Ciao, grande capo.

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1o Meditazionedel primo mistero della luce:

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yarcnttno. anche tu con il battesimo sei stato innestato in ,.

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Cristo. Nello stupore del tuo sguardo, anche noi vogliamo J seguire Gesùper trovctrein Lui parole di vita e sensoal no- J l!

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* 2o Meditazionedel secondomistero della luce: Nella tua vita quanti miracoli hai visto, Valentino.La tua z ?" sensibilità e la tua attenzionea chíunquefosse nel bisogno, ,i aiutano ad aprire gli occhi perché non pensiamo mai di ? esserefelicí soli, ma riconosciamonell'emore chi è il notS ": stro prosstmo. |

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r 30 Meditazione del terzo mistero della luce: Valentinohai avuto la grazia di portare a Gesùtantepersoi nr. Aiutaci ad accettareprofondamenteDio nella nostra viiPe ta per costruire insiemecon Lui una storia che non si ripiei. ghi su poveri interessi,ma si apra ad orizzonti ultraterreni. a Po

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i 4o Meditazionedel quarto mistero della luce: Le tua sofferenzaci hafatto comprendereche dobbiamo se,, guire Gesù anche quando è necessarioportare la croce. * Preghiamo ffinché nella vita, come nella tua, non manchi7 :_^r.

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no momentidi gioia per crederenella trasfigurazionesenza Ì fìne

i' 5o Meditazionedel quinto mistero della luce: n tuo donarti senzafine agli altri ci sia dí insegnamento, ? 'l^ affinché attraverso la tuafede in Gesùtroviamo Ia forza nel cammino che ci renderà degni del Padre ,. Po

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tWomentodi preghiera gaidata da Don Gianni Brqnco A.E. dellu zona Volturno.

II nosfr'o ringraziamento ua nnanzitutto ai familían perché, come diceva Ibx vescovodi Capuamonsignor Diligenza: "Quando c'è un santo, ci woIe almeno un martire uicino a lui". Ed è vero; ogni volta che capta lbccasione di avere una persona che con generosità offre il suo tempo, ]a sua passione, Ìe sue energie, c'è sempre necessitàdi qualche persona che Io sostenga,che Io accompagni, che ]o aiuti, che lo consoli. E al]ora veraI mente un grazíeprofondo, di cuore, anche a nome deglt scouts della no'*," stra prouincia, va alla famiglta che ha offerto n qualche modo Valenino b pu quesk míssione. E poi un grande grazie uaal Signore che ha suggerito L a Valentino quesk intuizione dí dedicare Ia propia uia non solo per il g suo nucleo fami]iare ma per Ia cínà, per i gtovant che sono Ia grande sfrda pu tutti, perché noi possiamo fare una be]]a chiesa "tutte vecchiette",peh . ,. , . ll , , ' L ,ò abbiamo necessitàpoi di lasciare il testimone ad una nuova generazione e se c'è qualche oppornaià in questo senso,Io dobbiano propio allo scoufrsmo che offre un metodo sÍraordinario per insegnare ai ragazzi Ia waper diventare uomíni e, innanzitutto, cistiani. E al]on veramentequesto grazie al Signore con tutto il cuore Io espimo io, ma se qru ci.fossero h 1t 1L nn Sli alhT che hanno condiuiso questopercorso, Io direbbero allo stesso modo e dtrebbero lo stessograzie , con Ia stessaenergia. Tra ien sera e stamattina ho senfrto molti capi, un po'per awisarmi pensando che io non sapessi,un po'per avere notizie e tutri quanti hanno espresso]a stessa idea semplice, cioè di porkre qui ín chiesaIa presenza delúoscoutismo e non so]o come un accessorio,ma qualcosa dí importante, di seio. E f ?; f fr |. ? ,i,:

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allora ]'inuito che facciamo agli scouts, Io facciamo ala famiglia e spero

tb. possa estendersi aJIacomuutà, è quello di non lasciare solo Valenfrno e

cioè, che questo sogno, questoprogetto possa andare auanfrperché, quelIo che conk di più nella storia di una persona non sono ]e cose che realizza,ma í sogní che riesce a poftare auanti e se lui ha avuto la gtoia, I'oppora nxià di condiwdere questo progetto, di avere tna cinà piena di ragazzi ti h vestiti d'azzutro che potessero testimoniare ]a bellezza della wta terrena in tl L attesa della uia eterna, questo sogno ua in qualche modo conttnuato. Io resto a disposizione,non solo nei prossimi giorní, ma anche n futuro perché noi formiamo un'unica famiglia;dice uno degli atttcoli della Legge del1e Io scouùsmo che Ia gaida e Io scout sono fratelli e sorelle e amici, fratellt e i! b atnici sono persone che uivono una comuione profonda. Ecco, ío vedo tt non Ia bara di un senitore dello scoutismo ma di un fratello degli scouts e li questo è per me mofrr.,odi grande gioia. Facciamo unapreghiera insieme. 4

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Omeliadelpanoco Don PasqualinoDel Vecchio Ci itrouiamo insieme per salutare I'amico, il fratello, Ia parte essenziale di quesk associazione che è come dire, ben rappresentak in quesk chiesa, Valentino. Ecco, ognuno di noi ha un ricordo; ognuno di noi pofta con sé un'espeienza condiwsa con Valentino. Ma vogliamo però questa è essenzialeper lui, indívf che tutto ciò diventiI Pf vótuwa 4 perché lret 'v che gli possiamo ofHre è I'ultiperché llnico dono per noi, spensabile mo momento di condíuisione dell'amicizia. Se oggi questo gtuppo ben b. rappresentato è numeroso, questo merito è suo perché da sempre ha ti ao amato I'Agesci, anzi, ha voluto che fosse parte essenzia]edella uitaparh rocchiale e il suo impegno era profuso acché si raggiungessequestameta, acché ogni scout sentissepropia Ia patocchia e ha dato tl suo impegno nella carit;àin tutte quelle attiuita patrocchia"li che cotrispondeuano "[. u] tuo allruismo, all'interesseper I'altro: ogni persona che aveuabisogtto, L rr rivolgeua a lui, non tomaua a casasenza aver ricewto qualcosa. Ma '15. questo ricordo come ui dicevo, deve divenkre preghiera ed è Ia preghieL ,n che scatuisce dal testo biblico, Ia quale preghiera chiede a noi I'atfeg\. giarornto fondamentale che è la semplicità, direi Ia semplicità serafrca, quella di Francesco dAssisi, santo amato da voi scouts perché ui aiulg a,cosi, a conosceremeglio Ia natura dòve Dio parla aÍfraverso]e creatu' [ ,r. E il Cantico de]le creature declama bene quello che è il vosú'ocamii míno formativo. Tutlo questo Va]entino lo ha desideraÍo, ma volevache fosse espressionein una Chiesa,dove per circostanzestoriche. quesk ii ", ii Chirt, non ha favoifo ]'incontro con voi e lui era un po'come il ponte f On Ia voslra associazionee questa comunità ecclesialeed io non posso f aderro, che iconoscergli questo merito ed è un mento che porta dinanzi î ,t signore perché Ia cliesa è Ia creahra prediletfa di Dio, è Ia sua spo7f tr. Dio ha voluto Cisto e con Cisto ha voluto Ia Chiesa. Chi custodisce 'f n Chiesa, chi ama Ia Chiesa, chi uive bene Ia Chiesa fa cosasradita al Y Sigrorr: è un po'l'equivalente de] dissetareuna persona assekk; è I'efame ma non per alAuismo umano, chi ha cibo aa vfu Qfuv quiuatente ufdi portare Pvt@e 'fa f quvaouLL ll Ed è quesk semplicità seincantato. Cisto nell'altro vedendo bensi Y -n ?: rafrca che deve caratferizzareIa pregluera futtebre Ia quale voleua che tb non fosse triste, mesta, cosi come richiede i] tono di una circostanza P si-rle, perché nell'incontro con Gesù Risorto, ora con la sua arum4 un !" gío-o quando Dio Io vorrà, con tutto il suo corpo. Per lui sono veità di l!, fedr, per noi sono momenti essenzialinella crescia. Sono puntí di ifei-

