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MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEL MONDO DEI MOTORI

@ Asapress.net l’agenzia dei motori

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Direttore responsabile: Paolo Altieri

VEGA EDITRICE - ANNO 46 - N. 495 - DICEMBRE 2003 - Euro 2,00

Alfa Romeo/Arriva la GT

Fiat/Prestigioso premio

Bmw/Il coupé 645i

Punta di Panda auto diamante dell’anno

Il ritorno del Gran Turismo (a pag. 4)

(a pag. 6)

(a pag. 30)

Il fenomeno Citroën in Italia

VOLVO / Con la nuova S40

Evoluzione e rivoluzione

Boom senza precedenti Già a ottobre la filiale italiana della Casa del Double Chevron ha consuntivato oltre 113mila immatricolazioni di vetture con un incremento del 62,1 per cento e con una quota di mercato del 5,9 per cento.

ESTEPONA - Parte dal sud della Spagna, Estepona, una delle tante località turistiche della Costa del Sol, il romanzo che racconta la storia moderna di Volvo Car Corporation. È in questa zona che per 8 settimane giornalisti di tutto il mondo, a piccoli gruppi, hanno l’occasione di guidare per la prima volta la Volvo S40, la prima vettura nata dopo che il costruttore svedese è passato sotto la bandiera del Gruppo Volvo e che quindi, in un certo qual senso, apre un capitolo tutto nuovo nella storia quasi centenaria del marchio svedese. L’avevamo già ammirata, la Volvo S40, in occasione del Salone di Francoforte: bella, elegante, linee scolpite in forma armoniosa, solida nella sua compattezza, uno styling esterno giustamente definito “evoluzione intelligente della forma automobilistica”, cui corrisponde all’interno “una vera e propria rivoluzione”, sottolineata dalla razionale disposizione degli spazi, dall’uso di rivestimenti T-Tech, dalla sottile consolle che collega il tunnel centrale con la plancia, dalla soluzione della cosiddetta tecnica degli strati visivi successivi, che, mentre esalta ogni dettaglio, ne valorizza le funzioni, conferendo un senso di protezione e di comfort sia per il conducente che per i passeggeri. Abbiamo guidato la nuova S40 per oltre 300 km e quindi abbiamo avuto tutto il tempo per verificare in diretta il lavoro fatto dagli stilisti e dai tecnici di Volvo Car Corporation nel confezionare un’automobile che ha l’ambizione di conquistare nuova clientela al marchio svedese in Europa come soprattutto negli Usa.

SPEDIZ. IN ABB. POST. 45% ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - FILIALE DI MILANO

(Altieri a pag. 20)

MILANO - “Un anno in nove mesi”: così Olivier François, presentando la C2 a Parigi ai giornalisti italiani, aveva sintetizzato il grande successo della Citroën migliorando sensibilmente l’intero volume del 2002 quando vennero consuntivate poco più di 90mila immatricolazioni con una quota di mercato del 4 per cento. L’escalation è proseguita nel mese di ottobre, mese nel quale Citroën Italia ha registrato oltre 12mila immatricolazioni pari a una quota di mercato del 6,3 per cento in Italia, il che ha portato il bilancio delle immatricolazioni nei primi dieci mesi a ben 113.311 unità con un incremento del 62,1 per cento e con una quota di penetrazione del 5,9 per cento. Nessun grande costruttore può vantare performance così spettacolari che consentiranno alla filiale italiana del marchio del “double chevron” di chiudere l’anno con un volume vicino ai 150mila veicoli comprendendo anche i commerciali. Un boom senza precedenti, un vero crescendo rossiniano. Ma perché oggi le Citroën piacciono così tanto

agli italiani? Come mai soprattutto la C3, la Pluriel e la C2 hanno guadagnato consistenti schiere di fans mentre si fanno sempre più imponenti? È un fatto che oggi le Citroën piacciono ai giovani, alle persone di mezza età,

estremamente personale e di inconfondibile. Le piccole Citroën conquistano per la loro linea (non a caso il loro designer è un italiano di Foggia, Donato Coco) ma il bello viene dopo, scoprendole nell’uso

meccanica, l’originalità di alcune dotazioni come ad esempio nella C3 il ripiano del vano bagagli modulabile a piacere e nella C2 il vano supplementare ricavato nella parte interna della ribaltina. Sono auto ricche di sor-

alle donne, ai manager come ai docenti universitari, agli architetti, tutte persone che hanno bisogno di un’auto compatta ma originale, che li distingua e li faccia sentire proprietari di un qualcosa di

giorno per giorno: e allora piano piano si apprezzano la qualità costruttiva, la razionalità delle soluzioni per rendere più confortevole e più vivibile l’abitacolo, la grande affidabilità della

prese piacevoli, auto pronte per essere utilizzate in varie situazioni, in città come nei viaggi di un certo impegno, facili da guidare e da par-

(segue a pag. 2)

SPECIALE MAZDA / La nuova Serie 3

FOCUS MERCEDES-BENZ / All’offensiva con il Viano

La grande forza delle idee

Scoprire un nuovo mondo

Da una parte il ricco rinnovamento dei modelli Mazda, dall’altra le iniziative vincenti messe in atto da Carlo Simongini, un giovane manager che un anno fa è arrivato alla guida della filiale italiana della Casa nipponica con la decisa determinazione di farne una protagonista sul nostro mercato. Sono questi i due elementi di un cocktail vincente. (servizi da pag. 9)

ROMA - C’era una volta nella gamma Mercedes-Benz la Classe V. Oggi quel modello, che pure ha avuto un ruolo importante nella gamma DaimlerChrysler, esce di scena per fare posto al Viano. Ed è un vero e proprio salto di qualità. (Mutti da pag. 15)


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Boom senza precedenti (segue dalla prima pagina) cheggiare anche nel traffico cittadino più convulso. “La C3 - ricorda Olivier François, direttore generale della Citroën Italia - ha attualmente nell’Italia il suo mercato migliore a livello mondiale, addirittura davanti alla Francia. E anche la Picasso ci sta dando molte soddisfazioni: oggi sul piano delle vendite è praticamente sullo stesso livello delle sue concorrenti più forte, la Renault Scénic e l’Opel Zafira, mentre nel 2001 le sue rivali vendevano praticamente il doppio. Diciamo che la Picasso ha saputo recuperare molto bene il terreno”. Come si vede, il successo Citroën in Italia non è fatto soltanto di C3, di Pluriel e di C2. Un altro cavallo di battaglia della Casa del double chevron è infatti, dopo la Picasso, il Berlingo. La prima è una monovolume compatta di successo, che offre uno spazio interno da vivere appieno, confortevole, luminosa e con un rapporto consumi-prestazioni particolarmente interessante per la versione HDi. Il Berlingo è semplicemente l’auto che ha creato un segmento che non esisteva, quello delle multiuso: il Berlingo si può utilizzare nel lavoro come nel tempo libero, sfruttando uno spazio interno particolarmente ampio e un bagagliaio la cui capacità è praticamente inarrivabile per qualunque auto normale. Piace anche la C8, una monovolume molto simile alla Fiat Ulysse, alla Lancia Phedra e alla Peugeot 807 (è prodotta negli stessi impianti francesi di Sevel) con cui condivide il progetto e varie parti meccaniche. La turbodiesel vanta consumi particolarmente contenuti, e la 2.2 ha quella manciata di cavalli in più che piacciono a chi vuole un po’ più di verve in determinate situazioni.

Non sarebbe giusto chiudere questa rapida carrellata sui modelli della gamma Citroën in Italia senza ricordare la Xsara, un’auto sin troppo discreta nell’estetica ma curata e ben fatta. Da noi ha incontrato soprattutto nella versione station wagon, ma la gamma comprende anche una berlina a cinque porte e una a tre porte che la Casa francese chiama curiosamente Coupé. E non va trascurata naturalmente la C5, disponibile nelle versioni berlina e SW: interamente gestita dall’elettronica, dal controllo del-

te del successo della gamma Citroën in Italia si deve agli straordinari propulsori HDi, parsimoniosi, brillanti e “puliti”. E in una fase del mercato in cui il Diesel ha effettuato lo storico sorpasso sui motori a benzina, il fatto di disporre di motori a gasolio così moderni ed ecologici ha indubbiamente il suo peso. Va sottolineato, comunque, che la Citroën è arrivata a questo stato felice non senza difficoltà: se si analizza storicamente l’evoluzione della sua gamma nel dopoguerra, si scopre che fino agli anni Sessanta era

la pressione delle gomme alle sospensioni idropneumatiche, è un’auto molto comoda e sicura. La versione Station Wagon, tra l’altro, è quasi più elegante nelle forme rispetto alla berlina da cui deriva, grazie alla coda più proporzionata. Spaziosa per cinque persone, ha un bagagliaio molto grande, che è in grado di accogliere i bagagli di un’intera famiglia. Chiaramente, buona par-

praticamente composta da due soli modelli, praticamente alle due estremità del mercato: da un lato la “Due Cavalli”, spartana, robusta ma al tempo stesso pratica e confortevole oltre che originalissima, e dall’altro la DS 19, una due litri sontuosa e dalla linea inconfondibile. E in mezzo... una voragine. Era una gamma non-gamma, e in effetti ci sono voluti dei decenni prima che quel vuoto fosse colmato, dapprima con altre “piccole” come la Ami 6, la Ami 8, la Dyane, la Mehari, la GS (e GSA), e poi ancora la Axel, la Visa, la LN (e LNA), la AX, la BX, la ZX, la Xantia, la Xsara e così via. Ma torniamo a raccontare del boom di oggi. “La C3 - ricorda Olivier François - è terza in classifica sul mercato italiano sia nelle vendite di ottobre che nel cumulato da gennaio ad ottobre, e in quest’ultima graduatoria è addirittura con il fiato sul collo della Fiat Seicento, per cui potrebbe addirittura arrivare al secondo posto entro la fine dell’anno, mentre la leadership assoluta rimane saldamente nelle mani della Punto. Ma se penso da dove siamo partiti e dove siamo arrivati...”. Nella classifica del mese di ottobre la C3 è a meno di duemila unità dalla Seicento, che il prossimo anno dovrebbe essere sostituita dalla versione a tre porte della nuova Panda. Anche la Pluriel è sta dando grandi soddisfazioni. “Siamo particolarmente orgogliosi di questo modello. L’obiettivo di vendere 6.500 esemplari di questa auto nel

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primo anno di commercializzazione - osserva il numero 1 di via Gattamelata a Milano - è assolutamente alla sua portata. Tenuto conto della particolare filosofia di questo modello e della sua destinazione d’uso, è un risultato realmente di tutto rilievo”. Intanto c’è una clamorosa vittoria nel campionato mondiale rally da festeggiare. “Assolutamente sì, e questa è stata una bella sorpresa. Possiamo dire che, al primo anno di partecipazione a tutto il mondiale, abbiamo avuto la meglio su una concorrenza particolarmente agguerrita. La nostra Xsara WRC si è rivelata molto competitiva su asfalto, e

questo lo sapevamo già, ma anche sui fondi fangosi, sugli sterrati e su neve e ghiaccio ha saputo difendersi molto bene”. Merito anche di un Sebastien Loeb che, dopo aver dominato il Rally di Sanremo, ha sfiorato l’iride piloti portando la sua Xsara WRC al secondo posto assoluto al Rally d’Inghilterra, ultimo appuntamento mondiale dell’anno. Poteva addirittura lottare per la vittoria con la Subaru Impreza WRC del norvegese Petter Solberg (che ha poi vinto il titolo piloti), ma alla Citroën hanno preferito farlo rallentare per conquistare il mondiale marche, che dal punto di vista pubblicitario ha sempre

Olivier François, direttore generale della Citroën Italia. Sopra, l’ammiraglia C5; sotto, la monovolume C8.

una grande risonanza presso il grosso pubblico. È soltanto dal 2002 che Olivier François è il direttore generale della Citroën Italia. In questi pochi mesi ha potuto seguire molto da vicino l’evoluzione del mercato italiano, dei suoi gusti e delle tendenze. “Sappiamo dice - che il cliente italiano è il più esigente nell’ambito europeo, anche a livello di auto compatte: per questo nel mettere a punto la gamma della C3 per l’Italia abbiamo considerato attentamente il livello delle dotazioni. E i consensi del pubblico ci hanno dato ragione”. La C3 non ha perso molto tempo a farsi una solida fama di auto dalla meccanica affidabile, e questo è da sempre un argomento al quale la clientela italiana è particolarmente sensibile. Anche la C2 è partita molto bene. Basti pensare che nel mese di ottobre, in meno di una decina di giorni (il via alla commercializzazione è avvenuto nelle ultime settimane del mese), ne sono stati vendute in Italia 1.362 esemplari, per cui l’obiettivo per quest’anno di settemila unità vendute in meno di tre mesi dovrebbe essere raggiunto senza particolari affanni. “Per il 2004 - dichiara Olivier François contiamo di vendere almeno ventimila esemplari di C2 sul mercato italiano. Una piacevole sorpresa è anche rappresentata dal fatto che la C2 piace molto alle donne. A quelle giovani con i figli piccoli e a quelle i cui figli, già grandi, sono andati a vivere per conto loro. Donne che occasionalmente trasportano qualcuno sul sedile posteriore ma che vanno in giro da sole o con il marito o un’amica, e per le quali un’auto come la C2 ha una taglia che va benissimo per loro”. Anche la strategia dei prezzi per la C2 si è rivelata vincente. Nella fase iniziale della commercializzazione di va da un minimo di 9mila euro a un massimo di 3mila euro chiavi in mano. E ricordiamo che già la versione “entry level” da 9mila euro ha di serie il servosterzo ad assistenza variabile, quattro airbag, il computer di bordo, la chiusura centralizzata, il volante regolabile in altezza e in profondità e il portellone con ribaltamento modulare. Gli unici optional sono l’Abs e il climatizzatore. Gabriele Mutti


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CITROEN / Con la C3, la Pluriel e la C2 una nuova filosofia dell’auto

Un tris d’assi per sbaragliare il campo La Saxo era praticamente la stessa auto sia a tre sia a cinque porte. Con la C2 e la C3 si è scelta una strada del tutto diversa, proponendo auto molto diverse fra loro a seconda della tipologia di cliente cui sono destinate. E per chi vuole tante auto in una c’è la Pluriel. PARIGI - Chissà se la C3, la C2 e la Pluriel costringeranno anche altre Case europee in lizza in questo segmento a fare altrettanto. La riflessione è più che legittima, se si pensa, tanto per rimanere in casa Citroën, a quello che è accaduto con il Berlingo, che ha costretto gli altri a seguire il solco tracciato per primo proprio dal “double chevron”. Con la C3 e la C2, due auto molto diverse fra loro ma con una personalità riconducibile comunque a un prodotto “made in Citroën”, la Casa francese ha avuto il grande coraggio, e il grande merito, di rompere con una tradizione che voleva una stessa auto proposta a tre e a cinque porte: l’ultimo esempio è stata la Saxo. Se questa scelta consentiva dei contenimenti di costi in termini produttivi, si rilevava estremamente negativa sul piano dell’immagine. La tre e la cinque porte erano sostanzialmente identiche (vista di fronte e di coda l’auto è indistinguibile, non si capisce se si tratta di una tre o di una cinque porte) e sul piano della personalità stilistica questa soluzione si rivelava negativa: l’auto piaceva meno del previsto perché aveva “poca personalità”. Con la C3 e la C2 alla Citroën hanno deciso di voltare pagina. E a maggior ragione il discorso vale per la

La Pluriel, a sinistra, e la C2, a destra, sono già molto apprezzate sul mercato italiano, dove anche la Xsara in versione station wagon, in basso, ha saputo conquistarsi la stima di molti clienti per la sua versatilità.

Pluriel, quell’auto-contenitore che sta piacendo sempre più anche in un mercato difficile come il nostro. La C3 e la C2 non sono due varianti della stessa auto. Sono due auto molto diverse, anche se si capisce subito, guardandole, che si tratta di auto prodotte dalla Citroën. Il merito di tutto ciò si deve al team di stilisti guidato dall’italiano Donato Coco, che nel concepirle ha voluto realizzare auto assolutamente inconfondibili. La C3 ricorda la mitica “Due Cavalli” per la forma a cupoletta del tetto, e per il cofano motore spiovente. Certo: ha perso i parafanghi sporgenti, dietro ha forme molto più morbide e sinuose, ma per molti “citroënisti” è la trasposizione in chiave moderna di quel mito che è

sempre rimasto nel loro cuore. Con in più motori ben più moderni e brillanti, da 1,1 a 1,6 litri a benzina più due turbodiesel da 70 e da 92 cavalli, grande sicurezza attiva e passiva, un impianto di climatizzazione efficace, una strumentazione più completa, un vano bagagli più capiente insomma, molte cose in più, anche perché il tempo trascorso dal 1936 ad oggi (quando fu concepita la prima 2 CV, che poi entrò ufficialmente in produzione soltanto nel 1948) non è passato invano. C3, dunque. Subito un grande successo in tutti i Paesi europei in cui è stata commercializzata. E un anno dopo, a raffica le altre novità: la Pluriel e la C2. La Pluriel è quattro auto

in una: berlina, cabriolet, spider e pick up. Un’idea originale e subito vincente. È un’auto che cambia volto a seconda del tempo, dei capricci, delle “voglie” del suo proprietario. I motori disponibili sono due, un 1400 a otto valvole e un 1600 a sedici valvole. Quest’ultimo può essere abbinato al cambio robotizzato Sensodrive. Oltretutto un bel risparmio di costi e di spazio nel box di casa rispetto a chi era costretto a tenere prima una berlina, una cabrio, un pick up. Un’auto-camaleonte, una sorta di Fregoli su ruote che è piaciuta anch’essa tantissimo fin dal suo apparire su strada, e che troverà nuovi impulsi nelle vendite dal futuro ampliamento della gamma in seguito all’apparizione di una versione con

motore turbodiesel, che dovrebbe essere abbinato al cambio Sensodrive. Pluriel: un’auto da esibire con orgoglio, in tante diverse situazioni e nel corso di tutto l’anno. Il trittico è stato completato da poche settimane dalla C2, un’auto che ha costretto molti a ripensare al concetto di city car. Prima di tutto perché ha dimensioni contenute, ma ospita quattro persone. Poi, ha una linea molto gradevole (le donne ne vanno pazze) e una personalità inconfondibile. Infine perché (cosa questa comune alla C3 e alla Pluriel) il feeling alla guida con lei è assolutamente immediato. La C2, rispetto alla sorella maggiore C3, ha un’aria più dinamica. La clientela alla quale si rivolge ha esigenze

ben diverse rispetto a quelle di chi punta sulla C3 o sulla Pluriel. La C2 e la C3 del resto hanno livelli di allestimento ben raffrontabili. La C2 vanta in ogni caso un livello qualitativo di prodotto particolarmente elevato e una meccanica di tutto rispetto. Emblematico il fatto che queste tre auto abbiano tutte la stessa plancia ma che questo sia un particolare che non infastidisce assolutamente la potenziale clientela. Il ventaglio delle motorizzazioni della C2 comprende un 1100 a benzina da 61 cavalli, un 1400 da 75 cavalli e un 1600 a 16 valvole da 110 cavalli, oltre a un turbodiesel HDi di 1,4 litri da 70 cavalli (la versione più potente da 92 cavalli è riservata alla C3). Il bagagliaio della C2 ha una capacità classicamente da city car: 200 litri. Una capienza più o meno simile a quella della Renault Twingo, un’antesignana in questo ambito e che ha già dieci anni di vita. Ma è un bagagliaio modulabile a piacere, dal momento che la sua capienza può arrivare fino a 900 litri, disponendo di un fondo praticamente piatto, a tutto beneficio delle operazioni di carico e scarico e di stivaggio dei bagagli stessi. Si rivela molto pratico nell’utilizzo il portellone diviso in due parti.

Il Double Chevron a gonfie vele in tutta Europa

Una spettacolare escalation Nei principali mercati europei Citroën Automobiles sta ottenendo successi quanto mai consistenti. Conta la qualità dei nuovi modelli ma anche quella di una rete di vendita e assistenza forte e ben organizzata. PARIGI - Soffia forte il vento e gonfia le vele del vascello del “double chevron”, che sta andando a tutta forza non solo in Italia ma anche in tutta Europa. In Portogallo la C3 è già al settimo posto assoluto e ha ormai il fiato sul collo della Mégane, della Polo e della Corsa, che la precedono di poche centinaia di esemplati, in Belgio è quarta ma è ormai sul punto di sorpassare la Golf, in Francia e in Olanda è sesta e in Spagna è ottava. Nei primi otto mesi del 2003 la Citroën ha venduto 693.699 auto, pari a una quota di mercato del 6,63 per cento, contro le 598.845 dei primi otto mesi del 2002, quando deteneva una quota di mercato del 6,07 per cento. L’incremento è stato del 6,82 per cento. Grazie a questi risultati, che oltretutto hanno in un certo senso fatto da contrappeso a una leggera flessione della Peugeot, scesa in Europa da 886.192 a 832.298 auto, con un calo del 6,08 per cento, il Gruppo PSA ha mantenuto il secondo posto assoluto nel mercato europeo dietro al Gruppo Volkswagen, con un milione e 471.997 auto vendute e una quota del 15,26 per cento, mentre la Casa di Wolfsburg con i suoi quattro marchi Audi, Seat, Skoda e Volkswagen, ha venduto complessivamente 1.750.020 auto, con una quota di mercato del 18,15 per cento. Nei primi otto mesi del 2003 in Europa la Citroën ha venduto 205.375 esemplari di C3, 142.697 unità di Xsara Picasso, 83.721 esemplari di Xsara, 75.678 unità di C5, 53.760 esemplari di Saxo (un’auto che pur essendo giunta a fine carriera si sta vendendo

bene fino all’ultimo), 46.604 esemplari di Berlingo, 17.181 unità di C8, 12.537 unità di Pluriel, 2.411 esemplari di C2. La C3 è ovviamente la grande protagonista, l’auto che ha consentito una svolta epocale in termini di vendite, ed è avviata a un’escalation che è quasi inarrestabile. Sul mercato italiano, anche se non riuscirà a scalfire (almeno per ora) la leadership della Punto, può ragionevolmente arrivare al secondo gradino del podio, posizione che è in grado di mantenere a lungo, anche perché la sua gamma sta per essere arricchita dalle interessanti versioni con motore Diesel abbinato al cambio Sensodrive, che è già disponibile su alcune versioni con il motore a benzina. Emblematico il fatto che a metà novembre, in occasione del premio Auto Europa 2003, organizzato dall’UIGA (l’Unione italiana giornalisti dell’automobile) la C2 e la Pluriel abbiano conquistato il secondo e terzo posto assoluto, dietro la vincitrice, la Fiat Panda. Ma sommando i punti conquistati dalla C2 e dalla Pluriel, sarebbe stata la Citroën a vincere: Citroën che evidentemente è stata penalizzata da una certa dispersione dei voti. Tra l’altro, va detto che la Casa del “double chevron” si è aggiudicata questo premio nei tre anni precedenti con la C5, la C8 e la C3. Una curiosità: sono Milano e Roma le due piazze in cui la Citroën è meglio posizionata attualmente in Italia: nei primi sette mesi del 2003 sono state vendute 8.334 auto nel capoluogo lombardo e ben 9.983 nella Capitale. Una conferma ulteriore (ma

non ce n’era proprio bisogno) della vocazione cittadina della C3, della C2 e della Pluriel. La ciliegina sulla torta potrebbe essere costituita da un trofeo Citroën per i giovani piloti, in pista e nei rally, avendo già la macchina “giovane” e giusta: quella C2 Sport che fu presentata nello scorso mese di marzo al Salone di Ginevra e che prefigurava la futura C2 normale, destinata a circolare sulle strade di tutti i giorni. “Purtroppo - dice Walter Brugnotti, direttore della comunicazione di Citroën Italia - non è possibile omologare la vettura in tempo utile per dare vita a un campionato già nel 2004. Se tutto andrà per il verso giusto, potremo organizzare un trofeo C2 in Italia nel 2005. Non prima”. La C2 Sport ha un motore 1600 da 225 cavalli, il cambio a sei marce e un assetto e una colorazione vistosamente “racing”. L’abitacolo è protetto da un ampio rollbar e nel look spiccano gli enormi parafanghi e le gomme larghe. Lunga 3,66 metri, larga 1,79 e con un passo di 2,32 metri, la C2 Sport è mossa da un motore di 1.587 cc che come abbiamo detto sviluppa 225 cavalli a un regime di 8.500 giri con una coppia massima di di 20,5 kgm a 7.000 giri/min. Il cambio è a sei marce più retromarcia con comando a sequenziale. L’iniezione, del tipo Multipoint, è stata messa a punto dalla Magneti Marelli. I cerchi per le gare su terra sono 6x15 mentre quelli per le gare su asfalto sono 7x17. Il peso a vuoto è di una tonnellata esatta. La trazione è anteriore e i freni sono disco con pinze del tipo a quattro pistoncini.


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ALFA ROMEO / Prosegue con la GT il rinnovamento della gamma

Ritorno del Gran Turismo Il grande cuore sportivo tipico di tutte le Alfa Romeo trova piena sostanza in una vettura di grande carattere, dalla linea particolarmente elegante e con motori e assetti di prim’ordine. Una vera Alfa di razza, presentata sapientemente nella magica cornice di Montecarlo.

M ONACO - Stile originale, prestazioni esaltanti, comfort ed eleganza ai massimi livelli. Questa nuova Alfa GT, è l’ulteriore dimostrazione di come lo slogan “Cuore Sportivo” sia, una volta di più, non solo frutto di un accurato studio di marketing ma anche di vera sostanza, tramandata dai tempi in cui le prime Alfa GT dettavano legge nella categoria. Lo stesso luogo prescelto per la presentazione internazionale fa capire che la vettura punta in alto: il Principato di Montecarlo con tutto il fascino del circuito cittadino di F1 e le strade che la sovrastano e rese celebri dall’omonimo Rally. Disegnato dal Centro Stile di Bertone, il modello propone stile originale e prestazioni esaltanti e rappresenta una concezione inedita di sportività, nella quale convergono comfort ed eleganza. L’obiettivo della vettura, infatti, è offrire tutto il piacere di guida di un coupé, senza i compromessi tipici di questo gene-

re di automobile. Il design è particolarmente caratterizzato dallo scudetto anteriore, in “147 Style”, dal quale, idealmente, sembra svilupparsi l’intera vettura. Posto al centro del frontale, lo scudetto nasce dalla sovrapposizione della fascia paracolpi integrata sulla griglia nera. Il risultato è di grande effetto: esprime forza e aggressività. Impressione rafforzata dalla grande bocca nera e dai gruppi ottici, preziosi oggetti di design.

Grande slancio e dinamismo Non meno caratteristico è il profilo che fa percepire il modello come un’auto agile, solida e protettiva. Grazie, soprattutto, all’accentuata scalfatura della fiancata che dona slancio e dinamismo alla vettura. Anche la parte posteriore ha una forte impronta stilistica risultando compatta e rastremata, con un paraurti aggressivo e di grandi dimensioni. Il lunotto è a goccia, mentre i gruppi

ALFA GT / I numerosi partner di un progetto vincente

Dal Centro Ricerche Fiat alla Comau MONACO - Un coupé sportivo dalla spiccata personalità ed eleganza e, al tempo stesso, una vettura all’avanguardia per dotazioni, propulsori e meccanica. Questo l’obiettivo che si erano prefissi gli ingegneri e i tecnici di Alfa Romeo. Per questo l’Azienda ha messo in campo le sue migliori risorse; ha focalizzato la massima qualità e affidabilità lungo l’intero processo di sviluppo del prodotto e del processo per costruirlo; ha sviluppato una proficua collaborazione con i fornitori esterni e con alcune Società del Gruppo, tra le quali Magneti Marelli, Teksid, Comau, Elasis e Centro Ricerche Fiat. Da questo lavoro sono nate le tante soluzioni innovative che fanno di Alfa GT il nuovo punto di riferimento della sua categoria. Per il nuovo coupé sportivo Magneti Marelli ha reso disponibili i risultati della sua migliore innovazione. In particolare, l’Alfa GT monta l’ultima versione del cambio servoassistito Selespeed, fiore all’occhiello della tecnologia Magneti Marelli, che proprio sul modello 156 - da cui

deriva l’Alfa GT - ha avuto il suo battesimo tra le vetture di serie. Il veloce e affidabile sistema cambio Selespeed di Magneti Marelli proviene direttamente dalla F1. Infatti, tutta la sperimentazione e lo sviluppo del sistema sono state portate avanti con Ferrari, prima sulle monoposto di F1 e poi sulla 355 che, in conseguenza di ciò, era stata caratterizzata come “F1”.

Proiettori di grande superficie Anche i gruppi ottici anteriori sono un prodotto della tecnologia Magneti Marelli. I tecnici di Automotive Lighting hanno progettato i proiettori di grande superficie che contribuiscono a contraddistinguere il frontale filante ed aggressivo della vettura e sono disponibili nella doppia versione alogena e a lampada a scarica di gas. Infine, comfort e sicurezza sono assicurati dalle sospensioni Magneti Marelli che comprendono sia il sistema anteriore (lato destro e sinistro e traversa anteriore completa) sia quello posteriore (assale e componenti gruppo ruota). Teksid, attraverso la sua controllata Meridian Technologies Inc., realizza nello stabilimento di Verres (Aosta), la traversa sottoplancia in magnesio. L’impiego di questo particolare strutturale consente una significativa riduzione del peso del prodotto, pari a circa il 60 per cento in meno rispetto alla traversa tradizionale realizzata in acciaio, oltre che una superiore capacità di assorbimento delle vibrazioni che si traduce in maggior comfort. Inoltre, Teksid fornisce i blocchi cilindri in ghisa grigia, prodotti nella fonde-

ria di Crescentino (Vercelli), per i motori 1.8 Twin Spark, 1.9 JTD e 2.0 JTS. L’elevata flessibilità degli impianti produttivi dedicati alla produzione delle carrozzerie, forniti da Comau per i modelli Alfa 147 e 156, ha permesso una rapida riconfigurazione delle linee di assemblaggio di Pomigliano, consentendo il facile inserimento sulle stesse del modello GT. Sono stati in tal modo garantiti sin dall’inizio gli stessi elevati standard qualitativi già raggiunti sui già ottimizzati e affermati prodotti Alfa Romeo. Nel laboratorio EMC (compatibilità elettromagnetica) del Centro di Pomigliano d’Arco, una camera anecoica schermata di dimensioni 23m x 11m x 9m, unica in Italia e all’avanguardia anche in Europa, sono stati eseguiti una serie di test estremamente severi durante i quali la vettura Alfa GT è stata sottoposta a sollecitazioni elettromagnetiche di un’intensità pari a 25 volte il valore massimo prescritto dalle leggi italiane relative all’inquinamento EM. Poi, per la messa a punto e l’ottimizzazione dei principali sistemi che impattano sulla rumorosità interna (scocca, plancia ed elementi di finizioni) sono stati utilizzati alcuni banchi di caratterizzazione statica e dinamica (comfort acustico). In particolare, sono stati eseguiti rilievi acustici soggettivi ed oggettivi sul banco di caratterizzazione dinamica (banco Four Poster), inserito in un ambiente semianecoico, dove vengono eccitati verticalmente i pneumatici della vettura tramite piattelli. Senza contare che la prestazione acustica è stata verificata sottoponendo l’Alfa Romeo GT a cicli di affaticamento su simulatore stradale ubicato in cella climatica (banco pavè).


