Storia del Mobile

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L’oggetto del Vino

disegni di Riccardo Dalisi testi di Daniele Gaudioso



L’oggetto del Vino

Ogni vino ha il suo carattere. Ogni mobile, poltrona, letto o divano che sia, ha una sua personalità. Bere champagne su una chaise longue di Le Corbusier presenta, è indubbio, più vantaggi che berlo su uno sgabello. L’oggetto del vino vuole essere un prezioso vademecum per scegliere un vino a seconda del mobile che abitiamo nel nostro tempo. Vini non più abbinati ai cibi ma alle poltrone, ai letti, alle sedie, per esaltare i nostri sensi, per mandarli in cortocircuito, per trovare nuovi confini al nostro gusto.


Riccardo Dalisi architetto, scultore e designer ha esposto alla Biennale di Venezia alla Triennale di Milano al Museo di Denver al Guggenheim Museum di New York al Museo di Copenaghen al Palazzo Reale di Napoli alla Fondazione Cartier di Parigi alla Pasinger Fabrik di Monaco al Museo Zitadelle Spandau di Berlino

Daniele Gaudioso medico chirurgo oculista ha redatto le note dell’abbinamento tra vini e mobili Accademico della cucina italiana dedica il suo tempo libero ai viaggi e ai peccati di gola


Leggo libri e libri mentre fuori la vita cammina spedita. Davanti a me un bicchiere di vino e non so piu’ chi e‘ Cartesio e chi Spinoza. Che inutili idiozie sono le righe di piombo se basta un po‘ di vino a darmi piu’ immortalita‘ di tutti i versi, i pensieri del mondo.


Nostro padre mori‘ lasciandoci in eredita‘ non palazzi ne‘ piroscafi ne‘ terreni ma solo dodici sedie. Il piu‘ grande tra di noi preso dall’ira spacco‘ la sua sedia sul fratello che era nato un anno dopo di lui e cosi‘ fecero a catena gli altri. Io ero l’ultimo e rimasi con la mia sedia intatta, Ma dopo anni quella sedia stanca di portare il mio peso di obeso si spacco‘ e dal suo ventre di paglia uscirono mille rubini e capii mio padre. Una sedia e‘ per sempre. Una sedia e‘ sempre un tesoro. Meglio non sottovalutarne nessuna.



E‘ settembre, tra un po‘ si ritorna a scuola. Grembiuli, righelli, matite, cartelle e capelli rasati a zero. L’estate della vita e‘ quasi alla fine.

Su, su non indugiamo, andiamo, presto, a correre sui divani. Sui divani bianchi e neri, sui divani grigi dove abbiamo abbracciato invano i nostri sogni di inutili Narcisi.



Rivolto le mie tasche. Sul tavolo appoggio poesie, centesimi e polvere di sigarette. Le rughe me le tengo sul volto mentre tatuaggi ermetici disegnano la mia anima di cartapesta. Sarebbe ora di uscire con lei, Marlene, una donna che non vuole baciarmi. Deluso da tutto verso da una bottiglia aperta un centimetro di vino e mi addormento sul tavolo del mio ultimo destino.



Se i giovani siedono sui libri i vecchi riposano sulle bottiglie. Bottiglie vuote senza memoria. Quante donne ho amato, quante bottiglie ho finito nella mia vita?

Se esistesse un numero che potesse contare i miei odi sarebbe solo un numero negativo con un bel - davanti. Ho solo amato le donne tanto quanto le bottiglie.



*

Vino per chaise longue: Eiswine Egon Muller 1998. Minerale, floreale, dolce, per parlare al proprio Io. Vino per divano: Amarone riserva Quintarelli 1998. Armonioso e forte, invita alla conversazione. Vino per letto: Champagne Krug rose’. Elegante, brioso, seducente. Vino per sedia: Broncone 2000. Caldo, cerebrale, un gioiello dedicato al genio di Leonardo. Vino per poltrona: Chateau d’Yquem Sur-Saluces 2001. L’opulenza, l’eleganza di questo straordinario vino per sentirsi come un sovrano seduto sul suo trono.

