rassegna stampa IDV 10.11.2012

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 10.11.2012 regionale

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INDICE

Bologna La guerra del Comune agli artisti di strada 10/11/12

4

Corriere di Bologna

Sisma, i sindaci: grave se l'Europa ci lascia da soli 10/11/12

Corriere di Bologna

Pugno duro della Monti: Basta pseudo artisti fuori dall'Archiginnasio 10/11/12

Corriere di Bologna

Saie 3, la vetrina dei nuovi dehor I negozianti diventano espositori 10/11/12

Corriere di Bologna

«Telefono amico gay, pronto soccorso sociale» 10/11/12

Il Resto del Carlino Bologna

Saie3, i nuovi dehors provati sul campo: bar e ristoranti li monteranno al posto dei vecchi 10/11/12

7

9

Il Resto del Carlino Bologna

Via mercatini e bancarelle dal centro? Il Comune al governo: «Preoccupante» 10/11/12

6

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Il Resto del Carlino Bologna

Artisti di strada, «divieti in arrivo» 10/11/12

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Il Resto del Carlino Bologna

10 11

Reggio Emilia “Multe al Santa Maria, si vessano i cittadini” 10/11/12

12

Il Giornale di Reggio Emilia

Di Pietro a Reggio il 17 novembre 10/11/12

14

Il Resto del Carlino Reggio

Modena «Una tragica fatalità, siamo tutti distrutti» 10/11/12

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Gazzetta di Modena

Il Comune: «Probabili le medie a Piumazzo» 10/11/12

16

Gazzetta di Modena

Piumazzo, ‘apertura’ sulle scuole medie 10/11/12

17

Il Resto del Carlino Modena

«Le scuole medie a Piumazzo? Finalmente» 10/11/12

18

La Nuova Prima Pagina di Modena

Imola «Sostenere Manca? Non è per nulla certo» 10/11/12

19

Il Resto del Carlino Imola

Ravenna «Se rinunciano al ricorso cercherò risorse per le spese legali» 10/11/12

Corriere Romagna Ravenna

Tutela integrale per la pineta per almeno tre anni 10/11/12

Corriere Romagna Ravenna

Ritorna la rassegna “I concerti del Malerbi” 10/11/12

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Corriere Romagna Ravenna

«Se le orfane rinunciano al ricorso troveremo fondi per le spese legali» 10/11/12

Il Resto del Carlino Ravenna

Già 20 hanno deciso per l’appello «E il giudice diede ragione a tutte» 10/11/12

Il Resto del Carlino Ravenna

Il Porto cerca punti per avvicinare la vetta 10/11/12

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La Voce di Romagna Ravenna

Non si placa la querelle tra grillini e Italia dei Valori 10/11/12

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27

Il Resto del Carlino Ravenna

La Donati cerca il poker, la Foris conferme 10/11/12

24

26

Il Resto del Carlino Ravenna

«Partecipate, regole chiare per le nomine» 10/11/12

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Corriere Romagna Ravenna

Donati Cmc, è vietato sbagliare 10/11/12

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La Voce di Romagna Ravenna

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Rimini «Concessioni rinnovate ai bagnini fino al 2045» 10/11/12

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Il Resto del Carlino Rimini

L’ira dell’Idv: «Tarsu in anticipo, il Comune pensa solo a fare cassa» 10/11/12

Il Resto del Carlino Rimini

Manifestazione dei balneari il 20 novembre a Bologna 10/11/12

La Voce di Romagna Rimini

“Anticipare la Tarsu non è una buona scelta” 10/11/12

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La Voce di Romagna Rimini

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Il caso Tensione sugli aiuti dopo il no di Gran Bretagna, Svezia, Olanda, Finlandia, Germania. Poi la schiarita: l'accordo slitta a martedì

Sisma, i sindaci: grave se l'Europa ci lascia soli Emani rassicura i Comuni sui 670 milioni: «Ho fiducia, ci sono impegni già presi» Cinque Paesi dell'Unione europea (Olanda, Finlandia. Germania, Svezia, Gran Bretagna) ieri si sono opposti alla proposta di bilancio rettifiuttivo per il 2,012 presentata dalla Commissione europea che comprende l'esborso di 670 milioni per il terremoto in Emilia-Romagna. E nelle terre colpite dal sisma i sindaci per tutta la giornata hanno temuto che questo impasse dell'Ue interferisse nella ricostruzione. Un «intralcio», quello ai fondi dell'emergenza, che si sarebbe però sbloccato in tarda serata, dopo una giornata convulsa e di forti critiche verso Su Twitter ieri sera il portavoce del commissario Ue al Bilancio, Janusz Lewandowski, ha annunciato: «I negoziati sui bilanci rettificativi Ue del 2012, inclusi gli aiuti per terremoto ed Erasmus, sono so-spesi fino a martedì». Ma un'intesa sarebbe stata raggiunta subito dopo, in extremis, «per rispondere all'obbligo morale nei confronti dell'Italia e di chi ha subìto danni», ha aggiunto Lewandowski. La decisione sarà formalizzata martedì, salvo sorprese dell'ultimo momento. Si era detto ottimista, ieri, il presidente dell'Emilia-Romagna e commissario per la ricostruzione Vasco Errani; «Siamo in contatto con l'ambasciatore (Ferdi-

nando Nal Feroci che rappresenta l'Italia nella trattativa, ridir) — aveva detto nel pomeriggio —: la questione è complessa, perché riguarda la modifica dell'intero bilancio della Commissione, che vale circa 9 miliardi. Credo sia. difficile bloccare quei fondi, perché ci sono degli impegni da parte della Commissione e del Parlamento: confido che la situazione si risolva, ci stiamo lavorando». E l'assessore alle Attività produttive Giancarlo Muzzarelli: «Quei fondi sono indispensabili per gli interventi pubblici». Molto preoccupati per il futuro dei loro Comuni i sindaci emiliani che restano comunque in allerta fino a martedì. «Quelli spiega Fernando Ferioli, primo cittadino di Finale Emilia sono fondi per coprire la prima emergenza: opere provvisionali, tendopoli, alloggi provvisori, interventi dei militari. Non avere quelle risorse avrebbe significato attingere a quelle messe a disposizione dal governo e dalle banche per la ricostruzione». Per il collega di Mirandola, Maino Berutti, «la mancanza di quei 67o milioni sarebbe gravissima, bloccando quel provvedimento bloccherebbe le risorse per l'emergenza». «Abbiamo bisogno di conti-

nuità di cassa — dice il sindaco di Crevalcore Claudio Broglia --per garantire i contributi per le case e per gli alberghi. Bloccare quei fondi sarebbe un brutto segnale per la popolazione», «Sapere di poter contare su quei fondi spiega anche il sindaco di Pieve di Cento Sergio Maccagnani ci dà fiducia e la spinta per operare ancora meglio». Ieri c'era stato un appello bipartisan. «Ci sia l'impegno di tutti per confermare i fondi Ue», aveva chiesto il segretario del Pd Raffaele Donini, E l'intervento del premier Mario Monti era stato invocato dalla capogruppo del-l'Udc in Regione Silvia Noè. Sulla stessa onda il vicecapogruppo del Pdl in viale Aldo Moro, Galeazzo Bignami: «Errani intervenga subito e riferisca in aula come intende muoversi». Ma l'emergenza, per ora, sembra scongiurata, Si aspetta che martedì l'Ue lo metta nero su bianco. Daniela Corneo

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Il caso L'assessore lancia la battaglia dopo le lamentele dei negozianti

Liberare via dell'Archiginnasio dagli «pseudo» artisti di strada che ogni giorno assediano la biblioteca universi tana e i negozi vicini. L'assessore al Commercio. Nadia Monti, lancia la battaglia contro musicisti improvvisati e finti mimi: un giro di vite chiesto a gran voce dai dipendenti delle attività commerciali e dai lavoratori della biblioteca. Il 24 maggio, in una lettera indirizzata al sindaco, aveva.no già chiesto un intervento urgente, parlando di una «violenza quotidiana». Così l'assessore apre alla possibilità di includere musei e biblioteche tra i luoghi vietati alle esibizioni, colmando così il vuoto lasciato dal regolamento sulle esibizioni di strada: autorizzate al massimo per un'ora ma non nelle vicinanze di scuole, ospedali e luoghi di interesse storico artistico. Purtroppo la delibera con l'elenco con gli spazi di pregio ancora non esiste. :Risulta.lo: nel 2012 la polizia municipale è riuscita a multare solo 12 persone. A sostegno delle lamentele c'è un coro politico bipartisan. Pasquale Caviano, capogruppo idv in Comune, parla di «situazioni fonte di degrado, da contrastare con tutti gli strumenti possibili», mentre la consigliera del Pd, Raffaela Santi Casali, si spinge oltre invocando un «regolamento acustico severo». Sul fronte opposto, Michele Facci, consigliere Pdl, punta il dito contro la «mancanza di una campagna per il decoro e la tutela della quiete pubblica». La questione è ben conosciuta dal presidente del quartiere Santo Stefano, Balia. Giorgetti: «I disturbatori non sono artisti di strada, ma mendicanti rom, occasionaimente musicisti». E si dice allarmato anche il numero uno di Confesercenti Bologna, Sergio Ferrarlo «La città vive una situazione di degrado spiega e quando certi fenomeni diventano troppo forti diventano irreversibili. Serve ordine, non si può vivere così, né per i bolognesi, né per i turisti». Chi suona in strada da anni