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f{ f, mento per averenel nosÍro animo Ia consolazionenecessariaperché una f, persona cara non scompare; una persona cara non ua uia dalla propia * esistenza;una persona cara che ha fatto del bene accompagnachi ama f "d esístequesta comunione tra il cielo e Ia tera, è una comunione det scim, voluk dalla dottrina cistiana che è nient'altro che tematizzare f errtto rapporto tra il cielo e la tetra, fra il mondo creato e lbtemita di ft cui ne assapoiamo qualcosanell'esperienza di fede; un'esperienza che b ci fa camminare per Ie sfrade di questo mondo guardando il bene da ?t fare atlraverso ]e nosÍre azioni. Ma questo è possibile se abbiamo nel t$ cuore Gesù isorto, Gesù che supera ogni elemento umano, Gesù che 1h dtmenhca Ie cattiverie icewte per offrire del bene nglt nhri. Un'azione & di caità non si compra, non sí prega, si dona senzanessunpresupposto ig u-uno, ma è il gesto della gratuizà di Dio ecl è questo che dobbiamo $ ímparare miei cai fratellt,perché a volte, il icordo dí un gesto, dt una lf parola, dí un'azione ci preclude del bene da farsi. Nell'Agesci, voi sapete td beoe miei cai ngazzi, cosa stgntfrcaarnare,perdonare ed è I'esercizio che deve farsi conùnuamente o che dobbiamo fare continuamente nella $ perché possa possa nosh:a wa il bene superare, Ia ]uce che supera essere {t{. ogni tenebra. Nella morte tutto è offuscato ma c'è il raggio della Resure'; zione; c'è quesk sperailza che dtvenk certezzaatlraversoiJ nostro impei- 5"" cisúano. Noi ingraziamo il Signore perché oggi vi è un'associazioche cerca di far del bene in nome dt Gesù nsorto, un'associazione ii ", ii ,n, vuole essereparte dt una famiglia che è numerosa ma, Ia Ouale e f cosi spaziosa,quesafamiglía, che ha poslo per Íutfr sopraltutto per chi ha f a tuor" il bene ,un bene che fa rifenmento a Dio, un bene che poi sí li concretizza attraverso]e nostre azíoni, atú'averso]a nosÍra umarutà,pur ? Iuriaa, ma quesk ci atuk,così, a crearerappora nuoui, rapporti rolooî ti da| quel Vangelo che è un modo di esserenella wa di oggi e noi, di f; Ourtto modo di essereabbiamo bisogno, prima noi e poi glí alnt. Per* ché il Signore cí atuti in questo cammino, perché il bene di una persona 7 che ha profuso Ia sua wa all'insegna del fare qualcosain nome della cat ità, possa essereil nosÍro impegno di fede e possa essereanche il colore li" di quesk linrgia eucaristicaIa quale pofta al Signore Ia grazia di questo 'f stnde dono: la wta nella carità. Amen

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**'r I testi, tratti direttamentedalle registrazioni,non sonostati rivisti dagli autori.

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CARO VALENTINO,

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ECCOU QUr PERL'ULTTMO SALLTTO. .il AVREMMO DA DrRT-I TANTE COSE,MA I RTCORDT .{l IATSIEMESTAFFOLIA- 4 DELLE ESPERIEATZEWSST]T-E ATOALIA MEATTEE ]VOATE FACILE PARIARE, { ù

VOGLTAMO SOLO DIRTI GRAZIE PERCTIESE OGGI IL GRI]PPO SCOUT PIGAIATARO I" ESISTELO DOBBIAMO A T-E CT{EITAI SEMPRELOTTATO PER FAR. LO RIMAATEREIATWTA, OGGI SIAMO I]AIA COML\TUITA CAPI LIATITA,MA

suo coMPotvEIvrEDEVEA TE QLrALCosA: i ocxtprLr

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