzo) Scomparsi due pescatori Ricerche in mare sono state avviate nel Brindisino dopo che i famigliari di due pescatori di Carovigno, Francesco De Biasi di 48 anni, e Sante Lanzillotti di 46, hanno segnalato alla Capitaneria di porto una segnalazione di scomparsa fatta oggi attorno alle 15. I due sono usciti in mare dal porticciolo di Torre Santa Sabina nella tarda serata di ieri a bordo di una imbarcazione da diporto di sei metri, bianca con una striscia blu. (15 marzo) Albano colpito da ictus Albano Carrisi è ricoverato nell'ospedale Vito Fazzi di Lecce per una leggera ischemia che lo

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ha colto mentre era in viaggio di ritorno in Puglia dalla Marche. Dopo essersi sentito male, Albano è stato ricoverato nel Policlinico di Bari per primi accertamenti e poi trasferito a Lecce.

Il cantante è ricoverato nella Stroke Unit, l' unita' specializzata nella cura dell'ictus, all'interno del reparto di neurologia.

Coppietta rapinata a Savelletri Una coppia di fidanzati è stata rapinata nella notte sulla scogliera di Torre Canne dove si era appartata in auto. Lui ha reagito ed è stato anche picchiato. E’ accaduto intorno alle 2. Le vittime (l’uomo 33 anni, la donna 36) erano in auto quando sono stati aggrediti da uomini armati di coltello e incappucciati che pare parlassero con accento dell’est europeo. C’è stata una breve colluttazione al termine della quale i banditi sono fuggiti con un misero bottino: 10 euro e una collana d’oro. (23 marzo) Doppio attentato al rione Sant’Elia Prima gli hanno bruciato l’auto parcheggiata sotto casa, poi gli hanno incendiato la villetta al mare: doppio attentato ai danni di un uomo residente al rione Sant’Elia. Alle 2.10, in piazza Morandi, qualcuno ha appiccato il fuoco a una Fiat 500: all’arrivo dei vigili del fuoco la vettura era ormai distrutta. Pochi minuti dopo alla sala operativa dei pompieri è giunto un nuovo allarme: incendio in una villetta in via Santi Apostoli, una traversa di via Torre Testa, lungo la litoranea nord. (25 marzo) Incendio doloso alla Marco Pacuvio Nuovo atto vandalico e scuola chiusa, questa mattina, alla Marco Pacuvio, al rione Santa Chiara di Brindisi: qualcuno, poco prima dell’ingresso degli studenti, si è introdotto nell’istituto, ha individuato alcuni libri su un banco e ha dato fuoco. L’incendio era ancora in corso quando due collaboratori scolastici, questa mattina, sono giunti a scuola per aprire i cancelli. I vandali avevano forzato le finestre in plexiglas bruciandole, e poi si erano concentrati su alcuni libri cui hanno dato fuoco. (29 marzo) Inaugurazione del Brin Park E’ grande giorno dell’apertura di “Brin Park”, il parco commerciale progettato quasi vent’anni fa e i cui cancelli saranno aperti questa mattina alle 9. A differenza del vicino centro commerciale “Le Colonne”, Brin Park non è situato in un’unica struttura ma è allestito in capannoni separati che ospitano su 17mila metri quadri, nove brand: Cisalfa, City Moda, Eurospin, Globo, Happy Casa, Mc Donald's, Media World. Più di 200 le persone impiegate nelle varie attività lavorative. (30 marzo) Avvocato uccide un cliente Un avvocato, Fortunato Calò, ha sparato con una pistola a un cliente, ferendolo a morte: è accaduto all’interno presso lo studio legale di Oria, "Calò e Pomarico associati", situato in via Latiano. La vittima è Arnaldo Carluccio di Torre Santa Susanna, di 45 anni. A quanto ricostruito Calò avrebbe subito dopo i fatti chiesto ai suoi colleghi di chiamare i carabinieri per consegnare l’arma e costituirsi. L’avvocato ha raccontato di aver sparato perché temeva per la sua vita. (30 marzo)

Un anno in APRILE Riapre il Monumento al Marinaio Dopo 586 giorni riapre al pubblico il Monumento al Marinaio, uno dei simboli della città di Brindisi. Sono previste aperture straordinarie in occasione dell’arrivo dei crociertisti e di comitive organizzate. Per tutelare la sicurezza dei visitatori, e alla luce del drammatico evento dopo il quale il Monumento restò chiuso, è prevista la presenza continua di due operatori della Multiservizi, uno all’ingresso e uno di sorveglianza sulla terrazza. (2 aprile) Alterati i voti universitari Avrebbero alterato il libretto elettronico facendo inserire un esame a testa che in realtà non avrebbero mai svolto: sotto accusa due studentesse iscritte al corso di Economia aziendale istituito a Brindisi (presso l’ex ospedale Di Summa) dall’Università di Bari. Sul caso l’ateneo barese ha aperto un’inchiesta interna. Qualche settimana fa l’Università di Bari aveva sospeso una studentessa di Medicina che avrebbe falsificato il suo libretto elettronico. (4 aprile) Approvato il Bilancio preventivo La giunta comunale di Brindisi ha approvato oggi il Bilancio preventivo 2017-2019. La sindaca Angela Carluccio ha voluto imprimere un indirizzo preciso allo strumento di programmazione dell’anno in corso, con l’obiettivo primario di tutelare le classi sociali più deboli. (6 aprile) Morti annegati i due pescatori scomparsi Sono stati ritrovati in Albania i cadaveri dei due pescatori di Carovigno, Sante Lanzillotti e Francesco De Biasi, scomparsi dopo aver lasciato il porticciolo di Torre Santa Sabina, marina di Carovigno il 15 marzo scorso. I due sono annegati dopo il naufragio della loro imbarcazione. (7 aprile) Ergastolo per l’omicidio del pensionato La Corte d'Assise di Brindisi ha condannato all'ergastolo, Zakaria Ismaini, 33 anni, originario di Casablanca che nella notte tra il 10 e l’11 novembre del 2014 diede fuoco a Latiano a un pensionato, Cosimo Mastrogiovanni, 63 anni, provocandone la morte. (11 aprile) Convenzione Comune-Andromeda La sindaca Angela Carluccio e Fulvio Lucisano, amministratore della “Italian International Movieplex”, proprietaria della multisala Andromeda, hanno sottoscritto una convenzione per cui il Comune avrà la possibilità di utilizzare gratuitamente il foyer o le singole sale dell’Andromeda per l'organizzazione di 12 eventi-incontri all'anno, o iniziative di promozione di attività culturali e turistiche che non troverebbero collocazione altrove. (12 aprile) Colpi di pistola contro la palestra Tre colpi di pistola ad altezza d’uomo per vendicare una lite avvenuta la sera prima: un folle

progetto che solo per caso non ha avuto conseguenze tragiche. Si chiama Antonio Guadalupi, 48 anni, personaggio noto alle forze dell’ordine, l’uomo che questa mattina ha fatto fuoco davanti alla palestra “M.S. Fintness” di via Del Lavoro, al rione Minnuta. Lo hanno arrestato i carabinieri poco dopo l’episodio. (13 aprile) Centauro messinese muore a Fasano Un centauro mesagnese, Stefano Landolfa, di 35 anni è morto dopo un incidente stradale avvenuto sulla statale 172 nei pressi di Fasano. Il giovane è spirato durante il trasporto all'ospedale Perrino di Brindisi. Era alla guida della sua Aprilia 1000 in direzione Fasano quando la moto si è scontrata con un camper su cui viaggiava una famiglia di turisti napoletani appena usciti dallo Zoosafari. (15 aprile) Matteo Farina riposa nel Duomo “La nostra Chiesa in questo periodo ci fa rimbalzare per altri motivi, ma oggi c’è Matteo che ci porta in Paradiso”: le parole con cui l’arcivescovo Domenico Calandro chiude la fase locale del processo di beatificazione di Matteo Farina ci raccontano di come il viso sorridente del ragazzo brindisino, morto otto anni. Le spoglie di Matteo sono state trasferite dalla cappella del cimitero a un sarcofago appositamente realizzato all’interno del Duomo di Brindisi. (24 aprile) Operazione anti terrorismo Operazione antiterrorismo della Polizia: un cittadino congolese, in passato ospite del Centro per rifugiati di Brindisi, è stato arrestato mentre un marocchino, risultato in contatto con Anis Amri, l'autore della strage al mercatino di Natale di Berlino, è stato espulso dall'Italia.

Dall'indagine della Digos di Brindisi, è emerso che i due facevano parte di una cellula salafita operante a Berlino e avevano aderito all'Isis. (28 aprile) MAGGIO Bancario uccide la compagna "Ho ammazzato la mia compagna, correte".

Sono le 5.45 quando al citofono della caserma dei Carabinieri di piazza del Popolo,a Roma, si presenta Francesco Carrieri, bancario di 55 anni, originario di Fasano. Dice di aver ammazzato la sua donna ed è sotto choc. E’ accaduto a pochi metri da lì, in vicolo del Babuino 7. Entrati in casa, i carabinieri la drammatica conferma. Senza vita nel letto Michela Di Pompeo, 47enne, originaria della provincia di Brescia, con il cranio fracassato.

(1 maggio) Tangenti Enel, arrestati cinque funzionari Sarebbe stato chiesto agli imprenditori il 5 per cento in termini di tangenti, in cambio di rivelazioni dei requisiti per partecipare ad appalti edili, dai cinque funzionari della centrale Enel

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di Brindisi arrestati oggi. Si tratta di Domenico Iaboni, di Roma, Carlo Depunzio, di Mesagne, Fabiano Attanasio di San Martino delle Battaglie; Vito Gloria, di Brindisi e Nicola Tamburrano di Torre Santa Susanna (Brindisi).

L'unico a finire in carcere è stato Carlo Depunzio. Gli altri sono stati posti ai domiciliari.

(5 maggio) Tornano le sigarette di contrabando La Guardia di Finanza di Brindisi, in collaborazione con i funzionari dell'Agenzia delle Dogane, ha sequestrato nel porto di Brindisi quasi 4 tonnellate di sigarette di contrabbando marca 'D&B e Regina Red', un autoarticolato, il carico di copertura (costituito da balle di fibra di lana di rocca). Il carico era a bordo di un tir sbarcato a Costa Morena dalla Grecia e diretto a Ravenna. (11 maggio) Furto di farmaci al Perrino Un furto di farmaci, per lo più a base di somatotropina (ormoni della crescita), è stato compiuto probabilmente lo scorso weekend ma scoperto questa mattina all' interno della farmacia dell'ospedale Perrino di Brindisi. Il valore dei farmaci si aggira attorno ai 40mila euro. I ladri sono entrati nella farmacia dopo aver forzato una porta finestra sul retro. (15 maggio) Picchiati juventini mesagnesi All'1.30 di notte un gruppo di sette tifosi della Juventus residenti nella provincia di Brindisi, di rientro dalla trasferta di Roma a bordo di un furgone a noleggio, mentre sostavano per rifornimento presso l'area di servizio autostradale «La Macchia Ovest», in territorio di Anagni, sono stati aggrediti con calci, pugni e bastoni e e sono diventati bersaglio di petardi e torce fumogene da un altro gruppo di circa venti tifosi ultras del Napoli Calcio. (15 maggio) Incidente, muore ragazzo di 21 anni Un ragazzo di 21 anni di San Pietro Vernotico è morto nel tardo pomeriggio di oggi in seguito a un incidente stradale. Lorenzo Protopapa era alla guida della sua Golf che alla periferia del paese si è schiantata contro un albero di pino. I vigili del fuoco hanno estratto la vittima dalle lamiere ormai senza vita. (16 maggio) Tangenti Enel, indagato un altro funzionario Avrebbe richiesto una somma di 50mila euro, da ricevere in tranche da 10mila, il responsabile dell'Unità Business della centrale Enel Federico II di Cerano, Fausto Bassi, di Pistoia, che risulta indagato per corruzione nell'inchiesta in cui sono già stati arrestati lo scorso 5 maggio cinque dipendenti Enel. (17 maggio) Nuove denunce contro Sveva Cardinale Alcune delle vittime di Sveva Cardinale, alias Paolo Catanzaro, hanno deciso di presentare denuncia alla magistratura contro il falso veggente: la notizia è stata data nel corso della

Aprile-Maggio-Giugno

centoventi notizie puntata delle “Iene” per la quale l’inviata Veronica Ruggeri è tornata a Brindisi per nuove interviste. (18 maggio) Flavia Pennetta è mamma «Fabio e io siamo felici di condividere con voi la nascita di Federico». È con un post su twitter, corredato di un cuoricino blu, che la ex tennista brindisina Flavia Pennetta ha dato l'annuncio di aver partorito a Barcellona, in Spagna: «Benarrivato piccolino nostro», si legge subito dopo. Flavia era stata raggiunta da Fabio Fognini, che ha sposato la scorsa estate a Ostuni. (19 maggio) Sfiducia, cade la giunta Carluccio Si chiude con le dimissioni contemporanee di diciassette consiglieri su trentadue l’amministrazione guidata dal primo sindaco donna di Brindisi: Angela Carluccio, in carica meno di un anno. Viene nominato commissario prefettizio Santi Giuffrè. (26 maggio) GIUGNO Nove indagati nel porto Una richiesta di proroga per reati di associazione per delinquere, corruzione e induzione indebita a dare o promettere vantaggi è stata formulata dalla procura di Brindisi nei confronti di nove indagati: tra questi il segretario generale dell’Autorità portuale di Brindisi, Salvatore Giuffrè, il responsabile del Demanio e della Sicurezza dello stesso ente Aldo Tanzarella, l’imprenditore del settore dei rifiuti Luca Screti, l’ex assessore all’Ambiente, Antonio Monetti. L’inchiesta verte su alcune autorizzazioni fornite in ambito portuale per consentire a un’azienda di acquisire lo status di impresa portuale. (1 giugno) Nuovo incendio a Torre Guaceto Ancora un danneggiamento nella riserva naturale di Torre Guaceto, dopo che una settimana fa sconosciuti avevano appiccato il fuoco nell'area Sic Torre Guaceto- macchia San Giovanni. Ieri, nella zona della spiaggia di Punta Penna Grossa qualcuno ha raggiunto la struttura bar mobile, che viene posizionata in estate, e ha estratto dal sottosuolo i cavi scollegati che riforniscono di energia la struttura bar per poi danneggiarli. (4 giugno) Caporalato, arrestate 4 persone Lavoratrici, tutte donne, sfruttate nei campi di ciliegie e nelle vigne a Turi: è quanto è emerso da un'inchiesta della procura di Brindisi, condotta dai carabinieri, che ha portato all'arresto su ordinanza di custodia cautelare di quattro persone italiane accusate a vario titolo di intermediazione illecita, il cosiddetto caporalato. (19 giugno) Volo umanitario per l’Uganda È partito questa mattina dalla base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi, gestita dal World Food

Programme (WFP), un volo umanitario della Cooperazione Italiana con un carico di 13,5 tonnellate di aiuti a sostegno dell'emergenza rifugiati sudsudanesi in Uganda. (19 giugno) Rubava farmaci, reintegrato Il dipendente che rubava i farmaci nell’ospedale “Perrino” di Brindisi non potrà essere licenziato e, anzi, gli saranno pagati gli stipendi arretrati con i relativi interessi: la Sanitaservice, società in house della Asl di Brindisi, ha licenziato con quattro giorni di ritardo rispetto ai termini previsti il dipendente infedele. (20 giugno) Un altro centauro morto Fabio Leo, 40 anni, mesagnese, è morto la notte scorsa nell’ospedale Perrino di Brindisi.

