rassegna 15.11

Page 1

Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 15.11.2012 regionale

Pagina 1 di 42


INDICE

Bologna E i Pirati tentano Favia Lui: solo battaglie comuni 15/11/12

Corriere di Bologna

Città metropolitana, Caronna manda in tilt il Pd 15/11/12

5

Corriere di Bologna

Mentì a un magistrato per favorire Di Pietro: indagata Silvana Mura 15/11/12

Corriere di Bologna

Il caso Il consigliere regionale corteggia l’Idv 15/11/12

6 9

La Repubblica Bologna

Il Cioccoshow ora ci ripensa: «Forse è meglio restare» 15/11/12

4

Unità edizione Bologna

10

Piacenza «Più garanzie per il lavoro» La protesta sfila in piazza 15/11/12

Libertà

12

Reggio Emilia Favia chiede aiuto all’Idv Barbato: “Sponda in Parlamento per istanze urgenti” 15/11/12

Fatto Quotidiano Emilia Romagna

La Provincia: «Non toccate gli assessori» 15/11/12

13 14

Gazzetta di Reggio

Modena La Cisl spinge sull’acceleratore della manifestazione a Roma 15/11/12

Modena Qui

E il Psc non conquista tutta la politica modenese 15/11/12

17

Modena Qui

Comitati e Idv contro Giacobazzi: «Sulle aree F è un dialogo tra sordi» 15/11/12

15

Modena Qui

19

Ferrara Basell e Yara: casuale la catena di guasti 15/11/12

21

La Nuova Ferrara

Ravenna Provincia unica, la guerra dei campanili 15/11/12

22

Corriere Romagna Ravenna

Di Marco: «Col primo stralcio collegamenti strategici e con tempi dimezzati» 15/11/12

Corriere Romagna Ravenna

Carcere ai giornalisti, il leghista Fosci si dimette: «Lesione grave per democrazia e libertà di pensiero» 15/11/12

Corriere Romagna Ravenna

Una seduta «scandalosa» 15/11/12

26

Corriere Romagna Ravenna

RIFORME Il popolo è sovrano ma solo se vota Pdl 15/11/12

Corriere Romagna Ravenna

«No al carcere ai giornalisti». E Fosci lascia 15/11/12

Il Resto del Carlino Ravenna

Referendum c’è il regolamento 15/11/12

32

La Voce di Romagna Ravenna

INFRASTRUTTURE PORTUALI 15/11/12

33

La Voce di Romagna Ravenna

‘Sistema idraulico molto delicato’ 15/11/12

34

La Voce di Romagna Ravenna

News Il consiglio comunale cervese “vola” in streeming 15/11/12

30 31

Il Resto del Carlino Ravenna

Carcere per i giornalisti Bufera nella Lega 15/11/12

27 28

Il Resto del Carlino Ravenna

Primo tratto di E55 strategico per unire porto e Brennero 15/11/12

24 25

Corriere Romagna Ravenna

ITALIA DEI VALORI Una via per Rizzotto 15/11/12

23

La Voce di Romagna Ravenna

Pagina 2 di 42

35


Forlì Cesena ITALIA DEI VALORI Una via per Rizzotto 15/11/12

36

Corriere Romagna Cesena

Provincia unica: «Vogliamo il capoluogo 15/11/12

37

Il Corriere Romagna Forlì

Blitz in Provincia, anche il Pd vota sì «Il nuovo capoluogo siamo noi 15/11/12

Il Resto del Carlino Forlì

Provincione, il capoluogo sia Forlì-Cesena 15/11/12

38 40

La Voce di Romagna forlì

Rimini «Consegnate l’Isee entro il 15 dicembre» 15/11/12

41

Corriere Romagna di Rimini

Nazionale Cinque Stelle, Favia apre all’Idv Salsi a Bologna assolta con applausi 15/11/12

Il Resto del Carlino

Pagina 3 di 42

42


pressunE

15/11/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Diffusione: n.d.

flirt Incontro col deputato idv che promuove qui il movimento rivelazione in Germania

E i Pirati tentano Pavia Lui: solo ballaolie comuni A Ferrara il consigliere ottiene l'ok del M5s Che cosa farà Giovanni Favia? Se lo sono chiesti in molti all'indomani del fuorionda in cui il consigliere regionale grillino denunciava l'assenza dì democrazia nel Movimento cinque stalle. E mentre ieri a mezzanotte (a Ferrara) il consigliere ha incassato la seconda promozione davanti ai militanti— chiamati a valutare il suo operato in Regione a corteggiare Pavia ci prova Franco Barbato, deputato indipendente eletto nell'Idv e ora in rotta con il partito di Di Pietro. Barbato ha un progetto ambizioso in vista delle politiche 2013: lanciare in grande stile in Italia il Partito Pirata, un movimento politico che nello Stivale esiste dal 2°06 ma non ha ancora sfondato, mentre in Germania ottiene risultati paragonabili ai nostri grillini (con i quali so-no tanti i punti in comune, a partire dalla trasparenza e dall'utilizzo del vveb). Per capire se il Parlamento è una meta raggiungibile, Barbato sta girando l'Italia in

cerca di forze nuove, da reclutare soprattutto tra i delusi del M5s e dell'Idv. Due giorni fa, Barbato ha incontrato Pavia alla stazione di Bologna, alle 10.30. Un incontro riservato, nella saletta del club Eurostar, lontano da occhi indiscreti. I due confermano la circostanza. Ufficialmente, sì è parlato di liquid feedback, il metodo di democrazia partecipata che consente ai cittadini di interagire via web con gli eletti, che rappresenta una bandiera per i Pirati di tutto il mondo. Davvero non si è discusso d'altro? «Ci siamo detti che

sarebbe bello creare una collaborazione istituzionale risponde Barbato --. Se Favia si trova di fronte a impegni che vanno oltre sue competenze di consigliere regionale e ha bisogno di un contatto a Roma, io sono pronto a dargli una mano». Barbato nega, ufficialmente, di avere rivolto avance politiche a Favia: «Giovanni sta felicemente nel Ms e io gli ho ribadito che starò nell'Idv fino a fine legislatura. I pirati alle politiche? Non sappiamo ancora quale sarà il sistema elettorale e io voglio essere scelto, non nominato. Ma nella prossima legislatura molti deputati useranno il liquid feedback». Ecco la versione di Pavia: «Ho parlato con Barbato di singole battaglie, come quella sull'ospedale di Modena. In attesa di avere i nostri parlamentari a 5 Stelle, ho raccolto la disponibilità di Barbato: avevo bisogno di una sponda a Roma per alcune nostre in tenogazioni». Nessun contai to con i Pirati in vista delle Politiche? «Ho conosciuto diversi attivisti dei Pirati — risponde Pavia ma io non sono in vendita e non voglio

creare correnti interne-- al M5s. Sto lavorando per risolvere alcune criticità che ci sono nel nostro movimento». Fin qui la versione ufficiale. Ma è un dato di fatto che Barbato stia cercando di capire se i Pirati — con cui a Roma ha contatti quotidiani — abbiano i numeri (e i nomi) per correre alle prossime elezioni. Uno come Pavia sicuramente, farebbe comodo. grillino sta valutando il da farsi. Anche se, per ora, non sembra intenzionato a uscire dal M5s. Il motivo è semplice: il fuorionda che sembrava avere sancito la fine politica di Pavia, alla lunga lo ha accreditato come uno capace di tenere testa a Grillo. E la base ha ancora fiducia in lui. A Piacenza, Favia è stato confermato dai militatiti grillini con la stragrande maggioranza dei consensi: solo 3 persone su più di ottanta gli hanno votato contro. insomma, il M5s è ancora casa sua. Ma la situazione, nel Movimento, cambia in fretta.

Pierpaolo Velonà e, RIPRODUZIONE RISER , A1,

il dipletrista «Se Giovanni ha bisogno di una mano a Roma, io sono pronto a dargliela»

consigliere «Conosco í Pirati, ma io non sono in vendita Gli ho chiesto cose per le nostre interrogazioni» Rlbeille

Giovanni Favia è in rotta di collisione con Grillo

Pagina 4 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 3 I t 1 ,1,11 filitan, Falla li: battaglie


pressunE

15/1 1/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Ce,itsegretak

Diffusione: n.d.

stti .

Città metropolitana, Caronna manda in tilt il Pd Due giorni fa il consiglio provinciale ha votato un ordine del giorno proposto dalla Lega Nord che chiedeva l'elezione diretta della città. metropolitana che entrerà in vigore il primo gennaio del 2014. 11 testo è passato anche con un voto di un consigliere Pd ma il segretario del Pd, Raffaele Donini ha stoppato tutto dicendo che non è il Carroccio a decidere come si voterà. Il caso era politicamente interessante perché è noto che la presidente della Provincia, Beatrice Diughetti, in splendida solitudine, difende l'ipotesi di elezione diretta, ma ci trovavamo di fronte a poco più di un incidente. Ieri invece a favore dell'elezione diretta della città metropolitana si è espresso anche l'europarlamentare del Pd, Salvatore Caronna: «Sono sempre stato convinto — ha detto nel corso di un'intervista a Radio Tau che la discussione sulla città metropolitana non dovrebbe essere un atto burocratico ma una grande occasio ne per coinvolgere l'opinione pubblica sul futuro di un territorio che riguarda non solo Bologna ma tutta la Regione». Fino ad oggi il partito a livello locale e regionale ha sposato l'ipotesi di una città metropolitana come ente di secondo grado e su questo scenario convergono il sindaco di Bologna, Virginio Merola, il governatore Vasco Emuli e il sindaco di Imola, Daniele Manca. La differenza tra i due progetti non è di poco conto. Eleggere direttamente il sindaco metropolitano comporta due conseguenze rilevantissime: fa scomparire il Comune dì Bologna perché il sindaco che si elegge

è il capo di tutta la provincia e soprattutto costringe probabilmente a tornare al voto nel 2014. Ecco perché la presa di posizione di Caronna, che che nel partito non è proprio l'ultimo arrivato, rischia di mettere in discussione gli equilibri in casa dern.ocratica. Probabilmente l'europarlamentare per onestà intellettuale difende una cosa nella quale ha sempre creduto senza nessun altro fine ma in ogni caso la sua esternazione è destinata a produrre conseguenze politiche. Poche ore dopo il capogruppo del Pd in Regione, Marco Mollali, ha aperto allo scenario disegnato da Caronna: «Mi sembra una novità interessante, se c'è uno sviluppo ben venga. Mi rendo conto che introduce una novità, almeno nelle opinioni che si sono confrontate fino ad oggi nel lunghissimo dibattito sulla città metropolitana che si trascina da vent'anni». Il segretario del Pd, Raffaele Do nini, ieri si è tenuto alla larga da questa discussione ed è comprensibile. Se qualcuno decide di fare sul serio su questa prospettiva cambia tutto. Nessuno probabilmente pen-

sa che un ente di secondo grado dove il sindaco del Comune capoluogo e gli altri sindaci della pro vincia lavorano gratis per la città metropolitana sia lo scenario più utile e sono in molti a pensare che servirebbe l'elezione diretta e dunque una piena Ilegittimazione del sindaco metropolitano. Solo che questa seconda ipotesi si è sempre dimostrata troppo dirompente per essere attuata. Il primo ostacolo difficilmente superabile sarebbe l'opposizione dell'area imolese e per questo si è scelto di optare per un ente di secondo grado. Ora però le cose potrebbero cambiare. Olivío Romania olivio.romanini© ns. it

Posizioni diverse Fino ad ora il partito locale aveva sempre sostenuto la linea dell'ente d secondo grado. Ma le cose potrebbero cambiare

Salvatore Caronna è stato segretario regionale del Pd Europartamentare

Pagina 3 . —

I.

Pagina 5 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

l'ilari -h..intime, Favia I)I 11.1 I colywn:


15/11/2012

press unE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Diffusione: n.d.

