rassegna 23.11

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 23.11.2012

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INDICE

extra IDV Val Samoggia Pd: «La fusione vale 38 milioni» 23/11/12

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Unità edizione Bologna

Regionale Primarie a 5 Stelle (ancora) da decifrare. Priorità: non lasciare fuori nessuno 23/11/12

Fatto Quotidiano Emilia Romagna

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Bologna Mille Market per la colletta alimentare 23/11/12

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Corriere di Bologna

Pure la Valsamoggia va al voto “Comune unico per sopravvivere” 23/11/12

La Repubblica Bologna

Val Samoggia Pd: «La fusione vale 38 milioni» 23/11/12

7 4

Unità edizione Bologna

Piacenza Il partito di Di Pietro sta cadendo a pezzi 23/11/12

8

Libertà

Educare alla sicurezza:i genitori dove sono? 23/11/12

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Libertà

Scuola XXV Aprile, oggi a Borgotrebbia la festa dell’Albero 23/11/12

Libertà

Referendum anti-casta, l’Idv torna in piazza 23/11/12

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Libertà

Corsa alle proposte di aggregazione C’è chi “sposa”le vallate e chi va oltre 23/11/12

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Libertà

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Ferrara «L’Idv sta con Bersani o con Vendola» I ‘dipietristi’ rilanciano l’appello del leader 23/11/12

Il Resto del Carlino Ferrara

Cittadinanza onoraria: infuria la polemica su ‘Al Moletà’ 23/11/12

Il Resto del Carlino Ferrara

Tanta Idv nelle primarie «Anche noi nell’alleanza 23/11/12

La Nuova Ferrara

Grande Crispa, un altro affondo 23/11/12

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La Nuova Ferrara

Ravenna Salta il voto sul regolamento capanni 23/11/12

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Corriere Romagna Ravenna

Ravenna, la convezione per il Benelli è attesa lunedì 23/11/12

Corriere Romagna Ravenna

Maggioranza in ritirata, slitta il regolamento 23/11/12

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Il Resto del Carlino Ravenna

Stasera a Formellino si parla di estensione della rete gas 23/11/12

Il Resto del Carlino Ravenna

Palazzo Podestà ancora in alto mare 23/11/12

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La Voce di Romagna Ravenna

BAGARRE IN CONSIGLIO COMUNALE 23/11/12

23

La Voce di Romagna Ravenna

“Pescatori coinvolti nelle decisioni” 23/11/12

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Il Resto del Carlino Ravenna

I residenti e la Giunta 23/11/12

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La Voce di Romagna Ravenna

Forlì Cesena Spiagge Emendamenti in Senato per la proroga 23/11/12

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La Voce di Romagna forlì

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Rimini Spiagge Emendamenti in Senato per la proroga 23/11/12

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La Voce di Romagna Rimini

I transfughi di Tonino 23/11/12

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La Voce di Romagna Rimini

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pressunE

l'Unità Romagna

23/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Claudio Sardo

Diffusione: n.d.

Val Samo e e-4 a Pd: «La fusione vale 38 Ioni» imp

• Domenica il referendum per unificare i 5 Comuni • Donini: «Siamo fiduciosi, vinceranno i "sì"» «NESSUNA PAURA DI CAMBIARE»

BOLOGNA PAOLA BENEDETTA MANCA

phrnanca@gmaii.com Dopodomani i cittadini della Val Sa-. moggia sono chiamati a votare al referendum per la fusione dei Comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Sa - vigno in un Comune Unico. Ieri sera a Bazzano a chiudere la campagna elettorale in favore del "sì" è stato il governatore Vasco Errarti. insieme al segretario provinciale del Pd, Raffaele Dortini. Il nuovo Comune unico sarà quarto in provincia per popolazione, conterà circa 30mila abitanti su un territorio di 178 chilometri quadrati. La fusione porterà vantaggi economici e amministrativi concreti, come hanno sottolineato, ieri, il segretario Donini, il sindaco di Bologna Virginio Merola, la presidente della Provincia Beatrice Draghetti e il sindaco di Bazzano, Elio Regni°, che hanno tenuto una conferenza stampa nella sede del Pd. innanzittutto il nuovo Comune Unico potrà accedere a contributi statali (9 milioni di euro in 10 anni) e regionali (sempre 9 milioni ma in 15 anni) e potrà usufruire di una preziosa deroga di 2 anni al Patto di Stabilità, guadagnando cosi - precisa Donini - altri 20 milioni di euro. Soldi «che agevoleranno la ripresa economica e l'incremento di posti di lavoro» e daranno respiro «alle imprese artigiane che i Comuni, attualmente, fanno fatica a pagare», Unificando Giunte e Consigli comunali si risparmieranno 260.000 euro sui costi della politica. I servizi per i cittadini, poi, «saranno migliori e più vicini e si allenterà la pressione fiscale».

li segretario provinciale è ottimista sull'esito del referendum. «Tutti i segnali ci lasciano ben sperare ma chiediamo ai cittadini di farsi parte attiva di questa grande speranza per il territorio, la prima riforma istituzionale che viene dal basso». Fra i cinque Comuni, quello dove il fronte del "no", secondo i sondaggi, è più ampio è Savigno. «Il referendum consultivo - ricorda Donini sarà valutato sia Comune per Comune che sull'intera Vai Samoggia ma abbiamo comunque buone ragioni per pensare che anche a Savigno prevarra il "sì", mano a mano che le persone ragioneranno di testa e non di pancia. Siamo fiduciosi anche in virtù del grande lavoro che abbiamo fatto per promuovere la fusione'<, «Soprattutto a Savigno cvidenzia serve la fusione, per una maggiore competitività e per il futuro del territorio, altrimenti rischia l'isolamento e problemi dal punto di vista della tenuta». Stando al Patto di stabilità 2013, infatti, il Comune dovrebbe tagliare oltre 415.000 curo di spesa corrente, «ovvero sui servizi». «I soldi che arriveranno dalla fusione - assicura Elio Rigillo, sindaco di Bazzano - saranno usati per ridurre l'imu sulla prima casa e l'ilrpef. Inoltre vogliamo essere più capillari e aprire sportelli per i cittadini in frazioni oggi non servite». ,Ú una riforma dal basso che lancia un segnale forte a livello nazionale» commenta il sindaco Merola che sottolinea: «Mentre i sindaci protestano contro il Governo per la legge di stabilità e chiedono riforme coerenti, qui non ci limitiamo ad aspettare una mitica ora x o provvedimenti illuminati che, di questi tempi, si vedono raramente». Si rivolge poi al fronte del "no". «Gli opposi-

PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA

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Serraval le, Cmspellano. Montevegho e SaAgno s§ trasformeranno n un unko ",'";

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s

un fiore all'oceNello» tori invocano il salvataggio dei cinque comuni, ma quando l'abitudine si accompagna alla paura di cambiare ammonisce - non si salva affatto l'esistente ma lo si compromette. Occorre cambiare per salvaguardare al meglio le proprie tradizioni e andare verso il f.lituro». Anche il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bei-sani, approva senza se e senza ma la fusione: «Si parla tanto di ridurre i costi della politica e delle amministrazioni per aiutare le famiglie e i meno abbienti, poi c'è qualcuno che lo fa». L'unificazione dei Comuni della Val San -loggia -sottolinea - «è una cosa bellissima. D'altronde, non abbiamo sempre fatto così in Emilia-Romagna? Siamo cresciuti mettendoci insieme». Anche Draghetti si schiera per il sì: «Bisogna andare a votare e farlo con la testa». Favorevoli alla fusione anche la Federazione della Sinistra, l'Idv e. in Regione, il Movimento 5 Stelle. 11 25 novembre i seggi saranno aperti dalle 6 del mattino alle 22. Gli elettori dovranno portare con sè la tessera deitotale e un documento di identità. Riceveranno due schede: su una si vota per la fusione, facendo una croce sul "sì" o sul "no". Sull'altra si vota per scegliere il nome del Comune Unico.