Il giovane, padre di una bambina, era rimasto coinvolto in un incidente motociclistico ad Ostuni lo scorso 19 giugno, dove era caduto con la sua moto nei pressi della zona industriale zona industriale. Il motociclista mesagnese aveva perso il controllo del mezzo mentre percorreva una rotatoria. (22 giugno) Incidente, muore una donna Una donna di 31 anni, Marcella Cinieri, di Villa Castelli, ha perso la vita domenica in un incidente stradale avvenuto sulla provinciale Avetrana-Nardò, in provincia di Lecce. Viaggiava su una Citroen C3 guidata dal marito, Vincenzo Summa, ferito in maniera non grave.

Sull’auto viaggiava anche il loro figlio di 18 mesi, ferito in maniera grave. (26 giugno) Pensionato abusava di ragazzine Un pensionato di 77 anni abbordava ragazzine minorenni nei pressi della stazione ferroviaria di Latiano, con la complicità del fratello di una di loro, e consumava rapporti sessuali in auto, nelle campagne alla periferia del paese.

Pagando un compenso di 5 euro a prestazione. I carabinieri lo hanno arrestato in flagranza, con due ragazzine nella vettura. In manette poco dopo un ragazzo rumeno di 23 anni che organizzava gli incontri con le minorenni, tra cui la sorellina di 15 anni, già incinta. (27 giugno) Quattordicenne muore di meningite Il ragazzino di 14 anni di Montalbano colpito da meningite nel gennaio scorso non ce l’ha fatta: è deceduto l'altro ieri sera al Perrino di Brindisi. Era stato ricoverato nel reparto di malattie infettive per sospetta meningite. (28 giugno) Ricercatore morto: condanne Il presidente, il direttore e un guardaparco dell'oasi marina protetta di Torre Guaceto sono stati condannati a pene fino a tre anni a conclusione di un processo per omicidio colposo che si è celebrato a Brindisi per la morte di un ricercatore, Paolo Rinaldi, 29enne di Taranto, rimasto schiacciato a causa di un crollo della falesia. Altri tre imputati sono stati assolti. (30 giugno)

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Riaperto il Monumento al Marinaio

Sante Lanzillotti

Matteo Farina

Fabio Leo

Francesco De Blasi

Un anno in LUGLIO

Il bancomat esploso in via Togliatti

Antonio De Donno

Vito Di Emidio

Madonna è tornata a Savelletri

Don Francesco Caramia

L’inquinamento uccide A Brindisi e nei comuni limitrofi le emissioni industriali risultano associate ad un aumento della morbosità e della mortalità . Lo si evince dalla studio, promosso dalla Regione Puglia nell'ambito delle attività del Centro Salute Ambiente, presentato oggi a Bari. In particolare, è stata riscontrata una relazione tra i livelli espositivi del passato incidenza di alcune forme tumorali (polmone). (4 luglio) Incidente, muore una donna Una donna di 34 anni, Valentina Vallone, ha perso la vita ieri pomeriggio in un incidete stradale avvenuto lungo la statale 379, nei pressi del santuario di Iaddico. Ferito in maniera non grave il figlio di cinque anni. (6 luglio) Furti in ospedale, 4 condanne Quattro condanne a pene fino a 4 anni e 8 mesi sono state decise dal gup al termine di un processo con rito abbreviato che si è celebrato a carico di altrettanti dipendenti della società partecipata Sanitaservice accusati di aver rubato farmaci dalla farmacia ospedaliera. (6 luglio) Pena ridotta per il super killer Ventitrè anni di carcere: pena ridotta ma definitiva per il killer Vito Di Emidio, detto Bullone, collaboratore di giustizia reo confesso di una ventina omicidi firmati Scu compiuti negli anni Novanta. Bullone dovrà scontare quattro in meno rispetto a quanti gliene aveva inflitti la Corte d'Assise d'Appello di Lecce nel 2013. (8 luglio) La banda del bancomat in azione Torna in azione la banda che fa esplodere i bancomat: intorno alle 4 di questa mattina due esplosioni si sono verificate allo sportello Bnl di viale Palmiro Togliatti, proprio di fronte al Tribunale di Brindisi. Probabilmente con l’ausilio di gas saturo, i malviventi hanno letteralmente sradicato la cassa bancomat, facendo tremare il palazzo e sventrando una parte dell’istituto di credito.

(8 luglio) Pallottole per un consigliere Torna in azione la banda che fa esplodere i bancomat: intorno alle 4 di questa mattina due esplosioni si sono verificate allo sportello Bnl di viale Palmiro Togliatti, proprio di fronte al Tribunale di Brindisi. Probabilmente con l’ausilio di gas saturo, i malviventi hanno letteralmente sradicato la cassa bancomat, facendo tremare il palazzo e sventrando una parte dell’istituto di credito.

(10 luglio) Muore centauro di 30 anni Un motociclista ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto la notte scorsa in

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territorio di Ostuni: la vittima è Pietro Di Munno, 30 anni, di Conversano (Bari).

L'uomo avrebbe perso il controllo del mezzo, finendo fuori strada. Lo schianto è avvenuto poco dopo la mezzanotte sulla complanare della Statale 379 Brindisi - Bari, nei pressi dello svincolo del Pilone. (10 luglio) Annegano due persone Tragedia nelle acque di Lido Bosco Verde, in località Pilone: un bagnante e il dipendente di uno stabilimento balneare che era intervenuto per salvarlo hanno perso la vita, questa mattina intorno alle 10. Si tratterebbe di un turista inglese e Martino Maggi, di 49 anni, di Locorotondo. (18 luglio) De Donno nuovo procuratore Il plenum del Csm ha apposto il sigillo: Antonio De Donno, attualmente aggiunto a Lecce, è il nuovo procuratore della Repubblica di Brindisi. De Donno, già reggente della procura salentina, succede a Marco Dinapoli, andato in pensione lo scorso maggio dopo otto anni a Brindisi. (27 luglio) Licenziato il segretario generale Il commissario prefettizio Santi Giuffrè ha dato il ben servito al segretario generale Giuseppe Alemanno revocandogli l’incarico che, solo agli inizi di novembre dello scorso anno, gli era stato conferito dalla sindaca Angela Carluccio. (27 luglio) AGOSTO Buste con proiettili a Francavilla “Due buste da lettere contenenti due cartucce inesplose calibro 7,65 indirizzate a me e al consigliere Euprepio Curto sono state intercettate dai carabinieri al centro di smistamento di Modugno”: lo scrive sulla sua pagina Facebook Maurizio Bruno, presidente della Provincia di Brindisi e sindaco di Francavilla. (2 agosto) Turisti truffati a Ugento Tre coppie di brindisini che pensavano di aver preso in affitto un’abitazione a Ugento per una settimana hanno scoperto di aver versato la caparra a truffatori. Soldi persi, ovviamente: la casa c’era ma apparteneva ad altri proprietari. La casa era proposta in fitto su uno dei portali di annunci più conosciuti, con tanto di specifiche tecniche e foto dell’immobile. (5 agosto) A Lecce due pm brindisini Lasciano la procura di Brindisi per raggiungere quella di Lecce, timonata da un indimenticata ex, il procuratore Leonardo Leone de Castris (protagonista di alcune tra le più importanti inchieste degli anni Novanta), i pm Milto De Nozza e Valeria Farina Valori. (5 agosto) Nuova tragedia della strada

Luglio-Agosto-Settembre

centoventi notizie L’unico illeso è il conducente, V.G., di vent’anni. Il ragazzo che era seduto dietro di lui, Andrea Epifani, studente che si apprestava ad affrontare l’ultimo anno di scuole superiori, è morto sul colpo. In gravi condizioni gli altri due ragazzi che erano in auto: due cugini di 20 e 17 anni. La nuova tragedia della strada è avvenuta sulla strada provinciale che collega San Vito dei Normanni a Specchiolla, che sarebbe frazione di Carovigno ma che da sempre è la marina dei sanvitesi. (6 agosto) Nuova rapina al Rosso Nero Ancora una rapina notturna al bar Rosso Nero di via Pace Brindisina, al rione Commenda di Brindisi: verso la mezzanotte, due banditi con il volto coperto, e uno dei quali armato di pistola, hanno fatto irruzione nel locale minacciando una dipendente e impossessandosi di circa 60 euro dell’incasso.

(9 agosto) Derubate nel reparto di Geriatria Ladri e vogliacchi all’ospedale Perrino. Nel pomeriggio di venerdì, mentre tre anziate donne riposavano nel reparto di Geriatria, sono state derubate dei piccoli oggetti preziosi che avevano con sé. A una di loro sono stati addirittura sfilati tre anelli dalle dita, compresa la fede matrimoniale. (12 agosto) Madonna in vacanza nel Brindisino Per il secondo anno consecutivo vacanze pugliesi per la rockstar Madonna, evidentemente stregata dal Salento. L'artista statunitense è atterrata a tarda ora all'aeroporto di Brindisi con un jet privato e, come lo scorso anno, si è trasferita nella struttura ricettiva Borgo Egnazia, a Savelletri di Fasano, nel Brindisino. Stavolta con lei ci sono anche Stella ed Esther, le due gemelline del Malawi che ha adottato. (13 agosto) Rapina a portavalori in via Appia Almeno due colpi di pistola sono stati esplosi nel corso di una rapina avvenuta questa mattina in via Germanico, angolo via Appia, ai danni di un portavalori Ivri, davanti alla sede della Banca Apulia. Due banditi sono giunti a bordo di una Fiat Qubo, hanno affrontato armati i tre vigilantes dell’Ivri facendosi consegnare il denaro che trasportavano e sono poi fuggiti abbandonando una vettura e montando su una Lancia Y condotta da un complice. (16 agosto) Tifoso ferito a coltellate Negli ambienti della curva sud del Brindisi è conosciuto con il suo soprannome: “Lalla”.

Francesco Margherito, 39 anni, è l’uomo giunto all’ospedale Perrino con varie ferite tra cui, pare, alcune provocate da coltellate.

L’uomo ha raccontato ai medici di essere caduto e di essersi ferito con un ferro ma questa ricostruzione non solo non convince gli investigatori, e viene smentita dalle co-

piose tracce di sangue trovate dai carabinieri su una Nissan Nicra parcheggiata al rione Bozzano, nei pressi del parco Maniglio. (19 agosto) Arrestato il feritore di “Lalla” Ha un nome, un volto ed è in carcere l’autore del sanguinoso ferimento di Francesco Margherito, detto “Lalla”: con l’accusa di tentato omicidio è stato sottoposto a fermo dai carabinieri Antonio Giglio, 36 anni, brindisino, residente in via Irlanda. Fu lui nella notte tra sabato e domenica scorsi ad accoltellare al viso e al collo Margherito, nei pressi del parco Maniglio del rione Bozzano, urlandogli “io questo lo ammazzo, io lo devo uccidere”, ferendolo più volte e provocando alla vittima una copiosa emorragia. Il ferimento è avvenuto per motivi personali.

(25 agosto) SETTEMBRE Tre anni per un formaggio Tre anni e un mese di carcere: condanna record per un brindisino di 48 anni che aveva rubato un pezzo di formaggio all’interno del discount MD. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a quattro mesi di reclusione ma il giudice Simone Orazio ha ritenuto che quel furto meritasse una pena molto più pesante. (1 settembre) Il boss malato lascia il carcere Ciro Bruno è libero: uno dei boss storici della Sacra corona unita, condannato a due ergastoli e protagonista della stagione più sanguinaria della criminalità organizzata brindisina, è stato scarcerato per gravi motivi di salute e ha lasciato il carcere di massima sicurezza di Sulmona. Le condizioni di salute di Bruno, oggi 57enne e detenuto dalla fine degli anni Ottanta, non sarebbero compatibili con il regime carcerario. (2 settembre) Picchiava i bimbi, arrestata maestra Percosse e insulti ai bambini di una scuola d’infanzia New Fantasy del rione Cappuccini, a Brindisi: la squadra mobile ha eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di una “educatrice”. La donna, di 67 anni, avrebbe colpito ripetutamente con schiaffi sulla testa, sulle guance e sulle natiche i bimbi. A dimostrarlo, numerose videoregistrazioni effettuate dalla squadra mobile con telecamere nascoste. (6 settembre) Condannato per l’omicidio del figlio Un pensionato di Latiano, Cosimo Di Cataldo, di 59 anni, è stato condannato dal gup di Brindisi a 6 anni e 8 mesi per l'omicidio volontario del figlio Antonio, 33 anni, avvenuto durante una lite famigliare nel garage di casa nel luglio del 2016. All'uomo,

