rassegna 24.10

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 24.10.2012 Regionale

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INDICE

Regionale Polizia e pompieri contro i tagli di Monti: “A rischio la sicurezza dei cittadini” 24/10/12

Fatto Quotidiano Emilia Romagna

Province scomparse, ma Cesena ha aperto una sede da 4 milioni 24/10/12

Fatto Quotidiano Emilia Romagna

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Bologna Consulta Emiliano Romagnoli nel mondo: in arrivo riforma per ridurre oneri e costi 24/10/12

Bologna2000.com

Lavoro, edosati: si unanime dell’Assemblea regionale a risoluzione IDV per chiedere maggiore impegno del governo 24/10/12

Bologna2000.com

Piano regionale dei rifiuti, oggi l’incontro con le associazioni e i sindacati 24/10/12

Bologna2000.com

Convegno di Nanni al Cacciatore: Non lo ricordiamo 24/10/12

Corriere di Bologna

Jobmeeting e il lavoro dei giovani «La laurea non è più un paracadute» 24/10/12

Il Resto del Carlino Bologna

Consulta, anche low cost fa litigare 24/10/12

9 10 11 12 13

La Repubblica Bologna

Consulta, in commissione le modifiche della giunta. M5S ente inutile, chiuda 24/10/12

8

Unità edizione Bologna

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Piacenza NOI I PRIMI A PARLARE DI CEMENTIROSSI E PNEUMATICI 24/10/12

Libertà

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Reggio Emilia Ronde di volontari a guardia dei cimiteri 24/10/12

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Gazzetta di Reggio

Volontari a guardia della sicurezza nei cimiteri 24/10/12

17

La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia

Modena Viale Aldo Moro ribadisce il veto sui nuovi inceneritori 24/10/12

Modena Qui

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Ferrara «Ippodromo: dal declino al degrado il passo ormai è molto breve» 24/10/12

Il Resto del Carlino Ferrara

Discariche, via alla bonifica: la Regione ha stanziato i fondi 24/10/12

Il Resto del Carlino Ferrara

«Chiudere gli inceneritori non si può per 20 anni» 24/10/12

La Nuova Ferrara

Quadrante est, ex discariche in sicurezza 24/10/12

21 22 24

La Nuova Ferrara

«I cavalli del Centro ippico non finiscano al macello» 24/10/12

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La Nuova Ferrara

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Ravenna “Profili” fasulli: alla fine Massari si dimette 24/10/12

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Corriere Romagna Ravenna

In mattinata era «solo un fatto personale» Poi, inaspettata, arriva la svolta 24/10/12

Il Resto del Carlino Ravenna

Terre Naldi, quanti ‘mal di pancia’ 24/10/12

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Il Resto del Carlino Ravenna

Terre Naldi ha spaccato anche la sinistra 24/10/12

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La Voce di Romagna Ravenna

Castel Raniero si spegne la speranza “Per la Colonia nè soldi, nè richieste” 24/10/12

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La Voce di Romagna Ravenna

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“Gli strani numeri del Piano Sicurezza” I grillini chiedono di giustificare i 90mila euro 24/10/12

La Voce di Romagna Ravenna

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Forlì Cesena IL PEGGIO È ARRIVATO 24/10/12

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Il Resto del Carlino Forlì

Piano Rifiuti L’assessore Freda insiste: “Niente nuovi impianti” 24/10/12

La Voce di Romagna forlì

I piani provinciali sono già carta straccia 24/10/12

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La Voce di Romagna forlì

Rimini Stipendi Hera, la rabbia corre sul web 24/10/12

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Corriere Romagna di Rimini

Mille metri di mercato per battere la crisi e gli iper 24/10/12

Il Resto del Carlino Rimini

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Nazionale «Via la Bartolini, tagliamo i costi» Ma la Consulta degli emiliani all’estero resiste 24/10/12

Il Resto del Carlino

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24/10/2012

itZFatto Romagna

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Polizia e pompieri contro i tagli di Monti: "A rischio la sicurezza dei cittadini" Più di 300 operatori del settore davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna per protestare contro la spending review: 'la matematica non funziona quando si parla di tagli a un comparto che tutela il benessere della popolazione' di Annalisa Dall'Oca I Emilia Romagna l

23 ottobre

2012

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4

Polizia, Polizia Penitenziaria, Pompieri, Sicurezza, Spending Review. In Consiglia 18

117:

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Articoli sullo stesso argomento

C'erano i vigili del fuoco, che dall'Emilia terremotata

+ - La spending review del governo avrà effetti devastanti sulle forze dell'ordine"

fondi per la sicurezza equivale a creare disagi per i

Spending review alla Difesa: tagli solo alle missioni all'estero, restano gli F3...

hanno raggiunto Bologna per ricordare che "tagliare i cittadini". C'era la polizia di stato. la guardia forestale e la polizia penitenziaria, i cui mezzi di trasporto sono così obsoleti che non è strano rimanere fermi, per

+ Approvato il decreto 'svuota carceri' E il Guardasigili apre all'amnistia

strada. mentre si trasportano i detenuti. C'erano più di 300 operatori del settore sicurezza oggi a

Contratti di 20 giorni e richiami infiniti E' il precariato selvaggio dei vigili.., + Centinaia di poliziotti protestano ad Arcore

manifestare davanti agli uffici di viale Aldo Moro. così come davanti alle sedi regionali di tutta Italia e a Palazzo Chigi. per ricordare al governo che "la matematica non funziona quando si parla di tagli a un

comparto che tutela il benessere della popolazione". Perché sono tanti i problemi provocati dalla spending review. e riguardano l'intero comparto sicurezza Tagli lineari ai fondi. slittamento dell'età pensionabile. blocco delle assunzioni e del turn

over. che diminuiranno il personale dell'80% in pochi anni. meni obsoleti e strumentazioni inadeguate_ E di comparto in comparto. la situazione è trasversalmente critica. Un'emergenza. in effetti. "Il blocco del turn over e l'innalzamento dell'età pensionabile — spiega Gianni Pollastri. segretario nazionale dell'Ugl Polizia di Stato — creano, non solo alla polizia ma a tutte le categorie comprese nel settore sicurezza dai vigili del fuoco ai carabinieri. un problema serio, perché nel nostro lavoro la fisicità è un requisito professionale fondamentale. Basti pensare a chi fa servizio d'ordine allo stadio, o ai pompieri che quotidianamente lavorano in condizioni difficili. Se il governo non cambia rotta finiremo, nei prossimi anni, ad avere una polizia di vecchietti. che poi saranno i nuovi poveri". In questi anni. infatti, le detrazioni a stipendi e pensioni hanno inciso duramente su chi indossa una divisa. "lo ad esempio, in tre anni ho perso 6.000 euro di stipendio. e con gli straordinari che ci vengono pagati 12 euro lordi l'ora. far fronte al costo della vita diventa sempre più difficile".

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24/1 0/2012

press unE

tZFa t t O Romagna

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro Ma c'è anche chi gli straordinari non li riceve nemmeno. "Un vigile del fuoco — racconta Alessandro Zangoli. della Conapo, sindacato autonomo dei pompieri e membro della Consulta sicurezza —

guadagna in media 1300 euro al mese e il precariato per noi è una costante_ Dobbiamo lavorare con mezzi vecchi di 30 anni. senza carburante. col personale ridotto all'osso e l'età pensionabile, aumentata dai 60 ai 63 anni. Per prestare soccorso durante il terremoto, un'emergenza che per noi continua tutt'oggi. veniamo retribuiti con 150 euro la settimana a fronte di turni massacranti e straordinari che non esistono". E con la famiglia da mantenere. un mutuo sulla casa, l'affitto da pagare. le bollette e le indennità che non arrivano. "non ci hanno ancora pagato quelle per il sisma dell'Aquila. per l'Emilia dovremo aspettare anni", è difficile lavorare. Anche per la polizia penitenziaria, al lavoro in carceri sovraffollate e una carenza di personale che ha già raggiunto le 7.000 unità. a cui si sommano le 4.000 previste a causa della manovra, la situazione ha raggiunto ormai livelli critici. "Lavoriamo in condizioni igieniche inaccettabili — spiega Massimo Frabetti. segretario generale della Fns Cisl, che rappresenta vigili del fuoco, polizia

penitenziaria e corpo forestale dello stato — i mezzi sono obsoleti, hanno chilometraggi altissimi e molte volte è capitato che si fermassero per strada con detenuti a bordo. anche condannati al 41 bis, quindi legati alla mafia". I pesanti tagli ai bilanci però riguardano anche i corpi che oggi non

hanno potuto manifestare, come la guardia di finanza, che in qualità di organo militare non può scendere in piazza Così. al governo, le forze dell'ordine e gli operatori alla sicurezza hanno proposto uno scambio. "Noi continueremo, nonostante tutto. la nostra missione, lavorare per assicurare l'ordine e la sicurezza pubblica". In cambio. però. servono misure che compensino, almeno in parte, le pesanti perdite che il comparto subirà a causa della politica ministeriale portata avanti con la spending review. Una previdenza complementare, prima di tutto. un fondo supplementare che supplisca al passaggio

contributivo e compensi il blocco degli stipendi. nonché i tagli alle pensioni "che ammontano a circa 400 euro". E poi lo sblocco delle assunzioni, per ora ferme al 2014. 'perché oggi mancano 30.000 operatori nel settore e la spending review non farà che togliere personale".

"Presenteremo le vostre richieste al ministero dell'Interno — ha promesso il presidente dell'Emilia Romagna Vasco Errani — col quale abbiamo instaurato uno stretto contratto per via del terremoto". "Ancora una volta, i tagli di questo Governo si ripercuotono sulla tenuta, e dunque sulla sicurezza di questo Paese — ha commentato anche Sandro Mandinì, vicepresidente dell'Assemblea Legislativa. e consigliere regionale ldv. sceso per incontrare i sindacati — quale indipendenza si può garantire. a Forze Armate decimate? Quale efficienza alla Polizia penitenziaria con innalzamento dell'età pensionabile a 62 anni e pensione decurtata a causa del contributivo? Quale garanzia possono avere, e dunque restituire, Vigili del Fuoco precari? Quando a scendere in piazza contro il governo. sono perfino i lavoratori delle forze dell'ordine, è un segnale più che evidente che si è superato il limite".

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24/1 0/2012

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Romagna

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Province scomparse, ma Cesena ha aperto una sede da 4 milioni Con l'obiettivo di risparmiare, il presidente Massimo Bulbi ha fatto acquistare all'ente un nuovo spazio inaugurato il 12 aprile 2012, lasciando l'incombenza al futuro amministratore unico della Romagna e prima dì una futura carriera da senatore nel Pd come in morti di cono di Redazione Il Fatto Quotidiano I Cesena 123 ottobre 2012 Commenti (17)

Più informazioni sii: Abolizione Province, Enrico Letta, Mario Monti, Massimo Bulbi, Province, Spending Review, Stefano Vitali. NIF Tweet

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Articoli sullo stesso argomento Provincia unica della Romagna II Pd viaggia in ordine sparso Rimini sposa San Marino: "Insieme unico territorio, non tagliateci la Provincia"

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E adesso cosa ci facciamo con tutta questa roba? È quello che si stanno chiedendo le giunte delle Province di Forlì-Cesena e di Rimini. due degli enti 'pesanti' in Romagna che si stanno fondendo tra loro e con la Provincia di Ravenna su impulso della spending review di Mario Monti

Le mani sugli aeroporti di Rimini e Forli. Battaglia poco economica e molto poli...

