iFerr Magazine n.4 2013

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Ulteriori costi occulti che spesso vengono trascurati riguardano: • Generazione di articoli obsoleti e/o a rischio obsolescenza • Gestioni non ottimizzate degli approvvigionamento su articoli stagionali Le aziende spesso si trovano a gestire questi aspetti solo nella fase di decisione di smaltimento tramite promozioni e/o rottamazione di prodotti. L’incidenza cambia da azienda ad azienda, ma possiamo dire che se si calcola 1% sul valore medio del magazzino si sta di fatto in difetto. La stessa azienda di prima quindi potremmo dire accumuli almeno 8.000,00 euro di costi anno. L’obiettivo quindi di una impresa commerciale dovrebbe essere quello di applicare una metodologia e strategia delle politiche di acquisto che riduca la generazione di questi fenomeni. Le cause che determinano i questi costi occulti e che consigliamo di indagare con metodo sono: • coda lunga; • speculazione; • minimo d’ordine fornitore; • nuovi prodotti, (ciclo prodotto); • declino prodotti (fine attività) informazioni da ricevere in tempo su ordinazione, le quantità in transito devono essere a zero Un terzo aspetto che può determinare costi occulti riguarda il fenomeno che possiamo denominare “vendite perse o presunte”. Tale fenomeno quantificabile mediamente tra 1-3% sul valore del fatturato, andrebbe analizzato non tanto per il valore potenziale reale di perdita di fatturato, bensì in un’ottica di livello di servizio percepito da parte del cliente finale e quindi di fidelizzazione dello stesso. Tale fenomeno rischia di essere in crescita causa il tentativo

del grossista/punto vendita di abbassare le scorte di magazzino causa tensioni finanziarie, e quindi le così dette rotture di stock e cioè materiale con giacenza non sufficiente o nulla a magazzino rischia di aumentare in momenti di sofferenza finanziaria. Per migliorare questi aspetti si possono introdurre diverse metodologie “processi e strumenti” che possono essere di aiuto per intercettare i numerosi fenomeni, che su migliaia di articoli in gestione, non sono facilmente intercettabili dall’ufficio acquisti: articoli stagionali, articoli sostitutivi, trend di mercato nuovi, decrescita vendite su un prodotto causa perdita di alcuni clienti, aumento struttura commerciale venditori, promozioni e così via. Oggi sono disponibili metodologie che utilizzano sistemi Previsionali di Vendita che permettono di intercettare questi aspetti e quindi elaborare proposte d’ordine non più tenendo in considerazione logiche di storico delle vendite o concetti a nostro parere errati di riordino su scorta minima, ma sistemi dinamici che considerino le quantità che si venderanno e che intercettino anche fenomeni di vendite così dette ad intermittenza, vendite legate a fenomeni di stagionalità. Per concludere possiamo dire che oggi forse più che mai occorre che venga posta reale attenzione ai costi occulti di gestione del magazzino di una impresa commerciale e sulla determinazione delle cause generatrici.

C onClusioni I costi di una gestione non efficiente: Finanziario: Eccedenza di scorte rispetto al necessario significa perdita interessi su capitale inutilmente immobilizzato, o meglio in questa fase • Perdita di Liquidità • Generazione di Articoli Obsoleti e/o a rischio obsolescenza • “Vendite perse e/o presunte” Come quantificarlo?: Costo Finanziario: basta calcolare 25%40% sul valore di consistenza medio in euro del Vostro magazzino x costo del denaro o interesse banca. Costo Obsolescenze: Dall’ 1%-2% del valore medio magazzino 1-3% sul fatturato o decremento fatturato e numero clienti persi in un anno


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