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AL VOLANTE / GRANDI PRESTAZIONI E OTTIMO ASSETTO

C’è davvero da divertirsi MONACO - Dire che la GT tenga fede alle aspettative è praticamente scontato. A chi non avesse mai provato un’Alfa di nuova generazione, dalla 156 in poi per intenderci, consigliamo caldamente una visitina in concessionaria, perché con le nuove vetture del Biscione c’è veramente di che divertirsi. E non tanto per le indiscutibili doti motoristiche, ma anche per il piacere di guida assicurato da telai e sospensioni che mirano a evidenziare il piacere di guidare, senza dimenticare un occhio di riguardo al comfort di bordo. Passando alla GT, la qualità che più impressiona di questa vettura è la stabilità. Non c’è verso, infatti, di farle per-

Inoltre, il sistema Selespeed dell’Alfa Romeo GT 2.0 JTS Selespeed ha accolto il software innovativo dell’Alfa 156 GTA Selespeed, che è stato calibrato con nuove tecniche innovative basate sull’oggettivazione dei parametri qualitativi e verificato con prove di affidabilità/durata, avvenute nelle condizioni di traffico cittadino più esasperate. Infine, con Alfa GT lo sviluppo dei sistemi di controllo motore e cambio negli allestimenti dotati di cambio automatizzato ha avuto come obiettivo la realizzazione di sistemi che conferissero un feeling di guida sportivo alla vettura. Il controllo motore Torque Based è pronto all’assoggettamento ai sistemi elettronici del veicolo e il cambio di marcia, nelle versioni cambio robotizzato, è ‘racing’; l’automazione della gestione frizione e delle attuazioni realizzano un prodotto evoluto e fortemente performante. La gestione dell’integrazione dei sistemi di controllo PowerTrain viene effettuata negli ambienti di simulazione “Hardware In The Loop”, con la possibilità di simulare tutti gli elementi della PowerTrain e di effettuare le verifiche necessarie sulle centraline elettroniche e i software in essa contenuti. Per costruire vetture che offrano, senza compromessi, prestazioni straordinarie e, più in generale, vetture di successo, servono metodologie innovative capaci di interpretare i desideri dei clienti sportivi Alfa che, di fatto, devono guidare la progettazione “seduti a fianco” del progettista e dello sperimentatore. ll risultato è una concezione inedita di vettura con prestazioni dinamiche, piacere di guida e comfort distintive rispetto ai modelli concorrenti, in tutte le condizioni d’uso e per tutti i guidatori in un contesto di sicurezza, qualità ed affidabilità ai massimi livelli. Per far questo il Centro Ricerche Fiat ha “personalizzato” le metodologie innovative di progettazione sulle caratteristiche distintive del marchio Alfa Romeo e le ha trasferite ai “Team” della Casa che

dere direzionalità, di metterla in crisi con improvvisi rilasci dell’acceleratore o brusche frenate durante “corposi” appoggi in curva. La GT è una vettura sana, che risponde a qualsiasi maltrattamento con dolcezza, mettendo a proprio agio anche il più inesperto degli automobilisti. Certo, con le auto moderne difficilmente c’è bisogno di un corso di guida veloce per divertirsi, ma le reazioni della GT, la precisione del volante e la sicurezza della frenata sono parametri che richiedono di collegare per bene il piede destro al cervello, perché spingere a fondo sul gas è raramente così divertente. Le motorizzazioni sono indiscutibilmente valide: il più

hanno progettato e prodotto il nuovo coupé sportivo. Di seguito ne riportiamo alcune. Prime fra tutte, le metodologie di comportamento dinamico estremo del veicolo (super-handling). Esse permettono le prestazioni di eccellenza in termini di guidabilità e stabilità della vettura, caratteristiche peculiari delle vetture Alfa e parte fondamentale del loro Piacere di Guida. Caratteristiche ottenute anche attraverso l’applicazione delle più recenti tecniche di simulazione e sperimentazione oggettiva su strada, hanno permesso di realizzare un’accurata progettazione delle sospensioni e dei comandi (sterzo, freni) e il loro “tuning” per una guida piacevole e prevedibile in ogni condizione di velocità, manovra e aderenza.

Posto guida un classico Alfa Il risultato di un posto guida e di abbigliamento interno “stile Alfa” derivano da un’accurata interpretazione e personalizzazione dei criteri di ergonomia fisica che guidano la progettazione dei comandi primari (volante, pedaliera, cambio), della posizione di guida, dell’accessibilità alla vettura, del corretto utilizzo degli spazi, fino alla ottimizzazione del sedile per i suoi aspetti di comfort posturale, igrotermico, vibrazionale e dinamico. Inoltre, per sottolineare le distintività e personalizzazione Alfa, l’ergonomia cognitiva, che guida la progettazione delle interfacce di comunicazione (comandi secondari, quadro di bordo, display), ha permesso di portare il cliente Alfa al posto guida della sua vettura, fin dalla fase di progettazione, attraverso l’utilizzo dei laboratori di Realtà Virtuale. È noto quanto conti l’aerodinamica nella prestazione sportiva: in tal senso i metodi di fluidodinamica computazionale hanno permesso non solo di ottimizzare l’aerodinamica esterna delle vetture a beneficio della prestazione e del rumore aerodinamico, ma anche di ottimizzare il

comfort e il benessere interno legato al clima e alla qualità dell’aria migliorando i flussi interni all’abitacolo e contribuendo alle specifiche dei sistemi di diffusione aria sia mono che bi-zona. Infine, il rumore: non tutti i rumori sono sgradevoli. Non lo è la musica, per esempio, come non lo è certamente quello di un motore Alfa Romeo. In tal senso i metodi NVH (Noise, Vibration, Harshness) di riduzione del rumore-vibrazioni vengono in questo caso rivolti non solo alla minimizzazione dei disturbi (a vantaggio dello stress e dell’attenzione alla guida) ma anche all’esaltazione di quelle caratteristiche che consentono di colloquiare e gestire la potenza di una vera GT. La base dell’impostazione concettuale (in particolare, dei motori 1.9 M-Jet 16v e 2.0 JTS), e la loro successiva personalizzazione distintiva alto-prestazionale poggiano su tecnologie innovative e metodologie di calcolo che hanno permesso di sviluppare le iniezioni multiple per motori Diesel ad iniezione diretta in camera di combustione (Multijet); le strategie di controllo motore per ottimizzare simultaneamente prestazioni, emissioni e consumi; l’iniezione diretta di benzina a carica stechiometrica; la simulazione termofluidodinamica del processo di combustione di motori a benzina e Diesel; l’analisi strutturale dei componenti critici del propulsore finalizzata al miglioramento dell’affidabilità e del confort acustico-vibrazionale. Risultano distintivi per una mobilità sicura ed ecologica: le metodologie di Testing del Sistema di Navigazione e del Telefono Cellulare che hanno generato le norme di progettazione del sistema telematico garantendone la qualità e l’ affidabilità; lo sviluppo del protocollo di comunicazione per l’ accesso ai servizi offerti da Connect; la progettazione dell’interfaccia uomo-macchina per le funzioni info-telematiche di bordo sia per facilitarne l’ utilizzo da parte del guidatore sia per erogare informazioni in modo non distraente.

“succoso”, ovviamente, è il famoso 3.2 V6, già visto su 156 GTA, 147 GTA e 166, fonte di assoluto divertimento in ogni situazione oltre che di un livello di silenziosità davvero incredibile. Tanta, tantissima potenza, “messa giù” davvero alla grande nonostante la trazione anteriore. L’altra motorizzazione di spicco è indubbiamente il 1.9 JTD MJET: offre tanta potenza, ben 150 cv, ma sopratutto una coppia motrice davvero generosa, in grado di far salire velocemente la lancetta del contagiri anche nella critica zona 1.000/1.500 giri/min, regalando una vera e propria esplosione di forza tra i 1.800 e i 4.500 giri/min. E non finisce quì, perchè ci sono altri 500 giri “di riserva”, per un totale di 5.000 giri/min, da utilizzare in caso di necessità. Il duemila a benzina, che gode del nuovissimo sistema d’iniezione diretta, sembra “spingere” meno rispetto al MJET, perchè distribuisce i cavalli in un range di giri più ampio, ma il tachimetro, dopo pochi istanti, smentisce categoricamente questa sensazione. Passando alla qualità generale della vettura, fa piacere notare come il Gruppo Fiat stia concentrando le attenzioni su una maggiore qualità per il dettaglio e dei materiali utilizzati, non solo il Alfa ma anche nelle ultime realizzazioni del Gruppo. Anche in questo caso, infatti, gli accoppiamenti delle plastiche sono ottimi, così come i materiali utilizzati per i rivestimenti di sedili e pannelli porta, in particolar modo nelle versioni caratterizzate dagli interni in pelle o dal raffinato Alfatex. L’abitabilità, è assicurata per cinque persone, con spazio più che abbondante per le gambe di chi siede dietro. Il vano bagagli è molto capiente e offre l’interessantissima possibilità di essere ampliato, grazie alla totale abbattibilità del divano posteriore. Non è molto distante, quindi, la qualità e la versatilità tedesca, anzi, a dir la verità, vedendo le ultime blasonate proposte Made in Germany, possiamo dire come Alfa stia trovando la corretta via verso un’offerta globalmente ottima, che non mette solo la sportività in prima linea ma anche la cura verso il dettaglio pregiato e l’assemblaggio di alta qualità. Insomma Alfa uber alles! La nuova Alfa GT è disponibile in quattro allestimenti: Impression e Progression, disponibili solo per 1.9 MJET e 2.0 benzina, e Distinctive e Luxury, disponibile per tutte le motorizzazioni. I prezzi variano dai 26.200 euro della versione 2.0 JTS Impression ai 42.000 euro della 3.2 V6 in allestimento Luxury.

Con la nuova GT l’Alfa ha voluto creare, come fece negli Anni 70 con la GT Junior, una sportiva comoda anche per quattro persone. Con in più tutta la sicurezza e la tecnologia a supporto della guida tipiche di un’auto moderna.

ottici sono incastonati nella carrozzeria. Lunga 4,48 metri, larga 1,76 e alta 1,39, l’Alfa GT Coupé vanta un passo di 2.596 millimetri, che le regala non solo grande stabilità ma anche una notevole cubatura del bagagliaio e una buona abitabilità per chi siede dietro.

Patrimonio di eccellenza Alfa GT Coupé racchiude tutto il patrimonio di eccellenza motoristica del Marchio, che da sempre contraddistingue le vetture del Biscione rendendo, tra l’altro, veri oggetti di culto automobilistico vetture come la 1900, la Giulietta, la Giulia i l’Alfetta. La sportività della nuova GT Alfa è merito di una meccanica che ha ereditato tutti i punti di forza dell’Alfa 156, inclusi tre

propulsori generosi, ciascuno con potenze specifiche tra le migliori della loro classe di cilindrata: il 2.0 JTS da 165 cv, il 1.9 JTD MJET da 150 cv e il 3.2 litri da 240 cv. Il pianale utilizzato per questa vettura è lo stesso della 156 quindi, per il momento, chi sperava di vedere una GT integrale o a trazione posteriore dovrà aspettare. Nel 2004, infatti, Alfa lancerà per 156 e 147 delle versioni dotate di una sofisticata trazione integrale, ma non è ancora certo se questo sistema verrà adottato anche da Alfa GT. E per il cliente che vuole il massimo, segnaliamo che Alfa Romeo ha già in cantiere una interessantissima versione “estrema” siglata Autodelta che vedrà la luce, con ogni probabilità, nel corso del 2004. Paolo Altieri


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Dicembre 2003

BMW GROUP / Positivi i risultati nei primi nove mesi

La spinta della nuova Serie 5 Nei primi nove mesi del 2003 sono state vendute 815.308 unità, pari a un incremento dell’1,2 per cento rispetto alle 805.808 unità dello stesso periodo 2002. SAN DONATO MILANESE - L’introduzione sui mercati mondiali della nuova Serie 5 ha caratterizzato il terzo trimestre 2003 del gruppo Bmw. Dal lancio all’inizio di luglio, e fino al 30 settembre, sono stati consegnati 24.063 esemplari della berlina di lusso. La Casa tedesca ha anche presentato in questo periodo due altri modelli di prossima introduzione: la X3 e la Serie 6 Coupé. Sostenuto dalla sempre alta domanda della Mini, il gruppo Bmw ha incrementato i suoi volumi complessivi di vendita. Nel terzo trimestre 2003 sono state vendute 270.439 automobili, tra Bmw, Mini e Rolls-Royce, con un incremento del 3,2 per cento sul terzo trimestre 2002 (quando ne furono consegnate 262.066). Nei primi nove mesi del 2003 sono state vendute 815.308 unità, +1,2 per cento rispetto alle 805.808 unità dello stesso periodo 2002. In lieve calo i ricavi del trimestre: -0,3 per cento a 9,945 miliardi di euro (9,971 miliardi nel terzo trimestre 2002). Come già nel primo semestre, il calo è attribuibile soprattutto alla debolezza del dollaro nei confronti dell’euro. Il fatturato complessivo del periodo gennaio-settembre 2003 è stato di 30,458 miliardi di euro, inferiore del 5,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2002 (quando fu di 32,338 miliardi di euro). Anche nel terzo trimestre del 2003 l’andamento dei risultati del gruppo Bmw è stato influenzato, come previsto, dagli investimenti strutturali e dai costi di lancio dei nuovi prodotti. Ciò nonostante, l’utile da attività ordinarie nel terzo trimestre 2003 ha superato del 5,1 per cento il valore registrato lo scorso anno, attestandosi a 724 milioni di euro (rispetto ai precedenti 689). Un incremento in gran parte riconducibile all’accresciuta vendita di automobili. Considerando i primi nove mesi del 2003, il risultato delle attività ordinarie ammonta a 2,501 miliardi di euro, inferiore dell’8,1 per cento al risultato dell’equivalente periodo del 2002 (2,720 miliardi di euro). Nel terzo trimestre del 2003 l’utile netto del gruppo ha raggiunto i 445 milioni di euro, + 2,8 per cento rispetto ai 433 milioni dello stesso trimestre 2002. Il saldo attivo totale per i primi nove mesi del 2003 ammonta a 1,523 miliardi di euro. Si è così ulteriormente ridotto (-10,1 per cento) il divario rispetto all’utile netto dei primi nove mesi dell’anno scorso, quando fu di 1,694 miliardi di euro. Al 30 settembre scorso il gruppo Bmw impiegava 104.691 dipendenti in tutto il mondo, ossia il 3,1 per cento in più rispetto alla stessa data dell’anno scorso (101.565). Dall’inizio dell’anno Bmw ha creato 3.480 nuovi posti di lavoro. Nel terzo trimestre 2003, con 9,069 miliardi di euro, il fatturato del settore auto ha registrato una flessione del 3,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2002 (9,360 miliardi). Un calo attribuibile innanzitutto al-

l’indebolimento del dollaro nei confronti dell’euro. Nei primi nove mesi del 2003 la Divisione Auto ha fatturato complessivamente 28,089 miliardi di euro, in calo del 2,5 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (28,823 miliardi). Grazie però al lancio della nuova Bmw Serie 5, nel terzo trimestre del 2003 l’utile da attività ordinarie è aumentato sensibilmente rispetto al terzo trimestre 2002: +7,3 per cento per 570 milioni di euro, contro i 531 milioni di un anno fa. Con 2,057 miliardi di euro, gli utili dei primi nove mesi del 2003 sono inferiori del 14,4 per cento al risultato del 2002 (2,403 miliardi di euro). Le 223.135 automobili Bmw vendute nel terzo trimestre 2003 superano dell’1,6 per cento la quantità venduta nel corrispondente periodo del 2002 (219.617 vetture).

Le vendite Mini superiori a ogni aspettativa Tuttavia, se si considerano i primi nove mesi 2003, la cifra dell’anno scorso non è ancora stata raggiunta: le 678.107 auto vendute sono infatti il 3,3 per cento in meno delle 700.947 unità consegnate da gennaio a settembre 2002. Le vendite di vetture Mini continuano invece a superare le aspettative. Mai prima d’ora si sono vendute tante Mini quante nel terzo trimestre del 2003: 47.252 esemplari, un incremento dell’11,3 per cento rispetto al terzo trimestre 2002 (42.449 unità). Da gennaio a settembre 2003 le vendite del brand sono state 137.130, il 30,8 per cento in più dei primi

nove mesi 2002, quando ne furono consegnate 104.861 unità. Si tratta di un dato record. La vendita di automobili Rolls-Royce è ancora condizionata dalla fase di avvio dello stabilimento di Goodwood. Alcune centinaia di ordini già raccolti confermano ad ogni modo il successo di queste vetture esclusive. Terminata la prima fornitura ai concessionari e la produzione dei veicoli di presentazione e da esposizione, è stato finora possibile consegnare 71 vetture ai clienti di tutto il mondo. Entro la fine di quest’anno Bmw conta di produrre circa 500 Rolls-Royce Phantom e, conclusa la fase di avvio, lo stabilimento di Goodwood sarà in grado produrre circa 1.000 Rolls-Royce Phantom l’anno. Ancora difficile la congiuntura che grava sul mercato motociclistico anche se, per la prima volta quest’anno, un trimestre si chiude meglio del corrispondente periodo del 2002: nel terzo trimestre sono state vendute 22.029 moto Bmw, +2,8 per cento rispetto alle 21.433 del terzo trimestre 2002. Le vendite dei primi nove mesi 2003 non hanno però superato quelle dell’anno passato: alla fine di Settembre erano state vendute 73.618 moto, contro le 74.619 del 2002 (-1,3 per cento). Come nei mesi precedenti, sull’andamento del mercato moto ha influito la debolezza del dollaro rispetto all’euro. Con 221 milioni di euro, il fatturato del terzo trimestre della Bmw Motorrad si è rivelato inferiore del 6 per cento rispetto a quello dell’anno precedente (pari a 235 milioni di euro). Considerando i primi nove mesi del 2003, si constata una flessione del fatturato del 3,8 per cento rispetto allo stesso periodo 2002 (854 milioni a fronte di 888). I nuovi modelli previsti per il 2004 hanno richiesto un aumento degli investimenti nel terzo trimestre del 2003, che ha gravato sul risultato della Divisione Moto. Il terzo trimestre conferma l’ottimo trend di crescita dei Servizi Finanziari. I finanziamenti (prestiti o leasing) concessi sui veicoli di marca Bmw e Mini hanno rappresentato il 39,2 per cento delle vendite totali nei primi nove mesi del 2003, superando sensibilmente la quota del 35 per cento conseguita nei primi nove mesi dello scorso anno. Alla fine del terzo trimestre il volume d’affari dei Servizi Finanziari ammontava a 28,008 miliardi di euro, superando del 7,3 per cento il valore dell’anno precedente (26,111 miliardi di euro). L’utile derivante dalle attività dei Servizi Finanziari è cresciuto nel terzo trimestre 2003 del 7,1 per cento, raggiungendo i 120 milioni di euro (contro i 112 milioni del terzo trimestre 2002). Se si considerano i primi nove mesi dell’anno, la crescita è ancora più sostenuta, +19 per cento e 345 milioni di euro contro i precedenti 290 milioni.

BMW / Da gennaio sul mercato la 645Ci e la X3

La punta di diamante Passione, eleganza, grinta, dinamismo sono i tratti evidenti della nuova Serie 6 Coupé che si inserisce nel solco della grande tradizione Bmw nel settore delle vetture nate per esaltare la sua clientela sportiva.

SAN DONATO MILANESE - Dal 10 gennaio 2004 saranno in vendita sul mercato italiano due new entry Bmw di particolare interesse: la lussuosa coupé 645Ci e il Sav (Sport activity vehicle) X3. Passione, eleganza, grinta: la sintesi di questi tratti caratteriali si chiama 645Ci, la nuova Bmw punta di diamante nel segmento delle grandi coupé. La prestigiosa linea a sviluppo marcatamente slanciato sottolinea l’appartenenza della nuova Serie 6

alla categoria delle coupé classiche, in altre parole sportive ed eleganti. Pur esprimendo il meglio della sportività, questa purosangue, il cui prezzo è stato fissato in 81.800 euro, non penalizza il comfort di marcia. La 645Ci è una coupé 2+2 che offre un massimo di abitabilità, comfort e lusso godibili appieno da quattro passeggeri in un ambiente oltremodo elegante. La 645Ci ha una presenza incisiva. Le sue linee sono

fluenti e si estendono dal muso, lungo le fiancate fino alla coda. Le superfici leggermente convesse esprimono potenza e generano emozioni. Nasce così un’estetica carica di tensione, priva di qualsiasi elemento noioso. In linea con i canoni formali delle coupé classiche il cofano motore è molto lungo e prosegue nella linea, più corta e più piatta, del tetto elegantemente sinuoso dell’abitacolo leggermente di-

sassato verso il retro. Come sulle tipiche sportive Gran Turismo il modulo posteriore con lo spoiler integrato è accattivante. “Armonia dinamica” è il leit-motiv scelto per l’architettura interna. Mentre “dinamica” si riferisce alle linee tese e movimentate delle superfici, “armonia” riguarda il modo in cui le superfici e le linee si influenzano reciprocamente per trovare una comunicazione interattiva. L’architettura dell’abitacolo è fondamentale per trasmettere il tipico “piacere di guidare” Bmw.

Cockpit orientato verso il guidatore

Con la nuova Serie 6 coupé la Bmw riprende il filone di modelli che da sempre caratterizzano la sua filosofia di auto sportive di grande classe e molto confortevoli.

Come su tutte le Bmw il cockpit è orientato al guidatore: infatti, tutti i comandi prioritari alla guida sono posizionati sul oppure intorno al volante secondo i migliori criteri ergonomici. Quasi tutte le funzioni importanti per il guidatore e il passeggero sono coerentemente raggruppati nel mobiletto centrale. Eppure l’abitacolo si presenta molto pulito, perché il numero dei comandi è limitato all’indispensabile. È il merito del Controller, il comando centralizzato che consente di attivare e controllare, con

l’aiuto del Control Display, quasi tutte le funzionalità di comfort proposte per la Serie 6. Il Controller è posizionato davanti al bracciolo centrale (regolabile in altezza), per cui il braccio trova una posizione di assoluto riposo a tutto vantaggio del comfort e della sicurezza dei comandi. L’ergonomia è positivamente influenzata anche dai sedili lato guida e passeggero, di serie completi di una triplice memoria. L’opzionale sedile sportivo a regolazione elettrica ha un’imbottitura più dura che, durante gli spostamenti ad alta dinamicità, regge ancora meglio il busto ed ha un supporto femorale regolabile. Grazie al sistema easy entry sul lato guida e passeggero, i due posti posteriori sono accessibili senza dover fare contorsionismi. Ciò dimostra che la nuova Serie 6 è una vera e propria coupé 2+2 fruibile in tutte le occasioni. Un altro aspetto pratico della 645Ci è la notevole capienza del baule di ben 450 litri. Una soluzione del tutto particolare è il grande tettuccio panoramico (a sollevamento) che sottolinea la generosa abitabilità dell’abitacolo. Oltre alla sua ampia superficie trasparente di 806 per 578 millimetri, il tettuccio è caratterizzato da un pannello interno elettrico, la cui costruzione sandwich in alluminio migliora sensibilmente il comfort climatico e acustico, senza tuttavia penalizzare la libertà per la testa degli occupanti. La nuova Serie 6 provoca emozioni pure non solo attraverso la sua estetica. Anche il sensazionale ot-


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Dicembre 2003 to cilindri di 4.4 litri solletica la passione degli amanti di motori prestigiosi. La potenza di 245 kW/333 cv e la coppia massima di 450 Nm non lasciano spazio a discussioni sul rendimento e sulla rotondità del motore della 645Ci. Il cliente non può che approfittare di questo capolavoro tecnologico creato a Monaco, godendo la potenza e i consumi di 11,7 litri su 100 chilometri con il cambio manuale. Quando è equipaggiata del cambio manuale di serie a sei marce oppure dell’opzionale cambio SMG a sei rapporti, che consente di fare le cambiate (come in formula 1) con i comandi al volante o con la leva selettrice, ma comunque senza dover premere la frizione, la Bmw 645Ci ottiene rendimenti pareggiati soltanto da pochissime altre sportive di razza pura. Lo dimostrano la velocità massima (bloccata elettronicamente) di 250 km/h e lo sprint da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi. Dinamismo allo stato puro: ciò vale ovviamente anche incondizionatamente per l’opzionale cambio automatico a sei velocità. È la combinazione ideale tra guida sportiva e cambiate confortevoli a un livello senza pari. La 645Ci accelera in soli 5,8 secondi da 0 a 100 km/h; i consumi sono di 10,9 litri/100 km. La caratteristica della macchina può essere variata verso una sportività ancora più spinta, premendo il tasto FDC (Fahr Dynamic Control - controllo delle qualità stradali), di serie su tutti i modelli con cambio meccanico e automatico. Contemporaneamente sono ridotte le caratteristiche di comfort. In concreto ciò significa che il motore è ancora più scattante a parità di posizione dell’acceleratore. Il motore reagisce con una progressività superiore quando si schiaccia l’acceleratore. Sulle macchine a cambio automatico, il dispositivo FDC innesta la prossima marcia solo a numeri di giri superiori. Con il cambio SMG si accorciano ulteriormente i tempi di cambiata. Parallelamente FDC influenza le forze di sterzata (non però quando la macchina è dotata di Active Steering). La precisione della sterzata e il feedback preciso al volante sono dovuti allo sterzo idraulico a cremagliera completo di Servotronic. È un sistema che controlla

l’effetto del servosterzo attraverso una curva caratteristica che dipende dalla velocità di marcia. Le soddisfazioni che la Serie 6 garantisce attraverso la guida sicura e confortevole possono essere potenziate soltanto da sistemi tecnologici attivi. Infatti, alle basse velocità l’Active Steering, opzionale per la 645Ci, ha una sterzatura ancora più diretta, agile e precisa che diventa più indiretta con l’aumentare dello speed: la direzionalità è migliore e più stabile. La tecnologia è premiante per la guida, perché la 645Ci diventa più maneggevole di quanto non ci si aspetta dalle sue dimensioni. Nell’uso cittadino l’Active Steering semplifica le manovre di parcheggio. Con meno di due giri al volante si passa da un finecorsa all’altro. Alle altissime velocità invece, la demoltiplicazione indiretta assicura una guida rilassata e controllata.

mazioni istantanee richieste sugli angoli di sterzata e d’imbardata nonché la velocità di marcia. Ciò serve ad adattare nelle due direzioni i coni della luce con appositi motorini elettrici. Su un’area davanti al parabrezza, cioè direttamente nel campo visivo del guidatore, l’innovativo Head-Up Display visualizza dati selezionati. Si tratta della velocità di marcia, di consigli del sistema di navigazione, della regolazione della velocità e di segnalazioni del Check Control. L’immagine virtuale sembra proiettata sulla carreggiata davanti al guidatore, non stressa e aumenta la sicurezza, anche perché il guidatore non deve spostare

BMW X3/ Le ambizioni della sorella minore della X5

Sav, ovvero “sarò anch’io vincente” Come la Bmw X5, diventata subito un vero best-seller nel panorama mondiale dell’auto, anche la più compatta Bmw X3 sembra avere tutte le qualità per andare incontro a un grande successo.

