LA BUSSOLA magazine dell'I.C. CASTELVERDE di ROMA

LA BUSS LA La rivista degli alunni della scuola Secondaria di Primo Grado I.C. Castelverde a indirizzo musicale per il progetto Reporter... ONLINE Un percorso di didattica integrata e collaborativa a classi aperte

Step 1un viaggio

i d e n o i z a t t Proge e l a t a N l e d e in occasion

GEOGRAFIA SCIENZE SPORT TECNOLOGIA

C LP AR SI SM IE

GEOGRAFIA ARTE INGLESE SPAGNOLO MATEMATICA

S CE LC AO SN SD IE

ITALIANO RELIGIONE STORIA

C LT AE SR SZ IE

Il progetto “REPORTER…ON LINE” I.C. Castelverde Roma scuola secondaria di Primo grado a indirizzo musicale

PROGETTAZIONE DI UN VIAGGIO IN OCCASIONE DEL NATALE Finalmente è Natale…anche se fa freddo e c’è la neve, noi giovani Reporter andiamo in vacanza, con tanta musica e divertimento!

Classi I Pagina di Geografia Luoghi di vacanza nel periodo natalizio Pagina di Scienze La temperatura Pagina di Sport Gli sport invernali Pagina di Tecnologia La costruzione di un termometro

Finalmente è Natale…noi giovani Reporter andiamo a visitare una città lontana, un paese lontano, a conoscere insomma posti nuovi ed usi e costumi diversi, ad incontrare chi, diverso da noi, è come noi!

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Classi II

Pagina di Arte Monumenti, musei, opere d’arte Pagina di Geografia Usi e costumi dei paesi dell’Europa Pagina di lingua Inglese e di lingua Spagnola Usi e costumi dei Popoli Anglosassoni, dell’Est, dell’Europa centrale e mediterranea Pagina di Matematica Preventivo di viaggio, tangram

Finalmente è Natale… questa volta andiamo, noi giovani Reporter, nel passato! Immaginiamo allora di essere cittadini del Mondo Antico, del Medioevo o dell’Età Moderna e Contemporanea, o anche credenti di altre dottrine, e di inviare delle lettere in cui raccontiamo il Natale.

Classi III Pagina di Italiano, Religione, Storia Il Natale: festa pagana e/o religiosa nelle epoche passate, nella storia dell’Italia, dell’Europa e del Mondo e nelle differenti dottrine

Finalmente è Natale…non abbiamo bisogno di andare lontano… possiamo viaggiare, noi giovani Reporter, rimanendo a casa nostra, dentro la nostra scuola… la nostra orchestra ed i nostri cori suonano musiche e canti e ci portano…lontano, facendoci sognare...

Classi I-II-III Pagina di Musica Il nostro concerto di Natale

Venite con NOI !

Gli alunni 3

Sommario L’editoriale del DS 5 CLASSI PRIME Il Natale nel Lazio, 1C 7 Tradizioni Natalizie nel Nord Italia, 1 ABE 8 Natale in Campania, 1D 11 Natale sugli sci, 1A 13 Costruiamo un termometro, 1 ABCDE 14 Ma che freddo fa!, 1 ABCDE 15 Vacanze di Natale. Io vado a sciare!!!, 1C 16 La Temperatura, 1D 17 CLASSI SECONDE Natale a Madrid, 2A 19 ¡Feliz Año Nuevo!, 2A 21 El día de los Santos Inocentes, 2E 22 Nochevieja en valencia, 2E 22 El sorteo de la Lotería de Navidad, 2E 23 La Cabalgata de los Reyesy el Roscón de Reyes 23 Natale a Barcellona, 2B 24 El día de los Inocentes, 2BCD 26 El Sorteo Extraordinario de la Lotería, 2BCD 26 LA ANUNCIACIÓN de Beato Angelico, 2B 27 Natale In Lapponia, 2E 28 Boxing Day Interview, 2AD 29 CLASSI TERZE Lettere di Natale dal mondo e dal tempo

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TUTTE LE CLASSI IL CONCERTO DI NATALE 35

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L’editoriale

Professore Attilio Lieto, Dirigente Scolastico

La Bussola, il magazine ONLINE della Scuola Secondaria di I Grado dell’I.C. CASTELVERDE è una delle tante novità dell’a.s. 2016/2017 del nostro Istituto. Il nome della rivista, scelto dalla Prof.ssa Maria Iacopino che sta dando, insieme al secondo collaboratore Prof. Francesco Perluigi, tutta se stessa per realizzare le attività previste dalla nostra progettualità, fa riferimento alla necessità di tutti gli alunni, in particolare quelli della Scuola Secondaria di I Grado, di avere un orientamento in uscita verso il prosieguo della loro carriera scolastica.

L’intento della rivista è quello di rendicontare a tutti i genitori le nuove azioni didattiche e metodologiche messe in essere all’interno dell’I.C. CASTELVERDE in generale ed in particolare nella Scuola Secondaria di I Grado attraverso le attività di “Reporter ONLINE…” Non si tratta di un semplice “progetto” ma di una rivoluzione copernicana che sta attraversando l’intero I.C. CASTELVERDE. Partendo dal mio Atto di Indirizzo, è stata elaborata una progettualità di respiro triennale che intende dare nuovi strumenti e, soprattutto, una nuova visione all’interno dell’operare quotidiano di tutti i docenti.

Castelverde è una realtà importante di Roma che necessita di un Istituto capace di raccogliere le istanze del territorio e di trasformarle in un volano di crescita a beneficio dei suoi circa 1300 alunni. Mi ritengo fortunato ed onorato di essere alla guida di una realtà così grande, complessa, attiva ed operosa e collocata in un territorio che ha tanta voglia di crescere superando le criticità quotidiane. Questa azione va proprio in questa direzione, migliorare l’azione didattica arricchendola con nuove modalità di insegnamento che possano rendere più piacevole l’apprendimento dei nostri alunni.

In questi intensi mesi sotto la mia Dirigenza, l’I.C. Castelverde ha fatto tanto; nel fare un bilancio di questi in-

tensi mesi penso a tutte le difficoltà che abbiamo avuto.

Più ne abbiamo affrontate e più siamo diventati forti.

Sicuramente non è stato facile ma le capacità di un’organizzazione si vedono proprio in questo: nel superare le avversità, nel riuscire ad affrontare le prove sempre più grandi. Tra le tante cose positive, come non ricordare il riconoscimento avuto la scorsa settimana per il nostro Piano di Miglioramento (siamo al 34° posto con 60 punti tra le 55 scuole del Lazio meritevoli di attenzione da parte del’U.S.R. Lazio per l’azione progettuale messa in campo per i prossimi tre anni). Un successo enorme ottenuto grazie alla tenacia della mia “vicaria” dott.ssa Mara Magazzeni e del componente del Nucleo di Valutazione Cinzia Nazzarena Caglioti.

Sono fiducioso e convinto che il prodotto finale raccolto in queste pagine sarà all’altezza del grande lavoro che stanno svolgendo e svolgeranno i nostri alunni, anche perché quando li ho incontrati il 13 dicembre tutti insieme, alla presenza del Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri Di Iorio, per la “firma” del nostro Patto Educativo di Corresponsabilità, ho notato nello sguardo vivo e acceso dei loro occhi tanta voglia di “cambiamento”, tanta voglia di crescere, imparare e migliorare, tutte cose che, ne sono certo, ci racconteranno nel corso del progetto Reporter ONLINE che li vedrà protagonisti e attraverso queste pagine.

Alunni promettenti che hanno bisogno di una buona guida e per i quali il sottoscritto lavorerà incessantemente affinché la nostra scuola divenga sempre più luogo di crescita umana, culturale, professionale e civile e punto di riferimento positivo per un territorio che può dare e ricevere tanto dal nostro amato Istituto Comprensivo.

Buona lettura a tutti con La Bussola

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Classi Prime Finalmente è Natale!

Anche se fa freddo e c’è la neve noi, giovani reporter, andiamo in vacanza, con tanta musica e divertimento!

1C

GEOGRAFIA

Il Natale nel Lazio

Sono quasi arrivate le vacanze di Natale e noi della classe 1C ci siamo chiesti come il Lazio festeggiasse il Natale.

Partiamo parlando un po’ del Lazio. La regione Lazio confina a Nord-Ovest con la Toscana, a Nord con l’Umbria, a Nord-Est con le Marche, a Est con l’Abruzzo, a Sud-Est con il Molise e con la Campania, a Sud e a Ovest con il Mar Tirreno. Durante l’inverno nel Lazio il clima è mite e marittimo e nevica sugli Appennini. Le provincie del Lazio sono: Viterbo, Roma, Latina, Frosinone e Rieti. I laghi più importanti sono: lago di Bracciano, lago di Vico e il lago di Bolsena. I fiumi più importanti sono: il Tevere, l’Aniene, il Velino e il Liri.

Ma ora veniamo alle tradizioni della nostra regione, infatti durante il Natale nel Lazio c’è un susseguirsi di eventi speciali. Già dalla prima settimana di dicembre, sarà possibile visitare dei bellissimi mercatini, mostre di presepi e presepi viventi, come quelli di Greccio, un piccolo comune nella provincia di Rieti, dove sono stati allestiti bellissimi presepi. A Greccio possiamo trovare un importante

monumento del francescanesimo, il Santuario del Presepe: questo è il luogo dove San Francesco, nella notte di Natale del 1223, festeggiò la nascita di Gesù rappresentando un presepe con persone viventi. Quello fu il primo presepe vivente della storia.

Anche a Frascati, un piccolo comune vicino Roma, sarà possibile visitare quaranta bancarelle di legno che vendono articoli natalizi e giocattoli vari.

A Roma, per festeggiare il Natale, in piazza San Pietro si allestisce un grande albero e, la notte Vigilia, il Papa celebra la messa di Natale. Sempre a Roma, come ogni anno,

sarà possibile visitare la mostra dei 100 presepi presso la Sale del Bramante. Quest’anno, la 41° mostra dei presepi, sarà visitabile dalle 10:00 alle 20:00. Anche qui a Castelverde, il quartiere dove noi abitiamo, alcune sere presso il Centro Valli, ci saranno occasioni per festeggiare il Natale in piazza e nei bar, con spettacoli, spruzzate di neve artificiale e buonissime crepes.

I festeggiamenti natalizi sono accompagnati nel basso Lazio da uno strumento musicale, la Zampogna, tradizionalmente suonato dai pastori. La zampogna è uno strumento composto da tre grossi flauti e un grande sacco bianco di pelle di pecora, dove si inserisce il flauto; uno di questi flauti di legno, si chiama Ciaramella.

Nel Lazio, durante le vacanze natalizie, è possibile recarsi in una delle vicine stazioni sciistiche per praticare uno sport invernale. Tra quelli maggiormente praticati ci sono: l’hockey sul ghiaccio, la corsa sullo slittino, il pattinaggio sul ghiaccio, lo snowboard, il salto con gli sci. Nell’appennino centrale possiamo trovare località sciistiche con moderni impianti, piste per tutti i livelli con scuole di scii.

Tra le località sciistiche, c’è il Monte Terminillo, nella provincia di Rieti: in precedenza era molto frequentato ma, successivamente, gli impianti non furono più rinnovati; Campo Stella-Leonessa, con impianti più moderni; Campo Staffi e Campo Catino in provincia di Frosinone; Monte Livata, vicino Subiaco.

Nel Lazio, come in tutte le regioni italiane, si vive la magia del Natale. I simboli Natalizi più importanti, popolari anche nel resto d’Italia, sono: il presepe, l’albero di Natale decorato con palline colorate e le luci lampeggianti e, cosa più importante, la stella sulla punta dell’albero. Tra le tradizioni natalizie, relative ai festeggiamenti, c’è l’8 dicembre in cui si fa l’albero, oltre che la Vigilia, il giorno di Natale e Santo Stefano. Durante la Vigilia di Natale la famiglia si riunisce e aspetta le 24:00 per festeggiare la nascita di Gesù; nel frattempo si cena con piatti tipici natalizi si aprono i regali portati da Babbo Natale. Dopo cena, solitamente, si gioca a tombola e poi ci si reca alla messa di Natale, per augurare buon Natale a tutti e onorare la nascita di Gesù. Anche il 25 ci si riunisce in famiglia, per festeggiare il Natale con un pranzo natalizio.

Nella regione Lazio ci sono molte specialità culinarie natalizie e i piatti principali che possiamo trovare in tavola a Natale sono: la bruschetta, fritto misto di broccoli e baccalà, pane ripieno romano, zuppa di arzilla (“razza” in dialetto romanesco) con broccoli fritti ed infine tacchino ripieno con salciccia e castagne. Tra i dolci natalizi tipicamente laziali, c’è il pangiallo, un dolce fatto con frutta secca e miele, e il pan pepato.

Bene, noi della 1C ci auguriamo che questo piccolo reportage possa essere utile per conoscere e vivere al meglio il Natale, secondo le tradizioni e le usanze della nostra regione. Non ci manca che augurare a tutti…BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO!!!