Nelle ore in cui l'assemblea legislativa dell'EmiliaRomagna ha approvato, tra le polemiche. il progetto

Romagna provincia unica: è lite tra gli amministratori del Pd

di legge di riordino delle Province già licenziata dal

romagnole in rivolta contro Nera Appalto a società veneta con ribasso del... CO-012

Consiglio delle autonomie locali (da nove si passa a quattro più Bologna città metropolitana). anche i romagnoli cercano di capire che ne sarà di loro La

Provincia riminese guidata da Stefano Vitali del Pd. ad esempio. si ritrova diluita nella nuova "Provincia di Romagna" (capoluogo Ravenna) con un bel tesoretto di partecipate da gestire. Tra aeroporto - Federico Fellini", fiera, palazzo dei congressi e tanto altro ancora, la fetta pubblica delle quote provinciali negli asset del territorio di Rimini vale 48.7 milioni di euro contro i 33.8 di Ravenna e i 28.9 di Forli-Cesena Suona dunque come una beffa, è il ritornello che circola in riviera ultimamente. ridursi alla pari di chi in questi anni ha investito molto meno di te. Il caso della (ex) Provincia di Forli-Cesena capitanata da Massimo Bulbi a sua volta ex Margherita e fra l'altro. da mesi con un piede nella campagna per le politiche nazionali 2013. è però più curioso e rasenta il paradosso. Appena sei mesi fa, quando la sorte di questi enti era già stata segnata. la Provincia forlivese-cesenate ha pensato bene di inaugurare una seconda sede nuova di zecca da affiancare a quella 'storica' di piazza Morgagni a Forli. li taglio del nastro è arrivato il 12 aprile del 2012 in viale Bovio 425 A Cesena ovviamente, come da copione per questo ente "orgogliosamente bicefalo" (la definizione preferita dei politici locali). La scelta di comprare i nuovi locali, con una delibera di Consiglio provinciale del 2004 che ne aveva previsto l'acquisto per quattro milioni e 80 mila euro. è stata già difesa da Bulbi dagli attacchi dei Verdi e di altri avversari in ordine sparso. Il presidente ha sostenuto che grazie alla nuova struttura ci sarebbero stati risparmi di costi per oltre 125 mila euro all'anno dì affitti.

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itzFatto Romagna Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Gli uffici. che avrebbero dovuto essere lasciati liberi nel 2006, sono stati consegnati in ritardo il 31 dicembre 2011_ La Confartigianato, occupando l'immobile oltre il tempo previsto. ha dovuto pagare una penale di 12.000 euro ogni mese extra Sta di fatto che entrando in una sua sede di proprietà. argomentava il presidente di Forli-Cesena. la Provincia avrebbe risparmiato 91.300 euro di affitto della ex sede di corso Sozzi 26. 24.000 euro di affitto della ex sede di sobborgo Comandini 87 e 11 000 euro della sede di via Pisacane delle Gev. Risparmi o sprechi che siano. è un dato di fatto che la collega bolognese di Bulbi. Beatrice Draghetti. nemmeno un anno fa abbia dato un segnale diverso. Dopo mesi di scontri intestini con

gli alleati dell'Idv e non solo. Draghetti lo scorso dicembre ha deciso di fare dietrofront sulla nuova sede della Provincia di Bologna di via Bigari. un'opera da circa 30 milioni di euro che avrebbe dovuto essere realizzata in leasing finanziario ma che è stata accantonata, ufficialmente. per l'introduzione dei nuovi criteri di bilancio delle pubbliche amministrazioni. per cui anche il leasing deve pesare formalmente sul debito. Ma. forse. a Forlì-Cesena sono più lungimiranti di quel che sembra_ Come dicono i suoi detrattori più maliziosi. lo stesso Bulbi da un lato non ha voluto rinunciare alla nuova sede cesenate ma. dall'altro, porta avanti dietro le quinte le proprie personali manovre verso Roma. Non da oggi vicino al vice segretario Pd Enrico Letta, il presidente di Forlì-Cesena un paio di settimane fa è tornato a parlare, senza citarla, della propria eventuale corsa al Parlamento (si parla del Senato): "Credo di avere ancora del lavoro da svolgere. Poi. certo. fatto ciò. considererei un onore potere continuare il mio lavoro per questo territorio con altre responsabilità". ha osservato il presidente con il solito piglio tatticista sbolognando. di fatto, la 'grana' di via Bovio al proprio successore tutto da identificare. Condividi questo articolo 1~1

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24/10/2012

BOLOGNA2000

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Consulta Emiliano Romagnoli nel mondo: in arrivo riforma per ridurre oneri e costi 23 ott 12 • Categoria Regione -10£,

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Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo: abolita no, riformata si. Dunque, l'organismo passerà da 53 a 35 membri e i componenti il Comitato esecutivo da 7 scenderanno a 5. Alla guida della Consulta sarà nominato un consigliere regionale, senza compensi aggiuntivi, affiancato da altri due consiglieri (uno di maggioranza e uno di opposizione). Sono questi infatti alcuni dei punti illustrati dal sottosegretario Alfredo Bertelli alla commissione regionale Politiche per la salute e politiche sociali', presieduta da Monica Donini, della proposta di legge che la Giunta intende presentare per modificare la legge 3/2006 (Interventi in favore degli emiliano-romagnoli nel mondo). Modifiche — spiega Bertelli — che oltre a ridurre oneri e costi, intendono indirizzare l'attività della Consulta verso

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aspetti di carattere economico, formativo e di lavoro. Per i costi di funzionamento, oltre a rivedere il meccanismo dei rimborsi spese, viene incentivato l'uso telematico, al fine di evitare trasferte e spostamenti. ll Piano triennale e quelli annuali della Consulta — ha concluso Bertelli — saranno in linea con i bilanci regionali e con le condizioni generali ed economiche del Paese'. Su proposta della presidente Donini, la discussione sulle quattro proposte di legge aventi come oggetto la Consulta e presentate da Udc, Movimento 5 stelle, Lega nord e ldv (abbinate dalla commissione) è stata sospesa in attesa della presentazione del progetto di legge della Giunta. A sostegno della proposta illustrata da Bertelli sono intervenuti Marco Barbieri, Luciano Vecchi e Marco Carini (Pd). I consiglieri Andrea Defranceschi (Mov5stelle), Roberto Corradi (Lega nord) e Silvia Noè (Udc) hanno suggerito, tra le ipotesi, di trasferire compiti e ruoli della Consulta agli uffici regionali che, in qualche modo, hanno competenze in materia di relazioni internazionali. Per Liana Barbati (Idv), 'non è in discussione il nostro rapporto con i nostri cittadini all'estero, occorre però individuare uno strumento diverso e meno oneroso'. Nella replica, Bertelli ha precisato che - c'è sempre un costo, sia che l'attività la faccia la Consulta sia che la facciano gli uffici regionali. Inoltre, se c'è la volontà di avere relazioni con gli emiliano-romagnoli nel mondo, occorrono — ha concluso—relazioni stabili e coordinate'.

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BOLOGNA2000

24/10/2012 Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Lavoro, edosati: si unanime dell'Assemblea regionale a risoluzione IDV per chiedere maggiore impegno del governo 23 ott 12 • Categoria La,oro Regione - 166

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Condominio

Crisi

Finanziaria

La Giunta dell'Emilia-Romagna deve attivarsi con il Governo e il Parlamento per convincerli ad 'affrontare urgentemente le problematiche di tutte le situazioni contingenti gravanti sui lavoratori esodati', con l'obiettivo di 'evitare che gli stessi lavoratori rimangano privi di stipendio e comunque di copertura economica per tutto il periodo necessario a maturare i nuovi requisiti pensionistici'. A chiederlo è una risoluzione presentata da Liana Barbati, Sandro Mandini e Franco Grillini (Idv) che è stata approvata all'unanimità nella seduta di ieri dell'Assemblea legislativa. Insieme alla risoluzione sono stati votati favorevolmente anche tre emendamenti, presentati dagli stessi firmatari, che aggiornano l'atto di indirizza in base alle ultime notizie di attualità: i consiglieri ricordano come nonostante i due decreti interministeriali che salvaguardano in complesso 120.000 lavoratori, siamo ancora lontani dalla cifra totale di circa 390.000 unità diramata dall'Inps'.

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BOLOGNA2000

24/10/2012 Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Piano regionale dei rifiuti, oggi l'incontro con le associazioni e i sindacati 23 ott 12 • Categoria .,ambiente ReQione - 108

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-

I Rifiuti

Rifiuti Roma

Smaltimento

Interni Case

Abbiamo awiato oggi un confronto con il mondo associativo per costruire insieme un nuovo scenario che. in linea

con le indicazioni che ci arrivano dall'Europa e che condividiamo pienamente, punti su prevenzione e recupero di materia e che in questa prospettiva punti a costruire nuova occupazione e sviluppo'. Lo ha detto oggi a Bologna l'assessore regionale all'ambiente Sabrina Freda dopo l'incontro con le associazioni e i sindacati nel corso del quale sono state illustrate e discusse le linee di indirizzo del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, che prenderà il posto degli attuali Piani provinciali. E' molto importante che, nel periodo di elaborazione del Piano regionale, le Province verifichino con la Regione l'attualità e la effettiva necessità di autorizzare ampliamenti delle discariche esistenti o addirittura nuovi impianti di

-

smaltimento — ha detto Freda, rispondendo alle istanze di associazioni e sindacati — il Piano regionale consentirà infatti di ottimizzare i flussi di rifiuti, superando le previsioni contenute all'interno dei Piani provinciali'.

