N OVE M B R E - DI C E M B R E 2021
CRISI O RIPARTENZA? La vasca di compenso, dimensionamento e caratteristiche Simone Rasia La taratura delle centraline in piscina Pietro Bordonali Rivestimenti in resina per piscine Angelica Cataldo
A nn o XXI I I NU ME R O 6
La disinfezione dei filtri a massa Valter Rapizzi La registrazione dei biocidi con particolare riferimento all’elettrolisi Andrea Peluso 16 e 17 novembre 2021
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SOMMA RIO ANNO XXIII - NUMERO 6 - NOVE MB RE - DI C E MB RE 202 1 NEWS
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ACQUANET NEWS CEN - UNI NEWS
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La vasca di compenso, dimensionamento e caratteristiche Simone Rasia
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Speciale Piscine Private – La progettazione strutturale Redazione Construction
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La taratura delle centraline in piscina Pietro Bordonali
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Rivestimenti in resina per piscine Angelica Cataldo
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I fattori critici di successo di un’azienda Tullio Quagliotti
HA NEWS
EDITORIALE
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CONSTRUCTION
Identità di un settore. Già, quale? Marco Tornatore
EXTRA
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Editoriale Construction: Crisi o ripartenza? Rossana Prola
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HA Innovation
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EAA - Calendario corsi
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La disinfezione dei filtri a massa Walter Rapizzi
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La nuova norma sulla classificazione energetica delle piscine Redazione Construction
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La registrazione dei biocidi con particolare riferimento all’elettrolisi Andrea Peluso
58
Speciale CONVEGNO D’AUTUNNO 2021 Redazione Construction
INSERZIONISTI II CHEMARTIS 1 PISCINASÌ 2 AQQUATIX 5 POLIMPIANTI 7 TECNOPISCINE 9 ACQUANET 11 PROFESSIONE ACQUA 13 DIGI PROJECT 15 GF 19 COVER POOL 21 PROFESSIONISTI ACQUA 23 CAPENA 25 RENOLIT 27 CPA 29 OSPA 31 WIBIT 33 EAA 35 POLLOCK 37 PRAEVIAM 41 CLORAM 45 POOL'S SPECIALIST 49 MYRTHA 51 TECLUMEN 57 LAPI 59 D'AGOSTINO 61 NEW POOL 63 PISCINA22 III ACQUANET IV WBOX
In copertina la foto di una piscina partecipante al Eusa Pool Award 2021
VERSIONE ONLINE DISPONIBILE SU:
HAPPY AQUATICS & WELLNESS / HAPPY AQUATICS CONSTRUCTION Sede Legale: via Rossi 3F - 35030 Rubano (PD) / Registrazione Tribunale di Padova n. 1727 del 9 marzo 2007 / redazione@euroaquatic.it PER LA PUBBLICITÀ Professione Acqua srl - ferrario@professioneacqua.it DIRETTORE RESPONSABILE Marco Tornatore COME RICEVERE HAPPY AQUATICS & WELLNESS - HA&W Per ricevere la rivista al proprio indirizzo, basta associarsi a EAA, al costo di 30€/anno (eaa@euroaquatic.it). Come soci EAA si ha diritto a ricevere 4 numeri/anno, owero le edizioni di Happy Aquatics & Wellness; per le uscite degli speciali Happy Aquatics - Construction (due numeri/anno), chi fosse interessato deve farne specifica richiesta a redazione@euroaquatic.it. Possibilità di aderire con Formula EAA Club ricevendo nr 02 copie ad uscita per tutti i 6 numeri, inclusi gli speciali Construction: € 700/anno. NOTE ESPLICATIVE DELLA NUOVA IMPOSTAZIONE DI HA&W Le quattro uscite di HA&W prevedono servizi e interviste su management, attività in piscina e nuove tendenze, integrate da approfondimenti per area Fitness e nuovi trend, a cura di Fitness Network Italia, e, per la sezione Pool, curati da Professione Acqua, sulla piscina in chiave più tecnologica e/o manutentiva. Le due uscite HA-CONSTRUCTION dedicano 50 pagine circa alla piscina, sotto il coordinamento di Professione Acqua con focus su progettazione, tecnologia, manutenzione e realizzazione di piscine e spa. COMITATO DI REDAZIONE: Stefano Candidoni, Alessandro Favero, Linda Marabello, Luca Salvatori – completano il Comitato di Redazione per l’edizione Construction di Happy Aquatics: Rossana Prola, Giuliana Bassini, Paolo Ferrario HANNO COLLABORATO: Pietro Bordonali, Angelica Cataldo, Andrea Peluso, Rossana Prola , Tullio Quagliotti, Walter Rapizzi, Simone Rasia, Marco Tornatore PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Jump Comunicazione - www.jumpcomunicazione.com STAMPA: NUOVA JOLLY (SRL) – RUBANO (PD) - Chiuso in tipografia: 24/11/2021
AN N O XXI I I - N UM E RO 06 - N OVE MBRE -DI CE MBRE 202 1
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Il contenitore piscina può anche non cambiare, ma devono cambiare idee, spirito identitario e contenuti che valorizzino le vasche, le palestre e il nostro sistema
IDENTITÀ DI UN SETTORE. GIÀ, QUALE? A ForumPiscine-Next, primo importante appuntamento in presenza dopo il lockdown, era annunciata l’inedita assemblea plenaria del Coordinamento dei Gestori: “chissà che partecipazione e che bel momento di condivisione” veniva da pensare, ma ci siamo arresi all’evidenza di una sala semi-deserta, con un numero quasi maggiore di rappresentati delle sigle coinvolte, sul palco, rispetto ai partecipanti desolatamente al di sotto della ventina. Questo è lo specchio di un comparto privo d’identità, dove ci si lamenta se si viene ignorati da politica ed istituzioni, ma nulla si fa per avere le meritate attenzioni e sostegni, ritenendo superfluo essere parte attiva di un sistema. Non è diverso per allenatori di nuoto e collaboratori sportivi, che durante la pandemia hanno fatto nascere 7-8 associazioni di categoria dove sono prevalsi confronti sterili senza nessuna capacità di arrivare al dunque, anzi, avvitandosi nell’ultimo periodo su green pass e no vax, quando le problematiche di istruttori e tecnici, lavoratori disconosciuti, sono ben altre. Le sigle proliferate durante gli ultimi 18 mesi stanno autoestinguendosi come avevamo previsto: con le riaperture degli impianti, un popolo, restio a schiodarsi dalla scrivania o dal bordo piscina, ha già dimenticato le ragioni per cui valeva la pena battersi per avere considerazione e ascolto mai ottenuti. Quindi, se Turismo, Terme, Industria hanno una buona capacità di coesione che ne assicura il peso come comparti economici la cui considerazione è non solo istituzionale ma anche mediatica, Piscine
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e Palestre restano ai margini per colpe esclusivamente nostre, per l’indole perdente che ci connota come non categorie, prive di un ruolo nell’economia e soggetti destinati a subire le decisioni dall’alto, senza alcuna attitudine alla partecipazione attiva e responsabile. Non che le imprese della filiera brillino, dal momento che di circa 2.500 aziende poco più di 350 si identificano in due associazioni di categoria. In Francia si parla di organizzazioni omologhe con oltre 2000 associati che sanno fare lobby e che non subiscono le indifferenze di politica, enti locali, stampa, televisioni. Siamo scientemente ridotti al nulla per il prevalere di atteggiamenti sbagliati, prediligendo un protezionismo conservativo che sarebbe anche bello, se non fosse letale: subiremo le ennesime decisioni discutibili dei decisori che tanto danno hanno arrecato al comparto nei mesi della pandemia, ci lagneremo e resteremo fedeli a posizioni perdenti, prestando il fianco all’avanzata di imprese gestionali straniere e di aziende produttrici e fornitrici estere più coordinate in network. Nulla di nuovo, è il sistema sportivo/piscina nazionale che ha scelto di galleggiare nella sua non identità. Salvo inversione di rotta, cui diversi credono, consapevoli però della necessità di cambiamento radicale, del quale WBOX.it è una persuasiva sintesi. Marco Tornatore
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ACQUANET NEWS ASSOCIATI AD ACQUANET PER IL 2022
IL PERCORSO PROFESSIONISTA DELLA PISCINA
Dal 1 ottobre è possibile iscriversi ad Acquanet per l’anno 2022. La quota associativa è la stessa degli anni scorsi: € 300 a cui si aggiunge, per il solo primo anno, una quota una-tantum di € 100. A prescindere dal giorno di adesione, la scadenza sarà il 31/12/2022. Se ancora non fai parte di Acquanet non aspettare! Se sei un costruttore o un manutentore di piscine, Acquanet è l’Associazione che fa per te! Far parte di Acquanet significa essere costantemente informati sulle novità normative, legislative, fiscali connesse alle piscine. Ogni volta che avrai un dubbio o un quesito basterà inviare una mail per avere, entro due giorni, una risposta chiara ed affidabile da uno dei consulenti dell’Associazione. Aderire ad Acquanet è anche l’occasione per confrontarsi con colleghi di ogni parte d’Italia, poiché l’Associazione promuove due incontri all’anno, uno in inverno e uno in primavera, in cui vengono discussi temi proposti dagli Associati stessi.
È stato presentato lo scorso ottobre a NEXT e successivamente al Convegno d’Autunno il Percorso Professionista della Piscina. Richiesto a gran voce da molti Costruttori di piscine, è il primo passo per costituire un gruppo di Costruttori Professionisti certificati facilmente riconoscibili dal cliente finale. In Acquanet se ne parla da sempre e in questi due anni gli Associati si sono più volte confrontati per definire quali sono le competenze necessarie a svolgere oggi questa particolare professione. Si è delineato un percorso formativo di 100 ore presso il CFP Zanardelli di Brescia in cui verranno trattati gli argomenti la cui conoscenza è ritenuta indispensabile: leggi, norme, regolamenti, tipologie strutturali, impianti, attrezzature complementari alla piscina, gestione aziendale, marketing. Complessivamente si tratta di 20 giornate formative da 5 ore ciascuna che verranno suddivise in blocchi da 3-5 lezioni la settimana, 1-2 settimane al mese. Le lezioni teoriche saranno, ove possibile, fruibili sia in presenza che in DAD. A queste si affiancheranno le lezioni pratiche (nella scuola verrà costruita una piscina didattica). Il primo anno di corso partirà a inizio gennaio 2022. Nei primi due mesi si terranno le lezioni teoriche, quelle pratiche riprenderanno in autunno in modo da non interferire con l’attività lavorativa estiva. In autunno inizierà una massiccia campagna marketing verso il cliente finale per far conoscere il Percorso e le prime aziende che vi hanno partecipato. Aderire al percorso sarà quindi l’occasione per ottenere un riconoscimento formale alla propria azienda. I requisiti di accesso richiesti sono la licenza di III media, il possesso dell’abilitazione di Impiantista Idraulico (lettera “d”) e l’iscrizione ad Acquanet per il 2022. La segreteria dell’Associazione è a disposizione di chi volesse saperne di più: tel 0376854931 – info@acquanetpiscine.it
Nel 2022 Acquanet compirà 10 anni. Nel 2012 gli associati erano 6. Se oggi, con i suoi 205 soci, Acquanet è la più numerosa Associazione di Costruttori di Piscine, ci sarà un motivo, non credi? Per conoscere meglio Acquanet visita il sito www.acquanetpiscine.it Per ulteriori info o per iscriversi scrivere a info@acquanetpiscine.it
SERVIZI E CONVENZIONI 2022 I servizi che Acquanet Associazione Piscine offre ai propri Associati sono molti: - Consulenza in tempo reale riguardo a quesiti legislativi, fiscali, normativi e tecnici - Consultazione gratuita in visualizzazione delle norme UNI e EN del settore - Consulenze impiantistiche e sul trattamento acqua - Consulenze sulla gestione dei prodotti chimici e il trasporto in ADR - Assistenza per l’acquisizione dell’abilitazione di impiantista idraulico (lettera “d”) - Consulenza sul corretto possesso dei requisiti aziendali (oggetto sociale e codici ATECO) - Assistenza verso Enti e Istituzioni - Corsi formativi gratuiti Ciò che però dovrebbe spingere tutti i Professionisti del settore piscine ad aderire ad Acquanet è ottenere il riconoscimento della propria professionalità ad oggi ancora non formalmente riconosciuta dal Legislatore. L’attività principale di Acquanet è quella “politica”. È grazie ad Acquanet se oggi esiste un CCNL di settore, se le aziende costituite tra il 2006 e il 2007 hanno potuto ottenere il requisito di “impiantista idraulico”, se oggi la figura del Tecnico di Piscina è entrata nei percorsi formativi di un Istituto Professionale di Stato (IIS Ponti di Gallarate – VA). Nel corso degli anni Acquanet ha lavorato e lavora tutt’ora in svariati tavoli di lavoro tecnici e legislativi, sia regionali che nazionali. Oggi non esiste tavolo tecnico normativo in cui non sieda almeno un rappresentante di Acquanet. Per continuare a fare tutto ciò però Acquanet ha bisogno del supporto di tutti gli operatori del settore, soprattutto di quelli SERI. L’unione fa la forza: aiutaci a far crescere il settore!
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Attraverso il Percorso Professionista della Piscina, 100 ore di apprendimento, all’interno di un Centro Formativo Professionale regolarmente riconosciuto, che permetteranno di ottenere la qualifica di
COSTRUTTORE DI PISCINE PROFESSIONISTA CERTIFICATO ACQUANET
Per informazioni: info@acquanetpiscine.it tel. 333 5259383
CEN-UNI NEWS NIENTE REVISIONE PER LE NORME DELLE PISCINE PRIVATE Una norma tecnica può essere revisionata ogni cinque anni, per adeguarla ai cambiamenti tecnici e del mercato. La revisione non è automatica e va votata a livello dei singoli Stati nazionali che compongono il CEN, l’Ente di Normazione Europeo. Le norme sulle piscine private, le due serie UNI EN 16582-1,2 e 3 e UNI EN 16713-1,2 e 3, sono state pubblicate per la prima volta nel 2015 ed è possibile procedere alla revisione periodica. Interrogati tramite una votazione, però, la maggioranza degli Stati membri ha deciso di mantenere le norme esistenti, senza rinnovarle. L’Italia, tramite UNI, ha votato per la revisione, per cercare di adattare meglio le norme al nostro mercato, che ha caratteristiche molto diverse da quello degli altri Stati, ma è risultata essere in netta minoranza.
TERMINATO IL LAVORO DI SCRITTURA DELLA NORMA EN 17645 SUL RISPARMIO ENERGETICO NELLE PISCINE Verrà pubblicata al CEN durante il 2022 e poi dovrà essere recepita da UNI, probabilmente nella primavera 2023, ma la nuova norma sul risparmio energetico delle piscine è ormai realtà ed avrà presumibilmente un forte impatto sul mercato. Non si tratta di una norma semplice, i passaggi sono molti e devono essere affrontati dall’intera filiera. Il processo sarà particolarmente difficoltoso per il mercato italiano, molto frammentato e poco incline alla collaborazione, ma se non si affronterà la norma con il corretto anticipo il rischio sarà quello di lasciare molto spazio alle aziende francesi, praticamente già pronte ad applicarla.
sede AFNOR Parigi
CONTINUA LA REVISIONE DELLA NORMA UNI 10637 Prosegue il lavoro di revisione della norma UNI 10637. Non è facile coordinare le necessità di cambiamento con la volontà di non stravolgere una norma tecnica che è ormai entrata finalmente a far parte del bagaglio di conoscenze di costruttori e fornitori del settore piscine, ma il gruppo sta affrontando il compito con determinazione. La collaborazione è massima da parte di tutti ed i lavori proseguono. Tutti gli associati ad AcquaNet possono inviare i propri consigli ed osservazioni in merito all’indirizzo info@acquanetpiscine.it.