Pagina 29 Pet fas‘one vale 33 mila:*

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23/11/2012

press unE *Fatto Emi► Romagna

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Primarie, Renzi alla conquista dell'Emilia rossa: "Di Casini non me ne frega nulla " CUì sì

gioca il suo futuro: 'Niente :accordi con l'Udc, recupero io voti deí delusí del centrodestr". Pol torn sul ;,;kit uz ;; ;;L; d

di D2 vide T rrini Biihnnia

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Scenografia, contenuti "veloci come un sms", e abbigliamento sono quelli storici. In più qualche consiglio da campagna elettorale vecchia maniera ("guardate dieci persone sulla rubrica del telefono e scrivetegli 'lo alle primarie ci credo"). Eccolo Matteo Renzi alla conquista dell'Emilia rossa, quella dove Bersani punta a far saltare il banco e chiudere la partita Primarie Pd entro domenica sera. Ad accogliere il sindaco di Firenze nella sala del Baraccano, dopo che la Curia locale aveva annullato l'incontro al cinema Galliera nello storico rione Bolognina, più di 300 persone. Molti giovani, forse nemmeno maggiorenni, tante ragazzine che lo vogliono toccare come fosse Justin Bieber, ex dipietristi che fanno gruppo in fondo alla sala, alcuni consiglieri comunali e regionali di Pd e Pdl, il segretario provinciale Donini.

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"Essere progressisti guardando al domani, avere una prospettiva e una visione, questo dico a quei ragazzi che hanno come principale paura quella di restare così come sono". L'apertura, identica a tre mesi fa, è proprio per le giovani generazioni, poi subito l'affondo sulla "rottamazione" ("per chi ha ricoperto 20 anni di incarichi politici e non per chi ha 70 anni") e sulla cancellazione del finanziamento pubblico ai partiti. "Oggi è online il programma definitivo che raccoglie i suggerimenti di chi ci ha seguito sul web", anche se il principale tasto su cui batte Renzi, dopo le Cayman, è sempre la questione fiscale: "Voglio che si faccia come la Merkel: recuperiamo i capitali depositati in Svizzera anche mantenendo l'anonimato". Un'ossessione quella per la grande finanza che ha fatto più scalpore di ogni difesa storicamente di "sinistra" di diritti e eguaglianza ("preferisco i sindacati che dicono qualche volta anche un Sì") che, a dire il vero, faticano ad entrare nel lessico renziano: "Di are accordi con Casini non me ne frega nulla, sono io che recupero i voti dei moderati delusi dal centrodestra, come del resto ha fatto Pisapia a Milano". Infine una speranza a 48 ore dalla chiusura del primo round primarie: "Ho dati diversi da quelli ufficiali. Non solo andremo al ballottaggio, ma ci andremo con una percentuale altissima. Sono convinto che se il tam tam parte vinciamo le primarie".

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23/11/2012

CORRIERE DI BOLOGNA Direttore Responsabile: Armando Nanni

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

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23/11/2012

press unE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Diffusione: n.d.

I cittadini di cinque paesi sceglieranno domenica se fondersi. Donini: "Osi cambia o si muore"

Pure la Valsamoggia va al voto "Comune unico per sopravvivere" ENRICO MIELE

Il segretario Raffaele Donini

SCATTA il conto alla rovescia per il referendum di domenica prossima sulla fusione dei Comuni in Val Samoggia. Un'operazione «bellissima, molto importante e nuova» l'ha definita il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che ieri ha spedito in via Rivani un video messaggio per sponsorizzare la vittoria dei "sì": «Si parla tanto di

ridurre i costi della politica e delle amministrazioni per aiutare le famiglie e i meno abbienti — sottolinea il numero uno dei Demo cratici — si parla, si parla ma poi qualcuno lo fa». Domenica infatti oltre 24mila elettori—residenti a Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno — saranno chiamate ad approvare (o meno) la fusione dei cinque Comuni di in un unico ente. Si tratta, conclude un unico ente. Si tratta, conclude Bersani, di cinque amministratori bolognesi che «mettono la loro identità in un' avventura più grande».Nella sede provinciale dei Democratici tocca poi al segretario Raffaele Donini, assieme ai sindaci coinvolti, snocciolare le cifre (e i risparmi) dell'operazione: il nuovo Comune riceverà un contributo di 18 milioni di euro da Stato e Regione nei prossimi dieci anni e avràla deroga al patto di stabilità per un biennio. Inoltre, unificando giunte e consigli comunali, si risparmieranno altri 260mi1a euro. Due le schede nell'urna: una grigia per dare un parere ("sì" o "no") sulla fusione e una rosa per scegliere il nome del futuro ente. In lizzaValle del Samoggia, Valsamoggia, Samoggia e Samodia. Seggi aperti dalle 6 del mattino fi-

vRdeo messaggRo deR C3è ed. a: da A.'t&zone C.& c;s3 voR date: Pes, MIpRS no alle 22. Subito dopo partirà lo scrutinio ed entro lamezzanotte si conoscerà il destino della fusione.

Insomma, sintetizza Donini, la fusione serve a «dare prospettive al territorio». E con i soldi risparmiati, assicurail sindaco di B azzano, Elio Rigillo, «ridurremo l'Imu sulla prima casa e l'Irpef». Unica nota dolente Savigno, dove il fronte dei contrari rischia di essere in maggioranza («ma anche lì prevarrà il sì» assicurano i presenti). In fondo, ricordano, la fusione serve soprattutto a Savigno, «altrimenti quel Comune rischia l'isolamento» visto che secondo il Patto di stabilità 2013 dovrebbe tagliare oltre 415mila euro di spesa corrente. Altro tema è la futura sede del nuovo maxi Comune. Su questo, Rigillo sorvola: «Ovunque sia non è importante, non crediamo di dover chiedere un p arere alla cittadinanza». Parole di sostegno infine arrivano dal sindaco Virginio Merola che manda un avviso al fronte del no: «Quando l'abitudine si accompagna alla paura di cambiare non si salvano affatto i Comuni». Idem per la presidente della Provincia, Beatrice Draghetti, che applaude quei sindaci che «non si sono limitati a piangere per i tempi grami ma si sono dati da fare». Un esempio da replicare anche per l'Idv che con il suo coordinatore provinciale Sandro Mandini definisce la fusione «una strada percorrere anche in altri territori dell' Emilia Ro magna».

