rassegna 01.11.2012

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 01.11.2012

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INDICE

Bologna La Provincia di Bologna alle celebrazioni del 2 e 4 novembre 01/11/12

Bologna2000.com

Commemorazione defunti a Bologna: le cerimonie 01/11/12

Bologna2000.com

Regione, scure Monti sui partiti: fondi ai gruppi tagliati dell'80% 01/11/12

Corriere di Bologna

Spese IDV, nuova guerra: l'ex Baldi ricorre al Tar 01/11/12

Corriere di Bologna

Consulta estero, la Bartolini: "Mi cercherò un lavoro" 01/11/12

Corriere di Bologna

Spese in Regione ex Idv va al Tar 01/11/12

4 5 9 11 12 13

La Repubblica Bologna

Parma Giunta provinciale addio Sarà sciolta il primo gennaio 01/11/12

Gazzetta di Parma

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Modena Borghetti (idv) si dimette da coordinatore 01/11/12

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Gazzetta di Modena

Drusiani torna all’attacco: dieci domande sul Prg 01/11/12

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Gazzetta di Modena

Si è dimesso il coordinatore Borghetti 01/11/12

17

La Nuova Prima Pagina di Modena

Idv, Borghetti si dimette da coordinatore Era stato il «nemico» di Eugenia Rossi 01/11/12

La Nuova Prima Pagina di Modena

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Imola Morotti (Lega): «Sulla Montanara la sicurezza è diminuita» 01/11/12

Il Resto del Carlino Imola

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Ferrara «Gas velenosi nei pozzi geotermici di Casaglia» 01/11/12

20

Il Resto del Carlino Ferrara

A Ferrara niente abbonamenti bus scontati 01/11/12

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Il Resto del Carlino Ferrara

Ravenna «Dopo la fuga di stirolo Versalis più sicura» 01/11/12

23

Corriere Romagna Ravenna

«Verremo assediati dalle polveri Così ci rovinate» 01/11/12

Il Resto del Carlino Ravenna

«Nessun pericolo per la salute pubblica» 01/11/12

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Il Resto del Carlino Ravenna

“Sulla perdita di stirene alla Versalis zero danni alla salute” 01/11/12

La Voce di Romagna Ravenna

Pavaglione, la Rocca vuol vederci chiaro 01/11/12

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La Voce di Romagna Ravenna

“Tutti in consiglio” Arriva l’invito dei grillini 01/11/12

24

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La Voce di Romagna Ravenna

Forlì Cesena L’Imu prima casa resta invariata 01/11/12

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Corriere Romagna Cesena

Rimini Idv in subbuglio: Di Pietro dimettiti 01/11/12

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Corriere Romagna di Rimini

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Ecco il comitato pro Bersani 01/11/12

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Corriere Romagna di Rimini

«Tonino ha dato tanto alla nostra democrazia, per ora non vedo nessuno scandalo» 01/11/12

Il Resto del Carlino Rimini

In rivolta i fedelissimi di Di Pietro: «Se non si dimette lasciamo il partito» 01/11/12

Il Resto del Carlino Rimini

Anche Rimini ha i nervi a fior di pelle, domani la resa dei conti 01/11/12

Il Resto del Carlino Rimini

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Nazionale Di Pietro piega i dissidenti 01/11/12

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Il Resto del Carlino

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BOLOGNA

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Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

La Provincia di Bologna alle celebrazioni del 2 e 4 novembre Annunci Google

Cerimonia

Boloc

113

Gomme He'..e Monumenti Dì

Venerdì 2 novembre alle ore 9 nella Basilica di S Petronio il vice presidente Giacomo Venturi rappresenterà la Provincia alle celebrazioni per il suffragio di tutti i Caduti in pace e in guerra che proseguirà alle 10.15 in Piazza Nettuno con la deposizione delle corone al sacrario e alle 11 nella Cripta del Cimitero della Certosa — Lapidario dei caduti bolognesi della Il Guerra mondiale Sabato 3 novembre alle ore 1 O Stefano Caliandro sarà in Piazza Maggiore per le Celebrazioni del Giorno dell - Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate' Domenica 4 novembre 94 anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale e Giornata dell unità nazionale e delle Forze armate la presidente della Provincia_ Beatrice Dradhetti accompagnata dal Gonfalone rappresenterà la Provincia di Bologna alle iniziative commemorative_ A partire dalle ore 9 15_ in Piazza tvlaggiore si svolgerà la cerimonia militare con schieramento dei reparti in armi. delle associazioni combattentistiche dei Gonfaloni e della Bandiera di guerra. Sarà presente anche Stefano Caliandro presidente del Consiglio provinciale che parteciperà alle cerimonie di commemorazione che proseguiranno alle 11 30 al giardino

Klemlen di via Azzo Gardino con la deposizione di

fiorì al cippo della Palazzina del Comando in occasione delt325" Anniversario della Battaglia di Porta Lame e alle 12 30 in Piazza 7 Novembre 1944. con la deposizione di corone Al Citi" Anniversario della Battaglia di Porta Lame che si terrà alle 12 30 in piazza 7 novembre 1944 con la deposizione di corone. parteciperà I assessore Giuseppe De Biasi accompagnato dal Gonfalone della Provincia_

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BOLOGNA

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Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Commemorazione defunti a Bologna: le cerimonie Annunci Google Fiera Bolocina

Cerimonia

Meteo Bolocina

Sindaco

Venerdì 2 novembre, giornata della commemorazione dei defunti_ si svoloerà una cerimonia religiosa nella Basilica di San Petronio e la deposizione di corone nel Chiostro della Basilica di Santo Stefano cui seguiranno cerimonie alla presenza di autorità civili e militari in Piazza Nettuno ai cimiteri militari di San Lazzaro e all - Ossario della Certosa Monumentale

C Lie sco i prociramtna delle ce/ebrazioni alle ore $ 30 all - interno del Chiostro della Basilica di Santa Stefano sarà deposta una corona alla lapide che ricorda i bolognesi caduti durante la prima guerra mondiale In rappresentanza dell - Amministrazione comunale sarà presente I assessore Nadia Monti In rappresentanza del Consiolio comunale sarà presente la vicepresidente Paola Francesca Scarano

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BOLOGNA

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

alle ore 9 sarà celebrata la Santa Messa in suffragio di tutti i caduti nella Basilica di San Petronio Sarà presente la vicesindaco Silvia Giannini In rappresentanza del Consiglio comunale sarà presente la vicepresidente Paola Francesca `corano alle ore 9 30. deposizione delle corone al Cimitero di guerra britannico e polacco Sarà presente I assessore Riccardo Malagoli alle ore 10 15_ deposizione di corone al Sacrario dei caduti di Piazza Nettuno_ alla presenza della vi cesindaco Silvia Giannini e delle autorità civili e militari In rappresentanza del Consiglio comunale sarà presente la vicepresidente Paola Francesca Scaturì° alle ore 11 all Ossario dei Caduti della Grande guerra Certosa Monumentale sarà deposta una corona sarà presente I assessore Nadia Monti Alle cerimonie sarà presente il Gonfalone del Comune di Bologna IN OCCASIONE DELLA RICORRENZA DEI DEFUNTI, RIAPRONO LE SALE OTTOCENTESCHE DELLA CERTOSA Domani. in occasione della ricorrenza della festività dei defunti. verranno rese nuovamente accessibili al pubblico diverse sale e logge ottocentesche dopo gli impegnativi interventi di rifacimento dei tetti I diversi cantieri avviati nel 2012 hanno reso fruibili il Loggiato delle Tombe la Sala delle Tombe la Sala Catacombe il Recinto Monache e Cappuccini il Chiostro IX e gli interrati dei Chiostri VIII e IX A causa dei lavori in corso non sono al momento accessibili la Galleria Tre Navate e la Galleria annessa al Chiostro Vill II Chiostro VIII pur oggetto di intervento verrà reso agibile nell area del campo Al termine di questi lavori previsti entro la fine del 2013 nella sostanza verrà reso nuovamente agibile gran parte dell area monumentale della Certosa

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BOLOGNA

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Rimangono chiusi al pubblico. a causa dei danni derivati dai recenti eventi sismici il Pantheon e la zona di portico prospiciente e il portico ovest (ed emiciclo nord) del Chiostro P,Iaggiore Nella Certosa sono inoltre presenti altre transennature minori oltre alla chiusura del portico ovest del Chiostro VI e il Braccio locali del viale di accesso al Campo Ospedali_ manufatti per cui é comunque previsto lavvio dell intervento di recupero nel corso del 2013 Nel cimitero di Borgo Panigale resta interdetto lo spigolo nord-est del cortile d ingresso e parte del braccio nord-ovest del cortile mentre proprio oggi é stato inaugurato il Nuovo Polo Crematorio con annessa la Sala dei Riti per le cerimonie funebri Con questi interventi il Comune di Bologna intende dare un forte segnale alla cittadinanza sul proprio impegno affinché nel corso dei prossimi anni i cimiteri bolognesi raggiungano la piena accessibilità e siano oggetto di costanti interventi che consentano la funzionalità degli impianti e la conservazione dell imponente patrimonio d arte e storia contenuto. L importo complessivo dei cantieri di restauro è stato di 2300 000 euro sia con stanziamenti di Hera spa che del Comune di Bologna e per i prossimi cantieri é previsto un importo di 1.000 000 di euro Oui di seguito alcune notizie storico artistiche sulle sale ottocentesche che verranno riaperte_ Le prime notizie del Loggiato delle tombe risalgono al 1822_ mentre Coriolano Monti nel 18C0 apporta una modifica nel fondo con I apertura verso la Sala Gemma L impostazione è neoclassica con trabeazione sorretta da lesene e la copertura a volta con cassettoni nei sottarchi La loggia ha due varchi verso due ex celle monacali riutiliziate quali spazi cimiteriali Nel suo interno sono collocate la scultura di donna piangente sopra I - urna di Innocenza Giungi (Cella Prima 1824) la tomba monumentale della Famiglia Bentìvoglio (Cella Seconda) ed infine una serie di statue e rilievi eseguiti da Alessandro Franceschi tra cui il monumento Badini (1821 c.a.) capolavoro che sviluppa in maniera innovativo il tema neoclassico del compianto verso il defunto_ Foto e maggiori dettagli storico artistici sono scaricabili al seguente link: http - certosa cup2000 itchiostroluoghi phpAD=1978

