Ristorante Symposium, Il piacere della cucina

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anno 5_ numero 28_ luglio/agosto 2011 _ distribuzione gratuita

autorizzazione Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006

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Ristorante Symposium, il piacere della cucina Fanoinforma.it compie 5 anni: lo speciale piu-magazine.it

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INDICE NUMERO 28 05 - Ristorante Symposium il piacere della cucina 06 - Il giornalista: un mestiere d’altri tempi 07 - L’editore scrive ai lettori: grazie 08 - Quanto è dura fare informazione 09 - Per fanoinforma.it 3 milioni di auguri 10 - Gli auguri dei lettori 11 - Fanoinforma ringrazia i suoi clienti 12 - Imprenditori di successo: Mauro Papalini della Pulirapida 16 - L’ abitazione è ancora una emergenza 18 - Le nostre inchieste: il laboratorio di biologia marina

Anno 5 - Numero 28 Luglio/Agosto 2011 Distribuzione gratuita

Autorizzazione del Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006 RUBRICHE 70 - IL CINEASTA 72 - LA PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA 74 - LA SPADACCINA 76 -FANO CALCIO 78 - CIRCOLO TENNIS FANO 79 - SPORTLAND 80 - La Profumiera

20 - E’ nata Amare Dolcezze

81 - L’ERBORISTA - IL FARMACISTA

22 - Dal kazakistan a Miami Fano resta sempre il primo amore

82 - IL FARMACISTA

24 - Kiotis Paris 26 - Trovata cripta antica sotto la chiesa del prelato 30 - Iphone sbarca sul campo medico 32 - Il web contagia una persona su due 34 - L’economia si stà muovendo. Cresce il numero di partite iva

84 - L’ AVVOCATO 85 - L’OTORINO 86 - IL PROMOTORE FINANZIARIO 87 - IL COMMERCIALISTA

36 - Come ci vestiremo dopo l’estate? 40 - E...state con il vostro amico peloso 45 - Con l’arrivo dell’estate si apre la stagione dei viaggi in camper

54 - Quando l’arte diventa persona 56 - Il Vescovo: “Uomini cristiani nella città. Abbiamo smarrito l’anima” 58 - Tutti in vasca per il water basket

Redazione per inviarci i vostri comunicati redazione@fanoinforma.it Hanno collaborato a questo numero Silvia Bonci Alessandra Gasparini Mariolina Palazzi Jacopo Frattini Annalisa Perazzini Sandro Candelora Rodolfo Colarizi Sergio Schiaroli

Stampa Arti Grafiche Picene

46 - A Fano si “costruisce musica” 52 - Il commissario Marco Giannetti torna in azione

Direttore responsabile Corrado Moscelli direttore@fanoinforma.it

Impaginazione Emme graph-event

44 - Fano dei Cesari 2011, trionfano le fazioni del Cinghiale e della Volpe

48 - La musica per passione

Editore Mattia Tarsi Global Service in progress s.r.l.

Per la tua pubblicità su PIU MAGAZINE telefonaci al numero: 334 - 7677406

Distribuzione Full time Group Telefono redazione: 0721-831482

60 - Calendario delle manifestazioni 62 - La movida è pronta a partire 64 - No Sparring no party 66 - Smart box regala una vacanza 68 - Dalle Isole Tonga a Formentera: un’estate a tutto mare

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Ristorante Symposium, il piacere della cucina Un piccolo angolo di Cartoceto grazie allo chef Lucio Pompili è conosciuto in tutta Italia

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mmerso nel verde sconfinato delle colline di Cartoceto e situato in un paradiso ambientale, il ristorante “Symposium- 4 stagioni” dello chef Lucio Pompili ci apre le porte della sua cucina conducendoci all’essenza del gusto. Una storia partita da lontano, circa 30 anni fa, ma che nel tempo ha saputo mantenere vive le sue più grandi caratteristiche come la semplicità, la qualità dei prodotti e la cordialità del servizio. Una location mozzafiato pronta ad accogliere sia una cena o un pran-

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zo intimo sia momenti indimenticabili come un matrimonio o un anniversario, il tutto incorniciato dalle bellissime piscine che ben si integrano con la natura circostante. Un panorama dove comodamente si possono assaggiare le pietanze cucinate dallo chef Lucio Pompili che ha avuto la grande intuizione di sapere riassumere, in ogni suo piatto, le tradizioni e le tipicità di questi luoghi, elaborando una filosofia che si ispira ad un concetto territoriale dove le materie prime sono frutto del lavoro di abili contadini che sanno far crescere i prodotti all’insegna della genuinità. Prodotti che poi vengono trasformati da Pompili in prelibatezze capaci

di unire in un unico piatto benessere e gusto, profumo e delicatezza, sapore e raffinatezza, abbinati ogni volta ad un vino particolare, che testimonia il grande collegamento con il territorio, scelto tra le 30.000 bottiglie diverse che rappresentano oltre 22.00 etichette presenti in azienda. Symposium oltre alla prelibatezza dei suoi piatti e del suo impeccabile servizio, rappresenta uno stile di vita semplice, fatto di buona tavola e di ricette uniche nelle quali la grande tradizione riesce a interpretare abilmente e con saggezza i gusti della clientela. Quello che vi abbiamo descritto non sono solo le nostre opinioni ma è il giudizio che di questo luogo e di questo chef danno ormai da anni le più importanti guide di settore come Michelin, Gambero Rosso Espresso e Touring Club.

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Il giornalista: un mestiere d’altri tempi Chi l’ha detto che le tecnologie moderne abbiamo migliorato l’informazione? di Corrado Moscelli

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i ricordo quando bambino, in anni in cui internet ancora non esisteva, mio padre mi mandava alla stazione delle corriere per spedire il “fuorisacco”. Si trattava di una busta che conteneva l’articolo che doveva essere pubblicato il giorno successivo sul giornale. Mio padre scriveva il suo pezzo con la macchina da scrivere e poi, quando era particolarmente indaffarato, mi consegnava la busta che a mia volta portavo alla stazione delle corriere di Fano e che posizionavo sul cruscotto dell’autobus Fano-Pesaro. Gli articoli venivano trasmessi in questo modo alla redazione di Pesaro. In caso di fotografie dentro il “fuorisacco” si metteva il rullino che poi veniva stampato sempre a Pesaro. Nulla a che vedere con l’istantaneità di internet, con la possibilità di essere aggiornati in tempo reale con quello che succede nella tua città e in tutto il mondo. Non c’è dubbio che le tecnologie abbiano agevolato, e di molto, il mestiere del giornalista da un punto di vista tecnico, ma al tempo stesso hanno cambiato il modo di concepire l’informazione. Oggi è tutto più veloce. I testi sono sempre più brevi e non solo perché la gente ha sempre meno voglia

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di leggere ma anche perché le informazioni da dare sono tante. Oggi su internet in uno stesso giorno una notizia può essere ripresa da più soggetti e ricevere decine di interventi. Ognuno di questi interventi può a sua volta essere commentato da altrettante persone. Per non parlare poi della possibilità di condividere quella notizia sui social network con migliaia di “amici”. Insomma oggi l’informazione viaggia talmente veloce che nel momento in cui un giornalista sta scrivendo un articolo questo rischia di essere già “passato” prima ancora che sia

stato terminato. Oggi il giornalista è costretto ad una lotta contro il tempo ancora più agguerrita con il rischio di firmare un pezzo anonimo o il risultato di un modesto “copia e incolla”. Questa cosa spesso mi fa riflettere è in un certo senso rimpiangere gli anni in cui mio padre mi affidava il suo “fuorisacco”: sentivo nelle mani tutto il peso delle sue righe e la responsabilità di una notizia che in tanti non vedevano l’ora di andare a leggere in edicola. Oggi non sono più sicuro che la tecnologia abbia aiutato l’informazione.

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Fanoinforma.it compie 5 anni: lo speciale

L’editore scrive ai lettori: grazie Mattia Tarsi ricorda il girono in cui venne messo on line fanoinforma.it e racconta quello che è successo in questi cinque anni

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e mie parole non possono che essere piene di ringraziamenti nei vostri confronti. In questi cinque anni ci avete seguito, supportato e sostenuto sempre con affetto e attenzione.

Mi sembra scontato, in questa occasione ricordare dove e quando nasce Fanoinforma. Fanoinforma.it nasce il 7 luglio 2006 con l’intento di essere un mezzo di informazione capace di coniugare la dimensione locale a quella nazionale oltre che essere veloce, efficace e dinamico perché all’epoca non era presente sul mercato niente di questo tipo. Pensavo che l’informazione potesse andare in quella direzione e secondo il mio punto di vista il formato giornalistico on line era lo strumento giusto e adeguato per una società in movimento. Dopo cinque anni siamo andati molto lontano, forse dove nessuno pensava potessimo arrivare. Abbiamo avviato un progetto nuovo, siamo stati capaci di portarlo avanti e di essere costanti, di esserci sempre e comunque. Questo però non lo diciamo noi, parlano i dati che esprimono un riscontro più che positivo: 3 milioni di visitatori, 25 mila articoli pubblicati, quasi una media di 14 articoli al giorno e più di 12 milioni di pagine lette. Questo è un lavoro di

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professionisti che ogni giorno si impegnano per fornire un servizio di informazione adeguato, il migliore possibile. Colgo quindi l’occasione per ringraziare tutti coloro che in questi cinque anni hanno lavorato assiduamente contribuendo a realizzare un giornale così amato da tante persone in tutta la Provincia in cui la democrazia di opinione è uno dei valori cardine. Non a caso abbiamo previsto per ogni articolo la possibilità di esprimere un proprio commento perchè la caratteristica di maggior spessore di questa testata giornalistica è l’imparzialità con cui si a affronta ogni tematica e ambito, specialmente quando si tratta di politica ed è per

questo che in questi anni siamo arrivati ad essere un punto di riferimento per associazioni e partiti. Mantenere questo tipo di approccio è particolarmente complicato specialmente in un periodo difficile come questo in cui l’informazione sta cambiando le proprie radici, in cui i giornali cartacei stanno subendo un forte contraccolpo. E’ notizia dell’altro giorno in cui il Censis ha reso noto lo studio dal quale si evince che 1 italiano su 2 naviga e fruisce dei servizi della rete. In relazione a questi cambiamenti sociali è chiaro che anche l’informazione sta cambiando, diventando sempre più aggressiva e invadente visto che una notizia viene pubblicata solamente dopo 4 minuti che un determinato fatto è accaduto. Davanti a queste evoluzioni noi abbiamo attribuito al nostro giornale cartaceo Più un ruolo diverso, ovvero quello di approfondimento di focus su molte tematiche d’attualità testimoniando chi nel nostro territorio ad esempio, nel proprio ambito di competenza è riuscito ad essere un punto di riferimento. Per concludere volevo ringraziare tutti gli sponsor che ci hanno e ci danno fiducia perché è solamente grazie a loro che riusciamo ad essere presenti e dimostrare le nostre potenzialità sia sul giornale on line sia su quello cartaceo.

Editore: Mattia Tarsi fanoinforma.it


Fanoinforma.it compie 5 anni: lo speciale

Quanto è dura fare informazione Più e fanoinforma.it due esempi in positivo fra tante testate che faticano a reggere il mercato di Corrado Moscelli

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on è facile oggi per una testata di informazione locale reggere il mercato.

Negli anni in tanti, soprattutto con versioni cartacee, hanno tentato l’avventura salvo poi essere costretti a chiudere i battenti perché le pubblicità, unica fonte di sostentamento, sono sempre meno mentre al contrario i costi aumentano. Fanoinforma.it, per quanto riguarda internet, e Più per quello che concerne il cartaceo, sono invece un esempio in positivo perché da anni sono un punto di riferimento per l’informazione della nostra provincia. Sul sito è stata scelta la strategia di dare la possibilità a tutti di essere pubblicati perché siamo convinti che fanoinforma.it debba essere l’occasione per poter leggere su uno stesso avvenimento le opinioni più disparate. Questo ha fatto in modo che fanoinforma.it sia diventato nel corso del tempo, uno strumento molto utilizzato anche da tanti fanesi che vivono fuori regione e all’estero e che hanno la possibilità, attraverso il nostro sito, di essere aggiornati su quello che succede in città con la consapevolezza che questo avvenga con la massima trasparenza.

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Su Più la scelta è stata di realizzare un prodotto distaccato dagli avvenimenti di cronaca, e d’altronde non poteva esser diversamente visto che si tratta di un bimestrale, ma dedicato alle curiosità e alle notizie utili. Uno dei punti di forza di questo periodico sono infatti le rubriche tenute da esperti del settore come l’avvocato, la psicologa, l’otorino, solo per citarne alcuni, che di

uscita in uscita trattano argomenti legati al vivere quotidiano. Un altro contenuto molto apprezzato a detta dei nostri lettori è quello dedicato ai fanesi che lavorano fuori dei confini nazionali. Una sorta di “fuga di cervelli” in cui raccontiamo le storie di coloro che contribuiscono a tenere altro il nome della nostra città e dell’intera provincia, in giro per il mondo.

Direttore responsabile: Corrado Moscelli fanoinforma.it


Fanoinforma.it compie 5 anni: lo speciale

Per fanoinforma.it 3 milioni di auguri In cinque anni sono stati 12 milioni gli articoli letti con il “picco” di 44.405 visite in un giorno in occasione delle elezioni

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visite al giorno grazie anche alla variegata “offerta” di notizie che vengono pubblicate quotidianamente dalla redazione.

Era infatti luglio 2006 quando l’editore Mattia Tarsi decise di mettere online questo sito di informazione che con il passare del tempo è diventato un punto di riferimento per i lettori della provincia di Pesaro e Urbino. Un sito che oggi viaggia ad una media di 2.500

Sfogliando i dati analitici di fanoinforma.it ci In questi cinque anni il giorno con maggiostato lunedì 8 giugno si accorge che 1,5 milioni di persone hanno ri visite, ben 44.405, è 08/giu/2009 www.fanoinforma.it - 08/giu/2009 dei contenuti Rispetto a: Sito 2009 in occasione delle elezioni, mentre l’arutilizzato come “parole Panoramica chiave” per arrivare ticolo più letto, con 6.101 visite, è “Il linguagal nostro sito proprio “fanoinforma”. gio del corpo femminile nel corteggiamento” Ciò significa che il sito è oramai considera- scritto da Silvia Tarsi nella sua rubrica “psito un attendibile strumento di informazione cologa” il 28 novembre 2006.

on oltre 3 milioni di visitatori e ben 12 milioni di articoli letti fanoinforma.it festeggia i cinque anni di attività.

che nel suo piccolo, può tranquillamente competere anche con testate giornalistiche nazionali nelle loro versioni on line.

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Gli auguri dei lettori Tra messaggi, mail e commenti lasciti nella pagina facebook di fanoinforma.it abbiamo ricevuto centinaia di auguri. Ne pubblichiamo solo alcuni ma ringraziamo davvero tutti quanti per la grande dimostrazione di affetto. Giorgio Panaroni: “I compleanni corrono sempre il rischio di risultare un po’ tristi (per che cosa credete che siano state inventate le torte, le candeline e gli spumanti?). Comunque, auguri”. Direttivo Circolo Nuova Fano: “Buon compleanno e grazie. circolo nuova Fano”. Luca Serfilippi: “Complimenti a tutti”. Andrea Lodovichetti: “Auguri e grazie per il servizio reso in questi anni alla cittadinanza fanese e non solo”. Daniele Vitali: “Sicuramente il sito internet migliore di tutta la provincia. grazie a voi riesco ad essere aggiornato continuamente. complimenti anche per l’imparzialità visto che ho notato che date spazio a tutte le opinioni a prescindere dai colori che rappresentano”. Miella Bianchi: “Vivo in provincia di Milano e grazie a voi mi tengo informata su tutto quanto accade nella mia città di origine Fano. Complimenti e buon lavoro”. Paolo Venturelli: “Siete il vero ‘Villaggio Globale’ per tanti Fanesi e tutti col tempo si educheranno alla partecipazione, cosa mai

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accaduta o accaduta solo in modo teorico. Auguri! e cercate sempre la vostra indipendenza come primo valore nel servizio della informazione”. Astolfo Savini: “Uno strumento che mi ha permesso di informarmi meglio sulla città. Se mi posso permettere qualche criticasuggerimento: in qualche caso non mi risulta chiaro perché dei commenti non vengono pubblicati. Sarebbe interessante che gli utenti potessero avere un dialogo con chi prende la decisione”. Thomas Olivieri: “Complimenti per il lavoro svolto quotidianamente da questo sito d’informazione online. Per quanto riguarda l’oggettività, abbastanza bene, ma c’è da lavorare”. Alberto Santorelli: “Auguri,complimenti e grazie a tutti per il servizio pubblico che offrite alla nostra città”. Guanita Maniscalco: “All’accensione del mio Pc c’è sempre il mio appuntamento quotidiano con le notizie di Fanoinforma permettendomi così di essere aggiornata sulle notizie della mia città: grazie Mattia e a tutta la redazione. Con affetto in bocca al lupo e continuate così”.

Marco R.: “La dimostrazione che quando ci si “rimbocca le maniche” le cose possono essere fatte con giudizio e con il semplice scopo di informare. Auguro 100 di questi giorni e la capacità di continuare così sempre e di farsi ascoltare ed ascoltare a/da tutti”. Anselmo Testi: “Benissimo il servizio dato”. Christian Marinelli: “Complimenti davvero per l’ottimo lavoro di questi anni e per la serietà che vi ha sempre contraddistinto”. Giacomo Mattioli: “Grazie per darci, da 5 anni a questa parte, la possibilità di informare, informarci e soprattutto di commentare le notizie. Questo sito è diventato un luogo virtuale molto importante anche per confrontarsi con la gente. I miei auguri di buon compleanno dunque, alla Redazione e anche all’editore e amico Mattia Tarsi...e un augurio di continuare così anche in futuro”. Fausto Galli: “ il migliore nella provincia di Pesaro e Urbino ed è l`unico che parla della valle del Metauro”. Michele Gentili: “Grazie a Fanoinforma per le preziose e dettagliate informazioni locali e tanti tanti auguri”.