Pagina 5 Bersani PalaDozza, tutto prontoperlafesta

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LIBERTÀ

press unE

23// 1/2012 Periodicità: Quotidiano

QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNSSTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

Il partito di Di Pietro sta andando a pezzi di FLERLITIGI MAGNASCHT

D

opo le defezioni della scorsa settimana (quando si è dimesso dall'Idv di Antonio Di Pietro il capogruppo alla camera, Massimo Donati, seguito a ruota da Anielio Formisano) ieri hanno abbondonato il partito, altri due deputati più un senatore. I primi sono Gaeta no Porcino e Giovanni Paladini.Quest'ultimo è anche il coordinatore dei partito nella regione Liguria. Il senatore invece è Stefano Pedica. Il gruppo alla Camera dell'Idv è stato sciolto perché si si è ridotto a 17 componenti quando il numero minimo è di venti parlamentari.

D

i Pietro, per cercare di rianimare la periferia, ha organizzato, alla fine della scorsa settimana, una riunione di dirigenti e militanti a Bologna, una piazza dove, di solito, riusciva a radunare folle imponenti. Invece c'erano quattro gatti per di più anche polemici sulla gestione verticistica del partito. Come mai il giocattolo politico di Di Pietro che ha funzionato come un orologio svizzero per vent'anni, adesso si è improvvisamente inceppato? Le risposte sono molte. Alcuni vedono l'evento scatenante nell'arresto dell'ex capogruppo dell'Idv nella Regione Lazio,Vincenzo Maruccio, che era anche un amico intimo di Di Pietro. Altri ritengono che il siluro sia stato sparato da Milena Gabanelli che, con il suo "Report,' ha fatto un'impietosa radiografia nelle tasche di Di Pietro. La ragioni della crisi dell'idv sono invece, a mio avviso, di carattere squisitamente politico. U primo motivo è la rottura dei cordone ombelicale che univa l'Idv al Pd, decisa in modo secco ed irreversibile dal segretario Pier Luigi Bersani.

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Con questa rottura, Di Pietro si è improvvisamente trovato da solo sul pack. L'altro motivo è dovuto all'affermazione del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che, con un linguaggio nuovo, degli strumenti elettronici moderni e un'agg ressività, magari non più vera, ma certo più credibile, è andato a razzolare nelle proprietà politico-elettorali di Di Pietro che, in tal modo, si è trovato completamente spiazzato. Di Pietro quindi, per riassumere, ha preso un gancio destro da Bersani, replicato dal gancio sinistro di Grillo con, in più, l'uppercut della Gabanelli alla quale si sono aggiunti i magistrati che, stavolta, invece che dargli i sali per farlo rinvenire, gli si sono gettati addosso anche loro. Ecco perché Di Pietro è venuto giù come una pera cotta. Era un mangiafuoco, adesso piagnucola. Non è più credibile. E i suoi amici, che adesso debbono decidere che cosa fare da adulti, chiedono asilo politico soprattutto al Pd. E' un comportamento indecoroso, ma è anche inevitabile.

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Pierluigi Magnaschi


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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

23/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 32.634 Diffusione: 26.480

Educare alla sicurezza:i genitori dove sono? All'Osservatorio delle Autonomie Locali si è parlato degli automobilisti di domani EININI Educare alla sicurezza: i genitori dove sono? E questo l'annoso quesito che l'Osservatorio nazionale delle autonomie locali sulla sicurezza stradale nelle aree urbane, riunitosi ieri mattina nella Sala dei Teatini, ha sollevato: promossi i ragazzi infatti, sul fronte della sicurezza stradale i veri "rimandati" (se non addirittura bocciati) appaiono i genitori. "In tutte le iniziative notiamo che la grande assente è la famiglia" ha spiegato dopo l'introduzione del sindaco Paolo Dosi e degli assessori Paola Beltrani e Massimiliano Dosi, la comandante della Polizia Municipale Elsa Boemi a cui è spettato il compito di aprire i lavori dell'Osservatorio coordinato dalla giornalista Chiara Cecutta e isti-

Il tavolo dei relatori all'iniziativa di ieri mattina ai Teatini (foto Lunini)

tuito da And. e Upi, "ogni anno noi incontriamo circa 4mila ragazzi; contiamo su una rete forte di privati che ci assiste e fa

della sicurezza stradale un'autentica proposta di vita in intima contiguità cori l'educazione alla legalità. Ma l'invito è quello

di estendere il nostro lavoro anche ai genitori". A fargli eco è stato il coordinatore della Croce Bianca Alberto Negri che ha presentato l'esperienza settennale del Progetto "T. V R" insieme ad alcuni studenti del "Gioia": "Il "T. V B. " è bello perché investe sui giovani, ma oggi non basta più" ha spiegato, "la piaga dell'alcol e delle sostanze stupefacenti infetta anche gli adulti: l'obiettivo ormai non è solo quello di parlare ai ragazzi, ma anche ai genitori". "L'anello debole sono i genitori degli adolescenti" ha confermato l'insegnante del "Gioia" Maria Carla Scorletti che lo scorso anno ha guidato i suoi studenti nella creazione di "Exit", spettacolo esperienziale sul tenia della sicurezza diretto da Achine Crosignani e andato in scena al Teatro Municipale, "quali emozioni hanno condiviso con i loro figli? Probabilmente poche dopo la cresima dei ragazzi: ma non bisogna delegare ad altri le emozioni dei nostri figli e per questo stiamo pensando di organizzare un ciclo di incontri di sensibilizzazione". "Il problema è che spesso percorsi di sicurezza stradale sono scollegati dall'ambito didattico e dall'educazione alla cittadinanza" ha spiegato la pedagogista Maria Teresa Moscato: certo non sempre è così e i progetti di "multa morale", "Gins" e "Ciak si guida" spiegati da Davide Tagliafichi con la III O della "Dante", Alessandra Burzoni e Antonio Barbato lo hanno dimostrato, mettendo sotto i riflettori l'impegno di tante istituzioni, associazioni e movimenti. Manca la famiglia: ma si spera che la sua assenza, per ora non giustificata, duri poco. Betty Paraboschi

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

23/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 32.634 Diffusione: 26.480

Scuola XXV Aprile, oggi a Borgotrebbia la festa dell'Albero Nell'ambito della settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile, incentrata sul tema dell'alimentazione, presso la scuola primaria XXV aprile di Borgotrebbia si celebrerà oggi dalle 10 alle 2.30, la festa dell'albero. Nell'occasione, l'assessore alle Politiche Scolastiche Paola Beltrani leggerà ai bambini il racconto "Un giorno con Melita", libretto proposto da ProgettoMondo Mlal la cui protagonista è una ragazzina di 12 anni che vive in un paesino del Guatemala. EININI