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BOLOGNA

01/11/2012 Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi La Sala delle Tombe fu progettata da Angelo Venturoli nel 18113: ma il cantiere venne seguito da Luigi Marchesini già incaricato di progettare altri spazi all interno della Certosa Larchitettura è composta da un vestibolo a quattro colonne ioniche che ne enfatizza l'ingresso alla sala assieme all - abside aperto anch esso a quattro colonne trabeazione classica e volta ellittica Sulle pareti sono visibili decorazioni ottenute con grandiosi cippi di uguale disegno Strutturalmente il corpo della sala si svolge a guisa di quei colombari antichi entro cui si riponevano le ceneri del defunto NJell abside è custodito il vero punto di forza della sala_ un magnifico leone colossale_ opera del bolognese Carlo Monari ivi collocato in memoria dei caduti per l'Indipendenza d'Italia La figura del leone recentemente restaurato. viene ritratto ferito e ruggente nell atto di difendere i resti della propria barricata celebrando così la figura dei caduti. Il monumento fu commissionato dal Comune di Bologna. e qui collocato dopo il 1873 Foto e maggiori dettagli storico artistici sono scaricabili al seguente link_ http certosa cup2000 itchiostraluoghi php?ID=1978 La Sala delle Catacombe già esistente nel 1827 subì nel corso degli anni diversi interventi ad opera dell architetto Luigi Marchesini e poi successivamente dell ingegner Coriolano Monti L ampio spazio chiuso per la caduta del coperto dal 2000 al 2012. è tra gli spazi più seducenti della Certosa_ e tra le architetture più raffinate della Bologna ottocentesca Alle due estremità sopra un piano elevato sono situati due vestiboli a pianta quadrata. mentre lungo la sala vi sono nicchie centinate separate da colonne e da lesene doriche. Al suo interno la sala conserva la stele verticale dedicata a G B. Giacomelli 1;1822') di Alessandro Franceschi raffigurante una donna appoggiata ad un busto commemorativo derivato Ball iconografia del monumento a Giovanni Volpato del Canova oltre a marmi di Stefano Galletti e Cincinnato Baruzzi Foto e maggiori dettagli storico artistici sono scaricabili al seguente link http . certosa cup2000 it chiostro:luoghi php2ID=1078 Il Recinto Monache e Cappuccini è un area ad est del Chiostro Terzo composta da quattro stanze unite da in loggiato con volta a crociera e rimane la testimonianza più significativa dell antica struttura a celle della Certosa anche se completamente svuotate per I uso cimiteriale Per un certo periodo vi furono collocati avanzi funerari provenienti dai cimiteri urbani di smessi come viene ricordato anche da Lord Bvron All interno si conservano poche ma significative opere neoclassiche il monumento a Giuseppe Vogli di Giacomo De Maria

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01/11/2012

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Diffusione: n.d.

Regione, s 'e Monti sui partiti: fondi ai gruppi tagliati dell'80% Spese di funzionamento: si passerà da 2,3 milioni a 250mila euro fanno Ridotti anche gli stipendi. Richetti: «Peseremo 7 euro su ogni cittadino» La scure è stata imposta da. Roma. E anche l'Emilia-Rontagna si è dovuta adeguare. L'ufficio di presidenza dell'Assemblea legislativa ha approvato ieri il bilancio di previsione 2013 che recepisce le direttive del governo Monti sulla cura dimagrante imposta ai consigli regionali. Il taglio dei costi per il Parlamentino di viale Aldo Moro assume dimensioni epocali. Le spese di funzionamento dei gruppi consiliari — al cui interno sono compresi convegni, cene, consulenze, rimborsi vari e spesso misteriosi — passerà dagli attuali 2 milioni 333mila euro a 25omila euro, con un risparmio dell' 8n%. Insomma, ogni gruppo avrà a disposizione 5mila euro a consigliere. Non finisce qui. Lo stipendio massimo di un consigliere dovrà fermarsi a 6,200 euro netti al mese, mentre finora, in alcuni casi, superava in scioltezza gli 8 mila, tra indennità base (5.348 euro), rimborsi chilometrici (per qualcuno oltre 2 mila euro al mese), più indennità di funzione per presidenti e vice delle commissioni, capigruppo, etc. Lo stipendio del presidente dell'assemblea regionale sarà di 7.400 euro, mentre attualmente, il nostro Matteo Richetti percepiva. 7.224 curo di indennità a cui andavano ad aggiungersi altri benefit. Il risultato finale è che il costo del consiglio regionale nel 2013 sarà di 34 milioni e 252mila euro: tre milioni in meno rispetto al 2012. La cifra resta comunque alta, ma la riforma è importante visto che proprio nel budget per il funzionarn.ento dei gruppi consiliari si sono annidate negli anni le presunte spese allegre adesso al vaglio della Procura di Bologna. Milioni di euro sottratti per anni al controllo dell'opinione pubblica e alla su.pervisione di un revisore esterno, dal momento che l'unico dominus a cui spettava decide-. re se una spesa fosse giustifica.ta o meno era il capogruppo. Per il momento non sono state ritoccate le spese per il personale in carico ai partiti (oltre 2 milioni e mezzo di euro nel

2012), ma non sono escluse in futuro alcune modifiche al ribasso su questa voce. Il presidente dell'Assemblea Matteo Richetti ha commentato così la riforma: «Sulla riduzione dei costi ci eravamo mossi per tempo, su alcune voci anticipando quelle che sono poi state le misure del governo. Peseremo su ogni cittadino emiliano-romagnolo per 7 euro l'anno». Richetti ricorda come, dal 2010 a oggi, il bilancio dell'Assemblea sia stato tagliato di 5 milioni di curo e auspica «che si possa creare una uniformità a livello nazionale, con l'eliminazione di distorsioni e voci di spesa non più giustifica-

5000 Og d niconsIgNere bu d get dei j ou)).n ecioivarr a questa per il totale dei membri ma

6z200 Stipendio netto

Sarà il tetto massimo per l'indeta di un consigliere (inclusi

rimborsi chilonietrici)

7.400 Paga dei preeldente

Sarà la retribuzione mensile (inclusi bene6l) del numero Lino dell'Assenibiea

3 trliliorii

Risparmio Quanti, di meno kier ra

spet.so coi pl essi va rnente

per l'Assemblea a partire dairailno prossinio

bili;.;.. Queste nuove cifre sono il risultato della riunione che si è svolta due giorni fa a Roma tra i capigruppo di tutte le Regioni, ai quali è stato chiesto di rispettare il decreto del governo sulla finanza e il funzionamento degli enti territoriali. Il premier Mario Monti era stato chiaro: decidete voi come e dove tagliare e adeguatevi in fretta, altrimenti le sanzioni saranno pesantissime. L'incontro è durato diverse ore. Alla fine tra diverse resistenze — i presidenti delle assemblee hanno deciso di parametrare le nuove voci sul-l'esempio delle Regioni più virtuose. Per gli stipendi dei consiglieri il modello di riferimento è stata l'Emilia-Romagna dove già prima gli. stipendi erano più bassi che altrove ma, come abbiamo visto, tra una voce e l'altra potevano comunque sfo rare l'attuale tetto fissato a quota 6.200 euro. Per i budget ai gruppi consiliari il modello è stato l'Abruzzo; per l'indennità del presidente dell'assemblea, l'Umbria. Le proposte dei presidenti delle assemblee dovranno ora essere rigirate al governo e poi andare in Parlamento. Si parte nel 2013. L'ufficio di presidenza della Regione, mettendole già a bilancio per l'anno prossimo, ha voluto dare un segnale politico: come a dire, noi siamo pronti. il ventaglio delle riforme in agenda è ancora ampio. Si attende ancora la pubblicazione delle spese on line sostenute dai consiglieri, e l'intervento della Corte dei conti come ente di certificazione esterno delle spese. La riduzione dei fondi ai gruppi, però,, è già un segnale di garanzia. E evidente Che se Paolo Nanni, l'ex capogruppo Idv indagato per peculato, avesse avuto nella propria disponibilità 5 mila euro all'anno invece di 90 mila (come invece è accaduto), probabilmente la Procura, piuttosto che su cene, eventi e convegni fantasmi, ora si troverebbe a indagare su qualche aperitivo. Pierpaolo Velorià RIPRODUZIONE RSERVAT4

