Bilancio Ambientale 2016 Gruppo CAP

Bilancio ambientale 2016

CAP Holding S.p.A. Via del Mulino, 2 Edificio U10 20090 Assago (MI) capholding@legalmail.it Amiacque S.r.l.

Via Rimini 34/36 20142 Milano amiacque@legalmail.it

Per richiedere informazioni su questa pubblicazione scrivere a: csr@capholding.gruppocap.it

Progetto grafico: Glifo Associati

Il bilancio ambientale di Gruppo CAP è stato realizzato per la fruizione on line con collegamenti ipertestuali a documenti, link e video.

Il documento può essere scaricato in forma integrale dal sito www.gruppocap.it

Bilancio ambientale 2016

2 INDICE

Indice 4 Nota metodologica

Politica ambientale e Life Cycle Assessment di Gruppo CAP

8 1.1

Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21

6

1

10 1.2 Il sistema di gestione ambientale 11 1.2.1

18 1.3

Individuazione degli aspetti ambientali, dei relativi impatti e valutazione della significatività Life Cycle Assessment

18 1.3.1 La Carbon Footprint

di Gruppo CAP 31 1.3.2 Progetti futuri: la Water

Footprint di Gruppo CAP

34

2

Il ciclo dell’acqua del SII

36

2.1

L’acqua potabile

37

2.1.1 Captazione dell’acqua dall’ambiente

37

2.1.2 Eventuale potabilizzazione

39

2.1.3 Laboratorio: analisi acque potabili

40

2.1.4 Rete di distribuzione acquedotto

42

2.1.5 L’acqua consegnata e misurata

45

2.1.6 Le perdite idriche

47

2.1.7 Gli interventi sulla rete di acquedotto

48 2.1.8 Le emissioni di CO2 del servizio acquedotto 48 2.1.9 Gli indicatori ambientali del servizio acquedotto 49

2.2

49

2.2.1 Rete di distribuzione fognatura

51

2.2.2 Sollevamenti fognari e vasche volano

51

2.2.3 Gli interventi sulla rete fognaria

Le acque reflue e la depurazione

53 2.2.4 Le emissioni di CO2 del servizio fognario 53 2.2.5 Gli indicatori ambientali

del servizio fognario 54

2.2.6 Impianti di depurazione

56

2.2.7 L’acqua reflua trattata

57 2.2.8 I parametri per la misura

della qualità delle acque 58 2.2.9 Le emissioni di CO2 del servizio depurazione 59

2.2.10 Laboratorio: analisi acque reflue

60 2.2.11 Gli indicatori ambientali

del servizio depurazione 61

2.3

La gestione dei rifiuti

63 2.3.1 Gli indicatori ambientali della

gestione dei rifiuti 64

2.4

64

2.4.1 Utenze

64

2.4.2 Controlli utenze industriali

Servizi generali

65 2.4.3 Controlli attività di cantiere

e ambienti di lavoro

BILANCIO AMBIENTALE 3

INDICE

66

3

Il sistema di gestione dell’energia

68 71 72 74

3.1 3.2 3.3 3.4

I consumi energetici di Gruppo CAP La produzione di energia di Gruppo CAP Il monitoraggio delle prestazioni energetiche Il processo di efficientamento energetico

Gli investimenti

in chiave ambientale 78

4

80 4.1

83 4.2 85

4.3

87 4.4

87 A

Il modello ambientale di riclassificazione degli investimenti Gli investimenti 2016

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

Il piano degli investimenti 2017-2021 Principali investimenti classificati in chiave ambientale Qualità dell’acqua erogata

88

B

Scarichi e volanizzazioni

88

C

Qualità dell’acqua immessa nell’ambiente

88

D

Quantità dell’acqua immessa nell’ambiente

89

E

Cost saving

89

E1

Economie circolari

91

F

Altre opere

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

4 NOTA METODOLOGICA

Nota metodologica Nel corso degli ultimi anni Gruppo CAP ha deciso di approfondire il proprio impegno in termini di trasparenza e attenzione nei confronti delle tematiche ambientali: il bilancio ambientale rappresenta quindi un passo aggiuntivo rispetto al tradizionale bilancio di esercizio previsto dalla legge e al bilancio di sostenibilità. Il bilancio ambientale racconta infatti in dettaglio l’impegno di condivisione e di scambio di valore di Gruppo CAP con il proprio territorio, con preciso riferimento all’impegno che il Gruppo dedica alla tutela dell’ambiente.

Il bilancio ambientale è un documento informativo, pubblicato volontariamente e rivolto a tutti i portatori di interesse, nel quale sono descritte le principali relazioni tra Gruppo CAP e l’ambiente.

Si configura come un elemento fondamentale nella realizzazione di un sistema responsabile che garantisce la trasparenza nelle relazioni tra decisioni, attività e parametri di controllo degli effetti (indicatori), così come un supporto concreto per la misurazione e rendicontazione della politica ambientale a supporto dei processi.

Il Bilancio Ambientale viene redatto annualmente in parallelo al Bilancio di Sostenibilità e deve essere dunque letto in modo complementare e integrato con quest’ultimo.

Per tutti i dati riportati nel bilancio viene specificato il perimetro al quale si riferiscono; salvo diversamente indicato, i dati e le informazioni del bilancio ambientale fanno riferimento alle società di Gruppo CAP (CAP Holding S.p.A. e Amiacque S.r.l.). Inoltre le informazioni riportate attraverso il ricorso a grandezze misurabili e a stime vengono opportunamente segnalate nei diversi capitoli.

Il processo di raccolta dei dati e delle informazioni ai fini della redazione del bilancio è stato gestito in collaborazione con le diverse funzioni aziendali con l’obiettivo di consentire una chiara e precisa indicazione delle informazioni considerate significative per gli stakeholder.

Il bilancio ambientale 2016 analizza i dati consuntivi relativi al periodo 01/01/2016 – 31/12/2016. I dati relativi agli esercizi precedenti sono riportati solo a fini comparativi, allo scopo di consentire una valutazione dell’andamento nel tempo delle attività di Gruppo CAP. Le principali componenti di un bilancio ambientale riguardano: la definizione delle politiche ambientali; l’analisi dei processi; la misurazione degli impatti ambientali generati dalle attività di Gruppo CAP, attraverso la definizione di un set di indicatori ambientali; la gestione del miglioramento continuo attraverso la pianificazione e la realizzazione delle attività di mitigazione; la riclassificazione degli investimenti in chiave ambientale.

A testimonianza dell’impegno di Gruppo CAP in attività relative a tematiche ambientali, e nell’ottica di un ulteriore sviluppo e integrazione di quanto già attuato attraverso le certificazioni dei Sistemi di Gestione conseguite, Gruppo CAP ha deciso di certificare le proprie emissioni in atmosfera secondo la norma internazionale 14064. Durante la primavera 2017 ha quindi ottenuto la certificazione del calcolo della propria Carbon Footprint, ossia l’attestato di Dichiarazione di verifica dell’inventario anno 2016 delle proprie emissioni di gas a effetto serra in accordo alla norma ISO 14064-1:2012.

Il bilancio ambientale 2016 è stato impostato sulla base dell’analisi del ciclo dell’acqua gestita dal Gruppo, dalla captazione alla depurazione e riimmissione nell’ambiente. (vedi grafica Analizzando i singoli passaggi del ciclo dell’acqua sono state individuate diverse informazioni e predisposto un paragrafo specifico per ciascuna fase. Seguendo questa metodologia la raccolta e la presentazione delle informazioni vengono semplificate.

BILANCIO AMBIENTALE 5

INDICE

NOTA METODOLOGICA

Questa modalità di impostazione permette di evidenziare e documentare nel bilancio i principali rischi che è necessario affrontare legati alle diverse attività di Gruppo CAP, in un’ottica di miglioramento continuo. Nel bilancio vengono infatti raccolte, ad esempio, le informazioni relative alle perdite idriche, i consumi energetici e le emissioni di gas ad effetto serra suddivise per area geografica o per settore, in modo da riuscire ad evidenziare quali siano le aree maggiormente critiche e poter pianificare gli interventi di miglioramento mirati. La diffusione del bilancio ambientale garantisce inoltre la comunicazione all’esterno delle informazioni così come richiesto dal Sistema di Gestione Ambientale, evitando il rischio di disinformazione.

Il bilancio ambientale è disponibile insieme con il bilancio di sostenibilità anche in una sezione dedicata del sito internet di Gruppo CAP www. gruppocap.it.

Distribuzione Tramite un sistema di condotte interrate l’acqua arriva dagli impianti alle case.

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

Depurazione Trattamento delle acque provenienti dalle reti fognarie per la riduzione del carico inquinante.

Fognatura Raccolta e trasporto degli scarichi civili e produttivi all’impianto di depurazione.

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Restituzione Restituzione all’ambiente di acqua pulita naturalmente.

Ciclo dell’acqua gestita

Captazione Approvvigionamento della risorsa dalle falde tramite un sistema di pozzi.

Potabilizzazione L’acqua viene sottoposta a trattamenti biologici per renderla idonea al consumo umano.

21 impegni di sostenibilitĂ contenuti nel Programma CAP 21

19 impianti di depurazione certificati ISO 14001

-1 % di CO2e emessa rispetto al 2015

-20 % di carta consumata rispetto al 2015

+63 % acquisti green rispetto al 2015

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT DI GRUPPO CAP

8 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Gruppo CAP, come sottolineato nella propria Politica Integrata, si impegna quotidianamente per accrescere la cultura della qualità e della protezione dell’ambiente in un’ottica di miglioramento continuo. Opera inoltre ogni giorno per ricercare l’ottimizzazione dei processi aziendali e dell’uso delle risorse, al fine di raggiungere il massimo livello di efficacia e efficienza con la massima attenzione all’ambiente.

Si impegna nel progettare, realizzare e gestire il sistema idrico integrato nel rispetto della tutela dell’ambiente e dell’efficienza energetica, allineandosi alle migliori tecnologie disponibili ed economicamente sostenibili; salvaguardare le risorse naturali e perseguirne l’utilizzo sostenibile; prevenire l’inquinamento e ricercare il contenimento dei consumi di energia e delle emissioni di gas a effetto serra.

1.1 Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il ruolo di azienda pubblica che gestisce a favore della collettività un bene comune e prezioso come l’acqua assegna un dovere irrinunciabile nella promozione della sostenibilità dei consumi e degli usi di questa risorsa.

Da questo approccio nasce CAP 21, la risposta – concreta, quotidiana, ambiziosa e appassionata – ai temi posti dalla Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici (COP 21): 21 impegni di sostenibilità, di cui Gruppo CAP ha deciso di farsi carico per raccogliere la sfida del clima che cambia e per rendere trasparenti e tangibili i risultati che si possono raggiungere in termini di sostenibilità ambientale.

Il programma ha impegnato il Gruppo per tutto il 2016 e continuerà nei prossimi anni.

Il filo conduttore è rappresentato dalle 5 R della sostenibilità idrica, principi individuati a livello internazionale per una gestione sostenibile dell'acqua: 1.

2.

3.

4.

5.

Ridurre i consumi; Riutilizzare l'acqua; Recuperarne i nutrienti; Reindirizzare l'energia; Ricostituire l'ambiente circostante.

BILANCIO AMBIENTALE 9

Le 21 azioni strategiche ne racchiudono molte altre più specifiche e rappresentano l'impegno quotidiano di Gruppo CAP. In questa cornice sono stati messi a punto alcuni dei progetti che hanno rappresentato l’impegno con gli stakeholder durante il 2016 e che hanno poi avuto concreta attuazione nel 2017. Tra questi:

INDICE

•• il convegno internazionale tenutosi al Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, organizzato con il patrocinio del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, di Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, ATO Città Metropolitana di Milano, Utilitalia e Confservizi Cispel Lombardia, alla presenza dei massimi esperti mondiali di acqua potabile a uso umano. Il convegno è stata l’occasione per confrontare le migliori esperienze europee e programmare al meglio i prossimi passi italiani per l’attuazione e implementazione del Water Safety Plan.

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

•• il lancio della piattaforma +Community, in partnership con Città Metropolitana di Milano, ATO, Arpa, Camera di Commercio, Ordine degli avvocati ed Enea che si è affermata come una vera e propria “università in rete delle conoscenze” che contribuisce alla diffusione e alla crescita del sapere per lo sviluppo della Città Metropolitana di Milano.

Life Cycle Assessment

NOTA METODOLOGICA

Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il sistema di gestione ambientale

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

29 novembre 2016 “Acque di Lombardia”: un’unica piattaforma per i dati ambientali dell’area metropolitana In origine era il SIT, sistema informativo territoriale sviluppato nel 2012 da Gruppo CAP, che serviva per la gestione delle reti tecnologiche di acquedotto, fognatura e depurazione; sviluppatosi poi in WebGIS, Sistema Informativo Geografico pubblicato su web. Da queste basi è nata una piattaforma unica di pubblicazione dei dati ambientali per tutta la Città Metropolitana di Milano: l’accordo siglato tra Gruppo CAP e Città Metropolitana prevede infatti l’avvio di un unico sistema e di una piattaforma condivisa per la pubblicazione dei dati relativi al sistema idrico, che da aprile 2017 potrà ospitare anche le informazioni geografiche con i dati ambientali che non riguardino direttamente l’acqua.

L’accordo prevede dunque la pubblicazione in un unico nuovo ambiente WebGIS dei dati ambientali che riguardano il sistema idrico integrato e in particolare pozzi e piezometri disponibili al pubblico. Dati che fino ad oggi erano gestiti su due sistemi differenti con un’ovvia ridondanza di informazioni.

www.gruppocap.it/attivita/webgis/il-progetto

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

10 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

1.2 Il sistema di Gestione Ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale predisposto e attuato dal Gruppo CAP rappresenta un sistema di regole e procedure che si applicano a tutti i siti di Gruppo CAP, studiate per ottimizzare la gestione degli aspetti ambientali misurando e minimizzando eventuali impatti negativi sull’ambiente.

Le procedure del Sistema di Gestione Ambientale di Gruppo CAP definiscono le modalità da adottare per individuare gli aspetti ambientali (diretti ed indiretti) delle attività svolte dal Gruppo stesso, allo scopo di identificare quali possano avere impatti significativi sull’ambiente e prendere in considerazione gli aspetti con impatti elevati nella definizione degli obiettivi e traguardi da inserire nel programma ambientale.

Le analisi ambientali vengono redatte con lo scopo di consentire agli organi aziendali di focalizzare l’attenzione sugli aspetti ambientali e sugli specifici impatti maggiormente significativi (valutando conformità legislativa, entità, rilevabilità, frequenza, sensibilità dell’ambiente, gestione) sui quali poter applicare un controllo ed un monitoraggio continuo, tramite la pianificazione di una politica ambientale che ben definisca gli obiettivi da traguardare. Per questo motivo nella matrice di calcolo vengono valutati gli aspetti ambientali ed i relativi impatti con un indice di significatività scaturito dalla necessità di far emergere i rischi ambientali (in condizioni operative normali, anomale e di emergenza) strettamente correlati al processo.

Gruppo CAP ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione Ambientale in conformità allo standard ISO 14001 per il Servizio Idrico Integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) per 19 siti di depurazione e per le sedi aziendali di Milano – Via Rimini e Assago.

La certificazione riguarda le attività di Gruppo CAP di: progettazione, coordinamento e direzione lavori delle attività di costruzione, ristrutturazione e manutenzione di acquedotti, fognature e impianti di depurazione; gestione dei processi del servizio idrico integrato: acquedotto, fognatura, depurazione e collettamento delle acque reflue civili e industriali. Progettazione e realizzazione di collegamenti standard ed estensioni alla rete idrica e fognaria, servizio di call-center e supporto all’utenza, controllo analitico della qualità delle acque potabili e reflue. Trattamento chimico fisico e biologico di rifiuti solidi e liquidi non pericolosi provenienti da impianti di trattamento acque reflue urbane presso l’impianto di località Cascina Rancate San Giuliano Milanese e trattamento chimico fisico e biologico di rifiuti liquidi non pericolosi provenienti da manutenzione reti fognarie e da impianti di trattamento acque reflue urbane presso l’impianto di Turbigo.

Il Sistema di Gestione Ambientale di Gruppo CAP copre al 100% il settore acquedotto in funzione dei principali indicatori caratteristici: abitanti serviti, lunghezza rete, acqua sollevata trattata e consegnata, pozzi in esercizio e impianti di potabilizzazione.

Lo stesso vale per il settore fognatura: la copertura del Sistema di Gestione Ambientale per la fognatura parametrata ai principali indicatori caratteristici (abitanti serviti, lunghezza rete, acqua reflua collettata, stazioni di sollevamento e altri manufatti della rete fognaria – es. vasche di prima pioggia, vasche volano, scolmatori) è completa.

Per quanto riguarda invece gli impianti di depurazione: nel corso del 2016 la certificazione è stata estesa ad ulteriori 6 siti di depurazione, presso i quali le attività caratteristiche del Sistema di Gestione Ambientale risultavano già implementate e attive dall’anno 2015, passando quindi da 13 a 19 siti di depurazione certificati. Il piano triennale di estensione della ISO 14001 si concluderà nel 2017 con la certificazione di tutti i siti, ottenendo una percentuale di copertura pari al 100%.

BILANCIO AMBIENTALE 11

1.2.1 Individuazione degli aspetti ambientali, dei relativi impatti e valutazione della significatività Il primo passo fondamentale nella strutturazione di un Sistema di Gestione Ambientale ai sensi della Norma ISO 14001 consiste nell’individuazione degli aspetti ambientali considerati significativi. In questa prima fase, quindi, Gruppo CAP ha determinato quali fasi delle proprie attività, prodotti e servizi, interagiscono con l’ambiente, considerando di conseguenza i potenziali impatti ambientali associati.

Per l’identificazione degli aspetti ambientali è necessario preventivamente individuare i singoli processi aziendali, ognuno dei quali potrà essere scomposto in più fasi di processo e sottoprocesso. All’interno dei sottoprocessi sono individuate le azioni elementari, ovvero le attività specifiche che lo caratterizzano, gli aspetti ambientali ad esse connessi e le interazioni con l’ambiente.

Per ogni sito specifico o attività certificata UNI EN ISO 14001 Gruppo CAP individua gli aspetti ambientali inizialmente, aggiornandoli contestualmente ad ogni modifica sostanziale dei processi presenti nel sito con interazioni ambientali.

Per ogni aspetto ambientale viene valutata la significatività riconducendo i relativi impatti ai seguenti comparti ambientali: Atmosfera, Acque (superficiali e sotterranee), Suolo e sottosuolo, Risorse naturali, flora e fauna.

La valutazione viene condotta sulla base di sei criteri che caratterizzano l’aspetto ambientale e l’impatto ad esso connesso: •• Conformità Legislativa (L) •• Quantità/Entità dell’impatto sull’ambiente (Q) •• Rilevabilità dell’aspetto ambientale (R) •• Frequenza con cui l’aspetto può verificarsi (F) •• Sensibilità dell’Ambiente e delle parti interessate (S) •• Complessità di Gestione dell’aspetto (G) Ad ogni criterio è associata una scala di valutazione costituita da tre gradi di rilevanza, a cui corrispondono delle specifiche indicazioni di intensità del criterio.

Il livello di significatività (LS) da associare a ogni singolo aspetto ambientale viene quindi calcolato in funzione dei sei criteri descritti.

La valutazione finale della significatività è condotta confrontando il valore risultante con i valori soglia di significatività e ottenendo tre differenti categorie: •• aspetto non significativo: non richiede particolari attenzioni oltre alla gestione ordinaria; •• aspetto significativo: richiede attività di controllo e sorveglianza; •• aspetto molto significativo: richiede attività di controllo e sorveglianza e vengono prese in considerazione misure e interventi volti a minimizzare l’impatto ambientale ad esso connesso.

INDICE

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il sistema di gestione ambientale Life Cycle Assessment

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

12 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Gruppo CAP ha predisposto un’analisi ambientale per le attività ed i siti di produzione certificati o per cui è stata pianificata un’estensione della certificazione UNI EN ISO 14001. È prevista inoltre un’analisi ambientale tipologica per i cantieri temporanei. Per cantieri di importo complessivo superiore a 1 mln €

si prevede, in fase di validazione del progetto a cura del RUP, la verifica del tipologico e la segnalazione di eventuali integrazioni.

