HA Pool Construction 2-2024

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MANAGEMENT

La revisione della norma tecnica UNI 10637:2016 - Valter Rapizzi

La ristrutturazione delle piscineRossana Prola

Il corretto posizionamento di una piscina in base alle distanze minime - Riccardo Pennati

Riscaldare la piscina con la pompa di calore - Simone Rasia

ANNO XXV - NUMERO 2 MARZO - APRILE 2024 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale - EURO 6,00 - Aut. n° CN-NE/00884/04.2022 Periodico Roc

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HA WELLBEING / HA POOL CONSTRUCTION

Periodico cartaceo bimestrale: 4 uscite HA Wellbeing – 2 Speciali HA Pool Construction Registrazione Tribunale di Padova n. 1727 del 9 marzo 2001

Aggiornamento denominazione testata “HA Wellbeing” depositato in Tribunale di Padova il 24 novembre 2022 - redazione@wbox.it

Redazione: via Praimbole, 7 - 35010 Limena (PD) Telefono: +39 049 9600938

EDITORE/PROPRIETARIO: W.BOX SRL - Via Praimbole 7 – 35010 Limena (PD) - info@wbox.it

DIRETTORE RESPONSABILE:

Marco Tornatore - redazione@wbox.it

PUBBLICITÀ:

Professione Acqua srl - ferrario@professioneacqua.it

COME RICEVERE HA:

Per ricevere HA Wellbeing al proprio indirizzo basta inviare richiesta direttamente a info@wbox.it.

Per le uscite degli speciali HA Pool Construction (due numeri/anno), chi fosse interessato deve farne specifica richiesta info@professioneacqua.it o a info@wbox.it.

NOTE ESPLICATIVE SU HA WELLBEING: 4 uscite/anno con servizi su fitness, piscina, hospitality; in versione digitale è aggiornato quotidianamente e accessibile a tutti su wbox.it; per ricevere la newsletter settimanale fare richiesta a info@wbox.it oppure iscriversi dal sito wbox.it

HA POOL CONSTRUCTION: 2 uscite/anno, sotto il coordinamento di Professione Acqua con focus su progettazione, tecnologia, manutenzione e realizzazione di piscine e spa.

COMITATO DI REDAZIONE: Stefano Candidoni, Alessandro Favero, Linda Marabello, – Comitato di Redazione per l’edizione HA Pool Construction: Rossana Prola, Paolo Ferrario

HANNO COLLABORATO: Enrica Brachi, Riccardo Pennati, Rossana Prola, Simone Rasia, Valter Rapizzi

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Jump Comunicazione - www.jumpcomunicazione.com

STAMPA: Centro Offset Master Srl – Mestrino (PD)Chiuso in tipografia: 30/03/2024

Sommario

ANNO XXV - NUMERO 2 - MARZO - APRILE 2024

EDITORIALE

6 ACQUANET NEWS

10 NOVITÀ NORMATIVE DELLE PISCINE

CONSTRUCTION

14 MPB: sono sempre di più le aziende di costruzione di piscine certificate Redazione di Construction

20 La revisione della norma tecnica UNI 10637:2016 Valter Rapizzi

28 L’Intelligenza Emotiva: la differenza che genera la differenza!

Enrica Brachi

32 Incontriamo oggi Giorgio Ferrario, che da Gennaio 2024 ricopre il ruolo di Direttore Operativo in CPA

Redazione di Construction

34 Convegno d’Autunno, il momento formativo preferito dai Costruttori di piscine italiani Redazione di Construction

38 Il corretto posizionamento di una piscina in base alle distanze minime Riccardo Pennati

4 Wellbeing, salute e sicurezza in piscina Marco Tornatore

42 Gli impianti delle piscine private UNI EN 16713-2 Redazione di Construction

46 Riscaldare la piscina con la pompa di calore

Simone Rasia

52 La ristrutturazione delle piscine

Rossana Prola

58 Incontriamo oggi David Doni, che dal novembre scorso ricopre il ruolo di Sales Manager Italia all’interno di Renolit Redazione di Construction

EXTRA

16 Editoriale Construction: La revisione della norma UNI 10637: 2024. Eppur (qualcosa) si muove! Rossana Prola

60 C ONSTRUCTION Imprese

68 EAA - Calendario corsi ed eventi

Foto di copertina: piscina ad uso privato, con sfioro infinity su un lato lungo, dimensioni mt 3,50 x mt 17,40 x h.1,40, rivestimento interno in travertino.

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INSERZIONISTI II
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III
NEWS

HAPPY AQUATICS, DA 25 ANNI IL MAGAZINE PIÙ SEGUITO NEL SETTORE

PISCINA & WELLNESS

Edito da sempre in forma cartacea ogni 2 mesi, è oggi pubblicato su due portali web e promosso attraverso newsletter contenenti anche comunicati commerciali.

Dal 2019 si presenta in due linee editoriali ben definite che nel 2023 hanno cambiato nome per adeguarsi alle necessità del momento diventando così:

4 NUMERI ALL’ANNO CHE TRATTANO DI ARGOMENTI DI INTERESSE PER GESTORI E PROPRIETARI DI IMPIANTI NATATORI E CENTRI FITNESS

2 NUMERI ALL’ANNO DI APPROFONDIMENTI TECNICI PER COSTRUTTORI E MANUTENTORI DI PISCINE CURATI DA PROFESSIONE ACQUA

WBOX.IT: PORTALE DI INFORMAZIONE DEL SETTORE PISCINE, SPORT E BENESSERE

LE NEWSLETTER: online dal 2021 viene aggiornato quotidianamente con articoli di contenuto scritti da importanti personalità dei settori piscine e fitness. Il sito ospita banner pubblicitari e articoli pubbliredazionali

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WELLBEING, SALUTE E SICUREZZA IN PISCINA

Lo stare bene fisico e mentale in piscina passa anche da qualità inappuntabile e massima attenzione alla sicurezza

Dal generalizzato e impersonale wellness siamo passati al wellbeing individuale: ha poco di performante, ma, senza trascurare uno stile di vita attivo, attiene molto a salute, stare bene, piacere di godersi momenti per sé, meglio se calati nella natura. E l’acqua è uno degli elementi vitali di cui nessuno può privarsi.

Oggi, rispetto al pre-covid, contano sì salute fisica e sane abitudini alimentari, ma ancora più importante, su scala globale, è la salute mentale, strettamente collegata ad una buona condizione che l’esercizio motorio agevola.

Il valore universale dell’acqua, fondamentale per stare bene in senso lato, sommato alla componente evasiva e a quella ottimale per l’attività fisica ad ogni età, costituisce un mix ineguagliabile.

Purché la qualità della piscina e la sua sicurezza siano sempre al primo posto: mancando uno di questi due requisiti, l’acqua può diventare insidiosa, veicolo di infezioni, patologie e pericoli, financo letale.

A significare che, per chi costruisce o progetta piscine e, soprattutto, per chi gestisce vasche aperte al pubblico, c’è una responsabilità ben chiara sia nel garantire standard di qualità che di sicurezza.

Salute mentale, fisica e prevenzione favoriti dal wellbeing correlato all’olistico, allo svago e all’esercizio fisco basico o intenso, trovano la loro sublimazione nell’acqua I ritmi serrati dei cantieri delle vasche estive puntano all’apertura della bella stagione all’insegna dello stare bene di ogni persona.

Costruttori, progettisti, titolari o gestori di piscine hanno una responsabilità ben chiara nel garantire standard di qualità e sicurezza, senza i quali il wellbeing resta un concetto astratto

Sembra tuttavia manchino le attenzioni indispensabili perché il wellbeing venga effettivamente tutelato. La qualità, per troppi, è accezione ad interpretazione variabile, ancorchè oggi gli enti più credibili, fra cui Acquanet, stiano certificando la professionalità di costruttori ed operatori.

Le nuove norme UNI sono più stringenti, ma sulla sicurezza, pur avendo fatto passi importanti sul piano istituzionale, c’è carenza di adeguate azioni di diffusione culturale e sensibilizzazione rivolte a operatori e popolazione. A due mesi dall’apertura della stagione estiva non c’è traccia di campagne mediatiche e impegno delle istituzioni a guidare e educare gli italiani alla sicurezza in acqua. È un cronico limite del nostro sistema che speriamo non sia l’ennesima concausa di incidenti e decessi registrati ad ogni estate, confinando così l’accezione wellbeing ad un mero concetto astratto e poco perseguibile nelle vasche private o pubbliche nazionali.

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EDITORIALE
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TECLUMEN.IT

ACQUANET NEWS

ACQUANET RIPARTE DA 201, RINNOVA IL LOGO E PARTE

DEL SUO CONSIGLIO DIRETTIVO

Si è tenuta il 6 marzo l’Assemblea Ordinaria dei Soci che ha eletto due nuovi membri del Direttivo e fatto il punto sull’Associazione.

Acquanet è un’Associazione oramai consolidata. Questo ciò che è emerso nel corso dell’Assemblea dei Soci. Il numero degli Associati è infatti costante da svariati anni e quest’anno non è calato nonostante l’aumento di € 100 della quota associativa annuale. Acquanet riparte quindi da 201, che è il numero dei soci che alla data dell’Assemblea hanno regolarmente pagato la quota 2024. Gli associati sono rappresentati per oltre il 75% da costruttori, manutentori e rivenditori di piscine ribadendo così come Acquanet sia, da anni, l’Associazione di riferimento per queste categorie di Professionisti della piscina. Anche da queste considerazioni è nato il nuovo logo dell’Associazione, presentato in anteprima nella riunione del 13 novembre, e che diventa oggi ufficiale. Il nuovo logo, totalmente rivisto rispetto al precedente, risulta più lineare e istituzionale, riprende volutamente i colori del Master Pool Building, il percorso di certificazione delle aziende di costruzione

delle piscine iniziato a fine 2022 e rende l’iniziale di Acquanet, la A, marchio distintivo per tutti coloro che fanno riferimento a questa associazione.

L’Assembla quest’anno ha anche eletto i due nuovi Membri Ordinari del Consiglio Direttivo, Maria Pia Cafagna di Pool System Piscine di Andria (BAT) e Claudio Beati di Sutter spa, che sostituiscono i consiglieri uscenti Michele Gallingani di GM Piscine di Parma e Carmelo Terranova di Natare Piscine di Modica (RG). L’Assemblea auspica che il nuovo Direttivo attui, nei due anni che porteranno alla naturale decadenza di tutto il Consiglio, tutte le azioni ed i provvedimenti necessari a far sì che Acquanet si affermi definitivamente come primaria Associazione di settore.

Non ci resta quindi che augurare buon lavoro al nuovo Consiglio Direttivo e ad Acquanet tutta!

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aderisce a Conflavoro PMI e Ciwas - Confederazione Italiana Wellness e Attività Sportive.
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ACQUANET NEWS

LA NUOVA UNI 10637 È UFFICIALMENTE IN VIGORE E ACQUANET NE PROMUOVE LA CONOSCENZA

La revisione della norma è stata pubblicata il giorno 8 febbraio 2024 e tre sono le occasioni in cui Acquanet ha organizzato incontri di approfondimento

Gli Associati ad Acquanet, così come molti degli operatori del settore, sapevano da tempo che sarebbe stata pubblicata una nuova versione della UNI 10637, ma un interesse così grande da parte del settore non era atteso. Fin da inizio ottobre Acquanet aveva invitato i suoi Associati a scaricare la bozza in inchiesta pubblica, per iniziare a familiarizzare con conoscerne i nuovi contenuti e apportare il loro contributo per il testo definitivo. Il 15 febbraio, all’interno di Forum Piscine, Acquanet e Assopiscine, per la prima volta insieme, hanno presentato ufficialmente il nuovo testo in una sala che più piena non poteva essere. Come relatori sul palco erano presenti alcuni degli esperti del Gruppo di Lavoro UNI che ha scritto la norma. Per Acquanet, Rossana Prola e Valter Rapizzi. Da tanto interesse è nata l’esigenza di creare altri incontri di pre-

sentazione della nuova UNI 10637, il 5 marzo a Torino e il 19 marzo a Catania. Entrambi gli incontri sono stati aperti anche ai non Associati. In tutti gli incontri, gli Associati vecchi e nuovi hanno avuto l’occasione di acquistare a prezzo ridotto la versione cartacea della nuova UNI 10637. Attraverso l’abbonamento concordato con UNI gli Associati ad Acquanet possono, in ogni momento, leggere il testo aggiornato della UNI 10637 e di tutte le altre numerose norme tecniche italiane ed europee sulle piscine.

Per info su come accedere all’abbonamento o acquistare la versione cartacea: info@acquanetpiscine.it

L’ERASMUS DELLE PISCINE

Per il secondo anno Acquanet accoglie studenti francesi per l’alternanza scuolalavoro

Sono arrivati proprio il giorno in cui scriviamo questo articolo quattro ragazzi della scuola MFU di Rennes, in Francia, che per due settimane lavoreranno presso due aziende italiane associate ad Acquanet, la Coind Piscine di Trezzano Rosa e la RC Around Distribution di Arezzo. Acquanet promuove questo scambio per il secondo anno consecutivo. La scorsa stagione gli studenti arrivati in Italia sono stati 10, ospitati in cinque aziende che ne hanno apprezzato la preparazione tecnica e l’abilità con cui eseguivano i compiti a loro affidati. I ragazzi che partecipano a questi Erasmus sono infatti studenti del terzo anno del corso che in Francia abilita all’esercizio della professione. Oltre che studenti sono operai di aziende francesi che alternano periodi di studio a stage di lavori, analogamente a quanto avviene nelle nostre scuole professionali. Come appena scritto, l’esperienza del 2023 è stata molto apprezzata sia dai ragazzi, che hanno appreso un modo diverso di realizzare le piscine, che dal team delle aziende ospitanti che hanno avuto modo di comprendere quanto seriamente sia considerata questa professione dai nostri cugini d’oltralpe.

L’auspicio di Acquanet è che questo scambio possa continuare anche nei prossimi anni e che possa addirittura approfondirsi attraverso visite dei nostri costruttori alle scuole professionali, arrivando anche ad un vero e proprio scambio di docenti ed esperienze.

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NOVITÀ NORMATIVE DELLE PISCINE

In questo periodo non ci sono molte novità in ambito CEN.

La situazione è difficile tra gli esperti europei, in quanto il periodo del Covid ha abituato molti a lavorare da remoto e le riunioni sono praticamente tutte ibride. Ciò riduce di molto la possibilità di scambi tra tecnici, anche a causa della difficoltà della lingua. In più, lo “squadrone” francese, delegazione sempre numericamente importante, si è completamente ed improvvisamente dissolto, senza spiegazioni.

Il risultato di tutto ciò è che le riunioni sono tenute da pochissimi esperti presenti, solitamente meno di una decina, il che favorisce comunque la discussione per gli esperti che rappresentano da soli il proprio Paese, come l’Italia o la Spagna, che si trovano quindi a poter portare le proprie istanze al tavolo normativo con meno difficoltà. Si tratta quindi di un’ottima occasione per trasformare il problema in una grande opportunità. Le norme europee in scrittura o in revisione in questo periodo sono tutte norme dedicate alle piscine pubbliche, gestite dal TC 136.

Il WG16 sta procedendo con la prima stesura della norma “Spa and wellness centres for public use” che si occuperà di cabine (sauna, bagno turco, altre tipologie) ma non di piscine. Le prescrizioni che riguardano la sicurezza delle piscine delle spa pubbliche verranno inserite nella revisione della norma UNI EN 15288, che inizierà in autunno 2024 se i comitati tecnici si esprimeranno a favore.

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Terminata
la revisione della norma UNI EN 13451-4

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NOVITÀ NORMATIVE DELLE PISCINE

Il WG8 invece si sta muovendo con moltissime difficoltà di tipo burocratico, a causa dei continui cambi dei funzionari della segreteria in sede CEN e delle evidenti difficoltà da parte delle segreterie nazionali. I lavori, dal punto di vista burocratico, procedono troppo lentamente, alcune norme subiscono madornali errori di comunicazione tra i funzionari, come la revisione della UNI EN 1069 relativa agli acquascivoli che è stata bocciata nonostante la maggioranza dei voti fosse a favore perché non sono stati nominati dalle segreterie gli esperti (che invece ci sono e partecipano regolarmente alle riunioni).

E’ terminata la revisione della norma UNI EN 13451-4 relativa ai blocchi di partenza, che sarà presto mandata in inchiesta pubblica, che modifica in modo sostanziale l’approccio. Non si tratterà più solamente di una norma di prodotto, come era la versione precedente, ma tratterà anche della gestione dei blocchi di partenza, definendo in quali situazioni potranno essere utilizzati ed in quali dovranno essere inibiti all’utilizzo da parte degli utenti.

Procede la stesura della norma relativa alle SPA ad uso pubblico

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MPB: sono sempre di più le aziende di costruzione di piscine certificate

A gennaio sono stati certificati altri 11

Master Pool Building

MPB è il percorso di qualificazione delle aziende di costruzione di piscine che Acquanet Associazione Piscine ha fatto partire nel 2022. Diventare un Master Pool Building non è facile e non vuole esserlo, ecco quanto si è ribadito nel 1° Meeting Nazionale MPB che si è svolto il 1 febbraio a Riccione. Per diventare Master Pool Building, oltre all’adesione ad Acquanet, è necessario essere in possesso della lettera d, frequentare un percorso formativo di 70 ore e superare due (severi) test di verifica. Questo è quello che hanno fatto le 11 aziende per essere certificate MPB, questo è quello che hanno fatto le precedenti 23. Perché tanta severità? Perché il

Cliente vuole interfacciarsi con un Professionista competente e la competenza la si ottiene solo attraverso la conoscenza e questo è esattamente ciò che vuole garantire il marchio MPB al cliente finale.