A Massa Anche grazie a lei il leader ldv risarcito di 500 mila curo

«Mentì a magistrato per favorire Di Pietro». indagata Silvana Mura L'accusa: falsa testimonianza per il. sito di Tonino Ora che l'Idv implode e Antonio Di Pietro annaspa tra scandali e Ivlarucci„ spunta una grana giudiziaria per Silvana Mura, la donna forte del partito, folgorata da Tonino quando era ancora pia e da allora vicinissima al capo, poi assessore di Cofferati a Bologna, tesoriera, oggi deputata e plenipotenziaria per l'Emilia-Romagna e molto di più. Mura è indagata a Massa per una presunta falsa testimonianza in favore di Di Pietro, resa in una causa civile sulla titolarità del dominio intemet antoniodipietro.org dalla quale l'ex pan é uscito in primo grado con un risarcimento ragguardevole, mezzo milione di euro. Per lui, non per il partiLO. Dovrebbe pagano Maurizio Bardi, 61 anni, giornalista, blogger e piccolo editore della Lunigiana, uomo generoso e forse un po disordinato. Un dipietrista della prima ora, uno che dei venti che firmarono le fideiussioni da due miliardi di lire per la campagna elettorale 2001 dell'Idv. Pensava che Tonino avrebbe cambiato la politi-

ca, ma invece l'hanno subito estromesso dai siti web delildv che aveva contribuito a. creare: «LI& fu il primo partito a dotarsi di un sito», ricorda con orgoglio. Il dominio www,antoniodipietraorg nacque nel marzo 2000: «Lo registrai dice Bardi perché volevo fare una banca dati sulla corruzione, Di Pietro era il simbolo di Mani Pulite ma io non lo conoscevo ancora di persona, lo conobbi pochi mesi dopo e iniziammo a collaborare». L'altro, www.antoniodipietro.it , fu registrato sempre da Bardi a fine 2000, «ma — spie---- a nome di Di. Pietro». Lavoravano a stretto contatto: «Ci sentivamo quasi tutti i giorni». I siti .org e .it avevano gli stessi contenuti. Poi la rottura. Nel luglio 2002 lo fecero fuori, secondo Bardi perché erano arrivati i rimborsi elettorali. L'editore toscano lasciò sei mesi ai partito per spostare i contenuti su antoniodipietro.it, poi nel febbraio 2003 si riprese il sito .org cambiando il Dns, il server che traduce l'ip numerico in indirizzo testuale. «Al partito l'avrei anche dato ma Di Pietro voleva. che lo cedessi a lui personalmente». Di Pietro gli ha fatto causa a Pontremoli (Massa), dove Bardi abita, e ha vinto il primo round anche con le testimonianze di Mura e di due si-

gnore all'epoca impiegate nella sua segreteria. Per Bardi le testimonianze sono false e le ha denunciate. Mura, secondo Bardi, disse il falso quando dichiarò che «a seguito del cambio di Dns operato unilateralmente dai dottor Bardi, sia il sito che le caselle di posta ad esso collegate non erano più accessibili e funzionanti. L'on. Di Pietro dovette provvedere alla registrazione del dominio www.antoniodipietrait e vvww.italiadeivalorLit con ulteriori costi per la loro creazione e attivazione». Le carte depositate da Bardi, accessibili tramite M -lois (il servizio che consente di scoprire chi c'è dietro un sito), dicono che il primo sito esisteva. dal 21 dicembre 2000 e l'altro dal 24 luglio 2002, dunque prima che lui cambiasse server per il .org. Mura disse che «Di Pietro riceveva migliaia di email al giorno su quegli indirizzi», mentre dalla documentazione in possesso di Bardi ne risultano dalle 24 alle 104 al giorno. E ancora: secondo Mura, perdendo il dominio antoniodipietro.org, «il materiale di propaganda ed elettorale dovette essere ristampato», ma Bardi

obietta che «nel febbraio 2003 non vi erano elezioni previste se non in Val d'Aosta e non erano stati stampati manifesti». Le altre due signore dissero cose simili. E il giudice stabilì che il sito era di Di Pietro, anche se l'aveva registrato Bardi. L'avvocato di Di Pietro a Pon tremoli era Felice Belisario, capogruppo Idv in Senato. Deve aver gradito la cittadina, l'avvocato-senatore, fino a prendersi a cuore quel piccolo tribunale a. rischio soppressione come decine di altre sedi periferiche: ricevette in pompa magna a Palazzo Madama una delegazione guidata dal sindaco e dal segretario del Pd locale, Marco Bertocchi, cioè l'altro avvocato che assisteva Di Pietro. Tutti insieme per salvare il tribunale (che poi però è stato chiuso). Era l'ottobre 2010. A dicembre la sentenza a favore di Di Pietro. Sugli aspetti civili deciderà la Corte d'appello di Genova. L'inchiesta penale su Silvana Mura, affidata al più Vito Bertone, si trascina da oltre un anno alla Procura di Massa. «Siamo prossimi alla conclusione», assicura il procuratore Aldo Giubilaro. L'onorevole Mura, contattata pertelefono, ieri ha preferito non rispondere. Alessandro Mantovani RIPRODLTONE RiSERVAT4

Pagina 5 atm mag1-11. 01, El,Nite Pile

iDdapla Sibana

1111111111 Pagina 6 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


press unE

15/11/2012

CORRIERE DI BOLOGNA Direttore Responsabile: Armando Nanni

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Il caso Nanoi

I convegni finti

11 leader ldv Antonio Di Pietro

Anche in Emilia Romagna l'ldv ha i suoi guai. L'ex capogruppo in Regione Paolo Nanni à accusato di aver usato per sé i soldi (pubblici) del gruppo A suo carico ci sono cene e convegni annunciati ma mai realizzati per giustificare altre uscite che, per Nanni, erano comunque per attività politica

sacchi neri

Felice Belisario, legale di Tonino

Strana pulizia. La Procura, che indaga sulla gestione dei tondi di tutti i gruppi consiliari, deve far luce anche su uno strano episodio: il fatto che, la notte prima che la Finanza andasse in Regione a prendere le carte, due persone hanno portato via dalla Regione sacchi neri. Carte oppure, come dice I icly, solo spazzatura?

Auto blu O t [o viaggi Ci sono otto ricevute che imbarazzano la Mura: si tratta di carte relative a viaggi in auto blu rimborsati con i denari del gruppo idv alla Regione Emilia Romagna, nonostante Mura non sia mai stata consigliere regionale. Le fatture sono già nelle mani della Finanza.

Pagina 5 ;»(inala bilsana

Pagina 7 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


press unE

15/11/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Diffusione: n.d.

» Il verbale Le dichiarazioni di Maurizio Bardi, l'ex ldv che ha denunciato la coordinatrice dell'Emilia Romagna

«Le spese del partito? Lei diceva: non seoedatemi.» 116 febbraio 2012 Maurizio Bardi è stato sentito dalla polizia in relazione alla denuncia contro Silvana Mura, presentata un anno prima alla Procura di Massa. E ha raccontato la sua sconcertante esperienza nell'Italia dei Valori. Di seguito piccoli stralci di un lungo verbale: alli sono sempre occupato del fenomeno della corruzione; nel 1999 volevo costruire una. banca dati sul tema. Avevo registrato il dominio wmv.antoniodipietro.org che avrebbe richiamato nell'immaginario collettivo il concetto stesso della lotta alla corruzione, visto che si trattava dal magistrato simbolo dell'inchiesta. Mani Pulite. Ne parlai con un amico, Gilberto 14lippetti, direttore creativo di una delle più importanti agenzie pubblicitarie italiane e cominciammo a lavorarci. Poi, nel maggio o giugno 2000, Filippetti mi riferì di averne parlato con lo stesso Di Pietro e che questi si era detto interessato. (...) Ci accordammo quindi con Di Pietro il quale mi incaricò di realizzare un sito intemei che promuovesse l'impegno contro la

vo nazionale di cui facevo parte come responsabile delle comunicazioni su liiternet, svoltasi a Bologna, chiesi a Silvana Mura di documentare come erano stati spesi i due miliardi di lire ottenuti in prestito da una banca tramite le fideius sioni, una delle quali da me sottoscritta per un centinaio di milioni. La Mura rispose all'incirca: "lo non faccio vedere niente, decido io come spendere i soldi, Di Pietro sa tutto, quindi non scocciatemi", davanti a 40 persone. :Dopo que-

sta incresciosa circostanza, mi arrivarono notizie di gestione non trasparente dei fondi del partito». Ma più in là Bardi non è andato. Triste la conclusione: «A metà del 2002 mi sono -accorto che non stavo lavorando per un partito denominato Italia dei Valori perché il partito non esisteva. Esisteva solo un'associazione Italia dei Valori i cui soci erano tre: Di Pietro Antonio, Di Domenico Mario e Mura Silvana. Di Domenico uscì dal partito e il suo posto fu preso da Mazzoleni Susanna, moglie di Di Pietro. Questo è continuato sino al 2007-2008, quando, almeno credo, sotto la pressione di De Magistris e Sonia All'ano l'associazione privata a tre è stata sciolta ed è stato costituito un partito vero e proprio. Ma a quel punto tutte le forme di dissenso erano state eliminate e quindi il controllo del partito da parte di Di Pietro e Mura, con un ristretto numero di collaboratori, era ormai conclamato».

corruzione. Tale progetto si concretizzò creando e arricchendo i contenuti di www.antoniodipietro,org, che preesisteva. Di Pietro mi forni articoli, documenti, riflessioni sue o di altri su Mani pulite. Divenni anche suo amico». Era impossibile, secondo Bardi, chiedere conto a Silvana Mura delle spese: «Ero inviso alla signora Mura, tesoriere del partito e segretaria di Di Pietro. Dopo le Politiche del 2001, durante una riunione del diretti-

Le fideinssioni Nei lmt Mesi di documentare come erano stati spesi i Ri -

-

A. Man.

La presa di coscienza

-

int rispose to non itiostm nulla

kkk

k.kkk

txtrtito itiv non esisteva, ma ffi

-Z..co, •

k.Mk<k Ukk .kbh.A.ka•Akkn.:e 3: 3:

Pagina 5 magi, 11 . En,Nite Di Pieuo.: úldagala Sibana ‘31.11,

Pagina 8 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


15/1 1/2012

press unE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Diffusione: n.d.

Giovanni Favia

Il consigliere regionale corteggia l'Idv «IN trepidante attesa dei nostri parlamentari a 5 stelle, avendo bisogno di una sponda a Roma per alcune interrogazioni, ho raccolto la disponibilità di Barbato (indipendente ldv) a presentarle in parlamento». Giovanni Favia su Facebooktasta il polso dei militanti grillini circa un'alleanza Cinque Stelle-Idv, già bocciataa chiare lettere dal Guru Grillo. «Pensate sia giusto? Avete in mente altri parlamentari?», chiede Favia. E precisa: «Ovviamente parliamo di convergenza solo su singole battaglie non rinviabili al post elezioni». Il ribelle conclude con un Post scriptum, di quelli cari a Grillo: «Avevamo già fatto qualcosa di simile con degli europarlamentari». Un'iniziativa destinata a fared iscutere. Anche se Favia assicura: «Nessuna alleanza».

Pagina 9 M5S, la Salsi conquista l'assemblea

Pagina 9 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


pressunE

l'Unità Romagna

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Claudio Sardo

Diffusione: n.d.

11 Cioccoshow ora ci ripensa «Forse è medio restare» Ripensamento Il presidente Girotti (Cna): «Ce la metteremo tutta per tenere la manifestazione a Bologna » - Pochi giorni fa: «Ce ne andiamo» BOLOGNA SAMUELE LOMBARDO bolos..-jna@uri .rta.it

Stand affollati (in rosso Bologna) e sole che fa capolino su piazza Maggiore: è il momento dell'orgoglio e dell'ottimismo per il Cioccoshow, che ha aperto i battenti questa mattina in piazza Maggiore. E anche se non si presenta nessuno del Comune (tranne i consiglieri della Lega nord che volantinano contro la giunta) e le tavolette-omaggio distribuite dall'organizza.zione hanno scritto sopra «Cioccoshow addio», il clima è decisamente cambiato rispetto alla immediata vigilia, Il presidente Cna Tiziano Girotti si propone di «battere record su record» e di «superare 300.000 visitatori» in questa edizione. «Speriamo che questo

Cioccoshow non sia l'ultimo, io sono fiducioso. Ce la metteremo tutta per tenerlo a Bologna», assicura. «Vogliamo così bene a Bologna- gli fa eco il segretario degli artigiani Massimo Ferrante- che ci impegneremo per trovare una soluzione positiva, ma il Comune deve dire se ci tiene al Cioccoshow e quali condizioni ci pone per investire e programmare.Vogliamo proiettarci nel futuro e abbiamo bisogno di certezze. La polemiche siamo disposti a gettarle alle nostre spalle in un minuto». Un segnale accolto con grande soddisfazione da. Nadia Monti, assessore comunale al Commercio. «Sono felice che si sia aperta una prospettiva di trattative», spiega, «il Comune tiene moltissimo a questa manifestazione». E fa capire che anche se «i tempi sono cambiari», non esistono «difficoltà insuperabili» per raggiungere futuri accordi.

il problema, sottolinea Cna, non e solo la Cosa.p («La paghiamo tutta, anche senza sconto») ma le mille difficoltà incontrate nell'organizzazione di questa edizione numero otto. A partire dal restringimento degli spazi a disposizione: «il 20-30% dei potenziali espositori sono rimasti esclusi» Lasciar andare via il Cioccoshow, sottolinea il direttore Ascom Giancarlo Tonelli, «sarebbe un errore gravissiMO. Basta vedere quanta gente c'è oggi». Tonelli parla, da parte dell'amministrazione, di »insensibilità e mancanza

Al(me «Felice che cì sia uno TSZ12e e trattative. dblicoltà insupmbilì» qw-qsiro

1(s (Z

Pagina 23 Emilia Romagna

"Wk-k-nal Lavora csalala la carica dei diccimila •.• •à i ,ace.how ara et

Pagina 10 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


pressunE

l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

di dialogo» e invita a «pensare in grande e creare le condizioni perchè l'amministrazione comunale favorisca la crescita di questa iniziativa». La Lega intanto distribuisce volantini con foto di Merola che mangia. Titolo: «Addio Cioccoshow. L'ennesimo boccone amaro per i bolognesi, gentilmente offerto da Virginia Merola». La proposta del Carroccio è dimezzare la Cosap per almeno un anno» alla manifestazione, perchè «meglio incassare meno che incassare zero». Pochi giorni fa la Cna aveva dichiarato:«Troppi ostacoli alla manifestazione, cambieremo città». Pietra dello scandalo:il Comune aveva comunicato alla vigilia della manifestazione che avrebbe triplicato una tassa, un , :aumento deciso all'ultimo minuto», che si unisce a «lentezze burocratiche e divieti allo svolgimento degli eventi». Pietra dello scandalo, l'aumento della Cosap, la tassa sull'occupazione del suolo pubblico, passata da 15.000 curo a 42.000 curo. Piuttosto secca la replica del Comune, che aveva però spiegato: «Sono tempi duri per tutti, ognuno deve fare la sua parte». E ricordato che il Cioccoshow è un'iniziativa commerciale, che come tale va tassata. Chi occupa suolo pubblico per attività che producono profitti deve pagare. Durissimo il sindaco Virginio Merola, che alla minaccia di andarsene degli artigiani aveva risposto: «Si accomodino».