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HA NEWS ESEMPI DI AMMODERNAMENTO RIUSCITO (IN UK): 3,75 MILIONI DI STERLINE
Secondo l’indagine e il report annuale curati dalla britannica Technavio l'industria globale delle piscine è destinata a crescere di 3,56 miliardi di dollari nel periodo 2020-2024, progredendo a un CAGR (tasso annuo di crescita composto: Compounded Average Growth Rate) di oltre il 2% nel periodo 20202024. Un segnale che l’industria della piscina, nonostante il Covid, ha una crescita tendenziale dovuta alle previsioni sul turismo e all’ottimo stato di salute delle piscine domestiche, con quelle pubbliche comunque realizzate o ristrutturate, seppure in ritardo. Il rapporto offre un'analisi aggiornata dell'attuale scenario di mercato, delle ultime tendenze e del contesto generale: il costo per ricevere i report è però di 2.500 dollari. Technavio, introduttivamente, spiega che il mercato è concentrato e il grado di concentrazione accelererà durante il periodo di previsione. Fra i tanti e principali player del mercato della piscina, sono attentamente considerati Finish Thompson Inc., FLUIDRA S.A., Hayward Industries Inc., H.C. Harrington Co.Inc., Intex Corp., Guangdong LASWIM Water Environment Equipment Co.Ltd., Pentair Plc, Pool Corp. Inc., Swimline e Waterco Group. Secondo il report, l'urbanizzazione su larga scala offrirà immense opportunità di crescita. Per sfruttare le opportunità attuali, i fornitori di mercato devono rafforzare il loro punto d'appoggio nei segmenti in rapida crescita, pur mantenendo le loro posizioni nei segmenti a crescita lenta. È probabile che le tendenze del mercato, come la crescita nel settore del turismo e delle piscine residenziali, emergano come uno dei principali motori del mercato. Per contro, fattori come gli elevati costi di installazione e manutenzione possono minacciare la crescita. Per saperne di più è necessario richiedere il report, il cui costo è, come anticipato, di 2.500 dollari. https://www.prnewswire.com/news-releases/
Una riuscitissima riqualificazione della piscina vittoriana Beverley Road Baths a Hull City, fra le poche di questo periodo rimaste in UK: un lavoro di ristrutturazione paziente e molto attento, per valorizzare un patrimonio storico, consegnando alla cittadinanza un complesso acquatico e fitness moderno e adattato ai nostri tempi; grazie ai 4 milioni di euro investiti dalla municipalità di Hull City, ora la collettività può contare su • Piscine ammodernate con spogliatoi e arredi splendidamente aggiornati mantenendo atmosfere e architetture vittoriane • Due sale fitness con macchine isotoniche e cardiofitness Precor • Nuovissimi sauna e bagno turco • Spogliatoi e vari servizi completamente rinnovati
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3,5 MILIARDI DI DOLLARI LA CRESCITA STIMATA DEL MERCATO DELLA PISCINA 2020-2024
LA PISCINA A SERVIZIO DI UNA ABITAZIONE PRIVATA È UNA PERTINENZA? La domanda non è di poco conto, perché ha numerosi risvolti, da quelli urbanistici a quelli fiscali. Un interessante articolo esamina la questione dal punto di vista giuridico, poiché sono state pubblicate diverse sentenze sull’argomento, ma di parere diametralmente opposto. La conseguenza più importante della risposta alla domanda è la tipologia di permesso urbanistico richiesto, poiché nel caso in cui la piscina sia considerata una pertinenza della abitazione è sufficiente una SCIA, mentre se la piscina non è una pertinenza è necessario il permesso di costruire, procedura molto più lunga e costosa. https://www.professioneacqua.it/la-piscina-privata-e-una-pertinenza/
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ph: PiscinaSì
EDI TO R I ALE CO NSTR U CTI O N
CRISI O RIPARTENZA? Il momento storico che stiamo vivendo ha molte sfaccettature: il sollievo per un pericolo che sembra allontanarsi, la preoccupazione che torni; l’entusiasmo per la crescita economica per alcuni settori, la difficoltà del reperimento delle materie prime; la speranza che gli utenti tornino nelle piscine pubbliche, la difficoltà nel mantenere le condizioni di sicurezza. Luci ed ombre. In qualunque situazione ci si trovi, entusiasmante o difficile che sia, la cosa importante è mantenere sempre una visione allargata, tenere d’occhio l’insieme e non fare l’errore di pensare che il mondo si riduca al proprio cortile. Perché se c’è qualcosa che la Pandemia ci ha insegnato è che le cose cambiano, e molto velocemente, al punto da non essere in grado di mettere in atto nessuna correzione, perché non ce n’è il tempo. Quando hai una piscina pubblica che funziona alla grande, con tanti utenti e tanta soddisfazione, e te la chiudono da oggi a domani, cosa puoi fare? Niente. Assolutamente niente. È pensabile che quanto è successo non avrà ripercussioni sulla economia del nostro settore? No, non è pensabile. Gli atteggiamenti degli imprenditori e dei loro clienti cambieranno in modo inevitabile. La programmazione a lungo termine dovrà necessa-
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riamente prevedere anche un piano di emergenza, gli investimenti senza “paracadute” economico verranno abbandonati, gli acquisti massicci in anticipo saranno più rari (a parte le situazioni nelle quali c’è la necessità di accaparrarsi materiale che scarseggia, ovviamente) e, soprattutto, tutto ciò che potrebbe avere una ripercussione positiva sull’azienda a lungo termine verrà abbandonato. Anche molte aziende verranno abbandonate, come ci insegna ciò che sta accadendo nel mondo della gestione delle piscine pubbliche. Momenti come questi sono ideali per cambiare. Se si cambia quando tutto è tranquillo si percepisce il cambiamento come squilibrio di una situazione positiva. Cambiare quando tutto è incerto, quando sono successe cose impensabili come in questo periodo, nulla appare strano e, anzi, se il cambiamento può portare vantaggi questo viene accolto positivamente, o comunque viene giustificato dalla situazione contingente. Come ho avuto occasione di scrivere in molti articoli, la situazione del nostro mercato presenta molte sfaccettature. Dalla crisi profonda della gestione delle piscine pubbliche al grande risultato positivo della vendita delle piscine ad uso privato, si trovano molte situazioni intermedie, più complesse da definire. In qualunque caso, potrebbe essere utile
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apportare cambiamenti che rendano più sicura la propria azienda. Una cosa che tutti abbiamo imparato è che la solidità economica assume un ruolo centrale. Per avere solidità economica è importante soprattutto selezionare i propri clienti. Se parliamo del settore della vendita dei componenti per piscina, in questo periodo di domanda del mercato superiore alla offerta sono apparsi molti soggetti che di solido hanno ben poco… È difficile pensare che questi nuovi clienti possano sparire quando il mercato tornerà a dimensioni normali, ed il rischio di insolvenza crescerà. Per far salire il livello della preparazione, sia tecnica che manageriale, dei costruttori di piscina ben venga l’iniziativa di Acquanet Associazione Piscine, che ha varato l’inizio di un percorso formativo volto a generare una sorta di “certificazione” del costruttore di piscine. Personalmente, mi auguro che altre associazioni si uniscano al progetto, per renderlo più forte. Per quanto riguarda i gestori di piscine pubbliche, credo da tempo che la soluzione sia quella di diventare veri imprenditori e abbandonare definitivamente l’idea che lo scopo di lucro nell’oggetto sociale sia un male. Lo scopo di lucro è l’essenza vera
di qualunque imprenditore e deve essere (come di fatto è) la linea guida di tutta l’attività. Per l’imprenditore onesto, lavorare bene è un mezzo per raggiungere solidità economica. Per i disonesti lavorare bene è solo un intralcio al raggiungimento di un guadagno, ma di questa eventualità non voglio nemmeno parlare. Per i gestori di piscine pubbliche, quindi, diventare veri imprenditori significa uscire dal mondo sportivo come è inteso, purtroppo, oggi: una sorta di “vogliamoci bene” fatto solo di volontariato e dopolavoro, che va benissimo per le piccolissime associazioni sportive, ma non può certo essere l’ambito di azione di chi gestisce fatturati di milioni di euro. Tempi che necessitano cambiamenti, quindi. Si concretizzeranno? Difficile dirlo. L’inerzia delle coscienze è la caratteristica principale che rallenta le modifiche. L’abitudine e la paura sono gli ostacoli principali da superare e certo non sono ostacoli da poco. Ma come diceva Winston Churchill, che non è certo vissuto in un periodo facile, “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”. Rossana Prola prola@professioneacqua.it
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Simone Rasia
Responsabile del settore tecnico di professione Acqua rasia@professioneacqua.it
LA VASCA DI COMPENSO, DIMENSIONAMENTO E CARATTERISTICHE
Progettare correttamente la vasca di compenso consente di evitare problemi di funzionamento dell’impianto e permette una accurata definizione degli spazi necessari
La norma stabilisce inoltre l’obbligo di inserire la descrizione del calcolo effettuato nella relazione tecnica che fa parte della documentazione obbligatoria da consegnare al cliente finale.
Il dimensionamento - Cosa prevedono le norme Il dimensionamento della vasca di compenso è chiaramente definito dalle due norme tecniche e non lascia alcuno spazio alle prassi approssimative e destituite da ogni fondamento che vorrebbero stabilirne il volume come percentuale del volume totale della vasca natatoria. Affermare che il volume della vasca di compenso venga calcolato come percentuale del volume della piscina non è corretto, non trova riferimento nelle norme tecniche e nemmeno trova riscontro nella osservazione delle reali dinamiche di funzionamento dell’impianto. Secondo il punto 5.2.5 della norma tecnica UNI 10637 il volume convenzionale della vasca di compenso (quello compreso tra il fondo della vasca e il troppo pieno) deve essere sufficiente a contenere:
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Troppo Pieno
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Aspirazione pompe
Partiamo dalle definizioni: la norma UNI 10637 (piscine pubbliche) definisce la vasca di compenso come “Una vasca o serbatoio di accumulo non accessibile ai bagnanti destinato a contenere l’acqua di vasca proveniente dal bordo sfioratore”. Analogamente la norma UNI EN 16713 (piscine private), pur mancando di una definizione precisa, la individua come serbatoio volto a contenere l’acqua che defluisce dal canale sfioratore, movimentata dall’impianto, spostata dai bagnanti e dalle onde, e ne precisa le caratteristiche minime necessarie.
1. Il volume spostato dal numero massimo di bagnanti 2. Il volume spostato dal moto ondoso generato dai bagnanti nelle attività previste in vasca 3. Il volume spostato dal moto ondoso generato da eventuali apparecchiature e attrezzature 4. Il volume contenuto nel canale e nei collettori di sfioro alla portata di progetto 5. Il volume necessario per lavare almeno un filtro 6. Il volume necessario per assicurare il funzionamento delle pompe e per evitarne la marcia a secco
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La vasca di compenso è uno degli elementi funzionali della piscina che molto spesso vengono trascurati nelle fasi di progettazione e realizzazione della struttura, con conseguenze negative sulla gestione e sul funzionamento degli impianti.
Scarico 1+2+3+4+5: Volume utile 6: Volume min. funzionamento pompa S: Sommergenza minima 1+2+3+4+5+6: Volume convenzionale Immagine 1 - Rappresentazione schematica dei volumi di calcolo della vasca di compenso
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ARTICOLI
ph: PiscinaSì
SIMONE RASIA
In modo analogo la norma UNI EN 16713 parte 2 al punto 4.3.2.3 stabilisce che la dimensione della vasca di compenso dovrebbe considerare: A. La quantità di acqua spostata dai bagnanti o da attrezzature subacquee B. La quantità di acqua spostata dalle onde C. Le perdite di acqua dovute a spruzzi, evaporazione, lavaggio dei filtri D. Il livello minimo dell’acqua per il funzionamento della pompa senza aspirazione d’aria Al di là delle piccole differenze, il metodo impiegato per la determinazione del volume della vasca di compenso nelle piscine pubbliche e private è del tutto simile. Per la quantificazione del volume di acqua spostato dai bagnanti può essere considerato un volume medio unitario pari a 75 litri per bagnante, mentre per il computo del numero massimo di bagnanti presenti in vasca si può considerare un affollamento di 1 bagnante ogni 3 m² di superficie di piscina, lo stesso affollamento considerato per il dimensionamento degli impianti di filtrazione (cfr. UNI 10637 punto 5.3). Il calcolo del volume spostato dal moto ondoso potrebbe essere molto complesso e varia in relazione alla superficie della vasca, alla estensione dello sfioro, al tipo di attività svolta e alla esposizione ai venti. La UNI10637 (nota 3 al punto 5.2.5) consente di assume-
re come pari alla metà del volume spostato dai bagnanti la somma dei volumi generati dal moto ondoso e quello contenuto nei canali e collettori di sfioro, semplificando molto i calcoli1. Il volume necessario al controlavaggio di almeno uno dei filtri è di semplice determinazione e deve contemplare sia la portata di controlavaggio che quella di risciacquo in corrente, se presente. La durata di queste fasi deve essere indicata dal produttore dei filtri. In prima approssimazione questo volume può essere determinato come prodotto della portata di controlavaggio (m³/min) per il tempo destinato al completo controlavaggio e risciacquo del filtro (espresso in minuti). Per il corretto dimensionamento della vasca di compenso sono disponibili alcuni semplici programmi online, come quello del sito dei Professionisti di Professione Acqua (www.professionistiacqua.it). Approfondimento sul moto ondoso generato da attrezzature In caso di presenza di attrezzature come aero/ idro massaggi, sistemi ricreativi con movimentazione di acqua, acquascivoli o altri dispositivi, il volume spostato da queste attrazioni deve essere oggetto di una specifica analisi. Ad esempio è opportuno valutare i volumi addizionali spostati qualora si abbia la presenza di un elevato numero di dispositivi che
1 La norma tedesca DIN 19643 propone una equazione per il calcolo del volume dislocato dal moto ondoso secondo la relazione: Vw=0,052 ∙ A ∙ 10(-0,144 ∙Q/L) ove: Vw=volume dislocato dalle onde in m³; A è la superficie della piscina in m², Q è la portata di impianto in m³/h e L è la lunghezza complessiva dello sfioro in metri. Il risultato di questa relazione empirica è del tutto analogo a quello che si otteneva con l’uso del nomogramma della norma “Unione Acqua Italia” (ANIMA) del 1982.
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insufflino aria, a causa del temporaneo spostamento di acqua generato dal loro azionamento, che può incidere in modo consistente soprattutto per piccole vasche o spa di ridotte dimensioni. Anche nel caso in cui eventuali sistemi ricreativi ausiliari prelevino la portata d’acqua necessaria al loro funzionamento attingendola dalla vasca di compenso e necessitino di volumi consistenti per il funzionamento delle stesse attrazioni (ad esempio nel caso di acquascivoli) sarà fondamentale prevedere un volume addizionale tale da poter bilanciare efficacemente le variazioni di volume indotte. Approfondimento sul volume a protezione della pompa Il volume necessario per il corretto funzionamento della pompa, affinché questa non inneschi vortici o possa incamerare aria, dipende dalla superficie della vasca di compenso e dalla minima altezza utile dell’acqua sopra al tubo di aspirazione.
Il dispositivo di controllo di livello che arresta la marcia della pompa quando il livello dell’acqua in compenso è troppo basso dovrebbe essere collocato in modo da intervenire prima che il livello scenda al di sotto della quota così calcolata. Qualora non fosse possibile rispettare questo minimo criterio prudenziale, non avendo sufficiente altezza a disposizione, possono essere impiegate piastre o deflettori di vortice che consentono di evitare il risucchio d’acqua anche con minori sommergenze.
S
S
Anche la distanza tra la bocca di aspirazione e il fondo del serbatoio riveste una particolare importanza nell’evitare turbolenze dannose in aspirazione. Di seguito vengono fornite una tabella e una immagine con lo scopo di illustrare i requisiti consigliati. Le sommergenze minime devono essere calcolate con la formula sopra descritta e sono esemplificate per alcuni diametri nella tabella 2; le distanze minime del tubo dal fondo sono invece tratte dalle norme VDI e sono esemplificate nella immagine 2 e nella tabella 1.
B
B
B
S
Un dato tecnico interessante per il calcolo di questa altezza (definita sommergenza) è fornito a tal riguardo dal American National Standard for pump intake desing (Norma Ansi 9.8) redatta dall’ Hydraulic Institute e ripreso da cospicua letteratura tecnica anche europea (es. KSB “Manuale per la selezione delle pompe centrifughe”). La relazione contenuta nella norma mette in luce il fatto che quanto più grande
è la velocità dell’acqua in corrispondenza della presa di aspirazione, tanto maggiore dovrebbe essere la sommergenza minima (dislivello tra tubo e pelo libero del serbatoio) per evitare di innescare vortici. La equazione utilizzata è: (1) S=D+(Q/D1,5/1069) ove D è il diametro interno della bocca di aspirazione in metri, Q è la portata in l/s ed S la sommergenza in metri.
Immagine 2 Sommergenza S e B Minima distanza dal fondo
Tab 1 distanze minime tubo-fondo vasca/serbatoio Tubazione
B minimo [mm]
DN 65
80
DN 80
80
DN 100
100
DN 150
100
DN 200
150
DN 250
150
DN 300
200
DN 400
200
La citata norma americana ANSI 9.8 richiede per B valori almeno compresi tra 0,3D e 0,5D
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ARTICOLI
Tab 2 Sommergenza minima S per tubazioni da 63 a 110 alle varie portate Portata
Diametri D esterni ed interni e relative sommergenze minime S delle bocche di aspirazione D
D
D
D
D est
63 (PN10)
75 (PN10)
90 (PN10)
110 (PN10)
D int
57,00
67,80
81,40
101,60
v
S
v
S
v
S
v
S
[m³/h]
[m/s]
[mm]
[m/s]
[mm]
[m/s]
[mm]
[m/s]
[mm]
5,00
0,54
152 215 249
7,50
0,82
200
10,00
1,09
248
0,77
12,50
1,36
296
0,96
252
15,00
1,63
343
1,15
289
0,80
17,50
1,91
391
1,35
325
0,93
277
20,00
2,18
439
1,54
362
1,07
305
22,50
2,45
487
1,73
399
1,20
333
25,00
1,92
436
1,33
361
0,86
302
27,50
2,12
473
1,47
389
0,94
322
30,00
2,31
509
1,60
417
1,03
342
32,50
2,50
546
1,73
445
1,11
362
35,00
1,87
473
1,20
382
37,50
2,00
501
1,28
402
40,00
2,14
529
1,37
423
42,50
2,27
557
1,46
443
45,00
2,40
585
1,54
463
47,50
2,54
613
1,63
483
50,00
1,71
503
52,50
1,80
523
55,00
1,88
543
57,50
1,97
563
60,00
2,06
583
62,50
2,14
603
65,00
2,23
623
67,50
2,31
643
70,00
2,40
663
72,50
2,48
683
75,00
2,57
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Q
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Altre considerazioni sulla vasca di compenso
Il dimensionamento del troppo pieno
Oltre a queste considerazioni sul dimensionamento “idraulico” della vasca di compenso, è molto importante non dimenticare gli altri requisiti di carattere tecnico e funzionale; la nostra vasca o serbatoio di compenso dovrebbe infatti avere le seguenti caratteristiche (rif. UNI 10637):
Un aspetto da non sottovalutare nella progettazione della vasca di compenso è quello relativo al dimensionamento del troppo pieno, in modo particolare nelle piscine scoperte, soggette a precipitazioni che negli ultimi anni raggiungono picchi di intensità molto elevati. L’importanza di una adeguata esecuzione del drenaggio di troppo pieno è marcata soprattutto nelle situazioni in cui la vasca di compenso possa esondare nel locale tecnico o in altri locali adiacenti.