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24/10/2012

CORRIERE DI BOLOGNA Direttore Responsabile: Armando Nanni

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

L'ex consigliere Idv

Covegno di Nanni al «Cacciatore»: «Non lo ricordiamo» Dopo gli ospiti fantasma, anche i padroni di casa tendono a escludere che i convegni organizzati nel 2o436 dall'ex consigliere regionale dell'Idv Paolo Nanni si siano svolti veramente. Tra le iniziative per cui l'ex dipietrista (oggi indagato per peculato) ha chiesto e ricevuto rimborsi spese dalla Regione, infatti, c'è anche una cena-convegno presso la sala convegni dell'Antica Trattoria del Cacciatore in via Caduti di Casteldebole datata 3o marzo 2006. Il principale ospite della serata, l'ex assessore Libero Mancuso, ha già detto di non ricordarsi di aver partecipato a nessuna iniziativa del genere. E anche i gestori del locale di Casteldebole, contattati telefonicamente dal Corriere di Bologna, non confermano l'effettivo svolgimento della serata targata Idv e dedicata al «Ritorno ai grandi valori della Costituzione repubblicana». «No, io non mi ricordo nulla del genere. Mi ricordo che quell'anno venne Storace, ma non di una iniziativa come quella fatta dall'Idv», dice Stefano, uno dei tre fratelli che gestiscono il locale. «Paolo Nanni è stato nostro cliente, questo me lo ricordo — aggiunge il ristoratore — ma comunque è parecchio che non viene più da noi». Il gestore della trattoria non esclude comunque del tutto che quella serata si sia svolta veramente. «Sa, sono passati parecchi anni e qui siamo tre fratelli, magari non ero presente e informato — aggiunge — ci vorrebbero parecchi giorni per fare una verifica sicura al i00%». F. Ro. RIPRODUZIONE RISERVATA

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

24/10/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

VENTESIMA EDIZIONE

Jobnieeting e il lavoro dei giovani «La laurea non è più un paracadute» DI SICURO non sono schizzinosi i giovani laureati di Bologna. Lo dicono i dati raccolti dallo staff di Job Meeting, l'incontro tra giovani e imprese che domani, al PalaDozza, dalle 9 alle 17, torna in città per la sua ventesima edizione. «I nostri ragazzi arrivano alla laurea prima delle generazioni precedenti (a 24 anni la triennale, a 26 la specialistica; ndr) e con voti migliori — spiega Raffaella Giuri, direttrice di Jobmeetingolt Più del 78 per cento di chi ha partecipato alla scorsa edizione di Job Meeting, ha avuto esperienze lavorative durante gli studi» Una maggiore consapevolezza della situazione che però non lascia grande spazio all'ottimismo. «Mentre in paesi come Francia e Germania la disoccupazione dei laureati cala, da noi cresce (+1% dal 2007 al 2011)», dice l'assessore provinciale al Lavoro Giuseppe De Biasi, aggiungendo che degli oltre 79mila iscritti ai Centri per l'impiego provinciali, ben il 15 per cento ha un titolo di studio universitario. La laurea non è più un paracadute contro la disoccupazione. Colpa, secondo De Biasi, di «un'istruzione che non sa adattarsi al mercato del lavoro e di un'imprenditoria che i nveste poco in risorse umane». Valeria felloni

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20/10/2012

press LinE

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Consulta, anche low cost fa litigare Via la Bartolini, ridotti budget e consiglieri. A Idv, Lega, Udc e grillini non basta CATERINA GIUSBERTI

TANTI saluti a Silvia Bartolini, 45mila euro lordi l'anno, presidente dal 2006 della Consulta emiliano-romagnoli nel mondo. Nelle intenzioni della giunta la presidenza non sarà più affidata a un esterno, ma delegata a un consigliere regionale, coadiuvato, come vice, da altri due consiglieri che rappresentino anche la minoranza. Calano di un terzo i componenti (da 52 a 35) e il consiglio direttivo scende da 7 a 5 membri. Il tutto condito da un miglior utilizzo degli strumenti tecnologici e di comunicazione, a cominciare da Slcyp e, p er ridurre i costi delle riunioni, con trasferte di delegati da tutto il mondo. Eccola qui la cura dimagrante della Consulta emiliano-romagnoli all'estero presentata dalla giunta Errani. Per il momento si tratta solo di linee guida, illustrate ieri dal sottosegretario Alfredo Bertelli alla commissione Politiche sociali. Ma entro breve la giunta vuole arrivare al progetto di legge, con l'obiettivo di varare la riforma entro l'anno. Ieri, intanto, la commissione ha accorpato i quattro progetti di legge per l'abolizione dell'organismo presentati da Udc, Lega,

5Stelle e Idv, e ha deciso di aspettare quello della giunta, nel tentativo di arrivare a un testo unitario. «Il lavoro della Regione Emilia-Romagna nei confronti dei propri concittadini residenti all'estero è importante e continuerà - ha chiarito il sottosegretario Bertelli uscendo dalla commissione -, ma dobbiamo adattare questo strumento ai tempi che cambiano, sia in termini di tecnologie, che di quadro economico. La crisi attuale ci impone di operare per migliorare i costi di funzionamento e, partendo dalla legge che ora regola l'attività della Consulta, vogliamo intervenire per precisare e migliorare il ruolo di questo organismo, anche sulla base dei principi dello statuto». La mediazione della giunta non basta alle opposizioni, che della Consulta volevano l'eliminazione tout court. «Mi pare un'operazione piùmediatica che di sostanza - commenta Roberto Corradi della Legallord - , la giunta non vuole abrogare la Consulta, si limita a dare un colpo di limetta p erle unghie». Per Corradi, come pure per Liana Barbati dell'Idv, i compiti oggi affidati alla Consulta p otrebb ero essere svolti efficacemente dall'Ufficio di presidenza, o dall'assessore alla

cooperazione Donatella Bortolazzi. «Per come è stata portata avantifinora- dice uscendo Silvia No é dell'Udc -, la Consulta è un lusso che non ci possiamo più permettere. Il buono che c'è si può benissimo salvaguardare tramite una fusione per incorporazione della Consulta negli uffici che già esistono all'interno del-

la Regione». Perla Noè «la giunta, una volta che ammette che l'organismo va riformato, dovrebbe anche avere il coraggio politico di chiarire una volta per tutte quali compiti vuole affidarle. Se, come ha detto Bertelli in commissione, la Consulta dev'essere l'organismo di rappresentanza degli emiliano-romagnoli nel mondo, allora basta occuparsi dell'aceto balsamico, o della traduzione dell'Artusi in spagnolo, peri quali già esistono altri organismi che funzionano benissimo». Ancora più radicale Andrea D efranceschi del Movimento5Stelle: «Non c'è ragione di spendere meno, quando si potrebbe spendere zero». La riforma prop o sta dalla giunta, dice il grillino, «potrebbe essere un passo in avanti, ma sarebbe una mezza sconfitta». Per Bertelli, al contrario, è necessaria «se l'Emilia-Romagna vuole continuare a svolgere il ruolo di guida che ha sempre svolto nel campo dell'emigrazione». C RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina 7 Consulta, anche low cost fà Mute

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l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

24/10/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Consulta, in commissione le modifiche della giunta. M5S: «Ente inutile, chiuda» BOLOGNA GIULIA GENTILE ggentile@unita.it

Più di un malumore per la proposta della giunta regionale di ridurre i costi della Consulta per gli Emiliano-Romagnoli nel mondo, senza abolirla. Ma un accordo a riaggiornare la discussione a quando l'esecutivo guidato da Vasco Errani depositerà il suo progetto di legge sull'organismo guidato da Silvia Bartolini. Si è conclusa così, ieri, in sede di Commissione Politiche sociali dell'Assemblea legislativa, la prima discussione dei progetti di legge presentati da Movimento 5 Stelle, Idv, Udc e Lega nord per mettere mano, più o meno drasticamente, all'istituzione. Progetti di legge ai quali, ieri mattina, si è aggiunta la proposta della giunta regionale per bocca del sottosegretario Alfredo Bertelli. Che ha esposto ai consiglieri un piano di «modifiche che, oltre a ridurre oneri e costi, intendono indirizzare l'attività della Consulta verso aspetti di carattere economico, formativo e di Kvoro». Per quanto riguarda i costi di funzionamento, la proposta dell'esecutivo mira «a rivedere il meccanismo dei rimborsi, e incentiva l'uso telematico per evitare trasferte». Inoltre, il piano della giunta prevede che l'organismo passi da 53 a 35 membri e che i componenti del Comitato esecutivo scendano da 7 a 5. Alla guida della Consulta, non più come oggi un "esterno", ma un consigliere regionale, senza compensi aggiuntivi, affiancato da altri due "vice". A sostegno della giunta sono intervenuti i consiglieri Pd (Marco Barbieri, Luciano Vecchi e Marco Carini), scontenti invece il capogruppo grillino

I PROGETTI

Quattro proposte per rivedere l'ente Quattro i progetti di legge depositati da M5S, Idv, Udc e Lega, per abolire o cambiare la Consulta per gli Emiliano-Romagnoli nel mondo in Regione, Andrea Defranceschi, il consigliere leghista Roberto Corradi (benché il progetto leghista parlasse in realtà di riduzione di costi, ndr) e Silvia Noè (Udc), piuttosto propensi all'abolizione totale dell'ente ed al trasferimento di compiti e ruoli della Consulta agli uffici regionali che hanno competenze di relazioni internazionali. Una posizione sostenuta anche dal progetto di legge presentato dalla capogruppo dell'Idv, Liana Barbati, che pure precisa come «non sia in discussione il rapporto con i nostri cittadini all'estero, serve solo uno strumento diverso e meno oneroso». Più schietto Defranceschi, secondo cui la Consulta rappresenta un organismo «che assorbe molto più di quanto investa in progetti: chi la vuole salvaguardare parla di relazioni e interessanti progetti, ma nessuno ha mai spiegato che ritorno abbiano per il sistema Emilia». Anche per Corradi questo è «uno degli enti più elefantiaci e autoreferenziali della Regione». Netta la replica di Bertelli: «C'è sempre un costo, sia che l'attività la faccia la Consulta sia che la facciano gli uffici regionali».

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LIBERTÀ

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QUOTIDIANO DI PIACENZA SONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

NOI I PRIMI A PARLARE DI CEMENTIROSSI E PNEUMATICI Egregio direttore, continua a tenere banco sulle pagine di Libertà allerta suonato dall'Italia dei valori di Piacenza sull'intenzione della Cementirossi di bruciare 75mila tonnellate all'anno di copertoni usati. Chiun-

que può comprendere che incenerire decine di migliaia di tonnellate di gomma non migliorerà certo la qualità dell'aria, non solo nelle immediate vicinanze dell'impianto (al Capitolo), ma che si avranno impatti sull'intera città, visto che le masse d'aria si spostano da una parte all'altra, con tutto quello che contengono. E' naturale che tutte le persone che vivono a Piacenza avvertano un po' di preoccupazione, e ci si chieda tutti se non ci siano altre soluzioni più sopportabili, pensando forse anche che la gomma dei copertoni si può recuperare per fare asfalti più sicuri e resistenti, che certamente non guasterebbe. Eppure, ima questione tanto semplice diventa l'occasione per la Lega Nord di sistemare dissidi interni sulle pagine di Libertà: il nuovo segretario cittadino della Lega Nord, con i suoi 'Amici del Capitolo" difende a spada tratta la Cementirossi, comprese le 75mila tonnellate da incenerire, mentre la segreteria provinciale, sempre della Lega, lo bacchetta a mezzo stampa, e dichiara che no, per la Lega i copertoni non s'hanno da bruciare. Sempre su Libertà il referente del Comitato dichiara: «Noi del Comitato amici del Capitolo non difendiamo nessuno, meno che mai la Cementirossi', invitando poi la Lega Nord a mantenere le promesse.