Pagina 19 Docentidel Gioia,stopalle gite

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

23/11/2012 Periodicità: Quo tidi ano Tiratura: 32.634 Diffusione: 26.480

Referendum antkasta, ridv torna in piazza , Anche questo fine settimana Italia dei Valori sarà in piazza a Piacenza. Rivergaro, Fiorenzuola e Ziano per la raccolta firme dei 4 referendum per abolire i privilegi della casta e in difesa dei lavoratori. Oggi a Ri.vergaro, piazza del mercato dalle 9:00 alle 13:00; domani a Piacenza, Via Chiapponi angolo via XX Settembre dalle 8 alle 13, Corso Vittorio Emanuele (vicino erboristeria) dalle 14 alle 19 e a Fiorenzuola, piazza del mercato dalle 09:00 alle 13:00; domenica a Piacenza, Pubblico passeggio e Corso Vittorio Emanuele (vicino erboristeria) Dalle 9 alle 19; e a Ziano, presso i mercatini di Natale, dalle 09;00 alle 15:00.

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

Corsa alle proposte di aggregazione C'è chi "sposa" le vallate e chi va oltre PIACENZA - Chi sta con chi. Partita la corsa alle proposte di. aggregazione. E i sindaci presenti all'incontro di ieri, alla fine, hanno "accerchiato" l'assessore e vicepresidente regionale Simonetta Saliera; ora per cercare di capire meglio i contenuti della proposta regionale, ora per suggerire soluzioni più consone alle esigenze del territorio piacentino; ora preoccupati che le Unioni in corso (o in via di formazione) possano subire una battura d'arre. sto o, peggio, un affossamento. Così c'è chi ha tracciato già delle ipotesi. Unire ad esempio l'asta della via Emilia da Alseno a Pontenure. (con un bacino di cittadini ben oltre il limite stabilito dalla Regione) oppure chi suggerisce come il sindaco di Gragnano Andrea Barocelli di seguire le direttrici naturali delle vallate. In questo modo - ha ricordato - ogni zona supererebbe i 20mila abitanti e anche di più. Insomma è iniziata la corsa

alle proposte proposte e dei distinguo nella gara chi sta con chi. Dello stesso avviso di Barocellì anche Sandra Busca, sindaco di Bettola, in questo modo i comuni grandi potrebbero aiutare quelli piccoli. Anche l'unica certezza che le Comunità montane resteranno come Unioni montane sembra non essere così certa se si considera che, in Valtrebbia, Travo guarda anche a valle a Rivergaro;per esempio, oppure in quella di Valnure Valdarda potrebbe manifestarsi una scissione da parte di Vernasca, Lugagnano, Castellarquato e Morfasso intenzionati a mettere insieme delle funzioni lasciando al palo Ferriere e Bettola e questi non avrebbero altra scelta dell'unione con Pontedellolio che, per ora, ha lanciato proposte di convenzione con Podenzano. E proprio il sindaco di Podenzano Alessandro Ghisoni ha segnalato le difficoltà incontrate già ora con l'esperienza di Unio-

ne. Difficoltà nel far partire nuove iniziative in quanto il quadro legislativo frappone ostacoli. Ci vogliono quindi anche gli strumenti adeguati per lavorare, ha sollecitato. Massimo Castelli, presidente della Comunità montana, ha portato all'attenzione il fatto che, per tempo, in Regione è stato inviato il progetto d.ell'Unione montana. Unione che - come ha poi rassicurato Saliera - subentrerà automaticamente alle Comunità montane "pensionatide". Molto deluso dall'incontro si è detto il sindaco di Caorso Fabio Callori. Sono mesi che stiamo lavorando per l'avvio di unioni su tre funzioni delle nove previste dal primo gennaio 2013. Abbiamo perso soldi e ore di lavoro e adesso? Sarà la via Emilia il confine che divide le future Unioni? saranno i confini del distretto? Dovremmo azzerare tutto e ripartire? Preoccupazioni espresse anche dal sindaco di Rottofreno

23/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 32.634 Diffusione: 26.480

Raffaele Veneziani «Il nostro affannarci è stato tempo perso? ». Anche Francesco Zangrandi, sindaco di Calendasco si è detto interessato a conoscere come saranno considerate le Unioni già esistenti. E Giuseppe Brusamonti (vicesindaco di Fiorenzuola) ha segnalato che il suo Comune, pur raggiungendo 15mila abitanti, sta ragionando sulle opportunità offerte dalle Unioni. E ha formulato una serie di domande. Quali sono i criteri dimensi.onali e quante Unioni? Come saranno considerate le contiguità territoriali? Per le Unioni accerchiate da altre ipotesi chi decide quali saranno' valide? Rosario Milano di Alseno ha sollevato il dubbio sui tempi. Gli stessi per i Comuni con obbligo di Unione e quelli senza obbligo? Infine tra le righe la convinzione che sarà difficile decidere e superare gli steccati territoriali con un invito anche esplicito alla Regione rappresentata da Saliera: decida lei. Ma Saliera ha esortato i sindaci presenti: fate proposte, non si vogliono imporre soluzioni. a.le.

Quasi al completo i sindaci hanno partecipato all'incontro sul riordino (f. Lunini)

Pagina 33 rt ri! Comuni chi non si linisre è perduto,›

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23/11/2012

Resto del Carlino

FERRARA

Periodicità: Quotidiano

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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sAR:Z GLI APPELLI: LA SPINTA DEI 'RENZIANr, LA SCELTA DEL PRC

«L'I& sta con Bersani o con Vendola» I 'clipietristi' rilanciano l'appello del leader SI MOLTIPLICANO, nelle ultime ore della campagna elettorale per le primarie del centrosinistra, gli appelli e le prese di posizione. Emblematica quella di alcuni esponenti dell'Italia dei Valori (dall'assessore Rossella Zadro al capogruppo Giorgio Scalabrino Sasso, per continuare con Graziella Ferretti, Alessandro Rorato, Monica Chiarini e Marco Vinciguerra) che rilanciano a Ferrara «l'appello di Antonio Di Pietro a partecipare alle primarie, che anche per noi assumono forte rilievo — spie-

ga Scalabrino Sasso —; c'è libertà di coscienza ma l'indicazione di Di Pietro, che noi condividiamo, é di votare Bersani o Vendola». I 'renziani' invece continuano la «spinta per il cambiamento, chiave di una svolta nella politica nazionale e locale». Con Vendola, inevitabilmente, si schiera anche Rifondazione: «E' il primo passo per una modifica strutturale dello scenario politico, che comprenda poi anche i movimenti e i gruppi che si riconoscono nella sinistra».