Di seguito si riporta una sintesi degli aspetti ambientali individuati per ciascun sito e delle azioni di monitoraggio e mitigazione intraprese.

siti di depurazione

Aspetto

Impatto

Atmosfera

Emissioni in atmosfera derivata dal transito di mezzi Emissioni odorigene Formazione e dispersione di aerosol Rischio Incendio

Rumore

Sostanze lesive ozono / Gas Serra (per potenziali perdite da impianti di raffrescamento uso civile) Emissioni da attività di cantiere temporaneo Emissioni da normale funzionamento impianto

Acque superficiali Acque sotterranee - suolo e sottosuolo

Inquinamento acque superficiali

Azioni di monitoraggio e mitigazione • Misure di abbattimento/ riduzione emissioni odorigene: applicazione di misure tecnologiche (impianti di filtrazione emissioni odorigene) o equivalenti misure procedurali/prassi operative volte a eliminare o ridurre al minimo le fonti di emissione • Piano di emergenza antincendio • Manutenzione degli impianti di condizionamento • Manutenzione dellecentrali termiche

• Campagne di misurazione del rumore ambientale 2016 • Misurazione rumore in ambiente interno

Acque superficiali

Sversamenti sul suolo degli scarti di trattamento, di rifiuti e di prodotti chimici utilizzati per il processo Scarico in fognatura

• Monitoraggio Qualità Scarichi Industriali

Sversamento sul suolo durante le fasi di trasporto, ricevimento e scarico delle materie prime

• Investimenti finalizzati all’ottimizzazione del processo

Sversamento sul suolo, perdite da vasche e da condotte di collegamento (fognatura interna) Sversamenti sul suolo esondazioni da vasche e da condotte di collegamento (fognatura interna) Sversamenti sul suolo perdite da aree di stoccaggio dei reagenti di processo

• Controllo analitico degli scarichi presso impianto • Procedure di ottimizzazione conduzione impianto • Programma di implementazione del telecontrollo

• Controlli programmati luoghi di lavoro, ambiente e sicurezza Acque sotterranee • Segregazione delle aree di stoccaggio prodotti chimici e loro segnalazione • Piano di Emergenza per la gestione degli sversamenti di sostanze pericolose • Dotazione dei kit di emergenza antisversamento e addestramento degli addetti all’emergenza

BILANCIO AMBIENTALE 13

Aspetti paesaggistici e naturalistici

Flora e fauna

Aspetto

Impatto

NOTA METODOLOGICA

Aspetti paesaggistici e architettonici

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Consumo Di risorse

Consumo idrico Consumo di materie prime e ausiliarie Consumo di combustibile Produzione di rifiuti

•

Generazione energia da processo produttivo

•

Reattori biologici a cicli alternati

•

Programma di implementazione del telecontrollo

•

Ottimizzazione nell’uso dei reagenti

•

Interventi di efficientamento energetico

•

Investimenti nell’ambito dell’economia circolare Centralizzazione della gestione dei fanghi

• Essiccamento Fanghi (Presso San Giuliano Ovest) Produzione di rifiuti pericolosi

Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il sistema di gestione ambientale Life Cycle Assessment

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

• Biocrack (impianto pilota)

• Aumento del tenore di secco nei fanghi • Introduzione delle pese • Valorizzazione fanghi pregiati (fanghi conferiti in agricoltura / recupero energetico)

Campi elettromagnetici

INDICE

Disturbi dell’attività su flora e fauna

Consumo di Energia

Rifiuti

Azioni di monitoraggio e mitigazione

Campi prodotti da ripetitori di telefonia mobile ed antenne Linee alta tensione

Dalle valutazioni effettuate, gli aspetti considerati significativi/molto significativi sui siti di depurazione risultano essere consumo di risorse (in particolare energia); atmosfera; rumore; acque superficiali; acque sotterranee, suolo e sottosuolo e gestione dei rifiuti.

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

14 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Servizio Fognatura Per quanto riguarda il servizio fognario l’aspetto classificato come molto significativo risulta essere l’inquinamento delle acque superficiali; mentre significativo risulta essere la produzione di rifiuti.

s e rvizio di fognatu ra

Aspetto

Impatto

Atmosfera

Emissioni in atmosfera derivata dal transito di mezzi Emissioni odorigene

Acque superficiali

Rumore

Rischio Incendio

Azioni di monitoraggio e mitigazione • Controlli programmati ambiente e sicurezza presso cantieri • Misure di abbattimento e riduzione emissioni odorigene: applicazione di misure tecnologiche o equivalenti misure procedurali/prassi operative volte a eliminare o ridurre al minimo le fonti d i emissione • Prevenzione incendi, Piani emergenza, Valutazione rischio incendio

Emissioni da attività di cantiere temporaneo Emissioni da normale funzionamento impianto • Controlli programmati ambiente e sicurezza presso i cantieri Inquinamento acque superficiali

• Pulizia preventiva delle caditoie • Regolarizzazione degli scarichi • Progetto ricerca acque parassite

Rifiuti

Consumo di risorse

Viabilità

Acque sotterranee - suolo e sottosuolo

• Controllo utenze industriali

Sversamenti durante le attività di spurgo

• Proceduralizzazione del processo • Controlli tecnici durante le attività di spurgo

Intralcio alla circolazione

Consumo di Energia Consumo di combustibile Produzione di rifiuti

• Controlli tecnici durante le attività

Produzione di rifiuti pericolosi

• Controllo sulla corretta gestione della filiera del rifiuto (trasporto e destino)

BILANCIO AMBIENTALE 15

Servizio Acquedotto Per quanto riguarda il servizio acquedotto gli aspetti classificati come molto significativi risultano essere i consumi di risorse (le perdite di rete e il consumo di energia) e il rischio di incendio (a causa dei gruppi elettrogeni con motori di potenza fino a 350kW). s e rv iz i o d i acq ue dot to

Atmosfera

Aspetto

Impatto Emissioni in atmosfera derivata dal transito di mezzi Emissioni odorigene Rischio Incendio

Viabilità

Acque sotterranee - suolo e sottosuolo

Acque superficiali

Rumore

Emissioni da attività di cantiere temporaneo

Emissioni da normale funzionamento impianto

Inquinamento acque superficiali

Azioni di monitoraggio e mitigazione • Controlli programmati ambiente e sicurezza presso i cantieri • Prevenzione incendi, Valutazione rischio incendio • Controlli programmati ambiente e sicurezza presso i cantieri • Valutazione impatto acustico ambientale • Previsione di impatto acustico ambientale

Qualità delle acque distribuite (Comprensive delle case dell’acqua): analisi acque potabili

Scarichi acque di processo Sversamenti sul suolo perdite da aree di stoccaggio dei reagenti di processo

• Contabilizzazione del consumo di acque di processo

Intralcio alla circolazione

Consumo di risorse

Consumo di Energia Consumo idrico Consumo di materie prime ed ausiliarie Consumo di combustibile

• Ricerca e riparazione perdite • Sostituzione contatori • Telecontrollo • Protezione catodica

Rifiuti

Perdite di rete Produzione di rifiuti Produzione di rifiuti pericolosi

• Controlli tecnici durante le attività • Controllo sulla corretta gestione della filiera del rifiuto (trasporto e destino)

INDICE

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il sistema di gestione ambientale Life Cycle Assessment

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

16 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Sedi Aziendali Per quanto riguarda le sedi aziendali (Amiacque sede di Milano e CAP Holding sede di Assago) non ci sono aspetti classificati come molto significativi.

sedi aziendali

Azioni di monitoraggio e mitigazione

Transito di mezzi aziendali

Emissioni in atmosfera

• Manutenzione programmata, effettuata da ditte specializzate e qualificate

Inquinamento acustico

Valutazione impatto acustico ed eventuali misure di mitigazione

Emissioni in atmosfera

Manutenzione attrezzature e impianti antincendio

Consumo di energia e di risorse idriche

Interventi di edilizia sostenibile (efficientamento energetico degli edifici)

Rifiuti da attività di ufficio

Consumo di risorse per le attività svolte presso le sedi aziendali

Impianti di condizionamento e centrali termiche

• Utilizzo di automezzi a basso tenore di emissioni

Emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti

Rumore da funzionamento impianti tecnologici

Impatto

Rischio incendio

Aspetto

Produzione di rifiuti

• Manutenzione/riparazione programmata dei mezzi • Piano di sostituzione periodica degli automezzi

• Differenziazione dei rifiuti • Riduzione del consumo di carta (Paperless Policy)

BILANCIO AMBIENTALE 17

Cantieri di manutenzione / realizzazione Oltre ai già valutati aspetti relativi alla conduzione degli impianti e delle reti, Gruppo CAP ha valutato anche i possibili aspetti ambientali derivanti dalle attività di cantiere. ca n t i er i d i m a n u te n z i o n e / realizzazione

Azioni di monitoraggio e mitigazione Bilancio idrico, autorizzazione scarico provvisorio, sorveglianza sulla corretta gestione da parte del fornitore

Inquinamento acque superficiali Produzione rifiuti (terre e rocce da scavo in seguito alla trivellazione, fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci CER 01 05 04, produzione rifiuti da cantiere, produzione di rifiuti da demolizione per dismissione pozzi)

Procedura gestione rifiuti e corrette modalità operative secondo normativa cogente. SISTRI per rifiuti speciali pericolosi. Sorveglianza sui fornitori, in qualità di produttori, per la corretta gestione dei rifiuti.

Uso sostanze pericolose

Idonee modalità di stoccaggio e manipolazione sostanze. Corretta etichettatura e gestione schede di sicurezze. Sorveglianza su fornitori per garantire la conformità sostanze pericolose da loro utilizzate

Consumo idrico

Bilancio idrico

Consumo di materie prime

Monitoraggio consumi, riduzione scarti di lavorazione.

Consumo energetico

Efficientamento per riduzione consumi energetici (ottimizzazione processi e/o sostituzione apparecchiature)

Viabilità/transito mezzi pesanti

Polvere (da traffico mezzi), residui

Lavaggio pneumatici in uscita da cantiere, ottimizzazione rampe di accesso e transito mezzi

Danno ambientale e bonifica siti inquinati

Attivazione procedure previste da normativa, procedura interna

Consumo risorsa

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il sistema di gestione ambientale Life Cycle Assessment

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

Suolo/ sottosuolo

Sostanze e preparati pericolosi: aree di stoccaggio

Scarichi idrici

Impatto

Rifiuti

Aspetto

INDICE

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

18 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Attività di utilizzo macchinari / attrezzature durante la costruzione

Prevenzione incendi

Sversamenti da attività di movimentazione terre

Rumore

Aspetto

Impatto

Azioni di monitoraggio e mitigazione

Emissione da attività di cantiere

Autorizzazione alle emissioni sonore per attività in deroga, sorveglianza su fornitori per garantire conformità macchine/attrezzature da loro utilizzate durante attività di cantiere

inquinamento suolo con olio minerale dovuto a rottura di impianto oleodinamico delle macchine movimento terra

Azioni per la prevenzione di guasti e/o rotture impianti oleodinamici a bordo macchine movimento terra. Sorveglianza su fornitori. Azioni di intervento per mitigare sversamenti in situazioni di emergenza. Materiale assorbente idoneo per olii minerali.

Rischio incendio

PSC/POS di cantiere, misure di prevenzione e mitigazione dei rischi di incendio o esplosione connessi a lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere

Emissioni in atmosfera da macchinari, attrezzature

Sorveglianza su fornitori per garantire conformità di macchine/attrezzature da loro utilizzate

1.3 Life Cycle Assessment

1.3.1 La Carbon Footprint di Gruppo CAP

Il Life Cycle Assessment (LCA), ovvero la Valutazione del Ciclo di Vita, è la metodologia attraverso la quale vengono quantificati e valutati gli impatti ambientali associati ad un prodotto, un’organizzazione o un servizio nel corso dell’intero ciclo di vita del sistema oggetto di analisi.

La Carbon Footprint (letteralmente, "impronta di carbonio") rappresenta la quantità dell'emissione di gas clima-alteranti attribuibile ad un prodotto, un'organizzazione o un individuo.

Gruppo CAP adotta la metodologia LCA per identificare e valutare l’impatto ambientale delle proprie attività in termini di emissioni di gas serra (Carbon Footprint). Il calcolo dell'impronta climatica e delle analisi di inventario dei Gas ad effetto serra è stato adottato dal Gruppo come strumento di identificazione del proprio impegno per la protezione dell'ambiente e del clima.

Gruppo CAP ha deciso di elaborare il proprio inventario dei GHG dell'organizzazione, sviluppato in accordo alla UNI EN ISO 14064-1, per l’anno 2016. I risultati dell’analisi 2016 sono stati inoltre confrontati con i risultati dell’anno di riferimento scelto dall’organizzazione, ossia l’anno 2015.

Confini organizzativi e operativi: calcolo delle emissioni dell’organizzazione Gruppo CAP (società CAP Holding e Amiacque nel loro complesso). Per l’aggregazione delle emissioni è stato utilizzato l’approccio di tipo controllo operativo: CAP Holding

BILANCIO AMBIENTALE 19

INDICE

Programma nazionale per la valutazione dell’impronta ambientale Gruppo CAP è ad oggi una tra le aziende leader a livello italiano nella gestione del servizio idrico integrato e da sempre si impegna per realizzare interventi sui propri siti e processi al fine di ridurre il proprio impatto ambientale. Per rafforzare ulteriormente la propria politica ambientale nel settore climatico - manifestando interesse verso il tema della sostenibilità ambientale ed, in particolar modo, della riduzione delle emissioni e relativa diffusione di modelli sostenibili di gestione del Servizio Idrico Integrato - Gruppo CAP ha sottoscritto il 13 maggio 2016 un Accordo Volontario di collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per aderire al Programma Nazionale per l’Impronta Ambientale volto a promuovere iniziative per la valorizzazione della sostenibilità nel ciclo idrico integrato.

Gruppo CAP e il Ministero si sono impegnati quindi affinché venissero definiti dei criteri qualitativi e metodologici per il calcolo delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG – GreenHouse Gases) afferenti all'organizzazione, andando ad elaborare un inventario dei GHG dell'organizzazione per l’anno 2015, sviluppato in accordo alla UNI EN ISO 14064-1.

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il sistema di gestione ambientale Life Cycle Assessment

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

ha contabilizzato le proprie emissioni e quelle della controllata Amiacque.

Questo approccio è stato utilizzato sia per l’anno di riferimento che per l’anno di rendicontazione.

Anno di riferimento: per la valutazione degli impatti di Gruppo CAP viene considerato come primo periodo di inventario l’anno 2015. In accordo con la norma 14064-1 l’anno 2015 viene scelto dall’azienda anche come anno di riferimento storico per le emissioni e le rimozioni di GHG per fini comparativi. Il 2015 è infatti il primo anno per il quale è stata effettuata un’analisi dettagliata delle emissioni di Gruppo CAP a seguito delle varie modifiche/fusioni organizzative degli anni precedenti. A luglio 2015 inoltre il Gruppo ha ottenuto per il primo anno la certificazione del sistema di gestione dell’energia secondo i requisiti definiti dalla norma internazionale volontaria ISO 50001:2011 “Sistemi di gestione di energia”. Per il 2015 è stato quindi sviluppato l’inventario dei GHG, e i dati sono verificabili.

Sono state dunque contabilizzate e quantificate le emissioni e le rimozioni di GHG dell'anno 2015 (come anno di riferimento) e dell’anno 2016 (come anno di rendicontazione, da confrontare con l’anno di riferimento), utilizzando per ciascuna analisi dati annuali rappresentativi dell'attività di Gruppo CAP.

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

20 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Metodologia: per il calcolo dell’inventario dei gas effetto serra viene presentata una metodologia basata sull’analisi del ciclo dell’acqua gestita dall’organizzazione.

Dalla captazione alla depurazione e ri-immissione nell’ambiente sono stati analizzati i singoli passaggi del ciclo dell’acqua e individuate le sorgenti e le emissioni per ciascuna fase.

Le emissioni sono calcolate moltiplicando i dati di attività relativi alle sorgenti GHG per il fattore di emissione selezionato. Le emissioni di CO2 equivalente sono ottenute sommando i prodotti delle emissioni per il rispettivo GWP. Periodicamente vengono inoltre effettuate delle letture dei consumi energetici da parte dei tecnici di Gruppo CAP per monitorare i consumi, individuare eventuali anomalie e verificare i consumi indicati in fattura. Questa metodologia di quantificazione permette quindi di minimizzare ragionevolmente l’incertezza fornendo risultati accurati, coerenti e riproducibili.

Per la quantificazione e rendicontazione delle emissioni di GHG relative agli anni 2015 e 2016 Gruppo CAP ha seguito la norma UNI EN ISO 14064-1 e sono state prese come riferimento le seguenti linee guide: • “The Greenhouse Gas Protocol – A Corporate Accounting and Reporting Standard”, pubblicate a cura del World Business Council for Sustainable Development e del World Resource Institute nell’Aprile 2014; • “Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories”, pubblicate dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ed aggiornate al 2006.

In accordo con la norma 14064-1 Gruppo CAP ha individuato le emissioni di GHG all'interno dei propri confini operativi, classificandole come: - Emissioni dirette di GHG e loro rimozione: provenienti dalle installazioni presenti all'interno dei propri confini organizzativi (sorgenti di proprietà o controllate dall’organizzazione) [definite Scope 1 dalle linee guida GHG Protocol] • consumo di gas naturale delle sedi e degli impianti per i sistemi di riscaldamento, utilizzo fiamma del laboratorio, acqua sanitaria e processo di essiccazione; • consumo di benzina/gasolio/GPL per l’utilizzo delle autovetture della flotta aziendale; • consumo di gasolio per i gruppi di emergenza.

- Emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di biomasse: quantificate separatamente • combustione biogas in torcia; • produzione energia elettrica da cogenerazione.

- Emissioni indirette di GHG da consumo energetico: derivanti dalla generazione di elettricità, calore e vapore importati (cioè forniti a Gruppo CAP dall’esterno dei confini organizzativi) e consumati dall'organizzazione [definite Scope 2 dalle linee guida GHG Protocol] • Energia Elettrica consumata dai settori acquedotto, fognatura, depurazione e Servizi Generali; • fotovoltaico installato sugli impianti • scambiatori di calore del settore depurazione.

- Altre emissioni indirette di GHG: Emissioni che sono conseguenza delle attività dell’organizzazione, ma dovute a fonti di proprietà o controllate da altre organizzazioni [definite Scope 3 dalle linee guida GHG Protocol] • rigenerazione e smaltimento del Carbone Attivo Granulare; • emissione di CO2 del comparto biologico della depurazione: processo chimico di rimozione del COD; • smaltimento dei fanghi e dei rifiuti.

BILANCIO AMBIENTALE 21

INDICE

Inventario dei GHG

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il sistema di gestione ambientale

Emissione diretta da combustione biomasse

Emissioni dirette

Emissioni indirette da consumo

Life Cycle Assessment

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

Altre emissioni indirette

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

In aggiunta alla distinzione tra emissioni dirette e indirette sopra riportate è stata introdotta una metodologia di individuazione delle emissioni basata sull’analisi del ciclo dell’acqua gestita dal Gruppo, dalla captazione alla depurazione e ri-immissione nell’ambiente. Analizzando i singoli passaggi del ciclo dell’acqua sono state individuate le emissioni per ciascuna fase.

Seguendo questa metodologia la raccolta delle informazioni è stata semplificata e si è evitato di dimenticarsi di contabilizzare alcune tipologie di emissioni, magari significative per l’organizzazione.

In questa semplificazione le reti di distribuzione (rete acquedottistica e rete di distribuzione fognaria) vengono considerate come “entità fisiche” a cui è possibile associare le emissioni degli automezzi dei tecnici di Gruppo CAP.

22 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

AMBIENTE

Carboni Attivi Ossidazione Filtrazione Osmosi inversa

Acqua non gestita da Gruppo CAP

Produttive

Domestiche

Captazione pozzi Potabilizzazione

ANALISI

A CQ U E P O

Rete di distribuzione ACQ*

TA B I L I

Utenze - Contatori

SEDI AT T I V I T À A M M I N I S T R A T I V E

emissione diretta Acquedotto: Consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento, utilizzo fiamma del laboratorio e acqua sanitaria Rete acquedotto: movimentazione del personale** Acquedotto: Consumo di gasolio per i gruppi di emergenza

emissione indiretta Acquedotto: Consumo di Energia Elettrica

altre emissioni indirette

emissione diretta Servizi Generali: Consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento e acqua sanitaria Servizi Generali: Movimentazione del personale - tragitto casa lavoro ** Appuntamenti alle utenze: movimentazione del personale **

Acquedotto: Rigenerazione e smaltimento del Carbone Attivo Granulare emissione indiretta Servizi Generali: Consumo di Energia Elettrica Produzione Energia Elettrica da fotovoltaico * Le reti di distribuzione vengono considerate come “entità fisiche” a cui è possibile associare le emissioni degli automezzi d ei tecnici di Gruppo CAP ** Movimentazione del personale = consumo di benzina/gasolio/GPL per l’utilizzo delle autovetture della flotta aziendale

BILANCIO AMBIENTALE 23

INDICE

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Acque meteoriche

Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21

Impianti di depurazione Rete di distribuzione FOG*

Vasche volano

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

F LU E

emissione diretta Impianti di depurazione: movimentazione del personale**

Rete fognaria: movimentazione del personale** Fognatura: Consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento e acqua sanitaria

emissione indiretta Fognatura: Consumo di Energia Elettrica

Life Cycle Assessment

Sollevamenti

UE RE Q C A I S I L A AN

emissione diretta

Il sistema di gestione ambientale

Depurazione: Consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento, acqua sanitaria e per il processo di essiccazione Depurazione: Consumo di gasolio per i gruppi di emergenza

emissione indiretta Depurazione: Consumo di Energia Elettrica Depurazione: Scambiatori di calore

emissione indiretta da combustione da biomasse Depurazione: Combustione biogas in torcia Depurazione: Produzione Energia Elettrica da cogeneratore

altre emissioni indirette Depurazione: Emissione CO2 comparto biologico: Processo chimico di rimozione del COD Smaltimento dei fanghi e dei rifiuti (pericolosi e non pericolosi)

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

24 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Valutazione dell'impatto Dal punto di vista operativo, una volta individuate le sorgenti di GHG, le emissioni di GHG sono state calcolate moltiplicando i dati di attività relativi alle sorgenti di GHG identificate per il fattore di emissione di GHG opportunamente selezionato: Emissioni di GHG = Dato di attività * Fattore di Emissione Per dato di attività si intende la quantità, generata o utilizzata, che descrive l’attività relativa ai GHG, mentre per fattore di emissione si intende il fattore che correla i dati di attività alle emissioni di GHG.

Fonti emissive per scopo

Così come previsto dalla norma ISO 14064, i fattori di emissioni utilizzati nell’inventario dei GHG di Gruppo CAP sono stati: • selezionati tra le principali fonti di emanazione riconosciute a livello nazionale ed internazionale; • appropriati rispetto alla sorgenti di GHG considerate; • aggiornati rispetto all’anno di riferimento e di rendicontazione (2015-2016); • accurati e riproducibili; • coerenti con l’utilizzo previsto dell’inventario dei GHG. In tabella seguente vengono riportati i fattori di emissione per scopo e fonte emissiva utilizzati per il calcolo dei GHG emessi dal Gruppo CAP durante l’anno di rendicontazione 2016. I fattori di emissione sono stati aggiornati all’anno 2016 con i nuovi valori disponibili.