24/10/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 32.634 Diffusione: 26.480

Aspetta e spera diciamo noi.. Per quanto ci riguarda, dico a tutti quelli che leggeranno questo mie considerazioni su "Libertà" due cose semplici e chiare: l) IdV Piacenza è stata la prima forza politica a svelare sia il progetto di ampliare l'inceneritore di Tecnoborgo, sia le intenzioni di Cementirossi. Segnaliamo queste cose perché se ne parli, e grazie anche a Libertà, le persone possano farsi un'opinione e farla sentire. 2) Che si perdano o che si guadagnino voti, non ci interessa, continueremo a farlo anche se forse diamo fastidio a "poteri forti" della città. Non si baratta la salute dei cittadini per un pacchetto di consensi. Samule Raggi consigliere comunale Italia dei Valori - Piacenza

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24/10/2012

GAllETTA DI REGGIO

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.722

Direttore Responsabile: Sandro Moser

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Ronde di volontari a guardia dei e ten E' la proposta del vice sindaco De Sciscio di fronte all'escalation ci furti «Per i campisanti più piccoli puntiamo su recinzioni e videosorveglianza» Probabilmente occorrerebbero vigilantes armati ventiquattro ore su ventiquattro per tenere alla larga gli sciacalli che saccheggiano sistematicamente i cimiteri, spogliandoli di rame, argento e quant'altro di prezioso vi si possa imponeme Me raccattare. Il vicesindaco Filomena De Sciscio spera di allontanarne almeno qualcuno con squadre di volontari dispiegate sui due principali camposanti, ma anche sugli altri venticinque esistenti sul terrio comunale. Vista l'età inedia dei cittadini che si mettono a disposizione per il volontariato, c'è da sperare che si tratti di vecchietti molto arzilli e di nonnette temerarie, come l'82enne austriaca che la settimana scorsa ha cacciato un rapinatore da una banca. «il Comune annuncia xicesindaco si impegna ad attiva-. re un servizio di volontari, che garantiscano una presenza rassicurante e che svolgano attività di presidio». Lo scopo non è solo quello di salvaguardare i beni appartenenti all'ente locale e ai privati cittadini ma si

Uno degli ultimi furti di rame ha riguardata il cimitero di Coviolo

vuole anche «alleviare il (lisa olo e l'insicurezza, che i visitatori dei cimiteri possono percepire. Questi luoghi - spiega il Vicesindaco - sono quasi sempre semideserti o completamente abbandonati. Tra le poche persone che vi si recano

prevalgono gli anziani, che hanno motivo di temere non solo di incontrare ori malintenzionata ma anche di essere colti da un malore senza la possibilità di essere soccorsi». Per reperire i volontari l'ente locale fa affidamento, in pri-

mo luogo, sulla lista dei cittadini, molto spesso pensionati, che sono pronti a collaborare per il funzionamento dei servizi resi alla comunità. «Attingeremo a quella chiarisce Filomena De Sciscio per il chnitero monumentale e per quello di Coviolo. Per quelli delle frazioni contatteremo le parrocchie. E' bene, infatti, che siano gli stessi abitanti della zona a prendersi cura dei camposanti, come talora già avviene». ilimane il problema della sorveglianza notturna. ll Comune sta valutando l'eventuale installazione di telecamere e sistemi di allarme. «Sarei dell' idea - aggiunge il Vicesindaco - anche di collocare all'interno dei muri di cinta barriere di tilo spinato, ma c'è chi me l'ha sconsigliato osservando che è facile reciderle. Per quanto riguardai tempi di realizzazione di tutte queste rnisute, non mi scalo di fare previsioni». Finora non è stato risparmiato neppure il cimitero monumentale, nonostante la vigilanza affidata a Coop Service.

Luciano Salsi

Pagina 16 Rende di • ari a guardia dei cimiteri

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

24/10/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Volontari a guardia della sicurezza nei cimiteri «Da qualche tempo la nostra città sta subendo furti nei cimiteri, dalle coperture di rame agli oggetti conservati in onore dei defunti. Questa situazione mette in pericolo sia i beni dell'Amministrazione comunale, sia quelli di privati cittadini, beni di particolare valore perché destinati alla pietà dei defunti». A prendere posizione è il vicesindaco di Reggio Filomena De Sciscio che spiega: «Quando si arriva a colpire luoghi sacri come i cimiteri, si mette in discussione la civiltà di un Paese», e annuncia che il Comune sta valutando quali misure adottare per aumentare la sicurezza di questi luoghi (telecamere, sistemi di allarme, servizi di vigilanza diurna e notturna). «Per alleviare il disagio e l'insicurezza, che i visitat)ri dei cimiteri possono percepire, il Co-

Pagina 9 'orm3 nega tutte erano maggiorenni pr. da alta. non soriopsdoOl.

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press LITE

24/10/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Alessia Pedrielli

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LIL CONFLITTO La Regione teme che a livello provinciale proseguano i progetti già deliberati

Viale Aldo Moro ribadisce il veto sui nuovi inceneritori L'assessore Freda: «Certe decisioni possono danneggiare i piani della Giunta» Il braccio di ferro sui rifiuti tra la Re- discutere del futuro piano regionale di gione e le aziende di servizi non accen- gestione dei rifiuti. «La preoccupaziona a finire. Torna all'attacco Sabrina ne- spiega Freda- è che, mentre si sta

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Freda, assessore regionale all'Am- facendo il piano regionale, prendano biente, che ieri in viale Aldo Moro ha corpo decisioni provinciali che vanifiincontrato associazioni e sindacati per cano le intenzioni della Giunta». In al-

tre parole, la paura dell'assessore è che ampliamento dell'impianto mentre a Province e Comuni autorizzino pro- Imola si sta verificando la fattibilità getti di ampliamento o di costruzione dell'ampliamento della discarica Tre di nuove discariche, magari previsti Monti. nei piani provinciali, mentre la Regione ha deciso di mettere uno stop a questi impianti e agli inceneritori. «Temo molto- insiste Freda- perchè ci sono anche margini di guadagno sui territori nell'aprire nuovi impianti». Per questo l'assessore si appella a Province e Comuni, perchè «ogni nuovo impianto sia autorizzato solo previo parere della Regione». Il rischio è che il piano regionale «parta con il piede sbagliato- insiste l'assessore- non vorrei ci fosse una corsa ai ripari per realizzare impianti che non hanno più ragione d'esistere». Al momento, nel bolognese sono gia' state autorizzate tre discariche (Gaggio montano, Imola e Galliera) e una è in fase di autorizzazione a Baricella, mentre a Sant'Agata è in progetto un

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Hsst-Mo, contrordine azionisti: il Comune di Modena non vende

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il Resto

del

24/10/2012

Carlino

FERRARA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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«Ippodromo: dal declino al degrado il passo ormai è molto breve» Incursioni di ladri e vandali, le associazioni equestri rilanciano la proposta al di STEFANO LOLU

LE IMMAGINI

«LA SENSAZIONE di abbandono è ormai totale. Se non fosse un po' per la Contrada del Palio, e un po' per la coop Le Coccinelle, l'ippodromo sarebbe ormai completamente abbandonato». A rilanciare l'allarme per la situazione dell'ippodromo è Francesco Ferroni, avvocato e presidente dell'associazione equestre «Pura razza Espanda», che assieme all'amico Roberto Gelli (del centro ippico Duca d'Este) alcuni mesi fa ha «presentato un progetto di valorizzazione al Comune, a costo zero: una soluzione ragionevole che tuttavia è caduta completamente nel vuoto».

Erbacce

I raid

Anche la targa che ricorda Federico Aldrovandi sul muro esterno dell'ippodromo è copella da cespu ami di alberi

Nell'ultimo mese per due volte Ladri e vandali sono entrati nella sede dell'associazione Umore: rubali due computer portatiti Uno degli stabili transennati dopo la chiusura del centro regionale di incremento ippico: il terremoto ha reso inagibile una parte della struttura

W PROGETTO «A costo zero si può istituire un maneggio e una mostra di carrozze»

(fotoseivizio Busmnesspress)

NON SOLTANTO, dicono Ferroni e Gelli, a causa del terremoto — che ha comunque aggravato la situazione strutturale di alcuni degli stabili — né per la definitiva chiusura del centro regionale d'incremento ippico. «Temiamo che ci sia un sostanziale disinteresse per il destino di questa struttura». C'è molto interesse, invece, «da parte di ladri e sbandati: nell'ultimo mese la nostra associazione ha subito due raid incalza Ferroni nella prima occasione ci sono stati rubati due computer, nella seconda invece dopo essere entrati sfondando la porta con un piede di porco, gli ignoti hanno messo a soqquadro l'ufficio ma più che un po' di carta non potevano trovare.

In ogni caso è evidente che chiunque può entrare, girare indisturbato per l'ippodromo, fare qualunque cosa. Noi rilanciamo l'idea al Comune e alla Regione, il progetto di avviare un maneggio ed una scuola di equitazione rappresenta la destinazione naturale dell'ippodromo». Un'idea, sottolinea Gelli, «che agli enti pubblici non costerebbe un giuro».

Le

LA STRUTTURA L'area verde Oli interventi di pulizia nen bastano ad evitare che i rifiuti si accumulino nelle aree verdi che circondano la pista, cui stato di manutenzione è peraltro molto precario. La zona comunque è frequentata da molta gente del, quartiere

Comune per gestire la struttura

FERMARE il declino e il degrado si può: «Il Comune alcuni mesi fa aveva bandito un'asta per individuare un gestore, disposto a investire risorse consistenti (per le

sole opere essenziali servirebbero 2 milioni di curo, ndr), ma nessuno si è fatuo avanti proseguono Ferroni e Gelli ; e nessuno a nostro avviso ha i soldi necessari ad un intervento radicale. Pero si può

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Per la ristrutturazione della sola palazzina principale su cui si trovano anche le trib une îl Comune prevede una spesa di circa 2 milioni d euro: mai fondi necessari non ci sono assolutamente

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partire con una soluzione razionale: quella di un centro di educazione alla pratica equestre destinato sia ai ragazzi che agli adulti che hanno la passione per i cavalli». Il centro di riproduzione per stalloni, utilizzalo sino a qualche mese fa dalla Regione, «può essere ripristinato come box per il ricovero di cavalli e pony. Sarebbe bello inoltre poter affiancare al circolo ippico anche la mostra permanente dei finimenti e delle carrozze, un patrimonio tecnico e culturale fantastico che rischia invece di finire dimenticato, abbandonato e sepolto nella polvere di qualche magazzino», OPPURE preda di ladri e vandali «che scorazzano liberamente», concludono Ferroni e Gelli. Scettici anche sul fatto «che l'ippodromo possa essere lasciato alla sola gestione della Contrada del Palio e delle Coccinelle. I box vengono utilizzati per ricoverare i cavalli dei soci della coop, le attività languono, l'unico fermento è per l'organizzazione della Giostra del Borgo e per le prove di tamburini e sbandieratori. Non è questa la destinazione più appropriata per l'ippodromo».