La scheda grigia con nomi dei cinque candidati in lizza per le primarie del centrosinistra

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il Resto del Carlino

FERRARA

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

copnAno

Cittadinanza onoraria: infuria la polemica su 'Al Moletà' SCOPPIA il polverone sulla cittadinanza onoraria. A distanza di due mesi dal consiglio comunale settembrino, in cui le forze politiche copparesi si erano scontrate sul tema. «Mi è arrivato il giornalino politico locale Al Moletà e ho sgranato gli occhi dice Michele Faccini — quando ho letto la presa dì posizione di come la redazione, si auguri che la cittadinanza onoraria per i bambini stranieri non diventi un atto discriminatorio nei confronti dei bimbi italiani. Sia come cittadino, che come presidente dell'Anpi, mi sono sentito offeso. Sarebbero fatti da denunciare. Di quali bambini parlano? Di quelli della Copparo bene o della Copparo male? Penso che la cittadinanza vada data a tutti gli effetti, ma ritengo l'approvazione di quella onoraria un buon punto di partenza». Durante il consiglio del 26 settembre scorso, circa due ore erano state riservate all'odg del Pd che proponeva il riconoscimento simbolico di cittadinanza onoraria, ai bambini nati in Italia da genitori stranieri residenti nel comune. L'approvazione a maggioranza aveva visto i voti favorevoli del Pd, quelli contrari di Pdl e Moleta, e l'astensione di ldv e Rifondazione che chiedeva un impegno del consiglio verso il Parlamento per il riconoscimento effettivo della cittadinanza, e non un fatto simbolico. Riccardo Ziosi della lista civica al Moletà risponde così a Faccini: «Non si tratta di un atto di razzismo. Ribadisco quanto detto in consiglio, la cittadinanza onoraria è un escamotage per questioni interne del Pd. Credo che dare un riconoscimento simbolico sia uno spot politico. Il Pd ha bisogno di fatti celatami. Direi invece che servono cose concrete, i bambini stranieri hanno bisogno più che essere riconosciuti pubblicamente, di sentirsi integrati, di un educazione sociale». Anche il sindaco Nicola Rossi replica: «Non sarà questione di razzismo, ma di intelligenza. Questo tema è delicato, si parla di persone, di diritti, e scherzare con questo non è intelligente». Chiara Modones i

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23/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.


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23/11/2012

la Nuova Ferrara

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 13.462

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Tanta Idv nelle pr che noi nell'alle

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Centrosinistra, un pezzo del partito esce allo scoperto "obbedendo" a Di Pietro Sasso: per cambiare dopo Monti. Lui e Zadro per Bersani l Chiarini vota Vencola L'Idv non ci sta a rimanere fuori dalla partita delle primarie deL centrosinistra e, pur orfano del leader Antonio Di Pietro nel novero delle candidature, invita i suoi elettori a sostenere Pier Luigi Bersani o Nichi Vendola. A farlo, «seguendo l 'indicazione data dal nostro presidente all'assemblea dei quadri di sabato», è a dir la verità un pezzo importante del partito a Ferrara, rappresentato da un gruppo di amministratori e responsabili di setto-re, mentre i vertici provinciali e comunali restano in silenzio. «Noi siamo nel solco indicato da Di Pietro, che è quello di sostanziare con atti pubblici la nostra partecipazione alle primarie, votando appunto uno di quei due candidati - fa presente Giorgio Scalabrino Sasso, consigliere comunale di Ferrara Certo non pretendiamo di avete dietro tutto il parti-

Rossella Zadro, Monica Chiarini e Giorgio Scalabrino Sasse alle primarie

to». Alla presa di posizione pubblica hanno aderito Alessandro Rorato, consigliere provinciale, Monica Chiarini (responsabile donne), Marco Vinciguerra (responsabile giovani), Graziella Ferretti (assessore Codigoro), che già avevano firmato il manifesto per la candidatura di Di Pietro; a loro si è

aggiunta Rossella Zadro, assessore comunale all'Ambiente. «Bisogna partire dal lavoro svolto sul territorio, che ci vede quasi ovunque operare assieme a Pd e Sei, E' vero - ammette Zadro - che in questi mesi a Livello nazionale ci sono stati scontri forti con il Pd, sui pm di Palermo e su Napolita-

no ad esempio, ma si tratta puri di forma che di sostanza». E la battaglia forte contro il governo Monti? Su questo gli Idv "dialoganti" sono tutti d'accordo, «la nostra -presenza nel centrosinistra serve proprio a scongiurare un nuovo governo Monti, evitando la nascita di un asse forte con il centro e scongiurando la vittoria del centrodestra». Se questo è il quadro di fondo, i dipietristi si dividono sul candidato da sostenere. BerSani raccoglie i voti di Sasso («avrei voluto votare Di Pietro, miri potendo è chiaro che voterò Bersani») e Zotico («sono orientata per lui in quanto riconosco la forza delle alleanze costruite sul territorio»), mentre Chiarini è orientata «a votare Vendola, è più vicino alle mie posizioni». li "pirata" Barbato non attrae, CRIPRODUZ;ONE P;SE RVA1 A

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la Nuova Ferrara

23/11/2012 Periodicità: Quotidiano

Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

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S'INASPRISCE LA POLEMICA SULLA DISCARICA

Grande Crispa, altro affondo Mandini (Idv) in Regione: Provincia e Area non pensano alla salute Non accenna a calare d'intensità la polemica sulla Grande Crispa, cioè il completamento da 250mila tonnellate di rifiuti speciali della discarica Area di Iolanda, approvato dalla conferenza dei servizi con il parere contrario dell'Arpa su una parte del progetto, e la ferma opposizione dell'assessore regionale Sabrina Preda. Dopo che Area ha manifestato l'intenzione di mettere tutto in mano ai legali, ieri è arrivata la risposta di Sandro Mandini, vicepresidente del consiglio regionale., esponente

dipietrista come la stessa Preda. «A noi deil'Idv sembra chiaro che Marcella Zappaterra (presidente della Provincia, ndr) e la società Area se ne infischino della salute dei cittadini» ha dichiarato Mandini all'agenzia Dire, chiedendo conto di simili atteggiamenti «ai ferraresi in assemblea legislativa e presenti in giunta (Alfredo Bertelli e Patrizio Bianchi, ndr)». Mandini, che ha presentato un'interpellanza, parla di «strappo della Zappaterra rispetto al piano regionale per la gestione del :rifiuti» e sulla

«procedura di landfill mining già indicata come pericolosa e inutile da Arpa». Sull'escavazione di un pezzo della vecchia discarica per poter poi riempire il buco con altri rifiuti, Arpa ha espresso parere negativo: «Si apporterebbe -un beneficio ambientale ridotto rispetto ad un elevato rischio di alterare - riporta Mandini - e i rifiuti potrebbero essere immersi nella falda o, a contatto con la stessa, il loro rimaneggiamento potrebbe determinare un inquihamento maggiore».