Grande aiuto per chi guida L’Active Steering è completo di un controllo dell’angolo d’imbardata collegato in rete col sistema DSC. Con appropriati interventi sull’angolo di sterzata delle ruote anteriori, il dispositivo permette di stabilizzare per tempo l’assetto. Ciò riduce il numero degli interventi (avvertibili) del DSC alle basse velocità. Grazie ai modernissimi sistemi Bmw, il guidatore della nuova Bmw Coupé gode dei maggiori contributi Bmw di ausilio alla guida che migliorano la meccanica già eccellente della 645Ci. Si tratta da un canto del Dynamic Stability Control (DSC) che, frenando singole ruote in modo dedicato su fondi viscidi, lavora in sintonia con l’antibloccaggio ABS e dell’antisbandamento Cornering Brake Control (CBC); dall’altro, del sistema “intelligente” Dynamic Drive che compensa quasi completamente la tendenza della scocca di coricarsi in curva. Gli ottimi fari bi xeno, di serie per la 645Ci, migliorano la loro efficienza se completi delle opzionali Adaptive Lights. Questi fari orientabili illuminano meglio (fino al 90 per cento) la carreggiata e le fasce vicinali. Dalla rete di bordo della nuova Coupé la centralina elettronica delle luci abbaglianti e anabbaglianti capta le infor-

lo sguardo all’interno della vettura, distraendosi dalla situazione del traffico. Come il Head-Up Display anche l’innovativo sistema di comandi vocali della 645Ci amplia la filosofia BMW iDrive per aumentare il comfort e la sicurezza. Si tratta di una combinazione con il sistema di navigazione Professional (opzionale) e il Car Communication Computer (CCC). L’elemento centrale del sistema di comandi vocali è la possibilità di scegliere con comandi vocali tutte le funzioni comfort di iDrive durante la guida, senza dover distrarsi. Il sistema reagisce indipendentemente dalla persona che dà i comandi, e soprattutto senza dover prevedere impegnativi tempi di allenamento. Allo stesso modo l’emissione acustica intelligente (“Text-to-Speech”) legge a richiesta e-mail, messaggi SMS e stazioni di emittenti radio. Fabio Basilico

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S. Donato Milanese - La nuova X3 unisce la straordinaria agilità, tipica delle Bmw, alle vaste possibilità d’impiego di uno Sports Activity Vehicle (SAV). La X3 è la prima proposta nel segmento delle premium SAV posizionate al di sotto della X5 ed esprime nelle proporzioni caratteristiche di uno Sports Activity Vehicle sia gli stilemi classici che quelli innovativi del design della Casa tedesca. Il suo moderno linguaggio formale, che alterna superfici concave e convesse, trasmette gioventù e grinta. Un primo sguardo ai dati tecnici sottolinea l’originalità della gamma: i 4.565 millimetri di lunghezza della X3 superano di 87 millimetri la Serie 3 touring, ma sono quasi 30 centimetri in meno della nuova Serie 5 berlina. Anche la X5, lunga 4.667 mm fuori tutto, è senza dubbio la consorella maggiore. Analoghe sono le relazioni del passo: 2.795 millimetri (Serie 3: 2 725 mm/X5: 2.820 mm). In altezza (1.674 mm) la X3 supera visibilmente sia la Serie 3 touring (1.429 mm) che la Serie 5 berlina (1.468 mm), mentre resta all’ombra della X5 (1.715 mm). Le prestazioni dinamiche sono affidate agli straordinari motori di 3.0 litri a sei cilindri in linea, apprezzati per l’eccezionale rotondità e l’enorme potenza, proposti in versione benzina e diesel. La grintosa X3 3.0i di 170 kW/231 cv raggiunge di serie una velocità massima di 210 km/h; se dotata dell’assetto high performance (integrato nel pacchetto Sport) la lancetta segna addirittura 224 km/h. Il propulsore della X3 2.5i eroga 141 kW/192 cv. L’allegro sei cilindri di 3.0 litri permette grintosi sprint da ferma a 100 km/h in appena 7,8 secondi. Discreti i consumi del modernissimo gruppo di 3,0 litri a ciclo Otto, rispettoso ovviamente dei limiti della Euro 4, quando si tratta di consumi: alla X3 3.0i bastano 11.4 litri per fare 100 chilometri. Gli appassionati della coppia grintosa si divertiranno soprattutto con la X3 3.0d. Infatti, il turbodiesel con sei cilindri in linea (di recentissima rivisitazione) con iniezione diretta common rail della seconda generazione eroga 150 kW/204 cv e, sulla X3 Sports Activity Vehicle, scarica un’abbondante coppia massima di 410 Nm. Questa motorizzazione spinge il modello di serie fino alla velocità massima di 210 km/h, mentre con l’assetto high performance arriva addirittura a 218 km/h. Anche nella disciplina dell’accelerazione non si può parlare di un diesel lento; basti pensare che la X3 con la motorizzazione ad accensione spontanea scatta in 7,9 secondi da 0 a 100 km/h. Nonostante questi rendimenti la X3 3.0d si accontenta di consumi molto contenuti: per fare 100 chilometri consuma solo 8,4 litri di gasolio. I tre propulsori sono di serie equipaggiati di cambio manuale a 6 marce, ma sono disponibili a richiesta anche con cambio automatico a 5 velocità. Una vera chicca della X3 è l’innovativo sistema intelligente di

trazione integrale xDrive che, tra le 4x4, è il nuovo metro di paragone in materia di agilità. xDrive varia progressivamente la distribuzione delle forze propulsive tra asse anteriore e posteriore. Il sistema infatti riconosce subito, quando sorge la necessità di distribuire diversamente la coppia erogata e reagisce in tempi brevissimi; in situazioni on road l’intervento anticipa addirittura la possibile perdita di aderenza di una ruota. Nei passaggi dinamici xDrive scarica a terra la coppia attraverso quell’asse che istantaneamente garantisce l’aderenza migliore; ciò riduce sensibilmente l’eventuale sottosterzo o sovrasterzo. Su strada xDrive aumenta notevolmente l’agilità, il piacere di guidare e naturalmente anche la sicurezza. I sistemi di regolazione dell’assetto, come ad esempio il DSC, intervengono molto più tardi rispetto ai sistemi tradizionali di trazione integrale. Inoltre, xDrive assicura un avanzamento migliore e più efficace su fondi irregolari o viscidi perché, nell’ipotesi di pattinamento con conseguente interruzione della motricità, la coppia giunge entro brevissimo tempo alle ruote che hanno maggiore aderenza. La grande varietà d’impiego della X3 non si limita tuttavia alle differenti tipologie di terreni, sui quali il modello si muove con la massima agilità e dinamica. Anche le rifiniture interne e i prestigiosi livelli di arredamento ne fanno una Bmw che si rivolge a persone attive e cosmopolite. La posizione (“command position”), tipica delle Bmw Sports Activity Vehicles, permette agli occupanti di osservare l’ambiente che le circonda da un piano rialzato ed offre loro una moderna abitabilità. La plancia comprende i due classici strumenti circolari Bmw disposti sotto un’elegantissima palpebra. Al centro è posizionato l’opzionale monitor a colori 16x9 del sistema di navigazione che esce dalla sua sede quando si attiva il sistema. Dal portellone ad ampio angolo di apertura si accede ad un vano bagagliaio capiente. Può accogliere facilmente attrezzi sportivi vari o anche diverse mountain bike. A seconda della configurazione dei sedili è disponibile un bagagliaio con fino a 1.560 litri. Numerosi cassetti e ripiani completano la straordinaria funzionalità della X3. La X3 è dotata di serie anche dell’indicatore abbassamento pressione dei pneumatici (RPA) che, attraverso la velocità delle ruote, effettua il monitoraggio permanente della pressione negli pneumatici. L’eventuale perdita di pressione è segnalata al guidatore con un avviso ottico e acustico. Il Sav tedesco è proposto con una ricca gamma di accessori e dotazioni a richiesta. Tra questi l’innovativo ampio tetto Panorama e le Adaptive Lights ALC. L’elemento panoramico occupa quasi l’intero padiglione; la sua superficie vetrata copre ben 0,65 metri quadrati. Con un semplice comando il guidatore può aprire completamente il tettuccio. Le Adaptive Lights, ovvero i proiettori orientabili, migliorano la visibilità durante le ore notturne. I gruppi ottici bi-xeno seguono l’angolo di sterzata, il momento d’imbardata e la velocità della macchina, e illuminano sempre la traiettoria di marcia anche nelle curve. Ai clienti X3 che privilegiano la potenza, Bmw propone il pacchetto Sport che spinge la macchina a velocità d’uscita superiori, grazie alla taratura speciale delle sospensioni. Il pacchetto comprende inoltre i lampeggiatori bianchi, l’allestimento Shadow Line e i cerchi in lega con design a stella nonché il volante con corona in pelle e i sedili anteriori sportivi. Sul mercato italiano, l’obiettivo è di vendere 4.000 X3 nel 2004 accanto a 500 coupé 645. I prezzi dei tre allestimenti della X3 vanno da 40.400 a 50.450 euro.


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Prestigioso riconoscimento per la Fiat

ALBO D’ORO

La Panda è l’auto dell’anno Nel giro di 24 ore la nuova piccola a cinque porte di casa Fiat si è vista aggiudicare ben due riconoscimenti. Da un lato il premio di “Auto dell’Anno” e dall’altro quello di Auto Europa, istituito dagli iscritti all’Unione italiana giornalisti dell’automobile. PARIGI - La giuria internazionale del Premio “Car of the Year”, composta da 58 giornalisti specializzati, in rappresentanza di 22 Paesi europei, ha eletto Fiat Panda “Auto dell’Anno 2004”. Con 281 voti Fiat Panda si è piazzata al primo posto, precedendo Mazda3 (241), Volkswagen Golf (241), Toyota Avensis (219), Opel/Vauxall Meriva (213), Bmw serie 5 (144) e Nissan Micra (111). Oltre che la vincitrice assoluta del “Car of the Year 2004”, la supercompatta Fiat è stata anche la vettura che ha ottenuto voti dal maggior numero di giurati: 55 su 58, infatti, l’hanno inserita nella rosa delle loro preferenze, mentre ben 16 l’hanno votata al primo posto. Non solo. È la prima volta che un modello appartenente al segmento A si aggiudica il più prestigioso riconoscimento attribuito all’industria automobilistica nel mondo: un record straordinario, che porta a otto (record assoluto) le vittorie conquistate da Fiat nella storia del premio, dopo la 124 nel 1967, la 128 nel 1970, la 127 nel 1972, la Uno nel 1984, la Tipo nel 1989, la Punto nel 1995, le Bravo/Brava nel 1996, mentre sono da aggiungere anche i successi di Lancia Delta nel 1980, Alfa 156 nel ’98 e Alfa 147 nel 2001. La cerimonia di consegna del premio “Auto dell’Anno”, che questa volta sarà curata dalla rivista francese “L’Automobile Magazine”, avrà luogo a Parigi il 19 gennaio 2004. Il premio “Auto dell’Anno” nasce nel 1964. Le novità automobilistiche, per accedere alla competizione,

Auto dell’anno 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

Rover 2.000 Austin 1.800 Renault 16 Fiat 124 NSU Ro 80 Peugeot 504 Fiat 128 Citroën GS Fiat 127 Audi 80 Mercedes 450 Citroën CX Simca 1.307-1.308 Rover 3.500 Porsche 928 Simca Horizon Lancia Delta Ford Escort Renault 9 Audi 100 Fiat Uno Opel Kadett Ford Scorpio Opel Omega Peugeot 405 Fiat Tipo. Citroën Xm Renault Clio * Volkswagen Golf * Nissan Micra * Ford Mondeo * Fiat Punto * Fiat Bravo & Brava Renault Scénic * Alfa Romeo 156 * Ford Focus * Toyota Yaris * Alfa Romeo 147 * Peugeot 307 * Renault Mégane II * Fiat Nuova Panda *

* = attualmente in produzione

devono essere state commercializzate in almeno cinque diversi mercati europei nel corso dell’anno. Vengono inoltre espresse valutazioni sui seguenti parametri: design, comfort, sicurezza, economicità d’esercizio, guidabilità, prestazioni, funzionalità, rispetto per l’ambiente ed infine prezzo e controvalore. Nell’ambito di tutti i nuovi modelli commercializzati nell’anno viene effettuata una prima selezione: sette finaliste sono ammesse all’elezione della vincitrice. Per esprimere il proprio giudizio ogni membro della giuria ha a disposizione 25 punti da distribuire tra le 7 vetture con un massimo di 10 punti per la prima scelta.

Esordio con successo Presentata alla stampa internazionale il 2 settembre scorso, Fiat Panda ha suscitato immediatamente grande interesse e commenti molto favorevoli tra gli oltre 1.000 giornalisti giunti a Lisbona per il debutto del nuovo modello in rappresentanza di 21 Paesi. Un successo di critica subito avvalorato dal gradimento della clientela. Come dimostra, per esempio, il primo “Porte aperte” svoltosi in Italia dal 13 al 14 settembre, che ha richiamato oltre 500.000 visitatori nei 700 punti vendita Fiat italiani. Un’ottima accoglienza che trova ulteriore conferma negli oltre 95.000 ordini raccolti in Europa in soli due mesi di commercializzazione. Il merito va a un progetto che ha saputo dare vita a

una vettura dalle dimensioni esterne contenute, dotata del comfort al quale le auto più grandi ci hanno ormai abituati; progettata per consumare poco, ma non per questo meno brillante; ideale nel traffico cittadino e nello stesso tempo perfetta nei tragitti più lunghi, garantendo sempre viaggi rilassati ai suoi occupanti. Tutte queste caratteristiche fanno di Fiat Panda una “piccola-grande” vettura che, tra l’altro, ha un altissimo controvalore grazie alla combinazione di contenuti, costo d’esercizio e valore residuo. Fiat si conferma, così, protagonista dell’evoluzione di questo segmento, dove tanta parte di storia porta il suo nome: dalla prima 600 alla 500, dalla 126 alla prima Panda, dalla Cinquecento alla Seicento. C’è sempre stata una city-car Fiat accanto alla gente che prima ha scoperto l’automobile come insostituibile mezzo di mobilità individuale, poi ha imparato ad apprezzare vetture capaci di essere belle, affidabili e piacevoli da guidare, anche se caratterizzate da costo, spazio, peso e cilindrata contenuti. Non è tutto. La Fiat Nuova Panda è anche la 18a vincitrice del premio Auto Europa istituito, a partire dal 1987, dai giornalisti dell’UIGA (Unione Italiana Giornalisti dell’Automobile). I 157 votanti l’hanno considerata la vettura costruita in Europa che corrisponde alle caratteristiche di rapporto qualità-prezzo, innovazione tecnologica, impatto ambientale che sono alla base dei 12 parametri da

analizzare per entrare nella “nomination” e poi per aspirare alla vittoria finale. La Nuova Panda se l’è dovuta vedere con altre 21 concorrenti, tutte altamente qualificate come stanno ad indicare i risultati ottenuti dalle prime 6 qualificate. La vincitrice ha ottenuto 543 preferenze e ha regolato nell’ordine: la Citroën C2 fermatasi a quota 430 e la Citroën Pluriel che ha ottenuto 379 punti. La presenza di due modelli così importanti ha forse giocato a sfavore della Casa transalpina che negli ultimi anni era stata dominatrice incontrastata. La Fiat, con la vittoria della Nuova Panda, ha ottenuto questo ambito riconoscimento per la 5a volta dopo i successi già conseguiti dalla Tipo, nel 1989, dalla Cinquecento, nel 1993, dalla Punto e dalla Brava nel 1995 e 1996. A completare l’interesse per i marchi italiani il quarto posto della Lancia Nuova Ypsilon che, con 308 punti, si è piazzata al 4° posto davanti alla Bmw Serie 5. La berlina di Monaco è stata quella più votata con 296 punti, nella sua classe. Sempre oltre le 250 preferenze la Nissan Micra, al 6° posto, davanti alla Volvo XC 90 che ha vinto la sfida personale con la Porsche Cayenne tra le vetture Sport Utility. 175 preferenza per la vettura svedese e 107 per quella di Stoccarda. Tra loro nell’ordine si sono inserite la Jaguar Nuova XJ,la Renault Scénic II, la Ford C-MAX, Audi A3 e Opel Meriva. L’ultima delle vetture a superare quota cento, con 104 punti, è la Mazda2. Volkswagen Tou-

ran, con 64 punti, è risultato il monovolume più apprezzato. La MG Rover Streetwise ha conquistato la 16a posizione con 60 punti ed ha regolato la Toyota Avensis,

la Renault Mégane Grand Tour e la Smart Roadster. Suzuki Ignis, Mercedes Classe E Station Wagon e Seat Cordoba completano, nell’ordine la classifica.

SAAB/Pronto per Usa e Canada il Suv 9-2X LOS ANGELES - Anche la Saab sta per arricchire la sua offerta di modelli con un Suv. Porta la sigla “9-2X” ed è una cinque porte a trazione integrale, equipaggiata con un motore di 2,5 litri (in alternativa un 2 litri turbo da 227 cavalli). La nuova Saab 9-2X sarà distribuita inizialmente solo sui mercati Usa e Canada, mentre per i mercati europei non si hanno ancora indicazioni dalla Casa svedese. Questo nuovo modello, che verrà presentato in anteprima al prossimo Salone di Los Angeles, è stato realizzato in collaborazione con Subaru, che ne produrrà in Giappone una sua versione a partire dalla primavera prossima negli impianti Fuji Heavy Industries.

VOLKSWAGEN/La Fox dopo la Lupo SAN PAOLO - Si chiama Volkswagen Fox, è una tre porte realizzata sulla piattaforma della Polo e ha appena iniziato la sua carriera in Brasile, dove viene prodotta. Monta motori di 1.000 e 1.600 cc alimentati a benzina e alcol. Questo nuovo modello dovrebbe sostituire nel 2005 la Lupo, rispetto alla quale dovrebbe essere anche meno cara. Si parla di un prezzo chiavi in mano di circa 8.000 euro.

LAND ROVER/Range Rover Sport nel 2005 LONDRA - Land Rover sta progressivamente modernizzando la sua produzione. La chiave di volta di questa politica consiste anche nella realizzazione di un nuovo modello sportivo, che richiamerà le origini della Range Rover lanciata più di 30 anni fa. Più compatta e più bassa della Range Rover attuale, eccessivamente imponente, la Range Rover Sport avrà un profilo decisamente aerodinamico interrotto soltanto dalle grandi ruote. Equipaggiata di motori V8, debutterà nel 2005.

FERRARI/Roma le ama moltissimo MARANELLO - È Roma la provincia in cui sono state acquistate più autovetture Ferrari lo scorso anno: sono ben 64 dei 412 esemplari venduti in Italia nel 2002. Le auto del Cavallino sono molto apprezzate a Milano (3), Modena (26) e Torino (22). Altre province con più di 10 Ferrari sono Bari, Bergamo, Bologna, Mantova, Napoli e Verona.


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PROSEGUE CON LA 3 IL RINNOVAMENTO DELLA GAMMA MAZDA

La grandezza delle idee Carlo Simongini è l’uomo-chiave nel rilancio del marchio Mazda in Italia. La nuova compatta 3 è solo il tassello più recente di un rinnovamento, anche sul piano delle iniziative, che sta iniziando a dare i suoi frutti. Da Casa poco conosciuta a marchio emergente: un rilancio che sta dando risultati di un certo peso. ROMA - Da una parte il ricco rinnovamento dei modelli Mazda, dall’altra le iniziative vincenti messe in atto da Carlo Simongini, un giovane manager che un anno fa è arrivato alla guida della filiale italiana della Casa nipponica con la decisa determinazione di farne una protagonista sul nostro mercato. Sono questi i due elementi di un cocktail vincente. Appena un anno fa, il marchio Mazda era ancora un’idea fumosa per gran parte degli automobilisti italiani. Poi, è arrivato Carlo Simongini, con la sua personalissima sfida, sono arrivate puntualmente le nuove Mazda e la musica sul mercato italiano per il marchio nipponico è letteralmente cambiata. “Non è stato facile - afferma Carlo Simongini, 40 anni, originario di L’Aquila, laurea in economia e commercio, un Master in Business Administration alla Bocconi e precedenti esperienze anche in Ford - gettare le basi per costruire il successo Mazda. Non siamo che agli inizi di un lavoro che richiede ancora molto impegno da parte di ogni singolo componente della mia squadra, oltre che una grande disponibilità della Casa madre per metterci in condizione di offrire alla clientela italiana un ventaglio di prodotti sempre più appetibile”. “Indubbiamente, abbiamo saputo finora far comprendere a una clientela sempre più numerosa - prosegue - che Mazda, con una produzione annuale di oltre un milione di vetture, è un marchio che compete con gran dinamismo sul palcoscenico dell’automobilismo mondiale e che i suoi prodotti sono caratterizzati oggi come ieri da una tecnologia avanzata, da una costruzione che fa della qualità la sua carta vincente, da una progettazione che tiene conto della moderna evoluzione dell’automobile, cui nei tempi più recenti si è aggiunta anche un nuovo dinamismo “formale”, che ha reso le Mazda più belle, più piacevoli da guidare e capaci di garantire un’elevata qualità della vita a bordo sia per il conducente che per i passeggeri”. L’inizio del “fenomeno” Mazda in Italia è certamente dovuto all’improvvisa cascata di nuove automobili che ha segnato l’attività commerciale di Mazda Motor Italia, ma in qualche modo determinanti sono state le tante iniziative che il giovane presidente della filiale di Roma ha saputo inventarsi. “Quando si ottengono risultati importanti - osserva Car-

a cura di GABRIELE MUTTI

Sopra, Carlo Simongini, presidente Mazda Motor Italia. In alto, la Mazda 3 viene offerta sul mercato italiano in tre versioni, con quattro motori diversi, con prezzi che vanno da 14.400 a 20.171 euro chiavi in mano e, come tutte le Mazda, con la garanzia di 5 anni e chilometraggio illimitato.

lo Simongini - non c’è mai un solo elemento che li giustifica. Essi sono il frutto di un’azione alla quale hanno partecipato molti elementi e che comunque è stata portata avanti con una visione ben precisa ma anche con la convinzione assoluta che il marchio Mazda fino a ieri non occupava sul mercato italiano il ruolo che la qualità dei suoi prodotti meritava. Noi abbiamo lavorato proprio in questa direzione: far scoprire a più gente possibile il marchio Mazda, renderlo visibile facendo soprattutto provare le nostre vetture”. Alla fine di un anno in cui i conti tornano in maniera clamorosa, anche se Carlo Simongini non ama assolutamente

fare bilanci anticipati e ancor meno previsioni di sorta, non si può fare a meno dal considerare il grande successo che hanno avuto iniziative come la partecipazione di una “flotta” di Mazda2 al Giro ciclistico d’Italia, la sponsorizzazione della squadra di calcio della Roma in Serie A, la creazione dei Mazda Palace a Milano e a Torino, e la futura realizzazione dei Mazda Store, la nuova filosofia degli show room Mazda, “dove non si parla solo di automobili”, ma anche le serie speciali della MX-5 spider a tiratura limitata e il rilancio del motore Wankel con quel gioiello della RX-8. La spettacolare escalation delle vendite Mazda in Italia è stata una logica conseguenza. Nel mese di ottobre le immatricolazioni Mazda hanno registrato un incremento di oltre il 150 per cento, mentre nei primi dieci mesi dell’anno la crescita ha raggiunto il 96,74 per cento rispetto allo stesso periodo del 2002. Alla luce di questi risultati, non sembra un azzardo prevedere per l’intero 2003 un volume di circa 13mila Mazda immatricolate, per poi puntare verso il traguardo delle 20mila unità probabilmente già nel 2004, grazie anche all’annunciato debutto di altri nuovi modelli. “In questo contesto la Mazda 3 sta recitando un ruolo di primo piano. “Quest’auto - dice Simongini - ha le carte per imporsi in un mercato difficile come quello italiano, e si inserisce alla perfezione in una gamma che già comprende la Mazda 2, city car innovativa ed elegante, offerta anche con un motore Diesel, che la Demio, sua progenitrice, non aveva mai avuto, la Mazda 6, che sta incontrando sempre maggiori consensi sia nella versione berlina che come station wagon, quest’ultima fra l’altro disponibile anche a quattro ruote motrici, la MX-5, spider di classe a trazione posteriore, la sportivissima RX-8 con motore rotativo Wankel e la gamma delle nostre monovolume, la Premacy e la MPV. E non vanno dimenticati il fuoristrada Tribute e il Pick Up B 2500”. Un vulcano di idee come Carlo Simongini trova che la Mazda 3 sia apparsa sul mercato italiano al momento giusto: “Questo modello - dice - si innesta in un segmento che ha rappresentato nel 2003 qualcosa come 101.888 immatricolazioni. E secondo me riesce a dire qualcosa di nuovo in termini di design, tecnologia, qualità, piacere di guida e anche controvalore, un aspetto quest’ultimo da non trascurare”.


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MAZDA / Anche il design fra i suoi grandi pregi

Aggressiva e seducente Un prodotto innovativo e affidabile, con un sapiente mix di eleganza e di sportività. Così si potrebbe sintetizzare la Mazda 3, uno dei veicoli più grandi nella sua categoria con un look che è assolutamente inconfondibile.

lhouette che è veramente unica per il segmento C europeo. La zona scolpita del suo portellone posteriore offre un forte senso di stabilità e di solidità, con un paraurti posteriore svasato e i gruppi ottici posteriori che vanno ad aggiungere un tocco distintivo al design esterno. Requisiti elevati di esecuzione accurata sono stati applicati agli ampi interni della Mazda 3, per offrire un veicolo con dei livelli di

ROMA - La nuova Mazda3 cinque porte a 2 volumi va a introdurre l’inequivocabile stile Mazda ed un alto grado di qualità di costruzione nel segmento C europeo. Il suo design esterno è dinamico e forte, con una presenza su strada che ne comunica a vista il carattere entusiasmante, di divertimento alla guida. Concepito per esprimere movimento, unito a una solidità e a una stabilità vigorose, l’aspetto esterno della nuova Mazda 3 a 2 volumi è un’ulteriore espressione tangibile della “emozione del movimento”, già evocata dalla Mazda6, dalla Mazda2 e dalla Mazda RX-8.

Ha un aspetto davvero energico Le proporzioni dinamiche e solide - indotte da un passo lungo e dall’abitacolo, con sbalzi brevi e ruote di gran diametro, e paraurti anteriori e posteriori svasati aggressivamente - conferiscono alla Mazda 3 a 2 volumi un aspetto energico, anche quando la si guarda da lontano. Comunica a vista una potenzialità dinamica in una modalità possente e affidabile, risultante in una personalità unica ed entusiasmante da vettura a due volumi dotata di talento per il design, che è destinata a piacere alle mentalità più giovanili. La parte anteriore della Mazda 3 a 2 volumi presenta un paraurti ante-

qualità che possano rivaleggiare con i modelli di punta europei del segmento C. Ne risulta che la Mazda 3 a 2 volumi è una delle automobili più gradevoli della sua categoria, per un alto grado di soddisfazione del cliente, raggiunto tramite intelligenza nel design, bellezza funzionale e sensazione di qualità. L’eleganza funzionale distintiva della Mazda3 unisce operatività e visibilità, con forme interne che i clienti continueranno ad apprezzare per anni. Ciò è stato ottenuto tramite il design estetico, l’attenzione all’ergonomia e l’engineering “kansei” - un concetto giapponese che identifica le percezioni e le risposte emotive del cliente, e le traduce in caratteristiche effettive del prodotto. Con gli stessi metodi di costruzione utilizzati per sviluppare l’ammiraglia Mazda RX-8, gli interni della Mazda3 a 2 volumi sono molto più spaziosi di quanto possa far presumere l’esterno dinamico dell’automobile. È sportiva, seppur confortevole, con una funzionalità intelligente e soluzioni di stivaggio decisamente rilevanti per un veicolo di questo segmento.

Un abitacolo molto arioso

La nuova Mazda 3 è caratterizzata da una linea sportiva e al tempo stesso elegante. I cerchi in lega sono di serie oppure optional a seconda dell’allestimento. Grintoso il frontale, sotto a destra. Si noti l’assenza di cromature in fiancata.

riore svasato, con fari circolari integrati che comunicano la sua tenace capacità di tenuta di strada. Le linee dal carattere ardito, che si estendono dai lati della prominente mascherina a cinque punte fino al di sopra del cofano, creano una sporgenza triangolare, tridimensionale, che sovrasta il vano

motore, che le dona un aspetto forte e vigoroso, quando la si guarda da davanti. Su ciascuno dei lati, sono presenti superfici leggermente piane al di sopra dei parafanghi anteriori. Tali superfici si estendono lungo le fiancate del veicolo fino ai parafanghi posteriori, creando un movimento

La Mazda 3 a 2 volumi è uno dei veicoli più grandi della sua categoria, a prescindere dal suo design aggressivo e sportivo. Presenta un abitacolo spazioso e arioso, con ampiezze generose

dinamico che parte da davanti e si sposta indietro. La parte posteriore dell’automobile è dominata da esclusivi montanti a C triangolari e dal design del terzo finestrino apribile, tutte caratteristiche che, unite a una linea del tetto sportiva, conferiscono alla nuova Mazda 3 a 2 volumi una si-

MAZDA 3 / LA TECNICA SENZA SEGRETI

Pensata per offrire una grande dinamicità ROMA - La linea di motori a benzina della Mazda 3 è stata sviluppata per offrire una briosa esperienza di guida e per soddisfare le richieste diversificate del mercato europeo. Frutto dell’innovativo approccio Mazda all’engineering, i motori di Mazda 3 offrono una potenza lineare, vivace, unita a bassi consumi di carburante e a basse emissioni. La nuova Mazda 3 a 2 volumi presenta anche un cambio manuale riprogettato, a cinque velocità, e un cambio automatico a quattro velocità a comando elettronico, armonioso e sportiveggiante, denominato Activematic” (disponibile solo nella versione con motore da 1,6 litri). La Mazda 3 a 2 volumi è proposta con due motori a benzina (uno da 1,6 litri MZR, ottimamente bilanciato, da 77 kW/105 cv, e uno da 2 litri MZR, più potente, da 110 kW/150 cv) e un turbodiesel di 1,6 litri da 80 kW/110 cv. Entrambi i motori a benzina fanno parte di una nuova gamma di silenziosi quattro cilindri in linea con distribuzione a doppio albero a camme in testa (DOHC), che offrono un’ampia coppia a bassi regimi per una guidabilità briosa e che vanno a soddisfare tutti gli attuali requisiti sulle emissioni a livello mondiale. Un terzo membro della gamma, un 1,4 litri a benzina MZR, andrà a integrare la linea di motori della Mazda 3 a partire dal 2004. Montati su di una struttura della carrozzeria estremamente rigida, con rigidità torsionale e flessionale di livello superiore, i sistemi del telaio della Mazda 3 vengono messi a punto accuratamente per offrire un equilibrio perfetto fra la stabilità di manovra e il comfort di guida, con

una sterzata precisa e prevedibile in qualsiasi condizione. Mazda3 presenta la stessa maneggevolezza e lo stesso controllo che caratterizza tutti i veicoli Mazda di nuova generazione, offrendo una guida lineare, con una sensazione di sterzata rassicurante e con migliori prestazioni in frenata. Le sospensioni anteriori di tipo MacPherson con ammortizzatori e le sospensioni posteriori Multi-link, derivanti dalla Mazda 6, sono state progettate e messe a punto per garantire un equilibrio eccellente fra la stabilità di manovra ed il comfort di guida. Il robusto impianto freni della Mazda 3 offre una frenata sensibile, lineare, e uno degli spazi di frenata più corti del segmento. Il modello da 2 litri presenta un servosterzo elettro-idraulico (EHPAS) e quello da 1,6 litri è dotato di servosterzo idraulico. Entrambi i sistemi di sterzatura offrono una tenuta di strada ottimale e un controllo preciso della sterzata, che hanno contribuito ad annoverare tutti i veicoli Mazda di nuova generazione tra i veicoli aventi la maggior maneggevolezza nelle loro rispettive categorie. La Mazda 3 a 2 volumi prosegue l’impegno della Mazda di offrire una dotazione di sicurezza, su tutti i suoi veicoli di nuova generazione, che vada oltre ogni aspettativa. Le superbe caratteristiche dinamiche, in sterzata e in frenata, garantiscono una guida sicura e prevedibile in condizioni normali. A ciò si va ad aggiungere una linea completa di sistemi di sicurezza attiva. Essi comprendono l’ABS integrale con riparti-

zione elettronica della forza frenante (EBD) ed il servofreno meccanico integrato, oltre al DSC con TCS, come optional, per una maggiore stabilità del veicolo e migliori prestazioni di frenata su strade sdrucciolevoli e in situazioni di emergenza. I robusti dischi anteriori e posteriori offrono efficacia, costanza, rigidità e sensibilità di frenata decisamente superiori. La nuova struttura della carrozzeria a cinque porte della Mazda 3 è frutto del Sistema Avanzato di Ripartizione e di Assorbimento degli Urti della Mazda (Maidas) e presenta un design esclusivo, a Tripla H, che offre una cellula dei passeggeri sicura e robusta che resiste alla deformazione e che disperde l’energia d’urto in tutti i possibili scenari di scontro. All’interno della cellula rigida dei passeggeri sono presenti airbag frontali a doppio stadio, cinture di sicurezza con pretensionatori e limitatori di carico, air-bag anteriori laterali di serie e, opzionalmente, airbag sui montanti. Il piantone dello sterzo collassabile, il pedale del freno collassabile, il montante centrale ad assorbimento di energia e i materiali di rifinitura ai lati del tetto fanno della dotazione di sicurezza passiva della Mazda3 la migliore di questo segmento. Approfondite prove interne dimostrano che la Mazda3 supera largamente le 4 stelle nella valutazione Euro NCAP.

per le spalle sia anteriormente che posteriormente e, nel contempo, il suo passo lungo e la forma ottimale dei sedili anteriori garantiscono un sacco di spazio per le ginocchia. Nell’insieme, ciò offre degli interni veramente ampi, con vasti spazi per cinque adulti che desiderino viaggiare in piena comodità. Si aggiungano a tutto ciò un buon numero di intelligenti vani portaoggetti e un vano bagagli ampio e flessibile, tutti realizzati con un alto grado di esecuzione accurata, e si ha un’automobile che non è solo divertente da guidare, ma anche divertente da vivere quando la si usa per gli spostamenti sia di lavoro, sia nel tempo libero. A pensarci bene è un vantaggio da tenere presente, soprattutto di questi tempi.


