rassegna 02.11.2012

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 02.11.2012 regionale

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INDICE

Regionale Movimento 5 stelle, quattro giorni per presentare le candidature al Parlamento 02/11/12

Fatto Quotidiano Emilia Romagna

Scandalo Idv in Regione, Paolo Nanni interrogato per 7 ore 02/11/12

Fatto Quotidiano Emilia Romagna

3 5

Bologna Spese del gruppo Idv nanni 7 ore dal pm 02/11/12

6

Corriere di Bologna

I RITI RELIGIOSI Caffarra in San Girolamo Silvagni a Borgo Panigale 02/11/12

Il Resto del Carlino Bologna

Nanni interrogato per sette ore «Ho inventato un convegno» 02/11/12

Il Resto del Carlino Bologna

Convegni fantasma e spese dell’Idv Nanni interrogato per sette ore 02/11/12

La Repubblica Bologna

Fondi Idv, Nanni sentito dalla Finanza 02/11/12

8 9 10 11

Unità edizione Bologna

Reggio Emilia Tutino e Malavasi cercheranno lavoro 02/11/12

12

Gazzetta di Reggio

«Comune e Iren possono alleggerire le bollette del gas» 02/11/12

Gazzetta di Reggio

Seta: «Garantita la sicurezza degli studenti» 02/11/12

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Gazzetta di Reggio

Gli assessori si preparano Da gennaio si cambia mestiere 02/11/12

Il Resto del Carlino Reggio

"Opportunità per le fasce deboli" 02/11/12

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La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia

«Banche inadempienti sui crediti alle imprese» 02/11/12

20

La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia

L'ex Idv Paolo Nanni interrogato per 7 ore in procura a Bologna 02/11/12

Reggio:24h

Contributi gas per le fasce deboli 02/11/12

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Il Resto del Carlino Reggio

Barbati a Baldi: «I nostri conti sono trasparenti» 02/11/12

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21 22

Reggio:24h

Modena Rifiuti del Sud verso l’ Emilia Piano del ministro dell’ambiente 02/11/12

Modena Qui

In Regione e in città il centrosinistra è diviso sugli inceneritori 02/11/12

Modena Qui

23 24

Ravenna Ronchini: «È un peccato per gli assessori giovani» 02/11/12

Il Resto del Carlino Ravenna

Confermate aliquote Imu e addizionale Irpef 02/11/12

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Il Resto del Carlino Ravenna

Le mamme di Montaletto in difesa della ‘Buonarroti’ 02/11/12

25

Il Resto del Carlino Ravenna

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Forlì Cesena La dieta Monti sulle spese del consiglio regionale 02/11/12

La Voce di Romagna forlì

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Nazionale Grillo lancia Di Pietro al Colle Maè guerra aperta nell’Idv 02/11/12

Il Resto del Carlino

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02/11/2012

press unE *Fatto Emi► Romagna

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Movimento 5 stelle, quattro giorni per presentare le candidature al Parlamento r.3rossírn canddati per Cantera e g Senato verranno deus da pop :A° del web con dele orftnare on hrt hrtrt.-: ouo a ten Wtb ;SCrverà pe.r votane potrà esprìrnere tre preferenze i\b,b),teSbt

di Redazione él Fatto Quoti

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Esiste un programma, ci sono le regole, mancano solo i nomi. Con il comunicato (quello numero 53) diffuso da Beppe Grillo lunedì pomeriggio, mentre prendeva forma il trionfo siciliano di Cancelleri, nel Movimento 5 stelle si è ufficialmente aperta la corsa al Parlamento, la rivoluzione che da giorni spaventa i palazzi del potere solennemente romano. E ieri sera è arrivata anche la mail a tutti gli aspiranti parlamentari dove viene sollecitata la candidatura alle primarie on line entro e non oltre domenica 4 novembre, ultima data disponibile. Candidatura che dovrà essere accompagnata da un video di presentazione. Poi sarà il popolo del web a scegliere e a votare chi saranno i candidati a rappresentare il Movimento 5 stelle alla Camera e al Senato. Primo requisito necessario: la fedina penale pulita e nessun incarico in Regioni, Province, Comuni, consigli di quartiere. Fuori dai giochi anche gli attivisti che, per varie ragioni, non hanno avuto finora la possibilità di correre alle amministrative. Solo chi, candidandosi, non è stato eletto e che dimostra di essersi impegnato per la causa può partecipare. Una soluzione, dice Grillo, per "premiare il lavoro sul territorio" e utile a tenere a distanza i militanti dell'ultim'ora, ossia persone convertite al Grillo-pensiero solo dopo gli ultimi successi elettorali. I cosiddetti infiltrati. Lo strumento per arrivare alle liste sarà il portale. In questi giorni, la squadra di Gianroberto Casaleggio sta mettendo a punto gli ultimi ritocchi della piattaforma che si trova già in stato avanzato. Da domenica, virtualmente, si apriranno le primarie on line. Chi raccoglierà più voti (l'iscritto potrà esprimere tre preferenze nel proprio territorio di appartenenza) sarà il candidato. Ma chi potrebbero essere i candidati? In Emilia Romagna, regione fucina di volti e voti per il Movimento, per ora le bocche sono cucite, e nessuno si azzarda a fare nomi, ma è chiaro che in pole position ci sono i primi non eletti, quelli rimasti fuori dai Comuni per una manciata di voti. Come il giovanissimo Lorenzo Andraghetti, classe 1987, candidato per il Comune sia nel 2009, sia nel 2011 a Bologna. Tra quelli rimasti fuori dal Comune nelle scorse amministrative, anche Matteo Dall'Osso, ingegnere trentenne, che alcuni anni fa ha deciso di raccontare su un blog la sua battaglia contro la sclerosi multipla. Altro nome probabile è quello di Renato Padoan, responsabile dell'assemblea di Bologna del Movimento, già candidato alle comunali del 2009 e 2011, ma con scarso successo di preferenze. In Piemonte, altra Regione serbatoio di consensi per i 5 stelle, potrebbe invece farsi avanti Marco Scibona, collaboratore stretto del consigliere regionale Davide Bono. Quarantacinque anni, prima di entrare nel Movimento di Grillo si è fatto le ossa nella protesta No Tav. In Toscana potrebbe uscire il nome di Alfonso Bonafede, ex candidato sindaco di Firenze nel 2009. Trentasei anni, una laurea in Giurisprudenza, Bonafede è un attivista della prima ora, e potenziale candidato alle primarie. Scendendo più a sud, Roberta Lombardi, portavoce di Roma a 5 stelle. "Sarebbe un'esperienza che ti cambia la vita. Ci devo pensare" si limita a dire per ora. Del resto il Lazio non ha raccolto negli anni un bacino di militanza così ampio da consentire grossi giochi. Basti pensare che la candidata (non eletta) a sindaco per il Comune di Roma nel 2008, Serenetta Monti (all'epoca la lista era quella degli "amici di Beppe Grillo") si è poi candidata da indipendente dell'Idv alle successive regionali e che ben tre dei quattro eletti di quella lista nei municipi hanno poi cambiato casacca.

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02/11/2012

press unE *Fatto Emi► Romagna

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro Il candidato al Consiglio comunale capitolino che prese più voti fu Roberto Di Palma. Raccolse 216 preferenze ma ora si è messo a disposizione per fare il delegato di lista per il collegio Lazio 1 (divide il ruolo con Paolo Ferrara ed entrambi hanno accettato di non essere candidati). Anche in Molise non ci sono ancora nomi certi. Il più quotato è Antonio Federico, in lista alle scorse regionali, ha portato a casa 10 mila voti, senza però riuscire a entrare Palazzo Moffa: "Non deciderò da solo, valuterò in queste ore in assemblea". Chi invece sembra già convinto è Roberto Fico, napoletano, ex candidato alla Regione Campania sotto la bandiera del Movimento di Grillo. "È una grande awentura a cui mi piacerebbe partecipare — spiega — Ma saranno gli elettori a decidere se potrò aspirare al Parlamento, ad avere l'ultima parola". di Emiliano Liuzzi e Giulia Zaccariello

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02/11/2012

press unE *Fatto Emi► Romagna

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Scandalo Idv in Regione, Paolo Nanni interrogato per 7 ore prn riorì è bastato e dovrà tornare, o nsta è stato sentlte in Procura per un'intera giornata anche se L'x consigliere regionale indagate per peculate riguardo l'uso del denaro del gruppo consiliere tra 2005 e il nr■

di Red

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L'ex consigliere regionale dell'Idv, Paolo Nanni, è stato interrogato ieri pomeriggio per sette ore dal pm Antonella Scandellari e dalla Guardia di finanza. Era stato lo stesso lo stesso Nanni a voler essere sentito per spiegare come aveva speso i 450mila euro di contributi ricevuti dalla Regione dal 2005 al 2010, quando era consigliere unico dell'Idv in viale Aldo Moro. L'inchiesta vede Nanni indagato per peculato. Tra le pagine del fascicolo l'ipotesi che abbia usato i fondi per fini personali o diversi da quelli previsti dalla legge. L'elenco degli indizi è lunghissimo: cene "simultanee", convegni fantasma, numerosi viaggi in auto blu, alcuni dei quali pagati ai vertici del partito, fra cui Silvana Mura e Antonio Di Pietro, cene politiche svolte però a ridosso di compleanni di familiari e, infine, doni come mazzi di fiori. Nanni ha parlato sette ore, ma l'interrogatorio non è finito perché continuerà anche nei prossimi giorni.

