«PoichĂ© il Battesimo Ăš lâinizio di tutta la vita cristiana, tutte le Chiese cattedrali e parrocchiali devono avere ognuna il proprio battistero, il luogo cioĂš nel quale zampilla o viene conservata lâacqua del fonte battesimaleâŠÂ».(22) Per questo motivo la Nota pastorale della CEI sulla progettazione delle nuove chiese afferma che: «Nel progetto di una nuova chiesa parrocchiale Ăš indispensabile prevedere il luogo del Battesimo (battistero distinto dallâaula o semplice fonte collegato con lâaula). Spazio adatto e decoroso Sia decoroso e significativo, riservato esclusivamente alla celebrazione del Sacramento, visibile allâassemblea, di capienza adeguata. Il fonte sia predisposto in modo tale che vi si possa svolgere, secondo le norme liturgiche, anche la celebrazione del Battesimo per immersione⊠In ogni caso, non Ăš possibile accettare lâidentificazione dello spazio e del fonte battesimale con lâarea presbiterale o con parte di essa, nĂ© con un sito riservato ai posti dei fedeli».(23) Anche il battistero, come gli altri spazi celebrativi, ha una lunga storia che si radica nella Scrittura e nello sviluppo storico-teologico e artistico della comunitĂ cristiana. Allâinizio, come documentano gli Atti degli Apostoli, ogni luogo dove vi fosse dellâacqua era adatto al Battesimo. Nei primi secoli tanti battesimi venivano celebrati sulle rive di un fiume, di un lago o del mare. Con lo svilupparsi delle comunitĂ cristiane e con la progressiva strutturazione del rito sempre piĂč ricco di azioni simboliche, insieme agli aspetti di carattere pratico, la celebrazione del Sacramento fu trasferita in un luogo riparato. Dopo la pace di Costantino il culto e le celebrazioni dalle case private passarono a luoghi pubblici. (22) (23)
Benedizionale, nn. 832-833. COMMISSIONE EPISCOPALE PER LA LITURGIA, La progettazione di nuove chiese, n. 11, Fate questo in memoria di me
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