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01/11/2012

CORRIERE DI BOLOGNA Direttore Responsabile: Armando Nanni

PeriodicitĂ : Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

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01/11/2012

CORRIERE DI BOLOGNA Direttore Responsabile: Armando Nanni

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

S )e se idv, nuova guerra: l'ex Baldi. ricorre al Tar La guerra tra ex dipietristi e Italia dei valori arriva anche al 'l'ar. Dopo l'inchiesta aperta dalla Procura, a seguito di un esposto di Domenico borace, che ha visto l'iscrizione nel registro degli indagati per l'ex consigliere regionale Paolo Nonni (con l'accusa di peculato), un altro «cacciato» dal partito, il reggiano Roberto Baldi, ha depositato martedì un ricorso al Tribunale amministrativo di Bologna per chiedere le «spese dettagliate» del gruppo regionale dal 2010 al 2012, estratto conto della carta di credito compreso. «Nessuna accusa preventiva chiarisce Baldi ma qualche dubbio c'è», Il riferimento è in particolare alla campagna referendaria, per cui l'Italia dei valori di viale Aldo Moro, nel rendiconto pubblicato on line, dice di aver speso 22 mila curo. Campagna che Io stesso Baldi sostiene di aver fatto, senza costi per i banchetti e senza rimborsi spese per i militanti. CI sarebbe poi un elemento temporale insospettire, «la campagna referendaria si è conclusa il 20 giugno dél 2010, il gruppo Idv in Regione si è costituito l'i giugno dello stesso anno, possibile che in neanche un mese siano stati spesi tutti quei soldi?», si chiede Baldi. RIPRODUIIONE RISERVATA

Pagina 2 scure Munti sui Krtit fondi ai gruppi ivip;liali.dell'8,0,;:,

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CORRIERE DI BOLOGNA Direttore Responsabile: Armando Nanni

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

L'addio La riforma cell'organismo per gli emiliano-romagnoli all'estero le toglierà la presidenza

Consulta estero, la Bari:ani: «Mi cercherò un aN oro» Per 32 anni Silvia Bartolini ha vissuto di politica. Dal 198o al 1995 consigliere comunale, con due parentesi da assessore; poi la sconfitta alle Comunali del '99 contro GUAZZai0Ca e, fino al 2005, la carica di consigliere regionale. Dal eoo6, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Ora che una proposta dì legge condivisa intende affidare la guida della Consulta a un consigliere regionale senza compensi aggiuntivi, la Bartolini intravede la fine del suo mandato, ricompensato con 45 mila euro a l'anno. «questo è ['unico lavoro che facevo — ha detto in un'intervista a Telecentro — ne troverò un altro: con tutta la crisi che c'è questo non deve essere un problema da parte di nessuno». Non ci sta però, Silvia. Bartolini, a finire nella polemica sui costi della politica. Prima difende il ruolo della Consulta: «Non è un carrozzone. Siamo finiti nella pole-

mica ma mai in nessuna inchiesta o in nessun polverone». Poi prende le distanze dal consiglio regionale. «Una cosa sono 1 dibattiti sui consigli regionali e sui consiglieri che hanno pagato le trasmissioni, un'altra cosa siamo noi e io in particolare, che svolgo un lavoro sulla base di una legge , con un bilancio che viene votato ogni anno dall'Assemblea», Bartolini ne ha anche velatamente — per la giunta che non

Ne,,n è un carromone E tn dipíace che il ri9ultAk) Wùo dibanlio suí sìa suùa relinúnazínne

l'avrebbe difesa a sufficienza: «La cosa strana è che a luglio è stato respinto un emendamento di legge a firma M5s e ldv» per la chiusura immediata di bitta la Consulta. «Dal 2 ottobre in poi, nell'arco di 15 giorni, si è invece deciso di tagliarla... Mi dispiace che di tutto il tema dei tagli, l'unica cosa che è emersa è stato il taglio della mia presidenza esterna», Bartolini attacca la capogruppo Idv in regione liana Barbati che premeva per la chiusura dell'ente. «Forse doveva essere lei a preoccuparsi di chiamare per sapere cosa fa la consulta. Invece da subito il giudizio è stato: è un organismo obsoleto». Invece sul M5s: «Non sono d'accordo con le loro posizioni, ma hanno avuto una certa coerenza: fin dall'inizio hanno detto di voler chiudere Lutto». 12, V. C PPRODUZME R,SERVAU

Ex candidata Silvia Bartolini ò stata consigliere comunale a Bologna dal 1980 al 1995 (con due parentesi da assessore). Nel '99, candidata a sindaco, fu sconfitta per un pugno di voti da Giorgio Guazzaloca. Poi andò in Regione

Pagina 2 Regione, scure Munti sui Krtit fondi ai gruppi Lu•liali dell'81b,

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Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Diffusione: n.d.

Spese in Regione ex Idv va al Tar TRA ex di pietristi e Italia dei Valori si apre l'ennesimo fronte di scontro, davanti al Tar. A lanciare l'ultima offensiva è l'ex militante reggiano Roberto Baldi: ha chiesto al Tribunale amministrativo di disporre che la Regione gli fornisca i rendiconti dettagliati delle spese di Italia dei Valori dal 2010 a oggi, l'elenco gli addebiti sulla carta di credito in uso ai consiglieri e pure i movimenti sui conti in banca.«Mi sono dovuto rivolgere al Tar — spiega — perché viale Aldo Moro mi ha negato questa documentazione».

Pagina 7 ' La SalsiaBallarò,Grillo s'infiuia

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01/11/2012

GAZZETTA DI PARMA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 45.153

Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Diffusione: 37.669

LOZAL: LA RIFORMA VARATA DAL GOVERNO: FASE DI TRANSIZIONE LUNGA UN ANNO

Giunta provinciale addio Sara sciolta il primo gennaio Restano solo presidente e consiglio con competenze ridotte Dal prossimo primo gennaio la giunta provinciale sarà sciolta e resterà in carica soltanto il presidente Vincenzo Bernazzoli (che ieri, interpellato, ha preferito trincerarsi dietro a un «no comment» sugli aspetti della riforma) assieme al consiglio provinciale, per il quale lo scioglimento è stato invece posticipato a fine 2013. E' questa la novità più eclatante uscita dal decreto legge deciso dal Governo sul riordino delle province, che ha sancito definitivamente la riduzione da 86 a 51 delle province delle 15 regioni a statuto ordinario (mielle a statuto speciale avranno invece altri 6 mesi di tempo per definire la riforma), comprendendo anche le 10 città metropolitane che sostituiranno le province dei capoluoghi più popolosi.

del ricorso presentato dalle Regioni sul sistema elettorale previsto per le nuove province. In caso di suo accoglimento, il decreto legge dovrebbe essere rivisto. Inoltre, non è escluso che le tensioni a livello locale si ripercuotano anche sul Parlamento al momento della conversione del decreto in legge.

Cosa accade a Parma

I punti principali della riforma A partire dal primo gennaio le giunte saranno ufficialmente soppresse e dunque gli assessori (che non potevano per legge avere anche E doppio radio di consiglieri) decadranno dal proprio incarico e dalle deleghe ricevute a suo tempo dal presidente. Presidente (per Parma Vincenzo Bernazzoli) potrà comunque delegare l'esercizio di alcune funzioni a non più di 3 consiglieri provinciali in carica. Eeftettivo riordino delle Province (e quindi l'eventuale accorpamento tra Parma e Piacenza in attesa dell'esito del referendum per ll'annesAnne alla Lombardia indetto nel Piacentino) partirà invece con il primo gennaio del 2014•, data in cui

diverrà effettivo il riordino sia territoriale Che di funzioni. La Provincia diventerà così un ente di secondo livello, con il Presidente e il consiglio come unici organismi «superstiti». Le elezioni peri nuovi organismi dovranno tenersi a novembre del 2013 e, se non verranno effettuati da parte dei presidenti tutti gli adempimenti necessari entro quella data, il Governo potrà nominare un «commissario ad acta» per arrivare al completamento della riforma. Il commissario non sarà però un obbligo, ma una faInoltre gli organi politici dovranno avere sede esclusivamente nella città capoluogo della nuova

provincia, che nel caso del nostro territorio sarà Panna. Da ricordare infine che il decreto legge prevede anche il divieto di cumulo di ernohunenti fra cariche nei comuni e nelle province.

Il ricorso alla Consulta Suila riforma appena varata si è scatenata una vera e propria tempesta di polemiche «bipartisan» da parte di tutte le province, soprattutto di quelle «tagliate», ma pende ancora un'incognita che potrebbe riportare tutto al punto di partenza. Martedì prossimo, infatti, è in calendario la riunione della Corte costituzionale che discuterà

Ijunica cosa certa, a questo punto, è che piazza della Pace rimarrà. sede della Provincia, che potrebbe essere solo di Parma (che aveva le caratteristiche richieste dal Governo per rimanere sede autonoma) oppure di Parma e Piacenza. Dal primo gennaio, inoltre, lasceranno ]a loro carica il vicepresidente Pierluigi Ferrari e i 9 assessori Man uela Amoretti, Giancarlo Castellani, Francesco Castria, Ugo Danni, Andrea R.-111M, Agostino Pdaggiali, Giuseppe Romanini, Marcella Saccani e Roberto Zannoni. Assieme a loro decadrà anche il delegato (o agente) allo Sport Walter Antonini Toccherà al presidente Vincenzo Bernazzoli, unico a mantenere la carica del governo provinciale, scegliere eventualmente 3 consiglieri ai quali affidare eventualmente alcune delle deleghe fino a oggi distribuite fra gli 11 esponenti della giunta.

