Rassegna stampa 08.11.2012

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Ufficio stampa

Rassegna stampa Idv Emilia Romagna del 08.11.2012

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INDICE

Bologna L’iniziativa del Pd “Uniti anche dopo la morte” un odg per le coppie di fatto 08/11/12

La Repubblica Bologna

4

Parma L'unica certezza è il nome: Parma prima di Piacenza 08/11/12

Gazzetta di Parma

«Stoppato» il nuovo Psc di Fontevivo 08/11/12

5 7

Gazzetta di Parma

Reggio Emilia Emergenza, i rifiuti del sud al nord 08/11/12

8

La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia

Quei topolini in fuga dall’Idv 08/11/12

10

La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia

Modena Eugenia Rossi: «Tigli sradicati, il primo 2 anni fa» 08/11/12

Il Resto del Carlino Modena

11

Imola BENICOMUNI, ACCORDO A METÀ 08/11/12

12

Il Corriere Romagna Imola

Conti in tasca Mondini (Ucd): “L’assessore Ivan Vigna va in Bielorussia. Chi paga?” 08/11/12

La Voce di Romagna Imola

13

Ferrara casumaro Appello del Gad alla Regione «Bonificate la discarica» 08/11/12

La Nuova Ferrara

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Ravenna Comune unico per sostituire il Circondario 01/11/12

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Sabato Sera

E il sindaco querela un’orfanella 08/11/12

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Corriere Romagna Ravenna

Il futuro della pineta bruciata 08/11/12

17

Corriere Romagna Ravenna

Pd e Idv sostengono Brandolini L’opposizione: «Nomina sbagliata» 08/11/12

Corriere Romagna Ravenna

L’Idv non si allea con i “grillini” 08/11/12

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Corriere Romagna Ravenna

Le banche nel Forese e i negozi in centro la ricetta del M5S per rilanciare il commercio 08/11/12

Corriere Romagna Ravenna

«Condannate Errani a dieci mesi». Stamattina la sentenza 08/11/12

Il Resto del Carlino Ravenna

La rinaturalizzazione della Pineta, se ne parla a Palazzo Merlato 08/11/12

Il Resto del Carlino Ravenna

La pineta ferita in Consiglio 08/11/12

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La Voce di Romagna Ravenna

Microcredito in città? La proposta dei grillini 08/11/12

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La Voce di Romagna Ravenna

Vuoi la saletta comunale? Allora paga 08/11/12

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La Voce di Romagna Ravenna

Caso Brandolini, bufera sul sindaco 08/11/12

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La Voce di Romagna Ravenna

Forlì Cesena PREMIO ELEZIONI Legge truffa 08/11/12

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Corriere Romagna Cesena

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Rifiuti Il ministro insiste: quelli di Napoli da smaltire in Romagna 08/11/12

La Voce di Romagna forlì

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Rimini I CACCIATORI DI (5) STELLE 08/11/12

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Il Resto del Carlino Rimini

Liste civiche e comitati salgono sul carro dei grillini 08/11/12

Il Resto del Carlino Rimini

«Bloccati sul Titano» 08/11/12

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Il Resto del Carlino Rimini

Trenta riminesi in marcia su Roma: primarie online per un seggio 08/11/12

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Il Resto del Carlino Rimini

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08/11/2012

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Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Diffusione: n.d.

"Uniti anche dopo la morte" un odg per le coppie di fatto COPPIE di fatto anche dopo la morte. Sergio Lo Giudice, capogruppo Pd in Comune ed ex presidente nazionale di Arcigay, ha presentato un ordine del giorno in cui chiede di modificare il regolamento di Polizia Mortuaria per riconoscere le coppie di fatto. «Oggi il nostro regolamento — spiega Lo Giudice — non tiene in nessun conto, in caso di decesso e degli adempimenti conseguenti, della presenza di un eventuale partner non sposato. In caso di cremazione, per esempio, il luogo di dispersione delle ceneri può essere indicato, in mancanza di una volontà espressa, dai familiari fino al sesto grado o perfino dagli affini, ma non dal compagno o dalla compagna di una vita». L'ordine del giorno è stato presentato in Commissione Affari istituzionali e licenziato per l'approvazione in consiglio comunale.

Pagina 5 Cinque stelle, imilitanti sfidano Grillo 42,,,,saMhvoNyckmuigIc ddap

Crexelafnntiacontro Bugani lei conti e si avvicinai.

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08/11/2012

GAZZETTA DI PARMA Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 45.153 Diffusione: 37.669

z311:.NCIA IL DECRETO SULLA GAZZETTA UFFICIALE

L'unica certezza è il nome: Parma prima dì Piacenza In totale fra i due ent ben 377 posti in bilico L'assessore Zannoni: «Macelleria sociale» 9

cioè di tutti quei lavoratori non impegnati nelle funzioni che dovrebbero rimanere in capo all'ente (edilizia scolastica, viabilità e ambiente).

Pierluigi Dall'affina

Prima Parma e poi Piacenza. Un punto fermo c'è ed è sulla Gazzetta ufficiale che porta la data del 6 novembre. Il decreto del governo Monti parla di «Provincia di Panna e Piacenza». E non più di Piacenza e Parma, come era stato proposto dal comitato delle autonomie locali. Questa, al momento, è una delle poche certezze sulle nuove province, perché quanto a uffici, competenze e nuovi assetti amministrativi molto è ancora da stabilire. E ci sono alcuni numeri che fanno tremare i polsi a molti negli uffici dell'amministrazione provinciale. Secondo i calcoli pubblicati nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, dall'accorpamento fra la Provincia di Piacenza e quella di Parma, su circa ottocento persone risulterebbe un'eccedenza di 377 dipendenti,

Pa Pi e non Pi Pa -

L

-

Il decreto del governo fa chiarezza sulle denominazioni delle nuove province e in tutti i casi viene adottato il criterio dell'ordine alabetico: quindi si parla di Provincia di Parma e Piacenza, così come di Provincia di Modena. e Reggio Emilia.. Una scelta Che pone fine alle polemiche nate subito dopo le prime decisioni del comitato delle autonomie locali che aveva invece deciso di mettere Piacenza prima di Parma e Reggio Emilia prima di Modena. Confermate nel decreto anche le scelte sul capoluogo: «diviene capoluogo di Provincia il Comune, tra quelli già capoluogo di Provincia, avente mag-

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GAZZETTA DI PARMA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 45.153

Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Diffusione: 37.669

gior popolazione residente, salvo il caso di diverso accordo, anche a maggioranza, tra i medesimi comuni», recita il decreto. che poi aggiunge: «Gli organi di governo delle province hanno sede esclusivamente nel Comune capoluogo di Provincia e non possono essere istituite sedi decentrate». Quindi nel caso di Parma e Piacenza, la sede ufficiale dovrebbe restare in piazzale della Pace.

Che fine faranno i lavoratori?

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Cgil e Cisl: «Fare chiarezza sulle competenze» gs&g A difesa dei lavoratori si stanno muovendo con toni decisi le organizzazioni sindacali, con Cgil e Cisl che hanno chiesto un incontro urgente con l'amministrazione per conoscere quali sono le prospettive per i prossimi mesi, e capire chi attualmente fa che cosa all'interno dell'ente. «In questo momento uno degli interrogativi da sciogliere riguarda le competenze della Regione delegate alle Province, come agricoltura e centri per l'impiego - spiega Annalisa Albertazzi, segretario generale della Funzione pubblica Cisl -. A quanto è dato sapere, la Regione non sembrerebbe intenzionata a

riassorbire quei lavoratori impiegati nelle sue funzioni, ma quel che é certo è che nessuno resterà a casa. Bisogna solo capire dove verranno ricollocati i dipendenti».Si muove sulla stessa linea anche Barbara Lori della Funzione pubblica Cgil: «La prima cosa da tutelare in questa riorganizzazione sono i servizi ai cittadini e l'occupazione dei dipendenti». Fatto salvo che nessuno dovrebbe perdere il posto di lavoro, da Roma però non arrivano risposte chiare al riguardo. «Stiamo aspettando i decreti attuativi - aggiunge - per capire quali funzioni il governo intenderà delegare ai Comuni, e quali saranno i criteri in base ai quali

stabilire nuove assunzioni dell'ente. Parlando di estibeni, invece, ricordo che ci sono tanti piccoli Comuni che a causa del blocco delle assunzioni aspettano come manna dal cielo l'arrivo di nuovi impiegati». Un duro attacco alla riforma delle Province arriva infine da Mauro Pinardi, dirigente sindacale della UN: «C'è molto rammarico, perché chi lavora all'interno della Provincia non vede una grande regia dietro questa riforma ma solo tanta improvvisazione. Fino ad oggi si è parlato dei confini, del nome e della sede, mentre resta ancora da chiarire l'intera partita delle funzioni. Questo non è accettabile».

