DAILY LUXURY • n.10 ottobre 2012

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Fondato da Luciano PARISINI

La bellezza è lusso quotidiano ANNO

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10 OTTOBRE ��12

DICE COLIN FARRELL

“LA VITA È MERAVIGLIOSA” DICE VICENZA

“RAFFAELLO CONTRO PICASSO”

Spedizione in A.P. - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Filiale di Milano - € �,�� - Copia omaggio - Contiene supplemento

DICE DAILY

“COSMO�PROFUMI UN INFINITO...”

La nuova fragranza

La vita è bella. Vivi la tua.


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INNANZITUTTO L U C I A N O PA R I S I N I

Chissenefrega?!

SE UN COMUNE MORTALE

compie nel 2012 cinquant’anni...: ma chissenefrega! Anzi, beato lui che, per le ultime statistiche, è circa nel mezzo di sua vita. Ma se quel comune mortale compie cinquant’anni di giornalismo professionistico documentati dall’”Ordine”, con tessera del Ministero di Grazia e Giustizia in data 1° agosto 1962... chissenefrega ancora?

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E se in quei cinquant’anni, in giro nel tempo e nel mondo, quel comune mortale ne ha fatte e viste d’ogni, incontrando e intervistando, ad esempio, capi di stato di opposte “deviazioni” politiche (il greco Papadopoulos al tempo (1973) dei “colonnelli”, eppoi il portoghese Cunhal, al tempo (1974) della Rivoluzione dei garofani rossi...); nonchè fenomeni dello sport (Pelè, Cassius Clay, Griffith, Benvenuti...), assistendo ad Olimpiadi di protesta e di paura (Città del Messico, con Oriana Fallaci nel terrore della Plaza de las Tres Culturas; Monaco, piangendo l’eccidio degli atleti israeliani...), incontrando in carcere (1968) mitici personaggi della cronaca nera d’allora (la Contessa Acquarone nella sua cella con aria condizionata ad Acapulco...), dirigendo un quotidiano sportivo, e quindi uno politico (questo in condirezione con Enzo Tortora...), coltivando profonda amicizia con le eminenze dell’automobilismo di Formula 1 (Enzo Ferrari, Luca Montezemolo, Clay Regazzoni...), per poi infiltrarsi “casualmente” in questo mondo italico (e non solo) della bellezza, fondando e dirigendo Imagine e Allure e Daily Luxury, cominciando da “signori” come Cavrini, Prina, Thalman, per poi spaziare nel “gotha” internazionale (la mitica Estée Lauder...), accompagnando luminose carriere (Enzo Riccò...), fustigando i costumi di questo universo profumato, seguendolo sottobraccio alla sua più autentica, indimenticabile, regina: Elena Melik... Facendo di tutto e di più, insomma; e, certo, chissenefrega! Ma almeno sia concesso a questo comune mortale di stampargli in questa sua pagina tradizionale, la foto prediletta, decisamente storica: a colloquio con il Professor Barnard, genio del miracolo “trapianto di cuore”. che poi fece ingresso (1986) anche in cosmesi “inventando” l’anti- age, ai tempi in cui sospette manovre finanziarie e sottili, perfide, gelosie gli vietarono di diffonderlo, concedendogli soltanto la collaborazione con una tra le più prestigiose griffe della cosmesi mondiale. Chissenefrega!? Certo, chissenefrega di tutto ciò per cui ho qui peccato di “personale vetrina”: ma di Lui, no, geniale Professore, padre della medicina della salvezza e della cosmesi del sogno... � Chapeau!


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L E U LT I M E

QUESTE PAGINE SONO… ULTIME entrano infatti in rotativa quando le altre sono già stampate e raccolgono le notizie dell'ultima ora

Il primo profumo nero

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uesta è Lady Gaga. Ha voluttosamente in mano il suo “Lady Gaga Fame” prodotto da Haus Laboratories (proprietà della stessa Lady Gaga), in collaborazione con Coty. Tecnologia rivoluzionaria, oltre ad un jus straordinario: è il primo profumo di colore nero che però una volta “spruzzato” diventa trasparente.

Il volto ipnotico dei Rouge Chanel

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uesto volto, sublimato da frammenti di specchi, è davvero un’altra opera d’arte (dopo l’ultima “Shade Parade”) di Peter Philips, direttore della creazione maquillage di Chanel. Fa parte di un video - straordinariamente ipnotico - dedicato ai rossetti Rouge Allure. Il volto è di Inguna Butane.

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Burberry Body versione Purse Spray

urberry Body Eau de Parfum proposta in elegante versione borsetta: ecco Burberry Body Purse Spray entrare nella collezione della fragranza floreale a sfacettature ambrate-legnose, elegante “senza tempo” della profumeria internazionale.

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L’Elixir di Bvlgari

di Bvlgari la fragranza tra le più recenti entrate in profumeria. Davvero “L’Elixir”, declinazione di affascinante eleganza di Mon Jasmin Noir. Ancora un gioiello dal “cuore” fragrante di assoluta di gelsomino sambac-gelsomino angel wings, che al tradizionale flacone Haute Couture aggiunge un classico: il vaporizzatore (la collezione lo prevede sia nel flacone 50 ml di Mon Jasmin Noir L’Elixir Eau de Parfum che nel flacone 50ml di Jasmin Noir L’Elixir Eau de Parfum). Un Bvlgari che ancora si affida al raffinato fascino di Kirsten Dunst.

Estée Lauder: il rosa della vita

ttobre in rosa. Lo vuole con ribadito, ammirevole O impegno, Estée Lauder Companies che raggiunge così la diciannovesima edizione (una sola in meno di

quelle mondiali) della Campagna Nastro Rosa, dedicata alla prevenzione del tumore al seno. Un’edizione davvero particolare perchè celebra la vita e l’eredità della fondatrice del Breast Cancer Awareness Program, la signora (davvero Signora con la S maiuscola) Evelyn H. Lauder (foto) scomparsa lo scorso novembre, che nel 1992 lanciò il programma di sensibilizzazione per incentivare la consapevolezza di una così grave patologia. Informando ed educando e soprattutto raccogliendo fondi. Così ancora una volta in collaborazione con la LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, e con “testimonial” Cristina Chiabotto (foto), già Miss Italia e conduttrice televisiva, si procederà alle visite senologiche e a controlli clinici strumentali in 395 Punti Prevenzione LILT (per conoscerne il calendario, numero verde SOS LILT 800998877). E intanto a illuminare letteralmente l’edizione di quest’anno, ancora un Italia in rosa, a cominciare da Via Montenapoleone a Milano nel week-end del 5 ottobre con 50 boutiques a splendore rosa, che devolveranno il 10 % degli incassi dello stesso week end, a favore della LILT. E con in più la partecipazione della Philips che opera nel campo del benessere e che sosterrà l’unità mobile della LILT per visite gratuite alle donne in tutto il mese di ottobre, in luoghi di Milano e della Lombardia. Il rosa investirà poi ogni angolo prestigioso della Penisola, piazze, fontane, edifici, che per due notti rimarranno illuminati, anche in memoria della signora Evelyn H. Lauder. E ancora: si accenderanno di rosa simboli mondiali come l’Empire di New York, le Cascate del Niagara, l’Opera House di Sidney, la Torre 101 di Taipei, il Ponte di Nan Pu a Shangai, la Torre di Tokio, l’Arena di Amsterdam e in Italia il Palazzo Reale di Milano, il Campidoglio di Roma, l’Arena di Verona. A sostegno dell’attività ambulatoriale della LILT, Estee Lauder Companies donerà 5 euro per ogni prodotto venduto ad ottobre di quelli in foto; e così Aveda che parteciperà con 2 euro per prodotto e Darphin con il 10 % su confezioni di un suo siero idratante.



L E U LT I M E

Favoloso 365

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ileggiamo con qualche emozione per averne assistita la nascita: “Lancaster Cellular Elixir 365 Intense DNA Action Complex. Serum Youth Reneval Renovateur Jeunesse”. Davvero una formula cult che con il suo debutto nel 2003 partecipò all’avvento dei primi sieri skincare. Rieccolo efficace e prestigioso, autentica icona del soin nella versione 2012, formato 100 ml.

Clessidra a gocce di profumo!

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iptyque, passione per chi ama il profumo e le sue più originali declinazioni: questa clessidra ad esempio, che segna il tempo a gocce di profumo. Davvero una geniale realizzazione in collaborazione con R’Pure Studio, così da diffondere con un fantastico ticchettio d’aromi in un silenzio incantato, la “non fragranza” 34 Boulevard Saint Germain. “Non fragranza” perchè il suo jus (muschi umidi, foglie stropicciate di ribes nero, foglie di fico essicate al sole, spezie dei mercati di Damasco, fiori di un giardino inglese e legni e balsami...) non appartiene ad alcuna famiglia olfattiva. Favoloso!

Inforcando Ducati...

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i può... correre inforcando un profumo? È la prima sensazione che produce questo flacone a maniglia di moto. “Ducati Fight For Me Extreme” è davvero un palpito di velocità e adrenalina. Si... parte certo a tutta velocità con la freschezza del bergamotto, della mela verde, del limone. Energia del geranio per continuare la corsa, vibrante di un “cuore” di cannella e di chiodi di garofano. Poi correndo senza sosta fino in “fondo”, tra note avvolgenti di saldalo, vaniglia, ambra.

Keira è Anna Karenina

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eira Knightley, il volto stupendo, di eccezionale espressività, di “Coco Mademoiselle”, è Anna Karenina nel film che Joe Wright ha dedicato al mitico, storico personaggio, ottenendo subito un clamoroso successo alla prima mondiale di Londra. Cui Keira ha ovviamente partecipato con abito e sfarzosi gioielli della Maison.

La Baldelli

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ei era “La Baldelli”. Le colleghe in omonimia di “Antonella” si vezzeggiano in “Anto”: Lei no, Lei era soltanto “La Baldelli” consacrata in ovvietà, l’ovvietà di chi produce, senza fronzoli, professionalità e umanità. Spuntava dal gruppone delle “vecchie” e delle “new entry” del giornalismo bellezzaro, quasi di soppiatto, infilandosi con quel suo sorriso d’ironia nelle conferenze stampa, sfoggiando quel punto interrogativo che era la chiave sicura del suo mestiere. “La Baldelli” non sapeva mai niente ma poi sapeva sempre tutto, “La Baldelli” non aveva l’appeal bene o mal osteggiato di una casta cui di profumerie e di profumieri poco importava: però era “La Baldelli” a informare a riferire anche con irriverente verità, cosa succedesse in questo mondo, a volte più fragrante di gossip che di profumo. Ciao, cara Antonella! Non eri soltanto “La Baldelli”: la tua firma sulla rivista dell’infinito avrà per sempre nome e cognome.

Revlon: successo SinfunColors

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infunColors, il mito del colore-unghie, tra i numeri uno al mondo, secondo in assoluto in America, sta riscuotendo successo anche in Italia, attraverso l’efficace distribuzione di Revlon. Audacia nei colori di tendenza, 54 le tonalità senza tempo da perlate a cream.

Pupa: Nail Art è un libro

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upa in costante successo, tanto da vantare un volume edito da Rizzoli (260 pagine, 17,50 euro) sulla Nail Art. Lo ha realizzato Mikeligna, la blogger n.1 on line in fatto di nail art, che lo presenterà in Italia in quattro tappe. Il libro “NAIL ART per mani curate, uniche, mai banali”, illustra e descrive le tecniche e le nuove tendenze di questo trend (che da anni travolge il mondo della cosmesi) “raccontato” dalla più famosa voce del web.



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SOMMARIO

N° 10 OTTOBRE 2012

E D I T O R I A LE LE CONSIDERAZIONI di Luciano Parisini

DESIGN MAISON ET OBJET essenzialità protagonista del décor

C U LT U R A RAFFAELLO VS PICASSO l’arte del ritratto la storia e la magia

RUBRICHE

STILE

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DIEGO DALLA PALMA

02 06 29 38 42 52 DALLA FRANCIA (20) SILVIA MANZONI

LE U LTIM E LE NOTIZIE giunte a rivista in macchina

INCON TRO COLIN FARRELL ecco come sono cambiato

SPE CIALE RUBINSTEIN quella Perla Nera di... bellezza

DAGLI USA

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CAROLE HALLAC

Mensile di High Publisher Editoriale • Direttore responsabile: Luciano Parisini • Direttore generale: Diana Baravelli Caporedattore: Marina Santin • Caposervizio coordinamento redazionale: Lucia Parisini • Redazione: Lucio Chiari, Giulia Zoni, Paola Cardona. Segreteria: Francesca Mingarelli • Progetto grafico: Denni Poletti Fotografi: Graziano Ferrari • Collaborano: Diego Dalla Palma (stile) Rebecca Belize (food) Lorena Poletti (design) Supplementi: Lucia Parisini (DAILY ACCESSORIES) • Estero: Silvia Manzoni (FRANCIA), Carole Hallac (USA) Autorizzazione del Tribunale Bologna n° 7396 in data 15/01/2004.

Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata



SOMMARIO

N° 10 OTTOBRE 2012

S P E CI A L E GIVENCHY fleur fatale di seduzione

LOOK MODA E ACCESSORI di tendenza

BENESSERE ALPIN GARDEN wellness in alta quota

RUBRICHE

64 82 128 146 162 164

CINETIME

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ANNAROSA SETTELLI

SPE C IA LE CALVIN KLEIN “scontro” fragrante

B E LLE ZZ A LE NOVITÀ dell’universo “beauty”

FO O D SAN MARTINO DI CASTROZZA a tavola tra chic e tradizione

CARNET

(26) 26) 26)

MARINA SANTIN

Sede: Via G. Tinozzi, 3 - 40137 Bologna • Tel. +39 051 5878850 • Fax +39 051 5878860 • e-mail: info@high-publisher.it • info@dailyluxury.it Abbonamento annuo per l’Italia: 20€ da effettuarsi con bonifico bancario a: Credem - ABI: 03032 - CAB: 02400 - c/c: 010000009830 - CIN: M IBAN: IT 03 M 030 3202 4000 1000 000 9830; o sul c/c postale n° 50673359 intestato a: HIGH PUBLISHER, Via G.Tinozzi, 3 - 40137 Bologna E-MAIL PER ABBONAMENTI: abbonamenti@dailyluxury.it • Sped. in abb. post. Pubblicità inferiore al 45%. Stampa: Grafiche Mazzucchelli Roto-offset S.p.A., via IV Novembre 50, 20019 - Fraz. Seguro, Settimo Milanese. Egregio abbonato, ai sensi dell’art. 10 della legge 675/96, La informiamo che i Suoi dati sono conservati nel nostro archivio informatico, vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo. La informiamo, inoltre che, ai sensi dell’art. 13 della legge, Lei ha il diritto di conoscere, aggiornare, rettificare i Suoi dati o opporsi all’utilizzo degli stessi, se trattati in violazione della legge.





illustrazione: Nicoletta Montanari

STILE D I E G O D A L L A PA L M A

Chic & Shock RAFFAELLA FICO ITALY SHOCK

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na sola parola in questo caso è più che sufficiente. Raffaella Fico già nel suo cognome esprime il suo valore e il suo destino.

LORY DEL SANTO

CINQUANTENNE SHOCK

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ory del Santo è tutto un tre quarti: la sua marmorea postura; le sue labbra; la sua carriera; quel che dice; come lo dice.

ALESSANDRA MARTINES ANNA VALLE ITALY CHIC

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pparire con parsimonia, selezionare, togliere: termini cari ad Anna Valle che ha conquistato con raffinatezza e cura un posto al sole nel piattume dello spettacolo italiano.

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CINQUANTENNE CHIC

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eterminazione, raffinatezza e cultura sono la chiave vincente di Alessandra Martines. Col suo charme ha conquistato anche il critico ed esigente pubblico francese.



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DALLA FRANCI S I LV I A M A N Z O N I

Curiosità

UNA RENTRÉE

profumatissima sveglia i sensi nella Ville Lumière. Ecco qualche chicca preziosa per uscire dai sentieri battuti e scoprire inediti accordi olfattivi. Quarto capitolo per Olfactive Studio, la marca fondata da Céline Verleure in cui ogni profumo si ispira all’universo della fotografia. Questa volta è un cliché dai colori lattei dell’italiano Massimo Vitali a tenere a battesimo Lumière Blanche, fragranza avvolgente giocata sui contrasti freddo-caldo firmata da Sidonie Lancesseur (Robertet). Badiana, iris, latte di mandorla tra gli ingredienti, per offrire sensualità a fior di pelle. Eau de Parfum 50 ml 80 €, 100 ml 120 €.

olfattive BLAISE MAUTIN È il più

famoso creatore di fragranze per hotels e spa a cinque stelle, ma questa volta non si limita a profumare luoghi di sogno. Questo mese esce in Francia una sua fragranza maschile, Malt, ispirata all’universo ovattato e aromatico del whisky. Il suo jus, spiega il designer “richiama le grandi passeggiate in Scozia e il fuoco dei caminetti”, ma per alleggerire il tenebroso accordo cuoio dal sentore fumé sono stati aggiunti limone e bergamotto. Eau de parfum 50 ml, 90€.

MARK BUXTON

Dopo aver collaborato per 25 anni con le più grandi Maison di profumo, il creatore inglese, parigino d’adozione, lancia la sua Collection: cinque fragranze siglano l’avvento di un nuovo linguaggio olfattivo, moderno e un pò rock. A scelta: Devil in Disguise (rabarbaro e magnolia), Black Angel (zenzero, gelsomino ed ambra), Sexual Healing (osmanto e ribes), Wood and Absinth (vetyver e assenzio), Sleeping with Ghosts (mela cotogna e cuoio). Eau de Parfum, 100 ml, 140€.

ATELIER COLOGNE

La Maison continua sull’onda del successo delle sue colonie d’autore ad alta concentrazione (una delle quali, Orange Sanguine, premiata con un Fifi Award a Parigi nella sezione dei profumi di nicchia) lanciando due nuove proposte. In Rose Anonyme, la Regina dei fiori diventa ancora più maestosa associata all’incenso di Somalia, ad un accordo oud, al patchouly e al bezoino. Vétiver Fatal, ornato di fiori d’arancio, foglie di violetta e prugna, che ammorbidiscono la nota secca del vetiver di Haiti e del cedro, ha un’eleganza vintage accattivante. Rose Anonyme, Cologne Absolue, 200 ml, 135€ � Vétiver Fatal, Cologne Absolue, 200 ml, 125€

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LAPRAIRIE.COM © 2012 LA PRAIRIE INC.

Effetto lifting immediato. In un istante, ciò che aspettavi da sempre.

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skin caviar liquid lift Regala alla tua pelle il più lussuoso trattamento liftante che abbia mai provato. La luminosità del viso si riaccende, i danni causati dallo scorrere del tempo svaniscono e la pelle è rinnovata e protetta. Quasi non puoi credere ad un risultato così immediato: il tuo viso appare giovane in un istante.


DAGLI USA

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CAROLE HALLAC

Profumo di… elezioni

LA CAMPAGNA ELETTORALE LADY GAGA La campagna pubblicitaria della cele-

in vista delle elezioni presidenziali statunitensi coinvolge anche il mondo della bellezza. Se fino ad ora si sceglieva una fragranza e la si indossava per rivelare qualcosa di sé e della propria personalità, grazie a Bliss, oggi la si sceglie per dichiarare la propria preferenza politica. La Casa lancia infatti, due creme corpo dedicate ai candidati presidenziali. “O’bama” - profumata all’arancio e di colore blu “democratico”- e “Mint Romney” - alla menta con confezione rosso repubblicano.

bre star per “Fame”, il suo primo profumo, ha debuttato niente di meno che al Guggenheim Museum di New York. Il filmato di tre minuti, diretto a Steven Klein, dove appare nuda ricoperta di piccoli uomini, è anche visibile per i fans dell’artista sul sito LittleMonsters.com.

OSCAR DE LA RENTA

OPI

La griffe presenta Essential Luxuries, una serie di sei profumi ispirati alle persone e ai luoghi preferiti dal designer. Tra questi “Santo Domingo”, con note di tabacco, “Granada”, un agrumato floreale, e “Mi Corazon”, creato in onore di sua figlia Eliza, con cui condivide l’amore per l’ylang ylang.

COLETTE La prestigiosa boutique porta Brooklyn a

Parigi. Ospiterà infatti (invitati da Vogue Francia), dieci marchi di bellezza indipendenti provenienti dal popolare distretto newyorkese tra cui i profumi di MCMC, D. S. & Durga, Over the Moon e Apotheke Co.

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N°10 OTTOBRE 2012

NARS La casa cosmetica annuncia per le prossime feste

natalizie una collezione di smalti dedicata ad Andy Warhol. Ispirata ad alcune delle muse dell’artista - Debbie Harry, Edie Sedgwick e la star transessuale Candy Darling - la linea sarà disponibile da Sephora già dal mese di ottobre. Celebre per i suoi smalti, la Casa ne ha creato uno davvero speciale in Limited Edition. Per celebrare il 50° anniversario di James Bond, propone “The Man with the Golden Gun”, una lacca impreziosita da scaglie del metallo più prezioso, vero oro 18 carati. Sarà disponibile da ottobre, in concomitanza con l’uscita del nuovo film della serie, “Skyfall”, con protagonista Daniel Craig.

MARCHESA

La casa di moda, nota per gli abiti da sera che spesso sfilano sul “red carpet” degli eventi hollywoodiani, svela il suo primo profumo, Parfum d’Extase. Le note � includono iris, fresia, foglie di violetta e gelsomino.


www.madlykenzo.com


cinetime a n n a r o s a s e t t e ll i

Suggestione a Venezia

Fiammetta cicogna

Cronaca di una notte di prestigio nel firmamento del Festival del Cinema: il Premio “Kinéo Diamanti al Cinema Italiano” giunto alla decima edizione. Autentica consacrazione (dal pubblico!) a film, attori, registi, produttori.

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enezia, cronaca di “quei giorni” del Festival. Scenario davvero suggestivo del Lancia Cafè: piscina dell’Hotel Excelsior mirabilmente illuminata a festa, fascino di Fiammetta Cicogna, conduttrice di “Wild, oltre natura”; notte incantata quindi della Decima edizione del “Premio Kinéo Diamanti al Cinema”, in partnership con Rai Direzione Commerciale, Lancia e Mediaset Premium Cinema; nonchè in collaborazione col SNCCI, MYmovies.it e con Daily Luxury. Momento magico del photocall, quando sotto i lampi dei fotografi, artisti, aspiranti tali e vip, tutti si sentono pari ad... Angelina, Brad e George. Poi l’avvicendamento a ritirare il trofeo, la “torre di luce col diamante incastonato nella base”: attori, registi e produttori, il gotha del cinema italiano, onorato dal voto del pubblico. Ecco Nicola Giuliano e Andrea Occhipinti per il “miglior film”, “This Must be the Place”; Alessandra Mastronardi, miglior attrice non protagonista, delizia dei fotografi, interprete per Woody Allen; Pierfrancesco Favino, “mattatore” del cinema italiano nel 2012, attore protagonista più votato; Barbora Bobulova, incantevole miglior attrice protagonista; Fabrizio Gifuni, attore non protagonista premiato dal pubblico per la splendida interpretazione di Aldo Moro in “Romanzo di una strage”. E Francesco Bruni, insieme alla mo24

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glie Raffaella Lebboroni, nel cast di “Scialla!”, per il premio assegnato da MYmovies alla miglior opera prima. Quindi per il film che meglio ci ha rappresentato nel mondo, ecco Grazia Volpi e Agnese Fontana, produttrici del pluripremiato “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani; eppoi Gianni Amelio che riceve da Franco Montini presidente del SNCCI il premio “pubblico & critica” per “Il primo uomo”. E ancora: Riccardo Milani che si aggiudica il trofeo per il “miglior film Tv”, “Una grande famiglia”: insieme a lui Ivan Cotroneo, ideatore della serie e una delle interpreti, la bravissima e bellissima Sonia Bergamasco in rappresentanza del cast. Per la “miglior animazione”, premio “Cartoons on the Bay in Venice”, vince Giuseppe Maurizio Laganà regista di “Ulisse, il mio nome è nessuno”, con Erica Pellegrini. Cerimonia d’emozione e suggestione, insomma; cui hanno partecipato, tra i protagonisti del nostro cinema, Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, Riccar-


Venezia 69:

10° Premio “Kinéo Diamanti al Cinema” Miglior film:

“This Must be the Place” di Paolo Sorrentino – Produzione Indigo Film e Medusa Film

la Corea batte l’Italia

fontana e volpi

pellegrini e laganà

Miglior Opera Prima, Premio MYmovies:

“Scialla!” di Francesco Bruni – Produzione ITC Movie e Rai Cinema

Miglior attore protagonista:

amelio

bobulova

mastronardi

Pierfrancesco Favino per “A.C.A.B.” di Stefano Sollima – Produzione Cattleya e Rai Cinema

Miglior attrice protagonista:

Barbora Bobulova per “Immaturi, il viaggio” di Paolo Genovese – Produzione Lotus Production e Medusa Film

Miglior attore non protagonista:

mic mann

favino

gifuni

bruni

Fabrizio Gifuni per “Romanzo di una strage” di Marco Tullio Giordana – Produzione Cattleya e Rai Cinema

Miglior film italiano nel mondo: “Cesare deve morire” di Paolo e Vittorio Taviani – Produzione Kaos Cinematografica e Rai Cinema

Premio Pubblico&Critica SNCCI: “Il primo uomo”

di Gianni Amelio – Produzione Cattleya e Rai Cinema

Miglior Film TV:

“Una grande famiglia” di Riccardo Milani, sceneggiatura di Ivan Cotroneo – Produzione Rai Fiction

Cartoon on the Bay in Venice - Premio Rai Trade: “Ulisse, il mio nome

è nessuno” - Regia di Giuseppe Maurizio Laganà

Hall of Fame Award al regista e produttore Michael Mann

Arriva Cinecibo

il Festival del cinema a tavola

Miglior attrice non protagonista:

Alessandra Mastronardi per “To Rome with Love” di Woody Allen – Produzione Medusa Film e Gravier Productions

Tanta delusione ma poche sorprese: il coreano Kim Ki-duk ha vinto il Leone d’oro con “Pietà”, storia cruda e drammatica di uno strozzino senza scrupoli. Delusione, dicevamo, per l’Italia che non ha portato a casa nessun premio nonostante l’ovazione in sala per “Bella addormentata” di Marco Bellocchio. Solo due modesti riconoscimenti, il Premio per il miglior contributo tecnico a “E’ stato il figlio” di Daniele Ciprì e il Premio Marcello Mastroianni a Fabrizio Falco, come giovane attore emergente, sia nel cast di Bellocchio che di Ciprì. Al discusso “Paradise: Faith” dell’austriaco Ulrich Seidl è stato assegnato il Premio Speciale della Giuria. Il Leone d’Argento per la regia è andato a “The Master” del regista americano Paul Thomas Anderson. Altro riconoscimento per “The Master”, che si è aggiudicato anche la Coppa Volpi per i due attori protagonisti, Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman. La Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile è andata a Hadas Yaron per l’israeliano “Fill The Void” di Rama Burshthein, racconto di formazione di una ragazza in un mondo di stretta osservanza ortodossa. Il premio per la miglior sceneggiatura se l’è aggiudicato Olivier Assayas per come ha narrato in “Après Mai” il mondo dei suoi giovani post-sessantottini. “Kuf” del regista turco Ali Aydin ha vinto il Premio Luigi De Laurentiis per la miglior Opera Prima selezionata tra le proposte nelle diverse sezioni della Mostra.