Il meeting di Riccione, oltre che la prima occasione di incontro per tutti i Master Pool Building è stato un momento di confronto per fare il punto sulle azioni realizzate sino ad oggi e su come progredire in futuro. MPB oggi non è più un progetto ma un percorso, ovvero qualcosa di concreto e reale, molto apprezzato da chi l’ha fatto e su cui Acquanet, promotrice di questa certificazione, ha già investito svariate decine di migliaia di euro per la comunicazione pubblicitaria verso il finale. Che il livello di gradimento del percorso di ottenimento della certificazione MPB sia molto apprezzato è testimoniato dal fatto che la quasi totalità delle aziende certificate pubblica il Marchio di Certificazione su sito, mail e depliants. Questo, unito alla campagna pubblicitaria che Acquanet proseguirà anche in questa stagione, porterà presto ad una diffusione ampia e capillare del logo MPB. Le 34 aziende certificate sono infatti distribuite in 11 Regioni e sono quindi in grado di coprire buona parte dell’Italia. A queste se ne aggiungeranno altre che già si stanno prenotando per partecipare al prossimo corso previsto per questo autunno.

Master Pool Building è quindi, come già scritto in passato su questa rivista, un’onda che non si fermerà!

Per saperne di più su MPB: www.masterpoolbuilding.it

Per prenotarsi al prossimo corso: info@acquanetpiscine.it

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di Construction info@professioneacqua.it LA REDAZIONE
Redazione
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LA REVISIONE DELLA NORMA UNI 10637: 2024. EPPUR (QUALCOSA) SI MUOVE!

L’8 febbraio 2024 è stata pubblicata la revisione della norma tecnica UNI 10637 “Piscine ad uso pubblico – Requisiti degli impianti di circolazione, filtrazione, disinfezione e trattamenti chimico-fisici dell’acqua di piscina”. Si tratta di una norma di importanza fondamentale per il nostro settore, ma che, come tutte le norme tecniche, è stata poco conosciuta e poco o male applicata nel recente passato. Le norme vengono revisionate ogni cinque anni e la UNI 10637 è giunta ormai alla sua quarta revisione, senza che ciò abbia mai suscitato troppo interesse. Eppure, questa volta, l’attenzione ai contenuti della revisione è stata molto alta. Acquanet e Professione Acqua, così come Assopiscine, si sono prodigate molto a comunicare cosa sarebbe cambiato, partendo

già dall’inizio dei lavori di revisione. Tutti gli incontri pubblici hanno avuto fin dall’inizio molto seguito e la fase di inchiesta pubblica, nella quale tutti hanno potuto scaricare il documento provvisorio, è stata molto seguita e partecipata. Tutti i media del settore hanno dedicato articoli e resoconti sulla nuova versione della norma. Niente di tutto questo era mai accaduto prima.

I costruttori seri e preparati sono interessati a comprendere come migliorarsi, come strutturare la propria attività
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Forse qualcosa si muove, Eppur si muove, appunto. La leggenda narra che Galileo abbia pronunciato questa frase davanti al tribunale dell'Inquisizione al termine della sua abiura dell'eliocentrismo, dopo essere stato sottoposto all'inquisizione per sei anni, e torturato per aver detto che la terra si muoveva. Quando fu liberato, egli alzò lo sguardo al cielo e giù verso terra e battendo il piede, con animo contemplativo, pronunciò la famosa frase, intendendo che la Terra, a dispetto di tutto quel-

lo che la Chiesa aveva voluto imporre in quegli anni in termini di conoscenza, nonostante tutto il dolore provocato dalla persecuzione della Inquisizione, si muove. Una lezione di pragmatismo, che esprime in una frase il concetto secondo il quale i fatti, alla fine, contano più delle convinzioni.

Ci troviamo a vivere e lavorare in un momento strano, nel quale il nostro settore deve ancora assorbire tutto quello che di brutto è derivato dall’esplosione di ri-

Norma italiana

Piscine ad uso pubblico - Requisiti degli impianti di circolazione, filtrazione, disinfezione e trattamenti chimico-fisici dell’acqua di piscina

Swimming pools for public use - Requirements for swimming pool water circulation, filtration, disinfection and physical-chemical treatments

Copia distribuita da ACQUANET

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© UNI Riproduzione vietata. Legge 22 aprile 1941 N° 633 e successivi aggiornamenti. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell’UNI.
Febbraio 2024 - Versione italiana ICS 97.220.10
UNI
10637:2024

chieste del periodo del Covid. Un periodo nel quale la stragrande maggioranza del numero di costruttori di piscine sembra nemmeno sapere cosa sia una norma, e tantomeno intende applicarla; un momento nel quale parlare di regole, di correttezza, di etica sembra assurdo e totalmente controproducente; un momento nel quale sono letteralmente esplose le contestazioni riferite alle piscine costruite negli anni successivi al 2020. Eppure… si muove. Eppure i costruttori seri e preparati, che sono una minoranza, è vero, ma ci sono, sono interessati a comprendere come migliorarsi, come strutturare la propria attività, come lavorare correttamente senza incorrere in possibili problemi.

Due mondi distinti, che a fatica si parlano: uno che crede ancora che la Terra sia il centro dell’Universo, e l’altro, con la consapevolezza che la Terra non è altro che un piccolo pianeta, inserito in un sistema più complesso. Qualunque sia la propria convinzione, in qualunque modo la si pensi, l’unica cosa importante è che questa differenza di visione possa essere chiaramente comunicata e percepita dai clienti, che sceglieranno come ritengono più opportuno.

La frase di Galileo, e la storia che racconta, si adattano bene anche ad un’altra situazione: l’avvicinamento tra Acquanet ed Assopiscine. Anche per questo è stata utile la revisione della norma UNI 10637, che è stata presentata congiuntamente dalle due associazioni a Forum Piscine il 15 febbraio 2024 e che ha visto una grandissima partecipazione di pubblico. Non si tratta di un percorso semplice, i trascorsi sono davvero difficili da elaborare, da entrambi i punti di vista, ma la ragione dice forte e chiaro che è arrivato il momento di accordarsi e lavorare sui punti in comune piuttosto che su quelli divisivi.

Sarebbe senza dubbio utile la creazione di una sovrastruttura, che potrebbe essere rappresentata da una federazione, da una associazione di associazioni, da un semplice accordo, che veda rappresentate le due principali associazioni di categoria e altre che volessero

aggregarsi in rappresentanza, ad esempio, dei gestori di piscine pubbliche. Si potrebbero affrontare i temi più importanti, come ad esempio il colloquio con la politica, in modo congiunto e non disgiunto come è stato fatto finora, e si potrebbero unire le forze anche dal punto di vista economico.

Insomma, questo 2024 si sta proponendo come un anno importante, che speriamo possa portare qualche cosa di nuovo e di bello al nostro settore, in un clima mondiale di incertezza e di guerra.

Eppur si muove, nonostante tutte le difficoltà. Speriamo che questo piccolo inizio di cammino possa trasformarsi presto in una marcia alla quale si uniscano non tutti, sarebbe impensabile e forse nemmeno giusto, ma tanti, il maggior numero di persone possibile.

Sarebbe senza dubbio utile la creazione di una sovrastruttura, che potrebbe essere rappresentata da una federazione, da una associazione di associazioni, da un semplice accordo, che veda rappresentate le due principali associazioni di categoria e altre che volessero aggregarsi in rappresentanza, ad esempio, dei gestori di piscine pubbliche

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La revisione della norma tecnica UNI

10637:2016

Come cambia una delle norme tecniche più importanti del settore italiano delle piscine

Le norme tecniche, essendo espressione del mercato specifico del settore di riferimento, sono soggette a revisione periodica al fine di rimanere sempre aggiornate. Ogni cinque anni la Commissione dell’ente di normazione provvede a convocare l’organo tecnico che ha redatto una norma per verificare l’opportunità di procedere alla revisione. Nello specifico, per quanto riguarda la UNI 10637, la Commissione Impianti ed Attrezzature Sportive dell’UNI ha convocato il CT 20/GL 11 che, considerata l’esigenza di fornire dei requisiti generali applicabili a tutte le tipologie di piscina pubblica, in continua evoluzione a seguito del rapido sviluppo del mercato in particolar modo nel settore turistico ricettivo; vista la necessità di armonizzare la norma italiana UNI 10637 con la norma europea UNI EN 15288, uniformando i concetti di classificazione delle piscine ed altri aspetti; considerata l’opportunità di rivedere i tempi di ricircolo in funzione della profondità e le dotazioni delle piccole piscine, ha ritenuto di procedere alla revisione Dopo un lavoro durato tre anni, il testo della revisione della norma UNI 10637 “Piscine ad uso pubblico - Requisiti degli impianti di circolazione, filtrazione, disinfezione e trattamenti chimico-fisici dell'acqua di piscina”, è stato mandato in inchiesta pubblica finale dal 3 ottobre al 2 dicembre del 2023. In questa fase sono state raccolte le richieste di modifica, che sono state discusse dal GL 11 nel corso di due riunioni nel mese di dicembre. Nella seconda riunione, tenutasi il 19 dicembre 2023, il gruppo di lavoro GL 11 ha rilasciato il testo definitivo della revisione della norma da mandare in pubblicazione.

HA POOL CONSTRUCTION - 2 / 2024 © DIRITTI RISERVATI 20 HA POOL CONSTRUCTION VALTER RAPIZZI
Cambiano le modalità di esecuzione della prova colore

L’evoluzione della UNI 10637 La prima versione della norma UNI 10637 è stata pubblicata nel giugno del 1997 e comprendeva, nell’ambito di applicazione, tutte le piscine alimentate con acqua potabile, comprese quelle domestiche, allora definite “familiari”.

Nella prima importante revisione, datata maggio 2006, la norma è stata riscritta anche a seguito della pubblicazione dell’Accordo 16 gennaio 2003 tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sugli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio. In questa revisione è stata cambiata la classificazione delle piscine e sono state mantenute nell’ambito di applicazione le piscine domestiche, definite ancora “familiari”, classificate come tipo D.

Nella seconda revisione della norma, che risale ad aprile del 2015, è stato considerata l’evoluzione del mercato delle piscine non solo in termini numerici, ma anche di tipologia, visto lo sviluppo delle piscine per utilizzi diversi da quelli tradizionali del nuoto, quali ad esempio l’acquafitness e il relax. In questa revisione, pur mantenendo l’ambito di applicazione, la classificazione e la struttura, sono state apportate una serie di modifiche ed integrazioni tenendo conto delle evoluzioni tecnologiche e della necessità del contenimento dei consumi energetici.

A distanza di poco, nel dicembre del 2016, si è dovuti di nuovo intervenire con una ulteriore revisione escludendo la tipologia di piscine classificate come tipo D, familiari o meglio domestiche, in quanto le stesse rientrano nello scopo e campo di applicazione della serie UNI EN 16582 e UNI EN 16713 pubblicate nel 2015 e 2016

Principali modifiche contenute nella revisione 2024 rispetto alla UNI 10637:2016

Le modifiche più importanti vengono illustrate nel seguito, utilizzando volutamente un elenco numerato, al fine di meglio identificarle.

1) Nello scopo della norma, così come nel titolo, viene indicato in modo esplicito che la norma stessa si applica alle piscine “ad uso pubblico”. La definizione di piscine “ad uso pubblico” è chiarita nei termini e definizioni della norma al punto 3.35, come indicato successivamente. Nel campo di applicazione sono state comprese le vasche idromassaggio, spa o hot tub ad uso pubblico di volume totale maggiore di 4 mc, mentre nella versione precedente il limite era di 10 mc.

2) Nei termini e definizioni, tra gli altri aggiornamenti, per la maggior parte riferiti all’ultrafiltrazione, sono stati inseriti:

- al punto 3.35 la definizione di piscina ad uso pubblico: piscina aperta a tutti o a un gruppo definito di utenti, non progettata esclusivamente per la famiglia del proprietario/titolare/operatore, indipendentemente dal pagamento di una tariffa di ingresso. Tale definizione chiarisce lo scopo e il campo di applicazione della norma.

- al punto 3.22 la definizione di gioco d’acqua: attrezzatura per la creazione di un effetto scenografico e/o di benessere tramite l’utilizzo dell’acqua della vasca e/o aria, installato all’interno o all’esterno della vasca. Tra i giochi rientrano, ad esempio, gli idromassaggi, gli aeromassaggi, i geyser, i lettini, le fontane, le cascate e le lame d’acqua. Tale definizione si troverà in seguito, applicata al calcolo dei tempi di circolazione.

- al punto 3.37 la definizione di postazione: zona destinata ad un singolo utente che contiene uno o più giochi d’acqua, comprese le eventuali sedute e/o strutture di sostegno Tale definizione si troverà in seguito, applicata al calcolo dei tempi di circolazione.

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3) Le piscine sono state riclassificate in conformità al punto 4 della UNI EN 15288-1:2019, come piscina di tipo 1, piscina di tipo 2 e piscina di tipo 3. Il prospetto che segue riporta un elenco di raccordo tra la classificazione della revisione della norma, le destinazioni d’uso delle piscine, le categorie definite nell’Accordo Stato-Regioni (SRPA) del 16/01/2003 e la classificazione della UNI 10637:2016

Nuova classificazione progetto di norma

UNI1609003

Piscina di tipo 1

Piscina di tipo 2

Esemplificazione per destinazione d'uso (elenco non esaustivo)

Piscine pubbliche

Categorie secondo Accordo SRPA 2003

Classificazione secondo UNI 10637:2016

Piscine per utilizzo ricreativo a/1) A/1

Parchi acquatici a/3) A/3

Piscine e alberghi di hotel

Piscine di campeggi

Piscine di agriturismi

Piscine di complessi ricettivi extra alberghieri

Piscine di club e circoli aziendali, militari, sportivi, ecc.

Piscine di palestre e centri estetici, centri olistici, ecc. senza Direzione Sanitaria (o non riconosciuti dal SSN)

Piscine di scuole e convitti a/2 A/2

Piscine condominiali (*) b) B

Piscine di RSA

Piscine terapeutiche (termali e non) con Direzione Sanitaria (o riconosciuti dal SSN) c) C

Se destinate esclusivamente all'utilizzo seguente:

Piscine per tuffi

Piscina di tipo 3

Piscine per addestramento militare

Piscine per addestramento al salvataggio

Piscine per subacquei

(*) Piscine destinate esclusivamente agli abitanti del condominio ed ai loro ospiti.

Questa nuova classificazione ha accorpato nelle piscine di tipo 2 quelle precedentemente classificate come di tipo A2 (turistico-ricettivo e collettive), di tipo B (condominiali) e C (ad usi riabilitativi e curativi, collocate all’interno di una struttura di cura o di riabilitazione). Per tale motivo, nel seguito del testo della revisione della norma sono state eliminate tutte le differenziazioni riportate nelle tabelle della versione precedente, mantenendo il requisito di parametro più restrittivo, come nel caso della velocità di filtrazione di filtri monostrato o della superficie massima oltre la quale è obbligatorio il sistema di ricircolo a sfioro

4) Nei requisiti dell’acqua di approvvigionamento è stato aggiornato il riferimento di potabilità al nuovo Decreto Legislativo 23 febbraio 2023, n. 18. Il prospetto 1 “Caratteristiche dell’acqua di immissione” della UNI 10637:2016 è stato eliminato evidenziando l’importanza dei parametri fisici, chimico-fisici e microbiologici dell’acqua di immissione per determinare il corretto funzionamento degli impianti di trattamento. Tali parametri possono permettere di identificare la natura e la causa di un eventuale problema, in particolare se analizzati prima e dopo i componenti dell'impianto di trattamento.

5) Per quanto riguarda le analisi dell’acqua di vasca tra i parametri microbiologici è stato inserito il riferimento alla Legionella. Viene indicato che, negli impianti e nelle vasche nelle quali sono presenti attrezzature quali idro/areo massaggi e/o altri sistemi di immissione dell’acqua/aria che possono dare origine ad aerosol, deve essere applicato il protocollo di legge di controllo del rischio legionellosi.

6) Viene modificata la frequenza delle analisi, considerando una sensibile differenza tra le piscine di tipo 1 e le piscine di tipo2 per quanto riguarda le analisi sul campo ed introducendo la possibilità di ulteriori modifiche in sede di autocontrollo per le piscine di tipo 2 dotate di impianti di misurazione e dosaggio automatico.

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7) Tra i requisiti degli impianti di circolazione, nelle generalità, viene indicato che non sono ammesse perdite sull’impianto di trattamento dell’acqua.

8) L’impianto di circolazione deve superare la prova di pressione descritta all’Appendice C della norma.

9) L’impianto di circolazione delle piscine deve superare la prova colore descritta nella norma UNI EN 15288-1 Cambiano leggermente le modalità con le quali va effettuata la prova colore, che non sono più riportate nel testo ma devono essere consultate sulla norma di riferimento.

10) Il dimensionamento delle tubazioni va effettuato tenendo conto sia delle velocità di scorrimento massime che delle perdite di carico.

11) La portata minima dell’impianto di circolazione che deve fluire dai sistemi di ripresa superficiali è stata incrementata dal 70% al 75 %.

12) L’estensione dei bordi sfioratori deve estendersi per almeno il 50% del perimetro dello specchio d’acqua per tutte le piscine.