Fattore di emissione

Fonte fattore di emissione

Gas naturale

1,955 tCO2/1000Stdm3

ISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2016*

Gasolio per riscaldamento

74 tCO2/TJ

ISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2016*

Gasolio per autotrazione

3,108 tCO2/t

ISPRA 2016: Table A6.2 Fuels, national production, carbon emission factors

GPL

3,024 tCO2/t

ISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2016*

Benzina senza piombo per autotrazione

3,14 tCO2/t

ISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2016*

332,0 gCO2/kWh

ISPRA: National Inventory Report 2017

Emissioni dirette / Scopo 1

Emissioni indirette / Scopo 2 Energia elettrica

Altre emissioni indirette / Scopo 3 Smaltimento fanghi

0,917 tCO2/t

ISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2016* - Rifiuti speciali

Smaltimento rifiuti pericolosi

0,733 tCO2/t

ISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2016*

Smaltimento rifiuti non pericolosi

0,917 tCO2/t

ISPRA: Tabella parametri standard nazionali 2016*

* da sito Ministero dell'Ambiente

BILANCIO AMBIENTALE 25

Rispetto ai valori utilizzati per l’anno di riferimento 2015 sono stati aggiornati i fattori di emissione relativi all’energia elettrica (324 gCO2/kWh nel 2015) e allo smaltimento dei fanghi (0,89 tCO2/t), ed è stata verificata la validità anche per l’anno 2016 degli stessi valori per i restanti.

Il biogas è stato contabilizzato separatamente in quanto rinnovabile. Inoltre, anche il fattore di emissione relativo allo smaltimento dei fanghi in agricoltura è stato considerato prossimo allo zero. Infatti, anche i fanghi destinati all’agricoltura possono essere considerati rinnovabili in quanto rientranti nel ciclo metabolico delle piante.

Le emissioni di GHG espresse in CO2equivalente (CO2e) sono state ottenute sommando i prodotti delle emissioni di ciascun GHG per il rispettivo potenziale di riscaldamento globale (Global Warning Potential – GWP): Emissioni di CO2e [kg] = Emissioni di GHG [kg GHG] * GWP100 [GHG] I GWP per le diverse tipologie di gas, per l’orizzonte temporale di 100 anni, sono aggiornati alle disposizioni previste per il secondo periodo di competenza del protocollo di Kyoto. Si riportano di seguito quelli utilizzati dal Gruppo CAP per il calcolo delle proprie emissioni: GAS

FORMULA

GWP

Biossido di Carbonio

CO2

1

Metano

CH4

25

Ossido di azoto

N2O

298

Nella tabella seguente si riportano le emissioni di GHG individuate e classificate dal Gruppo CAP negli anni 2015 e 2016, suddivise per servizio.

Servizio

Emissioni di GHG Consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento, utilizzo fiamma del laboratorio e acqua sanitaria

Rete acquedotto

Dirette / Scope 1

Consumo di benzina/gasolio/GPL per l’utilizzo delle autovetture della flotta aziendale Consumo di gasolio per i gruppi di emergenza Consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento e acqua sanitaria

Servizi Generali

Consumo di benzina/gasolio/GPL per l’utilizzo delle autovetture della flotta aziendale

INDICE

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il sistema di gestione ambientale Life Cycle Assessment

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

26 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Servizio

Emissioni di GHG Consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento e acqua sanitaria

Rete fognaria

Dirette / Scope 1

Consumo di benzina/gasolio/GPL per l’utilizzo delle autovetture della flotta aziendale Consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento, acqua sanitaria e per il processo di essiccazione

Depurazione

Consumo di benzina/gasolio/GPL per l’utilizzo delle autovetture della flotta aziendale Consumo di gasolio per i gruppi di emergenza

Derivanti dalla combustione di biomasse

Combustione biogas in torcia Depurazione Produzione energia elettrica da cogenerazione Acquedotto

Consumo di energia elettrica Consumo di energia elettrica

Servizi Generali Indirette / Scope 2

Produzione energia elettrica da fotovoltaico Fognatura

Consumo di energia elettrica Consumo di energia elettrica

Depurazione Scambiatori di calore Acquedotto

Rigenerazione e smaltimento del Carbone Attivo Granulare Emissione di CO2 comparto biologico: processo chimico di rimozione del COD

Depurazione

Smaltimento dei fanghi Smaltimento dei rifiuti pericolosi

Altre indirette / Scope 3

Smaltimento dei rifiuti non pericolosi Consumo di carta Servizi Generali

Smaltimento dei rifiuti pericolosi Smaltimento dei rifiuti non pericolosi

Da notare che le emissioni ritenute non rilevanti per il Gruppo, ossia emissioni minori dell’1% delle emissioni totali – emissioni derivanti dall’uso di gasolio per i gruppi di emergenza negli impianti di depurazione, dal consumo di carta e per il solo

anno 2015 dallo smaltimento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi – non sono state comprese nella quantificazione delle emissioni totali poiché incidono in maniera non significativa sul totale delle emissioni dell’organizzazione.

BILANCIO AMBIENTALE 27

Le emissioni 2016 legate all’uso di gasolio per i gruppi di emergenza sono risultate infatti pari a 11,9 tCO2e, corrispondenti a circa lo 0,01% del totale delle emissioni di Gruppo CAP. Le emissioni derivanti invece dal consumo di carta sono state di circa 14 tCO2e, corrispondenti allo 0,015% del totale delle emissioni di Gruppo CAP.

INDICE

Risultati anno 2016 Nel 2016 le emissioni complessive di GHG di Gruppo CAP – dirette, indirette ed altre emissioni indirette – sono state pari a circa 91.698 tonnellate di anidride carbonica equivalente (CO2e).

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

emissi o n i tota l i co n ta b il i z z ate nell ' anno 2016

tonnellate di CO2 equivalente Dirette / Scope 1

3.103

Indirette / Scope 2

68.182

Altre indirette / Scope 3

20.413

Totale

91.698

In particolare, il 4% circa delle emissioni sono state dirette, il 74% imputabili alle emissioni indirette ed il restante 22% alle altre emissioni indirette.

e m i s si o n i d i co 2 p e r c at egoria

-

2016

NOTA METODOLOGICA

Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il sistema di gestione ambientale Life Cycle Assessment

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

3,4% 22,2%

emissioni dirette emissioni indirette altre emissioni indirette

74,4%

28 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Di seguito si riporta il dettaglio dei risultati del calcolo delle emissioni suddivise per fonte emissiva e per servizio.

Servizio

Emissioni di GHG

Tonnellate CO2e (2016)

Consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento e acqua sanitaria

436

Consumo di benzina/gasolio per l’utilizzo delle autovetture della flotta aziendale

203

Rete fognaria Dirette / Scope 1

Consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento, acqua sanitaria e per il processo di essiccazione

1.828

Depurazione Consumo di gasolio per l’utilizzo delle autovetture della flotta aziendale

Indirette / Scope 2

Altre indirette / Scope 3

635

Acquedotto

Consumo di energia elettrica

35.474

Servizi Generali

Consumo di energia elettrica

701

Fognatura

Consumo di energia elettrica

1.535

Depurazione

Consumo di energia elettrica

30.473

Acquedotto

Smaltimento dei rifiuti

Depurazione

Smaltimento dei fanghi*

Servizi Generali

Smaltimento dei rifiuti

* Per i fanghi il dato di attività rappresenta la quantità dei fanghi destinati in discarica, al cementificio e alla termovalorizzazione.

2.448 17.943 22

BILANCIO AMBIENTALE 29

Il 55,5% delle emissioni totali è imputabile al servizio Depurazione ed il 41% circa al servizio Acquedotto. Risultano invece trascurabili rispetto al totale, in quanto pari a circa il 3%, le emissioni imputabili al servizio Fognatura e ai Servizi Generali. e m i s si o n i d i co 2 p e r s e rvizio

-

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

depurazione acquedotto

3,2%

Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il sistema di gestione ambientale

fognatura servizi generali 1,5%

Life Cycle Assessment

55,5%

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

Confronto risultati 2015-2016 I risultati dell’anno di rendicontazione 2016 sono in linea con i valori ottenuti per l’anno di riferimento 2015. tonnellate di co2 equivalente 2015

2016

variazione

2.895

3.103

+7%

indirette / scope 2

65.950

68.182

+3%

altre indirette / scope 3

21.274

20.413

-4%

totale

90.120

91.698

+2%

dirette / scope 1

NOTA METODOLOGICA

2016

41,3%

1,7%

INDICE

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

30 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

tonnellate di co2 Servizio

Rete fognaria

Dirette / Scope 1

Depurazione

Indirette / Scope 2

Altre indirette / Scope 3

Emissioni di GHG

2015

2016

Consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento e acqua sanitaria

407

436

Consumo di benzina/gasolio per l’utilizzo delle autovetture della flotta aziendale

212

203

Consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento, acqua sanitaria e per il processo di essiccazione

1.658

1.828

Consumo di gasolio per l’utilizzo delle autovetture della flotta aziendale

618

635

Acquedotto

Consumo di energia elettrica

36.497

35.474

Servizi Generali

Consumo di energia elettrica

707

701

Fognatura

Consumo di energia elettrica

1.359

1.535

Depurazione

Consumo di energia elettrica

27.387

30.473

Acquedotto

Smaltimento dei rifiuti

21.274

2.448

Depurazione

Smaltimento dei fanghi

-

17.943

Servizi Generali

Smaltimento dei rifiuti

-

22

Gli aumenti di emissioni registrati durante l’anno di rendicontazione sono molto contenuti e in parte influenzati dall’aggiornamento dei fattori di emissione scelti (ad esempio per l’energia elettrica il fattore di emissione è passato da 324 gCO2/kWh a 332 gCO2/kWh).

Da notare inoltre che escludendo dalla rendicontazione anche dell’anno 2016 le emissioni indirette relative allo smaltimento dei rifiuti – escluse dalla rendicontazione 2015 perché ritenute non significative – si ottiene un totale di emissioni pari a circa 89.228 ton di CO2e, con una riduzione dell’1% rispetto al 2015.

Gruppo CAP sta valutando la possibilità di attivare misure di compensazione per le emissioni rendicontate nelle analisi svolte per l’anno 2015 e l’anno 2016. In particolare si stanno confrontando le diverse modalità, tra le quali:

•

•

acquisto di crediti CERs/ERUs/VERs pari al totale delle emissioni di Gruppo CAP, da soggetti italiani e/o esteri (con preferenza per soggetti italiani); attivazione di propri progetti volontari di compensazione: ad esempio piantumazione di alberi sui terreni di proprietà di Gruppo CAP. Gli impianti di depurazione e di acquedotto di Gruppo CAP si trovano infatti in aree particolarmente adatte a questa attività.

Parallelamente proseguono invece i progetti per la riduzione delle emissioni descritti nel seguito, tra i quali: ottimizzazione della gestione dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione di Gruppo CAP; utilizzo del biometano come combustibile per gli automezzi di Gruppo CAP.

BILANCIO AMBIENTALE 31

Ottenimento della certificazione Il calcolo della Carbon Footprint è standardizzato a livello internazionale dalla norma UNI EN ISO 14064:2012, la quale fornisce i principi e i requisiti per la progettazione, lo sviluppo, la gestione e la rendicontazione di inventari di GHG a livello di organizzazione, determinando i confini delle emissioni, quantificandole e identificando azioni finalizzate ad una loro migliore gestione.

Nell’ottica di un ulteriore sviluppo e ad integrazione di quanto già attuato attraverso le certificazioni ottenute dei Sistemi di Gestione, il Gruppo durante la primavera 2017 ha intrapreso il percorso della certificazione in accordo con lo schema UNI ISO 14064-1:2012.

In data 22/05/2017 a seguito di incontri e controlli da parte dell’ente di certificazione Gruppo CAP ha ricevuto l’attestato di Dichiarazione di verifica dell’inventario 2016 delle emissioni di gas a effetto serra di Gruppo CAP secondo la norma ISO 14064-1:2012. L’ente certificatore ha effettuato la verifica dell’asserzione volontaria relativa all’inventario dei gas a effetto serra dell’organizzazione per il periodo di riferimento 01/01/2016 - 31/12/2016.

INDICE

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il sistema di gestione ambientale Life Cycle Assessment

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

1.3.2 Progetti futuri: La Water Footprint di Gruppo CAP La ISO 14046:2014 è la norma internazionale che specifica principi, requisiti e linee guida relativi alla valutazione dell’Impronta Idrica – Water Footprint – di prodotti, processi e organizzazioni, basata sulla valutazione del Ciclo di Vita. Nella valutazione dell’impronta idrica sono incluse le emissioni in aria e nel terreno che impattano sulla qualità dell’acqua.

Nel corso del 2016 Gruppo CAP ha deciso di iniziare il processo di raccolta e analisi dei propri dati in ottica di calcolo della Water Footprint di Gruppo CAP durante gli anni successivi. Questa attività rappresenta un’ulteriore sfida di Gruppo CAP nel campo dell'economia circolare e dell'attenzione all'ambiente, a testimonianza dell’impegno costante di Gruppo CAP verso le tematiche ambientali.

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

32 1. POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

GRUPPO CAP PER IL NUOVO GPP Tra gennaio e luglio 2016 si è svolta una Sperimentazione per l'applicazione del GPP (Green Public Procurement) promossa da CAP Holding e coordinata da Remade in Italy, con il coinvolgimento diretto degli Uffici di CAP Holding e dei Comuni di: Abbiategrasso, Cesano Boscone, Cornaredo, Gorgonzola, Inveruno, Ossona, Segrate, Vanzago.

L’Italia è il primo Paese europeo ad aver reso obbligatorio il “Green public procurement” attraverso l’inserimento nel nuovo Codice degli Appalti (Dlgs. 50/2016) della previsione che le Pubbliche amministrazioni integrino nei documenti di gara i contenuti dei cd. CAM (criteri ambientali minimi per tipologie di prodotto o servizio) disciplinati con decreto del Ministero dell’Ambiente).

Gruppo CAP, riconoscendo con tempestività il valore strategico di tale misura e conoscendo l’onere gravante sulle Amministrazioni comunali di dover conoscere le nuove previsioni normative e adeguare le procedure interne d’acquisto, ha deciso di arricchire la propria attività di promozione nei confronti dell’ambiente mettendo a disposizione dei Comuni associati alcuni momenti di formazione e la possibilità di effettuare un’applicazione sperimentale del GPP, adeguata alle specifiche necessità. Si è pertanto avviata a gennaio 2016 (quindi con anticipo rispetto all’emanazione del nuovo Codice Appalti) il Progetto denominato “Gruppo CAP per un nuovo GPP.

Obiettivi della Sperimentazione • Formazione collettiva, finalizzata alla comprensione delle nuove norme sull’applicazione obbligatoria del GPP e delle modalità per la sua corretta implementazione da parte delle Amministrazioni comunali.

• Applicazione sperimentale del GPP, al fine di verificare in concreto le modalità per l’applicazione corretta del GPP nelle procedure di gara dell’Ente, attraverso analisi della attuale documentazione di gara per servizi in essere e attraverso la predisposizione di documentazione conforme al GPP in vista di nuovi affidamenti.

• Modellizzazione dei risultati, al fine di predisporre un set di strumenti che può essere utilizzato per affrontare i nuovi adempimenti in ambito GPP. In particolare: comprensione degli aspetti tecnici dei criteri ambientali per ogni settore (gestione dei rifiuti, arredo, ristorazione ecc); integrazione dei criteri nella documentazione di gara e nelle modalità di acquisto tramite piattaforme Consip; strumenti per reperire e riconoscere i prodotti ecosostenibili conformi alle norme e le certificazioni ambientali ammesse.

BILANCIO AMBIENTALE 33

Acquisti verdi Tra i 21 impegni di sostenibilità - di cui Gruppo CAP ha deciso di farsi carico per contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici - c'è l'adozione di politiche di Acquisti Verdi in tutte le fasi dei propri processi. Già nei primi mesi dell’anno 2016 si è registrato un risparmio di circa il 37% nell'utilizzo di carta rispetto all’anno precedente, e un uso di cancelleria riciclabile del 42%.

Dal primo gennaio 2016 tutti gli stampati aziendali (per uso interno e per la comunicazione) vengono stampati in carta 100% ecologica e in alcuni casi 100% riciclata da riuso di scarti di lavorazioni agro-industriali. A fine dell’anno 2016 si è registrata una diminuzione dell’uso di carta di oltre il 20% rispetto al 2015 e un 63% in più di acquisti green su cancelleria e materiali di consumo.

Inoltre, dal primo gennaio 2017 tutta l’energia acquistata dal Gruppo proviene da fonti rinnovabili!

INDICE

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT Gli impegni ambientali di Gruppo CAP e il Progetto CAP 21 Il sistema di gestione ambientale

-20% consumo di carta rispetto al 2015

100% utilizzo di carta ecologica o riciclata

+63% acquisti green su cancelleria e materiali di consumo rispetto al 2015

100% provenienza dell'energia acquistata da fonti rinnovabili

Life Cycle Assessment

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

34    2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

26.165 numero prelievi del laboratorio sulle acque potabili

-22,3 % perdite idriche rispetto al 2012

4.312 numero prelievi del laboratorio sulle acque reflue

60.316 numero di parametri analizzati sulle acque reflue

70 % dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione destinati a uso agricolo

BILANCIO AMBIENTALE 35

INDICE

NOTA METODOLOGICA

2

IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti Servizi generali

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

36 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

2.1 L’acqua potabile L’acqua viene captata dalle falde acquifere sotterranee, se necessario viene trattata mediante processi di potabilizzazione e quindi, attraverso la rete dell’acquedotto, viene distribuita e consegnata a tutta la popolazione servita.

Gruppo CAP è gestore del servizio di acquedotto in 160 comuni della Città Metropolitana di Milano, provincia di Monza e Brianza e Varese, con una popolazione servita di oltre 2 milioni di abitanti. Inoltre il Gruppo opera come Società Operativa Territoriale per il gestore Pavia Acque S.c.a.r.l erogando l’acqua in 18 comuni della provincia di Pavia.

co m u n i i n c u i g ru p po c a p gestisce il servizio acquedot to al 31.12.2016

BILANCIO AMBIENTALE 37

2.1.1 Captazione dell’acqua dall’ambiente

INDICE

L’acqua erogata dal Gruppo proviene da falde acquifere sotterranee, captata attraverso 879 pozzi distribuiti sul territorio.

NOTA METODOLOGICA

pozzi in esercizio

2012

2013

2014

2015

2016

Milano

672

689

692

710

725

Monza e Brianza

137

134

132

133

104

32

37

36

36

39

Varese

4

4

11

11

11

totale

845

864

871

890

879

Pavia

Nel corso dell’anno 2016 sono stati prelevati dalla falda oltre 295 milioni di metri cubi di acqua (295.703.474 m3).

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti Servizi generali

2.1.2 Eventuale potabilizzazione Circa il 46% dell’acqua sollevata è stato immesso in rete senza bisogno di trattamenti poiché proveniente da falde con acqua di ottima qualità, sia per le caratteristiche chimiche sia per quelle microbiologiche. Il restante circa 54% è stato sottoposto a trattamenti di potabilizzazione, volti a migliorare la qualità dell’acqua ad uso potabile.

vo lu m e d i acq ua p otabilizzata

acqua sollevata che non necessita di trattamento

54%

acqua sollevata che necessita di trattamento

46%

I trattamenti di potabilizzazione vengono effettuati grazie ai 379 impianti di potabilizzazione gestiti dal Gruppo, presso i quali l’acqua prelevata dalla falda viene sottoposta a trattamenti chimico-fisici allo scopo di garantire la conformità delle sue caratteristiche alle normative nazionali ed internazionali in materia di consumo umano.

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

38 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

di cromo. Gli impianti ad osmosi inversa mediante l’applicazione di un’idonea pressione consentono una diminuzione dei nitrati e una contestuale desalinizzazione dell’acqua. Questi impianti sono prevalentemente situati nella parte nord-orientale della Città Metropolitana di Milano.

A seconda della tipologia di inquinante presente nelle acque prelevate dai pozzi vengono impiegate tre diverse tipologie di trattamento: •• Impianti a carbone attivo: utilizzati per trattare l’acqua nel caso le falde siano contaminate da composti organoclorurati, da diserbanti o da altri microinquinanti organici di origine industriale.

Questi impianti prevedono la rimozione degli inquinanti mediante l’adsorbimento degli stessi su carbone attivo. La maggioranza di questi impianti sono situati nella parte settentrionale della Città Metropolitana di Milano, in quanto questo è il territorio con il più alto livello di industrializzazione.

•• Impianti di ossidazione e filtrazione: utilizzati per trattare l’acqua nei territori in cui sono naturalmente presenti nelle falde sotterranee sostanze di origine geologica, come ad esempio ferro, manganese, idrogeno solforato e ammoniaca. L’acqua sollevata dai pozzi viene sottoposta a processi di ossidazione e filtrazione per rientrare nei requisiti di potabilità. In impianti di questo tipo sono presenti nella bassa pianura lombarda, ma anche nel settore orientale della Città Metropolitana di Milano.