Pagina 23 Emilia Romagna

"Wk-knizA I2voro c scuola. la e:mica dei d'edera: •.• •à i ,ace.how ara et

Pagina 11 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

"


press LinE

LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 32.634 Diffusione: 26.480

«Più gar, le per il lavoro» La protesta sfila in pi, a Sciopero generale della Cgil, anche i lavoratori di Atlantis, Rdb e cooperative: nessuna certezza per il nostro futuro Ha avuto un significato ancora più profondo per migliaia di lavoratori piacentini lo sciopero generale indetto ieri dalla Cgil per la Giornata di mobilitazione europea dei sindacati. In piazza Cavalli si sono radunate circa 250 persone, tra cui lavoratori dell'Atlantis, della Rdb e dell'Ikea, ossia le realtà locali al centro di casi molto difficili. «Noi vorremmo protestare per chiedere migliori politiche sul lavoro - hanno detto i dipendenti della Atlantis di Sariano, il gruppo nautico che ha annunciato la chiusura entro fine anno dello stabilimento piacentino - ma sembra proprio che presto non potremo più farlo, perché ci vogliono licenziare tutti e 200. Chi non vive una condizione come la nostra non può capire come si sta sapendo che da un giorno all'altro non saprai più come sfamare la tua famiglia: tra i lavoratori ci sono madri sole con figli piccoli, persone che hanno solo questo reddito per mantenere moglie e figli. Un vero dramma». Discorso simile per il personale Rdb, l'azienda di Pontenure in amministrazione straordinaria: «I commissari stanno cercando di salvare una situazione molto difficile hanno detto i lavoratori, attualmente in cassa integrazione - resa ancora peggiore dalla crisi del settore edile. Viviamo alla giornata, la cassa integrazione è solo una soluzione

vinciale della Cgil, Paolo Lanna - c'è tutto un universo della logistica a Piacenza che vede ancora diritti negati e lavora.tori sfruttati. Siamo in piazza. per chiedere ai governi, a cominciare da quello italiano, di. abbandonare le politiche di rigore iniziando a puntare sulla equità e sula difesa del lavoro. Altrimenti a pagare il conto della crisi saranno sempre i soliti, ossia i più deboli». Un appello forte alla politica: «Deve tornare a fare il proprio mestiere ha aggiunto Lan.n.a perchè pensionati, lavoratori, .stranieri, anziani, bambini e famiglie non possono andare avanti così, stiamo scivolando verso il baratro. E non mi pare che i "tecnici" chiamati al governo abbiano l'intenzione di cambiare la loro impostazione, fatta solo di tagli e sacrifici». Protagonisti della manifestazione anche il sindacato dei pensionati e quello della scuola e del pubblico impiego. In piazza anche esponenti di Rifondazione comunista e Sel. Ideale gemellaggio con l'Italia dei valori, visto che sindacato e Idv hanno raccolto le firme per i referendum sul lavoro con banchetti a pochi metri di distanza.

La giornata di mobilitazione europea, per la quale la Cgil ha indetto lo sciopero, ha avuto un significato ancora più profondo per i lavoratori delle aziende Atlantis e Rdb,eper i facchini della logistica (foto Lunini)

Michele Rancati

tampone, non abbiamo alcuna certezza per il futuro. E se perdiamo questo posto, chi ci assumerà, vista la situazione generale? ».

Pagina 10

Di passaggio anche qualche facchino dell'Ikea. «Al dì là di questo singolo caso, che presenta aspetti molto particolari - ha spiegato il segretario pro-

Piùganintie perii la.o. Ln pngesta Nffia EI piarm

Pagina 12 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


15/11/2012

press unE *Fatto Emi► Romagna

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Favia chiede aiuto all'Idv Barbato: "Sponda in Parlamento per istanze urgenti" ;c2

R7;

dipetrsta per presentare aie: U ne nterreq; nostr deputafi 5 Stdle" di .R.edazione ì l'attoQuo-Aisllano I

tr;

r‘,11 O ntedtpro: <'Sìete d'accordo'? OvvOsnente

Pardli a .Roirtaign.a I 14 rit}Vegiblie

fl‘

attesa dì

i"-£012

Prove tecniche di alleanze. Giovanni Favia sfida ancora una volta il leader Beppe Grillo e lancia un appoggio politico, addirittura in Parlamento, con sponda nell'Italia dei Valori. Nonostante Grillo abbia sempre sbattuto le porte in faccia a qualunque partito, il consigliere regionale del Movimento 5 stelle dell'Emilia Romagna, Giovanni Favia, ha annunciato, via Facebook, di aver trovato nel parlamentare Francesco Barbato un alleato a Montecitorio. "In trepidante attesa dei nostri parlamentari — scrive sulla sua bacheca — avendo bisogno di una sponda a Roma per alcune nostre interrogazioni, ho raccolto la disponibilità di Barbato (indipendente dell' ldv) a presentarle in Parlamento". L'intenzione sarebbe quella di aprire un filo diretto tra Roma e l'Emilia Romagna, appoggiandosi momentaneamente a Barbato. "Già in passato avevamo fatto qualcosa di simile con degli europarlamentari, non solo italiani" aggiunge Favia, che poi cerca di tastare l'opinione degli attivisti, lanciando un sondaggio: "Pensate sia giusto? Avete in mente altri parlamentari a cui potremmo rivolgerci (dovrò portarmi la molletta per turarmi il naso)?". Una proposta che si presta ad essere letta come preludio a una futura alleanza. Anche se è il consigliere stesso ad escludere qualsiasi ipotesi di un patto politico, da sempre fumo negli occhi di Beppe Grillo: "Non se ne parla nemmeno. Owiamente parliamo di convergenza solo su singole battaglie non rinviabili al post elezioni il consigliere regionale emiliano del Movimento 5 stelle". Aggiungendo: "Siamo su fronti politici opposti. Però, anche in consiglio regionale, io firmo atti con altri partiti. Ci deve interessare la causa, non la bandierina. Non confondiamo l'autonomia e il non fare l'alleanze con l'isolazionismo". E se Favia chiama l'Idv risponde. " Vi ricordo che Barbato è anche il più produttivo dei parlamentari del suo collegio (Campania 1) nonostante sia da 4 anni e 6 mesi in parlamento, quindi la proposta di Favia è molto positiva se deve servire a risolvere i problemi dei cittadini con l'aiuto di atti parlamentari". Solo due settimane fa era stato il leader del Movimento, Beppe Grillo, a esporsi pubblicamente in favore di Antonio di Pietro. Dal suo blog il comico genovese aveva lanciato la candidatura dell'ex pm a Presidente della Repubblica. Defindendolo "l'unico che si è opposto al berlusconismo". Specificando però, alcuni giorni

dopo, di non aver alcuna intenzione di stringere un accordo elettorale con l'Idv: "Antonio Di Pietro ha la mia amicizia, ma il M5S non si alleerà né con l'Idv, né con nessun altro. Il Movimento 5 stelle vuole sostituire il sistema dei partiti con la democrazia diretta. In sostanza vuole la fine dei partiti basati sulla delega in bianco".

Pagina 13 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


GAllETTA DI REGGIO

press LinE

Direttore Responsabile: Sandro Moser

La Pro

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.722 Diffusione: 11.531

da: «Non toccate gli assessori»

Abolizione, passa il documento salva-giunta presentato dall'Ildc. E anche il Pd stavolta si "accada" Ci voleva la scure - quella che si abbatte sulle Province, Reggio in primis - per metterli tutti d'accordo (o quasi tutti) con un voto bipartisan. E dunque «no» all'abolizione della giunta provinciale perché bloccherebbe l'attività amministrativa dell'ente. E' la posizione del consiglio provinciale di Reggio che con un voto trasversale Pd in primis - ha approvato un ordine del giorno presentato dall'il& e ha richiesto sul tema un incontro urgente ai parlamentari reggiani. in partico-

lare, il documento - presentato dal capogruppo dei moderati Mario Poli e sottoscritto anche dal capogruppo del Pd Fabrizio Allegretti, dal capogruppo di Eli, Tommaso Lombardini e dal consigliere di Progetto Reggio (ex Lega Nord) Riccardo Molteni - prende in considerazione quanto previsto dal decreto di riordino delle Province sull'abolizione delle giunte a partire dal l' gennaio 2013. Nel testo si legge come il consiglio ritiene che «tale provvedimento possa produrre un

vuoto amministrativo e istituzionale sul governo dell'area reggiana nella delicata fase di transizione verso la nuova Provincia di Reggio e Modena». Considerato poi che «lo stesso provvedimento rischia di produrre una fatte instabilità circa le prospettive occupazionali degli operatori delle Province, pur all'interno delle necessarie scelte di riorganizzazione e razionalizzazione», l'odg «invita i parlamentari reggiani a farsi interpreti della necessità di modificare il provvedi-

mento del governo alfine di assicurare la necessaria continuità amministrativa e istituzionale, e a tal fine chiede agli stessi parlamentari un incontro tempestivo». Il documento; che è stato emendato su richiesta del consigliere del Pd. Marcello Stecco con la richiesta di un incontro urgente ai parlamentari e il riferimento alle prospettive occupazionali dei dipendenti dell'ente, ha avuto il voto favorevole del gruppo di maggioranza del Pd, del vicepresidente Vito Castellari (Pdl), del capogruppo dì Futuro e Libertà Tommaso Lombardini e del consigliere di Progetto Reggio Riccardo Molteni. Da registrare il voto contrario di Alberto Ferrigno capogruppo di Rifondazione Comunista e, nelle file della maggioranza, l'astensione di Umberto Beltrami (Pd) e del capogruppo dell.'Idv Emanuele Magnani. I consiglieri di Lega Nord e Pdl (a parte Castellari) non hanno partecipato al voto,

Pagina 17 !ree, 01,3 i debiti calano ma cala pure l'utile netto

a l'nivin,ia,,,an foce

Pagina 14 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


press unE

15/11/2012

en.a

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Rossano Bellelli

Diffusione: n.d.

- Sisma e tasse

La Cisl spinge sull'acceleratore della manifestazione a Roma Ma dice no allo sciopero fiscale: le regole vanno rispettate Quella che all'inizio era una minaccia solo ipotizzata, diventa ora una proposta concreta messa ufficialmente sul tavolo di lavoratori e imprese. Stiamo parlando di una grande manifestazione di protesta a Roma per `sollecitare' il Governo a venire incontro alle stringenti necessità del territorio nella fase post terremoto. A presentarla è la Cisl di Modena, che frena però sullo sciopero fiscale. «Per costringere il governo a cambiare atteggiamento sulla ricostruzione post terremoto - inizia a spiegare il segretario provinciale Cisl, William Ballotta - stiamo pensando di proporre a lavoratori e imprenditori di manifestare insieme a Roma». E poi l'annuncio: «È più di un'ipotesi quella alla quale stiamo lavorando da qualche giorno». Ballotta punta a creare «un fronte comune sindacati-imprese». E questa convinzione è sorta dopo l'infuocato summit - con annesse dure contestazioni ai politici - che si è tenuto alla Camera di Commercio alla presenza di tutte le associazioni di categoria. «Siamo stanchi di essere presi in giro da voi», «Potete toglierci le imprese, la casa, ma non la dignità», «Siete fuori dal mondo e dalla realtà», tra le frasi ripetibili urlate dagli imprenditori all'intero mondo della politica, dal Governo alla Regione passando per i parlamentari (Pd in particolare). «La rabbia degli imprenditori è comprensibile» commenta il segretario Cisl. E mette subito in chia-

ro: «Nemmeno noi sindacati siamo soddisfatti della gestione post terremoto». E sottolinea: «Sia a livello locale che nazionale». Il giudizio non può che essere molto severo: «Nonostante le promesse e rassicurazioni, anche su un evento così drammatico la politica conferma tutta la sua tragica distanza dalle esigenze concrete del Paese». Entra quindi nel dettaglio: «Sono passati quasi sei mesi dal sisma e siamo ancoa nella completa incertezza sulle risorse per la ricostruzione e sulla proroga delle scadenze fiscali». Anche se sulla proroga, purtroppo, la certezza al momento è che la data del 16 dicembre sarà il termine ultimo per pagare. A Roma non vogliono nemmeno sentir parlare di slittamento. Ma non per questo la Cisl è favorevole allo sciopero fiscale minacciato dal_le as-

sociazioni: «Le regole vanno rispettate. Preferiamo lavorare per ottenere la proroga piuttosto che sfociare nell'illegalità. Credo che anche gli stessi imprenditori siano consapevoli di ciò e abbiano voluto fare una provocazione». Ballotta cerca di veder il bicchiere mezzo pieno: «Di aspetti positivi nella gestione del terremoto ce ne sono». Riconosce, ad esempio, «alle istituzioni, a partire dalla Regione, che è stato svolto un ottimo lavoro nella fase dell'emergenza». Ora, però, «serve uno sforzo collettivo per riprogettare il nostro territorio at-

Pagina 5 La Cisl spinge sull'acceleratore della manifestazione a Roma

Pagina 15 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


en.a •

press LITE

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Rossano Bellelli traverso un patto tra istituzioni e parti sociali per far ripartire le imprese e il lavoro, superando gli intoppi burocratici e le incertezze sulle risorse disponibili». «La cosa più importante - sottolinea il segretario Cisl - è avere le idee chiare su come vogliamo essere e cosa vogliamo fare domani. Abbiamo un distretto di eccellenza da difendere - il biomedicale - ma soprattutto il dopo sisma deve essere l'occasione per ridisegnare il territorio dal punto di vista delle costruzioni materiali e dei servizi, a partire dal welfare». «Se riusciremo a fare questo - conclude Ballotta - potremo essere più forti e credibili nel pretendere dal governo tutto ciò che ci serve». La manifestazione a Roma è diventata pressochè una certezza dopo il voto di martedì alla Camera, dove è stato approvato il decreto che contiene le scadenze fiscali duramente contestate

Diffusione: n.d.

da imprese, ordini e cittadini. Hanno detto sì tutti i gruppi, si sono astenuti Lega e Idv. I no sono stati solo 5. Ora il testo passa all'esame del Senato. I tempi non sono lunghissimi: entro il 9 dicembre dovrà essere convertito in legge, pena la decadenza delle misure. Lo spazio per 'intervenire' è dunque davvero risicato. I deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Giulio Santagata e Ivano Miglioli - usciti dall'Aula al momento del voto - hanno messo nelle mani dei senatori la 'patata bollente': «Siamo certi che i colleghi si impegneranno affinchè vengano rispettati gli impegni e giunga alle popolazioni terremotate un sostegno concreto attraverso politiche fiscali adeguate». Ma queste nuove fumose speranze non basteranno certo agli imprenditori, che hanno intenzione di far sentire al Governo la loro voce. «Se il sottosegretario Polillo non riesce a comprendere che la proroga oltre che una assoluta necessità è una cosa di buon senso glielo andremo a spiegare per bene a Roma», ha messo bene in chiaro il presidente Lampam, Erio Luigi Munari. C'è da scommettere che saranno in tanti a seguirlo. ■ Luca Soliani

Pagina 5 La Cisl spinge sull'acceleratore della manifestazione a Roma

Pagina 16 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


en.a

press LinE

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Rossano Bellelli

Diffusione: n.d.