Bergamasco, Milani, Cotroneo

occhipinti e giuliano

do Tozzi produttore di Cattleya e presidente di Anica, Michele Lo Foco, del Cda del Festival di Roma, Antonella Bruno, direttore Lancia Italia, Simona Ralli di Mediaset Premium, Beppe Caschetto di ITC Movie, produttore di “Scialla!”, Gianluca Guzzo, fondatore di MYmovies; Sesto Cifola e Mattia Oddone di Rai Trade. Pochi attimi rubati in apertura di serata dal direttore Rosetta Sannelli e da Laura Delli Colli, presidente del SNGCI, per un piacevole, doveroso, “amarcord” di questi primi 10 anni di Kinéo “Diamanti al Cinema”, l’originale, “veritiero”, efficacissimo, premio del pubblico al cinema italiano e non solo. Poi, sotto l’attenta regia di Remigio Truocchio di Cineventi e l’occhio vigile di Franco Mariotti, il gran cerimoniere del cinema, la cronaca defluisce in una speciale soirée voluta da Mediaset Premium in onore dei vincitori. Festa esaltante a trascinare tutti fino a tarda notte, esorcizzando, per qualche ora, crisi, spread e quant’altro. n All’insegna di quell’arte magica che è il cinema.

Presentato durante la Mostra del Cinema di Venezia, Cinecibo è il nuovo format di un evento speciale che nella Bella Italia dell’arte culinaria mancava: il festival internazionale del cinema a tema gastronomico. La prima edizione è stata celebrata nel Parco Nazionale del Cilento, con seminari, mostre, convegni, degustazioni e rassegne di film e cortometraggi che esaltano il mangiar bene della tradizione mediterranea. Preceduto dall’anteprima “Aspettando Cinecibo“, una rassegna di lungometraggi con protagonista “La pasta”, Cinecibo ha reso omaggio a “Il grande abbuffone: sua eccellenza Ugo Tognazzi” con proiezioni e talk a lui dedicati. Moderatore Francesco Festuccia, Il festival vanta come presidente onorario Michele Placido e, presidente di giuria, il “padrone di casa” Alessandro Siano. Per la gioia di cinefili e appassionati del buon cibo, il Festival sarà itinerante nelle varie città d’Italia.

A Laura Delli Colli

il Premio Gillo Pontecorvo 2012 L’Istituto internazionale per il cinema e l’audiovisivo dei Paesi Latini e l’Associazione Gillo Pontecorvo hanno assegnato a Laura Delli Colli, presidente del SNGCI, il Premio Gillo Pontecorvo, con la seguente motivazione: “Laura Delli Colli è, da molti anni, nel cuore del dibattito culturale e politico sul cinema e per il cinema in Italia. Osservatrice acuta e sensibile del nostro cinema e anima di molti dei più importanti momenti attraverso cui il cinema italiano si racconta e si celebra. Con grazia, ironia e saggezza, Laura Delli Colli promuove l’incontro tra i lcinema e il racconto del cinema”.


Rentrée in… arte Il modo dell’arte dà il benvenuto alla nuova stagione con un ricco programma di mostre ed appuntamenti che coinvolgono tutte le forme espressive. marina SanTin

miLano: Due prime

Torino: I suoi

videoritratti di celebrities famose affiancati ad altri di personaggi sconosciuti sono i protagonisti di “Robert Wilson. Ritratti a Palazzo Madama”,, una rassegna curata dall’artista stesso, figura di primo piano dell’arte contemporanea. n Palazzo MadaMa, fino al 6 gennaio 2013. n info: tel. 011.4433501,

www.palazzomadamatorino.it

personali italiane di altrettanti artisti stranieri. Il canadese Jason Gringler propone “Black Mass”, mostra che presenta una monumentale installazione site-specific. Il tedesco Martin Kobe, porta in scena “Dystown” animata dalle sue immagini visionarie dominate dal colore e ispirate aal’architettura.

n brand neW gallerY, fino al 31 ottobre 2012. n info: tel, 02.89053083

info@brandnew-gallery.com www.brandnew-gallery.com

SonDrio: La città che

le ha dato i natali celebra i novant’anni dell’artista, scultrice e designer con “Le ceramiche di Antonia Campi. Geometrie impossibili”, che mette in luce il suo talento e la sua maestria nel plasmare opere sempre più personali frutto di una creatività ariosa, libera e felice.

n galleria credito ValtellineSe, fino al 18 noVembre 2012. n info: tel. 0342.522738, www.creval.it

PorDenone:

Chiocciole sul Duomo

all’8 al 13 ottobre 2012, a Milano, basterà alzare lo sguardo per D rimanere incantati davanti ad uno “spettacolo” davvero inedito. Il terrazzo del Duomo invaso da 50 chiocciole, protagoniste

dell’installazione “REgeneration” di Cracking Art Group che, in collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo, porta un’opera d’arte contemporanea sul maggiore edificio religioso della città con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore del restauro della Guglia Maggiore, sostegno della statua della Madonnina. Le “chiocciole”, sculture di grandi dimensioni e in plastica rigenerata, sono tutte azzurre. Una scelta non casuale perché questa cromia è il colore del velo della Madonna e il riferimento all’acqua del Battesimo. Cento multipli di chiocciole in formato ridotto ed in serie limitata verranno venduti alla cifra minima di 1.000 euro durante il vernissage e presso la galleria Glauco Cavaciuti Arte (www.glaucocavaciuti.com) ed ricavato andrà alla Veneranda Fabbrica come contributo per la raccolta fondi per il restauro. Altro sostegno arriverà dalla cena organizzata da Gualtiero Marchesi per la serata d’inaugurazione con la partecipazione del Prof. Philippe Daverio che svelerà inaspettati dettagli artistici del Duomo. n info: DUomo info Point: tel. 02.72023375.

ripercorre l’intera carriera dell’autore e offre la possibilità di ammirare la sua ricerca artistica personale che spazia in molteplici forme espressive “Nane Zavagno. La natura e le forme. Disegno, pittura, scultura e mosaico”. n Parco, fino al 30 Dicembre 2012. n info: tel. 0434.523780, info@

artemodernapordenone.it www.artemodernapordenone.it



carnet

Firenze: Racconta di

Pavia: Punta l’accento

sull’importante ruolo del grande maestro dell’Impressionismo francese nella storia dell’arte moderna “Renoir. La Vie en Peinture”, che accoglie una selezione di dipinti, pastelli e disegni alcuni dei quali esposti per la prima volta in Italia.

n Scuderie del Castello Visconteo, fino al 16 dicembre 2012. n Info: Tel. 02.45496874,

info@scuderiepavia.com www.scuderiepavia.com

un periodo cruciale che segna, negli anni del regime fascista, una situazione artistica d’estrema vivacità e proposività sullo sfondo del nascere della comunicazione di massa che dalle belle arti attingono idee e immagini riversandole al grande pubblico “Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fascismo”.

n Palazzo Strozzi, fino al 27 gennaio 1013. n Info: Tel. 055.2645155,

www.palazzostrozzi.org

Il “bello”… trionfa

ppuntamento a Roma per l’ottava edizione della Biennale A Internazionale di Antiquariato,una rassegna imperdibile che presenterà pezzi d’eccezione con proposte trasversali per soddisfare i desideri e le esigenze di tutti i visitatori. Alla ribalta, capolavori che spaziano dall’ alta ed altissima epoca al secondo Novecento italiano ed internazionale, dalle arti maggiori, pittura e scultura, fino alle arti applicate. Spazi da protagonisti sono poi riservati anche all’archeologia, all’arredo ed ai mobili, ai reperti cinesi ed agli argenti. Un “panorama” davvero a 360° la cui qualità ed autenticità è garantita dai circa 70 antiquari ed espositori presenti, tutti rigorosamente selezionati per serietà e prestigio.

delle più raffinate fotografe della scena americana sono i protagonisti di “Lynn Davis. Modern View of Ancient Treasures”, che propone una raccolta di immagini tutte centrate sull’epifania dei luoghi sacri all’uomo.

Roma: Duecento immagini di uno tra i più grandi fotografi francesi scattate nella Ville Lumière tra il 1934 ed il 1991 per “Robert Doisneau. Paris en Liberté”, un emozionante itinerario che si snoda dai giardini di Parigi lungo la Senna, alle strade del centro e della periferia, ai bistrot, fino agli atelier di moda.

n Museo Archeologico Nazionale, fino al 13 gennaio 2013. n Info: Tel. 041.5225978, sspsae-ve.

n Palazzo delle Esposizioni, fino a 3 febbraio 2013. n Info: tel. 06.39967500,

archeologico@beniculturali.it

www.palazzoesposizioni.it

n Roma, Palazzo Venezia. Dal 5 al 14 ottobre 2012. Info: www.biennale-antiquariato.roma.it

Venezia: I lavori di una

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ESSEN ESSENZIALE DESIGN

© DA LA FORGE

MARINA SANTIN

É

ARRIVATO IL MOMENTO

di fermarsi, di smetterla con la frenesia e di ritornare alla fonte, alle origini, all’essenza della vita. Prendendo le distanze dai riferimenti di un mondo ormai troppo ingombro e rumoroso, ci si alleggerisce degli artifici del superficiale e dell’inutile. Si preferisce il meglio all’eccesso, in tutto. Un lusso minimalista rielabora un’atemporalità pura e serena. Lo spirito contemporaneo contempla la bellezza nella sobrietà, la più semplice ed essenziale. Passato, presente e avvenire si riconciliano. Le scoperte delle tecno-scienze rinvigoriscono una visione ottimista del futuro. Le attitudini e gli stili sublimano i sensi e le sensazioni donando “esprit” a un’arte di vivere altamente desiderabile. Così gli esperti sintetizzano “il domani” del design. Questo infatti, il mood vincente che emerge dal “cahier de tendences” realizzato dai membri dell’Observatoire di “Maison & Objet”, il salone mode-maison parigino guru indiscusso dell’universo déco. Un “quaderno d’ispirazione” che passa al setaccio stili, materie, forme e colori in tema di moda, casa e déco e svela in anteprima il divenire dell’universo della creazione. Il suo titolo? “Essentiel”, perfetto interprete dei tre trend che suggerisce: Minimum, Element(s) e Yes Future. �

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DESIGN

© FILLIOUX & FILLIOUX

© DA LA FORGE

© FILLIOUX & FILLIOUX

MINIMUM by Elizabeth Leriche

Scegliere il meglio privilegiando il meno. Questa l’espressione contemporanea di un lusso anti bling-bling che rinuncia ad ogni soprappiù. La purezza delle geometrie, la semplicità delle linee, la trasparenza delle materie, la leggerezza delle forme e i toni diluiti puntano l’accento su una forte carica emozionale. La creazione instaura un’arte minimalista che gioca la carta della discrezione e invita all’attualità. L’ascesi stilistica libera gli spazi dal peso delle cose e manifesta l’essenza del bello in tutta la sua purezza.

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DESIGNER: STUDIO VIT COPYRIGHT: ANNABLE ELSTON

DESIGNER: THOMAS THORPE COPYRIGHT: MOROSO

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DESIGNER: DAVIDE CONTI COPYRIGHT: DAVIDE CONTI

DESIGNER: RON GILAD COPYRIGHT: DR

DESIGNER: TOKUJIN YOSHIOKA COPYRIGHT: KARTELL

DESIGNER: NENDO COPYRIGHT: NENDO

DESIGNER: ANNE TOPHOJ COPYRIGHT: DR


© DA LA FORGE

DESIGN

© FILLIOUX & FILLIOUX © FILLIOUX & FILLIOUX

ELEMENT(S) by François Bernard

Il “vivere bene” cambia i suoi parametri lasciando spazio ad un’atemporalità semplice ma ricca di emozioni. Forme geometriche, archetipe, molecolari o astratte prendono il sopravvento e attingono ai quattro elementi fondamentali della natura: l’acqua, la terra, il fuoco e l’aria. La creazione si ispira così alla meteorologia ed alla climatologia per inventare espressioni inedite dello spirito del tempo e dell’attualità. Tra leggerezza e pesantezza, potenza e trasparenza, forza e fluidità, una nuova generazione di oggetti invita a sognare.

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DESIGNER: ARCADE COPYRIGHT: DR

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DESIGNER: MATHIEU LEHANNEUR COPYRIGHT: DR

DESIGNER: NOÉ DUCHAUFOUR LAWRANCE COPYRIGHT: DR

DESIGNER: IONNA VAUTRIN COPYRIGHT: DR

DESIGNER: PIERRE FAVRESSE COPYRIGHT: FELIPE RIBON

© FILLIOUX & FILLIOUX

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DESIGNER: PIERRE FAVRESSE COPYRIGHT: LA CHANCE

DESIGNER: KATRIINA NUUTINEN COPYRIGHT: SIRPA KINNUNEN

DESIGNER: KATRIINA NUUTINEN COPYRIGHT: SIRPA KINNUNEN

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DESIGN

© FILLIOUX & FILLIOUX

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YES FUTURE! by Vincent Grégoire (Nelly Rodi)

Rapidamente… domani! Le tecnologie emergenti tracciano i territori di un mondo inedito, tutto da esplorare. In netta contrapposizione con il déjà-vu, la modernità mette in orbita cambiamenti in dolcezza che attivano l’immaginario. L’innovazione accelera e porta energie positive e vitali in tutti i settori della creazione. Le materie e le loro performances disegnano un futuro che allea e concilia i sensi e la sensualità. Seguendo i codici di uno stile all’insegna della fluidità e della luce, si esplorano nuovi modi di vivere. Il domani è già là, o qui.

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DESIGNER: IRIS VAN HELPEN COPYRIGHT: MICHEL ZOETER


DESIGNER: INFLATE COPYRIGHT: DR DESIGNER: URS COPYRIGHT: CONCEPTUAL IMAGE VYONYX LTD

© FILLIOUX & FILLIOUX

COPYRIGHT: VINCENT CALLEBAUT ARCHITECTURES

COPYRIGHT: DIRECTION DE LA COMMUNICATION RENAULT

DESIGNER: INFLATE COPYRIGHT: JASON TOZER

DESIGNER: PIERRE FAVRESSE COPYRIGHT: BENJAMIN LE DU

DESIGNER: STUDIO BRAM GEENEN COPYRIGHT: STUDIO BRAM GEENEN




COLIN FARRELL

la vita è meravigliosa


INCONTRO

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ONO PASSATI SETTE ANNI

Un nuovo film da protagonista, “Total Recall”, e una nuova vita per Colin Farrell. L’attore irlandese è davvero cambiato e lui stesso dichiara: “Sono padre di due figli e mi sono calmato, non c’è dubbio… Mi sento benissimo, forte, dinamico e sveglio, soprattutto. Non vorrei mai tornare in quello stato di torpore in cui ho vissuto per anni”. S I LV I A B I Z I O

dall’ultima volta che Colin Farrell ha concesso un’intervista scolandosi una birra dopo l’altra. Nel 2005 l’attore irlandese si è fatto ricoverare in un centro di disintossicazione e dopo due settimane ha detto addio (per sempre?) ad alcool e droghe varie. Ed eccolo ora davanti a noi effettivamente in splendida forma, gentile, simpatico e sorprendentemente trasparente su tutto ciò che riguarda la sua vita privata. Per un divo di Serie A come lui. Chapeau. In questo momento è sugli schermi come protagonista di “Total Recall”, un film futurista d’azione nostop in cui dà dimostrazione di grande prestanza fisica e atletica. Sette anni fa, ammette, non avrebbe potuto correre, saltare, rimanere appeso a cavi e fare a botte (per finta) come ha fatto in questo film. “Al tempo delle riprese di “Alessandro Magno” passavo le giornate sul set a curarmi il mal di testa, rincoglionito, e a maledire gli stravizi della notte prima” dice oggi il dublinese, 36 anni, incontrato all’hotel Four Seasons di Beverly Hills proprio per il lancio di “Total Recall”, remake dell’originale del 1990, molto diverso e con Arnold Schwarzenegger. Invece di correre appresso alle donne (ha la reputazione di ladies man), oggi corre soprattutto appresso ai suoi due figli, James, otto anni, ed Henry, tre. “Venivano sul set di “Total Recall” e dovevo stare attento che non inciampassero sui cavi, finissero contro i tralicci delle luci, buttassero giù i pannelli di legno e così via. Vedendoli scorrazzare in quell’ambiente, mi sono reso conto quante trappole ci sono su un set e nel cinema in generale”, racconta scoppiando a ridere. Non dice più “fecching” (con accento irlandese) ogni tre parole, come faceva una volta. È innegabile, si è veramente “ripulito” in tutto. E si è calmato molto. Grazie anche al figlio James, avuto dalla modella Kim Bordenaverdenave (una relazione breve, la loro, ma sono tuttora molto legati). Il bambino infatti, ha un raro disordine neurogenetico, la sindrome di Angelman, e ha bisogno di molte attenzioni e terapie. Il padre è tutto per lui. L’altro figlio, Henry, è di un’altra sua ex, l’attrice Alicja Bachleda. Anche loro sono in ottimi rapporti, lui è quel tipo di maschio alfa che rimane affettuosamente legato a tutte le sue ex.

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INCONTRO

È un sacrificio? “Per niente, non più. È stata una grande liberazione. Mi sento benissimo, forte, dinamico e sveglio, soprattutto. Non vorrei mai tornare in quello stato di torpore in cui ho vissuto per anni. Mai e poi mai. Mi sto godendo tutta questa freschezza, è il mio modo di essere “hype”, di farmi! (ride, ndr)”. � Per le riprese di “Total Recall” ha trascorso sei mesi a Toronto. Le sono mancati i figli? “Certo, ma sono venuti sul set con le loro rispettive mamme. Ho la fortuna sfacciata di avere due ex che sono madri fantastiche. Sono stupende. Eppoi, quando non c’erano, parlavo ogni sera con loro su Skype. Per un genitore spesso fuori sede come me, Skype è una svolta”. � “Total Recall” è basato sull’idea che sia possibile impiantare nel cervello il ricordo di alcune fantasie. Quale sarebbe la sua? “Lei si aspetta che io dica una fantasia erotica, vero? Oddio, anche, ma oggi sogno soprattutto che mio figlio James sia felice e basta. Che continui a ridere, come fa spesso, una delle manifestazioni tipiche dell’Angelman, una sindrome allegra, come ha scritto bene il neurologo Oliver Sacks. Io sono uno che guarda al futuro, e tante cose che sognavo da ragazzino le ho realizzate. Sognavo di essere una rockstar. Sono stonatissimo, ma ce l’ho fatta come attore. Non dico di aver tutto... mi piacerebbe volare in deltaplano sopra l’Everest. Chi lo ha fatto ha palle d’acciaio, mi piacerebbe averle e provare l’emozione”. � L’emozione più bella che ha provato nel girare Total Recall? “Baciare Kate Beckinsale, la moglie di Wiseman, il regista. Un’emozione forte, di certo non per cuori deboli. E anche tra le più imbarazzanti che abbia mai vissuto sul set di un film. Per fortuna non siamo andati oltre al bacio. Len non è un voyeur, per fortuna. A me le donne piacciono, ma sono uno normale”. � Lei ha debuttato a Hollywood nel 2000 con “Tigerland” di Joel Schumacher: ne è passata di acqua sotto i ponti da allora, vero? “Sono padre di due figli e mi sono calmato, non c’è dubbio. Ne ho combinate di tutti i colori in passato, non per cattiveria, ma perchè per natura sono iperattivo e irrequieto. Facevo casino fin dalla scuola elementare. Non sono nemmeno riuscito a finire il liceo: mi hanno buttato

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� Colin, come si sente adesso, così sobrio.

Io sono uno che guarda al futuro, e tante cose che sognavo da ragazzino le ho realizzate. Volevo essere una rockstar. Purtroppo sono stonatissimo, ma ce l’ho fatta come attore... Non dico però di avere tutto...


fuori praticamente da ogni scuola di Dublino. Ho trovato la recitazione per caso, ed è l’unica cosa che è riuscita a tenere vivo il mio interesse per più di due minuti”. � Lei è considerato un sex-symbol. Che definizione dà del sex-appeal? “Senso dell’umorismo mescolato a bontà e generosità. È l’opposto del bullismo e della prepotenza. È accettarsi per quello che si è. Nel caso di una donna, anche avere un bel culo. Scherzo, ovviamente”. � Lei è diventato portavoce delle ParaOlympics, le Olimpiadi per i portatori di handicap, svoltesi di recente a Londra. Ce ne parla? “Mio figlio James mi ha fatto avvicinare a questa realtà ed a chiunque abbia esigenze particolari. Ho partecipato come testimonial a questi giochi nel 2003, pochi mesi prima che mio figlio nascesse, quando non sapevo ancora niente del mio e del suo destino. Ora sono molto legato anche alle ParaOlimpiadi, e con Kim, la mamma di James, ci stiamo impegnando molto per promuovere la ricerca sull’Angelman, le relative terapie e una migliore diagnostica. Ho fatto davvero tanta strada da “Tigerland”, non c’è � dubbio. Ma sto vivendo una vita meravigliosa”.

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Raffaello VS

RAFFAELLO ritratto di giovane uomo 1503-1504 CIRCA


cultura

Appuntamento a Vicenza per scoprire in un gioco di rimandi, confronti ed assonanze tra artisti e soggetti, tra epoche e scuole, la storia e l’evolversi dell’arte del ritratto e della figura dal Quattrocento alla fine del Novecento. Marina SANTIN

N

ON È E NON VUOLE ESSERE

Picasso PABLO PICASSO

l’italiana 1917

s

una storia esaustiva dell’arte del ritratto. Per volere ed intento del suo stesso curatore, Marco Goldin, è un racconto, concretizzazione della sua interpretazione di questo fondamentale ambito della pittura che abbandonando il tradizionali percorsi di successione cronologica propone un appassionante e coinvolgente gioco di confronti, rimandi ed assonanze tra artisti e soggetti, tra epoche e scuole. Il tutto attraverso oltre novanta capolavori, protagonisti assoluti dell’universo del ritratto e della figura. Stiamo parlando di “Raffaello verso Picasso. Storia di sguardi, volti e figure”, una rassegna d’eccezione capace già dal titolo di rivelare la sua unicità e il suo obiettivo: affermarsi come un iter che dal senso di una perfezione delle forme giunge fino alla rottura di quelle stesse forme con la ricerca cubista del ‘900. Il volto ed il corpo rappresentati, dall’armonia rinascimentale fino all’inquietudine del XX secolo. Ed è quel “verso” la parola-chiave del titolo ad indicare al tempo stesso l’andare da un punto all’altro della storia dell’arte e il senso di una lotta tra l’elemento apollineo e quello dionisiaco. Davvero da togliere il fiato il cam- “Raffaello verso Picasso. mino da percorrere in un crescendo Storie di sguardi, di emozioni e di suggestioni negli volti e figure” spazi della Basilica Palladiana di Vi- baSiliCa PallaDiana cenza, la città che la ospita, ad inizia- vicenza DAL  OTTOBrE  re dai ritratti e dalle figure, solo per AL  GENNAIO  fare alcuni esempi, di Fra’ Angelico, info: tel. 0422.429999, Fax 0422.308272 Botticelli, Mantegna, Bellini, Gior- biglietto@lineadombra.it gione, Raffaello, Tiziano, Veronewww.lineadombra.it

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cultura

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se, Dürer, Caravaggio, Van Dyck, RemGiovanni Bellini brandt, Vélazquez, El Greco, Goya, Tiepolo Madonna con per giungere agli impressionisti, da Manet il Bambino 1509 a Van Gogh, da Renoir a Gauguin, da Cé2 zanne a Monet ed ai grandi maestri del XX Peter Paul secolo da Munch, Picasso, Matisse, ModiRubens Ritratto gliani e Bonnard fino a Giacometti, Baldell’Arciduca Ferdinando thus, Bacon e Freud. Un “museo dei mu1635 sei”, ci piace definirlo, dedicato all’imma3 gine universale dell’uomo tra sacro e proAndrea Mantegna fano, tra vita quotidiana e celebrazione di La Vergine e sé nella regalità delle corti, tra sentimento il Bambino tra San religioso e rappresentazione della propria Girolamo e San Luigi di immagine negli autoritratti, soprattutto tra Tolosa 1455 circa Ottocento e Novecento. Quattro le sezioni in cui si articola la mostra (Il sentimento religioso, la grazia e l’estasi; La nobiltà del ritratto, Il ritratto quotidiano, Il Novecento, lo sguardo inquieto), scopriamole. La prima sezione, indaga il senso contrapposto di grazia ed estasi dolorosa, che si salda entro un’aura di estrema, alta spiritualità. Un universo di sensibilissima rappresentazione che fa del volto una smorfia di dolore o di suadente bellezza, e fa del corpo la tensione sul finire o la morbida e accogliente casa della grazia. La vita di Cristo viene mostrata nella sua totalità nell’intreccio di pittu-

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Giorgione

Ritratto di giovane

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1510 circa

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Sandro Botticelli

Il Cristo risorto

1480 circa 6

Harmenszoon van Rijn Rembrandt

Il reverendo Johannes Elison

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1634

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ra realizzata nei diversi punti d’Europa e a partire dal Quattrocento per giungere quasi a metà del XIX secolo in un susseguirsi di tele dedicate al momento della Natività, l’adorazione dei pastori e l’adorazione dei Magi, la Sacra Famiglia, la Madonna col Bambino, culminando nella dolorosissima fase finale della coronazione di spine, della crocifissione e appunto della deposizione. Un analizzare, attraverso quadri celebri, il più riposto, e talvolta però esibito, senso della vita. Quella successiva, “La nobiltà del ritratto”, rende protagonisti sovrani e principesse, dogi e nobildonne, arciduchi e reverendi, grandi personaggi (immortalati da pittori impegnati in alcune delle principali corti europee o negli ambienti borghesi olandesi e inglesi) che rappresentano l’espressione del ritratto nella sua funzione celebrativa e di omaggio. Una messa in scena che talvolta si pone come vera e pro-

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pria macchina scenografica, a mostrare come Paul Gauguin il ritratto si faccia specchio della società. Autoritratto La terza galleria, “Il ritratto quotidiano”, 1893 circa rivela il ritratto e la figura al tempo stesso, 2 Paul come indagine e rappresentazione dell’aniCézanne ma. Uno sguardo sopito e silenzioso, che Autoritratto con berretto cova sotto una brace mai spenta. Talvolta 1898-1899 circa malinconico e talvolta lieto. Il ritratto che 3 segna il passare del tempo sui volti. L’indagiAmedeo ne psicologica che nasce meravigliosa nella Modigliani Giovane seconda parte del Quattrocento si muove con berretto 1919 entro i confini di una quotidianità sollevata dai territori dell’azione usuale e mille volte ripetuta nel ‘500, per scoprire il coinvolgimento di una purissima intensità di sentimento minimo e tuttavia immenso, passando per la stagione impressionista, che qui sarà approfondita con tutti i suoi protagonisti principali, Degas e Manet, in primis, che hanno fondato l’enorme cambiamento di prospettiva nella considerazione del ritratto inteso in termini non di celebrazione ma di quotidianità, per i riferimenti americani, alle figure nel paesaggio, più epiche, realizzate in Francia, prima della generazione

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dei Monet e dei Renoir, dai loro maestri Courbet e Millet. Ultima tappa, “Il Novecento. Lo sguardo Danza a Bougival inquieto”, interamente dedicata al grande 1883 cambiamento del senso del ritratto e della 5 rappresentazione di un volto o di un corpo Francis Bacon che avviene a partire dall’ultimo decennio del Figura distesa XX secolo. Uno sconvolgimento di colore e nello forma insieme che minerà dalle fondamenta, specchio 1971 totalmente rinnovandolo, il senso della raffigurazione di un volto che si fa tutto sguardo anticipato già nella Spagna d’inizio Seicento da El Greco. En vedette, tra i tanti, Picasso che testimonia, con la sua opera, il punto di svolta e assieme il ponte verso quella generazione di artisti straordinari che chiuderanno l’intero percorso espositivo. Dopo Vicenza, l’esposizione si trasferirà a Verona (dal 2 febbraio al 1 aprile 2013), con un titolo differente “Da Botticelli a Matisse. Volti e figure”, e nella prestigiosa cornice del Palazzo della Gran Guardia. Il nucleo delle opere resterà immutato, ma alcune rientreranno nei musei di appartenenza ed altre verranno a sostituirle. Un motivo in più per visitarle entrambe. n PierreAuguste Renoir

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SPECIALE

“La vita è bella” se così fragrante… Q

UESTO FLACONE CHE HA IL...