Pugno duro della Monti: «Basta pseudo-artisti fuori dall'Archig . asio» Coro bipartisan contro finti mimi e mendicanti lamenta gli stessi problemi. Carlo Sporgano è diventato con il tempo un simbolo di Bologna. Dal 1.995 inonda i portici di via Indipendenza con la musica del suo sassofono, sempre in compagnia di un cane chow chow. «Capisco quelle lamentele, hanno ragione. E stato dato troppo spazio a persone che non c'entrano nulla con l'arte di strada. Questo settore viene gestito con troppa leggerezza e i T days hanno peggiorato molto la situazione». Nel fine settimana, secondo il musicista 5ienne, nelle vie del centro domina il «far west»: « stata. concessa troppa libertà e spazio a tutti. lo e altri, come Beppe Maniglia, abbiamo portato Bologna fuori dai suoi confini, perché siamo sempre stati corretti. Mi è capitato di avere qualche discussione con i commercianti, ma quando non sono stato gradito sono sempre andato via. Con il tempo mi hanno chiamato anche da altre città». Sotto il portico incriminato di via dell'Archiginnasio suona invece da qualche mese Federico, 2 ienne bolognese, armato di chitarra acusti-

ca per combattere la crisi. «Non riuscivo a trovare lavoro e sapendo suonare la chitarra ho pensato di guadagnare qualcosina — racconta Federico —. In media riesco a fare tra i 5 e i io euro al giorno, con le feste arrivo a 20. Non mi lamento ma è vero Che sabato e domenica è molto più difficile lavorare. Alcuni fanno molto rumore, per questo preferisco non suonare nel fine settimana». L'assessore Monti ha anche espresso la sua contrarietà all'operazione «Piazza pulita» del ministro dei Beni cui-

turali, Lorenzo ()maghi, che ha dichiarato guerra alle ban cherelle nei centri storici. «E un'idea preoccupante commenta Monti —. Mercati e fiere svolgono un'importante funzione sociale ed economi c.a.». Parole condivise dal segretario degli ambulanti Ascom, Anna Maria Beckers: «Siamo sempre stati disponibili a riqualificare le piazze con strutture adeguate. I mercati devono rispettare delle regole di decoro, ma non devo-no scomparire». Mauro Giordano ©RIPRODUZIONE FISERVAIA

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Commerdo Dal 26 febbraio in centro la sezione outdoor della manifestazione

Saie 3, la vetrina dei nuovi de or I negozianti diventano espositori

Da gennaio 2014 Nuove regole per i dehor

I futuri dehors che dovranno adeguarsi al nuovo regolamento comunale? Saranno esposti al Sale 3. Ma non (o almeno, non solo) nei padiglioni della Fiera, quanto nel cuore del centro storico. Perché gli esercenti che sfrutteranno ['occasione della. sezione speciale del Saie 3 dedicata. all'outdoor — che inizierà due giorni prima della fiera principale, il 26 febbraio, e finirà otto giorni dopo, cioè il :1.0 marzo anziché il 2 marzo — potranno montare già il loro nuovo dehor proprio nei giorni dell'evento, diventando quindi essi stessi degli «espositori» di tutte le novità studiate dal mercato per i gazebo. L'obiettivo di Palazzo d'Accursio, della Fiera. e del Sale 3 presieduto da Claudio Sabatini: far diventare Bologna la nuova capitale dell'outcloor commerciale, visto che la sostituzione di tutti i

dehors entro gennaio 20:14 vale, secondo i calcoli dello stesso Sabatini, qualcosa come 20 milioni di curo. «I gestori — ha detto l'assessore all'urbanistica Patrizia Gabellini alta presentazione dell'evento — troveranno in questo Saie proposte molto utili per i loro dehors. Va sottolineato che proprio nei locali sta una delle ragioni dello stare bene a Bologna, dove si mangia bene e si può stare all'aperto. Non è un caso che Bologna abbia 617 dehors, più di quanti

Ricambio milionailo La sostituzione di tutti i gazebo, da fare entro gennaio 2014, vale qualcosa come 20 milioni ne abbia per esempio Firenze». Proprio per questo l'assessore al Commercio Nadia Monti nei giorni scorsi ha contattato oltre 300 imprese che potrebbero essere interessate a installare il nuovo dehor durante Sale 3. «In 15 per ora ha spiegato Monti hanno dato la loro disponibilità per sperimentare i nuovi modelli di gazebo: sono tutti operatori del centro storico di zone pedonali o ad alta pedonalità». I nuovi gazebo, che gli esercenti disponibili a fare subito l'investimento, acquisteranno a prezzo scontato, diventeranno a quel. punto un esempio tangibile per tutti gli altri gestori di locali. Ma anche per cittadini e turisti. In contemporanea con la nuova manifestazione fieristica, spiega il presidente di Bologna Fiere Duccio Campagnoli, ci saranno diversi eventi collaterali, tra cui un convegno sull'arredo urbano organizzato dal Comune. «Queste iniziative — ha detto Campagnoli ---- accanto a una nuova. manifestazione, arricchiscono il lavoro della Fiera.;-. Daniela Corneo

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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Via mercat e bancarelle dal centroo ? Comune al oovemo: «Pr

L'assessore Monti dice no alla «anacronistica» direttiva del ministero ADDIO MERCATINI, chioschi e ambulanti nel centro storico? In nome del decoro delle città, una direttiva del ministero per i Beni e k Attività culturali (Mibac) — già fi battezzata 'operazione Piazza pulita' — dichiarerà presto guerra a bancarella selvaggia. Per liberare le aree intorno a monumenti, piazze, vie e spazi di interesse storico e artis lie°. La direttiva sarà emanata a breve, ma già a Palazzo d'Accursio si levano gli scudi. Durante il question time di ieri, l'ipotesi è stata bollata come «preoccupante e anacronistica» da Nadia Monti, assessore al commercio del Comune, in una risposta alla consigliera leghista Lucia Borgonzoni. La Monti si ribella alla prospettiva di un repulisti tout court, «visto il grave momento di crisi, e considerato che in città storiche e turistiche come la nostra i mercati e le fiere svolgono da sempre un'importante funzione sociale ed economica». Per mostrandosi contrariata, la Monti predica prudenza. Invita a prendere tempo prima di arrivare alle conclusioni, perché «occorre capire meglio la natura del provvedimento». L'iter previsto dalla direttiva è, in effetti, piuttosto complesso: analisi dei monumenti interessati da attività commerciali, ricognizione dei divieti già emanati dai Comuni; quindi raccolta dati da parte della direzioni regionali che poi li trasferiranno al ministero. Una volta raccolti i dati, le soprintendenze interverranno nelle situazioni critiche per fare rispetiare i divieti esistenti.

IN OGNI CASO, protesta la Monti, la nuova direttiva «è stata calata dall'alto, senza concertazione, in maniera imprevista sia per le amministrazioni sia per le categorie economiche». In attesa di. leggere il testo ufficiale del provvedimento, «i settori di competenza stanno approfondendo la questione per capire le ripercussioni che tale direttiva avrebbe sul tessuto economico della città». La Lega nord sIribella al centralismo romano, «E una follia sbotta la J3orgonzoni —: il decoro della

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città va gestito dall'amministrazione comunale. Roma dovrebbe pensare a salvare i monumenti che stanno cadendo e non interferire». Il Comune, in realtà si sta già muovendo per cercare di mettere ordine. «Già da tempo spiega la Monti — su mercatini e fiere nel centro storico stiamo interpellando la soprintendenza, specie sul trasferimento della fiera dell'antiquariato di dicembre sotto il voltone del Podestà, dei posteggi previsti dal lunedì al Mere01.edì in piazza VIII agosto, al mercato dei produttori agricoli in piazza XX Settembre e al mercato vin.tage in piazza Puntoni», Luca Orsi -

Via rilfrealli halcarellq.0 emitry9 11:7C1,1,1ne 2.-A21110: Trytekante ,

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Via mercat e bancarelle dal centroo ? Comune al oovemo: «Pr

L'assessore Monti dice no alla «anacronistica» direttiva del ministero ADDIO MERCATINI, chioschi e ambulanti nel centro storico? In nome del decoro delle città, una direttiva del ministero per i Beni e k Attività culturali (Mibac) — già fi battezzata 'operazione Piazza pulita' — dichiarerà presto guerra a bancarella selvaggia. Per liberare le aree intorno a monumenti, piazze, vie e spazi di interesse storico e artis lie°. La direttiva sarà emanata a breve, ma già a Palazzo d'Accursio si levano gli scudi. Durante il question time di ieri, l'ipotesi è stata bollata come «preoccupante e anacronistica» da Nadia Monti, assessore al commercio del Comune, in una risposta alla consigliera leghista Lucia Borgonzoni. La Monti si ribella alla prospettiva di un repulisti tout court, «visto il grave momento di crisi, e considerato che in città storiche e turistiche come la nostra i mercati e le fiere svolgono da sempre un'importante funzione sociale ed economica». Per mostrandosi contrariata, la Monti predica prudenza. Invita a prendere tempo prima di arrivare alle conclusioni, perché «occorre capire meglio la natura del provvedimento». L'iter previsto dalla direttiva è, in effetti, piuttosto complesso: analisi dei monumenti interessati da attività commerciali, ricognizione dei divieti già emanati dai Comuni; quindi raccolta dati da parte della direzioni regionali che poi li trasferiranno al ministero. Una volta raccolti i dati, le soprintendenze interverranno nelle situazioni critiche per fare rispetiare i divieti esistenti.