Il problema delle competenze A margine di tutto questo c'è il problema delle competenze: alle province dovrebbero restare solo quelle su scuole e strade, main questo caso non è ben chiaro cosa avverrà da qui a fine anno. 't: g.

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GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465 Diffusione: 10.513

Borghetti (idv) si dimette da coordinatore Alessandro Borghetti si è dimesso dal ruolo di Coordinatore Provinciale ldv di Modena a giorni sarà sostituito da un sostituto protempore in attesa dei congresso. «Ho fatto questa scelta esclusivamente per motivi personali. Quello del Coordinatore Provinciale, è un impegno molto gravoso e stressante che costringe per chi vuole farlo al megliofare grandi rinunce in termini di vita personale. Per landa storia non posso né voglio permettermi di influire negativamente in un momento così cruciale a ridesse delle elezioni politiche. Preferisco quindi farmi da parte adesso in modo da avere il tempo per passare H testimone al mio successore ed aiutarlo fino a che non sarà completamente autosufficiente in tempo per la campagna elettorale. A scanso di equivoci voglio che sia chiaro che nessuno in vita mia mi ha mai chiesto di dimettermi né dall'alto né dal basso e che non ho nessuna intenzione di lasciare lelv»

Pagina 16 Tragitto cam-Conúgtio: Fr fOte spese in Provincia

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GAllETTA DI MODENA Direttore Responsabile: Enrico Grazioli

01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 14.465 Diffusione: 10.513

Drusi, torna all'attacco dieci domande sul Prg Formigine. Dopo l'esposto in Procura il consigliere interroga la giunta: «È vero che c'è chi ha ottenuto previsioni di ecificabilità su propri terreni?» h FORMIG1NE

Torna all'attacco il consigliere comunale d'opposizione Romano Drusiani sulla questione delle scelte urbanistiche portate avanti dall'amministrazione. E propone dieci domande, alle quali chiede una risposta da pane del sindaco e della sua Giunta. «È vero che alcuni consiglieri comunali hanno ottenuto una previsione di edificabilità su loro terreni, loro società o di loro stretti parenti?» esordisce il consigliere con primo quesito. E poi prosegue: «E vero che detti consiglieri comunali con il loro voto hanno concorso a deliberare In loro favore questa trasformazione? È vero che in Italia esiste una legge che vieta agli amministratori l'approvazione di propri vantaggi? E vero che sono stati effettuati diversi frazionamentii di -terreni allo scopo di ot tenere an'ediftcabilità che altrimenti le nuove nonne avrebbe impedito? vero che questi frazionamenti, eseguiti alla vigilia dell'adozione del nuovo Prg, sono stati controllati e vistati dal Comu-

municipio Forrnigine: Drusiani torna all'attacco sul Prg

ne? È vero che in Italia esiste il reato di lottizzazione e frazionamento abusivo? E vero che il consigliere comunale deve approvare solo decisioni improntate all'interesse generale? E giusto che un consigliere comunale che ha avuto questi vantaggi continui a stare in consiglio comunale? É giusto approvare un nuovo Prg che conferma questi vantaggi? A

parte il Pd, che s'è già espresso, cosa ne pensano gli altri partiti di maggioranza di queste modalità che ai phi appaiono scandalose?». Drusiani resta quindi in attesa delle risposte alle dieci domande avanzate all'amministrazione. Resta per Drusiani il cruccio per il fatto che l'Idv ha preso le distanze da lui che aveva aderito al partito,

Pagina 23 Drusiani torna aíl'attacco: clied domarKle

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Si è dimesso il coordinatore Borghetti lessandro Borghetti non è più il coordinatore dell'Idv. Si è dimesso ieri e la decisione è stata presa per «motivi personali». Era stato il «nemico» di Eugenia Rossi. A PAGINA 5

Pagina 1 PRIMA PAGINA '1' Province, Onte abolite a gennaio

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PRIMA PAGINA

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01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Corrado Guerra

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Resto del Carlino

IMOLA

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

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Morotti (Lega): «Sulla Montanara la sicurezza è diminuita» — BORGO TOSSIGNANO

PROVINCIALE. Montanara sotto la lente anche nel consiglio di martedì a Borgo Tossignano. Ne ha parlato il leghista Fabio Morot«Ritengo inadeguati e pericolosi molti degli interventi di questi mesi — spiega —: autocarri, autobus e mezzi spazzaneve, causa restringimento delle co.tie, passano e passeranno con gravi difficoltà. Inoltre, pulsanti deisemafori, posti lato strada, sono assolutamente inadeguati per soggetti disabili. Queste considerazioni sono perfettamente verifica bili consultando le linee guida di Aci e Cnr su internet. Mi chiedo come la Provincia non abbia potuto esserne a conoscenza». Replica il sindaco Stefania Dazzani: «I lavori non sono ancora conclusi. Verificheremo che siano in linea con gli originari scopi di sicurezza. Per rendere consapevoli le famiglie dei cambiamenti sulla strada faremo girare una nota, anche per spiegare taluna segnaletica orizzontale che forse certuni non hanno ben chiara», Passa la modifica al regolamento Imu (voto contrario di Morotti e della Gulmanelli di Vallata Libera); dalla prossima seduta prenderà parte al consiglio Maria Teresa Sanfilippo di Idv, al posto di Michela Santi. Sull'interrogazione della capogruppo azzurra Matilde Clelia Gulmanelli, sull'utilizzo di mezzi pubblici per la festa estiva del Pd il sindaco risponde: «Ammetto l'episodio, che però rientra in un clima di condivisione e generale collaborazione. Alcune strutture del partito erano state utilizzate per altre feste ([user a Tossignano, San Bartolomeo a Borgo), così i mezzi sono serviti per gli spostamenti, per favorire tutte le associazioni».

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FERRARA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Diffusione: n.d.

«Gas velenosi nei pozzi geotermici di Casaglia» ,

il comitato 'No alle centrali m atta lancia l'allarme. L' Atm: «Nessuna segnalazione» UN CARTELLO che mette in guardia dal pericolo di emissione del cosiddetto acido solfidrico, anche noto come idrogeno solforato (H2S), davanti alla stazione geotermica di Casaglia. Un veleno. Un gas altamente tossico e potenzialmente mortale, che sembra tenere sotto tiro' interi quartieri della città. A basse dosi, questo composto «può causare disturbi neurologici, respiratori, motori, cardiaci, e potrebbe essere collegalo ad una maggiore incombenza di aborti spontanei nelle donne. A volte questi danni sono irreversibili». Ad affermarlo, una relazione della California State University di Los Angeles, curato dall'italiana Maria Rita D'Orsogna e da Thomas Chou. Il rischio per i bambini è doppiamente maggiore di quello degli adulti dato che respirano più velocemente. Il comitato No centrali in città, formato dai cittadini contrari alla costruzione del nuovo impianto geotermico a Pontegradella, continua la sua opera «a difesa di tutti i ferraresi» e sempre più contro Hera. OVVIAMENTE, il cartello in

questione c'è da tempo. Ma ha suscitato preoccupazioni, a quanto pare, solo di recente. «Non ero mai stato a Casaglia — racconta Silvano Malaguti, del Comitato ma quando ho visto il cartello mi sono allarmato». La scritta, con tanto di triangolo con teschio, mette in guardia dall'eventuale pericolo della presenza del gas. L'idrogeno solforato è incolore a temperatura ambiente, si distingue per l'odore di uova marce. Si produce per la decomposizione

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In grandi quantità, l'idrogeno solforato provoca la morte. A piccole dosi danni respiratori, neurologici, alla vista e alla pelle. I più a rischio sono i bambini §:s.

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Gli effetti tossici dell'H25 sono presenti anche sugli animali, che risultano storditi, aggressivi, con infezioni uterine e al latte. Effetti dimostrati anche da studi canadesi

ENRICO DROONETTI, "COMITATO NO CENTRALI IN CITTÀ'

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l nostro sottosuolo FEBBRAIO 2009 è .sta-

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nistcriale il permesso di riidrocarburi cerca di anneLn i:arpetraePzio axateiedneleTha ana z;oli/02 annaResources« La zona si

estende per 200 kmz e va dalle mura cittadine a gnans, verso est. Il maggiore giacimento di gas della pianura, assieme a Corte dei Signori, Codigoro.

delle proteine contenenti zolfo da parte dei batteri. Si trova nelle paludi, nel petrolio greggio e nel gas naturale. «L'evidenza medicoscientifica mostra come anche un contatto quotidiano con basse dosi. di I-12S possa essere di alta tossicità sia per la salute umana che per quella animale e vegetale». Interrogati sulla questione, i responsabili di Arpa, l'agenzia regionale prevenzione e ambiente, sembrano non conoscere la questione. «Non sono presenti segnalazioni da parte dei cittadini — ha spiegato Sabina Bellodi Non c'è una legge o una normativa della qualità dell'aria che indichi un limite per l'idrogeno solfo-

rato». Quindi per fare controlli l'agenzia devo essere «attivata da terzi». LA SANITÀ PUBBLICA precisa che neanche loro non hanno ricevuto segnalazioni sulla questione, ma che Arpa dovrebbe saperlo. Peccato che mettersi in comunicazione con i dirigenti di Arpa sia un'impresa. «Non rispondono al telefono — dice Dal Buono, un tecnico bisogna mandare una richiesta scritta». «Se il pericolo non ci fosse — afferma Enrico Droghetti, referente del Comitato tinti-centrale —, non sarebbero stati costretti a mettere il cartello. Mi sembra logico».