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Fanoinforma ringrazia gli sponsor 3 Joli A.M.M.E.R. A.S.D. Fanum Fortunae Scherma Abita Parquet Accessori Moda Mignon Mignon Ad Hoc Immobiliare Aiudi Fratelli Albergo Ristorante Casa Oliva ALFI informatica Alla fermata 615 Alphatek Impianti Anteprima Promotion s.r.l Arte Luce ASD Fanum Fortunae Scherma ASD Junior Tennis Fano Avio Club Fano Bagni Carlo Bagni Maurizio BakeBar Banca dell’Adriatico Banca delle Marche Bed & Breakfast Lo Scrigno Bild Blu immobiliare Bomber Viaggi Buburger Caffe Centrale Pasticceria Caffe’ VIII CAM srl Caravan Point Carifano Casarredo s.r.l. Centrale GPA CICAI Cinotti Biliardi e Arredamenti Circolo Velico Torrette CKA s.r.l. Classic Nouveau Dago Elettronica Dolcefarniente

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Donati Shoes Dott. Migliori Giuseppe Dott.ssa Chiara Santoni Dott.ssa Grigioni Laura Dott.ssa Tarsi Silvia Duemila Viaggi Ecoover Edil Infissi Emme graph event Enervgiavitasana Essenzaltro Esso Estetica Chic Estetica e Benessere Eurogioielli Evo Consulting Extra Spa Falcioni Immobiliare Fano Yacht Festival Fanoflex Fashionfor Fondazione Teatro della Fortuna Ford Eusebi G. Promotion Garden Center Gàredan Gba Gelateria Bon Bon Gfg sas Green Bar Greenergy Gruppo Diba Guerrieriadv Guerrino Pasticceria Hotel Orfeo Hotel Thermae I Cerioni I Moli I vetri magici Il Dolce Dormir Images & Words Immobiliare Torregiani Industrie Unibind Ivan Goretti J Lounge Kontrol Service L’isola che non c’è L’oro di Babet La Limonaia Lenny Les Auto Lo Specchio di CLA Luci e Sposi Marilò

Maya Club Media’s Project Mega Auto Miu J’Adore Monterosso Nautilus New Shop Boutique Officina Nuova Omnia comunicazione Onorati Sport Opel Centralgarage Ottica Giorgio P.o.m Lucarelli Paese dei Balocchi Pet Market Polo Holding Prolococo Cartoceto Proluce Pubblicelli Pulirapida Risotrante Senza Scampo Ristorante Calamara Ristorante Cascina delle Rose Ristorante Cile’s Ristorante Florida Ristorante l’Alberone Ristorante la Coppa Ristorante la Ginestra Ristorante la Mandria Ristorante la Perla Ristorante Palazzina Sabatelli Ristorante Pensione Sassonia Ristorante Portoverde Ristorante Puntiron’s Ristorante Scimitar Ristorante Villa Marina Ristorantino Primasecca Sailing Store San Marco Holding Service Company Sportland Stanhome Studio Eusebi & Associati Studio Legale Giammattei & Marcello Taussi Tecchi marmi Toyota Pesaro Trendy Umana Vigilar Vitali Arredamenti Voice Communication Yakitalia Zenaide Viaggi

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Mauro Papalini fondatore della Pulirapida srl

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Imprenditori di successo: Mauro Papalini della Pulirapida di Corrado Moscelli

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ltre 13 milioni di euro di fatturato, 750 dipendenti, sedi distaccate in Lombardia e Lazio.

Sono solo alcuni numeri della ditta Pulirapida srl, una delle aziende più “grandi” della nostra provincia. Ti aspetti che alla guida di una realtà così importante ci sia il classico imprenditore avido di lavoro che non ha nemmeno un minuto da perdere con i giornalisti e che magari ha ereditato il suo “impero” dal padre o dal nonno. Invece Mauro Papalini è tutto il contrario di come me l’ero immaginato. Non solo perché è giovane, ma soprattutto perché, come si suole dire, “si è fatto da solo” ed ha mantenuto quell’umanità lavorativa che si rispecchia in una frase particolare che mi ha detto e che mi ha colpito: “ogni giorno si può imparare qualcosa di utile, anche dai dipendenti”. Mauro Papalini ed il mondo del lavoro si sono conosciuti molto presto. Quando era poco più che 16enne ha capito che non erano i libri a dargli le soddisfazioni maggiori, ma le ore trascorse a fare qualche lavoretto con il padre –un trasportatore che aiutava nel momento di caricare e scaricare i camion di mobili- o in un chiosco estivo gestito dalla madre. Un bel giorno, quando aveva all’incirca 19 anni

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gli è capitata l’opportunità di mettersi alla prova in un’impresa di pulizie, che oggi non esiste più, dove si accorsero subito delle sue qualità visto che nel giro di pochi mesi gli diedero un ruolo di responsabilità nella direzione di alcuni colleghi. “L’esperienza in quella ditta durò all’incirca un paio di anni –racconta l’imprenditore- perché decisi di mettermi in proprio creando una mia partita Iva e cercandomi i primi clienti. Giravo in lungo e in largo la provincia e bussavo alle porte delle attività che avevano le vetrine sporche. Quello fu il mio vero inizio, non semplice, perché non nascondo che un po’ mi vergognavo, anche nei confronti dei miei amici che invece studiavano e potevano godersi il tempo libero”. Quei primi sacrifici vennero subito ripagati perché dopo le prime vetrate arrivarono alcuni interni degli stessi negozi e qualche condominio per la pulizia delle scale. Chi lo voleva contattare lo poteva fare lasciando un messaggio in una segreteria telefonica che era sistemata nella taverna della casa di famiglia che Papalini aveva adibito ad ufficio. La svolta però era dietro l’angolo ed aveva le sembianze del Commendatore Giuseppe Bertozzini, un imprenditore edile di Pesaro. E’ stato l’incontro con questa persona a trasformare il tentativo di un ragazzo 20enne di farsi

strada nel mondo del lavoro, in un giovane imprenditore che avrebbe avuto successo. “Il commendatore Bertozzini all’epoca stava realizzando il centro commerciale di Torraccia ed io gli proposi di effettuare le pulizie del cantiere durante l’avanzamento dei lavori. Lui mi diede l’opportunità di farlo lanciandomi una sorta di sfida, perché non credeva che da solo ci sarei riuscito, ed io pur di vincerla lavoravo la notte per fargli trovare il cantiere ripulito la mattina. Era una gran faticaccia ma aver soddisfatto il Commendator Bertozzini mi permise di ottenere non solo i lavori della sua impresa ma anche ottime referenze che mi servirono per avere nuovi lavori importanti come ad esempio la Banca Popolare Pesarese”. Questi primi

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Ipercoop Pesaro

Viaggio Premio a Marrakech Responsabili Pulirapida 14

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grossi incarichi diedero la possibilità a Mauro Papalini di assumere dipendenti e di partecipare alle prime gare di appalto. L’impresa individuale Mauro Papalini era diventata Pulirapida e dall’ufficio ricavato nella taverna della casa di famiglia, che già nel frattempo era stato ampliato, arrivò la prima sede vera, che poi è anche quella attuale, di Rosciano. “Durante i primi tempi avevo appalti e dipendenti, ma facevo fatica a capire se il lavoro mi dava guadagno anche perché io di amministrazione e contabilità ne capivo ben poco. Mi suggerirono di rivolgermi ad una società di consulenze per la gestione economica. In un primo momento fui scettico perché era un investimento importante, ma poi decisi di avvalermi di questo servizio e la mia attività ebbe una sterzata in positivo perché capii come affrontare costi ed investimenti”. Il resto è storia piuttosto attuale anche se nella nostra provincia e più in generale nelle Marche non tutti conoscono la portata di questa azienda che prevede di chiudere il 2011 con un fatturato di 17 milioni di euro. D’altronde nessuno è profeta in patria e forse per Papalini questo non è nemmeno un aspetto negativo visto che tra i suoi clienti sparsi soprattutto nel centro-nord Italia c’è pure il Teatro alla Scala e l’Arcimboldi (quello di Zelig), tutte le sedi Istat di Roma, e alcune facoltà dell’università di Venezia. Solo alcuni nomi per far capire che “se uno ha voglia di lavorare e non si spaventa di fronte alle prime difficoltà –come ci confida l’imprenditore- nulla è impossibile”. Questo è Mauro Papalini un imprenditore che non ha intenzione di fermarsi e che ha le idee molto chiare anche per il futuro dei suoi tre figli, Cecilia, Chiara e Lorenzo: “Se loro vorranno entrare in azienda me lo dovranno chiedere pechè dovrà essere una cosa naturale così come lo è stato per me. Io non imporrò nulla e tantomeno gli farò trovare la strada già avviata. Quello che vogliono dalla loro vita se lo dovranno conquistare”.

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www.pulirapida.it

Chiara Papalini, Natacha Magnoni, Mauro Papalini, Cecilia Papalini, Lorenzo Papalini 15

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L’abitazione è ancora una emergenza A lanciare l’allarme il sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari di Sergio Schiaroli Segretario provinciale Sunia

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a recente consegna di 24 alloggi popolari a Fano ha rappresentato una svolta determinante per la vita delle famiglie assegnatarie.

Un numero di alloggi consistente come mai si era verificato negli ultimi anni ma che tuttavia rappresenta una percentuale minimale rispetto alle centinaia di domande presenti nella graduatoria vigente. L’abitazione rappresenta ancora una emergenza soprattutto per il persistere degli sfratti, in netta prevalenza derivanti da morosità per quanti hanno perso il lavoro o viste ridimensionate le entrate a causa della cassa integrazione. Il livello degli affitti rimane mediamente alto soprattutto in rapporto alla capacità economica degli inquilini, infatti la nostra indagine in tutto il territorio provinciale ha accertato che le famiglie economicamente più in difficoltà sono quelle che hanno un mutuo o sono in affitto e che questo incide mediamente per il 45% sul reddito familiare. Né d’altra parte l’introduzione della cedolare secca fornisce benefici economici rilevanti agli inquilini ma favorisce i proprietari di più

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unità immobiliari e coloro che hanno redditi alti in quanto viene abbattuta al 21% (al 19% per i contratti agevolati) l’aliquota Irpef. Purtroppo il rischio è che i contratti a canone agevolato previsti dagli accordi depositati nei Comuni e stipulati tra associazioni dei proprietari ed inquilini che avevano contribuito a calmierare il mercato non trovino più interesse grazie alla minore tassazione per i proprietari più benestanti anche su canoni molto alti, è invece positivo che chi evade sia ora maggiormente perseguibile. Il Comu-

ne di Fano ha attivato un tavolo congiunto con il Comune di Pesaro, di cui la Prefettura dovrebbe essere garante, con la partecipazione dei rappresentanti degli inquilini e dei proprietari, proprio con lo scopo di rivedere gli accordi sui “contratti agevolati” al fine di pervenire ad una riduzione di canoni. Attualmente i canoni “agevolati” massimi sono in centro storico tra 355 e 400 euro (arrotondati) per 45 mq, tra 550 e 620 per 100 mq, e rispettivamente in zona mare da 335 a 380 e da 525 e 590; in zona semicentrale da 305 a 345 e da 470 a 535; in periferia e frazioni da 290 a 325 e da 445 a 510 (incrementati del 5% se ammobiliati). Nel settore abitativo sono auspicabili anche gli interventi di “housing sociale” con il contributo di capitale anche delle Fondazioni di cui sono state fatte diverse sperimentazioni come un recente bando di Pesaro, finanziato dalla Regione, che prevede una locazione trentennale con riscatto ma destinato a redditi più elevati a garanzia del pagamento dei canoni. Una forma che potrebbe agevolare le giovani coppie. Nodo irrisolto rimane invece il rilancio dell’edilizia residenziale Pubblica per le famiglie più bisognose.

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LE NOSTRE INCHIESTE: Il Laboratorio di Biologia Marina di Fano di Corrado Moscelli

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hiunque si trovi a passeggiare nel lungomare di Sassonia di Fano non può fare a meno di notare quell’imponente struttura blu, situata sul lato nord della spiaggia, che stride un po’ con il resto dell’ambiente.

ricerca quella didattica e di divulgazione, e per questo venne realizzata anche una sala conferenze da 150 posti, un acquario ed alcune stanze da destinare a museo. Questa ala didattica funzionò molto bene per alcuni anni attirando soprattutto tante scuole ma quando il Consorzio cessò l’atti-

vità, nel 1994, iniziò a zoppicare. Oggi l’acquario non c’è più (la vasca perdeva acqua ed è stato deciso di non sostituirla) e se le scuole vogliono visitare il museo devono essere munite di un insegnante in grado di fare da guida, perché il Laboratorio non può più mettere a disposizione personale

In molti, infatti, quando venne realizzato il Laboratorio di Biologia Marina nel 1989, criticarono quell’immobile perchè oscurava la vista del mare. Inizialmente era ospitato, parliamo del 1939, nei locali messi a disposizione dal Comune di Fano nell’area del mercato ittico all’ingrosso. L’attività che veniva fatta da questo centro dell’Università di Bologna era rivolta alla pesca nelle sue varie forme biologiche, tecnologiche ed economiche e con il passare aumentò sempre più tanto che fu necessario prima un ampliamento dei locali e poi, appunto, la costruzione di una nuova sede grazie al contributo del Consorzio per il Laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano, di cui facevano parte anche Comune e Provincia. Quando venne realizzato questo nuovo edificio si pensò di accostare all’attività di

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per fare visite. “E’ stata anche una scelta economica -spiega il professore Corrado Piccinetti, responsabile del laboratorio di Biologia Marina- l’università ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla ricerca. Agli enti pubblici non interessava più contribuire a tenere in vita l’attività didattica e il Laboratorio si è concentrato esclusivamente sul lavoro per cui era nato inizialmente e cioè quello di ricerca. Oggi servono 400500 mila euro l’anno per garantire la nostra attività e questi soldi arrivano anche attraverso la Cee. Delle 20 persone che mediamente lavorano per il laboratorio alcune di

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loro lo fanno attraverso borse di studio, le stesse che permettono ad alcuni studenti di effettuare dei corsi per affinare le loro conoscenze”. Ma se da un lato l’attività didattica è praticamente scomparsa all’interno del Laboratorio, dando l’impressione che una struttura così imponente sia sovradimensionata rispetto alle attività che si svolgono al suo interno, dall’altro l’attività di ricerca svolta in prima linea dal professore Corrado Piccinetti è molto considerata. Soprattutto quella attraverso l’Andrea, il catamarano di 30 metri che opera in tutto l’Adriatico, è diventata

un punto di riferimento nazionale. Dal Gargano a Trieste, dalle acque italiane fino a quelle croate e slovene, quando i governi vogliono effettuare delle ricerche in mare per capire quanto pesce c’è, si rivolgono a Piccinetti che nel corso degli anni è diventato anche un interlocutore per molte trasmissioni televisive nazionali dedicate al mondo della pesca. “E’ vero –conclude il professore-quando c’è qualcosa che vogliono sapere chiamano sempre noi, ma per me non è solo l’Andrea il fiore all’occhiello della nostra attività, ma il Laboratorio di Biologia Marina nell’insieme delle sue attività”.

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E’ nata “Amare dolcezze”

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opo un lungo peregrinare sono finalmente tornato nelle amatissime Marche. Nell’arco di un quarantennio mi sono sempre occupato con impegno della divulgazione della patologia diabetica: ho fondato Associazioni, ho scritto libri e centinaia di articoli, ho fatto nascere riviste a larga tiratura. Ricordo con nostalgia, ma anche con profonda gratificazione, quando con l’amico, Dottor Paolo Fumelli, fedeli all’esortazione del grande diabetologo americano Leo Krall che sosteneva: “Bisogna andare incontro alla gente”, abbiamo radunato per la prima volta alla Loggia dei Mercanti di Ancona un gruppo di diabetici molto lusingatI che qualcuno s’interessasse di loro. Con questa iniziativa gettammo le basi del volontariato e dell’associazionismo. Sull’ala dell’entusiasmo riunimmo poi al Cinema Coppi, sempre di Ancona, ben 2000 diabetici. Il gestore della sala, sbalordito per la sorprendente affluenza, continuava a ripetere: “Neanche quando è venuto Fanfani abbiamo visto tanta gente!” Ebbene con lo stesso spirito di servizio, insieme a una redazione dinamica e motivata (nella quale c’è molta “fanesità”,

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dalla Dottoressa Luisella Cotti, responsabile del Centro di Diabetologia dell’Ospedale S. Croce al Dottor Emilio Augusto Benini, Presidente della Federazione Diabetici di Fano, dal solerte e giovane editore Mattia Tarsi fino al sottoscritto), ho ripreso con lo stesso entusiasmo il filo rosso, del resto mai interrotto, col nostro territorio. Molta acqua è passata sotto i ponti dopo quel mitico periodo; la diabetologia marchigiana ha fatto passi da gigante e non posso che congratularmi con gli addetti ai lavori. L’assetto organizzativo messo in atto nella nostra Regione è diventato un modello a livello nazionale. La qualità dell’assistenza, certificata dagli Annali dell’Associazione Medici Diabetologi, posizione le Marche tra le prime in Italia. Mancava, però, una pubblicazione che completasse la serie delle brillanti iniziative. Ecco perché è nata questa rivista che, con una tiratura di 10.000 copie e una cadenza semestrale, si rivolge ai 70.000 marchigiani con diabete, alle loro famiglie e a quanti orbitano intorno a questo “pianeta”. Distribuita gratuitamente nei Centri di Diabetologia, si occupa non solo dei temi connessi alla patologia, ma anche alle esigenze dalla gente. Per sdrammatizzare l’argomento l’abbiamo chiamata “AMARE DOLCEZZE”, un ossimoro che nel tempo diventerà familiare. In conso-

anno 1_ numero 0_ marzo/aprile 2011 _ distribuzione gratuita

di Rodolfo Colarizi

nanza con una siffatta scelta abbiamo optato per l’inserimento di alcune vignette che alleggeriscono i testi ( nel numero zero sono stati trattati la gravidanza, il piede del diabetico, le professioni e i mestieri permessi, gli sport consigliati, la distribuzione dei presidi tramite le farmacie…..) intercalati con un articolo ameno, ambientato sempre nel nostro territorio. Abbiamo chiamato a collaborare non solo i diabetologi di tutti i Centri marchigiani, ma anche i componenti delle Associazioni che potranno far sentire la loro voce. I lettori sono pregati di scriverci, saremo ben lieti di rispondere. L’obiettivo primario, infatti, che ci siamo proposti è squisitamente didattico e divulgativo perché quanto più gli adulti e i bambini acquisiranno consapevolezza e conoscenza del proprio stato tanto più riusciranno a convivere serenamente con la malattia. L’epicentro del nostro interesse rimane il diabetico con tutte le sue necessità terapeutiche, psicologiche, oltre che logistiche e comportamentali. Non sappiamo se riusciremo nell’intento, forse ambizioso, ma su un punto possiamo scommettere: ci adopereremo con il massimo impegno! Se anche in minima misura saremo capaci di migliorare la qualità della vita degli interessati e delle relative famiglie la nostra piacevole fatica sarà ampiamente ripagata. autorizzazione Tribunale di Pesaro n. 586 del 11/02/2011