Di sicuro, almeno per ora, c'è che nessuno dei 377 a rischio secondo le stime (dei quali circa 200 a Parma) potrebbe essere licenziato, al massimo dovrebbero essere spostati in altri enti come Regione e Comuni del territorio, ma l'incertezza sul futuro dei lavoratori - in Provincia, a Parma, ci sono in questo momento 420 dipendenti - è massiima, anche perché la stessa Regione non ha detto quali funzioni intende avocare a sé. «Procedere in questo modo significa fare della macelleria sociale», taglia corto l'assessore provinciale al Personale, Roberto Zannoni. «Se il Governo vuole risparmiare -- continua -- lo faccia senza andare ad intaccare i lavoratori, che sono i primi a dover essere salvaguardati, soprattutto in questo periodo di crisi». L'assessore, dopo essersi detto comunque favorevole a uno snellimento degli organi dello Stato, diffonde alcune cifre sull'amministra.zione provinciale di Parma. «Se l'accorpamento è finalizzato al risparmio derivante dalla soppressione degli organi politici dell'ente spiega-- ricordo che la Giunta incide dello 0,3 per cento sai costi di funzionamento. In numeri, su un bilancio da 120 milioni, costa 420 mila curo». 4.

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GAZZETTA DI PARMA Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 45.153 Diffusione: 37.669

UR3A4ISTICA I RILIEVI MOSSI DAL CONSIGLIO PROVINCIALE AL NUOVO PIANO STRUTTURALE DEL PAESE

«Stoppato» il nuovo Psc di Fontevivo «Ridurre del 50% la superficie funzionale del nuovo polo di Case Rosi» La Provincia mette un freno all'espansione urbanistica di Fontevivo. A spiegarlo è il capogruppo del Pd in consiglio provinciale, Pietro Ba.ga, presentando il contenuto della delibera relativa ai poli funzionali di Case Rosi e dell'area ex Montedison, contenuti nel Psc presentato dall'amministrazione comunale. «Abbiamo discusso il testo della delibera in commissione, alla presenza del sindaco di Fontevivo, e la proposta della Giunta è quella di ridurre del 50 per cen-

to la superficie territoriale adottata per quanto riguarda il polo di Case Rosi». Infatti, nel documento approvato ieri dal consiglio è stata aggiunta una parte per chiedere una sostanziale riduzione dell'intervento «e che tale riduzione debba quantificarsi nella

misura di almeno il 50 per cento della superficie territoriale adottata (432.890 metri quadrati) con proporzionate riduzione della superficie utile prevista in adozione (129.867 metri quadrati)». Critiche al provvedimento sono arrivate dal capogruppo del Pdl, Gian Luca Armellini, che ha an-

nunciato un voto di astensione da parte del suo schieramento. «Abbiamo sempre sostenuto dichiara Armellini - che il Piano territoriale della Provincia è lesivo per le piccole realtà, mentre è sbilanciato a favore della realizzazione dei grandi poli funzionati. Inoltre, siamo contrari ad. andare a interferire sull'autonomia di un Comune per quanto riguarda la pianificazione urbanistica». Nel corso della votazione, il consigliere della Lega Nord, Massimiliano Cavatorta, ha presentato un emendamento (bocciato) per «stralciare i poli funzionali di Case Rosi e dell'ex Montedison in modo da preservare il territorio».Immediata la replica dell'assessore provinciale alla Pianificazione territoriale,

Ugo Danni: «11 consumo di suolo zero non significa espansione zero. L'area ex Montedison rientra in un intervento di riuso di una zona industriale, quindi non dà vita ad un nuovo insediamento, così come il polo di Case Rosi sorgerà in uno spazio compreso fra la ferrovia, la tangenziale e la A15. E' evidente che non si tratta di un contesto campestre avulso dal tessuto urbanistico circostante. L'insediamento proposto dal Psc del Comune Fontevivo era sovradimensionato, ma la vocazione dell'area non viene snaturata dall'intertrento ».Fondamentale per l'approvazione della delibera è stato il voto favorevole di Paola Zitti consigliere provinciale dell'I& e assessore a Fordevivo, •

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«stoppato» Il UOVOPOCdI Fontevivo

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

08/11/2012 PeriodicitĂ : Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

LA POLEMICAII ministro Clini bacchetta l'assessore Freda che ha detto "no" al progetto del Governo

Emergenza, i rifiuti del sud al nord 11 nuovo inceneritore iren braccio di ferro Ministero-Regione lavorando adesso". Clini, che recentemente aveva parlato di "blocco delle regioni del nord per ragioni piu' politiche che altro", insiste: "Bisogna andare oltre il confronto politico e le convenienze elettorali. Tutti dicono che vogliono riportare la legalita' nella gestione dei rifiuti, tutti si allora diano da fare". Il ministro bacchetta l'assessore regionale dell'Emilia Romagna. Freda (e i colleghi. che come lei non ci stanno): "L'assessore regionale all'Ambiente dice che la gente di Roma o di Napoli, di Palermo odi Reggio Calabria deve arrangiarsi, deve fare da sola. Tutti sappiamo che in queste citta' le amministrazioni locali e regionali non sono state in grado di programmare il sistema di gestione dei rifiuti in maniera tale da rispettare le direttive europee e la legge. Noi stiamo pressando per l'aumento della raccolta differenziata, per il recupero della frazione umida, ma abbiamo una quota di. rifiuti che non riusciamo a gestire. Non vogliamo- sottolinea ani- che questi rifiuti tornino nel circuito delle di/W

— l governo sta lavorando al. trasferimento, se necessario, di quote di rifiuti dalle citta' del centro-sud Italia agli inceneritori del nord che lavorano a capacita' ridotta. Con buona pace degli assessori che non sono d'accordo come, per l'Emilia-Romagna, Sabrina Freda. Parola del ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che interviene sul tema, e sulla polemica a distanza gia' innescata con Freda, ieri a Rimini Fiera a margine di un incontro dell'evento Ecomondo. "Ăˆ inaccettabile - secondo il ministro - che i cittadini di Napoli o i cittadini di Roma debbano pagare il prezzo del conferimento dei rifiuti in impianti in Olanda o in Germania, con la produzione di elettricita' e calore a favore dei cittadini olandesi e tedeschi. Ăˆ ridicolo questo. L'assessore dell'Emilia-Romagna ha espresso il suo parere, ora dobbiamo confrontarci responsabilmente di fronte a un problema nazionale. Stiamo lavorando su una norma che consenta, nel caso fosse necessario, di utilizzare gli impianti che sono presenti in Italia. Tempistiche? Ci stia-

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Direttore Responsabile: Corrado Guerra

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scariche mal gestite. A Napoli hanno trovato una soluzione: li portano in Olanda o in Germania perche' gli impianti dell'Emilia-Romagna, del Veneto, della Lombardia non sono disponibili. E questo 'non perche"' questi ultimi "non hanno capacita', perche' ne hanno di capacita', ma per ragioni politiche. Io francamente dico a questo assessore che rispetto il suo punto di vista ma- evidenzia il ministro- non lo condivido affatto. Dobbiamo avere responsabilmente in mente un obiettivo nazionale: vogliamo che la gestione dei rifiuti esca dalla malavita organizzata e vogliamo riportarla in un ciclo virtuoso? Allora dobbiamo lavorare insieme, e se gli impianti del centro-nord del nostro Paese, anche per effetto della raccolta differenziata, lavorano

oggi una capacita' ridotta, questi impianti devono essere disponibili a contribuire alla soluzione dei problemi italiani". Ma l'assessore regionale non ci sta: «Se le Regioni che non sono attrezzate con l'impiantistica vedono nell'Emilia-Romagna la possibilita di smaltire i loro rifiuti addirittura risparmiando rispetto allo smaltimento in Olanda, allora non si attrezzeranno mai". Sabrina Freda, tiene il punto rispetto alle critiche che le ha mosso il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, per il rifiuto ad accogliere in regione i rifiuti dal sud Italia. "Per limitare l'arrivo di rifiuti speciali e governare i flussi di rifiuti- aggiunge Freda- avremmo un altro strumento consistente nel valutare attentamente le autorizzazioni degli impianti". In pratica quin-

di, quello che chiedeva la risoluzione proposta dall'Id.v in Consiglio regionale, che non e' stata approvata con il voto contrario del Pd. Si tratta solo del'ultima puntata della polemica sulla gestione dei rifiuti che è partita dallo scontro tra Pd e Idv sul tema dell'inceneritore di Parma e gestito da Iren e andato in scena in Regione. Sulla vicenda della bocciatura da parte della maggioranza regionale ad un emendamento dell'Idv contro il camino di Ugozzolo è intervenuto il "castigatore" Simone Rossi, gia' candidato alle primarie del centrosinistra per la corsa a sindaco. "Sull'inceneritore di Ugozzolo la politica di Parma, ma non solo, sta dando il peggio di se', tanto per le scelte compiute quanto per i comportamenti schizofrenici che assume",

Si tratta solo dell'ultima puntata della polemica sulla gestione dei rifiuti che è partita dallo scontro tra Pd e ldv sul tema dell'inceneritore di Parma e gestito da Iren e andato in scena in Regione