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il

24/10/2012

Resto del Carlino

FERRARA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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IPPODF,<OW,',' NUOVA RISOLUZIONE PER TUTELARE GLI ANIMALI INVENDUTI: «DEVONO ESSERE DESTINATI

E per i cavalli appello `13ip NUOVO APPELLO alla Regione per evitare una triste sorte ai cavalli (ed agli asini) ospitati sino a pochi mesi fa nel centro di incremento ippico di Ferrara. E' di ieri infatti la risoluzione 'bipartisan' firmata da consiglieri di tutti gruppi politici rappresentanti in viale Aldo Moro, nella quale si sollecita la giunta Errani decidere una volta per tutte una misura che salvaguardi gli animali. Destinandoli, in particolare, ad associazioni 'no profit'; come si ricorderà, già prima dell'asta indetto lo scorso 14 settembre, era scattata la mobilitazione per scongiurare la possibilità negata peraltro dalla Regione che cavalli e asini finissero al macello. Dei 17 cavalli e dei 2 asini di razza romagnola, soltanto sei sono stati aggiudicati (in via provvisoria), per gli altri la Regione è orientata alla vendila a trattativa privata. Ora i consiglieri regionali Mauro Malaguti (Pdl), Giuseppe Paruolo (Pd), Andrea Defra:nceschi (Movimento 5Stelle), Sandro Mandini (Italia

A ENTI 'NO PROFIT PER PROGETTI DI UTILITN SOCIALE»

'alla Regione: «Stop alla c ione»

dei Valori), Gabriella Meo (Sinistra e Liberttà-Verdi) e Silvia Noè (tJdc) sollecitano la giunta «ad assumere una scelta di carattere politico che permetta di superare definitivamente anche l'eventualità che la trasformazione della classificazione degli animali invendu-

MOBIUTAZIONE Da tutelare anche il patrimonio dell'ex centro di incremento ippico: «Un bene di tutta la collettività» ti esponga la Regione a rilievi della Corte dei Conti per danno erariale». La seconda richiesta è che gli animali invenduti vengano ceduti. ad associazioni 'no proli t' «con motivazione di utilità sociale». Ancora senza risposta invece l'interrogazione della Lega Nord, nella quale

si chiede conto alla Regione della destinazione di quadri e statue presenti al centro d'incremento ippico, di cui sembra essersi persa ogni traccia. NEL PATRIMONIO dei beni dell'Ippodromo cittadino, figurano anche carrozze d'epoca e finimenti per animali, che secondo quanto atte r man o i responsabili dell'associazione Uipre Francesco Ferroni e del circolo ippico Duca d'Este Roberto Gelli, «rischiano di essere abbandonati a se stessi all'interno di capannoni e magazzini». Le stalle sono ormai quasi completamente vuote, il maneggio coperto gestito d.all'Anffass è stato dichiarato inagibile a seguito del terremoto: «Si tratta di un bene pubblico molto importante, che progressivamente — riprendono Ferroni e Gelli — è avviato a dismiss ione senza che ci sia una pubblica utilità». s. I.

Da sinistra Francesco Ferroni Uaipre) e Roberto Geni d'Este)

La pista è utilizzata da pochi appassionati; in basso un albero ha quasi abbattuto il muretto di recinzione

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24/10/2012

il Resto del Carlino

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FERRARA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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EST

Diffusione: n.d.

AL COMUNE I MILIONE E 350MILA EURO

Discariche, via alla bonifica: la Regione ha ìiato i fondi Sarà attuata l'aspirazione del 'percolato' nel sottosuolo DOPO ANNI di studi e monitoraggi, al Quadrante Est scatteranno anche gli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle discariche: l'intervento sarà finanziato dalla Regione, che ha stanziato a favore dì Ferrara poco meno di I milione e 350mila curo. Il progetto capitanato dal Comune (e che porta la firma del neo dirigente all'Ambiente Ivano Graldi) ha passato infatti il vaglio della giunta regionale, che ne ha decretato l'ammissibilità ai finanziamenti accanto ad altri due soli interventi, a San Giovanni in Persiceto (Bologna) e Solignano (Parma).

per la salute dei cittadini, ma ci hanno suggerito di intervenire comunque sulle due vecchie discariche, ritenute ancora potenzialmente attive. E con teorici rischi di contaminazione delle falde; perciò abbiamo messo a punto un progetto d'intervento e l'abbiamo candidato al finanziamento da parte della Regione». CON IL MILIONE e 349rn ila C33ro deliberato martedì dalla giunta

di viale Aldo Moro, sarà avviata fra l'altro la rimozione del 'percolato' e l'aspirazione, attraverso l'utilizzo di speciali pompe idrauliche, dì parte del materiale che si. trova nel sottosuolo, dove verrà anche inserita dell'acqua per abbassare il tasso delle sostanze inquinanti. Si tratta come detto «della prima azione concreta — conclude l'assessore —, rilevante oltre che molto attesa sotto il profilo ambientale». SA.

Ei ENTE Dopo anni di monitoraggi si tratta delta prima concreta azione contro L'inquinamento Per quanto riguarda Ferrara, sì tratta di un contributo importante: «Sarà la prima vera e propria opera di bonifica nella zona del Quadrante Est — spiega l'assessore all'Ambiente Rossella Zadro —; gli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità hanno escluso la contaminazione da cvm in atmosfera nell'area di via del Salice, escludendo perciò anche rischi

Uno scordo delle discariche della zona del Quadrante Est: la Regione ha approvato il finanziamento delle prime bonifiche

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la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Maurizio Chiarirli ieri era a Roma a ritirare il premio "Oscar" delle multi utility per la sua Hera, che è stata riconosciuta la migliore in Italia nel complesso delle performance relative a sostenibilità, comunicazione, effetti sul territorio, ricerca e innovazione. Prima di salire sul palco, con in mano il Piano industriale 2012-16 del colosso dei servizi appena approvato dal consiglio di amministrazione, l'amministratore delegato si e preso il tempo necessario per delineare Io sviluppo di Nera sul nostro territorio, con l'inceneritore di via Diana e la nuova centrale geotermica a Est ben visibili sullo sfondo, per parecchi anni a venire. Quali sono gli obiettivi di Fiera spa per i prossimi cinque anni? <A1. di là delle cifre, p trilliamo ad una crescita rispettosa della sostenibilità, che è poi il motivo per il quale abbiamo vinto questo premio, Il piano conferma un livello importante d'investimenti soprattutto nel settore idrico, circa 600 milioni in tutto dei quali una dozzina per il territorio ferrarese. Serviranno a ridurre le perdite idriche, ma anche a mantenere la depurazione ad un livello elevato». Nel piano è stato Inserito il progetto geotermia a Est, sul quale si è da mesi aperto un dibattito rovente? «Si, c'è la prima trance degli investimenti previsti da quel progetto, che dovrebbero appunto scattare nel 2014-Il. Questo se, naturalmente, si raggiungerà un'intesa che soddisfi ‘futti, dopo le dovute considerazioni, analisi e verifiche. Per questo riteniamo che gli investimenti possano partire nella seconda pane del periodo compreso dal piano. Il progetto? Dico solo che sarebbe un delitto non farlo, potendo sfruttare una fonte energetica come la geoterraia». In quale settore vedete le maggiori potenzialità di sviluppo? «L'area commerciale, che comprende, gas ed energia: qui prevediamo di quadruplicare la nostra presenza nei prossimi anni. Ag .:tingo che parteciperemo a tutte le gare su gas, le prime a partire già nel 2013, e ambiente che saranno bandite nei territori dove operiamo». A proposito di ambiente,

24/10/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 13.462 Diffusione: 9.640

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•e delegato di Fiera, riceve il prerza premioio ieri a Roma

, AítW L'inceneritore ueradivia piana

«Chiudere gli inceneritori non si può per 20 » L'ad Chiarini: sono costati soldi dei cittadini, in Europa i rifiuti si smaltiscono Geotermia a est? Investiremo tra due anni se c'è l'accordo, un delitto non farla investinienti per 1,9 tríiliardi. Le perdite dactitta ridotte al Entro d 2016 fiera sarà un gruppo con un valore della produzione di oltre 6 miliardi di mero, in increaaiento del as% rispetto all'anno scoso, margine operatiVe lordo di quasi 1 miliardo (dai 645 milioni odierni), investimenti annuali di circa 390 milioni, contro i 300 °310 dEllì ultlmi anni- 5990 queste le • significative del Piano industriale f4e Itl nAticleitgya, s.citseuilnfoo rornnteoraacignq upaua:r:t" il naie Icii;1:1 aroreepPlraieùve d e cioè rifiuti; l'assessore regionale Freda sta dichiarando di puntare alla progressiva chiusura degli inceneritori. Ne avete già parlato? «Noi ingiendiarao migliorare le nostre performance nel riciclo e nella raccolta differenzia-

la riduzione delle perdite nel bacino Nera fino ai 25% (la media nazionale è 40%), dal 26,7% del 2010. Per quanto riguarda i rifiufi, si prevede di arrivare a recuperare sul territorio un milione di tonnellate all'anno riducendo la quota $1031 riutilizza a al 12%. ricavi del settore idrico aumenteranno del 2,5% ed e previsto «io svii topo ulteriore della produzione energetica (elettrica e termica) da fonti rire ovabili soprattutto in relazione alla libera rifiuti/biomassen.

ta, però abbiamo anche l'obiettivo da mettere in valore gli investimenti fatti sugli impianti. Gli inceneritori però non potranno chiudere per i prossimi 20-25 arind, che è 11 loro ciclo di vita, anche perché sarebbe come buttare la finestra soldi dei

cittadini. Non dimentichiamo che questi impianti ci sono stati richiesti dalla pianificazione pubblica». Secondo voi, quindi, non è possibile fare a meno degli inceneritori. «Bisogna guardare all'espe-

rienze dei dieci più avanzati paesi europei, in particolare quelli nordici: nessuno di loro ha saputo ridurre la quota di smaltiento rifiuti al di sotto del 30-40%».. Parliamo di tariffe: cosa dobbiamo attenderci nei prossimi anni nel nostro territorio? «La tariffa'r'ia a Ferrara è ferma da cinque anni, la nostra quota resterà invariata anche in futuro con la nuova Tares visto che i costi non varieranno. Per quanto riguarda l'acqua, nessuno sa cosa succederà. La competenza è dell'Autorità nazionale, ci sono delle riflessioni in atto in questi mesi. Si può solo annotare che la tariffa italiana è la pii: bassa d'Europa».

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24/10/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 13.462 Diffusione: 9.640

L'ASSESSORE FREDA

I,a Regione: ampliainenti di discariche da concordare

Sahrina Freda (Regione)

Non c'è cenno di chiusure degli inceneritori, nella nota ufficiale dell'assessore regionale Salmina Reda in occasione dell'incontro con le associazioni ambientaliste, ieri mattina. Si spendono invece parole significative sulla questione discariche, a pochi giorni di distanza dalla conferenza dei servizi che dovrà decidere sul completamento della Gtispa da 250mila tonnellate. «E' mollo importante che, nel :periodo di elaborazione del Piano regionale, le Province verifichino con la Regione l'attualità e l'effettiva necessità di autorizzam ampliamenti delle discariche esistenti o addirittura nuovi impianti di smaltimento - ha detto l'assessore tispcmdendo alle istanze di aSSOciazioni e sindacati. - Piano regionale consentirà infatti di ottimizzare i flussi di rifiuti, supermdo le previsioni contenute all'interno dei Piani provinciali». Bisogna vedere cosa deciderà di fare lunedì la Provincia. «In realtà nel corso della riudone si è parlato anche d'inceneritori - rivela Lorenzo Raffini, responsabile regionale di Legambiente - L'assessore ha confermato l'intenzione di andare ad -un loro superamento, in maniera certo graduale, e di centrare l'obiettivo di "zero discariche". Diciamo che si coglie una discontinuità nelle intenzioni, giudicheremo p erò dai fatti».

