Chi aiuta il datore di lavoro a garantire la sicurezza?

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Chi aiuta il datore di lavoro a garantire la sicurezza?

Il datore di lavoro, servendosi del servizio di prevenzione e protezione-SPP esterno che lo supporta nella valutazione dei rischi lavorativi, non ha un obbligo formativo specifico in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’obbligo sorge solo nel caso in cui è consentito allo stesso di svolgere internamente i compiti del SPP. In particolare, per gli studi professionali, il monte ore della formazione del datore di lavoro-RSPP è di 16 ore, con un obbligo di aggiornamento da ottemperare nel quinquennio successivo al corso di formazione nella misura di 6 ore. Nell’attuale regolamentazione italiana della salute e sicurezza sul lavoro, il datore di lavoro non ha un proprio obbligo formativo legato alla salute e sicurezza sul lavoro. Tale scelta si deve alla circostanza che - in piena coerenza con la direttiva “quadro” europea in materia di salute e sicurezza sul lavoro (n. 89/391 CE) - in Italia il datore di lavoro deve munirsi di un servizio “esperto” (il servizio di prevenzione e protezione, di seguito SPP) che lo supporti nella valutazione dei rischi lavorativi e, più in generale, lo consigli rispetto alle scelte organizzative finalizzate a prevenire gli infortuni e le malattie professionali. Funzioni del servizio di prevenzione e protezione Il servizio di prevenzione e protezione svolge le funzioni specificamente identificate dall’articolo 33 del d.lgs. n. 81/2008, il quale dispone testualmente che: “Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede:


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