•
•
• • • •
Essere dotata di troppo pieno (chiaramente dimensionato per smaltire eventuali picchi di portata determinati da malfunzionamenti e dalle eventuali quantità apportate dalla pioggia) Essere completamente svuotabile (quindi dotata di scarico sul fondo e possibilmente di un fondale con pendenza orientata in modo tale da facilitare il drenaggio) Essere dotata di una ventilazione/sfiato alla libera atmosfera (evitando esalazioni verso altri locali) Essere rivestita di superfici facilmente lavabili Facilmente accessibile al personale di manutenzione e pulizia Non accessibile ai bagnanti.
Nel calcolo delle quantità di acqua che il troppo pieno deve poter smaltire sono da considerarsi non solo la superficie della vasca ma anche quelle dei plateatici ove questi non siano dotati di un proprio sistema di drenaggio e riversino le acque meteoriche nelle canaline.
Al dimensionamento del troppo pieno dedichiamo il paragrafo successivo. I punti che richiamano la “non accessibilità ai bagnanti” e la “facile accessibilità agli operatori”, pongono problemi di non poco conto e di natura opposta. Da un lato il requisito di non accessibilità ai bagnanti pone una seria controindicazione alla realizzazione di vasche di compenso a cielo aperto (si pensi alle vasche con sfioro a cascata, molto di moda negli ultimi anni), controindicazioni condivisibili se si pensa alla qualità dell’acqua nella vasca di compenso -non ottimale in quanto raccoglie tutto lo sporco superficiale- e ai possibili rischi di incidente (aspirazione). D’altra parte la “facile accessibilità” per il personale di pulizia o manutenzione rimane una questione di difficile realizzazione. A meno di non prevedere la installazione di passi d’uomo o porte stagne a quote accessibili dal pavimento del locale, la vasca di compenso ricade sempre nelle fattispecie dell’“Ambiente confinato o sospetto di inquinamento” e richiede quindi la formazione del personale e le dotazioni previste dal D.P.R.177/11. Chiaramente, al di là dell’obbligo di assolvimento delle prescrizioni normative, dovrebbe guidarci il buon senso. Se vogliamo ridurre il rischio per gli operatori dovremmo realizzare una vasca di compenso che consenta per lo meno al personale di muoversi adeguatamente, con una altezza e ampiezza minime, evitando cunicoli stretti o bassi, che sia facile da pulire e da drenare, consentendo quindi una permanenza minima in termini di tempo e -non ultimo- dotata di passi d’uomo agevoli che consentano un accesso se non comodo per lo meno non rischioso con la previsione ulteriore di un’adeguata ventilazione.
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Immagine 3 precipitazioni massime orarie ISPRA
Un riferimento utile per il dimensionamento del troppo pieno può essere trovato nella norma tecnica UNI EN 12056-3 “Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici - Sistemi per l'evacuazione delle acque meteoriche, progettazione e calcolo”. Le portate di pioggia considerate in questa norma variano da 0,01 a 0,06 l/s per m² di area effettiva e la portata deve essere moltiplicata per un coefficiente di rischio che varia da 1 a 3 a seconda del grado di sensibilità dei locali (ad esempio per locali con sostanze chimiche che diano esalazioni tossiche se bagnate il coefficiente da applicare è 3). Le portate orarie di pioggia di riferimento possono essere desunte da fonti statistiche locali (ARPA).
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SPECIALE PISCINE PRIVATE – LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE
Iniziamo l’esame della norma UNI EN 16582-2 pubblicata in Italia il 14 ottobre 2015. In questo primo articolo tratteremo dei requisiti strutturali delle piscine interrate. I coefficienti strutturali La norma UNI EN 16582-2 “Piscine domestiche- Parte2: Requisiti specifici inclusi i metodi di sicurezza e di prova per piscine interrate” prende in considerazioni gli aspetti specifici di questa tipologia di piscine. Iniziamo a descrivere i requisiti ai quali devono sottostare, dal punto di vista delle caratteristiche strutturali. Il punto 4 descrive i requisiti di prestazione della resistenza meccanica ed in generale afferma che qualsiasi tipo di struttura deve essere dimensionato per resistere alle configurazioni di carico prevedibili per una piscina, quali le pressioni esercitate sulle piscine vuote, su quelle parzialmente interrate, su quelle riempite prima del reinterro.
Si tratta di una specifica importante, poiché alcune tipologie di piscine private non sono in grado di resistere alla spinta del terreno quando vengono vuotate e ciò non è più ammesso dalla norma. Il punto 4.1.2 prende in considerazione i carichi permanenti: il peso morto degli elementi strutturali (nullo se una piscina è completamente interrata e, la pressione esercitata dal suolo. Il punto successivo esamina i carichi variabili, cioè la pressione idrostatica e le pressioni addizionali, quali ad esempio quella di una pavimentazione appoggiata al muro della vasca. Il punto 4.1.4 riassume e assembla le combinazioni esaminate, suggerendo i relativi coefficienti per la progettazione strutturale, con gli stati limite di esercizio, oltre al limite di distorsione.
Nome
Tipo
Ragione del carico
Coefficiente
ULS1
Stato limite ultimo lineare
P ground qh
1.35 1.50
ULS2
Stato limite ultimo lineare
P water
1.20
SLS1
Stato limite di esercizio
P ground qh
1.00 1.00
SLS2
Stato limite di esercizio
P water
1.00
Pground= pressione del terreno, Pwater = pressione dell’acqua, qn= pressione addizionale
Si tratta di parametri utili ad un progettista strutturale, che devono sempre e comunque essere considerate a fianco di quanto previsto dalle Norme
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Tecniche di Costruzione (NTC) il cui ultimo aggiornamento è del 2018, quindi successivo alla norma tecnica in esame.
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ARTICOLI REDAZIONE
Progetto strutturale La norma tecnica precisa che per ogni struttura deve essere una progettazione o risultati di prova che confermino i requisiti strutturali. La legislazione italiana le prevede entrambe, sia la progettazione che, in alcuni casi, le prove di carico. Requisiti per le strutture prefabbricate Il successivo paragrafo 4.2 tratta dei requisiti specifici delle strutture prefabbricate, in particolare quelli dei gusci in poliestere, delle strutture in calcestruzzo rinforzato, delle strutture in muratura. Per quanto riguarda i gusci in poliestere al punto 4.2.2 vengono descritti specifici metodi di prova, divisi in tre fasi. Per le piscine in calcestruzzo rinforzato si stabilisce che queste strutture debbano avere quantomeno le dimensioni previste dall’Eurocodice, o calcolate per ottenere prestazioni equivalenti. La stessa cosa è prevista per le strutture in muratura. Garanzia di 10 anni Il punto 4.5 specifica che la durata di vita delle strutture, cioè il tempo nel quale devono soddisfare i requisiti descritti ai punti precedenti, di qualun-
que tipologia esse siano, deve essere di almeno 10 anni, a partire dal momento in cui vengono riempite di acqua. Tenuta dell’acqua Il punto 5 approfondisce l’aspetto della tenuta dell’acqua per le piscine interrate e specifica tre possibili situazioni: 5.1 La struttura è a tenuta ed è conforme a quanto previsto dalla UNI EN 16582-1 per quanto riguarda la classe di perdita. 5.2 La tenuta dell’acqua non è garantita dalla sola struttura, che può tenere l’acqua solo parzialmente, ma dall’insieme della struttura più il rivestimento. 5.3 La struttura fornisce solo funzioni di supporto meccanico e la tenuta è assicurata dal solo rivestimento. Scale Anche i mezzi di accesso alla piscina, se costituiscono parte integrante della struttura, come ad esempio le scale in opera realizzate all’interno della vasca, devono soddisfare i requisiti strutturali previsti.
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Pietro Bordonali
Chimico, esperto di prodotti per il trattamento acqua per piscine poolcarespecialist.pb@gmail.com
LA TARATURA DELLE CENTRALINE IN PISCINA
Gli accorgimenti e le attenzioni indispensabili per avere una corrispondenza tra i valori di cloro e pH in vasca e quelli espressi dalla centralina automatica di dosaggio TARARE UNA CENTRALINA SIGNIFICA CREARE UNA CORRISPONDENZA TRA IL SEGNALE ELETTRICO RILEVATO DA UNA SONDA (O LA COLORAZIONE RILEVATA DA UN COLORIMETRO) ED IL VALORE DEL PARAMETRO DA ANALIZZARE IN MODO CHE LA CENTRALINA POSSA TRASFORMARE I SEGNALI RICEVUTI DALLA SONDA IN VALORI UNIVOCI DI PH, REDOX O CLORO.
ioni H+ ed uno di riferimento (interno). La taratura avviene utilizzando soluzioni tampone nelle quali si immerge la sonda, si attende che il segnale sia ben stabilizzato e si conferma alla centralina (modificandolo nelle impostazioni se necessario) il valore della soluzione tampone. Si ri-
Quando si esegue una taratura si individuano quindi due punti attraverso i quali passa la retta che mette in relazione il segnale ricevuto con la misura da determinare. I punti normalmente utilizzati per l’individuazione della retta di taratura sono: •
il punto zero: corrisponde ad assenza di segnale o ad un segnale di base (per il pH il valore 7)
•
un punto noto: nel caso del pH il valore 4 o 9; per il redox 220 mV, 470 mV o altro; per il cloro la concentrazione presente nell’acqua circolante al momento della taratura.
Taratura della misura del pH Nel caso del pH la sonda di misura è costituita da un elettrodo combinato: un elettrodo di misura del potenziale creato sulla membrana di vetro dagli
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Taratura della misura del Redox La sonda redox rileva direttamente il potenziale di ossidoriduzione della soluzione nella quale viene immersa. Il potenziale redox di una soluzione è indicativo di quanto una soluzione contenga sostanze ossidanti (o riducenti) ed è quindi la risultanza di tutte le sostanze disciolte, del pH e della temperatura. Quando nella soluzione è presente una sostanza ossidante (riducente) a concentrazioni particolarmente elevate rispetto alle altre (es. acido ipocloroso), diventa prevalente ed il valore del redox della soluzione dipende principalmente, ma non esclusivamente, da questa.
IL PARAMETRO DEL REDOX PUÒ ESSERE UTILIZZATO PER PILOTARE SISTEMI DI DOSAGGIO DEL CLORO, MA NON È POSSIBILE ESTRAPOLARE LA CONCENTRAZIONE DI CLORO DAL VALORE DEL REDOX PERCHÉ L’ERRORE COMMESSO NEL QUANTIFICARE IL DATO SAREBBE TROPPO ELEVATO. La taratura del parametro del redox normalmente si effettua tramite l’utilizzo di una sola soluzione redox dal valore noto e stabile (es. 220 mV o 470 mV), nella quale si immerge la sonda redox, mentre il punto zero è stabilito elettronicamente. In alcune centraline è richiesta la calibrazione del punto zero che si effettua semplicemente mettendo in cortocircuito i due poli del connettore BNC, ponendoli quindi in condizione equipotenziale.
misurare il valore corretto del parametro che si sta considerando non è più affidabile. Taratura del valore di cloro libero A differenza di pH e redox non esistono soluzioni standard stabili di cloro libero e quindi le tarature riferite alle misurazioni del cloro si effettuano per confronto con una misura della sua concentrazione nell’acqua in esame, di norma l’acqua che sta transitando dal porta-sonde.
È QUINDI INDISPENSABILE, PER POTER TARARE UNA CENTRALINA CON SONDE CLORO (O COLORIMETRICA), PORSI NELLE CONDIZIONI DI ACQUA CIRCOLANTE PIÙ ADATTE A MINIMIZZARE L’INEVITABILE ERRORE DI TARATURA PER CONFRONTO. 1. È assolutamente da evitare l’errore di utilizzare come riferimento la misura fatta in vasca, ma la misurazione deve essere effettuata da acqua prelevata dal circuito del porta sonde al momento della taratura. 2. La concentrazione del cloro libero circolante deve essere intorno a 1,5 ppm, poiché tarare con concentrazioni di cloro inferiori aumenta progressivamente l’errore. 3. La presenza di cloro combinato è fonte di
Anche nel caso delle soluzioni redox è necessario prestare le attenzioni già espresse per le soluzioni tampone pH. Sonde pH e redox
LE SONDE PH E REDOX SI DETERIORANO NATURALMENTE A CAUSA DELL’UTILIZZO. Hanno una durata media variabile dai 6 mesi ai due anni; in una piscina stagionale si può arrivare ad utilizzarle al massimo per tre stagioni, se ben gestite e correttamente conservate d’inverno. Anche se una sonda risponde correttamente alla taratura può comunque essere necessario sostituirla perché usurata. Un metodo empirico per verificarne l’affidabilità è l’osservazione del tempo di risposta quando viene riposizionata nel porta- sonde dopo la taratura: se la sonda risponde troppo lentamente e impiega diversi minuti per
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errore sulla misura di cloro con DPD, concentrazioni superiori al limite di legge di 0,4 ppm di cloro combinato possono introdurre errori rilevanti sulla taratura. 4. Il valore del pH al momento della taratura deve essere vicino a quello di normale lavoro della centralina (7,0/7,2). 5. È consigliabile effettuare più misure con un fotometro affidabile (non usare kit colorimetrici) e considerare la misura media quale riferimento per la taratura. Sonda amperometrica a cella aperta La sonda amperometrica a cella aperta è costituita da un dischetto di rame e da una spirale di platino e misura la corrente che si sviluppa tra i due elettrodi. Per la gestione della sonda e la taratura della centralina ci si deve attenere alle istruzioni del produttore. Di norma la taratura prevede un punto zero fissato attraverso il passaggio di acqua che non contiene cloro oppure interrompendo il flusso d’acqua attraverso il porta-sonda o ancora attraverso un azzeramento elettronico (che può essere anche reimpostato dal produttore). Riguardo al secondo punto di taratura, per confronto con lettura
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fotometrica, oltre alle indicazioni generali per il parametro del cloro è importante la regolazione corretta del flusso dell’acqua, che deve essere mantenuta costante per la corretta lettura da parte della sonda. Sonda amperometrica a cella chiusa La sonda amperometrica a cella chiusa è costituita da due elettrodi immersi in un gel elettrolitico e separati dalla soluzione da misurare da una membrana ionoselettiva. Per la gestione della sonda e la taratura della centralina ci si deve attenere alle istruzioni del produttore. Di norma la taratura prevede un punto zero fissato attraverso il passaggio di acqua che non contiene cloro oppure attraverso uno zero elettronico già reimpostato dal produttore. Riguardo al secondo punto di taratura, per confronto con lettura fotometrica, oltre alle indicazioni generali per il parametro del cloro è importante attendere la polarizzazione dell’elettrolita come indicato dal produttore (in genere almeno 40/60 minuti). Può essere necessario nei primi giorni dopo l’installazione della sonda nuova, dopo la pausa invernale o dopo la sostituzione di gel e/o membrana dover ripetere la calibrazione. Centraline colorimetriche Le centraline dotate di colorimetro vengono, di norma, tarate direttamente in sede di produzione e non necessitano di interventi di taratura nel corso della loro vita. Può accadere però che a causa di una gestione non corretta della centralina le lenti del sistema ottico si danneggino parzialmente e la lettura non sia più affidabile; in questo caso è consigliabile riportare la centralina al produttore per una messa a punto. Alcune centraline hanno la possibilità di taratura, sempre per comparazione con una lettura con fotometro, ma è opportuno farla solo in situazioni temporanee e di emergenza prima di procedere alla revisione da parte del produttore. Set point e dimensionamento pompe di dosaggio La corretta taratura della centralina è fondamentale per assicurare misure precise, ma per assicurare il mantenimento dei corretti valori in vasca è importante la corretta regolazione dei set point ed il dimensionamento delle pompe di dosaggio.
zionali; la finestra tra il valore corrispondente alla massima portata della pompa e quello di arresto deve essere sufficientemente ampia da garantire un’effettiva proporzionalità. Se, ad esempio, impostassi il massimo dosaggio a pH 7,4 e lo stop a pH 7,3 toglierei significato alla proporzionalità ed avrei di fatto un dosaggio on/off. Importante è anche individuare la corretta portata delle pompe, sia nel funzionamento on/off che in proporzionale. Una portata troppo bassa ha come conseguenza un tempo eccessivamente lungo per raggiungere il valore desiderato, in questo caso è necessario aumentare la portata della pompa di dosaggio. Una portata eccessiva ha come conseguenza il dosaggio di una quantità eccessiva di prodotto prima che l’effetto venga rilevato dalla sonda, con la conseguenza di un effetto di oscillazione del valore (in alto per il cloro e redox, in basso per il pH). Quando la centralina misura correttamente il parametro considerato, ma si rilevano queste anomalie causate da dosaggio eccessivo si deve semplicemente ridurre la portata della pompa. Attenzione alla lettura di confronto in vasca! Al contrario di ciò che comunemente si pensa, quando la lettura effettuata in vasca con il fotometro è difforme da quella effettuata dalla centralina, l’errore nella maggior parte dei casi non è della centralina.
TUTTI I METODI COLORIMETRICI, FOTOMETRO COMPRESI, HANNO UN AMPIO MARGINE DI ERRORE E SONO MOLTO INFLUENZATI DAL VALORE DEL PH E DALLA CONCENTRAZIONE DI ACIDO CIANURICO. La sonda cloro, invece, soprattutto se è a cella aperta, legge la concentrazione di cloro libero effettivamente disponibile con il pH e la concentrazione di acido cianurico presenti in vasca. Affinchè le due letture siano comparabili, è necessario che il pH sia molto vicino a 7 e che l’acido cianurico sia assente, o al massimo con una concentrazione non superiore a 20-30 ppm. Nel caso in cui la situazione non fosse questa, è importante sapere che la sonda cloro della centralina amperometrica leggerà una misura più bassa rispetto a quella ottenuta con il fotometro, ma non è un errore imputabile al funzionamento della centralina.