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che in sicurezza

La Regione ha finanziato interamente il progetto del Comune: sarà dilavato il percolato inquinante

L'assessore Rosse; la Zadro

Partirà presto la messa in sicurezza delle ex discariche del Quadrante est. Ieri, infatti, la giunta regionale ha approvato il progetto del Comune di Ferrara per ridurre il potenziale inquinante delle due aree utilizzate fino a qualche decennio fa per lo sto ccaggio dei rifiuti, e che circondano le zone residenziali attorno a via Carretti. Lo stanzia mento regionale è di 1.349.700 e tiro e copre interamente il progetto presentato nel giugno

scorso dal Comune. «Si tratta spiega l'assessore Rossella Zadro dilavare le due discariche dal percolato, cioè il liquido inquinante prodotto dall'accumulo di rifiuti, prima che finisca nella falda sottostante. La massa delle ex discariche non varierà, però, in quanto al posto del percolato verrà immessa acqua pulita. Abbiamo preferito questa soluzione al confinamento delle discariche con mezzi fisici tipo muri». I soldi sorto già di-

sponibili quindi i lavori dovrebbero cominciare nel giro di pochi mesi, dopo i ' appalto. Si tratta, sottolinea ancora l'assessore, «dell'ennesimo intervento diretto della Regione nel Quadrante est: basti ricordare la ricerca sull'inquinamento dell'aria e dell'asilo del Salice affidato all'istituto superiore di sanità, che ha stabilito l'assenza di cvm». Grazie a questa ricerca, tra l'altro, l'asilo del Salice è stato messo a disposizione per

ospitare i bambini, anche se prima di aprirlo sono necessari lavori di sistemazione. I a giunta comunale ha di recente licenziato il progetto di compi etame nto che sarà appaltato nelle prossime settimane. L'obiettivo resta l'apertura dell'asilo entro i primi mesi dell'anno prossimo, più marzo che febbraio. Non si parla ancora di vera e propria bonifica delle ex discariche, come viene chiesto da atribientalisti e comitati di resi dert-

L'operazione del Quadrante est è stato inserito nel novero dei tre progetti d'interesse regionale, per i quali sorto stati stanziati complessivamente 5,3 milioni. Gli altri due riguardano interventi su di una discarica abusiva di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, che è sottoposto a procedura d'ineuropea, che ci re Impegnerà 3,6 milioni di etico anche per l'acquisizione dell'area; e sulla discarica dismessa di Solignano, nel Parmense, per la quale è prevista la messa in sicurezza. «Si tratta d'interventi strategici non solo nell'immediato, per

evitare l'inquinamento, ma anche per costruire uno sviluppo di qualità,› sottolinea la Regione.

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press LinE

la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

24/10/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 13.462 Diffusione: 9.640

RISOLUZIONE TRASVERSALE IN REGIONE

«I cavalli del Centro ippico non finiscano al macello» Il destino dei cavalli dei Centro ippico di Ferrara, chiuso dalla Regione, ha spinto diversi consiglieri regionali, di diversa appartenenza politica, a presentare una risoluzione. Nell'atto viene sollecitata la giunta ad assumere una scelta di carattere politico che permetta di superare l'everttualità che vengano destinati macellazione, verificando le condizioni necessarie a superare il rischio del danno erariale. Gli eletti (Mauro Malaguti del Pdi, Giuseppe Paruolo del Pd, Andrea Defranceschi del :M5s, Sandro Mandini dell'ildv, Gabriella Meo di Sel-Verdi e Silvia

Noè deil'Udc) chiedono inoltre di vincolare le stipule dei sei equini aggiudicati con asta pubblica e le future trattative private per gli altri animali all'Inserimento della dicitura "non Dpa" (animali non ciestinabili a firmi alimentari) e di disporre la collocazione di tutti gli animali rimasti invenduti presso associazioni no profit con motivazione di utilità sociale, L'asta pubblica è stata indetta per 17 cavalli e 2 asini di razza romagnola, con aggiudicazione In via provvisoria di 6 equini. Per gli altri animali non sono giunte offe [te e si procederà tramite trattativa privata.

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24/10/2012

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di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

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pressunE

"Profili" fasulli: alla fine Massari si dimette Non voleva più stare sulla graticola. «Campagna di delegittimazione contro di me» CERVIA. Ercole Massari si è dimesso da presidente del consiglio comunale, dopo le accuse rivoltegli da più parti di avere pubblicato posto e commenti su Facebook sotto falso nome. L'offensiva scatenata da alcuni politici, che ne chiedevano appunto un passo indietro, ha dunque sortito l'effetto desiderato.

Lui non se l'è sentita di stare sulla graticola, in attesa che il suo partito si pronunciasse, e se n'è andato da solo. «A seguito della campagna di delegittimazione orchestrata alle mie spalle - afferma -, in merito alle dichiarazioni riprese da Facebook, e non avendo il sottoscritto alcuna responsabilità in alcuna violazione, ma ritenendo di dovere esentare la carica da ombre di qualsiasi genere, rassegno immediatamente e irrevocabilmente le dimissioni. Invito il Consiglio comunale a procedere all'elezione di un nuovo presidente». Massari aveva ricoperto il ruolo di capogruppo del Pds prima, e dei Ds dopo, dal 1990 al 1995, e dal 1995 al 1999. Poi, dopo una legislatura in stand by, era rientrato nell'aula consiliare nel 2004, ancora come capogruppo del futuro Partito democratico. In questa legislatura, ha appunto svolto con grande competenza il ruolo di presidente, fino allo strappo di ieri. Ora tornerà a sedersi sullo scranno di consigliere del Pd, e "giura" di sostenere il sindaco Roberto

Zoffoli fino alla scadenza del suo mandato. «Vorrei sottolineare la correttezza istituzionale del presidente Massari - afferma intanto il suo capogruppo Cesare Zavatta - che, per tutelare la carica fino ad oggi occupata, ha rassegnato le dimissioni. Tutto il Pd, che in questa occasione rappresento, lo ringrazia e gli è riconoscente per il prezioso lavoro svolto». Come capogruppo, ha certo lasciato il segno per la sua dialettica sopraffina e gli scambi al vetriolo con l'opposizione. Da presidente, si è calato nei panni del politico super partes, riuscendo a convincere anche i consiglieri della minoranza. Il "vizietto" di creare falsi profili su Facebook, dialogando anche in modo aspro con tutti, era stato stato denunciato nei giorni scorsi da vari frequentatori del social network, ed alla fine Ercole Massari ha fatto outing, finendo nell'occhio del ciclone. Di lì hanno fatto a gara per chiedere le sue dimissioni. «Da tempo, uno svariato numero di profili su Facebook, palesemente falsi -

denuncia la Federazione della sinistra -, con foto dei profili spesso volgari e improbabili, imperversa negli spazi dove si dibatte sulle scelte urbanistico - cementizie, difendendo acriticamente il primo cittadino, Pentagramma, la maggioranza, la giunta, il presidente del consiglio comunale; e criticando, in modo molto poco diplomatico, coloro che esprimono dubbi sui progetti faraonici. La somiglianza di stile con Massari si era già notata, ma poi lui si è attribuito pubblicamente la paternità di questa grottesca campagna. Noi riteniamo che il tono di quegli interventi non sia consono a una figura istituzionale di garanzia come dovrebbe essere il presidente del consiglio comunale. Un politico sensibile avrebbe buone ragioni per dimettersi». I grillini, dal canto loro, giudicano il comportamento di Massari «inconciliabile con la presidenza». «E' un atteggiamento inappropriato, fazioso, e deprecabile - denuncia il coordinatore del M5S Alessandro Marconi -. Ha svalutato irrimediabilmente il ruolo istituzionale che riveste. E' proprio il caso che lui renda conto, di fronte al plenum consigliare, di questo suo atteggiamento. Auspichiamo le sue dimissioni, ma anche quel ruolo dovrebbe essere soppresso. Chiediamo al sindaco Roberto Zoffoli di dare al consiglio stesso, la possibilità di esprimersi al riguardo». Anche Gianni Guidi, renziano e componente della segreteria del Pd, chiede le

dimissioni di Massari. La lotta interna al partito, in questo caso, vede quest'ultimo nei panni del bersaniano ed anche dalemiano convinto, irriducibile oppositore del "rottamatore". Tanto più che, il vicepresidente del Comitato Renzi Alain Conte, chiede a sua volta le immediate dimissioni del presidente online. «Non ci aspettavamo questa situazione - aveva dichiarato ieri la responsabile del Pd Daniela Rampini che non è certo opportuna. Incontreremo Massari e gli chiederemo di spiegarci l'accaduto. Se emergessero delle gravi irregolarità, prenderemo delle decisioni anche scomode». (m.p.)

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24/10/2012

il Resto del Carlino

RAVENNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Diffusione: n.d.

LA woNA-‘"A D PA1ONE DEL ?D

In mattinata era «solo un fatto personale» Poi, inaspettata, 'va la svolta MATTINATA tranquilla quella di ieri, con il Pd compatto in difesa: la richiesta di dimissioni di Ercole Massari da presidente del consiglio comunale non era neanche stata presa in considerazione (a quanto riferivano i diretti interessati). Scatenato il Movimento 5 Stelle e scatenati i renziani del Comitato cervese, per bocca di Alain Conte: «Chiedo le sue immediate dimissioni scriveva . inviterei anche gli amici del comitato Bersani, al quale Massari aderisce, e i miei colleghi segretari dei circoli a prendere nettamente le distanze dagli episodi che si sono susseguiti e che Massarì ha pubblicamente dichiarato. Un ruolo come il suo andrebbe interpretato con la massima sobrietà e il massimo equilibrio, due parole assolutamente contrastanti con la condotta tenuta da Massari su Facebook». Nessun commento, invece, dall'opposizione del Pdl: il consigliere Paolo Savelli giudicava la vicenda «un fatto tutto interno al Pd cervese».

un fatto privato e del tutto goliardico. Il presidente è una persona scherzosa spiegavano —, a cui piace divertirsi. Certo, questa abitudine poteva apparire curiosa pensando al suo ruolo istituzionale. Ma la pratica • evidenziavano non riguarda le abitudini Pd dì Cervia, Ceia, i cui responsabili si firmano sempre con nome e cognome. Anche su Facebook». Anche secondo il coordinatore del Pd provinciale Alberto Pagani (era il primo pomeriggio) «il fatto rimane su un versante tutto personale. Se utilizza i profili della moglie e del fratello dovrà vedersela con loro. lo ci metto sempre la faccia, anche on line, ma utilizzare il nome di un parente o di un negozio per esprimere un'opinione non mi pare un tema di così enorme rilievo. Ogni giorno i mass media danno spazio a continenti anonimi sugli argimenti più svariati. Chi sa chi c'è dietro?». Nel pomeriggio la svolta, matte-

sa secondo quanto spiegato lino a un minuto prima dal Pd, con le dimissioni. A seguire, immediate, le dichiarazioni di Cesare Zavana, capogruppo Pd in Consiglio: «Vorrei sottolineare la Correttezza istituzionale del presidente Massari, che, anche nel rispetto e per tutelare la carica fino ad oggi occupata, ha rassegnato le dimissioni. Tutto il Pd cervese gli è riconoscente per il prezioso lavoro svolto». Massari rimane consigliere, il suo ruolo viene temporanemanete ricoperto dal vice. Ed è già scattato il toto presidente. Tra i papabili certamente in pole position c'è lo stesso Zavana. Ma ci sono anche le elezioni del 2014: che Pri o la Federazione della Sinistra colgano l'occasione figlia di Facebook per entrare in maggioranza?