08/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

commenta Rossi, che non risparmia punture a tutti i partiti. In primis, "ovvero il partito che, in maggioranza in Provincia (i dipietristi esprimono infatti nella giunta di piazzale della Pace l'assessore al Bilancio Roberto Zannoni), fino a quando a livello nazionale Di Pietro stava col Pd non ha mai neppure avuto il coraggio di proferire in Consiglio provinciale, alle primarie e durante le comunali la parola Inceneritore'. Alla mozione dell'Idv in Regione, prosegue Rossi, "ha votato contro il Pd, che in Provincia in effetti sostiene a spada. tratta l'inceneritore ma in Consiglio comunale si e' astenuto su una mozione del M5s che chiedeva la riconversione dell'inceneritore in quanto scelta sbagliata e la revisione del Piano provinciale dei rifiuti". "Sel, che a Parma si batte da sempre contro il forno e partecipa alle manifestazioni del Gcr, in Regione non ha partecipato alla votazione della mozione contro l'inceneritore: evidentemente il consigliere Naldi aveva altro di piu' importante da fare". Infine la Lega Nord, "che ha fatto la campagna elettorale delle comunali contro il forno, in Regione si e' astenuta e il Pdl e l'Udc, che a Parma sono indefessi a favore dell'inceneritore e lo hanno approvato negli anni. scorsi, in consiglio regionale Qi rinn

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Quei topolini in fuga da'*

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

spesso, dal solo opportunismo individuale. Così come dispiace che alcuni nostri amministratori, si siano negati quando si è trattato di sostenere iniziative locali del partito, anche nei piccoli comuni. Personalmente la mia fiducia nell'IDV rimane intatta: è il primo ed unico partito politico a cui mi sono iscritto in vita mia ed ancora mi riconosco pienamente nei suoi valori e nei suoi programmi, così come

Negli ultimi giorni ho appreso del fuggi fuggi generale di diversi nostri amministratori e militanti, che stanno prendendo le distanze da un partito uscito affaticato dal risultato della tornata elettorale siciliana e dagli scandali mediatici, anche enfatizzati, per causa di alcune mele marce nel partito. Come ha affermato anche Travaglio nel suo editoriale ; citando fatti documentati e veritieri. Antonio Di Pietro, nonostante molte accuse e processi (solo sei nel 95 a Brescia per una trentina di capi d'imputazione) ne è sempre uscito prosciolto e pulito. Le sue case non sono 56, come voleva accreditargli qualche testimone farlocco o vendicativo, già smentito dai giudici, ma bensì 3. Quindi è stata verificata la corretta e legale gestione nazionale dei rimborsi elettorali. Trasferendoci sui piano locale, mi

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indigna leggere certe cose che sono state dette, forse anche per poca conoscenza, sul partito. Mi ritengo ancora uno di quei militanti che nel partito si riconosce e che ha dato tutto il proprio tempo libero all'impegno politico, lavorando per il territorio locale e per le battaglie nazionali referendarie quali quelle per la difesa dell'acqua e quella contro il nucleare. E come me ci sono anche altri giovani che han-

no sempre dato l'anima per il partito, senza percepire una lira e senza ottenere alcun vantaggio materiale o morale di particolare rilievo. E' proprio in un momento difficile come questo che si mettono alla prova le persone e si vede la tenuta di valori quali la lealtà e la coerenza. Si ; anche io diverse volte ho patito rabbia verso certe scelte del partito, verso l'individuazione di candidati poi rivelatisi sbagliati perché mossi,

sono certo della genuinità di Anton i o Di Pietro ; in mezzo a tanta falsità e avidità presenti nella fauna politica italiana. Così pure sono certo della genuinità delle segretarie emiliane Liana Barbati e Silvana Mura, che se vuoi anche se non sempre perfette come talent scout, si sono fatte in 4 per costruire un partito, quando all'inizio, i O anni fa, nessuno ci avrebbe scommesso un cent. E lo hanno fatto con costanza per anni e gratis. Non altrettanto si potrebbe dire di alcuni nostri amministratori che di militanza ne han fatta un po' pochina, ma trovandosi nel momento giusto sono stati catapultati al vertice di importanti istituzioni, con alte remunerazioni, ed ora fanno gli schizzinosi verso un partito che scricchiola e magari, chissà, forse sperano di essere presi dal grande partitone della porta accanto per continuare la propria carriera personale su basi più solide.

(_arco Ballari Segretario e Capogruppo IDV Viano esecutivo Provinciale Il31)

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il Resto del Carlino

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Eugenia Rossi: «Tigli sradicati, il primo 2 anni fa» «RESTA il dubbio sul numero degli alberi tagliati, negli ultimi due anni se ne contano quattro». Eugenia Rossi, ex Idv, fondatrice del gruppo 'Etica e legalità' e grande difensore della sopravvivenza dei tigli di viale Moreali, non si dà per vinta. «Continuo a pensare che molte scelte siano state sbagliate, nonostante gli incontri con i residenti». «Innanzitutto l'assessore all'Urbanistica Gabriele Giticobazzi

dovrebbe chiarire se nei tre alberi 'sacrificati' in nome del progetto per la ciclabile quello già sradicato due anni fa da viale Moreali era compreso oppure no». Si tratta 'solo' di un albero, «ma togliere dal terreno le radici di una pianta sana e rigogliosa è, una cosa terribile», sentenzia Rossi. «E vero continua , li sostituiscono con piante nuove. Ma quando anche queste saranno cresciute e le loro ra-

dici diventeranno una minaccia per l'asfalto? Verranno sradicate nuovamente?». «Oltre a questo, resta il fatto che per diversi motivi sarebbe stato molto più logico costruire la ciclabile dalla parte opposta della strada», cosa che sostengono anche i residenti. Non con tutti i torti, perchè nel tratto su cui sta sorgendo ora ci sono anche otto passi carrai. e.mas.

Eugenia Rossi, ex Idv e fondatrioe del gruppo 'Etica e legalità'

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orriere

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

08/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

BEN ICOMUN I, ACCORDO A METÀ IMOLA. Cgil e Cisl firmano l'accordo sul contratto di

BeniComuni, Csa e Uil no. Un accordo che non chiude la strada del ricorso al Tar, perché la nuova società pubblica per la manutenzione comunque non piace ai lavoratori, ma che ha avvicinato le parti su due aspetti della vertenza. I sindacati incassano infatti l'assegnazione temporanea, vale a dire la possibilità di rimanere formalmente dipendenti pubblici fino al 30 giugno 2014, una richiesta per garantirsi nel caso in cui la nuova Srl vada a finire male, ma che alla luce dei possibili tagli al personale pubblico promessi dalla spending review potrebbe non bastare a garantire il posto di lavoro. Poi, altro aspetto conteso, il contratto degli enti locali, che rimarrà per la stragrande maggioranza dei dipendenti comunali che decideranno di passare dall'i gennaio 2013. Dei 91 interessati al trasferimento, solo 5, vale a dire i quadri più alti, l'ottavo livello, verranno inquadrati col contratto di Federgasacqua così come chiesto dalla società. Per altri 4 invece l'uscita dal Comune di Imola è stata annullata.

Pagina 15 Imola e

Attiva, per ora il candidato non c'è

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FOC E

DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Direttore Responsabile: Franco Fregni

08/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Conti in tasca Mancini (Lcd). "L'assessore Ivan Vigna va in Bielorussia. Chi paga?" "Non era meglio lasciare Ivan Vigna a casa e dare la spesa per il viaggio ai bambini bielorussi martiri di Chernobyl?". A mettere nel mirino l'assessore alla Casa e alla Cooperazione internazionale è îl consigliere comunale dell'u cd Riccardo Mondini. Il viaggio a cui fa riferimento l'esponente civico è una trasferta che Vigna, come da delibera di Giunta, ha in programma di compiere dall'O al 15 novembre "per incentivare il dialogo interculturale e lo sviluppo in questo territorio". Il Comune "collabora e contribuisce alle iniziative promosse dall'associazione Insieme per un futuro migliore - si spiega nell'atto - volte a promuovere la crescita sociale e umana sui problemi causati dallo scoppio della centrale nucleare di Chemobyl", In considerazione di cià, il Comune "è stato invitato a partecipare alla visita in Bielorussia - si legge sempre nella delibera - per conoscere le attività inerenti le prospettive di sviluppo e di emancipazione" dopo l'incidente nucleare. Per rappresentare l'amministrazione è stato scelto Vigna, spiega il documento, sottolineando che "tutte le spese di vitto e alloggio sono a carico dell'associazione Insieme per un futuro migliore". Precisazione che, però, per Mondini non è sufficiente. "La sua visita non dovrebbe avere oneri di nessun tipo per gli imolesi che del disastro hanno solamente subito un anniento di certe patologie". Nella delibera "non è completamente chiaro se il Comune dovrà pagare una qualche forma di trasferta, in quanto vitto e alloggio è assicurato, ma non si dice nulla del viaggio in aereo - continua Mondini - che non sarà gratis, a meno che lo voglia pagare Vigna" stesso.