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Resto del Carlino

FERRARA

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi NN NN N.,

01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

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L'assessore Zadro: «Situazione sotto controllo» SOLERTE nella risposta, l'assessore all'ambiente Rossella Zadro, tranquillizza i cittadini: «L'acido solfidrico c'è, ma è all'interno del circuito chiuso nelle tubature dell'impianto, insieme all'acqua calda. Da quando esiste l'impianto di Casaglia, non c'è memoria di fuoriuscite». La proprietà del pozzo è di. Enel Eni, che dà calore ai tubi di Fiera, «Nel dopo terremoto c'è stato un tavolo di lavoro a cui hanno partecipato anche Eni ed Enel. Ci furono sopralluoghi e relazioni. Non fu riscontrala nessuna scalfitura, ma furono comunque fatti lavori di consolidamento. Il luogo è assicurato contro ogni terremoto, le tubature non si possono rompere. Ogni anno vengono fatte verifiche e, per di più, ci sono rilevatori che bloccano tutto in caso di fuoriuscita». Ribatte Droghetti del comitato di Pontegradella: «A livello mondiale gli incidenti negli impianti sono stimati al 7%. E poi il gas arriva nelle case tramite le condutture»,

HER IL POZZO NON É DI PROPRIETÀ DELLAZIENDA, CHE SFRU I I A SOLO IL CALORE

«Il polo è sicuro, il gas è chiuso nei tubi»

L'IMPIANTO di Casaglia non è di l'era. Della Multiutility sono invece le tubature che prelevano il calore. Ma i responsabili tengono a precisare: «Per quanto riguarda l'idrogeno solforato precisiamo che si tratta di un gas normalmente presente in tutte le aree termali caratterizzate dall'utilizzo terapeutico di acqua calda geotermica. Nella progettazione di un impianto geotermico vengono utilizzati criteri di sicurezza che impediscono che si verifichino emissioni in aria del gas». A PONTEGRADELLA, «il polo geotermico non s'ha da fare», dice l'ex direttore del dipartimento affari istituzionali del Comune di Ferrara, passato ora, dopo la pen-

sione, a componente del Comitato anticentrale geotermica. Un passo importante, ma per lui, Luca Tortora, non incoerente. «Io ho trovato i finanziamenti per

GARANZIE «I criteri di sicurezza riescono ad impedire emissioni di gas nell'aria e nel sottosuolo» l'impianto di Castiglia • racconta —. Ma ci tengo a precisare che non sono contro il Comune, che è mediatore e difende soprattutto diritti dei cittadini». All'inizio, quando era stato comunicato il progetto nell'area est, ha provato «rabbia e stupore». Ora si dice in

attesa di vedere come si evolve la situazioni. MOSTRA il pollice al sindaco Tagliarli, come gli imperatori romani, in attesa di alzarlo o abbassarlo. Lui che ha sostenuto il polo di Casaglia si giustifica dicendo che prima non si conosceva la natura sismica del territorio. «E poi nel caso della zona est, l'impianto è troppo vicino alle case, comporta problemi di viabilità e di espansione edilizia, oltre all'inquinamento uditivo». Per lui, la geotermia sarebbe superata. «Il pozzo a Casaglia venne fatto da Eni ed Enel, non da Ilera, nè dal Comune. Ma ci devono dimostrare la sicurezza dai. gas prodotti»,

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FERRARA

Periodicità: Quotidiano

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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A Ferrara niente abbonamenti bus scontati L'ABBONAMENTO dell'autobus sarà a prezzi scontati nei giorni di blocco del traffico. Ma non a Bologna e Ferrara, dal momento che Tper non ha aderito all'iniziativa della Regione. Da domenica prossima, 4 novembre, tino al 31 marzo 2013, esclusa la pausa natalizia dall'i dicembre al 6 gennaio, in tutte le altre citta' dell'Emilia-Romagna sarà dunque in vendita un abbonamento da 20 curo che potra' essere utilizzato nei giovedi' senz'auto, nelle domeniche ecologiche e nelle eventuali domeniche di ulteriore blocco nel caso di periodi prolungali di inquinamento, «Si tratta dunque in tutto di almeno 20 giornate — sottolinea la Regione — in cui sarà possi-

bile circolare sui mezzi pubblici senza limiti di corse giornaliere al costo di un curo al giorno». La Regione ha trovato l'accordo con le Aziende di trasporto pubblico «per ora ad eccezione di Tper». Si tratta di un «provvedimento a sostegno dell'Accordo per la qualità dell'aria firmato lo scorso luglio — sottolinea l'assessore regionale all'Ambiente, Sabrina Freda — che per la prima volta avrà durata triennale e che prevede misure nei vari settori. Un approccio trasversale che sarà' alla base anche del nuovo Piano regionale di quali& dell'aria, che dovra' sempre di piu' vedere azioni integrate ed il coin -volgimento di tutti per centrare gli obiettivi di risanamento».

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di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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01/11/2012

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«Dopo la fuga di stirolo Versalis più sicura» L'assessore Guerrieri: «Potenziati i controlli nello stabilimento» RAVENNA. «Dalla perdita di stirene alla Versalis nessuna conseguenza sulla salute pubblica, ma i meccanismi di sicurezza nello stabilimento saranno comunque potenziati».

Lo ha reso noto ieri l'assessore all'Ambiente Guido Guerrieri rispondendo all'interrogazione "Sversamento di stirolo, quali conseguenze?", relativa a una perdita di sostanza tossica verificatasi allo stabilimento Versalis il 25 giugno e rivelata pochi giorni dopo i fatti grazie a un articolo del Corriere Romagna. «E' stato compiuto un errore umano, che fortunatamente - ha dichiarato Guerrieri - non ha prodotto conseguenze dannose per le persone e per l'ambiente, grazie al sistema di controlli collegato all'attività del depuratore, e che comunque tale evento non è stato sottovalutato. Inoltre, a seguito dell'analisi sull'evento e delle relative azioni correttive, Versalis ha attuato modifiche alle apparecchiature per inse-

rire ulteriori meccanismi di sicurezza, che saranno attivati anche negli altri impianti dell'azienda». Ma cosa successe quel giorno? Questa la ricostruzione fatta dall'assessorato all'Ambiente, in base a quanto appreso da Arpa, Versalis ed Herambiente. «Il 25 giugno nello stabilimento Versalis si è verificata una perdita di stirene da una valvola di spurgo, causata da un errore di manovra, consistente nella mancata chiusura della valvola stessa scrive Guerrieri -. Non appena individuato il problema, Versalis ha informato (anche in obbligo dell'Autorizzazione integrata ambientale in suo possesso) la Provincia e Arpa dell'accaduto con una prima relazione, dalla quale è emerso che lo sversamento è avvenuto nella

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condotta fognaria, senza interessare direttamente il terreno. Dal sistema fognario al depuratore di Herambiente, a servizio dello stabilimento, sono arrivate acque reflue con maggiore concentrazione di stirene rispetto a quanto previsto, ed Herambiente ha adottato una serie di misure necessarie per mantenere pienamente efficace ed efficiente l'attività del depuratore consortile, evitando problemi allo scarico finale (sia le analisi di Herambiente che quelle di Arpa hanno fornito risultati in linea con le previsioni normative). Versalis - conclude Guerrieri - conseguentemente all'accaduto, risulta avere attuato modifiche alle apparecchiature per inserire ulteriori meccanismi di sicurezza (ad esempio valvole munite di dispositivi di ritorno automatici)». Sulla mancata informazione data dal Comune ai cittadini Guerrieri ricorda invece le dichiarazioni rese sempre al Corriere dall'assessore provinciale Roncuzzi. Parole ritenute sufficienti a ricostruire l'accaduto.

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«Dopo la fuga di stirolo Versalis più sicura»

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il Resto del Carlino

RAVENNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi ■:\

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«Verremo assediati dalle polveri Così ci rovinate»

A POCO sono servite le rassicurazioni della Cinc, perché il coro unanime dEi residenti di Porto Fuori è stato: «No al bitumificio. L'impianto di via Trieste va chiuso, non spostato». Ad aprire il `fuoco' è Roberto Siciliano: «Sono un ingegnere e che si cerchi di far passare che questo non è bitumificio, è un'offesa alla mia professione. E si fa fatica a pensare che un impianto di questo tipo, con tutto il carico di polveri sottili e gas che si porta dietro, possa bene alla salute». Pietro d'andini, consigliere Movimento 5 Stelle, lancia l'idea di un nionitoraggio su matrice biologica della zona interessata adesso e fra qualche tempo, per vedere se davvero la costruzione dell'impianto sarà impattante o meno. Per Sergio Tramonti del Comitato 'Vitalaccia Dura' «l'errore delle varie amministrazioni è stato il voler far convivere in modo forzoso attività troppo diverse fra loro: la chimica, ii porto, l'agricoltura, il turismo. Questo impianto mal si concilia con l'agricoltura o con la promozione dei turismo balneare. Occorre fare delle scelte». UN PUNTO, quest'ultimo, sul quale Mauro Cavallucci, proprietario di una tenuta proprio al centro del compatto 3 di Cmc, ha le idee chiare. «Quando sono andato a colloquio con il sindaco — dice —, mi è stato subito chiara una cosa: guai a chi tocca la Cmc». E denuncia: «Mi avete rovinato la vita. Le Bassette sono vuote e volete farci credere che, con questi chiari di luna, c'è davvero bisogno di nuovi terreni per la logistica?». «Qui si lamenta Ricci nessuno può dire di essere stato adeguatamente informato. L'unica certezza è che il valore dei nostri terreni e immobili sarà presto dimezzato, per non parlare poi dei risvolti legati alla salute. Questo stabilimento (il bitumificio; tidr) trasformerà il nostro paese in un immondezzaio». Porta la sua testimonianza Ivano Mazzani, residente in via Maramotti, che nel 2006 raccolse .300 firme per evidenziare le problematiche dell'impianto nel cuore della Darsena. «La situazione è seria e delicata — evidenzia L'odore che produce è acre e, anche di notte, c'è sempre la sensazione di un camino che brucia. Molti hanno cambiato casa per questo». (roobe.)