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Tradizioni Natalizie nel Nord Italia

1 ABE

GEOGRAFIA

Ogni regione del nostro Paese si prepara a celebrare il Natale in modo diverso, noi alunni delle classi IA, IB e IE siamo curiosi di viaggiare alla scoperta delle più belle tradizioni natalizie del Nord Italia.

Natale in Valle d’Aosta La Valle d’Aosta è la più piccola regione dell’Italia nordoccidentale e confina con: la Svizzera a nord , la Francia a ovest e il Piemonte a sud-est. Il suo capoluogo è Aosta , unico centro cittadino.

La regione occupa una delle maggiori Valli Trasversali delle Alpi, delimitata dalle Alpi Graie e Pennine una sequenza di montagne che, dal Gran Paradiso a Sud, culmina a Ovest con il Monte Bianco, il Cervino e il Monte Rosa. La regione è completamente montuosa, il clima è continentale alpino.

Gioiello della regione Courmayeur, considerata una delle più importanti stazioni sciistiche del mondo e dell’alpinismo. Nel contesto delle sue imponenti montagne e delle sue magnifiche valli è collocato il primo Parco Nazionale Italiano, il Gran Paradiso dove è possibile osservare gli animali nel loro ambiente naturale: camosci, aquile reali, marmotte e ovviamente lo stambecco, simbolo del Parco.

La Valle D’Aosta è una regione fiera della sua lunga tradizione alpina e famosa per il suo gran numero di castelli e fortificazioni. Noti sono i due importanti borghi di Paont-Saint-Martin e Bard. Ci sono poi Vens, Saint – Vincent, Nus ed altri. Il paesaggio fa pensare ad una illustrazione di un libro di fiabe, mentre le architetture in pietra, semplici e imponenti, allo stesso tempo, ricordano l’ambientazione di un poema cavalleresco. Si tratta di Bord, un piccolo borgo della Val D’Aosta, membro della comunità montana Monte Rosa. Bord, infatti, è un gioiello in miniatura, classificato tra i Borghi più belli d’Italia, si trova sulle sponde della Dora Baltea.

Il Natale Valdostano è caratterizzato dall’usanza di allestire il presepe vivente nelle vie delle città. Il presepe viene spesso animato da bambini; gli adulti invece rappresentano le attività del passato offrendo bevande e spuntini ai visitatori. Inoltre è tradizione, che la sera del 24 Dicembre in tutte le parrocchie della regione, venga celebrata la Messa di mezzanotte e che alla fine ci si scambino gli auguri di Natale tra una fetta di panettone, una tassa di cioccolata calda e un bicchiere di vin brulè.

L’avvento viene solitamente introdotto con l’apertura dei Mercatini di Natale che sono manifestazioni commerciali che si svolgono all’aperto, nei vari centri. Generalmente vi si trovano dei piccoli stand nei quali vengono messi in vendita le decorazioni natalizie, i prodotti regionali gastro-

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nomici o dell’artigianato, piccoli oggetti regalo.

I mercatini più noti sono: Tsalende e Tsambava, che accoglie i visitatori con una piacevole animazione musicale con canzoni classiche. Il Foire Marchè de Noël di Grand Combin è un altro appuntamento caratteristico della Valle d’Aosta dove artigiani e artisti mostrano le loro creazioni.

A Bard si può camminare per il mercatino ”Noël au Bourg”, e si può assistere a spettacolari giochi di luce.

Altro particolare mercatino di Natale della Valle D’Aosta è quello di Chatillon realizzato dai migliori artigiani locali, in particolare dagli intagliatori, scultori e ornatori.

Tra fine novembre e gennaio, il mercatino Natalizio “Marchè Vert Noël” trasforma un angolo di Aosta, in un villaggio alpino. Ogni giorno i visitatori possono curiosare a lungo per le “vie” del villaggio alla ricerca di idee regalo inconsuete. Le produzioni artigianali esposte sono: candele, saponi, ceramiche, oggettistica in legno, oggetti e mobili di antiquariato, articoli e accessori di abbigliamento in lana cotta e feltro, canapa, pizzi, addobbi natalizi, prodotti eno-gastronomici tipici valdostani, dolciumi e pasticceria, oggetti realizzati con la tecnica del dècoupage e altre tecniche manuali.

Nel menù natalizio valdostano, non può mancare: una fetta di mocetta su crostini al miele (salume di muscolo di vacca, pecora o capra, associato e aromatizzato con erbe di montagna, ginepro o aglio); qualche assaggio di lardo con castagne cotte e caramellate con miele, qualche crostino con fonduta e tartufo un po’ di zuppa alla Valpellinentze (cavolo, verza, fette di pane raffermato, fontina, brodo, cannella e noce moscata); come dolce pere sciroppate servite con crema di cioccolato e panna montata e una tazzina di caffè mandolà alle mandorle tritate accompagnate da tegole (tipici pasticcini secchi).

Natale in Lombardia La Lombardia è una delle regioni italiane più estese. Situata nella parte NORD-OVEST dell’Italia settentrionale, confina a NORD con la Svizzera, ad OVEST con il Piemonte, a SUD con l’Emilia Romagna e il Veneto e ad EST con il Trentino Alto Adige. Proprio per la sua estensione, dalle Alpi alla bassa pianura Padana, la gamma di climi e di paesaggi è veramente ampia. Dagli scenari montani della catena alpina che comprendono la Valchiavenna, la Valtellina e la Valcamonica con le loro frequentatissime località del Tonale, Bormio e Livigno, si scende verso le colline della Franciacorta. Altri paesaggi caratteristici della regione sono poi offerti dai grandi laghi di origine glaciale: lago di Como, lago Maggiore, lago di Iseo e lago di Garda. Scendendo più giù si trova la pianura Padana.

La Lombardia è una terra particolarmente ricca dove natura, storia, arte e cultura si fondono con innovazione, tecnologia, modernità delle sue città, prima su tutte Milano, ma anche Brescia, Lecco, Mantova, Como, Pavia, Bergamo, Cremona, Sondrio, Monza, Varese e Lodi.

Le festività natalizie in Lombardia iniziano il 7 dicembre, ovvero il giorno di Sant’Ambrogio che è il patrono del capoluogo Lombardo. In quella occasione vengono allestiti gli “Oh Bej! Oh Bej!”.

Gli Oh Bej! sono una delle tradizioni più antiche della città di Milano, ebbero origine già nel 1288 quando la festa era in onore di Ambrogio e aveva luogo nella zona dell’antica Santa Maria Maggiore. Questa festa trae le sue origini dal 1510 con l’arrivo in città di Giannetto Castiglione primo maestro dell’ordine dei Santi. Egli venne incaricato da Papa Pio IV di arrivare a Milano per riattivare la devozione e la fede verso i santi. Arrivato nelle vicinanze del capoluogo, Giannetto per paura di non essere accolto, preparò un gran numero di pacchi riempiti di giocattoli e dolciumi.

Giunto in città iniziò a distribuire il contenuto dei pacchi fra i bambini milanesi radunati intorno al corteo presso la Basilica di Sant’Ambrogio. Da quell’anno si organizza sempre la fiera degli Oh Bej! dove si allestiscono bancarelle di vecchi giocattoli, vestiti o di prodotti gastronomici.

Un’altra tradizione lombarda è la festa di Santa Lucia, una manifestazione popolare che avviene in data 12-13 Dicembre in varie località della regione. Santa Lucia è

venerata come portatrice di doni, i bambini scrivono una lettera elencando i doni desiderati. Il giorno della festività lasciano appesi alle finestre, alle porte o ai balconi dei mazzolini di fieno per sfamare l’asinello usato dalla Santa durante il passaggio. Durante la giornata del 12 dicembre viene allestita una fiera dove oltre alle bancarelle c’è lo scambio dei doni tra adulti.

Da ricordare è anche il tradizionale mercatino di Natale di Livigno che oltre agli oggetti di artigianato, decorazioni e addobbi per l’albero di Natale, propone stand gastronomici che servono leccornie come: castagne, noci, fritti, mele, il tipico panpepato, dolci e lo squisito vin brulè. La tradizione alpina vuole che per tutto il periodo dell’avvento nelle case si accendano delle candele.

In Lombardia, soprattutto a Milano il Natale è sinonimo di “Panettone”.

Pare che esso prenda il nome da un certo “Toni” un garzone di fornaio, che decise di arricchire il semplice pane con ingredienti costosi e pregiati: burro, uova, zucchero, uvetta e frutta candita, forse per far piacere ad una bella golosa.

Sulle tavole Lombarde a Natale non possono mancare: - Consommé di cappone in gelatina; - Tortellini o casoncelli in brodo; - Cappone ripieno con uova tritate accompagnato da mostarda di Cremona; - Spiedini di vitello e insalata.

Per dolce: - Torrone cremonese, Sbrisolona e il tipico panettone.

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Natale in Trentino-Alto Adige Il Trentino-Alto Adige è la regione più settentrionale dell’Italia, al confine con Austria, Svizzera, Lombardia, Veneto. Il territorio è prevalentemente montuoso. La regione si trova in una posizione importante per i transiti tra l’Italia e l’Europa centro orientale. Visitare il Trentino è come fare un viaggio indietro nel tempo: si trovano infatti terreni di quasi tutte le ere biologiche, da quelli più antichi della cintura alpina settentrionale a quelli più recenti degli ampi fondovalle. Il Trentino è una regione con una grandissima varietà di paesaggi: giganteschi massicci rocciosi, foreste e boschi di pini, abeti e larici, lunghe e profonde valli ricoperte da pascoli e frutteti. Lungo il confine settentrionale si estende il grande arco delle Alpi Atesine; sul confine lombardo si elevano le importanti montagne dell’Ortles Cevedale e dell’Adamello Presanella ricche di ghiacciai e coperte di neve. Ad Oriente si innalzano le Dolomiti. Osservando le Dolomiti in ore diverse del giorno ed in diverse stagioni, al di sopra del fitto verde dei boschi, i loro colori cambiano dal bianco al violetto. Questa caratteristica dipende dal tipo di roccia da cui sono costituite, la dolomìa. Le loro vette assomigliano a grandi obelischi di roccia e bastioni cilindrici o piramidali simili a fortezze o creste aguzze e pinnacoli che ricordano le cattedrali gotiche. Il paesaggio di questa regione è incantevole con i suoi verdi pascoli e le sue distese di vigneti e frutteti. Il clima che prevale è quello di media e alta montagna con inverni lunghi e rigidi ed estati brevi e fresche.

Nel Trentino troviamo due aree, l’area trentina in cui ci sono piccoli borghi e l’area alta atesina dove si incontrano dimore sparse ed isolate spesso costruite in legno. Visitando la regione ci sono castelli che raccontano vicende storiche. Le città principali sono: Trento che sorge sulle sponde dell’Adige, è una città ricca di storia con vicoli medievali e palazzi rinascimentali; Bolzano che sorge sulle rive dell’Isarco e che presenta molte vie e portici anche dell’età medievale. Altri centri importanti sono Rovereto, famoso per le comunicazioni e Merano importante per le cure termali. Durante il periodo invernale, molte persone si recano in Trentino per praticare diversi sport: la ciaspolata, lo sci di fondo, lo sci ed infine lo snowboard. Le località più rinomate, meta del turismo invernale sono Madonna di Campiglio, Pinzolo, Plan de Corones e Cortina.

Le festività natalizie in Trentino iniziano il 5 e il 6 Dicembre quando si celebra la festa di San Nicolò e dei Krampus.

Quest’ultimi sono delle figure simili a diavoli che spaventano i bambini maleducati e cattivi. In occasione di queste feste vengono organizzate delle sfilate, durante le quali i partecipanti mostrano le loro maschere fatte a mano.

Ogni domenica prima di Natale le famiglie accendono le quattro candele sulla tipica corona dell’Avvento, cantando e raccontando storie natalizie. In piazza della parrocchia, a Bolzano, la facciata della casa natale dell’astronomo Max Valier viene trasformata in un classico calendario dell’avvento. Le 24 finestre, illuminate da miriadi di lucette contengono immagini natalizie che vengono scoperte di giorno in giorno all’apertura delle finestre.

In questo periodo gli abitanti del Trentino organizzano i mercatini

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di Natale. L’dea di realizzare un mercatino Natalizio nacque alla fine degli anni ’80, la prima edizione si svolse nel 1990 e pian piano i mercatini sono diventati sempre più belli e il numero di turisti aumenta sempre di più.

Famosi sono i mercatini: di Bolzano dove si sente musica natalizia, si vedono luci e si sente il dolce profumo di cannella e di Vin Brulè. Questo mercatino si svolge ogni anno dal primo giorno dell’avvento fino al 24 Dicembre. Anche a Merano come a Bolzano si svolge il famosissimo mercatino di Natale e tutta la città viene vestita a festa in questo periodo.