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02/11/2012

pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Diffusione: n.d.

Fondi al p artiti Linclifesta

Spese del gruppo Id\ Nanni 7 ore dal pm L'interrogatorio fiume riprenderà a giorni h

Nei guaì'

La Acenda La deopoch deWe cepigee Tutto nasce date accuse rivolte a Paolo Nanni (ex capogruppo Ide in Regione) dall'ex dpietrista Domenico Morace, avvocato Secondo Morace. Nanni ha usato per sé i soldi (pubblici) dei gruppo consiliare

Le altre beghe cloí ffipionimj

e

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i pm e la Guardia di Finanza stanno indagando su alcune spese che parrebbero illegittime. Cioè: delle cene di compleanno di familiari di Nonni, regali personali come i mazzi di fiori, convegni annunciati ma mai realizzati

3

Paolo Nanni è stato

Sulla costola bolognese dell'Iciv si sono abbattute altre bufere. C'è l'inchiesta della Procura sui soldi di tutti i gruppi, ci sono le accuse di un altro ex (Riva) e Ce la strana storia dei sacchi neri spariti di notte dalla Regione

L'ex capogruppo in Regione Paolo Nanni si è presentato per la prima volta davanti al magistrato e ai finanzieri che da mesi, ben prima che scoppiassero gli scandali dei consigli regionali dal Lazio in poi, indagano su di lui per peculato. L'ex dipietrista„ accompagnato dal suo avvocato Armando D'Apote, è stato interrogato mercoledì dal pm Antonella Scandellari e dai militari del Nucleo di polizia tributaria negli uffici della Guardia di Finanza alla .Ponticella. Sette ore di interrogatorio e non è ancora finita: c'è un nuovo appuntamento fissato per la

presidente del gruppo

dipietrista in Regione È accusato

di peculato i sospetto é u ehzzato per

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fz)ndi

pubblici destinati al gruppo

prossima settimana, non é detto che sia l'ultimo. Nanni è indagato per la gestione di circa 450 mila euro dati in dotazione al gruppo Idv per la legislatura. 2005-20m, di cui era l'unico componente. All'origine degli accertamenti c'era un esposto dell'ex esponente dipietrista Domenico Morace.

Le accuse L'ex numero uno dipietrista in Regione è accusato di peculato: l'ipotesi è che abbia usato per sé i soldi destinati ai gruppo

Nella documentazione delle spese di Nanni, che non avendo colleghi di gruppo era soggetto solo ai controlli dei revisori scelti dagli stessi partiti, a quanto pare non particolarmente penetranti, sono emersi convegni mai tenuti ma ugualmente finanziati o sostituiti da cene pagate con i soldi pubblici, a volte perfino cene contemporanee in luoghi diversi, un mazzo di fiori e altri acquisti che non sembrerebbero connessi all'attività del gruppo consiliare, viaggi in auto blu che avrebbero coinvolto anche big del partito come Antonio Di Pietro e la plenipotenziaria Silvana Mura e che potrebbero configurarsi come un indebito fi-

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pressunE

02/11/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni nanziamento alle istanze nazionali dell'Idv. E allora, con l'aria pesante che tira sui dipietristi in tutta Italia, non è esclusa la possibilità che l'ex consigliere regionale sia chiamato a parlare anche di loro, ma a quanto pare questo non sarebbe successo mercoledì. Almeno per il momento, non avrebbe parlato di possibili responsabilità altrui. stato lo stesso Nanni chiedere, tramite il suo legale che però non conferma neppure l'avvenuto interrogatorio, di essere ascoltato, previa notifica di un invito a comparire da parte della Pro cura. Insomma, a quanto si apprende non si è trattato di un interrogatorio di fine in-

dagine ma di un atto sostanzialmente concordato tra le parti, anzi sollecitato da un esponente politico che fin qui non aveva ricevuto avvisi di garanzia ma ormai da mesi è sulla graticola. L'indagine sull'ex consigliere ldv è ancora in pieno corso ed è cosa diversa da quella, aperta successivamente, sulle spese I teme toccate Nanni potrebbe essere chiamato a rispondere anche su questioni che attengono alle altre inchieste che riguardano il partito

Diffusione: n.d.

di tutti i gruppi dell'Assemblea legislativa regionale, condotta dai finanzieri sotto la direzione delle prn Scandenari e Morella Piazzi e con la supervisione del procuratore Roberto Alfonso e del procuratore aggiunto Valter Giova.n.:nini, coordinatore del pool di magistrati competente per i reati contro la pubblica amministrazione. Procura, Finanza e difesa tacciono sui contenuti del lungo interrogatorio. A maggior ragione tace Nanni: «Non dico più niente», ripete da mesi ai giornalisti che lo chiamano. A. Man. © RIPRODUZIONE P;SEPV.MA

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il Resto del Carlino

press unE

02/11/2012

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

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pressunE

02/11/2012

il Resto del Carlino

BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Diffusione: n.d.

Nanni interrogato per sette ore «Ho inventato un convegno» L'ex !dì) tornerà dal pm per parlare di Di Pietro e della Mura .1.,■

= NOLMISMO':paidi■ Nanni.i.5~ : 21103 •

GILBERTO DONDI

INTERROGATO in gran segreto. Per spiegare, giustificare, chiarire, ammettere. Paolo Nanni, ex consigliere unico ed ex capogruppo dell'Idv in Regione, l'altro giorno è finito per sette ore sotto torchio nella caserma della Guardia di finanza, incalzato dalle domande del pm Antonella Scandellari. La richiesta di essere sentito è partita dallo stesso Nanni, poi la Procura gli ha mandato un invito a comparire. Un concetto è stato ribadito a più riprese da Nanni: «I soldi li ho spesi per l'attività politica, non per fini personali». Nonostante sette ore di 'confronto', l'ex consigliere tornerà dal pii nei prossimi giorni, per parlare, fra le altre cose, dei vertici del

FONDI REGIOW\LI Auto blu, cene, regali, incontri «I soLd li ho sempre e solo usati per L'attività politica» partito, cioè Silvana Mura (coordinatrice regionale) e Antonio Di Pietro. NANNI, difeso dall'avvocato Armando D'Apote è indagato per peculato nell'ambito dell'inchiesta che vuol far luce sull'utilizzo dei fondi regionali, circa 450mila euro, ricevuti nel quinquennio 2005-2010, quando era in viale Aldo Moro. Il sospetto degli inquirenti è che Nanni abbia usato i soldi per fini personali o per fini diversi da quelli previsti dalla legge, che impone di usarli solo per le attività istituzionali del gruppo regionale (che è cosa diversa dal partito). Si parla di cene 'simultanee', convegni fantasma inventati per giustificare le cene, altre cene cpo-

l itiche' avvenute però in concomitanza con i compleanni di moglie e figlia di Nanni. Non solo: si parla anche di regali, come mazzi di fiori, e di tanti, tantissimi, viaggi in auto blu, pagati dall'I& a Nanni ma anche alla Mura e al leader Di Pietro. DI TUTTO questo Nanni sta parlando e continuerà a parlare. Per chiarire la sua posizione e quella di altri. «Le cene non erano private, ma politiche)>, ha detto senza specificare se organizzate dal gruppo o dal partito. Una cosa, almeno, l'avrebbe ammessa: «In un caso ho creato ex post la locandina di un convegno, in realtà mai avvenuto, per giustificare una cena avvenuta quella sera. La cena era politica, non privata, dunque legittima, ma poteva risultare oggetto di perplessità nei revisori, perciò ho creato il convegno e la locandina poi consegnata ai revisori in sede di rendiconto». Come ormai noto, in mano agli inquirenti ci sono diverse locandine (con tanto di relatori del tutto ignari) di teorici convegni e dibattiti organizzati da Nanni in realtà mai avvenuti. L'hanno confermato gli stessi relatori, sentiti dai finanzieri, minacciando anche querele verso l'ex dipietrista. Ma quello che più interessa, a questo punto, è cosa dirà Nanni sulla Mura e su Di Pietro. Agli atti ci sono fatture di auto blu usate per trasportare i leader quando arrivavano a Bologna. Poi c'è il capitolo degli eventi dell'Idv. Chi decideva come e quando utilizzare i fondi regionali? In altre parole, Nanni prendeva ordini da qualcuno o agiva di sua iniziativa? Per cosa sono stati usati 450mila euro? Le risposte di Nanni a queste domande segneranno le prossime tappe dell'inchiesta.