L’individuazione di corretti set point è importante quando si utilizzano pompe di dosaggio propor-
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Angelica Cataldo
Tecnico di marketing strategico e formatore, esperto in rivestimenti in resina di alta gamma. a.cataldo@arkdekodesign.com
RIVESTIMENTI IN RESINA PER PISCINE
Quali sono le criticità di progettazione e realizzazione? Dall'analisi di mercato agli aspetti più importanti per non commettere errori
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Dall'analisi dell'andamento del mercato e del quadro normativo di riferimento, emerge che quello dei rivestimenti in resina è un settore in forte crescita, caratterizzato da una rilevante e sempre più rapida evoluzione tecnologica. Rispetto alle tipologie di rivestimento tradizionale (in mosaico, in ceramica, in pietra naturale o artificiale o altro) i rivestimenti in resina hanno conquistato uno spazio proprio, non più so-
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stituibile da altre tipologie. Le caratteristiche superficiali, la continuità materiale, le ampie valenze estetiche, la durabilità anche in presenza di agenti chimici e la facilità di manutenzione, li hanno resi indispensabili in molti settori, dalle sale ospedaliere ad ogni ambiente a rischio chimico, elettrico, d’incendio, e sono molto apprezzati soprattutto in contesti recenti, sia residenziali che commerciali. Per le sue caratteristiche peculiari, la resina ha ga-
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rantito finora elevate prestazioni per applicazioni in ogni settore: dalla grande distribuzione, all'industria agro-alimentare, ospedaliera e farmaceutica, industria metalmeccanica, alla nautica.
QUESTA CREDIBILITÀ, PERÒ, È PUR SEMPRE LEGATA ALLE MINUTE OPERAZIONI DI CANTIERE, NECESSARIE PER LA POSA IN OPERA DI PRODOTTI POLIMERICI GETTATI IN OPERA. I rivestimenti in resina per piscine Questa evoluzione non poteva che ripercuotersi anche nel comparto dei rivestimenti per piscine, con un booster causato dalla crescita della domanda per piscine a seguito della pandemia. Non abbiamo ricerche scientifiche, dati ISTAT o sondaggi disponibili sulla quantità di resine impiegate nel settore. Mi piace, ed è indubbiamente utile, utilizzare i dati analitici di Google, poiché la Ricerca Google offre informazioni incredibili sull'evoluzione delle abitudini dei consumatori. Da un recente studio che ho condotto, infatti, è emerso che la ricerca di “resine per piscine” è aumentata del 400% tra Agosto 2019 e Maggio 2020, equiparando la mole di ricerca di “mosaici per piscine” (Fonte: report Google ADS). Un dato rilevante, che permettere di desumere quanto effettivamente una tecnologia di rivestimento piuttosto recente
stia acquisendo credibilità e applicazione concreta, tanto da tenere il passo con una tecnologia tradizionale, con un posizionamento di prezzo alto. Il punto di vista normativo È doveroso considerare il settore dei rivestimenti per piscine come un cantiere in continua evoluzione, a causa di tutti gli aggiornamenti suggeriti dalla pratica e dallo sviluppo tecnico. Un cantiere aperto soprattutto dal punto di vista normativo. Oggi dobbiamo fare riferimento a norme generali sulla progettazione e posa dei sistemi resinosi, prima tra tutte la UNI 10966 “Sistemi resinosi per superfici orizzontali e verticali - Istruzioni per la progettazione e l'applicazione” aggiornata ad Ottobre 2020, che, seppure molto approfondita, non prende in considerazione le applicazioni sulle piscine, e norme sulla progettazione e posa dei sistemi impermeabilizzanti, che altrettanto non parlano affatto di sistemi resinosi per piscine. Le norme più specifiche per il rivestimento piscina sono la UNI EN 15836-2:2010 che riguarda esclusivamente le Membrane di policloruro di vinile plastificato (PVCP) per piscine interrate e le Membrane rinforzate di spessore nominale maggiore o uguale a 1,5 mm e la UNI EN 14891:2017 che tratta di prodotti impermeabilizzanti applicati liquidi da utilizzare sotto le piastrellature di ceramica incollate con adesivi. Entrambe non si riferiscono ad un sistema resinoso continuo, a vista, gettato in opera.
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Il sistema di rivestimento resinoso
QUANDO PARLO DI TALE SISTEMA RESINOSO, MI RIFERISCO AD UN PROCESSO CHE VA PROGETTATO, ESEGUITO E CONTROLLATO A DISTANZA DI TEMPO. Queste fasi sono imprescindibili nella realizzazione di un rivestimento resinoso, a maggior ragione data la tutto sommato scarsa disponibilità di esperienza che possediamo. Al contrario delle resine, le vernici vengono impiegate nella protezione del calcestruzzo da molti anni, ma la casistica ci ha insegnato che un semplice rivestimento a film, soprattutto in ambiente piscina, non offre una valida impermeabilizzazione, o meglio, non impermeabilizza affatto.
L'impermeabilizzazione rappresenta da sempre in edilizia il settore tecnologico più critico. Basti pensare che una piccola imperfezione del sistema è in grado di generare danni esponenziali e arrivare a compromettere ogni tipo di struttura. La continua attività di ricerca e sviluppo svolta dalle aziende nel settore chimico-edile sta contribuendo velocemente al miglioramento prestazionale dei prodotti nel comparto delle impermeabilizzazioni e dei rivestimenti per piscine. Grazie alla tecnologia dei materiali, oggi abbiamo a disposizione in ambiente piscina sistemi resinosi dai più industriali, come i sistemi in hot spray (poliureici), ai rivestimenti più decorativi monolitici, fino all’utilizzo di malte a minore impatto ambientale come gli agglomerati di sabbie e quarzi. Di contro lo sviluppo di una disciplina unitaria e approfondita, così come la formazione verso i pro-
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l’argomento “piscina”, solo dopo seguono librerie, scarpiere e fioriere (Fonte: Insight Google Trends). Un bene, quello della piscina, diventato quasi fondamentale nel residenziale. A seguito della pandemia è cresciuto, infatti, il bisogno di portare molti servizi dall’ambiente esterno all’interno degli spazi ristretti domestici. Non più un bene di lusso, ma funzionale al benessere psico-fisico delle persone. Ma l’aumento spropositato delle contestazioni è dietro l’angolo.
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gettisti, le imprese e soprattutto gli applicatori, non hanno subito la stessa crescita. Nonostante la migliore disponibilità di documentazione e dei metodi di prova, esiste una rilevante dispersione di conoscenze, generata soprattutto dalle catene di vendita dei prodotti, e superficialità persino nella progettazione e realizzazione stessa delle opere, dalle strutture ai rivestimenti. Attenzione agli errori Per tornare alla mia ricerca analitica di Google: nella top 10 delle tendenze di ricerca con argomento fai-da-te (per la casa), nel 2020 al 6° posto troviamo
BISOGNA FARE CHIAREZZA SUL FATTO CHE LA MANCATA RIUSCITA DI UN RIVESTIMENTO IN RESINA È UNA CONSEGUENZA CHE DERIVA SOPRATTUTTO DA UNA NON CORRETTA PROGETTAZIONE STRUTTURALE E DALLA SBAGLIATA VALUTAZIONE DEI SUPPORTI DI POSA. Non tutte le strutture sono idonee all’applicazione di un sistema resinoso gettato in opera, per quanto molti ritengano che le resine e le guaine elastomeriche siano il metodo migliore per impermeabilizzare e rivestire una piscina. Anche nei casi in cui la struttura sia idonea, la conoscenza e la preparazione dei substrati ha un’importanza fondamentale. Spesso capita di imbattersi in rivestimenti in resina soggetti a esfoliazione, fessure o distacchi localizzati. La causa, nella maggior parte dei casi, è da imputare ad una carente, in tutto o in parte, preparazione del sottofondo o ad una valutazio-
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ne superficiale delle caratteristiche chimiche e fisiche attraverso le quali è sollecitato un rivestimento in vasca. Carenze chimiche dei formulati possono inoltre compromettere l’adesione del rivestimento causandone il distacco. Così come uno spessore errato o la sottovalutazione dell’umidità residua dei supporti, determinano una breve durata del rivestimento. La maggior parte delle problematiche post-applicazione deriva da una non corretta progettazione del ciclo impiegato e da una superficiale applicazione del ciclo stesso.
La corretta scelta del sistema resinoso, la formazione professionale e la perfetta realizzazione, come l’adeguata manutenzione, sono gli elementi primari per ottimizzare la durata di un rivestimento in resina per piscine, che permette di trovare quel connubio tra architettura e sistema impermeabilizzante, un connubio che costituisce il valore aggiunto e vantaggio primario di un rivestimento resinoso gettato in opera, capace di personalizzazione e alto valore estetico, igiene e facile manutenzione nel tempo.
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Tullio Quagliotti
Esperto Fiscalista di Acquanet tullio@studioquagliotti.com
I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO DI UN’AZIENDA Il successo della propria azienda è il sogno di ogni imprenditore, ma per metterlo in pratica è necessario conoscere le dinamiche che regolano i processi e attivare un monitoraggio costante.
Risposta: Semplice… la passione di vedere realizzato il proprio sogno: il successo della sua azienda! Peccato che molto spesso il “sogno” appare ostacolato da quei problemi le cui soluzioni fatalmente finiscono per diventare esse stesse l’occupazione dell’imprenditore e viene da chiedersi se non ci siano delle best practices che, se adottate, possano contribuire al compimento della strategia ed al raggiungimento degli obiettivi… Quali sono le cause dell’insuccesso? Indagando ciò che determina l’insuccesso di un progetto imprenditoriale, troveremmo delle ricorrenze: a. crisi di settore (relativamente alle quali l’impresa difficilmente può reagire); b. crisi interne all’azienda (tendenzialmente invece più gestibili) le quali possono essere sub-ordinate in: 1. non essersi proposti con prodotti o servizi che risolvono un’esigenza di mercato; 2. non disporre della liquidità necessaria a realizzare il progetto; 3. l’essersi inseriti in un mercato già saturo di concorrenza; 4. non disporre di una squadra di lavoro che condivide il progetto o trovarsi ad operare in un ambiente ostile; 5. non avere una strategia precisa.
Con un tessuto imprenditoriale nazionale composto per il 4,9% da PMI (che impiegano tra i 10 e i 249 addetti) e per il 95% da micro-imprese (con meno di 10 addetti) in larga parte poco strutturate e non sempre all’altezza per affrontare adeguatamente il mercato ed i cicli economici (vedi la crisi del 2008 e recentemente quella determinata dal Covid-19), diventa imprescindibile prendere atto di tali limiti e provare ad affrontare il problema focalizzandosi su quei pochi fattori critici di successo che, una volta individuati, sostenuti e controllati, potranno risultare determinanti nel raggiungimento dell’obiettivo. Okay, ma da dove partiamo? La teoria aziendalistica già si fatica a capirla, figuriamoci a metterla in pratica… Anzitutto dal fare una fotografia spietata e sincera dello status quo, del punto A nel quale ci si trova, con la definizione precisa del punto B al quale si
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Domanda: Cosa spinge un imprenditore a svegliarsi all’alba ogni giorno, festività comprese, per “alzare la serranda” della sua azienda, passarvi ore ed ore a coordinare la propria squadra di lavoro, a risolvere problemi organizzativi, ad incontrare clienti, banche, fornitori, spesso e (mal)volentieri sacrificando la famiglia e talvolta la sua stessa vita, per ottenere risultati quasi sempre al disotto delle aspettative?
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TULLIO QUAGLIOTTI
ambisce come traguardo e quale sia la strategia che dirigerà questo percorso nelle prospettive economico-finanziaria, dei clienti e del clima aziendale. Questa importante e delicata fase va assolutamente fatta per iscritto e condivisa con i soci, con i dipendenti ed i collaboratori più stretti e, aggiungo, con il commercialista di fiducia: in questa sede, con riferimento alla mappa strategica per ognuna delle prospettive citate, occorrerà ricercare la relazione causa-effetto (ovvero, cosa occorre fare per…) dopodiché assumerà un ruolo di grande interesse per l’imprenditore il controllo dello stato d’avanzamento del progetto con cadenza almeno trimestrale. Non bisogna temere di sbagliare e forse non sarà nemmeno indispensabile che sia tutto perfetto, ma occorre che il processo sia monitorato. Poi, quasi del tutto naturalmente, il controllo stimolerà nuove idee e verranno così a crearsi spirali virtuose che favoriranno gli aggiustamenti tattici finalizzati alla realizzazione del progetto.
OBIETTIVO PRIMARIO DI OGNI AZIENDA È L’EQUILIBRIO ECONOMICO (RICAVI MAGGIORI DEI COSTI) IN CONSEGUENZA DEL QUALE SI RAGGIUNGE L’EQUILIBRIO FINANZIARIO
Definire i processi aziendali L’azienda è un grande processo, composta da una serie di processi minori tutti scomponibili in singoli flussi di lavoro (es. fabbisogno di materia prima, ricerca del fornitore, ordine, acquisto, controllo all’arrivo delle merci, impiego del processo produttivo, pagamento del fornitore, etc.). I processi vanno individuati, assegnati, eseguiti e va controllato che si compiano correttamente con riscontro delle eventuali criticità. Dovendo dare delle priorità, consiglierei senz’altro di focalizzarsi anzitutto sui processi della gestione caratteristica: acquisto, produzione, amministrazione e vendita: vanno definiti (per iscritto) indicando chi fa cosa, come la fa ed in quanto tempo. Obiettivo primario di ogni azienda è l’equilibrio economico (ricavi maggiori dei costi) in conseguenza del quale si raggiunge l’equilibrio finanziario (entrate maggiori delle uscite) sicché i processi coinvolti nel raggiungimento di questo obiettivo sono i più importanti. Su questi è vietato sbagliare, vanno capiti, condivisi e monitorati costantemente: col primo si tende a produrre Ricavi che oltre a coprire i Costi Variabili siano in grado di generare un Margine di Contribuzione che copra anche i Costi Fissi; col secondo, quale diretta conseguenza del precedente, il flusso finanziario vedrà le entrate superiori alle uscite, garantendo così la liquidità necessaria ad alimentare di nuovo il ciclo.
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L’indebitamento Attenzione ai debiti! Non devono costituire un tabù ma vanno contratti consapevolmente, ricorrendo allo strumento finanziario adatto all’impiego che lo finalizza. Se, ad esempio, devo acquistare un macchinario del costo di 100mila euro che verrà impiegato nel ciclo produttivo dell’azienda per 5 anni, è corretto finanziarlo con un mutuo rimborsabile in 60 mesi anche se, per ipotesi, l’azienda disponesse della liquidità necessaria per farvi fronte immediatamente che, nel caso, non deve invece risentire in alcun modo della spesa. In sintesi Riassumendo, propongo la lista delle linee guida per impostare o potenziare un cambiamento che, nel mezzo della congiuntura economica come quella che stiamo vivendo, a me pare ineludibile:
• Pianificazione operativa: obiettivi nel breve periodo 1-3 anni (paletti intermedi rispetto ai quai misurare la capacità di perseguire l’obiettivo finale) • Budgeting: tradurre gli obiettivi in numeri e condividere gli indicatori di verifica per valutare i risultati per comprendere le cause di successi e insuccessi; • Condivisione del progetto con la squadra; • Misurazione e controllo: check generale della strategia con valutazione degli scostamenti Mi ha fatto riflettere un aforisma di un professore di marketing internazionale alla Northwestern University di Evanston, Illinois (USA) il Dr. Philip Kotler, col quale chiuderei questo articolo auspicando che possa essere da stimolo anche al lettore: “Vi sono due tipi di imprese: quelle che cambiano e quelle che scompaiono.”
ph: Dane Deaner da Unsplash
• Analisi dello scenario socio-politico, del mercato di riferimento, della concorrenza e della tendenza tecnologica; • Analisi s.w.o.t. dei punti di forza e di debolezza (interni all’azienda) e di opportunità e minacce (di fonte esterna); • Redazione della Mappa Strategica (con la ricerca delle relazioni causa-effetto delle prospettive economico-finanziarie, dei clienti e dei processi);
FOCALIZZARSI ANZITUTTO SUI PROCESSI DELLA GESTIONE CARATTERISTICA: ACQUISTO, PRODUZIONE, AMMINISTRAZIONE E VENDITA
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LA DISINFEZIONE DEI FILTRI A MASSA
Perché, come e quando va effettuata la disinfezione dei filtri a massa? Un trattamento che viene effettuato frequentemente dai manutentori, con regole e modalità differenti.
Il termine “disinfezione” è riferito al processo mediante il quale viene ridotta la carica microbica della massa filtrante con prodotti “disinfettanti “ (Biocidi BPR/Presidi Medici Chirurgici). I filtri, oggetto dell’argomento trattato in questo articolo, hanno al loro interno una “massa” di materiale granulare filtrante, che ha lo scopo di rimuovere dall’acqua di piscina le particelle insolubili o rese tali con l’impiego dei prodotti ossidanti e flocculanti. Indipendentemente dal tipo di materiale granulare contenuto (sabbia, vetro, antracite, ecc.) i filtri a massa hanno due caratteristiche in comune: •
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l a fase di filtrazione nella quale il filtro trattiene la torbidità presente nell’acqua di piscina, composta in buona parte dalle sostanze organiche rilasciate dai bagnanti; la fase di lavaggio in controcorrente durante la quale, con l’inversione del flusso e una portata adeguata, la massa filtrante viene espansa e lo sporco trattenuto nella fase di filtrazione viene espulso.