Rivista per i marchigiani con diabete

amare dolcezze

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Dal Kazakistan a Miami, Fano resta sempre il primo amore Arturo Busca vive in Florida da 5 anni dove ricopre un importante ruolo dirigenziale per la Dhl di Corrado Moscelli

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ive con la sua famiglia a Weston, in Florida, un paese di 60 mila abitanti situato a circa 30 minuti a nord-ovest di Miami. Quando la compagnia per la quale lavora gli ha proposto questa destinazione Arturo Busca, fanese di 41 anni, ha accettato subito perché a lui piace viaggiare e conoscere posti nuovi anche se Fano rimane sempre “il primo amore”. Arturo, da quanti anni ti trovi a Weston? Dal maggio del 2006. Per chi lavori? Lavoro per DHL, e più esattamente per una divisione del gruppo che si chiama Global Customer Solutions (GCS), e che si occupa dei bisogni logistici delle prime 100 società più grandi del mondo ed ha un fatturato globale di divisione di circa 10 Miliardi di Euro all’anno. Quali sono le tue mansioni? Sono direttore del team di “global pricing”, e cioè il team che si occupa di strategia dei prezzi e coordina il lavoro dei 3 team regionali per America, Europe e Asia/Mercati Emergenti nelle gare d’appalto cui partecipa DHL. Faccio presente che DHL non si occupa

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solo di spedizioni espresse, con il classico furgone giallo che si vede in giro anche per Fano, ma ha anche altre divisioni, non riconoscibili dal classico logo aziendale, e che si occupano di cargo aereo e via mare, servizio di brocheraggio, supply chain/logistica. Per quale motivo sei finito in questo paese? DHL è una società globale con quasi mezzo milione di dipendenti sparsi in 220 paesi. Lavoro con questa società dal 2002, quando fui assunto a Bruxelles, presso la sede per l’Europa. Poi ci siamo spostati per quasi 3 anni a Londra, sempre nell’ambito dello stesso team, e nel 2006, ho trovato questa posizione che mi interessava professionalmente qui in Florida, e così ci siamo trasferiti. Non so se è l’ultima destinazione. Qualche anno in Asia, più precisamente a Singapore, non mi dispiacerebbe. Sei contento di questa scelta? Sono contento da un punto di vista professionale, ma voglio aggiungere che anche la mia famiglia è molto contenta, rispetto alle precedenti sedi di Londra e Bruxelles. Gli USA sono difficili da battere in termini di qualità della vita. E’ stato difficile ambientarsi? Ambientarsi qui in Florida è stato molto semplice. Ci siamo trovati subito a nostro

agio, sia per la bellezza del luogo, il clima, per la semplicità della vita, intesa senza complicazioni e burocrazie inutili, e per gli amici che abbiamo conosciuto. E’ come vivere a Fano in estate, ma qui l’estate dura tutto l’anno. Perché hai deciso di andare all’estero per lavorare? In Italia non ci ho mai lavorato. Dopo la laurea, fui assunto dalla Renco di Pesaro e spedito in Kazakistan dove ho passato quasi 3 anni nella nuova capitale di Astana. E’ stata un’esperienza importantissima, perchè dopo 3 inverni passati nella seconda capitale più fredda al mondo (dietro Ulan Bator), si diventa vaccinati per andare in qualsiasi altro luogo, e starci bene. Dopo il Kazakistan sono tornato a studiare per un MBA in Inghilterra, e durante il master ho conosciuto DHL che mi ha assunto 3 mesi prima di finire gli studi. Perché oggi sono sempre più giovani i ragazzi che vanno all’estero per fare una esperienza? Secondo me dipende dalla situazione in cui si trova l’Italia. Sono all’estero da 14 anni, e da quello che leggo e sento dagli amici, è un paese che non offre molte opportunità a giovani laureati in qualsiasi settore. Non è più competitivo a livello internazionale, è complicato per chi vuole aprire una propria attività, e per chi ha un lavoro dipendente,

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è sottopagato rispetto al costo della vita e rispetto a colleghi con incarichi simili. Andare all’estero apre nuove porte, può dare molte soddisfazioni, e spesso non si torna indietro. Provare è un consiglio che do a tutti. Potrebbe non piacere o non riuscire, ed in quel caso, si torna a casa, ma sempre con un’esperienza positiva da aggiungere al curriculum. Quali sono le principali differenze con l’Italia? Quando si è all’estero, il cognome non conta più, e nemmeno le raccomandazioni nella definizione italiana, visto che solitamente non si conosce nessuno. Si cerca di dimostrare quello che si vale con le proprie forze, e spesso e volentieri, la preparazione di noi italiani accompagnata all’impegno, sono sempre ben apprezzate. Inoltre il mondo del lavoro è più dinamico perche non c’è quell’assurda staticità italiana per cui è impossibile licenziare. Qui è semplice trovare un nuovo lavoro o incarico nell’ambito della stessa società, e mettersi a fare qualcosa di nuovo. Tornerai in Italia oppure la tua vita oramai è in questo paese? Non mi piacerebbe tornare in Italia, se penso di vivere e lavorare in città come Milano e dintorni. Qui in Florida vado al lavoro in bici, ci sono ottime attrezzature per una vita all’aria aperta, per non parlare delle spiagge. Sarei molto felice invece di tornare a Fano. Purtroppo non credo che possa trovare una valida esperienza professionale che possa rimpiazzare quella attuale, ma non si può mai dire. Male che va, tornerò per la pensione quando i figli saranno già grandi, magari passando 6 mesi a Fano, e 6 mesi qui in Florida. Sei aggiornato su quello che succede a Fano? Su Fano sono aggiornatissimo! Oggi dall’estero seguo quotidianamente via internet le vicende cittadine, molto di più di quando

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ci abitavo, e mi confronto con gli amici, in lunghissime discussioni via email e via Facebook. Vista dall’America, Fano è una città da un potenziale enorme, ma gestito male. A 2 settimane dall’inizio della Fano dei Cesari, il sito era ancora vuoto, tanto per dirne una. Mi piacerebbe invitare la Giunta fanese qui a Weston per dare loro delle idee che possano essere applicate a Fano e dimostrare come si vive in una città moderna. Weston è ai primi posti per qualità della vita negli Stati Uniti, tra le città di piccole dimensioni, e la prima in Florida. Per questo non seguo la politica locale, qui a Weston, a me sembra tutto perfetto. La città è amministrata così bene che alle ultime elezioni, non c’erano nuovi candidati, e così hanno cancellato le elezioni, e riconfermato il sindaco uscente per un altro mandato. Cosa ti manca di più della tua città? Mi mancano gli amici, il BonBon, Il Caffé Centrale e Guerrino, più qualche ristorante e pizzeria locale. Ovviamente anche la moretta delle 2:30 alla Rotonda. Ogni quanto torni? Circa una volta all’anno, forse una volta ogni 2 o 3 anni per il futuro, essendo mia moglie Kazaka, un anno il menu prevede l’Italia, l’altro il Kazakistan e un anno vorremmo girare per gli USA che conosciamo molto poco. Cosa ha detto la tua famiglia quando ha vi-

sto per la prima volta Fano? Hanno sicuramente apprezzato i resti romani, le strade con il selciato e tutto ciò che ha una storia di secoli o millenni. La città di Weston, nel 2006 ha festeggiato 10 anni di storia, quindi lascio immaginare che tipo di città sia. 50 anni fa, qui c’erano le paludi degli Everglades. Perché dovresti tornare Fano? Perchè puoi girare il mondo, vedere e vivere in città stupende, ma il primo amore non si scorda mai. Perché non dovresti tornare? Perche voglio far vivere i miei figli in un paese dove avranno più opportunità.

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Kiotis Paris

Apre le porte al benessere Kiotis. Creata da Jacques Romain Rocher, apre le porte ad un mondo di benessere. Associa il meglio dell’Aromalogia, scienza degli Oli Essenziali, alla competenza dei Laboratori Kiotis. Sul mercato non mancano aziende cosmetiche, ma kiotis si contraddistingue per diversi motivi … Una cosmesi più orientata verso il benessere che si prende cura della nostra mente e del nostro corpo utilizzando oli essenziali puri e naturali al 100%.. Oleosi, ma non grassi,volatili,odorosi, molto concentrati e molto efficaci tanto che, contrariamente ai principi attivi classici utilizzati nella cosmesi, gli oli essenziali racchiudono una moltitudine di molecole, tra i cinquanta e i trecento componenti biochimici. Questo spiega il fatto che ogni olio essenziale puro possiede moltissime proprietà. Quindi, per esempio, l’olio essenziale di limone è, al contempo, antisettico,astringente, stimolante, rivitalizzante, mentre la vitamina C, in cosmetica, viene utilizzata per il suo potere energizzante e il retinolo come antiossidante. Rituali di bellezza che vanno dalla cura del viso alla cura del corpo. In questo secolo va tutto troppo veloce, è quindi di vitale im-

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portanza prendersi del tempo. Basta, per esempio, chiudere la porta del bagno, isolarsi ed immergersi in un bagno con il Rituale Relax a base di olio essenziale di lavanda e arancio bio Una vasta gamma di prodotti per rispondere alle diverse esigenze…. Consulenti di bellezza …. donne entusiaste del brand che hanno il compito di pubblicizzare la filosofia Kiotis, che commentano, forniscono dettagli e spiegazioni in un contesto amichevole e caloroso. Pronte ad ascoltare le esigenze di qualunque donna. Una delle tante esigenze della donna di oggi è quella di non invecchiare. La domanda che dobbiamo porci è: “ è possibile conservare la pelle giovane e luminosa? Difficile ma possibile, proprio così con Kiotis abbiamo la risposta che cerchiamo …

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Trovata cripta antica sotto la Chiesa del Prelato Il ritrovamento durante dei lavori di consolidamento dell’edificio

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lavori erano in corso da alcuni giorni e servivano per consolidare l’edificio, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che alla fine di una calda giornata di giugno sotto la chiesa del Prelato spuntasse fuori una cripta ancora ben integra e con all’interno due corpi. Durante dei carotaggi gli operai della ditta incaricata dei lavori si sono imbattuti in una

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grossa lastra di marmo. Spostato il masso hanno scoperto un corridoio lungo almeno 5 metri che conduceva ad una cripta che si trovava, in linea d’aria, proprio sotto la cappella della chiesa. Cripta lunga oltre 5 metri e alta quasi 4, dipinta di bianco e giallo che conteneva tre tombe: una vuota, una perfettamente chiusa e con alcune decorazioni, e una terza con evidenti segni di sgretolamento e dalla quale si intravedevano dei resti umani. In un mattone caduto dai resti di una delle

tre tombe era ancora ben evidente la data di tumulazione, 1823. In quella invece ancora integra, è stata trovata la dicitura latina “Castracanis” che, secondo la Diocesi potrebbe fare riferimento al Prelato, colui che diede il nome alla chiesa: Castruccio Castracane. Fatto il ritrovamento il Vescovo Armando Trasarti ha dato subito indicazione di effettuare analisi accurate della cripta e delle tombe che sono state rinvenute per riuscire ad avere informazioni più precise su questo importante ritrovamento.

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I Phone sbarca sul campo medico Studiata una applicazione che permette di individuare la presenza della cataratta

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’I-Phone arriva anche nel campo medico. L’androide tecnologico più famoso al mondo ha raggiunto anche l’ambito sanitario con la creazione di una applicazione che riesce a rilevare la presenza della cataratta, la causa principale della cecità nel mondo. Sembra infatti che alcuni studiosi del Massachusetts abbiano dato alla luce una applicazione che prende il nome di “Catra” che è in grado tramite una lente di plastica ed un software, di individuare la presenza di questo disturbo all’occhio. Apple e specialmente I-Phone non sono nuovi a supporti tecnologici di questo genere. Infatti qualche mese fa la nota azienda informatica ha messo sul commercio un’opzione che si chiama “WebMD” Tv che offre informazioni su ogni problema di salute per uomo e donna. Organizzata e facile da consultare, WebMD Mobile fornisce notizie mediche sui farmaci e un indice globale di varie condizioni mediche per il primo soccorso. Inoltre l’azienda farmaceutica Epocrates ha costruito insieme ad Apple un’applicazione tra le più popolari. Questa applicazione medica è un vero e proprio prontuario farmaceutico sui farmaci e su ogni genere di malattia. E’ stato sviluppato attentamente in ogni sua

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parte e la quantità di notizie usate lo rende un vero e proprio sostegno medico tecnologico. Oltre alla pletora di informazioni cliniche su migliaia di prescrizioni e farmaci da banco, dispone anche di una valutazione di interazione farmacologica, consentendo ai pazienti di assicurarsi di non star prendendo un pericoloso cocktail di farmaci. La funzione di ‘pill ID‘, permette agli utenti di identificare un farmaco sconosciuto, facendolo corrispondere a una delle immagini nel database. Poi per i più curiosi e più esigenti c’è Cures A-Z. Un’applicazione che permette di vedere sintomi, cure e tempi di recupero per qualsiasi tipo di disturbo o malattia.

Basta scorrere con il vostro dito nella lista che apparirà nello schermo per soddisfare in pochi attimi tutte le vostre curiosità o domande. Mentre è rivolto a coloro che soffrono di disturbi notturni il registratore di suoni che durante il riposo rileva eventuali suoni anomali, come quelli dovuti al digrignamento dei denti o al troppo movimento. Particolarmente interessati saranno i sonnambuli che avranno finalmente un responso veritiero ed efficace sulla loro attività. Da precisare che tutti questi strumenti sono utili ma non sono un supporto medico e non sostituiscono la prevenzione o la cura di disturbi o problemi sanitari.

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Il web contagia una persona su due A salire la consultazione di web tv e giornali on line

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a comunicazione è in fermento. Tutto frutto delle evoluzioni e delle scoperte fatte in campo tecnologico negli ultimi anni. Se nel 2006 i fruitori del web erano circa il 29% complessivo ora in cinque anni il numero è cresciuto talmente tanto da toccare quasi il 50% della popolazione, ovvero una persona su due. Ad accelerare il processo mediatico sicuramente sono stati in gran parte i social network, strumento molto discusso per le sue controindicazioni etiche e morali ma senza dubbio molto utilizzato. A riferire i dati è lo studio svolto dall’istituto Censis/Ucsi che ha effettuato il 9° rapporto sulla comunicazione dal titolo ”I media personali nell’era digitale”. Secondo quanto emerge dalla ricerca svolta circa il 67,9 degli italiani conosce almeno un piattaforma sociale, percentuale che sale al 91% tra i giovani ma che scende al 31,7 tra gli over 65 interessando complessivamente circa 33 milioni di persone. Il più utilizzato è Facebook con il 65,3%, subito dietro YouTube (53%), seguono Messenger (41%), Skype (37,4%) e Twitter (21,3%). A risentirne di queste tendenze non sono solo i social network ma anche tutti gli ambiti della vita quotidiana

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che si stanno adeguando a questo processo incredibile che coinvolge non solo i più giovani e le classi sociali più colte ma tutte le persone di ogni fasce di reddito e di età. Circa il 12% degli italiani cerca un’occupazione attraverso i siti di annunci lavorativi, dato che sale esponenzialmente al 41% tra i disoccupati. Rispetto agli anni passati però sono tutte le varie attività canoniche ad essere state invase da una informatizzazione generale come lo svolgimento di operazioni bancarie tramite il web che viene considerata tra le attività maggiormente svolte (22,5%). Poi fare acquisti (19,3%), prenotare un viaggio (18%), comprare un libro o un dvd (6,2%) oppure sbrigare pratiche con uffici amministrativi (9,7%) o prenotare una visita medica (3,9%). Questi sono tutti esercizi che si stanno trasferendo dalla vita reale ad un

mondo informatico con una certa velocità. A subire di più dall’ evoluzione è principalmente l’informazione della carta stampata a pagamento che dal 2009 ad oggi perde circa il 7% dei lettori mentre quella on line aumenta la propria soglia di 0,5 con una utenza del 18,2%. La web tv aumenta di ulteriori 2,6 punti percentuali nell’ultimo biennio, con un’utenza complessiva al 17,8%. Mentre la mobile tv rimane a livelli bassi, relegata a un pubblico saltuario e di nicchia (0,9%). A scegliere sempre più nuovi canali di informazione soni i giovani (tra i 14 e i 29 anni) che preferiscono per un 40,7% la web tv, segue con il 39,6% la tv satellitare, poi con il 2,8% l’iptv, ed infine l’1,7% la mobile tv. Cifre che parlano chiaro su come stia cambiando la nostra società e su quali direzioni sia indirizzata.