•• Impianti a osmosi inversa: utilizzati per trattare l’acqua nel caso le falde presentino elevati valori di concentrazione di nitrati e localmente

n u m e ro d i impianti di potabilizzazione

ossidazione e filtrazione

2015

2016

2013

2014

2015

2016

2013

2014

2015

2016

2013

2014

2015

2016

totale

2014

carbone attivo

2013

osmosi inversa

Milano

8

8

5

5

231

228

240

252

11

10

13

13

250

246

258

270

Monza e Brianza

7

7

7

7

35

33

60

55

14

14

17

17

56

54

84

79

Pavia

0

0

0

0

7

7

13

13

15

15

15

15

22

22

28

28

Varese

0

0

0

0

3

3

2

2

0

0

0

0

3

3

2

2

totale

15

15

12

12

276

271

315

322

40

39

45

45

331

325

372

379

Nel corso dell’anno 2016 per i processi di potabilizzazione sono state utilizzate le quantità di reagenti riportate nella tabella seguente: le quantità di reagenti utilizzate sono ridotte in quanto

vengono privilegiati i trattamenti a raggi ultravioletti e a carboni attivi, più performanti per l’abbattimento degli inquinanti sensibili per il consumo umano.

r e ag e n ti u t i l izzati per l a potabilizzazione [ l ]

2015

Milano Monza e Brianza Pavia totale

2016

Ipoclorito di sodio

Acido cloridrico

Clorito di sodio

Cloruro ferrico

Ipoclorito di sodio

Acido cloridrico

Clorito di sodio

Cloruro ferrico

12.504

12.183

14.033

3.300

20.684

10.800

11.350

1.850

6.972

89.550

89.150

0

4.433

55.400

54.800

0

872

23.080

23.000

0

3.129

22.160

21.530

0

20.348

124.813

126.183

3.300

28.246

88.360

87.680

1.850

BILANCIO AMBIENTALE 39

Successivamente al prelievo dell’acqua dal sottosuolo e agli eventuali trattamenti di potabilizzazione l’acqua può essere rilanciata in serbatoi per compensare le variazioni nel consumo d'acqua tra le diverse ore del giorno e garantire la corretta pressione per l’erogazione.

INDICE

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Progetto PIA - Piano infrastrutturale acquedotti

Bilancio di sostenibilità 2016

Rimando a Bilancio Sostenibilità di Gruppo CAP 2016

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti Servizi generali

2.1.3 Laboratorio: analisi acque potabili Il Laboratorio Acque Potabili di Gruppo CAP - accreditato secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 per le prove richiamate nel certificato n° 0697 sede B - effettua gli “autocontrolli”, ossia i controlli analitici che il gestore deve effettuare per la verifica della qualità dell’acqua erogata, utilizzando strumentazione all’avanguardia, che permette di verificare tutti i parametri chimici e microbiologici richiesti dalla normativa. Tecnici qualificati effettuano quotidianamente prelievi di acqua dai pozzi e dalle reti, come previsto da un programma annuale approvato dalle ASL competenti per territorio. I campioni prelevati sono consegnati il giorno stesso al laboratorio, che avvia immediatamente le procedure di analisi ed elabora, entro la mattina seguente, il 95% dei risultati.

I parametri controllati sono quelli previsti dal Decreto Legislativo 31/01. In particolare tra questi i principali parametri analizzati sono: •• Chimici: ad esempio, solfati, cloruri, calcio, sodio, potassio, magnesio, nitrati; •• Solventi clorurati; •• Metalli: ad esempio, arsenico, ferro, manganese, cromo, piombo; •• Microinquinanti: ad esempio, diserbanti, pesticidi, prodotti intermedi delle aziende chimico-farmaceutiche; •• Microbiologici: ad esempio, batteri coliformi, enterococchi, Escherichia coli.

dat i d e l l a b o rato r i o acque potabili

N. prelievi N. determinazioni analitiche

2012

2013

2014

2015

2016

20.154

22.476

23.954

25.029

26.165

549.047

639.022

680.227

693.352

746.289

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

40 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

La qualità dell’acqua viene monitorata presso i pozzi di prelievo dell’acqua dalla falda dei singoli acquedotti comunali e ai punti di immissione in rete, con circa 100 prelievi giornalieri per un totale annuo di 26.165 campioni analizzati nel 2016; le determinazioni analitiche portate a termine su diversi parametri chimici e microbiologici sono state invece oltre 700.000, in aumento rispetto agli scorsi anni.

Per garantire controlli ancora più accurati e mirati a verificare la presenza di nuove sostanze inquinanti, negli ultimi anni sono stati effettuati importanti investimenti per dotare il laboratorio di strumentazione per la ricerca di Microinquinanti emergenti, volta a monitorare la presenza di sostanze che sono state rinvenute nelle acque di falda, come LM6 (prodotto di degradazione del diserbante Terbutilazina) e Mebicar (farmaco ansiolitico), oltre al monitoraggio di pesticidi e diserbanti storicamente presenti nell’area di competenza di Gruppo CAP (Atrazina, Simazina, Bentazone, Bromacile, 2-6 Diclorobenzammide) e ad altri prodotti farmaceutici (1,5 Pentametilene

tetrazolo, cardiotonico, e MMttd, antibiotico) anche essi storicamente presenti in alcune zone della Città Metropolitana.

“ L’eccellenza della tua acqua, la trasparenza del nostro lavoro, ecco il nostro impegno di ogni giorno ” Questa la vision di Gruppo CAP, che pone quindi l’eccellenza della qualità dell’acqua come un proprio obiettivo irrinunciabile.

2.1.4 Rete di distribuzione acquedotto Durante l’anno 2016 nella rete di distribuzione sono stati immessi oltre 293 milioni di metri cubi d’acqua, valore in linea con l’anno 2014 e in diminuzione rispetto al 2015.

acq ua immessa in rete (m 3 )

2012

2013

2014

2015

2016

250.612.570

254.634.956

245.759.721

254.753.524

250.980.306

45.090.783

42.770.855

36.042.445

43.557.499

32.074.677

Pavia

6.292.174

5.884.248

5.555.678

6.267.092

6.758.834

Varese

1.366.804

1.395.884

3.910.152

4.096.776

3.989.136

totale

303.362.331

304.685.943

291.267.996

308.674.891

293.802.953

Milano Monza e Brianza

Gruppo CAP gestisce 178 impianti di acquedotto e 132 serbatoi. Attraverso gli oltre 7.200 km di rete acquedotto, e con l’ausilio di 74 impianti di spinta, l’acqua viene poi consegnata alle diverse tipologie di utenze presenti sul territorio. acquedot ti gestiti

2012

2013

2014

2015

2016

120

128

129

129

132

Monza e Brianza

33

33

33

33

26

Pavia

17

18

18

18

18

Varese

1

1

2

2

2

totale

171

180

182

182

178

Milano

BILANCIO AMBIENTALE 41

INDICE

n u m e ro s e r batoi

2012

2013

2014

2015

2016

Milano

90

99

99

72

79

Monza e Brianza

49

42

38

42

35

Pavia

17

15

15

16

17

Varese

-

1

1

1

1

totale

156

157

153

131

132

2012

2013

2014

2015

2016

Milano

27

29

27

24

26

Monza e Brianza

42

36

35

36

36

7

11

11

12

12

Varese

76

76

73

72

74

totale

171

180

182

182

178

lu n g h e zz a d e l l a r e t e acquedot to ( km )

2012

2013

2014

2015

2016

Milano

5.359

5.681

5754

5800

5944

Monza e Brianza

1.276

1.230

1231

1233

850

316

317

317

326

332

Varese

33

45

112

112

111

totale

6.984

7.273

7.414

7.471

7.237

Pavia

lu n g h e zz a r e t e acq ue dot to 2016

5%

1%

12%

Milano Monza e Brianza Pavia Varese

82%

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

n u m e ro d i i m p i a n ti di spinta

Pavia

NOTA METODOLOGICA

L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti Servizi generali

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

42 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

La lunghezza della rete gestita è diminuita rispetto all’anno 2015 in quanto da gennaio 2016 è stata ceduta la gestione a Brianzacque S.r.l. di 7 comuni della Provincia di Monza e Brianza. Circa il 38% della rete acquedotto risulta protetta con protezione catodica, che tramite una tecnica elettrochimica salvaguarda le tubazioni metalliche dall’eventuale corrosione dovuta ad ambienti elettrolitici. lu n g h e zz a r e t e i n acc i aio con protezione catodica at tiva ( km )

2012

2013

2014

2015

2016

2.146

2.145

2.164

2.177

2.183

675

681

680

680

526

21

21

22

22

22

Varese

0

0

0

0

0

totale

2.843

2.848

2.866

2.879

2.731

Milano Monza e Brianza Pavia

La lunghezza rete soggetta a protezione catodica nel 2016 appare diminuita rispetto all’anno 2015: questo è dovuto, come descritto in precedenza, dalla cessione dei comuni della Brianza. La % di rete protetta sul totale rimane invece in linea con l’anno precedente, segno di una continua attenzione da parte di Gruppo CAP volta alla prevenzione delle perdite e quindi alla minimizzazione dell’impatto ambientale.

2.1.5 L’acqua consegnata e misurata Attraverso la rete e gli impianti descritti l’acqua viene consegnata alle diverse tipologie di utenze presenti sul territorio. acq ua consegnata e misurata (m 3 )

2012

2013

2014

2015

2016

195.634.862

208.708.606

195.894.600

193.252.543

193.960.142

31.665.032

32.048.654

29.455.831

30.571.748

20.524.940

Pavia

5.422.232

4.638.097

4.987.640

-

-

Varese

1.025.460

1.034.114

3.187.866

2.668.459

2.713.415

totale

233.747.586

246.429.471

233.525.937

226.492.750

217.198.498

Milano Monza e Brianza

Tenendo conto dello scambio dei rami d’azienda con Brianzacque si registra un calo dei volumi erogati nel 2016 rispetto all’anno precedente dell’1,32%.

Nell’analisi che segue non vengono considerati i comuni nel territorio di Pavia in quanto dal 1° gennaio 2015 è stato sottoscritto un contratto tra Gruppo CAP e Pavia Acque che prevede il trasferimento a Pavia Acque dell’attività di bollettazione delle tariffe del servizio idrico integrato.

BILANCIO AMBIENTALE 43

INDICE

Water Safety Plan Rimando a Bilancio Sostenibilità di Gruppo CAP 2016

Il Water Safety Plan (WSP) rappresenta un modello all’avanguardia e innovativo che mira a migliorare la qualità dell’acqua erogata. Se infatti le regolamentazioni correnti monitorano gli stessi parametri sulla qualità dell’acqua in tutto il territorio nazionale, il WSP controlla la qualità dell’acqua utilizzando i parametri specifici di ogni singolo territorio (che definiscono un’acqua con caratteristiche differenti) grazie ad una conoscenza profonda della falda.

Primo in Italia ad adottare il Water Safety Plan introdotto dalla normativa europea, Gruppo CAP ha concluso la fase pilota e ha ottenuto il via libera all’estensione del progetto dall’Istituto Superiore di Sanità, che in una nota del 29 dicembre 2016 ha raccomandato “l’applicazione della matrice di rischio elaborata nel modello proposto ad altri sistemi acquedottistici”. Una sorta di benchmark per le future implementazioni in tutto il paese.

Gruppo CAP con questo progetto ha introdotto per la prima volta una valutazione preventiva e globale dei rischi, che considera la peculiarità del territorio, analizza l’intera filiera idrica (dalla captazione all’utenza finale) e permette un monitoraggio costante dei dati. L’adozione del Water Safety Plan rientra nelle azioni previste da Gruppo CAP con il programma CAP21 e ha richiesto uno sforzo considerevole, che ha anche permesso all’azienda di contribuire concretamente alla discussione europea che ha portato alla revisione della Drinking Water Directive.

Il passaggio al WSP significa per il Gruppo un investimento importante in innovazione tecnologica, in ricerca e sviluppo della conoscenza. Tutto per garantire un’acqua ancora più di qualità e sicura sulla quale i controlli non sono solo puntuali e continui, come avviene già adesso, ma anche ritagliati sulle caratteristiche della falda e del territorio, anche grazie al dialogo con i Comuni e con i cittadini.

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti Servizi generali

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

44 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

acq ua co n s eg nata e misurata per tipologia di utenza (m 3 )

domestica

Milano Monza e Brianza

agro-zootecnica

2013

2014

2015

2016

2013

2014

2015

2016

151.648.280

139.971.667

136.650.063

137.111.905

1.419.663

1.381.631

1.326.681

1.413.108

23.912.999

21.598.029

22.175.359

14.344.828

182.231

157.974

185.342

166.714

Varese

1.026.568

2.404.937

1.834.104

589.715

0

0

2.124

988

totale

176.587.847

163.974.633

160.659.526

152.046.448

1.601.894

1.539.605

1.514.148

1.580.810

altri usi

Milano Monza e Brianza

totale

2013

2014

2015

2016

2013

2014

2015

2016

55.640.664

54.541.302

55.275.798

57.223.312

208.708.607

195.894.600

193.252.543

195.748.326

7.953.423

7.699.828

8.211.047

6.013.398

32.048.653

29.455.831

30.571.748

20.524.940

Varese

7.546

782.929

832.231

334.529

1.034.114

3.187.866

2.668.459

925.232

totale

63.601.633

63.024.059

64.319.076

63.571.239

241.791.374

228.538.297

226.492.750

217.198.498

vo lu m i fat turati per metro di rete (m 3 /m)

40

2013 2014

30

2015

20

2016

10 0 Milano

Monza e Brianza

Il rendimento primario viene calcolato come il rapporto tra l’acqua consegnata e misurata e l’acqua immessa in rete, al netto dei consumi autorizzati ma non misurati (acqua utilizzata dal gestore per scopi propri e perdite apparenti).

Per l’anno 2016 si ottiene un valore medio pari all’82,18%.

r endimento primario

totale

2012

2013

2014

2015

2016

77,1%

80,9%

81,2%

81,7%

82,2%

BILANCIO AMBIENTALE 45

INDICE

Le case dell'acqua

Bilancio di sostenibilità 2016

Rimando a Bilancio Sostenibilità di Gruppo CAP 2016

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

2.1.6 Le perdite idriche

L’acqua potabile

A partire dal volume erogato e dal volume consegnato all’utenza è stato valutato il valore % delle perdite idriche:

Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti

p e r di t e i d ri c h e ( va lore %)*

Servizi generali

totale

2012

2013

2014

2015

2016

22,9%

19,1%

18,8%

18,3%

17,8%

* La percentuale di perdite è calcolata come rapporto tra il volume delle perdite idriche e il totale dell’acqua immessa nella rete al netto dei consumi autorizzati ma non misurati (acqua utilizzata dal gestore per scopi propri e perdite apparenti).

Il volume delle perdite è calcolato convenzionalmente come differenza tra l’acqua immessa nella rete di distribuzione e l’acqua consegnata e misurata al netto dei consumi autorizzati ma non misurati (acqua utilizzata dal gestore per scopi propri e perdite apparenti).

Nel 2016 le perdite si attestano al 17,8%, in continua diminuzione rispetto agli anni precedenti. Questo risultato molto positivo testimonia l’intensa campagna di riduzione perdite e sostituzione contatori obsoleti effettuata dal Gruppo CAP negli ultimi anni.

Gruppo CAP affronta infatti il tema delle perdite idriche attraverso due diverse attività: •• Ricerca delle perdite reali della rete di acquedotto, mediante un piano di controllo sistematico della rete gestita; •• Progetto di sostituzione e ammodernamento dei contatori installati, volto a risolvere i problemi relativi alle perdite apparenti, ossia le perdite che non si configurano come vere e proprie dispersioni di acqua, ma come errori di misura in difetto dei volumi di acqua effettivamente prelevati dai clienti rispetto ai volumi misurati dai contatori. I principali elementi che possono influenzare le prestazioni metrologiche dei contatori sono: le caratteristiche costruttive dei misuratori (classe di precisione, modello, materiali utilizzati), l’età del dispositivo, il tempo di esercizio, l’entità dei volumi registrati e la qualità dell’acqua.

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

46 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

La campagna ricerca perdite di rete Nel corso dell’anno 2016 Gruppo CAP ha deciso di affrontare il tema delle perdite idriche con un approccio totalmente innovativo, integrando la ricerca delle perdite programmate con modelli idraulici e analisi avanzate per individuare, risolvere e controllare le cause di formazione delle perdite.

Questo è stato possibile attraverso la promozione e lo sviluppo di nuove procedure, seguendo le “best practice” suggerite dall’ IWA Water Loss Specialist Group sul tema della gestione dell’acqua non fatturata (NRW) nel documento di riferimento denominato: EU Reference document “Good Practices on Leakage Management” (“Buone pratiche per la gestione delle perdite idriche”) adottato dalla Commissione Europea nel gennaio del 2015.

Tra le principali tecniche utilizzate dal Gruppo per il tema delle perdite si evidenziano: •• lo studio e l’analisi della rete idrica, partendo dall’elaborazione del modello idraulico, verificato e calibrato con le misure di portata e pressione acquisite direttamente in campo; •• l’applicazionedellatecnicadelladistrettualizzazione per la verifica e il bilancio idrico di singole porzioni di rete; •• l’analisi della portata minima notturna; •• l’efficientamento della rete e l’ottimizzazione degli impianti di sollevamento.

a n da m en to d e l l a c a m pag na ricerca perdite idriche 2012-2016

2012

2013

2014

2015

2016

86

239

884

681

224

n. perdite segnalate al pronto intervento

7.565

5.722

6.254

5.807

6.649

n. perdite riparate

7.651

5.961

7.138

6.488

6.873

22,90%

19,10%

18,80%

18,31%

17,82%

n. perdite individuate tramite ricerca

% perdite di rete

La campagna di sostituzione dei contatori Le prestazioni metrologiche di un contatore peggiorano nel tempo: attraverso nuovi misuratori si possono ottenere benefici sia in termini di affidabilità che di precisione. Il progetto di sostituzione dei contatori di Gruppo CAP è iniziato

nel 2012 dall’analisi del parco contatori installato presso i Clienti, con l’obiettivo di sostituire tutti i contatori posati nel 1996 o in anni precedenti.

Durante il 2016 sono stati sostituiti oltre 22.000 contatori obsoleti.

co n tatori sostituiti 2013-2016

n. di contatori sostituiti

2013

2014

2015

2016

17.903

20.615

21.385

22.283

BILANCIO AMBIENTALE 47

2.1.7 Gli interventi sulla rete di acquedotto

INDICE

Nel 2016 sono stati effettuati oltre 9.000 interventi di manutenzione necessari per il corretto funzionamento della rete e degli impianti, a cui si aggiungono 453 interventi riguardanti verifiche per lavori non pertinenti.

NOTA METODOLOGICA

Tipologia interventi Adeguamento tracciato condotte (cavallotto) Eliminazione prese Inserimento idrante Inserimento saracinesca stradale Messa in quota chiusino Perdita - Intervento punto consegna Perdita a saracinesca - Idrante stradale Perdita allacciamento Perdita occulta allacciamento

numero interventi 2016 4 29 7 21 739 2.580 332 1.595 82

Perdita occulta rete

231

Perdita organo di sezionamento derivazione

161

Perdita rete Posa o manutenzione armadietto prelievi (ordinario) Rifacimento allacciamento Riparazione a carico terzi (danno) Riporto prese - Abbandono rete

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti Servizi generali

1.981 3 97

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

205 4

Ripristini definitivi

111

Servizio di reperibilità

67

Sistemazione ripristino - scavo

71

Sostituzione idrante

39

Sostituzione saracinesca stradale

12

Sostituzione/potenziamento tratto di rete

13

Spurgo allacciamenti

453

Spurgo idranti

167

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

48 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

Un “maialino di ghiaccio” per pulire i tubi dell’acquedotto Alla fine del 2016 Gruppo CAP ha avviato una nuova sperimentazione per rimuovere i sedimenti nelle reti di distribuzione dell’acqua potabile: il “maialino di ghiaccio”. Si tratta di una tecnologia all’avanguardia, che permette una maggiore efficacia nella pulizia delle tubazioni e che consente di risparmiare energia, oltre ad essere perfettamente eco-compatibile. Il “maialino” è stato testato con successo a San Giuliano Milanese, che soffre da tempo, in una zona dell’acquedotto, di depositi di ferro e manganese. In realtà, il “maialino” è un cuscino di ghiaccio (cuscino di acqua salata ghiacciata), che viene immesso nelle tubazioni, “corre” nei tubi grazie alla pressione dell’acqua e asporta i materiali sedimentati all’interno della condotta, inglobandoli. Alla fine del percorso, si recupera il maialino con i sedimenti asportati.

2.1.8 Le emissioni di CO2 del servizio acquedotto Le emissioni 2016 del Servizio Acquedotto rappresentano circa il 41% del totale delle emissioni di Gruppo CAP. Il Servizio Acquedotto nel 2016 per la sua attività ha emesso 37.923 ton di CO2e. Le emissioni dell’acquedotto sono state tutte indirette e derivano dal consumo di energia elettrica (35.474 ton di CO2e) e dallo smaltimento dei rifiuti (2.448 ton di CO2e).

2.1.9 Gli indicatori ambientali del servizio acquedotto L’efficienza e l’efficacia del servizio in chiave ambientale possono essere rappresentate sinteticamente dai seguenti indicatori.

ambito

indicatore

Emissioni

Emissioni in atmosfera

definizione CO2 emessa Volume di acqua immessa in rete

unità di misura

2015

2016

gCO2e/m3

118

129

m3/km/giorno

19,70

19,37

Perdite distribuite Perdite

Perdite di rete

Lunghezza rete 365 giorni

BILANCIO AMBIENTALE 49

2.2 Le acque reflue e la depurazione Dopo essere stata utilizzata dagli utenti, l’acqua viene raccolta negli scarichi fognari e inviata mediante il collettamento fognario agli impianti di depurazione per gli adeguati trattamenti. Successivamente le acque vengono restituite all’ambiente mediante reimmissione in corpo idrico superficiale.

2.2.1 Rete di distribuzione fognatura Gruppo CAP è gestore del servizio di fognatura in 138 comuni della Città Metropolitana di Milano, provincia di Monza e Brianza e Varese. Inoltre il Gruppo opera come Società Operativa Territoriale per il gestore Pavia Acque S.c.a.r.l gestendo le reti e gli impianti fognari in 18 comuni della provincia di Pavia.