IN OGNI CASO, protesta la Monti, la nuova direttiva «è stata calata dall'alto, senza concertazione, in maniera imprevista sia per le amministrazioni sia per le categorie economiche». In attesa di. leggere il testo ufficiale del provvedimento, «i settori di competenza stanno approfondendo la questione per capire le ripercussioni che tale direttiva avrebbe sul tessuto economico della città». La Lega nord sIribella al centralismo romano, «E una follia sbotta la J3orgonzoni —: il decoro della

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Via rilfrealli halcarellq.0 emitry9 11:7C1,1,1ne 2.-A21110: Trytekante ,

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Saie3, i nuovi dehors provati sul campo: bar e ristoranti li monteranno al posto dei vecchi NIENTE renduing al computer o progetti su carta. I nuovi dehors vanno in mostra, davvero, nel loro contesto ideale: i pubblici esercizi del centro. Il Saie 3 diventa l'occasione per fare della città una vetrina e per sperimentare 3 nuovi gazebo, quelli che devono essere essere rinnovati secondo le direttive del Comune. E anche di mettere al lavoro le imprese del settore. Con un'ambizione: fare di Bologna la nuova capitale dell'outdoor commerciale, visto che la sostituzione dei dehors — secondo i calcoli del presidente di Saie3, Claudio Saba — vale circa 20 milioni di curo. Dal 26 febbraio al 10 marzo, in concomitanza con il Saie3 (28 febbraio-2 marzo) diversi bar e ristoranti cittadini monteranno i modelli dei nuovi dehors (modelli B e C, i più complessi), costruiti da imprese del territorio seguendo i dettami da poco resi noti dal Comune.

IL PROGETTO nasce per coinvolgere esercenti, architetti e imprese del settore dei finimenti da esterno, che concorreranno così al rinnovamento urbanistico della città. Dei 300 pubblici esercizi contattati dal Saie 3, una quindicina ha già manifestato l'interesse a diventare un banco di prova: subito prima dell'inizio della fiera, dunque, acquisteranno, a prezzo scontato, i dehors creati dalle imprese. I gazebo saranno montati e diventeranno così un esempio tangibile dei nuovi modelli che, via via, sostituiranno i vecchi. Si tratta di un evento off della Fiera, spiega Patrizia Gabellini, assessore all'urbanistica. E «un'idea innovativa». aggiunge la collega al

commercio, Nadia Menti, che ha il duplice scopo di «sviluppare la collaborazione con le imprese del territorio e di abbellire il centro storico nell'ottica della promozione turistica». In contemporanea con il Saie3, dice il presidente di Bologna Fiere, Duccio Campagnoli, ci saranno diversi eventi collaterali, tra cui un convegno sull'arredo urbano organizzato dal Comune e al quale saranno invitati enti locali di lutto il Paese. «Queste iniziative, accanto a una nuova manifestazione, arricchiscono il lavoro della Fiera».

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Direttore Responsabile: Roberto Rozzi

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"Multe al Santa Maria, si vessano i cittadini" ALESSANDRA CODELUPPI ASSESSORE provinciale al Welfare Marco Fantini, d enti v: lei ha sollevato alcune critiche sull'estensione delle strisce blu da parte della giunta Delrio. Perche? Perché questo provvedimento è un grave errore. Ne ho parlato su Facebook perché tengo contatti con i cittadini e mi confronto con loro sui temi della sicurezza. Lei, in particolare, ha criticato l'adozione del provvedimento nella zona dell'ospedale. Sì, perché ho la delega alla Sanità e da anni ricevo se.gnalazioni sui disagi dei parcheggi vicino al Santa Maria Nuova. E un punto critico, più volte segnalato e mai risolto, L'assessore Gandolfi dice che il nuovo provvedimento non ha. toccato le aree gratuite. Sì, ma interessa comunque le strade vicine all'ospedale, conte via Passo Buole. E noi all'ospedale sono stati inifitati , qualche tempo fa, persino i donatori Avis. Quando si va al Santa Maria si sa quando si entra, ma spesso non si sa quando si esce, li parcheggio dovrebbe essere lasciato tutto libero: seminai si potrebbero inserire aree custodite dove uno paga non all'entrata, :ma all'uscita, in base alle ore effettive di parcheggio, e così non corre rischio di essere multato, Ma lei è contrario alle strisce blu solo per l'area ospedaliera o anche negli Ari quartieri? In toto. Perché, mi chiedo, sono state introdotte? Gandolfi dice che non servono a fare cassa, ma a introdurre un nuovo concetto di mobilità. Non è vero. I1 Comune non farà cassa con i 50 centesimi infilati nei parcoinetri, ma con le sanzioni per divieto di sosta. il vicesindaco Filomena. De Sci-

scio, dell'Idv come lei, ha detto che la sua è una posizione personale. Sarà, ma i cittadini la pensano come me. Se l'Idv vuole essere dalla loro parte, come si proponeva di fare all'inizio della sua storia, dovrebbe tenerne conto. E' un partito che, per tanti motivi, nazionali e anche locali, mi ha deluso: così ho deciso di uscire. Sul contrasto alla criminalità, io sono ancora convinto che nella nostra città la situazione sia fuori controllo, a differenza di altri paesi della nostra provincia, ma quando l'ho detto non sono stato sostenuto. Secondo il Comune i residenti lamentano soste troppo lunghe e dunque è giusto introdurre le strisce blu. Ma, quali assemblee pubbliche sono state fatte per sentirli? Gandel fi dice che la circoscrizione del Centro storico gli ha impedito di parlare con i cittadini. Ma anche uno che viene da fuori città dovrebbe riuscire a parcheggiare. E poi anch'io, come assessore, parto con i cittadini, ma nessuno lamenta problemi di sosta selvaggia. Quelle c'erano quindici anni fa, quando alla domenica la gente non :riusciva a -parcheggiare vicino al NErabello perché c'era la narnta. Non certamente adesso. E comunque il piano doveva essere pensato in modo diverso, Come? Ad esempio inserendo una fascia oraria unica, tipo 9/19, e calando i prezzi man mano che ci si allontana dal centro. Invece il Comune ha introdotto troppe norme e così sarà facile essere multati. Ormai la polizia municipale e gli accertatori della sosta sono visti conte avvoltoi mandati in strada Dei' spillare soldi: me lo dicono i cittadini stessi. Gandolfi sostiene che lei parla così perché è in cerca di una

nuova collocazione politica. lo dico semplicemente quello che penso. Quando sono intervenuto sulla sicurezza, sono stati i fatti a darmi ragione. Peraltro tra poco mi svestirò della carica di assessore e tornerò a essere un cittadino normale, che ha diritto a vivere in una città amministrata nell'interesse comune. E a dimostrare che parlo senza secondi fini c'è un'altra questione. Dica. Qualche anno fa, quand'ero consigliere comunale, proposi un emendamento in cui chiedevo che le entrate derivanti dalle sanzioni

della polizia municipale non venissero messe nel bilancio preventivo: secondo me il Comune non dovrebbe contare su questi introiti. Semmai si potrebbe fare, a cadenza periodica di qualche mese, un assestamento di bilancio in cui si conteggia quanto si è effetticamente incassato in quel lasso di tempo. A quei tempi, poi, più del 50% delle multe erano per divieto di sosta. Come si fa a dire che il Comune non vuole fare cassa con le multe se già le preventiva nel proprio bilancio? Ma se le cose stanno così, è chiaro che i cittadini si indignano.

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La notizia

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10/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Roberto Rozzi

Diffusione: n.d.

L'assessore provinciaíe Marco Fantini

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il Resto del Carlino

REGGIO

Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

ffALADZZ VALORi FANTUZZI SEGRETARIO CI ADINO

Di Pietro a Reggio il 17 novembre «DOBBIAMO avviare anche a Reggio il percorso ricostituente di una nuova Idv completamente rinnovata». Liana Barbati (coordinatrice provinciale dell'Italia dei Valori) lancia anche nella nostra provincia la missione di salvataggio del partito travolto da una grave crisi a livello nazionale. L'occasione sarà l'assemblea degli iscritti e simpatizzanti, che si terrà il 17 novembre in occasione della visita a Reggio del presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro (foto), »Seguirà poi l'assemblea dei giovani Idv e delle Donne - prosegue la Barbati -, che è il vero punto di partenza, perchè senza rinnovare donne e uomini non c'è modifica del partito che tenga: l'assemblea generale di tutto il partito si terrà a Roma il 15 dicembre». Entro dicembre a Reggio discuterà

di "Cannabis per uso terapeutico" e della situazione del "Terzo settore". Ma intanto l'esecutivo e il coordinamento provinciale l'altra sera hanno indicato come segretario cittadino Francesco Fantuzzi, che sarà affiancato da 'fina Leonell i (referente provinciale delle donne) e da Marco Dollari (componente dell'esecutivo). L'esecutivo affiancherà la Barbati con Luca Nasciu ti (refe.rente degli eletti), Marco Breveglieri (hlog e sito), Antonio Maggiore (tesoriere), Stefano Giacomucci, Emanuele Magnani, Maicol Benevelli, Coriano Ferrari, Marzio Portioli e Giacomo Saha.

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10/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.