Lancôme e il suo straordinario messaggio: “La vie est belle”, un profumo “filosofo” di felice femminilità (Julia Roberts) e di eccezionale talento olfattivo (Oliver Polge, Dominique Ropion, Anne Flipo) nel flacone “che sorride”. 50

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mento sorridente di Julia Roberts, questo capolavoro che trae origine da una geniale LUCIANO realizzazione di 63 anni fa voluta allora da PA R I S I N I Armand Petitjean, fondatore di Lancôme, ordinata al suo direttore artistico Georges Delhomme per simboleggiare l’aura di tutte le donne che possiedono “quel non so che”; questo sorprendente capolavoro che è entrato d’impeto quasi, nell’universo delle fragranze d’alto rango per confermare ciò che ogni donna vuole per convinzione, ogni donna forte che sa quel che desidera e lo rincorre, pronta al massimo impegno per trovarlo; questo “La vita è bella”, che non è solo un grido di felicità ma filosofia dell’essere, scelta, amore di sé: tutto questo è parte straordinaria di un profumo davvero straordinario per il quale Lancôme ha perfino chiamato a profonde considerazioni anche un filosofo come Vincent Cespedes (“le donne felici del nuovo decennio assumono la carica decisamente sovversiva della felicità”) realizzando così un gioiello di rara espressione umana e di eccezionale caratura fragrante. Convocando addirittura il genio di tre tra i più talentuosi “nez”

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francesi: Oliver Polge, Dominique Ropion e Anne Flipo, per comporre un jus d’intensa eleganza (Polge), di specificità tecnica (Ropion) e di femminilità a gioia di vivere (Flipo). Facendo dell’iris la base più speciale, perchè ricostruita con “concreta” di iris pallida di Firenze (costosissima: efficace al massimo solo dopo nove mesi di riposo in incubatrice!) e aldeide di iris. “Base” sublime cui si è aggiunto, sottolineano gli autori, l’equivalente di quattro fiori di gelsomino di Sambac e di due fiori d’arancio della Tunisia. Base sulla quale “proseguire” con l’essenza di patchouly d’Indonesia (il cuore del patchouly) e concludere con note di vaniglia, di fava di tonka, di pralina, di cassis e di pera, quasi un condensato di “innocenza infantile”. Una fragranza che si fa notare per un 50 per cento in più di ingredienti naturali, assicura Lancôme: e si tratta certo di un dosaggio non “ovvio” nella composizione di jus moderni. “La vita è bella”, una “bella vitalità fragrante”, dunque; e non v’è dubbio se a sottolinearlo con il suo sorriso, con il sorriso del suo... mento di felice femminilità, c’è una Julia Roberts che in queste pagine si atteggia a se stessa: disinvolta, immediata anche nel gesto di libertà che esprime � in questa rara foto di un raro, geniale, autore: Carter Smith. N°9-10 SETTEMBRE-OTTOBRE 2012

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Quella PERLA NERA… LUCIANO PA R I S I N I

Ricordando di possederla, per un laborioso, personale acquisto nell’Arcipelago Polinesiano, ecco il perchè scientifico del nuovo gioiello cosmetico di Helena Rubinstein basato sul beneficio della Perla Nera, un “miracolo” della natura ad efficacia di “Life Pearl Cellular Essence”.


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NTRARE NEL MERITO

nell’eccezionale merito... - del più recente capolavoro cosmetico di Helena Rubinstein, mi induce ad un personale “amarcord” sul gioiello della natura cui si basa questa preziosa innovazione: la perla nera. Davvero il sogno di chi attraversa l’Oceano e approda all’Arcipelago Polinesiano. Il sogno di chi vuol portarsi da quel paradiso autentico, oltre ai lampi di meraviglia per un mondo che non ha eguali, il gioiello della leggenda, quella piccola, inebriante rotondità di intenso nero che non ti appare - tra il falso e il geniale ricostruito - nelle vetrine dei negozietti turistici dell’Arcipelago. Lei, la regina autentica, quasi impossibile, che nasce soprattutto nei fondali di Tahiti (ma anche da oltre isole della Polinesia) ti appare solo e come un incantesimo, nel palmo di una mano terribilmente vissuta, dagli artigli sdruciti dal sole, dal sale, dal glaciale turbinio delle acque profonde. Che quella mano raggiunge con la leggendaria perizia del pescatore di perle che conquista i segreti fondali, affidandosi a polmoni stratordinari che rifiutano l’ossigeno da sub. Allora era così, selvaggiamente così. E quando il tam tam dei tahitiani “che sapevano” mi portò il messaggio che “Lei” c’era, e dov’era, e quando, io sobbalzai dalla poltrona dell’Hotel Complex di Bora Bora (l’aveva appena inaugurato Dino De Laurentis per girarci uno dei capolavori della sua cinematografia, “Hurricane”, Uragano) e con una barca e l’omertà di un indigeno, come di soppiatto, attraversammo lo specchio verde incantato dell’Oceano che divide Bora Bora da Tahiti. E di nuovo sobbalzai all’aprirsi di quel pugno grinzoso che conteneva gelosamente la perla nera del sogno mio e della madre dei miei figli.

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IL SOGNO. Eccolo ora... decodificato dai Laboratori di ricerca di Helena Rubinstein, il sogno, il segreto, della Perla Nera (passo alle maiuscole...) in grado, assicurano “di generare strato dopo strato, la perfezione assoluta in termini di luminosità, superficie, forma e densità”. Insomma una magia che “emerge” dal profondo dell’acque di Tahiti “solo una volta l’anno nel periodo più freddo e - confermo riscrivendo lo studio di Rubinstein - quando il metabolismo delle ostriche raggiunge i livelli di maggior lentezza e la solidificazione della madreperla è più lenta”.

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LA SCIENZA. La scienza che “scopre” nella Perla Nera i quattro requisiti di una pelle al diapason della sua giovinezza e cioè: luminosità, superficie, contorno del viso, densità. Ciò insomma cui tende “Life Pearl Cellular Essence”, il siero della nuova tecnologia Rubinstein declinato in “IN & OUT”. IN: il brevetto Cyto-Pearl-Elixir, estratto di mamaku e di Perla Nera micronizzata “favorisce la rigenerazione del citoscheletro cellulare potenziando la struttura dei fibroblasti che, ritrovando la morfologia delle cellule giovani, riattivano il metabolismo della pelle”; OUT: il “Life Bridge Complex” riattiva le integrine nei diversi strati della pelle (il Life Bridge Complex altro non è che un ponte di vita per favorire un’efficace comunicazione intracellulare). E dunque a livello epidermide il suo estratto di lievito (biotecnologia) “potenzia l’ancoraggio dei cheratinociti sulla membrana basale”. A livello derma, l’estratto di grano di segale “ripristina la sintesi delle integrine (glicoproteine) dei fibroblasti per accrescerne la forza di adesione alla matrice extracellulare”. IN CONCLUSIONE: Life Pearl Cellular Essence per l’associazione del brevetto Rubinstein “Cyto-Pearl Elixir” con “Life Bridge Complex “potenzia l’omeostasi (equilibrio) delle cellule, migliorandone il metabolismo”. TEST: la Società Newtone Tecnologies, specializzata in colorimetria visiva e strumentale ha condotto uno studio cosmetico-clinico - sottolinea Rubinstein - dimostrando l’efficacia di Life Pearl Cellular Essence sulla luminosità della carnagione, sulla superficie della pelle e sulla morfologia del viso. DESIGN: come da questa immagine che domina le nostre pagine senza “contributo” di favolose testimonials, il flacone-provetta di Life Pearl Cellular Essence è davvero un gioiello. Ogni flacone è “pezzo unico” realizzato nientemeno che dalle prestigiose, artigianali Verrerie Brosse. n


www.givenchy.com


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Nobilmente SUBLIME

Questa “Iris Nobile Sublime” di Acqua di Parma è un canto di sottili armonie a poetica sublimazione dell’Iris Pallida, fiore gioiello: d’arte, di tradizione, di italico e universale Rinascimento.

LUCIANO PA r I S I N I

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E UNA FRAGRANZA

fa parte di una casta di assoluta nobiltà così da esser declinata in “Le Nobili” e se la loro nobiltà giunge alla sublimazione, che diapason di raffinatezza ha dunque raggiunto quest’Acqua di Parma? Ho sentore della risposta allorché questo flacone di geniale fattura nell’equilibrio tra classe e design, mi cattura l’olfatto con l’effluvio inconfondibile, superbo e sublime dell’Iris, ma dell’Iris Pallida, la nobiltà massima di un fiore che ha… nobilitato e nobilita la città dell’arte sublime. Ecco: “sublime” aggettiva tutta la mia emozione, e quindi tutto il mio sottolineare i valori di una composizione d’arte in straordinaria sintonia con un fiore che dell’arte ha fatto storia nel più esaltante, nobile (!) Rinascimento della tradizione.

Iris Nobile Sublime, dunque. Le note che diffonde quel flacone sono una brezza sottile che l’iris pallida sembra sbocciare avvolgendo, per il subito accoppiarsi come “per incantamento”, al mandarino e al neroli d’Italia, poi adagiandosi per un primo passo poudré sull’essenza di ylang-ylang. È questa l’ouverture di una sinfonia che tende al diapason seducendo un “cuore” di assoluta di gelsomino sambac, assoluta rosa centifoglia, assoluta di fiori d’arancio d’Italia e - magia inconfondibile, avviluppante - assoluta di iris pallida. I suoi accenti legnosi trovano così nel “fondo” di una “olfattiva” già sublime, gli accordi fluenti di legni biondi, cedro, acacia e betulla, quindi esaltati in patchouly e musk. Come, insomma, ad onorem dell’iris, l’iris pallida, poesia in fiore, in tradizione, in nobiltà tutta � italiana e di universali riflessi.

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Ciglia “tacco a spillo” sopra e sotto

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“Extremamente” volumizzate all’istante quelle superiori; finalmente valorizzate, altrettanto seducenti, quelle inferiori: ecco la genialità-mascara firmata Clinique. 58

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SSERVAZIONE MASCHILE UN PO’ IMPERTINENTE:

perchè quando dialoghi con una lei, seppur bella, affascinante, incroci raramente uno sguardo pieno, a pupille aperte, espressive di gioia e magari di penetrante seduzione? perchè finisci di essere attratto soltanto dallo sbatter d’ali, pardon: di ciglia, ma di quelle superiori, lunghe, sempre più lunghe, ma così sprezzanti, boriose, verso le povere, derelitte ciglia inferiori, per qualche briciolo di mascara? Osservazione maschile rivolta alla dilagante industria “per ciglia sopra”, suggerita da un’abbondante percentuale di donne (l’80%) che lamentano l’impossibile applicazione del mascara sulle ciglia inferiori: applicatori inadeguati, tenuta modesta del prodotto. e allora? allora ha risposto clinique con il suo “Bottom Lash Mascara” (insiders’ Beauty award come

SoPra e Sotto Nella pagina accanto, High Impact Extreme Volume Mascara, per le ciglia superiori. Qui accanto, Bottom Lash Mascara, per quelle inferiori.

miglio prodotto makeup occhi) realizzato esplicitamente per valorizzare le ciglia inferiori: applicatore piccolissimo così da raggiungere ogni singola ciglia evitando di macchiare l’occhio e una formula a così lunga tenuta da evitare sbavature, pur prodotte dalle lacrime. Miracolo? No, risposta al mio interrogativo e finalmente lo sguardo aperto, gioioso, seducente che maschilmente invocavo. Risposta che comprova: � formula termosensibile e quindi effetto inalterato senza sbavature e macchie, per 24 ore. Resistenza in acqua fredda per copolimero acrilato che si asciuga all’istante creando un velo che preserva la formula oltre che dall’acqua fredda dal sudore e dall’umidità; � nella formula un ingrediente molto simile all’argilla, la betonite che per notevole flessibilità, ricopre uniformemente le ciglia inferiori a naturale definizione. E con l’olio di jojoba ad azione rigenerante. e da... sotto a sopra, alle ciglia da... sbattimento estremamente seducente, femminilità ammaliante, come il tacco vertiginoso dell’immagine assai esplicativa che pubblichiamo. sopra quindi, alle ciglia “volume estremo all’istante” con un’altra eccezionale performance di clinique: “High Impact Extreme Volume Mascara”. che ha nell’applicatore a punta arrotondata - precisione e generosità - il suo must per la più evidente, ammaliante efficacia di una formula che garantisce tenuta perfetta per un’intera giornata, nessuna sbavatura, facilmente rimovibile con lo struccante. e per occhi sensibili anche muniti di lenti a contatto. cosa nella formula di questo mascara che mi piace definire “tacco a spillo”? Riassumo: � Copolimeri acrilati: flessibilità, elasticità per estendere ed allungare; � Dimeticone, PEG-8 policrilato PVP/ copolimero eicosene: ricchissimi pigmenti per vitalità e colore del mascara sulle ciglia; � Pantenolo, pantetina, ialuronato di sodio, proteine del grano idrolizzate: morbidezza alle ciglia, anche piacevoli � al tatto.

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Nel blu di Blue Therapy l U C i a n o PA r I S I N I

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SIAMO ALLE... PERCENTUALI

dell’invecchiamento cutaneo. Non è ironia ma una constatazione quanto mai plausibile di Biotherm che festeggia così, con “l’effetto 20/80” e il progetto “Blue Therapy” il 60° anno dei suoi innumerevoli successi. Vado al sodo: la ricerca Biotherm sostiene che “i segni accomulati dell’invecchiamento possono essere visibilmente combattuti; l’unico fattore che contribuisce ad intensificare i segni dell’invecchiamento contro il quale non possiamo combattere - il tempo rappresenta soltanto il 20 % del problema”.

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Biotherm e i suoi “giovani” sessant’anni di successi. Riassumendo la storia prestigiosa di dodici lustri di ricerca scientifica (“marina” in specie), presentiamo il trattamento ispirato all’effetto 20/80 dell’invecchiamento cutaneo. A “testimonianza” del volto bellezzanaturale di Amber Valletta.

DAL 1952...

Sessant’anni di successi meritano davvero un approfondimento minuzioso: ecco perchè ci permettiamo di traslare testualmente su queste pagine una lunga esauriente, scientifica, dichiarazione “in prima persona” di Biotherm sui suoi dodici lustri di storia. Quindi, aperte virgolette...

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“abbiamo faTTo molTa sTrada dal 192 anno in cui una giovane donna dall’intuito visionario, Jeanine marissal, formulò un trio di prodotti basati su un innovativo ingrediente - il plancton termale - segnando un passo avanti nel campo dei prodotti per il trattamento della pelle. naTi come socieTà poco conosciuTa di prodotti per il trattamento della pelle basata sulle proprietà rigeneranti del plancton ottenuto dalle sorgenti termali di molitg-les-bains, siamo entrati a far parte del più grande gruppo cosmetico del mondo diventando uno dei marchi di bellezza più amati, collocandoci al sesto posto nel mercato selettivo. abbiamo cambiaTo il mondo dei prodoTTi per il trattamento della pelle in modo naturale rimanendo fedeli ai nostri principali fondamenti.

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Lusinghiero. Ed ecco Biotherm intensificando ricerca ed esperienza di 12 lustri, produrre un concentrato di antiinvecchiamento rivolto a quel “possibile” 80 per cento. E cioè: “tre estratti acquatici diversi, ricavati da tre acque diverse, con tre proprietà straordinarie” per realizzare un trattamento esclusivo: 1) AFA (Aphanizomenon Flos Aquae) microalga rigenerante verde blu sviluppata per 3,5 miliardi di anni nel lago Klamath Superiore, Oregon (Stati Uniti); 2) L. Ochroleuca, macro alga dorata, dalle proprietà rassodanti che resiste alle onde e alle correnti del Mare Celtico; 3) Estratto Puro di Plancton Termale, rinforzante, lenitivo. Dalle sorgenti termali dei Pirenei francesi. Queste le basi di un’alchimia estremamente complessa per la quale Biotherm ha chiamato in causa la “precisione dei test cosmeto-clinici: Skin Sonar Protocol TM”. Deducendo che rughe, macchie, compattezza, tonicità della pelle, omogeneità della pigmentazione, omogeneità micro-vascolare, pori sulle guance, ottengono notevoli percentuali di soluzione. Blue Therapy, allora. E in completezza di trattamento per due indirizzi d’intervento: la correzione con Blue Therapy Repairing Anti-Aging Sérum, la protezione con la Crema da Giorno SPF 15. Prodotti in confezioni di accattivante design, texture ispirate dal mare con un’esclusiva nota olfattiva “acquatica” e una testimonial di affascinante attrazione: Amber Valletta, il volto della bellezza naturale, l’immagine della n femminilità forte, determinata, dedita al sociale.

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spec i ale

Troviamo soluzioni ai problemi rispondendo alle reali esigenze della pelle, mettendo a punto formule che interagiscono in modo armonioso piuttosto che interferire con i fisiologici della pelle, fornendo prodotti dalle texture leggere e fresche offrendone l’efficacia grazie ai più accurati protocolli cosmeto-clinici di settore. Abbiamo presentato una “Hit List” di numeri uno a livello mondiale nel corso della nostra storia, grazie alla possibilità senza precedenti di accedere ad uno dei laboratori di ricerca sulla pelle più avanzati al mondo: protezione solare anti-età, trattamenti maschili, creme snellenti, e trattamenti per il seno, sono solo alcune delle innovazioni che hanno cambiato le abitudini nel settore dei prodotti per il trattamento della pelle. Estratto puro di Plancton Termale, azione lenitiva naturale, eccellenza grazie alla scienza: negli anni Cinquanta, abbiamo inventato, brevettato un processo per preservare l’attività di quest’efficace, eppur fragile, microrganismo che viene utilizzato nel settore dei prodotti per il trattamento della pelle. Da allora, ci siamo dedicati a migliorare le tecniche di coltivazione, isolamento e purificazione del plancton e di altri ingredienti naturali. Nel 1990, dopo 20 anni di ricerca, abbiamo isolato l’Estratto Puro di Plancton Termale, la componente più pura e più attiva del microorganismo, mediante biofermentazione. Nel 2000, grazie alla partnership con la Stanford University, i nostri biologi hanno scoperto che l’estratto è in grado di stimolare il buon funzionamento dell’enzima mitocondriale, la MnSOD, un “enzima vitale” in grado di potenziare le difese naturali della pelle. Oggi siamo l’unico marchio al mondo a vantare la presenza di quest’ingrediente attivo, sottoposto a 12 brevetti, in tutti i nostri prodotti. La sua forza risiede nella naturale affinità con la pelle. I suoi 35 nutrienti, vitamine, aminoacidi, glucidi, lipidi e oligoelementi, sono tutti elementi costituivi della pelle che risultano essenziali per essa ed è per questo che tutte le nostre formule sono arricchite con il plancton termale. Sessant’anni di ricerca sul plancton e su altre molecole attive che apportano benefici alla pelle come il mannosio e il reverserol, hanno consentito di sviluppare un ricco patrimonio di competenze nell’ambito della biologia della pelle e della coltivazione dei microorganismi. In quanto principale componente della pelle, le fonti d’acqua offrono la risorsa più ricca anche per le nuove molecole cosmetiche. Lanciata nel 2012 la nostra piattaforma di Biotecnologia Blu è incentrata sullo sviluppo sostenibile di nuove molecole ottenute dalla biodiversità acquatica, utilizzando in particolare i metodi più moderni messi a disposizione dall’ingegneria biotecnologica. L’unità di produzione dedicata ai microorganismi presso il nostro Centro di biotecnologia, a Tours, Francia, collabora con i più importanti ricercatori e fornitori di materie prime per studiare, isolare e coltivare i microrganismi marini e di acqua dolce, le micro e macro alghe. Fino ad oggi abbiamo estratto molecole di nuova generazione in grado di offrire benefici senza precedenti per la pelle, come l’attivo Venuceane®, derivante da un microorganismo che si sviluppa nelle acque inquinate intorno ai camini idrotermali, o la macro alga L. digitata, dall’azione antiacne e antibatterica che sopravvive all’attacco dei batteri secernendo una potente sostanza.


8 DONNE SU 10 PREFERISCONO SHISEIDO INTENSIVE ANTI-SPOT SERUM

AD UN TRATTAMENTO LASER* 100 ANNI D’ESPERIENZA NELLA PIGMENTAZIONE DELLA PELLE Per risolvere il problema delle macchie scure, i ricercatori Shiseido hanno lavorato a livello genetico per scoprirne la causa, sviluppando un’alternativa convincente rispetto al laser estetico.

7a GENERAZIONE DEGLI ATTIVI ANTI-MACCHIA LA SVOLTA RADICALE Preciso come un laser, l’esclusivo Spot D-N-A target localizza le zone pigmentate e stimola le proteine mancanti o inesistenti**.

RISULTATI IMPRESSIONANTI • Dopo soli 10 giorni il tono della pelle irregolare comincia a migliorare. • Dopo 12 settimane si riduce visibilmente del 50% *** l’intensità del colore delle macchie scure • 82% delle donne **** nota una pelle più uniforme • 86% **** vede la propria pelle più giovane LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO Questo siero rispetta l’equilibrio naturale di tutti i tipi di pelle a tutte le età, donne e uomini. IL TRATTAMENTO è UN RITUALE Si usa tutti i giorni. Ha un rapido assorbimento, idrata, ammorbidisce e aiuta a rilassarsi grazie alla sua fragranza aromacologica. * Dopo 3 mesi, l’84% dei 64 relatori aver testato un trattamento laser. ** Test in vitro. *** Test clinico su 31 donne - auto-valutazioni. **** Testato su 100 donne -% di soddisfazione.


DAHLIA NOIR seduzione fatale


SPECIALE L U C I A N O PA R I S I N I

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N PROFUMO VISIONNAIRE.

Come immaginario Riccardo Tisci, direttore artistico di Givenchy che, realizzando questo Dahlia Noir, ha voluto “entrarvi” in prima persona, così da rievocare quanta soprendente immaginazione ci fosse nella creatività di Hubert de Givenchy, inventando allora, nel 1957, quell’”Interdit” che tanto colpì un’epoca profumata certamente... interdetta dal “coupe de coude” del grande couturier. Di cui Tisci sta ereditando, dal 2005, immaginazione e valori. Valori d’Haute Couture, declinati anche in un profumo; come questo Dahlia Noir che ha il potere di vestire d’alta moda una femminilità assoluta, la più seducente e misteriosa, accarezzandola di un sentore avvolgente, aereo, come le ali di mussola nera che si librano dall’abito voluto da Tisci per una espressione femminile sottile, immaginifica, come questa di Mariacarla Boscono, da sempre “musa”, d’aereo fascino e seduzione, per l’opra di Tisci. François Demachy, prodigioso compositore di spartiti olfattivi, ha seguito Tisci nel suo volo immaginifico, scolpendolo nella realtà di note poudrées evocanti femminilità di tradizione, di dolcezza materna “generosa e protettiva”. Ma lontano dalla nostalgia, dice Demachy. Un cipré floreale che trae fondamento dalla rosa, dall’iris, dalla mimosa, per poi arricchirsi nel suo evolversi, di sandalo, patchouly e fava di tonka e quindi librarsi in misticismo per appunto quel “sandalo” interprete di riti e sacralità. Fleur Fatale, insomma, questo Dahlia Noir, declinato anche in Eau de Toilette, pur intrigante ma meno chiuso nel profondo “noir” dell’Eau de Parfum. Per “libertà” di note acidule di mandarino, cedro e pesca. Dal poudré alla dolcezza quindi; e Dahlia Noir diventa un fiore “velato di rugiada”. Con un cuore olfattivo ancor di rosa, seppur cesellato da tracce legnose. E rosa in petali, dolce freschezza esaltata da bacche di pepe rosa. Un cocktail di romanticismo dunque; poi avvolto dalla sensualità dell’ambra, dalla vaniglia dolce e da un sandalo “mistico”, ribadisce Demachy. E a ciascuna Dahlia Noir il suo scrigno: flaconi d’eleganza sobria d’imperiosità Haute Couture, gioielli del nuovo, vero lusso. Certo: Fleur Fatale questa Dahlia Noir! Che Tisci ha evidentemente traslato dalla Dalia Nera del romanzo di James Ellroy, che il regista Brian de Palma ha tradotto nel 2006 nel film che riscrive il dramma di Elizabeth Short, una donna immaginaria seducente “un angelo nero” voluto da Tisci per il suo profumo: “Un’eroina Couture, raffinata, che emani dolcezza � dark, tenerezza fatale”.