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il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

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«Nessun pericolo per la salute pubblica» «DALLA perdita di stirene alla Versalis nessuna conseguenza sulla salute pubblica». A dichiarano è l'assessore all'ambiente Guido Guerrieri, in risposta ad un'interrogazione relativa allo sversamento del 25 giugno. E ha aggiunto: «E stato compiuto un errore umano, che, però, non ha prodotto conseguenze dannose per le persone e per l'ambiente, grazie al sistema di controlli collegato all'attività del depuratone». A seguito dell'evento, ha concluso Guerrieri, Versalis ha attuato alcune modifiche alle apparecchiature per inserire ulteriori meccanismi di sicurezza, che saranno attivati anche negli altri impianti dell'azienda.

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DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

Direttore Responsabile: Franco Fregni

01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

L'assessore Guerrieri: "Per fortuna l'errore umano non ha avuto conseguenze"

"Sulla perdita di stirene alla Versalis zero danni alla salute"

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ulla perdita di stirene alla Versalis nessuna conseguenza sulla salute pubblica': Lo ribadisce l'assessore all'Ambiente Guido Guerrieri che, rispondendo all'interrogazione di Alvaro Ancisi (LpRa) relativa alla perdita di stirene verificatasi a Ravenna il 25 giugno scorso, annuncia anche il "potenziamento dei meccanismi di sicurezza nello stabilimento". "E' stato compiuto un errore umano - scrive Guerrieri - che fortunatamente non ha prodotto conseguenze dannose per le persone e per l'ambiente, grazie al sistema di controlli collegato all'attività del depuratore. Dopo l'analisi sull'evento, Versalis ha attuato modifiche alle apparecchiature per inserire

svolti da Arpa. Avendo quest'ultima valutata la situazione nel suo complesso, non ravvisando la necessità di emissione di atti specifici da parte del Comune, questa amministrazione non ha ritenuto di fare ulteriori comunicazioni che nulla avrebbero aggiunto a quanto già dichiarato. Oggi, ultimata l'analisi della documentazione, si è ritenuto di poter rispondere in maniera esaustiva all'interrogazione del Consigliere Ancisi".

"Nel frattempo potenziata la sicurezza nello stabilimento" ulteriori meccanismi di sicurezza, che saranno attivati anche negli altri impianti dell'azienda". Prima di scendere nel dettaglio, l'assessore ci tiene poi a precisare che "il Comune, informato daVersalis, ha seguito gli eventi in stretto contatto con la Provincia, attendendo gli esiti tecnici

L'assessore all'Ambiente Guido Guerrieri

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DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Direttore Responsabile: Franco Fregni

01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Pavaglione, la Rocca vuoi vederci chiaro CONCORSO L'architetto che ha vinto il bando per la ristrutturazione è collega di università di un membro della giuria. Il sindaco sul caso sollevato dalla Voce: stiamo facendo le verifiche sul pieno rispetto della procedura. Politici unanimi: se ci sono dubbi vanno chiariti tiamo facendo delle verifiche". Stringata ma chiara la posizione del sindaco di Lugo sul caso del concorso di riqualificazione del Pavaglione sollevato ieri da La Voce. Un concorso, indetto dal Comune, al quale ha partecipato una professionista - che si è poi aggiudicata il bando su 24 partecipanti - collega di università di uno dei cinque membri della giuria chiamata a scegliere il progetto migliore. "Prima del conferimento dell'incarico per i lavori - sottolinea Raffaele Cortesi - saranno avviate, come sempre, le procedure di verifica sulla corretta applicazione del bando". Sui tempi necessari il sindaco non si esprime - "compete agli uffici" - ma è comunque determinato a realizzare un intervento al Pavaglione entro il 2013. Nessuno mette in dubbio la piena regolarità delle procedure di selezione svolte per un bando indetto dall'Unione per un concorso che attinge a fondi pubblici (70mila quelli concessi - ma utilizzati solo in parte - dalla Regione), e che, con 650mi1a euro di intervento, porterà alla riqualificazione del piazzale del Pavaglione. Nessuno dubita, anche perché i progetti partecipanti - come previsto esplicitamente dal

bando - sono giunti alla commissione giudicatrice in forma anonima. Le identità dei concorrenti sono state associate ai loro progetti solo quando questi ultimi erano già stati giudicati. Ma sull'opportunità che a giudicare il progetto migliore ci fosse anche un docente, collega nella stessa facoltà di Agraria dell'Università di Bologna di un concorrente, suscita interrogativi nella politica locale. Il capogruppo del Pd in Rocca, Giacomo Baldini, non ne fa una questione di opportunità ma di applicazione della norma: "Non ho approfondito la questione", ammette "ma in linea generale, in questo come in tutti i casi occorre l'applicazione rigorosa della norma, anche per evitare che l'amministrazione si trovi a dover affrontare contenziosi". Sempre dal centrosinistra, Beniamino Tirone, capogruppo Idv, invoca "la massima trasparenza". Entra più nel merito il capogruppo Udc, Giovanni Minguzzi: "Nessuno vuole aprire un processo e voglio pensare che i passaggi siano stati seguiti con regolarità. Tuttavia mi auguro che il Comune spieghi bene i criteri che sono stati utilizzati nelle procedure del concorso e sia dato conto della correttezza". Costellato di punti

interrogativi l'intervento di Laura Baldinini, capogruppo del Pdl: "Leggerezza? Superficialità?". "La decisione di ammettere al concorso una professionista legata da rapporti di collaborazione professionale, più o meno continuativa, con un membro della giuria chiamata a designare il vincitore del concorso stesso mi sembra inopportuno e incomprensibile". "Se, infatti, un articolo del bando di gara stabiliva come preclusiva questa condizione - incalza è davvero difficile capire le ragioni che possono aver portato il personale deputato a vagliare le domande di ammissione a disattenderlo". Dubbi di leggerezza che Baldinini confida siano fugati al più presto. Anche per una "svista": perché il Comune ha fornito alla stampa con esattezza i nomi e le qualifiche dei cinque membri della giuria, ma ha divulgato un curriculum parziale dell'architetto vincitore? Un testo identico, dalla prima all'ultima parola, a quello pubblicato sul sito dell'Università di Bologna. Eccetto che per due righe, mancanti. Le sole che fanno riferimento alla docenza dell'architetto presso la Facoltà di Agraria. La stessa Facoltà dove insegna un membro della giuria.

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Direttore Responsabile: Franco Fregni

01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

MOVIMENTO 5 STELLE L'AFFONDO SUL DIRETTORE GENERALE, SUL CONSIGLIERE IDV E SU NUOVE NOMINE

"Tutti in consiglio" Arriva l'invito dei grillini "Tutti al consiglio comunale". Questa la nuova pagina di Facebook, creata dal Movimento 5 Stelle, per invitare i cittadini al consiglio comunale in programma giovedì 8 novembre. Nel volantino allegato ci sono poi le richieste del Movimento 5 Stelle: "Noi chiediamo che il direttore generale Maurizio Rossi (uomo da 90mila euro), relazioni sui risultati ottenuti. E ancora che il consigliere dell'IdV, Gianni Bosi, prenda una posizione sulla nomina del direttore senza laurea, in virtù della sua appartenenza al partito della legalità - continuano i grillini - Inoltre che sempre il consigliere Bosi prenda una posizione in merito al progetto Cervia d'Amare, in virtù della sua appartenenza al partito della trasparenza". Infine il Movimento 5 Stelle interviene sulla nuova nomina del presidente del consiglio comunale e chiede "che non vengano buttati i nostri soldi nell'ennesima nomina partitica in un ruolo completamente inutile. Noi diciamo no ad un altro presidente del consiglio comunale"

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I'd ha deciso "Non salvate il soldato Ercole"

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di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Lo comunicano sindaco e vice. Ieri ultimo giorno per decidere. Resta però l'incertezza per il bilancio 2013

L'Imu prima casa resta invariata Ridotti i valori delle aree edificabili: il calo è del 20 per cento

CESENA. Imu invariata e rivisti i valori delle aree fabbricabili. La diminuzione è del 20 per cento. Lo annunciano sindaco e vice nel giorno in cui scade il termine per decidere eventuali aumenti della tassazione.