I bambini aspettano con gioia il giorno della Vigilia per celebrare la nascita di Gesù e l’arrivo del “Christkind” che dona regali. È simile a uno spiritello da bambino, solitamente rappresentato con dei capelli biondi e ali angeliche. Alcuni presumono che sia l’incarnazione di Gesù in un bambino, ma sembra invece che abbia radici in una leggenda nata nell’Alsazia, che parla di un bambino che porta regali per conto di Gesù Bambino. Il “Christkind” visita la casa la sera della vigilia di Natale, solitamente mentre la famiglia è riunita a cena. Verso la fine della cena, mentre si mangiano biscotti e altri dolci tradizionali, uno dei due genitori si allontana per controllare se il piccolo donatore è già arrivato, e dopo un po’ ritorna per raccontare che ha visto il “Christkind” sistemare i regali sotto l’albero di Natale.

Una cena Natalizia in questa regione può aprirsi con un piatto tipico che può essere gustato sia caldo che freddo, i “Tirtlon” delle frittelle di farina di segale e farina di frumento, ripiene di ricotta e patate, che non richiedono lievitazione.

Sono noti anche i taglieri di salumi, in particolare il tradizionale speck e i taglieri di formaggi. Come primo piatto i “Canederli” gnocchi di pane ammorbidito con latte e uova.

Una volta data la forma arrotondata bisogna sbollentarli per qualche minuto e farli rosolare nel burro fuso. Come secondo piatto il “Gulash” alla trentina servito con contorno di polenta e sopra della carne di vitello al sugo speziata con vari ingredienti. Il tipico dolce è il famoso strudel. Altri piatti tipici sono: la “carne salada”, carne cruda sterilizzata mangiata con il limone, lo “zelten” fatto con farina bianca, lievito in polvere, burro, latte, zucchero, uova, gherigli di noce, fichi secchi, uva sultanina, cedro candito, arancia, Brandy; gli “spatzle”, pasta che può essere accompagnata da speck, formaggio, verdura, e polpette.

Poichè le tradizioni sono molto simili a quelle tedesche, molti di questi piatti derivano dalla Germania.

I giorni festivi però non finiscono qua, infatti dopo un Capodanno di felicità e baldoria, manca il giorno del 6 Gennaio, durante il quale i bambini si vestono da Re Magi e vanno di casa in casa a donare incenso e gesso.

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GEOGRAFIA

Natale in Campania

La Campania è una regione che si trova nel sud dell’Italia. Napoli è il capoluogo di regione della Campania. Le coordinate di Napoli sono: 41° latitudine Nord – 14 ° longitudine Est. La Campania confina con il Lazio, il Molise, la Puglia e la Basilicata. Il suo territorio è prevalentemente montuoso.

Le montagne sono: Monti Picentini, Monte Cervati, Monte della Stella, ecc. In Campania c’è anche un vulcano in fase di quiescenza: il Vesuvio. Ci sono anche molti fiumi che attraversano la Campania come l’Ofanto, il Sele, il Volturno. I golfi sono: il golfo di Napoli, il golfo di Salerno e il golfo di Policastro. Il mare della Campania è il mar Tirreno. Il clima campano prevede estati non troppo calde e inverni miti con qualche pioggia.

piale napoletana si è mantenuta tutt’oggi inalterata divenendo parte delle tradizioni natalizie più consolidate e seguite nella città di Napoli. Famosa è la nota via dei presepi, via San Gregorio Armeno, che offre una vetrina di tutto l’artigianato locale. La prima menzione di un presepe a Napoli compare in un atto notarile del 1021. Nel 1340 la regina Sancia d’Aragona regalò alle suore clarisse un presepe per la loro nuova chiesa. Nel XV secolo si hanno i primi e veri scultori di figure: i fratelli Alemanno. Nel 1507 il lombardo Pietro Becuerte scolpì a Napoli 28 statue per i frati della chiesa di San Domenico Maggiore: per la prima volta il presepe fu ambientato in una grotta. Nel 1532 Domenico Impicciati realizzò delle statuine in terracotta ad uso privato. Si deve ai sacerdoti scolopi nel primo ventennio del Seicento il presepe barocco. Le statuine furono sostituite da manichini snodabili di legno rivestiti di stoffe e di abiti.

In via San Gregorio Armeno ogni anno a Natale si svolgono attività commerciali, ad esempio mercatini dove si vendono presepi, alberi decorati e zampogne. A Natale si preparano

LO SVILUPPO ECONOMICO Sotto la lente: la pasta di altissima qualità Il progetto Aureo è nato qualche anno fa con l’obiettivo di produrre grano di qualità. Nel 2014 ha raggiunto completamente lo scopo che si era prefissato: la commercializzazione di pasta di altissima qualità che utilizza semola italiana al 100%. Questa iniziativa ha ovviamente avuto ripercussioni positive sulle imprese agricole delle province di Benevento ed Avellino in cui il grano viene prodotto ma soprattutto ha consentito una notevole operazione di rispetto ambientale.

UN PO’ DI STORIA La Campania fu colonizzata dai Greci nell’VIII sec. a.C. a cui seguirono gli Etruschi. Nella parte interna della regione un altro avvenimento notevole fu l’invasione dei Sanniti che a loro volta furono sottomessi dai Romani. Durante la Seconda guerra punica Capua fu l’unica città ad allearsi con Annibale. L’Impero romano regalò massimo splendore a tutta la regione. Augusto operò una divisione amministrativa e formò la Regio I che comprendeva anche il Lazio. Nel 570 con l’occupazione longobarda del territorio di Benevento la Campania perse la propria unità: parte del territorio venne acquisita dal Ducato di Benevento, mentre il resto della regione fu sotto il dominio bizantino. Amalfi tra il IX e il X secolo diventò uno dei principali centri commerciali del Mediterraneo. Nel 1030 con la dominazione normanna la Campania venne annessa al Regno di Sicilia.

IL PRESEPE NAPOLETANO Il presepe napoletano è una rappresentazione della nascita di Gesù ambientata nella Napoli del Settecento. L’arte prese-

statuine di persone che si sono distinte dalle altre nello sport, nella politica, nel campo musicale e artistico. Si costruiscono presepi meravigliosi che vengono esportati in tutto il mondo. Sono completi di acqua che scorre nei ruscelli, fornai che fanno il pane… Costruiscono presepi in miniatura all’interno di una cozza, di lampadine e addirittura sulla testa di uno spillo o all’interno di una lenticchia.

I CIBI Natale a Napoli Durante il pranzo si mangia la minestra maritata ovvero una specie di zuppa, la gallina al brodo e infine insalata di broccoli al limone.

I dolci tipici sono gli struffoli ovvero delle palline di pasta frolla ricoperte di miele, i susamielli, dei dolci a forma di S preparati con farina, zucchero, mandorle e miele e i mustaccioli, biscotti a forma di rombo ricoperti di cioccolato.

Nella cena della vigilia si mangiano spaghetti alle vongole, baccalà e insalata di broccoli al limone.

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Un viaggio di Natale a Napoli Abbiamo deciso di fare un viaggio tra amici a Napoli e di stare lì fino al 26 dicembre. Il giorno della partenza, il 23 dicembre, ci siamo alzati alle ore 7, siamo partiti alle ore 8 e siamo arrivati alle ore 12. Scesi dalla macchina siamo subito andati a mangiare in un ristorante tipico. Dentro al ristorante è bellissimo: tutto addobato, luci colorate, alberi...

Ci siamo accomodati al tavolo e ci siamo messi a guardare il menù e abbiamo scelto.

Abbiamo finito di mangiare e siamo andati a visitare un po’ il centro di Napoli. Verso le ore 19 siamo rientrati in hotel e ci siamo fatti una bella doccia. Il mattino dopo ci siamo svegliati e siamo andati a fare un’abbondante colazione. I Napoletani non hanno un Natale sotto la neve e neanche un Natale molto freddo, ma il fresco della mattina si sente sempre. Verso le ore 20 siamo andati a cena nel più famoso ristorante di Napoli e il menù era a base di pesce essendo la Vigilia. Queste le portate previste per la serata: Antipasti

Insalata di polpo, tartine al salmone, frittelle con le acciughe, cocktail di gamberi

Primi piatti

Spaghetti alle vongole, pasta cozze e fagioli

Secondi piatti

Dolci

Baccalà, spigola, capitone Struffoli, roccocò, mustaccioli, divinamore, susafritto mielli, paste reali, raffiuoli, torrone Contorni Scarola imbottita o pizza Frutta di scarole, broccoli al Mandarini, arance, mele, limone noci, mandorle, fichi secchi, datteri, castagne.

Dopo una ricca cena, siamo usciti e siamo andati in discoteca e abbiamo ballato tutta la notte. Il terzo giorno, il 25, abbiamo fatto colazione in hotel con tantissime prelibatezze. Il pomeriggio siamo andati al centro di Napoli dove c’era una festa natalizia con tantissime bancarelle, luci e addobbi. Lì c’erano anche dei tavoli dove si poteva mangiare e il menù era a base di carne.

Una volta finita la festa, siamo dovuti tornare in albergo Primo Minestra maritata, sartò di riso dato che la mattina seguente era prevista la partenza. Ci o timballo di maccheroni siamo davvero divertiti tanto in quei giorni e ci è dispiaciuto molto ripartire. Ma abbiamo portato con noi a Roma Secondi Gallina o cappone, polpette delle statuette e calamite da conservare come ricordo. Prifritte al sugo, braciole imbottite, involtini di cotica di maiale ma di salire sul pullman che ci avrebbe riportato a Roma ci siamo abbracciati e ci siamo detti che era stato il più bel Natale di sempre e che non lo avremmo mai dimenticato. Tornati a Roma eravamo sia contenti che tristi perché eravamo tornati a Roma ma già ci mancava Napoli.

Un viaggio in Campania Noi –Aury, Giuli, Flavia e Loris – nel periodo di Natale abbiamo deciso di fare un viaggio in Campania, ma soprattutto ci piaceva fantasticare su Napoli.

Appena arrivati, nemmeno il tempo di posare le valigie, che già stavamo ridendo e scherzando per le vie della città. Dato che non trovavamo un bar, abbiamo chiesto a tre ragazze del posto (più o meno della nostra età) che ci hanno accompagnato in quello più vicino dove ci hanno fatto assaggiare il caffè tradizionale napoletano: il caffè del nonno nel bar “Il caffè del professore”, e da lì abbiamo fatto amicizia. Volevano farci visitare tutta la città ma gli abbiamo detto che eravamo troppo stanchi e che ci saremo visti il giorno dopo. Quella notte non abbiamo dormito tanto perché eravamo troppo entusiasti di stare a Napoli al punto che la mattina siamo andati a citofonare alle nostre amiche alle 6:00. Abbiamo iniziato con la loro colazione tipica ricchissima di dolci. In particolare abbiamo mangiato le zeppole: ciambelline fritte ripiene di creme varie.

Da lì abbiamo proseguito lungo il viale dove abbiamo visto tanti presepi ricchi e variegati.

Proseguendo la nostra passeggiata abbiamo incontrato degli strani tizi… gli zampognari, persone che vanno a suonare canzoni tipiche del Natale a casa della gente e per le strade portando allegria e diffondendo un’atmosfera di festa.

Poi le nostre amiche ci hanno fatto assaggiare gli struffoli, palline di pastafrolla ricoperte di miele.

Dopo tutte queste avventure, ormai stanchissimi siamo tornati a casa, ci siamo fatti una bella dormita e poi la sera siamo andati a cena fuori: ha pagato Loris, ovviamente!!! Abbiamo mangiato: involtini di cotica di maiale con braciole imbottite e per dessert i maritozzi.

Dopodiché siamo andati alle luminarie di Salerno: luci messe su figure che insieme formavano dei disegni. Uno spettacolo davvero suggestivo!

Il giorno di Natale per finire in bellezza dopo cena siamo andati a prendere il babà.

Abbiamo concluso quel giorno memorabile a casa delle nostre amiche dove abbiamo visto il tradizionale film natalizio “Natale a casa Cupiello”.

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Una giornata in Campania Io, Emanuele, Angelica e Melissa il 24 dicembre siamo andati fuori con il pullman a Napoli. Appena arrivati (alle 20:30) abbiamo visto un bel ristorante: “Veritas” e ci siamo andati a mangiare.

All’esterno abbiamo visto un bel presepe e ci siamo fermati a guardarlo: c’era un leggero palchetto a forma di capanna adorno di decorazioni, c’erano tutti i vari personaggi, ma la cosa che lo rendeva più affascinante era il Vesuvio dietro al presepe. Si può affermare che il presepe napoletano rimane un veicolo di identificazione della «Gens Napoletana».

Dentro il ristorante Dopo aver fatto varie foto al presepe, siamo entrati nel ristorante: era ben decorato, c’erano tavoli allestiti e al centro della sala c’era un gigantesco albero di Natale. Ci siamo seduti e abbiamo guardato i piatti previsti nel menù, quelli che ci hanno sbalordito di più sono stati: il capitone in umido, i babà al rum, la calamarata, la caprese al limone e il casatiello napoletano. Erano tutti molto buoni.