Da Hubert de Givenchy a Riccardo Tisci: traslazione di caratteristiche fragranti Haute Couture. Così Dahlia Noir, davvero un Fleur Fatale; lusso, immaginazione, mistero, seduzione. In qualità d’alto rango.

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Ora “Luna Rossa” è anche un profumo, intrigante nel jus, e nel flacone... spettacolare nello spot più geniale di Adam Berg. E un “amarcord” che sfiora quella luna piena, rossa, in un tramonto a Punta Ala...

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A fragranti vele spiegate... G

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aleotto fu il video:

mi è bastato infatti quell’autentico capolavoro di genialità, di tecnica, di inventiva realizzato a Los Angeles, dal genio Adam Berg, per riaccendere sopiti entusiasmi. Quelle onde seppur create in... laboratorio, quell’animosità dei partecipanti alla splendida scenografia, mi hanno riportato agli anni d’esordio italico nell’America’s Cup, lo spettacolo di notti infuocate d’autentico tifo non per un pallone ma per vele gonfie di passione. Il 1983 di Azzurra, il ’92 del Moro di Venezia eppoi, eppoi... questa Luna Rossa ora in catamarano di favola, nata per far riemergere la mia dedizione di “penna sportiva” appena Patrizio Bertelli e l’architetto German Frérs concepirono nel ’97 l’idea e l’immensità organizzativa di “Luna Rossa”, un nome nato una sera di luna straordinariamente piena e rossa sull’orizzonte di Punta Ala. Da allora ad ogni sorgere non di luna piena ma di Luna Rossa, vado attraversando autentici anni di

emozioni fino al 15 aprile di quest’anno, quando una Luna Rossa declinata “Piranha” ha vinto nel Golfo di Napoli. Eppoi, eppoi... il video, e il sussulto nell’aver tra le mani quel flacone di elevata elegante tecnologia, certo ad ispirazione-barca e con quella striscia rossa sull’argento, così Prada, così Luna Rossa... E dentro? Ecco: depongo il pensiero dei miei amarcord giornalistici e di passione per lasciarmi avviluppare da quella nuvola di sentori forti, naturali, eccezionalmente “veri”, di una fragranza che dispone di una alchimia olfattiva immediato richiamo a “tosta” freschezza per quell’inconsueto incontro tra assoluta di lavanda e arancia amara; per poi, per poi... sfoggiare un “cuore” di naturalezza con la lavanda che si avvolge di essenze aromatiche di salvia sclarea e menta nana. E per concludere? Sentore boisé di ambra per l’ambroxan e l’assoluto di ambrette. Davvero un capolavoro di raffinatezza con la preziosa distinzione del “senza tempo”. Che dire? Complimenti al “nez” Daniela Andrier e, ancora, alla magia di n Adam Berg.

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speciale L u c i a n o Pa r i s i n i

Con le rose di Natalie

Miss Dior Le Parfum: un gioiello Haute Couture con i segni della tradizione ma con una nuova, intensa seduzione d’alchimia orientaleggiante. E con la sottile, maliziosa personalità di giovane donna moderna di Natalie Portman, romanticamente declinata in immagine René Gruau e nel più spumeggiante… rosa-rosae.

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uesto autentico capolavoro

di geniale intuizione che solo Christian Dior poteva concepire a sontuosa incentivazione del suo osannato “New Look” 1947, è l’astro-guida nel firmamento delle fragranze-icone di un tempo che non tramonta. Rovistando nelle dichiarazioni d’amore di François Demachy, il “nez” geniale della Maison che l’ha creato, ho scelto questa autentica enunciazione di un Miss Dior nato appunto “Le Parfum”. “Ho voluto apportare qualcosa di nuovo - sostiene François - di prezioso e di luminoso alla composizione; come una parure orientale con i riflessi di un tessuto cangiante”. Davvero una parure orientale: l’ambra con la sua intensità cuoio che incontra il patchouly definendo un accordo che, toccato dalla dolcezza della vaniglia, accentua sensualità e seduzione. E dopo una “partenza” ad esaltazione agrumata dominata da un mandarino ad alta intensità, questa “parure” cresce d’assolute floreali, esaltanti rosa turca e rosa bulgara in specie. E allora… declinazione in rosa-rosae, azzardo: anche perché affascinato da una Natalie Portman che occhieggia con la seduzione sottile di un invito dolcissimo, “disegnato” dai colori di quel fascio di rose che rendono la femminilità di Natalie più romantica, seppur più decisa. Questo è dunque il cocktail avvolgente di un Le Parfum “parure orientale”: certo per l’alchimia di François Demachy, riflessa però da un tessuto cangiante a piedde-poule inciso nel vetro di un flacone ancor più capolavoro del Miss Dior di allora. Innegabile presagio di una eleganza che ancor più con questo Le Parfum, così Haute Couture, prosegue infin nita. E sotto gli occhi deliziosamente ammalianti di Natalie…

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Dall’amore per Venezia, dal mito del nero e dell’oro, dal mistero e dalla leggenda dell’icona Gabrielle, questo geniale “Coco Noir”, orientale luminoso, così come l’ha creato e definito un magico Jacques Polge. L U C I A N O PA R I S I N I

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VREI VOLUTO ESSERCI

su quella barca: magari da marinaio, con quel volto d’estasi e sorpresa che ammira “l’icona” avvolta nel jersey nero interrotto dal cotone bianco, il berretto a coppola, le lunettes de soleil... L”icona” (favolosa, storica foto V.H Grandpierre ) è Gabrielle Chanel per la prima volta a Venezia, a scoprire una città, un mondo, un mistero di sensazioni, di emozioni che l’avrebbero “salvata” dal dolore e dalla disperazione per la morte del suo Boy Capel. È l’agosto 1920: da quel tempo, da quella barca della mia invidia, nascerà il profondo amore di Gabrielle per Venezia, meta d’ogni anno a venire, quasi un sussulto a ravvivare la sua genialità. È l’oro dei mosaici di San Marco, le decorazioni a foglie d’oro, il gusto dell’opulenza non solo del colore ma dei capolavori di Murano che illuminano gli ori dei palazzi, a contraddire in Gabrielle, il sussiego, l’alterigia del bianco e nero. Tanto da far tappezzare le sue case parigine di tela di juta impregnata d’oro.

E nel caleidoscopio dell’oro sfavillante e dell’oro opaco Gabrielle farà scattare l’emblema del leone, un simbolo della sua superstizione assieme a tutti gli altri, croce di Malta, croci greche, mosaici, espressioni d’arte bizantina. E in questo meraviglioso, misterioso contesto, Gabrielle si chiese “Perchè mai tutto quello che faccio diventa bizantino?”. Tanto che il bagliore dell’oro si fuse in quel nero che le dava vanto al punto d’aver affermato in frase storica: “Prima di me, nessuno avrebbe osato vestirsi di nero”. Nero, Noir, il nero di Venezia sfumato nell’oro, sublimato dal leone (Gabrielle nasce il 19 agosto...), il segno talismanico della volontà, della libertà, della potenza di una donna davvero “icona”, icona dello stile in bellezza. E il nero in questo “Coco Noir”, davvero un profumoemblema nella storia-leggenda di una donna che rifece la femminilità, rivestendola di luce senza orpelli, tramandando anche in questo flacone il nero nobile, misterioso, sottilmente seduttivo del suo genio senza fine. Che dire della fragranza? Immaginando di essere quel marinaio su quella barca a Venezia ne sento da Mademoiselle l’effluvio coinvolgente. “Disegnato” dalla magia di Jacques Polge in una piramide olfattiva che “parte” con una nota di pompelmo e con il bergamotto di Calabria; per poi scendere in un “cuore” di essenza e assoluto di rosa, di gelsomino, più una nota di narciso e geranio rosa di Grasse; e quindi concludendosi in un “fondo” di fava di tonka del Brasile e del Venezuela, patchouly d’Indonesia, sandalo della nuova Caledonia, vaniglia bourbon e nota di muschio bianco. Dunque: audacia barocca e sobrietà come avrebbe decisamente preteso Gabrielle Chanel, icona in Coco. � Più che mai Noir.

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La “luce” Armani 72

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s p e c i al e L u c i a n o Pa r i s i n i

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nzitutto Luminessence.

Perché questa geniale linea di trattamento Giorgio Armani e di quale proprietà si avvale. Della luce ovviamente: sfruttandone il potere naturale per illuminare la pelle dall’interno. Miracolo? No: “Bright Regen” e cioè attivi innovativi in grado di guidare la luce nel suo iter attraverso la pelle, evitando pericolosi intralci come macchie scure, rossori, pori, rughe. Ma prima di scendere al particolare scientifico di “Bright Regen” vediamo le tappe del percorso luce attraverso la pelle: 1) i raggi colpiscono, 2) luce riflessa e primo splendore alla pelle, 3) viaggio della luce che continua attraversando lo strato corneo, ma un ispessimento dello stesso, rughe e pori dilatati possono contrastarlo, 4) eccesso di melanina: blocco del percorso, 5) microcircolazione del sangue rallentata dall’età: la luce è in trappola, 6) collagene organizzato quando la luce raggiunge il derma profondo: se non lo è la luce si disperde. E quindi solo se il percorso è perfettamente accessibile la luce torna alla superficie della pelle illuminando il volto dall’inteno. Ma se gli… incidenti di percorso sussistono? Allora “Bright Regen” che contiene nuovi estratti di

acidi di frutta per l’esfoliazione quotidiana; che contiene il ProXylane un efficace attivo a stimolazione della sintesi del collagene; che contiene l’Actyl-C ingredienti schiarenti a profondo contrasto delle macchie scure, che riequilibrano la pelle esposta lungamente al sole, contrastando il processo di ossigenazione e regolando la melanogenesi.. In più “Bright Regen” contiene estratto di gelsomino che contribuisce a preservare la luce mantenendo la luminosità della pelle dall’interno, proteggendo la pelle stessa per notevoli proprietà anti-ossidanti. Questa è Luminessence. Che ha in Bright Regenerator Serum il vero plus. Combatte le macchie diminuendone l’intensità e il numero. Usando una tecnologia ottica - diakalyte e cioè microsfere di silicio e polimeri - così da agire immediatamente rendendo la superficie della pelle liscia e uniforme, situazione ideale per una rapida riflessione della luce. Pori meno visibili, rossori attenuati, rughe sottili ridotte, texture setosa. Luminessence è anche Bright Primer Essente-in-Lotion e Bright Revelator Universal Greige BB Fluid SPF 50/PA+++ e cioè un arricchimento della linea a specifica efficacia. Così da ottenere totale beneficio dal potere naturale della luce. n

Perché Luminessence; perché il viaggio della luce all’interno della pelle; perché Bright Regen; perché Bright Regenerator Serum (e gli altri della linea)? Perché Luminessence dona luminosità.

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Sensualmente “CLASSICS”


SPECIALE L U C I A N O PA R I S I N I

Appassionato e appassionante connubio tra Laetitia Casta e Noah Mills: a significare l’accoppiata “classica” di un femminile e di un maschile, “fragranti” di sensualità “Dolce&Gabbana”.

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EDITERRANEO:

non solo un mondo ma l’aggettivazione dell’italianità più autentica. E quanto sa eccellere di passione e sensualità il Mediterraneo di Dolce&Gabbana! Così sublimando la donna che lo vive, icona di una personalità che esplicita i sentimenti della tradizione, tra contrasto e dolcezza, tra seduzione e spregiudicatezza. Tutto questo nel concetto di “Dolce&Gabbana Pour Femme”, una fragranza che va oltre i suoi sentori, ergendosi a simbolo di un modo di esprimere femminilità. La femminilità qui interpretata da Laetitia Casta “che sa essere - come sostengono Domenico Dolce e Stefano Gabbana vanitosa, che ama il rischio e sa ottenere con la dolcezza e la sensualità, quello che vuole”. Ciò che Laetitia ha saputo interpretare nella campagna pubblicitaria realizzata da Mario Testino: essere erotica e consapevolmente genuina al fianco di un Noah Mills, perfetto uomo italiano (non solo del Sud), “uomo sexy e rassicurante”. Ho preferito anteporre il significato spettacolarmente sensuale di questa “accoppiata” di fragranze classiche “Dolce&Gabbana”, al loro sentore, alla loro pur intrigante alchimia. Ma eccola: il “femminile” apre subito alla seduzione sottile del neroli “toccato” da lampone e dal mandarino verde; seduzione che poi va a fondersi nella velluto-voluttà del gelsomino e nella dolcezza agrumata del fiore d’arancio; posandosi infine nella sensualità del “guimauve”, pungolo irresistibile di una vaniglia “eccitata” dall’eliotropio e dal legno di sandalo. Un femminile a connubio con il maschile, come a sublimare la sensualità dell’abbraccio tra Laetitia Casta e Noah Mills. Un “maschile” a contrasti: con il neroli che apre subito al mandarino e al bergamotto per poi lasciar enfasi alla lavanda, incisa di salvia e pepe; e, a conclusione, invigorirsi di tabacco, legno di cedro, ingentiliti da refoli di fava di tonka. Femminile e maschile a sorprendente contrasto-connubio, seppur strutturale, anche nei flaconi: l’uno, eleganza quasi imperiosa di purezza e lusso, l’altro sensualmente maschile nella sua se� ducente rotondità.

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SPECIALE

DOT È UN PUNTO AVANTI... C

ON QUESTO “DOT”

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Straordinarietà ancora straordinarietà di Marc Jacobs: stavolta inserendo una gioiosa alchimia fragrante nel più straordinario dei flaconi. A pois, gli emblematici pois del più designer dei designer. Sempre, costantemente… oltre.

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Marc Jacobs fa il… punto della sua tradizione a… pois. Lo ammetto: il gioco di paroPA R I S I N I le vien facile mirando e rimirando questo capolavoro che riporta all’originalità del più straordinario dei design. Marc ha cominciato così, giocando gioiosamente con quello che è davvero il simbolo, il marchio della sua creatività. Ora trasposta nella più geniale delle sculture-profumo: punti, tondi, in una composizione funambolica, un flacone che ispira subitanea simpatia, voglia di carpirlo per ammirarlo nel palmo di mano come un’espressione della natura, forse un maggiolino a farfalla, le farfalle del tappo che sovrastano una boule rossa a pois neri. Descrivendolo questo DOT mi confonde perché affascina come un caleidosco-


FEMMINILITÀ A POIS... Qui accanto, Marc Jacobs, designer dalla geniale creatività che ha scelto i pois, “icona” del suo universo creativo, per vestire la sua nuova fragranza femminile DOT, espressione di femminilità tra tradizione e modernità.

pio di forme specchiate nel vetro rosso della boule, ammaliante di trasparenza. Non un oggetto ma un effetto: d’ammirazione, spontanea, immediata certo, ancor più fascinosa del suo pur fascinoso contenuto: bacche rosse, dragonfruit e caprifoglio nella “testa” olfattiva di una fragranza che ha “cuore” di fiori, gelsomino e fior d’arancio, fusi in acqua di noce di cocco; e “fondo” generoso e forte di vaniglia, sentori di legni e muschio. Fem-

minilità tra passato e presente, tra tradizione e modernità: ecco l’essenza di un’essenza che solo Marc Jacobs poteva concepire, pur avvalendosi della collaborazione di Ann Gottlieb e del “naso” di Firmenich, Annie Buzantian. Una fragranza che sta al flacone come il più azzeccato dei connubi: e ancora una volta non a caso ma a volere, estrosità, genio di un maestro di intuizione “ol� tre”. Così come sempre: Marc Jacobs.

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Dichiarazione di una sera e non solo... Magia di Cartier Parfums (soprattutto a... dichiarazione del genio di Mathilde Laurent, profumiere della Maison): ecco una stupenda declinazione del prestigioso Déclaration in “Déclaration d’un Soir”. L U C I A N O PA R I S I N I


SPECIALE

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O SCELTO PER QUESTA NUOVA “DICHIARAZIONE”

ingredienti che fanno palpitare il cuore per indurre gli uomini a dichiarasi”: così Mathilde Laurent, profumiera della Maison Cartier porgendomi questo “Déclaration d’un Soir”, nuova magica declinazione di un profumo tra i più prestigiosi, un altro gioiello di uno splendido scrigno che Cartier continua a ricolmare di autentici successi. Déclaration, d’accordo, ma se è dichiarazione di una sera, di una importante decisiva soir, deve esigere il supporto di una fragranza, come sostiene Madame Mathilde “che scateni le pulsioni più intime, un detonatore di emozioni, un filtro magico...”. Una pozione, aggiungo, che susciti la forza del momen-

to fatale. Può, mi chiedo ruotandomi tra le mani questo flacone che ha già nel suo stupendo design lo smoking delle grandi occasioni, può accompagnare l’attimo più dolce per lei, più coinvolgente per lui? Può. Perchè entro questa meraviglia di trasparenza c’è la forza, l’impeto del pepe, la dolce carezza del sandalo, il tocco gentile della rosa; eppoi, come spinta decisiva al desiderio infuocato il cumino, la noce moscata!... Chiaro: mi son lasciato trascinare alle iperboli da un effluvio di questo jus che sgorga davvero da una scultura affascinante, non da un flacone; e quasi preso sottobraccio dal plausibile entusiasmo di chi l’ha creato, sogno anch’io e invidio i due ragazzi di queste pagine che sul Gran Palais di Parigi han trovato reciproca dichiara� zione. Di una sera, certo: ma non solo.

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Follemente KENZO


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N VOLO DI FARFALLE COLORATE si libra nell’aria

MARINA SANTIN

Follemente libera, follemente… Kenzo, anzi, MadlyKenzo. Capace di scatenare autentici colpi di fulmine olfattivi, è un jus capolavoro, per essenza, packaging e testimonial, la splendida Amber Anderson. Da scoprire seguendo il volo di una miriade di farfalle colorate.

alcune si posano nel verde del bosco, altre danzano attorno a lei, che le rincorre, ci gioca, cerca di afferrarle, le accarezza e le ammira affascinata. È una donna-bambina, spigliata e innocente. Uno spirito libero dalla fantasia irrefrenabile il cui fascino è caratterizzato da un pizzico di follia. Quella follia che le permette di sentirsi libera di essere se stessa, sempre e comunque, anche… follemente Kenzo. Perché? Ce lo rivela Patrick Guedj, direttore artistico di Kenzo Parfums, affermando che “la qualità più bella di una donna è la sua follia”. A lei quindi, alla sua nuova eroina (che ha il volto e la grazia dell’attrice e modella Amber Anderson) dedica la nuova fragranza della Maison, MadlyKenzo, un bouquet creato per provocare un colpo di fulmine olfattivo e lasciare un’impronta unica. Ma una sola “follia” non poteva bastare e Kenzo ha voluto che Aurélien Guichard ne firmasse due declinazioni: Eau de Parfum, fiorito ed orientale, alchimia di fiori d’arancio che si tuffano in un cuore di fiori d’eliotropio e rosa e sfumano in un’eco di cedro, vaniglia e incenso (in vendita in esclusiva da Sephora), ed Eau de Toilette, interpretazione floreale e fruttata dal carattere sensuale e frizzante del jus, realizzata in coppia con François Demachy, che rivela un debutto intrigante di pera e lichi, affermandosi con una personalità di fiore di eliotropio e gelsomino ed un sillage di cedro e muschi. Identico, ma anch’esso “declinato”, lo scrigno, opera del designer Ron Arad: una farfalla stilizzata che rappresenta l’inizio di una spirale, in cristallo viola per l’Eau de Parfum, annunciata da una boîte decorata con una miriade di farfalle che danzano a cerchio, e rosa per l’Eau de Toilette, protetta da un astuccio che ne immortala il volo li� bero e spenseriato.

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“Encounter” di Calvin Klein: per lui il profumosimbolo del giallo di sentimenti che intriga l’incontro con lei. Filosofia di una fragranza, forte di virilità nel jus (straordinaria composizione) e nell’immagineenigma di queste pagine, voluta da Fabien Baron, interpreti Alexander Skarsgård e Lara Stone.

SCONTRO FRAGRANTE


SPECIALE L U C I A N O PA R I S I N I

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CONTRO, INCONTRO,

scontrarsi, incontrarsi: questo vocabolo traduce davvero l’immancabile enigma dei sentimenti uomo - donna. E sottolinea “tecnicamente” il contrapporsi degli elementi che compongono un’alchimia olfattiva. Una definizione, due significati, dunque; un profumo, un doppio coinvolgimento: lei, lui nella contrapposizione - attrazione che unisce in un autentico “giallo” d’amorosi affetti. Sto facendo filosofia, inevitabilmente, perché questo Encounter, oltre ad essere un profumo d’alto rango è anche e soprattutto un “messaggio”, una dichiarazione di verità, come spesso capita di intravedere nei significati reconditi delle realizzazioni Calvin Klein. Fabien Baron, il genio creativo della campagna stampa rende partecipi gli interpreti Alexander Skarsgård e Lara Stone di una storia tensione-desiderio, quasi, appunto, un giallo di vita che per controllo o rinuncia di lui apre al destino ogni possibilità. Ecco perché stavo filosofeggiando, ecco perché il concetto di Encounter va oltre quello di un profumo. Che in questo caso, certo, si rivela enigmatico anche nella composizione: spezie, cognac, legni e quindi sensualità, calore, virilità. Per un uomo che vuol sapere, e che inevitabilmente si scontra… Ma che contiene quel flacone realizzato con il tocco dell’artigianalità: vetro forte d’alta qualità, sfacettature, blu intenso, grigio metallico a sostegno del tappo? Un effluvio che s’apre di mandarino, cardamomo e rum; per poi rivelarsi di “cuore” forte, per pepe, gelsomino egiziano, patchouly, cognac. E infine? Legno di agar, legno di cedro, muschio sensuale. Davvero un incontro-scontro, � un intrigo. Firmato Calvin Klein…

Così CARLO BIANCHINI

un autunno infuocato per Èda incredibili noi di Coty, caratterizzato lanci che

AMMINISTRATORE coinvolgono tutto il portfolio DELEGATO E DIRETTORE GENERALE aziendale: da Marc Jacobs Dot a Love, Chloé, Eau Florale, da COTY PRESTIGE

Lancaster Suractif Volume Contour a ck one shock street edition. Ma non è tutto. Desidero soffermarmi sul nuovissimo maschile appartenente ad uno dei pilastri strategici dell’azienda Calvin Klein. Un progetto intrigante in tutti i sensi: una campagna di forte impatto, una bottiglia dal look elegante e dai codici cromatici intensi, una straordinaria composizione olfattiva, un nome evocativo: sto parlando di Calvin Klein Encounter. La fragranza è moderna, assolutamente virile, calda e sensuale, dove spiccano cardamomo, cognac e legno di agar. È l’essenza dell’essere uomo. Ciò che più contribuisce a dare slancio a questo juice e al suo mood è la campagna stampa e televisiva, con due star d’eccezione: l’attore svedese Alexander Skarsgård, protagonista della serie americana True Blood, e la top model olandese Lara Stone, musa del brand Calvin Klein, una delle modelle più apprezzate dall’industria della moda. Insieme daranno vita ad una complessa storia di tensione e desiderio, una ripresa moderna di un classico film noir. In contemporanea al lancio in profumeria, avvenuto da pochi giorni, Encounter è supportato da una trade animation davvero capillare, di ben 800 vetrine, con materiale di assoluta qualità. Inoltre, a partire da questo mese, Encounter avrà una campagna media multicanale di grande rilievo: torneremo infatti in televisione, toccando 18 milioni di contatti lordi, e raggiungeremo i lettori delle principali testate maschili. Il nostro obiettivo è quello di rendere Encounter il miglior lancio maschile dell’autunno 2012.


BEAUTY SAN - FIRENZE - ITALY

COSTUMENATIONALSCENTS.COM



speciale

Colloquio con il dottor Tom Mammone, direttore di Fisiologia e Farmacologia Cutanea dei Laboratori Clinique, a spiegazione dell’efficacia di Even Better Eyes Crema Contorno Occhi Antiocchiaie. L u c i a n o Pa r i s i n i

Occhiaie?