13) L’obbligo di realizzare un sistema di ricircolo a sfioro vale per tutte le vasche di tipo 1 (restano escluse le vasche omologabili per le attività sportive che devono rispettare le prescrizioni delle Federazioni nazionali ed internazionali di riferimento) e per tutte le vasche di tipo 2 con superficie maggiore di 100 mq. Nel caso di sistema a skimmer, il numero minimo di skimmer è pari a uno ogni 20 mq per tutte le vasche di tipo 2.

14) Solo per le piscine tipo 2 con superficie ≤100 mq, se previsto, lo sfioro deve estendersi per almeno il 30% dello sviluppo lineare.

15) Per le piscine realizzate su differenti livelli, ogni vasca deve rispettare la percentuale minima di sfioro prevista, non considerando nel calcolo le parti di stramazzo verso le vasche sottostanti

16) Per quanto riguarda i requisiti dei sistemi di ripresa immersi, oltre al doveroso richiamo al rispetto delle norme della serie UNI EN 13451, per prevenire il rischio di intrappolamento è stata evidenziata la necessità della valutazione di tale rischio per le prese pulisci fondo, sia in fase di progettazione che in fase di gestione.

17) Sono stati rivisti i tempi di circolazione indicati in ore nella colonna di destra della tabella seguente:

(*) Per le zone di ammaraggio acquascivoli come definite dalla UNI EN 1069-1, il volume al quale applicare il tempo di ricircolo deve essere calcolato considerando la profondità convenzionale di 1 m. In caso di presenza di acquascivoli di tipo particolare i tempi di ricircolo devono essere adeguatamente ridotti, in funzione dell’utilizzo.

(**) Si applicano i tempi di ricircolo del presente prospetto, fatte salve eventuali restrizioni da definire con la direzione sanitaria in sede di progettazione, in relazione alla destinazione d’uso dell’impianto ed alla tipologia dell’utenza.

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A. Zone per tuffi ed attività subacquee con profondità ≥ 3m 6 B. Vasche nuotatori con profondità > 1,35 m, omologabili per competizioni ufficiali 4 C. Zone con profondità >1,35 m, escluse le vasche di cui al punto B 3 D. Zone con profondità >0,6 m e ≤1,35 m 2,5 E. Zone con profondità >0,4 m e ≤0,6 m 1 F. Zone con profondità 0,4 m 0,5 G. Vasche ad onde 2 H. Zone di ammaraggio acquascivoli (*) 1 I. Fiumi/torrenti con profondità ≤0,8 m 1 J. Fiumi/torrenti con profondità >0,8 m 2
Vasche ad uso riabilitativo (**)
K.
Cambia la classificazione delle piscine, da A1, A2, A3, B e C a piscine di Tipo1, di Tipo2 e di Tipo3

Per le piscine di superficie inferiore ai 100 mq è consentita l'installazione di un solo filtro

La portata totale dell’impianto deve essere calcolata:

i) sommando al volume di ogni zona di vasca, con diversa destinazione d’uso o profondità, una percentuale proporzionale del volume convenzionale della vasca di compenso;

ii) applicando ad ogni volume, calcolato come indicato al punto i), il tempo di ricircolo previsto nella tabella precedente;

iii) eseguendo la sommatoria delle portate così calcolate.

Per il calcolo dei tempi di circolazione è stato inoltre inserito che:

- nel caso di vasche con presenza di giochi d’acqua la portata di ricircolo, calcolata secondo il prospetto di cui sopra, deve essere incrementata di 1 mc/h per ogni postazione;

- è ammesso un incremento dei tempi di ricircolo, pari al 20%, in uno dei seguenti casi:

• utilizzo di impianti ad ozono secondo il punto 5.6.4.1 della norma;

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• utilizzo di impianti di trattamento, in conformità a quanto descritto nell’Appendice B della norma, che assicurino una torbidità dell’acqua di immissione ≤1 mg/l SiO2 o unità equivalenti di Formazina;

• utilizzo di sistemi di ultrafiltrazione, secondo il punto 5.4.5. della norma.

L’incremento dei tempi di ricircolo con le tecnologie sopra indicate, è ammesso solo nel caso di trattamento del 100% della portata.

18) Per quanto riguarda i filtri, rimane in vigore la regola secondo la quale per ogni impianto di trattamento devono essere installati un numero di filtri ≥ 2 con caratteristiche equivalenti. È stata inserita l’eccezione per le piscine di tipo 2 di superficie ≤ 100 mq, per le quali è ammesso anche l’utilizzo di un singolo filtro Deve comunque essere installata una seconda pompa supplementare.

19) Sono stati inseriti i sistemi di ultrafiltrazione, definendone le caratteristiche minime richieste. Nella lettura del punto 5.4.5 è utile fare riferimento a quanto riportato nel punto 3 (termini e definizioni) per individuare il significato di alcuni termini specifici di questa tecnologia, al momento non molto diffusa nel trattamento dell’acqua di piscina.

20) Per quanto riguarda gli impianti ad ozono, la produzione minima passa da 2 a 5 gr/ora.

21) L’entità del rinnovo d’acqua giornaliero, che include l’acqua di reintegro, deve essere tale da consentire di mantenere il rispetto dei valori dei parametri dell’acqua di vasca e comunque non inferiore a 30 l per bagnante al giorno. Qualora non fosse possibile rilevare il numero effettivo dei bagnanti, l’entità del rinnovo giornaliero che include l’acqua di reintegro deve essere almeno pari a 1,5% della somma del volume d’acqua di vasca e del 60% del volume convenzionale della vasca di compenso. La quantità di acqua rinnovata deve essere misurata all’ingresso della tubazione di approvvigionamento e registrata giornalmente.

I punti elencati sono solo una parte delle modifiche contenute nella revisione della norma. Per approfondirne il contenuto e i riferimenti riportati nel presente articolo si raccomanda un’attenta lettura della norma revisionata pubblicato da UNI. Si fa presente che nella norma UNI 10637 sono contenuti molti riferimenti ad altre norme UNI EN ed è quindi utile avere la possibilità di consultarle tutte, per comprendere appieno le indicazioni.

in sintesi

La nuova classificazione, ripresa dalla norma UNI EN 15288, ha modificato molti dei requisiti delle piscine condominiali, che sono state equiparate a quelle denominate A2 nella precedente classificazione.

Va comunque sempre tenuta presente la classificazione dell’Accordo Stato Regioni 2003 e delle conseguenti leggi regionali, che non è stata modificata.

È stata modificata la frequenza minima dei controlli dei parametri chimico-fisico-microbiologici. Sono stati modificati i tempi di ricircolo.

È permesso l’utilizzo di un solo filtro per le piscine di Tipo 2 di superficie inferiore ai 100 mq.

Sono stati introdotti gli impianti di ultrafiltrazione.

È stata introdotta la possibilità di ridurre fino al 20% la portata dell’impianto nel caso di utilizzo di ozono o ultrafiltrazione, dimensionati sul 100% della portata e secondo quanto prescrive la norma.

Sono state apportate molte altre modifiche, che possono essere comprese pienamente solo attraverso una attenta lettura della norma stessa.

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L’Intelligenza Emotiva: la differenza che genera la differenza

Una priorità ancora trascurata in ambito professionale e personale.

L’Intelligenza Emotiva rappresenta l’autoefficacia e l’eccellenza nel lavoro e non si tratta di una moda passeggera del momento; ma il frutto di osservazioni e ricerche di anni per stabilire che è una vera e propria “misura del successo”.

L’I.E (nota anche come Q.E. Quoziente Emozionale o E.Q. dall'inglese Emotional Quotient) è una componente dell’intelligenza che consiste nella capacità di percepire, valutare, comprendere, utilizzare e gestire le emozioni. Chi ha un'elevata I.E. è capace di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri, distinguerle e utilizzare

queste informazioni per guidare i propri pensieri e le proprie azioni. L'I.E. è stata descritta la prima volta nel 1990 da Peter Salovey e John D. Mayer, nel loro articolo Emotional Intelligence e divulgata in tutto il mondo nel 1995 da Daniel Goleman, psicologo, scrittore e giornalista scientifico per il New York Times, nel libro Emotional Intelligence, tradotto in italiano nel 1997 come Intelligenza emotiva: che cos'è e perché può renderci felici. Ogni libro di Goleman diviene un best seller internazionale ed ogni volta amplia, attraverso molteplici argomentazioni scientifiche e casi concreti, il valore e l’importanza dell’I.E.

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Il valore - anche economico - dell’I.E. sulle performance aumenta con la complessità del lavoro

Il 67% – vale a dire due su tre –  delle capacità ritenute essenziali per una prestazione efficace è di natura emotiva. Rispetto al QI e all’expertise, la competenza emotiva conta due volte tanto. E questo vale per tutte le categorie di lavoro e in tutti i tipi di organizzazione Per chi non ha ruoli di responsabilità, l’efficacia sopra la media dell’I. E. è due volte più determinante, a prescindere dalle mansioni. In altre parole, distingue i fuoriclasse dai mediocri. Il Q.I e le abilità tecniche sono le “capacità di soglia” di base.

L’impatto dell’I. E. aumenta notevolmente con la complessità del lavoro e risulta quindi indispensabile in chi riveste ruoli di potere gerarchico, come imprenditori e imprenditrici, figure dirigenziali e manageriali. La differenza di valore, in termini economici, tra individui capaci di prestazioni ai massimi livelli confrontata con i colleghi più mediocri o deludenti, aumenta con la complessità del lavoro: nel caso di lavori semplici (operatori su macchine ed impiegati) gli individui con valori di E.I. superiori all’un per cento della distribuzione media avevano un rendimento di tre volte maggiore rispetto a quelli con valori di E.I. inferiori dell’un per cento; nel caso di lavori di media difficoltà (commessi, meccanici) un individuo capace di prestazioni eccellenti era dodici volte più produttivo dei colleghi meno capaci; nel caso di lavori più complessi (agenti di assicurazione, medici) il confronto è stato effettuato in modo diverso, fra gli individui capaci di prestazioni eccellenti e quelli nella media; anche così un individuo appartenente ad una classe del un per cento superiore apportava un valore aggiunto del 127%. Il contributo all’eccellenza della competenza emotiva aumenta con la complessità. Così per i lavori più semplici il rendimento è tre volte di più, per i medi è dodici volte di più e per i complessi l’incremento del rendimento è pari a circa al 127%. Di conseguenza in posizioni altamente complesse l’I.E. diviene un fattore non solo semplicemente additivo, ma moltiplicativo Il nostro livello di I.E. non è fissato alla nascita, non si sviluppa solo durante la prima infanzia, ma la buona notizia è che continua a svilupparsi durante tutta la vita, via via che impariamo dall’esperienza.

L’I.E. per gestire l’attuale complessità e la velocità del cambiamento

è la chiave per accelerare trasformazioni oggi indispensabili e vitali. Nel lavoro chi ha livelli alti di I.E. è un partner, un leader, un collaboratore ideale, che non cerca mai colpevoli o scuse, che si prende il merito dei propri successi e la responsabilità dei propri insuccessi, che si chiede sempre: cosa devo fare per migliorare e crescere? L’I.E. quindi non è importante solo per chi si occupa di vendite e customer care, dove è stata ampiamente dimostrata la sua rilevanza, ma è necessaria in ogni settore dell’azienda, dall’amministrazione alla produttività!

Una prima definizione semplice e pragmatica? L’I.E. è un “insieme di Competenze Comunicativo-Relazionali”, che usiamo quotidianamente nel lavoro e nella vita. In sintesi può essere descritta come la capacità di ben-comunicare con noi stessi e con gli altri, un variegato insieme di macro-competenze per ben-relazionarsi e ben-vivere con noi stessi e agire una comunicazione efficace e costruttiva con gli altri. Naturalmente esistono molteplici leggi tra cui la Logica “Inside-Out” <<se non sono forte dentro, non riuscirò ad ottenere risultati fuori, con gli altri!>>. Avete forse visto il film d’animazione della Pixar “Inside-Out”? Niente nella Pixar è lasciato al caso, dato che cerca di veicolare l’I.E. ai bambini e quindi anche a tutti noi.

Le Soft Skills hanno Impatti Hard! L’I.E. può sempre essere appresa!

Per tale motivo le Soft Skills sono a tutti gli effetti Strategic Skills, sinergiche e complementari alle Technical Skills, alle abilità tecniche tipiche di ogni lavoro. Innumerevoli evidenze scientifiche, insieme a conferme di aziende di successo, attestano il valore, anche economico, dell’I. E. in ambito professionale, mentre l’ignoranza delle sue leggi e segreti costa decisamente troppo in termini di scarsi risultati/inefficacia/ inefficienza, malessere, disagio, insoddisfazioni, lamentele e a diversi livelli (Produttività, Innovazione, Salute, Sicurezza, Benessere).

Innovare non è solo implementare sistemi e processi a elevato valore tecnologico, ma anche investire in formazione per colmare il gap di competenze e l’I.E. è imprescindibile e prioritaria per tutti. Non esistono più scuse, quali carattere, età, genere: l’I.E. come insieme di competenze - saper fare può sempre essere appresa grazie alla neuroplasticità del nostro cervello, la straordinaria capacità di creare sempre nuove connessioni. Chiunque – se adeguatamente aiutato – può significativamente migliorare la sua I.E. e sprigionare il suo e altrui potenziale.

Il benessere/malessere viene cocreato quotidianamente negli inevitabili scambi comunicativi!
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Il benessere/malessere viene cocreato quotidianamente negli inevitabili scambi comunicativi!

Due diverse modalità per gestire una azienda

La prima situazione è un imprenditore fortemente incompetente sull’I.E.

In azienda l’imprenditore non è mai accessibile, chiuso ne suo ufficio non verifica cosa accade concretamente nella sua azienda, quali sono le modalità comunicative e relazionali dei suoi managers/responsabili con i collaboratori, del proprio personale con i clienti, i fornitori, etc. Naturalmente è così preso da altro, che anche se qualcuno sottolinea situazioni problematiche da attenzionare e che richiedono impegno e azioni concrete, poi non accade niente. Si tende a banalizzare, minimizzare, procrastinare, si promette che qualcosa sarà fatto, ma poi le promesse sono disattese, le incomprensioni non affrontate, lo stile di leadership oscilla tra autoritario, passivo, disfunzionale, inefficace. L’aria che si respira in azienda è sempre la solita, regna lo sconforto, la perdita di speranza, l’infelicità.

La seconda situazione è un imprenditore dall’I.E. decisamente elevata.

Qui l’imprenditore si muove a suo agio nella propria azienda per sentire come si lavora, per incarnare una reale presenza e vicinanza ai collaboratori, è sempre accessibile, facilità le comunicazioni, organizza o delega riunioni efficaci, verifica e monitora gli andamenti aziendali in termini produttivi e di clima interno. Il suo stile è gentile e forte, capace di essere sia un buon manager, sia un buon leader, gestisce il presente e il contingente, ma è anche orientato al futuro e alla continua crescita di tutte le sue risorse. La sua leadership non è mai dissonante, non stride, anche se carismatico comunica nel rispetto e ispira, trascina, motiva ad agire al meglio, valorizza i talenti di ciascuno, ascolta a più livelli, per trovare sempre soluzioni intelligenti e sostenibili.

L’aria che si respira in questa azienda è felice, fresca, buona, si percepisce l’entusiasmo e la gioia nell’offrire il proprio contibuto professionale, i legami tra il personale sono forti e nutrienti, prevale stima nel management e gratitudine verso l’imprenditore.

Alcune caratteristiche di persone - team emotivamente intelligenti, che sono in grado di:

• Uscire da circoli di comportamento viziosi e ripetitivi, per muoversi su percorsi virtuosi;

• Trasformare le emozioni, convertire la frustrazione in determinazione, la paura in avventura, l'impotenza in azione;

• Comunicare con una modalità efficace e gratificante in ogni situazione;

• Agire una leadership empatica e risonante - non dissonante - capace di creare armonia;

• Esercitare una guida inclusiva, coinvolgente, in cui si mette la propria unicità al servizio degli altri;

• Gestire i conflitti in modo creativo e costruttivo, superando incomprensioni, fraintendimenti e scontri;

• Velocizzare i cambiamenti significativi, eliminando gli sprechi mentali ed emozionali;

• Collaborare - lavorare con altri - verso obiettivi comuni e sentirsi un team, un NOI;

• Essere resilienti e anti-fragili, capaci di ri-organizzarsi, crescere nelle avversità, prosperare sotto stress, con grazia, facilità e gioia;

• Trasformare l'impossibile in possibile e sprigionare il potenziale proprio e altrui.

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Il nostro sviluppo è il frutto di un impegno deliberato! Il vantaggio di una scelta Solitamente, al termine dei corsi sulla I.E. che vengono tenuti in azienda uno dei feedback di miglioramento più ricorrenti è «dovrebbe essere un percorso obbligatorio per tutti!» e in alcune realtà aziendali, anche se ancora rare, questo effettivamente avviene. Il cambiamento è sempre una scelta. Decidere di valorizzarsi e dedicarsi ad una preparazione strategica sulla competenza più rilevante oggi è già un cambiamento!

“Il nostro sviluppo, il modo in cui interpretiamo le difficoltà e il modo per realizzare al meglio il nostro potenziale sono frutto di un Impegno Deliberato! Carol Dweck, una delle maggiori autorità mondiali nel campo degli studi sulla personalità, della psicologia sociale e della psicologia dello sviluppo, sottolinea come l'Intelligenza, le nostre qualità, la stessa Forma Mentis con cui vediamo noi e il mondo non sono da considerarsi come elementi ereditari e immutabili, ma possono essere modificati col tempo e con l'impegno.