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L’economia si sta muovendo. Cresce il numero di partite Iva Secondo Unioncamere nel 2010 c’è stato un saldo positivo tra aziende cessate e quelle aperte

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e aziende ricominciano a correre. Riprendono il loro cammino dopo le difficoltà dovute alla crisi internazionale che ha colpito tutti i settori economici. Lo fanno sicuramente con un modus operandi diverso che si sta rivelando migliore di quello utilizzato in passato dalle migliaia di imprese presenti sul territorio nazionale. A spiegarcelo è Enrico Maria Renier, membro del Consiglio Provinciale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Provincia di Pesaro e Urbino, fondatore dell’omonimo studio di commercialisti Renier e Associati. “Il fenomeno delle aperture delle partite Iva – afferma Renier – è in aumento specialmente da parte dei giovani italiani under 30 sul totale delle aperture nell’anno 2010 che rappresentano il 22,5% del totale, con un 3% in più rispetto allo scorso anno. Questo dato sembra fotografare una parte del mondo giovanile del nostro paese che alla crisi ha reagito con uno scatto di intraprendenza, scommettendo su una nuova attività in proprio.
In questo dato con tutta probabilità rientrano anche quei giovani che sono stati costretti all’apertura della partita Iva, per mantenere un lavoro che già c’era o per iniziare un nuovo lavoro con una moda-

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lità di rapporto con l’azienda meno oneroso per quest’ultima.
 Ma probabilmente in questa crescita delle aperture di partita Iva tra i giovani italiani c’è anche la consapevolezza che in un mercato in difficoltà in cui le garanzie di una volta sembrano venire meno, ci si deve giocare in prima persona. Anzi, il momento di difficoltà passato e, in parte, anche presente, può essere un’opportunità per inventarsi o programmare una nuova vita professionale, magari più soddisfacente di quella che c’era prima. 
E il dato relativo alla crescita delle aperture di partita Iva tra i giovani under 30 dell’anno scorso non sembra essere un exploit isolato, ma sembra essere parte di un trend di crescita costante, dato che nel 2006 la percentuale di partite Iva aperte dai giovani sotto i 30 anni sul totale delle partite Iva aperte in Italia era solo del 12,6%.
 Comunque lo si legga, questo è quindi un dato che riflette un atteggiamento positivo di reazione dei giovani italiani a un periodo economico denso di dubbi e incertezze, e fa ben sperare per la lotta contro uno dei grandi mali dell’economia italiana, ossia l’alta percentuale della disoccupazione giovanile. Unioncamere rafforza questa teoria rendendo noto, tramite i report ufficiali, che il 2010 è stato il primo anno in cui c’è stato

Enrico Maria Renier un saldo positivo tra cessazioni e aperture di aziende con 72.530 unità in più. E’ chiaro che la macchina sta riprendendo lentamente risvegliandosi da un lungo letargo in maniera maggiore tra le cooperative, consorzi ed imprese individuali e questi numeri si riempiono ancora più di significato se si pensa che questo è il miglior risultato dal 2006. Anche nel mio Studio si è percepita questa ventata di cambiamento dove anche nell’ultimo anno abbiamo registrato più aperture che cessazioni con 21 ditte aperte e solamente 2 che sono state chiuse, cessate. Con questo panorama i presupposti per decidere di aprire una nuova attività ci sono tutti; però bisogna mettere sul piatto capacità e idee nuove”.

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Come ci vestiremo dopo l’estate? Ecco alcune anticipazioni delle tendenze-moda per la stagione A/I 2011-2012 di Mariolina Palazzi

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icuramente non è facile parlare di capi invernali quando fuori sono 35° all’ombra ma, non so voi, io personalmente sono già stanca di vedere le vetrine della mia città ancora tappezzate di scritte SALDI -50% o addirittura -70%... Se avete approfittato delle ultime occasioni tenete a riposo la carta di credito perchè

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fra un mese avrete sicuramente voglia delle ultime novità in fatto di abbigliamento e di tutto ciò che lo completa come gli accessori. L’inverno torna un po’ alle vecchie origini: cappotti di cashmere, montgomery, cappe, montoni con cappucci avvolgenti e profilli in pelle. La lana in tutte le sue varianti è la protagonista dei mesi freddi: mohair, bouclè, tweed, gabardina trattati in chiave tecno con lunghezze che sfiorano il ginocchio. I cappotti hanno il collo in mongolia o in pelliccia, il caban di feltro spalmato ha un effetto metallico, il trench è di tela gommata con inserti in gabardine di lana, il giaccone di pelle è doppiato con la lana. Fra tanto grigio e brown troviamo la nota scintillante del lurex e tanto colore soprattutto negli accessori. I toni autunnali hanno una marcia in più: verde pieno, arancio e mandarino. Tinte nette e dettagli decorativi accomunano borse e scarpe: flash di blu Cina, rosso, viola, verde squillante che abbinati a contrasto danno carattere al vostro look metropolitano. Il nero assoluto è sempre presente sia per il giorno che per le serate formali, questa volta con un certo rigore maschile. I completi sono in velluto liscio, la giacca ha il revers in raso di seta da portare sopra bluse colorate in crèpe con inserti laminati. La giacca è anche in crêpe di lana, lo smo-

king rigorosamente in velluto da abbinare alla camicia in raso. Il doppiopetto in drill di lana e ancora giacca bicolore (nero-blu) con revers a strati o senza collo in crêpe di lana da portare con pantaloni dal taglio maschile con inserti in pelle o anche con le doppie pinces. Nera anche la pelle: l’intramontabile chiodo, il blouson con dettagli trapuntati, il blazer lungo di nappa, la giacca effetto pitone o ancora il blouson di pelle lavata con tasche a soffietto. Per chi ama gli anni’80 il biker è in shearling matelassé con maniche ampie e il bomber con bordo elastico si arricchisce di volants sulle spalle. Queste sono solo alcune delle proposte fashion per la prossima stagione e allora....come ci vestiremo dopo l’estate? ....buon shopping a tutte!!!

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E…state con il vostro amico peloso Alcune “dritte” per un agosto al “bau”

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aldo torrido e insetti come flebotomi e zanzare che pungono, pericolo di scottature. La bella stagione può trasformarsi in un incubo anche per i nostri amici pelosetti se non prendiamo le giuste precauzioni. I cani, a differenza degli esseri umani, sudano attraverso i cuscinetti delle zampe e regolano la temperatura tramite l’evaporazione dell’umidità sulla lingua e nella bocca, per

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questo quando hanno molto caldo li vediamo con la lingua a penzoloni. Gli animali da compagnia - sottolineano i veterinari Enpa (Ente nazionale protezione animali) e Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani), sul sito www.vacanzebestiali.org non hanno esigenze molto diverse da quelle dell’uomo. L’esposizione al sole e all’afa è un fattore di rischio anche per loro. Regola numero uno: tenere sempre a disposizione dell’animale una ciotola con acqua fresca. Inoltre uscire nelle ore più calde del giorno è sconsigliabile anche per gli animali domestici, meglio uscire per la passeggiata dopo cena o durante le prime ore del mattino. Sconsigliato anche lasciare il nostro amico con la coda in auto ma se proprio è necessario ricordiamoci almeno di lasciare il finestrino abbassato. In pochi sanno che anche i cani, pur essendo coperti dal pelo possono andare incontro a scottature proprio come noi. Anche la passeggiata in campagna in primavera ed in estate può essere pericolosa per Fido, infatti l’erba cela una miriade di animali non proprio simpatici come zecche e pulci. A questo proposito esistono lozioni spray, come ad esempio Sinergix prodotta dalla ditta pesarese Fa.Zoo., completamente naturale ed indicata contro le infestazioni di mosche, tafani, zanzare, flebotomi, zecche

e pulci che agisce conferendo all’animale una particolare profumazione che confonde gli organi recettori che gli insetti utilizzano per localizzare e aderire all’ospite scelto. La particolarità del prodotto è che, essendo completamente naturale può essere utilizzato anche sui cuccioli. Infine per coloro (e speriamo che siano tanti) che porteranno il proprio cane in vacanza sarà utile sapere che in 17 autogrill italiani esistono i Fido Park, delle aree di riposo e ristoro per i cani che affrontano viaggi più o meno lunghi in autostrada. Dal primo giugno è partita anche una campagna nazionale contro il randagismo e contro l’abbandono di animali dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus, testimonial d’eccezione Rocco Siffredi con lo slogan “Ho sedotto e abbandonato. Ma non il mio cane. Sterilizza il tuo cane e il tuo gatto: il miglior modo per combattere l’abbandono è la sterilizzazione” e se lo dice un playboy come Rocco….possiamo crederci!

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Fano dei Cesari 2011, trionfano le fazioni del Cinghiale e della Volpe Ora si lavora al Carnevale Estivo in programma dal 4 al 7 agosto

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irca 20mila persone hanno affollato il Pincio e le mura augustee per assistere al gran finale della Fano dei Cesari 2011. A trionfare per la migliore sfilata e la migliore coreografia è stata la fazione del Cinghiale. La Corsa delle Bighe invece è stata vinta dalla fazione della Volpe condotta dal valoroso auriga Marcello Paribeni. Ora l’assessorato al Turismo, Eventi e Manifestazioni insieme all’Ente Carnevalesca e all’Ente Manifestazioni sta mettendo a punto gli ultimi dettagli del Carnevale Estivo in programma dal 4 al 7 di agosto.

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Con l’arrivo dell’estate si apre la stagione dei viaggi in camper Scopriamone di più con Luca e Marco Generali, camperisti e concessionari della Caravan Point di Rio Salso

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erché viaggiare in camper?

Risponde Luca: i motivi che possono portare a questa scelta sono numerosi: innanzitutto un viaggio in camper ti permette di viaggiare senza rinunciare alle comodità della tua casa. Durante il viaggio potete avere a disposizione una bibita fresca presa dal frigo, usare il vostro bagno e i bambini possono guardare un film o giocare comodamente ma … sicuri! Il camper è forse uno dei modi migliori per far viaggiare i bambini di ogni età, che possono affrontare anche lunghi viaggi senza stancarsi e soprattutto senza annoiarsi! Non sentirete più i vostri figli chiedervi ogni minuto “Quanto manca?”, anche perché avranno con sé tutti i loro giochi, che in altri viaggi, ad esempio in aereo o in auto, non avrebbero potuto portare! Risponde Marco: ma il viaggio in camper non è solo per le famiglie! È per tutti coloro che amano viaggiare in libertà, senza l’obbligo di prenotare o rispettare vincoli d’orario. Per chi ama conoscere, cambiare fino all’ultimo idea di percorso, essere indipendenti e vivere a pieno ogni emozione. È un mezzo indicato per chi desidera sentirsi protagonista nell’ideare e realizzare la propria vacanza, senza agenzie o altri interme-

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diari. E poi, la libertà di partire in ogni momento: i camperisti sono tra gli italiani quelli che fanno più vacanze nel corso dell’anno e questo anche perché i costi sono molto ridotti: una settimana di vacanza con camper a noleggio per 4 persone costa a partire da 400 euro, ai quali va aggiunto il carburante come nell’auto, ma potenzialmente nient’altro visto che il cibo può essere portato da casa, con un notevole risparmio! Ma come si viaggia in camper? Risponde Luca: Innanzitutto bisogna sottolineare che il viaggio in camper non deve essere visto come una modalità “povera” del fare vacanza o come un turismo di carattere residuale, ma uno stile, un modo di viaggiare a sé stante! La ricerca di luoghi autentici, la possibilità di conoscere località che spesso non rientrano nei circuiti più noti o scoprire le manifestazioni più genuine della cultura locale e dei luoghi che si intendono visitare. Inoltre, va abolito il luogo comune secondo cui il viaggio in camper sia scomodo. I moderni mezzi a disposizione sul mercato dispongono di ogni confort per viaggiare in tutto relax: gli interni sono sempre più spaziosi e confortevoli e mettono a disposizione tutte le nuove tecnologie (aria condizionata, schermi lcd, …)

Per tutte queste comodità temo che i costi per acquistare un camper siano piuttosto elevati … Risponde Marco: Guardi i modelli sono diversi e ci sono prezzi per tutte le tasche. Per chi vuole spendere meno è possibile acquistare un camper usato, con costi a partire da cinquemila euro. Per chi invece intende approcciarsi per la prima volta a questo mondo, consigliamo un noleggio: la Caravan Point offre particolari promozioni per i week-end di maggio e giugno e per le settimane dei mesi estivi, che potrete conoscere sul nostro sito www. caravanpoint.it Tutti i nostri camper sono di elevata gamma e se dopo il noleggio decidete di acquistare il mezzo, vi scontiamo l’intero costo del noleggio! Mi sembra che quindi viaggiare in camper comporti diversi vantaggi … Risponde Luca: sicuramente! E tra questi c’è anche quello di sfuggire al maltempo! Le faccio l’esempio della mia ultima vacanza in Sardegna. Ci trovavamo nella parte più a sud, dove il tempo previsto per la settimana non era fra i migliori … così con il mio camper ci siamo rapidamente spostati verso nord, dove abbiamo trovato sole e sereno! Pensi a chi ha pochi giorni di vacanza a disposizione e deve farseli rovinare dal brutto tempo! Il camper ti permette di aggirare ogni imprevisto! A questo punto direi che i nostri lettori non abbiano più scuse per non provare un viaggio in camper …! Risponde Luca: Caravan Point vi aspetta a Rio Salso per mostrarvi la nostra gamma di veicoli e le nostre migliori promozioni sui noleggi della stagione!

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A Fano si “costruisce” musica Il “Naive Studio” di Francesco De Benedittis ospita le star della musica italiana e internazionale

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olto spesso parliamo di ragazzi che seguono i loro sogni ma purtroppo giustifichiamo i loro insuccessi con il fatto che non hanno le occasioni per esprimersi. Spesso però accade il contrario è la statistica negativa viene così interrotta. Questo è successo a Francesco De Benedittis, 37 anni, che ha “disegnato” a Fano il suo futuro, dando vita nel 2006 al Naive Recording Studio di Bellocchi. Passando per le sale dello studio è possibile incontrare figure musicali di livello nazionale come Nek, Francesco Renga oppure come è accaduto qualche mese fa, Fabio Concato. Francesco De Benedittis ha saputo arrangiarsi e prendere al volo tutte le possibilità che la vita gli ha concesso. Nel suo curriculum appaiono anche collaborazioni con star internazionali come Sylvie Vartan e Kelly Joyce con la quale ha composto la hit internazionale “Vivre la Vie”, numero uno delle classifiche di Italia, Belgio, Svizzera e Francia. Da segnalare anche il lavoro di squadra fatto con il cantante Nek con il quale c’è un rapporto di fiducia: “Nek è un cantante emblema della musica italiana –afferma Francesco De Benedittis- quindi lavorare con un artista

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simile è davvero un onore. Filippo Neviani (vero nome di Nek n.d.r) spesso viene qui a registrare pezzi o canzoni dimostrando una grande considerazione e fiducia verso la mia struttura. La grande musica si dice che abiti solamente nelle grandi capitali europee. Io ho avuto sempre la convinzione invece che se si possiedono le capacità e la voglia di mettersi in gioco è la stessa fama a bussarti la porta. Forse in pochi avrebbero aperto un centro musicale di questa portata in una città come Fano ma fino ad ora i

dati e i numeri mi stanno dando ragione”. Nello studio, oltre a Francesco lavorano i suoi collaboratori Fulvio Mennella, (37) anni, Luca Antinori, (34) anni e Edoardo Michelori (27) che scrivono musiche e testi che, attraverso le case discografiche, mettono a disposizione di alcuni tra i più noti cantanti italiani internazionali. “La mia vita –continua Francesco De Benedittis- secondo il parere dei miei genitori, avrei dovuto passarla dietro ad una scrivania, magari quella di una banca. Fortunatamente ciò non è avvenuto e ho potuto inseguire il sogno che ho sempre avuto da bambino. Per portare avanti questa passione ho faticato tanto e le occasioni nelle quali mettermi alla prova sono arrivate di conseguenza. La scelta vincente è stata quella di puntare sulla qualità perché uno studio musicale come il mio va seguito e sostenuto con gente competente e attrezzature all’avanguardia che possano soddisfare le esigenze, anche le più meticolose, di ogni artista. Ad esempio Fabio Concato ha scelto di registrare nel mio studio il suo nuovo album perché aveva sentito parlare bene del nostro lavoro. Questo attestato di fiducia ti ripaga di tutti i sacrifici fatti fino adesso”.

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La musica per passione

“Powerful in the Ass” è il nuovo che emerge della musica dell’entroterra pesarese

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na band emergente, come tante che ce ne sono in circolazione, ma particolare nella sua forma. Stiamo parlando del gruppo “Powerful in the Ass” nato da circa sei mesi dalla passione per la musica rock, pop e blues di cinque ragazzi dell’entroterra pesarese provenienti da San Giorgio di Pesaro, Piagge, Fano e Pesaro ed è composta da Matteo Branchini (batterista), Alessandro Manieri (chitarra e voce), Michele Montesi (voce), Filippo Dori (chitarra e voce) e Andrea Sangervasi (basso). Loro la musica la sentono scorrere dentro e la vivono personalmente come una missione andando incontro a tante difficoltà come la mancanza di luoghi e di strutture per poter fare le prove o esibirsi. I cinque giovani nella loro vita non fanno i musicisti di professione ma si occupano di altro, c’è chi lavora in banca come Alessandro Manieri, chi invece studia come Matteo Branchini ritagliandosi un po’ di tempo per dedicare alla musica nonostante i tanti impegni. Una grande voglia di emergere accomuna tutti i componenti e li spinge a continuare passo dopo passo, nota dopo nota sognando un giorno che il loro nome venga accostato ai più grandi big internazionali.

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“E’ l’amore sconfinato –afferma Matteo Branchini- che ci consente di andare avanti. Tutti noi abbiamo degli impegni ma facciamo di tutto per trovare dello spazio da dedicare alla musica”. “Prima di tutto –dice Michele Montesi- nella vita siamo amici e ciò ci permette di avere una sintonia splen-

dida, una coesione talmente grande da andare oltre qualsiasi cosa. Il nostro regno è la sala prove che abbiamo ricavato in un capannone industriale, dove settimanalmente ci vediamo per mettere a punto i pezzi da suonare. Anche se il nostro gruppo è nato da non molto, ci siamo già tolti le nostre soddisfazioni ottenendo grande successo in tutte le esibizioni fatte fino ad oggi. Da ricordare il nostro concerto alla ColleMarathon che si è svolta a San Giorgio di Pesaro dove a sentire i nostri pezzi erano davvero in tanti. Altrettanto successo l’abbiamo ottenuto anche alla Notte Bianca a Pesaro, una vetrina e un palcoscenico prestigioso che ha coinvolto le migliori band della zona. Spiegare le emozioni che provi mentre suoni in quei contesti risulta difficile da esprimere perché l’adrenalina è tanta, la paura di sbagliare pure, però sai dentro di te che quel pezzo l’hai provato talmente tante volte che potresti farlo ad occhi chiusi e non puoi sbagliare”.

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Lido di Fano (PU). Il 29 giugno alle ore 21.30 si è svolta la selezione regionale GRAN GALA’ DELLA MODA – NEW MODEL TODAY. La serata organizzata da FASHIONFOR di Sara Pagnetti e Luca della Regina, ha visto sul palco 20 bellezze regionali, la conduzione di MARIA ELENA DEL BIANCO, la partecipazione di artisti tra cui PATRICK PAMBIANCO che ha presentato il suo nuovo singolo, ed ancora il maestro TOMAS FACCHINI che ha fatto vibrare le corde del suo violino elettronico, i costumi da bagno del negozio SUNSHINE, gli accessori moda e i vestiti del nuovo negozio SCINTILLE, gli abiti da cerimonia e da sposa di SGUARDI, trucco e parrucco sono stati a cura di Naty Gaggioli e lo staff TOTAL LOOK I TUOI CAPELLI LA TUA IMMAGINE. La serata inoltre ha visto la diretta su RADIO FANO. Le vincitrici della serata andranno di diritto alla prefinale che si svolgerà a Desenzano del Garda il 3 e 4 settembre 2011, le prime 12 classificate alla finale nazionale realizzeranno il calendario NEW MODEL TODAY 2012 a bordo di MSC FANTASIA.