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MAZDA / La 3 al centro di una gamma davvero spettacolare

Dalla city car al pick up La gamma Mazda è in grado oggi di venire incontro a ogni esigenza della clientela, dalla piccola auto da città al pick up adatto sia per il duro lavoro che per il tempo libero. Senza dimenticare le auto multiuso come il Suv Tribute e i monovolume Premacy e Mpv. E poi ci sono le sportive... ROMA - Mazda senza frontiere e senza limiti. Così si potrebbe sintetizzare la gamma della Casa giapponese, che oggi è così completa da venire incontro alle esigenze più disparate, proponendo prodotti originali e innovativi. Del resto, nel corso degli ultimi tre anni, con il lancio di ciascuno dei suoi prodotti di nuova generazione (la Mazda 6, la Mazda 2, la RX-8 e la Mazda3) la Casa giapponese ha dimostrato una vivacità che trova ben pochi termini di paragone pur in un segmento così combattuto qual è quello dell’auto. In pochi anni c’è stata un’incredibile esplosione di modelli. Pur dovendo praticamente ripartire da zero, nel senso che dopo gli anni di auto che facevano immagine ma con numeri di vendite molto piccoli come la 121 (l’auto di “Nonna Papera”) e infelici esperimenti come la brutta copia della Fiesta, la Mazda ha voltato decisamente pagina, arrivando rapidamente a offrire modelli estremamente interessanti per ogni segmento di mercato. Il fatto poi di essere entrata a far parte del “pianeta Ford” è stato vissuto in modo positivo da parte della clientela, anche in termini di affidabilità dei propulsori e della meccanica, oltre che di efficienza della rete di vendita. E il discorso vale in particolar modo per un mercato difficile come quello italiano, dove la clientela è molto esigente in termini di contenuti, qualità costruttiva, linea, comfort, prestazioni, dotazioni di se-

rie e controvalore. Una gamma completa, come abbiamo detto, con modelli-chiave presenti in tutti i segmenti di mercato più importanti e in quelli di nicchia che servono comunque a fare tendenza e che fungono, in un certo senso, da “locomotiva” per il resto della gamma.

City-car ideale La Mazda 2 è una city car ideale per chi punta su qualcosa di originale: ha cinque porte con una carrozzeria originale e un abitacolo spazioso. Il sedile del passeggero anteriore si ribalta in avanti per caricare oggetti lunghi. Ha uno sterzo leggero in manovra e una vivacità che la rende apprezzabile nel traffico urbano. L’elevato livello del comfort consente di affrontare anche viaggi di un certo impegno. Lunga 3,92 metri, larga 1,68 e alta 1,54, ha un bagagliaio la cui capacità può variare da 267 a 1.044 litri. Può ospitare cinque persone e la gamma dei propulsori comprende un 1200 a 16 valvole da 75 cv, un 1600 anch’esso a 16 valvole da 101 cavalli e un 1400 turbodiesel a iniezione diretta da 68 cavalli. I prezzi chiavi in mano vanno da 11.300 a 14.260 euro. La Mazda 6 è una berlina medio-grande caratterizzata da una linea personale e riuscita e con interni curati per quanto riguarda i materiali e il montaggio. Il bagagliaio è ampio. Agile e sicura, ha un’ottima tenuta di strada grazie anche al controllo

elettronico della stabilità che fa parte della dotazione di serie. Lunga 4,68 metri, larga 1,78 e alta 1,44, ha un bagagliaio da 500 litri e la gamma dei suoi propulsori comprende un 2 litri a benzina da 141 cavalli, un 2300 (riservato alla versione Sport) da 166 cavalli e un 2 litri turbodiesel da 136 cavalli. I prezzi chiavi in mano vanno da 20mila a 26.100 euro. La Mazda 6 Wagon, costruita sulla base della berlina, ne riprende la linea originale ed equilibrata, insieme ovviamente alla cura con cui è realizzato l’abitacolo: rispetto alla berlina, vanta naturalmente una maggiore funzionalità. I motori sono sostanzialmente gli stessi della berlina, ma qui c’è in più una versione AWD (All Wheel Drive, vale a dire tutte le ruote motrici) 4x4. I prezzi chiavi in mano vanno da 21mila a 30mila euro. La sportivissima RX-8 è una delle proposte più originali fra le super sportive. Unica auto prodotta al mondo con motore rotativo Wankel (per il cui funzionamento utilizza speciali pistoni rotanti) ha anche la peculiarità di disporre di quattro portiere pur essendo una coupé: le porte posteriori si aprono controvento. Lunga 4,43 metri, larga 1,77 e alta 1,34, ha un bagagliaio da 260 litri e il suo motore sviluppa 192 cavalli. Il prezzo chiavi in mano è di 34mila euro. La spider MX-5 è un classico nel suo genere. Rivisitazione in chiave moderna delle spider di ieri, con motore bialbero longitudinale anteriore, trazione posterio-

mano vanno da 24.400 a 27.900 euro. La Tribute è un Suv dalla linea affascinante. Una sport utility da utilizzare praticamente ovunque, dalle strade asfaltate alle ex “cannoniere” delle Alpi, scoscese e impervie. La trazione 4x4 si inserisce automaticamente. Lunga 4,40 metri, larga 1,83 e alta 1,77, ha un bagagliaio la cui capienza può variare da 317 a 2.245 litri, mentre i motori disponibili sono un due litri a benzina a quattro cilindri da 124 cavalli e un tre litri a

Alcuni esempi della gamma Mazda che comprende anche la city-car 2: sopra, a sinistra, la berlina media 6, a destra, dall’alto, la MPV e la MX-5. Qui sopra, il pick up B 2500.

re e due posti “secchi”, rimane sempre un bel “giocattolo” a quattro ruote. Maneggevole come poche altre al mondo, è disponibile in vari allestimenti personalizzati dai nomi affascinanti (Naked, Rainbow, Mid, Passion). Lunga 3,98 metri, larga 1,68 e alta 1,23, ha un bagagliaio da 144 litri. La gamma dei propulsori comprende un 1600 da 110 cavalli e un 1800 da 143 cavalli. I prezzi chiavi in mano vanno da 18.200 a 27.500 euro. La Premacy è un monovolume medio, caratterizzato da una linea compatta e razionale. Particolarmente curati gli interni. Confortevole, silenziosa, ben equipaggiata e robusta, ha spazio da vendere pur essendo lunga 4,34 metri. La Premacy è larga 1,71 e alta 1,60 metri. Il bagagliaio ha una capienza che può variare fra 129 e

1.848 litri. Disponibile nelle versioni a cinque e a sette posti, ha una gamma di propulsori che comprende due “benzina”, un 1800 e un 2 litri, e un turbodiesel anch’esso di due litri. Le potenze sono rispettivamente di 101, 131 e ancora 101 cavalli. I prezzi chiavi in mano vanno da 16.910 a 21.250 euro.

Un grande monovolume La MPV è un grande monovolume a sette posti lunga 4,75 metri, larga 1,83 e alta 1,75 metri. Il bagagliaio ha una capienza che può variare da 294 a 2.755 litri. Due i motori disponibili: un 2300 a benzina da 141 cavalli e un 2 litri turbodiesel da 136 cavalli. Spaziosa e confortevole, con il motore a gasolio è adatta a chi percorre molti chilometri. I prezzi chiavi in

sei cilindri a V, anch’esso a benzina, da 197 cavalli. I prezzi chiavi in mano vanno da 25mila a 29.500 euro. Il B 2500 è un pick up ampio, robusto e piuttosto lungo. L’abitacolo è sobrio ma funzionale. Affidabile e confortevole, è disponibile nelle versioni a cabina singola e doppia. Lungo cinque metri e un centimetro, largo 1,70 e alto 1,75 metri, è disponibile a due e a quattro ruote motrici. Il motore diesel di 2,5 litri è proposto nelle due versioni da 84 e da 110 cavalli. I prezzi chiavi in mano vanno da 16.500 a 29.100 euro. Un altro aspetto importante è costituito dalla garanzia, che è più ampia rispetto al minimo imposto dalle normative europee (due anni): tutte le Mazda sono infatti garantite per tre anni o centomila chilometri.


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Dicembre 2003

OPEL / Anche la Station Wagon dopo la berlina, la GTS e la Signum

Ciclone Vectra La Station Wagon si presenta come un’automobile elegante, con una capacità di carico al vertice del segmento, un’ampia gamma di motorizzazioni, una grande maneggevolezza e lo stato dell’arte degli equipaggiamenti. R ÜSSELSHEIM - La gamma Opel Vectra è ora completa. La nuova Station Wagon è il quarto modello indipendente della terza generazione Vectra ad arrivare sul mercato dopo la classica berlina a quattro porte, la sportiva Vectra GTS e l’innovativa Signum. La Station Wagon si presenta come un’automobile elegante, con una capacità di carico al vertice del segmento, un’ampia gamma di motorizzazioni, una grande maneggevolezza e lo stato dell’arte degli equipaggiamenti come, ad esempio, FlexOrganizer. La spaziosità interna è uno dei principali punti di forza del modello. Grazie anche a un passo di 2,83 metri (la lunghezza della vettura è di 4.822 mm, la larghezza di 1.798 mm e l’altezza di 1.500 mm), dispone non solo di molto spazio per il guidatore, il passeggero anteriore e per quelli posteriori, ma anche della maggiore capacità di carico del segmento (da 530 a 1.850 litri). Spazio per le ginocchia dei passeggeri posteriori (96 mm), e lunghezza interna (1.832 mm) sono al vertice del segmento. Il bagagliaio ha una lunghezza massima di 2.046 mm (fino ai sedili anteriori), che può arrivare a 2.870 mm ripiegando in avanti anche lo schienale del sedile del passeggero anteriore. Il divanetto posteriore ha un’apertura interna verso il bagagliaio e può essere ripiegato in due sezioni di differente larghezza (1/3 e 2/3). Uno degli aspetti qualificanti della nuova Vectra Station Wagon è il sistema FlexOrganizer che permette di sfruttare il bagagliaio in modo versatile, sicuro e ordinato. Il segreto di questo modo di gestire in modo flessibile il vano di carico consiste in due guide parallele poste lungo ciascuna delle pareti del bagagliaio fino alle spalle dei sedili po-

steriori. A esse può essere agganciato un sistema variabile di divisori, asticelle, ganci e fermi che permette di creare scomparti di dimensioni differenti, adattabili a qualsiasi esigenza di trasporto. Il comfort di marcia e il comportamento su strada beneficiano del passo lungo e di una nuova evoluzione del sistema IDS (Interactive Driving System) di guida interattiva. Questo sistema, già adottato con successo su Vectra quattro porte, Vectra GTS e Signum, è diventato un punto di riferimento in fatto di tenuta di strada, maneggevolezza e controllo della vettura ed è valso a Opel il “Volante d’Oro” 2002. L’ultima generazione del controllo elettronico della tenuta di strada EspPlus, che è una componente del sistema IDS, fa parte della dotazione di serie e rappresenta un importante contributo alla sicurezza di guida in quanto è in grado di fare intervenire in modo selettivo fino a tre freni contemporaneamente per correggere eventuali situazioni critiche di guida.

Motori per tutti i gusti Vectra Station Wagon sarà prodotta da subito con quattro motori a benzina 1.8 Ecotec da 90 kW/122 cv, 2.0 Turbo Ecotec da 129 kW/175 cv, 2.2 Direct Ecotec da 114 kW/155 cv e 3.2 V6 Ecotec da 155/211 cv - e tre turbodiesel Ecotec - 2.0 DTI da 74 kW/101 cv, 2.2 DTI da 92 kW/125 cv e 3.0 V6 CDTI da 130 kW/177 cv. Tre di questi motori sono del tutto nuovi. In Italia, Vectra Station Wagon sarà disponibile entro la fine del 2003 con quattro motorizzazioni: 1.8 Ecotec, 2.0 DTI Ecotec, 2.2 DTI Ecotec e 3.0 V6 Ecotec. Il turbodiesel 3.0 V6 CDTI Ecotec, il primo V6 turbo-

diesel common rail realizzato da Opel, è un sei cilindri interamente in alluminio di 3.000 cc a iniezione diretta common rail di ultima generazione, sviluppa 130 kW/177 cv e ha una coppia massima di 370 Nm/37,7 kgm. Accelerazione e fluidità di funzionamento sono due dei punti forti del nuovo 2.000 Ecotec turbo benzina. Realizzato sulla base del 2.2 Ecotec in alluminio, questo 4 cilindri in linea ha una potenza di 129 kW/175 cv e una coppia massima di 265 Nm/27 kgm. Il terzo nuovo propulsore, derivato anch’esso dalla generazione di motori leggeri presentata tre anni fa, è il 2.2 Direct Ecotec, il primo motore Opel a iniezione diretta di benzina. Questo motore da 114 kW/155 cv e coppia massima di 220 Nm/22,4 kgm consuma il 6 per cento circa in meno di un analogo propulsore a iniezione convenzionale. Dalla prossima primavera Vectra Station Wagon sarà disponibile anche con il nuovo 1.9 CDTI Ecotec da 110 kW/150 cv, il primo propulsore Opel a gasolio dotato di serie del filtro del particolato DPF (Diesel Particulate Filter) che non richiede né manutenzione né additivi e che non presenta i tipici svantaggi di analoghi sistemi. Le vetture equipaggiate con il nuovo 1.9 CDTI Ecotec, così come con il 3.0 V6 CDTI Ecotec e con il 2.0 Ecotec Turbo avranno un nuovo cambio manuale a sei marce, mentre quelle che montano il motore 2.2 Direct Ecotec monteranno di serie un cambio a cinque marce. In alternativa sarà disponibile un cambio automatico a cinque marce di tipo adattativo. Le vetture con motore 1.8 Ecotec potranno essere equipaggiate con il cambio a variazione continua CVTronic (CVT sta per Continuously Variable Transmission).

Anche la nuova Vectra Station Wagon dispone dei fari girevoli che seguono le curve e che si rivelano preziosi nella guida di notte o in condizioni di scarsa visibilità.

A richiesta sono disponibili i nuovi fari girevoli bi-xenon AFL (Adaptive Forward Lighting) che per la prima volta assicurano un’illuminazione dinamica della cur-

va e statica degli incroci e delle curve strette. Un comfort elevato è assicurato anche dal sedile climatizzato MultiContour del guidatore che può essere regolato in

molti modi e che ha ricevuto il sigillo di approvazione del comitato tedesco indipendente AGR di esperti di ergonomia e di ortopedia. Gianni Monaco

PEUGEOT / La 607 al traguardo delle 100.000 unità vendute

Una vetrina tecnologica Tale è l’ammiraglia del Leone, che ora si arricchisce anche della versione 2.2 HDi equipaggiata con cambio a sei marce. MILANO - A tre anni dal lancio commerciale, la Peugeot 607, prima vettura al mondo equipaggiata con il filtro attivo antiparticolato FAP in abbinamento con la motorizzazione diesel, taglia il traguardo delle 100.000 unità vendute e si propone per il titolo di berlina generalista del segmento H più diffusa in Europa. Prodotta nello stabilimento di Sochaux dal marzo 2000, la 607, nel periodo gennaio-giugno 2003, è stata venduta in 10.300 unità in Europa, di cui 5.600 in Francia. La 607 è la vetrina del know-how di Peugeot, messo a servizio del guidatore: i motori HDi common rail e le loro prestazioni in materia di comfort, di riduzione dei consumi e di protezione ambientale; i cambi automatici autoadattivi intelligenti; il sistema di navigazione assistita che aiuta e accompagna il guidatore; la rete multiplex e le sue funzioni di dialogo, di comfort e di sicurezza. Ora la gamma si arricchisce di un cambio a sei marce sulla versione 2.2 litri HDi e di maggiore tecnologia e comfort. Il 2.2 litri diesel HDi è un propulsore a quattro valvole per cilindro di 2.179 cc di cilindrata, caratterizzato da un turbocompressore a geometria variabile e da due controalberi che limitano le vibrazioni generate dalle parti mobili. Dispone di un filtro attivo antiparticolato che gli conferisce un vantaggio ecologico decisivo perché trattiene il particolato, per poi bruciarlo in base a un processo esclusivo. Il motore sviluppa una potenza massima di 98 kW/136 cv a 4.000 giri/min e una coppia massima di 314 Nm a 2.000 giri/min. È progettato per offrire già da 1.200 giri/min 250 Nm, che rappresenta circa l’80 per cento della coppia massima disponibile fino a 3.800 giri/min. Una coppia elevata consente anche di guidare più a lungo ai bassi regimi, riducendo il consumo di carburante. Il DW12 TED4 possiede una centralina elettronica che integra la funzione EOBD (European On Board Diagnostic) e che permette, mediante una spia presente sul cruscotto, di avvisare il guidatore quando

la vettura supera regolarmente i valori di legge delle emissioni. Il nuovo cambio meccanico ML6C a sei marce beneficia degli ultimi miglioramenti che aumentano il piacere di guida, la precisione di selezione, l’inserimento dolce e rapido delle marce. La griglia del comando del cambio è di tipo “a candelabro” con la linea della retromarcia contigua a quella della prima. Per evitare il passaggio indesiderato alla retromarcia, la leva di selezione è provvista di un anello di bloccaggio. La frizione è a comando idraulico, per un funzionamento dolce e sforzi costanti nel tempo. I tempi di accelerazione sono rimasti invariati: i 1.000 m con partenza da fermo vengono percorsi in 32,7 secondi, e si raggiungono i 100 km/h, sempre con partenza da fermo, in 11,5 secondi. La velocità massima di 205 km/h ora la si raggiunge in sesta. Il risparmio nel ciclo misto è di 0,1litri/100 km, pari a 6,6 litri/100 km. La gamma 607 ora dispone di serie di airbag laterali in corrispondenza dei posti posteriori, in aggiunta agli airbag a tendina, kit telefono mani libere che utilizza la tecnologia cordless Bluetooth, cofano del bagagliaio ad apertura e chiusura motorizzata, retrovisori esterni elettrocromatici, ruote in lega di design nuovo riservate alle versioni V6, nuovi rivestimenti in velluto, nuova tonalità blu cobalto per i rivestimenti in pelle. I prezzi della 607 sono compresi tra 36.100 e 44.400 euro.


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NISSAN / Con la nuova 350 Z emozioni forti sulla pista di Monza

Un’auto tutta da godere Sotto il vigile e prezioso controllo dei collaboratori del Driving Camp di Carlo Rossi, abbiamo potuto apprezzare in diretta le straordinarie qualità di guida del nuovo gioiello Nissan dal fascino sicuramente esclusivo. ROMA - Le auto sportive, oltre a comunicare emozioni tramite design e prestazioni dinamiche, spesso trasmettono un fascino esclusivo: quello della tradizione e dei successi conseguiti. La 350Z è la “Z” di quinta generazione ed è già diventata in poco tempo una delle automobili sportive più desiderata. In occasione del lancio della nuova versione “350 Z Level 1”, che si è aggiunta alla “350 Z Level 2”, abbiamo avuto l’opportunità di provare il nuovo gioiello sportivo della produzione Nissan sulla pista di Monza. Ed è stato un divertimento dalle emozioni forti, perché la Nissan 350 Z ha davvero tutto per entusiasmare e sorprendere: linea accattivante, abitacolo che sembra disegnato su misura per chi lo deve occupare, prestazioni entusiasmanti, sorprendente anche dal punto di vista del comfort e dell’elasticità di marcia. A buon diritto per Nissan, il marchio Z è il più grande motivo di orgoglio e di gloria: nel corso degli anni ’70, la 240 Z ha vinto alcuni dei titoli più prestigiosi del mondo dell’automobilismo, come l’East African Safari e conquistato il podio, piazzandosi ai primissimi posti, in importanti Rally mondiali. Nel DNA 350 Z c’è una grande tradizione sportiva e di esperienze sviluppate da Nissan sui circuiti di gara con la R390, una delle protagoniste di Le Mans, e con le versioni da competizione della Skyline GT-R. Il progetto 350 Z si fonda

su alcune precise caratteristiche: un brillante e possente propulsore V6 aspirato da 3.5 litri con degni livelli di potenza e coppia e dalle dimensioni compatte; due posti secchi; passo e cofano lunghi, sbalzi corti, ruote spinte al massimo verso i quattro angoli; motore anteriore e trazione posteriore; formidabile maneggevolezza; sterzo preciso e brillante; stabilità alle alte velocità e massima tenuta di strada grazie al perfetto bilanciamento dei pesi della vettura. La 350 Z coniuga questi elementi da vera sportiva con una serie di requisiti funzionali all’utilizzo quotidiano. Basti pensare all’ottimo sfruttamento degli spazi nel-

l’abitacolo, al bagagliaio di notevoli dimensioni per una vettura sportiva, alle rifiniture e al generale comfort di bordo assicurato da un equipaggiamento completo. Con il mese di novembre , in chiave “350 Z”, Nissan ha proposto due importanti novità per la clientela. La prima riguarda l’ampliamento della gamma, essendo stata aggiunta, come si è accennato, la nuova versione denominata “Level 1” che presenta le stesse dotazioni della top di gamma (la 350 Z Level 2), con l’eccezione della selleria in pelle, del sistema audio Bose e del regolatore della velocità di crociera. Il prezzo di questa nuova versione è di 35.300 euro, ossia

2.500 euro in meno della versione al top che costa 37.800 euro. Durante il periodo di prevendita della 350 Z, iniziato in primavera, sono stati acquisiti 280 ordini, con una previsione di consegne entro fine anno di 240 unità. Il prossimo anno l’obiettivo di Nissan Italia è di vendere 500 esemplari. La seconda novità è costituita dal corso di guida sicura “Z experience”. Nissan ha infatti siglato un accordo di collaborazione con Carlo Rossi, ex pilota di F.2 e F.3, Sport e Turismo che, nel 1983, ha fondato il Driving Camp, una delle scuole di guida sicura e pilotaggio di maggior tradizione in Europa che, nel 1998, ha ottenuto

la certificazione di qualità del TÜV per il livello di servizio offerto alla clientela. Per la stagione 2003-2004, l’accordo di collaborazione prevede l’inserimento nel parco auto del Driving Camp di 10 unità della 350 Z per offrire il prestigioso ed esclusivo corso di guida “Z Experience” che avrà luogo nell’Autodromo di Monza con due sessioni, una in primavera e l’altra in autunno. Le 350 Z saranno poi presenti anche nella programmazione annuale del Driving Camp a Imola, Vallelunga, Barcellona e Cortina d’Ampezzo. Un anticipo delle emozioni che proveranno i clienti Nissan al volante della 350 Z

LA SICUREZZA AFFIDATA A BREMBO

Freni... adeguati

Sul circuito di Monza la Nissan 350 Z ha evidenziato un’ottima tenuta di strada che consente anche ai guidatori meno esperti di avere sempre la vettura sotto controllo.

Monza - Per la 350 Z, Nissan ha scelto un impianto frenante altrettanto esclusivo e ha coinvolto la Brembo, azienda leader nel settore. La partnership tra Brembo e Nissan è consolidata, dal momento che l’azienda bergamasca ha realizzato gli impianti frenanti della Skyline GT-R nel 1994, della Skyline Coupé nel 2001, della 350 Z (sulla quale ha lavorato dal 2001) e della Sentra nel 2002. Per la 350 Z Brembo ha sviluppato un potente sistema a disco autoventilato con pinze anteriori fisse a quattro pistoncini contrapposti e pinze posteriori fisse a due pistoncini contrapposti. Le pinze sono in lega d’alluminio, materiale che rende il sistema frenante estremamente leggero. Inoltre sono realizzate in due pezzi per aumentarne la rigidità e permettere la canalizzazione interna del fluido freni. I dischi, ventilati a pioli, sono stati progettati per permettere un’efficace dissipazione del calore prodotto anche durante le frenate più estreme e con una particolare geometria studiata appositamente per limitare le deformazioni termiche durante l’utilizzo esasperato. Sono state utilizzate pastiglie Ferodo a coefficiente di attrito eccezionalmente elevato e molto stabile. Le speciali pinze dorate impreziosite dalla firma Brembo sono chiaramente visibili attraverso i cerchi in lega. Il sistema offre una formidabile potenza di frenata accompagnata da elevati livelli di stabilità e sicurezza ed è supportato nel suo compito dalla presenza di un Abs di ultima generazione potenziato dal ripartitore elettronico della forza frenante (Ebd) e dal sistema Nissan Brake Assist.

frequentando i corsi “Z Experience” di Carlo Rossi è stato riservato a noi sulla pista di Monza, dove abbiamo potuto toccare con mano le straordinarie qualità della vettura. Nel corso di una prima sezione di prove, sotto l’abile e prezioso controllo dei collaboratori di Carlo Rossi, quasi tutti ex piloti, abbiamo potuto verificare il comportamento della 350 Z in varie situazioni, ricavando ogni volta impressioni estremamente positive. Nella prova cosiddetta del “Tondo”, su asfalto bagnato e molto viscido, dove l’obiettivo è quello di provocare un sovrasterzo di potenza, cercando poi di controllare la vettura in derapata, descrivendo un “tondo”, la 350 Z ha potuto mettere in evidenza il buon equilibrio dovuto alla grande coppia del motore. Nella prova cosiddetta “Otto”, eseguita utilizzando la seconda marcia, la 350 Z ci ha fatto chiaramente intendere che ci sono poche rivali che possano vantare l’elasticità del sei cilindri che “batte” sotto il suo elegante cofano, mentre, infine, in quella dello “Slalom” la sportiva nipponica ha potuto dimostrare tutta la sua grande agilità e la più sicura stabilità. Ma il vero carattere della 350 Z l’abbiamo potuto letteralmente toccare con mano nel corso di una serie di giri fatti sull’anello stradale della pista monzese, avendo per la una volta la sensazione di essere capaci di emulare i campioni del volante. E la 350 Z ha confermato tutte le qualità che i responsabili di Nissan Italia non si stancano di sottolineare. Vettura certamente sportiva quanto a immagine stilistica, sia nella sua linea esterna sia negli interni, ma guidandola ti accorgi che hai solo l’imbarazzo della scelta nel tipo di guida. Te ne puoi andare in giro tranquillo gustando la raffinatezza tecnica di ogni più piccolo particolare, dalla manovrabilità dello sterzo alla precisione del cambio a sei marce, dalla comodità dei sedili alla qualità dei materiali che rivestono l’interno, dalla ricchezza degli elementi che disegnano la plancia allo spazio per 2 più 2 persone, dalla silenziosità di marcia alla potenza dei freni Grembo. Ma visto che la prova era in pista e considerato l’oggetto che avevamo l’occasione di guidare, non era possibile frenare la voglia di affondare sull’acceleratore ed ecco che la 350 Z è subito pronta a sfoderare gli artigli. Si trasforma in un amen in una vera automobile sportiva, capace di esaltarti con la velocità, di emozionarti con le accelerazioni brucianti, di sorprenderti per come aggredisce la strada in tutta sicurezza anche nelle curve più veloci e allora ti rendi davvero conto che i progettisti giapponesi hanno fatto un lavoro davvero straordinario. Che ha portato alla realizzazione di un’automobile che ha una limpida anima sportiva, che non tradisce, che non ce la fa proprio a deluderti, che ha tutte le virtù per far scoprire il vero piacere della guida. Paolo Altieri


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FOCUS MERCEDES-BENZ

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CON IL VIANO SUL MERCATO UN NUOVO CONCETTO DI AUTO

VOLUME IN LIBERTÀ

A sei anni dall’introduzione sul mercato della Classe V, Mercedes-Benz rinnova la sua gamma con il lancio del Viano, il monovolume ideale per il trasporto passeggeri di lusso, che da oggi si rivolge anche a chi ama viaggiare comodamente con la famiglia o trasportare attrezzature per il tempo libero. ROMA - C’era una volta nella gamma Mercedes-Benz la Classe V. Oggi quel modello, che pure ha avuto un ruolo importante tra i modelli della gamma DaimlerChrysler, esce di scena per fare posto al Viano. E per Mercedes-Benz questo è un vero e proprio salto di qualità. Basta dare un’occhiata al veicolo per rendersene conto: più slanciato nelle forme, più elegante, più automobile, è un veicolo particolarmente versatile, con interni di elevata qualità, robusto e affidabile come da tradizione del marchio. Il Viano, pur cogliendo l’eredità della Classe V, è un veicolo di concezione e progettazione completamente nuova, ed esce dallo stabilimento spagnolo Daimler-Chrysler di Vitoria, recentemente ampliato e attrezzato su misura per la produzione del Mercedes-Benz Viano oltre che del Vito. Per questo, Wolfgang D. Schrempp, Presidente e Amministratore Delegato di DaimlerChrysler Italia, era particolarmente orgoglioso di presentarlo alla stampa specializzata italiana. Una presentazione che non a caso ha coinvolto anche chi si occupa abitualmente di automobili, e non di veicoli commerciali: perché il nuovo Viano (e il suo fratello con spiccata vocazione commerciale, la nuova generazione del Vito) si avvicina molto di più all’automobile rispetto a quanto accadeva con la precedente Classe V. “Questi veicoli - ha detto Schrempp - abbracciano un pubblico molto più ampio rispetto a quanto accadeva con la Classe V e con la precedente generazione del Vito. Basti pensare che un mio direttore generale, di cui per ovvii motivi non vi farò il nome, me ne ha chiesto uno per la settimana bianca perché lo ritiene ideale per le sue esigenze”. Schrempp ha poi analizzato rapidamente la situazione dei veicoli commerciali: “Quest’anno - dice - avremo una flessione media del 15 per cento rispetto al 2002. Ma contiamo in una ripresa nel 2003, grazie anche al fatto che puntiamo a offrire soluzioni per la mobilità sempre più complete”. Nel 2003 alla DaimlerChrysler Italia contano di vendere 13mila unità di veicoli commerciali, mentre per il 2004 Schrempp pensa “a un incremento del 10 per cento: 15mila unità sarebbero un buon risultato”.