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Un supporto al servizio della crescita per sprigionare il potenziale e fare la differenza

L’autrice dell’articolo ha realizzato un CORSO ON DEMAND dal titolo “INTELLIGENZA EMOTIVA. Al cuore del Sapersi Relazionare. ”, per raggiungere più persone possibili, con una sintesi unica, frutto del lavoro con le persone sull’I.E. da più di 25 anni. Il corso è composto da 10 ore di videoregistrazioni, da cui sono esclusi i tempi di molteplici esercitazioni e completo di materiali di approfondimento. Un percorso ONLINE sempre accessibile. Un LAB pensato per accompagnare ciascuno, passo dopo passo, a essere più motivati, consapevoli, intenzionati a crescere e prosperare sotto stress, con grazia, facilità e gioia, con focus sulle molteplici competenze dell’I.E, che usa il Complex Problem Solving e facilità la felicità nel lavoro e nella vita.

Coloro che sono riconosciuti come “emotivamente intelligenti”, di fronte a eventi di criticità, disagio, conflittualità, riescono a trasformare i circoli viziosi in p percorsi virtuosi, gli scontri distruttivi – per sé e per gli altri – in confronti costruttivi, capaci di nutrire la qualità di vita individuale e creare benessere.

Il QR del corso:

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Incontriamo oggi Giorgio Ferrario, che da Gennaio 2024 ricopre il ruolo di Direttore Operativo in CPA

Buongiorno Giorgio, prima di parlare di lavoro e di piscine, raccontaci qualcosa di te come persona: chi è Giorgio Ferrario, qual è il tuo background e come sei approdato al settore delle piscine?

Sono una persona creativa e curiosa, mi appassionano da sempre la conoscenza e chi esce dagli schemi cercando di costruire benessere. Quando qualcuno mi chiede di definirmi in poche parole rispondo: creo opportunità. Mi sono occupato per diverso tempo di formazione aziendale, sia per l’aspetto organizzativo che per quello commerciale e di comunicazione. Casualmente, oltre 20 anni fa, sono entrato nel mondo delle piscine e ci sono rimasto cercando, nel limite delle mie possibilità, di favorirne la crescita.

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LA REDAZIONE

Per oltre 10 anni sei stato l’uomo simbolo di Renolit Italia e questo ruolo ti ha permesso di avere una visione d’insieme del mondo piscine. Come vedi il settore oggi, considerato tutto quello che è successo dopo il 2020?

Storicamente il mondo delle piscine è sempre cresciuto in maniera costante. Il 2020 ha cambiato molte cose, nello specifico il nostro settore ha ricevuto un impulso con una esplosione della domanda senza precedenti. L’Italia rispetto al resto dell’Europa ha colto questa opportunità, secondo il mio punto di vista, senza eguali. Grazie alla nostra capacità di adattamento non solo abbiamo colto l’opportunità, ma abbiamo consolidato i risultati, e questo ci ha permesso di non ritornare ai numeri degli anni precedenti al Covid come invece si è verificato in molti altri Paesi europei. Tuttavia, penso che ci sia sempre più bisogno di formazione e informazione e che le aziende non debbano avere paura dei cambiamenti, anzi devono essere in prima linea per promuoverli. Le aziende che meglio riusciranno in questo scopo avranno sempre più potenziale di crescita.

Veniamo ad oggi: fai parte del team CPA, uno dei principali distributori di componenti per piscine in Italia. Raccontaci chi è CPA, in quali Paesi opera oltre all’Italia

CPA Srl è uno dei principali dealer italiani nel settore della piscina.

La nostra mission è fornire, progettare e realizzare i migliori componenti per piscine pubbliche e residenziali per i nostri clienti, sul mercato italiano ed europeo.

L’innovazione, la continua ricerca delle soluzioni tecnologiche più avanzate e la qualità del prodotto sono da sempre i principali valori guida dell’azienda. La ricerca e sviluppo è fortemente influenzata dalla profonda conoscenza del mondo piscina, per fornire prodotti di qualità agli operatori. Attualmente CPA, oltre al magazzino centrale e altri 11 depositi dislocati strategicamente sul territorio italiano, è presente anche all’estero con sedi o agenti commerciali nei Paesi: Grecia, Francia, Romania, Serbia e Montenegro, Russia, Croazia, Malta, Polonia, Albania ed Emirati Arabi.

Concludiamo col futuro: qual è il tuo ruolo in CPA e quali sono i programmi tuoi e dell’azienda a breve e medio termine?

In qualità di Direttore operativo sarò responsabile di supervisionare le operazioni quotidiane dell’azienda e di garantire che tutti i dipartimenti lavorino in modo efficiente e coordinato. In stretto contatto con gli altri membri del Team dirigenziale e della fantastica squadra, ho l’incarico di sviluppare e implementare nuove strategie per il successo dell’azienda valorizzando sempre di più il Made in Italy, senza perdere di vista l’attenzione al cliente e alle sue esigenze.

L’innovazione, la continua ricerca delle soluzioni tecnologiche più avanzate e la qualità del prodotto sono da sempre i principali valori guida dell’azienda
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Convegno d’Autunno, il momento formativo preferito dai costruttori di piscine italiani

Il Convegno d’Autunno 2023 si è concluso da poco e già si pensa all’edizione 2024

Il Convegno di Lazise (VR) è stato un successo: 800 partecipanti (non era mai arrivato a questi numeri) e 52 espositori (anche questo un record). Ciò che però ha maggiormente colpito è stata la grande affluenza nelle sale, sia in quella principale, gestita direttamente da Professione Acqua, dove alcune relazioni hanno visto la gente in piedi, che nei workshop aziendali, tutti molto seguiti. Tanti i temi trattati. Nella sala principale si è parlato di perizie, piscine turistico ricettive, conformità normative, decreto acque potabili, rivestimenti in pietra, edilizia libera, evaporazione dell’acqua di piscina, DL nei cantieri di piscina, organizzazione aziendale. Nella

sala workshop, gli espositori hanno invece parlato di sistemi automatici di trattamento dell’acqua, coperture per piscina, domotica, impermeabilizzazione di piscine nuove ed esistenti, trattamento chimico dell’acqua, elettrolisi, piscine sostenibili, qualificazione del costruttore di piscina, deumidificazione dell’aria, pavimentazioni sopraelevate, pulitori. A completare l’offerta per visitatori e congressisti, oltre al coffee corner gratuito per tutti e al ristorante dedicato ai congressisti, alcune aree dimostrative in cui si mostrava la corretta metodologia di incollaggio a freddo dei tubi, del montaggio di casseforme e della saldatura del telo. Nel secondo

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giorno di evento, alle due sale se n’è aggiunta una terza che ha ospitato il convegno scientifico un nuovo futuro per piscine e palestre attraverso la ri-educazione che ha visto la partecipazione di un centinaio di gestori di piscine e palestre insieme a ortopedici e fisioterapisti. Ma il Convegno d’Autunno 2023 è stato anche collettore di altri due eventi. Il giorno prima Acquanet ha radunato i propri Associati per una giornata di mix tra piscina e cultura. Al pomeriggio c’è stata la visita al Museo della Storia del Risorgimento Italiana, la sera la cena tra gli Associati anticipata dalla presentazione di due romanzi scritti da chi, per lavoro, si occupa di piscine: Il Diario di

Dachau, di Leonardo Marchetti e Il volto della vita di Giorgio Gavina. Il giorno successivo al Convegno d’Autunno invece, il mondo della Gestione degli impianti natatori e dei centri fitness si è spostato di qualche chilometro per il Pool & Fitness Contact, un evento b2b di settore organizzato da Professione Acqua insieme a Assosport e al media HAWellbeing/wbox.it.

Tutto questo è oramai alle spalle e l’organizzazione dell’evento 2024 è già iniziata: quest’anno il Convegno d’Autunno tornerà al Sud, il 3 e 4 dicembre sarà infatti a Paestum (SA), famosa meta turistica del Cilento, coi suoi

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templi greci perfettamente conservati. Lo spostamento di sede è in linea con quanto avvenuto sino ad oggi e tiene fede alla caratteristica didattica dell’evento: portare la formazione in tutte le aree d’Italia. Negli anni passati è stato tenuto a Pesaro, Cesenatico (FC), Milano Marittima (RA), Lido di Camaiore (LU), Gubbio (PG), Mesagne (BR), Lazise (VR) e a Rimini con Piscina19 e Piscina22. La struttura sarà quella classica: 2 sale convegno con un’area espositiva centrale che accoglierà 40 aziende che avranno tutte la medesima visibilità (il Convegno d’Autunno non ospita stand ma corner uguali fra loro). La sede sarà l’hotel Mec Paestum, un 5 stelle di design fronte mare che sarà occupato interamente dal Convegno d’Autunno e che garantirà quegli standard di confort delle passate edizioni. Aree demo di prodotto, un open bar gratuito a disposizione di tutti i presenti e un ristorante dedicato completeranno l’evento.

Come in passato, le forme di partecipazione saranno due, Congressisti e Visitatori. Ai congressisti sarà chiesta una quota di partecipazione, avranno accesso a tutte le aree del Convegno d’Autunno e potranno pranzare gratis al ristorante. I Visitatori potranno entrare gratis ma non potranno entrare né al ristorante né nella sala convegno principale.

Il giorno precedente l’evento, Acquanet organizzerà il tradizionale raduno dei propri Soci che unirà approfondimenti tecnici sulle piscine alla visita al Parco Archeologico di Paestum. Non mancherà neppure la tradizionale cena fra Associati a base di prelibatezze locali.

Il Convegno d’Autunno del 3 e 4 dicembre 2024 è ovviamente work in progress ma, il fatto che a 9 mesi dall’evento siano stati venduti il 60% degli spazi espositivi, fa presupporre che anche quest’anno sarà un successo. Le ragioni di questo successo sono date dal fatto che oggi è l’unico evento di filiera, che tratta in modo serio e super partes di argomenti cari ai Professionisti del settore, che si svolge in località e in strutture confortevoli e che è… bellissimo!!

Le iscrizioni si apriranno quest’estate. L’evento sarà a numero chiuso. Per restare informati, per conoscere le aziende sponsor, per leggere il programma e per iscriversi inquadra il QR code

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convegno d’ autunno 2024

Il corretto posizionamento di una piscina in base alle distanze minime

Confini, fasce di rispetto, altri fabbricati: tutti parametri da tenere in considerazione in fase di progettazione per non avere spiacevoli e fastidiose sorprese

Un tema di sicura rilevanza per quanto concerne l’installazione e la posa di piscine collegate all’ambito urbanistico-edilizio è quello relativo alle distanze tra i fabbricati, dai confini di proprietà, dalle strade e in generale dalle cosiddette fasce di rispetto. Molte volte l’argomento è oggetto di segnalazioni e contenziosi tra vicini e/o di rigetto di permessi edificatori, con possibili conseguenze negative come l’ordine di demolizione o rimozione con il ripristino dei luoghi, oltre alle possibili richieste di risarcimento danni o di sanzioni amministrative.

L’inquadramento legislativo

Le distanze a livello legislativo sono regolate principalmente dal Codice civile (artt. 873, 874,875,877) e dal D.M. 1444/68. Anche gli strumenti urbanistici comunali, principalmente Regolamenti edilizi e Piani delle Regole, sviluppano norme di dettaglio rispetto alle varie zone urbane, che possono essere solamente più restrittive rispetto a quelle indicate dal D.M. 1444/68 e dal Codice civile o dal Codice della strada, e definiscono puntualmente le distanze minime da rispettare. Queste definizioni hanno lo scopo di garantire sia la vivibilità degli spazi, sia in misura maggiore la sicurezza strutturale. Nel caso di una piscina, la vivibilità degli spazi è collegata al rumore e agli schiamazzi, che incidono molto sui rapporti di vicinato, mentre sulla sicurezza strutturale incidono ad esempio lo scavo o eventuali perdite che possono influire sulla staticità di un edificio vicino. La distanza minima consentita definita dal Codice civile è di 3 metri tra fabbricati e/o costruzioni contigui e confinanti. Considerato il fatto che a livello urbanistico è sempre difficile inquadrare le piscine, con il termine di fabbricato e/o costruzione si intende qualsiasi struttura caratterizzata da solidità, stabilità e immobilizzazione rispetto al suolo. Questa definizione è certamente appropriata anche per le piscine di qualsiasi natura siano, coperte e scoperte, interrate o semi-interrate. Ma le fuori terra? Ad avviso di chi scrive quanto affermato finora è applicabile anche a questa tipologia di piscine, quantomeno alle piscine più grandi, in quanto le piscine fuori terra hanno una propria stabilità e staticità strutturale e quando vengono posate sono stabilmente ancorate al suolo, in quanto non possono essere spostate age-

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volmente. L’unico vantaggio rispetto alle altre in caso di contenzioso è che hanno la possibilità di poter essere smontate e riposizionate senza la necessità di interventi di demolizione particolarmente complessi.

A livello generale negli Strumenti Urbanistici (SU) locali (PRG/PGT, Regolamenti edilizi…) la distanza tra edifici e confini di proprietà è di 5 metri, mentre è di 10 metri tra edifici dove almeno uno dei due ha una parete finestrata. In base all’art.9 del dm 1444/68 questo vale sia per edifici nuovi che esistenti. Molte volte la piscina è un elemento accessorio che viene realizzato in un secondo momento rispetto all’edificio di cui è pertinenza, ed in questo caso la questione relativa alle distanze è rilevante non soltanto rispetto ai confini con altre proprietà, ma anche all’interno dello stesso lotto tra edifici della stessa proprietà. Questo è quanto sancito dalla sentenza 5663/2023 del Consiglio di Stato, qualora vi siano norme di dettaglio in merito da parte degli SU locali, per ragioni di sicurezza e igiene pubblica. Questo potrebbe essere il caso della realizzazione di una piscina coperta che non garantisce requisiti minimi di illuminazione e areazione tra gli edifici o di una scoperta dove

siano presenti fragilità a livello di terreno e si rendano necessarie maggiori distanze tra i fabbricati.

Il metodo di misurazione

La misurazione delle distanze tra fabbricati deve essere intesa sempre linearmente e non in base a metodo radiale (TAR Veneto 1063/2017 e Corte di cassazione 10580/2019). Il problema non sussiste se i fabbricati sono fronteggianti ( i metodi coincidono), ma in caso di disposizione ad angolo la proiezione ortogonale della distanza tra la costruzione A su B e quella di B su A devono essere entrambe entro i limiti previsti. E’ un elemento rilevante, in quanto sia la forma dei confini dei lotti ma anche le disposizioni dei fabbricati al loro interno non sempre sono ortogonali. Ad esempio, nel centro storico di una città o in un contesto non pianeggiante, o in situazioni che determinano il posizionamento di una piscina all’interno di un giardino, per questioni di ottimizzazioni dello spazio a disposizione, o della presenza di alberature, o della necessità di godere di un numero maggiore di ore in pieno sole.

Il confine di proprietà e le mura di cinta

Questione rilevante e spesso oggetto di segnalazioni e contenziosi è quella relativa al non rispetto della distanza dai confini di proprietà, specie dal muro di cinta ove presente. Il primo e fondamentale elemento da tenere in considerazione è che il muro di cinta incide sul computo delle distanze se e solo se ha un’altezza uguale o superiore ai 3 metri; in questo caso la distanza minima per posizionare la piscina è di 5 metri dal muro. Nel caso in cui il muro di cinta abbia un’altezza inferiore ai 3 metri le distanze sono da calcolare, misurando dalla parete e non dal basamento, dall’edificio posto nella proprietà confinante e la piscina che a seconda della presenza di una parete finestrata o meno sull’edificio può essere posta alla distanza di 5 o 10 metri. Sempre in merito all’argomento dei confini, non esistono deroghe alle distanze minime previste dagli SU locali vigenti e al limite dei 3 metri previsti dal Codice civile, anche in caso di accordo tra le parti; in questo caso trattasi di abuso da parte di entrambi (TAR Toscana 834/2015).

Piscine indoor

Nel caso di realizzazioni di piscine pubbliche coperte, l’aspetto rilevante relativo alle distanze tra gli edifici è quello connesso alle pareti finestrate. Come già richiamato, in base all’art. 9 del dm 1444/68 la distanza minima da rispettare sarebbe di 10 metri. Il condizionale è d’obbligo, in quanto esistono casistiche particolari

Il rispetto delle distanze dai fabbricati e le fasce di rispetto sono imprescindibili nel posizionamento di una piscina
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Anche se la piscina non ha un volume fuori terra, la giurisprudenza la considera sempre un fabbricato

dove le distanze sono diverse. Ad esempio, nelle zone C di espansione urbana individuate dai PGT/PRG, la distanza minima è pari all’altezza dell’edificio antistante più alto. Esiste inoltre la casistica particolare legata all’istituto dell’abbattimento e ricostruzione. Ipotizzando un manufatto da trasformare in piscina coperta, zona spa e benessere, ammesso che l’area occupata da quel manufatto possa essere trasformata in quel modo, se l’opera di abbattimento e ricostruzione rispetta sia l’impronta che la sagoma e il volume della costruzione precedente, anche in caso di cambio di destinazione d’uso è possibile mantenere invariate le distanze preesistenti, anche se inferiori ai 10 metri previsti. In caso anche solo della modifica di uno dei tre parametri (impronta, sagoma e volume) allora la costruzione deve ritenersi come un nuovo edificio e torna in vigore la regola dei 10 metri di distanza minima dai fabbricati vicini (Corte di cassazione 10302/2017, Consiglio di Stato 4337/2017 e TAR Campania 1624/2021).