New Model Today Playa de Lormar Vittoria Galli

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New Model Today Baixa Bijoux Elena Benedetti

New Model Today NYCE Laura Purcaro

New Model Today La Baia Ludmila Botnari

New Model Today Total Look Nancy Bernacchia

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Il commissario Marco Giannetti torna in azione Questa volta il personaggio ideato dal giallista Glauco Faroni è impegnato a Montefelcino

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lauco Faroni è giunto alla quarta prova della sua serie gialla con protagonista il commissario Marco Giannetti. Dopo aver esplorato la biblioteca Federiciana con “Prima di Ferragosto”, il mondo dell’ Accolta dei Quindici, con “Un morto in mostra” e l’ambiente del Comune con “Omicidio in Municipio”, questa volta si spinge nell’entroterra, a Montefelcino. Com’è nata l’idea di questo quarto romanzo? Avevo già in mente di scrivere qualcosa che andasse un po’ a ritroso nel tempo. E il passaggio del fronte, con i suoi drammi, mi affascinava in modo particolare. Quando Fernando Marchetti, sindaco di Montefelcino, durante una conversazione, ha buttato l’idea di un romanzo giallo che si svolgesse nel paese, l’ho colta al volo. A Montefelcino è stata inaugurata una sala-biblioteca, intitolata a Luciano Anselmi, che costituisce il primo passo per costruire un’istituzione che si occupi di questo tipo di letteratura. Quindi questa volta Giannetti esce da Fano per condurre le sue indagini nel nostro entroterra. Una vicenda che storicamente parte dal Medioevo e che giunge ai nostri giorni, at-

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traverso le vicende del passaggio del fronte, nel 1944. Il romanzo è piaciuto ed è stato “adottato” dal Comune e dalla Banca di Credito del Metauro, che ha sostenuto il progetto. Che tipo è Giannetti? Il commissario Marco Giannetti è un tipo tranquillo, fanese al 100%, un po’ in là con gli anni. Vedovo, vive con sua figlia Andrea, in una casa del centro storico, in via Bartolagi. Guarda un po’ la mia casa natale. Non è sicuramente un genio ma un metodico che indaga senza farsi prendere troppo dal lavoro. Nelle sue indagini si fa sempre aiutare da qualcuno: il suo amico Franco Bandini,in quest’occasione. Vive solo in casa ,con un gatto certosino ed è tormento benevolmente dal suo superiore, il dirigente pesarese Bernin. Nelle vicende di Giannetti, ogni tanto compare anche l’amore. Questa volta è alla vigilia delle nozze quando un uomo viene trovato ucciso sulle sedie del giardino del Caffè Centrale. Quindi Fano è molto riconoscibile? Indubbiamente. La collana “La Macchia gialla”, che dirigo assieme ad Alberto Berardi, pubblica solo romanzi gialli che si svolgono a Fano, come hanno già fatto anche Maurizio Lodovichetti e Massimo Foghetti. La Fano di Giannetti che mi piace raccontare

a volte è proprio la co-protagonista della vicenda, come pure mi piace l’uso del dialetto di casa nostra che trovo abbia espressioni molto vive e simpatiche. Anche i fanesi si riconoscono? Direi di sì anche se tutti comunque trasfigurati e spesso assemblati in modo da non poter mettere nessun nome reale vicino a nessun personaggio dei miei romanzi. Quello che cerco di far affiorare è la “fanesitudine” dei soggetti che metto su carta. Come pure mi piace far sorridere il lettore più che inorridirlo con secchiate di sangue e frattaglie sparse qua e là. Metto pochi morti, di solito uccisi con poco spargimento di sangue. Poi cerco di portare il discorso sulle indagini e sui personaggi che Giannetti incontra. Mi piace curare i dialoghi perchè, da buon “commediografo”, ho una certa facilità nel discorso diretto che poi è quello più avvincente e che mi permette di usare un linguaggio molto semplice, quello del fanese di tutti i giorni. Mi piace che il lettore si diverta sentendosi a casa sua. Prossima avventura? Bhè ho in mente qualcosa sul Carnevale che nella nostra città ha tanta parte. Forse verrà ucciso un carrista nei vecchi capannoni. Una storia che si svolgerà negli anni ‘70. Ci sarà pure coinvolta un “maitresse” e la scomparsa di un’agenda con nomi e preferenze dei clienti. E l’uscita? Appena si affaccerà un committente che possa coprire le spese di stampa. La Carnevalesca? E perchè no. Anche se io penso sempre alle associazioni di albergatori che per un euro, il costo di un caffè, potrebbero regalare ai loro clienti un ricordo della nostra città , un gadget che resta, perchè un libro non lo si butta mai via. Invece del cappellino o del portachiavi, un libro da leggersi sotto l’ombrellone, che ricordi per sempre il loro soggiorno a Fano e che magari faccia venire la nostalgia della nostra città.

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Quando l’arte diventa persona Silvana Sisi, una pittrice fanese che sulla vita quotidiana costruisce capolavori

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guardare una sua opera si rimane piacevolmente colpiti non solo per la bellezza che sprigiona ma anche per il rapporto che l’autrice riesce ad instaurare con la sua creazione che trae origine da alcuni “flash” presi dall’immaginario televisivo che vengono riportati poi su tela. Stiamo parlando della pittrice fanese Silvana Sisi, un’artista che sembra quasi vivere in un altro mondo. Un mondo particolare, stravagante, perché l’arte in certi versi si confonde con la realtà senza dare punti di riferimento se non quello che arriva dalle grandi emozioni che riesci a trasmettere con ogni sua opera. Silvana Sisi non diventa pittrice per caso ma nasce artista e si vede solamente con il pennello in mano, come un dono divino che viene concesso solamente a coloro che sono i migliori o meglio i predestinati. Il rapporto tra la pittrice fanese e l’arte è un rapporto conflittuale, burrascoso ma allo stesso tempo vero, genuino e forte. “Io non ho mai cercato l’arte -dice la pittrice Sisi- ma è lei che è venuta a cercare me bussando alla mia porta forte all’età di nove anni. Una passione genuina che con il tempo è cresciuta si è modellata e anche raffinata.

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Io devo dipingere, non posso astenermi dal farlo perché in me c’è una bisogno fisiologico, costante e preciso. Se mi dovessi definire mi penserai come un vulcano, sempre in eruzione, in trasformazione ed in divenire. Anche quando tutto sembra calmo e piatto qualcosa al mio interno si muove e si trasforma”. Un destino segnato dove l’arte accompagna la pittrice in ogni tappa della vita, del rapporto intimo con se stessa nel quale

i sentimenti e l’istinto muovono tutto anche le azioni e i comportamenti che ci spingono nella vita quotidiana. Il filosofo Baumann Zygmunt sosteneva che “la nostra vita è un’opera d’arte che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo, come ogni artista scegliere sfide difficili”. Non sappiamo se Silvana Sisi conosca o se si sia mai ispirata a questo credo, ma sembra, evidente vedendo i suoi capolavori, che questa filosofia sia intrinseca al suo modo di esprimersi, di porsi. “Io l’arte la vedo ovunque, forse perché qualunque cosa è artistica, unica e autentica. Non ritengo assolutamente che l’artista debba creare solamente per una nicchia ristretta di estimatori anzi, la difficoltà sta nel coinvolgere un numero importante di persone e mostrare loro ciò che nella vita di tutti i giorni si evidenzia”. La capacità e la caratteristica di Silvana è di riuscire a cogliere anche in una scena banale come il passaggio di un tram, un dettaglio, un sentimento nascosto agli occhi di una persona normale. La peculiarità degli artisti è anche questa, quella di vedere prima quello che sta per accadere e dircelo attraverso le loro opere in messaggi apparentemente nascosti e celati.

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Il Vescovo: “Uomini cristiani nella città. Abbiamo smarrito l’anima?” Il messaggio che il Vescovo Armando Trasarti ha preparato per la festa del Patrono di Fano è sempre molto attuale di Armando Trasarti Vescovo di Fano Fossombrone Cagli Pergola

L’occidente è riuscito, bene o male, a raggiungere un diffuso livello di benessere; sembra però aver smarrito la capacità di superare tale soddisfacimento. L’imbarbarimento della nostra Italia non è forse il sintomo di un profondo malessere interiore? I giovani restituiscono, amplificati, i messaggi che noi adulti trasmettiamo coi fatti, prima che con le parole. Credo che sia ingeneroso però liquidare l’attuale momento storico come superficiale e decadente. Dalla mia esperienza credo che se le cose migliorassero anzitutto a livello interiore, andrebbero poi decisamente meglio dal punto di vista economico, sociale, relazionale. Un grande dubbio emerge prepotente. “Perché la Chiesa, maestra di cose spirituali, che possiede un tesoro straordinario, che propone una soluzione alla vita da millenni, non sa più parlare al cuore delle persone? Perché è entrata in una incomunicabilità insostenibile? Perché mentre le giovani generazioni esprimono il disagio di vivere, non riesce a essere credibile mentre comunica il Vangelo?” (Card. Martini)

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La grande sfida della Chiesa italiana è quella di evangelizzare il cristianesimo popolare senza mortificarlo, senza distruggerlo. La crisi di autorevolezza nella chiesa continua il suo inevitabile percorso. La Chiesa che vive per annunciare Gesù Cristo, deve mettere il vangelo al centro del suo percorso. La Chiesa ha in mano un tesoro che fatica a comunicare. Un pensiero di affetto e di rispetto per i giovani. Educare non significa semplicemente incanalare informazioni, veicolare contenuti o nozioni. La responsabilità educativa esige prima di tutto un’interiorizzazione nel cuore, nel centro della propria coscienza, l’assimilazione di

una appartenenza e di una identità. Essere educatori – genitori – significa scegliere di essere autorevoli anche se implica fatica. E se accettiamo di vivere il dolore allora comprendiamo il senso della fatica, dell’impegno e anche del fallimento. Alla fine della nostra vita ci resterà soltanto ciò che abbiamo donato e non ci ricorderemo neanche di tutto quello che abbiamo fatto.

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Tutti in vasca per il Water Basket Una squadra pesarese da 4 anni partecipa al campionato italiano di pallacanestro in piscina

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hi avrebbe mai pensato che si potesse giocare a basket in acqua?

Forse in pochi, ma questa disciplina in Italia è particolarmente diffusa e nella nostra provincia c’è una società, la Water Basket Pesaro, che già da quattro anni partecipa a campionati di serie A. Come tutti gli sport la regola principale che permette la sua diffusione è la facilità con cui può essere praticata. La partita, divisa in quattro tempi da 8 minuti ciascuno, si gioca in campi di

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lunghezza compresa tra i 15 e i 20 metri e una larghezza che può variare tra i 10 e i 15 metri, e una profondità di almeno 180 cm. Il campo è poi diviso in 2 metà, in ogni metà è prevista un’area nella quale vige la regola de fuorigioco che è lunga 4 metri e va dal canestro verso la metà campo. I 4 metri delimitano anche il tiro da 3 punti e la distanza del “tiro libero” che viene assegnato in caso di fallo. Ogni squadra si presenta con 5 giocatori titolari e non più di 7 componenti della panchina, per un totale di 12 giocatori

che possono essere sia uomini che donne. Ogni azione di gioco ha una durata di 24 secondi, entro i quali la squadra deve tirare a canestro, in caso di tiro, o di intercettazione della palla da parte della squadra avversaria. La Water Basket Pesaro nata da una idea dell’architetto Lorenzo Iscopiello che ha voluto fortemente portare nella sua città questo stravagante sport che paradossalmente nella città di Rossini lega le tradizioni della gloriosa Scavolini Basket e alle incredibili gesta del nuotatore Filippo Magnini. Fondata nel 2007 la squadra severamente in cuffia bianco rossa, è simboleggiata da un logo che ritrae la famosa Palla di Pomodoro sopra la sfera da basket. Dopo quattro anni di storia e di fatiche, per far emerge un’attività che nella mentalità popolare non esisteva, il gruppo si allena e suda tanto agli ordini di mister Davide Eusebi. Supportata da una grande società e da un grande presidente, Mirko Magrini, la squadra riscuote ad ogni partita tanto successo e nonostante i risultati che stentano ad arrivare i suppoters ed amici che si presentano ogni volta sono davvero tanti. La società pesarese ha appena finito di disputare il campionato italiano uscendo ai quarti di finale disputati a Firenze contro Civitavecchia per 28 a 27. Nonostante la sconfitta in terra toscana la squadra bianco rossa è tornata a casa con qualche dubbio in meno e tante convinzioni in più maturate dopo il buon gioco messo in campo sommato ad una grande prova di determinazione. Ora con il campionato in soffitta la squadra ha salutato tutti lanciando la sfida alla prossima stagione che inizierà a settembre.

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Calendario delle manifestazioni

Dalle colline al mare Marotta Esposizione di pittura Mercatino serale Ponte sasso Mercato Festa con la gluppa Fano Stand gastronomici In gir per Fan Fano Percorso enogastronomico

Ecco i nostri consigli 26 luglio Born to brand Pesaro Contest musicale Tom Harrell Quintet Fano Concerto jazz Fool Circle “Moving Thoughts” Concerto jazz Divertiamoci Ballando Fano Concerto

Ballo d’Estate Cartoceto Sagre e feste Dal 26 al 30 luglio Fanote Fano Concorso musicale Venerdì 29 luglio

Inteferon Fermignano Mostre

Assaggi di Cinema Fano Mostra cinematografica Cinema

Tra Rocca e Stella Gradara Visite guidate

Fino al 31 luglio

Musica Antica-Festival Internazionale Urbino Concerto

Fano, Acqualagna, Gabicce Mare Fano-jazz-by-the-sea Musica

Concerto musica da ballo del gruppo ellepì Marotta Concerti

Dal 30 al 31 luglio

Mostra Accolta dei quindici Fano Mostra pittura Relax in natura: incontri a cura dell’associazione Salix Alba Fano Mostre Mercato del Feudatario: cose antiche d’arte Fano Mostre

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Arte in Collina Mombaroccio Mostre

Piandimeleto Palio dei Conti Oliva Rievocazioni storiche

Agosto Concerti d’organo Chiesa Santa Maria Nuova Concerti Lunedì 1 agosto Chinese Philharmonic Orchestra-Interludio 2011 Pesaro Musica

Domenica 31 luglio

Borghi in festival Pesaro Teatro

Fano AirShow “Frecce Tricolori” Fano Spettacolo aereo

Pesaro nell’antichità Pesaro Visite guidate

Mondolfo/Mondolfesi Mondolfo Mostra fotografica

Martedì 2 agosto Mercatino del feudatario

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Montefelcino Fiere

Fano Stand Gastronomici

Castello Brancaleoni Piobbico Visite guidate

Dall11 al 14 agosto

Giovedì 4 agosto Festa dei 4 cantoni Fano Stand gastronomici Dal 4 al 7 agosto Carnevale estivo Fano Rievocazione del carnevale Sabato 6 agosto Amarcord Fano Mostra fotografica con foto e automezzi d’epoca Dal 6 al 7 agosto Festa del Mare Fano Gastronomia Marinara Domenica 7 agosto Notata longa Fano Gara di nuoto in spiaggia Mercoledì 10 agosto Adelaide di Borgogna Rossini opera festival Pesaro Teatro e danze Elezione Miss Fano Fano Concorso di bellezza Giovedì 11 agosto Mosè in Egitto Rossini opera Festival Pesaro Teatro e danze Festa del Borgo

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Torneo D.A.T street classico on the beach Fano - Torneo di basket Maschile e femminile Venerdì 12 agosto La scala di seta Rossini Opera festival Pesaro Teatro e danze Lunedì 15 agosto Festival di Ferragosto Fano Eventi in piazza XX settembre Capodanno d’estate Fano Eventi lungomare Simonetti Cacciata al Cinghiale Mondavio Rievocazione storica Mercoledì 17 agosto Festa di San Rocco Orciano di Pesaro Mostra ed esposizioni Dal 18 al 21 agosto Il Paese dei Balocchi Fano Festa bambini e stand gastronomici Venerdì 19 agosto Festa del Duca Urbino Rievocazione storica Dal 24 al 26 agosto Fiera di San Bartolomeo Fano Fiera Sabato 27 agosto

Mestieri e mercanti San Lorenzo in campo Rievocazione storica Dal 25 al 28 agosto Campionati nazionali di paracadutismo Fano Esibizione Martedì 30 agosto Pro Memoria 150 anni d’Italia Pesaro Esposizioni Dal 2 al 4 settembre Festival per tutti i gusti Fano Festival Il Sacro e l’arte oggi Acqualagna Esposizione Giovedì 8 settembre Adotta un giardino Fano Convegni Adotta un Giardino Fano Conferenze Venerdì 9 settembre L’arte del perdono: Franco Nanetti Fano Conferenze e convegni Dal 9 all’11 settembre Festival Internazionale del Brodetto e delle zuppe di pesce Fano Festival Sabato 10 settembre Palio della Rocca Serra S. Abbondio Eventi

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La Movida è pronta a fare festa

Aperitivo, cena e dopo cena con tanta musica e divertimento. Poi tutti i venerdì con il karaoke c’è ‘canta che ti passa’ in cui tutti i ragazzi che animeranno il locale per una sera si trasformeranno in cantanti mentre il sabato in collaborazione con la discoteca Vanilla c’è Club Tropicana”.

Alcuni degli appuntamenti estivi dei locali della nostra provincia L’estate è iniziata oramai da un po’ ma entrerà nel vivo nel mese di agosto quando saranno tanti gli appuntamenti organizzati dai locali più esclusivi della nostra provincia. Adriano Uguccioni del Green Bar di Fano illustra i prossimi appuntamenti da non perdere: “Importantissimo è quello di giovedì 4 agosto dove è in preventivo la festa dedicata al Rum domenicano ‘Rum Brugalle’ con musica di DJ set. Tutte le domeniche a partire da inizio estate invece proponiamo i successi degli ultimi 20 anni di musica con ‘Happy Summer ‘ con la collaborazione di dj Teo. A sorpresa organizzeremo come è avvenuto negli scorsi anni la festa dedicata

alla pornostar ‘Cicciolina’dove allestiremo per l’evento una location ‘ad hoc’con magliette e frasi a doppio senso. Poi ci sarà spazio per la selezione locale del concorso di bellezza ‘Il più bello d’Italia’ verso i primi di settembre. Prosegue invece come da copione il ‘mercoledì dinner’ con la cucina italiana che si veste da protagonista”.