Prima di entrare nell’argomento è opportuno fare alcune precisazioni. Nella trattazione che segue si fa riferimento ai disinfettanti più utilizzati, cioè agli Ipocloriti di sodio e di calcio. Sono presenti in commercio altri prodotti l’utilizzo specifico a base di (Di/Tri)Cloro Isocianurato o di Perossido di Idrogeno, ma non solo. Per l’impiego di tali prodotti è necessario, in particolare per la concentrazione e il tempo di contatto, fare riferimento alle istruzioni del produttore. È importante non confondere la disinfezione del filtro con la disincrostazione, che è un altro
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trattamento da effettuarsi a seguito della eventuale precipitazione dei sali di calcio nel filtro in presenza di acqua molto dura. Tale trattamento, per il quale esistono prodotti acidi specifici, deve essere effettuato con molta attenzione, solamente se necessario, e sempre in totale assenza di cloro. È necessario leggere attentamente la scheda di sicurezza e le istruzioni riportate in etichetta prima dell’uso. Le operazioni di disinfezione e di qualsiasi trattamento chimico devono sempre essere effettuate da personale formato e dotato degli appositi DPI. Anche per la disinfezione dei filtri vale sempre il principio di neutralizzare gli scarichi prima dell’invio in fognatura. Perché si fa la disinfezione del filtro? La disinfezione dei filtri si fa o per prevenire o per rimuovere un “inquinamento” dovuto alla colonizzazione della carica microbica all’interno della massa filtrante. L’evidenza del problema è data dal peggioramento della qualità dell’acqua filtrata e confermata da un incremento delle sostanze organiche a valle dei filtri. Il circuito della piscina è disinfettato dalla presenza del cloro, per cui nel filtro non dovrebbe esserci della carica microbica tale da inquinarlo. Perché si può formare? Le motivazioni, a parte gli “incidenti”, quali il rilascio accidentale da parte dei bagnanti di feci o vomito in vasca o un’avaria occasionale all’impianto, sono riconducibili sostanzialmente a due condizioni critiche: un non corretto contro lavaggio del fil-
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ARTICOLI VALTER RAPIZZI
tro e un livello di clorazione insufficiente, nella peggiore delle ipotesi entrambe le situazioni concomitanti. Le sostanze organiche trattenute dalla massa filtrante dovrebbero essere rimosse nella fase di contro lavaggio del filtro. Se la frequenza, la portata e/o il tempo della fase di contro lavaggio del filtro non sono sufficienti a lavare correttamente il mezzo filtrante, rimuovendo le particelle trattenute, la presenza dei microorganismi, che trovano riparo nello sporco non espulso e alimento nelle sostanze organiche ancora presenti, può incrementare, durante i cicli di filtrazione, fino a rendere indispensabile la disinfezione. Il rischio di inquinamento della massa filtrante è aumentato da un livello di clorazione insufficiente. Tale situazione è favorita dal fatto che il filtro della piscina presenta due condizioni favorevoli
alla colonizzazione dei microorganismi: •
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al suo interno, tra gli interstizi del materiale granulare, si possono trovare zone a scarso flusso e conseguente ridotta attività del cloro presente; i l cloro libero in ingresso al filtro ha la concentrazione più bassa rispetto a quella del circuito della piscina, avendo già esplicato la sua attività nell’acqua di vasca e trovandosi, nella linea di flusso, prima del punto di dosaggio del cloro.
Per completare il quadro è nota l’esistenza di microorganismi più resistenti al cloro, per cui una ridotta concentrazione di disinfettante all’interno del filtro può favorirne la colonizzazione. Ad esempio, lo Pseudomonas Aeruginosa, nelle acque trattate di piscina, si riscontra più facilmente ad una concentrazione di cloro residuo inferiore ad 1 mg/L (Rapporti ISTISAN 07/11).
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Come si fa la disinfezione del filtro? Se abbiamo appurato che l’inquinamento è localizzato nel solo filtro si può procedere come segue: 1.
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effettuare un accurato contro lavaggio del filtro interessato. L’eliminazione dello “sporco” facilita la disinfezione riducendo le protezioni fisiche dei microorganismi; arrestare la pompa di ricircolo. Nel caso di collettore fermare una pompa; chiudere le valvole poste in ingresso ed in uscita del filtro accertandosi della loro tenuta; aprire la valvola di sfiato del filtro; aprire la valvola di scarico dal fondo del filtro e fare defluire una decina di litri di acqua allo scarico; rimuovere il coperchio superiore del filtro e la sua guarnizione controllando che il livello dell’acqua sia sopra la massa filtrante. Nel caso in cui non lo fosse ripristinare tale livello con l’apertura controllata della valvola d’ingresso del filtro; se si utilizza ipoclorito immettere una soluzione di disinfettante tale da ottenere una concentrazione di 150 ppm di cloro nel volume totale del filtro (ad esempio per un filtro di diametro 90 cm e altezza 1,5 m, con un volume indicativo di 950 litri serviranno circa 1 kg di Ipoclorito di sodio liquido al 14%, o in alternativa, 200 gr di Ipoclorito di calcio granulare al 65%). Se si utilizzano altri disinfettanti seguire le istruzioni del produttore; aprire la valvola di scarico dal fondo del filtro e fare defluire l’acqua allo scarico fino a rilevare la presenza del cloro (o di altro disinfettante impiegato) e richiudere la valvola. Verificare che nel filtro il livello dell’acqua sia sopra la massa filtrante. Nel caso non lo fosse ripristinare tale livello con l’apertura controllata della valvola d’ingresso del filtro; lasciare il prodotto disinfettante all’interno del filtro, a contatto con il letto filtrante, per un tempo per gli ipocloriti di almeno un’ora, meglio due se possibile; riposizionare il coperchio superiore del filtro e la sua guarnizione; aprire le valvole poste in ingresso al filtro fino alla fuoriuscita dell’acqua dalla valvola di sfiato; aprire la valvola di uscita del filtro e chiudere la valvola di sfiato del filtro; verificare che la/e valvola/e del filtro siano in posizione di controlavaggio; avviare la pompa; effettuare un controlavaggio del filtro di una decina di minuti; rimettere in servizio il filtro
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Se invece la disinfezione deve essere fatta per tutto il circuito di piscina, incluso il filtro, la procedura, le concentrazioni del disinfettante e i tempi di contatto cambiano significativamente. Questa soluzione, operativamente più semplice, ha come contropartita la necessità di un tempo molto più lungo ed è generalmente adottata, oltre che nella riapertura delle piscine dopo il periodo di chiusura, anche per la riduzione delle cloroammine o per altre non conformità riscontrate nell’acqua di vasca. A titolo lo indicativo si può procedere come segue: È necessario sospendere la balneazione; La concentrazione di cloro da impiegare è funzione dello scopo del trattamento: a. se si deve intervenire per un eccesso di cloroammine di deve valutare una concentrazione di cloro di circa 10 volte il valore di cloro combinato rilevato (se ho 1 mg/l di cloroammina dovrò aggiungere all’acqua della vasca 10 mg/l di cloro, per cui se ho una piscina da 100 mc di volume serviranno circa 7,5 kg di Ipoclorito di sodio liquido al 14%, o in alter-
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nativa, 1,5 Kg di Ipoclorito di calcio granula- Quando si fa la disinfezione del filtro? re al 65%); • all’apertura stagionale della piscina dopo un b. se si deve intervenire per una non conformità periodo di chiusura; è un’operazione di manumicrobiologica si deve valutare una concentenzione ordinaria che ha lo scopo di ripristinare trazione di cloro di 20 mg/l (per cui se ho la le condizioni ottimali del filtro; stessa piscina da 100 mc di volume serviranno circa 15 kg di Ipoclorito di sodio liquido • alla chiusura della piscina a fine stagione nella messa a riposo dell’impianto; è un’operazione al 14%, o in alternativa, 3 Kg di Ipoclorito di di manutenzione ordinaria, consigliata, che percalcio granulare al 65%). mette di semplificare le operazioni di riapertura; Sarebbe sempre opportuno, prima del trat• periodicamente in base al piano di autocontamento, portare il pH dell’acqua ad un vatrollo quale misura preventiva; in caso di funlore ≤ a 7. zionamento corretto dell’impianto e della sua In entrambi i casi è opportuno chiudere il rubinetgestione non dovrebbe essere necessario, nel to d’ingresso della catena d’analisi della centralina caso lo fosse a causa ad esempio di un limite per evitare danneggiamenti alle sonde. del sistema di disinfezione e/o di filtrazione non risolvibile, deve essere attuato con delle preciDefinita la concentrazione, introdurre la quantità di se modalità esecutive e di verifica previste dal disinfettante direttamente in vasca o, ancor meglio, piano di autocontrollo; nella vasca di compenso per accelerarne la diffu•
sione e fare circolare l’impianto a regime.
Dopo circa un’ora verificare che la concentrazione di cloro in vasca corrisponda a quanto previsto, nel caso fosse inferiore provvedere agli opportuni aggiustamenti fino al raggiungimento del risultato. Lasciare l’impianto in ricircolo per almeno 8 ore trascorse le quali verificare la concentrazione di cloro • e di cloroammine. Effettuare il contro lavaggio di tutti i filtri per un tempo di circa dieci minuti ciascuno. Riportare la concentrazione del cloro in vasca ai valori di riferimento, se necessario con l’impiego di idonei riducenti, prima di riaprire la balneazione.
occasionalmente a seguito di problemi in vasca quale ad esempio il rilascio fecale accidentale; operazione conseguente ad un “incidente” da correlare alla disinfezione della vasca e dell’impianto idraulico in base a quanto previsto dalle procedure delle misure correttive del piano di autocontrollo; occasionalmente a causa di errori gestionali e malfunzionamenti impiantistici; operazione conseguente ad un “incidente” da correlare alla disinfezione della vasca e dell’impianto idraulico in base a quanto previsto dalle procedure delle misure correttive del piano di autocontrollo.
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Redazione di Construction
LA NUOVA NORMA SULLA CLASSIFICAZIONE ENERGETICA DELLE PISCINE
ph: PiscinaSì
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È giunto al termine il lavoro di redazione della nuova norma EN 17645 “Domestic pools – Environmental Impacts (Piscine domestiche- Impatto ambientale)” redatta dal CEN TC 402-WG5, uno dei gruppi normativi europei che trattano le piscine ad uso privato. Si tratta di una norma che si propone lo scopo di fornire una classificazione delle piscine in funzione dell’impatto ambientale, in particolar modo del consumo energetico. La pubblicazione definitiva al CEN è prevista per la primavera 2022, probabilmente il recepimento da parte di UNI avverrà nel corso della stagione estiva e la norma verrà di fatto recepita dal mercato per la stagione 2023. Attenzione, però: lo “squadrone” francese, promotore della norma, l’ha preparata in bozza già pri-
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ma dell’inizio dei lavori di normazione ed è quindi prontissimo ad applicarla. Nel corso degli ultimi due anni la diffusione di alcuni marchi francesi anche sul mercato italiano è stata forte, e nella loro promozione stanno già giocando la carta di piscine a basso impatto energetico. Come abbiamo avuto modo di scrivere altre volte sulla rivista, la segreteria, il coordinatore, i coordinatori dei tre sottogruppi che hanno redatto la norma erano tutti francesi. Non possiamo quindi farci cogliere impreparati.
ANCHE CHI DECIDESSE DI NON APPLICARLA DEVE COMUNQUE CONOSCERE BENE QUESTA NORMA, PER EVITARE DI FARSI COGLIERE IMPREPARATO DURANTE UNA TRATTATIVA COMMERCIALE.
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La EN 17645 Lo scopo precisa che la norma si applica solo alle piscine scoperte ad uso domestico: NON si applica a: •
Piscine coperte
•
Spa domestiche coperte dalla EN 17125
•
Piscine pubbliche
•
Spa ad uso pubblico
•
Mini-pools coperte dalla EN 16927
•
Piscine giocattolo
•
Piscine amovibili (non-permanently installed pools)
Apparecchiature non collegate alla rete, alimentate a batteria Potenza elettrica assorbita dalla rete, in W Potenza elettrica assorbita dalla rete, in W, durante lo stato in stand-by Evaporazione di acqua in m3/m2/unità di tempo Classe di perdita della piscina, secondo la UNI EN 16582-1 Coefficiente di riduzione dell’evaporazione (RCI in %) Bilanciamento termico naturale
LA STRUTTURA DELLA NORMA È COSTRUITA AL FINE DI PRODURRE UNA ETICHETTATURA CHE CONSENTA AL CONSUMATORE FINALE DI COMPRENDERE E RICONOSCERE LE CARATTERISTICHE PECULIARI DELLA PISCINA AL MOMENTO DELL’ACQUISTO.
Coefficiente di riduzione energetica, in %
Per il consumatore finale è prevista una unica etichetta che comprenderà i vari aspetti di cui è composta la piscina, che dovrà essere eventualmente accompagnata da altre nel caso in cui alcuni componenti vengano installati successivamente (ad esempio la copertura ed il riscaldamento).
Superficie del fondo della piscina utilizzata per i calcoli, in m2
La difficoltà maggiore per chi dovrà emettere la certificazione finale, cioè il titolare del contratto di vendita della piscina, sta nel reperire le informazioni corrette per assemblarle nella etichetta finale. A questo scopo sono state previste numerose sotto-etichette che il costruttore/commerciante dei singoli aspetti (struttura, pompa, circuito di distribuzione dell’acqua, trattamento dell’acqua, copertura, riscaldamento, illuminazione, eventuali pannelli solari) dovrà fornire al titolare del contratto con il cliente finale.
Classe di performance ambientale della copertura
Insomma, la norma si propone di definire un codice comune per etichettare ogni parte, in modo da dare la possibilità a chi vende la piscina di classificarla senza dover interpretare o calcolare.
Classe di performance ambientale del sistema di trattamento acqua
Non più di tanto, almeno, perché, come sempre, non si tiene conto della peculiare tipologia di mercato italiano, con tanti piccoli costruttori che non sono però meri installatori, come avviene in Francia, di un prodotto standardizzato e progettato da altri, ma veri e propri artigiani che costruiscono singoli pezzi unici.
È INUTILE NEGARLO, QUINDI, UN PO' DI DIFFICOLTÀ PER NOI CI SARÀ. Le informazioni globali da raccogliere e da dare al cliente riguarderanno:
Livello di rumorosità, in dBA Superficie dei muri della piscina utilizzata per i calcoli, in m2
Classe di performance ambientale della piscina con l’equipaggiamento di base
Classe di performance ambientale del sistema di riscaldamento Classe di performance energetica della pompa di filtrazione Classe di performance ambientale delle connessioni idrauliche
Classe di performance ambientale della struttura Classe di performance energetica del sistema di illuminazione La norma è complessa, va studiata con attenzione e, soprattutto, per tempo. L’invito è quello di non affrontare il lavoro di studio troppo tardi. Seppure non obbligatoria, questa norma avrà inevitabilmente un impatto importante sul mercato delle piscine dei prossimi anni. Non facciamoci cogliere impreparati.
PUBBLIREDAZIONALE
LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA NEL BENESSERE Negli anni recenti la crescita della domanda di benessere è stata importante e molte aziende hanno dedicato una parte consistente del proprio business a questo comparto. La ricerca dei materiali più adatti alle nuove esigenze di praticità, velocità di installazione e garanzia di durabilità ha percorso strade diverse dalle classiche strutture in muratura. È il caso dei pannelli in EPS che però non riescono a superare alcune criticità che spesso si presentano. È necessario, infatti, garantire una elevata re-
sistenza al fuoco e una altrettanto soddisfacente garanzia strutturale, evitando materiali porosi che in ambienti umidi come spa e centri wellness causano spesso perdite o problemi igienici dovuti alla proliferazione batterica e genera cattivi odori. Va garantita inoltre la stabilità dei fissaggi delle cabine, per evitare la continua revisione delle cerniere laterali che potrebbe portare alla rottura delle porte in vetro. C’era bisogno di una rivoluzione e il suo nome è Myrtha Wellness.
Bagno di vapore Myrtha Wellness - Aquamore Villafranca
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IL WELLNESS DEL FUTURO. OGGI. Dotato di una struttura di soffitto e pareti in acciaio impermeabilizzato, il Myrtha Steam Bath si distingue per la velocità d’installazione e per le rifiniture nei colori del bianco, del nero o con ceramiche di grandi dimensioni. Le panche, messe in evidenza da LED di ultima generazione, sono realizzate in materiale isolante ad alta densità, dotate di un’inclinazione studiata per aumentarne il comfort. La particolare struttura del bagno di vapore Myrtha permette di progettare anche veri e propri hammam di grandi dimensioni.
360°
Plug & Play. Finito, impermeabile e pronto da installare.
Veloce. Riduzione del tempo di installazione fino all'80%.
Struttura prefabbricata in acciaio inox.
Scalabile quasi a qualsiasi dimensione.
Costruzione antisismica (a richiesta).
Gestione degli impianti da remoto con il controllo dei consumi energetici.
Riduzione del 90% della proliferazione batterica e degli odori.
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Garanzia del costruttore: 15 anni per la struttura.
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VANTAGGI DELLA TECNOLOGIA MYRTHA WELLNESS
Myrtha Wellness area 350m2
PRODOTTI DI VELLUTO CON UN’ANIMA D’ACCIAIO Relax, lusso e benessere da sempre sono considerate le tre colonne portanti del mondo wellness, a cui oggi se ne aggiunge una quarta: la tecnologia Myrtha. L’idea rivoluzionaria è stata quella di trasferire nel benessere una tecnologia che da decenni si è imposta nel mondo delle piscine da competizione e di design. I pannelli modulari Myrtha diventano così l’anima d’acciaio del design made in Italy di una linea wellness completa di bagni di vapore, vasche Kneipp, pareti di sale, fontane di ghiaccio e docce emozionali. Le cabine Myrtha Wellness sono totalmente prefabbricate in acciaio laminato e assemblate in azienda, mentre tutti gli accessori vengono fissati meccanicamente, sono ispezionabili e sostituibili dall’interno delle cabine. L’aspetto del design per Myrtha è importante, per questo bagni di vapore, docce emozionali e frigidarium si possono impreziosire con mosaici, marmi e altri materiali. La flessibilità e la resistenza del sistema a pannelli modulari Myrtha e le diverse finiture a disposizione permettono quindi di integrare in modo del tutto naturale gli spazi acquatici con gli ambienti wellness seguendo le ultime tendenze di spa e centri fitness.