INDICE

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione

comuni in c u i g ru p po c a p g e s t is c e il servizio fognatu ra al 31.12.2016

La gestione dei rifiuti Servizi generali

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

50 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

La rete fognaria è il complesso delle opere attraverso cui vengono portate al trattamento le acque reflue domestiche, quelle industriali e parte delle acque meteoriche. La lunghezza complessiva delle reti fognarie gestite nel 2016 dal Gruppo CAP è pari a 6.791 km, di cui 434 km di collettori intercomunali. lu n g hezza rete fognaria (km)

2012

2013

2014

2015

2016

4.489

5.345

5.408

5.757

6.333

Monza e Brianza

220

358

359

360

118

Pavia

227

230

230

229

267

-

-

60

73

73

4.936

5.933

6.057

6.419

6.791

Milano

Como e Varese totale

d e t tag l i o r e t e e collet tori intercomunali (km) - 2016

Milano Monza e Brianza Pavia Como e Varese totale

rete

collettori intercomunali

5.953

379

75

44

256

11

73

0

6.357

434

La rete gestita dal Gruppo è realizzata principalmente in calcestruzzo, PVC, Pead e gres, tutti materiali in grado di garantire le proprietà idrauliche, la resistenza meccanica e la resistenza all'aggressione chimica provocata dalle acque reflue e meteoriche trasportate. Le tecniche costruttive adottate e la scelta dei materiali sono orientate al rispetto dell’ambiente e alla minimizzazione degli impatti ambientali.

Rilievo delle reti di fognatura Rimando a Bilancio Sostenibilità di Gruppo CAP 2016

Bilancio di sostenibilità 2016

BILANCIO AMBIENTALE 51

2.2.2 Sollevamenti fognari e vasche volano

INDICE

Gruppo CAP gestisce oltre ai quasi 6.800 km di rete anche un numero elevatissimo di manufatti , tra cui oltre 400 stazioni di sollevamento e oltre 900 canali scolmatori.

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

m a n u fat t i r e t e fognaria - 2016

Milano

Monza

Pavia

Varese

Totale

Stazioni di sollevamento

337

0

62

7

406

Vasche di prima pioggia

75

1

1

-

77

Serbatoi di laminazione (vasche volano + Vasche di laminazione + vasche a dispersione)

97

5

1

825

14

76

Scolmatori

103 13

Secondo il piano di ispezione e pulizia reti di Gruppo CAP nel 2016 sono stati verificati e puliti 815 km, effettuando oltre 11.000 interventi di manutenzione necessari per il corretto funzionamento della rete e degli impianti (esclusi gli allacciamenti e le estensioni rete).

nu m e ro d i i n t e rve n t i s u l l a rete fognaria

2012

2013

2014

2015

2016

3.590

6.002

6.739

8.054

11.145

Monza e Brianza

163

217

302

160

55

Pavia

244

261

266

299

359

Varese

-

-

46

68

111

totale

3.997

6.480

7.353

8.581

11.670

numero di in t e rve n t i p e r m e s sa i n q u ota / sostituzione chiusini

2012

2013

2014

2015

2016

1.181

1.667

1.796

1.481

1.706

Monza e Brianza

38

59

95

43

5

Pavia

67

84

50

43

55

Varese

-

-

16

30

45

totale

1.286

1.810

1.957

1.597

1.811

Milano

L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti

2.2.3 Gli interventi sulla rete fognaria

Milano

928

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

Servizi generali

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

52 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

Tipologia interventi

numero interventi 2016

Assaggi per ricerca rete fognaria

6

Esecuzione pozzetto d'ispezione caditoia

247

Esecuzione troppo pieno sfioro

9

Intervento in reperibilità

99

Lavori vasche di sollevamento (ordinario)

5

Lavori vasche di sollevamento (straordinario)

1

Manutenzione Aree Verdi

6

Messa in quota chiusino caditoia

915

Potenziamento rete

26

Pulizia rete fognaria

3.038

Pulizia stazioni di sollevamento

6

Rifacimento allacciamento fognatura

172

Riparazione rete

43

Ripristino asfalto allacciamento fognatura

4

Ripristino asfalto rete

5

Sistemazione cedimento fognario

550

Sostituzione chiusino caditoia

896

Sostituzione tratto di rete

32

Spurgo

5.473

Video ispezione

137

La pulizia preventiva e programmata delle caditoie Le caditoie sono i tombini a griglia indispensabili per garantire il drenaggio urbano: servono infatti a intercettare le acque meteoriche (e di lavaggio delle strade) e convogliarle nella rete fognaria, per prevenire allagamenti ed evitare ristagni lungo le strade. Gruppo CAP è impegnato a garantire ogni anno la pulizia del 33% delle caditoie dei Comuni della Città Metropolitana di Milano.

Gli interventi sono concordati con i Comuni sulla base delle criticità e delle priorità riscontrate e il cronoprogramma è condiviso con le amministrazioni comunali per garantire un coordinamento ottimale. n u m e ro d i interventi di pulizia caditoie

2012

2013

2014

2015

2016

54.758

65.490

85.529

87.327

137.631

1.741

1.845

3.318

1.090

357

832

921

-

174

-

Varese

-

-

200

662

1.355

totale

57.331

68.256

89.047

89.253

139.343

Milano Monza e Brianza Pavia

BILANCIO AMBIENTALE 53

INDICE

Nella gestione delle interdipendenze idriche tra aree fortemente urbanizzate e il circostante territorio rurale, la gestione delle acque piovane in ambito urbano è una delle sfide più attuali legate alla risorsa idrica. Insieme con l'Università Statale di Milano e il Consorzio Est Ticino, il Gruppo sta sperimentando come gestire lo smaltimento dell’eccesso di acque meteoriche e il controllo dell’innalzamento della falda attraverso la riattivazione del sistema di rogge, canali e fontanili, che costituiscono il reticolo idrico minore del territorio.

Progetto Flood Hide

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

Bilancio di sostenibilità 2016

Rimando a Bilancio Sostenibilità di Gruppo CAP 2016

L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti Servizi generali

2.2.4 Le emissioni di CO2 del servizio fognario 3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

Le emissioni 2016 del Servizio Fognatura rappresentano l’1,7% del totale delle emissioni di Gruppo CAP. Le 1.535 ton di CO2e emesse dal servizio fognario (derivanti dal consumo di energia elettrica) possono essere quindi considerate trascurabili rispetto al totale delle emissioni.

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

2.2.5 Gli indicatori ambientali del servizio fognario L’efficienza e l’efficacia del servizio in chiave ambientale possono essere rappresentate sinteticamente dai seguenti indicatori. ambito

indicatore

Quantità

Volume acque reflue per lunghezza rete fognaria

Energia

Quantità

Consumi di energia per sollevamenti fognari Consumi di energia elettrica per m3 di acque reflue collettate

definizione

unità di misura

2015

2016

m3/km

46.356

46.701

kWh/N°

11.554

11.325

kWh/m3

0,014

0,014

Volume di acque reflue km di rete fognaria Energia Elettrica consumata dal Servizio Fognario Numero di sollevamenti fognari

Energia Elettrica consumata dal Servizio Fognario Volume acque reflue

54 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

2.2.6 Impianti di depurazione Le acque reflue collettate dai sistemi di fognatura vengono recapitate presso gli impianti di depurazione che attraverso trattamenti specifici consentono l’abbattimento degli inquinanti e la restituzione all’ambiente di acque pulite.

Gruppo CAP attraverso i 60 impianti di depurazione - distribuiti sul territorio della Città Metropolitana

di Milano e in provincia di Pavia - depura le acque di 146 comuni della Città Metropolitana di Milano, provincia di Monza e Brianza e provincia di Varese, e dei comuni in provincia di Pavia dove opera come Società Operativa Territoriale per il gestore Pavia Acque S.c.a.r.l.

co m u n i i n c u i g ru p po c a p gestisce il servizio depurazione al 31.12.2016

BILANCIO AMBIENTALE 55

INDICE

impian ti d i d e p u ra z i o n e i n e s e rcizio al 31.12.2016

2014

2015

2016

Milano

40

38

39

Pavia

21

21

21

totale

62

59

60

A dicembre 2015 è stato dismesso l’impianto di Carpiano; il primo gennaio 2016 è stato acquisito da Brianzacque l’impianto di Cassano d’Adda e il 16 luglio è stato inaugurato il nuovo impianto di Morimondo.

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII L’acqua potabile

Inaugurato il 16 Luglio 2016: il nuovo depuratore di Morimondo Progettazione innovativa e nuove tecnologie al servizio dell’ambiente.

Oltre un milione di euro investiti e due anni di lavori. Il nuovo depuratore di Morimondo è un perfetto connubio di tecnologie innovative e attenzione all’ambiente. È la fitodepurazione il vero fiore all’occhiello del progetto: un sistema di trattamento naturale delle acque, che riproduce il principio di autopurificazione tipico degli ambienti acquatici. Accanto alla Roggia Zamarca è stata, infatti, ricostruita una zona umida che, oltre a realizzare un filtro ambientale fra lo scarico dell’impianto e il corso d’acqua, migliorerà la qualità dell’ecosistema del territorio.

Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti Servizi generali

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

56 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

2.2.7 L’acqua reflua trattata I 60 impianti di depurazione gestiti dal Gruppo nel 2016 hanno trattato più di 317 milioni di metri cubi di acqua reflua provenienti dai territori della Città Metropolitana di Milano, della Provincia di Pavia, parte della Provincia di Monza e Brianza, Varese, Como e Lodi, e da una parte del Comune di Milano (quartieri ad est della città). acq ua reflua trat tata ( m 3 / anno )

Milano1 Monza e Brianza2 Pavia totale

2012

2013

2014

2015

2016

281.725.181

288.389.438

330.628.937

288.629.208

310.926.100

10.122.410

9.509.016

7.850.158

2.488.772

-

3.714.575

5.199.643

7.290.036

6.441.201

6.217.540

295.562.166

303.098.097

345.769.131

297.559.181

317.143.640

1 Nei 39 impianti siti in Città Metropolitana di Milano viene collettata una quota parte di acque reflue provenienti dai territori di Varese, Lodi, Monza Brianza e dal Comune di Milano.

2 Il solo impianto gestito dal Gruppo sito nel territorio di Monza Brianza è stato dismesso nell’aprile del 2015.

Nel corso del 2016 oltre il 70% del volume delle acque reflue è stato trattato in impianti di depurazione con potenzialità superiore a 100.000 AE.

s u d di v i s i o n e d e l le portate per potenzialità di impianto

Portata trattata ([m3/anno) % Portata trattata

AE≥100.000

50.000≤AE<100.000

10.000≤AE<50.000

AE<10.000

230.899.366

47.067.309

27.741.858

11.435.107

73%

15%

9%

3%

Per portare a compimento l’attività di trattamento delle acque reflue vengono utilizzati anche una serie di reagenti chimici, necessari ad eliminare alcune delle sostanze inquinanti presenti nelle acque. I reagenti maggiormente utilizzati per il trattamento delle acque reflue sono: l’acido peracetico, l’ipoclorito, il polielettrolita in emulsione e il polielettrolita in polvere, il cloruro ferrico ed il cloruro di alluminio. m at e r ie p r i m e u t i l iz z at e per l ' at tività di depurazione ( kg / anno )

2012

2013

2014

2015

2016

Acido Peracetico

268.842

281.667

300.990

377.402

490.335

Ipoclorito

833.328

936.627

918.870

800.885

1.003.531

Polielettrolita in emulsione

325.329

285.944

315.005

412.104

474.233

75.875

66.805

57.870

29.970

29.645

2.524.726

1.539.779

3.228.232

1.429.940

1.503.081

20.000

-

2.482.759

6.279.534

10.131.874

Polielettrolita in polvere Cloruro Ferrico Cloruro d’Alluminio

BILANCIO AMBIENTALE 57

2.2.8 I parametri per la misura della qualità delle acque

INDICE

I principali parametri utilizzati per la misurazione della qualità delle acque reflue prima e dopo la depurazione – in conformità a quanto previsto dal Decreto Legislativo 152/06 – sono: •• il BOD (richiesta biochimica di ossigeno), che consente di determinare la quantità di ossigeno necessaria per l’ossidazione biochimica degli inquinanti organici presenti nelle acque e costituisce pertanto un indice dell’entità del carico inquinante presente nell’acqua; •• il COD (richiesta chimica di ossigeno), che consente di determinare la quantità di ossigeno necessaria per l’ossidazione chimica degli inquinanti organici presenti nelle acque; •• i SST (solidi sospesi totali), che consentono di determinare la quantità di solidi presenti in sospensione nelle acque; •• N-NH4+ (azoto ammoniacale), composto chimico indicatore dell’inquinamento delle acque e presente nelle acque reflue urbane, siano esse agricole (fertilizzanti azotati), industriali o civili.

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti

r i m oz io ne di cod

Servizi generali

COD rimosso totale (ton/anno)

2012

2013

2014

2015

2016

56.994

52.717

48.004

52.115

59.108

suddi v i s i o n e d e l co d r i m o ss o per potenzialità di impianto

COD rimosso [ton/anno] % COD rimosso

AE ≥ 100.000

50.000 ≤ AE < 100.000

10.000 ≤ AE < 50.000

AE < 10.000

43.842.871

8.468.984

4.623.528

2.172.397

74%

14%

8%

4%

r i m oz io n e di n - nh 4 +

N-NH4+ rimosso totale [ton/anno]

2012

2013

2014

2015

2016

5.272

5.321

3.993

5.616

6.217

suddiv i s i o n e d e l n - n h 4 + r i m o sso per potenzialità di impianto

AE ≥ 100.000

50.000 ≤ AE < 100.000

10.000 ≤ AE < 50.000

AE < 10.000

N-NH4+ rimosso [ton/anno]

4.653.405

757.583

586.751

219.673

N-NH4+ rimosso

75%

12%

9%

4%

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

58 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

Nelle tabelle seguenti vengono analizzate le percentuali di rimozione di BOD, COD, SST e N-NH4+ e le concentrazioni medie annue in uscita di BOD, COD e SST.

p e rcentuale di rimozio ne

AE≥100.000

50.000≤AE<100.000

valore limite*

10.000≤AE<50.000

valore limite*

AE<10.000

valore limite*

valore limite*

Rimozione BOD

95%

80%

94%

80%

93%

80%

92%

70-90%

Rimozione COD

91%

75%

89%

75%

89%

75%

88%

75%

Rimozione SST

94%

90%

93%

90%

93%

90%

93%

90%

* Valori limite previsti dalla Tab. 1, All. 5, parte III del Decreto Legislativo 152/06.

co n c e n tr azione media annua in uscita

AE≥100.000

50.000≤AE<100.000

valore limite*

10.000≤AE<50.000

valore limite*

AE<10.000

valore limite*

valore limite*

Uscita media BOD [mg/l]

4,67

10,00

4,82

10,00

5,99

25,00

5,97

25,00

Uscita media COD [mg/l]

18,52

60,00

17,40

60,00

17,90

125,00

19,14

125,00

Uscita media SST [mg/l]

5,47

15,00

5,30

15,00

6,49

35,00

6,05

35,00

* Valori limite previsti dalla Tab. 5, All. B del Regolamento Regione Lombardia n.3/2006.

La percentuale di rimozione è stata calcolata considerando i carichi in ingresso ed uscita di BOD, COD, SST e N-NH4+ e aggregando gli impianti per potenzialità, valutando l’incidenza della portata in ingresso ad ogni singolo impianto (media ponderata delle percentuali di rimozione rispetto alla portata trattata da ogni singolo impianto). La percentuale di rimozione risente delle infiltrazioni di acqua impropria, che, facendo diminuire la concentrazione in ingresso, riducono il livello di efficienza di rimozione, pur con ottimi valori medi in uscita, che confermano la corretta gestione del processo di depurazione.

Dalle precedenti analisi si riscontra come le concentrazioni in uscita siano abbondantemente al di sotto dei limiti previsti dalla normativa, evidenziando l’efficienza del processo depurativo.

2.2.9 Le emissioni di CO2 del servizio depurazione Le emissioni 2016 del Servizio Depurazione rappresentano circa il 55% del totale delle emissioni di Gruppo CAP. Il Servizio Depurazione nel 2016 per la sua attività ha emesso 50.879 ton di CO2e. Le emissioni derivanti da depurazione sono state: •• dirette: 2.463 ton (consumo di gas naturale per i sistemi di riscaldamento e per il processo di essiccazione, consumo di gasolio per l’utilizzo delle autovetture della flotta aziendale); •• indirette da consumo di energia elettrica: 30.473 ton; •• altre indirette: 17.943 ton (smaltimento dei fanghi e dei rifiuti).

BILANCIO AMBIENTALE 59

2.2.10 Laboratorio: analisi acque reflue

INDICE

L'ampiezza del territorio gestito dal Gruppo CAP e il numero rilevante di depuratori richiedono un controllo accurato e continuo della qualità dell'acqua trattata. Oltre ai campionamenti previsti dalla normativa vigente riguardanti le fasi del processo di trattamento viene effettuato anche un monitoraggio con sistemi di analisi "in continuo" presso gli impianti di maggiori dimensioni. E’ inoltre previsto un monitoraggio analitico sulle reti fognarie principali delle quali il Gruppo è gestore del servizio.

I 3 Laboratori di Analisi delle Acque Reflue sono ubicati presso tre principali impianti di depurazione (Pero, Peschiera Borromeo e Robecco sul Naviglio), oltre ad altri presidi analitici situati presso gli impianti di depurazione minori.

L’impianto di Pero è accreditato secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 per le prove richiamate nel certificato n° 0697 sede A, mentre gli altri due laboratori situati presso Peschiera Borromeo e Robecco sul Naviglio verranno accreditati durante l’anno 2017. Nei laboratori aziendali sono eseguite le analisi per la verifica della qualità dell’acqua reflua in ingresso agli impianti di depurazione e le analisi sulle acque in uscita, nel rispetto delle prescrizioni normative (D.lgs. 152/06, D.G.R. n° IX/1393, R.R. n° 3/2006 della Regione Lombardia e s.m.i.). Il calendario dei prelievi è concordato annualmente con l’ARPA di riferimento. In particolare a Pero ha sede il laboratorio chimico che effettua gli accertamenti analitici relativi alla caratterizzazione dei terminali di fognature comunali e alla qualità dei liquami scaricati dall’utenza industriale.

I principali parametri monitorati - tra quelli previsti dal Decreto Legislativo 152/06 - sono: •• Parametri generici: pH, conducibilità, BOD e COD, che indicano il “carico inquinante” delle acque di scarico e l’eventuale presenza di una componente industriale; •• Parametri specifici: materiali in sospensione totali, materiali in sospensione totali a pH 7, solidi sedimentabili, Alluminio, Cadmio, Cromo totale, Cromo VI, Ferro, Nichel, Piombo, Rame, Zinco, Azoto ammoniacale, Azoto nitrico, Azoto nitroso, TKN, Cloruri, Solfati, Solfiti, Fosforo totale, Fosforo ortofosfato, Fluoruri, Fenoli, C.O.D. a pH 7 dopo sedimentazione, Tensioattivi anionici, Tensioattivi non ionici e E.coli.

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti Servizi generali

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

l a b o rato r i o acque reflue

2012

2013

2014

2015

2016

N. prelievi

3.003

4.515

4.216

4.210

4.312

N. parametri analizzati

17.501

23.280

57.297

47.875

60.316

Oltre alle analisi sulle acque in ingresso e in uscita dagli impianti di depurazione vengono effettuate analisi per la verifica del processo depurativo, prelevando campioni nei diversi punti dell’impianto, sia per la linea acque che per la linea fanghi.

Nell’anno 2016 si evidenzia una percentuale di non conformità (NC) pari a 3,8% rispetto al numero complessivo di campionamenti effettuati, in decremento rispetto all’anno precedente (5,8 %).

60 2. IL VALORE CICLO DELL'ACQUA ECONOMICO DEL SII

Il contributo di Gruppo CAP all’agricoltura: il riuso irriguo dell’acqua 10 impianti di depurazione gestiti dal Gruppo - per un totale di circa 200.000 AE e l’11% dei volumi complessivi trattati - reimmettono acqua nell’ambiente che viene utilizzata per riuso irriguo indiretto. Vengono interessate 10 rogge del territorio della Città Metropolitana di Milano.

Gli impianti rispettano tutti i limiti di concentrazione richiesti dalla normativa vigente e l’acqua può quindi essere riutilizzata in agricoltura.

2.2.11 Gli indicatori ambientali del servizio depurazione L’efficienza e l’efficacia del servizio in chiave ambientale possono essere rappresentate sinteticamente dai seguenti indicatori.

ambito

indicatore

definizione

unità di misura

2015

2016

ton/anno

28.699

31.651

ton/anno

27.158

31.181

ton/anno

3.989

4.008

ton/anno

540

695

gCO2e/m3

171

160

Carico di BOD rimosso Carico di BOD rimosso 365 giorni Carico di Solidi Sospesi rimosso Acque Superficiali

Carico di Solidi Sospesi rimosso 365 giorni Carico di Azoto rimosso

Carico di Azoto rimosso 365 giorni Carico di Fosforo rimosso Carico di Fosforo rimosso 365 giorni

Emissioni

Emissioni in atmosfera

CO2 emessa Volume di acque reflue trattate

BILANCIO AMBIENTALE 61

INDICE

2.3 La gestione dei rifiuti NOTA METODOLOGICA

Le attività del SII svolte dal Gruppo producono ogni anno rifiuti che devono essere efficacemente gestiti e inviati a smaltimento o recupero.

Ai rifiuti prodotti dalle attività di depurazione (fanghi, sabbie e vaglio) bisogna sommare gli altri rifiuti caratteristici del Servizio Idrico svolto dal Gruppo CAP, in particolare i carboni attivi esausti utilizzati nella potabilizzazione delle acque e le minori quantità di oli per motori, ingranaggi e lubrificazione e rifiuti di laboratorio.