Vino per tavolo: La Romanee 1990. La sua forza, il suo carattere sono talmente unici che al centro di un tavolo importante si puo’ immaginare di mettere solo questo vino per mettere tutti d’accordo sul destino dell’universo.

* Chaise longue Cassina



Letto lettino dammi il mio cuscino Letto lettone copriamoci con il piumone Letto lettuccio su su mettiamoci al calduccio


*

Ora, basta, scendi, uffa, mi annoi non montarti la testa non vale niente questa notte d’amore io sono il letto e tu solo uno scendiletto.

* Letto Molteni

Letto lettissimo hai un corpo leggerissimo


Inutile mentire, cara signora. Conosciamo benissimo luogo e data della sua nascita. Riconosciamo la sua altezza, la sua larghezza e la sua profondita’. La nostra lunga esperienza in fatto di sedersi esclude la possibilita’ che la scambiamo per un altra. Si rassegni, lei non puo’ passare inosservata.


* Citazione dal catalogo “Poltrona Frau. Collezione storica”

Dal 1912 a oggi ne sono successe di cose nel mondo. La TV, internet, i viaggi spaziali, il computer, la moda, il gusto, ma noi non l’abbiamo mai persa di vista. Cara signora Frau, e’ chiaro a tutti che la seconda padrona di casa e’ la poltrona. E ora, gentile signora, possiamo finalmente accomodarci?*



Spaziosa come la tua fantasia

Il modo migliore per presentarci è attraverso quello che facciamo. GENESIN nasce nel 1955 a Loreggia come azienda artigianale dedita alla lavorazione del legno. I prodotti realizzati, oltre alla maestria dell’esecuzione manuale, ricercano il massimo della qualità e del design. Dall’esperienza maturata nasce, nel 1969, l’attività commerciale GENESIN ARREDAMENTI che concretizza la filosofia di qualità, di interpretazione di stili di vita. Genesin ha posto al centro della sua attenzione il Cliente, il suo modo di usare l’ambiente, creando una “casa da vivere” aperta all’incontro, all’ospitalità ma anche all’introspezione. Nel 1980 il nuovo punto vendita CASA AMICA GENESIN a Loreggia rafforza e consolida questi obiettivi, ed attua programmi di miglioramento nei processi aziendali. La ricerca della qualità in tutti i suoi aspetti e nei dettagli più nascosti, partendo dal progetto iniziale per arrivare alle fasi di realizzazione, quindi alla consegna ed al servizio post vendita, è il punto di forza del sistema qualità Genesin. Organizzato e seguito da nostro personale interno che garantisce così uno standard qualitativo sempre più elevato. Ho sempre vissuto nel mondo dei mobili e mi piace pensare che ci sarò sempre, finché ci sarà un uomo che saprà costruirli. Lionello Genesin

www.casaamicagenesin.it


Questo libro è stato ideato da AGN studio-il Laboratorio che ne ha curato il progetto grafico, i testi poetici e ne ha acquisito tutti i diritti Riccardo Dalisi ha inventato nuove vie cromatiche per dare spazio e vita ai mobili Daniele Gaudioso ha girato sette universi di vino per suggerirci i suoi consigli che educano alla gioia Flavio Callegari, da vero Anfitrione ha aperto tutte le cantine del mondo per dare “senso e struttura” all’idea del libro Luca Zampalocca con la lente d’ingrandimento ha cercato di ridurre al minimo gli errori tipografici Le Grafiche Turato di Rubano hanno impresso su carta questa rapsodia di segni, immagini e parole Mario Calcagni come Bacco si è inebriato ballando con spirali baccanti d’argento vestite

© È vietata la riproduzione anche parziale, dei testi e dei disegni

Edizione fuori commercio riservata ai clienti di Casa Amica Genesin



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