The Pill Magazine 38 IT

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Tutto è iniziato grazie a un’invenzione, come nella più classica delle storie italiane. Centocinquanta anni fa Cesare Ferrino, nel suo negozio di vernici al numero 107 di via Nizza a Torino, mise a punto una formula con cui impermeabilizzare tele e tessuti. Un’idea che avrebbe rivoluzionato il mondo dell’outdoor,

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a partiamo dall’inizio: nell’Italia di fine Ottocento la montagna non era un passatempo per tutti, era un terreno di gioco per pochi. Per nobili e avventurieri con la possibilità di trascorrere lungo tempo lontano dalle faccende della vita quotidiana, un mercato decisamente piccolo e, nell’immediato, non molto interessato a cambiare le proprie abitudini in termini di prodotti. I primi clienti di Ferrino furono così altre realtà come la Fiat o l’Esercito Italiano. I primi utilizzarono le tele impermeabili per realizzare le capote delle automobili mentre i secondi per coprire e riparare i mezzi militari. Gli esploratori arrivarono qualche anno dopo, sul finire del secolo. Furono nomi famosi come quello del celebre Duca degli Abruzzi, o del fotografo biellese Vittorio Sella e ancora l’himalaysta Mario Piacenza.

breve tempo Cesare Ferrino trasformò la sua azienda allargando il settore di competenza alla manifattura delle tende impermeabili per l’outdoor. L’obiettivo fu quello di renderle resistenti, leggere e facilmente trasportabili, adatte quindi a vivere avventure in autosufficienza, in luoghi dove sarebbe stato necessario spostarsi frequentemente portandosi tutto il materiale sulle spalle. Nacquero così vari modelli come la tenda Alpina, resistente a forti venti; o la Sangone, piccola ed economica.

La vera rivoluzione Nelle estati degli anni 60 carovane di auto lasciavano le grandi città del nord alla ricerca di aria fresca e ambienti incontaminati, era il periodo delle chiusure estive che svuotavano i centri urbani per riempire montagne e zone costiere. Chi partiva facilmente aveva tra i suoi bagagli una tenda marchiata Ferrino o un qualche accessorio da campeggio dell’azienda torinese. È stata questa una delle prime vere rivoluzioni del marchio, unitamente alle grandi imprese himalayane degli anni Settanta e Ottanta.

Le loro esplorazioni nei luoghi remoti del Pianeta oggi appartengono alla storia, raccontano di un’epoca romantica alla scoperta della vaste aree bianche della Terra. Di un’avventura incognita che oggi non esiste più. Per queste loro esperienze avevano bisogno di un nuovo tipo di tenda, di un riparo che fosse impermeabile, resistente e facilmente trasportabile e chi, se non Cesare Ferrino, sarebbe stato capace di accontentarli?

Ferrino è ormai diventata un’azienda leader nel settore outdoor, è conosciuta e in molti la utilizzano, anche tra gli scalatori himalayani. Per questo sul finire degli anni Settanta un giovane Reinhold Messner decide di contattarla per chiedere una tenda su misura. Il ragazzo sta inseguendo il sogno di essere il

Furono i primi a portare all’estremo le tende Ferrino, a testarle in condizioni proibitive segnando indelebilmente quella che fu la direzione imprenditoriale dell’impresa. In

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