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

r i fi u t i ( ton )

2012

2013

2014

2015

2016

34,2

17,8

14,5

10,7

7,6

Non pericolosi (fanghi, sabbie, vaglio, carboni attivi esauriti)2

71.837,1

65.805,3

66.475,4

60.150,04

65.586

Totale

71.871,3

65.823,1

66.489,9

60.160,74

65.593,6

Recupero

44.998,5

44.205,6

46.689,1

34.861,44

53.330,4

Smaltimento

26.872,8

21.617,5

19.800,8

25.299,3

12.263,2

Totale

71.871,3

65.823,1

66.489,9

60.160,74

65.593,6

Pericolosi1

L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti Servizi generali

1. rifiuti pericolosi conteggiati 07 07 01*, 07 07 03*, 16 05 06*, 13 02 08* e 18 01 03* 2. rifiuti non pericolosi conteggiati 19 08 01, 19 08 02, 19 08 05 e 19 09 04.

p e rcentuale di r i fi u t i n o n p e r i colo s i p rodot ti divisi per tipologia

1%

4%

4%

Fanghi Vaglio Sabbia Carboni attivi esauriti

91%

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

62 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

La maggior parte dei rifiuti sono rifiuti non pericolosi e derivano dalle attività di depurazione. In particolare: r i fi u ti da depurazione ( ton )

2012

2013

2014

2015

2016

Fanghi*

63.491

56.967

58.798

54.495

59.601

Sabbia

3.620

3.940

3.192

1.208

936

Vaglio

2.592

2.499

2.377

2.289

2.379

Totale

69.703

63.405

64.367

57.991

62.916

* I fanghi disidratati prodotti dall’attività di depurazione ed avviati all’impianto di essiccamento ed i fanghi liquidi avviati a trattamento presso linee fanghi di altri impianti non sono conteggiati nella precedente analisi in quanto considerati trattamenti intermedi di processo.

Nel 2016 i fanghi prodotti dagli impianti di depurazione hanno avuto sei destinazioni diverse: •• Agricoltura •• Discarica •• Termovalorizzazione

•• Essiccamento termico (destino intermedio) presso l’essiccatore sito nell’impianto di depurazione di San Giuliano Milanese Ovest •• Cementificio (per il fango essiccato) •• Trattamento (per il fango essiccato)

d e s ti n a z i one finale dei fanghi ( ton )

2013

2014

2015

2016

Agricoltura

37.852,8

67%

39.599,6

67%

30.591,0

56%

41.828,1

70%

Discarica *

19.113,7

33%

17.388,7

30%

23.013,9

42%

9.748,3

16%

Termovalorizzazione

-

-

1.809,5

3%

370,9

0,68%

5.176,2

9%

Cementificio

-

-

-

-

519,0

0,95%

1.321,7

2%

Trattamento

-

-

-

-

-

-

1.526,7

3%

56.966,5

100%

58.797,8

100%

54.494,8

100%

59.601,0

100%

Totale Essiccamento termico SGO In ingresso In uscita (fango essiccato) Fanghi liquidi trattati secondo l’art. 110 del D.Lgs. 152/2006 [ton]

7.423,7

9.090,1

9.357,4**

12.488,5**

2.200,8

2.186,0

2.187,5

3.068,48

6.955,78

11.060,58

10.685,25

10.051,25

* Comprensivo fango essiccato (in uscita da essiccatore) ** Comprensivo di Fango conferito all’essiccatore da terzi e da San Giuliano

Nel 2016 si è riscontrato una diminuzione di fanghi liquidi pari circa il 6% rispetto al 2015.

Dai dati si può notare l’importante diminuzione della quantità di fango destinata allo smaltimento

in discarica, a testimonianza dell’impegno e degli sforzi messi in campo dal Gruppo in questi anni a favore dell’ambiente.

BILANCIO AMBIENTALE 63

INDICE

NOTA METODOLOGICA

Progetto Electrosludge Applicazione di tecnologie avanzate e innovative per la disidratazione dei fanghi di scarto.

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Rimando a Bilancio Sostenibilità di Gruppo CAP 2016

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

Bilancio di sostenibilità 2016

Fertilizzante dai reflui fognari Rimando a Bilancio Sostenibilità di Gruppo CAP 2016

L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti Servizi generali

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

2.3.1 Gli indicatori ambientali della gestione dei rifiuti

ambito

indicatore

definizione

unità di misura

2015

2016

g/m3

202

207

g/m3

0,036

0,024

%

57,9

81,3

%

56

70

%

42

16

g di rifiuti prodotti Produzione di rifiuti Volume di acque reflue trattate g di rifiuti pericolosi prodotti Produzione di rifiuti pericolosi Volume di acque reflue trattate kg di rifiuti avviati a recupero Rifiuti recuperati Rifiuti

kg di rifiuti totali Fanghi prodotti in impianto di trattamento delle acque reflue gestito dal Gruppo indirizzati al riuso in agricoltura Fanghi prodotti in impianto di trattamento delle acque reflue gestito dal Gruppo indirizzati alla discarica

Fanghi indirizzati al riuso Fanghi prodotti

Fanghi indirizzati alla discarica Fanghi prodotti

Dalla depurazione di 1 m3 di acqua vengono prodotti mediamente 200 g di rifiuti, dei quali solamente 0,02 g sono costituiti da rifiuti pericolosi. Si può notare inoltre un aumento nel 2016 della % di fanghi destinati a recupero e una notevole diminuzione dei fanghi indirizzati alla discarica.

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

64 2. IL CICLO DELL'ACQUA DEL SII

2.4 Servizi generali

2.4.1 Utenze

Gestire il servizio idrico significa affrontare la complessità di un sistema articolato fatto di migliaia di km di rete di acquedotto e fognatura, di impianti ad alta tecnologia come i depuratori e i sistemi di potabilizzazione, come precedentemente descritto.

Significa anche garantire acqua di qualità, sicura e controllata sempre e a tutti, oltre che restituire all’ambiente acqua pulita. Nelle attività comprese nel settore “Servizi Generali” ricadono tutte le attività svolte nei confronti diretti degli utenti, il servizio e l’assistenza clienti, il call center commerciale e il call center tecnico di pronto intervento, gli sportelli, il servizio di appuntamenti presso i Punti Acqua o direttamente presso il cliente, la gestione dei contatori, la fatturazione, la gestione delle risorse di Gruppo CAP e del parco auto, le attività di monitoraggio e controllo e tutte le attività svolte dagli uffici amministrativi di Gruppo CAP.

Utenze servite da Gruppo CAP Rimando a Bilancio Sostenibilità di Gruppo CAP 2016

Bilancio di sostenibilità 2016

2.4.2 Controlli utenze industriali Presso il Laboratorio di Gruppo CAP di Pero sono condotte anche le analisi per il controllo degli scarichi in pubblica fognatura relativi agli impianti produttivi che afferiscono alle fognature gestite dal Gruppo CAP. I controlli sulle acque di scarico hanno due principali finalità: •• la verifica delle concentrazioni di inquinanti, lo scarico e il rispetto dei limiti di accettabilità previsti nelle autorizzazioni rilasciate; •• la verifica delle concentrazioni di inquinanti ai fini tariffari.

Nel corso del 2016 sono state controllate 478 aziende:

co n t rolli utenze industriali

N. aziende controllate Portata scaricata (m3/anno) N. campioni prelevati N. determinazioni analitiche

2012

2013

2014

2015

2016

231

254

385

824

478

13.994.000

12.799.294

16.002.102

22.786.000

20.000.000*

599

603

709

1.003

1.289

8.751

7.667

8.833

15.240

15.291

BILANCIO AMBIENTALE 65

Di cui:

INDICE

N. aziende controllate per conto ATO

135

N. campioni prelevati

162

N. determinazioni analitiche

NOTA METODOLOGICA

2.502

* portata scaricata stimata in attesa di conferma da dati denunce.

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2.4.3 Controlli attività di cantiere e ambienti di lavoro Da sempre Gruppo CAP pone un occhio di riguardo alle attività di cantiere e seleziona i fornitori affinché questi condividano gli stessi principi di tutela, salvaguardia, sviluppo e valorizzazione del territorio e dell’ambiente che permeano quotidianamente il lavoro di Gruppo CAP. Nel 2016 sono stati svolti 1.001 sopralluoghi presso i cantieri di Gruppo CAP riguardanti controlli di sicurezza e salute, aspetti ambientali, standard SA 8000, delle attività svolte dagli appaltatori. Di questi 1.001 sopralluoghi 532 (corrispondenti al 53%) sono risultati positivi, 453 (45%) sono risultati migliorabili e solamente 16 (il 2%) sono apparsi negativi. Queste 16 criticità sono state prontamente gestite e risolte dai RUP (Responsabili Unici del Procedimento) insieme con le imprese che gestiscono i cantieri.

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII L’acqua potabile Le acque reflue e la depurazione La gestione dei rifiuti Servizi generali

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

#waterevolution L’acqua è il propellente dell’innovazione delle nostre metropoli, sempre più intelligenti e sostenibili.

L’acqua del rubinetto è monitorata grazie alle tecnologie più sofisticate che ci permettono di dissetarci in sicurezza.

Gli scarichi delle nostre case finiscono in fognature e depuratori intelligenti che trasformano l’acqua di scarto in energia, in biometano che alimenta vetture ecologiche, in bioplastiche per eco-imballaggi e in nuovi fertilizzanti per concimare gli spazi verdi.

Le piogge che prima allagavano cantine e box sono recuperate nel fitto reticolo di canali che circonda le nostre città e diventano una risorsa preziosa per l’agricoltura.

I nuovi contatori sono intelligenti e ci consentono di controllare i consumi in tempo reale con una App. La qualità dell’acqua è sotto controllo dal nostro smartphone ed è più facile risparmiare e proteggere l’ambiente.

La #WATEREVOLUTION è iniziata.

66â&#x20AC;&#x201A; â&#x20AC;&#x201A; 3. IL SISTEMA DI GESTIONE DELL'ENERGIA

57 % consumi energetici diretti proveniente da fonti rinnovabili

42 % consumi energetici indiretti provenienti da fonti rinnovabili

3.417.690 kWh energia prodotta negli impianti a biogas

263 titoli di efficienza energetica ottenuti nel 2016

-3 % riduzione dei consumi aziendali specifici grazie a interventi di efficientamento energetico

BILANCIO AMBIENTALE 67

INDICE

NOTA METODOLOGICA

3

IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA I consumi energetici di Gruppo CAP La produzione di energia di Gruppo CAP Il monitoraggio delle prestazioni energetiche Il processo di efficientamento energetico

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

68 3. IL SISTEMA DI GESTIONE DELL'ENERGIA

N

egli anni Gruppo CAP ha intrapreso un percorso volto al miglioramento progressivo dell’efficienza energetica dei propri processi aziendali e dei servizi offerti, anche attraverso un monitoraggio costante delle proprie prestazioni energetiche e l’utilizzo di tecnologie e sistemi gestionali a basso impatto ambientale.

A luglio 2015 il Gruppo ha ottenuto la certificazione del sistema di gestione dell’energia secondo i requisiti definiti dalla norma internazionale volontaria ISO 50001:2011 “Sistemi di gestione di energia”. Nel corso dell’anno 2016 il sistema di gestione dell’energia è stato quindi consolidato

ed integrato con specifici piani d’azione e obiettivi migliorativi raggiunti attraverso azioni mirate per il miglioramento continuo delle performance energetiche.

3.1 I consumi energetici di Gruppo CAP Nel seguito vengono presentati i consumi diretti e indiretti di Gruppo CAP nell’anno 2016, identificando con diretti i consumi di biogas, gas naturale, benzina e gasolio, e con indiretti i consumi di energia elettrica.

co n s u mi d i re t t i d i energia per tipolo gia di servizio [ mj ]

2012

2013

2014

2015

2016

% su consumi diretti totali

103.100.697

124.829.000

65.245.000

58.921.000

69.274.023

56,84%

5.757.395

4.697.690

6.457.000

4.697.000

3.570.344

15.549.310

22.786.000

24.998.000

29.164.681

7.770.000

6.019.000

7.487.000

7.295.000

7.812.490

787.360

809.000

279.000

250.000

78.599

79.000

161.725

biogas depurazione gas naturale depurazione essiccazione servizi generali*

33,27%

benzina servizi generali*

0,06%

gasolio gruppi elettrogeni servizi generali*

9.199.944

10.521.000

11.190.000

11.437.000

11.818.984

totale consumi diretti

126.615.396

162.425.000

113.444.000

107.680.000

121.880.847

da fonte rinnovabile

103.100.697

124.829.000

65.245.000

58.921.000

69.274.023

9,83%

57%

co n s u mi i n d i re t t i d i energia per tipolo gia di servizio [ mj ]

2012

2013

2014

2015

2016

% su consumi indiretti totali

depurazione

278.827.200

310.065.119

327.651.959

302.703.314

328.678.677

44,69%

acquedotto

418.809.600

414.213.870

399.095.168

403.393.475

382.624.778

52,03%

fognatura

11.991.600

13.747.462

14.702.760

15.016.194

16.552.657

2,25%

servizi generali*

5.320.800

5.685.428

6.247.642

7.817.159

7.556.044

1,03%

totale consumi indiretti

714.949.200

743.711.879

747.697.529

728.930.142

735.412.156

da fonte rinnovabile

219.489.404

230.550.682

220.346.462

309.795.310

305.931.457

energia elettrica

42%

* I servizi di Gruppo CAP si dividono in: acquedotto, depurazione, fognatura e servizi generali. I servizi generali fanno riferimento ai servizi di supporto all’attività caratteristica di Gruppo CAP come, ad esempio, attività amministrative, logistica e pronto intervento.

BILANCIO AMBIENTALE 69

INDICE

consu mi e n e rg e ti c i d i r e t t i s u ddivisi per servizio e perc e nt ua l e d i e n e rg i a da fonti rinnovabili

NOTA METODOLOGICA

16% 43%

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

24%

57% 60%

depurazione

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

energia da fonti non rinnovabili

essiccazione

energia da fonti rinnovabili

servizi generali

I consumi energetici di Gruppo CAP

consumi e n e rg e ti c i i n d i re t t i s u ddivisi per servizio e perc e nt ua l e d i e n e rg i a da fonti rinnovabili

La produzione di energia di Gruppo CAP

2% 1%

52%

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

42%

Il monitoraggio delle prestazioni energetiche Il processo di efficientamento energetico

45%

58% acquedotto depurazione fognatura

energia da fonti non rinnovabili energia da fonti rinnovabili

servizi generali

Si rimanda al Capitolo 1 – paragrafo “La Carbon Footprint di Gruppo CAP” i ( pag. 18). del presente Bilancio per l’analisi dettagliata delle emissioni di CO2 derivanti dai consumi di energia qui presentati. Le emissioni indirette legate al consumo di energia elettrica rappresentano oltre il 74% delle emissioni totali di Gruppo CAP. Il processo di efficientamento energetico nel seguito descritto e messo in campo dal Gruppo risulta quindi fondamentale per ridurre i costi di gestione, ma anche diminuire l’impatto delle attività del servizio idrico sull’ambiente.

A fronte della riduzione di consumo specifico di energia per acqua trattata e acqua immessa in rete, in linea con gli obiettivi di Gruppo CAP (come descritto

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

70 3. IL SISTEMA DI GESTIONE DELL'ENERGIA

nel seguito), il consumo energetico complessivo - sia per quanto riguarda i consumi diretti, che i consumi indiretti - risulta in aumento rispetto all’anno 2015. Questo aumento è principalmente correlato alle variazioni di perimetro territoriale e funzionale avvenute nel 2016. In particolare: • Settore depurazione: acquisizione dell’impianto di Cassano D’Adda, revamping impiantistici con l’aggiunta di nuove sezioni energivore; • Settore Fognatura: attivazione dei sollevamenti fognari realizzati a fine 2015 nella risoluzione delle infrazioni comunitarie.

Per il Settore acquedotto si registra invece una complessiva riduzione dei consumi dovuta principalmente alle cessioni del ramo d’azienda a

Brianzacque.

Questi risultati sono valori assoluti relativi alla complessità di Gruppo CAP, influenzati come descritto dalle variazioni del perimetro funzionale di rendicontazione. Come testimoniano gli indicatori di monitoraggio descritti nel seguito durante l’anno 2016 si è registrato un ottimo miglioramento con una riduzione di circa il 3% dei consumi aziendali specifici.

Come si può notare, per l’anno 2016, l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili è stato pari al 42% del fabbisogno energetico totale per quanto riguarda i consumi indiretti di energia elettrica, e ben il 57% relativamente ai consumi diretti.

Energia 100% green Dal primo gennaio 2017 Gruppo CAP e altre sei aziende della rete Water Alliance si riforniscono solo con energia prodotta da fonti rinnovabili! Uno sforzo imponente per la sostenibilità ambientale del servizio idrico, che si è tradotto nei risultati della gara congiunta per la fornitura di energia elettrica avviata durante l’anno 2016 insieme da Gruppo CAP, Brianzacque, Uniacque, Lario Reti Holding, Padania Acque, Secam (tutte appartenenti alla rete della Water Alliance), per un totale di 425 GWh di energia. La gara ha garantito un risparmio economico di 2 milioni e mezzo di euro (il 13% in meno rispetto alla base di gara di 19 milioni), ma ha permesso anche un importante risultato in termini ambientali: le aziende infatti hanno scelto l’opzione green, che impegna il fornitore a consegnare energia al 100% ottenuta da fonti rinnovabili certificate. Una scelta che consentirà di evitare l’immissione in atmosfera di oltre 132 milioni di kg di anidride carbonica. Di questi, circa 68 mila tonnellate saranno risparmiati dal Gruppo CAP, abbattendo di oltre il 74% le proprie emissioni di CO2.

“Lo scopo della Water Alliance è fare squadra per trovare insieme le soluzioni ottimali alle esigenze di un territorio che cambia – commenta Alessandro Russo, presidente di Gruppo CAP e portavoce della Water Alliance. Oggi non basta più portare nelle case acqua buona e fornire un servizio efficiente: la sfida è riuscire a farlo in modo sostenibile, riducendo tanto l’impatto ambientale delle nostre attività quanto i costi a carico della collettività. Con la gara per l’energia abbiamo dimostrato che insieme possiamo migliorare l’efficacia della nostra azione ed essere ancora più responsabili nei confronti dei nostri territori”.

BILANCIO AMBIENTALE 71

Particolare attenzione è rivolta anche al monitoraggio dei consumi del parco auto aziendale: ene rg i a co n s u mata

gasolio (I) benzina (I)

-

INDICE

NOTA METODOLOGICA

f lot ta auto aziendale

2013

2014

2015

2016

289.030

307.413

314.206

324.697

25.685

8.873

7.931

2.495

Nel 2016 si è registrato un lieve incremento dei consumi della flotta auto aziendale, legato principalmente all’aumento del numero dei mezzi aziendali per una maggiore attività capillare sul territorio gestito dal Gruppo.

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA I consumi energetici di Gruppo CAP

Biometano

Bilancio di sostenibilità 2016

Rimando a Bilancio Sostenibilità di Gruppo CAP 2016

La produzione di energia di Gruppo CAP Il monitoraggio delle prestazioni energetiche Il processo di efficientamento energetico

3.2 La produzione di energia di Gruppo CAP Gruppo CAP autoproduce energia nei propri impianti a biogas ubicati nei siti di Bresso e Peschiera Borromeo. Il biogas proviene dalle sezioni di digestione anaerobica dedicate alla stabilizzazione dei fanghi prodotti dai processi di depurazione. L’energia prodotta viene utilizzata nell’impianto attraverso.

energia p ro dot ta dag l i i m p i a n ti di depurazione [ kwh ]

2012

2013

2014

2015

2016

Bresso

1.826.880

1.258.480

885.920

899.680

853.590

Peschiera

4.148.539

3.595.670

1.143.274

2.983.900

2.564.100

totale

6.247.739

4.954.520

2.029.194

3.883.580

3.417.690

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

72 3. IL SISTEMA DI GESTIONE DELL'ENERGIA

3.3 Il monitoraggio delle prestazioni energetiche In linea con quanto previsto nel Sistema di Gestione dell’Energia, Gruppo CAP definisce indicatori di prestazione energetica (En PI – Energy Performance Indicator), monitorati periodicamente, che

EN PISSI =

Energia consumata SSI* Acqua fatturata

[

permettono di comprendere meglio l’andamento dei consumi energetici da un anno all’altro e di verificare il conseguimento di specifici traguardi fissati dal Gruppo.

kWh m3

]

EN PIA1 =

Energia consumata Servizio Acquedotto Acqua prelevata dall'ambiente e immessa in rete

[

EN PIA2 =

Energia consumata Servizio Acquedotto Acqua fatturata

]

[

kWh m3

kWh m3

]

EN PIF-D1 =

Energia consumata Servizio Fognatura + Servizio Depurazione Acque reflue trattate

[

kWh m3

]

EN PIF-D2 =

Energia consumata Servizio Fognatura + Servizio Depurazione (0,2 tonCOD + 0,8tonNH4) rimossi

[

kWh m3

]

* Energia comprensiva dei consumi delle sedi e degli automezzi, escluso il consumo di biogas. Tali indicatori rappresentano prestazioni crescenti al diminuire del loro valore assoluto e, a causa della variabilità del perimetro di erogazione del servizio sia funzionale che geografico verificatasi negli ultimi anni, possono subire variazioni che non risultano direttamente correlabili alla performance energetica.

Nonostante questo risultano comunque oggetto di monitoraggio da parte di Gruppo CAP al fine di poter valutare l’incidenza del consumo energetico nell’erogazione del servizio.

indicatore

2014

2015

2016

En PI ssi

0,92

0,89*

0,89*

EN PI A1 [kWh/m3]

0,38

0,37*

0,37*

EN PI A2 [kWh/m3]

0,47

0,46*

0,45*

EN PI F-D 1 [kWh/m3]

0,28

0,30

0,30

EN PI F-D 2 [kWh/kg]

7,18

5,83

5,71

* Nel calcolo degli indicatori 2015-2016 non è stata inclusa l’energia consumata dall’acquedotto nel Pavese: dal 01/01/2015 infatti l’acqua consegnata nei comuni in provincia di Pavia è stata fatturata dalla società Pavia Acque.