Ivan Vigna assessore alla Casa e alla Cooperazione internazionale foto Sanna

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la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

08/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 13.462 Diffusione: 9.640

CASUMARO

Appello del Gad alla Regione «Bonificate la discarica» CASUMARO

Un appello alla Regione perché intervenga per la bonifica della discarica di Molino Boschetti. Lo lancia il Gad (Gruppo autonomo discariche) all'indomani dell'ufficialità per l'intervento regionale - sul sito internet della Regione - nelle bonifiche in discariche a San Giovanni in Persiceto (Bo), Solignano (Pr) e nel Quadrante Est a Ferrara. Il Gad sollecita «che si concentrino gli sforzi per bonificare quasi 30 anni di scarichi», in particolare per la discarica uno, di 10 ettari, e si rivolge all'assessore regionale Sabrina Preda, chiedendo «perché non sia stata presa in considerazione anche Molino Boschetti, distante solo un km. da Casumaro» e dalle sue scuole. Per il Gad, Paolo Guicloboni e GLI:berto Toselli ricostruiscono la storia della prima discarica, aperta a metà degli anni '80, per raccogliere rifiuti urbani dei co-

muni di Castei Pieve di Cento, Cento, S. Agostino, Mirabello, «e nessuno di essi accantonò quote economiche per la gestione post-mortem; poi il fallimento della prima amministrazione, i timori per l'inquinamento delle falde e la richiesta della Provincia al Comune di Cento di un piano di recupero "mai attuato", con la «discarica 'uno' ancora da bonificare nonostante esaurita dal 1998». Alla luce di quanto detto dall'assessore provinciale all'Ambiente, Giorgio Bellini, sulla chiusura definitiva della discarica cori il sito usato solo come area per conferire e lavorare macerie, poi da portare altrove, il Gad oltre all'appello alla Regione ribadisce la propria contrarietà anche «al conferimento di altre macerie» e chiede che il sito «sia escluso da qualunque ipotesi o progetto che implichi», anche indirettamente "sversamenti di ogni tipo di rifiuto". (be.ba.)

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sabato sera Direttore Responsabile: Fulvio Andalò

01/11/2012 Periodicità: Settimanale Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

IDV / La proposta

Comune unico per sostituire il Circondario L'Italia dei valori vuole un uni-

co Comune per sostituire il Circondario. »Non va bene lo statuto che ha trasformato il Circondario in un ente dove i sindaci dei dieci Comuni decidono tutto - spiega il coordinatore Idv, Giuseppe Casisi - e i cittadini sono più lontani dai luoghi decisionali». L'Idv lancia la proposta in vista delle elezioni del sindaco di Imola, anche presidente del Circondario, e suggerisce un percorso pluriennale per arrivare al Comune unico al posto dei dieci attuali, passando per un azzeramento del Circondario e la creazione di una Unione dei Comuni. Casisi sottolinea i vantaggi economici (contributi diretti e privilegi nei bandi di finanziamento regionali). Sotto il profilo democratico Casisi indica nella presenza di un solo Consiglio comunale la possibilità di una migliore rappresentanza dei territori e dei cittadini. In vista delle elezioni amministrative del 2013 a Imola l'Idvpropone questo come uno dei punti del suo programma di governo con i possibili alleati, a partire dal Pd a cui C asisi lancia un messaggio: »Ci si confronta sulle idee, non sulle poltrone. Non parleremo di assessori senza prima aver ottenuto il consenso dei cittadini per entrare in Consiglio comunale, anche se i nostri voti servissero ad evitare il ballottaggio». (p. b.)

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E il sindaco querela un'orfanella Su Facebook aveva scritto: «Oltre a essere un ladro è anche un bugiardo» RAVENNA. Il sindaco Fabrizio Mattenda processuale - come noto - reteucci ha comunicato ieri con una no- centemente terminata con una preta ufficiale l'intenzione di querelare scrizione che di fatto preclude ogni per diffamazione un'orfanella dei speranza alle orfanelle di poter acceGalletti Abbiosi, che nella pagina Fa- dere all'immenso patrimonio in macebook aperta da alcune ex ospiti del- no alla Fondazione. In quella sede lo la struttura in relazione al primo cit- stesso sindaco si era dichiarato antadino aveva scritto: «Oltre che esse- che disposto a trovare una soluzione re un ladro è pure un bugiardo, com- per il pagamento delle spese legali plimenti signor Sindaco». Parole ri- (oltre 60mila euro a carico delle ortenute offensive da Matteucci e mes- fanelle), anche se aveva specificato di se on line commentando un post di non essere nelle condizioni di chieun'altra orfanella che riportava in- dere formalmente quell'esborso al cvece le sue sensazioni a caldo alla lu- da della Fondazione Galletti Abbiosi ce della seduta consiliare che aveva così come suggerito dai consiglieri avuto come tema portante proprio la Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) e vicenda legale relativa al testamento Pietro Vandini (Movimento Cinque del Conte Galletti Abbiosi. Una vi- Stelle). In ogni caso il Pd, dopo un ac-

teso intervento del consigliere Andrea Tarroni, aveva preannunciato la propria contrarietà a tale ipotesi. Erano seguiti anche vibranti scambi di vedute tra il sindaco e Tarroni da una parte e Vandini dall'altra. Presenti anche diverse orfanelle. Una di loro, in serata, aveva poi scritto su Facebook: «Sono andata alla seduta della giunta comunale di oggi e ne sono uscita con le gambe che mi tremavano. Il signor sindaco del comune di Ravenna dice che con i nostri soldi stanno assistendo circa 2.000 bambini (Chi? Dove? Quando?)». Un post al quale era seguito quello diventato poi oggetto della querela che il sindaco presenterà in procura.

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IlministerogelaMatteurd «Non è nostro compito valutare decisioni diOdici»

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Il futuro della pineta bruciata Oggi la discussione in consiglio comunale. Ordine del giorno del M5S RAVENNA. La grave ferita inferta nella scorsa estate alla pineta Ramazzotti arriva in consiglio comunale. L'assise di Palazzo Merlato discuterà oggi pomeriggio l'atto di indirizzo per la rinaturalizzazione della pineta e del sistema dunale prospiciente. Dopo il grande incendio, di natura dolosa, la città affronta quindi il difficile percorso per la rinascita di uno dei luoghi più amati e più verdi del territorio. Nel corso della seduta di oggi i consiglieri saranno chiamati ad affrontare un ordine del giorno presentato da Francesca Santarella del Movimento 5 Stelle. Il consigliere del Partito Democratico, Silvia Savorelli anticipa l'essenza di quello che sarà il tema centrale della seduta: «Dopo l'incendio doloso del 19 luglio scorso che ha devastato 60 ettari di pineta storica a sud di Lido di Dante, il consiglio comunale ha avviato, attraverso i lavori delle commissioni, un dialogo e un tavolo di lavoro per una seria riflessione sui temi della

La foresta "pietrificata" dopo l'incendio di questa estate

tutela e del rispetto ambientale». Savorelli sottolinea che l'emergenza da affrontare riguarda un habitat che ha un significato ambientale, culturale e storico che deve essere ripristinato e conservato, attivando sia azioni che ne consentano la rinascita, sia opere di protezione da agenti atmosferici avversi e da azio-

ni antropiche che ne comprometterebbero la rigenerazione. Questo tema è di assoluta attualità visti gli effetti che la recente mareggiata ha prodotto sul litorale e sulla zona colpita dall'incendio. Savorelli parla poi di quanto fatto fino ad ora in sede istituzionale: «I lavori delle commissioni e il successivo atto di in-

dirizzo presentato e sottoscritto dai capigruppo del Consiglio partono da due semplici concetti: il primo è che questo pregiatissimo ambito ambientale è un bene comune, dove nessuno può vantare pretese esclusive; il secondo, non meno importante, è che tutte le azioni intraprese vadano affrontate considerando spiaggia e pineta come realmente sono, cioè un unicum ambientale su cui attivare le medesime forme di tutela e controllo della fruizione». L'atto di indirizzo chiede l'impegno di sindaco e giunta ad attivare collaborazioni con gli enti preposti sui temi della prevenzione incendi, il controllo degli accessi, la difesa dall'ingressione marina e dell'educazione ambientale. «Con questo atto di indirizzo - conclude l'esponente del Pd - si esprime una grande serietà nella volontà di lavorare per il bene della collettività, dimostrando identità di vedute e comunità d'intenti che vanno oltre gli schieramenti politici e i personalismi».