Dopo la cena Dopo aver finito la cena, ci siamo fermati su una panchina a vedere il Vesuvio.

Il Vesuvio è un vulcano attivo in fase di quiescenza, che domina il golfo di Napoli, da dove si riescono a vedere le isole dell’arcipelago campano: Capri, Ischia e Procida. Sempre nei pressi del capoluogo campano si trovano apparati vulcanici minori: i Campi Flegrei.

Questa giornata rimarrà sempre impressa nella nostra memoria: gran divertimento in un luogo speciale!

Arrivati in stazione il mattino successivo, abbiamo scoperto che il treno si era bloccato per un piccolo guasto. Il capotreno è venuto da noi a dirci che non potevamo partire, così abbiamo chiamato le nostre amiche e gli abbiamo chiesto se ci potevano ospitare: un altro giorno a Napoli in fondo non ci diaspiaceva per niente!! Cosi siamo ripartiti il giorno successivo.

INSOMMA, UNA VACANZA CHE NON DIMENTICHEREMO, RICCA DI NOVITA’ E DI PIACEVOLI IMPREVISTI! UN NATALE UNICO!

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ED. FISICA

Natale sugli sci

Ciao io sono Claudio e pratico sci alpino da qualche anno, da quando ho scoperto di essere... bravo!

Non sono ancora un campione però me la cavo.

A Natale vado a Madonna di Campiglio sulle Dolomiti in provincia di Trento a 1550 metri sul livello del mare e vado a sciare!

Vuoi sapere qualche notizia sullo sci alpino? Seguimi...

Lo sci alpino comprende diverse specialità Le veloci: • La discesa libera • Il super Gigante Le tecniche: • Lo slalom gigante • Lo slalom speciale La discesa libera e lo slalom speciale sono le discipline più antiche dello sci alpino moderno. Inizialmente la discesa libera era una vera e propria folle corsa giù dalla montagna: non esistevano porte direzionali di sorta , l’ atleta aveva a disposizione tutta la pista ed era libero di scegliere la linea migliore.

Oggi è la disciplina più lunga, sia in durata sia in distanza , nonché la più veloce. E’ anche quella che richiede agli atleti la maggiore concentrazione non disgiunta da buona dose di coraggio, vista le velocità che si raggiunge in gara (120km/h) e rischi in caso di caduta. Si tratta di una gara in cui gli sciatori scendono lungo un tracciato delimitato da due porte. Ultimamente per per migliorare la visibilità e quindi la sicurezza, si è cominciato ad utilizzare linee blu (dipinte sulla neve) sia trasversali (per rendere visibili i dislivelli del percorso) sia longitudinali (per indicare la traiettoria) Attrezzatura In discesa libera si usano sci molti lunghi per avere maggiore stabilità alle alte velocità . I bastoncini sono curvati , per potersi adattare meglio al corpo dello sciatore quando si assume la posizione di ricerca di velocità. Sotto la tuta ci sono protezioni rigi-

de.Il casco ,non necessariamente integrale , è obbligatorio come in tutte le discipline.

Del super gigante non ho notizia... qualche falla nel pc può capitare... a meno che non riesca a recuperare in tempo le opportune notizie... poi non mi riesce bene.

Lo slalom ( lo slalom è uno zig zag tra punti di riferimento) gigante invece è una gara in cui gli sciatori passano attraverso una serie di porte (rosse e blu) disposte sul tracciato distanti tra loro 10 metri con continui cambi di direzione. La gara si svolge in 2 manche (possibilità). Nelle due manche si registra il tempo impiegato, poi si sommano i tempi delle 2 manche e chi ha fatto un tempo più basso...VINCE!!!

Nello slalom speciale i paletti sono ancora più vicini e costringono gli sciatori a curve più rapide e strette...che fatica! Ma mi riesce bene perché sono intraprendente, coraggioso e ....speciale!

Ma negli sport invernali non ci sono solo sport individuali. C’è il bob una sorta di smart scoperta e senza ruote munita di pattini, per scivolare su una pista ghiacciata stretta e tortuosa, nella quale un equipaggio, composto da 2 o da 4 persone, percorre una pista lunga 1500 metri con 15 curve e deve farlo nel più breve tempo possibile. UFFFF... si gioca con la velocità e con la fisica... complicato ma interessante!

Se vuoi praticare Sci Normale devi conoscere alcune notizie importanti relative alle piste e ai loro colori. Le piste si dividono in base alla loro pendenza (inclinazione) e quindi alla loro difficoltà in: Piste verdi se sei principiante. La pendenza va dallo 0% al 5% Piste blu se sei principiante ma con un po di esperienza. La pendenza va dal 6% al 25 % Piste rosse se sei esperto e la difficoltà del percorso è medio. La pendenza del percorso va dal 26% al 40% Piste nere se sei esperto e la difficoltà è alta e la pendenza va dal 41% al 75% Piste gialle se sei un amante dello sci “fuoristrada “ e lontano dalle solite piste. Fallo ma con guide esperte.

Be’. vi lascio... sono ai bordi della pista VERDE e non so quale direzione seguire.

Ci penso, ho tutte le vacanze di Natale per farlo!

Al ritorno a scuola tra slalom giganti, speciali, discese, super, risalite e scivolate in bob vi racconterò.Buon Natale!

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Costruiamo un termometro Il termometro è uno strumento per misurare la temperatura. Il suo funzionamento sfrutta la proprietà che hanno i corpi di dilatarsi con l’aumento della temperatura e di contrarsi quando la temperatura diminuisce.

Si possono realizzare vari tipi di termometri in funzione del loro uso. I più diffusi sono quelli a mercurio, ad alcool e bimetallici. Noi ne costruiremo uno ad acqua, anche se non è la scelta migliore perché l’acqua ha un comportamento anomalo al variare della temperatura. Se prendiamo l’acqua a temperatura ambiente e la raffreddiamo, il suo volume diminuisce; raggiunti i 4 gradi Celsius e continuando ad abbassare la temperatura, il volume, diversamente dagli altri liquidi, aumenta.

Il nostro termometro ci consentirà di misurare temperature superiori a 10 °C. Per avere un campo di misura più ampio si può utilizzare una miscela di acqua ed alcool in parti uguali.

1 ABCDE

TECN

OLOGIA

Occorrente Una piccola bottiglia di vetro (tipo bottiglia per gli aperitivi), una cannuccia trasparente, pongo o plastilina, acqua, colorante alimentare, qualche goccia di olio vegetale, cartoncino, un pezzetto di nastro adesivo trasparente, un bicchiere, un contagocce, un pennarello a punta fine, un righello, un termometro commerciale

Realizzazione

1. Versare l’acqua nel bicchie- 2. Versare il liquido colorato re e aggiungere alcune gocce così ottenuto nella bottiglietta di colorante fino a 2 cm dal bordo

7. tarare il nostro termometro con un termometro commerciale, misurando due differenti temperature e segnando i due corrispondenti livelli sul cartoncino; effettuare poi la divisione dell’intervallo per il numero di gradi di differenza.

All’aumentare della temperatura il liquido del termometro aumenta di volume e si espande lungo la cannuccia determinando, quindi, vari livelli del liquido corrispondenti ai diversi valori della temperatura.

3-4. Inserire la cannuccia nella bottiglietta, con della plastilina sigillare la cannuccia sul collo della bottiglia e spingerla verso il suo interno affinché il liquido salga nella cannuccia fino al livello stabilito.

5-6. Versare una goccia di olio vegetale nella boccetta e incollare una striscia di cartoncino sulla cannuccia.

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Ciascuna delle cinque classi prime ha realizzato un proprio termometro.

1 ABCDE SCIENZE

Ma che freddo fa!

Tutti i ragazzi delle classi prime hanno monitorato la temperatura della propria classe per 10 giorni, da lunedì 21 novembre a venerdì 2 dicembre, effettuando 4 misurazioni giornaliere nelle seguenti ore: • Ore 8:00 (Entrata) • Ore 10:00 (prima ricreazione) • Ore 12:00 (seconda ricreazione) • Ore 14:00 (Uscita) Le temperature sono state misurate utilizzando un termometro, tarato in gradi Celsius (°C), posizionato in modo tale da non essere influenzato né dal sole né dai termosifoni.

I grafici rappresentano l’andamento delle temperature medie giornaliere all’interno delle diverse classi, in ultimo è stato fatto un grafico a colonne per confrontare le temperature medie di tutte le classi. Il colore di ogni grafico corrisponde al colore della maglia utilizzata per le attività di educazione fisica.

Osservazioni In tutte le classi si può osservare una diminuzione della temperatura nella seconda settimana di monitoraggio.

La classe più calda risulta essere la I A, mentre la più fredda la IC.

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Vacanze di Natale Io vado a sciare!!!

1C

ED. FISICA

Ciao io sono Giulio e per queste vacanze di Natale andrò a Campo Felice in Abruzzo in provincia dell’Aquila tra Lucoli e Rocca di Cambio. Mi hanno detto che c’è uno snowpark dove insegnano a “cavalcare” lo snowboard... una tavola di legno multistrato provvista di lamine e solette in materiale sintetico.

Lo snowboard fu inventato negli anni ’60 dall’ingegnere Sherman Poppen il quale unì un paio di sci, che chiamò snurfer, per far giocare i propri figli i quali cominciarono ad usarla come una tavola da surf. Allora prese una tavola da onda monto’ dei bordi metallici e progettò un attacco per la scarpa. L’attrezzo ebbe successo tra gli amichetti dei suoi figli....beati loro.

Questa tavola somiglia allo skateboard una tavola con le rotelle... beata lei!

Nato in California (USA) è formato dal DECK (la tavola), dai TRUCKS (i carrelli), dalle WEELS (le ruote), dai BEARNINGS (i cuscinetti) In Italia si impara a conoscerlo in seguito ad un programma TV “ODEON” nel 1977.

Dopo il programma lo skateboard fu utilizzato da tanti ragazzi e gli skater invasero le strade. Pensa che traffico!

Ma torniamo alle mie vacanze sulla neve... e allo snowboard Oggi l’attrezzatura utilizzata può essere soft e hard.

Soft significa uso di attrezzatura morbida (scarponi cedevoli, tavole flessibili, attacchi elastici). Nella categoria soft si distinguono due specialità: Il FREESTYLE divertente e spettacolare. L’obiettivo è eseguire manovre (dette TRICK) ed evoluzioni sfruttando la conformazione del terreno e strutture artificiali (salti ringhiere e piattaforme) negli snowpark appositamente attrezzati.

Spettacolare!!!

Il FREERIDE vuol dire andare liberi e consiste nello scendere un pendio di neve fresca seguendo liberamente una propria linea. E’ fondamentale capire le difficoltà, ciò che si deve affrontare e poi seguire il percorso dolcemente senza esagerare e spingere al massimo. Fare freeride in montagna equivale a fare “mitici fuoripista” nella natura. L’attrezzatura necessaria è il casco e il kit freeride (è composto da un ARVA = Apparecchio di Ricerca Valanga, da una sonda e da una pala).

Nel silenzio e nel fascino della natura... bello!!!

Hard significa uso di attrezzatura rigida: E’ praticato sulla neve battuta come nelle piste sciistiche. Richiede scarponi e tavole rigide e la sua espressione è lo slalom.

Per chi inizia è bene prendere alcune lezioni di scivolamento per acquisire confidenza con la tavola e per curvare. Il movimento consiste in un leggero movimento rotatorio delle spalle, la tavola seguirà il corpo. La schiena deve essere dritta e le ginocchia leggermente piegate. Nel curvare il braccio davanti deve essere usato come se fosse un timone per dare la direzione. Ma cosa mi serve per praticare lo snowboard?

Attenzione!

Le statistiche dicono che gli incidenti che si verificano praticando questo sport sono il doppio di quelli che capitano agli sciatori. I motivi principali della pericolosità di questa disciplina rispetto allo sci sono tre: • la giovane età di coloro che lo praticano (dai 15 a 25 anni) • il livello di esperienza di questi ultimi • l’acrobaticità di questo sport Il primo motivo è facilmente comprensibile: spesso le persone più giovani, meno esperti e meno prudenti, tendono a sottovalutare i rischi di questa disciplina.

Il secondo motivo dipende dal fatto che lo snowboard è una disciplina nuova e molti praticanti sono ancora principianti.

Il terzo motivo è relativo al fatto che lo snowboard è una disciplina che prevede esercizi acrobatici.

Gli infortuni che si verificano con più frequenza sono a carico degli arti superiori, delle caviglie, della testa e dei polsi.

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Ragazzi ..prima ancora di partire ....sono già stanco per tutte queste acrobazie ed infreddolito....per tutta questa neve.

Ci rivediamo al calduccio della nostra scuola.... Buon Natale

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INGLESE

La Temperatura

Siamo finalmente giunti nel periodo natalizio in cui il clima è più freddo(it’s cold).Piove di più (it’s rainy).c’è la neve(it’s snowy),ma non dappertutto, solo nei paesi settentrionali. In inverno si abbassano le temperature e ci ammaliamo di più. Per misurare le variazioni di temperatura usiamo il termometro che usiamo anche per misurare la febbre.