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Le strutture Myrtha Wellness sono progettate secondo gli stessi processi ingegneristici delle piscine Myrtha che garantiscono sostenibilità ambientale – con la contribuzione a 6 delle 9 categorie per la certificazione LEED – vantaggi di impermeabilità e la possibilità di certificazione antisismica. Ci sono poi qualità estremamente importanti per i prodotti del mondo del benessere che Myrtha Wellness ha rivoluzionato alzando lo standard del settore. È il caso della sicurezza e dell’igiene con la resistenza al fuoco dei materiali isolanti di classe B e con la riduzione del 90% della proliferazione batterica e degli odori. Un altro aspetto importante è che la struttura prefabbricata Myrtha prevede un sistema di progettazione in 3D, risponde agli standard BIM e, in fase di installazione, consente un montaggio semplice e rapido (Plug & Play). Vantaggi che rendono Myrtha Wellness sinonimo di innovazione tecnologica e di design al servizio del benessere.
Myrtha Wellness - Steam Bath Dream
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L’ILLUMINAZIONE PERFETTA COMINCIA DAL PROGETTO.
Il modo di costruire le piscine è cambiato. E con esso anche il modo di illuminarle. Per questo, grazie alla specializzazione nella tecnologia led e all’utilizzo di software dedicati, mettiamo sempre al centro la progettazione. La scelta della tipologia delle lampade, il numero delle stesse e la loro posizione nella vasca rappresenta la fase più importante nella creazione di un impianto perfetto. Ed è questa attenzione che ci permette di trasformare ogni piscina in qualcosa di davvero unico. Vieni a scoprire la nostra linea di prodotti Per Aquam su teclumen.it
Andrea Peluso
Esperto di trattamento acqua peluso.andrea@prominent.com
LA REGISTRAZIONE DEI BIOCIDI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’ELETTROLISI
Una delle principali novità introdotte dal nuovo Regolamento sui Prodotti Biocidi 528/2012 (più semplicemente noto come BPR) è legata all’introduzione del concetto di sostanza o miscela biocida generata in situ, ovvero al sito di utilizzo. Nel caso del trattamento acqua per piscina parliamo quindi di ozono e di cloro da elettrolisi. Vediamo i punti principali per ottenere la registrazione e conseguentemente l’autorizzazione all’immissione sul mercato Europeo e quali siano le restrizioni negli ambiti applicativi. Cosa si intende per biocida Secondo l’art.3 del BPR si definisce biocida “qualsiasi sostanza o miscela nella forma in cui è fornita all’utilizzatore, costituita da, contenenti o capaci di generare uno o più principi attivi, allo scopo di distruggere, eliminare e rendere innocuo, impedire l’azione o esercitare altro effetto di controllo su qualsiasi organismo nocivo, con qualsiasi mezzo diverso dalla mera azione fisica o meccanica”. La definizione di biocida introduce quindi a sua volta il concetto di “principio attivo” il quale altro non è che la sostanza all’interno del prodotto biocida, che agisce effettivamente su o contro gli organismi nocivi.
Principio attivo e biocida Tutti i biocidi necessitano di un'autorizzazione prima di poter essere immessi sul mercato, ma i principi attivi in essi contenuti devono essere stati precedentemente approvati. La distinzione tra prin-
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cipio attivo e biocida quindi non è solo formale in termine di definizione, ma ha un risvolto concreto negli step di registrazione del BPR. L'approvazione dei principi attivi avviene a livello dell'Unione e la successiva autorizzazione dei biocidi a livello degli Stati membri. Esistono, tuttavia, alcune eccezioni a tale prassi. Ad esempio, i biocidi contenenti principi attivi soggetti al programma di riesame possono essere resi disponibili sul mercato e utilizzati in attesa della decisione finale sull'approvazione del principio attivo e fino a tre anni dopo. Inoltre, anche i prodotti contenenti nuovi principi attivi ancora in fase di valutazione possono essere immessi sul mercato sulla base di autorizzazioni provvisorie.
Approvazione dei principi attivi Prima di entrare nei dettagli è opportuno specificare che quanto viene descritto in questo articolo è estremamente semplificato rispetto al com-
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ARTICOLI ANDREA PELUSO
Cella elettrolitica
plesso processo di autorizzazione a seconda che il principio attivo sia nuovo o esistente. Lo scopo del presente articolo è quello di dare indicazioni semplificate ma fruibili al lettore del complesso processo di autorizzazione secondo BPR. Per maggiori informazioni e dettagli si può consultare il sito della ECHA oltre ai vari documenti, elaborati dalla Commissione Europea ed ECHA, tra cui citiamo “Wording of the conditions of approval of active substances” e “Catalogue of standard phrases for active substance approval”. In primo luogo, i principi attivi sono sottoposti alla valutazione dell’autorità competente di uno Stato membro ed i risultati ottenuti sono trasmessi al comitato sui biocidi dell’ECHA, che redige un parere entro 270 giorni. La Commissione europea adotta una decisione relativa all’approvazione di tali principi attivi, basandosi sul suddetto parere. L’appro-
ECHA
Format check
EVALUATING COMPETENT AUTHORITY
Dossier evaluation starts
vazione di un principio attivo è concessa per un periodo ben definito, non superiore a 10 anni, ed è rinnovabile. Il primo step è quindi quello di inviare un dossier, o fascicolo tecnico, alla ECHA (European Chemical Agency - Agenzia Europea Sostanze Chimiche). I dossier sono molto corposi e complessi e devono includere tutte le informazioni possibili per consentire alla autorità competente di avere un quadro completo sugli effetti del principio attivo non solo a livello biocida ma anche sulla salute umana e l’ambiente. Il grafico sotto riporta una panoramica del processo di presentazione del dossier per l’autorizzazione da parte dell’Unione ed è tratto dal sito ufficiale dell’ECHA.
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Come si vede ci sono diversi step in cui il “Dichiarante” (o “Appliant” in inglese) ovvero il soggetto interessato a ricevere l’autorizzazione per la messa in commercio di una sostanza, deve pagare delle tariffe. Una volta presentato il dossier parte un processo di revisione (o review) che può portare alla richiesta di ulteriori dati o tests, oppure alla mancata approvazione o infine alla inclusione nella lista con eventuali restrizioni o limitazioni.
In generale tra tests/analisi da fare, creazione del dossier, consulenti, tariffe e tanto altro il processo risulta molto costoso e per questo motivo la maggior parte delle aziende si consorziano per suddividere i costi.
L’immagine sotto riporta in maniera semplificata il processo:
A decorrere dal 1° settembre 2015, chiunque intenda immettere sul mercato Europeo un prodotto biocida deve assicurarsi che il fornitore di principio attivo o del prodotto sia iscritto nell’elenco predisposto dall’ECHA secondo l’art 95.
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Come detto, nel caso migliore il principio attivo/sostanza attiva viene approvato ed incluso nella lista dell’Unione, la cosiddetta Lista Art. 95.
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ARTICOLI ANDREA PELUSO
LO SCOPO PRINCIPALE DEL NUOVO REGOLAMENTO BIOCIDI È QUELLO DI MIGLIORARE IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO DEI BIOCIDI NELL'UE, GARANTENDO UN ELEVATO LIVELLO DI TUTELA PER L'UOMO E PER L'AMBIENTE. Tipo di prodotto o “Product Type” È necessario ora introdurre un’altra definizione che è il Tipo di prodotto, indicato semplicemente come PT (Product Type). La richiesta di approvazione di un principio attivo o una sostanza biocida deve contenere, tra le altre cose, l’indicazione del tipo di prodotto e quindi in ultima analisi della sua applicazione. Nell'allegato V del BPR i biocidi sono classificati in 22 tipi di prodotto, raggruppati in quattro settori principali. • • • •
Gruppo 1: Disinfettanti Gruppo 2: Preservanti Gruppo 3: Controllo degli animali nocivi Gruppo 4: Altri biocidi
Per quanto riguarda il trattamento acqua di piscina il tipo di prodotto di riferimento è il PT2: Numero
Tipo di prodotto
Descrizione
Gruppo 1: Disinfettanti Da tali tipi di prodotto sono esclusi i detergenti non destinati ad avere effetti biocidi, compresi i detersivi liquidi e in polvere e i prodotti analoghi. Tipo di prodotto 2
Disinfettanti e alghicidi non destinati all'applicazione diretta sull'uomo o animali
Prodotti usati per la disinfezione di superfici, materiali, attrezzature e mobilio non utilizzati in contatto diretto con alimenti destinati al consumo umano o animale. I settori di impiego comprendono, tra l'altro, piscine, acquari, acque di balneazione e altre; sistemi di condizionamento e muri e pavimenti in aree private, pubbliche e industriali e in altre aree per attività professionali. Prodotti usati per la disinfezione dell'aria, dell'acqua non utilizzata per il consumo umano o animale, dei gabinetti chimici, delle acque di scarico, dei rifiuti di ospedali e del suolo. Prodotti usati come alghicidi per il trattamento di piscine, acquari e altre acque e per la riparazione di materiali da costruzione. Prodotti usati per essere incorporati in tessili, maschere, vernici, e altri articoli o materiali allo scopo di produrre articoli trattati con proprietà disinfettanti. © D I R I T T I R I S E R VAT I
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Approvazione del prodotto biocida Il processo di approvazione del prodotto biocida parte quindi dalla precedente approvazione del principio attivo in esso contenuto. Vengono richiesti ulteriori dati in generale più legati alla dose, alla esposizione, ai rischi ed identificazione degli stessi. L’immagine sotto riporta in maniera semplificata il processo:
Ad oggi ancora nessuna sostanza è giunta alla conclusione del processo di autorizzazione, ma non è nemmeno possibile immettere sul mercato sostanze che non abbiano iniziato l’iter per l’ottenimento della autorizzazione stessa. Status Quo per il cloro da elettrolisi e ozono Come detto in precedenza i biocidi generati in situ rappresentano la sostanziale novità del BPR. Infatti, altri biocidi già noti sul mercato, pur avendo dovuto affrontare un nuovo iter, potevano contare su dati, dossier ed autorizzazioni precedenti. I biocidi prodotti in situ invece hanno dovuto percorrere tutto l’iter da zero. Per quanto riguarda i due biocidi prodotti in situ più utilizzati nel trattamento di acqua di piscina lo stato attuale è il seguente: D Cloro da elettrolisi: il principio attivo definito come “Cloro attivo generato da cloruro di sodio per elettrolisi” è stato approvato il 25 febbraio 2021. Solo le aziende che sono nominate all’interno della lista Art.95 come PT2 sono autorizzate a operare in tal senso sul mercato Europeo. Il dossier per l’autorizzazione del prodotto biocida deve essere sottoposto alle autorità competenti entro la data del 1 luglio 2022. Molte aziende si stanno consorziando, non solo i costruttori dei generatori ma anche i produttori del sale, precursore dell’elettrolisi.
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D Ozono generato da ossigeno: L’approvazione del principio attivo è attesa per marzo 2022. Nel frattempo, solo le aziende che sono nominate all’interno della lista Art.95 come PT2 sono autorizzate a operare in tal senso sul mercato Europeo. Le maggiori aziende costruttrici di generatori di ozono si sono consorziate ed hanno iniziato a preparare il dossier per l’autorizzazione del biocida. Una ulteriore complicazione risiede nel fatto che, per definizione, il biocida in situ ha necessità di una macchina per essere generato; pertanto, insieme alla autorizzazione del biocida è apparsa evidente la necessità di porre le basi per degli standard minimi riconosciuti a livello Europeo dei macchinari necessari alla produzione e generazione del biocida stesso. Tale responsabilità non poteva spettare alla ECHA che si occupa solo dei principi attivi o della sostanza biocida, ma è stata presa in carico dal CEN (European Committee for Standardization - Ente di Normazione Europeo). In particolare il processo di normazione per i due biocidi in esame è stato fatto ricadere sotto il Technical Committe TC 164, Working Group 16. Sono attualmente in corso di definizione le norme sia per i generatori di cloro da elettrolisi (Devices for in-situ generation of biocides – Active chlorine generated from sodium chloride by electrolysis) che per i generatori di ozono (In-situ generating and dosing devices of biocides for water treatment – Ozone). Entro la prima metà del 2022 è attesa l’ufficializzazione di entrambe le norme Europee che descriveranno in generale le caratteristiche dei macchinari senza entrare nello specifico della applicazione.
Conclusioni Lo scopo principale del nuovo regolamento biocidi è quello di migliorare il funzionamento del mercato dei biocidi nell'UE, garantendo allo stesso tempo un elevato livello di tutela per l'uomo e per l'ambiente. I prodotti biocidi generati in situ per poter ora operare sul mercato Europeo, hanno dovuto e devono seguire un percorso di autorizzazione lungo, complesso e costoso. Parallelamente, insieme all’Ente di Normazione Europeo (CEN), le più grandi aziende costruttrici di macchinari per la generazione di biocidi in situ stanno scrivendo degli standards per garantire un livello qualitativo minimo nei macchinari. Lo sforzo per un elevato livello di qualità del biocida è quindi stato fatto in tutte le direzioni e deve proseguire con l’attenzione che soprattutto gli utilizzatori devono porre per verificare di acquistare e gestire solo prodotti e macchinari conformi al BPR (iscrizione alla lista Art.95) e alle specifiche norme europee che verranno in breve ufficializzate.
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SPECIALE CONVEGNO D'AUTUNNO 2021
Redazione di Construction info@professioneacqua.it
CONVEGNO D’AUTUNNO 2021 Mesagne, 16 e 17 NOVEMBRE 2021
L’EVENTO DI CUI TUTTI NOI ABBIAMO BISOGNO!
Il Convegno d’Autunno nacque sette anni fa dal desiderio di unire un evento formativo, di lavoro e di pubbliche relazioni, alla bellezza ed al relax, scegliendo location di pregio che fossero in grado di regalare emozioni positive. La prima edizione ospitò meno di 100 partecipanti ed una manciata di aziende sponsor, ma l’idea piacque ed il Convegno negli anni è costantemente cresciuto, sia nella partecipazione che nella complessità dell’organizzazione. Nonostante i continui miglioramenti, che portano necessariamente alcuni cambiamenti, il Convegno d’Autunno non si è mai snaturato e continua ad essere una preziosa occasione per ritrovarsi e parlare di ciò che accomuna tutti noi: le piscine.
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SPECIALE CONVEGNO D'AUTUNNO 2021
tana da Brindisi, perché a noi piace viaggiare. Ma prima del prossimo viaggio, ci sarà PISCINA22 che si terrà a Rimini il 29 e 30 Novembre 2022. Il CONVEGNO Quest’anno il programma congressuale sarà molto vario. Il convegno verrà strutturato su due sale, una gestita da Professione Acqua, la seconda dedicata agli sponsor.
COS’È Il Convegno d’Autunno e un evento espositivo-congressuale. Sono presenti un’area espositivo- dimostrativa, dedicata agli sponsor della manifestazione, ed un’area congressuale, in cui Relatori selezionati da Professione Acqua trattano argomenti di interesse per i Professionisti del settore. In una sala dedicata, infine, gli sponsor tengono workshop per presentare la propria azienda o specifici prodotti.
Il programma di quest’anno è dedicato al costruttore ed al manutentore di piscina. Partendo da nozioni tecniche, come possono essere, ad esempio, quelle sull’elettrolisi o sul dimensionamento della vasca di compenso, si arriverà a parlare di fisco, agevolazioni fiscali e bonus. Si lascerà il giusto spazio anche all’etica del fare business e si guarderà al futuro parlando di come cambia nel tempo la clientela. Potrebbe mai essere un convegno di Professione Acqua se non si parlasse di norme? Ovviamente no, ed infatti verranno affrontate sia la riforma della UNI10637 che la nuova norma sull’efficientamento energetico. Insomma, un programma davvero ricco!
Il ristorante, una coffee station permanente, spazi relax e tante altre occasioni di incontro completano ii Convegno d’Autunno 2021. Il Convegno d’Autunno si alterna, su base annuale, all’evento PISCINA che ha luogo al Palacongressi di Rimini. Il prossimo Convegno d’Autunno si terrà quindi nel 2023, in una località che ancora non è stata decisa, ma che sarà sicuramente molto lon-
I RELATORI
Pietro BORDONALI: Chimico, responsabile del settore del trattamento acqua per piscina di ACQUANET. Andrea CAMPARA: Manager di CSS Verona, gestore di impianti sportivi pubblici e formatore. Angelica CATALDO: Tecnico di marketing strategico e formatore, esperto in rivestimenti in resina di alta gamma. Massimo DE SANCTIS: Professore ordinario della Università di Pisa - Dipartimento di Ingegneria Chimica Ivano PELOSIN: Coordinatore del Gruppo di Lavoro UNI. Andrea PELUSO: Responsabile tecnico ed esperto di trattamento acqua. Rossana PROLA: Consulente in tema di piscine, membro UNI e CEN Tullio QUAGLIOTTI: Fiscalista iscritto all'Ordine dei Commercialisti di Brescia, fiscalista di ACQUANET- Associazione Piscine. Valter RAPIZZI: Esperto di trattamento acqua in generale, e di piscine in particolare. Simone RASIA: Progettista di impianti di trattamento acqua per piscina di Professione Acqua. Damiano SAGGIORO: Esperto di rapporti con le Camere di Commercio Marco TORNATORE: Imprenditore del settore del divertimento e dello sport per la piscina, editore di Happy Aquatics.