Pagina 7 Cronaud Raverna

bagnini "sfiduciano" il Governo

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POLI h 1CA Pd e Idv sostengono Brandolini L'opposizione: «Nomina sba fiata» FAENZA. La politica manfreda, in maniera diversa, prende posizione sulla condanna in primo grado ad un anno e quattro mesi al presidente dimissionario di Azimut Spa, Andrea Brandolini. Dopo le dichiarazioni del sindaco Giovanni Malpezzi a poche ore dalla condanna, anche il segretario comunale del Pd Savino Dalmonte intende esprimere «stima e vicinanza umana e politica a Brandolini in riconoscimento dell'impegno e delle capacità dimostrate nel suo incarico in Azimut, svolto con ottimi risultati, prima come amministratore delegato e poi come presidente». Dalmonte conferma quindi un apprezzamento anche e soprattutto «per il gesto delle dimissioni, a conferma della necessità che chi svolge incarichi pubblici di qualsiasi natura sia al di sopra di ogni ombra di natura giudiziaria. Questo gesto conclude il segretario democratico - deve essere di esempio e rilanciare l'azione politica del Pd in particolare e di tutti i partiti in generale, per dare massima dignità e trasparenza all'azione politica e istituzionale». Stesse considerazioni arrivano an-

che dal fronte Idv. Il coordinatore comunale Davide Zagonara afferma come «debba essere salutato positivamente il gesto fatto da Brandolini a seguito della condanna in primo grado. Un gesto di responsabilità politica che rispettiamo». Se questa è la posizione ed il commento generalizzato da parte della maggioranza manfreda, altre posizioni meno morbide, soprattutto nei confronti del primo cittadino Giovanni Malpezzi, arrivano dall'opposizione. Per Alessio Grillini del Pdl «in un'interrogazione presentata il 6 luglio scorso, avevo espressamente sollevato la questione relativa a procedimenti giudiziari pendenti sulla figura del nominato presidente Azimut sulla questione della lottizzazione Ghiarona». Un quesito a cui palazzo Manfredi aveva risposto ufficialmente dichiarando come «nessuno fino a sentenza possa essere di-

IL DIFENSORE «In appello per l'assoluzione» • Proporrà appello contro la sentenza di primo grado che ha condannato il dimissionario presidente di Azimut Andrea Bartolini per falsa testimonianza. L'avvocato Sergio Gonelli, nel rimarcare come la responsabilità penale possa rite-

chiarato colpevole». Ed è proprio quella risposta che per Grillini «rappresenta una scelta tattica e politica completamente fuori da ogni logica». L'esponente Pdl, nonostante si dichiari «un garantista», afferma che «in questo caso già allora nutrivo forti perplessità in quanto l'accusa era quella di falsa testimonianza, rilasciata a favore di personaggi già condannati, per di più in una questione di lottizzazione. Insomma - conclude Grillini - una questione

alquanto scomoda per un amministratore di una partecipata pubblica». Non è tenera nemmeno la Lega nord. «Dopo il caso Zagonara - sbotta Mauro Monti - il sindaco Malpezzi ammetta di aver sbagliato ancora una volta in tema di nomine pubbliche». Per l'esponente del Carroccio faentino «la cosa che lascia perplessi e basiti è che oggi arrivino pure i compiacimenti e i ringraziamenti del primo cittadino per le dimissioni presentate da Brandolini. Oltre al danno la beffa, visto che il sindaco nomina una persona alla presidenza di una partecipata pubblica senza sapere o, cosa ancor più grave, senza che gli venga detto, di questa pendenza giudiziaria non certo leggera». Sarcastica la capogruppo del Pdl, Raffaella Ridolfi, che evidenzia come «anche in politica c'è una "giustizia divina" e l'uomo nuovo della politica manfreda, Malpezzi, continua a scivolare sul vecchio metodo della lottizzazione dei posti nelle società partecipate dal Comune, essendo schiavo di logiche partitiche per mantenere in piedi una maggioranza coatta». Riccardo Isola

nersi tale solo all'esito dei tre gradi di giudizio e nel sottolineare come lo stesso Bartolini avrebbe comunque potuto conservare l'incarico anche in presenza di sentenza definitiva in quanto reato non ostativo, ritiene siano «impregiudicate le ragioni per quali avevamo confidato e confidiamo che Andrea Bartolini sarà assolto nel merito dal reato contestatogli».

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Pagina 10 Pd Ids sostengmoBrandolini 'oppasizionc,Nominasbagliat.

I docenti

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Nessun avvicinamento dopo lo strappo del capogruppo Donadi con Antonio Di Pietro

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Bosi: «Il nostro leader non si discute, contro di lui un attacco mediatico» CERVIA. Nessuno scossone in casa Idv, dopo lo strappo del capogruppo Donadi con Antonio Di Pietro, e soprattutto nessuna alleanza con i Grillini. Lo riferisce il capogruppo consigliare Gianni Bosi, che parla semplicemente di "attacco mediatico", e garantisce la fiducia anche per il proprio assessore di riferimento, Michela Bianchi. «Anche se qualcosa ha sbagliato - sottolinea -, Di Pietro non merita di essere coinvolto in questo scandalo. La sua linea non si discute, e nessuno di noi ha intenzione di fare diversamente. Crediamo che le spiegazioni date, dallo stesso interessato, siano sufficienti. E comunque, l'assemblea stabilirà fra un mese che tipo di rinnovamento vogliamo attuare all'interno della Italia dei valori. Per ora, eliminare il nome del suo fondatore, mi pare sufficiente». Di Pietro era stato accusato, durante la trasmissione televisiva Report di possedere addirittura 56 immobili. Sotto accusa è finito ancora una volta il finanziamento ai partiti, ma sul suo blog sono poi comparse alcune precisazioni. Grillo lo aveva già assolto, promuovendolo quale "amico", ma escludendo una alleanza politica con l'Idv. «Non ci sarà nessuna alleanza conferma Bosi -, tanto meno a

Cervia, perché abbiamo imboccato due strade diverse. Il loro metodo è quello di sfasciare, per creare un momento di rottura istituzionale. Noi vogliamo costruire e cambiamo dal di dentro, anche se alcune idee sono condivisibili». L'Idv conferma anche la sua alleanza con il Pd, quindi, quale partito che fa parte del centrosinistra insieme a Sel. E mantiene, appunto, un assessore in

Giunta. Il voto di Bosi è sempre determinante, per mantenere la maggioranza in Consiglio comunale, in attesa di pensare alle alleanze del 2014. Lo stesso Bosi era già stato tirato per la giacca dal Movimento cinque Stelle, per non avere concesso l'installazione della webcam in aula, in quanto responsabile della innovazione tecnologica ed informatica. m.p.

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Il movimento di Grillo propone anche un ufficio di rating municipale

Le banche nel Forese e i negozi in centro la ricetta del M5S per rilanciare il commercio CERVIA. Il M5S propone un ufficio di rating municipale, dove poche persone qualificate, raccolgano le impressioni dei cittadini. I temi sarebbero quelli dei finanziamenti ottenuti o respinti, dei tassi, dei conti correnti e dei mutui. «Tutte queste segnalazioni raccolte in forma anonima - afferma il coordinatore Alessandro Marconi -, verranno poi incrociate dagli analisti dell'ufficio stesso, con gli operatori degli istituti, per appurarne la veridicità; o per registrare la mancata collaborazione del mondo del credito. Il Municipio potrebbe avviare questa operazione trasparenza, per poi stilare trimestralmente una classifica della banca virtuosa; ossia quella maggiormente esposta nel microcredito, e nel rilancio dell'economia territoriale. Occorre scardinare questo circolo vizioso. Siamo ulteriormente convinti che il distretto debba sorgere fuori dal centro, cedendo gli spazi alle attività commerciali. La "city finanziaria", potrebbe invece sorgere nel forese. Gli istituti di credito in pieno centro storico sono una vera e propria palla al piede, per un paese che deve ritrovare la propria identità, e un nuovo slancio economico». Nella sola piazza Garibaldi sono situate due banche, l'una accanto all'altra. Mentre dalla parte opposta, la catena commerciale viene infranta dalla sede della Municipale. Non resta dunque che il porticato, per dare respiro alle vetrine. E non è che lungo il corso le cose vadano meglio, anzi. Nel Mazzini chiuso lo sportello di una banca, al posto delle casseforti è stato lasciato un vero e proprio buco nero. Stessa situazione in viale Roma.