E il Psc non conquista tutta la politica modenese In Consiglio in tanti, anche dentro la maggioranza, chiedono meno cemento I primi documenti del Psc non convincono tutti. A iniziare dai dati statistici: «Si parla di 10mila nuovi residenti nei prossimi dieci anni - sottolinea Marco Miana del Comitato Giardino ma basta vedere gli ultimi due censimenti per capire che la popolazione è aumentata di sole mille unità». Proiezioni demografiche troppo abbondanti. L'altro tema al centro della discussione è quello del consumo del suolo che sia all'interno che all'esterno del Pd si vuole limitare. Visione ambientale più presente tra i giovani come Giulia Morivi (Pd) «usare il meno possibile suolo a destinazione agricola, dotarsi di norme che agevolino e incentivino il recupero e identificare strumenti imprenditoriali per la riqualificazione»; poi Stefano Rimini (Pd) «Il rispetto del territorio deve essere la priorità e obiettivo del Psc deve essere il saldo zero del consumo del territorio». Sulla stessa linea, anzi più 'verde' e molto critico sul documento, Federico Ricci (Sinistra per Modena) «Per noi

prima di tutto bisogna riqualificare, basta con il consumo di suolo, e servono interventi per la locazione permanente. Nel documento non ritroviamo in modo compiuto una discontinuità rispetto al passato: nei

CONFLITTI Nel Pd non tutti la pensano allo stesso modo e si cerca un difficile equilibrio prossimi dieci anni è prevista una riduzione della Superficie agricola utilizzabile di 918 metri quadrati al giorno e si andrà verso la crescita della presenza di alloggi vuoti senza calmierare il mercato». Poi l'ex grillina Sandra Poppi «A parte il tono assolutamente diverso dal precedente mi pare che la sostanza sia sempre quella: si parla di rigenerazione, smart city ma non di consumo del territorio pari a zero e non si rivedono le deci-

Pagina 7 Mo ena

Comitati e Idv contro Giacobazzi: «Sulle aree F è un dialogo tra sordi»

Pagina 17 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


15/1 1/2012

en.a

press LinE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Rossano Bellelli

sioni prese relative alle Aree F». Critica anche la consigliera Eugenia Rossi (Etica e legalità) che ha ribadito «l'importanza della revisione del progetto di trasformazione delle zone F in zone residenziali». Dubbi anche dal Pdl con il capogruppo Adolfo

Morandi «E' giusto prevedere nel do-

cumento la possibilità di un ampliamento del numero di abitazioni, ma si deve tenere conto che la popolazione sta invecchiando e c'è in atto una crisi che riduce i flussi migratori e ricompone i nuclei familiari in ragione

Diffusione: n.d.

dei costi, quindi non è scontato l'aumento di richiesta di abitazioni», poi Giancarlo Pellacani «non ho trovato la creatività invocata nel titolo del testo, ma piuttosto una genericità volta a spegnere le polemiche interne al Pd» seppure il consigliere Pdl registri anche qualche aspetto positivo. Infine Sandro Bellei «costruire ancora significa portare altra gente in città e produrre maggior traffico e inquinamento». Altee voci dalla maggioranza sono quelle di Salvo Cotrino «E' positiva l'impostazione delle linee di indirizzo del Psc che ha progetti ambiziosi: si dovranno combinare regole chiare e flessibilità». Del partito della 'crescita' si può definire Michele Andreana «Si va oltre la disputa tra crescita zero e crescita sostenuta, che oggi non abbiamo più, e ci si concentra sulla necessità di fornire alle famiglie modenesi un quadro abitativo conforme alle esigenze demografiche, in crescita contenuta; se ci si assestasse solo sull'esistente si rinuncerebbe a rispondere a questi bisogni».

Pagina 7 Mo ena

Comitati e Idv contro Giacobazzi: «Sulle aree F è un dialogo tra sordi»

Pagina 18 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


15/1 1/2012

en.a •

press LITE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Rossano Bellelli

Diffusione: n.d.

— — Mattoni su via Aristotele e via Cannizzaro — —

Comitati e Idv contro Giacobazzi: «Sulle aree F è un dialogo tra sordi» La giunta sotto accusa: «Non vuole tutelare le falde acquifere» Una luna di miele destinata a finire. Sulle idee generali sullo sviluppo urbanistico della città il successore di Daniele Sitta, l'assessore Gabriele Giacobazzi, è riuscito ad aprire varchi di cordialità e le porte del dialogo con chi ha contestato per anni la politica urbanistica comunale. Merito anche di uno stile comunicativo più attento all'ascolto. Ma martedì sera l'assessore è scivolato sull'acqua, quella delle falde acquifere di via Aristotele e via Cannizaro. Sia quelli di Modena Atti-

MODEN A ATTIVA Ha organizzato l'incontro con l'assessore all'urbanistica e Simona Alletti (Ambiente) va, sia l'Italia dei Valori, sia il comitato Villaggio Giardino, ad aprile avevano esultato «salutiamo con favore la svolta che è maturata in seno al governo della città, con le dimissioni dell'assessore Sitta», sono rimasti delusi dal nuovo assessore e dalla giunta comunale. «Ci troviamo di fronte ad un muro di gomma, si continua ad evitare il dialogo con i cittadini». Parole di Marco Miana, portavoce del Comitato, che è sbalordito «I due assessori -

333::: 3r ‘a

35,:53SOS':

con Giacobazzi era presente la collega Simona Arletti e in sala c'era Francesca Maletti e il segretario del Pd Giuseppe Boschini - sono arrivati all'assemblea pubblica sprovvisti di dati e non sono entrati nel merito dei contenuti.Non hanno risposto alle domande dei cittadini». Ma la bordata è sugli interessi in gioco «Si continua a rispondere a pochi e non alla

3

333:::3t.33::

comunità». Il problema è la tutela delle acque». L'esperto Adriano Zavatti, padre del piano delle acque, ha presentato una relazione e «ha espresso forti preoccupazioni su un intervento edificatorio che prevede la costruzione di 700 appartamenti

Pagina 7 Comitati e Idv contro Giacobazzi: «Sulle aree F è un dialogo tra sordi»

o Eil Psc no

Pagina 19 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

politica modcowc


press LinE

15/11/2012

en.a

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Rossano Bellelli sul più importante bacino acquifero cittadino che serve oltre 360 mila abitanti e i due terzi della città. L'acqua lì c'è, altrove no». In un momento in cui si parla continuamente di scarsità di risorse idriche è meglio non mettere a rischio un bene comune e un capitale naturale così importante. Il Comitato propone un parco delle acque o il parco degli orti da far gestire ai cittadini per garantire anche la produzione agricola e un ritorno economico. Naturalmente si entra in contrasto con chi, invece, vuole investire sul mattone e ha già fatto i suoi calcoli. Sul piano politico c'è da considerare il fronte interno, non tutti nel Pd sono d'accordo con l'edificazione, a iniziare da Paolo Silingardi

(Modena Attiva) che parla espressamente di «un dialogo tra sordi», «cortese nei modi ma non ci siamo sui contenuti». Serve un'altra politica «Le zone F, Aristotele e Ponte Alto, vanno stralciate e sostituite per un banalissimo e sano principio di pruden-

Diffusione: n.d.

za». Poi Alberto Cirelli, presidente della Circoscrizione 4 che non vuole fare passare il progetto senza tutti i controlli, timbri e analisi del caso. I problemi ci sono anche con l'Idv. all'attacco con una nota durissima, già dal titolo: «Giacobazzi - Sitta, sulla politica edilizia è cambiato solo il cognome?». Poi le bordate di Gabriele Franchini (del coordinamento cittadino) che sottolinea «ci sorprende negativamente sapere dall'assessore Giacobazzi che siccome gli operatori di edilizia convenzionata richiedono insistentemente nuove aree per costruire sarà necessario dare seguito alla edificazione delle Aree F». Si ritorna al punto di partenza, la crisi di giunta dell'aprile scorso, «l'amministrazione è decisa a edificare in perfetta continuità con la politica di intransigenza già contestata all'ex-assessore Sitta». Ma le bastonate vanno giù anche su Simona Arletti «Ci sorprende sapere anche dall'assessore Arletti che l'amministrazione comunale non ha fra le sue priorità l'approvvigionamento e la qualità dell'acqua, perché ritiene che quella fornita sia già di qualità sufficiente. A nostro avviso, la qualità dell'acqua di falda a Modena non è sacrificabile sull'altare di qualsivoglia interesse presente e futuro».

■ Gian Basilio Nieddu

Pagina 7 Comitati e ldv contro Giacobazzi: «Sulle aree F è un dialogo tra sordi»

o E 11Psc

Pagina 20 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

politica nod c c


press LinE

la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 13.462 Diffusione: 9.640

Basell e Yara: casuale la catena di iwasti Petrolchimico, problemi al software ma nessuna ricaduta sull'ambiente. Balboni (Pdh ai ministri: spiegazioni insufficienti Prima il biack out di tutto il petrolchimico, il 7 novembre, con blocco di tutti gli impianti. La sera dopo, perdita di tetracloruro di titanio da un camion. Passano altre 48 ore e l impianto XX1V di [lase]] finisce in blocco, stessa cosa due notti dopo. E in precedenza, dal 3 al 10 novembre, l'ara aveva dovuto fermare il suo impianto per manutenzione, con torcia accesa per bruciare metano. Questa catena di episodi, che ha messo in allarme la cittadinanza anche perché ravvicinati come non in passato, è casuale, i singoli anelli sono «del tutto scollegati tra loro» secondo quanto le aziende del petrolchimico hanno detto ieri al summit in prefettura. 1 motivi dei blocchi sono per il momento solo ipotizzati, nel caso dei due più recenti «attengono principalmente a disfunzioni dei sisterni software», ma in ogni caso non hanno «mai rappresentato un pericolo reale per Fatnbiertte». La conferma e arrivata dall'Arpa, nei cui centraline «non hanno registrato scostamenti rispetto alla norma». Fin qui le rassicurazioni del documento ufficiale. Restano però aperti degli interrogativi su quanto successo in questi giorni, in patte emersi anche al maxi tavolo di ieri al quale, oltre a tutte le aziende del petrolchimico, erano presenti le amministrazioni pubbliche, le autorità ambientali e sanitarie, le forze dell'ordine. «11 problema della tempestiva comunicazione alla popolazione è stato ritenuto I 'aspetto principale da pedezionare» ammette la stessa nota. Ad insistere su questo particolare è stata, tra gli altri, l'assessore comunale Rossella Zadro, «nell'aggiornamento dell'accordo di programma del petrolchimico, che scade a fine anno, cercheremo d'inserire dei meccanismi (l'informazione automatica per tutti, magari utilizzando le "api)" dei telefortini. Resta il fatto che è cruciale prevenire i problemi». Le aziende non hanno certo interesse a bruciare la materia prima nelle torce, ma quando ci sono blocchi di emergenza degli impianti non c'è alternativa. Anche per questo, è stato ribadito ieri, non esistono tetti possi-

bili all'impiego di questi presidi di emergenza, mentre le caldalette di Versalis e Basell servono a bruciare i gas residui dei normali processi produttivi. Per quanto riguarda il black out, Sef ha spiegato che al momento dell'avaria sul trasfamiatore della linea principale, quella secondaria era in manutenzione e quindi lo stabilimento è rimasto senza energia elettrica. L'Enel è invece stata vigorosamente ripresa perché non ha ancora collegato alla rete la nuova centralina Arpa del Barco, che aumenterà di parecchio la capacità di. controllo sull'incidenza di questi eventi sull'ambiente. La vicenda finirà in parlamento, in quanto il senatore Alberto Balboni (Pd]) ha presentato

un'interrogazione ai ministri alla Salute e all'Ambiente, stimando che «le rassicurazioni siano del tutto insufficienti a tranquillizzare i cittadini soprattutto in mancanza di una spiegazione certa dei fatti», in attesa delle analisi al suolo di Arpa. .Balboni chiede «iniziative a tutela della salute dei cittadini e a salvaguardia dell'area», e azioni per «evi-

La procura: stiamo monitorando a situazione Le torce d'emergenza sono già finite sotto accusa nell'inchiesta dei poi Guerra e Proto, con tanto di sequestro e dissequestro degli impianti, e si attende ora la conclusione del processo che vede indagati i dirigenti di Basell e Vara. Questo per quanto riguarda passato, "mentre per gli episodi attuali, di questi giorni, al

‘-.1.i.‘,..g.,••1:e••5::::I:::::::::::••.•::::::::::::: ::,.:::„:„:„:„:„:„.:::..„.„.:::„:„

ii.i.:1•:::::;::::,::::,:,..