LOCANDINA FANTASMA «Ho creato ex post un evento per giustificare una cena che, pur legittima visto che era delrldv, poteva suscitare perplessità nei revisori» Pagina 9 di 29 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

Pagina 9 Niai uge,Tugaope. s,ge. ore tv. - In


02/11/2012

pressunE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Convegni fantasma e spese dell'Ido Nanni interrogato per sette ore LUIGI SPEZIA

PAOLO Nanni interrogato per sette ore in gran segreto nella caserma della Guardia di Finanza di Ponticella di San Lazzaro. È stata il pmAntonella Scandellari, titolare dell'inchiesta sull'ex consigliere regionale dell' Idv indagato per peculato riguardo all' uso del denaro del gruppo consiliare dipietrista tra il 2005 e il 2010, a recarsi mercoledì nella caserma delle Fiamme Gialle per accogliere la richiesta dell'uomo politico di essere sentito per

ti co spicui fatti rientrare nel ricco budget del gruppo consigliare con un solo consigliere (lui, Nanni) pagati la stessa sera in ristoranti diversi. Nanni questo l'ha spiegato, prima di chiudersi nel silenzio imposto dal suo avvoca-

to Armando Dapote. Ma in due modi: prima dicendo che alle cenec'erano suoi collab oratori, poi ipotizzando di aver saltato da una cena all' altra pur di essere in mezzo a molti potenziali elettori. Ci sono i convegni fantasma: i fi-

CON LA MURA Paolo Nanni con Silvana Mura responsabile della cassa dell'Idv

mh ScanaeraA h-a sen3-M memo:e& aUa P:uNcA.Ra, ma è shRo pkt-Iw mund spiegare la sua posizione. Sette ore però non sono bastate a spiegare tutte le spese che gli erano state contestate dal suo grande accusatore in un esposto di due anni fa, l'avvocato Domenico Morace. Il denaro a disposizione del gruppo consiliare dell'Idv nei cinque anni della legislatura regionale 2005-2010 era stato di 450 mila euro. E le irregolarità al vaglio della procura sembrano molte, le incongruenze anche. Risultano cene simultanee, con-

nanzieri hanno sentito titolari di locali dove erano stati programmati dibattiti politici, ma si è capito che nessuno c'eraandato . Di vero è rimasta solo la locandina con i nomi degli ospiti, sufficiente come "pezza d'appoggio" per stornare soldi dal gruppo consigliere. Ci sono cene fatte per battesimi o a rido sso dei compleanni di mo glie e figlia (che lavoravano al gruppo, oltretutto, anche se la moglie da volontaria). Poi Nanni era un gran viaggiatore. Auto blu per andare anche fuori regione pagate con i soldi pubblici elargiti dalla Regione (e orapesantemente tagliati dal governo) per il funzionamento del gruppo consiliare e le sue attività istituzionali. Sono all'attenzione fatture di Saca e Cosepuri e in alcuni viaggi, in particolare uno a Brescia, il sospetto è che l'auto sia stata usata per andare a prendere l'onorevole Silvana Mura, che consigliere regionale non era, ma coordinatrice politica. Si cerca di capire se in auto blu ci sia stato anche Antonio Di Pietro, quando veniva in regione a fare attività politica. Va ricordato che è stata questainchiestasu Nanni, iniziata l' aprile scorso, a fare da apripista alla maxi-inchiesta alla quale lavorano il procuratore capo Roberto Alfonso, il vice Valter Giovannini e i pm Antonella Scandellari e Morena Plazzi sui conti di tutti i gruppi consiliari. C RIPRODUZIONE RISERVATA

Pagina 9 Convegai fantasma e spese &Indy Nani lincnogato per sette ore

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press LinE

l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

02/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Fondi idv, Nanni sentito dalla Finanza SAMUELE LOMBARDO boiogna(é.junitait

È stato sentito per sette ore, nella caserma della Finanza alla Ponticella di San Lazzaro (I-3o), Paolo Nanni, ex capogruppo Idv in Regione (oggi consigliere provinciale passato al gruppo Misto), indagato per peculato dalla Procura di Bologna. L'ipotesi dei magistrati è che, dal 2005 al 2010, abbia utilizzato il budget del gruppo consigliare in Regione per cene ed appuntamenti privati. E mercoledì, il Dipietrista è stato interrogato dalla Pm titolare dell'inchiesta Antonella Scandellari. bantu è stato sentito su sua richiesta, e però verrà sentito ancora: sette ore non sono bastate, pare, per chiarire Ritte le spese contestate dal suo "grande accusatore", l'avvocato Domenico Pylorace che contro la sua gestione dei fondi pubblici presentò un esposto. Il denaro a disposizione del gruppo Idv, nei cinque anni considerati, fu pari a 45Omila euro, E finora, le Fiamme gialle avevano scoperto presunte irregolarità, come il fatto che (dalle fatture per le spese rimborsate) risultasse che l'ex consigliere aveva partecipato a tre cene contemporaneamente. Lui aveva giustificato l— ubiquità" dicendo che quelle erano cene elettorali alle quali aveva. preso parte dedicando un po' di tempo per ciascuna. È stata proprio l'inchiesta su Nanni a fare da apripista alla maxi-inchiesta sulle spese dei gruppi regionali cui lavora la Procura.

Pagina 24 •

io Etep9one precari a riwhio»

kézlae roi senza gkei, nns, sens.

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press unE

GAllETTA DI REGGIO Direttore Responsabile: Sandro Moser

02/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.722 Diffusione: 11.531

Tutino e Malavasi cercher o lavoro li vicepresidente Saccardi: «Mi dedicherò alla mia professione. Molti hanno altri incarichi politici, ma la politica è un hobby» di Enrico Lorenzo Tidona REGGIO

C'è chi tornerà a gestire a tempo pieno portafogli milionari in banca, ehi riprenderà rattiproprio, chi tornerà a sedersi sulla sedia da impiegato che aveva lasciato temporaneamente e chi, invece, dovrà cercarsi un nuovo lavoro. Per tutti, consiglieri e assessori provinciali, c'è il rammarico di venire liquidati a breve da un governo che ha deciso di partire dalle province per operare tagli esemplari alla mastodontica macchina politica italiana. «io non ho problemi, sono giovane, ho 29 anni, un titolo di studio e un'esperienza nel campo dell'ambiente maturato in Provincia che farò valere» racconta Mirko Tritino, da due anni assessore alla cultura e all'ambiente a palazzo Allende, dove lavora in buona sostanza a tempo pieno, percependo 2.700 euro al mese (senza però tredicesima e senza indennità). Prima della nomina politica era socio di una cooperativa dalla quale si è sfilato per evitare il conflitto di interessi. «Non mi preoccupo dei soldi o del mio futuro lavorativo - spiega - mi metterò sul mercato del lavoro come tutti, con i pro e i contro. Manterrò la tessera del Pd e il posto da consigliere a Cavriago, dove non percepivo il gettone. La nostra non è comunque una telenovela da seguire. L'importante è che i miei progetti sul Trnb, l'acqua e il dissesto idrogeologico abbiano un futuro certo». I conti personali , è meglio lasciarli a ciascun esponente, in cerca di una nuova vita, sia politica che professionale, incalzata dalla riforma dell'ente. «17_, prematuro parlare di quello che accadrà assicura l'assessore alla scuola lenir Malavasi, anche lei al momento senza un'occupazione - credo che riaprirò una partita ava. Sono un'archeologa che ha vissuto una bellissima esperienza politica. Al momento non ci sono dei desiderata personali. Ognuno di noi sceglierà in autonomia», Ma il futuro incalza e l'accelerazione decisa dal governo sullo scioglimento della giunta provinciale ha messo il sale sulla coda a molti politici.