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GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

«Una tragica fatalità, s

10/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465 Diffusione: 10.513

o tutti distruttb>

Marano. I familiari dell'indagato sul cacciatore ucciso. La figlia della vittima: basta strumentalizzazioni di Andrea Minghelli P :'v'ARANO

Silenzio per le vie di Ospitaletto, piccola frazione sulle colline di Marano, dopo la notizia cli quanto successo giovedì mattina: la morte di Anacleto Tonioni, 65 anni, colpito alla testa da un colpo partito accidentalmente dal fucile di Maurizio Serri, 60 anni I due erano conosciuti da tutti e noti per quella passione che coltivavano da tanti anni: all'attivo avevano decine e decine cli battute cli caccia. Raccolta nella casa di via Papa Giovanni XXIII, a poche centinaia di metri da dov'è morto Anacleto, la famiglia To-

nioni è sconvolta. «Facciamo molta fatica a mandare g1i1 la notizia - commenta visibilmente provata Alessandra Tonioni, figlia della vittima - a Marano non si parlava d'altro. Vorremmo soltanto che si smettesse di parlare di tutta questa storia. Basta martirizzare quest'uomo». Qui probabilmente il riferimento è al padre che, poche ore dopo la morte, è diventato materia di scontro pro o contro la caccia. Sconvolta anche la famiglia di Maurizio Serri. Ricoverato al pronto soccorso per un malore dopo l'accaduto e dimesso a distanza di poche ore, Serri, il 60enne

iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, è ancora sotto choc per quanto successo nei boschi vicino a San Gaetano. «Non c'è cosa peggiore che possa capitare - commenta il figlio di Maurizio - si è trattato di una tragica fatalità, un incidente che ci lascia tutti distrutti. Con i carabinieri siamo tornati nel bosco dove abbiamo constatato che è stato solo un in cidente». Mentre le due famiglie e l'intera frazione di Ospitateti°, dove i due erano conosciuti da tutti come esperti cacciatori, cercano il silenzio per elaborare il lutto, l'accaduto sta travalicando i confini della tragedia

personale e assumendo i toni della polemica sulla caccia, arrivando fino a Bruxelles. Ultimo ad intervenire sulla vicenda ieri è stato Andrea Canoni, eurodeputato dell'Italia dei Valori, che in una nota stampa afferma come dall'inizio della stagione venatoria si contino in Italia ben sedici morti e quarantasette feriti. «È necessario - ha aggiunto eurodeputato Andrea -Zanoni - che gli esami per ottenere la licenza di caccia siano molto più severi e puntino sulla sicurezza e sulla capacità di maneggiare le armi. Occorre rivedere la normativa attualmente vigente e, nel caso di incidenti come questo, occorre procedere all'immediato ritiro della licenza venatoria incentivando anche la vigilanza sul territorio», Si attende intanto di co:nascere la data del funerale di Tonioni. CRIPRODUZION:RISERVA

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GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

10/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465 Diffusione: 10.513

CASTELFRANCO

Il Com. e: «Probabili le medie a Piumazzo» L'assessore Bonora apre ali ipotesi che in principio era stata bocciata: «Forse tra due anni» dì Felicia Buonomo CASTELFRANCO

scuola media a Piumazzo? Probabilmente tra due an.ni. Non è ancora una certezza, ma un cambio di passo da parte dell'amministrazione comunale di Castelfranco, che ha deciso (1.1 avviare un confronto con i dirigenti scolastici e i genitori, attraverso il quale arrivare alla nuova realtà scolastica. Gli studenti delle scuole medie, infatti, ogni giorno devono recarsi a San Cesario, in un distaccamento dell'istituto onnicomprensivo Pacinottl. Già ire anni fa i genitori avevano avanzato la richiesta che anche Piumazzo avesse le scuole medie. «Allora - spiega Maurizia Bonora, assessore alla scuola di Castelfranco - la proposta fu

bocciata, perché il Comune non possedeva le risorse sufficienti per poter costruire una nuova struttura. Ma oggi le cose sono cambiate». La Regione, infatti, ha !fornito il Comune di Castelfranco di una scuola prefabbricata, in virtù dell'inagibilità delle scuole elementari. Se a questo aggiungiamo i finanziamenti già disponibili per poter mettere in sicurezza le stesse elementari, ecco che un nuovo orizzonte si apre. «Fra due anni dice la Bonora - quando la storica struttura delle scuole primarie sarà

l'assessore Maurizia Bonora

pronta, la nuova scuola rimarrà vuota. E tornata così l'idea di valutare l'ipotesi delle scuole medie a Piumazzo, sempre come sede distaccata del Pacinotti. Questo non significa che accadrà, al momento abbiamo deciso di avviare un percorso di confronto. Oggi ancora di più, visto che la Corte costituzionale ha riconosciuto la piena autonomia degli enti locali in materia di organizzazione dei plessi scolastici». Soddisfazione da Silvia Sanandone, della lista civica frazioni e Castelfranco, che aggiunge: «Abbiamo una mozione depositata in comune sull'ediliza scolastica a Piumazzo, che vogliamo trattare quanto prima. Ci auguriamo un percorso realmente par ecipativo, che veda quantomeno una pubblica assemblea».

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10/11/2012

il Resto del Carlino

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

CASTELFRANCO L'ASSESSORE BONORA: «VIA AL CONFRONTO»

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

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Piumazzo, apertura' sulle scuole medie CASTELFRANCO – VIA a un confronto con scuola e

famiglie per aprire una sede distaccata di scuola media a Piumazzo. Lo ha annunciato Maurizia Bonora (nella foto), assessore comunale all'Istruzione di Castelfranco. Che ha poi spiegato: «Sul tema 'scuola' vogliamo aprire una riflessione in particolare nella frazione, dove non esiste una scuola media e le elementari sono oggi ospitate in un nuovo edificio sostitutivo delle `Tassoni', rese inagi bili dalla forte scossa del 29 maggio. Il Comune aveva accantonato risorse proprie che, assieme a un contributo statale già assegnato all'ente prima del maggio scorso e vincolato al recupero e al consolidamento sismico delle scuole storiche, consentiranno di rendere le stesse nuovamen-

te fruibili. A quel punto l'edificio costruito dalla Regione per accogliere gli alunni delle elementari durante questi lavori tornerà libero. «APPRENDIAMO con piacere

interviene Silvia Santunione della lista 'Frazioni e Castelfranco' — che l'amministrazione comunale, a quanto pare, abbia finalmente accolto il nostro invito a portare a Piumazzo il ciclo delle scuole medie. Invitiamo ora la giunta a portare avanti ogni scelta sulle scuole attraverso un percorso realmente partecipativo, che veda quantomeno una pubblica assemblea a Piumazzo allo scopo di condividere le scelte sulle scuole chiedendo la collaborazione attiva della cittadinanza». p. m.

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

10/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

C.:Ss:ELMANCO Silvia Santunione, della lista civica, accoglie con favore la proposta del Comune

«Le scuole medie a Piumazzo? Finalmente» L'assessore AAaurizia Bonora ha awiato il confronto con i genitori m,uaulaU T la a un confronto con scuola e famiglie per aprire una sede distaccata di scuola media a Piumazzo. Lo ha annunciato l'assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Castelfranco Maurizia Bonora. «Sul tema scuola -ha spiegato Bonora vogliamo aprire una riflessione in particolare a Piumazzo dove non esiste una scuola media e i bambini delle elementari sono oggi ospitati in un nuovo edificio scolastico sostitutivo delle scuole primarie Tassoni, rese inagibili dal sisma. Ritengo necessario aprire un confronto sul territorio sull'ipotesi di istituire una se-

MODUU Le scuole temporanee Tassoni

de distaccata di scuola media a Piumazzo, sempre all'interno dell'istituto comprensivo Pacinottl di San Cesario».

Un'idea che la minoranza saluta con favore. «Apprendiamo che il Comune scrive Silvia Santunione della lista Frazioni e Castelfranco - pare avere finalmente accolto il nostro invito e la proposta da noi sempre avanzata di portare nella frazione di Piumazzo il ciclo delle scuole medie. Richiediamo di nuovo e pubblicamente di conoscere il piano dell'edilizia scolastica. Abbiamo una mozione depositata in Comune sull'edilizia scolastica che vogliamo trattare quanto prima. In ogni caso - chiude Santunione invitiamo l'amministrazione comunale a portare avanti ogni scelta sulle scuole attraverso un percorso realmente par tec tpativo».

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Resto del Carlino

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IMOLA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

10/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

‘OL7XS IL FUTURO DELL'IN

«Sostenere Manca? Non è per nulla certo» dl LINA GOLINEW FEDELI a Di Pietro anche nella bufera romana. A Imola invece i dipietristi non sono affatto certi di restare fedeli al ricandidato Manca. E se fosse strappo, il sindaco pd dato per candidato al ballottaggio perderebbe anche la stampella Idv (4% e un consigliere alle comunali 2008). Una notizia a pochi mesi dalle elezioni. Il coordinatore Giuseppe Casisi (nella foto) non si. scompone: «Stiamo trattando e speriamo di essere nella coalizione, ma al momento non è assolutamente certo», Quindi? «Le ipotesi sono tre: con Manca, da soli, o con Sel e altre liste di sinistra». Lo preferita? «Quella che ci consentirà di fare politica di qualità sul territorio. L'abbiamo fatto con il nostro assessore Ivan Vigna per quanto riguarda la casa, il regolamento per l'accesso agli alloggi popolari, la riforma dell'Asp». Vigna vorrà restare: come la mettiamo?