..,

••••„‘„•::::::::::::::::,,,

• •• ,••\

:::::::::::::::„,

tare che, in futuro, possano ripetersi» questi episodi. I sindacati hanno chiesto un incontro con le aziende, anche perché «le incertezze sul futuro dello stabilimento pesano sullo stato d'animo dei lavoratori» dice Annalisa Zecchini, delegata Cgil della sicurezzaBaseli. Stefano Ciervo rJFZ,PI-ZODU7.IONERISERV474

momento in procura sona finite le prime relazioni di Arpa, non vi sono atti formali di indagine, ma dagli uffici di via Mentessi fanno sapere che «si sta monitorando attentamente la situazione». Per quanto riguarda il precedente- ossia inchiesta e processo - «sono in corso i ndagini» spiegava ieri mattina la pm Guerra,. alludendo al fatto che nel processo è in corso una perizia per verificare se le nuove garanzie offerte da Vara e Basell sugli impianti delle torce siano corrispondenti alla realtà.

"Igl$1901101011••••••••••• "" ....k..-‘, ':••:..:::.....,......, .....

,,,,,,,,,:,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,:::,::::,:i§.9,\ ,t.:•••,••••,, ,••,‘,,,,,, ...........„ • „...":::::::::::" ':", . \ .\ ,\-.,• -..\... „„:„....::::,. „ , ••••„:„„::::::::.,... :::,:::::::::::::::,:::::9-:::::::,:::::::::::,:::::, -, \ .......... ,„,„.,,,, , :,,, ::,: , ::,,,::Q,, o,:::,:,•,:::,-• • .•\.,.\,,,, .,...•:•„:•:;•••••_•::::,• ,•:1:::::::::::::::.,

,,:::,::::::...,-:;:::,...,•::::::.:::::•,::::::-..::::::•...:::::, ,::::.

:3-ii.:2:::::::1,::::::::::::.:::::::

,.::::•••••••:::::::::1::,.::::::.:::::::_:::::.

ìL •

Qui sopra il surn [Bit SU i petrolchimico di ieri mattina in prefettura: le aziende hanno dato rassicurazioni sulla catena di blocchi che si sono verificati nei giorni scorsi, con l'accensione il'alto frequente delle torce di emergenza (a sinistro)

Pagina 11

Pagina 21 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


15/1 1/2012

orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

press unE

q" M sol

.RT

71

Provincia unica, la guerra dei campanili Proprio il sindaco Balzani si era schierato a sostegno dell'ipotesi Ravenna capoluogo Ma sulla scelta ecco le rivendicazioni del consiglio provinciale di Forlì-Cesena RAVENNA. Mentre a livello nazionale Il presidente Casadio «Si tratta di l'Unione delle province italiane Upi lancia un atto legittimo che non commento. appelli contro il taglio drammatico delle È opportuno che prima pensiamo a risorse agli enti locali che di fatto crea proriempire di contenuti il nuovo blemi di gestione fra l'altro dell'edilizia contenitore. La legge indica scolastica e del trasporto pubblico locale, in Romagna torna in scena il balletto, a chiaramente una preferenza che va a tratti grottesco, della scelta del capoluogo Ravenna» della futura Provincia unica romagnola.

Dopo la creazione in settembre di una sorta di asse Ravenna-Forlì con il sindaco della seconda Roberto Balzani, pronto a sostenere Ravenna capoluogo è di ieri l'annuncio che il consiglio provinciale di Forlì-Cesena discuterà un ordine del giorno bipartisan. Con un cambio di fronte improvviso un insolito gruppo di firmatari, dal Pd alla Lega Nord, dall'Idv all'Udc chiede di individuare il capoluogo della provincia in Forlì-Cesena perché le due città insieme contano, come è ovvio, il numero più alto di abitanti, perché sono in posizione baricentrica all'interno della nuova provincia, e per le dotazioni di edifici destinati alle pubbliche amministrazioni. La richiesta arriva a fronte di un decreto di riordino che indica nella città più popolosa la nuova sede del capoluogo, ovvero, nel caso della Romagna, Ravenna. Un'indicazione che può essere aggirata solo in presenza di un accordo diverso fra i territori, ot-

tenuto a maggioranza. Ecco quindi la novità visto che finora solo Rimini aveva più volte chiesto per sé il capoluogo, in un gioco che vede la scelta proprio sull'unica città che non ha avanzato alcun primato, Ravenna. «Si tratta di un atto legittimo che non commento - assicura il presidente della Provincia Claudio Casadio - ma mi sembra un po' presto per parlare di questo. È opportuno che prima pensiamo a riempire di contenuti il nuovo contenitore, anche perché la legge indica chiaramente una preferenza che va a Ravenna. Nella proposta

i consiglieri forlivesi ricordano anche di rivolgere un appello al presidente della Provincia Massimo Bulbi perché si impegni ad evitare processi di riduzione del personale. E infine l'invito finale perché fra amministratori si cominci a ragionare in termini di area vasta rispettando le peculiarità locali. In mancanza di un quadro normativo certo e di un'indicazione governativa sulle future funzioni dei nuovi enti rimane lo spettacolo offerto da amministratori ed eletti prematuramente in uscita, impegnati in disfide poco popolari in tempi di crisi economica. c.b.

del nuovo statuto il prossimo consiglio deciderà. Comunque la valutazione spetta ai Comuni capoluogo». Un gioco che potrebbe veder soccombere la città del mosaico e dei tesori dell'arte bizantina nella piccola guerra fra municipi romagnoli. Nell'odg, dopo le questioni di bandiera

RA; . Pros inda unica, la guerra dei campanili

re ebus delesedidelCLhssico

Pagina 22 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


pressunE

15/11/2012

orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

.5> i\ L\ •

CiZt; k

LUC

Di Marco: «Col primo stralcio collegamenti strategici e con tempi dimezzati» RAVENNA. Prosegue lo scontro a distanza sulla realizzazione dell'E55. Il presidente dell'Autorità portuale, Galliano Di Marco, replica agli attacchi del consigliere regionale del M5S Giovanni Favia e dell'esponente di Legambiente Yuri Rambelli. Oggetto del contendere è la proposta già lanciata nell'agosto scorso e ripresa lunedì nel corso di un convegno a Ferrara, per la realizzazione a stralci dell'asse stradale Orte-Mestre. «Il tratto Cesena-Porto Garibaldi da realizzare quale primo stralcio del più ampio progetto della E55 - precisa Di Marco è di circa 70 km, di cui quasi la metà sarebbero

un'adeguamento di una viabilità già esistente». Secondo Di Marco la realizzazione della prima tranche è strategica non tanto al collegamento del porto di Ravenna con lo scalo di Venezia, quanto al collegamento diretto del porto di Ravenna con l'Autostrada del Brennero e la Bologna Padova, oltre a quello con Cesena e la A14, che già esiste, anche attraverso la realizzazione del nuovo Corridoio Cispadano-Ferrara-Mare. «I tempi di realizzazione del primo stralcio aggiunge il presidente Di Marco - sarebbero più che dimezzati rispetto a quelli dell'intera tratta Orte-Mestre e coinciderebbero perfet-

tamente con quelli del Corridoio suddetto e del progetto hub portuale di Ravenna appena approvato dal Cipe. In 5 anni il nuovo hub portuale di Ravenna potrebbe quindi essere direttamente collegato con Autobrennero e Bologna-Padova». Di Marco rassicura sulla volontà di rafforzare il trasporto su ferro nell'ambito del Corridoio Adriatico-Baltico. I tempi però sono molto più lunghi e incerti rispetto alla Orte-Mestre. Il presidente dell'Autorità portuale rimarca poi l'esigenza di creare un'alternativa alla statale Romea: «Bisogna alleggerirla dal traffico poiché i dati dimostrano che si tratta di una strada con un tasso di inci-

Di Marco propone un'Autorità portuale regionale che oltre a

dentalità e mortalità tra i più alti d'Europa». E si sofferma poi sulla proposta di creare un'Autorità portuale regionale che oltre a sviluppare lo scalo di Ravenna, svolga un'azione di coordinamento sulle infrastrutture ad esso collegate. «Una proposta tutt'altro

«Riguarda 70 chilometri di cui quasi la metà sarebbero un adeguamento» che "surreale" - conclude Di Marco -. Al contrario, assolutamente pragmatica e praticabile in tempi brevi. Una proposta che, come è stato detto al viceministro Ciaccia si inquadra in una prospettiva di efficiency review più che di mera spending review delle risorse pubbliche, sempre più scarse».

sviluppare lo scalo ravennate svolga un'azione di coordinamento sulle infrastrutture collegate

Pagina 8 eredogbilca portualenon è nud

A , A3 A, A

DiMarco,Colprimostrakio collegamenti strategici «mann ddimenali»

Pagina 23 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


pressunE

15/11/2012

orriere

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

Carcere ai giornalisti, il leghista Fosci si dimette: «Lesione grave per democrazia e libertà di pensiero» RAVENNA. Luciano Fosci lascia l'incarico di segretario comunale della Lega Nord ed esce dal movimento. La decisione è maturata dopo che in Senato è passato l'emendamento proposto dalla stessa Lega e Rutelli. «Io penso che combattere la diffamazione della carta stampata con il carcere sia una lesione grave della democrazia e della libertà di pensiero in un paese come l'Italia - spiega in una lunga nota -. La diffamazione si può combattere tranquillamente in tribunale con un rimborso al diffamato per danni morali. Mi chiedo se questa non sia stata un'occasione per combattere quello che sta avvenendo, ed era ora, sui giornali e in tv dove tutti i giorni viene messo in risalto il sacrificio enorme del cittadino in contrapposizione alla casta che in barba a tutti continua imperterrita a sperperare. Mi chiedo se non sia una sorta di punizione visto l'esposizione delle malefatte sbattute in prima pagina in questo periodo. Come mai si vuol mandare in carcere un giornalista e non si manda in carcere chi falsifica i bilanci. Come mai questi, e non li chiamerei signori, sono così celeri nel votare un emendamento che difende le loro povere

anime e non è così celere nel votare leggi che difendono i cittadini che stanno in una situazione di sicurezza assente, lavoro assente, prospettive per il futuro più nere dell'asfalto. Come mai - prosegue - il senatore della Lega Nord quando è stato intervistato sul costo del loro ambulatorio aperto 24 ore su 24, che ha un costo pari al taglio alla sanità pubblica invece di indignarsi ha semplicemente fatto un sorriso e ha solo detto ma io sto bene. Perché il segretario Maroni dice alla manifestazione di domenica a Bologna di volere uscire dal Parlamento a Roma perché alla Lega non interessano le poltrone, poi il giorno dopo si candida per occupare quella della Regione Lombardia. Io credo ancora che la politica possa fare il bene del paese, una politica dove per esempio quando chi governa fa bene l'opposizione può anche dire che è giusto così, non deve dire sempre il contrario perché il risultato finale del lavoro deve essere rivolto sempre al popolo sovrano che questa politica non ritiene più tale, questa politica non ascolta più la signora Maria, vive su un altro pianeta, questi politici devono essere rottamati, siamo in un paese dove comici

vogliono fare politica e dove politici sono dei comici. La mia piena solidarietà conclude - a tutti i giornalisti, quel che è avvenuto è veramente grave». Il lungo sfogo dell'ex segretario comunale non è stato accolto bene in seno a Carroccio. Il segretario provinciale Stefano Fantinelli prende atto della decisione che però non coglie impreparato il movimento «visto che ormai da tempo la presenza a manifestazioni e attività della Lega del segretario si era ridotta notevolmente e Fosci aveva già più volte dichiarato dubbi sulla linea politica della Lega Nord». A questo punto il passo successivo «sarà quello di affidare ad un dei giovani la guida del movimento per il periodo elettorale in attesa della nuova elezione del segretario comunale a Ravenna». Più dura invece la reazione del segretario della Lega Nord Romagna Gianluca Pini: «Capisco che in Romagna sia difficile per un dipendente di una società partecipata mettersi a far politica contro il sistema, ma la dignità imporrebbe di non usare scuse inverosimili e ridicole per uscire di scena. È proprio vero che il coraggio è la dote meno equamente distribuita al mondo». Pagina 24 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 9 _„.. «Morì operaio, omicidio colposo»

itMITIC,11,Eptl

IleM1414. ,d n a de ,rve,hherudipenmeD


15/1 1/2012

orriere

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

pressunE

L'accusa. Per l'elezione del presidente del consiglio comunale

Una seduta «scandalosa» Fds all'attacco dopo l'esclusione delle opposizioni CERVIA. Anche la Federazione della sinistra e alcuni consiglieri di zona, giudicano «scandalosa» l'ultima seduta del Consiglio comunale. L'indice è puntato sulla maggioranza, «con il solito benevolo aiuto del consigliere leghista Luigi Noni».