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così come richiesto dal suo legale Giancarlo Camassa, è stata riconosciuta l'attenuante della provocazione. (12 settembre) Ancora la banda dei bancomat Nuovo assalto con esplosivo a un bancomat: questa volta, la notte scorsa, è toccato alla filiale di Tuturano della Banca Popolare pugliese, unico sportello bancario nella frazione di brindisi. L’esplosione è avvenuta intorno all’una di notte. (16 settembre) Impallinato il primo cacciatore Impallinato il primo cacciatore proprio nel giorno d’apertura della stagione: A.D., 43 anni, di Francavilla Fontana, è stato ferito a una coscia da una fucilata. E’ avvenuto in contrada Restinco, nelle campagne alla periferia di Brindisi. L’uomo si trova ricoverato presso il reparto di Ortopedia dell’ospedale Perrino con una prognosi di 25 giorni. (17 settembre) La maestra lascia i domiciliari Lascia gli arresti domiciliari dopo quasi venti giorni ma non potrà tornare a insegnare, almeno sino al termine dell'indagine: è stata scarcerata la direttrice della scuola d'infanzia "New Fantasy", arrestata il 4 settembre scorso con l'accusa di maltrattamenti nei confronti di bambini in età prescolare. (23 settembre)Bomba contro la villa di Screti Una bomba è stata collocata e fatta esplodere questa sera davanti alla villa dell'imprenditore Luca Screti, ex titolare della Nubile srl e coimputato dell'ex sindaco Mimmo Consales nell'inchiesta che portò all'arresto di entrambi. L'esplosione è avvenuta intorno alle 23 davanti al cancello della villa ed è stata particolarmente violenta ma più rumorosa che distruttiva. Pochi danni all'esterno del recinto. (26 settembre) Pedofilia, condannato ex parroco Don Francesco Caramia, 43 anni, ex parroco del rione Bozzano, è stato condannato a otto anni di reclusione per aver abusato di un chierichetto che all'epoca dei fatti aveva otto anni. La sentenza è stata emessa alle ore 21 dal Tribunale di Brindisi. A denunciare il caso era stato il pediatra cui il ragazzino vittima degli abusi aveva raccontato ciò che gli era accaduto alcuni anni prima. (28 settembre) Sequestrata la centrale di Cerano Militari della Guardia di finanza di Taranto hanno eseguito il sequestro preventivo, con facoltà d'uso e l'obbligo di seguire prescrizioni, della centrale Enel Federico II di Cerano, a Brindisi, nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Lecce su un presunto traffico illecito di rifiuti. Contestata la qualità del tipo di ceneri arrivate alla Cementir di Taranto per produrre cemento, risultate non in linea con le norme di legge. (28 settembre)

Un anno in OTTOBRE Sparatoria tra la gente Sparatoria tra la gente alle sei del pomeriggio in via Sant'Angelo: un giovane di 24 anni è stato ferito alle gambe ed è stato trasportato all'ospedale Perrino. Si tratta di Stefano Borromeo, 24 anni. Le sue condizioni non destano preoccupazioni. Il ferimento è avvenuto alle 18.15 all'altezza di via Oberdan, nei pressi di un raccoglitore di indumenti usati. (1 ottobre) Gambizzato un giovane brindisino Un 29enne di Brindisi, Christian Ferri, è giunto in ospedale con una ferita da arma da fuoco alla gamba destra. L’uomo si è recato al Perrino di Brindisi attorno alle 2 della scorsa notte.

Dai primi accertamenti è emerso che era stato colpito da un proiettile nei pressi del cavalcavia del rione Sant’Elia, non lontano dalla strada statale Lecce–Brindisi. Durante un sopralluogo sono stati trovati nove bossoli di due pistole.

(4 ottobre) Morto Mimmo Mele È stata dichiarata la morte cerebrale, dopo il ricovero in ospedale per un malore, dell'ex deputato dell'Udc e sindaco di Carovigno, Cosimo Mele, 60 anni. Era stato ricoverato ieri sera prima all'ospedale di Ostuni, per una emorragia cerebrale. Poi è stato trasferito all'ospedale Perrino di Brindisi. I familiari hanno autorizzato la procedura per la donazione degli organi. (7 ottobre) Condannato picchiatore di gatti E' stato condannato a un mese e dieci giorni di reclusione (pena sospesa) e al pagamento delle spese legali e processuali l'ottantenne che nel maggio del 2015 era stato ripreso dalle telecamere mentre bastonava dei gatti stanziati nell'area verde di un complesso condominiale a Brindisi. L'uomo era stato denunciato dalla propresidente nazionale di Aidaa Antonella Brunetti. (9 ottobre) Sequestro dei beni di Brigante Un sequestro preventivo di beni e denaro per un valore di 1,7 milioni di euro è stato eseguito dalla guardia di finanza nei confronti di due persone, l’ex consigliere regionale e comunale di Brindisi per liste di centrosinistra, Giovanni Brigante, e del figlio Giulio. La società che si occupa di lavorazione dei metalli, riconducibile ai due, avrebbe occultato al fisco materia imponibile per un valore complessivo di oltre 11 milioni di euro ed evaso Iva per oltre due milioni. (12 ottobre) Incendio allo zuccherificio Un incendio si è sviluppato questa mattina, prima dell’alba, sul nastro trasportatore dello zuccherificio Sfir, nella zona industriale di Brindisi. Due squadra dei vigili del fuoco hanno operato per alcune ore riuscendo prima a controllare le fiamme e poi a spegnerle. Ignote ancora le cause dell’incendio. (19 ottobre) Sospesi cinque professionisti Un provvedimento che dispone la sospensione cautelare dalla professione per 4 mesi è stato eseguito nei confronti di cinque professionisti:

si tratta di due avvocati, due farmacisti e un commercialista operanti in Brindisi, Lecce e Torino, a vario titolo coinvolti in una inchiesta della procura di Brindisi e del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza sul fallimento di una farmacia. (21 ottobre) A giudizio per la morte dalla cupola Per la morte di Massimiliano Iunco, 44 anni, salito sulla cupola di una chiesa di Oria per fotografare gli addobbi preparati in vista di una festa religiosa, la procura di Brindisi ha chiesto il rinvio a giudizio per il parroco, don Francesco Sternativo, e per lo zio della vittima Michele Barletta. Per entrambi l'accusa è di omicidio colposo. (21 ottobre) Muore in contrada Masseria Ha perso il controllo dell’auto che si è ribaltata in un canalone vicino alla strada: è morto così Antonio Daccico, 37 anni, brindisino. L’incidente è avvenuto poco lontano dal Pala Pentassuglia, lungo la Provinciale 79 che da Brindisi porta a Tuturano. La tragedia è stata scoperta da un agricoltore che rientrava a bordo del suo trattore. (23 ottobre) Con l’auto dentro l’hotel Un'autovettura è piombata nella notte all'interno di una delle vetrine della hall dell'hotel Colonne, in corso Roma. Per fortuna a quell'ora (le 2 circa) non c'erano né clienti né dipendenti dell'albergo. Danni ingenti anche all'interno della struttura. Il conducente è risultato positivo ai test sul consumo di stupefacenti e di alcol. (31 ottobre) NOVEMBRE Truffa all’Inps, indagati insospettabili Sedici persone accusate di truffa all’Inps per l’assunzione di quattordici falsi braccianti: notificato nei giorni scorsi l'avviso di conclusione delle indagini del pubblico ministero Valeria Farina Valaori. Tra queste l’ex consigliere comunale e coordinatore provinciale di Ncd-Area Popolare, Ciro Argese, e la moglie Madia Saponaro. (1 novembre) Ancora una donna morta Una donna di 63 anni, Caterina Schirosi, ha perso la vita questa mattina in un incidente stradale avvenuto sulla ex statale 16, nei pressi di San Pietro Vernotico. Un’auto con due persone a bordo – si è scontrata con un camion.

Per la donna che era seduta sul lato passeggero non c’è stato nulla da fare, è morta sul colpo. Il marito, che era al volante della vettura, e il conducente del camion sono rimasti feriti, ma in maniera lieve. (2 novembre) Sparatoria e ferimento Quinta sparatoria negli ultimi due mesi in città, ancora un uomo ferito a colpi d’arma da fuoco che si presenta al pronto soccorso. Si tratta di Damiano Truppi, 55 anni, giunto giovedì sera alle 23.30 all’ospedale Perrino con una ferita a una gamba e un’altra a un piede. Entrambe le pallottole erano fuoriuscite. Avrebbe dichiarato di essere stato ferito tra i quartieri Sant’Angelo e Sant’Elia. (3 novembre)

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Uccide il padre con una coltellata Si chiamava Franco Tafuro, 50 anni, l’uomo ucciso dal figlio Antonio (27 anni) con una sola coltellata letale, all’addome. L’uomo sarebbe stato poi soccorso e condotto in ospedale dallo stesso figlio. Ma giunto al Perrino, Franco Tauro è stato dichiarato morto. Il delitto è avvenuto in un appartamento senza luce elettrica e senza acqua al rione Cappuccini. (4 novembre) Altre due sparatorie a Brindisi Altre due sparatorie si sono verificate la notte scorsa in città: un ragazzo di 26 anni, Loriano Marrazza, è stato raggiunto alle gambe da colpi di pistola. Il ferito è ricoverato in ospedale, le sue condizioni non restano preoccupazioni. I fatti si sono verificati in via Don Guanella, al rione Cappuccini, poco lontano dall’abitazione di via Favia in cui è avvenuto il parricidio. Al quartiere Sant'Elia, di Brindisi, invece colpi di kalashnikov sono stati esplosi contro la facciata di un’abitazione. (4 novembre) Morto durante una battuta di caccia Un 64enne di Ceglie Messapica, Carlo Leuzzi, ha perso la vita durante una battuta di caccia nelle campagne tra Martina Franca e Cisternino. La vittima è stata raggiunta da una fucilata che sarebbe partita dall'arma di un altro cacciatore. Sembrerebbe che l'uomo avesse raccolto una preda da terra e che nella manovra si sia azionato il fucile. Il 64enne è morto all'istante. (4 novembre) Ferimenti e sparatorie: due arresti Sono ritenuti responsabili di sei episodi criminosi in cui sono stati esplosi numerosi colpi di armi da fuoco, anche da guerra, tra il 13 settembre e il 1° novembre scorso nella città di Brindisi: fermati dai carabinieri due giovani brindisini. Si tratta di Antonio Borromeo, 24enne, cugino di uno dei gambizzati Stefano Borromeo, colpito a Sant’Angelo il 1° ottobre scorso, e Antonio Lagatta, 22 anni, entrambi di Brindisi: sono accusati di detenzione di armi da guerra, lesione personale e rapina. (7 novembre) Confermata la condanna di Aprile Sono state confermate dalla Corte di Cassazione, e sono quindi diventate definitive, le condanne emesse nei confronti di 29 persone, tra cui il sindacalista dei Cobas Roberto Aprile, accusati di aver bloccato, per protesta, l'uscita dei mezzi dell'azienda di raccolta dei rifiuti solidi urbani. La pena più alta è di un anno e 11 mesi. Ad Aprile sono stati comminati 10 mesi di reclusione.

Albano chiude la carriera Al Bano chiude la carriera alla fine del 2018.

"Smetto di cantare il 31 dicembre del 2018.

Spero di fare un grande concerto e poi farò il vignaiolo", ha rivelato il cantante a Porta a porta.(16 novembre) Riaperta l’inchiesta sulla morte di Palmina Omicidio volontario aggravato a carico di ignoti è l'ipotesi di reato formulata dalla Procura di Bari nel fascicolo relativo alla morte di Palmina Martinelli, la 14enne fasanese che l'11 novembre del 1981 fu trovata avvolta dalle fiamme

Ottobre-Novembre-Dicembre

centoventi notizie nella sua casa. La ragazzina morì 22 giorni dopo nel Policlinico di Bari. A più di 36 anni dal fatto e con una sentenza di assoluzione passata in giudicato a carico dei due imputati che l'allora pm Nicola Magrone individuò come i presunti assassini ma che non potranno più essere processati, la magistratura barese prova a trovare eventuali corresponsabili del decesso della ragazza. (16 novembre) DICEMBRE Arrestato il genero di Riina I carabinieri della stazione di San Pancrazio Salentino hanno arrestato e messo ai domiciliari su ordine di esecuzione pena Antonino Ciavarello, 44enne originario di Palermo, marito della figlia del capomafia Salvatore Riina. L'uomo, che con la moglie vive a San Pancrazio, deve espiare 6 mesi di reclusione in regime di detenzione domiciliare. Ciavarello è stato condannato per una truffa compiuta nel 2009 a Termini Imerese (Palermo). (1 dicembre) Assalti alle gioiellerie: 3 arresti Erano diventati lo spauracchio dei gioiellieri brindisini, tra tentativi di rapina e colpi riusciti: la polizia di Brindisi ha identificato e arrestato in tempi diversi - tre dei presunti responsabili di quei colpi.

Agli arresti domiciliari sono finiti il brindisino Francesco Palma, 39 anni, e il catanese Antonino Tedeschi, 43 anni. In carcere il 27enne albanese Ani Sako. (3 dicembre) Gambizzato un 26enne I Carabinieri hanno avviato le indagini connesse al ferimento di Cosimo Remitri, 26enne di San Vito dei Normanni. Il giovane, nella serata di ieri, in via Carducci, al rione Paradiso di Brindisi, è stato raggiunto alla gamba destra da un colpo di arma da sparo cal 7.65, esploso da un ignoto malvivente. Il giovane, trasportato dal personale del 118 presso l'ospedale Perrino di Brindisi, è stato giudicato guaribile con una prognosi di 30 giorni. (7 dicembre) Muore a 38 anni: inchiesta Una donna di 38 anni, D.G., di San Pancrazio Salentino, è morta la notte scorsa all'ospedale Fazzi di Lecce. Era arrivata in pronto soccorso a tarda sera con forti dolori addominali ma a nulla è valso l'intervento dei medici per salvarle la vita. I parenti hanno presentato una denuncia. Disposta ora l'autopsia sulla salma che dovrà stabilire cosa è accaduto e se la donna potesse essere salvata. (10 dicembre) Sequestrati i beni di Bicicletta La Dia di Padova e la sezione operativa di Lecce hanno sequestrato beni per oltre 2.5 milioni di euro riconducibili all'imprenditore fasanese Giuseppe D'Onofrio. Il sequestro ha interessato la porzione della storica «Barchessa di Villa Molin» - che si trova a Padova, di proprietà della moglie dell'indagato, Annalisa Brondin, nonchè le quote di capitale sociale della società «I Trulli srl», sempre con sede a Padova.