La distanza dalle strade e le fasce di rispetto

Oltre alla distanza tra i fabbricati, è necessario tenere in considerazione un altro aspetto importante, spesso oggetto di contenzioni e di rigetto di permessi autorizzativi, che riguarda le distanze dalle strade e le relative fasce di rispetto. In queste zone per ragioni di sicurezza

non è permesso costruire e sono presenti precise restrizioni in merito a recinzioni e piantumazioni. Ovviamente questo riguarda anche le piscine: che siano o meno una pertinenza dell’immobile principale, un volume interrato o fuori terra, una piscina è sempre una costruzione e pertanto deve sottostare alle direttive legate alle distanze. Fatta questa premessa, nel caso delle fasce di rispetto i riferimenti normativi aggiuntivi, oltre a quelli già citati nell’articolo, sono il D.lgs. 285/1992 (Codice delle Strada) e il DPR 495/1992 che è il suo Regolamento di emanazione. Le distanze da rispettare dalla strada sono le seguenti e legate alla larghezza e tipologia della strada stessa in ambito urbano:

1. 5 metri se la strada ha larghezza inferiore a 7 metri;

2. 7 metri se la strada ha larghezza compresa tra 7 e 15 metri;

3. 10 metri se la strada ha larghezza maggiore di 15 metri;

4. 30 metri in caso di autostrade;

5. 20 metri in caso di strade di scorrimento; Fuori dai centri abitati per le nuove costruzioni i limiti di distanza sono:

1. 60 m per le strade di tipo A (autostrade);

2. 40 m per le strade di tipo B (extraurbane principali);

3. 30 m per le strade di tipo C (extraurbane secondarie);

4. 20 m per le strade di tipo F (locali);

5. 10 m per le strade di tipo F (vicinali).

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All’interno di queste distanze non può essere realizzata nessuna nuova costruzione o modifica che alteri volume e forma dell’esistente; sono consentite solo opere di abbattimento/ricostruzione. L’unica deroga possibile è legata al caso in cui il lotto seppure edificabile si trovi fuori dal centro abitato e la strada non sia classificata (Consiglio di Stato 3900/2020); in tal caso la distanza minima da rispettare è calcolata in base alla larghezza della strada. Altro aspetto rilevante nel caso di strade locali è che il calcolo delle distanze deve essere effettuato considerando anche il marciapiede, in quanto secondo il codice della strada ne è un componente (TAR Calabria 138/2018).

I locali interrati

Le piscine, specie quelle interrate e semi interrate, necessitano di un locale interrato di servizio. Questi locali possono non rispettare le distanze minime previste dal confine se la copertura non emerge dal piano di campagna, cioè si trova a livello del suolo. Le uniche deroghe possibili possono essere previste all’interno dei Regolamenti Edilizi/Piani delle Regole comunali e possono prevedere comunque uno scostamento dal piano del suolo non superiore ai 30 cm (TAR Molise 20/2018 e Consiglio di Stato 2218/2023). Perché una piscina interrata, in quanto volume scavato, non può essere assoggettata alla stessa regola dei locali interrati? Perché il volume è riempito d’acqua e le azioni che vengono svolte avvengono principalmente sulla sua superficie.

Barriere e protezioni verdi

Un ultimo aspetto riguardante le distanze, interessante per le piscine all’aperto, è la scelta di posizionare una barriera verde realizzata con cespugli e alberi, per proteggere la visuale dallo sguardo dei vicini. Anche in questo caso, il posizionamento delle piante in base al Codice civile all’art. 892 deve rispettare distanze minime dal confine, precisamente:

1. 3 metri per piante ad alto fusto;

2. 1,5 metri per piante non ad alto fusto;

3. 2 metri per le robinie;

4. 50 centimetri per arbusti, siepi e viti di altezza massima 2,5 metri.

Conclusioni

In definitiva le distanze minime sono un elemento imprescindibile di cui tenere conto nella progettazione di una piscina e nella scelta del suo posizionamento all’interno di una proprietà. Per evitare di incorrere in problematiche, come sempre la consultazione preventiva delle prescrizioni contenute nei SU locali è di fondamentale importanza. L’agire senza il rispetto delle regole o, peggio, senza un titolo abilitativo adeguato, può comportare di incorrere in sanzioni fino alla demolizione e al ripristino dello stato originario dei luoghi.

in sintesi

Le distanze a livello legislativo sono regolate principalmente dal Codice civile (artt. 873, 874,875,877) e dal D.M. 1444/68. Anche gli strumenti urbanistici comunali, principalmente Regolamenti edilizi e Piani delle Regole, sviluppano norme di dettaglio rispetto alle varie zone urbane, che possono essere solamente più restrittive.

La distanza minima consentita definita dal Codice civile è di 3 metri tra fabbricati e/o costruzioni contigui e confinanti.

A livello generale negli Strumenti Urbanistici (SU) locali (PRG/PGT, Regolamenti edilizi…) la distanza tra edifici e confini di proprietà è di 5 metri, mentre è di 10 metri tra edifici dove almeno uno dei due ha una parete finestrata. In base all’art.9 del dm 1444/68 questo vale sia per edifici nuovi che esistenti.

La misurazione delle distanze tra fabbricati deve essere intesa sempre linearmente e non in base a metodo radiale (TAR Veneto 1063/2017 e Corte di cassazione 10580/2019). Il problema non sussiste se i fabbricati sono fronteggianti (i metodi coincidono), ma in caso di disposizione ad angolo la proiezione ortogonale della distanza tra la costruzione A su B e quella di B su A devono essere entrambe entro i limiti previsti.

Non esistono deroghe alle distanze minime previste dagli SU locali vigenti e del limite dei 3 metri previsti dal Codice civile, anche in caso di accordo tra le parti; in questo caso trattasi di abuso da parte di entrambi (TAR Toscana 834/2015).

Oltre alla distanza tra i fabbricati, è necessario tenere in considerazione un altro aspetto importante, spesso oggetto di contenzioni e di rigetto di permessi autorizzativi, che riguarda le distanze dalle strade e le relative fasce di rispetto.

I locali tecnici possono non rispettare le distanze minime previste dal confine se la copertura non emerge dal piano di campagna, cioè si trova a livello del suolo.

Anche il posizionamento delle piante in base al Codice civile all’art. 892 deve rispettare distanze minime dal confine.

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Gli impianti delle piscine private UNI EN 16713-2

Continuiamo la trattazione delle tre norme sugli impianti di trattamento acqua delle piscine domestiche, la serie UNI EN 16713, con l’analisi della UNI EN 16713-2 per la parte riguardante i giochi d’acqua, le tubazioni e le pompe

La seconda norma della serie EN 16713 riguarda il sistema di circolazione. Il titolo è infatti: Piscine private – Impianti di trattamento dell’acqua – Parte 2: Sistemi di circolazione – Requisiti e metodi di test.

Continuiamo la trattazione della norma, iniziata nei numeri precedenti, concludendo in questo articolo gli argomenti di questa fondamentale parte normativa, che riguarda l’installazione delle tubazioni, dei componenti interni alle vasche e delle pompe

Gli skimmers

La principale prescrizione è quella che gli skimmers devono essere ventilati attraverso aperture sul coperchio

oppure, se non è possibile, attraverso una tubazione di ventilazione dedicata, che comunichi con l’atmosfera.

Le immissioni

Il numero di immissori deve essere tale da assicurare di immettere in vasca il 100% della portata dell’impianto di filtrazione. La velocità dell’acqua in uscita deve essere ≤ 15 m/s, ad eccezione della mandata dal pavimento quando la profondità dell’acqua è < 700 mm, nel qual caso la velocità di immissione deve essere ≤ 2 m/s. Nel caso di dubbi sulla distribuzione uniforme della portata fa fede la prova colore, che non è obbligatoria ma va utilizzata come prova in caso di contestazione.

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Nel caso di dubbi sulla distribuzione uniforme della portata fa fede la prova colore, che non è obbligatoria ma va utilizzata come prova in caso di contestazione

Viene ribadito lo stesso concetto sul corretto dimensionamento, in un apposito paragrafo, anche per assicurare il ricircolo minimo di 8 ore nei momenti di portata ridotta. Sembra superfluo, ma in realtà il numero e le portate degli immissori vanno correttamente dimensionati anche per assicurare portate basse.

Giochi d’acqua/d’aria

Non possono essere installati dispositivi che immettano acqua e/o aria sul pavimento a profondità inferiori ai 700 mm, a meno che:

a) La velocità verticale sia ≤ 2 m/s

b) La perdita di carico totale del sistema prima dell’immissione sia ≤ 30 kPa (≤0,3 bar) (≤3 m H2O).

Viene fornita inoltre una prescrizione sulla posizione delle fontane e dei “funghi”, che devono essere installati in modo da evitare danni ai bagnanti che stanno in piedi dentro l’acqua ed a quelli che camminano sul pavimento. Le misure e le posizioni sono indicate nella figura 4 della norma.

In generale, tutto ciò che sporge all’interno della vasca va evitato, ma nel caso di situazioni particolari, quali ad esempio postazioni di nuoto contro-corrente, tali sporgenze devono essere ben visibili ed identificabili.

Il costruttore dovrà fornire raccomandazioni per la manutenzione e la pulizia degli elementi dei giochi d’acqua.

Tubazioni

Il sistema di tubazioni deve essere dimensionato in modo da minimizzare le perdite di carico, utilizzando materiali adatti alla corrosione.

La velocità massima dell’acqua nelle tubazioni non deve essere superiore a 3 m/s, con la raccomandazione di mantenerla inferiore, soprattutto in aspirazione, per evitare possibili fenomeni di cavitazione. Tale velocità massima non si applica alle connessioni delle bocchette di immissione e delle attrazioni.

Le tubazioni interrate devono essere protette dal gelo e supportate, circondate da materiale non compattabile (sabbia o ghiaia).

Tutte le tubazioni fuori terra devono essere staffate. Non è accettabile utilizzare le apparecchiature come supporto.

Tutte le tubazioni interrate devono essere sottoposte

a prova in pressione (un esempio è descritto nella appendice A della norma) prima del reinterro, e un altro test deve essere eseguito dopo il reinterro o la gettata di cemento. Per entrambi i test deve essere prodotto un report.

Ogni componente smontabile deve essere sezionabile tramite valvole di intercettazione.

Pompe

Questa sezione contiene i requisiti per le pompe intese per la filtrazione, la circolazione, i giochi d’acqua. Tutte le pompe utilizzate in piscina sono elementi soggetti alla marcatura CE.

Le pompe e le parti delle pompe che necessitano di manutenzione devono essere facilmente accessibili.

Il paragrafo continua con una serie di test che devono essere effettuati sulle pompe per garantirne il corretto funzionamento:

- Test di pressione idrostatica: la pompa deve essere in grado di resistere a una prova di pressione idrostatica al 150% della pressione manometrica massima della pompa;

- Resistenza dei materiali: i materiali devono essere adatti ai prodotti chimici ed alle sollecitazioni meccaniche. I materiali metallici devono essere testati per la corrosione secondo quanto previsto nella norma UNI EN 16582-1;

- Curve di portata e perdite di carico: devono essere prodotte le curve differenziali prevalenza dinamica/ portata, prodotte secondo quanto previsto dalla norma EN ISO 9906:2012, con i fattori di tolleranza pari a τQ = ± 10 % e τH = ± 8 %;

- Curva di potenza attiva consumata rispetto alla portata: devono essere prodotte le relative curve, conducendo i test secondo la norma EN ISO 9906:2012, 4.2. ;

- Efficienza totale rispetto alla portata (potenza idraulica scaricata dalla pompa rispetto alla potenza elettrica): devono essere prodotte le relative curve, tracciando l'efficienza totale rispetto alla portata. Anche questi test devono essere eseguiti secondo la norma EN ISO 9906:2012, 4.4.2.;

- Capacità autoadescante: ogni volta che viene dichiarata una prestazione autoadescante, deve essere verificata in conformità al test descritto al punto 5.5.3.;

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- Funzionamento continuo: la pompa e le sue parti devono resistere a una prova di funzionamento continuo in conformità al test descritto al punto 5.5.5. ;

- Resistenza ciclica: la pompa e le sue parti devono resistere a una prova ciclica in conformità al test descritto al punto 5.5.6.

Per quanto riguarda l’installazione, deve essere fatta secondo le istruzioni del costruttore, riportate nel manuale.

Il costruttore delle pompe deve fornire un manuale, che deve includere informazioni scritte per la corretta installazione e la manutenzione.

Le istruzioni al consumatore finale, sotto forma di manuale, devono contenere almeno:

- Attenzione alle informazioni di sicurezza;

- I dati per contattare il costruttore/importatore/distributore;

- L’installazione deve essere eseguita secondo le regolamentazioni previste;

- In caso di getti idromassaggio collegati, il costruttore deve fornire le indicazioni di pericolo, specialmente per gli occhi;

- Ogni modifica alla posizione delle valvole, la taglia della pompa, l’eventuale griglia possono provocare una modifica della portata e della velocità di aspirazione.

Tutte le tubazioni interrate devono essere sottoposte a prova in pressione
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Riscaldare la piscina con la pompa di calore

La pompa di calore rappresenta oggi una delle soluzioni più efficaci per il conseguimento di risparmi energetici e per il contenimento delle emissioni di gas serra. La diffusione di questa tecnologia ha avuto una rapida ascesa nell’ultimo decennio, tanto nel settore degli edifici quanto nel comparto piscina, grazie ad una crescente affidabilità e alla ampia disponibilità di macchine adatte a rispondere ad una grande varietà di esigenze

Ma cos’è esattamente una pompa di calore? Si tratta di un sistema in grado di trasferire calore da una sorgente a bassa temperatura (pozzo freddo) ad un ambiente a temperatura maggiore (pozzo caldo), grazie ad un ciclo termodinamico inverso. In sostanza questo processo avviene attraverso un circuito chiuso entro il quale un fluido frigorigeno viene ripetutamente compresso e fatto espandere: ad ogni espansione il fluido sottrae calore al pozzo freddo (evaporatore) e dopo la compressione lo conferisce al pozzo caldo (condensato-

re). Il ciclo naturalmente non è spontaneo e deve essere mantenuto fornendo lavoro tramite il compressore, cosa che determina l’assorbimento di energia elettrica da parte della macchina. Il vantaggio di questo ciclo è che al pozzo caldo possiamo conferire l’energia fornita tramite il compressore, più quella ”gratuita” che la macchina è stata in grado di sottrarre al pozzo freddo, solitamente costituito dall’aria esterna ambiente, ma anche dal terreno, acque di falda o acque di processo.

Compressore

Ventilatore

Evaporatore

Condensatore

Valvola

Acqua riscaldata

Acqua da riscaldare

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SIMONE RASIA
rasia@professioneacqua.it
di espansione
Aria ambiente Aria raffreddata A B D C
Una pompa di calore è una macchina che, spendendo energia, trasferisce calore da una sorgente più fredda ad una più calda

Tipico ciclo di una pompa di calore aria-acqua:

A-B: evaporazione a bassa pressione del fluido frigorigeno a temperatura costante. Il calore è sottratto alla sorgente fredda sfruttando il passaggio di stato del fluido - calore di vaporizzazione. Questo processo avviene nell’evaporatore, tipicamente nella batteria alettata dotata di ventilatore. La sorgente fredda è l’aria ambiente.

B-C: compressione del fluido frigorigeno allo stato di vapore, con innalzamento di temperatura. In C il gas porta con sé l’energia sottratta all’ambiente nell’evaporatore e quella conferita, meccanicamente, dal compressore.

C-D: il fluido frigorigeno si desurriscalda e successivamente condensa. In questa fase cede il calore a temperatura costante, passando in fase liquida. Il calore viene rilasciato al pozzo caldo, costituito nel nostro caso dall’acqua di piscina.

D-A: il fluido frigorigeno passa attraverso la valvola di

espansione. L’abbassamento di pressione provoca un raffreddamento del fluido frigorigeno e una sua parziale vaporizzazione. La valvola di espansione è attuata automaticamente con vari metodi, in funzione delle condizioni di lavoro all’evaporatore.

La scelta del fluido contenuto all’interno del circuito non è casuale: esso deve possedere la capacità di evaporare alle pressioni e temperature di esercizio all’evaporatore e di condensare alle pressioni e temperature di esercizio del condensatore, in modo da sfruttare a pieno il passaggio di stato (elevato calore di evaporazione) per il trasferimento efficace del calore tra le due sorgenti; il gas frigorifero deve inoltre rispondere a requisiti di bassa tossicità, sicurezza e basso impatto ambientale. I fluidi impiegati ad oggi devono avere un impatto nullo sull’ozono e un basso indice GWP – indice di riscaldamento globale. Per questa ragione stanno avendo una progressiva diffusione i gas R-32 R-452B R-454B.

Ma quanto è vantaggioso l’impiego della pompa di calore? La risposta non è semplice perché, a differenza della caldaia, che per una determinata potenza termica erogata richiede una portata di combustibile pressoché costante, la pompa di calore è fortemente influenzata dalla condizione del pozzo freddo. Più l’ambiente dal quale si sottrae calore sarà freddo, tanto minore sarà la resa termica della macchina.

Il concetto è analogo a quello di una pompa che debba trasferire l’acqua da una vasca ad un'altra: tanto più

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grande sarà il dislivello tra le due vasche tanto maggiore sarà il lavoro che la pompa deve svolgere a parità di fluido pompato. In modo simile, tanto più fredda sarà la sorgente fredda e tanto più caldo sarà il pozzo caldo, tanto maggiore sarà il lavoro richiesto al compressore, a parità di calore trasferito.