a cura di GABRIELE MUTTI Anche Marco Lazzoni, Direttore Generale dei Veicoli Industriali alla DaimlerChrysler Italia è convinto delle grandi possibilità di Viano e Vito sul mercato italiano: “Abbiamo una gamma - dice - che è in grado di venire incontro a molte esigenze, l’offerta è molto più ampia rispetto al passato e ovviamente tutte le cose buone, positive, della Classe V e della precedente generazione del Vito sono rimaste. I veicoli sono stati migliorati in quelle parti che potevano offrire il destro a qualche critica da parte della clientela”. Alexander Muller, responsabile della business unit Van di DaimlerChrysler Italia, dice che “questo veicolo ha un’estetica molto più accattivante, è spazioso, luminoso e confortevole. Ha tutti i numeri per imporsi anche in un mercato difficile come quello italiano. Non dobbiamo dimenticare che esiste anche un’interessante versione denominata“‘Marco Polo”, che in pratica è un camper, mentre per chi vuole qualcosa di meno impegnativo ma ugualmente interessante c’è la versione Fun che offre la trasformazione dei sedili in un letto di due metri per 1,35 insieme a un tavolo da pranzo ripiegabile e a un angolo di cottura”. Anche per questo il nuovo Viano sarà al centro di una comunicazione mirata, come spiega Dario Albano, responsabile marketing della comunicazione veicoli commerciali di DaimlerChrysler Italia: “Vogliamo far conoscere il nuovo Viano - spiega - a una vastissima tipologia di potenziale clientela, che comprende ad esempio il noleggio con conducente, gli alberghi che hanno sovente necessità di un maxitaxi, le famiglie con figli, gli agenti di commercio, quelli che nel tempo libero vogliono un veicolo diverso rispetto alla solita auto e così via”. Lo slogan, particolarmente azzeccato, è “Libertà a tutto volume” con un chiaro riferimento alla vocazione da monovolume del Viano. La produzione parla di 100mila esemplari nel 2004 tra Viano e Vito, di cui 88mila destinati al Vecchio Continente, mentre il mercato italiano ne dovrebbe assorbire 5.400 esemplari fra Vito e Viano nel corso del prossimo

anno. I prezzi chiavi in mano sono una lettura particolarmente confortante: il listino del nuovo Viano parte infatti da 30.420 euro per arrivare fino a 33.470 euro. Il Fun parte da 32.400 euro, e lo stesso dicasi per l’allestimento Ambiente, mentre il super accessoriato veicolo da tempo libero denominato Marco Polo va da 37.110 a 38.676 euro. E già si parla di versioni future, come un V6 a benzina che dovrebbe arrivare nel 2006, e forse anche una versione a trazione integrale, che ben si attaglia alla filosofia di un veicolo da tempo libero come il nuovo Viano. Staremo a vedere. E l’ibrido? “Stiamo lavorando - dice Marco Lazzoni - su varie ipotesi. DaimlerChrysler è impegnata molto seriamente nel progetto idrogeno, e un veicolo come il Viano ben si presta a esperimenti in questa chiave. Ci sono delle ricerche approfondite in atto. Ne riparleremo più avanti”. Disponibile come abbiamo detto negli allestimenti Fun, Trend, Ambiente e Marco Polo, il nuovo Viano è già prenotabile presso le concessionarie italiane della DaimlerChrysler. Le prime consegne però avranno inizio soltanto a partire dal mese di gennaio del 2004: “Non vogliamo - dice Dario Albano - proporre un prodotto nuovo in modo massiccio in un mese come dicembre in cui la potenziale clientela ha ben altro per la testa”. Attenzione per il cliente, quindi. E nei suoi cento anni di storia la Mercedes-Benz (oggi DaimlerChrysler) ha sempre posto l’uomo al centro della sua attività, con le sue esigenze, i suoi bisogni e i suoi desideri. Un ragionamento che vale ancor di più oggi, in un’epoca in cui i clienti non si accontentano più di un prodotto all’avanguardia inteso come design, difesa dell’ambiente, tecnologia, sicurezza e comfort. Oggi occorre offrire anche tutta una serie di servizi che devono sempre più adeguarsi al dinamismo imprenditoriale dei clienti. In questo contesto si inseriscono, ad esempio, le officine della rete DaimlerChrysler aperte nei giorni feriali anche fino alle 22 per venire incontro alle esigenze di chi non può sopportare un giorno intero di fermo macchina del proprio veicolo, servizi di noleggio mirati come CharterWay e così via.


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Il Viano non teme confronti sul piano del comfort e della raffinatezza

Una grande automobile con ◆

Fin dalla progettazione del veicolo si è tenuto conto delle diverse possibilità di impiego. L’ampia gamma di versioni fa del Viano un veicolo unico nella sua categoria. L’originale design, l’accurata configurazione degli interni, la vasta gamma di motorizzazioni ed il comportamento di marcia dinamico, sicuro e al tempo stesso confortevole contribuiscono a stabilire nuovi punti di riferimento in questo segmento. ◆

ROMA - Il Viano è disponibile in due misure di passo: da 3.200 mm e 3.430 mm, abbinabili a due diverse lunghezze dello sbalzo posteriore, per una lunghezza totale di 4.750 mm, 4.995 mm e 5.225 mm, a seconda delle versioni. Rispetto alla Classe V, quindi, già la lunghezza base del Viano ha un passo più lungo di 200 mm e una lunghezza complessiva maggiore di 90 mm. Il cofano motore, più lungo rispetto al modello precedente, cela un potenziale di assorbimento dell’energia d’urto nettamente superiore, per una migliore protezione di conducente e passeggero anteriore in caso d’impatto frontale. Nell’abitacolo, l’incremento della lunghezza del veicolo si è tradotto in una distanza tra i sedili notevolmente più ampia e una maggiore capacità di carico nel bagagliaio, in grado di offrire in qualsiasi momento il massimo comfort e praticità

d’uso. Le versioni Trend e Ambiente offrono di serie sei sedili singoli, mentre a ri-chiesta è possibile avere panche posteriori che permettono di offrire un’abitabilità fino a otto passeggeri (incluso il conducente). La versione Fun, dedicata sia al trasporto di persone sia a un uso più ricreazionale, è equipaggiata di serie con cinque sedili, mentre la versione più lunga (Fun L) ospita di serie sette persone. Il carattere ricreazionale di questa versione è dato dalla panca posteriore a 3 posti, che può essere trasformata con semplici movimenti in un confortevole letto, utilizzando l’apposita prolunga posta nel vano bagagli, permettendo quindi anche un utilizzo nel tempo libero. Questa soluzione è stata ripresa e accentuata nell’autoca-

Particolare cura è stata dedicata all’ergonomia del nuovo Viano, che dispone di molti vani dove riporre gli oggetti. Il cambio posizionato nella plancia agevola gli spostamenti da un lato all’altro dell’abitacolo, particolarmente ampio e luminoso.


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proponendosi, così, quale veicolo per viaggi in grande libertà

le qualità Mercedes-Benz ravan Viano Marco Polo per il quale sono disponibili di serie quattro posti, a cui possono essere aggiunti altri due posti grazie a un altro sedile situato alle spalle del passeggero anteriore o addirittura a una panca a due posti posizionata nella prima fila posteriore. Sempre di serie è disponibile inoltre il tetto sollevabile meccanicamente in altezza oppure, a richiesta, sollevabile con il sistema elettroidraulico Easy-Up: in entrambi i casi il tetto può essere integrato con un letto a due piazze, per un totale di quattro posti letto. Con i pacchetti Life e Business è possibile personalizzare ulteriormente il Viano a seconda delle proprie esigenze. Il pacchetto Life comprende la porta laterale scorrevole sinistra, un tavolino ribaltabile (già di serie su Ambiente), l’ombrello, la rete di protezione bagagli (di serie su Ambiente),

un thermos di acciaio, una tasca portarifiuti e un frigobox con alimentazione elettrica da 12 Volt; nel pacchetto Business sono invece inclusi il sistema di comando e visualizzazione Comand, la predisposizione per il cellulare, grucce appendiabiti, un impianto di allarme, vetri sfumati scuri posteriori, l’ombrello con il relativo fissaggio, la borsa Office per custodire con sicurezza un computer portatile e i relativi accessori. L’incremento di potenza rispetto ai motori presenti sulla Classe V si percepisce soprattutto ai bassi regimi, attraverso una maggiore agilità del propulsore e quindi una guida più brillante. Le maggiori prestazioni sono state rese possibili

(segue a pag. 18)

Nella versione ambiente il nuovo Viano offre il massimo livello di comfort con i sedili rivestiti in pelle. Quelli della seconda fila possono essere orientati in modo da formare un salottino con quelli della terza fila. Molto pratico il tavolino estraibile.

Motori benzina e Diesel

Grinta e agilità Il Viano è disponibile in due motorizzazioni diesel CDI e altrettanti motori V6 a benzina, alloggiati anteriormente in senso longitudinale. I motori diesel presentano valori di potenza e di coppia notevolmente incrementati rispetto ai modelli precedenti di pari cilindrata, grazie all’impiego di un turbocompressore a gas di scarico con geometria variabile delle turbine, nonché all’aumento della pressione d’iniezione. Questi motori rispettano le norme sulle emissioni previste dalla normativa Euro 3. I motori a benzina si distinguono per l’agilità e l’elevata fluidità di marcia. Tutte le motorizzazioni sono conformi ai più recenti standard in fatto di emissioni (EU4/I). Ai motori diesel viene abbinato di serie un cambio manuale a sei marce, mentre le motorizzazioni a benzina sono equipaggiate dalla fabbrica con un cambio automatico a cinque marce, disponibile a richiesta per le versioni diesel. Molto interessanti anche le prestazioni e i consumi: il Viano CDI 2.0 tocca i 157 km/h con cambio manuale a 6 marce, accelera da 0 a 100 km/h in 16,2 secondi e consuma mediamente 8,9 litri di gasolio per 100 km. La versione con cambio automatico tocca i 155 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 15,2 secondi e ha un consumo medio di 8,9 litri per 100 km. La versione CDI 2.2 tocca i 174 km/h, va da 0 a 100 km/h in 13 secondi e consuma 8,6 litri di gasolio per 100 km con il cambio manuale; l’automatica tocca i 174 km/h, va da 0 a 100 km/h in 11,1 secondi e ha un consumo medio di 8,8 litri per 100 km. Il Viano 3.0 con motore a benzina tocca i 181 km/h, accelera da 0 a 100 km/h 9,6 secondi e ha un consumo medio di 12,5 litri per 100 km; il Viano 3.2 a benzina tocca i 191 km/h, va da 0 a 100 km/h in 8,2 secondi e ha un consumo medio di 12,5 litri per 100 km.


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grazie all’impiego di un turbocompressore a gas di scarico con turine a geometria variabile. Le palette delle turbine, mappate elettronicamente, vengono orientate in modo da ridurre sensibilmente la contropressione dei gas di scarico nel settore di erogazione della potenza nominale. Attraverso la regolazione delle palette si migliora inoltre il processo di sviluppo della pressione di sovralimentazione, che il guidatore percepisce sotto forma di un migliore comportamento di risposta del motore. Anche il cosiddetto fenomeno di turbo lag risulta drasticamente ridotto grazie all’aumento della pressione di sovralimentazione ai regimi inferiori ai 1800 giri/min. Malgrado l’incremento della potenza, il rendimento dei motori CDI è stato ulteriormente ottimizzato. I motori CDI, con un catalizzatore in prossimità del motore e un voluminoso catalizzatore sottoscocca, sono gli unicipropulsori in questo segmento in grado di rispettare sin d’ora la futura normativa Euro 4.Il sistema di manutenzione attiva Assyst, compreso nella dotazione di serie, consente di ridurre gli interventi di manutenzione necessari e di ridurre così sensibilmente i costi d’esercizio, soprattutto per le versioni CDI. In media, il Viano deve essere portato in officina soltanto ogni 30mila chilometri (o una volta all’anno).

Sulla strada un comportamento brillante, confortevole e in tutta sicurezza

LE PROPOSTE PER IL TEMPO LIBERO

Viano anche Fun e Marco Polo R OMA - Dopo il successo riscontrato all’esposizione Mondo Natura, il Viano nei due allestimenti Fun e Marco Polo sta per diventare una realtà commerciale anche sul mercato italiano. Queste versioni infatti si rivolgono a chi ama viaggiare comodamente con la famiglia e trasportare attrezzature per il tempo libero. Mondo Natura 2003 è stata la vetrina italiana per il Viano Fun, sostituto del Vito Freetime, e diell’inedita versione camper inedita per MercedesBenz in Italia, appunto il Marco Polo. Si tratta di veicoli particolarmente versatili, robusti, con interni di elevata qualità, affidabili e sicuri come da tradizione del marchio. Il Viano, prodotto nello stabilimento spagnolo DaimlerChrysler di Vitoria, è un veicolo unico nella sua categoria grazie, infatti, all’ampia gamma di versioni destinate sia al trasporto

persone, sia al tempo libero. L’originale design, l’accurata configurazione degli interni, la vasta gamma di motorizzazioni e il comportamento di marcia dinamico, sicuro e al tempo stesso confortevole contribuiscono a stabilire nuovi punti di riferimento in questo segmento. Rispetto ai predecessori, si amplia anche la gamma di lunghezze: il Viano Fun è disponibile in un’unica misura di passo, da 3.200 mm, abbinabile a due diverse lunghezze dello sbalzo posteriore, per una lunghezza totale di 4.748 mm e 4.993 mm a seconda delle versioni, mentre il Viano Marco Polo è disponibile nella sola lunghezza di 4.993 mm. Rispetto alla Classe V e alla precedente generazione del Vito, la versione compatta del Viano ha un passo più lungo di 200 mm e una lunghezza complessiva maggiore di 88 mm.

La ricca dotazione di serie comprende, ad esempio, il climatizzatore anteriore e posteriore, vetri atermici, parabrezza atermico con fascia superiore filtrante, alzacristalli elettrici anteriori, deflettori elettrici posteriori, predisposizione radio con 4 altoparlanti, piantone dello sterzo regolabile in altezza e inclinazione, airbag per guidatore e passeggero anteriore, airbag anteriori laterali (di serie solo per la versione lunga del Fun “L”), chiusura centralizzata con radiotelecomando e predisposizione per il montaggio di sistemi di trasporto sul tetto. La versione Fun, dedicata al tempo libero, è equipaggiata di serie con cinque sedili (e non sono possibili ulteriori sedili aggiuntivi), mentre la versione più lunga può ospitare, di serie, comodamente fino a sette persone. Su entrambe le versioni del Fun la panca posteriore è inoltre trasformabile

in un confortevole letto, utilizzando l’apposita prolunga posta nel vano bagagli. Nel camper Marco Polo sono invece disponibili di serie quattro posti, a cui si può aggiungere un altro sedile posto alle spalle del passeggero anteriore ma anche una panchetta a due posti posta nella prima fila posteriore. Il tetto sollevabile, azionabile di serie meccanicamente oppure a richiesta con il sistema elettroidraulico Easy-Up, può essere integrato con un letto a due piazze. Sportivo, pratico e commerciale: con i pacchetti Bike e Life è possibile personalizzare ulteriormente il Viano Fun e Marco Polo a seconda delle proprie esigenze. Nel pacchetto Bike è compreso un portabiciclette posteriore e un set di attrezzi per la riparazione delle bici; il pacchetto Life (disponibile per la sola versione Fun “L”) comprende la porta laterale scorrevole sinistra, i vetri posteriori oscurati, una rete per il contenimento dei bagagli, l’ombrello, un thermos di acciaio, una tasca portarifiuti e un frigobox con alimentazione elettrica da 12 Volt con cinghia per il fissaggio e per il trasporto. Viano Fun e Marco Polo presentano numerosi equipaggiamenti a richiesta e una vasta disponibilità di accessori Westfalia per il tempo libero (tende, docce, serbatoi di acqua). E soprattutto non hanno la limitazione di circolazione e sosta nei centri urbani cui sono invece soggetti i camper, che hanno dimensioni maggiori.

I motori elastici a ogni livello di potenza, insieme all’accurata graduazione delle marce e dei rapporti di trasmissione al ponte, creano i migliori presupposti per un comportamento di marcia brillante che, grazie alla trazione posteriore, risulta ottimizzato, con una migliore trazione e una maggiore tenuta di strada rispetto al modello precedente, in tutte le condizioni di carico e di fondo stradale. A tutto questo contribuisce anche la dotazione di serie, che comprende numerosi sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida, configurati secondo gli standard delle più moderne autovetture: ESP con ABS, ASR, EBV e BAS. A richiesta è possibile ordinare anche un sistema di sospensioni pneumatiche posteriori particolarmente confortevole, con regolazione automatica del livello, abbinato a sospensioni in acciaio anteriori ottimizzate nel comfort. In tutte le versioni, la dotazione di serie è di alto livello: climatizzatore anteriore e posteriore a controllo automatico della temperatura interna e comandi separati, vetri atermici, parabrezza atermico con fascia superiore filtrante, alzacristalli elettrici anteriori con chiusura comfort e sensore antincastro, deflettori elettrici posteriori, predisposizione radio con altoparlanti anteriori e posteriori, piantone dello sterzo regolabile in altezza e in senso longitudinale, airbag per guidatore e passeggero anteriore, airbag anteriori laterali per il torace, chiusura centralizzata con ra-

diotelecomando e predisposizione per il montaggio di sistemi di trasporto sul tetto. Il nuovo quadro strumenti del Viano, ottimizzato dal punto di vista ergonomico, dispone di tre indicatori analogici per velocità, contagiri e livello combustibile, un displa multifunzione e 24 spie di controllo, rispondendo per forma e funzione alla filosoia della gamma di vetture MercedesBenz. A sinistra, accanto al volante, si trova la caratteristica manopola delle luci Mercedes-enz, insieme all’interruttore di regolazione dell’assetto dei fari. A destra è situato il cassetto portaoggetti illuminato dotato di serratura con incavi portabicchieri e portamonete all’interno del coperchio. Nel progettare il Viano, è stata attriuita estrema attenzione alla creazione di un sistema di scomparti che andasse incontro alle numerose e svariate aspettative dei clienti. In questo ambito, una novità è rappresentata dal vano portaoggetti con coperchio collocato al di sopra della plancia strumenti, in grado di contenere anche fogli del formato A4; si tratta di un particolare importante, soprattutto se si considerano le versatili possibilità di impiego del Viano. Altri scomparti si trovano a sinistra, sotto la manopola delle luci, nella parte inferiore della plancia portastrumenti e vicino all’autoradio, a cui si aggiunge il cassettino portaoggetti della capacità di 11 litri, dotato di serratura, con portapenne e possibilità integrata di alloggiamento di un accendino. Sul lato del passeggero e nella generosa consolle centrale è montato un portabicchieri che, ad esempio, può ospitare anche un contenitore per musicassette o un porta CD.


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HUMMER / Grande novità nel campo dei Suv

Un H2 facile da conquistare Il fratello minore del mitico Hummer ha dimensioni più vicine alle esigenze europee. Un possente motore V8 a benzina gli consente prestazioni di tutto rispetto. Solido come una roccia, non teme gli strapazzi più incredibili. COMO - Caratteristiche tecniche di alto livello, elevata potenza e robustezza, unite a un design assolutamente originale e inconfondibile, sono queste le principali caratteristiche dell’Hummer H2, il fuoristrada della General Motors che arriva ufficialmente anche in Italia. Questo nuovo modello è la versione più ricercata dell’originale fuoristrada Hummer H1, derivato dal modello militare Humvee. Lanciato con successo negli Stati Uniti l’H2, dopo l’accordo firmato tra GM e la neonata Cavauto North American Vehicle Division SpA, sarà ora importato ufficialmente in Europa e in esclusiva per Italia dal Gruppo di Como. Il suo motore è un Vortec V8 6 litri da 321 cv/237 kW con una coppia massima di 490 Nm a 4000 rpm, permette all’Hummer H2 e ai suoi 4.820 mm di lunghezza, 2.063 mm di larghezza e 1.977 mm di altezza, di offrire prestazioni di altissimo livello. Nonostante un peso in ordine di marcia di 2.909 kg, l’H2 è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 10.2 secondi e di trainare una massa di oltre

l’offerta del marchio, portando il mito Hummer a un pubblico più vasto. Pur offrendo un portafoglio di prodotti completo, Hummer è, e rimarrà essenzialmente, un marchio molto forte, che si relaziona con i consumatori in maniera decisamente emotiva. L’H2 smussa le caratteristiche più dure dell’H1, aggiungendo maggiore comfort ma conservando sempre un eccezionale comportamento in fuoristrada. Si tratta di un’interpretazione coraggiosa e giovane del significato di Hummer, con un aspetto più civile e dimensioni leggermente più adatte alla strada.

Divertimento senza compromessi

3,1 tonnellate. Nel fuoristrada, l’Hummer H2 può contare non solo su un’elevata potenza ai bassi regimi (pendenza massima superabile 60 per cento) e su carreggiate larghe (angolo massimo di ribaltamento 40 per cento), ma anche su un sofisticato sistema di trazione integrale permanente, sbalzi ridotti ed elevata altezza da terra (255 mm), che può essere portata a 267 millimetri utilizzando le sospensioni ad aria (fornite come optional), permettendo una capacità di guado fino a 508 mm.

Un sistema 4x4 sofisticato Oltre ai differenziali autobloccanti e alle marce ridotte, questo fuoristrada presenta un sofisticato sistema di trazione con una caratteristica innovativa: un dispositivo Bosch di ultima generazione, attivabile manualmente con un pulsante, che abbina ABS e controllo della trazione e permette alle ruote di girare più liberamente, in modo da percorrere ad andatura elevata anche percorsi sassosi o desertici.

L’Hummer H2, che s’inserisce nel segmento di mercato in rapida espansione dei grandi fuoristrada di lusso, è in vendita in Italia in tre versioni, Standard, Outdoor e Luxury, con un prezzo d’ingresso di 78.800,00 euro, fino ad arrivare a 82.760,00 euro per la versione più accessoriata. Di serie saranno disponibili su tutte le versioni ABS, EBD, TCS, airbag guida e passeggero, cerchi in alluminio da 17 pollici, radio con RDS e caricatore 6 Cd e sistema audio Bose con 9 altoparlanti. Dettagli non trascurabili sono la garanzia e l’assistenza stradale che prevedono 3 anni o 60.000 km e soccorso stradale 24h su 24h per 3 anni su tutto il territorio europeo. Questo fuoristrada è in grado di accogliere comodamente cinque adulti, ed eventualmente a richiesta è possibile aggiungere un sesto posto, e può contare su una capacità di carico di 2.452 litri. Il pannello di comando, che riprende la linea raffinata e al tempo stesso decisa della carrozzeria, consente un’immediata visione del-

Fratello minore del modello H1, il nuovo Hummer H2 ha dimensioni più vicine alle esigenze europee. I sistemi di trazione di cui dispone sono tecnologicamente avanzatissimi.

le informazioni fondamentali. L’equipaggiamento di serie lascia poco spazio a ulteriori aspettative della clientela, ma un’ampia lista di accessori optional, ben 260 tra i quali cerchi, gomme e sospensioni, luci, cromature e allestimenti interni ed esterni, permette di personalizzare a piacimento il veicolo secondo le proprie personali esigenze. “L’Hummer H2 è un prodotto che unisce il fascino del fuoristrada al veicolo di lusso. È un sogno irresistibile - sottolinea Hermes Cavarzan, Presidente di Cavauto North American Vehicle Division SpA - l’H2 è un auto che garantisce performance tecniche di altissimo livello,

senza tralasciare comfort e sicurezza, caratteristiche che oggigiorno i clienti si aspettano di trovare su un veicolo di questa categoria”. Ispirato dal concept Hummer H2, presentato al North American International Auto Show di Detroit del 2000, l’H2 è stato definito il “Baby Hummer”; ma qui non c’è nulla di piccolo e neppure di poco sviluppato. Quel nome improprio fa riferimento allo status e alla posizione del fratellone dell’H2, l’originale Hummer H1, che continua a essere l’icona del fuoristrada estremo. L’Hummer H1 continuerà a esistere. La sua incredibile reputazione non verrà toccata, e l’H2 allargherà

L’H2 sarà quello che l’H1 è già: un fuoristrada divertente e senza compromessi, con la possibilità di personalizzazioni per adattarsi al gusto e allo stile individuale di ogni singolo cliente. L’H2 fa il suo ingresso nel mondo dell’automobile come il mezzo più “civile” del brand Hummer. Il suo comportamento su strada e il comfort di guida sono eccellenti, grazie alla presenza di tutte le caratteristiche e le comodità che un cliente può desiderare da un SUV di questi livelli. Ciononostante il suo comportamento fuoristrada è analogo a quello dei suoi famosi “progenitori”, in grado di attraversare corsi d’acqua profondi 60 centimetri, salire gradini e rocce da mezzo metro, superare distese di sabbia e lasciarsi alle spalle i concorrenti nelle corse ad alta velocità nel deserto.

PERCHÉ È NATO L’H2

Un aspetto fieramente pratico COMO - L’H2 è stato progettato per un uso quotidiano, oltre che per le condizioni off-road più difficili. Grazie a queste due principali caratteristiche del fuoristrada americano, GM riconosce tra i potenziali clienti due profili di consumatori ben precisi: gli estremi individualisti e le persone di successo. L’H2 è stato progettato per affascinare. Il suo design è estremamente audace e cattura l’attenzione. Si riconosce subito l’appartenenza a un marchio esclusivo, ai vertici della propria classe per le prestazioni fuoristrada. Aspetto e sensazioni comunicano un senso di potere, autorità e controllo completo, proprio quello che vuole questo tipo di consumatore. Hummer propone per l’H2 tre differenti equipaggiamenti: Standard, Outdoor e Luxury. Questi prevedono di serie: 5 posti, airbag guida e passeggero, ABS, EBD, TCS, cerchi in alluminio da 17’’, sedili elettrici, regolazione elettrica fari, cruise control, sedili posteriori sdoppiati 60/40, specchi retrovisori ripiegabili elettricamente, climatizzatore bi-zone, radio con RDS e caricatore 6 CD, sistema audio Bose con 9 altoparlanti. In aggiunta il modello outdoor prevede, sempre di serie, un kit pronto soccorso, sospensioni ad aria, paracolpi nero anteriore e portapacchi nero, la versione Luxury comprende invece il pacchetto cromato, pedane laterali tubolari nere, una protezione bagagliaio tetto con barre portatutto in alluminio

e sedili in pelle riscaldabili con diverse regolazioni. Nel progettare il successore dell’Hummer H1, i designer si sono trovati di fronte la grande responsabilità di rispettare e proseguire l’eredità stilistica di quello che è considerato l’icona del fuoristrada: una vettura in grado di affrontare qualsiasi tipo di percorso e di terreno. Il compito dell’H2 è dunque quello di mantenere la riconoscibilità del marchio Hummer presentando un design funzionale e raffinato. “Per noi è stato assolutamente fondamentale creare un modello innovativo che fosse immediatamente identificabile come membro della famiglia Hummer - ha sottolineato Marc Hernandez ,Brand Manager - l’H2 risponde perfettamente a questa esigenza, grazie a un design facilmente riconoscibile, aggressivo e pulito allo stesso tempo”. Per conservare aspetto, sensazione e funzionalità dell’Hummer originale e rinnovarli, in modo da conquistare un pubblico più vasto, i progettisti di GM sono partiti da zero nella progettazione del corpo vettura. Iniziando virtualmente dal nulla, i designer sono riusciti a catturare le proporzioni fondamentali dell’H1 e le caratteristiche che ne definiscono il suo aspetto fieramente pratico. Il vocabolario formale dell’H2 è fatto di elementi squadrati, superfici piatte e superfici vetrate piane.


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VOLVO / Con la S40 si apre un nuovo capitolo nella storia del marchio svedese

Un cocktail di evoluzione ESTEPONA - Parte dal sud della Spagna, Estepona, una delle tante località turistiche della Costa del Sol, il romanzo che racconta la storia moderna di Volvo Car Corporation. È in questa zona che per 8 settimane giornalisti di tutto il mondo, a piccoli gruppi, hanno l’occasione di guidare per la prima volta la Volvo S40, la prima vettura nata dopo che il costruttore svedese è passato sotto la bandiera del Gruppo Volvo e che quindi, in un certo qual senso, apre un capitolo tutto nuovo nella storia quasi centenaria del marchio svedese. L’avevamo già ammirata, la Volvo S40, in occasione del Salone di Francoforte: bella, elegante, linee scolpite in forma armoniosa, solida nella sua compattezza, uno styling esterno giustamente defini-

È la prima automobile nata dopo che Volvo è passata sotto la bandiera Ford. Bella e elegante nella linea, accogliente e sicura nell’abitacolo, una gamma di motori per ogni esigenza, la S40 debutterà in Italia nel prossimo febbraio. to “evoluzione intelligente della forma automobilistica”, cui corrisponde all’interno “una vera e propria rivoluzione”, sottolineata dalla razionale disposizione degli spazi, dall’uso di rivestimenti T-Tech, dalla sottile consolle che collega il tunnel centrale con la plancia, dalla soluzione della cosiddetta tecnica degli strati vi-

sivi successivi, che, mentre esalta ogni dettaglio, ne valorizza le funzioni, conferendo un senso di protezione e di comfort per tutti. Abbiamo guidato la nuova S40 per oltre 300 km sulle strade che si disegnano sui contrafforti della Costa del Sol e quindi abbiamo avuto tutto il tempo per verificare in diretta il lavoro fatto da-

TRE MOTORI A BENZINA E UNO DIESEL

Ma sono in arrivo altri motori

Nella nuova Volvo S40 tutti i comandi secondari sono raggruppati nella consolle centrale. Ma l’alluminio che la riveste a volte può generare dei fastidiosi riflessi per chi guida.