Panoramica dall'alto della area della discarica Crispa

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23/11/2012

orriere

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

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Salta il voto sul regolamento capanni Il capogruppo Pd chiede la

sospensione del dibattito in aula RAVENNA. Seduta con sorpresa ieri in consiglio comunale. L'annunciata discussione sul regolamento dei capanni da caccia e da pesca, giunto in aula dopo mesi di dibattito, è saltata

Motivo ufficiale della pausa, la necessità di approfondire i numerosi emendamenti presentati dai gruppi di opposizione, Lega Nord, M5s e LpRa. Il testo, assicura Mingozzi, tornerà in aula al più presto, anche la prossima settimana, senza bisogno di convocare una commissione apposita. Toni quasi irridenti invece quelli usati dall'opposizione, che con Paolo Guerra, Lega Nord, richiama una violazione al testo unico degli enti locali. Ruoli quindi rovesciati con la maggioranza che prende tempo per ulteriori verifiche e i gruppi di opposizione pronti alla discussione. Il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi si è spinto a presen-

grazie alla richiesta di sospensione avanzata dal capogruppo del Pd, Matteo Cavicchioli. Una sospensione definita dal vicesindaco Giannantonio Mingozzi «tecnica e non tattica».

tare una notifica di irregolarità della proposta di delibera. Irregolarità che secondo il con-

sigliere mostra «la volontà di dare corso ad una sanatoria generalizzata dei capanni non in regola anche in modo e misura macroscopici (in pratica "non capanni", bensì manufatti edilizi abusivi a tutti gli effetti), non può essere accettata, perché non consentita dalla legge, come semplice effetto di una decisione amministrativa». Di contraddizioni «imbarazzanti» parla Francesca Santarella del M5s, che si chiede se «sia stato il richiamo al regolamento del consiglio comunale avanzato da noi, per il quale, nell'articolo 87, si esclude dal voto tutti coloro che abbiano interesse particolare nella questione, per parentele fino al quarto grado?».

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Salta il voto sul regolamento capanni

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23/11/2012

orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

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Direttore responsabile: Pietro Caricato

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CALCIO PROMOZIONE O

Ravenna, la convezione per il Benelli è attesa lunedì Spogliatoi e sala-stampa sono già stati dichiarati agibili, ora si aspettano le notizie sul campo RAVENNA. Il ritorno a casa, molto atteso anche se non paragonabile nei tempi a quello di Ulisse ai Itaca, ormai si avvicina. Il Ravenna presto tornerà a giocare al Benelli, con i pro che superano i contro.

Le controindicazioni sono limitate forse solo al calore dei tifosi, che nello stadio andrà inevitabilmente disperso, mentre la nuova convenzione verrà discussa lunedì prossimo in Comune. Passi decisivi. Per tornare al Benelli assolvendo gli obblighi burocratici al Ravenna serve una nuova convenzione, che vedrà protagonisti da una parte l'amministrazione comunale e dall'altra il Ravenna Sport 2019 tramite Arco Lavori ed il suo direttore generale Emiliano Battistini. E' naturale che l'intesa verrà trovata già lunedì prossimo, ma quel che più interessa alla tifoseria giallorossa è la data ufficiale del ritorno a casa. Potrebbe essere quella del 23 dicembre per la gara con il Vallesavio, ma ci sono ancora dubbi perché, alla luce della lunga sosta del campionato che inizierà subi-

to dopo, rimandando la riapertura si concederebbe al manto erboso un ulteriore mese di assestamento. E' probabile, allora, che si possa tornare al Benelli nell'anno nuovo, il 20 gennaio contro il Castrocaro. «Non posso e non voglio fissare date spiega l'assessore allo sport, Guido Guerrieri perché ancora manca la convenzione ma soprattutto perché serve un confronto con i tecnici che sono stati incaricati di rimettere in sesto il Benelli. Spogliatoi e sala-stampa sono già stati dichiarati agibili, ora naturalmente aspettiamo buone notizie sulle condizioni del campo. La nostra volontà è quella dei tifosi, ovvero tornare quanto prima al Benelli: ma non vogliamo correre rischi e quindi i tempi non verranno accelerati inutilmente». Sandro Camerani ,

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23/11/2012

il Resto del Carlino

RAVENNA

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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Maggiori

in ritirata, slitta il regolamento

Ieri sera consiglio comunale nel pallone per gli emendanienti di lista civica e 5Stelle IL CONSIGLIO comunale va nel pallone sul regolamento dei capanni: ieri, in teoria, l'assemblea avrebbe dovuto deliberare le norme per «la nuova costruzione, la manutenzione, la riqual ificazione e l'adeguamento di strutture e capanni a servizio della pesca ricreativa». Ma la maggioranza, con l'appoggio del Pell, ha ottenuto il rinvio a data da destinarsi del principale punto all'ordine del giorno: troppo stretti — questa la motivazione addotta — i tempi per esaminare gli emendamenti presentati da Lista per Ravenna e dal Movimento 5 stelle. Entrambi i gruppi consiliari, in particolare, sottolineavano come il regolamento rischi di trasformarsi in un «condono mascherato»: Alvaro Ancisi (LpR) punta il dito contro gli articoli i e 6, con i quali «si vogliono condonare tutte quelle costruzioni che hanno a

CMTICHE IL rinvio contestato anche dotta Lega. IL Pd: «La nostra è una sceLta di correttezza» che fare poco o niente col legno, le canne palustri e l'esercizio della pesca e della caccia, ma che sono, in realtà, villette, residence, chalet, ristoranti, magari di proprietà o gestiti da esponenti di partito o

amministratori pubblici. Questi non-capanni possono essere solamente abbattuti». Ancisi critica la decisione del rinvio: «Dopo mesi di discussione in ogni sede, questa è una mancanza di rispetto per il consiglio coomunate». Rincara Paolo Guerra (Lega Nord): «Avevamo chiesto una seduta supplementare della conimissione, che ci è stata negata». Risponde secco il capogruppo Pd Matte() Cavicchioli: «Il nostro è un atto di liberalità verso l'opposizione, e di correttezza verso i cittadini. Perché muli questa fretta?». LA SEDUTA era iniziata con la pregiudiziale avanzata dal Movimento 5 stelle, che ricordava come, per il regolamento comunale e per il Testo unico sugli enti locali, non possono partecipare alla votazione i consiglieri in conflitto d'interessi sui temi della delibera. Secondo l'articolo 78 comma 2 del Tuel, infatti, «Gli amministratori (...) devono astenersi dal prendere parte alla discussione e alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado». In sintesi, i consiglieri che possiedono un capanno (o la cui famiglia ne possiede uno) dovrebbero astenersi dal discutere e votare il regolamento. Vista la diffusione dei capanni sul territorio, l'incornpatibiEtà potrebbe riguardare molti.

iL CASO

o assessore ePdex dírigerite: tutti in conflitto d'interessi? A PROPOSITO di conflitto d'interessi: il

consigliere regionale 'grilli/Io' Giovanni Favia ha presentato un'interrogazione chiedendo «se ii p(a'ortrii itosp

allevmeorocnethltieeo

sinistra', slist ,ca

(le'dasesdeiglIzoiraeddel Contro di Ravenna (Libero Asioli, ridr) e l'ex dirigente regionale incaricato del demanio idrieo presso il Servizio tecnico dì bacino dei fiumi romagnoli (oggi in pensione, ndr) siano o siano stati intestatari di concessioni per capanni da pesca, irregolari dal punto di vista edilizio». Pavia chiede «se sia vero che i' provvedimenti di concessione demaniale per i capanni dei primi due soggetti furono rilasciati dal terzo soggetto».