«La sua indicazione è per un secondo mandato, valuteremo». Valuterete come salvargli la poltrona?

«Non siamo interessati a mantenere una poltroncina da assessore. L'importante è avere un consigliere». C'è Luigi Bocci che però non è più Idv,

«Un'anomalia insuperabile perché Dacci usa la dicitura 'gruppo consiliare Idv' che è stata depositata e di cui è titolare. Vota a favore anche quando l'Idv sarebbe contro e questo ci fa male». A quali condizioni l'Idv resterebbe maggioranza?

«Non abbiamo preclusioni nei confronti di Manca, ma chiediamo spazi di dialogo sui temi che ci vedono molto critici. Il Circondario: è da azzerare per arrivare alla fusione in un unico Comune a livello amministrativo. Le partecipale: siamo contrari al nuovo ruolo di. Con,Ami all'autodromo, non garantisce trasparenza una partecipata che gestisce soldi pubblici e tratta direttamente con i privati. L'Ausl: Manca sostiene l'autonomia mentre noi siamo disposti a verificare un'unione con Bologna». Non avete àl mito dell'autonomia della sanità imolese?

«No, se è riferita solo alla nomina dei dirigenti». Vi metterete mai d'accordo?

«Vedremo se dalle primarie del centrosinistra uscirà un Pd con cui dialogare. A Imola è necessaria una grande riforma del Pd; per il resto, Bersani o Renzi. l'uno vale l'altro». E le primarie per il candidato sindaco?

«Se saremo nella coalizione potremmo presentare un candidato, sarebbe un modo per marcare le distanze». Quando deciderete del che porte stare?

«Prenderemo una posizione entro Natale». Pesano gli schieramenti nazionali?

«In parte, ma senza diktat».

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10/11/2012

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di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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«Se rinunciano al ricorso cercherò risorse per le spese legali» RAVENNA. Se loro eviteranno il ricorso in Corte d'appello rinunciando alle speranze di eredità, lui cercherà di recuperare le risorse per coprire i circa 600 euro a testa di spese legali stabiliti dalla sentenza di primo grado. Eccolo il patto proposto dal sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, alle orfanelle del Galletti Abbiosi per arrivare alla pace sul fronte della guerra tra le ex ospiti della struttura in via di Roma (oggi ostello) e la Fondazione nata dopo la morte del conte Carlo Galletti Abbiosi (1867) per gestire il suo sterminato patrimonio a beneficio dell'orfanotrofio. Il testamento prevedeva che il patrimonio, in caso di violazioni delle volontà del nobile, dovesse finire alle orfane: la sentenza ha stabilito che le violazioni ci sono state ma che il diritto ad avere l'eredità è caduto in prescrizione. «Sono pronto a incontrare le orfanelle - dice il primo cittadino nel corso della seconda conferenza sulla vicenda in due

giorni consecutivi -. Ma solo a quelle che erano ospitate al momento della chiusura nel 1974 perché a quelle sarebbe spettato il patrimonio del conte, come scritto nel testamento. Non ci devono essere avvocati, eredi di altre ospiti oppure ospiti uscite prima della chiusura». Si accontenta di un'autocertificazione: «Vengano con un foglio in cui dichiarano che erano nell'orfanotrofio quando chiuse e non serve altro. Non ha valore legale, è un accordo fra noi. Qualcuna di loro contatti il mio ufficio e organizzeremo l'incontro. Spero entro dicembre. E vorrei entro marzo chiudere tutta la storia». Già il Movimento 5 Stelle e Lista per Ravenna hanno proposto che la Fondazione si facesse carico delle spese legali accollate dal giudice alle orfanelle. «In buona sostanza riprendo quello che propongono i due capigruppo Pietro Vandini e Alvaro Ancisi ma non può essere

la Fondazione a pagare le spese perché sarebbe una violazione delle sue funzioni. Bisognerà trovare una strada diversa che ancora non ho studiato». Matteucci poi ripete ancora una volta le parole pronunciate martedì di fronte alla commissione consiliare - chiamata a discutere proprio gli ordini del giorno presentati da Lpr e M5S per le spese legali - che sono state anche il suo primo commento alla sentenza: «Il testamento è stato violato con la chiusura nel 1974. Lo stabilisce il giudice. Comprendo l'amarezza di queste persone che hanno sofferto molto nell'infanzia e ora sono arrabbiate. Come sindaco di questa città, anche se nella violazione non c'entro nulla, voglio impegnarmi per sanare questa ferita». Nel consiglio di amministrazione della fondazione siedono la Curia (l'arcivescovo è presidente), la Casa Matha, la Fondazione Cassa di Risparmio e il Comune di Ravenna, presente con un delegato: «Qualcuno crede forse che il Comune nel cda avesse la parte del dominus? Non è certo così». Andrea Alberizia

Pagina 5 A lato, il sindaco Matteucci (foto Argnan i)

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Se rinunciano al ricorso cercherò risorse per le spese legali,.


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di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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Tutela integrale per la pineta per almeno tre anni Il consiglio comunale vota all'unanimità l'atto di indirizzo per la rinascita dell'area naturale RAVENNA. L'esigenza di ridare splendore alla pineta Ramazzotti, andata in fumo lo scorso 19 luglio in seguito ad un devastante incendio di natura dolosa, ha messo d'accordo tutto il consiglio comunale con l'approvazione, all'unanimità, di un atto di indirizzo per la rinaturalizzazione della pineta e del sistema dunale. Il documento prevede la tutela integrale per almeno tre anni (impedendo gli ingressi non autorizzati) della pineta e di tutta la spiaggia prospiciente, entrambe riserve naturali dello Stato, introducendo una «delimitazione» che «non dovrà essere impattante, ma nemmeno attraversabile e valicabile». Le restrizioni non finiscono

qui: la libera balneazione sulla spiaggia di Lido di Dante sarà ammessa fino allo spazio corrispondente ai due campeggi. Oltre saranno ammesse «solo visite guidate o altre forme di fruizione controllata, sempre finalizzata all'educazione, al rispetto e alla crescita della cultura dell'ambiente». Il documento prevede, poi, la realizzazione di

interventi d'innalzamento del cordone retrodunale e la difesa dall'ingressione marina, contro gli agenti atmosferici per evitare quanto già avvenuto il 31 ottobre scorso quando, purtroppo, una violenta mareggiata ha di fatto portato l'acqua del mare fino alla pineta. Sono poi previsti il ripascimento dell'arenile, la prevenzione degli incendi, l'educazione ambientale e la partecipazione dei cittadini affinché spiaggia e pineta siano considerate e diventino bene comune. Pur dando voto favorevole al documento la consigliere dei Sel, Sarah Ricci, ha espresso la sua contrarietà all'installazione di una barriera fisica: «No alla rete fisica, sì alla rete di volontari». Il consiglio ha approvato all'unanimità un ordine del giorno presentato da Francesca Santarella (M5S) che vuole portare a un coinvolgimento delle scuole. L'odg impegna il sindaco e le istituzioni ad attivarsi affinché nell'ambito dell'iniziativa denominata "Mese dell'Albero in Festa" vengano previsti appositi progetti, a partire dal prossimo anno scolastico, finalizzati allo studio e al ripristino dell'area. L'odg invita a valutare l'opportunità di distribuire agli alunni, prima dell'Albero in festa, la favola didattica intitolata "La storia del Picchio Filippo", inerente alle vicende della distrutta pineta».

Pagina 6 Nidi e materne, aumentano i posti

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10/11/2012

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Direttore responsabile: Pietro Caricato

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Ritorna la rassegna "I concerti del Malerbi" LUGO. Torna la rassegna "I concerti del Malerbi", in calendario nelle domeniche 11, 18 e 25 novembre, alle ore 11. Si tratta di un ciclo di tre appuntamenti in cui sarà possibile ascoltare repertori di musica classica differenti come la musica francese, la musica dell'Ottocento e il genere del "caffè concerto", fino alle principali opere di maestri quali Mozart e Brahms. «L'iniziativa rientra nelle attività della scuola di musica Malerbi, organizzate per conto del Comune, in collaborazione con la Fondazione Teatro Rossini ed Ensemble Mariani - spiega l'assessore alla Cultura, Marco Scardovi -. Protagonisti alcuni allievi eccellenti , artisti affermati nel panorama concertistico italiano tra i quali anche i docenti della scuola di musica Malerbi in diverse formazioni cameristiche». Quest'anno la rassegna è rivolta anche ai giovani allievi: offrirà ai più meritevoli, l'opportunità di aprire il concerto. Il primo appuntamento è per domani alle ore 11 con il soprano americano Kelly McClendon ed il pianista Denis Zardi. La mattinata sarà aperta dal giovane allievo della scuola Dario Zanconi. Ingresso libero. (a.r.g.)