Richard Mengucci spiega il programma del locale Chalet del Mar a Fano: “Come in molti penso già sanno la nostra attività si articola principalmente nella serata del giovedì, con ‘Il giovedì da Leoni’ insieme a dj nazionali.

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Tommaso Pierangeli evidenzia gli appuntamenti da non perdere al Calamara di Fano: “La nostra estate principalmente l’abbiamo dedicata alla musica dal vivo con le esibizioni delle band musicali. Il 4 e 5 agosto saranno sul nostro palco il gruppo Ristori e la Nua’s band. Il 12 e 13 replichiamo con la Al-B.Band di Verona. Mentre il 14 agosto in anteprima presenteremo il primo album ‘Calamara’ che contiene le registrazioni delle serate fatte dalla Al-B.Band nel nostro locale. Il giorno successivo abbiamo in programma una grande serata per ferragosto con aperitivo e cena insieme ai dj del Vip di Cortina. Per il 27 abbiamo messo in programma la serata di chiusura dell’estate dedicata a Formentera, con musica e temi che ricordano la città iberica”

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Leonardo Scortechini del White a Fano sottolinea gli appuntamenti per il mese di agosto: “Tutti i mercoledì c’è l’aperitivo ‘Piatti d’Autore’ con la cena a base di tipicità di nazioni diverse. Nel corso della serata verrà messo in palio un week end per due persone in località italiane. Invece mercoledì 24 agosto ci sarà un soggiorno per Santo Domingo. Per la festa di ferragosto è previsto un programma scoppiettante ma ancora top secret, fuori dalla quotidianità . Inoltre è prevista anche la diretta su Radio Studio Più. Nel corso della settimana il consueto programma con i dj set che ogni venerdì, sabato e domenica animeranno dall’aperitivo fino a tarda notte“. Importanti eventi anche al Calamara di Fano.

to un grande successo nella Notte Bianca a Pesaro della band ‘I bambini dell’asilo’ che suoneranno delle cover di Vasco Rossi”. Tante iniziative anche per i Bagni Bibi di Pesaro che organizzano ogni giovedì un concerto live e a seguire la musica con il famoso dj Tor. Mentre il sabato la musica fino a tarda notte con dj Tony Gradolfo. La domenica c’è l’aperitivo con dj Nick. Per ferragosto una grandissima festa sulla spiaggia con musica e divertimento a partire dalle 15. Un programma ricco allettante anche quello dello Chalet a Mare a Pesaro che sempre nella figura del titolare Richard Mengucci

spiega: “Il nostro programma si sviluppa principalmente nelle giornata di venerdì con musica live e la giornata di sabato con musica di dj set e tanto divertimento. A ferragosto una festa spettacolare quindi tenevi pronti perché verrete stupiti”.

Per il locale Makako beach di Pesaro l’estate sarà ricca di appuntamenti come dice Giacomo Paianini: “Le nostre serate di punta sono il mercoledì, venerdì, sabato e domenica. Nell’estate la domenica si traveste diventando spagnola , con ‘Infradito’, l’aperitivo con musica alta, vocalist e dj e tanta bella gente. Il giorno di ferragosto sarà invece una giornata speciale con un evento che inizierà alle 18 e terminerà alle 6 della mattina con l’apericena, dj che si alterneranno e tante sorprese. Da non perdere il 30 luglio il secondo concerto, dopo quello che ha avu-

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No sparring, no party

La nuova frontiera del divertimento sta contagiando le maggiori spiagge italiane

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on l’arrivo dell’estate la movida e il divertimento prendono le valige e dalla città si trasferiscono in spiaggia, e così ogni attività, anche la più banale diventa lecita se permette di passare un po’ di tempo in riva al mare. Automaticamente insieme alla canzoncina che ti entra in testa non andandosene più succede che uno sport sconosciuto e praticato da pochi fino a quel momento diventa in poche settimane ed in qualche caso anche in pochi giorni il tormentone dell’estate contagiando anche i più “disafecionados” del fitness. Questa volta è a occupare la a scena è lo Sparring vlup, uno sport ibrido tra un beach tennis e palla al bracciale che permette di essere praticato sia sulla sabbia sia sul cemento che sull’erba. Per capire la portata di questo nuovo game basta cliccare su youtube “sparring vlup” e subito compaiono numerosi video. Come molte volte capita per gli sport estivi, le regole non sono rigide e la difficoltà di gioco non è così proibitiva tanto che tutti lo possono praticare senza distinguo di età e di sesso, non essendoci né contattato fisico né

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grandi rischi di infortunio. Le prime spiagge a proporlo sono state quelle romagnole, da anni attente alle ultime tendenze e alle novità del momento. Ma vediamo con maggiore dettaglio in cosa consiste questo sparring. I giocatori sono due e l’area del gioco deve essere un quadrato di 5 m per lato, delimitato da righe, diviso a metà da una riga posta perpendicolarmente allo Sparring, cioè un tabellone posto al centro dei due campi situato su di un lato. Si avranno quindi due superfici distinte di 5 m di lunghezza e 2,5 m di larghezza, ciascuna di competenza di ogni singolo giocatore. Sullo sparring per tutta la sua lunghezza sarà posta una rete ad un’altezza di circa 170 cm.

Lo scopo del gioco è quello di inviare la pallina sul campo avversario facendola prima rimbalzare sul tabellone (lo Sparring) ed evitare così di farla cadere nella rete. Ogni giocatore dovrà avere lo stesso tipo di racchetta, da beach tennis, da tennis o di altro tipo, con cui dovrà colpire la pallina. Vince il punto il giocatore che:dopo aver fatto rimbalzare regolarmente la pallina sullo Sparring, riesce a farla cadere a terra all’interno del campo avversario, mettendo l’avversario nelle condizioni di non riuscire a sua volta a ribatterla. Uno sport che a Fano e su tutto il litorale sta coinvolgendo molti appassionati che si dilettano e al tempo stesso si divertono in compagnia. Unico consiglio: stare attenti a non essere colti di sorpresa prendendo la palla in viso perché in quel caso andreste ko.

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Smart box, regala una vacanza Una nuova moda lanciata dalle agenzie di viaggio per promuovere pacchetti turistici

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i chiamano “Smart box” e sono la nuova frontiera della vacanza.

Dal nome forse non risulterà chiaro cosa significhi precisamente ma per capire meglio basta dare un’occhiata sul web e subito si viene sommersi da una marea di informazioni e notizie riguardo a questa nuova tendenza. “Smart box“ (è un termine inglese e letteralmente significa piccola scatola) è una nuova idea di tempo libero e di vacanza per ogni occasione. La peculiarità rispetto ad una vacanza tradizionale è che grazie a un vasto numero di pacchetti disponibili tra cui benessere, avventura, enogastronomia, lo “Smart box” può essere un modo simpa-

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tico per scegliersi una vacanza oppure può diventare, come del resto è stato concepito, una idea originale per un regalo. Ormai il fenomeno si sta diffondendo anche nelle agenzie viaggio della nostra provincia che si stanno adeguando alla nuova moda. I motivi che rendono lo “Smart box” unico sono molteplici. Coloro che vanno in agenzia possono scegliere tra una serie di combinazioni turistiche come week-end romantici, escursioni, vacanze molto particolari. Il tutto senza più titubanze e indecisioni. Molto spesso siamo spiazzati quando dobbiamo regalare qualcosa a qualcuno, soprattutto se questo qualcuno è una persona a noi cara. In questi momenti le idee volano in

mezzo alla confusione e trovare qualcosa di originale e carino ci sembra utopico. Lo “Smart box” potrebbe essere l’idea giusta visto e considerato che una vacanza è sempre qualcosa di ben gradito. Con lo “Smart box” tra l’latro si evita di regalare un viaggio già fatto o una meta non particolarmente gradita. Il beneficiario del dono riceve infatti un cd in cui sono presenti una serie di combinazioni che si possono visionare comodamente da casa al proprio computer, con calma e tranquillità, senza avere la fretta di decidere. Lo “Smart box” si adatta ad ogni occasione: laurea, matrimonio compleanno, anniversario di nozze e, come hanno spiegato molti tour operator della nostra provincia, in quest’ultimo periodo questo regalo va molto di moda tra gli sposi che lo scelgono per farne omaggio ai testimoni anche in considerazione del fatto che all’interno del cd si possono trovare pacchetti per due persone che partono da poche decine di euro. Insomma lo “Smart box” si adegua ad ogni situazione, anche quella finanziaria.

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Dalle Isole Tonga a Formentera: un’estate a tutto mare I giovani della provincia raccontano le mete scelte per le prossime vacanze di Alessandra Gasparini

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e n’è per tutti i gusti: dal Salento al Brasile, da Ibiza alle Isole Tonga. I giovani della provincia hanno scelto le mete delle loro vacanze estive, tutte, proprio tutte, accomunate da un ingrediente: il mare. Tommaso Polidori, di Pesaro, zaino in spalla, affronterà 20 giorni di vacanza con la sua ragazza, all’insegna della natura e del mare. La meta? Tanzania: “L’Africa mi affascina da sempre. Ho scelto la Tanzania perché è in grado di offrire escursioni naturalistiche e immersioni subacquee. Mi piacciono la natura e gli animali e penso che sia uno dei posti migliori al mondo per vedere tutto ciò” Il posto dove Tommaso non andrebbe mai ancora lo deve trovare ma “un tipo di vacanza che non farei mai è una crociera”. Ylenia Terenzi, di Pesaro, ha invece scelto l’Italia: “Insieme al mio ragazzo pensavamo di andare in Grecia o alle Canarie ma, visti i prezzi e il periodo abbiamo lasciato perdere e abbiamo optato per la Sicilia”. Italiana anche la scelta di Chiara Piccinetti, biologa di Ancona: “Ho scelto la Puglia perché, avendo un budget ristretto, era tra le poche opzioni

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possibili. Sarò ospite di amici e potrò vivermi un mare da sogno”. Il suo viaggio ideale Chiara lo farebbe, però, in sud America: “Avrei voluto tanto andare in Argentina nella penisola di Valdes a vedere le balene o in Polinesia a rilassarmi sotto il sole”. Sarà invece il Brasile la destinazione delle vacanze di Matteo Tamburini, di Gradara: “A settembre partirò per tre settimane con la mia ragazza. Ho scelto questa meta perché mi ospita una famiglia che conosco”. Vacanza “on the road” per Sara Sintini, di Mombaroccio: “Insieme a mio marito e mia figlia visiteremo la parte sud della Sardegna in camper. Avendo una ‘casa mobile’ potremo visitare molti più posti e spostarci in libertà. Chi è stato da quelle parti, ci ha parlato di

Simone Scrillatti

Valentina Ceccolini zone meravigliose e selvagge!” Sara parla poi del suo viaggio ideale e di quello che mai vorrebbe intraprendere: “Volerei in Giamaica anche domani e credo che passerà molto tempo prima che qualcuno mi sentirà dire ‘parto per l’Alaska’”. Sei giorni a tutto divertimento per Stefano Urbinelli, di Villagrande: “Trascorrerò poco meno di una settimana, con i miei amici, nella pazza Ibiza. Ci vado per il mare, la vita notturna e l’atmosfera di festa che si respira a qualsiasi ora”. Volerà dall’altro capo del mondo Simone Scrillatti, di Santa Maria dell’Arzilla: “Farò un mese di vacanze mentre tutti lavorano, a fine estate, e andrò alle Isole Tonga, un luogo chiamato anche ‘Isole degli amici’ per l’ospitalità con cui tutti ti accolgono. Insieme a me ci sarà un’amica natia dell’isola conosciuta in Australia”. Valentina Ceccolini, di Pesaro, dopo una stagione estiva dedicata al lavoro, sarà ad Amsterdam, a ottobre: “Non ho molto tempo a disposizione per cui starò nella Venezia del nord solo per 4 giorni. Un viaggio veloce ma che mi permetterà di trascorrere del tempo in un’affascinante capitale. Per chi può consiglio invece la Cambogia, un posto meraviglioso”. Salento, sule, mare, jentu per il pesarese Lorenzo Giaccaglia: “Un posto meraviglioso, a portata di mano e, cosa non da poco, economico”.

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Il cineasta

Il mondo ha ancora bisogno di supereroi! “Quei bravi ragazzi”, guida esclusiva ai grandi film dell’estate 2011 di Annalisa Perazzini

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anto per parafrasare un vecchio film di Martin Scorsese:

uno di quelli della serie “Non si butta via mai niente” oppure “Non è finita finché non è finita davvero” anche se proverbio insegna “Mai dire gatto fino a quando non lo hai nel sacco” però noi siamo fiduciosi, perciò non solo Autobot e Desepticon, alieni; maghi e compagnia bella (con tanto di rispetto per Harry Potter) ma ecco come si presenta la stagione estiva cinematografica sia negli Stati Uniti che in Italia, ricca di offerte gustose. Un po’ James Bond, più un tocco di thriller alla Thirteen Days o Atto di Forza con una spuzzata finale di Twilight e Il mucchio selvaggio. Ventidue senza esagerare i titoli più attesi, con l’uscita appunto USA e anche quella italiana. Dopo il successo planetario del primo film, la DreamWorks propone e porta sugli schermi il sequel con il panda Po ormai Guerriero Dragone che protegge la Valle della Pace con i suoi amici dal terribile Lord Shen che vorrebbe tutto per sé in Kung fu Panda 2 (26 maggio negli USA, 26 agosto 2011 in Italia). Ma la casa di produzione di Steven Spielberg non è l’unica a far breccia sul pubblico e sul grande schermo. A dieci

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anni di distanza infatti dai primi film sui supereroi o i supercattivi con una coscienza, la Marvel e la DC Comics, storiche case di fumetti per giovani e adulti che non vogliono mai crescere, insieme con la Disney Pictures e la Pixar di John Lasseter irrompono nelle nostre sale con ben tre trasposizioni cinematografiche in grande stile degli eroi mascherati e non e una pellicola sulle auto da corsa. Dalla filosofia del drammaturgo Bertolt Brecht e dalla penna della leggendaria e filantropa Lois Lane, ecco scaturire così Capitan America – il primo vendicatore di Joe Johnston (dal 27 luglio 2011 al cinema in anteprima mondiale), X- Men l’inizio di Vincent Vaughn (dall’ 8 giugno 2011 in sala), Green Lantern di Martin Campbell (31 agosto 2011 in tutti i cinema sempre sia al di qua che al di là dell’Oceano) e Cars2, la cui data d’uscita italiana era stata fissata per il 10 di agosto 2011 ma poi per ragioni di marketing e personali di Lasseter è stata anticipata al 22 giugno 2011 a distanza solo di due giorni da quella americana. Più che di Superman comunque dopo 11 Settembre 2001, dopo il disastro delle Torri Gemelle, gli uomini non hanno bisogno di modelli ma piuttosto di persone che ci “salvino” da noi stessi e dalle nostre maniacali manie di grandezza, dalle nostre paure dell’immaginario e dai nostri

vizi. Quindi no a Watchmen ma ancora sì all’emarginato Steve Rogers (alias Capitan America), sì all’incredibile Professor X e alla sua banda di giovani mutanti, sì per la terza volta al presuntuoso aviatore Hal che deve unirsi alle Lanterne Verdi che inizialmente diffidano di lui e infine ancora Sì, sì, sì a Sam Withweekey, alla superpupa Rosie Huntington Whiteley e ai loro giocattoloni e amici di acciaio e latta in Trasformers 3 – the dark of moon (29 giugno 2011), allo sfigato Kick Ass e al disprassico Harry Potter. La gente è stanca del bene assoluto e garantito, dell’alieno che viene da Marte e fa casino ( altra tendenza di quest’anno), ma non rinuncia certo per questo all’ideale. Vuole insomma come sempre qualcuno che sbagli, soffra e combatta insieme a noi: l’alcolista Iron Man, il paranoico Batman, il barbone Hancock, il nerd Spiderman, il bipolare Hulk , lo spietato Mister Shaw, l’isterico Magneto e il nazista Teschio Rosso

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la Psicologa - Psicoterapeuta

Quale “linguaggio” usi con te e con gli altri? di Silvia Tarsi psicologa@silviatarsi.it - tel. 347 9135489

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ome avrete notato ogni persona utilizza dei criteri di riferimento personali per leggere gli eventi della vita, per valutare se stessa e per relazionarsi agli altri. Ogni persona, fin dall’infanzia, costruisce il proprio sistema di riferimento con quale pensa, sente, agisce e tale sistema diventa l’unico “linguaggio” possibile e accettabile per muoversi nel mondo. Ci sono persone che sanno dare valore alle proprie risorse e a quelle degli altri perseguendo il proprio benessere. Queste persone hanno imparato a dare rilevanza ai bisogni personali e alla possibilità di soddisfarli e allo stesso tempo hanno imparato a vedere nell’altro una persona capace, riconoscendo una relazione alla pari (Io sono okTu sei ok). Il “linguaggio” di queste persone è sano, nel senso che promuove il benessere personale. Altre persone, al contrario, imparano fin da bambini quel “linguaggio” che io chiamo dello “svalutese”, cioè un modo di viversi e di vivere che si basa su un criterio di riferimento: la svalutazione (Schiff, 1980). C’è chi svaluta sé, chi svaluta l’altro e chi svaluta le situazioni in genere. Quando la persona utilizza costantemente il processo della

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svalutazione non ha imparato a comprendersi e di conseguenza a comprendere l’altro ma nel frattempo riesce a portare avanti il proprio copione di vita (Berne, 1970) che certamente non è in linea con il benessere personale. Ad esempio, una ragazza richiede un percorso di psicoterapia perché desidera stare in relazione con sé e con l’altro rispettandosi e rispettando l’altro. La ragazza riporta come problema il suo sfruttarsi senza godere di tutto ciò che fa, si sente triste, insoddisfatta e spesso si sente molto arrabbiata; quando è in relazione nutre molte aspettative nell’altro e prova delusione tutte le volte che non sono soddisfatte; quest’ultima situazione può diventare per lei lo stimolo per attaccare l’altro e aggredirlo. Durante gli incontri si evince come la ragazza abbia imparato a svalutare le sue capacità fin da piccola: i genitori non la lodavano

mai per i suoi successi, anzi, un suo successo era l’occasione per stimolarla a fare “meglio” (non era mai abbastanza, poteva migliorare ogni volta). In questa relazione con le figure significative si è sentita svalutata nelle sue capacità e nei suoi sentimenti ed ha imparato a non dare valore a sé, a quello che prova ed a svalutare l’altro perché è “cattivo”. In questo esempio la svalutazione è funzionale alla ragazza per confermare e per portare avanti il copione di vita ”per sentirmi ok devo dimostrare di faticare e di voler raggiungere la perfezione” con il rischio di non sentirsi mai “Ok” dato che la perfezione non esiste e il benessere non si raggiunge aspettando una valutazione dagli altri! Tu quali “linguaggi” usi con te e con gli altri? E credi che tale sistema di riferimento sia in linea col tuo benessere? Se no, cosa desideri di diverso per te? Chiunque può deciderlo!