«Per quanto riguarda la elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale - accusano -, non c'è stata alcuna discussione sui fatti che hanno portato alle dimissioni del precedente presidente, il consigliere Ercole Massari del Pd. La maggioranza lo ha addirittura ringraziato per il lavoro svolto e il tempo impiegato nel suo ruolo; e in effetti hanno ragione, vista la gestione di tutti quei profili Facebook non suoi, utilizzati per offendere gli avversari ed incensare se stesso e il proprio partito. Tutto ciò non poteva che portargli via parecchio tempo. Questa vicenda ha coperto di ridicolo la nostra città e le sue istituzioni a livello nazionale, e forse era il caso

di avviare un dibattito per scusarsi di fronte ai cittadini per la pessima figura rimediata, invece di far finta di niente; quasi come se le dimissioni di Massari fossero piovute dal cielo». Si fa poi notare come il nome della Coatti circolasse ormai da diverse ore e il consigliere Gianni Bosi dell'Idv avesse una dichiarazione già scritta; ma chissà perché, gli esponenti della maggioranza hanno detto di «non saperne nulla», sospendendo addirittura il consiglio comunale per «discutere della cosa fra di loro», ed escludendo completamente dal dibattito le opposizioni. «Il presidente del consiglio comunale è un'istituzione super partes - viene però ribadito - che dovrebbe

«La vicenda Massari ha coperto di ridicolo la città, era il caso di scusarsi coi cittadini per la pessima figura rimediata» tutelare tutti, ma non è stato concordato, così abbiamo votato contro. La persona di Alessandra Coatti non ci crea alcun problema, però ci sfugge l'improvvisa metamorfosi nei giudizi dei dirigenti del Pd, che sono passati dal definirla un avversario ringhioso (come fece Fiammenghi nel 2004), agli attuali giudizi positivi di rappresentante della destra illuminata e moderna. Guarda caso, tutto questo avviene dopo la benevola astensione della stessa Coatti sul progetto Pentagramma». (m.p.)

Pagina 14 Pd Orafi problema ce noi li abbiamo an Miti»

ioaseduta sexidalosa”

Pagina 25 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


15/11/2012

orriere

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

pressunE

ITALIA DEI VALORI Una via per Rizzotto Approvata all'unanimità la mozione per intitolare una strada a Placido Rizzotto sindacalista ucciso nel '48 a soli 34 anni da una banda guidata dal giovane Luciano Liggio ed il cui corpo fu gettato

in una foiba di Rocca Busambra. La storia di Placido Rizzotto, ucciso dalla mafia corleonese, per avere difeso le ragioni dei contadini di fronte al grande latifondo, è diventato negli anni un vero e proprio simbolo per tutta l'Italia, un esempio che ha contribuito ad avviare l'Italia verso una coscienza civica che ha voluto spezzare il clima di omertà. Con questa mozione l'Italia dei Valori vuole ricordare il suo gesto e mostrare rispetto solidarietà per tutti coloro che quotidianamente rischiano la propria vita per opporsi alle mafie. In tutto il nord Italia, purtroppo, questa piaga sembra essersi estesa e

il timore che anche l'Emilia Romagna duramente colpita dagli ultimi drammatici episodi legati al terremoto possano diventare uno spiraglio per le infiltrazioni mafiose deve essere combattuto e osteggiato in ogni modo. Certe notizie di infiltrazioni preoccupano. Per questo l'idea di intitolare la strada al sindacalista ucciso dalla mafia vuole essere anche un simbolo che possa fare capire Noi da che parte stiamo e da che parte intendiamo rimanere. Tommaso Montebello (coordinatore provinciale Italia dei Valori) (Forlì)

Pagina 39

Pagina 26 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


pressunE

15/11/2012

orriere

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

.5> i\ L\ 111

RIFORME

Il popolo è sovrano ma solo se vota Pdl Nonostante l'età i nostri "politicanti" continuano a stupirmi. Adesso dicono pubblicamente disarmanti nefandezze senza alcuna vergogna. Sto facendo riferimento alla schifosa frase di Schifani. Da un presidente del senato c'era da aspettarsi più onestà, sia politica che intellettuale. Ha dichiarato che la riforma elettorale deve essere fatta urgentemente, per evitare che Grillo vinca le elezioni e schizzi all'80 % A prescindere che ho seri dubbi che il M5S possa avere percentuali di governabilità, e che, alla fine, gli italiani di un comico ne abbiano già avuto basta, senza provare anche il secondo. Ma l'assurdità di questa frase sta nel fatto che il popolo è sovrano "solo" se vota PDL & LEGA, che a loro volta, preferiscono lasciare l'Italia ingovernabile, piuttosto che perdere le elezioni. Si evince dal comportamento dei ministri, dalle frasi ricorrenti, dai mille cavilli su qualsiasi legge elettorale, finanziaria, giuridica, penale. E continuano indisturbati a fare danni ad un popolo sfibrato. Ci meritiamo di meglio, qualsiasi cosa ma migliore. Invece rischiamo di ritrovarci Bossi, Berlusconi e Casini per finirci. Un cordiale saluto Muzio Berardo Faenza

Pagina 27 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 39


press LinE

il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

«No al carcere ai giornalisti». E 1-11osci lascia ve,gretcttio

0

t'estzativ ce incarico e tessera dopo ili voto al Senato

di MARCELLO PETRONEW SONO trascorsi appena 13 mesi da quando Luciano Fasci ha assunto l'incarico di segretario comunale della Lega Nord. Dipendente di Hera, ex sindacalista Uil. di formazione socialista, è stato eletto nell'ottobre 2011 dopo una fase turbolenta della vita del Carroccio ravennate. Ieri ha formalizzato le dimissioni. Al tempo stesso ha deciso di abbandonare la Lega Nord. Fosci, può spiegare cos'è accaduto? «Sono indignato». Per cosa? «Per l'emendamento proposto dalla Lega Nord al Senato e approvato, che manda in galera i giornalisti in caso di diffamazione. Ritengo sia una lesione grave della democrazia e della libertà di pensiero in un paese come l' Ital ia». Concordo. Ma per il giornalista che sbaglia quali sanzioni propone? «Il presunto diffamato può adire le vie legali chiedendo un risarcimento per danni mora-li. Con il blitz a Palazzo Madama mi sembra che si vogliano punire i media che stanno facendo affiorare il lato oscuro della politica. Come mai si vuoi mandare in carcere il giornalista e non chi falsifica i bilanci?». Insomma ne fa una questione di civiltà? «Quella dei senatori leghisti è stata una scelta gravissima. Comunque questo blitz è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso». Vuol dire che c'era già maretta tra lei è il partito? «Non condivido come si sta gestendo la Lega Nord. Bossi è ancora presidente. E la tan-

to sventolata pulizia è solo a parole. Nel frattempo le sezioni sul territorio sono senza un centesimo». Per l'attività come fate? «Ci si arrangia. Ma le pare possibile che Ravenna non debba avere una sede? Avevo trovatoi locali idonei, a 300 curo al mese. Mi è stato risposto che non ci sono risorse. La verità è che in Romagna c'è un asse tra Forti e Faenza, da cui Ravenna è tagliala fuori. Come mai qui i segretari cambiano cosi rapidamente?». Il segretario provinciale Fantinelli ha dichiarato di non essere sorpreso delle sue dimissioni, visto che lei da tempo aveva diradato il suo impegno nelle attività di partito. «Falso. Non ho partecipato alla manifestazione di domenica a Bologna per motivi familiari. Ma per il resto mi sono sempre dato da fare. Abbiamo organizzato una serata sul regolamento dei capanni da pesca, un'altra sul-la direttiva Bolkestein. In realtà l'impegno c'è. E i militanti ci sono». Cosa manca? «I vertici hanno dimenticato come si fa politica sul territorio. I militanti vengono invitati solo quando ci sono da allestire i banchetti o da servire alla festa del partito. Ma al momento delle scelte vengono esclusi». Il segretario romagnolo Pini sostiene che lei ha avuto difficoltà a fare politic per la Lega perché dipendente di Nera. «Ha aggiunto anche altre offese che non commento. Ma su Hera dice falsità. E' un'azienda seria dove lavorano persone di ogni orientamento politico. E nessuno mai mi ha creato problemi perché attivista del Carroccio. Mai»,

LA VENDETTA k‘. DELLA CASTA L'emendamento proposto delta Lega al. Senato rappresenta una lesione grave della democrazia e della Libertà di pensiero

I MALESSERE

DELLA BASE I miLitanti VO 000 pp::coinvolti: solo quando si devono altettire: i banchetti o c'è da

$ervireAttOleStOti(:porqgg menon:sOntrààddL!brile!.

GIAN LUCA PIN Lasciare t' ricarico e It partito con il pretesto del voto al. Senato suL carcere ai gLornatIsti è una scusa ridicola

Raxnos: IL SEGRETARIO ROMAGNO LO

«Gli manca il coraggio» CAUSTICO il commento di la dignità imporrebbe di non Gianiuca Pini, segretarm della usare scuse inverosimili e ridi-

tgg140i,:&Rolimgnaueapi: cole per uscire di scena. E prosco che in Romagna sia diffici- prio vero — dice Pini — che il le per un djpendente dì una socoraggio é la dote meno equacietà partecipata mettersi a far mente distribuita al mondo. poltìca contro il sistema, ma Assiertie

Pagina 3 [eMa[0:40:40[40 eN040:4[72 3-7,21e7-30.

Pagina 28 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


press unE

15/1 1/2012

il Resto del Carlino

RAVENNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Diffusione: n.d.

e.[[‘" .•

[

LtcE

F

5

11 E e

u

2 n add al consigt

Capucci molta La Podi

si d inietta

Apr€ e. €n Provincia i dimette da vicepresidente e poi da consigliere

neigtiere unata non amato da tutti leghisti

Un o r

is a per

none di Ce Neri segretario capogruppo

\se

[eMa[0:40:40[40 eN040:4[72 3-7,21e7-30.

Pagina 29 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


press unE

il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

reo per unire o e Brennero» della r" che della E55 eae stratanto al collegao del porto di Ravn ei .nn quello diV‘ zia, c'io rpiuttosto e al CLOntle mrieln2-ino Tto col Brennero c aB una--Padova», 1.o aflerm°; dell'Autoritù portuale> Gralliano DiMarco, replicando alle dichiaranGai i°nidel d consigliere regioe ei Movimento 5 stelle Faviia ed IP bdente del Circolo eLega l.etani: ai f7,7aZi011e

lente "AntonioCe d erna "

Yuri Rambelli,

.ETolì,Ce,e,n ,vor■-• . fr.' cé.A'c ^ ylowneJ

Pagina 30 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


press unE

il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Referendu c'èN regolamen o

ti 5. una prima bozza del regolamento per il referenedhuim estcoonda triI,oilppPolsalzoione so stae dil la consigliera dell'ido Claudia Berdondirii Mart-i alla, prima,. Commissionee del . uonsiglio Cg presieduta dai Alessi &T' consigliere i l(1)cil l)r)'opèossttaaconsegnata la dei tecnici comunali sul reolamerito, La scade ra deposito della prozp n aopsetar , «-.

e

ompito aogi.Adesèc

dei co nsig len° comunali mptineriti della m botirlaissiotle, , discutere p ed re testo per sottopprlo, come ultimo passagio,o alla votazione deie „cinsit" iComunale.

Pagina 31 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.


FOC E

pressunE

15/1 1/2012

DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

Diffusione: n.d.

IL CASO Fosci si dimette, da segretario comunale ed esce dal Carroccio "Il partito difende più la 'casta' della democrazia. Basta, me ne vado"

Carcere per i giornalisti Bufera nella Lega uciano Fosci ha firmato la lettera con la quale si dimette da segretario comunale della Lega Nord, l'atto che sancisce il suo addio al Carroccio dopo 5 anni di militanza. Una decisione, quella di Fosci, presa a seguito dell'emendamento passato in Senato sul carcere per i giornalisti in caso di diffamazione, emendamento sostenuto anche dalla Lega. Fosci, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso? "Direi proprio di sì. Il mio partito non può sostenere una legge che mortifica la democrazia a vantaggio, come sempre, dei soliti noti, della casta di palazzo". I vertici della Lega Nord Romagna però dicono che lei accampa scuse, che vuole uscire per cercare fortuna altrove... "Perché quei vertici non rispondo a queste due domande: come mai si vuol mandare in carcere un giornalista e non si manda in carcere chi falsifica i bilanci? Come mai con i grossi problemi che vive la società tutta, il Senato è così celere nel votare un emendamento che difende le loro povere anime e non è al-

trettanto rapido nel votare leggi che difendono i cittadini?". Quindi le sue sono dimissioni, diciamo così, etiche? "Ho sempre fatto politica con coerenza e moralità. Non posso accettare manette e bavaglio ai giornalisti. Così come non posso accettare che il segretario Maroni dica pubblicamente di volere uscire dal Parlamento a Roma perchè alla Lega Nord non interessano le poltrone, poi il giorno dopo lo vediamo candidarsi per occupare quella della Regione Lombardia. Questi politici vanno rottamati". L'onorevole Pini l'accusa di mollare perché troppo legato a Hera per fare politica liberamente'... "Questa è una baggianata, un colpo basso che mi ferisce molto. Sono dentro a Hera da quando è nata, tutti erano a conoscenza della mia militanza nella Lega e mai nessuno in questi anni si è permesso di mischiare la politica al lavoro. Pini farebbe meglio ad occuparsi dei problemi interni alla Lega Nord Romagna e soprattutto a spiegare perché non esista più da mesi la sezione ravennate del partito".