E STEPONA - La nuova Volvo S40 all’inizio della commercializzazione, in febbraio in Italia, sarà disponibile con quattro tipi di motorizzazione, tre a benzina e uno diesel. Il primo è il 5 cilindri aspirato di 2.435 cc con due livelli di potenza: 103 kW/140 cv e coppia massima di 220 Nm a 4.000 giri e 125 kW/170 cv con coppia massima di 230 Nm a 4.400 giri. Nel primo caso la S40 raggiunge i 205 km orari (200 con il cambio automatico) e registra un consumo medio di 8,4 litri per 100 km (9,1 con il cambio automatico). Con il motore di 170 cv la velocità massima raggiungibile è di 220 km orari (215 con il cambio automatico) mentre il consumo medio è di 8,5 litri per 100 km. L’altro propulsore benzina è il 5 cilin-

dri T5 con turbo a bassa pressione, di 2.521 cc che sviluppa una potenza massima di 162 kW/220 cv a 5.000 giri e una coppia di 320 Nm tra i 1.500 e i 4.800 giri. Le prestazioni sono ancora più esaltanti: 240 km orari la velocità massima (235 con il cambio automatico) mentre il consumo medio si mantiene nell’ordine degli 8,7 litri per 100 km (9,4 con il cambio automatico). Infine, il motore turbodiesel è un quattro cilindri di 1.998 cc che eroga una potenza massima di 100 kW/136 cv a 4.000 giri e una coppia di 340 Nm a 2.000 giri, con la S40 che raggiunge una velocità massima di 210 km orari e che si fa apprezzare per un consumo contenuto di 5,6 litri di gasolio ogni 100 km.


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Dicembre 2003 IL MERCATO DOVE SI INSERISCE LA NUOVA VOLVO S40

La concorrenza da battere ESTEPONA - Il segmento di mercato delle vetture medie, dove la nuova Volvo S40 andrà ad inserirsi dal prossimo febbraio, ha registrato negli ultimi sette anni un costante calo, dopo aver raggiunto l’apice nel 1998 con quasi 240mila immatricolazioni delle quali più delle metà nella classica configurazione a quattro o cinque porte. Lo scorso anno quest’ultimo sottosegmento ha registrato 53.138 immatricolazioni con l’Alfa 156 che ha fatto propria una quota del 32 per cento, la Lancia Lybra il 10 per cento, la Volkswagen Passat il 10 per cento, l’Opel Vectra il 6 per cento, la Renault Laguna il 4 per cento mentre l’attuale modello Volvo S40 si è tenuto su un dignitoso 2 per cento. La nuova S40 ha i tratti e le caratteristiche per interessare sia i clienti del segmento delle

berline medie, che in Italia nel 2004 dovrebbe registrare 48.300 immatricolazioni delle quali 2.100 unità della nuova S40, pari dunque a una quota del 4,6 per cento, sia il segmento C delle berline medie premium, previsto in 17.040 immatricolazioni e al quale la nuova S40, con 940 esemplari, dovrebbe partecipare con una quota del 5,5 per cento. È importante ricordare che la Volvo S40 sarà caratterizzata da un equipaggiamento di serie molto ricco, che comprende, tra l’altro, climatizzatore automatico Ecc, volante e pomello in pelle, impianto audio con lettore CD, Idis (Intelligent Driver Information System), Stc (Stability and Traction Control), Eba (Electronic Brake Assistance), Sips (Side, Impact Protection System). Tre i livelli di allestimenti, definiti Concept, Kinetic e Momentum.

e rivoluzione

gli stilisti e dai tecnici di Volvo Car Corporation nel confezionare un’automobile che ha l’ambizione di conquistare nuova clientela al marchio svedese in Europa come soprattutto negli Usa, ma anche in molti altri mercati nel mondo. Obiettivo dei progettisti è stato quello di realizzare una vettura compatta che mantenesse le stesse caratteristiche, in fatto di abitabilità, comfort e sicurezza, di una vettura di dimensioni maggiori. Crediamo che ci siano riusciti alla grande. Sì, perché se lo stilista olandese Talsma Fedde ha saputo conferire alla S40 un’immagine e una personalità, che ne fanno un oggetto immediatamente simpatico e attraente. Così scopri che la struttura frontale è stata divisa in diverse zone, realizzate con quattro tipi di acciaio, ciascuna delle quali con un compito differente nel processo di deformazione in caso d’incidente; che i motori sono stati snelliti di circa 200 mm per avere più spazio nel cofano; che la vettura è più lunga e più larga del modello precedente; che i dispositivi di sicurezza sono gli stessi che equipaggiano le Volvo più grandi; che la S40 è dotata del sistema Idis (novità mondiale)che aiuta chi siede al volante a non essere distratto dalla guida; che le sospensioni di tipo indipendente sulle quattro ruote e lo schema multilink al retrotreno sono garanzia di una perfetta tenuta di strada; che l’impianto frenante con dischi autoventilanti, assistito dall’Abs, dall’Ebd e dall’Eba,

assicura la massima efficienza anche nelle manovre d’emergenza. I propulsori meritano un discorso a parte. Al momento del lancio, previsto in Italia nel febbraio del prossimo anno, la S40 sarà disponibile con i motori benzina 5 cilindri 2.5 con turbo a bassa pressione, da 220 cv e 2.4 aspirato con due livelli di potenze (140 cv e 170 cv) nonché il motore turbodiesel 2.0 da 136 cv. In primavera si aggiungeranno il 4 cilindri benzina 1.8 da 125 cv mentre nell’autunno l’offerta dei motori sarà completata con il 4 cilindri benzina 1.6 da 100 cv e il 4 cilindri Diesel 1.6 da 110 cv. Si tratta di propulsori capaci tutti di conferire alla S40 un comportamento brillante, pur tenendo d’occhio un consumo di carburante sempre molto contenuto. Per il pubblico italiano la vera “vernice” della S40 sarà il Motor Show di Bologna all’inizio di dicembre, quando verrà presentata anche la V50 che ne è la sorella in configurazione station wagon. Per Volvo Italia l’arrivo dei due nuovi modelli coincide con un periodo decisamente favorevole. Quest’anno, pur in un mercato non troppo favorevole, Volvo Italia chiuderà con un volume di 19mila immatricolazioni delle quali 5.400 V40, 4.400 S60, 4.400 V70, 1.500 XC70 e 1.800 XC90. La previsione per il 2004 è di 21mila vettura e di queste 3.040 saranno rappresentate proprio dalla nuova S40, i cui prezzi a gamma completa saranno tra i 21.000 e i 33.000 euro. Paolo Altieri

La S40 costruita nella rinnovata fabbrica di Ghent

Dall’Europa agli Stati Uniti ESTEPONA - La nuova Volvo S40 - come gli altri futuri prodotti del segmento medium - viene costruita in Belgio, nella fabbrica Volvo Car di Ghent. La produzione dell’impianto di Born, in Olanda, si concluderà invece con il phasing-out dei precedenti modelli Volvo S40 e V40. Per adattare l’impianto belga alle nuove produzioni Volvo ha investito ben 340 milioni di euro. Una volta completata l’opera di potenziamento, Ghent diventerà il più grande impianto produttivo di Volvo Cars, con una capacità annua di 270mila veicoli. Le prime Volvo S40 lasceranno la fabbrica di Ghent a partire dalla fine dell’anno e gli obiettivi di vendita per il 2004 sono fissati in 70mila vetture. Il singolo mercato più grande sarà di gran lunga quello statunitense, per il quale la previsione di vendita per il prossimo anno è di 20mila S40. La Svezia ne dovrebbe assorbire 5.000, Gran Bretagna e Germania

4.000 a testa, Spagna e Italia 3.000. “Siamo convinti - ha affermato di recente HansOlov Olsson, Presidente e Ceo di Volvo Cars - che la nuova S40 ci farà crescere in maniera ancora più decisa nel segmento delle vetture medie nell’arco dei prossimi cinque anni. Con la nuova S40 siamo in grado di offrire ai nostri clienti le stesse qualità di una vettura di grandi dimensioni in forme compatte. Doti che, insieme ad un design eccitante e a un comportamento stradale eccellente, rendono la nuova S40 una concorrente temibile e dalle grandi potenzialità nel segmento di riferimento”. Una parte importante della strategia Volvo Cars è aumentare la consapevolezza del marchio presso fasce di utenti sempre più giovani. Proprio per questo motivo, è importante - secondo Volvo - che il modello di accesso alla gamma abbia la capacità di attrarre

gli automobilisti più giovani. “Vogliamo che i clienti ha proseguito - entrino a far parte della famiglia Volvo il più presto possibile. La Volvo S40 nuova in ogni sua parte potrà certamente attrarre una clientela più giovane”. Va sottolineato che il processo di ringiovanimento della clientela è più evidente negli Usa, dove Volvo si aspetta che un terzo degli acquirenti siano uomini o donne senza figli. L’età media dei clienti della S40 è prevista attorno ai 40 anni, decisamente bassa rispetto a quanto accade con le vetture concorrenti. In Europa la clientela sarà probabilmente meno giovane, con un quarto delle vendite destinato a clienti definiti pre-family. In Europa, inoltre, la maggioranza degli acquirenti sarà costituita da maschi, mentre negli Usa la proporzione fra uomini e donne sarà equivalente.

Il particolare tagli dei fanalini posteriori è una caratteristica di tutte le Volvo dell’ultima generazione. La nuova S40 si comporta molto bene nella guida sportiva sui percorsi ricchi di curve.

Per i 40 anni della Lamborghini

Speciale Murciélago

SANT’AGATA BOLOGNESE - In occasione del suo 40° anniversario, Automobili Lamborghini propone quest’anno una serie speciale e a tiratura limitata della propria supercar Murciélago. A Sant’Agata Bolognese la tradizione dunque continua e, dopo la Countach 25° nel 1988 e la Diablo SE del 30° nel 1993, nasce la Murciélago 40° Anniversario, che sarà prodotta esclusivamente nel 2003 in 50 esemplari numerati e sarà venduta soprattutto in Europa, Stati Uniti e Giappone. Offerto nell’esclusiva colorazione Verde Artemis, con vernice a triplo strato e a effetto perlato, questo modello presenta - rispetto a quello di serie - alcune importanti modifiche, sia all’interno che all’esterno. Le modanature superiori delle portiere e quello che in gergo si chiama “voletto”, che circonda i vetri posteriori e dove è anche alloggiato lo sportellino del carburante, hanno un rivestimento in carbonio. I cerchi colorati in grigio antracite le conferiscono un aspetto più aggressivo, mentre i terminali di scarico sono di nuovo disegno e le pinze dei freni di colore grigio argento. Nuovi anche i coprimozzi, che ora riproducono fedelmente il marchio della Casa del Toro. Non mancano, naturalmente, la targhetta laterale con il tipico logo del quarantesimo e quella posta all’interno del vetrino posteriore con il numero di serie della vettura prodotta. Novità anche per gli interni, che presentano un design asimmetrico, con la parte lato guidatore rivestita di pelle traforata in colore grigio e quella lato passeggero liscia e in nero. Completano l’equipaggiamento i tappetini personalizzati con il logo del 40° Anniversario e la radio Alpine con cambia CD completa - a seconda dei mercati di destinazione - anche del navigatore satellitare. Tutte e cinquanta le Murciélago 40° Anniversario - che saranno vendute a un prezzo di circa 15mila euro in più rispetto a quello della versione di serie, che è di 193.000 euro iva esclusa sono accompagnate da uno speciale certificato personalizzato e contengono all’interno del proprio vano portabagagli una esclusiva valigia firmata.


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DAIMLERCHRYSLER ITALIA / Nasce Mercedes-Benz Center Milano

Il concetto metropolitano La nuova struttura costituisce un nuovo approccio al mondo dei prodotti e dei valori MercedesBenz. Ben 60mila metri quadrati di strutture e servizi per la piena soddisfazione della clientela milanese. Circa 84 milioni di euro l’investimento previsto. M ILANO - DaimlerChrysler Italia presenta oggi il progetto del Mercedes-Benz Center di Milano, una nuova struttura moderna e funzionale, simbolo dei valori Mercedes nel nostro Paese, un nuovo punto di riferimento dell’interazione globale tra Mercedes-Benz e la sua clientela. MercedesBenz Center Milano rappresenterà un perfetto esempio del “Metropolenkonzepten”, il nuovo concetto di distribuzione diretta realizzato in alcune importanti città europee.

Un ruolo che è fondamentale Il Gruppo DaimlerChrysler Italia rappresenta un’importante realtà: 4.922.747 milioni di euro di fatturato netto nel 2002 con un incremento del 2,4 per cento rispetto al 2001 e circa 2.000 collaboratori suddivisi fra le Società del Gruppo: DaimlerChrysler Italia, DaimlerChrysler Servizi, DaimlerChrysler Servizi Finanziari, DaimlerChrysler Servizi Assicurativi, Mercedes-Benz Rental, Evobus Italia, DaimlerChrysler Advanced Design Italia, MercedesBenz CharterWay, MB Relationship Marketing Roma e le due Filiali di Roma e Milano. Tra tutti i prestigiosi marchi commercializzati da DaimlerChrysler nel nostro Paese, Mercedes-Benz assume un ruolo fondamentale. Nel 2002 il marchio con la Stella ha ottenuto il suo record di immatricolazioni con 74.000 unità ed un incremento del 11,7 per cento rispetto all’anno precedente. Anche smart ha riconferma-

to il suo successo con un incremento di quasi il 10 per cento e oltre 31.000 unità immatricolate. Alla base di questo successo c’è la grande capacità della rete commerciale di trasmettere con professionalità i valori dei propri prodotti, e di creare dei legami con i suoi clienti. La rete Mercedes-Benz in Italia è composta da 80 concessionarie tra vetture, veicoli commerciali e industriali, le quali, presenti in modo capillare su tutto il territorio, offrono una gamma comple-

ta di prodotti e servizi. A queste si affiancano gli MB Spot e i Mercedes-Cafè, nuovi luoghi d’incontro nati nei centri delle città per creare vere e proprie “finestre aperte sul mondo Mercedes”, attraverso le quali sia possibile entrare in contatto con la stella a tre punte anche per un pubblico totalmente nuovo ed in modo non tradizionale. Gli Spot, presenti in undici città italiane, rappresentano raffinati punti vendita di articoli realizzati in esclusiva per Mercedes da prestigiose aziende,

tra cui capi d’abbigliamento, preziosi orologi e accessori.

Pianificato un nuovo centro I Mercedes Cafè, presenti a Roma e Verona, sono punti di ritrovo dove è possibile passare momenti di relax e gustare ricercate proposte eno-gastronomiche. Su due grandi città come Roma e Milano, DaimlerChrysler ha deciso d’investire ulteriormente, ponendosi l’obiettivo di accogliere tutti i

clienti e gli appassionati del marchio con la Stella in strutture in grado di unire alla tradizionale offerta di servizi proposti dalle concessionarie (vendita nuovo e usato, assistenza e consulenza finanziaria) una nuova forma di accoglienza. Mercedes-Benz Center Milano nascerà alla fine del 2006 sull’esempio dei Centri già operativi di Berlino (2000) e Monaco (2003). Inoltre, ulteriori Centri in fase di progettazione saranno realizzati a Londra, Colonia, Stoccarda e Parigi. Amministratore De-

legato di Mercedes-Benz Milano è il Dott. Stefan L. Randak, nato il 13 settembre 1963 a Gangkofen (Baviera) e laureato in Economia e Commercio presso l’Istituto Superiore di Landshut. Randak ha ricoperto diversi incarichi in DaimlerChrysler AG nel corso degli anni fino a divenire Amministratore Delegato della “Auto-Henne Gmbh” di Monaco, una concessionaria con partecipazione al 100 per cento della DaimlerChrysler AG, nonché membro del Consiglio di Amministrazione della Fi-

FACILMENTE RAGGIUNGIBILE CON LE PRINCIPALI ARTERIE

Struttura all’insegna dell’eleganza e della funzionalità MILANO - La nuova sede di Mercedes-Benz Milano sorgerà nelle vicinanze dell’attuale sede che da ormai 40 anni ospita la Filiale Mercedes-Benz di Milano. Situato a Nord Ovest della città, il nuovo complesso di edifici risulta facilmente raggiungibile dalle autostrade A8 e A4 e dalla città di Milano attraverso la tangenziale ovest. L’intero complesso è stato progettato dal centro di architettura DaimlerChrysler di Stoccarda e sarà seguito da progettisti locali, con il coordinamento della DaimlerChrysler Italia e della Mercedes-Benz Milano. Il nuovo grande centro dell’automobile si compone di un Mercedes-Benz Center, di un centro Assistenza (officine e magazzino ricambi), di un Used Car Center e di uno smart Center. Tramite un unico ingresso carrabile a forma circolare il cliente potrà raggiungere facilmente il servizio accettazione Mercedes-Benz, l’Express Service ed i parcheggi destinati all’usato ed all’accettazione smart. Il Mercedes-Benz Center rappresenta un nuovo modo di comunicare i prodotti e le emozioni della Casa con la Stella nelle più importanti metropoli europee. Le caratteristiche architettoniche del centro consentono di ricevere i clienti per il servizio e la riparazione delle autovetture offrendo anche la presentazione della gamma autovetture Mercedes-Benz in una struttura espositiva innovativa. L’intera struttura, funzionale e

dai volumi misurati, è stata creata immaginando un piccolo centro urbano a misura d’uomo. L’architettura e la disposizione degli edifici richiama il modello rinascimentale di città ideale, caratterizzato dalla concezione simmetrica e razionale degli spazi per rispondere con armonia ed equilibrio alle varie esigenze. Mercedes-Benz Center Milano interpreta questi concetti in chiave moderna:la vita al suo interno, infatti, ruota intorno al centro del complesso ovvero la piazza principale, che presenta una grande copertura in vetro ed è circondata da fabbricati diversamente caratterizzati secondo le loro destinazioni funzionali. Questo atrio centrale, autentico luogo di incontro dei clienti ed amici della Stella, sarà utilizzato anche in occasione di avvenimenti ed iniziative a loro dedicati. Alla sinistra della zona d’ingresso si trova l’area destinata alla consegna delle autovetture nuove, collegata all’esposizione e vendita di accessori, al bistrò ed ai diversi saloni di esposizione. Sul lato destro i clienti troveranno il banco di ricevimento ed accettazione e, proseguendo, un altro salone espositivo. Sul fondo del grande atrio una torre cuneiforme, denominata Brand Gallery, si slancia all’esterno dell’edificio verso la zona verde e via Gallarate, per divenire fin dal primo sguardo un segno di forte caratterizzazione del mondo Mercedes-Benz e un importante punto di riferimento per la città.

Grazie a un ascensore panoramico e diverse scale si può accedere ai diversi piani della torre, per visitare l’esposizione completa di storia, prodotti e innovazioni che hanno reso famoso nel mondo il marchio con la Stella. Il Centro Usato, con due piani fuori terra e uno interrato, ha un’esposizione di circa 230 auto ed è collegato al Mercedes-Benz Center con un ponte pedonale posto al primo piano. Nella parte retrostante l’intero complesso di edifici è collocata l’officina che prevede, fra l’altro, un posto di assistenza dedicato a Maybach, la zona Express Service ed un totale di circa 50 postazioni di lavoro, mentre lateralmente si sviluppa il magazzino ricambi per una superficie totale di oltre 800 mq. Lo smart Center è posizionato all’angolo Nord Est ed è caratterizzato da un grande spazio espositivo circolare affiancato da un corpo rettangolare: un’immagine facilmente riconoscibile ed identificabile con richiami ai valori ed alle emozioni del marchio smart senza trascurare la necessaria funzionalità. Sotto gli edifici, a eccezione della zona destinata al magazzino ricambi, sarà realizzato un piano interrato con locali tecnici, depositi e un parcheggio per circa 300 autovetture che, insieme ai parcheggi presenti nei piazzali, consente di raggiungere la capacità complessiva di circa 700 vetture.


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liale DaimlerChrysler di Monaco. Il Dott. Stefan Randak avrà quindi l’importante ruolo di sviluppare ancora di più lo speciale rapporto che lega Mercedes-Benz al pubblico milanese, facendo vivere una totale esperienza di marca e fornendo risposte adeguate ad ogni esigenza relativa alla mobilità. Oltre all’investimento di circa 84 milioni di euro sulla nuova sede in via Gallarate, Mercedes-Benz Milano sta pianificando, in un altro terreno, la realizzazione di

un Commercial Vehicle Center, un grande centro per la vendita e l’assistenza di Veicoli Commerciali ed Industriali, e di una Carrozzeria (LAKAZE= Lack und Karosseriezentrum) per un ulteriore investimento totale di circa 28,3 milioni di Euro. Il Dott. Stefan L. Randak, Amministratore Delegato Mercedes-Benz Milano S.p.A., ha dichiarato: “La decisione di realizzare la nuova costruzione è fin da ora una forte motivazione per i nostri collaboratori. Il nuovo edificio per noi significa un vantag-

gio sulla concorrenza ed è un highlight assoluto per i nostri clienti di Milano”. La nuova struttura è situata in un punto della città che è agevolmente raggiungibile non solo con l’auto ma anche con i mezzi pubblici e vanta strutture logistiche in grado di consentire agevolmente il parcheggio delle auto ai visitatori. La sua ubicazione facilita anche l’accesso alla struttura da parte delle bisarche e dei camion portaricambi, che necessitano di spazi per muoversi. Gianni Mirto

UN’AREA DI 60MILA METRI QUADRI

I numeri del Mercedes-Benz Milano Il nuovo Mercedes-Benz Center di Milano occupa un’area di 60mila mq. Durata lavori di costruzione: 2-3 anni (apertura prevista alla fine del 2006). Investimento totale: circa 84,0 milioni di euro. L’area di vendita vanta spazi espositivi per 70 vetture nuove Mercedes-Benz e 230 vetture usate Mercedes-Benz (in un edificio separato), inoltre ospita il Centro Maybach con esposizione di un esemplare di Maybach e una Mercedes-Benz SLR McLaren, nonché lo smart center con strutture dedicate. L’area servizi comprende il Brand Gallery (per

ospitare esposizioni permanenti e itineranti sul mondo Mercedes-Benz), il Center Hall (grande sala per eventi e manifestazioni), l’Accessory-shop (esposizione della Collezione abbigliamento ed accessori Mercedes-Benz), il Parcheggio (per circa 700 vetture riservato ai clienti e per esigenze interne), infine il Catering (bar, bistrò, lounge/sala d’attesa). Le strutture per l’assistenza comprendono officina e magazzino Mercedes-Benz, Maybach e smart, con area dedicata all’Express Service, per un totale di circa 50 postazioni di lavoro.

Servizi di qualità per la clientela Vendita - Qualificati consulenti di vendita, punti di riferimento per il cliente, in grado di soddisfare nel migliore dei modi ogni esigenza, anche dopo la vendita. Customer First è lo specchio dell’orientamento al cliente senza compromessi, valore fondante di Mercedes-Benz. È un’ulteriore garanzia gratuita che DaimlerChrysler Italia S.p.A. fornisce a tutti gli acquirenti di vetture e che consente, al verificarsi di un episodio di insolvenza o inadempienza da parte di un concessionario della Rete Ufficiale, la consegna della vettura prenotata, il riconoscimento dell’importo versato come caparra confirmatoria, gli eventuali anticipi e il valore dell’usato ritirato in permuta prima della consegna della vettura nuova. Alla firma della proposta d’acquisto viene consegnato al cliente uno speciale coupon di certificazione del servizio; Safety Car consente al cliente, in caso di furto, rapina o incendio della vettura nel corso del primo anno dall’acquisto, di riceverne una nuova ed equivalente. In attesa della nuova auto, Mercedes-Benz mette a disposizione una vettura di cortesia per garantire la mobilità del cliente fino ad un max di 30 giorni. Il servizio è rinnovabile negli anni successivi. 2. Vetture usate - Ex Novo è il programma per l’usato di qualità di tutte le marche, garantito e controllato al 100 per cento da Mercedes-Benz: quattro fasi, che comprendono l’adozione di un contratto unico per tutti i concessionari, tre controlli completi della vettura, l’attestazione del TÜV e l’assistenza 24 ore su 24, in caso di guasto o incidente, per un anno, costituiscono i principali vantaggi, per il cliente che ha scelto una vettura certificata “Ex novo”. Post-vendita - Operatori qualificati, supportati da strumenti di

diagnosi e riparazione all’avanguardia, si prendono cura delle vetture e dei veicoli commerciali e industriali. Orari prolungati per garantire costantemente i più alti standard di qualità del servizio. Express Service è il nuovo servizio di assistenza rapida creato per offrire ai clienti la possibilità di effettuare velocemente e comodamente i più comuni lavori di manutenzione e sostituzione delle parti usurate quali olii, filtri, pastiglie e dischi freni, pneumatici, ammortizzatori e marmitta. È sufficiente un’ora per i lavori previsti da Express Service e non è necessario prendere appuntamento; è inoltre prevista una accogliente area in cui trascorrere in modo utile e piacevole il tempo di attesa; Service 24h. Tutto l’anno, giorno e notte, le misure di soccorso necessarie ad un cliente che ne faccia richiesta, tramite il numero verde dedicato, vengono avviate immediatamente e il servizio mobile di assistenza stradale fa in modo di riparare il guasto direttamente sul posto dove è avvenuto. Mobilo life è il pacchetto a garanzia della mobilità che viene fornito, fin dall’ottobre del 1998, di serie su ogni vettura nuova. In caso di guasto alla vettura il servizio prevede, qualora siano stati effettuati i regolari interventi di manutenzione, un’ampia serie di servizi di assistenza alla persona, che vanno dal ritiro e riconsegna della vettura nel raggio di 40 km dall’officina, al pernottamento in albergo per la durata della riparazione. Accordo Assistenza offre maggior sicurezza a tutti gli acquirenti sia di vetture che di veicoli commerciali e industriali, a costi calcolabili predefiniti. A fronte di un canone mensile fissato individualmente in base alla percorrenza prevista, alla durata del contratto (da 2 a 6 anni), al modello del veicolo ed al tipo di uti-

lizzo, copre - anche a garanzia scaduta - tutti i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, compresi olii e ricambi. Helpyou, è un servizio gratuito per tutti coloro che hanno acquistato una vettura dal primo settembre 2001e sottoscritto Accordo Assistenza o Safety Car. In caso di incidente Helpyou si prende cura sia delle vetture che delle persone coinvolte: prevede il soccorso stradale e, se l’intervento supera le otto ore, la vettura in sostituzione o, in alternativa a quest’ultima, le spese d’albergo o di taxi (in partnership con Europe Assistance). Servizi finanziari e di noleggio - L’impegno costante nel creare formule semplici, convenienti ed unite da una comune filosofia: ogni cliente necessita di differenti risposte alle sue specifiche esigenze, come differenti sono le personalità espresse dalle nostre vetture. Tutto ciò grazie alla partnership con le società del gruppo DaimlerChrysler. Con la collaborazione della DaimlerChrysler Servizi Finanziari SpA: Finanziamenti su misura a rata fissa e variabile mensilmente negli importi, calcolabili in tempo reale dal cliente attraverso postazioni Internet. Light lease: speciali offerte finanziarie limitate nel tempo e su determinate gamme di vetture. Leasing finanziario con valore di riscatto personalizzato, a canone fisso o variabile. Con il broker DaimlerChrysler Servizi Assicurativi SpA: Assicurazione - Tutte le tipologie di coperture assicurative per vetture, veicoli commerciali e industriali, con la possibilità di rateizzare il premio assicurativo nei canoni di leasing e nelle rate di finanziamento.


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LAND ROVER / Il best seller Freelander torna all’attacco

I diritti della classe È ciò che lo sport utility inglese vuole riaffermare con la sua rinnovata generazione, caratterizzata da importanti nuovi contenuti formali e tecnici.