D'Onofrio, soprannominato nel periodo d’oro del contrabbando “Bicicletta”, fasanese di ori-

gini ma ormai noto commerciante nell'area veneta, ebbe un ruolo di vertice nel contrabbando di sigarette (anni '80 e '90), con coinvolgimenti anche nel traffico di droga e furto. (18 dicembre) Crollo a scuola, tutti a processo Saranno processati tutti, con rito ordinario, i sette imputati per il crollo all'interno della scuola di Ostuni. Inizierà il 4 aprile prossimo dinanzi al Tribunale in composizione collegiale il processo per abuso d’ufficio e turbata libertà nella scelta del contraente a seguito dell’inchiesta bis condotta dalla guardia di finanza sul distacco di un pezzo dell’intonaco in un’aula della scuola elementare Pessina di Ostuni, episodio che risale al 13 aprile del 2015. (20 dicembre) Pedofilia, arrestato ispettore Inail Un uomo di 50 anni, ispettore Inail in servizio a Brindisi, è stato tratto in arresto con l’accusa di pedopornografia e concorso in violenza sessuale in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Perugia su richiesta della locale procura. L’uomo era stato già destinatario la scorsa estate di un decreto di perquisizione e sequestro: sarebbe stato il destinatario di video hard inviate da una donna di 42 anni di Foligno, video che ritraevano la figlia di 7 anni. I filmati sarebbero stati inviati dalla madre della bambina che intratteneva con l’uomo una relazione via chat. (20 dicembre) Diffamato il procuratore La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio dei giornalisti Alessandro Sallusti e Gian Marco Chiocci accusati di avere diffamato l'ex procuratore di Brindisi Marco Dinapoli per un articolo pubblicato da 'Il Giornale' sulle indagini sull'attentato del maggio 2012 compiuto davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, in cui rimase uccisa la 16enne Melissa Bassi e furono ferite nove persone tra studenti e passanti. L'udienza preliminare è fissata per il 21 febbraio 2018. (21 dicembre) Accende un bengala durante una partita A Ceglie Messapica, nel corso dell'incontro di basket di serie C disputato nel palazzetto dello sport tra il Ceglie e il Corato, i Carabinieri della Stazione hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Antonio Francesco Elia, 37 anni, per aver acceso un bengala. L’evento è stato videoripreso da un operatore dell'Arma. L'arrestato è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari e sul conto è stata inoltrata la richiesta di emissione del DASPO. (22 dicembre) Anabolizzanti nel porto Carabinieri del Nas di Taranto, funzionari dell'Agenzia delle Dogane e militari della Guardia di finanza hanno arrestato nel porto di Brindisi Ilian Stoyanov, residente in Bulgaria, con l'accusa di detenzione, ai fini della commercializzazione, di farmaci ad azione stupefacente ed anabolizzante. Nel corso della perquisizione compiuta su un autocarro Mercedes di proprietà di una ditta di Malta, e condotto dal cittadino bulgaro, sono stati trovate 400 fiale di testosterone, 1200 compresse di testosterone e 50 fiale di nandrolone. (23 dicembre)

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Giovanni Brigante

Antonino Ciavarello

Mimmo Mele

Palmina Martinelli

Bobo Aprile

FOCUS ECONOMIA

Scegli Brindisi Tornano ad essere volano la Provincia e la Camera di Commercio.

Ora occorre un piano che unisca produttore a distributore e consumatore. A promuoverlo ci vorrebbe l’amministrazione pubblica di Giancarlo Sacrestano

iù di qualcuno ha evidenziato come l’identità culturale sia la radice da cui cresce l’albero dello sviluppo sociale ed economico. Se vogliamo bene a Brindisi, la nostra comune radice, non possiamo solo lamentare i nostri bisogni, ma abbiamo il dovere di condividere i nostri sogni, perché cresca forte l’albero dello sviluppo sociale ed economico.

Sappiamo tutti che il nostro albero è peggio di “spelacchio”, il moribondo albero di natale della giunta capitolina, ma rileggendo i dati economici che registrano per le imprese della provincia di Brindisi, exploit societari di tutto rispetto, per le aziende con fatturato superiore ai 5 milioni di euro e di come esse abbiano incrementato e il valore del fatturato e la quota di commercio estero delle loro produzioni, viene voglia di incrociare ulteriori ragionamenti per trarne una conclusione plausibile.

La sostanziale assenza di un progetto organico di marketing territoriale, a causa di una precarissima situazione politico-amministrativa, determinata da un altissimo tasso di litigiosità tra partiti e movimenti – ben 5 comuni su venti sono commissariati, a partire dal Comune di Brindisi – è certamente un elemento di fortissima riduzione della forza di traino di un processo di sviluppo. L’amministrazione provinciale ridotta a titolo inesigibile e la stessa Camera di Commercio in cerca d’identità, hanno aggiunto un ulteriore e sensibile diminuzione della capacità propulsiva del sistema Brindisi, dal momento che il processo di filiera è stato interrotto proprio da chi è deputato a

P

La Camera di commercio di Brindisi. In basso il palazzo della Provincia

svolgere il ruolo di collante tra gli attori economici e quelli sociali e culturali.

Il 2018 regala a Brindisi una chance derivante dalla Legge finanziaria 2018 che prevede, per la prima volta dopo tre anni che le Amministrazioni provinciali abbiano la disponibilità di fondi pluriennali e potranno, sia pure con tutte le difficoltà del caso, ricominciare a programmare. Di fatto si azzerano i tagli imposti dalla L.190/14, al netto della riduzione del 50% della spesa di personale. La legge di bilancio stanzia per il fondo investimenti 1 miliardo 620 milioni per un piano complessivo della durata di 6 anni.

A queste risorse si aggiungono i finanziamenti per l’edilizia scolastica, frutto dell’accordo con Governo, Regioni e Comuni, che ha permesso di ottenere la riserva per le scuole superiori di almeno il 30% del totale a disposizione del fondo nazionale per il 2018 – 2020 (che ammonta a 1,4 miliardi circa).

Quanto al personale, la finanziaria torna ad assicurare alle Province autonomia organizzativa, si potranno colmare i vuoti nella pianta organica che si sono creati negli ultimi tre anni e assumere personale indispensabile, sulla base di piani di riassetto organizzativo finalizzati a garantire l’esercizio delle funzioni fondamentali.

Lo sblocco delle assunzioni è previsto per il personale a tempo indeterminato, in modo differenziato a seconda delle condizioni effettive

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di sostenibilità finanziaria degli enti. È pertanto definitivamente chiuso l’iter che le cancellava. Ridare dignità di ente del territorio a palazzo Tarchioni di via De Leo, con tanto di voto popolare, sarà tutto un altro discorso.

Si comprende benissimo però che ora la palla torna nelle mani degli amministratori sonnecchiosi ai quali è delegata una funzione che non praticano molto, quella di essere per il territorio come dei buoni padri di famiglia.

Il 2018 regala pure una buona notizia, la interruzione del processo di accorpamento della Camera di Commercio di Brindisi con quella di Taranto, grazie alla sentenza della Corte di Cassazione n. 261 dello scorso 13 dicembre.

Il senso di scoraggiamento e di costante incertezza si traduce in economia con la fibrillazione degli acquisti dei consumatori che divengono sempre più legati alla soddisfazione di bisogni voluttuari e si allontanano sempre più dall’acquisto di beni durevoli. Lo dimostrano le persistenti code ai centri commerciali di qualsiasi fascia, nei quali si spende principalmente in generi alimentari il 25% del reddito, contro il 18% della media nazionale, ma anche il consumo compulsivo di gioco che da solo varrebbe nella provincia di Brindisi un valore complessivo di oltre mezzo miliardo di euro l’anno, due dati che da soli definiscono una potenziale opportunità se pilotata la prima e diminuita la se-

capitale nostro conda.

L’opportunità è offerta dalla riconsiderazione del mercato della spesa alimentare che vale a Brindisi il 25% del reddito familiare e sta nella definizione di un progetto che, già sperimentato altrove potrebbe portare giovamento a tutto il territorio.

“ScegliBrindisi” potrebbe divenire lo slogan per promuovere l'acquisto di tutti i prodotti realizzati dalle aziende con sede legale nella provincia di Brindisi. Scopo del progetto, è coinvolgere i consumatori nelle politiche di sviluppo locale, accrescendo la quota di spesa che resta in provincia, al fine di sostenere l'economia del territorio, tutelare l'occupazione e creare nuovi posti di lavoro, contribuendo ad aiutare l'ambiente, grazie alla riduzione dei trasporti e degli imballaggi.

La prima sperimentazione è stata avviata a Napoli, dove un grosso gruppo commerciale collabora fattivamente all’iniziativa dell’Amministrazione Napoletana ma che da Aprile 2018 si aprirà ad altri soggetti commerciali presenti sul territorio. Nei punti vendita nell’ipermercato sono indicati con appositi segnalatori visivi (stopper), tutti i prodotti realizzati da aziende napoletane e, acquistandoli, i clienti ricevono uno scontrino supplementare su cui potranno leggere il valore totale in euro della spesa investita sul territorio.

Il Comune di Napoli non ha speso un euro ma è stato capace, nell’ottica distributiva delle potenzialità, di mettere in contatto, in un circuito virtuoso produttore, distributore e consumatore.

“Scegli di acquistare i prodotti realizzati da aziende della tua terra e investi qui la tua spesa”, questo lo slogan della iniziativa partenopea.

Promuovere l’economia di Brindisi, attraverso la valorizzazione delle sue eccellenze, significa anche preferirle nell’acquisto, se solo trovassimo le loro produzioni sugli scaffali dei grandi centri di distribuzione, che qui da noi operano

Il mercato ortofrutticolo nel capannone ex Inapli

imponendo invece marchi commerciali non territoriali, come pure, facendo i dovuti distinguo, come accade al mercato ortofrutticolo brindisino dove si è persa la presenza dei commercianti all’ingrosso, quegli stessi che, negli anni andati produssero finanche tra loro il presidente della locale banca popolare di Brindisi.

Contemplare un progetto di questo genere presuppone la presenza di amministratori presenti e coerenti col mandato di rappresentare equamente le istanze delle diverse componenti sociali.

Creare filiera o circuiti virtuosi non è impossibile in tempi di ristrettezze, ma nell’economia del consumo è proprio il circuito che alimenta il volano della redistribuzione delle opportunità.

Per farlo non occorre inventarsi chissà che,

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bensì pensare al bene comune come mezzo attraverso cui migliorare la vita di tutti e non quella di pochi. Sostenere l’economia del territorio, tutelare l’occupazione favorisce la nascita di nuovi posti di lavoro e nuovo reddito che sarà poi ritornato alla distribuzione commerciale sotto forma di ulteriori acquisti.

E siccome siamo all’ultimo dell’anno, e siamo più ottimisti del solito, va da sé che una migliore condizione economica diffusa, si traduce in riduzione di tutte quelle attività devianti e tra queste, la voglia irrefrenabile di odiare le cose degli altri tanto da distruggerle, rubarle, incendiarle o quella altrettanto insulsa che prende il nome di compulsione ossessiva al gioco, di tentare la fortuna, per un guadagno che matematica insegna, mai ci sarà.

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Antipasti impiattati: bresaola, capicollo, speck, crudo, bufala affumicata e nodini Centro tavola: polipetti alla pignata, baccalà al latte, rape stufate, insalata mediterranea, tonno, pesce spada affumicato, salmone PRIMI: Cappellacci ai crostacei con tonno fresco e gamberi rossi, ravioli di carne con ragù di cinghiale e noci SECONDI: Scampi, gamberi e seppia gratinati con pistacchio, insalata, roast-beef con patate Macedonia di frutta, panettone farcito, spumante, acqua, vino. Caffè e amari al bar MENU BAMBINI: Orecchiette al sugo, crespelle con prosciutto e formaggio

IL METEO

di Michele CONENNA venerdì

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Temperature miti e sole per Capodanno

dIceMbre

sabatO

La giornata sarà caratterizzata dall'incertezza meteorologica a causa del transito di aria più fredda ed umida proveniente dal Nord Europa. Avremo cielo poco nuvoloso, con rovesci di pioggia sulla Puglia Centrale.

Andrà meglio sul Tavoliere e basso Salento.

Venti da WNW, mari mossi e temperature in calo su valori invernali.

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Abbigliamento per bambini e ragazzi

Corso Umberto 60 Brindisi

dIceMbre

Il tempo tenderà a migliorare per l'avanzare, verso l'Italia, dell'Alta Pressione che riporterà condizioni di tempo stabile su tutte le nostre regioni. Quindi oggi avremo cielo sereno o poco nuvoloso per tutto l'arco della giornata con temperature in leggero calo e mari poco mossi.

La tendenza

dOMenIca

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dIceMbre

Ultimo giorno dell'anno con tanto sole e clima gradevole, specie di giorno, quando la colonnina di mercurio sfiorerà facilmente i 14°-15°, specie sul Tavoliere, altrove tra 12° e 14°. Venti da WNW, mari poco mossi.

Temperature in aumento.

curIOsItà

Situazione drammatica a Nuova Delhi. Il livello di smog potrebbe nuocere gravemente la salute per i 22 milioni di abitanti della città indiana: l'inquinamento dell'aria in città ha di nuovo toccato livelli estremamente alti e l'indice di qualità dell'aria ha raggiunto un valore di 999 che rappresenta il valore massimo che quei rilevatori di smog possono segnare, Il PM2.5 può avere effetti negativi sulla salute del cervello, e contribuire alla nascita pretermine dei feti esposti quando ancora si trovano nell'utero. Ogni anno nel mondo 7 milioni di persone muoiono prematuramente per effetti diretti o indiretti correlati all'inquinamento atmosferico.

Effemeridi BRINDISI (Lat: 40.658 - Lng: 17.947 - Altezza : 10 m)

Anche il nuovo anno si aprirà in compagnia dell'Alta Pressione. Il freddo, per il momento, sarà relegato alle estreme nazioni nord europee e sulla Russia. Non è prevista nessuna ondata di freddo per i prossimi 5-7 giorni, anzi, assisteremo ad un graduale ma costante aumento della temperature. L'unica nota negativa saranno le nebbie, che si presenteranno al mattino e durante la notte. L'inverno dunque, dopo una veloce comparsata a dicembre, ha deciso di prendersi una pausa? Quanto durerà? Questo non lo sappiamo.

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Venerdì 29 dicembre Sabato 30 dicembre Domenica 31 dicembre Lunedì 1 gennaio Martedì 2 gennaio Mercoledì 3 gennaio Giovedì 4 gennaio

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Sorge

7:12 7:12 7:12 7:12 7:12 7:12 7:12

Tramonta

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Sorge

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Cala

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POLITICA

Impegno sociale, divisioni dopo la morte di Palazzo

C’è chi vorrebbe avvicinarsi al centrodestra di Fitto e chi allearsi con il centrosinistra: «Decideremo ai voti» di lucia portolano

è chi vuole stringere un’alleanza con il movimento di Nando Marino e con Direzione Italia, e chi invece vuole andare con il Pd. Impegno sociale diviso al suo interno tra due diverse correnti in vista delle prossime amministrative di Brindisi. Dopo la scomparsa di Carmelo Palazzo, le redini del movimento sono state prese dall’avvocato Alessandro Formosi che dal 2013 ricopre il ruolo di segretario cittadino. Formosi sino a quando c’era Palazzo ha vissuto un po’ nell’ombra. Il veterano della politica, scomparso tre mesi fa, era l’unico a rappresentare Impegno sociale all’esterno, l’unico a sedersi ai tavoli. E lo ha fatto sino alla fine.