«A quel che ci risulta scrivono Lucchi e Battistini - la maggior parte delle amministrazioni comunali ha atteso l'ultimo momento per assumere questo provvedimento: solo pochi giorni fa appena 1.500 Comuni su 8000 avevano già dato indicazioni al riguardo». Cesena, che ha confermato l'impostazione approvata: mantenere allo 0,40 (livello più basso) l'aliquota per la prima casa e fissare all'1,06°/0 l'aliquota ordinaria, quella per gli affitti a canone libero e per le seconde case. «La scelta di non toccare l'aliquota per la prima casa - aggiungono - è molto impegnativa in un momento di estrema difficoltà dei Comuni, che ormai hanno ben pochi margini di manovra per il reperimento delle risorse necessarie alle loro attività. In Emilia - Romagna, Cesena risulta essere la sola, fra le città maggiori, insieme a Bologna, a non aver introdotto aumenti

per la prima casa». Analogamente, Cesena è la città emiliano - romagnola che applica 1' addizionale Irpef più bassa, pari allo 0,4%, dopo Rimini (0,3). A Forlì è dello 0,49, a Reggio Emilia 0,50, a Piacenza 0,52, a Ravenna 0,60, Bologna 0,70%, a Modena da 0,50 a 0,80 a seconda degli scaglioni di reddito. Questo per il 2012, ma per il 2013? «Pur con la prospettiva di un bilancio pressato da nuovi tagli e nuovi vincoli, stiamo lavorando con la massima attenzione per non aumentare la pressione fiscale. Anzi, laddove è possibile, stiamo cercando di dare risposte più coerenti rispetto all'andamento della crisi. In questo quadro si inserisce la decisione di rivedere i valori venali delle aree edificabili, rispondendo così positivamente all'ordine del giorno approvato nell'ottobre scorso dal Consiglio Comunale con il voto favore-

vole di PD, Italia dei Valori, Sinistra per Cesena e PRI, con il quale si è impegnato il sindaco a dare corso ad una riduzione dei valori di riferimento delle aree fabbricabili ai fini Imu». Nello specifico, grazie al lavoro svolto dall'Assessore alle Politiche di qualificazione urbana, la

tueremo i controlli, attraverso modalità innovative, per evitare che qualcuno approfitti della situazione per fare il furbetto». Tornando poi al bilancio 2013 Lucchi e Battistini precisano che la compilazione «sarà ancora più complessa e difficoltosa rispetto agli anni scor-

giunta è arrivata a definire una riduzione generalizzata dei valori pari al 20%, a decorrere già dal 2012, tenendo conto sia dell'allungamento dei tempi medi di realizzazione dei fabbricati, sia degli effetti della crisi economica in atto, in particolare nel settore edile. «Allo stesso tempo, però, accen-

si (che pure ci sono costati già grandi sacrifici): sappiamo che occorreranno ancora più fatica e impegno, e che dovremo dare prova di tutte le nostre capacità di razionalizzazione e innovazione, ma lavoreremo senza tregua per non chiedere ulteriori sforzi ai cesenati». Davide Buratti

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01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

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Per l'operazione sulle aree la spinta era arrivata dal Consiglio comunale CESENA. L'indicazione di ridurre i valori di riferimento dei terreni edificabili ai fini Imu è stata data di recente dal consiglio comunale. A stimolare l'operazione sono stati i tre gruppi della maggioranza (Pd, Sinistra per Cesena e Idv), con Fabrizio Landi in prima linea. Al momento del voto, hanno ottenuto l'appoggio del Pri. Si sono invece espressi contro l'Udc e 5 Stelle. Astenuta la Lega nord ed assente dall' aula il Pdl. Il ragionamento fatto, anche in seguito ad inviti ricevuti da più parti, è

Carlo Battistini

semplice. Nel 2009 il Comune adottò dei valori di riferimento per le aree

fabbricabili, sulla base dei quali conteggiare l'Ici. Quei valori furono però calcolati dall'Agenzia del Territorio basandosi sugli atti di compravendita che erano stati stipulati nel biennio 2007-2008. Il problema è che nell'ultimo quinquennio la crisi ha stravolto il mercato immobiliare, come testimonia il crollo da record del comparto dell'edilizia. La situazione non è perfettamente uniforme, ma mediamente si è stimato che il valore dei terreni edificabili sia diminuito di circa il 20 per cento. Perciò si è deciso di pren-

dere atto di questo cambiamento, riducendo più o meno in egual misura le quote su cui viene applicata l'Imu. Le sollecitazioni del Consiglio comunale hanno tenuto conto anche del fatto che, sempre a causa della perdurante crisi, molti progetti immobiliari stanno tardando a decollare. Con la conseguenza di dovere continuare a pagare per più anni imposte pesanti, senza riuscire a monetizzare il proprio patrimonio, in un momento in cui diversi immobiliaristi hanno già l'acqua alla gola. Gian Paolo Castagnoli

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di Rimini e San Marino

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

Report scatena le proteste nel partito. Il vicesindaco Francolini e la consigliera Mariotti però manterrebbero le rispettive cariche

Idv in subbuglio: Di Pietro dimettiti

I riccionesí pronti a restituire le tessere e formare una lista civica locale di Emer Sani

Il consiglio direttivo riccionese dell'Italia dei Valori (Idv) chiede le dimissioni di Antonio Di Pietro, altrimenti «siamo pronti a restituire le tessere e uscire dal partito per dare vita a una lista civica locale». La decisione è stata presa nell'assemblea di martedì sera, convocata dopo gli ultimi accadimento che hanno coinvolto Di Pietro e la sua famiglia, riguardo la gestione delle proprietà personali, il bilancio del partito e i rimborsi elettorali. Le vicende sono state portate alla luce dalla trasmissione televisiva Report in onda su Rai3 nella puntata del 28 ottobre 2012. «In seguito anche al risultato conseguito alle elezioni regionali siciliane - proseguo dal direttivo - chiediamo le dimissioni di Di Pietro e il conseguente azzeramento di tutti gli organi dirigenti del partito a livello nazionale e l'immediata indizione di un congresso straordinario, come peraltro richiesto dal capo gruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi, dal quale dovrà uscire una rinnovata segreteria capace di indicare una nuova linea RICCIONE.

politica, veramente ispirata a principi di legalità, trasparenza ed autentica democrazia partecipativa». L'alternativa sarà confluire in una lista civica, «ispirata ai principi ed ai valori in cui sino ad ora hanno creduto e per i quali si sono battuti, che inizierà a lavorare immediatamente in funzione delle prossime elezioni amministrative della primavera del 2014. Qualora dovesse configurarsi questo scenario è comunque intenzione del consigliere comunale Sonia Mariotti e del vice sindaco Lanfranco Francolini mantenere le proprie cariche elettive, garantendo piena lealtà e sostegno alla maggioranza che governa la città». I fatti emersi per il momento non

hanno rilevato reati, «però non possiamo accettare una difesa come quella del presidente che si basa sul non c'è niente di penalmente rilevante, pensando che vada tutto bene - spiega il segretario Giovanni Morri -, si tratta di opportunità e buon senso, che in questo caso ci sembra siano venuti a meno, come la moralità di chi si erge a moralizzatore della politica. Noi che ci impegniamo gratuitamente sulla base di determinati valori, abbiamo l'impressione che un gruppo ristretto a mo' di cerchio magico leghista decida la strategia del partito senza passare da una consultazione».

Antonio Di Pietro Il segretario dell'Idv nel mirino dei suoi iscritti riccionesi

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di Rimini e San Marino

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01/11/2012 PeriodicitĂ : Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d.

zN Ecco il comitato pro Bersani SANTARCANGELO. E' nato il comi-

tato Santarcangelo per Bersani a sostegno della candidatura di Pier Luigi Bersani alle prossime primarie del centro-sinistra del 25 novembre. L'idea del comitato parte soprattutto dalla forte convinzione nel progetto di Bersani pronto per essere proposto alle elezioni politiche del 2013. Cogliendo l'occasione della presenza del segretario Bersani domenica a Rimini, a Santarcangelo verrà organizzato un pranzo di sostegno alla candidatura, al centro anziani (parcheggio Francolini), a partire dalle 12.30. Chiunque voglia aderire al comitato può scrivere alla mail santarcangeloperbersani@virglilio.it oppure tramite facebook "santarcangelo per Bersani".