CHE PERÒ, ieri mattina, negava «di essere a conoscenza dell'utilizzo di profili alternativi da parte di Massari», spiegando che, in ogni caso, «si trattava di

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24/10/2012

il Resto del Carlino

RAVENNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Diffusione: n.d.

IL VOTO LA MAGGIORANZA PERDE PEZZI SULLA VENDITA DI TRE TERRENI PUBBLICI

Terre Naldi, quanti 'mal di pancia' Sarò avviata un'asta pubblica: basi da 102, 118 e 158mila CU() LA MAGGIORANZA perde ancora pezzi, questa volta sul delicato tema di Terre Naldi: il consiglio comunale ha deliberato la messa all'asta di tre terreni agricoli in uso all'azienda agricola pubblico-privata a Tebano, precedentemente affittati al Centro ricerche produzione vegetali dell'Università di Bologna. Oltre al voto contrario di Claudia Berdondini dell'Idv (ormai sempre più lontana dalla maggioranza) è arrivato anche quello di Do mizio Piroddi, capogruppo di Insieme per cambiare. La superficie da alienare è consistente (15 ettari coltivati a frutteto e vigneto, su 100 totali dell'azienda), e la base d'asta per ogni terreno è di 102 mila, 158 mila e 118 mila euro, per un totale di 378 mila euro. «Il Crpv spiega l'assessore al bilancio Claudia Zivierì — ha comunicato a Terre Naldi il suo non interesse ad attività di ricerca su questi terreni. Su questi e altri appezzamenti ci sono già state manifestazioni d'interesse». Verrà avviata una procedura d'asta pubblica, ma i pro-

IL IN,C0 L'ESM «E giusto vendere gli ettari non necessari aleattivìtà dì ricerca» prietari dei terreni confinanti avranno diritto di prelazione. La decisione provoca il fuoco di fila di tutta l'opposizione. «Continua a mancare un progetto vero per il futuro di Terre Naldi.— attacca Gilberto Bucci (Udc) —. Una mancanza di prospettiva per un'azienda che è stata, per molto tempo, uno dei vanti dell'amministrazione. Oggi sembra che si debba trovare a tutti i costi il sistema di venderla o affittarla, come se fosse un orpello di cui ci dobbiamo liberare». Gli fa eco Raffaella Ridolfi, capogruppo Pdl: «Si stanno dando gli ultimi colpi a un'azienda dissanguata, come

abbiamo sottolineato nel nostro esposto alla Corte dei Conti riguardo al buco da 740 mila euro — sottolinea —, è davvero una bruttissima pagina per le amministrazioni che si sono succedute a Faenza». Secondo Alessio Grillini, «il prezzo di vendita è troppo basso. E vero che gli agricoltori non potrebbero acquistare a prezzi più alti, ma conviene veramente svendere un bene della collettività?». MA LA NOVITÀ vera è il 'no' di Piroddi che, per il momento, non vuole commentare la sua scelta, limitandosi a dire che «la questione è molto complessa». Il sindaco Giovanni Malpezzi, dal canto suo, precisa che «Terre Naldi non è sull'orlo del fallimento. Oggi è una società in equilibrio finanziario, che necessita di essere seguita con attenzione. Non è vero che c'è una mancanza di progettualità: è giusto mettere sul mercato gli ettari non necessari all'attività di ricerca. Quanto al prezzo, verrà stabilito dal mercato: i nostri uffici hanno indicato solo una base d'asta».

I NO La consigliera comunale 'ribelle' dell'Idv Claudia Berdondini e DOSTliZiO Piroddi, capogruppo civico di Insieme per cambiare

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pressunE

FOC E

DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Direttore Responsabile: Franco Fregni

24/10/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Terre Naldi ha spaccato anche la sinistra SUSPANCE Consigli) comunale: oltre a Berdondini (Idv) anche Piroddi ("Insieme per cambiare") contro la maggioranza

ecisamente movimentato l'ultimo Consiglio comunale: sul caso Terre Naldi si è spaccata la maggioranza e di questi tempi, con il voto alle primarie in canna, è una notizia. A votare contro è stato Domizio Piroddi di "Insieme per cambiare" la lista che ha sostenuto alla grande il sindaco Malpezzi alle ultime elezioni. Piroddi ha votato 'no', mentre il suo compagno di lista Baldisseri votava 'sì', e ha lasciato il Consiglio visibilmente di pessimo umore. Anche Claudia Berdondini (Idv) ha votato contro, mentre erano assenti gli altri consiglieri del Pd, Rontini e Sangiorgi, cosicchè sono stati 15 i voti incassati dalla maggioranza su Terre Naldi, la delibera è stata sì approvata ma non è subito eseguibile, per quello manca un voto. Per la cronaca hanno votato contro Pdl, Udc, Lega e Fatti Sentire. Di cosa stiamo parlando? Certo su Terre Naldi si potrebbe scrivere un libro (il buco da 740mi1a euro provocato dal centrosinistra tra il 2009 e il 2010) ma nella fattispecie l'amministrazione intende mettere in vendita almeno 15 ettari della proprietà; andata a vuoto un'asta, intende riprovarci, con una base d'asta molto bassa, per rimpinguare le casse miseramente quasi vuote. Forse quella di mettere in vendita, a pezzetti, Terre Naldi, è una decisione che è stata presa troppo in fretta, dunque potrebbe essere questo il motivo del 'no' di Piroddi. Oppure c'è dell'altro. Staremo a vedere. Meno interessante il resto del Consiglio comunale; si è parlato di due varianti al Piano regolatore, entrambe approvate; in "Area di via S. Giovannino", dove un allevamento avicolo deve essere ampliato; e in Area

di via Emilia Levante' dove c'era un pub, il lisemore', e c'è un progetto per un impianto polisportivo; poi il Gruppo consiliare Pd ha votato la "Federazione europea subito", una sciocchezza sesquipedale, e in compenso ha bocciato il 'sostegno al referendum per la regione Romagna' che era stato presentato dal Gruppo consiliare della Lega Nord; chiaro il motivo, la Provincia unica è un bluff che non cambia i centri di potere e infatti il Pd ha detto sì all'istante; la Regione Romagna - che sarebbe la vera novità per sdoganarsi dal Soviet di Bologna - invece fa molta paura. E' lì che bisogna lottare.

Il Comune intende mettere in vendita all'asta almeno 15 ettari di Terre Naldi per fare cassa

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FOC E

24/10/2012

DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Franco Fregni

REBUS DA ANNI SI DISCUTE SU COME SALVARE L'EDIFICIO IN ROVINA E ORMAI PERICOLANTE MA L'ASSESSORE ZIVIERI GELA LE ATTESE: "NON CI SONO FONDI PER RISTRUTTURARE"

Castel Raniero si spegne la speranza "Per la Colonia nè so di nè richieste" ,

uale futuro per la Colonia di Castel Raniero? domandavano i con si ri Grillini e Villa (Pdl) in un'interrogazione consiliare ribadendo la necessità di "migliorare la fruibilità del luogo e la sicurezza delle persone, sempre più numerose, che frequentano Castel Raniero" e la necessità di sistemare la Colonia "sempre più fatiscente e pericolosa" anche perchè "la casa colonica attigua è frequentata da anziani di un'associazione". Tra le proposte del Pdl, di trasformare defini-

tivamente Colonia e giardino attorno in un complesso sportivo. Questa la risposta dell'assessore ai lavori Pubblici, Claudia Zivieri. "Premetto che l'immobile, in precedenza di proprietà di Ipab 'Opera Pia Elemosiniera', ente a gestione comunale ora estinto, è conferito nell'Asp 'Prendersi cura' che è la trasformazione in azienda e e la fusione delle Opere Pie di Faenza e del Centro sociale di Solarolo". I soci dell'Asp sono i 6 Comuni: Faenza, Casola, Brisighella, Riolo, Solarolo, Castel Bolognese. "Ogni ti-

pologia di intervento sull'immobile - vendita, ristruttutazione - viene preso in considerazione ma

"Pronti a valutare anche offerte di privati ma fino ad oggi non ne abbiamo ricevuta alcuna"

Sul coperto del fabbricato è stato fatto un lieve intervento di manutenzione, mentre l'area cortilizia e la casa del custode sono stati dati in uso gratuito all'associazione Amici del Fontanone che ne cura la manutenzione e li utilizza come luogo ricreativo per gli anziani della struttura 'Il Fontanone'; un utilizzo conforme alle finalità per le quali la Colonia è stata ricevuta".

ad oggi non ci sono richieste, neanche da privati. Se ne arriveranno saranno da noi attentamente vagliate.

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24/10/2012

ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Franco Fregni

Diffusione: n.d.

RUSPE IN CITTA "SI TRATTA DI UNA SOMMA MESSA A DISPOSIZIONE PER IMPREVISTI"

"Gli strani numeri del Piano Sicurezza" I grillini chiedono di giustificare i 90mila euro Il progetto definitivo di attuazione del piano urbano del traffico non convince il Movimento 5 Stelle che mette sotto la lente d'ingrandimento la delibera di Giunta. In particolare quello che non torna ai grillini è la spesa complessiva del piano urbano del traffico, che è pari a 200mila euro. "Trattandosi di un progetto definitivo non si comprende come, a fronte di un importo totale dei lavori per opere stradali di oltre 92mila euro, risulta l'esistenza di una somma

a disposizione per imprevisti pari a oltre 90mila euro, praticamente l'importo stesso dei lavori - interviene il consigliere comunale Alberto Papperini Da tempo i quartieri e i cittadini continuano a segnalarci, da diverso tempo, la presenza di strade che necessitano della messa in sicurezza, per questo chiedo all'amministrazione e al sindaco di spiegare per quale motivo è stata prevista in maniera anomala la somma imprevista di 90mila euro, pari al 98.5% del totale del costo dell'ese-

cuzione dell'opera. Date le esigenze dei tanti quartieri a cui viene risposto continuamente che il Comune non ha soldi da mettere a disposizione, non è opportuno procedere in maniera più oculata alla definizione dei progetti definitivi? E' possibile definire una spesa complessiva più certa e destinare la rimanenza ad altri interventi pubblici?". Nel dettaglio il piano urbano del traffico, chiamato "Piano Sicurezza", aprirà in città quattro cantieri per un costo complessivo di 200mila euro.