Esistono tre tipi di termometro: quello ad alcol, digitale, a mercurio ecc.

Ci sono varie scale: Farenheit, Celsius e Kelvin.

L’acqua dato che si dilata quando aumenta la temperatura, si alza di volume. Segna il numero del termometro.

L’acqua nei termometri ha una dilatazione anomala. Quando si contrae e quando fa caldo si dilata.

Durante le lezioni di inglese abbiamo parlato del termometro utilizzando il lessico specifico inglese: Termometro = Thermometer Gradi = Degrees Si riscalda = It gets warm Si raffredda = It gets cold Congela = It freezes Si espande = It expands Si contrae = It goes down Abbiamo misurato la temperatura dal 21 novembre al 5 dicembre. L’abbiamo misurata in quattro orari diversi: alle 8:00, alle 10:00, alle 12:00 e alle 14:00.

Per vedere quale fosse la classe più calda, con la temperatura più variabile e la più fredda.

Ogni giorno due alunni hanno riportato valori registrati dal termometro in una tabella. Il termometro era posizionato sulla parete vicino alla porta. Abbiamo poi elaborato i dati: 1) Calcolo della temperatura media di ogni giorno; 2) Calcolo della temperatura media per ogni orario; 3) Rappresentazione grafica dei dati Le nostre conclusioni sono: 1) Nella nostra classe l’ andamento della temperatura è variabile, nel periodo preso in considerazione la temperatura è scesa, per poi risalire gli ultimi 2/3 giorni.

Le temperature nei giorni sono quasi identiche

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Classi Seconde

Finalmente è Natale!

Noi giovani reporter andiamo a visitare una città lontana, un Paese lontano, a conoscere posti nuovi e usi e costumi diversi, a incontrare chi, diverso da noi, è come noi!

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Natale a Madrid

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GEOGRAFIA MATEMATICA

Luminarie, imponenti alberi natalizi, freddo pungente e un’atmosfera magica. Questo è quello che ci attende durante le nostre vacanze natalizie a Madrid, quando le vetrine scintilleranno di luci e colori, le vie saranno addobbate e nelle piazze ci saranno i mercatini di Natale.

Preventivo pronto! Non ci resta che programmare il nostro soggiorno.

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Il giunti nella capitale dello stato spagnolo, città situata sul corso del fiume Manzanarre nella Meseta meridionale, ci prepareremo a celebrare la vigilia di Natale “Nochebuena” con una cena abbondante a base di piatti deliziosi e tradizionali (Mariscos, Cordero, Pavo, Jamòn e altre specialità tipiche). Durante la notte ascolteremo e canteremo i “Villancicos”, canti natalizi spagnoli.

Dopo cena ci recheremo in Plaza Cibeles per assistere ad uno spettacolo di luci ed effetti pirotecnici per dare il benvenuto al Natale.

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Il “Navidad” non possiamo non immergerci nella magica atmosfera del Natale del più grande mercatino della città , quello di Plaza Mayor,dove ottanta bancarelle espongono ogni sorta di oggetti natalizi, dalle statuine del Presepe alle decorazioni dell’albero di Natale , dai dolci alle decorazioni varie. A pranzo degusteremo “ l’Escudella y Carn d’Olla”, una zuppa di verdure e carne e il tacchino con frutta glassata al forno. I dolci tipici: torrone e polverones, preparato con limone, cocco e caffè.

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26 tutti a visitare il Museo del Prado e il giardino botanico reale.

Il 27 in mattinata si andrà al Palazzo Reale, ancora oggi residenza ufficiale del re di Spagna, nel quale si tengono tutte le manifestazioni ufficiali e le cerimonie di

Il

Stato. L’edificio è tra le più grandi residenze di Stato d’Europa. Visiteremo i lussuosi appartamenti reali costituiti da numerosi ambienti sfarzosamente decorati.

La prima sala quella degli “Alabarderos”, presenta pregevoli opere di artisti italiani: nella volta un affresco del Tiepolo mentre alle pareti alcuni arazzi e dei dipinti di Luca Giordano. Nel “Salòn de Columnas” vi è un affresco del Giaquinto, una serie di arazzi eseguiti su cartoni di Raffaello ed alcune sculture barocche raffiguranti dei personaggi dell’Impero Romano e Carlo V. Nel pomeriggio invece ci recheremo al magnifico Museo Reina Sofia, museo d’arte moderna e contemporanea, dedicato a tutta la produzione artistica dall’inizio del Novecento ad oggi.

Il giorno “de Los Santos Innocentes” (i santi innocenti), durante il quale ci si fanno scherzi e ci si prende in giro a vicenda, seguiremo la tradizione spagnola. La sera tutti in tour a visitare Madrid di notte.

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Il non possiamo non andare a Puerta del Sol e alla magnifica pista di pattinaggio sul ghiaccio allestita per le festività natalizie nel parco del Buen Retiro.

Il Dicembre Nochevieja, dopo un po’ di shopping, ci prepareremo al cenone di fine anno, dove degusteremo tra i tanti piatti anche le Bocadillos de Calamares, panini ripieni di calamari fritti o, in alternativa, di peperoni.

Verso il tardo pomeriggio ci avvieremo a Plaza Puerta Del Sol. Acquisteremo i chicchi d’uva che ci serviranno per aspettare il nuovo anno. Infatti gli spagnoli hanno una tradizione: mangiano Las uvas de la suerte, cioè 12 acini di uva inghiottiti ad ogni rintocco dell’orologio di Plaza del Sol. Prima di andare a dormire non possiamo non mangiare i churros, pasta fritta fatta con farina, sale, zucchero e olio.

Davvero stupenda sarà la Nochevieja nella capitale spagnola incantatrice e cosmopolita, che in quei giorni si trasforma in uno spettacolo di luci, fuochi artificiali e manifestazioni musicali.

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Il ci recheremo all’ Eremo di S. Antonio della Florida e al Parco Casa del Campo.

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Il Gennaio grande tour guidato nella splendida Toledo.

Peccato che il 2 Gennaio dobbiamo ripartire! Sarebbe stato bello assistere alla sfilata nella quale si esibiscono Los Reyes Magos.

Il 5 gennaio infatti, i re Magi,attraversano il centro cittadino su elaborati carri allegorici e distribuiscono dolcetti ai bambini. È in questo giorno che si mangia il famoso Roscon De Reyes uno dei dolci più antichi di queste feste.

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I numeri del nostro viaggio Per questa nostra vacanza natalizia, abbiamo deciso di “trattarci bene” e quindi abbiamo stabilito di non badare a spese…

Viaggeremo con una valida compagnia aerea, ragionevolmente costosa: nel complesso il costo del viaggio, andata e ritorno, per ognuno di noi, sarà di € 222,00. Stesso trattamento ce lo siamo riservati per l’albergo: abbiamo scelto un quattro stelle, che comprensivo di tutto, costerà € 958,00 a testa.

Le spese generali (areo, albergo, fondo cassa per i trasporti e le piccole spese) è stato ripartito sui dieci giorni complessivi di permanenza.

Questo è il resoconto di spesa del viaggio.

Giorno

Attività

Costo

24/12/2016

Fondo cassa (trasporto pubblico e piccole spese)

€ 150,00

Viaggio andata/ritorno da Roma

€ 222,00

Albergo

€ 958,00

Plaza Mayor con visita ai caratteristici mercatini

€ 45,00

Negozi vari

€ 45,00

25/12/2016

26/1202016

Museo del Prado Giardino botanico reale

27/12/2016

28/12/2016

29/12/2016

39/12/2016

gratis per under 18 € 3,00

Palazzo reale

€ 11,00

Museo Reina Sofia

€ 6,00

El dia de los inocentes: a spasso per la città

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Madrid di notte: tour di 3 ore

€ 18,00

Puerta del Sol

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Parque del Retiro: ingresso

gratis

Parque del Retiro: noleggio barca

€ 2,00

Eremo di S. Antonio della Florida Parque Casa de Campo

Costo giornaliero € 133,00

€ 223,00

€ 136,00

€ 150,00

€ 151,00

COSTO TOTALE: € 1588,00 € 135,00

ingressi gratuiti

€ 133,00

31/12/2016

Shopping: ci prepariamo per la festa

€ 100,00

€ 233,00

01/01/2017

Toledo: tour guidato di 8 ore

€ 28,00

€ 161,00

02/01/2017

…. si riparte :-(

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€ 133,00

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Di seguito è riportato il grafico delle spese giornaliere.

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SPAGNOLO

¡Feliz Año Nuevo!

¡Hola!, somos algunos estudiantes italianos y estamos en Madrid para transcurrir las fiestas de Navidad. Después de la celebración del nacimiento de Jesús, los madrileños se preparan a festejar la llegada del año nuevo.

Paseamos por el centro de Madrid: las calles están adornadas con luces y en las casas y edificios públicos está puesto un árbol de Navidad y un belén que es la representación del nacimiento de Jesús.

Hay muchas tiendas donde comprar ropa, zapatos o productos para beber y comer.

Entramos a una tienda de alimentación para hacer la compra y vemos latas con uvas ya peladas y sin pepitas. La dependiente nos explica que es tradición comer 12 uvas antes de las 12 de la noche. Las uvas se toman, una por una, al son de cada una de las 12

campanadas, que marcan el final del año.

Según la tradición, los que comen las uvas tendrán 12 meses de prosperidad durante el año que viene.

En Madrid la gente se reúne en la famosa Puerta del Sol, en el centro de la ciudad.

En esta plaza hay un edificio muy conocido que tiene una torre con un reloj que todos los años, el día 31 de diciembre, con sus 12 campanadas anuncia el cambio del año viejo al año nuevo.

Todo el país antes de medianoche ve por la tele la fiesta de Nochevieja desde la Puerta del Sol en Madrid.

Después la gente se felicita el año nuevo besándose y brindando con champán o cava y haciendo explotar petardos y fuego artificiales. ¡Feliz año nuevo a todo el mundo!

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El día de los Santos Inocentes Después del día de Navidad mis amigos e yo vamos a dar una vuelta por Madrid. Hay muchos mercadillos navideños muy conocidos como el de la Plaza Mayor, donde se encuentran todo tipo de artículos divertidos como pelucas, polvos picapica, tinta falsa. Algunas personas llevan un muñeco de papel blanco en la espalda. A través de un escaparate nos damos cuenta de que nosotros también tenemos muñecos en la espalda. Por la calle la gente está alegre y se ríe.

Todo nos parece extraño.

Mi amigo oye en la tele que Messi va a jugar en el Real Madrid.

Pero, ¿qué pasa? ¡Es el día de los Santos Inocentes!

Es una de las tradiciones más populares y divertidas

2E

SPAGNOLO

de la Navidad española y se celebra el 28 de diciembre. En este día los españoles gastan bromas o engaños (inocentadas) a los amigos o familiares y todo está permitido.

Lo más tradicional es recortar un monigote de papel y pegarlo en la espalda de alguien que lo lleva sin enterarse. Cómplices especiales de ese día son los medios de comunicación que incluyen entre sus noticias algunas inocentadas. Los periódicos suelen publicar noticias absurdas o increíbles y también la televisión hace lo mismo, como las de los grandes Clubs de fútbol.

Esta fiesta tiene sus raíces en un evento muy sangriento, la matanza de niños que cometió el rey Herodes en Judea para asesinar al Niño Jesús. Esta celebración se combinó con el rito pagano denominado la “Fiesta de los locos”.

Nochevieja en valencia Mis compañeros de clase e yo estamos en Valencia para celebrar la llegada del año nuevo.

Mi hermano vive y trabaja aquí desde hace dos años y nos aloja en su casa por algunos días.

Es el 31 de diciembre. Antonio, mi hermano, y su mujer han preparado la cena y fiesta de Nochevieja que van a hacer en su casa. Han invitado a sus amigos. Suena el timbre.

Todo está a punto, pero ¿dónde están las uvas? ¡Antonio ha olvidado comprarlas! Ahora va de prisa al supermercado.

La Nochevieja tiene numerosas tradiciones y rituales que los españoles deben seguir para entrar en el año nuevo. En Nochevieja nunca faltan las uvas de la suerte que acompañan las 12 campanadas.

Sin duda esta es la tradición más repetida en España y en muchos países del América del Sur. Se cree que si las comemos antes de la última campanada, seremos afortunados a lo largo del nuevo año.

En Valencia la gente se encuentra en la Plaza del Ayuntamiento, si bien la mayor parte de los valencianos sigue las campanadas en sus casas o en locales de la ciudad.

Después de la cena y algunos minutos antes de medianoche estamos en torno a la mesa y cada uno tiene las 12 uvas. Antonio conecta la tele para ver y oír las campanadas de Nochevieja desde la Puerta del Sol en Madrid. ¡Feliz Año Nuevo!