R OMA - Freelander, il best seller a livello internazionale della Land Rover, si presenta con il modello 2004 ulteriormente arricchito e migliorato, con nuovi interni e importanti variazioni stilistiche degli esterni, fra cui quelli nella parte anteriore e posteriore del veicolo. Per l’Europa, la gamma si arricchisce anche di un nuovo modello, Freelander Sport, il veicolo più maneggevole e sportivo mai prodotto dalla Land Rover. Freelander è stata la 4x4 più venduta in molti mercati e ha sostanzialmente contribuito alla creazione del proprio segmento di mercato, quello delle 4x4 compatte “premium”. I fari a doppia parabola stile Range Rover, montati per la prima volta sulla Freeelander, non solo hanno un aspetto più moderno, ma offrono un’intensità

luminosa sostanzialmente maggiore, con un aumento del settanta per cento, e una luce più “bianca” e meglio distribuita. Anteriormente troviamo una nuova griglia e i paraurti anteriori ridisegnati e in tinta con la carrozzeria precedentemente erano neri - che incorporano, su alcuni modelli, i fari fendinebbia integrati. Il paraurti di nuovo disegno non varia l’ottimo angolo di approccio del Freelander in fuoristrada. Come sempre i componenti meccanici principali sono situati in posizione del tutto sicura. Ad esempio la scatola guida della Freelander è montata ben in alto sulla paratia, lontana dai pericoli della strada, a differenza di quella di molti concorrenti. Le lettere “Land Rover” sul cofano sono nuove e riprendono lo stile di quello della

Range Rover e della Discovery. I paraurti posteriori della nuova Freelander sono di nuovo disegno, in tinta con la carrozzeria e non più di colore nero. Anche le luci posteriori sono nuove e ora posizionate più in alto sul paraurti per una migliore segnalazione ai veicoli che seguono. Questo vuole anche dire che ora tali luci sono meno soggette a essere oscurate dallo sporco o dal fango del fuoristrada. Anche il badge sul portellone è stato aggiornato. Come nei modelli precedenti la nuova Freelander ha una funzione di apertura del lunotto del portellone tramite comando a distanza, con un interruttore dal posto guida, particolarmente utile per caricare le borse dello shopping senza aprire il portellone stesso. La Freelander è sempre stata

Nella nuova Freelander è stato rivisto completamente il cruscotto rispetto alla serie precedente. L’abitacolo ora è più lussuoso e anche il comfort è stato migliorato.

facile da parcheggiare, per la sua visibilità e maneggevolezza. Oggi, per rendere le manovre ancora più semplici, per la prima volta sono disponibili i sensori di parcheggio. È disponibile inoltre un cerchio in lega da 18” di nuovo disegno, standard sul modello Sport e opzionale sulle altre versioni, che porta a nove il numero dei cerchi in lega offerti sulla Freelander. I colori nuovi sono tre: il Giverny Green, lanciato con la nuova Range Rover, l’Helsinki Blue (che sostituisce l’Icelandic Blue) e il Maya Gold (che sostituisce il White Gold). I colori di carrozzeria a disposizione salgono perciò a quindici, fra colori pastello, metallizzati e micatallici. All’interno la Freelander è stata completamente ridisegnata. Land Rover ha voluto offrire la classe più elevata nella categoria delle 4x4 compatte. I materiali degli interni sono migliorati: dalla pelle impiegata nei rivestimenti, alle finiture metalliche. Il concetto stilistico portante è stato quello di realizzare una cabina di classe molto elevata e nello stesso tempo non chiassosa. Il disegno formato da piani orizzontali e verticali, elemento già caratterizzante della Range Rover, è stato ripreso per la Freelander. Questo stilema è ora nel Dna del design Land Rover. I nuovi interni offrono più comfort, praticità, stile, sicurezza e qualità. Su tutta la gamma sono stati montati nuovi sedili, con un miglior supporto per il corpo e le

gambe. La plancia e la strumentazione sono nuove. Gli interruttori sono di nuovo disegno, come pure le finiture delle portiere che conservano la pratica tasca portamappe con fermabottiglie. Gli interruttori degli alzacristalli sono ora posizionati nelle portiere (per le versioni a 5 porte). L’airbag per il passeggero è standard su tutte le versioni della Freelander. La consolle centrale è nuova, e così i portalattine più grandi al centro della plancia. Oltre al colore nero, gli interni offrono anche due nuovi colori: Alpaca Beige e Light Tundra. I rivestimenti possono essere scelti in tessuto, in alcantara o in pelle traforata. Il nuovo modello Sport presenta un nuovo rivestimento “tecnico”, chiamato Black Mogul, dal look giovane e dalla superficie pensata per trattenere meglio il corpo durante una guida sportiva. Anche il sistema audio è stato molto migliorato. Nella maggior parte dei mercati è di serie un riproduttore di CD singolo, con sei altoparlanti. Sul top della gamma HSE e sui modelli Sport viene offerto un caricatore per 6 CD montato nella plancia, e il sistema audio top di gamma Harman Kardon con nove altoparlanti. È disponibile anche un navigatore satellitare. Sono disponibili tre motorizzazioni: il 2.5 litri V6 benzina, quadrialbero a ventiquattro valvole, il 2.0 Td4, quattro cilindri turbodiesel e il 1.8 benzina a

C’È ANCHE LA FREELANDER SPORT

Per chi vuole di più Roma - La nuova Freelander Sport è la Land Rover più sportiva e maneggevole mai prodotta. La Freelander Sport è immediatamente riconoscibile dal badge “Sport” e dalle ruote con cerchi in lega da 18”. Nel nuovo allestimento è stato abbassato il baricentro di 30 mm, e quindi ridotta la luce da terra, per una maggiore maneggevolezza ed una risposta più pronta. Le sospensioni indipendenti sono più rigide. Molle e ammortizzatori sono stati tarati per minimizzare rollio e beccheggio. Freelander ha già in partenza un centro di gravità basso, e pertanto offre un rollio minore di molte concorrenti 4x4. Abbassando ancora la carrozzeria di 30 mm si migliora ulteriormente la già ottima soluzione. Questo modello offre i nuovi rivestimenti “Black Mogul” un materiale “tecnico” che conferisce un aspetto giovane agli interni, è molto resistente all’usura e “trattiene” il corpo durante la guida vivace.

L’allestimento Sport è offerto in due motorizzazioni: il 2.0 Td4 quattro cilindri turbodiesel Common Rail (28.710 euro la tre porte e 30.700 euro la cinque porte) ed il 2.5 V6 24 valvole a benzina (tre porte 31.600 euro, cinque porte 33.900 euro). È disponibile con trasmissione a cinque marce automatica o manuale, in versione tre o cinque porte. Nonostante la minore altezza da terra, Freelander Sport si comporta estremamente bene su terreni a scarsa aderenza. Come tutte le Freelander My 2004, la Sport è molto ben equipaggiata. Sono infatti di serie il riproduttore CD singolo con 6 altoparlanti, i fari fendinebbia anteriori, il climatizzatore, la corona del volante in pelle, i comandi audio ripetuti al volante, gli airbag per guidatore e passeggero, l’ABS, il Controllo della Trazione (ETC), il Sistema Automatico di Rallentamento in Discesa (HDC) e il livellamento dei fari. l.sin.


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La nuova Freelander ha mantenuto tutti i dispositivi di controllo della guida che erano stati apprezzati nelle serie precedenti, ma è stata migliorata nei punti soggetti a critiche.

quattro cilindri, bialbero a 16 valvole in alluminio. Il V6 e il turbodiesel sono stati introdotti con la Freelander My 2001. Le trasmissioni comprendono un cambio automatico a 5 velocità a controllo elettronico ed un cambio Getrag manuale (a seconda delle motorizzazioni). La trasmissione automatica offre anche la selezione manuale Command-shift per un maggior piacere di guida, maggiori prestazioni e un controllo ottimale in fuoristrada. Come in precedenza Freelander è prodotta in due versioni: a tre porte (soft o hard top) - unica nella sua classe - e a cinque porte. Freni antibloccaggio, sterzo servoassistito e una varietà di controlli elettronici sono di serie. Fra questi troviamo il Sistema Automatico di Rallentamento in Discesa (HDC), un progetto originale Land Rover che assicura il pieno controllo del veicolo anche nelle discese più impegnative. Il Controllo Elettronico della Trazione (ETC) agisce sulle quattro ruote. Se una ruota perde aderenza, la coppia motrice viene istantaneamente deviata verso la ruota che ha motricità, contribuendo a mantenere il veicolo in movimento. Sulla Freelander troviamo anche il Ripartitore Elettronico della forza frenante (EBD), un sistema a controllo elettronico che assicura la miglior frenata possibile su entrambi gli assali. Questo ne aumenta la sicurezza e riduce le distanze di frenata. A differenza di molti concorrenti, la trazione integrale della Freelander è permanente, garantendo costantemente maggior sicurezza in ogni condizione. Grazie alla funzione adattiva la trasmissione automatica “avverte” anche le diverse condizioni di guida adeguando la logica dei cambi di marcia in funzione di salite ripide (mountain mode) o discese (descent mode). Le sospensioni indipendenti a lunga escursione sono più robuste di quelle di molti concorrenti e garantiscono un’ottima stabilità anche su percorsi particolarmente

difficili. Freelander traina facilmente una barca, una roulotte, o qualsiasi altro rimorchio. Land Rover Freelander viene venduta in 140 mercati e per lungo tempo ha mantenuto il primato di 4x4 più venduta in Europa. Dal 1998 al 2001 è stata in cima alle classifiche europee, e prima nei maggiori mercati come Inghilterra, Germania, Francia, Italia, Spagna, Belgio e Olanda. Nel 2002 ha ceduto -

con lieve margine - la corona europea alla nuova Toyota RAV 4. Freelander gode ancora di un ottimo successo di vendite in Europa, ed è di gran lunga la Suv più venduta in Inghilterra. Le vendite negli anni 2001 e 2002 sono state praticamente identiche (24.811 nel 2001 e 24.008 nel 2002), e nel 2003 sembrano attestarsi sugli stessi livelli. Freelander si posiziona in un mercato leggermente

differente da quello delle rivali giapponesi, un mercato di classe più elevata: quello dei veicoli premium. Ora che il settore delle 4x4 è esploso, e rappresenta una componente anche percentualmente significativa del mercato automobilistico, non è realistico pensare che un costruttore di veicoli premium possa guidarne la classifica. Al di fuori dell’Europa il maggiore mercato della Freelander sono gli Stati Uniti, dove le vendite sono iniziate nel tardo 2001. Nel 2002 sono state vendute 15.000 Freelander, il che ha rappresentato un incremento del 52 per cento delle vendite Land Rover nel maggiore mercato mondiale. Anche in Giappone le vendite della Freelander sono iniziate nel 2001, con 1.600 unità, triplicando la quota Land Rover in questo Paese. Negli USA e in Giappone è disponibile la sola versione V6. A livello mondiale però, il motore Td4 turbodiesel conquista il 55 per cento delle vendite, dominando in quelle europee. La versione V6 raggiunge il 30 per cento delle vendite e quella 1.8 a benzina il 15 per cento. Al momento del lancio della nuova Freelander sono state vendute nel mondo circa 400.000 Freelander. I prezzi delle versioni 1.8 benzina vanno da 22.710 a 28.820 euro, quelli delle versioni 2.0 Td4 da 24.710 a 33.168 euro, quelli delle versioni 2.5 V6 Automatica da 31.600 a 36.368 euro. Lino Sinari

BMW/Serie 5 auto panamericana 2004 SAN DONATO MILANESE - La Federazione panamericana dei giornalisti dell’automobile ha eletto a Buenos Aires la nuova Bmw Serie 5 “Auto panamericana dell’anno 2004” tra i quasi cinquanta altri modelli candidati. Al terzo anno consecutivo della presentazione di questo premio hanno partecipato noti giornalisti rappresentanti di 16 Paesi panamericani: Argentina, Barbados, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Stati Uniti, Guatemala, Messico, Panama, Paraguay, Perù, Puerto Rico, Repubblica Dominicana e Venezuela. Ogni paese membro della Fipa ha diritto allo stesso numero di punti e deve giudicare sulla base dei medesimi parametri quali design, innovazione tecnologica, sicurezza, comportamento dinamico e prestazioni, valutati nell’ambito di ogni segmento. La nuova Serie 5 ha ottenuto 125 punti, 32 in più rispetto al secondo piazzato, e la Bmw Z4 Roadster, anch’essa tra i finalisti, ha conseguito il settimo posto con 64 punti. È la seconda volta che un modello Bmw vince questo importante premio, dopo la M3 vincitrice nel 2001. Dal lancio sono state vendute in tutto il mondo 24.060 Serie 5. Il suo design distintivo, elegante e sportivo, la sicurezza e un’abbondante tecnologia hanno sedotto il pubblico di tutti i continenti. La nuova Serie 5 gioca un ruolo pionieristico nel campo dell’ergonomia nel suo segmento grazie all’introduzione dell’“Head-Up Display”, un dispositivo che proietta le informazioni essenziali sul parabrezza, direttamente nel campo visivo del guidatore, e all’integrazione di numerose funzioni nel sistema di controllo iDrive, già installato sulla Bmw Serie 7. Il riconoscimento della stampa specializzata panamericama è il frutto della filosofia che Bmw persegue da tempo per ognuno dei suoi modelli: offrire la più elevata qualità e i migliori standard di sicurezza, cercando sempre di raggiungere le massime prestazioni.

Accordo Brembo e DaimlerChrysler STOCCARDA - Rappresentanti della Brembo Spa e di DaimlerChrysler AG hanno firmato un accordo per la costituzione di una jointventure che sarà operativa da gennaio 2004. Ciascuna società controllerà il 50 per cento del pacchetto azionario della nuova Brembo Ceramic Brake Systems Spa che avrà sede presso il parco della scienza e della tecnologia “Chilometro Rosso” di Stezzano (BG). I due partner, grazie alle conoscenze e alle competenze specifiche dei propri specialisti con le rispettive strutture produttive, contribuiranno alla realizzazione di dischi freni in materiali ceramici. In un primo momento Brembo Ceramic Brake Systems produrrà esclusivamente dischi freni in materiale ceramico per l’industria automobilistica. I programmi di sviluppo prevedono che in seguito le sue attività saranno ampliate per comprendere lo sviluppo, la produzione e la vendita di ulteriori componenti.

LAND ROVER / Range Rover Autobiography

Programma su misura per il cliente Permette all’acquirente di una Range Rover di scegliere all’interno di una vasta gamma di elementi di arricchimento della vettura che comprende nuovi colori esclusivi, nuove combinazioni di interni e nuove tecnologie audiovisive. ROMA - Land Rover ha introdotto sul mercato versioni totalmente personalizzabili della nuova Range Rover. Il Programma si chiama “Autobiography” e permette all’acquirente di una Range Rover di scegliere all’interno di una vasta gamma di elementi di arricchimento della vettura che comprende nuovi colori esclusivi, nuove combinazioni di interni e nuove tecnologie audiovisive quali i due schermi da 8 pollici situati nello schienale dei sedili anteriori. È inoltre disponibile una nuova versione del sistema hi-fi Harman Kardon Logic 7 sound, un impianto Surround a 7 canali. “La Land Rover ha già da tempo un reparto che produce veicoli personalizzati per una folta schiera di clienti famosi, fra i quali Sua Maestà la Regina Elisabetta - ha dichiarato Matthew Taylor, Direttore Sales & Marketing della Land Rover - perché la nostra filosofia è quella di ascoltare attentamente i clienti per dar loro esattamente quello che desiderano”. Il nuovo Programma Autobiography per la Range Rover è un ulteriore passo avanti in questa direzione. Una Range Rover Autobiography nasce sempre con allestimento Vogue, il top di gamma. A questo punto l’acquirente può scegliere fra 25 colori esclusivi Autobiography, con tonalità che vanno dalle più brillanti come il Sahara Yellow e il Volcano Orange, a quelle più sommesse come il Black Cherry e il Bordeaux Red. Sono poi disponibili dieci possibilità di combinazioni di colori delle finiture interne, ed è possibile avere i sedili con la banda centrale di pelle traforata. Anche le finiture in legno naturale della plancia offrono nuovi colori: Grand Black Lacquer, Burr Maple Prussian Blue, Lined Oak Antracite e Vavona Burl Amber. Questa ampia scelta, che comprende tutti mate-

riali specificatamente progettati e collaudati, offre al cliente un grande numero di possibili combinazioni fra le quali scegliere. Ulteriori tocchi di personalizzazione comprendono le soglie del vano portiere lucidate, lo stemma Autobiography e la scelta fra quattro colori della moquette e 10 colori di tappeti, in tonalità coordinate. Il Programma Autobiography consente al cliente di scegliere e abbinare diversi colori di tappeti e moquette, rivestimenti delle portiere, colori del volante (bicolore compreso), maniglie delle portiere e inserti in pelle dei sedili, in migliaia di possibili combinazioni. I due schermi DVD posteriori sono da 8 pollici e si avvalgono di un caricatore a 6 dischi. È possibile seguire la TV su uno schermo e contemporaneamente un film sull’altro

e, una volta parcheggiati, si può attivare anche lo schermo TV/DVD anteriore. La disponibilità dei vetri oscurati consente di migliorare la visione. Il sistema Logic 7 più che un “hi”-fi può essere definito un “super” hi-fi. Gli ingegneri della Harman Kardon hanno saputo adattare perfettamente i 14 altoparlanti e il subwoofer alle caratteristiche acustiche dall’abitacolo Range Rover. Il risultato è una qualità sonora quasi pari a quella di uno studio professionale. La combinazione impianto TV/DVD e Sistema Harman Kardon Logic 7 produce risultati da vera e propria sala cinematografica semovente. I nuovi vetri Land Rover Supaglass sono un’altra caratteristica del programma Autobiography: sono costituiti da un multilaminato antisfondamento ad alta tecnologia che, in caso d’incidente o di aggressione, non proietta schegge all’interno dell’abitacolo. Coloro che desiderano livelli di protezione superiori possono ordinare il proprio veicolo scegliendolo fra le versioni blindate del Programma Land Rover Protection and Security: un ulteriore esempio di personalizzazione offerto dalla Land Rover. “L’obiettivo principale del Programma Autobiography è quello di lasciare al cliente il piacere di creare una Range Rover secondo il proprio gusto - dice Matthew Taylor - e la Range Rover con le sue caratteristiche è la vettura che meglio si presta a tale scopo”.


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SUBARU / Le nuove Legacy station wagon e Outback

Come ti domino la strada

sono più morbide per un abitacolo più accogliente. Gli strumenti, con corona argentata attorno al quadrante, sono disposti in maniera originale attraverso un gioco di sovrapposizioni e si presentano con un effetto tridimensionale. L’illuminazione a sfondo rosso aumenta la sensazione di sportività. Al centro della consolle si trovano (a seconda degli allestimenti), il lettore CD, il sintonizzatore e i comandi per il controllo del climatizzatore, di foggia hitech grazie all’impiego di metallo spazzolato. L’orologio è integrato nel visore posto nell’incavo nella parte superiore del pannello centrale. Temperatura esterna, consumo di carburante (istantaneo e medio), autonomia e tempo trascorso dall’avviamento del motore sono le altre informazioni che possono essere visualizzate premendo il tasto “disp”.

Nuovi contenuti tecnologici

L’elevata tecnologia Subaru sposa lo stile europeo per dare vita alla quarta generazione Legacy. Design esterno accattivante, interni confortevoli e prestazioni al top per un modello che regala le emozioni di una vettura da rally. VERONA - Arrivano sul mercato le nuove Legacy Station Wagon e Outback, i modelli con cui Subaru si prepara a conquistare un pubblico ancora più ampio. Risultato di un mix fra elevati contenuti tecnologici e stile europeo (è evidente la firma del nuovo design della casa giapponese), Legacy Station Wagon e Outback, la versione “Suv” e più sbarazzina dedicata a chi cerca un’auto fuori dai soliti schemi, rappresentano un importante passo avanti per la casa delle Pleiadi. Progettate per offrire il massimo in materia di sicurezza e di facilità di guida, oggi i celebri modelli targati Subaru si ripropongono anche con un indubbio appeal estetico, in grado di trasmettere forti emozioni fin dal primo sguardo.

Con gli stilemi del passato Il design esterno richiama gli stilemi del passato ma l’impronta è decisamente più europea. Le dimensioni sono più generose rispetto a quelle della precedente generazioni. La Legacy Station Wagon è larga 1.730 millimetri, è lunga 4.720 millimetri, è alta 1.470 millimetri e ha un passo di 2.670 millimetri. Stesso passo per l’Outback che guadagna, però, 50 millimetri in larghezza, 10 millimetri in lunghezza e ben 70 millimetri in altezza. Differente anche l’altezza da terra, 155 millimetri per la

LSW e 200 millimetri per la Outback, votata anche all’uso in fuoristrada. Il design esterno è caratterizzato dalla grossa calandra e dai gruppi ottici di forte personalità. Più country e accattivante lo stile dell’Outback con i fascioni paracolpi in tinta con la carrozzeria, il cofano provvisto di nervature e i grossi fendinebbia. Il posteriore contrasta con il muso basso e profilato, grazie alle ampie superfici vetrate e al portellone (realizzato in lega leggera come il cofano motore) che semplifica ogni operazione di carico. I gruppi ottici (sull’Outback sono di colore rosso) sottolineano il carattere sportivo

Nello stesso incavo è possibile montare (in after market) il sistema di navigazione satellitare. I sedili elettrici (dotati di serie di riscaldatore) sono equipaggiati di supporto lombare. Lo scorrimento è stato ampliato di 10,5 millimetri per un’escursione totale di regolazione di 240 millimetri. Tutto è stato realizzato nell’ottica della massima ergonomia. Le posizioni d’impugnatura del volante e della leva del cambio, per esempio, sono state avvicinate al sedile di guida e sono maggiori anche le possibilità di regolazione in inclinazione del volante. Ma Legacy Staton Wagon

della vettura. Le fiancate, ben modellate, sono alleggerite dai montanti neri. Sulla struttura sono inseriti dei mancorrenti (in alluminio anodizzato in tinta di contrasto sull’Outback) e il doppio tetto panoramico, apribile e inclinabile che pesa 7 chilogrammi in meno rispetto al precedente. Sono a Led sia i retronebbia (una novità mondiale), sia gli indicatori di direzione sugli specchietti retrovisori. Completamente rinnovati gli interni che adottano contenuti e materiali molto simili a quelli che si trovano abitualmente nelle auto europee. La funzionalità è sempre al top ma le forme e Outback non sono state migliorate solo dal punto di vista estetico, anche i contenuti meccanici sono stati rivisti e rielaborati. Durante la progettazione grande attenzione è stata dedicata alla riduzione dei pesi. Mediamente su ogni modello, in funzione degli allestimenti, sono stati tolti 100 chilogrammi (la LSW pesa 1.390 chilogrammi, la Outback 1.430 chilogrammi), un risultato ottenuto incrementando ulteriormente il livello di sicurezza, una prerogativa per il marchio delle Pleiadi (la precedente LWS è stata definita la migliore station wagon della sua categoria dall’Insurance for Highway Safety americano). Per alleggerire la vettura sono stati rivisitati centi-


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L’Intervista MARIO SACCHIERO Amministratore delegato Subaru Italia

“Obiettivo cinquemila nel 2004” VERONA - La quarta generazione Legacy si prepara a rispondere alle attese del mercato con tante novità, sia sul piano stilistico sia su quello tecnico. “Le nuove Legacy Station Wagon e Outback - ha spiegato Mario Sacchiero, amministratore delegato di Subaru Italia - raccolgono l’eredità del celebre modello presentato, per la prima volta, nel 1989. Il DNA di base, però, è stato migliorato per adattarsi a un pubblico sempre più esigente. Con la quarta generazione Legacy, Subaru compie un importante passo avanti in termini di stile, avvicinandosi al gusto europeo. Auto prestazionali, quindi, ma anche dal design più accattivante e dagli interni più curati. Gli obiettivi della casa delle Pleiadi, naturalmente, sono molto ambiziosi. Siamo convinti che

L’amministratore delegato della filiale italiana dell’azienda giapponese illustra le tendenze del mercato e spiega in che modo Subaru potrebbe incrementare la proposta di 4x4 con i nuovi motori di 3 litri.

naia di particolari. Gli ingegneri nipponici hanno potuto basarsi sulle esperienze fatte nel campionato mondiale rally dove il peso e la sua distribuzione giocano un ruolo fondamentale per l’andamento dell’auto in gara. La minore massa ha permesso ai tecnici di accentuare l’aspetto sportivo della guida, riducendo le reazioni dinamiche con interventi sulle sospensioni. Quelle anteriori sono Mc Pherson, con barra stabilizzatrice, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici e garantiscono la massima precisione nelle traiettorie, quelle posteriori sono multilink per dare rigore alla direzione di marcia. Affidabile anche l’impianto di frenatura che sfrutta freni a disco (autoventilanti quelli anteriori) e assicura spazi di arresto estremamente ridotti in ogni situazione. Il motore è il boxer, un

punto di forza per i modelli Subaru, che è stato abbassato di 22 millimetri davanti e di 10 millimetri all’altezza del differenziale anteriore. L’utilizzo di una farfalla dell’acceleratore gestita elettronicamente consente un’erogazione della coppia motrice più fluida e un maggiore controllo dei consumi. Una doppia marmitta di scarico riduce la resistenza dinamica dei gas di scarico: si tratta di marmitte a sviluppo rettilineo a bassa compressione molto simili a quelle utilizzate sui motori da corsa. Questo propulsore rispetta i limiti stabiliti dalla normativa Euro 4. Il 2.5 litri eroga una potenza massima di 165 cavalli a 5.600 giri al minuto e una coppia di 226 Nm a 4.400 giri al minuto. Un motore che consente alla LSW di superare abbondantemente i 200 chilometri orari e all’Outback di toccare i 198 chilometri orari. I

di PAOLO ALTIERI

L’Outback è la versione della nuova Legacy pensata per un maggiore utilizzo anche lontano dall’asfalto. Ma sul piano del comfort il livello rimane ugualmente molto elevato. Come tutte le Subaru dispone solo di un motore a benzina.

consumi della quarta generazione Legacy si mantengono su livelli inferiori rispetto alle precedenti versioni: nel ciclo combinato sono necessari 8,3 litri di carburante per percorrere 100 chilometri con la Station Wagon e 8,5 litri per la Outback. A questo motore sono stati abbinati due cambi: manuale con Dual Range o automatico. La trasmissione manuale a cinque marce offre la possibilità d’inserire delle marce ridotte che aumentano la brillantezza dell’auto soprattutto in condizioni di uso gravoso (in montagna o nei percorsi sterrati). Quattro, invece, le posizioni per la trasmissione automatica: P, R, D e Sport. Il programma Sport (per inserirlo è sufficiente spostare la leva D a sinistra) prevede un controllo più diretto delle cambiate e un’analisi delle varie situazioni di marcia. Per una guida più sportiva

si può scegliere il programma Manuale: per inserire la marcia successiva e per scalare basta spostare il “joystick” avanti o indietro. Le funzioni M sono gestite da SportShift, un sistema sviluppato e brevettato dalla Prodrive, azienda all’avanguardia nella realizzazione delle vetture da rally.

Sicurezza ai massimi livelli La trazione integrale è una caratteristica di tutte le auto firmate Subaru. Le quattro ruote sono permanentemente collegate al motore attraverso un differenziale autobloccante centrale. La trasmissione è perfettamente simmetrica: la potenza è distribuita in modo omogeneo sugli assi per una maggiore stabilità anche a velocità elevate e in presenza di manti stradali in condizioni difficili.

il pubblico apprezzerà questi modelli dagli elevati contenuti tecnologici e capaci di regalare grandi emozioni alla guida”. Legacy Station Wagon e Outback sono in vendita, in Italia, dai primi giorni di novembre. “Nel 2004 - ha continuato Mario Sacchiero - stimiamo di venderne in Italia circa 1.500 unità. L’anno prossimo sarà disponibile anche la motorizzazione 3.0 litri, 6 cilindri, un vero e proprio gioiello per chi cerca prestazioni ancora più elevate. La rete di vendita di Subaru copre tutto il territorio. I nostri clienti possono, poi, contare su numerose officine autorizzate, un punto di forza per il nostro marchio”. Sette i colori disponibili per la nuova Legacy Station Wagon e otto (di cui tre bicolore) per la Outback. Inte-

ressanti i prezzi che partono dai 30.980 euro (chiavi in mano) per la Station Wagon 2.5 con cambio manuale ai 32,480 euro (sempre chiavi in mano) per l’Outback 2.5 con cambio manuale. Unici equipaggiamenti disponibili a richiesta sono gli interni in pelle (1.750 euro) e la vernice metallizzata (400 euro). “Sono circa 600mila - ha concluso l’amministratore delegato - le auto che Subaru vende ogni anno nel mondo, 50mila in Europa. In Italia dovremmo chiudere il 2003 con 3.300 unità immatricolate. Per l’anno prossimo puntiamo invece a raggiungere quota 5.000. Ci auguriamo che possano aumentare le vendite di Forester bi-fuel: la scarsa informazione non consente di raggiungere i numeri stimati”.

Come ogni altra auto firmata dal marchio giapponese, Legacy Station Wagon e Outback sono state sviluppate per garantire il massimo livello di sicurezza attivo e passivo. Ogni punto del telaio è stato collegato in modo che, in caso d’urto, l’energia liberata possa trovare delle linee di fuga complesse per interessare le parti vitali della vettura solo con quantità ridotte. Numerosi crash test hanno dimostrato l’efficacia del sistema: in caso d’impatto frontale offset è previsto un arretramento inferiore dell’abitacolo rispetto al modello precedente. Una serie di tre anelli, poi, formano una barriera quasi impenetrabile per protegge al meglio la cellula abitativa. I suoi occupanti possono contare anche sugli airbag frontali a doppio stadio (in funzione dell’entità della collisione), sui due airbag laterali e sui

poggiatesta attivi che consentono di proteggere le vertebre cervicali in caso di tamponamento. Le cinture di sicurezza anteriori sono dotate di pretensionatore. I sedili esterni posteriori montano meccanismi di fissaggio a standard ISO-FIX per i seggiolini per bambini. Grande attenzione è stata riservata anche alla protezione dei pedoni con numerosi accorgimenti come lo spazio maggiore fra cofano e duomo e l’utilizzo di gruppi tergi di tipo a rottura programmata. Legacy Station Wagon e Outback sono auto molto equilibrate che possono sfruttare al meglio le caratteristiche del motore boxer proponendo una guida sportiva e diretta. Gli inserimenti in curva sono sempre precisi e il retrotreno segue senza sbavature per spostamenti all’insegna del comfort, della sicurezza e dell’emozione. Tiziana Altieri


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PORSCHE ITALIA / Cayenne spinge in avanti il marchio di Stoccarda

A vele spiegate Nell’anno fiscale 2002-2003 vendute in Italia 3.100 Porsche contro le 2.129 dell’anno precedente. È record commerciale per il sesto anno consecutivo. Quasi 67mila le Porsche vendute nel mondo. MILANO - Alla Porsche Haus di Milano, Loris Casadei, direttore generale di Porsche Italia, ha presentato nel corso del Focus Pit 2003 i risultati economici di Porsche nell’anno fiscale 2002-2003 chiusosi lo scorso 31 luglio. L’andamento positivo delle vendite del marchio di Stoccarda in Italia anticipato lo scorso marzo è stato confermato. Al 31 luglio scorso Porsche Italia ha registrato un nuovo record commerciale per il sesto anno consecutivo: 3.100 auto consegnate, di cui 1.549 Porsche 911, 723 Boxster e 828 Cayenne (di cui a fine novembre ha debuttato la versione Cayenne che si è aggiunta alle già presenti Cayenne S e Cayenne Turbo). Un aumento delle vendite pari al 45,7 per cento rispetto alle 2.129 unità consegnate nel 2002. Il successo è dovuto all’introduzione della Cayenne e al continuo interesse del mercato per la 911 e la

Boxster. Anche il fatturato di Porsche Italia, relativo ai veicoli nuovi, è salito da 134.277.000 a 195.064.000 euro, con un incremento del 46 per cento circa. Il fatturato totale è passato da 152.440.000 a 218.450.000 euro. Una conferma del successo che dal 1996 in poi -

anno d’introduzione della Boxster - ha coinvolto tutti i modelli prodotti da Porsche che, anno dopo anno, sono stati introdotti nel mercato. La Boxster ha subito un leggero restyling lo scorso anno e si può scegliere nelle versioni base da 2.7 litri o S da 3.2 litri.