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il Resto del Carlino

FORLÌ

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

IL COMMENTO dI RITA BARTOLOME1

IL PEGGIO È ARRIVATO TIMM cominciare mi pezzo con un odioso \' l'avevamo detto. Però oggi ci sta. Un tentato ,furto ira Pieno centro diventa tentato omicidio. C'erano state previsioni autorevoli. Una per tutte, l'analisi del procuratore capo Sergio Sottani. «Il peggio deve ancora arrivare», aveva dichiarato a Maurizio Burnacci. Ci siamo. E qui s'annullano complesse analisi SU bande internazionali di passaggio a For,T Qui parliamo piuttosto di balordi che t7ivono vivacchiano in città. Allarme rosso per la sicurezza. «Siamo terra di conquista», la sintesi di un poliziotto al vicesinduco Biserna qualche giorno f?„ Leggete l'intervista di i3urnacci alla donna che stava dormendo ed è stata svegliata nel cuore della notte. Vétri in frantumi, terrore puro. Conclusione: «Non pensi mai di vivere certe scene in una città come Forlì...». Eccoci. La disperazione arma la mano dei balordi, i ladri diventano rapinatori, potenziali assassini, Ora che ci penso, Oggi si va in aula per l'omicidio rii Savino Di Modugno. Ricordate? La polikica lo archiviò frettolosamente come roba tra balordi, ia Mià perbene era al sicuro. tanto miopia in quell'analisi!

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24/10/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.


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I ROMAGNA FORLÌ & CESENA

Direttore Responsabile: Franco Fregni

24/10/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Piano Rifiuti L'assessore Freda insiste: "Niente nuovi impianti" BOLOGNA. Il braccio di ferro sui rifiuti tra la Regione e le aziende di servizi non accenna a finire. Torna all'attacco Sabrina Freda, assessore regionale all'Ambiente, che ieri in viale Aldo Moro ha incontrato associazioni e sindacati per discutere del futuro piano regionale di gestione dei rifiuti. "La preoccupazione- spiega Freda- è che, mentre si sta facendo il piano regionale, prendano corpo decisioni provinciali che vanificano" le intenzioni della Giunta. In altre parole, la paura dell'assessore è che Province e Comuni autorizzino progetti di ampliamento o di costruzione di nuove discariche, magari previsti nei piani provinciali, mentre la Regione ha deciso di mettere uno stop a questi impianti e agli inceneritori. "Temo molto - insiste Freda - perché ci sono anche margini di guadagno sui territori nell'aprire nuovi impianti". Per questo l'assessore si appella a Province e Comuni, perché "ogni nuovo impianto sia autorizzato solo previo parere della Regione, rispettando la compatibilità con le previsioni del Piano regionale, perché i piani provinciali non hanno più ragione d'esistere". Il rischio è che il piano regionale "parta con il piede sbagliato - insiste l'assessore - non vorrei ci fosse una corsa ai ripari per realizzare impianti che non hanno più ragione d'esistere". Al momento, nel bolognese sono già state autorizzate tre discariche (Gaggio montano, Imola e Galliera) e una è in fase di autorizzazione a Baricella, mentre a Sant'Agata è in progetto un ampliamento dell'impianto mentre a Imola si sta verificando la fattibilità dell'ampliamento della discarica Tre Monti. Nel reggiano è in corso l'istruttoria per l'ampliamento della discarica di Carpineti (500.000 metri cubi), mentre il Comune di Ravenna Hera deve realizzare nuovi stralci della discarica per rifiuti pericolosi e non pericolosi. A Russi è previsto poi un nuovo impianto per rifiuti speciali (360.000 metri cubi). E proprio lunedì a Rimini, la commissione Ambiente del Comune ha dato il via libera a Hera per la costruzione di un nuovo centro di raccolta di rifiuti urbani. I sindacati e le associazioni incontrati ieri "ci chiedono di essere coerenti con la direttiva Ue - spiega Freda superando la logica dello smaltimento per puntare sul recupero dei rifiuti". Indicazioni europee con cui "siamo pienamente d'accordo", ribadisce l'assessore.

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24/10/2012

ROMAGNA

FORLÌ & CESENA

Periodicità: Quotidiano

Direttore Responsabile: Franco Fregni

Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

RIFIUTI

I piani provinciali sono già carta straccia "Il Piano regionale consentirà di ottimizzare i flussi di rifiuti, superando le previsioni contenute all'interno dei Piani provinciali". Lo ha detto l'assessore regionale all'ambiente Sabrina Freda rispondendo alle associazioni ambientaliste durante il confronto sul nuovo piano regionale dei rifiuti che sostituirà quelli provinciali. Affer-

mazioni che fanno riflettere perché potrebbero far cadere i vincoli che oggi obbligano l'inceneritore di Forlì a smaltire solo rifiuti prodotti nell'ambito provinciale. L'assessore ha anche chiesto che non si autorizzino in questo frangente nuovi inceneritori e nuove discariche (in molte città della regione è corsa a nuovi permessi) perché i piani provinciali sono destinati a decadere. "E' molto importante

che, nel periodo di elaborazione del Piano regionale, le Province verifichino con la Regione l'attualità e la effettiva necessità di autorizzare ampliamenti delle discariche esistenti o addirittura nuovi impianti di smaltimento - ha detto Freda, rispondendo alle istanze di associazioni e sindacati - il Piano regionale consentirà di ottimizzare i flussi di rifiuti, superando le previsioni contenute all'interno dei Piani provinciali".

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FORLI

Ladro cerca di accoltellare un carabiniere

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di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

24/10/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Sulle retribuzioni dei manager dell'azienda critico anche l'assessore Galasso, che domanda: «Si è perseguito il bene comune o la quotazione in borsa?»

Stipendi Hera, la rabbia corre sul web Tante le proteste: c'è anche chi chiede «un prestito ai top manager perpagare il latte di mio figlio» RIMINI. C'è chi parla di li, ha aperto nei giorni scorsi arriva e con la "bocca" così «macchina infernale, come una un'apposita pagina in Fa- piccola che se ci arriva poi pastutte le ex aziende pubbliche e- cebook, "Devono prendere me- sa mezz'ora a sbraitare perché nergia-ambiente privatizza- no di Obama" . Ed è lì, nello il sacchetto non ci entra?». Opte». Ma anche chi avanza la ri- spazio di Internet, che si pos- pure: «Gestiscono servizi eschiesta di «un prestito dai top sono raccogliere gli sfoghi e senziali ed evidentemente li manager, per comprare il latte l'indignazione delle persone, fanno pagare molto più del doa mio figlio». E c'è chi punta il che attaccano l'avuto. E' incredito sugli enti pubblici: «Per- zienda e il managedibile che sui ché i consigli comunali della ment. Vari gli argoservizi si luprovincia, che sono tutti soci menti usati a soste- «Macchina in fernale, come cri». Tra gli indi Hera e piangono tutti i gior- gno del fuoco in- tutte le ex azi ende pubbliche terventi c'è anni miseria, non promuovono crociato di prote- energia-ambi ente privatizzate» che quello un ordine del giorno e preten- ste. Tra questi c'è dell'assessore dono di cambiare la situazio- chi chi punta il dito alle Politiche ne?». La rabbia del web, contro contro i top manager, sui quali sociali, Mario Galasso: «Bisogli stipendi dei vertici della non usa mezze misure: «Biso- gnerebbe anche approfondire multiutilty quotata in borsa, gna mandarli a casa alle pros- il comportamento dei politici sale a galla. Nel mirino sono sime elezioni. Loro si arricchi- nel consiglio di amministrafiniti, in partiscono sempre di zione: hanno perseguito fino colare, le retripiù e noi poveri im- in fondo il bene comune - quabuzioni del piegati diventiamo lità-costo del servizio, o la quopresidente di «Devono dare un sempre più poveri. tazione in borsa?». Lamentele Hera, Tomaso servizio all'alt ezza dei E' una vergogna: ci e proteste, insomma, delle più Tommasi di loro stipendi» hanno ridotto in disparate. E tra tutti c'è chi Vignano, che mutande ed in al- chiede, infine, di fare un passo percepisce cuni casi anche avanti oltre la campagna web: 467mi1a euro all'anno; e quelle senza». Poi c'è chi prende di «Questa operazione, benché dell'amministratore delegato mira l'operato di Hera: «Devo- condivisibile, deve avere una Maurizio Chiarini, che nel no dare un servizio all'altezza parvenza di azione civile: se 2011 ne ha portati a casa 469mi- del loro stipendio. Ad esempio: qualche avvocato ci facesse la la. Cifre importanti, a sei zeri, chi cavolo li ha inventati quei cortesia, sarebbe opportuno contro le quali il presidente cassonetti per la differenziata delineare un documento con della Provincia, Stefano Vita- così alti che un anziano non ci tanto di petizione legale». vh, CAFM Oc rirlivrag noma, net. c,,g9.40.3. g5ig gi• tr.,,,O,tgeg Ag ,A?

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Bollette di Hera: c'è chi critica i «servizi troppo cari»

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24/10/2012

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«Via la Bartolind, tagli o i costi» Ma la Consulta degli emiliani estero resiste A casa il presidente e meno consiglieri. Risparmio di 45mila euro Atessandro GotdonI 13 OLOGNA

NESSUNA abrogazione; solo una cura dimagrante. E' quella che Alfredo Bertelli, sottosegretario alla presidenza della Giunta dell'Emilia Romagna, delinea per la Consulta degli emiliano romagnoli all'estero, da mesi al centro di aspre polemiche per i suoi costi. Le linee generali del provvedimento, enunciate in commissione e che diventeranno progetto di legge, consistono essenzialmente in questi punti: riduzione dei membri della consulta da 53 a 35; riduzione dei membri del comitato esecutivo da sette a cinque; sostituzione del presidente attualmente esterno della Consulta (carica ricoperta oggi da Silvia Bartolini) con un consigliere regionale senza compensi aggiuntivi. Ulteriori riduzioni dei costi dovrebbero arrivare dalla telematica e le videoconferenze. A QUALI risparmi porterebbe questa cura dimagrante non è dato sapere. Ma qualche conto si può abbozzare. L'attuale compenso della Bartolini è di 38mila curo lordi l'anno; i gettoni di presenza dei membri della Consulta sono di 22 curo lordi al giorno per gli italiani e di 29 per gli stranieri. Poichè i

18 tagli riguarderebbero i membri italiani, considerando che la Consulta si convoca in media 2 volte l'anno per un totale di 4 giornate, e calcolando una media di rimborso spese di 250 euro totali a persona, il risparmio complessivo si aggirerebbe sui 45niila curo (38mila pi n 7mila). Pochi spiccioli arriverebbero dalla riduzione da 7 a 5 dei membri del comitato esecutivo che comunque non percepiscono alcun gettone. IN SOSTANZA, dagli attuali 164rnila euro stanziati dalla Regione per il fuzionamento della Consulta si otterrebbe un risparmio di un 30% scarso. C'è poi tutto il capitolo che riguarda gli stanziamenti deliberati dalla Giunta

per i progetti degli emiliani romagnoli all'estero, circa 600mila euro per il 2012, sui quali in prospettiva non ci sono per ora decisioni di tagli. LA PROPOSTA di riforma non è stata accolta con grande favore dall'opposizione che di fitto chiede tout court della Consulta (quattro progetti di legge in tal senso di Idv, Lega, Ude e Movimento 5 stelle sono fermi da mesi in commissione Politiche sociali). Ma il sottosegretario ha escluso quest'ipolesi: «La Consulta è servita a far crescere una rete di relazioni culturali, sociali ed economiche significative con i nostri concittadini all'estero e va mantenuta».

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