Il movimento è l’espressione politica dell’associazione Amnic (associazione nazionale mutilati e invalidi civili) della quale Palazzo era presidente.

L’attività associativa ha sempre rappresentato un buon bacino di voti. Il movimento politico intende andare avanti e proporre la propria idea di città.

Qualche settimana fa ha annunciato l’adesione ad un percorso comue che vede come alleati Brindisi in alto (movimento di Nando Marino), Coerenti per Brindisi di Pasquale Luperti, l’Udc di Raffaele Iaia, Direzione Italia di Italo Guadalupi e Alternativa popolare di Teodoro Pierri.

Ma qualcuno all’interno di Impegno sociale storce il naso, non a tutti va giù l’alleanza con il partito di Fitto che sino a sei mesi fa governava la città con Angela Carluccio. Indimenticabile la raccolta firme per sfiduciare l’ultima amministrazione organizzata a casa di Carmelo Palazzo. Per qualche esponente di Impegno sociale un accordo con i fittiani sarebbe una contraddizione. E la valanga di commenti su Facebook contro un’ipotesi di accordo ha mandato in crisi la decisione.

Per il momento in casa di Impegno sociale nessuno parla più di alleanza ma di una fase di riflessione dove è aperto il confronto con tutti. Di contraddizioni parla Giampaolo D’Onofrio, consigliere comunale uscente, ed ex assessore anche della giunta Consales: “Non abbiamo costituito nessuna alleanza - spiega il medico – ritengo che non sia corretto essere alleati con chi abbiamo mandato a casa. È una questione politica non sulle persone”.

D’Onofrio alla luce delle ultime vicende politiche amministrative è convinto che Carmelo Palazzo avrebbe trovato una convergenza con il Pd. “Non escludiamo nessuna ipotesi - aggiunge l’ex consigliere comunale Stiamo riflettendo il da farsi. Metteremo la decisione ai voti. Ma di una cosa sono convinto: Carmelo Palazzo avrebbe cercato un dialogo con il centrosinistra, e non si sarebbe smentito. Sarebbe andato da quella parte per una questione di coerenza”.

Insomma per ora il movimento resta in standby nonostante gli annunci delle ultime settimane. Dovrà prima fare sintesi al suo interno. Intanto il 22 dicembre gli esponenti di Impegno sociale non si sono presentati al tavolo per lo scambio degli auguri di Natale convocato dall’Udc al quale erano invitati i movimento di centro. Il coordinatore Alessandro Formosi getta acqua sul fuoco e smentisce che si sia trattata di un’assenza “politica”.

“Ero impegnato con il sindacato – afferma Formosi – e gli altri esponenti erano impossibilitati a partecipare perché impegnati in questioni personali visto il periodo natalizio”.

Per Formosi il percorso con Direzione Italia e company è ancora in corso.

Nessun passo indietro. Per lui fare un’alleanza con i fittiani, ex Carluccio, non rappresenta una contraddizione. “Non ho alcun pregiudizio – spiega il segretario - si tratta di una fase di confronto. C’è stato anche un incontro

C’

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Giampaolo D’Onofrio

Alessandro Formosi

con il Pd, e le altre forze di centrosinistra. Ritengo che si debba dare ascolto a tutte le anime di Impegno sociale. Non mi sento di imporre nulla, dobbiamo fare squadra. Il clima è sereno”.

Il segretario a gennaio convocherà una riunione con gli iscritti di Impegno sociale per decidere con chi andare. La scelta sarà messa ai voti, la decisione spetterà alla maggioranza, tenendo in debito conto le posizioni degli uscenti D’Onofrio, Antonio Manfreda, ma anche dell’ex assessore Sterpini.

Per ora il movimento ha solo una bozza di programma, non ha alcuna proposta di candidatura a sindaco. Pronti a ricandidarsi in consiglio sia D’Onofrio che Formosi. Ma per i compagni di viaggio bisognerà aspettare qualche altra settimana.

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La finestra sul canile

CANILE COMUNALE Contrada S. Lucia Giorni e orari di apertura al pubblico: Dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12.30 Per informazioni Francesca 347.6074741 Bianca 328.8728627 Paola 338.2717894 Claudia 329.7124438

Ecco i nostri amici che hanno trovato casa

Un grosso ringraziamento da parte sia dei volontari della Lepa di Brindisi che accudiscono i cani ricoverati presso il Canile Comunale di Contrada Santa Lucia, che da parte della intera redazione de Il7 Magazine, per la grande sensibilità dimostrata dai brindisini nei confronti della sorte di tanti piccoli amici a quattro zampe e che sono riusciti a trovare un caldo tetto sotto cui andare a vivere e, a differenza di altri animali più sfortunati, non hanno dovuto passare il Natale al freddo delle quattro mura del canile.

Questa volta, invece che pubblicare le foto di animaletti da proporre in adozione, si è preferito pubblicare una parziale carrellata di alcuni di quei tanti cagnetti a cui nelle ultime settimane si è aperto il cuore di una famiglia e la porta di una casa che li ha accolti con amore.

Qui di seguito il ringraziamento da parte di Antonello, uno dei volontari del canile: “Come non ringraziare

quanti hanno scelto di ridare dignità a un vero amico, un amico speciale, che farebbe qualsiasi cosa per restituire la felicità di vivere libero, annusare l'aria e godere del vento e del sole del quale era stato privato. La libertà è vita, è gioia, è affetto ... quello che gli adottanti dei cani scelti, tra i tanti ricoverati in canile, hanno voluto donare attraverso un'adozione responsabile e che durerà tutta la vita”.

Un invito va rivolto a quanti sono tentati di compiere questo passo, ma hanno ancona qualche titubanza: andate con i vostri bambini, approfittando della chiusura delle scuole, a visitare il canile ed a vedere che amore di cuccioli, e non solo cuccioli, sono lì ad aspettarvi: può darsi che nasca un folle grande amore. I volontari della LEPA sono sempre a disposizione per ogni opportuna informazione e per aiutare nel disbrigo delle poche pratiche burocratiche necessarie per adottare un cane.

Bernie

David

Grey

Homer

Khala

Lady

Lara

Luna

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Maggie

Miry

Nala e Bianca

Namy

Oky

Teddy

Viola

Walker

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L’OROSCOPO di aSTEr X ARIETE

TORO

GEMELLI

21 maggio 21 giugno

22 giugno 22 luglio

Francesco Rina

Salvatore Cocciolo Duo Tindilo nato il 28 aprile

Bungaro cantautore nato il 23 maggio

Simona Epifani Teatro Kopò nata il 5 luglio

21 marzo 20 aprile Scuola arte dramm. nato il 25 marzo

Luna sorridente per il vostro Capodanno. E stelle tutto sommato amiche in quest’ultima parte del 2017.

L’anno passato se ne va senza fare troppo rumore. Gli influssi positivi degli astri rischiano però di eccitarvi troppo, di rendervi iperattivi.

Cercate di mantenere il senso della misura: si annunciano belle sorprese in amore, un po’ di fortuna nei rapporti interpersonali. Non potete proprio lamentarvi.

21 aprile 20 maggio

Alla grande. Gennaio sarà un mese di grande energia. La fine di dicembre, che segna anche l’addio al 2017 è altrettanto spumeggiante. La Luna è amica, sentite forte il desiderio di fare, di produrre, di rimboccarvi le maniche. Per chi lavora, anche in un periodo di festa, tutto ciò sarà positivo. Per chi invece può godersi un po’ di tranquillità “natalizia” il consiglio è di non strafare: il riposo è fondamentale per ripartire.

Il vostro umore non è alle stelle, quest’anno. Rischiate di incupirvi ancora di più in questa atmosfera natalizia che sembra imporre a tutti una felicità che non sempre è possibile vivere. Divertitevi, accantonate i problemi, preparatevi per un passaggio di fase che sarà importante per voi del segno dei Gemelli.

Le novità più importanti arriveranno il prossimo anno. Programmate un Capodanno tranquillo, tra amici: solo con coloro che vi fanno davvero stare bene

CANCRO

Anche se proprio non vi va, se non siete dell’umore adatto, cercate di avere pazienza. E di trovare un momento propizio per parlare, per affrontare pacatamente i problemi, analizzare le ragioni di questa nuova piccola crisi che avete vissuto. Trascorrete delle preziosissime ore con i vostri affetti, date a queste ore l’importanza che effettivamente rivestono. Anche se dovesse essere una importanza “chiarificatrice” per voi, perché possiate scegliere da che parte stare.

LEONE

VERGINE

BILANCIA

SCORPIONE

Mirela Karlica Teatro delle pietre nata il 7 agosto

Francesca Danese

Claudia Farina Teatro Fraschini nata il 9 ottobre

Jenny Ribezzo Fabbrica di stelle nata il 25 ottobre

23 luglio 23 agosto

Siete arrivati alla fine del 2017 con una certa quota di stanchezza addosso. Siete stanchi, un po’ stressati e per questa ragione il vostro umore ne risente. Non avete grande voglia di fare baldoria, di partecipare a feste, cenoni e trenini. Siete dinanzi a diversi bivi, sia sul piano personale, laddove vi state chiedendo se le scelte fatte sono quelle giuste, sia sul piano professionale, dove stentate a trovare una vostra dimensione. Anche se siete svogliati, organizzate qualcosa. Uscite, divertitevi: ricercate leggerezza.

SAGITTARIO

23 novembre 21 dicembre

24 agosto 22 settembre

23 settembre 22 ottobre

Compagnia Ammirata nata il 14 settembre

Siete proprio a un passo dal rilancio. Se avete esigenza, ormai da tempo, di risolvere qualche disputa, anche di carattere famigliare, il Cielo vi darà una mano. C’è una forte energia che vi sorregge. Avete attraversato un’ulteriore crisi, l’avete superata. Promossi a pieni voti, vi apprestate a vivere un ottimo anno. Il 2018 sarà foriero per voi di buone notizie, di grandi occasioni, anche in ambito professionale. Intanto, a Capodanno, cercate di approfittare di questa splendida luce che illumina il vostro segno.

Luna storta. Fibrillazioni, problemi vari. Nulla sembra andare per il verso giusto. Ci sono intoppi, questioni irrisolte. E’ come se dal cielo qualcuno avesse deciso di crearvi qualche rogna. Il 2018 vi aiuterà a fare delle scelte. Capodanno filerà liscio, senza grossi guai e senza apprensioni eccessive. Finirete per divertirvi, e magari anche per ravvivare una storia d’amore che tra le diverse pressioni del periodo sembra essersi un po’ spenta. Dal punto di vista professionale tenete duro. Prima o poi avrete ciò che cercate. E meritate.

CAPRICORNO 22 dicembre 20 gennaio

Piero Ribezzo Amici del teatro nato il 27 novembre

Sebastian Gonsalez Musicista nato il 15 gennaio

La vostra smania di organizzare tutto trova pane per i suoi denti. Fila tutto come desiderate, e quindi siete al settimo cielo. Se dovesse giungere qualche imprevisto, qualora dovessero esserci intoppi, non lasciatevi cogliere dall’ansia. Respirate a fondo, e non dateci troppo peso. Le stelle, per il Capodanno, vi invitano a fare un’accurata selezione. Passate del tempo, soprattutto se si tratta di festeggiare, con chi davvero avete voglia di trascorrerlo. Non abbiate timore a dire di no.

Siete in tensione, in fibrillazione.

Non vi sentite al top e non comprendete neppure voi stessi per quale ragione. Di solito siete fortissimi, sempre carichi di energia. Sempre gioviali e sorridenti. Ma in questo periodo siete un po’ giù. Almost blue. Si recupera presto, pensate che Venere è dalla vostra. Che vi sorregge e vi tiene per mano anche qualora doveste compiere scelte epocali, importanti come mai ne avete fatte. E’ il vostro momento.

Siete in un buon momento. Ma ciò non significa che non possa esserci qualche giornata no. La Luna è storta in questo finale di 2018. Non sapete che fare, come muovervi, cosa decidere. Se restare sulle vostre posizioni o se invece guardare il mondo da una diversa prospettiva. Ciò vale tanto nelle relazioni personali, tanto col partner quanto in amore. Il 2018 vi porterà consiglio, del resto sarete uno dei segni favoriti dell’anno che verrà. Per il momento staccate tutto e rilassatevi. Spegnete il cellulare.

ACQUARIO

PESCI

21 gennaio 19 febbraio

20 febbraio 21 marzo

Franco Zuccaro Duo Tindilo nato il 20 febbraio

Giulia Vecchio Piccolo di Milano nata il 18 marzo

Influssi interessanti, specie nel settore dei rapporti con gli altri. Delle nuove conoscenze, delle relazioni sociali.

Siete in tumulto, volete cambiare delle cose nella vostra vita, state cercando le spinte giuste. Le troverete, specie se non siete del tutto soddisfatti della vostra quotidianità, tanto nella vita privata quanto in ambito professionale. E’ tempo di fare qualcosa, di lasciarvi andare a qualche colpo di testa. Il weekend promette bene, ed è solo un inizio.

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23 ottobre 22 novembre

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Esprimete un desiderio. Fatto? E’ molto molto probabile che già nei prossimi giorni si realizzerà. Sì, perché le stelle sono dalla vostra. Pare proprio che sarete accontentati. Naturalmente dipende molto dal genere di richiesta che avrete da fare, da quanto potrete impegnarvi per ottenere dei buoni frutti. La sostanza è questa: siete baciati dalla fortuna, godete di una particolare quanto propizia situazione astrologica. Poco importa se il Capodanno non sarà proprio come lo avete immaginato. Siete sulla cresta dell’onda.

CULTURE

di Elena Giuliano

iamo la generazione che si lamenta.

No, non è una delle solite accuse mosse da un politico qualsiasi, ma la dura realtà. Sempre più spesso lo stare male, l’essere infelici oggi, è motivo di vanto, come se fosse un’eterna gara a chi sta peggio.

A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'anima. scriveva Epicuro molti secoli fa nella sua “lettera sulla felicità”.

Lo avevano capito persino gli antichi che sciocco è chi non persegue la via per la felicità. Invece pare che adesso vada di moda il contrario. Tant’è che l’espressione “mai una gioia” è diventato un dogma giovanile, usato dappertutto. Ti è andato bene un esame? Lamentati del prossimo. Hai trovato un lavoro? Fai vedere quanto è stressante lavorare di sabato. Non si è più autorizzati ad essere sereni, se lo sei fai la figura del disinteressato, di quello che probabilmente campa con i soldi di qualcun altro o semplicemente dello sfaccendato. I social in questo non aiutano, forse è proprio a causa di essi che oggi si pensa di essere attraenti più attraverso la condivisione di esperienze negative che il contrario. Essere tristi e scocciati è molto spesso sinonimo di simpatia, chi lo ostenta diventa automaticamente un idolo delle masse, il motivo è tutt’ora ignoto.