L’indicatore globale EN PI SSI nel 2016 è risultato in linea rispetto all’anno 2015, nonostante la variazione del perimetro dei servizi di fognatura, depurazione e acquedotto che ha portato ad una riduzione dei volumi consegnati all’utenza a fronte di un aumento di consumi degli utenti serviti dal comparto di depurazione. In particolare sono avvenute l’inclusione a gennaio 2016 del bacino di Cassano

d’Adda (annesso il 01/01/2016) e l’attivazione del nuovo depuratore di Morimondo (inaugurato il 16/07/2016) che hanno comportato un incremento del numero di abitanti serviti dal Servio depurazione pari al 2%, e la cessione del servizio di acquedotto su alcuni comuni della provincia di Monza-Brianza che rimangono comunque serviti dal comparto depurazione di Gruppo CAP.

BILANCIO AMBIENTALE 73

INDICE

Il rapporto tra l’energia consumata dal servizio acquedotto e l’acqua sollevata e immessa in rete EN PI A1 è rimasto invariato rispetto all’anno 2015, in diminuzione rispetto all’anno 2014. Il rapporto tra l’energia consumata dal servizio acquedotto e l’acqua fatturata EN PI A2 si è invece ridotto rispetto agli anni precedenti. La situazione di tali indicatori è coerente con gli interventi di efficientamento nel seguito descritti che hanno portato al raggiungimento dell’obiettivo aziendale del 2016: diminuzione dei consumi aziendali del settore acquedotto del 3% rispetto all’anno 2014.

L’indicatore EN PI F-D1 si è mantenuto stabile nell’anno 2016 grazie agli interventi di efficientamento energetico che hanno contenuto l’aumento dei consumi legati all’incremento dei processi depurativi (attivazione di nuovi trattamenti per il miglioramento dell’acqua restituita all’ambiente).

L’indicatore EN PI F-D2 è in netto miglioramento rispetto al 2014. Questo indicatore legato alla rimozione degli inquinanti (Azoto e COD) attesta come sia stata incrementata la capacità depurativa contenendo i consumi energetici.

A titolo puramente indicativo, in quanto gli indicatori di performance energetica sono correlati strettamente al contesto territoriale in cui viene erogato il servizio, si riporta la performance di Gruppo CAP valutata sull’ indicatore globale del servizio EN PI SSI rispetto ai dati riportati nel Blu Book calcolati su un campione significativo di Gestori del servizio idrico integrato in Italia (periodo di riferimento 2011).

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA I consumi energetici di Gruppo CAP La produzione di energia di Gruppo CAP

consu mi d i e n e rg i a e l e t t r i c a ( ee ) per m 3 di acqua consegn ato p e r i l s s i p e r a r e a geografica - 2011

Il monitoraggio delle prestazioni energetiche

2,00

Il processo di efficientamento energetico

1,50 1,00 EN PI SSI Gruppo CAP 2016 = 0,89

0,50 0,00 Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud

Isole

Italia

consumi EE / Volumi consegnati (kWh/m ) 2

consu mi d i e n e rg i a e l e t t r i c a ( ee ) per m 3 di acqua consegn ato per il s s i p e r c l as s e d i d e n s ità di popol azione servita - 2011

2,00 1,50 1,00 EN PI SSI Gruppo CAP 2016 = 0,89

0,50 0,00 <70 ab. serv./km2

71-150 ab. serv./km2

151-300 ab. serv./km2

301-600 ab. 601-1000 ab. serv./km2 serv./km2

consumi EE / Volumi consegnati (kWh/m2)

> 1000 ab. serv./km2

Italia

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

74 3. IL SISTEMA DI GESTIONE DELL'ENERGIA

3.4 Il processo di efficientamento energetico Attraverso la definizione della struttura energetica aziendale sono state individuate le aree funzionali di maggior consumo di Gruppo CAP ed i relativi sotto-usi energetici, con l’obiettivo di individuare potenziali interventi di miglioramento energetico volti ad aumentare l’efficienza energetica dell’intero processo produttivo.

Le opportunità di miglioramento energetico possono riguardare l’adozione di soluzioni tecniche, accompagnate da studi ambientali e studi di fattibilità tecnico-economica, ed interventi di tipo gestionale, come ad esempio l’analisi e l’ottimizzazione dei contratti di fornitura e l’introduzione di buone prassi interne di risparmio energetico. Inoltre, gli interventi di tipo gestionale riguardano anche le procedure Acquisti e Progettazione, aggiornate allo scopo di assicurare che le prestazioni energetiche siano sempre valutate anche per l’acquisto di nuovi macchinari o per la progettazione di nuovi impianti.

Nel 2016 gli interventi di efficientamento energetico sono stati molteplici e hanno portato a una riduzione di circa il 3% dei consumi aziendali specifici (funzione del perimetro territoriale di rendicontazione e dei volumi gestiti dal Gruppo – acqua sollevata e acqua trattata in depurazione).

Ogni anno Gruppo CAP comunica all’Enea - in ottemperanza a quanto previsto nel Dlgs 102 del 2014 - i risparmi conseguiti nell’anno: durante l’anno 2016 sono stati risparmiati 850 tep pari al 3% dei consumi aziendali.

Continua quindi la riduzione dei consumi aziendali specifici secondo quanto previsto dal piano industriale che prevede al 2020 la riduzione del rapporto tra la quantità di energia consumata e i metri cubi di acqua sollevati/trattati pari al 6% per il servizio acquedotto e al 5% per il servizio depurazione, rispetto ai consumi dell’esercizio 2014.

obiet tivi

2015

2016

2017

2018

2019

2020

Obiettivi efficientamento ACQ

1,0%

3,0%

4,0%

5,0%

5,5%

6,0%

Obiettivi efficientamento DEP

1,0%

2,0%

3,0%

4,0%

4,5%

5,0%

300.000

900.000

1.200.000

1.500.000

1.650.000

1.800.000

Riduzione di costo [€]

L’obiettivo rappresenta una vera e propria sfida considerando che il Gruppo CAP ha un consumo energetico per metro cubo di acqua fatturata pari a circa 0,9 kWh/m3 molto inferiore alla media nazionale, che si attesta oltre 1,5 kWh/m3 [Fonte Blu Book – Utilitatis].

Di seguito si riportano gli interventi energetici attuati nel 2016 per il sevizio acquedotto e il settore depurazione.

intervento

interventi Acquedotto interventi Depurazione sostituzione di corpi illuminanti tradizionali con lampade a LED totale

Risparmio in TEP 2015 (rispetto ai consumi dell’esercizio 2014)

Risparmio in TEP 2016 (rispetto ai consumi dell’esercizio 2014)

41

466

108

373

4

11

153

850

BILANCIO AMBIENTALE 75

INDICE

Interventi acquedotto 2016

NOTA METODOLOGICA

Comune

Resa Erogato 2015 [m3/ kWh]

Resa Erogato 2016 [m3/kWh]

EnPi [kWh/m3]

TEP risparmiati

Saving energetico [kWh/y]

Saving Economico [€/y]

Saving CO2 [kg/y]

sostituzi o n e m acc hi n e e m o d i fi c a gestione impianti di acquedot to

Dairago

2,269

3,292

0,304

14

74.736

€ 11.957,81

28.796

Arconate

1,888

2,704

0,370

22

115.006

€ 18.401,00

44.312

Magenta

2,280

3,149

0,318

57

304.190

€ 48.670,36

117.204

Vaprio D'Adda

1,630

2,102

0,476

30

158.024

€ 25.283,83

60.887

Sesto San Giovanni

3,774

4,433

0,226

89

473.884

€ 75.821,51

182.588

Inveruno

2,508

2,913

0,343

12

66.338

€ 10.614,07

25.560

Parabiago

2,446

2,740

0,365

26

140.091

€ 22.414,54

53.977

Dresano

3,421

3,776

0,265

2

12.947

€ 2.071,49

4.988

Melegnano

3,046

3,282

0,305

8

45.384

€ 7.261,51

17.487

Colturano

3,731

3,967

0,252

1

5.755

€ 920,81

2.217

Carpiano

3,663

3,876

0,258

2

11.682

€ 1.869,12

4.501

Mediglia

3,237

3,402

0,294

5

28.116

€ 4.498,58

10.833

Cusago

5,189

5,388

0,186

2

9.039

€ 1.446,25

3.483

Settimo Milanese

3,381

3,484

0,287

4

23.009

€ 3.681,38

8.865

Arese

2,916

2,994

0,334

4

20.664

€ 3.306,23

7.962

Cassano D'Adda

3,343

3,432

0,291

4

22.111

€ 3.537,77

8.519

Mezzago

1,725

1,771

0,565

2

8.779

€ 1.404,62

3.382

Pieve Emanuele

3,694

3,753

0,266

2

11.284

€ 1.805,49

4.348

Cornaredo

3,622

3,655

0,274

2

9.103

€ 1.456,53

3.508

tota l e i n t e rve n t i acquedot to 2016

1.540.143

246.423

593.417

saving energetico [kWh/y]

saving economico [€/y]

saving CO2 [kg/y]

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA I consumi energetici di Gruppo CAP La produzione di energia di Gruppo CAP Il monitoraggio delle prestazioni energetiche Il processo di efficientamento energetico

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

76 3. IL SISTEMA DI GESTIONE DELL'ENERGIA

Interventi depurazione 2016 i n t e rve n t i d i e f fi c ientamento del set tore depurazione

Saving energetico [kWh/y]

Saving Economico [€/y]

Saving CO2 [kg/y]

132

706.545

€ 113.047,17

272.232

3,209

32

171.033

€ 27.365,27

65.899

3,691

4,458

28

148.059

€ 23.689,51

57.047

Ammodernamento impiantistico

2,564

3,019

31

164.240

€ 26.278,46

63.282

Settala

Ammodernamento impiantistico

4,475

5,023

51

271.352

€ 43.416,38

104.552

Bareggio

Oscar

2,830

3,154

45

240.417

€ 38.466,66

92.633

Dresano

Oscar lite

1,976

2,199

6

33.799

€ 5.407,83

13.023

San Giuliano Milanese

Ammodernamento sollevamento iniziale

3,661

4,042

49

259.572

€ 41.531,59

100.013

Comune

Tipologia di intervento

EnPi 2015 [kWh/m3]

EnPi 2016 TEP [kWh/m3] risparmiati

San Giuliano Milanese

Ammodernamento impiantistico e modifica pausa stop soffianti

1,428

1,838

Melegnano

Ammodernamento impiantistico

2,556

Binasco

Chemitec - sonde regolazione

Turbigo

tota l e i nterventi depurazione 2016

1.995.018

319.203

768.680

saving energetico [kWh/y]

saving economico [€/y]

saving CO2 [kg/y]

i n t e rve n t i d i e f fi c i e n ta m ento illuminazione impianti di depurazione

Comune

TEP risparmiati

Saving energetico [kWh/y]

Saving Economico [€/y]

Saving CO2 [kg/y]

Bareggio

3

17.143

€ 2.742,85

6.605

Sesto San Giovanni

3

14.020

€ 2.243,16

5.402

Parabiago

2

13.033

€ 2.085,28

5.022

Trezzano

3

16.043

€ 2.566,84

6.181

tota l e i n t e rve n t i i l luminazione impianti di depurazione 2016

60.238

9.638

23.210

saving energetico [kWh/y]

saving economico [€/y]

saving CO2 [kg/y]

BILANCIO AMBIENTALE 77

INDICE

Titoli di efficienza energetica

NOTA METODOLOGICA

In linea con il 2015, Gruppo CAP continua il processo di valorizzazione dei propri interventi di efficienza energetica realizzati attraverso l’ottenimento dei Certificati Bianchi (Titoli di Efficienza Energetica). Nel 2016, infatti, il Gruppo ha ricevuto in totale circa 263 Titoli di Efficienza Energetica.

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

Per l’anno 2017 sono in progetto numerosi interventi atti al conseguimento di risparmi energetici: alcuni - come sopra riportato - saranno il proseguimento delle sperimentazioni/interventi eseguiti nel 2016, altri invece prenderanno vita nel corso del 2017. Tra questi ultimi la progettazione e la successiva installazione di due impianti fotovoltaici negli impianti di depurazione di Bareggio e di Trezzano Sul Naviglio e l’istallazione/revamping della cogenerazione negli impianti di depurazione di Sesto San Giovanni, Peschiera Borromeo e Robecco, per un investimento totale pari a 2.267.000 €.

I consumi energetici di Gruppo CAP La produzione di energia di Gruppo CAP Il monitoraggio delle prestazioni energetiche

int e rve n t i i n fa se d i p ro g e t tazione / esecuzione nel 2017

Potenza [kW]

Ore di funzionamento

Energia prodotta [MWh/anno]

Robecco

200

7.000

1.400

Installazione gruppo Cogenerazione da Biogas 200kW

Sesto San Giovanni

130

7.000

910

Revamping gruppo Cogenerazione da Biogas e manutenzione full service dei gruppi esistenti

Peschiera Borromeo

500

3.500

1.750

Fotovoltaico

Trezzano sul Naviglio

85

1.000

85

Fotovoltaico

Bareggio

150

1.000

150

Intervento

Località

Installazione gruppo Cogenerazione da Biogas 200kW

Si ricorda infine, come precedentemente descritto, che dal primo gennaio 2017 Gruppo CAP si rifornirà solo con energia prodotta da fonti rinnovabili, con un abbattimento di oltre il 74% delle proprie emissioni di CO2.

Il processo di efficientamento energetico

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

78 4. GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

80 mln di Euro di investimenti nel 2016

42 euro investimento per abitante all'anno

550 mln di euro gli investimenti pianificati per il periodo 2017-2021

600 mila euro risparmio per gli enti soci conseguito con realizzazione dei pozzi di prima falda

29 mln di euro l’investimento complessivo di sostituzione dei contatori per il periodo 2017-2021

BILANCIO AMBIENTALE 79

INDICE

NOTA METODOLOGICA

4

GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE Il modello ambientale di riclassificazione degli investimenti Gli investimenti 2016 Il piano degli investimenti 2017-2021 Principali investimenti classificati in chiave ambientale Qualità dell’acqua erogata Scarichi e volanizzazioni Qualità dell’acqua immessa nell’ambiente Quantità dell’acqua immessa nell’ambiente Cost saving Economie circolari Altre opere

80 4. GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

4.1 Il modello ambientale di riclassificazione degli investimenti Nel 2016 Gruppo CAP ha avviato un percorso di verifica che ha portato all’aggiornamento nel 2017 del proprio piano quinquennale degli interventi e investimenti sul territorio. Si tratta di investimenti che vengono impiegati sul territorio servito dal Gruppo nello sviluppo e nell’efficientamento del servizio idrico.

In particolare Gruppo CAP ha rimodulato gli obiettivi generali in linea con le politiche europee, nazionali e regionali emesse a seguito della conferenza di Parigi COP 21, suddividendo la propria pianificazione in 6 differenti classi con l’obiettivo di far fronte alle criticità e alle opportunità relative al settore idrico. Ciò ha comportato una revisione degli investimenti e ne ha consentito un significativo incremento.

Gruppo CAP realizza e programma investimenti sul territorio servito che non si limitano solo a garantire il rispetto dei limiti di legge legati alla potabilità delle acque distribuite o i limiti di scarico delle acque al termine del processo depurativo nei corsi d’acqua superficiali, ma mirano inoltre a perseguire una politica di progressiva mitigazione dell’impatto ambientale generato dalla propria attività.

Gruppo CAP ha definito quindi dei veri e propri driver di riclassificazione degli investimenti in chiave ambientale: in particolare gli investimenti sono stati riclassificati in 6 Classi e 17 Sottoclassi, corrispondenti ciascuna ad una precisa fase del Servizio Idrico Integrato.

D - Quantità dell'acqua immessa nell'ambiente

Reti di acquedotto

E - Cost saving

Classi di investimento in rapporto al ciclo dell'acqua gestito A Qualità dell'acqua erogata

Comunità

B Scarichi e volanizzazione C Qualità dell'acqua immessa nell'ambiente D Quantità dell'acqua immessa nell'ambiente E Cost saving B - Scarichi e volanizzazione

F Altre opere

Reticolo idrico superficiale/altri usi

Scarichi

BILANCIO AMBIENTALE 81

A - Qualità dell'acqua erogata

INDICE Pozzi NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII Impianti di potabilizzazione 3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA D - Quantità dell'acqua immessa nell'ambiente

Eventi meteorici e falda

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE Il modello ambientale di riclassificazione degli investimenti Gli investimenti 2016 Il piano degli investimenti 2017-2021

Fognature e collettori

Principali investimenti classificati in chiave ambientale

C - Qualità dell'acqua immessa nell'ambiente

B - Scarichi e volanizzazione

Qualità dell’acqua erogata Scarichi e volanizzazioni Qualità dell’acqua immessa nell’ambiente Quantità dell’acqua immessa nell’ambiente Cost saving Economie circolari

Impianti di depurazione

Vasche volano

Altre opere

82 4. GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

r i c l a s s i f icazione degli investimenti

A. Qualità dell'acqua erogata Opere che servono per garantire standard di qualità della risorsa migliorativi rispetto a quelli minimi previsti dalla legge e/o che prevedono la riduzione del grado di vulnerabilità degli acquedotti.

1 - Qualità dell'acqua erogata 2 - Cromo, nitrati, solventi, microinquinanti…

3 - Vulnerabilità, dorsali e interconnessioni 4 - Nuovi pozzi e riqualificazione serbatoi B. Scarichi e volanizzazione Opere mirate al rispetto delle prescrizioni sugli scarichi, alla regimentazione delle acque meteoriche e alla realizzazione/ristrutturazione di infrastrutture per la raccolta e allontanamento di acque meteoriche e di drenaggio urbano 1 - Scarichi e volanizzazione (generiche) 2 - Regolarizzazione scarichi 3 - Regolarizzazione sfiori 4 - Vasche volano 5 - Realizzazione/manutenzione collettori C. Qualità dell'acqua immessa nell'ambiente Investimenti che mirano a garantire una elevata qualità della risorsa immessa nell’ambiente e politiche di abbattimento e recupero dei nutrienti.

1 - Miglioramento qualità dei reflui 2 - Riduzione azoto e fosforo D. Quantità dell'acqua immessa nell'ambiente Opere mirate a minimizzare progressivamente le perdite degli acquedotti e a ridurre le acque parassite che si riversano all’interno delle condotte fognarie 1 - Riduzione perdite idriche e fognarie 2 - Potenziamento reti idriche e fognarie esistenti E. Cost saving Opere mirate alla progressiva ottimizzazione dei consumi energetici facendo uso delle migliori tecnologie disponibili 1 - Nuova sede 2 - Fibra 3 - Valorizzazione acque non potabili 4 - Cogeneratori, fotovoltaico, recupero energetico ed efficientamento costi F. Altre opere Opere che, seppur a valenza ambientale, non risultano riconducibili esclusivamente a una delle specifiche classi individuate.

Tale riclassificazione è congruente con la Determina AEEGSI 30 marzo 2016, n. 2/2016.

BILANCIO AMBIENTALE 83

4.2 Gli investimenti 2016

INDICE

Nel 2016 Gruppo CAP ha investito più di 221.000 euro al giorno sul proprio territorio per fare crescere la propria rete di infrastrutture e ammodernare quella esistente. Una missione fondamentale per proteggere la risorsa idrica e ridurre le perdite. Gli investimenti riguardano infatti nella grande maggioranza le infrastrutture dedicate al servizio idrico integrato; il Gruppo ha investito anche in opere il cui scopo è determinare una riduzione per i comuni dell’utilizzo dell’acqua potabile. Rientrano tra questi investimenti ad esempio la realizzazione dei pozzi di prima falda la cui installazione ha comportato un risparmio annuo di oltre 600 mila euro per gli enti soci e un uso corretto della risorsa idrica.

Gli investimenti di Gruppo CAP nel 2016 sono stati riclassificati in chiave ambientale secondo la modalità precedentemente descritta.