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LUNEDÌ 15 NOVEMBRE
Castello di Mesagne
Ore 19.00
Il percorso Professionista della Piscina e i servizi di Acquanet Associazione Piscine
Ore 20.00
Aperitivo con Buffet
Ore 20.30
Tour guidato del centro storico di Mesagne
PROGRAMMA orario
MARTEDÌ 16 NOVEMBRE
SPECIALE CONVEGNO D'AUTUNNO 2021
orario
MERCOLEDÌ 17 NOVEMBRE
SALA WORKSHOP
10.00 – 11.00
La disinfezione dei filtri a massa - Valter RAPIZZI
BSV: lo specialista dell’elettrolisi a bassa salinità - A cura di NEW POOL
11.00 – 12.00
Piscine e fisco: IVA e dintorni - Tullio QUAGLIOTTI
La gestione ottimizzata della piscina in un unico quadro di controllo - A cura di GLONG ITALY e BLULOGICA
12.00 – 13.00
L’utilizzo dei sequestranti in piscina – Massimo DE SANCTIS
Dalla progettazione della struttura alla corretta impermeabilizzazione. - A cura di MAPEI
13.00 – 14.00
1° turno pranzo congressisti
14.00 – 15.00
2° turno pranzo congressisti Prodotti e soluzioni Mapei per piscine: dalla teoria alla pratica con dimostrazioni di applicazioni Demo pratiche a cura di MAPEI
15.00 – 16.00
La vasca di compenso in piscina - Simone RASIA
Trattamento e analisi dell’acqua. Obiettivo: attenzione all’ambiente. - A cura di CHEMARTIS
16.00 – 17.00
Se non sei onesto non fare business! - Andrea CAMPARA
Con TECLUMEN in piscina è tutta un’altra luce! - A cura di TECLUMEN
17.00 – 18.00
DM 37/08 e corretta compilazione della conformità - Damiano SAGGIORO e Simone RASIA
Pulitori HEXAGONE: dai mondiali di nuoto a casa tua. 35 anni di esperienza e tecnologia per il tuo relax - A cura di HEXAGONE ITALIA
orario
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SALA CONVEGNO
DEMO ESTERNE Demo saldatura teli. A cura di HAOGENPLAST e LEISTER
SALA CONVEGNO
SALA WORKSHOP
9.30 – 10.30
La registrazione dei biocidi con particolare riferimento all’elettrolisi - Andrea PELUSO
MRP Selection – Partnership is the future. - A cura di MARIPOOL
10.30 – 11.30
La revisione della norma UNI 10637 – Ivano PELOSIN
PRAEVIAM: l’applicazione Windows per creare e gestire preventivi in modo rapido e versatile
11.30 – 12.30
Rivestimenti in resina per piscine - Angelica CATALDO
Il percorso Professionista delle Piscina e i servizi di Acquanet Associazione Piscine. - A cura di ACQUANET
12.30 – 13.30
1° turno pranzo congressisti
13.30 – 14.30
2° turno pranzo congressisti Prodotti e soluzioni Mapei per piscine: dalla teoria alla pratica con dimostrazioni di applicazioni Demo pratiche a cura di MAPEI
14.30 – 15.30
La piscina da nuoto a divertimento, come cambiano i gusti degli utenti - Marco TORNATORE
Soluzioni per la posa di ceramica o materiale lapideo in conformità alle norme UNI11493-1:2016 e UNI117141:2018”. - A cura di MAPEI
15.30 – 16.30
La corretta taratura delle centraline per piscina - Pietro BORDONALI
Hayward, leader nel trattamento acqua: elettrolisi ed idrolisi salina a bassa salinità - A cura di HAYWARD
La nuova norma tecnica sul risparmio energetico delle piscine - Rossana PROLA
I servizi di Professione Acqua per i Costruttori di piscine: progettazioni e perizie - A cura di PROFESSIONE ACQUA
16.30 – 17.30
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DEMO ESTERNE Demo saldatura teli. A cura di HAOGENPLAST e LEISTER
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con un anno di ritardo causato dal Covid torna
MOLTO PIÙ DI UN CONVEGNO MOLTO PIÙ DI UNA FIERA
RIMINI 29-30
Palacongressi
novembre 2022 IL SALOTTO TECNICO DELLA PISCINA
Costruttori, progettisti, manutentori e gestori di piscine si incontrano in una delle più grandi e moderne sedi congressuali d’Europa per confrontarsi su temi tecnici, economici, normativi, di marketing e comunicazione, o solamente per incontrarsi. Organizzazione Professione Acqua srl info@professioneacqua.it | tel. 0376.854931
SPECIALE CONVEGNO D'AUTUNNO 2021
GLI SPONSOR
Quest’anno il Convegno d’Autunno vedrà la presenza, in diverse forme, di 36 aziende sponsor. ACQUANET: la più grande Associazione italiana di costruttori di piscine AQQUATIX: attrezzi e soluzioni per il fitness acquatico nella piscina privata BLULAB PISCINE: forniture professionali per piscine CAPENA PISCINE: la differenza è nei dettagli CAROBBIO: pool components & Rock pool CHEMARTIS: distributore nazionale di prodotti chimici per il trattamento dell'acqua di piscine e SPA. Qualità e sicurezza a garanzia del consumatore. CHIMICA D'AGOSTINO: una grande industria chimica, partner a 360° per il mondo delle piscine CPA: forniture professionali per piscine EMEC: pompe dosatrici e sistemi di controllo e disinfezione EPS GROUP: strutture modulari autoportanti in EPS FINEDIN: pitture e vernici per piscine FIP ALIAXIS soluzioni per piscine e centri benessere FLUIDRA: gruppo multinazionale quotato alla borsa di Madrid con 34 centri produttivi specializzati in di prodotti e accessori per piscine, fontane e wellness a marchio Astralpool, Cepex, CTX e Zodiac GEORG FISCHER: una gamma completa di tubazioni e componenti per il trasporto di acqua, gas e fluidi aggressivi commercializzata in tutto il mondo GLONG e BLULOGICA produttori di una vasta gamma di elettropompe per piscine, idromassaggi e sistemi di gestione per il trattamento delle acque HAYWARD: una storia di innovazioni nella progettazione, produzione e distribuzione di attrezzature per piscine HAOGENPLAST: liner vinilici di alta qualità per piscine HEXAGONE: pulitori per piscine ITALIAN POOL: prodotti e soluzioni per piscine LEISTER ITALIA: filiale italiana dell'azienda svizzera LEISTER e distributore per l'Italia delle saldatrici manuali ed automatiche per materiali termoplastici LOVIBOND® Tintometer: strumenti professionali per la misurazione delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque di piscina MAPEI: adesivi, sigillanti e prodotti chimici per edilizia e piscine MARIPOOL: distributore di accessori e componenti per piscina NATURAL POOLS: produttore piscine a forma libera ad aspetto naturale SORGIVA NEW POOL: una dinamica realtà nella distribuzione dei componenti per piscina OSPA: l'intera tecnologia "made in Germany" della piscina direttamente dal produttore PENTAIR: produttore di componenti ed accessori per piscine residenziali PISCINE SOLARIS: produttore piscine prefabbricate e distributore componentistica POLIMPIANTI: dal 1975 produce su proprio progetto coperture e sistemi di avvolgimento per piscine residenziali e pubbliche. distributore ufficiale e centro assistenza dei pulitori Dolphin by Maytronics POOL'S: produttore e distributore di componenti e accessori per piscine POOLLOCK: coperture per piscine POOLSIDER: produttore di pannelli in acciaio per piscine PRAEVIAM: l'applicazione windows per creare e gestire preventivi PROMINENT: esperti in tecnologie di dosaggio e sistemi di trattamento acqua TASCO: tubi, raccordi e valvole per il trasporto dei fluidi TECLUMEN: sistemi di illuminazione professionale per piscine, fontane, ambienti interni e esterni, uffici, aree produttive, teatri, studi televisivi e service WATERLINE: impianti e accessori per piscina Media Partner:
SI RINGRAZIANO IN PARTICOLARE MA.RI.POOL, per il prezioso aiuto nell’organizzazione dell’evento, per la predisposizione del servizio navetta e per l’aperitivo offerto durante la serata del 15 Novembre. ITALIAN POOL, per aver garantito ai partecipanti cibo e caffè, fondamentali per fare business ed imparare al meglio CHIMICA D’AGOSTINO, per aver garantito lo svolgimento in tutta sicurezza della manifestazione, grazie ai suoi prodotti ed alla predisposizione del punto tamponi
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HA INNOVATION AQQUATIX: ALLENAMENTO, DIVERTIMENTO E VALORIZZAZIONE DELLA PISCINA DI CASA O HOTEL
Aqquatix dà valore alla piscina turistica, alberghiera o domestica, spesso trascurata e solo “ornamentale”, per farne un vero centro attrattivo e vissuto dall’ospite per l’allenamento e il divertimento, rispondendo a desideri e bisogni di chi dispone di una propria vasca o di una piscina alberghiera. A casa, in piena sicurezza, Aqquatix vivacizza la piscina con programmi di allenamento e attrezzature di alta qualità, semplici da utilizzare: un modo unico che rende il movimento in acqua piacevole, motivante, efficace e alla portata di tutti. La vera novità è la tecnologica HTS Aqquatix programmi forniti da EAA e online, per una guida nell’allenamento e per tenersi in forma in acqua divertendosi. Alberghiera o residenziale, la piscina è valorizzata appieno da attrezzature Aqquatix ideali per la clientela o per la famiglia. www.aqquatix.com
LE PISCINE DI SPINEA OTTENGONO L’AMBITO TITOLO DI “CITTÀ EUROPEA DELLO SPORT 2023” A pochi giorni dalla visita di una delegazione della Commissione Europea e di ACES Europe presso il centro natatorio di Spinea, la città veneta è stata insignita del titolo di “Città europea dello sport 2023”. Un centro che verrà aperto al pubblico a inizio 2022 e che vanta le piscine dei campioni, quelle delle grandi competizioni internazionali: la migliore tecnologia disponibile quella dei pannelli modulari in acciaio Myrtha Pools. Piscine efficienti e sostenibili anche grazie alla riduzione di emissioni di CO2 rispetto alle piscine in cemento e alla mappatura della tecnologia Myrtha secondo i criteri del LEED. Piscine testate fin dalle prime fasi di progettazione grazie allo studio della Fluidodinamica Computazionale (CFD) per ottimizzare la circolazione dell’acqua. La visita al nascente centro natatorio di Spinea che verrà gestito da Aquamore – società riconosciuta per la competenza gestionale di centri acquatici – è stata la spinta decisiva per ottenere un titolo meritato per una città molto attiva dal punto di vista della promozione dello sport.
info@aqquatix.com
IL NUOVO SKIMMER-LED DI POOL’S: INNOVAZIONE, DESIGN E SICUREZZA. La novità del nuovo Skimmer LED di POOL’S nasce dall’idea di aggiornare un prodotto storico e affidabile per il ricircolo dell’acqua rendendolo un elemento di design contemporaneo capace di creare un’inedita e accattivante scenografia di luci. Si tratta di uno skimmer a bocca a V con integrata una luce a LED lineare che si caratterizza per le proprietà anti-abbaglio, garantendo così comfort e sicurezza anche per le nuotate in notturna. L’installazione rapida, la facile manutenzione e la riduzione dell’effetto a cono di luce tipico dei fari tradizionali rendono l’esclusivo Skimmer LED di POOL’S una soluzione perfetta per illuminare uniformemente tutta la vasca. Frutto delle tecnologie più avanzate e conforme alle norme di sicurezza, il nuovo Skimmer LED rappresenta un’assoluta novità per il mercato della piscina. Per maggiori informazioni: POOL’S : tel. +39 0376 942692 info@pools.it
HA INNOVATION CHEMARTIS, GLI SPECIALISTI DEL TRATTAMENTO DELL'ACQUA DI PISCINE E SPA Chemartis è un distributore nazionale, specialista nel trattamento dell’acqua di piscine e SPA. Da 20 anni come Chemartis e in precedenza come Pietro Carini, offre una gamma completa di prodotti professionali di alta qualità. Siamo distributori esclusivi di ACL® 56, cloro americano by OxyChem®, di Palintest leader nella strumentazione di analisi dell’acqua, della “Farmacia della Piscina” di Piscimar, del flocculante in pastiglie Flovil e molto altro. Chemartis vuol dire qualità, sicurezza, competenza, assistenza tecnica professionale e servizio post vendita. Vuol dire innovazione, esperienza, dedizione, passione. Vuol dire attenzione all’ambiente e ricerca di prodotti sostenibili. Vuole dire soluzioni concrete e professionali ai problemi dell’acqua della piscina. Inoltre, siamo una delle poche aziende del settore certificate ISO 9001, ISO 45001 e ISO 14001: i processi controllati e certificati da ente esterno sono una sicurezza in più per il consumatore. Contattaci per scoprire la gamma completa: Chemartis srl, via Cornaggia 16, Milano - tel 02/7202127 www.chemartis.com
info@chemartis.com
MEDITERRANEA, LA PISCINA INDIPENDENTE
CAPENA: LA PISCINA DEI TUOI DESIDERI IN MENO DI 10 GIORNI La classicità dei mosaici, l’eleganza del marmo, il minimalismo monocromatico, la modernità di una scala geometrica, il romanticismo di una scala romana: qualunque sia lo stile della piscina dei tuoi sogni, CAPENA può realizzarla in poco più di una settimana. Il nostro rivoluzionario sistema, in casseri a perdere di pregiato polipropilene, permette una tempestiva realizzazione: pareti e fondo, in cemento armato, vengono gettati in un’unica fase di lavoro, mentre lo scavo, grazie alla struttura autoportante delle pareti, è minimo e non necessita né di supporti né di contrafforti. Nessun dettaglio è lasciato al caso, ogni elemento è personalizzabile, dal rivestimento in fogli di PVC al tipo di scala, realizzata in cassero e cemento armato.
Grazie alla semplicità di installazione e al pratico kit di assemblaggio, potrete decidere di installare la vostra nuova piscina in autonomia oppure di avvalervi dei nostri tecnici specializzati. Mediterranea è la nuova piscina autoportante e completamente indipendente firmata CPA che grazie alla sua strutCAPENA Italia: tel. 02 3956 5318 tura può essere allestita con grande praticità sia in soluzioni esterne che interne, ideale anche nelle strutture ricettive www.capena-swimmingpools.de/italiano/ dove non si più edificare. La sua struttura modulare permette una facile installazione idonea su ogni tipo di terreno, senza info@capenaitalia.it opere edili. La piscina Mediterranea può essere personalizzata in base ad ogni esigenza. È possibile infatti accessoriarla con kit nuoto controcorrente, sistemi idromassaggio e illuminazioni LED per interno vasca ed ambientali. Per quanto riguarda il rivestimento finale esterno permette un’ampia scelta di combinazioni cromatiche tra bordo e pannelli laterali per decidere lo stile più adatto e donarle il giusto tocco di personalità. Il kit viene fornito completo d’impianto, accessori e quadro elettrico. www.cpa-piscine.it
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HA INNOVATION CHIMICA D’AGOSTINO SPONSOR TECNICO AL CONVEGNO D’AUTUNNO
W.BOX, FRA HAPPY AQUATICS DIGITALE E UN MODO NUOVO DI FARE BUSINESS W.BOX è l’Osservatorio business, sistemico ed economico del comparto Piscina e Wellness, affiancato da Happy Aquatics digitale: un innovativo contenitore di notizie, informazioni, indicazioni economiche e di mercato, il portale che cambia il modo di aggiornarsi e di incontrare clientela, enti locali, professionisti e fornitori. W.BOX www.wbox.it digitalizza in modo semplice ed accessibile a tutti l’operatività di addetti ai lavori, specialisti e acquirenti: notizie e mercato a portata di pc o smartphone, facilitando relazioni e contatti, ma, soprattutto, rendendo costante e immediato, con un click, l’incontro di domanda e offerta, la selezione di fornitori e studi professionali, l’individuazione di nuovi clienti, accedendo ad informazioni e data base fondamentali per sviluppi strategici, funzionali a processi di internazionalizzazione e di network. Happy Aquatics Digitale è il magazine aperto a tutti, per essere ogni giorno informati secondo un modello di comunicazione digitale e smart, dove si intrecceranno notizie, interviste, sondaggi, video, nonché opinioni e post di Esperti, Professionisti ed Opinion Leaders.
Il 16 e 17 novembre, a Mesagne (BR) presso la Tenuta Moreno, si terrà Convegno d'Autunno 2021, l’ultima edizione del grande evento dedicato al mondo delle piscine.
www.wbox.it
info@wbox.it
Anche quest’anno Chimica D'Agostino parteciperà alla manifestazione che offrirà l’occasione di presentare prodotti e soluzioni dedicate alle piscine pubbliche e private: correttori del ph, disinfettanti, sequestranti e flocculanti, neutralizzanti, detergenti acidi e basici. E poi ancora, nuovi formulati antialghe privi di rame, in conformità con le più recenti normative europee in materia. Ma non è tutto. In qualità di sponsor tecnico dell’evento, Chimica D’Agostino si occuperà della fornitura di prodotti per lo svolgimento della manifestazione in tutta sicurezza, e persino di un presidio fisso per l’esecuzione di tamponi rapidi nella mattinata del 16 novembre. www.chimicadagostino.com
DIGI PROJECT: L’ACQUA ACCESSIBILE A TUTTI E SENZA LIMITI Sempre più piscine e impianti sportivi hanno maturato la consapevolezza circa l’importanza di garantire a tutti l’accesso in acqua. Nel corso degli anni numerose iniziative sono state intraprese al fine di sostenere il binomio disabilità - acqua, enfatizzando i benefici che derivano dal nuotare in piscina per le persone con problemi motori temporanei o permanenti. A tal motivo, un numero sempre crescente di strutture si sta dotando di sollevatori per consentire la massima accessibilità negli ambienti acquatici. DiGi Project, con sede a Pegognaga (MN), è stata la prima azienda italiana a brevettare ausili che facilitano l’entrata in acqua attraverso l’invenzione di tecnologie sicure, adatte a risolvere i problemi di mobilità di disabili, anziani e soggetti in riabilitazione. DiGi Project propone una gamma di sollevatori fissi e mobili che permettono alle persone con problemi di mobilità di poter accedere in modo sicuro e confortevole in ogni tipo di piscina e non solo: piscine pubbliche e private, centri riabilitativi, piscine a bordo sfioro, piscine rialzate, piscine esterne o interne, moli, barche. Per maggiori informazioni su come rendere accessibile la piscina e garantire a tutti di fruirne, vi invitiamo a visitare il nostro sito: www.digiproject.biz
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HA INNOVATION RACCORDI E VALVOLE GF PER IL SETTORE PISCINE "…sono solo raccordi e valvole in PVC, però.." Ilario Bianchi, Business Developer di GF Piping Systems Italia, esordisce così quando parla dei prodotti GF a marchio TP per il mercato piscine. Dietro a quel "però" c'è un mondo, fatto di prodotti che parlano di sostenibilità: sia durante la loro produzione, sia per i vantaggi nelle applicazioni. Sono prodotti in PVC-U, realizzati nello stabilimento di Busalla (GE). Gli standard di produzione sono alti e la qualità è la base per garantire un prodotto con 25 anni di funzionamento, senza problemi di corrosione, tipici del metallo. La materia prima e il design con cui sono realizzati i raccordi, le valvole a sfera VSA e le valvole a farfalla VFA in PVC a marchio TP, consentono un minor impatto ambientale, ma anche minori costi di manodopera in fase di installazione. Tutti aspetti che in ottica green non vanno trascurati. I prodotti hanno un'ottima resistenza chimica, sono testati e conformi alle principali norme EN e ISO che regolamentano la produzione di tubazioni in PVC-U.