Il basilare indice di prestazione della pompa di calore COP (coefficient of performance) è calcolato -per ogni condizione di lavoro- come rapporto tra calore ceduto al fluido caldo ed energia richiesta dal compressore e dalle dotazioni ausiliarie (ventilatori, dispositivi antigelo, sensori, regolatori ecc). In pratica un COP pari a 4,5 indica che, in quelle particolari condizioni di impiego, per ogni kW elettrico impiegato dalla macchina si ottengono 4,5 kW termici. Un buon risultato dal punto di vista dei consumi energetici e dei risparmi, rispetto a fonti di calore tradizionali come i generatori a combustibile! Chiaramente a COP maggiori corrispondono migliori rese termiche a parità di potenza elettrica assorbita, a tutto vantaggio dell’efficienza e del risparmio.

Il grafico della figura 2 esprime le variazioni di COP di una generica pompa di calore aria-acqua in funzione delle temperature esterne e della temperatura di esercizio al pozzo caldo (T di ritorno in piscina).

Per un range di temperatura esterna da 0 a 30°C e per una T di esercizio tra 55° e 35°C il COP evidenzia una variabilità di valori compresa tra 2,3 e 5,4.

Limite indicativo

COP per convenienza economica:

2,8

Proprio in virtù della sua variabilità, il COP è fornito dai produttori a differenti condizioni di impiego: per le applicazioni generali, queste condizioni sono espresse e codificate dalle norme EN 14511 e EN 14852, con la definizione anche di un valore SCOP (COP Stagionale), che è calcolato come il rapporto tra tutta l'energia termica fornita durante il periodo invernale e l'energia elettrica richiesta dalla macchina durante lo stesso periodo, tenendo conto quindi del funzionamento a carico parziale, dei cicli di sbrinamento, delle mutevoli condizioni ambientali. Le prestazioni della macchina nelle tre zone climatiche di riferimento vengono quindi riassunte nell' etichettatura che riporta l’efficienza energetica.

T secondario 35°C

T secondario 45°C

T secondario 55°C

Nel particolare campo di applicazione delle piscine, queste norme non trovano ancora applicazione e i COP sono forniti dai produttori solitamente in due sole condizioni di impiego: a T aria 15°C, Umidità relativa 70%, Acqua a 26°C e a T aria 28°C – U.R. 80% e acqua a 28°C. In realtà la norma UNI EN 17645:2022 “Piscine domestiche - Efficienza delle prestazioni ambientali - Valutazione delle prestazioni, metodologia e classificazione dell'uso delle piscine all'aperto e delle loro attrezzature”, ha introdotto un metodo di calcolo del SCOP anche per le pompe di calore di piscina, sulla base di una media ponderata dei COP a varie condizioni climatiche definite ( Aria 7°C – UR 90% acqua 26°C; Aria 15°C – UR 70% acqua 26°C; Aria 26°C – UR 80% acqua 26°C) e con coefficienti cor-

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-10°C 0°C 10°C 20°C 30°C 1 2 3 4 5 6 temperatura
sorgente fredda (aria ambiente)
COP
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rettivi che tengono conto dei vantaggi conseguibili sui COP a carico parziale, ottenibili con le pompe di calore equipaggiate con inverter. Nell’attesa che questi valori vengano forniti dai produttori, cosa che faciliterebbe la immediata comparabilità di macchine diverse, si deve tenere presente che i COP di due macchine sono paragonabili solo se riferite alle medesime condizioni di impiego (temperatura e umidità dell’aria, temperatura dell’acqua).

Il COP di una pompa di calore non è fisso, ma varia in funzione delle condizioni esterne e di utilizzo

Naturalmente la scelta della pompa di calore per una specifica piscina è effettuata sulla base delle dimensioni e delle condizioni di impiego della piscina stessa: le dispersioni termiche della vasca variano infatti in funzione di numerosissimi parametri quali la superficie dello specchio d’acqua, la temperatura di set-point dell’acqua, la temperatura, l’umidità e la velocità dell’aria ambiente, la presenza di copertura, la esposizione della vasca all’irraggiamento solare, il tasso di rinnovo giornaliero con acqua di rete, il grado di utilizzo.

Note le condizioni ambientali di riferimento è possibile stimare la quantità di energia dispersa nel corso di una giornata, dispersioni che devono essere bilanciate dall’apporto termico reso disponibile, a quelle condizioni ambientali, dalla pompa di calore. I maggiori distributori forniscono delle tabelle orientative e dei software di calcolo -più o meno elaborati e precisi- per la stima del fabbisogno termico delle vasche, utili per la selezione delle pompe di calore. Dal punto di vista del dimensionamento, non è strettamente necessario che la potenza termica fornita dalla pompa di calore sia in ciascun istante superiore alla potenza dispersa dal bacino: risulta infatti conveniente soddisfare il bilancio complessivo giornaliero e gestire il funzionamento della pompa di calore, impiegandola proficuamente nelle ore più calde della giornata, sfruttando COP più elevati, preferibilmente in abbinamento con l’impiego della co-

pertura che consente di limitare in modo consistente le dispersioni durante i periodi di non utilizzo della piscina. Naturalmente la scelta della pompa di calore non deve prescindere da alcuni prerequisiti essenziali.

In prima battuta, trattandosi di potenze assorbite non trascurabili, è necessario valutare la potenza elettrica disponibile al contatore e il suo grado di impiego attuale, considerando anche i carichi dovuti alle pompe per la piscina.

È poi fondamentale assicurarsi della disponibilità dello spazio e della posizione più adeguati per la installazione; la pompa di calore deve essere posizionata in un luogo aperto, con ampia disponibilità di scambio per l’evaporatore, assicurando una buona portata d’aria alla batteria alettata, requisito fondamentale affinché la macchina riesca a lavorare con COP ottimali. Non va dimenticato che si tratta di apparecchiature elettriche, che devono quindi essere posizionate a una minima distanza dalla vasca, ossia ad almeno 2 m dal bordo se il dispositivo è protetto da un interruttore differenziale da 30 mA, o diversamente ad almeno 3,5 m (CEI 64-8-702).

Parallelamente, nonostante il costante progresso delle case costruttrici in questo senso, deve essere valutato il comfort acustico. Le pompe di calore moderne presentano una rumorosità contenuta, ma devono essere evitate installazioni in prossimità o in vista diretta delle finestre delle abitazioni, sia del proprietario della piscina

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che dei suoi vicini. Dovrebbe essere anche considerata la riflessione delle onde sonore su pareti prossime alla macchina e la loro proiezione su punti sensibili (ancora una volta porte e finestre). Anche la trasmissione delle vibrazioni tramite le strutture deve essere valutata e preferibilmente attenuata con la installazione di supporti e giunti antivibranti. Non va scordato che la batteria dell’evaporatore genera fenomeni di condensa dell’umidità contenuta nell’aria, segno di per sé di un efficace funzionamento del sistema, che può costituire un problema solo qualora la condensa si tramuti in brina, circostanza riscontrabile in condizioni di lavoro a temperature esterne basse. La condensa deve essere evacuata tramite il collegamento ad un efficace sistema di scarico, per evitare il continuo accumulo d’acqua sulla zona di installazione.

L’installazione di una pompa di calore deve tenere conto di aspetti che devono venire attentamente valutati

In conclusione, la pompa di calore costituisce sicuramente uno dei sistemi più efficienti per il riscaldamento della piscina, purché correttamente dimensionato in relazione alle specifiche condizioni di impiego, in modo particolare se il suo impiego è abbinato a sistemi “smart” di gestione dell’impianto e con una parallela attenzione alla limitazione delle dispersioni ottenibile grazie all’impiego delle coperture

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in sintesi

Una pompa di calore è in sostanza un sistema in grado di trasferire calore da una sorgente a bassa temperatura ad un ambiente a temperatura maggiore, grazie ad un ciclo termodinamico inverso.

Tale ciclo non avviene spontaneamente, ma fornendo lavoro tramite un compressore, che determina l’assorbimento di energia elettrica da parte della macchina.

Il vantaggio è che, in determinate condizioni, l’energia fornita sotto forma di calore è maggiore della energia elettrica assorbita.

La pompa di calore è fortemente influenzata dalla condizione del pozzo freddo. Più l’ambiente dal quale si sottrae calore sarà freddo, tanto minore sarà la resa termica della macchina.

A temperature esterne molto basse, quindi, la resa non sarà conveniente rispetto a quella che potrebbe dare una comune caldaia, mentre la macchina sarà vantaggiosa nelle stagioni non troppo fredde.

Il rendimento della macchina si determina tramite la misura del COP (Coefficient of Performance) Per un range di temperatura esterna da 0 a 30°C e per una T di esercizio tra 55° e 35°C il COP ha una variabilità di valori compresa tra 2,3 e 5,4.

Le prestazioni della macchina nelle tre zone climatiche di riferimento devono essere esposte dal produttore nell'etichettatura che riporta l’efficienza energetica.

È fondamentale assicurarsi della disponibilità dello spazio e della posizione più adeguati per la installazione; la pompa di calore deve essere posizionata in un luogo aperto, con ampia disponibilità di scambio per l’evaporatore, assicurando una buona portata d’aria alla batteria alettata, requisito fondamentale affinché la macchina riesca a lavorare con COP ottimali.

È inoltre fondamentale, quando si riscalda una piscina, dotarla di copertura nelle ore di non utilizzo, per non disperdere il calore prodotto.

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La ristrutturazione delle piscine

In questo periodo sono molte le piscine che necessitano di una ristrutturazione. Ma ristrutturarle comporta l’obbligo di mettere tutto a norma?

Quando una piscina ha la necessità di essere ristrutturata ed è stata costruita non a norma, oppure le norme tecniche di riferimento sono cambiate nel periodo che è intercorso tra la costruzione della piscina e la ristrutturazione, molto spesso ci si trova davanti al dubbio se sia necessario adeguare tutta la piscina alle norme vigenti o se si possa procedere ad un adeguamento normativo

solamente parziale. In molti casi, infatti, gli interventi effettivamente necessari sono di importo molto minore rispetto al costo di una completa messa a norma. Per rispondere in modo esaustivo a questo dubbio è necessario fare un po' di chiarezza su alcuni punti fondamentali.

Cosa si intende per ristrutturazione?

Secondo il D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, noto come “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, le definizioni sono le seguenti.

Art. 3 - Definizioni degli interventi edilizi

1. Ai fini del presente testo unico si intendono per:

a) "interventi di manutenzione ordinaria", gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;

In questa definizione possono rientrare, ad esempio:

- La sostituzione del telo di rivestimento;

- La sostituzione o la riparazione di componenti interni alla vasca, quali skimmers, bocchette, con le relative tubazioni;

- La sostituzione o la riparazione dei filtri o delle pompe, piuttosto che delle valvole e delle tubazioni nella sala macchine;

- La installazione di una nuova centralina («integrare» o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti).

Nella manutenzione ordinaria rientrano tutti quegli interventi necessari a riparare o sostituire qualcosa che si è rotto con qualcosa di uguali caratteristiche. Se si rompe una pompa, è possibile utilizzare anche un modello diverso se quello installato non è disponibile perché, ad esempio, è fuori produzione, ma non si può sostituire una pompa a giri fissi con una a velocità variabile, perché in questo secondo caso verrebbero modificate le caratteristiche dell’impianto.

Continuando con le definizioni:

b) "interventi di manutenzione straordinaria", le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parph da

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ti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti urbanisticamente rilevanti delle destinazioni d’uso implicanti incremento del carico urbanistico.

In questa definizione possono rientrare, ad esempio:

- L’innalzamento del fondo della vasca;

- La modifica del sistema di circolazione da skimmers a sfioro;

- Il rifacimento dell’impianto con modifiche (es. aggiunta secondo filtro, terza pompa, ecc).

È sempre necessario consultare i regolamenti urbanistici locali, per evitare di rientrare tra gli interventi che aumentano il carico urbanistico e che quelli previsti non vengano considerati interventi che modificano la volumetria dell’edificio, soprattutto se ci si trova in zone soggette a vincoli. Non è così scontato, infatti, che innalzare la profondità di una vasca, modificarla a sfioro, costruire una vasca di compenso, siano interventi che possano essere accettati come semplice manutenzione straordinaria. In alcuni casi gli interventi potrebbero essere inquadrati come ristrutturazione edilizia.

La definizione successiva riguarda:

c) "interventi di restauro e di risanamento conservativo", gli interventi edilizi rivolti a conservare l'organismo edilizio

La dichiarazione di conformità implica una dichiarazione esplicita di aver realizzato l’impianto, o la sua modifica, secondo le norme tecniche in vigore al momento dell’intervento
Nella manutenzione ordinaria rientrano tutti quegli interventi necessari a riparare o sostituire qualcosa che si è rotto con qualcosa di uguali caratteristiche

e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano anche il mutamento delle destinazioni d'uso purché con tali elementi compatibili, nonché conformi a quelle previste dallo strumento urbanistico generale e dai relativi piani attuativi. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio

Questo caso particolare può essere applicato alla ristrutturazione di una vasca di pregio, in ambito di tutela a fini ambientali o storici.

Infine, siamo arrivati a:

d) "interventi di ristrutturazione edilizia", gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente.

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Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l’eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi altresì gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti con diversi sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche, con le innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica, per l’applicazione della normativa sull’accessibilità, per l’istallazione di impianti tecnologici e per l’efficientamento energetico

In questa definizione possono rientrare, ad esempio:

- L’aumento o la riduzione delle dimensioni di una vasca;

- La costruzione di una nuova vasca dentro quella esistente;

- La costruzione di un nuovo locale tecnico;

- La costruzione di un impianto che prima non c’era, come ad esempio la separazione di un impianto unico per due vasche.

Nella ristrutturazione edilizia ricadono tutti gli interventi relativi a piscine esistenti che modificano di fatto la struttura e l’impianto, facendolo diventare altro rispetto alla situazione esistente.

Naturalmente questi diverse tipologie di intervento richiedono diverse tipologie di permessi edilizi, che vanno dal caso più semplice della CILA, passando per la SCIA fino al Permesso di Costruire.

L’obbligo di messa a norma – Le leggi regionali sulle piscine

Definite le diverse tipologie di intervento, è necessario comprendere in quali casi si renda obbligatoria una messa a norma della piscina anche relativamente ad aspetti che non riguardano le necessità contingenti.

Ad esempio, nel caso in cui un condominio intenda sostituire il telo in pvc del rivestimento ed innalzare il fondo di una vasca profonda, è necessario adeguare anche tutto l’impianto di filtrazione?

Per cercare di rispondere a questa domanda è necessario esaminare le leggi regionali, laddove esistono.

La Regione Lombardia, nella D.G.R. n. 8/2552 del 17 maggio 2006, prevede che: Le piscine di cui agli allegati A e B, il cui progetto sia presentato dopo la data di entra-

Nella ristrutturazione edilizia ricadono tutti gli interventi relativi a piscine esistenti che modificano di fatto la struttura e l’impianto, facendolo diventare altro rispetto alla situazione esistente

ta in vigore delle presenti disposizioni, debbono rispettare quanto in esse previsto. Le piscine medesime già in funzione alla data di entrata in vigore delle presenti disposizioni, per le quali l'autorità sanitaria non abbia espresso parere sfavorevole, possono continuare la loro attività, inviando, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore delle presenti disposizioni, notifica all'Azienda Sanitaria Locale competente per territorio, ed allegando la documentazione prevista, negli specifici allegati, per la dichiarazione di inizio attività. La presentazione di pratiche di ristrutturazione e/o ampliamento del complesso comporta l'adeguamento alle presenti disposizioni delle sole sezioni o parti interessate. I requisiti dell'acqua utilizzata nelle piscine dovranno essere rispettati a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente norma. A decorrere dalla stessa data dovranno essere rispettati i requisiti tecnici di gestione e funzionamento.

La Regione Emilia Romagna, nella D.G.R. n. 1092/2005, stabilisce: di dare atto che i requisiti strutturali previsti dalle disposizioni tecniche contenuti nel sopracitato documento, allegato parte integrante della presente delibera, si applicano ai nuovi impianti, intendendo per nuovi impianti quelli per i quali alla data di adozione della presente deliberazione non sia ancora stato rilasciato il permesso di costruire da parte del Comune competente, mentre le piscine esistenti e normate dal presente atto, quindi già in funzione alla data di adozione dello stesso, sono tenute ad adeguarsi ai requisiti strutturali previsti dalle disposizioni tecniche, in occasione di ristrutturazioni o ampliamenti limitatamente alle sezioni o parti interessate.

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Il problema è comprendere cosa si intende con “parti interessate” … Se, come nell’esempio sopra riportato di un condominio che alza il fondo e cambia il telo, si mettono a norma le prese di fondo, ci si può limitare a questa “parte interessata all’intervento” oppure è necessario mettere a norma tutto l’impianto? Una risposta nelle delibere regionali non c’è, ma si può trovare nel successivo paragrafo che riguarda la certificazione di conformità.

La Regione Toscana invece, attraverso la Legge Regionale 23 dicembre 2014, n. 84, stabilisce che: Le piscine in esercizio alla data di entrata in vigore del regolamento regionale di cui all'articolo 5 (cioè il 2010), si adeguano alle disposizioni della presente legge e del regolamento regionale entro il termine del 31 marzo 2016

In linea generale, le Regioni che si sono dotate di una legge hanno previsto un termine per l’adeguamento di tutte le piscine, mentre quelle che hanno adottato una Delibera di Giunta hanno concesso una sorta di “deroga a vita” per le piscine esistenti. Le Regioni che non hanno adottato nulla, come ad esempio il Veneto, non si esprimono in merito.

Nel caso in cui un condominio intenda sostituire il telo in pvc del rivestimento ed innalzare il fondo di una vasca profonda, è necessario adeguare anche tutto l’impianto di filtrazione?