Pagina 12 , . . Insulta il rapinatore e gli toglie il casco

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di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

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• Donati Cmc, .èvietato vietato sbagliare

Bl. I ravennati, dopo due vittorie esterne al tic-break, puntano al bottino pieno nella sfida casalinga contro Orte al Pala Costa (ore 18)

Per la Foris Index Cm Glomex c'è una trasferta insidiosa sul campo del Tuscania

Il centrale Fabrizio Conti (Fiorentini)

RAVENNA. Dopo due vittorie esterne al tie break, ha un solo obiettivo la Donati Cmc Ravenna in vista della sfida casalinga di oggi (Pala Costa, ore 18, arbitri Cecconato e Natale di Treviso) contro Orte: tornare a conquistare tre punti e mantenere quantomeno intatte le distanze con la vetta della classifica. «Abbiamo capito sulla nostra pelle che questo campionato ogni settimana riserva una battaglia - spiega il tecnico ravennate Marco Bonitta - affrontiamo una squadra che ha in Gemmi e Guerrieri, due attaccanti di palla alta, i suoi punti di riferimento più importanti. Non hanno nulla da perdere e verranno a giocarsi la partita rischiando molto. Starà a noi cercare di tenerli a bada e non farli esaltare. I segnali, dopo Appignano, sono positivi. La squadra gioca bene nei momenti decisivi e questo mi rende fiducioso». Recuperato il centrale Belloni che potrebbe ancora partire dalla panchina, mentre in campo dovrebbe andare l'unico ex, Conti.

Pagina 45 Donati Cmc, è vietato sbagliare

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il Resto del Carlino

RAVENNA

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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

«Se le orfane rinunciano al ricorso troveremo fondi per le spese legali»

COMMENTI

Il sindaco tende la mano e dichiara guerra ai 'teppisti' del web IL SINDACO vuole incontrare le orfanelle per «sanare una ferita di tutta la città». Dopo il caso scoppiato nei giorni scorsi quando, per aver ricevuto insulti diffamatori sulla pagina Facebook, Matteucci ha deciso di querelare un'orfana, ora si torna a parlare di Galletti Abbiosi. ma per un altro motivo. «Sono pronto ad incontrare in privato le orfane, solo quelle che, al momento della chiusura dell'orfanotrofio Galletti Abbiosi, erano ancora li e che quindi, secondo le volontà del conte avrebbero dovuto dividersi il testamento — ha detto ieri il primo cittadino . Stando alla sostanza, il giudice ha detto che all'epoca dello scioglimento dell'orfanotrofio il testamento del conte fu violato. Questo ha provocato sentimento di amarezza da parte di chi ha vissuto quella dolorosa esperienza che comprendo fino in fondo e di cui, come sindaco, mi sento partecipe. Quelle orfane che certo non possono essere tutte le 131 persone che hanno intentato la causa civile: l'orfanotrofio non avrebbe neppure potuto ospitarle». Precisa il sindaco che è sua intenzione incontrare solo le orfane che, sotto la loro responsabilità, «dichiareranno che erano ospiti dell'orfanotrofio al momento del suo scioglimento». COSA DIRÀ loro? L'obiettivo e venire incontro a queste orfanelle «trovando una via per pagare le spese legali della sentenza di primo grado alle quali sono state condannate dal giudice evidenzia A patto che, ovviamente, non vadano avanti con la richiesta d'appello». Ed è con questo spirito, ribadisce, che giovedì prossimo chiederà «ai consiglieri comunali Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna e Pietro Vandini del Movimento 5 Stelle di ritirare mozioni e ordini del giorno presentati». Mozioni che chiedono che sia la Fondazione Galletti Abbiosi a farsi carico delle spese legali di primo grado. Secondo il sindaco, «sarebbe una violazione delle funzioni della fondazione». Insomma Mat-

teucci chiederà alle orfane «una sorta di accordo extragiudiziale ed extrapolitico, io e loro, senza avvocati e parenti, un patto che consenta di fermare l'iter giudiziario. Ma ribadisco che incontrerò solo le 'vere' orfane».

Non si può sanare una simile ferita senza restiuire quello che è stato tolte atte Eredi del Conte Galletti Abbiosi

TRA QUESTE non ci sarebbe Anna Greco, l'orfaneila che sulla pagina Facebook aveva accusato il sindaco di essere «ladro e bugiardo», tra le tante esasperate dopo aver visto violata la volontà testamentaria del conte. Lei, infatti, al momento della chiusura dell'offinotrofio non si trovava lì, era già uscita anni. prima anche se vi aveva trascorso l'infanzia, ED È ANCHE sul versante delle

L'M'OSTO «Lunedì presenterà diversi esposti che coinvolgono situazioni diffamatorie» querele, il tenia caldo di questi giorni, che Matteucci entra durante la conferenza stampa convocata ieri, sottolineando la volontà di tenere però ben separati i due argomenti. «Ho tollerato in passato offese via web di tutti i tipi — spiega il primo cittadino —. Ora basta, non sono più disposto. Ho presentato querela all'Autorità giudiziaria contro la frase riferita alla mia persona: «oltre ad essere un ladro è pure un bugiardo» ma ho intenzione di avviare una battaglia di libertà per difendere tutti i. deboli, le persone per bene che vengono minacciate on line. Io sono a favore della piazza, che sia reale o virtuale. Ma i limiti non vanno valicati». Lunedì Matteucci presenterà un nuovo esposto ai Carabinieri contro i 'teppisti' del web: «Esposti che coinvolgono diverse situazioni diffamatorie. Per ora ne ho individuate cinque ma ho stampato parecchie pagine e prima di lunedì se ne dovessi trovare altre le aggiungerò all'elenco».

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Concordo pienamente con La scelta del sindaco. L'offesa di Ladro ad un personaggio pubblico e altamente Lesiva della figura da Lui ricoperta .UU Prima detta denuncia sarebbe stato meglio dialogare. Una denuncia dopo frasi dettate dalla esaperazione non me L'aspettavo

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il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

10/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Già 20 hanno deciso per l'appello «E il giudice diede ragione a tutte» 11 parere dell'avvocato. Vandini: «Io non accetterei» SE IL PRIMO CITTADINO tende la mano alle orfanelle del Galletti Abbiosi, proponendo la rinuncia al ricorso in appello per avere la copertura delle spese legali della sentenza di primo grado («solo alle orfane che si trovavano nella struttura quando venne chiusa») le firme per l'appello vanno avanti. Sono già una ventina le ex ospiti dell'istituto che hanno dato mandato all'avvocato Chiara Boschetti di procedere con l'appello. Ma, come evidenzia l'avvocato, «me ne aspetto altre. Perché io ho una cinquantina di clienti tra le orfane e coloro che hanno espresso la volontà di fermarsi sono state molto poche. Per ora una ventina hanno già firmato». Intanto sulla pagina Facebook delle °dartene arriva una sorta di risposta 'virtuale' all'appello del sindaco: «Sono già in molte ad aver firmato per l'appello. E alcune con i soldi avuti in prestito da cittadini generosi. Non sarà certo un gratta e vinci da 600 euro (questo l'importo che più o meno dovrà pagare ogni ()dimena dividendo gli 80.000 euro) annunciato sul web a fermare la loro richiesta di giustizia e verità». La pensa così anche l'avvocato. «Le pagine della sentenza che parlano espressamente anche delle violazioni precedenti e diverse rispetto alla chiusura dell'Orfanotrofio, alla quale il primo cittadino fa riferimento, sono la 15 e la 17. Non concordo con il sindaco di Ravenna: la volontà di

trovare un accordo stragiudiziale solo con le orfane allontanate dall'istituto al momento della chiusura risulterebbe in contrasto con quanto espressamente affermato dal Conte Galletti Abbiosi nel proprio testamento ed espressamente riconosciuto dal Giudice nella sentenza». Continua Chiara Boschetti: «Non credo che rinunciare a richiedere le spese legali che le orfane sono state, a mio avviso, ingiustamente condannate a pagare, possa essere qualificato come 'volontà di raggiungere un accordo stragiudiziale. Se di accordo si vuole parlare, bisogna farlo in maniera seria, coinvolgendo i legali delle orfane, le orfane, il consiglio di amministrazione della Fondazione ed i legali della stessa, proponendo un serio 'ristoro' di. tutti i danni subiti che tenga conto del riconoscimento delle stesse orfane come eredi del. Conte a seguito dell'accertamento delle violazioni». SEMPRE SU FACEBOOK anche Pietro Vandini del Movimento 5 Stelle interviene. «Se io fossi nelle orfanelle non accetterei questa proposta — scrive La ritengo assurda (lo dissi anche in commissione l'altro giorno) per il semplice motivo che quelle spese legali sono la conseguenza di una causa intentata per fare emergere delle verità che, alla fine, sono emese. Dire questo a patta che le orfanelle non facciano ricorso è sgradevole avviso, soprattutto ora che tutti sanno quali siano i fatti».