Clinique risolve

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DIRETTORE DI FISIOLOGIA E FARMACOLOGIA CUTANEA DEI LABORATORI CLINIQUE

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Tom Mammone

Even Better Eyes Crema Contorno Occhi Antiocchiaie è in grado di schiarire il contorno occhi con l’efficacia clinicamente provata di ridurre visibilmente le occhiaie sia all’istante che nel tempo

UELLA CONFEZIONE DA 10 ML

che nella foto sembra appoggiarsi all’even Better clinical siero antimacchie (già dimostratosi un autentico leader nel trattamento delle macchie cutanee e delle discromie del tono cutaneo), arriva giusta giusta a completare ciò che mi piace definire un trio d’eccellenza nell’eccellenza clinique. Del trio fa parte, nella foto, lo “stay Matte Oil Free Makeup”, vero “genio” che aiuta la pelle oleosa a... stay matte appunto, e cioè a rimanere opaca tutto il giorno. un trio d’eccellenza, certo. che si avvale soprattutto di una suprema novità: un cocktail di principi attivi a soluzione di un problema fondamentale dell’estetica (non solo femminile...) e cioè l’inestetismo delle occhiaie. D’accordo quindi il primato di even Better clinical siero antimacchie, d’accordo lo stay Matte Oil Free Makeup, ma la piccola grande protagonista da 10 ml è lei: even Better eyes crema contorno Occhi antiocchiaie. Della stupenda, efficace filiera even Better quest’ultima figlia “è dunque in grado - cito testualmente - di schiarire il contorno occhi con l’efficacia clinicamente provata di ridurre visibilmente le occhiaie sia all’istante che nel tempo”. Ma come? ho chiesto al dottor Tom Mammone, Direttore di Fisiologia e Farmacologia cutanea dei laboratori clinique. ed ecco per sommi capi la sua spiegazione:

a – vitamina C e radice di gelso a schiarire il contorno occhi nel tempo; b – caffeina ed estratto di thé verde a calmare e lenire le irritazioni; c – la fotosfingosina per prevenire specificatamente l’irritazione che accentua la visibilità delle occhiaie; d – l’estratto di siegesbeckia orientalis per difendere l’integrità strutturale della pelle; e - l’acido linoleico e colesterolo per un’ottimale idratazione a rendere la pelle morbida e levigata; f - proteine del siero del latte a stimolo di protezione del collagene, così da rafforzare la pelle sottile della zona perioculare riducendo l’aspetto delle occhiaie; g – la tecnologia ottica che non copre le imperfezioni ma aiuta a catturare la luce attraverso un insieme di correttori ottici, appunto, così da valorizzare il tono cutaneo ed attuare istantaneamente l’aspetto delle occhiaie su qualsiasi incarnato;

h – l’applicatore dal design particolare per migliorare la microcircolazione. aggiungo: quell’applicatore “refrigerante” con il suo leggero massaggio rivitalizza gli occhi, favorendo la rimozione del ristagno di liquidi che in pratica determi� nano le occhiaie.

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SPECIALE

Come una favola “vissuta” nel lontano 1988 alla Maison di Place Vendôme. Da quel racconto di Alain Boucheron, l’evolversi di una “leggenda” fragrante, ora magnificata da questo “Jaïpur Bracelet”, pieno di significati: dalla fragranza al flacone, al suo rosa, al misterioso corpo femminile che attraversa le nostre pagine.

RITORNO A JAÏPUR… L U C I A N O PA R I S I N I

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ILLENOVECENTOTTANTOTTO,

Parigi, Maison Boucheron, pranzo accanto alla vetrata che lascia entrare la magnificenza di Place Vendôme. Fa gli onori di casa Alain Boucheron, figlio di Louis e nipote del fondatore Frédéric. Ho accanto Elena Melik, non ci cibiamo: il racconto di Alain è talmente affascinante da superare ogni appetito. Ci enfatizza il grande amore del padre per l’India, per i viaggi frequenti in quell’angolo di mondo tra fascino e mistero, e nello sfarzo dei Maharajah, quello di Patiala, favoloso signore di Jaïpur, la città dei tesori, lo “scrigno” delle pietre preziose di inestimabile valore. Louis e Patiala: nasce un feeling che porta a Parigi alla Maison in Place Vendôme, agosto 1928, uno scrigno immenso che contiene 1432 smeraldi e 7571 diamanti. Dai quali nasceranno i pezzi più pregiati dell’arte Boucheron. Che si esprime in quegli anni di favola, anche e soprattutto nell’originalissimo taglio cabochon, taglio senza sfacettature, destinato ad essere l’espressione massima e quasi impossibile della storia grande della gioielleria. Sono estasiato, Elena pure. Davvero favoloso quel raccontare spigliato e un po’ sottovoce di Alain, quasi un fuori onda di un film fantastico. E l’estasi si… concretizza allorché, come dalle mani di un prestigiatore, scaturisce il gioiello fragrante per il quale siamo ospiti di Alain: un anello di cristallo di rocca con il… tappo a taglio cabochon, colore blu intenso, così vero da far sorridere Alain subito impegnato a rassicurarci non essere un vero zaffiro. Un “flacone anello”, ricordo il nostro battesimo che poi scadrà nella popolare definizione di “bottiglia anello”. Ma che importa se dentro

quella… bottiglia è fiorito per opera dei “nasi” Deleamont e Bethouard, un… fiorito a riflessi ovviamente orientali? L’estasi d’allora non è che un ricordo. Elena Melik di lassù spero mi corregga se ho sbagliato nel narrarvi un evento della profumeria destinato a far epoca. Di Boucheron nell’89 uscirà l’Homme, il flacone ispirato agli orologi Reflex della Maison; poi nel ’98 arriverà Jaïpur e quindi Jaïpur Homme, successivamente e straordinariamente declinato in Eau de Parfum, davvero rara per l’uomo. Lo scorso anno il primo Boucheron, quello della nostra… estasi, viene ripresentato in tutta la sua originalità. Ma è soltanto presagio di un imminente, importante futuro. Questo 2012 segna infatti l’accordo tra Interparfums e Boucheron, accordo che produce il “gioiello” di queste pagine. Ancora e quanto mai affascinante il “flacone anello” pervaso di rosa, il rosa di un evento lontano ma quanto mai “favoloso”. Ospitando il Principe di Galles il Maharajah di Jaïpur fece infatti dipingere la sua città di rosa, il colore simbolo di ospitalità e di pace. Ecco perché questo nuovo Jaïpur Bracelet è tutto in rosa, come a rendere ancor più gioiello il flacone e il pack, contenitori di una fragranza sottilmente sensuale che apre il suo effluvio con note agrumate di arancio amaro, basilico e foglie di violetta per poi rivelare un “cuore” floreale che fonde garofano indiano, giacinto e mughetto; concludendosi in un “fondo” tra note di legno di cashmere, cipresso e polvere d’iris. Tanta opulenza, tanta sensualità, tanto fascino non poteva che adagiarsi sulle sinuosità di un corpo femminile, il corpo che attraversa queste pagine a testimonianza di un � davvero geniale ritorno di Boucheron… Boucheron. N°9-10 SETTEMBRE-OTTOBRE 2012

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SPECIALE L U C I A N O PA R I S I N I

MANIFESTO: MANIFESTO cos’altro? Yves Saint Laurent: ecco il MANIFESTO della femminilità. Carisma, classe, fascino, seduzione declinate in profumo. Con l’impronta ammaliante di Jessica Chastain.

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ESSICA, IL JUS, il flacone: un inno, una dichiarazione, un concetto ammaliante a firma Yves Saint Laurent. E quindi che altro se non il Manifesto della più “ricca” femminilità, la più disinvolta, tra classe, charme, gioia e seduzione? Questo flacone che ripropone la più “provocante” silhouette, sfoggia in vita una cinta di sfaccettature viola, quasi il vetro voglia riproporre, illuminandolo, il senso autentico della femminilità: e allora cos’altro se non il Manifesto della Haute Couture Yves Saint Laurent? Fragranza conturbante per la decisa impronta del gelsomino, alto, imponente, prezioso, sulle note verdi del mughetto. E il loro connubio reso effervescente e un po’ acidulo dal cassis. E quindi, secondo una generosa alchimia olfattiva, “tra miscelate essenze di cedro e sandalo, un accordo di legni chiari avvolge come una seconda pelle, svelandosi in tutta la sua sensualità liberando la soave luminosità della vaniglia e della fava di Tonka”. Cos’altro se non il Manifesto della più coinvolgente alchimia olfattiva? Lei, Jessica Chastain, personalità assoluta rivelata sul set di pellicole da Oscar o da Palma d’Oro (“The Tree of Life”), immagine caleidoscopica per interpretazioni diverse ). Eppoi Broadway in (“The Help” o “Take Shelter”, o recentemente a Cannes “Lawless”). “The Heiress”.. Lei, Manifesto di femminilità, seduzione, audacia, vigore, stile, bellezza, mistero come ogni donna che sappia proporre il Manifesto di se stessa. E allora che altro per un profumo del tutto… Manifesto? Mi son posto gli interrogativi di un progetto fragrante che davvero non ha interrogativi: che oltretutto… tappa ogni impossibile insinuazione critica con quel gioiello tutto � oro a cappello di una affascinante silhouette. Yves Saint Laurent.

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MARK È GENIALE FAN di FENDI


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UÒ UN PROFUMO esser “testimoniato” da un uomo così? Sì, soltanto se è Fendi, meglio: Fan di Fendi, espressione universale del carisma italian style, PA R I S I N I quell’alone di allure che Silvia Venturini Fendi continua a perseguire dando continuità di successo ad ogni sua creazione. Ecco perché l’uomo Fan di Fendi è nientemeno che Mark Robson, una star di valori oltre che di fascino. Mark è musicista, compositore, produttore, figlio d’arte, a 36 anni al diapason della celebrità per il suo connubio artistico con “fenomeni” come Amy Winehouse, Lily Allen, Adele, i Duran Duran. Musica, arte, moda: un’icona ovunque. Solista, DJ, vincitore di tre Grammy in un solo 2008: produttore dell’anno, disco dell’anno, album vocale Pop (in coppia con Amy Winehouse). Insomma un fenomeno con un carnet prodigioso che ho drasticamente riassunto non dimenticando comunque una fantastica continuità 2012 per aver composto la musica, udite, udite, del “Carbon Life”, Royal Ballet. Bello, elegante, un po’ dandy, Mark: e soprattutto fascinoso. Guardatelo in questo momento di affetto con Anja Rubik, l’angelo seduttore di ogni immagine Fan di Fendi: non diffonde suggestione, mistero, ma con l’allure di una britannica italianità? Addirittura da quel flacone superbo tra stile e qualità di elementi (vetro e Surlyn per un blocco “grafico monolitico”) non sembra inviarci una nuvola di fragranza davvero ammaliante quale questa Fan di Fendi declinata “pour Homme”? Vero: ma anche e soprattutto perché il gesto di Mark si avvale di un sentore subito prorompente di mandarino di Sicilia, in connubio con il bergamotto di Calabria, e in sintesi con il basilico. Ed è all’inizio della sua seduzione, Mark: l’alchimia di quel gioiello griffato dalle famose “F” incrociate, si avvale di un “cuore” intenso di bacche rosa e di cardamomo, vibrante di geranio aromatico e di cedro del Texas. Un’alchimia che scende ora nel suo “fondo” di sensualità per un magico accordo di cuoio chiaro, fava di tonka e Patchouly. E dunque: miracolosamente Mark Robson! Con questo gesto che, pur in fantasia, ha potere di mascolinità, ele� ganza, fascino, stile.

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Declinato in “pour Homme”, Fan di Fendi si avvale di un testimone di rara caratura artistica (la fascinosa star universale della musica, Mark Robson), oltre che di un’autentica sinfonia fragrante, in un flacone gioiello.


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Con Skin Caviar Collection Liquid Lift, La Prairie fa un ulteriore clamoroso passo avanti sulla strada della cosmesi d’altissimo rango. Festeggiando così il 25° anno della sua prestigiosa epopea… al caviale. L U C I A N O PA R I S I N I

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COME PORSI al tavolo di un autentico laboratorio di… bellezza. È il momento “fatale” di un’alchimia a camere separate. Al flacone di un intenso blu, dal quale traspaiono perle dorate, va tolto il tappo per premere l’erogatore e così miscelare le due fasi. Una o due gocce sul palmo della mano e quindi la punta delle dita per stendere… Skin Caviar Liquid Lift su viso e collo. Ecco: “Il momento fatale” ha lo squillo della genialità. L’epopea della Skin Caviar Collection di La Prairie ha raggiunto mirabilmente il suo 25° anno di storia cesellandolo con un’altra “straordinarietà” che vede le perle dorate di caviale, accentuate nella loro subitanea azione idratante, combinarsi con l’eccezionale Recovery Complex “che - riporto testualmente - ricostruisce la struttura di base della pelle per un effetto rassodante a lunga dorata”. Perché? in che modo? quale “prodigio” scientifico de La Prairie? Vediamo. Anzitutto Skin Caviar Liquid Lift vanta più intensa concentrazione di puro estratto di caviale di tutti gli altri prodotti della Caviar Collection; eppoi… � SKIN CAVIAR COLLECTION LIQUID LIFT si avvale di una straordinaria tecnologia per combinare e diffondere ingredienti attivi; � SKIN CAVIAR COLLECTION LIQUID LIFT è un siero di sicura efficacia tanto da rendere immediatamente la pelle ad una quota di perfezione mai raggiunta; � SKIN CAVIAR COLLECTION LIQUID LIFT produce un’azione liftante immediata anche per un estratto di caviale derivante dallo storione d’allevamento di Baeri; � SKIN CAVIAR COLLECTION LIQUID LIFT dispone di perle di nuova generazione, incapsulate in un guscio d’alga rossa che si dissolve immediatamente all’atto di applicazione così da integrare l’azione rassodante; � SKIN CAVIAR COLLECTION LIQUID LIFT supporta la sua azione liftante anche con l’effetto tensore di un polimero di glucosio; � SKIN CAVIAR COLLECTION LIQUID LIFT dispone di una combinazione di vitamine,

acidi nucleici, fosfolipidi ed acidi grassi Omega 3, per migliorare l’elasticità della pelle aumentandone le proprietà antiossidanti e rafforzandone la naturale barriera di difesa; � SKIN CAVIAR COLLECTION LIQUID LIFT ha in sè un nuovo pentapeptide, il Recovery Complex, complesso di recupero per conservare un ambiente ottimale alle cellule staminali epidermiche, preservando l’equilibrio cutaneo e proteggendo le stesse cellule da stress esterni con il risultato di una pelle giovane e a lungo; � SKIN CAVIAR COLLECTION LIQUID LIFT nella sua formulazione equilibrata contiene altri ingredienti a nutrizione, idratazione e protezione della pelle: uno ricco in Omega 3, ceramidi, eppoi pro-vitamina B5, estratti vegetali, vitamina C e il Complesso Esclusivo La Prairie a stimolazione del rinnovamento naturale della pelle; � SKIN CAVIAR COLLECTION LIQUID LIFT con il suo innovativo sistema di erogazione pemette che le due fasi separate (perle di caviale nuova generazione immerse in una soluzione costituita da un peptide anti rughe e dal pentapeptide Recovery Complex) si miscelino e combinino in un siero liquido “che avvolge la pelle - cito testualmente - con un velo setoso avviando l’azione liftante”. Ho cercato di “tradurre” - riassumendo l’alchimia davvero complessa di cui Skin Caviar Collection Liquid Lift si compone. Del resto, per il suo 25° compleanno l’epopea del Caviale La Prairie non poteva che tendere ad ulteriore perfezionismo… E dopo tanta scientificità (davvero una profonda elucubrazione cosmetica...) mi libero l’intelletto inventandomi liberamente la più sorprendente delle testimonials. Testimonial di se stessa e di questa “sua” Skin Caviar Collection Liquid Lift. VENTICINQUESIMO Affidando ai grafici l’in- Accanto al prestigio di Skin Collection Liquid Lift, i serimento in queste pagi- Caviar segni del prestigioso 25° de Prairie nello spettacolare ne del volto-determina- La allestimento milanese di zione di Valeria De Fiore, “Spazio Edit”. E con un affascinante primo piano di neo General Manager de Valeria De Fiore, General Manager della Filiale � italiana de La Prairie. La Prairie Italia.


VIRILITÀ... GRIDATA 96

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Kokoriko! Un grido, quello originale del gallo, certo, ma anche di vittoria, di fierezza, di gioia, di conquista. Un grido che oggi si fa profumo per Jean Paul Gaultier che invita così i “suoi” uomini ad affermare la loro virilità e la loro personalità forte e disinibita. MARINA

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PRIAMO D’IMPULSO, INCURIOSITI,

il dizionario stilistico-creativo di Jean Paul Gaultier. Scorriamo le pagine e ci fermiamo alla definizione di “Uomo”. Leggiamo: maschile plurale. Scopriamo così che per il designer non c’è un solo uomo, ma tanti: di varie età, maschili-femminili, mezzi mascalzoni, mezzi bravi ragazzi, canaglie o raffinati, ma tutti dalla personalità forte, dichiarata anche da un look che li vede indossare la gonna, lo smoking, abiti in neoprene, giacche di pelle oversized, tuniche di mussolina e completi di classe o alla marinara. Uomini sexy-chic che con glamour, humor, raffinatezza ed un SANTIN pizzico di provocazione stravolgono i canoni classici dell’eleganza per renderli sempre più moderni e scottanti. Ed è a questi uomini che Gaultier dedica il suo nuovo profumo, Kokorico, un invito olfattivo a dichiarare la loro virilità trionfante ed esasperata, un autentico grido di vittoria. Ecco allora il “marinaio” di Le Male, cedere la scena a un Don Giovanni consapevole - interpretato nell’advertising di Jean Baptiste Mondino, dall’affascinante top model basco Jon Kortajarena un’essenza incontenibile, disinibita, originale, ricca di audacia e di sorprese, un jus generoso e sensuale ma vigoroso che, sebbene fedele alla tradizione dell’alta profumeria e realizzato con materie prime preziose, mette sottosopra i codici delle fragranze maschili. Il suo segreto è un grande classico che sconvolge, un mix di cedro, patchouly e vetyver, per un’impronta d’assoluta mascolinità ed un’eco tribale, ma qui… si esagera e si gioca esasperando i contrasti per creare un bouquet aristocratico, chic e pieno di prontezza di spirito. Accanto poi, il chicco di cacao, goloso, grezzo, afrodisiaco, trattato come se fosse “amaro” che si scontra e rivaleggia con la sensualità e la freschezza della foglia di fico velata di sfumature boisées. A fargli da anfitrione non poteva che esserci uno scrigno altrettanto sorprendente. L’inconfondibile “can”, la lattina-icona dei precedenti profumi diventa una scatola per bobine rosso lacca, e il busto in cristallo si trasforma in un flacone-scultura ad effetto morphing e trompe-l’oeil in nero assoluto e rosso: visto di profilo, tratteggia la silhouette di un corpo maschile; guardato di fronte, rivela una faccia pensante. Complici olfattivi di Kokorico, i prodotti indispensabili per il benessere dell’uomo: Gel Douche Parfumé, Stick � Déodorant e Baume Après Rasage.

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Fondamentalmente

PROTEOSOMA Profonda ricerca Lancaster a conoscenza del DNA della pelle. Dopo Suractif, Tan Activating Complex, Skin Therapy, 365 Cellular Elixir, Retinology e 365 Cellular Elixir Intense, ecco Suractif Volume Contour “un intenso ventaglio di trattamenti” a… scoperta proteosoma. Per produrre maggior collagene e un “materasso di fibre”.

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SPECIALE

L U C I A N O PA R I S I N I

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EGUO DAL 1976

il crescendo della ricerca Lancaster sin da quando con il “primo” Suractif utilizzò in cosmetica il retinolo. Una ricerca (vanto di oltre 750 brevetti intenazionali) che qui mi piace progressivamente puntualizzare con il lancio nel 1985 di un complesso - il Tan Activating - a stimolazione (linea solare rivoluzionaria!) della produzione di melanina. Eppoi, pur riassumendo, e comunque seguendo una delle strade maestre della scientificità cosmetica, ecco nel 1993 la difesa del tasso d’ossigeno nella pelle con Skin Therapy e, nel 2003, la “riparazione” e protezione del DNA delle cellule cutanee con 365 Cellular Elixir. Retinolo ancora nel 2009 con Retinology per una straordinaria terapia genica. E di nuovo 365 Cellular Elixir nel 2011 con la versione “Intense” ancor più profondamente dedita alla cura della pelle. E ora, 2012, Suractiv Volume Contour a “reggere” le fibre preposte alla com-

pattezza della pelle. Con il coinvolgimento nientemeno che del “proteosoma” sistema chiamato dalla ricerca a “riciclare e regolare le proteine”. PROTEOSOMA? Ne chiedo spiegazione al dottor Olivier Doucet, vice presidente di Lancaster R&S: “… è una specie di frullatore all’interno della cellula. Macina tutte le proteine catabolizzate riducendole in costituenti elementari, in particolare peptidi e aminoacidi, in modo tale da essere riutilizzati. Ma con l’invecchiamento l’attività del proteosoma dimiunuisce, comportando un accumulo di proteine non funzionabili”. Ergo, ne deduco, necessaria la riattivazione del proteosoma. E quindi chiamare in causa Suractif Volume Contour, questo nuovo complesso Lancaster basato anche su una pianta africana, la Kigelia, così facilitando la neosintesi di fibre elastiche che influenzano decisamente la compattezza cutanea. SURACTIF VOLUME CONTOUR declinato in Firming Day Cream, in Firming Eye Cream, in Regenerating � Night Cream e in Firming Rich Day Cream.

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La tua la nostra terra Tomaso… 100

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“My Land”: ecco il profumo della propria terra, l’espressione geniale di un’italianità sempre fragrante. Lo testimonia Tomaso, il valore della quarta generazione Trussardi. L U C I A N O PA R I S I N I

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Y LAND, LA MIA TERRA,

ma anche un’assonanza: …“la mia Milano”; se poi alla sua Milano, da un angolo del Duomo si affaccia Tomaso Trussardi col suo sguardo di fascino dolcemente deciso, si chiude il cerchio del concetto stupendo di un prestigioso maschile, contenuto da un flacone, autentica opera d’arte, magistralmente realizzata dal milanese Antonio Citterio. My Land, dunque; e quanto mai, se Tomaso, manager cosmopolita, quarta generazione della famiglia Trussardi, mira il vicino e il lontano di una terra che altro non è che My Land, terra sua e nostra, certo, ma anche di una Milano e di una italianità che sa creare capolavori come questo, non solo nel concetto (complicità del marchio Trussardi con la città…) ma soprattutto nei valori tangibili: un flacone di originalità

superiore (un connubio straordinario tra vetro, cuoio e tecnologia d’estro assoluto) e un’alchimia fragrante che fonde mirabilmente note legnose a frizzanti effluvi di bergamotto e mandarino verde, sorprendendo con una nota di calone l’intreccio di lavanda e fiori di violetta. Certo geniale il “nez” Alexandra Kosinski pur sotto la regia di una sempre più magica Giorgia Martone, mente intuitiva dell’universo ITF. E geniale, ribadisco, Antonio Citterio, architetto di famaovunque, nel creare ciò che in profumeria ancora non era stato immaginato. E geniale ancora e soprattutto Tomaso Trussardi nell’esprimere se stesso in quello sguardo che qualcuno avrebbe definito… dal ponte, perché intenso seppur sereno nel gettare da Milano il… ponte di una italianità, anche fragrante, verso la speranza del futuro. Con il senso vero della propria � terra, della sua My Land, della sua Milano.

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Un amore di vitamine 102

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E VITAMINE: ovunque e comunque i veri gioielli della vita. Se ne parla, si invocano, si aggiungono e spesso si tralasciano, quasi la loro ovvietà “fondamentale” non meriti enfasi, come del resto mai si enfatizza un’ovvietà, anche se determinante, addirittura... vitale. Vitamine dice Marbert, e si pone una domanda di... immediato soccorso: “Hai bisogno di energia? Che ne dici di una carica di vitamine per la tua pelle? Marbert ha la soluzione”. E dal cilindro della semplicità (che fa efficacia sicura), estrae come una dichiarazione d’amore da stampare su una candida maglietta: I ♥ Vitamins . Un amore che si identifica in un Complesso Attivo Vitaminico all’estratto di frutta agente a tre livelli. E qui non mi resta che riprodurre testualmente quanto sostiene Marbert e cioè: � la vitamina C arricchisce il naturale contenuto di vitamine della pelle. Questo potente antiossidante la protegge dai radicali liberi che causano l’invecchiamento prematuro determinato dagli effetti dannosi della luce solare; � gli estratti di mela e lime idratano e nutrono la pelle; � l’olio di mandorla protegge la barriera idrolipidica e rende la pelle morbida e levigata. Chiaro, lapalissiano. E declinabile in prodotti specifici:

� il pantenolo per un effetto calmante ed equilibrante;

cosicchè I♥ Vitamins garantisce un’idratazione a lungo termine per una pelle luminosa., conferendole un aspetto levigato, fresco e riposato. TRATTAMENTO VISO, PELLI SECCHE:

� tutta la prima parte della “ricetta”;

� con l’olio di semi di grano, l’olio di pistacchio: � in più l’olio di nocciolo di albicocca che nutre

e leviga la pelle rendendola morbida e fresca; TRATTAMENTO CONTORNO OCCHI:

� ancor tutta la prima parte;

� in più il burro di shea che previene la secchezza cutanea

nutrendo la pelle;

� in più la caffeina che riduce i gonfiori nell’area

contorno occhi. SIERO INTENSIVO PER OGNI TIPO DI PELLE: � ancora tutta la prima parte; � Vitamin Booster (non comedogeno) che dona alla pelle un aspetto levigato e fresco. �

TRATTAMENTO VISO: ai tre attivi soprascritti vanno aggiunti: � la vitamina E che protegge la pelle dall’invecchiamento causato dalla luce del sole; � l’olio di semi di grano che previene la secchezza cutanea e nutre la pelle;

Marbert scopre la più efficace delle ovvietà e realizza con un marchio di accattivante simpatia I♥Vitamins un’autentica carica di vitamine a beneficio di ogni tipo di pelle. N°10 OTTOBRE 2012

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speciale

Luciano Pa r i s i n i

“L’

uomo che indossa Freedom

è un gentleman dallo spirito ribelle che non programma il suo futuro, ma lo crea. Vive di spontaneità e prende ispirazione dalla bellezza della natura che lo circonda”: che biglietto da visita per questo ritorno di Tommy Hilfiger! Dopo la prima creatura distinta dal suo nome e cognome e successivamente dall’Hilfiger Denim e dal Tommy Girl, il genio d’America si presenta (come primo passo sulla pretenziosa, prestigiosa via di un rinnovato successo, sotto l’immenso ombrello della potente proprietà “mondiale” PVH Corp. e dell’appassionato impegno di “ Clinique Aramis and Designer Fragrances”), con questo “Freedom” di giustificate, ammirevoli velleità. Non foss’altro che per la destinazione di nobile libertà espressa nella frase qui sopra e naturalmente per un jus di particolare originalità, di un flacone di accattivante (tradizionale) stile “marinaro” e di un testimo-

fragrante

libertà Riecco Tommy Hilfiger con un maschile che sublima la vitalità: jus, flacone, testimonial (il russo “ribelle”, Arthur Kulkov), campagna stampa e spot, nel più affascinante progetto libero: “Freedom”, ovviamente...