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la Spadaccina

Le ultime novità dell’ A.s.d Fanum Fortunae Scherma di Evelina Langella fanoscherma@libero.it - cell. 339 4326575

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a Fanum Fortunae Scherma ha chiuso la stagione agonistica 2010/2011 alla grande.

Infatti, nella gara per l’assegnazione del titolo regionale, svoltasi a Treia sabato 11 giugno, la società era presente in cinque finali con sette atleti, accompagnati dal presidente Ernesto Langella e dall’istruttrice nazionale Evelina Langella. Gli atleti erano divisi nelle seguenti categorie: nella categoria Prime Lame Femminile Spada (2001) gareggiava Emma Pignocchi, che ha ottenuto il titolo dimostrando tutta la sua bravura e velocità d’esecuzione nell’azioni. Nella stessa categoria, però al maschile, Dario Spada, anche lui riusciva a conquistare il titolo regionale battendo il suo avversario per 10 a 8. Nella categoria Bambine Spada (2000) Teresa Donatelli ha vinto la finale con uno scarto di 8 stoccate, finendo l’assalto per 10 a 2, un unico rammarico per l’atleta fanese è di non essere riuscita, per solo due centesimi di punto, a prendere il pass d’accesso per la finale anche per il fioretto, nella quale disciplina ha chiuso al livello nazionale ottava su trecento ragazzine della sua categoria. Nella categoria Maschietti Spada (2000) la finale era tutta

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fanese, hanno infatti incrociato le loro lame Alessandro Fornaroli e Riccardo Mattioli. La finale è stata molto equilibrata e i due atleti hanno gareggiato con molta determinazione e tecnicismo, alla fine il risultato è andato a favore di Fornaroli per una stoccata di scarto, finendo per 10 a 9. La stessa cosa è avvenuta nella categoria Giovanissimi (1999) dove si sono visti fronteggiare i due portacolori della Città della Fortuna Andrea Antonacci e Romolo Bartomioli, anche questa finale è stata molto equilibrata, tant’è che è finita 10 a 9 per Bartomioli. Il presidente Langella è più che soddisfatto dei suoi ragazzi, che sono riusciti a raggiungere obiettivi importanti in questa stagione e già pensa a come sarà la nuova stagione 2011/2012. Si augura di riuscire durante la

pausa estiva a trovare una palestra o un altro locale dove poter far svolgere l’attività ai suoi ragazzi, in modo da poter dare un punto di riferimento ai vecchi e ai futuri nuovi iscritti. In più la società fanese ha fatto domanda alla Federazione per poter organizzare due gare per la nuova stagione: la “I Tappa del Grand Prix Regionale Esordienti” in programma il 18 dicembre 2011 e il “Campionato Italiana Under14” del 10 giugno 2012. Inoltre ci sarà da organizzare anche il “VI Trofeo Città di Fano di Scherma”. Chiunque voglia informazioni sulla nuova stagione di scherma può andare sul sito della società: www.fanoscherma.it oppure inviare una email: fanoscherma@libero.it oppure chiamare al:339.43.26.575.

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Cuore e batticuore

di Sandro Candelora

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l terribile fortunale sembra si stia allontanando all’orizzonte. Lascia dietro di sé una navicella granata che, benché malridotta e traballante, galleggia ancora miracolosamente. Ora che il peggio pare essere passato, con lo status professionistico della gloriosa Alma Juventus messo al sicuro dopo inenarrabili patemi d’animo, nel diradarsi dei piovaschi sarà forse il caso di cominciare a guardarsi intorno, ripensando ai comportamenti tenuti dai vari protagonisti nel corso della paurosa esperienza. Già perché ben pochi hanno dato prova del coraggio, della fiducia nelle proprie capacità e della compattezza d’intenti necessari a salvarsi in simili congiunture, quando tutto appare irrimediabilmente perduto: essi soli (gli incolpevoli tifosi in primis, ma anche la tanto bistrattata dirigenza in carica, e poi Cogliandro, Tonelli e Gabellini, questi ultimi puri ma duri alla meta) hanno adesso il legittimo diritto di esultare. Altri non lo meritano. Non ne ha licenza chi (diciamo pure la gran parte del mondo politico locale) ha incrociato le braccia e si è rifiutato di remare. Non ne ha chi dal canto suo, oltre a costituire perniciosa zavorra, ha addirittura vogato contro, nel mentre tutti gli

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altri si affannavano nella direzione giusta. Pensiamo agli ambiziosi industriali della prima ora, volatilizzatisi d’incanto nel nulla, che a parole promettono ma nei fatti cambiano ben presto idea, per squallida gelosia, antipatia personale, pregiudizi di varia natura ma di identica mediocrità. Per non dire di chi si vanta ai quattro venti di tutelare al meglio il territorio e poi lo trascura bellamente al momento del bisogno, appellandosi a freddi cavilli burocratici, facili alibi dietro cui si cela una biasimevole insensibilità. O di chi regala ai posteri opere benemerite e non riesce a pescare un misero obolo nel proprio capace e fornito forziere. In effetti, la lista delle colpevoli omissioni è a ben guardare lunga e popolata di nomi illustri. A

tutti costoro, nel mentre li additiamo al pubblico ludibrio per aver tradito Fano, offriamo parole profonde su cui meditare. Sono del compianto Costantino Rozzi e ci ronzavano insistentemente in testa nei lunghi giorni di passione. Lui che aveva innalzato dal nulla un piccolo club a sfidare gli squadroni metropolitani. Lui che, allorquando si recava a Roma, si vantava di viaggiare su strade costruite dalla sua impresa. Ebbene questo grande, geniale marchigiano riconosceva con candida umiltà:’L’Ascoli non è mio ma di tutti gli ascolani’. Aveva compreso in pieno la natura del nobile legame che vincola una città, in ogni sua migliore espressione, alla propria squadra. Qui da noi in tanti non l’hanno ancora capito. Né mai ci riusciranno.

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“QUASI QUASI CI VADO” VACANZE SPORTIVE! Per chi pensa che stare sdraiati al sole tutto il giorno sorseggiando un cocktail sia noioso, esistono formule di vacanza alternativa molto piu' attive e dinamiche. Infatti non tutti sanno che ci sono viaggi che permettono di conciliare le proprie passioni per lo sport e per i propri hobbies con mete da sogno! Infatti possiamo giocare a golf alle Mauritius, fare gare di ballo durante una crociera, attraversare in moto gli Stati Uniti in harley davidson, fare pesca d'altura alle Maldive, girare il Portogallo o l’Olanda in bicicletta e persino pescare il salmone in Norvegia...potete scegliere se partire con i vostri amici o da soli, penseremo noi a farvi trovare un gruppo, con le vostre stesse passioni per condividere un'esperienza unica e indimenticabile chiamata vacanza!

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Al Circolo Tennis l’attività della scuola non va in ferie Oltre ai grandi eventi proseguono i corsi per i più piccoli diretti dal Maestro Federico Cinotti

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’estate al Circolo Tennis Fano ha portato i grandi eventi perché si è da poco concluso il Torneo Internazionale Maschile da 15.000 $ + Ospitalità giunto alla sua seconda edizione.

Nonostante la presenza di questo importante appuntamento che ha dato lustro all’impianto situato nel cuore del verde della zona sportiva Trave, la scuola tennis diretta dal Maestro Federico Cinotti ha proseguito l’attività con i corsi estivi di minitennis per i bimbi da 5 a 7 anni, quelli di avviamento da 8 anni in su e quello avanzato e quello di perfezionamento (da 12 anni in su). Le lezioni per adulti sono invece dedicate sia

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all’avviamento sia al perfezionamento. E’ bene ricordare che tutti i corsi sono tenuti da maestri ed istruttori federali ed i soci del Circolo potranno usufruire di tariffe agevolate. Da settembre l’attività della scuola tennis tornerà ad essere a pieno regime e, come sempre, dedicherà molta attenzione ai corsi di mini tennis che, come spiega il Maestro Federico Cinotti, sono lo step più importante per chi vuole approcciarsi a questa disciplina. “Ci troviamo in una fascia di età, quella che va dai 5 ai 9 anni –spiega il Maestro Cinotti- fondamentale per un bambino sia per avvicinarsi al mondo dello sport sia per imparare le tecniche basi del tennis. Noi aiutiamo i più piccoli a sviluppare elementi come

il Maestro Federico Cinotti la destrezza, l’equilibrio o la coordinazione anche attraverso il gioco, e poi ci dedichiamo ai movimenti che invece caratterizzato il tennis. I bambini devono imparare divertendosi ma devono fare sempre il tutto con grande attenzione perché questi sono gli anni in cui le loro capacità e abilità si sviluppano anche in base agli insegnamenti che ricevono”.

Per Informazioni: Scuola Tennis C.T. Fano Direttore: maestro Federico Cinotti Mini tennis Avviamento Perfezionamento Agonistica Corsi adulti Tel Maestro.338.7678.518 Per info tesseramento soci e prenotazioni campi: Tel. 0721.86.36.85 orario ufficio fanoinforma.it


Teatro e solidarietà… tutti i lati di Sportland Non solo tornei, ma anche iniziative culturali e di beneficienza per l’asd fanese

riosa coincidenza legata ai nomi dei vincitori, Alessandro come il bimbo cui era dedicato il torneo e Giorgia come il presidente dell’associazione e mamma di Alessandro) su Marco Montesi e Luca Berluti. Non solo iniziative legate allo sport, ma anche culturali per Sportland che nel mese di luglio ha ospitato ai Bagni Arzilla le compagnie teatrali Guitto e Guittino che hanno messo in scena due rappresentazioni dialettali scritte da Stefano Guidi. Gran successo in termini di pubblico in entrambe le serate.

di Matteo Delvecchio

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rganizzare tornei è bello, ma farlo facendo del bene è ancora più bello e soprattutto più gratificante.

Continua l’attività estiva di Sportland e quelle appena andate in archivio sono due manifestazioni che riempono d’orgoglio l’asd fanese perché sono l’occasione per ricordare due persone prematuramente scomparse e per fare della sana beneficienza. TORNEO DI CALCIO A 5, III MEMORIAL ENZO MANUELLI. Un torneo che convoglia per due settimane, al campo sportivo di Rosciano, un’intera comunità unita nel ricordo di colui che per la comunità stessa era un’icona. Riuscitissima l’edizione 2011 del memorial Manuelli che ha visto la partecipazione di 12 squadre e la vittoria, come l’anno scorso, di Ferramenta Due R che in finale ha superato per 8-3 Sportland (alla terza finale consecutiva). Alle fasi finali, cui non son voluti mancare il sindaco di Fano Stefano Aguzzi e l’assessore allo sport Simone Antognozzi, presente anche Angelo Marcantognini, responsabile del progetto casa-famiglia “NON TEMERE”, cui Sportland ha devoluto la quota d’iscrizione delle squadre. Premiati anche Christian Gori, capocannoniere con 30 gol e Alessandro Brescini, miglior giovane.

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TORNEO DI BEACH TENNIS UNDER 18. Per il secondo anno consecutivo Sportland e l’associazione onlus Il Piccolo Grande Alessandro hanno dato vita ad una kermesse che ha coinvolto ben 46 ragazzi, alcuni dei quali piccolissimi, tutti in campo per onorare la memoria di un bambino più sfortunato di loro. Durante la manifestazione, andata in scena ai Bagni Arzilla, raccolti fondi in favore della onlus che durante l’anno organizza vari tornei tutti riservati a baby atleti. La classifica finale ha visto al primo posto Alessandro Brescini-Giorgia Stefanizzi (cu-

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la profumiera

Come rimettere in formail proprio viso di Luciana, Profumeria Taussi Fano (PU) - Corso Matteotti 118 te - tel. 0721 803383

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olto spesso vediamo la nostra pelle arrossata, un pochino ruvida, con dei capillari più evidenti del solito, occhiaie, borse sotto gli occhi, eruzioni cutanee dovute magari alla troppa esposizione al sole, ecc. Ebbene, per risolvere questi problemi, che sono semplicemente traumi temporanei della pelle, rivolgetevi alla vostra profumeria di fiducia, dove troverete sicuramente la soluzione più adatta, senza dovere ricorrere alla farmaceutica. La cosmetica da sempre è quella scienza che studia e ricerca le materie prime e i principi attivi per trattare al meglio ogni tipo di pelle e di problema che si può manifestare in una pelle sana. Le aziende presenti nel mio negozio sono ditte serie ed affermate nell’alta cosmetica, quindi dipende da noi, che stiamo dietro al banco valutare bene lo stato della pelle che abbiamo di fronte e, consigliare con sicurezza il prodotto adatto, spiegando bene anche il modo d’utilizzo più corretto. Molte volte si crea un po’ di confusione al riguardo, ecco allora che il nostro compito è anche quello di fare un po’ di scuola. Molte di voi, care amiche, non pensano che noi profumieri siamo in grado di proporre e consigliare dei

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trattamenti specifici. Ad esempio per la fragilità capillare o couperose, abbiamo delle linee che vanno a calmare il rossore, e tramite principi attivi specifici hanno anche un’ azione astringente e rinforzante su queste “venuzze”,senza trascurare l’idratazione o le rughe se sono presenti. Per le pelli molto sensibili o allergiche ci sono dei prodotti ipoallergenici che all’azione decongestionante e calmante, abbinano contemporaneamente, il rassodamento, la luminosità, l’idratazione e anche l’antirughe se c’è la necessità. Per borse ed occhiaie ci sono dei prodotti, che con l’utilizzo quotidiano, riducono visibilmente il gonfiore e quell’alone scuro, che generalmente si forma perché siamo un po’ stressati o perché abbiamo riposato poco. Attenzione però, le occhiaie spesso sono congenite per cui non si schiariranno mai con le creme, di conseguenza l’unico modo per nasconderle sono i correttori che fanno parte del trucco e anche su

questo c’è parecchio da dire. Lo approfondiremo la prossima volta quando parleremo di make up. Per essere sempre aggiornate e preparate, sia io che le mie collaboratrici, abbiamo fatto dei corsi formativi completi, dove abbiamo imparato a riconoscere i vari tipi di pelle e anche ciò di cui ha bisogno, per rimanere sana ed elastica il più a lungo possibile. Nonostante ciò continuiamo a partecipare a corsi di aggiornamento spesso, perché la ricerca fa passi da gigante ed è importantissimo non fermarsi e tenersi costantemente informati, per voi consumatrici che volete essere sempre al corrente delle novità e noi, naturalmente abbiamo l’obbligo di essere il più possibile preparate a rispondere alle vostre curiosità e richieste. Una cosa molto importante per voi è quella di ascoltare i nostri consigli, che vengono sempre dati con coscienza e professionalità, per ottenere il risultato desiderato. Vi aspetto.

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l’Erborista

Infuso per digestione di Filippo Carboni filippo@nautilus.in

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iquerizia, Malva, Anice, Salice e Finocchio.