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il Resto del Carlino

RAVENNA

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Err • a dieci mesi». S attina la sentenza

Durissimo sconn► ife tribunale fru il procuratore capo e il legale del presidente della Regione. Grande attesa LA LUNGA notte di Vasco Errani. Il presidente dell'Emilia Romagna conoscerà oggi il verdetto che potrebbe segnarne il destino politico, in un senso o nell'altro. E infatti fissata per stamane alle 10 la lettura della sentenza del gup Bruno Giangiacomo, davanti al quale si celebra d processo con rito abbreviato che vede accusati Vasco Errani (falso ideologico) e i due dirigenti regionali Filomena Terzini e il faentino Valtiero Mazzetti (falso e favoreggiamento). La vicenda è quella di Terremerse, la coop agricola di Giovanni Errani, 66 anni, fratello maggiore di Vasco, 57. Secondo l'accusa, che ha chiesto 10 mesi e 20 giorni per il governatore, Terre:merse avrebbe ricevuto indebitamente un finanziamento da un milione dalla Regione e il presidente avrebbe cercato di depistare le indagini per coprire il fratello. IERI in tribunale è stata una giornata tesa, difficile. Vasco Errani ci ha messo la faccia, è arrivato alle 8,50 e ha assistito a tutto il processo, seduto al banco degli imputati, fumando qualche sigaretta nelle pause e saltando il pranzo. Le malelingue favoleggiano che si sia presentato perché sa già che verrà assolto. Il suo giudice, Giangiacomo, è stato attaccato su qualche giornale perché esponente di Magistratura democratica, la corrente di sinistra delle toghe. Al

termine dell'udienza, unita alle 17.30 dopo un durissimo scontro in aula fra il procuratore capo Roberto Alfonso e il legale di Erran i, Alessandro Gamberini, il governatore è uscito respingendo l'assedio di cronisti, tv e fotografi. Pallido in volto, provato, ha detto poche parole: «Non ho nulla da dire, aspetto con serenità e rispetto la decisione del giudice». Poi, imboccata la via di fuga, si è lasciato sfuggire: «Adesso fatemi fumare». IL PROCESSO si è svolto a porte chiuse, come prevede il rito abbreviato. In un clima 'blindato', fra avvocati (regolarmente nominati) che negavano perfino di essere i legali degli imputati e carabinieri a presidiare il corridoio antistante l'aula. Per Errarti l'imperativo era chiudere in fretta il processo, per questo ha chiesto lo stralcio rispetto al fratello che sarà giudicato a febbraio. Vasco vuole chiudere presto l'incubo ed è fiducioso di chiuderlo bene. Vuole una vittoria alla Nichi Vendola, il governatore pugliese assolto nei giorni scorsi. Così potrà pensare al futuro con serenità. E questo il matura: «Fiducia e serenino. Nel mezzo, la decisione di Gianciacomo, che arriverà stamattina.

Intanto continua a far discutere l'eventuale futuro romano di Errarti. Dopo tredici anni alla presidenza della Regione — al di là dell'esito della sentenza di questa mattina — Errani sarebbe tentato da un'avventura, come ministro, in un eventuale governo &nani. Da un paio d'anni, inoltre, Erraní è anche presidente della Confe- . -uti- renaSto-Rgi,cr le per un possibile incarico di governo. L'ipotesi di un addio nel 2013, dopo le elezioni poli tiche, sembra però remota. E IL PD, in primis, sembra re scongiurare la fine anticip del mandato. Stefano Bonacci segretario regionale del Pd., detto «convinto che si debba arxt vare a fine legislatura. Anzi, arak,. viamo certamente al 2015». Br da il mandato anche Marco Moi: ri, capogruppo del Pd in Regni «Non vedo adesso le condízia, per discutere sul futuro della 10K statura che non è a rischio interro zinne prima della sua fine nanagg le». Il timore, non espresso, è 01L, un voto anticipato rischierebbé: íl fare il gioco dei grillini del Md mento 5 stelle, in questo moim., lo lanciati a mille dopo l'exploit alle regionali siciliane. Non uhimo, a frenare il trasloco romano .. . diEratc'èluomisariopeltm.Uncariò che il governatore vorrebbe pori re a termine nel migliore dei m t di possibile.

LA GIORNATA o, Vasai Errani si è presentato in tribunale a Bologna atte 8.50. Ha sista° a tutto il pr esso fumando qualche sigaretta nette pause e saltando il pranzo ,

L'udienza è terminata atte 17.30 dopo un durissimo scOntro tra procuratore e difensore. Poche parole di Errani all'uscita: «Aspetto con serenità e rispetto la decisione del. giudice»

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il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

CONSAU,Z0

La rinaturalizzazione detta Pineta, se ne parla a Palazzo Merlato OGGI, atte 15.30 si riunisce V. consiglio comunale. Ci saranno la discussione e la votazione del nuovo statuto delta Fondazione Ftaminia, che sarà presentato dal vicesindaco Giannantonio Mingozzi; detta convenzione con Linea Rosa per gli anni 2013-2018, che sarà illustrata dall'assessore Giovanna Piaia; del regolamento per l'esercizio dei servizi di trasporto pubblico di linea gran turismo di competenza del Comune, che sarà presentato dall'assessore Andrea Corsini. Per quanto riguarda gli ordini del giorno, sono in programma la discussione di un 'atto dì indirizzo per la rinaturalizzazione delta pineta Ramazzotti e del prospiciente sistema duriate', presentato dai capigruppo Ancisi (Lista per Ravenna), Buonocore (Idv), Cavicchioti (Pd), Foschini (Pdl), Fussi (Pri), Guerra (Lega Nord), Rubboli (Fds) e Vandini (Movimento 5 Stelle); e dì un documento su `intervento di ripristino detta pineta Ramazzotti danneggiata dal rogo del 19 luglio 2012', presentato da Francesca Santaretla (Movimento 5 stelle).

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

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LIDO DI DANTE

La pineta ferita in Consiglio Si riunisce quest'oggi, alle 15.30, il consiglio comunale. In apertura di seduta l'assessore Giovanna Piaia risponderà alle interrogazioni dei consiglieri Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) su "fuori legge l'ambulatorio Ausl di medicina 'legale"; Paolo Guerra (Lega Nord) "sulla inadempienza del sindaco in merito alla patologia del gioco compulsivo"; Alberto Ancarani (Pdl) su "guardia medica senza servizi igienici". Si passerà poi alla votazione del nuovo statuto della Flaminia. Per quanto riguarda gli ordini del giorno, sono in programma la discussione di un "atto di indirizzo per la rinaturalizzazione della pineta Ramazzotti", presentato dai capigruppo Ancisi (LpRa), Buonocore (Idv), Cavicchioli (Pd), Foschini (Pdl), Fussi (Pri), Guerra (Lega Nord), Rubboli (Fds) e Vandini (Movimento 5 Stelle).

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DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

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Caso Brandolini, bufera • sul sind aco

all'attacco: Malpezzi si assunse la responsabilità per la nomina ad Azimut PDL E LEGA

ndrea Brandolini, nominato a giugno presidente di Azimut, si dimesso a seguito della condanna in 1° grado per 'falsa testimonianza' sul caso Ghiarona. Ma c'è un altro problema. A nominare Brandolini, dopo il pasticcio-Zagonara, fu il sindaco Malpezzi. La vicenda all'epoca non sfuggì al consigliere Grillini (Pdl) che presentò un'interrogazione sull'opportunità di nominare capo di una società pubblica un tale su cui gravava il rischio di condanna. Malpezzi replicò: "Brandolini è dotato di approndita esperienza essendo stato vice presidente di Amf e ad di Azimut; sul caso Ghiarona è stato denunciato dal Pm ma il procedimento è fermo al 1° grado e non costituisce causa ostativa alla nomina". "Sono un sostenitore del garantismo - dice ora Grillini, unico consigliere faentino ad aver contestato quella nomina - ma qui nutrivo forti perplessità. E il sindaco doveva usare un minimo di prudenza". In effetti è strano che per certe cariche si debba ricorrere a gente senza titoli o sotto processo. Ma siamo ridotti così male a Faenza? Per

Protagonisti Da sx in alto e in senso orario: Alessio Grillini, Giovanni Malpezzi, Mauro Monti, Guido Bazzoni

Raffaella Ridolfi (Pdl) "Malpezzi si conferma schiavo di logiche partitiche da Pd sul metodo della lottizzazione dei posti nelle partecipate dal Comune". Per Monti (Lega) "Malpezzi continua a seminare brutte figure: dopo la triste vicenda Zagonara, il cui unico 'titolo9 era l'esser iscritto all'Idv, ecco il 2° sbaglio. Dopo una sorta di

selezione da una rosa di nomi pervenuti al Comune ha scelto, ribadendo in Consiglio comunale di risponderne personalmente, il geometra Brandolini, ora condannato. E il sindaco che fa? Si congratula col geometra per aver dato le dimissioni, anzichè prenderne le distanze. Per fare il presidente di Azimut occorrono ca-

pacità professionali ma anche una netta integrità morale. Qui i casi sono due: o il Geometra non ha dichiarato le sue pendenze giudiziarie, o il sindaco non ne era al corrente. Nel primo caso doveva tuonare contro il suo prescelto; nel secondo la colpa è solo ed esclusivamente di Malpezzi". Francesco Zucchini