La nuova 911, introdotta nel settembre del 1997, ha attualmente in listino ben 12 versioni, mentre la versioni del Suv Cayenne saranno 3 dal mese prossimo con l’introduzione della versione con motore V6. Sono inoltre presenti nella gamma anche delle versioni speciali: la

911 “40 anni” (la produzione è di soli 1.963 esemplari) e la GT3 RS Limited Edition. Sulle strade italiane si vedrà anche la Carrera GT: dei 1.500 esemplari che verranno realizzati nell’impianto di Lipsia, una trentina è destinata al nostro Paese. Porsche Italia è inoltre importatore diretto delle 911 da competizione: ad esempio sono già otto le nuove 911 GT3 Cup che sono state ordinate per partecipare alla Targa Tricolore del 2004 (campionato monomarca organizzato dal Porsche Club Italia) e due le 911 GT3 RSR che invece sono destinate al Campionato Italiano GT o alle gare di durata internazionali. Porsche Italia - 25 concessionari, 28 officine autorizzate di cui 6 Motosport - è perfettamente in linea con i risultati ottenuti dalla casa madre nel mondo e si conferma il quarto mercato mondiale per Porsche. Le

vendite del marchio tedesco in tutto il mondo nell’anno fiscale 2002-2003 sono aumentate rispetto allo scorso anno del 23,2 per cento con un totale di 66.806 vetture. La Cayenne ha contribuito a questo risultato con 20.606 unità, di cui il 23 per cento (4.740 unità) nella versione Cayenne Turbo. Nuovi record sono stati conseguiti da Porsche AG anche a livello di fatturato e di profitto. Il giro d’affari è cresciuto del 15 per cento a 5,6 miliardi di euro (4,86 miliardi lo scorso anno). Porsche sta inoltre diventando una realtà industriale complessa: insieme alla tradizionale sede di StoccardaZuffenhausen, va preso in considerazione il nuovo stabilimento di Lipsia, dove sono state prodotte 24.925 Cayenne ed è allestita la linea di montaggio della Carrera GT, la Valmet in Finlandia che assembla la quasi totalità delle Boxster, la sede sales, after sales, marketing e training di Ludwisburg, la sede del Porsche Engineering Group di BietigheimBissingen e il centro ricerche e sviluppo di Weissach. Inoltre l’azienda si sta muovendo sia nel supportare i fornitori sia nell’acquisizione di società o nella realizzazione di nuove. Ha così acquisito il controllo al 100 per cento di Car Top Systems e ha creato una nuova società con Porsche Design che prevede il controllo di maggioranza da parte di Porsche AG. M.S. Altieri

JEEP / Treo concept e il futuro degli Urban Mobility Vehicles

Il cliente di oggi come sarà domani È stata la base di partenza per definire un veicolo urbano che abbia valori di personalità e libertà propri del marchio Jeep, in grado di rispondere alle esigenze di mobilità dei giovani del futuro. T OKYO - I progettisti del gruppo Chrysler hanno sviluppato un prototipo che esplora i limiti del marchio Jeep, proponendo un progetto innovativo basato su moderne tecnologie e componentistica sviluppata nel rispetto dell’ambiente. Presentato in anteprima mondiale al 37° Salone di Tokyo, il prototipo Jeep Treo è un veicolo a tre posti compatto e versatile (è lungo 3.235 mm, largo 1.680 mm, alto 1.585 mm e ha un passo di 2.450 mm), concepito per rispondere alle esigenze del pubblico più giovane ed attivo. Jeep Treo mantiene esternamente il classico stilema Jeep caratterizzato dalla mascherina a sette feritoie. Il sistema di trazione integrale permanente è realizzato sulla base di una nuova piattaforma concepita per adottare la tecnologia driveby-wire e sistemi di propulsione a emissione zero come le fuel cell. I progettisti di Treo hanno “proiettato nel futuro i clienti di oggi”: il risultato è un Urban Mobility Vehicle che propone i valori di personalità e libertà propri del marchio Jeep in un veicolo compatto e dalle linee puli-

te in grado di rispondere alle esigenze dei più giovani che vivono al tempo stesso l’ambiente urbano ed extraurbano. Il frontale di Treo rappresenta una nuova interpretazione del classico volto del marchio Jeep. Il lunotto posteriore scende progressivamente verso il basso seguendo il profilo a goccia della carrozzeria mentre due alettoni montati in alto contengono i gruppi ottici posteriori e fanno da sostegno a due sofisticate mountain bike Jeep Rubicon. La grande apertura posteriore dietro al portellone permette di accedere facilmente al vano di carico. Esternamente Treo presenta dei passaruota molto alti che permettono ampia escursione ai pneumatici sovradimensionati (185/65 R19), i ganci di traino sono bene in vista mentre fari e specchietti retrovisori conferiscono al frontale una forte personalità stilistica. Le ruote con battistrada di tipo militare, la sospensione anteriore a vista, i parafanghi avvitati alla carrozzeria e la pedana posteriore rialzata sottolineano l’immagine avventurosa della vettu-

ra. Gli interni sono essenziali e raffinati: il volante, il piantone dello sterzo, la pedaliera, il tachimetro e tutti gli altri strumenti sono raccolti in un unico modulo che s’inserisce nel cruscotto in modo da poter essere adattato facilmente a veicoli con guida a destra o sinistra. L’autoradio, il navigatore satellitare e il climatizzatore hanno comandi “touchscreen” e sono posti in un secondo modulo staccabile. I leggeri sedili dalla robusta

struttura in fibra di carbonio sono rivestiti in materiale traslucido. Il sedile posteriore si ripiega in avanti per formare un ampio vano di carico dalla superficie piana. Un’altra configurazione permette di trasportare all’interno del veicolo un terzo passeggero e le mountain bike Rubicon dopo aver smontato loro le ruote anteriori. Nonostante le compatte dimensioni del veicolo, il grande parabrezza, la mascherina a sette feritoie e il tetto trasparente danno una sensazione di grande spaziosità interna. Treo è equipaggiato con due motori elettrici collegati alle ruote anteriori e posteriori, che gli permettono di comportarsi come un veicolo a trazione integrale permanente. Per il futuro, è previsto l’utilizzo di nuove tecnologie come i comandi drive-by-wire, le fuel cell o altri sistemi di propulsione avanzati. La presentazione del prototipo Jeep Treo sarà accompagnata da un’originale animazione che il gruppo Chrysler ha prodotto appositamente per il Salone dell’Automobile di Tokyo. Robert Powell


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ideali per la combustione in ogni condizione. Il sistema d’iniezione common rail assicura pressioni superiori a 1.600 bar, permettendo una precisa regolazione della pressione d’iniezione e dalla fasatura per offrire prestazioni ottimali in tutte le condizioni di marcia. Una piccola quantità di carburante iniezione pilota - viene introdotta prima dell’iniezione principale per contribuire a ridurre la rumorosità dovuta alla combustione. Questo sistema common rail interagisce strettamente con il turbocompressore a geometria variabile per assicurare una gestione ottimale della pressione d’aspirazione, agevolando pressioni d’aspirazione più elevate ai bassi regimi, e anche minori consumi ed emissioni nocive ridotte grazie a una combustione più magra. Il ricircolo dei gas di scarico sotto la gestione di una valvola EGR ad azionamento elettrico aumenta il volume dell’aria

aspirata e riduce gli ossidi di azoto e il particolato. Il raffreddamento ad acqua dei gas di scarico prima del loro ricircolo aiuta a ridurre ulteriormente la formazione degli ossidi di azoto. Il diesel 2.2 litri è abbinato a un cambio manuale a cinque marce appositamente concepito per rispondere alle elevate caratteristiche della coppia motrice. È un cambio che si lascia gestire in maniera estremamente agevole, in tutte le occasioni. Le nuove Accord diesel offrono lo stesso stile delle loro equivalenti a benzina, con pochi ritocchi di dettaglio. Le dimensioni esterne sono tali da offrire un abitacolo ampio e spazioso e, per la Tourer, uno spazio di carico estremamente pratico e accessibile. Gli allestimenti sono gli stessi della versione benzina con l’aggiunta del VSA di serie, ovvero del sistema di controllo della stabilità Vehicle Stability Assist. Fabio Basilico

HONDA / Presentata la nuova Accord i-CTDi

Un diesel ambizioso Un evento storico: così Alessandro Skerl, Direttore Generale di Honda Automobili Italia, ha definito la presentazione dell’Accord i-CTDi equipaggiata con il primo propulsore diesel totalmente progettato e sviluppato dalla Casa giapponese. C ASTAGNETO C ARDUCCI (Li) Nell’epoca del trionfo delle motorizzazioni a gasolio, Honda, primo produttore di motori al mondo, non poteva fare a meno di riconfermare la sua leadership tecnologica anche in questo settore con un evento giustamente definito storico: la presentazione della Accord i-CTDi equipaggiata del primo motore diesel totalmente progettato e sviluppato dalla Casa giapponese al proprio interno. Siamo andati a Castagneto Carducci per vedere da vicino l’Accord i-CTDi e per provarla in un percorso misto nel suggestivo entroterra toscano. “Abbiamo voluto creare un’auto diesel in grado di fornire ai clienti il massimo grado di fusione tra consumi contenuti, prestazioni ottimali e comfort ha detto Alessandro Skerl, Direttore Generale di Honda Automobili Italia - mirato alla riduzione dei livelli di rumore e delle vibrazioni, dandoci come riferimento una semplice definizione “Premium Tourer”, ovvero “Gran Turismo di qualità”.

Sportiva e tecnologica Ampiamente apprezzata fin dal suo lancio, all’inizio di quest’anno, per le sue qualità complessive, la gamma Accord berlina e Tourer, protagonista del segmento D, si arricchisce ora del nuovo e originale 2.2 i-CTDi, che si affianca ai benzina 2.0 e 2.4 DOHC i-VTEC. “L’idea alla base della nuova gamma Accord - ha detto ancora Alessandro Skerl - era quella di realizzare una vettura

di carattere sportivo e tecnologicamente avanzata, che enfatizzasse il piacere di guida e che avesse uno stile individuale ed elegante, con particolare attenzione all’aerodinamicità”. È il concetto di “sporty & advanced”, che la versione diesel concretizza ulteriormente, offrendo un insieme di prestazioni che è superfluo considerare parificate con quelle di una tradizionale potente motorizzazione a benzina. Con una cilindrata di 2.204 cc con rapporto di compressione di 16,7, l’i-CTDi di concezione avanzata e dalla struttura interamente in alluminio, eroga 103 kW/140 cv a 4.000 giri/min, con una coppia massima di 340 Nm a soli 2.000 giri/min. L’unità a 4 cilindri è montata trasversalmente e dotata di doppio albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro, contralbero di bilanciatura, iniezione diretta common rail di seconda generazione e turbocompressore a geometria variabile con intercooler. Il motore già supera i requisiti richiesti dalle norme Euro IV sul controllo delle emissioni (143 g/km di CO2 per berlina e 153 g/km per Tourer). La qualità intrinseca del propulsore è completata da valori di consumo nel ciclo combinato pari a 5,4 litri/100 km per la berlina e 5,8 litri/100 km per la Tourer. L’Accord passa da 0 a 100 km/h in soli 9,3 secondi (10,1 secondi per la Tourer) e la velocità massima è di 210 km/h per la berlina e 198 km/h per la Tourer. Le intelligenti tecnologie per la combustione comprendono lo sfruttamento ot-

timale della camera di combustione, una valvola di controllo della turbolenza a variazione continua, il sistema common rail, turbocompressore a geometria variabile, sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR) con raffreddamento ad acqua e una valvola EGR a funzionamento elettrico.

Combustione intelligente Una valvola di controllo della turbolenza a variazione continua gioca un ruolo chiave nel sistema di controllo intelligente della combustione. Posta nella camera del collettore d’aspirazione, essa fornisce una gestione uniforme e progressiva del rapporto di turbolenza, passando da un valore elevato al minimo e ai medi regimi per portarlo al minimo agli alti regimi creando le condizioni

HONDA

Protagonista nel Diesel CASTAGNETO CARDUCCI (Li) - Alla base del lancio del nuovo propulsore a gasolio c’è la rapida progressione del mercato dei diesel, le cui vendite in Europa continuano ad aumentare. Nel segmento D, dove si propone la Accord, le vetture con motore diesel sono spesso più richieste delle corrispondenti versioni a benzina. Le vendite nei cinque principali mercati europei di Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito sono passate negli ultimi 10 anni da circa 500.000 a oltre 1,2 milioni di unità. Con una media di diesel che arriva al 60 per cento nelle stesse cinque nazioni: Italia e Francia oltre l’80 per cento, Spagna oltre il 70 per cento, Germania oltre il 50 per cento e Regno Unito oltre il 40 per cento. In Italia si è passati dalle 48.963 unità di dieci anni fa alle 210.105 del 2002 e all’interno del segmento D la percentuale di motorizzazione diesel pesa per l’83,5 per cento. Accord quindi va a confrontarsi in un segmento che vale nel nostro Paese circa 200.000 unità (pari a poco meno

del 12 per cento del mercato), di cui circa il 60 per cento sono station wagon, prevalentemente (oltre il 90 per cento) diesel. Il 40 per cento di berlina ha al suo interno circa l’80 per cento di motorizzazioni diesel. Nel periodo aprile-ottobre Honda Automobili Italia ha venduto circa il 70 per cento di Accord berlina e il 30 per cento di Accord Tourer. Le nuove versioni diesel saranno presentate al pubblico italiano al prossimo Motor Show di Bologna. Il porte aperte è previsto per il 10 e 11 gennaio. L’obiettivo di vendita totale per Accord nel 2004 è di 2.500 unità, di cui 300 in versione benzina e 2.200 in versione diesel nonché 1.000 berlina e 1.500 Tourer. Le previsioni di vendita in Europa per le Accord diesel è di 15.000 unità all’anno. La gamma Accord 2.2 i-CTDi si comporrà di cinque versioni per la berlina e cinque per la Tourer: Sport, Sport navi, Executive, Executive navi, Executive navi pelle. I prezzi chiavi in mano vanno da 25.900 e 31.000 euro per la berlina e da 27.500 a 32.600 per la Tourer. Nei primi sei mesi di quest’anno, le vendite Honda in Europa sono arrivate a 104.338 unità, con un aumento del 13,2 per cento in un mercato in generale in calo del 2,6 per cento. Accord ha registrato nello stesso periodo un aumento delle immatricolazioni di quasi 15.000 unità. Nel suo complesso Honda ha registrato nel primo semestre dell’anno fiscale risultati positivi, con un volume d’affari europeo di 3.652 milioni di euro e un utile d’esercizio di 134 milioni di euro. A livello globale, il volume d’affari per il terzo anno consecutivo ha rappresentato un record con 31.159 milioni di euro, il 4,5 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’utile netto consolidato è stato pari a circa 1.851 milioni di euro con un aumento del 22,8 per cento. Le moto hanno raggiunto le 4.219.000 unità con un aumento del 9,1 per cento, le auto le 1.443.000 unità con un incremento del 2,6 per cento. I prodotti power, infine, hanno consuntivato un aumento del 9,4 per cento a 2.195.000 unità.


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SAAB / Al volante della berlina 9-3 Aero

Cavalli facili da gestire Disponibile esclusivamente a quattro porte, questa versione si pone al top della gamma della 9-3 per allestimento e prestazioni. Per la grinta che offre e il piacere che dà nella guida ricorda le grandi Saab turbocompresse di ieri.

zazione della Saab 9-3 Sport Sedan è partito dallo sviluppo delle proporzioni esterne. Rispetto al precedente modello 9-3 la Sport Sedan presenta un’altezza maggiorata di 17 mm e una larghezza aumentata di 50 mm, mentre la lunghezza complessiva, pur con l’aggiunta del “terzo” volume, è rimasta invariata. Riducendo gli sbalzi, anteriori e posteriori, è stato possibile aumentare l’abitabilità interna. A questo punto gli sforzi si sono concentrati su un design che offrisse il massimo del piacere di guida unita alla sensazione di sicurezza.

Uno sterzo molto preciso Stabilità di direzione, precisione dello sterzo, controllo del beccheggio e prestazioni dell’impianto frenante sono in sintesi le qualità che caratterizzano il piacere di guida di questa Sport Sedan come abbiamo avuto modo di verificare lungo oltre 3.000 impegnativi chilometri del nostro test. Fra le numerose innovazioni tecnologiche segnaliamo le ruote posteriori autosterzanti a dinamica passiva, tipo ‘ReAxs’, la sospensione posteriore indipendente quadri-link, il piantone dello sterzo abbassato e l’autotelaio con sistema di gestione elettronico avanzato, supportato da una buona dose di elettronica fra cui ESP (Electronic Stability Program), EBD (Electronic BraMONZA - Per Saab la nuova 93 è la vettura di punta nel segmento delle berline sportive. L’idea era quella di costruire un’auto su misura del conducente, e in effetti la sensazione che si prova al volante della nuova Saab 9-3 è avvolgente, forte e rassicurante al contempo. Primo frutto di uno progetto di dimensioni senza precedenti per la Casa del Grifo, la berlina compatta costituisce una valida risposta a rivali

quali Audi A4, Bnw Serie 3 e Mercedes Classe C. Abbiamo potuto testare a lungo le caratteristiche rilevanti della 9-3 Sport Sedan in versione Aero, che ruotano principalmente attorno a quattro fattori in sinergia: sensibilità di guida, prestazioni brillanti, adattabilità alle caratteristiche del pilota, design progettato intorno al conducente. A dire il vero sotto il profilo estetico non sono stati

effettuati degli interventi stravolgenti: la sagoma assomiglia vagamente alla precedente per cui si può parlare di un restyling piuttosto contenuto. In realtà la 9-3 Sedan è il primo risultato di un importante programma d’investimento e sviluppo che vedrà nascere una famiglia di automobili completamente nuove, con l’ambizioso obiettivo di portare le vendite a oltre 200.000 unità all’anno. Il lavoro di realiz-

Disponibile soltanto con carrozzeria a quattro porte, la Saab 9-3 sfrutta le sinergie della General Motors che hanno consentito notevoli risparmi sui costi produttivi.

ke force Distribution), CBC (Cornering Brake Control), TCS (Traction Control System) e il prezioso ABS di ultima generazione. La Saab 9-3 è disponibile con una scelta di tre motorizzazioni a benzina sovralimentate, interamente in alluminio, la cui potenza erogata varia da 150 (110 kW) a 210 cv (147 kW). Abbiamo avuto modo di testare l’Aero, trovandola molto brillante e con temperamento molto Saab (celebre in Italia per aver diffuso la tecnologia “turbo”), con i suoi 210 cv, 7.6 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h e 230 km orari di velocità massima. Però è il caso di ricordare che nella gamma Saab figura anche un turbodiesel da 125 cv (92 kW) da 2,2 litri che scatta da 0 a 100 in 11 secondi, supera il muro dei 200 km/h e soprattutto chiede 6,6 litri di gasolio ogni 100 km. La trazione resta anteriore con cambio manuale a sei rapporti, ma c’è la possibilità di disporre di un cambio automatico a cinque marce con selezione manuale Saab Sentronic e opzione di comando al volante. La variante Aero contraddistingue le versioni ad alte prestazioni: è la variante di punta della gamma sotto il profilo delle prestazioni, prevede il telaio in assetto sportivo (ribassato) e alcuni dettagli distintivi a livello di design. Ed è disponibile, come abbiamo detto, esclusivamente con il motore da 210 cv. Costa 34.900 euro chiavi in mano. Armin Modena

SAAB 9-3 / L’IMPORTANZA DELLA TECNOLOGIA

Bluetooth per la sicurezza MILANO - Parlando della Saab 9-3 Aero va rilevato l’utilizzo, per la prima volta in un’automobile del protocollo Bluetooth. La tecnologia wireless (senza cavi) Bluetooth consente la comunicazione (a breve raggio) tra apparecchiature elettroniche quali telefoni cellulari, palmari e computer. La nuova 9-3 supporta un sistema viva voce a controllo vocale attraverso un controllo remoto auricolare, che consente di non impegnare in alcun modo le mani. La nuova 9-3 è il risultato del più vasto programma di sviluppo che Saab abbia mai intrapreso a livello autotelaistico: maneggevolezza, reattività alle decisioni del guidatore, risposta costante, sono aspetti che insieme garantiscono un livello ottimale di interazione tra auto e pilota oltre ad aumentare il piacere di guida. Oltre alle già citate ruote posteriori autosterzanti a dinamica passiva, tipo ‘ReAxs’ vanno ricordati la cinematica delle sospensioni posteriori ottimizzata per una risposta autosterzante delle ruote posteriori che assicura un comportamento ottimale tanto in maneggevolezza quanto in stabilità; la sospensione posteriore indipendente quadrilink; l’elevata rigidità laterale in rollio per maggiore stabilità e controllo; il beccheggio controllato per un comportamento stradale più confortevole. Il piantone dello sterzo ab-

bassato garantisce inoltre sensibilità e precisione, con servoassistenza progressiva e risposta pronta e rapida. La sospensione anteriore è a schema MacPherson, con quadrilateri inferiori montati su un sottotelaio ausiliario idroformato (cavo), con supporti isolanti in gomma. per una migliore risposta e precisione in curva la rigidità laterale in appoggio è elevata, mentre il beccheggio è controllato per un comportamento stradale più confortevole. Saab ha inoltre studiato un nuovo sistema ESP (Electronic Stability Program) semplice da controllare, ma efficace. Tra le dotazioni di serie troviamo il sistema di distribuzione elettronica della forza di frenata EBD (Electronic Brake force Distribution), il sistema di controllo frenata in curva CBC (Cornering Brake Control) e il sistema di controllo della trazione TCS (Traction Control System). Rispetto al modello precedente infine, i costi di manutenzione previsti si riducono, grazie all’allungamento degli intervalli di servizio e la riduzione dei tempi di officina. L’ergonomia dell’abitacolo, la strumentazione, i comandi e la posizione del sedile sono stati sviluppati nella prospettiva di chi guida, senza rinunciare alla sicurezza. Con una rigidità di torsione di 22.000 Nm, la struttura della carrozzeria risulta essere oltre due volte più robusta rispetto al modello precedente. Durante la fase di sviluppo sono stati effettuati 75 crash test, utilizzando la banca dati di Saab, che comprende 6.000 diverse tipologie di incidenti basati su reali casistiche stradali. Tra i test più rilevanti troviamo l’impatto laterale camion-automobile, impatto frontale auto-con-auto a una velocità di 120 km/h, nonché la particolare “prova dell’alce”. Saab Active Head Restraints (SAHR) di seconda generazione. Il sistema, con cui Saab sotto questo aspetto può affermare di essere stata precorritrice, aiuta a prevenire danni al collo per gli occupanti anteriori (ad esempio il classico colpo di frusta) in caso di tamponamento. I miglioramenti concernono i tempi di reazione, ora ancora più rapidi.


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PIRELLI / Il pneumatico per le prestazioni estreme

Scorpion Zero per l’Hummer H2 Ideale per le più sofisticate trasformazioni anche estetiche, aggressivo nell’immagine, dotato di una personalità che è unica nel suo genere, Scorpion Zero è uno sportivo di razza per chi vuole ottenere dal proprio veicolo il massimo delle prestazioni. È stato esposto a Las Vegas. M ILANO - Al Sema Show di Las Vegas, tra i più importanti saloni del mondo rivolto al segmento degli Sport Utility, Pirelli ha presentato un equipaggiamento assolutamente eccezionale: uno Scorpion Zero da 25 pollici di calettamento dedicato a un vero e proprio mito americano: il gigantesco Hummer H2. Realizzato nella misura record 315/40 VR 25, capace di sopportare un carico di ben 1.400 chilogrammi alla velocità di 240 km/h con una pressione di gonfiaggio di 2,9 bar, il Pirelli Scorpion Zero adottato dall’Hummer H2 è un’ulteriore prova di come Pirelli, leader in performance e innovazione, si collochi tra i costruttori di riferimento nel segmento dei SUV, una categoria di veicoli che è il simbolo stesso della motorizzazione in America. Per Pirelli, “Zero” vuol dire “prestazione estrema”. Come P Zero è diventato il punto di riferimento per le supercar di tutto il mondo, Scorpion Zero si è ormai affermato come il pneumatico dei “superfuoristrada” di nuova generazione, per le elaborazioni uscite dalle mani del tuner, per i pick-up sportivi. Ideale per le più sofisticate trasformazioni anche estetiche, aggressivo nell’immagine, dotato di una personalità unica nel suo genere, Scorpion Zero è uno sportivo di razza per chi vuole ottenere dal proprio veicolo il massimo delle prestazioni. La cifra “Zero” ne fa un velocista del 4x4, pronto nella risposta allo sterzo, altamente prestazionale sul bagnato, confortevole e silenzioso anche ad

Zero e Scorpion Zero Asimmetrico sono realizzati in una gamma misure da 20 a 25 pollici per l’equipaggiamento dei SUV più potenti ed esclusivi, ma la gamma dei pneumatici Pirelli per il 4x4 comprende anche il recentissimo Scorpion STR, un prodotto estremamente versatile, disponibile in un’ampia gamma di misure in grado di soddisfare le esigenze di un segmento in continua evoluzione qual è quello che va dagli Sport Utility Vehicles ai Cross Over, dagli Sport e Urban Activity ai pick-up, fino ai i fuoristrada puri. Negli Stati uniti, lo Scorpion STR è già stato omologato su veicoli di larghissima diffusione come il Ford Excursion e i pick up Ford Super Duty F-250 e F-350. Scorpion STR è l’ultimo risultato della tecnologia Pirelli “high performance” applicata ai pneumatici 4x4, in grado di coprire ogni richiesta di performance globale: una tecnologia che garantisce all’utente finale nuovi standard d’integrità, alto chilometraggio, comfort di guida e silenziosità sulle lunghe distanze a velocità costante, maneggevolezza in città e nei percorsi misti. Beba Tancredi alta velocità, piacevole tanto nei lunghi percorsi autostradali quanto nei tracciati misti veloci. Un prodotto forte, su cui Pirelli ha basato gran parte della sua strategia di conquista del primo equipaggiamento americano, guidata dal vantaggio tecnologico dato dal nuovo impianto MIRS di Rome - a pochi chilometri da Atlanta - per la produzione robotizzata di pneumatici ad alte prestazioni. Inaugurato a fine agosto 2002, coerentemente con il piano di allocazioni strategiche del progetto globale Pirelli MIRS, l’impianto georgiano lavora attualmente su tre moduli produttivi e occuperà un totale di oltre 40.000 metri quadrati a regime. Oggi i rossi robot della “minifabbrica” totalmente automatizzata che prende il

nome di Modular Integrated Robotized System producono anche le linee Scorpion Zero Asimmetrico, specializzate per il primo equipaggiamento negli Stati Uniti. Un esempio su tutti di come la tecnologia MIRS applicata al know-how Pirelli nel campo dei pneumatici SUV possa dare risultati eccezionali: gli Scorpion Zero da 20 pollici che equipaggiano il Dodge RAM SRT-10, che con il suo motore 10 cilindri Viper da 500 cv per 150 mph di velocità è il pick up più veloce e potente mai costruito. Per un bolide come questo, i robot MIRS di Rome hanno portato all’omologazione i più grandi, resistenti e veloci Scorpion Zero mai costruiti da Pirelli in tempi record, grazie al ridotto time to market consentito dalla nuova tecnologia. Scorpion

ATTUALITÀ

Ford festeggia il traguardo dei 300 milioni di veicoli prodotti ROMA - Ford segna un altro importante record nell’anno celebrativo dei suoi primi cent’anni di vita: la produzione del suo 300milionesimo veicolo, una Ford Mustang rosso cremisi, nello storico impianto Ford Rouge Center a Dearborn, nel Michigan. Il 2004 si preannuncia ricco di novità in casa Ford: oltre alla Mustang che festeggerà il suo 40° compleanno, il costruttore americano lancerà 40 nuovi prodotti in tutto il mondo. Nei prossimi cinque anni Ford ha intenzione di lanciare non meno di 200 nuovi prodotti. Gli altri traguardi più significativi nella storia di Ford sono stati raggiunti nel 1931 con le prime 20 milioni di unità prodotte, nel 1959 con 50 milioni, nel 1977 con 100 milioni e nel 1996 con 250 milioni. L’impianto di assemblaggio di Dearborn sorge all’interno del Ford Rouge Center, lo storico complesso produttivo che la società sta trasformando in un centro allo stato dell’arte pe rla produzione più avanzata. Il nuovo Dearborn Truck Plant nel Rouge Center, che inizierà la produzione dell’F-150 l’anno prossimo, sarà il fiore all’occhiello della futura generazione di impianti puliti e flessibili di Ford. Stabilirà degli standard di riferimento a livello mondiale in termini di processi produttivi efficienti e rispettosi dell’ambiente. Tra i best seller Ford negli anni figura la famosa Model T, con più di 15 milioni di unità costruite tra il 1908 e il 1927; il pick up Ford F-Series è il veicolo con marchio Ford più diffuso al mondo con 29 milioni di unità prodotte.

75mila auto montano il sistema Pre-Safe STOCCARDA - In soli dodici mesi già 75.000 vetture sono state equipaggiate in tutto il mondo con l’innovativo sistema di protezione preventiva PRE-SAFE. Adottato di serie su MercedesBenz Classe S, il sistema è in grado di anticipare potenziali situazioni di pericolo e attiva quindi misure preventive atte a proteggere al meglio le persone a bordo. PRE-SAFE ha già ricevuto importanti riconoscimenti internazionali, come il premio “Intelligent Innovation” conferito dalla giuria della rivista di tutela dei consumatori tedeschi “Guter Rat”, il premio Paul Pietsch della rivista “Auto Motor und Sport” e il “Europe’s No.1 car” della rivista specializzata “Auto Bild” e delle 13 pubblicazioni partner del magazine tedesco in Europa. Inoltre, lo scorso settembre il gruppo di ricercatori responsabili della progettazione di PRE-SAFE ha ricevuto l’edizione 2003 del German Future Prize, direttamente dalle mani del Presidente della Repubblica Federale Tedesca. Mercedes-Benz ha sviluppato PRE-SAFE sulla base dei risultati di ricerche sugli incidenti automobilistici dalle quali è emerso che in oltre due terzi dei casi l’impatto è preceduto da situazioni d’emergenza: slittamenti, frenate d’emergenza e manovre pericolose. PRE-SAFE è in grado di individuare situazioni che possono portare a una collisione e utilizza il tempo che precede il potenziale incidente per attivare misure di sicurezza preventive. In altre parole PRE-SAFE fornisce per la prima volta la vettura di “riflessi” e, al pari di un essere umano, la fa reagire di fronte a un pericolo improvviso. Le nuove tecnologie di sicurezza presenti su Mercedes-Benz Classe S attivano tutti i sistemi interessati nel più breve tempo possibile per ridurre il pericolo per gli occupanti.

La Hyundai punta sull’ibrida per il 2004

Pensato per le vetture ad alte prestazioni, lo Scorpion Zero della Pirelli è particolarmente apprezzato sul mercato Usa.

SEOUL - La Hyundai introdurrà sul mercato coreano nel corso del 2004 una versione ibrida della sua auto compatta Getz con carrozeria a cinque porte. Questo modello, oltre al propulsore a benzina di tipo tradizionale, ne avrà un secondo a trazione elettrica e a controllo elettronico. La stessa tecnologia verrà utilizzata anche per un veicolo ibrido che sarà introdotto sul mercato americano nel corso del 2006. Stando ad indicrezioni, dovrebbe trattarsi di una sport utility e dovrebbe derivare dalla Santa Fe, modello che ha avuto molto successo negli Usa.


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