L'assessore Mirko Tutino

`.*

il vicepresidente Pierluigi Saccardi

li consiglio provinciale straordinario sull'abolizione dell'ente

«La politica per noi è un hobby sottolinea il vicepresidente della Provincia Pieluigi Saccardi, che dal primo gennaio 2013 dovrà lasciare lo scranno insieme ai colleghi della giunta - molti politici hanno anche incarichi in altri enti. Io tornerò a fare il promotore finanziario. Dal punto di vista fiscale mi converrà. Ciò non vuol dire

però che lascerò la politica. Anzi, sono disposto a rimanere a fare l'assessore alle Attività produttive anche gratis durante il periodo di transizione. Se in futuro ci sarà l'opportunità per me di allungare l'esperienza politica ci sarò, ma a deciderlo non saranno le segreterie dei partiti, ma la base formata dagli elettori». «Molti po-

litici hanno paura di perdere il posto di lavoro» sferza Alberto Ferrigno, consigliere del Prc «io continuerò a fare il ferroviere. Mentre i politici pensano al loro futuro, ci sono i dipendenti della provincia che mi fermano e mi confidano la loro paura. La priorità deve essere accordata al futuro del loro posto di lavoro»,

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Dal 1° gennaio 2013 verrà sciolta la giunta Cambia la geografia dell'Italia, e in tempi brevissimi. Il consiglio dei Ministri ha approvato ieri il decreto legge di riforma che prevede la riduzione delle province a statuto ordinario: si passa da 86 a51,35 in meno, e nel numero sono comprese anche le 10 città metropolitane. Dal primo gennaio 2013 scompariranno le giunte provinciali, quindi si procederà con un timing a tappe forzate. Quindi le tappe sono: a gennaio 2013 via le giunte provinciali, fase di transizione fino a novembre quando ci saranno le elezioni, nei 2014 operativi i nuovi enti di "area vasta". Reggio, come detto più volte. verrà annessa da Modena. La scelta del capoluogo nelle Province a più "teste" andrà fatta sulla base della popolazione. li percorso prevede a fine 2014 un consiglio provinciale di secondo grado, formato da esponenti nominati dai comuni presenti nella nuova provincia di Modena e Reggio, sul cui nome non è stato però ancora deciso nulla.

II consiglio riunito per i tagli La presidente della Provincia verr hiamata a liquidare l"ent

La sede storica dell'assemblea

Nuovi consiglieri, parte toto no

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La presidente Masini potrà scegliere tre politici presenti nell'assemblea di Palazzo A en de Dal primo gennaio 2013 sparirà la giunta provinciale. Dal novembre de12014 non ci sarà più l'attuate consiglio, bensì un consiglio di secondo grado nominato dai comuni che apparterranno alla nuova provincia di Reggio e Modena. Nel mezzo c'è una fase intermedia molto impegnativa perché prevede una sede di adempimenti sull'unificazione dei bilanci degli enti, la ricognizione delle dotazioni organiche, del patrimonio immobiliare che fiaccherebbero anche il più volenteroso degli animi. A compiere ll ruolo di commissario "liquidatore" della Provincia sarà la stessa presidente Sonia Masini, che

potrà chiamare a sè tre consiglieri ai quali conferire deleghe per sbrigare più velocemente le pratiche. Un ruolo di primo piano, che Masini non ha però ancora deciso se assegnare o meno. In verità, secondo le sue prime dichiarazioni, potrebbe svolgere l'arduo compito in autonomia.intanto, però, attorno alle possibili nomine si è aperta la lotteria dei nomi. I tre posti in palio verrebbero certamente trovati nella schiera dei fedelissimi della presidente. Priorità quindi alla maggioranza, dove spiccarlo nomi (li consiglieri come Fabrizio Allegretti, ex sindaco Rolo, Marcello Stecco, politico tra i più navigati in consi-

glia, Vera forniti, presidente della Fondazione Donne, senza dimenticare le nuove leve come Lucia Gianferrari, esperta di welfare e Elena Cadetti, presidente della commissione cultura. L'alleanza prevede poi la presenza dell'Idv, che potrebbe rimanere fuori dal toto nomine visto che Emanuele Magnani si trova all'estero per seguire il programma Erasmus, mentre Rudy Baccarani non è visto di buon occhio dalla presidente, viste la sua nomea di battitore libero. Per il prossimo anno e mezzo, infatti, ci sarà bisogno di molta coesione di un'azione politica che proceda a tappe serrate e senza inoppi.

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L'IDV SPIEGA COME

«Com e e Iren possono alleggerire le bollette del gas» REGGIO

«il Comune colga l'opportunità dei contributi gas per le fasce deboli». A dirlo è Francesco Fantuzzi, responsabile del dipartimento conomia e finanza Idv Romagna, il quale in una nota sottolinea come ci sia una "via d'uscita" per aiutare le fasce deboli nel settore dell'energia. Ovvero alleggerire le bollette. «Esiste - sottolinea Fantuzzi - un'importante opportunità per i Comuni, di cui pochi sono a conoscenza: il decreto legge n. 159/07 prevede che entro il 19 novembre i distributori del gas, ira cui hen, possano fare domanda all'Autorità per l'energia per alleviare le bollette delle fasce più deboli, Si tratta di fondi - pro-segue Rintuzzi - che i Comuni potrebbero esigere dai concessionari della di- la sede di Iren stribuzione del gas, cioè da chi gestisce la rete locale, da utilizzare per programmi di efficientamento delle case popolari o per aiutare chi non riesce a pagare. E sono risorse significative: 323 milioni di euro all'anno». Quindi l'esponente dell'Ido passa ad un esempio. (di Comune di Torino - ricorda - po-

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Crebbe beneficiare di 6 milioni l'anno. In sostanza, uno strumento nascosto nella bolletta del gas che potrebbe dare grandi risultati nel promuovere l'efficienza energetica e tutelare contemporaneamente le fasce più deboli, ma che i Comuni stanno in gran parto ignorando». Ma come fare per ottenere le risorse? Lo spiega Rintuzzi: «Occorre una delibera che attui l'articolo 46 bis decreto legge n. 159/07, in ottemperanza alla quale Iren avrà tempo fino al 19 novembre per chiedere all'Autorità per l'energia di modificare la bolletta in modo da recuperare la cifra del 2012. Se la richiesta sarà presentata nei termini, si potrà ottenere il contributo senza che il gestore debba corrisponderlo di suo». l l Dipartimento Economia e Finanza s del'Idv conclude invitando il Comune di Reggio e quelli della Provincia «ad attivarsi al più presto per cogliere l'importante opportunità, tanto più in questo momento in cui l'Ente pubblico ha poche risorse da investire nell'efficienza energetica e nella tutela dei meno abbienti, due settori strategici per combattere la crisi».

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Seta: «Garantita la sicurezza degli studenti» Castellarano: il direttore Marchiori risponde alla denuncia effettuata dal vice sindaco Paolo lotti CASY LLARANO

«La sicurezza dei passeggeri non è mai stata a rischio e il sovraffollamento dei mezzi è stato solo un caso fortuito». Questa [a risposta di Seta alla denuncia effettuata mercoledì dal vice sindaco di Castellarano Paolo lot ti. 'n'accuse di lotti era giunto dopo che, in seguito a diverse segnalazioni, martedì il vice sindaco aveva deciso di vivere in prima persona "l'odissea quotidiana" delle decine di studenti che da Castellarano si recano ogni giorno in pullman alle scuole superiori di Sassuolo, il quale aveva descritto la situazione come «un caos, con

decine di studenti che sono in pericolo per le condizioni in cui effettuano il viaggio». L'azienda, tramite un comunicato, si è scusata con gli utenti «per il disagio arrecato», ma ha voluto precisare «che tale situazione è da ritenersi del tutto estemporanea e soprattutto -- che la sicurezza dei pas seggeri non è mai stata messa in pericolo». Net comunicato, l'azienda modenese afferma che «Dai dati di carico registrati sui mezzi in servizio su quella linea dall'inizio del presente anno scolastico, infatti, non risultano essere mai stati superati i limiti di capienza ammessi, né sono petvenute all'azienda se-

gnalazioni di particolare disagio da parte degli stessi autisti (che rappresentano la prima "sentinella" dell'azienda e che sempre tempestivamente si attivano per segnalare eventuali situazioni a rischio). Nessuna segnalazione neanche

dall'Agenzia per la mobilità, con la quale vige un rapporto di costante e proficua collaborazione». Pur non mettendo in dubbio che nella giornata di martedì la corsa delle 13.58 e quella seguente siano state contraddistinte da un particolare affollamento «tuttavia, se ciò è accaduto, lo si deve probabilmente a qualche variazione negli orari di lezione che non ci è stata comunicata o che non era programmata — fa sapere Luciano Marchiori, direttore generale dell'azienda del trasporto pubblico reggiano e modenese --- L'azienda quindi si attiverà subito per verificare con i dirigenti scolastici interessati se occorra intetvenire con azioni correttive. l'osso garantire, a nome dell'azienda, che il sovraffollamento delle corse non viene mai sottovalutato e che la sicurezza dei passeggeri rappresenta la massima priorità del nostro lavoro». Nessun accenno alla possibilitàdi aumentare il numero dei mezzi in funzione, soluzione che il vice sindaco di Gasaigrande e diversi genitori in tutta la provincia hanno richiesto in più occasioni, ma che, da quello che i dirigenti di Act e Seta hanno lasciato capire in altre occasioni, non sembra rientrare nelle possibilità economiche dell'azienda, almeno in questo momento. (d.