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10/11/2012

il Resto del Carlino

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Voney sefie 8 La formazione di Bonitta ospita al 'Costa" la squadra di Orte

IL Porto cerca punti per avvicinare La vetta Ravenna

L'EX Fabrizio Conti, ventiduenne centrale del Porto Donati, lo scorso anno era a Orte. L'infortunio di Belloni gli ha garantito la maglia. da titolare

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COMINCIA la rincorsa alla vena. Per effetto del turno di riposo osservato alla prima giornata, e complici i due vittoriosi tie break esterni nelle ultime due giornate contro Pisa e Appignano, il Porto DenatI Cmc Ravenna (7 punti) inizia oggi — alle 18, al PalaCosta, ingresso libero — contro i laziali dell'Orte (3), la rincorsa alla capolista Santa Croce sull'Arno. Alla quinta giornata coach Marco Bonitta è sempre alle prese col forfait di Belloni, anche se il centrale ex Conselice ha ripreso gli allenamenti. Il sestetto è quello che ha vinto 3-2 ad Appignano: Bendandi in cabina di regia, Bartoli opposto, Cricca e Conti al centro, Porcellini e Borgogno schiacciatoti, Spampinato libero. L'ex di turno è Fabrizio Conti, che ha militato nelle file dell'Orte in B2 fino alla scorsa stagione. La squadra laziale non è da sottovalutare, dispone di alcuni giocatori molto validi per la categoria fra cui lo schiacciatore Lorenzo Gemmi, scuola Lube Macerata, da diversi anni tra serie Al e A2, nonché l'opposto Guerrieri che proprio la stagione passala ha vinto i play off di serie B1 con Carpi ottenendo la promozione in A2. Anche Orte, che ha perso contro Carpi e Pisa, ed ha vinto con Mestrino, ha già osservato il turno di riposo, La Foris Index Cm Conselice (4 punti) è invece di scena a Tuscania (6). Il sestetto di coach Edward Valli è reduce dalla confortante vittoria interna contro Carpi. Il successo casalingo di sette giorni fa — dopo tre sconfitte, due delle quali al quinto set — ha ridato morale alla formazione gialloblù. Le altre: Carpi (8)-Santa Croce sull'Arno (12), Bassano (1)-Bibione (5), Mestrino (0)-Morta di Livenza (7), Pisa (7)-Appignano (9); riposa Monselice (3). E2 MASCHILE la Si Computer Ravenna (1) deve ancora rompere il ghiaccio di vittorie ed è di scena a Parma (5). Sugli altri campi: Scandiano (9)-Crevalcore (5), Fanton Modena (12)-Sassuolo (9), Mirandola (8)-Camai Ore (3), Ferrara (i 2)-Villadoro Modena (7), Bologna (1)-Campegine (3), Massa (9)-Spezia (3). Fra le donne la Scozzolì Cervia (0), ancora ferma al palo di partenza ospita — al PalaPeep di Cesenalico, vista l'indisponibilità del palasport di via Pinarella, ingresso libero — in una sfida fra matricole le pistoiesi del Quarrata (4), Sugli altri campi: Imola (7)-Castelfranco Sotto (4), Lucca (8)-Montelupo Fiorentino (6), Bologna (4)-Cas telfiorentino (4), Cecina (6)-Cesena (10), Montelupo Fiorentino (12)-Capannoni (9), Calenzano (7)-Ozzano (3).

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il Resto del Carlino

RAVENNA

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«Partecipate , regole chiare per le nomine»

(Pdl) e Monti (Lega) denunciano: «Troppo fumo nella delibera che va al voto»

«SERVONO criteri chiari per le nomine nelle società partecipate, perché al momento su questo argomento manca tutto». I consiglieri Alessio Grillini del Pdl e Mauro Monti della Lega Nord vanno all'attacco sul tenia che lunedì torna in consiglio comunale e che ha dato un sacco di grattacapi al sindaco Giovanni Malpezzi negli ultimi mesi. Prima la precipitosa marcia indietro in maggio dopo la nomina di Davide Zago-

OLEMICHE La tensione è ancora alta dopo te dimissioni da Azimut di Andrea Brandolini nara al vertice della società partecipata di onoranze funebri Aser, poi le dimissioni dalla presidenza dell'altra partecipata, Azimut, (è notizia degli ultimi giorni) di Andrea Brandolini (il riassunto nel box a destra). Su questo tema — sul quale si erano scatenati anche i cgrillini' Cinque stelle e il 'fuoco amico dell'I& con contorno di critiche pure da Laboratorio Faenza — il sindaco ha annunciato una svolta. Ma per i due consiglieri nella delibera che indica gli 'indirizzi per le nomine' e che lunedì andrà in consiglio comunale «mancano le linee guida e i princi-

pi base per la nomina alle partecipate comunali, c'è tutto e nulla». Per questo motivo, i due consiglieri annunciano un Ordine del giorno «che ponga rimedio ai punti 'fumosi' della delibera». «NELLA sua dichiarazione d'intenti Malpezzi ha detto di voler raggiungere in materia di designazione procedure più trasparenti e la scelta di figure eticamente al di sopra di ogni benché minima ombra di dubbio e di massima trasparenza per la selezione dei candidati: partendo da qui — affermano i consiglieri — vorremmo che si possa tenere conto anche dell'opinione dei cittadini». Grillini e Monti chiedono al sindaco e alla giunta che la delibera possa essere modificata in alcuni punti, soprattutto con l'inserimento di criteri e principi di base sui quali si debba poggiare la selezione. Ma chiedono anche che venga indicato che ogni bando di individuazione di candidati debba essere trattato come a sé stante. E ancora i due consiglieri di opposizione chiedono che in consiglio comunale venga resa nota la rosa di candidati alle nomine nelle società 'partecipate' così da poterne valutare preventivamente i curriculum. Infine, chiedono che le cariche non possano essere rinnovate per più di due volte. E poi c'è un ultimo punto, forse il

più rilevante. I consiglieri chiedono di inserire nella delibera la possibilità che i cittadini possano avanzare in autonomia candidature (per ora è previsto che questa facoltà sia in capo a capigruppo consiliari, associazioni e ordini professionali). SULLA vicenda delle dimissioni di Brandolini (condannato, ma solo in primo grado, per falsa testimonianza, ndr) Grillini e Monti hanno annunciato pure due distinte interpellanze sulle dimissioni di Brandolini. Monti chiede nel suo documento se il sindaco era a conoscenza al momento della nomina di Brandolini delle sue vicende giudiziariee il motivo per il quale sia stato scelto. Grillini invece chiede, visto che Malpezzi ha sostenuto che non era a conoscenza della vicenda giudiziaria, perchè Brandolini non ne aveva fatto menzione in occasione della nomina, quali azioni l'amministrazione abbia intenzioni di intraprendere nei confronti del geometra Brandolini e perché non siano state attivate azioni dopo l'interpellanza fatta da Grillini stesso, a luglio di quest'anno, che aveva come oggetto proprio la situazione giudiziaria del presidente di Azimut.

ASSIEME Mauro Monti e Alessio Grillini destra) con ordine del giorno e interpellanze (Vecn)

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10/11/2012

DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

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La Donati cerca il poker, la Foris conferme

B1 MASCHILE Dopia sfida con le viterbesi per le due formazioni ravennati. L'imbattuto Porto ospita l'Orte con l'obiettivo di vincere la quarta partita su quattro, i gialloblù sono invece impegnati a Tuscania dove cercheranno di bissare il successo ottenuto contro il Caro'

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mbattuta, ma quarta in classifica, a cinque lunghezze dai Lupi Santa Croce, la Donati Cmc Ravenna si avvicina alla partita di oggi pomeriggio contro l'Interp orto Orte (al PalaCosta si gioca alle 18, con ingresso libero: direzione di gara affidata a Cecconato e Natale di Treviso) con la voglia di continuare nella serie vincente e con la speranza di rosicchiare punti a chi sta sopra vista la sfida diretta tra Carpi e Santa Croce. Bonitta si affida allo stesso sestetto che ha iniziato le due trasferte conclusesi con altrettanti sofferti ma meritati successi al tiebreak sui campi di Pisa e Appignano (uniche sconfitte finora di queste due squadre), vale a dire con Bendandi in cabina di regia, Bartoli opposto, al centro Cricca e Conti, schiacciatori Porcellini e Borgogno, libero Spampinato. L'Interporto, pur avendo solo 3 punti (un successo e due sconfitte), è squadra da non sottovalutare, disponendo di alcuni giocatori molto validi per la categoria, su tutti lo schiacciatore Lorenzo Gemmi, scuola Lube Macerata, da diversi anni tra serie Al e A2, l'opposto Guerrieri, che proprio la stagione passata ha vinto i playoff di B1 con l'Universal Carpi ottenendo la promozione in A2, poi sfumata in estate. Gara particolare per Fabrizio Conti che ha militato nelle fila dell'Orte in B2 fino alla scorsa stagione. Qui Conselice Dare seguito alla prima vittoria in campionato. E' questo l'obiettivo della Foris Index Cm Glomex Conselice, nel turno odierno, che la vede impegnata a Tuscania (al Palasport viterbese si gioca alle 17, arbitrano Brancati di Perugia e Mattei di Macerata) contro la neo promossa Convert Tuscani. La lunga trasferta (oltre 360 chilometri) sarà

il classico banco di prova da non fallire per la squadra allenata da coach Edward Valli, per dimostrare che la bella vittoria al tie break contro Carpi non è stata un fulmine a ciel sereno ma solamente l'inizio vero e proprio della stagione dei gialloblù. Il Tuscania con sei punti, frutto di due vittorie e altrettante sconfitte (l'ultima nel turno precedente contro la capolista Santa croce), precede Conselice di due lunghezze e vanta un quoziente set di -1, con otto parziali vinti e nove persi. Conselice,prima del successo dell'ultimo turno, era reduce da tre ko consecutivi, arrivando, però, in tre occasioni su quattro turni, al quinto set. Tuscania, dunque, diventa una trasferta di importanza capitale per i gialloblù. Vincere darebbe ulteriore slancio a una squadra che, nelle ultime settimane, ha messo in mostra miglioramenti concreti in tutte le fasi del proprio gioco, facendo inserire al meglio i nuovi innesti, e che sta provando a migliorare anche dal punto di vista della tenuta mentale nella quale, spesso, era stata deficitaria, andando a rovinare partite che, con un pizzico in più di concentrazione, potevano prendere ben altra direzione. Alessandro Passanti