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Vuoi la saletta comunale? Allora paga Movimento 5 Stelle, dopo la richiesta economica della Giunta, organizza l'incontro en plein air ri, le categorie e i cittadini; il bilandoi la sala comunale? Pacio comunale è dissestato e la Giunga". Questa in estrema ta continua ad approvare debiti fuosintesi l'ultima "disavri bilancio per importi ingentissimi ventura" capitata al Mo- continua Alberto Papp crini - Anvimento 5 Stelle che si è cora una volta il sindaco Roberto ritrovato sotto il Buda non si portico del Palaz- "Un'amministrazione smentito. Il suo èè zo Comunale, un autoritario con la colonnina cambio di rotta, sotto lo zero, per che poco ha a la riunione del che fare con i quartiere Centroprincipi demoBoschetto. cratici". "Dopo averci limitato l'utilizzo a Ecco quindi la scelta "polemica" una sola mattinata a settimana del Movimento 5 Stelle che ha decidell'ufficio adibito per l'espletamenso di organizzare l'incontro con i to del mandato dei gruppi consiliacittadini di Cesenatico all'aperto, ri, chiuso il Comune, sabotato la sotto il portico del Palazzo del Turicommissione controllo, ora l'ammi- smo, proprio davanti alla saletta rinistrazione ha deciso di far pagare masta chiusa. l'utilizzo della saletta del Palazzo del Turismo, che è sempre stata concessa gratuitamente a gruppi politici e associazioni per incontri di carattere informativo e culturale - spiega il consigliere comunale Alberto Papperini - Il Movimento 5 Stelle in passato ha svolto in questo luogo interessanti iniziative molto partecipate sui temi relativi al bilancio comunale, sviluppo urbanistico e questioni ambientali. Un'amministrazione comunale corretta dovrebbe favorire, come prescrive lo statuto, tutte le attività democratiche, di informazione e culturali, non solamente quelle vicine alla sua fazione partitica". E il Movimento 5 Stelle affonda il colpo: "La Giunta Buda continua a stupirci e cerca ogni pretesto per evitare il confronto con i cittadini. I comportamenti autoritari di questa Giunta sono innumerevoli: vengono istituite commissioni segrete per la modifica dello statuto comunale; allontana il pubblico con atteggiamenti illegittimi contrari ai principi della Carta Costituzionale e ai regolamenti comunali in materia di trasparenza degli atti; le deliberazioni vengono adottate dalla Giunta senza alcuna consultazione coi quartie-

LA DISAVVENTURA II

corretta dovrebbe favorire tutte le attività democratiche"

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Niloi la salata comunale? Allorapaga

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Microcredito in città? Laproposta dei grillini RILANCIO DELL'ECONOMIA "Si potrebbe realizzare un'agenzia

di rating con una classifica della banca più virtuosa" Il Movimento 5 Stelle propone idee per un rilancio dell'economia e accusa: "Le agenzie di rating sono quanto di peggio questo periodo storico abbia prodotto, sono la vera causa del nostro depauperamento". Ma qualcosa di positivo c'è: "Il rating non è una brutta idea, tutto dipende da chi lo emette - spiega il portavoce dei grillini, Alessandro Marconi - Ovviamente tutto questo universo è innestato in un sistema autoreferenziale che noi non capiamo, ed è da questo che trova la sua autolegittimazione. A livello locale noi proponiamo una cosa molto semplice. Un ufficio di rating municipale, dove poche persone con curriculum appropriato, raccolgono le impressioni dei cittadini, sui finanziamenti ottenuti-respinti, le condizioni, le motivazioni addotte, le attività non incentivate, i tas-

si, i conti correnti, i mutui e il trattamento del cliente di tutti gli istituti di credito. Tutte queste segnalazioni raccolte in forma anonima, verranno poi incrociate dagli analisti dell'ufficio stesso con gli operatori degli istituti per appurarne la veridicità o per registrarne il diniego collaborativo, in caso l'istituto si rifiutasse di fornire lecito contraddittorio. Il Comune non offre che un semplice servizio al cittadino per una pubblicità e trasparenza degli istituti, al fine di stilare trimestralmente, una classifica della banca virtuosa, quella ossia maggiormente esposta in attività di microcredito e di rilancio dell'economia territoriale, per scardinare il circolo vizioso che non vede moneta, per uscire dal circuito finanziario verso quello economico. Siamo ulteriormente convinti

che il distretto finanziario debba sorgere fuori dal centro storico, cedendo gli spazi alle attività commerciali. Si andrà individuando un'area business dedicata, sulla falsariga de La City finanziaria londinese, che potrebbe sorgere nel forese, in cui arrivare e partire con mezzi propri agevolmente. Gli istituti di credito in pieno centro storico sono una vera e propria palla al piede, per un Paese che deve ritrovare la propria identità, e un nuovo slancio economico conclude Marconi - Come sempre rinnoviamo il nostro invito a questa Giunta, che ci permettiamo di definire un vero e proprio muro del pianto, per l'incapacità di avanzare una singola buona proposta per toglierci da questa palude, o meglio la Giunta dovrebbe togliere le tende, per darci la chance di riappropriarci del nostro futuro".

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Opere pubbliche La Giunta investe 7 milioni

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ci,o''''rFiere

pressunE

08/11/2012 Periodicità: Quotidiano

di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

PREMIO ELEZIONI Legge truffa I politici stanno scherzando con il fuoco, ma Alfano, Maroni e Casini a cui si è aggiunto Cicciobello Rutelli stanno scherzando anche con l'acqua che quel fuoco potrebbe spegnere. Sì perchè l'invenzione del premio di maggioranza al partito o alla coalizione che raggiunge il 42,5 per cento offende tutti quelli

che vogliono il maggioritario e tutti quelli che vogliono il proporzionale. Poi questa proposta viene presentata per ragioni che sono davvero ignobili: impedire che vi sia una maggioranza degna di questo nome e salvare le forze minoritarie. Il Pd dal canto suo e anche l'Italia dei Valori hanno le loro responsabilità perchè nel 2007 accettarono una riforma elettorale scandalosa come il Porcellum che consentiva di nominare un Parlamento di soli fedelissimi al Capo partito o al Capo azienda come è avvenuto nel caso di Silvio Berlusconi e prima con Forza Italia e poi con lo stesso Pdl. Fra l'al-

Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

tro adesso conservare il Porcellum, anzi rafforzarlo con una soglia di sbarramento più alta, non fa che disgustare di più gli italiani sia quelli che hanno votato Centro-Sinistra, sia quelli che hanno votato Centro-Destra. Come nel 1924 a causa delle enormi contraddizioni del mondo liberale e delle divisioni dei partiti di sinistra si sta aprendo la porta a quell'ambiguo movimento di popolo che è il "grillismo". Per fortuna non potrà introdurre un nuovo fascismo, anche perchè vigilano sull'Italia autorità internazionali. Duccio Migani (Cesenatico)

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pressunE

DI L VOCE

ROMAGNA

FORLÌ & CESENA

08/11/2012 Periodicità: Quotidiano

Direttore Responsabile: Franco Fregni

Rifiuti Il ministro insiste: quelli di Napoli da smaltire in Romagna RIMINI. Il governo sta lavorando al trasferimento, se necessario, di quote di rifiuti dalle città del centro-sud Italia agli inceneritori del nord che lavorano a capacità ridotta. Con buona pace degli assessori che non sono d'accordo come, per l'Emilia-Romagna, Sabrina Freda. Parola del ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che interviene sul tema, e sulla polemica a distanza già innescata con Freda, oggi a Rimini Fiera a margine di un incontro dell'evento Ecomondo. "È inaccettabile - sbotta il ministro - che i cittadini di Napoli o i cittadini di Roma debbano pagare il prezzo del conferimento dei rifiuti in impianti in Olanda o in Germania, con la produzione di elettricità e calore a favore dei cittadini olandesi e tedeschi. È ridicolo questo. L'assessore dell'Emilia-Romagna ha espresso il suo parere, ora dobbiamo confrontarci responsabilmente di fronte a un problema nazionale. Stiamo lavorando su una norma che consenta, nel caso fosse necessario, di utilizzare gli impianti che sono presenti in Italia Tempistiche? Ci stiamo lavorando adesso". Clini, che recentemente aveva parlato di "blocco delle regioni del nord per ragioni più politiche che altro", insiste: "Bisogna andare oltre il confronto politico e le convenienze elettorali. Tutti dicono che vogliono riportare la legalità nella gestione dei rifiuti, tutti si allora diano da fare". Il ministro bacchetta Freda (e i colleghi che come lei non ci stanno): "L'assessore regionale all'Ambiente dice che la gente di Roma o di Napoli, di Palermo o di Reggio Calabria deve arrangiarsi, deve fare da sola. Tutti sappiamo che in queste città le amministrazioni locali e regionali non sono state in grado di programmare il sistema di gestione dei rifiuti in maniera tale da rispettare le direttive europee e la legge. Noi stiamo pressando per l'aumento della raccolta differenziata, per il recupero della frazione umida, ma abbiamo una quota di rifiuti che non riusciamo a gestire. Non vogliamo - sottolinea Clini - che questi rifiuti tornino nel circuito delle discariche mal gestite. A Napoli hanno trovato una soluzione: li portano in Olanda o in Germania perché gli impianti dell'Emilia-Romagna, del Veneto, della Lombardia non sono disponibili". E questo "non perche'" questi ultimi "non hanno capacità, ma per ragioni politiche. Io rispetto il punto di vista di Freda, ma non lo condivido affatto".