“Bene” non è più la risposta più quotata

Buoni propositi per il nuovo anno: vietato lamentarsi

S

alla domanda “Come stai?”, ma piuttosto viene sostituita da “si potrebbe stare meglio”. Ma perché? Per secoli la società si è basata sull’apparenza di stare bene, di essere felici e spensierati, ma il mondo cambia, le esigenze anche e con essi anche il modo di mettersi al centro dell’attenzione. Il primo obbiettivo ormai è vincere la simbolica competizione a chi ha l’esistenza peggiore.

Anche io faccio parte di questa generazione, so bene - o almeno posso immaginare - che il mondo è ben diverso da i problemi che ci inventiamo, penso che sia uno degli atteggiamenti più distruttivi di

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sempre. Questo non vuol dire accontentarsi o rassegnarsi ma semplicemente essere ottimisti, che si sa, è il profumo della vita.

Del resto, senza positività saremmo persi e soli e forse lo stiamo davvero diventando, tanto che sentiamo l’esigenza di autocommiserarci per renderci in qualche modo più interessanti, per darci un tono.

Non esiste niente di più triste che l’esaltazione della tristezza.

Perciò millennials di tutto il mondo, per il 2018 ripromettiamoci non solo di trovare il buonumore, ma anche di riuscire a promuoverlo.

BRINDISI A NATALE

Lo Schiaccianoci, la magia del balletto al «Verdi»

MUSICA

A San Silvestro si balla in piazza

A Brindisi la notte di San Silvestro si festeggia in piazza con i dj di Ciccio Riccio in piazza Mercato (vocalist Valentina Molfetta e Lory Penna, in consolle Andrea Sabato). Inizio alle ore 23.30. Lo spettacolo rientra nelle manifestazioni organizzate dall’Amministrazione comunale.

Anche a Francavilla Fontana la notte di capodanno si festeggia in piazza: dj set con Veronica di Radionorba. Aperti anche mercatini, pista di pattinaggio e casa di Babbo Natale per la notte di San Silvestro, festa di capodanno in piazza Umberto I con i dj di Radionorba. L’evento si terrà il 31 dicembre sera a partire dalle 22 nella centralissima piazza Umberto.

La magia del Natale torna in scena sul palcoscenico del Teatro Verdi di Brindisi. Sabato 30 dicembre (ore 20.30) l’appuntamento è con il balletto classico «Lo Schiaccianoci» con le coinvolgenti musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Portata in scena dal «Balletto del Sud», la versione firmata dal coreografo Fredy Franzutti è dedicata al genio visionario del regista e drammaturgo statunitense Tim Burton. La popolare e indimenticabile musica di Čajkovskij sarà eseguita dal vivo dall’Orchestra di Stato ungherese «Alba Regia Symphonic Orchestra», diretta da Árpád Nagy e formata da 35 elementi.

Amore, sogno e fantasia per uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica. Le scenografie del «Balletto del Sud» trascinano lo spettatore nelle atmosfere incantate della fiaba.

Per i suoi tratti di favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da un’aura fatata di festa, «Lo Schiaccianoci», fiaba fatta di dolciumi, soldatini, alberi di Natale, fiocchi di neve e fiori, topi cattivi, prodigi, principi e fate, è diventato un balletto che ammalia i bambini e incanta i

INGRESSO GRATUITO

Due eventi per l’alba del ‘18 Due concerti, inseriti nella rassegna «Brindisi a Natale 2017», che colorano l’alba del nuovo anno al Teatro Verdi di Brindisi. Si comincia martedì 2 gennaio con una speciale notte viennese, protagonista l’orchestra di Stato ungherese «Alba Regia Szimfonikus Zenekar», diretta dal M.O Árpád Nagy, che regalerà al pubblico brindisino le più belle musiche della famiglia Strauss, le atmosfere classiche della tradizione musicale viennese con l’esecuzione di sinfonie, accompagnate da arie sinfoniche e brani di opera lirica.

Si continua giovedì 4 gennaio con uno spettacolo davvero speciale, quello che vedrà al centro della scena il cantautore brindisino Bungaro, al Verdi per festeggiare con il pubblico di Brindisi 25 anni di carriera. Il concerto attraversa molteplici sonorità portando

il pubblico, complice un visual project da film, in Giappone, in Grecia e nel Salento. Special guest della serata Raffaele Casarano, uno dei sassofonisti più in vista della scena jazz italiana e internazionale. «Maredentro Live Tour» è realizzato con il sostegno della Regione Puglia / Teatro Pubblico Pugliese e dell’associazione «Officina delle Idee».

Per entrambi gli spettacoli, è necessario ritirare il tagliando di ingresso gratuito, con posto assegnato, per un massimo di quattro a persona. Non è prevista la prenotazione telefonica. Il ritiro sarà possibile solo presso la biglietteria del teatro dal 4 al 7 dicembre nei consueti orari di apertura al pubblico (ore 11.30-13 e 17-19), fino ad esaurimento posti.

Info (0831) 562554 – 229230 – www.nuovoteatroverdi.com.

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grandi. Per questo è lo spettacolo più rappresentato nel mondo durante le festività natalizie.

Interpreti de «Lo Schiaccianoci» sono i danzatori del «Balletto del Sud», una realtà internazionale che colleziona, dal 1995 - anno della fondazione - successi nelle numerose tournée italiane ed europee. Danzano i ruoli principali: Martina Minniti (Clara), Alexander Yakovlev (Principe Schiaccianoci), Carlos Montalvan (Drosselmeyer) e Nuria Salado Fustè (la Regina della Neve).

OSTUNI

Raphael Gualazzi in piazza della Libertà

Dopo il grande successo di Parigi, Raphael Gualazzi arriva a Ostuni in Piazza della Libertà sabato 30 dicembre. Lo spettacolo prende il nome dall”album uscito lo scorso settembre con Sugar e certificato Disco d’Oro. Sul palco Raphael Gualazzi sarà accompagnato da un’eccezionale band: cinque musicisti tra cui coristi poli-

strumentisti con una sezione fiati composta da sax, tromba e trombone ed una sezione ritmica con chitarra, contrabbasso, batteria.

Gualazzi si alternerà tra piano e tastiera spaziando dai grandi successi contenuti in “Reality and Fantasy” e “Happy Mistake” ai nuovi brani di “Love Life Peace”.

TEATRI A VAPORE

Un delitto a regola d’arte

Ultimo appuntamento dell’anno con Teatri a Vapore, la rassegna teatrale diretta da Meridiani Perduti e organizzata da Binario23. Sabato 30 dicembre alle ore 18 si apre il sipario sulla scena di un crimine. Un’intricata indagine attende il pubblico, vero protagonista della serata.

Un delitto a regola d'arte – Apericena con Delitto è il nuovo lavoro della Compagnia di Sara Bevilacqua, un noir rattivo in cui il sarà il pubblico a dover risolvere, comodamente sedutoai tavoli, il giallo.

Nella fredda e spietata New York del 1987, nella più prestigiosa galleria d’arte della città ci si prepara alla mostra del grande artista Walter Popper. Una vittima, cinque presunti assassini. Chi sarà il vero colpevole? Solo il pubblico potrà svelare tutta la verità e vincere il premio della serata. Prenotazione obbligatoria al 3494490606.

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GIARDINETTI

Spettacolo di bolle di sapone

Si chiama Fish & Bubbles, lo spettacolo di bolle di sapone giganti che Michele Cafaggi metterà in scena venerdì 29 dicembre, alle ore 19, nei giardinetti di piazza Vittorio Emanuele, a Brindisi Michele Cafaggi è attivo nel panorama teatrale dai primi anni '90.

E' stato il primo artista in Italia a creare uno spettacolo intero dedicato alle Bolle di Sapone.

Ha studiato tra Milano e Parigi recitazione, arti circensi, mimo, clownerie ed improvvisazione teatrale e ha esperienze nel teatro di ricerca e nel teatro di compagnia.

Dal 1993 si esibisce come artista di strada e di teatro in Italia ed in molti altri paesi del mondo passando con disinvoltura dalle grandi platee internazionali alle feste di paese, scuole, teatri, ospedali, case di riposo, carceri e ovunque ci sia l’occasione e il piacere di incontrarsi con il pubblico. E' Dottor Sogno presso i reparti pediatrici dove opera la Fondazione Theodora Onlus.

Il suo teatro e le sue bolle piene di poesia catturano gli occhi e il cuore di grandi e bambini, i suoi spettacoli sempre raffinati, estasianti, coinvolgenti, ricchi di clownerie, sono il frutto di una ricerca profonda e di una maturità, mimico- attoriale, raggiunta. La sua arte è spesso a disposizione di eventi benefici a favore dei bambini, ricordiamo la sua opera presso la Fondazione Theodora Onlus, per la quale veste presso i reparti pediatrici i panni del dott.

Sogno, un grande esempio di impegno sociale e civile.

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Racconti al balcone

mEGlio cHioDi E marTEllo E

di ida de Giorgio

ccomi qui: chiodi fra le dita, martello nella mano destra e lo scaffale fjalkinghe finalmente montato. Lo so, direte tutti, che c’entrano il martello e i chiodi?

Non sono previsti dalle istruzioni.

Ma questa è solo la fine della storia.

E’ cominciata come al solito, con mia moglie che, di fronte alla parete nuda del corridoio, ha latrato:” ci serve uno scaffale.”

Mia moglie conosce solo l’imperativo ed il plurale majestatis significa, semplicemente, che io devo fare ciò che lei ordina.

All’Ikea il modello Gmarghet aveva le dimensioni giuste ma fjalkinghe era in offerta. “che ne sai?” è stata la risposta di mia moglie all’osservazione “sarà troppo lungo per…”.

Naturalmente lo scatolone era troppo grande per il bagagliaio ed ho guidato con uno spigolo infilato di traverso sotto l’orecchio destro, che non è stato comunque risparmiato dalle lamentazioni sull’auto proletaria sulla quale era costretta a viaggiare.

Anche l’ascensore era troppo piccolo per contenere il pacco e noi abitiamo al terzo piano.

Tre piani con una voce dall’alto che mi bombardava di rimbrotti sulla mia lentezza, sullo scarso vigore fisico e sul fidanzato del liceo che avrebbe dovuto sposare al mio posto.

Finalmente posiziono le assi dello scaffale Fjalkinghe sul pavimento della cucina, le dispongo una accanto all’altra e apro il manuale delle istruzioni.

Inserire la vite trilobata tgs nel foro qb con la brugola sw 4.

La mia comprensione si ferma a vite. L’espressione titubante non è sfuggita all’arpia, che attacca con la solfa:” che c’è? Non capisci? Ci riuscirebbe anche un bambino”.

Le viti ed il resto sono custoditi in una busta di plastica a prova di ladro.

I miei sforzi sono sottoposti a critiche ripetute: quando finalmente sortiscono a buon fine, la busta esplode come fece il Vesuvio, che ricoprì di lapilli infuocati su tutta Pompei. Esplodono anche gli improperi di mia moglie e mi accompagnano nella ricerca della minutaglia meccanica sparsa sul pavimento della cucina.

Decido di sistemare in ordine i vari pezzi, disponendoli a mucchietti simili sul tavolo, magari vedendoli così riuscirò a capirci qualcosa.

Torno a leggere le istruzioni, un occhio al foglio, un occhio alle assi.

Penso che la traduzione barese di Fjalkinghe sia Kitemmurt, anzi Kitestramurt, visto che è il modello grande.

Mentre cerco di capire come infilare il dado sp9 sulla apposita vite, l’avvoltoio si sposta e urta il tavolo, distruggendo la perfetta suddivisione da me creata.

Mentre vedo rotolare giù la mia pazienza, spinta dalle recriminazioni sulla mia idea balzana di usare un ripiano poco stabile, ecco che un’idea risolutiva illumina la mia mente.

Perché non tornare ai vecchi metodi, chiodi e martello, come si costruivano i solidi vecchi mobili di una volta?

Il primo colpo l’ho dato al centro della fronte, il secondo alla tempia destra.

Devo riconoscere che aveva ragione lei: assemblare i mobili Ikea è facile: un asse sotto, due di lato, una a chiudere e sui lati corti mi è bastata una comune sega per adattare le dimensioni.

Le istruzioni, su come liberarmi dello bara Fjalkinghe, le leggerò su internet.

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Frammenti di storia

Fu realizzato da intagliatori locali nel 1594 e nel corso dei secoli ha subìto piccole modifiche che non hanno intaccato il valore dell’opera

Il coro ligneo L della Cattedrale: sopravvissuto al terremoto e alle tarme

di Giovanni membola

La raffigurazione di San Teodoro

a pontificia basilica cattedrale di Brindisi dedicata a San Giovanni Battista, oltre ad essere il luogo di culto cattolico più importante della città, può ritenersi uno straordinario scrigno di opere d'arte di grande interesse e valore artistico, attraverso le quali si potrebbe percorrere uno stimolante ed articolato viaggio nella storia dell’arte e nella tradizione devozionale locale.

Fra i molti capolavori conservati all’interno del tempio, il cui perimetro fu consacrato dal Papa Urbano II nel 1089, spicca su tutti lo straordinario coro dei canonici, collocato alle spalle dell’altare maggiore, un’opera in legno di noce realizzata nel 1594 da fini intagliatori locali, probabilmente gli stessi che avevano completato il coro nella cattedrale di Nardò. Fu fatto intarsiare dall’arcivescovo Andrea de Ajardes per completare la funzione liturgica nello spazio architettonico deputato alla preghiera corale.

Quest’area della Cattedrale fu ricostruita interamente dopo i pronunciamenti del Concilio di Trento (1545-1563), infatti verso la fine del secolo fu rialzato l’intero presbiterio (zona del clero dov’è presente l’altare) rispetto l’intero piano della chiesa e fu demolita l’abside medievale per dare maggiore spazio alla zona dove, qualche anno dopo, fu collocato il coro dei canonici. L’opera nel tempo ha subito ulteriori aggiunte e modifiche rispetto all’originale struttura cinquecentesca, già nei primi anni del ‘700 fu aggiornata nell’aspetto funzionale dall’architetto Giuseppe Cino, che ha firmato con le proprie iniziali i lavori su alcune parti del manufatto, ulteriori restauri furono eseguiti nel 1930 da Alberico Russo di Scorrano e nel 1956 dall’artigiano brindisino Giuseppe Frascaro, interventi necessari anche per fermare gli attacchi di insetti xilofagi (tarli).