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il Resto del Carlino

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REGGIO ••

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

Diffusione: n.d.

Gli ori si preparano Da ge aio si aìo bia mestiere Fantini: «i bmo all'Ausl». La Malayasí: «Deciderò solo all'ultimo» C'È chi ha le idee chiare, chi è ancora incerto e chi si concentra fino all'ultimo sul proprio lavoro. Tutti si interrogano sul loro futuro professionale. Sono gli assessori provinciali che dal primo di gennaio, salvo imprevisti, vedranno azzerata la giunta guidata da Sonia Masini. A causa del decreto sul riordino delle Province. A Reggio gli assessori sono sette, tutti con più di una delega. Che ne sarà di loro? «RIPRENDERÒ a lavorare all'Aus1 come ho fatto nei 18 anni prece-

IL VICEPRES1DENTE Saccardì: Net periodo transitorio sono disponibile a prestare La mia opera gratis° denti al mio incarico in Provincia — spiega l'assessore alla Sicurezza Sociale, Marco Fantini , Ho sempre lavorato poi sono entrato in aspettativa una volta ottenuta la nomina. Questo riordino poteva avvenire con maggior preavviso, a marzo sarebbe stato meglio, La scelta del Governo non sarà indolore». Percorso senza soprese per Fantini che, professionalmente, sì era sempre occupato di sicurezza sul lavo-

CHI HA DECISO E CHI NO Nenia Malavasi (scuola) e Marco Fantini (sicurezza sodale) ro.

L'assessore Mirko TUtiI30, all'Ambiente, è il più giovane della giunta. A 29 anni la pensione è ancora lontana. «Non sono preoccupato — conferma Tutino —, durante questo mio incarico ho acquisito ulteriori competenze sui temi ambientali e del territorio. Credo che questi temi siano importanti e centrali nella nostra società, potrò

spendere le mie competenze sia nel settore pubblico che in quello privato». Tritino, diventato assessore, ha lasciato il suo precedente incarico perché la cooperativa nella quale era impiegato aveva rapporti con la Provincia. «Non credevo certo di aver vinto alla lotteria quando sono entrato in giunta», conclude Tutirto, IL VICEPRESIDENTE

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il Resto del Carlino

REGGIO

Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

02/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

gi Saccardi, che continua a esercitare come consulente finanziario, è assessore all'Economia (con quattro deleghe). «Ho già confermato, insieme ad altri colleghi, la mia d.isponiblità a lavorare gratuitamente per la fase transitoria che si aprirà dal primo di gennaio spiega. Saccardi , Non significa che sono alla ricerca di altri ruoli, Offro un servizio gratuito per un ente virtuoso come la nostra Provincia (per Saccardi lo stipendio da assessore è di 3.200 euro lordi, ridr)», Il vicepresidente inoltre sottolinea: «E la prima volta che un Governo non eletto dal popolo elimina per decreto un organo eletto democraticamente», «DECIDERÒ all'ultimo, per ora sono impegnata nel mio ruolo e lo sarò fino a fine dicembre. Dopo si vedrà». Assessore fino all'ultima seduta di giunta. E basta. E Ilenia Malavasi responsabile dell'Istruzione e della Scuola per la Provincia. «Il taglio delle Province era nell'aria», conclude la Malavasi che, prima dell'incarico da assessore, è stata impegnata in scavi archeologici, recuperando materiale antico. Anche la Provincia di Reggio, a breve, diventerà un pezzo del passato. Cosimo Pederzoli

LEADER In alto la presidente Sorda Masini, 59 anni: maestra, è in politica dal 1985. Qui sopra, il vice Pierluigi Saccardi, 49, consulente finanziario

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il Resto del Carlino

REGGIO

Direttore Responsabile: Davide Nitrosi CONT::aCT; GAS

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02/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.


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02/11/2012 Periodicità: Quotidiano

Direttore Responsabile: Corrado Guerra

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:31/ La polemica

Barbati a Baldi: «I nostri conti sono I trasparenti» oberto Baldi «evidentemente sta cercando di

A. utilizzare per fini strumentali una a uestione molto seria: l'uso dei fondi pubblici. Se avesse voluto avere chiarlinenti sui quei 22 mila euro, avrebbe tranquillamente potuto chiedercelo: gli avremmo risposto, fatture e conti alla mano, che quei 22 mila euro sono stati spesi per la grafica, l'informativa e gli allestimenti di quelle tematiche che fanno parte dell'attivita' politica del gruppo», Liana Barba ti, capogruppo in Regione dell'Italia dei valori, risponde cosi' all'ex dipietrista che ha annunciato un ricorso al Tar per avere accesso

alle spese del gruppo dal 2010 ai 2012. «Non solo: Baldi- prosegue Barbati in una nota- commette un'altra imprecisione affermando una notizia falsa: il gruppo si e' insediato a partire dai giorno 10 di maggio, e non da giugno. Da quel momento in poi, come lui ben sa, e' iniziata la nostra attivita' referendaria, fatta da persone che credevano nelle battaglie sulle tematiche ambientali ed energetiche". Ora, ironizza Barbati, "da una persona cosi' sensibile, ci aspettiamo che stimoli allo s tesso modo il presidente del gruppo Misto presso il quale lavora a fare lo stesso". Il riferimento e' a un altro ex dell'Idv, Matteo Riva. "Non potra' certo ammettere la mancanza di trasparenza e ambiguità nel proprio posto di lavoro. I nostri conti sono on-line accompagnati dalla disponibilità a spiegarli, mentre invece, quei quasi 34 mila e uro spesi in 4 mesi (1 settembre-31 dicembre 2011) a fronte di una spesa per iniziative pubbliche pari a O, a cosa sono riconducibili?". Noi - chiude la consigliera abbiamo fatto un'operazione trasparenza nella quale - iolioiiM5S - a oggi nessuno ci ha seguito. Esortiamo Baldi e capogruppo Matteo Riva a fare lo stesso».

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

02/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

.00?0 SISMA Appello alla Regione

«Banche inadempienti sui crediti alle imprese» aulaaià NT onos tante la sottoscrizione N dell'accordo stipulato dalla Regione Emilia-Romagna con le banche, numerosi cittadini, pur adempiendo a tutti gli oneri formali necessari per ottenere il contributo per interventi di riparazione e ripristino di edifici ad uso abitativo danneggiati dal terremoto, avrebbero ricevuto l'opposizione di arcuni operatori del settore bancario che, nei casi estremi, dichiarerebbero di non conoscere le modalità di erogazione del contributo o negherebbero la sussistenza di qualsiasi agevolazione. g E' quanto segnala Liana Barbati (Idv) in premessa ad una risoluzione nella quale si impegna la Giunta regionale a proseguire nel ruolo istituzionale di soggetto garante degli interessi dei cittadini e a porre quindi in essere le attività necessarie per individuare gli operatori bancari inadempienti al citato accordo e per ovviare alle criticità riscontrate in modo da garantire l'effettivaerogazione dei contributi ai cittadini che adempiono ai preventivi oneri formali. Nel documento si chiede anche di prevedere forme di maggiore controllo sull'attività delle banche nell'effettiva erogazione dei contributi economiei e a provvedere ad una maggiore divulgazione ed esplicazione delle attività istituzionali poste in essere al fine di informare pienamente tutti i soggetti interessati sulle misure approntate dalla Regione per fronteggiare le criticità determinate dal terremoto. La consigliera stigmatizza "la condotta dei bancari", un "grave vulnus per l'attività istituzionale" messa in atto dalla Regione, oltre che una "palese violazione dell'accordo, senza contare il mancato rispetto per i cittadini in un momento di particolare difficoltà". (is)

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02/11/2012 Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Nicola Fangareggi

L'ex Idv Paolo Nanni interrogato per 7 ore in procura a Bologna L'ex consigliere regionale dell'Idv in Emilia-Romagna Paolo Nanni, ora consigliere provinciale di Bologna ex ldv (autosospesosi dal partito ed entrato a far parte del gruppo misto dopo lo scandalo che lo ha travolto), indagato dalla procura di Bologna con l'accusa di peculato per aver usato i fondi a sua disposizione per fini personali (cene o regali) o comunque diversi (come l'uso di auto blu o convegni fantasma per ricevere i relativi rimborsi) da quelli istituzionali ai quali avrebbe dovuto essere vincolato, nella giornata di mercoledì 31 ottobre è stato interrogato per 7 ore dalla pm della procura felsinea Antonella Scandellari e dagli uomini della Guardia di finanza.