LAPI CHIMICI UNA GARANZIA PER LA STAGIONE 2022 Tra nuove normative e scarsità di materia prima, come affronterete la stagione 2022? Siamo pronti, perché abbiamo iniziato a programmare gli arrivi con largo anticipo, per garantire continuità di forniture ai nostri clienti. Abbiamo inoltre effettuato un incremento di personale per soddisfare le richieste del mercato. Quindi un’azienda in forte crescita: quali sono le sfide sotto questo aspetto? Sicuramente la formazione al personale che è un aspetto prioritario per la direzione. Oggi siamo impegnati in ristrutturazione totale del layout produzione e logistica basandoci su numeri e logiche di supply chain con l’utilizzo, tra gli altri, di strumenti VSM (Value Stream Mapping). Questi interventi ci permetteranno un notevole incremento di efficienza in tutti i processi. Quale la vostra caratteristica principale e la vostra forza? Sicuramente l’entusiasmo non solo della proprietà ma di tutti i nostri collaboratori.
PISCINASÌ, IL PORTALE PER CHI VUOLE COSTRUIRE UNA PISCINA, CERCA COSTRUTTORI PARTNER Da un’idea di Professione Acqua nasce nel 2020 PiscinaSì, il portale che si rivolge ai privati che hanno intenzione di costruire una piscina. Qualità dei prodotti, rispetto delle normative e professionalità sono gli elementi chiave alla base del progetto. Oggi sono 30 i costruttori di piscina che fanno parte di PiscinaSì. A ciascuno di loro è stata concessa un’area di competenza esclusiva. Le richieste pervenute vengono analizzate e filtrate da un addetto di Professione Acqua per poi essere inoltrate ai costruttori partner in base alla località ed al tipo di realizzazione. Obiettivo della piattaforma è quello di garantire al cliente finale un risultato di qualità, duraturo e certificato valorizzando il lavoro dei Partner. Vuoi saperne di più? Ti piacerebbe entrare nel network PiscinaSì? Scrivi a ufficio@piscinasi.it
www.lapichimici.it
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HA INNOVATION COPERTURE POOLLOCK: PROTEZIONE, SICUREZZA, RISPARMIO
LE NUOVE CENTRALINE PER COPERTURE DI PISCINA POLIMPIANTI Attenti alle esigenze del mercato Polimpianti ha sviluppato le nuove centraline per coperture Aquamatic e sistemi di avvolgimento volte a semplificare al tecnico installazione e programmazione. Due le versioni disponibili: PRO e BASIC. Entrambe garantiscono una migliore efficienza energetica ed un facile utilizzo. Dotata di un display grafico matrix, la centralina PRO di Polimpianti fornisce chiari messaggi sulla configurazione dell’impianto, l’elettronica garantisce un riconoscimento del verso di installazione del motore senza intervenire sui cablaggi, consente di gestire le rampe di accostamento in velocità e distanza in fase di apertura e chiusura della copertura e di disattivare pompe e cloratore a vasca chiusa. Grazie all’APP dedicata (utilizzabile sia dall’installatore che dall’utente finale) può essere comandata anche tramite Smartphone che permette di gestire una rapida taratura dei finecorsa da bordo vasca. Inoltre, grazie al software dedicato agli installatori, è possibile eseguire un download dei log di funzionamento per identificare eventuali anomalie all’impianto. Per informazioni: tel. 0332.457727
Le coperture di sicurezza per piscine 4 stagioni PoolLock proteggono le vostre famiglie da oltre quarant’anni, 365 giorni l’anno, grazie alla loro capacità di sostenere fino a 200 kg/mq. Oltre a rendere l’intrappolamento impossibile, l’esclusivo telo in PVC rinforzato sigilla ermeticamente la vostra piscina, proteggendola da sporco e agenti esterni, limitando raffreddamento ed evaporazione dell’acqua e permettendovi così un reale risparmio in termini di denaro, tempo, energia elettrica e prodotti chimici. Che siano a skimmer, a sfioro, ex novo o esistenti, la vasta gamma dei nostri prodotti assicura la copertura perfetta per ogni tipo di piscina con dimensioni fino a 25x12,5 metri. PoolLock è sinonimo di affidabilità anche secondo la normativa UNI 11718, che classifica le nostre coperture al top per sicurezza, risparmio energetico ed impermeabilità.
info@polimpianti.it
Niente più noiose operazioni di pulizia, niente più paure per bambini e animali domestici: con le coperture di sicurezza PoolLock ti godi solo il meglio della tua piscina! PoolLock Italia by Network Group instagram.com/poollock_italia tel 02 3956 5318 www.poollock.it info@poollock.it
I PREVENTIVI CONSUMANO IL TUO TEMPO? PROVA PRAEVIAM! PRAEVIAM è l’innovativa applicazione, dedicata ai professionisti del settore piscine, che ti permette di creare rapidamente preventivi dal design accattivante e di gestirli in modo semplice e versatile. Nel database PRAEVIAM, aggiornato annualmente, troverai schede-prodotto e listini dei maggiori fornitori del mercato, completi di testi, immagini, dati e tabelle tecniche. Con questi pochi semplici passi, otterrai un PDF del preventivo dal layout personalizzato, che potrai salvare nella cartella Cloud e condividere con il tuo cliente tramite un link apposito: 1.
Cerca e seleziona il prodotto
2. Seleziona eventuali accessori/prodotti suggeriti 3. Seleziona il listino di riferimento 4. Aggiungi il prodotto ed i suoi accessori al preventivo 5. Personalizza il layout Tutti i preventivi sono salvati nel programma per una più facile gestione e tutti i tuoi dati sono protetti nel nostro server Cloud. PRAEVIAM comprende inoltre aggiornamenti software, manutenzione periodica, backup su Cloud e l’assistenza continua del nostro team! www.praeviam.it
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HA INNOVATION PROFESSIONE ACQUA AL SERVIZIO DEI COSTRUTTORI DI PISCINE Essere un bravo artigiano oggi non basta più. Leggi, norme, adempimenti sono in continua evoluzione e sempre più vincolanti. Le norme tecniche europee per le piscine private e la modifica di alcune norme per le piscine pubbliche impongono ai costruttori di fornire al cliente finale la certificazione dell’impianto corredato dei documenti richiesti, spesso già dalla fase di preventivo. Il sempre più frequente ricorso al contenzioso da parte di molti acquirenti rende assolutamente necessaria la corretta redazione di tutto quanto deve precedere ed accompagnare la piscina: preventivo, contratto, progetto, certificazione di conformità, manuale, ecc. Professione Acqua può occuparsi di tutto questo attraverso specifici servizi: il servizio Carte in Mano, un vero e proprio “studio di progettazione” che affianca il costruttore in ciò che serve quando gli serve il sito professionistiacqua.it che permette all’ufficio tecnico del costruttore di ridurre i tempi di progetto con la certezza che ciò che sta usando è aggiornato alle norme in vigore. E, quando serve, Professione Acqua è in grado di intervenire nelle contestazioni mosse dai clienti schierandosi, come Perito di parte, al fianco del costruttore. Per saperne di più visita il sito www.professioneacqua.it/cosa-facciamo o scrivi a info@professioneacqua.it
SUTTER PROFESSIONAL CON CLORAM: LA DISINFEZIONE ENTRA DAGLI SPOGLIATOI Sutter Professional, player storico di riferimento nel mondo della detergenza e della disinfezione professionale, è entrata nel settore delle piscine con Cloram, per completare la sua offerta con una gamma sempre più vasta di prodotti e trattamenti specializzati, fornendo delle risposte professionali e qualificate per ogni esigenza del canale Ho.re.ca e non solo. Una scelta di mercato che ha portato Sutter Professional ad essere fornitore globale per tutta la propria rete Distributiva. La sicurezza di un impianto inizia dalla porta di ingresso per finire nelle palestre e nelle vasche. In passato si prestava maggiore attenzione all’acqua sottovalutando il resto dei locali.
RENOLIT ALKORPLAN, DA SEMPRE SINONIMO DI QUALITÀ E INNOVAZIONE, PRESENTA VOGUE la rivoluzionaria gamma di membrane armate per piscine, dalla finitura unica e inconfondibile: Un nuovo concetto di design per la tua piscina Colori e texture si rifanno alle tendenze più moderne e all’avanguardia del momento per trasformare ogni piscina in una vera e propria realizzazione di design. RENOLIT ALKORPLAN lancia tre straordinari rivestimenti per tre differenti modi di esprimere il proprio stile.
Così come l’acqua che immessa nella piscina mal trattata ospita batteri, funghi ed alghe, anche gli ambienti al di fuori dell’acqua necessitano di cure particolari da non sottovalutare. Per risolvere tutte queste problematiche è necessaria una sinergia di prodotti, attrezzature e personale addetto al controllo. Sutter Professional ha individuato le soluzioni necessarie per esser sempre sicuri di avere ambienti disinfettati e acqua sanificata, pura e cristallina. Scopri la gamma CLORAM su www.cloram.com e la gamma Sutter Professional su www.sutterprofessional.it
VOGUE Urban, cattura gli sguardi con il suo mood ultra moderno dal sapore industrial, per piscine dal forte carattere e geometrie decise. VOGUE Vintage, rivestimento sofisticato dalla stampa retrò e colori tenui in leggero contrasto, studiato per valorizzare contesti architettonici in perfetto stile chabby chic. VOGUE Summer è un party di colori che emana energie positive, una membrana vivace che rievoca le atmosfere paradisiache delle isole mediterranee dal mare super profondo e blu. www.alkorplan.it/vogue/
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HA INNOVATION CON TECLUMEN IN PISCINA È TUTTA UN'ALTRA LUCE Il modo di costruire piscine è cambiato. E con esso anche il modo di illuminarle. L’illuminazione è l'aspetto che incide maggiormente sull'effetto finale e, con l’arrivo del led, si è assistito ad una vera rivoluzione, sia in tema energetico che estetico: maggiori rese con consumi inferiori e maggiore omogeneità di luce. Il mercato, inoltre, richiede sempre di più impianti dalle forme irregolari e dalle dimensioni non standard, con la presenza di elementi architettonici nuovi. Di questi aspetti si deve tenere conto in fase di progettazione. Per questo, noi di Teclumen utilizziamo Dialux, il software più avanzato in tema di illuminotecnica che, grazie alla possibilità di inserire le curve fotometriche dei singoli fari, permette di creare una simulazione della piscina illuminata che tenga conto di tutte le variabili in gioco. Il progetto quindi, oltre a garantire un risultato eccellente, diventa un potente strumento nelle mani degli installatori, che possono così elaborare un'offerta taylor-made per il cliente.
Tecnopiscine International è presente sul mercato dal 1979 per la progettazione, realizzazione e installazione di una vasta gamma di attrazioni e prodotti per piscine , parchi acquatici, campeggi, hotel e villaggi turistici. Acquascivoli per tutti i gusti e tutte le età! Dagli Extreme Slide, dedicati a chi è in cerca di emozioni forti e adrenalina, ai Family Rafting, adatti anche ai più piccoli; dai Body Slide agli Speed Slide, dove la parola d’ordine è velocità. E infine, per chi è alla ricerca di sfide emozionanti, ci sono i Race Series.
Contatti: 0376.778670 info@teclumen.it
Gli Spray Park sono zone dedicate ai bambini dai 2 anni in su, sicure e coinvolgenti. Esistono due soluzioni: la prima rivestita da un materassino antitrauma e PVC antisdrucciolo di diversi colori. La seconda è invece costituita da una superficie di pannelli colorati in vetroresina con antiscivolo certificato e non richiede alcun permesso di costruzione. Per completare gli Spray Park, in catalogo è presente una vastissima scelta di Giochi d’Acqua: animaletti vari, archi, botte ad acqua, geyser, cannoni, secchielli magici e tantissimi altri. Per informazioni: info@tecnopiscineint.com Tel. 011 9170092 www.tecnopiscineint.com
WIBIT SPORTS RIVOLUZIONA LA PISCINA E IL DIVERTIMENTO IN ACQUA La piscina alberghiera o del resort sia nella stagione indoor, ma soprattutto in quella estiva, può trasformarsi da “ordinaria” ad attrazione a forte appeal per bambini, adulti e famiglie, grazie alle irresistibili e qualitative proposte di Wibit. L’azienda tedesca, specializzata nei grandi parchi divertimento gonfiabili come gli Sports Park XL, L, M, S e XS destinati alle acque libere, offre divertenti sistemi per le piscine come Aquatrack, Fast Track e Aquaduel. Moduli senza eguali al mondo che rafforzano immagine e ricavi di chi intende offrire un servizio unico alla clientela e sfruttare l’effetto “magnetico” di Wibit. Aqquatix, distributore esclusivo in Italia di Wibit, ti assiste con i suoi esperti per progettazione, presentazione di pratiche burocratiche, installazione e gestione del business: non aspettare la bella stagione, pensa già ora ad incrementare la tua clientela indoor o a preparare l’estate 2022, scrivendo a: info@aqquatix.com
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SCOPRI I NOSTRI CORSI CERTIFICATI CeAF
CALENDARIO CORSI/EVENTI 21-22 FORMAZIONE
OTTOBRE-MARZO 2022
Master
ACQUA E DISABILITÀ
LA DISABILITÀ PSICHICA
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07 + 14/11/2021
Corso
ACQUATICITÀ NEONATALE
Sardegna SELARGIUS (CA) HIMALAYA SPORT CLUB
20-21/11/2021
Corso
DOLCE ATTESA: attività in acqua per gestanti e la coppia in attesa
Lombardia GORGONZOLA (MI) SEVEN INFINITY
27-28/11/2021
Corso
WATER EXPERT
in AQUAFITNESS
ONLINE
28/11/2021 + 05/12/2021
Corso
RIEDUCAZIONE FUNZIONALE E MOTORIA IN ACQUA
1° LIVELLO
Toscana PISA KINETIC CENTER
22/01/2022
Corso
RIEDUCAZIONE FUNZIONALE E MOTORIA IN ACQUA
2° LIVELLO
Toscana PISA KINETIC CENTER
19/02/2022
Corso
RIEDUCAZIONE FUNZIONALE E MOTORIA IN ACQUA
3° LIVELLO
Toscana PISA KINETIC CENTER
19/03/2022
EVENTI INTERNAZIONALI Evento
CONVEGNO D’AUTUNNO
Brindisi / Mesagne Italia
16-17/11/2021
Fiera
PISCINA & WELLNESS
Barcellona / Gran Via Spagna
dal 29/11/2021 al 02/12/2021
Fiera
TECNOVA PISCINAS
Madrid / Ifema Spagna
22-25/02/2022
Fiera
FORUMPISCINE
Bologna / Fiera Italia
23-25/02/2022
Fiera
PISCINE GLOBAL
Lione / Euroexpo Francia
15-18/11/2022
Fiera
PISCINA22
Rimini / Palacongressi Italia
29-30/11/2022
Attenzione: date e sedi del calendario potrebbero variare per motivi organizzativi, suggeriamo di verificare sempre sul menu Calendario Corsi del sito euroaquatic.it Calendario aggiornato il giorno: 26 ottobre 2021
EUROAQUATIC.IT
ACQUANET, DAL 2012, SI PONE L’OBIETTIVO DI CREARE UN GRUPPO DI AZIENDE DEL SETTORE PISCINE CHE LAVORINO INSIEME SU TEMI IMPORTANTI E CONDIVISI. AD OGGI, CONTA QUASI 200 ASSOCIATI. DIVERSE ANIME, ACCOMUNATE PERÒ DALLO STESSO OBIETTIVO:
MIGLIORARSI E MIGLIORARE IL SETTORE.
L’Associazione offre diversi servizi ai propri associati. Alcuni esempi: - Consulenza in tempo reale relativamente ad aspetti legislativi, normativi e tecnici alla possibilità di consultare gratuitamente le norme tecniche UNI - Organizzazione di corsi di formazione gratuiti per i propri associati - Partecipazione attiva alla redazione delle norme tecniche, sia italiane che europee, in modo tale da poter tenere i propri associati sempre informati. - Consulenza gratuita di professionisti esterni, al fine di poter rispondere in modo adeguato ad ogni quesito nel più breve tempo possibile (su temi legali, amministrativi e tecnici). ACQUANET È LA FIRMATARIA, INSIEME A CONFLAVORO, DEL PRIMO ED UNICO CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO SPECIFICO PER IL SETTORE DELLE PISCINE.
Per saperne di più sull’Associazione è possibile consultare il nostro sito (www.acquanetpiscine.it), scriverci una mail ad info@acquanetpiscine.it oppure chiamarci al 0376854931 - 3335259383 . Saremo lieti di risolvere qualsiasi vostro dubbio!
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