In quei secoli si sviluppò particolarmente l’arte dello scolpire il legno nei luoghi sacri, furono infatti realizzati tabernacoli, sagrestie e diversi cori dei canonici, ovvero le postazioni in cui si sedevano i sacerdoti e religiosi durante le funzioni

San Giorgio

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Il coro dei canonici nel Duomo di Brindisi

sacre per innalzare al Signore preghiere e canti. Qui si svolgevano anche le adunanze del clero e le pratiche musicali liturgiche della “Schola cantorum”, a Brindisi in particolare nel 1599 erano 33 gli elementi - tra canonici e presbiteri - che la componevano, guidati da un Primicerio e dal Cantore, una compagine musicale ritenuta “storicamente pertinente ed equilibrata” in quanto composta dallo stesso numero di membri della Cappella Papale di quegli anni.

L’opera in legno che vediamo nel nostro duomo è sopravvissuta persino al crollo della chiesa romanica avvenuta con il terremoto del 1743, fortunatamente è stato salvaguardato e rimontato - accorciato solo di un posto - all’interno della nuova cattedrale costruita dall’architetto Mauro Manieri. La bellissima scultura lignea che gira intorno all’intero vano absidale è davvero ricca di pregevoli particolari, sui due lati è composta da un duplice ordine di stalli, quelli anteriori erano gli scanni (sedili)

L’autoritratto dell’anonimo intagliatore

degli assistenti, quelli posteriori - più importanti e ricchi nelle decorazioni – erano riservati ai canonici. La parte frontale è quella più rilevante, era riservata alle dignità capitolari con al centro il trono episcopale; tutte queste postazioni hanno sul dorso delle formelle con all’interno le figure di santi egregiamente intagliate, undici in tutto, i cui nomi sono scritti ad intarsio sulla parte superiore di ogni riquadro. Le varie postazioni sono separate tra loro da “alette traforate”, tutte differenti tra loro e finemente incise.

La cattedra centrale, riservata al vescovo, è quella a maggior valenza estetica, arricchita da una lunetta superiore con all’interno rappresentata la “Vergine tra i santi Giovanni Battista ed Evangelista”. Sulla parte dorsale l’immagine di S. Andrea, e più in basso l’interessante autoritratto dell’intagliatore anonimo che si mostra steso, scalzo, con una tunica corta e un cappello a falde larghe fermato sulla testa con la mano. Secondo gli studiosi questa

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impostazione è una sorta di dichiarazione di “supina obbedienza dell’operaio verso il prestigioso e verticale mondo della Chiesa”. Ai lati del sedile due statue di sostegno che rappresentano la Giustizia e della Carità mentre davanti vi è un importante inginocchiatoio sul quale vi è l’immagine di San Girolamo penitente nel deserto. La parte superiore della cattedra è arricchita dalla statuetta lignea di San Michele Arcangelo mentre trafigge il demonio.

Tra gli undici santi scolpiti a rilievo meritano particolare attenzione i pannelli con le figure di San Giorgio e San Teodoro.

Entrambi i cavalieri sono rappresentati mentre trafiggono il drago (demonio) e riportano alcuni interessanti dettagli riguardanti scorci della città di fine cinquecento: nella formella di San Giorgio, oltre alla figura di una donna inginocchiata e con le braccia aperte, si notano sullo sfondo le mura di Brindisi al cui interno si riconoscono Porta Mesagne, la chiesa di San Benedetto con il campanile, la chiesa di San Paolo con il portale gotico, la cattedrale con il campanile a guglia e l’oratorio.

Nella parte superiore dell’altro pannello, dove è stato rappresentato il santo patrono della città nelle vesti di cavaliere spagnolo, oltre al gruppo di alberi, al mare con una nave a vela, sono riprodotte due torri, probabilmente le strutture che servivano a chiudere l’ingresso al porto interno con l’impiego di catene, posizionate all’epoca in corrispondenza dell’attuale canale Pigonati.

Il coro ligneo rappresenta uno degli arredi più preziosi all’interno del Duomo brindisino, oltre alla “finitezza d’intaglio e alla grazia decorativa” che fanno di quest’opera una delle più pregiate tra le sculture lignee del Salento del periodo che va dal rinascimento al barocco seicentesco, contiene importanti elementi religiosi riguardanti il contesto liturgico e della vita ecclesiale.

Appunti di basket

il bivio

brutta prova e sconfitta anche contro il bistrattato ex sacchetti. Ora l’Happy casa si gioca buona parte delle chance di salvezza in casa contro i lombardi di lorenzo olivieri

anettone indigesto per i tifosi brindisini, a causa della brutta sconfitta maturata a Cremona durante il Basket Day 2017. La Happy Casa non è stata in grado di dare seguito ad una partenza convincente, anzi, si è lasciata sopraffare dal ritorno dei padroni di casa, quasi senza lottare. Lo spettacolo è stato onestamente brutto perché ha restituito l’immagine di una squadra deconcentrata, senza energia e senza voglia di portare via la vittoria con le unghie e con i denti, se necessario. Termometro dello stato mentale della squadra è stata la prestazione di Marco Giuri, il quale, al netto dei limiti tecnici, ci ha sempre messo energia e grinta. Nella gara con Cremona invece, il nativo di Brindisi è stato a dir poco imbarazzante, resosi protagonista di palle perse banali, omessa difesa e in generale dando l’impressione di vagare senza cognizione per il campo.

Concedere un parziale di 31-9 in un quarto è semplicemente follia. Significa non allacciarsi neanche le scarpe per giocare. In sostanza la partita è finita lì, sepolta da un secondo quarto che non ha precedenti. Da lì in poi è stata solo normale amministrazione per Cremona, che è stata comunque brava a non subire il timido accenno di ritorno dei brindisini, quando Moore ha deciso di far pace col canestro e ha piazzato il suo personale parziale di 8-0. Ma è difficile, se non impossibile, riprendersi da una botta come quel 31-9. Riaprire una partita dopo un parziale del genere richiede un’energia che non molte squadre hanno, di sicuro non quella brindisina. Al di là di una sfuriata di Moore e di un minimo appannamento del lombardi, che hanno concesso a Brindisi di rientrare fino al -6 con la tripla di Giuri, non ci sono stati altri momenti interessanti nel corso della gara. La squadra del tanto bistrattato ex Meo Sacchetti ha continuato a martellare, mentre la compagine brindisina non ha, ovviamente, avuto la forza di completare la rimonta.

P

Un time out di Frank Vitucci a Cremona

Problemi soliti e nuovi Dal punto di vista tattico, qualcosa è apparso in controtendenza rispetto a quanto proposto da Vitucci nella sua partita d’esordio. Come prima cosa si è visto un accenno di zona 3-2 nella seconda metà del primo quarto, accenno rimasto non più tale in quanto la zona è stata poi riproposta più volte durante il corso della partita. Purtroppo i risultati sono stati decisamente scarsi. La zona è stata letteralmente aperta in due da una partita spaziale di Johnson-Odom, che ha fatto piovere una pioggia di triple sulla difesa biancazzurra. Il giocatore americano è il secondo miglior tiratore da tre punti del nostro campionato per percentuale, oltre ad essere un impressionante realizzatore

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di striscia una volta caldo, e l’errore di Brindisi è stato proprio concedergli lo spazio iniziale per prendere fiducia e non fermarsi più.

Al di là di questo, l’altra situazione “nuova” – e totalmente fallimentare, è stata una difesa sul pick&roll fatta di cambi sistematici. Questi sono stati alternati alla solita difesa passiva di Lalanne di cui si è già parlato.

Ancora una volta sarebbe bello capire se queste indicazioni arrivino dalla panchina o siano prese “on the fly” dai giocatori. Nel primo caso sarebbe preoccupante, nel secondo si potrebbe almeno, forse, provare a lavorarci, anche se ormai il girone d’andata è in dirittura d’arrivo e miglioramenti non se ne sono visti. È facile intuire perché la strategia del cambio

di Varese è stata fallimentare: se i due giocatori coinvolti nel pick&roll sono Moore e Lalanne (e tipicamente sono loro, essendo il p&r eseguito per la maggior parte sull’asse playpivot) e questi decidono di cambiare, in campo si hanno due chiarissimi mismatch.

Quello più facilmente sfruttabile dagli avversari è Moore sotto canestro contro un giocatore molto più grosso di lui. E infatti Sacchetti è stato bravissimo a sfruttare queste situazioni sistematicamente a suo vantaggio, portando ripetutamente il play brindisino spalle a canestro, caricandolo di falli.

Viene da chiedersi perché Vitucci non abbia vietato categoricamente ai suoi due migliori giocatori di cambiare su questo tipo di blocchi, visto che è stata una situazione ripetutasi dall’inizio alla fine della partita, e che è costata a Moore il quinto fallo alla sua prima azione difensiva al rientro nei minuti finali.

Per quanto riguarda la metà campo offensiva, il primo quarto aveva dato buone indicazioni e sembrava riprendere il filo interrotto nelle battute finali a Capo D’Orlando, dove Brindisi aveva svolto una buona partita, con poche palle perse, fino appunto alle ultime battute.

Anche contro Cremona, la Happy Casa aveva iniziato bene, senza sprecare palloni, servendo Lalanne vicino a canestro e prendendo buoni tiri. Tutto ciò però è inspiegabilmente finito con la prima pausa e dalla seconda frazione in poi si è visto il peggio del peggio, raggiunto solo dall’ecatombe contro Sassari.

La squadra ha smesso di costruire, è stato solo un susseguirsi di palle perse banali e tiri con poco senso.

Una partita che vale un campionato Il blackout della Happy Casa non trova molte spiegazioni e soprattutto giustificazioni, in questo momento della stagione. Brindisi è una squadra che dovrebbe essere affamata di

Cady Lalanne in azione

vittorie, che ha appena cambiato l’allenatore e quindi dovrebbe avere qualcosa da dimostrare. Dovrebbe rimanere, almeno agonisticamente, quaranta minuti su quaranta all’interno della partita, non uscirne dopo i primi dieci. La formazione di Vitucci è apparsa scollata, molle, senza voglia, rassegnata. E la rassegnazione è il peggiore dei nemici, soprattutto se arriva prima del giro di boa fra il girone di andata e di ritorno.

La partita contro Varese potrebbe segnare uno spartiacque nella stagione di Brindisi. Potrebbe essere la scintilla che dà il via alla ripresa, o il colpo del K.O. tecnico.

Onestamente siamo ormai al terzo tentativo consecutivo di accendere una scintilla, perché anche le partite di Capo D’Orlando e Cremona erano alla portata e potevano segnare

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un punto di ripartenza. Sono state due brutte occasioni sprecate, Varese non può e non deve essere la terza. Pesaro è già virtualmente quattro punti sopra e una vittoria della VL potrebbe scavare un solco troppo profondo da risalire. Certo, il campionato non è ancora giunto a metà e tutto può succedere, ma perché una qualsiasi cosa possa effettivamente accadere, deve esserci prima una reazione. I tifosi brindisini si sono illusi dopo le vittorie contro Avellino e Bologna. Devono sperare di potersi illudere ancora una volta dopo la partita con Varese, perché da qualche parte la Happy Casa deve pur ripartire. Deve trovare un’identità e con essa la forza di schiodarsi dall’ultimo posto solitario in classifica. La prossima partita può rappresentare questa ripartenza. Provate almeno ad illudervene.

STORIEdiSPORT

il 2017, un anno Gennaio

Aprile

Febbraio

Maggio

GENNAIO Daniele Corsa, ventunenne, brindisino doc, tesserato con la Folgore Brindisi, apre l’anno con il botto e si aggiudica il titolo italiano juniores nei 400 metri; pochi giorni dopo conquista il terzo posto ai campionati italiani assoluti di Ancona e, nel proseguo della stagione, totalizza addirittura il miglior tempo della categoria in ogni tempo per un atleta italiano con 46.01.

FEBBRAIO La New Basket Brindisi disputa a Rimini le Final Eight di Coppa Italia e se la gioca con onore contro l’Armani Olimpia Milano, contro cui perde per appena due punti, sul filo di lana, dopo essere stata in vantaggio per quasi tutta la gara: 77 a 75 il risultato finale, che apre ai milanesi la strada per la vittoria del titolo 2017 nella finale contro Sassari MARZO La Ginnastica La Rosa Brindisi ottiene importanti risultati nelle ultime prove del campionato regionale Silver, facendo incetta di medaglie nelle diverse categorie. Nella categoria regionale di prima divisione LD, in pedana, Angelica Rizzo, nella categoria A4, Giulia Longo, nella categoria S1, ed Alessia Marra, nella categoria S2 conquistano il primo posto, come prima è anche Chiara Distante nel Minitrampolino MT medio categoria A3 APRILE La Junior Fasano, battendo il Bolzano per 30-29,al termine di una gara emozionante ed estremamente equilibrata, mette in bacheca

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Marzo

Giugno

la terza Coppa Italia di pallamano della sua storia e si conferma fra le formazioni più forti di sempre in questa disciplina sportiva molto amata ai piedi della Selva.

MAGGIO Con la vittoria nei play off contro il Cerignola, al termine di un campionato di serie C che ha visto la compagine mesagnese sempre vittoriosa, il Mesagne Volley vince il campionato regionale di serie C e conquista la promozione nel campionato nazionale di serie B2: per le atlete allenate da coach Simone Giunta la serie positiva si infrangerà, dopo 44 vittorie, solamente nell’ultima gara ufficiale del 2017, nel derby messapico contro l’ostico Damiano Spina Volley Oria.

GIUGNO Parte da Brindisi la dodicesima edizione del Trofeo dell’Adriatico e del Mar Ionio, competizione itinerante per imbarcazioni a 10 remi, tra le più importanti manifestazioni remiere del Mediterraneo: gli equipaggi sia maschile che femminile dell’Associazione Vogatori Remuri di Brindisi ben figurano sia nella tappa brindisina che in quelle successive.

LUGLIO Con la vittoria contro il parmense Stefano Failla, nel prestigioso trofeo “Primo Carnera” svoltosi a Pordenone, sesta vittoria su sei incontri da professionista per il pugile brindisino Luca Capuano della Pugilistica Rodio, che, dopo aver vinto tutto il possibile da dilettante, si sta dando un gran da fare per giungere quanto prima 29 dicembre 2017

per 12 successi Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre

alla conquista del titolo italiano.