L’insieme di queste piante, facilita la digestione ed è molto utile nella colite, nella nausea, nelle fermentazioni intestinali e nel mal di stomaco. Per la presenza della liquerizia è controindicata in chi soffre di ipertensione e in questo caso si può preparare senza la liquirizia. ANICE. E’ una pianta ad azione balsamica, dell’Asia centrale, probabilmente è originaria della Cina, il nome illicium deriva dal latino. Facilita l’eliminazione del muco, in quanto è una pianta dotata di una azione fluidificante, indicata nella flautolenza digestiva, per la ritenzione idrica, per il singhiozzo, la cefalea, l’asma bronchiale, la bronchite, la tosse, l’asma; utile nell’insonnia, la nausea, le coliche infantili, è un calmante dello stomaco. Non usare, in gravidanza per la presenza di estrogeni, non somministrare alle donne alle quali sia stato vietato l’uso della pillola, potrebbe acuire le emicranie e le anomalie della coagulazione ematica somministrare con cautela in allattamento. FINOCCHIO. E’ una pianta essenzialmente stimolante ed aromatica le cui proprietà sono digestive,

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carminative, antispasmodiche, antisettiche, diuretiche, facilita la digestione, stimola la secrezione lattea, attenua il gonfiore ai seni, utile per la nausea ed il meteorismo, la dispepsia, la flautolenza, la nausea, il mal di stomaco, la aerofagia, placa gli spasmi delle coliche, e la diarrea dei lattanti e dei bambini, contiene estrogeni e potrebbe alleviare i disturbi della menopausa, utile per favorire le mestruazioni, nella lattazione, e per i disturbi della prostata. LIQUIRIZIA. Nella Medicina Cinese veniva impiegata per il mal di gola, la tosse, la malaria, le intossicazioni alimentari, i problemi respiratori, i disturbi epatici ed uterini, e per problemi gastrici e della digestione. Di aiuto per le sue proprietà espettoranti, emollienti, antiflogistiche, spasmolitiche, antisettiche, cicatrizzanti, nell’ulcera gastroduodenale, nella gastrite, nelle forme catarrali delle vie respiratorie superiori .E’ calmante, antivirale, antimicrobica, si usa anche nel gonfiore epigastrico, nella aerofagia, nel meteorismo. MALVA. Ha fiori rosa violacei, della famiglia delle Malvacee, , si usano le foglie, i fiori e la radice. Ha proprietà emollienti, ammorbidenti, anti-

infiammatorie, calmanti, lassative, espettoranti, lenitive. Utile come impacco ed infuso per mucose irritate, gengive sanguinanti, congiuntiviti, ulcerazioni, foruncoli, ascessi, emorroidi, infiammazioni degli occhi, infiammazioni della gola, bocca, gengive, stomatiti, infiammazioni della pelle, piaghe, scottature, pruriti, infiammazioni intestinali, è anche sedativa del sistema nervoso. SALICE. Famiglia delle Salicacee, cui appartiene anche il pioppo, era una pianta molto diffusa lungo le rive del Nilo, ed era considerata dagli Egizi come pianta simbolo di gioia. Se ne impiega la corteccia. Il Salice è un potente analgesico, antipiretico, antireumatico, antispasmodico, antipiretico, utile per le fibromialgie, le atralgie, le forme reumatiche croniche, l’insonnia. Riduce il tasso di glucosio ne sangue, ed i crampi mestruali. Si consiglia di rivolgersi dal proprio erborista di fiducia per le dosi di questo prezioso infuso. QUESTE NOTE NON INTENDONO SOSTITUIRSI AL PARERE MEDICO CHE VA SEMPRE CONSULTATO

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il Farmacista

Auto e reflusso gastro esofageo di Rodolfo Colarizi

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l dieci per cento circa della popolazione accusa giornalmente sintomi di questa patologia caratterizzata da un disturbo molto specifico: una parte del contenuto acido dello stomaco refluisce nell’esofago. I sintomi sono: bruciore allo stomaco, rigurgito, eruttazioni, flatulenza. La sensazione di bruciore, che si accompagna sempre in corrispondenza dello stomaco e dell’esofago, determina non solo disagio ma anche malessere e irritabilità. I pazienti costretti a usare l’auto per motivi logistici o professionali vanno incontro a consistenti disagi perché i continui movimenti prodotti dagli sbalzi sulla sede stradale non rappresentano certo una cura salutare. Sotto il profilo terapeutico il trattamento prevede l’assunzione frequente(anche ogni una o due ore) di antiacidi, preferibilmente in compresse per favorire la soluzione e la deglutizione. Se si associano anche gli alginati, che hanno la funzione di impedire il reflusso perché favoriscono la formazione di un gel ad alta viscosità che funge da “tappo gelatinoso” che galleggia sul contenuto gastrico, l’efficacia migliora notevolmente. Si può affermare che le terapie farmacologiche rispondono

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abbastanza bene, ma esiste una serie di accorgimenti e di iniziative igienico-dietetiche che spesso risultano efficaci quanto i farmaci. Se si è obesi o in sovrappeso è indispensabile dimagrire; se si è golosi bisogna evitare pasti abbondanti e troppo grassi, bevande gassate, frutti aciduli, alcol, cioccolato; se si è fumatori dimenticare sigarette, sigari e pipa; se si ha l’intestino pigro bisogna correggere la stipsi per eliminare l’aumento della pressione addominale. Altre avvertenze: evitare di andare a letto prima

di due ore dalla fine dei pasti per favorire lo svuotamento gastrico e tenere cono che alcuni farmaci, assunti per malattie concomitanti come i cortisonici, il cloruro di potassio, i cosiddetti FANS (farmaci antiinfiammatori non steroidei)possono peggiorare l’esofagite. Infine l’automobilista non deve indossare indumenti troppo stretti come pantaloni e jeans o cinte aderenti sempre per evitare la compressione dell’addome. E’ fondamentale portare sempre con sé i prodotti usati per la terapia.

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l’Avvocato

Parto per le vacanze ! Ma se è un bidone? di Nicolò Marcello Giammattei & Marcello Studio Legale Associato - Corso Giacomo Matteotti, 122 _ 61032 Fano (PU) n.marcello@studiolegalemarcello.it - tel +39 0721 823515 - cell. +39 335 6262028

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rovate ad immaginare che, dopo mesi e mesi di lavoro, arrabbiature, liti con “il capo” o con il vicino di scrivania, sia arrivato il momento di partire per le tanto agogniate vacanze; siccome avete poco tempo libero durante la giornata, avete deciso di rivolgervi ad un operatore turistico ed acquistare un pacchetto tutto compreso; quindi, fatte le valigie ed affrontato il viaggio nel caotico marasma feriale, siete arrivati nel posto di vacanza, quello che avete immaginato come “il più bello che ci sia”; ed invece … vi hanno rifilato un bel bidone ! Molto lontano dal vero ? Per fortuna, la maggior parte delle vacanze trascorrono felici e senza inciampi; ma - qualche volta - capita di avere delle brutte sorprese. Quando vi recate in una agenzia di viaggio ed acquistate un pacchetto turistico, in realtà concludete un contratto regolato, ora, dal d.lgs. n. 206 del 2005, il cd. “codice del consumo”; facciamoci aiutare del primo comma dell’art. 84 che precisa: “I pacchetti turistici hanno ad oggetto i viaggi, le vacanze ed i circuiti tutto compreso, risultanti dalla prefissata combinazione di almeno due degli ele-

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menti di seguito indicati, venduti od offerti in vendita ad un prezzo forfetario, e di durata superiore alle ventiquattro ore ovvero comprendente almeno una notte: a) trasporto; b) alloggio; c) servizi turistici non accessori al trasporto o all’alloggio […], che costituiscano parte significativa del pacchetto turistico”. La giurisprudenza, ormai da qualche anno ed anche prima della vigenza del “codice del consumo”, ha chiarito che l’acquisto di un pacchetto turistico fa nascere in capo all’operatore turistico una obbligazione di risultato e non di mezzi: per capirci, nella prima l’oggetto dell’obbligazione è il conseguimento del risultato stesso; nella seconda l’oggetto dell’obbligazione è una prestazione conforme al criterio della diligenza del cd. “buon padre di famiglia” a prescindere dal raggiungimento di un determinato risultato. Torniamo alla questione vacanza: la Suprema Corte, nel 2010, ha affermato che “con il contratto avente ad oggetto un pacchetto turistico “tutto compreso” […] l’organizzatore assume specifici obblighi contrattuali, soprattutto di tipo qualitativo, inerenti modalità del viaggio, sistemazione alberghiera, livello dei servizi, etc.; conseguentemente, qualora le prestazioni non siano esattamente adempiute […] sussiste la responsabilità

contrattuale e il conseguente obbligo risarcitorio dell’organizzatore, salvo la prova della non imputabilità dell’inadempimento, derivante […] da eventi successivi alla stipula del contratto, quali il caso fortuito o la forza maggiore, ovvero l’esclusiva responsabilità del terzo o del consumatore”. Ed allora ? Se la vostra vacanza “tutto compreso” è molto diversa da come ve l’avevano proposta, il tour operator sarà tenuto a risarcirvi non solo i danni patrimoniali che avete subito (per es. il costo del pacchetto e gli accessori) ma anche lo stress da “vacanza rovinata” in quanto tale era la vostra legittima aspettativa. Come avrete inteso, l’organizzatore o il venditore di un pacchetto turistico assume nei vostri confronti specifici obblighi circa le modalità di viaggio, la sistemazione alberghiera, il livello dei servizi, obblighi che vanno rispettati sulla base di quanto voi - turisti - vedete sui depliant illustrativi; sono quindi responsabili a meno che non forniscano adeguata prova che le diversità siano dipese da impossibilità della prestazione per causa ad essi non imputabile. Ciò detto, buone vacanze a tutti !

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l’Otorino

Lo specialista otorinolaringoiatra ed il paziente anziano del Dott. Giuseppe Migliori - Direttore U.O.C. Otorinolaringoiatrica Azienda Ospedali riuniti Marche nord - bvsmig@tin.it

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o sviluppo della geriatria si ha nei primi anni del novecento grazie al medico americano Ignatz Leo Nasher che coniò il termine “ geriatria “.

Nel 1875 la “ Friendly Societies Act” in Inghilterra proponeva per la definizione di anziano l’età superiore ai 50 anni. Attualmente a livello Internazionale, a seguito dell’allungamento dell’età media si considera un soggetto anziano quello che supera i 65 anni di età. Gli anziani ed i disturbi dell’equilibrio Il sistema vestibolare che concorre con il cervello a regolare l’equilibrio è frequentemente interessato, al pari degli altri sistemi sensoriali come il gusto, la vista e l’olfatto, da fenomeni degenerativi legati all’invecchiamento delle strutture recettoriali e dei centri nervosi deputati a tale compito. Le vertigini sono disturbi relativamente diffusi negli anziani, costituiscono un motivo di frequente richiesta di prestazioni sanitarie divenendo tra i disturbi più comuni negli ultrasettantacinquenni.Le cause dei disturbi vertiginosi sono estremamente varie ma negli anziani prevalgono quelle “centrali” su base vascolare associate a sofferenza delle strutture nervose (insufficienza verte-

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brobasilare, ischemia parcellare del tronco encefalico). Anche se statisticamente meno frequenti ci sono le cause “periferiche” quali malattie del sistema visivo (cataratta, retinopatie e disturbi della rifrazione), dell’apparato muscolo scheletrico (ipotrofia muscolare, artropatie, cervico artrosi), del sistema uditivo (ischemia acuta dell’arteria uditiva interna), cardiovascolari (aritmie, crisi ipertensive, ipotensione arteriosa), ematologiche (anemie, policitemie) e su base neoplastica. La cupololitiasi o vertigine periferica parossistica posizionale è un tipo di vertigine estremamente comune legata alle posizioni della testa rispetto al piano tridimensionale che può interessare circa il 40% dei soggetti ultrasettantenni. La concomitanza di più condizioni patologiche, nei pazienti anziani, può facilmente concorre alla formazione della vertigine. Questi deficit polifunzionali sono maggiormente invalidanti poiché ogni processo patologico si sovrappone agli altri, aggravandone le conseguenze, riducendo e/o allungando le possibilità di recupero funzionale centrale e favorendo quindi in ultima analisi, la cronicizzazione del disturbo. Le vertigini si possono associare, nei casi di globale deterioramento sensoriale (visivo, propriocettivo e vestibolare) anche a cadute con possibili

fratture che comportano lenti processi di recupero deambulatorio. Ulteriore causa dei disturbi vertiginosi e di instabilità nell’anziano può essere determinata, come effetto collaterale, dall’assunzione cronica di farmaci. L’elenco di tali farmaci è lunghissimo e vanno ricordati, per frequenza di utilizzo, ansiolitici, antidepressivi, antipertensivi, alcuni tipi di antinfiammatori ed antibiotici. La terapia delle forme vertiginose dell’anziano non può prescindere dalle cause che l’hanno scatenata. Non è possibile parlare di un protocollo terapeutico standardizzato per ogni forma di vertigine ma di provvedimenti personalizzati alla situazione clinica generale e alle cause individuate. I pilastri del trattamento della vertigine sono rappresentati oltre che alla rimozione delle patologie concomitanti (ove possibile), dai farmaci antivertiginosi nelle primissime fasi della manifestazione e da farmaci vasoattivi associati a tecniche e/o manovre riabilitative e di rieducazione funzionale. Nella unità operativa complessa dell’otorino di Fano (Azienda Ospedali riuniti Marche nord) da me diretta, è attivo un ambulatorio di “riabilitazione vestibolare” per il trattamento dei pazienti che afferiscono alla nostra struttura.

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Il Promotore finanziario

Verso un ritorno ai fondamentali economici Ecco la lettera che la Carmignac Gestion, uno dei gestori più presenti nelle nostre Asset Allocation, ha inviato agli investitori. di Ivan Goretti Banca Network investimenti _ p.zza XX settembre, 44 _ 61032 Fano (PU) tel. +39 0721 80088 fax +39 0721 802434 cell. +39 335 8253834 www.ivangoretti.it igoretti@ivangoretti.it ivan.goretti@pf.bancanetwork .it

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iunti a metà dell’anno 2011, ci sembra che i mercati finanziari si avvicinino a un punto di inversione decisivo. Nella maggior parte del primo semestre, la nostra grande diffidenza nei confronti del problema del debito pubblico di Grecia, Portogallo e Irlanda ci ha tenuti lontani dalla buona tenuta dei mercati europei, mentre i mercati emergenti, penalizzati da un temporaneo incremento dell’inflazione, trascinavano le nostre performance al ribasso. All’inizio della seconda metà dell’anno, ci sembra che le previsioni alla base della nostra strategia di investimento trovino finalmente conferma nei dati economici più recenti, il che dovrebbe darci l’opportunità di tornare a generare nel secondo semestre la performance auspicata per la maggior parte dei nostri fondi. Dopo aver inizialmente costituito un forte sostegno per tutte le economie e i mercati finanziari, gli ingenti quantitativi di liquidità iniettati dalle autorità di quasi tutto il mondo dalla fine del 2008 iniziano infatti a prosciugarsi. Le misure di allentamento quantitativo negli Stati Uniti sono giunte al termine e la maggior parte delle banche centrali ha dato inizio ad una fase di inasprimento mo-

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netario. Inoltre, la necessaria soluzione del deficit pubblico nella maggior parte dei paesi sviluppati genera l’attuazione di misure di austerità, al posto delle precedenti politiche espansive. Questa inversione di tendenza è certamente una buona notizia per i paesi emergenti, poiché contribuirà, unitamente alla flessione dei prezzi delle materie prime, e soprattutto dei generi alimentari, al rallentamento del ritmo dell’inflazione. Un indebolimento del sostegno monetario in Europa e negli Stati Uniti è invece preoccupante per queste economie ancora fragili. Il caso dei paesi periferici della zona euro costituisce un esempio estremo di questa vulnerabilità. Così la Grecia, che virtualmente oggi non è più solvibile, riesce a onorare in extremis le scadenze dei suoi impegni finanziari solo grazie alla liquidità di emergenza apportata dagli altri paesi europei e dall’FMI, in cambio di misure di austerità drastiche. Al contempo, la Banca centrale europea prevede di proseguire l’incremento del tasso di riferimento. A livelli variabili, la maggior parte dei paesi sviluppati è così esposta alla prospettiva di vedere la propria economia penalizzata da una stretta monetaria e fiscale. Di conseguenza, riteniamo che il profilo di

rischio nei mercati azionari dei paesi sviluppati sia oggi poco interessante, al di là dei rimbalzi tecnici di breve termine. Il potenziale di guadagno è limitato dallo svantaggio duraturo che costituisce il peso del debito pubblico, mentre il potenziale di sottoperformance è considerevole in caso di qualunque insuccesso derivante dalla gestione molto complessa di tutte le situazioni di deficit eccessivo. Per contro, le prospettive economiche nei principali paesi emergenti saranno presto prive degli ostacoli costituiti dall’accelerazione dell’inflazione da un anno a questa parte, mentre il rischio di un loro rallentamento congiunturale appare moderato. Sul fronte della gestione obbligazionaria, la nostra esposizione si concentra essenzialmente sulle obbligazioni societarie di qualità, che continuiamo a preferire ai titoli di Stato. La nostra previsione di un rallentamento economico negli Stati Uniti e in Europa ci ha permesso di beneficiare della notevole flessione dei tassi di interesse di lungo termine. E, come nell’universo azionario, siamo rimasti posizionati sul debito (soprattutto interno) dei paesi emergenti, che sarà avvantaggiato dall’avvio della prossima fase di disinflazione.

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il Commercialista

Opportunità per disoccupati: finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto Studio Eusebi & Associati f.festini@eusebiassociati.it

tel. 0721 816511 - fax 0721 816503 via Einaudi, 24 61032 Fano (PU)

Per poter sostenere e rafforzare sviluppo e innovazione nei nostri territori, creare occupazione e “far girare l’economia” sono previste in questo momento alcune iniziative molto interessanti, rivolte a tutti coloro (disoccupati) che abbiano un’idea imprenditoriale, vogliano realizzarla e necessitino di un supporto economico ed organizzativo per farlo. Vi proponiamo, quindi, di seguito, le opportunità a disposizione dei soggetti che si trovano nella situazione di disoccupazione e che hanno intenzione di creare impresa, invitandovi a prendere contatto con il nostro studio ai riferimenti in calce per poter conoscere da vicino le iniziative di seguito sintetizzate: 1. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO Soggetti beneficiari Sono interessati all’agevolazione i lavoratori disoccupati che intraprendono una attività imprenditoriale tramite ditta individuale o società di persone, con un massimo di 9 dipendenti. Requisiti La ditta individuale o la società devono essere di nuova costituzione. Nel caso di società almeno il 50% dei soci deve risultare non occupato al momento della presentazione della domanda di agevolazione. Investimenti Ammissibili

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Attrezzature, macchinari e impianti nuovi di fabbrica, allacciamenti; hardware e software, licenze, brevetti; ristrutturazione di immobili entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti; attrezzature e macchinari se usati concorrono al 50%. Spese di gestione per il primo anno ammissibili. Materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti e costi inerenti al processo produttivo; affitto del locale per primo anno di attività; oneri finanziari, prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati; prestazione di servizi ed utenze e consumi (energia elettrica, acqua, gas, telefono). Entità del contributo Il contributo stanziato da parte dell’ente erogatore consiste in: Contributo a fondo perduto pari al 50% dell’investimento (da non restituire); finanziamento a tasso agevolato pari al restante 50% dell’investimento (da restituire in 7 anni, con il pagamento della prima rata dopo un anno). 2. PRESTITO D’ONORE Beneficiari Persone di età compresa tra i 18 ed i 60 anni, residenti nel territorio regionale da almeno 6 mesi ed appartenenti ad una delle seguenti categorie: disoccupati o inoccupati, cassintegrati.

Investimenti ammissibili Nuove attività d’impresa in forma di ditta individuale e di società di persone che intendano operare in qualsiasi settore di attività economica ad eccezione delle libere professioni e dell’agricoltura. Spese ammissibili Spese per la costituzione, per gli investimenti e per la gestione della nuova iniziativa economica. Caratteristiche e vantaggi dell’agevolazione • Ditte individuali e società con 2 soci: finanziamento agevolato di € 25.000,00; • Società con almeno 3 soci: finanziamento agevolato di € 50.000,00. 1) Il finanziamento ha durata di 6 anni al tasso agevolato del 3,20%, 2) Inoltre, al fine di facilitare la fase di avvio della nuova impresa non è richiesto alcun tipo di garanzia. 3) Il prestito può essere cumulabile con altri bandi che prevedono contributi a fondo perduto fino al 50% per nuove imprese. Per informazioni e appuntamenti: Festini Fabrizio: 333-8738201 f.festini@eusebiassociati.it Giorgiani Barbara: 380-7484947 b.giorgiani@eusebiassociati.it

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