Copia di raccolta magazine 2009 2013

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L’EMERGENZA E’ IL REDDITO E IL LAVORO

Insieme si può

Per suggerire interventi e proposte scrivete a: satrianoinsieme@libero.it

PROPOSTE,TRASPARENZA E VIGILANZA A SERVIZIO DELLA COMUNITÀ’ Gruppo: Satriano Insieme su

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C’è tantissima gente che non ha compreso la vera emergenza Satrianese. Non la comprende e non ha gli strumenti culturali per farlo. Troppo attenti al culto dell’ego. A Satriano nonostante i soldi investiti, non c’è una impresa capace di assorbire piu’ di cinque operai. Nonostante l’ attenzione costante all’edilizia, li la situazione è ancora peggiore. Decine di padri di famiglia continuano a beneficiare, solo, degli ammortizzatori sociali, spesso già abbondantemente in deroga. Il livello di disoccupati o inoccupati sfiora il 50% della forza lavoro. La situazione economica del paese è ai limiti del fallimento. Ci troviamo in una situazione sociale peggiore degli anni 60/70. Allora, l’emigrazione divenne l’unico ascensore sociale, con tutte le problematiche sociofamiliari come quello delle vedove bianche. L’attuale programmazione economica comunale non ha tenuto conto della micro impresa. Non vi sono piu’, in paese, artigiani. Ne possiamo pensare che la domanda attuale possa assorbire l’implementazione diffusa di questa figura professionale. Non c’e’ piu’ la speranza per un futuro migliore. Non c’è piu’ la possibilità per un figlio di operaio (in disoccupazione o mobilità) di invertire il percorso sociale. Un avvocato, un medico, un notaio avviano i figli alla professione. Un operaio in mobilità in deroga avvia un figlio alla disoccupazione perenne, nemmeno agli ammortizzatori sociali. Per avere la copertura degli ammortizzatori bisogna aver lavorato. Tonino Iallorenzi

SERVONO IDEE, BISOGNA FARE SUBITO Non possiamo continuare a denunciare senza avere delle idee e delle soluzioni. Si può e si deve fare qualcosa per Satriano, perché non dobbiamo avere sempre l’alibi della congiuntura economica globale. Ho piu’ volte sollevato delle idee, mi rendo conto che è piu’ facile che si ascoltino le frasi urlate che le idee soppesate e calcolate. Credo che a Satriano bisogna attivare una vera rivoluzione imprenditoriale, una sorta di piano Marshall dell’economia e del reddito: ♦ Richiedere con forza (ho già presentato una bozza in comune di piano di sviluppo dell’area) il riconoscimento dello stato di emergenza sociale del Melandro, pensando a strumenti speciali per l’avvio di nuove imprese; ♦ Evitare che Isca/Pantanelle diventi una Cernobyl industriale, una sorta di sarcofago delle velleità pseudo industriale, serve un intervento deciso per creare incentivazioni fiscali e burocratiche che costringano altri investitori a considerare il sito, come si è fatto in altre realtà; ♦ A Satriano serve una programmazione economica, degli investimenti, concordata in maniera diffusa e non piu’ delegata solo alle lobby che sostengono le giunte comunali; ♦ Bisogna attivare dei meccanismi di promozione commerciale che rilancino il paese dal torpore e dalla involuzione attuale, ripensando anche alla regolamentazione del traffico; ♦ Serve un piano di marketing territoriale e valorizzazione delle risorse, unico strumento per creare reddito in a maniera autoctona; ♦ La cultura è fonte di reddito e di occupazione, non deve essere utilizzata solo per dare contentini ad personam. 1 milione di euro spesi in feste non sono tanti se avessero dato ricadute. In altre realtà è accaduto (Pietrapertosa e Castelmezzano sono 2 esempi). ♦ La gestione delle risorse royalties, va ripensata, non possiamo costruire solo edifici copia incolla. Per farne cosa? Dobbiamo mettere in piedi una micro economia con quei soldi. Tonino Iallorenzi


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