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El sorteo de la Lotería de Navidad Damiano y sus amigos van de vacaciones a España. Llegan a Madrid el 21 de diciembre. El día siguiente Damiano llama por teléfono a su madre para contarle lo que pasa.

Damiano: ¡Hola, mamá!

Madre: ¡Hola, Damiano! ¿Qué tal tus vacaciones?

Damiano: Muy bien. Madrid es una ciudad maravillosa. ¿Sabes que las vacaciones en Madrid, como en todo el país, empiezan el 22 de diciembre?

Madre: ¿Por qué?

Damiano: En este día se celebra el Sorteo extraordinario de la Lotería de Navidad.

Madre: Cuéntame más.

Damiano: Es el sorteo más grande de España y es una tradición que practica mucha gente porque se pueden ganar muchos millones de euros.

Este sorteo se ha venido celebrando ininterrumpi-

damente desde el año 1763, bajo el reinado de Carlos III. La radio y la televisión transmiten el sorteo durante todo el día y millones de personas escuchan a los niños de San Ildefonso cantar los números ganadores. El sorteo se realiza por el sistema tradicional, un bombo para números y otro para premios. El precio de cada billete es de 200 euros, dividido en décimos de 20 euros. El primer premio de 4 millones de euros se conoce como “el Gordo”; hay también muchos premios menores.

Todo el país participa a la Lotería de Navidad. Desde Madrid se transmite el sorteo y durante la mañana van saliendo los números.

Madre: ¡Qué tradición tan diferente!

Damiano: Ahora, tengo que ir. ¡Hola, mamá!

Madre: ¡Hola!

La Cabalgata de los Reyes y el Roscón de Reyes

Somos cinco amigos Margherita, Camilla, Denise, Amine y Christian y este año hemos pasado la Epifanía en Barcelona.

Durante los festejos hemos visto la Cabalgata de los Reyes Magos que llevan los regalos a los niños y que se celebra en la noche entre el 5 y el 6 de enero.

La celebración, que está considerada como la más antigua de España, tiene una particularidad, los Reyes llegan de Oriente en barco al puerto de Barcelona y recorren las calles de la ciudad subidos en las carrozas reales llenas de regalos y caramelos que van lanzando a la gente.

En esa noche algunos niños dejan sus zapatos en un lugar visible de la casa. Junto a los zapatos los niños dejan comida para los Reyes, sus pajes y sus camellos.

Por la mañana los niños descubren los regalos que los Reyes Magos han dejado junto a sus zapatillos.

El mismo día hemos comido un dulce típico, el Roscón de Reyes, que es un bollo en forma de anillo, decorado con fruta escarchada roja y verde que simboliza los rubios y las esmeraldas que adornan los mantos de los tres Reyes Magos. En su interior se esconden dos sorpresas: una pequeña figura de cerámica que representa a un rey y un haba. El afortunado que encuentra al rey es coronado con una corona de papel que acompaña cada roscón. La persona del haba paga el roscón del año siguiente.

Es un dulce muy bueno y una señora nos ha dado la receta.

Ingredientes 1/4 de vaso leche, 150 gramos mantequilla pizca de sal, 25 gramos levadura fesca, 1 chorlito de ron ralladura de naranja, 1/4 de vaso agua, 1/4 de vaso azahar, 3 huevos batidos, 1 huevo para pintar, 1/2 kilo harina de fuerza, frutas escarchadas para decorar.

Cómo hacer Templamos la leche y deshacemos la levadura, reservamos unos 15 minutos.

Batimos y mezclamos los huevos con todos los líquidos y ralladura de naranja, añadimos la harina con la pizca de sal, amasamos y ponemos la mantequilla a temperatura ambiente y la leche con la levadura amasamos y dejamos tapada en un bol hasta que doble el volumen.

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Natale a Barcellona

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GEOGRAFIA MATEMATICA

Iniziano le vacanze natalizie e noi alunni della IIB siamo pronti per partire, destinazione “Spagna”, dove il Natale è molto sentito.

La Spagna è uno stato dell’Europa mediterranea, una monarchia costituzionale in pieno sviluppo economico. Negli ultimi decenni ha avuto un processo di modernizzazione che ha portato l’economia a competere con quella dei più importanti stati europei.

Il suo passato è ricco di storia e le città conservano monumenti che rispecchiano il passaggio dei diversi popoli. La Spagna presenta una mescolanza di stili e di cultura dovuti al sovrapporsi del dominio musulmano (VIII – XV sec.) con la civiltà occidentale. Nelle regioni meridionali vivono i gitani, popolazione un tempo nomade che ha dato un contributo importante alla cultura del Paese, con tradizioni, costumi e balli come il “flamenco”. Altro elemento della tradizione spagnola è la corrida.

Tra le tante città spagnole, Barcellona è la località che abbiamo scelto per le nostre vacanze di Natale. L’8 dicembre è il giorno che segna l’inizio del periodo natalizio in Spagna, il giorno in cui le decorazioni vengono allestite, in molte case spagnole si prepara il presepe, le strade invece vengono decorate con sculture di luci. Molteplici sono gli eventi di tipo religioso e non, ma comunque legati alla tradizione popolare.

Nel giorno dell’Immacolata, nelle case catalane, si inizia a dar da mangiare ogni notte ad un tronco, e si copre normalmente con una coperta affinché non abbia freddo durante la notte. Il Tiò de nadal (in catalano: “ceppo di natale”) è protagonista di una piccola cerimonia che si svolge il giorno di Natale. Il CagaTiò viene posto al centro dell’abitazione con sopra una coperta di colori vivaci, sotto la quale gli adulti nascondono dolciumi. I bambini per tradizione, lo incitano a rilasciare i dolcetti colpendolo con piccoli bastoncini. Essi lo fanno con gioia, cantando una filastrocca di invocazione, dopodiché viene tolta la coperta e si scoprono i dolciumi.

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Il Dicembre è una giornata da trascorrere in famiglia. Il tipico menù natalizio della Catalogna, quindi proposto anche a Barcellona consiste in: vino frizzante, frutta secca, torrone e biscotti. Molti ristoranti propongono anche menù natalizi, dove si trovano cannelloni preparati a mano.

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Il Dicembre il giorno “de Los Santos Innocentes “ (i santi innocenti), durante il quale ci si fanno scherzi e ci si prende in giro a vicenda, “La Nochevieja” (il Capodanno) e la sera del 5 Gennaio (Epifania), giorno molto importante nella tradizione spagnola, durante la quale si tiene una parata per Barcellona, detta “Cabalgata de los Reyes Magos”, con protagonisti i Re Magi che danno dolci ai bambini. E’ tradizione che i bambini lascino le scarpe a casa vicino alla porta o alla finestra dove i Re Magi mettono i regali. Lasciano fuori anche dell’acqua per i cammelli su cui hanno viaggiato e cibo per loro. La mattina del 6 Gennaio i bambini al risveglio scoprono i regali ricevuti, in questo giorno si pranza in famiglia. Il dolce è il “Roscon De Reyes”, torta a forma di anello, nella quale vengono inseriti due oggetti: una statuina di un re e un fagiolo verde. Chi nella propria fetta trova il re viene incoronato re per un giorno. Chi trova il fagiolo, invece deve pagare la cena.

Con questo giorno termina il periodo natalizio in Spagna e noi ritorniamo a scuola.

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Il Dicembre un tuffo nella scienza al Museu Blau, a seguire ancora una breve visita della città.

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Il Dicembre purtroppo si riparte, ma a Barcellona i giorni di festa continuano.

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Il Dicembre avviene la lotteria più ricca del mondo e chi la vince riceve “El Gordo” (Il grasso) il premio maggiore, ma ci sono anche tanti premi minori. Appena arriveremo acquisteremo un biglietto, tenteremo anche noi la fortuna. A cantare il numero vincente saranno i bambini del collegio di San Ildefonso.

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Il Dicembre non possiamo non visitare la Sagrada Familia grande basilica minore cattolica, uno dei principali simboli della città, capolavoro dell’architetto Antoni Gaudí.

Finalmente giunge il giorno di festa più importante “la nochebuena”!

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Il Dicembre ovvero la vigilia di Natale, dopo una breve passeggiata ai mercatini natalizi per acquistare qualche souvenir, ascolteremo la narrazione della vita di Gesù e canteremo inni natalizi come da tradizione spagnola.

La vigilia di Natale è il giorno in cui gli spagnoli si concedono il pasto più abbonante del periodo natalizio. Generalmente la cena comincia con una zuppa conosciuta come “Carn d’Olla”. Questa viene fatta con un grande pezzo di carne che viene cotta nel brodo per assicurarsi che diventi ricca e densa per la zuppa. La carne viene quindi tolta dalla zuppa e vengono aggiunte Galates. E’ un tipo di pasta di grandi dimensioni che sembra il guscio di una lumaca. Questo è l’antipasto. La carne che è stata usata per fare la zuppa viene poi mangiata come parte della portata principale.

La maggior parte delle famiglie spagnole la mangiano insieme a varie tapas. Questi piatti includono scampi, jamon e anguille, cibi piuttosto costosi. Per dolce mangiano quelli che escono dal CagaTiò. Il Turròn è molto popolare in questo periodo, il tipo più diffuso è il torrone con le mandorle.

Anche i Polvorones sono molto apprezzati.

Sono dolci fatti con la pasta di mandorle.

Dopo la cena Babbo Natale (Lo zio) distribuisce i regali.

I l preventivo del nostro viaggio

Biglietto aereo A/R 310 € Albergo 4 stelle con trattamento di mezza pensione (5 notti) 350 € Itinerario e spese giornaliere:

Giorno 25: Giornata da trascorrere in compagnia

organizzando un pranzo familiare.

Spese 30 €

TOTALE 30 €

Giorno 22: arrivo a Barcellona

Spese previste per il pranzo 15 €

Acquisto biglietto della lotteria 200 €

TOTALE 215 €

Giorno 26: Museu Blau (museo della scienza)

Spese per il trasporto 5 € Ingresso: gratuito fino 16 anni Spese previste per il pranzo 10 € Acquisto di souvenir 5 € TOTALE 20 €

Giorno 23: Visita della SAGADA FAMILIA

Spese per il trasporto 5 €

Biglietto d’ingresso 24 €

(visita con audioguida e accesso al

museo “Casa di Gaudì”)

Acquisto di souvenir 15 €

Spese previste per il pranzo 10 € (pizza)

TOTALE 54 €

Giorno 27: Ritorno a Roma

Acquisto di souvenir 10 €

Spese previste per il pranzo 15 €

TOTALE 25 € COSTO TOTALE 1079 € SPESA MEDIA GIORNALIERA 215,8 €

Giorno 24: Visita della città (strade illuminate e

mercatini di Natale)

Acquisto “Tio de Natal” 20 €

Acquisto di souvenir 20 €

Acquisto di vestiti 15 €

Spese previste per il pranzo 20 €

(tortillas, nachos, tacos e tapas)

TOTALE 75 €

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El día de los Inocentes Estamos en Madrid, es el 28 de diciembre y vemos algunas personas con unos muñecos de papel enganchados en la espalda. Algunas fuentes están llenas de espuma y la tele anuncia que Messi ya no va a jugar en el Barça. ¿Qué pasa? !Es el Día de los Inocentes!

El Día de Los Inocentes es una tradición que tiene sus orígenes en la leyenda de la matanza de niños que ordenó el rey Herodes para matar a Jesús. Más tarde se combinó este rito con otro de tipo pagano, denominado “La fiesta de los Locos” en el que todo estaba permitido. La iglesia decidió celebrar esta fiesta el día 28 para calmar a sus participantes.

Durante el Día de los Inocentes las personas se hacen bromas y engaños.

Una de las bromas más comunes son las mazas: unos muñecos de papel que se enganchan en la espalda de las personas en señal de burla. Están muy de moda otras “inocentadas”, como llamadas telefónicas o los mensajes haciéndose pasar por otra persona. Durante este día los medios de comunicación publican noticias falsas e inverosímiles; al día siguiente desvelan las noticias falsas. Tienen mucho éxito las noticias falsas sobre los grandes clubs de fútbol (Real Madrid, Barça, etc.)

El Sorteo Extraordinario

de la Lotería

Estamos en Soria, es el 22 de diciembre y vemos un grupo de gente que celebra con champán. La tele está transmitiendo el Sorteo Extraordinario de la Lotería de Navidad: ¡estas personas han ganado el Gordo!

El sorteo se celebra el 22 de diciembre por la mañana y acaba hacia el mediodía; se transmite por la tele y por la radio y marca el comienzo de las fiestas de Navidad. El premio más importante es el Gordo (que reparte 4.000.000 de euros), pero también hay muchos premios menores llamados Pedrea. Cada billete cuesta 200 euros. Dado que cada billete está compuesto por diez partes o décimos, por el precio de 20 euros que cuesta un décimo se pueden obtener 400.000 euros. Los protagonistas del sorteo son los niños del colegio de San Ildefonso: llevan un uniforme y cantan los números y lo premios. La canción que cantan varía según los números. Cuando los niños extraen el número del billete que corresponde al Gordo, enseñan número y premio a los funcionarios de la lotería después de cantarlos. El Gordo de Navidad es un fenómeno social: incluso las personas que normalmente no juegan a la lotería lo hacen para este sorteo especial, que puede cambiar la vida de las personas.