L’obbligo di messa a norma dell’impianto – Il D.M. 37/08 e la dichiarazione di conformità

L’obbligo di emissione di una certificazione di conformità per quanto riguarda l’impianto idraulico di una piscina sta entrando definitivamente, seppure lentamente, nella consapevolezza degli installatori e dei loro clienti. La maggior parte delle piscine realizzate ad oggi, però, ne è sprovvista, per una serie di motivi che non è il caso di analizzare in questa sede.

Il D.M. 37/08 stabilisce che:

Art. 7. Dichiarazione di conformità

1.Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell'impianto, l'impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all'articolo 6. Di tale dichiarazione, resa sulla base del modello di cui all'allegato I, fanno parte integrante la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati, nonché il progetto di cui all'articolo 5.

Art. 10. Manutenzione degli impianti

1. La manutenzione ordinaria degli impianti di cui all'articolo 1  non comporta la redazione del progetto né il rilascio dell'attestazione di collaudo, né l'osservanza dell'obbligo di cui all'articolo 8, comma 1 (che prevede che il committente debba affidare il lavoro ad una azienda abilitata, n.d.r.), fatto salvo il disposto del successivo comma 3 (che riguarda ascensori e montacarichi n.d.r.).

Per quanto riguarda l’obbligo di rilascio della certificazione di conformità degli impianti, quindi, la manutenzione ordinaria non richiede né che l’azienda che la effettua sia abilitata presso la Camera di Commercio, né che venga rilasciata la certificazione corredata dagli allegati obbligatori (progetto e relazione tecnica).

Se, invece, si effettua una modifica anche parziale dell’impianto, è obbligatorio rilasciare la conformità. E qui iniziano i problemi. In un ipotetico mondo fantastico, nel quale tutti gli impianti delle piscine fossero dotati di conformità, una modifica parziale all’impianto va certificata per la sola parte modificata, allegando copia della certificazione originaria ed effettuando una verifica che l’intervento non riduca lo standard di sicurezza iniziale. Ma nel mondo reale, dove la maggior parte degli impianti di piscine, ad oggi, non è dotato di certificazione, le cose si complicano. Perché, ed è questo il punto fondamentale, la dichiarazione di conformità implica una dichiarazione esplicita di aver realizzato l’impianto, o la sua modifica, secondo le norme tecniche in vigore al momento dell’intervento.

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La manutenzione ordinaria non richiede né che l’azienda che la effettua sia abilitata presso la Camera di Commercio, né che venga rilasciata la certificazione

corredata dagli allegati obbligatori (progetto e relazione tecnica).

Se, ad esempio, si aggiungono skimmers su una piscina per ottemperare al requisito normativo di avere almeno uno skimmer ogni 20 metri quadri di superficie, vanno messi a norma anche l’impianto di filtrazione, i diametri delle tubazioni, il numero di bocchette, le aspirazioni, e tutti i componenti interni alla vasca. Fattibile? Certo, ma difficile, a causa dell’elevato costo di una simile ristrutturazione.

Meglio quindi, per ora, finché la cultura della conformità non si sarà diffusa, limitarsi alla manutenzione ordinaria.

I bonus edilizi

L’unico bonus attualmente utilizzabile per le piscine è il bonus per la ristrutturazione edilizia, che esiste ormai da molti anni, e non è specificamente legato alle piscine ma può essere utilizzato anche a questo scopo. Il bonus dà la possibilità, se sono verificate una serie di condizioni accessorie, di avere un recupero di IRPEF in 10 anni, pari alla metà dell’importo speso. Il discorso merita approfondimento ed è stato più volte trattato sia da Acquanet – Associazione Piscine, sia da Professione Acqua. Sui rispettivi siti internet è possibile trovare articoli che trattano l’argomento.

La detrazione del 50 per cento, confermata anche per l’anno 2024 solo come detrazione IRPEF e non più sotto forma di sconto in fattura, spetta per:

- lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);

- interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001). Quindi nel caso di interventi su piscine condominiali è ammesso alla detrazione fiscale anche l’intervento di manutenzione ordinaria, mentre nel caso di una singola unità abitativa la manutenzione ordinaria non è agevolabile.

Attenzione, quindi, alla tipologia di intervento edilizio che viene dichiarato sui condomini: se si tratta di ristrutturazione, si può rientrare nei casi previsti dalle leggi regionali (da verificare caso per caso) che impongono un adeguamento normativo totale.

Conclusioni

La ristrutturazione di una piscina esistente deve essere affrontata con attenzione. Il problema principale è l’adeguamento alle norme tecniche, in particolar modo a quelle relative agli impianti, vista la necessità del rilascio della dichiarazione di conformità, ma non solo. Quando si ristruttura, tutto quanto viene modificato deve essere a norma, quindi anche rampe, gradini, pendenze, antiscivolo, scalette, o altro.

In particolar modo, come già detto, devono essere a norma gli impianti idraulici ed elettrici, che devono essere accompagnati da conformità.

Poiché la maggior parte delle piscine attualmente in esercizio è ancora sprovvista di conformità normativa, non è possibile produrre una conformità parziale, relativa solamente all’intervento effettuato, ma deve essere messo a norma tutto l’impianto.

L’unico modo per non essere costretti a mettere a norma l’intero impianto è quello di eseguire solo interventi di manutenzione ordinaria, per i quali la produzione di conformità non è richiesta.

Attenzione anche alle leggi /delibere regionali, laddove esistono, che prevedono l’obbligo di adeguamento delle piscine esistenti in modo e con presupposti diversi, a seconda della Regione.

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Incontriamo oggi David Doni, che dal novembre scorso ricopre il ruolo di Sales Manager Italia all’interno di Renolit

Buongiorno David, prima di parlare di lavoro e di piscine, raccontaci qualcosa di te come persona: chi è David Doni, qual è il tuo background e come sei approdato al settore delle piscine?

Ho sempre avuto un debole per la scrittura e la lettura ed una volta terminate le scuole superiori è stato facile per me scegliere il corso di laurea in Media e Giornalismo, presso la facoltà di Scienze Politiche a Firenze. Mi è sempre interessato il modo in cui la realtà viene raccontata, in particolare i processi tramite i quali tentiamo di comprendere il mondo che ci circonda. Il calcio era

la mia passione e durante gli anni di studio ho avuto la possibilità di allenare in una scuola calcio, un’esperienza umana molto importante, che mi ha permesso di sviluppare l’empatia, lo spirito di gruppo e l’ascolto. Negli anni ho continuato a formarmi in ambito marketing e vendita, mantenendo centrale il desiderio di comprendere le persone con la volontà di creare relazioni di valore. Ho avuto varie esperienze professionali, tra cui Buffetti ed Alleanza Assicurazioni, ramo investimenti. Poi nel 2010 è arrivata la proposta di lavoro di Fluidra, allora Astralpool, e da lì la mia vita è cambiata: 9 anni come funzionario commerciale e 3 anni come sellout specialist nel dipartimento marketing di Fluidra, poi in Brenntag come account manager Italia e da novembre 2023 in Renolit, nel ruolo di sales manager Italia.

Fluidra, Brenntag e ora Renolit. Operi da quasi 15 anni nelle piscine e sempre all’interno di multinazionali. Come vedi il settore oggi, dopo tutto quello che è accaduto dal 2020 in poi?

Il mondo della piscina pre-Covid era in piena salute, con tassi di crescita costanti, ma dal 2020 ha vissuto un impulso enorme. Nel settore privato si è sdoganata la percezione della piscina per “pochi”, con sempre più famiglie interessate a realizzarne una: la ricerca di un miglior equilibrio casa/lavoro, l’esigenza di dare il giusto spazio al benessere psicofisico, una maggiore attenzione al riposo ed al divertimento sono tutti fattori che hanno trasformato il nostro settore da nicchia di mercato a fenomeno sociale. L’Italia ha ampi margini di crescita per la costruzione di nuove piscine e la casa continua a rimanere il bene rifugio per eccellenza.

Le strutture ricettive stanno tornando ad investire sui servizi da dedicare ad una clientela sempre più esigente, per la quale la piscina e l’area benessere ricoprono un ruolo fondamentale, mentre il mondo delle piscine pubbliche è quello che ha subito maggiori ripercussioni negli ultimi anni. Il nostro augurio è che vengano trovate soluzioni a sostegno di questa categoria.

Considerato il quadro generale siamo ottimisti, tuttavia l’instabilità mondiale ed una generale incertezza economica ci obbligano a rimanere molto vigili. Altro

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LA REDAZIONE

aspetto che mi sento di sottolineare è il fenomeno della iperinformazione da parte dell’utente finale, che grazie ad internet ha accesso a qualsiasi tipo di informazione in tema di realizzazione, manutenzione e ristrutturazione della piscina, con particolare attenzione all’estetica, al trattamento dell’acqua, alla sicurezza e al risparmio energetico ed idrico.

Tutti questi aspetti lanciano una sfida all’intero settore, perché mette tutti noi operatori nella condizione di dover comunicare le proprie soluzioni ed i propri prodotti con qualità, etica e professionalità.

Veniamo ad oggi: da novembre fai parte del team Renolit, uno dei principali e rinomati player del settore. Raccontaci chi è Renolit, in quali settori opera e che peso hanno i mercati europeo e italiano per questo gruppo industriale

RENOLIT è stata fondata il 4 maggio 1946 a Worms, in Germania, e negli anni si è evoluta da piccola azienda familiare ad attore globale: oggi Renolit conta circa 5.000 dipendenti in oltre 30 sedi in tutto il mondo che si occupano di ideare, sviluppare, produrre e distribuire pellicole e prodotti plastici di alta qualità per i principali settori industriali come quello automobilistico, medico e farmaceutico, degli edifici privati, pubblici ed industriali, nautica, pubblicità, imballaggio, cartotecnica, camping, gazebo e, ovviamente, piscine.

Fin dalla sua nascita, l’azienda ha fatto propri alcuni valori fondamentali: affidabilità, partnership, apertura al mondo, alta qualità e potere dell’innovazione. Tutti questi valori si concretizzano nel progetto ONE RENOLIT 2025.

Oggi la sfida più grande è quella di continuare a crescere inserendo la sostenibilità al centro di ogni decisione aziendale: da alcuni anni Renolit sta sviluppando iniziative e processi per garantire un'economia circolare, promuovere un’innovazione sostenibile, preservare le risorse, ridurre le emissioni dannose per il clima ed evitare che la plastica finisca nell'ambiente. Raccogliendo il frutto di questo lavoro, il 4 gennaio 2024 Il Gruppo RENOLIT è stato premiato con la medaglia d'argento nella valutazione di Sostenibilità EcoVadis.

L’Italia, oltre ad essere uno dei Paesi con i maggiori volumi di distribuzione nel mercato della piscina, è altrettanto importante per le soluzioni dedicate a Interior (interni, mobili, porte e caravan), Exterior (infissi, porte, garage, recinzioni) e Roof e Water Care (impermeabilizzazione e genio civile): abbiamo tre siti produttivi, a Milano, Roma e Torino, mentre gli Uffici e la Renolit Academy sono a Padova.

Concludiamo con il futuro: qual è il tuo ruolo in Renolit e quali sono i tuoi programmi a breve e medio termine?

Nell’ottobre 2023 mi è stato proposto di prendere il testimone di Giorgio Ferrario, uno dei professionisti più stimati nel mercato italiano che ha dato un importante contribuito ai successi di Renolit: sfida che ho accettato con grandi motivazioni. Il mio compito è quello di mantenere i rapporti commerciali con i distributori, monitorare l’andamento del mercato Italia in termini di volumi e market share, oltre ad avere un rapporto diretto con costruttori ed installatori fidelizzati al brand Renolit. Altro aspetto fondamentale del mio ruolo è coordinare il team che compone la Business Unit Pool di Renolit Italia: Ilaria Ruggiero, Monica Guarnieri, Claudia Zirbi, Gilbert Cerbara e Samuele Petrini, professionisti che porterebbero al successo qualsiasi manager.

Il nostro compito è garantire a distributori, installatori, architetti, progettisti e clienti finali la migliore esperienza possibile in fatto di consulenza, assistenza e formazione tecnica: nonostante siamo in piena stagione, stiamo già lavorando ad alcuni progetti di marketing, digitalizzazione e formazione che partiranno nei prossimi 12 mesi, con l’obiettivo di essere ancora più vicini ai nostri clienti, rispondere tempestivamente ad un mercato in veloce evoluzione e creare nuove opportunità di business a tutta la filiera.

Insieme alle persone, il cuore pulsante del successo di Renolit sono i prodotti: la nuova collezione per piscina Alive ed il rivestimento per pavimentazioni Decking Solid, entrambi presentati al Piscina & Wellness di Barcellona ed al Forum Piscine di Bologna, dimostrano che Renolit ha tutta l’intenzione di continuare a tracciare la rotta in fatto di soluzioni innovative, dall’alto tasso tecnologico e dal design distintivo. Negli ultimi dieci anni le collezioni Touch e Vogue hanno rivoluzionato l’idea di rivestimento PVC in piscina e la collezione Relief ha cambiato le regole del gioco per l’antiscivolo: il mio compito, il nostro compito, sarà lavorare duramente per essere all’altezza delle ambizioni aziendali e delle aspettative del mercato.

LA REDAZIONE

I CORSI ON-LINE PER MANUTENTORI DI PISCINE

Quante volte ci si lamenta di faticare a trovare personale specializzato? Cosa c’è di più pratico di un corso on-line per i propri collaboratori organizzato da una delle società maggiormente riconosciute nel settore per l’ottimo livello dei suoi corsi e di cui si può verificare se e con che profitto il proprio collaboratore ha seguito il corso?

Questo è quello che offre Professione Acqua. Due livelli di corsi per Manutentori di Piscine, uno per chi entra nella prima volta nel settore e non sa nulla di chimica dell’acqua e di come sia fatto un impianto di piscina e uno Professionista per chi invece possiede già le conoscenze di base.

Al momento dell’iscrizione, che si fa in autonomia dal sito, l’allievo accede al materiale didattico (lezioni videoregistrate, slides, manuale). L’apprendimento può quindi avvenire in qualunque momento della giornata, senza interferire con la normale operatività dell’azienda. Quando l’allievo si sente pronto, può accreditarsi ad una sessione d’esame, anche questa da remoto ma in collegamento con formatore. Ad esame superato riceve l’attestato emesso da OPNASP-UNASF-CONFALVORO, Ente formativo Accreditato di cui Professione Acqua è Centro formativo Territoriale che fornisce anche 4cfp per la formazione specifica dei lavoratori. L’attestato garantisce così all’azienda che il proprio collaboratore ha seguito con successo le lezioni e evita la frequentazione di 4 ore di formazione sulla sicurezza.

SPORTS PARK WIBIT: THE MAGIC WATER WORLD PER RESORT SULLE SPIAGGE, HOTEL E PISCINE

Ancora una volta Wibit si propone come leader incontrastato nel mondo dei parchi acquatici gonfiabili arricchendo la già ampia gamma di prodotti con le ultime novità 2024. Ideale per resort estivi a ridosso del mare, laghi, specchi d’acqua o per piscine alberghiere, residenziali/condominiali e pubbliche, la gamma Wibit Sport ha un appeal attrattivo irresistibile per qualsiasi ospite/cliente. Dopo il successo nel 2023 di Wibit PEAKZ, che inaugura una nuova era per gli Water Sports Park, gli Wibit fans potranno cimentarsi in nuove sfide sul BalanceBar S o L, o sui QuickJump e ZigZag, ispirati ai percorsi Ninja Warriors. Unico nel suo genere il TargetJump, con un’innovativa tecnologia antiscivolo che ti permetterà di calibrare perfettamente il tuo salto. L’attenzione primaria alla sicurezza è confermata dal lancio di una nuova linea la SafetyLine con nuove postazioni ideate ad hoc per i Life Guard da implementare in ogni tipologia di parco Wibit.

Info: Aqquatix Srl

info@aqquatixfun.com

PULITORE AUTOMATICO DOLPHIN WAVE 90I

Dolphin Wave90i rappresenta uno step superiore nell’evoluzione della pulizia delle piscine: questo pulitore di nuova concezione, progettato con tecnologie all’avanguardia, inaugura una nuova era di semplicità di utilizzo e comfort, offrendo ottime prestazioni di pulizia per piscine di hotel e camping, di medie dimensioni, di ogni forma e tipo.

È provvisto di spazzole bidirezionali che girano 1,5 volte più velocemente rispetto alla velocità di locomozione del pulitore e di spazzole laterali che consentono di pulire a fondo ogni angolo della piscina. Il sistema con sacco filtrante accessibile dall’alto rende la rimozione dei detriti un gioco da ragazzi, mentre l’app MyDolphin™ Plus consente di controllare la pulizia della piscina da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.

Dotato di una struttura potente e robusta per combattere anche lo sporco più ostinato, il nuovissimo Dolphin

WAVE 90i di Maytronics è il pulitore rivoluzionario ideato per piscine commerciali, gestibile mediante app.

www.polimpianti.it

info@polimpianti.it

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CON TECLUMEN, INNOVAZIONE E DESIGN ANCHE IN VASCHE DI PICCOLE

DIMENSIONI

Teclumen, azienda leader nella progettazione e produzione di luci dal 1978 e player nel settore piscine grazie alla divisione Per Aquam, presenta un nuovo prodotto dedicato a chi cerca un faro ad alta efficienza di forma rettangolare per piscine di dimensioni ridotte o zone specifiche.