AGOSTO Notte magica per il calcio degli Imperiali quella del 26 agosto: esordio allo stadio Franco Fanuzzi per la prima giornata del campionato di serie C e subito derby contro il Lecce per la Virtus Francavilla di mister Gaetano D’Agostino: davanti a 5.000 spettatori va in vantaggio la formazione salentina con una rete di Di Piazza, ed a mettere le cose a posto ed a strozzare in gola l’urlo di vittoria ai tifosi leccesi ci pensa capitan Giuseppe Abruzzese con una splendida rete messa a segno proprio allo scadere SETTEMBRE Doppia tripletta nella spada per le Lame Azzurre Brindisi dei maestri Zumbo agli Interregionali di Foggia: per la spada femminile primo posto per Miriana Morciano, secondo posto per Chiara Spedicato, e terzo posto per Mariella Gigliola, mentre per la Spada Maschile, trionfo per Samuele Di Coste, secondo posto per il suo gemello Matteo Di Coste e terzo posto per Samuele Erriquez.

OTTOBRE Il karateka brindisino Michele Martina conquista a Tenerife (Canarie-Spagna) uno splendido oro al Mondiale under 21 nel Kumite 75 chilogrammi: supera in successione il portoghese Silva (4-2), l’ungherese Erdos (3-1) e l’ucraino Demchyshyn (8-0), trovando così il successo nel tabellone. In semifinale arriva la vittoria di misura sull’argentino Ichiki (1-0) e l’azzurro vola così in

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finale. Nell’incontro decisivo esce il sui immenso talento, battendo nettamente per 6-0 l’inglese Thorpe e conquistando il titolo mondiale, dopo l’oro e l’argento conquistato in ambito continentale, per Michele si fa sempre più concreta la possibilità di rappresentare l’Italia alle prossime Olimpiadi in programma a Tokio nel 2020 NOVEMBRE Si disputa a Brindisi il campionato “Taekwondo Championship” Italia-Usa-Grecia organizzato dal maestro Giuseppe Attanasi in collaborazione con lo CSEN, presso il Palasport Zumbo di Brindisi: buon successo della scuola brindisina che si conferma prima con i tre giovani campioni Lorenzo de Giorgi, Yuri Elia e Matteo Romanelli DICEMBRE Con la vittoria di misura ai danni del Racale, grazie alla rete messa a segno dal centrocampista offensivo sudamericano, Jaime Leon Merito, il Brindisi di mister Danilo Rufini e capitan Sasà Scarcella termina il girone di andata del Campionato Regionale di Promozione al primo posto solitario a quota 33 punti e si laurea Campione d’Inverno; alle sue spalle, ad appena un punto, il sorprendente Ostuni di Enzo Carbonella e mister Antonio Ciracì: si profila un gustosissimo testa a testa, tutto brindisino, fino al termine della stagione.

Alessandro Caiulo

29 dicembre 2017

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Medico Sport

Dino Furioso

Il dolore nell’attività sportiva

ell’attività sportiva il dolore viene vissuto in maniera differente sia dall’atleta professionista che da quello amatoriale, rispetto all’individuo normale. Lo sportivo “vuole” recuperare in tempi brevi. L’atteggiamento del medico di fronte al dolore dello sportivo tende quindi ad essere diverso rispetto al dolore clinico generale. Nello sport professionistico, ambito in cui ci lavoro, in particolar modo, varie componenti esterne all’ambito medico esercitano pressioni più o meno dirette sullo staff sanitario per il recupero in tempi brevi dell’atleta infortunato. Nell’ambito amatoriale, invece, è lo stesso individuo che cerca con metodi terapeutici più o meno scientifici una rapida soluzione al problema per ridurre al minimo l’inattività sportiva. In queste situazioni anche il medico vive il fattore “tempo” come componente negativa e cerca, quasi sempre, strategie terapeutiche che possano in qualche modo anticipare la risoluzione del problema in atto. Nell’ambito sportivo, quindi, si richiede una pronta valutazione clinico/diagnostica che fornisca indicazioni precise ed accurate circa l’approccio terapeutico.

L’origine della sintomatologia dolorosa nell’attività sportiva può essere determinata dalle notevoli sollecitazioni a cui vengono sottoposte le strutture somatiche e da eventi esogeni e endogeni. Il dolore può essere superficiale o profondo interessando le zone cutanee oppure varie strutture e apparati quali quello osseo, articolare, muscolare, tendineo. Il coinvolgimento dell’apparato osteo-arto-muscolare determina modalità e tipologie differenti di sintomatologia dolorosa in rapporto alle specifiche strutture interessate. Nella maggior parte dei casi si tratta di dolore post-traumatico ma è possibile anche la comparsa di dolore in assenza di traumi o di dolore da sforzo. Nel caso di dolore da traumatismo, che nell’attività sportiva rappresenta la causa più frequente di dolore ne distinguiamo essenzialmente quattro tipi: - Dolore acuto da gravi traumatismi - Dolore da traumatismo acuto di media o di minima gravità - Dolore da micro traumatismi ripetuti o da sovraccarico funzionale - Dolore cronico di chi ha praticato sport nel passato Trauma, infiammazione e dolore rappresentano la sequenza tipica che è causa di inabilità sportiva. La risposta al trauma è data da una immediata reazione infiammatoria della struttura colpita. In tale situazione tissutale si attiva una cascata di eventi che coinvolge la partecipazione di una complessa batteria di enzimi, mediatori, la formazione di essudato, la migrazione cellulare. I meccanismi di lesione e riparazione tessutale danno luogo alla comparsa dei classici segni dell’infiammazione quali arrossamento, ipertermia, dolore e perdita della funzionalità. Gli stimoli che possono causare l’infiammazione e il dolore sono di diversa natura e il processo vede coinvolti numerosi mediatori quali le prostaglandine, le interleuchine, i leucotrieni, i radicali liberi dell’ossigeno e altri ossidanti. Tali mediatori intervengono in tempi diversi nella realizzazione della infiammazione.

Nell’ambito sportivo, i quadri patologici più lievi definiti come “minori” vengono considerati, erroneamente, semplici e alle volte sottovalutati o trattati terapeuticamente con superficialità. Al contrario è fondamentale che la risposta infiammatoria venga ridotta rapidamente poiché la persistenza delle alterazioni tessutali esistenti potrebbe generare danni gravi e permanenti.

La valutazione clinica, momento fondamentale della diagnosi dell’indagine diagnostica, deve essere accurata e precisa per non indurre a errate valutazioni dettate dalla fretta e dalla superficialità. In sinergia con l’esame clinico viene svolta quindi una valutazione strumentale che deve seguire razionali criteri di impiego delle varie tecnologie. L’utilizzo quotidiano di Risonanze magnetiche, ecografie ed rx ha causato un abuso che determina una sproporzione enorme del rapporto costo beneficio.

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Il dentista

Leonardo Cavallo

Mal di testa collegati al cavo orale

olti di noi hanno provato la spiacevole esperienza del mal di testa, il termine scientifico per questo disturbo è cefalea. Esistono molti tipi di cefalea, secondo la classificazione internazionale delle cefalee (ICHD – II), basata su criteri clinici, esistono cefalee primarie e cefalee secondarie. Le cefalee primarie, sono l’emicrania, la cefalea tensiva, la cefalea a grappolo, cioè malattie vere e proprie. Le cefalee secondarie, sono quelle causate dalla presenza di altre patologie ben definite, in cui il dolore alla testa è solo uno dei sintomi, come ad esempio nel caso di malattie tumorali del sistema nervoso, nei pazienti ipertesi o in presenza di disfunzioni dell’apparato muscolo – scheletrico: tra questi spiccano frequentemente i disturbi dell’articolazione temporo- mandibolare (ATM) , delle arcate dentarie e delle strutture correlate, quadri questi di pertinenza odontostomatologica .

L’emicrania è il dolore cefalico più diffuso: ne soffre circa il 12% della popolazione dei paesi industrializzati. Esordisce in età giovanile, per lo più fra la pubertà e l’adolescenza, interessando in ugual misura i due sessi, ha un picco fra i 20 ed i 50 anni per ridursi dopo i 60 anni. Tra le cefalee secondarie (quelle che interessano il distretto oro/facciale), cioè quelle in cui il dolore è invece sintomo di una patologia in atto, troviamo frequentemente quelle attribuite a disturbi dei denti, delle arcate dentarie o delle strutture correlate e le cefalee o dolori facciali attribuiti a disturbi dell’ATM. Per quanto riguarda le disfunzioni dell’ATM, quali dislocazioni del disco articolare, osteoartriti e alterazioni della mobilità articolare, possono accompagnarsi a dolore mio- facciale, cioè un dolore muscolare continuo, associato a contrattura, limitazione funzionale nell’apertura della bocca ed occasionalmente a sintomatologia di tipo nevralgico con alterazioni della sensibilità cutanea o formicolii e cefalea diffusa.

In particolare, il coinvolgimento dell’articolazione è da sospettare quando il dolore è scatenato da movimenti masticatori soprattutto in presenza di cibo duro, dalle limitazioni o difetti dell’apertura della bocca, da rumori (o clik articolari) a carico dell’ATM durante i movimenti della mandibola e dalla dolorabilità, alla pressione della capsula articolare di una o entrambe le ATM. Questa cefalea è di tipo tensivo ed è collegata anche ad un aumento della contrazione muscolare del capo e/o del collo e spesso si associano frequenti stati di ansia. Per cause di tipo muscolare, non è necessaria una terapia farmacologica, ma una fisioterapia posturale e di rilassamento con l’inserimento nel cavo orale di un BITE (è un apparecchio che evita i danni da digrignamento, bruxismo, delle arcate dentali). Nel caso di cefalee secondarie, dovute a fattori di mal occlusione o riconducibili a problematiche odontoiatriche, la terapia è rivolta alla rimozione di tali disturbi, soprattutto nei pazienti più giovani, dove è più agevole la correzione definitiva, ricordando che la mal occlusione è considerata un fattore di rischio per l’insorgenza di cefalea nei bambini e negli adolescenti.

E’ perciò consigliabile non sottovalutare o trascurare il problema.

M

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IO CLANDESTINO

Giancarlo Sacrestano

IL BIOTESTAMENTO IO, IL MIO FIDO E TU

Via libera a una scelta di civiltà Un passo avanti per la dignità

ok del Senato al Ddl sul biotestamento con 180 sì, 71 no e 6 astenuti, ha dato la stura ad un immediato coro di distinguo e proteste. Nell’immediatezza dell’approvazione, il Presidente del Consiglio Gentiloni twittava col virgolettato riportato nel titolo, come a voler rimarcare l’unico vero tangibile risultato, di una battaglia di civiltà che affronta il difficile e complesso tema del fine vita. La legge riconosce ad ognuno il diritto di esprimere la propria volontà vincolante per il suo trattamento sanitario allorquando questo lo vedesse incapace di decidere per se stesso.

Il tema mette in evidenza la necessità di tenere in considerazione ragioni etiche, morali e convinzioni religiose, le stesse che hanno seguito l’iter della legge che ha avuto una gestazione di dieci anni!

Nell’attesa di formalizzare le mie volontà, che per essere chiari, prevedono la sospensione delle attività sanitarie allorquando queste prevedano la ventilazione e la nutrizione forzata, mi permetto di sottoporre all’attenzione del fedele lettore, una storia che, in modo semplice, traduce l’enorme bagaglio di analisi etico morali e religiose a cui ognuno aggrappa il dubbio, pur di non decidere.

“Un uomo camminava per la strada con il suo cane, quando ad un tratto si rese conto di essere arrivato alla periferia mai esplorata della città.

Il cane che non lo lasciava di un passo, era il suo amato fido, che lo spinse come a incoraggiarlo a seguire lungo quella strada che a quel punto si biforcava. Scelsero di comune accordo di proseguire lungo la viottola alberata, fresca e odorosa di essenze.

Dopo un poco giunsero a un alto muro bianco che costeggiava la strada e che sembrava di marmo. In cima a una collina s’interrompeva in un alto arco che brillava alla luce del sole.

L’

Quando vi furono davanti, l’uomo vide che l’arco era chiuso da un cancello che sembrava di madreperla e che la strada che portava al cancello sembrava di oro puro. Con il cane s’incamminò verso il cancello, dove a un lato c’era un uomo seduto a una scrivania. Arrivato davanti a lui, gli chiese: – Scusi, dove siamo?

– Questo è il Paradiso, signore, – rispose l’uomo.

– Wow! E non si potrebbe avere un po’ d’acqua?

– Certo, signore. Entri pure, dentro ho dell’acqua ghiacciata.

L’uomo fece un gesto e il cancello si aprì.

– Non può entrare anche il mio amico? – disse il viaggiatore indicando il suo cane.

– Mi spiace, signore, ma gli animali non li accettiamo.

L’uomo pensò un istante, si rattristò, rimase interdetto, poi fece dietro front e tornò in strada con il suo cane.

Dopo un’altra lunga camminata, giunse in cima a un’altra collina, su una strada sterrata,

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senza alberi ai lati e senza essenze di fiori, che portava all’ingresso di una fattoria, un cancello che sembrava non essere mai stato chiuso.

Non c’erano recinzioni di sorta.

Avvicinandosi all’ingresso, vide un uomo che leggeva un libro seduto contro un albero.

– Mi scusi, – chiese. – Non avrebbe un po’ d’acqua?

– Sì, certo. Laggiù c’ è una pompa, entri pure.

– E il mio amico Fido?

– Vicino alla pompa troverà una ciotola.

Attraversarono l’ingresso ed effettivamente poco più in là c’era una vecchia pompa a mano, con a fianco una ciotola.

L’uomo riempì la ciotola e diede una lunga sorsata, poi la offrì al cane. Continuarono così finché non furono sazi, poi tornarono dall’uomo seduto all’albero.

– Come si chiama questo posto? – chiese il viaggiatore.

– Questo è il Paradiso. – gli rispose l’altro.

– Be’, mi scusi, ma non mi è chiaro. Laggiù in fondo alla strada uno mi ha detto che era quello, il Paradiso.

– Ah, vuol dire quel posto con la strada d’oro e la cancellata di madreperla? No, quello è l’Inferno.

– E non vi secca che i diavoli usino il vostro nome?

– Affatto. Anzi, ci fa comodo che selezionino quelli che, per convenienza, lasciano i loro migliori amici”.

L’amore, che con l’amore si nutre, è quello che mi ha legato ai tanti quadrupedi che mi hanno accompagnato nella vita e spesso, il loro fine vita e senza la supplenza di artificiosità al limite della violenza, ha assunto valore elevatissimo di lezione di vita. L’accanirsi a tenere in un giardino dorato la vita umana, magari contro la volontà del malato è, mio parere, oltraggioso della dignità del malato e del dono che con essa, abbiamo ricevuto.

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