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LA REPLICA

"Se li prendiamo le altre Regioni non si attrezzano" "Se le Regioni che non sono attrezzate con l'impiantistica vedono nell'Emilia-Romagna la possibilità di smaltire i loro rifiuti addirittura risparmiando rispetto allo smaltimento in Olanda, allora non si attrezzeranno mai". L'assessore regionale all'Ambiente dell'Emilia-Romagna, Sabrina Freda, tiene il punto rispetto alle critiche che le ha mosso il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, per il rifiuto ad accogliere in regione i rifiuti dal sud Italia. "Per limitare l'arrivo di rifiuti speciali e governare i flussi di rifiuti - aggiunge Freda - avremmo un altro strumento consistente nel valutare attentamente le autorizzazioni degli impianti". In pratica quindi, quello che chiedeva la risoluzione proposta dall'Idv in Consiglio regionale, che non è stata approvata con il voto contrario del Pd. Proprio ieri, tra l'altro, nell'annunciare un'interrogazione presentata in Assemblea legislativa sull'inceneritore di Parma, la Lega nord aveva applaudito alla presa di posizione di Freda.

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il

Resto

del

Carlino

08/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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IL COMMENTO dì CARLO ANDREA BARNABE"

I CACCIATORI DI (5) STELLE _ThTLE PARTITO l'assalto al

carretto 'siciliano'. A Rimini non sarà Palermo, ma quella, valanga di voti fa:paura, soprattutto ai partiti., che per le botte rimediate vedono le 'stelle'. Sperano sia un temporale estivo, ma Grillo non è la Lega. Scorrazza su e giù per lo Stivale, tenta la scalata del nano chiamato alle urne, i sondaggi lo danno oltre il 20 per cento. Quindi il M5s fa gola, solletica gli appetiti degli stomaci/Orti della politica., abituati a passare da un piatto all'altro per rastrellare briciole di consenso. Saltati prima sul Carroccio poi sulla groppa di Di Pietro, pronti adesso a orbitare nella galassia grillino. Comitati nati in strada o su Facebook, mercenari e consiglieri in disarmo, eterne comparse in cerca di padrini busseranno alle porte del Movimento, a corto di manovalanza che non sia virtuale. Sapranno resistere alle tentazioni? La risposta pratica servitù a misurare la virtù dei corteggiati. Che intanto fissano i paletti alle candidature per evitare l'assalto alla diligenza. Pedina penale immacolata e militanza della prima ora. Qualcuno di loro andrà a Roma, molti in municipio. In bocca al lupo.

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08/11/2012

il Resto del Carlino

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Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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Liste civiche e comitati salgono sul carro dei grillini del Movimento 5 Stelle

Da Riccione alla Valmarecchia proseguono i contatti con la galassia CONTATTI con liste civiche, incontri serali e post sui social network. La rete del Movimento a 5 Stelle sta colonizzando il resto della provincia dopo avere messo le radici nel fortino riminese, grillini tessono le fila fitcendo crescere nelle vallate i meet up, piccoli gruppi di cittadini. Ma sono le esperienze civiche attive da anni ad interessare l'MSS e viceversa. A Riccione i gridai hanno messo le tende da tempo aderendo alla battaglia contro il Tre. A guidare il consiglio dei dodici c'è Vincenzo Cicchetti che al fianco ha Roberto Tiboni. Un gruppo che potrebbe raccogliere l'eredità di consensi del movimento civico C'è chi dice no. Sono esperienze come queste nelle quali crescono embrioni dei 5 Stelle, mentre alcune liste civiche presenti alle uhime elezioni, scoprono di avere affinità elettive con i grillini. «Su alcuni temi, quale la battaglia sul consumo di territorio, c'è vicinanza» conferma Luca Vanno/ti, consigliere a San Giovanni in Marignano per Mente locale. «Su altri ci si può confrontare». Non sorprende, quindi, che il 15 novembre all'incontro organizzato da Mente locale, partecipi Luigi Camporesi. Semmai le novità vanno cercate negli altri partecipanti. Tra i relatori alla serata 'In ascolto della politica', ci sarà Franca Foronchi, sindaco di Gradara, eletta in una lista civica, e Danie-

la Montanari consigliere di Verucchio fuoriuscita dalla giunta Pruecoli, e aderente al Gruppo D25. Sarà presente anche Domenica Spinelli, sindaco di Coriano eletto con la lista Progetto comune, Ad alimentare il vento del rinnovamento a Bellaria è Daniele Arduini, l'ex consigliere riminese del M5S. Tornando a sud, a Gatto-

LA TRAM.: IL confronto prosegue tra incontri pubblici e i sociall network fica, Fabrizio Girometti, è il nome da tenersi a mente. Con lui si riuniscono una quindicina di cittadini. Il movimento si ramifica in Valmarecchia a partire da Santarcangelo. Molti dei componenti della lista civica sono vicini al MSS, e hanno già collaborato. «Ne abbiamo discusso, se confluire o meno nel movimento di Grillo — conferma il consigliere Andrea Novelli ma per ora manteniamo il nostro nome. Probabilmente potrebbe esserci un loro appoggio alle amministrative del 2014». Salendo verso Pennabilli il tecnico informatico Daniele Sassi fa parte di un gruppo attirato dalle battaglie del 5 stelle, pronto a buttarsi in politica. Andrea Oliva

LUCA VANNONI

ANDREA NOVELLI

:onsigliere di San Giovanni

consigliere di Santarcangelo

t<Su alcuni temi, quale la battaglia sul consumo di territorio, c'è vicinanza. Su Atri ci si può confrontare»

«Abbiamo parlato se confluire nel movimento di Grillo, per ora manteniamo il nostro nome»

LA MAPPA n rete crescono come funghi nelle vallate i Meet up, gruppi di cittadini che à mettono in contatto grazie al web e affrontano i problemi del comune dì appartenenza "

calendarìo

Ad accomunare movimenti di contestazione, le liste civiche e il MSS sono anche gli appuntamenti settimanali in una sala definite e pubblicizzata, aperta a tutti i cittadini ,

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Nulla è lasciato ai. caso. Le regole per entrare nel M55 sono diverse. Per diventare 'attivi' bisogna partecipare ad almeno 3 assemblee ed entrare in un gruppo di lavoro o fare banchetti in piazza

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il

Resto

del

Carlino

RIMINE Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

08/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

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08/11/2012

il Resto del Carlino

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POTENZIALI CANDIDATI Daniele Arduini, Massimo Manduchi e Marco Affronte

C.35.; IL MOVIMENTO POTREBBE AVERE DUE DEPUTATI

Trenta riminesi in marcia su Roma: primarie online per un seggio «SONO del '65, riminese, ho tre bambini. E vorrei che i miei figli potessero vedere che si può cambiare, se si vuole». E' quanto scrive di sè il biologo marino Marco Affronte sul Meetup dei 'Grilli pensanti'. Affronte è uno dei trenta potenziali candidati alle elezioni politiche dì primavera, che lotteranno per uno scranno alla Camera o al Senato. Non sono candidabili gli attuali consiglieri comunali, per ragioni di doppio ruolo (nè potranno dimettersi per puntare 'più in alto'): Luigi Camporesi, Carla Franchini, Gianiuca Tamburini. Candidabile, ma solo in teoria, Daniele Arduini, che nei mesi scorsi si è dimesso dal consiglio riminese («Sarebbe troppo comodo», sibilano dal movimento). «Servono due requisiti per essere candidabili — spiega Tamburini, che è 'organizer' del Meetup online —: il primo è essere già stato iscritto a una lista alle precedenti amministrative; il se-

condo è l'iscrizione al portale del Movimento 5 Stelle entro lo scorso 30 settembre». Esclusi i pregiudicati e i consiglieri in carica. «Il Movimento — ammette Carla Franchini è subissato dalle richieste di partecipazione e 'avvicinamento' in tutte le città del riminese. Tra questi, parecchi delusi dai parti-

ESCLUSI I CONSIGLIERI Grato vieta it doppio moto Corrono quelli che anno i requisiti imposti dai, Leader ti tradizionali, esponenti di comitati o gruppi e così via». Veniamo ai 'papabili'. In ordine sparso: l'ex IdV Vincenzo Cicchetti (inserito in lista alle comunali di Rimini in deroga al veto, grazie al via libera degli iscritti), Massimo Manduchi, Paolo Calisto, Patrizia Panigali, Pietro Fois, Italo Carbonara,

Stefano Piva, Erwin Feduzi, Mirco Conti, Antonio Scarponi, Stefano Monti, Vincenzo Aulizio, Mirco Casadei, Mattia Pari, Tommaso Della Motta, Giulia Sarti, Daniela Giavolucci, Fausto Battista Marco Fonti, Marco Torri, Raffaella Sensoli. Ma potrebbero esserci anche altri con í requisiti. «I nostri candidati sorride Tamburini — saranno scelti con le primarie online, che partiranno a breve. Serviranno precisi requisiti, quelli citati, per candidarsi. Ma anche per avere il diritto di voto. Non saranno primarie aperte a tutti ma solo agli attivisti e ai simpatizzanti». Che previsioni fate per l'Erraiha Romagna? «Si parla di 14-15 deputati e 5-6 senatori», continua Tamburini. E per Rimini? «Siamo una realtà molto piccola, seppure tra le più attive, credo uno o due deputati», Mario Gradara

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