Francesco Monti

Condono Secondo Lista per Ravenna e il Movimento 5 stette, it regolamento rischia di essere un condono mascherato

ncomaUbU Secondo iL Tuel, i consiglieri che possiedono un capanno non potrebbero votare la delibera .,, ,finnz.nranía in iii.nta

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il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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23/11/2012

il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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NODt5 UZUZOLICC) IL RESTAURO COSTEREBBE TROPPO, CIRCA UN MILIONE DI EURO

Palazzo Podestà ancora in alto mare Verso una partnership pubblico-privato legata alla vendita di Case .Manfredi di FRANCESCO MONTI FAENTINI rientreranno mai in possesso del 'loro' Palazzo del Podestà? L'edificio medievale che divide piazza del Popolo da piazza Martiri della libertà è uno dei nodi irrisolti della città, forse quello per il quale la soluzione sembra più lontana.

IL PROGETTO da 96 mila curo commissionato dalla precedente amministrazione all'architetto Fuksas per la scala di servizio — che prevedeva un avveniristico 'atterraggio' al centro di piazza delle Erbe — fece discutere, ma rimase lettera morta. Al di là delle soluzioni tecniche, comunque, il problema è che il restauro costa tan-

te, troppo: la cifra precisa non è stata stabilita, ma dovrebbe essere intorno al milione. L'assessore ai Lavori pubblici Claudia Ziv ieri conferma che, come si vociferava da tempo, l'idea è affidarsi a una partnership pubblico-privato, strettamente connessa alla vendita di Case Manfredi. «Oltre alla seconda scala, necessaria per il rispetto delle norme antincendio, ci sono interventi da eseguire sulla copertura e sui servizi igienici — sottolinea la — In altri tempi si sarebbe acceso un mutuo, era, per ovvie ragioni, non si può: si rende necessaria una collaborazione fra pubblico e privato, sull'esempio di quanto fatto per il ridotto del teatro Masini».

Ma se in quel caso lo strumento scelto è stato quello della sponsorizzazione da parte di aziende, enti e associazioni, per il palazzo del Podestà la soluzione sarà diversa: chi accetterà di acquistare parte

DESTWIRME Isola: «La cultura dovrà essere ìntegrata da altrì contenuti» delle quattrocentesche (e malandate) Case Manfredi, adiacenti alla biblioteca Manfrediana, dovrà impegnarsi a realizzare una serie di opere pubbliche, ira cui, appunto, il recupero del palazzo del Podestà. Ma l'operazione è ancora lontana dall'essere conclusa. SE MAI sarà possibile restaurare il palazzo di piazza delle Erbe, si dovrà anche decidere cosa farne per il futuro. «Un progetto al momento non c'è — ammette il vicesindaco Massimo Isola — di certo, per le sue caratteristiche, l'edificio non potrà essere un altro spazio espositivo, un 'doppione' di quello della Molinella. La destinazione del palazzo del Podestà va stabilita con un atteggiamento laico: su una superficie di 400 metri quadri la cultura dovrà essere integrata con altri contenuti. Ne discuteremo con vari soggetti». Tutto in alto mare, insonuria. Almeno finché qualcuno non comprerà Case Manfredi.

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DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

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A FORMELLINO

I residenti e la Giunta FAENZA Stasera, alle ore 20, a Formellino nella sala del Comitato Amici dell'Allegria(via San Giovanni di Formellino 9) è in programma un incontro dal titolo «Quale energia per le nostre case». All'iniziativa, che è stata promossa dal Consiglio di quartiere Centro nord, partecipano Claudia Zivieri (assessore lavori pubblici e bilancio), Roberto Savini (assessore politiche agricole e ambiente), Matteo Mammini (assessore urbanistica e politiche del territorio), Massimo Donati (capo servizio Controllo del settore Lavori pubblici del Comune di Faenza), Gianpiero Zama (presidente Cna Faenza), il progettista Andrea Montuschi e Roberto Alberelli (Banca di Credito Cooperativo ravennate e imolese). In apertura d'incontro, Zivieri e Donati fanno il punto sullo stato attuale del progetto di estensione della rete del gas nella zona di Formellino, attesa da anni dai residenti. Di qui partirà una riflessione a tutto campo sull'importanza di analizzare altre forme di energia, soprattutto da fonti rinnovabili, per una migliore qualità del nostro futuro. Inoltre si parlerà di interventi finalizzati al risparmio di energia, alla riduzione dei costi delle bollette e alla riqualificazione delle abitazioni private. Fa.Ro.

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23/11/2012

DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

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Direttore Responsabile: Stefano Andrini

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BAGARRE IN CONSIGLIO COMUNALE

Soragni vs Papperini II presidente: "Le spese legali le pagherò di tasca mia" I grillini: "Si tratta di una strategia di stampo intimidatorio. Noi non ci fermeremo" Continua la bagarre tra il presidente del consiglio comunale Angelo Soragni e il consigliere del Movimento 5 Stelle Alberto Papperini, dopo la querela presentata da Soragni per ingiuria. E se da una parte il presidente afferma: "Le spese legali verranno pagate dal sottoscritto e non verrà speso nessun denaro pubblico per la questione, invito il consigliere Papperini a fare altrettanto, infatti è lui che in questo caso gode della copertura assicurativa pubblica", dall'altra il Movimento 5 Stelle fa fronte comune. "La querela è di chiaro stampo intimidatorio - interviene Andrea Defranceschi, capogruppo del Movimento 5 Stelle Emilia Romagna - Noi intendiamo aiutare Papperini nella difesa legale che dovrà sostenere con le risorse che accantoniamo con l'extra-stipendi

adottata contro tutti coloro che cercano di far emergere la verità e informare l'opinione pubblica. Tuttavia, dobbiamo porci alcune domande su questa storia: perché il presidente Soragni non vuole che i cittadini sappiano quanto devono pagare per i suoi viaggi? Perché non vuole che i cittadini vengano informati su altre questioni scottanti che abbiamo fatto emergere con interpellanze ed esposti in Procura? Perché Soragni e l'amministrazione Buda non pubblicano sul sito del Comune tutte le fatture e i riscontri delle spese per viaggi (Croazia, Ungheria, Svizzera) e delle trasferte a Milano? Il nostro lavoro è appena iniziato e non ci lasceremo fermare. La minoranza ha il dovere di controllare gli atti e le spese sostenute dal Comune, soprattutto quando si tratta di iniziative che non rispondono ai bisogni prioritari dei cittadini".

dei consiglieri regionali. E' un metodo inaccettabile, quello dell'intimidazione legale, che non ha nulla di politico". Della stessa opinione il consigliere Papperini: "Si tratta di una strategia che squalifica la politica,