El Sorteo de la Lotería de Navidad se celebra ininterrumpidamente desde 1763.

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SPAGNOLO

EL ROSCÓN DE REYES Estamos en Barcelona, es el 5 de enero y muchas personas compran un dulce grande y de forma circular con frutas escarchadas encima.

Es un dulce navideño tradicional: se llama Roscón de Reyes.

El Roscón de Reyes es un bollo en forma de anillo. Se prepara con una masa dulce y cuando se elabora, se introducen en su interior dos elementos: una pequeña figura de cerámica que representa un rey y un haba seca. La persona que encuentra la figurita es el rey de la casa; la persona que encuentra el haba tiene que pagar el roscón del año que viene.

El roscón se decora con frutas escarchadas que representan los rubíes y las esmeraldas que adornan el manto de los Reyes Magos. Sus colores son simbólicos y significan Paz, Amor y Felicidad. Para los cristianos, además, la forma circular del bollo simboliza el amor eterno de Dios, que no tiene ni principio ni fin.

El Roscón tiene su origen en el Imperio Romano: durante el mes de diciembre se daba a los pobres un dulce con un haba dentro.

El Roscón se puede rellenar con crema, nata, chocolate, trufa, crema de café.

2B SPAGNOLO ARTE

LA ANUNCIACIÓN

Estamos en Madrid y vamos al Museo del Prado a ver una pintura de tema navideño. El guía del Museo nos explica que...

El pintor italiano Beato Angelico realiza esta pintura (retablo en témpera y oro sobre tabla) entre 1435 y 1445 y el tema principal es la Anunciación. En la parte derecha aparecen representados María y el Arcángel San Gabriel. El ángel saluda a María con respeto y cruza sus manos en el pecho; María hace lo mismo y se inclina para saludar al ángel, que le anuncia que va a ser la Madre de Dios. Dios envía un rayo de luz: es el momento en el que empieza el embarazo de María.

En la parte izquierda están representados Adán y Eva, desesperados, expulsados del Paraíso por un ángel.

La escena ocupa un espacio menor .

El sentido de la obra es que María va a salvar el mundo del pecado original causado por Adán y Eva dando a la luz a Jesús, el hijo de Dios.

Los colores son brillantes (predominan los colores azul, rojo y oro) y la ambientación se inspira en la arquitectura del 400 de Brunelleschi (esto se nota en el pórtico donde se encuentra la Virgen).

La obra está en la sala 49 del Museo del Prado, donde se encuentran algunas de las obras más importantes del Renacimiento italiano.

I loghi delle seconde in viaggio Ogni seconda ha elaborato un proprio logo di classe che l’ha contraddistinta e accompagnata durante questi viaggi di Natale. Vediamoli insieme!

de Beato Angelico

Ci troviamo a Madrid e andiamo al Museo del Prado per ammirare un’opera a tema natalizio. La guida del museo ci spiega che...

Il pittore italiano Beato Angelico realizzò questo dipinto (una pala d’altare tempera e oro su legno) tra il 1435 e il 1445; il tema principale è l’Annunciazione. Nella parte destra sono rappresentati Maria e l’Arcangelo Gabriele. L’angelo saluta Maria con rispetto e incrocia le mani sul petto; Maria fa lo stesso e si inchina per salutare l’angelo, il quale le annuncia che sarà la madre di Dio. Dio invia un raggio di luce: è il momento in cui inizia il concepimento. Nella parte sinistra vengono rappresentati Adamo ed Eva, disperati, espulsi dal Paradiso da un angelo. La scena occupa uno spazio minore.

Il senso dell’opera è che Maria salva il mondo dal peccato originale causato da Adamo ed Eva dando alla luce Gesù, il figlio di Dio. I colori sono brillanti (predominano l’azzurro, il rosso e il color oro) e l’ambientazione si ispira all’architettura quattrocentesca del Brunelleschi (ciò si nota soprattutto nel portico dove si trova la Vergine).

L’opera si trova nella sala 49 del Museo del Prado, dove sono esposte alcune delle opere più importanti del Rinascimento italiano.

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Natale In Lapponia In una giornata piovosa ci siamo riuniti tra amici per decidere la metà delle vacanze di Natale. Per sceglierla abbiamo deciso di lasciare la scelta alla sorte e quindi abbiamo deciso di girare il mappamondo e il punto dove si fermava sarebbe stata la nostra destinazione.

Siamo stati fortunati, perché si è fermato proprio sulla Lapponia precisamente su Rovaniemi …il luogo perfetto per passare le vacanze natalizie!

La Lapponia è bagnata dal Mar Baltico e si estende in parte in Norvegia, in parte in Svezia, in parte in Finlandia e in parte in Russia. Il monta più alto e importante è il Lebnekaise, alto 2100m; purtroppo non potremo vedere l’ ”aurora boreale” perché è visibile solamente nei mesi Gennaio-Febbraio e Settembre-Ottobre. Ci sono molti fiumi e laghi in Lapponia, in particolare il più esteso è il “Inari” e ovviamente viste le temperature ci sono molti ghiacciai.

Di tutto questo in realtà, pur amando molto la geografia, non ci interessa nulla. Perché noi abbiamo un chiodo fisso: Babbo Natale e il suo villaggio, che si chiama Santa Claus village e si trova a Rovaniemi.

Il Santa Claus Village è un parco tematico situato a circa 8 km da Rovaniemi, in Finlandia, ed è la residenza ufficiale di Babbo Natale: è infatti possibile incontrarlo personalmente e visitare il suo studio o l’ufficio postale dove ogni anno arrivano le lettere dai bambini di tutto il mondo.

Nel parco sono presenti numerose attrazioni, tutte riguardanti Babbo Natale e la regione della Lapponia, ed è simbolicamente contraddistinto sul pavimento il punto preciso in cui secondo le coordinate di latitudine è situato il circolo polare artico.

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GEOGRAFIA

La madre di Christian, che ha origini lettoni, si è trasferita in Lapponia per le vacanze di Natale da suo cugino (che in realtà non esiste…. perché il nostro è un viaggio immaginario!) Arhippa e noi della II E abbiamo pensato di approfittarne per girare un po’il mondo.

Appena siamo arrivati a casa di Arhippa, dopo un po’ di chiacchiere, ci hanno fatto assaggiare dei piatti tipici natalizi della Lapponia come: piccole torte di frutta speziate e biscotti.

Arhippa ci ha raccontato delle tradizioni tipiche Lapponi: mandarini, clementine, e frutta secca, sono alcune delle cibarie che durante la notte di Natale, migliaia di persone lasciano fuori dalla porta per Babbo Natale, che è impegnato nella consegna dei doni.

Arhippa ci ha poi raccontato poi che durante l’anno Babbo Natale e le sue renne abitano a Rovaniemi e ci ha fatto provare anche il Ruiscleipa che è un pane di segale preparato con lievito naturale, presente in molti piatti della tradizione; altri cibi natalizi sono l’arrosto di maiale, insalate e pasticcini in casseruola. La colazione più autentica di Natale invece è il budino con il riso.

A riscriverlo adesso ci viene l’acquolina in bocca… ma magari fosse vero che a Natale siamo stati in Lapponia!

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AD

INGLESE

Boxing Day Interview

In England the 26th of December is called “BOXING DAY” . It is a public holiday. British people often visit family and friends and have an enormous lunch just like the Christmas lunch. Boxing day is just not that.

My friends Alessandro , Dennis, Lorenzo, Alice, Sonia and I were so curious to learn more about this day so while we were on holiday in London, we interviewed a few people, asking questions about Boxing day. We have decided to put our interview in the school magazine.

We met a man called Robert Crawford. We asked him a few questions.

Alessandro: Hello. I’ m writing an article about Boxing Day for the school magazine. Can I ask you some questions?

Robert: Yes, sure.

Alessandro: What’s your name?

Robert: My name’s Robert Crawford.

Dennis: What is the origin of the name Boxing Day? Robert: The name of the day comes from a tradition in the past when rich people gave boxes of food to poor people on the day after Christmas.

Sonia: What do families usually do on Boxing Day ?

Robert: On Boxing Day families usually spend the day together , often outdoors, they go for walks in the country or watch sports matches, but not boxing.

Walter: Do people go for a swim in the sea?

Robert: Some brave people do it, although the water is freezing.

Alice: What performance can you see on Boxing day?

Robert: In many villages, you can see Mummers. They are actors who perform the legend of St. George and the Dragon in the street and people stand and watch it. It is a very old Christmas tradition, it’s over a thousand years old.

Alessandro: Do people enjoy these performances?

Robert: Yes, They do. They think the performances are very funny. Actors ask the people to shout and sing, too.

Lorenzo: Thank you very much, Robert. Have a nice day!

Robert : You’re welcome. You too!

In Ireland Boxing day is particular, in fact we interviewed an Irish girl called Hannah Brady.

Alice: Hi, what’s your name?

Hannah: Hello, I’m Hannah Brady. How can I help you?

Walter: We would like to ask you some questions about Boxing Day in Ireland.

Hannah: Ok, no problem.

Sonia: How do you call the 26th of December in Ireland?

Hannah: We call it “St Stephen’s Day or “Wren’s Day? Dennis: In Italy we call it “Santo Stefano. Why do you call it “Wren’s Day? Hannah: We call it “Wren’s Day” because in some places it is still traditional to hunt the wren.

Alessandro: I heard there are “Wren Boys” too? Who are they?

Hannah: They are groups of boys who dress up in costumes.

Walter: What kind of costumes do they wear?

Hannah: They wear costumes made of straw.

Lorenzo: What do they Wren Boys do?

Hannah: They look for a special toy wren and when they find it, they put it on a stick and parade around the streets with a band of traditional Irish musicians.

Alessandro: That’s very interesting.

Hannah: What about you, what do you do you do in Italy on the 26th of December?

Alice: In the morning we go to church for the Mass and at one o’clock we have a big family lunch. We generally eat the leftover food. In the afternoon, we stay at home and play cards or bingo. In the evening, we go to the cinema with our friends or we just stay home and go on playing cards and bingo.

Hannah: I see, that’s nice!.

Alessandro: Thank you so much for answering our questions.

Hannah: It was a pleasure! Bye Bye Alessandro, Alice, Dennis, Lorenzo, Sonia, Walter: Bye Bye!

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Classi Terze

Finalmente è Natale!

Questa volta andiamo, noi giovani Reporter, nel passato!

Immaginiamo allora di essere cittadini del Mondo Antico, del Medioevo o dell’Età Moderna e Contemporanea, o anche credenti di altre dottrine, e di inviare delle lettere in cui raccontiamo il Natale.

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Lettere di Natale dal mondo e dal tempo Roma, 23/12/1300 Caro Alessandro, sono Attilio, come stai? È tanto tempo che non ci vediamo! Come sai si sta avvicinando il Natale che è una delle mie feste preferite.

Questo pomeriggio sono andato dai miei nonni e mi sono fatto spiegare cosa sta succedendo in questi giorni: mi hanno raccontato che papa Bonifacio VIII si trova a dover gestire un grandissimo numero di pellegrini venuti a visitare la reliquia di Santa Veronica per ottenere il perdono dei peccati. Come sai questo è l’anno del Giubileo e qui da noi è pieno di fedeli: per avere l’indulgenza plenaria devono venire a pregare nelle basiliche di San Pietro o San Paolo per un totale di quindici giorni in un anno. In questo periodo ce ne sono più del solito perché ormai il Giubileo sta per terminare, con la Vigilia si chiuderà l’Anno Santo. Noi romani invece abbiamo l’obbligo di andare almeno trenta giorni, io ho accompagnato mamma e papà tante volte!

Mentre ero dai nonni, mia mamma e il mio fratellino sono stati impegnati a preparare il presepe: hanno allestito la grotta con dentro l’asinello, il bue, Maria e Giuseppe, e fuori i tre re Magi in cammino con i doni; invece Gesù Bambino verrà inserito domani sera.

Scusami, ora si è fatto troppo tardi...devo interrompere la lettera...

Eccomi di nuovo! Ho lasciato passare questi due giorni di festa per poterti raccontare con precisione come li ho trascorsi. La sera del 24 sono andato insieme alla mia famiglia alla basilica di San Paolo e devo dire che durante l’attesa della messa mi sono divertito molto perché ho fatto amicizia con alcuni simpatici ragazzi della mia età...spero che un giorno avrai l’occasione di conoscerli!