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01/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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ULLETT

«Tonino ha dato tanto alla nostra democrazia, per ora non vedo nessuno scandalo» «REPORT ha fatto un gran taglia e cuci, e intervistato solo ex delusi dell'IdV — attacca il coordinatore provinciale Carlo Bulletti —. Poi sappiamo che a volte Di Pietro nelle interviste si... inceppa. Detto ciò, tutto quanto è già stato setacciato più volte, dalle procure ai servizi segreti. Ma se emergono nuovi fatti penalmente rilevanti, chi ha sbagliato paghi». E la donazione? «Se non hai ancora un partito, la donazione te la tieni, così ha fatto. Quanto l'ha creato, quei soldi li ha girati allo stesso, mettendoli in contabilità. Dov'è lo scandalo?» Secondo lei? «Si avvicinano le elezioni, si punta a un grande centrosinistra, e qualcuno vuole spuntare i rami non allineati al tronco, Ma...» Dico. «Si ricordi il contributo alla democrazia compiuta che ha dato Di Pietro negli ultimi 20 anni». A Riccione non lo vedono così: ne hanno chiesto le dimissioni. «Ne hanno facoltà, anche se forse dovevano confrontarsi col provinciale e il regionale. Se hanno elementi dettagliati, buon per loro. Se hanno agito emotivamente, se i fatti gli daranno torto, mi attendo che lascino le poltrone kW». m.gra, .\\■■■■■■■•■1

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01/11/2012

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In rivolta, i fedeli ss di Di Pietro: «Se non si dimette lascio o il partito» o

L'Idv di Riccioiie scarica il leader: «Pronti per una lista civica» «ADESSO basta. Di Pietro ha fatto il suo tempo. Le dinastie non ci. piacciono. Si faccia da parte, altrimenti usciremo dal partito per fondare una lista civica». La prima rottura nel riminese con il leader storico dell'Idv si consuma a Riccion.e dove il coordinatore Fabio Della Rosa, si è visto con i fedelissimi del partito, in un a riunione alla quale non erano invitati membri del provinciale. Lo stesso Bulletti è stato avvisato solo la mattina seguente. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'inchiesta di Report, la trasmissione di RaiTre che ha sbattuto in tv l'imbarazzo di Di Pietro sul lascito della vedova Maria Virginia Borletti alla metà degli anni Novanta. Poco meno di un miliardo di lire dato al leader, allora ministro nel governo Prodi, per la sua attività politica, ma utilizzati da Di Pietro per acquistare appartamenti, ha sentenziato il team della Gabanelli. Apriti cielo nella sede riccionese dell'Idv dove l'inchiesta di Report non ha fatto altro che alimentare «i malumori per la gestione 'romana' del partito», conferma Della Rosa. Le pacche sulle spalle alla fine di settembre, quando di Pietro arrivò a Cattolica accerchiato dal calore di oltre 150 fedelissimi, inclusi i riccionesi, sono storia vecchia. «Chiediamo le dimissioni di Antonio Di Pietro quale presidente e portavoce dell'Italia dei Valori, con il conseguente azzeramento di tutti gli organi dirigenti del partito a livello nazionale e l'immediata indizione di un congresso straordinario, come peraltro richiesto dal capo gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. Inoltre e' evidente che la gestione 'romana' del partito, che contestiamo, la si ritrova per ricaduta anche negli organismi locali». Il piccolo circolo pretende le dimissioni del leader storico, il che è come chiedere la luna. Infitti, Della Rosa, assieme al

segretario Gianni. MOrri, il consigliere Sonia Mariotti, e il vicesindaco Lanfranco Francolini, hanno già in mente dove andare a parare. «Se la nostra richiesta dovesse cadere nel vuoto, i membri del consiglio direttivo riccionese dell'Idv rassegneranno le dimissioni, restiate ndo le tessere e uscendo dal partito per dare vita ad una lista civica locale, ispirata ai principi ed ai valori in cui sino ad ora hanno creduto e per i quali si sono battuti, che inizierà a lavorare immediatame nte in funzione delle prossime ele-

zioni amministrative della primavera del 2014». Insomma, nessuno si straccerà le vesti ed anzi la Mariotti e Francolini, «manterranno le proprie cariche elettive e rappresentative, garantendo piena lealtà e sostegno alla maggioranza che governa la città». Andrea Oliva

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A sinistra Antonio Di Pietro mentre tiene un improvvisato comizio in piazzale Boscovich e mentre balla in una delle sue visite in città

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IL CASO TUTTO E' NATO DOPO UN'INTERVISTA TRASMESSA SU REPORT

LA DIFESA IL COORDINATORE PROVINCIALE BULLETTI RESTA AL SUO FIANCO

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del

01/11/2012

Carlino

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MALUNOW IN PROGRAMMA IL COORDINAMENTO PROVINCIALE. IRINA IMOLA: «GRANDE AMAREZZA, ORA CONGRESSO ANTICIPATO»

Anche

• ha i nervi a fior di pe e, doni la resa dei conti SE RICCIONE l'IdV parte in quarta nella crociata anti leader, l'Italia dei Valori di Rimini - con la sola eccezione del coordinatore provinciale Carlo Bulletti - ha i nervi a fior di pelle. I nodi verranno al pettine nel coordinamento provinciale di domani sera. E ancora di più in quello regionale fissato per domenica, «Onestamente mi attendo una risposta importante dal presidente Di Pietro — attacca irin.a Imola, assessore a Rimini —. Per quel che è apparso a Report provo molta amarezza. E mi alleo con Massimo Donati, nostro capogruppo alla Camera, nel chiedere a gran voce il congresso anticipato. Diii dovranno venire risposte effettive, con dati alla mano, non solo per i cittadini ma per noi eletti che

LÀ COOR.DMATRICE VITALE «Siamo sotto choc, dopo tanto impegno ora restiamo senza fiato» ogni giorno ci mettiamo la faccia, con impegno e sacrificio. L'IdV deve ripartire». Fa il pesce in barile invece il consigliere comunale Stefano Murano Brunori, in genere combattivo e loquace: «Ci riuniamo venerdì sera, si discuterà della campagna referendaria». E le accuse a Di Pietro? «Non sono all'ordine del giorno. Certo, fossero confermate, sarebbe grave», si lascia sfiiggire Brunori. Visibilmente provata Vittoria Vitale, coordinatrice Italia dei Valori nel co-

mune di Rimini: «Non nascondiamo la testa sotto la sabbia — dice con un filo di voce — attendiamo notizie dirette dal coordinatore politico Bulletti. Siamo choccati dal punto di vista emozionale. Io, credo, forse più di tutti». Perché? «Ci ho messo tanto impegno, il partito l'abbiamo tirato su a Rimini col volontariato, e accuse simili lasciano senza fiato». Sono da confermare... «Certamente, nessuna condanna preventiva, sino a prova contraria la mia fiducia in Di Pietro resta. Attend.iamo chiarificazioni. Ceno che quando su una sola persona si concentrano enormi resonsabilità, può risultare difficile tenere tutto sotto controllo. Magari ha seguito i consigli di qualche persona sbagliata».

BAGNO DI FOLLA Antonio Di Pietro in Piazza Cavour a Rirnini

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Mario Gradara


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Di Pietro piega i dissidenti 'ex pm confermato leader dell'Idv ma il partita resta spaccata Elena G. Petìnori. ROMA

PRIMA un'assemblea generale del partito. Poi, subito dopo, un congresso straordinario per rinnovare totalmente facce e offerta politica dell'Italia dei Valori. il «processo» ad Antonio Di Pietro, avviato dal capogruppo alla Camera Massimo Donadi (Prisma) dopo la vicenda del consigliere regionale Vincenzo Maruccio (indagato per peculato) e i suoi presunti rapporti con Undrangheta, ma soprattutto in seguito alle rivelazioni di Report sui 56 appartamenti che il leader del partito si sarebbe comprato con i soldi dell'Idv, è finito con una sua nuova vittoria. Aveva chiesto lo scioglimento del partito, Di Pietro. Gli è stato risposto con la conferma all'unanimità del suo ruolo. Così ha potuto intestarsi l'avvio della fase di rinnovamento che dovrà portare —

nelle intenzioni — al superamento del 5% alle prossime politiche. Un obiettivo che ora appare quasi una chimera, visti gli esiti delle urne siciliane. L'IDV, dunque, avvia una vera fase costituente del partito che sarà battezzata a dicembre, con l'assemblea generale che sfocerà (forse anche prima delle elezioni) in un congresso straordinario dove verranno scelti, uno a uno, «i nuovi volti e rapprensentanti del partito nelle istituzioni». La fronda interna, che avrebbe voluto processare il leader per portare in dote al Pd la spaccatura del partito in cambio — probabilmente — di qualche candidatura sicura tra i democratici, ora torna a essere minoranza. Perché anche Luigi De Magistris, accusato da più parti di voler scippare a Di Pietro lo zoccolo duro del partito per coalizzarsi poi con il Pd, ha incontrato privatamente l'ex pm di Mani

Pulite assicurandogli la massima lealtà. De Magistris sarà probabilmente a capo di una lista «arancione», fatta di sindaci e società civile che potrebbero formare, con l'Idv, Prc e il Pdci una mini-coalizione destinata a rappresentare la frangia estrema di opposizione a sinistra. La costruzione di questa compagine avverrà sicuramente dopo l'assemblea di dicembre dove verranno an-

che riscritte le regole sulla trasparenza, sulle candidature, sull'incompatibilità e sul rilancio dei referendum; sicuramente «si andrà oltre l'Italia dei valori verso un nuovo soggetto». Di Pietro, dunque, tiene le redini del partito con la mano destra mentre con la sinistra si difende dalle accuse di essersi arricchito, a livello immobiliare, con i soldi dell'Idv. Sul sito del partito sta per essere pubblicata una montagna di carte dei registri catastali dove verrebbero smontate una per una le accuse portate da Report. «Lo facciamo per trasparenza», dicono all'Idv sapendo di dover fare una faticosa opera di recupero di credibilità. «Ma comunque — dice il "dissidente" Francesco Barbato — l'Idv ormai superata; la decisione dell'ufficio di presidenza sembra accettare la linea Donadi sul congresso, ma lascia Di Pietro alla guida. Il partito sta diventando sempre più come il Pd e l'Udc».

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