Secondo quanto si apprende sarebbe stato lo stesso Nanni a chiedere di essere ascoltato in procura per poter spiegare agli inquirenti come siano stati spesi i 450mila euro di contributi ricevuti dalla Regione nel quinquennio in cui è stato in carica come consigliere regionale che gli vengono contestati. All'epoca, tra il 2005 e il 2010, Nanni era l'unico dipietrista nell'assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna e, di conseguenza, risultava essere il capogruppo ldv e il gestore unico dei fondi destinati dalla stessa Regione ai partiti politici rappresentanti nel parlamentino regionale. Nonostante il lungo interrogatorio Nanni avrebbe chiarito diverse questioni inerenti la sua posizione ma sarà nuovamente ascoltato nei prossimi giorni per fornire ulteriori dettagli sulla gestione economica durante il suo mandato.

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02/11/2012 Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Nicola Fangareggi

Contributi gas per le fasce deboli Esiste un importante opportunità per i Comuni, di cui pochi sono a conoscenza: il D.L. n. 159/07 prevede che entro il 19 novembre i distributori del gas, tra cui Iren, possano fare domanda all'Autorità per l'energia per alleviare le bollette delle fasce più deboli. Si tratta di fondi che i Comuni potrebbero esigere dai concessionari della distribuzione del gas, cioè da chi gestisce la rete locale, da utilizzare per programmi di efficientamento delle case popolari o per aiutare chi non riesce a pagare. E sono risorse significative: 323 milioni di euro all'anno. Per esempio, il Comune di Torino potrebbe beneficiare di 6 milioni l'anno. In sostanza, uno strumento nascosto nella bolletta del gas che potrebbe dare grandi risultati nel promuovere l'efficienza energetica e tutelare contemporaneamente le fasce più deboli, ma che i Comuni stanno in gran parte ignorando. Per ottenere le risorse del 2012 occorre una delibera che attui l'art. 46 bis D.L. n. 159/07, in ottemperanza alla quale Iren avrà tempo fino al 19 novembre per chiedere all'Autorità per l'energia di modificare la bolletta in modo da recuperare la cifra del 2012. Se la richiesta sarà presentata nei termini, si potrà ottenere il contributo senza che il gestore debba corrisponderlo di suo. Il Dipartimento Economia e Finanza ldv invita pertanto il Comune di Reggio Emilia e quelli della Provincia ad attivarsi al più presto per cogliere l'importante opportunità, tanto più in questo momento in cui l'Ente pubblico ha poche risorse da investire nell'efficienza energetica e nella tutela dei meno abbienti, due settori strategici per combattere la crisi. Francesco Fantuzzi Responsabile Dipartimento Economia e Finanza ldv Emilia Romagna

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Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Rossano Bellelli

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La guerra per il rusco

Rifiuti del Sud verso 1' Emilia Piano del ministro dell'ambiente Il governo contro l'export del pattume. Modena a rischio? I rifiuti di Napoli o Roma a Modena?

Può essere. Non è fantapolitica, perchè basta leggere una dichiarazione del ministro dell'Ambiente Corrado Clini dove dichiara guerra all'export dei rifiuti: «Non abbiamo capito perché i rifiuti di Napoli debbano andare in Olanda e non a Bologna o Torino. Dobbiamo risolvere questo problema». Il ragionamento è chiaro: al Sud e pure a Roma, coni suoi milioni di abitanti, si produce troppo pattume che non si riesce a smaltire per mancanza di inceneritori; così i rifi uti vengono 'venduti' all'estero. Ma, ra-

LA. NORMA Le regioni settentrionali non possono accogliere l'immondizia meridionale giona il ministro, in Italia ci sono inceneritori che non lavorano a pieno regime. Logica la conclusione: si 'lavorino' (quindi si inceneriscano) in territorio nazionale. A questo punto: l'Emilia non manca di impianti e a Modena la capacità produttiva potenziale potrebbe garantire di smaltire tanti rifiuti meridionali. Non è sbagliato, quindi, ipotizzare l'arrivo in città dei rifiuti. Spegnendo così le spe-

ranze di chi pensava che il dossier inceneritore fosse chiuso. Naturalmente i giochi non sono fatti e in Regione la linea non è comune visto che l'assessore all'ambiente Sabrina Freda spinge per chiudere gli impianti, mentre il governatore Vasco Errani scrive lettere tranquilizzanti ai gestori. A questo punto tutto può succedere. E una prima verifica della volontà politica cittadina sulla questione rifiuti si avrà lunedì in consiglio comunale a Modena dove si discute un ordine del giorno su una proposta di legge che tende a limitare l'uso degli inceneritori. Se la delibera non passa, significa che il partito pro- inceneritori è forte. Quindi i contrari possono iniziare a preoccuparsi. E la questione, come spesso succede, spacca e divide il partitone che al suo interno fa convivere l'anima ambientalista, ma pure i 'realisti' che non hanno la minima intenzione di indebolire Hera. La Multiutility a capitale pubblico maggioritario, stesso discorso vale per Iren, che tira fuori la calcolatrice e fa presente, anche in una recente intervista pubblicata su Repubblica Bologna, che sono stati fatti centinaia di milioni di investimenti. Tirando i fili ci sono le aziende che vogliono continuare a far girare gli impianti e il ministro ha dato un

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buon assist mentre in Regione c'è battaglia, ma il fronte 'realista' è molto forte. Questo il risiko con le diverse posizioni. A questo punto se il governo chiede, il comune (cosa) risponde? Fari puntati sulla discussione di lunedì dove possono emergere fratture tra apocalittici (`chiudiamo gli inceneritori') ed integrati (`non si possono fermare'). Curiosamente Modena

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Attiva sta lottando per far approvare la proposta di legge, ma ai suoi incontri pubblici sul tema hanno partecipato anche big come Stefano Bonaccini (il segretario regionale del Pd). C'è da capire come si riuscirà a trovare una quadra tra esigenze politiche così diverse: soprattutto quando i grillini sono alle porte.

■ Gian Basilio Nieddu

Pagina 7 Rifiuti del Sud verso I' Emilia Piano del ministro dell'ambiente

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Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Rossano Bellelli