Mini Magic Linea è infatti il faro innovativo dal design pulito ideale per illuminare vasche idromassaggio e zone scala. L’alta efficienza è garantita da una sorgente luminosa continua; ciò, infatti, consente di ottenere una copertura luminosa superiore a parità di angolo d'uscita rispetto ai tradizionali fari tondi. Il corpo realizzato in acciaio AISI316L e il frontale in vetro assicurano una resa luminosa eccezionale e una durata superiore nel tempo.

Innovazione, efficienza e design si fondono in un'unica soluzione luminosa per le tue esigenze specifiche. Scopri ulteriori dettagli su Mini Magic Linea e altri prodotti della linea Per Aquam visitando il nostro sito teclumen.it.

Tel: 0376 778670

peraquam.teclumen.it

info@teclumen.it

CERTEZZA DI QUALITÀ E RESISTENZA, SU MISURA, PER OGNI IN PISCINA

Il mercato delle attrezzature per le attività in acqua è molto vasto, ma in un ambiente aggressivo come quello della piscina, qualità e design sono ancor più essenziali per assicurare un’esperienza positiva all’utente o all’ospite dell’hotel. Occorre avere a disposizione gli “strumenti” adeguati, durevoli, sicuri. Nella mission di Aqquatix c’è la volontà di essere al fianco di chi vuole puntare su attrezzature dagli standard elevati e mettere in condizione gli utenti di poter vivere un’esperienza acquatica unica, la migliore, in ogni situazione. Un’aquabike qualunque non è il meglio.

Sintesi di qualità, affidabilità e funzionalità è la linea di aquabike di Aqquatix completata da altre innovative attrezzature che danno forma al Circuito Acquatico d’eccellenza: BPM Aquabike, Star AquaTreadmill, Round Jump per citarne alcuni. Ma anche se parliamo di piccoli attrezzi, gli standard di Aqquatix sono sempre elevati per Aqquacombat Gloves, Big Ankle Cuffs o Happy Flower, prodotti completamente made in Italy e standard elevato di qualità, comfort e durata nel tempo. E per piscine residenziali, Aqquatix offre un’ampia gamma di prodotti didattico-ludici per i bambini.

Aqquatix offre soluzioni taylor made valorizzando impareggiabilmente un meraviglioso ambiente quale è l’acqua. Vi aspettiamo a RiminiWellness (30 maggio-2 giugno) e al Convegno d’Autunno (3-4 dicembre).

www.aqquatix.com

info@aqquatix.com

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VOGLIAMO COSTRUTTORI FELICI!

Vogliamo piscine felici! è il claim ed è l’obiettivo di Professione Acqua, società di consulenza, formazione e progettazione impianti che da 21 anni si occupa solo e soltanto di piscine. Al costruttore di piscine offriamo una qualificata consulenza per fare in modo che la piscina costruita risponda alle norme tecniche e alle leggi in vigore, mettendo così il costruttore al riparo da eventuali contestazioni del cliente.

Per i costruttori di piscine, i tecnici di Professione Acqua realizzano calcoli e dimensionamenti, schemi funzionali, disegni tecnici in scala, relazioni tecniche, relazioni scarichi, manuali d’uso, prove colore, verbali di collaudo, DVR, POS, messa in funzione e taratura di centraline di dosaggio e tanto altro. I documenti posso apparire anche col solo logo del costruttore, come se gli stessi venissero fatti internamente da lui. Tutti i documenti possono essere realizzati anche as-built, ovvero a lavori già eseguiti.

Professione Acqua è anche l’alleato giusto nel caso di contestazioni, purtroppo sempre più frequenti e a volte pretestuose. Prima che sia troppo tardi, ogni volta in cui intuisci che “quel” cliente potrebbe diventare un problema, contattaci e saremo da subito al tuo fianco!

Per informazioni:

ferrario@professioneacqua.it – tel. 0376854931

LIFE FITNESS INTEGRITY+ CARDIO: TECNOLOGIA, DESIGN E AFFIDABILITÀ SENZA TEMPO

Life Fitness, da oltre 55 anni sinonimo d’innovazione, sta incontrando sempre maggiore interesse ed apprezzamenti con l’elegante e funzionale linea cardio Integrity+ dotata della nuova console touch screen - Discover SE4 - più grande e più immersiva.

Creata principalmente per i centri di posizionamento medio e premium, per strutture alberghiere e per complessi residenziali o condominiali, Integrity+ offre l’ineguagliabile affidabilità Life Fitness, abbinata al design accattivante, a contenuti visivi più vividi della console Discover SE4 e all’incredibile durata che storicamente caratterizza i prodotti Life Fitness. A riprova dell’affidabilità Life, la linea cardio include la garanzia di tre anni

In anteprima mondiale, ad inizio marzo ad Ihrsa, è stata presentata la nuova linea Symbio™, che rivoluziona il concetto di fitness portandolo ad un livello ancora superiore. L'attrezzatura per il fitness più innovativa e coinvolgente disponibile è un nuovo punto di riferimento nel cardio di livello premium. Symbio™ fonde corpo e macchina in un movimento fluido e altamente personalizzato, biomeccanica avanzata ed un design studiato nei minimi dettagli. La serie di prodotti Symbio trascende l'allenamento per offrire la migliore esperienza sensoriale di fitness.

Per scoprire Symbio e le altre novità Life Fitness, Hammer Strenght e ICG, vieni a RiminiWellness, dal 30 maggio al 2 giugno, Rimini.

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MERLINO

L’ASSISTENTE PERSONALE PER UN TOTALE CONTROLLO DELLA PISCINA E DEI SUOI ACCESSORI

Merlino è l’innovativo sistema domotico che consente di controllare, tramite app, scaricabile su smartphone o tablet, il trattamento dell’acqua, la filtrazione, il riscaldamento, l’illuminazione della piscina, programmandoli per un uso intelligente e performante. Una soluzione green, tecnologica e pratica che permette di ottimizzare il consumo idrico ed elettrico della propria piscina, trasformandola in un sistema eco-sostenibile. Completamente autonomo, Merlino grazie al server cloud, permette di monitorare in qualsiasi parte del mondo, mediante connessione internet, tutte le funzioni e i dati della piscina, ricevendo notifiche in caso di eventuali squilibri.

Merlino è in grado di gestire i prodotti della gamma C.P.A., dalla pompa a variazione di velocità Serena ai proiettori Real e di connettersi con le pompe di calore Indiana Evo. La semplicità d’uso mediante APP agevola la gestione dei parametri, ottimizzando i consumi e garantendo elevati standard di qualità dell’acqua. Con Merlino ottimizzazione e risparmio sono garantiti.

www.cpa-piscine.it

LED ITALY: CHANGE YOUR LIGHT

Illuminazione lineare è la vera innovazione per esaltare le forme e le scelte architettoniche adottate nella realizzazione e costruzione di piscine e aree wellness. Alcuni credono che l'utilizzo di linee di luce in questo ambito sia esclusivamente decorativo e marginale nello sviluppo di un progetto funzionale di illuminazione.

In verità, i sistemi ideati da Led Italy, permettono di installare linee di luce in immersione in ogni piscina con qualsiasi struttura costruttiva e rivestimento utilizzato. Le prestazioni delle linee di luce IP68 Led Italy, sono elevate garantendo omogeneità di illuminazione, evitando le zone d'ombra tipiche degli elementi puntuali e garantendo la distribuzione della luce dove è importante per la sicurezza nell'utilizzo notturno della piscina, come le spiagge o scale d'ingresso.

Led Italy cambia il modo di utilizzare la luce in piscina.

www.leditaly.com

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PROFESSIONISTIACQUA.IT:

TUTTI I SERVIZI DI CUI HAI BISOGNO IN UN CLICK

Lavorare con professionalità e competenza significa anche poter disporre di un supporto professionale al momento giusto. Porta con te tutto quello che serve sapere per dimensionare un componente o un

intero impianto, adatta i nostri disegni e presenta una certificazione di conformità a regola d’arte!

Sul sito professionistiacqua.it troverai gli strumenti che fanno la differenza tra un costruttore di piscine

FLUIDRA PRESENTA ENERGY CONNECT

la nuova linea di cloratori ad elettrolisi salina, agili e connessi, ideali per la gestione intelligente delle piscine. Dotati di connettività Bluetooth e Wi-Fi, gli utenti possono controllare i parametri dell'acqua tramite l'app Fluidra PoolTM da qualsiasi luogo. Energy Connect è disponibile in diverse potenze e versioni, incluso un modello scalabile con controllo del pH e ORP per un trattamento completo. Facili da installare e usare, offrono un'interfaccia utente intuitiva e un design compatto. La disinfezione tramite elettrolisi salina assicura un'acqua salubre senza l'uso di sostanze chimiche, garantendo il massimo comfort per i bagnanti. Energy Connect di Fluidra rappresenta il futuro della gestione delle piscine, offrendo soluzioni innovative e affidabili.

qualunque ed un vero professionista, per distinguerti sempre, in ogni momento e in ogni situazione.

Dal tuo pc o smartphone potrai facilmente calcolare la portata di un impianto, dimensionare collettori e tubazioni, calcolare correttamente la velocità di filtrazione, definire con esattezza il volume della vasca di compenso, scaricare tavole con esempi di disegni di pianta e sezione dell’impianto, schemi funzionali, fac simile di certificazione di conformità, ...

Per saperne di più inquadra il QR Code:

www.astralpool.it

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DIGI PROJECT: L’ACCESSIBILITÀ È UN DIRITTO DI TUTTI

A partire dal 2005, l’azienda DiGi Project di Pegognaga (MN) ha fatto strada nel mondo dell’accessibilità negli ambienti acquatici diventando un riferimento unico in termini di qualità e design.

L’azienda mantovana oggigiorno opera in oltre 40 Paesi del mondo fornendo ausili che agevolano l’entrata e l’uscita delle persone disabili o con difficoltà motorie in totale sicurezza.

Fra le attrezzature che contraddistinguono l’azienda nel mondo vi è BluOne: il primo sollevatore mobile in grado di trasportare e sollevare contemporaneamente l’utente. Oltre al modello BluOne, DiGi Project ha sviluppato altri quattro sollevatori mobili (PandaPool, BluPool, EcoPool, Pelican Pool) per soddisfare le differenti esigenze specifiche degli utenti e anche delle varie tipologie di piscine.

DiGi Project propone inoltre una gamma di sollevatori fissi pensati per essere utilizzati in: centri di riabilitazione, piscine fuori terra rialzate in muratura, pvc o legno, idromassaggi, piscine a bordo sfioro o a skimmer, ma anche porti, banchine, moli.

Per maggiori informazioni su come rendere accessibile la vostra piscina, vi invitiamo a visitare il nostro sito:

www.digiproject.biz

GRIFFON AQUAMAX

• Resistente all’acqua (anche clorata e marina)

• Applicabile anche in immersione

• Resistente ai raggi UV

• Elevatissima tenuta finale

• Elevata elasticità permanente

• Elevata capacità riempitiva

• Elevata presa iniziale

• Non ritira (100% adesivo)

• Privo di solventi

• Resistente a temperature tra -40°C e +100°C

Adesivo di montaggio e sigillante privo di solventi e resistente all’acqua basato su Polimero MS.

Estremamente adatto per la costruzione di piscine e bacini d’acqua. Adatto per tutti i tipi di applicazioni all’interno e intorno alle piscine come per skimmer, bordi, piastrelle, scarichi, coperture, tubi di scarico e giunti di dilatazione. Adatto anche per applicazioni subacquee. Resistente al contatto perenne con acqua.L

www.griffon-italia.it

info@griffon-italia.it

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WE INSPIRE HEALTHIER LIVES Together www.aqquatix.com Distributore per Italia e Slovenia AQQUATIX SRL (+39) 049 738 11 50 info@aqquatix.com

CREA UNA EXPERIENCE PER I TUOI CLIENTI

Leader globale del settore del fitness, Life Fitness si dedica ad ideare soluzioni personalizzate che garantiscano ai tuoi ospiti una “journey experience” indimenticabile. Che si tratti di creare un’area gym, di adattare uno spazio già esistente o di soluzioni in-room, Life Fitness ti supporta nell’intero processo, dalla selezione delle attrezzature alla loro installazione, alla formazione del personale addetto.

Con la nuovissima console Discover SE4 potrai veicolare i servizi offerti, massimizzando i profitti e rafforzando il tuo Brand.

©2022 Life Fitness, LLC. All Rights Reserved. Life Fitness is a registered trademark of Life Fitness, LLC and its affiliated companies and subsidiaries
PER SAPERNE DI PIÙ

CALENDARIO CORSI/EVENTI 23/24

CORSI ED EVENTI per ISTRUTTORI da marzo a giugno 2024

ONSITE Corso ACQUA E DISABILITÀ - Disabilità Sensoriale

Qualifica BI0005 con almeno 3 su 4 corsi tematici superati

ONSITE Corso DOLCE ATTESA - Attività in acqua per Gestanti

Qualifica CSI-Q1 certificato CONI BI001

ONLINE Q1 - Corso AQUAFITNESS INSTRUCTOR - First

Lombardia / Pavia IDEABLU

17/03/2024

Toscana / Pisa PISA dal 23/03/2024 al 24/03/2024

Qualifica CSI-Q1 certificato CONI DD001 ONLINE

ONSITE Corso ACQUATICITÀ NEONATALE

Qualifica CSI-Q1 certificato BI001

ONLINE Q1 - Corso AQUAFITNESS INSTRUCTOR - First

Qualifica CSI-Q1 certificato CONI DD001

ONLINE Corso ACQUA E DISABILITÀ - Disabilità Psichica

Qualifica BI0005 con almeno 3 su 4 corsi tematici superati

ONSITE Corso ACQUA E DISABILITÀ - Disabilità Fisica

- Corso WATER EXPERT in AQUAFITNESS

dal 23/03/2024 al 24/03/2024

Emilia-Romagna / Mirandola COOPERNUOTO dal 06/04/2024 al 07/04/2024

ONLINE

dal 13/04/2024 al 14/04/2024

ONLINE

22/06/2024 al 23/06/2024 FIERA/ EVENTO RIMINIWELLNESS

EVENTO SICILIA CONFERENCE

Evento organizzato da Sun Club, promosso da EAA

FIERE, EVENTI E CONVEGNI INTERNAZIONALI

Per COSTRUTTORI

FIERA ASIA POOL & SPA EXPO 2024

FIERA ASEAN POOL & SPA EXPO 2024

FIERA INOUT - SIA GUEST

FIERA INTERBAD

FIERA PISCINE GLOBAL

CONVEGNO CONVEGNO D’AUTUNNO

Per GESTORI

FIERA FIBO

FIERA/ EVENTO RIMINIWELLNESS

FIERA ELEVATE 2024

FIERA INOUT - SIA GUEST

FIERA MOVE CITY SPORT

FIERA PISCINE GLOBAL

Rimini / Fiera di Rimini Italia dal 30/05/2024 al 02/06/2024

Sicilia / Siracusa SUN CLUB dal 22/06/2024 al 23/06/2024

Guangzhou / China Import & Export Fair Complex / Cina dal 10/05/2024 al 12/05/2024

Bangkok / Impact Exhibition Centre Tailandia dal 03/09/2024 al 05/09/2024

Rimini / Fiera di Rimini Italia dal 09/10/2024 al 11/10/2024

Stoccarda / Fiera di Stoccarda Germania dal 22/10/2024 al 24/10/2024

Lione / Eurexpo Francia dal 19/11/2024 al 22/11/2024

Paestum (SA) / Mec Hotel Italia dal 03/12/2024 al 04/12/2024

Colonia / Exhibition Center Germania dal 11/04/2024 al 14/04/2024

Rimini / Fiera di Rimini Italia dal 30/05/2024 al 02/06/2024

Londra / Excel Regno Unito dal 12/06/2024 al 13/06/2024

Rimini / Fiera di Rimini Italia dal 09/10/2024 al 11/10/2024

Bergamo / Fiera di Bergamo Italia dal 22/10/2024 al 23/10/2024

Lione / Eurexpo Francia dal 19/11/2024 al 22/11/2024

Attenzione: date e sedi del calendario potrebbero variare per motivi organizzativi, suggeriamo di verificare sempre sul Calendario Corsi del sito - Questa pagina è stata aggiornata il 13 marzo 2024

ONLINE 21/04/2024
Qualifica
IDEABLU 19/05/2024
Qualifica
ONLINE dal
BI0005 con almeno 3 su 4 corsi tematici superati Lombardia / Pavia
Q2
CSI-Q2 valida per il mantenimento delle qualifiche
EUROAQUATIC.IT CORSI IN PRESENZA E ONLINE PERSONAL TRAINER AZIENDALI CERTIFICAZIONI RICONOSCIUTE DAL CONI
wbox.it INTERVISTE DANIELE ARMELAO (WATER WAY-RNV) - Il nuovo credo gestionale GIUSEPPE DELL’AVERSANA (SILIGROUP) - L’eccellenza aziendale del Sud MANAGEMENT Esercizio fisico e longevità – G. Scazzosi Fuori dal coro – G. Ruberto La disciplina dei servizi locali di rilevanza economica – L. Bolognini Monitoraggio dei costi e dei ricavi – R. Prola 2023-24, FRA CERTEZZE E CRESCITA 25° anno Rivista bimestrale cartacea e online Ogni giorno Portale notizie e articoli quotidiani, sempre accessibili Ogni martedì Newsletter settimanale 1999-2024 Il contenitore di informazioni e notizie che racconta, sostiene e facilita l’economia del Wellbeing

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5MOTIVI PER SCEGLIERE I FARI LED ITALY

IMPER M EABILITÀ

MREPMI E ÀTILIBA

POOL V ISION

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GAMM A LUCE

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COVER I N CORIAN

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SISTEMA NO AIR

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