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L'Interporto è terzultimo ma ha un roster assai valido, il Tuscania viaggia a metà classifica

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"Speriamo di sentire parlare di vera politica Gianni Bosi, invece dello scontato voto acritico in cambio delle due solite scondite antenne" L'ATTACCO

Non siplaca la querelle tra grillini e Italia dei Valori Il Movimento 5 Stelle va all'attacco del consigliere comunale dell'Italia dei Valori, Gianni Bosi. "Visto che è un dato scontato che il Movimento 5 Stelle non si alleerà mai con nessun partito - interviene il portavoce dei grillini Alessandro Marconi - ci pare un'occasione persa quella di Gianni Bosi di non parlare di progetti per il nostro Comune. Per contro, sono sempre apprezzabili le parole di un leader che, alla luce del sole traccia una direttrice inequivocabile. Da qui il paradosso è servito: nell'IdV regna un'inequivocabile confusione. Bosi ribadisce infatti che la posizione del 'comandante' Di Pietro non si discute, e che l'IdV non farà mai alleanze con i grillini; sconfessando in questo modo il suo leader, che è invece filo -5stelle. Questa è proprio la posizione entrata in contrasto con la linea del Pd di Donadi e Formisano, causandone le dimissioni, e la penosa iniziativa di formare un nuovo soggetto politico; chissà forse si chiamerà IdC, Italia dei Cementini". Un attacco all'analisi strategica della "formazione cervese". "Il partito di

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"Potrebbe fondare 1'IdC, il partito Italia dei Cementini" Di Pietro ha fissato, a dopo le elezioni politiche, il congresso nazionale che, vista la lenta agonia sarà un po' la sua camera ardente. E' chiaro a tutti infatti che, debellata l'influenza berlusconiana, anche il vaccino Di Pietro, come un'antitesi senza tesi, non ha lunga vita - continua Marconi - E' obbligatorio per il capogruppo Gianni Bosi quindi questa scelta: o dettare una linea politica forte a questa amministrazione, pena la dissolvenza totale nel partitone dirigibile prendi-

tutto Pd, oppure abbracciare in pieno la foto di Vasto, che agli occhi di tutti e del PD per primo, appare oggi irrimediabilmente sbiadita. Noi che abbiamo gradito e condiviso, nelle parole di Bosi, la chiara presa di distanza dal nostro Movimento, ma anche una vaga o vagheggiata condivisione di alcune tematiche, e non siamo gelosi custodi del copyright delle nostre idee, vogliamo aiutarlo suggerendogli di scegliere tra le infinite nostre proposte. Si va dalla sospensione di Maurizio Rossi per insufficienza curriculare all'inutile nomina di un nuovo presidente del consiglio comunale, dallo stop del progetto Cervia d'Amare alla facoltà di green-economy, dall'ufficio riconversioni all'ufficio di rating municipale, fino ad arrivare a un plant industriale per nuove tecnologie e la city finanziaria nel forese. Visto che il Movimento 5 Stelle sarà presente al consiglio comunale di lunedì, sarebbe una novità sentire l'IdV, attraverso la viva voce del suo capogruppo, parlare di politica vera, invece che dello scontato voto acritico in cambio delle due solite scondite antenne alla Montenero di Bisaccia".

Pagina 26 CERVIA Con 87 firme il referendlm prende vita

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Carlino

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Resto del Carlino

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ANTARCANGLO

Lira deLL'Idv: «Tarsu in anticipo, IL Comune pensa solo a fare cassa» VA BENE anticipare il. pagamento della Tarsu, per evitare ai santarcangiolesi la sovrapposizione con la nuova tassa sui rifiuti. Ma «almeno sarebbe stato più corretto dilazionare entrambe le tasse in quattro rate il prossimo anno», attacca ora l'I& di Santarcangelo, rimasto a dir poco perplesso dalla scelta del Comune di Santarcangelo di anticipare il pagamento di tre mesi. «La dilazione avrebbe permesso un passaggio più indolore ai nuovi termini di pagamento previsti dalla Tares (la nuca tariffa per i rifiuti e i servizi)», aggiunge l'Idv. «Ci piacerebbe anche sapere — continua il gruppo — che fine faranno ora le detrazioni per chi conferisce i rifiuti presso il centro ambiente, visto che l'anno in corso non è concluso? Finiranno in nulla?». «Visto il momento e la concomitanza con altre tasse come l'imu, e le scadenze fiscali di novembre, ci saremmo aspettati una maggior sensibilità da questa amministrazione e dall'assessore al Bilancio Filippo Sacchetti. Purtroppo questa è l'ennesima prova che si preferisce fare subito cassa alle spalle dei cittadini».

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tivut e Ité wnduini: gosn nel rnit,ne


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LAWOCE

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ROMAGNA

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RIMINI & SAN MARINO

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CONCESSIONI DEMANIALI Non parteciperà Oasi-Confartigianato che

raggruppa quasi tutti i bagnini riminesi. Invocato il modello spagnolo

Manifestazione dei balneari il 20 novembre a Bologna Si terrà martedì 20 novembre a Bologna la prossima manifestazione delle associazioni di categoria del settore balneare per sensibilizzare il governo sulla questione concessioni demaniali. I rappresentanti delle varie categorie, tra cui Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Cna Balneatori e Assobalneari Italia, si ritroveranno fuori dalla sede della Regione Emilia-Romagna in viale Aldo Moro. L'iniziativa è stata ufficializzata ieri mattina nel corso dell'assemblea regionale Fiba-Confesercenti che si è svolta a Cervia. All'iniziativa del 20 non parteciperà, come consuetudine ormai, Oasi-Confartigianato: "Il nostro problema l'ha creato l'Europa, se dobbiamo manifestare dobbiamo farlo a Bruxelles. Noi non manifestiamo e non manifesteremo in Italia o in Regione perché non serve. Aspettiamo l'esito del prossimo incontro dei nostri ministri con la Commissione Ue,

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quando ci sarà", precisa da Rimini il presidente Oasi Giorgio Mussoni (nella foto). Intanto, Pdl, Udc, Pri, Fli, Lega Nord, Io sud ed altre forze politiche (non Pd, Idv e Api) hanno presentato un emendamento al decreto Sviluppo, di cui il primo firmatario è il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, che prevede la proroga delle attuali concessioni di 30 anni (con scadenza quindi non il 31 dicembre 2015 ma nel

2045) e la revoca della delega al governo per disciplinare la materia, come invocato dalle associazioni recentemente. I balneari hanno più volte mandato a dire ai ministri Piero Gnudi (Turismo) ed Enzo Moavero (Affari europei) a porre alla Commissione Ue il caso della Spagna, dove è stato approvato un provvedimento che prevede il prolungamento delle concessioni di 75 anni, e la possibilità che l'Italia possa seguirlo.

Pagina 3 ROMAGNA 22z, Scontro nella. Le sugli aiuti perii terremoto

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LAWOCE

10/11/2012

ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

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"Anticipare la Tarsu non è una buona scelta" I DV CONTRARIO "L'ennesima vessazione ai danni dei cittadini clementini, non male come regalo di Natale! Dove finiranno le detrazioni per chi conferisce i rifiuti al centro ambiente, visto che l'anno in corso non è concluso?"

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"Ecco l'ennesima vessazione ai danni dei cittadini clementini", attaccano dall'IdV di Santarcangelo. "A qualcuno saranno già arrivate infatti le cartelle della Tarsu anticipate a novembre 2012 anziché a febbraio 2013: non male come regalo di Natale!", commentano. "Come scritto sul sito del Comune sarebbe "per evitare la sovrapposizione con la nuova Tares" (che, lo ricordiamo, -i sostituirà la TARSU). Tradotto: per non L'ex assessore Andrea Bocconi del l'I dV appesantire gli esborsi delle famiglie per il 2013 si anticipa il pagamento all'anno in corso, ma si appesantiscono gli esborsi di questanno". Invece, "noi dell'Italia dei Valori riteniamo che sarebbe stato più corretto invece dilazionare entrambe le tasse in quattro rate il prossimo anno. Ciò avrebbe permesso un passaggio più indolore ai nuovi termini di pagamento previsti dalla Tares". Non solo: "Ci piacerebbe anche sapere che fine faranno le detrazioni per chi conferisce i rifiuti presso il centro ambiente, visto che l'anno in corso (e quindi l'ammontare dei conferimenti) non è concluso, Finiranno in nulla?". Infine, "visto il momento e la concomitanza con altre tasse come l'Imu e le scadenze fiscali di novembre, ci saremmo aspettati una maggior sensibilità da questa amministrazione e dal neo assessore Sacchetti, che ha sostituito in corso d'opera il nostro Bocconi". Invece "questa è l'ennesima prova che spesso non si tiene nella dovuta considerazione l'impatto che la fiscalità ha nei bilanci famigliari, ma si preferisce fare subito "cassa" alle spalle dei cittadini. Va aggiunto che lasciare qualche disponibilità in più alle famiglie per il periodo natalizio di certo avrebbe contribuito a non deprimere ulteriormente il commercio. Insomma sarebbe bastato veramente poco per trovare una soluzione meno drastica e più indolore, ma così non è stato. Non lo condividiamo".

Pagina 24 SANTARCANGELO ,2u2 "I 2lucernai non isultuno , dai progetti"

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