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In Regione e in città il centrosinistra è diviso sugli inceneritori Lunedì in consiglio un'ordine del giorno per limitare l'uso dei termovalorizzatori I rifiuti portano battaglia dentro il centrosinistra regionale. Negli ultimi due mesi si assiste, infatti, a un ping pong continuo. Ha lanciato la prima pallina Sabrina Freda (nella foto) che dice stop ai nuovi inceneritori. Non sono da chiudere oggi o domani, ma si devono superare perchè il mondo oggi gira a raccolta differenziata e riciclo. I rifiuti non si bruciano, anche perchè 'eravamo i primi e ora rischiamo di finire ultimi'. La nuova 'industria' del rusco è 'green', `smare, `small' cioè fatta di tanti piccoli impianti per recuperare carta, vetro, organico a basso impatto ambientale. Proprietari e gestori dei grandi impianti si dicono pronti alla rivoluzione 'verde', ma gli inceneritori non si possono chiudere: ci sono capitali ed investimenti da difendere. A questo punto al tavolo del pin pong politico partecipa il governatore Vasco Erravi che in una lettera rassicura gli industriali di Confservizi (che rendono nota la missiva) «sull'utilizzo prioritario di inceneritori e termovalorizzatori per lo smaltimen-

to finale dei rifiuti». La Freda, in quota Idv che però in Emilia è più che stravolto da scandali e inchieste, rilancia e non demorde: dobbiamo cambiare strada perchè «c'è lo chiede l'Ue». Il pin pong continua. Fino ai giorni scorsi quando il battagliero assessore spedisce una lettera alle Province e si arma di frusta: «Sono con

la presente a chiedere che sia condivisa con la Regione l'attuazione delle previsioni contenute all'interno dei piani provinciali dei rifiuti che attengono ad ampliamenti o comunque modificazioni al sistema delle autorizzazioni relative agli impianti di smaltimento con particolare riferimento agli ampliamenti e alle nuove autorizzazioni di discariche». Insomma si legge nelle parole di Freda il `passerete sul mio cadavere ' prima di ampliare gli impianti. L'assessore ha ripetuto più volte la sua filosofia, il punto è vedere quanto conta il suo pensiero all'interno del centrosinistra emiliano-romagnolo. In altri termini riuscirà nella sua battaglia o le esigenze industriali ed economiche avranno la meglio? Questo il nodo da sciogliere per capire l'orientamento futuro del centrosinistra che deve fare i conti con una fetta sempre più numerosa del suo elettorato che su questi temi è pronta a tradire il centrosinistra, vedi le elezioni di Parma, per i grillini. (gbn)

Pagina 7 Rifiuti del Sud verso l' Emilia Piano del ministro dell'ambiente Il governo contro reApof,latsunc Modena a rbel do,

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Ronchini: «t, un peccato per gli assessori giovani» Il veterano della giunta analizza i nodi della fine anticipata della legislatura LUCIANO Ronchini è l'assessore al bilancio, al patrimonio e allo sviluppo dei sistemi informativi nella giunta Casadio. Sottufficiale Guardia di finanza in congedo, è stato per oltre un decennio consigliere comunale a Lugo. Ha da poco compiuto 65 anni. Assessore Ronchini, stando al decreto del Governo di riorganizzazione delle Province, fra due mesi dovrà lasciare il suo ufficio in piazza dei Caduti. Vede all'orizzonte difficoltà nel passaggio di consegne, visti i tempi brevi? «I problemi ci saranno. Mi sembra che questi provvedimenti siano

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molto precipitosi: passare da una giunta formata da sette assessori a soli tre consiglieri delegati creerà difficoltà. Personalmente credo che la fase di transizione potesse essere gestita dalle attuali giunte. Ma il governo ha deciso diversamente». Per quanto riguarda le sue deleghe, in particolare quella al bilancio, vede il rischio che alcuni lavori restino a metà? «In realtà, sul fronte del bilancio, è tutto fermo, a cominciare dai pagamenti, altrimenti non riusciremmo neanche a rispettare i limiti del patto di stabilità. Ora è arrivato anche questo ulteriore taglio di

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tre milioni, che è stato reso noto solo negli ultimi giorni: gestirlo, con impegni di spesa già presi, non sarà facile». Quale sarà il suo futuro da gennaio in avanti? «Non ho problemi: tornerà a essere un semplice pensionato, e a fare attività politica per il mio partito, l'Italia dei valori. Mi dispiace, tuttavia, per gli assessori più giovani: era prevista una legislatura di cinque anni, che è stata 'stroncata' dopo appena un anno e mezzo, e chi aveva dovuto lasciare i suoi incarichi professionali precedenti per assumere la responsabilità di assessore si troverà in difficoltà». f.m.

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Confe ate aliquote Imu e addizionale ef Amaducci: «A Cervia d prelievo sugli immobili resta tra i più bassi della provincia» CERVIA meglio della vicina Cesenatico, ma anche di gran parte delle città del ravennate, nel raggiungimento degli equilibri finanziari. Grazie alla progressiva riduzione del suo indebitamento, il Comune guidato dal sindaco Zoffoli ha ottenuto un 'bonus' dalla Regione che vale i milione e 375mila curo. Cesenatico si ferma a l milione e 81 mila, Faenza a poco più di 800mila. In questo modo vengono rimesse in circolo risorse utili per pagare i fornitori e le imprese che hanno eseguito lavori di pubblica utilità. «Grazie al patto di stabilità regionale e allo sblocco di questi fondi — spiega il vicesindaco e assessore al bilancio Roberto Amaducci — migliora il saldo obiettivo che dobbiamo raggiungere e lo alleggerisce». Due anni fa il saldo era prossimo allo 0; oggi è di oltre 3 milioni. Vale a dire che il Comune deve generare una 'riserva finanziaria' di quella portata, a cui però non può attingere. «Se metto in vendita terreni e incasso da queste operazioni — spiega Amaducci — e non spendo un euro, allora riesco a rispettare l'obiettivo». In questo quadro è interventi ta adesso la Regione, che ha dato una boccata d'ossigeno significativa. «Le risorse sbloccate ci consentieranno di pagare le imprese che hanno fatto lavori per noi. Altrimenti — aggiunge il vicesindaco — saremmo stati costretti ad agire sulle spese. Devo ringraziare la presidente So-

liera, l'assessore regionale al bilancio e consiglieri come Hammenghi che ci hanno sostenuto». All'orizzonte potrebbe esserci però la vendita di un altro blocco di azioni Hera. «Al momento è solo una possibilità, che dobbiamo tener presente visto che le alienazioni di immobili non riescono ad andare in porto per le difficoltà del mercato dell'edilizia. Le ultime aste, mi riferisco a quelle dei terreni di Milano Marittima e nella Malva Sud, sono andate deserte. Se non riusciamo a vendere quindi a incassare entro fine anno, il flusso in entrata non arriverà. Allora, per rispettare il patto di stabilità potrebbe essere necessario ridurre il nostro portafogli azionario. E' chiaro che ne deriva anche un danno, perché il Comune non incasserà più dividendi. Ma potremmo essere costretti a ricorre a quella soluzione per evitare penalizzazioni sui servizi e sul bilancio». INTANTO la giunta ha deciso di non modificare le aliquote Imu, tra le più basse della provincia. «Confermiamo quelle definite in sede di bilancio preventivo: 4 per mille sull'abitazione principale, 7,6 per le abitazioni concesse in uso gratuito ai figli e per quelle affittate, purché l'inquilino abbia la residenza nel nostro Comune; una scelta con cui tentiamo anche di agevolare il mercato delle locazioni. Anche l'addizionale comunale Irperf resterà ferma allo 0,4, una delle più basse in regione».

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MANOVRA A\z:om Fiera Nel caso te operazioni immobiliari previste non si conctudano positivamente entro fine anno potrebbe essere necessario mettere sul mercato un'attra quota dei. portafogli azionarle

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IL Comune di Cervia è riuscito a ridurre la su esposizione, estinguendao anticipatamente alcuni mutui. Attuakmente ft debito è sutrordine dei 35 milioni di 'uro, circa miLLe euro a testa

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ROBERTO AMADUCCI

Le risorse sbloccate in favore di Cervia sono superiori a quelle concesse ad esempio a Cesenatico e a tutti i Comuni del. ravennate a escLusiono del capoluogo

vicesindaco e assessore ai. bilancio

R "bonus" detta Regione prevede meccanismi premiati che riconoscono nostri sforzi sul debito

CALCOLI L'ultima rata dell'Imposta municipale unica dovrà essere versata dai proprietari di immobili entro il 16 dicembre

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SCUOLA PETIZIONE DI GENITORI: «L'ISTITUTO RACCOGLIE ATTORNO A SE LA COMUNITÀ IN UNA FRAZIONE CHE NON HA LA PIAZZA