Dall’analisi risulta evidente come gli investimenti di Gruppo CAP abbiano una valenza prettamente ambientale, in quanto tutti riconducibili alle sei Classi individuate.

i nvestimenti 2016 a co n s u nt i vo r i c l a s s ificati in chiave ambientale

Classi

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

Euro

A - Qualità dell'acqua erogata

12.771.717

B - Scarichi e volanizzazione

5.064.750

C - Qualità dell'acqua immessa nell'ambiente

20.257.206

D - Quantità dell'acqua immessa nell'ambiente

27.785.330

E - Cost saving

7.143.800

F - Altre opere

7.737.261

Totale

80.760.064

Il modello ambientale di riclassificazione degli investimenti Gli investimenti 2016 Il piano degli investimenti 2017-2021 Principali investimenti classificati in chiave ambientale

10%

16% A - Qualità dell'acqua erogata

9%

B - Scarichi e volanizzazione 6%

C - Qualità dell'acqua immessa nell'ambiente

D - Quantità dell'acqua immessa nell'ambiente E - Cost saving

34% 25%

F - Altre opere

Qualità dell’acqua erogata Scarichi e volanizzazioni Qualità dell’acqua immessa nell’ambiente Quantità dell’acqua immessa nell’ambiente Cost saving Economie circolari Altre opere

84 4. GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

i n v e s ti m e n t i 2016 a co n s untivo ricl assificati in chiave ambientale :

Fognatura [€]

Servizi Generali [€]

Totale complessivo [€]

A - Qualità dell'acqua erogata

Depurazione [€]

Classi e sottoclassi

Acquedotto [€]

d e t taglio cl assi e servizio

12.749.928

-

21.788

-

12.771.717

1 - Qualità dell'acqua erogata

5.232.007

5.232.007

2 - Cromo, nitrati, solventi, microinquinanti…

1.430.224

1.430.224

3 - Vulnerabilità, dorsali e interconnessioni

2.925.225

4 - Nuovi pozzi e riqualificazione serbatoi

3.162.472

21.788

B - Scarichi e volanizzazione

-

987.504

1 - Scarichi e volanizzazione (generiche)

-

784.496

2 - Regolarizzazione scarichi

203.008

3 - Regolarizzazione sfiori

4.077.246

-

2.947.013

-

3.162.472

-

5.064.750 784.496

1.424.380

1.627.388

71.475

71.475

4 - Vasche volano

-

327.396

327.396

5 - Realizzazione/manutenzione collettori

-

2.253.994

2.253.994

20.021.589

230.117

5.500

20.257.206

6.018.365

230.117

5.500

6.253.982

C - Qualità dell'acqua immessa nell'ambiente

-

1 - Miglioramento qualità dei reflui 2 - Riduzione azoto e fosforo D - Quantità dell'acqua immessa nell'ambiente

14.003.224

14.003.224

13.030.382

494.176

14.260.772

1 - Riduzione perdite idriche e fognarie

6.032.869

265.152

2.592.915

8.890.936

2 - Potenziamento reti idriche e fognarie esistenti

6.997.513

229.024

11.667.858

18.894.395

1.306

263.138

137.976

E - Cost saving 1 - Nuova sede 2 - Fibra 3 - Valorizzazione acque non potabili

1.306

4 - Cogeneratori, fotovoltaico, recupero, energetico ed efficientamento costi

-

27.785.330

6.741.379

7.143.800

105.040

105.040

1.388.540

1.388.540

193.946

195.252

263.138

137.976

5.053.854

5.454.968

F - Altre opere

565.162

2.015.563

694.668

4.461.868

7.737.261

1 - Varie

565.162

2.015.563

694.668

4.461.868

7.737.261

26.346.778

23.781.971

19.422.567

11.208.748

80.760.064

Totale complessivo

Per maggiori dettagli sulle grandi opere infrastrutturali realizzate e in corso di realizzazione nel 2016 si rimanda al Bilancio di Sostenibilità 2016 di Gruppo CAP.

BILANCIO AMBIENTALE 85

INDICE

Gli obiettivi per l’anno 2016 erano stati suddivisi secondo le classi ambientali sopra descritte. I risultati a consuntivo hanno riguardato principalmente: l’attivazione del Water Safety Plan per quanto riguarda la “qualità dell’acqua erogata” (classe A); l’attivazione del piano di riduzione azoto e fosforo e recupero dei nutrienti relativamente alla “qualità dell’acqua immessa nell’ambiente” (classe C); la riduzione delle perdite idriche e l’avvio del piano fognario per il contenimento della “quantità di acqua immessa nell’ambiente” (classe D); tra gli investimenti di “cost saving” il completamento della posa dell’anello di fibra ottica e il piano di sviluppo dell’energia verde (classe E).

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

4.3 Il piano degli investimenti 2017-2021 Anche il nuovo piano degli investimenti 2017-2021 è stato riclassificato in chiave ambientale secondo la modalità precedentemente descritta. A partire dal piano investimenti anno 2017 si è però deciso di aggiungere un’ulteriore classe ambientale: E1 – Economie circolari, per distinguere ed evidenziare maggiormente le attività collegate a quest’ambito. i nvestimenti a p i a n o 2017-2021 r i c l a s s i ficati in chiave ambientale

Classi

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

Euro

A - Qualità dell'acqua erogata

96.641.772

B - Scarichi e volanizzazione

145.513.257

C - Qualità dell'acqua immessa nell'ambiente

82.378.409

D - Quantità dell'acqua immessa nell'ambiente

118.494.457

E - Cost saving

48.065.538

E1 - Economie circolari

41.400.000

F - Altre opere

15.931.939

Totale

548.425.371

7%

3% A - Qualità dell'acqua erogata

18%

B - Scarichi e volanizzazione

9%

C - Qualità dell'acqua immessa nell'ambiente

D - Quantità dell'acqua immessa nell'ambiente E - Cost saving

26%

22%

E1 - Economie circolari F - Altre opere 15%

Il modello ambientale di riclassificazione degli investimenti Gli investimenti 2016 Il piano degli investimenti 2017-2021 Principali investimenti classificati in chiave ambientale Qualità dell’acqua erogata Scarichi e volanizzazioni Qualità dell’acqua immessa nell’ambiente Quantità dell’acqua immessa nell’ambiente Cost saving Economie circolari Altre opere

86 4. GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

i n v e s ti m e n t i a p i a n o 2017-2021 ricl assificati in chiave ambientale :

Acquedotto [€]

Depurazione [€]

Fognatura [€]

Servizi Generali [€]

Totale complessivo [€]

d e t taglio cl assi e servizio

A - Qualità dell'acqua erogata

96.485.472

-

81.300

75.000

96.641.772

1 - Qualità dell'acqua erogata

16.830.925

16.830.925

6.980.278

6.980.278

Classi e sottoclassi

2 - Cromo, nitrati, solventi, microinquinanti…

3 - Vulnerabilità, dorsali e interconnessioni

41.257.230

4 - Nuovi pozzi e riqualificazione serbatoi

31.417.038

81.300

B - Scarichi e volanizzazione

46.537.283

26.161.696

1 - Scarichi e volanizzazione (generiche)

46.537.283

10.661.573

2 - Regolarizzazione scarichi

200.123

72.814.278

40.000

41.378.530

35.000

31.452.038

-

145.513.257 57.198.856

9.870.285

10.070.408

9.657.499

9.657.499

300.000

23.661.367

23.961.367

15.000.000

29.625.127

44.625.127

81.663.007

470.902

244.500

82.378.409

1 - Miglioramento qualità dei reflui

46.292.471

470.902

244.500

47.007.873

2 - Riduzione azoto e fosforo

35.370.537

3 - Regolarizzazione sfiori 4 - Vasche volano 5 - Realizzazione/manutenzione collettori C - Qualità dell'acqua immessa nell'ambiente

-

35.370.537

D - Quantità dell'acqua immessa nell'ambiente

56.793.662

4.115.591

57.585.204

1 - Riduzione perdite idriche e fognarie

36.806.691

2.418.596

19.185.562

58.410.848

2 - Potenziamento reti idriche e fognarie esistenti

19.986.971

1.696.995

38.399.642

60.083.608

752.694

5.974.228

20.555

E - Cost saving 1 - Nuova sede 2 - Fibra 3 - Valorizzazione acque non potabili

752.694

4 - Cogeneratori, fotovoltaico, recupero, energetico ed efficientamento costi E1 - Economie circolari

-

1 - Economie circolari

-

118.494.457

41.318.060

48.065.538

16.410.000

16.410.000

878.780

878.780

2.562.988

3.315.682

5.974.228

20.555

21.466.293

27.461.076

41.400.000

-

-

41.400.000

41.400.000

41.400.000

F - Altre opere

900.884

1.815.430

365.837

12.849.788

15.931.939

1 - Varie

900.884

1.815.430

365.837

12.849.788

15.931.939

201.469.995

161.129.953

131.338.076

54.487.348

548.425.371

Totale complessivo

BILANCIO AMBIENTALE 87

4.4 Principali investimenti classificati in chiave ambientale A – Qualità dell’acqua erogata Il perseguimento dell’obiettivo di garantire l’erogazione ai clienti di acqua potabile che, oltre a rispettare i parametri di legge, raggiunga e conservi un livello di qualità superiore, riducendo la presenza degli inquinanti residuali sino a specifici valori obiettivo, vede un ulteriore impegno economico fino al 2021.

Gli investimenti relativi alla qualità della risorsa nascono all’interno della volontà di Gruppo CAP di ridurre gli indici di vulnerabilità dei singoli acquedotti gestiti – anche attraverso sistemi di interconnessione tra le reti – e di ridurre i parametri degli inquinanti ben al di sotto dei limiti di legge.

Uno dei maggiori investimenti riguarda la realizzazione della centrale intercomunale di produzione acqua potabile di Cornaredo e delle relative dorsali distributive per oltre 14.700.000 euro che vedrà l’estensione del servizio sino al Comune di Bollate entro il 2022 e, in orizzonte di lungo termine, sino al Comune di Sesto San Giovanni (opera già inclusa nella Pianificazione d’Ambito e nella Pianificazione Regionale (PRRA ora PTUA)) quale area geologicamente “forte” in grado di fornire acqua quantitativamente sufficiente e qualitativamente apprezzabile al fine di avviare la soluzione dei problemi di approvvigionamento idrico.

Al proposito si evidenzia che in data 9/5/2017 il Consiglio Comunale ha approvato la variante al PGT funzionale anche alla realizzazione delle predetta centrale ed a breve verrà sottoscritta la convenzione con avvio dell’acquisizione delle aree su cui insisterà l’opera.

Inoltre, al fine di ridurre il rischio di vulnerabilità della risorsa idrica la nuova pianificazione prevede l’inserimento di nuove opere aggiuntive: • 15 nuove interconnessioni, oltre al potenziamento di un’interconnessione esistente; • 6 nuovi pozzi di emungimento acqua potabile (impianti di sollevamento e di trattamento) nei comuni di Rho, Pero, Casarile, Melegnano. Gaggiano e Castano Primo.

• Restauro conservativo e adeguamento antisismico di 6 serbatoi pensili nei comuni di Besate, Cusago, Melegnano, Pieve Emanuele, Solaro e Vignate.

Con riferimento alla riduzione del carico dei contaminanti immessi nella rete di distribuzione, nel corso dell’anno 2016, la Direzione Gestione Acquedotto ha mantenuto e implementato il piano per mantenere la concentrazione di alcune tipologie di sostanze nelle acque trattate immesse in rete e distribuite all’utenza ben al di sotto dei limiti di legge, limiti peraltro mai superati in passato. Nello specifico il piano prevede il monitoraggio della media ponderata analitica immessa nella rete di distribuzione dei comuni serviti per i parametri solventi totali, TCE+PCE, Cromo e Nitrati.

Per il 2017 è attesa un’ulteriore riduzione in particolare per il parametro cromo, per il quale la normativa ha istituito un nuovo valore limite di immissione in rete a partire dal luglio 2017. Questi interventi sono coerenti con la politica aziendale di implementazione del Water Safety Plan che spinge gli operatori a non accontentarsi più di garantire un acqua all’interno dei limiti di legge, ma li spinge verso politiche di miglioramento continuo.

INDICE

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE Il modello ambientale di riclassificazione degli investimenti Gli investimenti 2016 Il piano degli investimenti 2017-2021 Principali investimenti classificati in chiave ambientale Qualità dell’acqua erogata Scarichi e volanizzazioni Qualità dell’acqua immessa nell’ambiente Quantità dell’acqua immessa nell’ambiente Cost saving Economie circolari Altre opere

88 4. GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

B – Scarichi e volanizzazioni Per quanto riguarda la regolarizzazione degli scarichi: il piano di ricerca e censimento era terminato nel 2015. A seguito del censimento il piano prevede la regolarizzazione di 67 scarichi di cui 29 risolti nel 2016.

Inoltre sono stati parzialmente rimodulati gli interventi ricompresi nella sottoclasse 3 – Regolarizzazione sfiori sulla base della bozza dell’emendamento Regolamento Regionale di accompagnamento del nuovo PTUA (di cui nella primavera 2017 si è conclusa la procedura di Valutazione Ambientale Strategica – VAS; e che sostituirà l’attuale regolamento n. 3/2016 attuativo della L.R. 12/12/2003 n.23) il quale prevede che l’Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale entro 5 anni dall’entrata in vigore del provvedimento predisponga un programma generale di riordino delle fognature comprendente anche il riassetto e adeguamento degli sfioratori di piena.

C – Qualità dell'acqua immessa nell'ambiente Per corrispondere agli adempimenti previsti dalle normative europee in materia di protezione delle “aree sensibili”, alle quali appartiene l’intero bacino del Po, Gruppo CAP ha avviato già negli ultimi anni un piano di interventi sugli impianti di depurazione finalizzati alla riduzione dei nutrienti quali l’azoto (N) e il fosforo (P) il cui scarico incontrollato determina i fenomeni di eutrofizzazione delle acque.

Per l’impianto di Rescaldina è allo studio invece l’ipotesi di dismissione con il conferimento dei reflui al depuratore di Parabiago, per il quale sarà previsto il necessario potenziamento per mezzo di un nuovo collettore.

Sono previsti inoltre importanti interventi sui bacini di: Peschiera Borromeo (commessa da realizzarsi nel periodo 2017-2021, così come da Studio del Politecnico di Milano per la rivisitazione generale del carico organico generato per l’agglomerato afferente al depuratore e della capacità operativa di progetto – COP – corrispondente); Truccazzano d’Adda (commessa da realizzarsi nel periodo 2018-2021 a fronte dell’avvio della relazione sull’agglomerato richiesta dalla Città Metropolitana di Milano nel provvedimento di Autorizzazione allo scarico in corso d'acqua superficiale); Sesto san Giovanni (commessa da realizzarsi nel periodo 2018-2021 per l’adeguamento e potenziamento del

depuratore); Gaggiano (commessa da realizzarsi nel periodo 2019-2021 per l’adeguamento e razionalizzazione dell’agglomerato e frazioni servite da depuratori di ridotte dimensioni, allagamenti e acque parassite); Cassano d’Adda (commessa da realizzarsi nel periodo 2018-2021 per il potenziamento del depuratore).

Proseguono in parallelo le varie attività per la risoluzione delle problematiche connesse alla gestione delle acque meteoriche, con la finalità di ridurre l’apporto delle stesse alle reti fognarie urbane e quindi agli impianti di depurazione. Sono state pianificate attività nei comuni di Ossona, Cerro Maggiore-Cantalupo, Parabiago-Villastanza e San Giorgio su Legnano.

Nell’ambito del progetto di recupero ambientale dell’area ex depuratore di Varedo, invece, è stato previsto il recupero della vasca di ossidazione trasformandola in vasca di prima pioggia, così da contribuire al miglioramento qualitativo delle acque sfiorate in Seveso. I primi lavori sono stati iniziati nel corso del 2016 con la relativa conclusione nel 2017.

D – Quantità dell'acqua immessa nell'ambiente I principali risultati relativi agli interventi pilota realizzati nel corso del biennio 2015-2016 hanno portato ad ulteriori migliori risultati nel contenimento delle dispersioni idriche, evidenziate nel bilancio idrico 2016, che vede l’indice delle Perdite Idriche Reali attestarsi al 17,8%.

Il tema delle perdite idriche presuppone anche l’installazione di contatori pienamente efficienti per contrastare il fenomeno delle cosiddette perdite apparenti originate da eventuali errori di misurazione dei consumi. Nell’ottica del miglioramento continuo delle performance e della qualità del servizio erogato agli utenti è stato quindi previsto di potenziare decisamente l’attività di sostituzione dei contatori.

L’obiettivo che si pone il Gruppo, oltre a quello del potenziamento dell’attività, è anche quello dell’ammodernamento dal punto di vista tecnologico mediante la sostituzione di contatori tradizionali con misuratori “smart”. I vantaggi attesi sono di carattere gestionale (precisione, tempestività e continuità di rilevazione dei consumi), economico (riduzione dei costi di lettura) e infrastrutturale (sfruttamento della sinergie della telelettura con

BILANCIO AMBIENTALE 89

il progetto di chiusura dell’anello di fibra ottica della Città Metropolitana di Milano). L’investimento complessivo di sostituzione dei contatori ammonta a oltre 29 milioni di euro per il periodo 2017-2021.

Per quanto riguarda il settore di raccolta delle acque reflue, sono invece previsti interventi sia in tema di contenimento delle perdite che delle cosiddette acque parassite.

E – Cost saving Gli interventi di Cost Saving riguardano: • inserimento di tecnologie LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) per la riduzione dei costi di riscaldamento ed energetici della nuova sede; • sviluppo del programma pozzi di prima falda; • riduzione dei costi di connettività; • installazione di nuovi motori e pompe ad alta efficienza sugli impianti di depurazione.

Le migliorie di carattere tecnologico-innovativo al progetto della nuova sede Centrale di Milano hanno determinato una nuova stima dell’importo delle opere con un aumento dei costi recuperabili dai risparmi attesi nei costi energetici e di riscaldamento. In particolare, le nuove tecnologie inserite in fase di progettazione riguardanti l’efficientamento energetico globale dell’edificio determineranno un costo pari a 10 €/m2 a fronte degli attuali 45 €/m2, con un risparmio atteso di 35 €/m2, che, rapportati alla superficie della futura sede di 8500 m2, consentiranno un risparmio annuale di circa 300 mila euro. Ne consegue che i maggiori costi dell’investimento saranno interamente recuperati in un orizzonte pari a soli 8 anni circa.

E1 – Economie circolari L’aggiornamento del Piano Investimenti prevede lo sviluppo di investimenti per l’attuazione di politiche di economia circolare connesse al servizio idrico integrato. L’economia circolare si fonda su un nuovo modello sostenibile, competitivo, a basso tenore di carbonio e basato sul recupero di materia, risorse ed energia, oltre che sulla riduzione della produzione di rifiuti.

All’interno di un contesto normativo europeo e nazionale attualmente in fase di evoluzione, Gruppo CAP è convinto che il ruolo dell’acqua nell’economia circolare possa essere cruciale, contando sul nuovo potenziale ruolo delle aziende del servizio idrico integrato come soggetti che recuperano valore da riutilizzare in altri settori - come l’industria e l’agricoltura - per la drastica riduzione dei rifiuti generati dal loro ciclo produttivo e per la trasformazione degli stessi in prodotti.

La Gestione dei servizi idrici può recuperare materia, chemicals organici (come biopolimeri o cellulosa) e nutrienti (come il fosforo), da riutilizzare nell’industria o nell’agricoltura. Dalle acque reflue si possono inoltre produrre energia o biocarburanti, come il biometano, utilizzabile per il rifornimento del parco autoveicoli aziendale.

I principali investimenti in progetti di economia circolare, pari a 29 milioni di euro, previsti fino al 2021 riguardano: • depuratore di Sesto San Giovanni-Core: 25 milioni di euro per lo

INDICE

NOTA METODOLOGICA

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE Il modello ambientale di riclassificazione degli investimenti Gli investimenti 2016 Il piano degli investimenti 2017-2021 Principali investimenti classificati in chiave ambientale Qualità dell’acqua erogata Scarichi e volanizzazioni Qualità dell’acqua immessa nell’ambiente Quantità dell’acqua immessa nell’ambiente Cost saving Economie circolari Altre opere

90 4. GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

ECONOMIA CIRCOLARE: INNOVIAMO PER UN FUTURO SOSTENIBILE

•

chemicals organici in sostituzione di quelli inorganici, attualmente utilizzati e propedeutici alla estrazione di nutrienti (quali il fosforo o solfato d’ammonio); depuratore di Bresso: 1 milione di euro per interventi finalizzati alla produzione di chemicals organici e di biometano per autotrazione a uso degli autoveicoli di Gruppo CAP.

Intensa politica di recupero dei nutrienti per recuperare energia e materiali dai fanghi, e in generale dal ciclo produttivo.

Attivati rapporti con le università per lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie innovative: dal concetto di depuratore a quello di bioraffineria.

acque reflue

ghi fan

acqua depu rat a

Impianto di depurazione

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•

sviluppo del progetto relativo all’impianto di valorizzazione dei fanghi localizzato a Sesto San Giovanni, su cui vi è un bando di progettazione a livello internazionale in corso di espletamento; depuratori di Robecco sul Naviglio e Sesto San Giovanni: 2,2 milioni di euro per l’ottimizzazione di asset presenti in vari depuratori volti ad interventi finalizzati alla produzione di

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Bioraffineria

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BILANCIO AMBIENTALE 91

INDICE

NOTA METODOLOGICA

Bioraffineria Sesto San Giovanni Creazione di una bioraffineria che produrrà biometano, calore, recupererà nutrienti e produrrà compost, bioplastiche e fertilizzanti naturali.

1 POLITICA AMBIENTALE E LIFE CYCLE ASSESSMENT

Rimando a Bilancio Sostenibilità di Gruppo CAP 2016 2 IL CICLO DELL’ACQUA DEL SII

Biometano Rimando a Bilancio Sostenibilità di Gruppo CAP 2016

Bilancio di sostenibilità 2016

3 IL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA

4 GLI INVESTIMENTI IN CHIAVE AMBIENTALE

F - Altre opere Gli investimenti assegnati alla categoria “Altre Opere” assumono carattere residuale rispetto al totale programmato nel periodo 2017-2021 (3%). Sono comunque interventi connessi all’erogazione del servizio idrico integrato, che vengono collocati in tale classe solamente in quanto non meglio attribuibili a una di quelle precedentemente analizzate.

Si tratta di investimenti riconducibili alle seguenti tipologie: • attrezzature e beni mobili: acquisti di beni strumentali; • security: interventi finalizzati alla tutela del patrimonio aziendale da eventi dolosi e/o accidentali; • sicurezza: interventi finalizzati al mantenimento delle certificazioni di prevenzione incendi e all’adeguamento alle norme del D.Lgs 81/08; • sedi: interventi finalizzati alla conservazione, ristrutturazione e ampliamento degli uffici aziendali e delle palazzine situate presso i depuratori; • case dell’acqua, fontanelle.

Il modello ambientale di riclassificazione degli investimenti Gli investimenti 2016 Il piano degli investimenti 2017-2021 Principali investimenti classificati in chiave ambientale Qualità dell’acqua erogata Scarichi e volanizzazioni Qualità dell’acqua immessa nell’ambiente Quantità dell’acqua immessa nell’ambiente Cost saving Economie circolari Altre opere