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Soragni vs Papparini Scatta la querela per ingiuria

Pagina 23 CESENATICO "Pescatori coinvolti nelle decisioni"

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DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

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"Pescatori coinvolti nelle decisioni" QUERELLE PORTE VINCIANE

Una mozione delle minoranze per inserire la marineria nel coordinamento di consultazione

orte vinciane aperte o porte partecipavano l'Autorità Marittima, il vinciane chiuse. La questiodirigente del Comune e i rappresentanti ne nelle ultime settimane ha della marineria, per definire un percorso sollevato alcuni malumori, condiviso, che comprendeva una valuin particolare nella categoria tazione delle previsioni meteorologiche dei pescatori, a see le modalità di guito della decisio- "Con la chiusura chiusura e riaperne dell'amministratura del sistema". zione di chiudere il del 27 ottobre barche Infine la denunsistema di sbarra- ferme in banchina cia. "La marineria mento, in vista di non è stata minimareggiate o mal- senza una motivazione" mamente coinvolta tempo. nel processo deciOra arriva una mozione, firmata da sionale che ha portato alla chiusura delPd, Pri e Movimento 5 Stelle, affinché i le porte lo scorso 27 ottobre e il non arappresentanti delle associazioni dei pevere tenuto conto dei venti e della perturbazione in atto, ha impedito a diverse scatori siano inseriti in modo formale nel coordinamento di consultazione loimbarcazioni di uscire dal porto per lacale che definisce le modalità di chiuvorare, pur in presenza di mare calmo e sura delle porte vinciane. con un livello delle maree che non met"Sono un valido sistema di difesa dalteva in pericolo il centro storico". le acque della città di Cesenatico - spiegano in coro i capigruppo dei tre partiti di minoranza - Prima di decidere sulla chiusura delle porte vinciane viene attivato un sistema di consultazione che coinvolge una serie di Enti a livello reMr2-A gionale e a livello locale. Queste decisior:• r"..f 1.71 ni di apertura o chiusura, di competenza del sindaco, come responsabile locale »ah della protezione civile, hanno grande influenza sulla possibilità dei pescherecci di svolgere la propria attività produttiva. Se da una parte va difeso dagli allagamenti il centro storico di Cesenatico e tutte le attività e le abitazioni presenti, dall'altra vanno tutelate le oltre cento imbarcazioni adibite alla pesca che garantiscono occupazione a oltre 200 addetti - continuano i partiti i minoranza - In passato, pur non trattandosi di una presenza codificata, ogni volta che si è ritenuto necessario chiudere le porte vinciane, il sindaco ha convocato un tavolo di consultazione locale al quale g1.5.21,

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I ROMAGNA FORLÌ & CESENA

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Spiagge Emendamenti in Senato per la proroga Le commissioni Demanio e Turismo delle Regioni chiedono al Governo "nel più breve tempo possibile" un incontro con l'Ue per chiarire la questione "spagnola" sulle spiagge, ossia per permettere anche all'Italia di derogare alla Bolkestein (e quindi alle procedura ad evidenza pubblica per assegnare le spiagge) come accaduto al Paese iberico. Alla riunione di ieri è stata ribadita la necessità di "trovare in sede europea soluzioni normative in grado di tutelare le migliaia di imprese turistiche balneari che rappresentano una peculiarità e una ricchezza del patrimonio economico italiano". I coordinatori nazionali Turismo, Mauro Di Dalmazio (Abruzzo), e Demanio, Gabriele Cascino (Liguria), hanno confermato, in accordo anche con Province e Comuni, che le Regioni, "fino a quando non verrà fissato l'incontro con la Ue, aperto naturalmente anche al Sistema delle Regioni, non sono disponibili ad alcun confronto con il Governo su ipotesi di decreto o altro". Nel frattempo, diversi senatori di Pdl, Pd, Udc e Idv nel corso del dibattito sulla conversione in legge del decreto 179/2012 hanno presentato numerosi emendamenti per prorogare le attuali concessioni demaniali marittime favorendo così gli investimenti.

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LAWOCE

DI RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

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23/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Spiagge Emendamenti in Senato per la proroga Le commissioni Demanio e Turismo delle Regioni chiedono al Governo "nel più breve tempo possibile" un incontro con l'Ue per chiarire la questione "spagnola" sulle spiagge, ossia per permettere anche all'Italia di derogare alla Bolkestein (e quindi alle procedura ad evidenza pubblica per assegnare le spiagge) come accaduto al Paese iberico. Alla riunione di ieri è stata ribadita la necessità di "trovare in sede europea soluzioni normative in grado di tutelare le migliaia di imprese turistiche balneari che rappresentano una peculiarità e una ricchezza del patrimonio economico italiano". I coordinatori nazionali Turismo, Mauro Di Dalmazio (Abruzzo), e Demanio, Gabriele Cascino (Liguria), hanno confermato, in accordo anche con Province e Comuni, che le Regioni, "fino a quando non verrà fissato l'incontro con la Ue, aperto naturalmente anche al Sistema delle Regioni, non sono disponibili ad alcun confronto con il Governo su ipotesi di decreto o altro". Nel frattempo, diversi senatori di Pdl, Pd, Udc e Idv nel corso del dibattito sulla conversione in legge del decreto 179/2012 hanno presentato numerosi emendamenti per prorogare le attuali concessioni demaniali marittime favorendo così gli investimenti.

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LAWOCE

DI RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

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NASCE DL

I transfughi di Tonino ROMA Nasce DL, acronimo di Diritti e Libertà: un partito "ad energia pulita", che non chiederà "mai" finanziamenti pubblici e non avrà "né presidenti, né segretari, ma solo un portavoce". E' una scelta che "chiama in gioco i principi fondamentali della Costituzione". Questo il nuovo movimento annunciato dall'ex capogruppo Idv, Massimo Donadi, insieme agli altri fuoriusciti dal partito di Antonio Di Pietro: Nello Formisano, Stefano Pedica (al Senato), Giovanni Paladini e Gaetano Porcino, in una conferenza stampa.

Nel simbolo di Diritti e liberta' compare non solo il tricolore, ma anche l'arancione caro al movimento dei sindaci progressisti. "E' finità l'età dei partiti personalistici - ha detto Donadi - dell'uomo solo al comando in cui non c'é democrazia. La legge elettorale vigente é la prova che chi non ha democrazia al proprio interno non può produrre democrazia nel Paese". "Rancore? Ma ci mancherebbe altro...". Antonio Di Pietro assicura i cronisti che lo interpellano che con Massimo Donadi e gli altri usciti dell'Idv che hanno costituito Diritti e Libertà, non c'é nessun risentimento. "L'Idv - dice Di Pietro - è contenta di aver portato in Parlamento e nelle istituzioni persone che, diventate maggiorenni, hanno deciso di camminare con le loro gambe. Ci auguriamo che con l'esperienza acquisita con noi noi in questi anni possono continuare a contribuire al bene del Paese".

Pagina 5 ITALIA NONDO

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