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nial (il russo di fama mondiale, Arthur Kulkov) che su quel “Riva” di mai tramontati sogni nautici, salpa verso l’orizzonte infinito della libertà di pensiero ed azione, dopo averla vissuta (nel fascinoso spot) con una lei di gentile, appassionante femminilità. Il passepartout dell’essere uomo in disinvolta libertà, insomma: una fragranza che apre alla natura, per foglie di basilico e violetta, unite a ginepro e salvia sclarea, poi toccate da un effluvio speziato di pepe bianco e zenzero. Ed è solo “partenza”! Il cuore della fragranza “esplode” infatti di energia per quel cocktail di fiori d’arancio, coriandolo e karmafior. Un “cuore” di assoluta vitalità, certo; che infine “defluisce” nelle note del vetyver e di un accordo salato di legni “trascinati” dall’acqua. E a conclusione, emanando sensualità, la “forza” del legno di sandalo. Freedom, libertà, vita fragrante: sì, Tommy Hilfiger è n tornato...

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Una donna… Nude

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O STILE DI COSTUME NATIONAL? Unico ed im-

“È l’essenza della seduzione e la vera espressione di sé allo stesso tempo”. Così Ennio Capasa, artefice dell’universo Costume National, definisce So Nude, un jus, quintessenza di naturalezza, trasparenza e autenticità, che si afferma come il ritratto olfattivo del suo stile e della “sua” donna. marina SANTIN

mediatamente riconoscibile. Per le linee, minimaliste e pure che disegnano abiti creati per accarezzare il corpo come una seconda pelle sublimando la personalità di chi li indossa. e per i colori, una palette cromatica essenziale, declinata in toni neutri e primari, dal nero al grigio fino al bianco, con grande protagonista il beige nudo. Un universo creativo che, grafico, atemporale e chic, oggi trova nuova espressione di sé in So Nude, un jus che si fa interprete di un modo di essere, l’essere se stessi oggi e domani, oltre la moda ed il tempo, come la donna della griffe. ennio Capasa afferma “è l’essenza della seduzione e la vera espressione di sé allo stesso tempo”, ed è il ritratto olfattivo di un’icona contemporanea e seducente, orgogliosa di sé, dalla disarmante spontaneità, che si rivela e accetta se stessa senza nascondere le proprie emozioni, autentica, diretta, naturale, femminile, e dotata di una grazia e di un’eleganza innate che scaturiscono dall’animo. Per lei, un’eau de Parfum floreale e speziata che si annuncia con sentori di cardamomo LMR e cumino nitrisi di neroli, per poi dichiararsi con un cuore che palpita di ylang ylang LMR, rosa damascena e tuberosa e illanguidire in un sillage caldo e vibrante che intreccia legno di cedro della Virginia, cuore di patchouly indonesiano LMR e legno di sandalo. A racchiuderlo, una silhouette in cristallo “nude” illuminata da riflesso argento dorato che reinterpreta le linee degli sgrigni delle preceden� ti fragranze della griffe.

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Ecco Blackberry & Bay, l’ultima originale fragranza che viene dalla natura con il “british style” di Jo Malone. Un capolavoro che s’adonta della dolcezza di un frutto d’infanzia in straordinario connubio con l’alloro.

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UCCEDE ANCHE A ME, D’ESTATE,

là dove la natura è più amorevolmente rozza, dove l’avidità occasionale del palato scatena voglie già lontane nell’età, quando i rovi infliggevano segni rossi sulla pelle dell’innocenza e la testimonianza di una fugace rapina di more gonfie di succosa prelibatezza, si avvertiva su una canotta bianca, sui pantaloncini di bucato… E l’ira di una madre che aveva soltanto in mani stanche… la lavatrice e il detersivo, veniva placata da quel pugno di more che le si offriva come ad una divinità della pazienza e dell’amore. Succede ora aprendo questo flacone che ancora e sempre simboleggia eleganza, raffinatezza, cortesia fragrante. Succede per quell’alchimia “naturale” che il “nez” Fabrice Pellegrin racconta con questa didascalia d’amore per la natura, la natura dell’innocenza: “…l’idea di Blackberry & Bay nasce da passeggiate autunnali in campagna, nell’autunno più intenso; dalle

raccolte di more negli incolti boschi inglesi, dal foraggiare alla ricerca di more perfettamente mature in mezzo a siepi fruscianti… per creare una fragranza ricca di succosa dolcezza, con un tocco di more mature, in armonia con gli accordi verdi e terrosi dell’alloro…”. Alloro? L’alloro in profumeria? Quando mai? Ed è ancora Fabrice a spiegarmi: “… ho voluto davvero riprodurre l’effetto fresco e croccante delle foglie d’alloro, da non confondere con l’alloro secco usato in cucina, l’alloro fresco incarna la brillante e naturale vitalità delle foglie vive…”. Ecco: nasce così l’ultima geniale, dolcissima, tenerissima, originale fragranza di Jo Malone. More, pompelmo a fondersi con l’alloro appena colto. E una base di vetyver e legno di cedro. Blackberry & Bay: tonificante nella linea bagno, verdeggiante nella Home Candle, esaltante, come ogni creatura Jo Malone, nella sua Collection. A celebrazione costante dello stile british per chi ha fedeltà nel buono, nel bello, � nello “style” appunto.

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Les Elixirs scienza PAYOT Questo splendido volto attraversa con il suo sguardo accattivante la magia di un Complesso ricco di attivi ad alta potenzialità abbinati ad innegabili ed efficaci virtù di piante medicinali. Per prevenire, proteggere, riparare gli effetti dell’invecchiamento cutaneo.

lUCiano PA r I S I N I

A

SOSTEGNO DEI TRE PRINCIPI FONDAMENTALI nella

lotta contro gli effetti dell’invecchiamento cutaneo - prevenire, proteggere, riparare - interviene Payot con eccezionale potenzialità: un complesso di attivi emersi da un’approfondita, minuziosa ricerca, accomunato all’efficace apporto delle piante medicinali. E dunque, genialmente, un “programma” declinato in quattro straordinarie “essenze” che associano attivi di particolare efficacia come acido ialuronico, biosaccaridi e oligoelementi. Cui si aggiungono, a virtù ancestrale, piante medicinali come l’elicriso, antiage di proprietà anti-radicaliche e anti-ossidanti, l’avena, idratante ricco di proteine, acidi grassi essenziali e polisaccaridi, il fiore di ninfea, calmante, antiossidante, il timo, purificante ad attività antisettica. Quattro Elixirs insomma: in quattro flaconi di accattivante immediatezza anche per il loro design e la delicatezza delle texture a impatto avvolgente. E dunque: � ELIxIr JEuNESSE, anti-age e anti-ossidante, abbinamento elicriso; � ELIxIr D’EAu, idratante, dissetante, abbinamento avena; � ELIxIr DOuCEur, lenitivo, riconfortante, abbinamento fiore di ninfea; � ELIxIr PurETÉ, purificante e detossinante, abbinamento timo.

In ciascuno, come si è accennato, gli attivi ad eccezionale efficacia: � Oligoelementi, per prevenire: manganese antiradicalico, zinco, antiossidante, antistress; � Biosaccaridi, per proteggere: proprietà idratanti, addolcenti, calmanti; � 2 acidi ialuronici, per riparare, a due pesi molecolari: elevato ad azione idratante, addolcente,

levigante; basso ad azione idratante e riparatrice in profondità.

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Red Power, driven by passion: questo è Ferrari, uno scatto di fragrante seduzione, un’alchimia da Gran Premio, un “maschile” purosangue. Come il Cavallino. L u c i a n o Pa r i s i n i

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SEDUZIONE

FORMULA S

ENTORE FERRARI DEFINITO “RED POWER,

driven by passion” è sentore eccitante. E credo non lo sia soltanto per chi, come il sottoscritto, abbia vissuto, da professionista, l’infinita storia del Cavallino ai tempi ancor più gloriosi di Lauda e Regazzoni. Scritti da un circuito all’altro, in giro per quel mondo che viveva “Ferrari” non come un marchio, un bolide, un Gran Premio, ma proprio come una “Red Power”, una potenza rossa vissuta, guidata dalla passione. “Driven by passion”: miglior definizione non era possibile (e proprio in questo settembre di entusiasmante “rivincita rossa”) per un “nuovo” Ferrari che va ben oltre la fragranza di lontano esordio, proponendo un vero gioiello fragrante, avvolto da una… scocca, una carenatura, un flacone insomma, di tutto pregio, adorno di simbolismo, esaltato da un accattivante design (flacone forgiato dal mago Thierry de Baschmakoff per l’agenzia Aesthete) quanto mai consono a un fragrante Cavallino. Che pulsa - accelerazione da Formula 1… - di ingredienti scattanti come il bergamotto di Calabria, le arance rosse di Sicilia e un tocco di lavanda e pepe rosso. Così per partire; mettendoci poi un “cuore” di accordi, fiori, spezie, violetta, foglie di geranio, cardamomo, rosmarino; e in fine chiamando, sviluppando energia con un’alchimia di legni, ambra, muschio bianco, fava di tonka, patchouly, cedro rosso… Così sviluppando un vero ardore di maschile sensualità, così esprimendo un’avvolgente, irresistibile seduzione. “Testimoniata” in advertising, da quel volto � adombrato di rosso, misterioso, conturbante. Ferrari d’improvviso.

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5 VOLTI DISCIENZA

PER LE DONNE E LA SCIENZA Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura

Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO

MARIA GIOVANNA DAINOTTI 34 anni, Laureata nel 2005 in Fisica presso l’Università degli Studi di Salerno. Nel 2008 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca Internazionale in Astrofisica Relativistica presso l’Università di Roma La Sapienza. Vincitrice nel 2009 e nel 2010 della Borsa di Studio Angelo della Riccia, è stata per tre anni research assistant presso l’Osservatorio Astronomico dell’Università Jagellonica di Cracovia dove ha anche svolto attività didattica. E’ stata inoltre visiting scientist presso l’Università di Harvard (USA), settembre 2009 e presso l’Università di Leicester, (Inghilterra) nel 2011 ed è autrice di più di 40 pubblicazioni scientifiche di livello internazionale. La sua ricerca è volta a investigare la possibilità di usare le esplosioni di raggi gamma per far luce sull’origine dell’Universo ed il suo ultimo destino.

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ELENA FORTUNATI 29 anni. Laureata nel 2007 in Ingegneria dei Materiali presso l’Università degli Studi di Perugia. Consegue nel 2010 il titolo di Dottore di ricerca in Nanotecnologie dei Materiale e si aggiudica riconoscimenti quali: un assegno di ricerca in Scienze Ingegneria Industriale e dell’Informazione a Perugia nel 2012 e il premio Leonardo da Vinci in Bioinformatica e Nano Biotecnologie nel 2007. Tra il 2009 e il 2011 trascorre un periodo di studio presso l’Analytical Chemistry Nutrition and Food Sciences Department (Alicante - Spagna) e, nel 2010, presso il KTH-Polymer tehnology Division of Biocomposites (Stoccolma - Svezia). Attualmente è impegnata in qualità di assegnista di ricerca presso il Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze e Tecnologie dei Materiali dell’Università degli Studi di Perugia. La sua ricerca mira a studiare sviluppo e caratterizzare di supporti biodegradabili per applicazioni biomedico e per il settore degli imballaggi alimentari.


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FEDERICA FRANCIOSI 32 anni. Laureata nel 2005 in Medicina Veterinaria presso l’Università degli Studi di Milano. Nel 2009 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Biotecnologie applicate alle Scienze Veterinarie. Trascorre un periodo di studio, nel 2005, presso l’Hannah Research Park (Ayr - Regno Unito) e, successivamente, presso l’INRA - Centre de Tours (Nouzilly Francia) grazie alla borsa di studio EU Leonardo da Vinci Program Vets in Europe III.

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A 14 ANNI NEL MONDO,

da 10 in Italia: questo “For Women in Science” continua la sua strada maestra a sostegno delle donne che della scienza fanno vita, tanto da raggiungere successi addirittura da Nobel. E subito mi piace citare Elizabeth Blackburn e Ada Yonath, “Nobel” rispettivamente per la medicina e per la chimica nel 2009.

VALERIA MANERA 13 - “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza” 2012 - Press Kit 32 anni, Laureata in Psicologia all’Università degli Studi di Torino nel 2005, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Cognitive nel 2008 presso la stessa università, dove continua a svolgere attività di ricerca sulla comprensione delle intenzioni sociali a partire dal movimento biologico. Dal 2007 al 2010 ha trascorso numerosi periodi come visiting presso il Laboratorio di Psicologia Sperimentale dell’Università di Leuven (Belgio), ed è attualmente visiting presso il Laboratorio di Psicofisiologia dell’Università di Stanford (California), dove lavora con pazienti autistici. E’ autrice di numerosi articoli scientifici internazionali sulla cognizione sociale e il movimento biologico. Attualmente è impegnata in qualità post doc presso l’Università degli Studi di Torino. La sua ricerca indaga la capacità di comprendere le intenzioni a partire dall’osservazione del movimento biologico in pazienti affetti da autismo.

“For Women in Science” de L’Oréal in partnership con l’Unesco: ecco le cinque premiate (con una borsa di studio del valore di 15mila euro) nel “decennale” italiano del prestigioso, efficace, quanto mai encomiabile, Programma Internazionale: “a consacrare l’eccellenza e incoraggiare il talento” delle donne di scienza.

MONICA SCOGNAMIGLIO 28 anni. Laureata nel 2008 in Biologia presso la Seconda Università degli Studi di Napoli. Nel 2011 consegue il dottorato di ricerca in Risorse e Ambiente. Tra il 2009 e il 2010 soggiorna presso l’Università di Leiden (Leiden Olanda) in qualità di visiting student. Attualmente è impegnata in qualità di borsista presso il Laboratorio di Fitochimica del Dipartimento di Scienze della Vita presso la Seconda Università degli Studi di Napoli. La sua ricerca mira a studiare il contenuto in metaboliti secondari delle piante dell’area mediterranea e le attività biologiche ad essi ascrivibili. Ha vinto con un progetto per lo studio delle proprietà antiossidanti di piante dell’area mediterranea e dei composti dotati di tale attività mediante un approccio metabolomico.


SPECIALE

Entrambe uscite dal gruppo d’eccellenza di cinque “laureate” internazionali (una per Continente, con 100 mila dollari di premio) da “For Women in Science” nel 2008. La loro consacrazione significa la straordinaria caratura scientifica di questo programma che L’Oréal sostiene in partnership con l’Unesco, spaziando “universalmente” alla ricerca dei valori massimi delle donne dedite alla scienza. Quattordici anni internazionali, dieci anni italiani: eccomi dunque al più recente evento, prestigiosamente “del decennale”, che ha visto sul “podio milanese” le cinque borsiste scaturite da una selezione di oltre 280 candidature, visionate da una prestigiosa giuria (tra cui Cristina Emanuel, direttore scientifico L’Oréal Italia) ancora una volta presieduta dal Professor Umberto Veronesi.

Evento con in primo piano Giorgina Gallo, presidente e amministratore delegato L’Oréal Italia, con la quale mi compiaccio per una delle frasi del suo speech d’intervento alla cerimonia di premiazione all’Università degli Studi di Milano: “...Le donne, grazie al loro approccio creativo, dimostrano di poter aprire nuove strade alla ricerca scientifica e la scienza ha bisogno di loro. Sostenendole diamo possibilità a nuove scoperte e innovazioni che abbiano un impatto decisivo per l’umanità e la salute di tutti”. Vediamo allora in queste pagine i volti e i pregi scientifici delle cinque premiate (con una borsa di studio di 15smila euro). Cinque che vanno ad aggiungersi alle quarantacinque “colleghe” del “de� cennale”.

DALLA CREAZIONE DELLA PARTNERSHIP L’ORÉAL-UNESCO, PIÙ DI

1.300 SCIENZIATE

SONO STATE INSIGNITE DEL PREMIO O SUPPORTATE NEL PROSEGUIMENTO DELLA LORO CARRIERA.

72LAUREATE PREMIO L’ORÉAL-UNESCO

50 BORSE

BORSE “L’ORÉAL ITALIA PER LE DONNE E LA SCIENZA” 116

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casTRO: un... Business chess-player 11

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speciale

Tutto, e di tutto: ecco Gianfranco Castro, Country Manager di Perfume Holding e Amministratore Delegato di MSB Italia, in un inedito, straordinario ritratto del nostro direttore, scritto sotto gli influssi letterari del grande Joseph Rudyard Kipling. E nell’ottica del giocatore di scacchi... L u c i a n o Pa r i s i n i

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ui: “… SE riesci a conservare il controllo

tempi nostri, al nostro mondo antico e moderno della bellezza, di cui fai parte da parecchio, nonostante vanti la giovinezza di trentasei anni, “da uomo”, direbbe Kipling. “Lo direbbe mio padre, architetto. Immaginalo ad Acireale, quando a diciott’anni compiuti gli chiedo di poter migrare al Nord, dopo una ricerca su Internet che mi indirizza alla “Cattolica” per conseguire la Laurea in Scienze politiche, indirizzo economico”. n E il grande padre? “Quaranta milioni di lire nel bancomat, un tutto compreso per raggiungere l’obiettivo, vivere a Milano, collegio, studente fuori sede, pesante retta degli gli studi...”. n E riempendo quegli inesorabili minuti di Kipling, dando valore ad ognuno dei sessanta secondi... “Appunto. Treno Freccia del Sud quindi; diciotto ore per raggiungere Milano, sentendomi davvero un emigrato, anche un deportato in quella tradotta con a fianco la mia grossa valigia di cartone...”. n E con il bancomat da quaranta milioni di lire... “Da centellinare per ogni inesorabile minuto... Alloggio con letto a castello triplo, bagno fuori stanza, 490mila lire al mese”. n Ma papà architetto non propose di comprarti casa a Milano? “Rifiutai. E mi arrangiai avendo fiducia in me stesso come suggeriva Kipling... Pizzeria “Papillon”, sabato e domenica dando valore... ad ognuno degli inesorabili minuti”. n Ma questo rompipalle di Kipling ti permetteva di andartene a casa, alla tua Acireale, dove hai fatto lo scientifico, dove ti eri distinto nel basket e addirittura la “Viola”, prestigio pallacanestro di Reggio Calabria, ti aveva fatto una proposta “professionale”?... “Non se ne fece nulla. Eppoi nella mia Acireale tornavo solo per Natale e Pasqua e con quel treno...”.

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quando tutti intorno a te lo perdono e te ne danno la colpa, se puoi avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te ma prendi in considerazione anche i loro dubbi...”. n Io: “... SE riesci a sopportare la verità che hai detto, distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui...” Lui: “... SE per te ogni persona conta, ma nessuno troppo; se riesci a riempire ogni inesorabile minuto dando valore ad ognuno dei sessanta secondi....” n Io: “... tua è la Terra e tutto ciò che contiene. E, cosa più importante, sarai un uomo, figlio mio”. Ecco: il mio colloquio con Gianfranco Castro si apre così, “duettando” Rudyard. E Rudyard detto con la sufficienza di chi sa e chiama il grande Kipling per nome, citandomelo, appunto, come Joseph Rudyard, famoso per tanti capolavori (“Il libro della giungla”, “Capitani coraggiosi”...), ma anche e soprattutto per “If”, ovvero “Se”, scritto nel 1895 e dedicato ad un figlio piuttosto... dubbio dipendente.

n Filosofia spicciola, dottor Castro, da trasbordare ai

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speciale

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n poichè tra le maglie di questo nostro colloquio,

Kipling spunta costantemente, non è che d’improvviso ti sussurri: figlio mio, eri un pò secchione! ecco: ora “si apre” un Gianfranco castro che ride compiaciuto del suo immenso carnet di cose vissute: di gente amata (due sorelle, Maria pia ed elisabetta, entrambe laureate; arianna, una splendida moglie ventisettenne), di feeling professionali, come questo con enrico ceccato, managing partner del Fondo di investimento Orlando italy, presidente di perfume Holding che comprende selective Beauty e Morris profumi e che ha eletto castro a neo country manager di perfume Holding e amministratore Delegato di MsB italia. Un castro che alla laurea può aggiungere il vanto di una borsa di studio vinta su 540 candidati per entrare nientemeno che a cambridge, Judge institute of Management studies, frequentando il selwyn college; e, sempre ancor prima della laurea, uno stage all’arthur andersen (per consulenza strategica)...

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n e il primo lavoro?

“Al Bolton Group, settore detersivi, Omino Bianco ecc. Poi in Procter (Pet Food, e Detergents)”. n e quindi in l’Oréal... “L’Oréal Paris. Un anno al marketing per Nude Commercial, quindi esperienza di un altr’anno in Bain Company di via Crocifisso a Milano, leader in Italia nella consulenza strategica e organizzativa”. Un’autentica scacchiera d’impegni, “giocando” a riempire tutti quegli inesorabili minuti di Kipling: questo è Gianfranco castro, di cui foto inevitabile e quanto mai significativa in queste pagine. Foto di “Business chessplayer”: una definizione inglese che mi sono inventata, ma molto appropriata ad un uomo che a 36 anni ha già effettuato, e continua ad effettuare, mosse importanti sulla scacchiera della (sua) vita. Tra una strimpellata di chitarra, qualche canestro, una scacchiera, un libro di pirandello, di Verga e di quel Kipling che ancora m’incombe puntiglioso, mentre già spengo lo schermo del n computer.



SPECIALE 1

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Effetto Warhol

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CAROLE HALLAC

L’arte di Andy Warhol in scena a New York, protagonista di una rassegna che illustra come i suoi lavori influenzano e sono fonte d’ispirazione per tanti autori contemporanei. 122

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Regarding Warhol: Sixty Artists, Fifty Years.

Self-Portrait, 1967

METROPOLITAN MUSEUM FINO AL AL 31 DICEMBRE 2012 Info: www.metmuseum.org

Big Campbell’s Soup Can, 19¢ (Beef Noodle), 1962

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ANDY WHAROL ANDY WHAROL


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ER DECENNI,

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i critici hanno osservato l’influenza di Andy Warhol sull’arte contemporanea, un tema che il Metropolitan Museum di New York esplora in modo approfondito nella mostra “Regarding Warhol: Sixty Artists, Fifty Years” dove 45 opere di Warhol e 100 lavori di altri 60 artisti, danno vita a cinque sezioni a tema che mettono a confronto dipinti, sculture e film del primo con quelli di autori che hanno reinterpretato, risposto o reagito al suo lavoro per generazioni. L’esposizione si apre con il capitolo “Daily News: From Banality to Disaster”, mostrando la passione di Warhol per le immagini della vita di tutti i giorni. Il suo interesse per i luoghi comuni e le cose banali trovate sui giornali lo ispiravano nel creare pubblicità e reportage di disastri, lavori che hanno influenzato altri artisti a lui contemporanei quali Sigmar Polke e Hans Haacke. La sezione esplora anche la sua curiosità per la cultura consumista americana degli anni Sessanta e la sua connessione con chi, in seguito, ha usato per le sue opere articoli di supermercato o di grandi magazzini, come Jeff Koons, Robert Gober e Damien Hirst. Al pari del packaging degli oggetti di consumo, Warhol è affascinato dal “packaging” delle celebrità, studiato in “Portraiture: Celebrity and Power”. Alcuni dei suoi migliori ritratti, come Red Jackie (1964) e Turquoise Marilyn (1964), sono esposti accanto a pezzi di artisti contemporanei tra cui Elizabeth Peyton, Karen Kilimnik e Cindy Sherman, compresi i lavori di Alex Katz e Chuck Close che come lui hanno ritratto altri artisti, poeti, musicisti.

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ELIZABETH

La terza sezione, “Queer Studies: Camoufla- PEYTON ge and Shifting Identities”, esamina come Warhol Blue Kurt, 1995 nel dopoguerra ha infranto le barriere in temi di 4 ALEX KATZ sfondo sessuale. La sua personalità enigmatica si Lita, 1964 è sviluppata nel corso della sua carriera ed è ben 5 CINDY SHERMAN rappresentata nell’ultimo Autoritratto (1986), Untitled, 1982 che risale ad un anno prima della morte, dove il 6 CHUCK CLOSE volto è nascosto dietro un velo di camouflage. Phil, 1969 Questo pezzo apre la sezione dedicata alla rap- 7 ROBERT presentazione palese del corpo maschile di arti- GOBER sti come David Hockney e Robert Gober, alcune Untitled, 1990 delle cui opere sono chiaramente influenzate da Torso from Behind di Warhol, e all’apertura a varie identità sessuali, un elemento ricorrente anche nella fotografia di Catherine Opie, Richard Avedon e Robert Mapplethorpe. Gli ultimi due spazi della mostra sono riservati all’utilizzo delle immagini nei progetti dell’artista. In “Consuming Images: Appropriation, Abstraction and Seriality”, illustra come il lavoro innovativo di Warhol usa fotografie esistenti come risorse spesso ripetute all’infinito (Baseball, 1962), il suo appropriarsi della storia dell’arte (Mona Lisa, 1963) e il suo interesse per l’astrazione affiancandoli alle opere degli artisti della Pictures Generations, come Richard Prince e Cindy Sherman, o ai dipinti di Christopher Wool, che riprendono l’astrazione e la serialità di Warhol. A conclusione, lo spettacolo “No Boundaries: Business, Collaboration and Spectacle”, che indaga le collaborazioni di � Warhol con la regia, l’editoria di riviste e il design.

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© THIERRY JEANDOT

Profumo in mostra S I LV I A M A N Z O N I

Di mostra in mostra, dalla Bretagna, a Ginevra fino all’Isère, per scoprire in un tour esclusivo in tre tappe, segreti, misteri, storia e curiosità dei profumi di ieri e di oggi. Lasciandosi avvolgere e conquistare da inebrianti sentori.

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SPECIALE

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N CASTELLI, MONASTERI, PALAZZI.

Il profumo quest’estate è stato l’ospite d’onore in luoghi d’eccezione, autentica guest star celebrata da mostre tematiche che continueranno anche in autunno, momento ideale per una visita che unisce l’utile al dilettevole. “Il pubblico mostra grande interesse per l’universo dei sentori. Il profumo continua ad affascinare, ed oggi c’è molta voglia di saperne di più”, spiega Annick Le Guérer, filosofa e antropologa specializzata nell’olfatto che, come membro del comitato scientifico delle tre mostre attualmente in corso, sta dando un contributo fondamentale alla divulgazione delle conoscenze tecniche che circondano questo mondo. “Non ci si accontenta più di odorare una fragranza, si vuole sapere come è stata realizzata, da chi, con quali ingredienti”, aggiunge. Una curiosità giustificata visti gli enormi sforzi di ricerca che le case essenziere fanno per trovare nuove materie, nuove tecnologie e sbocchi innovativi. Lungi dall’essere “il lusso più inutile di tutti - come affermava il naturalista Plinio il Vecchio - il profumo - scrive Annick Le Guérer nell’introduzione alla mostra bretone - è rivelatore della società che lo produce. Ne riflette i valori, i problemi, le evoluzioni”. Un autunno all’insegna del profumo, anche in famiglia, visto che tutti questi percorsi prevedono attività per i bambini. Ecco qualche suggerimento per dei percorsi pieni di fascino che arricchiscono non solo la vista e l’olfatto, ma, complici sofisticate installazioni, tutti i cinque sensi.