`Da Maroni a Rutelli: questa classe politica va rottamata e anche l'onorevole Pini..."

LE REAZIONI

Pini: 'Da Fosci scuse ridicole' Capisco che in Romagna -

sia difficile per un dipendente di una società partecipata mettersi a far politica contro il sistema, ma la dignità imporrebbe di non usare scuse inverosimili e ridicole per uscire di scena". Durissime le parole con le quali l'onorevole Gianluca Pini, segretario Lega Nord Romagna, commenta le dimissioni di Fosci.

Fantinelli: `Dimissioni attese' "Ringraziamo Luciano del lavoro svolto, ma le dimissioni, in fondo, ce le aspettavamo visto che più volte aveva espresso dubbi sulla linea politica della Lega Nord". Così si espri-

Andrea Conti

me il Segretario provinciale Stefano Fantinelli sull'addio polemico di Fosci. "Ora - aggiunge Fantinelli - prendo sotto la mia responsabilità la sezione del capoluogo per coordinare il lavoro dei Consiglieri comunali".

Guerra: "Problemi in Lega Romagna" "Sono estremamente dispiaciuto per le dimissioni di Fosci. I vertici del movimento devono riflettere perché qualcosa, evidentemente, in Romagna non funziona". Queste le parole del capogruppo in Consiglio Paolo Guerra. Sull'emendamento votato al Senato, tuttavia, Guerra non la vede come Fosci: "Il tenia è delicato, la libertà di stampa è sacrosanta, ma ultimamente si passato il limite".

Pagina 32 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 11 RAVENNA .::u: Carcer per i giornalisti Butin-a nella •


pressunE

FOC E

15/11/2012

ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

INFRASTRUTTURE PORTUALI

E55 e polemiche l'intervento di Ap Il tratto Cesena - Porto Garibaldi del progetto Orte-Mestre, così come previsto dal progetto Gefip Holding, da realizzare quale primo stralcio del più ampio progetto della E55 (che si intende, comunque, nella sua interezza e in una logica di sistema di collegamento viario di rango europeo) è di circa 70 km, di cui quasi la metà è un adeguamento, anche ai fini della sicurezza, di una viabilità già esistente: la E45. E' qunato sostenuto in una nota da Galliano di Marco, presidente di Autorità portuale, secondo il quale la realizzazione, per ora, della prima tranche Cesena - Porto Garibaldi è strategica non tanto al collegamento del porto di Ravenna con il porto di Venezia, quanto piuttosto al collegamento diretto del porto di Ravenna con l'Autostrada del Brennero e la Bologna Padova, oltre a quello con Cesena e la A14, che già esiste, anche attraverso la realizzazione del nuovo Corridoio CispadanoFerrara-Mare che risponde in pieno all'esigenza di "far ripartire al più presto i territori colpiti dal sisma in Emilia". I tempi di realizzazione dello stralcio Ravenna - Porto Garibaldi dell'E55 sarebbero più

che dimezzati rispetto a quelli di realizzazione dell'intera tratta Orte - Mestre e coinciderebbero perfettamente con quelli del Corridoio suddetto e del Progetto Hub Portuale di Ravenna appena approvato dal Cipe. In 5 anni il nuovo Hub Portuale di Ravenna potrebbe quindi essere direttamente collegato con Autobrennero e Bologna-Padova. È da sottolineare comunque che il potenziamento della rete ferroviaria di collegamento del porto di Ravenna è assolutamente perseguito quale obiettivo prioritario da realizzare, e lo dimostrano le azioni compiute a livello europeo rispetto al Corridoio Adriatico - Baltico. Il progetto Orte - Mestre di Gefip Holding è già molto avanti nel proprio iter autorizzativo a fronte di un progetto europeo di potenziamento della rete ferroviaria, che, al momento appare avere tempi di realizzazione assai più lunghi ed incerti. Non si dimentichi, infine, che è fondamentale, ancor più che il creare una valida alternativa alla Statale Romea per il trasporto delle merci e delle persone, alleggerire dal traffico tale collegamento poiché i dati dimostrano che si tratta di una strada con un tasso di incidentalità e mortalità tra i più alti d'Europa.

Pagina 14 Stazione videosonnliata speciale

Pagina 33 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


press LinE

FOC E

15/11/2012

DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

Diffusione: n.d.

`Sistema idraulico molto delicato' MALTEMPO E ALLAGAMENTI

L'ingegnere del Consorzio di Bonifica interviene sulla situazione e i grillini chiedono una commissione ad hoc n sistema idraulico molto delicato", così l'ingegnere capo del Consorzio di Bonifica, Daniele Domenichini, ha definito la situazione di Cesenatico, dopo il recente maltempo. "Basta poco per far saltare gli equilibri - ha continuato il dirigente - Il by pass e il canale di Tagliata sono in grado di smaltire fino a 90 metri cubi d'acqua al secondo. Se dovesse accadere una massa d'acqua quanto quella che colpì e allagò Cesenatico nel 1996, difficilmente vi si potrebbe far fronte, senza anche rallentare e stoccare la massa in eccesso e completare un sistema capace di smaltire fino a punte di 180 metri cubi al secondo". Sulla delicata questione interviene anche il Movimento 5 Stelle che chiede al consiglio comunale di impegnare il sindaco "a convocare, nel più breve tempo possibile una commissione consiliare nella quale ci dovrà essere un confronto con le autorità preposte alla difesa del territorio - interviene il consigliere Alberto Papperini - Questa commissione avrà come scopo la verifica di probabili scenari, soluzioni immediate e prossime, relative alla messa in sicurezza idraulica

del territorio dagli allagamenti. Inoltre in questa commissione dovranno essere relazionate tutte le procedure, le competenze e le responsabilità durante il periodo dell'emergenza, affinché il territorio venga messo in sicurezza dal rischio allagamenti". Il Comune di Cesenatico per evitare che le acque drenate dai canali in piena, provenienti dall'entroterra a seguito delle abbondanti piogge, si riversino nel porto canale, ha messo in campo un sistema di messa in sicurezza idraulica in fase di completamento, per un investimento di oltre 10 milioni di euro, porte vinciane escluse. "In città è presente il sistema di chiuse del canale Vena nel tratto adiacente via Cesenatico, le paratoie mobili installate all'altezza del ponte del Gatto, il by pass per deviare le acque provenienti da monte nel canale Fossatone - continua il consigliere Papperini - Inoltre la Giunta lo scorso 8 ottobre ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del muretto antiesondazione sul canale Vena. Tenuto conto delle dichiarazioni dell'ingegnere Domenichini è veritiero pensare che in occasione di eventi atmosferici eccezionali il livello delle acque dei canali a monte della Statale, produrranno esondazioni nelle aree limitrofe fino a via Canale Bonificazione". Da qui la richiesta della commissione.

Pagina 26 CESENATICO `Sistema idrau lieo molto deliralo'

Pagina 34 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

ut,1


press LinE

FOC E

DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

News II consiglio comunale cervese "vola" in streeming Dalla seduta del consiglio comunale di lunedì scorso è in funzione la webcam per le riprese audio-video. La nuova strumentazione ha lo scopo di "proseguire nel percorso partecipativo che certamente potrà favorire tutti i cittadini, giovani e meno giovani, al fine di entrare in contatto con l'attività amministrativa". Il percorso era iniziato dalla seduta consiliare del 27 giugno 2011: da quella data, infatti, sono iniziate le registrazioni audio delle sedute che sono disponibili a tutti coloro i quali si colleghino al portale del Comune di Cervia. "Ora si è cercato di migliorare questo servizio, dando la possibilità, a chiunque lo desideri, di seguire dal proprio computer o tablet, le sedute consiliari collegandosi al sito del comune oppure al seguente link: http://www.ustream.tv/channel/comune-di-cervia. Il progetto ha richiesto un certo impegno, non tanto per la parte tecnica - spiega il consigliere IdV, Gianni Bosi - ma per lo più per la difficoltà di aver voluto utilizzare gli apparati audio-video già presenti all'interno della sala consiliare, e veicolare il loro contenuto in streaming sul web, quindi con costi contenuti a fronte di una buona qualità del servizio".

Pagina 27 CERVIA "Le decisioni di Noni non condivise dalla Lega"

ale N'anime.° 22 all'eli

Pagina 35 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


press unE

ci,o'r'fiere

di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

ITALIA DEI VALORI

Una via per Rizzotto Approvata all'unanimità la mozione per intitolare una strada a Placido Rizzotto sindacalista ucciso nel '48 a soli 34 anni da una banda guidata dal giovane Luciano Liggio ed il cui corno fu gettato in una foiba di Rocca Busambra. La storia di Placido Rizzotto, ucciso dalla mafia corleonese, per avere difeso le ragioni dei contadini di fronte al grande latifondo, è diventato negli anni un vero e proprio simbolo per tutta l'Italia, un esempio che ha contribuito ad avviare l'Italia verso una coscienza civica che ha voluto spezzare il clima di omertà. Con questa mozione l'Italia dei Valori vuole ricordare il suo gesto e mostrare rispetto solidarietà per tutti coloro che quotidianamente rischiano la propria vita per opporsi alle mafie. In tutto il nord Italia, purtroppo, questa piaga sembra essersi estesa e

il timore che anche l'Emilia Romagna duramente colpita dagli ultimi drammatici episodi legati al terremoto possano diventare uno spiraglio per le infiltrazioni mafiose deve essere combattuto e osteggiato in ogni modo. Certe notizie di infiltrazioni preoccupano. Per questo l'idea di intitolare la strada al sindacalista ucciso dalla mafia vuole essere anche un simbolo che possa fare capire Noi da che parte stiamo e da che parte intendiamo rimanere. Tommaso Montebello (coordinatore provinciale Italia dei Valori) (Forlì)

Pagina 39

Pagina 36 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


pressunE

ci,o'r'fiere

di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Ordine del giorno dei gruppi consiliari per rivendicare il ruolo centrale del territorio

Provincia unica: «Vogliamo il capoluogo» «Perché Forlì-Cesena è tuttora la realtàpiù popolosa» FORLÌ. Chiedono di assegnare il capoluogo della nuova Provincia di Romagna al territorio più popoloso: Forlì-Cesena. I rappresentanti dei gruppi consiliari provinciali: Stefano Gagliardi (Pdl), Luigi Lelli (Pd), Giorgio Faedi (Misto), Gian Luca Zanoni (Lega Nord), Giovanna Perolari (Italia dei Valori) Maria Grazia Bartolomei (Udc) hanno proposto un ordine del giorno unitario sul tema del riordino delle Province. «Preso atto dei criteri stabiliti dal Consiglio dei ministri che individuano i parametri per la riduzione e l'accorpamento delle Provin-

ce; considerata l'opportunità di avviare un percorso virtuoso che porti ad una reale integrazione dei territori interessati; chiediamo al Presidente della Provincia che per la costruzione del nuovo organo "Provincia di Romagna" si ragioni come un solo unico territorio, in cui le peculiarità locali andranno esaltate per la ricchezza di tutti e le deleghe ricevute andranno esercitate anche nell'interesse degli enti locali». L'ordine del giorno raccomanda, inoltre, di «evitare tutti i processi di riduzione del personale. E' necessario uno sforzo e un

impegno comune affinché in questo processo di unificazione e di razionalizzazione nessun dipendente provinciale perda il proprio posto di lavoro di far valere il contenuto dell'articolo 2 del Decreto legge 5 novembre 2012,188 "Disposizioni urgenti in materia di Province e Città metropolitane", per individuare il capoluogo della Provincia di Rom agna i n quello di

Forlì-Cesena, come conseguenza della maggior popolazione residente, della sua collocazione baricentrica nella nuova Provincia, nonché delle dotazioni di edifici destinati alle pubbliche amministrazioni». La strategia del presidente uscente Massimo Bulbi è dichiarata: accettare come cosa inevitabile l'istituzione della nuova Provincia di Romagna, ma non lasciare nulla d'intentato su quanto finora è stato fatto dall'attuale amministrazione provinciale. E rilanciare le coordinate per garantire la contiguità dei servizi territoriali anche ai piccoli Comuni che rischiano di essere penalizzati dalla "macro" provincia. Una preoccupazione, per altro, che trova una parte della popolazione abbastanza scettica come emerso nei sondaggi dell'estate scorsa. E' come se non sentisse più sue le battaglie territoriali. Un altro segno di sfiducia nella capacità di garantire reale rappresentatività. (pi.car.)

Pagina 5 Primarie Pdl, le candidature entro lunedì

Prowuauu a ,4oghand.

