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giorgio testi

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Giorgio Testi (1) in a portrait of Rob Loud and some of his latest works: Andrea Bocelli, Believe in Christmas at Teatro Regio of Parma (2); Giorgio with Stefano Accorsi during the filming of La Pergola, Confessioni di un teatro (3) and Chiusi Fuori at Teatro della Pergola (5); Giorgio and the executive producer Martina Zambeletti at Palazzo Vecchio during The Renaissance Awards première (4); Gisele Bündchen at Palazzo Vecchio in The Renaissance Awards movie (6)

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MOVIE INTERVIEW

TOWARDS THE FUTURE

GIORGIO TESTI, ONE OF THE LEADING NAMES ON THE NEW LONDON FILM DIRECTING SCENE GIORGIO TESTI, UNO DEI NOMI PIÙ IN VISTA DELLA SCENA REGISTICA LONDINESE text Teresa Favi

Rome-born Giorgio Testi has recently shot the short film Chiusi Fuori, starring Stefano Accorsi and Colin Firth between Teatro della Pergola and London, and The Reinassance Awards at Palazzo Vecchio and Uffizi Gallery. Working with the British Pulse Films company, this 43-year-old digital technology expert is one of the leading names on the new film directing scene in London, where he has been living since 2004.

How did you develop the idea for the short Chiusi Fuori film?

It is the result of several people coming together: Colin Firth (who was in Italy at the time), Stefano Accorsi, and also Martina Zambeletti, Rodrigo D’Erasmo and Lucia Calamaro. Waiting for Godot captured perfectly the historical moment, so we decided to build a story around an excerpt from Beckett’s work, setting it in the Pergola Theater in order to bring back to life a symbol of the sudden stop inflicted on the world of performing arts by the pandemic: the theater.

Stefano Accorsi was on set at the Pergola, Colin Firth was not. How did you solve this problem?

We shot Colin’s parts in green screen at a studio in London by devising a system that allowed him to move as if he were on the Pergola’s stage, following Stefano’s lines. Two weeks later, we did the same in Florence so that every single position of the camera and lights were identical.

What was it like working with Colin Firth and Stefano Accorsi?

It was my very first short film, but with such great actors it was a piece of cake. Stefano and Colin are two amazing actors, but also two people of uncommon kindness and unpretentiousness.

The same solution was adopted for The Reinassance Awards, with the participation again of Colin Firth as well as many other international stars to the backdrop of Palazzo Vecchio. How does a man projected into the future like you feel in Florence?

Working in Florence at such a time was a true blessing. The lockdown brought me closer to the tangible things, I spent a lot of time in greenness. Being able to stay often in a city so rich in art and culture is truly priceless.

What is your favorite place in Florence?

I love the feeling I experience when I arrive at the train station, the beginning of a new adventure every time. Giorgio Testi, originario di Roma, ha curato recentemente la direzione del cortometraggio Chiusi Fuori, girato con Stefano Accorsi e Colin Firth tra il Teatro della Pergola e Londra, e The Reinassance Awards a Palazzo Vecchio e alla Galleria degli Uffizi. Arruolato nella scuderia della casa di produzione britannica Pulse Films, il 43enne esperto di avanguardie digitali è da qualche anno uno dei nomi più in vista della nuova scena registica di Londra dove vive dal 2004.

Come è nata l’idea per il corto Chiusi Fuori?

È frutto dell’incontro di più persone: Colin Firth (in quel periodo in Italia), Stefano Accorsi, ma anche Martina Zambeletti, Rodrigo D’Erasmo e Lucia Calamaro. Aspettando Godot fotografava perfettamente il momento storico, così abbiamo deciso di costruire un racconto attorno ad un estratto dell’opera di Beckett, ambientando il racconto all’interno del Teatro della Pergola per ridare vita a un emblema della violenta frenata che il mondo dello spettacolo ha subito durante la pandemia: il teatro.

Stefano Accorsi era sul set della Pergola, Colin Firth invece no. Come ha risolto questo problema?

Abbiamo girato le parti di Colin in green screen in uno studio di Londra, studiando un sistema per consentirgli di muoversi come se fosse sul palco della Pergola, seguendo le battute di Stefano. Due settimane dopo abbiamo ripetuto l’operazione a Firenze, facendo in modo che ogni singola posizione della macchina da presa e delle luci fosse identica.

Com’è stato lavorare con Colin Firth e Stefano Accorsi?

Era il mio primo cortometraggio, ma con attori come loro è stata una piacevole passeggiata. Stefano e Colin oltre ad essere due attori incredibili, sono anche due persone di una gentilezza e umiltà davvero fuori dal comune. La stessa soluzione è stata

applicata a The Reinassance Awards, anche qui con il coinvolgimento di Colin Firth oltre a tante altre star internazionali sullo sfondo di Palazzo Vecchio. Uno che come lei vive proiettato nel futuro come si è sentito a Firenze?

Lavorare a Firenze in un anno del genere è stato davvero un blessing. Il lockdown mi ha riportato vicino a cose tangibili, ho passato molto tempo nel verde. Essere spesso in una città così ricca d’arte e cultura è davvero priceless.

Qual è il luogo di Firenze che le piace di più?

Adoro la sensazione all’arrivo in stazione, ogni volta l’inizio di una nuova avventura.