Destinazione: LA BRETAGNA TENUTA DELLA ROCHE JAGU – Davanti a questo castello medievale circondato da un parco all’inglese ed ombreggiato da maestose querce, tra rose ed erbe aromatiche, cespugli di lavanda e di alloro, si resta a dir poco ammirati. Appollaiata su una collina che domina la valle del fiume Trieux, la fortezza, che risale al XI e il XII secolo ed è stata ricostruita nel Quattrocento, su cui aleggiano leggende di fantasmi ed elfi (in perfetto stile bretone), accoglie imponente i visitatori, con le sue spesse mura di color grigio-rosa. Ancor prima di varcare la soglia, un primo assaggio della mostra: nel mezzo di un’aiuola in fiore, una fontana olfattiva che vaporizza nuvole di goccioline odoranti. All’interno, il percorso si sviluppa attraverso capitoli paralleli: al primo piano la parte storica si alterna a quella più letteraria. Salendo una scala che si snoda all’interno di un torrione si accede al settore dedicato alle materie prime, delle quali si spiegano provenienza e tecniche di estrazione. Salendo ancora, si scopre un vero laboratorio dei profumieri, con tanto di organo olfattivo (il loro strumento di lavoro) su cui si allineano le boccette, e si termina, giunti in alto, sotto le travi del soffitto, con una visione più onirica del profumo e le sue interpretazioni. Un momento di grande emozione. PARFUM, MIROIR DE LA SOCIÉTÉ

DOMAINE DE LA ROCHE JAGU 22 260 Ploëzal (dipartimento Côtes d’Armor) Fino al 14 ottobre, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.

Destinazione: GINEVRA MUSEO INTERNAZIONALE DELLA RIFORMA –

Siamo nell’elegante centro storico di Ginevra, a due passi dalla Cattedrale. Un palazzo ottocentesco dedicato ai grandi episodi della Riforma accoglie oggi una piccola, ma esauriente mostra sui profumi della Bibbia. Perchè non ci sono dubbi: già prima di Cristo donne e uomini utilizzavano unguenti e preparati odoranti per rendere omaggio a Dio e meglio onorarlo. “Le storie bibliche - racconta Isabelle Graesslé, direttrice del Museo della Riforma - sono percorse da intense evocazioni profumate. In apparenza anodine, queste indicazioni di foglie, resine, scorze e altre specie botaniche hanno delle funzioni multiple, tutte importanti e piene di significati”. Gli organizzatori si sono soffermati in particolare su dodici ingredienti: il balsamo, le cannelle, l’incenso, il galbano, l’henné, il laudano, la mirra, il mirto,

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il nardo, la rosa aromatica, lo zafferano e lo storace. Accanto alla materia prima illustrata e distillata (così da potersi fare un’idea del suo odore) sono stati riportati i passaggi biblici in cui viene citata, così da poterli collocare nel giusto contesto religioso. La creatrice Daniela Andrier della casa Givaudan ha ricostituito dei profumi dell’antichità avvalendosi degli ingredienti biblici in mostra, alcuni dei quali usati anche come veri e propri antidoti contro le malattie. L’Eau des Anges, ad esempio, era utilizzata in epoca rinascimentale più come difesa dalla peste che come frivolo accessorio di bellezza. Non c’è dubbio che oggi questi sentori possono sorprendere, ma all’epoca erano altrettanto famosi quanto il nostro Chanel N°5.

PARFUMS ANTIQUES, SENTEURS BIBLIQUES Musée International de la Reforme, 4 rue du Cloître, GINEVRA Fino al 28 ottobre, da martedì a domenica, dalle 10 alle 17.

Destinazione: L’ISÈRE ABBAZIA DI SAINT ANTOINE - Nel Medioevo, i giardini dei principi (destinati alle feste) e quelli dei monasteri (destinati invece al raccoglimento) hanno un punto in comune: in entrambi si coltivavano erbe aromatiche e profumate che servivano a comporre delle essenze dalla duplice funzione: deliziare l’odorato e portare rimedio alle malattie che si propagavano con grande velocità. La mostra, ospitata nel suggestivo chiostro di un’abbazia secolare, ci accompagna in questo viaggio nel tempo seguendo la scia olfattiva di fragranze che furono molto in voga dal Medioevo al Sette-

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cento, tra acque profumate (ricreate per il visitatore da due “nasi” di talento, Daniela Andrier e Dominique Ropion) che mostrano che l’attuale differenziazione tra profumeria e farmacia nei secoli passati non esisteva. Dall’Acqua della Regina d’Ungheria al Vinaigre des Quatre Voleurs (l’aceto dei quattro ladroni), dall’Eau Couronnée al Baume di Saint-Antoine, ecco una carrellata di sentori che permettono di riscoprire erbe aromatiche cadute in disuso o, all’opposto, che vivono oggi una nuova giovinezza in profumi d’avanguardia, come la mirra o la ginestra. I Medici o i Duchi d’Este, grandi amanti di giardini, erano anche degli esperti di profumo al punto che alcuni di loro cercarono di comporne. E Luigi XIV portava un’Eau a base di incenso, gomma arabica, benzoino, chiodi di garofano, noce moscata, muschio che era tra l’altro raccomandata contro le malattie del cervello.

JARDINS DES PRINCES...JARDINS DES COÎTRES. QUAND LE PARFUM PORTAIT REMÈDE Musée de Saint-Antoine-l’Abbaye LE NOVICIAT - 38160 Saint-Antoine-l’Abbaye Fino all’11 novembre, tutti i giorni eccetto il martedì dalle 14 alle 18. �

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FUN & FUN


Fashion

BUS P LOOK

FUN & FUN

RIMO GIORNO DI SCUOLA O QUASI…

A siglare l’inizio di un nuovo anno di fatiche sui libri, MARINA SANTIN il mitico bus giallo. Il nostro però è… un pullman tutto speciale che ci condurrà in un inedito tour alla scoperta delle tendenze fashion dedicate ai più giovani, dai “kids” ai teen agers. Cosa indossare per essere “hype”? Il trend è chiaro: si guarda alla moda dei “grandi”, con un guardaroba che si compone di capi versatili, adatti ad ogni occasione: scuola, palestra, divertimento, feste, tempo libero, secondo un gioco di mix & match che intreccia pezzi eclettici e trasformisti. Via libera a maxi-cardigan che nascondono finti-abiti, divertenti eco-pellicce che diventano parka tecnici, pull e maglioni tricot, cappottini in tweed molto couture con, protagonista assoluto, il montgomery di nuova generazione, ripensato nei volumi e nei materiali. Per i maschietti poi, grande successo per il look brit style, molto funny ispirato alla Londra di King’s Road e Piccadilly con atmosfere rock, t-shirt stampate, camice check da boscaiolo, jeans vissuti e, ai piedi, brogues o chelsea boots. Per le femmine, invece, spopola il mood “French Couture” con outfit dal tocco boho-chic d’impronta parigina, fatto di abitini fantasia, cardigan baby, mantelline, ricami e dettagli romantici. �

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ELSY GIRL

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TWIN SET GIRL

TWIN SET GIRL FUN & FUN


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TWIN SET GIRL

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FRANCOMINA MINI SARABANDA

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SWAROVSKI ELEMENTS


SARABANDA

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MISS GRANT


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PHILIPP PLEIN

ACCESSORI L U C I A PA R I S I N I

Trend book Amazzone

ANTONELLO SERIO

Crocodile

I nuovi trends per accessoriare l’autunno-inverno: stili, colori, scarpe e borse, protagonisti di stagione e complici speciali per vere fashion addict.

Tracolle postino

Ballerine

Neo Barocco

Buste

BLUGIRL

Neo Gothic

COCCINELLE

FEDERICA SALVATORI

PHILIPP PLEIN

Tronchetti

Stringate

ANNIEL

Pitone

Pelliccia

BLUMARINE

CAFÈ NOIR

SUPER DUPER OFFICINE MARINI


COLORS

FURLA

FURLA

Animalier Fucsia Blu

BENEDETTA BRUZZICHES

CHIARA FERRAGNI

Marrone

EMPORIO ARMANI

Verde

Rosa

BLUMARINE

Rosso

Grigio

CORI AMENTA

D&G

L’AUTRE CHOSE

Bordeaux

Tortora

Oro RIZIERI

PURA LOPEZ

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MARINA SANTIN

NEW NUDE

Dopo Diorskin Nude, la Maison firma il “New Nude”. Nuova generazione del suo celebre maquillage “nudo” che sublima l’effetto naturale e la luminosità del volto. Complici di seduzione, pennelli esclusivi e le nuances inedite di Rouge Dior e Dior Vernis, per labbra ed unghie…. naked.


ANTEPRIMA BELLEZZA

2005:

DIOR FIRMA

una collezione Couture ispirata ai toni della pelle e nel backstage nasce il maquillage “Nude”, naturale, raffinato e delicato.

2009: la Maison lancia il fondotinta Nude, divenuta un’icona del make-up “nudo”. 2012: Nasce il “New Nude”, nuova generazione della

gamma Diorskin Nude che porta all’estremo il finish naturale e la luminosità con ogni tipo di luce, regalando éclat in due differenti modalità: “glow” e “blush”. All’origine delle sue performance una tecnologia basata su tre elementi: pigmenti, un componente fissante e acqua. I pigmenti “Nude Glow”, simili alla melanina, scelti per la loro trasparenza, il loro colore identico a quello della

LABBRA “BLUSHING” M

cute e la loro fotosensibilità che incrementano la radiosità della pelle sia con la luce artificiale. Il componente fissante, d’origine naturale, che accoglie acidi grassi simili a quelli dell’epidermide, garanzia di una texture che si fonde con la pelle, e grazie alla sua composizione lipidica offre idratazione, elasticità e sericità al volto. Ed infine l’acqua, che alleando le virtù di quella oligominerale e di quella floreale (minerali, malva e ibisco) offre un’azione globale sui cinque criteri di bellezza (idratazione, luminosità, elasticità, uniformità del colorito e del tono della pelle). Ulteriore plus, le nuances, che imitano tutti i tipi di carnagione grazie ai pigmenti “Nude Glow” ed a pigmenti traslucidi che sostituendo una parte di quelli bianchi usati abitualmente, lasciano intravedere il colore naturale della cute. Nude Fluide, star della linea, è un fondotinta leggero e fondente dal nuovo effetto vellutato che offre copertura senza mascherare la grana cutanea e dona radiosità ed una carnagione perfetta. Nude Compact, è un fondotinta compatto in polvere ideale anche come cipria, dal finish coprente ma naturale grazie a polveri opalescenti, polveri ottenute con un processo di doppio affinamento e micro-madreperle; Nude Shimmer, è una poudre illuminante dai bagliori madreperlacei. A corollario, i pennelli, quattro, nati dalla collaborazione con Raphaël, prestigiosa azienda leader nel settore dei pennelli per artisti: due (a copertura leggera e alta) per fondotinta fluidi e due per � quelli in polvere, nelle stesse versioni.

a il make-up Nude non poteva fermarsi al volto e la Maison lo reinventa per le labbra con Rouge Dior Nude, un nuovo modo “blushing” di pensare al rossetto, ad effetto radiosità immediata e capace di infondere di luce il sorriso grazie a nuances luminose e ad una formula balsamo di trattamento. Ecco allora una maggiore concentrazione di attivi idratanti e rimpolpanti che assicura sericità, turgore e definizione alle labbra ma con un finish trasparente ed un aspetto più “sheer” rispetto al Rouge Dior originale. Dieci poi le sfumature, emblematiche della femminilità e super attuali, tra cui spiccano quattro must have (Grèige, Swan, Charnelle e Trench). Partner irrinunciabili dei lipstick, la matita “universale” Nude Lip Liner, ed gli smalti Dior Vernis Nude, in quattro cromie inedite.


bellezza

ARmAni

intensitÀ in.. coDe

ChAnel

sguarDo “espressiVo”

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osa rende un volto indimenticabile? lo sguardo. Per questo Chanel gli dedica la collezione expressions de Chanel, tre “armonie” in altrettante variazioni cromatiche che abbinano mascara ed ombretti. Per ciglia che seducono, Sublime de Chanel Waterproof, mascara impermeabile, smudgeproof, resistente a calore, acqua, umidità ed emozioni, con microfibre di cellulosa per una lunghezza infinita, un derivato di vinile, per una curvatura impeccabile, ed un polimero che agisce come un lattice per un effetto ultra resistente. Ulteriore plus l’applicatore brevettato bi-Injection Stretch blush, dall’azione 2 in 1 grazie a 360 setole che avvolgono e distendono le fibre ciliari e 4 file di pettinini che le separano e modellano. accanto, le tre mini-gamme di ombretti, che affiancano le palette les 4 Ombres e Illusion d’Ombre. espression Corail, sceglie toni luminosi e “nude” (les 4 Ombres eclosion e Illusion d’Ombre abstraction); espression Purple, gioca sui toni del viola e del taupe (les 4 Ombres Variation e Illusions d’Ombre Illusoire); espression brune, sceglie nuances brunite intrise d’oro (les 4 Ombres Intuition e Illusion d’Ombre Vision).

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iù vibrante, più concentrato, creato per conquistare i sensi e dedicato all’uomo magnetico, sensuale ed audace. Così è armani Code Ultimate, un’eau de Toilette Intense dalla virilità decisa e dichiarata, nuovo capitolo fragrante della saga armani Code. ad annunciarla, lo scrigno di sempre, la stele di cristallo nero lucente, ma scandita da guizzi oro pallido. avvolgente e ad alta seduzione il bouquet che nasce con accenti di pompelmo, mandarino ed anice stellato che ricamano un carattere di legni di cedro e di cipresso ed eliotropio soffusi da un sillage boisé ed ambrato che vede protagonisti nuances di cuoio e il “duo” vedette delle fragranze armani Code, mélange di vaniglia e fava tonka, qui portato ad un’intensità estrema per renderlo ancor più irresistibile ed intrigante.

GUerlain lifting intenso

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onsapevole che le micro-lacerazioni del tessuto cutaneo provocano rughe e perdita di compattezza, Guerlain, nel 2010 ha creato Abeille Royale, un trattamento basato sull’azione riparatrice del Concentrato Reale Puro (mix di differenti tipi di miele particolarmente efficaci e di pappa reale). Oggi la Maison presenta Abeille Royale Réparation Lift Intense, che ridensifica, rimodella e restituisce comfort alle pelli rilassate che necessitano di nutrimento. Alla base delle formule il Concentrato Reale Puro con una superconcentrazione di Pappa Reale esclusiva per rafforzare l’azione di rimodellamento dei tessuti e garantire un’alta nutrizione ed un effetto riparazione lifting unico. Il Concentrato Reale Puro, favorisce la migrazione delle cellule verso le zone danneggiate, ottimizza l’autoriparazione dei tessuti ed incrementa la forza, l’elasticità e la messa in tensione delle fibre di collagene e di elastina. La Pappa Reale, nutriente, favorisce poi la moltiplicazione dei fibroblasti, aumenta il potere di rigenerazione cellulare e promuove il rinnovamento della pelle e delle cellule. Tre le formule: Crème Jour Nutrition, che ridisegna l’ovale del volto, rassoda, dona éclat e minimizza le imperfezioni; Crème Nuit Nutrition, che durante la notte promuove il processo di rigenerazione e assicura comfort e regala un viso fresco e disteso al mattino; e Crème Cou et Décolléte, che tonifica, protegge dalle aggressioni ambientali, previene la comparsa di macchie e assicura sostegno a quest’area fragile e delicata.



bellezza

Lauder

boost d’energia

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Sisley

labbra a specchio in 3D

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egala alle labbra un make-up dalla lucentezza a specchio in 3D e offre un’efficace azione soin, Phyto-Lip Gloss di Sisley. Alla base delle sue performance, un complesso filmogeno brillante volumizzante, una texture fondente, un sistema gelificato e pigmenti ultra puri rivestiti che regalano un finish morbido e leggero e colori intensi e luminosi (i pigmenti sono in sospensione in un gel brillante), mentre esteri grassi ad alto indice di rifrazione garantiscono un riflesso ottimale della luce dall’effetto “plumping”. Ricchi di attivi vegetali nutrienti, idratanti, lenitivi, riparatori e protettivi questi lucidalabbra garantiscono un trattamento ottimale: l’estratto di Padina pavonica, favorisce la sintesi dei glicosaminoglicani e dell’acido ialuronico per un risultato rimpolpante; il fitosqualene più l’olio di colza e di girasole e gli acidi grassi essenziali donano comfort e dolcezza; tocoferoli naturali neutralizzano i radicali liberi e proteggono; il burro di karitè e quello di kokum, riparano, leniscono a attenuano screpolature ed aridità.

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on il passare del tempo diminuisce l’energia necessaria alle cellule cutanee per rinnovarsi e mantenere integre le strutture di sostegno. A ricaricare il loro potenziale energetico arriva da Estée Lauder Perfectionist [CP+R] un siero che corregge, previene, ripara linee e rughe con una velocità senza pari. Alla base delle sue performance, la Tecnologia CPR-75, un complesso di aminoacidi e proteine (estratto di artemia, uno zoo plancton derivato da microrganismi dell’oceano, proteine ristrutturanti ottenuto del lievito, estratto di clorella vulgaris, una microalga d’acqua dolce) che crea un “campo di forza” virtuale ripristinando la capacità naturale della pelle di autocorreggersi (+54% fin dal primo giorno), raddoppiando l’azione di opposizione alla comparsa delle rughe e dei segni e rilanciando la produzione di proteine, collagene, laminina e fibronectina. Accanto, ad ottimizzarne l’efficacia, peptidi liftanti e ristrutturanti, che incrementano la sintesi di collagene ed elastina; elementi ottici che catturando e riflettendo la luce mimetizzano subito linee d’espressione, ombre scure e piccoli inestetismi; e elastomeri flessibili che agiscono come un “bendaggio liquido” per colmare istantaneamente le rughe in superficie e immobilizzarle virtualmente minimizzando gli effetti delle contrazioni dovute alla mimica facciale.

Armani

maestro di perfezione

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on è un fondotinta, è un perfezionatore dell’incarnato. Appartiene a una generazione di make-up completamente nuova. Dà una sensazione incredibile, appare invisibile e fa sembrare la pelle luminosa. Chiunque può indossarlo”. Così Linda Cantello, International Make-up Artist per Giorgio Armani Cosmetics, racconta Maestro, un maquillage fluido che assicura un finish impeccabile, serico e modulabile rivelando istantaneamente l’éclat del volto. La sua formula si avvale della Fusion Tecnology che permette la sospensione di finissimi pigmenti in olio, seguendo 5 principi che lo differenziano da tutti gli altri fondotinta: una base priva di acqua e polveri; una texture non comedogena; la presenza di 5 oli (volatili, semi-volatili e non volatili) la cui evaporazione a differenti velocità garantisce un mix ottimale di scorrevolezza, non untuosità e comfort e idratazione per tutto il giorno; una tecnologia di pigmenti intelligente; ed un’applicazione facile e veloce con una sensazione tattile esclusiva. Accoglie infatti il 60% di oli a rilascio graduale, l’11% di pigmenti per perfezionare la pelle senza effetto maschera; vanta una bassa tensione superficiale per un utilizzo semplicissimo e veloce; e cela particelle selezionate per creare un film correttivo e setoso e olio di loto, antiradicali liberi.


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ELISIR DI COLORE Nuova colorazione permanente con olii preziosi per trasformare la colorazione in un rituale di bellezza.

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bellezza

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“eau” 3 in 1

U

Valentino

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bouquet assoluto

ei, Valentina, è intrigante, magnetica, seducente e possiede una femminilità contemporanea e non convenzionale. Musa ispiratrice del couturier cui mutua il nome, Valentino, ha il culto dell’eleganza e della bellezza ed è capace di trasformare ogni abito in un’esperienza segreta che mixa stili, dettagli, costruzioni e silhouettes che intrecciano, arte, architettura Couture. Perfetto riflesso di lei, il suo profumo, Valentina Assoluto, quintessenza del suo primo bouquet, Valentina, che si scopre più intenso e si arricchisce di un sillage chypre. Ecco allora il preludio di bergamotto e tartufo bianco d’Alba ingentilirsi con sentori di pesca Smeggia; il cuore affermarsi con gelsomino, tuberosa e vaniglia; e la memoria farsi calda ed avvolgente alleando cedro, muschio di quercia e patchouly. Inedito anche lo scrigno, essenziale e puro, dai profili rotondi in cristallo opaline marrone illuminato da riflessi ambrati, suggellato da un cap gioiello in rame impreziosito da una perla nera e ormato da un singolo fiore applicato, simbolo dell’universo Valentino Couture.

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n solo, freschissimo gesto per un démaquillage impeccabile che assicura bellezza e benessere all’epidermide con il minimo del tempo ed il massimo dell’efficacia. È Eau Efficace di Sisley che strucca, elimina ogni traccia di impurità e make-up da viso, occhi e labbra, tonifica ed assicura anche un’azione soin grazie ad attivi specifici. Acqua micellare senz’alcool, profumata naturalmente dagli elementi contenuti e studiata per rispettare l’equilibrio cutaneo, la sua formula si avvale di tre piante ricche di saponinie per una detersione ottmale (estratto di shikikai, di palma da dattero del deserto e di gipsofila); e di estratti vegetali e vitamine, lenitivi, addolcenti, idratanti e tonificanti (acqua di tiglio, alfabisabololo, D-Pantenolo ed estratto di neroli). Creata per velocizzare e rendere ancor più piacevole la routine della mise en beauté quotidiana anche la texture, setosa, fresca e sensoriale dal profumo di fiore d’arancio, ed il packaging, un flacone well-pump formato XXL.

Chanel

cromie in rouge

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l rossetto? Gabrielle Chanel dichiarava che è la parure privilegiata del fascino, della bellezza e della femminilità, un segno distintivo che veste le labbra di colore per rivelare le intenzioni, le emozioni e la personalità di chi lo indossa. E come per lei, lo è per tutte le donne, consapevoli del suo potere d’attrazione. A loro la Maison oggi dedica le nuove nuances di Rouge Allure, una gamma di cromie ancora più intense e vibranti, sublimate da una formula anch’essa inedita che esalta le sfumature e dona comfort e morbidezza. Si avvale infatti di attivi idratanti, protettivi, emollienti e anti-ossidanti (olio di mandorla dolce, legno di pernambuco, tè verde) per assicurare morbidezza, sericità ed un’efficace azione soin, e di una maggiore concentrazione di pigmenti ultra fini per un colore più profondo e duraturo fin dal primo passaggio. Ricchissima la palette di cromie, ben sedici, declinate nelle armonie dei rossi, dei beige, dei rosa, degli albicocca e dei marroni, annunciate dall’inconfondibile scrigno-gioiello in nero ed oro che, espressione di lusso autentico, si apre con un “clic” reinventando la gestualità del maquillage. Complici di charme, le Crayon Lèvres, matite contorno labbra proposte in quattro toni di cui tre nuove, e Le Vernis, smalti coordinati ai rouge tra cui la novità Beige.



bellezza

lAnCÔme

un corpo in... rosa

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ancôme, rende omaggio alla rosa, il suo fiore-simbolo, da sempre emblema di femminilità e bellezza, e lo celebra con una novità che la rende assoluta protagonista. Debutta la Rose lait Corps Fraîcheur, un gesto quotidiano di benessere e soin per il corpo che conquista i sensi e coccola l’epidermide. Rosa quindi, nel nome, nel packaging e nella formula, che fa rinascere la pelle rendendola serica e fresca grazie a tre rose : la rosa centifolia, lenitiva; la rosa gallica, protettiva ed antiossidante; e la rosa canina, che stimola la differenziazione dei cheratinociti e rinforza la barriera cutanea. accanto poi, ad ottimizzarne l’efficacia, il burro di karitè, idratante e nutriente. e rosa anche il bouquet dominato dai sentori della rosa bulgara punteggiati da effluvi di gelsomino, violetta, agrumi, ambra e muschi.

KAneBo soin e colore

A

llea trattamento e make-up la collezione di rossetti Sensai Rouge di Kanebo, declinata in due lipstick per altrettante performances: Vibrant Cream Colour e Intense lasting Colour, entrambi proposti in 15 nuances ispirate al Kasane, la tradizionale arte giapponese di sovrapporre kimono dai colori traslucidi per valorizzare l’incarnato. Vibrant Cream Colour, cremoso e vellutato, regala un finish deciso e luminoso assicurando l’idratazione ottimale grazie ai Vibrant Pigment ed alla Triple Moisture Tecnology. I primi, sono pigmenti rivestiti che si distribuiscono in modo uniforme e contrastano l’opacità per un maquillage impeccabile e un colore durato e radioso; la seconda mixa tre oli essenziali idratanti ed emollienti per labbra morbide ed una sensazione di freschezza immediata. Intense lasting Colour, invece, multifunzione, offre un effetto gloss a lunga tenuta avvalendosi della Stay Colour Technology, basata sullo Stay Colour Oil. a contatto con l’idratazione delle labbra una parte di quest’olio si trasforma in un gel trasparente che fissa i pigmenti e forma un film “seconda pelle”, l’altra, immutata nella texture oleosa, crea una membrana che protegge il gel e agendo in sinergia con esso tutela il patrimonio idrico cutaneo e garantisce tenuta nel tempo. e perché il look sia perfetto, la Casa non si dimentica dello sguardo e gli dedica la nuova eye Shadow Palette, boîte con tre ombretti e un eyeliner proposta in 4 armonie.