Pagina 37 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


il Resto del Carlino

press unE

FORLÌ

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi S &, \:›an

FORLÌ E CESENA MANTERREBBERO QUESTURA E PREFE T 1 URA

Blitz in Provincia, anche il Pd vota sì «Il nuovo capoluogo siamo noi» IL CAPOLUOGO della Provincia unica di Romaa Forlì-Cesena. Lo chiedono, con un t,ona deve essere ordine del giorno, tutte le forze politiche del consiglio provinciale: Pdl, Pd, Gruppo Misto, Lega Nord, Italia dei Valori e Udc. Unico assente il capogruppo di Rifondazione Comunista Pier Giorgio Poeta. «In questi giorni è stato all'estero, ho inviato il materiale anche a lui», spiega il primo firmatario dell'ordine del giorno, il capogruppo del Pdl Stefano Gagliardi. Il passaggio chiave del documento è nel punto 3. Qui si chiede di far valere quanto dispone l'art.2 del. decreto legge 88 nel 5 novembre. Dunque di 'individuare il capoluogo della Provincia di Romagna in quello di Forlì-Cesena, come conseguenza della maggior popolazione residente, della sua collocazione haricentrica all'interno della nuova Provincia, di quanto contenuto nel decreto legislativo 252 del 6 marzo 1992 (che istituì la Provincia di Rimini, indicando in Rimini il capoluogo, ndr), nonché delle dotazioni di edifici destinati alle pubbliche amministrazioni', «Citiamo il decreto del 5 novembre di quest'anno e quello del 1992 spiega l'esponente del Pdl per-

ché nessuno dei due indica esattamente quale debba essere il capoluogo nella nostra provincia». VISTO questo vuoto normativo, i consiglieri provinciali hanno preso la palla al balzo. «Abbiamo considerato la popolazione residente di Forlì e Cesena insieme». Che, stando ai dati del sito dei Comuni Italiani, è di 215.223 unità (118.167 Forlì, 97.056 Cesena). Senza paragoni con Ravenna (158.739 unità) e Rimini (143,321 residenti). Visto che il capoluogo del 'P rovincio ne' dovrebbe essere la città con il ma'ggior numero di residenti (e considerando che qui vengono considerati insieme Forlì e Cesena) ecco che la sede spetterebbe a noi. Stando al decreto del 5 novembre avere il capoluogo è fondamentale, perché 'gli organi di governo delle province hanno sede esclusivamente nel comune capoluogo di Provincia e non possono essere istituite sedi decentrate'. Dunque prefettura, questura e via dicendo. «Se non si trova l'accordo sul capoluogo — conclude l'assessore Brunelli si deciderà a maggioranza», Luca Bertace ni

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX,

L\ LL

«Noi contro il sindaco? Non saprei» SEDE L'ente di pan - .:. Morgagni

DOBBIAMO SOMMARE 'LE DUE POPOLAZIONI, NE ABBIAMO DIRITTO STEFANO GAGLIARDI, capngruppn praAnciate IRA

LUIG! Lenì, consigliere provandole del Pd C'è anche la firma del suo gruppo nell'ordine del giorno che chiede di posizaoracare il capoluogo della Provincia nel nostro territorio «Sì, è un documento che ab-

15/11/2012

biaino condiviso in pieno». Voi dite: Fiorii e Cesena insieme hanno più residenti di Ravenna e Rirnini. Ma le sembra traducibile in pratica? «Sì. Non a caso abbiamo inserito anche i riferimenti normativi che spiegano nel dettaglio». Politicamente date un senaie importante, visto cta e l'ordine del giorno è f ormata proticomerate do s uasi tutte le forze politie «Sì, e 'è anche l'Italia dei Valori, che sulle Province la vede diversamente da noi, visto che ne chiede l'abolizione», Pensa che il sindaco Roberto Balzarvi sia infastidito dall'azione del gruppo consiliare seppure an Provincia) del suo stesso (3a•tito? «Non saprei, è un aspetto che non abbiamo considerato».

Pagina 38 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Diffusione: n.d.

RESIDENTI NEI 2 CAPOLUOGHI, PIÙ DI RIMINI E RAVENNA: CONSERVEREMMO IL PRIMATO


press unE

il Resto del Carlino

FORLÌ

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

3.*UZAS

«Non vorrei il mercato delle vacche»

ROBERTO Balzami, sindaco di Farli, che ne pensa dell'ordine del !giorno firmato anche dal- Pd?

«Sto con quello che c'è scritto nel provvedimento della spending review. Qui si parla di un decreto, che deve essere convertito in legge». à giù partita k negoziazione tra territori per capire chi avrà cosa

«Non è partito niente. Mi piacerebbe venisse fatta un'analisi di sistema, vedendo i punti critici. Non la metterei dal punto di vista rivendicativo. Se qualcuno vorrà fare il mercato delle vacche ci adegueremo. Non ci vorrei arrivare». Parla di punti critici: a Forlì quali sono? Cosa non dovremmo perdere?

«Vediamo i punti critici di tutti. E le eccellenze. Consideriamo le possibilità di ottenere risparmi, per esempio se alcuni immobili sono in affitto o di proprietà». Gli assessori sono disposti a lavorare gratis

«Idea interessante ma non credo praticabile. Saranno consulenti? Se un ufficio ha bisogno di una firma cosa fa, la chiede a loro?».

Pagina 39 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.


press LinE

L

VOCE

DI

ROMAGNA FORLÌ & CESENA

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano

Direttore Responsabile: Stefano Andrini

Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

PROVINCIA UNICA DI ROMAGNA Pd e minoranza in Consiglio rivendicano

la possibilità per legge e buon senso di essere il fulcro dell'ente

Provincione, il capoluogo sia Forli Cesena rovincia unica di Romagna, nuovo capoluogo Ravenna: sembrava cosa fatta. Invece no. Una parte della città non ci sta e tutte le forze politiche della Provincia, escluso Rifondazione Comunista (ma solo perché il capogruppo Pier Giorgio Poeta pare sia a Cuba), hanno messo nero su bianco un ordine del giorno perché "Forlì- Cesena" diventi il capoluogo del provincione. Lo chiedono Stefano Gagliardi del Pdl, Luigi Lelli del Pd, Giorgio Faedi del Gruppo Misto, Gian Luca Zanoni della Lega Nord, Giovanna Perolari dell'Italia dei Valori, Maria Grazia Bartolomei dell'Udc, dall'opposizione alla maggioranza. E per diversi ordini di motivi discussi l'altro ieri alla riunione dei capigruppo e nella prima Commissione consiliare della Provincia. "Fino ad oggi si è sempre considerato Ravenna in pole position per il capoluogo della nuova Provincia unica - spiega Maurizio Brunelli, assessore provinciale all'Amministrazione - perché considerata la città più popolosa, ma nel caso nostro è la Provincia di Forlì Cesena perché la norma si può interpretare facendo riferimento ai due capoluoghi uniti nel-

la Provincia attuale e, quindi, alla sommatoria degli abitanti". Nell'ordine del giorno che sarà presentato in Consiglio provinciale il prossimo 19 novembre si fa riferimento esplicitamente all'articolo 3 del decreto legislativo 252 del 6 marzo 1992. Se questo non bastasse, "l'ultimo decreto - aggiunge Brunelli - ha previsto che la decisione non sia automatica, in base alla popolazione, ma basta che sia assunta a maggioranza, in base a un diverso accordo. E proprio per la sua collocazione baricentrica all'interno della nuova Provincia, per la centralità logistica rispetto a tutto il territorio Forlì Cesena potrebbe essere preferita a Ravenna". Basta che dicano sì Forlì, Cesena e Rimini. E addio Ravenna capoluogo. E infine - avverte Martelli - "Forlì-Cesena capoluogo ci sta anche per la dotazione strutturale della nostra Provincia non solo per gli edifici del nostro Ente, ma anche di tutti gli edifici periferici dello Stato che sono di proprietà, dalla Prefettura alla Questura e questo sarebbe un indubitabile vantaggio economico contrariamente a quanto avverrebbe con Ravenna o Rimini capoluogo". (Ma. Ne.)

"Per la popolazione, per la posizione e perché fa risparmiare un sacco di soldi"

Pagina 11 FORLÌ Provincione, il capoluogo sia Forli-Cesena

Pagina 40 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


pressunE

orriere

di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

15/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Caso mense. I genitori preoccupati: la ridefinizione delle fasce potrebbe far crescere il costo dei buoni

«Consegnate l'Isee entro il 15 dicembre» L'assessore Galvani al lavoro per stendere il nuovo bando CATTOLICA. In questi giorni, ai genitori dei bambini che frequentano le scuole elementari della Regina, sono arrivate le lettere annunciate la scorsa settimana da palazzo Mancini. Nella missiva si chiede di presentare entro il prossimo 15 dicembre la propria "dichiarazione Isee". Il Comune potrà così misurare la condizione economica delle famiglie che fruiscono del servizio mensa. Parallelamente, l'assessore Galvani sta lavorando alla formulazione del bando che determinerà a quali condizioni e in che misura una famiglia potrà accedere all'esonero del servi-

GIOVEDI' IN BIBLIOTECA SAN GIOVANNI. Tornano i "Giovedì in biblioteca" a San Giovanni. La prima lettura oggi alle 16,30 sarà dedicata ai bambini dai 3 ai 5 anni. Protagonista del pomeriggio la storia "Galline alla riscossa". L'iniziativa è promossa dall'assessorato alla Cultura e prevede una serie di appuntamenti con letture e mini laboratori realizzati in collaborazione con i volontari della biblioteca.

zio di ristorazione. Dall'inizio dell'anno scolastico, i servizi sociali hanno già utilizzato circa 4mila dei 5.100 euro disposizione per i buoni mensa. Il bando, che presumibilmente inizierà a funzionare non prima del

prossimo febbraio, potrà contare su un fondo di circa 10.000 euro. Un'altra caratteristica del bando, sarà quella della retroattività degli esoneri, a partire dal 1° ottobre 2012. La richiesta di presentazione delle dichiarazioni Isee hanno, nel frattempo, riacceso il dibattito sul servizio tra i genitori, perplessi soprattutto sulla validità di questo indicatore per fotografare la condizione economica reale di una famiglia. Basti pensare al solo dato del riferimento reddituale, relativo al 2011. Chi avesse perso il lavoro nel frattempo, ad esempio, non vedrebbe riconosciuta la sua situazione di disagio, a meno che in fase di formulazione del bando non si inseriscano degli accorgimenti che sopperiscano a questa mancanza. Inoltre si teme che la formulazione delle fasce di reddito possa portare anche ad una riformulazione del costo dei buoni mensa. (af)

Pagina 13

Bambini a tavola in una mensa scolastica. A Cattolica si continua a discutere sulle tariffe ormai da due mesi

Pagina 41 di 42 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015


il Resto del Carlino

pressunE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi :<'''..;•7r tt 1*X

Gli altri casi «caldi»: Fabrizio Biole, il consigliere regionale piemontese, diffidato (via avvocato) dall'usare il marchio 5 Stelle e la consigliera di Forti, Raffaella Pirini, in enfia espulsione

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 183.714 Diffusione: 137.247

E I GRILLINI IN SICILIA RINUNCIANO AI RIMBORSI, MA SBAGLIANO LA CIFRA

Cinque Stelle, Favia apre all'Idv Salm a Bologna assolta con applausi ROMA

NEL MIRINO

15/1 1/2012

ALTA TENSIONE, ieri, per il Movimento Cinque

nate Giovanni Favia, è scoppiato come un bubbone con effetto a catena.

Stelle. Ma Beppe Grillo (Irnagoeconomica), sul suo blog, tace sulle questioni calde, e se la prende con Bruno Tabacci. Il candidato alle primarie di centrosinistra, reo di averlo attaccato («sto con Bersani, no ai pifferai come Grillo») si prende il suo avere con Liii video-gag postato sul sito del comico. Tabacci, ritratto in versione 'sovietica', (è il badante politico di Pisapippa (Pisapia, ndr)», fta postato ieri il comico. Replica l'assessore milanese: «Mi rispetti come io rispetto lui». Stop alle polemiche. E altro giro di giostra. Questa volta in Sicilia dove, i consiglieri regionali 5 stelle (quindici in tutto), con tanto di foto e assegno gigante con scritto l'importo di 1,42 milioni di curo hanno palesato, in modo simbolico, la loro rinuncia dei rimborsi elettorali davanti all'Ars, Peccato che la cifra fosse sbagliata (la legge assegnerebbe al Movimento «solo» 800mila curo) e Grande Sud abbia rilevato u n'altra irregolarità: l'invio di una lettera alla Camera per rinunciare ai fondi, «I rimborsi non sono automatici, bisogna fare richiesta. I grillini non conoscono la legge». Un piccolo inciampo in confronto al «caso EmiliaRomagna» che, dal fuorionda del consigliere regio-

GRILLINO ribelle, 'scomunicato dal comico in più occasioni, ieri ha giocato con il fuoco 'sbarcando' in terra nemica: a Ferrara, «casa» dì Valentino Tavolazzi, repurato' eccellente del Movimento, interdetto dall'usare il marchio a 5 Stelle. Qui, Favia (con il collega Defranceschi), ha chiesto il voto per proseguire il mandato. Ma le polemiche non si sono fermate qui. 11 consigliere è stato contestato sul web anche per aver chiesto una «sponda» a Barbato dell'I& per presentare alcune interrogazioni a Roma. Insomma, quello che si dice, prova d'alleanza. Eresia per buona parte della «base». La tensione sì è poi spostata a Bologna, dove Federica Salsi, l'altra scomunicata, colpevole di aver fatto alcune cotnparsate tv, da Ballarò in poi, ha incontrato in serata gli attivisti del Movimento, per una sorta di «processo», Che si è risolto con una corale assoluzione, pur senza votazione: solo tanti applausi per la grillina ribelle. «Ritengo importante — ha detto la Salsi — far conoscere la collegialita del nostro movimento. Da un lato c'è Beppe che da la sveglia, dall'altro ci siamo noi che lavoriamo nelle istituzioni».

Pagina 9 Lega. eia.ilL, Unda ani-MaA e<La 3ci3sione

Pagina 42 di 42

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

a:le pera


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.