Le mamme di Montaletto in difesa della `Buonarroti' LE INSISTENTI voci di chiusura di plessi scolastici come conseguenza della riorganizzazione del sistema dettata dalla Riforma Gelinini conti E11311130 a destare preoccupazione. A sollevarsi sono questa volta le mamme della elementare Buonarroti di Montaletto che hanno già intrapreso una raccolta di firme. «La nostra scuola non chiude» esordisce Erica Bellini, portavoce delle mamme. «Siamo arcistufe di ascolta-re ogni anno voci di una possibile chiusura. La nostra petizione non vuole nè gettar fango nè far politica. Il nostro intento è far comprendere agli abitanti di tutto il comune di Cervia che la nostra scuola è una bella realtà, con tutte le problematiche che oggi attanagliano il mondo dell'istruzione, ma che offre un'alternativa a chi lavora tutto il gior-

no. Le maestre si fanno in 'dieci' per aderire a tanti progetti e come genitori ci viene data la possibilità di partecipare attivamente con i laboratori che sono tanti e creativi. C'è un :EU:o gruppo di persone che dà anima e corpo per organizzare feste e raccogliere fondi da redistribuire alla scuola e ci sono persone che, pur non avendo più i bambini alle elementari, offrono il loro tempo libero ogni qualvolta serva. Insomma la nostra non è una scuola e basta! E' una comunità che non possiede una piazza o un centro storico. La nostra storia è la scuola, una scuola che ha un cuore che batte. Lasciateci vivere». le mamme di Montaletto interviene l'assessore all'Istruzione Michela Bianchi. «Premetto dice che la scuola A RASSICURARE

primaria è di competenza statale e quindi della sua apertura o chiusura può decidere solo lo Stato. E' però vero che le azioni per far crescere ed arricchire una scuola vengono messe in atto dalla dirigente scolastica, dall'Amministrazione e dalla comunità tutta. La scuola primaria Buonarroti di Montaletto è l'unico plesso all'interno del secondo circolo didattico ad avere la modalità 'tempo pieno' dal lunedì al venerdì. Quaranta ore settimanali che consentono attività caratterizzanti che con altro orario non sarebbero possibili. La riduzione d'orario, o addirittura la chiusura, sarebbe una sconfitta per tutti e l'amministrazione comunale lo sa. In questi anni si sono mese in campo una serie di azioni volte a far crescere ancora di più il numero dei bimbi iscritti». Lorenzo Lelli

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02/11/2012 Periodicità: Quotidiano

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COSTI DELLA POLITICA Il decreto del Governo obbliga l'assemblea

legislativa regionale ad un taglio di tre milioni di euro

La dieta Monti sulle spese del consiglio regionale a libera al bilancio di previsione 2013 dell'Assemblea legilativa, con tre milioni di euro di tagli rispetto al 2012. L'Ufficio di Presidenza ha approvato mercoledì il conto economico, dal quale risulta che l'anno prossimo il Consiglio regionale costerà alle casse di viale Aldo Moro più di 31,2 milioni di euro. Gran parte del merito va al decreto del Governo sul taglio ai costi della politica nelle Regioni, che impone una drastica riduzione del budget ai gruppi e un calo delle indennità di presidente e vicepresidenti dell'Assemblea legislativa. Il decreto prevede infatti che l'emolumento mensile dei consiglieri regionali non possa superare i 6.200 euro netti, comprese anche le indennità di carica e le spese per l'esercizio del mandato, tra cui i rimborsi chilometrici per gli spostamenti casaRegione. Il tetto per il presi-

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dente del 'parlamentino' regionale è invece fissato a 7.400 euro, lo stesso stipendio di un governatore. Dal momento che nell'indennità mensile devono essere compresi anche i rimborsi chilometrici, di fatto la maggior parte dei consiglieri regionali dell'Emilia-Romagna (tranne quelli che abitano a Bologna, che già non hanno il rimborso) si vedranno decurtata la busta paga: chi viene da Piacenza o Rimini, ad esempio, potrebbe perdere fino a circa 3.000 euro al mese. Senza contare che i due vicepresidenti dell'Assemblea legislativa, Enrico Aimi del Pdl e Sandro Mandini dell'Idv, già sforano il tetto previsto per legge con la sola indennità di carica (6.555 euro netti al mese). Nel bilancio 2013 dell'Assemblea regionale, però, l'impatto più significativo sarà dunque quello sui gruppi consiliari: il budget per il loro funzionamento passa

infatti dai 2,3 milioni del 2012 ai 250.000 euro dell'anno prossimo, per effetto del decreto del Governo che impone un finanziamento massimo ai gruppi di 5.000 euro per ogni consigliere (in Emilia-Romagna gli eletti sono 50). Il bilancio 2013 del Consiglio regionale ingloba anche le misure previste nella risoluzione approvata all'unanimità in aula lo scorso 2 ottobre. Superato dai fatti il taglio del 30% al budget dei gruppi (il decreto del Governo spinge la riduzione fino all'80%), resta però l'abolizione delle spese di rappresentanza per il presidente del Consiglio regionale, per i membri dell'Ufficio di Presidenza e per i presidenti delle commissioni. Non sono esclusi, comunque, ulteriori tagli anche in futuro, visto che l'aula deve comunque approvare una legge regionale per il nuovo regolamento sul finanziamento ai gruppi e le indennità. "

Pagina 3 ROMAGNA Chivoterà per il Proviorione di Itomagna?

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02/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 183.714 Diffusione: 137.247

Grillo lancia Di Pietro al Colle Ma è guerra aperta nell'Idv L'ex pm: non abbandono la nave. Il capogruppo DonadL vado via candidando Di Pietro al Colle. Perché, ha spiegato dal suo bio& «è un uomo onesto» ed è «l'unico CHI DICEVA che d tempo degli che in questi anni si è opposto al L'ha anche difeone man show è finito forse non berlusconismo», dai suoi, spiegando che l'ex prn pensava proprio allI& ma la mas- so «ha mostrano allevato piranha squali che sima torna buona perfino lì. Amo- ora le loroefauci». La neo Di Pietro è finito sotto proces- porta aperta a Grillo l'ha lasciata so proprio dai suoi. E lui ha am- proprio Di Pietro che nell'annunmesso : «L'Italia dei. Valori e finita domenica a Report, siamo vittime di un killeraggio, di un siste•'' -,,, N..,. IL COMICO ma politico e finanziario ch.e non GENOVESE k ha più bisogno di noi». L'ufficio di presidenza trascinato per due giorni e dodici ore, nonostante la Di Pietro e una persona 'piena fiducia' formalmente tribu- onesta. Nel panorama tata a Di Pietro, non è servito a ri- politico è l'unico solvere le tante grane: l'imbarazzante intervista a 'Report' del lea- che in questi anni der, la sconfitta in Sicilia, gli scan- Si è opposto a Berlusconi dali sull'uso dei fondi del partito in varie regioni, la mano infelice di Tonino nella selezione dei can- ciare il fallimento del partito ha rididati. I casi Scilipoti e De Grego- lanciato: «Faremo opposizione rio insegnano. Il dibattito, dun- fuori dal Palazzo. Tiferemo Bepque, è aperto_ Per dirla con il capo- pe Grillo». Frase che ha avuto l'efgruppo alla Camera Massimo Do- fetto di dividere ancora di più nadi, «con 12 puntata di Report l'Idv nella quale non si è mai rinon è morta I'Idv ma Antonio Th composta la frattura tra i moderane:lo». ti, assertori dell'alleanza con il Pd, e gli estremisti pronti a cavaiI N QUESTO marasma si è inserito care le politiche dei grillin i e della Beppe Grillo che per l'idv è sem- Fiom. Quindi Donarli è arrivato a pre stato una variabile di tortnertminacciare le dimissioni, vedenti, Il `guru' del Movimento cm- do nell'offerta di Grillo «un'inteque stelle è entrato a gamba tesa sa premeditata» e annunciando VeronIca Passed

che nei prossimi giorni si po le politiche del 2013 Di Pietro autoconvoehera un'assemblea non sarà più leader. Tonino, in seche stabilirà se l'Idv è morta come rata, accusa «riciclati inflittati» vuoi far credere Di Pietro o se nel suo partito e dribbla i prononon è Di Pietro che cerca di disto- strici irtfaus «Non abba tido negliere l'attenzione dai suoi proble- rò mai la nave ldv: al suo comanmi». Poi la stoccata finale su Toni- do fino alla fine, ovvero fino a no al Quirinale: «Auguro a Grillo quando non troveremo insieme di aver fatto la scelta giusta». una persona che lo farà con aitretInsomma 1'Idv «andrà avanti» ali- tanto amore e passione», che senza Di Pietro, tenendosi Infine, le reazioni 'grilline' a Gru-lontana da un «radicalismo senza lo. Via web è una bocciatura sonofuturo». Posizione che comincia a ra. I commenti della base (170 in farsi largo nel partito se un espo- un'ora) non sono affatto teneri: ne nte autorevole come Francesco c'è chi lo accusa di «aver sbroccaPancho' Pardi va dicendo che do- to alla grande» e chi intravede nelle parole del comico l'ipotesi di un'alleanza con lidv che viene subito condannata. Anche qui il leader solo al comando vive enipi difficili, tant'è vero c he c'è chi lo invita a «mollare il movimento».

ALLEANZA Grillo e Di Pietro La base grillina boccia qualsiasi ipotesi di tandem

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