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ClARinS

trasparenza in pouDre

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e donne che utilizzano Skin Illusion di Clarins, lo sanno. Truccarsi con il fondotinta offrendosi un make-up trasparente e naturale è possibile. Ma se volessero una texture poudrée?... la soluzione arriva dalla Maison con Skin Illusion Fond de Teint Poudre libre. Coprente come un fondotinta, impalpabile come una cipria si avvale di una formula minerale e vegetale che si prende cura dell’epidermide, la protegge e ne sublima il colorito offrendole radiosità. Racchiude, polvere di opale rosa, che grazie al suo potere di diffrazione della luce crea un fenomeno ottico luminoso (opalescenza); ed estratto di alga rosa, ricca di silicio vegetale, energizzante ed idratante. accanto, i tre complessitrattamento esclusivi Clarins: il complesso “light-Optimizing+” (pigmenti soft focus e perle) che mimetizza le imperfezioni, attenua linee e rughe e dona luminosità; Micropatch® Vegetale, che tutela e preserva l’equilibrio idrico cutaneo e regola la lucidità; e un mix di estratti di tè bianco e lassana per un’azione anti-inquinamento ed anti-radicalica. Speciale anche il pack: un boîtier quadrato effetto cristallo sormontato da un “cap” che “nasconde” (basta sollevarlo), un pennello applicatore.


GAultieR

glaDiatore contemporaneo

e

ARden S

i ispira ai trattamenti del Red Door Salon ed ai suoi 100 anni di expertise, la linea Visible Difference di elizabeth arden, studiata per rispondere alle esigenze di tutte le donne dai 25 anni con Differenza… programmi personalizzati. Routine quotidiana si declina in 19 Visible prodotti suddivisi in tre “percorsi” dedicati ad altrettanti tipi di pelle specifici per detergere, tonificare, trattare ed idratare, ciascuno caratterizzato da attivi mirati e con, formula “star”, l’Optimizing Skin Sérum, un siero a base di retinile linoleato, un derivato della vitamina a, brevetto esclusivo della Casa che migliora il tono della cute, leviga i piccoli segni, minimizza i pori rinnovando la texture e l’uniformità dell’incarnato. Per le pelli grasse il regime Oil-Free che apporta idratazione leggera, protegge dai fattori ambientali, regolarizza la produzione di sebo e diminuisce l’aspetto lucido (Oil Free Cleanser, Oil-Free Toner, Optimizing Skin Sérum, Oil-Free lotion); per quelle miste Skin balancing che normalizza la secrezione sebacea, idrata e nutre esfoliando e favorendo il processo di riparazione dell’epidermide (exfoliating Cleanser, Toner, Optimizing Skin Sérum, lotion, lotion spf 15 e Night Cream); per quelle secche Gentle Hydrating che ripristina l’equilibrio e favorisce l’idratazionee assicurando morbidezza e sericità (Cleanser, Toner, Optimizing Skin Sérum, Cream, Cream Spf 15 e Night Cream). accanto una gamma di soin “ad hoc” per rivitalizzare la cute, per il contorno occhi e per vivere l’esperienza della spa a casa propria: brightening eye Gel, Moistirizing eye CReam, Peel & Reveal Revitalizing Mask, Hydration boost Night Mask, Good Morning Retexturizing Primer.

ChloÉ

eau “bohÉmienne”

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l suo debutto, love, Chloé, sconvolse i canoni olfattivi regalando alle donne che volevano sottolineare la loro femminilità con un’aura unica, un jus esclusivo. Un anno dopo, si offriva in una versione più sensuale, arricchendosi con accenti orientali e diventando eau Intense. Oggi, rivela un’altra sua sfaccettatura: delicata, fresca, quasi... bohémienne, e si propone come eau Florale. Raffinata, lieve, capace di enfatizzare e catturare il risvolto etereo dell’essenza si arricchisce con guizzi di foglie di maté, per una freschezza immediata, anfitrioni di un cuore di fiori e di un sillage dall’inconfondibile sfumatura cipriata. a racchiuderla, uno scrigno di cristallo affusolato le cui linee essenziali e pure sono illuminate da tocchi di metallo rosa.

sempre lui eppure è diverso… l’inconfondibile lattina metallica color “canna di fucile” con le iniziali stilizzate non è cambiata, ma lui… sì! “le Male”, l’uomo “fragrante” di Jean Paul Gaultier ha abbandonato la maglietta marinara per trasformarsi in un condottiero contemporaneo e, sfoggiando una virile corazza, si rivela l’erede della forza, del coraggio e della possenza degli atleti della Roma antica. Il jus del couturier si prepara quindi a sfidare l’arena proponendosi nella grintosa edizione limitata “Gladiator Collector”, immutato nell’essenza ma vestito da un look che profuma di sfida. Indossa ora un’armatura in metallo lucente che avvolge il busto nudo di cristallo color ghiaccio, emblema e simbolo del duplice carattere dell’uomo che sceglie il profumo poiché dichiara la sua una virilità conquistatrice ma nasconde il fascino della sua irresistibile sensibilità. Così come lui, il bouquet: un ingresso deciso e vibrante di menta e coriandolo; una sfida avvincente che allea lavanda speziata e fiore d’arancio; ed un trionfo finale connubio di legni di sandalo e cedro, vaniglia, fava tonka ed ambra.

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RABAnne

CARitA

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un tuffo nell’oro ssolutamente da “a-dorare”! Per il nome, il look, l’essenza. Oro a profusione infatti, per la nuova declinazione olfattiva dei jus 1 Million e lady Million di Paco Rabanne, che celebrano la preziosità, il lusso e l’audacia ed originalità che da sempre contraddistinguono la griffe, proponendsi in versione absolutely Gold Pure Perfume. a renderla unica, innanzitutto, l’estrema concentrazione della fragranza, intensa e vibrante come un estratto: 16% per il jus maschile; 20% per quello femminile. 1 Million, per lui, acquista una personalità più incisiva giocando con accenti di mandarino che annunciano un cuore intriso di sentori di rosa ed un’eco soffusa da un accordo di cuoiato. lady Million, per lei, si rivela una pozione d’amore debuttando con guizzi di arancia amara e neroli per poi affermarsi con un’anima di gelsomino sambac ed assoluto di fiori d’arancio e sfumare in un sillage ambrato e boisé. Immutati gli scrigni , gli inconfondibili lingotti sfaccettati come diamanti che si tuffano ancor più nell’oro per rivelare in trasparenza una caratteristica metallizzazione interna.

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progressi in… siero a gamma Progressif di Carita, declinata in tre linee per affrontare i diversi stadi dell’invecchiamento, si amplia con nuovi sieri, uno per ognuno dei suoi segmenti. Si basano sulla neurocosmesi, che analizza le relazioni tra la pelle ed il sistema nervoso. Quest’ultimo attraverso flussi energetici comunica con le cellule cutanee regolandone i processi fondamentali. Con il tempo questo “dialogo” rallenta e qui intervengono i sieri, capaci di riattivare i flussi energetici e di ripristinare la comunicazione cellulare grazie alla tecnologia Cinetic®. Due i suoi componenti: estratto di achillea Millefolium, che stimola il rinnovamento cellulare, migliora la densità cutanea, attenua le rughe e lenisce; e lipopeptide di lupino, che stimola la microcircolazione, migliora l’ossigenazione cellulare e uniforma l’incarnato. Progressif anti-Rides Sérum lisse Suprême [PRO3R], dai 30 anni, con estratto di maca, rinvigorente, esplica un’azione anti-rughe, ridensifica e distente i tratti; Progressif lift Fermeté Sérum Jeunesse Originelle, dai 40 anni, con complesso Stretch active e phytokine, assicura un effetto lifting e ridefinisce l’ovale del volto; Progressif anti-age Global le Sérum Parfaits 3 Ors, dai 50 anni, con complesso 3 Ors garantisce un’attività anti-age globale.

PAyot

pausa Di benessere

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erfetta per concedersi cancellare le tensioni e lo stress e regalare al corpo un soin ottimale la linea Vitalité Minerale di Payot, che dona energia e vitalità avvalendosi delle virtù di tre pietre semipreziose ricche in oligoelementi: rodocrosite, che allevia le tensioni del corpo e dello spirito; malachite, dall’azione riequilibrante, purificante e detossinante; e smithsonite, che ottimizza la rigenerazione cellulare e rassoda. Ulteriore plus, il profumo, un bouquet floreale dall’eco gourmande e cipriato. Due i prodotti, Gommage Minéral con cristalli di canna da zucchero per rimuovere cellule morte ed impurità, rigenerare, e donare sericità all’epidermide; e Huile lactée Minérale, olio da bagno che a contatto con l’acqua si trasforma in un latte profumato che offre idratazione e comfort.



bellezza

Roth

iDratazione al top

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n complesso di acido ialuronico super concentrato al 75% capace di trattenere un quantitativo d’acqua pari a 1000 volte il suo peso. Questo il protagonista di Viz 1000™, siero idratante intensivo che amplia la linea Clinical Skincare di Peter Thomas Roth. Da utilizzare quotidianamente assicura all’epidermide del volto 12 ore di idratazione ottimale e costante, ristabilisce l’equilibrio idrico dei tessuti, aiuta la cute a trattenere l’idratazione, attenua linee sottili, rughe e segni del tempo e dona luminosità e sericità all’incarnato risvegliando il colorito. accanto un pool di attivi che ne ottimizzano le performances con un’azione umettante, protettiva, nutriente, energizzante ed emolliente.

dolCe & GABBAnA

come sole sulla pelle

È

al sole caldo della Sicilia che accarezza il volto illuminandolo d’oro che Dolce & Gabbana hanno pensato nel creare Perfect luminous liquid Foundation, fondotinta fluido, che rende l’incarnato radioso, perfetto, come illuminato dall’interno. la formula, in 15 nuances, si avvale di una texture che si fonde con l’epidermide, basata su un mix di finissime particelle di mica e di pigmenti semitrasparenti che catturano e riflettono la luce, mimetizzano le imperfezioni, e rendono serica la carnagione. Ulteriore plus, l’azione soin assicurata da attivi emollienti ed idratanti e di vitamine. Ma la griffe non si dimentica di un altro “must” della seduzione femminile e dedica allo sguardo Glam liner, eyeliner liquido waterproof in 8 cromie.

muGleR

essenza magnetica

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ultimA ii

sguarDo al collagene

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a Ultima II, extraordinaire Supreme™, trattamento per lo sguardo le cui formule si avvalgono di Collagene Puro. È proposto in un kit che racchiude due formule da utilizzare in sinergia per attenuare rughe e segni del tempo, distendere e rendere serica e levigata l’epidermide, migliorare la microcircolazione superficiale attenuando borse, occhiaie e gonfiori, contrastare il rilassamento dei tessuti, assicurare idratazione e comfort e regalare nuova freschezza al contorno occhi. Da applicare mattino e sera, il siero; da utilizzare la sera, tre volte la settimana, la Maschera, da lasciare agire tutta la notte e con attivi specifici quali caffeina, Syn®-Coll ed eyeseryl®.

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n nettare sacro che avvolge la donna in un’aura speciale, infuoca la pelle e la circonda di luce. È alien essence absolue, interpretazione olfattiva del jus originario di Thierry Mugler che ne arricchisce l’universo con un nuovo capitolo all’insegna del lusso, dell’opulenza e della preziosità. Racchiusa in uno scrigno che riprende la silhouette “di sempre” ma ne arrotonda i profili per rivelarsi un topazio scintillante illuminato da guizzi dorati, si rivela un’eau de Parfum, alchimia di tre “rivelazioni”. Floreale ed intensa, la prima, un accordo fioritopoudré che seduce con sentori di gelsomino sambac, eliotropio ed iris; mistica, la seconda, connubio di legno di cashmeran e mirra; ambrata con tocchi di vaniglia, la terza, che intreccia ambra bianca e vaniglia per un’eco di seduzione e sensualità.



bellezza

PuPA

È… nail mania

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er Pupa è “nail art mania”. luxury French, è un kit che rinnova il “classico” concetto della french manicure con contrasti e giochi di luce declinato in sei armonie. accoglie Matt Nail Polish, smalto effetto opaco, Mirror Nail Polish, dal finish scintillante e metallizzato, più le indispensabili “lunette” adesive, da applicare per delimitare la superficie dell’unghia che si vuole evidenziare. eclat, riflessi e guizzi preziosi come gioielli, invece, con Glitter Nail Polish, lacca con un’elevata concentrazione di glitter e perle che regala un risultato scintillante e coprente con un solo passaggio.

ReVlon maKe-up “perfezione”

È

una bacchetta magica per lo sguardo Photoready eye Primer + brightener che, creato per ottenere la massima riflessione della luce in tutte le condizioni, minimizza rughe, imperfezioni, linee d’espressione e segni di stanchezza, dona luminosità e crea una base ideale per il trucco protraendone la tenuta. Per un volto serico e radioso, invece, Photoready airbrush™ Mousse Makeup, fondotinta spray che si trasforma in mousse, studiato per assicurare un incarnato uniforme e luminoso in tutta naturalezza. alla base delle sue performance una tecnologia che cattura e riflette la luce mimetizzando visivamente ogni imperfezione donando éclat e senza “effetto maschera”.

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innoXA

autunno in forma

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erfetti anche in autunno, da Innoxa, due “basic” del trattamento. Contrasta il più diffuso inestetismo femminile, attenuando l’aspetto a buccia d’arancia dell’epidermide, Cellulitis Cream. Si avvale di un pool di attivi che inducono la lipolisi, contrastano gli accumuli adiposi con un effetto “snellente”, rispristinano l’equilibrio idrolipidica cutaneo e tonificano e attivano la microcircolazione ed il drenaggio linfatico. Dedicata al décolleté, invece, breast Cream, formula trattante intensiva che rassoda e rimodella e contrasta l’invecchiamento grazie a ingredienti selezionati di derivazione esclusivamente vegetale.

lAnVin

eDizione gourmanDe

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n rincorerrsi di macarons e caramelle rivela al primo sguardo l’ispirazione “candy” dell’edizione limitata del femminile bouquet di eclat d’arpège, annunciata da un nome altrettanto suggestivo, Gourmandise. Inno all’amore, punta l’accento su un côté dolce, sbarazzino e goloso conquistando per il suo look dagli accattivanti decori disegnati sulla boule art Déco, e per l’essenza: un jus fiorito e fruttato che intreccia accenti di limone, lillà, foglie di tè verde, foglie di pesco e peonia, antifrioni inebrianti di un sillage avvolgente che allea legno di cedro bianco, muschio bianco ed ambra.



BENESSERE MARINA SANTIN

WELLNESS tra le vette… Benessere, sport, relax, divertimento, bellezza... tutto questo e tanto altro ancora ci aspettano all’Alpin Garden Wellness Resort di Ortisei, autentico Paradiso delle vacanze in alta quota, custode di un’esclusiva Spa che ci trasporterà magicamente nell’antico Egitto.


L’

ESTATE È ALLE ULTIME BATTUTE,

le vacanze per molti sono ormai un ricordo ma le giornate di sole ed il clima mite invitano a concedersi ancora una pausa di benessere e relax per prepararci ad affrontare al meglio la prossima stagione. La meta? Ortisei, in Alto Adige, nel cuore della Val Gardena. O meglio, l’Alpin Garden Wellness Resort, un angolo di sogno dotato di tutti i comfort (è un hotel 5 stelle) dove vivere una vacanza davvero speciale. Incastonato nello splendido paesaggio delle Dolomiti, dichiarate Patrimonio Mondiale Culturale dell’Unesco nel 2009, è la location ideale per una vacanza che coniuga il top dell’esclusività, dell’ospitalità e del wellness. Per gli sportivi è un autentico Paradiso a pochi minuti dalle più appassionanti discese; chi ama la vita “en plein” air, potrà concedersi escursioni, passeggiate e tour enogastronomici alla scoperta della tradizione locale; e chi vuole approfittare del break per ritemprare corpo e mente e concedersi una totale remise en forme, ha a disposizione il meglio. Fiore all’occhiello del resort, infatti, il Centro Wellness e Spa Kleopatra, un’oasi incantata che farà rivivere gli antichi rituali egiziani e trasporterà i sensi in mondo immaginario di pace, armonia e serenità. Declinata su due piani per un totale di oltre 1000 mq, offre il “top” per la beauté, la salute e la perfetta forma fisica. Ad iniziare dalla piscina scoperta riscaldata con vista sul Sassolungo, per poi proseguire con l’idromassaggio in giardino, la piscina coperta, la zona relax, lo spazio fitness e via via le saune private, i bagni, la stube tirolese, le docce nebulizzanti…. Per arrivare alla ricchissima gamma di proposte di cura e benessere per lui e lei. Per chi vuole sentirsi una vera Principessa d’Oriente, perfetti i soin per la cura del viso e del corpo, creati per restituire freschezza, tonicità e giovinezza all’epidermide e per con-

trastare i più diffusi inestetismi della silhouette e l’invecchiamento precoce. Da non perdere poi i massaggi della tradizione occidentale ed orientale fino all’ayurveda e all’hot stone. Esclusivo, poi il bagno di Kleopatra, con latte, oli e polvere dorata, oppure l’impacco velluto e seta, da concedersi sul letto ad acqua avvolti dall’abbraccio di un preparato con alghe e sesamo. Decisamente virile il programma Giulio Cesare, trattamento imperiale con peeling corpo, impacco oceanico thalasso, soin viso Care & Vital e massaggio antistresss. Dedicato alle coppie, il Rituale Spa Indocean, un vero tour che inizia nel Mediterraneo con il peeling corpo a base di zucchero e sale, prosegue in Egitto, con un bagno di latte e sabbia dorata, giunge in India con il massaggio ayurvedico rivitalizzante e termin in cina con l’impacco al riso e fiori di loto. Già pronti a partire? Questi sono solo alcune esempi delle “coccoOASI EGIZIANA le” che vi aspettano, tutte da non Must della Spa Kleopatra, i riti di bellezza e benessere dell’antico � lasciarsi sfuggire. Egitto ed i soin della tradizione occidentale. ALPIN GARDEN WELLNESS RESORT Via J. Skasa 68 39046 ORTISEI (Bz) Tel. 0471.796021 Fax 0471.796601 www.alpingarden.com info@alpingarden.com

N°9-10 SETTEMBRE-OTTOBRE 2012

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© Fototonina

EAT… “SMART”

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FOOD MARINA SANTIN

Mangia in modo intelligente, chic e alla moda ma anche in…. alta quota. Questa sigla, S.Mart, ci porta infatti nel cuore delle Dolomiti, a San Martino di Castrozza per farci scoprire un universo enogastronomico che mixa sapori d’altri tempi, genuinità, tradizione e rivisitazioni contemporanee.

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MART”. In inglese significa “sveglio”, “intelligente”, “brillante” ma anche “chic” ed “alla moda”. Tutti significati che ben si addicono anche al nostro protagonista, gioiello indiscusso delle Dolomiti del Trentino orientale, patrimonio dell’Unesco dal 2009 che ha scelto “S.Mart” quale sigla e abbreviazione originale del suo nome: San Martino di Castrozza. In realtà non è proprio da solo, ma vede accanto a sé anche altre affascinanti località circostanti quali Passo Rolle, Primiero (con la sua valle ed i suoi dintorni) e a Valle di Vanoi. Noi però andremo alla scoperta della sua natura, della sua storia, delle sue tradizioni, del suo patrimonio artistico e culturale e della sua gastronomia.

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FOOD

ARCHIVIO CASEIFICIO COMPRENSORIALE DI PRIMIERO

© SiLVano angeLani

© SiLVano angeLani

FOTOTECA TRENTINO MARKETING S.P.A. PHOTO: MARCO SIMONINI

ARCHIVIO CASEIFICIO COMPRENSORIALE DI PRIMIERO

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San Martino di Castrozza, è incastonato nella valle del Primero, ad un’altitudine di 1.450 m in un’ampia conca di prati verdi e lussureggianti e circondato da infiniti boschi di conifere ai piedi delle Pale di San Martino, un gruppo di vette che nei secoli ha fatto da cornice ad infinite leggende. Si rivela quindi la location ideale per chi vuole trascorrere una vacanza all’insegna del relax, dello sport, del divertimento e del benessere in qualsiasi momento dell’anno e per tutta la famiglia, poichè allea molteplici “anime”: il fascino e la suggestione di un paese di montagna, l’eleganza e la mondanità di una “capitale alpina”, la più moderna e completa proposta per lo sci, l’alpinismo e le discipline sulla neve senza dimenticare le possibilità di escursioni, trekking, gite e gli immancabili panorami mozzafiato dominati da una natura incontaminata e rigogliosa. Iniziamo dalle origini. Si racconta che la verde spianata che lo ospita vide passare i cacciatori preistorici del Mesolitico che raggiungevano i laghi di Colbricon sulle tracce della selvaggina; in seguito fu la volta delle truppe romane dirette a nord, tanto che sembra addirittura che il nome “castrozza” derivi da un piccolo fortilizio (castrum) costruito per la sosta e la difesa


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Fototeca Trentino Marketing S.p.A. Photo: Marco Simonini

dei soldati e viandanti in transito. Nel Medioevo la Chiesa vi costruì l’Ospizio del Santi Martino e Giuliano, abitato da una piccola comunità religiosa fino al ‘400. È a questa istituzione religiosa - che accoglieva i viandanti che valicavano il Passo Rolle e di cui oggi rimane solo la chiesa di San Martino con il campanile romanico - che il paese deve la nascita della sua vera identità, turistica e non solo, datata 1873 anno in cui fu costruito il primo albergo alpino che sostituì la legnaia del vecchio ospizio, su proposta dell’alpinista inglese John Ball. Nel Novecento, San Martino di Castrozza era già meta privilegiata delle vacanze del “bel mondo”, apprezzato e conosciuto dalla buona società e dal jet set e dai nobili dell’Impero Austro-Ungarico. Da qui, è storia recente. Di certo, è quella di un territorio di confine, per secoli nella contea austriaca del Tirolo, ma adiacente alla Repubblica di Venezia, lo si vede passeggiando nel suo centro storico e ammirandone i dintorni. Sono borghi dall’impronta rurale, con edifici rustici, antichi palazzi in stile gotico, residenze nobiliari di impronta veneta, abitazioni decorate da affreschi, chiesette romaniche e grandi fontane in pietra locale, per non parlare (assolutamente da vedere) del Palazzo delle Miniere, la gotica Arcipretale dell’Assunta, la chiesetta di San Vittore ed i misteriosi ruderi di Castelpietra in Val Canali. Passando per il ricchissimo corollario di feste e tradizioni legate alla vita di un tempo, dal “Falò de la Vecia” (l’ultimo giorno di Carnevale) alla “Grande festa del Desmontegar” (che si è svolta proprio a settembre) per arrivare alla “Festa dei Carmeni”, sagra del paese di Mezzano, vero momento di aggregazione per abitanti “S.Mart” e turisti, arriviamo ora all’aspetto “goloso” nel nostro viaggio: iniziamo un tour attraverso delizie enogastronomiche di questa suggestiva e magica località alpina. Tosèla, lucanica, cauriata e carne fumada di Siror, queste alcune parole che ci accoglieranno sulle tavole di San Martino di Castrozza, in alta quota, dove le ricette più invitanti e saporite mixano con abilità passato e presente offrendo piatti tipici all’insegna delle radici autentiche della popolazione ed eleganti e moderne rivisitazioni. La cucina “povera” del Trentino è costituita da proposte invitanti davvero da non lasciarsi sfuggire. Ad iniziare dagli “Strangolapreti”, gnocchi di pane raffermo e spinaci, insaporiti con uova, latte e sale. Ottimo cibo invernale, invece, i Canèderli, polpettine a base di pane raffermo mescolato con latte, uova, grana trentino grattugiato, salumi

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FOTOTECA TRENTINO MARKETING S.P.A. PHOTO: MARCO SIMONINI s

tagliati a dadini e farina, da assaporare in brodo oppure asciutti, accompagnati da burro fuso ed una spolverata di grana. Gli gnocchi di patate (in particolare a Primiero) vengono spesso abbinati ad un gustosissimo condimento di “Poina Fumada”, l’inconfondibile ricotta affumicata locale. Vellutata, nutriente, facilmente digeribile ma… appetitosissima, è la zuppa d’orzo, in cui il sapore del cereale viene valorizzato ed esaltato da verdure e fagioli. Il fungo porcino è uno dei protagonisti incontrastati di molte portate (tanto che è il Re di un appuntamento tutto suo, che si svolge a settembre la “Festa delle Brise”). Unica, poi è la Tosèla (se volete il top provate quella di Primiero), un formaggio fresco, dorato da entrambi i lati da gustare caldo assieme a polenta, funghi e salsiccia. Ma anche il Botìro di Primiero di Malga, un burro del passato glorioso e caratterizzato da tanti primati d’eccellenza (dal 2009 è uno dei 177 Presidi Slow Food in Italia), di cui si narra che nel ‘700 a Venezia, il miglior burro che si potesse trovare a Rialto venisse proprio dagli alpeggi della zona di San Martino di Castrozza. Percorrendo la Strada dei Formaggi delle Dolomiti, si potranno degustare numerosissime specialità casearie e prodotti di nicchia che conservano intatti il sapore autentico delle malghe di montagna e di altri luoghi incon-

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n°10 ottobre 2012

taminati e, ovviamente, di una lavorazione artigianale e di materie prime genuine e di altissima qualità. Le vette che circondano e si affacciano su San Martino di Castrozza sono poi il regno di cervi, camosci, caprioli e ungulati, artefici di una cucina a base di selvggina che spazia dalle ricette in salmì con polenta e funghi, a quelle ai ferri accompagnati da confetture casalinghe di ribes, mirtillo nero (giasena) o mirtillo rosso (garnetola), senza dimenticare gli insaccati, ottimi per uno spuntino sano e nutriente a qualsiasi ora del giorno. Anche i dolci giocano un ruolo di fondamentale importanza nella cucina locale ed in generale di quella del Trentino. I più tradizionali sono preparati con miele e piccoli frutti, ma ce né davvero per tutti i gusti e per soddisfare le esigenze di raffinati gourmet o di golosi irrefrenabili. Si spazia infatti dallo strudel di mele tiepido, alla torta ai frutti di bosco, dalla crostata di ricotta alla torta con noci e miele, dalla coppa morbidissima e cremosa di yogurth e mirtilli, alla Lenzetorte fino al dolce con carote e nocciole. Tra i tanti motivi per pianificare subito un week end o un tour di fine estate a San Martino di Castrozza c’è una proposta speciale dei Rifugi del Gusto che allea gastronomia, natura e tradizione. Fino al 7 ottobre 2012 cinque rifugi (il Capanna Cervino a Passo Rolle, il Caltena e Fonteghi a Primiero; quelli alpini di Velo della Madonna e Pradiali sulle Pale di San Martino di Castrozza) offrono un appuntamento imperdibile all’aria aperta. Sarà infatti possibile gustare uno speciale menù dedicato ai piatti ed ai prodotti locali del Trentino che comprende un piatto multi-pietanza, la “tartara trentina” ed un bicchiere di Trento DOC. � Che aspettate a partire?....

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