Il giorno di Natale abbiamo mangiato tantissimo! Mio padre ha preparato come antipasto frutta secca e uova, e poi ci ha servito la zuppa di zucca accompagnata dal latte di mandorla, ma visto che a me la zuppa non piace molto, mi cucinato anche gli zanzarelli. Per secondo abbiamo mangiato il pollo insieme alla frutta secca. Prima del dolce, come tradizione, abbiamo gustato il “bianco mangiare”, preparato con ingredienti di colore bianco (farina di riso, formaggio, latte, ecc...). Infine è arrivato il mio patto preferito: i ravioli di marzapane serviti insieme al vino rosso. Non credere che agli animali non abbiamo dato nulla: si sono mangiati un bel pezzo di pane!

Dimenticavo...sai che pochi giorni fa sono stato a Greccio, dove San Francesco ha realizzato il primo presepe vivente?

Ecco, ora credo di averti raccontato tutto!

Aspetto la tua risposta per sapere come hai trascorso le feste e cosa ti ha portato San Nicola.

Con affetto, Attilio.

Tallin, 06/12/1441 Caro Toomas, oggi è il 6 dicembre, il giorno di Natale: questa mattina ho ricevuto un pallone di pezza per giocare con gli amici. Lo so che non è molto, ma spero che Odino, quel simpatico vecchietto con la barba bianca, mi porti qualcos’altro...magari dei dolci!

Questo pomeriggio sono andato in piazza con i miei amici per provare il mio nuovo regalo e ho visto degli uomini e delle donne montare un enorme abete al centro della piazza del Municipio e addobbarlo con noci, mele d’oro, datteri, biscotti di pan di zenzero e fiori di carta. Era davvero molto bello, non avevo mai visto un albero così colorato, così abbiamo deciso di dare una mano anche noi! Dopo averlo tutto decorato, un gruppo di uomini e donne ha iniziato a ballarci intorno e noi siamo tornati a casa. La sera ha cominciato a nevicare, è stato stupendo perché non lo faceva da qualche anno. Dopo un po’ sono arrivati a casa i miei parenti per festeggiare tutti insieme il Natale. Ho ricevuto altri regali: un paio di scarponi da neve di seconda mano, un trenino di legno colorato, una fionda e una sciarpa di lana. Mia madre per l’occasione ha cucinato il mio piatto preferito, ma anche la polenta e le aringhe. Mentre cenavamo, abbiamo sentito della musica provenire da fuori, così siamo scesi a vedere: la piazza era piena di persone, tutti avevano delle candele in mano! Anche l’albero era illuminato e intorno c’era tanta gente che ancora ballava. Erano stati allestiti dei banchetti in cui si vendeva cibo buonissimo, giocattoli e libri...non mi ero mai divertito così tanto!

Come va da voi? Si fa l’albero anche lì? Spero di sì perché è stato davvero fantastico!

Aspetto la tua risposta, con affetto, Markko.

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Caro Giacomo, discutevamo proprio ieri delle illusioni, ricordi? Tu sostenevi che aiutano l’uomo a vivere meglio (chissà che tu un giorno non cambi idea!), cosi’ come la natura, quando la si segue, ci rende felici.

Ebbene, stanotte ho avuto una visione avveniristica e stamane, appena desto, mi sono detto” devo condividere ciò che ho visto con il mio buon amico Leopardi!”

Si sta avvicinando il Natale, sono anni difficili, La Rivoluzione in Francia, Napoleone, l’ idea di un rinnovamento (durerà?) e nuove idee che circolano nella nostra Europa, idee di uguaglianza, soprattutto… ma nella nostra Italia, sottomessa da troppi anni, attecchiranno mai?

Pensando al Natale, ho sognato un personaggio tutto vestito di rosso, faccia rubiconda e barba bianca, si chiamava “Babbo Natale”; mi trovavo nel 2016,anche se siamo nel 1810. In quel periodo futuro tutti i bambini lo aspetteranno come portatore di doni ma questo personaggio ha radici nel passato, anche prima del nostro tempo: nasce dalla leggenda di San Nicola di Myra , il patrono di adulti,marinai,mercanti,arcieri,bambini, che nei Paesi Bassi ha preso il nome di Sinterklaas, e distribuisce doni il 5 e 6 dicembre ed è da questo che deriva, probabilmente Santa Claus. In Fiandra era San Martino di Tours a portare doni e nella chiesa ortodossa San Basilio. Questo Babbo Natale riunisce tutte le tradizioni di santi portatori di doni in inverno. Sinterklaas era vestito come un vescovo, di rosso, aveva un cavallo bianco con il quale volava sui tetti e i suoi aiutanti lasciavano doni ai bambini: da qui avrà origine la figura di Babbo Natale e dei suoi elfi, produttori e distributori di regali, e della slitta guidata dalle renne. Secondo alcuni il vestito rosso di Babbo Natale,sarebbe opera della Coca Cola, una strana pozione-bevanda, creata nel XX secolo, atta a sciogliere anche la ruggine; originariamente era verde.

Ora, Giacomo, sappiamo che la vita è troppo spesso dura e grigia, sebbene o se anche, questo panciuto signore abbigliato di rosso, fosse solo una illusione, immagina quanti cuori scalderà, nell’idea della bontà che lo contraddistingue e del suo portare doni in cambio di nulla, solo per la felicità altrui.

Giacomo, mi rallegro che gli abitanti del futuro potranno gioire di tale, calda, illusione.

Viviamo il nostro Natale e passalo non solitario, ma amato.

Tuo, affezionatissimo, Alessandro.

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Fronte di guerra occidentale nelle Fiandre 26.12.1914 ore 2.00 Figlio mio, come stai? So che questa lettera probabilmente non l’aprirai neanche, perché sei ancora arrabbiato con me. Mi dispiace davvero tanto essere partito nel giorno del tuo sedicesimo compleanno, ma il colonnello mi ha chiamato al mio dovere per la Patria e non ho avuto scelta.

Questa è la millesima lettera che ti invio e spero non la butterai come le altre. Ti chiedo, con amore e perdono, di leggerla e di capire che, a volte, non siamo liberi di scegliere perché, come in questo caso, la nostra scelta è rivolta a qualcosa di così grande ed importante che, se pure ci fa soffrire, non possiamo rifiutarci di compiere.

Mi mancate veramente tanto tu, la mamma e la tua piccola sorellina Michelle…

Al posto delle vostre gioiose grida di mattina intorno al tavolo durante la colazione, sento le grida di dolore dei feriti; al posto del vostro profumo, che sa di pulito, sento l’odore del sangue che non mi lascia respirare: qua, in guerra, mi sento impotente.. Ho visto morire parecchi dei miei amici senza poter fare nulla; ho visto morire parecchi nemici, ma uomini, come me.

A proposito ieri un’esperienza singolare. In trincea, ad un tratto, i soldati tedeschi hanno cessato il fuoco, ci sono venuti incontro senza armi e ci hanno fatto gli auguri di Natale.

Noi inglesi abbiamo pensato subito ad una nuova strategia di attacco o a qualcosa di simile; i tedeschi sono imprevedibili, quando si tratta di combattere e sono capaci di sorprenderci in ogni modo. Ma come potevano attaccarci senza le armi?

Anche noi, spaventati, increduli, ma allo stesso tempo animati dalla speranza di qualcosa di bello, abbiamo ricambiato gli auguri. Anche se per poco tempo, abbiamo anche festeggiato.

La volontà di potenza, l’ostinazione nel combattimento, la ricerca della vittoria hanno ceduto il posto a sentimenti umani. Abbiamo dimenticato di essere soldati e, in quel preciso istante, ci siamo ritrovati tutti uomini accumunati dal dolore; dalla nostra riflessione sull’incapacità di gestire gli eventi e di rimanere invece vittime di qualcosa che mai avremmo voluto, ma che in qualche modo abbiamo fatto in modo che accadesse; dalla paura di non riuscire a rivivere un altro Natale con chi amiamo; dalla consapevolezza che, prima che amici o nemici, siamo Uomini.

Riuniti intorno ad un albero in fiamme a cantare canzoni natalizie: sentimenti umani che sopravvivono anche in questi tempi di guerre, uccisioni e morti.

Ci hanno regalato souvenirs e tabacco…Ci siamo scambiati i bottoni delle divise. Ne ho conservati alcuni per voi.

La tregua è andata avanti fino a qualche ora fa. Ora sono in caserma e la voglia di raccontarti tutto, invece di andare a dormire, ha preso il sopravvento. Domani tutto tornerà come prima e le giornate saranno tutte uguali perché piene allo stesso modo solo della paura di non potervi riabbracciare.

E’ comunque una giornata che non dimenticherò mai.

Avrei voluto raccontarti la mia, anzi la nostra esperienza, di persona, al mio rientro. Ma ho paura che, da qui a quando tornerò a gennaio, mi potrei dimenticare di piccoli dettagli. Imparerai che sono proprio questi a fare la differenza…Sono poche le cose che restano nella vita e, quelle che restano, sono quelle che contano.

Come va il Natale lì a Londra? Con chi avete festeggiato la Vigilia? E ieri? Sei riuscito a girare un po’ per i grandi viali di Londra? Quanto è bella piena di luci e colori!

Resta accanto alla mamma e a tua sorella. Anche loro si sentiranno sole ed avranno bisogno di tutta la tua forza e maturità per sopravvivere a questo strazio.

Anch’io ho bisogno di sentirti vicino.

Fammi sentire che ci sei. Se puoi, rispondimi.

Non posso trattenermi oltre.

A presto, piccolo mio.

Papà

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Caro amico di penna, si sta avvicinando il Natale, ma ti sei mai chiesto come si festeggia in altri Stati del mondo?

Bhe io si, e mi sono documentato. Ecco quello che ho trovato: in Francia il Natale viene celebrato in modo differente a seconda delle località. Regioni come l’Alsazia diventano scenari d’eccezione per i mercatini di Natale, mentre Marsiglia si arricchisce delle celebrazioni delle fiere di Santoun. I bambini amano in particolare la figura del piccolo Ravi e ricevono doni da Gesù Bambino e Pere Noel.

Bhe che ne pensi? Ma non è finita qui, infatti ecco come si festeggia in Gran Bretagna.

Le case vengono adornate con decorazioni natalizie, ma la parte più importante dei festeggiamenti sono i canti e tipici piatti a base di tacchino ed oca arrosto. Il 26 dicembre è conosciuto come il Boxing Day, il giorno dedicato allo sport ed ai giochi in famiglia.

Conoscevi il Boxing Day? Io no, e ora che lo conosco mi piace molto perché credo sia un modo divertente di passare una giornata insieme ad amici e familiari. Ma ora continuiamo.

In Germania è la festa più sentita dell’anno! Le case vengono decorate con la corona dell’Avvento e l’albero di Natale. I bambini scrivono a Gesù Bambino e preparano dolci squisiti insieme alla famiglia.

Ma non mi sono documentato solo sugli Stati europei, infatti ecco come si festeggia in Giappone.

Qui non è una festa nazionale, ma è considerata una festa degli innamorati e delle famiglie con i bambini piccoli. Il piatto tipico è il pollo fritto e come dolce preferiscono il Christmas Cake. Babbo Natale è chiamato Santa San. Divertente mangiare il pollo fritto a Natale, vero?

Ora spostiamoci negli USA ed ecco qualche informazione: le case vengono decorate con agrifoglio, vischio, rami di albero e stringhe con popcorn e caramelle. La cena di Natale è a base di tacchino con verdure e salse di mirtilli. Per il dessert i dolci tipici sono il Christmas Pudding e Mience Pies.

Carine queste stringhe con popcorn e caramelle, ma io probabilmente le mangerei!

Ma mi sono chiesto come si festeggia anche negli Stati del Medio Oriente visto che professano un’altra religione, ed ecco quello che ho trovato: in Turchia e Marocco è una giornata come le altre, ma in regioni come l’Arabia Saudita e la Somalia è vietato il culto di altre fedi con pene per chi lo fa in pubblico. Invece i non musulmani Brunei possono santificare il Natale solo all’interno della loro comunità ed in Asia Centrale proseguono le restrizioni ai danni delle minoranze cristiane. Infine in Iran è consentito festeggiare.

Che ne pensi? Secondo me è sbagliato vietare il culto di altre fedi e prevedere addirittura una pena per chi lo fa! Ma purtroppo ogni Stato ha le sue leggi e, anche se a volte sono ingiuste, noi non possiamo farci nulla.

Con questo concludo la mia ricerca, spero ti sia piaciuta e ti abbia insegnato qualcosa, perchè in fondo si sa: non si finisce mai di imparare!

A presto BUON NATALE!

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Tutte Le Classi Finalmente è Natale!

Non abbiamo bisogno di andare lontano… possiamo viaggiare, noi giovani Reporter, rimanendo a casa nostra, dentro la nostra scuola… la nostra orchestra ed i nostri cori suonano musiche e canti e ci portano… lontano, facendoci sognare!

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IL CONCERTO DI NATALE

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LA BUSS LA vi augura Buon Natale!

Realizzazione grafica Laura Platamone Coordinamento Maria Iacopino, Francesco Perluigi Hanno collaborato gli alunni e i docenti della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. Castelverde di Roma

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